L'Urlo- Gennaio 2014

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Numero III - Gennaio 2014


Miei cari lettori; questo editoriale lo sto scrivendo, come di FRQVXHWR GD XOWLPR SULPD FKH O¡HIĂ€FLHQWH PDFFKLQD GHOO¡LPSDGennaio 2014 - N.III Anno VIII ginazione vada in porto, e che anche gli sforzi di questo mese siano messi su carta(un po’ di intenti elogiativi autoreferenziali a volte servono)‌ma la sera in cui io sono appiccicato a questa poltrona e mi ingegno per scrivervi, è la sera del 27 Gennaio. DIRETTORI: E’ inutile che stia a ricordarvi fatti, corsi e ricorsi storici. Oggi Filippo Rovati, Riccardo Lo Bascio è la Memoria, e non vi aggiungerei altro. Memoria che non può essere ridotta a mere questioni ideologiche, avevano torto quelCAPOREDATTORI: OL QRL VLDPR EUDYL SHUFKp ULFRUGLDPR DIĂ€QFKp FHUWH FRVH QRQ AttualitĂ e cultura accadano piĂš, e generalizzazioni grossolane. NĂŠ il nostro pensiero deve soltanto andare a quella mostruosa cifra di 9.000.000 Federica Dalle Carbonare di vittime che lo Sterminio nazista ha falcidiato nei campi di Cronache del Beccaria e recensioni concentramento. No, sarebbe riduttivo, e la Storia, ma prima Naomi Grillo ancora la nostra umanitĂ (quella singola ed intima) non può permettersi di esserlo. Oggi è l’ammonimento che la nostra stessa Illustrazioni coscienza, individuale e collettiva, rivolge a noi stessi: un amMatteo Schiapparelli monimento che mostra la lacerazione, la distruzione, l’orrore REDATTORI: prodotto da una Ragione umana che vuole ergersi a Giudice, Padrona, Arbitra di quello stesso mondo che è chiamata a vivere Giovanni Mussin, ed a conservare. SĂŹ, avete capito bene: parte della colpa di queSonia Nannavecchia, sti fatti non sta nella tanto declamata “BestialitĂ â€? degli uomini, Debora Lombardo, Konrad Borelli, dei personaggi, dei protagonisti, dei singoli, o nell’incoscienza Armando Bavaro, Beatrice Bella, GHOOH PDVVH H GHO SHULRGR VWRULFR PD IRUVH QHOOD ORUR Ă€Q WURSSR eccessiva pretesa di “umanitĂ â€?, laddove per essa si intende la Manè Chombanyan, Martina precisa volontĂ di arrogarsi il diritto di dire e fare ciò che si Somperi, Matilde Capezzi, desidera, ciò che si prova, ciò che si ritiene, da soli, giusto, sotto Martina Maraiulo, Caterina Necci, l’egida di una sola veritĂ , individuale, che si rende e proclama universale, e che si autosuppone come razionalmente fondata. Marta Gerosa, Chiara Minora, Ed è proprio nel secolo scorso, quando i progressi della Scienza Maria Chiara Fusco, Silvia Ricevuti, promettevano al mondo gloriosi futuri, che l’Uomo ( non parlo di uomini singoli, parlo di UmanitĂ intera) è stato spettatore, Eric Ferracin, Duncan Re, ed in qualche modo partecipe, degli orrori piĂš folli che la sua Luca Murgia, Chiara Mentore, stessa mente potesse immaginare. E proprio in nome del traviLudovica Medaglia, Alberto Mangili, VDPHQWR GL TXHOO¡DVVROXWLVPR VFLHQWLĂ€FR H GL TXHO UD]LRQDOLVPR VWRULFR VL JLXVWLĂ€Fz O¡LQIHULRULWj QRQ VROR GL VLQJROL LQGLYLGXL Giacomo Riccobono, come era uso e costume fare nell’istituzione della schiavitĂš, ma Davide Almento di intere genti, popoli, gruppi di persone, di esseri umani, che differivano o per stirpe, o per convinzioni politiche e personali, o per comportamenti sessuali, o per libertĂ di pensiero, dalla linea che si riconosceva non solo la migliore, ma l’UNICA ammissibile. Tanto inferiori non solo da potere, ma da DOVERE, Vuoi diventare un membro essere uccisi. Hitler, Stalin, Pol-Pot, ogni complicitĂ che con loro si è avuta, lo sterminio degli Armeni, ed ogni altra forma del giornalino? di persecuzione, inimmaginabilmente cosĂŹ recenti, sono nienNon esitare a scriverci: WH DOWUR FKH OH ´SHUVRQLĂ€FD]LRQLÂľ GHOOD SUHWHVD GHJOL XRPLQL GL e-mail: urlo.beccaria@gmail.com potere proclamarsi padroni di sĂŠ, degli altri, del mondo. QueVWR RYYLR q LO PLR SHQVLHUR )RUVH GRYUHPPR ULĂ HWWHUFL XQ SR¡ o a contattare i direttori! tutti. Non abbiamo dedicato inserti per commemorare questa luttuosa data‌abbiamo lasciato soltanto una testimonianza, in fondo, a riprova di come, seppur cosĂŹ vicini temporalmente, tali eventi passino troppo spesso in secondo piano‌in fondo.. HSSXUH $/ )21'2 GHOOD QRVWUD ULĂ HVVLRQH 1RQ ULFRUGLDPR banalmente “perchĂŠ ciò non avvengaâ€?, formula oramai quasi di rito, stuprata dalla tante inconsapevoli bocche che l’hanno pronunciata..Ricordiamo per testimoniare che non siamo qui padroni, nĂŠ schiavi, ma tutti liberi.

L’Urlo

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IN PIAZZALE LORETO CON I FORCONI Milano, 9 dicembre 2013, ore 14. Apro il diario e capisco che il pomeriggio sarĂ duro. Anche se è evidente che non mi mancano cose con cui tenermi impegnata, la mia mente continua a divagare. Una parola, tutta colpa di una parola. L’ho sentita in TV, l’ho letta sul giornale, la sento pronunciare da molte persone: “Forconiâ€?. Amo le parole e il ORUR VLJQLĂ€FDWR PD QRQ ULHVFR D GDUH XQD Ă€VLRQRPLD GHĂ€QLWD a questa. Mi immagino grosse forche, di quelle usate dai contadini per imballare la paglia e uomini e donne che faticano a portarle in corteo. CosĂŹ decido di lasciar perdere lo studio e, seguendo un saggio consiglio della mia professoressa di matematica, di uscire. La mia destinazione è Piazzale Loreto, un nome che evoca tanti ricordi ma che a me desta solo curiositĂ . Il percorso pare subito in salita: devo infatti scendere dall’autobus un paio di fermate prima perchĂŠ LO WUDIĂ€FR q EORFFDWR $UULYR D destinazione e mi imbatto in una decina di giganteschi trattori, presenze straordinarie in mezzo a un numero imprecisato di auto intrappolate nel caos. Mi sforzo di vedere se ci sono anche i tanto nominati attrezzi, ma nulla. Ci sono striVFLRQL D QRQ Ă€QLUH FKH GLFRQR piĂš o meno le stesse cose: “Stop a questo governo di incapaciâ€?; “Via la partitocraziaâ€?

´6LDPR VWXĂ€ GHL SDUDVVLWLÂľ Nessuno si muove perchĂŠ non c’è spazio per farlo. I piĂš arrabbiati sono gli automobilisti che vorrebbero forzare il blocco per raggiungere le loro destinazioni: appare evidente che questa forma di protesta li snerva. Vicino al marciapiedi passa un ragazzo con l’immagine di Sandro Pertini sul cappello. Visto che ho fatto un bel po’ di strada per arriYDUH Ă€QR D Ou WURYR LO FRUDJgio di domandargli per quale ragione sta protestando. Dopo un paio di imprecazioni in accento piemontese, mi risponde urlando: “Ne abbiamo le scatole piene del Parlamento che tiene in ostaggio l’Italia e di un governo illegittimo. Vogliamo fuori dalle scatole tuttiâ€?. Sento parlare ancora di scatole e di caste e di inettitudine, mi assorda il suono di clacson furiosi, vedo le forze dell’ordine fare quello che possono, ovvero poco. Poi il mio sguardo si posa sopra due striscioni portati da almeno otto autotrasportatori, adirati perchĂŠ i poliziotti hanno sequestrato per tutto il giorno i loro mezzi nell’area di servizio di Assago. Finalmente vedo un forcone disegnato sopra una sorta di lenzuolo sventolato da alcune ragazze. Accanto, un’altra scritta: “Ci vuole la rivolta contro la plutocrazia mondialistaâ€?. Su un altro leggo: “Lotta all’op-

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pressione giacobinaâ€?. Non ho idea di cosa sia la plutocrazia e fatico a collegarvi l’oppressione giacobina. Quello che è evidente, mi verrebbe anzi da dire “respirabileâ€?, è un forte senso di disagio. Ho sentito parlare di “disperazioneâ€? da parte di molte persone, quel giorno, ma credo che il termine piĂš corretto per esprimere il sentimento che ha animato le centinaia di manifestanti, il 9 dicembre scorso, sia “esasperazioneâ€?. Credo di avere compreso che i Forconi protestano perchĂŠ l’azione del Governo Letta, che non viene ritenuto legittimo, appare SRFR HIĂ€FDFH FRQWUR OD FULVL É chiaro anche che vi sono, come sempre avviene in momenti di forte malcontento, WHQWDWLYL GL LQĂ€OWUD]LRQH GD parte di gruppi che con quello dei Forconi non hanno nulla a che spartire. Ho capito cosa anima lo spirito delle persone, cosa le spinge alla protesta in piazza e a compiere gesti eclatanti. Sono tornata a casa consapevole che mi attendeYDQR XQ¡LQĂ€QLWj GL PDWHULH GD studiare, parole e parole da tradurre e memorizzare ma, forse per la prima volta in 14 anni, avevo anche ben chiaro quale fosse il valore di un termine che, se con la scuola non aveva nulla a che vedere, aveva di certo una grande attinenza con la vita. Ludovica Medaglia


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GENERAZIONE ALCOOLICA Se iniziassi questo articolo scrivendovi il numero di morti giovanili causate dall’alcol probabilmente evitereste di leggerlo per intero (ammonta a 20.000 in media l’anno), forse saltereste addirittura l’intero scritto liquidandolo con un “il solito moralistaâ€?. Ma l’articolo inizia con un nome: Simone e quando un numero acquista un nome o un volto, quando diventa reale, forse vale la pena di prenderlo in considerazione. Simone reggeva bene l’alcol, aveva diciannove anni e probabilmente come ognuno di noi, beveva solo alle feste e il sabato sera, magari giĂ da alcuni anni. Una sera però qualcosa è andato per il verso sbagliato, “gli dicevamo di smettere, ma non ci dava ascoltoâ€? hanno dichiarato gli amici, Simone è stato trovato in stato di arresto cardiaco nel parcheggio del locale in cui era andato a capodanno, quattro giorni dopo è morto. Triste ma vero il pensiero che Simone potrebbe essere ognuno di noi, e altrettanto lo è la consapevolezza che la sola differenza tra lui e noi sono quei 5 grammi di alcol per litro di sangue che hanno determinato il suo decesso. Ma sappiamo sul serio cosa voJOLRQR VLJQLĂ€FDUH ´ JUDPPL GL alcolâ€?? Quanti di noi sanno gli “stepâ€? medi della sbronza? Per chi non li sappia, eccoli: * 0,5 grammi per litro: limite di alcol permesso entro il quale si

può guidare, annulla alcuni freni inibitori in modo da facilitare le azioni sociali, livello prodotto da quantitĂ modiche di alcol. * Sopra il grammo: inizia la sbronza, spesso depressa perchĂŠ le funzioni vitali sono rallentate dai superalcolici e dal bicchiere in piĂš di vino. * 1,5 grammi: nausea, vomito e GLIĂ€FROWj QHO OLQJXDJJLR * Sopra i 2 grammi: l’andatura comincia ad essere decisamente barcollante, gira la testa ma questo non è il problema principale rappresentato dal sangue tanto rallentato da non permettere piĂš alla muscolatura di rispondere correttamente ai comandi celebrali. Si inizia a sembrare addormentati ma è l’effetto visivo che indica che i centri del respiro e dell’attivitĂ cardiaca non rispondono piĂš come dovrebbero. E’ lo stesso effetto prodotto dai barbiturici, usati spesso nei casi di suicidio. * 4 grammi per litro di sangue: livello del coma etilico, il respiro e il battito del cuore sono involontari, ma sono comunque regolati dal sistema nervoso che però in questo caso è danneggiato dal troppo alcol e non funziona piĂš come dovrebbe (che poi è il processo che serve per ubriacarsi e divertirsi). Ovviamente sono tutte misure indicative, ognuno ha una propria soglia di sopportazione ma a livello medico queste sono le piĂš comuni. Un altro problema legato all’alcol e diffuso soprattutto tra le

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ragazze tra gli undici e i venticinque anni è la Drunkoressia. Le ragazze “drunkoressicheâ€? utilizzano per dimagrire un’aliPHQWD]LRQH QRQ VXIĂ€FLHQWH ULempendo “i buchiâ€? con l’alcol o in altri casi digiunano per ubriacarsi e sentire maggiorPHQWH JOL HIIHWWL Ă€QHQGR FRmunque in un caso su quindici all’anoressia. I soggetti spesso hanno problemi di autostima e depressione e non sanno o non hanno ancora capito che sfogarsi sull’alcol accentua questi problemi oltre a distruggere l’organismo dall’interno. PerchĂŠ, per quanto graziosi alla vista , colorati e gustosi, i cocktail, tanto amati nella Milano da bere, non vanno presi tanto alla leggera. Gli alcoolici sono dannosi per la salute, non meno delle sostanze stupefacenti. Semplicemente sull’argomento tendiaPR DG XQ¡DQDOLVL VXSHUĂ€FLDOH ignorando il potere tossico delle bevande alcooliche. E’ vero, bere un po’ fa dimenticare inizialmente i problemi, ti fa divertire con gli amici e spesso ti fa conoscere gente nuova senza inibizioni, ma esagerando si ottiene il processo contrario, i problemi saltano comunque fuori e possono risultare letali. Come per Simone. Come per tutti noi. Maria Chiara Fusco


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POSSIAMO FARCELA TUTTI Secondo voi, cosa prova un ricercatore, quando, dopo anni di studi, riesce a trovare ciò per cui ha lavorato tutta la vita? Gioia. Immaginatevi adesso un ricercatore, che, appena adolescente, è riuscito a scoprire un modo per prevenire il cancro al pancreas. E’ LO FDVR GL -DFN $QGUDND Ă€JOLR di una famiglia di scienziati, che, nel 2012, c’Ê riuscito. Studente liceale di Crownsville, Maryland, la sua avventura nella medicina iniziò quando un amico di famiglia, che lui amava quanto uno zio, morĂŹ di cancro al Pancras. Allora Jack, decise di porsi un obiettivo, che a molti poteva sembrare irraggiungibile: trovare un metodo per diagnosticare e curare il cancro al pancreas, che, curato con metodi vecchi di quasi ottant’anni, uccide 95 pazienti su 100. La ricerca di Jack iniziò in rete, informandosi su come funzionasse il cancro e su quali fossero le proteine “indicatriciâ€?, presenti nel sangue, della presenza del cancro. Su ottomila proteine, Jack trovò la quattromillesima, la Mesotelina, interessante, in quanto è la piĂš presente nel sangue di un malato. CosĂŹ ha ideato un test, costruito in nanotubi di carbonio e con sensori, che immerso nell’urina o nel sangue del paziente poteva rivelare l’eccesso di questa proteina e

avrebbe consentito di curare il cancro, ancora “giovaneâ€?. Jack, convinto dell’ottimo risultato della sua ricerca, che avrebbe anche aperto la strada della medicina alle neonate nanotecnologie, inviò i risultati a oltre duecento professori. Nessuno di questi rispose, tranne uno, Abirban Maitra, esperto di cancro pancreatico, che ha invitato jack nel suo laboratorio per proseguire le ricerche e brevettare il “rilevatoreâ€? ideato da Jack. Dopo un anno di approfondimento e ricerche il test si è rivelato funzionante, duecento volte piĂš accurato di altri test e dal costo di tre centesimi. Tuttavia, prima che questo possa entrare in funzione presso ospedali e farmacie, dovranno passare dai tre ai cinque anni. Per questa scoperta, Jack ha vinto un concorso di scienze giovanile, l’Intel Internatio-

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nal Science and Engineering Fair, che gli ha fruttato 75.000 dollari ed è stato oggetto di numerose interviste. Bisogna inoltre dire, che con lo stesso meccanismo d’azione, si potranno brevettare test per diagnosticare anche il altri tipi di cancro, e curarli prima che questi possano fare delle metastasi, o uccidere il paziente. Voglio concludere questo articolo nello stesso modo, in cui Jack Andraka ha concluso la sua intervista al Ted Talks: “In tutta questa storia c’è una cosa importante che ho imparato e che vi devo dire. Non conta l’etĂ , il sesso o la razza, DOOD Ă€QH FRQWDQR OH LGHH 6H qualcuno che nemmeno sa di avere un pancreas, com’ero io all’inizio, comincia a usare Internet e riesce a inventare un test che costa appena tre centesimi, immaginate cosa potete fare tutti voiâ€?. Konrad Borrelli


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E’ morto il 5 dicembre 2013 una grande icona della lotta mondiale per i diritti umani. Nelson Mandela si è spento nella sua casa di Johannesburg all’etĂ di 95 anni, circondato dalla famiglia. Il suo sensazionale lavoro contro l’apartheid inizia nel 1942, quando si unisce all’ANC, African National Congress. Dopo la vittoria alle elezioni del partito proapartheid, Nelson Mandela si distingue nella campagna di resistenza, viene arrestato con l’accusa di tradimento per poi essere assolto, ma viene condannato all’ergastolo nel 1964 per sabotaggio e crimini equivalenti al tradimento, ma molto piĂš facili da dimostrare SHU LO JRYHUQR 1HO ULĂ€XWD un’offerta di libertĂ in cambio di una rinuncia alla lotta armata, ma viene comunque scarcerato cinque anni dopo dal presidente F.W. de Klerk. Insieme al presidente, riceve il premio Nobel per la pace nel 1993 e l’anno seguente vince le prime elezioni multirazziali della storia del Sud Africa. Nel 1999 lascia l’incarico prima della Ă€QH GHO PDQGDWR H QHO all’etĂ di 85 anni, annuncia di volersi ritirare dalla vita pubblica. Fin da marzo 2013 viene ricoverato varie volte a causa di un’infezione polmonare, conseguenza di una tubercolosi contratta in carcere. L’annuncio della sua morte il 5 dicembre è stato dato dal presidente del Sud Africa Jacob Zuma in diretta televisiva. L’ereditĂ che Madiba lascia al suo Paese è

tutto ciò che ha conquistato negli DQQL OD SDULWj GHL GLULWWL OD Ă€QH dell’apartheid. Pur essendo il paese piĂš sviluppato e moderno del continente africano, il Sud Africa resta solcato da forti pregiudizi e gravi problemi socio-economici: la disoccupazione ha una media di 25-30%, ma sale a 55% quando riguarda i giovani neri; il 50% della popolazione riceve l’11% del reddito annuale nazionale, mentre il 7% della popolazione piĂš ricca possiede il 40%; il 40% della popolazione vive sotto la soglia di povertĂ guadagnando meno di 2$ al giorno. La politica interna si proclama contro la criminalitĂ , ma la corruzione è diffusa e ci sono stati attacchi terroristici da parte di organizzazioni di destra pro-apartheid. In contrasto con i problemi ancora radicati, la campagna per la prevenzione e cura dell’AIDS ha fatto enormi progressi: il trattamento con i farmaci antivirali è aumentato dal 40% al 60% e si prevede raggiunga presto l’80%, la trasmissione dell’infezione da +,9 WUD PDGUH H Ă€JOL VH q GLPH]zata e un nuovo piano sanitario si propone di diminuire notevolmente la mortalitĂ per tubercolosi. Dal 2012 il governo ha istituito un’assicurazione per garantire assistenza sanitaria essenziale a tutti i cittadini. Nel campo scolastico il Sud Africa deve ancora combattere disuguaglianze storiche, nelle aree

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urbane le strutture sono moderne e le famiglie possono garantire ai ragazzi un’educazione decente, ma nelle zone periferiche e nelle aree rurali la maggioranza dei bambini neri ricevono un’istruzione scadente, nelle scuole la criminalitĂ e lo spaccio di droga sono elevati e gli insegnanti sono poco quaOLĂ€FDWL VRWWRSRVWL D QRWHYROH stress e mal pagati. Per compensare gli squilibri nel sistema scolastico, il governo sta attuando due mirabili programmi: la scuola esente da tasse, completamente gratuita che riceve tutto quello che VHUYH GDL Ă€QDQ]LDPHQWL VWDWDOL e il National Schools Nutrition Programme per garantire un’alimentazione giornaliera adeguata in tutte le mense scolastiche. Inoltre si pone molta attanzione ai progetti per la conoscenza dell’AIDS e HIV, per risolvere i problemi di sicurezza e per fornire un’educazione di base a tutti gli adulti. Ciò che Nelson Mandela ha fatto per il suo Paese è stata un’impresa degna di essere GHĂ€QLWD HURLFD H XQ GRQR SHU tutta l’umanitĂ , ma sarebbe un errore imperdonabile credere che il lavoro sia concluso. In tanti Paesi come il Sud Africa dove i pregiudizi derivanti dal colore della pelle, dalla religione o dalle origini etniche hanno lasciato profondi solchi nella societĂ e sono tuttora irrisolti, la strada per l’uguaglianza dei diritti è lunga e accidentata, ma bisogna trovare il coraggio di percorrerla. Silvia Ricevuti


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FACEBOOK O GHOSTFACE?

CORSI DI RECUPERO

Mi hanno chiesto di fare un pezzo ironico sulla pagina facebook “Questo è il Beccariaâ€?. L’ho acFHWWDWR FRPH XQD VĂ€GD DQFKH SHUFKp QRQ DYHYR mai scritto nulla su questa pagina. Bene. Io farò un articolo non ironico. PerchĂŠ? PerchĂŠ lo trovo praticamente impossibile (se voi ci riuscite ben venga! Vi ospitiamo nei prossimi numeri dell’Urlo), è dovuta venire una gru per rimettermi in riga: io lo trovo triste, e qualche volta, ma è raro, anche infantile, perchĂŠ a grandi linee trovo che si parli delle stesse cose. Ho notato che la maggior SDUWH GHL SRVW VRQR LQGLUL]]DWL D ´VSHFLĂ€FKH Âľ SHUsone “Fede fatti i cazzi tuoi, non quelli degli altri. E non parlo solo in senso astrattoâ€?; oppure commenti di (due) fan sfegatate “Ai “The Bricksâ€? che hanno suonato al concerto di Natale: Siete stati bravissimi e avete davvero fatto onore ai Pink Floyd, siete stati l’anima del concerto, speriamo di avere il piacere di riascoltarvi al concerto di Ă€QH DQQR 'XH YRVWUH IDQ 6 H & Âľ VL WURYDQR anche commenti/giudizi su come si truccano le beccariote “Donne, cosa vi costa sforzarvi un po’ di meno a truccarvi e un po’ di piĂš a sorridere? Siete giĂ bellissime al naturale. Su, io credo in voiâ€?, le interrogazioni non sono mica una passeggiata al parco con degli amici. Un po’ anni ’50 ma tutto sommato carina era il concorso per Miss e Mister Beccaria (tra l’altro Miss Beccaria una volta esisteva!). Ovviamente tutto ciò in anonimato (mi verrebbe quasi da dire che sia obbligatorio! Se no la pagina sarebbe vuota), per determinate persone. Ăˆ un contro senso, insomma, siamo ad un liceo classico! Ci dovrebbero insegnare a far valere le nostre capacitĂ , abilitĂ , idee. A questo punto mi viene un’altra domanda, abbastanza, spontanea: siete tutti timidi oppure vi piace passate sotto anonimato perchĂŠ cosĂŹ avete “piĂš libertĂ di parolaâ€?? Rinunciate a far accadere delle cose? Faccio un esempio preso dalla pagina: “A Matteo di quinta C, sei l’ottava meraviglia del mondo, voglio solo che tu lo sappia!â€?, riuscirĂ mai questa persona a dirglielo di persona? Sembra piĂš un ghostface che un facebook, proSULR DQFKH QHO VLJQLĂ€FDWR GHOOH GXH SDUROH Matilde Capelli

Nella settimana dal 13 al 18 gennaio 2013 si sono tenute le settimane di recupero. Quest’anno il consiglio dei docenti ha votato per cambiare la metodologia dei corsi, facendo in modo che l’orario rimanesse invariato e che gli studenti facessero il recupero con i propri insegnanti. Ciò ha portato pareri contrastanti tra gli studenti: alcuni dicono sia stata utile perchĂŠ hanno lavorato con i loro docenti e sono riusciWL D VXSHUDUH OH GLIĂ€FROWj ULVFRQWUDWH DOWUL LQYHce, sostengono che, se fossero stati organizzati come negli anni precedenti, avrebbero lavorato meglio. Infatti, essendo tutti in classe, chi ha frequentato i corsi di recupero ha lavorato con i propri professori concentrandosi sulle lacune H VXOOH GLIĂ€FROWj ULVFRQWUDWH QHOOD SULPD SDUWH dell’anno; chi, invece, non ha avuto materie da recuperare tendeva a fare altro, arrecando cosĂŹ disturbo ai compagni impegnati nei corsi. Altri ancora sostengono che, mantenendo invariato l’orario delle lezioni, si faccia meno esercizio rispetto agli anni precedenti, infatti, gli anni scorsi, durante la settimana di recupero ci si concentrava sulle quattro materie principali (Latino, Greco, Matematica e Inglese) e gli studenti erano divisi in due gruppi: quelli che frequentavano il corso di recupero e quelli che frequentavano il corso del potenziamento. Gli studenti del corso di recupero svolgevano le loro attivitĂ con un docente che poteva anche non essere il proprio. Essendo tutti studenti con problematiche simili, gli insegnanti riuscivano a individuare le lacune e fare degli DSSURIRQGLPHQWL PLUDWL Ă€QDOL]]DWL D ULVROYHUOH Gli alunni dei corsi di potenziamento, invece, venivano indirizzati verso approfondimenti riguardanti altre materie oppure venivano organizzate uscite didattiche a musei o a proiezioni in lingua originale. Questo faceva si che tutti gli studenti del liceo fossero coinvolti in attivitĂ utili alla loro formazione scolastica e culturale.

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VenerdĂŹ 8 e sabato 9 novembre 2013 - dalle ore 8.30 alle ore 14.30 UNIVERSITĂ€ BOCCONI, via Roentgen 1 Milano Il programma è lo stesso nelle due giornate INCONTRI DI PRESENTAZIONE GENERALE DELL’ATENEO (AULA MAGNA) Ore 8.45 - 9.30 Conoscere la Bocconi: Presentazione generale dell’Ateneo e introduzione ai corsi di laurea (obiettivi, base comune, modalitĂ didattiche) Ore 9.30 – 10.00 Entrare in Bocconi: Nuove modalitĂ di ammissione, tasse e agevolazioni, servizi e opportunitĂ del Campus Incontri di presentazione dell’offerta formativa Ore 10.10 – 11.30 I corsi di laurea in economia in italiano: - Economia e management per arte, FXOWXUD H FRPXQLFD]LRQH (FRQRPLD D]LHQGDOH H PDQDJHPHQW (FRQRPLD H Ă€QDQ]D (FRQRPLD e scienze sociali Ore 11.40 – 12.40 I corsi di laurea in economia in inglese: - Bachelor of International Economics and Management - Bachelor of International Economics and Finance - World Bachelor in Business Ore 12.45 - 13.30 Il corso di laurea in Giurisprudenza (nella sola giornata di sabato) Ore 11.45 – 12.45 Incontro per i genitori (Aula Magna via Gobbi) La registrazione online all’iniziativa è consigliata, ma non obbligatoria. SarĂ possibile accreditarsi anche presso la reception il giorno della manifestazione.

UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA’ DI ECONOMIA MartedÏ 12 marzo ore 16.30 - Aula G.110 Gemelli FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA GiovedÏ 7 marzo ore 14.30 - Aula G.003 Bausola FACOLTA’ DI PSICOLOGIA GiovedÏ 21 marzo ore 10.45 - Aula G. 108 Lazzati FACOLTA’ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE MercoledÏ 13 marzo ore 11.30 - Aula G. 119 S. Pio X FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ‡6FLHQ]H GHOOH DWWLYLWj PRWRULH SUHYHQWLYH H DGDWWDWH *LRYHGu IHEEUDLR RUH $XOD G.111 Salvadori ‡&RQVXOHQ]D SHGDJRJLFD SHU OD GLVDELOLWj H OD PDUJLQDOLWj /XQHGu PDU]R RUH $XOD SA.327 Malinverni ‡6FLHQ]H SHGDJRJLFKH /XQHGu PDU]R RUH $XOD * 3LR ;, FACOLTA’ DI SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE MercoledÏ 6 marzo ore 15.45 - Aula Magna FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI MercoledÏ 13 marzo ore 15.30 Aula G.108 Lazzati INTERFACOLTA’ ECONOMIA/LETTERE E FILOSOFIA GiovedÏ 7 marzo ore 11.30 Aula G.108 Lazzati INTERFACOLTA’ ECONOMIA/LETTERE E FILOSOFIA/SCIENZE POLITICHE E SOCIALI GiovedÏ 7 marzo ore 10.30 - Aula G.108 Lazzati

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(ME)(TE)O MUSICA

Il meteo sugli appuntamenti e gli avvenimenti del panorama musicale italiano e non. a cura di M.C.Fusco

&Concerti in programma per Febbraio:

Questo Febbraio sarà davvero ricco di eventi e di concerti, quindi elencherò qui di seguito quelli degli artisti piÚ conosciuti:

‡2QH 5HSXEOLF: Tedder, Filkins, Fisher, Kutzle e Brown ritornano in Italia il 10 Febbraio al Live Club Trezzo sull’Adda e l’11 Febbraio a Pavia dopo il successone ottenuto il 2 aprile scorso in seguito all’uscita del loro terzo album “Nativeâ€? da cui sono stati estratti, come per i precedenti album “Dreaming out loudâ€? e “Waking upâ€?, singoli famosi e premiati in diversi paesi come “Counting Starsâ€?. Lo spettacolo offerto dalla band è sempre stato molto apprezzato dai fan per molti motivi tra cui la divertente poliedricitĂ del cantante che durante i concerti cambia numerosi strumenti; ‡-DNH /D Furia: il “musica commerciale Tourâ€? partito a Dicembre continua arrivando anche ai Magazzini Generali il 13 Febbraio dove dovrebbe concludersi. Questo suo primo lavoro da solista con i pezzi “Gli anni d’oroâ€?(omaggio e rivisitazione della hit single degli 883 di Max Pezzali) e “Inno Nazionaleâ€?ha giĂ conquistaWR DOFXQL SRVWL QHOOH FODVVLĂ€FKH 079 ‡%XOOHW IRU P\ 9DOHQWLQH: continua il tour promozionale dell’ultimo album“Temper Temperâ€?uscito a Febbraio del 2013 con l’imperdibile e unica tappa prevista per il 13 Febbraio all’Alcatraz. Il gruppo gallese capitanato da Matthew Tuck sarĂ supportato da i“While she sleepsâ€?e dai “Callejon; ‡'HSHFKH Mode: il gruppo ha giĂ organizzato tre tappe italiane, a Torino, a Bologna e a Milano, quest’ultiPD Ă€VVDWD SHU LO )HEEUDLR DO 0HGLRODQXP )RUXP GL $VVDJR VXO QXPHUR WRWDOH GL WDSSH LQ VROL GXH PHVL 6RQR GHĂ€QLWLÂľOD TXLQWHVVHQ]D GHOOD PXVLFD HOHWWURQLFD GHJOL DQQL ÂľGDOOD ULYLVWD 5ROOLQJ 6WRQH H´OD EDQG elettronica piĂš popolare e longeva che il mondo abbia mai conosciutoâ€?dalla rivista Q; ‡%DFNVWUHHW ER\V per i vent’anni della sua carriera la non-piĂš-boy band approda al Mediolanum Forum di Assago il 22 Febbraio nell’unica tappa del tour per pubblicizzare l’ultimo album“In a world like thisâ€?. ChissĂ se il gruppo sarĂ ancora in grado di far urlare le teenager di quasi due generazioni? ‡7KH Wanted: Il“Word Of Mouth World Tour 2014â€?sbarcherĂ a Milano mercoledĂŹ 26 febbraio all’Alcatraz nell’unica data italiana in programma. Max George, Siva Kaneswaran, Jay McGuiness, Tom Parker e Nathan Sykes– nominati dai siti“gli acerrimi nemici degli One Direction-stanno per pubblicare il nuovo album,’Word of Mouth’, che uscirĂ il prossimo 4 novembre.

&Singoli ed album in uscita a Febbraio:

‡0DULDK &DUH\ Nuovo singolo in uscita perfettamente per San Valentino, farĂ parte dell’album“The art of letting goâ€?ed ĂŠ momentaneamente ancora un mistero per i fan che però, indagano a fondo e tentano di strappare qualche informazione a Ed Eric Bradley (direttore della B96 radio di Chcago ed unico ascoltatore in anteprima del singolo in questione) che non si ĂŠ sbilanciato dichiarando solo che è un pezzo molto radiofonico. Dal precedente singolo rilasciato si può inoltre notare un ritorno al passato di questa artista, i siti dicono:“punta sull’estensione vocale dell’artista, con un sapore retrò e un’atmosfera nostalgica e malinconicaâ€?.

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Gli artisti provano a parlarci, indirettamente. C’è chi usa la pittura, chi la poesia, altri XVDQR L Ă€OP Marshall Bruce Mathers III, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Eminem VWLOL]]DWR (0,1β0 R FRQ quello del suo alter ego “Slim Shadyâ€?, sceglie di usare la musica. Marshall nasce a St. Joseph, Missouri, il 17 ottobre del 1972 dall’unione tra Marshall Bruce Mathers II e Debbie Mae Nelson: due musicisti rock piuttosto poveri e per questo costretti a trasferirsi da una parte all’altra degli Stati Uniti, in condomini o roulotte. Quando Marshall aveva appena sei mesi, il padre abbandonò lui e la madre. A 12 anni, insieme a lei, si stabilĂŹ deĂ€QLWLYDPHQWH D 'HWURLW GRYH LO ragazzino attraversò un’adoleVFHQ]D GLIĂ€FLOH OLWLJDYD VSHVVR con la madre, sia per i problemi di droga della donna sia per le numerose avventure sentimentali che intraprendeva con uomini poco raccomandabili, che trattavano male anche lo stesso Marshall. Il futuro Eminem aveva anche diversi problemi a scuola: fu, infatti, bocciato tre volte. Era anche molto timido: tant’è che YHQQH HWLFKHWWDWR FRPH ´OR VĂ€gato della classeâ€?, e per questo era spesso oggetto di derisione

e maltrattamento da parte degli altri compagni. Appassionato di rap, iniziò a dedicarsi a questo genere quando aveva solo 13 anni. Alla Lincoln High School, a Warren, conobbe Proof, rapper e futuro migliore amico (scomparso nel 2006 in seguito ad una sparatoria nella 8 Mile Road), oltre alla futura moglie Kimberly Anne Scott. A 17 anni abbandonò il liceo e con Kimberly iniziò una relazione di lunga durata. Il giovane rapper intraprese la sua carriera musicale ancora prima che Kim rimanesse incinta, ma per sostenere la famiglia si vide costretto a fare altri lavori: fu a lungo cuoco e lavapiatti al “Gilbert’s Lodgeâ€? di St. Clair Shores, nel Michigan. Nel 1991 è distrutto dal dolore per il suicidio dello zio Ronnie, con cui aveva un legame molto saldo e che citerĂ in canzoni come “Stanâ€?, “Cleanin’ Out My Closetâ€? e “My Dad’s Gone Crazyâ€?. Sul braccio sinistro ha tatuato “Ronnie R.I.P.â€? in memoria del parente scomparso. In tutto questo, solo una cosa non lo ha mai abbandonato, il suo

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Es: “the Slimâ€?, coi suoi capelli biondi e l’orecchino d’oro: lo stesso Slim che portò involontariamente sua moglie a tagliarsi le vene nella vasca da bagno. L’amore incondizionato per sua Ă€JOLD +DOLH OD VXD GLSHQGHQza dalle droghe: il “Monsterâ€? (mostro) che l’ha consumato. La fama e i suoi ritorni: “Guess who’s backâ€? dice in Without Me; “Back againâ€? nello stesso brano. La storica amicizia con AndrĂŠ Rommel Young (Dr. Dre), le faide e le jam, lĂ dove è cresciuto; in quella 8 Mile Road che gli è stata tanto cara, la sua roulotte. La canzone contro sua mamma, gli insulti e le denunce per poi, nell’ultimo album, chiederle scusa perchĂŠ in fondo “sono sangue dello stesso sangueâ€?. Di tutto questo parla apertamente in una canzone, o meglio: nella canzone. SĂŹ, perchĂŠ “ The Monsterâ€? è La canzone. Non la piĂš bella, certo, ma sicuUDPHQWH OD SL VLJQLĂ€FDWLYD Ă‹ OD canzone che ci racconta la vita di una persona che ha sofferto molto per colpa di un mostro, ma ora proprio quel mostro è in gabbia, perchĂŠ Marshall ormai è cambiato. Molti fans ne potranno rimanere delusi, ma ciò che è stato è stato. Eminem l’ha capito e, chiudendo il mostro in gabbia, è diventato veramente un uomo. Davide Almiento


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OLIMPIADI INVERNALI 2014 Il 7 Febbraio 2014 a Sochi, in un’atmosfera simile a quelOD GL XQ Ă€OP GL -DPHV %RQG inizierĂ la 22esima edizione delle Olimpiadi Invernali : 40 paesi si confronteranno in 15 discipline sportive, di cui solo alcune sono note ai piĂš. In molti si sono interrogati sulla scelta di questa zona per una rappresentazione sportiva cosĂŹ importante a livello mondiale : Sochi infatti si trova in XQ¡DUHD JHRJUDĂ€FD GLODQLDWD da guerre e minacce terroristiche e nella quale mantenere l’ ordine pubblico è tutt’altro che un compito semplice. Dal 7 Gennaio al 23 Marzo tutta l’area interessata ai giochi olimpici sarĂ militarizzata per evitare disastri; anche il WUDIĂ€FR DHUHR VDUj VXSHU FRQtrollato perchĂŠ a rischio di attentati, tanto è vero che anche un noto sito vicino ai servizi segreti russi ha pubblicato un documento che afferma che i

terroristi starebbero preparando un attentato aereo. &RPH VH FLz QRQ IRVVH VXIĂ€ciente a destare le preoccupazioni dei comitati olimpici di tutti i paesi partecipanti, è divampata in tutto il mondo la polemica per l’ approvazione da parte del parlamento russo della legge anti-gay che prevede , tra gli altri provvedimenti, sanzioni amministrative da 4.000 ad 1 milione di rubli ( da 100 a 25.000 euro per chi propagandi l’ omosessualitĂ in presenza di minori. Le reazioni indignate degli atleti e della stampa di tutto il mondo hanno determinato la decisione del governo russo di non applicare la legge antigay agli ospiti e agli atleti delle Olimpiadi invernali. Probabilmente non sarĂ lo stesso nel resto del paese ma Igor Ananskikh, vice presidente del Comitato della Duma per lo sport, ha smentito il mini-

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stro dello sport russo Vitali Mutkho che aveva affermato che atleti e spettatori che avessero “ostentatoâ€? la propria sessualitĂ durante i giochi olimpici sarebbero stati perseguiti. Ciononostante il clima non è disteso e il boicottaggio – che ricorda da vicino quello delle Olimpiadi di Mosca dosertate da buona parte dell’ Occidente per la invasione dell’ Afganistan, ha sostenitori illustri : i presidenti di Stati Uniti, Francia e Germania ed il miQLVWUR Ă€QODQGHVH SHU OR VSRUW e la Cultura hanno declinato l’invito per la cerimonia inaugurale di Sochi . Il governo britannico ha deciso di inviare un segnale forte inviando in delegazione alla cerimonia inaugurale Maria Miller, il ministro che ha fatto approvare la legge sui matrimoni omosessuali. L’ Italia non ha mancato di fare la solita pes-


CRONACHE DEL BECCARIA ATTUALITĂ€ CULTURA SPORT RECENSIONI MUSICA SVAGO VLPD Ă€JXUD DWWUDYHUVR OH SDUROH GL 3HVFDQWH FKH KD GHĂ€QLWR O¡ DWWHJJLDPHQWR GL REDPD ´ WHUURULVPR politicoâ€? : in questo caso, non volendo aderire al boicottaggio, sarebbe stato piĂš dignitoso rimanere in silenzio e lasciare che i nostri atleti dimostrassero che nello sport il valore degli individui – siamo essi maschi, femmine, altro, neri, bianchi a pois- si misura sulle capacitĂ di tenere alta la bandiera del loro Paese gareggiando con lealtĂ ed onore. Le possibilitĂ dell’ Italia di portare a casa qualche medaglia sono legate in particolare allo sciatore Dominik Paris,nella discesa libera , al campione di slittino nonchĂŠ portabandiera della nazionale azzurra Armin Zoeggeler ed all’ affascinante Carolina Kostner che vorrebbe agguantare il suo primo oro olimpico. Negli ultimi 20 anni ,purtroppo, gli atleti italiani non hanno avuto performance olimpiche di spicco e siamo passati dalle 20 medaglie del 1994 alle 5 del 2010, a Vancouver. Anche nel 2006, anno in cui l’ Italia ospitava le Olimpiadi in una Torino trasformata, gli azzurri hanno totalizzato solo 11 medaglie :su questi risultati non può non aver pesato negativamente la diminuzione del 15 % dei contributi CONI agli sport invernali a causa della grave perdita annuale denunciata dal FISG ( Federazione italiana sport del ghiaccio) . E’ di tutta evidenza, infatti, che – come tristemente provato nello sporto come nella cultura, nella scuola, nell’ arte - un paese che smette di investire sui giovani , sulla loro formazione e crescita, perde progressivamente in competitivitĂ e credibilitĂ anche di fronte a nazioni che sino a qualche anno fa non partecipavano alle competizioni internazionali. Alberto Mangili

FORZA SCHUMI! Non è sicuramente una situazione facile quelle che si sta trovando ad affrontare la famiglia Schumacher in queste settimane; infatti il sette volte campione del Mondo di Formula 1 si trova ancora ULFRYHUDWR LQ FRPD DUWLĂ€FLDOH SUHVVR O¡RVSHGDOH GL *UHQREOH D VHJXLWR GHOO¡LQFLGHQWH DYYHQXWR sulle nevi francesi di Meribel il 29 dicembre. E’ rimasto ferito in seguito a una caduta durante la quale ha sbattuto la testa su una roccia e purtroppo il casco non è riuscito ad attutire del tutto il colpo. Queste le parole di Sabine Kehm, la storica manager di Schumi: “Michael stava sciando in neve fresca tra due piste, una rossa e una blu. Aveva appena aiutato un amico a rialzarsi dopo una caduta. In una curva ha preso un sasso sotto lo sci che lo ha sbalzato in avanti facendolo Ă€QLUH FRQWUR XQD URFFLDÂľ $ FRQIURQWDUH OD IDPLJOLD GHO SLORWD FL VRQR WLIRVL H DPLFL FKH LQ WXWWR LO mondo stanno mostrando affetto in vari modi: la Ferrari, con la quale Shumi ha raggiunto per ben cinque volte il titolo di campione del Mondo, pubblica di continuo messaggi speciali per Michael 6FKXPDFKHU VXO SURSULR VLWR XIĂ€FLDOH FUHDQGR XQ¡DSSRVLWD VH]LRQH Âś)RU]D0LFKDHO¡ QHOOD TXDOH YHQJRQR UDFFROWL L PHVVDJJL SL VLJQLĂ€FDWLYL /D IDPLJOLD ULVSRQGH D WXWWL L PHVVDJJL GL VROLGDULHtĂ con un messaggio apparso in tedesco e in inglese sul sito dell’pilota: “Siamo profondamente commossi per tutti i messaggi di conforto che stanno continuando ad essere inviati per augurare a Michael di riprendersi. Questo ci dĂ forza. Grazie di cuore a tutti! Grazie al Fan Club di Kerpen, grazie alle squadre di calcio 1.FC Colonia e Schalke 04, ma anche a tutte le persone e gruppi tifosi che ci sostengono. Sappiamo tutti che Michael è un combattente e non si arrenderĂ !â€? Noi tutti tifosi speriamo in una rapida ripresa di Michael e nel frattempo esprimiamo la nostra solidarietĂ alla famiglia. Naomi Grillo

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LO SGUARDO DI SATANA- CARRIE L’opinione comune sui remake è ormai risaputa: VRQR LQXWLOL H QHO GHL FDVL SHJJLRUL GHO Ă€OP RULJLQDOH $SSDUH FKLDUR Ă€Q GD VXELWR FKH &DUULH VLD SL XQ UHPDNH GHO Ă€OP GHO GLUHWWR GD Brian de Palma, piuttosto che un adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King ambientato nei tempi moderni. Carrie White (interpretata da Chloe Moretz, giĂ nota per Hugo Cabret di Scorsese e per il ruolo di Hit-Girl in Kick-Ass) è l’ultima ruota del carro nella sua cittadina e a scuola, dove viene ripetutamente derisa anche a causa del comportamento fanatico ed estremamente religioso della madre (interpretata da un’inquietante Julianne Moore). Tuttavia ignorano che Carrie ha un potere particolare, che la ragazza inizierĂ a comprendere e a utilizzare e che scatenerĂ quando il vaso traboccherĂ . Infatti, nel periodo prossimo al ballo della scuola di Chamberlain, dopo un pessimo scherzo attuato da tutte le ragazze a Carrie, solamente una si pente, Sue Snell (Gabriella Wilde). In seguito a ciò decide di convincere il suo ragazzo a portare Carrie al ballo, ma non può immaginare cosa Chris Hargensen (Portia Doubleday) abbia in serbo per lei. Se il romanzo di Stephen King affronta la storia in modo distaccato e analitico, come se scrivesse un’inchiesta del caso con tanto di citazioni GD VDJJL H LQWHUYLVWH LO Ă€OP q DO FRQWUDULR PROWR empatico nella prima parte: Kimberly Peirce deGLFD OD SULPD RUD GL Ă€OP D IDUFL FRPSUHQGHUH LO personaggio e l’universo ostile nel quale si muove, dal quale non riceve nessuna comprensione. Lo stesso universo verrĂ letteralmente distrutto nella seconda parte, che è stata resa decisamente piĂš splatter rispetto al romanzo e al primo adattamento (in Italia è stato vietato ai minori di 14 DQQL ,O Ă€QDOH LQĂ€QH q VWDWR UHVR PROWR SL FLQHPDWRJUDĂ€FR VLPLOPHQWH DO Ă€OP GHO IXVR SHUz FRQ LO Ă€QDOH FKH 6WHSKHQ .LQJ DYHYD VFULWWR per il romanzo. Nel complesso, regia operaia, attori bravi ma non eccezionali e trama solida: niente di eccezionale. Luca Murgia

L’apparenza inganna. Ăˆ questa la caratteristica principale dei personaggi della pellicola di David O. Russell: l’abilitĂ di ingannare il prossimo per tornaconto. Il cast stellare messo a disposizione per American Hustle non delude nell’interpretare un gruppo di imbroglioni coinvolti nell’operazione Abscam negli anni ’70. Grande performance da parte di tutti, in particolare Christian Bale, che dimostra ancora una volta la sua capacitĂ di immedesimarsi nel personaggio psicologicamente H Ă€VLFDPHQWH EDVWL YHGHUH OD VXD YHUVDWLOLWj QHL Ă€OP Âś/¡XRPR VHQ]D VRQQR¡ Âś%DWPDQ %HJLQV¡ Âś7KH Ă€JKWHU¡ 4XL LQWHUSUHWD ,UYLQJ 5RVHQIHOG XQ truffatore che insieme alla sua complice e amante Sidney (Amy Adams) viene ingaggiato dall’ambizioso agente dell’FBI Richie DiMaso (Bradley Cooper) in un pericoloso piano per incastrare molWL PDĂ€RVL FRPH 9LFWRU 7HOOHJLR FKH QRQ SRWHYD che essere interpretato da Robert De Niro) e politici coinvolti in affari loschi, come il sindaco Carmine Polito (Jeremy Renner). Menzione speciale per Jennifer Lawrence, che dimostra una maturitĂ artistica incredibile per i suoi 23 anni e potrebbe vincere un altro Oscar dopo quello dell’anno scorVR LQ TXDOLWj GL PLJOLRUH DWWULFH SHU Âś,O ODWR SRVLWLvo’. I personaggi si muovono in un periodo storico (tra i 1974 e il 1978) meravigliosamente ricostruito, grazie soprattutto agli sgargianti costumi e a una colonna sonora di spicco (Live and let die dei Wings, Yellow brick down di Elton John, A horse with no name‌). Poco importa la poca precisione sui fatti effettivamente accaduti, perchĂŠ l’intenzione di Russell è di mostrare gli eccessi e il marcio di quegli anni (e chissĂ , anche di questi) tramite le relazioni che intrecceranno i personaggi durante le oltre due ore di durata. La macchina da presa è infatti incentrata sui nostri protagonisti: niente campi lunghi, le facce dominano la scena (c’è anche una citazione a Tarantino). Sicuramente American Hustle porterĂ a casa almeno tre-quattro statuette degli Oscar. Luca Murgia

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“Dobbiamo essere ascoltati. 6LDPR VWDWL FROOHWWLYDPHQWH WHVWLPRQL GL XQ HYHQWR IRQGDPHQWDOH HG LQDVSHWWDWR IRQGDPHQWDOH DSSXQWR SHUFKp LQDVSHWWDWR QRQ SUHYLVWR GD QHVVXQR (· DYYHQXWR FRQWUR RJQL SUHYLVLRQH (· DYYHQXWR TXLQGL SXz DFFDGHUH GL QXRYR TXHVWR q LO QRFFLROR GL TXDQWR DEELDPR GD GLUH 3Xz DFFDGHUH H GDSSHUWXWWR /D YLROHQ]D ©XWLOHª R ©LQXWLOHª q VRWWR L QRVWUL RFFKL VHUSHJJLD LQ HSLVRGL VDOWXDUL H SULYDWL R FRPH LOOHJDOLWj GL VWDWR $WWHQGH VROR LO QXRYR LVWULRQH QRQ PDQFDQR L FDQGLGDWL FKH OD RUJDQL]]L OD OHJDOL]]L OD GLFKLDUL QHFHVVDULD H GRYXWD H LQIHWWL LO PRQGR 4XHVWD q LO VROR WHVRUR GHOOD QRVWUD ODFHUDQWH PHPRULDµ PRIMO LEVI-“I SOMMERSI E I SALVATI” - 16 -


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