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VENDING Il bimestrale della distribuzione automatica
Numero 21 - Anno 2016
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L’editoriale di Fabio Russo
Marzo. Mese in cui inizia la Primavera, iniziano a germogliare fiori, frutti e... procedure. O almeno, è ciò che si augura tutto il settore della distribuzione automatica italiana. Sono molti mesi, oramai, che le commissioni istituite da CONFIDA si incontrano con i funzionari delegati dall’Agenzia delle Entrate per definire termini e procedure tese a disciplinare la legge legata alla comunicazione dei corrispettivi che, com’è ormai acquisito, partirà il 1° Gennaio 2017. Incontri in cui si sono poste le basi per tentare di rendere indolore questo passaggio per tutti i soggetti della filiera coinvolti e far comprendere alla suddetta Agenzia che questo settore è ben più complesso di quanto avessero fino ad ora immaginato. Ma senza ancora alcun protocollo condiviso firmato tra le parti. Qualsiasi sarà la procedura adottata, andrà a coinvolgere produttori di sistemi di pagamento e di software gestionali, fabbricanti di macchine distributrici, tutto il personale operativo e amministrativo delle gestioni con tutte le conseguenti e relative perdite di tempo e denaro. Sono decine le richieste di notizie attendibili sull’argomento che ogni settimana giungono in redazione via e-mail o con una semplice telefonata. E non possiamo che rispondere di attendere senza dare credito a voci prive di alcun fondamento, che turbano e animano negativamente gli addetti ai lavori. Ritengo che, soprattutto in un momento come questo, sia necessaria un’iniezione di ottimismo, di informazione corretta ed autorevole, che crei le condizioni favorevoli ad un più sereno, agevole e collaborativo confronto tra le parti per l’elaborazione, la stesura e l’approvazione condivisa di un protocollo operativo da far adottare ai gestori. Tutto ciò senza aggravare la già tesa situazione economica in cui versano da molti mesi le società di gestione italiane. Insomma, auguriamoci tutti che Marzo, oltre che le rondini, i fiori e i frutti, porti finalmente chiarezza e certezze sul da farsi nei mesi a venire. Anche in questo numero, dando uno sguardo al sommario e sfogliando le pagine della rivista, avrete modo di conoscere meglio le realtà italiane del vending e di apprendere alcune tra le novità di rilievo per il settore. I motori di Venditalia 2016 si sono oramai accesi e si stanno riscaldando. Preparatevi, perché quest’anno le novità sono molte di più di quante potete immaginarne.
L’EDITORIALE
SOMMARIO
di Fabio Russo pag. 5
WATER TIME - L’acqua nella sua forma migliore Intervista con Stefano Piccinini pag. 10
Ge.S.A. VENDING - 50 anni al passo col vending Intervista con Fabio Quadrio pag. 14
WIDÙ Il controllore discreto della gestione O.C.S. e Ho.Re.Ca. pag. 18
IL MERCATO DEL CAFFÈ VERDE. Previsioni per il 2016 A cura di Myko Trading pag. 20
COGES - Cresce con i nuovi manager
Intervista col Dott. Giuseppe Ricchiuto pag. 28
CRANE PAYMENT INNOVATIONS Parlando di connettività pag. 32
LEGGE DI STABILITÀ 2016 I focus d’interesse per il settore pag. 34
BIANCHI INDUSTRY Nomina il nuovo Responsabile Vendite Italia pag. 44
FIORE DI PUGLIA Nuovi prodotti per la linea Bio pag. 46
pag. 22
ERGO VENDING - Una realtà in rapida crescita Intervista con Riccardo Fatone pag. 24
PROMEL - Torna a Venditalia in grande stile Intervista con Federico Bistarini pag.48
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SANDEMETRIO srl Il Benessere nella Ristorazione Automatica
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Periodico bimestrale della distribuzione automatica Anno 2016 - Numero 21 Editore
Sede: Via Benedetto Brin, 69 80142 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it Tel. 0810152150 Fax. 0810152151 Iscrizione al ROC n° 22385 dal 4 Maggio 2012 Direttore responsabile Francesco Ippolito Direttore editoriale Fabio Russo Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:
LA WEB COMMUNICATION IN PILLOLE A cura di Ameri Communications and PR pag. 52
INNOVATIVE TECHNOLOGY Soluzioni intelligenti per la gestione del denaro Intervista con Stefano Mandelli pag. 54
LDG - La gestione della qualità nel Vending pag. 56
TOM TOM TELEMATICS Il partner ideale per la gestione della flotta aziendale pag. 58
MELADAJ - Una tentazione italiana da bere pag. 60
FORNO DAMIANI - Sono le Pipas la prima novità 2016 pag. 60
CONSERVE ITALIA FESTEGGIA I 70 ANNI DI YOGA pag. 62
Francesco Ippolito Fabio Russo Flora Seta Alessandro Baselice Laura Boccadamo Federica Bocchino Gabriele Bottacci Pascale Capelle Nicola Centra Giuseppe Ceraso Lucia Di Gaeta Anna Dossena Chiara Franceschi Luca Magnabosco Pier Giorgio Missiroli Annamaria Tucci Michele Ferraro
Stampa Tipografia TETI srl - Napoli Pubblicità: inferiore al 50% Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti
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L’acqua nella sua forma migliore
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ater Time è una società attiva già dal 1998 nel settore dei “water coolers”, ossia nella commercializzazione di boccioni di acqua di sorgente tramite refrigeratori. L’azienda ha ricevuto un forte impulso alla crescita da quando nel 2002 venne acquistata dal Gruppo SEM - Sorgenti Emiliane Modena S.p.A. - uno tra i più importanti operatori in Italia attivo nell’imbottigliamento, produzione e distribuzione di Acque Minerali Naturali e soft drink, sia a marchio proprio che per private label. Per conoscere meglio questa realtà imprenditoriale incontriamo Stefano Piccinini, Amministratore Unico di Water Time srl. Quali motivi hanno spinto Gruppo SEM ad entrare nel settore dei water coolers? Già dal 1998 Gruppo SEM era attivo nel comparto con l’imbottigliamento dei boccioni da 5 galloni in policarbonato. Allora esisteva un solo operatore, a cui ci affiancammo noi di Gruppo SEM e Norda con Aquapoint, società che a dicembre del 2015 abbiamo poi acquistato. In poco tempo siamo diventati il primo operatore in Italia per quel che riguarda i boccioni in policarbonato a rendere da 5 galloni e, con l’acquisizione di Water Time, il Gruppo ha praticamente chiuso la filiera riuscendo a coprire tutte le fasi: dall’imbottigliamento alla distribuzione. Tengo a sottolineare che il nostro impianto di imbottigliamento per il boccione da 5 galloni a rendere è uno tra i più performanti d’Europa con una capacità di 1.200 boccioni all’ora! Nel momento in cui il Gruppo ha acquistato Water Time, in che modo ha poi dato la sua impronta ad una società già organizzata e operativa? La cosa che ci ha differenziato sin da subito dai competitor è stato il canale distributivo prescelto: mentre gli altri attori del mercato avevano scelto canali di distribuzione quali ad esempio i grossisti di acque minerali e di bevande, noi che dal 1991 eravamo attivi nella distribuzione automatica, abbiamo privilegiato questo canale perché ci sembrava il più adatto. Acquisita Water Time, abbiamo raccolto l’eredità di chi vi aveva egregiamente lavorato in precedenza, applicando le nostre procedure basate sull’esperienza accu-
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mulata nel vending. Un esempio è l’introduzione del canone di noleggio, fondamentale per un’azienda come la nostra. Per il vending in senso stretto è diverso per la molteplicità dei prodotti che lo contraddistingue, con in prima linea il caffè che fa da traino a tutti gli altri. Abbiamo concentrato le nostre energie, ottenendo risultati lusinghieri: dai 3.500 refrigeratori installati siamo passati in soli 5 anni a quasi 20.000 con un deciso ed importante aumento del fatturato totale dell’azienda. Nel 2010 il Gruppo è partito con l’imbottigliamento del formato monouso da 18 e 15 litri in PET non solo perché il mercato lo richiedeva, ma per essere più incisivi nei mercati lontani dal nostro stabilimento di produzione, così da essere più efficaci e approcciare meglio il mercato del Sud Italia dove l’utilizzo del formato a rendere è antieconomico per i sostenuti costi di trasporto.
ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica e la flessibilità produttiva rispetto alle variazioni della domanda di prodotto nel corso dell’anno. In particolare, tramite sistema informatico, è possibile monitorare la risorsa e di conseguenza regolare il prelievo di acqua in base alle esigenze produttive evitando inutili sprechi o prelievi di acqua ingiustificati. Chi sono i vostri partner per i refrigeratori? La nostra società lavora da sempre con la Oasis International, uno dei più grandi produttori al mondo di refrigeratori, la cui sede è in Ohio (USA). La sede amministrativa in Europa si trova in Irlanda, mentre lo stabilimento di produzione è in Polonia. Per i refrigeratori da allacciarsi alla rete idrica, la collaborazione sempre più stretta con Blupura, ci consente di raggiunger elevati standard di qualità. Con l’acquisizione poi di Aquapoint, abbiamo conservato e stiamo rafforzando la collaborazione (che ha raggiunto i vent’anni) con il loro storico fornitore, la francese Mistral, altra azienda leader nella produzione di water coolers. In quali aree siete attivi e com’è articolato il vostro servizio? Alla fine del 2015 avete rafforzato la vostra presenza nel comparto acquisendo la società Aquapoint. Cosa rappresenta quest’operazione e quali novità apporta? L’acquisizione di Aquapoint è anch’essa assolutamente strategica e per più di un motivo: accresce i volumi nel reparto del 5 galloni a rendere; rafforza il parco clienti raggiungendo importanti canali distributivi e completa la gamma con il boccione da 5 litri monouso in PET, formato che abbiamo intenzione di sviluppare in modo importante: la sfida è ardua ma sappiamo di poter fare un buon lavoro!
Water Time conta circa 40 dipendenti diretti e 10 indiretti: ha la sede centrale in provincia di Modena e 16 depositi dislocati sul territorio nazionale che, considerando anche i partner della distribuzione automatica, ci consentono una copertura totale della Penisola. L’attenzione per il cliente è massima: puntualità del servizio e dell’assistenza soprattutto per ciò che riguarda la sanificazione dei refrigeratori
Chi è il vostro partner per i contenitori e quanti tipi di boccione utilizzate? Il nostro partner principale per il boccione a rendere è la Global Packaging, azienda leader in Europa. I formati da 18 e 15 litri e anche il nuovo formato da 5 litri in PET sono prodotti e soffiati da noi, così come avviene anche per le bottiglie di acqua minerale naturale. La differenza è sostanziale e sta nei materiali: il formato da 5 galloni (18,9 litri), che prima era realizzato in policarbonato, ora è in Tritan, un nuovo polimero alternativo. I formati da 18, 15 e 5 litri prodotti da noi sono in PET monouso, altrettanto riutilizzabili attraverso il riciclo. In azienda abbiamo impianti appositi per il recupero di queste materie plastiche che si possono riutilizzare per usi diversi. Quali sono i principali brand delle acque minerali e di sorgente da voi imbottigliate? Per ciò che concerne l’acqua minerale, Gruppo SEM dispone di 3 stabilimenti di imbottigliamento con i marchi Monte Cimone, Ventasso, Lieta, Angelica e Flaminia oltre allo stabilimento per l’imbottigliamento dell’acqua di sorgente a marchio Edea. Il Gruppo inoltre è dotato di avanzati sistemi di controllo e gestione del processo di captazione che consentono di
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Sorgente di Ospitale sita in Fanano (MO)
che deve avvenire solitamente ogni sei mesi. Parlando poi di refrigeratori collegati alla rete idrica, che stanno riscontrando sempre più consensi nel mercato, ci occupiamo dei sopralluoghi, dei controlli sull’acqua potabile e di tutto quanto necessario alla soddisfazione del Cliente. Le nostre competenze, oltre alla nostra esperienza, unite a quelle dei nostri partner fanno alzare la qualità del servizio a standard decisamente elevati. Lo sfruttamento delle sorgenti d’acqua è un tema caldo. Qual è la vostra posizione al riguardo?
Gruppo SEM è presente a Venditalia sin dalla prima edizione. Cosa proponete quest’anno? Quest’anno Water Time presenterà una novità assoluta: un refrigeratore da allacciare alla rete idrica prodotto specificatamente per noi dal nostro partner Blupura. Speriamo di aver realizzato uno stand d’impatto con un taglio diverso rispetto alle precedenti edizioni di Venditalia. Quello che non cambierà sarà come sempre la degustazione dei prodotti tipici della nostra terra che offriremo ai nostri clienti e amici! Una curiosità: nelle scorse edizioni di Venditalia avete presentato un gadget che è diventato un must nella distribuzione automatica. Mi riferisco al mini boccione da scrivania. Da dove è nata l’idea? Quando lo scoprimmo nel lontano 1997, il nostro partner per i boccioni in policarbonato di allora ci mostrò la preforrna dalla quale, mediante il soffiaggio per iniezione (come avviene per le bottiglie di Acqua minerale Naturale), nasceva il boccione. Utilizzavano il mini boccione come gadget e allora - oggi giustamente non è più possibile - contenevano grappa. Ce ne innamorammo al punto da farne anche noi un gadget da distribuire alla nostra Clientela. Anche quest’anno i mini boccioni ci seguiranno a Venditalia, magari riempiti con il Lambrusco!
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Il Gruppo SEM opera con strutture produttive e commerciali geograficamente prossime ai propri clienti, consentendo in tal modo la riduzione dell’inquinamento atmosferico prodotto dal trasporto su strada. Dai giacimenti l’acqua viene estratta ed imbottigliata attraverso processi tecnologici avanzati che ne preservano la qualità originaria e le caratteristiche chimico-fisiche. La Società presidia attentamente e costantemente tutte le fasi di produzione attraverso funzioni specifiche dedicate al controllo qualità, per garantire al cliente, non solo un prodotto conforme ai requisiti di legge, ma anche rispettoso dei migliori standard qualitativi in termini di naturalità e sostenibilità delle fasi di produzione. Un avanzato sistema di controllo e gestione del processo di captazione consente di ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica e, al contempo, garantisce flessibilità produttiva rispetto alle variazioni della domanda di prodotto nel corso dell’anno.
Le iniziative ecosostenibili promosse dal Gruppo SEM si basano sullo studio di soluzioni per ridurre l’incidenza dei costi del packaging sul prodotto finito, ottimizzando la quantità di PET per ridurre l’impatto ambientale dei contenitori in plastica. Il Gruppo SEM collabora da oltre dieci anni con il dipartimento di Chimica Organica e di Biologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia effettuando analisi specifiche sia sull’acqua che sui materiali di confezionamento quali i tappi e le bottiglie. Tale collaborazione rientra nell’ambito delle attività di Ricerca e Sviluppo che consentono alla Società di analizzare i materiali utilizzati, valutandone le prestazioni e i relativi costi di produzione, con il duplice obiettivo di migliorare costantemente la qualità dei materiali esistenti e di svilupparne di nuovi.
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el 2017 Ge.S.A. Vending festeggerà 50 anni di attività, un percorso lungo quanto la storia della distribuzione automatica in Italia. Leader in Lombardia e tra le più grandi società di gestione nazionali, Ge.S.A. ha cavalcato l’onda dei cambiamenti che si sono verificati negli stili di vita degli italiani in conseguenza delle vicissitudini sociali e politiche del Paese. Mantenere la propria posizione nel territorio, sostenere la crescita della propria azienda superando brillantemente i periodi di crisi economica - e in questo cinquantennio ve ne sono stati di storici! – riuscire a mantenere nel tempo un nutrito parco clienti e guadagnarsi e conservare la sua fiducia, non è cosa da tutti. Vuol dire che l’azienda ha basi solide e una struttura ed un’organizzazione capace di reggere al ritmo frenetico di questo mestiere, un ritmo che solo chi fa impresa nel vending può comprendere. Ne parliamo con Fabio Quadrio, Amministratore Delegato di Ge.S.A. SpA. Ge.S.A. Vending ha attraversato 5 decenni. Ci riassume per decennio le più grandi sfide, le sconfitte più cocenti e i successi più esaltanti? Ge.S.A. ha attraversato 50 anni di storia d’Italia, è vero! La sua più grande sfida risale al “primo periodo” di Ge.S.A. che va dalla fondazione alla prima metà degli anni ‘80. Anni bui, difficili, aggravati anche dalla crisi energetica, la famosa austerity degli anni ‘70 che tutti ricorderanno. I fondatori si trovarono in difficoltà e un gruppo di giovani già attivi nel vending decise di scommettere sul proprio futuro rilevando la società. Una grande sfida e una grande scommessa sul futuro, portata avanti con dedizione, impegno ed entusiasmo. Nella seconda metà degli anni ‘80 si ebbe un calo del costo delle materie prime e, finalmente, un prezzo di vendita adeguato. Furono anni di crescita soprattutto nel terziario e
50 anni al passo col vending Ge.S.A. riuscì a cavalcarne l’onda, così come riuscì ad intuire altre fonti di business come l’O.C.S. Va anche detto che in quegli anni vi fu l’ingresso in questo settore di molti attori e la nascita di una concorrenza più o meno agguerrita, che obbligò Ge.S.A. a delineare le sue politiche guida e a definire da subito il suo posizionamento sul mercato. Arriviamo, quindi, ad oggi in un mercato caratterizzato dalla grande crisi economica globale, dove la grande sfida quotidiana consiste nel competere in un mercato saturo di offerte, soddisfare le richieste sempre più specifiche dei clienti, continuando ad innovare per essere in linea con i tempi e a dare grande attenzione alle risorse che lavorano con noi e contemporaneamente al conto economico. Sfida che al momento stiamo affrontando al meglio grazie ad una gestione oculata di tutte le risorse. Le grandi sfide e i successi più esaltanti sono quelli compiuti e ottenuti nei momenti più difficili della storia e le sconfitte, commercialmente parlando, non esistono. Esiste la delusione, soprattutto quando a vincere non è il tanto acclamato servizio offerto. Sconfitte vere e proprie per fortuna non ne abbiamo avute, piuttosto posso dire che ci sono stati dei rammarichi per alcune separazioni che nel tempo hanno coinvolto l’assetto societario. Che dimensioni ha oggi l’azienda e com’è strutturata? Oggi siamo tra le prime società di gestione su scala nazionale, anche se non copriamo direttamente l’intero territorio italiano. Con la sede centrale di Milano e le filiali di Bergamo, Brescia e Lodi in Lombardia, con la filiale di Verona in Veneto e con le filiali in provincia di Torino e Cuneo in Piemonte, Ge.S.A. è riuscita a consolidare la sua presenza in tutto il Nord Italia. Ogni giorno soddisfiamo oltre mezzo milione di utenti con un parco macchine di quasi 50.000 distributori tra automatici e semi-automatici, gestiti da un organico di oltre 500 collaboratori e realizziamo un fatturato di circa 70 milioni di euro.
La strategia di crescita per acquisizioni sembra la via più semplice per arrivare ai grandi numeri. Ma è davvero così? Ge.S.A. da sempre utilizza le acquisizioni per la crescita. A nostro avviso non ci sono alternative se si vuole crescere salvaguardando il risultato economico. Questo non vuol dire che si debba acquisire ad ogni costo. Ge.S.A. a questo proposito ha una sua precisa policy, per cui a volte capita che le nostre offerte non siano prese in considerazione. Noi cresciamo in modo sostenibile, col debito sempre sotto la lente d’ingrandimento perché questo è quello che chiedono i nostri azionisti. In ogni caso - e per risponderle concretamente alla domanda -, riteniamo più utile investire i nostri denari in acquisizioni piuttosto che fare guerre di canoni e ristorni. Il servizio vending di una volta, quello dell’omino della macchinetta che andava a caricare e chiacchierava col cliente, sembra tramontato. Ritiene questo modello davvero superato? Quanto conta per Ge.S.A il contatto col cliente? Noi crediamo che questo modello di business sia tramontato da un po’ di anni, ma non certamente per quel che riguarda le relazioni con i clienti, valore che ancora oggi Ge.S.A. ritiene fondamentale. Nel modello da Lei citato ciò che è davvero cambiato è il cliente, le sue richieste, la sua consapevolezza, le sue esigenze e, se il servizio vending vuole mantenere un dialogo attivo con questo nuovo interlocutore, crediamo non possa far altro che evolvere anch’esso. Oggi per poter garantire ai nostri clienti un servizio di primo livello abbiamo bisogno di investire molto in attrezzature e risorse umane e, per poterlo fare al meglio, serve un’adeguata disponibilità che solo le aziende più grandi e strutturate riescono ad avere. Crediamo infatti che tutti i tipi di esigenze meritino ascolto e rispetto e lavorare per soddisfarle, significa non solo proporre prodotti all’avanguardia, ma soprattutto indirizzare la nostra ricerca alle specifiche richieste dei nostri interlocutori, puntando sull’innovazione e sulla personalizzazione del servizio. Quanto conta la formazione del personale dedicato al contatto con i clienti? La riteniamo fondamentale perché tecnici, ARD e commerciali sono il nostro biglietto da visita presso il cliente. È per questo che il team Ge.S.A. è formato da professionisti accuratamente selezionati, con pluriennale esperienza nel settore del vending, che teniamo costantemente aggiornati con corsi di formazione ed informazione. Quali sono gli strumenti fondamentali nella conduzione di una società di gestione dai grandi numeri? Riteniamo che per essere competitivi nel panorama odierno servano organizzazione, monitoraggio e controllo, e su questo fronte crediamo sia fondamentale il supporto della tecnologia. È per questo motivo che abbiamo scelto di avvalerci di tecnologie avanzate che coinvolgono tutti i livelli aziendali per lo svolgimento della nostra attività. Tutti i nostri ARD e i nostri tecnici esterni sono dotati di palmari per la ricezione e la trasmissione dei dati. La nostra rete commerciale è dotata di tablet per avere sempre ag-
giornata la situazione sul cliente, anche in azienda. Il sistema di gestione certificato VEGA ci permette di tracciare l’andamento e le caratteristiche di ogni singolo distributore automatico; i sistemi di GPRS, di telemetria e la Sala Regia - attraverso le quali gestiamo sia gli Addetti al Rifornimento, sia i tecnici sul territorio che l’intera catena dell’O.C.S. - sono in grado di individuare le specifiche esigenze dei clienti in tempo reale, permettendoci di intervenire con tempestività, ottimizzare le risorse e i passaggi.
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Ogni passaggio viene registrato ed è tracciato e certificato, permettendo così un controllo sulle azioni e sulle tempistiche.
Cosa ne pensa del sistema delle gare e come crede debba cambiare?
Credo che nessuno in Italia abbia investito quanto Ge.S.A. per far cambiare l’attuale sistema che è ormai diventato un mostro dove la professionalità e la qualità del servizio non sono più nemmeno contemplati. Ormai è quotidianità vedere gare in cui l’unico parametro sono i ristorni! Oggi, come ha giustamente sottolineato Lei, non ci sono anDevo però dire che la nostra perseveranza sta iniziando a cora i decreti attuativi per cui non sappiamo effettivamente portare i primi frutti: abbiamo vinto nei vari livelli di giuquale sarà l’impatto sulla nostra organizzazione della nuova dizio con la Società di Acquisti Centralizzata della Regione legge sulla trasmissione dei corrispettivi nel vending. Lombardia (ARCA) e molte altre gare sono state sospese o Tuttavia siamo abbastanza tranquilli in quanto da una parte annullate secondo gli stessi princìpi. Quello che chiediamo abbiamo un parco distributori che ha una età media di 5-6 è molto semplice: che la Pubblica Amministrazione stimi il anni e quindi recenti, dall’altra riteniamo che i decreti attuafatturato della concessione immessa nel mercato e spieghi tivi terranno conto della complessità della materia e quindi, poi nei documenti di gara quale metodologia oggettiva ha pur dovendo partire il primo gennaio 2017, ci lasceranno del utilizzato per giungere a tale stima. tempo per portare a completamento quanto richiesto. Solo così la Pubblica Amministrazione potrà costruire un conto economico della concessione e potrà comprendere quale sia la soglia massima di ristorno che potrà chiedere in quanto, oltre tale soglia, l’offerta non potrà essere altro che anomala. È chiaro che per aiutare la Pubblica Amministrazione a costruire un conto economico è necessario a nostro avviso che l’Associazione di Categoria CONFIDA istituisca un Osservatorio terzo che abbia il compito di pubblicare annualmente – sulla base di un’analisi dei bilanci depositati da un campione significativo di imprese del settore – i dati medi di costo della materia prima, del personale, dei serviPaolo Restelli, Direttore Commerciale di Ge.S.A. Vending insieme all’Amministratore Delegato Fabio Quadrio zi, dei costi di ammortamento etc. Siamo convinti che alla fine sarà un bene per il settore: ci saUna volta che saremo riusciti in tale impresa emergeranno ranno più aziende organizzate e meno gente improvvisata. tutte le offerte anomale e finalmente la Pubblica AmminiAnche le società più piccole e storiche troveranno modi e strazione avrà strumenti seri per escludere le imprese dalle risorse per adeguarsi alle normative, magari con qualche gare. Il futuro? Gare con i prodotti a prezzo libero, con veaggregazione. rifica dell’anomalia dell’offerta per il canone concessorio e grande attenzione alla qualità del servizio che diventerà il Come affronta Ge.S.A. la questione della sana alimentavero terreno di scontro fra le imprese! zione nel vending? Quali sono, secondo Lei, le sfide che il vending andrà ad Ge.S.A. è stata tra le prime società italiane a proporre nei diaffrontare nel futuro prossimo? stributori automatici prodotti a sostegno di un sano e corretto stile alimentare come frutta, verdura, yogurt, parmigiano Le sfide che il settore dovrà affrontare sono molteplici e sereggiano sostenendo, in collaborazione con alcune scuole condo noi solo le aziende più organizzate e preparate riuscied ospedali, programmi di “Sana Alimentazione” creati ad ranno a cavalcare gli innumerevoli cambiamenti che ci verhoc insieme alla Dirigenza della struttura che ci ospitava. ranno richiesti. Le faccio solo un semplice esempio: Google Soddisfare le esigenze dei nostri clienti è parte integrane Apple, solo per fare qualche nome, ritengono che entro il te della nostra filosofia e questo significa anche riuscire a 2020-2023 inizieranno ad entrare nel mercato autovetture offrire loro un’alimentazione dedicata, capace di rivolgere driverless, completamente gestite dall’informatica. Seconun’attenzione speciale a chi ha esigenze alimentari specifido lei, i distributori automatici saranno ancora col classico che, a chi soffre di intolleranze alimentari, ai più piccoli, agli pulsante di selezione così come sono nati decine di anni fa? appassionati di sport e di forma fisica, a chi deve pranzare Oggi un investimento in attrezzature deve avere una vita in ufficio e così via. In collaborazione in modo particolare minima di 7 anni (ammortamento naturale) e questo signicon l’Università di Parma, la nostra organizzazione sta porfica che se compro oggi un distributore rimarrà sul mercato tando avanti dei progetti che, sfruttando le potenzialità dei almeno fino al 2023! No, proprio i distributori di oggi non li nuovi distributori automatici, permettano al consumatore vedo attuali nel 2023! Servono investimenti ed idee, tante un acquisto consapevole di alimenti e bevande. idee…
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A proposito di tecnologie e premettendo che vi sono oggi poche certezze e molta confusione sul sistema che si andrà ad adottare, come vi state preparando al 1° gennaio 2017?
IL CAFFÈ NELLA SUA FORMA MIGLIORE.
WIDÙ il controllore discreto della gestione O.C.S. e Ho.Re.Ca. Novità e aggiornamenti
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ebbene Widù sia un sistema di controllo noto alla maggior parte degli operatori del settore, prima di evidenziarne gli ultimi aggiornamenti che lo rendono ancora più performante, ne riepiloghiamo le principali caratteristiche. Che cos’è Widù Widù è un sistema di gestione e controllo versatile, applicabile su tutte le macchine a cialde/capsule, elettromeccaniche ed elettroniche, destinate all’O.C.S. e all’Ho.Re.Ca. Facile da montare, Widù è un sistema a zero costi di gestione: la raccolta e il trasferimento dei dati avviene attraverso una SIM telefonica fornita con la versione RTU del sistema . I dati vengono poi visualizzati via web, accedendo gratuitamente al portale dedicato http://widu.sistemivending. it, il che consente di monitorare a distanza l’andamento del parco macchine gestito. Le funzionalità Widù permette la comunicazione bidirezionale delle informazioni relative alle battute effettuate dal cliente e il controllo in tempo reale della loro quantità in rapporto al numero di cialde/capsule consegnate. In caso di evidente sfasatura tra i due parametri (battute effettuate e prodotto consegnato) è possibile bloccare da remoto le erogazioni, sicché il cliente non possa utilizzare la macchina con prodotti acquistati altrove (concorrenza, shop online ecc.). Il sistema, inoltre, è in grado di monitorare lo stato di salute della macchina ed inviare in tempo reale al gestore vari tipi di allarme, affinché questi possa intervenire tempestivamente, evitando fermi macchina e relativa perdita di vendite. Di seguito i principali allarmi: • Livello di sottoscorta, personalizzabile per ogni singola macchina, che avvisa quando il sistema raggiunge il livello di soglia scelto.
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• Allarme macchina ferma, che viene inviato quando la macchina non eroga per più di un valore impostabile in ore per ogni singola macchina. • Allarme SIM in scadenza. Le novità L’abbinamento con il portale gratuito http://widu.sistemivending.it, consente di andare oltre la semplice comunicazione via SIM Card e conferisce al sistema maggiori funzionalità, avvicinandolo più decisamente alla telemetri vera e propria. In questo caso, il controllo dello stato di ogni macchina in tempo reale viene effettuato via web e gli allarmi vengono inviati in maniera automatica via e-mail a uno o più destinatari preimpostati. Il collegamento al portale, oltre a consentire il controllo delle erogazioni e dello stato di salute delle macchine, fornisce al gestore un quadro globale dell’andamento dell’attività. A fine giornata, infatti, viene inviata una e-mail con il riepilogo delle battute effettuate da tutte le postazioni in uso, con allegato file EVA-DTS per l’importazione nei più diffusi gestionali ed eventualmente anche con le operazioni che sono state effettuate sulle postazioni, se ce ne sono state: ricariche, azzeramenti o blocco/sblocco macchina. In altri termini, Widù consente il controllo globale delle erogazioni. E non solo.
Cosa cambia nel rapporto col cliente Sempre più frequentemente accade che i clienti siano indispettiti dalla presenza sulla macchina in dotazione di un potenziale “controllore elettronico delle battute” che potrebbe bloccare la macchina, magari in un momento di intenso lavoro per l’attività. Il sistema Widù consente un controllo “intelligente” e non invasivo da parte del gestore, che potrebbe anche scegliere di non bloccare la macchina quando questa arriva a fine numero di battute programmate. Piuttosto che agire drasticamente, il gestore può semplicemente pianificare le proprie visite commerciali in funzione sia dei consumi consuntivi sia in ragione dei picchi di consumo negli orari in cui la macchina lavora più intensamente. Ciò consente di impostare un rapporto più “morbido” col cliente ed ingenerare un clima di fiducia che va a tutto vantaggio della fidelizzazione e del consenso. In ogni caso, questo tipo di approccio al cliente non preclude al gestore la possibilità di bloccare la macchina in remoto attraverso l’interfaccia web dedicata. Operazione non più automatica ma lasciata alla libera scelta del gestore.
chiamate telefoniche periodiche, talvolta fastidiose per il cliente finale. Con Widù, infatti, l’operatore addetto al Customer Care può lavorare in modo più efficace ed efficiente, grazie alle informazioni e ai dati a propria disposizione sui consumi reali di ogni cliente, ottenuti con il costante monitoraggio e le statistiche facilmente ricavabili. Avere Widù in dotazione su ogni macchina, significa essere presenti presso ogni cliente in ogni momento lo si desideri senza invadere la postazione con la propria presenza. Le funzionalità di Widù sono riconosciute e apprezzate da un numero sempre crescente di operatori dell’O.C.S. e dell’Ho.Re.Ca. - ci riferiamo alla cosiddetta micro Ho.Re. Ca. che ricorre sempre di più a macchine a cialde/capsule - per i benefici che il sistema apporta all’attività e per il minimo investimento economico che esso comporta. Ne è prova il fatto che questo prodotto tutto italiano sta ricevendo consensi anche all’estero: utilizzato in Francia da compagnie di gestione leader, Widù ha di recente compiuto il grande salto arrivando fino alla lontana Malesia.
Cosa cambia per il Customer Care Come già detto, attraverso i report delle e-mail, il gestore può sapere ogni giorno quanti caffè (battute) sono stati somministrati e attraverso i grafici personalizzati, avere prontezza dello stato di salute del suo business oppure conoscere i consumi individuali di ogni macchina. Questo sistema facilita e rafforza il lavoro del Customer Care effettuato dal personale appositamente abilitato con
È pronta un’ulteriore evoluzione del sistema per la sua applicazione sui distributori automatici veri e propri. Compatibile con il cablaggio e l’alimentazione del deconto Apollo e del nuovo sistema Mifare Bi, Widù è destinato a crescere e a coprire anche le esigenze dei gestori di vending machine free-standing. Queste ultime novità saranno svelate in occasione della prossima edizione di Venditalia!
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In fase di impostazione, il gestore può scegliere gli indirizzi e-mail ai quali Widù invierà i messaggi di pertinenza. Ad esempio, le e-mail di “sottoscorta” possono essere spedite direttamente all’addetto al rifornimento e in contemporanea anche all’ufficio amministrativo della gestione. Così come l’e-mail di riepilogo quotidiano può essere spedita solo all’ufficio amministrativo con un file in formato EVA-DTS, esattamente come avviene per i distributori automatici di nuova generazione, affinché possa integrarsi, se necessario, anche con il software di gestione operativa in uso, qualsiasi esso sia.
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Le statistiche Attraverso le statistiche impostabili dallo stesso gestore nell’area dedicata e personale del portale web, il sistema consente di sapere non solo quante consumazioni vengono erogate dalla macchina ma anche in quali giorni e orari. Ciò gli consente di programmare le visite di rifornimento senza attendere la fine della scorta in dotazione al cliente. In questo caso, la procedura è molto semplice: nel momento in cui il cliente inizia a consumare le ultime cialde/capsule della fornitura, Widù lancia una e-mail di allarme scorta.
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Il mercato del caffè verde Previsioni per il 2016 a cura di
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milioni di sacchi, al ribasso rispetto ai 45.8 milioni di sacchi del 2014. In particolare, sono le esportazioni di Vietnam ed Indonesia, i due maggiori produttori, ad essere stimate al ribasso, rispettivamente dell’11% e del 23,4%, sebbene gli imbarchi dal Vietnam stiano ricominciando a risalire, con 2 milioni di sacchi esportati in dicembre.
Infine, per completare il quadro generale del mercato del caffè verde, vale la pena dare uno sguardo agli aggiornamenti dei dati sui consumi globali: il dato dell’anno 2014 è stato rivisto ancora al rialzo a 150,2 milioni di sacchi, grazie all’aumento dei consumi interni di molti paesi esportatori, in particolari asiatici. Per l’anno in corso, invece, il dato dei Paesi produttori non è visto al rialzo, in particolare in Brasile, dove si prevede un decremento del tasso di crescita dei consumi interni. Pertanto, da tutto quanto esaminato sopra, risulta evidente che lo scenario generale del mercato per l’anno in corso presenta un mercato al ribasso. I dati esaminati, relativi all’aumento nelle esportazioni, ad abbondanti raccolti disponibili e al decremento dei consumi, dovrebbero concorrere a mettere sotto pressione il mercato nei prossimi mesi.
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Per quel che riguarda i dati dei raccolti, le prime stime per l’anno 2015/2016 sono di 143,4 milioni di sacchi, con un leggero recupero dell’1,4% rispetto ai 141,4 milioni di sacchi dell’anno 2014/2015. Mentre per i raccolti futuri, le favorevoli condizioni climatiche influiranno positivamente su tutta la produzione degli Arabica, che dovrebbe recuperare dal 17% al 24%. Anche la produzione dei Robusta dovrebbe aumentare, ma di un range più modesto, compreso tra l’1,8 e l’8%. In Brasile, il maggior produttore mondiale, la Conab ha diffuso i dati previsionali sul raccolto 2016/2017 che dovrebbe iniziare verso maggio: il raccolto dovrebbe oscillare tra i 49,1 milioni di sacchi ed il dato record di 51,9 milioni di sacchi.
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urante l’anno 2015, i prezzi dei mercati a termine di Londra e New York hanno subito notevoli ribassi ed anche agli inizi del 2016 stanno continuando il trend negativo. A gennaio, infatti, i prezzi hanno raggiunto i livelli minimi degli ultimi due anni, con valori che sono leggermente risaliti solo alla fine del mese. Il ribasso è stato molto pronunciato soprattutto per i Robusta, che sono scesi del 5,8% a 74,71 cents per libbra, il valore più basso dal maggio 2010. Questa discesa dei prezzi è da attribuire alla grande disponibilità di caffè del Vietnam dovuta, a sua volta, ad un importante carry-over dal precedente raccolto e dall’immissione sul mercato del nuovo raccolto. Tuttavia, oltre ai caffè Robusta, anche i tre gruppi di Arabica hanno registrato delle perdite, che vanno dal 2% al 3,3%, toccando un minimo di 110,89 cents per libbra, il livello minimo dal gennaio 2014 per la media mensile dell’indicatore ICO. Per meglio comprendere questo trend generale al ribasso, vale la pena dare uno sguardo allo scenario generale del mercato del caffè verde. Le esportazioni totali nel dicembre 2015 hanno toccato i 9,3 milioni di sacchi, con un piccolo aumento dell’1,3% rispetto al dicembre 2014. Con questo dato, le esportazioni del primo trimestre dell’anno caffeicolo 2015/2016 (Ottobre/Dicembre 2015) arrivano a 26,9 milioni di sacchi, al rialzo del 2,6 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento è dovuto in particolare agli imbarchi di caffè Arabica (+ 11% a 17,6 milioni di sacchi) mentre le esportazioni di Robusta, al contrario, segnano un calo e sono stimate al ribasso del 10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se guardiamo i dati relativi a tutto l’anno 2015, le esportazioni di Arabica hanno raggiunto i 70,17 milioni di sacchi, contro i 68,96 dell’anno precedente. Le esportazioni di Robusta, invece, sono state complessivamente di 42,3
Cresce con i nuovi manager
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egli ultimi mesi, la squadra di Coges è cresciuta grazie all’ingresso dell’Ing. Alberto Conte, nominato a gennaio 2016 Site Manager della sede principale di Schio (VI), e all’Ing. Andrea Zonelli, nuovo responsabile dell’Area Ricerca & Sviluppo. Alberto Conte ha un’esperienza di molti anni come Associate Partner dell’IBM Global Business Services ed Operation Manager. Come Site Manager, nell’azienda di Schio il suo compito prevede il coordinamento delle diverse aree ed uffici che compongono Coges, dall’R&D al Commerciale, dal Customer Service al CRM, dall’Amministrazione alle Risorse Umane. Conte ha inoltre responsabilità diretta nella direzione dell’impianto produttivo e della logistica, compresa la gestione dello stabilimento. Si tratta quindi di una figura fondamentale del management aziendale all’interno del Gruppo Azkoyen, che ha tra le altre cose l’autorità ed il mandato di imprimere un potente stimolo personale a tutta l’azienda, coinvolgendo in particolare i direttori d’area ed i responsabili con cui lavorerà a stretto contatto.
Tra questi, l’Ing. Andrea Zonelli, che dallo scorso mese di luglio è il nuovo responsabile dell’Area Ricerca & Sviluppo. Andrea Zonelli è laureato in Ingegneria Meccanica e negli ultimi 5 anni è stato Responsabile Tecnico e Qualità in una prestigiosa azienda del vending, settore nel quale ha trascorso gran parte della sua carriera. Il suo arrivo ha l’ambizioso obbiettivo di rinforzare ulteriormente l’area tecnica di Coges e coordinare la squadra di professionisti che ogni giorno dà forma alle idee più innovative e le trasforma nelle soluzioni tecnologiche più avanzate per il vending. Con Conte e Zonelli, Coges vede quindi diventare la propria struttura sempre più robusta e in grado di rispondere nel modo più efficiente alle sfide del mercato, soddisfare le esigenze dei clienti e mantenere fede all’esperienza Coges di qualità ed innovazione.
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Ergo Vending una realtà in rapida crescita
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passato poco più di un anno dal nostro primo incontro con Riccardo Fatone, ideatore del progetto Caffè Renoir, portato avanti dalla società romana di rivendita e gestione Ergo srl come modello di business per incentivare gli investimenti dei gestori italiani. Nel breve periodo intercorso, molte cose sono cambiate e la Ergo ha subito un’evoluzione positiva con un interessante trend di crescita e di espansione al di fuori del territorio laziale. È per approfondire queste novità che abbiamo voluto incontrare di nuovo Riccardo Fatone il quale, lasciando l’attività di gestione, si è dedicato in maniera esclusiva allo sviluppo della rivendita. Sono passati alcuni mesi dall’ultima volta che ci siamo incontrati. Come sono evoluti il progetto Renoir e la rivendita? È pentito della scelta di abbandonare l’attività di gestione? Assolutamente no! La rivendita e la torrefazione procedono a gonfie vele e ogni giorno riceviamo nuovi clienti che ci contattano per usufruire dei nostri servizi. In particolar modo siamo molto soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo con Caffè Renoir, che sta prendendo sempre più piede tra gli operatori vending su tutto il territorio. Non nego che, come potrete immaginare, non è stata una scelta facile, ma vedendo i trend di crescita, posso affermare che abbiamo senza dubbio intrapreso la giusta strada e che il progetto Renoir costituisce per la nostra società una nuova sfida, di respiro nazionale che ci porta a dare il massimo giorno dopo giorno per raggiungere i target prefissati. Il progetto Caffè Renoir significa anche affrontare un modello di businnes diverso da quello che avevo portato avanti negli anni passati. Imparare a conoscerne i punti di forza e le criticità mi ha fatto crescere sicuramente come imprenditore, ma anche come persona. Prima ha accennato ad una sfida di respiro nazionale. Tutti sanno dell’apertura della struttura di Bari. Quali sono le sensazioni che giungono dalla prima filiale Ergo
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Vending? Replicherete l’operazione su scala? La ringrazio della domanda e colgo l’occasione per ringraziare non solo la Puglia, ma tutto il Sud Italia per la risposta che ha dato alla nostra iniziativa. Sono contento che la proposta di nuovi schemi di lavoro stia prendendo piede in un settore che è stato legato per troppo tempo a dinamiche stantie e non più al passo con i tempi. A testimonianza di quanto detto c’è il grande successo che sta avendo il Metodo Renoir, in grado di garantire al gestore la possibilità di ottenere distributori automatici o semiautomatici semplicemente acquistando ogni mese limitati quantitativi del caffè a nostro marchio. I risultati che abbiamo ottenuto nell’area oltrepassano anche le più rosee aspettative rispetto ai target che ci eravamo prefissati prima dell’apertura. Un grande ringraziamento va anche ai collaboratori che quotidianamente operano con entusiasmo in filiale e sul territorio. Sicuramente tutto questo per noi è un grande incentivo a fare ancora di più nelle zone in cui siamo già presenti, ma il nostro progetto, come ha giustamente ricordato, è di respiro nazionale e a breve avremo novità importanti anche per altre strutture. Qual è l’impressione che ha avuto del mercato del vending nel Sud Italia? Ho conosciuto personalmente numerosi gestori che operano nelle zone fornite dalla filiale di Bari e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla vivacità imprenditoriale che ho riscontrato. Spesso il Sud viene dipinto come una zona “morta”, ma credo che tale definizione nasca soprattutto dalla mancata conoscenza diretta del territorio. Ho notato ad esempio uno spirito di iniziativa ed una propensione all’investimento che molto spesso in altre parti del Paese non sono presenti. Senza trascurare la capacità di gestire realtà anche di dimensioni rilevanti tramite strutture ben organizzate e funzionali. Non posso non citare poi l’ospitalità e la cordialità che ho ricevuto in ogni singolo incontro, mi sono sentito sempre come fossi a casa.
marcolucaferri.com
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Sede legale e amministrativa - Via Leofreni, 87 - 00131 Roma
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Sede operativa: Via Leofreni, 87 - 00131 Roma T: 06 41293051 - F: 06 41404377 info@ergovending.it
BARI
Sede operativa: S.P. 231,5/A ex S.S. 98 Km 80,087 Modugno 70026 (BA) Telefono e Fax: 080 5327182
Quali sono i vantaggi che un cliente Ergo Vending riceve nelle aree coperte da una filiale? Prima di tutto possono godere del supporto fornito dal personale che lavora all’interno della filiale, il quale ga-
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Parliamo infine del futuro: quali sono i programmi per il 2016? Sarete a Venditalia. Vuole anticiparci qualcosa? Il 2016 per noi sarà un anno chiave. Vogliamo consolidare i risultati ottenuti e continuare la nostra espansione territoriale, magari attivando una filiale al Nord Italia oltre che una seconda nel Centro-Sud. A stretto giro ci saranno novità importanti per quanto riguarda le promozioni collegate all’acquisto di Caffè Renoir e contiamo di avvicinare al nostro progetto ancora più gestori. Venditalia poi sarà un’occasione speciale per presentare, all’interno di uno spazio di 600 mq. tutte le novità che abbiamo in serbo per l’anno che verrà. Per lo stand stiamo studiando una soluzione particolare, seguendo un’idea che sicuramente tutti i partecipanti all’evento apprezzeranno molto. Approfitto di questo spazio per invitare caldamente tutti i lettori di Vending News a venirci a trovare al nostro stand per scoprire come gli strumenti messi a disposizione dalla Ergo Vending possano rendere più facile e più redditizia la loro attività.
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Certamente. L’area commerciale è curata da Alessio Amoruso che fa valere al meglio la sua esperienza nel settore, curando quotidianamente con estrema attenzione il rapporto con i clienti. In lui ho riscontrato una capacità veramente eccezionale nell’individuare le esigenze della clientela e nello svolgere il lavoro di trait d’union tra l’utente finale e la filiale. Tutti i gestori dell’area possono affidarsi tranquillamente a lui per vedere soddisfatte al meglio le esigenze, sia immediate che di investimento a medio/lungo periodo. La gestione del magazzino e del cash&carry è affidata a Fabio D’Introno. Anche lui vanta un trascorso importante nel settore della rivendita e a lui ho demandato l’organizzazione della filiale e il rapporto con la sede di Roma. Grazie al suo lavoro riusciamo a gestire la filiale come se fosse la sede centrale. Per quanto riguarda l’area tecnica, il responsabile è Vellen Vythilingum, che unisce le abilità maturate nel corso di numerosi anni trascorsi lavorando all’interno del settore con una formazione specifica, fornita nella struttura di Roma. Ha a disposizione un’officina perfettamente attrezzata e perfettamente in grado di individuare e risolvere qualsiasi problema si presenti sui distributori automatici, oltre che a fornire un’adeguata consulenza in termini di ricambistica. A tutti loro va un ringraziamento speciale per l’impegno profuso quotidianamente e un augurio per un futuro sempre più ricco di impegni.
rantisce un’assistenza a 360°, risolvendo puntualmente i problemi legati all’attività. Offriamo tra l’altro anche il servizio di installazione di distributori automatici e gli operatori più piccoli hanno a disposizione una struttura di 1.000 mq. che può fungere da magazzino dove rifornirsi quotidianamente di prodotti, ricambi e sistemi di pagamento. Non da ultimo, tutti i clienti che svolgono la loro attività nelle aree coperte da una filiale non devono pagare le spese di trasporto per le consegne di merce e distributori automatici. In realtà stiamo studiando una soluzione in grado di accontentare anche i clienti più lontani e posso anticipare che a breve ci saranno sviluppi in questo senso.
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Ci spiega com’è strutturata attualmente la filiale di Bari?
particolare della conta dividi 9009MVP
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“ Un solo Obiettivo in cui credo fermamente, diffondere la Cultura della Medicina Naturale e del Benessere. Il Benessere naturale è il tesoro del Futuro.”
Il Benessere nella Ristorazione Automatica
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andemetrio srl è per definizione un opificio erboristico. Non a caso l’espressione è parte del logo: indica e sottolinea lo stretto legame con le origini dell’azienda e con i metodi tradizionali che da sempre accompagnano la lavorazione e la trasformazione delle erbe aromatiche destinate al consumo umano. Ubicato a Specchia, uno dei più antichi borghi del Salento, l’opificio è in realtà un’impresa moderna che unisce l’artigianalità della lavorazione delle erbe aromatiche a sistemi produttivi avanzati. Ciò le ha consentito non solo di affermarsi nei mercati esteri, ma di poter penetrare molteplici canali distributivi, anche i più moderni come quello del porzionato per il segmento O.C.S. e domestico. Cerchiamo di approfondire gli aspetti di questa particolare realtà produttiva nell’intervista con il Dott. Giuseppe Ricchiuto, Presidente di Sandemetrio srl. Quando e come nasce la Sandemetrio srl? Sandemetrio nasce circa 20 anni fa come azienda agricola biologica e nel 2005 inizia la sua attività di opificio erboristico come Sandemetrio srl. Oggi è una rilevante realtà produttiva nazionale che opera in regime di agricoltura biologica. Nell’opificio si svolgono attività di analisi, controllo e trasformazione delle erbe officinali con metodi e tecnologie adeguate a valorizzarne le proprietà. I risultati di questo impegnativo percorso sono un’ampia gamma prodotti di prima qualità, con un elevato contenuto di principi attivi assolutamente sicuri per il settore agroalimentare. Sandemetrio srl fa parte del gruppo Specchiasol, azienda leader nella produzione di prodotti fitoderivati e cosmetici, tutti realizzati coniugando il meglio della tradizione erboristica con la ricerca scientifica e la più moderna tecnologia.
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Fondata nel 1973 da Giuseppe Maria Ricchiuto, Specchiasol produce e commercializza 750 referenze tra erbe officinali, oli essenziali, oligoelementi, vitamine, soluzioni idroalcoliche da pianta fresca e gemmoderivati, integratori alimentari e cosmetici. Così come per l’azienda madre e per il suo fondatore, la mission di Sandemetrio è divulgare la Salute e il Benessere. Cosa produce? Attualmente la produzione interessa tè e tisane biologiche tra le quali alcune, come camomilla, menta e malva, provengono dalle coltivazioni dell’azienda agricola Sandemetrio. Gli infusi vengono commercializzati in cialde, filtri e capsule compatibili con i sistemi Lavazza Point* e Nespresso*. Accanto all’attività di produzione è partita da un paio d’anni l’attività di sola commercializzazione di integratori naturali, prodotti da Specchiasol e distribuiti nei canali di vendita Sandemetrio, al fine di ampliare e completare la gamma dei prodotti naturali da “scaffale”. Da realtà locale a impresa presente sul territorio nazionale e oltre. Com’è avvenuto il passaggio? Il percorso di crescita di Sandemetrio era evidente già alla sua nascita: a partire dall’elevata qualità di un prodotto e sistemi di trasformazione assolutamente biologici, non poteva che seguire le orme dell’azienda madre. Seppure in ambiti di vendita molto differenti, la guida dell’unico fondatore, il Dott. Giuseppe Ricchiuto, ha portato allo stesso brillante risultato: un’azienda a carattere dapprima locale, con una funzione di fornitore della Specchiasol, poi nazionale con il proprio marchio ed oggi assolutamente autonoma e addirittura essenziale al gruppo
cui fa parte, con una distribuzione internazionale dei suoi prodotti. Cosa vi ha spinto a trasformare un’attività di nicchia in un sistema produttivo moderno? Un’attenta valutazione della fattibilità di crescita aziendale accompagnata da un attento studio di previsione del mercato sono forse gli elementi che ci si aspetta da una risposta tecnica. Ma la verità è che il successo di Sandemetrio non può prescindere dal pensiero del suo fondatore: “diffondere la cultura del benessere”. Fare scelte biologiche, fitoterapiche e naturali è il solo mezzo per cambiare in modo graduale lo stile di vita e per vivere meglio! Per racchiudere questo pensiero nei nostri prodotti abbiamo percorso la strada delle certificazioni: dei prodotti (le materie prime sono quasi tutte da coltivazione biologica) e di tutto il sistema produttivo quali l’adozione dei protocolli ICEA; l’adesione volontaria a AIAB; l’ottenimento del marchio De.Co.; il sistema HACCP in tutta la filiera; la certificazione di sistema qualità e ambiente ISO 9001:2008 e ISO14001; la registrazione del marchio nel registro eccellenze italiane Made in Italy. Quando e perché avete fatto il vostro ingresso nell’O.C.S.? La possibilità di entrare nel segmento O.C.S. era in studio già da un paio d’anni e si è realizzato con il tempo. È stata la naturale evoluzione del programma di ampliamento della rete di distribuzione degli infusi Sandemetrio. In una società sempre più veloce, sempre più “self” ma sempre più attenta alla qualità, non si poteva non aggredire un mercato dal fatturato in crescita. Basti pensare che dai semplici distributori automatici di bevande calde, tipici di alcuni luoghi pubblici (ospedali, uffici PA, stazioni ferroviarie) siamo arrivati a distributori di ogni genere e
tipo di bevanda o cibo, freddo e caldo e all’installazione dei “negozi automatici” dove si concentrano distributori di food&beverage ma anche di oggetti di prima necessità. Proprio per aggredire totalmente questo mercato, abbiamo organizzato sia una produzione delle capsule a marchio Sandemetrio sia una produzione senza marchio, da fornire conto/terzi ad aziende del beverage che vogliono completare la loro offerta pur non avendo il sistema produttivo atto a realizzarla. Quali sono i prodotti dedicati al canale? A questo tipo di distribuzione sono stati destinati tutti i tè e gli infusi Sandemetrio biologici e convenzionali prodotti in cialde (formato ESE 44 mm), filtri con carta naturale senza incollanti e sbiancanti e in capsule compatibili Lavazza Point* e Nespresso*. Per ora sono interessate solo le bevande servite calde, ma sicuramente verrà distribuita anche una versione da inserire come preparato per infusi freddi. Quali sono i punti di forza della vostra produzione? Il primo punto di forza è sicuramente l’ottimo rapporto qualità/prezzo: la certificazione biologica, dalle materie prime ai sistemi di produzione, associata ad un costo contenuto grazie ad una filiera quasi totalmente internalizzata, ha permesso a Sandemetrio di inserirsi in importanti canali di vendita al dettaglio. L’alta qualità dei nostri prodotti è riconosciuta a livello internazionale: in particolare l’infuso “Tisana ai Frutti di Bosco” ha vinto l’ITQI 2014 a Brussels. Un altro punto a favore è sicuramente l’ampia gamma delle referenze che vengono prodotte: non solo i classici infusi da relax (i tè, camomilla, tisana alla malva, alla frutta, etc.), ma anche infusi funzionali (piùsnell, piùleggero, piùdepur, caffè verde, orzo e tanti altri) e infusi che seguono le tendenze naturalistiche del momento (bacche di goji). Oltre al dolcificante Stevia, rigorosamente 100% naturale. Infine, ma non da poco, anche la fattura rigorosamente “made in Italy”, anzi, “made in Salento” non possiamo non considerarlo un altro punto di forza. Cosa vi differenzia dai competitor? Facile dire che tutti i punti di forza sopra citati possiamo considerarli anche peculiarità che ci distinguono dai com-
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Abbiamo introdotto i nostri prodotti nel mercato delle macchinette domestiche tramite le capsule compatibili con Lavazza* e Nespresso*. Questa fetta di mercato ci permette di avere un’ampia notorietà di marchio, grazie alla distribuzione sugli scaffali dei supermercati e ci permette
Venditalia è una di queste? Sicuramente sì! La partecipazione a fiere specializzate come Venditalia è il primo importante passo verso un “aggressione” del mercato, proprio perché si tratta di una vetrina internazionale di altissimo livello che ci permette di stringere anche nuove collaborazioni. *Lavazza e Nespresso non sono marchi di proprietà di Sandemetrio srl né di aziende ad essa collegate.
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altresì di far passare il messaggio che Sandemetrio produce infusi di qualità anche per macchine automatiche. Partendo da una crescente attenzione per la cura dell’immagine e della comunicazione dei prodotti stessi in vista su moltissimi scaffali, sono ovviamente in programma operazioni di promozione pubblicitaria.
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petitor. Ma una fondamentale caratteristica che nessun’altra azienda del settore avrà mai è quella di nascere in un gruppo aziendale non del food&beverage ma del settore salute&benessere. Sandemetrio non vende infusi per “ristorare” la clientela ma per introdurre Benessere anche nei “momenti di ristoro”.
Parlando di connettività…
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ggi siamo circondati da apparecchiature che possono essere configurate e programmate a mezzo di software intelligenti, dandoci la possibilità di connetterci con il mondo circostante in modo più rapido ed efficace. Questo fenomeno prende il nome di Internet delle Cose (Internet of Things in inglese) e sta rivoluzionando il nostro modo di vivere. Ma quali sono i vantaggi di questa tecnologia per il Vending? Crane Payment Innovations, grazie alla versatilità dell’Easitrax® Advance 5000, è in grado di trarre vantaggi da questa connettività in svariati modi, tutti mirati a promuovere l’efficacia operativa e aumentare le vendite ai distributori automatici. Ci sono più di 250.000 Easitrax® Advance 5000 installati sui distributori automatici in tutto il mondo, direttamente collegati alle nostre soluzioni di pagamento quali lettori di carte di credito e rendiresto, che consentono una raccolta dati audit dettagliata e affidabile, che può contribuire ad un incremento delle vendite e a una riduzione dei costi di gestione. La soluzione Easitrax® Advance 5000 ha rivoluzionato il mondo del Vending permettendo ai gestori di accedere ai dati di audit in tempo reale dalla propria postazione di lavoro. Oltre alla raccolta dei dati di audit, è anche possibile impostare allarmi e notifiche che identificano, per ciascun distributore installato, eventuali problematiche di origine tecnica o di disponibilità prodotti, consentendo al gestore di ottimizzare gli interventi in campo e la gestione dei “sotto scorta”. L’Easitrax®Advance 5000 può anche essere collegato allo schermo digitale IVDS trasformando il distributore automatico in uno strumento di comunicazione che non solo interagisce con il consumatore, ma è anche in grado di registrare le preferenze di acquisto permettendo di offrire prodotti
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e servizi “su misura” ed in linea con l’effettiva richiesta di mercato. È possibile usare Esitrax®Advance 5000 per inviare video all’IVDS per offrire promozioni, offerte speciali o addirittura mostrare i valori nutrizionali degli alimenti in vendita. Con Easitrax® Advance 5000, insieme alla rendiresto CashFlow® 8000 e al lettore di carte di credito CashFlow® 5in1 e 4in1, potrete ottenere un audit accurato delle vendite con e senza contante nel giro di pochi secondi. I consumatori di oggi si affidano alla tecnologia per i loro acquisti e gli smartphone si stanno aggiungendo a carte di credito e bancomat, come strumenti per i pagamenti di piccolo importo, con vari “portafogli” digitali creati a misura di consumatore, con programmi fedeltà mirati e applicazioni come Apple Pay, Android Pay, e diverse altre. Crane Payment Innovations offre soluzioni di pagamento all’avanguardia e compatibili con le nuove tecnologie (es. NFC). Tematiche quali audit Fiscale, “cloud/mobile payment” e gestione remota del distributore automatico sono tutte sul nostro radar. CPI sarà a Venditalia 2016 con una suite per la connettività che darà una marcia in più al vostro business!
Legge di Stabilità 2016 I focus d’interesse per le imprese del settore
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a Legge di Stabilità 2016 è stata approvata il 22 dicembre scorso e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il giorno 30 (L. 208/2015), delineando nuove misure e/o modifiche a quelle in vigore per effetto della Legge di Stabilità 2015, con l’obiettivo – secondo il governo Renzi – di rafforzare e stimolare la crescita e il lavoro. All’interno dell’ampio quadro delle novità introdotte, abbiamo estrapolato ed evidenziato tutti quegli aspetti della manovra che riguardano le imprese in generale, rapportandoli con particolari riferimenti ed esempi al settore della distribuzione automatica. Allo scopo di rendere quanto più semplice il discorso, abbiamo ritenuto opportuno raggruppare le misure per argomento e all’interno di ognuno stringere l’attenzione su quelle che riguardano più da vicino il nostro settore. REGIME FISCALE La Legge di Stabilità 2016 rende ufficiale il passaggio dal regime fiscale dei minimi - novità del 2014 - al regime forfettario introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 come alternativa opzionabile. A decorrere dal 1° gennaio 2016, il regime dei minimi (aliquota agevolata al 5%) viene soppresso e, per coloro che lo applicano, resta in vigore fino alla sua naturale scadenza, ossia fino al temine dei 5 anni dall’inizio dell’attività o al compimento del 35° anno d’età. Va detto che i titolari d’impresa che adottano il regime dei minimi possono passare al forfettario se lo vogliono e ne hanno i requisiti. Pertanto, il regime forfettario è applicabile nel 2016 anche da soggetti fiscali già in attività, siano essi provenienti dal regime dei minimi, sia dal regime ordinario, sempre che nel 2015 presentino quei requisiti richiesti per l’adozione del regime di cui appresso. Cosa cambia col nuovo regime fiscale Cambia in primo luogo l’aliquota agevolata che è più alta (15%) rispetto al regime dei minimi e il modo di calcolare l’imponibile. Il regime forfettario, infatti, prevede un regime di tassazione con imposta sostitutiva da applicare al prodotto tra il fatturato realizzato e il coefficiente di redditività. Tale coefficiente e i limiti di ricavi/fatturato variano a seconda dell’attività svolta e, quindi, al codice ATECO a cui l’attività è assegnata. Nel caso della distribuzione automatica il codice ATECO di appartenenza è 479920 e pertanto il quadro è il seguente
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Requisiti che consentono l’accesso al nuovo regime Premesso che i requisiti vanno verificati riferendosi all’anno fiscale precedente, per i contribuenti già in attività (per i nuovi a quello che si prevede nell’anno d’inizio), possono accedere al regime forfettario le persone fisiche esercenti attività d’impresa che nell’anno precedente • abbiano conseguito ricavi non superiori a quelli stabiliti in relazione al proprio codice di attività. Nel caso della distribuzione automatica la soglia massima è di € 50.000; • non abbiano sostenuto spese per l’impiego di lavoratori superiori ai € 5.000 lordi annui a titolo di lavoro dipendente, lavoro accessorio, lavoro prestato da familiari (ex art. 60), TUIR, co.co.pro., associazione in partecipazione; • non abbiano sopportato costi per beni strumentali superiori ai € 20.000, al lordo dell’ammortamento. Sono esclusi dal calcolo i beni immobili e i beni strumentali di valore pari o inferiore a € 516,46; vengono considerati al 50% i beni ad uso promiscuo (autovetture, cellulari ecc.); per beni in leasing viene considerato il costo sostenuto dalla società concedente. I soggetti che presentano i suddetti requisiti rientrano in maniera naturale nel regime forfettario e pertanto non sono tenuti ad effettuare alcuna comunicazione; i soggetti che avviano una nuova attività nel 2016 dovranno, invece, indicare l’adesione al regime forfettario in fase di compilazione del mod. AA9/11 per la dichiarazione di inizio attività. È chiaro che i soggetti che non intendano avvalersi del nuovo regime, seguiranno quello ordinario con applicazione dell’IVA e delle imposte sui redditi nei modi ordinari. Se, invece, si tratta di una start-up 2016 per la quale, chiaramente, manca il parametro dei redditi dell’anno precedente, secondo le regole del regime forfettario il reddito determinato in base alle tabelle del codice ATECO di appartenenza viene ridotto di 1/3 per l’anno d’inizio d’attività e per i due successivi, equiparando per i primi tre esercizi l’imposta sostitutiva a quella del regime dei minimi, cioè il 5%
Legge di Stabilità 2016
Benefici del nuovo regime forfettario • esonero dalla tenuta delle scritture contabili, sia ai fini IVA che reddituali; • non assoggettamento ad IVA delle operazioni attive e indetraibilità dell’IVA sugli acquisti; • esonero dalle liquidazioni / versamenti periodici IVA, dalla dichiarazione annuale, dalla comunicazione clienti e fornitori e black-list; • non assoggettamento a ritenuta alla fonte dei ricavi / compensi; • non assunzione della qualifica di sostituto d’imposta (il soggetto forfetario non opera ritenute alla fonte); • esclusione dall’IRAP; • esclusione dall’applicazione degli studi di settore / parametri; • reddito determinato forfettariamente attraverso l’applicazione di un coefficiente di redditività ai ricavi / compensi percepiti, con conseguente irrilevanza dei costi / spese; • introduzione, limitatamente alle imprese, di un regime agevolato anche ai fini previdenziali per opzione che prevede la contribuzione ridotta del 35%; • applicazione al reddito conseguito di un’imposta sostitutiva del 15%, da liquidare con le consuete regole stabilite per il versamento dell’IRPEF. Le novità INPS I contribuenti che decidono di aprire una partita IVA con il regime forfettario 2016 e che ne hanno i requisiti, oltre all’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio, devono iscriversi alla gestione separata INPS artigiani e commercianti. Per tali contribuenti viene reinserito l’assoggettamento al minimale contributivo, che però è ridotto del 35%, a differenza di quanto previsto per coloro che avevano deciso di aprire una partita IVA nel 2015: per questi ultimi non era previsto il pagamento del minimale contributivo. Di conseguenza, coloro che sono nel regime forfettario dal 2015 ritorneranno a pagare dal 2016 il minimale contributivo ridotto del 35%. Tale riduzione, però, non è automatica ma va richiesta all’INPS con una specifica domanda, in assenza della quale l’agevolazione non viene applicata. Le scadenze restano quelle ordinarie (16 maggio, 16 agosto, 16 novembre, 16 febbraio) per il versamento dei contributi sul minimale (ridotto del 35%). In sede di Modello UNICO 2017 Redditi 2016, se il reddito “forfettario” (ottenuto applicando al fatturato il coefficiente di redditività relativo) sia maggiore o inferiore al “reddito minimale” ridotto del 35% e fissato dall’INPS per il 2016. A fine anno il reddito forfettario potrà essere: • inferiore al minimale, in questo caso il contribuente non dovrà versare alcun saldo e acconto; • superiore al minimale, in questo caso il contribuente calcolerà il saldo dovuto sulla parte di reddito eccedente applicando l’aliquota prevista per il 2016 ma ridotta del 35%.
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INVESTIMENTI Non sono tantissime le misure relative agli investimenti. La più importante è rappresentata dal superammortamento al 140% sull’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria di beni strumentali nuovi da parte di imprese e professionisti, nel periodo compreso tra il 15 ottobre 2015 e il 31 dicembre 2016. Sfruttando il super ammortamento del 140% sarà possibile maggiorare le ordinarie quote di ammortamento ed i canoni di leasing di un importo pari al 40%, arrivando a dedurre al termine del periodo, il 140% del prezzo totale di acquisto del bene strumentale. La maggiore deduzione del 40% deve essere ripartita durante tutta la durata del periodo fiscale di ammortamento del cespite, in proporzione alle quote stanziate e dedotte. Ricordiamo che per le imprese il super ammortamento nel primo esercizio è dimezzato, essendo la quota ordinariamente deducibile ridotta alla metà. Lo scopo è di agevolare gli investimenti produttivi delle imprese, accelerando il processo di ammortamento del cespite in oggetto che deve essere strettamente inerente al core business dell’azienda, utilizzato durevolmente ed essere conseguentemente iscritto in bilancio tra le immobilizzazioni materiali. Rientrano nell’agevolazione anche i beni di costo inferiore a €. 516, con super ammortamento del 140% interamente nell’anno dell’acquisto. I beni mantengono il requisito di strumentalità e danno dunque diritto al super ammortamento del 140%, sia se utilizzati direttamente dall’impresa, sia se concessi a terzi in locazione, a fronte del pagamento di un corrispettivo. L’incentivo spetta anche per beni che l’impresa acquirente concede a terzi in comodato, purché essi siano utilizzati dal comodatario nell’ambito di un’attività strettamente funzionale all’esigenza di produzione del comodante (Circolare 90/E/2001). I beni strumentali devono poi essere caratterizzati dal requisito di novità, nel senso di non essere mai stati utilizzati da altri soggetti. Questo requisito non decade nel caso di beni esposti in show room ed utilizzati esclusivamente dal rivenditore a soli scopi dimostrativi. L’agevolazione riguarda anche gli investimenti realizzati con contratto di leasing. In tal caso l’acquisto di beni in leasing consente generalmente di sfruttare l’incentivo più rapidamente. La maggiorazione del 40% (rapportata alla quota capitale dei canoni) si calcola sui canoni dedotti, quindi sugli importi ragguagliati alla metà del periodo di ammortamento. Per i beni acquistati, la deduzione è commisurata alle quote di ammortamento quindi, per avviare l’utilizzo del 40% da parte delle imprese, occorrerà che il bene entri in funzione, in modo da consentire la deduzione dell’ammortamento e, correlativamente, della maggiorazione del 40%. Nel caso della distribuzione automatica rientrano nell’agevolazione gli investimenti relativi a tutti gli strumenti che fanno parte dell’attività d’impresa: dai distributori automatici ai sistemi di pagamento, dai palmari alle attrezzature che il personale adopera nello svolgimento dell’attività quotidiana. Non rientrano nell’agevolazione gli investimenti relativi ai beni immobili (stabilimenti, capannoni, fabbricati, ecc.) Per quanto riguarda gli automezzi analizziamo i vari casi in cui è possibile usufruire delle agevolazioni previste dalla nuova legge.
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Legge di Stabilità 2016
Auto a deducibilità integrale Un auto si considera a deducibilità integrale se impiegata come strumentale nel core business aziendale o ad uso pubblico (tassisti, autoscuole, noleggiatori ecc.). In tal caso, il superammortamento 2016 produce effetti identici a quelli prodotti su ogni altro tipo di cespite: la deduzione fiscale sarà pari al 140% del costo da ripartire lungo la durata fiscale prevista per l’ammortamento. In termini di risparmio di imposte ciò significa che: • per i soggetti IRES, fermo restando l’aliquota del 27,50%, ci sarà un risparmio dell’11%; • per i soggetti IRPEF il risparmio di imposte potrebbe salire al 18% per i redditi d’impresa più elevati. Auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti Per le auto concesse in uso promiscuo a dipendenti, il super ammortamento è sempre pari al 40% del costo effettivo, ma la deduzione è limitata, come per le quote ordinarie, al 70%; la deduzione è dunque pari al 28% del costo con un’agevolazione IRES pari a circa l’8%. Auto aziendali non assegnate Le auto non assegnate hanno un limite superiore di deducibilità fiscale pari ad € 18.076, limite che sale a € 25.823 per gli agenti. Il super ammortamento 2016 alza del 40% i suddetti limiti. Ciò significa che • se il costo dell’auto non assegnata è pari o inferiore ai limiti sopra indicati, allora il super ammortamento sarà pari al 40% di tale ammontare; • se, invece, il costo dell’auto non assegnata è superiore ai limiti sopra indicati, allora il super ammortamento sarà fissato nel limite di questi importi ovvero: 7.230 euro con riferimento al limite generale di 18.076 euro; 10.329 euro con riferimento al limite specifico di 25.823 euro per gli agenti. Auto in leasing Per le auto in leasing, il 40% si ripartisce in funzione del periodo massimo di deduzione dei canoni. Per le auto occorre ricordare che tale periodo è dimezzato rispetto agli ammortamenti (24 mesi) solo per quelle a deduzione integrale e per quelle concesse in benefit a dipendenti.
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IMPRESE DEL MEZZOGIORNO E DELLE ZONE ASSISTITE Per quanto riguarda le imprese del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e delle aree assistite (Molise, Sardegna e Abruzzo) il comma 98 della manovra prevede un’ulteriore agevolazione: un credito d’imposta per 3 anni (gennaio 2016/dicembre 2019) commisurato alla dimensione dell’impresa: 20% per le piccole imprese, 15% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese fino a un limite di 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, 5 milioni di euro per le medie imprese e 15 milioni di euro per le grandi imprese.
Legge di Stabilità 2016
tuale con quelli previsti dal Bonus Garanzia Giovani. Bonus donne
ASSUNZIONI Secondo i recenti dati comunicati dall’INPS nell’Osservatorio sul Precariato, il 2015 si è chiuso con 5.408.804 assunzioni, registrando una netta crescita rispetto agli anni precedenti: + 11% sul 2014 e + 15% sul 2013. Ad incidere sul dato sono stati sia i nuovi posti di lavoro con contratto a tempo indeterminato che le trasformazioni di contratti in essere a tempo determinato o in apprendistato stabilizzati in rapporti a tempo indeterminato: poco meno del 50% dei contratti a tempo indeterminato e il 23% di quelli in apprendistato. Il dato positivo è dovuto al bonus assunzioni contenuto nella Legge di Stabilità 2015, un dato che, secondo le stime del governo, sarà incrementato dalle agevolazioni presenti nella Legge di Stabilità 2016. Questa, infatti, ne introduce di nuove e conferma in massima parte le agevolazioni già presenti. Bonus disoccupati Il bonus disoccupati consiste negli sgravi di cui può usufruire il datore di lavoro sui contributi che deve versare per i suoi dipendenti, come era già previsto nella Legge di Stabilità 2015. Ma mentre nel 2015 gli sgravi contributivi per ogni disoccupato assunto a tempo indeterminato erano totali e si riferivano a 36 mesi, nel 2016 sono ridotti al 40% e per 24 mesi e un importo massimo pari a € 3.250 annui. Gli assunti devono risultare disoccupati da almeno 6 mesi. Bonus giovani Per quanto riguarda i giovani, restano le agevolazioni previste dal programma Garanzia Giovani riservato ai ragazzi dai 18 ai 29 anni residenti in Italia, anche se di altra nazionalità (comunitario o straniero extra UE, regolarmente soggiornante). Per le aziende che assumono giovani, l’importo del bonus è modulato in base al profilo dell’assunto e al tipo di contratto offerto (tempo determinato/indeterminato). Inoltre, per le assunzioni che verranno effettuate dal 1° marzo al 31 dicembre 2016, i bonus previsti risultano raddoppiati se i soggetti inseriti hanno già svolto un tirocinio nell’ambito del programma Garanzia Giovani. L’obiettivo è di tramutare la maggior parte dei tirocini svolti durante la prima fase del programma in posti di lavoro veri e propri. Infine, per chi attiva un contratto di apprendistato vi è la possibilità di sommare i benefici di questa forma contrat-
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Il bonus donne disoccupate 2016 spetta alle aziende che, durante l’anno 2016, assumeranno donne che da almeno 6 mesi risultano senza lavoro. Il bonus vale solo per quelle donne residenti in uno dei Comuni facenti parte delle aree svantaggiate – Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – o in uno dei Comuni censiti come svantaggiati pur facendo parte delle altre regioni d’Italia. Donne over 50 - In caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato o determinato di donne over 50 è previsto uno sgravio contributivo del 50% dei contributi INPS e INAIL. Se il contratto è a tempo determinato, la durata dello sgravio è di 12 mesi; se il contratto è a tempo indeterminato la durata dello sgravio è di 18 mesi. Se la over 50 da assumere è disoccupata da 6 mesi l’agevolazione vale solo per le Regioni svantaggiate; nel caso sia disoccupata da 12/24 mesi il bonus assunzioni vale indipendentemente dalla residenza. Bonus assunzioni in apprendistato Qualsiasi forma di contratto di apprendistato gode di agevolazioni contributive (aliquota ridotta al 10%) che vengono mantenute, in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato al termine del periodo di apprendistato, per un anno. Per i contratti di apprendistato per la qualifica, il diploma o la specializzazione tecnica superiore, stipulati tra il 24 settembre 2015 e il 31 dicembre 2016, i datori di lavoro godono di un’aliquota contributiva ulteriormente ridotta (5%) e dell’esenzione dai contributi di finanziamento dell’ASpI e da quello per il licenziamento. Inoltre, per i contratti di apprendistato stipulati tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2016, ai datori di lavoro che occupano alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a nove è concesso uno sgravio contributivo del 100% nei primi tre anni di contratto. Gli assunti con contratto di apprendistato non rientrano (per tutta la durata della tipologia) nella base di calcolo per l’applicazione di particolari istituti previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva, come l’assunzione obbligatoria dei disabili. È consentito l’inquadramento dell’apprendista in una posizione retributiva inferiore fino a due livelli rispetto a quella prevista per la mansione. A questi vantaggi previsti dalla legge, si possono aggiungere ulteriori incentivi di natura economica, previsti da bandi specifici. La durata del contratto non può essere inferiore a 6 mesi. La durata massima è modulata sul tipo di qualifica/diploma di cui l’apprendista è in possesso, ma può essere prorogata fino a un anno allo scopo di ampliare le sue competenze tecnico-professionali. I requisiti che consentono all’azienda di assumere con contratto di apprendistato sono: • capacità strutturali, ossia la disponibilità di spazi adeguati dove svolgere la formazione; • capacità tecniche, ossia la disponibilità di strumenti adeguati allo svolgimento della formazione;
Legge di Stabilità 2016
- capacità formative, ossia la disponibilità di risorse umane (tutor) in grado di svolgere la formazione. Completiamo il quadro delle assunzioni con un raffronto
tra le varie tipologie allo scopo di evidenziare le formule più convenienti per i datori di lavoro. Quella dell’apprendistato risulta essere la migliore.
DURATA
MISURA
Sgravio legge Stabilità 2016
Non tempo indeterminato da almeno 6 mesi
2 anni
Sgravio INPS entro tetto massimo € 3.250 annui
Apprendistato
Età inferiore a 30 anni
3/5 + 1 anni
Fino a 9 dipendenti: sgravio totale (eccetto contributo 1,61% NASpI) Oltre 9 dipendenti: contribuzione 11,31%
Donne
- Disoccupate da almeno 6 mesi nelle aree o settori con disparità - Disoccupate da almeno 24 mesi
12/18 mesi
50%
Over 50
Disoccupati da oltre 12 mesi
12/18 mesi
50%
Percettori di NASpI
NASpI in corso di fruizione
Mesi residui di fruizione
50% della NASpI residua
Lavoratori in mobilità
Iscrizione nelle liste di mobilità
12+12 mesi
Contribuzione = apprendisti + 50% dell’indennità residua
Comparazione costo del lavoro annuo con sgravi all’assunzione VOCI DI COSTO
NUOVO SGRAVIO 2016
APPRENDISTATO (fino a 9 dip.)
APPRENDISTATO (oltre 9 dip.)
DONNE E OVER 50
PERCETTORE MOBILITÀ
Retribuzione
24.000
21.500 primo anno 22.700 secondo anno 24.000 terzo anno
21.500 primo anno 22.700 secondo anno 24.000 terzo anno
24.000
24.000
INPS c/azienda
4.122
346 primo anno 365 secondo anno 386 terzo anno
2.494 primo anno 2.635 secondo anno 2.786 terzo anno
3.586
2.494 primo anno 2.635 secondo anno 2.786 terzo anno
INAIL c/azienda
168
0
0
84
0
TFR
1.777
1.703
1.703
1.777
1.703
IRAP
0
0
0
0
0
Sgravio complessivo calcolato per l’intera durata dell’agevolazione: Nuovo sgravio 2016 = € 6.500 Apprendistato (oltre 9 dipendenti) = € 14.369 Apprendistato (fino a 9 dipendenti) = € 21.285 Donne e over 50 = € 3.905
TASSE E PAGAMENTI Sul fronte delle tasse e dei pagamenti segnaliamo: • l’eliminazione dell’IMU sugli imbullonati, ossia su tutti quei macchinari fissati al suolo delle aziende; • la detassazione dei premi di produttività; • la riduzione dell’IRES (tassa sulla società)al 24% rispetto al precedente 27,5% ma a partire dal 2017. La prevista entrata in vigore nel 2016 è slittata poiché le risorse ad essa destinate sono state destinate al pacchetto sicurezza in seguito agli attacchi terroristici di Parigi;
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• congelati per tutto il 2016 i previsti aumenti IVA e accise; • innalzamento a € 3.000 per l’utilizzo del contante; • eliminato il tetto dei 30 euro per i pagamenti tramite POS. Commercianti e professionisti sono obbligati ad accettare pagamenti con carta di credito e bancomat per operazioni superiori ai 5 euro. Sono in discussione le commissioni interbancarie applicabili per i micro pagamenti che, secondo la direttiva europea, dovrebbero attestarsi sullo 0,3% del valore dell’operazione per le carte di credito e sullo 0,2% per i pagamenti con bancomat.
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REQUISITI LAVORATIVI
Vending News
AGEVOLAZIONE
Tavola di raffronto elaborata da IPSOA nello Speciale Legge di Stabilità 2016 pubblicato il 13 gennaio 2016 su ipsoa.it
Tavola di raffronto sgravi all’assunzione
Nomina il nuovo Responsabile Vendite Italia
B
ianchi Industry continua nel processo di rinnovamento avviato negli ultimi mesi, annunciando la nomina del dott. Davide Calderara, che ha iniziato la sua collaborazione con l’azienda di Zingonia di Verdellino in qualità di nuovo Responsabile Vendite per l’Italia. Il suo compito sarà principalmente quello di rafforzare in modo strutturato il canale di vendita e di assistenza post vendita della divisione Bianchi Vending. Il dott. Davide Calderara non è nuovo per il settore della distribuzione automatica. Dopo alcuni anni di collaborazione con BMW Italia, all’inizio del 2009 è approdato nella prima azienda del vending italiano e terza in Europa, la IVS Italia, dove ha ricoperto per oltre 6 anni un ruolo di rilevanza, quale Responsabile Customer Service e Miglioramento Continuo Italia. Un’esperienza di lungo respiro che lo ha visto a capo del coordinamento degli addetti al Customer Care di tutte le 43 filiali del gruppo bergamasco (35 in Italia e 8 all’estero), con l’obiettivo di monitorare la soddisfazione dei clienti rispetto al servizio offerto. Grazie a questa esperienza, Calderara ha potuto conoscere sempre meglio il complesso mondo del vending ed esprimere le sue doti professionali. Doti evidentemente riconosciutegli dal dott. Massimo Trapletti, già CEO di IVS Group tra il 2008 e il 2015 e oggi a
capo di Bianchi Industry, che lo ha voluto con sé in questa nuova avvincente avventura professionale, certo che riuscirà ad esprimere le proprie competenze in ambito commerciale e nei sistemi di gestione delle relazioni con il cliente (CRM), dotando la propria divisione di un approccio nuovo e di regole precise. Nel congratularci con Bianchi Industry per questa nuova scelta, desideriamo augurare al dott. Davide Calderara una lunga e fruttuosa collaborazione con l’azienda di Zingonia di Verdellino.
Nuovi prodotti per la linea Bio
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nche nel 2016 Fiore di Puglia continua ad arricchire la sua vasta gamma di prodotti da forno puntando sempre di più sulla linea biologica. Anche quest’anno, infatti, presenta nuovi prodotti biologici e vegani, senza conservanti, allergeni, né coloranti e realizzati solo con aromi naturali.
Un’ottima idea per le pause di lavoro, ma anche un’ottima merenda per i bambini. Sulla stessa scia si pongono i Tarallini Gluten Free Bio, anch’essi presentati nel packaging da 25 grammi per permettere a tutti di non rinunciare alla fragranza e croccantezza di uno snack semplice e prelibato.
La prima novità è rappresentata dal Minigrissbakery Multicereale Bio presentato nel praticissimo packaging da 25 grammi. Un sapore ricco e ben equilibrato ottenuto da un perfetto mix di quattro varietà di farine: Segale, Farro, Avena, Orzo. I quattro cereali sono utilizzati senza subire nessun processo di raffinamento ed è per questo che conservano tutte le loro proprietà nutritive: ricchi di fibre, facilitano il senso di sazietà con un effetto tonificante ed energetico, favorendo un’alta digeribilità. Insomma, uno snack completo e allo stesso tempo pratico, sano e gustoso.
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E per finire PanCrok, un pane a lievitazione naturale proposto in tre diverse varianti: Integrale senza sale, Classico con semola rimacinata biologica e Rustico con origano e pomodoro. Nel realizzarlo, la mission è stata fondamentalmente una: portare in tavola un pane friabile e croccante. PanCrok, oltre che ad essere proposto in confezione da 250 grammi per 6 monodosi da 3 PanCrok ciascuna, è stato anche pensato per il canale vending con la confezione monodose da 40 grammi. Veri e propri sostituti del pane sono gustosi al naturale, farciti con pomodorini o semplicemente con un filo di olio extra vergine di oliva e, perché no, ideali per la colazione con un po’ di marmellata.
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orte dei riscontri più che positivi ricevuti durante e in seguito alla partecipazione alla scorsa edizione di Venditalia, Promel espone anche quest’anno alla fiera di settore, dove intende presentarsi agli operatori professionali con uno stand più strutturato, nel quale dare il giusto spazio ai prodotti e ai servizi che l’azienda realizza per il vending. Per accompagnare quello che potremmo definire l’esordio ufficiale a Venditalia, Promel ha messo in campo una serie di operazioni di marketing tra le quali l’apertura sui social di pagine dedicate, un nuovo sito più intuitivo dove gli operatori avranno accesso a sezioni tecniche a supporto dell’utilizzo dei prodotti e dei servizi acquistati. Ci rivolgiamo a Federico Bistarini, Responsabile di Sviluppo della Promel, per conoscere meglio un’azienda che realizza prodotti fondamentali per la gestione degli incassi delle compagnie del vending. Da quanto tempo siete sul mercato? Promel è una realtà presente sul mercato da 30 anni, dove ha esordito come produttore di apparati elettromeccanici per il settore industriale. Accanto a questo, che rimane il core business dell’azienda, si è poi affiancata un’officina che realizza particolari meccanici anche di precisione sempre per l’industria pesante. Poter disporre di un’officina interna ha spinto l’azienda a realizzare prodotti a proprio marchio, progettati dal reparto Ricerca & Sviluppo che, attivo da 17 anni, si è sempre più specializzato, fino a progettare alla fine degli anni 2000, la prima selezionatrice di monete nata con l’obiettivo di aiutare nel difficile passaggio dalla lira all’euro, nel periodo di compresenza delle due valute. Da allora, la nostra attenzione si è sempre più concentrata su prodotti per la selezione e contazione del denaro, specializzandoci sempre di più in questo ambito.
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A quali settori sono destinate le vostre macchine? Il primo settore a cui ci siamo dedicati è stato il Gaming per il quale abbiamo realizzato un apparato portatile, il modello 401, di grande supporto per gli addetti allo scassettamento delle macchine da gioco, in quanto facilmente trasportabile e di estrema affidabilità. L’altro settore è il Vending per il quale abbiamo progettato e realizzato più modelli, studiando le esigenze delle società di gestione e dimensionando i nostri apparati sui volumi delle attività. Quali modelli realizzate per la distribuzione automatica? Oltre al modello 601 che tratta monete dai 50 centesimi ai 2 euro cioè i 3 tagli più diffusi nel vending, mi soffermerei sulla Conta Dividi 701 M, evoluzione della 701, frutto di un restyling dei modelli precedenti a seguito del quale le nostre Conta Dividi portatili sono state dotate di un display più chiaro, di un’interfaccia utente più intuitiva, di una tastiera che elimina i tasti meno utilizzati e arricchisce di
di funzioni quelli più usati apportando alcune piccole modifiche meccaniche che ottimizzano i processi, rendendoli più performanti. Queste migliorie hanno investito tutti i nostri apparati a partire dai modelli 301, 401, Compact per poi estendersi a tutta la gamma. Oggi i modelli 701 e 801 sono realizzati con questi nuovi accorgimenti e quindi rientrano in quest’opera di restyling. Soffermiamoci sul modello 701 M. Quali sono i principali benefici che offre al gestore? La 701, anche se si presta ad un utilizzo prevalentemente da ufficio, è una macchina maneggevole da trasportare sia da un punto all’altro della sede aziendale a seconda delle necessità, che all’esterno. L’altra caratteristica è che le 7 uscite sono a forma di tubo e questo tubo consente l’attacco di sacchetti per agevolare la raccolta delle monete, suddivise in quantità preimpostate dall’utente. Se, ad esempio, il gestore ha degli accordi particolari con la sua banca che gli richiede sacchetti da “n” monete, la macchina può essere programmata per quel preciso numero. Operando in automatico, si stoppa una volta raggiunto il numero di monete preimpostato, richiedendo all’operatore il cambio del sacchetto. 7 tubi perché 1 e 2 centesimi vengono selezionati insieme nello stesso sacchetto, considerato che si tratta di monete non accettate dai distributori automatici e, pertanto, il 7° sacchetto funge un po’ da scarto. Nel modello successivo, la 801 M, vi è un’ottava uscita che consente di separare e contare anche i tagli da 1 e 2 centesimi. Ci parla della Brava 7, modello più evoluto? La Brava 7 è stata realizzata per i gestori che non abbiano né l’esigenza di trasportare l’apparato né di avere la sud-
divisione direttamente nei sacchetti. Si tratta di una macchina da banco, di maggiori dimensioni ma con caratteristiche sicuramente più avanzate: ad esempio il vassoio per la raccolta delle monete è estremamente capiente arrivando fino a 3.500 monete, trasportate da un tappeto direttamente nel vano d’ingresso. La Brava 7 non ha uscite a tubi con relativi sacchetti di raccolta ma, una volta suddivise per taglio, le monete vengono portate direttamente ai cassetti di raccolta che sono all’interno della macchina. Questi cassetti hanno una capacità media di circa 500 monete e, una volta arrivato a riempimento, la macchina richiede in automatico lo svuotamento del cassetto per poter procedere con il lavoro di contazione. Questo modello necessita di manutenzione continua? Anche da questo punto di vista la Brava 7, e in generale la gamma Brava, è autosufficiente, nel senso che abbiamo pensato di dotarla di un esclusivo sistema autopulente che mantiene i punti di passaggio liberi per le monete. Si tratta di un piccolo compressore che, alla partenza di ogni conteggio, emette un getto d’aria che pulisce il sensore, rendendo meno frequente la necessità della pulizia normalmente fatta con il compressore o con un pennello. Quest’ultima è, comunque, un’attività di manutenzione da farsi ma con cadenza meno frequente. È chiaro che, se la macchina opera da sola la pulizia dei sensori ad ogni conteggio, il lavoro dell’operatore procede più spedito con una significativa riduzione dei tempi di lavoro. Come si interfaccia con i software gestionali? Tengo a precisare che la nostra Brava ha di serie alcune funzioni che solitamente vanno acquistate a parte come accessorio. Tra queste, il sistema di emissione dello scon-
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trino per ogni conteggio e l’interfaccia USB attraverso la quale la macchina si può connettere ad un computer, predisponendo il collegamento con i software gestionali. Si tratta di una prima interfaccia di collegamento perché in termini di integrazione con i gestionali il nostro modulo Archimede rende molte più funzioni disponibili, quali la connessione Ethernet/Wi-FI, la possibilità di interrogare la macchina da qualsiasi computer collegato alla stessa rete per estrarre i dati di conteggio e importarli sul proprio computer anche in assenza di software gestionali. Il passaggio dei dati dalla macchina al computer è molto semplice poiché si fa con il mouse e l’editabilità è altrettanto semplice potendo avvenire su qualsiasi tipo di file, anche un banale formato pdf. I dati importati sono subito resi disponibili al software di gestione che può così elaborarli immediatamente. Il passaggio dei dati può avvenire sia se apparato di contazione e computer sono sulla stessa rete – e quindi nel caso di macchine “da ufficio” come la Brava 7 – sia da remoto, nel caso di apparati trasportabili e ciò può avvenire via internet o via GSM. Archimede è, logicamente, un optional e quindi non rientra nelle dotazioni e nei costi standard dei nostri apparti di conteggio.
le nostre macchine si possono integrare perfettamente. Come funziona il vostro sistema di assistenza? Non abbiamo un punto tecnico in ogni regione ma abbiamo elaborato varie formule per assistere i nostri clienti. In primo luogo, abbiamo un’assistenza tecnica di base presso la nostra unità di produzione che interviene sulle macchine, rimettendole praticamente a nuovo. Affinché l’attività del nostro cliente non subisca interruzioni, nel momento in cui viene richiesto l’intervento tecnico e la macchina da riparare va rispedita alla nostra officina, contestualmente inviamo alla sede del cliente un apparato in temporanea sostituzione, il cosiddetto “muletto”, che resta fino a quando restituiamo la macchina riparata e in perfette condizioni. Va anche detto che le nostre macchine non hanno molte parti consumabili e quelle più soggette ad usura possono essere tranquillamente sostituite dall’utilizzatore. Così come eventuali blocchi dovuti a monete incastrate o chicchi di caffè sono operazioni facilmente risolvibili dall’operatore. Se le macchine sono tenute ben pulite – e in questo il sistema di auto pulizia in dotazione aiuta molto – incorrono in guasti molto raramente. Date le ampie caratteristiche tecniche, su quale fascia di mercato si posizionano i vostri prodotti?
Abbiamo consolidato la compatibilità con il software VEGA di Digisoft, uno dei più importanti gestionali in uso nel comparto. Stiamo lavorando attualmente per ottimizzare la compatibilità con altri software e contiamo di arrivare a Venditalia con un plafond nutrito di sistemi con cui
Da un punto di vista qualitativo, sicuramente su una fascia alta, ma il rapporto qualità/prezzo è ottimo e interessante per il cliente. Per Venditalia stiamo elaborando delle proposte davvero invitanti!
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Con quali software gestionali è integrabile?
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La web communication in pillole a cura di
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uando si parla di “comunicazione online” non si può prescindere dal motore di ricerca per eccellenza, che determina le sorti della propria attività aziendale in termini di buona o cattiva reputazione: Google. Qualsiasi tipo di comunicazione online deve prendere in considerazione i parametri che il motore di ricerca impone. La maggior parte degli utenti – e quindi prospect o clienti – per raccogliere informazioni e farsi un’opinione su un’azienda, su prodotti o servizi, si affida agli esiti della ricerca su Google. Spesso, senza andare oltre i risultati della prima pagina. Essere ben posizionati su Google è quindi fondamentale per ogni azienda che voglia farsi riconoscere e comunicare con il suo pubblico di riferimento. Per ottenere buoni risultati in questo senso è importante conoscere i principali strumenti di comunicazione online, di cui alcuni verranno analizzati in questo articolo. Discorso a parte meritano i social media, che hanno acquisito un ruolo sempre più importante a livello di comunicazione e gestione delle situazioni di crisi, che online si propagano a una velocità vorticosa. SEO: cos’è e come funziona SEO sta per search engine optimization, “ottimizzazione per i motori di ricerca”, e racchiude tutte le attività che rendono un sito più rilevante di altri, su uno o più argomenti, e più meritevole di uscire nei primi risultati dei motori di ricerca, senza dover pagare per costose campagne di visibilità. Lavorando sui contenuti del proprio sito o del proprio blog, si può incrementarne la visibilità per specifici termini o parole. Ecco perché è così importante curare il proprio portale, in modo da produrre e pubblicare contenuti che siano costruiti per captare l’interesse dei motori di ricerca (oltre che, naturalmente, essere utili e interessanti per i lettori). Web monitoring, il sentiment è la chiave Primo step per tutte quelle aziende che vogliono rafforzare la propria presenza online è la valutazione del senti-
ment, ovvero di come l’oggetto dell’analisi viene percepito dal pubblico. Un sentiment negativo riguardo a un’azienda potrebbe avere portata devastante sulla reputazione dell’azienda nella sua totalità. Per questo motivo sul web è importantissimo analizzare e monitorare costantemente l’opinione del pubblico. Digital PR, ovvero le relazioni pubbliche “digitali” Quello che fino a non molti anni fa era l’ufficio stampa tradizionale ha subito un radicale cambiamento per adattarsi alle nuove esigenze dell’era 2.0. La gestione delle relazioni con blogger e influencer è diventata un passaggio fondamentale per il posizionamento online. L’attenzione degli uffici stampa non è più rivolta in maniera esclusiva alle testate giornalistiche tradizionali, ma si è ampliata verso tutti quei soggetti che hanno un ruolo determinante nell’influenzare la reputazione di un’azienda. Web reputation Le Digital PR orientano quella che viene definita web reputation, attività strategica fondamentale per verificare nel dettaglio tutto quanto viene detto online riguardo a uno specifico evento, brand, prodotto o servizio. Governare bene la web reputation significa evitare che una sola citazione negativa inneschi un processo di critica o disaffezione verso l’azienda o un prodotto. La web reputation nel vending Anche la comunicazione B2B (business to business), in particolare in un settore altamente innovativo come quello del vending, mira a rafforzare l’immagine positiva di un’azienda e a ottenere un clima di fiducia presso il target. Sul web questo si riflette nell’avere una buona immagine e un rapporto eccellente con le riviste e i blog di settore. Se nella distribuzione automatica il valore del brand ha meno impatto rispetto ai prodotti dedicati al consumatore finale, la web reputation è invece fondamentale e garanzia di sicurezza, affidabilità e credibilità. Ameri Communication and PR Emanuele Budroni 366 7210413 – 010 541491 e.budroni@americomunicazione.it
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Soluzioni intelligenti per la gestione del denaro ITL è operativa in Italia sia a livello commerciale che tecnico da circa 1 anno e mezzo. Parliamo dell’azienda e le sue radici. Ci presenta la Innovative Technology?
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l 2016 si annuncia come l’anno dei sistemi di gestione del credito e la Innovative Technology, azienda britannica leader a livello mondiale nella produzione di soluzioni per la gestione del denaro contante con sedi in tutti i continenti, si presenta al mercato del nostro Paese con le sue novità per il settore del vending attraverso il Responsabile Vendite Italia Stefano Mandelli. Lo incontriamo per conoscere meglio le novità in cantiere anche in vista della loro partecipazione all’imminente edizione 2016 di Venditalia. Innanzitutto, facciamo una presentazione di Stefano Mandelli. Qual è la sua storia nel settore del vending? Sono nel settore dei sistemi di pagamento da oltre 15 anni. Nella mia precedente esperienza lavorativa ero Responsabile Vendite Italia di Comestero e seguivo direttamente i principali key accounts dell’azienda. Successivamente, mi è stata proposta da Innovative Technology l’opportunità di aprire e gestire un ufficio in Italia, in quanto l’azienda era in forte espansione e necessitava di essere presente direttamente anche nel mercato Italiano.
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Innovative Technology è stata fondata in Inghilterra nel 1992 da David Bellis con l’intento di creare validatori di convalida delle banconote. Da allora, la nostra attività è cresciuta fino a diventare leader di mercato nella fornitura di tecnologia di gestione del contante e consentendoci di operare nei cinque continenti. L’azienda è sempre stata focalizzata sull’innovazione, sullo sviluppo di prodotti tecnologicamente più avanzati, per aiutare i nostri clienti a migliorare le prestazioni delle loro applicazioni e ridurre i costi. Questa continua attenzione all’innovazione, in collaborazione con i nostri clienti, si è rivelata fondamentale per la nostra crescita continua. I nostri validatori di banconote, riciclatori di banconote, hopper multi-moneta e soluzioni di stampa gestiscono milioni di transazioni ogni giorno per alcune delle aziende leader a livello mondiale attraverso i mercati del Vending, del Gaming, del Retail e Chioschi. In quali Paesi del mondo siete presenti ? La continua espansione dei propri prodotti nel mondo ha spinto l’azienda Inglese ad essere presente internazionalmente attraverso proprie sedi, per fornire ai clienti supporto commerciale e tecnico per la vendita, l’implementazione e l’assistenza dei propri prodotti. Alle prime aperture in Europa (Spagna e Germania), hanno fatto seguito le aperture delle sedi in Cina, Brasile, Stati Uniti, Australia e in Italia, arrivando oggi ad avere più di 250 dipendenti nel mondo.
Mod. BV100
Quali sono i principali prodotti destinati al settore del Vending su cui punta l’azienda? ITL offre una serie di prodotti progettati per l’uso nel mercato Vending, come i lettori di banconote BV20, BV100, NV10 USB e NV9USB +. Il BV20 è un lettore leggero e compatto e a basso costo, ideale per applicazioni Vending in locazioni interne e controllate. Il BV100 è un lettore di banconote versatile con opzioni di cassa modulari adatti per molteplici applicazioni. BV100 è stato progettato per supportare tutti i protocolli standard e vanta un elevato tasso di accettazione multivaluta, oltre alla possibilità di essere aggiornato facilmente e gratuitamente tramite USB, PC o programmatore portatile. L’NV9 USB +, grazie ad una migliorata tecnologia di rilevamento e un elevato tasso di accettazione multi-valuta, è un prodotto che garantisce eccellenti prestazioni. Grazie alla sua versatilità, NV9 USB+ può essere installato orizzontalmente o verticalmente e può essere configurato con un numero di cashbox differenti oltre a diverse opzioni di frontali per soddisfare tutte le applicazioni. L’NV10 USB è un validatore compatto di banconote adatto alla maggior parte delle applicazioni. È in grado di accettare più di 100 diverse valute mondiali. NV10 è un validatore altamente collaudato sul campo, semplice da integrare e mantenere e supporta i protocolli standard del settore. L’NV10 USB è ideale per le applicazioni dell’amusement e della distribuzione automatica ed è disponibile con due opzioni di larghezza del frontale a seconda della valuta. Il sito web aziendale è aggiornato con cadenza quotidiana e rappresenta per i vostri clienti uno strumento utilissimo. Quali sono gli elementi che lo rendono indispensabile?
Mod. NV9 USB+
Mod. NV10 USB
Altro plus del nostro sito internet è il software SMART DATA che consente l’acquisizione di nuove banconote per la creazione di nuovi dataset di valuta o per migliorare le prestazioni dei dataset di valuta esistenti. Com’è organizzato il vostro servizio di assistenza per il mercato italiano? Per questo, nella sede di Milano abbiamo organizzato un servizio che ci consente di vendere prodotti, fornire un servizio di customer service e assistenza tecnica di riparazione dei prodotti. Grazie alla forte richiesta delle proprie soluzioni dedicate ai vari mercati in cui ITL opera, si è resa necessaria già l’anno scorso l’acquisizione di un Ingegnere che fornisce supporto tecnico pre e post vendita ai clienti. A breve, si unirà al team un tecnico per ricoprire il ruolo di Responsabile dell’Assistenza Tecnica, allo scopo di ottimizzare tempi e costi di riparazione dei nostri prodotti. L’apertura del Service Center in Italia si aggiunge a quelli delle altre Aziende del Gruppo, operative da tempo in tutti i Paesi in cui siamo presenti. Può già anticiparci quali saranno le novità che proporrete al mercato italiano in occasione di Venditalia 2016? Così come l’anno scorso, anche quest’anno saremo presenti a Venditalia presso lo stand C43 D44, dove esporremo la gamma completa dei prodotti dedicati al Vending, inclusa la gamma di lettori di banconote con rendiresto, che comprende i modelli NV11 e SMART PAYOUT, sempre più richiesti sia in Italia che all’estero, grazie all’ampliamento della gamma di beni di consumo e non di vario costo inseriti nei distributori automatici.
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Mod. BV20
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Il nostro sito internet www.innovative-technology.com è un punto di riferimento per i nostri clienti per tenersi aggiornati relativamente a nuovi prodotti e nuovi servizi, oltre alla possibilità di scaricare gratuitamente tutti gli ultimi aggiornamenti FW e tutti i nuovi dataset di valuta. In un periodo di continuo rinnovamento delle banconote Euro e di altre valute come ad esempio la Sterlina Inglese e il Franco Svizzero, crediamo sia uno strumento fondamentale per chi utilizza i nostri sistemi di pagamento. Inoltre, è disponibile lo shop online sia per i prodotti sia per i ricambi.
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La gestione della qualità nel vending I vantaggi della normativa ISO 9001:2015 Dalla ISO 9001:2008 alla nuova ISO 9001:2015 Dall’autunno del 2015 la Normativa ISO 9001 è stata aggiornata con alcune modifiche importanti. La nuova ISO dunque non è più la 9001:2008 ma la 9001:2015. All’ultima edizione sono stati apportati ritocchi per quanto riguarda la capacità di coinvolgere le risorse umane e la centralità del ruolo dell’Alta Direzione Aziendale, ma il focus è rimasto l’efficienza dei processi produttivi aziendali.
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ome per molti settori di business, anche per il vending esistono ottimi strumenti per rafforzare e dare più valore alla propria azienda. Uno di questi, forse il più diffuso in assoluto, è il sistema di gestione della qualità ISO 9001, una certificazione che attesta il rispetto di determinati requisiti su tutta la filiera produttiva, dal trasporto alla distribuzione. La normativa ISO 9001, la cui nomenclatura completa in Italia è UNI EN ISO 9001, definisce linee guida di gestione della qualità ben precise. Nel caso del vending il campo applicativo di riferimento è riportato nella seguente formula: Installazione, gestione ed assistenza di distributori automatici per la somministrazione di bevande e snacks confezionati. Commercializzazione di bevande e snacks per distributori automatici. Come si evince dal testo sopra – lo stesso riportato nel certificato ISO 9001 consegnato all’azienda – avvalersi della normativa significa per chi opera nel comparto del vending avere l’opportunità di certificare una serie di standard di qualità osservati dal personale a ogni livello, in relazione alle procedure di installazione, gestione e assistenza di distributori automatici e alla commercializzazione di bevande e snacks sempre per i distributori automatici. A livello legislativo, la normativa ISO 9001:2015 non è obbligatoria ma lo diventa nel momento in cui l’azienda decide di partecipare a gare d’appalto dove il possesso della certificazione risulti vincolante. In altre parole, la normativa rappresenta una preziosa carta da giocare per aggiudicarsi un’appalto all’interno di ospedali, scuole o altre strutture che richiedono la ISO 9001:2015.
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Chiunque fosse interessato a conseguire la certificazione ISO 9001:2015 deve rivolgersi a società autorizzate da ACCREDIA, l’ente italiano di accreditamento. Il percorso verrà affrontato con il supporto di tecnici qualificati che assisteranno l’impresa sotto ogni aspetto, dal sopralluogo preliminare all’invio della documentazione. A questo proposito una garanzia in più per il cliente è la qualifica di lead auditor. Vediamo meglio in cosa consiste. I lead auditor sono figure professionali in grado di controllare e valutare in modo preciso ed efficace il sistema di gestione per la qualità, preparando l’azienda alla certificazione e mantenendo la conformità dei processi costante nel tempo. Affidarsi a una società di consulenza con lead auditor vuol dire avere a che fare con un interlocutore unico, disponibile a occuparsi di tutto il procedimento normativo senza delegare alcuna mansione. Le tempistiche medie per ottenere la certificazione ISO 9001:2015 con l’aiuto di una società di consulenza sono intorno ai 6 mesi, mentre i costi dipendono dalla complessità del caso, dall’esperienza della società, da esigenze correlate e da altre variabili.
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Il partner ideale per la gestione della flotta aziendale
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no degli aspetti operativi del vending è la gestione della flotta aziendale, probabilmente uno dei più importanti, che viene però spesso sottovalutato.
Eppure, l’adeguamento e il controllo degli automezzi rappresentano un’importante voce di costo per la stragrande maggioranza delle società di gestione che, non servendosi di padroncini, mettono a disposizione dei propri operatori (ARD e tecnici) gli automezzi necessari allo svolgimento del servizio, sopportandone direttamente il costo. Ciò vuol dire impegnare risorse finanziarie e umane all’adeguamento e al controllo del parco automezzi, la cui affidabilità ed efficienza ricade sul servizio prestato ai propri clienti. Negli ultimi anni, un grande supporto in questo senso viene dalla telematica che, attraverso dispositivi studiati ad hoc, consente di monitorare la flotta aziendale (consumi, stile di guida, chilometri percorsi ecc.) e, contemporaneamente, di acquisire una mole di dati utilizzabile per gestire al meglio la forza lavoro e, di riflesso, il servizio di assistenza e rifornimento al cliente. I benefìci che derivano dall’adozione di una soluzione di fleet management sono molto rilevanti per il mercato del vending: monitoraggio in tempo reale della posizione dei veicoli e dei tempi di guida; comunicazione diretta con l’autista; informazioni immediate circa guasti, allarmi ed eventuali furti; percorsi e stato di salute dell’automezzo;
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stile di guida degli operatori. Ottimizzare tutte queste voci significa ottimizzare il servizio al cliente e aiutare l’azienda a contenere i costi rispetto a quest’importante voce di bilancio. Leader in Europa nella gestione delle flotte aziendali e nella telematica per i veicoli, TomTom Telematics ha sviluppato la piattaforma SaaS (Software-as-a-Service) WEBFLEET per supportare le aziende nella gestione del parco automezzi. Marco Federzoni, Sales Director Italia di TomTom Telematics, afferma: “Nel settore vending, gli operatori in-office devono essere in costante contatto con gli autisti sul campo per migliorare l’efficienza ed il servizio al cliente. La gestione degli ordini e le richieste di intervento sono eventi quotidiani che devono essere coordinati con la forza lavoro in mobilità. Una soluzione che permetta di assegnare gli ordini in tempo reale al veicolo più vicino al cliente può aiutare a migliorare la velocità del servizio e la soddisfazione del cliente, oltre che contribuire a ottimizzare i costi.” L’analisi delle problematiche relative alla gestione della flotta aziendale nel vending ha evidenziato alcune criticità, al quale TomTom Telematics risponde con una soluzione che può aiutare le aziende ad aumentare la propria efficienza.
GUIDA SICURA E VELOCITÀ Capacità, attenzione e grande esperienza sono fondamentali, ma uno strumento come TomTom WEBFLEET, anche grazie alla nuova soluzione OptiDrive 360, può coadiuvare il conducente fornendogli indicazioni in tempo reale che lo aiutano a prendere la decisione più idonea (frena, rallenta, togli il piede dall’acceleratore…) in modo tempestivo ed efficace. Prima del viaggio, OptiDrive 360 fornisce ai conducenti le best practice su come guidare in modo sicuro e efficiente, senza sprechi di carburante. I feedback diretti e i consigli di guida vengono forniti durante il percorso, in modo da allenare attivamente il conducente. Al termine è disponibile una reportistica istantanea che rappresenta le statistiche di viaggio. Tutte le informazioni vengono visualizzate dal conducente direttamente dal driver terminal. PERCORSI La pianificazione dei percorsi è un elemento indispensabile per aiutare le aziende ad ottimizzare i tempi e migliorare il servizio ai clienti. La piattaforma SaaS WEBFLEET di TomTom Telematics permette in modo semplice di gestire direttamente dalla scrivania la propria flotta. Per esempio, se l’operatore in ufficio riceve una chiamata per una riparazione urgente di un distributore, grazie a WEBFLEET può individuare immediatamente il mezzo che può raggiungere il cliente nel minor tempo possibile, tenendo conto non solo della distanza, ma anche della situazione del traffico, delle condizioni meteo e della tipologia della strada da percorrere. Una volta individuato il mezzo, può inviare un messaggio di testo che viene visualizzato dall’autista sul display del
Driver Terminal, che non deve fare altro che cliccare “Accetto” sul monitor, per dirigersi direttamente all’indirizzo segnalato, senza distrarsi dalla guida. CONSUMI E MANUTENZIONE ORDINARIA La soluzione TomTom WEBFLEET dialoga con un piccolo dispositivo di localizzazione a bordo del mezzo (TomTom LINK), grazie al quale è possibile rilevare in modo automatico una serie di informazioni utili ad ottimizzare la gestione di una flotta di veicoli (propria o di terzi con i quale l’azienda collabora). L’utilizzo di questa piattaforma può contribuire a ridurre in modo sensibile e misurabile i consumi e gli sprechi di carburante e a gestire la manutenzione del mezzo in modo proattivo. EFFICIENZA DELLA FLOTTA L’elaborazione dei dati fruibili attraverso dashboard di facile consultazione aiuta chi sta in ufficio a capire i margini di miglioramento dei servizi, offrendo indicazioni precise sulla pianificazione intelligente dei percorsi, sul consumo di carburante e sullo stile di guida del conducente. I dati raccolti e redistribuiti secondo le esigenze dei vari utenti danno la possibilità di prendere decisioni basate su fatti e non più su opinioni, senza dimenticare che il sistema garantisce massima trasparenza nei confronti dei partner commerciali e dei clienti finali. APPLICAZIONI E SOLUZIONI PER IL VENDING Grazie alla open API messe a disposizione da TomTom Telematics, software developer hanno già sviluppato applicazioni che permettono di gestire la tentata vendita su supporti mobile, la raccolta degli ordini, la gestione degli incassi, la segnalazione delle promozioni, richieste d’intervento di manutenzione, la gestione programmata dei processi di assistenza e interventi, il tutto da un’unica piattaforma online. Con oltre 350 partner, TomTom Telematics ha il più ampio ecosistema di partner nel settore del fleet management. La gamma di applicazioni, frutto di integrazioni con la piattaforma WEBFLEET e quindi con i dati delle flotte, ricopre una vasta gamma di funzionalità, tra le quali CRM e ERP, pianificazione e schedulazione, ottimizzazione dei percorsi, controllo della temperatura, stampa mobile e sicurezza dei lavoratori, ed è completamente disponibile nell’App Center di TomTom Telematics. Vending News
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VENDING 59 Il bimestrale della distribuzione automatica
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Meladaj. Una tentazione italiana da bere
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all’idea di un giovane imprenditore campano, è nata una nuova bevanda che ha già conquistato un’interessante quota del mercato italiano del beverage: Meladaj Soft Drink e Meladaj Energy Drink. Meladaj Soft Drink è una bibita gasata a base di succo di mela naturale con un basso tenore di zuccheri. Molto gustosa e dissetante è ideale per tutti, bambini e adulti, avendo un grado di gasatura inferiore agli standard. Meladaj Energy Drink è, come indica chiaramente il nome, una bibita energizzante, ideale per dare supporto nei momenti di stress nel lavoro, nello sport, nello studio e in tutte quelle occasioni in cui si ha bisogno di nuova energia per l’organismo. Infatti, gli elementi contenuti in Meladaj Energy Drink sono la vitamina B, la caffeina e la taurina. Ciò che lo differenzia dalle altre bibite appartenenti al complesso mondo degli Energy Drink, è il suo essere il primo e vero energy drink alla mela tutto italiano. Altro elemento distintivo sono le garanzie che questo prodotto offre, avendo ricevuto non solo l’autorizzazione del Ministero della Salute, ma anche l’introduzione nella Codifa, ossia la banca dati dei prodotti farmaceutici, rientrando così nella fascia dei prodotti salutari. L’allegro brand che attira immediatamente l’attenzione dei consumatori e il particolare packaging di grande impatto visivo mettono in evidenza i colori del Made in Italy. Confezionata in lattina slim da 25 cl., Meladaj è disponibile per la distribuzione in tutta Italia.
Per saperne di più: meladaj@vendingmarketing.it
Sono le PIPAS la prima novità 2016 di
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resche di lancio, le PIPAS sono l’ultima novità di Forno Damiani per il canale vending. Un prodotto da forno leggero e sano, 100% made in Italy e privo di olio di palma, le PIPAS sono ideali per una pausa snack gustosa ma a basso apporto calorico e fatto di materie prime semplici: farina, olio di oliva, semi di girasole. Ideali per il consumo a scuola e nei luoghi di lavoro poiché non ungono le dita, le PIPAS sono proposte con un pack allegro che richiama la semplicità del prodotto, in confezione da 50 grammi perfettamente collocabile nella spirale singola. Proposta attraverso la rete commerciale nazionale dell’industria laziale, nella prima settimana le PIPAS hanno registrato un picco di vendite inattese per l’azienda stessa.
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Festeggia i 70 anni di
È
un viaggio che comincia alla fine degli anni ‘20 a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, sede della Massalombarda S.p.A., prima industria italiana dedicata alla produzione di succhi di frutta. Tra le mura dell’azienda ravennate nasce, nel 1946, il marchio Yoga: da allora sinonimo di succhi di frutta italiani. E proprio gli italiani sono da subito coinvolti da vicino nella vita del brand, dentro e fuori e casa, in un rapporto di identificazione diretta con il marchio e i suoi valori. “Solo io mi chiamo Yoga”: è il messaggio che negli anni ha riassunto di più il concetto di unicità della marca. Identità e senso di appartenenza sono sempre stati al centro del processo di comunicazione di Yoga che, con manifesti e campagne pubblicitarie, instaura un vero e proprio legame affettivo con i suoi clienti. Yoga è unico come unica è la personalità di chi l’acquista. Ma Yoga è anche vario e diverso, come i gusti di chi sceglie il succo e la frutta da portare a casa. Proprio la frutta allora diventa il soggetto e il mezzo con cui Yoga si propone agli italiani: dentro alla famosa bottiglia di vetro si trova la frutta vera, selezionata con cura e attenzione. Quasi come se Yoga fosse un altro membro della famiglia, un compagno di merende genuino, vitale e affidabile. L’apice di questa relazione quasi intima tra il marchio e suoi consumatori, viene raggiunto negli anni ‘60, quando Walter Chiari - personaggio già amatissimo dal pubblico italiano - si fa portavoce e testimonial del brand. “Solo io mi chiamo Walter Chiari. e Solo io mi chiamo Yoga” Ancora una volta è proprio l’unicità dell’individuo e del prodotto a diventare la chiave della comunicazione te-
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levisiva del marchio che, anche in questo canale, dimostra fin da subito tutta la sua originalità. È con grande spirito di innovazione infatti che Yoga anima da sempre la vita degli italiani: dai Caroselli, con l’indimenticabile Orsaghiotto, ai concorsi a premi (“5 milioni per 5 parole”) Yoga riesce a coinvolgere il suo affezionato pubblico in attività e iniziative degne delle più recenti esperienze di marketing diretto. Lo dimostra il suo essere ancora oggi “fedeltà alla frutta”: garanzia di bontà e di naturalità. Valori che da oltre vent’anni Conserve Italia, casa madre del marchio, porta avanti con immutata intensità, mettendo a frutto tutta l’esperienza di una grande storia italiana.
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