Paolo Spoladore - CHAIRE YESHUA volume 3

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CHAIRE YESHUA

Paolo Spoladore


Illustrazione di copertina L’icona del pesce è un simbolo cristiano molto antico, assunto nei primi secoli del cristianesimo dai credenti perseguitati come simbolo segreto della loro appartenenza a Gesù. La parola “pesce” è tradotta nella lingua greca con il termine ichthys, le cui lettere formano l’acrostico di Iesous Christos Theou Yios Soter, “Gesù Cristo di Dio Figlio Sanatore-Salvatore”. Gesù nel vangelo si definisce il Bel Pastore dell’umanità e afferma chiaramente che, anche se l’umanità può essere ingannata da ladri, briganti, mercenari estranei ai quali non interessa nulla della gioia e del benessere dell’uomo, un giorno tutti ascolteranno la sua voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. Salmi: testo CEI 2008. Il Salmo 85, Signore tu ami la tua terra, è tradotto letteralmente dall’ebraico.


Paolo Spoladore

CHAIRE YESHUA volume 3


Autore dell’opera Paolo Spoladore Musica Paolo Spoladore Produzione Paolo Spoladore BlackPete Voce Paolo Spoladore Batteria Michele Masato Drum Tech Alex Sitnikov Basso Matteo Pajusco Chitarra acustica Paolo Spoladore Filippo Bovo Chitarra elettrica Simon Beizai Paolo Spoladore Pianoforte & organo Hammond Paolo Spoladore Filippo Bovo Altri strumenti Organo (Wallfahrtskirche im Weggental, Rottenburg) Bernhard Kugler Modular Synthesizer Gareth Jones additional programming Peter Schmidt Coro Aurelius Sängerknaben Calw Direttore Bernhard Kugler

Studi di registrazione S.T. Studio, Padova The Artlab, Londra Wallfahrtskirche im Weggental, Rottenburg Bauer Studios, Ludwigsburg Registrato da BlackPete Marzia Artusi Thomas Stiehler Assistente alla registrazione Marzia Artusi Alex Sitnikov Mixato da BlackPete @ Ballsaal-Studios Berlino Assistente al mixaggio & Editing digitale Alex Sitnikov Masterizzato da Greg Calbi @ Sterling-Sound New York Illustrazioni Lucio Schiavon Progetto grafico Michele Bettio Editing Lisa Eroni Management Fabiola Berloso www.usiogope.it © USIOGOPE SRL Ia edizione dicembre 2017


Indice Introduzione

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1 Azione o reazione

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2 Autonomia o automatismo

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3 Perché c’è il male

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4 La risonanza

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5 Agire, non reagire

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6 Risonanza o resistenza

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7 Il canto della vita

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Le parole dei Salmi

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Chaire Yeshua volume 3

1 Azione o reazione


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Azione o reazione Chaire Yeshua volume 3

Il breve racconto introduttivo ci ricorda che in ogni istante dell’esistenza possiamo reagire alla vita o agire nella vita. Sono due atteggiamenti interiori completamente diversi e opposti. Ma come si fa a non reagire alle offese, alle ingiustizie, alle provocazioni? È difficile, quasi impossibile. Non solo. Non reagire non è forse in qualche modo già un’azione, un’azione di uomini di paglia, uomini dalla debolezza cronica, dettata dalla paura delle reazioni altrui? E poi, se non reagiamo, non lasciamo ancora più possibilità agli altri di invadere i nostri preziosi spazi? Dopo tutto reagire o non reagire non dipende dal carattere, dalla giornata, dal momento, dalla situazione? Certo, a prima vista può sembrare che sia effettivamente così. In realtà il gioco della vita non è tra non reagire o reagire, ma è tra agire o reagire. Imparare a costruire azioni e non reazioni, questo è il passaggio evolutivo per l’uomo e non può essere una questione di carattere e di situazioni. Non chi reagisce protegge se stesso e i propri spazi, ma colui che impara a non reagire meccanicamente alle provocazioni altrui, e ad agire in modo razionale e funzionale, può realmente evolversi e modificare la propria vita in meglio. Succede a tutti noi che, pur proponendoci con le migliori intenzioni di comportarci in modo sereno e pacifico, in certe situazioni, se qualcuno soltanto sfiora alcune delle nostre corde sensibili, scattiamo in modo quasi automatico e ci arrabbiamo quando invece potremmo ridere, vomitiamo fastidio quando saremmo capaci di far


Azione o reazione Chaire Yeshua volume 3

nascere umorismo, scateniamo rabbia quando avremmo tutti i mezzi per comprendere ed essere gentili. Nei momenti in cui scattiamo e reagiamo d’impulso, è forte l’impressione di essere prigionieri di automatismi e condizionamenti di vecchia data ben radicati in noi. E in qualche modo è vero: l’uomo è schiavo di programmazioni mentali inconsce, installate fin dall’infanzia attraverso le più diverse forme di educazione, addestramento, insegnamento. Esse hanno creato quelli che noi chiamiamo automatismi. All’ammaestramento umano si sono poi aggiunte, con il tempo, abitudini, tradizioni, convinzioni, convenzioni, paure che hanno reso questi meccanismi condizionati ancora più potenti e veloci. Questi meccanismi automatici di reazione ci rendono intellettualmente ciechi, così ciechi da non riuscire a comprendere una realtà fondamentale, cioè che il comportamento non gradevole di una persona, anche quando ci coinvolge da vicino, è un problema del tutto suo, fa parte dei suoi meccanismi, non dei nostri. L’intenzione che ci guida automaticamente a reagire è eliminare quell’atteggiamento poco gradevole, ma in realtà reagendo ci carichiamo di quel modo di fare non gradevole e lo amplifichiamo. È come voler spegnere il fuoco con la benzina. A noi sta scegliere se reagire e moltiplicare quel comportamento non gradevole o agire e generare dei comportamenti piacevoli. Una persona ci tratta in modo spregevole o ci odia? È un problema suo, anche se ci coinvolge. 12


Azione o reazione

Il suo comportamento non ha nulla a che fare con noi, con la nostra storia e con il nostro modo di essere, ma se noi reagiamo a quel comportamento nei nostri confronti con una forza uguale e contraria, quel sistema, quel comportamento, quell’atteggiamento diventa anche il nostro.

Essere capaci di non reagire con sdegno o insofferenza davanti a niente e a nessuno è il primo passo fondamentale per predisporsi ad agire in modo evoluto ed efficace in ogni occasione. La vera differenza di comportamento nella vita è tra agire e reagire. L’azione è frutto di comprensione spirituale e autonomia intellettuale, la reazione è frutto di incomprensione spirituale e automatismo intellettuale. L’uomo che reagisce è come se seguisse un copione scritto in lui fin da piccolo da tutte le ferite, le umiliazioni e i traumi subiti. Anzi, non segue nemmeno il suo copione originale, ma peggio ancora fotocopia un copione scritto da altri, senza nemmeno sapere cosa c’è scritto dentro. Recita un copione che per essere fedelmente eseguito non gli lascia alcuna possibilità di coltivare il proprio percorso spirituale e intellettuale e dunque di seguire le proprie reali esigenze di crescita e di evoluzione. Chi non agisce di fronte agli eventi e alle persone, ma reagisce, è in realtà schiavo del 13

Chaire Yeshua volume 3

A noi sta scegliere se reagire e moltiplicare un comportamento non gradevole o agire e generare dei comportamenti piacevoli


Azione o reazione

passato, della propria storia, rivive continuamente antiche ferite e fa scattare meccanicamente comportamenti ripetitivi per nulla utili ed efficaci al momento presente. Chi non agisce di fronte agli eventi e alle persone, ma reagisce, è schiavo degli altri, delle loro emozioni, è pilotato dalle loro ansie e dalle loro frustrazioni. Chi non agisce di fronte agli eventi e alle persone, ma reagisce, affida completamente agli altri, alla loro irrazionalità, paura, mania, capriccio, i tempi e i modi del proprio muoversi e delle proprie scelte.

Chaire Yeshua volume 3

La vera differenza di comportamento nella vita è tra agire e reagire Se ti opponi all’opposizione, se sfidi la sfida, è come cadessi nella trappola ideata dal sistema del male per bloccare ogni tuo progresso spirituale e rendere vani i disegni di Dio e della vita su di te. Quando reagisci meccanicamente e non agisci in modo autonomo, sei costretto a seguire i ritmi e i modi della vita degli altri, diventi un manichino non solo in mano alle altre persone, ma in mano anche al sistema del potere di turno. Chi non agisce di fronte agli eventi e alle persone, ma reagisce, è schiavo della rabbia, dell’invidia, della gelosia e del fastidio altrui, e rinuncia così all’utilizzo del proprio libero arbitrio e della facoltà di amare e perdonare, comprendere e avere misericordia nel momento presente. Quando scegliamo di reagire e non di agire, limitiamo tutte le nostre possibilità relazionali e così pure le capacità creative e intellettuali, per14


Reagendo non è mai possibile comprendere cosa accade realmente nel presente 15

Azione o reazione Chaire Yeshua volume 3

ché diamo per scontato ciò che scontato non è, cioè che non sia possibile uscire da questi antichi schemi di comportamento acquisito e modificare il meccanismo mentale della reazione che ci hanno fatto ingoiare da piccoli, farcito di morale, obblighi, paure, costrizioni e precetti di ogni tipo, inventati da uomini. Reagendo non è mai possibile comprendere cosa accade realmente nel presente. Reagendo non si può comprendere, capire, conoscere né l’amico né il nemico. Questo renderà la vita molto più incerta, perché non avremo il conforto degli amici, e assolutamente pericolosa, perché non potremo difenderci in modo intelligente e adeguato dai nemici. Chi agisce e non reagisce non è una persona perfetta, ma una persona che ha compreso che deve decidere autonomamente cosa fare e come muoversi, senza lasciarsi manipolare e comandare dalle reazioni emotive degli altri. Chi agisce e non reagisce non ha in tasca una bacchetta magica che gli permette di muoversi sempre in modo perfetto, equilibrato, pacifico ed efficace in ogni occasione, ma può liberamente sperimentare se stesso, crescere nell’autoesplorazione di sé, nella capacità di valutare caso per caso, evento per evento, il comportamento e l’atteggiamento migliore e più efficace da tenere di fronte alla vita e alle persone.


CI BENEDICA IL SIGNORE Salmo 127,1-2.4-6

Ci benedica il Signore tutti i giorni della nostra vita Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie Della fatica delle tue mani ti nutrirai sarai felice e avrai ogni bene

Salmi

Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore Ti benedica il Signore da Sion

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Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita Possa tu vedere i figli dei tuoi figli Pace su Israele


Logos interiore

Vibrazione. Questo salmo può essere usato per benedire i doni quotidiani che permettono la vita e il sostentamento. Sostituire. Pensieri e sentimenti di insoddisfazione, false convinzioni di incapacità e l’ingannevole convincimento di essere inefficienti e inadeguati. Risonanza. Con i risuonatori interiori della fiducia in noi stessi, nelle nostre forze e capacità, e della potenza provvidenziale del Signore della vita.

Salmi

È il canto che implora la pace del cuore e la pace sociale, pace che segna la realizzazione del vero e reale benessere di tutto l’uomo e di tutti gli uomini. La pace è il segno della benedizione di Dio, segno della sua presenza in mezzo al suo popolo. Ogni giorno l’uomo lavora e opera per il proprio e altrui benessere, e, se lavora e opera insieme e in accordo con le procedure del Creatore, la vita dell’uomo diventa una benedizione per tutto il pianeta e per tutti i figli del pianeta.

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Azione o reazione? Agire o reagire? La vita di ciascuno è la somma delle sue azioni o delle sue reazioni. L’azione ci permette di percorrere noi stessi. La reazione ci obbliga a seguire gli altri. Chi impara ad agire si libera dall’ambizione e non ha più bisogno di approvazione e apprezzamento altrui. La reazione ci mette in uno stato di resistenza alla vita, l’azione ci mette in risonanza con la vita.

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