Vending News 49

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automatica Il bimestrale della distribuzione automatica

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Numero 2020 Numero49 42 - Anno 2019

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L’editoriale di Fabio Russo

In questo numero abbiamo dato… i numeri! Anche alla fine di quest’anno, come di consueto, sono stati resi pubblici i risultati conseguiti dal Settore nell’anno precedente, sia a livello nazionale che europeo. A Novembre CONFIDA, in occasione degli Stati Generali, e la European Vending & Coffee Service Association (EVA) a dicembre, in occasione dell’Assemblea Generale, hanno comunicato i dati sull’andamento dei consumi, del fatturato e del parco macchine registrati dalla Distribuzione Automatica nel 2019, dati che hanno evidenziato un trend mediamente in crescita. Un risultato dal quale è derivata un’ottimistica partenza nei primi mesi del 2020, finché la pandemia del COVID-19 non ha rimesso tutto in discussione, trascinando dietro di sé consumi e fatturati, inesorabilmente calati a picco. Siamo a dicembre e, tra (pochi) alti e (molti) bassi, il Vending tiene duro, sperando in un 2021 all’insegna della ripartenza, quella vera e definitiva che, a mio avviso, solo una campagna vaccinale su larga scala e seri e concreti aiuti da parte dello Stato potranno garantire. Ad oggi siamo ancora lontani dall’obiettivo e purtroppo non tutti i player della filiera, in particolare il comparto delle società di gestione, sono dotati delle risorse necessarie ad attraversare il tunnel. Stiamo entrando in un nuovo anno che, sotto alcuni aspetti, si annuncia più complicato del precedente e sicuramente difficile da pianificare. Il mercato cambierà ancora e il Settore dovrà adeguarsi di volta in volta, senza avere la possibilità di programmare con largo anticipo le azioni che andranno messe in atto, poiché le evoluzioni che verranno dipenderanno prevalentemente da fattori esterni: l’andamento dell’epidemia e le risorse che saranno messe a disposizione a supporto delle imprese del comparto. Ad oggi pari a zero. Ciò non significa fermarsi sulla riva del fiume ed attendere, un atteggiamento che non fa parte del carattere del nostro Settore, sempre pronto a rimettersi in gioco. Questo è il momento giusto per affilare le armi per trovarsi pronti al momento giusto e tornare in pista più preparati di prima: è il momento di crescere in tecnologia, in sostenibilità, in welfare. Anche solo per piccoli passi. Intanto ci prepariamo ad un Natale diverso, che mai avremmo immaginato e che farà storia. Nella speranza che poi saremo noi a tornare a scrivere la Storia. Da parte mia e della redazione un sincero augurio di serene feste. Display & Digital Signage

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Massimo Trapleƫ Presidente CONFIDA

Michele Adt DireƩore CONFIDA

Pio Lunel Pres. Gruppo Imprese GesƟone

Andrea Borziani Pres. Collegio Revisori dei ConƟ

Nando Pagnoncelli Presidente IPSOS

Carlo Sangalli Presidente ConfCommercio

Alessandra Lanza Senior partner Prometeia

On. Cosimo Ferri

On. Gaetano Quagliariello

On. Antonio Tajani

On. Beatrice Lorenzin

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SOMMARIO L’EDITORIALE di Fabio Russo pag. 4

GLI STATI GENERALI DEL VENDING pag. 8

I DATI DI SETTORE - INDAGINE IPSOS pag.11

LA COMUNICAZIONE E LE ATTIVITÁ CONFIDA pag. 16

I BICCHIERI DI CARTA PER BEVANDE CALDE SONO PERICOLOSI PER LA SALUTE pag. 22

DAL VENDING AL VENDING. ARRIVA IL PRIMO BICCHIERE IN RPET pag. 24

IL COMUNE DI RAGUSA VINCE IL PREMIO VENDING SOSTENIBILE pag. 26

EVA. I DATI DEL VENDING IN EUROPA pag. 28

OPEM. UN DIGITAL EVENT PER PRESENTARE LE ULTIME NOVITÁ INTERVISTA CON FRANCO LUPI pag. 30

CAFFÈ BORBONE. UN ANNO DI INCREDIBILI SUCCESSI pag. 34

PREGEL CON LA GAMMA COSI’ DRINK APPRODA NEL VENDING pag. 38

CRISI COVID-19 E HORECA pag. 40

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LA SAN MARCO CARIMALI NUOVA SIMONELLI

RANCILIO WEGA BRASILIA

TUTTI I CONTENUTI DI QUESTA RIVISTA SONO DI PROPRIETÀ DELLA FABIO RUSSO SRL - VIETATA LA RIPRODUZIONE


Periodico bimestrale della distribuzione automatica supplemento di www.vendingnews.it Anno 2020 - Numero 49 Editore

Sede: Viale Gramsci, 17/b 80122 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it

Tel. 0810152150 - Fax. 0810152151

Iscrizione al ROC n° 22385 dal 4 Maggio 2012 Iscrizione al Tribunale di Napoli n° 49 del 08-11-2018

GLI ITALIANI E IL CAFFÈ – L’INDAGINE DI ASTRARICERCHE pag. 43

ROBERTO IPPOLITO RACCONTA ROBERTO IPPOLITO pag. 56

ALBA: TRAMEZZINI CON LA “T” MAIUSCOLA pag. 60

BIANCHI INDUSTRY. IL VENDING PER CHI VUOLE DI PIU pag. 62

BLUPURA PRESENTA BLU2GO pag. 64

LE NOVITÀ RHEAVENDORS pag. 66

NESTLÈ E SELECTA RINNOVANO LA PARTNERSHIP pag. 66

Direttore responsabile Fabio Russo Direttore editoriale Flora Seta Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Fabio Russo Flora Seta Elena Di Giusto Valentina Foglietta David Irvine Luca Magnabosco Jacopo Pataccini Valentina Raciti Debora Screpanti Arianna Todeschini Silvia Tolomelli Jo Giuseppe Francione

Stampa Tipografia EffeGi srl - Portici (NA) Pubblicità: inferiore al 50%

COFFEE APPEAL DI NEWIS pag. 67

GENIO S. LA NUOVA AUTOMATICA NESCAFE pag. 67

ILLY PRESENTA LA NUOVA X1 ANNIVERSARY pag. 68

IL LETTORE DI CARTE COGES È PRONTO PER IL CASHBACK pag. 70

SIBEG INVESTE IN SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA

Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti

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MEDIAWORLD NUOVO PLAYER NEL MONDO DEL CAFFÈ

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Numero 2020 Numero49 42 - Anno 2019

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CALENDARIO LAVAZZA 2021 – THE NEW HUMANITY pag. 78

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana


STATI GENERALI DEL VENDING 11 NOVEMBRE 2020

Massimo Trapletti Presidente CONFIDA

Michele Adt Direttore CONFIDA

Pio Lunel Pres. Gruppo Imprese Gestione

Andrea Borziani Pres. Collegio Revisori dei Conti

Nando Pagnoncelli Presidente IPSOS

Carlo Sangalli Presidente ConfCommercio

Alessandra Lanza Senior partner Prometeia

On. Cosimo Ferri

On. Gaetano Quagliariello

On. Antonio Tajani

On. Beatrice Lorenzin

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li Stati Generali del Vending 2020 sono stati fortemente condizionati dall’epidemia da COVID-19, sia perché per la prima volta si sono svolti su piattaforma digitale, sia perché il focus principale di tutti gli interventi è stato il virus e tutte le conseguenze che la sua diffusione ha avuto sulle abitudini quotidiane di ognuno, sull’economia globale e nazionale e, naturalmente, sul nostro Settore. Un Settore che, dopo un 2019 non proprio brillante, nei primi mesi del 2020 stava cercando di riguadagnare punti, uno sforzo che lo scoppio dell’epidemia a fine febbraio ha bruciato sul nascere, condizionando l’andamento della Distribuzione Automatica nei mesi a seguire fino ad oggi, con una proiezione negativa dei risultati anche per il futuro del prossimo anno.

sicuramente diversa, rispetto a quella a cui sono abituati: nuove dinamiche del lavoro, lo smart working in primis; una maggiore esigenza da parte dei consumatori dei parametri di sicurezza e igiene delle macchine e del servizio stesso; la necessità di implementare e/o aumentare le procedure di acquisto digitali, che evitino il tradizionale contatto fisico con il distributore; il bisogno di riconquistare quella fetta di utenza che, vuoi per la pressione massmediatica vuoi per il naturale timore di avere contatti con chiunque e con qualunque cosa, si è disaffezionata al canale, contribuendo al calo delle battute che in questi mesi ha investito il mondo delle gestioni. Sono questi alcuni dei parametri con i quali il Settore dovrà confrontarsi per riconquistare le posizioni perdute.

Per la prima volta l’analisi dei dati di Settore, che è parte integrante dell’incontro annuale di CONFIDA con gli associati, ha riguardato non solo l’anno di riferimento, il 2019, ma anche il primo semestre del 2020, chiaro segnale della gravità di una situazione, che ha causato perdite di battute e di fatturato irrecuperabili.

La volontà di ricostruire il futuro dopo lo tsunami che ha investito e, purtroppo, continua a investire il Settore è ben interpretata dallo slogan scelto per connotare l’evento di quest’anno:

Altrettanto grave l’atteggiamento dei decisori politici che, nonostante gli interventi dell’associazione su più fronti e in più sedi, hanno totalmente ignorato il comparto, che non è stato oggetto di alcuna misura di sostegno dedicata, pur avendo svolto un ruolo sociale riconosciuto nel corso dell’emergenza sanitaria, come importante e spesso unica fonte di ristoro per il personale sanitario, le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato impegnati in prima linea. Ruolo che però il Vending non ha potuto - e in molti casi ancora non può - svolgere nelle sedi in cui normalmente espleta il suo servizio, come quelle dell’istruzione, degli uffici della Pubblica Amministrazione, dei luoghi di passaggio ecc. a causa di restrizioni imposte sì dall’epidemia, ma decise dai Dpcm del governo e dalle varie ordinanze locali. Decreti emanati nella consapevolezza che molti settori dell’economia sarebbero stati penalizzati e avrebbero avuto bisogno di indennizzi che al Vending non sono stati riconosciuti. Il comparto, che in più occasioni della sua storia, ha dimostrato di possedere forti dosi di resilienza, non si arrende e fa fronte comune per immaginare e costruire una ripartenza, che vedrà gli operatori della Distribuzione Automatica costretti a ripensare la propria attività e a ri-strutturarla, riferendosi ad una platea di consumatori

Insieme per capire. Uniti per ripartire. Lo spiega il presidente di CONFIDA, Massimo Trapletti, nel suo discorso di apertura dei lavori: “ci troviamo a fronteggiare probabilmente la più grave crisi che abbia mai affrontato il nostro settore. Ci troviamo a combattere contro un nemico che non conosciamo. Un virus che detta i tempi dell’epidemia, delle chiusure e quindi dei fatturati delle nostre imprese, senza che noi possiamo più di tanto prevederli. Per questo dobbiamo prenderci un momento di riflessione, tutti insieme per capire, per approfondire la situazione che stiamo vivendo, anche con l’aiuto degli esperti che oggi pomeriggio parteciperanno al convegno, e trovare le possibili soluzioni per difendere le nostre consumazioni, il nostro fatturato, le nostre imprese, i posti di lavoro dei nostri collaboratori … in una parola difendere il nostro settore e poter appena possibile ripartire! E quindi: Insieme per capire. Uniti per ripartire”.

DIETRO AL DISTRIBUTORE AUTOMATICO C'È UN MONDO FATTO DI PERSONE 30.000 NELLE SOCIETÁ DI GESTIONE + 12.000 NELL’INDOTTO + TUTTI I PRODUTTORI DI REFERENZE MACCHINABILI

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UN QUADRO ECONOMICO GLOBALE PREOCCUPANTE Gli Stati Generali del Vending sono stati introdotti da Carlo Sangalli, presidente di ConfCommercio associazione che da tempo segue il nostro Settore e ne promuove le istanze. A moderare gli interventi il giornalista Nicola Porro, che ha coordinato la partecipazione di alcune personalità del mondo della politica: gli onorevoli Cosimo Ferri e Beatrice Lorenzin (già Ministro della Salute nei Governi Letta, Renzi e Gentiloni), il senatore Gaetano Quagliariello (già Ministro per le Riforme Costituzionali del Governo Letta) e il parlamentare europeo Antonio Tajani (già Presidente del Parlamento Europeo).

È LA PEGGIORE CRISI DOPO IL DOPOGUERRA: NEL 2020 IL PIL MONDIALE A -4,5 IN ITALIA PRIMO SEMESTRE PIL A -17,8 Particolarmente interessante l’intervento di Alessandra Lanza, senior partner di Prometeia*, che ha restituito il quadro dell’economia globale e riportato previsioni rispetto al futuro, sulla base dei diversi scenari che si vanno a prefigurare a seconda di ciò che accadrà nei prossimi mesi. Gli elementi che potranno cambiare le sorti dell’economia generale (e quindi anche del Vending) sono, in linea di massima, i seguenti: la regressione definitiva del virus, a cui si contrappone il suo perdurare e gli inevitabili ulteriori lockdown; la commercializzazione di un vaccino su larga scala, che metta tutti in salvo e consenta di riprendere il normale corso della vita, al di là di un’eventuale convivenza col virus, cosa a cui ci potremmo abituare, così come è accaduto per altre malattie infettive. Qualunque sia lo scenario futuro, resta di fatto che, secondo le analisi di Prometeia, solo dal 2022 potremo sperare in una ripresa e solo se avremo in qualche modo sconfitto il virus. E questo vale ancora di più per la Di-

stribuzione Automatica: la ripresa delle attività lavorative e scolastiche in presenza, la ripresa dei viaggi e, più semplicemente, un rinnovato entusiasmo per le gioie della vita, faranno ripartire i consumi fuori casa, soprattutto quelli del comparto Food&Beverage. Per arrivare a quella ripartenza occorre resilienza, ma occorre anche continuare a far sentire la propria voce perché vengano riconosciuti al comparto gli indennizzi che gli spettano e, in nome dell’indiscutibile ruolo sociale svolto dal Vending, vengano individuate misure a sostegno, che permettano la sopravvivenza di oltre 30.000 addetti e di tutte le famiglie che vi gravitano intorno. Senza aiuti, si rischia che le piccole e medie imprese saranno costrette a chiudere e le gestioni più grandi ad operare tagli, che incideranno sul già compromesso tessuto socio-economico del Paese. Per questi motivi, il presidente di CONFIDA ha illustrato ai rappresentanti politici intervenuti all’evento, 5 precise richieste del Settore: 1) Cassa Covid in deroga su base giornaliera; 2) essere considerati nei DL Ristori come settore danneggiato dai DPCM limitanti le attività economiche e pubbliche; 3) un credito di imposta pari al 70% dei canoni concessori riconosciuti alla Pubblica Amministrazione per gli anni 2020 e 2021 per tutte le Società della Distribuzione Automatica; 4) un contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative/digitali sui distributori automatici e sistemi di pagamento e sulla sostenibilità, queste ultime necessarie per sviluppare il riciclo della plastica con il progetto RiVending; 5) la riduzione dell’aliquota IVA per il Vending dal 10% a 4% per il 2021 al fine di incentivare gli acquisti da parte dei consumatori finali.

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I DATI DI SETTORE - INDAGINE IPSOS IL PRESIDENTE DI IPSOS, NANDO PAGNONCELLI, HA PRESENTATO IL NUOVO STUDIO DI SETTORE DI CONFIDA CON I DATI DEI CONSUMI DEL VENDING DEL 2019 E DEL PRIMO SEMESTRE 2020, UNO STUDIO CHE TIENE CONTO DI DUE FONTI: I DATI RACCOLTI ATTRAVERSO LA PIATTAFORMA VEGA DI DIGISOFT E UNA RICERCA REALIZZATA DA IPSOS MEDIANTE INTERVISTE AI PRODUTTORI DI BENI E SERVIZI PER LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA. Un primo elemento che colpisce del 2019 è il fatto che, a differenza degli ultimi anni, il mercato automatico ha fatto segnare una contrazione sia a volume, quindi delle consumazioni che sfiorano i 4,9 milioni (-3,21%), sia a valore con un fatturato che chiude a € 1.881.836 (-2,01%), in controtendenza rispetto al 2018 che aveva registrato una crescita del 9% circa.

AUTOMATICO

Se guardiamo alle bevande calde, un fattore determinante, sia per il mercato automatico sia per il mercato OCS, è stato l'andamento climatico, ovvero un inverno 2019 relativamente mite, che ha portato a una contrazione del 2,94%, con la bevanda più venduta, ovvero il caffè, che registra -2,74%; allo stesso modo un’estate 2019 non particolarmente calda ha determinato una flessione dei consumi a volume del freddo del 4,37%, a cui si aggiunge un calo del 2,54% dei consumi di snack.

AUTOMATICO

Come accennato, il caffé fa segnare una riduzione complessiva del 2,94%. Nello specifico, il caffè in grani cala del 2,09%, il porzionato del 4,27% e il caffè solubile del 8,77%.

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Non va meglio nel comparto OCS, dove si registrano cali sia a volume che a valore: il fatturato si attesta su € 485.815.181 (-11,24% rispetto al 2018) a fronte di circa € 1,18 milioni di consumazioni (-10,57%).

OCS

Il segno meno riguarda tutte le tipologie di porzionato: sistemi proprietari, compatibili, cialde ESE. Ancora più pronunciata la flessione per quanto riguarda le altre bevande calde porzionate (-14,46%) e automatiche (-4,18%).

Tornando all’automatico, la contrazione dei consumi di bevande fredde è ancora più accentuata (-4,37% rispetto al 2018) e anche qui il segno meno investe tutte le tipologie di bevanda, compreso l’acqua minerale naturale che rimane la bevanda fredda più venduta, ma in calo del 4,29%. A soffrire maggiormente le bevande alla frutta (-8,39%) e i gelati (-18,75%) sebbene questo ultimo segmento pesi pochissimo sui consumi generali. Da notare che nell’ambito delle bevande alla frutta, i cui consumi restano in calo, si è verificata una crescita di quelle che contengono una maggiore percentuale di frutta, aumentate del 6,97%. Comportamento anomalo in questo contesto anche per gli energy drink che registrano una crescita del 4,13%.

AUTOMATICO

Sul fronte del segmento snack, anche qui si registra una contrazione generale del 2,54%, più evidente nel confectionary (-5,64%) e con alcuni comportamenti anomali rispetto al contesto per ciò che concerne le barrette (+4,26%) e la frutta secca/essiccata (+5,88%).

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PRIMO SEMESTRE 2020

L’emergenza sanitaria ha fatto andare a picco il settore dell’automatico con perdite che sono arrivate al 33,79% a volume ed hanno investito in minor misura il caldo (-29,22%) e in maggior misura il freddo (-42,61%) e gli snack (-42,50%). Le due bevande principe della Distribuzione Automatica, vale a dire il caffè e l’acqua in bottiglia hanno perso rispettivamente il 27,51% e il 42,98%.

AUTOMATICO

L’OCS ha perso nel complesso il 32,12%.

OCS

PROIEZIONI

Rispetto all’incertezza che abbiamo vissuto finora e al protrarsi dell’emergenza sanitaria che impedisce scuola e lavoro in presenza e, chiudendo i confini, frena gli spostamenti e i viaggi, la percezione del futuro da parte degli imprenditori del Settore coinvolti nell’indagine Ipsos (produttori di beni e servizi per il Vending) è contrastante: il 35% ritiene che ci sarà un ulteriore calo, mentre il 33% confida nella ripresa. La maggior parte (65%) è concorde nel ritenere fondamentale la comunicazione al consumatore per ri-fidelizzarlo, fargli superare la paura di venire contagiato attraverso l’uso del distributore automatico e cogliere le sue inclinazioni e i suoi bisogni proponendogli referenze ad hoc (prodotti ecosostenibili, free from, locali, regionali…).

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LA COMUNICAZIONE E LE ATTIVITÁ CONFIDA NEL 2019 E NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2020

Nel corso degli Stati Generali, il direttore di CONFIDA Michele Adt ha illustrato tutte le attività che l’associazione ha svolto nel corso del 2019 e nel primo semestre del 2020, quest’ultimo molto impegnativo per tutte le problematiche connesse all’epidemia da COVID-19. La dettagliata presentazione del direttore Adt si è integrata perfettamente con alcuni passaggi degli interventi del presidente Trapletti.

LA COMUNICAZIONE CONFIDA NEL 2019 La comunicazione CONFIDA nel 2019 (ma, come vedremo, anche nel 2020) ha mirato soprattutto a controbattere le notizie negative sul Vending con altrettante e maggiori notizie positive. A tale scopo nel 2019 sono stati prodotti 467 articoli, con una crescita rispetto all'anno precedente del 21,9%, pubblicati sia sulla stampa cartacea che online. Il tema centrale di molti di essi è stato quello della plastica, tema già affrontato dal presidente Trapletti nel suo discorso di apertura: “Il 2019 è stato anche l’anno della “pazzia” (solo così si può chiamarla) del “plastic free”. Il 12 giugno viene pubblicata la Direttiva Europea sulla Plastica Monouso. Ma in Italia, già prima dell’approvazione della Direttiva, parte un’insensata campagna contro i prodotti monouso di plastica condotta prevalentemente dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa aiutato da alcune associazioni ambientaliste e da un partito politico: il movimento Cinque Stelle. Si è trattato di una campagna ideologica che invece di trovare soluzioni per gestire al meglio il fine vita della plastica, come il nostro settore ha correttamente fatto col progetto RiVending, si è trasformata in una battaglia alla plastica, materiale da sostituire con qualsiasi altro prodotto senza considerare se questa sostituzione sia più sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

IL PROGETTO RIVENDING NASCE DAL SENSO DI RESPONSABILITÁ DEL SETTORE E DALLA DETERMINAZIONE A TROVARE SOLUZIONI CONCRETE E REALMENTE SOSTENIBILI

Questa campagna insensata ha contagiato dapprima i mass media generando una potenza di comunicazione inaudita. Le regole dei mass media le conoscete tutti: una notizia positiva non è una notizia mentre una notizia negativa “fa ascolti” “buca lo schermo”. E quindi ricorderete che i nostri giornali, siti internet, televisioni e radio per più di un anno non hanno parlato d’altro che della plastica con immagini terrorizzanti di rifiuti negli oceani, balene e tartarughe impigliate nella plastica e così via, facendo un vero e proprio “lavaggio del cervello all’opinione pubblica”. Attenzione con questo non voglio negare né sottovalutare l’impatto ambientale dell’inquinamento da plastica. Al contrario penso che dobbiamo assolutamente occuparci di questo problema. Ma con le soluzioni giuste e corrette. Non è con la “moda del plastic free” che si risolve il problema ambientale ma con soluzioni scientifiche. A seguito di questa grande campagna di comunicazione e della pressione dell’opinione pubblica, il “contagio da plastic free” ha colpito le nostre imprese. I Clienti dei gestori, dapprima le multinazionali o le grandi imprese più attente al tema della reputazione aziendale, hanno capito che il “mondo andava da quella parte” e che non era opportuno cercare di spiegare in maniera scientifica ma era meglio “cavalcare l’onda” e trasformarla in un’opportunità di marketing. Così il “plastic free” è diventato “green washing”, ossia l’opportunità senza troppa fatica di darsi un’immagine più green, più sostenibile.

I DECISORI POLITICI NON INTERPELLANO GLI IMPRENDITORI DEL VENDING QUANDO DEVONO STABILIRE CRITERI TECNICI: UN BICCHIERE IN CARTONCINO CON FILM PLASTICO NON PUÓ REGGERE LE TEMPERATURE NECESSARIE PER L'EROGAZIONE DI UN CAFFÈ L’attenzione che il Ministro Costa ha posto sui distributori automatici con il suo progetto Plastic Free Challenge ha fatto sì che le imprese si concentrassero su questi e facessero pressioni sui gestori per eliminare la plastica dai distributori. E da lì sono partite le richieste di sostituire i bicchieri in plastica (che sono 100% riciclabili) con bicchieri in carta con pellicola in plastica (non riciclabili) o i cosiddetti bicchieri compostabili di cui lo stesso Consorzio dei Compostatori ha segnalato le difficoltà di compostaggio. E poi la richiesta di sostituire le palette in plastica italiane certificate, con palette in legno principalmente provenienti dai Paesi asiatici e con certificazioni alimentari che in alcuni casi lasciavano a dir poco dei dubbi. Infine, la lotta alle bottigliette e la richiesta di sostituirle con fontanelle dell’acqua o distributori allacciati alla rete idrica. La nostra associazione ha fatto di tutto per opporsi a questa campagna avanzando motivazioni scientifiche e proponendo soluzioni alternative.


Abbiamo creato materiali per i gestori con cui controbattere alle richieste di plastic free dei clienti, incontrato decine di politici e rappresentanti delle istituzioni, stretto alleanze con le associazioni dei produttori, organizzato eventi interni (dedicati agli associati) ed esterni, vi ricordo solo quello dell’aprile 2019 in Senato in cui abbiamo coinvolto 7 associazioni d’impresa che hanno dialogato con una decina di decisori istituzionali, tra cui il ViceMinistro dell’Ambiente. Tuttavia, l’ubriacatura” da plastic free era tale che anche quando riuscivamo a convincere i nostri interlocutori ci rispondevano: “Voi avete ragione ma il mondo va dall’altra parte …”. Su questo tema ulteriori dettagli nella presentazione del direttore di CONFIDA Michele Adt: l’associazione si è confrontata con stakeholder, parlamentari, membri delle istituzioni; ha fatto alleanze con tutte le associazioni di produttori, i quali sono stati coinvolti anche in occasione di eventi in cui si è affrontato questo tema. Finalmente è stato fatto partire il progetto RiVending, che è passato da una fase di sperimentazione alla fase di grande diffusione sul territorio, e dato vita all'osservatorio sulla plastica sostenibile, insieme ad altre associazioni. Si tratta di un osservatorio presso l'Università di Roma che ha lo scopo di far sentire la voce scientifica in relazione al fine vita della plastica. Sempre su questo tema, nella fase di recepimento al Senato della Direttiva sulla Plastica CONFIDA è intervenuta con diversi emendamenti, riuscendo a bloccare il tentativo dell'associazione Marevivo, supportata dal Movimento 5 Stelle, di vietare i bicchieri monouso insieme alle palette in plastica. Va ricordato che a Giugno 2020 il programma RiVending è stato esteso anche alle bottiglie in Pet con un bidone dedicato.

LA COMUNICAZIONE CONFIDA NEL 2020 Come accennato, nel 2020 la comunicazione CONFIDA è stata particolarmente impegnativa a causa dell’emergenza COVID, un evento a cui nessuno era preparato e che magicamente ha cancellato l’urgenza di temi che fino a poche settimane prima avevano tenuto banco, come spiega il presidente Trapletti: “Nel 2020 però il mondo è cambiato. All’inizio dell’anno si diffondono notizie sul virus Covid-19 che sta colpendo duramente la Cina. Dapprima sembra un problema circoscritto al Paese asiatico. Verso il 20 di gennaio arrivano due cinesi in Italia che avevano contratto il virus e vengono ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma, ma il nostro settore ancora non risente della crisi da Covid-19, che parte il 21 febbraio quando viene scoperto il primo caso italiano, il cosiddetto paziente zero di Codogno. Come d’incanto la campagna “plastic free” viene completamente dimenticata ed il nostro settore con il Paese intero deve affrontare un problema ben peggiore. Dal 23 febbraio, infatti, partono una serie di decreti che prevedono la chiusura dei principali luoghi in cui il vending sviluppa il suo business e il suo fatturato (scuole,

università, palestre, luoghi di aggregazione etc.), fino all’adozione dello smart working sia nel pubblico che nel privato. Così il business ha registrato perdite crescenti fino a raggiungere il -70% in alcune settimane di aprile. Ma il settore non si è fermato. Il DPCM dell’11 marzo inseriva infatti, tra le attività escluse dalle chiusure, il “commercio effettuato per mezzo di distributori automatici”. E proprio durante quei mesi è emerso chiaramente il valore sociale del nostro settore: portare ristoro a medici, infermieri, forze dell’ordine e lavoratori delle filiere essenziali (quali l’alimentare e il farmaceutico) che continuavano ad operare.” Nei mesi dell'emergenza l’associazione si è impegnata soprattutto a informare e aggiornare sui decreti e sulle ordinanze che via via venivano emanati e che spesso necessitavano di interpretazione. CONFIDA ha realizzato per gli associati 112 info news, quasi una al giorno nei mesi dell’emergenza e, con l'aiuto dei suoi consulenti, ha fornito approfondimenti e risposte ai quesiti nati in seguito alle disposizioni del governo e delle amministrazioni locali. Per gli associati sono state realizzate guide sugli ammortizzatori sociali COVID e sui protocolli di sicurezza, in particolare quello per le scuole.

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CREDITO D'IMPOSTA PER I CANONI DI LOCAZIONE DEGLI SHOP 24 Un'importante comunicazione in tema di lobbying è stata fatta sui decreti rilancio. CONFIDA è riuscita ad inserire un emendamento, diventato poi l'articolo 28-bis, che obbliga le stazioni appaltanti a una revisione dei canoni concessori per il periodo COVID, nel caso in cui il concessionario abbia avuto un calo del fatturato superiore al 33%.

I CANONI CONCESSORI VALGONO IL 12% DEL FATTURATO TOTALE SVILUPPATO DALLE IMPRESE DI GESTIONE Altro obiettivo raggiunto è stato quello relativo al credito d'imposta per i canoni di locazione dei negozi automatici. Con l’appoggio di ConfCommercio, CONFIDA ha

Il ruolo sociale del vending durante l'epidemia da Coronavirus

#pausasicura nelle scuole

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ottenuto che il credito d’imposta si applicasse a tutti gli esercizi commerciali quindi anche ai negozi automatici H24 (Art. 28 Decreto Rilancio). Altra attività di comunicazione riguarda la campagna Pausa Sicura, attraverso la quale l'associazione ha fornito indicazioni precise, sia ai gestori che ai consumatori, circa i comportamenti corretti da tenere per evitare assembramenti, contagi ecc in tutti i luoghi in cui vi sono distributori automatici. Oltre a volantini e adesivi da utilizzare nelle locazioni dove si gestiscono distributori automatici, sono stati realizzati dei video in cui è stato di volta in volta evidenziato il ruolo sociale del vending, tutte le attività che un gestore svolge in back end, il protocollo da adottare nelle scuole.

Campagna #pausasicura CONFIDA

7 cose che non sapevi dei distributori automatici


ALTRE ATTIVITÁ - LA TECNOLOGIA Nel 2019 CONFIDA ha elaborato un progetto di ampio respiro, di cui si è fatto promotore il presidente Massimo Trapletti, insieme al presidente delle imprese di fabbricazione Roberto Pellegrini e con il supporto di un gruppo di lavoro tecnico composto dai rappresentanti dei gruppi delle aziende associate e con la collaborazione del Politecnico di Milano. Si tratta di un nuovo protocollo informatico di comunicazione per il Vending, che potrà andare a sostituire gli attuali protocolli EVA Dts, Executive e MDB. Essendo un protocollo internazionale, questo studio è in fase di analisi da parte dell’EVA e poi andrà al vaglio del NAMA per la parte americana. CONFIDA ha aperto un altro importante tavolo tecnico con ANIMA, l’organizzazione che rappresenta l’industria meccanica italiana e fa parte di Confindustria, per affrontare il tema dell’Ecodesign, la nuova etichettatura energetica che cambierà tutte le classi degli elettrodomestici refrigerati, compreso i distributori automatici del freddo. Questi ultimi, che secondo la vecchia tabella, risultano in classi alte, con la nuova etichettatura saranno ridotti a classi inferiori. Alcuni modelli andranno fuori produzione e dovranno essere sostituiti con macchine meno energivore, per essere in linea con la nuova classificazione. I lunghi tempi tecnici e l'impegno di risorse economiche per l'adeguamento delle macchine presso i clienti sono alcune delle problematiche scaturite dalla nuova etichettatura energetica europea.

CAM – CRITERI MINIMI AMBIENTALI OCCORRONO 3 ANNI DI LAVORO PER ADEGUARE I DISTRIBUTORI AUTOMATICI ALLE NUOVE TABELLE ENERGETICHE EUROPEE. È IMPENSABILE CHE ENTRINO IN VIGORE NEL 2021

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2020

FORMAZIONE PROFESSIONALE Nel 2019 si sono svolti 9 corsi in presenza organizzati da CONFIDA, continuati anche nel 2020, anno in cui avrebbe dovuto svolgersi un progetto di corsi in aula, interrotto a causa del COVID. Al loro posto CONFIDA ha realizzato 14 webinar gratuiti per gli associati su diversi temi: caffè, normativa commerciale, risorse umane, amministrazione, digitale, social media, e-commerce, oltre a un laboratorio sull'innovazione. Nel 2019 CONFIDA ha investito molto in indagini e ricerche. Oltre allo studio sul consumatore del Vending, realizzato insieme a Ipsos, una ricerca in particolare, presentata all’Assemblea Generale dello scorso anno, ha avuto come focus la reputazione del Vending presso i consumatori. L’associazione ha continuato ad insistere su questo aspetto e nel 2020 ha realizzato un'indagine di web listening che è andata ad analizzare quello che si dice del Vending sulla rete. Sulla base dei risultati è stata realizzata una campagna di reputazione partita a maggio, molto dedicata all'argomento COVID. È una campagna che ogni mese propone un video che viene inviato su tutte le piattaforme social e dà informazioni positive e reali sul Vending.

privacy. Questo è uno strumento interessante che sicuramente può dare un quadro anche in momenti difficili, come quello che stiamo vivendo, in cui l'analisi e il confronto con i dati del mercato è importante. La vendita di questo servizio è curata da Venditalia Servizi a un prezzo molto contenuto per gli associati. Infine, per quanto riguarda la base associativa nel 2019 sono entrati in CONFIDA 43 nuovi associati appartenenti ai vari gruppi merceologici. Nel 2020 vi è stata la nascita di una nuova commissione, quella relativa ai negozi automatici h24, coordinata da Cesare Spinelli, che ha lo scopo di studiare e analizzare questo segmento di mercato e trovare risposte alle sue esigenze. Fanno parte delle imprese gestione di negozi automatici h24 sia quegli imprenditori che svolgono questo tipo di attività in maniera esclusiva, sia quegli imprenditori che la svolgono nell’ambito del più ampio servizio di distribuzione automatica. Al momento le aziende appartenenti a questo nuovo gruppo sono 36.

Un ulteriore servizio implementato da CONFIDA è il Vending Market Monitor, un servizio online realizzato insieme a Digisoft, che monitora l'andamento del Vending mese per mese sulla base di un campione di 27 imprese di gestione che condividono alcuni dati con la massima

Inoltre, per quanto riguarda la consulenza, CONFIDA ha aggiunto lo sportello bandi e finanziamenti dove è possibile reperire informazioni sui bandi aperti di Finanza agevolata a cui gli associati possono partecipare.

COSA CI ATTENDE? Ci ripetiamo e ribadiamo che sarà necessario un intenso lavoro per ottenere quanto richeisto al governo nel corso degli Stati Generali: • CASSA COVID IN DEROGA GIORNALIERA CHE TENGA CONTO DELLE DINAMICHE E DELLA LOGISTICA PROPRIE DELL'ATTIVITÀ;

• ESSERE ANNOVERATI TRA LE IMPRESE DANNEGGIATE DAI DPCM; • UN CREDITO DI IMPOSTA (70%) PER I CANONI CONCESSORI DEGLI ANNI 2020/21;

• UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER GLI INVESTIMENTI IN TECNOLOGIA E SOSTENIBILITÀ;

• RIDUZIONE DELL'ALIQUOTA IVA DAL 10% AL 4% PER IL 2021.

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E ancora: per non infierire ulteriormente sul comparto, occorre fare pressione affinché l'attuale sistema di trasmissione telematica dei corrispettivi sia considerato definitivo.

L’INSERIMENTO DI UN NUOVO HARDWARE SU OGNI D.A. PER LA FASE 2 DELLA TRASMISSIONE TELEMATICA DEI CORRISPETTIVI SIGNIFICA PER I GESTORI UN INVESTIMENTO DI 250 MILIONI DI EURO A FRONTE DI UNA MEDIA DI 140 MILIONI INVESTITI ANNUALMENTE PER SISTEMI E TECNOLOGIE Per concludere, solo attraverso la rinnovata fiducia da parte dei consumatori e la collaborazione da parte dei decisori politici le imprese del settore potranno sostenere il difficile percorso di risalita che le attende. La luce in fondo al tunnel ci sarà, ma non prima del 2022.



I BICCHIERI DI CARTA PER BEVANDE CALDE SONO PERICOLOSI PER LA SALUTE LO SPIEGA UNA RICERCA DELL'INDIAN INSTITUTE OF TECHNOLOGY (IIT) DI KHARAGPUR

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na recente ricerca dell'Indian Institute of Technology (IIT) di Kharagpur, pubblicata sulla rivista Journal of Hazardous Materials, ha confermato che le bevande servite nei bicchieri di carta sono pericolose per la salute a causa della degradazione delle microplastiche e di altri componenti. I bicchieri di carta sono generalmente rivestiti da un sottile strato di pellicola idrofobica, composto principalmente da plastica (polietilene) e talvolta copolimeri, affinché il liquido non venga assorbito dalla carta. In 15 minuti questo strato di microplastica a contatto con l’acqua calda si degrada. “Secondo il nostro studio, le particelle microplastiche delle dimensioni di 25.000 micron vengono rilasciate nel liquido caldo (85°-90°C) contenuto nei bicchieri di carta nell'arco di 15 minuti. Pertanto, una persona che in media beve 3 tazze regolari di tè o caffè al giorno in un bicchiere di carta, ingerirebbe 75.000 minuscole particelle di microplastica invisibili agli occhi umani", afferma Sudha Goel, professore associato presso il Dipartimento di ingegneria civile dell’IIT di Kharagpur. Per eseguire la ricerca, gli studiosi hanno seguito due diversi procedimenti: nel primo, l'acqua è stata versata nei bicchieri di carta usa e getta ed è stata lasciata riposare per 15 minuti; è stata quindi analizzata per individuare la presenza di microplastiche e ioni aggiuntivi che possono essere filtrati nel liquido dai bicchieri di carta. Nel secondo procedimento, i bicchieri di carta sono stati inizialmente immersi in acqua tiepida (30°-40°C); successivamente la pellicola idrofobica è stata separata dallo strato di carta ed immersa in acqua calda (85°-90°C) per

15 minuti. I cambiamenti nelle proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei film plastici sono stati esaminati prima e dopo l'esposizione all'acqua calda.

LA SCELTA DEI PARAMETRI Per spiegare come mai si fosse deciso di esporre i campioni di bicchieri al contatto con l’acqua calda esattamente per 15 minuti, il Prof. Goel ha spiegato che il team di ricerca aveva preventivamente fatto un sondaggio, in cui gli intervistati avevano confermato di consumare la loro bevanda entro 15 minuti dall'acquisto, osservando inoltre che è proprio in questo lasso di tempo che la bevanda raggiunge la temperatura ambiente, più adatta alla degustazione. I campioni di bicchieri di carta sono stati raccolti nei migliori negozi della città di Kharagpur, nel Bengala occidentale, dove ha sede l’istituto. Gli studiosi li hanno analizzati, appurando che la maggior parte degli strati di plastica che li rivestono sono costituiti da polietilene ad alta densità, mentre solo pochissimi bicchieri sono rivestiti con un copolimero di cellulosa. Tuttavia, il rilascio di microplastiche nell'acqua calda è stato coerente in tutti i campioni, indipendentemente dalla tipologia.

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I RISULTATI A causa del deterioramento delle pellicole a contatto con acqua calda, sono stati rilasciati nell'acqua contenuta nei bicchieri di carta ioni come fluoruro, cloruro, solfato e nitrato. Inoltre, sono state identificate e quantificate le particelle microplastiche che penetrano nel liquido: la microscopia a fluorescenza ha indicato il rilascio di circa 25.000 micron di particelle microplastiche in una tazza di acqua calda (100 ml), mentre le micrografie elettroniche a scansione indicano 102 + 21,1 × 106 particelle di dimensioni inferiori al micron / ml nello stesso volume di liquido. Nelle pellicole sono stati rilevati metalli pesanti tossici come Piombo, Cromo e Cadmio, che possono essere trasferiti nell’acqua calda. Diminuisce invece la percentuale di elementi come Carbonio, Idrogeno e Azoto a causa dell'esposizione all'acqua calda. “La nostra ipotesi sulla degradazione dello strato di plastica dopo l'esposizione all'acqua calda è stata confermata attraverso immagini ottenute dalla forza atomica e dal microscopio elettronico a scansione. Inoltre, un altro studio sulle proprietà meccaniche del film plastico ha dimostrato la sua deformazione durante l'esposizione al calore ", ha spiegato una ricercatrice del team.

GLI EFFETTI SULLA SALUTE Il prof. Sudha Goel ha espresso preoccupazione per il bioaccumulo di microplastiche nei corpi umani e animali. “Queste microplastiche possono agire come trasportatori di contaminanti come ioni, metalli pesanti tossici e composti organici che sono di natura altrettanto idrofoba. Se ingeriti, le implicazioni per la salute potrebbero essere gravi. Questi contaminanti possono bioaccumularsi negli organismi e causare problemi di salute come il blocco del sistema endocrino, difetti riproduttivi, disturbi neurologici e altri effetti. Potrebbero esserci ulteriori problemi per la salute come l'impatto sugli organi di senso, la disfunzione immunitaria o persino il cancro”. Diversi Stati dell’India stanno pensando ad una limitazione dell'uso di bicchieri di carta, ma le alternative possibili non sono ancora disponibili. Il Direttore dell’Istituto, il Prof. Virendra K Tewari ha invitato ad un'attenta riflessione prima di promuovere prodotti sostitutivi: “Siamo stati veloci a sostituire i bicchieri di plastica con bicchieri di carta usa e getta. Sebbene la necessità fosse cruciale, dobbiamo trovare prodotti eco-compatibili. L'India è tradizionalmente un paese che promuove uno stile di vita sostenibile e forse è giunto il momento di fare un passo indietro per adottare misure correttive ".


DAL VENDING AL VENDING. ARRIVA IL PRIMO BICCHIERE IN RPET

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ecine di migliaia di bicchieri in plastica raccolti in appositi contenitori posti a fianco delle macchinette del caffè presenti in uffici, scuole e università e avviati al recupero, sono tornati ad essere bicchieri grazie al programma RiVending, un progetto di economia circolare promosso da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST. È infatti andato a buon fine il test di industrializzazione del bicchiere e il risultato è un prodotto che presenta le stesse performance tecniche del bicchiere di partenza, superando tutti i test di funzionamento nel distributore automatico. Si è conclusa quindi brillantemente la fase più delicata del progetto RiVending, la produzione industriale di un contenitore tecnicamente complesso e che esige standard qualitativi costanti per garantire la buona erogazione della bevanda made in Italy per eccellenza: il caffè. L’ obiettivo per il 2021, una volta terminati i test analitici in corso, è la commercializzazione di quello che è, a tutti gli effetti, il primo bicchiere per la distribuzione automatica realizzato con plastica riciclata. Con il “CUP2CUP” si chiude il cerchio del progetto RiVending già presente in oltre 5000 aree ristoro in tutta Italia, ideato con la volontà di trasformare i bicchieri in plastica in un’importante risorsa e non in un rifiuto per dare una risposta concreta agli obiettivi europei di riduzione della plastica monouso. Con il riutilizzo dello stesso materiale per la produzione di nuovi bicchieri aumenta il tasso di riciclo e si riduce il quantitativo di plastica vergine immessa sul mercato. I promotori sono particolarmente soddisfatti della raccolta selettiva del prodotto: l’alta qualità del materiale

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raccolto, tutti bicchieri e palette in polistirolo, è la chiave per il successo del progetto. Inoltre, laddove è posizionato un punto di raccolta RiVending si è concretamente riusciti a diffondere una cultura corretta e consapevole della gestione del fine vita dei prodotti in plastica dimostrando così la valdità della fase “Educational” del progetto.



IL COMUNE DI RAGUSA VINCE IL PREMIO

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l Comune di Ragusa, che con oltre il 72% di rifiuti differenziati raccolti (dati 06/2020 certificati dall’Ato Srr di Ragusa) è uno dei comuni più virtuosi della Sicilia, ha vinto la 4° edizione del premio “Vending Sostenibile” di CONFIDA. La città è stata premiata per il progetto RiVending, il circolo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica dei distributori automatici voluto da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST. Il premio è stato consegnato nell’ambito del “Cresco Award - Città sostenibili”, organizzato da Fondazione Sodalitas e ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani.

già stato fabbricato. Il prossimo passo sarà dare il via ai test di laboratorio che consentiranno al bicchiere riciclato di ottenere l’autorizzazione al contatto alimentare al fine di mettere in commercio il prodotto. “Il Comune di Ragusa partecipa con soddisfazione - commenta Giuseppe Cassì, sindaco di Ragusa - al progetto RiVending ed è lieto di ricevere il premio “Vending Sostenibile” di CONFIDA perché segno di una sensibilità particolare della comunità ragusana rispetto al tema del riciclo dei rifiuti in ottica di iniziative che devono essere sempre più tese alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.”

“Siamo felici di premiare il Comune di Ragusa - commenta Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA - esempio di impegno costante sul fronte ambientale e che quest’anno ha aderito e concesso il patrocinio a un progetto di economia circolare importante come RiVending. Questo progetto, partito da Parma, grazie all’attenzione e sensibilità di comuni virtuosi come quello emiliano e siciliano e di Regione Lombardia sta avendo successo in tutto il Paese contribuendo alla risoluzione efficace del tema del fine vita dei prodotti monouso di plastica nel settore della distribuzione automatica.” Attraverso RiVending, i consumatori dei distributori automatici, dopo aver gustato il proprio caffè, sono invitati a buttare bicchiere e paletta in un apposito contenitore che permette di isolare il materiale di cui sono fatti dagli altri imballaggi in plastica e di semplificare così il processo di selezione del materiale, recuperando una plastica omogenea di altissima qualità con cui si possono creare tanti nuovi prodotti. Dal riciclo di decine di migliaia di bicchieri in plastica raccolti in appositi contenitori posti a fianco delle macchinette del caffè presenti in uffici, scuole e università e avviati al recupero, inoltre, è stato possibile produrre 5.000 ciotole per animali regalate all’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) per i suoi canili di tutta Italia. L’obiettivo finale del progetto è però il cosiddetto “cup2cup” ossia l’utilizzo della plastica riciclata per produrre nuovamente bicchieri e il primo bicchiere in plastica riciclata per i distributori automatici è Le edizioni precedenti del premio sono state vinte: nel 2017 dal Comune di Conegliano Veneto (TV) con il progetto “Bar solidale per un territorio sostenibile”; nel 2018 dal Comune di Latronico (PZ) con il progetto “La banca del riciclo”; nel 2019 dal Comune di Parma, dove il progetto RiVending è stato lanciato. CRESCO AWARD è un’iniziativa di Fondazione Sodalitas realizzata in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e in partnership con aziende impegnate nella sostenibilità. CRESCO AWARD ha lo scopo di valorizzare la capacità della Pubblica Amministrazione locale (Comuni, Città Metropolitane, Unioni/Raggruppamenti di Comuni e Comunità Montane), di progettare e realizzare lo sviluppo sostenibile del territorio in coerenza con le tematiche degli SDGs (Sustainable Development Goals-SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

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Area break

Ristorazione automatica fuori casa

DISTRIBUTORI AUTOMATICI PER OGNI ESIGENZA

Gestione integrata di magazzini e materiali

vending solutionS since 1967


I DATI DEL VENDING IN EUROPA

LA CRISI DEL COVID IMPATTA SULLA CRESCITA DEL 2019

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l nuovo rapporto pubblicato dall'EVA - European Vending & Coffee Service Association (Associazione Europea Vending e OCS) fornisce l'ultimo approfondimento sul Settore in Europa. Nel complesso, il rapporto - basato sui dati del 2019 rafforza il trend positivo registrato negli ultimi anni secondo cui il mercato dei distributori automatici nel suo complesso è cresciuto costantemente. I ricavi totali annui, infatti, sono saliti del 3,4% a 17,2 miliardi di euro. Il numero di macchine è cresciuto dell'1,1% a 4,16 milioni. Mentre si osserva una solida crescita in 21 dei 22 mercati trattati nel rapporto, vi è grande consapevolezza del grave impatto del Covid-19 sul Settore a partire dalla scorsa primavera. La pandemia di Covid-19 in corso è responsabile di un enorme calo delle vendite, dei distributori automatici e del fatturato nel 2020 e su una scala molto più elevata rispetto alla crisi economica e finanziaria del 2008. Il rapporto appena pubblicato identifica tuttavia tendenze a lungo termine all'interno sia del Vending che dell’OCS, oltre a fornire per la prima volta quest'anno maggiori dettagli sui sistemi di pagamento, la telemetria e i contenitori per le bevande utilizzati nel settore

PRINCIPALI DATI • In Europa, i distributori automatici vendono 99 milioni di prodotti alimentari e bevande ogni giorno; • Le bevande calde rappresentano l'80% del mercato totale in termini di numero di distributori automatici; • Ci sono circa 185 europei per distributore automatico, con una differenza sostanziale tra alcuni Paesi (da 60 persone / macchina nei Paesi Bassi a 1.850 in Turchia); • Oltre l'80% delle macchine europee è installato nei luoghi di lavoro; • L'Ucraina ha registrato la maggiore crescita con un'impressionante aumento del numero di macchine (10,4%) e dei ricavi (28%) negli ultimi 5 anni; • In tutto il vending europeo, i bicchieri di carta sono ora più diffusi di quelli in plastica, ma si evidenziano significative differenze tra i vari mercati; • I micromercati sono presenti in 13 dei 22 mercati, con Svezia e Russia in testa.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUI DATI WWW.VENDING-EUROPE.EU



UN DIGITAL EVENT PER PRESENTARE LE ULTIME NOVITÁ

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l 19 novembre Opem S.p.A., azienda di Parma leader nella produzione di macchine per il packaging, altamente specializzata per il confezionamento del caffè, ha tenuto un evento digitale allo scopo di presentare le ultime novità di prodotto e di servizio. Una riunione virtuale con traduzione simultanea in diverse lingue (inglese, spagnolo, francese, greco, portoghese, coreano, vietnamita, tedesco e italiano), che ha consentito a tutti i partecipanti di intervenire attivamente al meeting. Una formula innovativa per raggiungere i propri clienti via web, in un momento storico in cui i rapporti commerciali sono limitati dalle misure di sicurezza e dalle limitazioni dei viaggi imposti dalla pandemia. In soli 23 minuti, l’azienda ha potuto “parlare” ai suoi clienti, non solo illustrando le caratteristiche di due macchinari di recente produzione, ma anche di due importanti servizi per la clientela: il DMS - Digital Monitoring System per il monitoraggio continuo da remoto delle funzionalità dei macchinari ed il Live Remote Assistantance per il supporto tecnico da remoto. Alla presentazione, introdotta da Fabio Binacchi, presidente e fondatore nel 1974 della Opem, erano presenti anche sua moglie, la signora Ombretta Sarassi, direttore generale dello stabilimento e sua figlia Elena Binacchi, responsabile comunicazione e marketing dell’azienda.

Franco Lupi

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Una presenza corale della famiglia Binacchi, che sottolinea come la OPEM, pur essendo una realtà industriale consolidata, punto di riferimento internazionale per il packaging, conservi l’impronta dell’azienda familiare da cui ha avuto origine, nonché il forte legame con il territorio. Un importante contributo alla riuscita dell’evento è stato quello di Franco Lupi, direttore Ricerca&Sviluppo della OPEM, che ha guidato la presentazione, illustrando dal vivo le funzionalità dei nuovi macchinari e rispondendo alle domande, lanciate in real time dai partecipanti. Abbiamo colto l’occasione per approfondire i punti principali della presentazione attraverso una breve intervista a cui Franco Lupi si è gentilmente prestato. Ci parla dei nuovi macchinari? Partiamo con la CR 4P Evo, una macchina per il riempimento e confezionamento di capsule in alluminio, che rappresenta una vera novità in quanto è stata progettata in modo da avere una alta efficienza a fronte di consumi estremamente ridotti. Ad esempio, il modello a 4 piste che ho mostrato nel corso dell’evento odierno, può avere un output di 280 capsule al minuto con consumi estremamente ridotti. Andando nel dettaglio, posso aggiungere che la macchina è dotata a monte di un sistema di magazzino capsule e di un sistema di disimpilamento, che porta molto delicatamente le capsule all'interno dei vari formati. Questi formati sono creati con delle boccole intercambiabili, in modo che l’operatore possa fare facilmente un cambio formato. Una volta che le capsule sono depositate all’interno dei formati, arrivano in un box sovrassaturo di gas inerte, per poter mantenere il livello di ossigeno al di sotto dell’1% oppure, come in alcuni casi ci è stato richiesto, anche molto più in basso. Il sistema di dosaggio a coclea è controllato singolarmente a feedback da un controllo peso; un sistema di compressione e di livellatura dei caffè completa con la pulizia del bordo della capsula la fase di compressione del caffè. Fatta questa operazione all'interno della macchina, si passa alla sigillatura: il film, che parte dalla bobina, viene svolto e arriva al di sotto del gruppo di taglio e sigillatura dei coperchi sulla capsula. Come tutti gli altri


gruppi, anche questo è un gruppo facilmente estraibile per la pulizia e la manutenzione. Il tutto si conclude con un sistema di controllo e verifica dei coperchi della capsula, che vengono applicati perfettamente centrati. Infine, un sistema di trasferimento delle capsule le trasporta dalla catenaria verso il nastro di uscita. A questo punto le capsule sono pronte per il confezionamento secondario. Tutto il processo è accessibile all’operatore che può tenere sotto controllo tutto quello che viene fatto.

Quali sono i vantaggi del confezionamento col tappo apri-chiudi? Sicuramente una confezione innovativa che si discosta un pochino da quello che è stato presente fino ad oggi sul mercato; la possibilità per l’utente finale, che sia questo l'utilizzatore a casa oppure un bar piuttosto che un hotel, di dosare il prodotto e mantenere la freschezza del caffè, chiudendo il tappo senza dover utilizzare soluzioni di rimedio, come un legaccio o dello scotch. Credo che la cosa più interessante possa essere il fatto che, utilizzando questo tipo di prodotto con dei sacchetti in monomateriale, abbiamo anche la possibilità di riciclarlo, con gran vantaggio per l'ecologia, ma anche per l’immagine.

E l’altra macchina? L'altra macchina presentata nel corso dell’evento è una confezionatrice verticale un po' particolare, perché può produrre dei sacchetti dotati di tappo Apri e Chiudi. La macchina si presenta come una confezionatrice verticale grosso modo tradizionale e può essere configurata su più dosaggi. Quella che ho mostrato nel corso dell’evento, ad esempio, è stata configurata con una pesatrice elettonica per un chilogrammo di caffè in grani, ma la macchina potrebbe essere configurata anche con un dosatore volumetrico. Una volta dosato il caffè, entra in gioco il gruppo di formatura del sacchetto. Oggi ho mostrato un sacchetto chiamato “Stabilo Bag”, quindi con i quattro spigoli saldati. La parte interessante della macchina è nel lato posteriore dove si va ad applicare la valvola salva freschezza ed il tappo apri e chiudi, che dà la possibilità di versare il caffè e poi, dopo la richiusura, di conservare adeguatamente il prodotto all’interno del suo pacchetto. Il tappo può essere applicato su vari lati del sacchetto, quindi sia frontale che laterale, e su tutti i tipi di film attualmente in commercio, anche film monomateriale completamente riciclabile. Il tappo salva freschezza apri e chiudi dà la possibilità di versare il caffè e poi di poterlo richiudere e conservare. Va aggiunto che le macchine sono tutte graficabili e personalizzabili, non con un semplice film che si deteriorerebbe col calore, ma attraverso l’inserimento di pannelli stampati. Le grafiche possono essere fornite dal cliente o realizzate su misura dai grafici della OPEM su indicazione del cliente.

Cosa rende unico un prodotto firmato OPEM? Sicuramente la personalizzazione, che è la nostra parola d’ordine. Grazie ad un’idea di Elena Binacchi, la nostra responsabile marketing e comunicazione, possiamo intervenire in maniera unica ed originale sull’estetica degli impianti. Un’idea all’insegna del design, che mira a portare una ventata di freschezza e novità all’interno delle aziende. Grazie all’utilizzo di materiali tecnici e performanti, infatti, è possibile realizzare pannelli stampati da applicare sui macchinari, personabilizzabili di volta in volta con grafiche differenti. È così che OPEM aggiunge un altro strumento che permetterà ai clienti di decidere come lasciare il segno.

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L’altra novità illustrata oggi riguarda il servizio postvendita. Ce ne parla? Si tratta del DMS - DIGITAL MONITORING SYSTEM, un sistema di monitoraggio digitale, e la Live Remote Assistance. Il DMS è un sistema basato sul rilevamento dei dati direttamente dalla macchina attraverso un monitoraggio sequenziale dei parametri, che permette di tenere sotto controllo lo stato del suo funzionamento. I dati vengono utilizzati per poter determinare lo stato di salute o semplicemente l'efficacia e l'efficienza della macchina. I dati vengono raccolti in un database in cloud, elaborati e tradotti in grafici, che possono essere riportati su qualunque tipo di strumento di cui il cliente disponga (tablet, PC, smartphone). Tutto questo permette di tenere sotto controllo la macchina e poter valutare in modo continuativo, durante l'arco di lavoro della giornata, la sua efficienza o individuare tempestivamente eventuali problemi, che non sono necessariamente malfunzionamenti attribuibili al macchinario, ma possono essere anche di altro genere, come ad esempio la presenza in macchina di materiale non conforme. Il cliente può così intervenire in modo assolutamente puntuale verso la risoluzione di un potenziale problema o comunque semplicemente apportare un miglioramento. E l’assistenza da remoto? Con Live Remote Assistance il cliente può risolvere da remoto, attraverso il suo dispositivo (tablet, smart glasses, smartphone,ecc), gli eventuali problemi che potrebbero verificarsi sul macchinario. E questo perché i nostri tecnici da remoto possono diagnosticare con esattezza il tipo di guasto e fornire la soluzione, accorciando i tempi di analisi ed evitando inutili spese di trasferta. La rivoluzione introdotta da questo software di realtà aumentata consiste proprio nell’opportunità fornita da remoto dagli esperti OPEM di osservare in diretta i problemi che si presentano sugli impianti e di risolverli senza doversi spostare. Efficienza, efficacia e risparmio, direi! Quanti sono i modelli della gamma per capsule di OPEM? La linea base delle macchine per capsule OPEM è una gamma suddividibile a partire dagli output: abbiamo macchine che possono produrre da 70/75 fino a 2400

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capsule per minuto. Tra questi due estremi ci sono ovviamente tutti i range intermedi: da 70 passiamo a circa 140 - 280 - 420 - 560 - 1002 eccetera. Un ventaglio molto ampio in cui c'è veramente l'imbarazzo della scelta. E per il confezionamento? OPEM offre una gamma piuttosto ampia di impianti per il confezionamento sia per quello che riguarda il confezionamento del caffè, che del tè e dei solubili, che siano questi formati capsule, cialde o sacchetti di tipo tradizionale, ovvero i classici sacchetti atmosfera con o senza valvola e oggi anche con il tappo richiudibile. Noi lavoriamo e abbiamo sempre lavorato prevalentemente nel settore dei prodotti secchi di piccola e media granulometria. Il caffè è senza dubbio il prodotto che conosciamo meglio, però abbiamo anche delle ottime esperienze per altri prodotti come le polveri per gelato, prodotti multivitaminici e in generale tutti i prodotti secchi che possono essere gestiti con le nostre macchine per il confezionamento primario: capsulatrici, cialdatrici, confezionatrici verticali, macchine per il sottovuoto oppure anche macchine per confezionare in barattolo. È possibile utilizzare la stessa macchina per confezionare diversi tipi di capsule magari attraverso la sostituzione rapida della testata? Sì, compatibilmente con la differenza tra le capsule ovviamente. Le macchine hanno la possibilità di avere dei cambi di formato, tra l’altro molto più velocizzato rispetto al metodo tradizionale se parliamo di capsule dello stesso genere o simili. Se parliamo, invece, di capsule estremamente diverse tra loro è sempre possibile farlo, ma con delle implicazioni differenti, magari creando delle specializzazioni sulla macchina, cosa che abbiamo già realizzato e che quindi non ci spaventa. Per tutte le informazioni e per conoscere meglio i vostri servizi, a chi bisogna rivolgersi? Chiamando in azienda o contattando i nostri commerciali che sono sempre a disposizione per approfondire tutti i temi e tutte le problematiche. OPEM è da sempre vicina ai suoi clienti e anche in questi tempi difficili, grazie alla tecnologia, riesce a dare loro il suo supporto.



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UN ANNO DI INCREDIBILI SUCCESSI

affè Borbone asso pigliatutto del 2020, un anno in cui la torrefazione napoletana è stata pluripremiata con riconoscimenti che confermano il trend di crescita, sia in termini di risultato che di awareness del brand presso i consumatori.

Caffè Borbone, infatti, si è aggiudicato sia il “Premio Assoluto 2020” tra tutte le categorie, sia il riconoscimento “Crescita e Sostenibilità”, conquistando il primo posto tra le numerose aziende in lizza per i riconoscimenti assegnati da “Eccellenze d’Impresa 2020”. Il riconoscimento 2020 è stato assegnato a Caffè Borbone lo scorso 15 Ottobre nel corso di un evento presso il Teatro Manzoni, promosso da GEA-Consulenti di Direzione, Harvard Business Review Italia e Arca Fondi SGR, con il patrocinio di Borsa Italiana. Il presidente esecutivo di Caffè Borbone Massimo Renda ha commentato: “Il riconoscimento 'Crescita e Sostenibilità' è un tema che mi sta particolarmente a cuore e credo vada a premiare il nostro grande impegno, specialmente nel campo della sostenibilità con la cialda compostabile. Il premio assoluto 2020 tra tutte le categorie è un momento di grande gioia per me e tutta l’azienda e un riconoscimento che ci ripaga dei tanti sforzi fatti in questi anni.”

A distanza di poco più di un mese Caffè Borbone è il vincitore assoluto della 21esima edizione di Brands Award 2020 in tutte le categorie: alimentari e non, presenti nella distribuzione moderna. Sempre per cialde e capsule Caffè Borbone è vincitore anche della categoria Alimentari Confezionati. La giuria, composta da retailer, manager della GDO e consumatori, ha premiato la brillante crescita e le ottime performance. Caffè Borbone rappresenta un caso imprenditoriale di straordinario successo, grazie a un continuo processo di crescita. Dopo un 2019 chiuso con un fatturato pari a 173 milioni, anche in uno scenario complesso come quello attuale, nel primo semestre 2020, Caffè Borbone ha fatto registrare un fatturato di 104,1 milioni di euro, in crescita del 21,1% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, cifre sostenute da un approccio disciplinato allo sviluppo e da una forte efficienza produttiva e organizzativa che le hanno conferito il primato di realtà più efficiente del mercato italiano. Per tutti questi motivi, la storia imprenditoriale di Caffè Borbone è entrata a far parte del libro "Campioni d'Italia" basato sullo studio di casi di successo delle migliori imprese italiane, molte delle quali premiate negli anni da Eccellenze d’Impresa.



UN CAFFÈ STELLARE. IL CASO DI SUCCESSO DI CAFFÈ BORBONE RINGRAZIAMO LUIGI CONSIGLIO - PRESIDENTE DI GEA - PER AVERCI AUTORIZZATO A PUBBLICARE LO STUDIO Caffè Borbone nasce nel 1996. La scelta di Massimo Renda è di iniziare l’impresa dal canale lasciato libero da tutti, e cioè quello degli uffici medio piccoli. Le grandi fabbriche erano occupate da distributori ben organizzati e con reti troppo efficienti e costose per poter essere aggredite. I supermercati, e quindi il consumo in famiglia, erano inacces-sibili per chi entra sul mercato senza la possibilità di effettuare grandi investimenti di listing e di marketing. Con una piccola rete di agenti L'Aromatika (era il nome dell’azienda alla partenza) vende agli uffici porta a porta le sue macchine, le sue cialde e le sue capsule “compatibili” con quasi tutti i sistemi (inizialmente per macchine compatibili Lavazza Point, A Modo Mio e poi Nespresso). Soddisfatti o rimborsati era il motto degli agenti che, a loro volta, godevano di provvigioni crescenti in base al successo e doppie rispetto alla concorrenza. Il prezzo delle sue cialde e capsule era quasi la metà rispetto a quello di Nespresso e il gusto era eccellente, preferito di gran lunga rispetto a qualunque altra offerta settentrionale. Borbone entra, dunque, nel mercato per l’unica porta rimasta libera, anche se apparentemente piccola. Il secondo canale di sviluppo sono stati i negozi specializzati e l’online ad esso connesso. Nespresso aveva abituato il cliente a rifornirsi “eludendo” la GDO, e l’offerta ampia di Borbone ha consentito a tanti piccoli “imprenditori di quartiere” di aprire dei piccoli negozi di prossimità ed online, specializzati nella distribuzione di caffè e in particolare quello monoporzionato. Partito, quindi, prima di chiunque altro attraverso i canali specializzati in cialde e capsule, con una efficienza industriale da stato dell’arte mondiale, e quindi con la possibilità di fare prezzi più bassi del mercato di qualità elevata, Renda occupa immediatamente la posizione di leader del segmento di prezzo basso, ma di alta qualità nelle vendite del caffè monoporzionato, cosa che gli ha consentito di essere vincente anche e soprattutto nel canale online. Nel frattempo, inizia dal 2013 a investire in pubblicità nazionale. I margini importanti del caffè, dovuti alla sua efficienza, permettono di dedicare risorse significative alla comunicazione. Questa è stata una scelta molto particolare. La vendita B2B, infatti, tende a privilegiare la comunicazione diretta o personale. Ma Renda è convinto che la notorietà nazionale del marchio aumenti la fiducia di chiunque compri o beva il suo caffè. E allora, al di la di ogni razionalità, investe oltre 12 milioni all’anno in comunicazione diventando la seconda marca top of mind dopo Lavazza. E questo, fatto prima di entrare nella grande distribuzione, rappresenta una scelta realmente non convenzionale, ma che si è rivelata una delle chiavi del successo dirompente che oggi ci troviamo ad analizzare. Quando Borbone entra nella grande distribuzione, nel 2018, è talmente conosciuto ed economico che raggiunge la seconda posizione in termini di quota trattanti (la

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quota di mercato calcolata sulla sola distribuzione effettiva, n.d.r.) dietro Lavazza, nel giro di due anni. In termini di posizionamento di marketing, Borbone sceglie, con grande coraggio, di essere l’anti Nespresso. Non insegue George Clooney a Villa D’Este, ma sponsorizza programmi televisivi molto popolari e destinati al grande pubblico. È una marca mainstream ed è fiera di esserlo. Borbone sceglie come testimonial Gerry Scotti che racconta un caffè napoletano ai settentrionali. Questa storia, per le modalità e l’acume strategico con cui si è sviluppata, entra di diritto nel novero dei più bei casi di sviluppo industriale del nostro Paese. I numeri dell’azienda stanno a dimostrare la bontà di ogni azione intrapresa. L’assoluta competenza tecnologica e di prodotto sulla quale è basato il business mix, la focalizzazione su canali permeabili, l’ottenimento della notorietà con un posizionamento antagonista in termini simbolici rispetto ai leader ambizionali, sono scelte magistrali in termini di sviluppo strategico di un’impresa.


L'INGRESSO DI ITALMOBILIARE Un’azienda di tale successo avrebbe potuto facilmente continuare nel suo percorso di sviluppo forte del solo autofinanziamento. Invece Massimo Renda compie di nuovo una mossa controintuitiva, ma che vale la pena comprendere a fondo. È convinto che le fasi dello sviluppo della sua azienda si dividano in due: la crescita dall’inizio fino ai 100 milioni di fatturato, e il periodo successivo che porta l’azienda dai 100 milioni di fatturato verso l’alto. Il primo tratto di strada ha funzionato molto bene, perché la capacità di dominio di tutte le leve gestionali, quali tecnologia di processo, sviluppo dei prodotti, acquisti di materia prima, sviluppo commerciale e strategico erano concentrate nelle sue mani. Ma da una certa soglia in avanti la complessità gestionale sarebbe diventata troppo elevata e fuori dalla sua area di competenza. Inoltre, con ogni probabilità, l’attrattività della sua azienda per le risorse umane di qualità sarebbe migliorata con la presenza di terzi nel proprio capitale. Questi i due principali motivi che hanno determinato la ricerca dell’investitore da parte di Renda.

Il connubio di queste due dimensioni ha generato un ulteriore sviluppo della società Caffè Borbone che ancora oggi continua “indisturbato”. Forte dei grandi investimenti pubblicitari effettuati negli anni, con l’inserimento di professionisti esperti nella gestione e credibili sul mercato e di una governance aziendale più strutturata per gestire la complessità crescente, la torrefazione ha sviluppato tassi di crescita del fatturato e di incremento della redditività che difficilmente troviamo nell’industria alimentare in tutto il mondo. Il caso di Caffè Borbone rappresenta un punto di riferimento esemplare per gli imprenditori italiani che puntano a far crescere la propria azienda in base alle opportunità da cogliere e non con il limite della disponibilità di cassa. Come emerso dall’analisi, l’inserimento di mezzi di terzi nel capitale può, infatti, essere uno strumento virtuoso per la crescita rapida della propria azienda e un’ulteriore fonte di sviluppo organico.

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CON LA GAMMA COSÌ DRINK PREGEL APPRODA NEL VENDING

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fidando un presente per molti versi difficile, nel 2020 PreGel ha portato avanti caparbiamente i suoi progetti di crescita e sviluppo, le cui basi vanno ricercate nei tanti obiettivi che l’azienda ha centrato nel 2019. In collaborazione con Divisione Vending srl, nota società spe­cializzata nella creazione di progetti innovativi rivolti al mondo vending, in particolare ai gestori nazionali, PreGel ha sviluppato la linea Regium dedicata al mondo beverage, con prodotti pratici ed innovativi per realizzare bevande calde e fredde con sciroppi, puree e preparati in polvere. Una linea nata dall’osservazione del mercato e dei trend di consumo nel comparto food & beverage: • I SUPERFOOD - il consumatore è sempre più attento al binomio cibo-salute: una corretta alimentazione con l’assunzione di prodotti dalle caratteristiche benefiche e di alta qualità rappresentano la prima "medicina". • LESS IS MORE - I prodotti con claim "free from" stanno conquistando sempre più quote di mercato e rappresentano le scelte preferenziali dei consumatori (es. senza coloranti e aromi artificiali, olio di palma, glutine…). • NON SOLO L’ESPRESSO - l’apertura in Italia di nuove catene internazionali di caffetteria ha diffuso anche nuovi modi di bere il caffè: americano, caffelatte e caffè aromatizzati sono sempre più amati, soprattutto tra il pubblico più giovane. • LA RICERCA DI NOVITÁ - il consumatore del nuovo millennio è sempre più orientato ad esplorare nuovi sapori e gusti ricercati, ancor di più se possono essere personalizzati e se si prestano ad essere condivisi sui social. Sulla base di queste osservazioni è nata l’idea di proporre nel beverage prodotti di alta qualità dai gusti innovativi ed appaganti in linea con l’attuale trend, individuando in un pubblico giovane ed internazionale o semplicemente stufo del solito caffè il target di riferimento.

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Quale poteva essere il mezzo più idoneo ad attrarre questa platea di consumatori se non la Distribuzione Automatica? Da qui nuove collaborazioni attraverso le quali rendere disponibile nel canale Vending la linea Così Drink Regium, una gamma di bevande dal sapore originale realizzate con ingredienti di qualità, dedicate a tutti i consumatori del Vending che vogliono sperimentare una pausa caffè diversa dal solito o che desidera provare nuove golose combinazioni di gusto. Prive di grassi idrogenati, olio di palma, OGM e coloranti di origine artificiale, i diversi sapori stimolano la curiosità del consumatore e sono, insieme alla qualità, il punto di forza principale della linea Così Drink. PreGel ha dato avvio ad un periodo di test, importante premessa per il lancio definitivo della gamma. L’obiettivo primario dell'azienda è di proporre un concetto completamente nuovo ed innovativo per il settore, generando curiosità e interesse nei confronti dei gestori in termini di nuovi sapori, del loro posizionamento e delle dinamiche commerciali. Referenze interessanti da inserire nel parco macchine dei gestori per suscitare la curiosità dei consumatori finali più attenti e dinamici o di quelli alla ricerca di un prodotto di tendenza. Perfette da proporre in location come università, stazioni, palestre e uffici, la linea Così Drink di PreGel si articola in un'ampia gamma di bevande Premium.


LA GAMMA LA LINEA DEI COSÌ DRINK COMPRENDE GUSTI CLASSICI E SPECIALITÀ, DALLA CUI COMBINAZIONE SI POSSONO CREARE ORIGINALI SPECIALITÀ DI CAFFÈ.

I CLASSICI

I gusti Classici sono composti dal pregiato Caffè Monorigine 100% arabica, dall’inaspettata combinazione di Ginseng e Zenzero, dal goloso Choc (cacao, caramello e e nota di caffè), dal delicato Mandorlatte e per finire dal Tè Nero con note di agrumate Yuzu.

LE SPECIALITÁ

Originali e golose, le Specialità comprendono 3 gusti: Caramello Salato, Banoffee (banana e caramello) e Panna e Fragola.

LE SPECIALITÁ DI CAFFÈ

Le Specialità di Caffè sono la proposta super premium per chi desidera sperimentare nuovi gusti, senza rinunciare alla carica del caffè. Tre gustose versioni: Caffè Caramello Salato, dedicato ai più golosi Caffè Choc, che unisce l’aroma del cioccolato e del caramello a quello inebriante del caffè e Caffè Mandorlatte, il sapore intenso del caffè addolcito da una delicata nota di mandorla e latte.

I Così Drink sono disponibili anche nella pratica versione in capsule compatibili con le più comuni macchine del caffè.

PreGel nasce grazie all’intuizione del Dottor Luciano Rabboni, quando nel 1964, in un garage della provincia di Reggio Emilia, iniziò casualmente a sviluppare nuovi gusti per la gelateria. La passione e determinazione sono stati i valori che hanno condotto Rabboni nel 1967 a fondare insieme alla moglie la PreGel Spa (abbreviazione di “preparati per gelato”) e a rivoluzionare il mercato della gelateria con il lancio di diversi prodotti che hanno ricevuto i più importanti riconoscimenti del settore. Nel 1984 Luciano Rabboni fonda la PreGel Deutschland GmbH per servire il mercato tedesco e per iniziare un piano di espansione internazionale che l’ha portata oggi ad essere presente in 130 Paesi con oltre 20 filiali in tutto il mondo. Nel 2019 tanti successi, riconoscimenti e il lancio di nuovi prodotti, tra i quali la linea Regium che ha aperto la strada all’ingresso di PreGel nel mondo del Vending. Oggi la famiglia Rabboni continua a guidare l’azienda alla ricerca di soluzioni innovative per la gelateria, pasticceria e beverage.

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CRISI COVID-19 E HORECA. LA CAPACITÀ DI RESISTERE E REINVENTARSI

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a seconda ondata del Coronavirus spaventa gli italiani, bloccati dalla paura e dalle nuove restrizioni alle attività, e congela i consumi. Secondo Confesercenti, la chiusura della ristorazione e dei bar anticipata alle 18.00, oltre a mettere a terra il settore, sta facendo sentire i suoi effetti su tutti gli altri consumi, portando a un crollo generalizzato degli incassi anche nel commercio. La perdita nel quarto trimestre è stimabile in circa 50 milioni di euro al giorno e vanifica tutti gli sforzi compiuti alla riapertura dopo il primo lockdown. I deboli segnali estivi di una ripresa, a cui tutti avevano creduto, confidando in una ripartenza dei consumi e dei fatturati di tutti i comparti, sono andati in fumo con la crescita dei contagi, che a novembre ha dato il colpo di grazia all’economia.

Per il Vending e il canale HoReCa il perdurare dello smart working, la drastica riduzione degli spostamenti tra regioni e verso l’estero, la didattica a distanza per le scuole superiori e le università hanno significato l’assenza sul territorio di quella platea di consumatori che per il break e la pausa pranzo si rivolge al distributore automatico o al bar e alla gastronomia accanto all’ufficio. Uno status quo che, di fronte alle nuove limitazioni e al perdurare dello stato di emergenza, lascia pochi margini alla speranza ed induce a cancellare il 2020, annus horribilis dell’economia mondiale, che trascina con sé consumi e fatturati irrecuperabili, perché in questi settori il perduto è perduto. Difficile fare previsioni per i prossimi mesi: molto dipenderà dal ritmo dei contagi, da eventuali ulteriori lockdown, dall’arrivo di un vaccino…

PER AVERE UN’IDEA DELL’ANDAMENTO DEL CANALE HORECA NEL CORSO DI QUESTO ANNO FACCIAMO RIFERIMENTO AI DATI DI FIPE CONFCOMMERCIO, RIPARTITI PER TRIMESTRE.

PRIMO TRIMESTRE 2020

Nel primo trimestre del 2020 l'indice del fatturato* delle imprese che erogano servizi di ristorazione (bar, ristoranti, mense) è stato pari a 70,9, segnando una variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del -23,8%. Nel complesso del turismo (alloggio e ristorazione) l'indice del fatturato ha segnato una flessione del -24,1% per effetto anche della performance negativa dei servizi di alloggio (-24,7%). Il fatturato dei servizi complessivamente registra una variazione negativa del -7,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'analisi per attività economica mostra decrementi tendenziali per tutti i settori dei servizi, in particolare è il settore dell'alloggio e ristorazione a registrare il decremento più consistente. * valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi

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LA RIAPERTURA A MAGGIO Il 94,9% dei bar e l'89,4% dei ristoranti ha riavviato la propria attività , il 3,1% e il 7,3% rispettivamente è in procinto di farlo, la rimanenza ha scelto di non riaprire.

La situazione resta critica ma il sentiment degli imprenditori sulla valutazione dell'andamento dell'attività migliora di settimana in settimana. Nella prima settimana di riapertura il 9,9% ha dato una valutazione positiva, nella terza settimana la percentuale è salita al 17,2%.

Il calo medio del fatturato registrato in questo periodo è stato del 53,5%, in particolare del 54,8% per i ristoranti e del 49,9% per i bar. Critica la situazione anche dal punto di vista dell'occupazione, la flessione media rispetto al periodo pre- covid è del 27%.

Rispetto alla domanda "è ottimista sulla possibilità che la sua azienda torni a breve sui livelli di attività pre-covid?" gli intervistati hanno risposto così: Il 46,1% è soddisfatto di aver riaperto, tuttavia il 66,5% ritiene che non riuscirà a tornare ai livelli di attività precedenti il lockdown.

TERZO TRIMESTRE 2020 Il terzo trimestre del 2020 si è chiuso per le imprese della ristorazione con una contrazione del fatturato pari al -16,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Con riferimento ai primi nove mesi del 2020 mancano all'appello ben - € 23,4 miliardi

L'indagine è stata svolta su un campione di 406 imprese (principalmente micro) del mondo della ristorazione e del tempo libero, con l'obiettivo di fare un bilancio dell'andamento di questo periodo.

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IL PUNTO DI INCONTRO TRA VENDING E HORECA Delle sofferenze del Vending abbiamo parlato a lungo nel dossier riservato agli Stati Generali, analizzando i dati e rilevando le perdite. Diamo ora uno sguardo al comparto dell’HoReCa, per molti versi canale associato e associabile alla Distribuzione Automatica, non foss’altro che per la condivisione del macro canale (il fuoricasa) e di numerosi player della filiera, alimentare e non: dalle torrefazioni ai produttori di macchine per caffè, di accessori e di servizi dedicati, ai produttori di referenze che trovano spazio sia sul banco del bar che nelle spirali del distributore automatico, fino alle aziende produttrici di soft drink e così via.

Nell’HoReCa abbiamo osservato una reazione molto simile. Oltre all’intensificarsi del delivery e alle idee nuove lanciate da alcune industrie alimentari, come i kit aperitivo sigillati o gli analcolici monodose in busta già pronti all’uso, ci è sembrata particolarmente interessante la risposta dei produttori di macchine da caffè professionali che, di fronte a bar, ristoranti e hotel chiusi, avrebbero dovuto fermare le attività in attesa di tempi migliori. Così non è stato ed anche in questo comparto è venuta fuori la volontà di non arrendersi, ma di adeguare la produzione guardando ad un nuovo target di consumatori o meglio al vecchio target di consumatori, collocato altrove: chi normalmente iniziava la giornata con la colazione al bar e magari pranzava al ristorante o alla tavola calda, è costretto ora a stare a casa, a lavorare tra le pareti domestiche e lì consumare il suo coffee break e la sua pausa pranzo I produttori di macchine da caffè professionali hanno quindi pensato di lavorare per quel nuovo consumatore, diventato un home barista, progettando macchine adatte alla nuova location, la casa, compatte e dal design che fa arredo, ma capaci di offrire le stesse prestazioni della macchina da bar.

Abbiamo più volte osservato come le società del Vending, mostrando anche in questo frangente lo spirito di resilienza che le caratterizza, siano state capaci di reinventare l’offerta, adeguandola alle esigenze dettate dalla pandemia: dalla vendita di presidi sanitari e DPI alla produzione e commercializzazione di macchine per la sanificazione di oggetti e ambienti, dalla progettazione e produzione di dispenser stand alone per gel igienizzanti ed acqua santa per le chiese, alla distribuzione di acqua di rete e di alimenti attraverso distributori automatici condominiali a disposizione degli smart worker, arrivando così a spostare il servizio vending dai luoghi di lavoro a quelli di residenza.

Un ulteriore stimolo è arrivato proprio dalla crisi della Distribuzione Automatica. Allo scopo di evitare assembramenti nelle aree ristoro, molti titolari di azienda hanno deciso di far disattivare le vending machine ed optare per l’installazione di piccoli distributori OCS, collocati sui piani o nei reparti, in modo da suddividere il flusso degli utenti su più macchine, tra l’altro più semplici da sanificare dopo l’uso. Da qui nuovi modelli di macchine, progettate e realizzate da aziende leader del segmento macchine professionali, adatte sia al canale domestico che all’OCS. Ci sembra doveroso precisare che nella maggior parte dei casi non si tratta di modelli commerciali: il target di destinazione è spesso medio/alto, costituito da veri amanti del caffè e delle tecniche di preparazione, curiosi di degustare miscele particolari e selezionate.


GLI ITALIANI E IL CAFFÈ - L'INDAGINE DI ASTRARICERCHE Nel mese di ottobre 2020 AstraRicerche, per conto del Consorzio Promozione del Caffè, ha svolto l’indagine “Gli Italiani e il caffè” tramite interviste on line su un campione rappresentativo di 1.000 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Questa ricerca segue quella del 2014 ed evidenzia come alcuni dati siano rimasti invariati, mentre altri sono cambiati, influenzati dai nuovi comportamenti scaturiti dall’emergenza COVID-19. Resta invariato l’amore degli italiani per il caffè: ben il 96,6%, infatti, dichiara di consumare, almeno saltuariamente, caffè o bevande a base di caffè, un dato sostanzialmente invariato rispetto al 2014 che registrava un 96,5%. Quasi 4 italiani su 10 bevono da 2 a 3 tazzine al giorno e lo stesso numero ne beve dalle 3 alle 4. Il consumo cresce con il crescere dell’età ed è maggiore al Sud e nelle grandi città. Gli italiani confermano anche di preferire il consumo domestico, un dato rimasto anch’esso sostanzialmente uguale al 2014: 90,3% nel 2020 e 89,4% nel 2014.ù Il dato che risente maggiormente degli eventi 2020 è quello relativo al bar come luogo di consumo: mentre nel 2014 lo preferiva il 77,5% del campione, nel 2020 questo dato scende al 65%, sebbene il 60,3% abbia sentito la mancanza del rito del caffè al bar, a cui ha dovuto forzatamente rinunciare. Non meno, ne hanno risentito altri luoghi di consumo: • la casa di amici e parenti dal 54,9% al 42,9% • il luogo di lavoro/studio dal 46,8% al 39,4% • i distributori automatici in luoghi pubblici dal 32,0% al 17,9%.

Il bar resta comunque un luogo ‘del cuore’ scelto prevalentemente per due ragioni: la bontà del caffè (40,7%) e il locale (l’atmosfera” è il primo motivo per il 17,3%, il barista gentile per il 10,1% e la pulizia per il 9,7%). Quest’ultimo dato spiega anche perché gli italiani hanno il loro bar di riferimento: il 24,5% va sempre nello stesso locale, mentre il 42,3% ha una rosa di 2-3 bar in cui si reca abitualmente. In questo 2020 così particolare oltre il 60% degli italiani ha sofferto la mancanza del rito del caffè al bar. A soffrire maggiormente l’assenza della pausa caffè nel luogo di lavoro o di studio è il 65% dei lavoratori e degli studenti, il che prova come il caffè sia associato al piacere della pausa (85%) o di fare quattro chiacchiere con amici o colleghi di lavoro (82,3%) e quindi a pensieri di benessere, a sensazioni di comfort e di calore. Per l’84,3% degli italiani il caffè è il simbolo dell’italianità e l’83,7% lo considera uno dei piaceri della vita. Altro dato interessante riguarda le modalità di preparazione: la storica moka viene utilizzata oggi dal 37,2% degli italiani ed è leggermente superata dalla macchina con cialde o capsule, preferita da quasi il 40%. Una curiosità riguarda i gusti. Gli italiani conservano una certa fedeltà al caffè “normale”, ma è aumentata in modo rilevante la curiosità verso preparazioni alternative e l’apprezzamento sensoriale. Nove italiani su dieci apprezzano il caffè soprattutto per il gusto e per l’aroma, ma non manca l’appagamento degli altri sensi: gli occhi (il “color caffè” piace all’80% dei consumatori) e l’udito (il suono della macchina del caffè piace quasi a 7 intervistati su 10).


LA PROPOSTA DE LA SAN MARCO DUE LE SUPERAUTOMATICHE COMPATTE PROPOSTE DA LA SAN MARCO PER LA CASA, L'UFFICIO E I PICCOLI HOTEL E RISTORANTI LA LINEA PLUS TOUCH Plus Touch è la linea di superautomatiche La San Marco sviluppata per rendere ancora più facile e intuitiva l’erogazione del caffè espresso. La linea è composta dai modelli Plus 5 Touch e Plus 7 Touch ed è pensata per l’utilizzo in uffici, negozi, piccoli hotel e ristoranti. Tratto distintivo della linea è il nuovo display touch screen da 7’’ inserito nella cornice a forma di chicco di caffè. Il display è personalizzabile e consente di selezionare agevolmente la bevanda da preparare. Per entrambi i modelli è possibile caricare fino a 20 bevande differenti, personalizzabili per tipologia (a base caffè, latte, solubili o acqua calda) e per numero (ogni pagina può contenere da un minimo di 4 fino ad un massimo di 10 bevande). Grazie al sistema di lavaggio integrato, tutte le operazioni di pulizia sono completamente automatiche. Inoltre, tramite porta USB, si possono caricare video, messaggi promozionali, musica o istruzioni grafiche

da associare ad ogni bevanda. La programmazione impostata può a sua volta essere clonata su altre macchine via Bluetooth. Per entrambe le varianti sono confermate le dotazioni di base dell’intera serie (doppio macinino e doppia tramoggia, contenitore del prodotto in polvere, cappuccinatore ecc.) e la possibilità di configurazione completa con tutti gli altri optional, quali il frigo e lo scaldatazze.

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20/20 PLUG&PLAY Pensata per tutti gli amanti del caffè espresso di qualità, la compatta monogruppo La San Marco coniuga ingombri ridotti con prestazioni professionali. Il nuovo modello è disponibile in un’ampia gamma di colori e può utilizzare caffè macinato, capsule o cialde universali. Permettere a tutti i coffee lovers e agli amanti del buon caffè di cimentarsi in un’estrazione a regola d’arte anche fuori dal bar: nasce con questo obiettivo la nuova 20/20 Plug&Play, il modello multiboiler a un gruppo firmato La San Marco, professionale, versatile e maneggevole. Questa piccola semiautomatica è un concentrato di precisione e raffinata tecnologia, racchiusa in un design compatto dalla forte personalità. 20/20 Plug&Play presenta un serbatoio interno da 5 litri, che può essere riempito manualmente oppure collegato alla rete idrica. La presenza di due caldaie in acciaio inox separate assicura, da un lato, estrema precisione nell’estrazione del caffè alla corretta temperatura e, dall’altro, grande disponibilità di acqua calda e vapore a temperature ancora più elevate. Lo speciale beccuccio di erogazione garantisce un caffè dalla crema spessa e

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persistente. La lancia vapore ad azionamento manuale a levetta consente la preparazione di tutte le bevande a base latte. Il modello fa parte dell’omonima collezione 20/20, il cui progetto porta la firma di Bonetto Design, ed è disponibile a scelta in 10 colori a finitura lucida o metallizzata, incluse le nuove varianti verde pastello e bronzo. Su richiesta, il modello può essere ordinato a finitura cromata. È dotata di display dal design moderno e nuova tastiera a cinque tasti retroilluminati a reazione rapida.

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LA PROPOSTA DI CARIMALI LANCIA LA NUOVA LINEA DI MACCHINE DA CAFFÈ AUTOMATICO PER USO DOMESTICO E PICCOLI UFFICI Carimali amplia il suo portafoglio prodotti, inserendo una nuova linea di macchine plug&play, estremamente flessibili, adatte ad un uso domestico ma ideali soprattutto per uffici di piccole e medie dimensioni, grazie ad una capacità di erogazione di 75 tazze giornaliere. Tre i modelli della gamma - CA250, CA1000 e CA1100 - macchine automatiche che si adattano perfettamente a tutti gli utenti grazie alla loro intuitività e facilità d’uso. Tutti i modelli offrono un’ampia scelta di bevande e sono disponibili sia nella versione solo caffè, che permette l’erogazione anche di 2 caffè contemporaneamente, sia nella versione LM per gestire il fresh milk e in grado di erogare un cappuccino one step di altissima qualità. Oltre ad essere plug&play permettendo a tutti l’installa-

zione senza la necessità dell’intervento di un tecnico, le nuove macchine Carimali sono anche molto semplici da gestire e si adattano facilmente alle esigenze di tutti gli utenti. La regolazione dei principali parametri come la quantità e la macinatura del caffè e la schiuma del cappuccino è semplice, immediata e veloce. L’erogatore è facilmente regolabile in altezza per adattarsi perfettamente al tipo di tazza che si vuole utilizzare a seconda che la bevanda selezionata sia un espresso, un americano oppure un cappuccino. Tutte le macchine sono inoltre dotate di un menu multi languages che consente di gestire più lingue anche con caratteri particolari (cinese, cirillico, arabo), così da rispondere alle esigenze di una clientela internazionale.

I TRE MODELLI CA250 È LA PIÙ PICCOLA E COMPATTA, CON UNA CAMPANA CAFFÈ DA 250 G SI SPOSA CON LE ESIGENZE DI COLORO CHE, ANCHE A CAUSA DELLA PANDEMIA, SI VEDONO OBBLIGATI A TRASFERIRE L’ESPERIENZA DI UN OTTIMO CAFFÈ DALL’UFFICIO ALLE MURA DOMESTICHE.

CA1000 E CA1100, CHE SI DIFFERENZIANO TRA LORO PER LA CAPACITÀ DELLA TANICA DELL’ACQUA, CON UNA CAMPANA CAFFÈ DA 1 KG, SONO INVECE PENSATE PRINCIPALMENTE PER GLI UFFICI DI PICCOLE E MEDIE DIMENSIONI.

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LA PROPOSTA DI NUOVA SIMONELLI LANCIA OSCAR II PER LA CASA ANCHE NELLA SPECIAL EDITION LAVAZZA Dalla volontà di offrire ai coffee lovers la possibilità di disporre anche a casa di una macchina da caffè che avesse le stesse prestazioni di quelle da bar è nata la collaborazione tra Nuova Simonelli e Lavazza, che ha scelto il modello OSCAR II per il lancio del nuovo brand 1895 Coffee Designers. Sette diversi tipi di caffè, 4 monorigine e 3 blend grazie ad OSCAR II di Nuova Simonelli, uno strumento tecnologico d’avanguardia in grado di estrarre in modo semplice e veloce il gusto distintivo dei suoi 7 diversi caffè provenienti dal Brasile, Colombia, Kenya e Yemen. La semplicità d’uso, le tecnologie e i componenti professionali di Oscar II, infatti, permettono anche a chi non ha mai preparato un caffè di avere sempre un’estrazione perfetta e gustare in tazzina una esperienza sensoriale memorabile. Design minimal ed estremamente compatta, Oscar II ha comandi intuitivi per preparare caffè e cappuccini in modo semplice e veloce. Per il nuovo brand di Lavazza 1895 Coffee Designers Nuova Simonelli ha creato una speciale edizione di Oscar II dove l’acciaio della macchina da caffè si sposa con elementi decorativi che richiamano l’aroma del caffè e componenti esclusivi come il portafiltro in legno di noce. Oscar II è una macchina dalle alte prestazioni grazie a componenti professionali come il portafiltro, il gruppo termocompensato e la lancia vapore ad alta produt-

tività. Larga solo 32 centimetri e grazie alla carrozzeria in acciaio inox, Oscar II si adatta a tutti i piccoli spazi di una cucina, di un coffee corner, di un ufficio o di un Bed&Breakfast, garantendo a chi gusterà il caffè un prodotto di altissima qualità.

1895 COFFEE DESIGNERS IL NUOVO PROGETTO E IL NUOVO BRAND LAVAZZA Con 1895 Coffee Designers Lavazza ha creato una gamma di caffè di alta qualità capace di soddisfare gli amanti della ricerca e della sperimentazione, continuando a rendere omaggio allo stile italiano. Per raccontare il viaggio di questi chicchi speciali, a Settimo Torinese è nata Factory 1895: una nuova fabbrica esperienziale, luogo in cui si fondono cura artigianale e innovazione ad alto contenuto tecnologico. La fabbrica, sviluppata da Ralph Appelbaum Associates, è un crocevia di ricerca, innovazione, cultura, ma anche un centro esperienziale per tutti gli appassionati e conoscitori di caffè. . È il racconto di un viaggio che comincia in terre lontane e si compie oggi in 7 diversi caffè: 4 singole origini – Cafuné dal Brasile, Encantado dalla Colombia, Kilele dal Kenya, Opera Prima dallo Yemen; 3 blend – Petal Storm, Hypnotic Fruit e Cocoa Rebel. Caffè preziosi, racchiusi in pack raffinati e sostenibili, riciclabili al 100% e frutto di un inteso e prolungato lavoro di ricerca che

ha condotto la squadra di 1895 in giro per il mondo alla ricerca delle origini più rare e pregiate. La fabbrica è anche un luogo dove scoprire le radici lontane dei caffè d’eccellenza 1895, l’arte della tostatura e sperimentare i profili aromatici con la guida sapiente dei coffe lovers.


LA PROPOSTA DI RANCILIO LANCIA SILVIA PRO VERISONE AGGIORNATA DELLA STORICA SILVIA Rancilio presenta Silvia Pro, la nuova macchina per caffè a 1 gruppo progettata per la casa ed erede diretta di Silvia, la macchina per caffè lanciata nel 1997, punto di riferimento nel settore per la preparazione del caffè espresso a casa, coniugando la semplicità d’uso e la qualità. Silvia si è affermata sin da subito sul mercato come una delle prime macchine per caffè espresso semiautomatiche progettate per il domestico, grazie al design compatto e alla qualità professionale delle sue componenti. Oggi, il mito di Silvia si rinnova in una nuova versione professionale tecnologicamente più avanzata, che mantiene il design compatto, pur presentando una serie d’importanti novità. Silvia Pro eleva la qualità dell’estrazione ai livelli di una macchina per caffè professionale e grazie all’aggiunta di due PID interni, posizionati nella caldaia caffè e nella nuova caldaia vapore, permette di controllare separatamente le temperature caffè e vapore. Il display digitale, la qualità dei materiali e la resistenza delle componenti interne, completano le prestazioni della nuova Rancilio Silvia Pro, la macchina per caffè che definisce un nuovo scenario per gli home barista, tra il mondo delle professionali e le mura di casa.

LE CARATTERISTICHE Doppia caldaia Controllo elettronico della temperatura acqua e regolazione indipendente di diverse temperature per estrarre il caffè ed erogare il vapore, facilmente gestibili tramite i tasti del display. I due PID interni, posizionati nella caldaia caffè e nella nuova caldaia vapore, regolano con estrema precisione e mantengono costanti la temperatura, caffè dopo caffè.

Equipaggiamento professionale Materiali di prima qualità e componenti resistenti: corpo macchina in acciaio, portafiltro ergonomico, caldaie coibentate, lancia vapore multidirezionale in acciaio inox, manopola vapore, gruppo erogatore in ottone, griglia e ripiano posatazze, bacinella. L’equipaggiamento professionale e tutta la tecnologia Rancilio in soli 25 cm.

Stabilità termica Silvia Pro garantisce una stabilità termica ai vertici della categoria, distinguendosi tra le macchine da caffè espresso progettate per il settore domestico. Potenza vapore La gestione professionale dell’erogazione vapore garantisce risultati di alta qualità per cappuccini, caffè macchiati e facilita la preparazione di ogni tipo di bevanda al latte. Display digitale Il display sul fronte macchina riporta la temperatura di estrazione, il timer per misurare il tempo di erogazione e l’alert per la ricarica del serbatoio dell’acqua. E inoltre è possibile attivare la funzione “Wake Up” (“Sveglia”) per impostare l’accensione automatica a un orario predefinito.

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LA PROPOSTA DI MININOVA DI WEGA ESTRAZIONE PROFESSIONALE E STILE RETRÒ Mininova è una macchina ultra-leggera e compatta. La sua inconfondibile estetica classy-vintage conferisce un’impronta di carattere ad ogni ambiente, grazie al rivestimento in acciaio inox e ai preziosi dettagli in legno. Nella versione a un gruppo, la macchina permette di avere un’estrazione professionale con dimensioni notevolmente ridotte. La caldaia ha una capienza di due litri e una tanica integrata che non necessita l’allacciamento alla rete idrica. L’erogazione del caffè avviene tramite una levetta manuale mentre due pratiche manopole azionano l’acqua calda per il the e il vapore per ottenere un cappuccino perfetto. Il vero plus di Mininova è quello di essere così incredibilmente versatile da poter essere usata in tre diverse modalità, a seconda delle esigenze dell’utente: non solo caffè macinato ma anche cialde e capsule, grazie a un apposito kit adattatore. Mininova è dedicata ai piccoli locali e a chi vuole godersi un espresso italiano buono come al bar anche a casa, in ufficio, in una meeting room o in un negozio durante lo shopping. È così eclettica e compatta che si adatta a qualunque uso e ambiente, offrendo una estrazione di alta qualità senza richiedere elevate competenze tecniche. La sua facilità d’uso combinata al design raffinato la rendono un prodotto immancabile per portare ovunque il profumo di un caffè espresso.

LA PROSSIMA EDIZIONE DI VENDITALIA NEL 2022 A causa della situazione instabile caratterizzata da forti incertezze sul panorama internazionale e della difficile congiuntura economica, Venditalia Servizi ha deciso di riprogrammare l’appuntamento con la fiera di settore dal 25 al 28 maggio del 2022. Le nuove date hanno l'o-

biettivo di salvaguardare il business delle aziende e garantire il successo della manifestazione, che da sempre si è distinta non solo come vetrina, ma anche come occasione concreta di business. Resta confermata la location nei padiglioni di Fieramilano Rho.

LE NUOVE DATE 25-28 MAGGIO 2022 FIERAMILANO RHO



LA PROPOSTA DI GALA LA MACCHINA ENTRY LEVEL DI BRASILIA DALLE ALTE PRESTAZIONI Un espresso buono come al bar da gustare nell’intimità dell’ufficio o del proprio negozio. Con la sua Gala ad un gruppo Brasilia strizza l’occhio a nuove modalità di fruizione, in linea con i cambiamenti nella quotidianità lavorativa e personale che tutti noi stiamo vivendo: ambienti più piccoli, meno persone con cui condividere il piacere del caffè, ma la stessa voglia di gustarlo sempre al massimo della sua espressione, esaltandone le qualità organolettiche. Una proposta che si presenta come “entry level” ma che in realtà offre funzionalità di categoria superiore, come vuole la tradizione di Brasilia, marchio famoso in tutto il mondo per la sua capacità di mettere la tecnologia al servizio dell’amore per il caffè. E Gala di tecnologia ne ha da vendere: innanzitutto, per garantire una “coffee care” di altissimo livello, dalla pressatura fino all’erogazione in tazza, ma anche per rendere più semplice e confortevole l’utilizzo della macchina, manutenzione inclusa. E grazie all’hardware opzionale è possibile gestire la connettività e il controllo da remoto per una soluzione ancora più efficiente e performante.

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ROBERTO IPPOLITO RACCONTA... ROBERTO IPPOLITO

R

oberto Ippolito, napoletano classe 66, condivide da 18 anni il percorso di crescita di Caffè Borbone, al quale ha certamente contribuito attraverso un intenso lavoro compiuto sul territorio, prima come semplice agente di vendita ed oggi in qualità di responsabile della rete vendita attraverso la sua agenzia, la GRS Rappresentanze, che gestisce circa 700 clienti nazionali per un fatturato di 26 milioni l’anno. Ci racconti com’è iniziato il tuo percorso? La mia storia inizia nel 2002 e in maniera abbastanza imprevista. Una sera ero a cena con alcuni amici, tra i quali il proprietario di Caffè Borbone Massimo Renda, che è un mio amico d’infanzia. Parlando del più e del meno, e logicamente dei rispettivi lavori, mi invitò a prendere un caffè in azienda e da lì è partito tutto. Io all’epoca ero già un venditore ma in tutt’altro settore, e devo dire che quell’incontro ha rappresentato una vera svolta nel mio percorso professionale. Quando ho iniziato in Caffè Borbone, l’azienda non era certo quella che oggi conosciamo: avevamo solo 3 cialdatrici e Massimo si occupava personalmente della saldatura delle buste di caffè da chilo. Quello che è successo dopo, fino ad oggi, è sotto gli occhi di tutti. Qual è stato il tuo primo incarico? Ho iniziato come venditore per la regione Puglia, facendo il tirocinio in affiancamento con Fulvio Di Santo*. Pensa che dormivamo nella stessa camera d’albergo a Bari, l’hotel Novanta, il che ti fa capire quanto allora fossero poche le risorse disponibili. Ho cominciato dalla Puglia, rivoltandola sottosopra, chilometro per chilometro, e confrontandomi ogni giorno con quelli che allora erano i nostri competitor: Caffè Gioia e Grimac, marchi e prodotti che ritrovavo dappertutto. La costanza e il lavoro a tappeto di allora ha fatto sì che la regione Puglia sia oggi una delle roccaforti di Caffè Borbone. L’aver sin da allora fidelizzato i gestori ha automaticamente fidelizzato al marchio i consumatori, che da 20 anni continuano a sceglierlo, facendo della Puglia una delle aree a maggior fatturato. E dopo la Puglia? Dopo la Puglia arrivò il Lazio, una regione molto impegnativa, seguita dalla Toscana. Nel 2013 mi è stata affidata anche l’Emilia Romagna o, per meglio dire, mi sono auto affidato l’Emilia Romagna, dopo che il nostro venditore dell’epoca ci aveva lasciato in un momento un po’ complicato, poiché eravamo impegnati nella fiera Host e trovare una sostituzione su due piedi non era facile. Così ho deciso di farmi carico anche di quest’area. È chiaro che queste *Fulvio Di Santo. Direttore commerciale di Caffè Borbone e proprietario della Didiesse

Intervista raccolta da Fabio Russo

quattro regioni, tutte vaste e importanti, sono estremamente impegnative e gestirle da solo sarebbe stato impossibile. Ho quindi sviluppato una rete di collaboratori che mi segue con attenzione, attraverso l’agenzia che ho creato, portando a casa importanti risultati. Posso tranquillamente dire che ormai da 20 anni i clienti acquisiti in queste regioni possono essere considerati nostri clienti storici, legati al venditore di zona e al marchio. Nel dettaglio di cosa ti occupi? Praticamente di tutto, seguendo i collaboratori nelle varie zone, le iniziative aziendali, il reclutamento di nuovi agenti, com’è accaduto di recente nel Lazio, dove è entrata una nuova figura commerciale, Silvia Di Bella, una ragazza che ha esperienza nel mondo delle rivendite, stimata e benvoluta da tutti i clienti. L’ho seguita e istruita con molta attenzione, riuscendo a valorizzare al massimo le sue capacità, tanto che oggi, a distanza di soli 6 mesi, sta portando risultati incredibili. A questo proposito vorrei sottolineare il valore del lavo-


ro svolto da tutti i collaboratori, che ringrazio per l’abnegazione con la quale mi seguono e seguono l’azienda, a cominciare da Sara Massa, che si occupa di inserimenti ordini, fidi clienti, consegne, problematiche con i corrieri e tanto altro. Si dice "tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile". Ebbene, per Sara questa espressione non vale: per la mia agenzia lei è indispensabile. Chi altro è indispensabile per la tua agenzia? Per la Toscana e l’Emilia Romagna Lapo Mulinacci. È con me da 7 anni ed ha sviluppato tantissime attività che segue in maniera maniacale. È un professionista serio, molto competente e con una profonda conoscenza del settore. Poi c'è Dario Tanzarella in Puglia che è con me da circa 9 anni. Abbiamo fatto un bel percorso insieme nella fase di trasformazione del nostro lavoro storico dell'OCS/Vending all'avvento dei negozi specializzati. Dario è un grande conoscitore del nostro settore, poiché oltre ad avere rapporti di lavoro con me, e quindi con Caffè Borbone, ha tanti altri mandati importanti di aziende che forniscono referenze al comparto, per cui chi ne fa parte e risiede in Puglia non può non rivolgersi a lui. E tu salti di regione in regione per seguirli… Data la mole di lavoro, sarebbe stato impossibile occuparmi di tutto. Seguo gli agenti e continuo ad avere rapporti diretti con i clienti storici, ma sono gli agenti e i sub agenti che fanno il lavoro certosino sul territorio e curano tutti i clienti. Dimenticavo… del Vending professionale mi occupo ancora io e fino a qualche anno fa lo facevo direttamente, soprattutto con i clienti più grandi come IVS e Gruppo Illiria. Sono tutti rapporti nati con Venditalia, una fiera per noi molto importante che ci ha permesso di consolidare tanti clienti, pur presentandoci all’inizio solo con la cialda blu, il decaffeinato e un chilo di caffè in grani. Mi riferisco al 2004, l’ultima edizione genovese di Venditalia alla quale ho partecipato fattivamente come parte del team Borbone/Didiesse sullo stand, uno stand piccolissimo dove eravamo solo in 4, compresi Massimo Renda e Fulvio Di Santo, e chiuso davanti dallo stand Lavazza, che già allora aveva le sue belle dimensioni. Quando tornavamo dalle fiere, Fulvio ed io avevamo

pacchi di schede di nominativi di gestori, che ci dividevamo a seconda delle zone e che andavamo a visitare subito dopo. La soddisfazione era di portare a casa ordini anche solo di un bancale di caffè, che aveva un valore di circa 1500 euro, perché sapevamo che quel bancale sarebbe stato riordinato a ripetizione ogni mese, incrementando il fatturato annuale. E noi andavamo avanti così, aggiungendo ogni mese un nuovo cliente che significa un incremento di fatturato di 1500 euro per quel mese e per i mesi che mancavano alla fine dell’anno. La crescita di Caffè Borbone è stata fatta così, a piccoli passi, mattoncino su mattoncino. Poi sono arrivati i negozi. Quando avete capito che rappresentavano una nuova opportunità? Diciamo che l’apripista a livello nazionale è stato il Lazio ed io che me ne occupavo l’ho vissuto in prima persona. Un primo momento cruciale fu quando nel 2004 Lavazza perse il brevetto del fap Crema e Aroma e noi subito cavalcammo l’onda e facemmo il compatibile Lavazza Point. Altro momento fu quando gli stessi gestori cominciarono ad aprire i negozi, portando dentro i marchi che già trattavano e noi, quindi, siamo stati presenti sin dal primo momento. Allora non c’era internet, non c’era l’e-commerce e non c’erano ancora i negozi specializzati come li conosciamo oggi, ma si trattava di una semplice appendice su strada del lavoro svolto dal gestore. Successivamente, intorno al 2008-2009 c’è stato un altro importante momento che ha dato una svolta alla vendita dei nostri prodotti, con l’avvento della tecnologia informatica, e quindi internet, gli e-shop ecc. Comprendendone le potenzialità, andai ad incontrare i fratelli Agostani che stavano iniziando questa attività in un seminterrato della villa di famiglia, dove preparavano i pacchi del caffè che vendevano sul web, prevalentemente Lavazza Crema e Aroma. Ci accordammo, ma chiedemmo che non venissero assolutamente inseriti prodotti a marchio Borbone nel loro e-shop e fornimmo loro un prodotto a marchio personalizzato, tuttocialde, che in principio regalavano a chi comprava un certo quantitativo di caffè Lavazza Crema e Aroma. Così iniziarono a farsi conoscere, fino a diventare leader in questo canale.

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Lo sbarco sul web ha rappresentato un cambio epocale nelle modalità di acquisto da parte dei consumatori e un nuovo e più dinamico canale per le vendite a vantaggio dei produttori. Ciò nonostante, il cliente del Vending tradizionale lo seguo ancora io direttamente e lo faccio per pura passione: mi dà ancora grande soddisfazione tarare la macchina insieme al gestore, aprire il distributore, regolare le macine. A questo proposito ti chiedo: meglio macine coniche o meglio macine piane? Bella domanda! Sicuramente coniche! Quanto ha inciso la vostra strategia di comunicazione sulla crescita del brand e delle vendite? È stata ovviamente una scelta decisiva, perché ha creato la domanda da parte del consumatore. Oggi nessun negozio può aprire se non ha anche e prima di tutto Caffè Borbone, sarebbe limitato ed è per questo motivo che curiamo molto le nuove aperture, dando supporto e consulenza diretta e continua. Il caffè in grani vending è stato quest’anno protagonista di una campagna mirata. Quali risultati ha portato? Abbiamo voluto evidenziare come il consumatore che si avvicina al distributore automatico, se individua anche solo per la serigrafia che si tratta di Caffè Borbone, che magari già consuma a casa, riconosce il prodotto a cui è affezionato e quindi lo prende volentieri. Poi lo beve e realizza anche che è più buono. Nei messaggi dei primi spot abbiamo cercato anche di aiutare la filiera con il famoso claim “costa un po’ di più ma ne vale la pena” e questo a vantaggio di tutti i gestori e anche degli stessi torrefattori, sebbene nostri

competitor. Abbiamo voluto sottolineare il valore della qualità del caffè e del lavoro di chi lo porta ai consumatori attraverso il distributore. Se tornassi indietro, rifaresti le stesse scelte? Se incontrassi di nuovo Massimo Renda sì. Anzi, dico di più, se incontrassi coloro che fanno parte della squadra che siamo oggi, frutto dell’intenso lavoro degli ultimi 15 anni, non esiterei un attimo, perché la soddisfazione è soprattutto quella di aver contribuito a costruire l’azienda di successo che è oggi Caffè Borbone. Cosa vuoi fare da grande? Vivere fino in fondo quest’avventura, condividendo tutti i nuovi stimoli e le nuove sfide che l’azienda si pone, come l’ultima del kit accessori sostenibile compostabile, nuovi prodotti, nuove miscele che rappresentano nuove sfide al mercato. Così come l’inserimento di nuove figure sul territorio che per me rappresenta uno stimolo perché significa formazione, insegnare il mestiere e continuare a crescere personalmente e professionalmente.

IL NUOVO KIT SOSTENIBILE DI CAFFÈ BORBONE Caffè Borbone ha lanciato il Kit composto da bicchieri compostabili e palette in legno di betulla biodegradabili, un set di accessori a impatto ambientale “zero” che rende 100% green il rito di “prendere un caffè”. Una visione, quella green che è scritta nel dna del concept aziendale, e che non può prescindere da un processo virtuoso di ricerca&sviluppo foraggiato da una costante proiezione verso il futuro. Due concetti, quello della naturalità e quello dell’innovazione, che viaggiano di pari passo, trovando nella sinergia il miglior modo di esprimersi. Proprio grazie al binomio innovazione-ecosostenibilità e in nome di una costante visione green tanti progetti sono stati i realizzati, ma quello di maggiore successo è sicuramente la cialda compostabile certificata CiC (Consorzio Compostatori Italiani), che oltre a donare un caffè di altissima qualità preserva il pianeta, grazie all’utilizzo di materiali completamente smaltibili nell’umido e ideali per la trasformazione in compost. Inoltre, l’azienda si rivolge a forniture locali per il packaging, secondo una quota stabilita e rispettata annualmente al fine di limitare le emissioni di CO2 conseguenti al trasporto. Il packaging firmato Borbone è certificato dalla Ong internazionale Forest Stewardship Council (FSC), che garantisce la gestione sostenibile delle foreste e la tracciabilità dei prodotti da esse derivate.

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ALBA: TRAMEZZINI CON LA "T” MAIUSCOLA

STORIA E INNOVAZIONE PASSANO ATTRAVERSO LA QUALITÀ

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el 1978 nasce in Puglia un’azienda artigianale specializzata nella produzione di tramezzini confezionati e pronti al consumo, un prodotto sicuramente innovativo per quei tempi, che segnerà la strada di un nuovo modo di consumare uno spuntino veloce fuori casa, diverso dal solito snack. La lungimiranza del fondatore, il signor Antonio Albano, ha trovato conferma nel lungo percorso di successo che ha portato la piccola bottega artigianale di quegli anni a diventare una Azienda all’avanguardia con un portafoglio prodotti ampio e differenziato e un brand di riferimento, Alba Tramezzini, presente in tutti i canali del fuori casa. Col passaggio generazionale, la guida dell’azienda è andata ai figli Mimmo e Claudio che, facendo propri la lungimiranza, lo spirito di innovazione e i valori del padre, hanno messo al primo posto lo spirito artigianale della produzione, la qualità delle materie prime e l’attenzione alla sicurezza e all’igiene, coniugandoli con l’innovazione tecnologica e una visione a 360 gradi dei mercati di riferimento. I prodotti Alba sono percepiti e riconosciuti come prodotti di qualità, richiesti dai consumatori e dai player più attenti, che condividono con Alba la stessa attenzione per l’eccellenza del servizio e del prodotto. Il Vending, dove Alba Tramezzini è presente dal 2009, è sicuramente il canale in cui l’ampia gamma di panini, tramezzini e snack prodotti dall’azienda incontra i gusti e le esigenze di tutti i target di riferimento: il mondo del

lavoro, della scuola, dello sport, i luoghi di passaggio e di consumo veloce. Ogni giorno, Alba Tramezzini lavora per rispondere alle richieste del mercato attraverso prodotti innovativi, di qualità e standard elevati, confermati dalle certificazioni internazionali di cui dispone - IFS (International Food Standards) e BRC (British Retail Consortium-Global Standard Foods) - che testimoniano ed assicurano il costante impegno dell’azienda nei confronti dei consumatori. Nei tre stabilimenti di produzione in provincia di Taranto vengono sfornate referenze in atmosfera modificata, che ne allunga la shelf life, e prodotti da scaldare in pochi secondi, realizzati attraverso un processo di produzione brevettato. Non meno importante ai fini della qualità e della sicurezza, la decisione di produrre in casa gran parte delle materie prime utilizzate per realizzare il prodotto finito: dal pane alle salse, tra le quali la ben nota maionese senza uova, più delicata e leggera (-48% di grassi), ma gustosa quanto e più di quella tradizionale. Tutte le spedizioni in Italia, vengono gestite tramite la piattaforma logistica di Verona, dalla quale puntualmente ogni giorno vengono consegnate merci entro 2-3 giorni dall’ordine. Oggi in Italia, Alba Tramezzini è tra i produttori di riferimento nel comparto dei sandwich e degli snack, rafforzando negli ultimi anni la sua presenza anche in importanti mercati esteri. Nonostante l’attuale conseguenza delle restrizioni legate al COVID, anche quest’anno l’azienda chiuderà l’attività con un fatturato in crescita.


L’offerta per il Vending di Alba Tramezzini è cresciuta negli anni con referenze che rispettano in pieno le caratteristiche del canale: non solo la perfetta macchinabilità, confermata dai test effettuati nelle vending machine dei maggiori produttori, ma anche la scelta di un packaging accattivante, che mostra quanto più possibile le caratteristiche del prodotto erogato. Questa necessità è diventata ancora più evidente nelle ultime innovazioni apportate alla gamma e, in particolare, alla linea dei Tramezzini Rettangolari e delle Focacce, che si presentano con una nuova etichetta, molto minimal e poco coprente, per mostrarne al massimo la qualità e la freschezza. Plus confermati dal fatto che i prodotti Alba hanno alte rotazioni nei distributori automatici. LA BAGUETTE MAXI GRILL - una baguette di grandi dimensioni - 29cm per 180g di peso - la cui caratteristica, oltre all’astuccio e alla confezione riscaldabile in microonde, è proprio il pane, che viene grigliato a monte, in

modo da offrire al consumatore un gusto unico, molto vicino a quello del classico panino da pub. È sicuramente un prodotto fuori dal consueto, ideale per postazioni come fabbriche, ospedali e luoghi di ristoro, dove viene richiesto un formato più grande. I PANINI PRENDI E VAI - una nuova linea di panini che si distingue per un nuovo pack totalmente green, composto da una parte in plastica PET riciclabile e la vaschetta in CKB smaltibile nel cartone. Anche qui la grammatura è superiore (120/130g) per un panino realizzato con un pane rustico a lievitazione naturale, prodotto all’interno dell’azienda. Ultima novità (per il momento) è MU SNACK uno snack del tutto particolare, che si presenta in una confezione a doppia vaschetta, contenente da una parte cubetti di formaggio cheddar e dall’altra Salatini Brezel: il giusto e armonioso contrasto tra la delicata dolcezza del formaggio ed il gusto più forte dei brezel salati. MU SNACK è uno snack sfizioso che contiene 6 gr di proteine.

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BIANCHI INDUSTRY PRESENTA IL VENDING PER CHI VUOLE DI PIÙ

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l vending di chi dà di più, il vending per chi vuole di più. In un momento complesso per tutto il settore della distribuzione automatica, Bianchi Industry lancia un messaggio di forza al mercato, ribadendo la sua solidità e il suo impegno nel creare soluzioni sempre in linea con le ultime tendenze di mercato. Sul versante istituzionale l’azienda bergamasca decide, letteralmente, di metterci la faccia con la campagna di comunicazione digitale “WHO GIVES MORE” (in italiano “Chi dà di più”) che, a partire da gennaio, ritrarrà l’Amministratore Delegato Massimo Trapletti e gli altri manager del gruppo quali testimonial dell’impegno e della passione che contraddistinguono il team di Bianchi Industry. Un team che durante gli ultimi mesi non ha smesso di pensare al futuro, chiedendosi che cosa offrire “di più” ai propri clienti per uscire dall’impasse causato dalla pandemia. In questo senso, la risposta di Bianchi Industry è stata chiara e univoca: continuare ad investire. Investimenti in R&D per sviluppare nuove tecnologie e nuove linee prodotti, ma anche in attrezzature per la produzione, nella razionalizzazione dei processi industriali per avere un’organizzazione più snella e migliorare il servizio rivolto ai clienti, nel marketing per offrire maggiore supporto strategico ai partner. Senza dimenticare le risorse umane, con la formazione finalizzata alla crescita e allo sviluppo dei collaboratori, ma anche con l’inserimento di nuovi profili per accompagnare l’evoluzione dell’impresa. E tutto questo si fa con una squadra forte e unita che, anche nei difficili mesi della pandemia, ha continuato a progettare il prossimo futuro del Vending, trascinata da quella voglia di “dare di più” ai propri clienti a cui si abbina un messaggio di sottofondo: “Non siamo solo prodotto, siamo un‘organizzazione, ma soprattutto delle persone su cui contare”. Naturalmente c’è spazio anche per i prodotti con il secondo messaggio che l’azienda bergamasca vuole trasmettere al mercato in questi giorni: Bianchi Industry propone soluzioni che possono davvero aiutare i clienti a migliorare la propria redditività. E qui il focus si sposta sul valore differenziale che la gamma di distributori Bianchi Vending è in grado di offrire sia ai gestori che agli utilizzatori finali, sempre all’insegna della massima

personalizzazione e flessibilità, come vuole la filosofia “Design Your Break”. Non a caso, questa seconda campagna di comunicazione - i cui messaggi popoleranno i profili social di Bianchi da qui ai prossimi mesi - è riassunta dallo slogan “WHO WANTS MORE” (“Chi vuole di più”). E tra chi vuole di più ci sono anche gli utenti finali, che in questo particolare periodo hanno bisogno di essere riassicurati sulle capacità del Vending di offrire soluzioni in linea con le proprie aspettative di sicurezza e di qualità.

A queste richieste del mercato Bianchi Vending risponde oggi con tantissimi “più”. In primis, più sicurezza, grazie all’App BI Touchless e al dispositivo di sanificazione della cup station basato su tecnologia UV. Più capacità, con le macchine snack in versione extra-large. Più scelta, offrendo ai consumatori la possibilità di personalizzare le bevande con topping e sciroppi, ma anche di creare a piacimento la propria bevanda e di accompagnare il caffè con un mini-snack. Più gusto, attraverso le varie tecnologie di estrazione del caffè. Più interattività, con il Touchscreen e la possibilità di riprodurre contenuti multimediali. Più tante altre funzionalità modulari, da aggiungere alle macchine per aggiornare sempre la propria offerta. Un lungo elenco di prodotti e servizi innovativi che sottostà a quel “più” che può davvero fare la differenza per i clienti di Bianchi Industry: più redditività, favorendo più consumi (basti pensare all’accoppiata caffè e minisnack) e a prezzi più alti (per esempio, con l’offerta di bicchieri XL per bevande in formato extra-large). Perché offrire una migliore esperienza di consumo è la chiave per riposizionare il Vending come canale di distribuzione essenziale nella vita quotidiana delle persone.


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lu2Go è l’ultimissima novità made by Blupura dedicata al mondo del vending. Una water vending machine davvero esclusiva che, oltre ad erogare ben 4 tipologie di acqua su bicchiere e borraccia, offre all’utente la possibilità di acquistare una nuova borraccia ed addirittura igienizzarla! Grazie ad un dispenser interno per lo stoccaggio, Blu2Go può vendere fino a 40 borracce termiche in acciaio inox da 500ml di altissima qualità e prestazioni, nonché bicchieri di carta 100% riciclabili, resistenti e riutilizzabili che rispettano l’ambiente. Blu2Go garantisce un’acqua fresca e sicura erogata da un sistema perfettamente igienico, chiuso e senza ristagni, grazie anche alle numerose opzioni di filtrazione disponibili (lampada UV in linea, filtrazione composita e UV out ULTRA). Ogni dettaglio è stato studiato e sviluppato per rendere Blu2Go il più user friendly possibile. Grazie al display con interfaccia multilingue garantisce l’accesso facilitato ad ogni utente, incluse le persone con disabilità, nel pieno rispetto delle normative ADA. Un’ulteriore particolarità di questa water vending machine così innovativa è la possibilità di igienizzare la propria borraccia attraverso un processo ecologico articolato in 3 fasi, al termine del quale tutti i batteri presenti sulla borraccia risultano eliminati. Blu2Go nasce dal profondo desiderio di Blupura di introdurre sul mercato un prodotto completamente nuovo, che oltre al design e agli ottimi materiali, offra molteplici vantaggi sia all’ambiente che al consumatore. Scegliendo un refrigeratore d’acqua collegato alla rete idrica, infatti, l’emissione di gas nocivi nell’ambiente viene totalmente eliminata e non si hanno più problemi relativi allo stoccaggio dell’acqua in bottiglie, evitando quindi produzione, trasporto e smaltimento di bottiglie di plastica. Blupura ha fatto del green una vera e propria filosofia di vita, convinta che il rispetto ambientale e il risparmio energetico siano l’unica strada percorribile per tutelare le risorse, le perso

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ne e il pianeta, scegliendo di produrre impianti collegati alla rete idrica che utilizzano solo gas naturali, ovvero senza fluoridi e quindi ad impatto zero sul riscaldamento globale, oltre a selezionare materiali riciclabili per la costruzione degli stessi. Blu2Go è perfetto per tutti quei luoghi dove bere acqua fresca, filtrata, sicura non deve essere un optional ma una certezza! E quindi scuole, centri commerciali, palestre, campus, uffici pubblici, parchi di divertimento, stazioni, aeroporti, … Think different, think green, think Blu. It’s time 2 Go!

In Italia in un solo anno viene prodotta tanta plastica da avvolgere 35 volte la terra all’altezza dell’equatore. Per produrre 1 bottiglia vengono emessi in atmosfera circa 100gr di CO2 equivalente. Considerando una produzione annua di 4.720 bottiglie da 1 litro e mezzo, si hanno ben 472.000 tonnellate di CO2 disperse nell’ambiente. Nel Regno Unito ogni anno vengono utilizzati 7,7 miliardi di bottiglie di plastica. Se solo 1 britannico riutilizzasse la stessa bottiglia una volta a settimana, si risparmierebbero circa 340 milioni di bottiglie di plastica all’anno.



LE NOVITÀ UNA NUOVA FILIALE

Rhea Vendors Group ha inaugurato la prima filiale nel continente asiatico, che sarà operativa da inizio 2021. Rhea Cina, che si aggiunge alle 11 filiali già presenti in Europa e sud America, ha sede a Shanghai e consente a Rhea di presidiare più da vicino un mercato in forte crescita, interessato all’alto livello di personalizzazione e modularità delle macchine e dei servizi di distribuzione automatica che contraddistingue tutta l’offerta di Rhea. Rhea si è avvicinata al mercato cinese da diversi anni, ma l’azienda ha deciso di investire ulteriormente in Cina per avere un contatto più diretto e operare sul territorio con lo stesso livello di servizio a cui sono abituati i clienti e partner di tutto il mondo.

PREMIO A KAIROS

Il video di Kairos, la macchina celebrativa a edizione limitata per i 60 anni di Rhea, ha ricevuto il premio “Brand Innovation Key Award” al 52° Media Key Award dedicato alle migliori campagne pubblicitarie veicolate in tv, al cinema e sul web. Il riconoscimento va alla forte impronta teatrale e la capacità immaginativa che trasmette lo spot. La regia del video è di Davide Livermore, suo ideatore insieme a Rhea. Kairos rivoluziona in 32 secondi l’esperienza di prendersi una pausa con una tazzina di caffè. Il suo schermo da 49 pollici serve a coinvolgere il consumatore in un viaggio multisensoriale durante l’attesa dell’erogazione della bevanda.

NESTLÈ E SELECTA RINNOVANO LA PARTNERSHIP La partnership tra Nestlé e Selecta per la distribuzione dei prodotti Starbucks dura da 5 anni con successo: grazie alla sua vasta rete ed esperienza in soluzioni di vendita automatica, Selecta ha portato l’autentica esperienza Starbucks e una gamma di bevande premium a più di 2.400 punti vendita tra luoghi di lavoro, ospedali, università, stazioni di servizio, cinema e minimarket, servendo più di 35 milioni di bevande al caffè Starbucks all’anno. Con la firma di un nuovo accordo di partnership quinquennale, Selecta diventa partner di distribuzione paneuropeo anche per i marchi di caffè Nescafé e Zoégas, oltre a Starbucks, ampliando ulteriormente la sua offerta di caffè premium.

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Christian Schmitz, Amministratore Delegato di Selecta Group , ha commentato: "Il mercato del caffè on-the-go ha goduto di una crescita enorme negli ultimi anni e siamo stati in prima linea nell’innovazione self-service per consentire ai consumatori di gustare prodotti di alta qualità e dal gusto eccezionale sia in viaggio che sul posto di lavoro. Ora più che mai possiamo portare ancora più momenti di gioia e felicità ai nostri clienti. Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con Nestlé per accrescere ulteriormente la nostra presenza nel mercato del caffè self-service premium in Europa“.


COFFEE APPEAL LA SOLUZIONE PER CONSUMARE CONTACTLESS Newis, brand di EVOCA Group, ha presentato Coffee APPeal, la nuova applicazione, gratuita e intuitiva, che permette di selezionare e personalizzare le bevande dal proprio smartphone, senza la necessità di interazione con la macchina. L’utilizzo di Coffee APPeal è molto semplice, in quanto non prevede né la creazione di un account né l’inserimento di alcun dato personale. È sufficiente scansionare con il proprio smartphone il QR Code presente sulle macchine a marchio Gaggia, Necta o Wittenborg per permettere a Coffee APPeal di connettersi in modo automatico tramite Bluetooth®, senza la necessità di utilizzare la connessione dati del proprio cellulare. Grazie a un’interfaccia user-friendly, è possibile scegliere la bevanda desiderata e personalizzarla direttamente tramite il proprio smartphone, in modalità totalmente touchless e in completa sicurezza. Coffee APPeal offre anche la possibilità di effettuare selezioni multiple senza doversi disconnettere. Da sempre attento all’innovazione e alla esperienza d’uso dei consumatori Newis, grazie a Coffee APPeal, contribuisce a una maggiore sicurezza sanitaria per tutte

quelle persone che vogliono concedersi un buon caffè, siano esse in ufficio o nella sala colazioni di un hotel. Disponibile in sei lingue e in tutti i paesi del mondo, l’applicazione è in costante aggiornamento e sono già in programma nuove release che consentiranno un’esperienza premium sia durante la selezione che la degustazione della propria bevanda preferita.

GENIO S LA NUOVA AUTOMATICA NESCAFÉ DOLCE GUSTO Nescafé Dolce Gusto ha lanciato la gamma di macchine Genio S per il canale domestico. La gamma si compone di: Genio S, Genio S Plus, Genio S Touch (disponibile in due versioni De’Longhi e Krups), tre modelli compatti e semplici che valorizzano al massimo l’innovazione e l’esperienza di Nescafé Dolce Gusto e la varietà di gusti disponibili. L’innovazione più importante è data dalla ghiera girevole che permettere di impostare la lunghezza della bevanda, mentre il meccanismo automatico stoppa l’erogazione al raggiungimento del livello di estrazione scelto: bevande ristrette, lunghe, praticamente per tutti i gusti! E la varietà è notevole, infatti Dolce Gusto vanta oltre 30 referenze fra caffè, cappuccini, tè e molto altro.

lezionare la lunghezza e verificare l’avanzamento dell’estrazione fino al completamento. Il sistema ad alta pressione raggiunge fino a 15 bar e garantisce un caffè di qualità e una crema ricca e vellutata. La funzione Eco-Mode spegne la macchina automaticamente dopo 1 minuto di inattività, permettendole di ottenere un livello di consumi energetici di classe A. Il design ultracompatto è perfetto per adattarsi a ogni ambiente.

Per rispondere ai gusti di tutti, la nuova gamma Genio S è dotata della funzione temperatura, che permette di scegliere fra le due opzioni di calore HOT & COLD nella versione base Genio S, e nei modelli più avanzati Genio S Plus e Genio S Touch, tra 4 diversi tipi di calore: cold, low, mid, high. Se si desidera gustare una bevanda extra large, la Gamma Genio S provvede a soddisfare questa esigenza con la funzione XL, per un’esperienza di gusto senza fine! Il top di gamma Genio S Touch dispone del selettore di lunghezza touch-screen con un display a barre per se-

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LA NUOVA MACCHINA X1 ANNIVERSARY E.S.E. & GROUND

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llycaffè ha presentato il nuovo modello dell’iconica macchina da caffè X1: la X1 Anniversary E.S.E. & Ground, un'evoluzione della celebre macchina disegnata da Luca Trazzi, architetto e designer industriale di fama internazionale. Un classico del design contemporaneo che si rinnova coniugando sostenibilità, innovazione e versatilità. Oltre alla forma è nel cuore dell’innovazione tecnologica che si esprime la filosofia della nuova X1 Anniversary E.S.E. & Ground introducendo l’Eco-mode che valorizza un utilizzo sempre più attento e consapevole. Grazie alla tecnologia fast heating la macchina è sempre in grado di erogare caffè, vapore e acqua calda annullando i tempi di attesa legati al raggiungimento della corretta temperatura ed entrando automaticamente in stand by dopo ogni erogazione. Quella che apparentemente è una piccola comodità si traduce in realtà in un notevole risparmio energetico. Una linea sinuosa elegantemente vintage, con rimandi al design industriale anni ‘60, ha reso inconfondibile il modello X1, che oggi diventa lo strumento ideale per chiunque desideri preparare ovunque l’espresso perfetto ma limitando gli sprechi. La nuova X1 Anniversary E.S.E. & Ground lascia la libertà di scegliere tra due sistemi di preparazione ecosostenibili, prevedendo contemporaneamente la possibilità di utilizzare il caffè macinato per Espresso dei barattoli da 250gr dell’iconico blend illy 100% Arabica, nelle intensità di gusto Classico, Intenso, Forte e in versione Decaffeinato, o l'intramontabile monoporzione in cialde E.S.E. certificate compostabili e conferibili nell’organico, disponibili nelle varianti tostato Classico, Intenso e Decaffeinato.

Ogni singolo materiale della nuova X1 Anniversary E.S.E. & Ground è stato scelto per consentire un’estesa durabilità nel tempo e per trasmettere la cura nella qualità dei dettagli: la scocca in acciaio dall’appeal solido e affidabile; il nuovo manico più ergonomico progettato con beccuccio per la doppia erogazione come quelli delle macchine professionali da bar; la doppia griglia di supporto, quella superiore da utilizzare per le tazzine da espresso, quella inferiore per le mug e le tazze da cappuccino; l’occhiello presente sulla scocca e il serbatoio retroilluminato a LED che consentono di controllare il livello dell’acqua senza che sia necessario ruotare fisicamente la macchina. Uno studio attento e scrupoloso che non trascura nemmeno i materiali di imballaggio eco-friendly.

RHÔNE CAPITAL ENTRA NEL CAPITALE DI ILLYCAFFÈ illycaffè ha scelto Rhône come partner per la prossima fase di crescita internazionale dopo un lungo e rigoroso processo di selezione durato più di un anno. Rhône è stato selezionato per la sua capacità di supportare l’espansione internazionale di illy, in particolare negli Stati Uniti, e, in generale, l'implementazione dei piani di crescita della Società. La partnership con Rhône rappresenta un'altra pietra miliare nel percorso di managerializzazione intrapreso dalla illycaffè, sempre sostenuto dalla continua, solida visione strategica della famiglia Illy. Questa scelta strategica consoliderà ulteriormente la posizione di leadership qualitativa di illycaffè nel mondo, oltre naturalmente a creare le migliori condizioni per accompagnare e supportare il passaggio generazionale che è già iniziato con l’ingresso della quarta generazione nel Consiglio di Amministrazione della holding di famiglia che ha accolto e deliberato con entusiasmo questa nuova partnership.

Andrea Illy, Presidente di illycaffè, ha dichiarato: "Credo fermamente che Rhône potrà essere un partner ideale per continuare a realizzare il nostro sogno di offrire il miglior caffè al mondo, che resta il fondamento della illycaffè e la visione irrinunciabile che continuiamo ad avere per il futuro".


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IL LETTORE DI CARTE DI CREDITO COGES È PRONTO PER IL CASHBACK!

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l Cashback di Stato, che consente di ottenere un rimborso pari al 10% delle spese effettuate tramite carte di credito, carte prepagate, Bancomat o altri strumenti elettronici, sta avendo grande riscontro. Come noto, è necessario registrare le proprie carte di pagamento attraverso l’app IO ed effettuare effettuare almeno 10 acquisti entro la fine del 2020, esclusi quelli online. Ogni spesa effettuata con strumenti elettronici dà diritto ad un rimborso del 10%, con un tetto massimo di € 15 per ogni singolo acquisto e fino ad un totale di € 150. Non è previsto invece un importo minimo, perciò anche un semplice caffè può dare diritto al rimborso se pagato con carta di credito… compreso quello al distributore automatico! Il mondo del vending si prepara quindi ad assistere ad un improvviso aumento della richiesta di questa tipologia di pagamento: pagare con la carta di credito al distributore automatico diventerà un’operazione molto più comune di quanto sia ora! Il lettore di carte di credito PMT Nebular Pay di Coges, presentato pochi mesi fa, aderisce al programma Cashback: ogni acquisto effettuato tramite il lettore garantirà all’utente il rimborso del 10% erogato direttamente dallo Stato e concorrerà al conteggio delle operazioni valide ai fini del rimborso, comprese le ricariche della chiave MyKey. Per effettuare il pagamento basta semplicemente avvicinare la carta di credito o lo smartphone al lettore, sen-

za digitare un PIN o premere pulsanti, mentre importi e messaggi vengono visualizzati sul display del distributore automatico. Di ridotte dimensioni e di facile installazione, il nuovo lettore è disponibile per il Sistema E.C.S. Coges Engine e per la gettoniera rendiresto Unica in due differenti modelli. La comunicazione con l’Istituto bancario richiede l’attivazione del servizio di connettività Nebular: in questo modo la connessione è gestita direttamente dal sistema di pagamento Coges e vengono abilitati tutti i servizi di Nebular (rimborso da remoto, programmazione da remoto, cambio prezzi da remoto e molto altro). Il servizio è compatibile con tutti i circuiti di carta di credito e debito (Visa, Mastercard, VPay, Maestro…) e con i borsellini virtuali (Google Pay, Apple Pay, etc., che al momento non sono ancora abilitati per il Cashback di Stato), offrendo un trasferimento veloce del denaro sul conto corrente del cliente.

IL NUOVO KIT LAN-WIFI Coges aggiunge alla propria gamma di accessori per i sistemi di pagamento un nuovo kit di connessione alla rete LAN ed alla rete Wi-Fi, compatibile con il sistema cashless Coges Engine e con la gettoniera rendiresto Unica. Il kit offre una nuova opzione di connessione alla piattaforma Nebular per il Vending, ideale soprattutto per le locazioni che offrono un accesso alla rete via cavo o Wi-Fi e per i distributori automatici in cui la connessione di rete è già presente, ad esempio tramite router con scheda SIM installato nella vending machine. In questo modo il sistema di pagamento potrà sfruttare la connessione esistente, con un evidente risparmio per il Gestore. Il kit di espansione LAN-WIFI offre una valida alternativa alla connessione 2G / 4G, attualmente la più sfruttata per il collegamento a Nebular. Il kit include un pacco batteria di sicurezza ed è predisposto per essere collegato a due sonde di temperatura e ad

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un sensore per l'apertura della porta. Il nuovo kit di connettività Nebular LAN-WIFI è disponibile in due versioni: Engine e Unica. Il primo viene installato all'interno del guscio di plastica di Engine, il secondo include invece un guscio esterno che si collega alla gettoniera rendiresto Unica con un cavo diretto.


SIBEG INVESTE IN SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA La Sibeg, che dal 1960 produce e sviluppa tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia, dando lavoro a 350 dipendenti e a circa 1000 persone legate all’indotto, porta avanti da tempo progetti legati alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale. Di recente l'azienda ha investito per migliorare l'impatto dei suoi processi produttivi sull'ambiente e per garantire la sicurezza ai dipendenti dello stabilimento.

LA SOSTENIBILITÀ La volontà di razionalizzare ulteriormente i consumi di energia, di ridimensionare l’impatto ambientale e risparmiare sensibilmente a livello economico, unita alla necessità di impiegare energia in una triplice forma, hanno spinto l’azienda a optare per la cogenerazione, installando una soluzione tecnologicamente avanzata proposta dalla società bresciana AB. Grazie all’installazione dell’impianto di trigenerazione nello stabilimento di Catania, l’azienda oggi è in grado di produrre in maniera autonoma energia elettrica, vapore ed acqua refrigerata. Con questo impianto in un anno il consumo dell’energia elettrica è stato ridotto del 45%, evitando così l’emissione di 1.084 tonnellate CO2 in atmosfera, una cifra equivalente alla quantità di anidride carbonica assorbita da 81.300 alberi (in media) in un anno, pari ad un bosco grande come 101 campi da calcio. Dal punto di vista economico l’azienda ha calcolato che, a partire dal secondo anno di vita del sistema di trigenerazione di AB, andrà a risparmiare 390mila euro all’anno, cifra che conferma quanto questa tecnologia, ormai matura e adottata sempre più da grandi player internazionali in tutto il mondo, non sia solo ideale dal punto di vista ambientale ma anche economico.

LA SICUREZZA Durante il primo lockdown di marzo, SIBEG ha acquistato 550 dispositivi “Close-to-me” di Partitalia, azienda italiana del settore ICT che produce e commercializza smart card, tag e lettori RFID, per tracciare il distanziamento sociale negli stabilimenti di Catania e di Tirana. L'azienda aveva bisogno di un dispositivo semplice ma efficace, di qualcosa che ricordasse a tutti i dipendenti, e a tutte le persone che transitano nel sito di tenere una distanza di un metro e mezzo o due metri. Occorreva un dispositivo leggero da indossare, non invasivo in termini acustici e di un software che potesse eseguire una rapida reportistica dei contatti di un dispositivo con un altro, necessari soprattutto nel caso di eventuale contagio da COVID-19.

Il wearable di Partitalia è collegato con un software, tramite il quale è possibile ricostruire la storia di ogni dispositivo con cui si è entrati in contatto a meno di un metro e mezzo. Totalmente made in Italy, “Close-to-me” è piccolo, si può portare al collo tutto il giorno, non dà fastidio e ha un costo contenuto. SIBEG ha acquistato i wearable di Partitalia sia per lo stabilimento di Catania che per quello di Tirana, in un quantitativo tale da soddisfare le esigenze dei dipendenti e delle persone esterne che accedono agli stabilimenti.

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IN VERSIONE BIO E BREAK Frullà è il marchio di Natura Nuova che da una decina di anni identifica i prodotti a base di frutta fresca frullata. Prodotti nati da un’accurata selezione delle materie prime: solo frutta, senza l’aggiunta di zuccheri, conservanti o altri ingredienti, per una merenda sana e gustosa. Nei comodi formati vaschetta e doypack con tappo richiudibile, sono perfetti per il consumo fuori casa. Coerentemente con la propria mission, Frullà lancia ora la nuova linea Bio, che andrà a sostituire il marchio Natura Nuova Bio in tutti i prodotti a base di frutta. Frullà è stato inserito anche all'interno del nuovo snack Frullà Kit Break, nel quale le qualità della frutta fresca si abbina all’energia del cioccolato. Infatti, un’unica confezione contiene un classico Frullà 100% polpa di frutta frullata da 100 grammi, nel gusto mela e banana e nel pratico formato doypack con tappo richiudibile, a cui è abbinato una confezione di 4 minigallette di riso, per un totale di 14 grammi, ricoperte da finissimo cioccolato al latte. Il tutto biologico e senza glutine. Con sole 135 kcal per porzione, Frullà aiuta ad assumere ogni giorno la porzione di frutta raccomandata dai nutrizionisti. Frullà Kit Break è distribuito da Dispensa Zaniboni.

LETE E SORGESANA NEL PACK DI ALLUMINIO Lete e Sorgesana innovano il packaging con un nuovo contenitore di alluminio da 473,2 ml, destinato al canale HoReCa e all’Out-of-Home in generale. La nuova bottiglia in alluminio si distingue per il design originale, che si ispira agli anni ’60, alle geometrie misteriose e ai colori brillanti ed eccentrici della pop art e nasce per accontentare i consumatori più esigenti. Per il lancio del formato ICON, è stata studiato un piano di comunicazione mirato ed efficace sulla stampa delle maggiori riviste di settore e sui quotidiani nazionali e on web attraverso piani editoriali ad hoc sui i canali social dell’azienda e una campagna youtube destinata al target di consumo. Un video spot da 15 secondi svela il design delle nuove bottiglie Lete e Sorgesana da 473,2ml, tra luci e mistero, al ritmo di un sound elettronico con note rock, ed esalterà l’allure moderno dell’alluminio. Per Lete e Sorgesana ICON è la nuova forma dell’acqua. Nicola Arnone, presidente di SGAM SPA, proprietaria dei marchi: " Siamo pronti ad una nuova avventura che porta con sé entusiasmo ed ottimismo, forieri di un nuovo inizio per tutti noi. ICON, la nostra nuova bottiglia in alluminio, è figlia della nostra grande passione per il mondo del Beverage e del nostro spirito sempre sognante e fiducioso verso la vita”.

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LA FRUTTA DA BERE SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI Jolly Colombani ha lanciato la nuova linea di bevande alla frutta Senza Zuccheri Aggiunti. Inoltre, la bontà e tanta frutta da bere della nuova Linea Senza Zuccheri Aggiunti si uniscono all’attenzione per l’ambiente: il nuovo pack Tetra Crystal caratterizza un brik sempre più ecosostenibile e a minor impatto ambientale. Composto per l’86% da materiale ottenuto da fonti vegetali rinnovabili e rispettoso della natura, con un maggior quantitativo di carta ed una conseguente riduzione di plastica e alluminio, la produzione del nuovo brik 200 ml Tetra Crystal di Jolly Colombani garantisce un minor impatto ambientale, riducendo del 14% le emissioni di CO2 rispetto al brik precedente. La nuova linea Senza Zuccheri Aggiunti Jolly Colombani ha una grafica distintiva caratterizzata da allegri codici cromatici ed è disponibile nei gusti: pesca con l’80% di frutta; pera con il 70% di frutta; ACE con il 60% di frutta e verdura.

NUOVI YOGURT SNACK LATTERIA VIPITENO Latteria Vipiteno presenta due nuovi Yogurt Snack disponibili nelle referenze: • Yogurt intero alla vaniglia con crispies di frumento con cioccolato al latte. • Yogurt intero bianco naturale con muesli croccante. Realizzati con il latte 100% di montagna senza OGM e senza conservanti raccolto, fresco ogni giorno dai soci contadini di Latteria Vipiteno, questi due nuovi yogurt stupiscono per la loro golosa e genuina bontà! Il primo è realizzato con lo yogurt intero al dolce gusto vaniglia a cui aggiungere crispies ricoperti da cioccolato al latte; il secondo è pensato per chi predilige il sapore genuino del classico yogurt intero bianco naturale, a cui il muesli aggiunge una nota croccante e gustosa. Gli yogurt Snack di Latteria Vipiteno sono ideali a colazione, come spuntino di metà mattina o come spezza fame pomeridiano per placare i languorini fuori pasto.


LE BARRETTE VIVINFORMA La ELG FOODS, nuovo player del segmento snack per il Vending, dispone di un’ampia ed articolata offerta per il comparto, parte del progetto Special Vending e che l’azienda commercializza con il marchio Più Buono. All’interno delle numerose referenze del portafoglio prodotti, merita un’attenzione particolare la linea Vivinforma, dedicata ai consumatori più attenti alla salute e che vogliono mantenersi leggeri senza rinunciare al gusto. La linea comprende, tra le altre, una gamma di barrette da 30 grammi a base di frutta secca, ricche di fibre e vitamine. Con il 55% di frutta secca, sono una valida alternativa allo snack tradizionale e in più sono prive di lattosio e di glutine e quindi adatte anche a chi soffre di particolari intolleranze. Contraddistinte da un packaging accattivante, le barrette Vivinforma con il 55% di frutta secca sono disponibili nella variante alle Mandorle e in quella ai Frutti di Bosco.

NUOVO PLAYER NEL MONDO DEL CAFFÈ MediaWorld, insegna leader del mondo dell’elettronica, ha presentato Barista Club, il nuovo marchio proprietario di caffè. Il brand, che entra in competizione con marchi già affermati nel retail, nell’e-commerce e nei punti vendita specializzati, si propone come alternativa di qualità con una gamma che va incontro a tutti i gusti: 4 differenti miscele di diversa intensità - Puro, Ambrato, Intenso e Decaffeinato - oltre a 2 Specialty: Blue Mountain e Capricornio, dedicate ai palati più raffinati. Considerato il più pregiato caffè al mondo, il Jamaican Blue Mountain è una monorigine dall'aroma unico e ricchissimo di sfumature, che spaziano dalla vaniglia alla frutta tropicale fino a raggiungere leggere note di tabacco.

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Capricornio è una miscela di pura arabica ottenuta da quattro microlotti di caffè specialty brasiliani. In questo blend selezionatissimo l’aroma di nocciola e cioccolato al latte si fonde con sentori di frutta di polpa matura. Le miscele, tutte prodotte in Italia, sono state selezionate e studiate da un mastro torrefattore con 30 anni di esperienza nel mondo del caffè. Per accontentare gli amanti di tutti i metodi di preparazione del caffè, il Barista Club di MediaWorld mette a disposizione tre diversi formati: grani, macinato e capsule compatibili Nespresso. Quando le restrizioni dovute alla pandemia lo permetteranno, sarà possibile degustare le miscele in tutti i punti vendita MediaWorld.


CIALDA

DA OGGI ANCHE IN

CAPSULA

La qualità che dura MADE IN ITALY


LEVISSIMA+ NUOVO GUSTO LIME Levissima propone un nuovo prodotto, Levissima+ Vitamine B, che abbina alla purezza dell’acqua Levissima le vitamine del gruppo B, che consentono all’organismo di assimilare al meglio l’energia proveniente dal cibo. Levissima+ Vitamine B fa parte della gamma Levissima+, la linea di acque funzionali con sali minerali e vitami-

ne, dedicate al benessere quotidiano. A tutte e tre le vitamine presenti in Levissima+ Vitamine B sono stati riconosciuti effetti per il normale funzionamento del sistema nervoso e per il mantenimento della normale funzione psicologica: vitamina B3 contribuisce al mantenimento fisiologico della pelle, prima barriera del corpo; la vitamina B1, contribuisce al normale metabolismo energetico, assicurando la giusta carica quotidiana, e infine la vitamina B6 contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario. Tutti alleati utilissimi per contrastare la stagione fredda e soprattutto permettere di arrivare a fine giornata, concentrandosi sulle attività di tutti i giorni, senza concedere troppo terreno alla stanchezza. Con un fresco gusto al lime, Levissima+ Vitamine B rende più piacevole bere, grazie alla purezza dell’acqua Levissima e all’assenza di zuccheri e calorie.

LE NUOVE SPREMUTE BIOLOGICHE SCALDASOLE Le spremute biologiche di Scaldasole sono oramai un classico: fatte con il 100% di frutta proveniente da agricoltura biologica che viene selezionata con cura e spremuta con delicatezza per preservarne tutto il sapore autentico. Buone, ricche di succo e di polpa, conservano una freschezza e una consistenza uniche, come quelle di un’autentica e genuina spremuta fatta in casa. Sono, infatti, senza conservanti, senza coloranti e senza zuccheri aggiunti. Scaldasole, storica azienda affermata soprattutto per i suoi yogurt bio, conferma, anche con questa linea di spremute biologiche, l’attenzione sempre alta nella ricerca di materie prime di qualità. Questo impegno ha fatto sì che siano molto apprezzate dai consumatori e per questo posizionate ai primi posti tra i succhi più venduti nel loro segmento. Alle top seller Spremuta di arancia rossa e di arancia bionda si sono affiancate negli ultimi mesi la Spremuta di clementine e la Spremuta di ananas. Completa la linea anche la spremuta di pompelmo. Tante proposte, rigorosamente biologiche, per un vero e

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proprio concentrato di salute. Ricche di sapore e succose, le clementine sono una vera e propria “spremuta di benessere”, da servire durante la colazione del mattino o nella merenda del pomeriggio e da accompagnare a qualche biscotto o a una fetta di crostata. Dal gusto rinfrescante e inconfondibile, la spremuta biologica di ananas regala tutto il sapore della frutta appena tagliata. Una bevanda esotica da scegliere per dare un sorso di energia alla giornata. L’ultima arrivata nella gamma è la nuova Limonata biologica con Limoni di Sicilia: una bevanda dissetante, senza conservanti e senza coloranti, che sprigiona tutto il profumo della terra agrumata di Sicilia, per una pausa leggera e rinfrescante.


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CALENDARIO LAVAZZA 2021. THE NEW HUMANITY U N P RO G E T TO A RT I ST I CO C H E P O N E A L C E N T RO L'U O M O, UN COLLETTIVO DI ARTISTI ALLA RICERCA DI UNA NUOVA UMANITÀ

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n uno scenario complesso e mutevole in cui si rendono necessarie barriere e distanze tra gli individui, le comunità, le nazioni, Lavazza prova a gettare un ponte tra le persone, avvicinandole attraverso il linguaggio universale dell'arte, in grado di parlare direttamente al cuore di ognuno di noi: la volontà è quella di stimolare la riflessione intorno alla ricerca di una "Nuova Umanità" che metta in luce i valori fondanti della società, primi fra tutti solidarietà , inclusione, tolleranza e sostenibilità . Dopo sei anni dedicati alla sostenibilità ambientale, nel Calendario Lavazza 2021 si colloca l'uomo al centro per porre l’accento sul nodo centrale che la pandemia ha esposto ai nostri occhi: la sostenibilità sociale. Nasce da queste premesse The New Humanity 2021, un progetto artistico di Lavazza, ideato e realizzato sotto la direzione creativa dell'agenzia Armando Testa, che propone un insieme di contributi artistici originali di esponenti di eccellenza del mondo della fotografia, ma anche della musica, della poesia, del design, dell’architettura, dell’impegno sociale. The New Humanity 2021 è stato concepito e fortemente voluto la scorsa primavera, in un momento di grandi incertezze, purtroppo oggi tornato di estrema attualità. Il progetto si declina in un calendario e in un magazine, per la prima volta a disposizione del pubblico di tutto il mondo, in edizione limitata, tramite un’attività di raccolta fondi a sostegno di Save The Children, l'ONG di cui Lavazza è partner da quasi 20 anni, che da oltre 100 anni si batte per salvare i bambini a rischio e per garantire loro un futuro.

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In collaborazione con la piattaforma CharityStars, dal 12 al 26 novembre 2020 sono stati venduti 1.000 calendari Lavazza e messe all’asta le 12 foto originali e un oggetto speciale. Il ricavato è stato destinato a New Horizons, un progetto di sviluppo sostenibile che favorisce l’autonomia dei giovani più vulnerabili in India, nella zona di Calcutta, già supportato da tre anni attraverso A Cup of Learning, il programma internazionale della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, dedicato alla formazione di giovani in cerca di opportunità lavorative tra i gruppi sociali più svantaggiati, attivo in 9 paesi del mondo. Nel calendario, attraverso il loro personale sguardo e la loro peculiare cifra stilistica, tredici maestri della fotografia riportano la propria visione dell’umanità di oggi in tredici immagini evocative che fanno appello alla nostra sensibilità affinché ognuno cerchi dentro di sé nuove strade per ritrovare l’essenza dell’uomo e dell’essere comunità: Christy Lee Rogers, Denis Rouvre, Carolyn Drake, Steve McCurry, Charlie Davoli, Ami Vitale, Martha Cooper, David LaChapelle, Martin Schoeller, Joey L., Eugenio Recuenco, Simone Bramante e TOILETPAPER. Ha dichiarato Francesca Lavazza, Board Member Lavazza Group “Abbiamo così creato un’opera corale di immagini e idee realizzata da una rete invisibile di artisti diversi tra loro, ma uniti dall’obiettivo di ispirare suggestioni e idee, con la loro sensibilità e il loro talento, che possano stimolare una riflessione sui valori universali, la vera essenza dell’Essere Umano”.



Nel magazine che accompagna il Calendario ci sono sei ambassador di questo appello, sei voci chiamate a interpretare e amplificare i molteplici significati della Nuova Umanità, partendo dalla propria esperienza personale: l’architetto Carlo Ratti, la fashion designer Stella Jean, lo scrittore Alessandro Baricco, l’attrice Kiera Chaplin, la cantautrice Patti Smith, la CEO di Save The Children International Inger Ashing. Sono espressioni di mondi collaterali alla fotografia che arricchiscono la visione del concetto di una Nuova Umanità attraverso linguaggi differenti. “Per immaginare una nuova umanità avevamo bisogno di una testimonianza plurale, più eterogenea possibile. Ecco perché all'interno del Calendario abbiamo raccolto gli sguardi, le voci, i pensieri, di fotografi, scrittori, attori, e musicisti. Un affresco collettivo, che ci ha dato la possibilità di capire quanto profonda potesse diventare questa riflessione” afferma Michele Mariani, direttore creativo esecutivo di Armando Testa.

Carlo Ratti

Kiera Chaplin

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Giunto alla 29esima edizione, con The New Humanity 2021 il Calendario Lavazza si è fatto progetto artistico a 360 gradi, frutto dell'attenzione dell'Azienda verso tutte le forme d'arte, ma anche della passione per l'eccellenza e del profondo impegno nella sostenibilità , elementi che racchiudono l'essenza del Gruppo. Lavazza crede in un'idea di "arte positiva e sostenibile" in una duplice accezione: un'arte responsabile, non fine a se stessa ma in grado di sensibilizzare le persone a cui si rivolge, ispirarle e muoverle a comportamenti sostenibili, e un'arte come un luogo di incontro sui temi della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, di dialogo tra intellettuali di ambiti diversi - artisti, scienziati, architetti... - in cui ognuno mette a disposizione l'espressione della propria disciplina con l'obiettivo comune di stimolare la riflessione intorno alla ricerca di una "Nuova Umanità" basata sui valori universali e l'essenza dell'Uomo, nonché sulla salvaguardia della natura.

Stella Jean

Patti Smith

Alessandro Baricco

Inger Ashing


L’amore e la passione ci hanno portato a creare le migliori miscele di caffè espresso bar. Da oggi abbiamo trasferito la nostra conoscenza anche al mondo home e vending, per fare gustare a tutti un espresso Semplicemente Unico

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Covim

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Kimbo

Opem

Italiana Plast

Gruppo San Benedetto

Hannspree

Kilicaffè

A.C.E.M.

Caffè Toraldo

Caffè Gioia

Foodness

Spinel

Caffè Moreno

Lee Coffee

Refrigeria

World Trade Display

ELG Foods

Cisa Paper

World Trade Display


2a EDIZIONE

FIERA INTERNAZIONALE DEDICATA ESCLUSIVAMENTE ALL’INTERA FILIERA DELL’INDUSTRIA DELLA REFRIGERAZIONE INDUSTRIALE, COMMERCIALE E LOGISTICA

16-18 FEBBRAIO 2021

BOLOGNA FIERE

EVENTO INTERNAZIONALE CERTIFICATO DA:

IN COLLABORAZIONE CON:

162/2019 RFGX19E

W W W . R E F R I G E R A . S H O W events@refrigera.show ORGANIZZATO DA:

A151 S.r.l. Via Antonio Gramsci 57, 20032 Cormano, Milan (Italy) Tel.: +39-02-66306866 - www.a151.eu


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