VEDERE Italia settembre 2019

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Edizioni Ariminum Srl - Via Negroli, 51/A - 20133 Milan - Italy

PUNTI DI VISTA

IN VETRINA@DATE

L a p r i m a r i v i s t a d i o t t i c a e o c c h i a l e r i a - S e t t e m b re 2 0 1 9


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GRAFICA ED. ARIMINUM



Trend Moda Industria Nuovi prodotti Marketing & Economia VEDERE Italia Settembre 2019 Direttore Responsabile: Isabella Morpurgo

EDITORIALE 5

EDITORIALE 6

IN VETRINA@DATE 8

PUNTI DI VISTA 16

OTTICA E OCCHIALERIA 24

FIERE 27

NEWS 30


Milano Eyewear Show 29 febbraio, 1 - 2 marzo | 2020


Interpretare i segnali del mercato Questo autunno tutti i mercati, dell’occhialeria e

Altri pareri si aggiungeranno nei prossimi

non, sono in fibrillazione. Troppi fattori stanno

numeri per avere un quadro d’insieme sempre più

cambiando ad alta velocità e adeguarsi non è

completo.

sempre facile.

I prossimi eventi ci aiuteranno ulteriormente ad

Per quanto riguarda l’occhialeria sono in atto varie

approfondire le mutazioni in atto. Tra settembre e

rivoluzioni. A livello mondiale EssilorLuxottica,

ottobre passeremo, per quanto riguarda il mercato

dopo l’attuazione della fusione, sta facendo grandi

italiano, da DaTE a Firenze (di cui parliamo

numeri e il recente acquisto della maggioranza

diffusamente in questo numero) a Expo Ottica

delle quote di GrandVision obbligherà il mercato

Sud a Taormina (salone al quale dedicheremo il

retail a fare delle ulteriori scelte.

prossimo numero di Ottobre) mentre il mercato

Safilo sembrerebbe faticosamente riprendersi

internazionale si incontrerà a Parigi per Silmo e,

dagli anni bui e altri grandi protagonisti del

subito dopo, a Tokyo per IOFT.

settore stanno operando nuove scelte.

Buon viaggio.

Tutto ciò, a mio parere, ha aperto nuove strade e spazi per gli ottici indipendenti che, grazie proprio alla loro peculiare identità, potranno offrire servizi e personalizzazioni ingestibili dalle grandi entità. Per cercare di capire meglio le varie realtà che compongono il nostro settore, da questo numero la nostra rivista vede la collaborazione di esperti che condivideranno con noi la loro opinione sulla situazione nella sezione intitolata “Punti di Vista”. Leggeremo quindi il parere e i consigli dell’oculista pediatrico, dell’ottico indipendente (in questo caso un’ottica) e dell’agente di commercio.

Isabella Morpurgo Direttore VEDERE Italia isabellamorpurgo@vedere.it

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AL DaTE di Firenze per anticipare le tendenze del futuro

Da sabato 21 a lunedì 23 settembre alla Leopolda di Firenze si svolgerà la 7^ edizione di DaTE, l’evento dedicato all’occhialeria d’avanguardia. L’obiettivo della manifestazione è accogliere in un unico spazio una selezione di espositori, che quest’anno saranno oltre 120 per più di 180 marchi rappresentati, tra i più innovativi e creativi e rappresentativi di tutto il mondo: dagli USA al Giappone passando da Austria, Belgio, Danimarca, Russia, UK, Spagna, Portogallo, Francia oltre, ovviamente, l’Italia.

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Sono due i temi portanti di questa edizione, legat i tra loro a doppio filo: l’ispirazione orientale e il futuro. Di chiara tradizione orientale sono le 4 aree espositive che accoglieranno le aziende che proporranno le loro collezioni agli oltre 3000 tra buyer e professionisti attesi: Yin, Yang, Tao e Zen. Oriente e futuro si intrecciano anche nel segno grafico scelto per la promozione dell’evento, ovvero i “ching”, esagrammi dell’oracolo cinese usati da secoli nella pratica di predizione del futuro.


Saranno tante le novità che si potranno vedere al DaTE: dagli occhiali riciclabili e sostenibili a quelli che omaggiano il lontano Est con sete, piume e pietre preziose o l’estremo Nord con forme ispirate ai ghiacciai polari, passando da chi punta tutto sulla ricerca dei materiali e le soluzioni più tecnologiche. Non mancheranno poi i riferimenti agli anni ’80 e l’omaggio ai 90 anni del Bauhaus, la scuola di design fondata a Weimar da Walter Gropius nel 1929 e considerata tutt’oggi una delle più influenti e significative espressioni del movimento moderno. L’accesso al DaTE è gratuito e riservato a un

pubblico di addetti ai lavori. È necessario registrarsi per ricevere il proprio accredito, compilando il form presente nel sito alla pagina https://dateyewear.com/visitatori/ . Dalla homepage del sito è anche possibile scaricare la nuova App, completamente rinnovata e aggiornata. Gli hashtag ufficiali sono #dateyewear2019 e #shapingavantgarde. DaTE è aperto sabato 21 e domenica 22 settembre dalle 10 alle 19 e lunedì 23 settembre dalle 10 alle 17.

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a in vetrinDaT E

Fede Cheti Eyewear:

una visione di arte e designuna visione di arte e design Nata nel 1905, imprenditrice tessile a capo di un’azienda che arriva a contare oltre 150 dipendenti, Fede Cheti tra gli anni ’30 e ’70 del secolo scorso afferma il suo marchio a livello nazionale ed internazionale: i tessuti d’arte da lei disegnati definiscono gli arredi e gli ambienti più eleganti del mondo. Alessia Fugazzola entra in contatto ancora adolescente con il mondo di Fede Cheti e ne rimane affascinata tanto che, anni dopo, ne rileva il marchio e il ricco archivio di disegni originali con il marito Nicola Zeni. Identificano poi nell’occhiale l’accessorio con il quale dare avvio alla rinascita del marchio. La consulenza di Dante Caretti, uno dei principali esperti del settore, la mette a contatto con i migliori professionisti dell’eyewear e con le più qualificate realtà artigianali produttive del Cadore.

Il risultato è una collezione di occhiali di alto design, dotati di una vestibilità assoluta, definita dalla leggerezza dei materiali, dal bilanciamento dei pesi, dall’ergonomia studiatissima. Fede Cheti Eyewear debutta a Mido 2019 con undici modelli che, nelle varie declinazioni, diventano 54 proposte di stile. Le grafiche e i disegni di Fede Cheti sono citati in dettagli esclusivi, come il fiore della famosa fantasia Shonbrunn che appare nei modelli più iconici.

Occhiali accattivanti e accessori ispirati ai gioielli La nuova collezione Huma Sunglasses mette il focus su tre nuove forme incisive, spigolose ed avvolgenti creando un contrasto accattivante tra immaginari attuali ma senza tempo. Vengono proposte in cromie raffinate ed eleganti come il cioccolato, l’avorio e un havana luminoso dalle tonalità calde. Le lenti, sino ad ora proposte tono su tono con l’acetato, si aprono ai contrasti, rinnovando completamente l’impatto visivo della collezione. Gli accessori, vera anima del brand, si ispirano ai gioielli anni 90s, catene e orecchini dalle maglie bold, lavorate e texturizzate color oro e argento, collari con maxi-sfere che richiamano lo stile del mondo techno raver. La grande novità, i clip aggiuntivi di corone in strass, piercing con Swarovsky e ciglia in rami di perle per dare un look ancora più stravagante e innovativo all’occhiale.

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Bottegantiqua

evoluzione continua

Abbiamo chiesto a Michele Volpinari, fondatore e anima di Bottegantiqua, di raccontarci come è nato il suo progetto. “Sono un designer e produttore di occhiali, ottico da 35 anni con due negozi a San Marino.

personalizzare l’occhiale per i suoi clienti, creare un occhiale sartoriale partendo da un’idea o da un semplice disegno del cliente, creare una capsule di occhiali.”

Venti anni fa ho deciso di abbandonare i prodotti commerciali per proporre ai miei clienti occhiali cosiddetti di nicchia. Questa scelta ha dato grandi risultati, tanto che ho cominciato seriamente a pensare come avrei potuto creare una mia collezione di occhiali. Dopo un lungo periodo di formazione ho creato la mia prima collezione per i miei negozi. Il progetto ha avuto un grandissimo e inaspettato successo, ed ho pensato di condividere la mia esperienza e di presentarla proprio a DaTE, dove so di poter trovare quei miei colleghi ottici che, come me, vogliono distinguersi. Progetto, produco e vendo i miei occhiali nei miei due negozi di ottica a San Marino, dove ho avuto modo finora di testare questo progetto. A breve inizierò a distribuire i primi occhiali in Italia. A DaTE non presenteremo un vero e proprio prodotto, bensì una nuova filosofia che stravolge i canoni dell’ottica commerciale grazie a quelle che chiamiamo le “quattro libertà per l’ottico”: personalizzare la collezione di occhiali,

Dedicato ai bambini CHICK azienda italiana di ultradecennale esperienza e leader nell’occhialeria da bambino e teenager presenterà in anteprima per l’autunno molti nuovi modelli da bambino, una nuova campagna pubblicitaria ed anche la rinnovata collezione H.V.E. dedicata ad un pubblico giovane, target 16-25 anni. Da sempre attento a trovare il giusto equilibrio fra fashion e tecnicità CHICK è un marchio presente oramai in oltre 75 paesi in tutto il mondo.

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AURA

La contaminazione discreta dell’anima di Blackfin Blackfin sarà presente a DaTE con AURA, la nuova collezione di montature in beta titanio con cerchi in acetato. L’anima di Blackfin si contamina e viene illuminata da un perimetro di luce e colore fortemente materico, realizzato in acetato di cellulosa italiano.

Tutte le montature Blackfin AURA sono dotate delle nuove alette tilting nose pads e dei nuovi terminali Swordfish dal design ergonomico.

Dunkirk, dalla forma squadrata, è una proposta di taglio maschile, mentre Palos è più unisex, con una forma tonda di ispirazione pantos. Le montature da donna hanno forme decisamente aggraziate, con i cerchi che dalla silhouette morbida del modello Glace Bay si spingono verso i più tondi cat-eye (Florida Bay) o squadrati (Port Elizabeth). La scelta cromatica predilige colori caldi ed eleganti, con la proposta di acetati trasparenti, floreali, tonalità piene o sfumate con il beta titanio nero, oro champagne, blu scuro, marrone, rosa cipria, rosso borgogna, argento lucido.

Florida Bay

La leggerezza inaspettata dello spessore La collezione Eyewear Dandy’s by Faoflex Srl nasce dalla passione e competenza acquisite in oltre 35 anni di lavoro. La proposta autunnale prevede alcune ricolorazioni di modelli usciti nel primo semestre e alcune grandi novità tra cui spiccano due modelli che puntano a diventare un cavallo di battaglia. Sono occhiali sempre molto spessi, realizzati da tavolette di 12 mm. Nonostante l’aspetto massiccio, il risultato ha una leggerezza inaspettata perché la montatura viene fresata verso l’interno,

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sia all’interno che all’esterno del muso. Grazie a questa lavorazione, le fresature possono essere viste anche da chi indossa l’occhiale. Le cerniere a sette snodi si combinano con le aste col terminale da 6mm per bilanciare il peso della montatura. L’acetato utilizzato è prodotto da Mazzucchelli, rigorosamente Italiano. I colori utilizzati sono il nero, l’avana e il trasparente con lente arancio.


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LARA D’ Diamond L’artigianato italiano unito al design artistico di lusso

LARA D’ presenta tre preziose nuove montature della Linea Diamond in seguito all’eccezionale successo del lancio della collezione a Mido 2019. 100% Made in Italy, ognuna delle montature Diamond richiama una forma classica, reinventandola con un profilo chic e architettonico e una deliziosa finitura scintillante grazie alla placcatura in oro 24 carati lucido di 2 micron. Ogni modello è sapientemente realizzato a mano e ricoperto di polvere di diamante naturale da orafi altamente qualificati.

Come suggerisce il nome stesso, il modello Stella è una “stella” nella collezione Diamond di LARA D.

Il bordo superiore di ogni occhiale ha una sofisticata doppia struttura decorata di ispirazione architettonica con scintillanti diamanti policristallini per evidenziare l’espressione degli occhi.

Tipico dello spirito innovativo del marchio, questo modello unico reinventa il classico cat-eye con un bordo superiore di tendenza e l’audace dettaglio del doppio ponte.

NOS – Near our Sul

Costante ricerca stilistica

L’eleganza essenziale, cardine ispiratore del concept NOS, nella nuova collezione si esprime attraverso una costante ricerca stilistica atta a creare degli occhiali senza tempo. Trasparenze che mettono a nudo l’anima dell’occhiale da una parte, ideali re-interpretazioni della struttura classica delle montature metallo e acetato dall’altra, definiscono nella nuova collezione NOS originali paradigmi estetici per l’occhiale combinato.

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SNOB Milano ai saloni autunnali Anteprima mondiale in arrivo

SNOB Milano è una collezione pioniera delle lenti piatte, delle mascherine e del clip-on magnetico. DaTE e Silmo 2019 vedranno il debutto di una nuova innovazione tecnologica proposta su 3 modelli da vista. I designer di Snob Milano sono riusciti a vincere l’ardua sfida di applicare una mascherina con clip-on magnetico a un glasant, portando a termine lo studio e la registrazione di un brevetto che ha richiesto 2 anni di sviluppo e ingegnerizzazione. Il risultato è un occhiale incredibilmente leggero realizzato in tre forme – pantos, rettangolare e a gatto. Con l’irriverente ironia che contraddistingue il brand fin dal suo esordio questi modelli sono stati chiamati Vün, Dü, Trì (uno, due, tre in dialetto milanese) a significare il 3 pezzi realizzato in 3 varianti. Inoltre, in virtù dei risultati ottenuti, SNOB Milano e ZEISS Sunlens rinnovano per il prossimo biennio la proficua ed esclusiva collaborazione. Snob Milano non si è fermata a queste novità e ha prodotto anche nuovi sviluppi sulla main line. Sciura e Madama, ad esempio, sono due forme femminili con calibri generosi che si distinguono per l’applicazione di strass sulla montatura o sul clip-on.

Xavier Garcia Eyewear

Design d’avanguardia, dove l’artigianalitá incontra l’innovazione

La rinnovata identità di Xavier Garcia non dimentica le sue origini. I valori essenziali sono tre: artigianalitá, design d’avanguardia, innovazione. La collezione AI 19 unisce il know-how artigianale alla sperimentazione. Insieme alle raffinate gamme di colori e a un design minimalista, l’introduzione del titanio come materiale emblema della collezione porta il marchio a un livello superiore. Xavier Garcia crede nel design audace per esaltare i materiali, la forma e il colore dei suoi prodotti. Il marchio è in perenne dialogo con il fascino e le costanti novitá di Barcellona, una città metropolitana, ricca di innovazione, imprenditorialità e storia. Dal suo atelier nel cuore di Poblenou, non casualmente situato nella effervescente zona chiamata 22 @ (Veintidós arroba) - dove hanno sede tutte le piú note firme di moda, startup e studi creativi di Barcellona - Xavier Garcia diffonde la sua visione di design in tutto il mondo, unendo creatività e identità, tecnologia e produzione intelligente.

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OMAS DESIGN

Manifattura italiana per impreziosire lo sguardo Un condensato di solide conoscenze tecniche e raffinate scelte stilistiche, derivato da oltre 50 anni di attività nell’occhialeria, plasma la nuova collezione Omas Design. Attraverso l’uso di materiali pregiati e l’impiego di particolari lavorazioni artigianali, anche tipiche dell’arte orafa veneta, l’occhiale acquisisce un carattere unico in grado di trasformare lo sguardo stesso di chi lo indossa in un gioiello. Per alcuni modelli sono state realizzato delle lenti sfumate con taglio al vivo spesse 2,7 mm, diamantate, e cioè realizzate attraverso una particolare lavorazione della lente, di chiara ispirazione all’arte vetraia Boema. Una linea luxury dal fascino epico che quest’anno torna a vestire anche l’uomo, una collezione che è già espressione della più rinomata manifattura Made in Italy.

neubau

debutta a Silmo e ritorna a DaTE La sostenibilità è il tema protagonista per neubau, il giovane marchio del gruppo austriaco Silhouette che debutta al Silmo di Parigi e rinnova la presenza al Date di Firenze. In vetrina i nuovi modelli Max3D, Theo3D, Oliver3D e Robin. I primi due citano gli anni ‘60 e ’80, con forma “cat-eye” femminile e lenti oversize maschili. Oliver3D invece punta su un design innovativo, nella scia del tema Bauhaus. Queste montature presentano applicazioni colorate removibili stampate in 3D, tecnica che permette di evitare sprechi di materiale nel processo di lavorazione dell’occhiale, in quanto viene stampata la forma esatta necessaria per realizzare la montatura. Robin infine si ispira allo stile “panto”, in voga dagli anni ‘20, declinandolo nell’avveniristico polimero sostenibile NaturalPX, brevetto esclusivo del brand ottenuto per il 65% da olio di semi di ricino, materiale completamente riciclabile.

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L’ottico indipendente

Un nuovo sistema di valore Ferdinand De Saussure, padre fondatore della linguistica moderna, nei suoi corsi ginevrini di linguistica generale dei primi del Novecento paragonava la lingua, intesa come sistema, al gioco degli scacchi dove ogni singola mossa modifica tutto il sistema poiché, cambiando le relazioni tra le pedine, si definisce un nuovo sistema su cui agire. Il linguista spiegava in questo modo la natura evolutiva delle lingue e, dunque, la loro capacità di cambiare con lo scorrere del tempo. Ho sempre adorato questo semplicissimo paragone perché ai tempi dell’università mi ha

Franca Bochicchio Ottica & Glasstylist  ® DIECIDECIMI  ® – Milano Blogger glasstylist.com

permesso di capire tanti concetti legati allo studio delle lingue, in quanto mezzo straordinario inventato dagli uomini per comunicare e comprendersi a vicenda, e oggi mi fornisce punti di vista diversi per osservare le “evoluzioni” di ciò che mi circonda nel mio lavoro e in particolare nel mondo dell’ottica. Negli ultimi anni nel settore dell’ottica siamo stati abituati a continui cambiamenti e “ridefinizioni del sistema”, con tempistiche lampo rispetto ai mutamenti linguistici, che hanno ridisegnato uno scenario nuovo tutto da studiare, valutare e anche valorizzare. I tempi e i modi di Credit Monica Rossetti

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questi cambiamenti sono stati dettati dai grandi attori del settore come EssilorLuxottica (seguita in quanto a fusioni e riassetti da altre grandi realtà) che hanno dapprima unito le loro forze per poi ampliare la loro capacità di contatto diretto con il cliente finale, come avverrà grazie all’acquisizione estiva del gruppo Grandvision. Il cavaliere Del Vecchio, l’imprenditore pioniere, ha fortemente contribuito con la sua visione e la sua abilità a traghettare, nel giro di un paio di decenni, tutto il sistema ottico in una dimensione “altra” e impensabile fino a poco tempo fa. In una sua recentissima intervista (Corriere

Il modello di business a cui ha puntato il Cavaliere Del Vecchio ad esempio, come lui stesso ha dichiarato ai tempi della fusione con i francesi, si basa sull’integrazione verticale dei vari comparti della filiera: dalla materia prima alla vendita del prodotto al cliente finale. A ben vedere più che di integrazione possiamo parlare di “dominio verticale” ossia potere decisionale a tutti i livelli della filiera che porta nei negozi lo stesso tipo di format riconoscibile e inequivocabile. Quello che cambia con l’ultima mossa sulla scacchiera è la scelta di potenziare la ricorsività del reparto retail e la

della sera del 1° agosto 2019) ha dichiarato che l’obiettivo della sua azienda “non è mai stato far concorrenza agli ottici indipendenti - dai quali è partita la mia avventura imprenditoriale e questo non lo dimentico mai - ma lavorare assieme per far evolvere il mercato”. Ebbene se abituiamo i nostri occhi di ottici indipendenti alla visione illuminata di questo nuovo sistema di relazioni, non possiamo che dare ragione al cavaliere e compenetrarci della sua visione in fatto di evoluzione e collaborazione. “Lavorare assieme” presuppone la necessità di compiere lavori diversi che si integrano nella loro relazione e trovano forza nella reciproca capacità di differenziarsi.

numerosità dei punti vendita. E’ comprensibile che lo scopo sia quello di creare l’idea nel cliente finale che non esista altro nel settore dell’ottica che quel tipo di negozio, quell’identità, nessuna altra scelta, un po’ come avviene per le pubblicità delle griffe ripetute per settimane e mesi su riviste e media.

Le grandi reti di negozi che si snodano e si snoderanno sempre più fitte, in Italia come all’estero, hanno e avranno una identità omologata ben precisa, definita dalla politica industriale dalla quale dipendono in termini di progettazione, produzione, distribuzione, organizzazione, addetti ai lavori, assortimento dei prodotti, comunicazione, marketing.

A fare da contraltare a tutta questa grande, grande, grande realtà omologata e fatta di grandi numeri, c’è il mondo degli ottici indipendenti, concentrati in poche “pedine superstiti”. Essi sono l’anello di congiunzione con il cliente finale della filiera indipendente, quella che si srotola e si integra in orizzontale. Una catena del valore libera e indipendente, che inizia dalle idee dei designer e prosegue il suo percorso nella selezione delle materie prime, di montature, lenti e passa dai produttori che realizzano le idee, si snoda lungo il percorso degli agenti che presidiano personalmente i territori per trasportare prodotti e trasferire le idee di chi ha operato con passione agli ottici che effettuano la propria selezione.

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Al centro di questo piccolo mondo c’è ancora il cliente, il tempo che gli si dedica per ascoltarlo e informarlo, i servizi studiati in base all’esperienza che regala il negozio, la selezione della qualità, la cura nell’esposizione originale dei prodotti nelle vetrine, la professionalità… tutte leve che portano a un lavoro fatto bene e che diventa naturalmente profittevole. L’esiguità di questa tipologia di negozi risponde a un principio che le realtà omologate di cui sopra hanno contribuito a valorizzare ancora di più: il principio di scarsità. In un articolo del Sole 24 ore dello scorso mese di luglio il giornalista parlava del principio di scarsità come base di una analisi sul concetto di lusso che esperti e futurologi hanno individuato nell’essere “offline” - in controtendenza con l’attuale abitudine di essere sempre e ovunque “online” e condividere ogni momento e ogni esperienza. Sembra che i grandi marchi e gli hotel più lussuosi si stiano focalizzando sull’idea dell’offline in negozi e alberghi per poter concedere ai clienti ciò che è esclusivo: una esperienza non condivisibile se non per i

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presenti, rispondendo all’origine biologica del concetto di lusso a cui sottende la percezione di “lussuoso come qualcosa di raro”, difficile da trovare – e pertanto intriso di scarsità (da Il Sole 24 Ore, articolo di Lorenzo Dornetti). “Offline is the new luxury” secondo il futurologo Gerd Leonhard che intende l’offline come una pausa dall’online standardizzato. Tralasciando il concetto di Offline come valore aggiunto rispetto all’Online (con buona pace di chi pensa già a negozi ipertecnologici e iperconnessi in un futuro prossimo) “il principio di scarsità” sembra calzare proprio a pennello per gli ottici indipendenti: imprenditori di se stessi, selezionatori di prodotti che rispondono ai loro gusti, alla filosofia del punto vendita, alla loro clientela, alla quale cercano di conferire qualità, innovazione, originalità, ricercatezza e personalità. Non esiste un punto vendita di un ottico indipendente che sia uguale a un altro perché sono piccole grandi realtà in cui sono le persone a fare la differenza in ogni singolo momento dell’esperienza di acquisto del cliente e non gli occhiali griffati, gli specchi digitali,


la realtà aumentata. Sono realtà che grazie alla massiccia presenza odierna e futura delle catene omologate stanno diventando sempre più rare, sempre più preziose, sempre più “scarse”.

spendersi anima e corpo senza mollare un attimo. Non si può allentare la soglia di attenzione sul cliente da quando lo accogliamo con un sorriso a quando lo ascoltiamo e cerchiamo di coniugare esigenze visive, aspettative e necessità, il tutto con la consapevolezza che dietro l’angolo c’è una competitività molto aggressiva. Ma è un ruolo che paga di soddisfazioni non solo in negozio ma anche nella collaborazione con il resto della filiera indipendente dove liberamente ci scegliamo e ci rispettiamo al di là dei numeri. Dunque eccoci, i piccoli ottici indipendenti sparsi in tutto il mondo meravigliosamente sulla stessa scacchiera con i giganti del settore. Chi entrerà nei nostri negozi lo farà con maggiore consapevolezza perché avrà già deciso di volere di più, di volere qualcosa di diverso: una esperienza che noi saremo in grado di offrire proprio a chi vorrà cercarla e saprà riconoscerla perché noi abbiamo la nostra unica identità non omologabile. Avanti tutta!

Ritornando alla nostra scacchiera iniziale sembra proprio che lo scacco matto che negli ultimi anni le grandi realtà hanno dato alle piccole realtà nel settore dell’ottica, abbia creato delle opportunità di valorizzazione per queste ultime anticipando ai giorni nostri un sistema così netto e definito nei ruoli che sarebbe stato difficile raggiungere con una normale evoluzione del settore. La collaborazione che mira all’evoluzione del mercato auspicata dal Cavaliere Del Vecchio sembra quindi possibile nella maniera in cui ognuno mantiene il suo ruolo e lo difende a beneficio del sistema in cui le forze contrapposte, al di la delle loro dimensioni, definiscono il ruolo dell’altro. Da ottico indipendente so bene come sia difficile mantenere questo ruolo in cui bisogna

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L’agente di commercio

Affrontare i cambiamenti

Cristian Rossi Agente di commercio Marchon District Manager in Marchon Blogger su www.vedicomevendi.blogspot.com

Mi chiamo Cristian Rossi, agente di commercio dal 1999; questo spazio in “Vedere” è il modo più gratificante per festeggiare i 20 anni di attività nel settore dell’ottica. Da 1 anno ricopro anche il ruolo di District Manager per l’azienda Marchon e coordino un team di 5 agenti nel mio territorio di competenza. Convinto del fatto che l’agente di commercio si stia trasformando in una figura molto più autorevole e necessaria del semplice “venditore di occhiali”, ho cominciato a tenere corsi di formazione e preparazione alla vendita per negozi con molti collaboratori per agevolarne e migliorarne il lavoro. Alcuni anni fa ho aperto un blog in cui riversare l’esperienza assorbita delle mie visite quotidiane e riportare gli insegnamenti che spesso mi derivano da un piacevole confronto con i migliori ottici. Da dialoghi avuti con alcuni negozianti è emerso un concetto evidente a molti che è alla base del mio blog: oggi non viviamo un periodo di crisi per cui sia funzionale attenderne la fine ma siamo in un momento di cambiamento profondo duraturo e inesorabile. Aspettare la fine di una non ben precisata “crisi”, oggi, corrisponde a perdere occasioni preziose di crescita e miglioramento che ci farebbero proiettare in avanti rispetto a tutti gli altri. “Quanto si stava bene prima!” “Quando ho cominciato a lavorare in bottega i clienti non erano così esigenti” “Una volta tutto era più facile, oggi è tutti complicato” “Una volta sì che si guadagnava!”

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Conoscete queste frasi? Cosa succedeva veramente negli anni in cui era facile guadagnare bene? Per rispondere a questa domanda vorrei riprendere oggi un tema del mio blog. L’evoluzione del focus delle aziende italiane dagli anni 60 ad oggi Vi prego di prestare molta attenzione a ciò che è scritto in quanto potrebbe farvi intuire quale sia la manovra da fare per poter uscire definitivamente da questo “pantano” qualora ci siate dentro con tutte le scarpe. Pronti? via! Anni 60-70: orientamento al prodotto/prezzo In quegli anni c’erano pochissime aziende e bastava tirare su un magazzino o un capannone o un negozio che producesse quel bicchiere che tutti richiedevano, che lo stesso avesse un prezzo accessibile e la domanda ENORME di quel prodotto o servizio faceva il resto. Quindi negli anni 70 l’orientamento era semplicemente: avere il prodotto, magari ad un prezzo che la gente comune potesse comprare. Non serviva altro. Anni 80: orientamento al servizio Negli anni seguenti poi ci spostiamo verso l’orien-


tamento al servizio. Ossia, essendo nate nel frattempo molte aziende che ricoprivano man mano le domande di mercato aperte, la differenza la faceva chi, oltre che al prodotto, affiancava anche un servizio minimamente strutturato correlato all’oggetto che giustificasse l’acquisto da parte delle persone. Anni 90: orientamento al cliente Nella decade successiva arriviamo a quel concetto di “orientamento al cliente” che tutti noi abbiamo sentito e masticato per anni. Ossia: • essere disponibile alle esigenze personali del cliente • essere gentile col cliente • soddisfare le esigenze del cliente • capire il cliente • diventare amico del cliente • creare un rapporto di fiducia col cliente ecc. Sono comunque regole sempre vere e valide, ma oggi non fanno più la differenza. Oggi, il prodotto, il servizio, e l’orientamento al cliente non sono più elementi minimi per entrare o restare nel mercato. Il minimo negli anni 70 era avere il prodotto; il minimo negli anni 80 era offrire il servizio aggiunto oltre al prodotto; negli anni 90 la concorrenza spingeva alle porte e l’orientamento al cliente faceva davvero la differenza. Oggi: orientamento alla CONCORRENZA Cosa significa? Significa che oggi come imprenditore io devo basare tutta la mia strategia sugli angoli di attacco e sulle differenze che ho rispetto alla concorrenza. Quindi creare un posizionamento che sia molto rilevante per una nicchia (o parte) di persone che possano preferirmi rispetto ai miei competitors. Questa è la vendita oggi. Ossia, un imprenditore non può dire quello che vuole senza valutare gli altri competitors: oggi può sviluppare semplicemente quello che la concorrenza non ha ancora perfezionato, ossia, lavorare con il nostro prodotto/servizio o il nostro modo di vendere sugli angoli lasciati esposti dagli altri. Tutti i discorsi sulla qualità, sul servizio e sull’orientamento al cliente oggi risultano insufficienti fino a quando non mi porrò nei confronti di un cliente con un angolo di tiro che risulti imparabile per la

concorrenza e che mi permetta di diventare la sua PRIMA SCELTA. Quindi, senza partire da un’analisi della concorrenza diretta non mi è possibile diventare un venditore professionale. Il marketing oggi per eccellenza non è “screditare la concorrenza” ma evidenziare le differenze strategiche che mi permettano di essere valutato come, ripeto, la PRIMA SCELTA per quella parte di clienti utili al mio business. Spero che queste mie considerazioni possano esservi d’aiuto e, soprattutto, come sempre, vi consiglio di guardarvi intorno, con mente lucida e pronti al cambiamento. Un caro saluto a tutti Rossi Cristian DM Marchon

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L’oftalmologo pediatrico

Montature per occhiali in età pediatrica Le montature per occhiali pediatriche presentano numerose differenze rispetto alle montature per adulti, in primis rispetto ad alcune differenze riguardo le caratteristiche facciali pediatriche. Esistono diversi parametri tra cui la distanza interpupillare, la distanza interorbitale e la posizione del vertice della cornea rispetto alla parete orbitale laterale che cambiano di più tra i 5-15 anni rispetto all?età adulta. La forma e le proporzioni del cranio di un bambino sono più rotonde di quella di un adulto; le narici insieme al il ponte nasale non sono completamente formate e sono quindi incapaci di sostenere gli occhiali come in un adulto. Questo trasferisce il ruolo di supporto alla glabella o richiede l’uso di naselli in silicone spesso sot-

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Professore Adriano Magli Presidente di SIOP Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica

to forma di cinturino o sella; in più sopracciglia meno prominenti richiedono una cornice che si adatta meglio al viso. Ciò significa che le montature per occhiali pediatriche devono essere adattate in modo accurato e devono essere cambiate più frequentemente di quelle di un adulto per garantire un buon posizionamento e un uso più gradevole ed efficace; inoltre una vestibilità impropria riduce comfort ed efficacia del telaio e porta ad un ridotto uso occhiali. La montatura per occhiali ideale per i bambini dovrebbe prendere in considerazione diversi fattori importanti tra cui: Materiali: il telaio ideale dovrebbe essere robusto ma flessibile, atraumatico e anche in grado di assorbire l’impatto, evitando spigoli vivi


o angoli per ridurre al minimo possibili effetti dannosi. La scelta di materiali biocompatibili, ipoallergenici, non tossici e facilmente lavabili sono ulteriori caratteristiche fondamentali nella progettazione di occhiali per bambini. Dal momento che i bambini sono fisicamente più attivi degli adulti, gli occhiali possono essere fissati alla testa con una cinghia o tramite auricolari flessibili. Inoltre, i bambini con un solo occhio vedente dovrebbero idealmente essere dotati di una lente in policarbonato per una maggiore sicurezza oculare. Ottica: da un punto di vista ottico i telai devono essere realizzati per garantire stabilità e centratura adeguata, attraverso il supporto della parte superiore della piramide nasale. Impatto psico-sociale: sebbene il l?estetica degli occhiali pediatrici non sia la loro caratteristica principale, essa non può essere trascurata. Gli studi hanno dimostrato che la compliance nell?indossare gli occhiali nei minori di 8 anni ha a che fare poco con il miglioramento

in visione e molto di più con l?estetica e con ciò che pensano i coetanei. Differenze etniche: è chiaro che ci sono differenze craniofacciali significative tra i diversi gruppi etnici. Ciò significa che è improbabile che un design di montature per occhiali possa essere adatto ad ogni bambino in un ambiente sempre più cosmopolita in cui sono presenti bambini di etnia diversa. Considerato che nel bambino la correzione con occhiali, quando necessaria, ha un importante ruolo nello sviluppo visivo, nella riabilitazione visiva e nel trattamento di disturbi della motilità oculare, è evidente come anche una idonea montatura, considerato quanto sopra esposto, rivesta primaria importanza e non sia elemento trascurabile.

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OTTICA OCCHIALERIA

Il Protocollo d’intesa Regione Veneto – Anfao

Lunedì 8 Luglio la sede di Certottica a Longarone ha ospitato l’evento di avvio del Protocollo d’intesa Regione Veneto – Anfao comprendente 8 macro-progetti formativi. Luigino Boito, Presidente di Certottica, ha illustrato questa nuova progettualità dall’ampio respiro triennale che dà continuità alla positiva esperienza maturata con il primo Protocollo d’Intesa Anfao-Regione del Veneto per la formazione del settore occhialeria e prende le mosse dall’esigenza manifestata dalle imprese stesse di dare stabilità alla formula sperimentata negli ultimi 3 anni. Considerati gli ottimi risultati ottenuti, ANFAO ha deciso, sempre d’intesa con l’Assessore alla Formazione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, di strutturare questo nuovo accordo per lo sviluppo continuo del settore attraverso la crescita delle competenze sia di chi già lavora nel settore e ha bisogno di aggior-

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narsi sia dei giovani che vorranno inserirsi nel comparto. Certottica, braccio tecnico di Anfao per i servizi di formazione alle imprese, grazie al dialogo costante con le aziende del distretto, ha aggiornato la mappatura dei fabbisogni professionali e occupazionali e ha predisposto un piano complessivo di formazione di quei profili tecnici e specialistici che le imprese ricercano e faticano a trovare. Cirillo Marcolin a nome di Anfao ha confermato l’impegno a contribuire al progetto con un finanziamento di 750.000 euro nel triennio 2019-2021 anche perché il Veneto, e in particolare il distretto bellunese, rappresentano il cuore dell’occhialeria italiana e qui sono localizzate circa la metà delle aziende del settore, che rappresentano circa l’80% degli occupati e del fatturato nazionale.


Nuova sede

nel cuore del Mediterraneo

EXPO OTTICA SUD 6° Salone mediterraneo specializzato per il Settore professionale dell’Ottica e Optometria

L’appuntamento con il Sud Italia e Malta

TAORMINA - CENTRO “PALALUMBI” (via Mario e Nicolò Garipoli)

Sabato 19 - Domenica 20 - Lunedì 21 Ottobre 2019 Catania 30 minuti

Catania 30 minuti

Taormina 10 minuti

Interno PalaLumbi

Ingresso libero riservato solo agli Operatori del Settore Condizioni generali di partecipazione, consultabili all'interno del sito, alla voce ESPORRE Info : 320 0437522 marketing@expootticasud.it

www.expootticasud.it


NEW CONCEPT NEW BUSINESS OPPORTUNITIES 12-14 NOV 2019 | DUBAI WORLD TRADE CENTRE

3-days Business matchmaking and exhibition connecting MENA Region Buyers with Eyewear and Eye care Industry CONTACT US NOW To book your space or discuss about partnership opportunities

Nadeera Jayaratne Sales Manager +9715 0 9393804 Nadeera.Jayaratne@dwtc.com

Burcin Tas Assistant Sales Manager + 97156 6 8684217 Burcin.Tas@dwtc.com

Ashish Sakhardande Marketing Manager +9715 6 6599866 ashish.sakhardande@dwtc.com

Organised by

dubaiopticalshow.com


MIDO: cantiere sostenibilità Al via il percorso di attenzione verso ambiente e sociale CSR (Corporate Social Responsibility) e sostenibilità sono diventati nel tempo quasi sinonimi. Se fino ad alcuni anni fa la sostenibilità era intesa solo come impegno per l’ambiente, oggi ha tre dimensioni, come la CSR: economica, sociale e ambientale. MIDO, la fiera internazionale dedicata all’eyewear leader nel mondo e la società di servizi collegata, hanno intrapreso un percorso volto alla sostenibilità e alla trasparenza aziendale. Il percorso, duplice, si articola in diversi momenti. In azienda sono già state eliminate le bottigliette d’acqua in plastica, sostituite da boccioni, mentre per le sale riunioni è stata prevista una dotazione di particolari bottiglie bio che si riciclano nell’umido. Tutti i dipendenti, inoltre, hanno approvato il Codice Etico e il Codice di Comportamento di MIDO che saranno condivisi con espositori, visitatori, fornitori, partner. Due documenti fondamentali per affermare i valori alla base dell’organizzazione e per rendere ancora più trasparente il proprio operato e le proprie finalità. “Affidabilità, correttezza, condivisione, professionalità, sostenibilità i valori alla base del nostro codice etico. Un documento che sancisce l’attenzione che MIDO ha sempre avuto nei confronti di collaboratori e ambiente. Un passo necessario per coinvolgere in maniera attiva le persone trasformando le loro abitudini e agendo sul loro sentire comune” così afferma Giovanni Vitaloni, Presidente di Mido. Il Codice di Comportamento, insieme a un più

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agevole documento, Sostenibilità, istruzioni per l’uso, traducono poi in concreto e nella quotidianità i principi espressi nel Codice Etico. Parallelamente, è iniziato il percorso di sostenibilità di MIDO fiera che nei prossimi tre anni lavora a ottenere la certificazione ISO 20121, che stabilisce i requisiti per l’organizzazione di eventi sostenibili, in grado di contenere l’impatto sull’ambiente e sulla comunità, contribuendo a rafforzare le relazioni con gli stakeholder. A MIDO 2020, al termine dell’anno zero di questo percorso, mentre si racconteranno i primi passi compiuti, saranno organizzati degli eventi di formazione e informazione rivolti a visitatori ed espositori. Allo studio anche un premio, Stand up for green, per l’allestimento fieristico più sostenibile. Assunto fondamentale l’importanza della sostenibilità, asset strategico dello sviluppo futuro e driver del business contemporaneo. “Siamo

sempre

stati

consapevoli

dell’impatto

ambientale e sociale che ha una fiera come MIDO e abbiamo sempre cercato di contenerlo. Oggi è necessario adottare concretamente politiche attente all’ambiente e alla sostenibilità che coinvolgano non solo noi e la nostra manifestazione, ma tutti gli attori del settore che con noi si confrontano” conclude il Presidente Vitaloni.


SILMO 2019, un salone a 360° SILMO, con i suoi mille espositori è un salone a 360 ° che offre agli operatori l’opportunità di immergersi in modo diverso nel loro mondo. Vediamo una panoramica dell’edizione 2019: HACKATHON SILMO Una novità per questa edizione e un’anteprima mondiale: per 24 ore, 5 squadre internazionali multidisciplinari composte da 5 persone sono invitate a immaginare il retail di domani per fornire risposte stimolanti ai cambiamenti che si preannunciano nel settore. SILMO GAMING I giochi retrò sono di moda, attirano fan o nostalgici, appassionati di videogiochi che vanno dagli anni ‘80 ai primi anni 2000. Un fenomeno che non è sfuggito al SILMO che offre a tutti di scoprire o riscoprire tre dei grandi classici videogiochi svelati a poco a poco prima dell’apertura del salone. www.silmoparis.com/Evenements/SILMO-Gaming

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SILMO D’OR: I 25 ANNI I SILMO D’OR premiano le aziende di tutto il mondo dal 1994, questa edizione è un’opportunità per ricordare quanto questi ultimi 25 anni abbiano fortemente stimolato la ricerca e lo sviluppo con innovazioni tecnologiche e creazioni stilistiche che hanno fatto progredire il mondo dell’otticaocchialeria. IL FRENCH TOUCH Dietro ogni espositore, c’è un’azienda, una storia, un’identità, dei professionisti appassionati e impegnati. Il SILMO rende loro omaggio in parole e immagini con un focus sugli operatori del know-how degli occhiali francesi. www.silmoparis.com/Evenements/A-la-decouverte-du-savoir-faire-francais LA SELECTION Nell’ambito dello spazio SILMO NEXT la Sélection presenta un panorama esclusivo e selettivo delle tendenze degli espositori.


Christophe Pillet è il Presidente della giuria per i Premi SILMO D’OR 2019.

Francese, designer e architetto d’interni di fama internazionale, Christophe Pillet è apprezzato per la sua “espressione chiara, ricerca della semplicità e design essenziale”, non promuove gli svolazzi narcisisti di un designer che cerca di impressionare. Il suo approccio è sensibile e riservato; è sempre propenso a considerare il valore di un oggetto o di un luogo in termini di utilizzo prima di essere coinvolto, senza mai precipitarsi, in un progetto. Il che lo rende

SILMO NEXT Lo spazio prospettico rimane il fulcro centrale del futuro dell’ottica al centro del salone, con conferenze tematiche sui mercati, corner di aziende innovative che anticipano i cambiamenti tecnologici, un luogo per gli scambi on live e interattivi per scoprire cosa trasformerà il settore dell’ottica-occhialeria, dei prodotti e servizi per la distribuzione. I TALKS Ogni giorno, conferenze, interventi, opinioni sul settore all’interno dello spazio SILMO NEXT dove, in 30 minuti, ogni relatore presenta ed illustra il futuro. SILMO ACADEMY Resta il luogo ideale per gli ottici e gli specialisti della visione per conoscere i progressi scientifici, imparare le nuove pratiche e ampliare le loro conoscenze. Questa edizione si concentra sulla “rifrazione”, i suoi disturbi, la sua fisiologia, le soluzioni e le prescrizioni Appuntamento domenica 29 settembre 2019. Programma completo: www.silmoparis.com/ The-Silmo-Academy/Programme-du-colloquescientifique

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automaticamente il presidente ideale per la giuria dei SILMO d’OR. Ha accettato questa sfida con interesse entusiasta, soprattutto dato che ha già avuto alcune esperienze nel mondo dell’occhialeria: nel 2008 ha disegnato una linea di occhiali da sole per il 75 ° anniversario di Lacoste e nel 2017 Vuarnet ha richiesto i suoi servizi per le sue collezioni sport e lifestyle.

È in questo ambito che il Consiglio scientifico dell’Accademia assegnerà, per il 4 ° anno consecutivo, una sovvenzione di € 10.000 a un progetto di ricerca nel campo della scienza della visione ottica. Un concorso aperto a qualsiasi ricercatore o gruppo di ricerca che lo richieda e dopo selezione dei dossier di candidatura. I NOSTRI AMATI OTTICI : LA SERIE WEB Dal 29 agosto, la 2a stagione della serie web di SILMO “I nostri ottici” svela le avventure di Mathilde e Gregoire, in 7 episodi inediti, accompagnati da nuovi personaggi, che ci portano in avventure folli. www.silmoparis.com/Evenements/WebserieSILMO-Paris-Nos-Chers-Opticiens


NEWS

Per chi frequenta il Cadore Gino Mondin, il fondatore dell’Hotel Ferrovia di Calalzo di Cadore, è quasi un’istituzione. Nel suo albergo da decenni si incontrano, tra gli altri, anche moltissimi operatori del settore occhialeria che nel Cadore è da secoli il comparto principale. Il 29 giugno scorso parenti e amici si sono riuniti per festeggiare l’80° compleanno di Gino che, in ottima forma, sorridente e gioviale come sempre, si è sicuramente emozionato nel vedere quanti hanno voluto esplicitare la loro amicizia e il loro affetto. Tra questi anche Isabella Morpurgo, editore della nostra rivista

In occasione della riapertura al pubblico della Sala delle Asse per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, il Castello Sforzesco ha promosso una modalità di fruizione che rendesse accessibile anche a un pubblico con disabilità visiva l’esperienza della visita. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Nazionale Subvedenti ODV e di Rotary Club Milano Castello è stato così possibile realizzare “DescriVedendo Sala delle Asse” che è ora disponibile su www.milanocastello.it e su www.descrivedendo.it.

Al via il modello OXO “IL TUO OTTICO”. Tra i progetti che il Consorzio Optocoop Italia – OXO si era posto per quest’anno, c’era anche l’apertura/acquisizione di centri ottici di proprietà e a marchio OXO, in società con ottici imprenditori locali. “Il passaggio da “gruppo d’acquisto” a “gruppo di vendita” doveva necessariamente passare attraverso il centro ottico, con una rinnovata riconoscibilità del marchio e l’implementazione di strategie e modelli di vendita e comunicazione con il consumatore” afferma Daniela Poletti, Marketing & Communication Manager di OXO. L’apertura di IL TUO OTTICO - LENDINARA in provincia di Rovigo va proprio in questa direzione.

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NEWS

Ottimo il successo ottenuto dal Progressive Business Forum, il Convegno organizzato a Firenze lo scorso 30 giugno da b2eyes e Eyesee, testate del Gruppo Editoriale Fabiano, con il patrocinio di Anfao, Assottica e Federottica. Il questionario sul convegno e sui corsi del 1° luglio, inviato dagli organizzatori agli oltre 600 delegati che vi avevano partecipato, ha evidenziato una buona valutazione complessiva dell’evento, oltre l’85% dei riscontri è risultato positivo e la quasi totalità (97%) si è detta propensa a ripeterlo. Il sondaggio online sul consumatore finale e i dati GfK-Anfao sul sell out nell’ultimo anno sono tra gli argomenti che hanno maggiormente coinvolto i professionisti presenti.

Marcolin Group e adidas, leader mondiale nell’industria di articoli sportivi, hanno stipulato un accordo di licenza per l’occhialeria. La partnership, che si estenderà fino al 2024, vedrà il lancio sul mercato dei primi prodotti eyewear nel 2020. Marcolin Group si occuperà del design, dello sviluppo, della produzione, della distribuzione e della vendita di modelli di occhiali a marchio adidas Badge of Sport e Originals.

Massimo Renon, CEO Marcolin Group

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La prima rivista di ottica e occhialeria - Settembre 2019

INSERZIONISTI CTI

COP III

DUBAI OPTICAL SHOW

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EXPO OTTICA SUD

P

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Via Negroli 51/A - 20133 Milano Italy

HONG KONG OPTICAL FAIR

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Tel.+39/02.73.00.91 r.a. – Fax. +39/02.71.73.46

LARA D’

P

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www.vedere.it welcome@vedere.it

MIDO

P 4

Direttore Responsabile

OMAS

COP IV

Isabella Morpurgo – isabellamorpurgo@vedere.it

OMISAN Farmaceutici

p

OPTI

P 13

SILMO

COP II

Editore

1

Edizioni Ariminum Srl

Pubblicità Isabella Morpurgo Redazione redazione@vedere.it Layout Enrico Alvarez – enrico.alvarez@hcc-milano.com Gestione Database e Abbonamenti Rita Ferraro abbonamenti@vedere.it

• La rivista pubblica articoli e comunicati di singoli autori o delle aziende. La pubblicazione di questo materiale non coinvolge l’opinione o la responsabilità della rivista. Autorizzazione Tribunale di Milano del 23-03-1991 N. 221 Associata a A.N.E.S. Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata

•  È vietata la riproduzione senza espressa autorizzazione scritta dell’editore.

PRINT: Pixartprinting S.p.A. Via 1° Maggio, 8 –30020 Quarto d’Altino – VE - Italia


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