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APCI. La nostra ripartenza di valore con gli associati - Intervista con Sonia Re

LA NOSTRA RIPARTENZA DI VALORE CON GLI ASSOCIATI

INTERVISTA CON SONIA RE - DIRETTORE DI APCI

In questi mesi in cui iniziamo a intravedere una possibile ripartenza, leggiamo nelle parole di Sonia Re, Direttore di APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, quali sono stati i passi che hanno permesso all’associazione di stare sempre accanto ai propri associati.

Ci riassume le attività dell’associazione nella fase più calda dell’emergenza sanitaria?

È estremamente difficile riassumere in poche righe quanto è accaduto a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, che ha messo drammaticamente e imprevedibilmente a rischio il nostro comparto. Voglio comunque partire dal lavoro fatto da APCI durante i primi mesi della pandemia e in seguito, facendo da capofila e da raccordo in una rete di progetti con altre associazioni di categoria, volta a chiedere al Governo

e alle Istituzioni l’adozione immediata di misure essenziali e di un piano di azione a me-

dio e lungo termine. Questo è stato per noi il modo per salvaguardare il presente e costruire il futuro, nella consapevolezza che l’unica strada possibile fosse quella di superare ogni individualismo per il bene comune. Ci hanno coinvolti in alcuni importanti tavoli istituzionali, e speriamo che la nostra presenza rimanga permanente per una collaborazione attiva e proficua per tutti.

Il lavoro prosegue?

Il network ha vissuto diverse fasi, ma è stato il punto di partenza per arrivare, proprio nei mesi autunnali a parlare al primo Tavolo dell’Enoga-

stronomia, convocato al MIPAAF dal Ministro Patuanelli e dal Viceministro Tod-

da, prima vera apertura verso il mondo della ristorazione da parte di organismi ministeriali. Ci aspettiamo grandi cose, ma è necessario rimanere sempre uniti. Con loro APCI ha discusso dei temi più importanti: lavoro,

fondo ristorazione, riforma dei Codici Ate-

co e molto altro. Temi indispensabili per garantire una maggiore tutela dell’intero settore. APCI, insieme ad ADG, CHIC E JRE ITALIA ha presentato un documento, sollecitando la necessaria riforma del lavoro, che riconosca al comparto caratteristiche uniche non paragonabili ad altre realtà cui oggi è assimilato, congiuntamente alla riduzione del cuneo fiscale e alla reintroduzione dei voucher. Per perfezionare le riforme citate è necessario partire da un concreto riordino dei codici ATECO, attraverso la

creazione di un registro delle imprese, che

rappresenti un incubatore di riforme, come ad esempio prevedere forme di agevolazione fi-

scale per favorire l’utilizzo della moneta elettronica, strumento trasparente volto a contrastare anche il fenomeno dell’evasione fiscale. Abbiamo inoltre proposto un intervento normativo per contrastare il fenomeno del no show, la cui assenza di regolamentazione produce effetti distorsivi sul mercato generando perdite giornaliere con picchi fino al 20%. Si è inoltre parlato del Fondo ristorazione, una delle più importanti misure di sostegno per la categoria ideata e proposta dalle Associazioni, la prima dedicata in maniera esclusiva, che ha considerato il settore come anello fondamentale della filiera. La sua applicazione è stata accolta con soddisfazione ma si richiede di renderla strutturale. E per fare questo noi di APCI, insieme alle altre associazioni firmatarie del documento, ci rendiamo ulteriormente disponibili alla discussione al fine di apportare miglioramenti e procedere sempre con maggior efficacia.

APCI si è mossa molto anche in termini di spunti formativi, coinvolgendo i propri associati proprio mentre avevano le attività chiuse? Ci racconta quali percorsi avete creato?

Non ci siamo mai fermati, anche grazie alla partecipazione dei nostri soci, che si sono da subito attivati e aperti al dialogo su nuove piattaforme virtuali. Abbiamo avviato , proprio nel 2020, quattro importanti progetti. Un primo esempio è la APP APCICHEF la nuova app della nostra Associazione, con iniziative di solidarietà digitale e la sezione APCIperVOI nella quale abbiamo siglato accordi con alcune realtà strategiche che offrissero alla nostra Associazione servizi e prodotti per la ripartenza. APCI Digital Week, un calendario dove tutti, soci e non, hanno potuto seguire webinar di formazione. APCI Re-start, un progetto di formazione online con test finali sui grandi temi della ripartenza e HORECA DIGITAL TALKS un format ideato da APCI in collaborazione con Dynamo, per presentare al mondo del food le start-up che possono contribuire a risollevare il settore, con concretezza. Abbiamo creato strumenti e percorsi per aiutare a fare cultura, e non terrorismo volto a strumentalizzare il momento e approfittarne. Il lockdown ha fatto pagare un conto pesante ai cuochi e ai ristoratori.

I vostri congressi annuali sono rimasti vivi anche in versione digitale?

I momenti di incontro con i nostri associati sono tradizionalmente due: Les Toques Blanches d’Honneur e Le Stelle della Ristorazione. In questo periodo abbiamo optato, non appena è stato possibile, per versioni Phygital dei nostri eventi, con parte dei relatori fisicamente presenti e gli altri in collegamento e la platea dei partecipanti collegati. Certamente, il momento conviviale, sempre rilevante in questi incontri, è mancato, ma abbiamo visto la voglia dei nostri cuochi di esserci, di raccontare il proprio vissuto, come stavano affrontando le difficoltà. È stato un segno importante del nostro essere associazione. Oggi siamo felici di dire che

torneremo al primo Congresso in presenza con l’edizione di novembre 2021 di Les To-

ques Blanches d’Honneur, prevista a Napoli.

Vi abbiamo visti protagonisti da settembre in diverse fiere. Come sta andando?

Siamo ripartiti con grande impegno sul fronte delle fiere, con Cibus, IMeat, Vinoforum e ora con Host e TuttoFOOD, felici di potere di nuovo dare il nostro contributo con le delegazioni APCI, la Squadra Nazionale APCI Chef Italia e tutti i partner che ci seguono a momenti di show cooking e di approfondimento. Siamo anche ripartiti in presenza con il nostro tradizionale evento Il Giro d’Italia tra le eccellenze culinarie. Abbiamo già realizzato due tappe che sono state di grande successo. Potere tornare a vedersi, a parlarsi, a condividere è davvero importantissimo ed è possibile proprio perché non abbiamo mai smesso di farlo.

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