VEDERE Italia n. 3/2024

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Dedicato ai bambini

Focus Ipovisione

Provato per Voi: Out Of - mod Bot 2 IRID-X10

3 nr.

2024
LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA

FILAB XPRESS la tecnologia è un passaggio veloce

FILAB XPRESS nasce per fornire all’imprenditore ottico un supporto di valore mettendogli a disposizione tutta la tecnologia innovativa di un’azienda italiana con un servizio di consegna immediata

INNOVAZIONE

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Una novità unica nata dalle nuove esigenze di mercato, dove il servizio viaggia di pari passo con la tecnologia e la velocità di approvvigionamento permettono al Centro Ottico di soddisfare un’esigenza reale su una richiesta del portatore che necessita una soluzione immediata

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Ital-lenti si tinge di ROSA

Ital-lenti si tinge di ROSA

Ital-lenti, anche quest’anno, ha il piacere di sostenere l’organizzazione della 20° tappa del Giro d’Italia, con partenza da Alpago, sede della nostra azienda.

Ital-lenti si tinge di ROSA

Ital-lenti, anche quest’anno, ha il piacere di sostenere l’organizzazione della 20° tappa del Giro d’Italia, con partenza da Alpago, sede della nostra azienda.

Per celebrare questo meraviglioso evento, le nostre lenti saranno confezionate in una bustina dedicata alla manifestazione ciclistica più importante dell’anno. www.itallenti.com

Ital-lenti, anche quest’anno, ha il piacere di sostenere l’organizzazione della 20° tappa del Giro d’Italia, con partenza da Alpago, sede della nostra azienda.

Per celebrare questo meraviglioso evento, le nostre lenti saranno confezionate in una bustina dedicata alla manifestazione ciclistica più importante dell’anno. www.itallenti.com

Per celebrare questo meraviglioso evento, le nostre lenti saranno confezionate in una bustina dedicata alla manifestazione ciclistica più importante dell’anno. www.itallenti.com

VEDERE Italia nr. 3 /2024

Direttore Responsabile: Isabella Morpurgo

EDITORIALE 5 DEDICATO AI BAMBINI 6 POSTI DA VEDERE 38 FOCUS IPOVISIONE 48 PROVATO PER VOI 76 LE INTERVISTE DI VEDERE: FABIO GALVANI 78 PERSONALLY SPEAKING 83 SOSTENIBILITÀ CERTOTTICA 86 IN VETRINA 88 OTTICA & OCCHIALERIA ITALIANA 91 NEWS 95 FIERE & EVENTI 98 2024 3 nr. Dedicato ai bambini Focus Ipovisione Provato per Voi: Out Of - mod Bot 2 IRID-X10 LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA
Trend Moda Industria Nuovi prodotti Marketing & Economia

NELLA VISTA SIGNIFICA INVESTIRE,

INNANZITUTTO, NELLA QUALITÀ DI VITA

In questo numero affrontiamo un tema di crescente importanza nel campo dell’ottica e dell’optometria: l’ipovisione. Una significativa riduzione della capacità visiva che non può essere completamente corretta con occhiali, lenti a contatto o interventi chirurgici, può influenzare profondamente la qualità della vita, limitando le attività quotidiane e la partecipazione sociale. Tuttavia, grazie agli sviluppi più recenti della tecnologia, abbiamo a disposizione nuovi strumenti correttivi e dispositivi che stanno rivoluzionando il modo in cui affrontiamo questo problema, importante e diffuso. Tra le innovazioni più promettenti, i sistemi di ingrandimento digitali, gli smart glasses di ultima generazione, le lenti a contatto speciali - unitamente all’aumentata sensibilità al problema ed allo sviluppo di nuove competenze -, consentono alle persone con ipovisione di vedere meglio e svolgere attività prima impossibili. Diversi di questi dispositivi utilizzano tecnologie avanzate come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale per migliorare la visione residua, offrendo un supporto personalizzato e adattabile alle diverse esigenze visive.

Un altro aspetto cruciale nella tutela della vista riguarda la prevenzione dei problemi visivi nei bambini. La progressione miopica è un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani. Studi recenti suggeriscono che un numero crescente di bambini sviluppa miopia in età scolare, con un rischio maggiore di complicanze visive gravi in età adulta.

Per prevenire questi problemi, è essenziale adottare misure preventive fin dai primi anni di vita. Un’adeguata protezione dalla luce blu, una corretta igiene visiva e regolari controlli optometrici sono fondamentali per monitorare la salute degli occhi dei bambini. Inoltre, è importante promuovere abitudini visive sane, come limitare il tempo trascorso davanti agli schermi e incoraggiare le attività all’aperto, che hanno dimostrato di contribuire a ridurre la progressione della miopia.

L’innovazione tecnologica offre nuove speranze per chi soffre di ipovisione e ci fornisce strumenti efficaci per proteggere la vista dei nostri bambini. In questo contesto, la prevenzione rimane la chiave di volta per contrastare i problemi visivi. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e un impegno costante nella tutela della salute visiva, possiamo garantire un futuro migliore per le prossime generazioni.

VEDERE

INVESTIRE

Una sfida nascosta

Dottoressa Maria Antonietta Stocchino, oculista

L’ipovisione nei bambini rappresenta una condizione spesso misconosciuta, perché non in tutti i casi si manifesta con segni o sintomi eclatanti; quindi, ancora oggi ci si accorge del problema visivo in modo quasi fortuito, magari durante un control-

lo oculistico fatto per scrupolo all’ingresso della scuola primaria, o perché mamma, papà o un fratello devono cambiare gli occhiali e si porta a controllo anche il piccolo di casa.

Un genitore, infatti, probabilmente si

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aspetta che il proprio figlio manifesti in qualche modo una sua difficoltà di visione con qualche atteggiamento che possa far sorgere un sospetto: pensiamo ad esempio a un mal di testa, un occhio che devia o al capo eccessivamente reclinato su un lato mentre il piccino è intento a disegnare, o ancora si aspetta che il bambino segnali direttamente di non vedere bene o che gli educatori notino qualche difficoltà nella realizzazione delle attività didattiche della scuola dell’infanzia.

Eppure quante situazioni possono essere “invisibili”, occulte, soprattutto quando viene coinvolto un solo occhio mentre l’altro presenta una buona acuità visiva. Pensiamo, ad esempio, a un’anisometropia che determina ambliopia monoculare.

L’ipovisione monolaterale nei bambini si configura come una vera e propria sfida per i genitori e per i professionisti della salute visiva: i bambini, adattandosi rapidamente alla loro condizione, non mostrano segni evidenti di disagio utilizzando prevalentemente l’occhio sano per le attività quotidiane.

Questo meccanismo di compensazione, sebbene efficace nel breve termine, può portare a conseguenze a lungo termine come la perdita della visione binoculare e delle capacità visive associate.

Ecco quindi che intercettare precocemente una problematica visiva è di fondamentale importanza per poter sfruttare appieno la plasticità neuronale dei primi anni di vita.

Interventi tempestivi, come la prescrizione di occhiali correttivi, la terapia ortottica o l’occlusione, possono correggere significativamente il difetto visivo, promuovendo uno sviluppo visivo bilanciato e prevenendo l’occhio pigro.

Tutti i professionisti che ogni giorno sono in campo per occuparsi di vista e visione giocano un ruolo chiave nel riconoscere e indirizzare i casi di ipovisione nei bambini; ottici, optometristi e ortottisti, in sinergia con pediatri e oculisti, svolgono un ruolo chiave per incoraggiare i genitori a sottoporre i propri figli a controlli visivi periodici

già nei primi anni, per identificare e trattare qualsiasi anomalia visiva il prima possibile. La collaborazione tra le varie figure professionali e la sensibilizzazione dei genitori sono elementi essenziali per assicurare valutazioni e interventi necessari per garantire loro una migliore qualità di vita. Pensiamo alla terapia ortottica, aspetto chiave del trattamento, che mira a migliorare funzioni come convergenza e stereopsi; attraverso esercizi specifici si può stimolare l’occhio pigro, migliorare la coordinazione occhio-mano e la percezione della profondità, elementi essenziali per un corretto sviluppo visivo.

Sempre a proposito di interventi, la prescrizione di occhiali è un processo che va ben oltre la semplice correzione di un difetto refrattivo, ma richiede un’accurata valutazione e un approccio personalizzato. Ecco che l’ottico/optometrista è un alleato insostituibile per l’oculista, in grado di compiere un’analisi dettagliata delle esigenze visive del bambino, considerando vari fattori come la distanza interpupillare, la morfologia del volto, la presenza di anisometropia o di un’astigmatismo importante, non solo suggerendo lenti idonee, ma anche consigliando le montature più adatte all’attività del bambino.

O ancora, diventa fondamentale la valutazione e l’eventuale realizzazione di lenti a contatto, in primis nei casi di cataratta congenita. Queste competenze sono fondamentali per assicurare che ogni bambino riceva la soluzione visiva più confortevole ed efficace, potenziando così l’intervento medico e garantendo il benessere visivo del piccolo paziente.

La collaborazione tra le nostre figure professionali è, quindi, un pilastro nella gestione dell’ipovisione infantile, unendo forze per un obiettivo comune: salvaguardare la vista dei nostri bambini.

È un impegno che richiede dedizione, ma il risultato – garantire ai nostri bambini la capacità di vedere il mondo con chiarezza e fiducia – è senza dubbio uno degli obiettivi più gratificanti e fondamentali nella cura della salute visiva infantile.

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@occhideibimbi

Ambliopia.

Fino a venti minuti fa non avevo mai sentito questa parola, che invece ora mi ronza in testa in continuazione. L’occhio destro di Elisa non comunica più al cervello le informazioni che riceve dal mondo esterno, e quindi si è “spento”, senza più alcuna possibilità di recupero.

Una duplice sentenza di condanna: condannata mia figlia alla cecità monoculare, condannata io come mamma, perché non riesco ad assolvermi. Ho sbagliato: ma quando? Dove? Come ho fatto a non accorgermi? Io, una mamma sempre attenta e premurosa. O almeno così credevo. Ma come avrei potuto capirlo? Quali segnali non ho colto?

Sono andata avanti così per mesi. Finché un giorno mi sono detta: fai qualcosa perché quello che è successo a te non capiti ad altre mamme.

È nato così PROGETTO ELISA, che negli ultimi anni è sbarcato sui Social col nome @occhideibimbi, per fare divulgazione e informare su quanto sia importante per i genitori occuparsi della salute visiva dei propri figli sin dalla nascita.

Poco fa anche il medico, tentando di tranquillizzarmi, mi ha detto che per un genitore è molto difficile rendersi conto se il proprio bambino ha problemi di vista, perché il bimbo conosce un solo modo di vedere, e quindi non può capire da solo che vedere bene è una cosa diversa.

Allora perché nessuno mi ha detto che avrei dovuto far controllare la vista della mia bambina entro i tre anni, anzi, meglio, entro il primo anno di vita? Dov’era il mio pediatra?

Domande, tante domande… e sensi di colpa.

Ho creato intorno al progetto una rete di professionisti. Non solo oculisti, ortottisti, ottici, optometristi, contattologi, le figure che più si occupano di vista e visione, ma anche pediatri, psicologi, psicoterapeuti, educatori, neuropsicomotricisti, nutrizionisti, logopedisti, perché la vista ha importanti ricadute sul “sistema bambino”, e sono convinta che solo attraverso uno sguardo di insieme si possa fornire ai genitori il giusto supporto.

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Sono trascorsi 20 anni dalla diagnosi tardiva del problema visivo di mia figlia: oggi con Elisa, e grazie al supporto scientifico di tanti professionisti del nostro team, abbiamo dato vita a una serie di pubblicazioni per supportare i genitori nella comprensione e cura del sistema visivo del proprio bambino.

Altri prodotti editoriali invece sono dedicati direttamente ai bambini: in alcuni casi si tratta di quaderni di attività che consentono ai bimbi di mettersi alla prova potenziando in modo divertente le abilità visuo-spaziali, importanti prerequisiti dell’apprendimento e delle autonomie personali (collana I GIOCOCCHI). In altri casi invece sono albi

illustrati, nelle cui pagine sono presenti anche preziose informazioni per i genitori (I LIBROCCHI).

Una collana a sé è dedicata a supportare i bambini che devono fare il bendaggio oculare: si tratta dei quaderni della serie I BENDOCCHI, studiati per favorire la compliance nei confronti della terapia occlusiva così l’occhio che vede meno, quello “pigro”, possa diventare bello vispo.

Tutti i nostri libri per bambini non parlano solo di vista e visione, ma cercano anche di educare ai valori dell’inclusione, per far scoprire la ricchezza che può nascondersi dietro le differenze. Sono tanti i motivi che possono portare un bambino a sentirsi “diverso”: essere alti o bassi, avere le orecchie a sventola, i capelli ricci e ribelli, le macchie bianche sulla pelle, indossare occhiali o una bendina sull’occhio sono piccoli dettagli che non devono diventare motivi di scherno o di esclusione.

La collana I BENDOCCHI aiuta bambini e genitori ad affrontare e gestire l’occlusione per la riabilitazione dell’ambliopia.

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Maggiori riferimenti su queste pubblicazioni sono reperibili sul sito: www.occhideibimbi.it

Ogni libro e quaderno di attività può diventare un utile strumento non solo per genitori e caregiver, ma anche per i professionisti della vista: per arricchire la sala di attesa, come omaggio a supporto di iniziative e promozioni, come gadget per i piccoli pazienti in occasione del Natale, ecc.

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La collana I BENDOCCHI

L’albo illustrato OCKI & ETTY vede come protagonisti due gemellini che parlano in rima e aiuta i bambini a prendersi cura della salute visiva dei propri occhi (es: lasciarsi mettere il collirio, indossare occhiali e cappellino quando si sta al sole, bere tanta acqua, ecc.). In questo modo alcuni concetti passano anche al genitore. Alcuni ortottisti lo hanno adottato come strumento utile nei loro incontri con i bambini della scuola dell’infanzia.

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“Gli occhi dei bambini”, la prima guida completa

sulla salute visiva dei più piccoli

Un libro semplice e completo al tempo stesso per parlare di un tema vasto, complesso e tuttora poco divulgato: la vista dei più piccoli. Il 9 aprile è uscito “Gli occhi dei bambini”, la prima guida completa sulla salute visiva nell’infanzia che unisce teoria e pratica, rispondendo a dubbi e domande comuni.

Attraverso gli occhi, i bambini imparano a conoscere il mondo che li circonda. Tuttavia, la vista non è una capacità innata: da scarsa alla nascita, matura nei primi 6-8 anni di vita influenzando la postura, l’apprendimento, l’attenzione, la capacità di lettura, il rendimento scolastico e sportivo.

Cosa potrebbe accadere se qualcosa ne ostacolasse lo sviluppo? E come potrebbe accorgersene un genitore? Quando rivolgersi a un oculista? È possibile fare prevenzione?

“Gli occhi dei bambini “ risponde a queste e molte altre domande approfondendo argomenti di diffuso interesse:

• La visita oculistica: come preparare il bambino e fare le domande giuste al medico.

• I problemi più comuni (miopia, ipermetropia, astigmatismo, pseudostrabismo, epicanto, ambliopia, daltonismo).

• Gli occhiali: come sceglierli e indossarli correttamente.

• Il primo soccorso e la prevenzione: tutte le buone pratiche e i consigli utili per i piccoli incidenti quotidiani.

• I rischi dei digital device e come gestirli con il proprio piccolo.

Le autrici

Enrica Ferrazzi, varesina, esperta in comunicazione, scrittrice. Dopo aver vissuto le problematiche visive di sua figlia Elisa, ha fon-

dato Progetto Elisa (@occhideibimbi) per fare divulgazione ed essere di aiuto ad altri genitori.

Maria Antonietta Stocchino, oculista a Cagliari, fornisce indicazioni precise per rassicurare da ansie e timori, specie in caso di percorsi terapeutici lunghi e stressanti per il piccolo e i suoi familiari.

«Mi sono sempre considerata -racconta Enrica -una mamma attenta e premurosa, che anteponeva a tutto il benessere della propria figlia. Ma quel giorno di aprile di 20 anni fa ho scoperto che avevo sbagliato qualcosa» ...Inizia così, in un tempo lontano, la genesi di questo libro, scritto a quattro mani con una cara amica oculista, Maria Stocchino. Due mamme unite per parlare di salute visiva nei bambini, perché altri genitori non abbiamo a dover affrontare oggi quello che è successo a me e a mia figlia Elisa tanti anni fa. Dall’informazione nasce la prevenzione e la salute dei nostri figli”.

Il tema è di stretta attualità: dai dati del progetto Sight for Kids nato nel 2008 dalla collaborazione di Progetto Elisa col Lions Club International per effettuare screening visivi precoci, sono emersi dati allarmanti: il 20% degli oltre 130mila bambini esaminati necessita di un approfondimento oculistico, e il 5% di loro in tempi brevi.

La community @occhideibimbi è diventata quindi un autorevole punto di riferimento e

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vanta la collaborazione di oculisti, ortottisti, optometristi, contattologi, educatori, psicologi, psicoterapeuti, pediatri, logopedisti e anche specialisti della nutrizione. Tra questi, due famosi professionisti presenti nel libro con preziosi contributi: il Professor Paolo Nucci, Presidente della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo e Carla Tomasini, la più famosa pediatra influencer d’Italia (@PediatraCarla). Il libro, edito da Sonda, è disponibile su Amazon e in tutte le librerie italiane.

Dal lancio avvenuto il 9 aprile 2024 il libro è stato presentato con un press-tour nelle principali città d’Italia, le prime tappe sono state Cagliari il 27 aprile e Torino l’11 maggio in occasione del Salone del Libro seguiranno quindi Milano, Roma e altre città.

“Gli occhi dei bambini” da VANNI Showroom

La prima guida per la salute visiva dei bambini è stata presentata in uno speciale appuntamento del programma del Salone del Libro OFF di Torino.

Sabato 11 Maggio presso la Showroom di VANNI – storico marchio di occhiali torinese le autrici Enrica Ferrazzi e Maria A. Stocchino, hanno portato la loro esperienza al servizio di neo mamme e bambini. L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione con: VANNI occhiali/ CDV - Commissione Difesa Vista ETS – Centrostyle.

Durante l’evento, ha avuto luogo un piccolo laboratorio per bambini e uno screening gratuito della vista a loro riservato, a cura della dott.ssa Maria A. Stocchino e di Luca Morani.

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La World Sight Day 2024 - Giornata mondiale della Vista 2024 darà priorità alla salute degli occhi dei bambini

La Giornata Mondiale della Vista, il 10 ottobre 2024, metterà in evidenza l’importanza cruciale di dare priorità alla salute degli occhi dei bambini e darà ai bambini di tutto il mondo l’opportunità di amare i propri occhi. Coordinata dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB-International Agency for the Prevention of Blindness) nell’ambito della campagna Love Your Eyes, la Giornata Mondiale della Vista 2024 pone i bambini al centro della campagna. “Sappiamo tutti che nei bambini un difetto della vista non corretto può avere un grave impatto sulla loro istruzione. Le ricerche ci dicono che i bambini che hanno accesso agli occhiali, e che vengono loro prescritti, pos-

sono ridurre il tasso di bocciatura del 44%. Sono queste le conoscenze che ci hanno spinto a fare della Giornata Mondiale della Vista 2024 una giornata dedicata ai bambini di tutto il mondo”, ha dichiarato Peter Holland, CEO della IAPB.

La IAPB, i partner globali di Love Your Eyes e i membri della IAPB invitano i genitori, gli assistenti e le scuole a impegnarsi a fare un esame della vista in favore di un giovane. L’ adesione di un bambino a #LoveYourEyes avrà un impatto sul singolo individuo, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sui 450 milioni di bambini che, a livello globale, hanno problemi di vista che necessitano di cure.

La IAPB ha sviluppato una serie di oppor-

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tunità per partecipare alla Giornata Mondiale della Vista. Le scuole e le organizzazioni sono incoraggiate a partecipare alla Sfida Globale effettuando uno screening della vista dei bambini; gli assistenti e i genitori, a nome dei loro figli, sono invitati a impegnarsi in #LoveYourEyes; gli insegnanti sono invitati ad accedere alle risorse della Giornata Mondiale della Vista che ispirano i bambini a

prendersi cura dei loro occhi ora e per molto tempo nel futuro.

“La IAPB ha dimostrato che quando lavoriamo insieme, creiamo rumore e un entusiasmo difficile da ignorare. Pertanto, invito tutti a lavorare per garantire che i bambini di tutto il mondo abbiano accesso a una visione chiara e sana. Vi invitiamo a farvi carico della campagna Love Your Eyes, a utilizzare le nostre risorse per essere audaci, divertirvi e creare momenti che non possono essere trascurati”, ha incoraggiato Caroline Casey, Presidente della IAPB.

Dopo il successo della Giornata Mondiale della Vista 2023 di Love Your Eyes at Work, la IAPB insieme all’Organizzazione Internazionale del Lavoro continuerà la campagna sull’importanza di dare priorità alla cura degli occhi sul posto di lavoro.

La Giornata Mondiale della Vista è resa possibile grazie al sostegno dei partner globali di Love Your Eyes della IAPB: Abbvie, Amgen, Bayer, CBM, CooperVision, Johnson & Johnson Vision, National Vision, Roche, Safilo, Seva Foundation e Sightsavers.

La campagna “Love Your Eyes (Ama i tuoi occhi)” è stata lanciata nell’ambito della Giornata Mondiale della Vista 2021, ed è una campagna che dura tutto l’anno per promuovere una salute degli occhi accessibile, disponibile ed economica per tutti entro il 2030. Da quando la campagna è stata lanciata, Love Your Eyes ha acquisito un notevole slancio a livello globale. Negli ultimi tre anni, la campagna “ Love Your Eyes” ha coinvolto milioni di persone che si sono impegnate a #Loveyoureyes e ha ottenuto più di 56.000 pubblicazioni, che hanno generato quasi un miliardo di visualizzazioni mediatiche e quasi 200 milioni di dollari di valore pubblicitario.

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MYOPICA: i fattori del successo

L’esperienza in Italia dopo 3 anni di utilizzo delle Perifocali Ital-lenti

Sono oltre 200 attualmente i centri ottici specializzati che collaborano con Ital-lenti e che stanno utilizzando queste lenti per la correzione di bambini miopi nella fascia di età compresa tra 6 e 14 anni, con risultati decisamente positivi. Il principio tecnico per la produzione di queste lenti si basa sul consolidato brevetto della geometria “Perifocale”, ormai da parecchi anni in fase di studio e sviluppo su un importante range di soggetti “caucasici” e certificata dal Brien Holden Vision Institute (Australia). La geometria “Perifocale” parte da una zona centrale di 9 mm. dove viene normalmente corretto il difetto refrattivo miopico del bambino, oltre questa zona si sviluppa un’area di defocus progressivo addizionale sull’asse orizzontale della lente con valori di +2.5 D. nella zona tempiale e +2.0 D. nella zona nasale. Questa specifica geometria permette di controllare lo stimolo all’allungamento del bulbo oculare, riducendo l’evoluzione miopica del soggetto. Sulla base degli studi clinici le aspettative erano di raggiungere i target indicati nelle tabelle riportate nei trial clinici (Immagine infografica).

Il sondaggio

Ital-lenti ha eseguito nella prima parte del corrente anno un sondaggio interno sui risultati di utilizzo da parte dei centri ottici partner e le risposte ottenute sono state molto positive, con conferme di percentuali di successo in oltre l’ 80% nei casi dove dopo almeno 1 anno di utilizzo, i soggetti o non hanno avuto variazione di potere, o hanno dovuto aumentare il potere correttivo della miopia di solo un ulteriore -0.25D. Va ricordato che il successo nell’utilizzo di queste tipologie di prodotti é però legato ad alcuni fattori fondamentali: la prescrizione già dai 6 anni, appena rilevata la miopia - l’uso continuativo degli occhiali, almeno per due anni – la scelta della montatura che deve essere ben centrata e stabile.

Il Catalogo lenti KIDS

Nel catalogo Ital-lenti KIDS, oltre alle lenti MYOPICA, sono inseriti alcuni prodotti “cardine” per questo target, quali le lenti monofocali OPEN KIDS asferiche e atoriche e la lente PRO STUDIO ad “assistenza accomodativa” per la riduzione

dell’affaticamento visivo. Segmento molto importante, inoltre, le lenti multifocali per rieducazione visiva nei casi di strabismi, tra le quali sono state inserite la PRO EXECUTIVE con canale extra corto e inset variabile da 0 a 4 mm, e la nuovissima BIFO DIGITAL KIDS con geometria freeform che permette di beneficiare di una lunetta invisibile, eccezionalmente estetica e funzionale per le necessità rieducative degli strabismi infantili. A completamento della gamma sono presenti anche ULTRAVISION KIDS, le speciali lenti specifiche per afachia congenita, progettate con geometria free-form per correggere le altissime ipermetropie fino a +28,00 D. Per tutti questi prodotti è stata inserita la versione RETINA KIDS: materiale che filtra completamente le radiazioni UV e la parte più energetica e dannosa della luce blu fino a 420 nm.

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ST!NG XS: inspired by Modernity

De Rigo Vision dedica ai bambini una collezione da veri trendsetter

Linee semplici ma moderne abbinate a colori accesi che si alternano tra varianti piene e traslucide, per un effetto giovane e alla moda. La nuova collezione eyewear ST!NG XS, dedicata ai più giovani, presenta forme contemporanee che si ispirano alle tendenze più seguite e apprezzate dalle nuove generazioni. Gli 8 modelli, di cui 4 sole e 4 vista, sono pensati per un range tra i 4 e i 12 anni.

SSJ 737

Occhiale da sole, con lenti polarizzate, dalla struttura iniettata per una calzata leggera e facile da indossare, adatto a un look giovane. Il frontale arrotondato e le aste, con logo ST!NG XS visibile nella parte interna, sono personalizzati da un pattern geometrico.

VSJ 732

Modello da vista dalla forma cat-eye con divertenti giochi di colore sul frontale per un effetto dinamico e tridimensionale. Le aste geometriche e bold lasciano intravedere l’anima e presentano l’iconico simbolo del quadrato su entrambi i terminali.

VSJ 733

Montatura da vista dalla forma squadrata e rettangolare con doppio strato di acetato in colori diversi sul frontale per un effetto dinamico e tridimensionale. Le aste geometriche e bold lasciano intravedere l’anima e presentano l’iconico simbolo del quadrato su entrambi i terminali.

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Studio randomizzato controllato per il controllo della Progressione Miopica utilizzando lenti a contatto con profilo di potere catenario e confronti con gli Studi Real-World

K. Ashley Tuan1, OD, MS, PhD; Brett O’Connor2 OD; Sally M. Dillehay3 OD, EdD; Douglas P. Benoit1, OD Visioneering Technologies, Inc.2, MyEyeDr, Jacksonville FL,3 ClinTrialSolutions, LLC.

Questo interessante studio ci è stato presentato da Menicon.

SCOPO: Una lente a contatto morbida monouso giornaliera* per bambini, già disponibile in commercio, che fornisce 8D di potere positivo relativo all’interno del diametro medio della pupilla1,2, ha precedentemente dimostrato l’efficacia per il controllo della progressione della miopia in diversi studi real-world.3-5

Il PROgressive Myopia Treatment Evaluation for NaturalVue Multifocal Contact Lens Trial (PROTECT)

è uno studio randomizzato controllato (RCT) multicentrico, in doppio cieco, che valuta l’efficacia e la sicurezza di queste lenti per il controllo della progressione miopica nei bambini. Viene presentato un confronto dell’andamento dei risultati di efficacia tra i dati dell’RCT a 1 anno e quelli degli studi real-world.

Figura 1. NVMF Profilo di potere. a) Misura del fronte d’onda dell’NVMF e scomposizione in profilo di potere; 8D di potere positivo relativo a 6 mm di diametro b) Schema dei raggi luminosi che passano attraverso l’ottica NVMF.

Design dello studio PROTECT (abbreviato):

• 3 anni di studio

• Doppio cieco

• Controllo: Lenti a contatto monofocali (NaturalVue Sphere),

• Trattamento: Lac con curva di potere catenaria (NaturalVue Multifocal)

• Controllo:Trattamento 1:2; Cross-over del gruppo di controllo a 24 mesi

Riferimenti:

• Età dai 7 ai <13

• Autorefrazione cicloplegica (CSER) tra -0.75D e -5D

• Sicurezza: Segnalazione dell’acuità visiva e degli eventi avversi

• Efficacia 1° misura dell’esito: Variazione del CSER in D

• Efficacia 2° misura dell’esito: Cambio di lunghezza assiale (AXL) in mm

1. Connelly M, Neville k, Developmental Changes of Normal Pupil Size and Reactivity in Children. J Ped Ophthal Strab, May 2015. DOI:10.3928/01913913-20150317-11

2. Silbert et al Pupil size and anisocoria in children measured by the plusoptiX photo screener. JAAPOS 2013;17:609-611

3. Cooper J, O’Connor B, Aller T et al, Reduction of Myopic Progression Using a Multifocal Soft Contact Lens: a Retrospective Cohort Study, Clin Ophthalmol 2022 Jul 4:16:2145-2155. doi: 10.2147/OPTH.S370041

4. Cooper J, Aller T, Smith E et al, Retrospective Analysis of a Clinical Algorithm for Managing Childhood Myopia Progression, Optom Vis Sci 2023 Jan 1;100(1):117-124. doi: 10.1097/OPX.0000000000001978.

5. Lederman C, Myopia Control with Extended Depth of Focus Multifocal Contact Lenses, American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus conference abstract

6. Nixon A, Brennan N. Managing Myopia: A Clinical Response to the Growing Epidemic. Available at: https:// s3-us-west 2.amazonaws. com/covalentcreative/jjv/media/documents/Managing_Myopia_Clinical_Guide_ Dec_2020.pdf. Accessed September 1, 2021. *US: Le lenti a contatto morbide monouso multifocali giornaliere ™ NaturalVue® (etafilcon A) sono indicate per l’uso quotidiano per la correzione dell’ametropia refrattiva (miopia e ipermetropia) e/o della presbiopia negli occhi normali. OUS: indicato per l’uso quotidiano per la correzione dell’ametropia refrattiva (miopia e ipermetropia) e/o presbiopia e il controllo della progressione della miopia negli occhi normali.

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LE SOLUZIONI MENICON

PER LA MANUTENZIONE DELLE LENTI A CONTATTO RGP

Per un’ esperienza d’uso unica e sicura e per le applicazioni Menicon Bloom Night per i bambini miopi.

Menicon Soleko

RISULTATI PROTECT:

145 soggetti provenienti da Canada, Stati Uniti, Hong Kong e Singapore con età media 9,9±1,5 e CSER -2,4±1,3 all’iscrizione. A 1 anno, c’erano 131 soggetti attivi (6 abbandoni inclusi). Non c’era alcuna differenza statistica tra i due gruppi per età, sesso o razza. Non sono stati segnalati eventi avversi gravi correlati al dispositivo.

Tabella 1. Acuità visiva ad alto contrasto in logMAR (0.00=20/20; -0.10=20/16)

Figura 3: Distribuzione di frequenza della variazione del CSER (D) rispetto al valore di riferimento.

* L’analisi proporzionale ha mostrato una differenza significativa (p<0,05) tra i due gruppi

Figura 2: Risultati di efficacia. Modifica CSER e AXL Partecipanti selezionati per corrispondere alle comuni popolazioni di studio per il controllo della miopia.

Dagli 8 ai <13 anni; CSER da -0,75 a -4,00; nessuna differenza di età basale o CSER tra 2 gruppi. La barra di errore rappresenta l’errore standard.

RISULTATI DEGLI STUDI REAL-WORLD:

Le tre analisi retrospettive hanno incluso i dati di 107 soggetti statunitensi di età compresa tra 8 e 16 anni. Due analisi hanno riportato AXL.3,4 Laddove disponibili dati sull’etnia, gli effetti sono stati calcolati utilizzando un gruppo di controllo virtuale abbinato all’età e all’etnia.6

Tabella 2: Risultati degli studi Real-World confrontati con i risultati del PROTECT.

Per un’analisi approfondita dei tre studi Real-World, si rimanda al Poster intitolato Analysis of RealWorld Data in Myopic Children Wearing a Highly Aspheric Multifocal Contact Lens

CONCLUSIONI: Sebbene esistano differenze tra gli studi retrospettivi e gli studi randomizzati controllati, l’analisi e la correlazione delle loro tendenze fornisce preziose informazioni sulla coerenza delle prestazioni di questa lente a contatto in diversi contesti di pratica. In tutti e quattro gli studi, la maggior parte (64%) dei bambini che indossavano le lenti a contatto con profilo di potere catenario ha sperimentato un cambiamento di CSER di ≤0,25 D all’anno e accompagnato da un allungamento assiale medio simile alla crescita fisiologica degli emmetropi.

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INVU “Two

in One”: idee smart per i bambini

Una proposta commerciale intelligente per indirizzare genitori e figli verso l’obiettivo protezione

Gli occhi dei bambini sono particolarmente sensibili ai raggi UV, perciò è indispensabile proteggerli dai danni che la luce solare piò procurare. I genitori contano sulla competenza dell’ottico per aiutarli a trovare le soluzioni ottimali, specialmente per i figli che necessitano di correzione visiva e indossano lenti graduate. Le nuove montature da vista INVU sono dotate di clip magnetiche che facilitano l’ottico nell’indirizzare genitori e bambini verso una scelta intelligente e pratica. Una collezione dai colori vibranti e dalle forme divertenti, realizzata in TR 90, un materiale ultra flessibile Made in Swiss. Con un rapido e semplice click, anche i più piccoli possono trasformare la montatura da vista in un occhiale da sole performante e alla moda. Le clip sono ancorate alla montatura con quattro magneti invisibili per assicurare la massima stabilità. La collezione clip-on ultra polarized di Swiss Eyewear Group offre il meglio della tecnologia contro i raggi UV, senza obbligare chi necessita di correzione visiva ad avere con sé un secondo paio di occhiali per svolgere le attività all’aria aperta.

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Essilor®: un’ampia gamma di soluzioni visive per i più piccoli

La salute visiva dei più piccoli è una priorità per Essilor®, da sempre in prima linea nel promuovere la cultura del benessere visivo proponendo soluzioni ad hoc per ciascuna esigenza visiva e supportando l’ottico nel suo business.

Eyezen® Kids, progettate per come i bambini vedono il mondo

Eyezen® Kids è la monofocale evoluta della famiglia Eyezen® ottimizzata e ideata apposta per i piccoli portatori dai 6 ai 12 anni. La tecnologia Evezen® Dualoptim™ Kids prende in considerazione i parametri tipici dei bambini (morfologia, distanza dall’oggetto e direzione dello sguardo) per ottimizzare la superficie della lente. Dotate di filtro della luce blu-viola(1) per proteggere gli occhi dei bambini nell’utilizzo prolungato dei dispositivi digitali, le lenti Eyezen® Kids non solo sostengono gli sforzi accomodativi dell’occhio, ma offrono comfort visivo e protezione durante le loro attività quotidiane, a scuola e nel tempo libero.

Stellest®, ideata per contrastare la progressione miopica

Le lenti Stellest® sono la soluzione visiva di Essilor® progettata per contrastare la miopia nei bambini. La tecnologia H.A.L.T.*, con una costellazione di 1.021 lenti invisibili, crea un volume di segnale luminoso di fronte alla retina, rallentando la progressione miopica in media del 67% (2). La loro efficacia è stata clinicamente dimostrata attraverso quattro anni di ricerca clinica. La nuova versione sole della gamma di lenti Stellest® propone sei colori brillanti e vivaci: marrone, viola, grigio, grigio-blu, blu cielo e blu viola. Queste tonalità, con categoria 3, offrono tutta la protezione di cui i bambini hanno bisogno e possono essere abbinate a qualsiasi montatura, creando combinazioni molto colorate. Un approccio ideale per rendere piacevole l’utilizzo degli occhiali, mantenendo al contempo l’efficacia delle lenti Stellest® nel contrasto della progressione miopica. Sono trattate con antiriflesso Crizal® Sun Xprotect, per una protezione completa contro graffi, macchie, raggi UV e riflessi.

Dopo il successo del primo trimestre 2024, Essilor® ha scelto di prorogare le due promozioni attive - Ri-Party con Eyezen® e Family Stellest® - fino al 31 agosto 2024, offrendo l’opportunità straordinaria per tutti i Clienti di accedere a prodotti ad alta tecnologia a condizioni vantaggiose.

*Highly Aspherical Lenslet Target. (1) Protezione completa dai raggi UV grazie al materiale della lente e filtro di almeno il 20% della luce blu-viola compresa tra i 400 e 455 nm, come indicato da ISO TR 20772:2018. (2) Dhakal R, et al. Time spent outdoors as an intervention for myopia prevention and control in children: an overview of systematic reviews. Ophthalmic Physiol Opt. 2022 May;42(3):545-558. Tutti i marchi citati sono di proprietà di Essilor International.

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Fino al 31 agosto

Lenti monofocali evolute Eyezen® e lenti per la gestione della progressione miopica Stellest® a condizioni vantaggiose. Per maggiori dettagli chiedi al tuo Agente di Zona.

Essilor®, Eyezen® e Stellest® sono marchi registrati di Essilor International. Montature: Ray-Ban RB5472 BRITT 8080 e Ray-Ban RY1554.
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Essilor®
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Continuano le promozioni

Stepper “New Generation”: occhiali kids creati dalla scienza

Una nuova gamma di montature per bambini, caratterizzata da un innovativo approccio nel design e nella produzione

Le montature della serie STEPPER Kids ‘New Generation’ si adattano e sostengono le lenti con un nuovo livello di precisione e stabilità: sono infatti progettate e realizzate utilizzando nuove ricerche empiriche sulle caratteristiche facciali in via di sviluppo dei bambini. Basandosi sul suo approccio professionale al design, STEPPER EYEWEAR ha collaborato strettamente con una delle principali autorità mondiali in oftalmologia pediatrica: la dott.ssa Alicia Thompson PhD BSc (Hons) FBDO R (Hons) SLD SMC(Tech), per creare montature che possano migliorare la cura degli occhi dei bambini. Attraverso l’utilizzo della 3D stereo photogrammetry, sono state raccolte misurazioni da 1.334 immagini di volti di bambini, dai neonati ai 16 anni e appartenenti a diverse etnie. Lo studio innovativo della dott. ssa Thompson ha fornito una risorsa inestimabile per la progettazione di questa tipologia di montature.

Progettazione Antropometrica Facciale Pediatrica Relativa all’Età

Alpha Fit presenta quattro varianti di adattamento. Il rapido sviluppo facciale dei bambini comporta cambiamenti critici nella forma del viso, richiedendo diverse misurazioni delle montature. Devono sempre essere presi in considerazione l’altezza della cresta, l’inclinazione, l’angolo, la larghezza della testa e la distanza pupillare. Queste varianti di adattamento sono state identificate in: da 0 a 4 anni, da 4 a 6 anni, da 6 a 8 anni, da 8 a 10 anni.

Il materiale: TX5

Il materiale TX5 ad iniezione ad alta tecnologia di STEPPER EYEWEAR consente la creazione di elementi complessi, progettati utilizzando CAD e prodotti in 3D. Ogni componente esce dallo stampo già nella sua forma definitiva. Il risultato è una montatura dalla forma precisa, che mantiene la sua struttura inalterata.

I vantaggi:

• Materiale ipoallergenico, amico della pelle sensibile dei giovani.

• Tutti gli elementi della montatura sono privi di metallo.

• Ogni curva e angolo sono stati arrotondati per garantire ai bambini la sicurezza.

• I naselli sono rivestiti in silicone su un endoscheletro TX5, rendendoli così confortevoli da indossare.

• Il TX5 è il 25% più leggero rispetto ai materiali plastici convenzionali riducendo la pressione sui punti di contatto sul viso.

• Alta stabilità, migliore resistenza agli urti e migliore resistenza ai graffi (rispetto ai materiali plastici convenzionali) per una maggiore durata.

Lenti per la Gestione della Miopia

Garantendo una montatura progettata per le lenti correttive della miopia, il bambino può sperimentare prestazioni ottiche ottimali, visione chiara, comfort e sicurezza. Inoltre, favorisce una migliore aderenza nell’indossare le lente, aumentando la probabilità di risultati positivi nel controllo della miopia.

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KIDS con Alpha Fit Nuova generazione Creati dalla scienza Migliorati dall'innovazione STEPPER Italia Srl Commerciale@stepperitalia.com steppereyewear.com/it per informazioni contattare 3932926797

Hoya MiYOSMART Chameleon: nuovi importanti risultati nella gestione della miopia

Gli esiti di una ricerca post-marketing fondamentale per valutare l’efficacia e la sicurezza del prodotto una volta ampiamente utilizzato dal pubblico

Hoya ha recentemente divulgato i risultati dell’Early Experience Program (EEP), un’iniziativa volta a raccogliere feedback iniziali direttamente dagli utilizzatori delle lenti da vista fotocromatiche MiYOSMART Chameleon. Questo programma di monitoraggio post-marketing è stato avviato poco dopo il lancio nel 2023 per valutare l’accettazione e le abitudini dei portatori di queste lenti. Le ricerche post-marketing sono fondamentali per valutare l’efficacia e la sicurezza di un prodotto una volta ampiamente utilizzato dal pubblico. In questo contesto, l’EEP è stato progettato proprio per raccogliere dati aggiuntivi sull’adattamento, la soddisfazione e l’efficacia delle lenti MiYOSMART Chameleon, al fine di garantire la loro sicurezza ed efficacia nel lungo termine.

Dati significativi

Hoya ha coinvolto in questa ricerca 100 giovani miopi, compresi tra i 3 e i 20 anni, distribuiti in Europa, Asia e Australia, raccogliendo dati significativi sull’adattamento, la soddisfazione e il comportamento all’aperto dei portatori. I risultati dell’EEP hanno rivelato che l’80% dei pazienti si è adattato alle lenti MiYOSMART Chameleon entro un giorno dall’utilizzo, con un adattamento simile tra adolescenti e bambini più piccoli. Inoltre, il 100% dei portatori ha riportato soddisfazione per le

prestazioni visive sia all’aperto che al chiuso, evidenziando la trasparenza e il comfort delle lenti, indipendentemente dalla posizione geografica. La soddisfazione è stata confermata anche nel lungo termine, con un impressionante 98% di portatori soddisfatti dei risultati a tre mesi dall’utilizzo delle lenti MiYOSMART Chameleon. Oltre alla soddisfazione, l’EEP ha analizzato anche l’effetto del tempo di utilizzo delle lenti, dimostrando che le MiYOSMART Chameleon sono state utilizzate mediamente per 12 ore nei giorni in cui i bambini frequentavano la scuola, dal lunedì al venerdì, senza la necessità di cambiare lenti durante le attività all’aperto. Ulteriori evidenze hanno indicato che l’utilizzo delle lenti per due settimane ha ridotto significativamente la sensibilità alla luce nei giovani sottoposti a trattamento con basso dosaggio di atropina. Sebbene sia necessaria ulteriore ricerca per confermare questi risultati, le prospettive nel trattamento combinato appaiono promettenti. In conclusione, gli esiti dell’EEP testimoniano il successo delle lenti MiYOSMART Chameleon nella gestione della miopia, sottolineando il loro ruolo chiave nel garantire comfort e prestazioni visive ottimali per i giovani miopi. Hoya rimane impegnata nel monitorare attentamente l’esperienza degli utilizzatori e nel continuare a fornire soluzioni all’avanguardia nel campo.

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Per informazioni, scrivi a hoyatiinforma@hoya.it miyosmart.it - Seguici su: Hoya
Italia
“Grazie MiYOSMART! La tua efficacia permette a tanti bambini come me di continuare a guardare lontano!” Guarda il video con il parere dei numerosi medici oculisti che hanno conosciuto, provato e consigliato MiYOSMART a centinaia di piccoli pazienti.
Lens

Tutti i bambini miopi hanno bisogno di lenti per il controllo della miopia

Come sappiamo, oggi oltre un terzo della popolazione mondiale è miope e si prevede che entro il 2050 circa il 50% della popolazione mondiale lo sarà a causa di vari fattori comportamentali. Anche la storia familiare gioca un ruolo importante, se uno dei genitori è miope, il rischio del bambino di sviluppare la miopia è maggiore. Rischio che sale al 35-60%, se entrambi i genitori sono miopi.

Rodenstock, oltre un anno fa, ha presentato sul mercato MyCon®, la lente per correggere la miopia nei bambini che allo stesso tempo contribuisce a controllare la progressione miopica.

Il design delle lenti MyCon® è pensato per contribuire a diminuire l’allungamento assiale legato alla tipicità della miopia e rallentare l’aumento del potere miopico.

“Il design della lente MyCon® si basa sul principio del defocus orizzontale: le aree di controllo della progressione sono posizionate temporalmente e nasalmente, e presentano un incremento asimmetrico di potere positivo lungo il meridiano orizzontale, offrendo allo stesso tempo una visione nitida e confortevole per la visione quotidiana dei più piccoli nelle aree centrali, per una postura confortevole” specifica Valentina Pucci Mossotti, Head of Marketing Rodenstock Italia.

Importanti in questo senso anche i risultati: uno studio clinico indipendente che ha esaminato, per un periodo di 5 anni, la progressione della miopia

nei bambini caucasici di età compresa tra 7 e 14 anni ha dimostrato che le lenti per il controllo della miopia MyCon® sono efficaci nel ridurre la progressione miopica fino al 40%4), con una riduzione dell’allungamento del bulbo oculare fino al 35%”. Le lenti Rodenstock MyCon®, sono disponibili negli indici 1.5, 1.6, 1.67 e 1.74, con i vantaggi tangibili quindi di lente più sottile, e con un impatto estetico più gradevole rispetto a molte altre lenti in commercio. Un sondaggio ha dimostrato che il 92% dei bambini che ha provato MyCon® si è sentito a proprio agio in tutte le attività quotidiane e il 95% dei giovani portatori si è adattato molto bene alla lente.

“MyCon® non è solo amica dei bambini, ma anche dei loro genitori. Con il Programma Rinnovo MyCon®, della durata di 24 mesi, i genitori possono effettuare fino a due cambi lenti in caso di cambiamenti nella prescrizione a condizioni vantaggiose. Inoltre, il programma offre la possibilità di avere un equipaggiamento complementare, come ad esempio vista-sole, oppure protezione dalla luce blu. Le nuove lenti MyCon® sono infatti disponibili nelle seguenti versioni, fotocromatica ColorMatic®3 per l’uso quotidiano, fotocromatica da sole ColorMatic® 3 Sun, vista-sole con tecnologia Lambda Lens e, infine, nella versione polarizzata.” aggiunge Daniela Poletti, Head of Marketing Rodenstock.

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MYCON® LENTI PER LA MIOPIA DEDICATE AI

Le nuove lenti per la gestione della miopia nei bambini

rodenstock.it

PIÙ PICCOLI
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Safilens partner di “screening a scuola”

Lo scorso 20 marzo è partito il progetto “Screening a scuola” realizzato dall’ Associazione per lo Studio e la Ricerca sulla Visione (APRV) in collaborazione con Safilens. Oltre mille studenti – appartenenti alla scuola dell’infanzia, primaria e media - dei plessi dell’Istituto Comprensivo Via Fabiola di Roma hanno partecipato ad una visita gratuita della vista.

Un progetto, presentato al Comune di Roma, ed organizzato da Safilens come partner operativo e dal dott. Marco Orlandi di APRV che ha come finalità l’identificazione precoce dei difetti visivi. All’interno dell’istituto scolastico è stato realizzato un corner dedicato con un team specializzato composto da ortottista, optometrista e da un referente organizzativo.

Una volta effettuato lo screening gli studenti e le famiglie ricevono la valutazione con l’esito dell’esame, consegnato personalmente da parte dei docenti.

Un’opportunità per centinaia di famiglie, all’insegna della prevenzione e della cura di uno dei disturbi che sta colpendo una grande fetta della popolazione mondiale anche in giovane età: la miopia. Un disturbo visivo che si sta manifestando anche a causa di nuovi stili di vita poco “amici” della vista, come: utilizzo massivo di dispositivi elettronici e la sempre minore attività all’aria aperta.

La collaborazione nasce dalla partecipazione di Safilens a Visione 2023, congresso patrocinato dal Comune di Roma e organizzato dall’Associazione Italiana Studio e Ricerca sulla Visione con lo scopo di fornire aggiornamenti sulle novità nell’ambito della ricerca, della clinica e della didattica a tutti i professionisti coinvolti dal tema della vista; l’importanza della tematica è stata inoltre sottolineata dalla presenza all’evento del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Questo progetto rientra nella filosofia di Safilens: avvicinarci sempre di più ai giovani attraverso attività di prevenzione. “Screening a scuola” è nostro contributo per supportare le famiglie a considerare, e prevenire, fin dalla giovane età disturbi visivi, come la miopia, sempre più diffusi ad ogni fascia di età e latitudine. Questo, per noi, è un primo progetto sperimentale e che grazie al supporto del Dott. Marco Orlandi di APRV siamo riusciti a realizzare partendo dalla capitale. Il nostro obiettivo è quello di estenderlo anche in altre strutture scolastiche sul territorio nazionale.” così Massimiliano De Vita, direttore vendite Italia Safilens

“Con l’Associazione per lo Studio e la Ricerca sulla Visione, attraverso gli screening visivi nelle scuole, diamo il nostro contributo nell’individuare il più precocemente possibile, eventuali deficit del sistema visivo.

Se non si interviene precocemente, i problemi visivi possono portare a difficoltà non solo sulle abilità di discriminazione ma possono anche concorrere ai disturbi nell’apprendimento e indurre posture scorrette.”, Dott. Marco Orlandi, presidente APRV.

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Tyro

Lenti a contatto gior naliere a rilascio di tirosina. Indicate per la correzione dell'evoluzione miopica.

Adatte anche ai più piccoli
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Maggiori informazioni su: deliverycontacts.com Oppure scansionando il codice QR
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Active Frames: le montature consigliate per il controllo della progressione miopica

Il nuovo catalogo Centro Style si arricchisce dello specifico test di montaggio lenti

Il brand dedicato al benessere visivo dei bambini si conferma essere un punto di riferimento per il centro ottico grazie all’ampia gamma di collezioni certificate e conformi alle normative EU. A causa dell’aumento esponenziale dei bambini affetti da miopia, è stata data ampia attenzione al tema aggiungendo all’interno del catalogo una informazione tecnica molto utile per rispondere alle esigenze dei bambini in età scolare: il controllo della progressione miopica. Tutte le collezioni Active Frames, consigliate dall’età scolare, sono state testate per valutare i modelli ideali al montaggio delle lenti per il controllo della progressione miopica infantile. Grazie ai test effettuati è stato possibile consigliare ben 45 referenze in 3 collezioni diverse.

Comoframe: nuova Linea Cool

La collezione COOL di Comoframe celebra i colori con lo spirito spensierato dei giovani. Realizzata con acetati “vibranti”, offre una vasta gamma di combinazioni cromatiche e forme di stile per i giovani, rappresentando al meglio il design italiano. Le montature sono funzionali, alla moda e dotate di una cerniera robusta con meccanismo flex, assicurando che gli occhiali rimangano stabili sul viso. Un’attenzione particolare è dedicata alla durabilità degli acetati, mentre la varietà di colori e forme si distingue come punto di forza della collezione.

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We Love Turtles

Nano Vista presenta una linea dalla cifra stilistica inconfondibile

L’azienda specializzata nel segmento kids consolida la collezione con nuovi modelli e colori, tutti dotati delle medesime caratteristiche tecniche, peculiari del prodotto. In particolare è stata sviluppata una serie di colorazioni ispirate all’iconico pattern “tortoise”: la linea “We Love Turtles” è dedicata alla sinfonia di sfumature che caratterizzano i gusci delle tartarughe marine. Questa nuova serie va a integrarsi ai colori più vivaci dei modelli in collezione.

DAI Optical presenta Child-Lens

Un catalogo interamente dedicato alle esigenze dei bambini

Tra le lenti più rilevanti in questo segmento spiccano sicuramente Myoga e Safer, che abbracciano due temi centrali nella vita dei più giovani: la progressione della miopia, argomento in continuo fervore scientifico, e la protezione dalla luce blu-viola che, pur appartenendo allo spettro visibile, può risultare dannosa per la salute oculare poiché presenta un’elevata intensità energetica. Una menzione d’onore nella proposta DAI Optical per i più giovani è riservata ai filtri Soft-Living, una linea di filtri colorati dedicati ai bambini con dislessia o altri tipi di processamento celebrale neuroatipico: un prodotto in grado di migliorare le performance visive e fare spesso la differenza nell’apprendimento scolastico in questa fascia della popolazione.

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LOOKKINO MODA: stile girly + comfort

Le 4 montature femminili, cool e funzionali per l’estate 2024

La linea di LOOK dedicata al mondo kids presenta i nuovi modelli della collezione MODA, quattro montature da vista in cui stile e funzione si fondono con un tocco fashion pensato per il pubblico più giovane. I modelli, per le bambine tra i 6 e gli 11 anni, sono realizzati in NIL, il tecnopolimero di LOOK altamente resistente e leggero. La cerniera flex integrata e il terminale soft touch ipoallergenico e regolabile assicurano un comfort ottimale per l’uso prolungato. I nuovi occhiali LOOKKINO hanno il frontale ampio e moderno, dal tondo all’ovale fino alla forma leggermente a farfalla. Anche lo studio cromatico trova ispirazione nei colori prettamente femminili e di tendenza come il rosa pesca, il viola, il fucsia o il verde acqua in versione lucida e semi trasparente per un delicato tocco glam.

SmartLife Young: la nuova gamma

ZEISS per i giovanissimi

Una risposta alle specifiche esigenze dell’età della crescita, tra i 6 e i 19 anni

Non tutti i giovani miopi vanno trattati con una lente per il controllo della progressione miopica come Myocare. per questo motivo ZEISS ha lanciato la gamma SmartLife Young, migliorando la Core Technology, ovvero l’analisi dei parametri di sguardo default, e sviluppando la HV Core Technology (Horizontal+Vertical) che prende in considerazione più dati oculomotori. Attraverso l’uso di sistemi di eye-tracking è stato dimostrato che non basta considerare un solo centro di rotazione dell’occhio, ma due: uno per i movimenti orizzontali e uno per quelli verticali. Le SmartLife Young inoltre prendono in considerazione i dati anatomici e morfologici per ottimizzare la visione dei più piccoli, accompagnando il percorso di crescita. Infatti, la tecnologia Dynamic Age Fit permette di considerare i cambiamenti fisici a cui i piccoli sono soggetti con la crescita, come l’evoluzione dell’anatomia facciale, la forma del viso o del naso, ma soprattutto la distanza tra le pupille, considerata dalla ZEISS Luminance Design 2.0 Technology. Le SmartLife Young sono state sviluppate per la visione del bambino sia da lontano sia prossimale, influenzata non solo dalle attività scolastiche e di gioco ma anche dall’utilizzo dei dispositivi digitali.

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GUESS: per non passare inosservati

Spazio alla fantasia per la “mini” collezione della scuderia Marcolin

Il modello da vista GU50142 della linea Kids è caratterizzato da una montatura ovale, resa unica e divertente dal profilo a forma di fiore. L’occhiale è proposto in colori brillanti e leggermente traslucidi che lasciano intravedere l’anima delle aste. Un contrasto che esalta il nuovo logo della collezione.

EMPORIO ARMANI: iconico mini-me

Il brand EssiLux propone il pilot anche per i piccoli

Frontale in metallo leggero a doppio ponte, aste in fibra di nylon e lenti entrambi con contenuto di carbonio bio-based, rispettivamente al 51% al 41%. I terminali regolabili in gomma con il 28% di contenuto bio-based e i naselli in metallo garantiscono un’ottima tenuta e una perfetta vestibilità. Il modello, su cui spicca il logo dell’aquila Emporio Armani, è disponibile in 4 diverse colorazioni.

Polaroid kids: il polarizzato per i piccoli

L’immancabile bestseller del portfolio Safilo

Pratico, sportivo, altamente protettivo, con un design classico che non stanca mai e con un rapporto qualità-prezzo sempre interessante. La collezione Polaroid kids propone un occhiale da sole dalla forma rettangolare in policarbonato, con aste personalizzate dal logo del brand.

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StileItaliano eyewear: nel cuore la vista di ogni bambino

Nell’affascinante fase di crescita e di apprendimento dei bambini, ogni dettaglio conta

Un prodotto 100% italiano, realizzato con il miglior acetato Mazzucchelli, che unisce artigianato tradizionale e design innovativo, per garantire il massimo comfort e stile anche ai più piccoli. Collezioni dalle tonalità vivaci e allegre con motivi giocosi e originali: ogni paio di occhiali è progettato per riflettere lo spirito curioso e camaleontico dei bambini e farli sentire al meglio in ogni momento. Grazie alla cerniera Flex viene assecondata l’energia dei più piccoli, garantendo stabilità e robustezza. Il gioco di incollaggi su frontale e asta racchiude l’alto valore artigianale e creativo delle maestranze manifatturiere.

Il modello Giò SI5021 si distingue per il suo design geometrico originale e la trasparenza dell’acetato in una fluida alternanza di colori.

La Clip, oggetto del desiderio anche dei giovani

ENOX TEENAGER entra, con il modello ET156, nell’universo delle clip. Questa proposta è la soluzione pensata da ENOX per garantire anche ai giovanissimi la possibilità di avere a disposizione, con un semplice gesto, ben due occhiali in un solo modello. Da utilizzare all’occorrenza, in presenza o no della luce piena del sole, grazie alla sovrapposizione della clip ultraslim dotata di filtri polarizzati in varie colorazioni.

Particolarmente versatile, adatto a ragazzi e ragazze, l’occhiale in acetato lucido, dal design panthos con fregetti laterali e aste bicolore, è disponibile nelle varianti nero/rosso, nero/blu, blu/bianco, blu/ grigio, celeste/rosso, rosso/nero. Sempre di estremo comfort e praticità, grazie anche alle cerniere flex, sono occhiali comodi e leggeri, per un look disinvolto e attento alle tendenze.

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Con questa quarta intervista, dopo Napoli, Genova e Trento siamo giunti all’altopiano di Asiago - nel nostro percorso ideale attraverso l’Italia, alla ricerca di luoghi sconosciuti alla maggior parte dei turisti, ma meritevoli di una visita: i “Posti da... VEDERE”.

UNICITÀ E CREATIVITÀ: SANDRO

XAUSA, THE BOX 5 E “L’OCCHIALE UMANO PIÙ GRANDE DEL MONDO”

Da Lusiana Conco, nell’Altopiano di Asiago, il racconto di come la passione e l’amore per il proprio lavoro possano fare la differenza.

Manlio Valli

Incontriamo Sandro Xausa davanti alsuo centro ottico,The Box 5 - Ottica Xausa, nelcentro di Lusiana - frazione di Lusiana Conco, nell’altopiano di Asiago (VI), in occasione del quinto anniversario di attività. In questa ricorrenza, ed in concomitanza con la Festa del 2 giugno, Sandro ed il suo team hanno organizzato un evento unico: la creazione dell’occhiale umano più grande del mondo. Ne parliamo, come sempre a ruota libera, in questa intervista.

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VEDERE: Buon giorno Sandro, iniziamo parlando di te. Da dove arriva la tua passione per il mondo dell’ottica? È stata una vocazione precoce?

Davvero no (e qui Sandro sorride, ndr). Provenivo dal mondo dell’oreficeria (mia mamma tuttora ne fa parte), ma desideravo ardentemente diventare professore di ginnastica. Ciò che sono adesso, lo devo a due maestri che ho avuto nella mia vita, i gemelli Di Lorenzo, di Ottica Di Lorenzo, in Padova. Mi hanno fatto innamorare del mio lavoro... devo solo ringraziare loro. Ho fatto, per motivi di lavoro e quasi per sbaglio, un corso di ottica. E sono andato a lavorare da loro, per imparare il mestiere. Bene, mi hanno cambiato la vita.

Mia mamma mi ha sempre insegnato due cose. La passione per quello che fai, per cui conoscere quello che fai, sapere di cosa stai parlando, conoscere le differenze. E il concetto di bellezza. Mi diceva, sempre, “Ricordati che le cose belle non passano di moda”.

Questa cultura l’ho trasferita nel mondo dell’ottica. Ecco perché noi teniamo anche ad andare a vedere le aziende, a capire come fanno gli occhiali...

VEDERE: L’occhiale più grande del mondo. Quando è nata l’idea di questa iniziativa, e quali erano gli obiettivi?

Per quanto riguarda gli obiettivi di questa iniziativa, il nostro scopo è stato creare un

evento che, per unicità e creatività, desse visibilità al nostro negozio, ai nostri valori, al nostro territorio e alle bellezze che esso offre, sia in termini di paesaggio e qualità della vita sia in termini di esperienze enogastronomiche. L’evento rientrava nell’ambito di “The Box 5 experience!”, esperienze ed incontri che - sin dalla nascita del nostro centro ottico - proponiamo ai clienti, invitando di volta in volta designer italiani ed internazionali, con l’obiettivo di creare cultura attorno agli argomenti che più ci stanno a cuore.

Scopo ultimo di queste nostre iniziative, come negozio indipendente, è costruire una relazione di lunga durata sia con i nostri partner sia con i clienti, valorizzando la cultura del Made in Italy, attraverso la narrazione diretta di storie di imprenditori visionari, capaci di creare quello speciale valore aggiunto oggi assolutamente necessario per creare uno sviluppo sostenibile e costante nel tempo. Crediamo fortemente che una nuova attenzione a questo speciale valore aggiunto sia quindi imprescindibile, e – soprattutto –costituisca la base per rendere noi e il nostro lavoro assolutamente unici.

VEDERE: Parliamo di Lusiana Conco. Lo hai definito, con orgoglio, un “paese da record”...

Lusiana Conco, comune soprannominato “Comune fiorito”, è oggi chiamato anche “Il balcone dell’Altopiano”, per la sua posizione più a sud tra i 7 comuni che formano per

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The Box5 Sandro Xausa

l’appunto l’Altopiano di Asiago. Riuscire ad organizzare qui un evento da record come l’occhiale umano più grande del mondo è stato in effetti per me un motivo di orgoglio. In occasione del quinto anniversario della nostra attività, noi di THE BOX 5 abbiamo pensato ed organizzato una festa unica nel suo genere con l’obiettivo molto ambiziosoper un piccolo negozio, situato in un paese di montagna - di comporre un occhiale umano formato da 600 persone

Tra l’altro, abbiamo raggiunto l’ overbooking, con molte più persone che hanno chiesto di esserci, rispetto ai possibili partecipanti. Ma quella che è stata tra le cose più entusiasmanti è l’aver creato un gruppo unito di “visionari” che, in assoluta gratuità, hanno contribuito con delle “chicche” per far capire quante belle cose possiamo fare nel nostro territorio.

L’Occhiale Da Record è stata una passerella e un grande gioco, per partecipanti e spettatori. Ci siamo divertiti organizzando l’evento e vedendone i risultati.

Da cosa nasce questa cosa? Direi da un mio modo di essere, dalla voglia di arrivare a fare quello che gli altri non riescono o faticano

a fare. Questo vuol dire essere sempre sotto pressione, mettersi continuamente in discussione sulle competenze, cercare di capire come vengono fatti i prodotti, quale il loro valore aggiunto. Giulia (una delle due Optometriste laureate del Team Box5, ndr) quando ha cominciato a lavorare con noi, venendo da un’esperienza di negozio di brand famosi ha preso un paio di occhiali artigianali, non convenzionali, dalle collezioni che trattiamo e mi ha chiesto “Sandro, ma questo occhiale come faccio a venderlo?”. E lì si è aperto un mondo. Perché è proprio la competenza che devi metterci come persona, la passione, la capacità di creare un racconto che convinca il cliente della qualità e del livello di quanto gli stiamo proponendo. Al di là del costo, perché possiamo offrire ottimi prodotti in differenti fasce di prezzo.

VEDERE: Quali erano gli obiettivi dell’evento?

L’iniziativa ha avuto tre scopi. In primo luogo, valorizzare la produzione italiana. La data dell’evento ha coinciso con la

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Festa della Repubblica, e fra i tre occhiali che abbiamo composto, uno da vista e uno da sole, l’ultimo è stato tricolore; a sottolineare non solo la Festa della Repubblica Italiana ma anche del Made in Italy. Noi come negozio indipendente da sempre siamo attenti ai prodotti fatti in Italia, sia nelle montature che nelle lenti, di filiera certificata. Valori apprezzati e condivisi anche dai nostri clienti, lungo l’arco delle esperienze cha hanno vissuto con noi in questi 5 anni della nostra storia. È importante per noi, in un mercato in cui il deprezzamento, la delocalizzazione, e in generale le politiche economiche dettate dalle multinazionali sembrano dettar legge, dare la consapevolezza ai nostri clienti che il prodotto che indossano nasce invece da sacrificio, notti in bianco, competenza, passione e continua ricerca verso l’eccellenza di persone e aziende Italiane.

In secondo luogo, abbiamo voluto promuovere il territorio, le sue bellezze paesaggistiche, i suoi panorami mozzafiato sulla pianura padana, le passeggiate, le eccellenze e peculiarità culinarie.

In terzo luogo, abbiamo desiderato contribuire, con un supporto tangibile, a rinvigorire il tessuto economico, turistico e commerciale

di questo piccolo ma affascinante paese di montagna e dei suoi dintorni.

Per questo, abbiamo fortemente voluto coinvolgere le differenti attività presenti nel tessuto del nostro paese, in una iniziativa che ci ha visti tutti uniti per la riuscita dell’evento –che, ricordo, è stato caratterizzato dall’assoluta gratuità e dalla presenza contemporanea di molteplici punti di interesse: musicali, enogastronomici e punti “selfie”-.

VEDERE: All’evento hanno partecipato diversi testimonial dell’occhialeria indipendente. Questo entusiasmo attorno alla manifestazione nasce sicuramente da un volano: la tua passione. E allora, cos’è la passione, secondo Sandro? Passione, per me, significa anche allegria, gioia per quello che si costruisce.

In Italia abbiamo designer straordinari. Una lista di creativi lunghissima... Potremmo riempire 20 pagine elencando creatività, genio, estro, tecnologia. Perché, oltre alla creatività, qui – anche qui, nel vicentino - di tecnologia ne abbiamo davvero tanta. E noi dobbiamo dar valore – e tanto - a questo aspetto. Perché dietro ci sono persone di valore assoluto; le aziende sono fatte da persone, ti cito Adriano Lio di Liò Factory, Fabio Stramare - designer di Dandy’s Eyewear -, Laura Rattaro di Tris Ottica; e ancora Mariangela Bertagnin di Four Season Eyewear, con cui abbiamo creato la nostra prima Private Label... Tutte realtà che nascono

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Sandro Xausa

nel Veneto e non solo – come nel caso di Simone Minchillo di Minchillo Occhialeria in San Severo di Foggia, produttore di occhiali sartoriali, che è arrivato da noi a Lusiana con un evento speciale, creato per far toccare con mano come nasca un occhiale su misura. O, ancora, Lorena Serrano di Nina Mur occhiali, arrivata da Madrid per il suo primo evento, qui da noi. E potrei proseguire ancora... Parliamo, insomma, di creativi, imprenditori ed idee che nascono confrontandosi magari con grandi difficoltà, ma capaci di creare eccellenze riconosciute a livello mondiale. Ecco, quello che vogliamo è che le persone conoscano questi designer. Noi, due o tre volte all’anno, costruiamo eventi in cui chiamiamo il designer, ma anche chi fa le lenti - penso ad esempio ad Optodinamica Marinelli -. Cristiana Marinelli è venuta qui, partendo da Isernia, e con lei abbiamo costruito un bell’evento; perché la gente deve sapere cosa c’è dietro un paio di occhiali. La passione non è un problema di brand, è un problema di conoscenza e di cultura. L’obiettivo è fare un po’ come fanno i toscani nel raccontare il vino. Logicamente, deve essere chiaro che non siamo una onlus, e non possiamo trascurare l’aspetto commerciale. Dobbiamo crescere. Però, siamo convinti che il riconoscimento economico nasca quando

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Pronti per il record!

dietro, preliminarmente, c’è un buon lavoro. A partire dalla verifica della filiera produttiva certificata. Lavoriamo solo – e unicamentecon chi ci garantisce la massima trasparenza, senza tentennamenti.

Un buon lavoro vuol dire serietà ed etica, significa persone che all’interno dell’azienda crescono in maniera non solo professionale, ma anche, in primis, personale. Tutto il resto viene a seguire. L’energia che trasmetti quando racconti di un occhiale è quella che fa la differenza: non è vero che il cliente non lo percepisca, è vero invece che spendi soldi, ma devi sapere che quando acquisti un determinato prodotto, questo è stato pensato per te; chi l’ha disegnato ha pensato a quel tipo di uomo, o di donna, che vuole comunicare sé stesso con quel prodotto. E tu partecipi a questa alchimia, entri in sintonia, trasmetti il design che acquisti e lo trasmetti alla persona che hai di fronte. È questa, la magia che si crea quando proponiamo i nostri prodotti.

VEDERE: Quanto contano, per te, le persone?

Contano moltissimo. Per creare tutto questo, per dare ai nostri clienti una esperienza di valore, di empatia, di - lasciamelo dire - simpatia, è necessario investire adeguatamente. Perché le persone se lo meritano.

Io poi ci metto la fede. Ognuno può avere

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Sandro Xausa

al riguardo l’opinione che preferisce. Ma credimi: se per miracoli una persona intende il veder accadere cose che non potrebbero a livello razionale succedere - almeno in certi momenti -, ecco, io ho fede. Noi siamo persone, siamo la più bella cosa del mondo, siamo uniche, irripetibili e dobbiamo cercare di mettere da parte le cose brutte che vediamo, che sentiamo ogni giorno. Abbiamo questa vita e dobbiamo spenderla bene, perché siamo chiamati a essere felici. Noi vogliamo trasmettere questa concezione. E

proseguire dando un sorriso in più, fare festa, come successo il 2 giugno con l’”Occhiale da Record”.

Poi vedremo. Abbiamo venduto? Forse, ma non è la cosa essenziale, ora. Però, sicuramente, chi ha partecipato porterà con sé il ricordo di questa giornata a lungo. Tutti insieme, abbiamo fatto gli occhiali più grandi del mondo. E diventeremo, saremo ricordati come quelli degli occhiali più grandi del mondo. Parlando, discutendo con i miei colleghi e commercianti, qui a Luisiana, mi

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Vista dal drone

sono sentito dire “ma a Lusiana chi vuoi che venga”? Lusiana, per me, è lì dove l’intangibile prende forma. E qui è successo questo, con la realizzazione di un’idea che avevo in mente già da 5 anni. Mettersi tutti insieme, creare qualcosa di memorabile. In “The Box 5” noi facciamo circa una riunione al mese con tutto il team. Ci raccontiamo come siamo, cosa facciamo, cosa mettiamo in campo. Poi, va da sé, dobbiamo anche chiudere cicli, fatturare, ottenere risultati tangibili. Ma creiamo anche quel valore aggiunto che ci permette di richiamare attenzione e clienti che, per venire da noi, affrontano chilometri e tornanti, mentre potrebbero comodamente trovare qualcosa di più vicino. Anche la bellezza del luogo aiuta, ma il fatto che tante persone vengano fin qui a trovarci, mi carica di entusiasmo e responsabilità, perché ognuno di noi ha il compito di far sentire a chiunque entri in “The Box 5” la competenza, l’attenzione e la passione necessarie. E questo paga, anche in termini di fatturato.

Dobbiamo sempre porre la massima attenzione alle domande dei clienti: cosa giustifica i prezzi? Sai cosa stai provando? Sai di cosa parliamo? È importante far capire il valore che c’è dietro ogni proposta. Abbiamo persone che sono tornate appositamente a

comprare degli occhiali dopo anni. Gente che è arrivata da Bruxelles...

Sai cosa è importante, anche, secondo me? Il valore sociale anche del nostro lavoro. Un negozio, per piccolo che sia, deve avere una ricaduta sul territorio, valorizzandolo. Per questo cerchiamo sempre di fare gli eventi nel nostro paese, qui a Lusiana. Potremmo spostarci anche in altre località, siamo pieni di posti belli, qui. Ville palladiane, location straordinarie: ecco, con i partner cerchiamo di lavorare sul territorio, perché il valore aggiunto è proprio quello.

VEDERE: In conclusione, la tua visione è...

La mia visione potrei riassumerla citando una frase che mi ripete spesso il mio amico Fabio Stramare – persona carica di energia positiva, che ci ha incoraggiato ad intraprendere il nostro percorso e con cui abbiamo fatto il primo evento di The Box 5 -. Fabio sostiene che io abbia “una visione del nostro lavoro molto romantica, bellissima”. Ecco, questa mia visione non voglio cambiarla, perché è quella che mi ha permesso di arrivare fino a qui. Abbiamo un progetto importante, vogliamo crescere e vogliamo dare l’opportunità a tutti di sentirsi contenti.

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La torta

Grazie Sandro, per questa tua narrazione, per l’entusiasmo ed i valori che ci hai comunicato. In conclusione, come tradizione, chiediamo anche a te di chiudere questa nostra intervista raccontandoci il “Posto da...VEDERE” che vorresti consigliare a chi visita Lusiana Conco e l’Altipiano di Asiago. Parliamo di un luogo fuori dagli schemi, capace di affascinare e stupire...

Direi che il “Posto da...VEDERE” sia il nostro territorio, nel suo insieme! È una continua scoperta, fatta di contrade, borghi e passeggiate nel silenzio e pace della natura

e dei nostri boschi. Basti pensare che Lusiana parte da un paesaggio collinare che va dai 200/300 metri fino ai 1400/1500 metri... e poi, il fiore all’occhiello del nostro territorio, il Museo diffuso. Dal Museo Palazzon, dove si rivive la vita di una volta delle nostre nonne, facendo un tuffo nel passato, all’orto Botanico “Giardino Alpino Dario Broglio” a Monte Corno. E ancora, il Villaggio Preistorico al Monte Corgnon – dove ritrovare le sensazioni di un’epoca in cui solo l’istinto e l’ingegno consentivano la sopravvivenza dell’uomo, con i reperti archeologici che evocano un luogo frequentato e abitato fin dal Neolitico,

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Vista verso la Pianura Padana

più di 3.000 anni fa e nell’età del Bronzo; e poi la Valle dei Mulini, il Museo della fauna e Antichi Mestieri del Bosco.

Per arrivare al percorso del “Parco del Sojio”, dove l’arte si fonde con la natura, fino alle passeggiate nel “Balcone dell’Altopiano di Asiago”, da Monte Corno a Rubbio, con panorami mozzafiato che spaziano su tutta la pianura veneta: da Venezia ai Colli Euganei, da Vicenza agli Appennini. O il sorgere dell’alba, con il sole che si specchia nella laguna veneziana e i tramonti dai colori degni di un grandissimo pittore; così come il fermarsi ad ammirare il panorama e assaporare le prelibatezze delle nostre malghe: dal formaggio Asiago, ai salumi e alle specialità tutte “casalinghe”.

Per concludere con tutta la ricchezza paesaggistica, culturale, storica ed enogastronomica che offre il nostro bellissimo e unico Altopiano di Asiago”, di cui facciamo parte con grande orgoglio!

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Il Museo Diffuso

IPOVISIONE. Un’opportunità di mercato inesplorata e ricca di potenziale

Roberto Pregliasco

Ottico Optometrista - CEO Clipsystem Vision - CEO Ottica Pregliasco

L’ipovisione, una condizione che colpisce milioni di individui, rappresenta uno dei segmenti meno valorizzati nel mercato ottico. Nonostante la sua diffusione, le soluzioni per migliorare la vita quotidiana di chi ne è affetto sono spesso trascurate dai Professionisti che si occupano di processi visivi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’ipovisione come “quella condizione di deficit visivo che non permette a un determinato individuo il pieno svolgimento della sua attività di vita sociale e lavorativa ed il perseguimento delle sue esigenze ed aspirazioni di vita”.

Vengono distinte le seguenti categorie.

Ipovedente lieve, colui che ha un residuo visivo non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione, e il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 60%.

Ipovedente medio-grave, colui che ha un residuo visivo non superiore a 2/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione, e il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 50%.

Ipovedente grave, colui che ha un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione, e il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 30%.

Spesso si parla di “Low Vision” ed “Easy Vision.”

Low Vision: questa condizione si verifica quando il soggetto, dotato della migliore correzione visiva possibile, presenta un visus inferiore ai 2/10.

Easy Vision: questa condizione si verifica quando il soggetto, dotato della migliore correzione visiva possibile, presenta un visus inferiore alla normo-visione ma superiore all’ipovisione certificata, situandosi tra i 3/10 e i 7/10. Secondo l’ordinamento nazionale, queste persone non hanno diritto ad alcuna forma di assistenza anche se denunciano importanti limitazioni funzionali.

Nel caso di Easy Vision, un professionista esperto nel Centro Ottico può effettuare un test attivo per consentire al soggetto di provare direttamente l’ausilio. In questo contesto, nessuna spiegazione, seppur clinicamente accurata, può trasmettere all’utente in modo completo i benefici della soluzione dedicata rispetto alle sue esigenze visive. In Italia, si stimano attualmente fra 1,8 e 2 milioni di persone con disabilità visiva. Di essi, circa il 15% è cieco assoluto e circa l’85% è ipovedente.

Questi numeri non solo sottolineano un bisogno da parte di questa popolazione che cerca a volte invano soluzioni per migliorare il proprio benessere visivo, ma evidenziano anche un’opportunità di posizionamento ed economico importante per i centri ottici.

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È mio parere che questi dati non fotografino fedelmente la realtà, e che siano oggi sottostimati e in prevedibile crescita per i prossimi anni.

Il numero dei soggetti affetti da ipovisione è in aumento per molteplici cause, tra cui, in particolare per quanto riguarda il nostro Paese, il progressivo aumento della speranza di vita, che ha portato a una maggiore diffusione di malattie oculari legate all’invecchiamento, quali la degenerazione maculare legata all’età, il glaucoma, la cataratta, patologie vascolari retiniche.

Hanno influito anche i grandi progressi scientifici e tecnologici dell’oftalmologia registrati negli ultimi decenni, che hanno portato ad una riduzione dei pazienti destinati alla cecità, ma che, contemporaneamente, hanno determinato un incremento dei soggetti con residuo visivo parziale, insufficiente a garantire il mantenimento di una completa autonomia.

Questi individui spesso affrontano sfide visive significative che non possono essere completamente risolte con l’uso di occhiali standard o interventi chirurgici.

Quali motivazioni dovrebbero spingere gli imprenditori del settore a focalizzarsi su questo segmento?

Ampliare le competenze di gestione clinica e professionale e conseguentemente la gamma di servizi e prodotti per il soggetto ipovedente ritengo che sia non solo un dovere sociale, ma anche un’opportunità di differenziazione sul mercato.

Gli imprenditori che scelgono di concentrarsi su questo segmento non solo contribuiranno a migliorare significativamente la qualità della vita di milioni di persone, ma troveranno anche interessanti opportunità economiche.

Gli ipovedenti spesso si confrontano con attività quotidiane come leggere, capire l’importo di una bolletta, riconoscere volti. L’industria offre numerose soluzioni per migliorare la qualità della vita dei clienti con ridotta capacità visiva: soluzione ottiche dedicate, ausili ingrandenti e filtri dedicati, etc

Gli ausili ingrandenti (ottici e elettronici) sono

soluzioni che hanno come scopo principale quello di migliorare la performance visiva sia da lontano che per la visione da vicino. I filtri hanno lo scopo di migliorare il campo visivo e la sensibilità al contrasto, di ridurre la fluorescenza e di proteggere i tessuti oculari. Per scegliere un possibile ausilio, si devono valutare le abilità visive della persona, l’uso che il paziente ne vuole fare e il tempo d’utilizzo.

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Le soluzioni Centro Style per l’ipovisione

L’ipovisione è una condizione che colpisce più di una persona su 100 nella popolazione dei Paesi industrializzati e consiste in una grave riduzione della vista. In Italia ci sono tra 1,8 e 2 milioni di persone con disabilità visiva di cui circa l’85% è ipovedente*. Il 60-80% della popolazione ipovedente può trarre grande giovamento dall’utilizzo di ausili visivi che gli consentano di svolgere attività quotidiane, lavorative o di svago. Conoscere il tema dell’ipovisione e le soluzioni esistenti sul mercato è una grande opportunità per l’ottico indipendente che si pone così al fianco di questa particolare tipologia di consumatore, creando un rapporto di fiducia, di assistenza e servizio continuativo.

Centro Style da diversi decenni si è affermata nel settore come partner del centro ottico che si vuole specializzare per poter supportare le esigenze di queste persone. L’azienda offre, infatti, ausili ottici per vicino, media distanza e lontano, ad uso monoculare o binoculare oltre a dispositivi elettronici e lenti di ingrandimento tecniche. Inoltre, l’azienda offre un’ampia sezione di formazione online realizzata in collaborazione con i più importanti esperti del settore: i medici oculisti dr. Mario Broggini e dr. G.M. Villani, il dr. Krister Inde, ipovedente ed esperto in riabilitazione e mr. Bjorn Hellstrom, presidente dell’azienda Multilens di cui Centro Style è distributore ufficiale per il territorio italiano.

L’azienda ha, inoltre, un dipartimento dedicato all’assistenza clienti per l’area Vision Care con servizio attivo dal lunedì al venerdì che risponde via mail, telefono o whatsapp. Centro Style conferma il suo ruolo chiave nel mondo dell’ipovisione partecipando come sponsor, ogni anno, ai più importanti eventi e congressi nazionali che trattano questo tema incontrando centinaia di professionisti della visione. Inoltre, per agevolare l’autonomia dell’ottico in qualunque momento della giornata, l’azienda ha creato un configuratore online per offrire in modo semplice, veloce e istantaneo un preventivo comprensivo di approfondimenti tecnici, qualità e caratteristiche tecniche delle lenti e relativo costo. Il documento che ne deriva può essere salvato, scaricato per la consegna al cliente o inviato per creare l’ordine diretto.

L’azienda, nel rispetto della filosofia che la guida da oltre 45 anni, è “around people” restando con passione in ascolto delle esigenze del centro ottico indipendente e per trovare le migliori soluzioni per rispondere alle sfide che l’aumento della vita media porterà nel prossimo futuro.

*fonte: https://www.descrivedendo.it/home-2/ciechi-e-ipovedenti-quanti-sono/

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SOLUZIONI EFFICACI

Una gamma di prodotti e ser vizi di eccellenza per professionisti attenti alle esigenze dell’ipovisione.

Centro Style punta da sempre a valorizzare la professionalità dell’ottico e lo suppor ta

mantenere l’autonomia nelle attività quotidiane anche al pubblico ipovedente. Gli ausili ottici per vicino, media distanza e lontano, ad uso monoculare o binoculare, conformabili alle esigenze individuali di ciascun utilizzatore, oltre a dispositivi elettronici e lenti comfor t visivo che migliora la vita.

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DAI OPTICAL l’innovazione in prima linea anche nell’ipovisione

Controintuitivamente, il miglioramento dell’assistenza sanitaria avvenuto negli ultimi decenni e il conseguente miglioramento dell’aspettativa di vita hanno portato ad un aumento del numero di persone ipovedenti. Questo accade poiché la maggior parte delle malattie oculari che causano una riduzione elevata della funzione visiva sono correlate all’età, dunque la loro prevalenza aumenta con l’ingresso di più persone nella fascia più anziana della popolazione. Si stima, infatti, che tra il 2020 e il 2050 la popolazione mondiale con più di 65 anni raddoppierà, passando da circa 1 miliardo a 2 miliardi. Questa tendenza avrà profonde implicazioni per le patologie oculari legate all’età, come si può osservare nelle proiezioni in Figura 1.

Se si considera l’intera popolazione mondiale, le cause più frequenti di Ipovisione lieve e moderata sono gli errori di rifrazione non corretti (soprattutto la presbiopia), la cataratta, la degenerazione maculare legata all’età, la retinopatia diabetica e il glaucoma. Gli errori di rifrazione sono facilmente risolvibili con le moderne lenti oftalmiche e le tecniche chirurgiche per la cataratta sono sempre più efficaci nel ripristinare una buona qualità della visione. Tuttavia, sarebbe auspicabile che queste tecnologie si diffondessero in tutti i Paesi. Al contrario, altre malattie oculari come il glaucoma, la

Figura 1

Proiezioni del numero di persone con lieve, moderata e grave riduzione della capacità visiva dal 1990 al 2050.

Da: R. Bourne et al., «Trends in prevalence of blindness and distance and near vision impairment over 30 years: an analysis for the Global Burden of Disease Study», The Lancet Global Health, vol. 9, fasc. 2, pp. e130–e143, feb. 2021, doi: 10.1016/S2214-109X(20)30425-3.

Figura 2 Comparazione di spessori tra le lenti classicamente utilizzate e le lenti innovative ottimizzate dagli ingegneri di DAI Optical, nel caso di occhiali aplanatici o iper-correttivi prismatici.

degenerazione maculare legata all’età (AMD) e la retinopatia diabetica possono facilmente causare la perdita permanente della funzione visiva.

DAI Optical mette al servizio degli oculisti e degli ottici la sua esperienza trentennale nella produzione e progettazione di lenti oftalmiche, anche nell’ambito dell’ipovisione. La divisione aziendale SOFT CARE, ricca di ausili ottici dedicati agli ipovedenti, si aggiorna ogni anno grazie al dipartimento Ricerca e Sviluppo interno, dove informatici e ingegneri quotidianamente lavorano per migliorare la resa estetica e ottica degli ausili. Vediamone alcuni.

LENTI PER LONTANO

Molte patologie possono causare una riduzione più o meno marcata dell’acuità visiva da lontano, creando disagi nella vita quotidiana della persona. Per gestire meglio il residuo visivo si potrebbe optare per una lente ingrandente per fattore forma IPER-VIEW di DAI Optical, una lente capace di ingrandire l’immagine retinica fino al 9% incorporando anche la prescrizione sferocilindrica per lontano. In casi più gravi, in cui è presente uno scotoma assoluto centrale binoculare e la persona è costretta ad utilizzare la fissazione eccentrica, è possibile compensare la deviazione con una lente prismatica IPER-X, progettata per alleviare lo sforzo dei muscoli extra-oculari e ingrandire l’immagine retinica del 6%.

LENTI PER VICINO

Tra gli ausili ottici più utilizzati per vicino spiccano gli iper-correttivi prismatici IPER-BINO, capaci di ingrandire l’immagine fino a 4X offrendo una lettura confortevole grazie al campo visivo esteso e al prisma base interna. Per ingrandimenti superiori, fino ad 8X, l’innovativo sistema aplanatico monoculare IPER-APLANAT si rivela la lente per occhiale più performante.

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Se gli occhiali non bastano più

Gli ausili visivi di Eschenbach Optik sono in grado di offrire soluzioni intelligenti per mantenere inalterato il comfort visivo. Oltre che per la resa brillante dell’immagine, i supporti si caratterizzano per il peso ridotto, il design ergonomico e l‘elevata funzionalità per un utilizzo intuitivo.

Visolux DIGITAL HD (leggero, compatto e duraturo: con un peso di soli 460 g e la batteria agli ioni di litio che permette 3,5 ore di funzionamento) e Visolux DIGITAL XL FHD uniscono modernità e praticità in un’unica dotazione, il tutto con un design ergonomico, comandi intuitivi e tantissime funzionalità nei due formati del display. Con un ingrandimento da 2x a 22x e un display anti-riflesso da 7“o 12“, Visolux DIGITAL è sinonimo di massimo comfort. A seconda del modello può inquadrare fino a due colonne di giornale senza bisogno di posa in orizzontale e offre collegamento alla TV con le funzionalità di uno screen-reader.

Un ingresso HDMI consente di visualizzare l’immagine in tempo reale di una videocamera esterna sul display grande.

Nel Visolux DIGITAL XL FHD l’ausilio per la lettura digitale può essere utilizzato in modo intuitivo sia tramite tasti diretti posizionati in modo univoco, sia attraverso il touchscreen. Un ulteriore aiuto a tale scopo è un menu riepilogativo con sintesi vocale attivabile.

Tra gli accessori opzionali troviamo Visolux DIGITAL HD Base che aumenta la distanza dal materiale di lettura e consente di scrivere nonché di svolgere lavori a mano al di sotto del display.

A casa e in viaggio, l‘innovativa lente d‘ingrandimento portatile Mobilux® Digital Touch HD, se collegata a un computer, offre le funzionalità di un dispositivo per lettura su schermo. Il touchscreen LCD da 4,3 pollici con risoluzione HD rende possibile sia una riproduzione nitida con ingrandimento da 1,9 a 12 volte, sia un uso semplice e intuitivo. Per migliorare la leggibilità, sono utilizzabili 4 visualizzazioni a colori falsati. Per un’esperienza di lettura senza sforzo è possibile inserire una linea di lettura o riga di lettura. Grazie alla funzione di memorizzazione, si possono salvare immagini in qualità HD su una scheda SD già inserita. Oltre all’utilizzo mobile, mobilux® DIGITAL Touch HD può anche essere utilizzato come schermo di lettura. Il collegamento al PC tramite cavo USB

permette la riproduzione dell’immagine su uno schermo di computer.

Grazie allo schermo antiriflesso da 5“ la lente elettronica Smartlux® Digital offre le immagini migliori. Il piedino regolabile permette di tenerla comodamente in mano, di appoggiarla o di tenerla in posizione di scrittura.

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Supporti visivi elettronici

Fonda, da sempre impegnata a migliorare la qualità di vita delle persone con Vista Fragile, dispone di un punto di vista privilegiato per valutare le tendenze emergenti...

A causa del naturale invecchiamento della popolazione è possibile prevedere, per il prossimo futuro, un aumento sempre più consistente del numero delle persone con la Vista Fragile

Di pari passo, anche grazie alla maggior sensibilità della popolazione per la propria salute, riscontriamo, già da qualche anno, una crescente attenzione per il benessere visivo, aspetto fondamentale che contribuisce a una migliore qualità della vita.

In questo senso, sempre più persone - in ottica di prevenzione -, si mettono alla ricerca di soluzioni adeguate a prevenire possibili danni alla propria vista; mentre coloro che sono già affetti da una patologia degenerativa non si limitano più ad accettare passivamente la

Il benessere visivo secondo Fonda

In occasione di VEDERE Italia – speciale Ipovisione, abbiamo chiesto a Michele Jurilli, CEO di Fonda - Società benefit dedicata al benessere visivo -, una opinione riguardo i trend attuali del benessere visivo.

Valli

propria condizione, ma cercano di affrontarla, al fine di mantenere la propria capacità visiva e la propria autonomia. Il network dei Centri Vista Fragile® gioca in questo senso un ruolo importante, offrendo a queste persone competenza ed assistenza mirata.

Qual è l’approccio di FONDA alla Vista Fragile?

Siamo convinti che, in caso di patologie degenerative della vista, intervenire tempestivamente con un ausilio ottico possa fare la differenza.

Agire fin dalla diagnosi, attraverso un’attività di “Prevenzione Funzionale”, potrebbe infatti permettere di ottimizzare il residuo visivo e quindi mantenere un certo grado di autonomia nella vita di tutti i giorni, anche in caso di concomitante terapia medica.

Per questo motivo, la Prevenzione Funzionale ha come obiettivo il mantenere alta la

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performance visiva fin dal momento della diagnosi, attraverso l’ausilio di soluzioni ottiche dedicate.

Per poter supportare al meglio le persone con Vista Fragile, i nostri Centri si propongono come punti di riferimento sul territorio, dove trovare personale specializzato e soluzioni adeguate a mantenere o potenziare le capacità visive. Inoltre, offriamo la possibilità agli ottici-optometristi che volessero attivare un Centro Vista Fragile® sul proprio territorio, di candidarsi per accedere ad un percorso dedicato, pensato per fornire ai partecipanti le competenze tecniche necessarie a utilizzare i protocolli FONDA - che permettono di valutare le necessità della persona con la Vista Fragile e proporre la soluzione visiva più adeguata - e le soft skills utili a comunicare in maniera efficace con il paziente, i care-giver e gli altri professionisti del benessere visivo.

Tutto questo si affianca a una continua attivi-

tà di sensibilizzazione, svolta anche insieme ai nostri Centri Vista Fragile® attraverso attività realizzate sui loro territori di riferimento. Attività tesa a diffondere la cultura della Vista Fragile non solo nei confronti della popolazione ma anche degli altri professionisti del benessere visivo.

A questo si affianca il nostro impegno quotidiano per l’innovazione dei nostri prodotti, anche attraverso collaborazioni con enti di ricerca, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni sempre più efficaci e adeguate alle necessità dei nostri clienti.

In questo senso – conclude Jurilli - abbiamo rilevato quanto sia importante per le persone con Vista Fragile trovare il giusto bilanciamento tra performance ed estetica. Soluzioni ottiche pratiche ed esteticamente piacevoli diventano così essenziali, per consentire alla persona di sentirsi a proprio agio sia a casa sia nei momenti condivisi.

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Oficinae FONDA

Guardare attraverso gli occhi di un cavallo

È largamente riconosciuto quanto faccia bene la presenza e l’interazione di un animale da compagnia per il benessere e la salute umana.

I riscontri scientificamente provati del valore beneficiale dello stare in compagnia con un “pet” sono inconfutabili: la relazione con un amico a “quattro zampe” abbassa infatti i livelli di stress, l’ansia e sindromi depressive, oltre ad alleviare la solitudine.

Sul fronte fisiologico l’interazione con un animale contribuisce ad abbassare i livelli della pressione sanguigna, a beneficio di una riduzione della probabilità di sviluppare patologie cardiache.

Non solo: stimola la produzione dei cosiddetti ormoni della felicità che favoriscono lo sviluppo di un umore positivo che è alla base del benessere personale e delle interazioni sociali efficaci.

Prendersi cura di un animale contribuisce a sviluppare il senso di responsabilità derivante delle routine quotidiane del dargli da mangiare, pulirlo, provvedere ai suoi bisogni… Da qui - a cascata - favorisce l’auto-attivazione e proattività.

Non solo: prendersi carico di un “pet” aiuta ad acquisire una maggior consapevolezza e

centratura sul “qui ed ora”, quel vivere il momento che libera dall’eccessiva produzione di pensieri per un reale e positivo benessere psicofisico.

Sebbene sia molto comune far riferimento ai piccoli animali da compagnia come cani, gatti, conigli ecc.., anche un grande animale può stimolare intense emozioni e incentivare il benessere.

Il cavallo, ad esempio, può essere uno straordinario “oggetto” di attenzioni e cure come i suoi piccoli colleghi ma, a differenza dei cosiddetti “pet” ha la marcia in più di poter essere cavalcato, quindi di “portare”.

Nell’immaginario comune al Nobile Animale è associata un’immagine di potenza e libertà: questo permette al suo “cavaliere” di sviluppare autostima ed una serie di competenze trasversali utili alla vita di tutti i giorni.

Il supporto ai soggetti più fragili

Tutti gli aspetti sopra menzionati acquisiscono un valore molto più importante se il protagonista dell’interazione con il cavallo è un soggetto caratterizzato da debolezze, disagi o vere e proprie forme di disabilità.

Il cavallo è infatti un magnifico facilitatore per la costruzione di un legame affettivo ba-

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Roberto Lambruschi

sato sull’empatia e sulle forti emozioni che si mettono in gioco nell’incontro tra uomo ed animale.

Molti sono i benefici dell’ippoterapia e dell’equitazione integrata® sia durante la pratica in sella che nella pratica delle cosiddette attività “a terra”, ovvero di cura e gestione del cavallo.

La stimolazione cognitiva dell’attività equestre favorisce la concentrazione, la memoria e lo spirito di osservazione. Non solo: l’interazione con il cavallo stimola la sensorialità, così importante per la propriocezione ed il vissuto personale.

Sul fronte motorio, inoltre, favorisce l’equilibrio, il tono muscolare e la coordinazione motoria.

Anche nella sfera del comportamento l’attività equestre può offrire molto: la comprensione ed il rispetto delle regole di maneggio favoriscono l’acquisizione di abitudini tipiche di altri contesti, quali ad esempio quello della strada, della convivenza in classe, in famiglia, ecc…

Il tutto con lo scopo di generalizzare le competenze acquisite in maneggio a favore della vita di tutti i giorni!

Deficit visivi o cecità in sella: una sfida all’insegna dell’inclusione!

Sebbene il grande pubblico fruitore delle attività assistite con i cavalli sia caratterizzato da altre forme di disabilità, una certa percentuale praticanti caratterizzati da deficit visivi si avvicinano all’equitazione integrata® presso la nostra associazione Incontro a Cavallo di Milano (www.incontroacavallo.it).

È bello vedere come l’incertezza iniziale dei nostri allievi non vedenti o ipovedenti - derivante dalla necessità di percepire la mole e le dimensioni del cavallo, unita alle strategie esperite per orientarsi nel campo di lavoro - divengano nel tempo opportunità per superare gli iniziali impacci e vivere l’attività equestre in modo tanto “normale” quanto efficace ed armonico.

È emozionante per chi assiste a come questi nostri “cavalieri speciali” siano in grado di orientarsi in maneggio non solo per recuperare i materiali di selleria, ma anche come

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manifestino una normale naturalezza nel preparare e montare a cavallo senza difficoltà, spesso percependo alla perfezione l’esatto punto del campo nel quale sta procedendo il loro cavallo o la direzione che viene lor data all’animale per affrontare un ostacolo.

Sono allievi che ci insegnano ogni giorno quanto sia importante non dar nulla per scontato e quanta tenacia sia necessaria per superare i propri limiti pur nel bisogno di dimostrare a sé stessi, quanto agli altri, il loro valore e la loro necessità di partecipare alla pari alle attività del quotidiano senza sentirsi

compatiti ma accolti senza discriminazione alcuna.

Nel nostro piccolo supportiamo queste aspettative ed aspirazioni, creando occasioni di normalizzazione e inclusione in chiave informale grazie allo sport ed alla potente facilitazione empatica del cavallo. Perché non sono un mondo a parte ma parte del mondo!

ASD “Incontro a Cavallo”, capofila del movimento EQUITABILE®, opera nel campo equitazione integrata® per favorire l’inclusione sociale dei soggetti più fragili attraverso la facilitazione del cavallo e dello sport equestre come evoluzione della terapia. Con la sua diramazione “Italy Horse Experience” promuove attività di formazione e teambuilding con i cavalli per aziende in tutta Italia i cui proventi vanno a sostenere le attività di ippoterapia per disabili in pieno spirito di responsabilità sociale d’azienda. Maggiori info: www.incontroacavallo.it e www.italyhorseexperience.com

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XI° CONGRESSO PRISMA

2024: obiettivi raggiunti, in termini di partecipanti e spunti di discussione. Un importante viatico per il prossimo anno, quando Firenze ospitera’

l’International Conference on Low Vision Research and Rehabilitation

Ne parliamo in questa intervista con Anna D’Ambrosio e Roberto Volpe, Presidente e Past President di PRISMA, associazione che riunisce con spirito multidisciplinare i professionisti interessati ad Ipovisione e riabilitazione visiva.

Manlio Valli

VEDERE

Partiamo dai risultati di questa edizione 2024 di Prisma. Per noi, che abbiamo avuto la possibilità di partecipare all’evento, è stata – in linea con i contenuti degli scorsi anniun’esperienza molto interessante e ricca di spunti. Ma quel che conta per valutare come sia andato questo XI° Congresso, sono soprattutto i vostri commenti, le vostre considerazioni, le vostre conclusioni.

Com’è andata questa edizione del Congresso?

L’impressione è stata di una partecipazione di alto livello, con il coinvolgimento – più che in precedenza – anche di molti ortottisti...

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Anna D’Ambrosio

Dal mio punto di vista l’evento è stato bellissimo. 243 partecipanti, 58 relatori. Insomma, direi che il Congresso 2024 sia stato un grande successo, anche grazie al sostegno incondizionato di tanti sponsor che ci hanno supportato. Un numero così importante di partecipanti, moltissimi dei quali specializzati o comunque attivi nell’ambito ipovisivo, non li avevamo mai avuti nelle edizioni precedenti.

Possiamo quindi dire che questo evento 2024 abbia raggiunto tutti gli obiettivi. Abbiamo ricevuto un sacco di complimenti, da tutti, e personalmente sono molto contenta.

Roberto Volpe

Sono d’accordo. Anche quest’anno il numero di iscrizioni è incrementato, in linea con la tendenza di crescita delle edizioni passate. Direi, però, che l’elemento che ha caratterizzato questa edizione è stato che le iscrizioni sono cominciate con molto anticipo e sono aumentate progressivamente, mentre precedentemente arrivavano in grande maggioranza all’ultimo momento. Quest’anno, invece, le persone si sono attivate con largo anticipo. Ciò, probabilmente, perché la maggioranza aveva le idee chiare e una forte motivazione al partecipare, determinata dalle precedenti esperienze e dai contenuti. Proprio ora stavo guardando i dati del sondaggio post-congresso che abbiamo inviato ai partecipanti. Guardando questi dati, si osserva per esempio che circa il 30% dei congressisti erano “neofiti”, nuovi iscritti che non avevano precedenti esperienze di partecipazione a PRISMA. Questo secondo me è un dato importante, come sono importanti le percentuali di ripartizione dei partecipanti per tipologia di specializzazione. Circa il 50% sono ortottiste/i: un vero e proprio boom. Ciò significa che anche questa categoria ha compreso come l’argomento Ipovisione costituisca una grande opportunità, un argomento da coltivare sotto il profilo della soddisfazione professionale. Il 22-23% è invece costituito da ottici-optometristi, la rimanente quota è soprattutto composta da Oftalmologi...

Anna D’Ambrosio

Quest’anno, in realtà, avendo dato partico-

lare rilievo come focus del Congresso al lavoro d’equipe - tema tra l’altro di un corso specifico - , c’è stata una buona partecipazione anche di altre figure, per circa l’8% , come ad esempio gli psicomotricisti, gli operatori di comunità... diciamo che sicuramente abbiamo centrato il nostro obiettivo che era quello di parlare di equipe, perché l’ipovisione è forse la principessa del lavoro di squadra in Oculistica e, in generale, in ambito visivo: il punto d’incontro dove si può collaborare veramente tutti insieme, il posto in cui convergono il maggior numero di professionalità, un bel modo - diciamo - per riunirsi, ciascuno con le proprie caratteristiche e competenze.

Lo stesso logo del Congresso era fatto per rappresentare questo concetto: un puzzle di tutte le figure professionali che partecipavano insieme a comporre il disegno di un occhio...

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Il programma del Congresso di quest’anno era proprio mirato alla multidisciplinarietà dell’ipovisione; quindi, ci fa molto piacere, in particolare, l’incremento partecipativo delle ortottiste. Devo dire che, secondo me, tale partecipazione è stata favorita anche dalla adesione veramente entusiastica della SMO - Società Mediterranea di Ortottica - che ha accolto il nostro invito con uno slancio che all’inizio ci ha quasi commosso, perché non pensavamo – viste alcune esperienze precedenti – ad una così importante condivisione di questo progetto.

VEDERE

In effetti è stato interessante notare questo coinvolgimento, che abbiamo colto immediatamente. Anche gli interventi e i contributi sono stati davvero interessanti per tutti i professionisti presenti... I commenti che si ascoltavano in diretta erano molto positivi e probabilmente costituiscono un viatico importante specie in proiezione del

2025, l’anno del Congresso internazionale (PRISMA è tra gli organizzatori chiave della quindicesima edizione della International Conference on Low Vision Research and Rehabilitation, che si terrà a Firenze dall’8 al 12 settembre 2025, ndr).

Parlando del questionario che avete inviato ai partecipanti, tra le domande avete chiesto anche un parere sulle scelte operative da implementare a livello territoriale, tenendo presente che il prossimo anno il Congresso Nazionale PRISMA non avrà luogo...

Anna D’Ambrosio

Nel 2025 non ci sarà il nostro Congresso nazionale, perché effettivamente le energie saranno concentrate giocoforza sull’International Conference (evento sul quale io e Roberto stiamo lavorando da maggio del 2022).

Dal prossimo giugno in poi sarà veramente una corsa ad ostacoli, un tour de force cui dovremo dedicare moltissimo impegno. Abbiamo però proposto - e l’Assemblea ha approvato - l’alternativa di organizzare una serie di seminari in presenza sul territorio

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nazionale, mirati, come priorità, alla dimostrazione degli ausili. Questa è in effetti una opportunità perché, solitamente, il Congresso lascia poco spazio per le prove pratiche cui non riusciamo a dare tutto lo spazio che necessiterebbero - dato che ovviamente nel Congresso c’è una scaletta da rispettare rigorosamente e un alto numero di partecipanti -. Organizzando questi seminari, che coinvolgeranno ciascuno un numero limitato di professionisti (una trentina di partecipanti), sarà più agevole entrare in contatto con la parte pratica e le relative prove. Sotto questo punto di vista, la formula dei seminari è sicuramente vincente. Inoltre, faremo dei corsi online con la formula che abbiamo già sperimentato per il corso di formazione sulla vista fragile che abbiamo organizzato per dieci ortottisti della Regione Toscana: grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Firenze, siamo riusciti a fare questa iniziativa, che è una novità per Prisma, ed abbiamo presentato i risultati al Congresso, con un notevole apprezzamento da parte degli ortottisti. Riproporremo questo tipo di formula per realizzare dei corsi on-line monotematici,

come facciamo solitamente in presenza al Congresso. Questo sviluppo online dei corsi è molto interessante, anche perché molto spesso i partecipanti al Congresso si “lamentano” che non riescono a seguire tutti i corsi, che talvolta sono in contemporanea. Quindi abbiamo pensato di riproporli online anche per chi magari era in un’altra sala e quindi non ha potuto seguire un corso che poteva essere altrettanto interessante.

E quindi corsi online e seminari in presenza; personalmente sto già lavorando per organizzare quello in Puglia, a ottobre. Se a ottobre avremo questo primo evento, nel frattempo organizzeremo gli altri corsi di cui stiamo definendo i dettagli. In particolare, questi eventi saranno organizzati in collaborazione con ALOeO, l’associazione degli optometristi laureati, che peraltro è anche provider, per cui dovremmo riuscire a ottenere anche i crediti ECM sia per gli optometristi, sia per gli ortottisti quanto anche per gli oculisti.

Tra l’altro stiamo pensando di fare una scaletta di eventi, ovviamente da comunicare e far conoscere per tempo, riservati ai soci.

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Roberto Volpe

Recentemente, abbiamo lievemente elevato la quota d’iscrizione; ma questo per farla valere due anni, garantendo ai soci, anche per l’anno prossimo, una formazione che non sarà legata al Congresso nazionale ma sarà una formazione di alto livello, alternativa e di valore, con un rapporto qualità-prezzo particolarmente interessante.

Tra l’altro, sto ancora raccogliendo ed analizzando i questionari proposti ai partecipanti, e devo dire comunque che decisamente emerge un grande interesse rispetto ai corsi. In questo senso, c’è tutta una serie di richieste mirate da parte dei soci, richieste che cercherò di sintetizzare ed amalgamare per vedere di soddisfare adeguatamente il maggior numero possibile di suggerimenti e proposte.

VEDERE

Peraltro, ci sono differenti argomenti molto interessanti, che possono suscitare un grande interesse da parte dei diversi professionisti coinvolti. Ne parleremo sicuramente...

Anna D’Ambrosio

Dobbiamo dire che, anche quest’anno – e certamente non solo da quest’anno - abbiamo sempre cercato di programmare lo svolgimento dei corsi durante il Congresso in modo da distribuire quelli che potevano essere più interessanti per gli oculisti, in contemporanea con sessioni che potevano essere di maggior interesse, ad esempio, per gli ottici. In questo modo, la domenica abbiamo condotto la sessione plenaria sugli ausili ottici e il corso sul montaggio degli

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ausili, in modo da abbinare i due argomenti, così come abbiamo fatto il sabato, con il corso di riabilitazione sul glaucoma con Federico Bartolomei e la sessione plenaria sul glaucoma, la sessione plenaria sull’infanzia e il corso di riabilitazione dell’infanzia della SMO. Abbiamo cioè cercato di distribuire gli argomenti in modo che fossero alcuni un po’ più interessanti per gli oculisti, altri per gli ortottisti, altri ancora per gli ottici. Tra l’altro, credo che questo nostro di PRISMA sia l’unico Congresso di oftalmologia che si svolge di sabato e domenica, per favorire la partecipazione degli ottici che sicuramente in questo modo hanno la possibilità di essere più presenti.

VEDERE

Parliamo della vostra presenza ad eventi Congressuali di altre realtà...

Anna D’Ambrosio

A proposito di partecipazione, siamo stati ospiti di recente al 3° Congresso SISO, con una sessione dedicata alla Lettura nel Paziente Ipovedente; saremo ad AIMO, così

come saremo al Congresso Europeo sulla Retinopatia Diabetica. Insomma, cercheremo di fare sentire la nostra presenza e di dare il nostro contributo ogni volta che ci sarà possibile farlo.

VEDERE

Come dicevamo, il 2025, anno importantissimo per PRISMA, è dietro l’angolo...Quali sono le aspettative legate all’organizzazione della International Conference on Low Vision Research and Rehabilitation?

Anna D’Ambrosio

Il Congresso internazionale sarà molto interessante perché, se in Italia sono fondamentalmente oculisti e ortottisti che si occupano di ipovisione, mentre gli ottici sono soprattutto dedicati agli ausili, nel resto del mondo sono in primis gli optometristi a occuparsi del problema...

Ci saranno gli psicologi, e fondamentalmente una preponderanza professionale di altre

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categorie, come accade nel resto del mondo. Quindi sarà bello ed interessantissimo confrontarsi con le realtà che ci sono al di là dei nostri confini, già anche nel resto d’Europa. Perché anche appena al di là del nostro confine già esistono comportamenti e modalità operative diverse.

Roberto Volpe È assolutamente così. Io, per esempio, sono andato varie volte ad assistere ad interventi chirurgici in sala operatoria. Bene, anche solamente per cose “strutturate”, come la tipologia dell’anestesia, non l’ho mai vista eseguire nello stesso modo, ma sempre in modo originale, quindi differente. Per questo motivo, parlare, confrontarsi con altri operatori è sempre molto costruttivo.

VEDERE

Un’ultima domanda, cui abbiamo in realtà già accennato: rimaniamo sui preparativi per l’International Conference. Ci raccontavate che avete iniziato ad occuparvene nel 2022. Come vanno questi preparativi? Quali sono le attese e le aspettative legate

a questo importantissimo appuntamento?

Anna D’Ambrosio

Allora, i preparativi stanno procedendo a spron battuto. Il programma è già in gran parte abbozzato, le trattative con gli sponsor ben avviate. Questo è un aspetto focale, perché ovviamente l’organizzazione è un’impresa abbastanza impegnativa sotto il profilo economico e quindi è importante definire con certezza i partner, che dovranno mettere in budget per il 2025 questo tipo di investimento. Contemporaneamente, stiamo definendo i format per sottoporre gli abstract, i poster, i corsi che i partecipanti vorranno organizzare all’interno del Congresso. Basti pensare, per comprendere l’impegno necessario e la portata dell’evento, che la manifestazione si svolgerà presso il Palazzo dei Congressi di Firenze, dove c’è un auditorium enorme. E, in aggiunta, saranno impiegate almeno altre quattro sale – come minimo -. Perché, in realtà, all’interno del complesso c’è anche un’altra palazzina che potrebbe, al bisogno, essere utilizzata nell’ambito dei simposi che verranno orga-

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nizzati. Sicuramente, le quattro sale che dicevo - oltre all’auditorium - potranno essere utilizzate in contemporanea per organizzare, seguendo il modello già utilizzato per PRISMA, sia sessioni monotematiche sia corsi specifici, sia – ancora - forum, seminari e, in generale, gli eventi che verranno di volta in volta programmati nei prossimi mesi. Insomma, una bella organizzazione, non semplice...

VEDERE

Sicuramente non semplice. Ma possiamo dire che Il tutto è già in fase avanzata, c’è già molta programmazione...

Anna D’Ambrosio

Certamente si... abbiamo un time-table molto serrato. Entro fine maggio dovremo avere l’approvazione da parte degli sponsor e la

definizione generale della scaletta. La Società Internazionale di Ipovisione e Riabilitazione Visiva, inoltre, ci fornisce il supporto esterno con gli altri partner europei. E poi abbiamo le scadenze di gennaio e marzo 2025, le date di deadline entro cui sarà necessario consegnare gli abstract, e quelle di risposta ai materiali inviati. Insomma, ad oggi abbiamo già una scaletta stabilita in modo preciso.

VEDERE

Si percepisce tanto entusiasmo e tanta aspettativa... E certamente, per parte nostra, saremo contenti di poter aggiornare i lettori in corso d’opera, ricordando questo importante appuntamento del 2025, che vedrà PRISMA protagonista internazionale dell’ipovisione. A presto allora, e grazie!

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iVision Tech ottiene la certificazione

ISO 13485:2016 per produrre dispositivi medici e servizi correlati. Un passaggio importante per il progetto ISEE degli occhiali per non vedenti

iVision Tech S.p.A., innovativa PMI e realtà d’eccellenza del manufacturing «Made in Italy», attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole in acetato, nonché di occhiali combinati, proprietaria degli storici marchi dell’occhialeria francese “Henry Jullien”, ha ottenuto la certificazione ISO 13485:2016 relativamente alla “Progettazione, produzione e commercializzazione di montature, occhiali e lenti (da vista e da sole) ed occhiali tecnologici per disabilità (DM classe 2)”.

Questa validazione rappresenta un importante traguardo nell’ambito di un processo fortemente voluto dalla Società e fondamentale nel contesto dello sviluppo del brevetto iSee perché certifica gli alti standard di qualità che iVision Tech utilizza nel progetto per la realizzazione di occhiali per

persone con disabilità visiva.

La certificazione avrà una validità di 3 anni, durante i quali saranno previsti diversi momenti di verifica da parte dell’ente certificatore GCERTI, a conferma dell’impegno della Società verso un miglioramento continuo rivolto all’innovazione, alla crescita e all’attenzione verso i clienti.

Stefano Fulchir, Amministratore Delegato di iVision Tech, dichiara: “Questa certificazione rappresenta un importante passo avanti nello sviluppo del progetto iSee, consolidando la nostra posizione e confermando il nostro impegno verso standard elevati di qualità e conformità. Si tratta di una vera pietra miliare per iVision Tech, poiché i temi legati alla qualità assumono sempre più rilevanza e diventano un punto di forza della nostra linea di sviluppo. Crediamo fermamente di essere sulla giusta strada”.

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LIGHTHOUSE TECH: dalla tecnologia

aptica una nuova opportunità smart, innovativa e funzionale per le persone con disabilità visiva

Concluso con successo il round di finanziamento seed, l’innovativa start-up svizzera si avvia verso la fase produzione industriale del suo primo device

Le persone non vedenti e - molto spessoquelle ipovedenti dipendono dall’utilizzo del bastone bianco per potersi muovere in autonomia. Sebbene questo strumento sia la migliore soluzione disponibile per individuare gli ostacoli a terra o a bassa quota, il bastone non è in grado di offrire una protezione efficace dalle collisioni nella parte superiore del corpo. Il rischio di un possibile impatto influisce negativamente sulle potenzialità di queste persone, con una notevole incidenza sulla loro qualità di vita.

LTH01, occhiali intelligenti primo frutto di un articolato progetto di ricerca - consistono in un occhiale smart dotato di sensori frontali che scansionano l’ambiente circostante e avvisano l’utente della presenza di ostacoli lungo il percorso, mediante una delicata vibrazione aptica (con “aptica” intendiamo la capacità di entrare in contatto con l’ambiente esterno attraverso una modalità di percezione bidirezionale - per “dare senso attraverso i sensi”).

Gli smart glasses LTH01 sono stati progettati per essere leggeri, resistenti all’acqua e agli urti. Inoltre, le montature degli occhiali – che saranno disponibili in modelli diversi, con una ampia gamma di colori e dimensioni - rendono il device altamente attraente dal punto di vista estetico - un fashion statement fortemente richiesto dagli stessi utenti -.

Grazie alla recentissima chiusura del round di finanziamento seed (con il termine “seed” si intendono i finanziamenti iniziali volti a sostenere una start-up nel periodo iniziale di incubazione, ndr), con il quale si è assicurata un flusso finanziario pari a 500’000 CHF, Lighthouse Tech ha compiuto un passo molto significativo a sostegno della mission di rivoluzionare la mobilità e l’indipendenza delle persone con disabilità visive, confermando nel breve termine l’inizio della produzione industriale di LTH01.

Lighthouse Tech Sagl è una start-up ad elevato profilo tecnologico con sede a Morbio, nella Svizzera Italiana. Fondata nel 2020, ha come Mission supportare le persone non vedenti e ipovedenti, le loro famiglie, le reti sociali e la società nel suo complesso attraverso lo sviluppo di device per una mobilità sicura e indipendente, aumentando il senso di autosufficienza e benessere e riducendo le barriere di accesso alle opportunità. Gli smart glasses LTH01, presentati a MIDO 2024, sono il primo risultato della ricerca LightHouse Tech: uno strumento creato per favorire una miglior mobilità, una maggior sicurezza ed un aumento dei livelli di qualità di vita dei soggetti ipovedenti, non vedenti e con disturbi della percezione spaziale.

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Matteo Fanchini, atleta paralimpico e testimonial Lighthouse Tech

Il

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Progetto LETIsmart: per una miglior mobilità urbana

La consapevolezza di quanto sia importante l’autonomia personale e la sicurezza per la persona priva della vista che si muove in un ambiente urbano: è questo l’obiettivo del progetto LETIsmart che si compone di due elementi da sostituire sul normale bastone bianco, senza andare a modificare ergonomia, peso e caratteristiche di questo strumento.

La prima soluzione, LETIsmart LUCE, sostituisce il segmento vicino alla punta con uno di uguali dimensioni ma capace di emettere una fonte luminosa bianca e pulsante ogni qualvolta la persona si trova in condizioni di scarsa visibilità ed essere maggiormente notata - come nell’ attraversamento stradale -grazie all’utilizzo di un sistema di rilevamento della luce ambientale che lavora in autonomia e pesa meno di 2 grammi, senza influenzare peso, sensibilità e ergonomia del normale bastone bianco.

La seconda soluzione, LETIsmart VOCE, sostituisce il manico del bastone con uno pressoché identico che all’interno contiene un sofisticato sistema che permette di informare il non vedente su quello che lo circonda. Questo avviene progettati grazie ad una rete di radiofari per essere posizionati nei vari contesti dell’ambiente urbano. Il non vedente può ricevere così tutte le principali informazioni che un vedente legge, come ad esempio il numero e la direzione del bus alla fermata, il nome di un negozio, il palo e pulsante di un semaforo sonoro, la segnalazione di una via o di un cantiere. La potenzialità di questa soluzione sta nella bidirezionalità che permette al non vedente, nel momento in cui ascolta ad esempio il nome di un negozio, di premere un pulsantino e ricevere una segnalazione acustica che lo guida in assoluta autonomia verso l’esatta corrispondenza dell’ingresso di quell’esercizio. Lo stesso vale per gli autobus quando, in una stessa fermata, possono accodarsi più mezzi. Con LETIsmart VOCE il non vedente prenota il mezzo sul quale deve salire con

due importanti effetti: l’autista viene avvisato della presenza in fermata del non vedente e il non vedente sente provenire una segnalazione acustica in corrispondenza della porta di accesso del mezzo e può raggiungerlo in autonomia.

UN SISTEMA RADIO EVOLUTO

I radiofari LETIsmart comunicano con il bastone bianco in tecnologia LoRA, il sistema radio più recente ed evoluto, omologato per gli ambiti urbani e scelto dalla telefonia mobile per l’Internet delle cose.

L’utilizzatore ha sul manico solo 2 pulsanti, che permettono di selezionare il tipo di utilizzo (semafori e vie, autobus, esercizi commerciali o interni), inoltre un menu di impostazioni permette di parametrizzare la velocità di pronuncia, il volume, scegliere una delle sei lingue e altri parametri che però si possono configurare anche collegando il bastone bianco ad un personal computer tramite la presa microUSB presente sul LETIsmart VOCE. Anche la ricarica della batteria avviene tramite la presa microUSB o USB C nella versione con bluetooth. Grazie alla batteria ricaricabile l’autonomia di funzionamento garantisce oltre 10 ore di utilizzo e oltre 4 giorni di standby.

L’ideatore, Marino Attini, in collaborazione con SCEN s.r.l., ha voluto progettare questa soluzione con finalità esclusivamente etiche, allo scopo di migliorare la sicurezza e l’autonomia delle persone con gravi deficit visivi, sulla base delle tante esperienze condivise con i soci dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di cui era presidente della sezione di Trieste per poi entrare nel comitato scientifico nazionale U.I.C.I. per gli ausili tecnologici alla disabilità.

Diversi i partner del progetto, come Unione Italiana Ciechi e Irifor, istituto nazionale di ricerca ad essa collegato, oggi partner attivi di questo importante progetto; e Aniomap, che riunisce a livello nazionale gli istruttori di orientamento e mobilità, coinvolta nel progetto per tutte le fasi di test sul campo.

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Il QR Code per le persone non vedenti e ipovedenti

Un QR Code per le persone non vedenti e ipovedenti: è questa l’idea con cui nasce TQ Braille™, progetto ideato da Arti Grafiche Parini, azienda piemontese con oltre sessant’anni di esperienza nel settore della stampa commerciale, editoriale e nel packaging. Presentato in occasione della Giornata Nazionale del Braille (21 febbraio) e con il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), sezione territoriale di Torino, TQ Braille™ vuole reinventare le modalità con cui i consumatori con menomazioni visive, oltre due milioni in Italia e 260 milioni nel mondo (dati OMS), possono accedere alle informazioni dei prodotti in fase di acquisto, per un consumo sempre più sostenibile e inclusivo.

TQ Braille™ si compone di una cornice punzonata con la parola QR in caratteri Braille, che circonda un QR code collegato a una pagina Web con tutte le informazioni inerenti al prodotto, leggibili e ascoltabili attraverso sistemi di screen reader come VoiceOver di iOS e Talk Back di Android. Il metodo permette quindi un accesso agevole a informazioni come dichiarazioni nutrizionali, istruzioni d’uso, direttive per lo smaltimento e molto altro, il tutto con una stampa a punti che può essere eseguita su diverse aree della confezione, con dimensioni diverse e su diversi tipi di materiale da imballaggio, mantenendo un costo trascurabile e confermandosi adattabile a prodotti di qualsiasi settore mercoleogico.

Un’idea semplice ma capace di fornire una soluzione concreta e mirata per rispondere alle esigenze specifiche di non vedenti e ipovedenti e al loro diritto, comune a ogni consumatore secondo il Regolamento UE 1169/2011, di poter comprendere, valutare e usare un prodotto: TQ Braille™ rinnova il ruolo del packaging come ponte tra consumatore e produttore, da oggi ancora più

accessibile, sostenibile e contemporaneo. “La tecnologia, se usata con sapienza, può avere un impatto estremamente positivo sulla vita delle persone con disabilità visiva –spiegano il presidente UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, Gianni Laiolo, e il responsabile del comitato informatico Alessio Lenzi Siamo felici che l’azienda Arti Grafiche Parini abbia voluto investire in una soluzione immediata e di pronto uso. Grazie a TQ Braille™, sarà più semplice, per chi non vede o ha gravi minorazioni visive, accedere a informazioni altrimenti difficili da trovare. La strada verso la piena inclusione passa anche da questi accorgimenti, utili nel quotidiano”.

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Il primo anno di vita del cane è importante per lo sviluppo psico-fisico: abbiamo bisogno di famiglie, che noi chiamiamo Puppy Walker, che accolgano un nostro cucciolo e ci aiutino a donare due occhi a chi non vede

L’IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA PUPPY WALKER
www.caniguidalions.it limbiate@caniguidalions.it

Test su strada per il modello OUT OF Bot 2

IRID-X10:

la scheda di un atleta non professionista

Il prodotto di questo mese

Calzata, comfort, areazione, visibilità ed estetica: questi i criteri di valutazione che abbiamo chiesto a uno sportivo amatoriale, appassionato di bici e running. Ne scaturisce una recensione tecnica, da cui l’ottico può trarre informazioni e spunti preziosi da spendere con il cliente interessato ai performance sunglasses.

Il modello Bot 2 IRID-X10 di OUT OF è progettato per il segmento sport/performance ed è dotato di lenti che sfruttano la combinazione di due tecnologie: i cristalli liquidi IRID e la lente fotocromatica sono indipendenti tra loro, lavorano su diverse lunghezze d’onda e con differenti tempistiche, ma sempre in sinergia. Inoltre, il filtro a cristalli liquidi non si attiva quando la lente fotocromatica è già sufficientemente scura, così da garantire sempre una visione confortevole. I Bot 2 sono waterproof e testati a temperature estreme. La tecnologia della lente non necessita di batterie.

Scheda tecnica

Dimensioni: 142-135

Peso: 35,3 grammi

Materiali: Grilamid e fibra di carbonio

I cambi di luce non sono più un problema: Da S1 a S4 in meno di un secondo Irid ha ottenuto riconoscimenti sia in campo sportivo sia nel settore ottico, vincendo i più importanti premi al mondo, tra cui il Silmo d’Or . La lente è in grado di coprire tutto il range che va dal 60% al 6% di trasmittanza. In auto, per esempio, l’occhiale continua a funzionare istantaneamente (senza raggiungere mai un filtro S4) e in condizioni di estrema luminosità (cioè quando la lente raggiunge un filtro S4) impiega meno di un secondo per tornare a un S2. Dato che il pannello solare è schermato dalla lente fotocromatica, l’occhiale arriva a S4 solamente in condizioni di luminosità estrema.

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Gianfranco Griffini, 51 anni

Ho testato gli occhiali OUT OF Bot 2 in bici, su un percorso di circa 40 km sia in piano sia su leggero dislivello (per la durata totale di 1 ora e 20 minuti) e su 1 km di corsa. La prova si è svolta in una località della Sardegna, dove le condizioni atmosferiche erano assolate e molto ventose.

Calzata e comfort

Gli occhiali sono comodi in bici, mentre nella corsa risultano un po’ un meno confortevoli poiché ingombranti.

Aerazione

Le dimensioni della montatura e il design avvolgente rappresentano una barriera, ma la circolazione dell’aria rimane comunque buona.

Visibilità

La visibilità è molto ampia e davvero ottima: le grandi lenti garantiscono una perfetta visione, anche periferica, in tutte le direzioni. Ma soprattutto, la reattività e l’adattamento alla luce sono istantanei.

Estetica

Eccellente. A mio giudizio questi occhiali sono molto belli e donano a chi li indossa.

Note personali

Il modello è adatto ai percorsi in bici e si dimostra molto performante in ogni condizione luminosa. Tuttavia per il running, e in particolar modo nella corsa veloce, l’occhiale risulta un po’ sovradimensionato. Nell’insieme lo giudico un ottimo prodotto.

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Fabio Galvani, non solo Ottica. Un impegno costante nel tempo, Ness1Escluso

Parlando con Fabio Galvani, emergono a poco a poco qualità e idee non scontate. A partire dal curriculum: ottico, optometrista e contattologo – ma anche dottore in Scienze della Comunicazione, master CONI in Management Sportivo ad indirizzo paralimpico, e ancora, imprenditore nel mondo dell’ottica (e non solo).

Sette anni or sono - ispirato dalla visione di Schindler’s list – Fabio sentì il desiderio di creare qualcosa a sostegno dei più fragili. Idea che trovò la sua realizzazione in un progetto dedicato ai ragazzi con disabilità cognitive e disturbi dello sviluppo. Tra mille dubbi e commenti scettici, da questa idea nacque Ness1Escluso, ETS che oggi, passando indenne anche attraverso il drammatico periodo della pandemia, è al fianco di oltre trecento giovani modenesi con disabilità, tramite un percorso sportivo multidisciplinare inclusivo nei contenuti, nella gratuità delle iniziative – interamente sostenute da privati - e nella capacità di coinvolgere i ragazzi, le famiglie ed il tessuto sociale.

Con Fabio Galvani abbiamo parlato della sua ultima iniziativa imprenditoriale, la Scuola Ottica di Modena. Manlio Valli

Formare gli Ottici di domani, per rispondere alle esigenze emergenti. Ne parliamo con Fabio Galvani, CEO della nuova

Scuola Ottica di Modena

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Buon giorno, dottor Galvani. Parliamo della Scuola Ottica di Modena: cosa l’ha portata ad intraprendere il percorso fondativo di questa nuova realtà?

La Scuola Ottica di Modena nasce con la volontà di costruire un polo didattico con criteri formativi spiccatamente legati alle nuove tecnologie che le aziende stanno implementando. L’obiettivo è formare professionisti preparati, aggiornati sulle tematiche emergenti, capaci di gestire la propria attività non solo sotto il profilo tecnico, quanto anche di approcciare correttamente la collaborazione con le altre professionalità coinvolte nella cura del paziente/ cliente, in grado di instaurare una relazione corretta e costruttiva con gli oftalmologi e le altre professioni coinvolte. Con una collaborazione efficace e proattiva, in cui ognuno possa far convergere sul paziente/cliente le proprie potenzialità, coordinandosi con gli altri soggetti. Questa visione, questo modo di operare, ha in primis dovuto passare il vaglio del professor Silvano Abati – una delle eccellenze del nostro settore -, che avevo individuato come potenziale direttore della Scuola Ottica, e che prima di accettare ha voluto verificare e essere certo della qualità, fattibilità e prospettive del progetto, nella sua complessità.

Questo già a partire dalla sede della scuola, in città, in posizione strategica – ad 1 km dall’uscita dell’autostrada, comodamente raggiungibile dalla stazione dei treni con un’ ottima logistica e servizi collegati.

Perché nasce questa idea? Perché, dopo tanti anni di attività, mi ero persuaso della necessità di far crescere degli ottici che posseggano e sentano l’esigenza di una formazione costante, con un efficace aggiornamento nel tempo, a garanzia di un servizio di alta qualità. Per questa ragione, ai corsi base di ottica e optometria affiancheremo in modo permanente corsi monotematici, con l’obiettivo di fare formazione continua per gli ottici diplomati. Apportando nuove conoscenze che permetteranno di essere sempre aggiornati, come nel caso del corso di contattologia, in partenza a maggio 2024: sette incontri, tutti legati al tema “ lenti progressive”. Tra l’altro, sul nostro sito lascuoladiottica.it si può seguire, in tempo re-

ale, l’aggiornamento dei nostri programmi... compresa l’implementazione di questi corsi di aggiornamento, che vanno a complemento della formazione tradizionale del percorso di formazione unico integrato. Diversi di questi corsi, inoltre, sono aperti anche agli ortottisti, a conferma di una integrazione professionale che riteniamo indispensabile. Questo approccio mira a strutturare ulteriormente le conoscenze di tutti coloro che desiderano disporre di un aggiornamento continuativo e di nuove competenze, anche per riuscire a rispondere efficacemente ai differenti bisogni dei propri clienti.

Qual è, quali sono, i vostri target di riferimento? A quali esigenze volete rispondere?

Volendo parlare di target, parliamo di ottici da formare e già formati, di optometristi e di ortottisti. Per quanto riguarda l’ipovisione, e la presenza di diversi esperti di questo ambito tra i nostri docenti, posso dire che questo è un argomento importante, da tenere ben presente; ma la cosa interessante è che tale attenzione non è finalizzata solo allo specifico dell’ipovisione. Noi abbiamo un forte interesse verso differenti ambiti di specializzazione. Siete una rivista internazionale, e in quest’ottica sapete bene quanto in Italia possano esserci diverse lacune, ad esempio parlando di competenze (e a cascata di vendite) circa le lenti multifocali o, specificamente, delle Office. Così come dovremmo essere in grado di avere maggior know-how in altri segmenti, quale il mondo dei filtri fotoselettivi. Nello stesso modo, l’uso di presìdi, le necessità di ingrandimento, aumenteranno progressivamente per l’invecchiamento della popolazione. E ciò, troppo spesso, in presenza di una scarsa predisposizione, di una ridotta sensibilità professionale verso questo tipo di problemi. Perché poi, in definitiva, oggi succede che un filtro fotoselettivo viene indicato solo per chi ha già una maculopatia conclamata; mentre potrebbe essere molto utile anche per chi ha una familiarità in tal senso. Quindi, potrebbe aprirsi una nicchia di mercato molto, molto interessante, ancor oggi sottovalutata nelle sue dimensioni potenziali. Questo a patto di preparare adeguatamente e con continuità ottici ed optometristi a questi nuovi ambiti operativi. Parlando poi di contattologia, faremo un

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lavoro molto importante a livello didattico, perché al di là della situazione attuale si stanno imponendo sempre più fortemente device come le multifocali toriche, che necessitano di una adeguata preparazione per una corretta valutazione preliminare e per l’utilizzo.

Oggi, in realtà disponiamo di tecnologie che possono essere fondamentali per una corretta definizione delle lenti più idonee. Può capitare, a volte, di vedere delle monofocali crociate, e ciò accade perché, con la lente multifocale, non si riesce a trovare il giusto equilibrio. Anche qui, per la didattica, si apre un mondo; perché ogni azienda ha le sue geometrie, ogni azienda la propria filosofia costruttiva, e anche su questo punto siamo ancora molto indietro rispetto a ciò che già oggi si potrebbe fare. E fondamentalmente il motivo è sempre uno, la conoscenza (o meno) della materia. Se c’è profonda conoscenza e consapevolezza della materia, c’è anche un grande supporto nella scelta e nella vendita di un prodotto. Portare l’allievo a maturare competenze molto forti, sicuramente potrà portarlo a proporre un determinato tipo di prodotto rispetto ad un altro, a soddisfare – in altri termini - un determinato bisogno del cliente. Un percorso tradizionale non sempre riesce a farlo in modo pienamente efficace.

Il modo di lavorare che avremo verso e con gli studenti sarà, dal nostro punto di vista, un po’ diverso, molto attivo e proattivo.

Come dicevamo, sappiamo che ad oggi ci sono diversi percorsi per accedere alla professione di ottico. E quindi, perché scegliere la Scuola Ottica di Modena per il proprio percorso?

Direi che la spiegazione ci sia già stata, in buona parte, in quello che ci siamo detti finora: perché scegliere la Scuola Ottica in questo panorama multiforme? Intanto per la qualità. Non giudico la qualità delle altre offerte. Preferisco, invece, sottolineare la qualità della nostra docenza. Che prevede un mix fra insegnanti più strutturati, di grande esperienza, come quelli che lei mi citava prima dell’intervista, ad esempio, nell’ambito dell’ipovisione; insieme ad insegnanti più giovani che potranno affiancare i più esperti, per costruire una nuova classe di docenti, nuove generazioni di insegnanti. Partiamo, quindi, dal principio di impiegare in primis professori che hanno già un percorso importante. A partire dal direttore, il professor Silvano Abati, cui si affiancano nomi di primo piano per capacità ed esperienza. Per come l’abbiamo costruita, inoltre, la nostra didattica prevede una parte essenziale in presenza. Sicuramente abbiamo a livello curricolare una percentuale di formazione a distanza, ma integrata da una parte di stage fondamentale per un corso biennale. Un’altra cosa, ancora, legata a questo aspetto, è la volontà di creare un rapporto, un mondo esperienziale. Questa è la grande differenza.

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Aggiungo, inoltre, che la collaborazione con la Onlus Ness1Escluso permetterà ai ragazzi di fare molte esperienze sul campo, partecipando ai controlli visivi legati al mondo paralimpico. Un’esperienza di alto profilo, bella sia sotto il profilo umano sia sotto quello professionale.

Ancora, abbiamo istituito il corso biennale per lavoratori e la scuola di optometria, come anno aggiuntivo, sempre dedicato a chi unisce impegno lavorativo e scolastico. Nel nostro progetto, avrà ampio spazio la trasversalità dell’insegnamento, con una forte attitudine a lavorare in collaborazione con tantissimi partner.

Non vogliamo assolutamente che per lo studente subentri una sorta di vincolo verso determinati marchi. Chi vorrà impegnarsi nello studio con la nostra scuola dovrà avere un quadro generale del settore. Una volta che lo studente avrà imparato l’ottica geometrica, che avrà imparato bene le fondamenta della materia, dovrà assolutamente avere un quadro complessivo della tecnologia disponibile, che non dovrà essere vincolata ad un particolare brand, ad una particolare azienda.

Dovrà avere, in altri termini, una capacità di orientamento a 360°, attitudine alla progettualità e strumenti che gli permetteranno di decidere poi come muoversi nella propria carriera professionale, avvicinandosi ad una determinata geometria di lavoro, piuttosto che ad un’altra.

Poi c’è l’aspetto dell’integrazione delle competenze. Al tradizionale percorso curricolare, affiancheremo materie oggi imprescindibili, come ad esempio l’inglese. Con diversi livelli cui accedere mediante test di valutazione, con corsi specifici in base al livello di preparazione. Ed i corsi di sicurezza, svolti in modo tale che al momento dell’entrata nel mondo del lavoro siano già state maturate le adeguate competenze e certificazioni. Indipendentemente dal profilo del lavoro svolto, autonomo o presso un datore.

Casa possiamo dire, in conclusione?

Concludendo, tutto nasce dalla volontà di creare strumenti e condizioni che mettano in

grado l’ottico di lavorare insieme alle altre figure professionali coinvolte nel benessere e nella cura della visione. E per fare questo sicuramente la parte più importante è proprio questa: avere le competenze per poterlo fare. È un argomento centrale, come emerso chiaramente anche nel corso dell’ultimo Forum Presbiopia, a Napoli. Potrebbe sembrare un tema molto semplice, però, con l’invecchiamento della popolazione, tutti stiamo diventando presbiti. Mentre, per i più giovani, la miopia progressiva sta diventando un problema emergente di tutto rilievo. Le esigenze di un cinquantenne di oggi son ben diverse da quelle di quarant’anni fa. Postura, atteggiamenti, modi e stili di vita sono completamente diversi. È cambiato lo scenario. Noi della Scuola Ottica di Modena vogliamo accompagnare gli attori del mondo ottico verso la comprensione del cambiamento in essere, fornendo gli strumenti più idonei ad un percorso professionale di successo.

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Il lato più umano delle persone che rendono unico questo settore

Se le parole contano, le persone contano anche di più, molto di più. Stiamo finalmente aprendoci a un “Umanesimo moderno”, riscoprendo il valore del capitale umano e l’importanza della cura di questo patrimonio in ogni realtà economica e sociale. La sostenibilità e il business passano anche attraverso il modo di relazionarsi, di costruire e sviluppare i rapporti tra le persone: è inestimabile l’apporto che il singolo individuo può dare a un’azienda, un brand, un settore intero, soprattutto agendo al massimo delle proprie potenzialità.

Per questo motivo crediamo che l’essere umano rappresenti l’argomento più interessante che ci sia e abbiamo creato una rubrica dove, di volta in volta, i personaggi del settore risponderanno ad alcune domande sui propri gusti, attitudini, valori. L’intervista non punterà sul business, lo scopo non è contrapporre ruoli e aziende ma far emergere in maniera spontanea le diverse personalità che rendono unico il mondo dell’ottica e dell’eyewear.

di Roberta Mella Simion

Amelié Morel Martin

Direttrice Comunicazione MOREL e Presidentessa Silmo Paris

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Rosario Toscano CEO Akoni Group

1.L’icona di riferimento

Nelson Mandela

2. Il motto motivante

Non accettare mai un no come risposta

3. Il must have

La passione

4. Il cult

L’eyewear

5. L’artista preferito

Leonardo Da Vinci

6. Il periodo storico più affascinante

Il Medioevo

7. La qualità più apprezzabile in un collega

La positività

8. La cosa più inaccettabile

La menzogna

9. Il proprio pregio e il proprio difetto

La resilienza e l’impetuosità

10. Il sogno, l’ambizione

Creare un team altamente performante

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Amelié Morel Martin Direttrice Comunicazione

MOREL e Presidentessa Silmo Paris

1.L’icona di riferimento

Marie Curie

2. Il motto motivante

Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo!

3. Il must have

La famiglia e alcuni buoni amici. I migliori “asset” nella vita!

4. Il cult

Molte persone mi ispirano ma non ho un vero cult. Dopotutto siamo solo esseri umani

5. L’artista preferito

Adoro Jain ed Etienne Daho. Due icone pop francesi

6. Il periodo storico più affascinante

Immagino che molti subiscano il fascino degli anni ’80. Una decade folle, se mi guardo indietro! All’epoca ero una teenager e conservo ricordi e vibrazioni positive di quel periodo

7. La qualità più apprezzabile in un collega

La lealtà. Apprezzo le persone vere, sincere, corrette

8. La cosa più inaccettabile

Le bugie e la mancanza di coraggio. Spesso si abbinano facilmente!

9. Il proprio pregio e il proprio difetto

Abbiamo tutti dei punti di forza e delle debolezze, bisogna navigare nel mezzo… Per me, l’importante è dedicarsi a una missione e divertirsi nel proprio lavoro

10. Il sogno, l’ambizione

I sogni rappresentano la benzina della vita, ma sono più cauta riguardo al concetto di ambizione perché mi suona come una manifestazione di egoismo. Da soli non si raggiunge nulla e, personalmente, ho la fortuna di poter contare su team fantastici sia a Silmo sia in MOREL. Quindi la mia ambizione è realizzare i miei sogni insieme ai miei team!

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Nuovi sentieri verso la green transition

Più responsabilità sociale, più lungimiranza, più trasparenza: le persone, il know how e i prodotti sono parte di un ecosistema. Ne parliamo con Corrado Facco, CEO di Certottica Group

di Roberta Mella Simion

Di recente abbiamo fatto il punto sulle ultimissime normative UE mirate ad arginare il fenomeno dell’ambientalismo di facciata (VEDERE Italia nr. 2 2024); in pratica, le nuove regole adottate dal Parlamento europeo mirano a rendere l’etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vietando l’uso di indicazioni ambientali generiche come “verde”, “naturale”, “biodegradabile”, “rispettoso dell’ambiente”,” a impatto climatico zero” o “eco” se non supportate da prove. Sarà regolamentato anche l’uso dei marchi di sostenibilità, data la confusione causata dalla loro proliferazione e dal mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro nell’UE saranno autorizzati solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche. Le aziende italiane dovranno quindi prepararsi a recepire questa nuova direttiva e, per quanto riguarda il settore dell’occhialeria, Certottica Group è un fondamentale hub di riferimento per aggiornarsi e certificarsi.

Dr. Facco, un commento sulle normative ESG (Enviromental, Social and Governance).

“Rappresentano un indubbio passo significativo verso un futuro più sostenibile e responsabile. Penso in particolare ai benefici che porteranno in ottica di sostenibilità ambientale, grazie alla riduzione delle emissioni di carbonio e all’adozione di energie rinnovabili, e di responsabilità sociale, incoraggiando le aziende a essere più responsabili verso le co-

munità e i dipendenti, migliorando le condizioni di lavoro e supportando iniziative sociali”.

Certottica, come Gruppo, in che modo sta affrontando questa nuova sfida?

“Certottica sta ripensando al suo assetto societario secondo un approccio aziendale alla ‘triplice bottom line’, che considera non solo il profitto, ma anche e soprattutto le persone e il pianeta. Questo al fine di contribuire po-

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Corrado Facco CEO di Certottica Group

sitivamente alla comunità e all’ambiente, nel pieno rispetto degli standard di responsabilità sociale d’impresa”.

Cosa prevede Certottica Group per supportare le aziende dell’eyewear e dell’ottica a recepire la nuova direttiva?

“Anche nell’occhialeria le tematiche ESG sono diventate un focus imprescindibile e uno stimolo a compiere scelte sempre più consapevoli e all’avanguardia. In questo scenario Certottica Group si impegna attivamente, non solo a fare la propria parte, ma anche a sensibilizzare e sostenere le aziende dell’occhialeria verso una transizione sostenibile. Due iniziative fondamentali sono al centro di questo impegno: la Product Restricted Substances List (PRLS) e la prima certificazione internazionale di sostenibilità per il settore dell’occhialeria CSE - Certified Sustainable Eyewear. La PRLS rappresenta un fondamentale strumento di supporto al servizio delle aziende del comparto per garantire la sicurezza nell’eyewear, offrendo un elenco dettagliato di sostanze regolamentate, sviluppato in sinergia con Intertek e ANFAO, in risposta al Regolamento Europeo REACH. Presentata nel 2023, questa lista fornisce un riferimento aggiornato per valutare i rischi legati alle sostanze utilizzate nei prodotti eyewear, accessibile agli associati ANFAO sul sito ufficiale dell’associazione.

La certificazione CSE - Certified Sustainable Eyewear è un’etichetta di qualificazione ambientale di prodotto per il settore occhialeria rilasciata da ANFAO e sviluppata in collaborazione con Certottica Group. Obiettivo della certificazione è attestare la sostenibilità degli

occhiali e dei loro componenti secondo un insieme di requisiti selettivi che tengono in considerazione l’impatto del prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita.

Si tratta di progetti ambiziosi che mirano non solo ad accompagnare attivamente il settore dell’occhialeria verso lo sviluppo di nuovi standard di sicurezza e sostenibilità, ma anche a guidare le aziende verso una produzione più responsabile e consapevole, per confermare una volta di più quanto il settore dell’eyewear sia strategico per il nostro Paese, leader indiscusso a livello mondiale in tema di manifattura e savoir faire”.

Un cenno all’iter per ottenere il marchio di sostenibilità riconosciuto dall’UE.

“Per aderire al programma CSE - Certified Sustainable Eyewear - e candidarsi alla certificazione di sostenibilità di prodotto per il settore occhialeria, le aziende possono registrarsi sul portale di CSE www.cse-eyewear. it e caricare la documentazione necessaria, così come stabilito dal regolamento consultabile sul portale web.

Certottica, quale Istituto di Certificazione accreditato, provvederà a effettuare le opportune verifiche sulla documentazione fornita. Al termine, verrà rilasciato l’attestato di certificazione.

La richiesta di certificazione è aperta a tutte le aziende del settore occhialeria e che operano nella filiera. Si basa su criteri conformi alle norme UNI EN ISO 14020 e UNI EN ISO 14024 ed è rilasciata da ANFAO, l’Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici, in collaborazione con Certottica che agisce da Ente di Certificazione indipendente”.

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Nylor rovesciato e nuovi colori di tendenza nel

Dynamic Dawn

Un occhiale dallo stile urbano informale

Dynamic Dawn Classic Blue

Silhouette ha presentato una nuova proposta di design con modelli in nylor nella parte inferiore.

Dynamic Dawn ha un look sobrio ma con un pizzico di avanguardia. Frontali puliti in puro DNA Silhouette ed eleganza ultraleggera si fondono dando vita ad un equilibrio armonioso, disponibile in una selezione di colori dalle tonalità tenui.

Da sempre legati ad uno stile “maturo”, gli occhiali nylor, di solito percepiti come “antiquati”, hanno recentemente capovolto l’idea che i consumatori avevano di loro. Oggi gli occhiali Silhouette parlano ad un segmento giovane che è alla ricerca di un look sofisticato e artigianale in forme oversize.

Classic Blue è una forma aviator nylor nella parte inferiore della lente e doppio ponte. Il design è audace con il bordo inferiore blu opaco effetto seta che si unisce con armonia alla barra argento. Questo modello è disponibile anche in altri tre colori: Steel Grey, Golden Black e Timeless Gold.

Rosegold Mint è la tonalità scelta per le aste di questo modello a farfalla oversize che si contrappongono all’oro lucido del bordo nylor in titanio, la cui brillantezza ricorda l’alta gioielleria. Questo modello è disponibile anche nei colori Soft Bronze, Golden Black e Grey Coral.

Dynamic Dawn Rosegold Mint

I classici modelli nylor nella parte superiore della lente sono disponibili in versione rotonda e rettangolare e sono caratterizzati da un’asta più ampia.

Tutti i modelli della collezione Dynamic Dawn presentano un nuovo design con decorazione SPX®+ che si collega al titanio creando una linea raffinata senza soluzione di continuità. Le cerniere a scatto permettono manutenzione e funzionalità a lungo termine. Le aste possono essere adattate facilmente alle dimensioni del viso. I terminali delle aste presentano gli iconici anelli in titanio, caratteristica distintiva degli occhiali Silhouette.

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Protezione solare retrò con un click: la collezione Clip-On di Lunor fa rivivere gli anni

Cinquanta

Come affrontare l’estate con stile? Con gli occhiali da sole dal design retrò si è sempre a posto, indipendentemente dalle tendenze del momento. La manifattura di occhiali della Foresta Nera Lunor fa rivivere l’epoca d’oro di Hollywood con la sua collezione Clip-On. Una delle più grandi icone del cinema dell’epoca era James Dean, celebrato non solo per i suoi film ma anche per il suo stile distintamente casual. Oltre ai jeans, alla camicia bianca e alla giacca di pelle nera, le clip-on erano la sua firma. Non sorprende quindi che molte foto lo ritraggano con occhiali da sole a clip che si sono presto affermati come accessori di moda leggendari, che ancora oggi fanno parlare di sé.

I Clip-On in filigrana di Lunor trasformano le montature correttive in occhiali da sole che emanano l’inimitabile fascino degli anni Cinquanta con un semplice gesto del polso. Grazie al suo design flessibile con struttura ultrasottile in acciaio inossidabile, il Clip-On si posiziona in modo sicuro e piacevolmente leggero sull’occhiale. Grazie alla protezione UV al 100% (UV 400) e alla protezione antiriflesso di categoria 3, la vista non è disturbata nelle giornate di sole.

Questi Clip-On sono prodotti artigianalmente in Germania e sono disponibili per vari modelli delle linee di acetati A5 e A6. Chi preferisce i colori caldi può scegliere la variante oro antico con lenti marroni. Chi preferisce le tonalità fredde può scegliere il modello in argento anticato con lenti verdi.

La Foresta Nera va a Hollywood

Le montature Lunor sono un omaggio all’antica arte della produzione di occhiali, un chiaro impegno verso il marchio di qualità “made in Germany” e la quintessenza dei classici senza tempo. Questo understatement ha fatto il giro anche di Hollywood: Uma Thurman, Johnny Depp, Oprah Winfrey, Harrison Ford e Meg Ryan sono solo alcune delle star che possono essere viste indossare montature Lunor. Per il fondatore di Apple Steve Jobs, il modello senza montatura “Lunor Classic Round” ha fatto parte del suo abbigliamento di base per anni.

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Mosaic

theo vede il mondo come un grande mosaico che respira

Dalle piccole creature a sei zampe che strisciano nella foresta ai grandi edifici che svettano nel cielo. Tutto ciò che vediamo è solo una piccola pietra del mosaico nell’opera d’arte che chiamiamo “Terra”.

E noi umani? Siamo qui per aggiungere altri colori al mosaico. Quando suoniamo, danziamo, ridiamo e raccontiamo storie. Tutti noi nasciamo con una sfumatura unica, con un colore unico, il nostro.

La collezione Mosaic celebra le tessere di questo mosaico. E quando si indossa una tessera della collezione... aggiungi una luce a tutto il mosaico che ruota intorno e che diventa così ancora più luminoso.

I modelli di questa nuova famiglia in acetato di Theo Eyewear sono cinque: ceppo, orso, fuga, sassi e smalti.

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Mosaic mod Ceppo

Certottica Ripartono le selezioni al

corso ITS per Eyewear Product Manager

Un passo avanti per il Made in Italy e un’opportunità unica per il futuro

dei giovani

In un contesto in cui il settore dell’occhialeria si afferma come una delle eccellenze del Made in Italy, con un giro d’affari che supera i 5 miliardi di euro e il 90% dei quali derivanti dall’export, CertotticaGroup si impegna ancora di più nel valorizzare il capitale umano e nel formare i talenti del futuro.

La Fondazione ITS Cosmo, con il partner operativo ABLE by Certottica e finanziata dalla Regione Veneto, ha aperto lo scorso aprile le selezioni per l’iscrizione al corso biennale ITS per Eyewear Product Manager

Il corso, gestito dalla Fondazione ITS Cosmo Fashion Academy e coordinato da Andrea Rossa, rappresenta un’opportunità unica per i giovani, non solo offre una formazione di alto livello, ma garantisce anche una solida garanzia di lavoro per il 98% dei diplomati entro sei mesi dal conseguimento del titolo. Il percorso di due anni, articolato in 2000 ore di formazione, di cui 1200 in aula e 800 di tirocinio, mira a fornire una panoramica completa del settore dell’occhialeria, preparando i partecipanti a diventare leader nel mondo degli occhiali.

Le iscrizioni sono aperte fino a settembre 2024, e il corso partirà a ottobre 2024. Per accedere al corso, è necessario avere un diploma di scuola superiore di 5 anni. Il numero massimo di partecipanti per ogni biennio è limitato a 25.

Selezioni e Iscrizioni: Per partecipare basterà iscriversi alle selezioni. Le iscrizioni possono essere effettuate sul sito della Fondazione ITS Cosmo all’indirizzo https:// www.itscosmo.it/

Inoltre, sono in corso open day mensili presso la sede ABLE by Certottica di Longarone (BL): durante questi eventi, la scuola è aperta e visitabile per chiunque sia interessato a conoscere meglio le attività. Durante il corso saranno proposti tirocini su tutto il territorio nazionale, cercando di rispettare le preferenze e le necessità degli studenti, anche se la maggior parte si svolgerà in provincia di Belluno nel distretto dell’occhialeria.

Ulteriore opportunità per i corsisti: il Corso promosso dall’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza LVMH

Gli studenti più meritevoli, dopo un colloquio con gli HR delle Maisons, avranno la possibilità di frequentare masterclass parallele e attività extra, svolgere il tirocinio nelle Maisons del Gruppo LVMH e ricevere la doppia certificazione “Diploma di Tecnico Superiore Eyewear Product Manager” e “Certificato d’eccellenza LVMH”.

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Il ruolo della sostenibilità e dell’IA nell’ideazione del prodotto Moda

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Il 9 maggio si è svolta presso la Fondazione Fashion Research Italy di Bologna l’ottava edizione della Giornata della Creatività organizzata da ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), evento di confronto e riflessione che mira ad offrire ad aziende associate, imprenditori e professionisti del settore uno sguardo diverso e innovativo sul settore e sul mondo. Un’opportunità per condividere esperienze, conoscenze e best practices attraverso workshop, conferenze, sessioni di networking e di ispirazione reciproca.

Leitmotiv della giornata, il pensiero creativo in tutte le sue accezioni: originalità, inventiva, personalità, curiosità, capacità di elaborare alternative e di uscire fuori dagli schemi. La creatività che diventa motore dell’innovazione ed elemento vitale in ogni fase del ciclo di produzione di un prodotto, dall’ideazione alla realizzazione.

È un concetto che alimenta e si intreccia strettamente anche al Made in Italy, una sinergia che ha reso il Paese un punto di riferimento internazionale per l’eccellenza e il gusto. La creatività è infatti il motore che catalizza la pregevolezza artigianale, la maestria nel design e la passione per l’estetica tutte italiane, guidando artisti, artigiani, designer a realizzare prodotti unici e inimitabili

sperimentando tecniche e materiali e reinterpretando la tradizione in chiave contemporanea.

Protagonista della giornata, la Fondazione Fashion Research Italy di Bologna, che custodisce la memoria tessile del Made in Italy e in cui è conservato un archivio di straordinario valore storico e artistico, che preserva disegni tessili, libri, campionari, capi finiti e materiale pubblicitario per ispirare i nuovi processi creativi. A raccontarne la storia e il processo Pietro Cervellati, Brand Ambassador FFRI insieme a Jolanda Malgarise, Responsabile dell’Archivio, anticipati dall’introduzione di Davide Degl’Incerti Tocci, Presidente Gruppo Giovani e Vicepresidente ANFAO con delega Internazionalizzazione e Digitalizzazione.

“La creatività è un elemento vitale nella produzione di qualsiasi prodotto, è il motore dell’innovazione. - ha affermato Davide Degl’Incerti Tocci - Deve saper guardare al futuro, stare al passo coi tempi e affrontare le sfide che di volta in volta si presentano tenendo conto della transizione ecologica e digitale, considerando in ogni fase del suo sviluppo la sostenibilità e l’innovazione tecnologica.”

È attraverso l’estro che si riesce a immaginare, e a creare, prodotti eco-friendly con

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Anfao - Giornata della Creatività

materiali originali, sviluppare processi di produzione più efficienti e a basso impatto ambientale, promuovere in maniera innovativa l’economia circolare e sensibilizzare le persone sull’importanza della salvaguardia del pianeta. Proprio questo è stato il tema centrale dell’incontro con Sonia Zanfi, docente di Textile Design e Sustainable Fashion in diverse Accademie e Università italiane come IAAD, LABA ecc., dal titolo “Il ruolo della sostenibilità nell’ideazione del prodotto”, che ha sviluppato in particolare la connessione “forma-colore-materiale” attraverso metodologie proprie dell’ecodesign.

“È importante che la sostenibilità nella moda coniughi creatività ed estetica del prodotto. I principi di circolarità e sostenibilità devono guidare le fasi creative e progettuali, individuando, fin da subito, gli obiettivi da raggiungere, attraverso la scelta di materie prime e processi di lavorazione a basso impatto ambientale e sociale. Afferma Sonia Zanfi – Tengo a sottolineare che la sostenibilità non rappresenta in nessun modo un limite alla creatività, ma anzi è un ulteriore stimolo all’inventiva stessa e una sfida verso un livello ulteriore del processo creativo.”

Affascinante, complessa e in continua evoluzione è poi la relazione tra creatività e intelligenza artificiale, che può essere vista sia come un’opportunità che come una sfida per la creatività umana.

Grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati, individuare pattern e generare nuove idee, rappresenta una fonte di ispirazione per gli artisti, i designer e i creati-

vi in generale per la creazione di opere d’arte generative, nuovi design o composizioni musicali. Dall’altro lato il timore che possa minacciare la creatività umana, sostituendo o ridimensionando il ruolo dell’essere umano nel processo creativo. L’IA non possiede però emozioni, intenzioni o una comprensione profonda del significato umano, elementi cruciali per molte forme di creatività. Quindi, mentre l’IA può essere inequivocabilmente un valido strumento di supporto, la vera creatività umana continua ad essere insostituibile.

Gli studenti del corso ITS Eyewear Product Manager di CERTOTTICA hanno infine analizzato le differenti applicazioni dell’AI nell’occhialeria e l’innovazione nel Design dell’occhiale, focalizzandosi sulla sua capacità di influenzare e migliorare il design tenendo conto di fattori di stile e personalizzazione, comfort ed ergonomia e appetibilità per il mercato, ma anche tenendo conto delle eventuali implicazioni negative. Sono sei i progetti e tre i macrotemi su cui i ragazzi si sono cimentati: Moonshot New Heritage, un viaggio nel tempo e nello spazio tra passato e futuro, Back to Nature, rivolto alla dimensione primordiale della natura e Athleisure, un itinerario tra sport, fashion e tempo libero. I risultati degli studi sugli occhiali hanno visto protagonisti modelli d’ ispirazione multipla con rimandi alle forme più disparate, dalla luna, all’acero rosso, dalle sneakers, agli insetti presentando dei percorsi di riflessione per la creatività contemporanea.

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Il valore dell’occhialeria italiana nel mondo

In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, promossa e coordinata dal Ministero delle imprese e del Made in Italy MIMIT, ANFAO è stata parte attiva con due appuntamenti: le visite degli studenti in alcune delle sue aziende associate, per far conoscere la produzione e la manifattura (giovedì 18 aprile e martedì 14 maggio https://anfao. it/promozione-made-in-italy) e l’evento che si è svolto il 18 aprile al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore dal titolo Discover Made in Italy Eyewear Guidati dal conduttore Gabriele Corsi, sono intervenuti molti ospiti, imprenditori, giornalisti e istituzioni che, in diversi ambiti e su più fronti, sono impegnati ogni giorno nella realizzazione e nella promozione del prodotto italiano.

Tra gli interventi quelli della Presidente di ANFAO Lorraine Berton, Barbara De Rigo di De Rigo Vision - che ha parlato tra le altre cose della recente iscrizione nel Registro speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale del leggendario modello Zilo di Lozza, entrato così ufficialmente nella storia dell’occhialeria italiana, Nicola Belli di Venevision e anche Vicepresidente ANFAO con delega a produzione, innovazione e Made in Italy e Nicola Del Din di Pramaor.

“Il Made in Italy siamo noi, è il nostro spirito, il nostro modo di essere, di vestirci, di mangiare, di vivere e veniamo riconosciuti in tutto il mondo per questo - ha detto la Presidente di ANFAO Lorraine Berton. I nostri prodotti, dagli abiti al cibo alle macchine, passando ovviamente per gli occhiali, sono conosciu-

ti, ricercati e acquistati in tutto il mondo. Sugli occhiali abbiamo poi diversi primati, che ci rendono unici: siamo il primo produttore in Europa, il secondo nel mondo e i primi in assoluto per gli occhiali di alta gamma. Siamo una forza economica che va preservata e tutelata, al pari delle altre grandi eccellenze nazionali come il cibo e il patrimonio storico e artistico”.

Il Ministro Adolfo Urso, promotore della Giornata, ha fatto pervenire un video messaggio dove ha ricordato che il Made in Italy non è soltanto un marchio ma uno stile di vita.

La ricerca Yoodata, che ha dato inizio all’evento, ha evidenziato come gli occhiali siano il quarto bene di consumo Made in Italy più conosciuto dopo l’abbigliamento, il vino e le auto. Il 41% degli acquirenti di USA, Francia, Germania, UK, Spagna, Cina e Italia, paesi oggetto dello studio, conosce il prodotto italiano. L’immagine degli occhiali Made in Italy risulta essere eccellente e sono associati a qualità e lusso, ma anche innovatività e bellezza. Quasi la metà degli intervistati non baderebbe a spese per averli. Il consumatore finale in generale privilegia la certificazione di sostenibilità al Made In Italy, ma non il consumatore che acquista già Made in Italy. In quanto espressione di eccellenza e qualità, il prodotto italiano è quindi considerato anche sostenibile e ne trasmette il valore.

Alle istituzioni presenti la Presidente Berton ha voluto lanciare un messaggio chiaro: “per continuare a fare grande il Made in Italy servono incentivi, investimenti e sostegno alle aziende”.

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Da sinistra: Nicola Belli, Chiara Coffele, Nicola Del Din, Lorraine Berton, Barbara De Rigo, Alessandro Amadori, Gabriele Corsi

HUGO Eyewear, progettato, prodotto e distribuito da Safilo Group SpA, ha annunciato la partnership con il team di Formula Uno™ Visa Cash App RB (VCARB) a partire da questa stagione.

Sfruttando l’attrattiva globale della F1TM, HUGO Eyewear sarà il partner ufficiale per gli occhiali del team VCARB e i suoi occhiali saranno rappresentati nelle immagini ufficiali con protagonisti i due piloti Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda

La collezione HUGO Eyewear comprende la linea Authentic e la linea Contemporary.

L’appuntamento è stato a Roma il 12 maggio presso il Circo Massimo e a Bari dal 17 al 19 maggio per Race for the Cure 2024 (la più grande manifestazione in Italia e nel mondo per la lotta ai tumori del seno che quest’anno celebra la 25a edizione) alla quale Commissione Difesa Vista ETS ha rinnovato la sua partecipazione, offrendo ai cittadini controlli gratuiti della vista grazie alla collaborazione di medici oculisti, ortottisti, al contributo degli ottici volontari di GreenVision e agli strumenti messi a disposizione da Zeiss, Essilor e Frastema Ophthalmics

Nelle due tappe l’Ente era presente con due stand: il primo nel Villaggio della Salute per offrire consulti medici e visite specialistiche gratuite e il secondo nell’Area KIDS, dove per la prima volta anche i più piccoli hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi alla prevenzione, in uno spazio a misura di bambino.

Italia Independent ha scelto di sperimentare il mondo dell’intelligenza artificiale per la sua campagna pubblicitaria di lancio.

In questo brand la moda si fonde con il design, la tradizione si intreccia con l’innovazione e la creatività con il rispetto delle radici. Di conseguenza, in questa nuova fase, il marchio vuole rimanere fedele alla sua filosofia con audacia e anticonformismo.

Italia Independent svela la sua visione del futuro del marchio con immagini di sicuro impatto, che colpiscono i più nostalgici e conquistano le nuove generazioni. Seguendo il manifesto del marchio: Essere indipendenti significa scrivere la propria storia ogni giorno.

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Daniel Ricciardo

Ital-Lenti ha ampliato il suo team commerciale con Vincenzo Di Maria nel ruolo di Agente di zona della Sicilia Occidentale. Professionista con esperienza ventennale nel settore oftalmico, copre le provincie di Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Palermo e risponde all’Area Manager del centro-sud Sabatino Riggi. Questa la dichiarazione dell’azienda bellunese: “L’ingresso di Vincenzo si inserisce nella strategia di Ital–Lenti volta a rafforzare la propria presenza territoriale, offrendo un supporto più prossimo ai clienti attuali e potenziali. Siamo entusiasti di accoglierlo nel nostro team e siamo sicuri che il suo impegno contribuirà in modo significativo al successo dell’azienda”.

Ørgreen Optics ha aperto un nuovo capitolo nel mercato italiano con l’arrivo di Federico Testoni nel ruolo di rappresentante esclusivo per il Nord Est e l’Emilia-Romagna a partire dal 1° maggio 2024. Grazie a un’esperienza di oltre 25 anni nel settore delle vendite e il suo precedente lavoro con un’azienda danese, Federico ha facilmente familiarizzato con i valori e l’impegno di Ørgreen per la sua nuova avventura nel mondo dell’occhialeria. Martin Yde Poulsen, Direttore Commerciale di Ørgreen, ha espresso ottimismo e ambizione per il futuro dell’azienda: “Questo è solo l’inizio per la nostra azienda, ma stiamo già finalizzando gli ultimi step per il Nord Ovest e il Centro- Sud. Le reazioni a MIDO riguardanti il nostro brand e le nostre linee sono state estremamente positive, in particolare per la nostra innovativa linea di occhiali in 3D e Titanium Quantum High.”

Schalcon (azienda di Omisan farmaceutici) ha vinto il Silver A’ Design Award 2023/2024 nell’ambito del premio internazionale A’ Design Award 2024 nella categoria Prodotti sostenibili, Progetti e Design “Green.

Schalcon ha completamente riprogettato le lenti a contatto mensili Sky Soft Plus nella versione a scatola singola, introducendo la confezione Soft Flat Pack che offre vantaggi ambientali: lo spessore della confezione è stato ridotto del 90% e il materiale utilizzato per il confezionamento è stato ridotto di oltre l’80% rispetto alla versione precedente. La plastica è stata completamente eliminata dall’imballaggio esterno me il blister delle lenti a contatto è prodotto con materiale riciclato proveniente dagli scarti di produzione. Infine, la stampa grafica è realizzata esclusivamente con inchiostri privi di metalli pesanti inquinanti.

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Lozza racconta i suoi oltre 140 anni di storia con la serie

“Una storia che si vede”, 8 episodi che descrivono l’origine del marchio. La serie è stata realizzata con la tecnica della grafica animata dallo studio TIWI di Reggio Emilia, assieme a SSG Creative Factory che ne ha curato l’idea, lo sviluppo e la direzione creativa. Coprotagonista della serie è la maestosa sequoia gigante di Faé, sopravvissuta al disastro del Vajont, attraverso la quale viene raccontato il legame del marchio con il proprio territorio.

Il mix di illustrazione realizzata a mano e collage fotografico ha consentito una maggiore libertà creativa, creando il contrasto tra il reale ritratto dalle fotografie e l’interpretazione artistica scelta per raccontare la storia di Lozza.

Ogni epoca di riferimento ha colori e pattern nelle illustrazioni differenti per ogni episodio.

PREMIO LOZZA ARTE

Lozza, il brand di occhiali più antico d’Italia, promuove l’arte lanciando il contest PREMIO LOZZA ARTE, un progetto - attivo sul territorio nazionale dal 22 aprile al 30 giugno - nato per valorizzare, divulgare e supportare le forme espressive dell’arte contemporanea. Artisti e creativi vengono invitati ad esprimere il proprio talento realizzando un’opera d’arte in esclusiva che interpreti l’immagine del brand. L’opera vincitrice diventerà protagonista della nuova campagna Lozza Arte. Per partecipare al contest: www.lozzacademy.it

Sea2see, leader mondiale nel settore dell’ottica sostenibile, e il gruppo portoghese di vendita al dettaglio Optivisão, in collaborazione con Sea Shepherd, hanno lanciato una nuova partnership caratterizzata da un evento speciale, tenutosi a Troia in Portogallo.

La collezione Sea2see sarà in vendita in Portogallo in esclusiva presso gli ottici Optivisão e contribuirà all’intervento di Ghost Network Setúbal per la conservazione delle coste oceaniche portoghesi. Alla presenza di 260 partecipanti, la partnership è stata annunciata durante l’evento annuale di Optivisão da François Van Abeele, CEO e fondatore di Sea2see, e Christopher Storey, responsabile delle partnership per Sea Shepherd Global e Pedro Finamore, di Sea Shepherd Portogallo, invitati a Troia da André Brodheim, CEO, e António Amorim, direttore generale, di Optivisão.

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Dal 22/04 al 30/06 2024 crea la tua opera artistica ispirata alla storia, ai valori, al design del marchio Lozza. Maggiori informazioni su lozzacademy.it Note legali Concorso valido sul sito dal 22.04.2024 30.06.2024. Selezione con giuria dei primi 10 finalisti entro 05.07.2024. Montepremi € 3.000,00 iva esente. Regolamento completo e istruzioni per partecipare sul sito www.lozzacademy.it

dell’HKTDC FIERE &

EVENTI

La parola a Sophia Chong, vicedirettore esecutivo

In occasione dell’ultimo MIDO a Milano ho avuto l’opportunità di incontrare Sophia Chong, Vicedirettore esecutivo dell’Hong Kong Development Council (HKTDC), l’organizzazione governativa preposta al commercio estero di Hong Kong. Da quando ha assunto questo ruolo il 4 gennaio 2022, la signora Chong supervisiona le manifestazioni commerciali e pubbliche dell’HKTDC (e quindi anche l’Hong Kong International Optical Fair che riguarda il settore di nostra competenza), i servizi correlati e le attività digitali.

Signora Chong, ogni volta che ho visitato Hong Kong, ho notato numerose donne in posizioni importanti molto più forse che in Europa. Cosa pensa di avere portato come donna nella sua importante posizione nell’HKTDC? Quali i prossimi piani dell’organizzazione? Come è attualmente il mercato di Hong Kong e quello Asiatico in generale?

Isabella Morpurgo

Sophia Chong

Attualmente il direttore generale è anch’essa una donna e io sono la sua vice, avendo preso il posto di Benjamin Chau che lei conosceva bene e che è andato in pensione due anni fa dopo 37 anni con l’HKTDC. Ho ereditato gli ottimi risultati ottenuti da Benjamin che ha saputo efficacemente affrontare i problemi causati della Pandemia. Come sa, noi siamo stati l’ultimo paese in Estremo Oriente a riaprire le frontiere, ufficialmente il 1° marzo 2023, senza più restrizioni. Nonostante ciò, sono felice di affermare che ci siamo “ripresi” molto velocemente, in pochi mesi abbiamo organizzato 27 saloni internazionali con quasi mezzo milione di espositori e visitatori ritornati a Hong Kong per vari settori industriali, compresa l’ottica e occhialeria, provenienti da più di 200 paesi nel mondo. Siamo al 70% del livello che avevamo pre-Pandemia, un risultato straordinario, testimonianza della resilienza dell’HKTDC. Anche per l’Optical Show abbiamo avuto ben 700 espositori e 13.000 visitatori lo scorso novembre 2023, cioè l’80%

dei risultati delle edizioni precedenti. Siamo sicuri che per l’edizione 2024 torneremo al 100%, anche per quanto riguarda gli operatori internazionali. Abbiamo già le conferme da vari paesi compresa l’Italia (con la collaborazione di ANFAO) e, ovviamente, dai paesi ASEAN.

Il mercato asiatico al momento è decisamente in crescita, aumentano i consumatori e il loro potere di spesa.

Secondo Statista, una società di ricerca statistica, il mercato asiatico nell’ottica/occhialeria si prevede genererà un giro d’affari di oltre 44 miliardi di dollari USA e un tasso di crescita oltre il 6% tra il 2024 e il 2028. Il segmento in crescita maggiore è quello delle lenti oftalmiche che si pensa raggiungerà i 16 miliardi di US$ nel 2024. Questi sono dati molto indicativi sulla crescita del mercato in Asia. Non dimentichiamo l’incidenza in questo settore sia della Moda che della cura della Salute. Si stima che quasi il 30% della popolazione mondiale sia miope, con percentuali ancora più alte nei bambini, specialmente nei paesi asiatici dove, in base

VEDERE ITALIA – nr. 3 / 2024 98

ai dati statistici, la percentuale potrebbe arrivare al 50% entro il 2050. Perciò il mercato ottico in Asia diventerà probabilmente il più grande al mondo e, quindi, di grande attrattiva per i brand di occhiali e lenti. L’Optical Fair di Hong Kong, in un paese dove i collegamenti e le infrastrutture sono molto validi, è proiettata a divenire la piattaforma più efficace per l’incontro tra la domanda di questa parte del mondo e i fornitori Europei e di altri paesi. Nel suo sviluppo comprenderà ancor più quanto riguarda il Lifestyle e la Sanità, sempre più importanti anche nella vita quotidiana di Hong Kong.

Senza dimenticare l’importanza che l’Intelligenza artificiale e le nuove tecnologie per l’Ipovisione stanno assumendo nel settore ottica/occhialeria.

HONG KONG INTERNATIONAL OPTICAL FAIR 2024

La 32a edizione del salone di Hong Kong, organizzata dall’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC) e co-organizzata dall’Hong Kong Optical Manufacturers Association (HKOMA), avrà luogo al Hong Kong Convention & Exhibition Centre dal 6 all’8 novembre 2024. L’edizione del 2023 è stata la prima fiera dell’ottica a svolgersi fisicamente dalla riapertura completa di Hong Kong dopo la pandemia e aveva attirato 700 espositori da 11 paesi e regioni e più di 13.000 visitatori provenienti da 92 paesi e regioni. La fiera si svolge nell’ambito di EHIBITION+, un modello ibrido che, grazie alla piattaforma di smart business matching Click2Match e alla funzione Scan2Match, consente agli espositori e agli acquirenti di tutto il mondo di rimanere in contatto online prima e dopo la fiera fisica.

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Da sinistra: Gianluca Mirante Direttore HKTDC Italia, Cipro, Malta e Grecia, Sophia Chong e Isabella Morpurgo

FIERE & EVENTI

Roadshow Transitions®: riflettori puntati sui superpoteri di GEN S™

Quasi

300 ottici, provenienti da tutto il Nord

Italia,

hanno preso parte all’evento milanese che ha celebrato il concetto di “elevare l’occhiale” da statico a dinamico

Dopo le tappe di Roma, Napoli, Palermo e Catania, il RoadShow di Transitions® è giunto il 12 maggio a Milano. A dominare la scena è stata GEN S™, la nuovissima lente intelligente alla luce che sfrutta il “superpotere” delle 3 S: speed, style, smart.

SPEED™ come reattività eccezionale alla luce, STYLE™ attraverso l’esclusiva palette cromatica che include la nuova colorazione Ruby, SMART™ grazie all’elevata reattività, in caso di luce intensa, garantisce un recupero della visione da luci intense più veloce del 39%3 rispetto alle lenti chiare.

“Al di là della nuova generazione di lenti intelligenti alla luce che vanta performance di altissimo livello”, ha affermato Alessandra Barzaghi, Marketing Director Lenses Wholesale EssilorLuxottica Italia in apertura della plenaria, “il nostro obiettivo ha un respiro ancora più ampio: elevare l’occhiale che va ben oltre il semplice binomio montatura-lenti. Possiamo spingerci un po’ più in là. Oggi abbiamo a disposizione smart glasses, occhiali che passano da statici a dinamici, lenti su cui è stato fatto un efficace lavoro di tonalizzazione del colore che conserva la propria identità in tutte le sue fasi di schiarimento e scurimento”.

Grazie a questo nuovo prodotto dalle caratteristiche polivalenti è quindi possibile andare oltre la semplice consulenza visiva, puntando su protocolli di vendita innovativi e creativi. Ed è proprio qui che gli ottici possono mettere a frutto il proprio valore professionale a 360 gradi.

“Transitions® ha indubbiamente nell’anima lo stile”, ha spiegato Giorgio Parisotto, Professional & Business Manager Wholesale EssilorLuxottica Italia. “Ma ci permette anche di elevare il concetto di salute visiva, grazie anche alle sue performance uniche: così veloci da mantenere il comfort sia all’esterno sia all’interno per garantire una costante qualità visiva al portatore”. A parlare sono i numeri: 7 secondi per raggiungere categoria 2 e 25 per la categoria 31 e meno di 2 minuti per tornare allo stato chiaro2.

Il Roadshow ha presentato anche l’allestimento di una brand square area dedicata ai partner Eyezen®, Varilux® per Essilor®, Nikon, Galileo e Shamir. Questa sezione ha esibito il potenziale di eccellenza delle lenti associate a Transitions®, come la monofocale evoluta Eyezen® o la progressiva top di gamma Varilux®. Inoltre, allo stand RayBan Change sono state rivelate le prime montature in acetato del brand, che incorporano la tecnologia powered by Transitions® e cambiano aspetto con la luce.

VEDERE ITALIA – nr. 3 / 2024 100

FIERE & EVENTI

Viaggio a Parigi alla scoperta dei DiorCannage

Christian Dior – la sua genialità e il suo aver saputo “stravolgere” l’haute couture nel dopoguerra del secolo scorso – Thélios ha regalato a VEDERE la possibilità di immergersi nel mondo Dior e poter così comprendere la storia e il percorso artistico e creativo che, nei decenni, hanno portato anche alla nascita della collezione eyewear, ora coronata dal lancio dei nuovi DiorCannage

Sono state 24 ore molto intense a Parigi e la scoperta della Galerie Dior, meraviglia per gli occhi e la mente, ha concretizzato quanto Dior stesso affermò: “Lo stilista è uno degli ultimi custodi di meraviglie rimasti. In un certo senso, è un fabbricante di sogni…”

Alla fine di questo percorso “incantato” siamo giunti a toccare con mano la nuova collezione di occhiali da sole DiorCannage di Thélios

Alla nascita della Maison, nel 1947, il motivo grafico del cannage ornava le sedie Napoleone III dei saloni di haute couture di Christian Dior al numero 30 di rue Montaigne. Questo emblema essenziale sedusse il couturier e divenne parte del patrimonio Dior, un codice iconico della Maison.

Questo motivo è ora inciso sulle aste degli occhiali da sole DiorCannage, intrecciate con le iniziali CD.

DIORCANNAGE S1U è squadrato e la montatura in oro lucido ha lenti blu pieno (B0B0) o sfumate dal viola al rosa (B0G2).

DIORCANNAGE A1U è un pilot anch’esso dorato e disponibile con lenti blu (B0B0) o sfumate dal viola al mattone (B0G2).

101 VEDERE ITALIA – nr. 3 / 2024

Filiera Produzione Occhiali, a CastelBrando protagonista il futuro FIERE & EVENTI

Si è discusso del futuro del settore all’evento annuale Filiera Produzione Occhiali organizzato il 6 maggio scorso a CastelBrando, la fortezza medievale di Cison di Valmarino (TV), da Eidos Communication con Cegeka e il supporto di ANFAO.

L’esame del futuro è stato declinato lungo tre differenti filoni di sviluppo.

Il primo, imperniato sulle strategie indispensabili all’ottico optometrista per fare del proprio futuro un successo commerciale e imprenditoriale, è stato sviluppato da Roberto Pregliasco durante la prima delle tre tavole rotonde della giornata. Si è parlato di opportunità da cogliere in una fase di grande cambiamento come quella che stiamo attraversando. Partendo dalle necessità del punto vendita e dalle strategie necessarie per le realtà gestite da ottici indipendenti si è quindi passati a un’altra chiave di interpretazione degli avvenimenti.

In particolare, nella seconda tavola rotonda si è ragionato di chiavi di lettura del futuro e di come potrà evolvere il comparto in virtù di ciò che accade oggi. Il riferimento è alle realtà che si stanno affermando in questo periodo e alle diverse forme imprenditoriali che si attestano attraverso i meccanismi di fusione, acquisizione e integrazione aziendale. Accanto a pochi grandi gruppi mondiali che mirano alla omologazione

per ovvi motivi legati ai costi e alla standardizzazione produttiva, emergono alcune aziende che adottano una politica di personalizzazione del prodotto e di qualità, legando quest’ultima a un approccio molto stretto con il cliente finale attraverso un sistema di distribuzione che coinvolge gli ottici, restituendo loro un ruolo centrale lungo la filiera.

Il terzo “filone” di cui dover tenere presente per completare il quadro con cui ci confrontiamo e ci dovremo confrontare è l’Intelligenza Artificiale, le sue applicazioni e le ricadute che queste hanno anche rispetto alla sostenibilità. I relatori moderati da Paolo Beducci hanno fatto da vere e proprie guide per gli ospiti presenti su come l’Intelligenza Artificiale sia già parte della quotidianità per molte imprese ma anche per noi tutti e come sarà inevitabile esserne sempre più coinvolti.

Un altro aspetto che ha diversi punti di incontro con l’Intelligenza Artificiale è la sostenibilità che, non solo richiederà l’attivazione di un vero e proprio bilancio dell’impronta aziendale in materia, ma sarà indispensabile certificare se si vorrà accedere a finanziamenti importanti a tassi agevolati e alla possibilità di essere coinvolti nelle catene di forniture legate alle imprese di settore più dinamiche e in grado di operare su numerosi mercati.

VEDERE ITALIA – nr. 3 / 2024 102

Si alza il sipario sulla nuova campagna WE ARE opti 2024/2025 FIERE & EVENTI

Si alza il sipario sulla nuova campagna WE ARE opti 2024/2025

WE ARE opti è sinonimo di design collaborativo, di luogo d’incontro dell’industria ottica, di passione e di chiaro impegno. Il messaggio é: “Insieme creiamo, insieme cambiamo, insieme siamo opti!”

Per trasmettere questo messaggio e riflettere sulla diversità del settore, sono stati selezionati dei rappresentanti dell’industria per i volti della campagna.

Dopo il grande successo di Faces for opti 2024, la campagna WE ARE opti 2024/2025 sta entrando nel suo secondo round: alzando il sipario sui nuovi ambasciatori del salone. Tre donne, tre

uomini, sei personalità dell’industria ottica prestano il loro volto a opti 2025.

Cathleen Kabashi, Direttrice di opti, afferma: “Abbiamo trovato un meraviglioso mix di forti personalità che sono tutte appassionate del loro lavoro di ottici, del loro settore e della loro fiera preferita. Personalità forti per una comunità forte! Guardate con noi i volti raggianti che ci accompagneranno fino a opti 2025. Con l’ulteriore sviluppo della campagna WE ARE opti 2024/2025, desideriamo esprimere l’atmosfera speciale e rafforzare ulteriormente il senso di comunità all’interno dell’industria ottica, anche al di fuori dei padiglioni fieristici”.

103 VEDERE ITALIA – nr. 3 / 2024

La prima rivista di ottica e occhialeria nr. 3/2024

INSERZIONISTI

CENTRO STYLE

p 51

CTI Cop III

DAI OPTICAL p 53

ESCHENBACH OPTIK ITALIA p 55

ESSILOR p 23

FILAB p 2

FONDA p 57

GO EYEWEAR/ANA HICKMANN Cop II

HOTEL FERROVIA p 82

HOYA p 27

ITAL-LENTI p 1

LA MARCA EYEWEAR p 4

LIONS CANI GUIDA p 75

LUNOR p 37

MENICON / SOLEKO p 19

RODENSTOCK p 29

SAFILENS p 31

SILMO Cop IV

STEPPER EYEWEAR P 25

La copertina di questo numero è stata generata con IA il giorno 24 maggio 2024 alle ore 12:38pm

Editore

Edizioni Ariminum Srl

Via Negroli 51/A - 20133 Milano Italia

Tel.+39/02.73.00.91

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• La rivista pubblica articoli e comunicati di singoli autori o delle aziende. La pubblicazione di questo materiale non coinvolge l’opinione o la responsabilità della rivista.

Autorizzazione Tribunale di Milano del 23-03-1991

N. 221

Associata a A.N.E.S. Associazione Nazionale

Editoria Periodica Specializzata

• È vietata la riproduzione senza espressa autorizzazione scritta dell’editore.

2024 3 nr. Dedicato ai bambini Focus Ipovisione Provato per Voi: Out Of - mod Bot 2 IRID-X10 LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA

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