L’AFFASCINANTE MONDO DELLE LENTI OFTALMICHE
Moda, design, creatività. Argomenti interessantissimi e con un “peso” sempre più importante anche nel mondo degli occhiali. Non dimentichiamo però che le montature sono nate per posizionare davanti ai nostri occhi ciò che serve ad ovviare un problema visivo e quindi a migliorare la qualità della vita. Le lenti oftalmiche sono perciò una delle più belle invenzioni dell’umanità e continuano a riservarci molte sorprese grazie alle tecnologie sempre più avanzate.
In questo numero alcuni tra i più importanti produttori di lenti ci illustrano lo “stato dell’Arte” delle loro proposte spaziando dalla gestione della progressione miopica alla protezione dai raggi UV, dai trattamenti per la protezione delle lenti alle lenti progressive di ultima generazione e ai nuovi strumenti per una personalizzazione sempre più accurata.
Lino Barbieri, che di lenti si occupa da decenni, ci spiega il suo punto di vista sull’essenza della professione di ottico e il relativo rapporto con le lenti oftalmiche.
Parlando di punti di vista, torna quello di Franca Bochicchio, il “nostro” ottico indipendente, che parla dei valori della categoria e di come sarebbe auspicabile ritrovarne alcuni perduti.
L’argomento ritorna anche nell’ultimo congresso promosso dall’Istituto Zaccagnini e torna anche Franca Bochicchio, come tutti sanno creatrice e anima di Radio-ottica, che a quel congresso ha partecipato e ce ne racconta gli sviluppi.
Dal retail alla produzione e alla creatività. Nelle prossime pagine, grazie a Clariscience, troverete consigli su come rispettare il regolamento sui dispositivi medici e il resoconto delle molte attività promosse dall’industria del nostro settore e dai suoi rappresentanti (Anfao e MIDO in primis).
Molti gli argomenti che VEDERE svilupperà l’anno prossimo.
Tra questi il tema della Digitalizzazione visto che l’Italia si trova solo in ventunesima posizione nella classifica delle aziende con un sito web con funzionalità avanzate. Ma, allo stesso tempo, registra un buon posizionamento in alcune dimensioni come la cybersicurezza e il legame con la transizione sostenibile.
Il Metaverso fatica ad affermarsi, anche se le stime prevedono una crescita del mercato del 1500 % in otto anni arrivando a oltre 1.500 miliardi di dollari nel 2030 con un incremento medio annuale del 44%. Vedremo quante aziende del settore si attiveranno in questo ambito. Un altro argomento interessante è la protezione dei Brand sui Social Media e la diminuzione della fiducia dei consumatori.
In attesa della fine del 2022 e del prossimo MIDO che si preannuncia vivace e con molte sorprese, anche noi ci prepariamo a festeggiare il 70mo anniversario di VEDERE, con molto orgoglio.
Nel frattempo... auguri a tutti per il Nuovo Anno!
Isabella Morpurgo Editore VEDERE Italia isabellamorpurgo@vedere.itMYOGA DI DAI OPTICAL
La gestione della progressione miopica è ormai una best practice per ogni professionista della visione: è suggerito, infatti, non limitarsi a compensare la miopia ma provare a gestire il difetto refrattivo. Naturalmente, l’obiettivo principale è ridurre l’incidenza della miopia elevata, in quanto il rischio di sviluppare numerose patologie oculari è direttamente correlato all’entità del difetto refrattivo.
Inoltre, è importante comprendere il meccanismo d’azione di una lente come MYOGA, pensata per gestire l’avanzamento della miopia. Negli ultimi decenni sono state ipotizzate numerose teorie su come controllare il processo di emmetropizzazione umana e finalmente si è giunti ad un modello largamente accettato dalla comunità scientifica: la teoria del defocus periferico. In sostanza la retina periferica può
controllare l’allungamento del bulbo oculare in funzione del segnale ottico che riceve. Il modello euristico di emmetropizzazione proposto dall’International Myopia Institute (IMI) di New York riassume al meglio questa teoria e spiega il perché introdurre un defocus periferico contribuisca a controllare la progressione miopica. Tale segnale ottico, infatti, una volta convertito in segnale chimico dalla retina, innescherebbe una serie di reazioni biochimiche a catena nei tessuti vicini che avrebbero come risultato un rimodellamento della sclera. In tal modo si agisce sulla lunghezza assiale del bulbo oculare e di conseguenza sullo stato refrattivo.
MYOGA è la lente pensata dal Centro Ricerca e Sviluppo di DAI Optical per gestire la progressione miopica, introducendo appunto un defocus positivo periferico. Il defocus cresce dal centro alla periferia della lente in maniera simmetrica, raggiungendo un valore massimo di 2-2,5D già ad una distanza di 17,5mm dal centro geometrico della lente. In questa mappa di potere, ottimizzata per minimizzare le aberrazioni astigmatiche indotte
dalla variazione di potere, è possibile distinguere 3 zone ottiche.
Centralmente è presente la zona di compensazione della miopia, che presenta un’ampiezza di 9mm e consente una visione nitida e sicura. Da questo punto in poi il defocus aumenta, fino al suo valore massimo a 17,5mm di raggio: questa porzione di lente è la zona di transizione o variazione del defocus. Nella estrema periferia della lente, invece, il defocus rimane costante, in modo tale da non alterare il coordinamento dei movimenti oculari del bambino. Dunque, MYOGA offre una visione nitida e confortevole ma contemporaneamente controlla il segnale ottico sulla retina periferica, a differenza delle lenti tradizionali per la compensazione della miopia.
DAI Optical ha condotto uno studio interno della durata di 2 anni su 87 portatori, registrando una riduzione della progressione miopica del 42% nei portatori di Myoga rispetto al gruppo di controlli. Sono attualmente in corso varie collaborazioni con università nazionali ed internazionali per realizzare pubblicazioni scientifiche su MYOGA.
NIKON LANCIA LA TECNOLOGIA PURE BLUE UV E IL NUOVO KIT DI COMUNICAZIONE CON ELEMENTI 3D
La luce è ovunque, ne siamo circondati tutto il giorno e una parte di essa può essere nociva. Come la nostra pelle, anche i nostri occhi hanno bisogno di protezione dai raggi UV. Il sole, l’illuminazione artificiale (es. luci a LED) e gli schermi digitali (es. smartphone, computer) sono inoltre fonti di un altro tipo di luce che può essere nociva per i nostri occhi: la luce bluviola1. Trascorriamo giornalmente in media 7 ore davanti agli schermi digitali2, ma solo 1 portatore su 10 in tutto il mondo dichiara di indossare lenti con protezione dalla luce blu3. La critica principale che viene mossa dai portatori riguarda l’aspetto estetico4: 1 su 4 esita ad indossare lenti per la protezione dalla luce nociva per paura di compromettere il proprio look, e - tra coloro che le indossano - 2 su 3 non gradiscono il residuo giallo delle lenti5
Quale inventore della prima lente contro la luce blu6, Nikon intende soddisfare tutte le esigenze dei portatori: estetiche e di protezione. Da qui nasce Pure Blue UV, una tecnologia di protezione
quotidiana a 360 gradi. Le molecole incorporate nella lente filtrano intelligentemente i raggi UV e la luce blu nociva prima che raggiungano gli occhi, offrendo la protezione necessaria per tutto il giorno, tutti i giorni. Pure Blue UV è fino a 3 volte più protettiva contro la luce blu nociva7 , offre una protezione totale dai raggi UV8 e un’estetica migliorata, priva di riflessi blu o tinta gialla residua, tipici di questa tipologia di lenti9 Il risultato è una lente perfettamente chiara e trasparente.
Una lente tecnologicamente avanzata, che necessita di essere raccontata e spiegata al consumatore. “Abbiamo ideato un kit di comunicazione completo per consentire all’ottico di raccontare al meglio i benefici della nuova tecnologia e di proporre Pure Blue UV in modo accattivante” ha affermato Nadia Lattanzi, Brand Manager BBGR Italia. “Siamo sempre più convinti che la customer experience sia uno dei pilastri fondamentali del protocollo di vendita per fare crescere il business!”.
Beneficia della purezza della luce
1. La lente Pure Blue UV™ blocca minimo il 20% della luce blu nociva (fino a 455nm, con la massima tossicità tra 415-455nm) e il 100% dei raggi UV fino a 404nm sulla superficie anteriore della lente, incluso indice 1.5 (1.5 = blocca il 100% dei raggi UV fino a 402nm.)
KIT COMUNICAZIONE
Se la vetrofania con un messaggio chiaro ed efficace – “Entra e scopri le nuove lenti che purificano la luce” – dà il benvenuto al cliente che accede al punto vendita, i poster in sala refrazione hanno uno scopo più didattico-educativo, ovvero quello di spiegare i rischi legati a un’esposizione non protetta a luce blu e raggi UV, illustrando i momenti in cui si è esposti e contestualmente spiegando i benefici di Pure Blue UV. Nell’area di vendita, affianco agli espositori delle montature, può essere posizionato il nuovissimo espositore 3D, che cattura l’attenzione del cliente ponendo una domanda diretta “I tuoi occhi sono protetti dalla luce nociva?” e mostra una riproduzione in 3D della lente Pure Blue UV attraversata da un fascio di luce che viene filtrato al passaggio, così da dare una risposta visiva e immediata al quesito. Un elemento studiato – per struttura e dimensione – così da agevolare la proposta della lente contestualmente alla scelta dell’occhiale.
1. Luce blu nociva: fino a 455 nm, con la massima tossicità tra 415-455 nm.
2. Dati da DataReporta - Digital 2021 Global Overview - For internet-connected activities
3. Basato su stime interne al mercato. 2018
4. Fonte: Sondaggio web condotto su utenti, portatori e non portatori di lenti contro la luce blu, di età compresa tra 20 e 60 anni. Giappone - 2019, n=420
5. Fonte: Sondaggio web condotto su utenti, portatori e non portatori di lenti contro la luce blu, di età compresa tra 20 e 60 anni. Giappone - 2019, n=420
6. Trattamento antiriflesso SeeCoat Blue UV
7. La lente Pure Blue UV™ blocca minimo il 20% della luce blu nociva (fino a 455nm, con la massima tossicità tra 415-455nm). Confronto con lenti convenzionali = 1.5 o Policarbonato (senza protezione contro la luce blu) con trattamento convenzionale e stesso spessore al centro
8. Blocca il 100% dei raggi UV fino a 404nm dal lato anteriore della lente, indice 1.5 incluso (1.5 = blocca 100% UV fino a 402nm.)
9. Minimizzazione della tinta residua derivante dall’assorbimento della luce blu-viola.
DIVEL ITALIA AIUTA A SCONFIGGERE I NEMICI DEGLI OCCHIALI
Per avere una visione chiara e definita è necessario che le lenti degli occhiali siano sempre perfettamente pulite e intatte.
Ovviamente, la buona riuscita di una lente e la sua resistenza, dipendono anche dai trattamenti iniziali.
Per proporre il trattamento ideale per gli occhiali di un cliente dobbiamo prima spiegare e analizzare con lui/lei quali sono gli agenti esterni che possono incidere sulla funzionalità ed estetica della sua lente da vista.
RIFLESSI: possono arrivare dalla luce naturale, il sole, o dalle fonti di luce artificiale.
Tutti i trattamenti in commercio, anche quelli base, includono il trattamento ANTI-RIFLESSO base.
GRAFFI: sono l’incubo di tutti coloro che indossano gli occhiali. Tutte le lenti organiche in commercio sono ricoperte da uno strato indurente (HARD) base che viene depositato su entrambe le superfici della lente per proteggerla dall’usura quotidiana. Numerosi trattamenti extra possono
essere richiesti per conferire ulteriore resistenza ai graffi.
UNTO: quando si parla di unto sugli occhiali generalmente si pensa sempre alle classiche impronte che imbrattano le lenti se maneggiate con le mani sporche. Per offrire una protezione sicura in questo genere di circostanze, l’ottico propone sempre i trattamenti OLEOFOBICI che servono a far scivolare via le particelle di sporco.
LIQUIDI: oltre alle impronte e all’unto, un altro nemico degli occhiali è l’acqua. Esistono i trattamenti IDROFOBICI che aiutano la lente a far scivolare le goccioline di acqua e i liquidi che si depositano sulla lente.
POLVERE: la polvere, oltre a provocare dei micro-graffi sulla superficie della lente può depositarsi sopra e impedire una corretta visione. In questi casi si può applicare un trattamento ANTI-STATICO il quale minimizza l’adesione della polvere sull’occhiale.
RAGGI UV: più che essere nemici delle lenti, sono nemici degli occhi poiché possono causare
danni irreversibili agli occhi. Per questo spesso viene consigliata l’applicazione di un trattamento con PROTEZIONE UV, soprattutto agli utenti che lavorano o svolgono molte attività all’aperto. La protezione UV è disponibile anche come materiale; sono molti gli indici che includono la protezione UV nella miscela della materia prima della lente.
LUCE BLU: anche in questo caso si parla di nemica degli occhi e anche in questo caso è possibile richiedere sia trattamento che lente con protezione della LUCE BLU fino a 420 nanometri. I trattamenti disponibili di Divel Italia sono:
HARD (H) Resistenza ai graffi - Uno speciale strato indurente (HARD) viene depositato su entrambe le superfici della lente per conferirle una maggior resistenza ai graffi proteggendola contro l’usura quotidiana. Può andare bene per tutte le persone che usano gli occhiali solo in ambienti chiusi e per poche ore al giorno.
SILKEN (S) Resistenza ai graffi, anti-riflesso, antistatico, idrofobico, oleofobico – È un ottimo trattamento standard che va bene per gli stili di vita di quasi tutte le persone. Garantisce alla lente un’ulteriore protezione dai graffi e dall’usura rispetto al trattamento HARD soprattutto grazie allo strato ANTI-STATICO che evita il depositarsi della polvere e l’idrorepellenza ottenuta con uno strato oleofobico.
SILKEN WHITE (S white) Resistenza ai graffi, Super anti-riflesso, anti-statico, idrofobico, oleofobico, extra trasparenza - Ha le stesse caratteristiche del classico Silken ma in più offre alla lente proprietà di completa trasparenza e lucentezza. È ideale per le lenti vista/sole.
CHROMA (C) Resistenza ai graffi, anti-riflesso, anti-statico, idrofobico, oleofobico, protezione luce blu – Specifico per chi lavora o utilizza quotidianamente computer o dispositivi elettronici, oltre a garantire tutte le caratteristiche del SILKEN, conferisce protezione contro la luce blu e quindi un ottimo comfort visivo anche sotto luce artificiale.
PERFORMANCE (P) Super Resistenza ai graffi, anti-riflesso, anti-statico, idrofobico, oleofobicoPer chi necessità di avere un occhiale ancora più resistente. È 12 volte più resistente di un normale trattamento indurente. Viene applicato sugli occhiali soggetti a stili di vita molto attivi o semplicemente a tutte quelle persone che richiedono un occhiale durevole e robusto.
PERFORMANCE NoUV (P NoUV) Super Resistenza ai graffi, anti-riflesso, anti-statico, idrofo-
bico, oleofobico, protezione raggi Uv fino a 400 nm - Per ottenere una protezione totale dal sole e una super resistenza, è opportuno passare alla versione Top della PERFORMANCE. Supera infatti i livelli di protezione totale agli UV tagliando tutte le radiazioni fino a 400 nm. Un trattamento aggiuntivo antiriflesso, con una superficie oleofobica e idrofobica e resistente ai graffi.
PERFORMANCE Plus (P+) Super Resistenza ai graffi, anti-riflesso, anti-statico, super idrofobico, super oleofobico - E’ il top dei trattamenti presenti oggi sul mercato perché offre super resistenza ai graffi, super trattamento idrofobico e super oleofobico. L’ideale per chi ha necessità di avere lenti robuste e longeve.
Le lenti MYOpis Boosted aiutano a controllare la progressione miopica attraverso una tecnologia brevettata, visibile sulla superficie esterna della lente, composta da 294 “lentine” di differente diametro chiamate “booster”, che non solo stimolano il bulbo oculare e migliorano l’effetto defocus, ma bilanciano la sensibilità alla luce. Richiedi informazioni alla tua Filiale di riferimento!
FILAB: UN ANNO DI SUCCESSI
“Il percorso della nostra azienda durante questo 2022 è stato sicuramente carico di grandi soddisfazioni”.
Sono le parole di Stefano Cazzola, Direttore Commerciale di Filab “Nulla è stato lasciato al caso, abbiamo lavorato con un’attenzione particolare sotto tutti i punti di vista, concentrandoci principalmente sull’innovazione, la tecnologia, le novità ma sempre con l’obiettivo di difendere l’imprenditore ottico ed il nostro mercato.
Alla luce dei riconoscimenti ricevuti, possiamo con orgoglio affermare che l’Italianità oggi nel nostro settore ha un valore inestimabile e che il nostro cliente partner, apprezza la collaborazione
con un’azienda che gli garantisca vicinanza e solidità di servizio, legata ad un mix di prodotti di alta tecnologia che lo possano aiutare a risolvere ogni problema visivo con il proprio cliente. Con Assoluta, la nuova lente progressiva a basso gradiente di astigmatismo, abbiamo consacrato la svolta generazionale nella costruzione di una lente di così alto valore. Questo prodotto ci ha permesso di soddisfare una grande platea di portatori semplificando e risolvendo un’esigenza visiva per un prodotto così importante. Grande soddisfazione con le nostre nuove lenti fotocromatiche Sunchrome che simbolicamente abbiamo classificato come ”lenti da aperitivo”, dedicandole ad un pubblico giovane grazie ai
MASSIMA FREQUENZA DI UTILIZZO campi liberi dove di abitudine l’occhio si sposta
IL CODICE MATRICE
L’ottico-optometrista grazie ad un’ interfaccia web ottiene un codice con il diagramma della dinamica dello sguardo , unica per ciascuno dei pazienti e indicata da un codice VMAP. Questo strumento permette ai professionisti di rilevare le principali caratteristiche della mappa generata durante il test e di offrire una diagnosi rigorosa e precisa della dinamica dello sguardo di ogni paziente da cui vengono costruite le lenti progressive ANIMA®.
MINIMA FREQUENZA DI UTILIZZO campi dove di abitudine l’occhio non si sposta
colori fashion e alle nuove specchiature adatte a occhiali originali ed esclusivi. La nostra ricerca sempre di alta tecnologia, inoltre, ci ha dato la possibilità di essere attori principali della creazione di un Progetto esclusivo unico in Italia, presentandolo in anteprima al mercato nazionale alla Fiera Mido. Stiamo parlando di un sistema legato alla Realtà Virtuale dove, tramite l’utilizzo di un visore, eseguiamo un test di 180 secondi registrando in maniera individuale il movimento della testa e dello sguardo del cliente, ottenendo così dei dati precisi e personalizzati per produrre una lente costruita totalmente sulle caratteristiche del portatore. Questa novità chiamata “Anima” rende unico ed innovativo un nuovo sistema di integrazione tecnologica e digitale per la realizzazione di una lente progressiva. Nella ricerca di novità abbiamo anche inserito un prodotto dedicato unicamente al bambino, una lente per il controllo della progressione miopica, argomento molto discusso ed attuale. La ricerca scientifica ha dimostrato grazie a numerosi studi condotti negli ultimi anni, la possibilità di controllare lo sviluppo miopico nella fascia di età dai 5 ai 17 anni grazie all’utilizzo di lenti oftalmiche con disegno geometrico asimmetrico. MYOPYA viene totalmente realizzata presso il nostro laboratorio
di costruzione a Lucca e considera nella sua realizzazione, di associare corretti stili di vita, aumentare per quanto possibile il tempo di gioco all’aria aperta e ridurre i tempi di utilizzo dei videoterminali, ecc.
Le dinamiche di mercato ci obbligano ad essere sempre più attenti nella ricerca di prodotti idonei ai nuovi stili di vita e per facilitare il nostro cliente ad avere maggiore sicurezza nel proporli, abbiamo creato una serie di incontri a livello nazionale dedicati unicamente alla formazione. Oggi uno dei tasselli fondamentali per la crescita del nostro tessuto imprenditoriale, nasce proprio dall’industria che deve, oltre a creare prodotti, servizi e marginalità, garantire al proprio cliente partner la sempre più attenta conoscenza nell’utilizzo di soluzioni specifiche per consegnare prodotti di alto livello professionale.
Insomma, un anno di novità di successo e di crescita, confermando il grande lavoro di squadra dove la passione per il proprio lavoro ci rende orgogliosi di essere riconosciuti nel mercato nazionale, come azienda moderna solida e strutturata. Il nostro futuro è fatto di ulteriori investimenti e novità da immettere nel mercato senza cambiare la nostra mission, difendere ed aiutare nella crescita l’imprenditore ottico indipendente.”
LA TECHNOLOGY ACADEMY DI ITAL-LENTI
Dopo la pausa covid è ripartito quest’anno il programma “Academy” di Ital-lenti basato principalmente su un percorso di formazione tecnica e approfondimenti tematici ai quali Ottici Optometristi e collaboratori dei Centri Ottici sono invitati a partecipare.
“Ormai da alcuni anni - spiega Paolo Marchesi, Product & Marketing Manager - parallelamente alla commercializzazione dei prodotti offriamo ai nostri clienti la possibilità di seguire corsi di formazione tematici sui prodotti e sulla tecnologia applicata alle lenti oftalmiche, che mette a disposizione un ampissima gamma di prodotti per la soluzione di tutti i problemi visivi.
In queste giornate di approfondimenti formativi andiamo a trattare tutti gli argomenti tecnici specifici che il moderno Centro Ottico deve conoscere, per offrire al portatore la migliore soluzione per le proprie necessità visive sia in termine di correzione ottica che di soddisfazione del proprio stile di vita: moderno, dinamico e spesso e volentieri interconnesso.
Per questo nell’ambito dei nostri corsi spaziamo dalle lenti progressive di nuova generazione alle monofocali free-form, passando per le lenti occupazionali ad assistenza accomodativa fino alle lenti da ufficio o utilizzi indoor, tutte personalizzabile grazie alla tecnologia HV, naturalmente senza trascurare i trattamenti ed i mate-
riali indispensabili per la protezione dalla luce blu dannosa.
Non possiamo non parlare nei nostri corsi di un argomento di grande importanza ampiamente trattato negli ultimi periodi: le lenti per la gestione della progressione miopica nei bambini ed adolescenti, che rientrano nel catalogo lenti KIDS che raccoglie prodotti specificatamente realizzati per le necessità visive dei portatori più piccoli.
Di grande importanza, oltre alla conoscenza dei prodotti, è l’approfondimento sulle tecnologie produttive che ci permettono di elaborare e produrre tutte le diverse geometrie che la tecnologia Free-Form ci permette di sviluppare.
Negli ultimi anni abbiamo integrato nel calcolo e produzione delle lenti una serie di algoritmi matematici per elaborare tutte le diverse geometrie che abbiamo denominato Digital Ray Control 3D all’interno del quale andiamo a sviluppare le applicazioni free-form che poi vengono trasferite ai generatori di forme.
Per focalizzare questi aspetti tecnologici, ai partecipanti ai nostri corsi di formazione diamo l’opportunità di visitare gli impianti produttivi automatizzati presso il nostro Centro Produttivo situato in Alpago (BL), con tutto il processo di realizzazione necessario per realizzare una lente oftalmica, partendo dall’elaborazione della geo-
metria di evoluti algoritmi matematici, che vengono trasmessi ai generatori free-form per la produzione di tutte le tipologie di lenti, dalle monofocali alle progressive.”
Ital-lenti è un’azienda produttrice nata nel 1955 e da quasi 70 anni si occupa di lenti oftalmiche, spiega Marchesi, grazie a questa lunga esperienza e al forte orientamento alla ricerca, all’innovazione tecnologica e all’automazione produttiva, hanno permesso ad Ital-lenti di raggiungere risultati di eccellenza, spesso anticipando il mercato con nuove soluzioni HI-TECH. Basti pensare che nel 2004 è stata la prima azienda in Italia ad introdurre linee di produzione Free Form, con controllo computerizzato di ogni singola fase di lavorazione attraverso lo sviluppo di propri software che consentono di realizzare lenti con la massima personalizzazione. Un importante impegno che ha permesso a Ital-Lenti di ottimizzare la propria produzione, dotandola ad oggi di cinque linee free-form e un avveniristico impianto di controllo del ciclo produttivo, migliorando il servizio offerto ai Centri Ottici sia in termini qualitativi che nei tempi di consegna.”
Automazione produttiva in una logistica integrata E proprio l’automatizzazione applicata ai processi produttivi è il punto di riferimento per l’azienda. Il 90% dei processi produttivi sono completamente automatizzati a beneficio dei controlli di flusso e della pressoché totale riduzione dell’errore umano e grazie ai quali è possibile velocizzare e controllare tutte le diverse fasi di produzione. Questo comporta tempi di produzione estremamente veloci: in 48/72 oltre il 97% degli ordini RX trattati vengono evasi e consegnati al Punto Vendita.
Il programma Academy di Ital-lenti si è concluso con la presentazione e le prove pratiche di utilizzo dei nuovissimi sistemi di centratura 3D EYEFIT SMART che oltre alla determinazione dei parametri posturali del portatore permettono di spiegare in modo semplice ed esaustivo al cliente finale tutte le tipologie di lenti e lavorazioni grazie ad alcuni programmi di emulazione virtuale integrati nel sistema.
Il nuovo sistema di centratura 3D di Ital-lenti
EYEFIT SMART è il nuovo sistema di centratura 3D di Ital-lenti. Grazie al sistema di telecamere 3D permette la rilevazione dei parametri posturali senza l’ausilio di mascherine di calibrazione e l’acquisizione di tutti i dati viene effettuata con una sola foto.
Inoltre con la simulazione virtuale di lenti e trattamenti grazie allo schermo touch screen, permette la presentazione al cliente finale di tutte le caratteristiche tecniche dei prodotti per una vendita di valore.
EYEFIT SMART è il sistema più veloce e preciso per la determinazione dei parametri posturali individuali ed efficace per la presentazione dei prodotti, disponibile nelle 3 versioni: TOWER, DESK e WALL. www.itallenti.com
ESSILOR® VARILUX®
COMFORT MAX: COMFORT VISIVO TUTTO IL GIORNO, TUTTI I GIORNI
I tuoi clienti affrontano ogni giorno nuove sfide visive.
Il loro stile di vita dinamico e sempre connesso richiede maggiore flessibilità per svolgere senza difficoltà le loro attività quotidiane, cambiando rapidamente la postura e la messa a fuoco da lontano allo smartphone tenuto sempre più vicino. È tutta una questione di flessibilità posturale che permette di vedere in modo naturale senza dover faticare per trovare la giusta direzione di sguardo.
Presentata sul mercato ad aprile, Varilux® Comfort Max è l’ultima generazione di lenti progressive ergonomiche di Essilor® progettata per la flessibilità posturale. Sviluppata dalla Ricerca & Sviluppo con le innovative simulazioni Avatar, la nuova lente Varilux® Comfort Max si adatta alle posture naturali di ogni portatore durante le sue numerose attività, offrendo comfort visivo elevato per tutta la giornata
Cosa lo ha reso possibile? LiveOpticsTM - un processo innovativo ispirato da e per la vita dei portatori che combina la più recente ricerca ottica con test in situazioni di vita reale.
Un innovativo modello di Avatar è in grado di ricreare le condizioni di un numero infinito di attività visive della vita reale al fine di perfezionare il design della lente prima del test in vivo.
Prima: L’ unico modo per valutare le prestazioni di una lente tenendo conto della postura del portatore era attraverso il test in vivo.
Oggi: L’ algoritmo unico del nuovo modello di AVATAR considera:
• la prescrizione del portatore
• l’equipaggiamento visivo del portatore
• il punto focale del portatore
Calcola la flessibilità posturale tenendo conto anche dell’acuità visiva così come dello sguardo e dello sforzo posturale.
La tecnologia Flex Optim™ adatta il profilo progressivo della lente ad ogni portatore.
La tecnologia Flex Optim™ assicura che le lenti Varilux® Comfort Max siano su misura per ogni portatore in funzione della sua correzione.
La tecnologia Flex Optim™ calcola il profilo di progressione di ogni lente per ciascun portatore. In questo modo si adatta perfettamente a qualsiasi prescrizione per una messa a fuoco ideale da vicino a lontano.
FORMAZIONE OVER THE TOP CON TRANSITIONS® SULLA PIATTAFORMA LEONARDO
Partenza sprint per Transitions su Leonardo, l’innovativa piattaforma di formazione dal nome emblematico, recentemente lanciata dalla multinazionale EssilorLuxottica, dove i professionisti della visione possono accrescere la loro expertise con numerose risorse in continuo aggiornamento, esclusive per i clienti del Gruppo.
Grande successo, infatti, ha ottenuto la prima sessione, partita il 18 ottobre, della Masterclass sulle neuroscienze, ideata dal brand di lenti intelligenti alla luce con l’obiettivo di aiutare l’ottico a elevare il suo protocollo di vendita e raccomandare Transitions con efficacia. È in corso ora la seconda sessione, a cui è ancora possibile iscriversi su https://leonardo.essilorluxottica.com/ login, effettuando dapprima il login e poi cercando “Masterclass Transitions” nel menù di ricerca. Un’opportunità eccezionale per tutti coloro che non sono riusciti a partecipare alla prima tranche. Le lezioni, suddivise in 3 corsi, sono tenute dal trainer Salvatore La Causa e dall’esperto di Neuroscienze Lorenzo Dornetti, in modalità digitale e interattiva:
1. Come proporre Transitions in 3 semplici mosse pratiche, volto ad esplorare le domande per scoprire la sensibilità alla luce del portatore, le frasi per interessarlo e la tecnica dell’effetto wow;
2. Neuroscienze – La fiducia come 1° chiave di vendita Transitions, identifica i 5 pilastri per proporre Transitions con successo, cosa prova il cliente e cosa si aspetta, le frasi e le azioni giuste per aumentare la sua fiducia;
3. Neuroscienze – L’emozione come 2° chiave di vendita Transitions, per scoprire come far leva sulle emozioni durante la vendita, l’effetto fraiming, il riepilogo delle informazioni, il racconto del “prima” e del “dopo”, le emozioni e le parole che spingono il cliente all’acquisto.
Non solo. Su Leonardo è possibile trovare anche i 18 video integrali del format “Light Expert Talks
– Esperienze da condividere”, ideato dal team marketing Transitions Italia e forte di un grande successo di visibilità. Il progetto fa leva sull’importanza dell’authentic marketing e parte dal presupposto che la comunicazione, per essere efficace, deve essere trasparente e abbattere le barriere tra il brand ed il pubblico, coinvolgendo chi i prodotti li usa e li conosce davvero. Da qui
l’idea di trasformare gli ottici in veri e propri ambassador del brand, essendo reali portatori nella vita e, contestualmente, professionisti della visione. Nelle mini capsule video, ogni ottico ha condiviso i suoi suggerimenti di vendita sulla base della propria esperienza quotidiana, delle sue passioni e hobby. Spunti utili per gli altri colleghi, che possono ascoltare i loro consigli su come raccomandare Transitions ai propri clienti. Per guardare i video completi, è necessario effettuare il login su https://leonardo.essilorluxottica.com/ login, e cercare “Transitions Light Expert Talks” nel menù di ricerca in alto a destra.
In programma per i prossimi mesi anche nuovi incontri formativi online di brand e di prodotto, dopo l’ottimo riscontro di pubblico delle “Virtual Classroom” di ottobre e novembre.
“Leonardo è uno strumento comodo e funzionale per familiarizzare con i prodotti del brand Transitions attraverso contenuti ingaggianti, realizzati con un duplice obiettivo: da un lato coinvolgere gli ottici e aumentare la raccomandazione in Store, dall’altro digitalizzare l’ampia offerta formativa e sviluppare una cultura della formazione efficace e coinvolgente”, spiega Maristella Rizzo, Marketing Manager Transitions Italia
La piattaforma Leonardo è sempre in aggiornamento con nuovi contenuti. È fondamentale, quindi, collegarsi regolarmente per non perdere le novità che Transitions ha in serbo per gli ottici.
ZEISS PRESENTA CLEARVIEW: LE LENTI STOCK DI NUOVA GENERAZIONE
Ottimizzate grazie alla tecnologia FreeForm, le nuove lenti monofocali segnano un nuovo traguardo in fatto di estetica e di prestazioni ottiche, mantenendo i vantaggi delle lenti pronte a magazzino.
ZEISS si distingue da sempre per la capacità di innovazione ed elevare lo standard del settore. Sin dal 1921, anno del lancio delle ZEISS Punktal, le prime lenti oftalmiche “moderne”, passando per la tecnologia Freeform, che dal 1996 ha introdotto il concetto di personalizzazione delle lenti di costruzione, ZEISS si è sempre contraddistinta per lo sviluppo di innovazioni rivoluzionarie in grado di definire un nuovo punto di riferimento per il settore.
Oggi ZEISS è riuscita sviluppare un innovativo sistema produttivo in grado di applicare la tecnologia FreeForm anche sulle lenti di stock, unendo i vantaggi di una soluzione di elevata qualità ottica a quelli di un prodotto in pronta consegna. Il risultato sono le nuove lenti monofocali ZEISS
ClearView, che grazie al perfetto equilibrio tra performance ottica ed estetica, assicurano ai Centri Ottici Partner una soluzione di alta qualità che non mancherà di soddisfare il portatore anche grazie all’utilizzo del materiale BlueGuard e al trattamento DuraVision Platinum, previsti di serie su tutti gli indici, ma a un prezzo allineato alle tradizionali lenti stock ZEISS.
I vantaggi per il portatore sono immediatamente visibili. Le lenti ClearView infatti: - sono fino al 16% più sottili rispetto a quella sferiche1 e fino all’8% rispetto a quelle asferiche. - sono mediamente più piatte del 49%2 - assicurano campi di visione nitidi 3 volte più ampi3 rispetto alle tradizionali stock sferiche e asferiche.
Grazie alla tecnologia ClearForm le nuove ZEISS ClearView si avvalgono dell’ottimizzazione punto per punto sulla superficie della lente. Il potere ottico è ottimizzato dal centro della lente alla periferia, usando 700 parametri di calcolo liberi per ogni quadrante. Questo speciale design è stato realizzato ad hoc per le lenti di serie ed è il massimo livello di ottimizzazione possibile quando non si conosce la posizione specifica dello sguardo del portatore.
Le lenti monofocali ZEISS ClearView saranno disponibili dal 2 novembre nelle seguenti versioni:
• in materiale BlueGuard, indice 1.50, 1.60, 1.67, 1.74
• con il trattamento DuraVision Platinum UV di serie
• con cilindri superiori rispetto alle tradizionali lenti stock (fino a cil. 3,00 per indice 1.5 e 1.60)
• lenti con poteri positivi, anche in diametro 70mm e in indice 1.5 & 1.60
Come avvenuto in passato, anche il lancio di ZEISS ClearView si annuncia come una nuova “rivoluzione” destinata a definire un nuovo standard nelle lenti in pronta consegna: per i Centri Ottici partner si tratta quindi di una nuova possibilità per offrire ai clienti una soluzione visiva di elevata qualità, a prezzi accessibili e senza tempi di attesa, facile da proporre, in pochi semplici passaggi:
- Consegna garantita il giorno successivo (per ordini, anche con telesagomatura, entro le ore 18)
- Lenti sottili e piatte, per un risultato estetico superiore
- Area di visione più ampia rispetto alle tradizionali stock
- Protezione dai raggi UV e dalla luce blu di serie, grazie al materiale BlueGuard
- Resistenza, facilità di pulizia ed estetica migliorata grazie al trattamento DuraVision Platinum, anch’esso di serie
1) Misure dello spessore di lenti FSV ClearView ZEISS 1,60 rispetto a lenti FSV SPH ZEISS 1,60 su un range di prescrizioni (-5D, -3D, -1D, +1D, +3D, +5D con e senza cilindro di -2D). Massima riduzione del 16% per lo spessore al centro di +5,00/-2,00. Analisi quantitative di Carl Zeiss Vision GmbH, divisione Technology e Innovation, 2020. Misure dello spessore (spessore al bordo a 50 mm di diametro per lenti negative; spessore al centro per lenti positive) di lenti FSV ClearView ZEISS 1,60 rispetto a lenti FSV AS ZEISS 1,60 su un range di prescrizioni (-7D, -5D, -3D, -1D, +1D, +3D, +5D con e senza cilindro di -2D). Massima riduzione dell’8% per lo spessore al centro di +3,00/0,00. Analisi quantitative di Carl Zeiss Vision GmbH, divisione Technology e Innovation, 2020.
2) Misure della piattezza (curva base) di lenti FSV ClearView ZEISS 1,60 rispetto a lenti FSV SPH ZEISS 1,60 su un range di prescrizioni (-5D, -3D, -1D, +1D, +3D, +5D con e senza cilindro di -2D). Massima riduzione del 49% per -5,00D con e senza cilindro di -2D. Analisi quantitative di Carl Zeiss Vision GmbH, divisione Technology e Innovation, 2020.
Misure della piattezza (curva base) di lenti FSV ClearView ZEISS 1,60 rispetto a lenti FSV AS ZEISS 1,60 su un range di prescrizioni (-7D, -5D, -3D, -1D, +1D, +3D, +5D con e senza cilindro di -2D). Massima riduzione del 32% per -5,00D con cilindro di -2D. Analisi quantitative di Carl Zeiss Vision GmbH, divisione Technology e Innovation, 2020.
3) Sulla base di una simulazione della nitidezza visiva su un’area di 50 mm di diametro di una lente FSV ClearView ZEISS con indice 1,60 rispetto a una lente FSV AS ZEISS 1,60. Media di +5D, +3D, +1D, -1D, -3D, -5D e -7D con e senza cilindro di -2D. Analisi quantitative di Carl Zeiss Vision GmbH, divisione Technology e Innovation, 2020.
LABORATORIO OTTICO VARESINO
Produzione lenti oftalmiche speciali
La storia
L’azienda prosegue la tradizione lavorativa dell’Occhialeria Milanese che nasce attorno agli anni 30 in Milano, dedicata alla produzione di lenti oftalmiche minerali.
A causa degli eventi bellici, la sede si sposta nel circondario di Varese, diventando “Visorect”. In seguito si colloca in centro città trasformandosi dal 1980 in “Laboratorio Ottico Varesino”. Nello spirito dei due fondatori storici viene tramandata la tradizione di capacità e di servizio, ma una realtà trasformata dalla domanda e dall’offerta di nuovi prodotti viene sempre più modernizzata dalla seconda generazione familiare che a tutt’oggi gestisce l’impresa.
L’imprenditoria attuale, all’inizio del nuovo millennio, sposta la sede dal centro città, che ormai ne limita lo sviluppo, nella zona industriale. In tale collocazione, pur mantenendo i connotati originali di costruttori di lenti con alta specializzazione, l’azienda investe in capacità produttiva ed in sviluppo tecnologico per soddisfare le sempre nuove esigenze di mercato.
Il pensiero aziendale si incentra pariteticamente in due aspetti indissolubili delle caratteristiche produttive, costituendo il DNA di una moderna e competitiva unità fornitrice di prodotti di alta specializzazione.
Tali prodotti vengono forniti con il contributo di una terza caratteristica che completa il business nella sua integrità.
L’Azienda viene quindi ad essere definita da questi tre elementi:
La tecnologia
• Macchinari di ultima generazione, continuamente aggiornati dai fabbricanti secondo le più recenti implementazioni di hardware e software.
• Scelte appropriate del firmware che equipaggiano le unità che producono le lenti di alta tecnologia.
• Uso delle materie prime semifinite dei migliori produttori mondiali che garantiscono prestazioni e durata nel tempo.
• Varietà di soluzione nei diversi possibili disegni di lente e di trattamenti superficiali.
La qualità
• Controllo continuo dei macchinari di produzione cosicché non si incontrino deviazioni occasionali o derive dell’accuratezza produttiva.
• Controllo dei fornitori ed acquisto della miglior materia prima sul mercato che farà parte del prodotto finale venduto.
• Standard di controllo che seguono le norme internazionali del settore.
Il servizio
• Il Servizio Clienti, raccoglie, vaglia, verifica la congruenza degli ordini; nel caso di incongruità o mancanze richiama il Cliente.
• Svolge un compito di consulenza in caso di dubbi sulla scelta dei prodotti.
• Consiglia con continuità e dirige la Clientela in maniera appropriata sulle novità dei prodotti
In Azienda si amano definire, con un gioco di parole, come: “una entità che produce ciò che gli altri non possono produrre e quello che tutti producono cerca di produrlo meglio degli altri …”
Il catalogo del Laboratorio Ottico Varesino offre una gamma di prodotti che vanno oltre gli standard normalmente offerti:
• lenti in vetro di ogni indice, potere e conformazione;
- prodotti per alte miopie in lantanio 1,8 e 1,9 con poteri oltre - 40 Dpt.
- bordi raccordati in geometrie posteriori concave/convesse e superfici biconcave.
• lenti per applicazioni tecniche come quelle per maschere subacquee e occhialini da nuoto con parametri ottici personalizzati e con valori elevati.
• progressive con disegni progettuali dedicati sia alla minimizzazione delle aberrazioni della visione periferica che di quelle indotte dagli angoli delle montature.
progressive specifiche per ogni condizione di uso, a partire dai disegni coadiuvanti gli stress di focalizzazione su piani alternati, alle occupazionali per ambienti ridotti, a quelle dedicate ai diversi stili di vita.
Realizzazione di monofocali in materiali organici sino ad indice 1,76 spingendosi a poteri da oltre 30 Dpt a +30 Dpt
• Realizzazioni di monofocali con Astigmatismi e Prismi dal valore superiore alle 15 Dpt.
• colorazioni medicali e colorazioni pretinte su materiali fotocromatici.
• montaggi su montature con dima particolari.
trattamenti di indurimento con match di indice tale da evitare effetti di interferenze sino all’indice 1,74.
TUTORNET PRESENTA L’ANNO ZERO DELLA CENTRATURA
Il dispositivo ZerO, brevettato, è la sintesi di quindici anni di lavoro di TutorNET nel mondo dell’ottica e risolve in modo brillante e definitivo il problema del rilevamento delle altezze di montaggio delle lenti progressive. Sicuramente vi sarà capitato, più o meno frequentemente, di riscontrare difficoltà nell’utilizzo da parte di vostri clienti delle lenti progressive appena consegnate. Nella maggioranza dei casi la responsabilità del problema, o di gran parte dello stesso, è da attribuire al rilevamento delle altezze di montaggio. Qualsiasi sia il metodo che avete utilizzato per rilevarle, sia esso il più classico metodo empirico con il pennarello, sia un qualsiasi modello di centratore elettronico (totem o tablet è indifferente), la posizione del capo in cui viene rilevata la posi-
zione delle pupille è cruciale nel corretto rilevamento della misura.
Lo strumento è un piccolo dispositivo ad alta tecnologia dal peso inferiore a 20 grammi. Il suo utilizzo è di una semplicità assoluta: agganciate ZerO all’asta della montatura già indossata dal cliente, invitando il cliente, in piedi, a guardare distante, davanti a lui, per circa 20 secondi. In questo lasso di tempo. Il cliente non avrà nessun punto prossimale da guardare, e starà nella sua postura naturale e abituale. Nel frattempo, ZerO compie una serie di rilevamenti posturali. Terminata l’acquisizione, ZerO vi indica subito, mediante segnali visivi, quando potete procedere alla rilevazione dei centri e delle altezze utilizzando il metodo per voi abituale.
Postura NATURALE
Il cliente non avrà nessuna difficoltà con il suo nuovo occhiale progressivo
Postura NON naturale
Le altezze che rilevate saranno errate: Il cliente avrà difficoltà con il progressivo da lontano.
VISIONEasy è la nuova versione del videocentratore TutorVISION nata per permettere all’ottico di rilevare le misure necessarie per realizzare perfetti occhiali progressivi con una soluzione rapida e agevole, utilizzabile rispettando le norme di sicurezza antipandemia.
La foto al cliente viene scattata utilizzando uno smartphone o un tablet ma l’elaborazione viene fatta utilizzando un normale PC, su cui viene installato VISIONEasy. In dotazione viene dato il regolo da indossare e l’applicazione QRTnet per IOS o Android per scattare le foto al cliente, installabile su più Smartphone o tablet.
VISIONEasy è abbinabile a ZerO, per rilevare le altezze rispettando la postura naturale del cliente. Incluso in VISIONEasy vi sono il pacchetto marketing EyeTUTOR ed il simulazione lenti TutorLENS Tutte le centrature vengono salvate in un database interno, sono stampabili ed è possibile esportarle in formato XML per collegarsi al proprio gestionale.
Postura NON naturale
Le altezze che rilevate saranno errate: Il cliente avrà difficoltà con il progressivo da vicino.
Parametri rilevati da VISIONEasy
SISTEMI DI FILTRAGGIO BLUNAVA: UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO
di Manlio ValliDisporre di efficienti sistemi di filtraggio per macchine molatrici significa aver compreso le nuove sfide emergenti e porsi come interlocutori credibili verso il pubblico sempre più vasto, critico e maggiormente attento alla sostenibilità e alle tematiche ambientali.
Rispettare le normative se da una parte vuole dire proteggersi dal rischio di eventuali sanzioni, dall’altra ci indica la strada da percorrere per en-
trare appieno verso un futuro più “green” ma non per questo meno performante, anzi il rispetto delle normative è oggi un’opportunità in più per la crescita, per il profitto e per la sostenibilità. Ne parliamo con Anna Saccoman, Amministratore Unico, e con Valerio Nalesso, responsabile Ricerca e Sviluppo di Blunava, azienda italiana al vertice nel settore del filtraggio dedicato al mondo dell’ottica.
Risponde Anna Saccoman
Gli eventi di questi ultimi anni ci hanno fatto comprendere quanto sia difficile guardare al futuro con serenità. Ecco perché oggi ci voltiamo indietro e guardiamo come questi avvenimenti ci hanno resi più forti e determinati, pronti ad affrontare oggi le sfide di domani.
L’aumentato interesse verso un’economia più sostenibile e più attenta all’ambiente è stato la leva iniziale che ci ha portato a studiare il miglior modo di mantenere limitati i costi operativi e di produ-
zione, nonostante i forti aumenti speculativi di cui tutti siamo oggi testimoni. Per ottimizzare i costi di produzione senza rinunciare alla qualità che da sempre ci contraddistingue, abbiamo creato un nuovo polo produttivo e aumentato le sinergie con i nostri fornitori, investendo nell’ottimizzazione dei processi produttivi e nella ricerca dei materiali. Stiamo chiudendo un 2022 ricco di soddisfazioni, gli investimenti nella formazione del personale e nelle nuove strutture ci hanno permesso di consolidare clientela e fatturato, ma soprattutto siamo riusciti a fare della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente una opportunità per essere competitivi e fare profitto.
Processi produttivi e ricerca dei materiali. Come si proietta questa strategia in termini di offerta ai clienti?
Risponde Valerio Nalesso
Abbiamo ottimizzato l’offerta dei sistemi di filtraggio per macchine molatrici in due linee di prodotti: i sistemi GHOST, economici ed ecologici, che si posizionano in una fascia entry level; e l’ormai “classica” linea IDEA, (foto sistema iDea) flessibile, stabile e customizzabile al 100%, dove grazie al lavoro di ricerca sui materiali filtranti, possiamo oggi decidere anche il grado di filtrazione dell’acqua che vogliamo ottenere: l’unico sistema di filtraggio con cui possiamo garantire l’eventuale scarico diretto nelle acque reflue rispettando la normativa di legge.
Inoltre, tramite l’ottimizzazione dei processi produttivi stiamo ammortizzando gli aumenti dei costi di produzione, che si traduce in una stabilità dei prezzi di listino dei nostri sistemi per l’anno 2023, il tutto a beneficio dei clienti. Le nuove sinergie ci permettono di investire ulteriormente in nuovi progetti e macchinari che contiamo di presentare durante il prossimo anno.
Qual’è oggi la vostra visione rispetto alla globalizzazione dei mercati?
A.S.
Blunava è una azienda orgogliosamente italiana, che oggi dedica uno sguardo e una attenzione particolari ai mercati a noi più vicini.
Per questo, stiamo consolidando la nostra presenza nel mercato europeo, che aveva subito una brusca frenata a causa della pandemia, e che ora gode di buona salute, ed è molto sensibile alle tematiche di sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Inoltre, stiamo ampliando la nostra presenza ai paesi dell’est Europa ed al sud del Mediterraneo, dove la carenza di acqua impone una più oculata gestione delle risorse idriche. V. N.
Per quanto riguarda il mercato interno, ci stiamo muovendo per offrire un servizio sempre più capillare nel territorio. Oltre ai rivenditori già operanti, infatti, abbiamo da poco introdotto nel nostro organico due nuovi collaboratori con la funzione di tecnici / venditori: Marco Bonizzi, già esperto di sistemi per il trattamento dell’aria, per l’area nordovest; mentre, per il nord-est, abbiamo chiamato nella nostra squadra Manuel Pinato(Foto Manuel Pinato), giovane e promettente leva con esperienza presso la divisione strumenti di Essilor e attualmente prossimo all’abilitazione di ottico.
L’Ottico nel negozio o nella sala delle visite?
Miei carissimi nuove e “vecchi” affezionati lettori, digitate sul browser “chi è un ottico e cosa fa” e leggerete in prima battuta:
L’ottico si occupa di progettare, realizzare, riparare e vendere al pubblico occhiali, lenti e lenti a contatto, occhiali sportivi e occhiali da sole a seconda delle esigenze di ogni singolo cliente.
Definizione più o meno corretta, salvo quel “progettare” che mi suona molto ambiguo e anche salvo una grave mancanza, a mio parere, di una delle sue più importanti mansioni.
Vedo di andare un po’ più in profondità per trovare una miglior aderenza alle competenze.
Wikipedia, alla voce Ottico, riprende ancora il concetto di progettazione ma poi specifica in maniera chiara: al termine del corso di studi l’Ottico è in grado di “Esaminare la visione di una persona e definire autonomamente la correzione per i difetti semplici di miopia e presbiopia”. Questo mi piace, non voglio addentrarmi sulla legislatura che (quantomeno una volta) limitava alle correzioni sferiche ed ora non so come vada la faccenda dal punto di vista legale ma non mi interessa il dettaglio.
Affermo e sottolineo, con la logica più ferrea, che una persona va dall’ottico per farsi “misurare la vista” se non vede bene.
Ciò, e mi spiace se qualcuno – Ottico od Oculista –si dovesse offendere, è il principale e più attinente compito della sua nobile professione. Condivido comunque il fatto che, qualora l’Ottico avesse dubbi sulla funzionalità dell’occhio o di uno stato
fisico anche temporaneo di disagio del Cliente, è suo preciso dovere di indirizzarlo ad un Medico Oculista, supportandone la visita con una copia della documentazione di indagine non invasiva che egli avesse eventualmente usato. Ma ciò che conta è capire che, in prima battuta, il cliente che entra in un negozio di Ottica con un effettivo bisogno (e con questo escludo nel caso solo volesse cambiare o aggiungere, un paio di occhiali oppure curiosare su ciò che il mercato offre di nuovo) deve avere consegnata prima della scelta della montatura in sue mani una ricetta precedentemente e correttamente calcolata con Sfera, Cilindro e suo Asse, Addizione, Distanza pupillare monoculare presa con strumento adatto in visione all’infinito. I giochini di quest’ultima misura, non meno importanti dei dati di rifrazione, presa col pennarello su un occhiale calzato li lasciamo, per favore, ai dilettanti.
Il non avere una ricetta, prescritta da altro Ottico o dal Medico Oculista, datata entro i precedenti sei mesi, impone alla coscienza di chi gestisce il negozio di quantomeno suggerire, se non imporre, una verifica dello stato del visus del Cliente prima di ogni decisione sull’acquisto della montatura. E qui ci fermiamo? No certo, ci sono altri dettagli importanti di cui il cliente/paziente abbisogna e anche l’Ottico necessita, il primo per poter scegliere, il secondo guidare nella scelta tra le infinite possibilità, sia nel campo della metodologia della correzione visiva che del telaio della lente. Leggasi imparare la navigazione nel mare procelloso delle montature e delle tipologie delle lenti in funzione della nave (il paziente) che si dirige. E qui si vede dove la professione degli Ottici e degli Oculisti si differenzia profondamente, ognuno calcando le strade della loro competenza che l’istruzione gli ha dato e l’esperienza ha completato e rafforzato.
Io adoro l’Oculista che, quando passa all’argomento “quali lenti”, dice al paziente “vai dal tuo Ottico che questo è il suo mestiere” e lo apprezzo profondamente che, se io accompagno una persona da lui che gli chiede “posso farmi fare quelle lenti che fanno vedere da vicino e da lontano”, gli spiega invece in dettaglio la funzionalità delle progressive e gli raccomanda, per avere maggior funzionalità, di farsi consigliare nella scelta del modello dall’Ottico, specificandogli di fare attenzione che ce ne sono di diversi tipi.
mediante le lenti e dell’indagine delle patologie oculari è fondamentale per la soddisfazione dei Clienti/Pazienti finali. Basta quindi con le lotte intestine che non portano a nulla, basta col proibire di misurare la pressione endoculare all’Ottico, se usi un tonometro a soffio, con buona pace di tutti. Si avrà, in alcuni casi, solo il modo di indirizzare un Cliente a diventare Paziente anche di un Oculista. Lo stesso valga di qualsiasi altra metodologia di indagine, a patto che il risultato venga consegnato al Cliente per recarsi dall’Oculista.
E tanto per sedare polemiche io non sono ne Ottico, né Optometrista né tantomeno Oculista, è solo dal 1976 che lavoro nel campo della fabbricazione di lenti, dei macchinari per costruirle e della loro vendita ai laboratori con la sola arroganza di ritenermi una persona di buon senso comune.
Torniamo quindi a cosa fa e soprattutto cosa può delegare l’Ottico. Abbiamo detto la rifrazione in primo luogo, in apposito locale con le dimensioni adatte per avere le distanze tra l’Ottotipo e il viso dell’esaminando, compie vari test strumentali che non sto a descrivere.
Deve farsi sicuro che, con tutti i mezzi a sua disposizione e con opportune domande e risposte, la
sua diagnosi possa essere espressa perché non ha trovato estremi sufficienti per pensare che ci siano altri fenomeni fisici influenzanti il visus e non ci sia correlazione di fenomenologie fisiche che debbano essere corrette. A questo punto appone fisicamente con lenti provvisorie o mediante un sistema di visione elettronico la dovuta correzione e ne verifica l’accettazione da parte della persona in esame ed eventualmente ritocca qualche dettaglio. Quando alla fine costui, come comunemente si dice, “ci vede bene” compila il suo registro anagrafico, stampa e consegna un foglio/ ricetta.
Una certa logica direbbe che ora il Cliente non ha più bisogno dell’Ottico, che può cambiare semplicemente l’ambiente entrando nello spazio pubblico del negozio e cominciare a scegliere la montatura, magari affidato ad una persona che non è un Ottico.
E qui “casca l’Asino”, senza offesa. Abbiamo saltato qualche passo (o, meglio, ho volontariamente saltato qualche passo per avere maggior impatto). Non leggete più nulla, chiudete la rivista. Non cambiate pagina e riflettete:
1. cosa è mancato sino ad ora e ...
2. cosa si dovrebbe fare a questo punto prima di calare sul tavolino 20 o 30 montature o invitare il Cliente a guardarsi in giro nelle vetrinette del negozio alla ricerca di qualcosa che gli piaccia?
Io non sono un Wikipedista o un Wikipedia-dipendente, ma di solito si ha una buona e corretta dose di informazioni da questa comunità (fate un’offerta ogni tanto, c’è dietro un lavoro da rispettare).
Comunque sia, cito che - omissis - con una nuova normativa (2018-19) generalmente parlando, al termine del corso di studi l’ottico è in grado di:
1. Realizzare qualsiasi ausilio ottico (occhiali, lenti a contatto, sistemi ottici) nel rispetto della normativa vigente che ne sancisce l’esclusiva.
2. Esaminare la visione di una persona e definire autonomamente la correzione per i difetti semplici di miopia e presbiopia.
3. Assistere tecnicamente il cliente, nel rispetto della prescrizione, nella selezione della montatura e delle lenti oftalmiche sulla base delle
caratteristiche fisiche, dell’occupazione e delle abitudini.
4. Informare il cliente sull’uso e sulla corretta manutenzione degli ausili ottici forniti (occhiali, lenti a contatto)
5. Misurare i parametri anatomici del paziente necessari all’assemblaggio degli ausili ottici (occhiali, lenti a contatto, sistemi ottici).
6. Utilizzare macchine per sagomare le lenti e assemblarle nelle montature, secondo i parametri di centraggio e in base alla propria conoscenza professionale.
7. Compilare e firmare il certificato di conformità degli ausili ottici nel rispetto delle norme vigenti.
8. Aggiornare le proprie competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche, nel rispetto della vigente normativa. Ho messo in corsivo i comma 1. e 6. perché nel contesto di questo articolo ben venga che i signori Ottici sappiano fare questo, ma è anche vero che oggi essi si affidano al proprio Laboratorio Fornitore per queste operazioni. Ciò, a mio parere è un bene perché significa delegare a Professionisti Industriali una serie di “operazioni meccaniche” che necessitano di macchinari costosi e di elaborazioni manuali specializzate. Faccio un esempio: Leclerc non cambia le gomme, eppure è un ottimo pilota; lo saprebbe fare ma non ne vale la pena, va da un buon gommista. Ho sempre stimato gli Ottici della mia età, o anche meno, che dicono di montare le lenti da sé stessi perché questo è il vero valore della categoria, perché i risultati sono migliori e perché ne hanno la passione. Tanta stima ma, a conti fatti, ci sono controindicazioni pesanti: il rischio di rovinare una lente in montaggio è sempre in agguato … se capitasse al Laboratorio Industriale il costo sarebbe a suo carico e quindi, amatissimi lettori Ottici, risparmiate tempo e denaro. Da noi nel Milanese si dice “Ufeleé fa’ il to mesteé” (credo di dover tradurre: “Chi fa le frittelle faccia il suo mestiere” – Le Ofelle sono le ciambelle di pasta fritta lievitata col buco).
Ciò che è scritto nel comma 2) è stato eseguito come detto prima; riguardo al comma 3) selezione della montatura e delle lenti oftalmiche facciamo un po’ di osservazioni.
La montatura può essere scelta, ma occorre sapere se questa scelta è congrua con la prescrizione e con il tipo di lenti: per esempio, un presbite con una ipermetropia anche media non potrà permettersi sagome ampie perché si imporrebbe uno spessore al centro e un peso considerevole, se poi scegliesse una progressiva, al contrario mai troppo basse. Al contrario per un miope si avrebbero spessori al bordo esagerati. Quindi un piccolo lavoro di indagine già nella sala di prescrizione lenti va fatta: con in mente la prescrizione sin da quel momento chiederà al cliente il suo orientamento. Due occhiali uno per vicino ed uno per lontano? Un occhiale con bifocali (no dai, glieli sconsiglierà)!! Un occhiale con progressive?
(spesso guardano da vicino oggetti posizionati più in alto di loro), parrucchieri (usano tanto il mezzo campo), piloti di aereo (hanno un cockpit in alto), utenti di computer (ehhh, qui ce ne sono tanti… difficilini da accontentare ma sapete che ci sono le “Office”, unica soluzione entusiasmante). Vi ho detto molte cose che probabilmente ben sapete ma sottolineo che è meglio affidare l’indirizzo di queste scelte al vostro buon senso che al gusto estetico della ragazza in negozio che è di buon gusto ma che magari non ha una gran esperienza di lenti.
E qui si apre l’indagine importante: ne ha già usate? Sì e non tollerate? Perché? Di che tipo erano, quanti anni prima? Cosa sono le sue abitudini giornaliere e la sua occupazione? Attenzione a chi con lo sguardo al vicino “vola” in giro – faccio alcuni esempi di portatori difficili: elettricisti
Oppure istruite molto bene il personale del negozio, reparto montature. Sembra banale e scontato ma bisogna che abbia anche un po’ di psicologia e sappia scegliere per le progressive pazienti … pazienti ad abituarsi … scusate il gioco di parola.
Vi sottolineo che oggi esistono, oltre alle lenti progressive occupazionali (Office o Reader a focalizzazione limitata sul lontano a 1, 2 o 4 metri) che a tutti gli effetti sono lenti che limitano la fo-
“L’istruzione finisce nelle classi scolastiche, ma l’educazione finisce solo con la vita.” Frederick William Robertson (3 Febbraio 1816 – 15 Agosto 1853), conosciuto come Robertson di Brighton, fu un predicatore Inglese
calizzazione al massimo a 4 metri, quindi, sono un secondo paio, anche lenti progressive “preferenziali all’uso”.
Ho scritto Preferenziali e non Personalizzate. Non confondiamoci con le “personalizzate” ai parametri angolari della montatura e degli angoli di visione, di cui scrissi in Vedere nr. 2 e anche 3-2021 (trovate tutti gli arretrati sul sito www.vedere.it) ma variabili come progetto delle ampiezze e posizionamenti delle zone visive ed esistenti per lo stesso Nome di Progressiva con un suffisso (magari L specializzate per il lontano e V specializzate per il vicino accanto al Nome di Progressiva da cui nascono).
Ecco, tutte queste cose è meglio che se le tenga in gestione l’Ottico che ben le conosce … Ricordate anche che un buon Catalogo non è solo un Listino prezzi ma normalmente questi dettagli lì sono ben spiegati.
Non dico che il 100% delle persone possano usare una progressiva ma oggi, con i disegni avanzati e specializzati e anche soprattutto con i disegni a doppia superficie, anteriore a fasci complessi e posteriore progressiva si fanno i miracoli.
Sicuramente un ruolo importante di partnership tra Ottico e Industria in queste disponibilità di disegni di progressive lo gioca il fornitore di lenti all’Ottico, ovvero il Laboratorio Ottico di Costruzione che, a meno che se li sia progettati da solo, a sua volta li ha acquistati da due o tre fornitori che lavorano solo e soltanto a produrre nuove progressive.
La mia personale ma sperimentata esperienza è che è meglio scegliere un Laboratorio Privato che uno Integrato. Nella situazione di mia preferenza, il Laboratorio sceglie quello che è meglio sul mercato ed ha a disposizione una varietà di disegni progettuali a volte imbarazzante perché il Centro Studi Disegni di Progressive ha un catalogo enorme. Sono persino disponibili Disegni che sono praticamente identici a quelli disponibili da Laboratori Integrati. Nessuno ovviamente si sogna di adottare un Disegno clone, ma questo dimostra che oggi tutto è disponibile ad un Laboratorio Ottico ben diretto ed informato. Da ultimo e non per ultimo capita spesso di adot-
tare per un periodo di tempo un Disegno progettuale ed alla luce della risposta del mercato cambiarne un po’ i connotati, pur restando nel rispetto del progetto. Vi “confido” ciò che posso dirvi senza sembrare troppo di parte perché in passato lavorai per una decina d’anni in uno di questi Centri Studi Disegni, io oggi sto scrivendo al PC con una lente che uso anche all’esterno ed alla guida. Il progetto originale non mi piaceva molto perché era uno di quei tipi “digital”, fatti per giovani presbiti che usano sistemi di comunicazione portatili. Essi amano avere l’addizione che comincia alta, con poco movimento oculare arrivare al 75% dell’addizione. Da me questo “gradino” di progressione era mal tollerato. Per cui in poche ore si fece una variante al disegno, rendendo il raccordo tra lontano ed intermedio poco più lungo (per una miglioria di questo genere bastano 3 mm di spazio in più per il gradiente di addizione) che abbiamo mandato sul mercato grazie all’ottima riuscita un disegno perfetto per come gestisco io la mia visione. Ho persino smesso di usare le Reader! Il comma 4) è corretto, spero che tutti seguiate queste procedure Il comma 5) alla luce di quanto detto sopra riguardo ai disegni, alle correzioni degli astigmatismi e quindi l’uso delle lenti a doppia superficie, si rivela fondamentale. Una lente costosa, complicata, di resa perfetta solo se individualizzata al paziente richiede tassativamente tutta la serie dei parametri viso/montatura. Ve ne faccio un elenco per vostra comodità.
• PANTO - Angolo pantoscopico (angolo verticale)
• IPDR - Distanza interpupillare monoculare destra
• IPDL - Distanza interpupillare monoculare sinistra
• SEGHT - Posizione verticale della pupilla dal bordo inferiore
• MFH - • Distanza dalla pupilla al punto di pieno raggiungimento dell’addizione +2mm (parte bassa del cerchietto)
Ma mi raccomando, queste misure devono essere perfette ed esistono dei semplici regoli da 20€ che funzionano meglio di alcuni “Totem” con due telecamere ed un software appresso. Basta che qualcuno ve li proponga in acquisto … (in genere con 10 paia di progressive ve lo regalano, anche perché dopo ciò non lascerete più né il modello di lente e quindi né il fornitore!). Il comma 7) non si discute tanto è ovvio. altrettanto il comma 8), con una mia accorata raccomandazione.
Aggiornatevi sempre, se leggete questo articolo significa che siete sulla buona via, non perché l’articolo l’ho scritto io e chissà cosa contenga, ma perché dimostrare di avere una curiosità che vi porta a sapere di più ed è solo in questo modo che vi distinguerete dagli altri.
È di fondamentale importanza che ogni cosa letta, sentita, imparata venga però implementata nel vostro negozio, supportando poi anche la vostra conoscenza con un’appropriata strategia di vendita. Come avrete capito nel leggermi, non sono un guru del marketing, sono più una persona che tende a far istruzione tecnica; quindi, vi affido ad un sito dove casualmente sono capitato e dove un acuto vostro Collega ha pubblicato e messo a disposizione senza costi od obblighi una buona lista, con 6 “comandamenti” che dovrebbero essere applicati in ogni occasione vi capiti in negozio un Cliente nuovo. Questo a due fini: a) Servirlo in maniera opportuna al di là delle sue aspettative tenendo conto delle sue necessità che (magari) non vi sa esprimere b) Fare in modo che al prossimo acquisto di un occhiale torni da voi senza andare alla ricerca di un miglior Negozio e che abbia una spontanea tendenza a parlare bene del posto dove “una persona gentile e paziente ha saputo vendermi ciò che non pensavo avrei comperato” Navigate qui, 6 cose semplici e fondamentali da non dimenticare
https://markojablanovic.it/6-tecniche-di-vendita-che-ogni-ottico-dovrebbe-conoscere/
… a rileggermi … torno presto. Semplicemente vostro Lino
PARTENZA (O RI-PARTENZA?) DALLA BASE
Radioottica era a Bologna al Congresso dell’Istituto Zaccagnini e ci rende partecipi di quanto ha visto e sentito
Domenica 13 novembre si è svolto a Bologna il XXIV Congresso Interdisciplinare dell’Istituto Benigno Zaccagnini il cui tema ruotava intorno al nuovo profilo dell’ottico come disegnato dalle competenze e relative abilità nel decreto interministeriale 24 maggio 2018 n 92.
Il Decreto firmato da quattro ministeri tra cui quello della salute diventa attuativo con la fine dell’anno scolastico 2022/2023 con la chiusura del primo quinquennio.
Giorgio Righetti, preside dell’Istituto B. Zaccagnini, ha fortemente voluto sottolineare l’importanza di questo decreto che restituisce un approccio rinnovato alla didattica: ciò che prima era teoria diventa obbligatorio nella pratica. Il focus si sposta dalle conoscenze alle abilità, molte delle quali optometriche, ampliando il campo d’azione dell’ottica.
I lavori del congresso a cui hanno preso parte molti rinomati professionisti del settore, oltre a
figure politiche e la tavola rotonda del pomeriggio, hanno preceduto la cerimonia di consegna di circa 600 diplomi di abilitazione di Ottico e di specializzazione in Optometria conseguiti negli ultimi 4 anni, proclamazioni in presenza messe in stand-by dal periodo covid. Il congresso era aperto a tutti i professionisti del settore che hanno partecipato in un’atmosfera che pullulava di giovani leve (sotto lo sguardo orgoglioso delle relative famiglie) con occhi ansiosi e spalancati su un futuro che, a volerlo cogliere, si apre su ampie prospettive.
Noi di Radioottica abbiamo avuto il piacere e l’onore di approcciare i temi del congresso in anteprima nella puntata dell’8 novembre in cui era ospite lo stesso Righetti e Anto Rossetti (Coordinatore Scientifico del congresso insieme ai noti professionisti Mauro Frisani e Pietro Gheller) figura riconosciuta e stimata da tutto l’ambiente dell’Ottica e dell’Optometria nazionale,
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internazionale e dal mondo dei professionisti della visione in generale. Già nella nostra diretta online durata eccezionalmente un’ora e mezza, dai commenti in diretta e in differita avevamo capito quanto il tema del congresso non solo fosse di estremo interesse ma anche che “scottasse”. La sensazione post congresso è che continuerà a bruciare tra le mani di chi lo approccerà, ma anche che sia fondamentalmente giusto scottarsi, perché ora più che mai è necessario trovare una strada comune per realizzare una figura professionale rispondente al profilo delineato nel decreto. “Le leggi descrivono la realtà” è una delle cose che ci ha detto Anto Rossetti in diretta, “se oggi abbiamo leggi che descrivono competenze e abilità vuol dire che vengono riconosciute”.
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“Spesso il mondo dell’ottica quando ragiona pensa di farlo in un mondo non regolamentato. Questo è un errore grossolano” afferma Righetti “perché dal Regio Decreto del 1928 tante sono le tappe che hanno segnato la strada dell’ottico fino al decreto del 2018. Sicuramente non è un percorso lineare ma a vederlo nella sua interezza restituisce una figura che è cresciuta con l’incedere della tecnologia e dei progressi scientifici”.
Lo stesso Righetti nell’apertura della tavola rotonda del pomeriggio dove c’è stato un confronto aperto tra i professionisti e gli altri ospiti presenti, ha messo al centro della discussione tre domande che racchiudono probabilmente quelle che ognuno di noi si pone di fronte a questo decreto:
• Cambia il ruolo dell’ottico?
• Si può definire ottico optometrista?
• Cambia l’approccio nell’educazione e nell’aggiornamento?
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C 9 M 100 Y 100 K 10 K 0 31.05.2020
Abbiamo cercato di cogliere alcune delle parole portate sul tavolo di discussione e gli aspetti più importanti tesi all’apertura e alla condivisione di obiettivi comuni oltre che a spunti di riflessione interessanti alla luce di questo decreto che sembra una palla da bowling che speriamo fortemente faccia strike.
C 0 M 2 Y 9 K 27 trasparenza 60%
Anto Rossetti ha più volte ribadito come l’optometria sia diventata competenza obbligatoria per l’ottico. “Ottica e Optometria è oramai un binomio indissolubile perché sono materie cresciute tantissimo e il cui ambito è diventato complesso da gestire senza le necessarie conoscenze. Ciò comporta una successiva e conseguente assunzione di responsabilità nella pratica quotidiana e nella capacità di affrontare un mondo in continuo divenire come il nostro”.
Pietro Gheller ha fatto un veloce excursus sul mondo delle lenti a contatto fino al 1995 quando inizia una nuova era per questo segmento importantissimo con relativo boom. Nel 2020 si contano 140 milioni di portatori nel mondo e gli ottici optometristi devono essere costantemente aggiornati in un ambito che cambia molto velocemente. La realtà è che solo il 40% dei diplomati fa contattologia, sintomo del fatto che la materia spaventi, “perché hanno paura” è la chiosa di Gheller.
“Tutte le lenti a contatto hanno bisogno di specialisti” ha precisato Mauro Frisani subito dopo, evidenziando come il mondo delle disposable non cancella il ruolo fondamentale dell’ottico optometrista, ma anzi ne accredita sempre di più il valore e l’importanza. Mauro Frisani nei suoi interventi ha sempre puntato l’attenzione sul ruolo fondamentale che ricopre l’ottico optometrista nella gestione del
benessere visivo delle persone ed è un ruolo così importante che trascende il termine stesso. La più grande difficoltà dell’ottico moderno da una parte è portare avanti e difendere il proprio ambito di azione sotto stretta osservazione di alcuni detrattori retrogradi che continuano ancora a viverlo come una minaccia anziché una grande risorsa della comunità, dall’altra è sopportare il peso di lotte interne tra chi cerca di divedere il binomio indissolubile di ottica e optometria conferendo a quest’ultima uno standing più elevato. “Non soffermiamoci sulle parole se ci dividono” afferma Frisani dichiarando la provocazione alla tavola rotonda “non parliamo di ottico optometrista parliamo di ottico specializzato, l’importante è che sia chiaro a tutti che la funzione sociale che ricopre resta la cosa più importante da considerare e ciò va ben oltre la terminologia che usiamo”.
Andrea Afragoli, presidente di Federottica, sottolineando come è il significato dei termini che interessa realmente e non le “etichette” che si utilizzano, nel suo intervento alla tavola rotonda ha evidenziato come il nuovo decreto porti a una rivoluzione dalla base ossia dalla figura dell’ottico
e non dall’optometria. “Sarà argomento da portare sul tavolo di discussione comune come TiOptO per affrontare un ragionamento serio in proposito e capire come questa professione debba essere definita per il futuro”.
Ci sono state tante altre testimonianze, tra cui anche quelle di politici che non hanno mancato di combinare nei loro discorsi il ruolo dell’ottico con termini come passione e coraggio, ma quello che si evince dal congresso è che questo decreto non è un punto di arrivo, ma la base da cui partire.
Se tutto il mondo dell’ottica e dell’optometria lavorerà per dare sostanza a questa base, se il fusto di questo grande albero sarà consolidato, allora tutte le strutture derivanti acquisiranno forza e vigore. Senza una base solida, senza un fusto sano non possiamo garantirci in futuro una chioma folta e rigogliosa.
Se ciò è chiaro a tutti allora abbiamo la possibilità di non mancare questa occasione.
Redazione di Radioottica
SEI CONFORME AL REGOLAMENTO
SUI DISPOSITIVI MEDICI? LE AZIONI DA METTERE IN ATTO PER GLI ATTORI DEL SETTORE DELL’OCCHIALERIA
L’introduzione del Regolamento (UE) 2017/745 ha modificato in modo sostanziale il panorama regolatorio del mondo dei dispositivi medici, creando un quadro normativo più strutturato, solido e trasparente rispetto quello delineato dalla precedente Direttiva 93/42/CEE. Il Regolamento, a differenza della Direttiva, è immediatamente applicato senza dover essere recepito nel diritto nazionale di ogni Paese membro, ed è in vigore dal 5 maggio 2021. Gli obblighi in esso descritti si applicano an-
che agli operatori del settore Occhialeria (fabbricanti, distributori, importatori, mandatari), nonostante questo settore tratti solitamente dispositivi medici con un profilo di rischio piuttosto ridotto.
Il Regolamento (UE) 2017/745 introduce, in particolare, alcune novità, definendo nuovi ruoli interni all’azienda e imponendo nuovi obblighi. Proprio perché mai definiti prima, questi obblighi non possono essere trascurati, nep-
pure nel settore dell’Occhialeria. I principali sono:
• l’istituzione della figura della Persona Responsabile del rispetto della normativa;
• l’istituzione, documentazione e il mantenimento di un Sistema di Gestione per la Qualità;
• la definizione dettagliata del processo di sorveglianza post-commercializzazione;
• la definizione puntuale dei contenuti della documentazione tecnica;
• l’introduzione dell’UDI (Unique Device Identifier);
• l’istituzione della banca dati EUDAMED.
Da tempo, quindi, gli operatori economici del settore hanno intrapreso un percorso di adeguamento per potere ottemperare a questi nuovi obblighi; un percorso non sempre facile e potenzialmente oneroso, sia in termini di tempo che di costi. È importante per questo compiere i passi giusti.
Il primo può essere un’attività di Gap Analysis, sia a livello di organizzazione aziendale che più strettamente documentale: questa attività consiste nel cogliere lo scostamento (gap) tra la situazione attuale e quella desiderata, rispetto a, per esempio, dettami legislativi, requisiti di una norma o standard internazionali, esaminandoli in modo rigoroso, esaustivo e in piena consapevolezza. L’obiettivo dell’analisi non è soltanto l’identificazione dello scostamento, ma anche la definizione delle attività e degli strumenti necessari per adempiere allo standard di riferimento, e una valutazione complessiva dell’impatto dell’azione.
Il caso più complesso è quello del fabbricante. La Gap Analysis, infatti, dovrà prendere in considerazione sia la documentazione tecnica dei dispositivi fabbricati, sia l’organizzazione del Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ). Per quella documentale, sarà opportuno verificare l’adeguatezza della documentazione tecnica dei dispositivi medici in riferimento ai requisiti degli Allegati I, II e III del Regolamento, con particolare attenzione all’etichettatura - che prevede nuovi e importanti requisiti da rispettare; al dossier di progettazione - precedentemente non richiesto per la maggior parte dei dispositivi; alla documentazione sulla sorveglianza post-commercializzazione.
In merito all’SGQ, sarà fondamentale verificar-
ne l’adeguatezza rispetto alle prescrizioni in materia di sorveglianza post-commercializzazione, vigilanza, registrazione degli operatori economici e dei dispositivi; rispetto ai requisiti dell’Articolo 10, al ruolo della Persona Responsabile del Rispetto della Normativa, che deve essere opportunamente assegnato. È sempre raccomandabile verificare la conformità anche del materiale commerciale / marketing / divulgativo relativo ai dispositivi per verificarne da un lato la coerenza con la documentazione tecnica, dall’altro la conformità alle norme e linee guida sulla pubblicità.
Per quanto concerne la banca dati europea “EUDAMED”, il cui scopo principale è consentire al pubblico di informarsi adeguatamente in merito ai dispositivi che sono sul mercato, consentirne l’identificazione unica e agevolarne la tracciabilità, è previsto che sia gli attori del settore che i dispositivi vengano registrati. Per ora, come sottolineato dal nostro Ministero della Salute, l’utilizzo di EUDAMED avviene su base volontaria solo per i moduli che gradualmente sono resi accessibili che ad oggi sono il modulo “Registrazione dell’attore” e altri due moduli relativi alla registrazione UDI/disposi-
tivi, organismi notificati e certificati. L’obbligo di registrazione si applicherà definitivamente sei mesi dopo la pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea che decreterà la piena funzionalità e conformità di EUDAMED Molti operatori del settore si sono comunque già mossi per eseguire la registrazione volontaria, onde evitare di ritrovarsi, a ridosso della scadenza, con dei tempi tecnici troppo lunghi per consentire il rispetto dei termini.
L’adeguamento non è quindi solo un passo che va compiuto – al di là del puntuale rispetto
degli obblighi della norma -, è anche un processo che, una volta avviato, deve essere gestito. In questo, può essere utile farsi affiancare da un team di esperti del mondo dei dispostivi medici in grado di guidarti in questo cambiamento, sia dal punto di vista degli affari regolatori che del sistema di gestione per la qualità. Una squadra di professionisti potrà agevolare il processo di transizione, consigliandoti il percorso più adatto al tuo specifico caso, così da giungere ad un risultato più efficace in tempi sicuramente ridotti rispetto a quelli di cui avresti avuto bisogno provvedendo autonomamente.
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Oltre 180 tra professionisti, studenti, giornalisti e appassionati hanno visitato la mostra e assistito al workshop sul design
Il design, il futuro dell’occhiale di ricerca e l’importanza della creatività nei processi produttivi. Questi alcuni dei temi al centro dell’incontro organizzato nell’ambito di MEDD by DaTE, ovvero Milano Eyewear Design Day, che si è svolto il 17 ottobre all’ADI Design Museum di Milano.
“Siamo soddisfatti del successo di questo primo evento milanese marcato DaTE – ha commentato il Presidente Giovanni Vitaloni. Abbiamo scommesso su un evento che fosse completamente diverso dal salone che ogni anno organizziamo a Firenze. Avevamo bisogno di tornare a parlare dei valori che nel 2012 ci spinsero a organizzare il salone di occhialeria d’avanguardia: creatività, innovazione, originalità, ricerca, energia, contaminazione,
sperimentazione, audacia, vitalità, estro. Volevamo farlo insieme ad esperti anche in altri campi di applicazione perché il design pervade tantissimi ambiti della nostra vita e confrontarci ci aiuta a far nascere nuove idee, progetti e sperimentazioni che sono alla base del processo creativo di qualunque oggetto e quindi anche di un accessorio così importante come l’occhiale”.
Non è un caso che sia stato scelto l’ADI, e la città di Milano, come location dell’evento: qui sono custoditi tutti i prodotti industriali che dal 1954 a oggi sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento del Compasso d’Oro, conferito dall’Associazione per il Disegno Industriale con l’obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano.
La giornata si è aperta con l’inaugurazione della mostra Design, occhiali e visione: un connubio tutto da vedere! realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Museo dell’Occhiale onlus. L’esposizione raccoglie oltre 90 pezzi iconici che raccontano la storia dell’occhialeria: dai fassamano italiani del XIX secolo, occhiali da lettura da portare al collo come un gioiello, agli occhiali giapponesi in corno del 1700, passando dai modelli da sole degli anni ’60 e ’70 e gli storici occhiali dei brand più celebri.
Tra i pezzi più curiosi e interessanti un “Lunette de la jalousie”, modello di fassamano francese del XIX secolo proveniente dalla collezione Bodart in cui, al posto di una lente, in uno dei due cerchi, è inserito un piccolo specchio che permette di guardare a lato o alle proprie spalle. E ancora un prezioso occhiale da vista italiano in metallo laminato oro, oro massiccio e brillanti degli anni ’80, il primo occhiale al mondo in titanio senza viti né cerniere datato 1999 e occhiali progettati e disegnati da grandi nomi di fama mondiale come Cleto Munari, Patrick Hoet, Alain Miklitarian e Philip Stark.
Il workshop Design e Eyewear Design ha riunito professionisti del settore ma anche centri ottici, buyer, studenti, giornalisti e appassionati. Guidati dal sociologo Francesco Morace, si sono avvicendati sul palco Luciano Galimberti, Presidente ADI Associazione per il Design Industriale, Daniele Mazzon, Head of Transportation and Yacht Design di Pininfarina, Alain Miklitarian, lunetier che ha rivoluzionato il concetto di occhiale e al cui genio creativo si deve gran parte delle novità dell’occhiale contemporaneo, Silvia Fresco, giovane designer dell’occhialeria indipendente, fondatrice di In Sana e Domenico Concato di Puntoottico Humaneyes, che ha parlato di come raccontare
l’occhiale di avanguardia a seconda dei diversi target.
“Per me gli occhiali sono come per Olivetti la macchina da scrivere: devono unire l’utile al bello, la tecnica al piacere - ha detto Alain Miklitarian. La creatività implica la responsabilità di donare l’oggetto che si progetta ed è un processo di condivisione e complicità tra tutti gli anelli che compongono la catena. Per creare un prodotto è necessario diventare l’oggetto stesso e sapere a chi è destinato, la sua personalità e la sua anima. Solo così non si corre il rischio di perdere l’attenzione sul dettaglio che rende unico l’occhiale”.
Il programma si è chiuso con due importanti premiazioni nate nell’ambito di DaTE 2022. Sono stati infatti premiati l’occhiale più innovativo esposto all’ultima edizione di DaTE e il centro ottico più visionario. Il primo riconoscimento, conferito dalla co-fondatrice di DaTE Cristina Frasca, è stato selezionato da una giuria di esperti di design e lifestyle composta da Luciano Galimberti, Presidente ADI-Associazione per il Design Industriale, Livia Peraldo, Direttrice di Elle Decor e Antonio Cristaudo, Direttore commerciale
e sviluppo di Pitti Immagine. Il riconoscimento è stato assegnato al modello S1 Black Hero di Aether Eyewear. Gli occhiali Aether uniscono tecnologia e design e sono all’avanguardia dell’audio eyewear grazie ad auricolari collocati nelle aste che permettono al suono di arrivare direttamente all’orecchio senza disturbare gli altri e senza isolare dal mondo chi li indossa. A ritirare il premio, ovvero la candidatura al Compasso d’Oro 2023 e la partecipazione a Pitti 2023, Azhar Gatto del marketing and communication team di Aether.
Il secondo riconoscimento, conferito al centro ottico più visionario valutato dagli espositori di DaTE 2022 e consegnato dal co-fondatore di DaTE Dante Caretti, è andato a pari merito a Frank Lo di Roma e a I Visionari di Firenze per la scelta dei prodotti, la tipologia di servizi offerti ai client, gli allestimenti e la comunicazione. A ritirare il riconoscimento i fondatori Massimiliano Savo per Frank Lo ed Elena Lenzi ed Emiliano Lenzi per I Visionari.
PRESENTATI A ROMA I DATI SUL VALORE DEL SETTORE MODA
Tessile, Moda e Accessorio: per ogni euro investito se ne generano oltre tre di fatturato e si stimola crescita culturale e sociale
In occasione della conferenza stampa del 17 novembre a Roma sullo studio “Il valore del settore Moda nell’Economia e nella Cultura”, presentato da Confindustria Moda e Censis è emerso il valore altamente strategico per tutto il sistema Paese della filiera del Fashion. Il punto fermo della ricerca è che se il Made in Italy è oggi sinonimo di eccellenza nel mondo, ciò è dovuto anche alla filiera italiana del Tessile, Moda e Accessorio
Il settore evidenzia nel 2021 un fatturato complessivo prossimo ai 93 miliardi di euro, e si compone di oltre 60 mila imprese con circa 550 mila addetti. Il valore dell’export è di quasi 68 miliardi di euro, di cui 40 miliardi di euro per esportazioni extra UE.
Lo studio del Censis mette in luce che, se nel
prossimo triennio si ritagliasse un pacchetto di investimenti per il settore di 6 miliardi, il ritorno in termini di crescita sarebbe enorme: la produzione industriale crescerebbe di oltre 11 miliardi e il fatturato di quasi 20. Ma le performance del settore non si risolvono solo nei suoi pur importanti dati economici, perché richiamano la materialità della relazione tra le attività produttive delle imprese e le comunità in cui operano, su cui hanno impatti rilevanti per occupazione, redditi, qualità della vita e, in certi casi, anche sulla stessa possibilità di buon vivere in una determinata area geografica.
Dallo studio emerge anche il ruolo della Moda nel favorire il benessere e la crescita sociale, a più livelli. In primo luogo, emerge che il 48,1% dei cittadini è convinto che il settore moda promuova
il rispetto del lavoro e dei lavoratori in ogni ambito di sua competenza. Una opinione che è condivisa da quote trasversali ai gruppi sociali, in particolare al Centro (50,5%) e al Sud e nelle isole (54,8%).
I nuovi modelli e le culture sociali che incarna, pongono la moda in prima linea nel promuovere un’azione sociale a vasto raggio antidiscriminatoria, contro il body shaming o le forme di omofobia. Non è quindi la generica voglia di apparire la spinta all’acquisto di prodotti moda, piuttosto quella di essere sé stessi con gli altri, nel modo in cui il proprio codice soggettivo ritiene migliore.
Per ultimo lo studio ha analizzato la questione culturale. Il 68,8% degli italiani ritiene che il settore della moda, attraverso i suoi prodotti, abiti e accessori, produca cultura come l’arte, la danza, la musica o la letteratura. Non solo, il 61% ritiene che la moda, attraverso il vestire bene, promuova nella società il gusto estetico e il senso del bello. È una opinione condivisa trasversalmente ai vari gruppi sociali e territori, con valori più elevati tra le donne (63%) e i residenti nel Sud e Isole (67,7%).
Tra le dimensioni valoriali che più suscitano attenzione negli italiani, ha un posto di primo piano la sostenibilità, come rapporto dei processi produttivi, di distribuzione e vendita con la tutela ecologica e la lotta al riscaldamento globale. Il settore, in Italia, è fortemente impegnato in un percorso di crescita in tal senso, e vanta virtuose esperienze: ad esempio, nella gestione e nel riciclo degli scarti di lavorazione e dei rifiuti, con la raccolta differenziata del comparto tessile e accessorio, che genera una filiera produttiva ecosostenibile con tessuti naturali e tinture green. Questo sforzo non è passato inosservato agli italiani, poiché il 51,9% ritiene che il settore sia impegnato concretamente nell’adottare scelte che rispettano l’ambiente e riducono il rischio di
inquinamento. Imprese sostenibili non significa più e solo quelle che non inquinano o che lottano contro il riscaldamento globale, ma anche imprese che rispettano i diritti sociali di lavoratori e fornitori, che agiscono per il benessere delle persone e delle comunità coinvolte dalla loro attività, o che in generale interpretano nella loro azione i criteri della responsabilità sociale. Preso atto che un investimento pubblico di 6 miliardi di euro in tre anni dedicato alla filiera del Tessile, Moda e Accessorio porterebbe enormi vantaggi economici, culturali e sociali, lo studio di Confindustria Moda e Censis non si limita a chiedere investimenti a pioggia ma individua aree di intervento specifiche ad alto impatto strategico: sostegno fiscale, con un piano di contributi e incentivi mirati al supporto delle produzioni, alla partecipazione alle fiere internazionali, a favorire processi di reshoring ed evitare fughe all’estero, alla transizione al digitale; investimenti green, anche con la promozione di principi di circolarità, ad esempio tramite la creazione di reti di riciclo, l’installazione di macchinari che favoriscano il recupero dei prodotti e abbattano le emissioni; formazione e qualificazione professionale, decisive quanto la capacità di mixare conoscenze e abilità più tradizionali con le nuove competenze tecnologiche e digitali. Ipotizzare percorsi professionalizzanti già nei cicli di istruzione obbligatoria, e l’introduzione di misure e agevolazioni per l’assunzione di giovani da parte delle imprese; tutela dell’eccellenza con un sistema di controlli e vigilanza sul settore, a protezione delle produzioni industriali e dal rischio di contraffazione; infine supporto alla crescita, che favorisca l’incremento strutturale delle imprese anche attraverso meccanismi aggregativi.
“OCCHIO A PINOCCHIO!”: LA CAMPAGNA
DI PROMOZIONE
DELL’EDUCAZIONE
PER OTTOBRE MESE DELLA VISTA
VISIVA
Commissione Difesa Vista Onlus e Gruppo Rainbow insieme per diffondere le buone prassi di educazione quotidiana al benessere degli occhi dei più piccoli
Ottobre è il mese della prevenzione visiva e come tutti gli anni per Commissione Difesa Vista Onlus è un momento significativo per sensibilizzare e informare riguardo l’importanza della tutela della vista. “Occhio a Pinocchio” è la nuova campagna di informazione riguardo alle buone prassi di educazione quotidiana al benessere degli occhi dedicata ai bambini e ai loro genitori, portata avanti da CDV Onlus in collaborazione
con il Gruppo Rainbow, che vede protagonista il burattino più famoso del mondo, tornato alla ribalta grazie alla nuova serie “Pinocchio and Friends”, creata da Iginio Straffi e trasmessa in onda su Rai Yoyo.
L’iniziativa è partita il 13 ottobre, Giornata Mondiale della Vista, e proseguirà fino a febbraio 2023 coinvolgendo centri ottici e 32 istituti
scolastici italiani con l’obiettivo di sensibilizzare bambini e genitori rispetto alle problematiche e i rischi derivanti da una scarsa attenzione alla cura degli occhi.
Il progetto, grazie anche alla collaborazione di Federottica, socio di CDV Onlus, vede la distribuzione di kit e materiali informativi, tra cui poster, ottotipi e card legate ai personaggi della serie “Pinocchio and Friends”, ciascuno portavoce di un diverso messaggio di promozione del benessere visivo, all’interno di centri ottici e istituti scolastici italiani. Inoltre, vengono regalati colorati sticker adesivi all’insegna del claim “ho controllato la mia vista, non dico bugie!” a ciascun bambino che effettua un controllo della vista eseguito da medici oculisti e ottici, nelle scuole selezionate aderenti al progetto.
In una sezione dedicata all’interno del sito di CDV Onlus, inoltre, sono disponibili approfondimenti e consigli su come tutelare la vista dei bambini nella vita di tutti i giorni.
Fondamentale è il supporto di Essilor, Zeiss e Frastema Ophthalmics, partner tecnologici che hanno fornito a CDV Onlus la loro migliore strumentazione per l’esecuzione dei test visivi.
“Da 50 anni CDV Onlus promuove e realizza campagne per la tutela della vista – afferma Vittorio Tabacchi, il Presidente di Commissione Difesa Vista - e collabora con altri enti pubblici e privati, tra cui le scuole, per sensibilizzare la comunità sull’importanza della prevenzione tutto l’anno, attraverso l’informazione sulle corrette pratiche rivolte al mantenimento di una buona qualità visiva. Ricordiamoci che l’80% delle informazioni che provengono dall’ambiente esterno giungono al cervello passando attraverso il canale visivo, per questo è indispensabile prendersene cura.”
AMICI DI CUI SONO ORGOGLIOSA
di Isabella MorpurgoQuando, come nel mio caso, si lavora nello stesso settore e ambiente da vari decenni, alcune persone da conoscenze di lavoro si trasformano in amici.
Alessandro Spiezia è uno di questi e, di anno in anno, ha “accompagnato” il mio cammino nel settore.
Mente vulcanica e acuta, ottico esperto, presidente di Associazione di categoria, è diventato anche personaggio noto in Italia e all’estero grazie al suo essere “l’ottico del Papa”. Non è però la sua notorietà che me lo ha reso amico. Sono state le serate passate insieme a lui e a sua moglie in occasione di fiere all’estero, i suoi consigli come esperto del settore nazionale che a volte mi hanno aiutato nella mia attività di editore, l’entusiasmo (non scalfito dagli anni che passano) per ogni idea e iniziativa, l’affetto e il rispetto per i suoi figli.
Mi ha onorato anche nel volermi al suo fianco a Roma in occasioni quali un incontro con Papa Francesco e i festeggiamenti per i 50 anni della
sua attività ed è per questo che sono stata molto dispiaciuta quando mi ha annunciato la presentazione del suo libro ed ho realizzato che la data coincideva con un mio viaggio ad Atene per una fiera di settore e che quindi non avrei potuto essere presente.
Un libro. Quando l’ho saputo ho pensato “finalmente”!
Chi l’ha aiutato a trasformare pensieri e ricordi in parole scritte è poi una donna che conosco e stimo, Luisa Carla Redaelli, architetta prestata al settore dell’ottica e occhialeria nel quale ha trovato una sua importante valenza occupandosi di formazione e consulenza.
Il libro si intitola “Alessandro Spiezia. L’ottico che ha visto la storia - Incontri speciali in una piccola bottega di occhiali”, come ho già scritto l’autrice è Luisa Carla Redaelli ed è edito da Minerva. L’evento di presentazione dell’opera ha avuto luogo il 19 novembre presso il Pio Sodalizio dei Piceni a Roma.
Non c’ero ma il libro è arrivato anche a me, pensiero affettuoso del suo protagonista, arricchito da una bella dedica. L’ho già letto e ne consiglio davvero la lettura.
L’ottico indipendente
BochicchioIl recupero dei valori
Nel periodo pandemico abbiamo tutti sperimentato riflessioni personali, profonde, vere, spesso intime a largo spettro e il digitale ci ha permesso di condividerle in un momento in cui le barriere erano abbassate, di elaborarle con la speranza reale che ci aiutassero non solo a superare il momento ma a migliorare quelli futuri.
Ebbene francamente non è così.
Non sembra siamo diventati migliori ma anzi, se possibile, sembra che abbiamo sotterrato sotto le macerie immaginarie insieme alla paura e alle difficoltà attraversate anche i buoni propositi.
Basta guardare cosa succede negli ordini mondiali saltati, nelle lotte di potere sempre più accese che non hanno nulla a che fare con il benessere e la salvaguardia della comunità ma sono espressione di chi persegue solo i propri interessi, quelli delle caste e delle lobby mondiali. In un mondo globalizzato la solitudine ci ha pericolosamente attraversato covando acredine e desiderio di rivalsa ad ogni costo.
Osservare ogni giorno le brutture della vita inasprisce anche gli animi più forti soprattutto quando si notano ricalcate nel nostro settore dinamiche simili: la voce dei più forti che urla, quella di chi non ha lo stesso potere che risuona soffocata. Chi comunica parla recitando un copione scritto altrove dove le proprie opinioni contano poco, conta il copione concordato.
Quanta tristezza. Il nero su bianco di questa riflessione però non è una assolutamente una resa ma una consapevolezza che, come sempre accade quando si riesce a dare nome a un problema, indica che lo si sta risolvendo per metà.
Mi sovviene una frase di Sir Winston Churchill: “Il problema dei nostri tempi consiste nel fatto che gli uomini non vogliono essere utili ma importanti”. Testimonial, influencer concetti marketing affascinanti, musiche e immagini d’impatto meravigliose e coinvolgenti nelle campagne promozionali sanno di aria fritta se non ci teniamo stretti a una base di princìpi e valori imprescindibili.
Ora come allora sembra proprio che abbiamo bisogno di cose semplici e genuine, di parole con sostanza, di riferimenti reali e persone vere e sincere, di professionisti che sanno rendersi utili. Questo è ciò che noi ottici, occhi sul mondo reale di questo settore, sperimentiamo ogni giorno quando un cliente varca la soglia del nostro piccolo mondo. Questo è ciò che ha più valore di qualsiasi oggetto tecnologico, di qualsiasi prezioso manufatto realizzato minuziosamente.
La prima e unica catena da sostenere e salvaguardare nel settore dell’ottica è quella dei valori. Non esiste filiera senza di essi, non si può avere una catena del valore se i valori umani vengono meno. Il valore non è intrinseco in una comunicazione efficace, in una buona idea, in un materiale prezioso, in un disegno innovativo, in un buon lavoro di messa a punto di un occhiale. Il valore risiede nell’avere la possibilità di poter esprimere noi stessi e il nostro lavoro liberamente fondando le nostre scelte su princìpi etici e solidi, in un mondo in cui i concetti di rispetto, fiducia, coerenza, correttezza abitano davvero.
Può sembrare solo un bel discorso fine a se stesso fatto di belle parole che lasciano il tempo che trovano. Ma noi siamo ottici, non possiamo essere miopi. Dobbiamo essere noi per primi ad assicurarci di vederci chiaro per garantire nitidezza nel nostro mondo, per portare realmente valore, ed essere effettivamente utili, ai nostri clienti tanto quanto alla nostra filiera.
Nuova linea di prodotti di Omisan Group: qualità, innovazione e tecnologia
Un anno eccezionalmente positivo per il Gruppo Omisan con risultati straordinari sia dal punto di vista commerciale, che di immagine, grazie ad importanti investimenti.
L’acquisizione di Schalcon, storica azienda italiana fondata nel 1977, da parte di Omisan farmaceutici ha portato a una sinergia significativa nell’ambito della ricerca e sviluppo nel processo produttivo e nell’offerta al settore ottico, con un portfolio ancora più ricco composto da lenti a contatto, soluzioni per la loro manutenzione e prodotti oftalmici.
Schalcon Omisan rappresenta un vero e proprio polo di eccellenza italiano sia per la contattologia che per il benessere oculare. Numerose e interessanti possibilità si prospettano per i centri ottici specializzati che nel prossimo futuro inizieranno a cogliere i nuovi punti di forza di questa realtà ormai solida.
Tre le parole chiave che descrivono la nuova linea di prodotti della Omisan group: qualità, innovazione e tecnologia.
Grazie alla collaborazione con noti istituti universitari, numerosi sono i punti di forza che caratterizzano le linee di prodotto sui quali gli ottici potranno puntare per migliorare la qualità della visione dell’ametrope.
L’azienda ad oggi propone un catalogo di prodotti completo con:
• Sostituti ed integratori del film lacrimale linea Sodyal a base di Acido ialuronico anche in versione cross-link con concentrazioni dal 0.10% al 0,30% abbinati ad altri componenti come aloe vera, liposomi, prodotti essenziali per ristabilire la fisiologicita’ dell’ambiente oculare.; gocce oculari con estratti fluidi dei fiori per lenire le condizioni di discomfort come rossore oculare e prurito palpebrale; molteplici formulazioni sono preservative free.
• Sistemi di disinfezione e conservazione delle lenti a contatto che garantiscono al portatore l’utilizzo in massima sicurezza, confe-
zionati negli esclusivi flaconi brevettati con portalenti incorporato, in modo da evitare l’uso della confezione in cartone, quindi a basso impatto ambientale.
• Lenti a contatto di tutte le tipologie, sia disposable nella frequenza d’uso giornaliere, quindicinale, mensile che nella versione convenzionale di prescrizione per risolvere i problemi dell’ametrope miope, ipermetrope, astigmatico e presbite.
Da oggi, Omisan farmaceutici e Schalcon, ormai unico gruppo, si proporranno quindi congiuntamente a tutti i migliori ottici optometristi mirando così a rappresentare il fornitore di riferimento del moderno punto vendita, in cui il professionista è l’esperto nella gestione del benessere oculare e della visione.
Il gruppo Omisan sta puntando con forza su nuovo packaging e nuova veste grafica dei suoi prodotti, così da abbinare alle performance degli stessi, nuovi o già presenti in portfolio, anche un’immagine più moderna e friendly per il consumatore, ma soprattutto più intuitiva, valorizzando le caratteristiche distintive di ogni singolo prodotto, il tutto con una grande attenzione all’ambiente. Valori fondanti dell’azienda sono pertanto Biocompatibilità ed Ecologia nella costante ricerca di un’armonia ed equilibrio tra uomo e natura. Numerose, infatti, sono le scelte dell’azienda finalizzate al rispetto e alla cura dell’ambiente: in futuro verrà adottato in modo sempre più diffuso, il flacone brevettato con portalenti incastonato consentendo così un notevole risparmio di packaging; gli inchiostri usati per la stampa sono privi di metalli pesanti e su tutti i prodotti a cui è necessaria la scatola, sarà inserito il logo FSC, garanzia che il prodotto è realizzato in legno o carta proveniente da fonti responsabili.
FONDA lancia i nuovi FITmacula 7 e 8
La soluzione FONDA per la visione da lontano si amplia nella gamma
Non poteva passare il 2022 senza un upgrade di FiTmacula, sistema ottico ideato da Fonda per stabilizzare la fissazione eccentrica, aumentare il contrasto visivo e proteggere la macula in ogni condizione di luce. FiTmacula è dedicato a persone affette da maculopatia, retinopatia diabetica, malattia di Stargardt, retinite pigmentosa e altre patologie che interessano la retina. È adatto sia per luoghi chiusi quali cinema, musei, negozi, la casa e l’auto, sia all’aperto in tutte le condizioni di luce. Queste caratteristiche fanno di FiTmacula una soluzione molto richiesta.
Dopo i modelli 5 e 6 del 2021, migliorati soprattutto tecnicamente nella stabilità, i nuovi 7 e 8 del 2022 si concentrano maggiormente sull’estetica. Nella sua missione di supportare chi è affetto da fragilità visiva, infatti, Fonda non trascura l’esigenza della persona di esprimere la propria individualità attraverso lo stile, preferendo – come tutti - un occhiale gradevole da indossare.
La vestibilità dei FitMacula oggi è differenziata con un modello unisex/maschile e uno femminile, rispettivamente 7 e 8.
FM7 mantiene la struttura corposa dei precedenti modelli, garantisce il sostegno di lenti con valori al limite della fattibilità e supera quindi i limiti di alloggiamenti degli spessori; questo permette di fornire l’occhiale con clip ingrandenti.
FM7 è disponibile nei colori avana con aste tartarugate (AT), nero lucido (N); tartaruga con aste marroni (TM); tutte le clip sono disponibili in tinta con i frontali.
Il nuovo modello donna FM8 è adatto anche per visi medio-piccoli; il design è caratterizzato da clip più piccole del frontale e aste sottili, così da ridurre il peso e aumentare il comfort.
L’occhiale FM8 si differenzia dagli altri modelli anche per la forma della clip nero, disponibile su tutti i colori. Posizionata più in basso sulla zona del ciliare, con lo scopo di lasciare intravedere il colore del frontale, produce un contrasto cromatico che tende a conferire un aspetto più dinamico. Le colorazioni seguono le tendenze-moda: tartaruga con riflessi blu (TB), bicolor verde acqua e azzurro (AB), nera con venature brillantinate (ND).
«I nuovi modelli - afferma Danilo Ricorda, Product Developer FONDA – sono stati progettati e realizzati proprio con l’intento di fornire un ausilio che aiuti le persone con vista fragile a vedere meglio ma anche a vivere meglio con sé stesse e gli altri. I nostri FiTmacula, che sono ideali nella vita all’aperto o in particolari condizioni di luce al chiuso, devono anche essere belli esteticamente. ».
«Il nostro nuovo pay-off 2022 è “Vedere meglio. Sempre” –aggiunge Michele Jurilli, CEO di FONDA. Con FiTmacula FM7 e FM8 quel “sempre” assume un significato legato non soltanto al tempo, ma soprattutto al luogo: ossia dappertutto».
L’eyewear incontra i “5 SENSI”: gli occhi regalano un mondo di sensazioni
Lozza ha svelato la campagna “5 sensi”
Lozza - il brand fondato nel 1878 che ha fatto la storia dell’eyewear in Italia nel mondo - torna a stupire ancora.
La campagna “5 sensi” racconta come occhi e occhiali siano alla guida degli altri sensi nella percezione del mondo. Vista, udito, olfatto, tatto e gusto ci aiutano a orientarci e a conoscere ogni aspetto della realtà.
Ed è proprio ai 5 sensi, così importanti nelle nostre vite, che il brand di occhiali più antico d’Italia si è ispirato per la sua nuova campagna. Un percorso pensato per “sentire” ciò che ci circonda, partendo dallo sguardo.
La vista, rappresentata da Lozza, è il punto d’inizio ed elemento comune per esplorare il mondo attraverso gli altri quattro sensi, ciascuno interpretato da un testimonial d’eccezione, qualcuno che di quel senso ne ha fatto una passione e una professione.
Primo fra tutti, l’artista e cantautore italiano Tommaso Paradiso, che vede il mondo con l’udito e ci regala suoni e musica. Proprio lui ha firmato per la stagione SS22 la capsule “Tommaso Paradiso x Lozza”.
Nicole Bottesini, food blogger italiana di grande successo, guarda al gusto permettendo di “mangiare con gli occhi” la sua ultima creazione.
Juan Pablo Nieva, sommelier argentino, percepisce il mondo attraverso i sentori dei vini più prestigiosi mentre Lohana Saby, giovane artista francese, plasma la realtà grazie alle sue opere.
I quattro testimonial sono al centro degli scatti adv realizzati da Lozza, dove ogni immagine svela il legame tra il protagonista, la sua arte e il suo senso principe attraverso un claim dedicato: dal “My music through my eyes” di Tommaso Paradiso al “I taste the world through my eyes” di Nicole Bottesini, dal “I taste the world through my eyes” di Juan Pablo Nieva fino al “I shape ideas through my eyes” di Lohana Saby.
SNOB Milano introduce la nuova gamma BIO LUX
Materiali e trattamenti sempre più eco-responsabili
BIO LUX è la nuova famiglia di prodotto che SNOB Milano introduce in collezione, un percorso di ricerca volto a sperimentare e scegliere nuove soluzioni – materiali, trattamenti, colorazioni - che siano sempre più compatibili con l’ambiente che ci circonda e che, al contempo, possano soddisfare gli standard qualitativi ed estetici del marchio.
Un percorso già avviato da tempo che, stagione dopo stagione, aggiunge piccoli significativi tasselli per ridurre l’impronta ed impattare il meno possibile per il bene comune. Da anni infatti, la Franco Sordelli, azienda partner e produttrice del brand, ha investito risorse nel fotovoltaico per poter produrre i propri manufatti con energia pulita, raggiungendo quest’anno il significativo traguardo del 40% di energia autogenerata.
Il 2022 ha segnato una svolta ancora più significativa: a partire dall’autunno ogni occhiale SNOB Milano monta lenti plano ZEISS Sunlens climate-friendly realizzate in nylon eco-compatibile ottenuto attraverso l’uso di materiale a base biologica e gestito con un approccio di produzione a bilancio di massa e l’uso di energia elettri-
ca rinnovabile. Questo materiale sostenibile mantiene le caratteristiche, gli standard e le prestazioni ottiche della sua precedente controparte in poliammide. L’edizione di Silmo da poco conclusa ha visto l’introduzione della linea BIO LUX: 3 nuovi modelli realizzati in bio-plastica di derivazione vegetale unita ad aste in betatitanio – materiale estremamente leggero, resistente, flessibile oltre ad essere anallergico, atossico e biocompatibile.
RADETZKY, occhiale iconico della collezione, lanciato nel 2016 e diventato da subito un must per il brand milanese, è oggi simbolo e trait d’union di questa nuova transizione: nella nuova versione BIO LUX raggiunge piena consapevolezza con colorazioni opache e un look bold e sofisticato.
Due nuovi modelli affiancano l’icona della collezione in questa nuova interpretazione eco-friendly: TARGA e RADICAL. Molto ampio e leggermente squadrato, Targa ha tutto il fascino degli occhialoni da uomo anni ’60 e ’70, oggi protagonista non solo come montatura maschile ma anche tra le forme femminili più in-style del momento. È invece un tondo perfetto il nuovo modello Radical; semplice e lineare questo modello ammorbidisce i tratti del volto dando un look intellettuale o più disinvolto a seconda del colore scelto.
Collezione ZEGNA Eyewear
Nuovi Codici Stilistici
mod EZ0214
Una nuova grammatica di stile contraddistingue il brand Zegna che si manifesta perfettamente nella nuova collezione eyewear di ZEGNA, prodotta da Marcolin
Per questa stagione, montature contemporanee mostrano un’identità versatile e attuale, per occhiali dai dettagli peculiari che raccontano una storia di sapiente artigianalità. Lo stile e la ricercatezza del marchio si esprimono attraverso un originale contrasto tra forme diverse e trasparenze.
Gli occhiali presentano tonalità e cromie ispirate alla natura rendendo omaggio all’ Oasi Zegna, territorio naturale ad accesso libero e casa dei valori del brand.
Concepita dal Direttore Artistico Alessandro Sartori, la nuova collezione eyewear fa propria la funzionalità della collezione Estate 2022 di ZEGNA con pratici dettagli workwear ed una impeccabile precisione tecnica.
I nuovi modelli dallo stile ricercato si ispirano alla nuova identità del brand caratterizzata da un approccio improntato al Luxury Leisurewear
Da silhouette classiche a shape casual fino ai modelli sportivi, gli occhiali ZEGNA sono sapientemente disegnati a complemento dei codici stilistici del marchio.
Il modello EZ0213 è un Navigator dal design timeless con doppio ponte sospeso dal profilo unico.
Le aste hanno il nuovo logo ZEGNA laserato e presentano terminali slim in abbinamento cromatico con il colore delle lenti.
Nella montatura EZ0214 troviamo linee geometriche e volumi bold con lenti integrate all’interno dei profili dagli importanti spessori. Un inserto smaltato Vicuña che riproduce il Signifier del brand si trova all’interno dell’anima delle aste di questo modello in acetato. Il nuovo logo ZEGNA invece le arricchisce esternamente.
mod EZ0213
Pietroni é il nuovo Senior Professional Affair Manager Indipendenti di CooperVision Italia Nato 47 anni fa in provincia di Roma, inizia il suo percorso professionale nel 1995 con esperienze nazionali e internazionali per attività sugli ottici indipendenti. Diventa Presidente dell’Accademia Italiana Lenti a Contatto (AILAC) nel 2016, rafforzando anche l’attività di relatore nei principali congressi. Continua come docente di contattologia presso l’Università di Firenze e l’Istituto di Ricerca e di Studi di Ricerca Ottica e Optometria (IRSOO), parallelamente a quella di optometria dell’Università Roma Tre. Pietroni gestirà un team di 12 consulenti esterni distribuiti su tutto il territorio nazionale - il team interno del Professional Affairs - sotto la supervisione di Roberto Pantaleoni, Head of Marketing and Professional Affairs di CooperVision Italia.
La 12a Route du Rhum con destinazione Guadalupa è partita domenica 6 novembre con una traiettoria che unisce Saint Malo alla Guadalupa. In occasione della regina delle regate transatlantiche in solitario, Bollé ha equipaggiato 6 skipper di quattro diverse categorie: Ultim, Ocean Fifty, Imoca e Class 40.
La presenza del marchio alla partenza della Route du Rhum dimostra la sua volontà di voler tornare alla ribalta nel mondo della nautica, in particolare nel campo delle regate oceaniche.
Per questa terza edizione Ipsos ha selezionato 134 insegne e realizzato 7.000 interviste condotte con metodo CAWI (Computer assisted web interviewing). Sono stati assegnati riconoscimenti per le 24 categorie merceologiche e 6 riconoscimenti speciali. Bottega Verde, azienda italiana specializzata in prodotti cosmetici e di bellezza naturali, è stata dichiarata Vincitore Assoluto Migliore Insegna 2023. Migliore Insegna 2023 per la categoria
Visottica Group, leader mondiale nella produzione di componenti per occhiali, ha annunciato l’acquisizione del 60% del capitale sociale di Ethos S.r.l., specializzata nelle lavorazioni galvaniche per i settori di occhialeria e moda con sede a San Zenone degli Ezzelini (TV). “Questa nuova acquisizione è per noi particolarmente rilevante, poiché si pone all’interno di un piano di crescita che stiamo portando avanti con convinzione negli ultimi anni” – sottolinea il Presidente di Visottica Group Rinaldo Montalban (a sinistra nella foto). Ethos nasce nel 2009 dalla volontà dei suoi due fondatori, Daniele Bernardi e Michele Segafredo, di trasferire nel comparto della moda il know-how maturato per alcuni anni nel settore dell’oreficeria. L’azienda – che impiega 18 dipendenti - è specializzata in lavorazioni galvaniche su ottone, zama, ferro, accessori moda e pelletteria. Il fatturato previsto per il 2022 è di circa 3 milioni di euro.
Lo scorso 25 novembre, il Black Friday, MYKITA ha chiuso il suo shop online per riaffermare la sua missione di far durare le cose più a lungo. L’iniziativa MYCARE, attiva tutto l’anno presso i Negozi MYKITA, promuove un’alternativa agli acquisti compulsivi scatenati dagli sconti: appropriarsi delle cose che già possediamo e dedicare loro del tempo. Il servizio gratuito di MYKITA comprende la pulizia profonda della montatura, la sostituzione di parti funzionali di servizio, se necessario, ad es. naselli e terminali delle aste e la regolazione ulteriore della montatura per una vestibilità personalizzata e una visione ottimale. A pagamento le montature in acetato possono essere rimesse a nuovo con un trattamento di lucidatura dedicato.
Anche quest’anno Morel si è impegnata nella lotta contro il cancro al seno in occasione dell’Ottobre Rosa. Per ogni montatura venduta, il marchio francese donerà 5 euro all’associazione Ruban Rose, che si occupa di cancro al seno e sostiene la ricerca medica. Per l’occasione, Morel ha proposto modelli colorati di rosa.
Il Gruppo Safilo e rag & bone hanno annunciato a fine ottobre il rinnovo del loro accordo di licenza globale pluriennale per gli occhiali da sole e le montature da vista uomo e donna. Il primo accordo di licenza quinquennale delle due società è iniziato a gennaio 2018 e il rinnovo sarà effettivo a partire da gennaio 2023. “Il rinnovo dell’accordo di licenza rag & bone è il risultato di una partnership di successo e si inserisce perfettamente all’interno della nostra strategia di portafoglio, che include l’offerta di brand a rilevanza locale. Il marchio, che si rivolge a una precisa tipologia di cliente, è stato progettato dal nostro design studio di New York in stretta collaborazione con la fashion house, consentendoci di catturare e tradurre con successo lo spirito e lo stile “l’effortless urban” di rag & bone”, ha affermato Angelo Trocchia, Amministratore Delegato del Gruppo Safilo.
Maestro Ottico 2022 e Graziella Pagni Eyewear Award 2022
Domenica 6 Novembre ha avuto luogo a Firenze, nella cornice di Palazzo Borghese, la giornata dedicata al Maestro Ottico organizzata da Eidos Communication e Aio, l’Associazione Italiana Ottici ed Optometristi, in collaborazione con la rivista l’Ottico e il supporto di Omisan Farmaceutici e MIDO. Hanno presentato l’evento, che si è svolto nella Galleria Imperiale, il dott. Mario Casini, Presidente Aio, Giovanni Susti, Direttore della rivista l’Ottico e Roberto Pregliasco, Business Retail Coach; ospiti della manifestazione Alessia Bellotti, Marketing Manager di Omisan Farmaceutici, Stefano Tottone, Direttore
Commerciale di Schalcon e Daniela Smania, Volontario Operativo di AMOA Sono state consegnate le seguenti onorificenze:
• Diploma di Maestro Ottico (almeno 30 anni di diploma, conseguito entro il 31 dicembre 1992)
• Distintivo metallico di Maestro Ottico (riservato ai Maestri Ottici delle edizioni precedenti)
• Targa d’Onore (almeno 40 anni di diploma, conseguito entro il 31 dicembre 1982)
• Targa d’Eccellenza (almeno 50 anni di diploma, conseguito entro il 31 dicembre 1972)
• Croce d’onore (almeno 60 anni di diploma, conseguito entro il 31 dicembre 1961)
• Targa di negozio storico (almeno 50 anni di attività del negozio)
• Targa speciale di negozio storico (almeno 100 anni di attività del negozio)
In occasione di questo evento si è svolta anche la premiazione del Graziella Pagni Eyewear Award 2022. Intitolato alla memoria della moglie del presidente Aio, il dott. Mario Casini, il Graziella Pagni è giunto alla 10ª edizione ed è dedicato al mondo dell’eyewear indipendente, ha quindi come obiettivo quello di premiare le creazioni più innovative e creative e dare visibilità a questo settore dell’occhialeria.
I vincitori 2022
• Categoria Fashion - l’interpretazione delle tendenze moda: OMAS con la collezione Omas Design
• Categoria Innovazione - contenuti innovativi: materiali, tecnica, funzionalità, estetica: Antica Fabbrica Italiana con la collezione Fico D’india
• Categoria Design - il connubio tra forma e funzione: Jacques Durand Occhiali con la collezione Jacques Durand
• Gran Premio della Giuria: Original Vintage Sunglasses
• Gran Premio dell’Eleganza: BOB SDRUNK
Finalmente Taormina!
Dopo aver partecipato a EOS – Expo Ottica Sud a Taormina - posso davvero esclamare così per tante ragioni. Finalmente 1: sono riuscita ad esserci di persona. Le scorse edizioni la nostra rivista VEDERE è sempre stata presente ma io avevo la fiera IOFT in Giappone in contemporanea. Quest’anno ho scelto invece la Sicilia e tutti i resoconti fatti da
collaboratori e amici si sono rivelati veritieri. Un evento vivace con un’atmosfera quasi famigliare, con l’entusiasmo di ritrovarsi dall’ultima edizione del 2019. Tanti ottici, siciliani certo, ma anche calabresi, maltesi e persino dei veneti in trasferta. Ottici guidati dalla professionalità, dalla voglia di fare ricerca sia per le collezioni di occhiali che per le lenti e la tecnologia.
Finalmente 2: Taormina. L’avevo visitata tanti anni fa ma non l’avevo “vissuta” come in questi tre giorni. Inutile parlare qui di come e cosa è Taormina però il suo appeal sicuramente incide anche sul successo di questo salone dell’ottica, evento che non si conclude alla chiusura serale del Palalumbi ma continua in corso Umberto dove ci si incontra nuovamente e a volte si continua a parlare di occhiali e lenti con un bicchiere in mano. Un “fuorisalone” particolare.
Finalmente 3: L’ha esclamato Massimo Pennisi – il Deus ex Machina di Expo Ottica Sud - quando sono arrivata a Taormina. Chi è Massimo Pennisi? Difficile definire
in due parole colui che ha inventato questo evento, che lo guida, lo organizza, che “coccola” i suoi espositori (oltre 70 quest’anno), che veglia sui visitatori e vigila su chi prepara e gestisce lo spazio espositivo. Onnipresente e professionale, questo è il giudizio che ho sentito dirmi più spesso da chi ha partecipato a EOS. L’arrivederci alla prossima edizione porta con sé la voglia di tornarci e, perché no? fermarsi in Sicilia anche qualche giorno in più.
CircumEye#4
La fiera greca ha avuto ottimi risultati
Con 1163 visitatori registrati tra il 19 e il 20 Novembre, presso la nuova location “Peace & Friendship Stadium” ad Atene, la fiera eyewear CircumEye#4 ha superato tutte le aspettative. Organizzata dalla società greca Well Done Ltd, si conferma come un importante evento B2B per il settore ottico nel Mediterraneo.
65 le aziende espositrici presenti in fiera, in rappresentanza del 90% del mercato greco. Anche VEDERE International era presente con un proprio stand per un contatto diretto col mercato greco.
Per la prima volta hanno partecipato con un proprio stand a CircumEye anche alcune aziende italiane (oltre a quelle già presenti
sul mercato tramite agenti e distributori): Liò, Filab, TutorNet e Ultralimited e altre provenienti da Repubblica Ceca, Ucraina e Cipro, complessivamente soddisfatte da questa interessante esperienza che ha permesso loro di raccogliere numerosi contatti di distributori e rivenditori greci.
CircumEye#4 si conferma la piattaforma più stimolante per il mercato degli occhiali in Grecia e nel Mediterraneo orientale, riuscendo ad accogliere nei due giorni di manifestazione i titolari dei principali negozi di ottica, ma anche agenti, importatori e distributori di occhiali da vista e montature da sole, lenti oftalmiche, lenti a contatto, software e strumenti.
“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati – dichiara il Direttore Generale di Well Done, Vasillios Goulielmous: da quattro edizioni con CircumEye intendiamo contribuire a ispirare nuovi business nel principale punto di incontro e di aggiornamento per imprenditori, fornitori, grossisti e negozianti della Grecia e del Mediterraneo. Il nuovo concept, la nuova immagine e i nuovi contenuti hanno reso CircumEye#4 ancora più attraente e interessante. L’intento - aggiunge il Direttore Goulielmous - è trasformare questo evento locale, in un appuntamento sempre più internazionale.”
Il prossimo appuntamento sarà, sempre ad Atene, per CircumEye#5 il 18 e 19 Novembre 2023.
Vision Expo West 2022 a Las Vegas
Vision Expo West 2022 si è concluso sabato 17 settembre. L’evento di quattro giorni, che si è svolto a Las Vegas, Nevada, dal 14 al 17 settembre presso il Venetian Convention Center & Expo, ha riunito migliaia di operatori del settore.
Vision Expo West 2022 ha visto la partecipazione di oltre 380 aziende espositrici in diverse aree e ha offerto una formazione continua all’avanguardia e una programmazione coinvolgente. Inoltre, The Suites ha offerto ai partecipanti l’accesso ad affermate case di moda di lusso e alle più recenti proposte di alta gamma in un’esperienza di acquisto intima ed esclusiva.
Il nuovissimo programma di formazione di Vision Expo ha offerto più di 320 ore di incontri che spaziavano dalle più recenti strategie commerciali e tecnologie ottiche alla cura del paziente e alle innovazioni. OptiCon®@Vision Expo ha offerto un programma di formazione e un’esperienza espositiva particolare per ottici, professionisti delle lenti a contatto, professionisti oftalmici alleati, assistenti ottici e direttori d’ufficio, acquirenti di montature e tecnici di laboratorio.
Quest’anno, l’Innovation Stage è stato il fulcro per l’apprendimento partecipativo e la
sede dei panel della EYE2EYE Series, dei panel interattivi con esperti del settore che hanno discusso su argomenti che vanno dalle tendenze della moda alle tattiche per la cura dei pazienti. Sabato 17 settembre è tornata a Vision Expo West anche la Career ZoneStudent Lounge, dove gli studenti potevano entrare in contatto con le aziende del settore che stanno reclutando ed esplorare le varie risorse per la propria carriera.
Vision Expo+, l’estensione digitale del salone, offerta da ShopVISION, la piattaforma di sourcing globale di Vision Expo, è stata riproposta dal 15 al 23 settembre e ha offerto una showroom online agli espositori di Vision Expo West e contenuti registrati di Vision Expo West.
Vision Expo East 2023 si terrà al Jacob Javits Center di New York City dal 16 al 19 marzo 2023. Il programma educativo della fiera, insieme a OptiCon®@Vision Expo, aprirà giovedì 16 marzo e le sale espositive apriranno venerdì 17 marzo.
Vision Expo West 2023 si terrà dal 27 al 30 settembre 2023. Il programma educativo della fiera, insieme a OptiCon®@Vision Expo, aprirà mercoledì 27 settembre e il padiglione espositivo aprirà giovedì 28 settembre.
MIDO 2023 - Sei padiglioni ed espositori da tutto il mondo
Alla prossima edizione di MIDO, dal 4 al 6 febbraio a Fiera Milano Rho, i visitatori troveranno rappresentata tutta la filiera dell’occhialeria, dai produttori di lenti e macchinari, passando dai grandi produttori internazionali di montature da vista e da sole e dai piccoli designer indipendenti. L’OttiClub sarà lo spazio in cui saranno organizzati i momenti di formazione e condivisione con i professionisti del settore, mentre le celebri piazze di MIDO saranno il luogo dell’incontro, del dialogo e anche dello svago e del divertimento.
Agli ottici italiani, inoltre, anche quest’anno sarà offerto il servizio di treni gratuiti da varie città della penisola.
Mido 2023 si svilupperà su 6 padiglioni di Fiera Milano Rho, uno in più rispetto alla precedente edizione. Il salone torna anche ad occupare la sua posizione “storica” all’interno della fiera, con allestimenti nei padiglioni 1 e 3, 2 e 4, 6 e 10. Confermate anche le aree espositive del Fashion District, Design Tech, Design Lab, Lenses, FAiR East, Tech, Lab Academy e Start Up. Quest’ultima, introdotta l’anno scorso, accoglie i player emergenti all’interno di un allestimento ecosostenibile realizzato con materiali riciclati e riciclabili, in linea con il percorso che la manifestazione ha intrapreso dal 2019. Sempre ai marchi più giovani sarà dedicato un ulteriore spazio, promosso da Agenzia ICE e da MIDO, che presenta le vetrine di start up selezionate dall’Agenzia.
Gli espositori che ad oggi hanno prenotato
il loro spazio a MIDO confermano l’internazionalità della manifestazione perché provengono davvero da tutto il mondo. Anche le aziende asiatiche quest’anno torneranno ad animare l’area a loro dedicata.
MIDO è anche partecipazione attiva da parte del suo pubblico: sono infatti aperte le candidature al premio BeStore, assegnato da una giuria internazionale di esperti ai centri ottici che offrono la migliore shopping experience, per la categoria “Design”, e i più attenti servizi al cliente per la categoria “Innovation”. Per candidarsi è necessario compilare il form disponibile a questo link https://www.mido.com/bestore-award entro il 9 gennaio. Giunto alla II edizione, a MIDO 2023 sarà inoltre assegnato il premio Stand Up For Green, riconoscimento allo stand più sostenibile in termini di attenzione all’impatto ambientale e all’uso dei materiali. Per candidarsi è sufficiente inviare la propria candidatura entro il 15 gennaio compilando il form sul sito https://www.mido.com/standup-for-green. I vincitori dei premi saranno annunciati durante MIDO 2023.
Nuova e di grande effetto la campagna di comunicazione FRAMES, composta da quattro soggetti svelati di mese in mese, e firmata da Max Galli in collaborazione con Mixer Group. Dopo “New frames of contemporaneity” e “New frames of fashion”, è stata la volta di “New frames of culture”. In dicembre sarà presentato anche il quarto ed ultimo soggetto della campagna.
OPTI 2023 - Il salone tedesco torna a metà gennaio
Dopo un’unica edizione straordinaria a maggio quest’anno, opti nel 2023 si terrà presso la fiera di Monaco di Baviera nelle date tradizionali a metà gennaio, per la precisione dal 13 al 15 gennaio 2023
Il salone si svilupperà su tre padiglioni, uno in meno delle scorse edizioni pre-pandemia. I padiglioni C3 e C4 sono stati riuniti in uno solo, in modo che il primo padiglione contiene ora tutte le aree di servizio opzionali, pur rimanendo fedele alla struttura collaudata dei padiglioni. Il collegamento con l’ingresso nord e il consueto passaggio e percorso verso i padiglioni C2 e C1 sono ancora più compatti. Nei padiglioni C1 e C2 troveremo le collezioni di
montature per occhiali, la “YES independent design Area” - zona dedicata ai designer indipendenti - nonché gli opti BOX con le start-up. Analogamente, nel padiglione C3 esporranno sia alcuni brand di montature che lenti oftalmiche, lenti a contatto e relativi accessori, rifrazione e diagnostica, affiancati da IT e macchinari.
Inoltre, tutti i padiglioni e settori di produzione saranno focalizzati sulle tematiche “Gestione della miopia” e “La sostenibilità nel settore dell’ottica oftalmica”, argomento che è ancora una volta uno dei temi centrali di opti 2023 dato che la tutela dell’ambiente e l’uso attento e socialmente responsabile delle
risorse sono diventati sempre più una priorità per molte aziende del settore.
Il premio opti BOX AWARD per le start-up più promettenti nel settore montature, dopo il successo della prima edizione a maggio 2022, sarà conferito in presenza in fiera–con il sostegno di eyebizz – da una giuria internazionale di settore a una delle new entry delle opti BOX della “YES independent design Area. Il 14 gennaio 2023, il pubblico specializzato scoprirà in diretta chi sarà il degno successore di Leinz Eyewear. I criteri in base ai quali la giuria internazionale giudicherà questa volta
sono “Innovazione”, “Design e funzionalità” e “Sostenibilità”. Il Dr. Jürgen Bräunlein, caporedattore e rappresentante del partner del premio eyebizz, e la direttrice della fiera Bettina Reiter saranno affiancati questa volta come giurati dalla blogger francese, star di Instagram, Anne-Sophie Lapetite (AnSoStyle) e dall’ottica Sabrina Oberlander (BRILLEN. werke) dalla Svevia. La start-up vincitrice riceverà un credito per l’affitto dello stand opti nel 2023 e 2024 del valore di 1.000 euro ciascuno, oltre a un supporto marketing PR a quattro cifre da parte dei partner eyebizz e Ebner Media Group.
La prima rivista di ottica e occhialeria nr. 7/2022
INSERZIONISTI
BLUNAVA p 35
CLARISCIENCE p 51
DAI OPTICAL INDUSTRIES p 7
DIVEL ITALIA p 13
ESSILOR VARILUX p 21
FILAB p 15
ITAL-LENTI p 19
L.O.V. p 29
LA MARCA EYEWEAR p 2
LUNOR p 4
MIDO p 46/47
NIKON p 9
OMISAN GROUP Cop II
OPTI Cop IV
STING - DE RIGO p 1
TGOLD Cop III
TRANSITIONS p 23
TUTORNET p 31
ZEISS p 27
Editore
Edizioni Ariminum Srl Via Negroli 51/A - 20133 Milano Italia Tel.+39/02.73.00.91 www.vedere.it welcome@vedere.it
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