VENDING NEWS numero 48

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automatica Il bimestrale della distribuzione automatica

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Numero 2020 Numero48 42 - Anno 2019

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T here's a Faber on your side. faberitalia

F a b e r I t a l i a - M a c c h i n e d a c a ff è


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L’editoriale di Fabio Russo

Mai come in questo momento il Vending ha bisogno di comunicazione. Una comunicazione che va estesa a 360 gradi a tutti i destinatari del servizio, siano essi clienti o consumatori finali, affinché vengano compresi i valori e le molteplici attività che il Settore mette in campo e che investono numerosi aspetti dei consumi fuori casa. In primo luogo, la sicurezza. Superfluo ricordare qui gli investimenti che le aziende del comparto di ogni punto della filiera hanno dovuto e voluto compiere per adeguarsi alle normative, susseguitesi sin dalle prime settimane dell’emergenza sanitaria, causata dall’epidemia da COVID-19. Un adeguamento che ha riguardato sia le sedi che le procedure relative all’attività, oltre agli stessi luoghi in cui sono ubicati i distributori automatici: DPI, dispositivi per l’igienizzazione di ambienti e macchine, segnaletica per indicare le distanze nei punti di consumo, pareti divisorie tra un distributore e l’altro per invitare a tenere file ordinate e a non assembrarsi durante la pausa e così via. E questo è avvenuto anche se decreti e ordinanze ufficiali hanno, sin dal principio, preso di mira i distributori automatici, ritenuti veicolo di contagio, disponendone la chiusura o l’uso limitato, oltre ad averne reso inaccessibile una gran parte a seguito della chiusura dei luoghi dell’istruzione e dell’incentivazione dello smart working. Il comparto ha perso quote di fatturato importanti, fino al 70/80%, ma non si è arreso e quando è arrivato il momento di ripartire, dopo l’allentamento delle restrizioni, si è fatto trovare pronto e, come sempre, carico. Quando finalmente sembrava che si stesse gradualmente rientrando nella regolarità del servizio (fermo restando l’impossibilità di recuperare il fatturato perso e il persistere dello smart working) una nuova ondata dell’epidemia ha rallentato e, in certi casi, bloccato di nuovo tutto. È chiaro che la Distribuzione Automatica, che oggi registra perdite del 50%, non è l’unica vittima degli eventi: interi settori, in primo luogo la ristorazione, sono piegati da una crisi economica che nella storia ha pochi precedenti e mette a repentaglio migliaia e migliaia di posti di lavoro. A fronte delle enormi perdite, pochi o nulli sono i ristori previsti dal Governo. Anzi, il nostro Settore è stato completamente dimenticato, fatte salve le agevolazioni generali previste per la gran parte dei titolari di aziende. Nella prima fase dell’emergenza il Vending ha incassato, tacendo e sperando di farcela ancora una volta basandosi solo sulle sue forze. Ma oggi, di fronte al nuovo drastico calo dei consumi piedone_vending_uscita_205x80mm.pdf 1 12/10/2020 12:30:03 e di conseguenza del fatturato, non è più possibile restarsene in silenzio. worldtradedisplay.com Display & Digital Signage Solutions

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SOMMARIO L’EDITORIALE di Fabio Russo pag. 4

ELG FOODS. UN’AZIENDA GIOVANE E DALLE IDEE CHIARE INTERVISTA CON GENNARO ERCOLANO pag. 10

CAFFÈ TORALDO. NUOVI PROGETTI PER SOSTENERE IL BUSINESS DEI PARTNER INTERVISTA CON SIMONE DI BARTOLOMEO pag.14

RHEA VENDORS GROUP CELEBRA 60 ANNI DI INNOVAZIONE E DESIGN NEL VENDING pag. 18

TORTA DELLA MAMMA O MERENDINA CONFEZIONATA? pag. 22

COFFEEBI. IL FUTURO DEL CAFFÈ NEL FUORI CASA pag. 26

IL NUOVO MONDO DELL’ACQUA DA BERE pag. 32

BRITA. LA RIPRESA PASSA ATTRAVERSO NUOVI MODELLI DI BUSINESS INTERVISTA CON ENRICO METTI E ERICA CORTINOVIS pag. 38

WATER TIME. LE NOVITA’ PER IL MONDO DELL’ACQUA DA BERE INTERVISTA CON STEFANO PICCININI pag. 58

GPE VENDORS PAG. 44 BIANCHI INDUSTRY PAG. 46 FLYMAX PAG. 48 MANEA VENDING PAG. 50

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CELLI GROUP PAG. 52 CULLIGAN PAG. 53 ZERICA PAG. 54 ACQUAFACILE24 PAG. 56

TUTTI I CONTENUTI DI QUESTA RIVISTA SONO DI PROPRIETÀ DELLA FABIO RUSSO SRL - VIETATA LA RIPRODUZIONE


LUIGI CLAUSER RACCONTA LUIGI CLAUSER pag. 60

LUCAFFÈ LANCIA LA CAPSULA COMPOSTABILE COMPATIBILE NESPRESSO INTERVISTA CON GIAN LUCA VENTURELLI

Periodico bimestrale della distribuzione automatica supplemento di www.vendingnews.it Anno 2020 - Numero 48 Editore

pag. 62

ESPERIA DISTRIBUZIONE. UNA RIVENDITA ITALIANA PIONIERE DEL VENDING INTERVISTA CON UMBERTO LAVELLI pag. 66

FLO SPA. INNOVAZIONE E COMPLETEZZA pag. 68

KELLOGG’S. LE BARRETTE TOP SELLER NEL VENDING. INTERVISTA CON PAOLA VALPIONE pag. 70

COVIM. NUOVO PACKAGING DELLA LINEA CAPSULE COMPATIBILI pag. 72

WORLDLINE. CON L’INTEGRAZIONE DI INGENICO DIVENTA NUOVO LEADER EUROPEO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO pag. 74

JULIUS MEINL ACQUISISCE IL RAMO HORECA DI MAGAZZINI DEL CAFFÈ pag. 76

COCA-COLA PRESENTA LA NUOVA BOTTIGLIA IN R-PET pag. 82

IL NUOVO SISTEMA VERTUO DI NESPRESSO pag. 83

DA DESIGN GROUP. MOBILE KIOSK. IL VENDING SU RUOTE pag. 84

OPTO DI PAYTEC NON FA IL CAFFÈ… pag. 84

IL NUOVO CASSETTO HCB DI FAS pag. 86 2

UFO DI SERRATURE MERONI pag. 86

DALLA COLLABORAZIONE TRA AMTEK E CONTROL IL PRIMO D.A. CHE UNISCE LOCKER E VENDING PAG pag. 87

CONFIDA. IL VENDING IN COMUNICAZIONE pag. 89

IPRODOTTI IL LATTE SEMI SCREMATO IN POLVERE DI CAPRIMO UN NUOVO GUSTO PER LE WACKO’S LE BARRETTE MORBIDO SNACK NEW FACTOR NESQUIK BOX MERENDA LE NOVITA’ BIO DI FOODNESS GLI IRRESISTIBILI DI CITTERIO DERBY BLUE ZERO IN TETRA PRISMA VALFRUTTA ACE SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI LE PRINGLES IN TUBO DI CARTONE RICICLABILE IL NUOVO MILK FROTHER DI ILLY LA FRESCA MERENDA DI NONNO NANNI UN NUOVO GUSTO PER LE LAY’S LE BARRETTE PROTEICHE PLUS DI NOBERASCO L’EXTRA INTENSO DAL GHANA DI RITTER SPORT

Sede: Viale Gramsci, 17/b 80122 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it Tel. 0810152150 Fax. 0810152151 Iscrizione al ROC n° 22385 dal 4 Maggio 2012 Iscrizione al Tribunale di Napoli n° 49 del 08-11-2018 Direttore responsabile Fabio Russo Direttore editoriale Flora Seta Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Fabio Russo Flora Seta Emma Balugani Susanne Barrklint Veronica Blodrin Giulia Botti Emanuela Deligios Camila Konstantinou Marcello Lovagnini Mara Meroni Alessia Molino Annemieke Van Orshoven Miriam Villani Chiara Risco

Jo Giuseppe Francione

Stampa Tipografia EffeGi srl - Portici (NA) Pubblicità: inferiore al 50% Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti

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ELG FOODS. UN’AZIENDA GIOVANE E DALLE IDEE CHIARE SI PROPONE NEL SEGMENTO SNACK DEL VENDING

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a ELG FOODS nasce da un'idea di due giovani imprenditori campani, Gennaro Ercolano direttore commerciale e Luigi Guarino direttore amministrativo. L’azienda ha più di 15 anni di esperienza nel mondo degli snack dove, da piccola realtà commerciale dedicata al canale Bar, è cresciuta abbracciando via via nuovi segmenti del mercato ed introducendo di pari passo nuove referenze. Oggi si presenta come ben strutturata ed è pronta ad approcciare la Distribuzione Automatica con una proposta variegata, di qualità ed economicamente vantaggiosa.

mostrandoglielo più che raccontandoglielo e catturando la sua attenzione attraverso una presentazione capace di spingerlo all’ acquisto d’impulso. Proprio come accade nella Distribuzione Automatica. Quindi avete pensato di proporvi al canale Vending? C’è stato prima un passaggio intermedio. Nel 2012, infatti, abbiamo registrato il marchio Più Buono, col quale abbiamo iniziato un percorso diverso, modificando e allargando il nostro modello di business. Alla tentata vendita abbiamo aggiunto il sistema di prevendita ed abbiamo approcciato i canali tradizionali con il nostro marchio, diventando protagonisti con oltre 300 referenze. Questo passaggio è stato molto importante per noi perché ci ha consentito di crescere, di ingrandirci e diventare l’azienda che siamo oggi, che ruota principalmente attorno al nostro brand Più Buono. Questa svolta cosa ha comportato? La crescita del nostro marchio ci ha consentito di uscire dalla realtà locale nella quale operavamo e di allargare il nostro business, prima a tutto il mercato italiano e poi anche all’estero con un importante incremento del fatturato.

Ne parliamo con Gennaro Ercolano, Direttore commerciale. Ci presenta la ELG FOODS? ELG FOODS nasce nel 2004 con un’idea commerciale basata sulla tentata vendita di prodotti d’impulso, rivolta principalmente al canale bar e a tutte quelle attività commerciali che prevedono la vendita di referenze monodose attraverso espositore da banco o da pavimento. Questo proprio perché nel nostro DNA c’è sempre stata la volontà di attrarre il consumatore verso il prodotto,

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Luigi Guarino


Con quale obiettivo vi siete mossi su un mercato senza dubbio più impegnativo? Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare qualità e convenienza al consumatore finale proponendo confezioni multipack. Quindi, con questo progetto siamo passati ad un sistema di vendita su larga scala, proprio del retail, per poi proporci nuovamente nei canali della vendita d’impulso, ma in maniera più strutturata. Tre anni fa, infatti, sono nati due progetti Special Bar e Special Vending, con una selezione di referenze mirate per i due canali. Come avete orientato le scelte per i prodotti dedicati al Vending e cosa proponete? All’interno del nostro ampio catalogo, abbiamo scelto le referenze che a livello nazionale vendono di più e che hanno le caratteristiche tecniche adatte ad essere inserite all’interno dei distributori automatici. Ad accompagnare questa scelta è stata e continua ad essere per noi fondamentale l’osservazione dei trend di mercato e l’analisi delle scelte che i consumatori operano a seconda del contesto e del momento storico che stanno vivendo. Andiamo sempre alla ricerca dei prodotti che soddisfano le esigenze del momento, senza però trascurare le referenze tradizionali, quelle che la maggior parte dei consumatori sceglie per la sua pausa snack, come tarallini e noccioline. Accanto a queste abbiamo la linea Vivi in Forma, una gamma di barrette a base di frutta secca, che oggi sono molto richieste dai consumatori di ogni età e sulle quali puntiamo molto per il canale Vending, perché sono un’alternativa valida e sana allo snack tradizionale. È una gamma di barrette ricche di fibre e vitamine, prive di lattosio e glutine e quindi adatte anche agli intolleranti. Accanto a queste proponiamo bustine monodose da 30 grammi di frutta secca - Mandorle, Noci e Mix - e poi abbiamo lanciato la frutta secca ricoperta di cioccolato fondente al 72%. Questa è una vera innovazione perché poche aziende ne dispongono e sarà la nostra novità per l’inverno.

contenuta, ha notevoli proprietà energetiche, ottenendo un prodotto adatto ad ogni tipologia di consumatore, a qualsiasi fascia di età appartenga, che sia esso uno sportivo, uno studente o semplicemente un consumatore attento alla qualità di ciò che mangia. E poi, va detto, è uno snack molto, molto buono! Voi commercializzate prodotti che realizzano per voi aziende accuratamente selezionate. Cosa chiedete loro? Prima di tutto l’alta qualità delle materie prime utilizzate e la trasparenza dei processi di lavorazione del prodotto finale e questo vale per tutte le nostre referenze. All’interno della nostra azienda abbiamo una divisione

Quali proprietà particolari contraddistinguono questa novità? Siamo riusciti nel difficile intento di bilanciare le proprietà della frutta secca, ricca di Omega 3, con quelle delle fave di cioccolato che, grazie all’alta percentuale

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Qualità preposta proprio al controllo di questi parametri che per noi sono fondamentali. Teniamo al fatto che anche le nostre referenze più tradizionali, come i tranci di crostata o i plum cake farciti, siano realizzati con le materie prime migliori. Siamo particolarmente esigenti per la nostra linea Vivi in Forma, nella quale deve assolutamente essere presente equilibrio tra energia, vitamine, leggerezza e gusto. E per quanto riguarda la linea salata? Il nostro claim è “Più Buono, con te in ogni momento” per indicare che la nostra gamma è talmente ampia da poter abbracciare tutti i momenti della giornata: dalla prima colazione, al break di metà mattina o metà pomeriggio, alla voglia di golosità fuori orario. E, come tutti sappiamo, non sempre si ha voglia di dolce anzi, una buona fetta di consumatori preferisce lo snack salato che magari non è adatto tanto alla prima colazione, ma va bene in ogni altro momento di pausa. Tra le nostre referenze salate, nel Vending spingiamo in particolare una linea che si chiama Ora Snack: una lingua di pane stesa a mano con semi di girasole, una integrale e una versione che mette d’accordo dolce e salato, guarnita di gocce di cioccolato che vuole essere un richiamo al classico pane e cioccolata, un prodotto unico che piace a tutti. Qual è il punto di forza della vostra proposta alla Distribuzione Automatica? Sicuramente la nostra capacità di innovare seguendo i trend del momento e la vastità della gamma che soddisfa tutti i target di consumatori e spazia da referenze che appartengono a una fascia di prezzo bassa a fronte di un’alta qualità, fino a prodotti di gamma più alta, proposti a un prezzo competitivo rispetto alla media del mercato. All’interno del nostro portafoglio costituito, come dicevo, da oltre 300 referenze, il gestore dispone di un’ampia scelta dedicata, da noi selezionata in base alla nostra conoscenza del canale impulso, dei luoghi in cui sono installate le vending machine e dei diversi target di

consumatori che acquistano al distributore automatico. Inoltre, il nostro brand Più Buono è già accreditato nei canali tradizionali in tutta Italia, il consumatore lo conosce e lo acquista al supermercato o al bar, tanto che lo scorso anno ne abbiamo venduti a livello nazionale 10 milioni di pezzi. Di conseguenza, quando l’utente della vending machine trova uno snack Più Buono all’interno della spirale, lo sceglie perché già lo conosce o conosce il brand e sa di non fare un salto nel buio. La nostra presenza sugli scaffali costituisce per il gestore un valido supporto e una garanzia per le vendite attraverso le sue macchine. Quanto conta il packaging nelle vendite d’impulso? Conta tantissimo. All’interno della nostra azienda abbiamo un ufficio marketing che studia un pack originale per ogni nostro prodotto, considerando vari parametri tra i quali la capacità di attrarre l’occhio del consumatore, che è il primo elemento a spingere all’acquisto. Abbiamo una forte inclinazione alla comunicazione, anche attraverso i social, per accompagnare i nostri prodotti e mantenere un dialogo costante con i consumatori. Abbiamo una persona dedicata al marketing che raccoglie i feedback di chi prova i nostri snack e che utilizziamo per migliorare sempre di più il nostro lavoro e il nostro approccio ai nostri partner commerciali. Cosa direbbe a un gestore che vorrebbe approcciarsi alla vostra azienda? Gli direi di fidarsi. Il gestore del Vending che sceglie la nostra gamma nelle sue macchine può contare su un partner affidabile, capace di seguirlo e di supportarlo nel suo lavoro, garantendogli un rapporto qualità/prezzo unico, che certamente apprezzerà e sarà apprezzato dai suoi clienti. È già nata una sinergia con GEOS Group SpA, nostri partner, in esclusiva regionale in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, per la distribuzione dei nostri prodotti vending. Per maggiori informazioni, i gestori di tutta Italia possono scriverci all'indirizzo e-mail:

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NUOVI PROGETTI PER SOSTENERE IL BUSINESS DEI PARTNER

ebbene i tempi che stiamo vivendo siano oggettivamente complicati e rendano difficile immaginare il futuro, ci sono aziende che, armate di una buona dose di resilienza, guardano avanti e studiano soluzioni a supporto del comparto in cui svolgono il proprio core business. Ne è esempio la torrefazione campana Caffè Toraldo che sta vivendo un momento particolarmente positivo, non solo perché il suo giro d’affari è in costante crescita, ma anche per la lucidità con la quale sta avviando progetti a sostegno dei propri partner commerciali, particolarmente colpiti dalla crisi legata all’epidemia da COVID-19. Ne parliamo con Simone Di Bartolomeo, responsabile commerciale dell’azienda.

Come si sta muovendo Caffè Toraldo nel difficile momento storico che stiamo vivendo? Dato il particolare periodo in cui ci troviamo, Caffè Toraldo ha deciso di essere vicina agli operatori del settore, ai rivenditori, ai grossisti, ai concessionari, ai gestori di coffee shop, lasciando invariate le quotazioni dei suoi prodotti, se non addirittura abbassandole attraverso sconti e promozioni. Abbiamo intrapreso iniziative promozionali sia sul caffè in generale che sulle cialde in particolare, un segmento che abbiamo rafforzato, acquisendo di recente l’esclusiva del modello Faber Slot Plast, il più venduto della Faber. Un’esclusiva mondiale che da novembre è oggetto di promozioni abbinate al nostro caffè e, in particolare, alle nostre cialde della miscela Cremosa, l’ultima che abbiamo lanciato. Come nasce la partnership con Faber? A Gennaio 2019 io e Gianpaolo Spasiano, direttore com-

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merciale della Faber, parlando del più e del meno, pensammo che poteva essere commercialmente produttivo spingere insieme i nostri prodotti. L’idea è piaciuta alle rispettive aziende e ci siamo trovati a commercializzare come Toraldo tutti i modelli di macchine della Faber, riuscendo a dare un importante contributo alle vendite. Successivamente abbiamo proposto a Fabio Teti, proprietario della Faber, di prendere in esclusiva il modello Slot Plast per fare le nostre promozioni e spingerlo a prezzi aggressivi sul mercato. Un’idea che è piaciuta e ha dato avvio alla nostra partnership. Che incremento di fatturato avete registrato rispetto allo scorso anno? Nonostante il COVID-19, il nostro fatturato nel settore Vending è cresciuto in una forbice tra il 250 e il 300%, grazie anche alla partnership con Faber, che ha abituato il cliente finale ad acquistare macchine in abbinata al nostro caffè. È chiaro che la macchina si vende una sola volta, ma il caffè viene periodicamente riordinato, essendo un bene di consumo, e questo ha dato una grande spinta alle nostre vendite. Un ruolo importante nella crescita del nostro fatturato lo ha avuto anche la forte campagna pubblicitaria che abbiamo messo in atto quest’anno e che verrà mantenuta, se non incrementata, anche l’anno prossimo. E questo è importante anche per i nostri partner commerciali, i quali sanno che l’azienda investe sul marchio e ne rafforza la presenza sul mercato, contribuendo così ad aumentare la richiesta dei prodotti e, di conseguenza, anche le loro vendite. In quali trasmissioni televisive siete attualmente presenti? Siamo presenti sulle reti Mediaset nei programmi televisivi Striscia la notizia, Forum, Temptation Island e Il Grande Fratello, sia nelle versioni standard che in quelle VIP e a Tale e Quale Show in RAI. E tanti altri.


Cos’altro ha contribuito alla vostra eccellente performance? Sicuramente il fatto che siamo riusciti a sviluppare il giusto connubio qualità/prezzo, ovvero un caffè di alta qualità venduto a un prezzo in linea col mercato. Questo ci ha permesso di fidelizzare il cliente su più fronti: sia perché gradisce il nostro caffè o lo trova conveniente, sia perché lo accompagnamo ad altri prodotti di aziende nostre partner, sia perché il consumatore ha piacere di vederci in comunicazione. Qualunque sia la spinta, resta di fatto che la fidelizzazione del nostro cliente è sicuramente un parametro in crescita e che ci rende particolarmente soddisfatti del lavoro intenso che abbiamo dedicato a questo aspetto. Una fidelizzazione che ha riguardato anche i vostri concessionari? Indubbiamente. Abbiamo analizzato il trend di vendite 2020, confrontandolo con lo scorso anno, e abbiamo potuto accertare che non c’è un solo concessionario dei

nostri prodotti che non abbia raddoppiato, se non addirittura triplicato, il fatturato. Contiamo molto sul lavoro dei nostri partner, perché laddove non arriviamo noi direttamente, sicuramente arrivano loro. Cosa prevedete per il prossimo anno? I nostri programmi di espansione per il 2021 si basano in primo luogo sul supporto che stiamo dando e continueremo a dare ai nostri clienti, che siano gli utenti finali, i coffee shop, i gestori o i concessionari attraverso l’intensificazione delle campagne di comunicazione, attraverso promozioni su tutti i prodotti e un ampliamento del portafoglio delle nostre referenze. Oggi la nostra gamma, per quanto riguarda il porzionato, conta le cialde e 9 tipi di capsule compatibili con la maggior parte dei sistemi presenti sul mercato, un’offerta già in procinto di essere ampliata. Accanto a ciò, prevediamo un rafforzamento della partnership con Faber, con l’inserimento di ulteriori modelli di macchina nelle nostre promozioni. C’è un interessante progetto anche per il settore Ho.Re. Ca., ma di questo non voglio svelare di più. Ne sentirete parlare quando i tempi saranno maturi.

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CELEBRA 60 ANNI DI INNOVAZIONE E DESIGN NEL VENDING

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a celebrazione dei 60 anni di Rhea Vendors Group è stata fortemente voluta dal management al timone dell’azienda dal 2018 per dare continuità alla vocazione per l’innovazione, la sostenibilità sociale e la cultura d’impresa del suo fondatore Aldo Doglioni Majer e del figlio Carlo. Stimato intellettuale e maestro del teatro d’opera, Carlo Doglioni Majer ha guidato l’azienda con una visione rivolta oltre i confini della distribuzione automatica, con progetti innovativi scaturiti dalla sua capacità di osservare e interpretare i cambiamenti sociali e culturali in atto. L'anniversario rappresenta per l'azienda l’occasione per rinnovare questo impegno all’ascolto con un progetto che già nel suo nome, Think Together, è esplicativo della volontà di Rhea di fare rete insieme a rappresentanti del mondo imprenditoriale e culturale, sia italiano che internazionale. Think Together è un salotto digitale che mette in relazione mondi differenti per un obiettivo comune: riflettere sui temi che interessano il business e la collettività e ripensare insieme il futuro. Un luogo di incontro per sviluppare idee, trovare soluzioni e confrontarsi, tracciando un percorso che generi valore per il business. “Con Think Together Rhea ha creato un ambiente stimolante, solo apparentemente al di fuori del nostro mondo abituale. È uno stimolo alla creatività mirata al business e alla qualità della vita per le persone. Partecipando a questo salotto digitale avremo tutti la possibilità di arricchirci. L’obiettivo di Rhea è sviluppare una progettualità condivisa in una direzione dove ora più che mai l'unione fa la forza, anche nell'ottica di influenzare una tendenza al cambiamento che il mercato percepisce ma che ancora non ha preso forma” commenta Andrea Pozzolini, CEO Rhea Vendors Group.

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Sul sito dedicato, rheathinktogether.com, sia in lingua italiana che in inglese, è disponibile una serie di dialoghi sui temi della sostenibilità, innovazione e cultura applicate al mondo imprenditoriale e sociale, e la partecipazione al dibattito è aperta a tutti, tramite i canali Linkedin, Facebook e YouTube di Rhea. I dialoghi on line sono stimolati da tre artisti italiani, i Thinker, scelti da Rhea per la loro vicinanza ai valori dell’azienda e che, come Rhea, ognuno nel suo settore, rappresentano l’eccellenza del made in Italy nel mondo. Davide Livermore, regista d’opera e di prosa, ha firmato spettacoli nei più grandi teatri nazionali e internazionali da Philadelphia a Tokyo, oltre ad aver inaugurato due stagioni consecutive della Scala di Milano con Attila nel 2018 e con Tosca nel 2019. Oggi è Direttore artistico del Teatro Nazionale di Genova. Da anni vicino al mondo di Rhea grazie alla figura di Carlo Doglioni Majer. Davide Scabin, pluripremiato chef Combal.Zero di Rivoli, uno dei cuochi italiani più apprezzati in Italia e all'estero per la sua creatività e sperimentazione innovativa, e che ha creato lo space food per gli astronauti nel 2013. Simona Ghizzoni esponente della fotografia moderna e attivista per i diritti delle donne. Il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, tra cui World Press Photo, Poyi, il progetto Aftermath, Burn Magazine Emerging Photographer Grant e Sony World Photography Award.


KAIROS, LA MACCHINA DEI 60 ANNI Si chiama Kairos e celebra i 60 anni di attività guardando al futuro, l’avveniristica macchina del caffè realizzata da Rhea e Davide Livermore. Una macchina a edizione limitata che aggiunge alla qualità del caffè, il valore del tempo: quei 32 secondi di pausa per un buon caffè che vengono riempiti di bellezza e cultura. La macchina dei 60 anni infatti rivoluziona le normali forme dei distributori automatici con uno schermo esageratamente ma volutamente grande che servirà a guidare la scelta della bevanda desiderata in modalità touchless, tramite app, e che in 32 secondi coinvolgerà il consumatore in un viaggio esperienziale. “La macchina che con Davide Livermore abbiamo creato per celebrare i nostri 60 anni di storia ci trasporta in un viaggio di 32 secondi nella bellezza delle immagini, nella forza dei suoni e nel piacere del gusto. Davide Livermore conosce molto bene Rhea perché è stato un grande amico di Carlo Doglioni Majer, che ci ha lasciato in eredità un insegnamento straordinario: inserire cultura e passione nella vision aziendale e nella progettazione delle nostre macchine. La macchina celebrativa firmata da Davide aggiunge la qualità del tempo alla qualità del buon caffè, regalando cultura a quel momento che ci concediamo per bere un caffè che diventa esperienza” commenta Andrea Pozzolini. “Il teatro ha questa capacità: è qualcosa che ci porta molto vicini ai bambini che giocano, e fare questo ci porta a creare delle vere magie. I viaggi possono durare pochi secondi ma essere densissimi. Il tempo stesso si può sospendere o accelerare con il teatro e con l’arte. Parlando con Rhea mi sono immaginato che in un tem-

po di 32 secondi posso preparare il miglior caffè in tazza possibile. Credo che in questo tempo storico una delle più grandi conquiste sia quella di prendere del tempo per noi stessi e di sospendere il nostro essere bulimici. Quindi ho messo insieme questi dati: la capacità immaginativa del teatro con un tempo tecnico di 32 secondi, che diventeranno un tempo sospeso dedicato a noi. Un tempo in cui possiamo ritrovare il contatto con noi stessi in un viaggio multisensoriale” spiega Davide Livermore.

IL VIDEO EMOZIONALE SUI 60 ANNI DI RHEA CON LA MACCHINA CELEBRATIVA È SUL SITO RHEATHINKTOGETHER.COM IL SALOTTO DIGITALE DEI VIDEO DIBATTITI VERRÀ COSTANTEMENTE ARRICCHITO DI NUOVI APPUNTAMENTI.

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TORTA DELLA MAMMA O MERENDINA CONFEZIONATA?

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QUAL È LA SCELTA NUTRIZIONALE CORRETTA?

o svela una ricerca commissionata alla Doxa da Unione Italiana Food - l’associazione che rappresenta le principali imprese italiane produttrici di merendine - intitolata “La porzionatura nei dolci non confezionati per la merenda di mamme e bambini”. Obiettivo della ricerca è di rispondere al quesito: quando tagliamo una fetta di dolce fatto in casa per i nostri figli (o per noi) qual è la porzione che stiamo mangiando? Quanti grammi di prodotto finiscono in bocca ai nostri figli? Un quesito che non si pone con le merendine confezionate delle quali, grazie all’etichetta, possiamo conoscere tutte le informazioni nutrizionali. L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo del panel nazionale di 600 mamme di bambini dai 5 ai 13 anni ed ecco i risultati.

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IL PESO DELLE PORZIONI La prima evidenza di questa ricerca - realizzata attraverso l’ausilio di fotografie con diverse porzionature di questi dolci - è che la maggior parte delle mamme italiane non è in grado di individuare - non certo per propria colpa - il peso della porzione di crostata alla marmellata o ciambellone. La metà delle mamme (49%) non sa indicare quanto potrebbe pesare questa porzione, il 30% fornisce un peso sbagliato, mentre solo 2 mamme su 10 (21%) indovinano (più o meno) il peso corretto della porzione scelta per sé e per il proprio figlio. Forse anche per questa difficoltà a valutarne il peso, di fatto le porzioni diventano esageratamente abbondanti.


Infatti, 7 mamme su 10 scelgono, senza saperlo, fette di circa 100-120 grammi nel caso della crostata e di circa 90-120 grammi per il ciambellone. Vale a dire, porzioni di quasi 3 volte in più del peso di una merendina. In più 1 mamma su 3 (30%) è solita far fare il bis ai propri bambini e allo stesso tempo ama farlo. Dalla ricerca è emerso anche che la porzione di crostata e ciambellone che le mamme scelgono per loro è, a sorpresa, la stessa che scelgono per i propri figli. Anche in questo caso sopravvalutando il fabbisogno calorico dei propri figli al momento della merenda.

LE MERENDINE CONFEZIONATE Le cose cambiano se parliamo di merendine confezionate. 6 mamme su 10 (58%) sanno che la porzione di una merendina italiana è inferiore ai 50 grammi (circa 35). E questo grazie all’etichetta, dove sono esposte le indicazioni nutrizionali - considerate utili dal 95% delle mamme intervistate - e il peso per porzione, che è reputato importante dall’88% delle mamme del campione.

IL CONFRONTO Proviamo a tirare delle conclusioni sul fronte nutrizionale. Una porzione di 96 grammi di crostata alla marmellata - ovvero quella media - ha un contenuto calorico di 317 kcal e contiene 27 grammi di zuccheri, 7,8 grammi di grassi, di cui 5 saturi.* Una fetta di ciambellone da 84 grammi - quella tagliata in media dalle mamme italiane per i propri figli - ha un contenuto calorico di circa 310 kcal, 20 grammi di zuccheri, 14,3 grammi di grassi, di cui circa 5,3 saturi.** La merendina, infine, grazie alla porzione prestabilita, in media 35 grammi, permette di avere un prodotto nutrizionalmente molto più equilibrato e adeguato a questo momento di consumo. Contiene infatti circa 6,5 gram-

mi di grassi, dei quali 3 saturi, 9 grammi di zuccheri, per un contenuto medio calorico a porzione pari a 157 kcal. A conti fatti, una fetta di crostata presenta in media il doppio delle calorie, il triplo degli zuccheri e una volta e mezza i grassi saturi di una merendina. Mentre la porzione media di ciambellone ha circa il doppio delle calorie, più del doppio degli zuccheri e 1 volta e mezza i grassi saturi di una merendina.

IL PARERE DELLA NUTRIZIONISTA DOTT.SSA DEL BALZO “In questo contesto il plus dei dolci confezionati come le merendine è proprio quello di avere una porzione prestabilita, con un apporto di nutrienti e calorie più contenuto in grado di dar vita ad un prodotto nutrizionalmente equilibrato da consumare 1-2 volte a settimana, che può rappresentare una delle alternative nutrizionali per la merenda degli italiani. Le merendine sono caratterizzate da un modesto contenuto di calorie, vanno dalle 110 delle più semplici fino alle 180 delle più ricche, e coprono in media tra il 6 e il 7% della quantità di energia raccomandata ogni giorno a bambini e ragazzi, in linea con la quota giornaliera di energia della merenda pomeridiana e dello spuntino di metà mattina”.

*Composizione chimica alimenti del CREA I ** Dati Fatsecret

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A

IL FUTURO DEL CAFFÈ NEL FUORICASA

diversi mesi dall’inizio della pandemia di Covid-19, numerose attività economiche legate al fuoricasa stanno facendo i conti con la riduzione dei clienti e normative più restrittive per quel che riguarda spazi ed orari di apertura, con conseguente perdita di fatturato. Dopo una breve ripresa durante i mesi estivi, la situazione sembra ancora lontana da una vera ripartenza, e gli analisti prevedono che solo dalla primavera del 2021 si potranno valutare gli effetti complessivi e riprogrammare le attività. In una visione più globale, gli effetti della crisi sanitaria ed economica potrebbero prolungarsi per tutto il prossimo anno in alcune aree del mondo, a causa delle differenti fasi di evoluzione della pandemia e delle diverse misure adottate dai governi per limitarne l’impatto. Per quanto riguarda i consumi di caffè, se da un lato la pandemia ha provocato il crollo di quelli fuoricasa, dall’altro ha incrementato i consumi di caffè all’interno delle mura domestiche. In questi mesi, i dati registrano incrementi nelle vendite di caffè e macchine da caffè per uso casalingo. L’elemento interessante è la maggiore attenzione alla qualità e la richiesta di miscele selezionate con l’intento di riprodurre la qualità del caffè del bar. Se, dunque, i primi risultati dei principali torrefattori non sono negativi, per gli operatori del fuoricasa la situazione è totalmente diversa. Nonostante gli adeguamenti alle normative in tema di distanziamento e sanificazione dei locali, le perdite sono

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state ingenti a causa del crollo del numero dei clienti. Bar, ristoranti, alberghi ma anche gli operatori del vending hanno registrato forti perdite. Molte piccole attività sono a rischio e si temono ricadute occupazionali per il settore. Vediamo quali sono le tendenze elaborate da COFFEEBI sull’andamento dei consumi di caffè fuoricasa nei principali paesi europei.


TREND DEI CONSUMI DI CAFFÈ FUORICASA IN EUROPA

L’Europa rappresenta l’area più grande in termini di consumi di caffè fuoricasa, seguita da Nord America ed Asia. Prima della pandemia, nel 2019, i consumi avevano registrato una crescita in valore del 2,1% contro il 3,8% del Nord America e il 7% dell’Asia. Nel 2020 i consumi di caffè fuoricasa in Europa registreranno un forte decremento (-56,1%). Nel 2021 è prevista una crescita dovuta soprattutto alla ripresa delle attività nella seconda parte dell’anno ma, per ritornare ai valori precedenti la crisi, bisognerà attendere tutto il 2022. Le perdite più rilevanti riguarderanno il consumo di caffè in ufficio (-61,8%) come effetto delle politiche di remote-working ampiamente adottate in molti paesi europei. Il consumo dell’HORECA è previsto in diminuzione del 48,3%. Perdite leggermente meno rilevanti della media sono previste in alcuni paesi del nord Europa, favoriti delle iniziali politiche meno restrittive adottate dai governi locali, mentre le perdite più rilevanti si registreranno nei paesi dell’est Europa. Alla fine del 2020, in Italia si prevede un crollo medio dei consumi di caffè fuoricasa del 45% in valore. Rispetto ad altri principali paesi, per l’HORECA, peseranno di più le politiche iniziali molto restrittive che hanno portato alla completa chiusura delle attività per diversi mesi, mentre, il decremento dei consumi nell’ufficio sarà leggermente più contenuto rispetto alla media europea In Spagna, la diminuzione delle vendite di caffè sfiorerà il 50%, mentre in Francia, le politiche iniziali più permissive in tema di chiusure ed orari hanno rallentato il decremento dei consumi HORECA. Sul trend annuale del fuoricasa (-48,1%) impatterà maggiormente il crollo dei consumi in ufficio a causa del massiccio ricorso al lavoro in remoto da casa. Il mercato del caffè in Germania rappresenta il più grande in Europa. Nel 2019, i consumi di caffè fuoricasa avevano fatto registrare un incremento del 2.5% in valore, con risultati maggiori nel segmento ufficio. Nel 2020, la riduzione dei consumi è prevista al 41% in valore. La perdita sarà maggiore nel segmento ufficio a causa

delle forti politiche di home-working adottate, mentre l’HORECA è stato leggermente favorito da normative regionali meno restrittive rispetto ad altri paesi ed anche dall’incremento delle vendite di caffè da asporto. Nonostante l'incertezza legata alla “Brexit”, il mercato del caffè nel Regno Unito ha continuato a crescere fino al 2019 (+2.9% in valore). Nel 2020, si prevede che le restrizioni all'operatività di molte strutture causeranno una riduzione del consumo di caffè fuori casa del 42,7%. La perdita maggiore si registrerà negli uffici, mentre la diminuzione di vendite nell’HORECA sarà parzialmente mitigata dal largo utilizzo di caffè da asporto e dall’incremento dei servizi di consegna.

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Sulla base delle tendenze previsionali, solo alla fine del 2022 i valori del consumo di caffè fuoricasa dovrebbero tornare quelli precedenti la pandemia. Per gli operatori del settore, non è pensabile attendere quella data o confidare solo in interventi governativi perché potrebbe essere tardi. Indipendentemente dalla durata, la pandemia sta cambiando tempi e luoghi della pausa caffè e, come in ogni cambiamento, vi è la necessità di adattarsi e trovare nuove soluzioni. Ogni cambiamento genera nuove opportunità per gli operatori che sapranno innovare, non solo in termini di prodotto ma soprattutto in servizi e modelli di business. Nei prossimi anni si dovranno necessariamente considerare alcuni punti chiave: • le persone non berranno meno caffè di prima, ma berranno caffè in tempi e luoghi diversi; • bisognerà ripensare il modo con cui il caffè è stato servito fino ad ora; • bisognerà evitare affollamenti mantenendo elevati standard di igiene. Macro-cambiamenti potrebbero riguardare i luoghi di lavoro, con molte più persone che resteranno o prefe-

riranno restare a lavorare in centri più piccoli invece di recarsi nei centri delle grandi città. In questo caso, ad esempio, avrebbero un ruolo fondamentale i bar indipendenti o di zona che vedrebbero aumentare le opportunità. Bisognerà, però, innovare l’offerta, con prodotti di qualità per una clientela più esigente ed andrebbe valutata anche la possibilità di offrire un servizio di consegna, almeno all’interno di una zona predefinita. Vi saranno opportunità per i produttori di macchine, che stanno già innovando, offrendo soluzioni “no-touch”, ma che potrebbero avvantaggiarsi dall’aumento dei micropunti di ristoro, offrendo nuove soluzioni ad-hoc. Si apriranno nuove opportunità per i “micro market”, con l’offerta di pasti pronti, cibo e bevande proprio per le persone che lavorano da casa o in luoghi dove bar e mense sono poco presenti. Non esistono, dunque, soluzioni magiche o formule segrete per superare le crisi. Solo l’osservazione e l’ascolto del mercato possono aiutare a prendere decisioni per innovare ed affrontare le importanti sfide che ci attendono nel prossimo futuro.

CHI SIAMO

C

i piace definirci una “business intelligence boutique”, una piccola azienda indipendente che utilizza le nuove tecnologie per fornire servizi professionali alle aziende che operano lungo tutta la filiera del caffè. CoffeeBI (letteralmente Coffee Business Intelligence) è composto da un team internazionale e multidisciplinare di professionisti, esperti di mercato, analisti, ingegneri, giornalisti, tutti accomunati da un’unica passione: l’amore per il caffè. Siamo italiani ma da subito abbiamo puntato ad un’audience globale per cogliere, sin dai primi passi, le sfide della globalizzazione: per questo abbiamo scelto di esprimerci nella lingua franca dei commerci, l’inglese. Ciò che le grandi aziende di ricerca fanno per tutti i settori, noi lo facciamo solo per il caffè. Questo ci ha consentito di divenire in breve tempo leader nelle analisi dei mercati delle macchine da caffè professionali (da bar, ufficio, vending) e coprire nicchie di analisi del caffè che necessitano di un’approfondita conoscenza del settore e del mercato. In questi anni abbiamo lavorato con tutti i più grandi brand del caffè e di macchine da caffè in Europa, e siamo diventati partner delle grandi società di consulenza alle quali forniamo dati

precisi e calibrati sulle esigenze specifiche dei loro clienti. Non forniamo dati e informazioni “al chilo”, come ci piace ribadire (cioè report da mille pagine che fingono di dare tante informazioni per giustificare un prezzo più alto), ma amiamo fornire il dato di valore, cioè pesato, calibrato, ponderato e ragionato (per noi è il singolo dato che, di per sé, ha valore). CoffeeBI ha come mission far crescere le aziende dell’industria (torrefattori, produttori di machine, macinini, e componentistica, dealer, catene di coffee shop, ecc.) fornendo un punto di vista innovativo attraverso una rassegna stampa mirata, le idee di opinion leader internazionali e report e analisi ad-hoc. La forza di CoffeeBI è l’alta specializzazione ed il focus verticale sul mondo del caffè. Ogni giorno parliamo di caffè e ci confrontiamo con i problemi propri del settore, facendo nostre le grandi e piccole difficoltà degli operatori e accettando quotidianamente la sfida di risolverli insieme. CoffeeBI.com – info@coffeebi.com - +39.02.80887843

Approfondimenti ed analisi di mercato per singoli paesi sono disponibili a richiesta contattando coffeebi.





IL NUOVO MONDO DELL'ACQUA DA BERE

I

l mondo dell’acqua da bere è cambiato e sta ancora cambiando, sotto la spinta di nuove esigenze ed abitudini di consumo che investono tutti i canali: dalla ristorazione al Vending, al canale domestico. Se fino a qualche anno fa a casa si beveva acqua di rubinetto o in bottiglia, se al lavoro ci si dissetava all’erogatore a boccione o al distributore automatico e sul tavolo del ristorante era scontato vedere l’acqua in bottiglia, oggi non è più così. Cosa ha determinato questo cambiamento? In primo luogo, il radicarsi di una nuova sensibilità che guarda alle risorse del pianeta con occhio più attento: una maggiore consapevolezza del valore della risorsa acqua come bene non inestinguibile, i movimenti plastic free, la crisi degli ultimi mesi legata all’emergenza da COVID-19 sono alcuni esempi. L’epidemia ha anche evidenziato la necessità di una maggiore igiene, generando differenti scuole di pensiero: da una parte c’è chi si fida dei controlli effettuati dai concessionari dei servizi idrici e quindi dell’acqua di rete, dall’altra c’è chi non si fida e preferisce dotarsi di sistemi propri per migliorarne la qualità o bypassare il problema, acquistando acqua in bottiglia. L’epidemia ci ha inoltre insegnato a mantenere le distanze ed evitare i contatti. Da qui il ricorso all’e-commerce anche per la spesa quotidiana o, nel caso specifico dell’acqua, a soluzioni di prossimità con l’ultima novità degli erogatori d’acqua condominiali e, nel mondo del lavoro, di erogatori touchless di acqua al pou (point of use). Il “nuovo” mondo dell’acqua ha spinto i player del comparto a prepararsi ad un futuro che vede un approccio diverso alla risorsa acqua da parte del consumatore. In questo contesto, come si stanno muovendo i player del Settore per indirizzare il consumatore e orientarlo verso scelte che rispondano a nuove esigenze oggettive e ai suoi personali bisogni, sia in ambito domestico che nel fuori casa?

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Nell’ottica di venire incontro ai consumatori, alle loro esigenze di approvvigionamento, alla minore forza economica delle famiglie, all’impegno crescente verso la sostenibilità ambientale, negli ultimi mesi sono nate diverse proposte: dai sistemi di filtraggio domestico, alle case dell’acqua, agli erogatori e ai distributori automatici direttamente collegati alla rete idrica nei luoghi di lavoro e di residenza. Di fronte alla molteplicità dell’offerta, abbiamo pensato di segnalare le proposte di aziende particolarmente proattive rispetto a questi temi e che, a nostro avviso, sono in linea con le nuove esigenze.


UNO SGUARDO AI DATI DI SEGUITO ALCUNI DATI CHE SI RIFERISCONO ALLA OPEN MIND RESEARCH DEL 2020 DI AQUA ITALIA.

L'

Associazione Aqua Italia riunisce e tutela i costruttori di impianti, accessori, componenti e prodotti chimici per il trattamento delle acque primarie. Aqua Italia fa parte di ANIMA Confindustria, è socio fondatore di AQUA EUROPA (Federazione Europea delle Associazioni per il trattamento dell'acqua) ed opera attivamente all'interno di numerosi comitati tecnici, tra i quali gruppi di lavoro ministeriali. La sua attività è incentrata su temi quali la diffusione della cultura dell’acqua, la qualità dell’acqua, l’analisi dei parametri chimico-fisici e microbiologici, l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale. In questo contesto, ogni due anni l’Associazione commissiona a Istituti indipendenti di ricerca uno studio finalizzato ad indagare la propensione degli italiani al consumo di acqua potabile, trattata e non. I dati della ricerca permettono di conoscere in che modo evolvono e cambiano i nostri comportamenti, sia in ambito domestico che nel fuori casa. La ricerca compiuta nel 2020, oltre ad aver indagato i motivi che spingono i consumatori a bere acqua pubblica, sia in casa che fuori casa, hanno maggiormente approfondito questo secondo ambito, introducendo per la prima volta domande relative alle cosiddette casette dell’acqua e su “come ci si procura l’acqua da bere quando si è fuori casa” con particolare attenzione al tema del plastic free. I risultati hanno dimostrato che nel 2019 le abitudini degli italiani sono cambiate rispetto all’anno precedente con una crescita del 4% degli utilizzatori di acqua del rubinetto. A bere acqua pubblica sia in casa che fuori è il 77,6% della popolazione italiana; di questa percentuale il 48,7% afferma di farlo abitualmente per i seguenti motivi: è facilmente raggiungibile (25%), riduce il consumo di plastica (24,8%), è ben controllata dagli acquedotti comunali (24%), è buona (23,2%), costa meno (19,7%).

Cresce del 6% anche il numero di coloro che dichiarano di utilizzare un sistema di filtraggio: caraffe (8,6%), filtri per eliminare il cloro (11,1%), osmosi inversa (2,8%).

CONSUMI NEL FUORI CASA Cresce del 3,6% il numero delle persone propense a bere acqua del rubinetto nei luoghi della ristorazione e cresce il numero di coloro che già lo fanno abitualmente (40,2%). Più della metà di ognuna delle due tipologie di consumatori (propensi e abitudinari) berrebbe acqua del rubinetto se gli venisse proposta quando consuma fuori casa. Ciò nonostante, quando si è fuori casa e si vuole bere, il 64,4% degli italiani compra acqua in bottiglia (48% da bar/negozi e 16,4% da distributori automatici), mentre il 41,2%, per lo più coloro che sono abituati a bere acqua del rubinetto, se la porta da casa. Cresce anche l’abitudine di approvvigionarsi di acqua dalle cosiddette Casette dell’acqua: il 73,3% conosce questa possibilità (+5,4% sul 2018) e nel 51,1% dei casi il comune di residenza offre il servizio. In generale circa il 22% della popolazione ha dichiarato di bere l’acqua dei chioschi (15,4% nel 2018), confermando un’ascesa di quest’abitudine. Sebbene i numeri della ricerca ci dicano che gli italiani sono sempre più inclini a bere acqua del rubinetto, prevale comunque la tendenza a bere acqua in bottiglia (64,4%), un dato che conferma il primato mondiale del nostro Paese, evidenziato dai dati ISMEA riferiti al 2019: nel decennio 2009-2019 la quantità di bottiglie d’acqua

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consumate in Italia è passata da 5 a circa 10 miliardi, nonostante si siano intensificate le campagne plastic free con una rigida presa di posizione da parte dei governi europei, impegnati a legiferare per ridurre/vietare il consumo di plastica, in particolare del monouso. Interessante notare che la quota più importante dei consumi sia relativa all’acqua naturale, che in teoria sarebbe la tipologia immediatamente disponibile dai rubinetti delle nostre case: l’acqua naturale costituisce il 71% dei volumi di vendita, ovvero oltre 7 miliardi di bottiglie acquistate nel 2019, un valore quasi triplicato nel giro di soli 3 anni.

LA SITUAZIONE NEL CONTESTO DELL’EMERGENZA SANITARIA Mineracqua, la federazione delle industrie delle acque minerali naturali, ha evidenziato in che modo l’emergenza sanitaria legata all’epidemia di COVID-19, abbia influito sulle abitudini di consumo di acqua da parte degli italiani e sull’andamento del mercato nel comparto delle acque confezionate. A causa dell’azzeramento dei consumi nel fuori casa, con il lockdown il canale Ho.Re.Ca. si è fermato, il che ha generato perdite per il 95%. Per quanto riguarda la Gdo, invece, si è verificato un fenomeno inatteso: nel bimestre febbraio-marzo si è verificata un’impennata delle vendite dei formati da 1,5 e 2 l, quindi quelli più da scorta e a uso famiglia, mentre nel mese di aprile c’è stato un netto ridimensionamento del fenomeno, con vendite calate fino a -5%. Segno che i consumatori hanno compreso la capacità del canale di mantenere costanti i rifornimenti ai punti vendita, ma anche di una minore capacità di spesa delle famiglie, alla luce del prolungarsi del lockdown, di cui stanno pagando le conseguenze soprattutto in termini lavorativi.

Alla luce di quello che sta accadendo nelle ultime settimane, che vedono il ritorno alla DAD nelle scuole, l’incremento dello smart working, i lockdown a macchia di leopardo che colpiscono soprattutto i luoghi della ristorazione, si rischia di vanificare la ripresa che si era faticosamente registrata nei mesi estivi. C’è inoltre molta preoccupazione per la plastic tax che, sebbene rimandata al 1° luglio 2021, resta una spada di Damocle sull’intera filiera del Beverage ed induce ad individuare soluzioni alternative, tra le quali l’acqua di rete resta più economica e più facilmente accessibile.

Da Blupura le soluzioni indoor e outdoor Adatte a tutti i luoghi all’aperto, le cosiddette Case dell’Acqua assicurano all’utenza l’erogazione di molti litri di acqua fresca, liscia e gassata. Un nuovo concetto di fontana, tecnologicamente avanzata e studiata per raggiungere, proprio attraverso il recupero dell’antica abitudine di prendere l’acqua alla fonte, una serie di importanti obiettivi per le Amministrazioni locali e le Aziende Municipalizzate come l’uso sicuro dell’acqua potabile pubblica, l’immediata riduzione del consumo di bottiglie in plastica e la concreta promozione di uno stile di vita più attento all’ambiente e meno costoso per la collettività. Tutti i refrigeratori d’acqua City, massima espressione di tecnologia, design e igiene, sono portatori di una nuova idea di servire la collettività e aprono una nuova strada per il Vending. Unica azienda del comparto ad essere inserita nel report Greenpeace per l’utilizzo di tecnologie di raffreddamento che non comportano l’uso di idrofluorocarburi (HFC), Blupura arricchisce le sue Case dell’Acqua con ulteriori soluzioni che garantiscono sicurezza, igiene e rispetto dell’ambiente. Tra queste filtri a carboni attivi, lampade battericide UV in linea, sistemi di trattamento acqua con osmosi inversa, la possibilità di inserire pannelli solari per la produzione energetica utilizzata nell’illuminazione

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notturna, oltre alle bombole di refrigerante naturale. Gli erogatori di acqua di rete proposti da Blupura sono adatti ad ogni location, sia indoor che outdoor. Tra essi Fontemagna Vending, la soluzione crossover professionale tra un refrigeratore d’acqua e un distributore automatico.

www.blupura.com



CIALDA

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La qualità che dura MADE IN ITALY



LA RIPRESA DEL VENDING PASSA ATTRAVERSO NUOVI MODELLI DI BUSINESS

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n’interessante intervista a due voci quella con Enrico Metti e Erica Cortinovis, rispettivamente direttore vendite Professional e direttore marketing di BRITA, azienda leader nella filtrazione dell’acqua presente in tutti i segmenti di mercato: dall’HoReCa al Vending al canale domestico. Un’intervista che non solo racconta le ottime performance raggiunte dall’azienda in un periodo storico sicuramente difficile per tutti, ma che contiene anche interessanti riflessioni su come il nostro Settore dovrà ripensarsi per superare il momento e proiettarsi in un futuro che sicuramente sarà diverso e rappresenterà quella che ormai tutti definiscono “la nuova normalità”. Come avete vissuto questo anno particolare e difficile? Devo dire che registriamo un anno eccezionale con record storico di vendite, trainato dalle performance del settore domestico ed in particolare dalla esplosione delle vendite online. Per quanto riguarda il settore professionale, se analizziamo il nostro andamento per quarter, ad inizio anno BRITA aveva avuto un avvio molto forte, nonostante la frenata di marzo, che ci ha portato comunque a pareggiare i risultati con quelli ottenuti lo scorso anno nello stesso periodo. Dopo lo stallo di vendite nel periodo di lockdown, nel terzo quarter registriamo nuovamente una crescita a doppia cifra con un forte recupero rispetto ai mesi precedenti. Le previsioni per il fine anno ci proiettano verso un fatturato in flessione, ma comunque il forecast è nettamente migliorativo rispetto a quello che potevamo prevedere all’inizio del mese di luglio. Questo, con alcune differenze rispetto ai Settori in cui operiamo: il Vending, l’Ho.Re.Ca. e il ca-

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nale domestico. Complice il riavvio delle attività, che ha permesso agli operatori l’accesso a macchine che erano rimaste ferme per tanti mesi, nel Vending a settembre abbiamo osservato un recupero, così come lo avevamo osservato nei mesi precedenti nel settore caffè, grazie anche alla stagione turistica, soprattutto quella balneare che ci ha consentito una ripresa delle vendite a livelli praticamente normali. Certamente, la sospensione delle attività aveva determinato dei fermi macchine che hanno ritardato le sostituzioni periodiche dei filtri, comportando di conseguenza minori vendite per un certo periodo, ma che sono state successivamente recuperate in larga misura. Si sono però praticamente fermati i nuovi investimenti e questo, nel complesso, ha generato minor fatturato nel periodo più critico dell’emergenza. Nell’Ho.Re.Ca. abbiamo potuto osservare un fenomeno interessante: alcuni costruttori di macchine, nostri clienti, a partire da settembre hanno avuto un importante incremento degli ordini, che ha consentito loro di ripartire. Ciò prova, a mio avviso, la resilienza che hanno dimostrato, mettendo in campo iniziative che hanno permesso loro di gestire in maniera efficace questa fase di mercato per tutti complicata. I clienti che operano su mercati internazionali hanno potuto beneficiare della propria diversificazione territoriale , focalizzandosi in aree meno impattate dall’epidemia. Nella fase di maggiore stretta il nostro impegno è stato costante nel fornire tutto il sostegno possibile ai nostri clienti, rimodulando con loro i pagamenti in base ai flussi di cassa variati per quanto possibile, offrendo opportunità formative in collegamento remoto per i dipendenti in regime di attività ridotta, guidandoli nelle corrette azioni da attuare al momento della rimessa in funzione degli impianti.


Cosa ha determinato l’esplosione delle vendite nel canale Consumer? Due sono stati i fattori che quest’anno hanno contribuito all’esplosione del canale Consumer: da un lato il tema della Sostenibilità, che già l’anno scorso ha avuto un’esposizione mediatica incredibile ed è argomento di confronto in molteplici contesti ed occasioni. Il consumatore italiano sta chiedendo alle aziende un impegno da questo punto di vista e lui stesso si sta mettendo in pista attuando delle azioni, anche piccole, che vanno verso la salvaguardia dell’ambiente. Se consideriamo che attraverso la cartuccia di una caraffa vengono veicolati 100 litri di acqua, possiamo comprendere quanto questo incida in termini di consumo di plastica e di rilascio di CO2 nell’ambiente. L’altro elemento è stato sicuramente la necessità di avere l'acqua a portata di mano durante il periodo del lockdown: la filtrazione BRITA è stata scelta come soluzione pratica per l’approvvigionamento di acqua, quando, per limitare le uscite, al supermercato si facevano grandi spese settimanali e si riempivano i carrelli prevalentemente con fardelli di acqua. Nella filtrazione BRITA, i consumatori hanno trovato una soluzione pratica, che ha lasciato spazio nel carrello ai prodotti alimentari e per l’igiene e ha eliminato la necessità di stoccaggio di acqua. Questo ce lo dicono gli stessi consumatori attraverso i canali, soprattutto i social, che utilizziamo per raccogliere le loro opinioni e le loro motivazioni d’acquisto. Questi due fattori, Sostenibilità e Praticità, hanno poi trovato un punto d’incontro, nel senso che si ha l’impressione che questo periodo difficile abbia maggiormente sensibilizzato le coscienze sul tema della Sostenibilità, per cui, qualunque sia stata la spinta iniziale (il risparmio, la praticità ecc.), nella scelta della soluzione BRITA è entrato anche in gioco il fattore “fa bene all’ambiente”. In prospettiva, immaginiamo che in futuro la necessità di fare stoccaggio sarà una motivazione meno presente nelle scelte del consumatore, ma l’abitudine ad utilizzare sistemi filtranti resterà in molti proprio come scelta sostenibile. Quanto ha contribuito l’e-commerce nella vostra crescita di questo ultimo anno? È un canale a cui ci siamo approcciati anche noi a livello di comunicazione e su cui ci siamo focalizzati molto, anche attraverso una maggiore presenza nel digitale, soprattutto nei canali social. Abbiamo notato che anche nella consumer journey l’atto di acquisto sta sfociando molto nell’online, vuoi anche per il fatto che durante il periodo di chiusura, erano inaccessibili i negozi di vendita di piccoli elettrodomestici e casalinghi, nei quali siamo listati, e quindi l’online è stato il canale che ha reso più facile l’accesso ai nostri prodotti. Comunque, al di là di questa fase di emergenza, l’e-commerce sta diventando sempre di più un punto di riferimento per gli acquisti dei nostri consumatori, il che ci fa prevedere un andamento in crescita anche per l’anno 2021.

che, soprattutto in un momento difficile, si va a chiedere a un fornitore. Quella che si è maggiormente evidenziata è stata la richiesta di fornire un’acqua di qualità, ovvero garantire la bontà di un prodotto che porta in sé sia un discorso di performance e quindi di qualità del prodotto in tazza, ma anche di valori che il brand si porta dietro in termini di qualità, di certificazioni, di miglioramento delle tecnologie ecc. E siccome noi fondamentalmente siamo acqua, è nata l’idea di un unico termine che identificasse il nostro core business con il concetto di qualità. E soprattutto abbiamo coniato il claim “BRITA Acqualità garantita!” che, oltre ad avere un suono molto riconoscibile, è anche l’impegno che l’azienda si prende di garantire ai propri clienti ogni giorno una qualità costante. Da qui siamo partiti per capire come quest’acronimo potesse raccontare tutto quello che noi siamo e crediamo che tutte le lettere che compongono la parola Acqualità riescano a soddisfare l’intento di comunicare un’Acqua Certificata di Qualità, Unica nel suo gusto, Attenta alle attrezzature, Libera da impurità, Igienica, Trattata su misura e Amica dell’ambiente. Quest’ultimo è un valore a cui teniamo particolarmente e che esprimiamo non solo nel rispetto per il bene acqua ma anche attraverso azioni, quale quella messa in campo nel settore professionale, dove offriamo un servizio di ritiro dei filtri esausti che poi andiamo a ricondizionare laddove è possibile.

Il mese scorso avete lanciato il claim Acqualità di cui abbiamo diffusamente parlato nei nostri mezzi. Com’è nato? È nato da un confronto interno soprattutto con i nostri venditori, per capire quale fosse l’elemento distintivo

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Una Qualità che BRITA garantisce anche attraverso il servizio di assistenza dei vostri consulenti e venditori. In che modo siete organizzati? In questo momento abbiamo 7 persone sul territorio italiano suddivise in 3 macroaree: Nord-Ovest, Nord-Est/Centro e Sud. Ogni area fa capo ad un area manager a cui riportano account manager locali, dipendenti diretti, nonché un’agenzia che opera su Sicilia e Calabria. Abbiamo poi una struttura di customer service dedicata ai clienti B2B, per la gestione di ordini e consegne, per tutta la parte amministrativa, l’aggiornamento delle certificazioni dei nostri prodotti e il servizio di recupero dei sistemi esausti. Nel Gruppo opera inoltre un coordinamento internazionale dei Grandi Cllienti attraverso figure di International Key Account Managers che si interfacciano con i responsabili dei singoli Paesi. Quanto è importante per i vostri collaboratori sul territorio andare a comunicare tutti i servizi che BRITA, spesso in maniera esclusiva, mette a disposizione dei suoi clienti? Premetto innanzitutto che il nostro credo è che ogni apparecchiatura professionale, che si tratti di un distributore automatico, di una macchina da caffè espresso, di un forno a vapore o di una lavastoviglie, necessita di un’acqua di differente composizione per massimizzare la propria efficienza ed il risultato o il prodotto che se ne ottiene. Questa è l’attività centrale svolta dai nostri collaboratori sul territorio: far comprendere questo concetto e in definitiva diffondere know-how, informare e formare i nostri clienti, consentire loro di comprendere quale tipo di acqua hanno a disposizione e cosa occorre fare per ottimizzarla per proteggere le loro macchine e ottenere il miglior risultato possibile. Il nostro portafoglio prodotti è ampio ed offre un ventaglio di soluzioni tra le quali certamente il cliente troverà quella più adatta alle proprie esigenze. Ma, se in casi particolari non fossimo in grado di soddisfarle, possiamo indirizzarlo anche verso soluzioni che non ci appar-

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tengono, avendo a cuore il conseguimento del risultato atteso. E questo è un servizio che offriamo in maniera gratuita e incondizionata, e oserei dire il nostro punto di forza, che ci qualifica quali business partner che creano valore per la nostra clientela Una volta individuata la soluzione più appropriata, seguiamo il nostro cliente nel tempo perché, per quanto semplici nell’uso siano i sistemi, è sempre necessario garantire un’assistenza continuativa sul loro impiego, non solo di persona, ma anche attraverso supporti digitali o a distanza. Su quest’ultimo aspetto stiamo lavorando molto, proprio spinti da quanto è accaduto in questi mesi con l’epidemia di COVID che ci ha impedito di raggiungere fisicamente i nostri clienti e spinto a potenziare modalità di formazione fruibili da remoto. C’è poi un aspetto, che riguarda strettamente il Vending e i filtri di cui vengono dotati i distributori automatici: il nostro servizio non si limita a proporre commercialmente il filtro adatto a quella determinata macchina. Il nostro obiettivo è la valorizzazione, nei confronti dell’utente finale, della scelta di qualità rappresentata dall’adozione di uno dei sistemi di trattamento BRITA. Ciò può avvenire tramite specifica formazione delle reti commerciali, attività di co-marketing, iniziative di comunicazione condivise. Noi lavoriamo per creare valore per i nostri clienti. Avete mai pensato di far diventare i vostri clienti partner anche per la distribuzione delle vostre caraffe, nonché portatori del vostro claim Acqualità? Già lo facciamo in occasione di alcuni eventi legati al settore professionale, in cui la nostra caraffa è sempre presente anche come mezzo semplice per far capire il mondo della filtrazione, traslando nel Professional quello che accade nel canale domestico. Inoltre, in tutti gli eventi fieristici a cui partecipiamo la nostra caraffa BRITA viene presentata anche ai visitatori, che sono potenziali clienti domestici. In occasione dell’ultimo SIGEP abbiamo avuto un interesse enorme per il nuovo On-Tap, il nuovo sistema filtrante che si applica diretta-



mente al rubinetto in modo da filtrare l’acqua nel momento in cui la si preleva. Sebbene sia stato pensato per il canale domestico, non è detto che non possa essere applicato in altri contesti, come l’ufficio, ad esempio. Tornando alle situazioni in cui mondo professional e mondo home si incontrano, in molti coffee shop in cui si propongono caffè specialty ed estrazioni alternative all’espresso, come i caffè filtro, la nostra caraffa viene usata per filtrare l’acqua destinata alla preparazione di tali bevande e spesso proposta in vendita ai clienti del locale per il loro uso domestico. In generale, posso senz’altro dire che il brand BRITA ha una awareness maggiore nel mondo professionale, dove la filtrazione dell’acqua è parte del mestiere, mentre nel canale domestico la cultura dell’acqua è un tema che si sta affermando negli ultimi anni. Una possibile e interessante sinergia potrebbe svilupparsi nel connubio tra filtrazione dell’acqua e macchina del caffè per il canale domestico. Devo dire che ci sono molti distributori di cialde e di macchine che propongono la caraffa filtrante per migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto da utilizzare nella macchina da caffè a casa. Magari più avanti sarà più facile far incontrare questi due mondi. Parliamo di Vending. BRITA è cresciuta in questo settore con soluzioni dedicate, fino a diventare leader di mercato. Cosa vi aspettate per i prossimi anni anche alla luce degli ultimi difficili mesi? La situazione che stiamo vivendo a causa dell’epidemia del COVID comporterà necessariamente un cambio strutturale del mercato e l’esigenza da parte dell’azienda di ripensare il proprio core business. Crediamo che ci sarà un’accelerazione del processo di concentrazione del mercato, che già era in atto e che, guardando il mercato dal nostro punto di vista, potrebbe favorire la maggiore diffusione di sistemi altamente professionali. Le realtà più strutturate e meglio organizzate sono quelle che hanno anche maggior controllo dei processi, dei propri costi e che puntano alla maggiore standardizzazione della propria attività. Credo che saranno quelle che presumibilmente avranno una maggiore capacità di riorganizzarsi. In questo senso, un impiego più

diffuso dei sistemi di filtrazione a cartuccia di miglior qualità potrà certamente favorire un contenimento dei costi di manutenzione e l’efficientamento ulteriore dei reparti tecnici. In prospettiva, vedo particolari difficoltà in alcuni segmenti del mercato in cui opera il Vending, in particolare nel mondo dei servizi, come quello bancario o assicurativo, ed in generale laddove è prevedibile un’implementazione diffusa del lavoro da remoto. Questo comporterà da un lato la riduzione del personale e dei consumi negli uffici, con l’adozione di sistemi più piccoli per la preparazione del caffè, come quelli a capsule ad esempio, e dall’altro un incremento dei consumi domestici, dove l’Home Coffee Service potrebbe rappresentare una nuova frontiera. In uno scenario a medio termine, che valutiamo nel complesso ad impatto negativo per il Vending tradizionale, emergeranno però certamente nuove esigenze di consumo, che immagino ad esempio legate ai megatrend della sostenibilità, del fair trade, dell’healthy food. Chi meglio saprà intercettare questi trend, queste evoluzioni e saprà cavalcarne l’onda, potrà beneficiare più velocemente della ripresa che verrà, perché certamente verrà. Alla luce di una previsione negativa rispetto alla ripresa del Vending tradizionale, qual è la vostra sensazione? Credo che a medio termine non ci si debba attendere una ripresa del Vending solo perché le persone torneranno a scuola o in ufficio o a viaggiare, soprattutto per la configurazione che ha il Vending in Italia. Credo che la ripresa delle aziende del Vending passi attraverso un ripensamento del modello di business: dovranno riorganizzarsi, riposizionarsi sul mercato e approcciare nuovi sbocchi e nuove modalità di espletamento del servizio.

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PE VENDORS è stato uno dei primi costruttori di vending machine a credere nelle potenzialità di mercato di un distributore automatico che valorizzasse l’acqua di rete, resa ancora più sicura e gradevole attraverso la tecnologia implementata a bordo. Tre i modelli prodotti dall’azienda pesarese.

MEZZOLITRO

per la vendita di acqua microfiltrata erogata in bottiglie e borracce da 0,5lt. Le selezioni disponibili includono varie tipologie di acqua (naturale, frizzante, leggermente frizzante) e, cosa importante, permettono di regolare la temperatura desiderata. Da evidenziare che prima di ogni ciclo di vendita il vano dove viene appoggiata la bottiglia è igienizzato da un potente getto di vapore a 165°, in maniera automatica e senza che vi sia contatto. Inoltre, per eliminare eventuali batteri Mezzolitro è dotato di lampada UV-C, mentre filtri a addolcitori trattano l’acqua in maniera da renderla sempre buona, gradevole e sicura.

SLIM versione più contenuta nelle misure di Mezzolitro, dedicata a chi vuole offrire un servizio meno completo, riducendo le possibilità di scelta a poche selezioni.

HABITA

HABITA fa parte di un nuovo concetto teso a favorire la comodità e la convenienza d’acquisto di acqua all’interno dei condomini, considerati sempre di più come nuove realtà da servire direttamente. Il distributore di acqua microfiltrata HABITA può infatti erogare varie quantità di acqua a seconda del contenitore da riempire (da una borraccia da 0,5 fino alla bottiglia da 2 lt) e offre la possibilità di scegliere il tipo di acqua preferita e la temperatura. Da non sottovalutare l’elegante design, che rende la macchina adatta ad ogni contesto. Il valore aggiunto è dato dall’esperienza pluriennale in questo settore di GPE Vendors, che da tempo ha introdotto con notevole successo i suoi modelli di distributori di acqua microfiltrata nel settore vending. L’azienda è convinta che il gestore, in particolare in questo momento storico caratterizzato da una significativa riduzione delle battute nelle locazioni tradizionali, possa arrivare a offrire un servizio particolare ed innovativo all’interno dei condomini. Un plus che gli consente di ampliare il proprio orizzonte lavorativo e sviluppare fatturato attraverso un nuovo business. IL VANO DI PRELIEVO VIENE IGENIZZATO PRIMA DI OGNI EROGAZIONE CON UN POTENTE GETTO DI VAPORE A 165° C

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LA PROPOSTA DI

A

nche Bianchi Industry, produttore dello storico marchio Bianchi Vending, ha sviluppato una sua soluzione per l’erogazione di acqua di rete filtrata, completando in questo modo l’offerta ai suoi clienti e ai consumatori e cavalcando l’onda della recente riscoperta dell’acqua pubblica. WATER TO GO è il nuovo erogatore di acqua filtrata di Bianchi Vending che si collega direttamente alla rete idrica ed offre un servizio innovativo e molto richiesto dai consumatori, che potranno riempire facilmente bicchieri e borracce con acqua filtrata naturale o frizzante. Dal design lineare, flessibile e modulare, WATER TO GO è proposto in due versioni. La versione Slave si abbina a una macchina per bevande calde dotata di pulsantiera tradizionale o touchscreen: nel primo caso l’utente può scegliere direttamente le selezioni di acqua pre-impostate, mentre con il touchscreen accede ad un menù interattivo che gli permette sia di gustare un buon caffè aromatico sia di dissetarsi con un bicchiere di acqua pulita e fresca, o in alternativa di riempire la sua borraccia. La versione Master dispone invece di una propria interfaccia touch 7’’ con la possibilità di inserire un sistema di pagamento autonomo: una soluzione smart ed elegante da posizionare in qualsiasi ambiente. WATER TO GO è in grado di erogare sia acqua naturale che acqua frizzante, quest’ultima grazie alla predisposizione di un attacco ad hoc per bombola di Co2, la cui

pressione può essere regolata in ingresso, determinando diversi livelli di gasatura dell’acqua. Anche la quantità di acqua erogabile può essere impostata personalizzandola, fino a un massimo di 500cc, a seconda del contenitore previsto. Quest’ultimo viene intercettato grazie a due sensori posizionati nella cup station, che verificano la presenza del bicchiere sia quando posizionato sul fondo sia quando rialzato tramite il kit supporto bicchiere. Importante, specialmente in questo momento di estrema attenzione ai parametri di igiene, la tecnologia introdotta per il trattamento dell’acqua sia in entrata che in uscita. Oltre che per la presenza del filtro BWT-BEWAPUR HQ L, che riduce inquinanti chimici e odori sgradevoli, la disinfezione e debatterizzazione vengono garantite • in entrata attraverso una lampada UV BWT-UV-C Guard 4,5 + 4,5 W • in uscita attraverso una lampada UV BWT-UV-C 16 W. Il modulo WATER TO GO è proposto in versione neutra per consentire la totale personalizzazione della porta piatta con adesivi personalizzati e loghi aziendali, o in opzione con la grafica Design Your Break che richiama la filosofia Bianchi Industry. In definitiva, una soluzione pratica e versatile con la quale Bianchi dà una risposta concreta e dedicata al mondo dell’acqua da bere e alle problematiche che vi ruotano intorno, prima fra tutte la sostenibilità. “Abbiamo sviluppato il modello WATER TO GO per dare risposta ad esigenze che diventano di giorno in giorno sempre più sentite tra i consumatori. Mi riferisco, per esempio, alla valorizzazione dell’acqua di rete, un tema che comincia ad assumere importanza anche agli occhi del consumatore italiano, da sempre ‘fedele’ all’acqua in bottiglia. Grazie a questa novità, siamo in grado di offrire ai consumatori più sensibili alle tematiche green la possibilità di poter utilizzare un proprio contenitore, che sia una borraccia o un bicchiere, e di ridurre così il consumo di plastica” commenta Massimo Trapletti, CEO di Bianchi Industry.

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nticipando le attuali esigenze, già nel 2011 Flymax progettò il suo modello Acquamat per l’erogazione di acqua di rete. Perfezionato nel tempo e divenuto una risposta concreta a temi oggi particolarmente sentiti, Acquamat viene proposto in due versioni, adattabili a diverse tipologie di locazioni. Abbiamo posto alcune domande a Gianpaolo Mandaletti, amministratore della società ACEM srl Da quale idea è nato il progetto Acquamat? Oramai, sempre più aziende si stanno sensibilizzando sul tema del riciclaggio e sull’utilizzo di fonti rinnovabili. Se si dà uno sguardo ai dati pubblicati da Roberto Cavallo in “Meno di 100 chili”, in Italia, in un solo anno, viene consumata tanta plastica da avvolgere 35 volte la terra all’altezza dell’equatore. Se si pensa poi all’emissione di Co2 per il trasporto delle bottiglie di plastica e all’inquinamento dei mari e degli oceani causato dal non corretto smaltimento della stessa, ci rendiamo conto che è davvero ora di cambiare le nostre abitudini, diminuendo drasticamente l’utilizzo ed il consumo di bottiglie e bicchieri di plastica. Da qui il vostro modello Acquamat. Ce lo descrive? Acquamat è un distributore in grado di erogare acqua naturale frizzante e leggermente frizzante, sia a temperatura ambiente che fredda. Il circuito idraulico del distributore prevede che l’acqua “di rete” passi attraverso due depuratori ed una lampada UV in modo da offrire al cliente finale un’acqua trattata e debatterizzata. Inoltre, abbiamo dato la possibilità di inserire, all’interno delle macchine, il nostro generatore di ozono in modo da fornire una maggior sanificazione del vano prelievo. Il distributore è predisposto per il bicchiere sia automatico che manuale e per la borraccia da 0,5lt e 1lt. È inoltre possibile avere anche la versione “lio” che, con l’aggiunta di due contenitori di solubili, permette anche l’erogazione di due bevande fredde. Questa versione è molto richiesta soprattutto dalle palestre, in modo che i clienti abbiano sempre a disposizione una bevanda energizzante fresca pre o post allenamento. Poi è nata Acquamat Mini. Come mai? Perché ci piacciono le sfide! Infatti, uno dei nostri principali obbiettivi è creare prodotti “ad hoc” e, ascoltando l’esigenza di un nostro cliente, abbiamo sviluppato il modello Acquamat Mini, in grado di erogare, con bicchiere manuale o automatico, acqua naturale (fredda e ambiente). Questa macchina customizzata non solo si adatta all’esigenza del cliente di ottimizzare lo spazio all’interno dei locali, ma anche alla necessità di eliminare fontanelle e

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boccioni che immancabilmente bagnavano il pavimento, causando lamentele e malcontento da parte degli utenti. Anche su questo modello è possibile installare il nostro generatore di ozono. Sui modelli Acquamat è possibile installare il Touchless System per la selezione da app? Certamente, è possibile installare il sistema su tutti i prodotti del nostro range. Il sistema è molto facile e veloce da utilizzare, basta solo avere con sé il proprio telefonino. Inquadrando il relativo QR Code abbinato alla macchina, sul display del cellulare apparirà la tastiera della stessa. Basterà scegliere la bevanda che si desidera e posizionare il Bar Code generato vicino al relativo lettore et voilà, il gioco è fatto! In questo modo, l’utente finale senza scaricare alcuna applicazione può utilizzare la macchina senza toccare la tastiera ed igienizzare quindi le mani. Semplice, veloce e sicuro! In sintesi, quali sono i vantaggi? Un’unica risposta per entrambi i modelli: risparmio economico e salvaguardia dell’ambiente.

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KUES K8 è la soluzione per l’erogazione di acqua di rete sviluppata da Manea Vending, un punto di approvvigionamento di acqua da bere che resta fedele al concept del distributore automatico tradizionale. Ce ne parla Antonio Nicolini, CEO dell’azienda. Com’è nata l’idea di AKUES K8? AKUES K8 è nato per rispondere alla richiesta da parte del mercato di una macchina che distribuisse acqua non in bottiglia di plastica, data la sempre crescente sensibilità dei consumatori verso questo tema. Sappiamo bene quanto i movimenti #plasticfree abbiano influenzato le scelte dei consumatori in questi ultimi anni e Manea Vending ha voluto sviluppare una sua proposta, sostenibile ma in linea con le caratteristiche che da sempre distinguono i suoi distributori: belli, robusti e funzionali. Quali sono le sue caratteristiche? In primo luogo un sistema di sanificazione che alla semplice igienizzazione con acqua bollente, può abbinare i raggi UVC che svolgono un’azione antibatterica su tutta la linea di erogazione dell’acqua. Accanto ad essi, AKUES K8 ha a bordo i tradizionali sistemi di filtrazione dell’acqua, che possono essere a cartuccia o a osmosi inversa. L’erogazione può avvenire sia in borraccia che in bicchiere e, in quest’ultimo caso, il contenitore viene distribuito direttamente dalla macchina, che ha una colonna bicchieri automatica, predisposta sia per il bicchiere di plastica che per quello di carta. Come viene dosata la quantità di acqua da erogare in base al contenitore? È una scelta che fa direttamente l’utente sul display della macchina, dove può digitare la quantità di acqua desiderata, oltre che la tipologia, ovvero liscia o gassata fredda o anche acqua calda, con la quale preparare thè o tisane. Le selezioni possono essere effettuate via Wifi. Abbiamo deliberatamente scelto di non utilizzare una app, perché riteniamo che il consumatore di passaggio non scarichi un’applicazione solo per prendere un bicchiere di acqua. Abbiamo, quindi, scelto un Wifi che si collega direttamente al telefono dell’utente e, dopo il pagamento nel caso che la selezione non sia gratuita, gli consente di prelevare il prodotto. Se l’azienda che ospita il nostro AKUES K8 decide di far pagare l’acqua agli utilizzatori, a bordo del distributore è possibile installare qualsiasi sistema di pagamento, dalla semplice gettoniera ai lettori di carte. In definitiva, AKUES K8 funziona come un normale distributore automatico.

A suo parere, l’erogatore di acqua di rete è la nuova frontiera della distribuzione di acqua da bere? Potrebbe esserlo in relazione a quelli che saranno gli sviluppi futuri per quanto riguarda il tema delle plastiche e le nuove idee che potrebbero nascere a proposito dei sistemi di erogazione di acqua di rete, idee sulle quali Manea Vending sta già lavorando per proporre al mercato qualcosa di nuovo e diverso, che superi le proposte attuali, dettate anche da una moda che sta investendo il mondo dell’acqua. Ritiene che il consumatore sia pronto a recepire questa nuova gestione dell’acqua da bere? Diciamo che si è preparato da quando una decina di anni fa sono nate le Casette dell’Acqua, che hanno raccolto nel tempo sempre più consensi, soprattutto perché garantiscono un risparmio notevole per l’approvvigionamento di acqua da bere. Un sistema a basso costo che ha segnato un passaggio ed un’evoluzione rispetto al gesto di andare ad acquistare le bottiglie d’acqua al supermercato. In un certo senso, sta avvenendo la stessa cosa con i distributori di acqua di rete nei luoghi di lavoro: ci si sta orientando ad andare a riempire il proprio contenitore all’erogatore, piuttosto che acquistare la bottiglia d’acqua alla vending machine. E questo avviene sia per scelte sostenibili che per la necessità di risparmiare.

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LA PROPOSTA DI

È

una partnership nata lo scorso anno quella tra Gruppo Celli (Acqua Alma e Cosmetal) e Legambiente e che è stata ufficializzata fino al 2021 con l’obiettivo comune di sensibilizzare il consumatore sull’acqua, intesa come bene comune da tutelare. Evitare gli sprechi significa non solo essere attenti alla quantità di risorse idriche utilizzate in eccesso, ma anche a risparmiare plastica, optando per soluzioni che invitano al riutilizzo dei contenitori e al refill con l’acqua di rete, che è buona e sicura. Gli erogatori di acqua di rete realizzati da Gruppo Celli sono proposti come soluzioni idonee al canale domestico attraverso il progetto Acqua Alma Green Building, il primo sistema per l’erogazione di acqua di rete microfiltrata disponibile direttamente all’interno dei condomini. Gli Acqua Point sono destinati ai condomini come soluzione sostenibile, che azzera l’acquisto di fardelli di acqua, libera spazio in dispensa e mette a disposizione acqua garantita e controllata di diverse tipologie. Una soluzione a portata di mano, “sotto casa” che, inoltre, riduce sostanzialmente il consumo di bottiglie di plastica con tutto ciò che questo comporta per l’indotto (trasporti, logistica, stoccaggio). In questa ottica, è partita la campagna Civico 5.0 volta a sensibilizzare cittadini, amministrazioni e amministratori di condomini verso un nuovo modo di pensare gli spazi in cui si abita e prevede l’installazione di Acqua Alma Point all’interno di alcuni condomini che hanno aderito alla campagna. I consumi verranno monitorati ed i risultati saranno presentati all’interno del rapporto finale di presentazione dei dati di Civico 5.0. Al progetto Acqua Alma dedicato ai condomini si affianca Acqua Alma Green Office, la soluzione pensata per il mondo del lavoro e, in particolare, per gli uffici. Dall’inizio di quest’anno, si sta registrando una forte tendenza a passare dagli erogatori a boccione, ai più sostenibili punti d’uso collegati direttamente alla rete idrica. Un vero e pro-

prio fenomeno di conversione culturale dei consumi, in cui è l’impiegato che chiede sostenibilità in quanto sempre più sensibile e responsabile delle proprie azioni nei confronti della salvaguardia del pianeta. Sorprendenti alcuni fenomeni che si sono e/o si stanno verificando all’interno di grandi aziende: Enel ha avviato un percorso verso l’eliminazione dell’utilizzo della plastica monouso negli uffici amministrativi e negli impianti produttivi, che coinvolge circa 26mila dipendenti in Italia; stessa fenomeno per Sky, che ha installato distributori d’acqua nei suoi uffici di Milano, Roma e Cagliari, oltre ad aver eliminato la plastica che costituisce il packaging dei suoi apparecchi. Particolare quello che sta accadendo in RAI: il Comitato #Grr Plastic Free, che rappresenta 400 persone tra giornalisti, tecnici, registi e impiegati RAI, lo scorso maggio ha lanciato una campagna di sensibilizzazione, che prevede ogni mercoledì un’azione di mail bombing verso gli account e-mail dei vertici RAI. La campagna è partita da Roma e sta raccogliendo adesioni dalle redazioni della RAI sparse sul territorio italiano. Sembrerebbe che perfino i vertici siano propensi ad attuare il cambiamento. Non è esente da questa tendenza il mondo dell’Ho.Re.Ca., dove cresce sempre di più il numero dei ristoratori che preferiscono proporre ai propri clienti acqua microfiltrata di rete, piuttosto che acqua in bottiglia; così come cresce il numero di coloro che la richiedono nei locali del fuori casa. www.celligroup.com

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LA PROPOSTA DI

L

a Sostenibilità è diventato un asset importante per molte aziende, ma le nuove esigenze dettate dalla diffusione del virus COVID-19 ne impongono altri, in primo luogo la sicurezza anche per quanto riguarda l’acqua da bere. In questo contesto, Culligan ha risposto prontamente lanciando una nuova soluzione che rappresenta il perfetto connubio tra sicurezza e sostenibilità: l’erogatore d’acqua a km 0 senza contatto BIO-REFRESH Touch Free. BIO-REFRESH Touch Free è l’erogatore Culligan di ultima generazione pensato appositamente per aziende e uffici. Grazie alla tecnologia ‘capacity proximity’, l’erogatore si attiva a 1,5 cm di distanza, evitando così qualsiasi contatto con la superficie a garanzia della massima igiene. Dotato del filtro a carbone Culligan e del sistema di ultrafiltrazione Culligan Pure testato dall’Università di Bologna, BIO-REFRESH garantisce all’acqua la massima salubrità, neutralizzando sapori e odori sgradevoli (come il cloro), batteri, virus e sostanze organiche, solidi sospesi e torbidità, senza eliminare i sali minerali.

Oltre a rispondere al bisogno di totale sicurezza dei consumatori nell’era post-Covid, BIO-REFRESH Touch Free di Culligan è in linea anche con l’esigenza di rimettere al centro dell’attenzione il tema della sostenibilità ambientale. Proprio i significativi benefici per l’ambiente hanno permesso agli erogatori di acqua affinata Culligan come BIO-REFRESH Touch Free di ottenere un importante riconoscimento a seguito di severe verifiche tecniche e di impatto ecologico da parte di Legambiente. L’impianto frigorifero di BIO-REFRESH, inoltre, è caricato con gas refrigerante totalmente naturale R600, che non contribuisce al riscaldamento globale e che, per le sue specifiche caratteristiche, permette un notevole risparmio di energia elettrica. BIO-REFRESH di Culligan coniuga la compattezza della linea alla semplicità e alla praticità d’impiego. Il sistema eroga acqua di qualità al punto d’uso adatta a tutti i gusti ed esigenze: fredda o a temperatura ambiente, naturale, frizzante o semifrizzante e istantaneamente calda a 85°C, per preparare comodamente the e tisane. Infine, il servizio di assistenza Culligan di primo livello garantisce la sanitizzazione a cura di tecnici qualificati per tutti gli erogatori inutilizzati durante periodi di tempo superiore alle 2 settimane, per una rimessa in funzione dell’impianto in totale sicurezza. www.culligan.it

La superficie di Bio-Refresh Touch Free, inoltre, è trattata con una tecnologia a ioni di Argento - chiamata Nano Silver Pipe - capace di ridurre il 99,9% della proliferazione batterica, senza il bisogno di utilizzare prodotti chimici che potrebbero alterare le caratteristiche dell’acqua.

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LA PROPOSTA DI

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al laboratorio R&S di Zerica sono nate "KEMONIA Pay" e "FUTURA Rent", due soluzioni che rispondono alle recenti richieste del mercato, oggi più sensibile a prodotti eco-sostenibili. Il trend attuale va verso una sempre maggiore riduzione dell'uso di bottiglie di plastica - quelle delle tradizionali vending machine, per intenderci - e soprattutto verso soluzioni più sicure dal punto di vista igienico a causa dei timori legati alla pandemia. Attualmente il mercato già propone delle soluzioni in questa direzione, ma sono ancora molto simili ai classici distributori automatici dotati di sistemi di pagamento a moneta o carta di credito. Le proposte di Zerica, invece, puntano ad un mercato costituito da un'utenza diversa, che non vuole costi di gestione correlati al sistema di pagamento. Focalizzata su questo target, Zerica ha realizzato due prodotti diversi tra loro e dotati di due differenti sistemi di gestione. www.zerica.com

*Sistema di telemetria completo per la gestione e il monitoraggio in tempo reale dei parametri tecnici via web, da pc, tablet o smartphone.

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KEMONIA Pay KEMONIA Pay è l'erogatore di acqua di rete che funziona senza alcuna moneta e senza alcuna forma di abbonamento. KEMONIA Pay interagisce con l'utenza grazie a due tecnologie diverse tra loro: NFC e API di Satispay. Grazie all'eleganza del design, sicuramente diverso da quello delle tradizionali vending machine, può essere installata in diverse location, soprattutto uffici e condomini. La gestione di KEMONIA Pay è estremamente semplice, sia a livello tecnico che contabile grazie ad AUXILIA*, il sistema IoT di terza generazione totalmente sviluppato in Zerica. FUTURA Rent FUTURA, la pluripremiata colonnina per l'acqua di Zerica, la più completa e compatta in commercio, si evolve grazie all'implementazione di una nuova tecnologia dalle caratteristiche incredibili. Nasce così FUTURA Rent, la nuova versione che non prevede sistemi di pagamento e grazie ad AUXILIA* offre al gestore un pannello completo di assistenza tecnica ed amministrativa dei noleggi con un totale controllo remoto della macchina FUTURA Rent è disponibile con comandi a pedale o con sistema touch free per un'erogazione in sicurezza.



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selezione dei prodotti da parte dell’utente; • Touch Screen interno costituito da pannello da 7 pollici ad alta risoluzione posto nella zona di carico da utilizzare per la gestione tecnica del distributore ; • Sirio Box, il dispositivo che immagazzina e cripta i dati di vendita inviati da tutti i metodi di pagamento, trasmettendoli direttamente all’Agenzia delle Entrate. Acquafacile24 è la nuova frontiera dei negozi automatici, un sistema d’acquisto facile, comodo, veloce, sempre disponibile in ogni momento della giornata. www.acquafacile24.it

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cquaFacile24 è il primo franchising specializzato nella distribuzione automatica di fardelli di acque minerali in bottiglia delle migliori marche. Collocato in contesti urbani ad alto traffico ed immediata visibilità, soprattutto in aree residenziali densamente popolate, Acquafacile24 rende disponibile l’acqua da bere 24 ore su 24 ad un prezzo competitivo, riducendo tempi e costi, oltre che l’onere, del trasporto dai punti vendita alla propria abitazione. Oltre al prezzo vantaggioso e alla disponibilità continua, questo sistema automatico di vendita di fardelli d’acqua offre ulteriori vantaggi: • il consumatore può comprare in unico posto oltre venti marche di acqua nello stesso momento; • l’acqua viene erogata in modo semplice e comodo, poiché questi negozi automatici sono muniti di posteggio riservato per cui le confezioni vengono movimentate dal distributore al portabagagli della propria auto; • il pagamento avviene in modo sicuro e comodo sia in contanti sia con carta di credito o bancomat. Tre i modelli disponibili, che differiscono l’uno dall’altro per numero di corsie, ovvero nastri robotizzati per il trasporto delle casse, per numero di confezioni che possono essere inserite nei nastri e per dimensioni della macchina stessa. Ogni distributore è dotato di: • Display da 21 pollici ad alta risoluzione Glass Cap Touch e potente PLC integrato, facile e intuitivo, per la

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LE NOVITÀ WATER TIME PER IL MONDO DELL'ACQUA DA BERE INTERVISTA CON STEFANO PICCININI La seconda novità è costituita dal nuovo modello di refrigeratore paragonabile, ma solo per le dimensioni, a un distributore automatico. WATERFALL non è un distributore automatico di acqua ma un refrigeratore allacciato alla rete idrica con capacità di erogazione “elevata” pari a 60 litri/ora. Il distributore è posizionato all’interno di una carrozzeria di dimensioni pari a cm 47 di larghezza per cm 182 di altezza.

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ater Time è leader di mercato per la commercializzazione di erogatori di acqua a boccione. Di recente avete ampliato l'offerta introducendo nuove soluzioni. Ce le descrive? Le novità in casa Water Time sono due e siamo orgogliosi di presentarle al pubblico. La prima è HYDRAZON, un nuovo modello di refrigeratore “stand-alone” da allacciare alla rete idrica con capacità di erogazione “contenuta” pari a 15 litri/ora dotato di tecnologia touchless prodotto da Blupura. L’erogazione dell’acqua avviene senza schiacciare alcun tasto ma, semplicemente, avvicinando il dito al tasto relativo alla selezione desiderata. L’acqua verrà così erogata fino a quando non si allontanerà il dito dal sensore. La superficie esterna del refrigeratore è trattata con tecnologia “Nano Silver Protection” a ioni d’argento per evitare la proliferazione batterica. Il sistema “Nano Silver Pipe”, di cui è dotato il refrigeratore, consiste in un tubo in acciaio inox trattato in superficie con nanotecnologie a base di ioni d'argento, che rendono la superficie più liscia e compatta, impedendo così la formazione e i depositi di colonie batteriche e biofilm.

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Cosa differenzia WATERFALL dagli altri modelli presenti sul mercato? WATERFALL ha una importantissima componente tecnologica che lo rende per certi versi unico. A partire dalla presenza, al suo interno, del magazzino per la vendita delle borracce con relativo ed esclusivo sportello per la loro erogazione E poi il sistema innovativo di lavaggio e sanificazione delle borracce, comprese quelle che la sera prima abbiamo lasciato sulla nostra scrivania “mezze piene”; l’erogazione del bicchiere vuoto o pieno; la funzione “pausa” durante l’erogazione dell’acqua; la telemetria e un software avanzato ma semplicissimo da usare per la configurazione del sistema; il risciacquo automatico programmabile ogni “X” ore dall’ultima erogazione. Questo sistema, in particolare, oltre a risciacquare completamente tutti i componenti a contatto con l’acqua, procede anche alla sanificazione di tutto l’impianto del refrigeratore e del sistema di erogazione dell’acqua. Cosa vi ha spinto a proporre questa tipologia di distributore? Dopo l’uscita del primo refrigeratore di queste dimensioni e l’avanzare di politiche plastic-free, abbiamo pensato a cosa fare per proporci sul mercato cercando di differenziarci. Abbiamo pensato, come è da sempre nel nostro DNA, ad una soluzione utile e snella per il mercato della Distribuzione Automatica che abbiamo imparato a conoscere ed ascoltare, cercando di offrire un prodotto di altissima qualità con tecnologia avanzata in grado di soddisfare anche il Cliente più esigente. Waterfall funziona con sistema di pagamento? WATERFALL funziona come tutti i refrigeratori allacciati alla rete idrica con la sostanziale differenza che è dotato di pannello video-touch (in sostituzione dei normali pulsanti o rubinetti) dal quale si possono selezionare tutte le richieste. Nel caso in cui si desideri installare un sistema di pagasport bottle

mento per erogare acqua in bicchiere o in borraccia, acquistare la borraccia vuota oppure semplicemente sanificare la nostra, WATERFALL è predisposto per montare e dialogare con i sistemi di pagamento oggi presenti su tutti i distributori automatici: questo lo rende versatile e flessibile rispetto a specifiche richieste. Qual è il target di riferimento? WATERFALL può essere installato in azienda, in ospedale, a scuola, in uffici di grandi dimensioni; in tutti quei luoghi nei quali la richiesta d’acqua è “importante”. L’erogazione di acqua liscia a temperatura ambiente, liscia a temperatura fredda, frizzante e leggermente frizzante a temperatura fredda con diverse “capacità” di erogazione (da 20cl a 1 litro) lo rende assolutamente in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. WATERFALL è prodotto da BLUPURA. Come nasce questa collaborazione? Dieci anni fa, Water Time decise di intraprendere un rapporto di collaborazione con Blupura, azienda Italiana con prodotti di altissima qualità e affidabilità. Rapporto che, con il passare degli anni, si è trasformato in una collaborazione strettissima. WATERFALL nasce dall’unione delle esperienze di BLUPURA e WATER TIME, maturate sul campo in tanti anni. Come ha detto l’attore Heath Ledger “Niente è più appagante del lavorare assieme agli amici”. Ed è così quando Water Time lavora con Blupura.

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LUIGI CLAUSER RACCONTA... LUIGI CLAUSER Quasi 30 anni di attività nel Settore, Luigi Clauser è una di quelle figure professionali che si sono fatte attraverso una lunga gavetta in aziende primarie del Settore, fino ad essere approdato alla General Vending. Ci racconta la sua carriera in questa breve intervista. Quando hai iniziato a lavorare nel Vending? Ho iniziato il 10 maggio del 1991 entrando alla Fa.Ge. Fabbrica Gettoniere dove, essendo perito elettronico, inizialmente svolgevo il ruolo di tecnico di produzione; successivamente sono passato all’ufficio tecnico, poi ho fatto assistenza tecnica, per passare infine nel ruolo di commerciale. Insomma, ho fatto tutta la trafila seguendo la Fa.Ge. nella sua evoluzione, fino a diventare l’attuale Paytec. Arriviamo così al 2012 e al mio passaggio alla Qsave Elkey, che mi aveva contattato, interessata alla mia figura professionale e all’esperienza che avevo maturato in tanti anni di lavoro nel comparto. Come mai hai deciso di accettare? Avevo capito che era arrivato il momento di fare una scelta, di mettermi alla prova in un’altra azienda e così sono andato a Torino, lavorando in Elkey per 3 anni dal 2012 al 2015. Poi, dopo una breve esperienza in Subalpina Vending, è arrivata la proposta di General Vending che, tra l’altro, mi consentiva di avvicinarmi a casa e l’ho accettata. Adesso sono 5 anni che in General Vending mi occupo della parte commerciale per le zone di Milano, Monza, Lecco, Bergamo, Brescia, Piacenza e Pavia. Io mi definisco un soldatino sul campo. Passare da tecnico a commerciale che cosa ha dato alla tua esperienza professionale? Ho sempre avuto una mentalità commerciale nel senso che, anche se ero tecnico, ero molto incline alla soddisfazione del cliente, perché ritengo che il cliente nel nostro mestiere, e non solo, è al centro di tutto. Allo stesso tempo, avendo venduto per anni sistemi di pagamento, la mia formazione di tecnico è stata essenziale per la conoscenza dettagliata dei prodotti che andavo a proporre. Oltre all’esperienza sul campo, ho avuto dei bravi maestri come Francesco Princiotto, Marco Cantafora, Antonino Cuttonaro che hanno sicuramente arricchito le mie conoscenze e contribuito alla mia crescita professionale. Quanti chilometri percorri in un anno e come ti organizzi il lavoro? 70.000. La mattina sono sempre in ufficio dove inserisco gli ordini, chiamo i clienti e organizzo il mio giro di visite. Poi verso le 10,30/11,00 inizio il mio giro, programmato in base agli appuntamenti e alla tipologia di cliente: ci sono clienti che visito ogni settimana ed altri che vedo con minore frequenza. Diciamo che da quando sono in

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Intervista raccolta da Fabio Russo

General Vending il mio lavoro segue un ritmo meno frenetico di quando vendevo sistemi di pagamento e giravo per tutta l’Italia e poi, avendo clienti in zone vicine alla mia residenza e all’azienda, mi è più facile gestire il lavoro quotidianamente, piuttosto che programmarlo settimanalmente come accadeva una volta. Diciamo che è cambiato anche il ventaglio dei prodotti che proponi ai clienti… Certo, la vendita dei sistemi di pagamento rappresenta solo un segmento del mercato della Distribuzione Automatica, tante volte visti come un accessorio. Ora invece mi occupo del Vending vero, a 360 gradi e questo mi piace molto, mi dà molta soddisfazione, così come sono contento di lavorare per un’azienda come General Vending dove c’è un bell’ambiente.

Secondo te, come cambieranno le società di gestione subito dopo il COVID? Intanto, devo dire che rispetto a un tempo, il Vending è già cambiato: prima, negli anni ‘80/90 era visto come un servizio, ora si guarda sempre di più ai numeri. In cuor mio, spero che torni in auge il rapporto col cliente e l’attenzione al servizio ma è, appunto, una speranza. Dopo il COVID ci sarà ancora una selezione: le società più strutturate riusciranno ad andare avanti, mentre per i più piccoli sarà più difficile. È anche il governo con la tassazione e la burocrazia che, secondo me, non dà supporto alle piccole realtà, che non vengono tutelate ed agevolate, cosa che rende complicata la loro crescita. In generale, è più che assodato che il Vending abbia pagato un prezzo altissimo a causa del COVID. Credi invece che il comparto del monoporzionato sia cresciuto in questa circostanza? Più che cresciuto, direi che ha tenuto. Lo smart working, che è stato una batosta per i consumi della Distribuzione Automatica, sicuramente ha dato un impulso ai consumi a casa, dove oramai la macchinetta a cialde o capsule è sempre più presente. Le vendite dei negozi e dell’e-commerce sono cresciute proprio grazie al lockdown. Luigi Clauser cosa fa nel tempo libero? Prima di tutto mi dedico alla famiglia, a mia moglie e ai miei due figli, una ragazza di 19 anni e un ragazzino di 12. Poi ho una grande passione per lo sport e in particolare per il calcio e per l’Inter, che è la mia squadra del cuore. Per stare sul campo anche nello sport alleno una squadra di ragazzini che, purtroppo, adesso sono fermi anche loro per il COVID. Diciamo che questo è un periodo in cui si è poco inclini alla spensieratezza che ti danno le attività che svolgi per passione, ma voglio essere positivo: sono sicuro che molto presto ci getteremo tutto questo alle spalle e riusciremo a risalire la china.


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LUCAFFÈ LANCIA LA CAPSULA COMPOSTABILE COMPATIBILE NESPRESSO

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UNA SCELTA DIFFICILE MA COERENTE CON LA FILOSOFIA AZIENDALE

ata nel 1996 sulle rive del lago di Garda come torrefazione artigianale, grazie alla passione e all’intraprendenza di Gian Luca Venturelli, Lucaffè è cresciuta rapidamente soprattutto quando agli impianti per la tostatura e macinazione del caffè, furono affiancate innovative linee di confezionamento del caffè in cialde di carta. Nel 2004 la torrefazione si è trasferita nella nuova sede di Carpenedolo (Brescia) a pochi passi da La Piccola, sempre condotta da Gian Luca Venturelli, azienda che produce e distribuisce le esclusive macchine per caffè espresso a cialde a marchio La Piccola. La collaborazione tra le due realtà e la sinergia, nata dall’unione della tradizione artigianale della torrefazione e la progettazione di macchine per espresso, hanno portato ad una sperimentazione a 360 gradi nel mondo dell’easy served, consentendo di ottenere prodotti di qualità eccellente su entrambi i fronti. La costante crescita ha portato Lucaffè a raggiungere una produzione di oltre due milioni di cialde al mese, alla quale la proprietà non ha mai voluto affiancare quella di capsule, per tenere fede ai principi di Sostenibilità che la identificano. Almeno fino ad oggi: Lucaffè, infatti, lancia un’importante novità per il mondo del porzionato, che mette d’accordo la crescente richiesta di capsule da parte del mercato e l’esigenza dell’azienda di non impattare sull’ambiente con un prodotto che non sia sostenibile. Ci facciamo raccontare questa novità da Gian Luca Venturelli, titolare della Lucaffè. Come mai avete ceduto al richiamo della capsula? Nel segmento del porzionato Lucaffè ha fatto sin dall’inizio una scelta coerente con i suoi principi di Sostenibilità, optando per la cialda in carta filtro e decidendo di non produrre capsule in plastica o alluminio. Quando in passato abbiamo testato sedicenti capsule compostabili, devo dire che non ci hanno mai convinti perché, contenendo additivi chimici, non lo erano effettivamente. Più

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di recente, sono state sottoposte alla nostra attenzione due capsule compostabili a nostro avviso più convincenti e ne abbiamo scelta una, quella che ci sembrava avesse le migliori caratteristiche. Abbiamo fatto tutti test possibili sulle macchine e sulle capsule stesse, arrivando persino ad incendiarle, una prova che ritenevamo importante, perché le altre capsule compostabili, quando le incendi, emettono un fumo nero. Quella che noi abbiamo scelto, invece, produce un fumo bianco che sa di zucchero e questa prova ci ha definitivamente convinti. Essendo arrivati ultimi in questo segmento del mercato, volevamo posizionarci con un prodotto realmente sostenibile, che convincesse prima di tutto noi e poi i consumatori. Come mai avete scelto il barattolo in acciaio come contenitore? Per salvaguardare la tenuta del caffè all’interno della capsula e garantirle una shelf life più lunga. L’alternativa sarebbe stato il sacchetto in plastica che inquina e sarebbe incoerente con l’idea di un caffè in capsula sostenibile al 100%. L’acciaio del nostro barattolo è invece ricicla-


bile, oltre che riutilizzabile visto che può essere usato come semplice contenitore anche per tenere alimenti in frigorifero. Abbiamo, infatti, realizzato un barattolo dalle dimensioni giuste per essere messo nella porta del frigo e bello esteticamente da poter essere tenuto sul piano della cucina. Inoltre, abbiamo modificato il tappo, che era di metallo rivestito di un film plastico abbastanza spesso e quindi non riciclabile insieme all’acciaio e lo abbiamo sostituito con una pellicola sottile dal peso di soli 2 grammi. Confrontandoci con l’ente preposto allo smaltimento dell’acciaio, abbiamo avuto conferma che il nostro tappo, grazie alla leggerezza del rivestimento plastico, può essere riciclato insieme all’acciaio. Infine, c’è un effetto sensoriale che non va sottovalutato: quando apri il nostro barattolo, essendo sotto pressione, emette il classico sibilo della lattina di caffè macinato e diffonde tutti gli aromi del caffè che è all’interno, una sensazione che appaga già prima di degustarlo. Quale tipologia di capsula producete? Abbiamo deciso di partire con la compatibile Nespresso, essendo la capsula più venduta, e abbiamo scelto di utilizzare un caffè 100% arabica. Devo dire che, nonostante questa scelta, la resa in tazza è un caffè cremoso. A quali canali sono destinate? I supermercati, l’e-commerce e i negozi specializzati. È, però, una novità che Lucaffè mette anche a disposizione delle private label e devo dire che già stiamo realizzando una capsula a marchio del un importante brand della GDO italiana. Per noi, che realizziamo il 98% del nostro fatturato all’estero dove siamo un marchio riconoscibile, è importante essere presenti sugli scaffali dei supermercati italiani, anche se attraverso il brand del cliente. Come mai Lucaffè è più apprezzato all’estero che nel nostro Paese? In parte è dovuto ad una nostra scelta, ovvero quella di non voler entrare nella concorrenza sul prezzo al ribasso, come avviene in Italia, dove il mercato è saturo. Il nostro è un caffè di qualità che all’estero viene apprezzato come prodotto italiano e questo rientra nella nostra mission di portare il made in Italy fuori confine con un giusto prezzo, che ci viene riconosciuto in maniera trasparente. Siamo convinti che le logiche del prezzo al ribasso non fanno bene al mercato e non valorizzano la qualità della nostra produzione.

In quali Paesi siete più forti e qual è il vostro fatturato? I Paesi in cui siamo più affermati sono Germania, Cile e Giappone, dove abbiamo i nostri distributori, tra i quali quello del Giappone è Keisuke Honda un ex calciatore del Milan che ha avviato un’attività di commercializzazione del caffè. Per quanto riguarda il fatturato, l’anno scorso abbiamo totalizzato come Lucaffè 9 milioni di euro, che salgono a 12 considerando anche il fatturato de La Piccola. Quest’anno, data la situazione generale, prevediamo una perdita del 10% rispetto al 2019, un vero peccato perché il 2020 era partito molto bene. Nei primi mesi avevamo registrato una crescita del 20%, ma marzo, aprile, maggio e giugno hanno visto una flessione che speriamo di recuperare, sebbene quest’anno si chiuderà sicuramente con risultati inferiori al precedente. Tornando al tema della Sostenibilità, cos’altro fa Lucaffè in questa direzione? Prima di tutto, noi abbiamo sempre fatto le bustine delle cialde più piccole e leggere rispetto a quelle degli altri torrefattori e questo con grande fatica perché abbiamo dovuto modificare le macchine. Alcuni colleghi ci hanno seguito in questa scelta e noi, di rimando, abbiamo ridotto ulteriormente il packaging delle cialde, rimanendo quelli che hanno la bustina più piccola sul mercato. Poi il caffè verde che importiamo non è chiuso in sacchi di juta, ma ci facciamo fare dei sacchi di carta e plastica, dove la plastica è traspirante e trattiene di più gli aromi durante il trasporto. Quando il caffè arriva nel nostro stabilimento, si divide la plastica dalla carta e tutto viene riciclato. Siamo particolarmente orgogliosi di questo, un’innovazione che è stata molto apprezzata dalla Cooperativa dei produttori di caffè del Brasile, la quale ci ha assegnato una targa di riconoscimento come primo importatore di caffè al mondo ad utilizzare questa tecnica. Inoltre, grazie a questo sistema preserviamo anche la qualità del caffè: i chicchi non si rompono, non assorbono l’umidità dei container, non c’è trasudazione, non c’è contatto con la luce che entra attraverso le maglie del sacco di juta e, soprattutto, non c’è juta usata da smaltire, che per il Brasile rappresenta un pesante contributo all’inquinamento ambientale. Un altro obiettivo, per quanto riguarda la Sostenibilità, è quello di confezionare tutto il nostro caffè in barattolo, cosa che in parte già facciamo ma che vorremmo portare al 100% della produzione.

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Accanto a questo, ci sono poi tutte le iniziative che abbiamo messo in campo come azienda, a partire dall’utilizzo di energia pulita proveniente da fonti non inquinanti, all’attenzione per la raccolta differenziata e così via. Tutte attività che ci connotano come azienda eco sostenibile. Oltre al porzionato, Lucaffè ha una proposta per il Vending tradizionale? Sicuramente sì e anche in questo canale ci proponiamo con un caffè di qualità superiore rispetto alla media dei caffè in grani utilizzati nella Distribuzione Automatica. Di recente abbiamo realizzato un nuovo packaging del sacchetto dedicato al Vending, connotato da aggettivi come Luxury Vending, Premium Vending, proprio per distinguere il nostro caffè specifico per il canale. Un caffè selezionato chicco per chicco, privo di impurità e di elementi come i piccoli sassi, che possano bloccare le macine dei distributori. Selezioniamo i chicchi verdi appena arrivano nel nostro stabilimento, eliminiamo quelli neri che, come sa chi è del mestiere, influenzano la resa e sono nocivi per la salute. Inoltre, il caffè viene lavorato sotto azoto sin dall’inizio del processo, a cominciare dalla tostatura, ed ha un’eccellente resa finale, come provano i risultati ottenuti dai nostri clienti che usano i grani Vending Lucaffè nelle loro macchine. Ecco, magari questo è uno degli obiettivi che mi piacerebbe raggiungere: far conoscere più ad ampio raggio il nostro caffè in grani agli operatori della Distribuzione Automatica, soprattutto a coloro che mettono la Qualità al primo posto, condividendo così la nostra filosofia.

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UNA RIVENDITA ITALIANA PIONIERE DEL VENDING

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speria Distribuzione è una rivendita specializzata a 360 gradi nel Vending, nata nel 1979 da un’idea dei fratelli Daniele, Guido e Umberto Lavelli, ai quali si è poi unito Marco Porro, amico e ancora oggi insostituibile collaboratore. Considerato l’anno di nascita dell’azienda, possiamo sicuramente considerarla un pioniere del Settore, che ha percorso accompagnando i gestori sia nei momenti di maggior crescita che negli anni di crisi, che inevitabilmente non sono mancati. Ci facciamo raccontare qualche dettaglio da Umberto Lavelli, uno dei tre fondatori. Con quali prodotti avete iniziato la vostra avventura? Quelli erano gli anni delle Liofaemina e quindi all’inizio si vendeva tanto liofilizzato, in particolare i prodotti della Nestlè. Ma, poiché siamo una rivendita anomala, abbiamo subito pensato di affiancare ai marchi delle aziende che commercializzavamo, anche un nostro brand, il Bueno, un brand che avevamo acquistato dalla Cartosa e di cui si occupava per la parte produttiva l’azienda Spada. Anche con il marchio Bueno abbiamo cominciato con i solubili per la distribuzione automatica e, dopo un po’, abbiamo deciso di affiancare il caffè in grani nelle miscele Rosso, Grigio e Blu. Da qui è partita la nostra azienda, che è cresciuta negli anni mettendo a disposizione dei gestori un portafoglio completo di tutto quanto necessario per mandare avanti l’attività. Come vi eravate ripartiti i compiti? Marco Porro veniva a fare la contabilità la sera perché non era ancora integrato nell’azienda; Guido seguiva la parte tecnica, io quella commerciale e Daniele era un po’ un jolly. Marco si è unito a noi perché prima di tutto eravamo amici e poi pian piano, quando è entrata l’elettronica nel Vending, lui che è dottore in queste materie è stato perfetto per noi e ancora ora cura tutta la parte tecnica. In seguito, abbiamo inserito altre figure, sia della famiglia che esterni, fino ad arrivare alle attuali 20 persone, oltre a 3 autisti.

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Avete mai pensato di espandervi oltre la Lombardia? Qualcosa lo facciamo. Abbiamo dei clienti in Piemonte, a Bologna e Ancona, ma il grosso del nostro lavoro si svolge da sempre in Lombardia e in Brianza in particolare. Seguiamo i nostri clienti sia nelle vendite, che nella parte tecnica con un supporto sia a distanza che sul territorio attraverso figure dedicate. Quali sono i prodotti a cui siete più legati? Fermo restando che noi continuiamo tutt’oggi a commercializzare molti dei marchi con cui abbiamo iniziato, come i bicchieri dell’allora Vendorplast, oggi FLO, la ricambistica Bianchi, Vendo, GPE, le gettoniere della MARS, il nostro marchio Bueno è quello che ci ha dato più soddisfazioni proprio perché è un marchio nostro. Dopo 40 anni di lavoro nella DA qual è la tua visione per i prossimi anni? Per quanto riguarda il nostro settore in particolare, ovvero le rivendite, l’attuale scenario mi porta a pensare scenario che anche i gestori più grandi avranno bisogno dei rivenditori come noi, perché il loro potere di acquisto si è ridotto e, di conseguenza, non potranno più approvvigionarsi di grandi quantitativi direttamente dal


produttore. Questo magari non accadrà per tutto, ma sicuramente su molti prodotti. Col COVID abbiamo avuto tutti una battuta di arresto terrificante. All’inizio abbiamo perso il 60%, ora siamo al 25%, ma credo che perderemo sulla strada un 20% che non recupereremo più. Molti continueranno a lavorare da casa e quindi i consumi del vending tradizionale nelle aziende caleranno a favore, magari, di maggiori consumi del caffè porzionato a casa. Noi che abbiamo a

portafoglio i prodotti Mokador, che ha prodotti di eccezionale qualità, registriamo infatti un buon andamento delle vendite. C’è un episodio a cui sei particolarmente legato? Ce ne sarebbero tanti, ma la nostra soddisfazione più grande è di aver creato un’azienda che va bene e che è cresciuta anche se abbiamo iniziato dal nulla e senza capitali.

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INNOVAZIONE E COMPLE TE Z Z A FLO PRESENTA I NUOVI PRODOTTI IN CARTA PER LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA. INNOVATIVI, CERTIFICATI E RISPETTOSI DELL’AMBIENTE.

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l 2020 è stato un anno di sfide per Flo. La Direttiva SUP, che regolamenta l’immissione sul mercato dei prodotti monouso in plastica, ha stimolato un forte desiderio di alternative sostenibili. Questo trend è in perfetta coerenza con il percorso iniziato già da anni in FLO, di ricerca e sviluppo di nuove soluzioni. Oggi la gamma FLO dedicata al Vending si completa con i bicchieri della linea Maori, i Pure Paper e le palette automatiche 100% carta. Sono tutti articoli tecnici concepiti per un corretto funzionamento nel distributore automatico, sono certificati PEFC, ovvero accompagnati dalla garanzia che la materia prima deriva da foreste gestite in maniera sostenibile e regolarmente controllate da ispettori indipendenti. Flo, inoltre, è l’unica azienda in Italia ad aver ottenuto la certificazione ATICELCA (Aticelca® 501) per le sue linee di bicchieri e palette in carta. Il sistema Aticelca è un metodo per la valutazione della riciclabilità dei prodotti in carta e cartone, conforme alla UNI 11743: 2019. L'analisi simula le fasi dei processi di lavorazione della carta da riciclare fino alla produzione di un nuovo foglio. La valutazione finale indica anche il grado di riciclabilità, ovvero la quantità totale di carta riciclata rispetto alla quantità di partenza. Flo ha ottenuto su tutti i bicchieri e le palette il livello A che indica una riciclabilità superiore al 90%.

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I consumatori hanno sempre più a cuore il recupero dei materiali utilizzati per contenere gli alimenti e la carta ricopre una posizione di privilegio agli occhi di chi acquista. La certificazione ATICELCA, insieme alle certificazioni di provenienza della carta da fonti tracciate e sostenibili, garantiscono l’alta qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti Flo. Infatti, la purezza e qualità della materia prima vergine sono direttamente correlate alla quantità e qualità della carta recuperata e riciclata.

COLLEZIONE MAORI

Maori è una nuova collezione di bicchieri in carta che sostituisce la linea Graffiti. Ispirata alle tradizioni del grande popolo aborigeno della Nuova Zelanda è realizzata in carta accoppiata ad un coating di PE che ne garantisce l’impermeabilità ai liquidi. La linea Maori è disponibile in tutti i formati standard da 8cl a 34cl di capacità. In ogni confezione sono presenti 3 grafiche differenti che riproducono i popolari tatuaggi Maori chiamati ‘Kirituhi’, simboli positivi di forza, rinascita e appartenenza. Noti al mondo occidentale soprattutto per l’Haka, l’antica danza di guerra che la squadra di rugby degli All Blacks ha adottato come rito propiziatorio prima dell’inizio di ogni partita, i Maori usano i tatuaggio come strumento di comunicazione sociale. Un popolo di guerrieri, forti e determinati, che lotta da sempre per proteggere il proprio bagaglio culturale.


LINEA PURE PAPER CUP

Pure Paper è una novità assoluta, nata per assecondare le esigenze di un mercato che richiede idee alternative al bicchiere di plastica tradizionale. Una linea di bicchieri compostabili di nuova generazione, realizzati in pura cellulosa vergine con applicata una soluzione a base acquosa che ne garantisce l’impermeabilità ai liquidi. A differenza dei bicchieri in carta tradizionali, non contengono quindi il coating interno in PE. Il bicchiere è riciclabile con la carta dopo averlo accuratamente svuotato dell’eventuale liquido in eccesso. Progettati per il mercato della distribuzione automatica, garantiscono la stessa funzionalità dei bicchieri in carta tradizionale. Sono stampabili e personalizzabili e disponibili nei formati dai 10cl ai 34 cl.

PALETTE IN CARTA

Entro luglio 2021 gli Stati Membri dell’Unione Europea dovranno recepire la Direttiva SUP (Single Use Plastic) che impone divieti alla vendita di alcuni articoli monouso in plastica, tra cui le palette per il caffè. Per soddisfare le esigenze del mercato, Flo ha introdotto in gamma delle innovative palette automatiche in carta che, oltre ad essere impermeabili ai liquidi, sono compostabili e riciclabili con la carta. Così come i bicchieri delle linee Maori e Pure Paper, anche le palette in carta Flo hanno superato brillantemente i test Aticelca, attestandosi a livello di riciclabilità A+, che corrisponde ad una riciclabilità superiore al 98%. Infine, a differenza delle palette in legno, prodotte per la maggior parte in Cina, le palette Flo sono 100% Made in Italy, a garanzia di alti standard qualitativi e di sicurezza alimentare. Disponibili in due formati: 90 e 105 mm.

BE POSITIVE STAY NEGATIVE


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LE BARRETTE TOP SELLER NEL CANALE VENDING

ellogg - azienda leader mondiale nei cereali e il secondo più grande produttore di biscotti, cracker e snack salati - che da sempre è impegnata a soddisfare i propri consumatori con prodotti buoni e in grado di rispondere alle diverse esigenze, crede sempre di più nel mondo del fuoricasa, tanto da aver deciso di dedicarvi un team, che da qualche anno sviluppa in maniera sempre più strutturata tutti i canali di riferimento, compreso il Vending. Ad occuparsene attualmente è Paola Valpione, responsabile sia dell’Out-of-Home che del canale discount e e-commerce, con la quale approfondiamo alcuni aspetti relativi alla presenza del brand nella Distribuzione Automatica. Partiamo da un argomento di stretta attualità. Come state affrontando l’epidemia in corso? Sicuramente questo periodo ha portato tanti cambiamenti e nuove sfide da affrontare. Da una parte abbiamo avuto una forte crescita del mercato dei cereali, dettata da nuovi comportamenti di consumo, come l’incremento della prima colazione fatta in casa. Dall’altra parte, invece, il canale del fuori casa si è bloccato quasi totalmente per qualche mese. Il comodo snack che veniva mangiato in ufficio o dopo una sessione di palestra è stato sostituito da altri prodotti home made. In più, molti canali di vendita, quali vending e coffee shop, erano praticamente inaccessibili durante il lockdown. Di certo, però, noi non ci siamo mai fermati e abbiamo deciso di affiancare all’implementazione dei piani del 2020 la programmazione del prossimo anno per essere pronti, finita l’emergenza, a ripartire con determinazione e rinnovato entusiasmo. Anche per il Vending, quindi? Devo dire che il canale della Distribuzione Automatica ha ricominciato prima e meglio degli altri con una più che buona ripresa degli ordini relativi ai prodotti che Kellogg’s dedica a questo comparto: non solo le barrette, ma anche Pringles Minis che abbiamo lanciato a gennaio con un formato dedicato al canale Vending. Quali sono le caratteristiche che fanno delle vostre barrette un prodotto vincente? Le nostre parole chiave sono innovazione e ascolto delle esigenze del consumatore. Abbiamo studiato, e continuiamo a farlo, i gusti e le necessità dei consumatori. Il nostro impegno è volto ad offrire prodotti che abbiano un profilo nutritivo bilanciato, ma senza mai rinunciare al gusto, fattore di assoluta importanza per gli italiani. Non dobbiamo poi dimenticare i benefici funzionali ricercati dai

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consumatori; per questo abbiamo arricchito la gamma Special K con la linea Protein con ingredienti fonte di proteine per contribuire al mantenimento della massa muscolare. Per quanto riguarda la categoria delle barrette, siamo stati i maggiori contributori in termini di innovazione e di generazione di valore per il mercato e vogliamo continuare questo trend. Il mercato dello snacking può offrire grandi opportunità e noi siamo certi di avere i prodotti giusti per competere e per vincere. Una dimostrazione del nostro approccio e dei risultati ottenuti arriva da Kellogg’s Barretta, un prodotto studiato per rispondere a specifiche richieste dei consumatori di prodotti con ingredienti di elevata qualità e ben visibili, bilanciati a livello nutrizionale ma anche con un gusto assolutamente eccezionale. Quali sono i vostri top seller? Sicuramente le barrette Kellogg’s, che rappresentano il secondo brand del mercato e rispondono a quei consumatori che ricercano uno snack saziante, che contiene frutta secca e soprattutto in grado di offrire un’esperienza di gusto indimenticabile. Poi abbiamo Special K, in particolare con la gamma Protein, con cui abbiamo vinto il premio “Eletto Prodotto dell’Anno 2020” nella categoria Snack e Cereali, a dimostrazione del fatto che è un prodotto che risponde perfettamente alle esigenze dei consumatori. Secondo lei nel futuro ci sarà un ulteriore sviluppo di questo segmento? Del mondo dello snack dolce, sicuramente sì. Abbiamo infatti in programma nuovi lanci molto importanti che siamo sicuri porteranno un contributo alla crescita del segmento.

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NUOVO PACKAGING DELLA LINEA CAPSULE COMPATIBILI

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ovim è presente nel mercato delle cialde e capsule monoporzionate da oltre 20 anni. Nel 1995 ha infatti presentato al MIDA di Milano la sua prima cialda in carta in formato ESE. Oggi, grazie agli imponenti investimenti in tecnologia, produce oltre 300 milioni di pezzi, suddivisi in una gamma davvero completa, che garantisce la piena compatibilità con i principali sistemi espresso attualmente in commercio.

nuto con onestà e veridicità. Il packaging inoltre deve anche essere in grado di dare informazioni in maniera rapida ed efficace. Per ottenere questa importante scopo, Covim si è impegnata in un profondo restyling sulle linee di caffè porzionati: Epy e Opera (dedicate al canale vending) e Pods, Pressò e Ora (presenti in altri canali distributivi). La nuova grafica porta con sé anche una sostanziale novità, l’associazione di uno specifico colore a seconda del sistema della capsula.

Dopo aver rinnovato profondamente gran parte degli aspetti produttivi, Covim si è concentrata sempre di più nel comunicare i suoi valori e i suoi progetti attraverso importanti investimenti in comunicazione. La sua immagine coordinata si basa su un logo moderno e accattivante, per un’identità più forte, incisiva e riconoscibile. Il logo si ispira ai valori aziendali di Covim, principi irrinunciabili quali passione, serietà, solidità e qualità. Il pay-off “Espresso Life” è un tributo alla cultura del caffè e a chi ne condivide l’importanza e la sua positiva incidenza nella vita di tutti i giorni.

La linea Covim Epy compatibili Lavazza® Epresso Point ®,uno dei formati simbolo del mercato del vending, è rappresentata dall’iconico colore rosso, lo stesso del logo dell’azienda e la nuova confezione contiene 100 caffè in capsule monodose.

Lo sforzo di comunicazione di Covim si è anche manifestato nel format grafico complessivo delle confezioni dei suoi prodotti. Se le funzioni primarie del packaging sono quelle di contenere, conservare, proteggere e trasportare il prodotto, in modo che il consumatore finale possa gustarne a pieno tutte le caratteristiche, Covim ha sempre concepito il packaging anche come un vero e proprio progetto di comunicazione che deve essere coerente con i valori dell’azienda. Per una precisa scelta strategica è infatti essenziale che il prodotto possa essere sempre associato a Covim attraverso il logo, i font, i colori. Per una scelta etica nei confronti dei consumatori, le immagini selezionate per la confezione, devono sempre rappresentare il conte-

Covim Pods, la miscela nel formato compatibile con il sistema ESE 44mm, 7 grammi di caffè macinato, pressato e chiuso ermeticamente tra due strati di carta filtrante, è contraddistinta dal colore verde. Un tributo all’ambiente e alla piena compostabilità del prodotto. Il nuovo packaging prevede una confezione da 50 pezzi.

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Per Covim Opera compatibili Lavazza® Blue®, la linea di prodotti compatibili che hanno portato anche nel mondo dell’automatico il caffè in capsula autoprotetta per un espresso perfetto, si è optato per il colore blu. La confezione è anche in questo caso da 100 pezzi.

Il rinnovo del packaging con immagini e design più accattivanti ha riguardato anche la linea Covim Ora compatibili Lavazza® A Modo Mio®, disponibile nella rinnovata confezione da 48 capsule (master da 96 pezzi) e contraddistinta dal colore arancione e la linea Covim Pressò compatibili Nespresso®, nel nuovo formato flowpack da 50 pezzi, caratterizzata dal colore marrone.



CON L'INTEGRAZIONE DI INGENICO WORLDLINE DIVENTA NUOVO LEADER EUROPEO DEI SISTEMI DI PAGAMENTO

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orldline ha annunciato l’integrazione di Ingenico che ne fa il nuovo leader europeo nei servizi di pagamento a livello internazionale.

Gilles Grapinet, Chairman e CEO di Worldline, ha dichiarato: “Questa è una entusiasmante pietra miliare per Worldline, che mira specificamente a rafforzare la value proposition del nostro business. Disponendo ora di dimensioni e capacità globali, possiamo ridisegnare completamente il nostro gruppo per supportare, ora più che mai, i nostri clienti, in particolare, merchant e banche, consentendo loro di fare affidamento su servizi di pagamento elettronico all’avanguardia che accelerano la loro stessa crescita e la loro strategia di trasformazione digitale. In questo modo, siamo più che mai impegnati a contribuire alla crescita sostenibile delle società in cui operiamo, pur rimanendo al massimo livello di responsabilità sociale e ambientale. Nonostante i tempi difficili che stiamo affrontando in questo momento, non sono mai stato così fiducioso nel potenziale e nel futuro del gruppo e nei suoi 20.000 dipendenti.” La nuova Worldline potrà soddisfare le esigenze locali e globali di ogni tipo di merchant. Presente in molti paesi fin dalla nascita dei pagamenti digitali, l’azienda occupa storicamente una posizione centrale nel settore dei pagamenti in paesi come Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Austria. I punti di forza distintivi della nuova Worldline all’interno di diversi mercati verticali permettono di creare un ricco portfolio di soluzioni efficaci e diversificate, e partnership di lungo corso con operatori chiave del settore. Per contribuire a plasmare il futuro dei pagamenti ed aiutare i clienti ad allinearsi all’evoluzione dei comportamenti dei consumatori legata all’epidemia Covid-19 (e non solo), Worldline rafforzerà ulteriormente l’innova-

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zione di prodotto e accrescerà le sue capacità di investimento, con una spesa in R&D pari a oltre 300 milioni di euro. Per implementare sempre nuovi modi di pagare, vivere e fare business, Worldline continua ad esplorare le molteplici prospettive del futuro dei pagamenti in questi ambiti: • terminali di pagamento personali • nuovi pagamenti in-store • commercio social e conversazionale • nuove piattaforme di pagamento • servizi di elaborazione dati • digital ticketing • ecc. La nuova Worldline è pronta a svolgere un ruolo chiave nella progettazione di uno spazio europeo dei pagamenti più innovativo e a rimodellare il futuro dei pagamenti in Europa e oltre. La presenza globale di Ingenico sarà il punto di partenza per l’espansione in nuovi mercati, creando significative possibilità di crescita del business, a sostegno della forte ambizione del gruppo di modellare il futuro dei pagamenti.


L’amore e la passione ci hanno portato a creare le migliori miscele di caffè espresso bar. Da oggi abbiamo trasferito la nostra conoscenza anche al mondo home e vending, per fare gustare a tutti un espresso Semplicemente Unico

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IL NUOVO LATTE SEMISCREMATO PER IL VENDING Caprimo®, brand di proprietà di Barry Callebaut, famosa per i suoi cappuccini aromatizzati e per le bevande al caffè, lancia un nuovo prodotto per la Distribuzione Automatica: il Latte in polvere parzialmente scremato, un nuovo approccio per il mercato del vending grazie a un latte 100% da agricoltura sostenibile. Un prodotto unico per creare bevande di qualità incomparabile al distributore automatico. Caffè e latte: semplicemente inseparabili. Con il 38% dei consumatori che beve il caffè con il latte, è giusto dire che un buon latte è altrettanto importante quanto la qualità del caffè stesso. Nel mercato del vending altamente competitivo, il team di Ricerca&Sviluppo di Caprimo ha ideato un nuovo latte per distributori automatici che supera tutti gli altri prodotti lattiero-caseari per il Vending: 100% latte. Nient'altro. Il Latte parzialmente scremato Caprimo proviene da agricoltura sostenibile, è prodotto in un’azienda che utilizza energia rinnovabile ed è privo di additivi e conservanti. Non solo buono per l’ambiente, ma anche per consuma-

tori che più che mai, giustamente, esigono qualità nei prodotti che acquistano, non solo in termini di gusto, ma anche in termini di produzione. E sono disposti a pagare per questo. Un latte come il Latte in polvere semi-scremato di Caprimo porta le bevande a base di latte del distributore automatico a un livello superiore, come se all’interno della macchina ci fosse un barista in carne e ossa. Estremamente facile da usare, ad altissima solubilità, il Latte in polvere semi-scremato di Caprimo offre prestazioni eccellenti per un risultato straordinario: un latte ricco e cremoso con una schiuma stabile e persistente

JULIUS MEINL ACQUISISCE IL RAMO HORECA DI MAGAZZINI DEL CAFFÈ Julius Meinl, seguendo i propri obiettivi strategici di crescita, ha acquisito il settore HoReCa di Magazzini del Caffè, affermata torrefazione bresciana con una capacità produttiva annua di 2 mln kg di caffè tostato, nota per la cura posta nella gestione di ogni fase della filiera, dalle piantagioni di proprietà in Brasile fino alla tazzina servita al bar o consumata a casa. Gli elevati standard qualitativi, l’utilizzo di tecnologie avanzate e la forte attenzione per la sostenibilità ambientale hanno permesso a Magazzini del Caffè di focalizzarsi principalmente nella produzione e vendita di capsule di caffè, scelta che ha consentito a Julius Meinl di acquisirne il business HoReCa incrementando così il proprio giro di affari e rafforzando la sua presenza nel Nord Ovest, in particolare in Liguria, Piemonte e Lombardia. “Nonostante le grandi sfide che questo 2020 ha posto al nostro settore, Julius Meinl ha continuato il suo percorso di crescita seguendo tre pilastri fondamentali, ovvero la crescita organica, l’espansione geografica e le acquisizioni o, come preferiamo chiamarle, “integrazioni” di altre realtà - dichiara Andreas Hosp, Amministratore Delegato di Julius Meinl Italia. Per noi, infatti, non è solo una questione di numeri, ma prima di tutto di know-how e valore delle persone. Dunque, anche questa volta, i col-

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laboratori che operavano nel ramo acquisito sono stati inseriti in azienda e sono ora a tutti gli effetti parte integrante di Julius Meinl. Questa operazione ci permette di rafforzare la nostra posizione nell’area Nord Ovest, con l’obiettivo, passo dopo passo, di aumentare sempre di più la nostra presenza in tutta la penisola”. Il buon andamento dell’azienda dipende sicuramente da una politica di crescita di Julius Meinl, ottenuta da un lato grazie ad un posizionamento unico del brand e, dall’altro, grazie alle acquisizioni in mercati chiave con buon potenziale di crescita, come quella di Magazzini del Caffè. Il focus strategico su gastronomia di alto livello e prodotti premium si affianca alla forza di un brand che rappresenta al meglio la cultura delle caffetterie viennesi, fonte di ispirazione per i consumatori di tutto il mondo.


RESTYLING E NUOVO GUSTO WACKO'S Il brand di San Carlo dedicato ai teenager si rinnova: gli amatissimi Wacko’s Blacks gusto Ketchup e Wacko’s Conetti gusto Barbecue cambiano il proprio look passando al colore giallo vivace per i Blacks gusto Ketchup (25g) e verde brillante per i Conetti gusto Barbecue (25g).i. Ma la grande novità per il Vending è rappresentata dal lancio della referenza Wacko’s mini Saette gusto Cheese: un gustosissimo snack al formaggio, in uno speciale formato da 25g, perfetto per i distributori automatici monospirale. Nuovi colori e nuovi gusti per rendere la gamma di prodotti Wacko’s sempre più accattivante per i teenager.

LE BARRETTE MORBIDO SNACK FREE FROM New Factor porta avanti il progetto di filiera In-Noce per lo sviluppo della Noce di Romagna, con l’obiettivo di favorire la diffusione del consumo di noci di alta qualità. In questo contesto ha lanciato le Barrette Morbido Snack free from. Una novità interessante per il canale Vending nel quale l’azienda sviluppa un importante fatturato ed è presente con un’ampia gamma di snack salutari in formato monodose, che hanno come protagonista la frutta secca. Le Barrette Morbide sono un prodotto 100% italiano, composto da due unici ingredienti: frutta secca e frutta disidratata, senza l’aggiunta di zuccheri, farine, cereali, conservanti, coloranti o additivi. Uno snack free from, semplice, naturale e adatto a tutte le occasioni di consumo. Le Barrette Morbide sono proposte in 3 varianti: Noci e Mele, Noci e Pere e Noci e Fichi.

LANCIA NESQUIK BOX MERENDA Dalla collaborazione tra due importanti brand del food Nestlè e Galbusera - nasce Nesquik Box Merenda, un kit dalle dimensioni ridotte, facilmente trasportabile, ideato per la merenda fuori casa di bambini e ragazzi. La confezione comprende un brik di Nesquik UHT pronto da bere da 180 ml prodotto con latte italiano, fonte di calcio, vitamina D, zinco e ferro, e 3 frollini al cacao con gocce di cioccolato Magretti di Galbusera, realizzati con farina poco raffinata, fonte di fibre. Il packaging della confezione è in cartoncino, riciclabile insieme al pack della bevanda Nesquik.

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LE NOVITÀ BIO PER L'AUTUNNO Con l'autunno si amplia la gamma degli snack Foodness con l'aggiunta di quattro referenze: Castagne cotte a vapore, Herbs&Cheese Puff, Mediterranean Puff, Mexican Wave che cavalcano il trend positivo dei prodotti arricchiti e biologici. Castagne cotte a vapore. Deliziose castagne biologiche cotte al vapore, morbidissime e pronte da gustare in ogni momento della giornata per avere una carica di energia. Ideali per uno spuntino leggero e salutare, senza zuccheri aggiunti e ad alto contenuto di fibre. Energia 100% naturale, ideale per vegani e per intolleranti al glutine poiché naturalmente prive di glutine. In bustina da 30 gr.

Mexican Wave. Snack biologico con farina di riso, avena e quinoa, dal gusto deciso e piccante di spezie messicane e paprika. Dalla texture croccante e dal colore invitante, le wave vantano un alto contenuto di fibre e proteine grazie alla presenza di farina di piselli ad alto contenuto proteico. Snack senza latte, né glutine e ideale per vegani. In bustina da 30 gr.

Herbs&Cheese Puff. Croccanti saporiti puff a base di farina di mais, formaggio cheddar e prezzemolo. Uno snack leggero, in bustina da 30 gr, prodotto con pochi e semplici ingredienti biologici. Non sono fritti e sono naturalmente senza glutine. Uno spezza fame leggero e sempre a portata di mano per una pausa on the go. Mediterranean Puff. Con farina di piselli, olio di oliva, pomodoro e rosmarino esclusivamente biologici, Mediterranean Puff costituisce uno snack non fritto, ideale per vegani, privo di glutine, latte e derivati. La farina di piselli lo rende inoltre importante fonte di proteine. In bustina da 30 gr.

GLI IRRESISTIBILI SNACK LA MERENDA DEI TEENAGER Citterio, storica azienda di salumeria italiana d’eccellenza, da sempre attenta alla qualità dei propri prodotti, ma anche alle indicazioni della letteratura scientifica, ha rivisitato il tradizionale spuntino con pane e affettato in uno snack calibrato e facile da consumare. I prodotti della linea degli Irresistibili Snack, associano infatti gusto e praticità di consumo, nelle varianti bastoncini di salame, salamini con grissini, salame e taralli e petali di carne bovina e frutta secca.

Gli Irresistibili Snack con petali di carne bovina stagionata e frutta secca, ad esempio, rappresentano un’eccellente soluzione per una merenda, poiché contengono frutta a guscio, che apporta acidi grassi insaturi e una quota discreta di fibra (circa 2 g per porzione), a fronte di una concentrazione di sodio piuttosto contenuta. Inoltre sono ricchi di proteine e non contengono glutine e lattosio. Gli Irresistibili Snack, nel nuovo pack smaltibile nella carta, grazie alla possibilità di conservarsi a temperatura ambiente, sono ideali come spuntino di metà mattina a scuola o come merenda pomeridiana per i ragazzi che praticano sport. Forniscono la quota di energia e nutrienti utile per sostenere le attività cognitive e fisiche della prima parte della giornata e sono utili per chi deve affrontare l’attività sportiva nelle ore pomeridiane o è costretto a posticipare la cena.

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* Nestlè DOLCE GUSTO®. Il marchio non è di proprietà di Moreno né di aziende ad essa collegate.

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DERBY BLUE ZERO IN TETRA PRISMA DA 330 ML Derby Blue, il marchio unconventional di Conserve Italia, punta sul formato Tetra Prisma® da 330 ml destinato a lasciare il segno nella categoria dei succhi e bevande alla frutta per i canali Vending e Horeca. La nuova linea Derby Blue Zero in formato Tetra Prisma® da 330 ml soddisfa tutte le esigenze on-the-go, con confezioni monodose dotate di tappo apri e chiudi, comode e facili da utilizzare e da portare con sé. La forma ottagonale e prismatica ne esalta il look e si adatta perfettamente alle mani di qualsiasi consumatore, con una presa agevole durante il consumo e una elevata praticità di utilizzo e trasporto. La migliore frutta da bere senza zuccheri aggiunti, con basso apporto calorico, forte della qualità e sicurezza del prodotto garantita da uno storico marchio. Sono tre i gusti della nuova linea Derby Blue Zero in Tetra Prisma® da 330 ml destinata a distributori automatici: • Arancia Rossa, bevanda analcolica a base di arancia rossa, ricca di vitamina C per un gusto più intenso e rinfrescante, adatto ad una pausa piena di energia. • Multifrutti, il giusto mix di pera, arancia, mela e maracuja per un’esperienza dissetante dall’esplosione di sapori.

• ACE, l’evergreen di arancia, carota e limone, un concentrato di vitamine gustoso e dissetante, perfetto per ogni momento della giornata.

VALFRUTTA ACE SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI È disponibile nel canale Vending il nuovo ACE SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI di Valfrutta nel formato pet 250 ml. Una interessante proposta di forte appeal per i consumatori oggi sempre più attenti a scegliere naturalità e qualità in ogni occasione. VALFRUTTA ACE Senza Zuccheri Aggiunti, con il suo altissimo contenuto di frutta (90%) e le sue vitamine antiossidanti A, C ed E che giocano un ruolo importantissimo nel rafforzamento del sistema immunitario, offre un break a base di frutta sana e nutriente, un piacere ricco di energia e benessere. Con una apporto calorico contenuto, solo zuccheri naturali della frutta e tante vitamine per fare il pieno di energia e vitalità, il nuovo Valfrutta Ace Senza Zuccheri Aggiunti nel suo formato 250 ml pet saprà cogliere i bisogni crescenti dei consumatori alla ricerca di un’alimentazione che privilegia frutta da bere.

LE PRINGLES IN TUBO DI CARTONE RICICLABILE Arriva da Kellogg una novità che riguarda il marchio Pringles, le patatine nel tubo amate in tutto il mondo. Grazie alla partnership con la catena di supermercati britannici Tesco, l’azienda ha appena lanciato un nuovo packaging in carta che andrà a sostituire l’attuale tubo, costituito da una combinazione di pellicola, cartone, metallo e plastica, difficile da riciclare. Inoltre, il nuovo tubo di carta è realizzato con carta riciclata e verrà proposto con due tipi di coperchi, uno di carta e uno di plastica, entrambi riciclabili. Il test sul nuovo packaging non coinvolgerà tutti i punti vendita della catena Tesco, ma solo un piccolo numero di negozi del Regno Unito. Se avrà successo, Kellogg avrebbe intenzione di introdurre il nuovo packaging di carta in tutta Europa. Lo sviluppo della nuova lattina ha richiesto quasi un anno di lavoro ed è parte dell’impegno di Kellogg per garantire che il 100% delle sue confezioni sarà riutilizzabile, riciclabile o compostabile entro la fine del 2025.

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PRESENTA IL NUOVO MILK FROTHER illycaffè, lancia il nuovo Milk Frother, oggetto che unisce design e tecnologia, ideale per tutte le preparazioni a base di latte, calde e fredde, per concedersi il piacere di un cappuccino impeccabile, dalla schiuma corposa e vellutata, come quello del bar. Disegnato da Piero Lissoni, che ha collaborato con illy anche per la macchina da caffè Y3.3, il nuovo cappuccinatore elettrico rappresenta già nell’eleganza minimale, nella purezza del bianco assoluto e nella retroilluminazione dei comandi touch, quell’ideale di perfezione che ci attende nella tazza. Con un bricco in acciaio inox verniciato da 250 ml di capacità e grazie alla base dotata di spessore maggiorato per una diffusione uniforme del calore, illy Milk Frother con un solo tocco può scaldare il latte, preparare un’ottima cioccolata calda, ma soprattutto creare sia a caldo che a freddo con la sicurezza dello stop automatico, una schiuma degna dei migliori professionisti del bar.

LANCIA LA FRESCA MERENDA Nonno Nanni lancia Fresca Merenda Nonno Nanni, la nuova merenda combo fresca che abbina tutta la bontà del Fresco Spalmabile Nonno Nanni alla dolcezza del frullato 100% frutta e a fragranti mini grissini. Il mini-kit per la merenda ideato da Nonno Nanni si inserisce in quella fetta di mercato che ha trovato nel cosiddetto “instafood” la soluzione ideale per rispondere a queste nuove abitudini. Le monoporzioni “ready2eat” sono, infatti, sempre più frequenti nelle abitudini di acquisto degli italiani. La Fresca Merenda è preparata con ingredienti naturali e senza conservanti, ed è pronta da gustare in ogni occasione della giornata. In questo connubio di sapori, spicca la cremosa bontà del Fresco Spalmabile Nonno Nanni, realizzato con solo latte 100% italiano e frutto di un attento bilanciamento

tra note dolci e salate. Ad accompagnare la cremosità del Fresco Spalmabile Nonno Nanni è il gusto fragrante di mini grissini, semplici e buoni, preparati con olio extravergine d’oliva. Infine, il frullato al gusto pesca dona alla Fresca Merenda Nonni Nanni una nota dolce e vellutata, una preziosa fonte di vitamina C, con ingredienti 100% frutta, priva di conservanti e coloranti. La Fresca Merenda Nonno Nanni è una bontà a tutto tondo, perché è racchiusa in una confezione completamente riciclabile e quindi amica dell’ambiente. Il kit Fresca Merenda Nonno Nanni contiene: • 1 mini confezione di Fresco Spalmabile formato 40g • 1 confezione di mini grissini tipo “0” con olio extravergine d’oliva da 15g • 1 Frullato gusto pesca da 125ml • 1 Cucchiaino in plastica compostabile

IL NUOVO GUSTO DELLE LAY'S La linea di patatine Lay’s® si arricchisce con l’arrivo di Salt&Vinegar (Sale&Aceto), il nuovo e sorprendente gusto che mantiene invariate tutte le caratteristiche distintive delle patatine Lay’s: le ottime materie prime e una croccantezza irresistibile, andando ad aggiungere alla già vasta gamma Lay’s un prodotto innovativo dalle note agrodolci. Disponibile in due formati, da 44gr e da 133gr, Salt&Vinegar è la soluzione ideale per un’aperitivo gustoso o come sfizioso fuoripasto. Questa novità del mondo Lay’s porta con sé il restyling di tutta la linea. Un nuovo pack che si rinnova nella grafica dando ancora più rilievo agli ingredienti di primissima qualità e comunicando la particolare attenzione di PepsiCo alla sostenibilità.

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PRESENTA LA BOTTIGLIA IN R-PET Coca-Cola introduce sul mercato italiano bottiglie realizzate con il 50% di plastica riciclata (r-PET), il massimo consentito attualmente dalla nostra normativa, confermando l’impegno verso un’economia circolare e facendo un ulteriore passo avanti nel ridurre l’utilizzo di materie prime: oltre ad essere già al 100% riciclabili, negli ultimi dieci anni bottiglie e lattine della gamma hanno visto ridursi la quantità di plastica, vetro e alluminio rispettivamente del 20%, 25% e 15%. Per rendere ancora più visibile questo impegno, le etichette delle bottiglie da 450ml di Coca-Cola Original Taste e Coca-Cola Zero Zuccheri abbandonano temporaneamente l’iconico colore rosso a favore di una etichetta bianca con il messaggio “Riciclami Ancora“, un invito che vuole sensibilizzare e incoraggiare i consumatori. La scelta di introdurre sul mercato bottiglie con il 50% di plastica riciclata è solo uno degli impegni che CocaCola sta da tempo portando avanti per ridurre i materiali impiegati nella produzione dei propri imballaggi, investendo costantemente in ecodesign e studiando nuove tecnologie che permettano di ottimizzare gli imballaggi attraverso la cosiddetta “sgrammatura”. Sono realizzate con il 50% di plastica riciclata (r-PET) tutte le bottiglie di Coca-Cola, Coca-Cola Zero Zuccheri, Coca-Cola Senza Caffeina, Coca-Cola Light Taste, Coca-Cola Gusto Limone Zero Zuccheri da 450 ml, Fanta Original da 450 ml e FUZETEA da 400 ml.

I PROGRESSI IN ITALIA Solo nell’ultimo anno in Italia, Coca-Cola ha attuato una serie di interventi con l’obiettivo di avere packaging sempre più sostenibili: • la bottiglia in PET da 1.5L è più stretta e alta: il suo peso è stato ridotto del 4%, passando da 38g a 36,5g; • la plastica utilizzata nelle etichette dei prodotti FUZETEA è stata ridotta del 16%, evitando l’emissione in atmosfera di 73t di CO2 in un anno; • la rimozione del colore dalle bottiglie di Fanta Original, divenute trasparenti, ne consente un più facile riciclo; • sono stati ridotti, o eliminati se possibile, gli imballaggi secondari in plastica. Nei prossimi mesi verrà implementata l’esclusiva tecnologia “Keel Clip”, un innovativo sistema di imballaggio che permetterà di eliminare completamente la plastica nelle confezioni di lattine.

Davide Franzetti è stato nominato nuovo Direttore Commerciale di Coca-Cola HBC Italia, principale produttore e distributore delle bevande a marchio The Coca-Cola Company nel nostro Paese, riportando direttamente al General Manager Frank O’Donnell. Franzetti sarà a capo di una delle forze commerciali più grandi del Paese e gestirà le relazioni con i clienti del Canale Moderno e del Canale Ho.Re.Ca., oltre ad essere il punto di riferimento delle strutture di Route to Market, Commercial Capability, Sales Services e Cold Drink Equipment.

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IL NUOVO SISTEMA VERTUO DI Si chiama Vertuo ed è una vera rivoluzione, lanciata da Nespresso in occasione dell’International Coffee Day, per presentare un nuovo sistema brevettato di erogazione del caffè, che mette in difficoltà il mondo dei compatibili. Di certo, il comparto Ricerca&Sviluppo dell’azienda ha dovuto lavorare strenuamente per individuare un procedimento di estrazione del caffè difficilmente clonabile, un sistema che permette di erogare quello che Nespresso indica come “il miglior caffè possibile“. Un sistema, composto da capsule in alluminio e una nuova macchina dedicata, rigorosamente brevettato.

Quali sono le novità del nuovo sistema Vertuo di Nespresso? La dimensione delle capsule, un codice a barre e la tecnologia Centrifusion. Tre dimensioni diverse e cinque formati per le capsule, che risultano più grandi di quelle tradizionali: Espresso (40ml), Double Espresso (80ml), Gran Lungo (150ml), Mug (230ml) e Alto (414ml). Ognuna è contrassegnata con un codice a barre diverso che la macchina legge, individuando la quantità di acqua da erogare per estrarre il caffè corrispondente. A questo punto entra in gioco la nuova tecnologia Centrifusion, che fa ruotare la capsula all’interno dell’alloggio, fino a un massimo di 7.000 rotazioni al minuto. La forza centrifuga si combina così

con la tecnica dell’infusione, il tutto in maniera automatica, semplicemente premendo un pulsante. I 5 formati di capsule sono declinati in 29 miscele diverse ed abbinati a due modelli di macchina che si distinguono solo per il design. Il nuovo sistema Vertuo di Nespresso è stato presentato come la risposta dell’azienda alle diverse figure dei consumatori di caffè, ognuno con i suoi gusti e con le sue aspettative rispetto alla coffee experience. Nella realtà, è molto più probabile che Nespresso abbia lavorato a lungo per individuare un sistema difficilmente clonabile, brevettato e protetto dalla miriade di compatibili con i quali il sistema Nespresso tradizionale ha dovuto fare i conti negli ultimi anni, a suon di udienze in tribunale. “L’introduzione di Vertuo in Italia rappresenta un momento di grandissima importanza per il nostro mercato. Ancora una volta, abbiamo lanciato un sistema che sarà in grado di rivoluzionare le modalità di consumo del caffè a casa, grazie a una tecnologia completamente inedita che conferma il ruolo pionieristico di Nespresso nel mondo del caffè porzionato - dichiara Stefano Goglio, Direttore Generale di Nespresso Italiana - Con questo lancio rispondiamo ai nuovi trend di consumo del caffè che vedono un sempre più ampio numero di consumatori preferire una tipologia di consumo più ‘ibrida’: dal caffè Espresso gustato di prima mattina, alla Mug di caffè lungo che accompagna i brunch del weekend fino al caffè on the go sorseggiato per strada. Con Vertuo, offriamo dunque un nuovo modo di gustare il caffè reso unico dalla tecnologia Centrifusion™ che riconosce il caffè e la sua lunghezza di erogazione, dalla crema che contraddistingue i caffè di qualità e dalla versatilità di questo sistema che consente di preparare caffè per cinque diverse lunghezze in tazza“.

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MOBILE KIOSK IL VENDING SU RUOTE DA Design Group ha lanciato ufficialmente Mobile Kiosk, il suo primo progetto “Vending on the road”, ideato già nel 2019 e realizzato all’inizio di quest’anno, con l’obiettivo di rendere sempre più flessibili e mobili le postazioni dei distributori automatici. Con Mobile Kiosk di DA Design il Vending, che è già di per sé un settore in movimento, lo diventa letteralmente, collaudando su strada la sua connaturata inclinazione all’innovazione e allo sviluppo di nuovi format, che trovano posto in diversi segmenti di business e che fanno dei distributori automatici un servizio di qualità, flessibile e personalizzabile. Il Mobile Kiosk di DA Design si basa proprio sul concetto di flessibilità, elevato alla massima potenza: l’azienda rompe i limiti del design e dell’arredamento e sperimenta l’ingegnerizzazione, curando ogni dettaglio, dai test fino all’omologazione.

Il primo Mobile kiosk è stato realizzato per le stazioni ferroviarie del Portogallo per poter presidiare i punti di snodo delle stazioni di treni e bus, con un sistema di postazioni vending su piattaforma mobile. Grazie a questo sistema le postazioni possono essere spostate rapidamente in base all’affluenza dei consumatori, in modo da poter presidiare i vari snodi ferroviari senza dover installare una postazione fissa e quindi rinunciare alla possibilità di coprire altri punti di affluenza. Mobile Kiosk può essere realizzato con qualsiasi modello di distributore, un ulteriore plus che da sempre distingue l’azienda, che realizza le sue strutture in un’ottica di modularità e flessibilità. Per la DA Design Group questo particolare concept di vending su ruote segna solo un punto di partenza verso obiettivi di innovazione che nel 2021 porteranno altre novità, che saranno presentate in occasione della prossima edizione di Venditalia.

NON FA IL CAFFÈ... ...ma permette di sceglierlo, di dosare lo zucchero e di pagarlo, tutto in pochissimi tocchi sul tuo smartphone. Con un’unica App si può interagire in modo veloce, sicuro ed igienico con tutti i modelli di distributori di bevande calde, fredde o snack. È sufficiente avvicinare il telefono al lettore OPTO per stabilire una connessione sicura tramite la luce dello schermo. La tastiera del distributore - che sia numerica o a selezione diretta - viene subito replicata sullo smartphone e permette di completare l’acquisto senza alcun contatto con il distributore stesso. OPTO permette di memorizzare le selezioni preferite, rendendo così la pausa ancora più semplice e personalizzata. OPTO può essere ricaricato sia con moneta che con le principali carte di pagamento. Tutti i dati e crediti non sono archiviati nell’App, bensì su server di livello bancario nella Cloud, garantendo così la massima sicurezza. OPTO agevola anche il lavoro del gestore: il portale dedicato offre piena visibilità sulle vendite in tempo reale e permette di trasferire in autonomia i fondi verso il proprio conto corrente. Installazione e configurazione intuitive, spese minime, e tante possibilità di fidelizzazione e comunicazione per arricchire l’esperienza del consumatore.


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IL NUOVO CASSETTO HCB DI FAS Tanti i vantaggi del nuovo cassetto HCB di FAS International, inseribile in tutte le vending machine standard prodotte dal costruttore veneto, leader nella produzione di distributori automatici. L’acronimo HCB sta per High Capacity Bottles - alta capacità di bottiglie. Si tratta cioè di un cassetto studiato per aumentare fino al 50% la capacità di caricamento delle bottiglie di acqua e bibite; una capacità che aumenta ulteriormente per le lattine slim, la cui quantità può arrivare fino al 70%. In definitiva, a fronte delle immutate dimensioni del cassetto standard, il nuovo cassetto HCB consente un maggiore caricamento di prodotto, a cui corrisponde la diminuzione dei passaggi da parte del caricatore e maggiore disponibilità di bibite per il cliente, necessaria soprattutto nella stagione estiva, quando si verificano picchi di consumo. Abbinando quindi il cassetto HCB al distributore standard, si ottiene una capacità totale delle bottiglie/lattine superiore ai modelli proposti sul mercato.

Due le versioni: Capacità Cassetto HCB 900 • 66 Bottiglie PET (+37%) • 74 Lattine (+54%) Capacità Cassetto HCB 1050 • 90 Bottiglie PET (+50%) • 102 Lattine (+70%) 2

UFO IL RE-DESIGN DI UN’ICONA UFO² è la naturale evoluzione dei prodotti Van Locks e in particolare dello storico UFO Classic di Meroni, che dieci anni fa ha rivoluzionato il mondo della sicurezza dei furgoni in Italia e in Europa. Come tutte le serrature UFO Van Locks è caratterizzata da un design unico ed elegante; UFO² mantiene le stesse dimensioni di UFO Classic ma resta fisso sul portellone come UFO+ e UFO³. UFO² è più leggero, più resistente ed è adatto ad ogni tipo di furgone, è pratico da utilizzare: la chiusura manuale e la doppia uscita chiave consentono di chiudere la serratura solo quando ne hai bisogno. 25 minuti per proteggere il tuo furgone: è il tempo medio per installare il nuovo UFO² e iniziare a lavorare in completa sicurezza. È la serratura pensata per i gestori che vogliono proteggere efficacemente, ma solo quando è necessario, il vano di carico e il contenuto dei propri furgoni. Con quasi settant’anni di storia alle spalle, Serrature Meroni è tra le più solide e collaudate realtà italiane nel settore dei sistemi di chiusura meccanici e elettronici. Leader nel mondo delle serrature per mobile e nota a livello internazionale per i prodotti per porta - i celebri pomoli PremiApri - Serrature Meroni è inoltre un’azienda dinamica incline all’esplorazione di nuovi percorsi. Applicando la propria conoscenza al campo dei sistemi di chiusura, è riuscita a trovare soluzioni originali e di successo per diversi nuovi ambiti, tra cui quello dell’automotive. È stato così anche nel 2009 per la nascita di UFO (oggi ribattezzato UFO Classic), il defender per i veicoli commerciali leggeri: i furgoni per la prima volta hanno potuto godere di una soluzione ad hoc per aggiungere sicurezza ai portelli d’accesso al vano di carico. Andando a sostituire con efficienza, praticità ed eleganza i vecchi lucchetti o le soluzioni improvvisate, poco sicure e antiestetiche, UFO è diventato subito un vero successo. Adottato dalle flotte come dai privati, ha segnato una piccola rivoluzione.

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CARATTERISTICHE TECNICHE • Dimensioni: Ø 81 x 40,5 mm • Materiale: zama e acciaio inossidabile • Finitura: Nichel Perla • Prodotta in Italia • Cilindro con doppia uscita chiave a 0° e 90° • Simboli lucchetti di apertura/chiusura • Installazione rapida: solo 8 punti di fissaggio • Pratica chiave con impugnatura gommata


DALLA COLLABORAZIONE TRA AMTEK E CONTROL IL PRIMO D.A. CHE UNISCE LOCKER E VENDING Il Covid ha cambiato per sempre le abitudini di acquisto: secondo una ricerca GFK, il 73% delle persone in un negozio oggi cerca sicurezza e igiene, e il 35% preferisce che il personale non tocchi la merce in vendita. Da qui la crescita delle vendite online in tutti i segmenti di prodotto. Ad esempio, le vendite online delle farmacie sono cresciute del 64% (fonte: Pharmacyscanner), mentre sono aumentate del 200% le vendite “senza contatto” nel canale di vendita tradizionale e, in parallelo, è cresciuto del 23,5% l’acquisto nelle vending machine multiprodotto. Uno scenario attuale che ha trovato già pronte Amtek - azienda specializzata nella produzione di soluzioni vending, locker e kiosk - e Control, brand attivo nel mercato del benessere sessuale. Le due aziende, forti di una collaborazione lunga oltre un decennio, hanno lanciato un progetto esclusivo e innovativo per le farmacie, che unisce locker e vending ed è già disponibile sul mercato italiano. CP40 LOCKER, lanciata in autunno 2020 in Italia da Amtek, è una soluzione che porta nel mondo self-service un concetto nuovo che fa sintesi fra le esigenze attuali dei consumatori e le integra con il mondo digital. Il concept è chiaro: portare la user experience tipica degli ecommerce nel mondo della vendita al dettaglio. Fisico e digitale diventano due facce della stessa medaglia: l’acquisto diventa phygital. CP40 LOCKER è una soluzione all in one che si compone di una vending machine con un display digitale LCD per ogni prodotto, cella frigorifera a temperatura controllata e il prelievo da sportello automatico senza contatto: massima sicurezza, quindi, unita ad un locker digitale accessoriato con un passafarmaco.

re la macchina, in modo comodo e sicuro. Si potranno, inoltre, comprare i prodotti direttamente in loco grazie allo schermo touch screen che consente di acquistare direttamente quello che serve nel lato vending machine classica. Sono disponibili diversi sistemi di pagamento (contactless, bancomat, carta di credito, app, banconote, monete). Inoltre, la parte superiore della macchina è anche passafarmaco: il display digitale, infatti, è reclinabile e consente di far comunicare operatore e cliente, protetti da un vetro blindato. È possibile anche attivare una video call con il farmacista e l’esterno della farmacia che può essere gestita direttamente da un suo dispositivo in remoto. Una soluzione full service, quindi, che assicura massima continuità operativa, un’esperienza di consumo intuitiva e la massima sicurezza negli acquisti.

UN ACQUISTO TOUCHLESS IN MASSIMA SICUREZZA La sezione dedicata al locker concentra in un’unica soluzione diversi servizi che agevolano l’esercente e offrono un’esperienza di consumo fluida e smart all’utente finale. La spesa, infatti, può essere fatta da remoto tramite l’app, WhatsApp o telefonicamente: il consumatore riceverà poi un messaggio con pin per accedere al locker o sarà sufficiente utilizzare il QRCode associato all’acquisto. Il locker è fornito di 12 spazi contenitore che si aprono automaticamente, quindi senza la necessità di tocca-

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LE NUOVE BARRETTE PROTEICHE PLUS Le nuove barrette proteiche PLUS di Noberasco sono la risposta ideale al fabbisogno quotidiano di proteine tanto per gli sportivi, quanto per tutte le persone che amano il benessere. Uno snack salutare pensato per chi pratica sport sia a livello amatoriale che pre-agonistico, ma anche per i non sportivi che desiderano integrare il fabbisogno giornaliero di proteine, senza rinunciare al gusto e alla salubrità. Le barrette proteiche Noberasco, infatti, sono composte per oltre il 70% di frutta, ricche di fibre, gluten free e con un contenuto di zuccheri inferiore a 5 grammi per barretta; prive di lattosio, di sciroppi e di olio di palma. Le proteine contenute in ogni barretta sono 100% proteine della frutta. La stessa base ingredientistica viene articolata in tre referenze, ognuna con un ingrediente caratterizzante: •Barretta proteica PLUS ai Datteri: questi ultimi, ricchi di potassio e magnesio, la rendono perfetta per il reintegro dei sali persi durante l’allenamento o l’attività quotidiana; •Barretta proteica PLUS al Caffè: la scelta ideale dopo un lungo allenamento ed una giornata scolastica o lavorativa particolarmente impegnativa; •Barretta proteica PLUS ai Mirtilli: per aiutare il corpo ad alleviare i danni muscolari causati da stress ossidativo. Le nuove barrette proteiche sono realizzate usando solo le migliori materie prime: ai datteri, al caffè e ai mirtilli si affiancano, infatti, le arachidi e le fave di cacao, in una perfetta armonia di gusto, piacere per il palato e corretta alimentazione.

Buone, salubri e perfette per gli sportivi, come testimonia anche la collaborazione con la Federazione Italiana Tennis e l’ambassador Lorenzo Musetti, vincitore degli Australian Open Under 18 nel 2019, finalista agli US Open Under 18 l’anno precedente, nonché vincitore degli Internazionali di Tennis Città di Forlì. Chi meglio di un giovanissimo campione avrebbe potuto testimoniare le caratteristiche vincenti delle Barrette PLUS? Una partnership che ha portato alla realizzazione dello spot dedicato alle nuove referenze Noberasco, in onda sul canale SuperTennis.

L’EXTRA INTENSO DAL GHANA DI RITTER SPORT Nasce L’extra Intenso dal Ghana, una nuova referenza che vanta la percentuale più elevata di cacao - ben l’81% - e va ad ampliare la linea Cacao Selection di RITTER SPORT. Pasta di cacao, zucchero e burro di cacao: sono solo tre gli ingredienti della nuova referenza dal sapore deciso e al contempo armonioso e incredibilmente piacevole. Tutto l’aroma intenso e persistente del fondente in una tavoletta da 100g ottenuta dalle fave di due interi frutti di cacao, con quadratini più piccoli e arrotonda ti, per una degustazione ancora più intensa e rotonda.

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Il cacao, proveniente dal Ghana, è 100% certificato sostenibile, come indicato dal marchio Rainforest Alliance sulla confezione. Quattro le caratteristiche del nuovo 81%: • Puro: perché fatto solo con pasta di cacao monorigine proveniente dal Ghana. • Semplice: perché realizzato con soli 3 ingredienti. • Sostenibile: perché prodotto approvvigionando cacao 100% sostenibile e certificato. • Vivace: perché avvolto da un pack moderno e fuori dagli schemi. Oltre al nuovo EXTRA INTENSO dal Ghana (81%), fanno parte della linea Cacao Selection anche L’INTENSO dal Perù (74%), L’AROMATICO dal Nicaragua (61%) e L’EQUILIBRATO dal Ghana (55%). Anche per Cacao Selection, inoltre, RITTER SPORT ha adottato un proprio percorso: “Il nostro cacao”, che risponde all’obiettivo di unire in armonia uomo e natura, e si affianca alla certificazione Rainforest Alliance, per un’agricoltura sostenibile. La qualità e la provenienza del cacao sono evidenziati anche dai pack di Cacao Selection, sui quali troneggia, protagonista assoluto, il frutto del cacao, in risalto sullo sfondo bicolore.


IL VENDING IN COMUNICAZIONE Dopo il periodo di stasi dovuto all’emergenza epidemiologica dei primi mesi, già a maggio scorso è ripartita la comunicazione di CONFIDA, con il video della campagna #pausasicura, attraverso la quale l'associazione di categoria fornisce informazioni a clienti e consumatori sul corretto utilizzo del distributore automatico e richiama l’attenzione sull’impegno degli operatori del settore sui temi di igiene e sicurezza messo in campo nell’era COVID. Un video contestualizzato nel periodo post lockdown per incentivare i consumi al distributore automatico e superare le diffidenze rispetto ai canoni di sicurezza del mezzo.

marie torrefazioni italiane, bevande e prodotti alimentari attenti alla salute del consumatore, sistemi di pagamento evoluti, rigidi protocolli per quanto riguarda l'igiene, distributori automatici efficienti, riciclo della plastica attraverso il progetto RiVending, compliance fiscale.

Dopo la pausa estiva, la comunicazione istituzionale è ripresa ancora più intensamente. Ad ottobre, con un secondo video, CONFIDA affronta un nuovo tema: la qualità del servizio di Distribuzione Automatica, una qualità che non tutti conoscono e apprezzano e che il video focalizza in 7 precisi punti: qualità del caffè in grani, macinato al momento e prodotto da pri-

All’inizio di novembre CONFIDA ha lanciato una campagna integrata tra carta stampata, radio, web e social che racconta la sostenibilità della distribuzione automatica: dalle vending machine energy saving alla mobilità green con l’adozione crescente di furgoni ecologici, al progetto RiVending per riciclare la plastica di bicchierini e palette del caffè. Accanto a questo, un’offerta alimentare sempre più ampia e di qualità attraverso la proposta di referenze sane progettate con packaging attenti all’ambiente. Tutti temi riconducibili, comunque, alla Qualità a tutto tondo che il Settore persegue. La campagna di comunicazione “Vivi la pausa sostenibile” di CONFIDA, di cui sono protagoniste le case history più virtuose delle imprese del comparto, si sviluppa su carta stampata, radio, web e social media. Oltre 50 progetti avviati dagli associati CONFIDA sul sito www.vendingsostenibile.com.

PARTNERSHIP TRA ACQUAFAIR E VENDITALIA 2021 Acquafair formalizza la partnership con Venditalia Worldwide Vending Show, in programma il prossimo anno presso Fiera Milano Rho e dà appuntamento dal 10 al 13 marzo 2021 per fare il punto sulle principali novità per il settore dell’acqua da bere in boccioni e al punto d’uso. Acquafair - su iniziativa di Watercoolers Italia, l’associazione di riferimento per il comparto dell’acqua da bere e soggetto promotore della manifestazione - entra quindi a far parte della il 12° Salone internazionale della distribuzione automatica con il nome di Villaggio dell’Acqua. Una scelta orientata a favorire il networking e a moltiplicare le opportunità di business per produttori e distributori dell’acqua in boccioni e di impianti “point of use”, oltre che per tutti gli operatori della filiera.

Il Villaggio dell’Acqua accoglierà al suo interno stand espositivi delle aziende della filiera dell’acqua: produttori e distributori di acqua in boccioni e Point Of Use, ovvero refrigeratori collegati alla rete idrica, e aziende fornitrici di prodotti e servizi per questi, che potranno così sia presentarsi insieme al mercato del Vending, con il quale vi sono evidenti sinergie sul piano distributivo e della vendita, sia rafforzare le relazioni e le opportunità di business all’interno della community.

10/13 MARZO 2021 - FIERA MILANO RHO

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Un delizioso snack per bilanciare energia e benessere in ogni momento della giornata.

Fonte di calcio, magnesio e potassio e ricco di fosforo e Omega3.

Lee Coffee

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10/13MARZO2021 New location

Fieramilano Rho, HALL 8-12

Venditalia 2021: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo nella nuova location espositiva di Fieramilano Rho!

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