Numero 14 - Anno 2015
RIVISTA BIMESTRALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
L’editoriale di Fabio Russo
Un altro anno è andato via. Chiudendosi male, direi. La scomparsa del Presidente Lucio Pinetti lo scorso 30 Novembre ha lasciato sgomenti tutti gli addetti ai lavori, soprattutto coloro che per qualche motivo lo hanno conosciuto e frequentato. A lui, abbiamo deciso di dedicare un “tributo” attraverso il personale ricordo di coloro che hanno risposto al mio invito di dedicargli qualche rigo e che abbiamo pubblicato nella parte centrale della rivista. Il 2014 ha visto un gran numero di novità nel settore del Vending che, insieme allo staff della redazione, abbiamo deciso di riproporvi in forma abbreviata, rielaborando alcune tra le oltre 1.300 notizie pubblicate sul nostro quotidiano online www.vendingnews.it nel corso dell’anno. Le troverete a partire da pagina 57. Il 2015 avrà un caledario fieristico particolarmente nutrito, che certamente contribuirà a un maggiore sviluppo del segmento della distribuzione automatica verso nuovi mercati e troverà la sua massima espressione nell’evento più atteso dell’anno: EXPO 2015 - Venditalia Special Edition. La sesta edizione di Expo Vending Sud e HOST 2015 sono altrettanto attesi dagli addetti ai lavori e avremo modo di parlarne nel corso dei prossimi numeri. Ma torniamo al numero che avete tra le mani e che vi apprestate a sfogliare. Anche questa volta è particolarmente ricco di approfondimenti di ogni segmento legato ai temi abitualmente trattati. La torrefazione di cui ci occupiamo in questo numero è una “new entry”. Giovane, dinamica e intraprendente, la Caffè Trinca di Palermo si sta affermando sul mercato siciliano e anche su quello italiano, attraverso una politica commerciale basata sulla qualità del prodotto e sul dialogo con la clientela. Ne parliamo con Giuseppe Trinca, il giovane e determinato imprenditore che l’ha creata e che la guida con estrema professionalità. Dedichiamo poi uno speciale ad un’azienda costruttrice di distributori automatici di lunga tradizione: la Ducale di Parma. Attraverso la voce di Stefano e Pietro Sandei, apprenderemo la sua storia e in che modo essa si è sviluppata negli ultimi 60 anni con un racconto dettagliato che abbiamo deciso di proporre sia su questo numero che sul prossimo. Con Roberto Lamesta di Comesterogroup parleremo della recente acquisizione da parte della SUZO-HAPP, dei nuovi piani di sviluppo e dei progetti in cantiere. Lo spazio dedicato alle imprese di gestione vede protagonista una società romana: la Methodo srl. Ne parliamo con Stefano Maggi, amministratore dell’impresa, con il quale siamo andati ad approfondire dei temi particolarmente interessanti per tutti i gestori italiani. Nel mese di Novembre, abbiamo partecipato ai festeggiamenti del quarantennale della Flo Spa, l’azienda di Fontanellato leader nella produzione di bicchieri per il vending. Nel corso dell’evento, ci siamo fatti raccontare da Erika e Daniele Simonazzi, eredi del fondatore Antonio scomparso alla fine del 2013, la sua storia (che pubblichiamo in questo numero) e le linee guida che stanno portando questa realtà tutta italiana ad essere leader in molti Paesi del mondo (nel prossimo). Lo spazio dedicato alle nuove tecnologie è dedicato ad un’altra realtà degna di lode: la Microhard di Cesenatico. Un’eccellenza tutta italiana, sempre più in vista nel settore della distribuzione automatica, ma aperta anche ad altri segmenti di mercato attraverso innovative ed economiche soluzioni di cui abbiamo parlato con Andrea Montanari, responsabile marketing dell’azienda romagnola. Da leggere e interpretare con attenzione e dedizione l’articolo di questo mese di Alessandro Fischetti, amministratore di LEANUS L’imprenditore srl, che illustra un interessante approfondimento sulle gestioni, attraverso un’attenta analisi di un significativo numero di aziende, spiegando “Cosa fa la differenza tra una buona e una cattiva gestione”. Buona lettura e un prospero 2015 a tutti! Fabio Russo
Sommario Periodico bimestrale della distribuzione automatica Anno 2015 - Numero 14 Editore
Sede: Via Benedetto Brin, 69 80142 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it Tel. 0810152150 Fax. 0810152151 Sito internet
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Iscrizione al ROC n° 22385 dal 4 Maggio 2012 Direttore responsabile Francesco Ippolito Direttore editoriale Fabio Russo Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Francesco Ippolito Fabio Russo Flora Seta Stella Burgi Susi Calussi Alessandro Fischetti Nicola Marino Alice Obinu Fabrizio Rigo Erika Simonazzi Michele Ferraro Paky Di Bitonto
In questo numero L’EDITORIALE di Fabio Russo pag. 3
Caffè Trinca. Da passione a professione Intervista con Giuseppe Trinca
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Ducale: la storia di ieri - Prima parte Intervista con Stefano Sandei
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Comesterogroup e Suzo-Happ. Grandi ambizioni per il 2015 Intervista con Roberto Lamesta
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Ingegni: Full Service nell’OCS
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Fiore di Puglia: Pluricertificata e sempre più green
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Flo: Erika Simonazzi racconta Flo
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Ciao Lucio, Ciao Presidente!
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Cosa fa la differenza tra una buona e una cattiva gestione A cura di Alessandro Fischetti
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Microhard. Soluzioni vending a 360° Intervista con Andrea Montanari
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Methodo srl. Parliamo di Vending con Stefano Maggi
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Le Top News del 2014
57
Le Top Interviews 2014 di Vending TV
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Stampa Tipografia TETI srl - Napoli Pubblicità: inferiore al 50% Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti
L’e-quotidiano della distribuzione automatica www.vendingnews.it
Caffè Trinca. Da passione a professione
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Da sinistra a destra: Nicola, Antonino, Francesco Trinca, Giuseppe, Stella, Enzo, Samuel, Giulia e Piero
l mondo delle torrefazioni è fatto soprattutto di imprese che contano anni d’esperienza alle spalle. Storie familiari, nate spesso dall’intraprendenza di un artigiano che con passione ha saputo trasformare il mestiere in un business, tramandandolo ai figli e, attraverso questi, ai nipoti. Gran parte delle 700 torrefazioni attive oggi in Italia ha alle spalle un percorso di questo genere. Vi sono poi le eccezioni: imprenditori che per passione o per fiuto si lanciano oggi nel comparto del caffè, nella piena consapevolezza di doversi preparare ad affrontare un mercato dalle logiche complesse e ricco di competitor. È questo il caso della torrefazione Trinca, fondata a Palermo nel 2013 dal giovane imprenditore Giovanni Trinca il
quale, spinto dalla passione per il settore e seguendo l’istinto, ha deciso di dare una svolta alla sua vita lavorativa, facendo del caffè il suo mestiere. E l’istinto gli ha detto bene, come ci spiega rispondendo alle nostre domande. Ci racconta com’è nata l’idea di entrare nel mondo delle torrefazioni?
Dal 2003 ho sempre lavorato nel settore degli arredamenti dei negozi food. Per aumentare la fidelizzazione della clientela e soddisfare ogni richiesta, alla vasta gamma dei servizi che fornivo ho aggiunto il caffè nei locali di ristoro. Nel 2007, appassionato sempre più da questo settore, iniziai ad acquistare distributori automatici avviando una piccola gestione. Di conseguenza, ciò
mi portò a frequentare maggiormente i miei fornitori e quindi questo ambiente, sino a quando non mi assorbì totalmente. La molla però scattò quando, dovendo dare una sterzata alla mia impresa, decisi di cambiare radicalmente settore per trasformare in un’impresa a tutto tondo quella che fino ad allora era stata solo una passione. Quali sono gli attuali numeri di Caffè Trinca? La Caffè Trinca è nata il 9 maggio del 2013 su una superficie di 150 mq., ma dopo circa sei mesi, vista la repentina ascesa, lo stabilimento si è spostato su una superficie di 1000 mq. Nell’arco di un anno abbiamo acquistato tre impianti per il confezionamento di cialde, oltre naturalmente a tostatrici, silos e quant’altro necessita al buon funzionamento di una torrefazione,. Alla fine di quest’anno possiamo affermare di aver quintuplicato il fatturato rispetto al primo anno e ciò ha portato la Caffè Trinca ad avere otto addetti ai lavori, suddivisi tra produzione e uffici. Per quello che riguarda i consumi del caffè crudo, si aggirano ormai sui 26.000 kg. di caffè al mese. Per fortuna non sono ancora numeri stabili: puntiamo a crescere, tenendo i piedi per terra, ma crescere! Chi si occupa della scelta della materia prima e come avviene? Sono io ad occuparmene in prima persona, faccio questo per la passione di cui parlavo prima e ciò rende il mio lavoro ogni giorno più accattivante: la continua ricerca di ricette nuove e potenzialità dei vari tipi di caffè è esaltante. L’acquisto viene fatto attraverso aziende qualificate e affermate nel mercato nazionale, le quali si occupano dello sdoganamento e consegna del caffè, ma stiamo già predisponendoci al fine di acquistare direttamente all’origine. Quali sono i canali attraverso i quali distribuite i vostri prodotti e qual è
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l’area attualmente servita? L’azienda è nata e si è sviluppata in Sicilia, ma quasi da subito abbiamo cercato di ampliare la rete vendita anche a livello nazionale. Possediamo, infatti, già dei distributori fuori dai confini nazionali, in particolare in Inghilterra e in America. Aperti a 360 gradi e certi di poter riuscire a fornire un buon prodotto adatto alle svariate esigenze, distribuiamo nei canali G.D.O., vending, retail, e per scelta non effettuiamo forniture nel canale Ho.re.ca. Abbiamo puntato sul monoporzionato ed è la cura di questo che sta dandoci i risultati sperati. Quante miscele conta il vostro porta-
foglio prodotti? Ad oggi possediamo tre tipi di miscele per il caffè in cialda: Cremoso, Gold e Supremo. Per ciò che riguarda il caffè in grani abbiamo una speciale miscela “Vending”, adatta all’utilizzo nei vari distributori automatici e studiata apposta con caffè selezionati per evitare ogni tipo d’inconveniente al gestore.
Come mai avete scelto il vending come ulteriore canale distributivo? Sin da subito la nostra produzione si è specializzata nella produzione conto terzi. In seguito, grazie alle numerose richieste della clientela, è stato gioco forza dedicare una linea al vending. I nostri partner, che curano aziende d’ingrosso specifiche del settore, ci hanno portato alla continua e costante ricerca del prodotto perfetto, il che ha dato modo a questo spazio di mercato di ampliarsi. Quale tipo di studio vi ha condotto a realizzare la “miscela perfetta” per la distribuzione automatica?
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Come detto prima, grazie ai consigli e alle richieste dei clienti. Partendo da un prodotto basilare, siamo riusciti a trovare il giusto connubio tra aroma, gusto e cremosità. La soddisfazione e le continue richieste ci stanno dando ragione, visto che molti gestori sostituiscono il prodotto utilizzato da anni con il nostro. Sono convinto che è il cliente finale a scegliere cosa bere e noi lo accontentiamo. Quante tipologie di caffè monoporzionato producete? La nostra produzione si concentra in assoluto sul confezionamento della cialda.
Da qui infatti l’acquisto del terzo impianto, ovviamente il prossimo passo sarà il FAP e altre compatibili, ma tutto avverrà a tempo debito. Siete molto legati al territorio siciliano. Quali sono le iniziative che promuovete o a cui partecipate? Lo status di “isola” comporta non pochi problemi dal punto di vista logistico. Approvvigionamento e spedizioni, infatti, sono il punto debole di chi opera in Sicilia. Malgrado ciò, proviamo e in alcuni casi riusciamo a stare al passo con aziende leader puntando sulla qualità, sulla costanza, forti della passione che ci ha portato a credere in un settore con molta concorrenza. Ci facciamo spazio attraverso attività di marketing, presenziando a manifestazioni di ampio respiro… in pratica, sponsorizzando il “made in Sicily”. Presentiamo il nostro prodotto evidenziando le caratteristiche di qualità che lo distinguono: il caffè, ovviamente; la carta filtro che lo contiene, scelta tra le migliori nel panorama nazionale, per garantire assoluta qualità certificata al cliente; poi c’è la voglia di fare un buon lavoro, evidenziata dal sorri-
so dei miei collaboratori, un ambiente sano e armonioso produce solo buoni frutti. Caffè Trinca è un’azienda giovane in un Paese in cui sono attive circa 700 torrefazioni. Quali strategie intendete adottare per penetrare il mercato? Consci del fatto che nessuno aspettava noi per un caffè, contiamo molto sulla nostra forza e determinazione. Una strategia da adottare, riuscire a trovare un prodotto dal rapporto qualità/prezzo differente dagli altri, e di offrire quanti più servizi possibile alla realizzazione del conto terzi, concedendo la possibilità di personalizzare il cartone, l’incarto e tant’altro. È questo quello che ci ha fatto e ci sta facendo crescere; questo è quello che vogliamo continuare a portare avanti. Cosa c’è in cantiere per il 2015? Estendere il nostro mercato all’estero! Questa deve essere la chiave di volta! Per riuscire in tale obiettivo dovremo, naturalmente, continuare la fase d’investimento iniziata quest’anno. Sarà necessaria l’acquisizione di una linea per le varie tipologie di capsule, oltre che l’esplorazione in prima persona delle diverse realtà esistenti, ma più di tutte la costanza, la serietà e l’impegno in prima persona. Il caffè che produciamo porta il mio nome, non posso permettermi errori! Vending News
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Ducale: la storia di ieri Prima parte
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’innovazione è ciò che distingue un leader da un follower. Quest’affermazione di Steve Jacobs descrive perfettamente la filosofia della Ducale, un’azienda che in 60 anni di attività ha lavorato incessantemente in questa direzione, per offrire al mercato macchine affidabili e al passo con le esigenze dei consumatori. La Ducale è nata nel 1954 dallo spirito imprenditoriale del signor Ugo Sandei, il quale con grande passione fondò una piccola impresa, divenuta col tempo fiore all’occhiello del made in Italy e leader in Italia e all’estero per la produzione di distributori automatici. Nata come impresa familiare, la Ducale ha sempre conservato questo spirito e tale è rimasta nel passaggio generazionale dal fondatore ai suoi figli, Stefano e Pietro, una tradizione che continua e continuerà con l’ultima generazione Sandei che diventa oggi parte attiva dell’azienda. Sessant’anni di storia non possono essere facilmente riassunti, soprattutto quando la storia di un’azienda coincide con quella della distribuzione automatica italiana, di cui ha segnato mo-
menti fondamentali. Abbiamo chiesto a Stefano Sandei, co-owner della Ducale insieme al fratello Pietro, di ripercorrere le tappe di questa bella storia aziendale e familiare, della quale sono testimonianza gli esemplari di tutti i modelli prodotti negli anni, gelosamente e perfettamente conservati nello stabilimento di Parma. Un piccolo e personalissimo museo che abbiamo avuto il privilegio di ammirare durante la nostra visita all’azienda e che interpreta l’evoluzione della Ducale a partire dalle prime macchine fino ad arrivare alle novità del presente e del futuro prossimo. Com’è nata la Ducale? Mio padre Ugo era un tecnico, dipendente della Duchessa, una piccola azienda che produceva macchine per il caffè da bar e che era proprietà del si
gnor Modici, un torrefattore di Modena, che aveva fondato la torrefazione Mokalux e poi la Duchessa, dove produceva le macchine per il caffè da bar, quelle in bronzo. Le faceva completamente in casa, visto che disponeva dei macchinari per tutte le fasi della produzione: dalla fusione fino alla cromatura e all’assemblaggio. A causa di alterne vicende della proprietà, nel 1963 la Duchessa fallì e mio padre, insieme al collega Alvaro Trampolini, la rilevò cambiando il nome da Duchessa a Ducale.
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Da questo momento, con la prima produzione di macchine da bar, inizia la storia della Ducale. Al principio venne semplicemente trasferita nella neonata azienda, la tecnologia acquisita in Duchessa. Va ricordato che a quei tempi le macchine da bar erano quelle a leva dalla caratteristica forma bombata, un’estetica che già in quei primi anni ’60 cominciò a essere soppiantata da un design più lineare mentre, dal punto di vista tecnologico, il sistema a leva cominciava a cedere il passo a quello a pompa, di cui Faema fu precursore. Pensi che ne venne realizzato anche un piccolo modello per uso domestico, destinato alle case delle famiglie facoltose che non volevano rinunciare a casa propria a bere un espresso come quello del bar. E, devo dire, che se ne producevano molte anche se erano destinate più a Paesi esteri, come la Germania e l’Inghilterra, che all’Italia!
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Quando c’è stato il cambiamento?
Com’erano fatte queste prime macchine a leva? Le macchine a leva erano costituite da un monobraccio, appunto la leva, il classico “mollone” che faceva passare l’acqua dalla caldaia e la spingeva sul caffè, esercitando in questo modo la pressione che oggi viene fatta dalle pompe volumetriche o a vibrazione. Il sistema era perfetto per quelle locazioni in cui vi erano problemi di portata dei contatori o dove proprio non vi era elettricità, come nei paesi di montagna. Infatti, anche il riscaldamento veniva fatto con le bombole a gas e quindi non vi era alcuna necessità di energia elettrica.
La prima vera innovazione c’è stata col passaggio dal sistema a leva al contatore volumetrico e quindi quando è stato inventato il gruppo caffè che ha rappresentato il passaggio dal sistema meccanico a quello automatico. Ogni tanto ancora oggi si vede in giro qualche macchina a leva, ma sembra più un fatto scenografico, un modo per far intendere che in quel bar il caffè viene fatto “come una volta”…
pletamente automatizzato, anche se faceva solo caffè e non aveva gettoniera. Tra l’altro era di un colore oggi insolito per Ducale: il verde. Questa prima macchina, a modo suo, fece storia: venne scelta per il set del film “Romanzo di una strage” e le prime installazioni le facemmo nei cantieri dell’autostrada allora in costruzione. Il caffè, naturalmente, lo pagava la Società Autostrade!
Qual è il primo modello automatico prodotto da Ducale? La C/120, sigla che indicava la presenza del gruppo caffè e la capacità di erogare 120 caffè/ora, mentre la C/240 ne produceva il doppio. La C/120 ha segnato per noi un passaggio fondamentale, quello al vending, poiché trasferimmo su un distributore automatico lo stesso gruppo caffè utilizzato dalla C/120, una macchina che chiamammo C/120 C. Siamo nel 1969 e questo fu il nostro primo distributore automatico comC/120 C
C/120 D
Poi arrivaste alla “Portarossa”?
Portarossa
butore automatico Ducale completamente elettronico e dotato di microprocessore. La novità era il gruppo caffè, non più idraulico ma meccanico, il che significava meno manutenzione e maggiore efficienza. In verità, i primi modelli erano molto spartani perché vi era l’esigenza di farli costare poco in un momento del mercato in cui la concorrenza era forte. Col tempo, il modello base si è arricchito fino ad arrivare alla Montecarlo Star, che rappresenta l’ultima evoluzione del braccio meccanico in grado ora di preparare “all’interno” tutta la bevanda. Va detto che sin dai primi modelli le nostre macchine avevano un braccio per il prelievo di bicchiere, zucchero e paletta, ma si trattava di un braccio che si muoveva lateralmente per il prelievo degli “accessori” e poi rientrava nel vano per prendere la bevanda vera e propria, ossia solubili e caffè. Già con la Portarossa abbiamo introdotto la “giostra” che compiendo un movimento a 360° preleva tutti
Non ancora, perché vi fu un ulteriore step con la C/120 D, una macchina che presentava alcune novità: l’apertura laterale delle porte, il dispenser dello zucchero, i led e la gettoniera a doppio prezzo. Era, quindi, un modello più evoluto che anticipò di poco la “Portarossa” che è del 1987. La prima Portarossa, chiamata così per il suo brillante color rosso Ferrari, funzionava a relé, aveva i timer, ma continuava a portare il gruppo caffè idraulico dei modelli precedenti, così come quelli successivi, più evoluti, sui quali cominciammo ad introdurre l’elettronica. Mi preme sottolineare un particolare: quasi tutti i modelli da noi prodotti presentano le versioni sia con caffè espresso che con liofilizzato per rispondere alle esigenze di un mercato internazionale. Poi è arrivata la Montecarlo? Sì, nel 1990 ed è stato il primo distriUgo, Stefano e Pietro Sandei in posa accanto al modello Montecarlo
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Calypso
i componenti della bevanda. Nel ’98 c’è stata l’ultima evoluzione con l’introduzione del braccetto interno che caratterizza la Montecarlo Star e poi la Calypso e la Daytona, il braccetto col plotter di cui abbiamo brevetto. Non è l’unico brevetto vantato da Ducale!
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Eh no, ne abbiamo accumulato un po’, come il brevetto del getto che scioglie le polveri nelle macchine prive di miscelatore. Già nel 1978 Ducale iniziò la produzione del primo distributore Post-mix; seguirono nel 1984 altri due brevetti: il gruppo caffè elettromeccanico e il macinadosatore monodose, due novità nate per rispondere all’esigenza di macchine più compatte, collocabili in postazioni basso consumanti. Per questo mercato realizzammo la Chicca, un dispenser table-top di estrema semplicità. Tornando ai brevetti, seguirono quello
del dispenser di caramelle, poi la campana sottovuoto… Ma questa è storia più recente! Torniamo a quegli anni. C’è un particolare che mostra quanto Ducale abbia sempre precorso i tempi. Ce ne parla? Con l’idea di rendere le nostre macchine trasparenti per il consumatore – cosa a cui poi siamo realmente arrivati – sperimentammo macchine dotate di un monitor da 7” posto al centro della porta. Attraverso le immagini catturate da una telecamera posta sul braccetto, il monitor mostrava come la macchina preparava le bevande all’interno. Ma di anticipazioni ne abbiamo fatte anche altre! Pensi che nel ’98 il modello Calypso già presentava la possibilità di mettere il topping sulle bevande, un’innovazione che oggi troviamo su molte macchine presenti sul mercato.
Chiudiamo la prima parte della storia della Ducale con una curiosità. Prima di entrarvi attivamente, voi figli come vivevate l’azienda? Nonostante studiassimo, la vivevamo totalmente, soprattutto durante le vacanze estive. Ho tanti ricordi di momenti condivisi con i dipendenti di allora. In particolare ricordo Antonio Bossi, oggi ottantenne, che era un elemento prezioso per l’azienda, quello che oggi definiremmo un “problem solver”. Pur essendo in pensione da anni, ha conservato un legame affettivo con l’azienda e con noi. Pensi che viene a trovarmi praticamente ogni giorno! La storia della Ducale continua nel prossimo numero Vending News
Chicca
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Comesterogroup e Suzo-Happ Grandi ambizioni per il 2015
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l 2014 è stato un anno di grande fermento per Suzo-Happ e Comesterogroup, aziende leader nei mercati internazionali dei pagamenti self-service. A settembre 2014, infatti, è stata ufficializzata l’acquisizione di Comesterogroup da parte di Suzo-Happ, un’operazione strategica che rafforza la presenza delle due aziende in Europa e nel mondo e consente a Suzo-Happ l’accesso a nuovi settori del self-service in cui Comesterogroup occupa da anni una posizione da leader. Fondamentale in questa fase, la sinergia tra le risorse umane provenienti dalle due aziende e il rafforzamento di ruoli strategici che possano concretizzare rapidamente gli ambiziosi obiettivi che la neonata compagine si pone. Ne parliamo con Roberto Lamesta, Direttore Commerciale di Comesterogroup.
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L’acquisizione di Comesterogroup da parte di Suzo-Happ rappresenta un evento molto importante per il settore dei sistemi di pagamento in Italia e nel mondo. Quale significato ha per il Gruppo?
L’acquisizione di Comesterogroup rientra in una serie di azioni che Suzo-Happ ha messo in campo negli ultimi anni ed è stato un passo di fondamentale importanza per rafforzare ulteriormente la presenza dell’azienda nel mercato e consacrarla quale protagonista indiscusso in diversi settori self-service, partendo dal Gaming, passando per l’Industriale, il Carwash e il Retail, per arrivare al Vending. Suzo-Happ si affaccia sul mercato della distribuzione automatica forte dell’esperienza quarantennale di Comesterogroup in questo settore e con un prodotto molto apprezzato sul mercato italiano e internazionale, la rendiresto Currenza C². E questo non è che l’inizio. In che modo cambia l’organigramma e la posizione delle risorse umane in essere e, soprattutto, cosa cambia nei numeri? Con l’acquisizione di Comesterogroup, Suzo-Happ raggiunge numeri importanti: un totale di 750 addetti di cui 310 impegnati nei processi produttivi, una squadra di 150 ingegneri professionisti, specializzati in diversi campi d’applicazione, 9 fabbriche dislocate nel mondo, un catalogo di oltre 50.000 prodotti, cui si aggiunge un fondo di investimento in privaty equity, controllato da Acon Investments, con un capitale gestito di oltre 3,5 miliardi di dollari. Numeri che fanno scalpore per la magnificenza e sono destinati ad una rapida crescita. Fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi il ruolo del Team Vendite. Com’è organizzato?
Il Team Vendite rappresenta un vero e proprio valore aggiunto per il Gruppo. La forza vendita Italia è sinonimo di professionalità, serietà e qualità. Luca Rossato, Roberto Tarenzi e ora Marco Cantafora vantano anni di esperienza e una profonda conoscenza del settore e lavorano in sinergia per raggiungere i traguardi prefissati. Altrettanto lo è l’assistenza postvendita che in Comesterogroup ha sempre svolto un ruolo chiave nel rapporto tra Azienda e Cliente. Cosa cambia ora? Uno dei punti di forza da sempre riconosciuto a Comesterogroup è l’attenzione e l’impegno che l’azienda mette nel servizio di Assistenza post-vendita. Esistono diversi addetti all’Assistenza tecnica, un team di persone sempre pronte ad ascoltare il cliente, a trovare soluzioni personalizzate ad alto valore aggiunto, a fare dell’esperienza sul campo il proprio cavallo di battaglia. Questo punto di forza resterà invariato nella nuova gestione perché SuzoHapp sa quanto conti il supporto tecnico nella decisione d’acquisto e nel processo di fidelizzazione dei clienti. Un prodotto deve rispondere ad elevati standard qualitativi, ma la qualità deve includere anche la relazione umana con il cliente, la capacità di ascolto delle esigenze, da cui partire per essere in grado di proporre soluzioni adatte a soddisfare ciascuna necessità.
Il Team Vendite: Roberto Tarenzi - Carles Aleixandre - Luca Rossato - Marco Cantafora - Roberto Lamesta
Quali obiettivi vi ponete a medio e lungo termine? Suzo-Happ intende accrescere le proprie quote di mercato per diventare il protagonista assoluto del Vending in Italia e all’estero. Intende porsi come produttore globale di prodotti e servizi per il mondo della distribuzione automatica. Si candida come unico partner affidabile in grado di proporre soluzioni innovative per quanti operano nel settore, offrendo soluzioni nel campo dei pagamenti in contanti e dei pagamenti elettronici, servizi integrati di gestione e telemetria, componenti ed accessori per i distributori automatici. Per dirlo in breve: soluzioni integrate a 360° per il mercato del Vending.
Suzo-Happ e Comesterogroup hanno sempre fatto dell’innovazione il loro punto di forza. Alla luce della nuova realtà, su quale tipo d’innovazione puntate? Molti hanno l’innovazione solo nel nome. Suzo-Happ, invece, ha l’innovazione nel proprio DNA. Lavora quotidianamente per perseguire quest’innovazione e tradurla concretamente in prodotti e servizi ad alto valore aggiunto, caratterizzati dall’utilizzo di tecnologie di ultimissima generazione. I continui investimenti nella Ricerca e nello Sviluppo, la passione per la qualità, la professionalità delle persone, il lavoro di squadra: tutto concorre al raggiungimento dell’obiettivo finale,
quello di offrire soluzioni realmente innovative, pronte a far evolvere il business di quanti lavorano nel mercato della distribuzione automatica. Con un occhio sempre puntato al domani, alle nascenti esigenze legate al concetto di self 24h 7/7, ai micropagamenti elettronici e alla raccolta completa dei dati contabili da remoto. Currenza C² è stato negli ultimi anni il prodotto su cui Suzo-Happ ha puntato molto. Continuerà ad esserlo? Currenza C² è uno dei prodotti in cui Suzo-Happ crede fermamente. Il Gruppo ha acquistato alla fine del 2013 da Crane-NRI tutti i diritti e i brevetti legati al prodotto, con la possibilità di commercializzazione nell’area
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EEA e nella Svizzera. A breve inizierà a produrre la rendiresto Currenza C² in autonomia per soddisfare al meglio le necessità del mercato e sarà in grado di fornire piena assistenza sul prodotto all’estero e in Italia. Dall’esperienza con la rendiresto a marchio Currenza, dal ruolo attivo di Comesterogroup nel mercato del Vending e da un team di ingegneri dedicato al prodotto deriva tutto il know-how necessario per lo sviluppo nei prossimi due anni di una nuova versione della Currenza C² dedicata ai mercati internazionali. Ci dà qualche anticipazione sulle novità previste per il 2015? Il 2015 segnerà una fase importante nella storia di Suzo-Happ, che festeggerà proprio nel 2015 i 60 anni di presenza nel mercato europeo dei pagamenti self-service.
Quali sono i progetti per il prossimo anno? Sicuramente potenziare ulteriormente la gamma dei sistemi cashless con lo sviluppo di funzionalità avanzate, appositamente pensate per il mercato della distribuzione automatica. Il sistema di telemetria Reika® espanderà ulteriormente i propri confini nel mondo dell’OCS e dell’Ho.Re.Ca… e non solo. Sono certo che nell’edizione speciale di Venditalia e nelle diverse fiere europee di settore cui parteciperemo ne vedremo veramente delle belle… Vending News
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Full Service nell’O.C.S.
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ngegni, l’azienda comasca ideatrice dell’innovativo sistema a capsule per bevande fredde DrinkSpenser, ha annunciato ciò che da tempo i gestori italiani speravano. Dal mese di Gennaio 2015, infatti, è disponibile sul mercato italiano ed europeo la versione DS FULL. Questa nuova versione, sorella del già testato modello DS TOP HC, integra negli stessi ingombri della versione DS TOP, un gruppo per l’erogazione del caffè per capsule compatibili Lavazza o Nespresso.
Grazie a quest’importante novità, DrinkSpenser diventa a pieno titolo la macchina ideale per le locazioni piccole, medie e medio grandi. Quest’ulteriore integrazione, infatti, rende il modello DS FULL il distributore ideale per ogni tipo di postazione in quanto permette di erogare acqua liscia e gasata, bibite fredde lisce e gasate e, attraverso il nuovo vano, anche caffè e infusi, tramite i formati di capsula più diffusi sul mercato.
Dettagli del nuovo modello DS FULL
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“Una scelta strategica per lo sviluppo e la diffusione di questa macchina - ha dichiarato William Giannelli, a capo della Ingegni srl - che ci mette nelle condizioni di poter offrire ai gestori italiani ed europei, un distributore piccolo, efficiente e soprattutto completo. Con l’aggiunta del gruppo di erogazione caffè e tutti gli accessori ad esso connessi, la nostra DS FULL è certamente la macchina più completa nel mercato del Vending e HoReCa”.
William Giannelli - CEO di Ingegni S.r.l.
Siamo certi che sentiremo molto parlare di questo brand nei prossimi mesi che, di fatto, rappresenta in questi segmenti una soluzione unica, conveniente e in grado di dare un impulso a una nuova nicchia di mercato fino ad oggi inesplorata.
Alcune delle capsule SAN BENEDETTO
Frog augura a tutti un 2015 pieno di sorprese!
Pluricertificata e sempre più green Sono buoni perché fatti secondo tradizione e utilizzando ingredienti selezionati. Ma se la loro ricetta è antica, è al presente che guardano i taralli e gli altri prodotti Fiore di Puglia, destinati ai palati, agli usi e alle culture più disparati. Apprezzati in tutto il mondo, i prodotti Fiore di Puglia sono pensati per soddisfare consumatori eterogenei ed esigenti, che acquistano e mangiano in modo sempre più consapevole. La nota azienda coratina ha dimostrato di essere all’altezza di questa sfida e capace di dare un’ottima risposta a questo nuovo tipo di domanda alimentare. Lo fa con innovazione e qualità, frutto di grande competenza ed esperienza. Tali prerogative sono riconosciute e attestate da altrettante certificazioni, come le BRC e IFS, a garanzia della sicurezza e della qualità alimentare, in Italia e all’estero. Per andare incontro alle esigenze dei suoi consumatori in Italia e nel mondo, Fiore di Puglia, ha accostato alla linea Bio anche quella Vegan e quelle Halal e Kosher, conformi a quanto previsto per la preparazione del cibo nelle dottrine islamica ed ebraica. Per il prossimo anno, inoltre, Fiore di Puglia ha previsto il lancio della nuova linea Gluten free. Come una sorta di etichetta di qualità, ciascuna certificazione testimonia la filosofia aziendale: produrre in modo green e sostenibile, evitando gli sprechi e rispettando l’ambiente. Ma non basta, perché Fiore di Puglia ha voluto superare se stessa e da novembre 2014 è ancora più green e lo è diventata in tre mosse: impianto fotovoltaico, che alimenta lo stabilimento produttivo; sistema di cottura ecologico, alimentato da combustibili naturali derivanti dalla lavorazione industriale del legno e da lavorazioni agricole; confezioni e buste compostabili al 100%, a partire dal 2015. Insomma, Fiore di Puglia si conferma sempre di più come un’azienda leader, al passo con i tempi e in linea con le esigenze di mercato della distribuzione automatica.
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Erika Simonazzi racconta Flo
Se si volesse stilare l’elenco delle aziende italiane che hanno fatto il vending, ai primi posti ci sarebbe indubbiamente la Flo S.p.A., un brand riconosciuto a livello internazionale, leader nella produzione di bicchieri monouso. Un’azienda nota a tutti e alla quale tutti riconoscono professionalità, qualità, spirito innovativo. Allora perché ricostruirne la storia? Che senso può avere ripercorrere le tappe della sua crescita nei quarant’anni d’attività appena festeggiati? Ha senso perché la storia della Flo è una storia imprenditoriale affascinante ed esemplare; non è semplicemente un percorso di sviluppo, un susseguirsi di successi ma è la storia del suo fondatore, di Antonio Simonazzi, un uomo ambizioso e coraggioso; è la storia di una famiglia che ha creduto nelle sue idee e nella sua forza, che lo ha sempre supportato e che oggi, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, continua quel percorso forte dei valori che Antonio ha saputo trasmettere. Ha senso perché chi oggi ha voglia d’intraprendere possa trarne stimoli e il coraggio di “lanciarsi”, anche se i tempi sembrano smorzare ogni velleità. Anche il giovane Antonio dovette affrontare momenti difficili, ma la sua determinazione e il supporto di quanti hanno sempre creduto in lui, degli amici e soprattutto della famiglia, gli hanno dato quella forza di “non mollare mai” che ha determinato il suo successo. Attraverso il racconto di Erika sua figlia, riviviamo le tappe di una storia affascinante che, dalle rovine di una fabbrica dismessa del modenese, ha visto nascere un’azienda moderna, un modello industriale, fiore all’occhiello dell’imprenditoria italiana.
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ntonio Simonazzi nacque nel ’41 da Ines e Leandro. Leandro era un imprenditore proprietario di un’azienda di pompe idrauliche, attiva sul territorio africano. Già a inizio ‘900 mio nonno era solito viaggiare tra Italia e Africa per lavoro e chi lo ha conosciuto lo ricorda come un imprenditore serio e affidabile, con un carattere molto gioviale, uno con la battuta sempre pronta e dalla grande umanità. Mio nonno Leandro morì quando mio padre Antonio non aveva ancora compiuto un anno di vita e l’azienda fu rilevata totalmente dai suoi due fratelli. Nonna Ines si trovò a crescere un figlio “ribelle” da sola e con pochi soldi. Nonostante la scuola non fosse il suo luogo ideale, si laureò in chimica industriale nel ’68, mantenendosi agli studi con lavoretti saltuari. Dopo la laurea, cominciò a lavorare prima in un’azienda di cosmetici poi di cera-
miche e all’ inizio degli anni ’70 nella Superbox, un’azienda con oltre 1.500 dipendenti, filiale italiana della multinazionale Metalbox, che produceva capsule e contenitori in banda stagnata. L’allora direttore generale di Superbox era il Dott. In chimica Angelo Ricotti, il cui ruolo era di sviluppare il mercato della plastica termoformata in Italia, oltre che di seguire il mercato italiano dei contenitori in banda stagnata. Fu Ricotti a produrre il primo bicchierino vending per la prima macchina vending italiana per caffè espresso, la FAEMA E63. Mio padre fu assunto come responsabile vendite e Ricotti ricorda che era sveglio, così sveglio che l’allora direttore commerciale cominciò a rendergli la vita difficile, considerandolo una probabile minaccia. Mio padre, allora,
spinto anche dalla sua indole ribelle che non amava le regole impartite dall’alto e da una grande voglia di mettersi in gioco, nel ’73 decise di tentare la carriera imprenditoriale mettendosi in proprio. L’occasione arrivò quasi per caso. Alcuni cugini rottamai lo chiamarono a
Fontanellato, in provincia di Parma, per aiutarli a smantellare un’ex-zuccherificio dell’Eridania. Con i soldi guadagnati dalla vendita del ferro recuperato, mio padre acquistò il terreno dell’ex-zuccherificio a un prezzo particolarmente vantaggioso. Prima di intraprendere il nuovo cammino, però, si consultò con il Dr. Ricotti quasi chiedendo il suo benestare, e Ricotti rispose che se avesse continuato a lavorare per Superbox avrebbero fatto dei bei progetti insieme ma se avesse deciso di fondare Flo avrebbe lavorato per se stesso...tutta un’altra storia! Inoltre, gli disse che se doveva nascere un concorrente, preferiva fosse lui, perché lo conosceva e lo stimava sia come persona che come professionista. Meglio lui di uno sconosciuto,
Il Dr. Angelo Ricotti al 40° anniversario della Flo
tant’è che l’aiutò nello scegliere la prima macchina termoformatrice dall’azienda americana Braun, ai tempi una delle migliori dopo quelle della Bellaform tedesca. Mio padre avrebbe scelto quest’ultima, ma la Bellaform aveva un contratto di esclusiva con Superbox per l’Italia e non poteva vendere ad altri clienti. Optò perciò per la Braun che era un’off-line, decisamente meno performante dell’inline Bellaform. La Braun mandò in Italia dall’America Kent Johannson, giovane meccanico di 27 anni che avrebbe dovuto aiutare mio padre nell’assemblaggio della macchina. Quando Kent arrivò in Flo trovò una situazione decisamente peggiore di quella che si aspettava: lo stabilimento era senza finestre né riscaldamento ed era inverno, uno
degli inverni più freddi che Kent ricordi. Si ritrovarono loro due soli senza attrezzi idonei all’assemblaggio; uno parlava tedesco e l’altro rispondeva in inglese, quindi con grossi problemi a comprendersi. Kent alla festa per il 40° anniversario della Flo ha ricordato come per spostare la macchina ci avessero impiegato una settimana, usando come attrezzi dei cric per automobili. Quando dopo molti tentativi riuscirono a metterla in moto erano le 10 di sera; Kent disse a mio padre di spegnere la macchina e riprendere il lavoro l’indomani. Ma lo sforzo era stato grande e la soddisfazione di vedere i bicchieri vending così perfetti era tale che mio padre radunò tutta la famiglia a confezionare i bicchieri a fine linea per tutta la notte, mia madre compresa, allora al settimo mese
Kent Johannson insieme ad Antonio Simonazzi al 25° anniversario della Flo
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1988 - Antonio Simonazzi ritira il premio Bid Madrid
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di gravidanza. Tra i primi clienti di Flo vi era DAEM di Bernasconi, che conserva ancora la prima fattura, la n.27! e da allora non ha più acquistato un bicchiere dalla concorrenza, per 40 anni fedele a Flo. Nel ’79 Flo acquistò Vendorplast, azienda specializzata nella produzione di bicchieri automatici personalizzati e bicchierini in plastica personalizzati per torrefattori. Quell’acquisizione fu molto impegnativa, perché Vendorplast era allora fortemente sindacalizzata, gli scioperi erano continui, la situazione del personale decisamente compromessa. Mio padre dovette affrontare i dipendenti singolarmente per sanare quell’azienda, con la ferma determinazione di eliminare le mele marce, e non si trattò di colloqui piacevoli! Sempre nel ‘79 fu fondata Flo France, la sede commerciale francese di Flo vicino a Parigi, centro di smistamento logistico strategico per l’Europa del Nord. Flo France era strategica anche per la mentalità nazionalista francese, che preferivano avere contatti e acquistare da connazionali piuttosto che da un popolo “poco affidabile” come gli italiani. Ma la svolta tecnologica si ebbe nel 1985, quando Flo potette finalmente acquistare la prima Bellaform. Il Dr. Ricotti, infatti, informò mio padre che il contratto di esclusiva con Superbox era scaduto e insistette con lui perché comperasse la Bellaform, una
macchina che costava allora 2 miliardi di lire. Per convincerlo, Ricotti gli disse “Leandro, devi decidere se rimanere un fabbricante di bicchieri o diventare un imprenditore. Questa azienda è una fabbrichetta non un’impresa, ci vuole un salto tecnologico. La macchina costa 2 miliardi tu quanti ne puoi mettere? Se vuoi un 10% puoi chiederla ai tuoi soci, ma il resto devi trovarlo tu.” Mio padre, parecchi anni più tardi, mi confessò di avere passato parecchie notti insonni al pensiero di quanto si era indebitato per l’acquisto di quella Bellaplast. Aveva una famiglia da mantenere e pochissimi soldi in banca, ma capiva che quell’investimento era necessario per far diventare Flo un’azienda moderna, capace di concorrere con le migliori aziende europee del settore. Uno dei finanziatori della macchina era stato il nostro primo cliente este-
Tim van Delft, figlio di Hans CEO della Depa, con le ragazze del backoffice Flo
ro, la Depa, azienda rivenditrice di prodotti monouso per la tavola. Hans Van Delft, proprietario e direttore generale della Depa, mi ha ricordato quanto il rapporto tra lui e mio padre fosse basato su una fiducia reciproca assoluta, e che se volevo ricostruire la storia della Flo, era inutile cercare documenti che spiegassero com’è nata la relazione di lavoro tra Depa e Flo perché tutto si basava su una stretta di mano tra i due proprietari. Hans Van Delft è conosciuto nel settore come colui che ha creato il mercato del disposable nel largo consumo in Olanda, lui per tanti olandesi del settore è Mr. Disposable. Probabilmente è proprio questo il motivo per cui nei Cash&Carry olandesi si trovano bicchieri vending invece di quelli manuali più leggeri, perché Hans ha introdotto in quel canale i bicchieri vending acquistati da Flo. Tornando alla macchina Bellaplast, Hans finanziò una buona parte dell’acquisto inviando i soldi sul conto di Flo in anticipo. Il figlio di Hans, Tim van Delft, ha passato dopo gli studi un paio di mesi in Italia, ospite della nostra famiglia e impiegato in Flo, per fare un’esperienza di lavoro all’estero. Tim sarebbe poi diventato l’agente di Flo per il vending in Benelux fino al 2013, quando, per motivi di salute, ha dovuto lasciare il lavoro. Nell’89 mio padre fondò Nupik&Flo insieme ad un concorrente spagnolo, la Nupik Internacional di Barcellona. Aveva conosciuto il CEO di Nupik,
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Joaquin Campo, a una cena dell’associazione dei produttori di packaging europea (EFPA che oggi è diventata Pack2go). Campo ricorda che la cena era a Barcellona e si accorse che mio padre era l’unico italiano presente, infatti l’associazione contava membri che provenivano soprattutto dal Nord Europa. Per affinità territoriale, erano entrambi del sud, Campo volle allora sedersi vicino a lui a tavola, imponendo un cambiamento dell’ultimo minuto all’organizzatore della cena di gala. Tra loro sbocciò così una simpatia a prima vista, tanto che Campo, pochi mesi dopo quella cena, propose a mio padre di fondare insieme un ufficio commerciale vicino a Londra dividendosi i ruoli: Nupik avrebbe seguito il mercato inglese del retail e del Cash&Carry e Flo la distribuzione automatica. Nupik&Flo era vista come un’anomalia dagli stakeholder europei perché era a tutti gli effetti un’azienda guidata da due concorrenti. Eppure è stato l’inizio di un connubio vivace e profittevole che, condito da tanti momenti conviviali, ha condotto Flo e Nupik ad affrontare insieme investimenti molto più importanti. Nel ‘90 venne fondata Flo Deutschland, ufficio commerciale tedesco creato per sviluppare il mercato vending in Germania. Mio padre ha sempre ammirato i tedeschi, era affascinato dalla loro mentalità inquadrata e organizzata e dall’affidabilità professionale e uno dei suoi sogni era di far diventare Flo un’azienda di riferimento in Germania. Questo sogno è stato coronato nel 2013, quando durante la riunione annuale dell’associazione BDV a Berlino, davanti ad un pubblico di circa 400 persone, tra gestori, rivenditori e produttori tedeschi, mio padre ha ricevuto il premio alla carriera “per aver contribuito a sviluppare il settore vending grazie all’innovazione e alla qualità dei prodotti Flo” recitava la targa. La scelta esterofila di Flo, che da subito si è spinta oltralpe alla ricerca di clienti a cui far apprezzare la fantasia e la qualità del made in Italy, è risultata
vincente e sono molteplici i fatti che lo dimostrano. Per esempio, a inizio anni ’90, quando tutti i competitor italiani si facevano guerra sul territorio, il maggior cliente di Flo era un grossista di Mosca, conosciuto durante una fiera in Russia a cui Flo aveva partecipato. L’export in Russia era un business fantastico allora perché l’economia era in forte crescita, c’era bisogno di tutto, qualunque cosa si importasse si vendeva; in Flo partivano dai 3 ai 5 camion completi a settimana per Mosca e nonostante oggi la situazione sia cambiata i clienti di allora, sono ancora i nostri clienti di riferimento su quel territorio e come per Depa in Olanda il rapporto di lavoro è oggi basato su una totale fiducia reciproca, nonostante la diver-
sa cultura. Agli inizi degli anni 2000, la quota export di Flo si aggirava intorno al 50%, ma tutta la produzione era concentrata in Italia. Mio padre intuì che senza una produzione delocalizzata in prossimità dei grandi mercati del nord Europa, prima o poi la quota di mercato estero sarebbe stata a rischio, visto l’interesse di nuovi investitori nel crescente settore dei prodotti monouso. Da qui la scelta rivelatasi vincente di aprire il primo stabilimento produttivo all’estero, più precisamente nel nord della Francia. Lo stabilimento di Flo Europe aprì i battenti nel gennaio 2004 crescendo progressivamente fino ad affermarsi come la maggiore realtà produttiva del settore sul territorio francese.
In alto clienti russi in visita alla Flo e in basso un viaggio di Antonio Simonazzi in Russia
Il team Flo a Venditalia 2010
Erika Simonazzi
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tore di impianti di termoformatura. L’azienda, da qualche anno in grave crisi di liquidità, era ormai prossima al fallimento, in quanto nessuna società del settore aveva la forza per poter proporre un’acquisizione. Già da alcuni anni si parlava con mio padre di investire nell’acquisto di una nuova linea che producesse bicchieri in polipropilene, un materiale che stava crescendo sul mercato rubando quote di mercato al polistirolo. Flo usava allora solo polistirolo, mentre Isap aveva investito circa la metà della sua produzione in macchine per polipropilene. Ricordo che un giorno andai nell’ufficio di mio padre e gli dissi “Allora la comperiamo o no questa macchina per far bicchieri in polipropilene!” e
Vending News
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Flo Europe è stato un investimento strategico dal punto di vista produttivo e logistico, grazie al quale siamo riusciti non solo a mantenere clienti che altrimenti avremmo perso a causa degli elevati costi di trasporto, ma ci ha permesso di estendere la nostra presenza in tutto il nord Europa oltre che affermarci come azienda leader sul mercato francese. Un altro passo importante nella storia della Flo è stato sicuramente l’acquisizione di Isap-Omv Group avvenuta nel 2006 in partnership con altri due soci. Isap-Omv Group era un’azienda di dimensioni quasi doppie rispetto a Flo, era nostra concorrente nel settore retail, anche se molto più orientata al food packaging, oltre che produt-
lui rispose “Mi è venuta un’altra idea: comperare la Isap. È un’ottima realtà, è un peccato che fallisca”. Rimasi a bocca aperta sapendo che la Isap era un’azienda decisamente più grande di noi. Questo suo convincimento lo portò a contattare il CEO di Nupik, Joaquin Campo e il Presidente di Dopla, Renato Levada e in tempi brevissimi (non vi era il tempo materiale per effettuare una due diligence completa), basandosi solo sul loro “fiuto”, decisero di rilevare il ramo d’azienda, salvando più di 300 posti di lavoro e rilanciando negli anni l’azienda trasformatasi nel frattempo in Isap Packaging S.p.A. Intanto il settore del Vending registrava una crescita costante in tutt’Europa, grazie a un’offerta di prodotti e soluzioni sempre più attraenti per i consumatori. Sempre molto attento a quanto avveniva nei paesi esteri, mio fratello Daniele convinse mio padre della necessità di non limitare l’offerta di bicchieri vending ai soli prodotti in plastica e di arricchire la nostra gamma anche con i bicchieri in cartoncino, prodotto in crescita costante soprattutto nel nord Europa. Nel 2010 è nata pertanto la collaborazione con Benders, azienda produttrice di bicchieri in cartoncino leader in UK, che è stata successivamente acquisita nel 2012. L’internazionalizzazione di Flo è poi proseguita negli ultimi anni con l’apertura, insieme ai nostri due partner, di Eurovending in Spagna nel 2011, unica realtà produttrice di bicchieri vending sul territorio spagnolo, e nello stesso anno di Pulp5 nella Repubblica Ceca, azienda produttrice di contenitori in polpa di cellulosa, unica in Europa. I primi 40 anni di Flo sono stati una storia di successo, e nel solco del percorso tracciato da mio padre, la mia famiglia è pronta ad affrontare le nuove sfide che ci attendono e a realizzare nuovi progetti che possano garantire la crescita e la prosperità delle nostre aziende. Ma questa è un altra storia, avremo modo di parlarne...
CIALDE
CAPSULE
COMPATIBILI NESPRESSO
MISCELE IN GRANI PER VENDING MACHINE
SIAMO AL DAL 17 AL 21 GENNAIO 2015 PADIGLIONE CENTRALE HALL SUD STAND 016
Ciao Lucio, ciao Presidente
TORIALE rdo incancellabile
ncancellabile di ciò oltre 25 anni ura nel vending. e per un viaggio mio cliente del mi occupavo di e poteva offrirmi
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bar !!” esclamò sabaudo. Ed io Napoli, il caffè è vesse rispettato e lo standard non potevo che l cortese gesto
o dell’area uffici quale ebbi quella o, ricordo come na macchina da di erogare caffè e calde. Per me, tosto mediocre automatici già nni, fu una vera enza gustativa. Il mie aspettative e inuti a guardare to tecnologico, ioni che in quel rticosamente la
ata da poche mmaginavo che biato il percorso e quella di tanti bero stati rapiti ecnologia, che nuovo mercato nze di piccole
ondo, mi si aprì vo, sconosciuto e. Ero giovane, glia di fare. quanto fosse onale macchina zio di soli due
Nella serata del 30 Novembre si è spento dopo una lunga malattia il Presidente di Confida Lucio Pinetti. Ho voluto dedicare a lui alcune pagine di questo numero per dare un tributo a una persona speciale che ha dedicato in modo quasi totale gli ultimi anni della sua vita al settore della distribuzione automatica. Ho quindi chiesto ad alcune delle persone che lo hanno conosciuto, di raccontare un episodio, un aneddoto, una storia che hanno condiviso con lui. Mi scuso sin da ora con tutti coloro che, a causa dello spazio contenuto e dei tempi stretti per la messa in stampa della raccoglitori per fatture, un concentrato di rivista, non vedranno pubblicato il proprio contributo. tecnologia. E qualche anno dopo lo capì Ringrazio allo stesso tempo, tutti quelli che con entiusiasmo hanno partecipato a quest’iniziativa, avendo ben compreso il suo spirito: bene anche la Lavazza, che ne acquisì il non un brevetto aprendo un necrologio mercato mondialema che un sentito riconoscimento all’uomo e al Presidente dell’Associazione. Un tributo a cui io stesso non ho potuto oggi tutti conosciamo e che genera oltre sottrarmi. 1.500.000.000 di caffè tra FAP, cialde in carta e capsule consumate ogni anno solo nel nostro Paese. Oggi, esattamente a un quarto di secolo da quel fatidico giorno, continuo a condividere con tutti voi questo magnifico mondo che si è evoluto, cresce di alcuni punti percentuali ogni anno e inizia ad essere ritenuto meritatamente un “servizio pubblico” e necessario per qualsiasi attività lavorativa. Come tutti i settori che crescono e si evolvono, non mancano le piccole divisioni, le egoistiche concentrazioni di interesse e i gruppi di acquisto, che talvolta scoraggiano i piccoli artigiani che con grossi sacrifici sentono minato il proprio lavoro e la loro sopravvivenza professionale. Il mio auspicio è di continuare a vedere nei prossimi anni unità d’intenti e desiderio di coesione da parte di tutti i gestori affinché si raggiunga un unico obiettivo: offrire un servizio di qualità al consumatore finale. La distribuzione automatica deve sempre di più entrare a far parte delle abitudini dei consumatori ed essere percepita come un servizio indispensabile nella quotidianità. Queste sono alcune delle ragioni che mi hanno spinto a ideare “VendingTV.it” e “Vending News”. Fabio Russo
“Ho conosciuto Lucio Pinetti nel 1998, nel corso della Fiera del Vending organizzata allora da Confida a Genova e lui, in quanto neo Direttore, ne era il curatore. Giovane, sveglio, attento, preparato, determinato e creativo: fu questa la sensazione che ebbi in quella prima occasione. L’ho incontrato di nuovo dopo 123 anni a Milano, nel corso della stessa manifestazione dove però, stavolta era Presidente appena eletto dal Consiglio Direttivo di Confida. Le caratteristiche che lo avevano distinto a quella prima volta di dodici anni prima erano rimaste immutate. Anzi, di fronte al mio progetto di creare uno strumento di comunicazione potente come quello televisivo tutto dedicato al vending, prima rimase sbigottito e poi si entusiasmò: “Sei un audace!”, esclamò. Al che gli chiesi di fare una delle mie prime interviste di VendingTV.it insieme al Direttore Piero Angelo Lazzari. Avevo pochi mezzi a disposizione: un cavalletto, una piccola telecamera semiprofessionale, un microfono con cavo e sia lui che il Direttore Lazzari, mi guardavano con motivato sospetto, vista l’inattesa novità. Fu proprio in quella circostanza che potei apprezzare una serie di caratteristiche che lo avrebbero reso unico nei 4 anni successivi, prima fra tutte la voglia di fare che aveva dentro. Tante sono state le occasioni in cui, nel corso di questi 50 mesi, ho avuto modo di incontrarlo, frequentarlo, conoscerlo meglio per via delle immancabili interviste che a ogni manifestazione rilasciava con piacere. Tanti i ricordi che conservo di questi quasi 5 anni di conoscenza, divenuta col tempo, una sincera e genuina amicizia. Si era iscritto segretamente all’Università perchè desiderava approfondire, conoscere meglio e specializzarsi in “Scienza delle Comunicazioni”, mi aveva confidato in una delle tante telefonate in cui ci sentivamo, spesso di buon mattino, quando dalla sua Genova si recava a Milano per lavorare con il suo staff. Uno dei ricordi più belli? Pochi mesi fa, nel corso di una conversazione mi disse :”Io mi devo complimentare con te! Quando sei partito con le tue iniziative mediatiche, sei stato preceduto da un’ignobile quanto falsa campagna di fango, che solo attraverso i fatti sei riuscito a cancellare in modo ammirabile, dimostrando quanta professionalità e preparazione ci fossero dietro. Bravo davvero!”. Un’affermazione che terrò dentro per tutta la vita. Con lui non va via solo un Presidente che aveva fatto dell’innovazione la sua mission, ma una persona capace, sensibile e profondamente attenta ai rapporti umani. Che tutti difficilmente potremo dimenticare. Ciao Lucio, ciao Presidente
Fabio Russo - Editore VendingTV - Vending News - Vending Newsletter 26/04/12 09.50
“Brillante, energico e visionario sono aggettivi che descrivono perfettamente la straordinaria personalità di Lucio. Solo pochi leader hanno mostrato una volontà così forte e decisa a portare innovazione nell’industria del vending. Lucio lascerà senza dubbio la sua impronta in CONFIDA e nell’EVA. Si è fortemente impegnato come vice presidente dell’EVA contribuendo a delineare le attività di comunicazione e marketing della nostra associazione. Ha sempre contribuito con forza a spingere in avanti il settore grazie ai progetti da lui implementati e aveva sempre in mente idee volte al futuro. Come presidente lungimirante e grande sostenitore del settore ma anche come caro amico dell’intero staff dell’EVA, sarà per noi una grande perdita. Ci mancherà come collega e come amico.” Jan Marck Vrijlandt - Presidente dell’EVA “Lively, energetic and visionary are adjectives that describe perfectly well the impressive personality of Lucio. Not many industry leaders have shown such a drive and strong will to bring innovation into the vending industry. Lucio will definitely leave his footprint in CONFIDA and EVA. He served with much engagement as Vice-President of the EVA and helped to shape the communication and marketing activities of our association and was an advocate of strengthening the network of vending associations across Europe. He was always an important engine to help the industry drive forward with the projects he implemented, and still had ideas in mind for the future. As a visionary President and a strong advocate of the industry but also as a dear friend of the Eva team members he will be a great loss to all of us. Lucio remained courageous and dignified until the end of his long battle with illness. We will miss him, as a colleague and as a friend.” Jan Marck Vrijlandt - EVA President
“Quando entrai nell’Associazione Europea del Vending a febbraio del 2011, al mio secondo giorno di lavoro dovetti partecipare a un meeting negli uffici di CONFIDA a Milano. Tutto era nuovo per me, ma quel giorno anche Lucio era presente e subito mi colpì con la sua energia e la sua conoscenza dell’industria del vending. Sentivo davvero la passione che c’era in lui e ho sempre pensato che le persone come lui sono quelle che permettono alle cose di andare avanti. Durante i quattro anni in cui ho lavorato con Lucio, ho senza dubbio imparato tantissimo da lui e dalla sua grande dedizione; allo stesso tempo la sua personalità esplosiva ha permesso all’EVA di raggiungere nuovi obiettivi e successi. Ci mancherà come uomo acuto e brillante e come grande presidente di CONFIDA. Grazie Lucio per il tempo che abbiamo trascorso insieme. Erwin WETZEL - Direttore Generale dell’EVA “When I joined the European Vending Association in February 2011 I had to attend a meeting already on my second workday at the CONFIDA office in Milan. Everything was new to me, but Lucio was also present on that day and he already impressed me with his energy and his knowledge about the vending industry. I really felt this passion inside him and I have always thought that such kind of people help things going forward. In the 4 years during which I worked with him, I have certainly learnt a lot from him and his high commitment as well as his energetic personality also permitted to the EVA to achieve new goals and successes. We will miss him as an astute and lively person and as great President of CONFIDA. Thank you Lucio for the time we had together.” Erwin WETZEL - EVA Director General
“Con la scomparsa di Lucio, l’Europa ha perso uno dei più creativi ed energici magnati del vending. Una tragica perdita sia per la sua giovane famiglia che per l’industria del vending italiana ed europea. Ho conosciuto Lucio molto bene come membro attivo dell’Executive Board dell’EVA e sono rimasto particolarmente colpito di come fosse riuscito a far decollare la prima Vending Cruise 2011. Avere mille persone del vending sulla nave, far sì che tutti si divertissero fu davvero una grande soddisfazione per lui. Forse il suo più grande traguardo. Ci mancherà tantissimo.” Arnaud van Amerongen - Responsabile O.C.S. dell’EVA “With the passing away of Lucio Pinetti, Europe has lost one of its most creative and energetic Vending Tycoons. A tragic loss, both for his young familiy as for the Italian and European Vending Industry. I got to know Lucio very well as an active Executive Board member of the EVA, and I was particularly impressed how he managed to get the first Vending Cruise in 2011 off the ground. To have 1000 vending people on one ship, all having a great time, was very fulfilling to Lucio in many ways. Probably one of his biggest accomplishments. Lucio will be sorely missed.” Arnaud van Amerongen - Representing O.C.S. in EVA
“Ho avuto la grande opportunità di incontrare Lucio per la prima volta a Estoril in occasione dell’EurOps dell’EVA alla fine del 2011. Sin dal primo momento siamo entrati in sintonia e mi invitò a partecipare alla prima Vending Cruise promossa da Confida. Parlammo tanto della sua visione dell’associazione scambiandoci molto materiale tra Confida e ANEDA. Video, studi di mercato e soprattutto idee. Lucio aveva grandi idee e quello che mi piaceva di più di lui era il suo modo di difenderle. Era appassionato di vending. Quando parlava di vending e delle associazioni trasmetteva pura e vera passione. Era un lavoratore instancabile. Il giorno più eccitante della mia carriera è stato pochi giorni fa a Roma durante la celebrazione del 35° anniversario di Confida quando Lucio mi consegnò un riconoscimento per il mio lavoro all’interno delle associazioni europee, sebbene sapesse che chi davvero lo meritava era lui. La cosa più bella è stata non solo ricevere il premio dalle sue mani, ma tutto il simbolismo dell’attimo in cui le mani si sono unite nell’atto della consegna. Trascrivo l’ultimo Whatsapp che Lucio mi inviò il giorno dopo: “Carissimo Javier, è la stessa cosa per me!!! È stato davvero emozionante passarci il globo da mano a mano! È esattamente ciò che facciamo nel nostro lavoro... lavoriamo meglio che se fossimo fratelli!! Sono contento di averti incontrato nella mia vita!!! Un grande abrazo e ti aspetto!!!!!” Per me questo messaggio non ha parole. Carissimo “fratello italiano” sarai sempre nel mio cuore. Javier Arquerons - ANEDA “I had the great opportunity to meet Lucio for the first time in Estoril during a day of Europs Eva held by the end of 2011. In that first moment we really conect well and he invited me to participate in the first vending cruise promoted by Confida. We talked a lot about his vision for the association, sharing much material between Confida and Aneda. Videos, market studies, and especially ideas. Lucio had great ideas, and what I liked best about him was like defending. He was passionate about vending. When he spoke of vending and their associations transmitting pure and true passion. He was a tireless worker. The most exciting day of my career was a few days ago in Rome during the celebration of the 35th anniversary of Confida when Lucio handed me a recognition of my work within the European associations, although Lucio knows who really deserved this award it was him. The most beautiful was not only receive the reward of his hands, but all the symbolism that had the time of delivery joining hands. I look forward to transcribe the last WhatsApp Lucio sent me the next day to give me the reward: “Carissimo Javier It’s exactly the same for me!!! It was really emotioning to share the moving world hand by hand! It’s exactly what we do in our job … We really work better then brothers ¡!! I’m happy for having met you in my life!!! Un grande abrazo and i wait you!!!!!! “ “For me this message have no words. Carissimo “Fratello Italiano “ sarai sempre nel mio cuore.” Javier Arquerons - ANEDA
“Quando incontrai Lucio per la prima volta a Estoril in Portogallo, si creò subito un legame tra noi. Simpatico, lungimirante e pieno di energie per progetti eccezionali, ho apprezzato Lucio come Presidente fortemente impegnato ed energico dell’Associazione Italiana del Vending e come amico. Il nostro argomento principale era di rafforzare il network delle associazione del vending di tutt’Europa. Lucio era una persona che non solo accettava il presente ma aveva anche il potere e la volontà di cambiare le cose per aiutare l’industria del vending nel futuro. Ciao mon ami!” Aris Kaschefi - BDV
“Dobra dusza” è l’espressione usata in Polonia per definire una persona che emana energia positiva. Una persona disponibile, aperta verso i problemi degli altri e sempre pronta ad aiutare. Una persona dal sorriso infinito che ti dice che nulla è impossibile e che insieme tutto si può fare. “Dobra dusza” è senza dubbio l’espressione giusta per definire Lucio Pinetti, il nostro grande amico che ci ha lasciato qui con la speranza di rincontrarci nel futuro. “Dobra dusza” può essere tradotto anche come “anima bella”. Ci auguriamo che la sua anima bella possa trovare pace da qualche parte fuori da questo mondo.” Aleksander Wąsik - PSV
“When I met Lucio for the first time in Estoril/Portugal 2011 there was immediately a link between us. Full of sympathy, visionary and energy for exceptional projects I appreciated Lucio as a highly committed and energetic President of the Italian Vending Association (CONFIDA) and as a friend. Our common core topic remaind to end the Vision of strengthening the network of vending associations across Europe. Lucio was a Person not only accepting the present but also having the power and the will to Change things in order to offer help the industry drive forward to the future. Ciao mon ami!” Aris Kaschefi - BDV
“Dobra dusza” - this is how we call in Poland a person with positive energy that is spreading around. A person who is helpful, opened for others’ problems and always willing to help them. A person with a never-ending-smile that says to you that impossible is nothing and together we can do whatever we want. “Dobra dusza” it’s definitely how we could call Lucio Pinetti, our great friend who lost us here with the hope of meeting in the future. “Dobra dusza” can be also translated as „the wonderful soul”. We hope that his wonderful soul will find peace and quiet somewhere out of this world.” Aleksander Wąsik - PSV
ae i francesi?
Pourquoi Venditalia attire les Français Eric Froger Le salon italien de la distribution automatique est devenu un événement international qui attire à chaque édition davantage d’étrangers, venus de France notamment. Sans doute pour y découvrir de nouvelles tendances et de quoi dynamiser leur activité. Qu’ils soient Gestionnaires, fabricants et importateurs de matériel, industriels de l’agroalimentaire, nombreux sont les Français que l’on croise dans les allées de Venditalia, plus nombreux à chaque édition d’ailleurs. D’une manière générale, ils viennent « flairer e della rivista DA-Mag » les tendances, découvrir les prototypes d’automates futuristes qui seront quelques mois plus tard sur leurs stands à Vending Paris. Un des atouts de Venditalia est que les Italiens, qui comptent dans leurs rangs les principaux fabricants de matériel de distribution et de systèmes de paiement d’Europe et les torréfacteurs les plus importants et renommés, « jouent à domicile ». De fait, les stands sont plus grands, plus beaux, chacun ayant pris soin d’être prêt à montrer toutes ses innovations. En dehors des visiteurs, les représentants et distributeurs des entreprises italiennes présentes en France sont également présents en nombre, témoignant ainsi de l’importance des produits italiens dans l’économie de la distribution automatique française : distributeurs automatiques, systèmes de paiement, gobelets, café, produits solubles, etc
di ridiscutere modelli
scelta, un ripiego per chi non può andare
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al bar. Certo, perché queste trasformazioni
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avvengano, è necessario il massimo sforzo da parte di tutti i soggetti del nostro mercato. una
comunicazione
urale del prodotto, la
essi di costo tramite la ampissima di selezioni
onica, la moltiplicazione
gamento sono i nuovi
à oramai non remota di
me veicolo pubblicitario:
strumenti che possono
asformazioni.
mercato maturo.
sono più una seconda
Come diceva quel vecchio film americano?
“Ho conosciuto Lucio Pinetti tardi, quando stava entrando nell’ultima fase della sua carriera, quella di brillante presidente Conf.i.d.a. Era un’uomo simpatico, ironico, molto intelligente, gran lavoratore. Da subito, direi che siamo stati istintivamente — dire ‘amici’ nel lavoro è una parola grossa, ma certo due persone che si stimavano e si trovavano interessanti anche al di là del lavoro. Nella vita, mano a mano che si procede, c’è chi continua a mantenere vive in sè la curiosità del bambino e la voglia di avventura del ragazzo; altri invece le reprimono, trasformandosi già da vivi nel proprio monumento. Non credo di dover precisare da quale delle due parti stava Lucio: per lui, ogni giorno era un nuovo capitolo. Tanto dalle situazioni come dalle persone, per come l’ho conosciuto, Lucio Pinetti sapeva sempre trarre le linee-guida, le energie più positive. Ciò non vuol dire che fosse cieco e sordo ai difetti. Ma in un’Italia patologicamente occupata a denigrare e denigrarsi, aveva capito che solo il pensiero positivo e la generosità umana possono costruire qualcosa che ci traghetti vivi e incolumi verso il futuro. È riuscito a far questo perfino con la malattia — una malattia particolarmente ingiusta e crudele, di quelle che fanno dubitare chiunque dell’esistenza di un Dio. Fino all’ultimo ha lottato e ha sorriso, anche se possiamo immaginare cosa sentiva dentro. Addio, Lucio Pinetti. Come sempre in questi momenti, oggi rimpiango soprattutto le occasioni in cui non ci siamo visti, in cui non ci siamo parlati. Col tempo, poi, riprenderanno il sopravvento i ricordi piacevoli: per numero non sono tantissimi, perché tutto sommato ci siamo visti troppo poche volte. Ma sulla quantità prevale la qualità di quei ricordi, che era assoluta, e mi rende certo che ritroverò sempre Lucio in un luogo privilegiato e sicuro — sano, vivo, lontano da malattia e sofferenza — della mia memoria.” Carlo Majer - Presidente di Rheavendors
«Chi non salta.....…»?
olta in un distributore automatico in un film americano del 1926?
26/04/12 09.35
“Caro Lucio, ti scrivo come se fossi ancora tra noi. Abbiamo perso la persona giusta nel posto giusto: ti muovevi con delicatezza, vicinanza, condivisione e senso dell’amicizia, hai saputo dare una svolta all’associazione con le tue competenze e la passione per il mondo del Vending. Oggi che scrivo per ringraziarti di quello che hai saputo dare, ho voluto rivedere un video dell’anniversario dei 20 anni della mia azienda, per rivedere te Lucio, per ascoltare di nuovo il tuo intervento con tante belle parole sincere che hai regalato a me e a mio figlio: “Sono orgoglioso di avere associati come voi nella Confida, voi siete il Vending che io voglio”. Certe parole dette da Lucio sono il più bel complimento e regalo che si potesse ricevere in quella circostanza. Semplicemente ciao, Lucio. Guidaci anche da lassù, non siamo ancora come tu vuoi.” Pasquale Pace - Gedac
Dalla pagina Facebook de I Giovani Imprenditori di Confida: “Voglio condividere con Voi un ricordo, per me emblema del carattere trascinante di Lucio. Era un pomeriggio lavorativo qualunque e stando in macchina chiamai quel numero che un collega mi aveva dato dicendomi: “chiama questo signore, sarà il prossimo candidato alla presidenza di CONFIDA che avrebbe bisogno di una mano per raccogliere un po’ di voti”. Lo chiamai e mi travolse letteralmente. In 20 minuti mi raccontò a grandi linee i suoi grandi progetti per l’Associazione e rimasi folgorato dall’amore con cui lo diceva, dalla passione che riusciva a trasmettere dall’altra parte del telefono, dalla determinazione con cui intendeva raggiungere l’obiettivo. Da lì in poi fu amicizia, fu presidente e, senza niente togliere a tutti i predecessori, è stato il migliore che avremmo potuto sperare. Da oggi intendo mettere da parte il dolore e ripartire, con la consapevolezza che l’amicizia resterà sempre nel cuore e che il lavoro, fatto con tanta fatica, potrebbe essere vanificato se non portato avanti con impegno e continuità. Quindi vi chiedo con tutto me stesso di continuare, con rinnovato orgoglio e determinazione, nelle sfide che ci siamo prefissati, rendendo così onore a Lucio e a noi stessi.” Roberto Pace - Giovani Imprenditori di CONFIDA
“Ciao grande Ste!!” Ogni volta che ci sentivamo mi rispondevi così. Eri unico Lucio….. Insieme abbiamo riso, scherzato, giocato e spesso discusso ma sempre con la sincerità e la lealtà di chi crede l’uno nelle capacità dell’altro. Mi hai spesso ripreso per la mia “ingenuità” facendomi sempre capire quale fosse la cosa giusta da fare, a volte con calma e a volte con il tuo fare “impetuoso”. Ti avrei ascoltato per ore…come la sera prima della cena di Gala di Venditalia (sorrido ancora ricordando il tuo costume da domatore…). Era l’una di notte passata e, seduti nella hall dell’albergo, chiaccheravamo di quello che ci avrebbe riservato il futuro; è proprio questo che di te mi manca di più: saper sempre rassicurarmi nei momenti difficili…tu che stavi vivendo il momento più duro. Mio caro Lucio…sarai sempre nel mio cuore e so che ti avrò sempre vicino. Mi manchi tanto…” Stefano Piccinini - Gruppo S.E.M.
“Intelligente, un professionista eccellente, lungimirante, amichevole, umile, ricco di humor. Sono alcune delle caratteristiche di Lucio Pinetti. Un’enorme forza di volontà e una positiva inclinazione alla vita, un’enorme capacità di innovazione che hanno permesso il posizionamento del vending italiano ed europeo a un livello di altissima qualità. Proattivo, un’eccezionale disponibilità ad aiutare, e soprattutto faceva le cose con grande passione. DouroVending ringrazia sinceramente Lucio Pinetti, il suo spirito innovativo, il modo amichevole e professionale con il quale ci ha sempre accolto. Sarà sempre nella nostra memoria per i benefici personali e professionali che ha dato alla nostra vita. Lucio l’amico e l’indimenticabile Presidente.” Alfredo Cardoso - DouroVending “Intelligent, an excellent professional, a visionary, friendly, humble, with humor, are some of the characteristics which features Lucio Pinetti. A huge will and positive attitude to live , strong ability to innovate, allowed the placement the Italian and European vending in a high quality level (Vending Premium). Pro active, exceptional availability to help, and above, he always did things with a great passion. The DouroVending, thank with sincerity, Lucio Pinetti, he´s innovative spirit, the friendly and professional way he has always welcomed us. Will always be in our memory for the personal and professional wealth he added to our life. Lucio, the friend and the unforgettable President ....” Alfredo Cardoso - DouroVending
“Ricordare Lucio per ricordarci di essere migliori. Di vivere meglio. Questa è la lezione che ho imparato da lui. Anche se mi chiamava con ironica deferenza “professore”, sono stato io l’allievo di Lucio. In una serie di corsi speciali ai quali, per fortuna, non sono stato l’unico iscritto. Ci ha insegnato il coraggio. Anche quello di guardare la morte in faccia senza piegare lo sguardo. Quello che serve per cambiare e aprire strade nuove. Il coraggio che manca spesso a noi e al nostro povero Paese. Più povero ora che Lucio non c’è più. Era un coraggio sorridente il suo. Capace di volare sulle ali della fantasia. E di portarci una volta a viaggiare sull’acqua. Per farci sentire comunità capace di affrontare, unita, qualsiasi mare. O di immergerci, la volta dopo, nella magia del circo della vita. Nel quale Lucio è stato acrobata, clown, domatore di belve e mago. Tutto quello che un uomo, un cittadino, un marito e un padre, dovrebbero essere. E che, adesso, da soli, tocca a noi tentare.” Vincenzo Perrone - Università Bocconi, Milano
“Grazie Lucio. Per la grinta, il coraggio, la dedizione, la tenacia che mi hai insegnato. Grazie Lucio. Perché in tante occasioni confrontarmi con te ha significato trovare la strada migliore per far volare i sogni restando con i piedi per terra Grazie Lucio. Perché mi hai regalato l’amicizia anche quando i pensieri andavano in direzioni opposte. Arrivederci Lucio!” Fioravante Allegrino - Sogeda
“ Lucio Pinetti per me era il presidente, la massima carica dell’associazione che rappresenta il mio settore. Non lo conoscevo nel privato, ma voglio raccontare alcuni episodi che mi hanno colpito. Il primo riguarda la dolce chiacchierata che abbiamo fatto alla cena di gala del Forum di Montecarlo. La cosa che mi ha colpito era la semplicità con cui mi parlava: dopo tutto lui era il presidente dell’associazione e io solo un umile venditore. È stato veramente piacevole. L’altro episodio è la standing ovation che abbiamo fatto all’ultima cena a Roma prima degli Stati Generali. Era commosso e io ero contento perché se la meritava tutta. Fino alla fine ha cercato di fare il suo dovere, anche se purtroppo l’anno dell’Expo a Milano non potrà vederlo. Mi spiace veramente tanto. Luigi Clauser - Elkey
“Parevamo marziani quando intorno alla scrivania di Lucio ipotizzavamo l’installazione di un distributore automatico all’interno di un format totalmente inedito, capace di erogare prodotti freschi ricettati da uno chef stellato. Accadde, e la scintilla che ha attivato la necessaria collaborazione fra altrettante personalità all’avanguardia per il settore fu lui. Un esempio per chi intende innovare nel retail.” Claudio Garosci - PRESSO
“Eravamo in molti a salutare Lucio per il lungo viaggio senza ritorno nella vita terrena. Il fatto di non averlo più fisicamente tra noi ci rattrista moltissimo, anche per la sua famiglia alla quale è venuto a mancare un punto di riferimento insostituibile sotto ogni punto di vista. Una scomparsa troppo precoce, che è difficile da accettare ma che purtroppo fa parte del ciclo della vita. Pur non conoscendo molto bene Lucio, ho capito che era un uomo di grandi valori umani e professionali. Tutto ciò che ha fatto per il Vending, ci dice tutto. Non ci resta che continuare a lavorare e a collaborare, sfruttando tutto quello che Lucio ci ha insegnato” Francesco Princiotto - Coges
“Avevamo un appuntamento da un gestore in Friuli. Ci siamo incontrati fuori all’autostrada a Palmanova e con la mia macchina ci siamo avviati. Da buon gestore, mi accorgo che una ditta fallita da anni, che aveva i miei distributori, era finalmente aperta. Fermo la macchina e sia io che Lucio, vestiti di tutto punto, lui in grigio e io con tacchi da 12 cm., siamo entrati e abbiamo ritirato i miei 3 distributori impolverati. Nessuno dei presenti ha avuto il coraggio di dirci nulla! Saliti in macchina ci siamo ripuliti come potevamo e siamo andati all’appuntamento... Lucio me l’ha sempre rinfacciato... Ricordati che il vuoto che hai lasciato sarà incolmabile ...grazie !!!” Carla Falato - DAF
“Confesso che la candidatura di Lucio Pinetti a Presidente di Confida all’inizio, non mi aveva convinto. La qualità della persona non era in discussione, ma mi era sembrata un po’ troppo imposta e quindi schierata. È bastato poco tempo per smentire il mio pensiero iniziale. Semplicemente è stata la miglior Presidenza di sempre. Lucio sembrava nato per quel tipo di funzione: instancabile, mentalità aperta e innovativa, grande capacità di relazionarsi sia con gli associati che con le istituzioni esterne, padronanza della scena durante gli eventi istituzionali. A noi ha sempre dimostrato particolare vicinanza e cordialità, forse anche perché mio padre era stato un appoggio importante per la sua scelta come segretario dell’Associazione.” Renato Pavero - Sellmat
“Credo che la vita per tutti noi sia da considerarsi come un buon caffè: ristretto. Nel caso di Lucio è stato un assaggio. Ho conosciuto Lucio all’inizio della sua entrata in Confida come direttore. Qui ha subito dimostrato le sue capacità. Grazie anche al suo contributo è stata annullata l’ipotesi dell’introduzione dello scontrino fiscale nei distributori automatici e sono state individuate e risolte le problematiche del vending nel cambio di valuta da lira a euro. Ha offerto a Confida come associazione e al settore del vending in generale professionalità e fama internazionale. Ma di Lucio non ricordo solo la sua capacità professionale. Oggi ricordo soprattutto l’amico, le piacevoli serate passate in compagnia di Roberto, allora creativo di Confida e di OTR; le serate dopo le fiere a Genova, Madrid, Parigi, Colonia.. Ciao Lucio, mi mancherai” Fabrizio Rigo - Microhard
“Lucio Pinetti era una persona affabile e attenta. Per me è stato uno dei presidenti più significativi nel mondo del Vending. Il suo è stato un lavoro straordinario che lascia un grande vuoto” Felice Milani - Ni.Si
“Ciao Lucio, quando ci siamo conosciuti nel 2006 a Genova, ho avuto la sensazione di ritrovare un vecchio amico che non vedevo da tempo. Il tuo modo di fare metteva a proprio agio chiunque. Porterò per sempre dentro di me i ricordi delle grigliate a casa di Ottavio in totale relax davanti ad un buon bicchiere di vino. Dove sei ora, starai sicuramente trasmettendo la serenità e l’ottimismo che sempre ti ha contraddistinto. Tu sei sempre qui con noi.” Roberto Palladini - Acqua Chiarella
“Ho conosciuto Lucio quando inizio la sua attività in CONFIDA come Direttore negli anni ’90. Deciso, tenace e risolutivo, mai “troppo simpatico”. Dopo la travagliata elezione a Presidente, le cose sono cambiate. Non siamo partiti nella migliore sintonia e subito ci sono state “scintille” nei nostri rapporti. Nel frattempo però cresceva un’attenzione ed un coinvolgimento della struttura e ai programmi che presagiva un’idea di Associazione nuova. Anche se con molta criticità nei confronti del suo lavoro, devo riconoscere che le sue scelte erano estremamente positive per l’Associazione. Ho dovuto ricredermi, la sua figura era di una personalità votata alla vita associativa “tout court”, la sua vita era CONFIDA. Energia, decisionismo, presenzialismo, reperibilità, idee, innovazione, coinvolgimento della struttura, idee propositive. Il tutto con fini molto chiari e finalizzati all’associazione. Non era un vero politico per tutte le stagioni, ma sempre presente e riusciva a coinvolgere personalità di tutto rispetto. Mai visto tante personalità di spicco come sotto la sua presidenza. Caro Lucio, sei stata un grande Presidente, hai lavorato con tanta energia e disponibilità perché avevi un sogno da realizzare. Lo hai realizzato in parte. Avevi ancora tante cose da fare e nonostante la malattia le hai portate avanti sino all’ultimo, fino a quando le forze ti hanno sostenuto. Sei stato un grande Presidente di CONFIDA, hai rispecchiato al meglio i tempi che viviamo esprimendo come nessuno le esigenze di tutta l’Associazione.” Bruno Mazzoleni - Serim
“A te che mi hai insegnato ad avere un’ansiosa prospettiva e curiosità di vivere. A te che mi hai insegnato a combattere e travalicare i “no”. A te che mi dicevi sempre:” La dobbiamo fare la Carbonari e Pinetti fashion agency” A te che con il coraggio hai affrontato la tua malattia con dignità assoluta. A te che sei unico e speciale e per questo sarà difficile pensare ad un mondo che è quel che è, senza di te, che potevi cambiarlo nel piccolo essendo una grande persona. A te dico grazie di cuore e un arrivederci in un mondo migliore. Il tuo Amico Lorenzo. ” Lorenzo Carbonari - Cafim
“Adesso con chi discuterò in Confida? Non vedevo l’ora di andare alle riunioni per discutere con il Presidente, forse un po’ egoisticamente parlando, fonte per me di linfa per una crescita professionale, di cui tutti in ambiti diversi abbiamo sempre bisogno. Ma, da padre, il vero boato nel cuore l’ho avuto, pur sapendo della sua malattia, quando in occasione del Vending Circus, vestito da circense ha portato la figlia sul palco, quel palco che è stato il mio unico pensiero nell’istante e per tutta la notte seguente, che ho ricevuto la notizia del suo ultimo viaggio.” Danilo Paolini - Gedap
“Ho conosciuto LUCIO PINETTI all’inizio degli anni 80. Era un giovane moderatore ma già perfetto nel relazionarsi con il pubblico e gestire gli eventi. Ricordo un convegno sulle materie plastiche: non arrivarono due relatori, lui con sicurezza e disinvoltura li sostituì, fece interventi incisivi e argomentati coinvolgendo il pubblico con simpatia su temi noiosi. Era una delle poche persone capaci di rendere qualsiasi incontro, convegno o evento vivo perché era pieno di passione.” Giuseppino Colombotto - Cami
“Non ci frequentavamo ma ci volevamo bene. Nella sua prima competizione elettorale per la presidenza lo affrontai dicendogli che avrei remato contro e lui: “vorrei essere eletto perché ti ricredessi”. Non abbiamo litigato, perché buoni amici. In questo, la sua grandezza! Non può essere vera l’amicizia, quella sul fondamento dell’interesse, come non può esserci vero amore quando è legato al personale modello dell’essere amato e non rispetare opinioni non condivise. La mancanza dell’una e dell’altro rende gli uomini tristi e Lucio, era una persona che sorrideva ... nonostante tutto. Ci mancherà.” Giuseppe Policoro - DI.A Vending
“Delle persone più o meno intime che mi hanno accompagnato nella vita lavorativa, amo ricordare istanti che ora voglio condividere con tutti coloro che sono rimasti profondamente toccati dalla scomparsa di Lucio. Riunione EVA 2010: l‘intervento di Pinetti stacca in qualità e verve tutti gli altri (compreso il mio). Divertente, preparato e accattivante! Bravo Lucio! Vending Cruise 2011: Durante la serata di Gala, Lucio si commuove sul palco. Il gesto svela la passione che lo ha sempre accompagnato e di cui serberemo un bellissimo ricordo. Venditalia 2012: Intervista in un hotel. Lucio è stanco e un po’ brillo. Gli amici presenti intervengono a gamba tesa e l’intervista si trasforma in una sketch comico. Vending Expo Mosca 2014: Mi racconta come la cura stia funzionando e come si senta rinato.... Riflettiamo sul cambio di priorità che una malattia puo’ portare. Lo ricordo stanco, ma con rinnovata energia. Forum de la DA Monaco 2014: Ancora progetti ed entusiasmo.... Si parla di Expo, di futuri vicini e lontani... ... Ci mancherai” Guido Panigada - Digisoft
“Caro Lucio avevamo scommesso che se diventavi “Presidente Confida” mi avresti venduto la moto BMW R 45 che custodivi gelosamente a Voltri. Così è stato me l’hai venduta ed è diventata mia insieme al tuo giubbotto ed al tuo casco. La BMW ha fatto un restlyling ed ora caro Lucio tutte le volte che la cavalcherò’ sarai il mio passeggero. Ciao Gianpa.” Gianpaolo Bononi - FAS International
“Giovane lui, giovane io. La prima volta che ci siamo incontrati era intorno al 1997/1998. Allora lavoravo alla Vending System a Milano e il mio datore di lavoro, Marco Gastaldi, era anche Presidente di Confida, di cui Lucio era allora il giovane Segretario. Ricordo che, parlando del progetto “manuale della qualità” e di altri progetti ci trovammo subito in sintonia, e che già allora avevo letto in lui la volontà di guardare lontano e di vedere un futuro per il vending al di là di quello che lo stesso vending rappresentava. Passano gli anni e ci ritroviamo, stavolta lui Presidente Confida e io alla guida di Water+More. Stesse visioni, stessa voglia di non fermarci di fronte agli ostacoli, però oggi capisco che quella cosa che mi affascinava in Lucio era la forza di guardare oltre i problemi, di vederne se possibile la soluzione in anticipo. E poi quella naturale curiosità, le domande fatte una dopo l’altra, una volontà tutta sua di arrivare velocemente al nocciolo delle questioni per capirle a fondo e prospettare una soluzione. Ci siamo conosciuti ancora giovanissimi di vita e di vending, ci siamo ritrovati qualche anno dopo pretendendo di essere “i giovani del vending” insieme a tanti attuali compagni di viaggio. Sicuramente non pensavamo di essere già così maturi da dovere affrontare una cosa “da vecchi” come la morte. Purtroppo a qualcuno alla nostra età ogni tanto capita di ammalarsi, ma se è servito stare insieme e condividere tante battaglie sarebbe bello perpetuare la presenza di Lucio fra di noi portando avanti quello per cui, al di là di ogni posizione di parte o di azienda, tutti abbiamo lottato insieme: un vending migliore e che abbia un futuro in una società che sta cambiando, e che dovrà sopravvivere a noi che siamo destinati per un motivo o per l’altro a lasciarlo. Ciao Lucio, buon viaggio, ci mancherai…” Sergio Barbarisi - BWT Water+More
“Ricordando il Presidente Lucio Grande lavoratore, grande professionista, attento sempre alle esigenze di ogni associato, ha saputo recepire e trasformare i suggerimenti e le idee in fatti concreti dandone il giusto risalto e visibilità per tutta l’associazione. Ricordando l’uomo Lucio L’ultimo incontro personale, unitamente con Pietro, a Madrid in occasione de “la noche del Vending” organizzata dall’associazione spagnola Aneda, alla quale Lucio ha profuso più di un suggerimento, forte dell’esperienza Confida; Le parole di stima e ringraziamento del presidente Javeir Arquerons Palom sono state di più di un ringraziamento. In quell’occasione ha dimostrato ancora una volta una determinazione e una vitalità non comuni, conscio anche della malattia, uno stimolo in più per tutti a guardare avanti e pensare già all’Expo 2015” Stefano Sandei - Ducale
a a Umberto Galli Zugaro
ndale per un Master. ntato il progetto di
“Ciao Lucio, come sempre ci troviamo a parlare di Futuro, il passato lo lasciavi al ricordo della Musica e qualche breve aneddoVENDITALIA to da cui abbiamo imparato qualcosa. 9/12il modo MAGGIO Fantastico in cui 2012 sai sviluppare da ogni scintilla un falò FIERAMILANOCITY di Emozioni. PAD. 4, STAND C35gestori D62 innovativi una politica che All’inizio del millennio proposi a te e altri consideraste rivoluzionaria, quella di far uscire il distributore dai sottoscala, e fosti tra i più forti promotori di un concetto che non era solo di immagine ma di razionalizzazione del sistema di distribuzione automatica, ricordo il tuo commento sulla testimonial utilizzata che da “Claudia” per noi divenne la “Nouvelle Marianne” l ́icona del nuovo Vending Made in Italy. Un decennio dopo, la tua acclamazione come Uomo del Futuro è stata per noi tutti la consacrazione del progetto. Il Vending dopo miliardi di ore di immobilità ora aveva oltre alle idee finalmente progetti concreti, una linea guida, 50 anni: una direzione, tanto che gli stessi dubbiosi di allora ora ti ringraziano e sono & Accessori ine da caffè: parte del viaggio. Ti scrivo al presente pensandoti al futuro, mi mancano i nostri viaggi, quel desiderio di arrivare a casa, e la sensazione di averla trovata ogni volta che incontravamo chi condivideva il nostro pensiero. Lucio, sei la Distribuzione Automatica del futuro, la tua voce è stata sentita dove doveva sentirsi, la voce del numeroso Popolo del Vending a cui hai dato coesione e dignità di Insieme. Quanta fatica nel tuo viaggio, ma è bello sapere che non è finito e che tu sei qui a fianco a noi, sul sedile comodo, dopo anni di guida. Ti abbraccio, tuo Umberto” Umberto Galli Zugaro - Strategic Tools
dotti Illy Caffè, di cui l marketing operativo venne proposta la va ancora poco di forme distributive e
ano e servono casi ì scoperto un’area uale apprendevo ogni entando capacità di one tecnica.”
ervizi anche per la omatica? g. La mia esperienza ta in Sanpellegrino,
in Bianchi Vending, progetto della nuova ata e la ridefinizione omunicazione delle Machines, a partire
audia, la prima icona M. Una figura semplice messo di far uscire dal tori perché finalmente ci e attrattivi, fino alla
un grosso gruppo di per il coordinamento e, delle filiali e delle .”
momento attuale del
tomatica sta vivendo urazione importante, pinta di Confida ed è
no per intervenire per
integrare la genialità degli imprenditori
italiani con la necessità di avere aziende snelle, flessibili, organizzate e con i conti in ordine. I servizi professionali di consulenza hanno un costo molto contenuto e coerente col risultato previsto, non implicano legami di dipendenza ma di rispetto e sviluppo; il mondo del Vending è affascinante, ed è necessario conoscerne le sfumature per raggiungere il risultato migliore in tempi e con investimenti corretti. Strategic Tools fornisce soluzioni e dà risposte.” ugz@strategictools.it
“Ci tenevi con tutto il cuore ad allacciare rapporti con l’Associazione Polacca. Durante il volo di andata mi avevi raccontato della tua passione per Chopin che ti allargava il cuore. Siamo entrati in una stazione di servizio dove diffondevano una musica rock. “ma come?” hai detto “siamo nella terra di Chopin e suonano il rock?”, “va beh” ti ho risposto “non è che in Autogrill a Parma suonano sempre Verdi...!” . Hai riso di cuore e mi hai risposto “ E’ vero, ma quando ti sta a cuore una cosa…”. Ecco com’eri, un cuore grande così, per tutto e per tutti: per Silvia, per i tuoi ragazzi, per il tuo lavoro, per chiunque ti chiedesse un consiglio. Mi mancherai di cuore, amico mio!” Massimo Milesi - Bianchi Vending
Bianchi Vending Group è a Venditalia. Vieni a scoprire tutte le ultime novità 2012: il design elegante e l’eccellenza tecnologica della Lei700 Touch, ultima nata della casa, e l’anteprima dell’innovativa B.touch500.
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26/04/12 09.35
“Scoprii la passione per la musica di Lucio al rientro da un viaggio in Polonia. “Hai visitato la Patria del mio amato Chopin!” mi disse quando gli raccontai del mio soggiorno. E fu così che appresi che non solo conosceva a menadito la vita e le opere del grande maestro, ma che amava eseguirle al pianoforte, quando riusciva a ritagliare qualche momento di relax per sé. Ci lasciammo con la scherzosa promessa che mi avrebbe dato un saggio delle sue doti artistiche alla prima occasione. L’occasione si presentò durante Vending Cruise 2013. Nel mezzo degli innumerevoli eventi organizzati, ci incrociammo un pomeriggio per bere un caffè insieme. Non lontano dal bancone del bar, in una sala della Costa Mediterranea, un bel pianoforte a coda stava a ricordarci quell’impegno. Dapprima Lucio si schernì, gigioneggiando un po’ con quel suo modo di fare che me lo rendeva terribilmente simpatico. Ma poi “Vabbé, dai, ma solo un pezzettino…”. Ed eccolo che si siede al pianoforte, solleva il coperchio della tastiera, ed inizia ad abbozzare un Notturno. Le dita si sciolgono, la sonata diventa più fluida, e lui si lascia avvolgere dalla musica del suo Chopin, dalla “sua” musica, e vedo che se ne fa trasportare, dimentico forse per qualche istante di distributori, caffè e convegni, colmo di quella passione contagiosa che metteva in ogni cosa che faceva. Ecco, questa è l’immagine che serberò di Lucio, felice e appagato mentre le sue dita scorrono sulla tastiera di un pianoforte suonando la musica che ama.” Enrico Metti - Brita
“Ricordo una telefonata di un anno fa. Stavo attraversando un momento particolarmente triste. È stata la prima conversazione privata con Lucio dal momento in cui ho saputo della sua malattia. La naturale empatia che si genera tra chi soffre mi aveva fatto trovare il coraggio di chiamarlo per affrontare argomenti diversi da quelli di cui eravamo soliti parlare. Come al suo solito Lucio ha subito creato quell’alone di ottimismo intorno sé: ha parlato del suo male, delle terapie, del futuro con la stessa forza e coraggio contagiosi che aveva sui palchi delle assemblee e nelle riunioni in Confida. Alla fine della telefonata Lucio aveva confortato me... Quando ho avuto notizia della sua morte, quella domenica di novembre, ho avvertito il senso di vuoto struggente che ho provato solo per la scomparsa di persone care e molto vicine.” Mario Majo - Coges
“Ho sempre ammirato Lucio, ho ammirato la sua determinazione, la sua passione nell’affrontare qualunque progetto. Se non fosse stato così simpatico la mia probabilmente sarebbe stata più invidia che ammirazione, ma lui sapeva farsi ben volere da tutti. Quando ci siamo incontrati a Montecarlo a Settembre era già stanco e deperito, abbiamo passato parecchio tempo a chiacchierare dell’ultimo anno trascorso, mi ha raccontato che è stato stupendo perché, con una prospettiva temporale accorciata dalla malattia, era riuscito ad assaporare tutte quelle piccole gioie quotidiane che spesso si trascurano. Aveva tanti progetti, si era iscritto all’università on-line perché voleva arrivare a quella laurea che aveva schivato già un paio di volte! Non era solo un carissimo amico, era un maestro di coraggio, sembrava che per lui tutto fosse possibile. Bastava crederci e lui ci ha creduto fino alla fine. Era unico.” Erika Simonazzi - Flo
“Eravamo appena arrivati a Genova, all’imbarco della Vending Cruise. Io, mia moglie e mio figlio aspettavamo che tutti terminassero la procedura di registrazione. Tanto che motivo c’era di affrettarsi! Arrivato il nostro turno la signorina pronuncia la frase che scatena il panico: “ I documenti per favore!” In quell’istante sia io che mia moglie ci rendemmo conto di averli lasciati a Milano. “E adesso?” “Chiamo Lucio”. Non risponde. Gli scrivo un messaggio. Dopo 3 minuti squilla il telefono. “ehi Luc....”. non faccio a tempo a pronunciare il nome che..: “ Ale, tutto risolto. Ho parlato con il Comandante che è qui con me; ci pensa lui!”. L’ultimo messaggio è di martedì 11 Novembre 2014 Io: “ti va bene l’agenda?” ; Lucio: “??”; Io: “immagino non avessi letto la mia email....ma tanto sono abituato.....;-); Lucio: “Scusami Ale ma sto discutendo con il mio sistema immunitario”. Il mio pensiero va alla sua famiglia.” Alessandro Fischetti - Leanus
“Era il novembre del 2013. In occasione del Vending To Go a Taormina, vedo Lucio in uno stato fisico pessimo e spontaneamente chiedo se stesse poco bene. La risposta fu drammatica per le mie orecchie e mi chiese di pregare per lui conoscendo la mia fede in Dio. Ero rimasto frastornato anzitutto per la pace con la quale mi aveva comunicato la notizia e poi perchè, nonostante soffrisse vistosamente, era li a compiere il suo dovere. La mia risposta fu semplice e diretta “lo farò“. Da quel giorno, insieme a mia moglie, ho affidato alla Madonna la nostra preghiera per Lucio mentre ci si sentiva spesso per telefono dove raccoglievo le notizie di miglioramento dello stato della malattia. Quando ci siamo rivisti a Milano durante Venditalia 2014, ho avuto l’onore di conoscere la sua famiglia con la quale certamente avevamo condiviso le preghiere alla Madonna alla quale Lucio aveva affidato la sua malattia ed eravamo fiduciosi per la sua guarigione. Evidentemente così non è stato. Credo comunque che attraverso questa sofferenza e il sostegno della preghiera, Lucio sia stato preparato all’incontro con Dio. Credo che Lucio sia vivo più che mai. Per noi credenti la morte non è altro che il trasformarsi in un qualcosa che ci porterà a vivere in eterno.” Tito Alescio - Sicilvending
“Caro Lucio, ti vogliamo scrivere due parole per esprimere il dolore per la perdita di una persona speciale come eri tu, sempre disponibile all’ascolto e sempre pronto alla battuta, che rendeva piacevole ogni occasione di incontro. Intelligente, colto e spiritoso, sempre pronto a mettersi in gioco per intrattenere il suo gruppo di collaboratori e di iscritti alla Confida . Sentiremo la tua mancanza come tutti, ma soprattutto ci mancherà il tuo sorriso che nonostante la malattia hai saputo mantenere fino all’ultimo. Ciao caro “Pinetti”, come era uso chiamarti, sei stato veramente una grande persona, difficile da dimenticare per il mondo del Vending, per la Confida e per noi dello staff della D.A. Design Group.” Dino e Alfredo Porrello - D.A. Design Group
Il sogno di Lucio La prematura scomparsa del Presidente Lucio Pinetti rimane e rimarrà indelebile nella nostra mente e nel nostro cuore, non solo per la tristezza dell’evento in sé ma, soprattutto, per l’averci privato di quel modo così speciale, così dinamico e così irripetibile del suo modo di essere al vertice dell’Associazione. Il Consiglio Direttivo, riunitosi lo scorso 5 dicembre, in apertura dei lavori ha rivissuto con intensa emozione i tratti caratterizzanti della personalità di Lucio Pinetti, autentico leader, e i momenti della sua vigorosa attività finalizzati a fare sistema e a creare valore nel Vending, per darne visibilità ed accreditare il Settore sia nel panorama economico-istituzionale del nostro Paese che nel contesto europeo ed internazionale. La figura “istituzionale” di Lucio Pinetti, come Presidente, era nota, è nota, ed apprezzata da tutti e, sotto questo profilo, deve considerarsi quale patrimonio comune; meno numerosi sono coloro che con lui hanno vissuto una intensa esperienza, per così dire, più “privata” e di autentica amicizia fraterna. Un privilegio che Lucio mi ha riservato e che mi ha dato la possibilità di avere in comune con lui i tantissimi momenti di soddisfazione e di gratificazione per i risultati realizzati ma anche i momenti difficili di questo ultimo anno. Nel suo ricordo ho avuto modo di rendere partecipe il Consiglio Direttivo di un aspetto molto “personale” di Lucio, un suo forte desiderio, un suo “sogno” iniziato diversi anni fa e che finalmente stava per portare a compimento, quello di laurearsi. Lucio, una volta diplomato, era entrato subito nel mondo del lavoro, ma la sua fervida intelligenza, la sua memoria eccezionale, la sua perenne voglia di conoscenza, erano per lui un forte richiamo, una sorta di cruccio, che lo ha portato ad iniziare e poi a riprendere gli studi universitari. Ma si sa quanto è difficile conciliare i pressanti impegni di lavoro e responsabilità sempre maggiori nonché il tempo da dedicare agli affetti familiari con la necessità di poter disporre di uno spazio residuale nel quale potersi concentrare e da dedicare allo studio. Eppure Lucio, grazie alle sue doti intellettive e la grande caparbietà, ci stava riuscendo e senza mai venir meno a quelle che erano le sue priorità familiari e professionali. Il destino beffardo e cattivo, lo stesso che ci ha privato di Lucio, glielo ha impedito. Ma noi, tutti insieme, abbiamo la possibilità di dare continuità al “sogno di Lucio” e di realizzarlo. Lo possiamo fare trasferendo questo grande desiderio a coloro che di più caro Lucio aveva in cuor suo: i figli Sara e Jacopo. Il Consiglio Direttivo a questo scopo ha deliberato di dar vita ad una sottoscrizione per creare le premesse, in termini di disponibilità economiche, per generare la necessaria autosufficienza e serenità alla famiglia nell’affrontare nel corso degli anni l’intero excursus scolastico fino al conseguimento della laurea. Un modo molto concreto per esprimere la nostra riconoscenza al Presidente Lucio Pinetti per la dedizione e l’entusiasmo con i quali ha caratterizzato il suo impegno umano e professionale perché a questo nostro Settore fosse riconosciuta la giusta dignità, perché tutti noi ne fossimo orgogliosi dell’appartenenza e, soprattutto, perché potesse ancora credere nel suo futuro. Grazie sin da ora per la vostra solidarietà al nostro progetto: il “sogno di Lucio”! Piero Lazzari Acquisito i pareri autorevoli del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti e del Presidente del Collegio dei Probiviri della nostra Associazione si procederà con le seguenti modalità: Al contributo iniziale di Euro 20 mila da parte dell’Associazione potranno seguire quelli di ciascuna impresa associata o delle persone fisiche proprietarie/socie delle imprese associate sul conto corrente bancario della Banca Popolare di Milano IBAN: IT06R0558401664000000002680 con causale: “il sogno di Lucio” intestazione: Piero Angelo Lazzari, Germano Bonetti cointestatari per gli aspetti operativi il Direttore dell’Associazione e il Presidente del Collegio dei Probiviri. Controllo di legalità a cura del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. I contributi, che ai fini “tributari” non sono detraibili, potranno essere devoluti fino alla scadenza del 31 gennaio 2015.
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Cosa fa la differenza tra una buona e una cattiva gestione?
C
osa fa la differenza tra una buona e una cattiva “gestione”? Potrà sembrare strano, ma il principale imputato è la disponibilità di risorse finanziarie immesse direttamente dall’Imprenditore e più in generale dalla proprietà. Questo almeno è quanto emerge dall’analisi finanziaria dei bilanci che come ogni anno Leanus sta provvedendo ad elaborare per Confida. Ad oggi, l’Osservatorio Confida tiene sotto monitoraggio oltre 600 bilanci di società di capitali a cui vanno aggiunte le anagrafiche di circa 2.000 società di persone. L’elaborazione attuale riguarda un campione di 181 Imprese che rappresentano complessivamente oltre 1,3 miliardi di ricavi e con fatturato (o più correttamente ricavi) maggiori di 500.000 euro. Un campione molto rappresentativo del settore e soprattutto delle performance registrate nel 2013. Sono molti coloro che ritengono ancora che analizzare i dati a consuntivo sia uno sforzo fine a se stesso in quanto riferito a dati vecchi di almeno 12-14 mesi. In realtà l’esperienza rileva che la quantità di informazioni utili per il business desumibili dall’analisi è così ricca da essere addirittura un lusso poterla avere sui dati relativi all’ultimo esercizio per il quale sono disponibili tutti i bilanci. Proprio da tale analisi è emerso lo spunto che ha portato ad affrontare il tema delle differenze che caratterizzano le gestioni e ha consentito di identificare quali sono gli elementi distintivi di un’impresa “Star” (impresa solida, con rating elevato - misurato dal Leanus Score e dallo Zeta Score di Altman - e in crescita), rispetto a quelli di una impresa che presenta segnali di debolezza o appartenente alla categoria Leanus delle “Stuck”. Una sintesi dei risultati dell’analisi è anticipata in questo articolo. L’intero studio sarà invece oggetto di una corposa pubblicazione disponibile per gli associati a partire dal mese di Febbraio e che vede coinvolti, oltre a Leanus,
A cura di Alessandro Fischetti L’Imprenditore srl - è una società italiana che fornisce dati ufficiali (camerali, catastali, etc) ed informazioni di soggetti nazionali ed internazionali attraverso il portale www.leanus.it e/o attraverso i propri collaboratori e partners. Leanus è distributore ufficiale di Infocamere, la società consortile delle Camere di Commercio, che gestisce l’unico archivio ufficiale e garantito per legge delle informazioni camerali (Visure, Protesti, Bilanci, etc). Leanus è partner di Informa D&B, il principale operatore spagnolo, e di Bisnode D&B – Svizzera, gruppo che vanta oltre 3.000 dipendenti e la presenza in 19 mercati europei.
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Confida e Accenture, altri esperti di settore ed esponenti delle istituzioni. Lo studio conterrà anche le stime relative al 2014. Infatti, il monitoraggio e l’osservazione dello stato di salute delle gestioni avviene in maniera continuativa durante l’intero anno solare. Dopo la pubblicazione dei risultati misurati sulla base dell’analisi dei bilanci (o Rendicontazione), Accenture rileva i dati relativi alle battute mensili di un campione rappresentativo di gestioni sulla base dei quali viene stimato l’andamento dell’esercizio successivo a quello degli ultimi bilanci disponibili. Un lavoro titanico che consente di conoscere il settore, il relativo andamento e le sue caratteristiche in ogni momento dell’anno, in qualsiasi area del paese o con qualunque grado di profondità. Proprio analizzando i dati, ci siamo
posti la domanda che ha generato il titolo di questo articolo. “Cosa fa la differenza tra una buona ed una cattiva gestione?”. • L’area geografica in cui opera? • La dimensione aziendale? • La qualità del personale? • La capacità commerciale e di gestione del business del vending? • L’accessibilità al debito? • L’Imprenditore e/o la proprietà? Molti lettori probabilmente non immaginano che attraverso la lettura dei bilanci è possibile rispondere in maniera ragionevole a tutti questi quesiti ed altri ancora. In realtà è possibile andare oltre. È possibile ad esempio capire se guadagnano di più gli imprenditori che fanno maggior ricorso alle banche o quelli che riescono a farne a meno; è possibile capire se gli investimenti ef-
fettuati sono stati utili per l’impresa o se le motivazioni che li hanno determinati non hanno poi trovato riscontro nella realtà, etc. Nella tabella sono riportare le differen-
ze tra le principali voci di bilancio registrate per le imprese STAR e STUCK. Dal confronto appare evidente quale sia il profilo delle migliori imprese (o
STAR) e quale quello delle imprese in difficoltà (o STUCK). Basti guardare ad esempio la capacità di generare Margini (MOL, Reddito Netto) o la capacità di far fruttare gli investimenti (ROI, ROE).
La registrazione delle differenze non è però sufficiente a individuare le cause, a capire quali sono gli ingredienti che consentono di raggiungere i migliori risultati. Lo studio intende andare oltre: ricercare le cause, ovvero gli elementi distintivi che consento alle imprese di raggiungere i migliori risultati. Abbiamo pertanto verificato ciascuna delle ipotesi indicate nell’articolo andando alla ricerca di elementi che potessero confermare o smentire.
il Vending è un business di prossimità che si svolge prevalentemente in un raggio di azione limitato per i vincoli imposti dalle esigenze logistiche. Come evidenziato dalle immagini sembrerebbe che l’area geografica non ab-
bia un impatto rilevante. Sulla base delle evidenze emerse, solo in parte qui riportate, è possibile concludere che la l’area geografica di riferimento non è tra le cause principali delle performance.
Vediamo i risultati ottenuti L’area geografica in cui opera l’impresa determina il successo dell’impresa? Abbiamo analizzato l’esistenza di eventuali correlazioni tra performance e posizione geografica. Va tenuto conto che l’Osservatorio rileva le sedi legali delle imprese e i luoghi dove effettivamente si installano i distributori. Di contro, va ricordato che
La distribuzione geografica delle imprese STAR
La distribuzione geografica delle imprese STUCK
La dimensione dell’azienda determina il successo dell’impresa? Abbiamo analizzato l’esistenza di correlazioni tra performance e dimensione aziendale. I risultati sono riportati nel grafico che mette a confronto per ciascuno
dei gruppi in esame, la distribuzione delle imprese per dimensione sia nel gruppo delle STAR che nel gruppo delle STUCK. In entrambi i gruppi sono presenti imprese grandi (sopra i 150 milioni), imprese di medie dimensioni e piccole imprese in egual peso.
Inoltre, è facilmente osservabile che in entrambi i campioni, circa l’80% del fatturato del gruppo è generato da meno di 10 imprese. Sulla base delle evidenze emerse pertanto è possibile concludere che la dimensione aziendale non è tra le cause principali delle performance.
Distribuzione delle imprese STAR per dimensione
Distribuzione delle imprese STUCK per dimensione
È la qualità del personale a determinare i risultati? Crediamo che su questo punto sia facile essere tutti d’accordo e che sia facile affermarlo senza eccessive analisi o approfondimenti. Dimostrarlo con i numeri è molto più difficile. Dall’analisi è emerso un dato estremamente interessante: sul totale dei co-
sti operativi (personale, costi amministrativi, costi di gestione, etc), nelle imprese STAR il costo del personale incide per il 58%; nelle imprese Stuck per il 53%. Ben 5 punti percentuali di differenza! Si potrebbe allora concludere che le imprese STAR pagano di più le proprie risorse perché di maggior qualità? La tentazione è forte ma l’afferma-
zione, benché plausibile, imporrebbe ulteriori verifiche. Per adesso ci è sufficiente ricordare che il costo del personale delle imprese STAR è costantemente più elevato di quello delle imprese STUCK. Elemento che dimostrerebbe la validità dell’affermazione non solo a livello statistico ma anche a livello di singola osservazione.
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Pertanto, in base alle evidenze emerse è possibile concludere che la qualità del personale è un fattore importante e che nelle imprese STAR l’incidenza del costo del personale sul totale dei costi è maggiore di quanto registrato tra le imprese STUCK. La capacità commerciale e di gestione del business del vending determina il successo dell’impresa? Sembrerebbe che la capacità commerciale non sia, almeno nel vending, un elemento determinante. Il confronto tra il Conto Economico del-
le Imprese STAR e il Conto Economico delle Imprese STUCK , infatti, mette in evidenza alcune differenze importanti, nessuna però sufficientemente marcata da giustificare una differente performance. Si annoverano, infatti, ottime imprese tra le piccole e le grandi e in generale tutte le imprese analizzate presentano un profilo economico simile.
quanto appena descritto. Sembrerebbe pertanto che il business delle gestioni sia un business basato prevalentemente su costi variabili e che necessita di pochi investimenti per poter essere avviato e gestito. Indipendentemente dalla dimensione in termini di ricavi, infatti, le marginalità e i costi di gestione sono pressoché stabili.
L’analisi dei grafici, che mostrano l’incidenza dei consumi (Acquisti e Variazione Rimanenze), dei costi dei servizi, dei beni di terzi e del personale sui ricavi nei due gruppi, conferma
Sulla base delle evidenze emerse pertanto è possibile concludere che la capacità commerciale non sembra essere un ingrediente sufficiente a garantire la performance aziendale.
Conto Economico delle imprese STAR
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Conto Economico delle imprese STUCK
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È l’accesso al debito che fa la differenza? Il risultato dell’analisi relativa all’utilizzo del debito è contro intuitivo. Da anni, ricorre l’affermazione secondo la quale è la stretta creditizia a deter-
minare la crisi aziendale. L’analisi delle imprese del vending, e in generale delle imprese italiane, condotta da Leanus in collaborazione con The Boston Consulting Group, ha dimostrato il contrario: la concentrazione del debito è maggiore tra le imprese in difficoltà.
I grafici, che mostrano le differenti modalità con cui le due categorie di imprese finanziano il business, mettono in evidenza che le maggiori dotazioni di risorse finanziarie raccolte dal sistema bancario sono proprio allocate tra le imprese STUCK.
La composizione delle fonti delle imprese STAR
48 La composizione delle fonti delle imprese STUCK
Nel caso delle Star, i debiti finanziari rappresentano solo il 9,3% delle Fonti; per le STUCK i debiti finanziari rappresentano addirittura l’86,7% del totale, un rapporto di 1 a 10.
Per ogni milione di euro erogato alle imprese in difficoltà, le imprese STUCK ne hanno ottenuto quasi 10. Si potrebbe concludere pertanto che non è neanche l’accesso al debito che determina i risultati aziendali ma bensì la capacità di utilizzare le risorse finanziarie in attività produttive e in grado di generare ricchezza per l’azienda. E allora qual è l’ingrediente che ricorre tra le imprese con migliori performance? La rappresentazione grafica delle fonti consente di dimostrare quanto affermato in principio. Appare evidente dai grafici, infatti, che le dotazioni di Patrimonio Netto, vale a dire ciò che l’imprenditore ha immesso o mantenuto in azienda, nelle imprese STAR sono almeno 4 volte superiori a quelle registrate tra
le imprese STUCK. Più l’imprenditore rischia il proprio denaro, maggiore è il coinvolgimento, maggiori sono gli investimenti produttivi, migliori sono i risultati complessivi dell’impresa.
Sarà un caso? Per approfondimenti e per prenotare l’Osservatorio 2014 scrivi a: alessandro.fischetti@leanus.it Vending News
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a partecipazione di Microhard a Venditalia 2014 ha mostrato in maniera evidente quanto completa e variegata sia la sua offerta di soluzioni al mercato del vending. La divisione dello stand in quattro corner, ognuno dedicato ad uno specifico settore, ha concettualmente e fisicamente messo in mostra le quattro aree della distribuzione automatica in cui l’azienda opera: • innovativi sistemi di pagamento per distributori automatici; • distribuzione e assistenza di gettoniere rendiresto Coinco; • distributori automatici costruiti “su misura” per il cliente; • geolocalizzatori e telecontrollo per parco auto.Basic Features
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è semplice e avviene tramite chiave sul mercato può essere ricaricato con USB; le prestazioni e le possibilità di moneta, banconota, bancomat, carta programmazione sono di facile esecu- di credito ed è inoltre produttore delle e coprono tutte le esigenze del classiche gettoniere a piastra frontale · Special “Price Holding” for MDB Protoc · MDB Slave Communicationzione Protocol Sistemi di pagamento gestore. M10 utilizzate nei distributori automaAudit · 1K Key/Card Standard Mifare Supportni vari protocolli standard, tici· eEVA-DTS Disponibile nelle stazioni di format pagamento. I sistemi di· 32 pagamento PK3 di Micro-key,ildifferent sistema PK3 prevede una versione · Black List (1000 user codes) bit Security Access for every Key/Card hard permettono di scegliere il supapplicabile direttamente sulla gettoGettoniere rendiresto Coinco · Option to lock the Key/Card if in Black · 4User Groups Feature porto del portafoglio denaro: chiave, niera, il PK3 Coin, ideale per soluzioni · Log with timestamp of each Key/Card u 4 Configurable Tag, carta,· carta usa e gettaLocation a valore Codes O.C.S. Microhard è Coinco in Italia. predefinito· 1dal cliente,Location indispensabile La ·società americana,always leader available mondiale IrDA interface Master Code nei luoghi pubblici. Microhard ha sviluppato una stazione nella produzione di gettoniere rendi· Easy of use of Mass Storage USB Keys f User Key/Card (no need for previous Il controllo· Automatic è al centro del sistema ed formatting di ricarica universale dove qualsiasiKey/resto ha affidato a Microhard la distriè capillare; l’aggiornamento firmware Product Firmware Update Card programming) sistema di pagamento MDB presente buzione eÞl’assistenza dei suoi prodotti
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conote fino a 50 euro, è dotato di gettoniera rendiresto Coinco a 6 tubi, POS di pagamento bancomat e carta di credito oltre a sistemi di fidelity cashless. Tutte queste caratteristiche hanno fatto di Microhard il partner ideale per noti brand multinazionali che l’hanno scelta per la distribuzione automatica dei loro prodotti. Basti pensare ad aziende come Durex, Totalerg, Rizla, Orbit...
Geolocalizzatori e Telecontrollo
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Z-BOX è uno strumento ideale e necessario per gestire in modo razionale il parco automezzi di un’azienda. È una piccola scatola nera di facile installazione: all’elettrauto bastano solo 20 minuti per montarla su ogni tipo di automezzo. Grazie all’avanzata tecnologia e integrazione è in grado di registrare ogni tipo di evento per cui viene programmata. Ad esempio è possibile ricevere un segnale di allarme in caso di incidente e registrare gli ultimi momenti prima dell’impatto. Grazie a questa caratteristica, molte compagnie assicurative applicano sconti agli utilizzatori di Z-BOX. Allo stesso modo, è possibile registrare percorsi e, oltre a verificarli in tempo reale, è possibile controllarli in remoto attraverso l’ausilio di una semplice USB drive inserita nel frontale di Z-BOX. È inoltre possibile programmare soglie di velocità avvertendo così il gestore di flotta con sms tutte le volte che le stesse vengono superate, tutelando così l’azienda da eventuali sanzioni. È ideale per le piccole flotte, dove il controllo può essere immediatamente effettuato con uno smartphone e senza l’ausilio di un portale complesso e costoso da gestire. E in caso di furto? Z-BOX è estremamente importante in
E nel caso di un parco macchine consistente? Z-BOX è ideale per le grandi flotte aziendali dove un apposito portale Viacom provvede alla geolocalizzazione di tutti gli automezzi su cui è montato lo Z-BOX, senza le limitazioni derivanti dall’utilizzo di un cellulare. Molto importante per le grandi flotte è il sistema di riconoscimento dell’autista, che avviene mediante una chiave USB in dotazione all’autista e inserita nell’apposito connettore posto sul frontale di Z-BOX: solo chi è abilitato a utilizzare il mezzo, può metterlo in moto! Sullo Z-BOX è possibile programmare fino a 5 autisti diversi e, grazie a un sofisticato algoritmo di criptazione, è impossibile la clonazione dei dati sulla chiavetta. Sempre la stessa caratteristica funge da valido antifurto. Quali sono le altre funzioni di Z-BOX? Attraverso Z-BOX è possibile avere anche recinti virtuali, aree circoscritte che, se superate, generano allarmi. Un apposito pulsante SOS, importante per i mezzi porta valori, avvisa immediatamente una centrale operativa
che provvede a far intervenire le forze dell’ordine. In caso di incidente, la comunicazione viene fatta automaticamente dal dispositivo, che riconosce l’entità del danno. Stessa cosa in caso di malore, laddove non sia possibile contattare l’autista. Z-BOX è, inoltre, ideale per ottimizzare i viaggi dei dipendenti, soprattutto per lavori di assistenza tecnica on-site, in quanto controlla i percorsi e i consumi dei carburanti. Grazie al portale, sarà possibile accorgersi di consumi anomali dell’automezzo e il tutto in tempo reale, evitando così di dover incrociare vari dati contabili che comportano dispendio di tempo e denaro. E se l’azienda è già dotata di un software gestionale? Z-BOX è integrabile nei software aziendali delle società stesse, ottimizzando e offrendo completezza d’integrazione a tutti i dati sensibili di dell’attività. Tutto questo rende Z-BOX il partner ideale di lavoro per le primarie società italiane.
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Che cos’è Z-BOX?
caso di furto. La geolocalizzazione basata sull’utilizzo di satelliti permette di avere una precisione di appena 10 metri, e grazie alle batterie interne Z-BOX è in grado di inviare i propri dati anche in caso di mancata alimentazione, consentendo così una localizzazione certa e precisa.
Vending News
Abbiamo volutamente lasciato per ultimo un argomento che si rivela sempre più importante per i gestori: la geolocalizzazione e il telecontrollo del parco automezzi aziendale. La soluzione sviluppata da Microhard si chiama Z-BOX, un prodotto che l’azienda ama definire “la scatola nera amica del gestore”. Ce ne facciamo spiegare il funzionamento da Andrea Montanari, Responsabile Marketing e Vendite di Microhard.
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Parliamo di vending con Stefano Maggi
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ethodo è una compagnia di gestione che ha saputo costruirsi una posizione leader nel suo territorio - il Lazio - e nella confinante regione umbra, grazie a un’offerta di qualità, attenta alle esigenze dei consumatori e ai cambiamenti di tendenza del mercato. Basta dare uno sguardo ai numeri per comprendere le dimensioni di questa realtà imprenditoriale che in un quarto di secolo ha vissuto un percorso di crescita costante: 50 milioni di erogazioni ottenute attraverso 19.000 punti vendita; oltre 100 automezzi affidati ad altrettanti addetti al rifornimento su un totale di 156 unità, impiegate per la gran parte nella sede principale, quella di Ciampino, che occupa una superficie di 3.000 mq; quattro filiali – Roma1 , Viterbo, Terni e Perugia – a garanzia di un servizio capillare sul territorio. Autonomia rispetto alle strategie predominanti nel mercato della distribuzione automatica degli ultimi anni e una marcata inclinazione verso l’innovazione e la qualità sono sinteticamente i tratti salienti di Methodo, caratteristiche indubbiamente legate alla personalità di Stefano Maggi, AD dell’Azienda.
Quest ’intervista, realizzata dal nostro editore Fabio Russo e da questi voluta in virtù del lungo rapporto di amicizia che lo lega a Stefano Maggi, più che essere un focus marcato sull’azienda Methodo, punta a raccogliere le riflessioni di un imprenditore che del vending e delle strategie di mercato possiede una profonda conoscenza. Quasi un quarto di secolo nella distribuzione automatica non devono essere stati una passeggiata. Com’è andata? Eh sì, ci avviamo verso il 25° anno di attività. Un bel traguardo! Abbiamo trascorso questi anni impegnati a perseguire un servizio di eccellenza, con la mission di rappresentare il partner ideale tra il brand e il consumatore finale. Secondo te, qual è l’elisir di lunga vita
di un’azienda? Mantenere inalterati gli stimoli, complice una partecipazione diretta e un impegno fattivo in azienda, tutt’ora guidata personalmente. Abbiamo accompagnato con la nostra pausa caffè, e continuiamo a farlo, i grandi cambiamenti nel tessuto economico e sociale italiano. Tutto iniziò con l’O.C.S. Quando? Nel 1991, grazie all’intuizione brillante di alcuni soci. Gli anni dello sviluppo insieme a Lavazza e il sistema “Espresso
Point” sono stati certamente la fonte della nostra crescita. A partire dal 1992, anni di crisi in Italia, abbiamo fatto dell’innovazione la nostra arma vincente portando nelle piccole aziende un servizio di qualità. Oggi, anche altri partner prestigiosi come illycaffè ci affiancano nel settore O.C.S. e, grazie a una politica di sviluppo, l’azienda ha potuto aprire nuovi mercati ed espandere nuovi modelli di business. E questo ci ha consentito di mantenere una posizione di rilievo sul territorio anche rispetto ai competitor. Com’è avvenuto Il passaggio dal mondo del monoporzionato al vending vero e proprio? In maniera quasi naturale seguendo l’evoluzione dei mercati e gli scenari dei partner commerciali. L’arrivo dell’euro e il cambiamento delle strategie distributive della Lavazza ci hanno portato ad ampliare i nostri campi d’intervento. C’è stato un momento molto importante nella nostra storia aziendale: alcuni soci e collaboratori hanno lasciato e nuovi soci sono subentrati affiancandoci e sostenendoci nel dare impulso verso quel cambiamento che ha poi completato la nostra offerta. Methodo è entrata ufficialmente nel mondo del Vending con i distributori automatici free standing, ma il passaggio al nuovo non ha cambiato il focus che rimane sul servizio. Il “territorio” si pone come l’elemento di forza per lo sviluppo di un sistema di gestione moderno ed avanzato.
Rimanere vicini ai nostri clienti si è rivelata una scelta vincente. Come viene gestito il sistema O.C.S. e il consumo domestico? Continuiamo a sviluppare il settore O.C.S. in un mercato che sempre più è andato diversificandosi, con una pluralità di prodotti e di servizi offerti ai consumatori, ed uno sguardo attento al segmento domestico, con un’ampia offerta di macchine studiate per la famiglia, che ha volumi di consumo ridotti e maggiore facilità a reperire i prodotti sul mercato. È per seguire questo segmento che sono nati i MethodoStore? Sì, è in questo contesto che s’inserisce il progetto “MethodoStore” che oggi conta 6 punti vendita nel Lazio e
in Umbria. Uno spazio dove il consumatore può acquistare e provare i prodotti, nonché ricevere news sulle macchine, in un contesto originale e dal layout innovativo. I MethodoStore, inoltre, ci hanno permesso di entrare in contatto con una fascia di mercato che non avevamo mai potuto approcciare in precedenza. L’apertura dei punti vendita ha stimolato la partecipazione ad eventi e manifestazioni, grazie ai quali riusciamo ancor di più a veicolare l’immagine degli Store. Il segmento famiglia viene inoltre approcciato attraverso i social network, Facebook, Instagram, Twitter, E-bay, vetrine virtuali dove i nostri clienti possono trovare non solo tutte le offerte e le promozioni, ma anche materiale tecnico e informativo sui prodotti. Anche attraverso il nostro sito poi è possibile interagire via chat e ricevere im-
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mediatamente tutte le informazioni che si desiderano. Mantenere una posizione da leader in un territorio in cui i competitor sono agguerriti non è facile. Quali sono i rapporti col mercato e le dinamiche sviluppatesi negli ultimi anni?
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Il rapporto col mercato diventa sempre più complesso, soprattutto in quei casi in cui, come negli appalti pubblici, i ristorni richiesti sono ormai elevatissimi e spesso fungono da fonte di finanziamento per l’ente stesso - vedi le scuole e le aziende sanitarie. Le dinamiche commerciali sembrano ormai incanalate in una strada senza ritorno. Abbiamo scelto una strada difficile ma sicuramente premiante non attuando una politica dei prezzi e scegliendo di non aggredire il mercato anche “in perdita”. Comportamenti irragionevoli che rischiano di distruggere la marginalità e creare una sanguinosa guerra al ribasso. Se dovessi suggerire una “politica del vending” quali sarebbero le linee guida? In primis, non cedere al panico della riduzione del fatturato e credere nel posizionamento dell’azienda, continuando a farsi riconoscere con un modello di business che risponda alle reali richieste del cliente ed evitando i format del grande gruppo. La politica della qualità del prodotto e del servizio va obbligatoriamente di pari passo con quella del prezzo. E sfido ad affermare il contrario! La contrazione dei consumi degli ultimi anni spinge ad adottare strategie. Quali sono quelle di Methodo? È compito sempre più arduo da parte dei Gestori riuscire ad offrire prodotti di qualità ad un costo competitivo, dato l’aumento delle materie prime e dell’intero processo produttivo/distributivo e la contemporanea diminuzione dei consumi. Certamente la differenziazione dei
prodotti e le promozioni sono interessanti, ma per ottenere risultati che si consolidino nel tempo le tematiche di punta rimangono per noi la ricerca e l’innovazione. Secondo te, la politica dei Grandi Gruppi che mangiano il territorio, quali effetti produrrà lungo tutta la filiera? In apparenza una lotta serrata sulle quote di mercato dovrebbe dare ai consumatori dei vantaggi sul prezzo. Purtroppo la riduzione dei margini comporta invece tagli ai servizi e alla qualità dei prodotti. Il momento storico in cui viviamo, inoltre, è caratterizzato da una crisi economica che spinge già di per sé verso servizi e prodotti a basso costo, che impoveriscono la filiera in modo irreversibile. Alcune gestioni hanno programmi temporali di breve durata ma si comportano come se il mercato fosse infinito e i propri azionisti immortali…. Sappiamo bene che non è così! Quante sirene sono venute a tentarvi? Abbiamo avuto molte occasioni per conferire o cedere la nostra azienda, ma da buon capitano posso dire di non aver avuto mai bisogno di essere legato alla nave per non cedere alla tenta-
zione di omerica memoria. Direi piuttosto che spesso è stato difficile definire bene “cosa” in realtà ci venisse offerto. A volte l’eccesso di entusiasmo ha sbiadito i progetti, altre volte le buone condizioni economiche offerte erano solo “apparenti”. La realtà in ogni caso è chiara: per acquisire aziende come la Methodo, oltre ai capitali, servono progetti concreti di lungo periodo. Vending News
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Le Top News del 2014 Gennaio L’aliquota IVA agevolata per la somministrazione passa dal 4% al 10%. Un evento epocale per il settore che comporta disagi e oneri per i gestori del vending. L’aumento è stato deciso dal Governo per finanziare l’Ecobonus. I lavoratori della Nestlè Perugina di S. Sisto approvano la piattaforma sindacale per la contrattazione di II livello. Ma la situazione dello stabilimento resta incerta. Didiesse, leader nella produzione di macchine per il caffè a cialde/capsule, inaugura il nuovo sito e fa il suo ingresso nel mondo dei social. A Luciano Cavazzana, già presidente e AD di Ingenico Italia, viene affidata la responsabilità delle attività nell’area dell’Est Europa. Illycaffè e Samsung stringono una partnership mondiale: Illy sarà presente in tutti gli eventi organizzati da Samsung nel mondo e questi fornirà la sua tecnologia per l’intrattenimento nelle boutique Illy. Al Marca di Bologna, Fiore di Puglia lancia la nuova gamma Premium Bakery che comprende 3 linee: la linea Bio, la linea Cereali e la linea Con le Mani. Passa l’emendamento che prevede l’innalzamento della quota minima di frutta nei succhi di frutta dal 12% al 20%. La decisione non è ben vista da Assobibe perché ritenuta svantaggiosa per l’Italia nei mercati europei. Viene inaugurata la nuova banconota da 10 euro della serie Europa. Il vending sembra più preparato rispetto alla precedente introduzione della banconota da 5 euro. Il comparto delle acque siciliane è in difficoltà a causa dei canoni troppo alti da pagare alla regione Sicilia. Protestano Mineracqua e Confindustria. Lavazza porta alla luce i resti di una basilica paleocristiana del IV sec. d.C. durante i lavori per la costruzione della nuova sede nell’area ex Enel di Torino.
Febbraio Parte la 15° edizione di Vending Paris che si svolge in un nuovo format insieme al Sandwich&Snack Show e al Parizza. Il mondo del Fuori Casa francese fa sinergia. IVS e Liomatic scambiano battute al Centro Sud: IVS cede le attività della provincia di Foggia a Liomatic e acquisisce tutte le attività di Liomatic in Puglia. Cattelan Distributori Automatici stringe un accordo con l’Associazione Italiana Celiachia, aderendo al progetto AFC Alimentazione Fuori Casa Senza Glutine. Il caffè in cialde entra nel paniere ISTAT come nuova abitudine di consumo degli italiani. A Dubai si svolge Gulfood, la fiera dei record che vede la partecipazione di tante aziende italiane. Tra esse molte appartengono al comparto del caffè. Sant’Anna lancia SanFruit entrando così nel mercato dei succhi di frutta, dopo aver esordito in quello dei the freddi con Santhe. San Benedetto Summer Emotion, linea di the dal sapore esotico, è eletto Prodotto dell’Anno 2014. Ferrero è distributore in Italia delle patatine Lay’s ed entra in un segmento di mercato, nuovo per l’azienda di Alba, con un prodotto di successo mondiale. Il Gruppo Triveneto Torrefattori avvia l’iter per il riconoscimento da parte dell’UNESCO del caffè espresso come patrimonio dell’umanità. Coca-Cola annuncia la partnership con Keurig e il lancio per il 2015 della Coca-Cola in capsule.
Marzo Paolo Ongari viene nominato Direttore Generale della Divisione Bevande di Nestlè dopo 20 anni di attività nel Gruppo. Crane annuncia il totale rebrand dei suoi marchi: Crane Payment Solutions si fonde con MEI Conlux per dar vita a CPI - Crane Payment Innovations. Accordo raggiunto tra Gruppo Norda, nuova proprietà di Acqua Minerale Sangemini. Restano fuori i 25 dipendenti della divisione Sangemini Fruit. Per 600 addetti della Perugina di San Sisto parte la cassa integrazione che avrà durata per 8 settimane. Il Governo Italiano dice no all’aumento della percentuale di frutta nei succhi e boccia l’emendamento presentato da alcuni parlamentari, adeguandosi alla normativa europea. IVS Group acquisisce la spagnola Delivra per un valore di 1,6 milioni di euro. Il Gruppo olandese Refresco acquista la Spumador e trova un pozzo all’interno dello stabilimento, annunciando il possibile ingresso nel mercato delle acque minerali. Aria di crisi per Nestlè che riduce la produzione di Nescafè e annuncia il prepensionamento di 25 unità dello stabilimento svizzero di Orbe. Stefano Marin è nominato Direttore Business Unit Italia di Sanpellegrino, dove era entrato nel 1999. Alla Stramilano 2014 partecipa una rappresentanza del vending guidata dal claim “Macchinetta Amore Mio”. Lavazza quintuplica la produzione di capsule nello stabilimento di Gattinara, portandola a 350 tonnellate al giorno. Ha investito 60 milioni di euro nel sito. IVS acquisisce le attività di Liomatic nel Lazio e in Calabria per un valore di 17 milioni di euro. Comesterogroup ottiene l’attestazione di affidabilità e sicurezza per le sue gettoniere elettroniche da parte della Banca Centrale Europea. Illy e Lavazza si uniscono per condividere il progetto scientifico di ricerca del genoma del caffè Arabica con l’obiettivo di migliorarne la produzione.
Aprile Per imprese, professionisti, artigiani e commercianti parte lo Spesometro 2014, una misura ideata dal governo per controllare i redditi. Massimo Zanetti annuncia la quotazione in Borsa del Gruppo prevista per la fine del 2014. Sarà ulteriormente rinviata alla primavera del 2015. La Commissione Caffè di Confida mette a punto il disciplinare del caffè in grani per il vending, ottenendo la certificazione CSQA. Va in onda su Rai 3 la puntata di Report sul caffè espresso. L’inchiesta fa esplodere una polemica che coinvolge l’intero settore del caffè e farà parlare per settimane. Stato di agitazione alla Lavazza di Settimo Torinese. I lavoratori protestano contro la riorganizzazione del lavoro operata dalla proprietà. I malumori continueranno fino alla fine del 2014. L’Antitrust francese impone a Nespresso di svelare i dettagli tecnici delle proprie macchine. È l’ennesima sconfitta subita in tribunale dal colosso svizzero. Flo e Comesterogroup lanciano un progetto di comarketing per la vendita promozionale congiunta dei bicchieri Hybrid e dei sistemi cashless Eurokey Next. L’arte pasticciera di Bahlsen entra nell’O.C.S. con una linea Premium di biscotti e piccola pasticceria per accompagnare la pausa caffè.
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Le Top News del 2014 Maggio Si svolge a Milano Venditalia 2014 con un tutto esaurito degli spazi espositivi. Durante la Conferenza Stampa di apertura vengono comunicati i dati di settore e annunciata la SpecialEdition 2015 in concomitanza con Expo 2015. Alba Tramezzini vince la 3° edizione del concorso Packaging for Vending, organizzato da Confida, col prodotto Linea Snack per Microonde. Premi speciali a Thè T-Surf di San Benedetto e ai Mini Bocaditos di Dispensa Zaniboni. Dalla fusione dell’olandese D.E. Master Blenders e dell’americana Mondelez International nasce un nuovo colosso delle capsule: Jacobs Douwe Egberts. Elivend vola oltreoceano e annuncia l’installazione dei suoi allestimenti e Corner Vending in alcune location di New York. Gruppo S.E.M. festeggia a Venditalia 30 anni di attività. Il gruppo produce ogni anno 350 milioni di bottiglie d’acqua di cui circa 50 destinati al Vending. Enrico Galasso è nominato Country Sales Director di CocaCola HBC Italia, dove è entrato nel 2012 come Customer Sales Director. Si svolge a Parma la 17° edizione di Cibus, la fiera dell’alimentare italiano. I dati registrano un grande successo di affluenza. Da segnalare l’allestimento del padiglione Federalimentare4Expo2015. Il quotidiano “La Repubblica” dedica un ampio articolo al Vending, evidenziandone la capacità di innovare, diversificare e investire. A Venditalia Ducale lancia il sistema brevettato del sottovuoto per la campana del caffè che ne garantisce la perfetta conservazione.
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Giugno Nel corso dell’Assemblea Generale di Confida, Lucio Pinetti viene rieletto alla Presidenza dell’Associazione. Dopo il suo ingresso nel vending con i Corner Cafè degli uffici svizzeri, Starbucks entra nell’EVA, l’Associazione Europea del Vending. Ingenico rafforza il brand e si riposiziona sul mercato come Ingenico Group, presentandosi come Global Leader in Seamless Payment. Annunciato l’arrivo in Europa della Coca-Cola Life a base di stevia, dolcificante naturale. PepsiCo risponde con la sua Pepsi True. Siglato un nuovo protocollo d’intesa tra Confida e Adiconsum che s’impegna ad affermare sul mercato i valori del servizio di qualità del vending. Acquaviva Italia, produttore di boccioni d’acqua, inaugura a Lograto (BS) un impianto per il riciclo dei boccioni usati.
Luglio - Agosto Bianchi Vending torna alla famiglia Trapletti che l’aveva ceduta nel 2007 a fondi di private equity. Al dottor Massimo Trapletti le redini dell’azienda. Gianpaolo Bononi entra in FAS International nel ruolo di Direttore Vendite, provenendo da una lunga esperienza nel vending (Coca-Cola, Sanpellegrino, Bianchi Vending, Ge.Sa.). La BDV, Associazione Tedesca del Vending, convince il governo tedesco a sostenere corsi professionali per gli operatori del settore. Muore Adriano Garibaldi, fondatore dell’omonima torrefazione e decano del settore vending. IVS Group acquisisce quote di Coinservice SpA e di Coinservice Nord SpA per 3 milioni di euro.
Impennata di vendite per Derby Blue di Valfrutta, brand di Conserve Italia, e generale trend positivo dei succhi di frutta prodotti dal Gruppo (+ 1,6%). Amica Chips lancia Veggie, la patatina dedicata al mondo dei vegani, costituita da una combinazione di patate, spinaci e pomodori. L’Antitrust avvia un’istruttoria nei confronti di alcune società di gestione per far luce in materia di trasparenza nelle gare e negli appalti con la Pubblica Amministrazione. Coca-Cola HBC Italia annuncia il licenziamento di 249 unità, a cui si sommano gli esuberi seguiti alla chiusura del sito di Campogalliano. L’Antitrust irrompe anche nelle aziende produttrici di patatine in busta, accusate di pubblicità ingannevole e poco trasparente nella promozione di alcuni loro prodotti.
Settembre Luca Alemanni è il nuovo Responsabile Vendite Italia per il segmento Vending di N&W. Sostituisce Luca Passarella passato a Gimoka come Responsabile Vending e OCS. Suzo-Happ acquisisce Comesterogroup ampliando la propria presenza in mercati europei strategici e rafforzando la propria posizione nel vending. Scatta il contratto di solidarietà per 210 addetti in esubero nella sede di S. Sisto della Perugina. Ferrero festeggia 50 anni d’attività rilanciando B-Ready, lo snack rivisitazione del classico pane e Nutella. Nasce il Consorzio per la Tutela del Caffè Espresso Italiano con 16 soci fondatori, per lo più torrefattori e produttori di macchine per il caffè. Enrico Zoppas, patron di Acqua Minerale San Benedetto, riceve la cittadinanza onoraria di Scorzè, il comune di cui fanno parte le sorgenti delle famose acque minerali. La fallita Barbero SpA è oggetto di una gara d’acquisto, a cui partecipa anche la Nuova Unibread, momentaneamente subentrata alla vecchia proprietà. Due nuove acquisizioni per IVS Group: la calabrese Multidrink srl della famiglia Crisaudo e le attività di AD Products srl, controllata del Gruppo Poli. Baltom Elivend Group apre una sede commerciale e operativa in Spagna, fondando la Elivend España S.L. Ingenico riceve il Premio Nazionale Innovazione nei Servizi per le capacità innovative e creative in campo tecnologico. Scoppia il virus Ebola. I prezzi del cacao subiscono un’impennata, causa la diffusione del virus nei maggiori Paesi produttori.
Ottobre Partnership tra Bianchi Vending e Caffè Renoir per un‘operazione commerciale che agevola i gestori nell’acquisto di macchine Bianchi e miscele vending Renoir. Liomatic avvia la mobilità per 151 addetti in esubero principalmente nelle sedi umbre. Molinari SpA emette Minibond per 5 milioni di euro. I fondi derivanti dall’operazione serviranno ad effettuare acquisizioni per incrementare l’espansione geografica del Gruppo. Giuseppe Lavazza riceve la cittadinanza onoraria di Gattinara per avere negli anni valorizzato il territorio attraverso investimenti. Scompare Severino Mingardi, patron della torrefazione triestina Amigos.
E-Commerce
Le Top News del 2014
Al via negli Stati Uniti i pagamenti via Apple Pay, la nuova piattaforma di pagamento della Apple lanciata a settembre insieme all’iPhone 6. È attiva anche sui distributori automatici.
Conserve Italia torna in utile, superando brillantemente il periodo critico e pianificando lo sviluppo per il prossimo triennio. In Cina, la Commerciale Adriatica batte Nespresso che l’aveva accusata di plagio industriale per un modello di macchina simile a uno prodotto da Nespresso. Le torrefazioni Covim, Kimbo e Julius Meinl sono le prime a ricevere lo Standard DTS 114 che certifica la qualità del caffè in grani per il vending.
Assistenza Tecnica
Scompare Vincenzo Spinelli, pilastro del vending italiano, storico gestore pugliese, fondatore della Spinel Caffè, una delle eccellenze del nostro vending. N&W lancia #Heartofvending e mette all’asta un pezzo unico dello storico modello Venezia. Se lo aggiudica la Serim srl e il ricavato va in beneficenza a una Onlus che aiuta i bambini maltrattati. Lutto alla Ciprietti Vending. Muore Gabriele Di Egidio fondatore della storica gestione abruzzese. Triestespresso Expo 2014 chiude con risultati record: circa 11.000 visitatori (+5,3%) e 170 espositori da 20 Paesi diversi.
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Si svolgono a Roma, presso la sede di Confcommercio, gli Stati Generali del Vending. Tema: la delega fiscale. Grande partecipazione di addetti ai lavori e rappresentanti delle istituzioni. In contemporanea, presso il castello di Torcrescenza (RM), viene celebrato il 35° anniversario di Confida. Nel corso della serata viene presentato il libro “Mezzo secolo di Vending - Storia della distribuzione automatica italiana dal 1963 al 2013” di Alessandro Fontana.
Novembre La Conferenza delle Regioni approva il “Patto della Merenda” che regolamenta la tipologia dei prodotti snack nei distributori automatici delle scuole.
Vending
Caffè Morettino vince la Medaglia d’Oro all’International Coffee Tasting di Brescia. Ennesimo furto alla torrefazione Mokador. La proprietà prende in considerazione l’ipotesi di trasferire altrove il sito produttivo.
Ingenico Group acquisisce Global Collect, uno dei maggiori fornitori mondiali di servizi collegati ai sistemi di pagamento elettronici. Maurizio Cozzolino è nominato Out of Home Director di Coca-Cola HBC Italia. IVS Group acquisisce le attività in Sardegna di Geos srl, controllata di Liomatic, per 3,6 milioni di euro. Flo SpA festeggia in grande stile il 40° anniversario della sua fondazione nel castello di Rocca di Soragna (PR). Grande partecipazione degli addetti ai lavori del comparto. Lavazza sposta a Gattinara il 50% delle attività di Settimo Torinese, suscitando la reazione dei sindacati che si appellano a Piero Fassino, sindaco di Torino. François Profit è il nuovo Responsabile Carwash EMA di Suzo-Happ. Era Managing Director di Comesterogroup. Entra in Suzo-Happ anche Ronald Partridge nel ruolo di Presidente per le Americhe. San Carlo lancia OPS, il nuovo snack a base di arachidi ricoperte da un guscio di paprika.
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Le Top News del 2014 Per tutelare i posti di lavoro, i sindacati propongono a Nestlè di produrre le capsule di caffè nello stabilimento Perugina di S. Sisto. Illy è il caffè ufficiale della flotta Costa Crociere. L’esordio sulla Costa Diamante, la nuova nave ammiraglia appena varata. Parte Missione Futura e il caffè Lavazza va nello spazio. Samantha Cristoforetti è l’astronauta italiana che sperimenterà le cialde di caffè capaci di vincere la forza di gravità. Grande successo per la promozione Coges di fine anno: 100 chiavi MyKey in omaggio a chi acquista sistemi e gettoniere Coges. Immenso lutto nel vending. Scompare prematuramente, dopo una lunga malattia, Lucio Pinetti Presidente di Confida e di Venditalia Servizi, lasciando un enorme vuoto nel vending.
Dicembre In seguito alla scomparsa di Lucio Pinetti, Confida amplia i poteri del direttore Piero Angelo Lazzari in attesa delle nuove elezioni previste per il 2015. Entra in vigore il nuovo regolamento UE relativo all’etichettatura dei prodotti alimentari. Il vending è chiamato ad adeguarsi alle nuove norme con evidenti difficoltà pratiche per i gestori.
Alba Tramezzini acquisisce la trevigiana Idea Fresco e, per l’occasione, lancia il tramezzino Gondola. Un’operazione congiunta dei Carabinieri di Abruzzo, Molise e Puglia smaschera un’organizzazione che clonava chiavi elettroniche per distributori automatici. 15 gli arresti, oltre 100 gli indagati. Termina il concorso “Crea il tuo Gusto” di San Carlo con il lancio in limited edition delle Più Gusto Menta e Peperoncino, ideate da un consumatore calabrese. Su Change.org viene lanciata una petizione per l’abolizione dell’olio di palma nell’industria alimentare. Operazione Shangai Money. I Carabinieri di Palermo e il Nucleo Antifalsificazione di Roma scoprono un traffico di monete false da 1 e 2 euro provenienti dalla Cina. Via la dicitura Made in... sulle etichette dei prodotti. L’industria alimentare italiana si unisce e attraverso una petizione reclama il diritto ad apporre il Made in Italy sui prodotti realizzati nel nostro Paese. Dopo mesi di contrasti viene finalmente firmato l’accordo integrativo per i lavoratori del sito di Settimo Torinese della Lavazza. A rischio di chiusura il sito di Campogalliano della Bevservice. Previsti tagli per 60 unità, oltre che per altre 50, attive nelle filiali italiane. Giunge a termine la travagliata storia della Barbero SpA. Annullata la prima asta, il 30 dicembre l’azienda viene venduta a una cordata di imprenditori.
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�u�li sono i �ro�e� �er il �rossimo anno? Sicuramente potenziare ulteriormente la gamma dei sistemi cashless con lo sviluppo di funzionalità avanzate, appositamente pensate per il mercato della distribuzione automatica. Il ƐŝƐƚĞŵĂ Ěŝ ƚĞůĞŵĞƚƌŝĂ ZĞŝŬĂΠ espander� ulteriormente i propri confini nel mondo dell��CS e dell��o.Re.Ca� e non solo. Sono certo c�e nell�edizione speciale di Venditalia e nelle diverse fiere europee di settore cui parteciperemo ne vedremo veramente delle belle� Vending News
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Si svolgono a Roma� presso la sede di Confcommercio� gli Stati Generali del Vending. Tema� la delega fiscale. Grande partecipazione di adde� ai lavori e rappresentanti delle istituzioni. In contemporanea� presso il castello di Torcrescenza �RM�� viene celebrato il ��� anniversario di Confida. �el corso della serata viene presentato il libro �Mezzo secolo di Vending - Storia della distribuzione automatica italiana dal ���� al ����� di Alessandro Fontana.
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�arte Missione Futura e il caffè Lavazza va nello spazio. Samant�a Cristofore� è l�astronauta italiana c�e sperimenter� le cialde di caffè capaci di vincere la forza di gravit�. Grande successo per la promozione Coges di fine anno� ��� c�iavi My�ey in omaggio a c�i acquista sistemi e gettoniere Coges. Immenso lutto nel vending. Scompare prematuramente� dopo una lunga mala�a� Lucio �ine� �residente di Confida e di Venditalia Servizi� lasciando un enorme vuoto nel vending.
Flo SpA festeggia in grande stile il ��� anniversario della sua fondazione nel castello di Rocca di Soragna ��R�. Grande partecipazione degli adde� ai lavori del comparto.
Dicembre In seguito alla scomparsa di Lucio �ine�� Confida amplia i poteri del direttore �iero Angelo Lazzari in attesa delle nuove elezioni previste per il ����.
Lavazza sposta a Ga�nara il ��� delle a�vit� di Se�mo Torinese� suscitando la reazione dei sindacati c�e si appellano a �iero Fassino� sindaco di Torino. Fran�ois �rofit è il nuovo Responsabile Car�as� EMA di Suzo-�app. Era Managing Director di Comesterogroup. Entra in Suzo-�app anc�e Ronald �artridge nel ruolo di �residente per le Americ�e.
Entra in vigore il nuovo regolamento �E relativo all�etic�ettatura dei prodo� alimentari. Il vending è c�iamato ad adeguarsi alle nuove norme con evidenti di�colt� pratic�e per i gestori.
San Carlo lancia ��S� il nuovo snack a base di arac�idi ricoperte da un guscio di paprika.
Alba Tramezzini acquisisce la trevigiana Idea Fresco e� per l�occasione� lancia il tramezzino Gondola. �n�operazione congiunta dei Carabinieri di Abruzzo� Molise e �uglia smasc�era un�organizzazione c�e clonava c�iavi elettronic�e per distributori automatici. �� gli arresti� oltre ��� gli indagati. Termina il concorso �Crea il tuo Gusto� di San Carlo con il lancio in limited edition delle �i� Gusto Menta e �eperoncino� ideate da un consumatore calabrese. Su C�ange.org viene lanciata una petizione per l�abolizione dell�olio di palma nell�industria alimentare. �perazione S�angai Money. I Carabinieri di �alermo e il �ucleo Antifalsificazione di Roma scoprono un tra�co di monete false da � e � euro provenienti dalla Cina. Via la dicitura Made in... sulle etic�ette dei prodo�. L�industria alimentare italiana si unisce e attraverso una petizione reclama il diritto ad apporre il Made in Italy sui prodo� realizzati nel nostro �aese. Dopo mesi di contrasti viene finalmente firmato l�accordo integrativo per i lavoratori del sito di Se�mo Torinese della Lavazza. A risc�io di c�iusura il sito di Campogalliano della Bevservice. �revisti tagli per �� unit�� oltre c�e per altre ��� a�ve nelle filiali italiane. Giunge a termine la travagliata storia della Barbero SpA. Annullata la prima asta� il �� dicembre l�azienda viene venduta a una cordata di imprenditori.
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�er tutelare i posti di lavoro� i sindacati propongono a �estlè di produrre le capsule di caffè nello stabilimento �erugina di S. Sisto. Illy è il caffè u�ciale della �otta Costa Crociere. L�esordio sulla Costa Diamante� la nuova nave ammiraglia appena varata.
Ennesimo furto alla torrefazione Mokador. La propriet� prende in considerazione l�ipotesi di trasferire altrove il sito produ�vo.
Ingenico Group acquisisce Global Collect� uno dei maggiori fornitori mondiali di servizi collegati ai sistemi di pagamento elettronici. Maurizio Cozzolino è nominato �ut of �ome Director di Coca-Cola �BC Italia.
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Novembre La Conferenza delle Regioni approva il ��atto della Merenda� c�e regolamenta la tipologia dei prodo� snack nei distributori automatici delle scuole.
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Caffè More�no vince la Medaglia d��ro all�International Coffee Tasting di Brescia.
IVS Group acquisisce le a�vit� in Sardegna di Geos srl� controllata di Liomatic� per ��� milioni di euro.
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In Cina� la Commerciale Adriatica batte �espresso c�e l�aveva accusata di plagio industriale per un modello di macc�ina simile a uno prodotto da �espresso.
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Le Top News del 2014
Al via negli Stati �niti i pagamenti via Apple �ay� la nuova piattaforma di pagamento della Apple lanciata a settembre insieme all�i��one �. � a�va anc�e sui distributori automatici.
Conserve Italia torna in utile� superando brillantemente il periodo critico e pianificando lo sviluppo per il prossimo triennio.
Le torrefazioni Covim� �imbo e �ulius Meinl sono le prime a ricevere lo Standard DTS ��� c�e certifica la qualit� del caffè in grani per il vending. Scompare Vincenzo Spinelli� pilastro del vending italiano� storico gestore pugliese� fondatore della Spinel Caffè� una delle eccellenze del nostro vending. ��� lancia ��eartofvending e mette all�asta un pezzo unico dello storico modello Venezia. Se lo aggiudica la Serim srl e il ricavato va in beneficenza a una �nlus c�e aiuta i bambini maltrattati. Lutto alla Ciprie� Vending. Muore Gabriele Di Egidio fondatore della storica gestione abruzzese.
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