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PRE-VISIONS Spring-Summer 2008
- Osservatorio Moda Sportsystem -
open
Una selezione dei MEGATREND che maggiormente influiscono sul nostro attuale senso di INSICUREZZA / INSTABILITÀ
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DEMOGRAFIA
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SOCIETÀ
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ECONOMIA
1. CONCORRENZA DEI PAESI EMERGENTI; 2. PAURA DEL DECLINO ECONOMICO; 3. BOLLA IMMOBILIARE; 4. QUESTIONE PETROLIFERA; 5. FLESSIBILITÁ LAVORATIVA
TECNOLOGIA
CRESCITA IMPERIOSA DELLE TECNOLOGIE GRIN (GENETICA, ROBOTICA, IT, NANOTECNOLOGIE) E PREVISIONI (SIA OTTIMISTICHE CHE PESSIMISTICHE) DELL'AVVENTO DI UN'ERA POST-UMANA
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1. CRESCITA DEMOGRAFICA DISOMOGENEA; 2. INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE; 3. MIGRAZIONI DI MASSA; 4. URBANIZZAZIONE E MEGALOPOLI 1. CONSEGUENZE DELL'INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE (PROBLEMA WELFARE, CRONICIZZAZIONE DELLE MALATTIE, PROBLEMA ASSISTENZA); 2. CONSEGUENZE DELLE MIGRAZIONI DI MASSA (ATTRITI CULTURALI E RELIGIOSI, PAURA DEL DIVERSO); 3. NUOVE STRUTTURE FAMIGLIARI; 4. UNA SOCIETÀ NOMADE; 5. RESTRINGIMENTO DELLA CLASSE MEDIA
POLITICA
1. FRIZIONI CON IL MONDO ISLAMICO; 2. FONDAMENTALISMO E TERRORISMO; 3. GERONTOCRAZIA; 4. CRESCENTE POTERE DELLA CINA
AMBIENTE
1. IMPATTO PSICOLOGICO DI CATASTROFI COME L'URAGANO KATRINA; 2. UN MONDO SENZ'ACQUA; 3. RISCALDAMENTO GLOBALE; 4. DIFFUSIONE DI EPIDEMIE
MEGATRENDS Alcuni dei principali VALORI e BISOGNI che emergono dall'attuale COSTELLAZIONE GENERAZIONALE
Z W X Y
SILENT
CONOSCENZA
EGO-CENTRISMO
BOOMERS GENXERS
Come i CONSUMER TRENDS interpretano e soddisfano questi BISOGNI / VALORI
CELEBRITÀ
CONDIVISIONE
MILLENNIALS
GENERAZIONI
CREATIVITÀ
GRATIFICAZIONE
TARTARUGHE HI-TECH
Da fine anni '90 a metà anni '00
COCOONING RIPIEGAMENTO RICERCA DI SICUREZZA
reazione
ARCADIA DIGITALE
INTERNET INTERNOS
ADDOMESTICARE L'ESTERNO
A CASA COME AL BAR
●●●● SPAZIO COMUNITÀ RECINTATE
FATTORI DI
INSTABILITÀ
MIGRATORI DE LUXE
●●● TEMPO
reazione
L'ISOLA CHE NON C'È
AMARCORD
OGGI
CONTROLLO di...
MOOD PSICOLOGICO
●● CONOSCENZA ATTITUDINE GOOGLE
TECNOLOGIA
AMPLIFICAZIONE AMBIVALENZA
Da un lato sorgente di INSTABILITÀ (percezione di un'evoluzione troppo rapida), dall'altro STRUMENTO che consente al singolo di disporre di maggior CONTROLLO (INTERNET)
IPSE DIXIT
● FARE/ESSERE/AVERE QUESTO L'HO FATTO IO
ECO-EGO
INDISPENSABILMENTE SUPERFLUO SUPERFLUAMENTE INDISPENSABILE
CONSUMER TRENDS
MODA E BEAUTY ARTE, GRAFICA E FUMETTO LETTERATURA, CINEMA, MUSICA, TV, TEATRO, DANZA RETAIL, MARKETING E ADVERTISING DESIGN E ARCHITETTURA, FOOD
AUTOMOTIVE VIAGGI, SPORT E LEISURE INTERNET, VIDEOGAME, HI-TECH
Cosa accade se si ha la percezione che il bisogno non venga soddisfatto? In questo caso il FATTORE-URGENZA del trend aumenta.
ASSENZA DI CONTROLLO = SENSAZIONE CHE LA SITUAZIONE SFUGGA DI MANO
1 2 3
MACRO
TOO
MICRO FUOCHI
OLD
Paesaggisti romantici Preraffaelliti Rinascimento italiano Medioevo italiano Decameron di Pasolini Bestseller storici (Philippa Gregory)
Gankutsuou: The Count of Montecristo
Incrocio con gli INDUSTRY e i CONSUMER TRENDS per definire proposte creative
Simbolismo Ritrattistica ‒ Loretta Lux, Ron Mueck
TOO TROPPO
TOO
FAST
Transumanesimo (Natasha Vita-More) Mary Mattingly Cyberpunk - Mad Max, Blade Runner Gyger
Xerox art Anna Andersson, Movement of Moments
Incrocio con i MEGATRENDS per definire lo scenario
TOO
MUCH
INDUSTRY TRENDS
Hyper realistic computer graphics
Luxury Garbage, Committee Terracycle ECO-EGO Freegan, Mongo Tropicalismo, Marisa Monte Grafica cubana Gatinha Mimosa Henri Rousseau Wild gardening Robert Gligorov F.Lli Campana Porno lo-fi anni '70, Posh Porn David LaChapelle, Artists & Prostitutes
R
EI N TT R TO D I U ZL I OI N E
TOO
di Valentina Durante
Matusalemme abita qui (TOO OLD)
mente di un uomo che fra quattro anni soffierà su una torta con 100 candeline: Gillo Dorfles, reporter d’eccezione per Domus in occasione dell’ultima Milano Design
Numero di Wallpaper fresco di stampa (si fa per dire, visto che il suddetto data
Fair.
agosto 2006 ed è sul mio tavolo il 20 settembre). Titolo di copertina sfizioso e accattivante: Annual Design Directory 2006. Sommario decisamente promettente:
People try to put us down / Just because we get around / Things they do look
Forza Italia (ora, a quanto pare, si può ri-dire), tredici giganti del design nostrano.
awful cold / Yeah, I hope I die before I get old (The Who, My Generation, 1965).
A pagina 107 inizia la carrellata del fior fiore della creatività nazionale. In sequen-
Evidentemente più di qualcuno ha cambiato idea col passare degli anni e col ca-
za: Giulio Cappellini, nato nel 1954. Manlio Armellini, classe 1937. Alessandro
dere dei capelli. Sono ancora sulla breccia Pete Townshend, 61 anni, pur coi suoi
Mendini, classe 1931. Piero Ambrogio Busnelli, fonda la C&B Italia nel 1966.
problemi di sordità; Bob Dylan, 65 anni, già a suo tempo definito da Luciano Berio
Enzo Mari, nato nel 1939. Massimiliano Fuksas, classe 1944. Maddalena De Pado-
“vecchio cowboy ubriaco”; Santana, 59 anni; Lou Reed, 64 anni; Mick Jagger, 63
va, saluta quest’anno mezzo secolo di attività. Eugenio Perazza, classe 1940. Ettore
anni; Bruce Springsteen (e già entriamo in zona younger), 57 anni.
Sottsass, ha festeggiato il 14 settembre il suo 89mo compleanno. Ettore, Carlo ed Alberto Alessi, i primi due in azienda dal 1945, Alberto, figlio di Carlo, dal 1970.
“When I get older, losing my hair / Many years from now […] Will you still need me / Will you still feed me / When I’m sixty four”. Era questa la vecchiaia che immaginava per sé e per i suoi compagni l’allora 24enne Paul McCartney? Ora i
«Una cosa molto interessante di questo Salone è aver assistito al fatto che
64 sono arrivati davvero. “Intanto non ho perso i capelli, come dice la canzone. E
molto spesso il design vuole accaparrarsi degli elementi dell’artigianato. In altre
poi quando l’ho scritta mi sembrava un’età da vecchio, ora mi pare quella di un
parole è molto importante che le due discipline – diciamo così – siano separate…
giovane”. La canzone, però, prometteva bene come “pietra miliare” della Baby
L’artigianato riguarda oggetti “fatti a mano” oppure in piccole serie… comunque
Boom Generation; almeno così deve aver pensato il figlio d’arte Julian Lennon che
molto lontani dallo spirito del design. Quando invece il design vuole imitare o
l’ha cantata qualche anno fa per la campagna pubblicitaria di una compagnia di
copiare o servirsi di alcuni elementi dell’artigianato, le cose molto spesso non
assicurazioni (sono seguite immaginabili polemiche).
funzionano. […] Abbiamo potuto constatarlo parecchie volte in questo Salone. […] vediamo il mobile trasformarsi in decorazione. Tutto questo è molto dubbio: non
Il duello politico e massmediatico fra Romano Prodi (67 anni) e Silvio Berlu-
solo non serve a migliorare la funzione del mobile, ma aggiunge elementi che non
sconi (70 anni), stessi candidati alla premiership di 10 anni fa, è solo una delle tante
appartengono assolutamente al design». Quest’analisi descrive ottimamente uno
ed ennesime (come se ce ne fosse bisogno) manifestazioni della gerontocrazia che
dei maggiori morbi che appestano il design degli ultimi anni, una sorta di fun-ba-
immobilizza il Paese. I numeri confermano: un’indagine di Glocus mostra come
roque-pseudoarts&crafts di cui tanti mirabili esempi si possono gustare durante la
dal 1998 al 2004 il peso dei settantenni nelle élite italiane sia cresciuto dal 18,8 al
meneghina Design Week (con una punta quasi patologica negli spazi del Satellite).
23,4%. In corsa anche gli ultrasessantenni: dal 27,4% al 30,4%. A rimetterci sono i
Inquietante che tale lucidità e, in un certo qual modo, freschezza emergano dalla
più giovani (giovani si fa per dire): i fifty-something perdono posizioni, dal 31,7 al PRE-VISIONS - SPRING-SUMMER 2008
9
24,3%; i debuttanti degli “anta” passano dal 15,9 al 14,3%. E i giovani veri, quelli
non riesce a starle dietro. E mentre i comuni mortali si affannano per re-imparare ad
per cui i quarant’anni sono in là da venire? A loro il potere viene concesso in dosi
usare il software con cui lavorano da cinque anni, dopo l’uscita sul mercato dell’en-
omeopatiche: dal 6,7 al 4,5%.
nesima nuova versione punto zero, futurologi e scienziati spingono l’acceleratore
Cosa abbiamo sbagliato noi trentenni? Cos’hanno sbagliato loro 50-60enni? Perché qualcuno, qui, ha sbagliato qualcosa, vero?
alla massima potenza domandandosi non solo cosa farà ma addirittura cosa sarà l’uomo fra 10-20-30 anni. Il pluri-premiato Ray Kurzweil (ultima sua fatica: The Singularity is Near) sostiene che nel 2029 saremo in grado di costruire un hardware e un software che
Veloce, sempre più veloce… praticamente congelato (TOO FAST)
ragionino come un cervello umano. A questo punto il nostro, di cervello, ci parrà disastrosamente inadeguato, ragion per cui non avremo problemi a fonderci con i
Lidia Ivanovna Fedorenko amava la vita. Amava i suoi famigliari, i suoi amici
computer tanto per aggiornarci un po’. E che dire di quella vecchia carcassa biolo-
e tutti gli studenti a cui aveva insegnato matematica durante la sua lunga carriera a
gica che ci portiamo appresso? Ci penseranno dei minuscoli nanobot a mantenerla
San Pietroburgo. L’idea, un giorno, di abbandonare tutto questo la infastidiva. Se
a posto: un’iniezione giornaliera e tanti piccoli esserini meccanici faranno il lavoro
ne era lamentata anche con il nipote Daniil: «Vorrei tanto risorgere e vivere ancora
sporco al posto nostro - distruggere i germi, eliminare le cellule cancerose, rimuo-
due o trecento anni». Daniil l’aveva presa in parola e aveva iniziato ad interessarsi
vere le scorie… «Arriveremo a un punto in cui il progresso tecnologico sarà così
di sospensione cronica (meglio nota come ibernazione), il tentativo di congelare
rapido che il cervello umano tradizionale non riuscirà più a seguirlo. Ho fissato
un essere umano per riportarlo in vita nel momento in cui sarà disponibile la cura
questa data al 2045, quando l’intelligenza non biologica sarà molti miliardi di
per il male che lo ha ucciso (nonché il sistema per scongelare il corpo in modo
volte più potente di quella umana. Questo comporterà una trasformazione assai
efficace). Aveva sentito di 150 corpi sotto-ghiaccio negli Stati Uniti, 74 dei quali
profonda nella nostra civiltà. Ecco la Singolarità [termine che i fisici utilizzano
surgelati presso il Cryonic Institute di Clinton Township nel Michigan. «Potrei
per designare i buchi neri quali punti di rottura radicali nell’universo. NdR] ». Kur-
spedire mia zia laggiù, una volta morta». Aveva già preso tutti gli accordi del caso
zweil, 57 anni, forse per quel momento non sarà più fra i vivi (o forse sarà in attesa
con la referente russa del centro, Danila Medvedev, e i preparativi erano in corso,
in qualche freezer americano o russo), ma il traguardo del 2029 è ben deciso a non
con il consenso entusiasta della zia. Finché un venerdì sera accade l’imponderabile:
perderselo: ecco perché sta seguendo una dieta di sua invenzione che prevede 250
Lidia Ivanovna, all’età di 79 anni, ha un arresto cardiaco e muore. Questa non ci
supplementi nutritivi assunti quotidianamente.
voleva: troppo in anticipo rispetto ai programmi, il corpo non può essere inviato
Una profezia dai contorni non molto dissimili è quella di Kevin Kelly, visionario
negli States. A sfortuna si aggiunge sfortuna: il giorno dopo i negozi della capitale
fondatore di Wired. Kelly è (comprensibilmente) interessato soprattutto a Internet:
sono chiusi e Daniil non può acquistare il preparato chimico necessario per garan-
secondo lui nel giro di pochi anni la Rete si evolverà autonomamente fino a diven-
tire l’ossigenazione del sangue che precede il congelamento vero e proprio. Danila
tare nel 2016 The Machine, una coscienza artificiale di proporzioni globali che sarà
Medvedev arriva in soccorso e suggerisce di asportare il cervello (è pur sempre lì
un’estensione integrale dei nostri sensi, dei nostri corpi e delle nostre menti (Matrix
che albergano i nostri pensieri, memorie, emozioni… il nostro io; quanto al corpo
docet). Non ci vorrà molto tempo, ribadisce, perché a differenza di noi pigri umani
si può trovare di meglio); poi aggiunge: «Non è detto che si debba per forza andare
Internet funziona sempre, è costantemente acceso e avido di informazioni. «Nel
in America…». Per sette mesi il cervello di Lidia rimane nell’appartamento del
giro di dieci anni il sistema su cui poggia Internet conterrà centinaia di milioni di
nipote; ogni quattro giorni, Daniil rinnova diligentemente il ghiaccio secco che ne
miglia di fibre ottiche neuronali collegate ai miliardi di minuscoli chip nascosti in
garantisce la conservazione. Finché, un giorno, arrivano notizie dalla Medvedev:
ogni tipo di apparecchi; il sistema saturerà il mondo di una complessità inaudita,
è nata a Mosca la prima azienda crionica non statunitense, si chiama KrioRus ed
attraverso la quale comincerà ad apprendere. E noi vivremo dentro questa Cosa».
è stata fondata da Alerei Potapov, il quale ha deciso di congelarsi assieme ai fami-
Ma non tutti sono così ottimisti: Bill Joy, Chief Scientist di Sun Microsystems,
gliari a morte avvenuta (ma altri possono beneficiare del pio servizio per la cifra di
si è fatto carico dello sgradito ruolo di Cassandra hi-tech quando nell’aprile del
9mila dollari).
2000 ha pubblicato un articolo su Wired dal titolo: Why The Future Doesn’t Need
Il 28 settembre 2005 Lidia Ivanovna Fedorenko viene ufficialmente neurosospe-
Us. Joy (mai cognome è stato più azzeccato) sostiene che la crescita sconsiderata
sa. A farle compagnia in freezer c’è un altro crio-paziente, un ricco uomo d’affari
delle tecnologie Grin (Genetica, Robotica, Informatica e Nanotecnologie) potrebbe
sessantenne morto nel 2002 per un cancro alla gola. Un giorno, chi lo sa, i due
minacciare il futuro dell’umanità. Se è vero infatti che tutto il secolo passato ha
torneranno in vita (anche se Potapov esprime preoccupazione relativamente ai sette
prodotto molte tecnologie pericolose, oggi la novità è che alcuni filoni di ricerca
mesi “non ortodossi” passati nell’appartamento del nipote), assieme agli altri 150
hanno caratteristiche di propagazione e autoriproducibilità prima impensabili. Cu-
ibernati statunitensi, alcuni in sospensione da oltre 30 anni. Le premesse ci sono:
rioso, detto da uno il cui backgrund culturale e professionale sembra tutto fuorché
un’équipe di esperti del Massachusets General Hospital di Boston ha ibernato e
luddista. E difatti segue autocritica: «Ho sempre pensato che fare del software più
riportato in vita duecento maiali con una percentuale di successo del 90%. E poi ci
affidabile avrebbe reso il mondo un po’ più sicuro e sano. Se ritenessi che questo
sono le speranze e l’ottimismo di scienziati come Potapov che, da buon transuma-
non è più vero, mi sentirei moralmente obbligato a fermarmi. Ora posso immagi-
nista, ritiene che la tecnologia possa e debba essere usata per modificare il corpo
nare che quel giorno potrebbe arrivare». Per il momento i software non si fermano,
umano e renderci immortali.
così come i nostri più prosaici problemi legati alla velocità eccessiva degli enne-
Il punto è questo: la tecnologia corre sempre più veloce e la maggior parte di noi 10
I N T R O D U Z I O N E
più-uno-punto-zero (e qui non si tratta di singolarità o di The Machine, ma dei cari,
vecchi, immarcescibili interessi commerciali).
delle donne delle pulizie) la signora aveva reagito come un sub a cui si paventa la disconnessione dal respiratore. Forse i bicchierini erano il legame con l’aldiqua e, in questi casi, the more the better.
Ce l’ho, ce l’ho, ce l’ho… manca (TOO MUCH)
E l’ipotesi di andare contro natura? Di abbracciare una causa neo-francescana all’insegna di un personale contributo alla decrescita? Ci ha provato con successo
Adam ha 28 anni e da 11 non fa la spesa in un supermercato. No, niente mamma
l’americana Judith Levine, che per un anno intero si è astenuta da qualsiasi acqui-
o fidanzata o moglie compiacente/i, solo la presa di coscienza di una opportunità
sto considerabile come “superfluo”: vestiti, scarpe, cinema, cene al ristorante… Il
a cui molti di noi non hanno mai fatto caso. Ogni anno nel mondo si buttano 100
motivo di questa scelta? Una denuncia in piena regola all’odierna società dei con-
miliardi di tonnellate di cibo buono. Perché non approfittarne? Rovistare nella spaz-
sumi: «È un discorso relativo alle priorità di questa società. Al vero significato della
zatura: ecco che sbocciano nella mente finestre pop-up tipo Miserabili di Victor
parola necessità. Voglio dire: il nostro è un mondo in cui sei quello che acquisti.
Hugo (visione retrò), o barbone in Milano Centrale (visione moderna). Accattoni
Un paese dove sei figo e potente solo se sei in grado di comprati le cose. Dove un
che sulle panchine divorano avidi e disperati quel pezzo di pane già sbocconcellato
presidente ammolla generosi bonus fiscali per i ricchi, affinché quelli rimettano il
o quella mezza banana sfatta. Ma Adam e i suoi colleghi Freegan sono tutt’altro
denaro in circolo al più presto. Il tutto su di un pianeta che se frega dei nostri pode-
che clochard; quello che recuperano dai cassonetti sembra il frutto di una spesa
rosi fuoristrada, che soffoca per colpa del global warming, che annaspa in mezzo ai
alla Coop in piena regola (spesa del sabato pomeriggio, va aggiunto): frutta intatta,
nostri sprechi, e che vive il più serio divario economico di sempre, con ricchi che
ancora incartata nel guscio di polistirolo e cellophane; pane in busta con data di
consumano sempre di più e poveri che hanno sempre meno cose da consumare».
scadenza prossima (ma non già decorsa); biscotti nel loro regolare pacchetto; piatti
Conclusasi la maratona ascetica (preceduta da una notte su eBay in cui lei e
pronti surgelati appena buttati; formaggini confezionati; polli al forno chiusi in
il suo compagno, non-pregustando il periodo di vacche magre, si sono dati a uno
vaschette di plastica, cotti il giorno stesso.
shopping sciamannato) la Levine ha pensato bene di rendere partecipe il mondo
Certo il semplice e razionale fattore-convenienza non basta a determinare la
intero della sua avventura scrivendo un libro. Il volumetto titola Not buying it,
spinta verso il freeganismo: un trash-tour (così si chiamano le scorrerie urbane fra
costa 23,01 dollari (14,00 euro nell’edizione italiana) e rientra pienamente nella
il garbage) non è il massimo dell’understatement e non a tutti arride l’idea di farsi
categoria di quei “beni superflui” da cui l’autrice consiglia di disintossicarsi. Strano
vedere dai vicini mentre fruga nei bidoni del supermercato di quartiere. E infatti la
che la diffusione del Levine-pensiero non sia stata attuata tramite un blog gratuito
brava componente ideologica non manca: “Se questa banana viene buttata, lo sai
ed open source.¶
di quante persone si calpesta il lavoro? Di chi l’ha raccolta, di chi l’ha caricata su una nave, di chi l’ha scaricata, di chi l’ha trasportata sino a questo negozio. È per rispetto a tutte queste persone che non possiamo lasciare che il loro lavoro venga buttato via”. E c’è chi di cibo non si accontenta: sono gli estimatori del mongo, in gergo il bottino recuperato dalla spazzatura di marciapiedi e cassonetti (senza nessuna discriminazione fra organico e non). Qui scattano, oltre alla non sempre indispensabile e prevista ideologia, uno dei bisogni più tenaci e diffusi nel genere umano: la smania di collezionare cose. «“La gente colleziona”, disse Christiana, “perché
Rassegna stampa:
è pazza o non vuole morire”. Capisco che sta solamente definendo i due principali gruppi di collezionisti che ha incontrato più spesso: quelli che vede sui marciapie-
- Gillo Dorfles reporter per Domus al Salone del Mobile – Domus, maggio 2006.
di, che raccolgono lattine o ispezionano i sacchi neri, parlano da soli e agitano i
- Ultrasessantenni sul palco. Sono loro i nuovi classici, di Gino Castaldo, La Do-
pugni verso di lei; e quelli che vede nei negozi, che continuano a comprare cose
menica di Repubblica, 11 giugno 2006.
su cose (che è effettivamente una forma di collezione sotto mentite spoglie) anche
- L’élite negata ai giovani, di Lina Palmerini, Il Sole 24 Ore, 14 febbraio 2006.
quando ne hanno già a sufficienza. “La gente esce, compra due o tre case e le
- Frozen Brains Awaiting Resurrection Day in Storage, di Dan Shea, The St. Peters-
ristruttura, buttando via tutto”, mi dice. “Non ha alcun senso. Perché dobbiamo avere l’ultima versione di tutto? Perché dobbiamo possedere a tutti i costi?”». Comprare, possedere, accumulare, collezionare… in un certo qual modo un
burg Times, 27 giugno 2006. - Postumano salvaci tu, colloquio con Ray Kurzweil di Enrico Pedemonte, L’Espresso, 13 aprile 2006.
antidoto contro la morte, l’idea che se io prima o poi me ne devo andare almeno
- Zitti: il Web ha mal di testa, di Arianna Dagnino, L’Espresso, 24 agosto 2006.
qualcosa che parla di me resterà (a meno di verghiani pentimenti in zona cesarini
- Why The Future Doesn’t Need Us, di Bill Joy, Wired, aprile 2000.
– “Roba mia, vientene con me”). Ricordo un’anziana signora che in casa di riposo
- Voglio vivere free, di Roberta Corradin, L’Espresso, 1 giugno 2006.
conservava religiosamente tutti i bicchierini di plastica con cui le infermiere le
- Tesori on the road, di Laura Lazzaroni, D di Repubblica, 14 gennaio 2006.
somministravano ogni giorno le medicine. Li accatastava sotto il letto con cura
- Un anno senza shopping, di Riccardo Romani, Marie Claire, 2006.
maniacale. Alla minaccia dei medici di buttar via tutto (la pila aveva raggiunto dimensioni ragguardevoli e ostacolava il lavoro già di per sé non molto gratificante PRE-VISIONS - SPRING-SUMMER 2008
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LINK TOO FAST TOO OLD
Simbolismo: From Symbolism to Expressionism, Paris, Musee d’Orsay (27/6/06 - 17/9/06).
L’ondata romantica ha preso il via a inizio anno con la mostra Gothic Nightmares
Edvard Munch, New York, MoMA (19/2/06 - 8/5/06).
alla Tate Britain di Londra (15/2/06 - 1/5/06). Sempre nella capitale britannica si
Odilon Redon’s Haunted Realm: Lithographs from the Montreal Museum of
sono svolte Rebels & Martyrs alla National Gallery (28/6/06 - 28/8/06) e Consta-
Fine Arts and the National Gallery of Canada, Montreal, Museum of Fine Arts
ble: The Great Landscapes ancora alla Tate Britain (01/6/06 - 28/8/06. Gli States
(12/10/06 - 21/01/07).
hanno risposto con Girodet: Romantic Rebel al Metropolitan Museum of Art di
Maurice Denis - Earthly Paradise, Montreal, Museum of Fine Arts (22/02/07
New York (24/05/06 - 27/08/06).
- 20/05/07).
Ma la old wave ottocentesca non accenna a ritirarsi: altri eventi sono in calendario
Maurice Denis, Paris, Musee d’Orsay (31/10/06 - 21/01/07).
per questi ultimi mesi dell’anno e per la prima metà del 2007:
Franz von Stuck (1863 - 1928), Rovereto, MART (11/11/06 - 18/03/07).
Constable’s Great Landscapes: The Six-Foot Paintings, Washington, National Gallery of Art (01/10/06 – 31/12/06).
Sul Transumanesimo: www.transhumanist.biz, www.transhumanist.org.
The Artist’s Vision: Romantic Traditions in Britain, Washington, National Gallery
Natasha Vita-More, PRIMO Posthuman 2005 - Body Design, www.natasha.cc.
of Art (19/11/06 - 18/03/07). From Caspar David Friedrich to Gerhard Richter: German Paintings from Dres-
Ron Mueck – 119mila visitatori alla mostra che si è svolta alla Fondation Cartier
den, Los Angeles, The Getty Museum (05/10/06 - 29/04/07).
per l’Arte Contemporanea di Parigi. Ora è in corso una sua personale alla Royal
Caspar David Friedrich. Jahreszeiten - Lebensalter. Der neu erworbene
Scottish Academy di Edimburgo (fino all’1 ottobre), poi le sue opere voleranno al
Bilderzyklus von 1803, Berlin, Kupferstichkabinett (24/11/06 - 11/03/07).
Brooklyn Museum di New York (03/11/06-04/02/07).
L’effetto The Da Vinci Code, complice l’uscita nelle sale dell’omonimo film, ha
Movement of Moments, scanner puntati sul pubblico di Anna Andersson, instal-
sicuramente contribuito all’incredibile riscontro che hanno ottenuto quest’anno
lazione facente parte della mostra dedicata ai progetti di laurea del corso di Media
mostre ed eventi legati alla pittura rinascimentale italiana. La mostra Antonello
Design del Piet Zwart Institute di Rotterdam, 2005.
da Messina alle Scuderie del Quirinale di Roma ha chiuso i battenti domenica 25 giugno, dopo 100 giorni di apertura, totalizzando 318.558 visitatori, con una media
H.R. Giger’s Biomechanics, Morpheus International, 1990.
quotidiana di 3.186 persone. Sempre nel 2006 vanno citati Michelangelo al British Museum di Londra (12/1/06 - 25/6/06); Bellini, Giorgione, Titian, and the Renais-
Hyper realistic computer graphics
sance of Venetian Painting alla National Gallery of Art Washington (18/06/06 -
Alceu M. Baptistão – software: Maya, Adobe Photoshop,
17/09/06); Raffaello alla Galleria Borghese di Roma (19/5/06 - 27/8/06); Girolamo
www.autodesk.com/eng/etc/mayamasters/masters/alceu_baptistao.shtml
Romanino: l’altro volto del Rinascimento al Castello del Buonconsiglio di Trento
Mark Harrison-Ball – software: 3D Studio Max, Adobe Photoshop,
(29/07/06 - 29/10/06); Landscape in the Renaissance al The Getty Museum di Los
www.members.aol.com/mhbfolio
Angeles (01/08/06 - 15/10/06).
Rene Morel - software: Maya, Adobe Photoshop, www.amazonsoul.com
Per questa fine d’anno, oltre agli eventi in celebrazione del cinquecentenario di
Glenn Dean - software: Maya, Adobe Photoshop,
Andrea Mantenga, sono previsti:
www.raph.com/3dartists/artgallery/ag-ap.php?aid=271
Donatello to Giambologna: Italian Renaissance Sculture, Boston, Museum of Fine Arts (24/01/07 - 10/06/07).
Mary Mattingly - nel suo progetto The wearable home immagina un futuro domi-
Guercino: Mind to Paper, Los Angeles, The Getty Museum (17/10/06 - 21/01/
nato dal crollo della civiltà post-industriale e dall’avvento della singolarità in cui
07).
gli uomini vivranno in uno stato nomadico portando addosso le proprie abitazioni
Annibale Carracci, Bologna, Museo Civico Archeologico (22/09/06 - 21/06/07).
come abiti, alla stregua di tartarughe o lumache. I cartamodelli di questi capi sono disponibili online in open source (www.marymattingly.com/org).
Philippa Gregory, The Other Boleyn Girl, Touchstone Books, 2004 – un milione di copie vendute negli USA. In uscita (2007) il film omonimo girato da Justin Chadwick con Natalie Portman (Anne Boleyn), Scarlett Johansson (Mary Boleyn) ed
TOO MUCH
Eric Bana (King Henry VIII). Luxury garbage (www.luxurygarbage.com), un progetto artistico di Mr.Garbage a Gankutsuou: The Count of Monte Cristo, regia di Mahiro Maeda, Giappone, 2004. 12
I N T R O D U Z I O N E
cura di Fuoribiennale (www.fuoribiennale.org).
Ted Botha, Mongo: Adventures in Trash, Bloomsbury Publishing PLC, 2004.
la diversità”. Dall’Inghilterra arriva una conferma e un’ulteriore espansione di questa nuova visione: la Royal Horticultural Society ha organizzato con il Wildlife
Committee – coppia di designer inglesi che creano delle lampade (Kebab Lamp)
Trusts una campagna nazionale, Wildabout Gardens, affinché gli spazi privati verdi
con gli oggetti che la gente butta via (www.gallop.co.uk)
delle case inglesi virino sul giardinaggio spontaneo e gli orti (www.wildaboutbar dens.org).
Tom Szaky ha inventato il primo prodotto fatto interamente di spazzatura: recupera l’immondizia dei ristoranti (ovviamente il rifiuto umido), vi immerge delle colonie
Michela Pasquali, Mario Maffi, Massimo Venturi Ferraiolo, Loisaida. NYC Com-
di vermi e lascia tutto in ammollo fino ad ottenere un fertilizzante a quanto pare im-
munity Gardens, A+MBookstore, 2006.
battibile. Anche il packaging è riciclato: una vecchia bottiglia per bibite chiusa con un vecchio spruzzino per vetri. Nel 2006 la sua società, la Terracycle, incasserà 2,5
È stato l’anno del burlesque e della pin-up art: dall’International Burlesque Star
milioni di dollari (www.terracycle.net).
Dita Von Teese (www.dita.net); alla community londinese Ministry of Burlesque fondata da Kittie Klaw (www.ministryofburlesque.com ); al film di prossima uscita
Jason Fagone, Horsemen of the Esophagus: Competitive Eating and the Big Fat
The Notorius Bettie Page. Ma già si avvertono i segnali di un’evoluzione verso
American Dream, Crown Publishers, 2006.
il porno lo-fi anni Settanta riletto in chiave umoristica e con un ruolo femminile tutt’altro che passivo e sottomesso.
Judith Levine, Not Buying It: My Year Without Shopping, Free Press, 2006. Dal sexy shop male-oriented alla boutique erotica female-oriented: Kiki de MonSui Freegans: http://freegan.info/
tparnasse a New York (descritta come “quando Madame de Pompadour incontra Monica Vitti”); Coco de Mer a Londra (www.coco-de-mer-shop.co.uk); Jimmyja-
Tropicália, Barbican Art Gallery, Londra (16/02/06 – 27/08/06).
ne a San Francisco (www.jimmyjane.com); Kink a Cape Town (www.kink.co.za).
Tropico-Vegetal, Palais de Tokyo, Parigi (08/06/06 – 27/08/06) CIRCA Puerto Rico ‘06, The First International Art Fair in the Caribbean, New
CUM2CUT Indie Porn Short Movies Festival, Berlino, dal 14 al 22 ottobre
Convention Center of Puerto Rico, 25-28/05/06 (www.circapr.com).
2006. CUM2CUT è una maratona di tre giorni nella quale i partecipanti sono invitati a realizzare un cortometraggio incentrato sulla pornografia indipendente.
Marchelo Machado, Puro Espírito do Brasil, documentario sul Brasile girato a San
Tutti i corti prodotti verranno proiettati nell’ambito del Berlin Porn Film Festival
Paolo, Rio de Janeiro, Salvador de Bahìa e Florianópolis. Presentato al Festival di
nel Kant Kino, storico cinema di Berlino. L’idea alla base di un’iniziativa come
Cannes come trailer dalla O2Filmes, uscirà in DVD.
CUM2CUT è quella di giocare con i concetti di sessualità, pornografia e genere sviluppando un’opera di sovversione e di détournament della pornografia commer-
Si chiama Gatinha Mimosa la linea di abbigliamento lanciata da novanta prostitute
ciale (www.cum2cut.net).
brasiliane su iniziativa della Associação dos Moradores do Condomínio e Amigos de Vila Mimosa (Amocavim). Vila Mimosa è la tradizionale area di prostituzione
Un nuovo genere letterario di e per donne sta rubando la scena all’ormai stantia
nel centro di Rio de Janeiro.
Chick Lit, la letteratura per ragazze nevrotiche alla Bridget Jones. È stato definito Posh Porn o, più prosaicamente e in contrapposizione al chick di cui sopra, Clit Lit
Mezzo secolo di grafica cubana, Fondazione Stelline, Milano
(non serve grande fantasia per intuire dove quel “clit” vada a parare). Questa neo-
Cuba. Avanguardie 1920-1940, Palazzo Bricherasio, Torino (14/07/06 – 08/10/
pornografia femminile, di cui sono esponenti autrici come Tracy Quan, Chelsea
06).
Handler e Maria Dahvana Headley, mixa spudoratezza, divertimento, residui di un
Jorge Pardo, Friedrich Petzel Gallery, New York (9/6/06 – 8/7/06).
femminismo svuotato di senso e un autocompiacimento nell’essere trattate come
Buenos Aires – Havan, Andlab Gallery, Los Angeles (6/5/06 - 1/7/06)
donna-oggetto.
TRANSactions - Contemporary Latin American and Latino Art, Museum of
Tracy Quan, Diary of a Married Call Girl, Three Rivers Press (CA), 2005.
Contemporary Art San Diego - MCASD La Jolla (17/9/06 – 13/5/07)
Chelsea Handler, My Horizontal Life: A Collection of One-Night Stands, Bloomsbury Publishing PLC, 2005.
Henri Rousseau: Jungles in Paris, Galeries Nationales du Grand-Palais, Parigi
Maria Dahvana Headley, The Year of Yes, Hyperion Books, 2006.
(15/03/06 – 19/06/06) replicata alla National Gallery of Art di Washington (16/07/ 06 – 15/10/06).
David LaChapelle, Artists & Prostitutes, Edizioni Taschen, 2006.
Wild gardening - Dal giardino razionale, ordinato, perfetto e immobile al giardino
Weapons of Seduction: Armor + Lingerie = Fierce Fashion at The Museum at
destrutturato, personale, emotivo, magari un po’ disordinato. Una tendenza antici-
FIT, Fashion Institute of Technology, New York, fino al 16 dicembre 2006.
pata da Gilles Clement che per primo ha parlato di “terzo paesaggio, spazi indecisi con nessuna somiglianza di forma ma che costituiscono un territorio di rifugio per PRE-VISIONS - SPRING-SUMMER 2008
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GRAFICHE:
confusa, messa a fuoco parziale. Inconsistenza delle immagini della memoria
Visione
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MATERIALI:
Pastosi pezzi di vetrata,
alabastro
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FORME:
Tagli semplici,
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basici, netti
MATERIALI:
Legno verniciato a
tempera, opaco
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FORME:
Cartella di pelle Borsa da medico di campagna
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MATERIALI:
Carta oleata.
Lenti
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ODORI:
Capelli asciugati al
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sole
COLORI:
tonalitĂ naturali. orto botanico incolto
Armonia di
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ODORI:
Avvolgente, di cera d'api che brucia
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COLORI:
Luci delicate si trasformano in sofямБci
ombre
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MATERIALI
Vetri antichi dalla
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trasparenza impura
FORME:
Camicia da notte maschile
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GRAFICHE:
Digitalizzazione di decorazioni medioevali
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consunte
ODORI:
Caldo e
familiare, di farro tostato
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GRAFICHE:
Riproduzione di calcograďŹ e o impiantiti...
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legni intarsiati o
mosaici
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GRAFICHE:
Velature di colore, come le nuvole nei cieli dei paesaggisti romantici
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COLORI:
Lucenti: le sofďŹ ci chiome delle donne preraffaellite ravviate con
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olii pregiati
MATERALI:
Tessuti
double-face per capi reversibili
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FORME:
Chiusure come sigilli di
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ceralacca
MATERIALI:
Esterno maschile, sobrio. Interno in tessuti preziosi e lucenti
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GRAFICHE:
Foto in b/n dipinte
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a mano
MATERIALI:
Chambray, cotone, lino tela del pittore e stracci per pulire le mani
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FORME:
Separazioni
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congiunte da sopraggitto
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GRAFICHE:
Piccoli patterns
tono su tono
per decorazioni all-over
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MATERIALI:
Agglomerati
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COLORI:
pastellate, sbiadite, sbiancate, di affreschi e tempera
TonalitĂ
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ODORI:
Inebriante, di ambra e unguenti profumati
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MATERIALI:
Argilla
umida
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GRAFICHE:
Visione accelerata,
distorta dal movimento
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COLORI:
Fumo e atmosfere fumose
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MATERIALI:
Netti
contrasti
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GRAFICHE:
Apparente iper-realismo
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ODORI:
Assenza di odore
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MATERIALI:
Lucido e
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semitrasparente / opaco e polveroso
MATERIALI:
Vinavil sulle mani
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COLORI:
Assenza di pattern e uso di non colori
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MATERIALI:
Soffice, morbido e
fibroso
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GRAFICHE:
Ritmo meccanico di forme e segni
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GRAFICHE:
Segni
tracciati dai primi Mac
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MATERIALI:
Vetroresina, traslucenza e trasparenza
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FORME:
Tagli
ripetuti, pieghe origami
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GRAFICHE:
Frammentazione
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MATERIALI:
Materiale lustro e
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cangiante dai riessi scuri
COLORI:
Grigio antracite ‒ grafite ‒ ematite ‒ perle nere
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COLORI:
Neutralizzazione dei colori
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FORME:
Fasciature
biomeccaniche
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ODORI:
Pungente, di animale acquatico
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ODORI:
Umido e caldo di
pioggia sull'asfalto cocente
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MATERIALI:
lattice che copre tela pesante. Tela cerata
Sottile strato di
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GRAFICHE:
Linee sottili e graffianti di rapidograph per
bondage grafici
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ODORI:
Secco e
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pepato, di capannone prefabbricato
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GRAFICHE:
Sincopati movimenti cinetici per contemporanei
ricami sďŹ lati
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FORME:
trapuntate come tubi avvinghiati ai corpi
Imbottiture
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FORME:
Tuta
androgina
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GRAFICHE:
variabile Sovrapposizione di retini
Segni di spessore
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MATERIALI:
Liscio e
freddo / scabro
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FORME:
Cornucopia
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FORME:
generose come un borsone da spiaggia
Abbondanti e
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FORME:
Forme basiche,
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standard, familiari
FORME:
accumulazione di esperienze, oggetti, scarti
Assemblaggio,
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MATERIALI:
Plastiche da riciclo.
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Plastilina
ODORI:
zuccheroso di frutta troppo matura
Intenso e
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GRAFICHE:
tropicalista e arte graďŹ ca cubana
Movimento
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MATERIALI:
Inchiostri da serigraямБa
profumati
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GRAFICHE:
Polaroid
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MATERIALI:
Metalli
smaltati a pennellate
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MATERIALI:
Tessuti da
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sdraio
ODORI:
erba tagliata di fresco
Titillante, dell'
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COLORI:
Umidi di frutta sudata e di giungla
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COLORI:
Ombre e luci
ibisco e quelli del mango
tra i colori dell'
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GRAFICHE:
Lingue di colore, ispirazione
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piumaggio
MATERALI:
Gelatine semitrasparenti con inclusioni a contrasto
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GRAFICHE:
Le foreste oniriche di
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Henri Rousseau
FORME:
Rampicanti per giungle urbane edere da indossare
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GRAFICHE:
ravvicinate peep-show botanico
Visioni parziali e
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Immagini macro per
stampe all-over
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ODORI:
Sapido e
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rotondo, del sole sulla pelle
ODORI:
sovraesposte o retro illuminate come sbiancate da luce solare
Immagini
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FORME:
fantastico di matrice sudamericana
Sentimento del
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FORME:
Protuberanze come
grumi di semi mucillagginosi
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MATERIALI:
Materiale espanso,
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schiumoso
FORME:
Turgidi volumi trattenuti da pellicola. Sottovuoto
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GRAFICHE:
Lezione da Munari: sezioni di frutta come
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timbro, succo come inchiostro
GRAFICHE:
Sovrapposizione di immagini trasferite con trielina
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FORME:
Particolari spumeggianti.
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Spuma
ODORI:
Di ямБori e vaniglia, come un
bagno sensuale
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GRAFICHE:
Texture suggerite da
sezioni ripetute
di polpa o buccia
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ODORI:
Penetrante afrore di umori vegetali e animali
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Referenze fotografiche (da sinistra verso destra):
TOO OLD P.15 – Ravenna P.16 – “Monaco sulla spiaggia”, Caspar David Friedrich, 1808-10 P.17 – Ravenna P.18 – Sana 2006 P.18 – “La finestra destra dello studio”, Caspar David Friedrich, 1805-06 P.18 – artwork 5M5 P.19 – Ravenna P.19 – artwork 5M5 P.20 – “Il tramonto (fratelli)”, Caspar David Friedrich, 1830-1835 P.20 – fashion design Geoffrey B. Small P.21 – “Ritratto del cardinale Ugo di Provenza”, Tomaso da Modena, 1352 (particolare) P.21 – opera di Ferruccio Boranga (particolare) P.21 – occhiali Pollini P.22 – “Scholar” Rimma Gerlovina, Valeriy Gerlovin, 2005 P.22 – artwork 5M5 P.23 – “Clean Carpet” – tappeto virtuale, Simon Heijdens P.24 – busti colorati in legno, Palma Varga Weisz P.24 – Verona, chiesa di San Zeno in oratorio – San Zeno in cattedra, (particolare) P.24 – Ravenna P.25 – Sana 2006; Lush P.25 – Salone Satellite 2006 P.26 – “Wasser und Wein”, Gerd Rohling, 1984-2001 P.26 – acconciatura, da Vogue Permanent Food P.26 – tessuto Marie Brisou P.27 – “Carpet Blagger”, foto Mauricio Alejo P.27 – “Il Decameron”, still da video P.27 – artwork 5M5 P.28 – “Gankutsuou: The Count of Montecristo”, pattern digitali di Anna Sui P.28 – tessuto d’arredo P.28 – “Il Decameron”, still da video P.29 – “La via dei mulini”, Cison di Valmarino P.29 – food design, Kuniko Maeda P.30 – Bassano del Grappa, casa Finco – particolare della testa dell’imperatore P.30 – tessuto A. Guegain P.31 – artwork 5M5 P.32 – “Cameos” by Greg Lotus P.33 – Sana 2006 P.33 – Gen X and eco-fashion P.34 – “Proserpina”, D. G. Rossetti, 1874 P.34 – Sana 2006 P.35 – fashion design Nitin Goyal, foto Maximiliano Braun P.35 – tessuti Federico Albarello, foto O.F.M. Studio P.35 – tessuto Ages P.36 – scarpa Tsubo P.36 – scorched tomato P.36 – Sana 2006 P.37 – Sana 2006 P.37 – tessuto di Francesca Gotti P.37 – “Still knife”, foto Mauricio Alejo P.38 – Sana 2006 P.38 – Sana 2006; kenaf P.38 – foto Sonia Ana Lievain P.39 – “Il Decameron”, still da video P.39 – crocchette di cioccolato, chinotto e caviale P.40 – Sana 2006 P.40 – Ravenna P.41 – Sana 2006 P.42 – Ravenna P.42 – borsa Bottega Veneta P.43 – Sana 2006; pavimento in mosaico di cocco P.43 – Sana 2006; pannello in fibra di lino P.43 – borsa Louis Vuitton P.44 – Padova, Castello carrarese – particolari della decorazione P.44 – ad. Etro P.45 – Ravenna P.45 – Salone Satellite 2006 P.46 – hair Salvo Filetti per Marella Ferrara P.46 – Busto-reliquiario di Santa Valeria 120
P.46 – opera di Max Solinas (particolare) P.47 – giacca Louis Vuitton P.47 – Ravenna P.48 – opere di Joseph Mallord William Turner
TOO FAST P.51 – foto Warwick Saint P.52 – “Il peccato”, Franz von Stuck, 1893 P.53 – “La figura in movimento” (particolari), William Larson, 1966-1970 ca. P.54 – “Blade Runner”, still da video P.54 – artwork 5M5 P.55 – fashion design Giuliano Fujiwara P.55 – Salone Satellite 2006 P.56 – ad. Lanvin P.56 – hyper realistic women power, Alceu M. Baptistão P.56 – hyper realistic web model, Rene Morel P.57 – Salone Satellite 2006 P.57 – foto Steve Meisel P.58 – timballini di verdure allo speck P.58 – “Parodie make-up au miroir n.21”, Orlan 1997 P.59 – “Untitled (baby)”, Ron Mueck, 2000 P.59 – Salone Satellite 2006 P.60 – “Marianne”, Loretta Lux, 2004 P.61 – illustrazione da Frigidaire P.61 – Sana 2006; cellulosa P.61 – Salone Satellite 2006 P.62 – ad. Jean Paul Gautier Lunettes P.62 – Diesel Denim Gallery, foto Fabrice Fouillet P.63 – illustrazione Pixel 93 P.63 – “Blade Runner”, still da video P.64 – “Robot Meme”, Tokujin Yoshioka exhibition 2001 P.64 – “Jellyfish”, Swann Bourotte – VIA 2006 P.65 – Diesel Denim Gallery, foto Matteo Oriani & Raffaele Origone P.65 – “Blade Runner”, still da video P.66 – “Blade Runner”, still da video P.66 – “Sally 2”, Cesare Fullone 2000 P.67 – Sana 2006; sughero P.67 – “Chuck”, Vik Muniz P.68 – “b.p.-s.k.”, foto Steven Klein P.68 – Salone Satellite 2006 P.68 – Barcellona 2006 P.69 – illustrazione Pixel 93 P.69 – collana, foto M. Mancin P.70 – “b.p.-s.k.” foto Steven Klein P.71 – fashion design Romain Kremer P.71 – “N0.308 Biomeccanoide”, H.R. Giger 1976 P.72 – sopa de peoci e peverasse P.73 – foto David Sarfati P.73 – fashion design Romain Kremer P.74 – Pitti Filati– artwork 5M5 P.74 – “Blade Runner”, still da video P.75 – ad. Desigual P.75 – Salone Satellite 2006 P.76 – “b.p.-s.k.”, foto Steven Klein P.76 – Dash Dogs, foto Michael Moran P.76 – Salone Satellite 2006 P.77 – foto da “Airworld” P.77 – “Studio cinetico”, Luigi Veronesi 1937 P.78 – Londra 2006 P.78 – “Mad Max”, still da video P.79 – “Dress made of denim” Royal Academy of Fine Arts Antwerp P.80 – Londra 2006 P.80 – artwork 5M5 P.81 – Taxxi, dei White Rose Movement P.81 – Salone Satellite 2006 P.82 – “Blade Runner”, still da video
TOO MUCH P.85 – design Stuart Haygarth
P.86 – Curitiba, foto David Hughes P.87 – cortile Campana, foto Andrea Ferrari P.87 – Luxury Garbage P.88 – Salone Satellite 2006 P.89 – Salone Satellite 2006 P.89 – Barcellona 2006 P.89 – brochure 1945 ca. P.90 – illustrazione Enric Godes P.90 – Salone Satellite 2006 P.91 – Salone Satellite 2006 P.91 – poster Olga Perez 1949 ca. P.92 – poster 1966 P.92 – Modernismo Tropical / Tropicalounge, Sergio Vega, 2002-2005 P.92 – casa di Nicolas Hug, foto Peter Strube P.93 – illustrazione Dedicate P.94 – foto Henrik Halvarsson P.95 – cintura Claudio Orciani P.95 – Swatch, foto Klaus Zaugg P.95 – sandali Sensi limited edition P.96 – borsa Brandina P.96 – lettino da spiaggia P.97 – Salone Satellite 2006 P.97 – Salone Satellite 2006 P.98 – Salone Satellite 2006 P.98 – foto 5M5 P.99 – skateboarding design Mekanism P.99 – Salone Satellite 2006 P.100 – Café Roset Moscow, design Didier Gomez P.100 – tropical colors P.100 – gonna Bottega Veneta P.101 – gelatine ai frutti di bosco e champagne P.101 – Marisa Monte P.101 – Sana 2006; Lush P.102 – “Il sogno”, Henry Rousseau, 1910 (particolare) P.103 – design Bouroullec per Kvadrat, foto Ramak Fazel P.103 – “Fruits”, Kristin Mc Kirdy, 2005 P.104 – material creation Marie Dreyfuss-Gintzburger, foto Cora P.104 – Salone Satellite 2006 P.105 – Salone Satellite 2006 P.105 – foto 5M5 P.106 – Salone Satellite 2006 P.107 – foto ed artwork 5M5 P.108 – Soft Glass, design Alessandro Ciffo P.108 – anello collezione “Cocktail”, MIMI’ P.109– Salone Satellite 2006 P.109 – foto 5M5 P.110 – portacandele Koziol P.110 – foto 5M5 P.111 – foto 5M5 P.111 – vaso Biblo, produzione Memento P.111 – ad. Extè eyewear P.112 – artwork 5M5 P.112 – JC de Castelbajac, foto Bardo Fabiani P.113 – artwork 5M5 P.114 – Salone Satellite 2006 P.114 – gonna Comme de Garçons, foto Thomas Straub p.114 – “Pane Chair”, Tokujin Yoshioka P.115 – opera Robert Gligorov P.116 – Amanda Lepore, foto Vincent Knapp P.116 – scarpe Vivienne Westwood, foto Christophe Kutner P.116 – foto 5M5 P.117 – “Tattoo kiss”, foto Joan Compson P.118 – “art garden” Marc Quinn
Domus 890; Elle Elle Decor giugno 06; Settembre 06; FMR n.1 marzo 1982 Frigidaire 147; Frigidaire 154; Frigidaire 155-156; Gli speciali de “La cucina italiana”: Mangiarsano; Il mare nel piatto Grazia Casa GQ Style primavera/estate 06; Interni 559; Interni 560; Living Textile Tendence aprile 06 L’Uomo Vogue maggio 04 Marie Claire aprile 06; Marie Claire agosto 2006; Marie Claire 2 aprile 06 Monitor 37 _2006; Monitor 38 _ 2006 Neo2 #54; Neo2 #55 RollingStone giugno 06; Spoon vol.10 PLAY Sportswear International #207 Sportswear International News #05/2006 Textile View Magazine issue 74 Viewpoint #19; Vogue Italia aprile 04; Vogue Italia marzo 06; Vogue Italia maggio 06; Vogue Gioiello maggio/giugno 06; Wad #29 Wallpaper* aprile 06; Wallpaper* giugno/luglio 06 Zoom maggio-giugno 06; Zoom marzo-aprile 06
Magazines: Bloom issue10; Bloom issue11; Beauty in Vogue marzo 2006; Collezioni Accessori 44; Collezioni Trends 75; Collezioni Trends 76; D di Repubblica DDN cucine 1/2006 Dedicate N*08; Dedicate N*09;
I colori Pantone® riportati nelle schede interne sono riprodotti in quadricromia, pertanto non completamente fedeli al riferimento indicato. Per una corretta consultazione si consiglia l’uso delle tavole Pantone®Textile originali. L’Osservatorio Moda Sportsystem è a disposizione di tutti gli aventi diritto per eventuali fonti testuali o iconografiche non individuate nel volume.
Books: Airworld, Vitra Design Museum 2004 Art Dossier n.5 – I Preraffaelliti, ed. Giunti 1986; Bread & Butter Brand Bible 07/2006; Cuba Style, ed. Princeton Architectural Press 2002; Digital Beauties, ed. Taschen 2004 Dipinti e sculture del Trecento e Quattrocento restaurati in Veneto, ed. Canova 2005 Gli occhiali presi sul serio, ed. Silvana Editoriale 2002; Grandi temi della fotografia, ed. Gruppo Editoriale Fabbri 1983 HR Giger ARh+, ed. Taschen 1992 I grandi fotografi - serie argento, ed. Gruppo Editoriale Fabbri 1983 Il Simbolismo, ed. Taschen 2006 La Biennale di Venezia 49, catalogo ed.Electa 2001; La pittura moderna – gli impressionisti e le avanguardie del Novecento, ed. Electa; La pittura nel Veneto – Le origini, ed. Electa 2004 Robert Gligorov Borderline, ed. Charta 2001; Rousseau il Doganiere, ed. Rizzoli 1969 Swatch after Swatch, ed. Electa 2001; Virus art, ed. Skira 2003; Vogue Permanent Food, ed. Condé Nast 2003; Reportages: Salone Satellite 2006, foto di V. Durante e V. Schiavon; Pitti Immagine Filati N.59, foto di N. Timm Londra 2006, foto V. Durante; Barcellona 2006, foto di V. Schiavon; Ravenna 2006, foto V. Durante; Artigianato vivo 2006 e La via dei Mulini – Cison di Valmarino (TV), foto di V. Schiavon; Sana 2006 - Bologna, foto V. Durante e V. Schiavon; Frutta, foto V. Schiavon Movies: Il Decameron, Pier Paolo Pasolini 1971 Blade Runner, Ridley Scott, 1982 Mad Max, George Miller, 1979
PRE-VISIONS - SPRING-SUMMER 2008
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PRE-VISIONS un progetto Osservatorio Moda Sportsystem Camera di Commercio di Treviso e Regione Veneto per il distretto di Montebelluna
Concept&Trend: Valentina Durante e Vania Schiavon Grafiche: Vania Schiavon Testi: Valentina Durante e Vania Schiavon Grafica e impaginazione: Marco Mancin Finito di stampare nell’ottobre del 2006 presso Grafiche Antiga (Cornuda - TV) - Printed in Italy
L’Osservatorio Moda Sportsystem è un service nato nel 2000 per iniziativa della Camera di Commercio di Treviso con lo scopo di supportare le aziende del distretto montebellunese nelle fasi di marketing, ideazione, ricerca e sviluppo prodotto. È sostenuto dalla Regione Veneto e gestito dalla Fondazione Museo della Calzatura Sportiva d’intesa con le Associazioni di Categoria e ha sede a Montebelluna (TV) in Villa Zuccareda Binetti. Tel. +39 0423 303282 – Fax +39 0423 609699 – info@montebellunastyle.net – www.montebellunastyle.net
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