Vending News numero 19

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VENDING Il bimestrale della distribuzione automatica

Numero 19 - Anno 2015

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* I marchi Lavazza e Nespresso non sono di proprietà di Ergo s.r.l.


L’editoriale di Fabio Russo

Avevo deciso di dedicare questo editoriale ad argomenti legati al settore della distribuzione automatica e al fermento positivo da me percepito negli ultimi mesi. Ma ho desistito dal farlo, alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore a Parigi. Un attentato alla civiltà occidentale e alle sue regole che, nostro malgrado, di certo ha cambiato e cambierà alcuni nostri comportamenti, abitudini e libertà, faticosamente conquistati in secoli di lotte. Il mio pensiero e quello dello staff che lavora alla redazione di questa rivista e ai nostri mezzi di comunicazione, va alle inconsapevoli vittime di venerdì 13 novembre. Ma anche e soprattutto alle molte migliaia di morti di cui i Media non parlano, anch’essi a poche centinaia di chilometri di distanza a sud dello stivale. Quelle non fanno “notizia”. Sono regolarmente e chirurgicamente omesse dal conto delle vittime di questa guerra creata e alimentata da interessi economici e politici di dimensioni enormi, spacciata e fatta passare alla popolazione occidentale, come scontro “tra civiltà” o peggio ancora “tra religioni”. La storia ci insegna che la violenza richiama altra violenza, scatenando troppo spesso dei conflitti bellici con un numero altissimo di vittime innocenti e territori distrutti. Noi non desideriamo che questa strage si ripeta. Noi tutti noi desideriamo la PACE. Per tutti i cittadini del mondo.

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Il portale della distribuzione automatica

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SOMMARIO L’EDITORIALE di Fabio Russo

TUTTI I NUMERI DELLA MANIFESTAZIONE pag. 20

pag. 3

A TU PER TU CON... MITACA Intervista con Francesco Minerba pag. 8

EXPO MILANO 2015

IN VISITA AL CLUSTER DEL CAFFÈ

BIANCHI INDUSTRY pag. 26

PANAFÈ pag. 28

FABER ITALIA - LARHEA pag. 30

pag. 12

LE NOVITÀ VENDING pag. 14

VENDITALIA 2016 ANTICIPAZIONI E NOVITÀ pag. 16

MISCELA D’ORO

UNA GAMMA DI CAFFÈ “PREZIOSI” Intervista con Umberto Urbano

N&W pag. 31

QUALITÀ ITALIA pag. 32

BILT pag. 34

BLUPURA pag. 36

pag. 18

6 VENDING Il bimestrale della distribuzione automatica

HOST 2015

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Periodico bimestrale della distribuzione automatica Anno 2015 - Numero 19 Editore

Sede: Via Benedetto Brin, 69 80142 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it Tel. 0810152150 Fax. 0810152151 Iscrizione al ROC n° 22385 dal 4 Maggio 2012 Direttore responsabile Francesco Ippolito Direttore editoriale Fabio Russo Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:

LDG HACCP PER IL VENDING pag. 59

FLO pag. 38

MOLECOLA pag. 40

CAFFÈ CORSINI pag. 44

COVIM pag. 46

ESSSE CAFFÈ pag. 48

ILLY pag. 50

LOLLO CAFFÈ pag. 52

LUCAFFÈ pag. 54

SPINELLI CAFFÈ

FARE GESTIONE A 360° Intervista con Cesare Spinelli pag. 60

SUZOHAPP

TRA CONSOLIDAMENTO ED EVOLUZIONE

Francesco Ippolito Fabio Russo Flora Seta Valentina Bottone Stella Burgi Elisa Candusso Ines Cascione Sara Chiariello Paola Cucco Sara Mazzotti Emanuela Mora Alice Obinu Michela Re Dionigi Debora Screpanti Gianpaolo Spasiano Michele Ferraro Paky Di Bitonto

pag. 64

LE DOMANDE DEI LETTORI RISPONDE ROBERTO FRANZA pag. 66

LE DOMANDE DEI LETTORI

RISPONDE ARMANDO MARINO SEBELLONI pag. 68

STATI GENERALI DEL VENDING 2015

Stampa Tipografia TETI srl - Napoli Pubblicità: inferiore al 50% Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti

www.vendingnews.it

pag. 70

NASCE GRUPPO GIMOKA pag. 73

facebook.com/VendingNews twitter.com/VendingNewsD



A tu per tu con...

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n occasione di EXPO 2015, Mitaca, azienda che progetta, produce e distribuisce sistemi a capsule per caffè espresso e bevande calde, ha offerto ai propri concessionari l’opportunità di una visita al Cluster del Caffè e contemporaneamente allo stabilimento produttivo che per la prima volta ha aperto le sue porte. La nostra redazione ha avuto il privilegio di essere invitata all’incontro che si è tenuto il 2 e 3 ottobre, potendo così entrare nello stabilimento, assistere al ciclo produttivo, apprendere in anticipo le novità relative sia all’azienda che ai prodotti e, infine, partecipare alla visita guidata al Cluster del Caffè, di cui tanto si è parlato nel corso dell’ultimo anno. Un intenso quanto interessante e perfettamente organizzato programma, iniziato nel pomeriggio del 2 ottobre presso la sede Mitaca di Robecchetto con Induno (MI), proseguito in serata con una splendida cena, occasione per i concessionari delle varie aree commerciali di socializzare e scambiarsi idee e esperienze, e terminato la mattina del 3 con la visita al Cluster del Caffè. Per i concessionari l’incontro è stato anche occasione di conoscere più da vicino le figure chiave dell’azienda, primo fra tutti il presidente Dino Macchi, il quale ha fatto da cicerone mostrando e spiegando per filo e per segno tutte le fasi della produzione delle capsule, dalle preforme al confezionamento dei pack, e svelando tutti i dettagli tecnici dei macchinari all’avanguardia di cui l’azienda è dotata. Erano presenti all’incontro anche i responsabili delle aree commerciali e Francesco Minerba, Direttore Commerciale e Marketing, al quale abbiamo rivolto qualche domanda, sperando di riuscire a carpire qualche dettaglio dell’incontro con i concessionari che si è tenuto naturalmente a porte chiuse. In queste ore di permanenza in Mitaca, abbiamo potuto visitare la struttura e scoprire che a breve vi saranno interessanti novità. Ce ne parla? Abbiamo acquisito una nuova struttura che ha un’area totale più grande e confinante all’attuale. In questo edificio abbiamo già eseguito i lavori per trasferire il magazzino di 5.000 mq. e abbiamo intenzione di realizzare una nuova officina attrezzata, nuovi uffici e uno showroom dove poter organizzare anche dei corsi di formazione per i nostri Concessionari. Un’altra grande novità per la nostra realtà è la realizzazione del reparto di stampaggio capsule. Questa lavorazione interna ci permetterà di avere una produzione più stabile, un miglioramento a livello qualitativo grazie ai controlli diretti e sarà sicuramente ulteriore stimolo per innovare.

dalla sua nascita. Abbiamo uno stabilimento di produzione di 6.000 mq. e uffici per 800 mq. La produzione annua è di 220 milioni di capsule con una capacità produttiva di 400 milioni di capsule annue. Il 56,6% delle vendite riguarda il mercato italiano, il 27,1% il mercato estero, il 14,9% il terzismo e il restante 1,4% il mercato dell’Ho.Re.Ca. Come forza lavoro, possiamo contare su più di 60 dipendenti tra impiegati ed operai, un numero che prevediamo possa aumentare già nel breve periodo. Mitaca ha una storia aziendale recente, eppure ha registrato una crescita esponenziale in breve tempo. Quali sono i risultati 2014 e quali quelli previsti per quest’anno? Nel 2014 abbiamo registrato un fatturato di 28 milioni di euro e per quest’anno contiamo di chiudere a 32 milioni di euro, registrando così una crescita continua dalla nascita dell’azienda. Specialista per il segmento del porzionato in un mercato dove i competitor ormai non si contano, Mitaca ha messo in campo strategie ben precise e se vogliamo rigide. Ce le descrive? Mitaca punta a un prodotto, non solo di qualità, ma anche a maggior contenuto di servizio grazie ai nostri Concessionari che garantiscono un rapporto diretto e di fiducia con il consumatore. Vogliamo far crescere i nostri Concessionari fornendogli prodotti competitivi e nuove opportunità di sviluppo. Siamo partiti dal fornire prodotti dedicati all’OCS ed ora stiamo spingendo i Concessionari a servire anche il mercato della casa e della ristorazione grazie a prodotti dedicati.

La necessità di maggiori spazi è logica conseguenza della vostra crescita. Possiamo conoscerne i numeri?

In occasione di quest’incontro avete presentato ai concessionari le novità di prodotto che ad HOST verranno ufficializzate. Quali sono?

Esattamente, Mitaca sta avendo una crescita continua fin

Abbiamo realizzato una nuova macchina, Mitaca M9, pro-

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dotta in Italia con estetica simile alle macchine di ultima generazione Mitaca pensata però per dare anche la possibilità di personalizzare le fiancate con colori e grafiche diverse. Stiamo sviluppando, inoltre, accessori per la casa, quali bicchierini in vetro soffiato con doppia parete e portacapsule, e abbiamo ampliato le referenze di bevande calde introducendo i the in foglia di cui abbiamo già registrato grande interesse.

ha l’innovazione nel suo DNA, con l’obiettivo di sviluppare il segmento dell’Office Coffee Service e della Distribuzione Automatica in Italia e all’estero. Questa collaborazione ha permesso a Mitaca di far conoscere la propria tecnologia, di crescere e di diventare una realtà competitiva. Nel 2008 la collaborazione tra le due aziende si è ulteriormente rafforzata con l’ingresso di illycaffè nel capitale sociale di Mitaca e da quest’anno illycaffè è diventata socio di maggioranza.

Sin dal suo nascere, Mitaca ha stretto una collaborazione con illy. Quali sono i motivi?

A questo proposito, sarà con noi nella visita al Cluster del Caffè?

illy rappresenta l’eccellenza, è il brand ambasciatore nel mondo dell’espresso italiano, famoso per l’eccellenza della sua esclusiva miscela 100% Arabica. Questa grande società ha dato fiducia a Mitaca, piccola realtà nata come produttrice e distributrice di caffè per il mondo dell’impresa, che

Sì, vi accompagnerò nella visita al Cluster del Caffè di EXPO 2015, di cui illycaffè è partner ufficiale. Sarà un piacere mostrare il lavoro svolto dai colleghi di illy per realizzare la più grande celebrazione del caffè della storia.

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Expo Milano 2015 In visita al Cluster del Caffè

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l 3 ottobre scorso, nell’ambito del programma organizzato da Mitaca, abbiamo visitato il Cluster del Caffè, uno dei 9 cluster che EXPO Milano 2015 ha dedicato ad alcuni Paesi del mondo sulla base di identità tematiche e filiere alimentari. Il riso, il cacao, le spezie, i legumi… e il caffè, protagonista di un viaggio dalle foreste tropicali ai miliardi di tazzine che ne vengono consumate quotidianamente nel mondo. L’interesse per il Cluster del Caffè ha superato ogni aspettativa, raccogliendo 13 milioni di visitatori rispetto ai 4 previsti, e confermandosi come la più grande celebrazione del caffè della storia. Il padiglione, curato da illycaffè Official Coffee Partner di EXPO, è riuscito a riprodurre le aree tropicali in cui le piantagioni si sviluppano e ad accompagnare i visitatori in un viaggio nella storia della bevanda, seguendo il percorso dal chicco alla tazzina attraverso le tradizioni dei Paesi produttori, gli stili di vita dei coltivatori, l’arte e la tecnologia che lo accompagnano. Sono 25 milioni le famiglie che vivono della coltivazione del caffè: uomini e donne dediti al loro mestiere in condizioni di vita dure, spesso precarie. Il Cluster del Caffè è stato anche occasione per far emergere una realtà umana e sociale che pochi conoscono e che è stata oggetto di alcune delle tante iniziative educative e culturali organizzate da illy in relazione al tema centrale di EXPO “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Progetti e programmi confluiti in due eventi principali: il primo Global Coffee Forum e il primo International Coffee Day, in occasione dei quali è stata presentata la Milan Coffee Legacy, un allegato della Carta di Milano incentrato proprio sullo sviluppo sociale ed economico delle comunità rurali dei coltivatori di caffè.

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Durante la visita al Cluster, abbiamo avuto modo non solo di percorrere l’intera filiera seguendo le spiegazioni della guida, ma anche di ammirare le splendide foto in bianco e nero di Sebastião Salgado, il quale nei suoi scatti ha immortalato la vita quotidiana dei coltivatori. Abbiamo visitato i padiglioni dei Paesi produttori rappresentati, percependo anche solo dalla struttura in evidente stridente contrasto con la maestosità degli altri padiglioni, quanto semplice e umile sia la vita stessa di quelle genti che contribuiscono in massima parte a fare del caffè la seconda ricchezza al mondo dopo il petrolio. È vero: il Cluster del Caffè ha rappresentato un’opportunità unica di incontro tra Paesi produttori e consumatori di caffè.


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Le novità Vending

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arilla FoodService lancia i Cornetti Mulino Bianco in confezione snack vendibile singolarmente per tutti i professionisti dei canali Bar, Hotellerie e Vending.

I Cornetti Mulino Bianco Monoporzione FoodService sono preparati senza l’aggiunta di conservanti e coloranti, disponibili in tre gusti con farcitura ben distribuita senza parti vuote e buoni fino all’ultimo morso: L’esclusiva confezione monoporzione ha la grafica dedi-

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cata, sviluppata verticalmente e protettiva che garantisce una shelf life di 120 giorni dalla data di produzione e che permette di conservare il prodotto nelle vending machine a temperatura ambiente o refrigerata a +4°. Come tutti gli altri prodotti della linea FoodService, i nuovi Cornetti Mulino Bianco FoodService sono disponibili in tutti i canali specializzati HO.RE.CA.

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Albicocca

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Anticipazioni e novità

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‘appuntamento col Vending più importante al mondo si avvicina a grandi passi: come avviene ogni due anni, dal 4 al 7 maggio 2016 tutti gli operatori del settore si incontreranno a Milano nei padiglioni di Fieramilanocity per l’attesa edizione 2016 di Venditalia. Attraverso le pagine di questa rivista, che ancora una volta è Media Partner dell’evento, la kermesse svela a poco a poco tutte le novità messe a disposizione degli espositori e dei visitatori della fiera. Un assaggio lo abbiamo già avuto in occasione degli Stati Generali del Vending di ottobre scorso, dove abbiamo incontrato Monica Balocco, consulente marketing e comunicazione di Venditalia, la quale ai microfoni di Vending TV ha anticipato in anteprima alcune delle tantissime novità che ci attendono. Proprio a partire dagli Stati Generali del Vending, Venditalia ha iniziato a premere sul pedale dell’acceleratore presentando il nuovo sito web e tutti i nuovi strumenti di comunicazione. Prima di tutto va detto che la manifestazione si presenta con un nuovo posizionamento: Worldwide puro, come il suo DNA, una connotazione rafforzata dai 250 espositori e dalle 250.000 presenze registrate nel 2014. “Dal 1998, anno della sua prima edizione, Venditalia ha sempre rappresentato l’appuntamento di riferimento, per la sua alta specializzazione, per tutto il settore del Vending”, è stato il commento di Ernesto Piloni, presidente di Venditalia Servizi Srl, organizzatore della fiera assieme a Confida, “L’obiettivo, adesso, è dare un calibro globale alla manifestazione: worldwide, appunto. Le premesse ci sono tutte. Non dimentichiamo, infatti, che la Distribuzione Automatica è un settore fortemente “made in Italy”. Basti ricordare che il 70% dei produttori di distributori automatici mondiali è italiano. E il nostro mercato è il player numero due al mondo, dopo il Giappone”. Un piano di comunicazione ambizioso, quello di Venditalia 2016, che si pone tre importanti obiettivi: valorizzare sempre di più la fiera come partner qualificato internazionale nel settore del Vending; creare e gestire nuovi contatti; valorizzare i nuovi servizi proposti dalla manifestazione. Il tutto sia attraverso canali tradizionali - dalle campagne ADV alle brochure - sia attraverso il mondo digital (con il nuovo sito web e il piano di DEM) e social, questi ultimi accompagnati da un’inedita strategia: contestualmente alla pubblicazione del sito, sono infatti andate online anche le

pagine di Venditalia sui principali network del web, Facebook, Twitter, LinkedIn e YouTube. I contenuti sono di alto livello: l’idea è che la fiera del Vending più importante al mondo debba anche portare contenuti importanti. Per questo motivo, nell’area dell’Auditorium di Venditalia si svolgeranno convegni, workshop e talk show a livello internazionale su tematiche utili agli espositori e ai visitatori. L’Auditorium sarà un servizio, perché anche le aziende potranno usarlo per le proprie presentazioni. Parallelamente, un altro aspetto che Venditalia aspira a migliorare è quello dei servizi, grazie ad esempio ai magazzini e alle sale riunioni che gli espositori possono allestire o prendere già organizzati da Venditalia. A ciò si aggiungono le offerte travel e hospitality che presto verranno presentate sul sito www.venditalia.com.e il kindergarten, una zona dove i più piccoli potranno divertirsi aspettando i genitori che visitano gli stand, per chi, soprattutto di sabato, volesse andare in fiera accompagnato dalla famiglia. Novità in vista anche per le aziende che vogliono affacciarsi al mondo del Vending, un mercato sempre più interessante per un numero sempre crescente di settori e comparti. Venditalia è la manifestazione adatta per scoprire le grandi opportunità di business offerte dal mondo della Distribuzione Automatica e, per questo motivo, Venditalia 2016 ha deciso di proporre alle imprese la nuova zona “Business Matching - Reading Room - Area New Entry”. In questo spazio, che occuperà una superficie di oltre 200 metri quadri e sarà posizionata in prossimità dello spazio CONFIDA - quindi al centro della manifestazione - verranno organizzati da Venditalia incontri d’affari mirati con distributori e produttori, secondo gli interessi dell’azienda, e le imprese potranno esporre i propri prodotti e distribuire materiali. I nuovi servizi comprendono uno spazio di 3m x 3m a disposizione dell’azienda (personalizzato con 3 diverse soluzioni di allestimento oppure con fondali ed espositori ad hoc) per incontri, esposizione e distribuzione di prodotti e materiale informativo. Le aziende potranno presidiare l’area con personale proprio o con hostess e steward, organizzare incontri d’affari mirati, programmati da Venditalia, con distributori e produttori, a seconda delle necessità, con la possibilità di utilizzare un’area magazzino comune. Inoltre, nell’area “reading room”, si potranno consultare anche tutti gli ultimi numeri di Vending News. Restate sintonizzati, perché le sorprese e le novità, in vista di Venditalia 2016, non mancano davvero!

Inquadra il QR Code e segui l’intervista con Monica Balocco 16 VENDING Il bimestrale della distribuzione automatica

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Una gamma di caffè “preziosi”

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a torrefazione ospite di questo numero è la siciliana Miscela d’Oro S.p.A., azienda familiare con una lunga storia iniziata a Messina nel 1946 quando Umberto Urbano con la moglie Emanuela Vitarelli aprì la sua bottega del caffè. Da allora sono trascorsi quasi 70 anni. I princìpi sui quali il capostipite avviò la sua attività, custoditi e applicati con grande acume imprenditoriale da Francesco Urbano, seconda generazione alla guida dell’impresa, sono rimasti inalterati fino ad oggi e hanno contribuito a fare di Miscela d’Oro una solida realtà imprenditoriale affermata nei mercati internazionali. Gestione familiare, etica del lavoro, qualità del prodotto, sperimentazione e innovazione sono gli elementi chiave del suo successo. Ne parliamo con l’Amministratore Delegato Umberto Urbano, nipote del fondatore, all’indomani della partecipazione a HOST 2015. Dott. Urbano, in primo luogo complimenti per il bellissimo stand. Oltre al forte impatto estetico, crediamo che vi fossero racchiusi tutti gli elementi che identificano Miscela d’Oro: il colore, il cerchio, la linearità e persino le faccine decorative. Condivide la nostra impressione? Sì! Quando abbiamo effettuato il restyling dell’immagine aziendale abbiamo voluto qualcosa che esprimesse gli elementi importanti della nostra azienda. Quindi sono stati scelti il bianco e l’oro per indicare la qualità e l’alto livello delle nostre miscele; i chicchi di caffè perché il caffè è il nostro prodotto; il cerchio perché rotonda è l’impronta

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che lascia una tazzina di caffè, e perché tendiamo sempre alla perfezione, a raggiungere il centro dei nostri obiettivi; mentre le faccine esprimono il nostro entusiasmo, la nostra capacità di affrontare il duro lavoro con allegria. Miscela d’Oro è una torrefazione di successo. Quali sono i numeri? Lo stabilimento sorge su un’area di 8.000 mq; possiamo stoccare fino a 300.000 kg di caffè verde ed abbiamo una capacità di produzione pari a 2.400 kg./ora utilizzando la più avanzata tecnologia oggi disponibile nel settore della torrefazione. Quali sono i canali in cui distribuite e in che modo siete arrivati al vending? Serviamo i canali Ho.Re.Ca., Retail, OCS e Vending, sia direttamente che tramite concessionari ed agenti sul territorio nazionale e importatori/distributori nei mercati internazionali. Per quanto riguarda il canale vending, abbiamo deciso di entrarvi perché riteniamo che sia un segmento importante del settore caffè e perché sappiamo di produrre delle miscele che rispondono alle richieste sempre più attente dei consumatori, che vogliono un espresso di qualità anche dal distributore automatico. Il nostro Intenso, forte e cremoso, è stato studiato per il vending affinché il risultato nel “bicchiere monouso” sia pari al risultato in tazza del bar. Intenso è una miscela equilibrata ottenuta da pregiate Robuste dell’Asia e dell’Africa, che lascia un retrogusto dolce


La miscela Intenso è stata studiata appositamente per i distributori automatici, conservando le caratteristiche tipiche delle nostre miscele: zero difetti, zero corpi estranei, conservazione sottovuoto ed in atmosfera modificata. Il tutto sottoposto ad un rigido sistema interno di controllo qualità. Inoltre, il gestore sa di poter contare sempre sulla nostra assistenza e sulla nostra disponibilità ad affrontare insieme le sfide che si presentano. E perché un consumatore dovrebbe scegliere Miscela d’Oro? Per la qualità delle nostre miscele e perché, grazie ai nostri impianti di avanzata tecnologia, garantiamo la costanza del prodotto inalterata nel tempo. Un consumatore può essere certo di trovare sempre lo stesso aroma e gusto quando sceglie Miscela d’Oro.

Il mercato estero è estremamente importante: rappresenta oltre il 50% del nostro fatturato; siamo presenti in circa 50 Paesi registrando annualmente tassi di crescita importanti In allegato a questo numero vi è il vostro calendario, un omaggio e un augurio per il 2016 dedicato ai vostri clienti e ai nostri lettori. E voi, cosa vi augurate per il nuovo anno? La manifestazione Host appena conclusa ci ha permesso di consolidare vecchi rapporti commerciali e di entrare in contatto con un enorme numero di operatori internazionali, entusiasti della nostra immagine e qualità. Forti dell’entusiasmo manifestato da tutti i visitatori, lanceremo su vasta scala la nuova linea di capsule compatibili. Siamo comunque già proiettati verso i prossimi appuntamenti nazionali ed internazionali: FHA a Singapore e Venditalia 2016 a Milano. I nostri sguardi sono sempre rivolti al futuro: ci guidano l’entusiasmo e la passione che sono nel nostro DNA.

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Perché, dunque, un gestore dovrebbe scegliere la vostra miscela Intenso?

Quanto conta per voi il mercato estero?

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e persistente per una pausa caffè da ricordare. Abbiamo poi completato la gamma con le miscele Decaf e Bio.

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Host 2015

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Tutti i numeri della manifestazione che conferma internazionalità e innovazione

arà ricordata come un’edizione da record o almeno resterà tale fino alla prossima, la quarantesima, che si terrà dal 20 al 24 ottobre 2017 nei padiglioni di Fieramilano.

Tutti i numeri della manifestazione segnano un deciso + rispetto ai risultati del 2013 confermando, anzi superando, le già ottimistiche previsioni della vigilia: 14 padiglioni (+2); 2.010 espositori (+17%); 150.968 visitatori (+13,5%); 60.383 visitatori esteri (+17%) che costituiscono il 40% del totale delle presenze. L’ultimo dato, unito all’aumentata presenza di espositori esteri, è quello che conferma e accresce l’internazionalità della manifestazione ed è prova della grande attrazione esercitata da HOST non solo sugli operatori alla ricerca di nuove idee made in Italy, ma anche sui buyer internazionali, giunti in folte delegazioni alla ricerca di possibilità di networking e nuovi business. Si tratta di operatori e investitori provenienti soprattutto dal Medio Oriente e dall’Est Europa, ma anche da Paesi come Sudamerica e Africa, soprattutto area magrebina, che rappresentano promettenti mercati per il futuro. Particolarmente significativo l’incremento della presenza di visitatori (+77,16%) ed espositori (+ 26%)provenienti dagli Stati Uniti, grazie anche alla collaborazione dell’Agenzia ICE, e quella degli operatori professionali cinesi (+35,8%) nonostante il rallentamento del PIL in quel Paese. Particolarmente ricercati dai visitatori extra europei sono i macchinari per la ristorazione e l’hotellerie in generale per la tecnologia innovativa che li distingue, nonostante essi siano penalizzati da dazi molto alti: la qualità e l’affidabilità dei nostri prodotti batte, in questo caso, la concorrenza rappresentata da quelle che possiamo definire approssimative imitazioni del nostro know-how in questo comparto.

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Per quanto riguarda l’Europa, HOST è stata un po’ il termometro della ripresa economica di alcuni Paesi fino a poco tempo fa in regressione, come la Spagna che ha registrato un +26% di presenze; ma l’incremento si è avuto anche da altri Paesi toccati meno della Spagna dalla crisi economica, come la Francia (+21,21%) e la Germania (+13,95%). Per quel che ci riguarda, nei 5 giorni della nostra permanenza in fiera nei 4 padiglioni in cui erano concentrate le aziende operanti nel comparto del caffè e della distribuzione automatica, possiamo sicuramente confermare l’impronta internazionale di HOST, su cui crediamo che solo in piccola parte abbia inciso la vicinanza e la contemporaneità con gli ultimi giorni di EXPO.


Tante le torrefazioni presenti a HOST e per lo più tutte pronte ad offrire una gamma completa di prodotti per tutti i canali: dal macinato per la GDO al caffè in grani per l’HO. Re.Ca. Ampia l’offerta di monoporzionato per l’O.C.S. e il canale domestico: cialde in carta filtro standard, fap, sistemi chiusi e tanti compatibili con i sistemi più diffusi nel mercato. Va, al contempo, sottolineato e apprezzato lo sforzo di tutti i produttori nell’offrire al mercato prodotti di qualità sia per scelte operate nella selezione del crudo nei Paesi produttori, che nella composizione delle miscele fino alla proposta di caffè monorigine, spesso ricercati, per dare al consumatore più esigente la possibilità di gustare caffè particolari.

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Degli oltre 400 eventi, fra seminari e workshop, gare, campionati, degustazioni molti hanno avuto per protagonista il caffè. Proprio a HOST, inoltre, è stata presentata in anteprima una ricerca quantitativa e qualitativa sul comparto del caffè, condotta da ANIMA-Assofoodtec, che delinea l’attuale stato di salute del settore con particolare attenzione all’industria delle macchine per il caffè professionali. I dati mostrano per il 2014 una produzione in crescita (+2,3%) rispetto al 2013 con una previsione di un ulteriore +1% per il 2015; le esportazioni nel 2014 hanno raggiunto i 284 milioni (+3,3% rispetto al 2013) e si prevede un ulteriore +0,7% per quest’anno. In media, il 72% del fatturato delle aziende proviene dall’export principalmente nei mercati europei (39%) e asiatici (31%); a seguire Nordamerica (11%), Russia (7%), Oceania (6%), Sudamerica (3%) e Africa (3%). Dal Flat White, al cappuccino, dal Long Black all’Aero-press al Cupping, dal tostato fresco al caffè filtro al Long ameri-

cano, sopra tutti domina l’espresso italiano e l’artigianalità della lavorazione del crudo – anche quando viene fatta su scala industriale – che caratterizza il nostro caffè. Per questo motivo, le esportazioni volano (+ 10,7% nel 2014; + 9,7% nei primi 6 mesi del 2015) e cresce il consumo di espresso italiano nel mondo grazie soprattutto ai sistemi di preparazione in capsule e cialde che stanno entrando sempre più nelle abitudini dei consumatori anche all’estero. E cresce anche grazie al diffondersi dell’uso del caffè porzionato anche nella piccola ristorazione, nei bar e in tutte quelle attività in cui si vuole ottenere un caffè di qualità senza che l’addetto abbia una preparazione specifica e/o in cui la quantità delle consumazioni non consente di investire in una macchina professionale e in grandi quantitativi di caffè. Condizioni che si verificano più frequentemente di quanto si possa immaginare.

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In quanto media partner della manifestazione, abbiamo potuto seguire l’intero e intenso lavoro di promozione effettuato dall’organizzazione di Fieramilano, che ha saputo coinvolgere e convincere grazie ad una strategia di comunicazione capillare. Newsletter di aggiornamento sul work in progress e operazioni di mailing dedicate a temi specifici (molto promosso il comparto caffè e relative macchine); uso dei social; partnership con media internazionali. Iniziative che hanno calamitato l’attenzione degli operatori del comparto e portato ai risultati record con cui HOST 2015 ha chiuso i cancelli.

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Host 2015

Attrezzature e Macchine professionali per Bar e Hotellerie



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e26.it

è sempre il momento di un caffè

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Host 2015

Macchine per il Vending, l’O.C.S. e l’Ho.Re.Ca.

L’inizio di un nuovo corso

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È un progetto in cui la famiglia Trapletti crede profondamente e dal quale sicuramente nascerà una nuova generazione di macchine professionali per l’Ho.Re.Ca. frutto dell’esperienza e del know-how Bianchi.

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arte da HOST 2015 il nuovo corso che la famiglia Trapletti intende tracciare per Bianchi Vending alla luce della recente acquisizione della Brasilia, azienda italiana che ha fatto la storia delle macchine professionali da bar e secondo marchio italiano del comparto dopo Faema. Con l’intento di dare continuità allo sviluppo della produzione per il vending e rafforzare la propria posizione nell’Ho.Re.Ca. nasce Bianchi Industry, marchio sotto al quale vanno a confluire le attività di Bianchi Vending e di Brasilia nei rispettivi comparti. Il progetto è ambizioso: portare avanti e attualizzare la tecnologia e l’innovazione messa a punto da Brasilia, che è sempre stata all’avanguardia rispetto ai competitor, integrando l’innovazione che Bianchi Vending ha sviluppato e continua a sviluppare nella distribuzione automatica.

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Presenta “Panafè Coffee” & My Space

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tore hanno uno scambio diretto di comunicazioni, si possono scambiare messaggi come ordini capsule, assistenza e molto altro ancora“. Enrico Paolo Costa conclude con una battuta: “Non è facile combinare intelligenza a bellezza, ma noi, credo, ce l’abbiamo fatta!” In attesa di trovare My Space in commercio, i visitatori hanno potuto apprezzare l’intera gamma delle macchine Panafè, con particolare attenzione per la versatile Fox per i compatibili Nespresso e l’elegante My@Pods, modelli che, come tutti i prodotti della famiglia Panafè, garantiscono grandi soddisfazioni e ottime prestazioni nel tempo, dando prova, ancora una volta, che è il Made in Italy che fa la differenza.

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rande affluenza, grande interesse per lo stand Panafè ed enorme orgoglio per Enrico Paolo Costa, CEO di Commerciale Adriatica. Lo abbiamo incontrato in chiusura della manifestazione, raccogliendo tutto il suo entusiasmo come si evince dai suoi commenti: “Siamo felici che il nostro pubblico e i nostri clienti ci abbiano fatto visita mostrando come sempre tanto interesse per le nostre macchine. È stata l’occasione perfetta per presentare al meglio l’ultima nata in casa Panafè: My Space, un gioiello di tecnologia, all’avanguardia rispetto ai tempi e forse un passo avanti rispetto a quanti il caffè perfetto ancora se lo sognano! Abbiamo studiato e realizzato la macchina che esaudisce i desideri del consumatore in maniera semplice e soprattutto gratis!” Quando gli chiediamo di darci maggiori informazioni, con la consueta simpatia che lo distingue, chiama in supporto un collaboratore della sua giovanissima e preparata squadra, il quale aggiunge: “La novità viene da una App, cui abbiamo dato il nome “Panafè Coffee” studiata per rendere My Space un gioiellino di tecnologia, perfettamente rispondente a quello che oggi i consumatori, non solo i più giovani, chiedono! “Panafè Coffee” si scarica direttamente da Google PlayStore sullo smartphone e seguendo le facili istruzioni, permette a ognuno di selezionare e creare il caffè dei propri desideri. Semplicemente avvicinando lo smartphone a My Space avviene la magia: la macchina riceve il messaggio ed eroga immediatamente il caffè scelto, tutto in un solo click. E non è finita qui: attraverso la App, venditore e consuma-


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Protagonista la nuova Gea Bar

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HOST 2015 Faber Italia ha riproposto i colori e i decori divenuti segno distintivo della sua produzione di macchine per il caffè e le affascinanti macchine della gamma Diabolik. Protagonista dello stand la nuova Gea Bar, la macchina professionale da caffè a cialde che sintetizza le caratteristiche delle macchine da espresso professionali con linee morbide, pulite e compatte, risultando la soluzione ottimale per il settore Ho.Re.Ca. Due gruppi caffè e un gruppo vapore/cappuccinatore per garantire il miglior risultato in tazza; scambiatore in alluminio con siluro in ottone; capacità serbatoio/bottiglia PET 3 lt x 2; dimensioni: L 38 cm. P 48 cm. H 42 cm. Dopo aver dedicato gli ultimi mesi al trasferimento in un nuovo stabilimento e ad aver implementato ulteriori linee produttive, l’azienda è già a lavoro per realizzare le rivoluzionarie novità che presenterà a Venditalia 2016.

Una nuova identità per Rhea Vendors Group

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mento dell’acqua per induzione che sostituisce la caldaia interna consentendo di ottenere temperature adatte alla tipologia di bevanda che si vuole servire, oltre che risparmio energetico, economico e in termini di assistenza. •La tecnologia Varigrind, ossia il nuovo sistema di macinatura del caffè, motorizzato e controllato elettronicamente per ottenere un risultato in tazza ottimale, che si tratti di un espresso o di un caffè americano. Alla tecnologia Variplus si associa una tecnologia touch per effettuare le selezioni e un touchscreen per la comunicazione e l’interazione che intende ricreare intorno alla macchina per il caffè l’atmosfera di convivialità propria delle caffetterie. A completamento della gamma, un’ampia scelta di moduli abbinabili sia per le bevande (latte fresco, latte in polvere ecc.) che per gli accessori (bicchieri di taglio diverso) e per il servizio cortesia (biscotti, cioccolatini, the, tisane e infusi).

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innovata identità per il Gruppo Rhea Vendors che coglie le opportunità offerte dalla vetrina internazionale di HOST per presentare il nuovo brand LaRhea, dopo il debutto a settembre in occasione della fiera tedesca del vending Eu’Vend & Coffeena. laRhea – macchine per caffè Milano – rappresenta il connubio tra 55 anni di esperienza nella produzione di macchine automatiche e la cultura italiana del caffè, intesa come tradizione dell’espresso divenuta simbolo del lifestyle italiano nel mondo. La protagonista dell’innovazione è la gamma di macchine Cino, già affermata nei 96 Paesi in cui l’azienda è presente, ma innovata e perfezionata grazie alla tecnologia Variplus, termine in cui vanno a confluire 3 significative novità: •La tecnologia Variflex , ossia il gruppo a dose variabile da 6 a 14 grammi per la preparazione di tutte le tipologie di caffè, dall’espresso all’americano. •La tecnologia Variterm, ossia il nuovo sistema di riscalda-

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L’azienda conferma la propria vocazione all’innovazione e all’internazionalità, presentando nuove versioni di modelli consolidati come Koro, Korinto e Karisma che sono state oggetto di restyling sia nell’estetica, ancora più attraente, che nella tecnologia che le rende ancora più performanti e di facile utilizzo per il consumatore. Tutti i modelli presentano un’ampia gamma di versioni che, per tipologia di bevande offerte compreso il latte fresco, possibilità di caffè sia espresso che filtrato, vano prelievo ampio per l’alloggiamento di bicchieri di grandi capacità, li rendono perfetti per tutti i mercati internazionali in cui l’azienda è presente. Altro modello innovato è la 9100 targata Wittenborg, una macchina table-top dedicata ai mercati nordeuropei particolarmente performante: vano erogazione adatto ai bicchieri di grandi capacità; ampio touchscreen da 11”; nuova piattaforma elettronica per una programmazione semplice e un utilizzo friendly da parte del consumatore; possibilità di personalizzazione sia nei colori che nella messaggi-

stica; numerose versioni per quanto concerne le bevande; possibilità di inserimento di tutti i sistemi di pagamento attualmente in uso. Va sottolineata una particolarità: anche la 9100 può prevedere l’erogazione sia di caffè espresso (campana grani) che di caffè filtrato (campana macinato) ma entrambi vengono gestiti da un unico gruppo. Ulteriori novità dello stand sono quelle a marchio SGL che in occasione di HOST 2015 ha lanciato FANCY, una piccola macchina per il caffè a capsule disponibile in più versioni per l’utilizzo con il classico FAP Lavazza Espresso Point, con capsule Lavazza Blue e Nespresso siano esse originali o cloni. Continuando sul versante del caffè porzionato in capsula, altra novità riguarda le macchine a marchio Italycap che, oltre alle versioni capsula Fap e capsula Caffitaly, sono ora disponibili anche per il clone Nespresso. Infine Trophy, la novità per il mercato europeo lanciata al NAMA One Show di Las Vegas dello scorso aprile nella versione per il mercato americano (capsula da 11 gr). Viene ora proposta anche al mercato nordeuropeo, sia nella versione base che nella versione Plus completa di solubili, e si presenta con un nuovo gruppo estrattore realizzato in SGL e utilizzabile anche su altre macchine che lavorano con capsule diverse.

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olte, moltissime le novità presentate a HOST 2015 da N&W, una gamma completa e rinnovata di macchine per la ristorazione e l’hotellerie, oltre quelle firmate SGL e Wittenborg.

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Un’offerta strepitosa per l’Ho.Re.Ca.

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TUBE versione capsula

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Non poteva mancare il consolidato modello Pallina, presentato nella versione TWIN, semiprofessionale e maggiormente indicata per l’Ho.Re.Ca., con doppia erogazione e scaldatazze superiore. Tube e Pallina rappresentano la summa dell’esperienza maturata dalla proprietà nel comparto delle macchine da caffè porzionato, una competenza che fa di Qualità Italia un partner affidabile sia per la qualità delle macchine che per l’attento servizio post-vendita, che si avvale del supporto dell’ampia gamma di ricambi e accessori fornita e garantita dallo storico marchio Ricambigardosi.

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osì com’era accaduto per le ultime edizioni di Venditalia, anche in occasione di HOST 2015, la protagonista dello stand di Qualità Italia srl è stata TUBE, la versatile macchina per il caffè porzionato, lanciata, nella versione cialda meno di due anni fa. 100% made in Italy, versatile sia per l’ampia gamma di colori che per la possibilità di disporre il serbatoio dell’acqua ai lati o nella parte posteriore, TUBE è stata presentata a HOST nella versione capsula, opzione che riuscirà a catturare ulteriori tranche di mercato, confermando e ampliando il già ampio riscontro ottenuto da parte degli operatori del comparto.

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sull’acqua per le lavastoviglie, può essere utilizzato per filtrare tutta l’acqua consumata nel locale, anche quella da bere.

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In assoluta anteprima, un piccolo accenno alla novità che l’azienda sta preparando per Venditalia 2016. Si tratta di una soluzione per il calcare assolutamente nuova, che utilizza una materia prima diversa dalle resine e dalle membrane, e che risponderà alle esigenze degli operatori di tutti i comparti: vending, O.C.S. e Ho.Re.Ca.

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ilt si è presentata a HOST 2015 confermando l’intera gamma dei sistemi per la filtrazione dell’acqua di cui l’azienda è leader sia per l’O.C.S. che per l’Ho.Re.Ca. e presentando alcune interessanti novità proprio per gli operatore professionali di quest’ultimo comparto. La gamma dei sistemi di filtrazione dell’acqua per la linea Bar, identificati dal prefisso BAR cui segue il suffisso che ne distingue le varie tipologie, si completa con: BarBI un sistema di filtrazione a membrana selettiva che rimuove dall’acqua solo il calcare, lasciando passare tutti gli altri sali minerali a garanzia di un’ottimale resa in tazza. Si tratta di un sistema specifico per i professionisti, dal momento che il suo uso necessita di una preparazione specifica da parte dell’azienda e, pertanto BarBI è destinato a un target composto da torre- fattori che abbiamo una struttura tecnica interna e tecnici installatori di macchine professionali da bar. Una variante di BarBI è BarBI Blu, utilizzabile esclusivamente per le macchine da caffè, al contrario di BAR-BI che è anche indicato per le macchine lavatazze e per quelle che producono ghiaccio. Altra novità presentata da Bilt a HOST 2015 è BarBI 240, un sistema di filtrazione a doppia membrana (4 litri di acqua al minuto) ideale per i ristoranti dove, oltre ad agire


è un innovativo sistema di trattamento anticalcare dell’acqua della macchina da caffè professionale e della lavabicchieri/lavatazze, basato su una tecnologia (nanofiltrazione) capace di rimuovere selettivamente dall’acqua i bicarbonati di calcio e magnesio, lasciando gli altri sali normalmente presenti nell’acqua.

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trattamento è unanticalcare innovativo sistemadell’acqua di trattamento anticalcare della dell’acqua macchina della macchina da caffè da caffè eri/lavatazze, professionale basato e della lavabicchieri/lavatazze, su una tecnologia basato su(nanofiltrazione) una tecnologia (nanofiltrazione) mente dall’acqua capace di rimuovere i bicarbonati selettivamente dall’acqua di calcio i bicarbonati e magnesio, di calcio e magnesio, ri sali normalmente lasciando presenti gli altri salinell’acqua. normalmente presenti nell’acqua.

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L’Hospitality Specialist

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od e tutti quegli ambienti dove il cliente può servirsi autonomamente. Dotato di pulsanti in acciaio inox, mantiene sempre l’eleganza e la professionalità della gamma Fontemagna ma con funzioni più semplici per tutti. Tra le altre novità, BLUBAR che, con un design completamente rivoluzionato, ha conquistato l’attenzione di tutti i visitatori. La sua lucentezza ed il pannello blu retroilluminato hanno reso BLUBAR la vera protagonista dell’esposizione Blupura, da oggi disponibile anche con pulsanti in acciaio inox e con l’opzione del portion control. Strabiliante è stato l’apprezzamento degli ospiti per BLULINK, la vera rivoluzione nel mondo dell’Hospitality. Un sistema bello e intelligente, basato su un’unità centralizzata e diversi punti di erogazione su diversi piani, capace di offrire quantità illimitate di acqua fredda, liscia e frizzante. Completamente insonorizzato, è la soluzione ideale per le nuove strutture alberghiere e non solo.

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ota sul mercato come l’Hospitality Specialist, Blupura ha presentato ad HOST 2015 le sue ultimissime novità, tra le quali la gamma dei refrigeratori Fontemagna che, come sempre, ha riscosso notevole successo. Fontemagna è una linea di refrigeratori d’acqua già accreditata nell’Ho.Re.Ca. e apprezzata per la sua capacità di garantire agli utenti tutti i comfort necessari: portion control; energy saving; la possibilità di poter riempire 2 bottiglie contemporaneamente con acqua fresca liscia e gassata; l’elevata qualità dei materiali come l’acciaio inox; il design essenziale ma di grande impatto. Menzione particolare merita l’uso del gas naturale R290 ad impatto zero sul riscaldamento globale, che garantisce un risparmio energetico del 15% rispetto alle tradizionali tecnologie di raffreddamento. A HOST 2015, Blupura ha presentato per la prima volta Fontemagna Light 3.0, il refrigeratore da pavimento, perfetto per mense, ristoranti self-service, caffetterie, fast-fo-

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Presenta Wood e la Flo Coffee Division

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ue le principali novità dello stand FLO: una nuova versione dell’ormai accreditato bicchiere Hybrid e il debutto ufficiale della Flo Coffee Division. A tre anni di distanza dal suo lancio, Hybrid è ancora l’unico bicchiere in plastica per vending a rappresentare una reale soluzione per l’abbattimento delle emissioni di CO2 in atmosfera.

al risparmio di quasi 12.000 tonnellate di CO2 all’anno. Per questo motivo, FLO continua ad investire su Hybrid, perfezionandolo e ampliandone la gamma dei formati e proponendone ulteriori versioni di colore. Per sottolineare lo stretto legame di Hybrid con la natura, a HOST FLO ha presentato Wood, una versione di Hybrid che richiama i colori e le striature del legno così come si presentano in natura: come la corteccia degli alberi è diversa da pianta a pianta, così ogni bicchiere Wood della serie Hybrid sarà unico e irripetibile. La seconda novità di FLO è il debutto ufficiale della Coffee Division, un progetto nato per fornire ai torrefattori un servizio a 360° che spazia dall’ampia gamma di bicchieri in cartoncino e plastica nei diversi formati personabilizzabili fino alle capsule compatibili con i sistemi più diffusi, autoprotette e compostabili. Con questo progetto, FLO si pone nei confronti dei torrefattori come partner unico per ciò che concerne i prodotti accessori garantendo loro la qualità e l’affidabilità che contraddistingue l’azienda da oltre 40 anni.

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Hybrid può essere senz’altro considerato emblema delle scelte sostenibili dell’Azienda, trattandosi di un bicchiere certificato che riduce del 25% le emissioni di CO2 rispetto ad un bicchiere tradizionale di pari peso (-3,9g di CO2 dati DNV Business Assurance). Ragionando su un singolo bicchiere, questa quantità è una goccia nell’oceano, ma se solo tutti i bicchieri dei distributori automatici in Italia fossero Hybrid si arriverebbe

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Le bollicine Made in Italy

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na Cola italiana nata a Torino, all’ombra delle Mole Antonelliana, non poteva chiamarsi che Molecola. Avevamo intravisto lo stand già in occasione di TuttoFood 2015, ma a HOST abbiamo voluto approfondire l’argomento “assaggiandola”. Crediamo che se si facesse una prova a occhi bendati, difficilmente si riuscirebbe a distinguere il gusto di Molecola da quello dei più famosi brand d’oltreoceano; sicuramente non si confonderebbe Molecola con le tante bevande alla cola distribuite soprattutto nella GDO, spesso solo blande imitazioni dei marchi internazionali.

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Nata da pochissimi anni, Molecola intende porsi come alternativa italiana alle bollicine più famose e come tale proporsi al mercato, anche a quello estero (Germania, Australia) dove comincia a diffondersi. Tre le versioni disponibili in formato slim can: Classica, Senza Zucchero e Bimbo senza caffeina, un’attenzione particolare per i giovanissimi confermata dall’impegno di Molecola per il sociale. L’azienda, infatti, sostiene le attività benefiche delle associazioni Onlus del territorio, come l’Associazione Renken Onlus che opera in Senegal per l’educazione, la formazione e la tutela dei bambini.

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Host 2015

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Caffè in grani, macinato e tanto monoporzionato



Rivoluziona il “Brewing”

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spolpate manualmente e seccate al sole. Sempre in degustazione Honduras - Finca Nuevo Amanecer, un mix di note fruttate e un grande finale di cioccolato, che ha vinto il premio come miglior caffè dell’occidente honduregno. Infine, l’Ethiopia - Kochere, della regione di YirgaCheffee, anche questo un caffè completamente naturale, coltivato a oltre 1900 - 2200 metri di altezza, caratterizzato da sentori di fragola e mirtillo.

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affè Corsini, cogliendo le ultime tendenze nella degustazione del caffè, ha presentato in esclusiva a HOST 2015 Steampunk dell’azienda americana Alpha Dominche , una nuova macchina che rivoluziona il mondo del “brewing”, per ottenere caffè e tè di altissima qualità e dal gusto particolare. Grazie a un’innovativa tecnica di infusione e alla sua estrema versatilità, la Steampunk può modificare la temperatura dell’infuso da 60 a 100 gradi celsius, e può realizzare tre infusioni per ogni ricetta. Il sistema funziona rovesciando precise quantità di acqua a temperatura controllata sopra un letto di caffè, o di tè, per poi agitarlo tramite impulsi di vapore ed infine estrarlo grazie ad un “vuoto” creato anch’esso col vapore. È possibile ottenere profili differenti di caffè grazie all’utilizzo di sei tipi di variazioni di filtro che consentono di ottenere caffè diversi. Attraverso una app denominata Mincher, che funziona da vera e propria interfaccia tra l’utente e lo Steampunk, è possibile variare i parametri del caffè come temperatura, volume o tempo di pre-infusione per poi salvarli in un cloud. Novità anche per quanto riguarda i caffè Specialty a marchio Compagnia dell’Arabica e Ditta Artigianale, miscele selezionate con il metodo del ‘direct trade’, ovvero comprando caffè solo da aziende scelte personalmente nei paesi d’origine. In degustazione le qualità Guatemala - Finca la Bolsa, presidio Slow Food, proveniente dal territorio del Huehuetenango, un caffè naturale le cui ciliegie vengono raccolte e

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spresso. Tutte declinate nelle numerose miscele disponibili e studiate per rispondere alle diverse esigenze di gusto dei consumatori. Una delle novità riguarda proprio la gamma capsule, disponibile sia per il segmento OCS che per il canale domestico, grazie ad un packaging studiato ad hoc: piccole confezioni in sacchetto da 4 capsule, suddivise per sistema in un espositore collocabile in un bar come in supermercato. Un packaging versatile e macchinabile, vendibile anche in un distributore automatico a spirali che risolve la distribuzione delle capsule in quelle postazioni vending dove il coffee service viene effettuato attraverso una macchina da caffè in capsule ma la proprietà non può caricarsi del costo del tradizionale kit. In questa direzione si pone un’altra novità che vede insieme due leader di mercato: la torrefazione Covim e il produttore di distributori automatici N&W. Ci riferiamo alla Brio 3 Necta brandizzata Covim, progettata e realizzata per l’erogazione del caffè in capsula Opera, compatibile col sistema Lavazza Blue, destinata a quelle postazioni medio consumanti dove il prodotto in capsula garantisce costanza e qualità in tazza. Il sistema è in fase di brevettazione.

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er Covim l’edizione 2015 di HOST è stata la conferma dell’intenso lavoro compiuto nel corso dell’ultimo anno per rafforzare la propria identità e la propria posizione sul mercato. Lo stand, improntato sull’eleganza e sulla forza del colore che possiamo ormai definire “rosso Covim”, ha posto in rilievo il nuovo pay off dell’azienda “Espresso Life”, l’ampia gamma di prodotti e alcune interessanti novità che rafforzano la posizione della torrefazione genovese nel vending, nell’OC.S. e nella G.D.O. La gamma dei prodotti Covim riesce a soddisfare ogni esigenza di consumo, avendo l’azienda via via risposto al mercato con i formati di caffè porzionato più richiesti: dalle cialde in carta filtro denominate Pods alle Epy in plastica fino ai vari formati compatibili con i sistemi più diffusi: Ora per le compatibili Lavazza A Modo Mio; Opera per le compatibili Lavazza Blue e Pressò per il sistema Ne-

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Il Sistema Espresso che conquista

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anciato in grande stile dopo 3 anni di lavoro in occasione della Special Edition Venditalia 2015, il Sistema Espresso di Essse Caffè ha conquistato rapidamente consensi da parte sia degli operatori che dei consumatori. Si tratta di un sistema chiuso costituito da una gamma completa di capsule e da una macchina per il caffè tecnologicamente avanzata e dal design accattivante, sia per

le linee essenziali firmate Giugiaro Design che per la versatilità che la rende adatta ad ogni ambiente e ideale per il canale domestico. La macchina S.12 si abbina ad una gamma di capsule di caffè, declinate in 6 diverse miscele rispondenti alle esigenze di gusto dei consumatori e dei mercati: la miscela Valzer, ad esempio, è stata concepita per il mercato estero, dove in pochi mesi ha ottenuto un considerevole riscontro. D’altra parte, dietro la combinazione delle diverse qualità di caffè crudi che compongono le miscele delle capsule Sistema Espresso, vi è l’esperienza e la maestria del signor Segafredo, un cognome simbolo del caffè italiano nel mondo. A completare la gamma, 6 diversi solubili per un’offerta che va oltre la pausa caffè in senso stretto e accontenta anche coloro che amano variare il consumo delle bevande calde non limitandolo al solo caffè.

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Scienza, Sapienza, Specializzazione. Le 3 S, che sono parte integrante del brand, connotano senza dubbio anche Sistema Espresso, confermando la grande attenzione che la torrefazione pone nei confronti degli operatori e dei consumatori.

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Lancia la nuova tostatura Extra Scura

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Per il momento la tostatura Extra Scura è disponibile solo per il canale Ho.Re.Ca. ma, dopo un primo periodo di assestamento sul mercato, se ne avrà molto probabilmente anche la versione in capsula. A questo proposito, segnaliamo un’altra novità illy frutto della consolidata collaborazione con Mitaca e della partnership con un’azienda leader nella produzione di macchine professionali da bar. Ci riferiamo al modello Baby 9 di Rancilio a doppio braccio per capsula doppia, destinata alle attività di ristorazione basso e medio consumanti dove una macchina professionale sarebbe sovradimensionata. Infine, proprio per il canale bar, illy ha migliorato la latta da 3 Kg. perfezionandola con un fondo corrugato, studiato per agevolare la fase di dilatazione del processo di maturazione del caffè in grani confezionato. Un sistema che garantisce la conservazione ottimale di tutti gli aromi del caffè.

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e novità presentate da illy all’edizione 2015 di HOST sono strettamente rivolte al mondo dell’Ho.Re.Ca. e rappresentano per la torrefazione triestina il punto d’arrivo di un anno intenso che ha visto l’azienda protagonista di EXPO, non solo in quanto official partner ma anche per averne curato e organizzato il Cluster del Caffè. La novità più interessante è stata la presentazione della nuova tostatura Extra Scura che va ad affiancarsi alle già affermate Tostatura Media e Scura, completando un’offerta che intende soddisfare le esigenze di tutti i consumatori. La tostatura Extra Scura conferisce all’inconfondibile e unico blend illy 100% Arabica un profilo di gusto avvolgente e vellutato e una crema densa e persistente di color nocciola scuro. Il risultato di questa particolare tostatura è un caffè ristretto (ca 13-15 ml per tazza) che soddisfa i consumatori che amano un caffè dall’aroma ricco e avvolgente, da cui si sprigionino al massimo le note di cioccolato fondente e pan tostato.

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Dal gusto e dalla passione, innovazione ed internazionalizzazione

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del compatibile Espresso Point nella miscela ”Gran Cuvée” presentata da pochi mesi che ha conquistato gli addetti al settore, assicurandosi un posto d’onore nei circuiti food più sofisticati; il rafforzamento del concetto “Passione Vending” con cui l’azienda ha espresso la sua volontà di sostenere e rafforzare il settore e i suoi professionisti; il tutto addolcito dalle “Perle di Lollo”: squisiti confetti di finissimo cioccolato che racchiudono un pregiato chicco di caffè Lollo, omaggiate in ogni confezione a partire da novembre. Lo stand ha colpito per il design e la linearità ed ha rappresentato il simbolo della solida via intrapresa, orientata all’eccellenza senza fronzoli: pura qualità e contenuto.

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‘Azienda a partire dai punti forti che la caratterizzano, l’esaltazione massima della qualità e del gusto, ha intrapreso la via dell’innovazione. “Crescere per migliorarsi e migliorarsi per crescere” queste le parole chiave del CEO Ciro Lollo, che evidenzia la priorità di mettere sempre al centro la soddisfazione del cliente attraverso un percorso continuo di miglioramento. L’espresso Lollo, scelto da un pubblico sempre più esperto ed esigente, sta conquistando nuovi segmenti ed aree territoriali, diffondendo la “cultura dell’espresso made in Lollo” che si caratterizza per l’essenza pregiata ed intrisa sempre di gusto e passione (secondo il ben noto claim). Innovazione incessante anche per quanto riguarda il packaging e le scelte di comunicazione, con attenzione costante agli imballaggi, ai colori “emozionali” ed alle sorprese che l’Azienda riserva ai suoi Clienti: tra le novità presentate in anteprima ad Host, la nuova linea degli aromatizzati, ripensati in funzione dei desideri espressi dai clienti e presentati nella solita maniera avanguardista; l’aggiunta

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Un caffè sostenibile

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ome vuole consuetudine, LUCAFFÈ si è presentato a HOST 2015 con uno stand ricco di novità e condiviso con LA PICCOLA, marchio che contraddistingue la prima macchina per il caffè a cialda di dimensioni ridottissime comparsa nel mercato dell’OCS. Conformemente alla filosofia green e all’attenzione al salutistico dell’azienda, Lucaffè ha messo al centro dell’esposizione prodotti tendenti alla riduzione dell’inquinamento e dei consumi energetici, frutto della ricerca compiuta in questi anni in direzione dell’ecosostenibilità.

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Si parte dalla “Cialda Smart”, l’alternativa in cialda alla capsula Nespresso, che è la monodose più ecologica al mondo e non solo perché biodegradabile in quanto cialda in carta filtro. Altri fattori vanno a renderla ancora più sostenibile: solo 0,8 grammi di imballaggio per monodose e quindi meno volume per lo smaltimento; peso inferiore a 6 grammi per un diametro di 35 mm. Ciò potrebbe far dubitare sulla resa finale. In realtà, la cialda contiene un caffè gourmet altamente solubile, che ha una resa in tazza equivalente, se non superiore, a quella di una cialda da 7/8 grammi. Inoltre, contenendo un quantitativo minore di caffè, presenta meno caffeina e necessita di meno zucchero, il che va a tutto vantaggio della salute. Affinché la resa della Cialda Smart sia ottimale, Lucaffè ha progettato una macchina che la sfrutta al massimo e che, anche in questo caso, tiene conto dell’ambiente. In primo luogo si tratta di una macchina dotata di una camera d’infusione e di un gruppo particolari e studiati ad hoc, dove l’acqua viene riscaldata al momento dopo un passaggio attraverso un filtro d’argento che funge da anti-

batterico, non lascia passare i metalli pesanti e rilascia ioni d’argento che fanno bene alla salute. Altra particolarità di questa macchina è il bassissimo consumo energetico: solo 200 watt alimentati da una batteria o, volendo, da un piccolo pannello solare, che dà autonomia per un’intera giornata. A completamento dell’offerta, un servizio plus per il ristoratore: un carrello su cui appoggiare la macchina e poterla trasportare al tavolo del cliente al fine di offrirgli un caffè cremoso e caldo preparato al momento. Meglio ancora se servito nelle tazzine in plastica riutilizzabili – altra attenzione all’ambiente! – dotate di una forma che tiene al meglio sia la crema che la temperatura del caffè. Lucaffè ha trasferito la sua filosofia anche nella produzione dedicata all’Ho.Re.Ca. per la quale ha realizzato una piccola macchina da bar, veloce e in grado di preparare due caffè alla volta grazie ai due gruppi da 200 watt ognuno. L’offerta si completa con un packaging da 700 grammi per il caffè in grani, destinato a quelle attività in cui i consumi sono meno rapidi ed è quindi necessario che il caffè resti a contatto con l’ossigeno meno tempo possibile. Anche per questo tipo di attività, Lucaffè propone le sue tazzine riutilizzabili, ora disponibili anche nel modello bicchierino e nella versione grande per il cappuccino.

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Host 2015

Un po’ di protagonisti



Marco, operatore vending grazie alla ldg service, offre un servizio sicuro e a norma per il consumatore Gestire un'azienda o un'attività commerciale in Italia significa innanzitutto rispettare una serie di adempimenti legali e burocratici in materia di sicurezza, qualità e ambiente. Un solo dipendente rende necessario un lavoro di adeguamento difficile da gestire se non con l'aiuto di un partner specializzato. LDG Service, forte della pluriennale esperienza nel settore della consulenza per le aziende, offre a piccole, medie e grandi imprese strumenti tecnici e know how per soddisfare qualsiasi obbligo di legge, dalla nomina di un consulente RSPP esterno alla stesura del documento di valutazione dei rischi, dalle autorizzazioni per le emissione in atmosfera alla formazione per un corretto utilizzo delle attrezzature da lavoro. I nostri esperti sono pronti a fornirti un servizio di consulenza e formazione completo per molteplici esigenze di business.

Il patentino di frigorista è obbligatorio per il personale e le imprese che effettuano operazioni di controllo perdite, recupero, installazione, manutenzione o riparazione su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore. Ai sensi del Reg.CE 303/2008 devono possedere Patentino f-gas del frigorista (PIF) e Certificazione F-gas dell’azienda (CIF).

Le aziende che commercializzano, manipolano, distribuiscono, somministrano, trasportano alimenti devono predisporre di un piano H.A.C.C.P. ai sensi del Reg.CE 852/2004 e gli addetti devono essere formati in materia di Igiene degli alimenti (ex Libretto Sanitario).

Ogni Imprenditore può decidere di certificare la propria Azienda ed il proprio valore adottando sistemi di gestioni per la qualità ISO 9001, Sicurezza Alimentare ISO 22000, Sicurezza sul lavoro OHSAS 18001 Sicurezza Ambientale ISO 14001.

Il D.lgs. 81/08 definisce l’obbligo per il datore di lavoro di informare, formare ed addestrare i suoi lavoratori su impianti mezzi ed attrezzature (Muletto) ed istituire un servizio di prevenzione e protezione per la gestione del primo soccorso e lotta all’incendio e gestione delle emergenze.


HACCP per il vending

i distributori automatici e la normativa HACCP da conoscere L’HACCP rappresenta una delle 3 aree di adempimenti, accanto alla Sicurezza sul Lavoro e alla Formazione, che interessano il settore dei distributori automatici e dei professionisti del vending. La corretta conservazione degli alimenti è infatti uno degli aspetti più importanti per garantire al cliente (contaminazione batterica, sviluppo di tossine, intrusione da parte di animali e altri pericoli) è opportuno che l'addetto al vending conosca le procedure igienico-sanitarie più recenti e sia in grado di applicarle con la modalità e la frequenza previste dalla normativa in vigore a livello nazionale ed europeo. Le leggi di riferimento sono il Regolamento Comunitario 852/2004 e il D.lgs 193/2007 sull'igiene dei prodotti alimentari e sui sistemi per gestire le criticità del caso. Il protocollo da tenere presente per entrambi è l'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), l'insieme di procedure sviluppato non solo per il vending ma per qualsiasi attività in cui è previsto il contatto, anche indiretto, con alimenti e bevande. Per tutti, occorre seguire determinati principi di sicurezza alimentare mirati alla tutela del prodotto in ogni fase del ciclo di distribuzione, vendita e somministrazione. Gli operatori che ricaricano le macchine, i responsabili dei distributori e i tecnici che si occupano della manutenzione e della pulizia devono quindi partecipare a un corso di formazione HACCP e conseguire il regolare attestato. rispettando alcune semplici ma concrete misure di sicurezza durante il controllo del distributore, la pulizia dei vassoi, il caricamento degli snack o delle bibite, la manutenzione ordinaria e straordinaria. autocontrollo HACCP con le linee guida da osservare e le attività da svolgere. Le aziende che operano nel settore del vending hanno l'obbligo di soddisfare i requisiti HACCP e formare il personale attraverso appositi percorsi ed esami. Chi non si adegua, oltre a rischiare sanzioni amministrative, mette in pericolo la generale.

qualsiasi azienda di vending. Ma come fare per orientarsi nella burocrazia e trovare le risposte? professionale a imprenditori e aziende per le questioni di sicurezza alimentare e per l'applicazione della poter contare su un aiuto puntuale e attento alle esigenze del tuo business. vending per fornire indicazioni e per organizzare corsi di formazione sul posto o a distanza in modalità FAD (Formazione A Distanza). Forti di un'esperienza pluriennale in sicurezza sul lavoro, formazione e HACCP, possiamo occuparci di ogni aspetto tecnico e burocratico inerente ai requisiti per la vendita di bevande e alimenti tramite distributori automatici. Dall'analisi del sistema di vending supervisione delle procedure adottate.

conoscenza in materia e una comprovata abilità nell'insegnamento. I nostri corsi HACCP vengono persone, direttamente nelle aziende o in luoghi idonei alla didattica. Disponiamo inoltre di un'aula attrezzata per la formazione con una capienza massima di 12 posti, funzionale all'insegnamento frontale e allestita per assicurare un'esperienza di apprendimento veloce e e-learning multimediale LDG Service, uno spazio virtuale dove iscriversi a oltre 180 corsi tra cui il corso per l'abilitazione HACCP. modulo online. Una soluzione pratica e accessibile da chiunque, in qualsiasi momento e da qualsiasi località d'Italia. www.ldgservice.it


Fare gestione a 360°

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’ultima volta che abbiamo intervistato Cesare Spinelli è stato a luglio del 2012. In quell’occasione, il Direttore Generale della Spinel s.r.l. aveva concentrato l’attenzione prevalentemente sull’attività di produzione di macchine per caffè destinate all’O.C.S. e all’Ho.Re.Ca., di cui l’azienda è leader. Pochi, invece, gli accenni a tematiche legate all’attività di gestione, nonostante il grande impegno che questa comporti e nella quale la Spinel Caffè s.r.l. è attiva a 360°. Per questo motivo, gli abbiamo chiesto di riprendere il discorso, anche se la recente partecipazione a HOST 2015 impone almeno un accenno alle novità presentate, alle nuove macchine di cui la storica società di gestione della famiglia Spinelli è il primo collaudatore sul proprio territorio. La domanda è d’obbligo: quali novità avete presentato a HOST 2015 e quale riscontro hanno ricevuto da parte della platea internazionale dei visitatori? Spinel s.r.l. in occasione di Host 2015 ha esposto macchine da caffè espresso innovative “fatte per durare”, gioielli del Made in Italy progettati con una filosofia diametralmente opposta a quella che ispira le moderne produzioni ad obsolescenza programmata, senza dimenticare il ricorso da parte dell’azienda a tecnologie alimentari a basso impatto ambientale funzionali a uno sviluppo sostenibile del pianeta. Oltre a quella degli operatori nazionali, massiccia è stata la presenza dei visitatori internazionali presso lo stand Spinel hanno potuto provare un’esperienza irripetibile dove la tradizione ha incontrato il futuro… Tra le novità più apprezzate, sicuramente “CiaoCiao”, la nuova-piccola macchina a cialde a due gruppi specifica per la micro Ho.Re.Ca., ma anche “Jasmine Matic”, per un’erogazione rapida di un ottimo caffè espresso, lungo o corto, in soli 3 movimenti: basta inserire la capsula, chiudere il gruppo e azionare il pulsante caffè!; Jasmine con il nuovo gruppo per capsula doppia (14gr) che per-

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mette l’erogazione contemporanea di due caffè e rende questo modello ancora più idoneo alle esigenze della ristorazione moderna; Jasmine con i nuovi gruppi è anche disponibile per capsule autoprotette Nespresso compatibili e Lavazza Blue compatibili. Infine un assaggio di quella che sarà la novità Venditalia 2016: BYE la macchina con innovativo sistema di caricamento ed espulsione automatica della capsula in verticale, destinata al segmento O.C.S. e famiglia alto consumante. L’azienda conferma il suo impegno nel produrre macchine da caffè robuste ed affidabili, dotate di gruppi caffè con sistemi idraulici autopulenti che evitano la formazione di calcare e di innovativi sistemi di carico e scarico della cialda o della capsula, strumento ideale per lo sviluppo del business dell’operatore professionale.


Parliamo di gestione. Grazie all’intraprendenza del compianto Vincenzo e alla sua capacità di trasmettere ai figli Giovanni, Cesare, Marcella e Carla un’etica del lavoro, oggi rara, la Spinelli Caffè s.r.l. è una delle gestioni italiane più sane, attive e innovative. Quali valori sono al centro del vostro servizio? Nostro padre lavorava al Petrolchimico di Brindisi e nei primi anni ‘60 decise di prendersi un periodo di ferie per andare a Milano a fare un corso sul primo distributore automatico di caffè, la mitica Faema E61, con l’intento di portare una pausa ristoro di qualità ai suoi colleghi del Petrolchimico con i quali ogni giorno condivideva i turni di lavoro. Soddisfazione del Cliente mediante innovazione tecnologica e qualità del servizio, in ogni luogo e momento, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno: questi sono i valori che ancora oggi, dopo più di cinquant’anni, contraddistinguono il nostro modo di fare impresa. Questo è il patrimonio che nostro padre ci ha lasciato in eredità, di cui andiamo fieri ed onoriamo ogni giorno con i fatti, con enormi sacrifici e senza compromessi. Abbiamo definito la vostra attività come servizio vending a 360°. Siete, infatti, presenti nelle aziende con i distributori free-standing, negli uffici con le macchine OCS e nelle attività di ristorazione con quelle HoReCa. Non disdegnate il canale domestico, ma al contempo siete presenti nel vending pubblico anche con i vostri self store Spinelli Caffè h24. Perché tutto questo funzioni, è necessario che alle spalle vi sia una struttura solida e ben organizzata. Quali sono i meccanismi grazie ai quali riuscite a conciliare l’attività in diversi aspetti del vending ? Spinel Caffè s.r.l. è un’azienda radicata nel Salento, vogliamo essere vicini ai nostri clienti ai quali garantiamo risposte rapide ed efficienti. I processi decisionali sono molto veloci. Viviamo la territorialità non come un limite allo sviluppo del business ma come un valore aggiunto. La nostra società di gestione dispone di uomini, tecnologie, processi, sistemi di controllo, software di eccellenza, e pur gestendo differenti canali di distribuzione siamo in grado di erogare prodotti e servizi con elevati standard qualitativi che soddisfano le aspettative degli utenti.

Uno dei maggiori fattori di criticità che negli ultimi anni abbiamo riscontrato deriva dal fatto che spesso il livello di servizio che siamo in grado di erogare in termini di qualità del prodotto, gamma di referenze, efficienza, sicurezza alimentare, corre il rischio di essere mediato, filtrato da un capitolato d’appalto, una convenzione, un contatto. Ciò accede in particolare nel settore pubblico dove un fattore di distorsione, il “decisore terzo”, si mette in mezzo tra il nostro modo di fare impresa e l’utente finale, determinando ad esempio la qualità del caffè o dell’acqua che deve bere lo studente, l’ammalato, il dipendente dell’ente. Tutto questo mortifica il nostro impegno, i nostri sacrifici. Partendo da questa consapevolezza in azienda abbiamo pensato a come baipassare questo problema, abbiamo cercato un modo per andare direttamente al consumatore finale, intercettandolo in luoghi e momenti diversi da quelli a cui eravamo abituati, i Self Store h24 ci sono sembrati una buona opportunità e da alcuni anni abbiamo investito massicciamente in questo innovativo canale di distribuzione. Il servizio è molto apprezzato dai nostri clienti che riconoscono in Spinelli Caffè h24 un marchio che è sinonimo di serietà e distribuzione automatica di qualità.

Con gli Store h24 avete colto un trend che negli ultimi anni sta crescendo. Cosa vi ha spinto a lanciarvi in quest’impresa e come ha risposto il territorio?

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Altro trend e tematica fortemente sentita è la sana alimentazione, riferita soprattutto alle scuole. Cosa fate a questo proposito? Da sempre siamo attenti alle esigenze dei consumatori ed alla salute dei clienti, fin dal 2007 nei nostri distributori automatici, oltre ai prodotti monodose tradizionali, sono presenti una selezionata gamma di prodotti freschi e con determinati profili nutrizionali a valenza salutista, gli utenti hanno un’ampia possibilità di scelta. Spinel Caffè srl è stata parte attiva del Progetto buone pratiche per l’alimentazione “… e vai con la Frutta”: promosso dal Ministero della Salute nell’ambito del programma nazionale “Guadagnare Salute” che nel corso dell’Anno Scolastico 2010-2011 ha previsto un percorso educativo mirato a promuovere, presso gli studenti, un approccio consapevole all’alimentazione e sani stili di vita insieme ad una conoscenza dei benefici del consumo di frutta e verdura e di una adeguata attività fisica. In alcuni Istituti scolastici della Provincia di Lecce abbiamo installato distributori automatici brandizzati con i loghi del progetto e dedicati all’erogazione di frutta fresca, snack, succhi e altre bevande a basso contenuto di sale, zucchero e con poche calorie. Tutto questo, purtroppo, non è servito a niente, le logiche con le quali vengono oggi aggiudicate le gare d’appalto nelle scuole, e comunque negli enti pubblici, premiano il

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maggior canone ed il minor prezzo e non tengono in minima considerazione gli aspetti qualitativi del prodotto/servizio. Chi dovrebbe sovrintendere alla salute e all’educazione alimentare del ragazzi di fronte a canoni di concessione da capogiro, chiude un occhio, anzi li chiude tutte e due, questo rappresenta un non senso e, a mio avviso, a volte è ai limiti della legalità. È evidente il forte legame tra la vostra attività e il territorio. Ne risente anche la scelta delle referenze che proponete ai vostri clienti? Spinel Caffè srl è un’azienda a vocazione territoriale, nei Self Store h24 è presente l’isola del fresco benessere, un distributore automatico dedicato ai prodotti freschi ed a km zero. Vogliamo che i nostri clienti abbiano la possibilità di scegliere e gustare anche le eccellenze dell’industria agroalimentare locale e ciò contribuisce alla crescita del tessuto socio-economico. Quali sono i numeri della gestione Spinel Caffè s.r.l.? La Spinel Caffè s.r.l. oggi conta circa 35 addetti, insieme a Spinel srl sfioriamo le 60 unità. 1000 distributori automatici free-standing installati, più di 1000 macchine a cialde nell’OCS e nell’HoReCa, lo stabilimento ha una superficie coperta di circa 3000 mq, Entro il 2016 contiamo di arrivare a 4.700 mq., ogni giorno ci tocca correre, la responsabilità che abbiamo sulle spalle è grande.


Non voglio peccare di eccessivo ottimismo, ma io la ripresa la sento, la intravedo negli occhi degli imprenditori che sono disposti ad investire e guardano al futuro con rinnovata fiducia, la leggo nelle scelte dei consumatori che denotano migliore propensione alla spesa. Certo la crescita non è ancora omogenea, alcuni settori economici ed aree del territorio iniziano a correre, altri invece fanno ancora fatica, c’è ancora tanta strada da fare, molto dipende anche dalle nostre scelte e decisioni strategiche.

Spinel s.r.l. nel 2016 vuole consolidare la sua presenza sul mercato italiano ed aumentare la quota export. Siamo già presenti in 50 nazioni nelle quali esportiamo più del 35% della nostra produzione, sui nuovi modelli di macchine stiamo completando le certificazioni specifiche per aggredire al meglio importanti mercati quali USA, Canada e Brasile. Ci siamo strutturati per sostenere tassi di crescita a due cifre. Spinel Caffè s.r.l. nell’immediato futuro intensificherà la sua presenza nel vending pubblico dove la sfida è molto stimolante: se sono in grado di suscitare interesse, se il prodotto erogato è buono, se il servizio è efficiente, il Cliente mi sceglie, mi premia, se non sono in grado di fare bene il mio lavoro è giusto che mi penalizzi e mi faccia chiudere. Deve essere il consumatore finale a decretare il mio successo o il mio fallimento, non il “decisore terzo”, che forse non ha mai preso un caffè da un distributore automatico. Insomma, nei prossimi anni contiamo di non annoiarci affatto !!!

Per ciò che attiene all’OCS, il modello di servizio è ancora attuale, nelle piccole locazioni rappresenta l’unico modo che consente una pausa ristoro di qualità. Lo sviluppo delle vendite via internet ha però “facilitato” l’accesso al caffè porzionato da parte dell’utente finale, tale prodotto spesso viene utilizzato su macchine di proprietà del gestore che sostiene l’investimento. Va ripensato quindi il modello del business OCS, è necessario uno sforzo di filiera finalizzato a riportare il settore a livelli di profittabilità accettabili. Nel segmento HoReCa invece il caffè porzionato in abbinata a macchine di alta gamma, robuste ed affidabili, rap-

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presentano ormai non solo una garanzia di qualità del prodotto in tazza ma soprattutto di redditività del business. Prendendo in considerazione entrambe le attività, produzione di macchine e gestione, quali programmi avete per il 2016?

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Negli ultimi mesi si intrecciano voci contrastanti: c’è chi ritiene vi siano segnali di ripresa, chi invece lamenta il perdurare della congiuntura. Allo stesso modo, mentre da una parte le statistiche ufficiali evidenziano un boom del monoporzionato, dall’altro si parla di crisi dell’OCS. Qual è la sua opinione?

LA BONTÀ È IL NOSTRO MESTIERE DAL 1930 LA QUALITÀ LA NOSTRA MISSIONE LA VOSTRA SODDISFAZIONE IL NOSTRO SCOPO ..ed è per questo che abbiamo voluto aggiungere nuovi prodotti in modo ricorrente e MARGINI MARGINI MARGINI al vostro lavoro.

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Tra consolidamento ed evoluzione

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er SUZOHAPP il 2015 è stato un anno all’insegna del consolidamento dopo l’acquisizione nel 2013 da Crane-NRI dei diritti e brevetti legati alla Currenza C2 e alla più recente acquisizione di COMESTERO. L’azienda è già pronta per un 2016 da protagonista. Ne parliamo con Carles Aleixandre, Executive VP e General Manager Global Vending di SUZOHAPP. Ci riassume in una parola il 2015 di SUZOHAPP? Il 2015 è stato una naturale evoluzione di quanto accaduto negli anni precedenti. Mi riferisco in particolare alle acquisizioni che hanno portato ad un unico attore sul palcoscenico del Vending europeo e globale. Quali sono gli elementi che confermano la crescita di SUZOHAPP nel vending? A seguito dell’acquisizione di COMESTERO nel 2014 e di SCAN COIN nel 2015, SUZOHAPP ha rafforzato la propria identità aziendale. Oggi il Gruppo conta 1.100 dipendenti in tutto il mondo, di cui 310 addetti alla Produzione e 150 ingegneri nel reparto R&D. 10 gli stabilimenti produttivi a livello globale e 19 i Paesi in cui il Gruppo è presente con sedi di distribuzione, progettazione ed assistenza. Senza contare gli oltre 25.000 clienti e il ricco catalogo prodotti che include 50.000 articoli. Cifre importanti, che spiegano la forza di SUZOHAPP e la sua rapida crescita nel mercato. Oggi SUZOHAPP si qualifica quale produttore globale di soluzioni complete per il gestore: dalle gettoniere elettroniche a marchio RM5 alla rendiresto Currenza C2, dai lettori di banconote ai sistemi cashless WorldKey, dai dispositivi di gestione ai moduli OCS, dai diversi componenti alla ricca gamma di accessori.

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Com’è andato il Vending Tour Europeo che nel 2015 ha portato SUZOHAPP in tanti Paesi? SUZOHAPP ha sempre posto il cliente al centro della propria strategia. Nel corso del tempo ha infatti sviluppato una struttura di vendita e assistenza tecnica in grado di coprire tutti i principali Paesi EMEA e garantire il pieno supporto al cliente. Il Vending Tour Europeo è nato con l’idea di avvicinarsi alle realtà del territorio partecipando a tutti i principali appuntamenti del settore. Nel corso del 2015 SUZOHAPP ha toccato attraverso il suo road show tutti i principali Paesi europei per incontrare i clienti e partner e per presentare loro le proprie novità di prodotto. In quest’ottica di orientamento al cliente, SUZOHAPP ha anche aderito come membro a tutte le principali associazioni vending europee (partendo da EVA, passando per CONFIDA, ANEDA, AVA, NIVO, BDV, NAVSA, OVV e PSV) con lo scopo di essere sempre aggiornata sulle normative locali, confrontarsi periodicamente con i principali attori del settore e mettere in campo soluzioni in grado di tutelare quanti operano in questo mercato. Nel 2015 SUZOHAPP ha vinto il concorso THE VENDIES nella categoria “Best Payment System”. Ne siete orgogliosi? SUZOHAPP ha partecipato al concorso inglese THE VENDIES in qualità di sponsor e concorrente, qualificandosi come vincitore della categoria “Best Payment System”. SUZOHAPP ha vinto il prestigioso concorso grazie a 2 soluzioni cash & cashless in grado di rispondere ad elevati standard qualitativi. La rendiresto Currenza C2 e i sistemi cashless WorldKey sono prodotti di altissimo livello rispettivamente nell’ambito del trattamento delle monete e nell’ambito dei pagamenti tramite chiave, card, tag o sticker. Già con queste due tipologie di prodotto SUZOHAPP è in grado di soddisfare diversi mercati: quelli tradizionalmente legati all’utilizzo del denaro contante e quelli maggiormente evoluti in cui i pagamenti cashless sono ampiamente diffusi. Ma THE VENDIES non è l’unico evento che ha reso grande il marchio SUZOHAPP. A novembre infatti il Gruppo ha avuto l’opportunità di sponsorizzare EVEX – The European Vending Experience, a dimostrazione dell’attenzione e del riconoscimento che il mercato sta riservando a SUZOHAPP.


Parliamo di Currenza C2. A che punto è l’evoluzione del prodotto ? SUZOHAPP ha aperto il 2015 investendo nell’istituzione di una task force internazionale, costituita da ingegne-

Quale sarà la strategia di SUZOHAPP per il 2016? Sull’onda dei progressi realizzati nel 2015, intendiamo dedicare il prossimo anno ad un’ulteriore espansione del nostro brand nel mercato, con un’attenzione particolare alle aree extra-europee. Abbiamo tutti gli elementi per poter diventare leader a livello globale. Una struttura solida dal punto di vista produttivo, commerciale, della progettazione e dell’assistenza al cliente. Un team affiatato orientato all’innovazione e all’eccellenza, un catalogo prodotti in continuo divenire. E le novità maggiori riguarderanno proprio i prodotti. A cominciare dalla Currenza C2 su cui saranno puntati i riflettori, passando per la gamma cashless che subirà ulteriori evoluzioni, fino ad arrivare a nuove funzionalità che fanno della « connettività » il loro punto di forza. Senza dimenticare che, a seguito dell’acquisizione di SCAN COIN, SUZOHAPP sarà in grado di fornire al gestore delle soluzioni complete per il trattamento e la gestione del denaro.

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Fabienne è stata nominata a fine luglio “Global Business Development Director” per il settore del Vending. Il suo ruolo è quello di dedicarsi all’espansione del business di SUZOHAPP a livello globale, sviluppando il parco clienti e supportando la crescita delle opportunità commerciali attraverso la relazione con i maggiori produttori e operatori del settore. Fabienne ha una grande esperienza nel mercato della distribuzione automatica, una grande attitudine ai rapporti umani ed un knowhow fuori dal comune. SUZOHAPP ritiene che Fabienne sia la persona più idonea per lo sviluppo di soluzioni innovative e customizzate per i clienti e siamo molto felici che sia entrata a far parte del nostro Gruppo.

ri specializzati e da addetti alla produzione, interamente dedicata alla Currenza C2. SUZOHAPP è già al lavoro per lo sviluppo di alcune versioni supplementari della rendiresto sfruttando le nuove tecnologie elettroniche, così da rispondere in modo specifico ai requisiti dei mercati Vending globali. L’attuale versione della Currenza C2 continuerà ad essere disponibile sul mercato.

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Cosa ha rappresentato per SUZOHAPP l’ingresso di Fabienne Marie nel Gruppo ?

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Le domande dei lettori ?

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i sono articoli che suscitano particolare interesse e curiosità da parte dei nostri lettori, soprattutto quando sono incentrati su temi legati a problematiche aziendali, oppure quando si tratta di argomenti tecnici o nuove possibilità di business. In questi casi l’interesse verte soprattutto sull’approfondimento di alcuni aspetti dell’argomento, semmai solo accennati o che appaiono poco chiari. I quesiti dei lettori arrivano alla nostra redazione attraverso email che vengono poi girate ai diretti interessati per le relative risposte. Trattandosi di argomenti di interesse generale, abbiamo deciso di rendere pubbliche domande e risposte, soddisfacendo così anche le curiosità di quanti, per i più svariati motivi non hanno pensato di rivolgersi a noi per saperne di più.

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Cominciamo con due articoli pubblicati nel numero 17 di questa rivista. Il prima ha per protagonista Roberto Franza, un profondo conoscitore del vending il quale si pone come possibile consulente per quelle aziende che intendono ottimizzare procedure e business. Il secondo riguarda il progetto Tostacafè di Armando Marino, un format che integra la tradizione artigiana al caffè con la modernità delle attuali caffetterie per aprire nuove possibilità di business. In entrambi i casi abbimao scelto le domande più significative dei lettori che pubblichiamo con le risposte dei due protagonisti.

Risponde Roberto Franza tal caso affianco direttamente il personale interessato e mi occupo di organizzarlo e formarlo per renderlo autonomo sui progetti richiesti. Quanto mi costa far analizzare la mia azienda? Renato F. - Sibari (CS)

Dipende molto dal grado di “profondità” che si vuole raggiungere, ma comunque se i dati di cui si ha bisogno sono già a disposizione, una giornata lavorativa con l’affiancamento delle persone che ricoprono i ruoli necessari, è più che sufficiente. Come già indicato nell’intervista di quest’estate per i lettori di Vending News il chek up è gratuito, salvo le spese vive. Come interviene il consulente in una gestione? Quali sono gli aspetti su cui può operare? Davide B. - Saliceto Sul Panaro (MO)

Quali sono gli ambiti di intervento, solo teorici o anche operativi?

L’intervento di consulenza può essere fatto direttamente alla direzione/proprietà e riguardare aspetti strategici, passaggi generazionali oppure reimpostazione dell’organigramma e ristrutturazioni. In questo caso il rapporto rimane diretto con la direzione con sporadici interventi con il personale. Oppure, su richiesta della proprietà l’intervento di consulenza può riguardare aspetti più operativi (rifacimento giri, riorganizzazione reparto tecnico, etc.) in

Come dicevo prima, dipende molto dalle esigenze della proprietà o di chi ne fa le veci. Mi spiego meglio, a volte l’imprenditore ha abbastanza chiara la propria visione del futuro della sua azienda e di come affrontare il mercato e superare la crisi ma ha bisogno di conferme per sé e per gli altri da parte di un occhio esterno, ha bisogno di conferme sui numeri e di “mettere nero su bianco le idee”.

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Laura C. - Imperia


In questo caso, pochi incontri ed un lavoro di progettazione e relazione sono sufficienti per soddisfare le esigenze, magari con un incontro di “richiamo” e verifica dopo qualche mese. Altre volte invece l’imprenditore oltre al progetto di cui sopra ha anche la necessità di avere una spalla, un aiuto che lo segua almeno nelle fasi iniziali del progetto, partecipando alle riunioni, affiancando gli uomini ed a volte operando direttamente sui sistemi gestionali. In questo secondo caso chiaramente l’intervento è molto più operativo, continuativo ed efficace. Io mi trovo in difficoltà a far utilizzare il mio gestionale Vega posso affidarmi al sig. Franza? Filippo U. - Torino

Lungi da me la presunzione di avere una conoscenza da tecnico, ho un’esperienza di Vega “sul campo” più che decennale e quindi sono in grado di analizzare la capacità di utilizzo dello stesso, di intervenire laddove necessiti, addestrando le persone, modificando le procedure ecc. Sto inoltre approfondendo la conoscenza di un altro sistema gestionale emergente ed innovativo in modo da poter essere d’aiuto anche a quei gestori che non utilizzano Vega. Ritornando a Vega sono in grado di formare sia la direzione che i suoi collaboratori sul corretto utilizzo dello stesso per implementare un corretto sistema di controllo di gestione.

degli attori più performanti del mercato del vending, sia aspetti organizzativi e di organigramma; come dicevo poc’anzi se i dati e le persone da intervistare sono a disposizione, il tempo necessario non supera una giornata. Ribadisco che per i lettori di Vending News il check up è gratuito, fatto salvo per le spese vive sostenute. La consulenza deve riguardare l’intera azienda o il consulente è in grado di intervenire anche in singoli settori e/o argomenti? Mario P. - Monteriggioni (SI)

Questo lo decide l’imprenditore o il manager che mi ha contattato. La consulenza può riguardare una ristrutturazione completa di un’azienda o semplicemente il rifacimento dei giri e l’impostazione e l’addestramento della persona deputata a gestirli, oppure la gestione di problematiche del personale, sia nei rapporti che nell’organizzazione, il rifacimento dell’organigramma e la definizione di ruoli e mansioni ecc. ecc. Mi piacerebbe capire dove migliorare ma non ho tempo e neanche i miei collaboratori. Devo mettere a disposizione delle persone o il consulente può intervenire autonomamente? Mattia S. - Basiliano (UD)

Vuoi migliorare le prestazioni della tua gestione?

La mia azienda è piccola, ho paura di non riuscire a sopportare il costo di un consulente e se poi non mi porta i benefici promessi? Quali sono le condizioni? Andrea R. - Passignano (PG)

L’intervento di un buon consulente deve “pagarsi da solo” intervenendo prima di tutto sui costi improduttivi e sulle deficienze nei ricavi in modo da evitare col proprio costo di appesantire un bilancio. C’è comunque da dire che se l’intervento è mirato alla creazione di un piano operativo che venga poi sviluppato dall’imprenditore con i suoi collaboratori e monitorato periodicamente i costi non sono eccessivi perché parliamo di poche giornate.

Questo è l’annoso e spesso irrisolto problema di chi decide di farsi aiutare da un consulente per trovare aree di miglioramento nella propria azienda. Le aziende sono fatte di persone principalmente e quindi nessun intervento di consulenza può esimersi dal rendere partecipe e coinvolto il personale che poi dovrà rendere operative le modifiche organizzative e procedurali che si progettano. L’atteggiamento dell’imprenditore è fondamentale per il successo di qualsivoglia cambiamento e/o ristrutturazione, anche perché parliamo di imprenditori non di solo capitale ma spesso fortemente operativi e quindi attori principali del rinnovamento. Mi è capitato di incontrare, anche nel recente passato, imprenditori a capo di aziende di grosse dimensioni (per il mercato del vending) che non avevano la minima cognizione dei problemi che affliggevano le loro organizzazioni, non perché non avessero le capacità per individuarli ma perché l’abitudine ed il timore del nuovo li bloccava. La frase killer che ogni manager o proprietario d’azienda dovrebbe vietare nella propria organizzazione è: “Abbiamo sempre fatto così… “

Scrivi a franza@vendingnews.it

Cos’è il ckeck up aziendale promesso nell’intervista su Vending News? È sempre gratuito? Francesco O. - Vittoria (RG)

Il check up riguarda sia aspetti economici, riclassificando il bilancio per poter effettuare un benchmark nei confronti

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Risponde Armando Marino Sebelloni Ho letto l’articolo sulla rivista Vending News e trovo il progetto Tostacafè interessante. Credo però che per chi come me non ha esperienza nel caffè una settimana di training sia poca. Nel caso sia necessario, è previsto un corso più lungo? Giacomo P. - San Benedetto del Tronto (AP)

In una settimana di intenso training (dal mattino alla sera) si può apprendere tanto. Il training si sviluppa sistematicamente in più fasi: cominciamo con la conoscenza dei caffè crudi (delle qualità di Arabica e Robusta e delle loro caratteristiche) poi lavoriamo sull’intero ciclo produttivo (tutte le fasi miscelatura degassificazione! maturazione e confezionamento) entrando nello specifico dei vari profili di tostatura e delle fasi che anticipano e seguono. Inoltre siamo sempre a disposizione per qualsiasi esigenza telefonicamente o con video conferenze sui vari mezzi di comunicazione o social. Tostacafè è un progetto in franchising che prevede uno standard fisso? Intendo per gli arredi, la metratura ecc. Filippo D. - Milano

Nel progetto Tostacafè andiamo a realizzare una mera torrefazione artigianale implementando macchinari, materia prima, consulenza e formazione; mentre con la formula Franchising oltre alla fornitura delle suddette voci implementiamo anche gli arredamenti giacché andiamo a realizzare un Coffeestore con corner tostatura a vista dove è possibile produrre e degustare una vasta gamma di specialty coffee. In ambedue i casi la flessibilità conta molto cerchiamo sempre di soddisfare tutte le necessità dei nostri partner. Idea brillante! Vorrei sapere se il caffè lo fornite voi e in questo caso se vanno rispettati ordini a quantitativi fissi e a cadenza regolare. Come funzionano i rifornimenti di caffè? Fabrizio V. - Sassari

Il progetto Tostacafè contempla anche la fornitura dei caffè crudi, in quanto da anni vantiamo rapporti consolidati con i migliori broker e piattaforme di distribuzione di materie prime facilitando economicamente i nostri clienti. Le nostre quotazioni quotidiane sono da sempre di gran lunga inferiori rispetto agli indici delle borse internazionali. L’acquisto minimo richiesto per ricevere una buona offerta è di solo 600 kg (un pallet da 10 sacchi da 60 kg cadauno, anche misto nelle varie origini e crivellature). Teniamo a specificare che il nostro cliente affiliandosi al progetto in seguito alla prima fornitura inclusa nello start up non ha nessun obbligo di acquisto della materia prima. Per motivi personali mi trasferisco all’estero e mi piacerebbe realizzare il progetto Tostacaffè. Vorrei sapere se per l’estero ci sono procedure burocratiche particolari. Patrick I. - Altamura (BA)

In ogni paese che sia comunitario o extracomunitario ci

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sono regole che variano da paese a paese, ma solitamente in pochi giorni si riesce ad avere tutti i permessi necessari. Ho una pregressa esperienza in una torrefazione come dipendente e mi piacerebbe metterla in pratica aprendo una caffetteria Tostacafè. Mi sembra un bel progetto ma vorrei sapere se sarei legato alle ricette delle miscele da voi ideate o se c’è la possibilità di creare miscele personali secondo i miei gusti. Evaristo G. - Ceccano (LT)

Solitamente a seguito di una attenta analisi che facciamo con il nostro partner è verifichiamo il modo di fruire il caffè: in Italia si beve l’Espresso ma all’estero si può bere il brewing coffee il caffè alla turca nei paesi arabi, etc.etc.. Ritornando all’Italia dicevamo che si beve l’Espresso ma sappiamo bene che dal nord al sud passando per il centro in ogni tazzina di caffè riscontriamo caratteristiche differenti di gusto dolce, amaro, con una acidità molto spicca-


ta, passando poi per la densità della crema,etc.etc. Ebbene, nella fase di avviamento insieme al nostro partner, creiamo delle miscele ad hoc per la sua zona e mercato di riferimento tipo: HO.RE.CA., GDO, VENDING, SERVING/OCS. Quindi la nostro risposta è SI possiamo creare miscele secondo i gusti del nostro partner. Non ho alcuna preparazione sul caffè verde ma il progetto Tostacafè mi sembra un’idea vincente. Vorrei sapere se il corso prevede anche una preparazione sui tipi di caffè, i paesi di origine, le miscele ecc. Paolo Z. - Adria (RO)

Come ampiamente detto nelle risposte precedenti, durante il training di formazione diamo ampio risalto alle caratteristiche delle varie origini di caffè e lo studio per la creazione delle miscele. Di quanto spazio c’è bisogno per le attrezzature e per lo stoccaggio? Intendo tostatrice, silos, sacchi di caffè ecc. Gaetano S. - Casoria (NA)

In questo caso, il partner necessita solo di un locale da adibire a laboratorio. Oppure affiliarsi al franchising Tostacafè nel quale oltre a fornire macchinari, equipaggiamenti, materia prima, know how c’è un layout ben definito con arredamento e comunicazione marketing. Quindi possiamo dire che in ambedue i casi è un progetto chiavi in mano. Gradirei maggiori informazioni sull’investimento.

La normativa vigente ci dice che per creare uno spazio lavorativo inerente la produzione di caffè tostato servirebbero tre spazi attigui dove poter produrre,stivare la materia prima e stivare il prodotto finito. Abbiamo avuto molti partners che hanno avviato la propria attività con metrature inferiori ai 100 mq . Complimenti per l’idea! Vorrei sapere se si tratta di un progetto chiavi in mano o se ci sono ulteriori spese da affrontare. Teresa D. - Pistoia

È possibile affiliarsi al progetto Tostacafè nel quale forniamo i macchinari e gli equipaggiamenti per la tostatura, la materia prima e dulcis in fundo il trasferimento del know how.

Silvano B. - Catanzaro

Riteniamo che l’investimento per entrare nel progetto o Franchising Tostacafè sia molto contenuto e in Italia o all’estero non abbiamo concorrenti capaci di offrire quello che noi riusciamo a dare. Lo start up per gli entry level nel Progetto Tostacafè è di solo € 15.000, mentre per affiliarsi al Franchising Tostacafè con metratura di 100 mq. il costo è di solo € 59.000. Per ogni ulteriore informazione, per ricevere maggiori dettagli sul progetto e sul piano finanziario e per una consulenza gratuita e senza impegno scrivere a:

tostacafe@vendingmarketing.it

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Stati Generali del Vending 2015

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li Stati Generali del Vending 2015 si sono svolti il 19 ottobre a Milano, presso la sede di Confcommercio – Imprese per l’Italia, alla presenza di autorevoli rappresentanti delle istituzioni e di una vasta platea di imprenditori del settore. Nel corso dell’incontro si sono susseguiti numerosi interventi, parte dei quali incentrati sull’attuale momento economico del Paese e su tematiche fiscali più vicine e/o di maggiore interesse per il settore, contenute nella Legge di Stabilità. Gli attesi dati relativi ai numeri registrati dal comparto nel 2014 in termini di fatturato e di presenza sul territorio, sono stati completati dagli interessanti risultati di due ricerche, una quantitativa e una qualitativa, incentrate sul consumatore e sulla percezione della distribuzione automatica da parte di questi. Particolarmente interessante l’intervento di Fabrizio Valente, partner fondatore di Kiki Lab, società di consulenza che da anni collabora con CONFIDA, e co-autore del libro “La Distribuzione Automatica” della Collana Le Bussole di Confcommercio , presentato proprio in occasione degli Stati Generali e scritto in stretta collaborazione con l’Associazione di categoria. Il libro mira a proiettare la distribuzione automatica direttamente nel futuro, mettendone in luce gli aspetti innovativi dal punto di vista sia delle tecnologie utilizzate che delle numerose sperimentazioni che vedono nella distribuzione automatica uno strumento e un mezzo per applicazioni nel sociale, nel marketing, nei servizi. Dagli Stati Generali di quest’anno sembra emergere la forte determinazione del settore a non arrendersi di fronte ai risultati in negativo del 2014, ma di reagire con volontà propositiva, modernità e apertura verso tutte quelle innovazioni che lo aiutino a crescere e migliorare, tenendo un occhio sempre attento sul fruitore ultimo del servizio: il consumatore. Le ricerche illustrate nel corso dell’even-

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to possono aver costituito un ulteriore supporto in questo senso, tanto da spingere lo stesso Presidente di Confida, dott. Piero Angelo Lazzari, ad affermare che occorre “superare il vending tradizionale attraverso l’innovazione tecnologica e informatica” per diventare sempre più attraente per i consumatori, punto di riferimento essenziale per chi opera nel settore.


Per quanto riguarda i numeri registrati nel 2014 (dati Confida), sembrano poco incoraggianti considerando i segni negativi che li caratterizzano, ma ci sentiamo e ci auguriamo di poterli vedere superati alla luce dei seppur deboli segnali di ripresa riferiti dai singoli operatori nel corso degli ultimi mesi. Ferma restando la sostanziale tenuta delle vendite del caldo (- 0,1%), il dato più preoccupante è quello legato ai consumi di bevande fredde (- 7,33%) e di snack (- 8,01%) ma, come ha più volte sottolineato la stessa associazione di categoria a commento degli aggiornamenti sull’andamento

del mercato dello scorso anno, sono numeri fortemente influenzati dall’anomala stagione estiva 2014 e che, per contro, dovrebbero essere sensibilmente migliorati dal forte e prolungato caldo dell’estate 2015, come riferiscono e confermano i maggiori player del comparto acque e bibite. Più in generale, va sottolineato che la crisi del vending non è direttamente legata al vending stesso, ma è il riflesso della più generale crisi economica e quindi della contrazione dei consumi che ne deriva e che il vending subisce. Vogliamo con ciò intendere che la crisi registrata dai nu-


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meri non è indice di un calo di popolarità o di gradimento delle vending machine da parte degli utilizzatori. Anzi, come prova l’ultima indagine di Confida, il 77% degli utenti è soddisfatto del servizio offerto dai distributori automatici; li preferisce perché comodi, veloci nel servire e diffusi capillarmente. Sull’attuale situazione economica sono intervenuti l’on. Luigi Casero, Vice Ministro all’Economia e alle Finanze, l’on. Andrea Mazziotti , presidente della I° Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e l’on. Daniele Capezzone, già presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Dopo l’inevitabile accenno all’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi che andrà in vigore dal 1° gennaio 2017, per il quale CONFIDA ha lavorato e sta ancora lavorando affinché si trovi la soluzione tecnica meno impattante sul settore, i rappresentanti istituzionali si sono soffermati sul nuovo clima che sembra caratterizzare la vita economica italiana. Secondo gli intervenuti, si percepisce un clima di fiducia, confermato da una seppur contenuta ripresa dei consumi, che spingerebbe a tirare un sospiro di sollievo. Ma è ancora presto per cantare vittoria e, come ha affermato nella sua presentazione il presidente di Confcommercio dott. Carlo Sangalli, e ha ribadito il presidente di CONFIDA, dott. Piero Angelo Lazzari, è necessario mantenere un atteggiamento positivo ma cauto verso il futuro. I segnali di ripresa devono stimolare il comparto a rinnovarsi, spingendo l’acceleratore in direzione dell’innovazione, e continuare sulla strada della qualità del servizio che finalmente sembra essere stata intrapresa dalle compagnie di gestione. Per cogliere le opportunità che oggi si profilano, ben vengano tutte quelle idee in grado di coniugare tecnologia e vita quotidiana, quest’ultima rappresentata dal semplice gesto di bere un caffè o consumare uno spuntino al distributore automatico. Se ai consumatori del vending si offre valore aggiunto attraverso meccanismi anch’essi ormai parte della quotidianità (tecnologia, informatica, mondo dei social, interazione ecc.), essi considereranno le vending machine sempre più un punto di riferimento, di aggregazione, di scambio e questo andrà sicuramente a tutto vantaggio dei “numeri”.

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Nasce Gruppo Gimoka

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alla fusione di Gimoka Srl ed Espresso Italia Srl, è nato il 1° novembre 2015 Gruppo Gimoka, espressione del nuovo assetto della realtà imprenditoriale valtellinese che fa capo alla famiglia Padelli. Esito di una governance manageriale che ormai da quasi due anni affianca la nuova generazione, questa nuova fisionomia societaria supporterà le strategie, gli assetti logistico-industriali e la gestione dei brand. Combinando assets - materiali e immateriali - e business fra loro complementari, il nuovo Gruppo rafforzerà le opportunità di mercato sia per il proprio portafogli marchi sia per il servizio di marchio privato storicamente offerto dall’azienda. Gruppo Gimoka rappresenta una realtà imprenditoriale di successo nata agli inizi degli anni ‘80 e diventato, grazie alle intuizioni del suo fondatore Ivan Padelli, la terza torrefazione italiana per volumi di caffè tostato. Il core business è il caffè a tutto tondo, sia esso macinato, in grani o confezionato in monodose. Il Gruppo controlla l’intera catena del valore: dall’approvvigionamento della materia prima, al presidio delle delicate fasi relative alla tostatura e macinatura, per proseguire con quelle di confezionamento / incapsulamento. Grazie al know how acquisito nel tempo e ai forti e continui investimenti industriali e distributivi, Gruppo Gimoka è presente nel canale Professionale (Ho.Re.Ca. e Vending) e nel canale domestico, con i propri marchi e tramite marchi privati italiani ed internazionali. L’evoluzione del Gruppo riflette la naturale propensione di Gimoka a interpretare le sfide di un mercato in costante evoluzione, attraverso una revisione continua delle proprie strategie e dei conseguenti assetti organizzativi, con l’obiettivo di affrontare e cogliere in maniera adeguata le opportunità che si presentano. La nuova configurazione societaria conferma e amplia la mission che ha sempre orientato le scelte industriali di

Gimoka: ricercare sinergie e ottimizzazioni industriali tali da assicurare un assetto flessibile nonostante i volumi ed i canali gestiti, riuscendo ad adeguarsi alle esigenze più disparate, presidiando in modo ferreo lo sviluppo di miscele e riducendo il time to market dei molti progetti attivi in ambito internazionale. Ivan Padelli Presidente di Gruppo Gimoka, commenta così il nuovo corso dell’Azienda: “Grazie alla fusione saranno possibili livelli maggiori di investimenti a beneficio sia dell’assetto industriale, sia della fase di espansione e di crescita internazionale che negli ultimi anni è stata protagonista di una notevole accelerazione”. Una pietra miliare di questo nuovo processo è rappresentata dall’attività strategica di posizionamento marchi che Gruppo Gimoka ha intrapreso nel corso degli ultimi due anni. Partendo dalla vocazione storica di ciascun marchio, si è voluto agire nella direzione di un rafforzamento della distintività degli stessi con l’obiettivo di una loro valorizzazione, tramite processi di restyling che riassumono anche visivamente il nuovo corso. Il portafoglio marchi di Gruppo Gimoka è così costituito: •Gimoka: marchio storico per riconoscibilità, è il brand attivo sia nel canale Home che Out of home. Il nuovo pay off “Coffee Instinct” è stato coniato per comunicare con immediatezza la passione che guida le dinamiche del brand. •Galleria CaffèSi, marchio storico della caffetteria milanese d’eccellenza, è stato fondato negli anni ’70. Si rivolge esclusivamente al canale Ho.Re.Ca. •Gran Caffè Garibaldi: marchio ricco di una sua storia specifica. Con l’entrata nel Gruppo Gimoka, Gran Caffè Garibaldi conoscerà un rilancio sia su scala nazionale che internazionale. A Host 2015 sarà possibile apprezzare la gamma rinnovata ed ampliata di miscele per il Canale Professionale a cui è destinato. •Espresso Italia: riferimento internazionale per il caffè porzionato e per le soluzioni innovative di macchine per sistemi a capsule.

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