Questa pubblicazione è stata realizzata nell’ambito dei progetti delle edizioni Usiogope, le quali contribuiscono alla ricerca e alla diffusione di antiche e nuove scintille di conoscenza, attingendo al prezioso patrimonio della spiritualità umana nel sacro cammino verso l’Assoluto.
INTRODUZIONE
Di ritorno da un lungo pellegrinaggio a Shabihàn, terra di maestri e sapienti, era immerso nei suoi pensieri. Il maestro Oryem aveva risposto a tutte le sue domande con sole tre parole e per giunta incomprensibili e quasi banali: «Torna a casa». Opi-El ci stava pensando con tensione, quasi con ansia; cosa voleva dire il maestro Oryem con quel: «Torna a casa»? Forse quel pellegrinaggio era stato solo una perdita di tempo. Durante un furioso temporale, Opi-El perse la pista del ritorno in mezzo alla foresta. Per molti e molti giorni continuò a camminare sotto un cielo nero di nuvole, sbattuto da vento e paura. Di giorno, più camminava più si perdeva, più si perdeva più camminava. Di notte, più aveva paura più si nascondeva, più si nascondeva più aveva paura. Passò molto, molto tempo tra stenti e tormenti. Un giorno, attraversando il torrente Apàli, gli venne l’idea di seguirne il corso fino a valle: forse verso valle c’era qualche villaggio, una strada, un riferimento, qualcuno. Almeno una pista c’era, una pista d’acqua, ma era una pista. Scendendo lungo il torrente però le cose si complicarono ulteriormente. Il torrente era diventato un fiume invalicabile, correva, tra rapide e cascate, tra due pareti altissime di roccia scavate nel suo viaggio millenario. Impossibile seguirne il corso a nuoto, impossibile seguirne le rive a piedi. Opi-El si fermò quasi disperato: era stata piegata la sua fierezza, annullata l’illusione di avere ancora qualcosa sotto controllo. Era solo, con pochissimo cibo, senza un riferimento per la via di casa, senza più poter fare un passo verso valle.
Un quarto del suo cuore avrebbe voluto lasciarsi andare nella corrente e finirla lì; un altro quarto del suo cuore sognava di essere già a casa, al caldo, protetto e al sicuro; il terzo quarto implorava un angelo dal cielo che lo togliesse da quell’incubo; il quarto quarto del suo cuore si chiese umilmente se quello che non aveva trovato, seguendo la foce del fiume, non fosse possibile trovarlo seguendone la sorgente. Opi-El ascoltò il quarto quarto del suo cuore. Si alzò piano e con infinita pazienza riprese il cammino verso la sorgente del fiume. Il cammino era in salita, poche le forze, ma almeno una pista c’era, una pista d’acqua, ma era una pista. Dopo molti giorni di cammino, arrivò alla sorgente del fiume. Risalita l’ultima cascata si aprì ai suoi occhi un’inaspettata e splendida visione, i piedi affondarono in un prato che sembrava un mare: era un altopiano immenso, luminoso, dappertutto dolci corsi d’acqua, animali e piante. Era l’altopiano di Erraifel. Non aveva mai visto quel luogo, ma gli sembrava di conoscerlo da sempre. Non era la casa da cui era partito per il suo pellegrinaggio, ma era la Casa da cui era partito per il suo Pellegrinaggio. Opi-El era tornato a casa. In quell’istante comprese le parole del maestro: «Torna a Casa». Tutti cercano la sorgente, o ingannati e fieri correndo a valle, o illuminati e umili risalendo il fiume. La Sorgente è la Casa. Tutti ti cercano è il secondo volume di una raccolta di riflessioni sul Vangelo, progetto editoriale delle Edizioni Usiogope, iniziato con Non abbiate paura. L’autore di queste riflessioni è un prete di una parrocchia, un pellegrino come tutti, e come tutti in viaggio verso la Sorgente. Più che riflessioni vere e proprie, sono appunti, appunti per il viaggio, per il viaggio verso Casa.
Tutti Ti Cercano
I domenica di Quaresima Gn 9,8-15; Sal 24; 1Pt 3,18-22; Mc 1,12-15
Subito dopo, lo Spirito di Dio spinse Gesù nel deserto. Là, egli rimase quaranta giorni, mentre Satana lo assaliva con le sue tentazioni. Viveva tra le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Poi Giovanni il Battezzatore fu arrestato e messo in prigione. Allora Gesù andò nella regione della Galilea e cominciò a proclamare il vangelo, il lieto messaggio che viene da Dio. Egli diceva: «Il tempo della salvezza è venuto: il regno di Dio è vicino. Cambiate vita e credete in questo lieto messaggio!» Cambiare è credere, credere è cambiare E tu ogni giorno con chi fai alleanza? Con il tuo sentire, con il tuo cuore, con la tua coscienza o con il modo di pensare degli altri, con i loro meccanismi mentali? Ogni giorno fai alleanza con il tuo Dio e Signore o con il prestigio, con il potere, con la vanità? Ogni giorno fai alleanza con quello che pensano i tuoi genitori o con quello che il tuo cuore ti dice, ti suggerisce e crede fermamente riguardo alla vita? Ti sei alleato con la cultura dei tuoi tempi o con la sapienza del cuore e dell’anima? Per leggere la vita ti allei quotidianamente con un’ideologia o con quello che la tua anima ti dice profondamente?
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Ogni giorno per la cura del tuo corpo, della tua immagine, ti allei con quello che gli altri desiderano vedere di te, con l’immagine che devi rappresentare per gli altri, o in ginocchio, pregando, ti allei con il tuo essere che è immagine e somiglianza di Dio, perché sei figlio dell’Onnipotente? Quando il tuo cuore ti dice che il denaro non ti farà migliore, fai alleanza con il tuo cuore o con la paura che ti hanno messo dentro negli anni, che ti manchi sempre qualcosa? Ogni giorno fai alleanza con i ricatti e i rancori del tuo passato o ti sai alleare con la novità del tuo presente? Quando sei un po’ giù fai alleanza con un vestito nuovo da comprare o con un gesto d’amore verso il tuo istante presente? Quando la vita ti sembra oscura, fai alleanza con un mago, con un mazzo di carte, con la lettura delle stelle o con la parola di Dio e le sue divine indicazioni? Anche Gesù ha dovuto decidere con chi allearsi. Allearsi con il progetto di salvezza del Padre fondato sulla libertà e il rispetto dell’uomo stesso, sull’amore, il perdono, ma che avrebbe scatenato attraverso la risposta umiliante e violenta degli uomini la condanna a morte in croce, oppure allearsi con il progetto di Satana, che prevedeva sì il riconoscimento di Gesù come Dio e Signore da parte di tutti gli uomini, ma attraverso l’uso esclusivo del potere, della magia e del successo? Il Dio Onnipotente un giorno ci ha proposto un’alleanza con lui, ha cominciato con Abramo, Isacco, Giacobbe… e con Gesù suo Figlio ha reso quest’alleanza indistruttibile e invincibile dal male e dalla morte.
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Nell’Eucaristia ogni volta questo ci viene ricordato nelle parole della consacrazione: «Questo è il calice della nuova ed eterna alleanza offerto per voi e per tutti». Ogni volta che scegli con chi allearti, scegli anche a chi dai il tuo cuore, e scegli anche chi ti deve difendere in caso di difficoltà e pericolo, scegli chi è la tua guida. La tua alleanza decide a quale forza affidi la tua vita, la tua salute, il tuo presente e il tuo futuro. Ogni giorno con chi fai alleanza?
Cambiate mentalità Piccole indicazioni
Le tue azioni non cambiano se non cambia il tuo modo di pensare. La tua vita non cambia se non cambi direzione ai tuoi pensieri. L’invito di Gesù è bellissimo e straordinariamente efficace: Cambiate mentalità, cambiate modo di pensare e di vedere le cose. Come si fa? Primo: ascolta. Ascolta qual è il tuo consueto modo di vedere le cose e di pensare, dov’è rivolta e concentrata la tua attenzione. Non puoi cambiare un modo di pensare che non sei consapevole di usare. Se ascolti il tuo modo consueto di costruire i pensieri noterai che si concentrano su alcune immagini più che su altre, danno più tempo ed energia a delle realtà particolari che ad altre. Scoprirai che la tua mente segue itinerari di attenzione prestabiliti, secondo schemi acquisiti dagli altri.
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Scoprirai che il tuo modo di pensare insiste perennemente nel mettere la tua persona al centro dell’attenzione, ed è costantemente in stato di conflitto con qualcosa e di competizione con qualcuno. Scoprirai che la tua mente è molto distratta perché è concentrata senza sosta nel passato e magnetizzata dal futuro. Secondo: conosci te stesso. Se ascolti e osservi in silenzio il tuo modo consueto di pensare vedrai che non sei mai tranquillo, non sei mai in pace, è come se fossi sempre in gara con qualcosa o con qualcuno. In verità tu non sei così, Dio non ti ha creato così, ma col tempo hai fatto delle “alleanze” mentali con il sistema di pensiero e di vita che hai trovato nascendo su questa terra, ti sei adattato, e dunque non sei più tu che pensi e senti, ma è tutto un sistema mentale che hai forzatamente o benevolmente acquisito. In testa hai l’idea di te stesso, l’idea che gli altri hanno di te, di come ti devi vestire, atteggiare, divertire, lavorare, hai l’idea di Dio e della vita che gli altri ti hanno trasmesso. Se vuoi conoscere la realtà astieniti da ogni giudizio, cogli la realtà per quella che è, ma non giudicare, non condannare, non farti opinioni, sono illusioni inutili. Se hai ascoltato bene allora hai conosciuto come pensi e se lo vuoi, sei in grado, con l’aiuto di Dio e seguendo la parola di Gesù, di cambiare modo di vedere e di pensare alle cose. Invece di pensare alla famiglia, al lavoro, alla natura, alla tua vita, ai soldi… come ti hanno insegnato, prova ad aprire il Vangelo e vedi come pensa Dio a queste cose e come puoi imparare a sentirle con il tuo cuore.
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Ti si apriranno gli occhi, ti si schiuderanno le mani e schioderanno i piedi, cambierai modo di camminare e di respirare, si trasformerà la tua vita. Terzo: prega. Impara a sentire come Dio sente, come Dio ti ama e come tu, se vuoi, puoi rispondere a tanto amore, attraverso la preghiera. Esempi. Gli uomini ti hanno insegnato a concentrarti su te stesso con rabbia per quello che ingiustamente non ricevi dagli altri e con sensi di colpa per quello che non riesci a ottenere da te. Gesù ti insegna a smettere di pensare a te stesso, a guardarti e ad amarti con verità e umiltà perché sei figlio di Dio. Gesù insegna a perdonare chiunque ti ha ferito e a chiedere perdono per quello che ancora non sai donare di te. Gli altri ti hanno insegnato che tutto costa, tutto ti devi guadagnare, che tutto devi risparmiare, ti hanno insegnato il ricatto o il mercato (“con tutto quello che ho fatto per te…”), Gesù ti insegna a donarti completamente gratis, perché tutto gratis hai ricevuto da Dio. Gli uomini ti hanno insegnato a concentrarti sulla vita e l’universo come una massa di casualità misteriosa di cui vogliamo avere il controllo per possederne le ricchezze, Gesù ti insegna a pensare all’universo come alla tua casa terrena dove tutto è armonia nelle mani del Creatore, dove Dio stesso procura il cibo agli uccellini del cielo e veste i fiori del campo. Sono solo esempi… prendi in mano il Vangelo, ascoltati e cambia, se vuoi, modo di pensare.
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Pensiero della settimana Adattati! Ăˆ il grido del mondo. Cambia vita! Ăˆ il grido di Dio.
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