Periodico mensile d’informazione e cultura. Iscr. Trib. di Perugia del 17/05/2007 n. 23/2007. Dir. Resp. Simone Bandini. Sped. Abb. Post. 70% - Aut. Cns/Cbpa/Centro1 - Iscr. R.O.C. n. 18175. Grafx: Andrea Montini - prestampa: Lino Service - Stampa S.A.T.
Anno XII, nr. 112 | APRILE 2015
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A DV
informazione pubblicitaria
lifestyle
BeautyZone & SPA
a Cura della Redazione
inspiring Jacuzzi
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Città di Castello se ne sentiva la mancanza, e nell’Alta Valle del Tevere è oggi unica nel suo genere. Alessandro e Adelina hanno voluto stupirci ancora una volta, regalandoci questa nuova coccola: una modernissima e scenografica SPA. 2
gli ambienti tecnici
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t was a noted absence in Città di Castello, and is now one of a kind in the whole Upper Tiber Valley. Alessandro and Adelina wanted to surprise us once again, giving us this new delight: a modern and spectacular SPA.
Non impegnativo come un soggiorno in un centro benessere, ma egualmente piacevole, rilassante e rigenerante. Il Centro Benessere Beauty Zone & Spa nasce dal desiderio di offrire alla città uno spazio esclusivo, dove ritrovare il piacere del tempo, dedicandosi all’armonia ed all’equilibrio tra corpo e mente, attraverso un’esperienza sensoriale straordinaria. Nei nuovi locali, la ricerca della perfezione: competenze tecniche, estetiche e cosmetiche avanzate; rituali, trattamenti benessere, percorsi personalizzati, un’altissima qualità dei prodotti, uno stile di accoglienza caldo, raffinato e attento. All’arrivo siamo accolti dallo staff che ci consegna il nostro kit con accappatoio, asciugamano e ciabattina. Nel circuito benessere una sauna finlandese a 90°, il bagno turco, le docce emozionali aromatizzate con cromoterapia, la jacuzzi idromassaggio 7 posti, la tisaneria e la zona relax esterna, panoramica ed anche per i fumatori.
Not as demanding as a stay at a residential spa, but equally enjoyable, relaxing and rejuvenating. The Wellness Center & Spa Beauty Zone was set up from the desire to offer the city an exclusive space, a place to rediscover the pleasure of time passing, devoting oneself to inner harmony and balance between body and mind, through an extraordinary sensory experience. There has been the pursuit of perfection in the new premises: in technical skills, aesthetic and advanced cosmetic practices; rituals, spa treatments, personalized pathways with a high quality of products and a refined and attentive style of warm hospitality. Upon arrival we are greeted by the staff who give us our kit with bathrobe, towel and slippers. On the circuit here you’ll find a 90°C Finnish sauna, a Turkish bath, emotional showers flavoured with chromo-therapy, a 7-seater Jacuzzi, the tea room and outdoor relaxation area, with a view and a smoking section.
Info: Beauty Zone & Spa: via Giuseppe di Vittorio 2B, Città di Castello (Pg), 075 8552390 / email: beautyzone@hotmail. it / aperto ogni giorno dal lunedi al sabato dalle 8:00 alle 24:00 e la domenica dalle 15:00 alle 24:00
Info: Beauty & Spa Zone: 2B Via Giuseppe Vittorio, Città di Castello (PG), 075 8552390/ email: beautyzone@ hotmail.it/ open every day from Monday to Saturday from 8:00 to 24:00 and Sundays from 15:00 to 24:00
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in copertina: Marcello Rigucci foto di Simone Bandini
APRILE 2015 EDITORE, DIRETTORE RESPONSABILE Dr. Simone Bandini DIRETTORE ESECUTIVO Avv. Valentina Augusti Venturelli CONCESSIONARIA ESCLUSIVA DI PUBBLICITA’ Simone Bandini Advertising Tel. 075 372 1779 PROGETTO GRAFICO e IMPAGINAZIONE Andrea Montini IN REDAZIONE Raffaella Fava TRADUZIONI Ray Keenoy ABBONAMENTI Abbonamento annuale (10 uscite) con bollettino postale: 20,00 € C.C. n° 52822921 Intestato a Simone Bandini
AUTORI: Simone Bandini: Editore e direttore di Valley Life, dr. in Filosofia. Valentina Augusti Venturelli: Direttore esecutivo, consulente legale, Avvocato. Raffaella Fava: Redazione, Liceo Classico ad indirizzo linguistico. Federico Comanducci: Redazione, lifestyle & design. Leonardo Bandini: Opinionista, Colonnello in Congedo. Alberto Barelli: Curatore biblioteca Centro Studi Castello di Sorci. Elena Ciampelli: Dottoressa in Produzioni Vegetali. Sarah Mancini: Make up artist. Maria Augusti Venturelli: Medico, Specialista in Ostetricia e Ginecologia. Maurizio Valentini: Medico veterinario. Fabio Pauselli: Dr. in Scienze Ambientali, resp.le previsioni Umbriameteo.
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CULTURE
LIFESTYLE
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PLEASURE
Le opinioni degli autori non sono necessariamente le opinioni dell’editore. © Valley life - tutti i diritti riservati. Ne è vietata la riproduzione anche parziale Questa edizione è stata chiusa in redazione Giovedì 15 Aprile alle 10:30.
REDAZIONE Piazza Matteotti, 2 06012 Città di Castello (PG) Tel. e Fax 075 3721779 Mob. 333 1254600 info@valleylife.it
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Che cosa è il successo? What is Success?
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Marcello Rigucci, il segreto della forma Marcello Rigucci, the secret of form
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Una mostra per Burri a Pistoia A Burri exhibition in Pistoia
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il mondo contraffatto the counterfeit world
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Dante Baldelli, una storia tifernate Dante Baldelli, a Castello story
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Un borghese a Boston a “borghese“ in boston
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Anghiari, capitale dell’artigianato Anghiari, the Crafts Capital
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InForma D’Arte
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Il simbolismo della bilancia The Symbolism of Scales
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50 sfumature di colore 50 shades of colours
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I magnifici tre The Magnificent Three
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L’analisi biomeccanica del ciclista The biomechanical analysis of the cyclist
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Il Giro dei Tre Paesi The Three Villages Tour
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Il matrimonio del mio migliore amico My best friend’s wedding
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Angelina Jolie, una scelta coraggiosa Angelina Jolie, a courageous choice
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Nuovi spazi in cucina New spaces in the kitchen
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Ristrutturare casa oggi Renovating your home today
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Ca’ del Bocca
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Un borgo a cinque spighe A Village with “five ears”
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Tom se n’è andato Tom is gone
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Una convivenza serena e consapevole Peaceful and aware coexistence
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Il mare in città The Seaside in the city
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God bless the Queen
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Il Giardino di Piero Piero’s Garden
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Stasera faccio la signora Tonight I’ll be her ladyship
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Una primavera bizzarra A Strange Spring
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Eventi Events
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Casa Caprese 3 bedrooms | 1 reception | 3 bathrooms Heartbreakingly beautiful restored property, plus annex with garage and first floor loggia, 6m x 12m pool, lovely landscaped garden and gated entrance. €590,000 STC
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Che cosa é il successo?
EDITORIAL
What is Success?
Il discobolo di Mirone
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di Simone Bandini
Rembrandt, il Festino di Baldassarre (1635)
utto pare girare attorno a questo concetto fondamentale. O meglio a questa sottile sensazione esistenziale. Cosa significa avere successo? Facciamo un po’ di chiarezza. Nel mondo classico il successo fu essenzialmente tragico, ovvero legato a gesta virtuose, epiche ed eroiche. Una vita considerata degna doveva avere una consistenza etica, emanare una forza visibile e solare in grado di intervenire nelle vicende umane (e divine). Nelle civiltà patriarcali indoeuropee come quella ellenica e latina questo concetto fu incarnato dai termini areté e virtus. Vivere secondo virtù per l’uomo classico fu l’unica via per la felicità, intesa come conformità alla propria natura. E l’uomo non fu separabile dal cittadino, né la virtù dall’esercizio dei doveri civici. Per questo la virtù stessa ebbe un senso collettivo, comunitario - e mai meramente privatistico. Come in Democrito: “Preferisco vivere libero e povero in una democrazia, piuttosto che essere uno schiavo ricoperto d’oro sotto una tirannide”. Separazione individualistica e sublimazione metafisica della virtù addivennero con il Cristianesimo che tolse il bene e la felicità da questo mondo: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli” (Matteo 5,3-12)”. Con una giravolta completa ciò che un tempo fu considerato virtuoso divenne indegno, l’azione divenne intenzione, lo slancio astinenza, il coraggio contemplazione del bello (e del vero). Con la Riforma Protestante un mondo nuovo tentò di restituire alla virtù il suo senso mondano. Un percorso incompiuto che ebbe il suo culmine nell’etica capitalistica che, per dirla con il sociologo Max Weber, saldò in una cosa sola denaro/affermazione sociale e virtù. Essere felici, ovvero in grazia di Dio, fu per i Padri riformatori, specie Calvinisti, l’avere successo in questa vita, a conferma e benedizione del proprio operato. Elezione mediante la grazia divina ed un sentimento di conferma – generato dalle stesse ricompense terrene. Ed è proprio in questa mezza operazione che si nasconde l’insuccesso storico del capitalismo, la forma economica secolare più adatta a rappresentare la libertà degli uomini - e su questo non temo obiezioni. Per il filosofo del Nichilismo, infatti, l’uomo moderno è quello schiavo (della morale cristiana) ricoperto d’oro - sotto la tirannide del materialismo più bieco e cencioso. Chi si accontenta di vivere in questa ginecocrazia dove regna l’edonismo elementare, in cui il sentimento di conferma si è ridotto al numero di likes sull’ultimo post di facebook? Ascolto consigliato
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Riformatore, Giovanni Calvino
verything seems to revolve around this fundamental concept. Or rather this subtle existential feeling. What does it mean to be successful? Let’s get some clarity on this. In the classical world success was essentially tragic, or linked to virtuous deeds that were epic and heroic. To be considered worthy a life had to have an ethical consistency and drive a visible and positive energy capable of intervening in human affairs (and divine ones). In patriarchal Indo-European societies such as the Greek and Roman ones, this concept was embodied by the terms arete and virtus. Living virtuously for the classical man was the only way to happiness, understood as consistent with his nature. And the man was not severable from the citizen, nor virtue from the exercise of civic duties. For this virtue itself had a collective and communal sense – and was never merely privatised. As in Democritus’: “I’d rather live free and poor in a democracy, than be a slave covered with gold under a tyranny.” Individualistic separateness and a metaphysical sublimation of virtue arrived with Christianity that took away good and happiness from this world: “Blessed are the poor in spirit, for theirs is the kingdom of heaven” (Matthew 5, 3-12). A complete turnaround with what once was considered virtuous becoming worthless, action became intention, momentum abstinence, courage the contemplation of beauty (and truth). With the Protestant Reformation a new world tried to return to virtue in its worldly sense. An unfinished path that culminated in capitalist ethics which, in the words of the sociologist Max Weber, welded money/social success and virtue into one thing. Being happy, or in God’s grace, was for the Fathers of the reformed churches, especially the Calvinists, to have success in this life, confirming and blessing one’s own work. Election by divine grace and a feeling of selfconfirmation – generated by the same earthly rewards. It is in this middle-operation that the historical failure of capitalism hides, the long-established economic form most suitable to represent the freedom of men – and I am not afraid of objections to that. For the philosopher of nihilism, in fact, modern man is a slave (of Christian morality) covered with gold – under the tyranny of an ever more crude and sinister materialism. Who is happy living in this gynocracy where an elementary hedonism
Money - Pink Floyd
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Marcello Rigucci ilsegreto dellaforma Marcello Rigucci,
the secret of form di Simone Bandini
Marcello Rigucci, scultore di archetipi
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a strada che si inerpica sulle pendici dell’Appennino è lunga e tortuosa. “Non ti puoi sbagliare, la mia è l’ultima casa, là finisce la strada”. Come se fosse un cammino iniziatico, in una gloriosa mattina di mezzo aprile, giungiamo a Casale, un gruppetto di case che domina le terre occidentali e sovrasta il borghetto dell’Antirata. Marcello Rigucci lo ha tirato su con le sue mani, lo ha cresciuto con pazienza e dedizione, come si fa con un figlio adorato, vestendolo di pietre conciate a mano, ferri forgiati e mattoni antichi. Le sue sculture, sparse qua e là, sono segno e presagio di un grande fervore artistico.
la torre più alta di
Casale
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he road that climbs the Apennine slopes is long and winding. “You can’t go wrong, mine is the last house, where the road ends.” Like on an initiatory journey, in the middle of a glorious April morning, we come to Casale, a small group of houses overlooking terrain to its West above the village of Antirata. Marcello Rigucci raised it up with his own hands, with patience and dedication, as you do with a beloved son, dressing it with stones, hand forged iron and antique bricks. His sculptures, scattered here and there, are signs and wonders of this great artistic fervour. Passeggiando per il giardino e le pertinenze si notano dei mucchi di sassi. Di diversa fattura, alcuni intonsi, altri già ben lavorati. Altri ancora con giusto qualche colpo di scalpello. Per certi sarà scelta la via della muratura ma altri, saranno eletti ad una funzione superiore, una volta spogliati della materia in eccesso. E’ questo naturalmente il pensiero che ci conquista: interpretare la pietra, seguire le sue forme, le sue vene ed i suoi nodi. Assecondare la sua natura a priori in un libero creativo concorso di realtà ed immaginazione. “Che sia legno, metallo o pietra non cambia tanto l’idea quanto lo strumento che la forgia”. In queste sue sem-
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Walking through the garden and its surroundings you notice piles of stones. Different sizes, some untouched, others much worked on. Others with just a few chisel marks. Some will be chosen for the masonry track but others will be elected to a superior function, once stripped of their excess material. And this of course is the dominant idea: interpret the stone, follow its forms, its veins and its nodes. Pander to its a priori nature in free and creative competition between reality and the imagination. “Whether it’s wood, metal or stone the idea doesn’t change as much as the tool that shapes it.” Within these simple yet granitic words lies
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inconscio collettivo e figure alieniche
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una carezza alla pietra
plici e granitiche parole tutto il senso arcano delle sculture di Marcello Rigucci. Come nell’antica divisione platonica tra poiesis e techné è l’idea iniziale, la forma prima, a dover essere rintracciata nella materia. Che in essa è già contenuta. E mai nevvero il contrario. Le idee non si generano, si scoprono. L’artista ci conferma: “Passo del tempo a fissare, quasi ad interrogare le mie pietre, come se custodissero un segreto, il segreto della forma, appunto”. Nato nel 1951 a Città di Castello si trasferì ancora molto giovane a Firenze per gli studi e si diplomò in Meccanica. Il suo lavoro di tecnico civile elettromeccanico lo ha portato in giro per il mondo, a bordo delle grandi navi della marina. Il vivido e forte ricordo dei suoi viaggi, degli approdi e delle traversate, è dunque assolutamente determinante per la comprensione e www.valleylife.it
all the arcane meaning of Marcello Rigucci’s sculpture. As in the ancient Platonic division between poiesis and techné the initial idea, the primary form, has to be traced into the material. That is already contained within it. It is never the other way around. The ideas are not generated but discovered. The artist confirms this: “I spend time staring at, almost questioning my stones, as if they were guarding a secret, the secret of form, in fact.” Born in 1951 in Città di Castello he moved when very young to Florence for his studies and graduated in Mechanics. His work as an electromechanical civil engineer took him around the world, aboard large Navy ships. Powerful, vivid memories of his travels, the piers and sea crossings, are therefore absolutely crucial for the understanding and exegesis of his works.
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la esegesi delle sue opere. Elementi eclettici, lontani, e pare avulsi da questa terra, si fanno veri e si imprimono nella fissità archetipica della pietra: dalla grecità classica ad influenze aborigene ed africane, fino agli indiani d’America ed ai Moai dell’Isola di Pasqua. Come rilevò il grande scultore Henry Spencer Moore, superando il concetto secolare di mera vitalità e potenza espressiva, l’arte scultorea odierna, cioè avveniristica, esprime una nuova modalità esecutiva, una strada che s’inoltra oltre i limiti del nuovo realismo, in cui il nuovo studio della pietra è assoggettato ad una riduzione quintessenziale, cioè a pura essenza. Questo richiamo esotico, alle civiltà indigene ed alla negritude africana, è proprio la risultante di una ricerca costante sulla verità primigenia del mondo, dalle sue creature alle sue genti. Un tratto distintivo dei suoi lavori che qualifica la sua vicenda esistenziale. Superato il tratto etnografico, meritano una riflessione a parte le figure alieniche che per taluni ricercatori – spesso suggestionati da ardite teorie evoluzionistiche – darebbero una spiegazione al celebre anello mancante dell’evoluzione umana. Difficile pronunciarsi sulla questione anche se, di certo, l’idea archetipo di figura aliena è da sempre presente
Eclectic far-off elements, seemingly divorced from this land, are real and are imprinted in the archetypal fixity of stone: from Classical Greece to Aboriginal and African influences, up to the American Indians and the Moai of Easter Island. As noted by the great sculptor Sir Henry Moore, beyond the concept of mere secular vitality and expressive power, “the sculptural art of today, that is futuristic, expresses a new executive mode, a road that heads beyond the limits of the new realism, in which the new study of the stone is subjected to a quintessential reduction, that is pure essence”.[from the Italian, tr.] This exotic aspect, from the indigenous civilizations and African negritude, is the result of a constant search for the truth of the primitive world, its creatures and its peoples. A hallmark of his work which defines his existential reality. Beyond the ethnographic, alien figures deserve a separate reflection that certain researchers – often mesmerized by bold evolutionary theories – would like to attribute to the famous missing link in human evolution. It’s difficult to rule on the issue though, of course, the idea of archetypal alien figures has always been present in the collective imagination of man – traced in primitive figures in many parts of the world – such as in
Un peux de legeresse: è o non è un prosciutto?
Il paradigma dell’uomo pesce
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la vista a settentrione
Da questa pietra nascerà un Moai
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Dalla tradizione Pellerossa Con gli strumenti della creazione
nell’immaginario collettivo dell’uomo – se ne rintracciano figurazioni primitive in molte parti del mondo – come ad esempio in Sicilia nella Grotta dell’Addaura ed in Val Camonica, a Lussac in Francia, in India nello stato di Madhya Pradesh, le pitture rupestri di Uluru o Ayers Rock in Australia e nel deserto del Sahara algerino a Tassili n’Ajjer… Senza considerare le civiltà pre-colombiane ed egizia che - è noto - ebbero della conoscenze avanzate in campo scientifico ed astronomico di contrasto ad una ritualità sovente efferata. Le opere dello scultore Marcello Rigucci punteggiano una teoria di simboli primordiali legati alla storia universale dell’uomo. Curioso trovare un ricercatore ed un’artista così ecumenico sulle falde dell’appennino umbro-marchigiano. Tra le montagne più antiche del mondo. Dove la terra si impasta alla pietra ed il pensiero si fa puro. Info: Il laboratorio dello scultore Marcello Rigucci è in Voc. Casale 36, Antirata di Città di Castello (PG) / Tel. 339 2511878 / email: riguccimarcello@libero.it
“Slow and steady” Of Monsters Men Ascolto consigliato www.valleylife.it tel.-+39 075 372 and 17 79
Sicily in the Addaura Caves and in Val Camonica, Lussac in France, in India in the state of Madhya Pradesh, the cave paintings of Uluru or Ayers Rock in Australia and in Tassili n’Ajjer in the Sahara desert in Algeria... Without even considering that the pre-Incan and Egyptian civilizations that we know had advanced knowledge in science and astronomy that was in sharp contrast to their often brutal rituals. The works of the sculptor Marcello Rigucci punctuate a theory of primordial symbols that relates to the universal history of man. Curious to find such an “ecumenical” researcher and artist on the slopes of the Umbria-Marche Apennines. Themselves amongst the oldest mountains in the world. Where the land is kneaded to stone and thought becomes pure. Info: The workshop of the sculptor Marcello Rigucci is at 36 Voc. Casale, Antirata, Città di Castello (PG)/ Tel. 339 2511878/ email: riguccimarcello@libero.it
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A. Burri, Grande Ferro Celle
A. Burri, Grande Legno M
Una mostra per Burri a Pistoia
di Simone Bandini
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i chiamerà “Burri e Pistoia. La collezione Gori e le fotografie di Amendola”, la mostra che si terrà a Palazzo Sozzifanti e che aprirà al pubblico il 10 di maggio (vernissage fissato per il 9 maggio alle 17.30).
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t will be entitled “Burri and Pistoia. The Gori collection and Amendola’s photographs” the exhibition will be held in Palazzo Sozzifanti and be open to the public from May 10th (the vernissage is set for May 9th at 17.30).
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Promoted by the Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia Pescia e curata da Bruno Corà, Presidente della Fondazione e Pescia and curated by Bruno Cora, President of the FonPalazzo Albizzini Collezione Burri, la mostra sarà allestita dall’Arch. Tiziano Sarteanesi e presenterà storiche opere di dazione Palazzo Albizzini Burri Collection, the exhibition Alberto Burri appartenenti alla collezione di Giuliano Gori, will be staged by Arch. Tiziano Sarteanesi and will present grande amico di Burri. Saranno inoltre esposte alcune del- works by Alberto Burri from the collection of Giuliano Gori, le famose immagini di Aurelio Amendola, fotografo che ha a great friend of Burri. Also on display will be some of the avuto con il Maestro un lungo rapporto di collaborazione photos of Aurelio Amendola – who had a long professional professionale. collaboration with the artist. Per l’occasione sarà inoltre realizzaThe Italian Post Office will celebrate the to un annullo postale da parte di Pooccasion with a specially designed postste Italiane con bozzetto realizzato appositamente per l’occasione e rafmark for the occasion depicting the Great figurante il Grande Ferro Celle - l’oIron of Celle – a minimalist work in red pera rosso minio, situata nel punto di located precisely at the entry to the Celle accesso alla Fattoria di Celle, introFarm which introduces and anticipates duce e anticipa le altre installazioni other installations in the park, a romantic del parco, un giardino romantico in stile inglese di circa 30 ettari, sede garden in the English style of about 30 della stessa Collezione Gori, raccolacres, home to the Gori Collection itself. ta unica nel suo genere. The event will see the presentation of L’evento vedrà la presentazione di three postcards with three different tre cartoline con tre diversi soggetsubjects: Grande Ferro Celle (1986), Il ti: appunto il Grande Ferro Celle Grande Legno M. (1958) and Alberto (1986), il Grande Legno M. (1958) ed un Alberto Burri in azione duranBurri in action during a “plastic combuste una “combustione plastica”, visto tion”, recorded by Aurelio Amendola in a da Aurelio Amendola in uno scatto shot taken in 1976. Amendola’s shots are del 1976. Le istantanee di Amena faithful portrait of the man and of the dola costituiscono un fedele ritratto “creator”: as in the famous image known dell’uomo e del ‘creatore’: come la celebre immagine conosciuta in tutall over the world, part of a spectacular to il mondo, parte di una spettacoseries of Combustioni made in the beAlberto Burri visto da Aurelio Amendola lare serie di Combustioni realizzate loved Atelier Morra, in 1976. nell’amato atelier di Morra nel 1976. Info: www.fondazioneburri.org www.burricentenario.com / Tel. 075 8559848 www.valleylife.it
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ilmondo contraffatto The Counterfeit World di Simone Bandini
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alle prime sperimentazioni sui materiali ai grandi temi del mondo moderno. La mostra di Giulio Giustini è un indagine impietosa e senza sconti sul mondo dell’arte e sulla società contemporanea. Uno sguardo sulle tre sale allestite nella redazione di Valley Life vi permetterà, in modo del tutto esclusivo ed inedito, di trarre fondamentali spunti di lettura sull’opera dell’artista. La mostra “Qui si vendono soldi” potrà essere visitata fino al 10 luglio 2015.
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Un grande punto interrogativo bianco su campo nero. Uno stendardo che ha destato la curiosità di molti e scatenato la fantasia della piazza. Tanto che, ci riferiscono alcuni, qualcuno ha pensato bene di chiamare la polizia: “Sono arrivati quelli dell’Isis!!!”. Mentre altri, in contemplazione davanti al sacco blu di dollari, emblema della mostra, hanno ben intuito che si era aperta una nuova finanziaria negli uffici di Valley Life. Niente di tutto questo, ma un’esposizione d’arte di grande interesse che parte con un’ardita sperimentazione sui materiali – legni, plastica, tessuti, cartone, vetro e ferro – ed approda alla grande categoria del tempo che scorre inatteso e metafisico sulla superficie/paesaggio delle opere, come in “Punto Interrogativo” (2015) e “Time I” (2013). Proseguendo nella visita si apre uno spazio ironico e tagliente sul denaro, tracotante e volgare strumento di falsificazione dei rapporti umani e della realtà apparente, nelle opere “Potevo farlo anch’io” (2015), “Qui si Vendono Soldi” (2105) e Money (2014). Infine uno sguardo introverso, o forse inconscio, nelle opere contenute in un box ed in un cassetto - che generano simbologie di un universo postmoderno a tratti indefinito ed imperscrutabile nell’ “Intervista al Cardinale” (2015) e “Ritratto dall’Interno” (2014). Per visite ed informazioni sulla mostra “Qui si Vendono Soldi” di Giulio Giustini contattate la redazione di Valley Life: 075 3721779 / 333 1254600 / Email: info@valleylife.it
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rom early experiments with materials to major themes of the modern world. The exhibition is a survey of Giulio Giustini’s merciless and no holds barred account of the art world and contemporary society. A look at the three rooms set up in the offices of Valley Life permits, in a totally unique and unusual way, us to derive fundamental ideas for reading this artist. The exhibition “Here they sell money” will be on until July 10, 2015.
Money & Untitled
Valley Life e Giulio Giustini e sullo sfondo Time I
A big question mark, white on a black field. A banner that has aroused the curiosity of many and sparked the imagination of the whole Piazza. So much so that, we’ve been told, someone saw fit to call the police: “The Isis are here!!!”. While others, in contemplation before the blue bag of dollars, emblem of the exhibition, have well understood that a new financial office of Valley Life had opened. Nothing like that, rather art of great interest that starts off with a bold experimentation with materials – wood, plastic, fabric, cardboard, glass and iron – and arrives at the great category of Time, moving on to unexpected and metaphysical surface/landscape works, such as “Question Mark” (2015) and “Time 1” (2013). Going on the show opens an ironic and sharp space on money, the arrogant and vulgar instrument of falsification of human relationships and of apparent reality, in the works “I could do that” (2015), “Here we sell Money” (2105) and “Money” (2014). Finally an introverted, or perhaps unconscious, look at works contained in a box and in a drawer – generating symbols of a sometimes indefinite and inscrutable postmodern universe – in ‘”Interview with Cardinal” (2015) and “Portrait from Within” (2014). For visits and information on the exhibition “Qui si Vendono Soldi” by Giulio Giustini contact the editorial office of Valley Life: 075 3721779/333 1254600 /Email: info@valleylife.it
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Dante Baldelli, una storia tifernate
Dante Baldelli, a Castello story di Simone Bandini
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eniamo a conoscenza di un importante progetto che coinvolge la cittadinanza tifernate - altotiberina ed oltre – dalla figlia erede Arch. Stamura Baldelli – che ci parla con spessore ed energia della volontà di ricostruire la vicenda personale, la storia sociale ed artistica del padre Dante Baldelli (1904-1953), una delle figure più significative nel mondo della ceramica italiana.
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e learn about an important project that involves the people of Città di Castello – and the Upper Tiber Valley and beyond – by his daughter and heir the architect Stamura Baldelli – who speaks with fervour and energy about her willingness to recover the personal, social and artistic trajectory of her father Dante Baldelli (1904-1953), one of the most significant figures in the world of Italian ceramics. Dante Baldelli nel suo atelier
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Per questo tutti coloro che sono in possesso di opere dell’artista, non solo collezionisti, sono invitati a segnalare agli eredi i pezzi e le vicende di cui sono a conoscenza. L’intento è quello di raccogliere ed organizzare gli elementi utili alla redazione di una biografia, di una bibliografia e di un catalogo - con l’idea di pubblicare un libro ed, eventualmente, allestire una mostra antologica, dopo quella dedicatagli insieme al fratello Massimo Baldelli nel 2011 presso la Rocca Paolina di Perugia. Conosciuto per l’apporto consistente e fondamentale alla manifattura Rometti di Umbertide, Dante Baldelli aprì nel secondo dopoguerra una propria manifattura ed instaurò rapporti importanti con Città di Castello ed i suoi artisti – tra i quali lo stesso Alberto Burri per il quale realizzò varie opere e lo stesso grande pannello che sovrastava l’ingresso della fabbrica. Le sue ceramiche sono ambite ed esposte in tutto il mondo. Tra le altre importanti collaborazioni, da ricordare quelle con altri artisti del calibro di Cagli e Leoncillo. E’ unanimemente riconosciuto esponente di spicco della Scuola Romana e tra i fondatori in Italia della ceramica artistica moderna. Rilevanti anche se poco conosciuti anche i suoi lavori pittorici o di design. Nel travagliato periodo dal 1944 al 1945 egli ricoprì inoltre cariche amministrative e si fece portavoce di un sentito impegno politico.
This is why all those who are in possession of works by the artist, and not just collectors, are invited to report to the heirs any pieces or significant events of which they are aware. The intent is to collect and organize the information needed for the preparation of a biography, a bibliography and a catalogue – with the idea of publishing a book and possibly setting up a retrospective exhibition, following the joint one dedicated to him and his brother Massimo Baldelli in 2011 at the Rocca Paolina in Perugia. Known for his significant and fundamental contribution to the Rometti factory in Umbertide, Dante Baldelli started his own factory after World War II and established important relationships with Città di Castello and its artists – amongst whom Alberto Burri for whom he created various works and a large panel that was hung over the entrance of the factory. His ceramics are coveted and exhibited worldwide. Among other important collaborations, we can recall those with other artists like Cagli and Leoncillo. He is unanimously recognized as a leading member of the Roman School and one of the founders of modern ceramic art in Italy. His pictorial works or designs are also important if little known. In the troubled period from 1944 to 1945 he also served in administrative positions and became a spokesman for a strongly felt political commitment.
Siete dunque tutti invitati a fornire elementi biografici e notizie sulla vita di Dante Baldelli che potranno essere inseriti nella bibliografia ed a segnalare pezzi in vostro possesso che potranno essere inseriti nel nuovo catalogo generale. Le opere saranno valutate dal comitato appositamente costituito e, in caso di pubblicazione, recheranno l’indicazione della proprietà, ove desiderata. Contatti: Tel. 075 8558425 / 340 2665037 / email: stamura@tiscali.it
You are therefore all invited to provide biographical details and information on the life of Dante Baldelli that may be included in the bibliography and to report items in your possession that may be included in the new catalogue. The works will be evaluated by a specially formed committee and, in the case of publication, shall bear an indication of ownership, if desired. Contact: 075 8558425/340 2665037/ email: stamura@tiscali.it
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Un borghese a Boston di Raffaella Fava
E’
lui, Fausto Braganti, Borghese doc trapiantato a Boston dove vive dal 1971. Un custode dei ricordi del suo paese d’origine, Sansepolcro, cui è rimasto profondamente legato, tanto da essere considerato, proprio lui, “il più Borghese di tutti”. Lo abbiamo incontrato ad un passo dalla pubblicazione di “M’Arcordo…”, una raccolta di storie legate alla sua terra, scritta con il prezioso contributo di Anna Di Veroli, amica, docente universitaria, grande appassionata di storia e letteratura, e che sarà presentata il prossimo 25 aprile nella cosiddetta “Sala del Biliardo” del Comune di Sanseplocro. Non lontano dalla casa dove è nato nel 1941 E dove a biliardo, in realtà, non si gioca più da tempo, trattandosi infatti dell’attuale Sala Consiliare del Palazzo delle Laudi, sede del Comune della città, che farà da sfondo alla presentazione del libro dlle ore 16 di sabato 25 aprile. Li abbiamo incontrati insieme, Fausto ed Anna, la sera stessa della tempesta di vento che ha recentemente sconvolto molte zone del nostro Paese ed oltre alle anticipazioni su “M’Arcordo…” ci siamo fatti raccontare, da questo insolito e simpatico duo, anche qualcosa sulla loro amicizia. “Il nostro primo incontro – dice Anna – risale all’estate del 2012, in occasione di “Veglia che s’arbei”, una manifestazione a metà fra una cena all’aperto ed uno spettacolo di piazza, nel corso della quale vengono rievocati personaggi e aneddoti curiosi, inediti, talvolta piccanti, vissuti dai Borghesi. E’ stato lì che me l’hanno presentato per la prima volta come il più Borghese di tutti”. “L’idea di questo libro – prosegue Braganti – nasce dal blog che ho creato personalmente, www.biturgus.com, interamente dedicato alla raccolta delle storie della nostra città, ai racconti sul paese che mi ha dato i natali ed alla sua gente verso la quale, nella parte dedicata ai ringraziamenti, esprimo la mia più profonda gratitudine per come il Borgo me lo hanno tenuto da conto”. Nel blog di Fausto Braganti c’è materiale sufficiente per almeno un altro libro. E chissà che non ci rivedremo l’anno prossimo, sempre qui, per parlarne su Valley Life. Blog: www.biturgus.com info: ftbraganti@verizon.net
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I
t’s him, Fausto Braganti, Borghese [native of Borgo San Sepolcro] D.O.C. transplanted to Boston where he has lived since 1971. A guardian of the memories of his birthplace, Sansepolcro, to which he has remained deeply attached, so as to be considered, “The most borghese of them all.” We met him just before the publication of M’Arcordo…, a collection of stories related to his native place, written with the valuable contribution of Anna Di Veroli, teacher, friend and great lover of history and literature, and which will be launched next 25 April in the Sala del Biliardo of the Sansepolcro Town Hall. Next to where Fausto Braganti was born in 1941.
And where billiards, actually, are no longer played, since this is in fact the present Council Chamber of the Palazzo delle Laudi, the town hall of the city, which will be the background to the book launch at 4pm on Saturday, April 25th. We met Fausto and Anna together, the evening of the wind storm that recently devastated many parts of our town and in addition to the forthcoming M’Arcordo… we heard stories from this unusual and funny double act, including something about their friendship. “Our first meeting” – Anna tells me – “goes back to the summer of 2012, on the occasion of Veglia che s’arbei, an event somewhere between an outdoor dinner and street theatre, in the course of which are recalled characters and anecdotes related to the history of the Borgo (i.e. Sansepolcro, ed.). It was there that I was introduced for the first time as the most Borghese of them all. “The idea of this book” – Braganti continues – “comes out of the blog I personally created, www.biturgus.com, entirely dedicated to collecting stories of our town, the stories of the place that gave birth to me and my people, to which, in the section on thanks, I express my deepest gratitude for how well my Borgo has been kept up. In Fausto Braganti’s blog there is enough material for at least another book. And who knows, maybe we’ll see him again next year, to talk about it here at Valley Life. Blog: www.biturgus.com info: ftbraganti@verizon.net
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Anna Di Veroli con lo scrittore Fausto Braganti
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Anghiari, capitale dell’artigianato Angh iari, the C ra fts Cap i tal
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a Mostra di Anghiari, vera e propria istituzione nell’ambito dell’artigianato toscano e nazionale, compie un importante anniversario: quarant’anni!
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a Cura della Redazione
he Anghiari Crafts Fair, a real Tuscan and national institution reaches an important anniversary: its fortieth year!
Come ogni anno il pittoresco centro storico di Anghiari ospita la Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana che - giunta al suo quarantesimo anno di età - avrà come tema la salute e lo star bene. Organizzata dall’Ente Mostra Valtiberina ed allestita negli scantinati disseminati nel borgo medievale, la mostra rappresenta un’occasione per ammirare il meglio del fatto a mano: un vasto assembramento di creazioni artigianali selezionate con cura nei settori del legno, cuoio, tessuti e ferro battuto, ceramica e metalli preziosi, fino alle tecniche ed ai materiali più moderni. Ultima novità di quest’anno, la presentazione di una sezione dedicata allo star bene, alla cura del corpo nonché alle produzioni legate al benessere; consapevoli del fatto che la Valtiberina Toscana è un territorio fortemente legato alle erbe ed alla salute. Saranno organizzati degli incontri sul tema della bioedilizia e dei materiali atossici e - grazie alla collaborazione con l’azienda sanitaria n. 8 di Arezzo - si affronteranno temi legati alla prevenzione nel mondo dell’artigianato ed alla promozione di un corretto stile di vita. Un affascinante percorso che renderà ancora più gradevole una visita alla cittadina toscana, tra le più interessanti sotto il profilo artistico e architettonico. Di seguito, una carrellata degli eventi collaterali alla mostra: “40 anni in Salute”, al Piano nobile di Palazzo Testi; “Talenti al servizio del Benessere”, presso Le Schiere di Palazzo Testi; “40 anni in Forma d’Arte”, al Museo Statale di Palazzo Taglieschi dove esporranno gli artisti Elio Mariucci, Fabio Mariacci, Gino Meoni e Giampaolo Tomassetti; “ I mestieri dell’arte fra Tevere ed Arno”, presso i locali dell’ex-mattatoio (www. mestieridellarte.it); “XXI Biennale Europea d’Arte Fabbrile”, esposizione di opere in Ferro Battuto al Palazzo Pretorio di Piazza del Popolo; “Il Pinocchio” di Leonardo Mattioli, al piano terra del Museo della Battaglia e di Anghiari; “ Goldf@shion”, al piano terzo del Museo della Battaglia e di Anghiari. Nei giorni della mostra mercato sarà inoltre possibile visitare i laboratori didattici ed assistere a dimostrazioni di studenti ed insegnanti del Nuovo Liceo Artistico di Anghiari, nell’ambito dell’evento “Design del Legno e Liuteria Audiovisivo Multimediale”. Ed ancora una “Dimostrazione di un mastro arcaio”, presso le loggette della fonte in Corso Matteotti e, nella giornata di sabato 2 maggio, alle ore 21 presso il Teatro Comunale, andrà in scena lo spettacolo “Gnicche, brigante e gentiluomo”, in collaborazione con la Libera Accademia del Teatro e la compagnia Vox Cordis.
Once again, the picturesque old town of Anghiari hosts the Tiber Valley Crafts Fair that – now in its fortieth year – this time will have as its theme “Health and Well-being”. Organized by the Tiber Valley Fair Organisation (an ‘Ente’ or quango, tr.) and set up in lower ground floor spaces scattered through the medieval townlet, the exhibition is an opportunity to enjoy the best of everything made by hand: with a large gathering of craft creations selected with care and in different materials; wood, leather, fabric, wrought iron, ceramics and precious metals through to the most modern techniques and materials. The latest thing this year is the introduction of a section dedicated to health and wellbeing, with body care and other products related to well-being; with the awareness that the Tiber Valley is an area strongly linked to herbs and healthiness. Seminars will be organized on the theme of green and nontoxic building materials and – thanks to the collaboration of Arezzo’s number eight health authority – addressing issues related to health and safety in the world of craftwork and the promotion of a healthy lifestyle. A fascinating journey of knowledge that will make a visit to this Tuscan town, among the most interesting from an artistic and architectural point of view, even more pleasant. Here is a roundup of the parallel events in the “40 Healthy Years” Fair, on the upper floor of the Palazzo Testi; “Skills in the service of Wellbeing” in Le Schiere of Palazzo Testi; “40 years in Art Forms” at the Palazzo Taglieschi National Museum where the artists Elio Mariucci, Fabio Mariacci, Gino Meoni and Giampaolo Tomassetti will be exhibiting; “The Arts and Crafts trades between the Tiber and the Arno”, at the premises of the former abattoir (www.mestieridellarte. it); “XXI European Biennial of the Blacksmith’s Art”, an Exhibition of Wrought Iron works at the Palazzo Pretorio in Piazza del Popolo; Leonardo Mattioli’s “Pinocchio” on the ground floor of the Battle of Anghiari Museum and “Goldf@ shion”, on the third floor of the Battle of Anghiari Museum. On Fair days there will also be visits to workshops and demonstrations by students and teachers of the New Art School of Anghiari, as part of “Wood Design and Violin Making in Audiovisual Media”. And once again a “Demonstration of the bow-maker’s craft” in the loggias of the fountain in Corso Matteotti and, on Saturday, May 2nd at 9pm at the Teatro Comunale, the play “Gnicche, a robber and a Gentleman” will be staged in collaboration with the Free Theatre Academy and the Vox Cordis Company.
Orari: festivi e prefestivi 10,00-19,30/ Feriali: 10,00-13,00 e 15,00 -19,30/ Info: Ente Mostra Corso Matteotti, 103 Anghiari (AR) Tel. 0575/749279/ email : info@mostramercatovaltiberina.it; proloco@anghiari.it; www.mostramercatovaltiberina.it
Hours: weekends and holidays from 10.00 to 19.30/ Weekdays: 10,00-13,00 and 15.00-19.30/ Info: Ente Mostra, 103 Corso Matteotti Anghiari (AR) Tel. 0575/749 279/ email: info@mostramercatovaltiberina.it; proloco@anghiari.it ; www.mostramercatovaltiberina.it
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InForma D’Arte a Cura della Redazione
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n occasione della 40a Mostra Mercato dell’Artigianato di Anghiari che si terrà dal 25 aprile al 3 maggio 2015, nelle prestigiose sale dello storico Palazzo Taglieschi sarà inaugurata la Mostra “InForma D’Arte”, una collettiva degli artisti Fabio Mariacci, Elio Mariucci, Gino Meoni e Giampaolo Tomassetti.
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n the occasion of the 40th Anghiari Crafts Fair to be held from April 25 to May 3, 2015, in the prestigious spaces of the historic Palazzo Taglieschi the joint exhibition InForma D’Arte will be staged by artists Fabio Mariacci, Elio Mariucci, Gino Meoni and Giampaolo Tomassetti.
F. Mariacci, Made in Italy
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Fabio Mariacci - «MADE in ITALY»
G. Tomassetti, Il marito della signora con gli anelli
E. Mariucci, L’uomo nero
La mostra si propone di esplorare il sottile confine tra arte e artigianato, sperimentando su materiali ed oggetti nati per un utilizzo domestico e utilitaristico – e che divengono con l’intervento creativo vere e proprie opere d’arte. Saranno così esposte una selezione delle sculture in terracotta di Tomassetti e opere di arte applicata di Mariacci, Mariucci e Meoni. La mostra verrà allestita al primo piano del Museo Statale di PalazzoTaglieschi, in un fattivo sincretismo di storia e modernità.
The exhibition aims to explore the fine line between art and craft, experimenting on materials and objects created for home and functional use – and which become, with creative intervention, true works of art. On show will be a selection of terracotta sculptures by Tomassetti and works of applied art by Mariacci, Mariucci and Meoni. The exhibition will be held on the first floor of the PalazzoTaglieschi State Museum in an effective syncretism of history and modernity.
L’inaugurazione avrà luogo il giorno 25 aprile 2015 alle ore 18,00 in P.za del Popolo, Anghiari. La mostra sarà visitabile dal 26 aprile con il seguente orario: Mar./Merc./Gio: 9,00-18,00 Ven./Sab./Dom: 10,00-19,00 Lunedì Chiuso
The inauguration will take place on April 25, 2015 at 18.00 in Piazza del Popolo, Anghiari. The exhibition will be open from April 26 with the following schedule: Tue/Wed/ Thu: 9.00 to 18.00 Fri/Sat/Sun: 10.00 to 19.00 Closed Mondays
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Un’opera di Gino Meoni
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Dal museo delle bilance di Monterchi
L’Arcangelo Michele Musei Civici di Padova
Giudizio dell’anima di un morto
Ilsimbolismo della bilancia The Symbolism of Scales
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ercate innanzi tutto la Giustizia e il resto vi sarà dato in sovrappiù” (Matteo 6:33 Nuovo Testamento)
In Valtiberina, “bilance” è sinonimo della straordinaria raccolta esposta a Monterchi. Una collezione tra le più importanti d’Europa, frutto della passione di Velio Ortolani, che lo ha portato a riunire centinaia di pezzi e a dare vita al Museo delle bilance ospitato a Palazzo Massi. E se non si può parlare di Monterchi senza nominare la Madonna del parto di Piero della Francesca, ci rifacciamo ai due angeli del dipinto per richiamare una delle caratteristiche che fanno della bilancia a due braccia uguali il simbolo della giustizia: la simmetria. Simmetria che indica equilibrio, equità e che è rappresentata anche nell’altro elemento che, proprio incarnando tale qualità, è spesso associato alla bilancia: la spada a doppio taglio. Nell’unione della spada e della bilancia è espresso il simbolo della croce, per rimandare ad un ordine armonico che vede il piano giuridico inserito in quello cosmico (è con tale significato che esprime la fine del cammino di San Michele, che incarna l’unione e l’equilibrio tra i vari piani della Terra e del Cielo). Il simbolo che vede uniti bilancia e spada è riportato nel l’Hypnerotomachia Poliphili, splendido libro realizzato nel 1499 da Aldo Manuzio ed oggi edito da Adelphi, dalla cui presentazione emerge quanto sia prezioso per lo studio dei simboli: «(…) Polifilo ritrova in sogno l’amata Polia superando una serie di prove iniziatiche: un viaggio dell’anima, intrapreso in lotta con Amore per raggiungere la vera Sapienza, un pellegrinaggio onirico fatto di trabocchetti e prodigi, meraviglie e incubi, rovine classiche e giardini di delizie (…) ma anche un’eruditissima enciclopedia di miti, iscrizioni, emblemi, dotte ossessioni filologiche, mirabili lapidari, erbari e bestiari» (a cura di Marco Ariani e Mino Gabriele, Adelphi, Milano, 1998). La bilancia è naturalmente anche un segno zodiacale e ci rifacciamo a Oswald Wirth (Il simbolismo astrologico, Atanòr, Roma, 2008) per cogliere uno dei suoi aspetti: «la Bilancia tenuta dalla Giustizia ricorda, col rigoroso equilibrio dei suoi piatti, l’epoca equinoziale, (durante la quale il giorno è altrettanto lungo della notte). C’è una tendenza all’equilibrio tra le forze costruttive e quelle che si preparano a disperdere l’edificio costruito». Le sue parole ci offrono un insegnamento: «Moderiamoci in tutte le cose, anche in quelle che stimiamo le migliori. Tale resta la lezione della Bilancia, strumento delicato, del quale un piatto sale mentre l’altro scende. Ciò significa che ogni azione è generatrice di una reazione equivalente».
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“B
di Alberto Barelli
ut seek you first the kingdom of God, and his righteousness; and all these things shall be added to you” (Matthew 6:33 New Testament)
In the Tiber Valley, “Scales” are synonymous with the extraordinary collection exhibited at Monterchi. A collection of the most important balance scales in Europe, fruit of the enthusiasm of Velio Ortolani which led him to bring together hundreds of items and give life to the Museum of Scales [Museo delle bilance] hosted at Palazzo Massi. And you can’t speak of Monterchi without naming the Madonna del Parto by Piero della Francesca, where we see two angels in the painting who recall one of the features that make up scales, two equal arms, as well as in the symbol of justice: symmetry. Symmetry indicating balance, fairness and that is also represented in the other element that embodies this quality and is often associated with scales: the double-edged sword. In the union of the sword and the scales is expressed the symbol of the cross, which takes us to a harmonic order that sees the legal inserted into the cosmic (this is the meaning expressed by the end of St. Michael’s journey, which embodies the union and the balance between the various planes of Earth and Heaven). The symbol that sees the scales and sword united is shown in the Hypnerotomachia Poliphili, a splendid book published in 1499 by Aldus Manutius and now republished by Adelphi, which demonstrates itself as very valuable for the study of symbols: “(...) Polifilo encountered his beloved Polia in a dream through a variety of tests of initiation: a soul’s journey, undertaken in the struggle with love to reach the true Wisdom, a pilgrimage dream made of pitfalls and wonders, marvels and nightmares, classical ruins and gardens of delight (... ) but also a highly erudite encyclopedia of myths, inscriptions, emblems, scholarly obsessions philologically admirable lapidaries, herbals and bestiaries” (edited by Marco Ariani and Mino Gabriele, Adelphi, Milan, 1998). Scales are of course also a zodiacal sign and we go back to Oswald Wirth Il simbolismo astrologico [Astrological symbolism], Atanòr, Rome, 2008) to capture one of its aspects, “The Scales [Libra, tr.] held by Justice recalls, with the strict balance of his pans, the time of the equinox, (during which the day is equally as long as the night). There is a tendency to equilibrium between the constructive forces and those which are preparing to overturn what is built up.” His words offer us a lesson: “Moderation in all things, even in those that we value the most. This is the lesson of the scales, a delicate instrument, where one pan rises while the other goes down. This means that every action has a reaction generating its equivalent.”
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50 sfumature di colore di Raffaella Fava
0 33456 50 shades of colour di Elena Ciampelli
Lonicera fragrantissima
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e erbacee perenni a crescita lampo si piantano in primavera quando le loro dimensioni non superano i 10-15 cm e, nel tempo di una stagione o anche soltanto di un paio di mesi, si trasformano in uno svettante ornamento fiorito del giardino. Le meno considerate erbacee perenni di taglia alta sono invece una risorsa eccellente perché a crescita rapida e, in caso di spazio limitato, possono persino sostituire gli arbusti nella dimensione verticale del giardino. 28
Iniziamo col posizionare la Lonicera fragrantissima, arbusto spogliante con fiori bianchi delicati e molto profumati già alla fine dell’inverno (gennaio-marzo), e continuiamo incorniciandola con una Achillea filipendulina , pianta eretta dallo sviluppo sia verticale che orizzontale, dando così origine ad un arbusto dalla forma arrotondata che in estate produrrà una fioritura di colore giallo. Successivamente, si posizionano piante di Agastache summer love e Coreopsis rosa, per donare un fresco tema armonico di tonalità malva, con sfumature di rosa in contrasto con il giallo ed il bianco. Procedendo oltre, si pongono a dimora l’Echinacea langustifolia stachys lanata dal fogliame grigio e, per finire, delle anemoni per dare colore durante tutto l’autunno. Per concludere, alcuni Erigeron e Cerastium tomentosum, ideali per definire il bordo dell’aiuola e tappezzare il terreno. Porta la foto del tuo giardino ed insieme sceglieremo il ‘progetto di colore’ più giusto! Info: www.veneregiardini.com Questions: info@veneregiardini.com
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Agastache summer love
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erbaceous perennials grow like lightning when planted in the spring if their size does not exceed 10-15 cm and, in the period of a season or even a couple of months, they turn into towering flowered garden ornaments. The less considered taller herbaceous perennials are an excellent fast-growing resource too and, in case of limited space, they can even replace shrubs in the vertical dimension of the garden. After preparing the ground, it can be planted with many herbaceous perennials, below, we illustrate an example of flowering and climbing plants, from spring to autumn. We begin by placing Lonicera fragrantissima, a deciduous shrub with very fragrant and delicate white flowers which quickly appear at the end of winter (January-March), and we continue by framing it with an Achillea filipendulina plant which develops both vertically and horizontally, thus creating a shrub with a rounded shape that in summer will produce yellow blooms. Next, you could put in Agastache Summer Love and pink Coreopsis plants, to give a fresh theme of harmonic mauve tones, with shades of pink contrasting with yellow and white. Proceeding further, we find a place for Echinacea langustifolia stachys lanata with its gray foliage and, finally, anemones to give colour throughout the Autumn. Finally, some Erigeron and Cerastium tomentosum, ideal to define the edge of the flowerbeds and paper the ground. Bring a photo of your garden and together we will choose the perfect colour project!
Cerastium tomentosum
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I magnifici tre
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The Magni f icent Three R F di
ono la signora Maria Rosa Rivi, il suo socio e collaboratore di una vita - Enrico Bartolini e l’ultimo arruolato, il giovanissimo Giacomo Braganti, discendente diretto del fondatore di una storica attività di famiglia il cui nome è una garanzia di esperienza nel settore del giardinaggio e non solo. 30
La storia della Busatti Snc affonda le sue radici agli inizi del secolo scorso, più precisamente nel lontano 1927, anno di fondazione dell’attività ad opera del signor Francesco Busatti, detto il “Pesarino”, che dopo un periodo da emigrante negli Stati Uniti fece ritorno in città e si mise a fare il fabbro. Quando al fondatore subentrò il figlio Dino, che nel frattempo era convolato a giuste nozze con la signora Maria Rosa Rivi, l’attività, fu trasformata ed indirizzata alla vendita dei primi attrezzi manuali per l’agricoltura, progressivamente sostituiti dalle tecniche a motore che, nel corso del tempo, ne hanno considerevolmente migliorato le prestazioni e le condizioni d’uso, sino a diventare veri e propri gioielli da lavoro con i prodotti di ultimissima generazione. Dopo quasi un secolo, ad occuparsi del negozio di via Umberto Giordano, in quella zona di Città di Castello conosciuta come “Pesci d’Oro”, sono proprio la deliziosa signora Rivi (che al nome di battesimo preferisce quello più confidenziale di Rosetta), suo nipote Giacomo ed Enrico, il loro storico collaboratore nonché comproprietario dell’attività insieme alla signora . Un gruppo affiatato ed efficiente che, oltre alla vendita dei macchinari di marchi leader nel settore come Stihl, Viking, Oleo-Mac e Stiga, garantisce anche il servizio di assistenza post vendita. Oltre
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affaella
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hey are Signora Maria Rosa Rivi, her partner – and lifelong collaborator – Enrico Bartolini and the last enlisted, Giacomo Braganti, direct descendant of the founder of a historic family business whose name is a guarantee of experience in gardening and more.
The story of Busatti Snc has its roots early last century, more precisely in 1927, the year of the foundation of the business. Sig. Francesco Busatti, known as “Pesarino”, who, after a period as an emigrant in the United States returned to the city and began to do blacksmithing. When the founder took his son Dino, who had in the meantime tied the knot with Signora Maria Rosa Rivi, the business was transformed and addressed itself to the sale of, at first, hand tools for agriculture, progressively replaced by the motorised machines that have, over time, significantly improved in performance and usefulness, to become real and proper workaday jewels with the latest generation products on offer. After almost a century, running the shop in Via Umberto Giordano, in that area of Città di Casello known as Pesci d’Oro, are just the lovely Signora Rivi (who prefers the more friendly “Rosetta” to her given name), her nephew Giacomo and Enrico, their longtime collaborator and business owner along with Rosetta. A close-knit and efficient team who, in addition to selling leading brands of machinery such as Stihl, Viking, Oleo-Mac and Stiga, also provide after sales service. In addition a vast assortment of lawn tractors, lawn mowers and brushcutters for garden use, useful in this period of the year for the re-
Macchine per il giardino ed il bosco
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Maria Rosa Rivi (al centro), Enrico Bartolini (sx), Giacomo Braganti (Dx)
alla qualità, un vastissimo assortimento di trattorini, rasaerba e decespugliatori fra i macchinari da giardino, utilissimi in questo periodo dell’anno per la risistemazione dei nostri spazi verdi; oltre, naturalmente, agli attrezzi adatti ai terreni boschivi ed agricoli quali motoseghe, motozappe e motocoltivatori. A colpo d’occhio, l’esposizione pare un garage di fiammanti fuoriserie: sarà perché il rosso è il colore predominante ma il pensiero, per un attimo, corre alla Ferrari. “Col sopraggiungere della bella stagione – mi spiega Giacomo – ogni anno si assiste ad un’impennata pressoché fisiologica delle vendite di macchine da giardino, in particolare rasaerba e decespugliatori, i prodotti di punta dei mesi primaverili, quando generalmente si torna a prendersi cura degli spazi verdi della propria casa”. A fargli da coro, sopraggiunge Rosetta, dal nipote scherzosamente chiamata “il Presidente”, la quale tiene a sottolineare quanto segue: “Oltre alla vendita diretta dei macchinari esposti e di quelli ordinabili da catalogo, qui da Busatti garantiamo il servizio di assistenza nella fase successiva all’acquisto per cui, per qualsiasi tipo di problema legato all’attrezzo o semplicemente per dei consigli di utilizzo, i nostri clienti possono fare pieno affidamento sul nostro personale”. Con una garanzia di cento anni di esperienza.
habilitation of our green spaces; in addition, of course, tools suitable for agricultural and forest land such as chainsaws, tillers and rotovators. At first glance, the display seems a garage of flame-hued racing cars: that’s because red is the predominant colour but one’s thoughts run to Ferraris. “With the arrival of better weather” – Giacomo explains – “every year we witness an almost physiological surge in sales of garden machines, especially lawnmowers and brushcutters, the leading products in the spring months, when folk get back to looking after the green spaces around their homes.” Joining in, Rosetta jokingly called “the President” by her nephew, emphasizes the following: “In addition to the direct sale of the machinery on display and those orderable from the catalogue, here at Busatti we guarantee after-sales service for any type of problem related to the tool or simply for advice on how to use it, our customers can rely on our staff.” With a guarantee of a hundred years of experience. Busatti Snc of Messrs. Rivi and Bartolini/ 1A Via Umberto Giordano, Città di Castello (PG)/ tel and fax: 0758552234 Contacts: 335345776/3206541533/3319879579/ busattisnc@gmail.com
Busatti Snc di Rivi e Bartolini / via Umberto Giordano, 1/a, Città di Castello (PG) / tel e fax: 075 8552234 Contatti: 335 345776 / 320 6541533 / 3319879579/ busattisnc@gmail.com
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L’analisi biomeccanica del ciclista The biomechanical analysis of the cyclist di Simone Bandini
Il Laboratorio tecnico
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, anni, osteopata, tecnico ergonomo del ciclismo, docente all’Università di Scienze Motorie. Siamo nello studio del Dr. Luca Giombini, circondati da apparecchiature avveniristiche ed una palpabile energia positiva. In cosa consiste l’analisi biomeccanica del ciclista?
“Il mio è un Lab Velò”, esordisce il dr. Giombini, “La visita è consigliata sia agli amatori che ai professionisti e non è indicata solo per la performance ma anche per il confort in sella”. Stare per delle ore in bicicletta può infatti provocare problemi di schiena, alle braccia, alle ginocchia ed al collo. Indubbiamente un assetto ideale è la chiave giusta per progredire nella prestazione e, in ogni caso, essere in salute. Il check-up base dura circa due ore. Dopo la misurazione dell’assetto e del telaio della propria bici - e dei parametri antropometrici (cavallo, tronco, braccia, bacino) - si procede alla elaborazione della sella ideale. La misurazione del piede inoltre permette la regolazione delle tacchette della scarpa ciclistica. Si ottiene in tal modo una valutazione posturale globale, confrontando una prima video
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, osteopath, technical ergonomist of cycling, a professor at the University of Motor Sciences. We are in the studio of Dr. Luca Giombini, surrounded by futuristic equipment and palpably positive energy. What is the biomechanical analysis of the cyclist?
“This is a Velò Lab,” begins Dr. Giombini, “An appointment is recommended for both amateurs and professionals and not just about performance but also for comfort in the saddle.” Sitting on a bike for hours can actually cause problems for the back, the arms, the knees and the neck. Undoubtedly an ideal posture is the key to progress in the sport and, in any case, to remain healthy. The basic check-up takes about two hours. After measurement of your seating position and the frame of your bike, and the anthropometric parameters (seat height, trunk, arms, pelvis) – we go on to working out the ideal saddle. The foot measurement allows adjustment of the cycling shoe cleats. In this way we obtain a global postural evaluation, comparing a first video analysis (with actual measurements) with a second simulation, plotted
Misura dei parameri individuali
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Luca Giombini, Tecnico Ergonomo del ciclismo
analisi (con le proprie misure reali) con una seconda simulazione, pilotata con parameri ideali. Il fine è il raggiungimento dell’assetto e del telaio ideali. Il check up completo, invece, dura circa tre ore e, oltre alle procedure del check up base, prevede una parte finale dove viene fatto un riequilibrio posturale tra gamba destra e sinistra, (mediante un sistema che valuta il wattaggio), in modo da ottimizzare la spinta. La ricerca dei parametri ideali, inoltre, è elaborata in dinamica (pedalando!), con aggiustamenti progressivi ed analisi contingenti delle sensazioni del ciclista. Ma come vive il ciclismo Luca Giombini? “Non sono un agonista, per me è un divertimento. Ma sono uno sportivo ed un appassionato e dunque ho a cuore il miglioramento della prestazione”.
Assetto ideale, comfort e performance
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Il Lab Velò del Dr. Giombini – il 1° studio Velosystem in Umbria – si trova presso lo “Studio Aretè” di Città di Castello in Via R. Morandi 26. Info: Tel. 338 7989271 email: lucagiombini@libero.it
with adjusted ideal parameters. The goal is to achieve an ideal combination of position and frame. The complete check up, however, takes about three hours and, in addition to the procedures of the basic check-up, provides a final part which is done by finding the postural balance between the right and left leg (with a system evaluating watt’s power) so as to optimize thrust. The search for the ideal parameters is also worked out dynamically (pedaling!), with gradual adjustments and analysis of the cyclist’s sensations. But what sort of cyclist is Luca Giombini? “I’m not a competitor, for me it’s about fun. But I am an athlete and a passionate one and therefore I care about improving my performance.” Dr. Giombini’s Lab Velò the first Velosystem studio in Umbria is at Studio Aretè, Città di Castello at 26 Via R. Morandi. Info: Tel. 338 7989271 email: lucagiombini@libero.it
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La collaborazione tecnica di Brooks e Scarpe & Sport
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Il coordinatore Fidal Patrizio Lucchetti con il sindaco di Citerna Giuliana Falaschi
Il Giro dei Tre Paesi T
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a cura della Redazione
Vincitrice nel 2014, Federica Poesini
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orna venerdì 1° maggio la quarta edizione del Giro dei Tre Paesi, la singolare gara che, grazie all’impeccabile organizzazione, vede ogni anno una partenza ed un arrivo diversi - dalle frazioni di Pistrino e Fighille o dal capoluogo di Citerna. I tre Paesi scendono così in campo con tutto il proprio tessuto associativo e collaborano al pieno successo della manifestazione.
ack on Friday May 1, the fourth edition of the Three Villages, the unique race that, thanks to its impeccable organization, every year has a different arrival and departure point – from the fractions [i.e. frazione, tr.] of Pistrino and Fighille or from their capital Citerna. The three villages enter the race with all their voluntary associations who collaborate for the full success of the event
Una gara fortemente sostenuta da Giuliana Falaschi, Sindaco di Citerna, per riunire idealmente i tre paesi del suo territorio e organizzata da Patrizio Lucchetti, citernese di adozione ed oggi cittadino dello scenografico borgo medioevale. Il Comune di Citerna, infatti, fa parte dei 100 borghi più belli d’Italia e viene attraversato nella sua interezza dai podisti che lungo il percorso, rimangono letteralmente senza fiato – non solo per le salite estenuanti ma per lo splendido panorama di cui si gode nei punti privilegiati. Nella scalata a Citerna il percorso si fa davvero impegnativo e mette a dura prova tutti i partecipanti - che di anno in anno aumentano ed affollano le strade nelle forme sinuose di un serpentone colorato. Quest’anno si partirà dunque da piazza del Popolo a Pistrino, come nel 2012 - in quella edizione vinse in campo maschile Annetti Alessandro portacolori della U.P. Policiano, secondo posto per El Khalil Yassin del CDP-Perugia e terzo gradino del podio per Bandini Simone (Tiferno Runners). In campo femminile vinse Garinei Paola dell’Avis Perugia su Boncompagni Lucia della U.P. Policiano e Scarselli Francesca della Olympic Runners Lama. Nel 2013 con partenza ed arrivo a Fighille vinse lo stesso El Khalil, seguito da Lanzi Simone e Giuseppe Cardelli. Al femminile ancora un’affermazione per Garinei Paola, seconda piazza per Poesini Federica e terzo gradino per Scarselli Francesca. E’ stata poi la volta della partenza ed arrivo a Citerna. Nel commento di molti podisti è stata l’edizione più dura (ma più bella!) con l’ultimo strappo di salita che ha lasciato tutti senza fiato; nel 2014 a vincere è stato Marianelli Cristian della UISP Altotevere, secondo posto per Annetti Alessandro e terzo Lanzi Simone; in campo femminile vittoria per la tifernate Poesini Federica sulla castiglionese Barneschi Francesca mentre al terzo posto si è classificata l’atleta di casa Belardinelli Roberta dell’Olympic Runners Lama. E’ dunque è tutto pronto per la 4° edizione; la novità organizzativa di quest’anno è l’ambìto riconoscimento da parte della Fidal che ha omologato la manifestazione – che vede ormai la consolidata collaborazione tra Patrizio Lucchetti, il tessuto associativo locale e l’amministrazione comunale di Citerna.
The race is strongly supported by Giuliana Falaschi, Mayor of Citerna, as an ideal way to bring together the three villages of its territory and is organized by Patrizio Lucchetti, citernese by adoption and today a citizen of the scenic medieval town. The village of Citerna, in fact, is part of the 100 most beautiful villages in Italy and is traversed in its entirety by the runners who along the way are rendered literally breathless – not only by the exhausting climbs but by its wonderful views which they witness from prime spots. Climbing to Citerna the route becomes really challenging and puts a strain on all participants – who from year to year increase and crowd the streets in the form of a sinuous and colourful snake. So this year we will start from Piazza del Popolo in Pistrino, as in 2012 – in that year Alessandro Annetti runner of UP Policiano won for the men, second place went to Yassin El Khalil of CDP-Perugia and the third step of the podium was occupied by Simone Bandini of the Tiferno Runners. In the women’s ranks Paola Garinei of Avis Perugia won, followed by Lucia Boncompagni of UP Policiano and Francesca Scarselli of Olympic Runners Lama. In 2013, with start and finish both at Fighille El Khalil won, followed by Simone Lanzi and Giuseppe Cardelli. For the women another boost for Paola Garinei, second place for Federica Poesini and the third step for Francesca Scarselli. It was then the turn to start and finish in Citerna. In the opinion of many runners this edition was harder (but more beautiful!) and with a last climbing stretch that left everyone breathless; in 2014 Cristian Marianelli of UISP Altotevere won, second and third place went to Alessandro Annetti and Simone Lanzi; in the women’s classification victory went to Castellan Federica Poesini followed by Castiglionese Francesca Barneschi while third place went to the home athlete Roberta Belardinelli from Olympic Runners Lama. And so now everything is ready for the 4th edition; the novelty this year was organizing the coveted recognition by the FIDAL which approved the event – which reflects the established collaboration between Patrizio Lucchetti, the local associations and the council of Citerna.
Per conoscere le prossime competizioni locali www.atleticai- To learn about upcoming local competitions: www.atleticainumbria.it / www.romagnapodismo.it / www.uppoliciano.it numbria.it/ www.romagnapodismo.it/ www.uppoliciano.it www.valleylife.it tel. +39 075 372 17 79 Valley Life
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Il matrimonio
del mio migliore amico
My best friend's wedding
di Sarah Mancini
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s a 1997 film by P.J. Hogan... There are circumstances where you can’t afford to make mistakes and then you realize that everything becomes easier if you rely on someone who knows how to listen, understands your needs, recognizes your own unique beauty and values it
Before / after di Annalisa
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un film del 1997 di P.J.Hogan… Ci sono circostanze in cui non puoi permetterti di sbagliare e allora capisci che tutto diventa più facile se ti affidi a qualcuno che sappia ascoltare, comprendere le tue esigenze, riconoscere la tua singolare bellezza e valorizzarla. 38
Alla ricerca del Look Perfetto Annalisa, aveva già le idee chiare, quando mi ha contattata per la consulenza. Occhi tra l’azzurro ed il verde profondo, capelli lunghi di colore castano naturale, con frangia frontale, sopracciglia folte, viso allungato, bocca ben proporzionata e poco definita. Voleva essere perfetta per questo evento importante, senza disturbare la centralità della sposa. Valorizzare il suo viso con un make-up che durasse tutta la giornata, senza per questo risultare eccessivo. Avere un hairstyle naturale, non troppo impegnativo ed in linea con la giovane età, al fine di alleggerire l’effetto serioso dell’abito d’alta sartoria acquistato per l’occasione. La mia consulenza si è subito orientata nel focalizzare l’attenzione sullo sguardo, intensificandolo con nuance nella gamma del color viola e del glicine e con un tocco d’argento, quale “punto” luce ad ottenere l’elegante effetto “ghiaccio”. Per il viso è stato creato un leggero contouring e le labbra sono state definite con una matita rosa intenso, waterproof, a lunga tenuta. Per l’hairstyle è stata scelta un’acconciatura mossa (a onde) dall’effetto naturale, ma composto, mentre la frangia è stata leggermente sfoltita e mantenuta liscia. Per la cerimonia in chiesa, ad Annalisa è stato consigliato di indossare un copri-spalle argentato che verrà tolto al momento della cena. Il look è completato! Che ne dite, missione compiuta? Sì! Solo pochi minuti fa Annalisa mi ha chiamato per ringraziarmi della consulenza e mi ha detto che durante la cerimonia ha ricevuto molti complimenti, si è sentita bella e soprattutto a suo agio. Quando la bellezza interiore si bilancia con quella esteriore si crea un armonia riconoscibile da tutti. www.valleylife.it
In search of the “Perfect Look” Annalisa had clear ideas when she contacted me for advice. Deep blue-green eyes, long natural brown hair, with a fringe in front, bushy eyebrows, long face, well proportioned but only slightly defined mouth. She wanted to be perfect for this important event, without disturbing the centrality of the bride. Enhancing her face with makeup that would last all day, without being excessive. Having a natural hairstyle, not too demanding and in line with her youth, in order to lighten the effect of the formal haute couture gown bought for the occasion. My advice was to focus attention on the eyes, intensifying them with hints in the range of purple and lilac with a touch of silver, which “point” light to get the elegant “ice” effect. For the face she created a slight contouring and the lips were defined with a deep pink long-lasting waterproof pencil. For the hairstyle a move (wave) was chosen, natural – but well-ordered, while the fringe was slightly trimmed and kept smooth. For the church ceremony, Annalisa was advised to wear a silver shawl over her shoulders to be removed for dinner. The look is done! Would you say, mission accomplished? Yes! Only a few minutes ago Annalisa called me to thank me for the advice and told me that during the ceremony she got a ton of compliments, she felt beautiful and above all comfortable. When inner beauty is balanced with exterior beauty it creates a harmony all can see.
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BRCA1 BRCA2…
chi sono costoro?
BRCA1 BRCA2... what are they? di Valentina Augusti Venturelli
Prevenzione e lotta alle malattie neoplastiche
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argomento non è dei più lievi ma se ne dovrà pur parlare. La nostra Alta Valle ha una concentrazione elevatissima di malattie di questa specie; l’attrice Angiolina Jolie è su tutte le testate con l’asportazione di ovaie e tube di Falloppio, che ha seguito a distanza di due anni la doppia mastectomia BRCA1/2… ma chi sono costoro?! Speriamo che rimangano una sigla con la quale non si abbia mai a che fare; ma nascondere la polvere sotto il tappeto non serve a niente, le cose vanno chiamate con il loro nome e, forza e coraggio, vanno affrontate. E senza creare allarmismi inutili.
t’s not the lightest of topics but it should be discussed. Our Upper Tiber Valley region has a high concentration of conditions of this kind; actress Angiolina Jolie was tested on these and had a double mastectomy with the removal of her ovaries and fallopian tubes two years afterwards, because of the presence of BRCA1 and 2... but what are they ?! Let’s hope they represent something that you don’t have to deal with; but hiding things under the carpet no use for anyone, things should be called by their name and with strength and courage be addressed. And without creating unnecessary alarmism.
Iniziamo subito con il dire che l’argomento è rivolto a chi abbia familiarità, e familiarità importante: dove per importante significa madre e sorella, le due nonne, entrambe malate e morte di cancro alle ovaie o alle tube o al seno. E diciamo subito, per sgombrare il campo dai fantasmi che, anche risultare positivi al test, non significa che si abbia una neoplasia di questa specie. Lo chiediamo alla Dr.ssa Marinella Floridi, che nel suo Laboratorio Biochimico Tiferno ha richieste sempre maggiori di questo tipo di analisi: “BRCA1 e BRCA2 (Breast Cancer) sono geni del DNA; i principali geni responsabili della maggior parte dei casi di predisposizione ereditaria per tali patologie. In laboratorio è possibile eseguire l’analisi della mutazione di questi geni, e vien fatta per valutare la predisposizione genetica del paziente allo sviluppo dei tumori alla mammella e all’ovaio. Una parte dei tumori al seno ed all’ovaio sono cosiddetti sporadici, cioè le mutazioni vengono acquisite casualmente durante il corso della vita, e non vengono trasmesse alla progenie. Una cospicua percentuale dei tumori possono essere ereditari. Si
Let’s start by saying that the topic is aimed at anyone who has a family history of this, close family that is, close here meaning mother or sister or either grandmother, who might have became ill with and died of ovarian, tubal or breast cancer. Incidentally, to clear away the ghosts, even a positive test does not mean you necessarily have a tumour of this sort. We talk to Dr. Marinella Floridi, who, in her Laboratorio Biochimico Tiferno has seen a growing demand for this type of analysis: “BRCA1 and BRCA2 (Breast Cancer 1 and 2) are DNA genes; the main genes responsible for most cases of hereditary predisposition to these diseases. In the laboratory you can perform the analysis for the presence of gene mutation and arrive at an assessment of the patient’s genetic predisposition for the development of breast and ovarian cancer. A part of ovarian and breast cancers are called sporadic, i.e. from mutations acquired randomly during the course of life, and are not transmitted to offspring. A substantial proportion of cancers though can be hereditary. It is estimated that about
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stima che circa il 14% dei tumori alla mammella ed il 10% dei 14% of breast cancer and 10% of ovarian cancers are caused by tumori ovarici siano causati da mutazioni ricorrenti a livello del recurrent mutations in the genes BRCA1 and BRCA2. gene BRCA1 e BRCA2. The hereditary breast cancers are caused by recurrent mutaI tumori ereditari alla mammella sono causati da mutazioni ri- tions at the germline level that can be transmitted by both parcorrenti a livello della linea germinale che possono essere tra- ents, to both boys and girls, in a dominant autosomal manner, smessi da entrambi i genitori, sia ai figli maschi che femmine, that is the children have a 50% chance of inheriting the genetic in maniera autosomica dominante, cioè i figli hanno il 50% di susceptibility to develop these tumours. People who inherit a probabilità di ereditare la suscettibilità genetica allo sviluppo dei germline mutation are therefore born with one copy of the mucitati tumori. Le persone che ereditano una mutazione germi- tated gene. However it should be emphasized that these subnale nascono quindi con una copia del gene mutata. Tuttavia è jects do not inherit the tumour, but only the predisposition to da sottolineare che questi soggetti non ereditano il tumore, ma develop the cancer.” solamente la predisposizione a sviluppare il tumore.” So alteration of the gene does Quindi alterazione del gene not automatically mean you non significa automaticamenhave cancer? te avere un cancro? “Absolutely not. Not all people “No, assolutamente. Non tutte who are carriers of the mutale persone che sono portatrici tion develop a malignancy; di mutazione sviluppano la paalthough these mutations sigtologia neoplastica; sebbene nificantly increase the risk of queste mutazioni aumentino the onset of cancer, this does notevolmente il rischio d innot develop unless the normal sorgenza del tumore, questo copy of the gene is subject to non si sviluppa finché la copia mutation in the course of life. normale del gene corrisponIn fact, since everyone inherits dente non viene soggetta a two copies of the same gene, mutazione nel corso della vita. a mutational event must ocInfatti, poiché ognuno eredita cur in each copy to suppress due copie dello stesso gene, the function of that gene; the deve accadere un evento muacquisition of a new mutation tazionale in ciascuna copia La Dr.ssa Marinella Floridi Con il Dr. Fabio Massimo Cavallo can then directly cause the onper sopprimere la funzione di set of cancer.” quel gene; l’acquisizione di una There is a high statistical risk? nuova mutazione può quindi “In studies of families at risk, provocare direttamente l’init was found that women who sorgenza del tumore.” have inherited mutations in Ci sono riscontri statistici elegenes BRCA1 or BRCA2 risk vati? developing breast cancer in “In studi fatti su famiglie a ri87% of cases, compared with schio, è stato accertato che le a 10% chance with those not donne che hanno mutaziocarrying the mutations. The ni ereditarie a livello dei geni increased risk in these subBRCA1 o BRCA2 rischi no jects is that they will develop di sviluppare un tumore alla breast cancer before the age mammella nel 87% dei casi, of 50, with an average age of contro una probabilità del 10% diagnosis of 41. dei non portatori di mutazioni. The risk of developing ovarian L’aumento del rischio, in questi Responsabile. La mutazione del gene BRCA1 / 2 cancer in the event of the ocsoggetti, è quello di sviluppare currence of mutations in one un tumore al seno prima dei of the two genes in question 50 anni, con un’età di diagnosi intorno ai 41 anni. is between 44-60%, compared with a 1% probability for nonIl rischio di sviluppare un cancro ovarico in caso di ricorrenza di carriers.” mutazioni di uno dei due geni in questione è compreso tra il 44- Besides those with close family history, who is recommended 60%, rispetto all’1% di probabilità dei non portatori.” to be tested? Oltre a chi abbia familiarità importante, a chi è consigliato il “The genetic susceptibility test is also very useful for those test? women who have already developed breast cancer because, if “Il test di suscettibilità genetica è molto utile anche per quelle they are carriers of BRCA mutations, they are at a high risk of donne che hanno già sviluppato un tumore alla mammella in developing a new breast or ovarian cancer; this was found in quanto, se portatrici di mutazioni di BRCA, sono ad alto rischio 64% of cases.” di sviluppare un nuovo tumore alla mammella o all’ovaio; nel And are there impacts on males? 64% dei casi è stato riscontrato“ “The inherited mutations of the BRCA1 and BRCA2 genes sigE sull’uomo ci sono incidenze? nificantly increase the risk of prostate cancer in men and colon “Le mutazioni ereditarie dei geni BRCA1 e BRCA2 aumentano tumours in both sexes”. sensibilmente il rischio di tumori alla prostata nell’uomo e dei tumori al colon in entrambi i sessi” Info: Tiferno Biochemical Laboratory, 23 Via Morandi, Città di Castello (PG) tel 075 8559394 Info: Laboratorio Biochimico Tiferno, Via Morandi n°23, Città di Castello (Pg) tel 075 8559394
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Angelina Jolie,
una scelta coraggiosa
Angel ina J ol i e, a courageous choice Di Valentina Augusti Venturelli
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ue anni fa Angelina Jolie si è fatta asportare i seni. E’ notizia recente la decisione di farsi asportare le ovaie e le tube di Falloppio per il timore di morire di cancro. Ma era davvero indispensabile? Come mai una scelta così radicale? Ha un senso tutto ciò? Prevenzione estrema? E’ davvero necessario? Lo abbiamo chiesto alla Dr.ssa Maria Augusti Venturelli, specialista in ostetricia e ginecologia presso l’Ospedale San Donato di Arezzo. “La Jolie aveva familiarità, la madre morì di cancro al seno all’età di 56 anni e la zia egualmente è deceduta per la stessa patologia; l’attrice dopo una ricerca genetica ha scoperto di essere portatrice di un gene difettoso che le dava elevata possibilità di ammalarsi. Ha scelto di rendere pubblica la notizia per sensibilizzare le donne in questo aspetto della prevenzione al fine di scongiurare il rischio di ammalarsi di cancro.” Sotto il profilo medico ha un senso tutto questo? “La Jolie ha preso una decisione coraggiosa aprendo nuovi interrogativi di carattere scientifico ed etico. La scelta di affrontare questi interventi di chirurgia radicale – specie se come l’attrice si ha una predisposizione ereditaria – è dettata dal rischio molto più elevato di ammalarsi, ovvero una possibilità su due, e di ammalarsi giovani, cioè tra i 40 e i 50 anni. Purtroppo queste forme di tumore hanno carattere di alta malignità, di difficile diagnosi precoce e cura. La decisione della Jolie ha origine da una scoperta di laboratorio: nel suo DNA è presente un gene (BRCA 1-2 Breast Cancer) che ha subito una mutazione genetica, responsabile di una altissima incidenza di tumore mammario ed ovarico. Gene che in condizioni normali è fondamentale per la produzione di proteine protettive del DNA nelle stesse cellule. La sua mutazione determina l’assenza di queste proteine protettive e la mancata riparazione del DNA danneggiato; quindi la trasformazione delle normali cellule mammarie ed ovariche in cancerose. La presenza del gene alterato non significa che ci si sia ammalati; la sua conoscenza consente di affrontare e prevenire la patologia sia con uno stile di vita adeguato che con controlli regolari ed una giusta prevenzione. Essere portatori di geni alterati non significa automaticamente contrarre la malattia, ma che aumenta il fattore di rischio. www.valleylife.it
Angelina Jolie, una scelta rivoluzionaria
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wo years ago Angelina Jolie had her breasts removed. And recently the news was that she had decided to have her ovaries and fallopian tubes removed too from fear of dying of cancer. But was it really necessary? Why such a radical choice? Does it make sense? Extreme prevention? Was it really necessary? We spoke to Dr. Maria Augusti Venturelli, a specialist in obstetrics and gynecology at the San Donato Hospital in Arezzo. “Angelina Jolie had a family history, her mother died of breast cancer at the age of 56 and an aunt also died of the same disease; after genetic research the actress found she was the carrier of a defective gene that gives one a high possibility of getting sick. She chose to make the news public to raise awareness among women about this method of cancer risk prevention.” Does it make sense medically? “Angelina Jolie took a bold decision, opening up new questions in the scientific and ethical debate. The decision to take the path of radical surgery – especially if, like the actress you have a hereditary predisposition – is dictated by an elevated risk of illness, of one chance in two, and it is relatively young people who get sick, that is between 40 and 50 years. Unfortunately, these cancers have a highly malignant character, with difficult early diagnosis and treatment. Jolie’s decision stems from a lab discovery: the gene (BRCA Breast Cancer 1-2), present in her DNA, has undergone a genetic mutation responsible for a high incidence of breast and ovarian cancer. A gene which, under normal conditions, is essential for the production of protective DNA proteins in the same cells. Its mutation determines the absence of these protective proteins and consequent failure to repair damaged DNA; hence the transformation of normal cells and breast and
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La Dr.ssa Maria Augusti Venturelli
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Come molti oncologi - fra i quali anche la Dr.ssa Nicoletta Colombo (del Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale dell’Università Milano-Bicocca e Direttrice del Programma di Ginecologia dell’Istituto Europeo di Oncologia) condivido la scelta difficile e coraggiosa dell’attrice di prevenire una neoplasia subdola ed insidiosa ed altamente letale come il carcinoma ovarico”. Esiste attraverso controlli regolari la possibilità di diagnosticare tale patologia? “Per il carcinoma ovarico non esistono tutt’oggi strumenti efficaci di screening o di diagnosi precoce. Per le pazienti a rischio, con importanti storie familiari e mutamento del gene, il trattamento con la pillola estro progestinica è in grado di ridurre del 50% il rischio di sviluppare il carcinoma ovarico. La chirurgia profilattica, invece, con l’asportazione di ovaie e tube è in grado di ridurre dell’80% lo stesso rischio di morte. L’intervento viene in genere proposto quando la donna ha completato il suo desiderio riproduttivo, tenendo presente che la diagnosi di carcinoma ovarico ereditario tende a precedere di circa dieci anni l’età di comparsa del carcinoma sporadico e quindi avviene dopo i 40 anni. Può accadere che ovaie e tube apparentemente normali all’ispezione intraoperatoria rivelino invece, all’esame istologico, un tumore occulto, a testimonianza di quanto subdola sia la malattia e quanto difficile sia la diagnosi precoce.”
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ovarian cancer. The presence of the altered gene does not mean that we will necessarily get ill; knowledge of it allows you to address and help prevent disease with regular checkups and attention to proper lifestyle. Being the carrier of altered genes does not automatically mean you get the disease, but it increases the risk factor. Many oncologists – including Dr. Nicoletta Colombo (of the Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale dell’Università Milano-Bicocca and Director of the Gynecology Program of the European Institute of Oncology) – shared the difficult and courageous choice of the actress in preventing such a subtle, insidious and highly lethal neoplasm as ovarian cancer. Is it possible to diagnose this disease with regular check-ups? “There are quite effective tools for screening or early detection of ovarian cancer. For patients at risk, with significant family histories and the altered gene, treatment with the progestin estrogen pill is able to reduce the risk of developing ovarian cancer by 50%. Prophylactic surgery, however, with the removal of the ovaries and fallopian tubes is able to reduce the same risk of fatality by 80%. The surgery is usually suggested when the woman has completed her reproductive goals, keeping in mind that the diagnosis of hereditary ovarian cancer tends to precede by about ten years the sporadic occurrence of cancer and therefore occurs after the age of 40. It may happen that apparently normal ovaries and fallopian tubes on surgical inspection reveal instead, in the histologic test, an occulted tumor, a sign of how insidious the disease is, and how difficult early detection is.” tel. +39 075 372 17 79
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Nuovi spazi in cucina
New spaces in the kitchen
Emanuele Fratini del concept store Lube
di Federico Comanducci
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a sempre la zona cucina riveste un ruolo di primaria importanza all’interno di una casa. Da luogo deputato alla semplice preparazione dei cibi ha col tempo assunto una valenza sempre più rilevante, tanto da divenire in alcuni casi l’ambiente più centrale e vitale - certamente il punto più nevralgico. Arredare questo spazio nel migliore dei modi è diventato ormai un imperativo imprescindibile. Ne parliamo con Emanuele Fratini del nuovo concept store di Umbertide.
he kitchen area always plays a major role within a home. From being a place dedicated just to the simple preparation of food it has, over time, become increasingly important, becoming in some cases the most central and vital environment in the home – certainly its most sensitive point. It has become an absolute must to organise this space in the best possible way. We spoke with Emanuele Fratini about his new concept store in Umbertide.
Da oltre quarant’anni il nome Fratini in Alto Tevere è legato al settore dell’arredamento di qualità: dall’apertura della prima sede espositiva nel 1987 sino a quella del punto vendita di Umbertide - inaugurato nel 2007 - l’intenzione è stata subito quella di distinguersi, proponendo soluzioni d’arredo al passo con i tempi e puntando su materiali innovativi. Questa tradizione prosegue oggi con Emanuele Fratini che si è appassionato sin da giovanissimo al design e che, dopo aver terminato gli studi da geometra, è diventato un vero e proprio consulente d’arredo. Abbiamo incontrato Emanuele nell’attuale punto espositivo di via Martiri della Liberta’, nell’imminenza dell’inaugurazione del nuovo concept store, a pochi passi dalla sede attuale: “Siamo pronti ad aprire le porte del nuovo spazio espositivo” dice Emanuele “una struttura che rappresenterà un importante punto di riferimento del nostro territorio per quanto riguarda l’arredamento della zona cucina”. Mentre ci dirigiamo verso il nuovo punto espositivo, Emanuele ci parla con passione della sua attività: “Per essere sicuri di proporre sempre prodotti eccellenti”, prosegue, “è necessario affidarsi a partner d’eccezione. Noi abbiamo deciso di puntare su un’azienda top del settore, la Lube cucine, un’impresa tutta italiana con una storia di oltre quarant’anni alle spalle”. Che si è fatta conoscere in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti e che, ad oggi, è il marchio italiano leader, con il maggior numero di cucine prodotte all’anno. Il nuovo concept store by Fratini, occuperà una superficie di oltre 300 mq nei quali verranno esposti i migliori modelli di cucine, in materia di design, ergonomia domestica e prezzo. Solamente per citare In the kitchen
For over forty years the Fratini name in the Upper Tiber area has meant quality in its sector: from the opening of the first showroom in 1987 to the opening of the point of sale in Umbertide – in 2007 – the intention has been to immediately stand out, offering design solutions in step with the times and focusing on innovative materials. This tradition continues today with Emanuele Fratini who has been passionate about design since his youth and who, after finishing his surveying studies, has become a real furniture consultant. We met Emanuele at the current showroom in Via Martiri della Libertà, on the eve of the inauguration of the new concept store, a few steps from the present location: “We are ready to open the doors of the new showroom,” Emanuele tells me “it’s a place that will become a real reference point in our area as far as kitchen decor and design goes.” As we head for the new showroom, Emanuele speaks passionately about his work: “To be sure you’re always offering excellent products,” he continues, “you need to rely on an exceptional partner. We have decided to focus on a top company in the industry, Lube cucine, an all-Italian company with a history of over forty years behind it.” It has become known around the world for the quality of its products and to date, is the Italian brand leader, with the largest number of kitchens produced per year. Fratini’s new concept store will occupy an area of over 300 square metres in which they will display the best models of kitchens, in terms of design, domes-
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La cucina oggi. Il modello Oltre
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La cucina componibile Agnese
alcuni degli articoli più importanti, valga qui ricordare le serie Oltre, Immagina, Brava e Agnese. “Uno dei nostri punti di forza”, prosegue Emanuele, “è la nostra capacità di seguire la committenza nei vari step: dalla fase iniziale di progettazione, che prevede il rilievo delle misure dell’ambiente dove sarà posizionata la nuova cucina, sino alla realizzazione della planimetria definitiva che include la visione tridimensionale del progetto finito. “In pratica” ci dice Emanuele “siamo in grado di mostrare una fedele anteprima della casa, in modo da poter apportare eventuali modifiche ed intervenire nei minimi particolari”. Ovviamente al termine della fase di progettazione è consegnato il preventivo dettagliato dei costi, mentre spese di progettazione, trasporto, montaggio e post assistenza sono incluse nel costo del prodotto acquistato. Inoltre, la nuova sede avrà uno spazio espositivo dedicato ai migliori articoli della linea Dorelan, l’esclusiva gamma dedicata alla cura del riposo. Anche in questo caso si è deciso di puntare in alto, in quanto l’azienda è leader nella produzione di letti, materassi, guanciali e altri complementi per la zona notte. “Da non sottovalutare” conclude sempre Emanuele “che il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie del 50% - prorogato sino al 31 dicembre 2015 - ha esteso l’agevolazione anche agli arredi. Dunque, chi aspettava di rinnovare lo spazio cucina, mai come adesso ha un’opportunità!” Info: Via Martiri della Libertà, Umbertide (PG) / Tel. 333 2129489 info@nuovispazifratini.it
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tic ergonomics and price. Just to mention some of the most important items here there are the Oltre, Immagina, Brava and Agnese series. “One of our strengths,” says Emanuele, “is our ability to go through all the different stages with the client: from the initial design phase, which involves the process of examining the space where the new kitchen will be installed, up until the realization of the final plan that includes a three-dimensional mock-up of the finished project. “Basically,” Emanuele tells me “we are able to show a true preview of the house, so you can make changes and decide every detail yourself.” Obviously at the end of the design phase the detailed estimate for the job is submitted, where the costs of design, delivery, installation and after-care are included in the cost of the purchased product. In addition, the new company HQ will have an exhibition space dedicated to the best articles from the Dorelan line, the exclusive bedroom range. Again it was decided to aim high, because this company is a leading manufacturer of beds, mattresses, pillows and other bedroom accessories. “Don’t forget” Emanuele ends “that the tax bonus for building renovations is at 50% – extended until 31 December 2015 – and has been extended to cover decoration. So for whoever is planning to renew their kitchen space, there has never been a better moment!” Info: Via Martiri della Libertà, Umbertide (PG)/ Tel. 333 2129489 info@nuovispazifratini.it
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Ristrutturare casa oggi
Renovat ing your home today di Federico Comanducci
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a ristrutturazione della propria casa rappresenta, in un certo senso, il suo ritorno al bello. Un bello che dovrebbe tuttavia essere anche funzionale. Abbinare le due cose non è facile. E’ dunque sempre consigliabile rivolgersi ad esperti in materia, sia per ottemperare alle nuove normative in materia edilizia, sia poiché un intervento ci permette di trasformare uno spazio obsoleto in quel luogo magico che chiamiamo “casa”. recupero nel centro storico di
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enovating a home is, in a sense, bringing back its beauty. A beauty that should also be functional. Combining the two things is not always easy. So it’s always advisable to consult experts in the field, so as to comply with new building regulations, and because the work allows us to transform an obsolete space into that magical place we call “home”.
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Dal cantiere
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Quella di entrare in un ambiente in fase di ristrutturazione è un’esperienza che molti di noi almeno una volta nella vita hanno fatto. Fra pareti abbattute e altre tutte da immaginare, abbiamo compreso che dare vita a nuovi spazi, modificando quelli già esistenti, richiede un savoir faire del tutto particolare. Abbiamo fatto visita ad un specialista in materia, un professionista che ha maturato notevole esperienza in questo campo: il geometra Flavio Cioci di Home Restyling, una ditta specializzata in progettazione e ristrutturazione di interni chiavi in mano. Troviamo Flavio work in progress nel “suo” cantiere attuale, un’abitazione di circa 100 mq subito fuori le mura del centro storico di Umbertide; un classico esempio di ristrutturazione dove niente può essere lasciato al caso. Due piani, comprensivi di una piccola porzione di giardino, completamente da reinventare. Missione: trasformare uno spazio che non risponde ai gusti abitativi dei giorni nostri in un ambiente confortevole ma anche pratico. Una tipologia di intervento che rispecchia senza dubbio il desiderio di molti. Prima di addentrarci nell’edificio per iniziare questa inusuale visita guidata, Flavio ci mostra un vecchio annesso prospiciente l’abitazione, che verrà demolito per fare spazio a quello che sarà lo splendido “giardino d’inverno” della casa: una soluzione davvero interessante e ancora poco utilizzata. Dalla demolizione del vecchio annesso verrà recuperata anche parte del materiale che sarà poi re-impiegato:
Entering a room that is being renovated is an experience that many of us have had at least once in our lives. With walls taken down and everything left to the imagination, we realize that to create new spaces, modifying existing ones, requires a very special kind of savoir faire. We visited a specialist in this area, a professional who has gained considerable experience in his field: surveyor Flavio Cioci of Home Restyling, a firm specializing in turnkey interior design and renovation. We find Flavio with a work in progress at “his” current site, a house of about 100 square metres just outside the walls of the old town of Umbertide; a classic example of renovation where nothing can be left to chance. Two floors, along with a small portion of garden, to be completely reinvented. Mission: to transform a space that does not accord to today’s tastes for a comfortable but also practical living space. The kind of project that undoubtedly reflects the desire of many home-owners. Before getting into the building to start this unusual tour, Flavio shows us an old outbuilding abutting the house which will be demolished to make room for what will become a beautiful conservatory: a really interesting solution and still little used. The demolition of the old annex will also recover some materials that will then be re-used: utilizing the old to create the new is something a careful restoration
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utilizzare il vecchio per dare vita al nuovo è infatti ciò a cui un’attenta opera di ristrutturazione dovrebbe mirare. “Grazie all’utilizzo dei vecchi materiali di costruzione recuperati in corso di demolizione”, ci spiega Flavio, “riesco a dare alle ristrutturazioni un tocco unico, che sarebbe impossibile da ottenere utilizzando materiali nuovi”. Una regola che oltre a dare ottimi risultati da un punto di vista pratico è perfettamente in linea con i principi di sostenibilità sempre più applicati anche in materia edilizia. All’interno tutto appare così come deve essere: un cantiere in piena regola, con la maggior parte dei lavori ancora in via di completamento, ma già abbastanza definiti per comprendere quello che sarà. Seguiamo il nostro cicerone mettendo i piedi su pavimenti che non ci sono ancora ed è subito facile notare come nulla sia stato lasciato al caso per trasformare lo spazio a disposizione. Vogliamo riportare alcune idee che ci sono particolarmente piaciute e che Flavio ci descrive con grande naturalezza: come ad esempio il Il reportage con Flavio Cioci bagno rivestito in resina, il lavabo appoggiato su un piano di rovere e la doccia rivestita in kerlite (una sorta di gres porcellanato dotato di elasticità e resistenza ineguagliabili). Dettagli che qualificano il suo lavoro, come l’idea di realizzare per l’illuminazione delle camere un fascio di luce inserito a filo muro in grado di creare un’atmosfera morbida e soft. Non mancano inoltre, le soluzioni tecniche pensate per “isolare” questo accogliente spazio: cartongesso e materiale estruso contribuiranno infatti a mantenere la temperatura interna confortevole in tutte le stagioni, tenendo lontani anche i rumori molesti; il riscaldamento è lasciato alla praticità di utilizzo del pellet e alla capacità di rendimento dei caloriferi in acciaio - un giusto compromesso fra le proprietà di quelli in ghisa o alluminio. Infine, per quanto riguarda il pavimento, Flavio ha pensato all’utilizzo del parquet per le zone living e delle piastrelle per la zona cucina. Sempre nell’ottica di recuperare valore si è deciso di restaurare gli infissi esistenti producendo ex novo solamente quelli ormai inutilizzabili.
should aim at. “Thanks to the use of old construction materials recovered in the course of demolition,” Flavio explains, “I can give a unique touch to the renovation, impossible to obtain using all new materials.” A system that, in addition to providing excellent results from a practical point of view, is perfectly in line with the principles of sustainability which are increasingly being applied to building. Inside, everything is as it should be: a well-organised building site, with most of the work still to be done, but enough to understand what will emerge. We follow our guide putting our feet down on floors that are not there yet and it is now easy to see that nothing has been left to chance to transform the available space. We want to indicate some ideas that we particularly liked, and that Flavio explains very naturally: such as the bathroom covered in resin, the basin resting on a floor of oak and the shower finished in kerlite (a kind of porcelain with great elasticity and unparalleled strength). Details that characterize his work, like the idea of creating for lighting the rooms a light fitting inserted flush with the wall that can create a soft and gentle atmosphere. Then there are the technical solutions designed to insulate this cozy space: plasterboard and extruded material that help to maintain a comfortable indoor temperature in all seasons, blocking loud noises; the heating is left to the convenience of pellets and the performance capacity of the steel-bodied radiators – a good compromise between the properties of cast iron or aluminium ones. Finally, as far as flooring goes, Flavio decided to use parquet floors for the living areas and tiles for the kitchen area. Always with a view to recover their value it was decided to restore the existing window frames using new ones only when they were unusable. Info: Geom. Flavio Cioci, Tel. 349 6708655 email: homerestyling84@gmail.com
Info: Geom. Flavio Cioci, Tel. 349 6708655 email: homerestyling84@gmail.com
Sarà ilwww.valleylife.it giardino d’inverno
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Ca’ delBocca
di Valentina Augusti Venturelli
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n una splendida cornice a mezza collina che affaccia sulla storica pianura già teatro di una famosa battaglia – che ha fatto da fondo alle tele di Leonardo, due casali in pietra ospitano una struttura ricettiva dove si respira la tranquillità della campagna toscana.
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Una stanza da letto country minimal
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n a beautiful setting on a low hill that overlooks the historic plain that was once the scene of a famous battle – and which was the backdrop to paintings by Leonardo da Vinci, two stone houses are home to a venue where you can feel the real tranquility of the Tuscan countryside.
Pace e quiete, posizione panoramica, isolati, ma neanche troppo dalla vicina Anghiari - ad una manciata di chilometri. Si arriva facilmente da Firenze, come da Perugia e da Arezzo. Nei due casali restaurati con la cura e le architetture della tradizione rurale toscana, gli appartamenti con cucina e self catering; uno più grande, fino a dieci posti letto con soggiorno, cucina e bagno, giardino e dehor riservato, l’altro più piccolo, ideale per due persone con possibilità di aggiungere dei lettini, con soggiorno, cucina e bagno, patio riservato con gazebo in giardino. I bei giardini sono ideali anche per ospitare eventi e feste con un servizio catering od uno chef a domicilio, e, nella bella cornice dei casali, un party da sogno. Nei gazebo in giardino si può mangiare all’aperto e, grazie alla wi-fi super tecnologica, si può godere di una postazione ideale anche per lavorare, o semplicemente mirare le bellezze della campagna toscana, con lo sguardo che oltre la pianura dell’Alta Valle del Tevere spazia fin sull’appennino tosco -romagnolo. Gli appartamenti sono spaziosi, ben arredati ed accoglienti e qui si respira l’atmosfera ed il calore di casa; da ognuna delle finestre si gode una vista meravigliosa sulla bella vallata, sugli olivi e sui vigneti; sui girasoli, orzo, avena o grano, a seconda delle colture che si alternano di anno in anno. La famiglia Bragagni accoglie i suoi ospiti con calore e familiarità; la attenzione è
Peace and quiet, a scenic location, isolated, but not too far from nearby Anghiari – just a handful of miles. You can get there easily from Florence, or from Perugia or Arezzo. The two houses, restored with care and in traditional Tuscan rural style, have self catering apartments with kitchens; a larger one, with up to ten beds has a living room, kitchen and bathroom, garden and reserved outdoor area, the other smaller one, ideal for two people with the possibility of additional beds, has a living room, kitchen and bathroom and a private patio with gazebo garden. The beautiful gardens are ideal for hosting events and parties with a catering service or a chef at home, and, in the beautiful setting of the houses, it would be a dream of a party. In the gazebo garden you can eat outside and, thanks to the wi-fi super technology, you can enjoy a location ideal for work, or simply for seeking the beauty of the Tuscan countryside, with a view over the plain of the Upper Tiber Valley ranging up to the TuscoRomagnan Apennines. The apartments are spacious, well furnished and comfortable, and here you can feel the atmosphere and the warmth of home; from each of the windows you can enjoy a wonderful view of the beautiful valley, the olive groves and vineyards; seeing sunflowers, barley, oats or wheat,
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puntata a far sentire i propri ospiti come a casa. Sia che siate amanti delle città d’arte che della natura, a Cà del Bocca non c’è che l’imbarazzo della scelta: è a metà strada fra l’Adriatico ed il Tirreno, a pochi chilometri dall’Umbria, dalle Marche e dall’Emilia Romagna; la posizione strategica la rende un punto di partenza ideale per visitare tutto il centro Italia. Negli appartamenti vi sono indicati dei percorsi da fare (con le distanze chilometriche già indicate) a piedi, in bici od in auto: nel raggio di pochi chilometri Sansepolcro, Citerna, Monterchi e Città di Castello, dal medioevo al rinascimento. Gli itinerari sono ben indicati con le mappe e le descrizioni delle mete. Dalle più conosciute, le più classiche, a quelle più insolite, lontano dai circuiti turistici: itinerari religiosi, da Montecasale al Cerbaiolo a La Verna, si possono percorrere anche dei tratti della Via francescana. Ancora, in un’ora e poco la splendida Val d’Orcia, Firenze, Siena, Arezzo, Perugia… Luca Bragagni ha voluto fare una cosa ancora più speciale per i propri ospiti, amanti della bicicletta: ricordando che la bicicletta è la trascrizione dell’energia in equilibrio, l’esaltazione dello slancio, l’immagine visibile del vento, ha ideato dei percorsi dove sono indicati in mappa i chilometri, la pendenza, la difficoltà ed il tempo di percorrenza, inserendoli nel GPS; dunque, basta digitare il nome dell’itinerario prescelto ed il navigatore satellitare si avvia, fornendo tutte le indicazioni utili per il percorso: Briglia, Pegaso, Viaio, Ferrovia, Tre Chiese, sono alcuni degli itinerari proposti per i ciclisti e per chi ancora non lo è… ma dopo questo invito, sicuramente lo sarà! Info: Cà del Bocca, Anghiari (Ar) / tel 328 2044732 / appartamenticadelbocca@ gmail.com / www.affittacamere.arezzo.it
according to the crops that alternate from year to year. The Bragagni family welcomes its guests with warmth and familiarity; The focus is to make their guests feel at home. Whether you are lovers of art cities or of nature, at Ca’ del Bocca you will be spoiled for choice: it is halfway between the Adriatic and the Tyrrhenian Sea, a few kilometres from Umbria, Marche and Emilia Romagna; its strategic location makes it an ideal starting point to visit all of central Italy. From the apartments routes are signed (with the distances already mentioned) by foot, bike or by car: within a few kilometres are Sansepolcro, Citerna, Monterchi and Città di Castello, from the Middle Ages to the Renaissance. The routes are well marked with maps and descriptions of the destinations. The best known, the most classic and the most unusual, far from tourist routes: there are spiritual itineraries too and from Montecasale to Cerbaiolo and La Verna, you can follow parts of the Franciscan Way. And in just one hour you have the beautiful Val d’Orcia, Florence, Siena, Arezzo and Perugia... Luca Bragagni wanted to do something extra special for his biker guests: recognizing that the bicycle represents a reading of our energy balance, with the exaltation of momentum, the wind made visible, he came up with routes where the map shows distances, the incline, difficulty and travel time, putting them all on the GPS; so, just type the name of the chosen route and the navigation system is started, providing all the information necessary for the route: Briglia, Pegaso, Viaio, Ferrovia, Tre Chiese are some of the proposed routes for cyclists and for those who don’t yet cycle... with this opportunity, you certainly will!
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Info: Cà del Bocca, Anghiari (AR)/ tel 328 2044732/ appartamenticadelbocca@ gmail.com/ www.affittacamere.arezzo.it
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Un Borgo a cinque spighe A Village wi th ''f ive ears'' di Valentina Augusti Venturelli
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l Borgo di Toppo, serbato e come tenuto in grembo da superbe colline umbre - nei luoghi già scelti da Luca Signorelli negli sfondi delle sue preziosissime tele - ogni mercoledì dalle 10 alle 12 si terranno dei corsi sull’olio di oliva, in collaborazione con AICOO, l’Associazione Italiana Conoscere l’Olio di Oliva. Ci troviamo al Borgo di Toppo con la manager Magdalena Onofri che subito ci dice: “Sono tanti gli amanti della coltura dell’olivo, e soprattutto chi viene dalla città o gli stranieri sono incuriositi e sono affascinati dal vedere olivi come in giardino, che producono un così prelibato italian must. E allora, parlando con Giordano Castagnoli, presidente dell’associazione, l’idea di fare dei corsi per spiegare le origini, la lavorazione e terminare con una degustazione con i prodotti tipici dell’azienda. Ai partecipanti al corso è offerto anche il soggiorno nella bellissima piscina, e la possibilità di fare passeggiate nei dieci ettari del giardino, nei 230 ettari del parco secolare, nei boschi e nella castagneta, o di cimentarsi nella pesca sportiva nei due laghetti. L’olio, come tutti i prodotti dell’azienda Il Toppo sono rigorosamente bio, con certificazione del 2013. “Il nostro olio al gusto ha il fruttato tipico delle produzioni umbre - spiega Magdalena Onofri - l’amaro ed il piccante sono più attenuati, risulta più delicato ed equilibrato, morbido. Le varietà di cui è composto sono il leccino, il moraiolo, il frantoio e la dolce agogia. La raccolta è fatta a mano e la lavorazione delle olive avviene entro le 24 ore, nel frantoio del borgo. La spremitura è a freddo a max 27° C. Viene fatto decantare e non riceve alcuna filtrazione. Ogni singola alzata è contenuta, di circa 1,5 quintali.” Nelle due ore di corso, in lingua inglese, sa-
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very Wednesday from 10 to 12 courses on olive oil, in collaboration with AICOO, [the Italian Association for Discovering Olive Oil] will be held at the village of Borgo di Toppo, preserved and maintained as if in the womb by the superb Umbrian hills, an area chosen by Luca Signorelli himself for backdrops to his precious paintings.
We are at Borgo di Toppo with manager Magdalena Onofri who immediately tells us: “There are many fans of olive growing, especially folk from the city or foreigners who are curious and intrigued by seeing olive trees in the gardens that produce such a delicious Italian must-have. And then Giordano Castagnoli, president of the association, explains the idea of doing courses that cover the origins and processing of the oil and end with a tasting of typical products of the farm. Course participants can use the beautiful swimming pool, and walk in the ten acres of gardens, the 230 acres of parkland, in the woodlands and the chestnut groves or try their hand at fishing in the two lakes. The oil, like all the products of il Toppo Farm are strictly organic, certified in 2013. “Our oil has a fruity taste typical of Umbrian production” – Magdalena Onofri explains – “its bitterness and spiciness are more attenuated, it is rather delicate and balanced, soft. It is made from the varieties of leccino, moraiolo, frantoio and sweet agogia. The gathering is done by hand and the olive processing takes place within 24 hours, at the village mill. It’s cold-pressed at a maximum of 27°C. It is then decanted and receives no filtration. Each pressing is limited and of about 1.5 quintals.” On the two-hour course, given in English, all these things will be explained much more thoroughly.
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Equilibrato, l’olio extra-vergine
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ranno date tutte queste spiegazioni in maniera molto più approfondita. Tra i prodotti della tenuta il miele millefiori. Le arnie sono posizionate nelle colline, per cui le api trovano dal fiore del rosmarino a quello della lavanda a quello dei castagni, per cui viene un buon miele ambrato con un caleidoscopio di tinte e sfumature. La smielatura avviene ad agosto di ogni anno. Altro buon risultato viene dalle vigne: dai vitigni di merlot e sangiovese, il vino rosso annata 2012, Rosso di Toppo, con uvaggio 70% Sangiovese, 30% Merlot. Dal 2014 sarà interamente biologico anche se in passato i trattamenti sono stati del tutto naturali. Si potrebbe dire un vino proveniente da uve coltivate in biologico. La produzione è limitata a 1500 bottiglie, tutte numerate. Il Toppo è un antico borgo, un agglomerato di abitazioni rurali seicentesche, sapientemente restaurato e ristrutturato con impegno straordinario, che affaccia nella vallata rivolta a sud, riparato dalla collina, che offre protezione dai venti freddi assicurando il suo salubre microclima, e trasformato in struttura ricettiva a 5 spighe. Sono 6 gli appartamenti, completamente arredati ognuno con camino e finiture di raffinatissimo livello, bagni con sauna o vasca idromassaggio, cucine interamente attrezzate con lavastoviglie, per 20 posti letto in totale; ognuno ha pertinenze proprie, con terrazzino e dehor riservato. Gli appartamenti vengono affittati settimanalmente, ma, data la richiesta, Magdalena Onofri ha ideato una nuova formula, che
Among the other products of the estate is wildflower honey. The hives are located in the hills, so the bees find the flowers of rosemary, lavender and chestnut trees, producing a good amber honey with a kaleidoscope of colours and shades. The honey extraction takes place every year in August. Another good harvest comes from the vineyards where the vines are Sangiovese and Merlot, producing a vintage red wine in 2012, Rosso di Toppo, made with 70% Sangiovese and 30% Merlot. From 2014 this will be entirely organic even if in the past treatments were in any case entirely natural. You could call it a wine made from organic grapes. Production is limited to 1,500 bottles, all numbered. Il Toppo is an ancient village, a cluster of seventeenth century rural houses, carefully restored and renovated with extraordinary commitment, overlooking the valley, south-facing, sheltered by the hills, which offers protection from cold winds ensuring its healthy microclimate. It has been turned into a “5 ears of corn” rated rural stay. There are six fully furnished apartments, each with a fireplace and refined level of finishes, bathrooms with sauna or Jacuzzi, fully equipped kitchen with dishwasher, with a total of 20 beds; each apartment has its own appliances, a terrace and a private outdoor area. The apartments are rented weekly, but, given requests, Magdalena Onofri now offers a new formula with an-
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nual renting. The village is always guarded and looked after; for anyone who wants to see if they really love country life, for those looking for a temporary stay out of the city, but without being too isolated they can choose the size of the accommodation they prefer, from 70 to 180 square meters, in a village with all facilities including a swimming pool at their disposal and an organic garden where you can freely pick fruits etc. There’s an interesting tour of the farm, the vineyards, olive groves and the olive mill. The village is environmentally sustainable and uses only clean solar energy. It also has a phyto-remediation pool, a system that cleans the waste water of the village inhabitants with the roots of bamboo plants, reeds, water chestnuts and water lilies; the purified waters flow to the dam and are thus recycled. Info: Borgo Il Toppo, Frazione Morra, Città di Castello (PG)/ Tel 333 7628352/ www.borgoditoppo.it info@borgoditoppo.it
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Bottiglie numerate, Il Rosso di Toppo
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consiste nell’affitto annuale. Il borgo è sempre custodito e presidiato; per chi vuole sperimentare se davvero ama la vita in campagna, per chi cerca un alloggio temporaneo fuori città, ma senza essere troppo isolato, qui ha la possibilità di scegliere l’alloggio della grandezza che preferisce, da 70 a 180 mq, all’interno di un borgo, con tutte le strutture tra cui la piscina a propria disposizione e l’orto bio con free-picking. Interessante il tour dell’azienda agricola ai vigneti, agli oliveti ed al frantoio. Il Borgo è eco-sostenibile e utilizza solo l’energia pulita del fotovoltaico. Ha inoltre il laghetto per la fitodepurazione, un sistema che ripulisce le acque civili del borgo con le radici delle piante di bamboo, delle cannette di lago, delle castagne d’acqua e delle ninfee; le acque così depurate son condotte alla diga e così riutilizzate. Info: Borgo Il Toppo, frazione Morra, Città di Castello (Pg) / Tel 333 7628352 www.borgoditoppo.it info@borgoditoppo.it
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Ambrato, il miele millefiori
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Tom se n’è andato Tom is gone
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di Leonardo Bandini
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opo quindici anni pazientemente trascorsi ad accompagnare la nostra esistenza Tom ci ha lasciati, soli, tristi ed amareggiati. Non è stato semplicemente un cane, magari come spesso si commenta, umanizzato da una coppia quale surrogato dei figli; la sua capacità di comprensione ed interpretazione delle vicende umane era capace di travalicare il normale sentire delle persone.
fter fifteen years spent patiently keeping us company Tom left us and we feel sad, alone and bitter. He was more than just a dog, perhaps as they say he was humanized by a couple as a child-surrogate; his ability to understand and interpret our human doings transcended that of normal sentient folk
Sapeva in ogni momento quali erano le nostre decisioni e spesso le anticipava; nell’uscire dal cancello di casa sempre indovinava se svoltare a destra od a sinistra quale che fosse l’intento del suo accompagnatore. Mai potremo dimenticare il suo felice agitare la coda a significare un ringraziamento al veterinario in procinto di somministrargli la dolce morte che subito dopo lo avrebbe sottratto definitivamente alle atroci sofferenze dovute alla sua infermità; semplicemente lo sapeva e ne era grato. Non aveva potuto essere grato invece ai professionisti della medicina canina che ne avevano causato il graduale doloroso declino prima con interventi chirurgici non necessari e poi con una penosa fisioterapia altrettanto inutile; avessimo predisposto per lui un seguito naturale di eventi sarebbe serenamente invecchiato con l’aiuto di qualche antidolorifico e poi ci avrebbe lasciati con minore sofferenza. Ma come potevamo rifiutare consigli e suggerimenti di tali luminari, poi rivelatisi semplicemente interessati? Avessimo lasciato decidere a lui avrebbe scelto ben altra strada. Leale, devoto, affettuoso ed empatico, queste le virtù che esaltiamo della sua esistenza e che ci piacerebbe improntassero anche i rapporti interpersonali umani mentre purtroppo oggi si assiste ad un grave impoverimento di queste che lasciano spazio a “valori” più aggiornati: apparenza, successo e leggerezza. Ora è lì nel giardino, ricordato con una pietra con su scolpito il suo nome ed un fiore, ma noi lo scorgiamo lì accucciato od in piedi, sereno e sorridente, magari un po’ diafano, richiamiamo la sua attenzione con il solito fischio o gridando “ …vieni!, vieni! Tom!” …. e pensiamo che ora può correre felice nelle verdi praterie finalmente con tutte e quattro le sue gambe … anzi – conoscendolo bene – crediamo che subito dopo averci lasciati ha ricominciato a correre e non si è ancora fermato.
He always understood our decisions and often anticipated them; leaving the gate of the house he always guessed correctly whether a left or a right turn was his companion’s intention. We’ll never forget his happy tail wag meant as a thank you to the veterinarian about to give him the easy death that would soon free him from the agony due to his illness; he simply understood it and was grateful. He couldn’t have been grateful though to the canine veterinary professionals that had caused his gradual decline with painful and unnecessary surgery followed by equally useless and painful physiotherapy; we could have prepared a natural outcome for him, peacefully ageing with the help of some painkillers and then we would have had less suffering. But how could we refuse the advice and suggestions of such luminaries, who then proved to be simply self-interested? If we’d let him decide he would have chosen a very different way. Loyal, devoted, affectionate and empathetic, with the virtues that exalt our existence, and that we would always like to influence our interpersonal relations even if today we are witnessing a serious impoverishment of them as they retreat before certain more current “values”: appearance, success and casualness. Now he’s there in the garden, remembered with a stone with his name and a flower carved on it, but we still see him crouching or standing, serene and smiling, maybe a little transparent now, as we get his attention with the usual whistling or shouting... “Come on! Come on! Tom!”...and we think that he can now run in the green meadows finally happy on all four of his legs... in fact – we’re sure of it – we believe that as soon as he left us he started running again and hasn’t stopped yet.
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PET CORNER
Una convivenza serena e consapevole
Peaceful and aware coex istence di Maurizio Valentini
La zoonosi, vecchie e nuove patologie
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a convivenza con gli animali domestici è oggi una realtà diffusa e sempre più coinvolgente. La presenza di un animale nelle nostre case è per l’uomo fonte di benessere (non solo fisico). E’importante però conoscere e saper gestire le questioni igienico-sanitarie legate ad un rapporto così stretto.
iving with pets is now widespread and increasingly significant. The presence of an animal in our homes is a source of well-being for man (and not just physically). It is important, however, to know how to handle the hygienic issues attached to such a close relationship.
Affrontiamo oggi le malattie trasmesse ai nostri animali da parassiti e vettori. La lotta alle pulci, alle zecche e alle zanzare rappresenta un obiettivo da perseguire in modo costante per evitare patologie al cane ed al gatto – e per chi condivide la propria vita con il pet. Molte di queste patologie sono zoonosi e i vettori agiscono da ponte tra l’uomo, gli animali domestici e spesso gli animali selvatici. I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale e gli spostamenti facilitati, il ritorno alla natura - insieme ad una convivenza simbiotica - sono alcuni dei fattori responsabili della diffusione di queste malattie. L’utilizzo dei presidi e dei farmaci per la lotta ai patogeni, insieme ad una diversa gestione ambientale, sono i comportamenti da perseguire . Eseguire dunque controlli periodici dei propri pets dal proprio medico veterinario, quanto seguire le prescrizioni terapeutiche ed informarsi sulle novità e sulle modalità di controllo e protezione – sia per l’uomo che per gli animali – è di fondamentale importanza. Il controllo delle pulci deve essere effettuato sia sull’animale che sull’ambiente domestico (casa, auto, tappeti, divani), coinvolgendo tutti gli animali conviventi. Per quanto riguarda le zecche è consigliato effettuare un trattamento acaricida regolare con un prodotto che sia ad azione rapida, persistente e resistente nell’ambiente (alla pioggia ed al bagnetto), collari e prodotti spot on. Tra le malattie trasmesse da zanzare, un’attenzione particolare alla leishmaniosi, malattia emergente, pericolosa anche per l’uomo sopratutto in condizioni di immunodepressione, con una distribuzione geografica che coinvolge anche il bacino del Mediterraneo. Occorre dunque proteggere il nostro cane con la profilassi vaccinale, evitare per quanto possibile di farlo dormire all’aperto durante la notte, utilizzare collari, spray e spot on repellenti per la zanzara. Per (con)vivere in tutta sicurezza con i nostri adorati animali.
Today we face diseases transmitted to our animals from parasites and other vectors. The fight against fleas, ticks and mosquitoes is an objective to be pursued consistently to prevent disease in the dog and the cat – and those who share their lives with their pet! Many of these diseases are zoonoses and the disease vectors act as a bridge between humans and domestic animals and often wild creatures too. Climate change, global warming and easier movement and the return to nature – along with a symbiotic coexistence – are some of the factors responsible for the spread of these diseases. The use of prophylactics and drugs to fight pathogens, along with a different management of space, are the behaviours to be pursued. So to have periodic checks of your pets made at your veterinarian, follow the therapeutic prescriptions and get information about new products for disease control and protection – both for humans and animals – is crucial. Flea control must be effected on both the animal and the domestic environment (home, car, carpets, sofas) and involve all the co-habiting animals. A regular acaricidal treatment with a product that is fast acting, persistent and resistant to the environment (rain and washing), using collars and spot products is recommended against ticks. Among the diseases transmitted by mosquitoes, pay special attention to leishmaniasis, an emerging disease, that is also dangerous to humans especially under conditions of immuno-suppression, with a geographical distribution that also covers the Mediterranean basin. It is therefore necessary to protect our dog with vaccination, avoid as much as possible its sleeping outdoors at night and use collars, sprays and spot mosquito repellent. So we may live safely with our beloved animals.
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Ilmare in città The Seaside in the city di Raffaella Fava
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on l’arrivo della bella stagione torna un classico dei pomeriggi tifernati all’aria aperta: il giardino del Bar il Sasso, con il parco giochi e la sua mitica “spiaggia” lungo le sponde del fiume Soara. Fra un colpo di coda e l’altro, l’inverno pare stia finalmente abbandonando il nostro Paese e, con i primi tepori, i cittadini della valtiberina (e non solo) riscoprono le piacevoli abitudini tipicamente primaverili. Fra queste si annovera, senza dubbio, la scampagnata al Sasso, appannaggio di coloro che il weekend lo passano in città ma anche degli appassionati della natura che, dalle zone limitrofe, si muovono verso questo piccolo mare di campagna per godersi un’ottima merenda fatta in casa insieme alla prima, timida tintarella. Appena giunti in prossimità del bar ristorante, a dare il benvenuto a famiglie e giovani in trasferta per una giornata di svago, ci sono i tavolini all’aperto, sia quelli costeggianti le mura del casolare che quelli immersi nel verde, fra scivoli, giostre, altalene e castelli delle favole. Perché al Sasso non si viene solo per mangiare e abbronzarsi ma anche
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ith the arrival of the good weather some classic Castello afternoons return: in the garden of the Bar Sasso, with its playground and its mythical “beach” on the banks of the river Soara.
With the odd cold spell, the winter seems to be finally abandoning our area and, with the first warm days, the citizens of the Tiber Valley (and beyond) are rediscovering some typical spring pleasures. Among these ranks, no doubt, the jaunt to Sasso, prerogative of those who spend the weekend in the city but who are also fans of nature, a local spot, a “sea” of greenery where you can enjoy a good homemade snack together with the first modest suntan. As soon as one gets near the bar-restaurant, welcoming families and youngsters out for a day of leisure there are the outdoor tables, both near the walls of the building and those immersed in the greenery, along with slides, rides, swings and fairytale castles. Because at Sasso as well as eating and tanning you can also entertain the little ones in their own play area. Right across from the venue, as well as a large
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La tipica merenda del Sasso
per far divertire i più piccoli nell’area a loro dedicata. Proprio di fronte al locale, oltre ad un ampio prato dove giocare a pallone o stendersi per godere del caldo bacio del sole, è possibile approfittare di un parco giochi attrezzato di tutto il necessario per la gioia dei nostri bimbi. Senza dimenticare il campo di bocce, indubbiamente più adatto ad una clientela adulta che, al Bar Il Sasso, non conosce stagione ed anima i tavoli nell’arco di tutto l’anno. Accanto a queste attività, ritroviamo l’immancabile merenda con la ciaccia sul panaro, servita con i tanti tipi di farcitura ben noti agli aficionados del posto, come prosciutto e salumi in genere, formaggi, verdure, salsicce alla griglia. Un menu classico che, col sopraggiungere della primavera, si arricchisce di un’altra prelibatezza: il gelato artigianale, in un’infinità di gusti diversi per soddisfare un freschissimo peccato di gola. Ad occuparsi di tutto, ritroviamo lo staff di sempre con Silvia, Stefania e Michela, le ragazze della cucina a cui va il merito delle specialità della casa, mentre Dalia, Laura e Francesco si occupano del bar e della sala. Scambiamo due chiacchiere con Michela la quale ci racconta: “Con la fine del freddo, diverse sono le abitudini che vengono recu-
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lawn where you can play ball games or lie down to enjoy the warm kiss of the sun, you can take advantage of a playground with everything necessary for the children’s enjoyment. Not forgetting the bowling alley [“Bocciodromo”, tr.] at Bar Il Sasso, undoubtedly more suited to adult customers, that is open all seasons and livens up the tables the whole year round. Alongside these activities, we find the ubiquitous snack of ciaccia sul Panaro, served with the many types of filling well known to aficionados of the place such as ham and cold cuts, cheeses, vegetables, grilled sausages. A classic menu that, with the onset of spring, is enriched with another delicacy: homemade ice cream, in a multitude of different flavours to bring on a lively touch of gluttony. To take care of everything, there’s the usual staff; Silvia, Stefania and Michela, the girls in the kitchen to whom go the honours for the house specialties, while Dalia, Laura and Francesco handle the bar. We have a bit of a chat with Michela who tells us: “With the end of the cold weather, our visitors take up their various habits again. Along with the groups of young people who, in the afternoon, arrive riding
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Sasso con Michela e Francesco al centro
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il giardino estivo
perate dai nostri visitatori. Oltre ai gruppi di giovanissimi che, di pomeriggio, arrivano in sella ai loro motorini per studiare stesi sul prato, molto apprezzato è l’aperitivo consumato ai tavolini esterni, con una birra fresca e un boccone di ciaccia appena sfornata”. Alla conversazione si aggiunge il brioso Francesco che ci delizia con una piccola perla: “Oltre alla clientela abituale – dice - in occasione di uno dei recentissimi pomeriggi di bel tempo, abbiamo assistito al piacevole spettacolo di un gruppo di artisti di strada che hanno fatto le loro prove di giocoleria sul prato qui di fronte, fra esilaranti evoluzioni di palline e birilli!” Davvero un piccolo angolo di paradiso alla portata di tutti. Bar Il Sasso, Loc. Sasso, 11, Città di Castello (PG). S.P. 107 in direzione di Pietralunga al km. 5,00. Info: 075 8552316
their scooters to study lying on the grass and love to snack on a bite of freshly baked ciaccia with a cold beer at the outside tables”. A spirited Francesco adds a small pearl to the conversation which delights us: “In addition to our regular customers” – he tells us – “during one recent fine afternoon, we witnessed the pleasant sight of a group of street artists who practiced their juggling on the lawn in front of here, with a hilarious mix-up of balls and ninepins!” Truly a little piece of paradise for everyone.
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Bar Il Sasso,11 Loc. Sasso, Città di Castello (PG). On the SP 107 in the direction of Pietralunga at km. 5. Info: 075 8552316.
Un avamposto d’Appennino
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God bless the Queen di Raffaella Fava
Barman e Dj, Davide Bianchini
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oci di corridoio (nello specifico, quelli di Buckingam Palace) narrano che il segreto della longevità della Regina Elisabetta II sia un bicchiere di Gin prima di cena. Ben più legato alla tradizione inglese che non alla nostra, curiose sono le sue origini, ben lontane da aperitivi e cocktails: perché questo distillato nasce come rimedio alle febbri di cui si ammalavano i soldati impegnati nelle guerre d’Oriente. E che oggi è l’ingrediente di punta, oltre che di gustose bevande, anche di una nuova e divertente realtà sorta nella nostra vallata: il Boteghino, del giovane Davide Bianchini. Un piccolo chiosco e tanta passione. E’ così sintetizzabile il progetto nato dal desiderio di Davide Bianchini di coniugare l’abilità di barman al suo amore per i parties, per la musica e per tutto ciò che è sinonimo di divertimento. Occhiali tondi e berretto da baseball, ci accoglie così nel suo Boteghino, il locale che ha inaugurato lo scorso settembre di fianco al polo scolastico di Trestina. “Il mio percorso professionale – ci spiega Davide – è iniziato con la collaborazione e, successivamente, la gestione del Bar Mè, sempre qui in paese, e soprattutto con il sodalizio con Michele Montanucci, insieme al www.valleylife.it
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umors (specifically, some from Buckingham Palace) narrate that the secret of longevity of Queen Elizabeth II is a glass of gin before dinner. Much more tied to the English tradition and ours, its origins are curious and distant from most aperitifs and cocktails: because this distillate was born as a remedy for the fevers of sick soldiers engaged in the wars of the East, [especially when taken in combination with tonic water, tr.]. And now it is the flagship ingredient of, as well as delicious drinks, a new and entertaining business enterprise that has sprung up in our valley: the Boteghino, from young Davide Bianchini.
A little kiosk and a lot of passion. That summarizes the project born from the desire of Davide Bianchini to combine the skills of bartending to his love for parties, for music and all that is synonymous with fun. With his Round glasses and his basketball cap he welcomes us to his Boteghino, the venue which opened last September next to the school area of Trestina. “My career track” – Davide explains – started with working at and, later, managing Bar Mè, here in the village, and especially in association with Michele Montanucci, with whom we have worked in organizing tel. +39 075 372 17 79
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quale ci siamo occupati dell’ organizzazione di eventi di successo come il Party Spettinato, riproposto ancora oggi ed accolto con entusiasmo immutato”. La storia di Davide, che si occupa anche di catering e al Boteghino può contare sulla preziosa collaborazione quotidiana della cugina Giulia Bianchini, va ben oltre i confini del trestinese, come ci racconta proseguendo nella nostra intervista. “Mi stavo occupando di mettere in piedi una festa, in un posto qui vicino, quando un signore inglese di passaggio lungo la strada, colpito dall’ allestimento che avevo curato personalmente, si fermò per domandare chi ne fosse l’artefice. Beh.. ero io! Tramite questa persona ho quindi preso i primi contatti oltremanica, inviando il mio curriculum secondo le sue indicazioni, finché non sono stato contattato dal Corinthia Hotel di Londra, nel cuore della City, per un primo colloquio al quale ne hanno fatto seguito altri, ogni volta con un responsabile di diverso grado. Nell’attesa, fra un incontro e l’altro, per sbarcare il lunario ho avuto una breve esperienza lavorativa al Lina Store di Londra, specializzato nella vendita esclusiva di prodotti d’eccellenza italiani, da cui è nata l’idea del Boteghino. Fino a quando non è arrivata l’ultima, decisiva, chiamata di assunzione al Corinthia dove è cominciata la mia avventura di barman di lusso, durata solo pochi mesi, ma che mi ha dato tanto permettendomi di arricchire il mio bagaglio, oltre che culturale, anche di conoscenza merceologica. Qui è nata infatti la mia passione per il Gin,
75 Un buon rosso ed un tagliere gourmand
Successful events like the Party Spettinato, revived again today and still enthusiastically welcomed”. Davide’s career also involves catering and at the Boteghino where he can count on the valuable daily collaboration of cousin Giulia Bianchini, goes far beyond the boundaries of the Trestina area, as he tells us in continuing our interview. “I was working to set up a party, in a place near here, when an English gentleman passing along the road, struck by the decoration that I had attended to myself, stopped to ask who was the architect. Well… I was! Through this person I got my first overseas contacts, sending around my resume according to his instructions, until I was contacted by the Corinthia Hotel in London, in the heart of the City, for a first meeting which was followed by others, each time with a higher-up person. While waiting between one meeting and another, to make ends meet I had a brief stint working at Lina Store in London, that specializes in the sale of exclusive Italian products, where I got the idea of Boteghino. Until the last, decisive, call for recruitment at the Corinthia where I began my adventure as a luxury barman which lasted only a few months, but that gave me so much, allowing me to enrich my stock, as well as culturally, of knowledge about luxury products. Here in fact is where my passion for gin comes from, this drink that is so popular in Britain and that the Boteghino www.valleylife.it
Gin Tonic e frivolezze
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Il prosciutto tagliato a coltello
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bevanda popolarissima in Gran Bretagna, che al Boteghino cerco di riproporre facendo tesoro di quello che ho imparato al bancone dell’ hotel dove, fra le altre cose, ho visto passare personaggi del calibro di Bruno Mars, Michael Bublé e il rapper Will I Am il quale mi ha pure detto: “Belli i tuoi occhiali!”. Un’esperienza felice, quindi, che rivive negli abbinamenti gourmand proposti da Davide, fra gli accostamenti classici di rossi d’annata, come il Brunello del 2010, ai taglieri di formaggi e salumi di provenienza rigorosamente locale, tutti affettati a mano, come il prosciutto di suino allevato allo stato brado e lo speck d’anatra; e ancora, il Gin Tonic accompagnato ai crostini di pane integrale a lievitazione naturale con uova di lompo, formaggio spalmabile e frutti di bosco, giusto per fare un esempio fra quelli più arditi. Per i palati più conservatori, infine, non mancano i panini classici, anche da asporto, e le insalate da gustare per una pausa pranzo in relax seduti ad uno dei tavolini all’esterno, approfittando delle magnifiche giornate di sole che ci aspettano. Il Boteghino è a Trestina (PG) in via Lambruschini,3 / Tel.: 339 5063966 / Facebook e Twitter: Boteghino. www.valleylife.it
tries to promote, getting the benefit of what I learned at the hotel bar where, among other things, I saw the likes of Bruno Mars, Michael Bublé and the rapper Will I Am who told me: – “Nice glasses!”. A happy experience, then, that lives on in the gourmand pairings of food and wine proposed by Davide, among them combinations of a classic vintage red, like Brunello 2010, with platters of locally produced cheeses and meats, all sliced by hand, including prosciutto from free range pork, duck speck; and, as well, Gin and Tonic accompanied with toasted wholemeal sourdough bread with lumpfish eggs, cream cheese and berries, just to give an example from the most daring. For the culinarily more conservative finally, there are plenty of classic sandwiches, also available to take away, and salads that can be enjoyed for a relaxing lunch break sitting at one of the tables outside taking advantage of the magnificent sunny days ahead. The Boteghino is at 3 Via Lambruschini, Trestina (PG) / Contact: 3395063966 / Facebook and Twitter: Boteghino.
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Il Giardino di Piero, filosofia della natura
IlGiardino di Piero di Valentina Augusti Venturelli
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e are greeted by Signora Paola Dindelli, maitre d’hôte, who tells us about this venue that has undergone a full and wellconsidered restoration by architect Paolo Spillantini. The leitmotif of the restaurant should be: “Health comes through eating; and you can certainly eat healthily”. For sure! Like everything that comes from Aboca this is the result of much research and experimentation, each dish was tried and tested out before winning final approval.
eniamo accolti dalla Signora Paola Dindelli, direttrice di sala, che ci parla del locale restituito alla forma attuale da un sapiente ed integrale restauro dall’Architetto Paolo Spillantini. Il leit motiv del ristorante vuol essere: ‘La salute vien mangiando; a tavola mangiare sano si può’. Certo! Come tutto quello che viene da Aboca che è frutto di tanta ricerca e sperimentazione, ogni piatto è stato sottoposto a prove su prove prima di conquistare l’approvazione finale. Valentino Mercati, fondatore e presidente di Aboca, ha pensato a questo ristorante quale prolungamento degli stessi valori di qualità, rispetto ambientale, salute, naturalità e filosofia bio dell’azienda stessa – leader in Italia nel settore dei prodotti naturali per la salute. Il locale è stato affrescato da Stefano Camaiti che ha dipinto i trompe l’oeil fino alle deliziose figurine sopra le porte dei bagni… persino i piatti sono stati realizzati da Richard Ginori. Le luci possono essere regolamentate da reostato, illuminazione a giorno o rilassante da sera. Il locale si suddivide in due sale, oltre una saletta riservata con accesso per disabili da Via Pier della Francesca; l’idea è quella di far ritrovare l’atmosfera di casa. Il ristorante ha vocazione bio, la pasta è fatta in casa con farina bio e uova bio ed olio extravergine bio; i vini sono vini biodinamici, se possibile senza solfiti. Ci viene consigliata un’imperdibile “Degustazione dei nostri salumi, formaggi e crostini accompagnati da insalate di frutta e verdure bio di stagione e marmellate” (15,oo Euro); intanto che aspettiamo un benvenuto dalla cucina con prosecco e sformatino di patate e cavoli con ribes, serviti su raffinatissime raviere duchessa di Richard Ginori; nell’alzatina vengono serviti i salumi: prosciutto e capocollo di suino nero bio dei Monti Nebrodi, allevati nei boschi di Aboca; formaggi di Montemercole, carciofini sott’o-
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Valentino Mercati, founder and chairman of Aboca, sees this restaurant as an extension of the same values of quality, respect for the environment, health, nature and organic philosophy of the whole Aboca business – a leader in Italy in natural health products. The restaurant was frescoed by Stefano Camaiti who painted all the trompe l’oeil including the delightful figurines above the doors of the bathroom... but the dishes were made by Richard Ginori. The lights can be regulated by rheostat, at daylight level or a relaxing evening glow. The restaurant is divided into two rooms, plus a private room with disabled access from Via Piero della Francesca; the idea here is to find an atmosphere just like home. The restaurant has an organic vocation, the pasta is homemade with organic flour and organic eggs and organic extra virgin oil; the wines are biodynamic, if possible without sulphites. We’re recommended a wonderful “Taster plate of our meats, cheese and croutons accompanied by fruit salads and seasonal organic vegetables and marmalades” (€15); while we await a welcome from the kitchen with prosecco and potato flan and cabbage with currants, served on refined Duchess dishes by Richard Ginori; on the taster plate we find: ham and
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Degustazione dei nostri salumi…
Crespelle bio con verdure bio di stagione
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Gnocchi di patate bio al sugo di carne chianina bio e suino nero di bosco bio
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lio fatti in cucina; crostini di lardo di colonnata, crostino di cavolo nero, crostino classico toscano e il tipico crostino bianco che si mangiava nelle case di Sansepolcro – per chi ha avuto il privilegio di avere delle nonne che in cucina sapevano il fatto loro. In effetti la ricerca e la sperimentazione hanno portato al recupero dei sapori autentici della cucina di casa. Assaggiamo le “Tagliatelle bio al sugo della fattoria” (18,oo Euro), il cui sugo di piccione, faraona e germano cuoce per sei ore, poi delle “Crespelle bio con verdure bio di stagione” (12,oo Euro) fatte a sacchettino, ripiene di ricotta e spinaci, ed “Gli gnocchi di patate bio al sugo di carne chianina bio e suino nero di bosco bio” (10,oo Euro); il vino è un Chianti con uva Sangiovese 2013, biologico di Aboca. Proseguiamo con una “Tagliata di chianina bio” (18,oo Euro) che è davvero notevole: cotta al sangue alla perfezione e servita calda, un sapore ed una consistenza davvero speciali, accompagnata dai “Fagioli zolfini bio al fiasco” (8,oo Euro) di cui è coltivatore e custode il loro fornitore. Non resisto all’ “Agnello allo scottadito (18,oo Euro) con Carciofi fritti (10,oo Euro); sul fritto va aperta una parentesi: dall’Università di Urbino sono venuti dei ricercatori per trovare la temperatura ideale ed il tipo di olio affinché la frittura non sia nociva, ma anzi, come Tagliata di chianina bio sostengono tutti i nutrizionisti… Una volta alla settimana il fritto fa bene! E proprio al fegato. Dunque, la ricerca e la sperimentazione di Aboca hanno dato anche questo frutto: un fritto speciale, che si scioglie in bocca ed esalta le doti nutrizionali degli alimenti. Il menù cambia molto spesso: segue la stagionalità dei prodotti, per cui le verdure sono quelle che si trovano a maturazione naturale con i prodotti che la natura ci dà, forniti da una nostra vecchia conoscenza che è il Lombrico Felice – le cui Filetto al pepe verde coltivazione sono bio. La salute
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Tagliatelle bio al sugo della fattoria
capocollo from organic Nebrodi black pig, bred in the woods of Aboca; Montemercole cheeses, homemade artichokes sott’olio; crostini with lardo di colonnata, Tuscan black cabbage, classic Tuscan crostini and the white crostini typically eaten at home in Sansepolcro – for those who have had the privilege of having grandmothers in the kitchen who knew what’s what. In fact, the restaurant’s research and testing has resulted in the recovery of the authentic flavours of genuine home cooking. We try the “organic pasta with farmer’s sauce” (€18), made with pigeon, guinea fowl and duck cooked for six hours, then the “organic crepes with organic seasonal vegetables” (€12), then Crespelle stuffed with ricotta and spinach, and “potato gnocchi with organic Chianina and black forest pig sauce” (€10); the wine is an organic Aboca Chianti with Sangiovese grapes 2013. We continue with an “Organic Chianina Tagliata Steak” (€18) which is truly remarkable: cooked rare to perfection and served hot, with a very special flavour and texture, accompanied by “jugged zolfini beans” (€8) cultivated and prepared by their supplier. I cannot resist “Lamb chops” (€18) with “Fried Artichokes” (€10); there’s a parenthesis to open on the frying: researchers from the University of Urbino came to find the ideal temperature and type of oil so that the frying process is not harmful as claimed by all nutritionists... Once a week, fried food is good ! And fine for the liver. So Aboca’s research and testing also delivered this fruit: a special kind of frying, that melts in your mouth and enhances the nutritional qualities of food. The menu here often changes: following the seasonality of products, so the vegetables are those that are
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Zuppa inglese delle feste
La sala del camino
a tavola prevede anche che la stagionalità si accompagni al tipo di cottura, per cui in estate mangeremo più insalate ed in inverno più verdure cotte. Per dessert un classico della cucina delle nostre nonne borghesi: il “Latte alla portoghese” (8,oo Euro) – per i borghesi il Lattaiolo – e la “Zuppa inglese delle feste” (8,oo Euro), servita dalla zuppiera grande e solo con i savoiardi e l’alchermes. Ci si alza da tavola leggeri, e la altissima qualità dei prodotti usati e della cucina ne sono la testimonianza. Info: Osteria il Giardino di Piero, Via Niccolò Aggiunti, 98/B Sansepolcro (Ar) / Tel . 0575 733119 / 331 6704187. Chiuso il lunedì; aperto tutte le sere a cena; pranzo su prenotazione dal martedì al venerdì; pranzo e cena sabato e domenica.
ripe according to what Mother Nature gives us, produced by our old acquaintance – that is il Lombricio Felice – who use organic farming methods. Healthy eating also requires that the type of cooking be in tune with the seasons, so we should eat more salads in summer and in winter more cooked vegetables. For dessert a classic dish of our Sansepolcro grandmothers: “Latte alla portoghese” (€8) – for Sansepolcrans lattaiolo – and “Zuppa inglese delle feste” (Celebration Trifle) (€8), served in large bowls and with sponge fingers and alchermes. We rise from the table feeling light, evidence of the high quality of the products used and their preparation. Info: Osteria il Giardino di Piero, 98/B Via Niccolò Aggiunti, Sansepolcro (AR)/ Tel. 0575 733119/331 6704187. Closed on Mondays; open nightly for dinner; lunch by reservation from Tuesday to Friday; lunch and dinner on Saturday and Sunday.
Agnello allo scottadito
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pleasure
Stasera faccio
la signora
Tonight I'll be her ladyship di Valentina Augusti Venturelli
E’
bello avere gli amici a cena e riceverli a casa per serate particolari, perché magari si preferisce intimità o si vuole stare lontani da sguardi indiscreti, o semplicemente si vuole offrire una cena speciale con cucina di gran classe. Però, per le padrone di casa che sono impegnate e trafelate dal lavoro è sempre un grande impegno, fonte comunque di pensieri e di stress. Così nei momenti di conversazione e di risate si perde il bello per togliere i piatti, servire, fare e brigare. 82
Ai fornelli con la padella speciale
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I
t’s nice to have friends for dinner and invite them home for special events, because maybe you prefer privacy and staying away from prying eyes, or just want to offer a special dinner with classy cooking. However, for hosts that are busy and rushed with work it’s always a big commitment, a source of worries and stress. So that during the moments of conversation and laughter you miss the best, busy clearing the dishes, serving, organizing and rushing. Chef a domicilio, Paolo Graziotti
Lo Chef a domicilio è la soluzione… sedute a tavola servite e riverite. Certo, chi ha una cuoca o una domestica non sente questa necessità, ma chi non ha questo lusso e occasionalmente vuole organizzare una serata particolare, può rivolgersi a Paolo Graziotti. Insieme alla moglie Norma Benvenuti ha una gastronomia nel centro di San Giustino, in Via del Mercato Vecchio, dove ha un negozio di pasta fresca, sughi, specialità fatte come in casa: “Il mio piacere e il mio divertimento sono l’impiattare ed il preparare il piatto, cosa che in gastronomia non si può fare ed è per questo che sono così affascinato dall’idea di propormi come chef a domicilio.” L’ho provato e l’ho sperimentato, e assicuro che, per quanti ristoranti anche stellati abbia provato, difficilmente/raramente ho mangiato così bene. Lo chef ha proposto una cena di pesce (ma è abile anche nella cucina del territorio); io preparo l’apparecchiatura, il servizio ed il coperto, mi siedo a tavola con i miei raffinatissimi ospiti e lo chef si presenta con un Franciacorta Brut e delle mini torte al formaggio farcite con carciofo arrosto, mozzarella di bufala e finocchiona sbriciolona. E’ una versione differente dalla classica con maionese e scalmarita o i soliti affet-
A Chef at home is the solution... sitting at the table being served and looked after. Of course, those who have a cook or a maid don’t feel this need, but those who don’t have that luxury, and occasionally want to organize a special evening, can contact Paolo Graziotti. Together with his wife Norma Benvenuti he has a deli in the centre of San Giustino, in Via del Mercato Vecchio, where he has a selection of fresh pasta, sauces and home-made specialties: “My pleasure and my fun are to prepare and serve up the dish, which in the deli you can’t do and that is why we are so fascinated by the idea of offering a home chef service.” I have tried this out and I assure you that, with all the starred restaurants I have tried I have rarely eaten so well. The chef recommended a fish dinner (but is also skilled in local dishes); I prepare the equipment, plates and cutlery, sit at the table with my refined guests and the chef presents us with a Franciacorta Brut and mini cheesecakes topped with roasted artichoke, mozzarella and finocchiona sbriciolona. It’s a different version of the classic with mayonnaise and scalmarita or the usual cold cuts; an unusual opening for a fish dinner, but one that whets the
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Entrèes, mini torte al formaggio
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Vellutata di fagioli cannellini in purezza con cappesante arrostite
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tati; insolita apertura per una cena di pesce, ma che stuzzica l’appetito e fa venire l’acquolina in bocca! Paolo Graziotti e la sua assistente ci servono una vellutata di fagioli cannellini in purezza - senza l’aggiunta di niente - con capesante arrostite, guarnite di olio fatto del corallo della capasanta: un gusto insolito, speciale; il piatto viene esaltato da un Vermentino di Gallura Piras; le foto possono raccontare come i piatti vengono presentati, con quale cura e quale attenzione. Segue una portata servita in un bicchiere: il cappuccino di spigola in passata di patate lessate e frullate con brodetto di spigola - separate con un filo d’olio nel bicchiere - e spigola in purezza saltata in padella con bottarga in polvere. Per quanto mi affacci di tanto in tanto in cucina per carpire qualche segreto, c’è sempre qualcosa che lo chef si tiene per sé e non rivela. Per la maggior parte cucina tutto espresso, arriva alle 19 per mettere in tavola alle 20, e porta delle basi già fatte, di cui spiega ben poco… E’ munito della sua attrezzatura per cucinare, forse il segreto di tanta bontà sarà nella famosa “padella d’argento”, come gliela ho ribattezzata io, dopo che mi ha detto il costo! Continuiamo con un risotto agli scampi con asparagi croccanti, scorza di limo-
appetite and makes your mouth water! Paolo Graziotti and his assistant serve a puree of plain cannellini beans – without adding anything – with roasted scallops, garnished with oil from the scallop corals: an unusual taste, very special; the dish is enhanced by a Vermentino di Gallura Piras; the photos can show how the dishes are presented and with what care and attention. There follows a course served in glasses: cappuccino of bass, pureed boiled potatoes and pureed soup with sea bass – separate a little oil in the glass – and straight bass sauteed with bottarga powder. For all my peeks from time to time in the kitchen to steal some secret, there is always something that the chef keeps to himself and does not reveal. For the most part the cooking is all done rapidly, he comes at 7 to dish up at 8, and brings the bases already made, of which he says little... And he brings his own cooking gear, perhaps the secret of such goodness is in the famous “silver pan”, as I renamed it to, after he told me what it cost! We continue with a risotto with prawns with crispy asparagus, unwaxed lemon zest and another secret ingredient that he does not want to reveal... The lobster is brought alive and added to the risotto in creaming... whatever what can
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ne non trattato e un altro ingrediente segreto che non ci vuole rivelare… lo scampo viene preso vivo e aggiunto al risotto in mantecatura… che dire… non è possibile farvi sentire i sapori! E per quanto la fantasia e l’immaginazione si librino alte nello spazio, la bontà di questi piatti le supera. Continuo a rimanere seduta a tavola, seguo la conversazione, non sono preoccupata dal dover cambiare i piatti, di come sarà la mia cucina e quanto tempo mi occorrerà per rimetterla a posto, del piatto successivo, se sarà cotto, se sarà salato, se sarà buono o se perdo le battute per cui tutti ridono meno che io che sono confinata in cucina… mi sembra un sogno! Paolo Graziotti ci serve un filetto di nasello su purea di topinambur e insalata di campo con pane croccante e prugnoli; il vino è un Canayli, Vermentino Superiore, il cui bouquet ben si accompagna al piatto di pesce così complesso. La cena scorre via piacevole, si chiacchiera si ride e si discorre… Paolo Graziotti e la sua assistente hanno già sparecchiato e ci salutano. La mia cucina è perfino più ordinata di prima che arrivassero. Quel che è rimasto è ben riposto in frigo, per cui ho di due giorni di pranzi e cene già pronti… che volere di più?
I say? It’s impossible to get you to imagine the flavours! And in as much as fantasy and imagination can run wild and free, the goodness of these dishes surpasses everything. I continue sitting at the table, following the conversation, not concerned about the need to change the dishes, or in what state my kitchen will be after, and how long it will take me to clean it up, and whether the next dish will be cooked properly, be too salty, or will it be any good, or missing out on the jokes that everyone is laughing at because I’m stuck in the kitchen... it seems like a dream! Paolo Graziotti serves a fillet of hake on Jerusalem artichoke puree and field salad with crispy bread and prugnoli; wine is a Canayli, Vermentino Superiore, whose bouquet goes well with such a complex fish. Dinner runs along pleasantly, chatting and laughing... Paolo Graziotti and his assistant have already cleared up and said goodbye. My kitchen is even neater than before they arrived. What is left over is neatly tucked away in the fridge, so I have two days of lunches and dinners ready... you want some?
Info: Paolo Graziotti, Via del Mercato Vecchio, 8 San Giustino (Pg) 075 8560167 / 338 8163098 paolograziotti@alice.it
Info: Paolo Graziotti, 8 Via del Mercato Vecchio, San Giustino (PG) 075 8560167 / 338 8163098 paolograziotti@alice.it
Cappuccino di spigola in passata di patate lessate e frullate con brodetto di spigola
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Filetto di nasello su purea di topinambur
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TIPICO
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PIZZERIE
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R I S TO R A N T E P I Z Z E R I A
Menù
Antipasto freddo a base di crostini e affettati Bruschette e crostini caldi *** 89 Agnolotti al ragù di carne *** Pollo e Anatra arrosto con patate al forno e insalata verde *** Spiedini di frutta fresca Menù Insalatina di farro con varietà di € 25.00 p.p. crostini e affettati nostrani (acqua, vino, caffè, limoncello) Medaglie di polenta ai porcini *** Trofie con speck, rucola e Asiago Menù Ravioli ai Porcini e crema di Fontina Involtini di bresaola e bufala campana *** Bruschette e frittatina con tartufo a scaglie Grigliata di carne mista *** con patate al rosmarino e spinaci saltati Risotto al Taleggio e radicchio rosso *** Gnocchi al tartufo fresco Macedonia di frutta fresca *** Bis di Tagliata di Black Angus con patate fritte scavate e verdure fresche alla griglia *** Macedonia di fragole
€ 28.00 p.p.
(acqua, vino, caffè, limoncello)
€ 30.00 p.p.
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weather
Il sublime atmosferico
Una
primavera bizzarra
A S tra n g e S pri n g
L
a stagione non decolla in modo deciso, funestata da numerose fasi instabili
Dopo il colpo di coda invernale della prima decade di aprile, siamo passati ad un periodo tipicamente mite e stabile, con giornate limpide, soleggiate e temperature massime oltre i 20°C. Intorno al 20 di aprile, infatti, una perturbazione atlantica riuscirà a vincere la resistenza dell’alta pressione ed a raggiungere l’Italia portando molte nubi e qualche pioggia con temperature in moderato calo. Questa perturbazione potrebbe risultare la prima di una serie di impulsi perturbati nord atlantici che, con cadenza abbastanza regolare, potranno susseguirsi fino agli ultimi giorni del mese. Dopo la prima perturbazione, assisteremo ad un primo temporaneo miglioramento atmosferico tra il 21 ed il 23 aprile - con prevalenza di sole e rialzo termico – poi una nuova perturbazione tra il 24 ed il 26 aprile ed ancora un breve miglioramento atmosferico tra il 27 ed il 29 aprile; infine un’ultima perturbazione tra il 30 aprile ed il 2 maggio, con meno precipitazioni ma calo termico un po’ più consistente. In generale tra la fine di aprile ed i primissimi giorni di maggio temperature in linea o poco inferiori alle medie del periodo. Nei primi dieci giorni di maggio sembrano concretizzarsi le condizioni per l’inizio di una fase atmosferica più stabile. Assisteremo infatti ad una prima espansione dell’anticiclone atlantico e successivamente l’alta pressione sopra l’Italia tenderà ad assumere una matrice afro-mediterranea grazie ad un afflusso di correnti più calde sud occidentali, attivate da un affondo di correnti fresche nord atlantiche sull’Africa nord occidentale. Sul nostro territorio la fase stabile anticiclonica potrebbe durare circa una settimana, dal 3 maggio fino al 10 maggio, prima con temperature poco sotto le medie a causa di venti prevalentemente settentrionali, poi con temperature sopra le medie, fin sopra i 25°C grazie a correnti meridionali. Dopo il 10 di maggio le condizioni atmosferiche sull’Italia torneranno a peggiorare a causa di un’area depressionaria di origine atlantica, in avanzamento da ovest. Il peggioramento atmosferico potrebbe risultare relativamente lento, inizialmente con poche piogge e temperature ancora elevate; poi intorno a metà maggio nuvolosità più intensa con piogge anche temporalesche e temperature in calo. www.valleylife.it
T
di Fabio Pauselli
he season doesn’t take off properly, held up by numerous unstable periods.
After winter’s “backlash” in the first ten days of April, we move to a typically mild and stable period, with clear sunny weather and maximum temperatures above 20°C. Around April 20th though an Atlantic perturbation will manage to overcome the resistance of high pressure and reach Italy, bringing a lot of cloud and some rain with temperatures in moderate decline. This disturbance could be the first of a series of fluctuations to disrupt the North Atlantic, on a fairly regular basis, one after the other until the last days of the month. After the first disturbance, we’ll see a first temporary atmospheric improvement between the 21st and 23rd of April with prevailing sunshine and a rise in temperatures – then a new disturbance between the 24th and 26th April and again a short atmospheric improvement between the 27th and 29th; finally, a last perturbation between April 30 and May 2, but with less precipitation and temperatures falling more consistently. Generally between the end of April and the first few days of May temperatures will be in line or slightly below average for the period. In the first ten days of May the conditions for the start of a more stable atmospheric phase seem likely to materialize. We will in fact see a first expansion of the Atlantic anti-cyclone and then the high pressure over Italy will tend to assume an Afro-Mediterranean template thanks to an influx of warmer South Western currents, triggered by an attack of a fresh North Atlantic current over North-West Africa. In our own area the stable anti-cyclonic phase could last about a week, from May 3rd until May 10th, before just below average temperatures due to predominantly Northerly winds arrive, afterwards temperatures above the average, over 25°C thanks to Southern currents. After May 10 the weather in Italy will worsen because of an area of low pressure from the Atlantic, advancing from the West. The worsening of atmospheric conditions may be relatively slow, initially with little rainfall and high temperatures and then around mid-May cloudiness with more intense rainfall including storms and with falling temperatures.
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/CALENDARIO EVENTI - APRILE/MAGGIO 2015 /EVENTS - APRIL/MAY 2015
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10 aprile/ 10 luglio - Città di Castello – “ Qui si vendono soldi ”, personale dell’artista Giulio Giustini, redazione Valley Life, Palazzo Vitelli all’ Abbondanza, visita su prenotazione 075.3721779 oppure 333.1254600 (ved. pag. 18) . 21 aprile / 1 maggio – Piegaro (PG) – Sagra degli Asparagi di Bosco. 24 aprile/ 3 maggio – Città di Castello – “L’arte è mobile”, mostra del mobile in stile, antiquariato, pittura, design, fotografia, ceramica ed altri prodotti dell’artigianato locale. Esposizioni all’interno dei palazzi rinascimentali e nei giardini del centro storico. Ingresso libero. 24 aprile/ 3 maggio – Sansepolcro - “L’acqua è di tutti”, installazione artistica interattiva. 24 aprile/6 luglio – Sansepolcro – “Idrofilia , la zona abitabile”, mostra collettiva, CasermArcheologica, presso ex Caserma CC di via Aggiunti, 55. 25 aprile – Città di Castello - Discesa del Fiume Tevere in Canoa, Ponte sul Tevere, da Città di Castello a Roma in sette tappe ( info: www.discesadeltevere.org). 25 aprile – Sansepolcro – “M’ Arcordo…”, presentazione del libro di Fausto Braganti, Palazzo delle Ludi, Sala Consiliare, ore 16, vedi pagina 21. 25 /26 aprile – Trevi – Pic&Nic (info: www.picnicatrevi.it). 26 aprile – Umbertide – “Tra Arte e Melodie”, visita guidata al Museo di Santa Croce sulle note di Luca Signorelli, ore 16. 25 aprile / 3 maggio - Assisi - Mostra Mercato d’Antiquariato. 25 aprile/ 3 maggio – Anghiari - 40° Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana, vedi pagina 22 25 aprile/ 3 maggio – Anghiari - Palazzo Taglieschi InForma d’Arte, vedi pagina 23 25 aprile - Anghiari - Oportet. Stefano di Costanzo, Marco Fiorenzano, Umberto Lepore. Concerto ore 20,00 25 aprile - Anghiari - Monkey Brain Trio. Roberto Raciti, Henry Cook, Ermanno Baron. Concerto ore 22,00 Fino al 26 aprile – Sansepolcro – Presepio Pasquale a Gricignano. 26 aprile – Citerna – “Il coraggio delle donne” , in ass.ne con il Comune, il Lions Club, la Mezzaluna Rossa Kurdistan e i democratici di Livorno. 27 aprile – Citerna – “Il Torrione”, spettacolo della rassegna nazionale di teatro dialettale, Teatro Bontempelli, ore 21. 30 aprile / 3 maggio - Castiglione del Lago – “Coloriamo i cieli ”. 30 aprile/ 3 maggio – Città di Castello – “Raduno Naizonale Fiat Topolino”, l’ Altotevere fra Umbria e Toscana, info 3388817814. 1 maggio – Piobbico (PU) – “InRock” e motoraduno “Alessandro Stocchi”, Parco Acque Minerali, inzio manifestazioni ore 10.30. 1 maggio – Vigne di Narni (TN) – Esposizione Nazionale Cinofila. 1 maggio – Città di Castello – Concerto del Primo Maggio della Filarmonica Puccini , Loggiato Gildoni, ore 10.30. 1 maggio – Pietralunga – “Passeggiata delle memorie” , info 3493165273. 1/3 maggio – Pistrino di Citerna – “Festa dei fiori e dell’agricoltura” , info prolocopistrino@libero.it. 1 maggio – Pistrino di Citerna – Giro dei Tre paesi, vedi pagina 36 1/ 3 maggio – Bevagna (PG) – “Cibi del Mondo”, gastronomia, cultura e spettacolo. Info cibidelmondo@comune.bevagna.pg.it. 3 maggio – Città di Castello – Torneo Nazionale di Mini Rugby, Stadio Rugby. Fino al 3 maggio – Sangiustino – “Percorsi d’Arte, informale ieri ed oggi” (www.comunesangiustino.it). 5 maggio/ 3 giugno – Sansepolcro – “C’era una volta al Borgo”, Biblioteca Comunale.
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6/8 maggio – Assisi (PG) – Calendimaggio, rievocazione storica Medievale. www.calendimaggiodiassisi.com. 6/8 maggio – Città di Castello – 16° Concorso Nazionale Musicale “E. Zangarelli”, info www.ilplanetarioartistico.com. 8/9 maggio – Pietralunga – “Mannaja Party”, motoraduno. 9, 23 e 30 maggio – Sansepolcro – “A caccia di tesori”, visite guidate alla scoperta delle bellezze di Sansepolcro, ore 15.30. 8 e 22 maggio – Sangiustino – “I venerdì della Cultura”, Palazzo Bufalini, ore 17,30, info@ilpoliedro.com. 15/ 17 maggio – Città di Castello – “Festa religiosa e popolare di San Pasquale”, loc. Zoccolanti. 17 maggio – Città di Castello – Mezza Maratona, centro storico. 23 maggio – Città di Castello – Incontro Rugby “Tunisia VS Selezione Umbria”, Stadio Rugby. 23/25 maggio – Lama di Sangiustino – Sagra dei fagioli, gastronomia e musica. 24 maggio – Castelguelfo – Festa della Madonna con pranzo (su prenotazione al ristorante Conti). 25 maggio – Gubbio – “Palio della Balestra”. Fino al 28 maggio – Città di Castello – XX Secolo Grafica d’Arte nella “Valle Del Museo” – Galleria delle Arti, via Albizzini. Fino al 31 maggio – Sangiustino – “Donne Svelate”, la figura femminile nella storia dei Bufalini attraverso ritratti inediti, Castello Bufalini. Fino al 31 maggio – Sangiustino – “Donne Svelate”, la figura femminile nella storia dei Bufalini attraverso ritratti inediti, Castello Bufalini. Fino al 11 giugno – Città Di Castello – “I Bianchi”, personale di Carlo Zauli, Pinacoteca Comunale. Tutti i Mercoledì, dalle 10/12 presso Borgo di Toppo “Learn and taste Extra Virgin Olive Oil” , vedi pagina 61
I Mercati locali: Martedì Trestina, Mercatale di Cortona, Selci di Sangiustino, Sansepolcro, “Orto&Bio” a Città di Castello. Mercoledì Pistrino di Citerna, Umbertide, Anghiari. Giovedì Città di Castello, Lama di Sangiustino, Pieve Santo Stefano. Venerdì:Pietralunga, San Giustino. Sabato Città di Castello, Sansepolcro, Umbertide (Il Mercato della Terra, P.zza Matteotti) Domenica Monterchi Ogni terzo sabato del mese Sansepolcro”Il Mercatale”, mercatino di antiquariato e modernariato. Ogni terza domenica del mese Città di Castello “Retro”, mercatino di cose vecchie e antiche. Ogni quarta domenica del mese Sansepolcro, “La Domenica del tarlo”, mercatino di cose vecchie e antiche.
info APT Arezzo 0575 23952-3
Umbertide 075 9417099
Città di Castello 075 8554922
Pieve S. Stefano 0575 797702
Sansepolcro 0575 740536
Sestino 0575 772642
Anghiari 0575 749279
Badia Tedalda 0575 714020
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