Valley Life n.120, ottobre 2015

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Periodico mensile d’informazione culturale e pibblicitaria. Iscr. Trib. di Perugia del 17/05/2007 n. 23/2007. Dir. Resp. Simone Bandini. Sped. Abb. Post. 70% - Aut. Cns/Cbpa/Centro1 - Iscr. R.O.C. n. 18175. Grafx: Andrea Montini - prestampa: Lino Service - Stampa S.A.T.

Anno XII, nr. 120 | dicembre 2015

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in copertina: Il taglio del nastro della Valtiberina Car Center

Dicembre 2015 EDITORE, DIRETTORE RESPONSABILE Dr. Simone Bandini ( Tel: 339 7370104) DIRETTORE ESECUTIVO Avv. Valentina Augusti Venturelli PROGETTO GRAFICO e IMPAGINAZIONE Andrea Montini IN REDAZIONE Raffaella Fava Serena Gustinelli TRADUZIONI Ray Keenoy ABBONAMENTI Abbonamento annuale (10 uscite) con bollettino postale: 20,00 € C.C. n° 52822921 Intestato a Simone Bandini

AUTORI: Simone Bandini: Editore e direttore di Valley Life, dr. in Filosofia. Valentina Augusti Venturelli: Direttore esecutivo, consulente legale, Avvocato. Raffaella Fava aka La Divina: Redazione, Liceo Classico ad indirizzo linguistico. Serena Gustinelli: Redazione, perito commerciale con specializzazione linguistica. Alberto Barelli: Curatore biblioteca Centro Studi Castello di Sorci. David Carobi: Medico pediatra. Breon O’Farrell: Dog trainer. Sarah Mancini: Make up artist. Piero Luigi Pisani Barbacciani: professore emerito presso la Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Firenze. Fabio Pauselli: Dr. in Scienze Ambientali, resp.le previsioni Umbriameteo. Le opinioni degli autori non sono necessariamente le opinioni dell’editore. © Valley life - tutti i diritti riservati. Ne è vietata la riproduzione anche parziale

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CULTURE

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Cristianesimo e purezza Christianity and purity

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La cittadella dell’auto The citadel of the car

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La Croce The Cross

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Not an ordinary jewelry

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I parrucchieri di Via Cavour The Hairdressers of Via Cavour

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Macelleria Giulietti, la pancia di Castello Giulietti the Butcher’s, the belly of Castello

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Tutte le donne del Barajà All the women of Barajà

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Incontro con Oriana Fallaci Meeting Oriana Fallaci

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I signori 100 maratone The 100 marathon couple

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Haute couture , l’arte e la moda

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Fitness, per salute e per lavoro Fitness, to be healthy and to get a job

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L’argento vivo addosso Quicksilver

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Fashion victims a quattro zampe Fashion victims with four feet

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Winter hair care

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Perché i cani mangiano l’erba? Why do dogs eat grass?

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Coccole di Sole e Luna Coddling at the Sun and Moon

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Lo shampoo è rock

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Saturday night fever

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La salute vien mangiando Health comes through eating

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Le Primizie di Castello

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Il tartufo a Siena The truffle in Siena

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la Pieve Vecchia

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Un terribile NiÑo

LIFESTYLE

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PLEASURE

Questa edizione è stata chiusa a Riosecco davanti ad un “canettone” giovedì 10 dicembre alle 10.30

REDAZIONE Piazza Matteotti, 2 06012 Città di Castello (PG) Tel. e Fax 075 3721779 Mob. 333 1254600 info@valleylife.it

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Cristianesimo e purezza

EDITORIAL

di Simone Bandini

Christianity and purity

Per la libertà degli uomini

Nichilismo e relativismo, il Grande Nulla

Vincent Van Gogh, “Il Buon Samaritano”

“Non credo che l’uomo possa mai sopportare insieme una completa indipendenza religiosa e un’intera libertà politica e sono portato a pensare che, se egli non ha fede, bisogna che serva e, se è libero, che creda”.

“I do not think the man can ever bear complete religious independence and complete political liberty together and am inclined to think that if you do not have faith, you must serve and, if you are free, you must believe.”

Alexis de Tocqueville

Alexis de Tocqueville

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a questione di fondo è sempre la stessa: l’egoismo. L’egoismo più bieco dell’uomo moderno, chiuso in una prigione invincibile e trafitto dalle ascisse dell’individualismo e dalle ordinate del materialismo. Così se incontriamo qualcuno sulla nostra via e gli chiediamo come sta, siamo certi che il nostro interesse non sia privo di contenuti? Che la stessa amicizia ed addirittura l’amore non siano divenuti dei semplici mezzi per la conquista di personalissimi successi esistenziali? E che lo slancio incondizionato dei sentimenti (ne siamo davvero capaci?) non sia altro che un mero camouflage, una mercificazione utilitaristica dettata dall’opportunismo, dal prestigio sociale, piuttosto che per non stare soli o per puro scadimento della dignità e libertà personali? Insomma che il tutto non si riduca ad una sorta di globale public relation nel grande calderone della dissoluzione di ogni valore spirituale ed immateriale? L’uomo è stretto nella spasmodica ricerca di piccoli piaceri immediati e di consumo. La soddisfazione costante di questi piccoli piaceri, spesso virtuali, è la misura sociale del suo successo. Un tempo si cercava la grazia di Dio a conferma del proprio operato su questa terra. Oggi il sentimento di conferma nasce da un’approvazione virtuale nei social networks! Un infinito grande nulla, così gli ungheresi chiamano la pianura del Danubio in inverno. Ed è così che si fa un gran parlare di integrazione, sociale e specialmente culturale. Ma cosa si nasconde dietro questo buonismo samaritano? Una grande debolezza. Ed una grande stanchezza. Di un paese che vuole dimenticare se stesso, che abdica alla sua volontà come si fa un attimo prima di morire. Non mi convince. Questo rinunciare a se stessi infarcito di falsa inclusione non è altro che un nichilismo universale, segno di un sistema di valori in fortissima crisi. Questo gioco della grande tolleranza, per principio (quale?) ed a tutti i costi (perché) è un inganno demoniaco. Non c’è giustizia e nemmeno del buono in questa omologazione mondialista della nostra tradizione. Una storia millenaria ed un pensiero forte destinati a soccombere se non si chiariscono e si promuovono, anzitutto, i valori fondanti del nostro vivere insieme. Il legame appunto che ci ha reso una civiltà, un popolo ed una nazione moderna. La nostra tradizione è appunto cristiana. Questo sostiene e ripete con forza la gente della strada - benché spesso incerta sulla definizione stessa. Abbiamo bisogno di spirito. Di purezza. Di questo altissimo pensiero che per millenni ha accompagnato la sublime emancipazione dell’uomo dalle catene del materialismo e dal deserto dell’individualismo. Un antidoto di cui l’uomo moderno ha certamente bisogno nel suo cammino di libertà ed elevazione spirituale. Ascolto consigliato

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he bottom line is always the same: selfishness. Modern man’s sinister selfishness, locked in an impregnable prison and pierced by the horizontal axis of individualism and the orders of materialism. So if we meet someone on our way and we ask him how he is, are we certain that our interest is not actually empty? That friendship and even love themselves have not become mere means for the conquest of existential and quite personal goals? And that the unconditional movement of our feelings (are we really capable of that?) is nothing but a mere camouflage, a utilitarian commoditisation dictated by opportunism and social prestige rather than being alone or standing for a pure diminution of personal dignity and freedom, I mean that everything is nowadays reduced to a kind of global public relations in the great cauldron of the dissolution of all spiritual and immaterial values. Man is caught up in the frantic search for small pleasures and immediate consumption. The constant satisfaction of these little pleasures, often virtual, is the social measure of success. At one time the goal was to achieve the grace of God for one’s actions on this earth. Today the feeling of confirmation comes from virtual approval on social networks! An infinite big nothing, as the Hungarians call the Danube plain in winter. And so there is much talk of integration, social and especially cultural integration. But what lies behind this Good Samaritan act? A great weakness. And a great weariness. A country that wants to forget itself, which abdicated its will as one does just before death. This doesn’t convince me. This self-renunciation peppered with false inclusion is nothing but a universal nihilism, a sign of a strong value system in crisis. This game of great tolerance, on principle (which one?) And at all costs (why?) is a demonic trick. There is no justice or goodness in this globalist homogenisation of our tradition. A long history and a strong chain of thought are bound to founder if we do not clarify and promote, first of all, the basic values of our living together. The bond that made us a civilization, a people and a modern nation. Our tradition is indeed Christian. This the man in the street forcefully asserts and repeats – although often uncertain about the definition itself. We need spirit. Purity. Of this high thought that for thousands of years has accompanied the sublime emancipation of man from the chains of materialism and the desert of individualism. An antidote that modern man certainly needs on his journey to freedom and spiritual elevation.

Il crepuscolo degli dei - Richard Wagner

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Recommended listening

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La cittadella dell’auto T h e c i ta d e l of the car di Serena Gustinelli

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asce a Sansepolcro Valtiberina Car Center, una realtà imprenditoriale che ha fatto propria la filosofia dell’automotive internazionale. Un polo di vendita e servizi che si occupa di auto in tutte le fasi della loro vita. Per bocca di un raggiante Piero Graziotti: “Senza lasciare l’automobilista….mai a piedi!”

orn in Sansepolcro the Valtiberina Car Center is a business operation that has fully embraced the philosophy of the automotive world. A nexus of sales and services that deals with the car at all stages of its life. As a beaming Piero Graziotti tells us: “We’ll never leave a motorist.... stranded without wheels!”

L’idea di dare vita ad un centro così completo ha iniziato a prendere forma nel marzo scorso, con l’intento di rilanciare il mercato dell’auto in Valtiberina insieme ai marchi Fiat, Lancia e Abarth ed istituire un punto di riferimento solido anche per gli habitué affezionati della concessionaria. Nessuno, però, si aspettava un accoglienza di siffatto calore umano, sia da parte della cittadinanza che dalle istituzioni locali che hanno compreso la necessità di tornare ad avere un cuore economico pulsante per la città di Sansepolcro. Per fare un po’ di ordine ed entrare nel dettaglio, la cittadella dell’auto è suddivisa in quattro settori, tutti ospitati all’interno dello stesso edificio: quello del salone automobilistico Ivar Auto, il cui responsabile commerciale è Piero Graziotti - quarant’anni di esperienza nel settore ed un’evoluzione professionale sempre al passo con i tempi. Visionario come il patron della casa che rappresenta (Sergio Marchionne, n.d.r), Graziotti ci spiega che: “L’automobilista del nuovo millennio è più preparato rispetto agli anni passati e quando viene in salone ha già ben

The idea of creating a really full-service automotive centre began to take shape last March, with the idea of reviving the car market in the Tiber Valley alongside the Fiat, Lancia and Abarth marques and to establish a solid reference point for the dealership’s loyal regular patrons. No-one though expected such a warm welcome from both the citizens and the local institutions that saw the need to bring back a pulsating economic heart to the city of Sansepolcro. To be clear here and get into some detail, the cittadella dell’auto [citadel of the car] is divided into four sectors, all hosted within the same building: the Ivar Auto motor showroom, whose commercial director is Piero Graziotti – with his forty years of industry experience and whose professional c.v. is always in step with the times. A visionary like the owner of the business he works for (Sergio Marchionne, ed), Graziotti explains that: “The driver of the new millennium is more knowledgeable than in previous years and when he arrives at the show-

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Piero Graziotti, direttore commerciale

room has very clear ideas about what he wants, encouraged by attractive publicity campaigns from the parent companies.” But what distinguishes the Valtiberina Car Center from other dealers is the feeling of stepping into a big and strong family, which is what Fiat, Lancia and Abarth comprise and being aware that in every situation there is always someone ready to help the customer. The wider Ivar Auto family also includes Franco, right arm of Piero, and Giampiero Lascialfari, in charge of the spare parts warehouse. This year in fact Ivar celebrates fifty years in business in conjunction with the inauguration of the renewed centre

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Lo storico stabile ex Boninsegni

chiare le idee su cosa desidera, stimolato anche dalle campagne pubblicitarie accattivanti fatte dalle aziende madri.” Ma ciò che distingue il Valtiberina Car Center dagli altri concessionari è la sensazione di entrare in una grande e solida famiglia, come lo sono anche Fiat, Lancia ed Abarth, consapevoli che in qualsiasi situazione c’è sempre qualcuno pronto ad assistere l’avventore. Della grande casa Ivar Auto fanno parte anche Franco Mercati, braccio destro di Piero, e Giampiero Lascialfari, responsabile del magazzino ricambi. Proprio quest’anno Ivar festeggia i cinquant’anni di attività in concomitanza con la fresca inaugurazione del centro e anticipa l’imminente lancio della nuova Fiat Tipo, il simbolo dell’auto comoda

I modelli di punta Fiat in salone

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Simone Celestini, Area Assistenza e Revisioni

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and looks forward to the upcoming launch of the new Fiat Tipo, the symbol par excellence of the comfortable, reliable and spacious car. For the coming year, in addition to their established range of new and used cars, heralds the arrival of the 124 Spider and the new Fiat Uno, with a mention for the must-have of 2015, the Lancia Y, symbol, simultaneously, of elegance, comfort, refinement and agility keeping the faith with the unmistakable long-established Lancia group tradition. On the family motoring side there are the developments of the Fiat 500 with the L and especially the X version, the first Italian family SUV, generous, good value and reliable. the 500 Abarth will appeal to the more adventurous, available in coupe, convertible and 695 models – and a super-sporty 190cv two-seater. A full range of commercial vehicles, from the Fiorino to the Ducato, awaits those with VAT certificates and small business owners, with special promotions reserved for members of

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per eccellenza, affidabile e spaziosa. Per l’anno venturo, oltre alla gamma di auto nuove e usate, si preannuncia l’arrivo della 124 Spider e della nuova Fiat Uno, con una menzione per il must del 2015, la Lancia Y, simbolo, nel contempo, di eleganza, comodità, raffinatezza e agilità, senza tradire la linea inconfondibile che il gruppo Lancia da sempre rappresenta. Dedicata al family look è l’evoluzione della 500 nelle versioni L e specialmente X, il primo suv italiano per la famiglia, abbondante, economico ed affidabile. Ai più temerari è invece dedicata la 500 Abarth, disponibile nei modelli coupé, cabrio e 695 - e la biposto con 190cv per gli estremi sportivi. Una gamma completa di veicoli commerciali, dal Fiorino al Ducato, attende i possessori di partita Iva e le piccole imprese, con promozioni speciali riservate agli iscritti alla Confartigianato ed alla Confcommercio. Ci spostiamo così di qualche passo per visitare l’Area Assistenza e Revisioni, dove facciamo conoscenza con Simone Celestini che dall’area accettazione ci introduce ai tecnici operativi Roberto Mazzoni, Mario Paletti e Marco Santolini. Questa area è dedicata all’assistenza post vendita ed al servizio di revisione. Un’officina che, grazie all’esperienza pluriennale dei suoi tecnici ed impiegati, promette interventi efficaci e puntuali per viaggiare in completa sicurezza. E’ un dato di fatto che il Valtiberina Car Center sia stato, per coloro che ne fanno parte, un’opportunità irrinunciabile anche da un punto di vista affettivo: tutti, infatti, sono cresciuti in questo mondo e la rinascita del salone è stata l’occasione per rimettere in piedi l’avventura, ormai finita, della vecchia gestione. L’affetto dimostrato dalla cittadinanza nei confronti di questa squadra ricomposta è stato esemplare; tutti facevano parte della ex Boninsegni e il calore della collettività ha ripagato lo sforzo e la dedizione al lavoro che questi ragazzi hanno dimostrato negli anni. Non poteva mancare, all’interno

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della cittadella, la Carrozzeria Biturgense di Mauro Monini e Mirco Bianconi, due professionisti che operano in un’officina modernissima che, tra ponti e paraurti smontati in fase di lavorazione, ci hanno accolti e salutati con molto entusiasmo. Inutile dire quanto sia essenziale avere un appoggio affidabile e veloce in caso di sgradevoli inconvenienti. La vera innovazione di Valtiberina Car Center, il non plus ultra dell’estetica dell’auto, pensato per valorizzare gli esemplari i cui segni del tempo hanno offuscato l’aspetto, è l’Auto Make Up, con Marco e Francesca Ciavattini, specializzati nel riportare con le tappezzerie a nuova vita, anche quelle in pelle. Un vero e proprio centro estetico dedicato a chi vuole restituire lustro alla propria auto rinnovandola completamente, installando perfino pellicole su tutta l’auto. Oppure solamente per farle un bel bagnetto, sia dentro che fuori; sanificando in maniera minuziosa anche gli angolini più nascosti. E’ questa la storia di un vero sodalizio per cui, quando si sposa un’auto, si sposa l’intera famiglia Valtiberina Car Center. Info: Valtiberina Car Center, via Senese Aretina 300 Tel. 0575 720117

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Dalla carrozzeria, Mauro Monini

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Vendutissima, la 500 X

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In officina, Roberto Mazzoni (dx) e Marco Santolini (sx)

Confartigianato and Confcommercio. So now we take a few steps to visit the repairs and testing section, where we meet with Simone Celestini who, from the reception area, introduces us to the mechanics Roberto Mazzoni, Mario Paletti and Marco Santolini. This section is for after-sales assistance and repairs. This is a workshop that, thanks to the years of experience of its mechanics and other staff, provides timely and effective repairs so you can travel in complete safety. It’s a fact that the Valtiberina Car Center has been, for those who are part of it, also a great opportunity from the affective point of view: all of them, in fact, grew up in this world and the rebirth of the showroom was an opportunity to relaunch the now finished adventure of the former management. The affection shown by the Sansepolcrans for this reassembled team has been exemplary; all were part of the former Boninsegni operation and the warmth of the community has rewarded the effort and dedication to their work that these guys have shown over the years. We could not miss, inside the citadel, the Carrozzeria Biturgense [Sansepolcro bodyshop] of Mauro Monini and Mirco Bianconi, two professionals working in a modern workshop who, between stands and bumpers removed during work, met and greeted us with great enthusiasm. No need to point out how essential trustworthy and fast help is in case of mechanical issues. The real innovation at Valtiberina Car Center, the ultimate in auto aesthetics, designed to enhance vehicles whose looks have been ravaged by time, is the Car Make Up section, with Marco e Francesca Ciavattini specialists in restoring interiors to new life, including leather ones. A real beauty parlour dedicated to those who want to restore the lustre to their cars completely renewing them, up to applying finishing films to the whole car. Or just to give it a nice wash and brush up, inside and out; efficiently sanitising it down to the most hiddenaway corners. And this is the story of a true partnership that, when a car is taken on, extends to the entire Valtiberina Car Center family. Info: Valtiberina Car Center, Via Senese Aretina 300 tel. 0575 720117

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La Croce ansata al Museo del Cairo

Il Crocefisso ligneo a Sansepolcro

La Croce di Alberto Barelli

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Innalzamento della Croce di Piero della Francesca

na croce in cielo con la scritta (in greco): «con questo segno vincerai» e l’apparizione in sogno di Cristo che lo esorta ad innalzare tale simbolo per guidare con successo l’esercito nella battaglia di Ponte Milvio: sono gli eventi straordinari che, secondo la tradizione, indussero l’imperatore romano Costantino ad abbracciare il Cristianesimo.

cross in the sky with the words (in Greek) “with this sign will ye conquer” and the apparition in a dream of Christ urging him to raise this symbol to successfully lead his army at the Battle of the Milvian Bridge were the miraculous events that, according to tradition, led the Roman emperor Constantine to embrace Christianity.

Fatto sta che è grazie alla risonanza del Sogno di Costantino che la croce, nelle sue varie forme universalmente presente in tantissime civiltà, diverrà il simbolo della religione cristiana. Per gli egizi, la croce ansata era simbolo della vita mentre la versione più diffusa in Grecia era il Tau. La croce celtica era per i druidi simbolo della conoscenza iniziatica; per i cristiani rappresenta, naturalmente, il sacrificio di Gesù - realizzata con il legno dell’albero nato nella tomba di Adamo, abbattuto da Salomone per essere utilizzato nel tempio di Gerusalemme, poi sotterrato e ritrovato dalla regina di Saba – e la sua storia è riproposta nella leggenda della vera croce. Il testo di riferimento è l’opera di Jacopo da Varagine, al quale si è ispirato Piero della Francesca per realizzare il ciclo pittorico nella Chiesa di San Francesco di Arezzo; il Natale è una buona occasione per visitare tale capolavoro e proseguire con i dipinti di Piero della Francesca esposti in Valtiberina. Scrive Claudio Landi in “Misteri e simboli della croce” (Simmetria Edizioni, Roma, 2007): «L’universalità dell’azione salvifica del Cristo che si estende a gentili ed ebrei, unisce i cieli, la terra e ciò che è sotto terra attraverso il segno della Croce, come dicono Melitone, “Colui che sostiene l’universo è sostenuto dalla croce” (in Testa pag. 392) e Cirillo di Gerusalemme, “Cristo stese nella croce le mani per impossessarsi dei confini dell’orbe” ( Catech XIII, 28)». Da queste parole emerge il significato cosmico della croce: il segmento orizzontale rappresenta la superficie terrena e quindi la materia, mentre quello verticale collega il cielo con il mondo sotterraneo. Con la loro intersecazione si ha l’unione armonica delle forze energetiche passiva e attiva e, in questo senso, la croce esprime il principio di fecondità. Per René Guénon, il segno della croce simboleggia l’uomo universale, esprimendo, come scrive ne “Il simbolismo della croce” (Rusconi Editore, Milano, 1973), il modo in cui è raggiunta la realizzazione «mediante la comunione perfetta della totalità degli stati dell’essere, ordinati gerarchicamente in armonia e conformità, nell’espansione integrale secondo i due sensi dell’ ampiezza e dell’ esaltazione».

Indeed it is due to the resonance of Constantine’s dream that the cross, present in various forms in many civilizations, become the symbol of the Christian religion. For the Egyptians, the ankh cross was a symbol of life while the most popular version in Greece was the Tau. The Celtic cross was for the Druids the symbol of initiatory knowledge; for Christians, of course, it recalls the crucifixion of Jesus – made from the wood of the tree that grew from the tomb of Adam, cut down by Solomon to be used in the temple of Jerusalem, buried and then found by the Queen of Sheba – such is the story recounted in the Legend of the True Cross. The reference text is the work of Jacopo de Voragine, which inspired Piero della Francesca to realize the cycle of paintings in the Church of San Francesco in Arezzo; Christmas is a good opportunity to visit this masterpiece and continue with the paintings of Piero della Francesca on show in the Tiber Valley. Claudio Landi writes in Misteri e simboli della croce [Mysteries and symbols of the cross] (Simmetria Edizioni, Roma, 2007): “The universality of the salvatory action of Christ which extends to the Gentiles and Jews, unites the heavens and the earth and what is beneath the earth through the sign of the Cross, as Melitus said, ‘He who sustains the universe is supported by the cross’ (in Heading p. 392) and Cyril of Jerusalem said, ‘Christ stretched his hands on the cross to take possession of the world’ (Catech XIII, 28).” From these words emerges the cosmic significance of the cross: the horizontal segment represents the terrestrial surface and then matter, and the vertical axis connects the heavens with the underworld. At their intersection there is the harmonious union of forces and of active and passive energy, in this sense, the Cross expresses the principles of fertility. For René Guenon, the sign of the cross symbolizes the universal man, expressing, as he writes in Il simbolismo della croce [The symbolism of the cross] (Rusconi Editore, Milano, 1973), the way in which this realization is reached is “by the perfect communion of all states of being, hierarchically arranged in harmony and compliance, according to the full expansion of the meanings of breadth and exaltation.”

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Not an ordinary

jewelry a cura della redazione

18 Un servizio per Natale

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siste un posto, a Umbertide, davvero fuori dall’ordinario: una gioielleria ma non solo - di quelle difficili da scovare, con pezzi rari e particolari adatti alle più svariate esigenze e personalità.

here’s a place in Umbertide, that’s really out of the ordinary, it’s a jeweller’s but not only, and of a kind you rarely encounter; with many unusual and special pieces to suit all functions and personalities.

Quello della gioielleria Mariano Castelletti è il risultato della storia di più generazioni, che inizia a Perugia per arrivare, nei primi dell’800, a Umbertide con la gestione attuale di Anna e i suoi oltre quarant’anni di esperienza in negozio. “Una galleria di pezzi unici – ci dice la signora – frutto di un’accurata ricerca di piccole aziende artigianali in grado di produrre oggetti originali e innovativi, portatori di un valore che va ben oltre quello strettamente monetario”. Una passione per l’arte che non si ferma alle parole ma viene testimoniata da un’ abbondanza di icone, vetri, sculture, spille e ciondoli di raffinata fattura che nel corso della conversazione abbiamo modo di vedere. Un altro punto di forza di questa boutique è la possibilità di realizzare gioielli su misura, dal disegno alla

Mariano Castelletti’s jeweller’s emerges from a history of several generations that began arriving in Perugia in the early Nineteenth Century and in Umbertide under the current management of Anna and her forty-plus years of experience in the shop. “A gallery of unique pieces” – the lady tells us – “the result of careful research amongst small craft businesses able to produce original and innovative objects, that hold a value that goes beyond the strictly monetary.” A passion then for art that does not stop at words but is demonstrated by a plethora of icons, window displays, sculptures, brooches and pendants of fine workmanship that we get to see during our conversation. Another strong point of this boutique is the ability to create custom jewel-

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Gioielleria Mariano Castelletti, viale Patrioti n.4 Umbertide / tel. 075 9413784

lery, from the drawing to the making, using trusted craftsmen. A while ago the shop expanded to make room for quality gifts with fine pottery from Royal Copenhagen, Ginori and Royal Albert, traditionally-made Murano glass items, the colourful creations of Kosta Boda and an extensive silverware department with both antique pieces and contemporary designer work like that from Buccellati and Brandimart. And the unmissable Rubinia Filo della vita [Thread of Life] rings, with handwoven gold and silver thread, with or without precious stones added, each unique and different to the other, just as every life and every soul is. Anna was a worthy narrator of her own story and her special relationship with objects – not only for their artistic value but for what they are able to pass on, as well as her broad passion for natural stones, from their history to their meaning, including their capacity to interact with our own energy as we learn from crystal therapy – was made exceedingly clear. From our pleasant chat the desire emerged of her continuous and in-depth research carried out in order to get ever closer to her customer’s needs, always trying to offer timeless products as only art objects can be. A rare ability that is a direct result of a passionate commitment.

La vetrina del negozio Thun

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creazione, avvalendosi di orafi di fiducia. Da qualche tempo la gioielleria si è ampliata per dare spazio anche agli articoli da regalo con porcellane pregiate come Royal Copenaghen, Ginori, Royal Albert, vetri di Murano creati nel rispetto della tradizione, le colorate creazioni di Kosta Boda e un ricco reparto di argenteria con pezzi di antiquariato e firme contemporanee come Buccellati e Brandimarte. Imperdibili gli anelli di Rubinia “Filo della vita”, fili d’oro e d’argento intrecciati a mano, arricchiti o meno da pietre preziose, unici e diversi l’uno dall’altro proprio come ogni vita e ogni anima. Anna è stata una degna narratrice della sua storia ed è oltremodo evidente il suo particolare rapporto con gli oggetti, non solo per il loro valore artistico ma per quello che sono in grado di trasmettere, così come la sua passione per le pietre naturali, dalla loro storia al loro significato, fino alla loro capacità di interagire con la nostra energia come insegna la cristalloterapia. Da questa piacevole chiacchierata emerge il desiderio di una continua e approfondita ricerca con l’obiettivo di essere sempre più vicina alle esigenze del cliente, cercando di offrire proposte che vadano al di là del tempo come solo un oggetto artistico può fare. Una rara capacità che è una conseguenza diretta di un impegno appassionato.

Gioielleria Mariano Castelletti, Viale Patrioti n.4, Umbertide/ tel. 075 9413784 Pezzi unici e curiosi Orecchini evaNueva

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FACTORY STORE Umbertide (PG) Via dei Carrai, 12

CERAMICHE ARTISTICHE NUOVA CER TEL. +39.075.9415808 www.nuovacer.com info@nuovacer.com

Lun-Ven 8:30 - 12:30 14:45 - 18:00

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I parrucchieri di Via Cavour

T h e H a i r d re s s e r s o f V i a C avo u r di Raffaella Fava

Emiliano (dx) e Gregorio (sx)

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n’ eredità che, dagli anni 40, arriva vitale e rinnovata sino ad oggi e che si tramanda da generazioni di padre in figlio. Stiamo parlando di Game Hair, il salone di acconciatori che, da un lato, si affaccia sull’elegante Corso Cavour di Città di Castello mentre dall’altro guarda l’antico porticato di Piazza Fanti. Dietro le vetrate luminose, Emiliano e Gregorio lavorano ogni giorno per valorizzare l’aspetto dell’uomo e della donna che scelgono di affidare le loro teste a questa coppia di professionisti.

legacy that goes back to the 1940s, constantly renewed up to the present day as it was handed down from father to son. We are talking about Game Hair, the hairdressing salon which on one side, overlooks elegant Corso Cavour in Città di Castello, while the other faces the ancient portico of Piazza Fanti. Behind the brightly lit windows, Emiliano and Gregorio work every day to enhance the appearance of the men and women who choose to entrust their heads to this professional duo.

Talento, creatività e tecnica, questi gli assi nella manica dei cugini Gregorio ed Emiliano, nel sangue l’abilità con le forbici e nel cuore la passione per lo stile. Nipoti e figli di barbieri, i due, diplomati parrucchieri unisex all’Accademia di Perugia e Firenze, nascono inizialmente come acconciatori per uomo per poi decidere di accogliere anche l’universo femminile all’interno del loro spazio nel centro antico della città, disposto su due piani e con vetrate a vista che ne svelano la febbrile attività quotidiana. “La nostra mission – ci raccontano i protagonisti di questa storia di successo - non è quella di seguire il trend modaiolo del momento ma di riuscire a cogliere gli elementi che caratterizzano chi si siede sulla nostra poltrona per trovare il proprio stile facendosi aiutare da noi; tagli e colori non devono corrispondere ai diktat delle passerelle ma alla personalità di chi li indossa”. Anche per questo, l’attività di ricerca e perfezionamento di Gregorio ed Emiliano non si ferma mai dal 1997, anno di acquisizione del salone, arricchendosi nel tempo attraverso la frequentazione di corsi di aggiornamento, a livello nazionale ed internazionale. “Dalla semplice piega ai trattamenti di ultima generazione, passando per i tagli più strutturati – proseguono – offriamo una gamma di servizi completa e sempre attuale per la soddisfazione a tutto tondo degli ospiti del salone, anche con l’impiego di prodotti professionali di altissima qualità che hanno un ruolo importante per la resa ottimale di qualsiasi coiffage”.

Talent, creativity and technique, these are the trump cards of cousins Gregorio and Emiliano, who have skill with the scissors in their blood and a passion for style in their hearts. Sons and grandsons of barbers, these two, qualified as unisex graduates from the Academy of Perugia and Florence, started off as barbers for men then decided to accommodate the female population too within their premises in the old town, arranged on two floors and with windows that display its feverish daily activity. “Our mission” – the stars of this success story tell me – “is not to follow the fashionable trend of the moment but to grasp the essential make-up of the folk who sit in our chair and help them find their own style; cuts and colours don’t have to correspond to the diktats of the catwalks but should follow the personality of the wearer.” In pursuit of their mission Gregorio and Emiliano haven’t stopped learning and developing since 1997, the year they took over the salon, improving their skills over time through attendance at training courses, at both national and international level. “From the simple trim to the latest generation of structured cuts” – they continue – “we offer a comprehensive range of services for the all-round satisfaction of our customers, including the use of high quality professional hairdressing products that play an important role in the optimum performance of any coiffage.”

Game Hair Parrucchieri, C.so Cavour, 5, Città di Castello / 0758558110 / info@gamehair.it / www.gamehair.it / Facebook: Gamehair EmiGreg

Game Hair Parrucchieri [Hairdressers], C.so Cavour, 5, Città di Castello/ 0758558110/ info@gamehair.it/ www.gamehair.it/ Facebook: Gamehair EmiGreg

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Con la signora Loredana

Giovanni (sx) e Luigi (dx) in macelleria

I sott’oli della Macelleria Giulietti

Macelleria Giulietti, la pancia di Castello

Gi ulie tt i the Butcher's, the belly of Castello di Serena Gustinelli

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agli albori del novecento, con un occhio rivolto rom the dawn of the twentieth century, with verso la torre civica e l’altro a mirare il cuore vione eye facing face the civic tower and the brante di Città di Castello, la macelleria Giulietti other pointing to the vibrant heart of Città di è una boutique per gli estimatori della carne e della cuci- Castello, Giulietti the butcher’s has been a boutique na tradizionale tifernate. for lovers of meat and traditional Castello cuisine. On a grey November day, while the Christmas tree was being delivered in Piazza Matteotti, we were at nearby Giulietti’s. For over forty years the shop has been run by Luigi, Giovanni and Loredana, guardians of the city’s culinary traditions, a perfect synthesis of peasant custom and urban reinterpretation. The three of them recount that the business is almost a century old – being passed down from uncle to nephew – as evidenced by the beautiful photographs inside the shop – up to the current, third generation. Even as a child I remember the place where grandparents took me and, in a way, those high windows full of meats take me back to those unique and precious moments, returned to whenever I go from Piazza di Sotto down to Corso Cavour. Just as it is a part of my life story, this place is part of the popular history of Città di Castello; with which it was born and established to defend the old recipes and yet also be attentive to the evolution of the tastes of its citizens. The meats are all top quality – as the results achieved over the years have demonstrated – and hold to all the best quality standards. The sausages on offer are entirely of their own production, completely natural, without the addition of any preservatives. Tasty examples are their famous loin in oil, and the beloved mazzafegato [sausage made with liver, tr] – outpost of Slow Food in the Upper Tiber Valley – also in its variant in oil. In view of the holiday season the Giuliettis offer some of their specialties: galantine, cotechino and lentils prepared by them, and traditional sauces like that for crostini neri, roast beef, tripe and ready to cook dishes. All lovingly prepared by chef Giuditta. As custom demands, they have also organised their Christmas baskets, quite different from the usual kind and much more tasty.

Info: Macelleria Giulietti, Corso Cavour 13 Città di Castello tel. 075.8554371 / www.giulietti.it / info@giulietti.it

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In una grigia giornata di novembre, mentre in piazza Matteotti arriva l’albero di Natale, noi siamo già nella poco distante macelleria Giulietti. Da più di quarant’anni il negozio è gestito da Luigi, Giovanni e Loredana, custodi della storia gastronomica della città, sintesi perfetta di usi contadini e rivisitazioni urbane. Gli stessi ci raccontano che l’attività è quasi centenaria – è stata tramandata da zio in nipote – ne è prova la bella fotografia all’interno del locale – fino ad arrivare alla corrente, terza generazione. Fin da piccola ho ricordi di quel posto dove i nonni mi portavano e, in un certo senso, quelle vetrine alte e ridondanti di carne, mi riportano a quei momenti unici e preziosi, rinnovati ogni volta che da Piazza di Sotto imbocco Corso Cavour. Cosi come è parte della mia storia, questo locale fa parte della storia popolare di Città di Castello; con essa è nato e cresciuto a difesa delle antiche ricette ed attenta all’evolversi del gusto cittadino. Le carni sono di altissima qualità - e i risultati raggiunti negli anni lo dimostrano - e rispettano tutti i migliori standard di qualità. I salumi proposti, sono interamente di produzione propria, completamente naturali e senza l’aggiunta di nessun tipo di conservanti. Ne sono un goloso esempio il celeberrimo lombetto sott’olio, la coppa e l’amato “mazzafegato” – presidio Slow Food in Alta Valle del Tevere – anche nella sua variante sott’olio. In vista delle festività natalizie i fratelli Giulietti propongono alcune delle loro specialità: la galantina, il cotechino di loro produzione e le lenticchie, le salse tradizionali come i crostini neri, il roast beef, la trippa e i “pronti da cuocere”. Il tutto ben preparato dalla cuoca Giuditta. Come usanza vuole, sono allestiti anche i cesti natalizi, diversi dal solito e molto più gustosi.


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Breakfast @ Baraja

La brigata al femminile

La complicità è donna

Tutte le donne del Barajà A l l t h e w o me n o f B a r aj à di Raffaella Fava

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t’s an all-female crew at the bar inside La Fratta shopping centre in Umbertide, animated by these feisty girls who have turned the place into a little factory with all the different services on offer. So read up how proprietors Gessica Becchetti and Silvia Ceccarelli told us the story during our chat over a cup of coffee (an Illy, of course!).

Il continuo andirivieni di avventori, qui al Barajà, è giustificato dal fatto che sedersi ad un tavolo di questo locale può significare molte cose: fare una colazione con la tradizionale accoppiata di cornetto e cappuccio, leggere un quotidiano o una rivista di moda, ricaricare il cellulare, tentare la fortuna con un gratta e vinci, gustarsi un pranzo veloce ma gustoso e persino pagare una bolletta. Queste ed altre le attività concentrate in un unico posto collocato in posizione strategica all’interno del Centro Commerciale principale di Umbertide, all’ingresso della galleria di negozi che conduce alla Coop e che, anche per questo, rappresenta uno strategico punto di ristoro per chi viene qui per fare la spesa o, semplicemente, per passeggiare al coperto buttando un occhio alle vetrine. “Il flusso di gente qui al locale è praticamente costante – ci dicono le titolari Gessica Becchetti e Silvia Ceccarelli, affiancate dalle preziose collaboratrici Annarita, Alessia e Gessica – a cominciare dal mattino alle 6, quando tutto è pronto per la colazione, passando per la pausa pranzo e continuando fino all’aperitivo serale che anticipa la chiusura del bar alle 19 e 30. I nostri avventori ci piace trattarli bene, oltre che con modi cortesi, anche attraverso il menu del Barajà, ricco di bontà per tutti i gusti con un occhio di riguardo per coloro che soffrono di intolleranze alimentari per cui proponiamo delle alternative come il latte di soia e i prodotti gluten free, oltre alla pasticceria vegana; e per placare l’appetito del mezzogiorno, insalate, piatti freddi e taglieri”.

The comings and goings of customers here at the Barajà is justified by the fact that sitting at a table in this venue can mean many things: having breakfast with the traditional pairing of croissant and cappuccino, reading a newspaper or a fashion magazine, recharging your phone, trying your luck with a scratch card, enjoying a quick but tasty lunch and even paying a utility bill. These and other services are concentrated in one place strategically located within the main shopping centre of Umbertide, at the entrance of the arcade leading to the Coop and thus a strategic spot for those who come here to do the shopping or simply to stroll indoors taking a glance at the shop windows. “The flow of people here at the bar is virtually constant” – proprietors Gessica Becchetti and Silvia Ceccarelli tell me, flanked by valued collaborators Annarita, Alessia and Gessica – “starting in the morning at 6 am, when everything is ready for breakfast, through lunch and continuing until the evening aperitif just before we close at 19.30. We like to treat our customers politely and well, including with the Barajà food offering, rich in good things for all tastes with an eye too for those who suffer from food allergies with alternatives such as soy milk and gluten-free products, in addition to vegan pastry; and to feed the Mediterranean diet fans, salads, cold dishes, and tasting platters.”

Barajà, c/o Centro Commerciale La Fratta , Viale R. Morandi, Umbertide / 075 9302566 / opening: 6 am – 19,30 pm.

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uno staff tutto al femminile quello del bar interno al Centro Commerciale La Fratta di Umbertide, animato dalle grintose ragazze che di questo locale hanno fatto una piccola industria, tanti sono i servizi offerti. Leggete cosa ci hanno raccontatole titolari Gessica Becchetti e Silvia Ceccarelli nel corso della nostra chiacchierata davanti ad un buon caffè (Illy, of course!).


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Incontro con Oriana Fallaci Meeting Oriana Fallaci

di Piero Luigi Pisani Barbacciani

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on conoscevo personalmente Oriana Fallaci che, in un giorno dell’estate 1999, mi telefonò dicendomi che aveva bisogno di parlarmi e dopo pochi minuti era nella mia stanza alla Facoltà di Agraria di Firenze. Mi disse che stava per scrivere un romanzo e le occorrevano informazioni sul’agricoltura nel Chianti.

Oriana Fallaci, giornalismo e verità

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did not personally know Oriana Fallaci when, on a summer’s day in 1999 she called me and told me that she needed to talk to me and, after a few minutes, was in my office at the Faculty of Agriculture of Florence. She told me she was going to write a novel and needed information about agriculture in Chianti. 31

A questo incontro fece seguito una serie di lunghi colloqui ed interessanti discussioni, quasi sempre per telefono. Poi, un giorno di dicembre, mi telefonò invitandomi a visitare il suo podere in Chianti, vicino a Lamole, in cui le sarebbe piaciuto impiantare un vigneto ed il giorno prestabilito ci trovammo nella sua abitazione a Firenze. Salita a bordo del mio fuoristrada, disse che le piaceva e che le sembrava di essere in una di quelle macchine militari con le quali, tante volte, aveva visitato i fronti di guerra nelle sue missioni giornalistiche. Ci fermammo a Greve in Chianti, dove fece alcuni acquisti compreso quello dei suoi sigarini: ne aveva già fumati un paio durante il viaggio. Mi disse che sapeva che il fumo poteva risvegliare il suo male ma non voleva pensarci e mi guardò per qualche istante con i suoi grandi e begli occhi che le illuminavano il viso, nei quali c’era però un’ombra di malinconia, forse creata dai dolori, dalle tragedie, dai mali, dalle sofferenze, dalle miserie e cattiverie viste in tante parti del mondo. A un certo punto della strada per Lamole, domandò di fermarmi nei pressi di una chiesa al cui interno stava lavorando un operaio che, scendendo dall’impalcatura, le venne incontro e disse: “Buongiorno si-

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This meeting was followed by a series of long and interesting discussions, almost always by phone. Then, one day in December she called me and invited me to visit her farm in Chianti, near Lamole, where she would like to plant a vineyard and on the appointed day we were at her home in Florence. Getting into my 4x4, she said that she liked and that it reminded her of one of those military vehicles in which on many occasions she had visited war fronts on journalistic missions. We stopped in Greve in Chianti, where she made some purchases including cigars: she had already smoked a couple on the trip. She told me that she knew that smoking could set off her illness again but didn’t want to think about it and looked at me for a moment with those large and beautiful eyes that lit up her face, in which there was a shadow of melancholy, perhaps created by the pain, the tragedies, evils, sufferings, miseries and misfortunes seen in many parts of the world. At some point on the road to Lamole, she asked to stop near a church in which a labourer was working, who came down from the scaffolding, greeted her and said, “Good morning Signora Oriana”. She was surprised and leaving the church, said: “that worker recognised me and must have read

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gnora Oriana”. Lei rimase sorpresa e, usciti dalla chiesa, mi disse: “Quell’operaio mi conosce e senz’altro ha letto qualche mio libro”. E proseguì, rivolta verso di me: “Lei ha letto i miei libri? Quale le è piaciuto di più ?”. Risposi: “Insciallah”. Mi guardò: “E perché proprio quello? ”. Ascoltò con attenzione le mie spiegazioni e aggiunse: “Le darò una copia del libro con la dedica ricordo”. Poi, guardando gli abeti rossi nei dintorni della chiesa, mi disse che i liutai per scegliere gli alberi più adatti agli strumenti, appoggiavano l’orecchio sul tronco ed ascoltavano il suono che veniva dal loro interno. Facemmo una prova e rimasi sorpreso: dal loro interno giungeva una strana, oscillante vibrazione sonora, di intensità diversa al seconda del tipo di albero. Proseguendo nel nostro viaggio, Oriana mi parlò di vari argomenti, fra i quali la sua attività durante la lotta partigiana per cui molti, erroneamente, la ritenevano simpatizzante del comunismo, che lei invece rifiutava decisamente; dei suoi soggiorni negli Stati Uniti; della famiglia di agricoltori chiantigiani da cui proveniva; della sorella Paola che abitava nella casa del podere, una bravissima giornalista, più brava di lei. Arrivati a casa, dopo le presentazioni con la sorella, mi fece vedere l’appezzamento per la coltivazione del vigneto, indicandomi un vecchio pero un po’ malandato e che, le dissi, necessitava di una energica potatura e di ricche concimazioni. Confessò di amare quel suo podere, che avrebbe desiderato viverci più a lungo e, quando le chiesi se non aveva timore di stare in un luogo così solitario, non ebbi risposta. Uscì dalla stanza e ritornò mostrandomi una doppietta nella mano destra e una copia di “Insciallah” nella sinistra: disse che lei non aveva alcuna paura e se, nottetempo, sentiva dei rumori provenire dall’esterno, si affacciava alla finestra e sparava un paio di fucilate contro il cielo. Mentre col pennarello scriveva la

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some of my books.” And she went on, pointing at me: “Have you read any of them? What did you like most?” “Inshallah” I replied. She looked at me: “And why’s that?” She listened carefully to my explanation and added, “I’ll give you a copy of the book with a dedication.” Then, looking at the spruce trees around the church, she said that luthiers when they choose the trees to make their instruments, press an ear to the trunk and listen to the sound that comes from them. We did this test and I was surprised when a strange, oscillating sound vibration emerged, of varying intensity depending on the type of tree. Continuing on our journey, Oriana spoke about various topics, including her activities during the partisan struggle because of which many mistakenly believed she was a sympathizer with Communism, which in fact she decisively rejected; her stay in the United States; the farm family in Chianti which she came from; her sister Paola who lived in the farmhouse, a talented journalist, more talented than she was. Once in the house, after the introduction to her sister, she showed me the plot set aside for the vineyard, old and somewhat run down that, I said, would require vigorous pruning and abundant fertilizing. She confessed she loved this farm, and she would have wished to live there longer and, when I asked if she was afraid to stay in such a lonely place, she made no answer. She left the room and came back with a shotgun in her right hand and a copy of Inshallah in the left and said she was not afraid and if, during the night, she heard noises coming from outside, she looked out of the window and fired off a couple of shots against the sky. While she wrote the dedication in the book in felt pen, I examined the rifle, it was not loaded but there were residues of gunpowder in the barrel. In the afternoon I left and she stayed on with her sister. I said goodbye and promised that I would come back to prune the old pear tree. Since then I didn’t hear from or see Oriana Fallaci. In 2001 she caused a sensation writing The Rage and the Pride and

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La dedica di Oriana Fallaci

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dedica sul libro, esaminai il fucile: non era carico ma dentro le canne c’erano residui di polvere da sparo. Nel pomeriggio partii e lei rimase con la sorella. La salutai promettendole che sarei tornato a potare il vecchio pero. Da allora non ho più sentito né rivisto Oriana Fallaci. Nel 2001 fece scalpore il suo scritto “La rabbia e l’orgoglio” e nel settembre del 2006 tutto il mondo seppe della sua scomparsa: quel terribile male l’aveva vinta. Nel 2008 comparve il suo ultimo scritto, “Un cappello pieno di ciliegie”, in riferimento al quale la critica rilevò la mancanza della ”i” nell’ultima sillaba. Sono convinto che Oriana scrisse volutamente così, perché nel parlato delle campagne toscane quella “i” non viene pronunciata. A Firenze si parla dell’intento del Comune di accogliere la proposta popolare di dedicare ad Oriana Fallaci il giardino della Fortezza da Basso, proposta senz’altro altamente apprezzabile e non sarebbe male, con l’occasione, riassettare quel bel giardino arricchendolo con una collezione di ciliegi da fiore.

in September 2006 the world learned of her death: that terrible evil had won. In 2008 her last work appeared, Un cappello pieno di ciliege [A Hat Full of Cherres, sic], in reference to which critics noted the lack of the “i” in the last syllable [correct spelling would be ciliegie, tr.]. I am convinced that Oriana wrote it like that deliberately, because in rural Tuscan speech that “i” is not pronounced. In Florence there is talk of the city’s plan to accommodate the popular proposal to dedicate an Oriana Fallaci garden in the Fortezza da Basso, certainly a highly commendable suggestion and it wouldn’t hurt, given the opportunity, to modify that beautiful garden by adding a rich collection of flowering cherries.

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PINACO TECA COMUNALE PALAZZO VITELLI ALLA CANNONIERA CITTÀ DI CASTELLO (PG)

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Premiati alla Maratona di San Valentino

I signori

100 maratone

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T h e 100 m a r at h o n c o u p l e di Simone Bandini

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100 maratone corse insieme, spesso arrivando mano nella mano, cercandosi con gli occhi, col respiro e con il cuore: “Per noi è il completamento di questo viaggio insieme. Che ogni volta si rinnova e si celebra. Come nella vita non c’è alcuna gioia senza alcun sacrificio. E’ una lezione dura da imparare, ma è la storia autentica di ogni esperienza in questo mondo”. Ho conosciuto per la prima volta questa straordinaria coppia alla Istanbul Marathon nel 2011. Da allora li ascolto come incantato quando parlano di se stessi e della corsa: “Correre ti dà una grande autonomia. Ti senti sempre più forte, nel pieno delle energie…”. “Vivo insomma!”, completa il Dr. Girelli, stimato neurologo che prosegue: “La percezione di sé aumenta: la cassa toracica che si espande, il battito che incalza, i muscoli che si

100 marathons together, often finishing hand in hand, joined by their eyes, breathing and heart: “For us it is the fulfilment of our journey together. That is renewed and celebrated again each time. As in life, there is no joy without sacrifice. It’s a hard lesson to learn, but that’s the truth behind any experience in this world.” I met this extraordinary couple for the first time at the Istanbul Marathon in 2011. Since then I have listened enchanted to them as they talk about themselves and racing: “Running gives you a great feeling of independence. You feel stronger and stronger, full of energy...” “I’m truly alive!” adds Dr. Girelli, an acclaimed neurologist, who continues: “One’s perception of self increases: the rib cage expands, the heart rate takes off, the

na maratona ti fortifica talmente tanto da avere effetti visibili e duraturi nella vita di tutti i giorni. E’ un mezzo per cercare e conoscere se stessi e gli altri. Correre è un po’ come essere nudi di fronte al mondo ed al consorzio umano”. Ci emozionano queste considerazioni di Egle Caiotti che, col marito Lucio Girelli è venuta a trovarci in redazione per parlarci dell’imminente 100° maratona, che correranno (insieme è ovvio!) a Reggio Emilia il 13 dicembre.

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marathon strengthens you so much that you get visible and lasting effects in your everyday life. It’s a way to learn about yourself and others. Running is a bit like being naked in the face of the world and human society.” They are really stirring these points that Egle Caiotti made when she came to visit us in our editorial offices with husband Lucio Girelli to talk about their imminent 100th marathon, which they will run (together of course!) in Reggio Emilia on December 13th

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Allenamento estivo a Monte Nerone

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tendono, i pensieri che volano indefiniti eppure così limpidi…” “Siamo giunti ad un punto per cui tra una maratona e l’altra ne sentiamo la mancanza! Con il tempo che scorre lo spirito è diverso: c’è meno agonismo ma decisamente più partecipazione emotiva. Gli anni che passano ci fanno godere sempre di più questi momenti; che si distillano e sono sempre più dolci, intimi, esclusivi ed elevati”, proseguono. Mentre io me la rido: so bene infatti di cosa parlano! Quest’anno, è bene rilevarlo, hanno già percorso 840 km di gare ciascuno (!), senza considerare dunque gli allenamenti. Quali dunque le esperienze più significative? “Per prima in febbraio la Maratona di San Valentino a Terni dove abbiamo festeggiato 42 anni di matrimonio (con 42 km di corsa!). Ci hanno riservato un pettorale dedicato ed una premiazione finale tutta per noi! Poi la Liverpool Marathon in estate dove, per tutta la gara, delle orchestrine disseminate lungo il percorso hanno intonato successi dei Beatles… A differenza di ciò che si possa pensare Liverpool è una bellissima città, ordinata e con tanti parchi. Come non raccontarti dell’emozione nel sentire ‘Penny Lane’ all’ingresso dell’omonimo quartiere! Per noi che di quella generazione facciamo parte con tutti i sogni e le speranze di quel tempo!” Il ricordo più caro? Forse la New York Marathon: “Un brivido fortissimo… c’era tutta la nostra famiglia… E poi la partenza in un mare sconfinato di atleti e la corsa in mezzo a due ali di folla con

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muscles stretch, undefined thoughts fly yet they are so clear...” “We’ve reached a point where when we are between one marathon and the next we feel its absence! With the passing of time the spirit is different: less competitive but definitely more emotionally involved. The passing years let us enjoy these moments more and more, which are concentrated and increasingly sweet, intimate, exclusive and lofty”, they continue. While I laugh at this: I know what they’re talking about! This year, it is good to point out, they have already done 840 km of races each (!), Without considering their training runs. Which, then, was the most significant? “In first place the Maratona di San Valentino in February, in Terni where we celebrated 42 years of marriage (on a 42 km run!). We got a dedicated race bib and a final award to ourselves! Then the Liverpool Marathon in the summer where, throughout the race, bands scattered along the way sang Beatles numbers... Unlike what you might think Liverpool is a beautiful city, well-ordered and with many parks. How not to feel the heart beat on hearing Penny Lane while entering the district of the same name! For us who are part of that generation with all the dreams and hopes of the time!” The most precious memory? Maybe the New York Marathon: “Really chilly… our whole family there... And then the departure in a boundless sea of athletes and the race between two wings of the crowd constantly motivating you (‘run-

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ner Go! Go!’). We couldn’t ever have stopped. Even if we’d wanted to!” In fact Reggio Emilia will be their 100th marathon together. And here there is also a strange bit of kabala: “We’ve been running 20 years and it’s the 10th marathon race in Reggio. We’ve been married 42 years and will run for 42 km. Our son Luca will accompany us and he’s 42 years old and 20 years ago he ran the first marathon in New York with us.” For Lucio and Egle this is a milestone: “From now on we will think about our quality of life and we will be more selective in our racing. We like races run in stages, where you meet up with friends, travel around a bit. But we have a large family with many grandchildren that provide us with joys and pleasures that are just as important.” It’s Saturday morning in Città di Castello. the racket of the town market comes filtered through the shuttered windows. A sacred conversation is taking place in my office, we’re talking about running! Lucio and Egle are an example to us all here. And I hope one day you will be able to run with the woman you love. To find out about upcoming local competitions www.atleticainumbria.it/ www.romagnapodismo.it www.uppoliciano.it

40 L’alba a San Benedetto del Tronto

il pubblico ad incitarti costantemente (Go runner! Go!). Non avremmo mai potuto fermarci. Nemmeno se avessimo voluto!” Reggio Emilia sarà dunque la 100° maratona insieme. E qui c’è anche una strana cabala: “Sono 20 anni che corriamo ed è la 10° maratona corsa a Reggio. E’ il 42° anno di matrimonio e correremo per 42 km. Ci accompagnerà nostro figlio Luca che ha 42 anni che, con noi, 20 anni fa, ha corso la prima maratona a New York”. Per Lucio ed Egle si tratta di un traguardo importante: “Da adesso in avanti penseremo alla qualità della nostra vita: saremo più selettivi nel gareggiare. Ci piacciono le corse a tappe, dove si ritrovano gli amici, i viaggi certo. Ma abbiamo una grande famiglia con tanti nipoti che ci danno gioie e piaceri altrettanto importanti”. E’ sabato mattina a Città di Castello. Giungono filtrati dalle finestre serrate gli strepiti del mercato cittadino. Nel mio ufficio si tiene una conversazione sacra, si parla di corsa! Lucio ed Egle sono un esempio per tutti qui da noi. Ed io vi auguro un giorno di poter correre con la donna che amate.

In vetta, Lucio ed Egle Girelli

Per conoscere le prossime competizioni locali www.atleticainumbria.it / www.romagnapodismo.it www.uppoliciano.it

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Haute couture , l’arte e la moda di Sarah Mancini

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any famous designers, it’s undeniable, sometimes take on an avant-garde role, with clothes that seem like works of art, and their retrospective shows fill galleries and museums.

I couturiers hanno subito spesso l’influenza dei linguaggi artistici e non di rado hanno sperimentato collaborazioni con i maestri d’arte, sin dai tempi del futurismo e surrealismo, certificando il processo di ibridazione tra due campi contigui. Arte e moda concorrono alla creazione di vere e proprie opere d’arte indossabili o, per meglio dire, vestibili in uno spazio determinato, quello dell’esposizione temporanea, sia essa uno shooting fotografico o una sfilata di moda. Anche il make up entra a pieno titolo in quest’ azione come forma primitiva di caratterizzazione e distinzione tribale assumendo una funzione migliorativa estetica soprattutto in campo femminile. La mia personale sperimentazione passa attraverso la collaborazione con l’artista Ofman , a me molto vicino, il quale si esprime bilanciando l’uso della materia con l’utilizzo di una sua personale scrittura ad ideogrammi, detti “graphos” o graffi e che è possibile vedere inscritti nelle lune ricoperte in foglia d’argento.

Couturiers have often taken on the influence of art movements and often collaborated with major artists, from the era of Futurism and Surrealism, producing a process of hybridization between the two neighbouring fields. Art and fashion work together to create real works of wearable art or, rather, wearable in a certain space, such as a temporary exhibition, a photo shoot or a fashion show. Even make-up can enter fully into this, acting as a primitive form of tribal distinction and characterization taking on an ameliorative aesthetic function especially for women. My personal experimentation happens in my collaboration with the artist Ofman, a person who is very close to me, and is expressed by balancing the use of fabric with the use of a personal form of writing in ideograms, called graphos or scratches and that you can see inscribed in the silver leaf moons.

Photo: Jacopo Gennari Artista : Ofman www.sarahmancinimakeup.it info@sarahmancinimakeup.it cell: 333 /29 47 373

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olti stilisti famosi, è innegabile, talvolta assumono il ruolo di avanguardisti, con abiti che paiono opere d’arte a tutti gli effetti e le cui retrospettive affollano sale e musei.


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lifestyle

Pilates on air

Al centro Massimiliano Perugini

Tecnologia spinning

Fitness, persalute e perlavoro Fitness, to be healthy and to get a job

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a diversi anni, ormai, la tecnica del pilates ha preso abbondantemente piede nel nostro Paese facendosi largo fra le attività sportive tradizionali e conquistandosi un’ampia fetta di affezionati che lo praticano con notevoli benefici. Adatta a tutti dai 15 ai 65 anni, non mancano, nella nostra vallata, le opportunità di avvicinarsi a questa disciplina; vi presentiamo ODueFitness, il centro sportivo dedicato alla salute del corpo recentemente sorto ad Umbertide.

or some years now the techniques of Pilates have gained plenty of ground in Italy, making their way amongst traditional exercise practices and gaining a large group of aficionados who practice them with great benefit. Suitable for all from 15 to 65 years, there are, in our valley, opportunities to get to know this discipline better; allow us to introduce ODueFitness, the sports centre dedicated to physical health recently established in Umbertide.

Il parquet è visibilmente fresco di stesura e le pareti riverniciate di recente, nella palestra che Massimiliano Perugini ha inaugurato da poche settimane e dedicata al pilates ma non solo. Istruttore e titolare di ODueFitness, associazione sportiva con sedi dislocate in oltre 20 comuni dell’Umbria, Massimiliano vanta innumerevoli qualifiche professionali in ambito sportivo, dal nuoto al krav maga, dal body building all’ acquagym, cardio fitness, ovviamente pilates, educatore alimentare, massaggiatore tradizionale e shiatsu, per citarne alcuni. “ Oltre al pilates – svela Massimiliano – diverse sono le opportunità di praticare il benessere qui nel nostro centro sportivo, dove facciamo massaggi ed attività aerobiche fra le quali una ideata in esclusiva da noi e, non da ultimo, corsi di difesa personale; si tratta di una realtà, quella di ODueFitness, molto strutturata, affiliata al CSI e al CONI, gestita da uno staff di istruttori professionisti altamente qualificati e a costi particolarmente competitivi al netto di un servizio d’eccellenza”. Il progetto di sviluppo delle attività di fitness nell’area della Valtiberina, da Umbertide a San Giustino, è in fase di ricerca e selezione di nuovi collaboratori di settore, persone seriamente intenzionate a formarsi all’interno dell’associazione sportiva di Massimiliano Perugini per acquisire la qualifica di istruttore/trice in una realtà in crescita e decisamente propositiva. Chiunque sia interessato a collaborare con ODue Fitness non esiti dunque a contattare direttamente Massimiliano.

The parquet is visibly freshly laid and the walls repainted recently in the gym that Massimiliano Perugini opened a few weeks ago and dedicated to Pilates, but not only. Instructor and owner of ODueFitness, a sports association with outposts in more than 20 towns in Umbria, Massimiliano boasts countless professional qualifications in sports, from swimming to krav maga, from body building to water aerobics, cardio, Pilates, nutritional counsellor, traditional massage and shiatsu, to name a few. “In addition to Pilates” – Massimiliano reveals – “there are many different opportunities to practice activities here at our sports centre, where we offer massages and aerobic activities included one designed by us and offered exclusively here and, not least, selfdefence classes. ODueFitness is a very well organised business, affiliated with the CIS and the Olympic Committee, run by a staff of highly qualified professional instructors and extremely competitive costwise, given the outstanding service.” This developing project for fitness activities in the Upper Tiber Valley, from Umbertide to San Giustino, is in the process of search and selection of new employees in the sector, people seriously intending to train professionally within Massimiliano Perugini’s sports association to acquire the qualification of instructor in a rapidly growing, proactive business. Anyone interested in collaborating with OdueFitness shouldn’t hesitate to contact Massimiliano.

ODueFitness, P.zza Martiri della Libertà, 1, Umbertide / 3664150442 / Facebook: Odue Fitness / avenue3@teletu.it

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lifestyle

Winterhaircare

Fitness, to be healthy and to get a job di Serena Gustinelli

Hair Stylist, Gabriele Lanzi

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his month again, we’re back in Pieve Santo Stefano, at Gabriele Lanzi’s Hair Corner salon to get advice on the best remedies for treating minor hair issues

L’incubo di molte donne e dei loro capelli: le doppie punte, soprattutto per chi ha una lunga chioma - complici le alte temperature estive – e che ora si ritrova con lunghezze ed estremità inaridite. Per rimediare a questa fastidiosa eredità della bella stagione, il nostro hair stylist di fiducia ci consiglia il trattamento rigenerante Intensive Spa Mask, della linea specifica Cheveux Longs, adatta per le punte sensibilizzate. Per coloro che nei mesi più caldi hanno esagerato con piastre liscianti e in più sottoponendosi a giornate intere di esposizione ai raggi UVA, disidratando le punte allo stremo, Gabriele consiglia l’utilizzo del fluido trattante Silky Spliss Repair da applicare dopo la maschera. Un altro noioso inquilino di molte teste è la forfora secca: ve n’è un tipo che si presenta solo d’inverno e la cui unica responsabile è la secchezza della cute, fenomeno analogo a quello che affligge pelle del viso e del corpo e che va trattato applicando, nelle fasi d’irritazione acuta, il trattamento Lotion Ergines B direttamente sulla cute, per ridonarle morbidezza e sollievo. Per una migliore riuscita del trattamento, Gabriele consiglia lo shampoo Lipokerine B con pantenolo, dall’effetto lenitivo. Nel caso di capelli ribelli, che si aggrovigliano e non tengono la piega, la causa è da imputare alla polverosità dell’aria negli ambienti riscaldati, che sottrae idratazione alla capigliatura; in questi casi, i capelli sottili sono più difficili da gestire rispetto a quelli spessi ed è consigliabile intervenire istantaneamente con lo spray Tricoprotein Express o con il trattamento intensivo Tricoprotein Masque, due prodotti in grado di riequilibrare l’idratazione. Un valido aiuto può essere anche il fissativo idratante Fixateur Mousse, per garantire stabilità e tenuta. Don’t Worry so, se l’inverno spaventa le vostre teste!

It’s many women’s nightmare: split ends, especially for those with long hair – especially with high summer temperatures – and they now find themselves with dried-up lengths and ends. To remedy this annoying summer hangover our trusted hair stylist suggests rejuvenating Spa Intensive Mask treatment, from the specialist Cheveux Longs range suitable for damaged ends. For those who overdid it with the hair straightening plates in the warmer months of the year and were exposed to whole days of UVA, dehydrating their hair ends to the max, Gabriele recommends the use of Silky Spliss Repair fluid treatment applied after the mask. Another irritating tenant of many heads is dandruff: he’s a chap who only turns up in winter and whose sole provenance is scalp dryness, a similar phenomenon to that which afflicts face and body skin and that should be treated by applying, in the early stages of acute irritation, Lotion Ergines B treatment directly on the skin, to restore softness and provide relief. For a better treatment outcome Gabriele recommends Lipokerine B shampoo with panthenol, which has a soothing effect. In the case of unruly hair, which tangles and won’t stay parted, the cause here is the dustiness of the air in centrally heated rooms, which dehydrate the hair; in these cases, thin hair is more difficult to manage than thick and he recommends prompt treatment with Tricoprotein Express spray or intensive treatment with Tricoprotein Masque, two products which can rebalance hydration. The moisturising fixative Fixateur Mousse can also help by ensuring stability and strength. So don’t worry, if winter puts a fright into your head!

Info: Hair Corner, Gabriele Lanzi / Piazza Pellegrini 7, Pieve Santo Stefano / Tel.0575 797284 haircornergabrielelanzi@gmail.com

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nche questo mese siamo tornati a Pieve Santo Stefano - nel Salone Hair Corner di Gabriele Lanzi - per farci consigliare i rimedi più adatti al trattamento dei problemi minori dei capelli.


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PARENTS & CHILDREN

Il Dottor David Carobi

L’argento vivo addosso Quicksilver di David Carobi

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in dai tempi della scuola materna era irrequieto, difficile da gestire ed orientare verso attività organizzate; passava da un gioco all’altro senza portarne a termine nessuno, non mostrava interesse verso nulla e non era mai al passo con gli altri.

ince his kindergarten days he was restless, difficult to manage and steer towards structured activities; he went from one game to another without finishing them, he showed no interest in anything and was never in step with others.

Con l’inizio delle elementari la situazione si è complicata: aveva difficoltà di concentrazione durante le lezioni, era disordinato, i suoi compiti pieni di errori e, in maggior parte, incompleti. Disturbava in classe, interrompeva gli altri e non riusciva a stare fermo… E faceva così anche al di fuori del contesto scolastico. Cos’ha dunque questo bambino? E’ svogliato, indisciplinato o soffre di DDAI (deficit di disturbo di attenzione ed iperattività)? Un’attenta osservazione da parte dei suoi genitori ed una accurata interpretazione medica sapranno dare la risposta giusta. Certo è che, se si trattasse di DDAI, servirebbe un aiuto che lo renda consapevole delle proprie difficoltà nell’apprendere nuove strategie di studio e di organizzazione del tempo - i cui risultati positivi lo indirizzeranno gradualmente verso la conquista della propria autostima. Limitarsi ad agire solo sul bambino, però, non basta,poiché i comportamenti disturbati dipendono in gran parte dall’ambiente che lo circonda. Per questo sia i genitori che la scuola dovranno essere coinvolti nel programma terapeutico adottando le giuste strategie e, nei casi associati a manifestazioni di aggressività, sarà opportuno intervenire anche a livello farmacologico.

Starting in primary school, the situation becomes complicated: he had difficulty concentrating during lessons, was untidy, his homework full of errors and, generally, incomplete. Disruptive in class, interrupting others and he couldn’t sit still... The same too outside the school context. So what was the matter with this child? Was he lazy, undisciplined or suffering from ADHD (attention deficit and hyperactivity disorder)? Close observation by his parents and an accurate medical interpretation will provide the right answer. Certainly, if it were ADHD, he would benefit from help to make him aware of his difficulties in learning new strategies to study and organize his time – where positive results would gradually address the conquest of self-esteem. But to act only on the child, however, is not enough, because erratic behaviour largely depends on the surrounding environment. For this both the parents and the school need to get involved in the treatment program by adopting the right strategies and, in cases associated with aggressive tendencies, there should also be an intervention at the pharmacological level.

Dott. David Carobi, medico pediatra a Città di Castello Domande a: dottdavidcarobi@libero.it

Dott. David Carobi, medico pediatra a Città di Castello Questions: dottdavidcarobi@libero.it

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lifestyle

Fashion victims

a quattro zampe

Fashion victims with four feet Di Raffaella Fava

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Micol Carletti e l’amore per i Chihuahua

Accessori à la page

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iù che scaffali, gli espositori del pet shop Piccole Pesti sembrano i ripiani di una cabina armadio molto modaiola, con collari e guinzagli fashion al posto di scarpe e borse griffate; decorazioni di perle, fiocchetti e cristalli per signorine pelose ma anche eleganti accessori uomo dedicati a chi, invece di parlare, abbaia.

ather than shelves, the displays at the Piccole Pesti pet shop seem like compartments of a very fashionable walk-in wardrobe, with modish collars and leashes instead of shoes and designer bags; decorated with pearl, bows and crystals for the furry young ladies and elegant accessories too for those fellows who, instead of talking, bark.

A dispetto della sua giovane età, Micol Carletti è una ragazza molto determinata, solida e intraprendente che ha recentemente concretizzato il suo sogno più grande inaugurando uno spazio dedicato interamente al mondo degli animali, più precisamente a cani, gatti, volatili e roditori. Una boutique luminosa e fresca, come la proprietaria, che si presenta insieme a Bailey’s, uno dei chihuahua che alleva personalmente e che, per gli standard con cui vengono curati e cresciuti, sono richiesti da molti. “Questo – ci racconta Micol indicandoci la stanza ricca di prodotti alimentari, snacks, pasticceria (si, avete letto bene) e accessori accuratamente selezionati fra i marchi migliori – è il frutto dello sconfinato amore per i cani trasmessomi dai miei genitori e che io ho investito, oltre che nella cura dei miei adorati chihuahua, anche nei prodotti che ho scelto per loro; a partire dal cibo, con le crocchette e i mangimi di marchi top come Farmina, Royal, Oasy e come Terra Canis e Lily’s, specializzati nella produzione di alimenti umidi a base di ingredienti naturali anche senza glutine. L’aspetto nutrizionale per il cane è fondamentale in termini di qualità della vita – prosegue Micol, che nel suo cv annovera anche un anno di studi alla facoltà di veterinaria – per cui è necessario che la sua dieta sia varia e ricca, proprio come la nostra,

Despite her youth Micol Carletti is a very determined, steady and enterprising young woman who recently realised her fondest dream by opening a space dedicated entirely to the world of animals, specifically dogs, cats, birds and rodents. A boutique as bright and fresh as its owner, who turns up with Bailey’s, one of the Chihuahuas which she breeds herself and that, because of the high standards with which they are bred and raised, are in demand from all over Italy (in addition to snapping up prizes at national shows). “All this” – Micol tells me, indicating the space full of food, snacks and confectionery products (yes, you read that right) and accessories carefully selected from the very best brands – “is the fruit of the boundless love of dogs passed on to me by my parents and that I have put into not only the care of my beloved Chihuahuas, but also into choosing the products here; from food, with croquettes and feed from top brands like Farmina, Royal, Oasy and Terra Canis and like Lily ,who specialize in the production of glutenfree wet food made from natural ingredients. The nutritional side of things is crucial in terms of the quality of life of a dog” – Micol tells me, whose CV also includes a year of study in the Veterinary Faculty – “so its diet needs to be varied and rich, just like ours, and as an omnivorous species this opens the way to provide them with

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Alimentazione naturale

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Pasticceria animale

Pet food a Natale

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trattandosi di una specie onnivora e quindi via libera a prodotti a base di carne e pesce; basti pensare che ci sono aziende, come Fish for Dog, che producono esclusivamente crocchette e snack a base di prodotti ittici”. Fra le particolarità di Piccole Pesti, da sottolineare l’intenzione di Micol di creare una sorta di archivio attraverso il quale aiutare i possessori di cani nell’accoppiare i loro esemplari sulla base delle caratteristiche del loro animale e quindi razza, sesso e pedigree; una sorta di agenzia per … appuntamenti canini. “ La nascita di questo esercizio – conclude – è stata una compartecipazione di contributi morali e materiali da parte di mio padre, del mio fidanzato, dei miei fratelli minori, delle loro fidanzate e di mia madre, un’amante del Levriero, esemplare dalla struttura fisica molto particolare e per il quale in negozio vi è una linea dedicata di cappotti e collari di produzione artigianale”. Fra poco è Natale, cosa ne dite di un “canettone” o un “candoro” da mettere nella ciotola del vostro cucciolo?

meat and fish; just think that there are companies, like Fish for Dog, which produces just tinned food made with fish.” Among the special features of Piccole Pesti to emphasise is Micol’s plan to create a sort of archive to help dog owners in matching their animals based on the characteristics of their animal and its breed, sex and pedigree; a sort of dating agency for… canines. “The origin of this business” – she concludes – “is a combination of moral and material contributions from my father, my boyfriend , my brothers, their partners and my mother, a Greyhound lover – Greyhounds have a very special physical structure and you can find a dedicated line of craft-made coats and collars for them here.” It will soon be Christmas, how about a “canettone” or a “candoro” to put in your puppy’s bowl? Piccole Pesti, Via del Vaschi, 2, Città di Castello/ 075 372 3522/ email: micol.piccole.pesti@gmail.com Facebook: Piccole Pesti by Micol.

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PET CORNER

Perchè i cani mangian

l’erba?

Why do dogs eat grass? di Breon O’Farrell

Breon O’Farrell

Veg-Dog

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sorprendente quanto poco sappiamo a proposito dei cani; solo il semplice pensiero di cosa dar loro da mangiare ci getta nel panico. Anche la scienza, che ha fallito e ci ha confusi più volte in passato, può essere fonte di informazioni conflittuali.

t is surprising how little we understand about dogs. Something as basic as “What should we feed them” is cause for panic. Even science, who has failed and confused us in the past, is an unreliable source of conflicting information.

Purtroppo, molte delle ricerche compiute in questa direzione sono finanziate da aziende produttrici di cibo per animali che sono guardate con diffidenza dai consumatori. Perché i cani mangiano l’erba? Perché l’erba è cibo e da essa il cane trae le proprietà nutritive che è in grado di fornire. Molte persone sono convinte che il cane mangi erba quando non sta bene allo scopo di indursi il vomito ma non è così, o meglio, non sempre. Non tutti i tipi di erba sono digeribili e quindi adatte all’apparato digerente del cane che può quindi incappare in varietà non commestibili, senza considerare il fatto che, in molti casi, sono inoltre presenti pesticidi e fertilizzanti; io tendo sempre a dissuadere i miei cani dal mangiare erba, piuttosto cerco di sopperire a queste loro necessità integrando l’alimentazione con dell’ Alfa Alfa (pianta erbacea, ndr) ad ogni pasto. Il cane è un vero e proprio spazzino, appartenente alla categoria carnivora pur presentando tutti gli aspetti di un esemplare onnivoro. Anche i lupi mangiano erba, specialmente dopo aver pasteggiato a base di cervo ingerendone prima di tutto l’intestino, solitamente contenente erba parzialmente digerita. Il vostro cane dovrebbe seguire una dieta varia, comprensiva anche di alimenti che non gli dareste mai; la varietà è una questione importante attraverso la quale vengono esposti a diversi tipi di batteri che ne rafforzano il sistema immunitario cosicché possano crescere forti e sani. Allevatori e veterinari tendono a consigliarvi all’opposto, sbagliando: date al vostro cane frutta, ossa, verdure, carne, pasta e tutti i vostri avanzi. Ricompensatelo con la varietà.

Sadly, most of the research performed in this field is paid for by pet food companies who are held in high suspicion by the public. Why do dogs eat grass? Because grass is food. Actually herbs are, and dogs are seeking the nutrients herbs supply. Most people think they eat herbs because they feel ill and want to vomit. No. well, maybe sometimes. Grass is a sibling to herbs, but dogs are often eating bad kinds of grass, indigestible types that grow commonly but are not an edible quality for dogs. Cows yes, but not dogs. Many grasses also present the threat of herbicides, fertilizers and pesticides. I discourage my dogs from eating wild grass, and instead I meet their needs by supplementing their diet with a bit of Alfalfa with every meal. A Dog is a scavenger more than a hunter. He is a specific kind of carnivore that acts more like an omnivore. Wolves too eat greens, especially when they kill a deer and immediately eat the intestines which are filled with partially digested grasses. Your dog should eat many different kinds of foods. Even things you wouldn’t choose to give him. This variety is important, and all dogs should be exposed to many different types of bacteria as soon as they start eating solid food so they can resist illness, grow strong and be well. Breeders and vets routinely advise you otherwise, but they are wrong to do so. Feed your dog fruit, raw bones, vegetables, meat, pasta all your leftovers can go to the dog. Reward him with variety.

Breon O’Farrell, dog trainer / Petrelle, Città di Castello (Pg) / Cell. 338 5940619 / Tel. 075 8504138 / www.agriturismoilcucciolo.com

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LIFESTYLE

Coccole di Sole e Luna Coddling at the Sun and Moon di Serena Gustinelli

di Serena Gustinelli

Un colpo d’occhio sul salone

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Extension ciglia, particolare.

onterchi è un tipico adorabile paesino arroccato a metà tra il piano e la montagna ad occidente. Da qualche tempo possiamo trovarvi un piccolo ma sofisticato centro estetico, in grado di spezzare il peso dei giorni autunnali con servizi e trattamenti di estetica e benessere.

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Claudia Chirila al desk

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onterchi is a lovely classic Tuscan village perched halfway between the plain and the Western hills. For some time there’s been a small but sophisticated beauty parlour there, able to dispel the stresses and strains of autumn days with its aesthetic and well-being treatments.

Con l’impressione di esser già fuori dal caos e dalla frenesia cittadina, siamo a fare visita al centro estetico Sole e Luna gestito da Claudia, una ragazza tanto posata e delicata - che ci accoglie come in un incantesimo di serenità e bellezza. Il profumo e il calore dei legni usati nell’arredamento minimal sono segni propizi e distensivi. Subito Claudia ci mostra tutte le aree dedicate che definirei una sintesi tra un centro estetico ed un centro benessere; rimango davvero sorpresa nell’osservare come tutto sia tagliato nei minimi spazi e nelle forme proprie per garantire il massimo del comfort individuale. Ci fermiamo così a parlare e Claudia ci racconta di aver frequentato la Scuola Estetica Life Academy di Arezzo, facendo seguito ad anni di ammirazione verso questo mondo, e dopo aver fatto grande esperienza in altri centri: “Così ho inaugurato il mio salone grazie all’impegno personale, all’amore e al contributo nella scelta degli arredi da parte del mio fidanzato, Luca Lorentini”. Aperto da alcuni mesi, Claudia ha già riscontrato un forte consenso negli abi-

We pay a visit to the Sole e Luna [Sun and Moon] beauty salon and already have the feeling of being beyond the urban hustle and bustle. The salon is run by Claudia, a girl so poised and delicate she enwraps us with a spell of serenity and beauty. The scent and the warmth of the wood used in the minimalist furnishings is auspicious and soothing. Immediately Claudia shows us all the different areas which create a synthesis between a beauty salon and a wellbeing centre; I am really surprised to see how everything has been arranged into the smallest spaces and formats that ensure maximum individual comfort. We stop there to chat and Claudia tells us she attended the Scuola Estetica Life Academy of Arezzo, after years of admiration for this world, and after having had extensive experience in other salons: “So then I opened my own salon with personal commitment, love and the support in the choice of fittings of my boyfriend, Luca Lorentini”. Open for a few months, Claudia has

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tanti di Monterchi e - giust’appunto il tempo di fare quattro chiacchiere - dalla porta spunta una ragazza, Simona, che si prepara ad un trattamento e ci mostra una delle innovazioni del centro: la Extension Ciglia. Ed è vedendo Claudia all’opera che capiamo la precisione e minuzie nel decorare le unghie, con il suo pennellino alla mano, una ragazza che per quanto giovane sa già il fatto suo. Presa dalla curiosità ho deciso di provare di persona e così ho deciso di applicare uno smalto gel; mi ha fatto sentire totalmente a mio agio dedicandomi ogni tipo di attenzioni e con una delicatezza che, in fondo, non è poi così scontata. Il risultato è stato ovviamente impeccabile e devo ammettere che mi ha lasciato piacevolmente stupita. Il Centro Sole e Luna è inoltre specializzato nel Mascara semipermanente (che non tarderò a provare), nella ricostruzione unghie, nei massaggi decontratturanti e linfodrenanti oltre che rilassanti. Poi ha inoltre un solarium e fa servizi di pedicure e manicure oltre a trattamenti viso e corpo. Da non sottovalutare il trucco per assicurarvi un aspetto impeccabile per una serata importante o semplicemente per vedervi diverse, fosse anche per un giorno qualunque. E noi donne sappiamo quanto sia importante l’autostima! Info: Sole e Luna estetica e solarium, via Piero della Francesca n.14, Monterchi / tel. 380.9010988

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Ancora dal salone…

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Nails for Christmas

already received strong approbation from the inhabitants of Monterchi and – just in time to have a bit of a chat – the door opens and in comes a girl, Simona, who’s getting ready for a treatment and shows us one of the innovations at the centre: eyelash extensions. And in seeing Claudia at work with her brush in hand we appreciate her precision in the detailed work of nail manicure, and that although young she really knows her stuff. Taken by curiosity, I decided to try it myself and choose to have a gel glaze applied – she made me feel totally comfortable giving every kind of attention and with a delicacy that, after all, is not so easy to achieve. The result was of course impeccable and I must admit it left me pleasantly surprised. The Centro Sole e Luna also specializes in semi-permanent mascara (which I will soon be trying out), nails, relaxing, stretching and linfo-draining massages. There is also a solarium and they provide pedicures and manicures as well as facial and body treatments. Do not underestimate make-up in ensuring a flawless appearance for an evening out, or simply to see yourself in a different light, perhaps on an otherwise ordinary day. And we women know how important self-esteem is! Info: Sole e Luna beauty parlour and solarium, Via Piero della Francesca 14, Monterchi/ tel. 380.9010988

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LIFESTYLE

Lo shampoo

è rock di Raffaella Fava

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Preparativi per un’acconciatura

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usica e bigodini, questo il titolo alternativo che avevo pensato per il salone di Simona Bianchini, hair stylist con esperienza decennale, che ogni giorno mette a posto le teste di donne, uomini e bambini affiancata dalla giovane Lucrezia Giovagnini, suo braccio destro. Fare la loro conoscenza è stato molto divertente: quando sono entrata ero liscia e quando sono uscita ero… diciamo frizzante?

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usic and curlers”, that was the alternative title I thought up for the Simona Bianchini salon, with its hair stylist with decades of experience and which every day sorts out the heads of men, women and children with the help of young Lucrezia Giovagnini at her side. Getting to know them was great fun: when I entered I was all smooth on top and when I came out I was... let’s call it fizzing?

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Finalmente posso dirlo: lo shatush è superato, morto, demodé. In una parola, è out. Dopo anni di dominio incontrastato, la tendenza in fatto di capelli abbandona i contrasti selvaggi fra radice e lunghezza per virare verso tonalità più uniformi, illuminate da sfumature che muovono il colore e lo rendono vibrante scongiurando il rischio di un effetto piatto. Queste, le prime dichiarazioni che raccolgo da Simona mentre mi accomodo sulla poltrona davanti allo specchio, in attesa che si scaldi la piastra e che Lucrezia ravvivi le mie chiome provate dall’umidità im-

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I can finally say it: the shatush is over, dead, out of fashion. In a word, it is out. After years of unchallenged rule, the trend in hair leaves behind the wild contrasts between roots and hair to tack towards a more uniform hue, lit by colour shades that move and add vibrancy, thus avoiding the risk of a flat effect. These are the first comments I get from Simona while I sit in the chair in front of the mirror, waiting for the plate to heat up and for Lucrezia to revive my humidity-ravaged locks with a retro back wave, already seen on top of Belen.

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perante con delle onde retro, già viste in testa alla solita Belen. “Rosso rame e cioccolato sono le parole d’ordine di questa stagione – prosegue Simona - due nuances classiche attualizzate attraverso nuove tecniche di applicazione del colore, come il flamboyage, il cui effetto finale è quello brillante ma naturale di tante delicate sfumature”. Per quanto riguarda i tagli femminili, le ragazze ci spiegano che le forme piene hanno sostituito (e anche qui, dico, finalmente!) le acconciature scalate per cui la forbice agisce in maniera più netta

Simona Bianchini

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“Copper red and chocolate are the watchwords this season” – Simona tells me – “two classic shades updated through new techniques of applying colour, like Flamboyage, whose final effect is bright but natural with many subtle shadings.” As regards the ladies’ cuts, the girls explain that fuller shapes have replaced (and let’s say here, at last!) layered hairstyles with the scissors acting in a more precise manner to create the effect of cutting around equally; the mood of men’s styles, however, has for some time been courting the geometry of precise and definite cuts that you see on

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Onde retrò a cura di Lucrezia Giovagnini

the street along with beards, beards everywhere, massive, long, very long, however, well tended, like the hair. “Whatever the look you want, naturalness is the basic rule that nobody should forget; for this reason, before putting my hands to their hair, with women in particular, I always try to get to know and understand them, even if it’s their first appointment at my salon, because their life is constantly changing, and with it their mood”.

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per creare l’effetto rotondo del taglio pari; il mood dello stile uomo, invece, già da qualche tempo corteggia la geometria nei tagli precisi e definiti che si vedono per strada insieme alle barbe, barbe ovunque, voluminose, lunghe, lunghissime, comunque molto curate, al pari dei capelli. “Qualunque sia il look desiderato, la naturalezza è la regola di base cui nessuno dovrebbe sottrarsi; per questa ragione, prima di mettere le mani fra i capelli, delle donne in particolare, cerco sempre di conoscerle e di capirle, anche se non sono al primo appuntamento nel mio salone, perché la loro vita è in costante evoluzione e con essa il loro stato d’animo”.

Simona Acconciature, Via dell’Artigianato, Monterchi/ 334 903 1077/ open all day Friday and Saturday.

Simona Acconciature , Via dell’ Artigianato, Monterchi / 334 903 1077 / venerdì e sabato orario continuato.

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Saturday night

fever di Raffaella Fava

Tradizione e piacere è il mix vincente con cui ha riaperto i battenti una pietra miliare della vita notturna tifernate; con i locali rinnovati ed un calendario mensile ricco di proposte, il Clover riscuote consensi trasversali richiamando un pubblico eterogeneo composto dai giovanissimi e dagli adulti che scelgono le sue piste per scatenarsi e ballare fino all’alba. Tre le tipologie di serata che scalderanno l’inverno del club di Lama alternandosi ogni sabato del mese: Magic Flowers, dedicata al revival di successi anni ‘80 e ‘90, la serata Sleng Teng, ai ritmi incalzanti e underground di hip hop e reggae e l’immancabile appuntamento con la musica d’orchestra per gli intramontabili balli di coppia. Un “menu” da leccarsi i baffi per cui cominciate intanto a sgranchirvi le gambe per arrivare al prossimo fine settimana più in forma che mai; e, a proposito di menu, c’è un’altra succulenta novità al Clover, simpaticamente battezzata col nome di Passami

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he watchword is, fun, guaranteed when it comes to the Clover Club, a name that needs no introduction, and that this season remains one of the local peak Saturday nights in the valley, with a program of events that... will wear out the soles of your shoes.

Tradition and pleasure is the winning combination for reopening a landmark of Castello nightlife; with the venue renovated and a monthly programme full of events, the Clover inspires the widespread approval of a diverse audience composed of both the young and more mature adults who choose its floors to go wild and dance until dawn. Three types of event will warm the Lama club this winter alternating on every Saturday of the month: Magic Flowers, dedicated to the revival of 80s and 90s hits, Sleng Teng evenings with fast-paced and underground hip hop and reggae and the inevitable dates with band music for the evergreen dancing couple. A mouthwatering “menu” so in the meantime begin to stretch your legs ready for next weekend in better shape than ever; and, speaking of menus, there is more juicy news at the Clover, the restaurant at the venue – affectionately christened with the name of Passami L’Olio [please pass the oil] – will be ready to

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arola d’ordine: divertimento, una garanzia quando si tratta del Clover, un nome che non ha bisogno di presentazioni e che anche per questa stagione si riconferma uno dei locali di punta del sabato sera in valle, con un programma di eventi… da consumare la suola delle scarpe.

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L’Olio, il ristorante interno al locale pronto a sfamare l’appetito degli aspiranti ballerini in ognuna delle serate organizzate a partire dalle ore 20. Ma non solo: perché, su richiesta, la cucina è disposta ad aprirsi in qualsiasi momento della settimana per ospitare cene aziendali, gruppi di famiglie o comitive di amici che vogliono celebrare con del buon cibo ricorrenze particolari, compleanni, feste di laurea. Siete sempre sicuri di voler restare a casa, il prossimo sabato sera?

feed the appetite of aspiring dancers at all of the organized gigs starting from 8pm. But not only because, on request, the kitchen is willing to open up at any time of the week to host business dinners, groups of families or groups of friends who want to celebrate special occasions, birthdays or graduation parties with good food. Are you are sure you want to stay in next Saturday night? Clover Club, Via Tifernate 36, / Lama di San Giustino / Tel. 075.8582323 /328.1776617 info@clubclover.com / www.clubclover.com / Facebook: Clover.dance

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Club Clover , via Tifernate 36, Lama di San Giustino Tel. 075.8582323 - 328.1776617 info@clubclover.com www.clubclover.com Facebook: Clover.dance

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La zuppa dell’Agreste

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La salute vien mangiando Health comes through eating di Valentina Augusti Venturelli

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’inverno, con il suo clima umido e freddo, ci mette a dura prova con influenze e mali tipici di stagione. Rafforzare il sistema immunitario a tavola, scegliendo di mangiare quegli alimenti che la natura ci mette a disposizione, in grado di apportare al nostro organismo la riserva di vitamine, proteine e sali minerali utili a combattere gli assalti di virus e batteri, da oggi è più semplice. Ecco come! Da sempre, la filosofia del Lombrico Felice si fonda sulla coltivazione e produzione di verdure biologiche a km zero, che arrivano a tavola direttamente dal produttore al consumatore. La verdura maturata nei campi e consumata senza subire passaggi in frigo, mantiene intatte le sue proprietà organiche e nutrizionali, con un occhio sempre attento ai messaggi provenienti dalla ricerca scientifica in

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inter, with its wet and cold weather, puts a strain on us with influenza and other typical seasonal illnesses. Strengthening the immune system at table, choosing those foods that nature provides, bringing the body the essential vitamins, proteins and minerals that help to combat the attacks of viruses and bacteria is now easier than ever. Here’s how!

The philosophy of the Lombrico Felice [the Happy Worm] has always been based on the cultivation and production of low food miles organic vegetables, that arrive on the consumer’s table directly from the producer. Vegetables matured in the fields and then consumed without being kept in cold storage, keeping intact their organic and nutritional properties, with a keen eye to knowledge coming from scientific research

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in relation to the struggle against the most terrible diseases, for which it is advisable to increase our intake of fruits, vegetables and legumes and decrease the quantity of meat eaten. And it is scientifically proven that cabbage, in all its varieties, is the most powerful of the anti-cancer agents, while legumes are a source of protein that can replace that from meat. Having taken this on board, the Lombrico Felice has created a series of ready-made soups, in single or double portions, in natural cardboard boxes with a plastic pot, that are ready to eat: a minute and a half in the microwave in its ready to be heated container, ideal for children and convenient for those who do not have time to go home for lunch because it can be taken anywhere (every bar has a microwave). Prepared with vegetables and legumes organically grown by the Lombrico Felice, previously cooked and packed in a modified atmosphere (a process that removes the air and replaces it with nitrogen), which preserves the nutritional properties unlike sterilization, which brings the food up to 121° and causes the loss of aromas and nutritional properties. Lombrico Felice soups come in five flavours, all seasoned with extra virgin olive oil and salt: Cream of Campagnola, with carrots, potatoes, onions; Zuppa del Mezzadro with barley, white beans, carrot, potato and celery; Zuppa dell’Agreste, with barley, carrot, potato, cabbage, garlic and leek; Zuppa del Fattore, with barley, lentils, carrot, onion; Zuppa dell Contadino, with pumpkin, potatoes and onion. We’re trying them all and find them delicious... but, above all, you don’t need to buy vegetables,

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relazione alla lotta contro le malattie più terribili e per le quali si consiglia di aumentare i consumi di frutta, verdura e legumi diminuendo i quantitativi di carne. E’ scientificamente provato che il cavolo, in tutte le sue specie, è il più potente fra gli antitumorali, mentre i legumi rappresentano una fonte di proteine in grado di sostituire quelle prodotte dalla carne. Preso atto di ciò, il Lombrico Felice ha realizzato una serie di zuppe pronte all’uso, in porzioni singole o doppie, con la confezione in cartone naturale ed un vassoio in plastica, già pronte da mangiare: un minuto e mezzo in microonde, dove può entrare così come si presenta, ideale per i bambini e comodissima per chi non ha tempo di rientrare a casa per la pausa pranzo perché può essere consumata ovunque (qualsiasi bar ha un microonde). Preparate con le verdure e i legumi a coltivazione biologica del Lombrico Felice, precedentemente cotte e messe in atmosfera modificata (un processo che toglie l’aria e immette azoto), che ne mantiene intatte le proprietà nutrizionali a differenza della sterilizzazione che, portando gli alimenti fino a 121° gradi, ne causa la perdita di aromi e proprietà. Le zuppe del Lombrico Felice sono in cinque gusti, tutte condite con olio extra vergine di oliva e sale: la Vellutata della Campagnola, con carote, patate, cipolla; la Zuppa del Mezzadro, con orzo, fagioli cannellini, carota, patata, sedano; la Zuppa dell’Agreste, con orzo, carota, patata, cavolo nero e aglio porro; la Zuppa del Fattore, con farro, lenticchie, carota, cipolla; la Zuppa della Contadina, con zucca, patate e cipolla. Noi le stiamo

Zuppa contadina con zucca, patate e cipolla.

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Orto & Bio, biologico e cultura

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clean them and cut them into small pieces, soak the beans overnight and then cook for at least a couple of hours. In the certified organic Orto&Bio shop, in addition to soups there is also bread made with flour of ancient grains, yeast and baked in a wood oven. Flours like Senatore Cappelli, Grano duro del Faraone, Frassineto, Gentil Rosso are fine for those who are wheat intolerant – but not for those who are allergic! – because the delta/vu relationship makes them more digestible: they also allow you to absorb twice as many vitamins as in the industrial product and have a high fibre content. Il Lombrico Felice, Azienda Agraria Dr. Luca Girolamo Stalteri, Loc. Galliano, 1, Città di Castello www.illombricofelice.com Orto&Bio, Corso Vittorio Emanuele, 15, Città di Castello. Open Thursday, Friday and Saturday morning 7:00 -14:00/ 18:00 – 20:00 Info: 075 3725444 Facebook “Orto&Bio” Il pane cotto a legna con farine di grani antichi da lievito madre

provando tutte e le troviamo squisite… ma, soprattutto, non è necessario comprare le verdure, pulirle e farle a pezzetti, tenere a bagno i legumi per una notte e poi cuocerle per almeno un paio d’ore. Nel negozio Orto&Bio, certificato biologico, oltre alle zuppe si trova anche il pane fatto con farine di grani antichi, con lievito madre e cotto a legna. Le farine dei grani “Senatore Cappelli”, “Grano duro del Faraone”, “Frassineto”, “Gentil Rosso” vanno bene anche per chi è intollerante – ma non per chi è allergico! - in quanto il rapporto delta/vu le rende più digeribili: inoltre, consentono di assorbire le vitamine in misura doppia rispetto a quello industriale ed hanno un alto contenuto di fibra.

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Il Lombrico Felice, Azienda Agraria Dr. Luca Girolamo Stalteri, Loc. Galliano, 1, Città di Castello www.illombricofelice.com Orto&Bio , Corso Vittorio Emanuele, 15, Città di Castello. Aperto giovedì, venerdì e sabato mattina ore 7:00 -14:00 / 18:00 – 20:00 Info: 075 3725444 Facebook “Orto&Bio”

Ad ogni colore una funzione nutritiva

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LIFESTYLE

Le Primizie

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di Castello di Raffaella Fava

Le colture alle porte di Castello

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amore di un uomo per la campagna e per i frutti della sua terra è tutto qui dentro, ordinatamente sistemato dentro le cassette di legno ricche di ciò che, più che semplici alimenti, rappresentano l’emblema delle sane abitudini alimentari: frutta e verdura di stagione accuratamente selezionate e di primissima qualità.

man’s love for the countryside and for the fruits of its soil are all here, neatly arranged in wooden boxes, boxes full of what, more than just food, represents the very symbol of the habit of healthy eating, with selected top quality seasonal fruit and vegetables.

Marcello Masciarri è un ex elettricista che, a cavi e impianti elettrici, a un certo punto della sua vita ha preferito la pace della campagna, precisamente otto anni orsono, quando ha deciso di dar corpo alla passione per la terra trasformandola nella sua attuale attività di coltivatore e rivenditore ortofrutticolo.

Marcello Masciarri is a former electrician who found he preferred the peace of the country to cables and electrical systems, when, precisely eight years ago, he decided to put into action his passion for the land, changing over to his current business of fruit and vegetable grower and retailer. “I started this adventure” –Marcello told us

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“Ho iniziato quest’avventura – racconta Marcello che è venuto a trovarci a Valley Life – acquistando un appezzamento di terreno poco fuori Città di Castello, fra i pochi rimasti sani e scampati alla coltivazione del tabacco; un terreno vergine, sotto certi aspetti, che rispondeva esattamente alle mie necessità e che è diventato il grembo fertile delle mie coltivazioni”; che Marcello non solo produce ma commercializza direttamente all’interno della sua bottega di Via del Popolo, uno dei vicoli storici che costeggiano Piazza Matteotti, storicamente gestita da “Ciclamino” e che oggi ha il nome tanto semplice quanto evocativo di “Le Primizie”. “Le mie colture vengono prodotte con un impiego pressoché nullo di fertilizzanti e sempre seguendo i cicli stagionali, fatto evidente nella varietà di frutta e verdura disponibili in negozio, sempre coerente con ciò che la terra è effettivamente in grado di generare in base alle stagioni”. E quindi cavolo verza, cardi, cavolfiore, cavolo nero, broccolo, spinaci, rape, biete,

when he came to see us at Valley Life – “by buying a plot of land just outside Città di Castello, one of the few healthy patches remaining that had escaped tobacco growing; virgin soil in a way, that responded exactly to my needs and became the fertile cradle for my crops”; Marcello not only produces the food himself but also sells it directly from his shop in Via del Popolo, one of the historic streets bordering Piazza Matteotti, formerly occupied by Ciclamino and that today bears the simple but evocative name of Le Primizie [The First Fruits]. “My crops are produced with almost no use of fertilizers and always following seasonal cycles, which is obvious from the kinds of fruits and vegetables I have available in the store, which always depends on what the land is actually able to generate with the turn of the seasons.” So then there’s cabbage, chard, cauliflower, kale, broccoli, spinach, turnips, beets, turnip greens, chicory and radicchio now: these are the protagonists of the moment at Marcello’s and that, with regard to those he doesn’t grow

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Lo storico negozio di Via del Popolo

I tipici cesti natalizi

Colori tardo autunnali

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Ordini di pomodori in campo

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cime di rapa, cicoria e radicchio: questi i protagonisti del momento nella bottega di Marcello che, per quanto riguarda ciò che non ha la possibilità di coltivare, si affida al rigore di produttori di fiducia, accuratamente selezionati. Oltre agli ortaggi, c’è molto di più: perché su prenotazione, a Le Primizie si preparano minestroni da cuocere a casa e, in occasione delle festività alle porte, cesti natalizi per un’idea regalo originale e, soprattutto, sana.

himself, rely on the rigor of other carefully selected and trusted producers. In addition to vegetables, there is a lot more because, to order, Le Primizie will prepare soups for you to cook at home and, during the coming holidays, Christmas baskets for an original and, above all, healthy gift idea. Le Primizie, Via Del Popolo 11, Città di Castello Info and orders: 3283216536.

Le Primizie, Via Del Popolo 11, Città di Castello Info e ordini: 328 3216536.

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Filosofia naturale, Marcello Masciarri

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Alessandro Pellegrini con il suo cane

Comunicazione nel bosco

IlTartufo a Siena Il tartufo a Siena di Serena Gustinelli

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una celebrazione dedicata agli amanti del tartufo sparsi in tutto lo stivale - e non solo – quella del giovane imprenditore biturgense Alessandro Pellegrini che ha deciso di aprire un negozio nel cuore antico di una delle città più belle del nostro Paese, Siena . Vi diamo una buona ragione per tornare nella patria del palio più famoso al mondo cosicché, al vostro ritorno a casa, possiate prepararvi uno sfizioso piatto a base di tartufo.

t’s a celebration of the truffle dedicated to truffle lovers all over the boot – and not only there – by the young Sansepolcro entrepreneur Alessandro Pellegrini who decided to open a shop in the ancient heart of one of the most beautiful cities of Italy, Siena. Providing a good reason to return to the homeland of the world renowned Palio so, when you get back home, you can cook up a tasty dish with truffles.

Alessandro Pellegrini è l’intraprendente deus ex machina di quella che potremmo definire una boutique del tartufo, per la quale ha scelto la suggestiva cornice di Piazza del Campo a Siena, luogo fra i più evocativi e ricchi di storia del mondo. Spinti dalla curiosità di sapere cosa lo abbia spinto a fare questo passo lo abbiamo incontrato in una nebbiosa serata di fine autunno. Valley Life: Siamo stupiti da tanta intraprendenza. Come ti sei avvicinato al mondo del tartufo? Alessandro Pellegrini: La passione per la ricerca del tartufo è iniziata 15 anni fa

Alessandro Pellegrini is the enterprising deus ex machina of what might be called a truffle boutique, for which he chose the picturesque setting of Piazza del Campo in Siena, a place amongst the most evocative and history-rich in the world. Driven by curiosity to know what pushed him to take this step we met him on a misty evening in late autumn. Valley Life: We are amazed by so much resourcefulness. How did you get into the world of the truffle? Alessandro Pellegrini: My passion for truffle hunting began 15 years ago when, invited by a friend, I went on a hunt with the

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Il tartufo bianco fresco

Uova e tartufo in Piazza del Campo

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dog. I wanted to see how it hunted down the king of Italian cuisine. It was love at first sight and I equipped myself with a licence and dog (a Lagotto Romagnolo). Since then I have never stopped... VL: We know you love to go out a lot with your dog into the woods and search for truffles... A. P.: Although these days I have to manage my truffle shop I haven’t abandoned searching for them in the woods. In the company of my two dogs Pepita – a three year old Labrador and Mocha – a Lagotto puppy – now I hunt the truffle in Siena on the famous Crete Senesi. VL: Tell us something about your new shop... AP: When I made a first market survey, I realized that Siena lacked a real retail truffle outlet: a province with an abundance of the product but with no marketing channel. After searching on Google, to my great surprise, I didn’t find anything, so I decided to call my own shop Siena Tartufi. Besides fresh truffles the shop is stocked with many truffle products: meats, cheeses, sauces, vinegar, brandy, oil and many other products that marry cuisine with a passion for the woods: like baskets of Tiber Valley wild mushrooms and precious textiles of Busatti, the vanghetto for pulling up

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79 quando, invitato da un amico, sono andato a vedere una battuta con il cane. Volevo vedere come si cacciava il re della cucina italiana. È stato subito amore e mi sono munito di tesserino e cane (un lagotto romagnolo). Da allora non ho mai smesso… VL: Sappiamo che ami molto uscire per boschi insieme al tuo cane per cercare tartufi… A.P.: Nonostante oggi debba gestire il mio negozio di tartufi non ho abbandonato la ricerca nei boschi. In compagnia dei miei due cani Pepita - un Labrador di tre anni e Moka - una cucciola di lagotto - ora che sono a Siena ricerco il tartufo nelle famose zone delle Crete Senesi. VL: Raccontaci qualcosa del tuo nuovo negozio… A.P.: Fatta una prima indagine di mercato mi sono reso conto che, di tartufi, a Siena mancava un punto vendita vero e proprio: una provincia con una grande abbondanza di prodotto ma con nessun canale di commercializzazione. Dopo aver cercato su Google e, con mia sorpresa non aver trovato nulla, ho deciso così di chiamare il mio negozio proprio “Siena Tartufi”. Oltre al tartufo fresco il negozio è fornito di tanti prodotti al tartufo: salumi, formaggi, salse, aceto balsamico, grappa, olio e molti altri preparati da abbinare alla


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cucina e alla passione per il bosco: come i panieri da funghi della Valtiberina ed i preziosi canovacci di Busatti, il vanghetto per l’estrazione del tartufo ed altri svariati oggetti in legno di olivo del Chianti. Inoltre ci sono anche i vini più pregiati della provincia di Siena. VL: Come ti ha accolto la città di Siena, considerando che ormai ne sei cittadino? A.P.: Come molti pensano a ragione, Siena è una città chiusa nel suo mondo: per il fatto del Palio e di tutto ciò che vi ruota attorno. Sicuramente l’impatto iniziale è stato molto duro e sfortunato in quanto, avendo avuto dei ritardi nei lavori per la burocrazia, ho aperto l’attività solo il 2 gennaio con ben tre mesi di ritardo rispetto ai programmi. La mia “bottega” come la chiamano in molti qui a Siena è molto originale ed è completamente aperta, a vista… quindi l’impatto col freddo invernale è stato forte! In primavera però sono arrivate le prime soddisfazioni con i turisti ed i senesi che cominciavano ad avvicinarsi al mio. Ora mi sono integrato molto bene e lavoro continuamente con ristoranti, cittadini e stranieri. Ricevo anche molti complimenti dalla gente che passa per aver saputo creare da poco spazio un’attività completa e magica. VL: Infine, quali sono i tuoi propositi per il prossimo anno? Abbiamo visto che il tuo sito internet offre la possibilità di fare acquisti online…che altro? A.P.: Spero di riuscire a fare qualche fiera internazionale per incrementare le vendite online - che già sono iniziate e vanno molto bene. Mi occupo da qualche mese con successo anche del Tour del tartufo: su prenotazione portiamo piccoli gruppi a vedere la caccia al tartufo nei boschi intorno a Siena. Ho avuto anche il piacere di conoscere Bono vox il cantante degli U2 – al tavolo di un ristorante servito proprio da Siena Tartufi.

the truffle and various other objects in Chianti olive wood. We also stock the finest wines of the province of Siena. VL: How has the city of Siena welcomed you, now you are a citizen too? A. P. As many rightly believe, Siena is a city closed in its own world because of the Palio and everything that revolves around it. Certainly the first landing was very hard and unfortunate in that, having had delays because of bureaucracy, I only opened for business on January 2nd, three months behind according to my schedule. My bottega as many here in Siena call it, is very original and is completely open to view... then the effect of the cold winter was strong! In spring, however, came the first successes with tourists and Sienese who were beginning to take an interest. Now I am very well integrated and work with restaurants, citizens and foreigners all the time. I also get a lot of compliments from people passing by for my ability to have created a business in so little space with a certain magic to it. VL: Finally, what are your plans for the coming year? We have seen that your web site offers the opportunity to shop online... what else? AP: I hope to do an international trade fair to increase online sales – which have already started and are going very well. I’ve also been busy quite successfully for few months with the truffle tour: bringing, by reservation, small groups to see the truffle hunt in the woods around Siena. I also had the pleasure of meeting the U2 singer Bono – at the table of a restaurant supplied by Siena Tartufi. Alessandro Pellegrini’s shop Siena Tartufi is at Vicolo dei Pollaioli 6/8 on the corner of the Piazza del Campo in Siena. Info: tel. 338 2139447/ www.sienatartufi.com/ facebook: Siena tartufi

Il negozio di Alessandro Pellegrini “Siena Tartufi” è all’angolo di Piazza del Campo in Vicolo dei Pollaioli 6/8. Per qualsiasi informazione tel. 338 2139447 / www.sienatartufi.com / facebook: Siena tartufi

Avvolti nel panno di Busatti

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La Pieve Vecchia di Serena

Gustinelli

Vista di Monterchi dall’antico casale

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“… e poi caro amico quando vorrai tornare al mondo e ristorarti dopo il lungo cammino, vai, alla Pieve Vecchia, antico luogo, dove, anche se arrivi tardi, sempre ti si apparecchia.” Da una lettera di un viaggiatore del secolo XIX.

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a struttura in cui, tra il V ed il VI secolo, fu eretta la pieve paleocristiana di Sant’Antimo è ora la dimora de La Pieve Vecchia, adagiata lungo la strada che collega Arezzo a Città di Castello e punto di riferimento per tutti coloro che vi passano di fronte - oltre che per i residenti della zona che amano tutte le specialità che il territorio altotiberino è in grado di offrire. La struttura è imponente, inneggiante ai tempi che furono, con le pareti e il pavimento in pietra a evocare memorie tanto antiche quanto salde nello scorrere del tempo; il ristorante è arredato molto elegantemente, con una suggestiva vista da cartolina che ogni finestra suggerisce. La cucina, qui, è molto ispirata dal territorio e dalla tradizione locale, fondamentali tanto quanto l’impegno dimostrato nel saper innovare i piatti nel rispetto della storia delle nostre zone.

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“...and then my dear friend when you want to return to the world and be restored after the long journey, go to La Pieve Vecchia, a longestablished place, where, even if you arrive late, they’ll always lay a table for you.” From a letter of a nineteenth century traveller.

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he building which, between the fifth and sixth centuries was the early Christian church of Sant’Antimo is now the home of La Pieve Vecchia, lying on the road from Arezzo in Città di Castello, and a landmark for all those who travel that way, as well as for residents of the area who like to enjoy the taste of all those specialties that only the lands of the Upper Tiber can offer. The building is impressive, nodding to bygone days, with its stone walls and floor that evoke memories as old and as solid as passing time; the restaurant is decorated very elegantly, with a picturesque postcard view offered at every window. The food here is very much inspired by the local area and local tradition, as much as a major commitment to innovate in the dishes while respecting the history of our area. The place has an extensive wine cellar, updated every six months and consisting of

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Il Tagliere di Antipasti Caldi

Il locale vanta una ricchissima cantina, aggiornata ogni sei mesi e composta da oltre duecento etichette di diverse tipologie, adatte a tutti gusti e tutte le tasche, compresi vini di nicchia a km zero, frutto di una selezione fra piccoli produttori locali. Ci accomodiamo al tavolo e subito addento le treccine di pane artigianali, appena condite, una sfiziosità della quale resto molto soddisfatta. Ma ecco che, dalla porta della cucina, fa ingresso in sala il Tagliere di Antipasti Caldi (€ 9.50), un tripudio di sapori, dalla scamorza fritta e il prosciutto casereccio, alla fonduta con tartufo e pancetta croccante, fino ai crostini proposti in due varianti, semplici ma estremamente gustose - la prima con la mozzarella accostata alla salsiccia e la seconda ai funghi porcini. Insieme all’antipasto, ci vengono consigliati due vini: l’ Argentiera della cantina Bolgheri Superiore (€ 59), annata 2011, un vino D.O.C. affinato per circa diciotto mesi in barriques di rovere francese e per almeno altri dodici in bottiglia. L’altra proposta è meno

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over two hundred different labels, to cater to all tastes and budgets, including niche low food miles wines, selected from small local producers. We sit down at our table and immediately bite into braids of seasoned artisan bread, a very pleasing titbit. But then through the kitchen door comes the plate of Antipasti Caldi (€9.50), a riot of flavours, from fried smoked cheese and homemade ham, fondue with truffles and crispy bacon, crostini in two simple but very tasty versions, the first with mozzarella and sausage, the second with porcini mushrooms. Two wines are recommended with the antipasti: Argentiera della cantina Bolgheri Superiore (€59), 2011, a DOC wine aged for eighteen months in French oak barrels and for at least another twelve months in the bottle. The other suggestion is less demanding but still high quality: a Brunello di Montalcino 2009, Campogiovanni DOCG (€28) from Cantina San Felice, matured for least twenty-four months in wood and characterized by austerity, finesse and longevity.

Filetto di vitello alla griglia su foglia di limone con salsa citronette

Moderni viandanti

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Cappellacci ripieni di carne con sughetto di ragù e porcini

Mezzelune di patate e porcini con salsa ai quattro formaggi e tartufo

impegnativa ma pur sempre di alta qualità: un Brunello di Montalcino del 2009, il Campogiovanni D.O.C.G. (€ 28) della Cantina San Felice, maturato per almeno ventiquattro mesi in legno e caratterizzato per austerità, finezza e longevità. Dopo lo sfizioso antipasto, è il momento delle entrée: i Cappellacci ripieni di carne con sughetto di ragù e porcini (€ 10), inequivocabilmente fatti a mano, appaganti al primo assaggio, dal ripieno delicato ma accattivante e le fette di funghi porcini che non lasciano spazio all’immaginazione; a seguire, le Mezzelune di patate e porcini con salsa ai quattro formaggi e tartufo (€ 10.50), un intreccio complicato quanto perfettamente riuscito, sapientemente ammorbidito dalla patata all’interno e dalla crema di formaggio fuori. Dopo aver ammirato l’antico pozzo all’esterno del ristorante, torniamo a tavola giusto in tempo per l’arrivo dei secondi: il Filetto di vitello alla griglia su foglia di limone con salsa citronette (€ 18) e la Tagliata di vitello con cappello di porcini (€ 15.50). Un pasto perfetto in cui il buon mangiare si fonde in un quadro idilliaco.

After the delicious appetizer, it is time for the first course: Cappellacci stuffed with meat with porcini and ragù [meat] sauce (€10), clearly handmade, marvellous from the first, the filling delicate but captivating and slices of porcini mushroom that leave no room for the imagination, the Potato and porcini mezzalune with fourcheese and truffle sauce (€10.50), a plot as complicated as it was a complete success, cunningly softened by the potato inside and the cream of cheese outside. After having admired the old well outside the restaurant, we return to the table in time for the arrival of our second courses: veal fillet grilled on lemon leaves with citronette sauce (€18) and veal steak with porcini (€15.50). A perfect meal where good food accompanies an idyllic setting. La Pieve Vecchia, Loc. Pieve Vecchia, 12, Monterchi / 0575 709 053 / www.lapievevecchia.com / Facebook: Ristorante La Pieve Vecchia

La Pieve Vecchia, Loc. Pieve Vecchia, 12, Monterchi / Tel. 0575 709053 / www.lapievevecchia.com / Facebook: Ristorante La Pieve Vecchia.

Tagliata di vitello con cappello di porcini

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TIPICO

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PIZZERIE

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weather

Unterribile Niño di Fabio Pauselli

S

arà un inverno con corpose irruzioni di aria fredda.

Un El Nino piuttosto intenso avrà effetti molto importanti in alcune aree del nostro emisfero che, in inverno, ne sono influenzate in senso opposto, ossia interessate da un buon numero di irruzioni fredde. Una di queste aree è quella euro mediterranea; tanto è che in tutti i sette più intensi eventi di El Nino degli ultimi 80 anni, in Italia si sono registrati inverni con eventi freddi più frequenti della norma. Detto questo cerchiamo ora d’individuare in successione le fasi climatiche che segneranno il prossimo inverno. Per gran parte del mese di dicembre sarà ancora un Vortice Polare piuttosto su di giri a mantenere un clima sostanzialmente mite, con prevalenza di correnti occidentali; anche se, pian piano, specie da metà mese, il flusso perturbato nord atlantico tenderà a scendere di latitudine interessando più direttamente l’Italia, a scapito quindi delle fasi anticicloniche. Avremo quindi qualche breve fase piovosa con temperature in linea o poco superiori alle medie, neve in Appennino oltre i 1200/1500 metri di quota. Nei giorni che precedono il Natale i primi disturbi al Vortice Polare tenderanno a far ruotare l’asse di quest’ultimo, tanto da favorire l’ingresso sull’Italia di impulsi perturbati nord occidentali, con probabile formazione di basse pressioni sull’Italia. Questo significherà temperature in calo, maggiori precipitazioni e possibili nevicate fino a quote collinari. Salgono le quotazioni di una prima possibile fase fredda nei giorni tra Natale e Capodanno, con aria gelida proveniente dal nord Europa, nevicate a quote basse e gelate consistenti. L’inizio di gennaio sarà invece caratterizzato dal ritorno dell’alta pressione fredda; poi progressivamente le correnti occidentali prenderanno il sopravvento, il clima diverrà mite, nebbioso ed infine con nuvolaglia intorno a metà mese. Una nuova fase gelida, probabilmente più intensa e prolungata della precedente, potrebbe concretizzarsi verso il 20 gennaio e fino alla fine del mese; inizialmente con impulsi di aria fredda provenienti dal mar del Nord e dalla Scandinavia, poi aria fredda proveniente dall’Europa orientale. Notevole calo termico sul nostro comprensorio con possibili nevicate fino a bassa quota. Le condizioni atmosferiche dovrebbero tornare stabili per inizio febbraio, con l’anticiclone e qualche gelata iniziale ed infine poi temperature in aumento fin verso il 10 del mese. Le restanti due decadi saranno caratterizzate da maggiore variabilità con un buon numero d’impulsi perturbati settentrionali; sul nostro comprensorio avremo spesso condizioni atmosferiche instabili con possibili nevicate fino a bassa quota. Ma non dovremmo, in questi casi, avere episodi particolarmente freddi.

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I

t will be a full-bodied winter with irruptions of cold air.

A rather intense El Niño will have some important effects in some areas of our hemisphere that, in winter, are influenced in an opposite way, that is affected by a number of cold irruptions. One of these areas is the Euro-Mediterranean; so much so that in all seven of the most intense El Niño events of the last 80 years, Italy saw winters with more frequent than normal cold spells. Having said that let us now identify the successive climatic phases that will mark the coming winter. For most of the month of December there will be a rather revved-up Polar Vortex maintaining a substantially mild climate, with a prevalence of Westerlies; although, gradually, especially from mid-month, the main North Atlantic flow will tend to drop to latitudes that most directly affect Italy, at the expense of the anti-cyclonic phase. We should then have a short rainy phase with temperatures in line with or slightly higher than average and snow in the Apennines above 1200/1500 metres. In the days before Christmas the first disturbances will tend to rotate the axis of the Polar Vortex, so as to encourage the entry over Italy of perturbed North-Western pulses, with the probable formation of low pressure. This mean falling temperatures, more precipitation and possible snow in the hills. The possibilities will then increase of a cold snap in the days between Christmas and New Year, with cold air from northern Europe, snowfalls at low altitudes and regular frosts. The beginning of January however will be characterized by the return of high pressure cold, then gradually Westerlies will take over, the weather becoming mild, foggy and finally cloudy around mid-month. A new cold phase, probably more intense and prolonged than before, could arrive around the 20th of January until the end of the month, initially with pulses of cold air from the North Sea and Scandinavia, then with cold air coming from Eastern Europe. A considerable drop in temperature in our district could occur with possible snow at low altitudes. The atmospheric conditions should return to stability for early February, with the anticyclone and some initial cold and then finally temperatures rising until around the 10th of the month. The remaining two decades of the month will be characterized by greater variability with a good number of disrupted Northern pulses; our area will see frequently unstable weather with possible snow at low altitude. But we should not, in these cases, have any particularly cold episodes.

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/CALENDARIO EVENTI - DICEMBRE2015//GENNAIO2016 /EVENTS - DECEMBER2015//JANUARY2016

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17 dicembre - Anghiari - JamSession dalle 21.00, Sede Mearevolutionae, Via Motina 84 Fino al 16 dicembre – Sansepolcro – Spazza Matrix , “L’opera pittorica a confronto con Alberto Burri e Franco Cardinali, Sala delle Pietre, Museo Civico. Info: 0575732218, museocivico@comune.sansepolcro.ar.it 17 dicembre – Città di Castello - Concerto di Natale della scuola di musica comunale e Coro Perugia Octava Aurea , Circolo Illuminati, ore 20. 30. 17 -19 - 20 dicembre – Sansepolcro - Terzo Tempo : un week end di story telling nella valle della memoria, tre giorni di spettacoli dal vivo, musica e incontri. Ingresso gratuito a tutti gli eventi, Palazzo Aloigi Luzzi, dalle ore 18,30 fino a tarda serata. 18 dicembre – Città di Castello – Francesco Cozzolino in concerto, ARTè , ore 21,30. 18 dicembre – Pietralunga - Concerto di Natale della Filarmonica Pietralunghese, Pieve Santa Maria, ore 21. Fino al 18 dicembre – Città di Castello –“A longlife affaire”, personale di Roger Taylor, Palazzo Vitelli all’Abbondanza, c/o redazione Valley Life. Ved. pag. 52. 19 dicembre – Città di Castello - Concerto di auguri della Filarmonica Puccini, Teatro Comunale, ore 21. 19 dicembre – Città di Castello - Concerto di Auguri della Filarmonica Puccini, Teatro Comunale, ore 21, 19 dicembre - Sansepolcro - Mercatale di Natale , dolci della tradizione, prodotti tipici della nostra terra e scuola di cucina per bambini, dalle ore 9,00 per tutta la giornata, Piazza Torre di Berta. 19 dicembre- Sansepolcro - Concerto sotto l’albero di Walter Ligi e Fiorella Dipentima dalle ore 18,00 , Piazza Torre di Berta. 19 dicembre – Sansepolcro - Apertura del Salotto di Babbo Natale, dalle ore 17,00 , Porta Romana. 19 dicembre – Sansepolcro - Musica sotto le stelle, negozi del centro storico aperti anche dopo cena con attivita’ di ristorazione, bar e pub che proporranno animazioni musicali. Dalle ore 21,30 , Centro storico. 20 dicembre – Umbertide - Mercatino di Natale - piccolo artigianato, strenne natalizie . Piazza Matteotti. 20 dicembre – Città di Castello - Natale al Museo , animazione, letture ed attività varie per bambini ore 15.30 e 17, Pinacoteca Comunale. 20 dicembre – Sansepolcro - Mercato del Ceppo, mercatini di Natale, street, food & drinks , dalle ore 9,00 alle ore 20,00 a Porta Romana, Piazza S. Marta e Via XX settembre 23 dicembre – Montone – “Natale sotto l’albero”, musica e intrattenimento. Piazza Fortebraccio, ore 21. 23 dicembre – Città di Castello - “Victor e il pesciolino d’oro” , scritto e diretto da J.Falchi, Teatro Comunale, ore 21.15 23 dicembre – Selci - Concerto di Natale della Filarmonica di Selci, San Giustino, Teatro Filarmonica, ore 20.30. 24 dicembre – Pietralunga - Babbo Natale in piazza con Filarmonica Pietralunghese, Piazza Fiorucci, ore 17. 24 dicembre – Città di Castello - Babbo Natale al Rione, animazione e musica, Rione San Pio. 24 dicembre – Città di Castello - “Babbo Natale in Vespa” , a cura del Vespa Club Città di Castello, Piazza Matteotti, ore 16. 24 dicembre – Città di Castello - Esecuzione di brani natalizi della Filarmonica Puccini, Piazza Matteotti, ore 17. 24 dicembre – Anghiari - “Il Ceppo in piazza”, quaranta Babbi Natale scenderanno in sella alle loro vespe per la “ruga” di Anghiari fermandosi in piazza Baldaccio a consegnare libri e palloni ai bambini. Ore 18. Nelle sere del 25, del 29 Dicembre e del 5 Gennaio dalle ore 18.00 alle ore 21.00“Anghiari si accende” Suggestive luminarie nel centro storico. 24 dicembre – Anghiari - Ceppo Party, sede Mearevolutionae, via Motina 84 - ore 23.00 25 dicembre – Città di Castello - Babbo Natale scende sul Tevere in canoa, Ponte del Tevere, dalle ore 16. 26 dicembre, 3 e 6 gennaio – Volterrano - Presepe vivente, sacra rappresentazione effettuata in uno scenario naturale che riproduce la Palestina e Betlemme. Orari: dalle ore 17 alle 19 , ingresso €.4,00. 26 dicembre – Città di castello - Concerto di Natale “Corale M.Alboni” , direttore M ° Marcello Marini, Cattedrale, ore 17.30. 26 dicembre – Umbertide - Concerto di Natale della corale “Ebe Igi”, Museo di Santa Croce, ore 17. 26 dicembre – Montone - Concerto di Natale della corale Fortebraccio, Collegiata, ore 18. 27 dicembre: Domenica del Tarlo dalle ore 9,00 Piazza Torre di Berta 27 dicembre – Sansepolcro - Concerto in Cattedrale per le celebrazioni di san giovanni patrono della citta’, ore 21,00. 27 dicembre – Lama - Tradizionale canto della Pasquella per le vie della cittadina, ore 18. Dal 27 al 30 dicembre – Città di Castello - 36° Torneo di pallavolo femminile “Francesca Fabbri”, palazzetto dello sport. Fino al 31 dicembre – Città di Castello - Mostra storico documentaria “Il Tesoro di Canoscio”, foto e documenti d’archivio”, Museo del Duomo. Orari: 10 -13/ 15.30 -17.30. Chiuso il lunedì e il pomeriggio salvo festivi e prefestivi Fino al 31 dicembre – San Giustino - La Memoria della 1^ Guerra mondiale nell’Alto Tevere, Mostra di oggetti e documenti relativi alla vita militare, Castello Bufalini. Orari: 10.00 -13.00 / 14.30 -17. 30 nei giorni di sabato, domenica e festivi 31 dicembre – Sansepolcro, Città di Castello, Umbertide, Montone - Capodanno in piazza con musica dal vivo, da mezzanotte in poi. 3 gennaio – Anghiari - Festa in Via di Ronda, aperitivo e live de i “Rahazzi Scimmia dalle 22.00 fino a tarda notte 4 gennaio – San Giustino - Concerto del Coro CAI di Perugia, Villa Magherini Graziani. 5 gennaio – Città di Castello - Rievocazione del Canto della Pasquella, musiche e canti popolari per le vie del centro storico per una questua di beneficenza, dalle ore 15.30, Rione Mattonata 5 gennaio – Pietralunga - Canto della Pasquella , antico canto itinerante per le vie e le

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case di Pietralunga. La festa inizia alle 17 per protrarsi fino al mattino seguente fra balli e canti popolari. 5 gennaio – Selci - Animazione da parte della Associazioni in attesa della Befana. 6 gennaio – Città di Castello - La Befana dei Vigili del Fuoco, con la Befana che scende dalla Torre Civica portando doni ai bambini presenti, dalle ore 17.00, Piazza Gabriotti. 6 gennaio – Riosecco, Lerchi, Piosina, Titta - Festa della Befana, dalle ore 14. 6 gennaio – Pietralunga - Arrivo dei Re Magi e della Befana, dalle ore 16, Piazza Fiorucci. Fino al 6 gennaio – Città di Castello – “ XVI ° Mostra internazionale di arte presepiale”, 60 presepi napoletani, 50 presepi umbri, 20 presepi di artisti di C. di Castello, 2 pale in terracotta di M.Bonechi , grande Presepe napoletano di L.Baia. Orari: sabato, festivi e prefestivi 9.30-13.00/ 15.00-20.00. Feriali 10.00-12.30 / 16.00-19.30 . Ingresso €. 2,50, gratuito ragazzi fino a 12 anni. 25 gennaio – Città di Castello - Compagnia storica dei Balestrieri, rievocazione storica con la nomina del Capo Balestriere e consegna del Palio delle Quattro Porte, Santuario della Madonna delle Grazie, ore 18.00. Info: 320 2317008 Fino al 5 marzo 2016 – Città di Castello - “Governare il Caso”, l’opera nel suo farsi dagli anni ‘60 ai nostri giorni, a cura di Marco Pierini , Pinacoteca Comunale. Opere di: Baj, Cesar, Beuys, Boriani, Bratescu, Burri, Corsini, Dini, Gori, Harris, Hueblr, Kretschmer, Mecarelli, Mondin, Spoerri, Tinguely. Orari: 10 -13/ 15 -18. Chiuso lunedì salvo festivi e prefestivi.

I Mercati locali: Lunedì Pieve Santo Stefano. - Martedì, Trestina, Mercatale di Cortona, Selci di Sangiustino, Sansepolcro, “Orto&Bio” a Città di Castello. - Mercoledì, Pistrino di Citerna, Umbertide, Anghiari. Giovedì - Città di Castello, Lama di Sangiustino. - Venerdì:Pietralunga, San Giustino. Sabato - Città di Castello, Sansepolcro, Umbertide (Il Mercato della Terra, P.zza Matteotti) Domenica, Monterchi Ogni terzo sabato del mese Sansepolcro”Il Mercatale”, mercatino di antiquariato e modernariato. Ogni terza domenica del mese Città di Castello “Retro”, mercatino di cose vecchie e antiche. Ogni quarta domenica del mese Sansepolcro,“La Domenica del tarlo”, mercatino di cose vecchie e antiche. info APT Arezzo 0575 23952-3

Umbertide 075 9417099

Città di Castello 075 8554922

Pieve S. Stefano 0575 797702

Sansepolcro 0575 740536

Sestino 0575 772642

Anghiari 0575 749279

Badia Tedalda 0575 714020

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