L'Urlo- Ottobre 2013

Page 1

Numero I - Ottobre 2013


L’Urlo Ottobre 2013 - N.I - Anno VIII

FATEMI CAPIRE...

E’ iniziato un nuovo anno, cari colleghi, come sapete(come giĂ avrete sentito sulla vostra pelle), e riparte l’avventura della redazione del Giornalino: tanti nuovi inserimenti, giĂ all’opera da questo numeDIRETTORI: ro, con passione ed impegno, per condividere quella Rovati Filippo Lo Bascio Riccardo che non è solo un’esperienza scolastica, ma vuole essere un’attivitĂ davvero sentita; nella speranza, ovCAPOREDATTORI: viamente, di rendervi un servizio, per quanto piccolo AttualitĂ e cultura: esso sia. Federica Dalle Carbonare 3HUPHWWHWHPL RUD GL IDUH XQD SLFFROD ULĂ HVVLRQHÂŤ Cronache del Beccaria e recensioni: Dopo cinque anni passati al Beccaria, e dall’amGrillo Namomi bita poltrona in pelle di co-direttore di questo foglio(evidente ironia non manzoniana, ma per tale Illustrazioni: OD IDUHPR SDVVDUH PL YRJOLR RJJL WRJOLHUH XQR VĂ€]LR Matteo Schiapparelli ossia lanciare una provocazione da queste pagine. REDATTORI: Ora, qualcuno mi dirĂ giustamente che di provocaMussin Giovanni, Schiapparelli zioni e polemiche da parte mia se ne sono sentite giĂ Matteo, Nannavecchia Sonia, abbastanza, dalla tribuna dell’Aula Magna come dalLombardo Debora, Borelli Konrad, lo schermo del computer. Ma ora è diverso: io sto utiBavaro Armando, Bella Beatrice, lizzando uno spazio “istituzionaleâ€? come può essere il giornalino, per esprimere il mio punto di vista su Chombanyan Manè, Somperi Marti- un dibattito annoso, irrisolto e che, francamente, per i na, Capezzi Matilde, modi in cui si è sempre svolto, mi ha stancato. E’ dalMaraiulo Martina, Necci Caterina, la bellezza di cinque anni che sento dire diffusamente Dalle Carbonare Federica, Gerosa che c’è carenza di coesione e di senso di comunitĂ Marta, Grillo Naomi, Minora Chiara, in questo Liceo; è da cinque anni che vedo la gente sproloquiare stacciandosi le vesti su questo argomenFusco Maria Chiara, Ricevuti Silvia, to, rigirato in tutte le piĂš variegate salse; è da cinque Ferracin Eric, Re Duncan, Muria anni che le critiche sul peso e sull’insostenibilitĂ di Luca, Mentore Chiara, Maraglia questa scuola, e sul suo clima “invivibileâ€? mi ottundono le orecchie. Ed io sono stanco. Stanco di sentire Ludovica, Mangli Alberto, lamentele, piagnistei e voci sconfortanti che non hanRiccabono Giacomo QR LO FRQĂ€QH H OD GHOLPLWD]LRQH GHOO¡LQGLYLGXR RVVLD il piĂš delle volte non sono personali, bensĂŹ si costiWXLVFRQR RUDPDL FRPH ´YR[ SRSXOLÂľ LQGHĂ€QLWD HG irrintracciabile, di cui tutti siamo gli autori, e da cui Vuoi diventare un membro DO WHPSR VWHVVR LQ SULYDWR Ă€QLDPR SHU GLVFRVWDUFHQH SarĂ che io sono fortunato, ma posso giurarvi che, del giornalino? pur a volte criticando, come ovvio, come è normale, Non esitare a scriverci: FRPH q GRYHURVR LO FDULFR GL VWXGLR OH GLIĂ€FLOL FRQe-mail: urlo.beccaria@gmail.com JLXQWXUH WLSR OH VHWWLPDQH FRQ GLHFL YHULĂ€FKH RG DOcune incomprensioni a livello di classe, di ambiente, o a contattare i direttori! come in ogni relazione umana e sociale, beh, oltre ciò io non mi sono mai lamentato della mia scelta, anzi ne sono ORGOGLIOSO, e perchĂŠ no?, CONTENTO E SODDISFATTO. E sono CERTO di non essere una

-2-


mosca bianca, di non essere un marziano, di non dovere meritarmi il biasimo collettivo per ciò che adesso affermo e che domani rivendicherò. PerchĂŠ io, quando mi sveglio la mattina, dopo il classico momento di depressione cosmica post-lettum, sono consapevole di non stare andando a VFDOGDUH LO EDQFR FURJLRODQGRPL QHOO¡DWWHVD FKH OH FLQTXH R VHL RUH Ă€QLVFDQR SUHVWR PD GL SRWHUH anche oggi, imparare qualcosa di nuovo, rivedere qualcosa che pensavo giusto e giusto non era, confrontarmi con gli altri, foss’anche solo per sparare quattro cavolate, e farmi due grasse risate, come dovrebbe essere normale ed è normale per la mia etĂ . Sono consapevole di non andare al supplizio, ma di potere trovare qualcosa di buono, qualcosa per cui vale la pena svegliarsi alle 6.15 e prendere il treno ancora col buio ogni giorno, e non solo e non tanto a livello meramente nozionistico, o scolastico che sia, ma sul piano UMANO della cosa. PerchĂŠ io posso avere(e ho) la mia personale opinione, a volte positiva, altre negativa, su ognuno di voi, su ognuno dei miei coetanei che incontro, all’entrata, nel cambio delle ore, all’intervallo, sui docenti, sul personale ATA, su chi volete, ma so, intimamente so che da ognuno di essi ho ricavato, ricavo e ricaverò qualcosa, nella speranza che, oltre ai miei sbagli, ai miei difetti, alla cazzate(posso dirlo, vero?) FKH KR FRPPHVVR DQFK¡LR ODVFL DJOL DOWUL TXDOFRVD RJJL FRPH VHPSUH &HUWR TXHVWR VRQR LRÂŤ ma è cosĂŹ improbabile pensare che possiate essere anche voi, che anche voi possiate pensarla, almeno parzialmente, cosĂŹ? Io credo di no. Ma allora quale è il problema? Allora perchĂŠ tanto ci lamentiamo, tanto sparliamo, tanto critichiamo la nostra scuola, e dunque(è qui il passaggio non colto), implicitamente critichiamo noi stessi? PerchĂŠ, ragazzi, guardiamoci in faccia: la scuola siamo anche NOI, e non possiamo negarlo; anche noi facciamo parte del microcosmo che è la nostra classe, e del cosmo un po’ piĂš grande(assai disordinato) che è la nostra scuola. Ed allora siamo anche noi i responsabili di quello che noi stessi affermiamo, criticando. Lo siamo quando DO SRVWR FKH WDFHUH R SDUODUH DSHUWDPHQWH FL ODVFLDPR WUDVSRUWDUH GDOO¡DQRQLPDWR HG DOOD Ă€QH “Questo è il Beccariaâ€? non è piĂš un passatempo, un divertimento, una cosa da prendere alla leggera, ma una pagina in cui sfogare la frustrazione, l’avversione, l’incomprensione che trasuda dalla nostra incapacitĂ (od involontĂ ) di comunicare. Non sto giudicando, e non voglio giudicare casi in particolare, mi limito a fare un’affermazione assolutamente generica, per cui nessuno in particolare chiamo in causa, ma tutti. Qualcuno potrĂ dire che sono solo una Cassandra che non DYHYD QLHQWH GD IDUH RJJL SRPHULJJLR SXz HVVHUHÂŤPD DOORUD GRYUHEEH SDUODUH OXL FRQ L SULPLQL o quelli di seconda, che ti dicono: io trovo il clima non giusto, perchĂŠ nessuno di quelli delle FODVVL SL JUDQGL KD PDL PRVWUDWR GHOO¡LQWHUHVVH VHPSOLFHPHQWH XPDQR SHU QRLÂŤH SHUFKp" 3HUFKp ovviamente per uno di quinta o di quarta che sia è inusuale avvicinare quelli piĂš piccoli, o da loro essere avvicinato. PerchĂŠ non tutti sanno che la cultura dominante è quella indiana, con la GLYLVLRQH VRFLDOPHQWH VWUDWLĂ€FDWDÂŤ3RL DOO¡LQWHUYDOOR YHGL WXWWL VRUULGHQWL DOO¡LQVHJQD GHOO¡ ´XQLWL nella disgraziaâ€?, ed al tempo stesso deploriamo nelle nostre discussioni il tanto odiato clima della VFXROD HG DOORUD PL GRPDQGR q FRVu GLIĂ€FLOH IDUH FKLDUH]]D" (¡ FRVu GLIĂ€FLOH GRPDQGDUVL VH davvero esista questo problema, o se piuttosto ne vogliamo fare solo una conversazione da bar, tanto per dirci che il nostro dovere etico e morale l’abbiamo fatto parlandone e non combinando QXOODÂŤq FRVu GLIĂ€FLOH FKLHGHUVL FKL VLD LO SUREOHPD VH F¡q OD VFXROD R QRL VWHVVL" $ FRORUR FKH VL candidano a Rappresentanti io chiedo di dire ciò che veramente pensano, e di discutere veramente, agendo per quanto sarĂ loro possibile. Prima di tutto, sfatando la leggenda metropolitana che il “climaâ€? sia una cosa ALTRA rispetto al NOSTRO, personale, modo di vivere lo studio, la classe, la scuola. Per il resto, i climi, se non aggradano, non si migliorano organizzando assemblee, ma rivedendo il proprio comportamento quotidiano, verso noi stessi e verso gli altri. Forse non sono riuscito a spiegarmi bene, di questo vi chiedo scusa; forse questo articolo è inutile, ed anche di questo vi chiedo scusa. Forse potrĂ servire a qualcuno. E se sarĂ cosĂŹ allora anch’io avrò fatto un po’(solo un po’) del mio, per “migliorareâ€? questo “insostenibileâ€? ed onnipresente, clima. Riccardo Lo Bascio e Filippo Rovati

-3-


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

INCONTRO TRA CULTURE Nella settimana tra il 29/09 e il 04/10 il Beccaria ha ospitato delle ragazze tedesche, che frequentano il collegio femminile Theresia-Gerhardinger-Gymnasium am Anger a Monaco di Baviera, per lo scambio culturale. Di seguito, la cronaca di questo incontro. Le abbiamo accolte, domenica sera, alla stazione centrale. Mentre aspettavamo, eravamo molto ansiosi di conoscere le ragazze con le quali avremmo trascorso un’intera settimana. In realtĂ la conoscenza reciproca era avviata da tempo: ciascuno di noi, infatti, era giĂ in contatto con la ragazza che avrebbe ospitato a casa propria. I primi momenti, inutile negarlo, sono stati all’inVHJQD GHOOD WLPLGH]]DÂŤ QRQ sapevamo che cosa dire! Poi le cose sono andate sempre meglio, e il bilancio di questa esperienza è davvero positivo: interessante e divertente. Durante questa settimana, oltre alle ore passate insieme a scuola, abbiamo scoperto Milano e trascorso belle serate insieme alle nostre nuove amiche. Oltre all’opportunitĂ di conoscere persone di un altro paese, l’incontro ci ha offerto la possibilitĂ di conoscere meglio la nostra cittĂ e di guardarla con occhi diversi. Nelle settimane precedenti, infatti, ciascuno di noi si era preparato su monumenti

e opere d’arte con lo scopo di presentarli alle ragazze tedesche. Abbiamo vistato il Duomo, il Castello Sforzesco, la Scala, Sant’Ambrogio, San Maurizio, e visto il Cenacolo e la pinacoteca di Brera dove, molti di noi, hanno avuto il loro primo incontro con opere importanti di Mantegna, Piero della Francesca, Hayez, Bellini, Canaletto, Caravaggio e Bramante. Un giorno poi lo abbiamo dedicato al Lago di &RPR VL SURSULR FRVuÂŤ q stata una richiesta esplicita da parte delle nostre ospiti). , piacevole , ma a mio giudizio da rielaborare: troppo lungo il viaggio sul traghetto e troppo corta la permanenza a Bellagio. Abbiamo condiviso anche le ore scolastiche. Per noi lo scambio è stato un arricchimento di un paesaggio europeo e abbiamo potuto vedere che abbiamo abitudini diverse riguardo agli orari, attivitĂ e gusti... Ora lasciamo la parola a due ragazze tedesche. Magdalena: -About Milano, I liked especially the “Duomoâ€? but I likes the outside more than the inside :P I liked the “L’ultima cenaâ€? di Da Vinci and I loved it to go shopping and eating in Milano (the magnum-ice-store was awesome.) Differences I noticed: In our lessons we talk to the teacher, so he gives us questions and we an-

-4-

swer because in your school you just sit in the lessons, the teacher talks and you make notes. My remains: I made many new experiences, like stay with an Italian family, and I made new friends, I learnt more about the Italian language when I listen to you or when I talk for myself and I learnt about Milano.Demi: -Milano was so fantastic; the people from the exchanges were all so nice to us and talked with us. It was very interesting to see Milano, the Duomo, the city and the school. All the days we were together spend a lot of time together. We were eating a lot :) and in the evenings we met us again. Your school is a little bit chaotic. Our school is bigger and there are only girls :D I remember everything, all in all it was such a wonderful week. The Italian group made it unforgettable for us. Every day was exciting and we saw so much interesting things.La 4B ringrazia la professoressa Isopi per l’organizzazione e tutti i docenti di classe per aver partecipato e il preside, il professor Roberto Proietto, per averci dato quest’opportunità . Matilde Capelli


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITÀ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

SUI MATRIMONI TRA COPPIE OMOSESSUALI Ci troviamo in un’epoca di assoluta innovazione tecnologica, comunicativa e scientiÀFD 7XWWL QRL SRVVHGLDPR XQ telefono con il quale possiamo comunicare a chilometri di distanza e ricavare dalla rete in pochi secondi tutte le informazioni che ci servono. Se però qualcuno prova a rinnovare le nostre abitudini sociali e le convenzioni che regolano i rapporti con i nostri simili, ecco che il pensiero così rivoluzionario che caratterizza l’uomo negli altri ambiti diventa improvvisamente chiuso e limitato. Circa duemilatrecento anni fa, Platone rivendicava un amore tra le anime, senza distinzioni di sesso, che si basava solamente su un approccio caratteULDOH H QRQ ÀVLFR 2JJL O·DPRUH concepito indipendentemente dalla natura sessuale è visto come qualcosa “d’innaturale” e molto spesso suscita scalpore. Una coppia di omosessuali che si tengono per mano è considerato scandalo, altrettanto se essi si scambiano affettività in pubblico e non possono esprimere il loro amore poiché sono oggetto d’insulti e derisioni. Spesso si sente parlare GL DGROHVFHQWL RPRÀOL YLWWLPH di atti di bullismo, spinti poi al suicidio perché considerati

“diversi” dalla società che li circonda. Ormai da molti anni continua la lotta delle coppie omosessuali per il riconoscimento dell’amore tra loro e per il diritto di unirsi in matrimonio. In alcuni Paesi è stato concesso ma addirittura, in altri meno sviluppati, gli omosessuali sono soggetti alla pena di morte o all’ergastolo. In Italia non si è ancora giunti a una conclusione e tutti hanno da dire la propria a proposito di quest’argomento: la Chiesa è assolutamente contraria e i politici hanno discordanze di pensiero. Papa Francesco è meno rigido riguardo tale proposito, a GLIIHUHQ]D GHJOL DOWUL SRQWHÀFL venuti prima di lui, e afferma, infatti, che Dio ci ha resi liberi di scegliere e non è necessario soffermarsi troppo sull’argomento. Per quanto riguarda i politici, i rappresentanti di destra affermano di non voler approvare nessuna legge a favore dei matrimoni omosessuali, a differenza dei rappresentanti di sinistra che vorrebbero dare ai gay anche la possibilità di adottare dei bambini. Qualche settimana fa un professore ha proposto alla mia classe questo dibattito e sono emersi pareri contrastanti: c’è

-5-

chi crede che la famiglia debba essere composta da un uomo e da una donna e che un bambino possa crescere bene solo se appoggiato da “sani” (e con sani si intende conformi alla tradizione) valori; altri pensano che, purché ci sia amore, non sia importante il sesso e nessuno può avere il diritto di ostacolare l’amore fra due persone. Per alcuni ragazzi, i bambini adottati da coppie omosessuali diventerebbero RJJHWWR GL GHULVLRQH ÀQ GD SLFcoli, anche se secondo altri ciò sarebbe solo da imputarsi alla mentalità chiusa della società che ci circonda che non è pronWD D PRGLÀFDUH O·DQWLFR FRQFHWto di famiglia. Sicuramente, se tale diritto fosse approvato, sarebbe rivisto il concetto di libertà, che porta a non vergognarsi delle proprie emozioni e a non rimanere intrappolati dentro a uno stereotipo di rispettabile normalità. C’è da dire, infatti, che in un mondo dove predomina l’odio, è impensabile voler fermare il vero amore poiché esso non corrisponde a un’immagine stabilita. Debora Lombardo


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

VEDO SENTO PARLO

che chiama da un luogo segreto, dice: “Per me è un giorno triste, ma la forza me l’hai data tu se è successo tutto questo è solo per il mio bene e non smetterò mai di ringraziarti. Grazie mammaâ€?. Ăˆ stata proprio lei a volere che i funerali si tenessero a Milano. “Oggi piĂš che mai Milano è XQD FLWWj DQWLPDĂ€D Âľ KD GHWWR LO Sindaco Pisapia “Questa piazza piena di impegno civile mi dĂ coraggio. Lea aveva la volontĂ di uscire dalla gabbia che la teneva prigioniera, ma sapeva che lasciare la complicitĂ voleva dire scegliere la paura e la via SL GLIĂ€FLOH Âľ $QFKH LO 6LQGDFR di Petilia Policastro, Amadeo Nicolazzi è intervenuto: “La nostra non è una cittĂ omertosa. Ăˆ nostra intenzione intitolare un’area a Leaâ€? ha annunciato “per non dimenticarla e lasciare un segno indelebile alle nuove JHQHUD]LRQL DIĂ€QFKp DEELDQR questo ricordo come esempio di coraggio e legalitĂ .â€? Forse tutto questo si sarebbe potuto evitare o forse no, ma Lea Garofalo sapeva a cosa andava incontro e non ha avuto paura. CosĂŹ scrive in una lettera, mai spedita, al Presidente Giorgio Napolitano: “La cosa peggiore è che conosco giĂ il destino che mi spetta, dopo essere stata colpita negli interessi materiali e affettivi arriverĂ la morte! Inaspettata LQGHJQD H LQHVRUDELOH ÂŤ 9RUUHL Signor Presidente, che con questa mia richiesta di aiuto lei mi rispondesse alle decine, se non centinaia di persone che oggi si trovano nella mia stessa situazione.â€?

Sabato 19 ottobre a Milano si sono svolti i funerali di Lea Garofalo, la GRQQD FKH VL ULEHOOz DOOD PDĂ€D Lea nasce nel 1974 a Petilia Policastro, in Calabria, in una famiglia dell’ndrangheta. Sposa Carlo Cosco, appartenente a un’altra famiJOLD PDĂ€RVD PD GRSR DYHUH DYXWR XQD Ă€JOLD 'HQLVH L GXH GLYRU]LDno. Nel 2002 Lea prende la coraggiosa decisione di testimoniare sule faide interne tra le due famiglie e diventa testimone di giustizia. Nell’aprile del 2009 decide di rinunciare a vivere sotto tutela e dopo pochi mesi, in novembre, viene ricontattata dall’ex marito Carlo Cosco che la convince a fargli visita a Milano per parlare del IXWXUR GHOOD Ă€JOLD 'HQLVH DOORUD diciassettenne. Quando madre e Ă€JOLD VL SUHVHQWDQR DOO¡DSSXQWDmento vengono separate con un pretesto, Lea Garofalo viene fatta salire su un furgone noleggiato dal marito e dai suoi complici, viene portata in un appartamento, tortuUDWD SHU RUH H LQĂ€QH VWUDQJRODWD GD Cosco. Il mattino dopo gli assassini portano il corpo nel terreno di San Fruttuoso, a Monza, e bruciaQR LO FDGDYHUH Ă€QFKp QRQ ULPDQH che polvere. Per la scomparsa e l’omicidio di Lea Garofalo nel 2010 vengono arrestati Carlo Coso e altre cinque persone: Giuseppe ÂŤSmithÂť Cosco e Vito ÂŤSergioÂť Cosco, Rosario Curcio, Massimo Sabatino e Carmine Venturino, ex Ă€GDQ]DWR GL 'HQLVH 1HO VROR 4 degli imputati vengono condannati all’ergastolo, Giuseppe Cosco viene completamente assolto e Carmine Venturino viene condannato a 25 anni. Finalmente, dopo quattro anni dalla morte, in piazza Beccaria centinaia di persone onorano la memoria di Lea e celebrano uniti il suo funerale. Denise,

Silvia Ricevuti

-6-


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITÀ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

REATO DI SOCCORSO Il 3 ottobre si avvicina alle coste di Lampedusa l’ennesimo barcone carico di gente, 500 uomini, donne e bambini che cercano la salvezza in un Paese lontano dalla guerra. Qualcuno accende un fuoco per farsi notare da terra, ma la barca si incendia, affonda: chi non YLHQH GLYRUDWR GDOOH ÀDPPH VL butta in mare e tenta di restare a galla, sorreggendo chi non riesce a nuotare. Il bilancio è disastroso: dei 518 profughi sul barcone sono sopravvissuti in 155, 363 sono stati i morti e i corpi recuperati solo 194. Dopo essere stati salvati, alcuni naufraghi raccontano di aver visto tre pescherecci mentre erano in acqua, ma nessuno di questi si è fermato per aiutarli. I soccorsi sono arrivati dopo, quando per molti non c’era più nulla da fare. Secondo il Codice di Navigazione italiano, le persone a bordo dei tre pescherecci avrebbero commesso reato di “Omissione di assistenza a navi o persone in pericolo”, violazione punibile con la reclusione da due a otto anni, come previsto dall’articolo 1158. Giusto per essere coerenti, secondo l’articolo 11 della legge n.189, la famosa e discussa legge Bossi-Fini, i capitani delle tre barche avrebbero invece commesso reato se avessero salvato quelle vite. Nel 2007, infatti, un peschereccio tunisino che salvò 44 naufraghi, accompagnandoli al porto più vicino, ovvero Lampedusa, venne processato a causa di questa legge e ciò scatenò nell’opinione pubblica

il terrore di aiutare i migranti clandestini. La terribile disgrazia del 3 ottobre accade all’indomani della grave condanna del Consiglio d’Europa sulle politiche immigratorie dell’Italia. Nonostante ciò la legge Bossi-Fini viene ancora difesa da molti; Umberto Bossi dichiara: “Bisogna stare attenti a non dare messaggi sbagliati alla gente, sennò la gente arriva qui in massa. La legge Bossi-Fini è l’unica piccola difesa rimasta al Paese.” Altri invece sono molto critici, come il nobel per la letteratura 'DULR )R ´,R SUHQGHUHL L ÀUmatari e li accompagnerei nel centro di prima accoglienza di Lampedusa per vedere come sono costretti a vivere questi uomini, donne e bambini. Ma poi ci lascerei dentro loro”. Oppure il segretario Cgil Susanna Camusso ,che scrive: “La legge Bossi-Fini come il reato di clandestinità, sono razzismo trasposto in termini legislativi”. Per fortuna però le buone notizie non hanno tardato molto perché il 9 ottobre è arrivato il primo via libera in Commissione Giustizia del Senato all’abolizione del reato di immigrazione clandestina con il parere favorevole del governo e i voti di Pd e Sel. Ancora, però, la Lega attacca: “Alfano e il Pdl pongano rimedio a questo errore in Aula” e la Gelmini: “Siamo impazziti?” Ma sorge spontanea una doPDQGD HUD QHFHVVDULR VDFULÀcare centinaia di vite per dover affrontare la questione dell’ac-

-7-

coglienza degli immigrati? Così come 2400 anni or sono Eschilo raccontò nella sua tragedia “Le supplici” l’ospitalità degli argivi e l’inviolabile diritto d’asilo, dovremmo imparare ad accogliere chi fugge da pericoli e disgrazie perché già gli antichi autori classici che studiamo a scuola ci insegnano che l’ospitalità e la protezione sono innegabili a chiunque ne abbia bisogno. Perché al di là delle etnie, e delle differenze sociali , delle diverse visioni politiche, si abbia in mente che l’immigrato è innanzitutto un uomo. E il valore della sua vita è prezioso come quella di chiunque altro. Silvia Ricevuti


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

L’AMORE QUANDO TUTTO CROLLA: intervista all’autrice Giulia Ottaviano a cura di Konrad Borrelli Il libro racconta la storia di EugeQLD Ă€JOLD GHOO¡LPSRUWDQWH LPSUHQditore milanese Paolo de Gasperis. Le giornate trascorrono tra l’universitĂ , la compagnia dell’amica Ludovica e feste alla sera. La sua famiglia però entra in crisi: il grande cantiere di suo padre è stato sequestrato, il suo studio perquiVLWR GDOOH JXDUGLH GL Ă€QDQ]D H OD mamma Lucilla vede in questa situazione una tragedia e, ben presto, la rottura della famiglia. Eugenia non si rende conto di questo cambiamento, distratta da un ragazzo all’universitĂ , Tobias, unico che sia riuscito a farla sentire per com’è realmente: semplice, profonda e intelligente. Ma ben presto anche Eugenia capirĂ che non verrĂ risparmiata dall’uragano famigliare. Con questo romanzo l’autrice, Giulia Ottaviano, riesce a eseguire un perfetto ritratto dell’Italia della sua generazione. GIULIA OTTAVIANO è nata nel 1987 a Cittadella ed è cresciuta fra Roma, Catania e Milano. Diplomatosi proprio nel nostro liceo , si trasferĂŹ poi a Londra, dove lavorò in un’agenzia letteraria. Si trasferĂŹ poi a Torino per frequentare la scuola Holden. Nel 2009 ha partecipato alle “Prove d’Autore di Esor-direâ€? e ha partecipato a Documentary in Europe con un lavoro sugli uomini nel nuoto sinFURQL]]DWR ,QĂ€QH q WRUQDWD D 0LODno, dove vive (ancora per poco?) e studia Lettere all’UniversitĂ Statale. “L’amore quando tutto crollaâ€? è il suo primo romanzo.

- Quanto hai impiegato a scriverlo? Dal momento in cui ho abbozzato per la prima volta la storia del romanzo a quando è stato pubblicato sono passati complessivamente tre anni. Tre anni di lavoro appassionato che per forza di cose era però spesso interrotto dagli impegni quotidiani. Non è stato facile conciliare gli obblighi di lavoro e i periodi di studio universitario con la scrittura, ma non mi piace parODUH GL ´VDFULĂ€FLÂľ ,O WHPSR FKH KR dedicato al romanzo è tempo che io ho deciso di ritagliare e sottrarre alla vita di tutti i giorni. Un tempo prezioso che alle volte durava una notte, altre una settimana, quando KR SRWXWR PHVL LQWHULÂŤ - Ci sono aspetti comuni tra te e la protagonista? Facciamo parte della stessa geneUD]LRQH 6LDPR Ă€JOLH GHJOL DQQL Novanta, del ventennio-Berlusconi, dell’Italia del malaffare, ma una sovrapposizione fra lei e me è del tutto incongruente. Certo, è piĂš facile raccontare ciò che si conosce, perciò in tutto il romanzo ci sono qua e lĂ dettagli, storie e spunti che ho ripescato dalla mia memoria, e vuol dire non solo dal mio vissuto. Ho “rubatoâ€? anche dalla vita di amici, di conoscenti, e ovviamente dalle vicende di alcuni personaggi pubblici. - Attraverso Eugenia, Ludovica e le loro storie,volevi rappresentare una realtĂ contemporanea? Ho cercato, per quanto mi fosse possibile, di rappresentare in modo verosimile un aspetto e

-8-

una categoria sociale della mia cittĂ . A mio parere Milano è da sempre uno specchio, in positivo o in negativo, dell’andazzo dell’Italia. Per la vicenda di Rinasco mi sono infatti ispirata al quartiere Santa Giulia, DOO¡([SRÂŤ ,QVRPPD DJOL VFDQGDOL FKH QHJOL XOWLPL WHPSL Ă€QLVFRQR LQ prima pagina sui giornali, ma non essendo una giornalista d’inchiesta ho voluto raccontare – ipotizzando una storia possibile – la vita di una ragazza che è anche una vittima, suo malgrado, dell’Italia contemporanea, e soprattutto di suo padre, che ne rappresenta il lato peggiore. - Tobias: Milano vista dagli occhi di uno straniero? Tobias è la controparte della protagonista. Ăˆ il mondo diverso dal suo FKH OH SHUPHWWH GL JXDUGDUH Ă€QDOmente con occhio critico il proprio. PiĂš ci si allontana dall’Italia e da Milano piĂš e facile vederne pregi e difetti. Questo “allontanamentoâ€? nel romanzo è possibile solo grazie a Tobias. Ăˆ il motore del cambiamento di Eugenia. - Saresti in grado di spiegare il SHUFKp GL XQ Ă€QDOH FRVu" Ho voluto ritagliare un segmento della vita di Eugenia, rappresentare un mese cruciale per la vita della mia protagonista: l’attimo che precede il crollo. Per me il romanzo non poteva che concludersi nel punto in cui si conclude. Ciò che succede dopo il Ă€QDOH q OR VFDQGDOR OD WUDJHGLD IDPLliare, ma non m’interessava raccontarlo. Quale che sia la decisione che SUHQGHUj DOOD Ă€QH (XJHQLD OD VXD vita rimarrĂ irrimediabilmente seJQDWDÂŤ


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITÀ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

TRUCCHI MNEMONICI Beccarioti, stanchi di studiare tomi e tomi? Ecco i metodi che ogni studente sogna per non passare interi pomeriggi a coniugare verbi irregolari davanti ad uno specchio! Il primo passo va fatto a scuola: cercate di prendere appunti schematizzati e colorati, e soprattutto utilizzate le ‘’freccette’’ per indicare i collegamenti. Se studiate dal libro, ricordatevi la posizione delle immagini ed evidenziate con colori. In questo modo la vostra memoria visiva assocerà a un determinato colore una determinata informazione, creando così nella vostra mente un perfetto lay-out. Questa tipologia di memoria viene sviluppata anche quando ad un oggetto si attribuisce un concetto. Ci spieghiamo: mentre cammini nella tua stanza ripetendo storia, ovviamente vedi degli oggetti. Mettiamo che tu stia ripetendo le guerre puniche e mentre parli di Pirro, passi davanti al peluche a forma di coccodrillo di quando avevi 2 anni. Inconsciamente DWWULEXLUDL DO FRFFRGULOOR OD ÀJXUD GL 3LUUR e, ripetendo nuovamente, ripercorrendo lo stesso giro un’altra volta, riassocerai in automatico il ‘’ coccodrillo’’ a Pirro. La questione si complica quando ti trovi D GRYHU PHPRUL]]DUH LQÀQLWL HOHQFKL GL eccezioni, aggettivi e quant’altro. Cosa fare in questi casi? O cercare assonanze tra parole, creando collegamenti da maODWR PHQWDOH ÀORORJR GL SUHVXQWD DXWRrità ( x es. in greco tra i verbi in ‘’mi’’

c’è istemi, che vuol dire ‘’collocare’’, ”sistemare” > tu sistemi >(S) istemi.) O inventarsi un divertente nesso logico che le colleghi. Come acronimi o storielle per la memoria. Un esempio per tutti FRORUR FKH KDQQR R DYUDQQR GLIÀFROWj D ricordarsi tutte le eccezioni della quarta declinazione in latino( dativo e ablativo plurale in ubus): c’era un ARCUS, che perse la ‘’R’’ e divenne un ACUS, che si sposò con una ‘’L’’ e divenne un LACUS, GL ÀDQFR DO TXDOH FUHVFHYD XQD 48(65CUS. Sotto i grandi rami della quercus c’era una SPECUS ( grotta ndr) dentro alla quale c’era una donna che stava PARTUS un bambino, del quale uscì per SULPR XQ $5786 2UD YL VÀGLDPR D GLmenticarle prima dell’esame di maturità! Spesso aiuta anche gesticolare per rappresentare il concetto espresso. Il movimento viene involontariamente attribuito all’idea, episodio, nome studiato. Che tu lo voglia o meno, il saper memorizzare ti tirerà spesso fuori dai guai, e ricorda che per un rapido e buon apprendimento non c’è bisogno di un grande intelletto, poiché è nel momento in cui riusciamo a dare un senso al materiale da organizzare, siamo già a metà dell’opera. Martina Samperi e Manè Chobanyan

-9-


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

LA TEORIA DELL’APE “Un’ ape secondo la teoria dell’ aereo-dinamica, non potrebbe volare . Le sue ali sarebbero troppo piccole, per poter sollevare un corpo cosĂŹ pesante. Ma l’ape, si sa, vola lo stesso. PerchĂŠ l’ape se QH LQĂ€VFKLD GL TXHOOR FKH O¡XRPR ULWLHQH LPpossibileâ€? (Marco Pelizza). La cultura per la cultura o la cultura per la vita? Nel primo caso l’uomo si dovrebbe fermare all’ oggettiva constatazione che l’ape non potrebbe volare. Nel secondo l’uomo si trova invece davanti ad una realtĂ indipendente per cui non basta la cultura di per sĂŠ ma serve cercare, vivere, andare ancora piĂš a fondo. Nel primo caso si crea un muro di emozioni formato da tanti mattoni impilati l’uno sull’altro senza calce a tenerli insieme. La calce è l’esperienza, la realtĂ , la vita, che serve a dare una base a conoscenze altrimenti prive di sostanza. Ma la sola calce, senza mattoni può creare un muro? Conoscenze effettive ed esperienza; FXOWXUD Ă€QH D VH VWHVVD H FXOWXUD SHU OD YLWD sono due poli opposti che necessariamente devono attrarsi, ricavando forza e sostanza l’uno dall’altro. Questa unione essenziale non si respira purtroppo nelle aule, nelle quali non si ha piĂš la concezione di scuola come palestra GHOOD PHQWH Ă€QDOL]]DWD DOOD UHDOWj PD GL XQD catena di montaggio, dove si studia, si studia, si studia. Il come, il perchĂŠ e il per chi, non è dato sapere. Ci troviamo cosĂŹ risucchiati in un meccanismo che ci impedisce di avere una visione di quello che, studiando, stiamo costruendo per noi stessi. Entriamo dunque in un circolo vizioso

dove non si riesce a vedere altro che il voto, che le ore passate a studiare, che gli argomenti imparati a memoria giusto per essere poi accantonati dall’arrivo di un altro argomento. E’ quando queste realtĂ si susseguono in un vortice di interminabili pretese e di soddisfazioni che non fanno in tempo ad essere DSSDJDWH FKH LO Ă€QH QRQ q TXHOOR GL IRUPDUH se stesso ma di non perdersi in questo stesso vortice. Il corpo precede la mente nel reagire, sintetizzando il travaglio che nell’inconscio è giĂ in atto. Gli effetti sono molti e noti, come tachicardia, VYHQLPHQWL GLIĂ€FROWj GL UHVSLUD]LRQH HVWHUQDzioni spesso improvvise universalmente conosciute come attacchi di panico. Si tratta di un’ansia che si discosta da quella positiva: non consiste piĂš in uno slancio che HOHYD GD XQ TXRWLGLDQR Ă XVVR GL SHQVLHUL GL uno stimolo necessario per conseguire degli obiettivi , ma di una percezione sensibile della realtĂ che vincola e reclude in un carcere. Pervasi da quest’ansia, nel nostro campo visivo ULHQWUD VROR OD OHJJH Ă€VLFD SHU FXL O¡DSH QRQ può volare. Martina Maraiulo Bianca Casati

- 10 -


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

IL TIFO NEGLI STADI Povero calcio italiano, non sono ancora terminati gli echi del calcio scommesse, di calciopoli, del doping ed ecco apparire lo spettro del “tifo malatoâ€?, razzista, incivile. Eppure, indipendentemente dalla fede calcistica – io sono milanista ma penso di interpretare il pensiero di tanti juventini, interisti, laziali, etc –sono certo di poter affermare senza tema di smentite che – almeno negli ultimi due o tre anni - il tifo italiano non abbia mai raggiunto i livelli di pericolositĂ che hanno reso tristemente noti gli stadi e i tifosi inglesi, tedeschi e – in un passato non cosĂŹ lontano -anche quelli nostrani. Oggi il tifoso piĂš scatenato sembra accontentarsi di sfottere magari un po’ troppo pesantemente l’arbitro, la squadra avversaria, il proprio allenatore e la dirigenza ma non tira petardi e non accoltella passanti indifesi. Gli stadi non sono teatri di prosa o scuole di bon ton ed i tifosi vi si recano non solo per seguire la squadra del cuore, ma per sfogarsi gridando un po’, insultando l’allenatore e l’arbitro, magari sfottendo l’ altra squadra: talvolta si scade nel volgare, forse nell’ offensivo ma il voler tacciare a tutti i costi le curve di razzismo sembra piĂš qualunquismo che critica costruttiva. Per venire ad un episodio che mi sta a cuore citare, domenica 6 Ottobre si è disputata a Torino la partita JuventusMilan di cui si è fatto un gran

parlare per i presunti cori razzisti indirizzati dai milanisti ai tifosi napoletani. La procura federale, con un provvedimento impopolare quanto francamente spropositato, ha quindi sanzionato il Milan con la chiusura dello stadio per una giornata: i tifosi d’Italia, tra cui anche quelli della stessa squadra partenopea, si sono trovati, quasi loro malgrado, uniti nel criticare il provvedimento ed hanno espresso la loro opinione sui vari siti internet e sui giornali . Incredibile leggere che la curva dell’Inter solidarizzava con il Milan al punto tale da proporre di boicottare la lega FDOFLR SLDQLĂ€FDQGR FRUL GHQLgratori “ da chiusuraâ€? in tutti gli stadi: pensate che sia una alleanza tra disperati? Io non credo, mi piace pensare che i tifosi, di ogni colore ed etĂ siano affratellati dalla fede calcistica e , solidali, non siano disposti a farsi tacciare di razzismo con tanta facilitĂ . Dopo alcuni giorni il provvedimento è stato annullato con conseguente possibilitĂ del Milan di giocare la partita del prossimo sabato a stadio aperto: ma non si deve abbassare la guardia. SinchĂŠ si tratta di cori, nulla quaestio, ma si deve tenere continuare a vigilare per impedire alla violenza, quella vera, quella che fa paura, uccide, ferisce, mutila, di invadere gli stadi. Prendiamo dunque esempio dagli stranieri! Gli inglesi, dopo decenni in

- 11 -

cui gli stadi erano interdetti a chiunque non girasse armato di catene o manganelli hanno reso accessibile anche alle famiglie recarvisi per godere una partita in tutta tranquillità . Ma come hanno fatto a invertire la tendenza e rendere vivibili gli stadi senza annienWDUH LO FOLPD GD VWDGLR" Molto semplicemente hanno isolato gli hooligans, che erano il principale problema : con poco riguardo alla privaF\ PD JUDQGH HIÀFDFLD KDQQR pubblicato su giornali foto per rintracciare i violenti , inà LJJHQGR SHQH PROWR GXUH HG inibendo loro l’ingresso. Certi fattacci non sono spariti, ma molto diminuiti e se non altro non avvengono piÚ nei templi del calcio, ormai messi in sicurezza. Il nostro calcio ha decisamente bisogno di riacquistare credibilità perchÊ pur essendo uno dei piÚ amati e seguiti ha visto via via appannarsi la propria immagine agli occhi del mondo e dei possibili investitori stranieri che tanto farebbero comodo a molte squadre italiane e che troppo spesso vengono disincentivati da costi eccessivi e dalle tensioni negli stadi e tra le tifoserie. Alberto Mangili


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

GIOVANI RIBELLI KILL YOUR DARLINGS

THE GERBER SYNDROME

Harry Potter lascia Hogwarts e si iscrive alla Columbia University. Promosso Daniel Radcliffe come Allen Ginsberg da uno scettico: OD VXD HVSUHVVLYLWj UDIĂ€JXUD EHQH O¡HYROX]LRne complessa del suo personaggio in uno dei simboli della Beat Generation. Evoluzione scatenata da diversi personaggi: Lucien Carr, protagonista morale, ragazzo ambiguo la cui vita sarĂ sempre condizionata da un rapporto di amore e odio con un uomo piĂš grande (interpretato da un barbuto Michael “Dexterâ€? Hall); William Burroughs, rappresentato FRPH XQ SHQVDWRUH VHUDĂ€FR PD WUDYDJOLDWR GD XQ UDSSRUWR IDPLOLDUH GLIĂ€FLOH FRPH OR VWHVVR Ginsberg); Jack Kerouac, dipinto fedelmente come un insofferente alle istituzioni e al contempo bisognoso di trovare conferme da esse (protagonista inoltre di una scena degna di Jackass). Sono questi i protagonisti di Giovani ULEHOOL FKH DSSHQD XVFLWR q VWDWR GHĂ€QLWR ´LO nuovo Attimo fuggenteâ€?. Si può dire che chi KD YLVWR LO Ă€OP WURYHUj GLYHUVH VFHQH VRSUDWtutto all’inizio, che riecheggiano le teorie del professor Prichard sulla poesia, o la linea di condotta severa in vigore nell’istituto Welton. Tale ambiente non può che far ribellare menti brillanti e ribelli come quelle dei protagonisti che, pur senza Robin Williams ad aiutarli, gettano le basi di un nuovo pensiero (citando Rimbaud), che si svilupperĂ in diversi anni e che tuttora lascia tracce. Come si intuisce dalla locandina, questo percorso è affrontato da Krokidas (alla sua opera prima come regista) tramite il rapporto tra Ginsberg e Lucien Carr: un rapporto tormentato, che conosce un’ascesa rapida almeno quanto il suo declino, ma necessario alla crescita di entrambi i personaggi. Soprattutto è un rapporto vero, fedele a ciò che è davvero avvenuto sin nei minimi particolari. Dal punto di vista tecnico meritano la fotograĂ€D FXSD H OD PXVLFD IUHQHWLFD H DYYROJHQWH FKH UHQGH LQ FHUWL SXQWL LO Ă€OP XQ¡DOOXFLQD]LRQH mistica; ciò che appunto vissero questi poeti giovani e nuovi, ribelli e travagliati.

Immagina che si diffonda in tutta Europa un virus peggiore della peste. Immagina che i tuoi cari si trasformino in zombie violenti e non possano piĂš tornare come prima. Immagina che la cura sia peggiore del male. Maxi Dejoie propone questo scenario, parlando di una malattia che danneggia il sistema nervoso centrale e distrugge l’istinto di sopravvivenza, The Gerber Syndrome. Esso viene ottimamente descritto da due persone: Antonio, un medico che assiste al decorso di una contagiata e Luigi, addetto al rastrellamento degli infetti. Molto importante è il messaggio di critica soFLDOH GL FXL q SUHJQR LO Ă€OP JOL LQIHWWL YHQJRno infatti rinchiusi in moderni lazzaretti, che escludono contatti con l’esterno e per questo sono demonizzati da protestanti e soprattutto dai loro familiari; le altre persone sane invece non se ne preoccupano, sottovalutano il morbo e generano piĂš danni dei malati. Le strutture non sono adeguate contro l’epidemia: Luigi è lasciato solo nella cattura di chi una volta era suo amico e parente per cinici motivi di budget. ,O Ă€OP q UHDOL]]DWR LQ IRUPD GL PRFNXPHQWDU\ (da to mock= imitare; imita un documentario), con tanto di numeri e statistiche che danno una resa angosciatamente realistica. Motivi di lode GDO SXQWR GL YLVWD WHFQLFR VRQR OD IRWRJUDĂ€D pulita e la recitazione sporca ma naturale; la psicologia dei personaggi è ben curata e realistica. Ăˆ interessante inoltre come con gli elementi tipici di un horror si riesca a diffondere un messaggio di indifferenza sociale molto importante. The Gerber Syndrome è un esempio nel cinema indipendente internazionale: con 20000 euro infatti Dejoie ha prodotto a mio GLUH XQR GHL PLJOLRUL Ă€OP LWDOLDQL GHJOL XOWLPL dieci anni, quantomeno del genere. ,O Ă€OP q XVFLWR QHO PD QRQ KD PDL YLVWR la sala; solo ora sono disponibili poche copie LQ '9' Ă‹ GLIĂ€FLOH GD WURYDUH PD QH YDUUj OD pena, anche per il corto extra intitolato Resistanz: pungente e ad effetto. Preparatevi quindi a essere contagiati da The Gerber Syndrome!

Luca Murgia

Luca Murgia

- 12 -


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

“LA MIA PITTURA NON VIENE DA UN CAVALLETTO�

IPAZIA LA NOTA PIĂ™ ALTA

“Sul pavimento mi trovo piĂš a mio agio. Mi sento piĂš vicino al dipinto, maggiormente parte di esso, perchĂŠ in questo modo posso camminarci intorno >ÂŤ@ H VWDUFL OHWWHUDOPHQWH GHQWUR >ÂŤ@Âľ 6H RVVHUvassimo passivi un quadro di Pollock non ci arriveUHEEH QHVVXQD HPR]LRQH QHVVXQ VLJQLĂ€FDWR 4XDlora invece andassimo alla ricerca di informazioni quali la vita dell’artista e il movimento pittorico di cui fa parte, ecco che inizieremmo a vedere da una prospettiva completamente diversa: non sono piĂš semplici schizzi ma sono passi di danza: vere H SURSULH FRUHRJUDĂ€H FUHDWH HG HVHJXLWH GD 3ROlock in persona con un pennello in mano. Come palcoscenico qualcosa di molto singolare: la tela; tela appoggiata al pavimento, in modo tale da poterci camminare intorno, salirci sopra ed entrare D IDU SDUWH Ă€VLFDPHQWH GHOOD SURSULD RSHUD ,R SHU SULPD QRQ FRPSUHQGHYR OD EHOOH]]D H LO VLJQLĂ€FDWR dell’arte astratta, ma Pollock è stato una rivelazioQH -DFNVRQ 3ROORFN QRQ VL SXz FHUWR GHĂ€QLUH XQ artista tradizionale. Nasce nel 1912 nel Wyoming H OD VXD LQIDQ]LD q HQRUPHPHQWH LQĂ XHQ]DWD GDOOD tribĂš indiana dei Wadatkut, dai quali assimila il culto per la natura e le forme rituali. Il suo carattere ribelle emerge sin da ragazzino, quando venne piĂš volte espulso da scuola; l’alcool diventò ben presto il suo principale vizio. Questa debolezza sarĂ la causa della precoce morte avvenuta nel 1956. Tutta OD VXD EUHYH PD LQWHQVD FDUULHUD q VHJQDWD GD XQ Ă€OR conduttore: “ La pittura è scoperta di sĂŠ. Ogni bravo artista dipinge ciò che èâ€?. Da questa frase possiamo trarre le nostre conclusioni: Jackson Pollock era, secondo questo principio, un artista eccellente. Tutta la sua rabbia e frustrazione, la sua infanzia travagliata, tutti sentimenti che emergono trasparenti dai VXRL TXDGUL VHQ]D Ă€OWUL &RQVLJOLR D WXWWL GL YLVLWDUH la mostra “Pollock e gli Irascibiliâ€? che si terrĂ a 3DOD]]R 5HDOH Ă€QR DO IHEEUDLR , ELJOLHWti sono acquistabili direttamente sul posto. E’ una mostra che prende in esame come artista principale Pollock e molti suoi contemporanei del movimento dell’Espressionismo astratto.

Al Teatro OSCAR dall’16 al 20 ottobre 2013 la drammaturgia di Tommaso Urselli, la regia di Valentina Colorni e l’interpretazione di Maria Eugenia D’Aquino ci hanno riportato indietro nel tempo nell’Alessandria d’Egitto del IV sec. d.C. . Lo spettaFROR VL LQFHQWUD VXOOD Ă€JXUD GL ,SD]LD OD VFLHQ]LDWD H Ă€ORVRID OD FXL WUDJLFD Ă€QH q VWDWD LPSRVWD GD FKL YROHYD ]LWtire per sempre la sua ossessione per la divulgazione della ‘conoscenza’, e per la sua ostinazione nel difendere i baluardi della cultura dell’antichitĂ . Una novitĂ che ha caratterizzato la terza ripresa dello spettacolo è che al termine è stato tenuto un dibattito con protagonisti ed esperti. Uno spettacolo entusiasmante che univa sia elementi di invenzione sia richiami a libri famosi come ‘Il nome della rosaâ€? di Umberto Eco. Attendiamo il ritorQR D 0LODQR GL TXHVWD UDIĂ€JXUD]LRQH coinvolgente che ci permetterĂ di DYYLFLQDUH DOOD QRVWUD UHDOWj XQD Ă€JXUD tanto lontana nel tempo quanto attuale FRPH Ă€ORVRĂ€D GL YLWD ,SD]LD

Naomi Grillo

- 13 -

Naomi Grillo


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITÀ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

(ME)(TE)O MUSICA

&

Il meteo sugli appuntamenti e gli avvenimenti del panorama musicale italiano e non. a cura di M.C.Fusco

Concerti in programma a Novembre

· 30 Seconds to Mars: il trio capitanato da J.Leto approda il 2 Novembre al Mediolanum Forum di Assago per promuovere il nuovo album“Love, Lust, Faith and Dreams”; · Fabri Fibra: Il rapper di Senigallia porta il suo Guerra e Pace Tour”Panico Edition”all’Alcatraz il 12 novembre; · Negramaro:“Una storia semplice Tour 2013”si ferma al Mediolanum Forum il 16 Novembre. Il gruppo salentino canterà anche il nuovo singolo“Ti è mai successo”; · Max Pezzali: dal 18 Novembre l’ex 883 autore delle canzoni che fanno parte delle colonne sonore dell’adolescenza di tanti dal 1989 canterà al Mediolanum Forum di Assago; · Tom Odell: il giovane artista di“Grow old with me”arriverà al Factory il 19 Novembre. Ã (PPD FRQFHUWR SUHYLVWR SHU LO SHU OD FDQWDQWH LQ FLPD DOOH FODVVLÀFKH FRQ LO VXR ´6FKLHQD 7RXUµ · Bastille: Il gruppo londinese, che grazie al singolo estivo Pompeii ha vinto il primo disco di platino, si esibirà 23 Novembre all’Alcatraz.

&

Album e singoli in prossima uscita

· Giorgia:“Senza Paura”sarebbe il titolo dell’album che uscirà il 5 Novembre ad un mese di distanza dal singolo estratto“Quando una stella muore”e a due anni dal suo ultimo lavoro“Dietro le apparenze”; · Lady Gaga ARTPOP: miss Germanotta ha deciso di tenere sulle spine i Little Monster pubblicando VX 7ZLWWHU DOFXQL FRPPHQWL VXO IXWXUR DOEXP ´7KLV LV WKH DOEXP RI WKH 0LOOHQQLXPµ /·XVFLWD q ÀVVDWD per l’11 Novembre ma, per la pazienza dei fan, ha reso noti due singoli “Applause”e“Aura”e, il 27 Ottobre, uscirà il terzo estratto“Venus”; Ã /LJDEXH 021'29,6,21( ÀQDOPHQWH LO URFNHU LWDOLDQR KD DQQXQFLDWR LO WLWROR GHOO·DOEXP FKH XVFLUj LO 1RYHPEUH +D LQIDWWL VSLHJDWR LO SHUFKp GL TXHVWR FXULRVR QRPH Ë XIÀFLDOH VLDPR WXWWL in mondovisione. Mondovisione però è anche la visione di un mondo>> ha detto mentre contestava il fatto che fosse caduto dal palco durante un concerto e due minuti dopo il suo amico di Los Angeles sapeva già tutto; · One Direction: il 25 Novembre uscirà il nuovo album“Midnight Memories”, per la gioia delle fan che hanno attaccato le biglietterie in vista dei prossimi concerti (SOLD OUT in 15 minuti, possibile?).

&

Artista del mese (a cura di Chiara Mentore)

Secondo un sondaggio il cantante del mese è Macklemore. Ecco qualche informazione per conoscere meglio questo artista. Ben Haggerty, in arte Macklemore (Seattle,19 giugno 1983). È un rapper, cantante e cantautore statunitense . Fino ad oggi ha pubblicato un mixtape, tre EP e due album senza il supporto delle magJLRUL FDVH GLVFRJUDÀFKH ,O VXR YLGHR PXVLFDOH 7KULIW VKRS KD DYXWR XQ HQRUPH VXFFHVVR VX <RX 7XEH superando le 430 milioni di visualizzazioni, e negli Stati Uniti ha raggiunto la prima posizione nella Billboard Hot 100, vendendo oltre 2.2 milioni di copie. Poco dopo Macklemore e il suo compagno Ryan Lewis hanno rilasciato un nuovo singolo. Cant’ hold us, che ha raggiunto molte visualizzazioni in poche settimane. Nel 2005 ha pubblicato il suo primo album The Language of My World che ha raggiunto le 15.000 copie vendute negli Stati Uniti. Il 9 ottobre2012 Macklemore ha pubblicato il suo secondo album The heist, che si è posizionato al secondo posto nella US Billboard vendendo 78.000 copie solamente nella prima settimana.

- 14 -


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITÀ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO

REBUS

CRUCIVERBA

orizzontali

verticali

- 15 -

La soluzione nel prossimo numero!!!


,O SURFHVVR GLULWWL WY 0HGLDVHW VL q FRQFOXVR FRQ OD FRQGDQQD LQ YLD GHĂ€QLWLYD SHU 6LOYLR Berlusconi. Il Cavaliere, essendo stato condannato a una pena superiore ai 2 anni, non può piĂš ricoprire alcuna carica pubblica, come prevede lo statuto. Il tam-tam mediatico venutosi a creare ha portato il paese in una situazione di disagio maggiore, col governo, sostenuto dalle larghe intese, che sembrava vacillare ogni giorno sempre di piĂš. In un paese con giĂ tanti grattacapi se n’è aggiunto un altro, quello riguardante l’eleggibilitĂ o meno di Berlusconi che, dopo svariati ed innumerevoli processi, molti dei quali caduti in prescrizione (ovvero non si è mai dimostrato la totale innocenza del Cavaliere su molti capi d’accusa a lui imputati), sembra essere arrivato ad un bivio. In atto ci sono molti processi ancora, il piĂš pericoloso per lui riguarda il “Rubygateâ€? nella quale in primo grado è stato condannato a 7 anni di reclusione per concussione e prostituzione PLQRULOH ,Q DWWHVD GHO YHUGHWWR GHĂ€QLWLYR PL VHPEUD LQXWLOH VSURORTXLDUH VXOOD TXHVWLRne dell’eleggibilitĂ e penso che non abbia senso parlarne: i politici hanno tanto su cui pensare, al CAV ci pensi la magistratura.

- 16 -


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.