Rivista VENDING NEWS numero 57

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Il bimestrale della distribuzione automatica automatica

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Numero 2022 Numero57 42 - Anno 2019

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L’editoriale di Fabio Russo

Si sta scrivendo in questi giorni una delle pagine più brutte della storia dell’umanità. Dopo due anni di emergenza sanitaria, quando sembrava che si stesse finalmente ritornando alla cosiddetta “normalità”, la crisi russo-ucraina trascina il mondo in una nuova emergenza, per molti versi più spaventosa della pandemia da Covid19. Non possiamo sapere quanto a lungo durerà la guerra in atto, possiamo solo sperare che le diplomazie riescano a bucare l’impenetrabilità del muro russo e portare ad un accordo che metta fine alla inutile strage di esseri umani a cui stiamo assistendo. È certo, però, che dovremo confrontarci a lungo con tutti problemi che ne stanno scaturendo e che vanno a rendere ancora più precaria la via di quella ripresa che ci accingevamo a percorrere, pur tra mille difficoltà. La carenza di risorse energetiche e di materie prime, i cui costi sono ormai arrivati alle stelle, sono solo alcuni dei fattori che condizionano, rallentano e in alcuni casi bloccano la produzione industriale e, con essa, tutto l’indotto che vi ruota intorno, oltre che le economie dei Paesi. Auspicavamo un ritorno a regime delle attività, rischiamo di trovarci a breve di fronte ad una paralisi di molti settori produttivi, di cui l’Italia è leader nel mondo, tra i quali quello dei distributori automatici. Confido nella resilienza dei nostri imprenditori e nel Governo, affinché dia sostegno a tutte le filiere e alla nostra in particolare, il più delle volte esclusa da ogni forma di ristoro, aiutandola a superare l’ennesimo momento di crisi. Una crisi globale che si potrà sanare solo con il ritorno alla pace.

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L’EDITORIALE

SOMMARIO

di Fabio Russo 8

LA FORZA DEL BLEND ILLY NEI CANALI OCS E VENDING - INTERVISTA CON ROBERTO MORELLI

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VENDING SERVICE. RIFERIMENTO UNICO IN SICILIA PER I MARCHI EVOCA

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GRUPPO SAN BENEDETTO. INTERVISTA CON VINCENZO TUNDO

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CLEYNA. TECNOLOGIA ATTIVA ANTIVIRALE E ANTIBATTERICA. INTERVISTA CON GIUSEPPE CAVEDON

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DISPENSA ZANIBONI. NUOVE IDEE NEGLI SNACK

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OROSALAD. LA CARTA DELLE INSALATE DAL RISTORANTE ALLA VENDING MACHINE. INTERVISTA CON GIANNI GIOVANNINI

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BIANCHI VENDING PRESENTA FLESSY

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EVEX - EUROPEAN VENDING EXPERIENCE ALL’INTERNO DI VENDITALIA

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MISTER COFFEE. INTERVISTA CON PASQUALE BOZZETTI

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ZERICA. OMNIA, IL DISPENSER DI ACQUA COMPATTO

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WTD. LAVAGNE INTERATTIVE ALTAMENTE PERFORMANTI

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CONFIDA. INTERVISTA CON IL PRESIDENTE MASSIMO TRAPLETTI

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VENDING E RISTORAZIONE CONDIVIDONO LE STESSE PROBLEMATICHE. L’INDAGINE ORICON

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GPP. ACQUISTI VERDI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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PER COMBATTERE L’INFLAZIONE È NECESSARIO AUMENTARE IL PREZZO DELLA BATTUTA

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YOUGOV. REPORT 2021. IL CONSUMO DI CAFFÈ IN EUROPA

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PEACHWIRE. SELFBLUE L’E-COMMERCE PER IL VENDING

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THOMAS REUTER - NESPRESSO ITALIANA MASSIMILIANO DI DOMENICO - MONDELEZ INTERNATIONAL

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CAFFÈ MORENO ENTRA IN CSC - CAFFÈ SPECIALI CERTIFICATI

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PEPSICO. PLASTICA RICICLATA PER IL PACKAGING DELLE LAY’S

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COCA-COLA HBC ITALIA E SIBEG ENTRANO IN CORIPET

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A FLO SPA 6,5 MILIONI DI INCENTIVI TUTTI I CONTENUTI DI QUESTA RIVISTA SONO DI PROPRIETÀ DELLA FABIO RUSSO SRL - VIETATA LA RIPRODUZIONE

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Periodico bimestrale della distribuzione automatica supplemento di www.vendingnews.it Anno 2022 - Numero 57 Editore

Sede: Viale Gramsci, 17/b 80122 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 ROC 22385 Tribunale di Napoli 49 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it

Tel. 0810152150 - Fax 0810152151

Direttore responsabile Fabio Russo Direttore editoriale Flora Seta Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:

I PRODOTTI BREASY BY EVOCA ZOSCAR ZERBINATI BRIOBRAIN VERONI DIFESA DI CAFFITALY

CAFFITALY E FOODNESS LENI’S DOYPACK HAPPY HOUR CITTERIO

Fabio Russo Flora Seta Rossana Capasso Pascale Capelle Gaia Capua Giada Cardamone Paola Cucco Chiara Destro Valerio Elia Simone Epifania Tiziana Pastore Filippo Solaroli Cinzia Vanin Jo Giuseppe Francione

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La forza del blend illy nei canali OCS e Vending

Roberto Morelli, Amministratore Delegato di Mitaca srl e Chief Marketing Officer di illycaffè, illustra tutte le novità che la torrefazione triestina ha lanciato nel corso del 2021, nonostante le difficoltà conseguenti al perdurare della pandemia da Covid19. Il 2021 è stato per voi un anno ricco di novità. Cominciamo dalla nuova tostatura illy Forte: cosa vi ha spinto ad inserirla in gamma? La strategia è di puntare sul canale Office con la stessa rilevanza che hanno per illycaffè i canali tradizionali Ho.Re.Ca. e Home, quale nuovo pilastro del business. Per questo è importante avere un’offerta completa. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato per migliorare considerevolmente le soluzioni nel canale OCS e Vending, puntando sulla nostra maggiore forza, rappresentata dal blend e dal brand illy. Puntiamo a migliorarci costantemente e a creare nuove opportunità per i nostri partner con prodotti all’altezza del brand illy. L’inserimento del nuovo profilo di tostatura illy MPS Forte ci ha permesso, da un lato, di supportare la strategia di focus sul canale completando la gamma composta anche da Classico e Intenso, e dall’altro di soddisfare consumatori alla ricerca di un gusto più ricco e deciso, offrendo loro la possibilità di esplorare tutte le sfumature del blend illy. Novità anche per quanto riguarda l’offerta dei solubili. Ce ne parla? Abbiamo deciso di rivedere la gamma dei prodotti bevande calde in una chiave di maggior premiumness, ridisegnando i packaging con veste grafica raffinata ed essenziale, ed introducendo le bevande a marchio Hordeum, prodotti senza caffeina e senza aggiunta di aromi artificiali e grassi idrogenati. Con l’inserimento di Hordeum si propone un piacere quotidiano, anche in ufficio, garantendo un’ottima esperienza di gusto e rendendo piacevole ogni pausa.

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Le referenze introdotte sono due: Orzo, con una crema densa e vellutata unita ad un’aromaticità intensa e Orzo e Ginseng, che all’aroma intenso dell’orzo unisce la carica del Ginseng. Diamo in questo modo la possibilità al consumatore di scegliere prodotti aggiuntivi al caffè, da degustare in momenti diversi della giornata lavorativa. Le bevande calde, infatti, rappresentano un’opportunità per raggiungere anche consumatori non amanti del caffè o per soddisfare fasce di consumo differenti da quelle destinate alla classica pausa caffè. Per il Concessionario la vendita di questi prodotti, ben strutturata, genera vendite aggiuntive che non cannibalizzano quelle del caffè.


Nel 2021 anche il lancio della nuova collezione di macchine illy SMART per gli uffici. Ce la descrive? Il lancio delle nuove macchine illy SMART rappresenta per noi un tassello molto importante. Ci permette infatti di unire alla qualità del nostro caffè la fornitura di macchine a marchio illy, per soddisfare le esigenze dei consumatori dei piccoli e medi uffici, attenti alla massima qualità e ricerca estetica. Le macchine sono state rinnovate nel design, mantenendo la stessa qualità di erogazione del caffè e le stesse caratteristiche tecniche. Il restyling le ha rese molto eleganti, anche grazie al cambio di colore. Abbiamo scelto il nero opaco per il corpo macchina che è il protagonista del design e dona uniformità e il nero lucido per sottolineare i dettagli e le linee essenziali delle tre macchine. Abbiamo ripreso i dettagli iconici della marca, come il logo illy e il touch of red, in perfetto stile e coerenza con i prodotti illy offerti dalle macchine. Infine, abbiamo completamente rivisto il naming. La scelta racchiude nelle parole illy SMART le caratteristiche qualitative, estetiche e funzionali delle macchine. Oggetti dal design elegante, che rispondono a esigenze di preparazioni veloci e qualitativamente ottime.

Le macchine sono disponibili in tre modelli: illy SMART10 è il modello più piccolo che si distingue per la struttura compatta; il design moderno rende illy SMART30 adatta a ogni stile e tipologia di spazio di lavoro. Ultima ma non meno importante, illy SMART50 è una macchina versatile e funzionale pensata per rispondere alle necessità di uffici più grandi. Dispone di display con 3 volumi programmabili ed espulsione automatica della capsula ed è disponibile anche in versione acqua calda. Quali altre novità per questo segmento? Abbiamo ideato il nuovo kit di benvenuto per presentare fin da subito il caffè illy con un valido strumento di supporto. Il kit è disponibile in due versioni: bianca con referenze Classico, Intenso, Deca e nera con referenze Classico, Intenso, Forte. I welcome kit sono stati studiati per poter essere riutilizzati come accessori per mantenere in ordine bicchieri, zucchero e palette, oltre ad alloggiare ordinatamente le capsule illy MPS. Inoltre, abbiamo introdotto in gamma il montalatte, un oggetto di design, solido e funzionale, disegnato dall’architetto Piero Lissoni.


E per quanto riguarda la gamma take-away per OCS e Vending, di cosa si tratta? La filosofia del brand è una: deliziare tutti coloro che, nel mondo, amano la qualità della vita con il migliore caffè che la natura possa offrire, esaltato dalle migliori tecnologie, da pratiche sostenibili e dalla ricerca della bellezza in tutto ciò che facciamo. Per questo motivo, anche nel canale uffici, abbiamo introdotto in gamma alcuni accessori allineati alla campagna di comunicazione dedicata al nostro percorso di sostenibilità #OneMakesTheDifference, tra cui i bicchieri in carta riciclabile disponibili in due versioni per OCS e Vending. I bicchierini sono realizzati con carta di qualità, garantiscono l’isolamento termico migliorando l’esperienza di consumo del caffè e si conferiscono nei contenitori della carta. Altri prodotti coerenti con la campagna sono le palette in legno di betulla, salviette in ovattina e zucchero in bustine riciclabili. Qual è la proposta per il canale Vending tradizionale? La nostra offerta per il Vending propone un innovativo sistema di capsule e macchine Vending illy per regalare la stessa esperienza di gusto unico, dal primo all’ultimo caffè erogato. Le capsule brevettate nel sistema MPS.M, comprendono le tre tostature illy: Classico, Intenso e Forte.

Inoltre, vogliamo una completa offerta per il Vending, che comprende nuove proposte di prodotti solubili in busta che non possono mancare per soddisfare ogni preferenza. Bevande preparate con la stessa facilità e la garanzia di un risultato sempre ottimo tra cui Decaffeinato Instant, Cioccolata Domori e la gamma Orzo e Orzo e Ginseng Hordeum. La proposta Vending si completa anche grazie alle macchine offerte, caratterizzate da un sistema di caricamento cosiddetto “alla rinfusa”: il distributore full au-

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tomatic FAS400 destinato a grandi uffici e la table top semi automatica M6.M per le piccole utenze. Per il futuro si attendono molte novità? Stiamo lavorando per arricchire continuamente la gamma offerta e conseguire, anche nel 2022, importanti innovazioni nell’assortimento dei prodotti. Le innovazioni s’inseriranno nel percorso virtuoso già avviato negli ultimi anni, confermando l’attenzione nell’offerta vending, che sta riscuotendo riscontri molto soddisfacenti dal mercato per la qualità del caffè e l’eccellenza delle macchine e nel posizionamento premium dell’OCS.




RIFERIMENTO UNICO IN SICILIA PER I MARCHI EVOCA Venerdì 4 marzo 2022 a Palermo, presso NH-Hotel, alla presenza di un centinaio di operatori del settore, è stata presentata ufficialmente la nuova struttura logistico/ organizzativa della Vending Service srl, che dal 15 febbraio di quest’anno è diventata il riferimento per tutta la Sicilia per i marchi del Gruppo Evoca, in particolare Necta, Saeco, Ducale, Newis, Gaggia Milano. La decisione è stata presa nell’ambito di alcune razionalizzazioni dei canali di vendita e con l’obiettivo di riuscire ad essere ancora più efficaci sul territorio. La Vending Service srl è da vent’anni in Sicilia un punto di riferimento per il settore ricettivo (Hotel, Bar, B&B, ristoranti e sanità), per la distribuzione automatica (Vending, negozi H24) e per il caffè nel mondo del lavoro e a casa, rappresentando marchi leader di mercato. L’amministratore unico e fondatore della Vending Service, Alfio Petrullo, ha illustrato la nuova composizione logistica, commerciale, tecnica ed amministrativa dell’azienda, che ha la sua sede legale a Sant’Agata li Battiati (Catania) ed una filiale operativa ad Altofonte (Palermo). Lo staff organizzativo è composto da un gruppo affiatatissimo di 11 persone, a disposizione dei clienti di tutta l’isola. Per il Gruppo Evoca erano presenti il responsabile vendite Italia Luca Alemanni, Mario Alba, area sales che segue direttamente la struttura siciliana e Mauro Ciccarello dello staff tecnico. L’ing. Alemanni ha espresso parole di incoraggiamento ed apprezzamento verso la Vending Service, rassicurando gli operatori del settore del fatto che potranno fare affidamento su una struttura ancora più adeguatamente organizzata. Nel corso dell’evento è stata presentata l’ultima arrivata della gamma Necta, la nuova Brio Touch, elegantissimo distributore automatico di bevande calde table top, espressione dell’evoluzione digitale della Brio Up. Sono state comunicate anche le innovative caratteristiche della nuova gamma snack & food di Necta, in particolare Vivace e Swing, che hanno raggiunto la classe C secondo la nuova scala europea di valutazione dei

consumi e pertanto con una efficienza energetica tra le migliori del mercato. Nel corso della presentazione si è avuto modo di considerare come in generale il mondo stia cambiando, e come le esigenze e l’approccio dei clienti del vending sono sempre più proiettati nel futuro. Evoca Group e le sue strutture ufficiali studiano, si preparano e lavorano per aiutare i gestori del vending a mettersi al passo dell’innovazione tecnologica, attraverso la proposta di macchine e sistemi avanzati. Esempi ne sono la telemetria Televend e l’app di pagamento Breasy. Infine, si è avuto modo di parlare delle agevolazioni fiscali attualmente vigenti per gli investimenti in beni strumentali. L’esposizione è stata ravvivata da interessanti domande ed osservazioni dei partecipanti. Alla fine, un piacevole aperitivo è stato un momento conviviale molto gradito, poichè ha consentito ai partecipanti di confrontarsi tra tanti aspetti lavorativi che gli stanno a cuore, facendo trasparire la voglia di ripartire con tanta determinazione, dopo le difficoltà scaturite dalla crisi pandemica.

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Le origini del nostro Espresso La qualità del caffè parte dalla materia prima e noi scegliamo con cura i nostri caffè verdi nei loro paesi d’origine. Le piantagioni sono sottoposte a svariati controlli, affinché le piante possano crescere rigogliose per produrre bacche di ottima qualità che custodiscono i chicchi che poi saranno essiccati al sole, decorticati e spediti in Italia.

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Da gennaio di questo anno, a Vincenzo Tundo, Direttore Marketing Italia del Gruppo San Benedetto, è stato assegnato anche il ruolo di Direttore Commerciale, una doppia responsabilità finalizzata a supportare 1.14 la direzione aziendale nel consolidamento del suo percorso di crescita e sviluppare ulteriormente la sua forza commerciale. 100% P 292 C

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Lei è in San Benedetto dal 2008. In questo lasso di Utilizzato per tempo la società • la Fonte delle acque minerali è profonda• Rettangolo mente cambiata, diventando la prima Total Beverage Company italiana. Ci racconta questo percorso e qual è stato il suo contributo in questa evoluzione? Dal 2008 ad oggi i progetti affrontati sono stati tanti. Tra le attività che ho supportato e di cui vado particolarmente orgoglioso c’è il posizionamento ambientale del Gruppo che ha visto il riorientamento di tutta l’attività industriale di sviluppo prodotto e di processo verso l’ecosostenibilità. Altro pilastro fondamentale gestito nel corso degli anni è stata certamente la comunicazione, in un settore dove la competitività è agguerrita e dove l’unicità fa la differenza. Quando si parla di beverage analcolico bisogna tener in considerazione la percezione che il consumatore ha del prodotto, verso il quale si dimostra sempre più evoluto ed attento. La comunicazione e il marketing sono parte integrante e fondamentale del processo che porta una bevanda o una bottiglia d’acqua minerale ad essere venduta. Per presentare un prodotto è necessario farlo “parlare” e lo deve fare nel modo più corretto e coerente, in base al pubblico a cui si rivolge. PANTONE

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Per creare un legame sempre più forte con il consumatore abbiamo avuto al nostro fianco dei testimonial di assoluto valore come l’iconica modella americana Cindy Crawford e gli attuali Elisabetta Canalis per la campagna di comunicazione di brand San Benedetto e Vittorio Brumotti per la sostenibilità. Inoltre, abbiamo puntato sempre più su di una strategia di comunicazione che comprendesse i social media che costituiscono per noi un’importante opportunità nel rapporto quotidiano con il pubblico e sono finalizzati a nutrire il dialogo e l’engagement con il consumatore. La vision futura è quella di continuare in questa direzione estendendo l’esperienza digital verso un approccio sempre più integrato e multicanale (multi-brand sui social). 15%

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Tra i plus che vi distinguono vanno evidenziati la capacità di rispondere ai cambiamenti delle abitudini dei consumi con prodotti ad hoc e una profonda attenzione per la Sostenibilità dei prodotti e dei processi. Approfondisce il primo aspetto? Noi abbiamo una parola chiave che è al centro delle nostre attività ed è la parola cura, in inglese “care”, cura


verso l’ambiente, cura verso la salute pensando a prodotti senza conservanti, senza coloranti, senza additivi, eliminando gli zuccheri aggiunti, riducendo sensibilmente le calorie. Questa attenzione è stata esplicitata con una vasta gamma di prodotti che, vanno incontro alle esigenze del consumatore come ad esempio SKINCARE, l’integratore alimentare in acqua minerale naturale con Collagene, Zinco e Acido Ialuronico. Un solo gesto per un rituale di bellezza quotidiano nel pratico formato da 0,22L al gusto pesca & frutti rossi. Oppure Aquavitamin, la linea di bibite con vitamine in acqua minerale, in quattro diversi gusti per 4 mix di vitamine, in grado di apportare vitalità e benefici al nostro organismo. Per un’azienda, essere sostenibile è un valore ormai imprescindibile che si esplica in più ambiti: l’ambiente, il sociale, il welfare. In che modo il Gruppo si pone rispetto a questo tema? Come detto prima, al centro delle nostre attività c’è la parola “care”. La cura nei confronti delle persone ma, anche, dell’ambiente che ci circonda è certamente uno dei valori che ci contraddistingue. Siamo azienda leader in Italia nelle politiche ecosostenibili nel beverage analcolico e qualunque progetto nasca in azienda ha tra le voci di analisi la valutazione degli impatti ambientali con l’obiettivo dell’impatto zero. La sostenibilità non è solo un prodotto, ma una filosofia insita nella mission di un’azienda e noi di San Benedetto lo sappiamo bene, essendo stati i primi in Italia ad avere un approccio scientificamente green. Da più di dieci anni stiamo lavorando per un sistema sempre più sostenibile e siamo orgogliosi di aver abbattuto le emissioni e di aver sviluppato un database per analizzare anche in ottica di progettazione la riduzione di CO2 eq. Siamo stati la prima realtà industriale italiana ad avviare nel 2009 un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente, per rilevare e valutare le emissioni di anidride carbonica, introducendo processi di miglioramento per ridurre le emissioni di CO2eq. La ricerca continua di nuove tecnologie e l’attenzione al miglioramento e all’ottimizzazione dei processi indu-

striali ha dato vita nel 2010 alla bottiglia da 1L Easy, il primo formato sul mercato di acqua minerale Carbon Neutral. Sulla scia del successo del formato da 1L Easy, nel 2012 abbiamo presentato la Linea Ecogreen, un’intera generazione di bottiglie con il 100% delle emissioni di CO2 equivalenti compensate attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas effetto serra. Ecogreen è stata la prima linea di prodotti in Italia a ricevere dal Ministero dell’Ambiente la validazione nel Programma per la valutazione dell’impronta ambientale. Infine, nell’estate 2021 abbiamo presentato Ecogreen 100 Eco, la prima linea di acqua minerale San Benedetto ad essere realizzata con il 100% di RPET e ad essere 100% Carbon Neutral. Ecogreen 100 Eco è il massimo che oggi si può chiedere ad una linea bottiglie in termini di sostenibilità in quanto aggiunge a tutti i plus della linea Ecogreen, l’utilizzo del 100% di PET riciclato. Il vostro approccio sostenibile verso l’ambiente non si esaurisce con il progetto EcoGreen. Approfondisce gli altri aspetti di questo percorso? Nelle politiche ambientali rientra anche la scelta di diversificare la produzione in sei siti strategici in Italia (Scorzè, Pocenia, Popoli, Donato, Viggianello e Atella) avvicinando la produzione ai luoghi di consumo. Attraverso il “Progetto Network”, un programma pensato per valorizzare le reti di acque locali di alta qualità in tutto il territorio nazionale, la nostra azienda ha ottenuto una maggiore flessibilità produttiva e logistica, riducendo l’incidenza dei trasporti e ha evitato nel 2020 l’emissione di 23.221 tonnellate di CO2eq. Grazie a questo progetto, si è evitato che venissero percorsi 35.876 km “su gomma”. Da ultimo, la nostra azienda si dimostra ancora una volta leader in innovazione, lanciando una grande rivoluzione nel mercato del beverage analcolico per un’esperienza di consumo ancora più sostenibile: i tappi Twist&Drink e Click.


Disponibili per i formati da mezzo litro delle linee Ecogreen, Ecogreen 100 Eco, Thè San Benedetto ed Energade. I nuovi tappi si dimostrano pratici e utili per il consumatore e con un importante risvolto green, poiché sono legati alle bottiglie così da non disperderli nell’ambiente agevolandone il riciclo. Con queste novità, la nostra azienda ha anticipato la direttiva europea 2019/904 che richiede l’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia a partire dal 2024. Le etichette delle bottiglie raccontano al consumatore il funzionamento e lo scopo dei nuovi tappi. Tra i canali sotto la sua responsabilità anche la Distribuzione Automatica. Su quali strategie puntate per accreditare ulteriormente la vostra offerta dedicata? Il nostro Gruppo, con una quota a volume del 35,9% (fonte Confida), occupa una posizione di leadership assoluta nella distribuzione automatica, merito della completezza e della trasversalità di 64 referenze e formati che per il vending abbraccia tutto il beverage analcolico e che ogni anno viene arricchito da lanci di prodotti altamente innovativi. Vogliamo ricapitolare quali sono i prodotti e formati dedicati al Vending? La nostra offerta per questo canale è completa e trasversale. Dall’acqua minerale nel formato mezzo litro e nel pratico formato da 33 cl sia in PET che in lattina, alle acque addizionate, ai succhi di frutta, alle bibite gassate, San Benedetto offre al consumatore una ampia gamma di bevande, tra le quali ognuno troverà sicuramente quella più adatta alle proprie esigenze e ai propri gusti. Cosa proponete per la categoria Thè Freddo? Il Thè freddo si articola in un’ampia gamma di referenze nel formato mezzo litro e lattina da 0,33L che comprende il Thè San Benedetto Classico, nei gusti limone e pesca, tradizionalmente il più apprezzato e conosciuto; il Verde con cactus, sinonimo di ricercatezza e benessere; lo Zero al limone, pesca e verde con cactus, un thè leggero e delicato senza zuccheri aggiunti e con pochissime calorie, ideale per chi sceglie uno stile di vita sano ed equilibrato; il Deteinato, alla pesca e al limone, senza teina e studiato per i più piccoli. Infine, il nuovo gusto al fico d’india, dissetante e dal sapore unico, che grazie alle sue piacevoli note fresche è ideale per la stagione estiva. Nell’ambito della categoria succhi di frutta, Tel Quel è una vera novità. Ce ne parla? Tel Quel è la proposta pronta da bere ad alto contenuto di frutta e frutta e verdura in acqua minerale naturale che unisce le proprietà funzionali e organolettiche delle materie prime in un mix originale, con i soli zuccheri naturalmente contenuti negli ingredienti. È disponibile in tre gusti, due mix di frutta e uno di frutta e verdura: ananas mix, un succo dolce e dissetante con tutta la bontà dell’ananas e la freschezza della mela; frutti rossi con mela, uva rossa, lampone, fragola e sambuco per un succo vellutato e profumato; arancia-carota-limone,

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con mela, arancia, carota, mandarino e limone. Tel Quel è la piccola pausa di benessere che si caratterizza per la sua freschezza ed il gusto unico, senza aggiunta di zuccheri e senza edulcoranti, adatto a ogni momento della giornata nel formato in PET da 0,22L. Grazie alla sua bottiglia tascabile, è perfetto per un break in ufficio, in palestra o per una ricca merenda ed è la valida alternativa a frutta e verdure fresche, frullati e centrifughe. Tra le acque minerali San Benedetto, una particolare citazione va fatta per le acque addizionate. Ce le descrive? Per il segmento delle acque addizionate siamo presenti con SKINCARE e Aquavitamin. SKINCARE è l’integratore alimentare in acqua minerale naturale arricchito dalle preziose proprietà del Collagene, dello Zinco e dell’Acido Ialuronico per un nuovo


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rituale di bellezza quotidiano. Ideale da portare sempre con sé grazie al pratico formato da 0,22L ha un piacevole gusto pesca & frutti rossi ed è assolutamente privo di conservanti e coloranti. Un’innovazione pensata per soddisfare le esigenze delle consumatrici con uno stile di vita attivo e impegnato ma che, allo stesso tempo, non rinunciano a prendersi cura di sé e della propria bellezza. San Benedetto Aquavitamin è la linea di bibite analcoliche con vitamine in acqua minerale, in grado di apportare vitalità e benefici al nostro organismo. Il prodotto è dedicato a tutti coloro che svolgono una vita attiva, attenti al proprio benessere e con uno stile di vita giovanile e dinamico. Aquavitamin è disponibile nel formato da 0,40L in quattro gusti freschi e dissetanti, con quattro diverse aree funzionali: BEAUTYou al gusto frutti rossi, un alleato per l’idratazione e la tonicità; GENyouS, al gusto kiwi/mela/melograno, per ritrovare vitalità ed energia; IfeelGOOD al gusto limone, un aiuto per mantenere in forma le difese naturali; READYtoGO al gusto arancia, una piacevole pausa rinfrescante per ritrovare lo sprint.

Infine, a completare la proposta l’ampia gamma di bibite gassate. Quali sono? Nel segmento delle bibite gassate siamo presenti con la linea più completa di bibite gassate di marca del mercato nella versione tradizionale e Zero. La linea di bibite San Benedetto comprende, oltre alle referenze classiche - Allegra con succo di agrumi, pompelmo, limone, ginger - anche i gusti più ricercati del bere italiano: cola, chinotto, gassosa, cedrata, spuma e allegra rossa. La linea di bibite San Benedetto Zero Zuccheri Aggiunti è dedicata a chi vuole prendersi cura della propria for-

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ma fisica senza rinunciare al piacere di una buona bibita gassata. Il “look” è glamour ed elegante frutto di ispirazione dal mondo della moda, dei profumi e del design, adatto ad un target giovane e sempre in movimento. Questa linea è disponibile in una grande varietà di gusti, tra cui allegra con succo di agrumi, limone, ginger, pompelmo, gassosa, chinotto, gli originalissimi pesca e frutti rossi, e l'ultima novità ginger biondo nato sulla scia del trend dell'aperitivo in casa. Ci sono segnali che ci indicano l’uscita dalla pandemia e la disponibilità di risorse per le imprese attraverso il PNRR. Come vede il futuro? Siamo fiduciosi anche grazie al completamento del processo di vaccinazione dell’intera popolazione e la grande voglia che tutti noi abbiamo di convivialità e di tornare a vivere all’aperto una nuova normalità a seguito della pandemia. Ci può anticipare le novità che presenterete a Venditalia 2022? A Venditalia saremo presenti con la nostra offerta dedicata al canale e presenteremo un’importante innovazione. Si tratta del tappo Click, disponibile inizialmente per il formato da mezzo litro del Thè San Benedetto ed esteso nei prossimi mesi anche ad altre referenze. Il nuovo tappo si dimostra pratico e utile per il consumatore e con un importante risvolto green poiché è legato alle bottiglie così da non disperderlo nell’ambiente agevolandone il riciclo. Le etichette delle bottiglie raccontano al consumatore il funzionamento e lo scopo del nuovo tappo. Siamo orgogliosi di presentare questa importante innovazione al mondo del Vending, sempre più sensibile ai temi della Sostenibilità.


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Tecnologia attiva

antivirale e antibatterica La nostra è una società complessa, ramificata, strutturata e globale, dove gli scambi, la circolazione del denaro e delle persone non conosce frontiere e limiti. La libertà di circolazione favorisce però anche la diffusione di malattie da virus e batteri che possono contagiare molto rapidamente tutti noi, come ci hanno dimostrato le vicende legate alla pandemia da Covid-19. In luoghi molto affollati, con grande presenza di persone come mezzi pubblici, piscine, palestre, teatri, scuole, ospedali e aziende, il contagio può celarsi subdolamente sugli oggetti che tocchiamo più spesso: maniglie, tastierini, touch screen, penne, piani di lavoro. Sintesi srl, società creata nel 1996 da persone con esperienza pluriennale nella progettazione e realizzazione di sistemi per il controllo accessi e gestione telematica del personale, ha ampliato la propria offerta al mercato con soluzioni che rispondono a questo tipo di esigenze e prodotti di servizio resisi necessari in seguito all’emergenza pandemica. Ne parliamo con il dott. Giuseppe Cavedon, collaboratore commerciale dell’azienda padovana.

Avete lanciato sul mercato due soluzioni ideate per garantire in maniera pratica e veloce la debatterizzazione delle superfici con le quali siamo a contatto. Come sono nate? Siamo partiti da uno studio condotto dall’American Society for Microbiology che ha dimostrato che un virus presente su una superficie condivisa può essere diffuso su larga scala in un ambiente entro 2/4 ore. Questo è favorito anche dal fatto che non tutti si lavano le mani con frequenza, nonostante le ripetute raccomandazioni, per esempio dopo l’utilizzo dei servizi igienici (solo il 66% secondo un sondaggio Bradley Corporation). Da qui, abbiamo messo a punto la tecnologia innovativa di Cleyna™, in grado di creare una superficie idrooleofobica resistente a lungo, con proprietà fotocatalitiche e ossidanti, che consente una protezione attiva. Come agisce? Cleyna™ esercita un’importantissima funzione antivirale e antibatterica poiché, grazie alle sue proprietà “anti-sticking”, riduce l’adesione di microorganismi sulle zone trattate, impedendo a virus, batteri e agenti patogeni in generale di permanere sulle superfici. Inoltre, la presenza di sostanze attive biocide, in accordo con le vigenti normative europee, permette di abbattere la proliferazione dei patogeni, assicurando protezione attiva 24 ore su 24. Ha anche azione antivirale? La presenza di sostanze altamente ossidanti e di sostanze attive biocide conferisce alla superficie un’attività antivirale, testata secondo la norma ISO 21702:2019 con virus umano SARS-CoV-2, presso il Dipartimento di Scienze Biomediche Chirurgiche e Odontoiatriche della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano. Inoltre, test eseguiti secondo la norma ASTM E2180-18 hanno mostrato un’efficacia superiore al 99,999% di abbattimento della carica batterica.



Qual è la prima di queste soluzioni? Si tratta di un protettore in silicone che si adatta alla maggior parte delle maniglie, già trattato con tecnologia antibatterica e antivirale Cleyna™. Lo speciale trattamento biocida permette di ridurre l’adesione e la proliferazione di microorganismi (batteri e virus) sulla superficie del coprimaniglia, inibendo anche lo sviluppo di odori sgradevoli. È particolarmente indicato per ricoprire le maniglie degli ambienti più affollati ed esposti al rischio di contagio per contatto, protegge anche da possibili danni e urti. Il coprimaniglia è in silicone e non contiene leghe metalliche, preservando così dal rischio di reazioni allergiche. Quanto dura l’effetto? Il nostro coprimaniglia Cleyna™ assicura la sua protezione attiva per almeno 12 mesi. Può essere pulito quotidianamente con prodotti a base alcolica senza comprometterne l'efficacia. Qual è l’altra soluzione? Si tratta di una pratica salvietta con trattamento Cleyna™ pronta all’uso: è sufficiente aprire la bustina/ salvietta e passarla sulla superficie, che si vuole rendere antivirale e antibatterica. Ogni bustina è sufficiente per trattare un'area di circa 80x80 cm. Cleyna™ Salvietta può essere utilizzata su qualsiasi superficie: metallo, plastica, vetro, tessuti naturali e sintetici, pelle/cuoio, legno, carta, ecc. creando un trattamento nanostrutturato, ultrasottile e trasparente, senza modificare l’aspetto e la qualità del materiale sul quale viene applicato. Anche in questo caso l’effetto dura a lungo? Entro le 6 ore dall'applicazione Cleyna™ raggiunge il massimo della sua efficacia e la mantiene per almeno 4 mesi, anche su superfici pulite giornalmente con prodotti a base alcolica. È quindi ideale per display touch e badge visitatori/trasportatori, mensole e tavoli reception, tavoli delle sale riunioni, maniglie e maniglioni di ogni tipo, tastiere applicate su ogni tipo di dispositivo,

come quelle dei distributori automatici. Ancora, citofoni, pulsanti e sensori, bancomat/POS, anche questi presenti sui distributori automatici, dei quali può debatterizzare tutta la superficie Quali sono i punti di forza del sistema Cleyna™? Sicuramente è la soluzione più economica per garantire sicurezza, igiene e protezione da contagi. Come si presenta la confezione di ognuna? Per quanto riguarda la salvietta, la confezione ne contiene una in bustina pronta all’uso, insieme a un panno in microfibra per stendere il trattamento in maniera uniforme e ad un adesivo, che va applicato sulla superficie in modo da indicare che è stata igienizzata. Come già anticipato, si tratta di un gel ultra sottile e invisibile, perfetto per i luoghi affollati con un’efficacia garantita di almeno 4 mesi. Per quanto riguarda il coprimaniglia, la confezione ne contiene due, adattabili alla maggior parte dei modelli di maniglia in commercio; un tubetto di liquido applicatore e due etichette adesive da apporre sulle porte. La morbidezza del silicone rende il tutto piacevole al tatto e la lunga durata dell’effetto antivirale ed antibatterico garantisce par almeno 12 mesi accessi sicuri in tutti gli ambienti, soprattutto quelli promiscui.

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Oltre alla soluzione Cleyna™, Sintesi propone altro alle aziende? Il core business dell’azienda sono gli impianti di controllo accessi e di rilevazione presenze, ma negli anni la gamma dei prodotti e le competenze si sono ampliate per soddisfare sempre più le esigenze organizzative delle imprese. Altro prodotto di punta sono i distributori automatici DPI, dove l’accesso al materiale è consentito al personale abilitato attraverso utilizzo di badge. Questo sistema permette non solo il controllo della disponibilità ma anche un tracciamento della fornitura legato alla persona che preleva il materiale. Altro recente successo aziendale da aggiungere, sono le colonnine per il controllo del green pass con emissione ticket distribuite in quasi tutta Italia. Sintesi srl è stata fondata nel 1996 da persone con esperienza pluriennale nella progettazione e realizzazione di sistemi per la rilevazione delle presenze ed il controllo accessi. Attraverso la costante ricerca dell’innovazione e della qualità superiore dei prodotti, l'azienda realizza sistemi completi, tecnologicamente avanzati ed affidabili. Sintesi serve, già solo nel Triveneto, oltre 2.000 aziende sia pubbliche che private, che operano in diversi settori. Negli ultimi anni è presente su tutto il territorio nazionale grazie ad una rete di rivenditori autorizzati. L’utilizzo di nuove tecnologie le permette di dare una risposta concreta alle esigenze manifestate dai suoi clienti e di offrire un servizio a 360° con uffici, sale tecniche, sale riunioni e un’ampia sala meeting, in cui organizza periodicamente eventi di aggiornamento, per i clienti, collaboratori e partner.

www.sintesisrl.net

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RICE UP! LE NUOVE BARRETTE FUNZIONALI Dispensa Zaniboni continua ad ampliare il proprio assortimento, proponendo al mercato del vending nuovi snack. Il target delle ultime novità è il consumatore moderno, sempre più esigente e alla ricerca di prodotti che abbiano un valore aggiunto, come le nuove barrette RICE UP!, al tempo stesso gustose e salutari. RICE UP! rappresenta una nuova generazione di snack funzionali, in cui i componenti naturali vengono uniti per creare il giusto mix, adatto alla ricarica energetica mentale e fisica. RICE UP! è una barretta di riso integrale ricoperta di cioccolato belga, un mix che unisce la leggerezza e la digeribilità del riso integrale al gusto del cioccolato. L’aggiunta di magnesio, inoltre, aumenta contribuisce ad aumentare la carica energetica psicofisica (+ 38% del fabbisogno giornaliero di magnesio), mentre l’aggiunta di batteri probiotici vegetali (Proviotic) aiuta il sistema immunitario e le difese intestinali.

RICE UP! non contiene glutine, ed è quindi adatto ai consumatori intolleranti; è privo di OGM, conservanti e additivi e olio di palma. Ha un contenuto calorico controllato in quanto ogni barretta fornisce meno di 100 calorie. RICE UP! è disponibile in due gusti: • Cioccolato fondente ad alto contenuto di fibre. • Cioccolato bianco e caramello. Il packaging chiaro, l’immagine fotografica del prodotto e la comunicazione delle caratteristiche dello stesso lo rendono molto visibile e riconoscibile da parte del consumatore. Differentemente dalla maggior parte delle gallette di riso presenti sul mercato, RICE UP! occupa la spirale singola del distributore automatico. La confezione in PP5 (polipropilene) laminato è riciclabile. La box è da 20 pezzi quindi molto ben gestibile da parte dei caricatori.

BOTAK LA BARRETTA AL COCCO E CIOCCOLATO BOTAK è una barretta da 40 grammi in cui il gusto dolce del cocco si integra perfettamente con la consistenza golosa del cioccolato. Botak è uno snack spezzafame, fonte di fibre e ricco di minerali, in particolare magnesio, potassio, rame e ferro ed è certificato con spiga barrata per l’assenza di glutine. La confezione azzurra e l’immagine del prodotto sul fronte agevolano il riconoscimento da parte del consumatore anche nel distributore automatico. Il packaging, in PP5 riciclabile, è una box da 24 pezzi facilmente gestibile da parte dei caricatori.

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FLESSY

Uno spettacolo in vetrina.

Design raffinato con ampia vetrina e interno cella bianco per una maggiore visibilità dei prodotti. Illuminazione selettiva: LED su ogni cassetto per una ottima visibilità dei prodotti. ■ Display elettronico sui cassetti per cambiare facilmente codici e prezzi. ■ Interazione coinvolgente grazie all’interfaccia touch 7”. ■ Percorso illuminato per guidare l’utente. ■ Massima flessibilità interna, puoi configurare fino a 7 cassetti con 10 spirali. ■ Gruppo frigorifero con gas R290 di ultima generazione. ■ ■

JOIN THE PHYGITAL REVOLUTION Con Flessy metti in scena un’offerta da applausi e la aggiorni ogni volta che vuoi: perché il vero spettacolo è la flessibilità. EASY CONFIGURATION ridisegna la configurazione di Flessy in modo semplice ed intuitivo per valorizzare i prodotti giusti. EASY MAINTENANCE sai sempre cosa succede “dietro le quinte” con una macchina capace di analizzare il proprio stato di funzionamento. EASY INTERACTION conquista il tuo pubblico rendendo l’esperienza di consumo più intuitiva, coinvolgente e attraente.


La carta delle insalate. Dal ristorante alla vending machine Tutto nasce da 20 anni di esperienza nella ristorazione di Gianni Giovannini, titolare a Povo, in provincia di Trento, del ristorante OroStube, dove propone ai suoi clienti piatti adatti ad ogni stagione: una gamma di insalate gustose, preparate con fantasia dallo staff di cucina. Visto il grande apprezzamento, l’idea di un menu “green” è in breve tempo diventata un progetto imprenditoriale, nato un po’ per sfida, un po’ per venire incontro all’emergente figura di un consumatore attento alla propria salute e a uno stile di vita sano. Per concretizzarla, però, bisognava superare i confini del ristorante e mettere le insalate a disposizione di tutti, ovvero individuare il mezzo più idoneo allo scopo. Nel 2014 grazie ad un accordo con l’Università di Trento, è partito un primo esperimento di vendita automatizzata, che consente a studenti e docenti di consumare un pasto sano e gustoso, variando la scelta di giorno in giorno, attraverso tre distributori automatici collocati

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presso il dipartimento di Economia, il polo scientifico e tecnologico di Povo e il dipartimento di ingegneria civile, ambientale e meccanica di Mesiano. Questi punti vendita hanno ottenuto subito un grande riscontro, tanto da stimolare in Gianni Giovannini l’idea di ampliare il progetto, mettendo il suo particolare menù di insalate a disposizione di tutta la comunità del territorio. Come entrare nelle case e nelle aziende trentine in maniera pratica e veloce? L’esperienza vincente dell’Università di Trento ha suggerito a Giovannini di continuare a sperimentare la vendita automatica, aprendo quello che ha chiamato Salad Bar, un vero e proprio negozio automatico aperto h24, 7 giorni su 7, posizionato in una zona strategica di Trento, circondata da scuole e uffici. A 6 mesi dall’apertura del primo punto vendita Salad Bar, chiediamo a Giovannini di tirare le somme di questa nuova esperienza.


Dopo quella dell’Università di Trento, Salad Bar è stata un’ulteriore sfida. È soddisfatto dei risultati? Siamo molto soddisfatti. Dopo un breve periodo di rodaggio le vendite sono aumentate notevolmente. La cosa che ci ha stupito di più è che le vendite sono distribuite nell’arco dell’intera giornata. Troviamo persone che comprano le nostre insalate alle tre di notte, alle sei di mattina prima di andare al lavoro e ovviamente anche nei più canonici orari dei pasti. Il trend di vendita è in crescita e questa cosa ci spinge a fare sempre meglio e sviluppare ulteriormente il nostro progetto. Quali sono i punti di forza di questo progetto? I punti di forza del nostro progetto sono senz’altro l’accessibilità del prodotto, la flessibilità di orario, la praticità e la comodità che il nostro cofanetto offre. Quest’ultimo è stato creato ad hoc da noi personalmente per rendere l’esperienza completa in tutto e per tutto. La nostra anima green ci ha portato a pensare un cofanetto per alimenti totalmente ecosostenibile, da smaltire nella raccolta dell'umido. Una scelta fortemente voluta per ridurre l'utilizzo di plastica nelle confezioni monouso. All'interno sono presenti delle posate in legno biodegradabili con tovagliolo, ricco condimento Olio extra vergine di oliva e aceto balsamico di Modena 100% biologico certificato, fragrante schiacciatina e per completare il pasto una piccola sorpresa. I nostri clienti hanno così la libertà di poter gustare le insalate in qualsiasi orario, in ufficio, al parco, seduti in un

prato, con gli amici su una panchina. Tutto questo con la certezza di consumare un prodotto sano, gustoso e nutriente. Vogliamo attuare una piccola rivoluzione nelle modalità e nel consumo di pranzi e cene, con un’idea innovativa che sta piacendo molto. SaladBar è a disposizione di un pubblico di passaggio. Ha pensato di entrare direttamente nelle aziende con i suoi distributori automatici? Sì, certo. Il nostro servizio è aperto e flessibile a qualunque richiesta. Siamo stati contattati da diverse aziende interessate al servizio e non vediamo l’ora di iniziare una collaborazione. Provenendo da altro settore, avete seguito un corso di formazione per la gestione dei distributori? Ci affidiamo a dei professionisti del settore che, in caso di bisogno, sono molto disponibili ad aiutarci da remoto o in loco (per le urgenze) e che ci formano con periodici corsi di aggiornamento. Il vostro successo va controcorrente rispetto a quanto si verifica nel Vending tradizionale, dove la proposta di frutta, verdura, piatti pronti freschi stenta a decollare, diventando poco o per nulla remunerativa per i gestori. Cosa vi rende diversi? Una cosa fondamentale che ci rende diversi è che il nostro distributore è mono prodotto ed ha un brand ben riconoscibile. È dedicato solamente alla vendita delle nostre insalate e quindi è percepito dalla clientela come una vera e propria vetrina di insalate fresche,

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scostandosi dalla classica immagine del distributore automatico convenzionale. Questo, a mio modo di vedere, abbatte nel consumatore la barriera all’ingresso data dalla diffidenza verso l’acquisto di un prodotto fresco in una vending machine. Non crede che un menu costituito esclusivamente da insalate sia limitato e alla lunga possa stancare i consumatori, anche quelli più salutisti? Il nostro desiderio è quello di mantenere un focus ben preciso e riteniamo che offrire svariate e fresche combinazioni, per esempio a base di carne, pesce, vegetariane, vegane, insalate di pasta, insalate di riso, cereali, e chi più ne ha ne metta, ci permetta di soddisfare anche le esigenze dei clienti più “conservatori”, ma che vogliono provare ad avvicinarsi a questo nostro mondo. Come pensa di poter ampliare e differenziare la vostra offerta? Come accennato in precedenza, l’alternativa alla classica insalata c’è sempre. Se un nostro cliente non vuole mangiare l’insalata, durante la settimana può trovare sempre l’insalata di pasta, di riso o di cereali con le verdure e altri sfiziosi ingredienti. È per noi fondamentale che alla base di quello che offriamo ci sia sempre come denominatore comune la qualità del cibo, la freschezza (le produciamo ogni giorno nel nostro laboratorio) e la digeribilità. Cerchiamo di stimolare il cliente con nuovi gusti, nuove combinazioni ogni settimana. Non c’è limite alla fantasia in cucina, il nostro staff è estremamente creativo e siamo sempre attenti all’andamento delle vendite per capire cosa piace maggiormente ai nostri clienti. Abbiamo uno staff giovane, sempre pronto a mettersi in discussione.

Nella vostra proposta è importante anche l’aspetto green. Ce ne parla? Siamo convinti che ognuno di noi debba fare la propria parte. La scelta dei materiali per il cofanetto e per le componenti al suo interno non è casuale. Abbiamo optato per materiali compostabili, biodegradabili, 100% riciclabili nel rispetto dell’ambiente. La nostra provincia, inoltre, è molto ben organizzata per quanto riguarda

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lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti, quindi si tratta di una scelta ormai naturale. Tutto questo aiuta molto il nostro progetto e il modo di operare. Da tre anni a questa parte, stiamo anche coltivando un orto nei pressi del nostro laboratorio. Il sogno è quello di poter utilizzare sempre più verdure da noi prodotte nelle nostre insalate. La risposta della clientela è ottima e questo ci spinge a proseguire in questa direzione. Crede che questo progetto, per molti aspetti legato e limitato dalla territorialità, possa essere un’idea di business replicabile su ampia scala? Assolutamente sì. Con un laboratorio centralizzato ed una distribuzione ben organizzata e che rispetti la catena del freddo è possibile coprire un ampio bacino d’utenza. In giornata è possibile, infatti, raggiungere e rifornire un vasto numero di punti vendita sul territorio. È un aspetto che stiamo migliorando già da tempo e non ci poniamo limiti. Chissà che nel breve non si riesca a spingerci anche fuori dal Trentino. OroSalad è un caso di successo nell’ambito del Vending salutare. Vi considerate un esempio da seguire? Non ce la sentiamo di considerarci un esempio. Se è vero che abbiamo una discreta esperienza nel mondo della ristorazione, nel complesso mondo del vending abbiamo ancora troppo poco know-how per essere d’esempio a qualcuno. Ci piace da matti sperimentare e cercare nuove strade. Proponendo un prodotto innovativo nell’ambito del vending tradizionale ci troviamo così ad affrontare sfide sempre nuove e stimolanti e a migliorarci costantemente. Fortunatamente, il nostro team è molto giovane e la voglia di fare è all’altezza delle ambizioni del progetto che stiamo portando avanti.

info@orosalad.com



Bianchi Vending presenta FLESSY

spettacolare flessibilità per l'offerta snack e bevande fredde Scenografia d’effetto e massima flessibilità, perché l’offerta diventa più allettante se in vetrina c’è sempre il prodotto giusto al momento giusto. Bianchi Vending presenta la nuovissima Flessy, il distributore automatico di snack e bevande fredde della gamma Phygital Solutions già svelato in anteprima a Host Milano. Realizzata in tre diversi formati (M, L e XL) e abbinabile ad una macchina per bevande calde, Flessy nasce con l’obiettivo di semplificare e rendere più produttiva l’attività dei gestori, a cui fornisce tutti gli strumenti per creare un’offerta ampia e variegata, di grande impatto visivo, ma soprattutto aggiornabile con estrema facilità. Già disponibili in versione L e M master, gli altri modelli slave e XL saranno in produzione nei prossimi mesi. Dunque, spettacolo per il “pubblico”, spettacolo anche per chi lavora “dietro le quinte”. Merito dei tre pilastri su cui poggia tutta la rivoluzione Phygital ideata da Bianchi Vending: Easy Configuration, Easy Maintenance, Easy Interaction. Ciascuna di queste feature è sorretta, a sua volta, dall’innovativa architettura hardware e software delle macchine, “fisico” e “digitale”, per l’appunto, che nelle Phygital Solutions uniscono le forze per cambiare, definitivamente, il volto del vending. Entrando nel dettaglio, la Easy Configuration di Flessy si traduce nella possibilità di impostare facilmente la configurazione della macchina e variare in qualsiasi momento l’offerta di snack e bevande a seconda della stagionalità e dei gusti dei clienti. Sul lato fisico, il gestore può ridisegnare velocemente l’allestimento della vetrina e sfruttare a pieno la flessibilità della cella (fino a 7 cassetti da 10 spirali). Può per esempio, estendere l’area food grazie al deflettore dell’aria che permette di gestire varie zone a temperatura differente, ma anche di ridurre il consumo di energia grazie a una migliore gestione del freddo. La versione Plus, inoltre, dispone di una colonna laterale aggiuntiva (che diventano due nella versione XL) per aumentare la capacità di bottiglie d'acqua e liberare spazio in vetrina per i prodotti più remunerativi. Sul versante digitale, il nuovo software di configurazione BI-Creator rende totale il controllo delle operazioni: l’interfaccia grafica intuitiva (basato su sistema di navigazione interattivo drag and drop) permette di impostare solo il necessario attraverso un percorso gui-

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dato e di modificare il layout della macchina in modo semplice e veloce. Easy Maintenance, ovvero manutenzione facile, una caratteristica che sarà certamente molto apprezzata dai futuri gestori di Flessy. Tutte le componenti fisiche della macchina sono facili da estrarre, pulire e sostituire, incluso il gruppo frigorifero con Gas R290 di ultima generazione. La vera rivoluzione, però, è la piattaforma elettronica di derivazione automotive che analizza in tempo reale lo stato di funzionamento della macchina a livello di singoli componenti elettrici ed elettronici, fornendo le istruzioni necessarie per risolvere eventuali problemi. E per un livello di efficienza ancora più elevato, Flessy offre addirittura la possibilità di “giocare d’anticipo” sui problemi grazie alla manutenzione predittiva: la macchina infatti registra lo stato di tutti suoi componenti


rendendo disponibile lo storico dei dati per l’integrazione con una qualsiasi piattaforma IOT di terzi. Da sempre punto cardine della proposta di Bianchi Vending, l’esperienza d’acquisto con Flessy diventa intuitiva, coinvolgente e attraente grazie alla Easy Interaction. Lo schermo 7’’ guida l’utente nelle scelte, promozioni e bundle sales stuzzicano i suoi desideri, le informazioni sui prodotti ne conquistano la curiosità: un mondo di possibilità che soddisfa tanto le richieste del cliente quanto le esigenze del gestore, che può così incrementare le vendite. Come le altre macchine della gamma Phygital, Flessy apre, inoltre, un’interessantissima finestra su quello che potrebbe essere presto il futuro del vending. Dotato di un sistema nativo di API, il distributore permetterà infatti al gestore di installare applicazioni di terzi come meteo, contenuti informativi, sistemi di

profilazione utente, digital signage, assistente vocale, proponendo un’interazione con la macchina ancora più immersiva e personalizzata. Passate in rassegna le funzionalità, non resta che osservare da vicino i dettagli scenografici di Flessy, curati con estrema attenzione per mettere in scena una vetrina spettacolare. Design accattivante con angoli a diamante, porta con ampia superficie personalizzabile con adesivi, display elettronico per la visualizzazione sui cassetti di prezzi, descrizioni e promozioni, illuminazione selettiva con Led su ogni cassetto per massimizzare la visibilità dei prodotti, percorso illuminato per guidare l’utente, vano erogatore con finestra trasparente. Per conoscere meglio Flessy e la rivoluzione Phygital, Bianchi Vending dà appuntamento a tutti gli operatori del settore a Venditalia, Worldwide Vending Show, in programma dal 11 al 14 maggio a Fieramilano City.

www.bianchiindustry.com

EVEX - European Vending Experience torna quest’anno con un format unico: si svolgerà infatti, all’interno della fiera Venditalia dall’11 al 14 maggio a Milano in un’area dedicata presso Fieramilanocity. EVEX è organizzato da EVA (European Vending & Coffee Service Association) in collaborazione con CONFIDA (Associazione Italiana Vending) e Venditalia. EVEX quest’anno offrirà 4 giorni di esperienze uniche, ogni giorno diversi interventi, conferenze, workshop e presentazioni. Sono previsti appuntamenti quotidiani sulle attività di EVA e delle associazioni nazionali della distribuzione automatica insieme a possibilità di “business speed dating” e informazioni dettagliate sul mercato della distribuzione automatica in tutta Europa. L’area EVEX di Venditalia è progettata per essere una zona interattiva e di approfondimento con in prima linea lo scambio di conoscenze e il business networking. Gli stand di EVA e delle associazioni nazionali saranno situati in quest’area, offrendo l’opportunità di saperne di più sulle tendenze e gli sviluppi locali, saranno inoltre presenti in fiera anche gli stand degli associati. L'area EVEX sarà dotata di un bancone bar dove ci sa-

ranno dimostrazioni e sarà possibile fare esperienze sul mondo del caffè, mostrando le diverse culture e abitudini di consumo del settore. Come sempre, EVEX mira a fornire l’opportunità di incontrare altri professionisti in un contesto informale, e quindi sono in programma quotidianamente molti momenti progettati per aiutare i partecipanti a incontrare nuovi fornitori, gestori e trovare potenziali partner commerciali. EVA organizzerà anche dei cocktail per gli operatori internazionali in modo che le best practice possano essere condivise e discusse tra colleghi. Come nelle precedenti edizioni, in occasione di EVEX si terrà, ovviamente, una serata di gala. Non è previsto alcun biglietto d’ingresso aggiuntivo per poter visitare o frequentare l’area EVEX di Venditalia.

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Il brand Mister Coffee identifica una catena di negozi specializzati nella vendita di caffè monoporzione, fondata dal nulla da Pasquale Bozzetti e portata avanti con coraggio e spirito imprenditoriale fino a diventare una storia di successo. Ce la racconta il suo protagonista, intervistato dal nostro editore Fabio Russo. Come nasce Mister Coffee? Nasce nel ‘99 quando ho cominciato a vendere caffè nei mercati rionali della mia zona, dove fino ad allora vendevo calzini e un po’ di biancheria. Vidi che in questi mercati andavano in giro dei venditori di caffè, ma lo portavano da casa e per mantenerlo caldo usavano i thermos. Pensai che un caffè fatto al momento sarebbe stata un’altra cosa e perciò mi inventai una piccola postazione, alimentata da un generatore, dove posizionai una Superautomatica Saeco, con la quale facevo il caffè ai venditori e ai frequentatori del mercato. A onor del vero, con le macchine per il caffè avrei voluto iniziare una vera e propria attività di comodato, ma per poterla avviare occorrevano capitali, che al tempo non avevo, e quindi ripiegai sulla vendita diretta nei mercati dove ero di casa. Devo dire che l’attività andava bene; il problema era che la macchina si rompeva spesso, creandomi disagi. Chiesi al mio fornitore di caffè Cortese, un piccolo torrefattore locale, dove potessi andare a ripararla e lui mi disse di rivolgermi ad un “ragazzo” che era suo cliente e che di queste macchinette ne capiva. Il “ragazzo” era Massimo Renda. Fu così che lo conobbi e da lui acquistai altre Superautomatiche Saeco usate, con le quali avviai più concretamente la mia attività. Dovetti infatti prendere a lavorare con me altri ragazzi, in modo da essere presente contemporaneamente in più mercati in tutta la Campania. Poiché da Massimo Renda, che nel frattempo aveva aperto la sua società L’Aromatika, andavo abbastanza spesso per la riparazione delle Saeco, ad un certo punto vidi che aveva preso le macchine a cialde della Grimac che dava in comodato d’uso. Pensai di fare pubblicità alla sua attività sui miei carrellini in giro per i mercati e vidi che la novità delle macchine a cialde attraeva molto. Avrei potuto utilizzarle sui miei carrellini, come lo stesso Massimo mi proponeva, ma siccome il caffè in cialde mi costava il triplo rispetto al macinato, lasciai perdere l’idea finché, di fronte ai continui guasti delle Saeco, dovetti gioco forza sostituirle con le Grimac a cialde.

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Con questa novità le cose cambiarono? Cambiarono perché le persone non vedevano solo la pubblicità sui carrellini, ma provavano il caffè che piaceva e quindi cominciavano a chiedere a me la macchina in comodato. Chiesi a Massimo di vendermele, imparai a ripararle e cominciai un nuovo percorso: tolsi la pubblicità de L’Aromatika dai miei carrellini e misi il mio, cioè Mister Coffee e da lì posso dire che è partito tutto. Quante macchine riuscisti a collocare? Circa 300. Logicamente più macchine davo in comodato, più caffè compravo, fino a diventare la prima rivendita all’ingrosso di Caffè Borbone, il marchio che nel frattempo aveva sostituito L’Aromatika. In seguito, altre torrefazioni cominciarono a produrre le cialde ed io le rivendevo ai miei clienti e anche ai gestori. Caffè Moreno, Caffè Lollo, Toraldo sono i marchi con i quali ho cominciato ad arricchire l’assortimento dei miei caffè, a cui poi ho aggiunto il mio marchio Caffè Bozzetti.


Hai abbandonato la vendita nei mercati? No, la continuo ancora oggi con i miei ragazzi, che nel frattempo ho inquadrato, facendoli diventare dipendenti a tutti gli effetti. Oggi lavorano per me trenta persone tra collaboratori, operai, magazzinieri suddivise in 3 sedi campane, una delle quali, la Good Coffee, l’ho affidata a mio figlio, che è molto giovane avendo solo 21 anni, ma porta avanti con senso di responsabilità la sua attività, gestendo un buon parco macchine e 5 collaboratori che dipendono direttamente da lui. D’altra parte la mia resta un’attività a carattere familiare, dove collaborano sia alcuni miei familiari che persone assunte dall’esterno. Tutti insieme siamo una squadra affiatata, posso dire una grande famiglia.

Dopo 23 anni di attività, che cosa rappresenta la tua azienda per il mercato? Credo che siamo una realtà importante. Abbiamo chiuso il 2021 con un fatturato di 20 milioni di euro. In Campania rappresentiamo circa il 70% dei coffee shop e con la società 3P, di cui hanno una piccola quota due soci amici Paolo D’Alessio e Giuseppe Incarnato che si occupano della parte informatica, gestiamo 20 siti di e-commerce, con i quali fatturiamo ulteriori 4 milioni di euro.

Nel ’99, quando hai iniziato, avresti mai immaginato di arrivare a questi risultati? Assolutamente no! È vero che di mio ci ho messo un pizzico di coraggio e di intraprendenza, ma posso dire che la vita è stata molto generosa con me, sono stato fortunato.

Parlami del tuo marchio Caffè Bozzetti. Come nasce? Bisogna partire dal fatto che siamo stati i primi a spingere sul mercato Caffè Borbone, tanto da essere oggi i leader sul mercato per questo marchio. Contemporaneamente, molti mi consigliavano di creare un marchio di caffè tutto mio, ma io tentennavo, finché un giorno una persona mi suggerì marchio e payoff “Caffè Bozzetti. Tutto il buono che ti aspetti”. Mi piacque, suonava bene e da lì partì l’idea di una cialda personalizzata che mi produce proprio Caffè Borbone.

Quanto devi a te stesso e quanto a tutti coloro che ti hanno accompagnato in questo percorso? Direi 50 e 50. È stato determinante soprattutto Massimo Renda, perché mentre la maggior parte delle persone era scettica rispetto al sistema a cialde anche per i costi, noi ci credevamo e abbiamo continuato per quella strada, convinti che prima o poi l’idea avrebbe funzionato. Non è stato facile perché ci siamo trovati ad affrontare competitor ben affermati sul mercato, come la Nims con le capsule Lavazza. Abbiamo perseverato e ci siamo riusciti.

Tu hai molti coffee shop, nati quando questo concept era ai suoi esordi. Oggi se ne contano tantissimi. Cosa pensi di questo mercato? Penso che oggi ci sono molti imprenditori, ma anche molti avventurieri, improvvisati del mestiere che vendono al costo, trovandosi ad un certo punto in difficoltà nel sostenere le spese di gestione e quindi sono, secondo me, destinati a chiudere. Gli imprenditori, invece, sono quelli che lavorano su un progetto, offrono un servizio, oltre che vendere un prodotto: consegne a domicilio tramite corriere, ripara-


zione delle macchine, un’offerta che oltre al caffè comprende accessori, complementi, ecc. Questo fidelizza il cliente, che si sente seguito dal suo fornitore. Da questo punto di vista, vedo che il mercato oggi si sta stabilizzando con meno improvvisati e più imprenditori. A questo, dobbiamo aggiungere la forte competizione sui prezzi che viene dalla GDO, dove ormai sono presenti moltissimi marchi a prezzi più bassi di quelli praticati nei coffee shop. Il torrefattore, che sceglie di essere presente a scaffale, dovrebbe riflettere sul fatto che le logiche del retail sono diverse e le catene della GDO potrebbero decidere di sostituire un brand con un altro, senza garantire continuità. Al contrario, il coffee shop che ha nel suo concetto la molteplicità dell’offerta riesce a garantire maggiore presenza e longevità del marchio e, di conseguenza, continuità nella vendita. Oltre al caffè, nei coffee shop e negli e-shop cosa vendete? Abbiamo gli aromatizzati, sia quelli classici come nocciola o ginseng, sia quelli un po’ particolari come ad esempio la cialda al rhum. Questo perché i gusti cambiano, le persone vogliono variare, provare novità. Poi abbiamo le tisane, sia a marchio Sandemetrio, che a mio marchio. Quelle a mio marchio le ho realizzate con la collaborazione di una dietologa nutrizionista, la dottoressa Barbara Esposito Vulgo Gigante, per avere un prodotto professionale. Accanto a queste, abbiamo creme e topping anche a mio marchio e quest’anno abbiamo inserito anche i panettoni che sono andati benissimo. Logicamente, accanto ai prodotti di consumo, vendiamo anche le macchine, principalmente le Frog della Didiesse, di cui l’anno scorso abbiamo venduto 22.000 esemplari, e le macchine prodotte da Faber.

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Riuscite a garantire anche l’assistenza? Attraverso la nostra società Good Coffee offriamo il servizio di assistenza, sia a domicilio che presso il nostro centro riparazioni. Quello che conta è la velocità: noi revisioniamo totalmente la macchina, riuscendo a riconsegnarla in perfette condizioni entro 24 ore. Talvolta, facciamo operazioni di restyling, perché magari le persone vogliono cambiare colore e quindi sostituiamo le scocche; oppure prendiamo la macchina vecchia in permuta, vendendone una nuova. Insomma, riusciamo ad offrire un servizio di assistenza a 360°. Cosa ne pensi dei sistemi chiusi? Potrebbe funzionare, ma credo che i prezzi siano alti rispetto al mercato, soprattutto quello del caffè. Considerando il canale domestico, chi va a comprare il caffè, confrontando i prezzi degli altri marchi, si rende conto che la spesa non vale l’impresa, come si suol dire. Con i tuoi prodotti, quali regioni copri? Con Caffè Borbone posso vendere solo in Campania escluso Salerno, e solo con questa fetta di mercato ho realizzato un fatturato di 16 milioni sui 20 che dicevo prima. Gli altri 4 milioni li ho realizzati con gli altri brand, sempre in Campania, in parte in Sicilia e su Roma. Hai mai pensato di ampliare il business con la distribuzione automatica vera e propria? L’ho fatto per un periodo. Avevo macchine Necta e FAS installate in strutture ospedaliere, dove occorreva manutenzione e rifornimento 7 giorni su 7. Non avevo la possibilità di dedicarmi personalmente, né di avere collaboratori disposti a lavorare anche il sabato e la domenica, pur pagandoli bene. Quando ho capito che non avrei potuto farlo bene, ho preferito cedere l’attività.


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Secondo te, qual è il futuro dell’OCS? Ricollegandomi al discorso che facevo prima, bisogna vedere quale atteggiamento assumeranno i torrefattori nei confronti della GDO. Se continueranno a crederci e a puntare su questo canale e funzionerà, il futuro dei coffee shop è sicuramente a rischio, dati i ridotti margini di guadagno. Solo il consumatore, scegliendo il coffee shop per la completezza del servizio, potrebbe mitigare questo rischio. Parliamo di comunicazione. Quanto contano i social nel marketing? Tantissimo, credo più della pubblicità in televisione, a meno che non si sia presenti sui canali principali nelle fasce orario migliori, come fanno Borbone, Lollo o Toraldo. Io sono invitato a fare pubblicità su TV locali che, giustamente, ai marchi che rappresento non interessano. Diverso è il discorso dei social, dove loro sono già presenti ed è quindi interesse comune esserci. C’è un tipo di comunicazione vincente attraverso i social o basta essere semplicemente presenti? Credo che il ritorno continuo dell’immagine di un brand sia quello che più resta nella memoria delle persone, che lo immagazzinano, lo conservano e, quando in un punto vendita si trovano di fronte a quel marchio, sono spinte ad acquistarlo. Credo che l’immagine valga più

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delle parole, ovvero dello sketch, della scenetta che l’accompagnano. Se non avessi fatto questo lavoro, cosa avresti fatto? La professione di impiegato o operaio non è nelle mie corde, perché ho sempre avuto uno spirito commerciale, imprenditoriale e l’ambizione di crescere. Non so esattamente cosa avrei fatto, ma sicuramente qualcosa di dinamico, legato al mondo del commercio e dell’imprenditoria. Tant’è vero che oggi, oltre all’attività legata al caffè, ne seguo altre: ho un bar all’interno della Reggia Outlet, organizzo eventi di lusso, noleggio una Ferrari Lamborghini, ho un B&B nei pressi del lungomare di Napoli. Mi piace diversificare ed occuparmi di più cose contemporaneamente. Preso come sei da mille attività, riesci a ritagliarti del tempo per te? Sempre! Ogni giorno, dopo il lavoro, vado in palestra e nei fine settimana vado fuori per il weekend con mia moglie, perché credo che si debba lavorare per vivere e non vivere per lavorare. Come ti ha cambiato questo percorso imprenditoriale? Non mi ha cambiato. Sono rimasto la persona semplice che ero, perché non dimentico da dove vengo e i sacrifici che ho fatto per arrivare dove sono.


REALIZZIAMO NEGOZI AUTOMATICI H24

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Progettiamo, realizziamo e installiamo allestimenti di design, chiavi in mano, di negozi automatici H24, arredo vending da interno ed esterno.

Progetto automatico, con oltre 20 anni di esperienza, si afferma su tutto il territorio nazionale come l’unica realtà in grado di rispondere a tutte le esigenze dei gestori vending, che vogliono diversificare il loro business ampliando il loro mercato nell'extra vending.

Per i nostri negozi automatici utilizziamo prevalentemente i distributori automatici del marchio Fas di cui siamo concessionari ufficiali, per esprimere al massimo la formazione e riuscire a dare un post vendita di assistenza e ricambi per il marchio che rappresentiamo oramai dal 2007.

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SEDE NORD ITALIA Via Della Pravetta, 6 21010 - Cardano al Campo(VA) Tel. 0331-264070 commerciale@progettoautomaticogroup.com www.progettoautomatico.com

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OMNIA, IL DISPENSER DI ACQUA COMPATTO PER L'UFFICIO E LA CASA Guidata da una filosofia improntata alla sostenibilità, la storica azienda siciliana ZERICA presenta OMNIA, l’esclusivo ed elegante erogatore d’acqua compatto capace di offrire acqua fredda e gasata. Completamente Made in Italy e realizzato tutto internamente all’azienda, OMNIA è nato per semplificare la vita in ufficio, ma si è trasformato rapidamente in uno strumento perfetto per qualsiasi contesto, adattandosi agli arredi moderni di un appartamento o di un ambiente contract e contribuendo a rendere più sostenibile e semplice l’attività in cucina e non solo. Zero manutenzione grazie al sistema di refrigerazione Silver Turbo Clean, che mantiene l’impianto perfettamente pulito ad ogni erogazione. Super silenziosa e più eco-friendly che mai; a prova di tocco, con il sistema di erogazione contactless. Sono solo alcuni dei punti di forza di questo dispenser all’avanguardia, distribuito da I&D e che va oltre a quanto il mercato è solito proporre.

TECNOLOGIA E SALUTE L’esclusivo sistema ad alta pressione di Zerica genera ad ogni erogazione un vortice d’acqua sulle pareti, impedendo la formazione di biofilm o residui. L’acqua si conferma sempre fresca e sicura e di facile gestione con la camera di refrigerazione in acciaio inox con saldature in argento batteriostatico. SOSTENIBILITÁ E NUMERI Con OMNIA si può gestire in modo più attento il consumo di bicchieri di plastica, evitando sprechi. OMNIA con kit depurazione permette di erogare fino a 8000 bottiglie d’acqua pura ogni anno rendendo obsoleta la plastica che tanto danno reca al pianeta. VERSATILITÁ OMNIA diventa un sistema free-standing grazie al mobile di supporto coordinato in acciaio zincato con rivestimento antigraffio.

DATI TECNICI • Solo 25 cm di larghezza per il sistema soprabanco di erogazione dell'acqua più completo di sempre. • Minimo ingombro in cucina o in ufficio, massima praticità. • Niente più plastica e consumi ridotti grazie al nuovo gas R600a, per aiutare la natura con un gesto concreto. • Grande area di erogazione che consente di riempire fino a ben tre caraffe di acqua fredda e frizzante, pari a un numero notevole di bicchieri d’acqua. • Ultrasilenziosa, con chassis rigorosamente in acciaio zincato con rivestimento antigraffio nero per il massimo dell’eleganza.



LAVAGNE INTERATTIVE ALTAMENTE PERFORMANTI L’utilizzo crescente di prodotti in collegamento da remoto, sia per le conference-call che per tutti i diversi devices dedicati al “Dynamic Messaging”, hanno creato le giuste condizioni in WTD sin dal 2021 di progettare e commercializzare un’intera gamma di nuove soluzioni “Whiteboard” più comunemente chiamate Lavagne Interattive.

Quest’ultime, già equipaggiate da WTD con un proprio software “Educational” già incluso e totalmente gratuito, hanno contribuito ad allargare l'offerta delle soluzioni Digital Signage all’interno della società. La gamma di Whiteboard in WTD è disponibile dai 65 ai 98 pollici e contempla già di serie al suo interno la connessione sia Bluetooth che Wireless per esperienze ultra veloci in rete. Su richiesta possono essere integrate anche con sistemi Android oppure PC per usufruire di migliori performance e maggiore coinvolgimento nelle funzioni interattive. I nuovi display in Open-Cell Technology di World Trade Display oltre che sottili, rispettano l’ambiente e soprattutto spiccano per il loro design assolutamente accattivante, adatte per installazioni sia retail che industriali, settore quest’ultimo dove World Trade Display è da molti anni leader a livello internazionale. Lo scenario futuro vede il mercato delle soluzioni digital signage in continua espansione e World Trade Display segue i trend di mercato, fornendo soluzioni innovative e sempre di design, oltre che altamente tecnologiche, per migliorare le prestazioni e far aumentare la produttività delle aziende, riducendo i costi di gestione.

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Sapore Artigianale APRI, GUSTA e RICICLA RICICLAMI NELLA CARTA RICICLAMI NELLA PLASTICA


IL PRESIDENTE DI CONFIDA MASSIMO TRAPLETTI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN CUI SI TROVA OGGI LA FILIERA DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, CHE STENTA A RECUPERARE BATTUTE PER IL PERDURARE DELLE RESTRIZIONI LEGATE ALL'EMERGENZA COVID. CON L’OCCASIONE ABBIAMO CHIESTO AL PRESIDENTE DI ANTICIPARE QUALCHE DETTAGLIO DELL'ATTESISSIMA EDIZIONE 2022 DI VENDITALIA CHE SI SVOLGERÀ A MILANO NEI PADIGLIONI 3 E 4 DI FIERAMILANOCITY DALL’11 AL 14 MAGGIO. Intervista raccolta da Fabio Russo.

Ci siamo incontrati a HOST ad ottobre dicendoci che quella sarebbe stata la fiera della ripartenza, convinti che con il 2022 il mercato avrebbe intrapreso una strada tutta in discesa. E invece… E invece siamo punto e a capo. Con l’obiettivo di gestire al meglio lo stato di emergenza dovuto alla pandemia Covid19, ci sono state numerose restrizioni da parte del governo e quella che ha maggiormente colpito il nostro Settore è stato lo smart working. Il ministro Brunetta ha riattivato lo smart working sia per la Pubblica Amministrazione, che per il settore privato, sollecitando il lavoro agile anche in alcuni contesti come la scuola e l’università con la cosiddetta DAD. Sta di fatto che la ripresa che stavamo consuntivando, soprattutto dopo l’estate scorsa, e che stava restituendo entusiasmo grazie alla risalita dei consumi, è stata vanificata. HOST, che per noi rappresentava la ripartenza, è stata seguita da un nuovo crollo dei consumi, fino ad arrivare agli ultimi dati relativi al mese di gennaio che danno perdite tra il 28 e il 31%. Nelle grandi città questo fenomeno è ancora più rimarcato.

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Per questi motivi, nell’ultimo intervento che abbiamo fatto nei confronti del governo, abbiamo chiesto una revisione delle regole dello smart working da parte del ministro Brunetta, almeno per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione. D’altra parte, non è solo il Vending ad essere colpito dal lavoro agile, ma l’intero circuito dei bar, dei ristoranti, dei trasporti, ovvero tutto l’indotto che ruota intorno al mondo del lavoro. Mentre le società di gestione fronteggiano questa situazione, il comparto dei costruttori è alle prese con il rincaro dei prezzi dei materiali. Cosa sta accadendo? La produzione sta rallentando non solo e non tanto a causa del rincaro dei materiali, ma per l’irreperibilità degli stessi. La mancanza di componenti elettronici propri dell’industria dell’automotive, come schede, microchip, ecc. si sta ripercuotendo anche sui costruttori di vending machine. Questo problema è ben più grave del rincaro dei materiali che, per esempio, lo scorso anno ci ha costretti a riversare il maggior costo sui prodotti finiti, portandoci ad aumentare i prezzi delle macchine per ben tre volte nel corso dell’anno. Cosa che non accadeva da tempo immemorabile. Nel 2021 abbiamo perso 5 punti di margine di contribuzione e questo sarebbe ancora accettabile perché, in ogni caso, si continua a produrre, a vendere ed acquistare. Ma la carenza del materiale è diventato un fattore critico, perché non dà certezze, né sull’effettiva consegna dei componenti ordinati, né sul prezzo, stabilito non in base a listini, come di consueto, ma applicato di volta in volta dal fornitore in base al prezzo a cui lui lo ha acquistato e solo quando il materiale gli arriva in casa. Questo clima di incertezza potrebbe essere anche superato. Ciò che è grave e con ogni probabilità inevitabile è che da marzo/aprile i costruttori saranno costretti a fermare il lavoro per mancanza di componenti, dovranno ricorrere alla cassa integrazione, penalizzando così l’intera filiera.


Neronobile ®, Caffitaly ®, Bialetti ®, Uno System ®, Dolce Gusto ® sono marchi di titolarità di terzi, senza alcun collegamento con KILI CAFFÈ s.r.l.


Quali altri fattori incidono sulla mancata ripresa dei consumi? Sicuramente il turismo: non si muove nessuno, le città sono vuote, non ci sono persone in giro e, di conseguenza, non ci sono consumi. Anche il tanto evocato ritorno in presenza nelle scuole, che ci faceva sperare in una ripresa a regime dei consumi alle vending machine, si è dimostrato relativo, perché le classi vanno in DAD appena c’è qualche positivo. Quello che ci penalizza è proprio la mancata presenza delle persone e non l’inflazione, che ridurrebbe i consumi di pochi punti percentuale, rispetto al 100% delle perdite che si verificano quando le persone non ci sono o non frequentano i luoghi in cui i consumi avvengono. Ritiene che il governo abbia piena coscienza di queste problematiche? Io ritengo che il governo abbia tanti problemi da risolvere e non ha certamente in mente la distribuzione automatica. Noi ci stiamo provando con le nostre attività, sensibilizzando i parlamentari e i senatori di tutti gli schieramenti politici sui problemi che sta affrontando il nostro Settore. Lo abbiamo fatto anche di recente con emendamenti nei quali spieghiamo i nostri problemi legati allo smart working, ma anche alla mancanza di ristori per i nostri gestori, dati i limiti indicati dal Decreto Ristori Ter, legati a società che fatturano fino a 2 milioni e che abbiano avuto un calo di almeno il 30% del fatturato. La gran parte delle società di gestione non rientra in questi parametri. Perciò abbiamo chiesto di innalzare il limite del fatturato almeno a 10 milioni, in modo da includere un maggior numero di aziende, e di considerare un calo del fatturato più basso, almeno del 20%. Mancano circa due mesi a Venditalia che per il nostro Settore dovrebbe rappresentare la vera ripartenza. È fiducioso? Sì, nel senso che si sta aprendo uno spiraglio verso la fine della pandemia. Se confermano quello che dicono, a partire dal 31 di marzo verranno tolte molte restrizioni, ci saranno maggiori aperture rispetto ai viaggi, in particolare per i Paesi esteri ed extra UE, tutte le attività nei luoghi pubblici verranno riaperte con capienza

totale o quasi. Tutto questo ci fa pensare che Venditalia sarà un successo e che non si ripeterà quello che è accaduto con HOST, che era andata benissimo, con un altissimo numero di visitatori, ed eravamo molto fiduciosi di quello che sarebbe successo dopo. Purtroppo, Omicron la pensava in un modo diverso e quindi ci ha fermato. Venditalia, che si preannuncia con grandi novità, registrerà sicuramente un importante afflusso di persone anche dall’estero. Sarà anche occasione per affrontare i temi di cui parlavamo prima? Stiamo organizzando parte della fiera dedicata a workshop con ospiti importanti, dove si parlerà del Vending e dei trend di consumo. Presenteremo il nostro


studio di settore, parleremo di digitale nel vending, del new normal dopo il Covid e delle strategie per recuperare parte dei consumi, della plastica e di economia circolare, del bando delle palettine, della riduzione del monouso e del riciclo del PET per arrivare ai parametri imposti dalla Direttiva europea. Vorremmo parlare anche dei nuovi prodotti che stanno entrando nella DA come il vegano, il free from, i piatti freschi pronti, ecc. Avremo tanti temi da approfondire e su cui confrontarci; nuove sfide e nuove opportunità da discutere insieme agli operatori della filiera, affinché diventino una road map per il futuro del Vending. Il vantaggio come CONFIDA è proprio quello di avere all’interno tutti gli operatori della filiera. L’attrazione verso i momenti di confronto su tutti i temi che ha elencato, non rischia di distogliere l’attenzione degli operatori dalla visita agli Stand? Non credo, perché faremo due workshop al giorno, che occuperanno solo un breve lasso di tempo dell’intera giornata che il visitatore ha a disposizione per visitare la fiera. Noi speriamo che resteranno a Milano almeno due giorni, anche perché Venditalia manca da ben 4 anni e di sicuro le novità degli espositori saranno tantissime, così come la voglia di non perdersene neanche una da parte dei visitatori. Venditalia sarà una vetrina fondamentale per ripartire con tutte le innovazioni che le aziende hanno sviluppato in questo lungo periodo di fermo e che sicuramente non vedono l’ora di mostrare.

Il progetto RiVending selezionato da Sodalitas Call for Future

Il progetto di economia circolare RiVending è stato selezionato per essere parte nel 2022 di Sodalitas Call for Future un’iniziativa di Fondazione Sodalitas. Ricordiamo che il progetto RiVending è un ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica per distributori automatici, allargato anche alle bottiglie in PET, voluto da CONFIDA - Associazione Italiana Distribuzione Automatica, COREPLA - Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, UNIONPLAST - Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche (Federazione Gomma Plastica).

Il progetto si pone l’obiettivo di creare un “ciclo chiuso” conforme alle richieste dell’Unione Europea nell’ottica di una efficiente economia circolare. Costruire un futuro sostenibile è, infatti, la sfida decisiva che la società dovrà affrontare nel prossimo decennio. Una scelta irrinunciabile e un impegno concreto che persone e imprese dovranno assumersi per assicurarsi una rinnovata prospettiva di crescita, sviluppo e inclusione. È su questi presupposti che nasce Sodalitas Call for Future, l’iniziativa di Fondazione Sodalitas nata per far conoscere alle persone, alle istituzioni e soprattutto ai giovani il ruolo strategico delle imprese nello sviluppo sostenibile del Paese. Una campagna di sensibilizzazione su sfide rilevanti e soluzioni efficaci che possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

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Vending e Ristorazione condividono le stesse problematiche. L'indagine ORICON, Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione L’allarme era stato lanciato già lo scorso dicembre: la ristorazione nelle aziende sta scomparendo, con gravi danni in termini occupazionali e sociali. Un allarme che purtroppo trova conferma nei dati con cui il settore ha chiuso il 2021 ma, soprattutto, in vista dei prossimi mesi che avrebbero dovuto consolidare la ripresa di un comparto che dà lavoro a oltre 93mila persone, per lo più donne e con contratto a tempo determinato, e che invece è in balia di smart working e rincari. Secondo le rilevazioni di Oricon, il 2021 per il settore delle mense, in particolare il segmento in appalto, si è chiuso con una crescita dei ricavi e dei volumi delle vendite del 22% rispetto ai 12 mesi precedenti, ma comunque ancora lontana dai dati prepandemia: rispetto al 2019, quando i ricavi caratteristici superavano i 4,1 miliardi di euro e si producevano annualmente 860 milioni di pasti, l’anno appena concluso segna, infatti, un disastroso -20% con 3.3 miliardi di euro di ricavi e circa 690 milioni di pasti. Analizzando i diversi settori in cui la Ristorazione Collettiva opera, ci si rende conto di come la ripresa sia stata marcatamente disomogenea: se la ristorazione scolastica ha messo a segno nel 2021 un incoraggiante recupero delle vendite pari al 57%, rispetto al -50% registrato del 2020, la ristorazione socio-sanitaria e delle altre collettività hanno recuperato rispettivamente il 2% e 6.7% a valori. Ma è la ristorazione aziendale che continua a destare maggiori preoccupazioni: in questo comparto, a causa del massiccio ricorso alle forme di lavoro remoto - all’inizio del terzo trimestre 2021 i lavoratori in smart working erano 4.7 milioni, quasi un terzo del totale degli occupati dipendenti - la produzione è cresciuta nel 2021 del 23% ma si attesta ancora al 75% di quella del 2019, una contrazione di un quarto rispetto all’anno pre-pandemia.

Nonostante le evidenti difficoltà che questi numeri fotografano, le aziende del settore sono riuscite a preservare la forza lavoro, anche grazie ai tempestivi, seppur insufficienti e comunque onerosi, interventi del Governo che hanno contribuito a mantenere pressoché invariati i livelli occupazionali e a bilanciare le sospensioni o riduzioni delle attività. Gli ammortizzatori sociali nel 2020 hanno interessato due dipendenti su tre in aprile (8 su dieci in quello aziendale), per ridursi a uno su quattro a settembre 2020 e a uno su cinque a dicembre 2021. Complessivamente, in tutti gli ambiti in cui le aziende della Ristorazione collettiva operano, sono ancora oltre 15.000 gli occupati che dovranno essere riassorbiti dalle aziende nei prossimi mesi. Si tratta nella stragrande maggioranza di lavoratrici, che in questo settore rappresentano l’80%, contro il 20% della forza lavoro di genere maschile. “A questo quadro già allarmante si sommano i rincari dell’energia ma soprattutto delle materie prime alimentari, che comportano per le aziende un incremento di costi che sfiora l’8%, su un servizio che viene erogato a prezzo fisso e imposto - commenta Carlo Scarsciotti Presidente di Oricon -. Se non vogliamo perdere un settore importante non solo per l’economia nazionale, ma per il valore che ha in termini sociali e nutrizionali, occorre rivedere il modello di lavoro da remoto e pensare a forme di sostegno alle aziende coerenti con la situazione attuale che consentano di guardare al futuro”.

ORICON – Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione nasce dall’incontro di 5 aziende del settore che insieme rappresentano circa il 60% del mercato, con la finalità di promuovere le migliori pratiche aziendali, evidenziare le criticità del comparto, diventare interlocutore della committenza, sia pubblica che privata, nell’individuare soluzioni che soddisfino i diversi interessi in campo, concorrere al benessere sociale attraverso la diffusione dell’educazione alimentare e l’adozione di corrette pratiche nutritive. Le aziende riunite nell’Osservatorio definiscono anche standard di riferimento minimi al di sotto dei quali si impegnano a non scendere, e che costituiscono al contempo requisiti per le aziende che decidono di aderire a ORICON.

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Il Green Procurement, in italiano acquisti verdi, è un processo di acquisto, che può essere applicato sia al settore pubblico che privato, di prodotti e servizi che hanno un minore impatto ambientale in tutto il loro ciclo di vita rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo. Ad essere valutati sono tutti gli aspetti che riguardano un dato prodotto o servizio, dalla progettazione alla produzione e utilizzo, fino a ciò che riguarda le procedure di smaltimento. Sulla base del GP sono quindi da preferire prodotti, ad esempio, poco energivori, realizzati con materiale riciclato e di facile riciclabilità oppure che sono il frutto di processi produttivi a basso impatto ambientale. Si tratta quindi di un sistema che, facendo perno sul potere di acquisto, è in grado di orientare il mercato verso prodotti sostenibili, favorendo in questo modo lo sviluppo della green economy. Nell’ambito del green procurement assume un ruolo centrale il Green Public Procurement (GPP), un vero e proprio strumento di politica ambientale per orientare gli acquisti delle pubbliche amministrazioni e volto a favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale, attraverso il “potere” della domanda pubblica. Grazie a questo approccio, il comparto pubblico può in primo luogo ridurre nell’immediato il proprio impatto

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ambientale attraverso scelte di acquisto sostenibili, contribuendo, inoltre, allo sviluppo di un mercato green. Nel nostro Paese, un quadro di riferimento complessivo sia tecnico che metodologico del Green Public Procurement è stato introdotto con il decreto interministeriale dell’11 aprile 2008, recante l’approvazione del Piano d’azione nazionale sul GPP (PAN GPP) con lo scopo di facilitarne l’adozione e implementare il sistema degli acquisti verdi e che ha previsto l’entrata in vigore, con successivi decreti ministeriali, dei Criteri Ambientali Minimi per ogni categoria di prodotti, servizi e lavori acquistati o affidati dalla pubblica amministrazione. La spinta, ad oggi, più importante per lo sviluppo in Italia degli acquisti verdi si è avuta nel 2017, con la versione definitiva dell’articolo 34 del nuovo Codice degli Appalti, d.lgs 50/2016 così come modificato dal decreto legislativo 19 aprile 2017 n. 56, che ha previsto l’obbligatorietà di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle “specifiche tecniche” e delle “clausole contrattuali” contenute nei criteri ambientali minimi (CAM), prevedendo altresì che si debba tener conto degli stessi anche per la definizione dei “criteri di aggiudicazione dell’appalto”. Per poter orientare le pubbliche amministrazioni negli acquisti, come abbiamo già avuto modo di specificare in precedenza, il Piano d’azione nazionale sul GPP ha


previsto l’adozione, con decreto ministeriale, dei Criteri Ambientali Minimi. I CAM sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. Scopo della loro applicazione sistematica e omogenea è quello di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili facendo da leva per il mercato e spronando gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alla domanda della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili. I CAM sono definiti per diverse aree di applicazione come ad esempio edilizia, rifiuti urbani, sanificazione veicoli, verde pubblico, ecc. Ad ottobre 2019 la Commissione Europea ha pubblicato i nuovi criteri GPP per le categorie merceologiche relative ai settori alimentari, servizi di catering e distributori automatici di cibo e bevande.

Da questi criteri discendono i CAM che saranno utilizzati per premiare le offerte economicamente più vantaggiose. Di seguito i principali obiettivi-chiave: • aumentare la quota di prodotti biologici; • evitare il consumo di pesce e prodotti marini da stock esauriti; • promuovere una maggiore offerta di prodotti di origine vegetale nei menu; • evitare gli sprechi alimentari e migliorare la gestione complessiva dei rifiuti; • evitare l’uso di articoli monouso; • riduzione del consumo di energia in cucine e distributori automatici; • riduzione del consumo di acqua nelle cucine. Secondo l’Osservatorio appalti verdi, costituto da Legambiente e Fondazione Ecosistemi, dei 106 Comuni capoluogo monitorati nel 2020, quasi 1 comune capoluogo su 4 adotta, nell’80% dei casi, i Cam nelle procedure di gara. I più virtuosi? Cagliari, Caserta, Perugia e Rieti, che hanno dichiarato di averli adottati nel 2020 durante tutti i processi di selezione dei prodotti. A livello europeo si segnalano le buone pratiche italiane come la pausa caffè senza plastica dell'Università di Cagliari premiata dalla Commissione europea come modello di appalto verde delle Pubbliche Amministrazioni (Green Public Procurement).

Il caso dell'Università di Cagliari

preso ad esempio dalla Commissione Europea L'Università di Cagliari (UNICA) è un istituto pubblico di istruzione superiore con circa 25.000 studenti iscritti e 3.000 dipendenti, che aderisce al Network of Sustainable Universities (RUS), la prima rete nazionale di collaborazione tra istituzioni universitarie pubbliche e private, impegnate nei temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Inoltre, insieme ad altre università italiane, UNICA ha partecipato alla campagna #StopSingleUsePlastic promossa dall’associazione Marevivo e da CoNISMa (il Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze marine) per la sensibilizzazione e l'educazione alla tutela dell'ambiente marino. Diverse iniziative sono già in corso da parte di UNICA, come ad esempio il divieto dell'uso di bottiglie e bicchieri di plastica durante incontri accademici, eventi e conferenze, e la fornitura agli studenti del primo anno di bottiglie d'acqua in acciaio. La gara per la concessione del servizio distributori automatici si colloca proprio nel contesto della strategia UE sulle materie plastiche e della Direttiva UE sulla plastica monouso, di recente recepita nell'ordinamento giuridico italiano. Questo appalto non solo ha vietato gli articoli di plastica monouso, ma ha anche messo in atto un modello di economia circolare, in cui ai rifiuti viene data una nuova vita.

Analizziamo i punti salienti di questa particolare procedura di gara, considerata un case study ed un esempio da imitare da parte della Direzione Generale per l’Ambiente della Commissione Europea. OGGETTO DELL'APPALTO, che risale a marzo 2019, è il seguente: Contratto di concessione di spazi destinati al posizionamento di 64 distributori automatici. Gli alimenti e le bevande (sia calde che fredde) forniti dai distributori automatici devono essere conformi alle

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politiche dell'Università per la riduzione massiccia (e l'eventuale eliminazione) dei rifiuti plastici. Questo particolare contratto di concessione rientra nella politica di sostenibilità di UNICA e mira a migliorare i servizi erogati dall'Ateneo in termini di sostenibilità ambientale, attraverso la riduzione dell'uso della plastica e la promozione della gestione circolare dei rifiuti. Tali azioni hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite n. 12 (consumo e produzione responsabili), n. 13 (azione per il clima), n. 14 (vita sott'acqua) e n. 15 (vita sulla terra). CRITERI UTILIZZATI - CAM Da alcuni anni l'Italia sviluppa e sostiene l'implementazione di Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici per diverse categorie di appalti. I Criteri, obbligatori, sono stati introdotti per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano d'Azione Nazionale (PAN) per gli Appalti Pubblici Verdi (GPP) in Italia (del 2007) e per promuovere la produzione e il consumo sostenibili e i modelli di economia circolare. Questa procedura di appalto è stata effettuata nel 2019, quando era ancora in vigore la precedente versione dei CAM per il servizio di ristorazione collettiva e la fornitura di cibo. Nel marzo 2020 il governo italiano ha pubblicato una nuova versione dei CAM. SPECIFICHE TECNICHE La procedura di appalto prevede specifiche tecniche relative agli alimenti freschi o trasformati, che dovevano soddisfare i seguenti requisiti: • Almeno il 40% deve provenire da produzione biologica (compresi frutta, verdura, pane e prodotti da forno); • Almeno il 20% deve provenire da "sistemi di produzione integrati" (con riferimento alla norma UNI 11233:2009: Sistemi di produzione integrati nelle filiere agroalimentari - principi generali per la progettazione e la realizzazione nelle filiere alimentari vegetali); • Per le bevande gassate, il tè freddo, i succhi di frutta e altre bevande (ad esempio, bevande energetiche), non è consentito l'uso della plastica.

Inoltre, i distributori automatici dovevano rispettare le seguenti caratteristiche ambientali: • Le macchine utilizzate per l'erogazione di bevande dovevano fornire bicchieri e agitatori in materiali diversi dalla plastica; • I distributori automatici dovevano rispettare le normative tecniche e sanitarie. CRITERI DI AGGIUDICAZIONE L'appalto è stato aggiudicato in base all'offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo. Gli offerenti sono stati valutati utilizzando un sistema basato su punti per un massimo di 100 punti. I criteri di aggiudicazione riguardavano quanto segue: • Sostenibilità ambientale e smaltimento rifiuti (fino a 15 punti); • Packaging del prodotto con particolare attenzione alla riduzione dell'uso della plastica (fino a 20 punti); • Erogazione di acqua minerale senza l'uso di plastica (fino a 20 punti); • Caratteristiche dei prodotti confezionati e delle bevande calde e fredde con particolare attenzione ai prodotti biologici, senza lattosio e senza glutine, senza zuccheri aggiunti, prodotti a km zero (fino a 15 punti); • Classe energetica per distributori automatici (fino a 5 punti). A queste caratteristiche si aggiungono alcune clausole di esecuzione del contratto associate alla sostenibilità quali: • Le bottiglie d'acqua di plastica sono vietate; • L'aggiudicatario deve provvedere alla raccolta delle capsule di caffè per il trattamento differenziato; • L'aggiudicatario è responsabile della raccolta dei residui di caffè e della loro consegna a una specifica azienda che li riutilizza per produrre fertilizzanti per le piante. RISULTATI I quattro fornitori, che hanno presentato offerte, hanno descritto nelle loro relazioni tecniche la loro capacità di eseguire il contratto per portare il minor impatto possibile sull'ambiente, attraverso l'applicazione di un sistema di gestione ambientale. Hanno descritto come intendevano raggiungere gli obiettivi stabiliti nei criteri

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di valutazione, concentrandosi su: • Prodotti forniti; • Sistema di gestione del prodotto; • Sistema di gestione dei rifiuti; • Prestazioni energetiche dei distributori automatici; • Caratteristiche dell'imballaggio.

• Contribuire a sensibilizzare sul consumo di cibi e bevande più sostenibili e inclusivi; • Sensibilizzazione sulla necessità di limitare la produzione e l'uso della plastica a causa dei gravi rischi che essa comporta per l'ambiente e la salute umana e animale.

Tutti i criteri di aggiudicazione sono stati soddisfatti dall'offerente prescelto ovvero, per ciò che riguarda gli impatti ambientali: • Eliminazione della plastica monouso: i distributori automatici erogano bevande calde in contenitori realizzati al 100% in materiale compostabile; le bevande fredde vengono erogate in contenitori di plastica quali Tetra Pak®, vetro, alluminio, tutti riciclabili. • Rispetto dei principi dell'Economia Circolare: i residui di caffè vengono recuperati da un'azienda specializzata e riutilizzati per la produzione di fertilizzanti vegetali • Riduzione delle emissioni di CO2: i distributori automatici offerti soddisfano le classi energetiche A+ e A++. • Contribuire ed incentivare alla raccolta differenziata locale dei rifiuti (che raggiunge il 70% del totale dei rifiuti) posizionando ai distributori automatici alcuni appositi contenitori per rifiuti differenziati per tipologia (rifiuti organici, vetro, carta, alluminio).

Il vincitore ha ottenuto un punteggio di 89.889/100. Il contratto è stato aggiudicato a settembre 2019. Il valore annuo della concessione è di € 210.000, più IVA. Il contratto ha una durata di cinque anni e può essere rinnovato per un ulteriore anno. CONCLUSIONI Il contratto è monitorato da un responsabile dell'esecuzione, appositamente nominato per garantire la correttezza e il rispetto delle clausole di esecuzione del contratto. Il monitoraggio si basa sulle informazioni fornite nel capitolato d'oneri e nella relazione tecnica presentata dal contraente. In caso di reclami specifici da parte degli utenti del servizio, il monitoraggio annuale non esclude ulteriori verifiche e controlli a scadenze più brevi. Questo garantisce un servizio migliore, più rispondente alle esigenze dei clienti. Il report del monitoraggio si concluderà alla fine del periodo di cinque anni (possibilmente sei). Il monitoraggio sarà utile anche per la valutazione delle future procedure di gara, al fine di ottenere ulteriori miglioramenti e nuove modalità di erogazione del servizio vending, come l'aggiunta di erogatori di acqua naturale dalla rete idrica della città. In termini di gestione dei rifiuti, i contratti futuri forniranno sistemi di recupero dei rifiuti per il trattamento differenziato, che ne miglioreranno la gestione. L'esperienza descritta è facilmente replicabile in tutte le altre pubbliche amministrazioni e permette di indirizzare il mercato alimentare verso scelte sempre più ispirate alla sostenibilità, attraverso la pressione esercitata dalla domanda pubblica. La domanda è: contratti di questo genere sono realmente sostenibili per le imprese di gestione?

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Per combattere l'inflazione è necessario aumentare il prezzo della battuta Ad affermarlo Francesco Pavin (BSG Group) in occasione della sua conferma a presidente della rappresentanza Mandamentale del settore “Vending” in seno a Confcommercio Bassano del Grappa La rappresentanza Mandamentale del settore “Vending” in seno a Confcommercio Bassano del Grappa costituisce da oltre vent’anni un importante punto di confronto per il settore della Distribuzione Automatica del territorio e oltre. Il recente rinnovo ha visto la conferma di Francesco Pavin della BSN Group (Bassano Distributori srl) nella carica di presidente della categoria per il prossimo quadriennio e la nomina a vicepresidente di Vito Ferraro della Brenta Distributori. Tra le priorità da affrontare si impone la direttiva europea SUP che mette al bando le palette in plastica a favore di materiali più ecocompatibili e la sostituzione, ove possibile, dei bicchieri di plastica con quelli in carta. Sul tema Francesco Pavin ha sottolineato come questo sia “un passaggio importante e certamente doveroso nell’era del green” ma anche come questo comporti un aggiornamento tecnologico dei distributori e maggiori costi per ogni consumazione, mediamente il

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quadruplo rispetto alla plastica. Altro importante tema da affrontare è il continuo rincaro dei costi di carburante, fondamentale per portare il servizio vending in aziende, enti, scuole, ecc., e delle materie prime, rappresentate nel nostro settore da caffè, the e zucchero. A ciò si aggiunge la crisi Russia-Ucraina che mette ulteriormente a rischio prezzi e approvvigionamenti. “La situazione è difficile da sostenere - ha evidenziato il vicepresidente Vito Ferraro – anche perché il nostro settore nel 2020 ha perso il 31% di fatturato a causa del Covid e del conseguente smart working per moltissimi impiegati. La perdita di consumazioni e l’esponenziale aumento dei costi fissi e delle materie prime mette ora a rischio molti posti di lavoro nella nostra categoria”. Alla luce di tutto ciò, diventa inevitabile trasferire i maggiori costi sul prodotto finale, e quindi sul consumatore, per poter garantire qualità, rispetto dell’ambiente, sicurezza igienica e puntualità nel servizio.



Report 2021 Il consumo di caffè in Europa YouGov, una delle principali società di ricerche di mercato, ha pubblicato l’ultimo sondaggio relativo alle abitudini di consumo del caffè in Europa, riportando le differenze tra i Paesi esaminati. Un focus separato è stato fatto sul Paese Italia.

Il 73% degli europei di età superiore ai 18 anni beve regolarmente caffè, mentre solo il 9% non beve mai caffè. Il numero medio di bevitori regolari di caffè è più alto in Italia e in Spagna, dove l’80% e il 78% rispettivamente della popolazione adulta riferisce di bere caffè regolarmente. Tuttavia, i tedeschi sono propensi a considerarsi bevitori “appassionati” di caffè (27%), secondi solo agli italiani (33%).

Il sondaggio è stato condotto online, sul panel di YouGov, tra 5.204 intervistati rappresentativi della popolazione nazionale maggiorenne di ogni Paese, come segue: • Francia: 1.024 • Germania: 2.049 • Spagna: 1.099 • Italia: 1.032

Il tè e il decaffeinato sono di gran lunga le alternative più diffuse al caffè nei 4 Paesi esaminati, bevuti rispettivamente dal 63% e dal 40%. Gli spagnoli sono gli unici che bevono caffè decaffeinato (70%) più del tè (66%), i francesi sono i più appassionati di caffè di cicoria (28%) mentre gli italiani di Ginseng.

L'80% degli italiani 18+ beve regolarmente caffè, mentre solo il 5% non lo beve mai. Gli italiani si descrivono come bevitori frequenti di caffè, con il 33% di loro che si riconoscono come bevitori appassionati di caffè, il 47% come bevitori regolari di caffè e l'11% come bevitori occasionali di caffè.

Il tè è l'alternativa al caffè più diffusa, bevuto dal 62% degli italiani, seguito dal Ginseng (40%), dal decaffeinato (32%) e dal caffè d'orzo (27%).

L'aroma è la ragione più citata, per la quale si beve caffè, in tutti i Paesi. Per i francesi e gli italiani il caffè è un'occasione per fare una pausa (47% e 58% rispettivamente), mentre gli spagnoli dicono che li aiuta a rimanere svegli (45%) e li fa sentire meglio (37%), motivo condiviso con i tedeschi (36%). Il caffè viene bevuto soprattutto a casa, con il 78% dei bevitori di caffè che lo consuma più di una volta al giorno. Gli italiani sono il top di consumatori di caffè a casa,

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dove si beve almeno un caffè al giorno (83%). Quando si acquista il caffè per il consumo domestico, il supermercato è il luogo preferito, con una percentuale di 4 punti superiore alla media in Spagna. La Germania è l'unico Paese che sceglie di comprare il caffè nei negozi specializzati (16%) dopo il supermercato, mentre l'Italia è il Paese che sceglie di comprare il caffè online in misura maggiore (23%). Infine, la Francia si comporta alla stessa maniera sia online che nei negozi specializzati.


CON QUALE FREQUENZA BEVI CAFFÈ?

IN BASE A QUALI DRIVER ACQUISTI CAFFÈ?

L'83% degli italiani beve caffè a casa almeno una volta al giorno. Un ulteriore 8% lo fa almeno una volta alla settimana. La percentuale di italiani che dicono di non bere mai caffè è del 4%.

DOVE ACQUISTI ABITUALMENTE IL CAFFÈ? Il caffè per il consumo domestico viene acquistato soprattutto al supermercato, ma l'online è il secondo canale.

Il consumo di caffè Fuori Casa Fuori casa, il 30% lo consuma almeno una volta al giorno. Gli italiani sono di nuovo i consumatori più frequenti, con il 45% che beve almeno una volta al giorno il caffè fuori casa, seguiti da spagnoli (40%) francesi (25%) e tedeschi (19%). Fuori casa è superiore il numero di coloro che non lo bevono mai o quasi (26%), con i tedeschi in cima alla classifica (37%). Il consumo fuori casa avviene principalmente al bar (56%), seguito dall'ufficio (48%), dal ristorante (43%) e infine da università o scuola (7%). Per gli italiani e gli spagnoli, il bar è il luogo preferito per bere il caffè fuori casa (82% e 80% rispettivamente) mentre i francesi e i tedeschi lo bevono più spesso al lavoro (56% e 52%) o al ristorante. Il momento preferito dagli europei per il caffè: per la colazione a casa, a metà mattina e a metà pomeriggio fuori casa. Per i francesi, l'ora di pranzo è il secondo momento preferito per bere caffè sia all'interno che all'esterno, mentre i tedeschi sono i meno propensi a bere caffè in questo momento della giornata. Gli italiani sono i più propensi a fare colazione fuori casa e a bere caffè.

I LUOGHI DI CONSUMO FUORI CASA

Il consumo fuori casa avviene soprattutto al bar (82%), seguito dall'ufficio (43%). Il ristorante viene al terzo posto (34%) e, infine, l'università o la scuola (9%).

La modalità di erogazione del caffè a casa e fuori casa: le capsule sono la prima scelta a casa (22%), mentre le macchine per il caffè macinato (43%) rappresentano la maggioranza relativa del consumo fuori casa. Gli italiani scelgono la caffettiera moka (39%) e rifiutano il caffè istantaneo (3%), mentre i tedeschi usano spesso le macchine da caffè a filtro ma non amano le capsule, che invece sono la prima opzione per gli intervistati francesi e spagnoli.

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COME PREPARI IL CAFFÈ?

La macchina da caffè batte la moka

Top marche più note in Europa

Top marche in Italia secondo gli indicatori di prestazione (KPI)

Ringraziamo YouGov per averci autorizzati a pubblicare il Report 2021 - Il consumo di caffè in Europa. YouGov è una delle principali società di ricerche di mercato globali. Il cuore dell'azienda è una comunità online globale in cui milioni di persone e migliaia di organizzazioni commerciali e culturali condividono informazioni circa le proprie convinzioni e comportamenti personali e condividono opinioni sui brand. YouGov unisce questo flusso continuo di dati con la vasta esperienza nella ricerca e la vasta esperienza nel settore, di cui è dotata, per sviluppare tecnologie e metodologie che consentano un processo decisionale più collaborativo.

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Selfblue l'eCommerce per Il VendIng Novità da Peachwire: SELFBLUE, la piattaforma per il Vending della società salentina, assume la forza di un vero e proprio eCommerce.

Fedele alla sua vocazione di innovazione continua, anche in tempi di Covid, Peachwire ha introdotto molte novità sulla piattaforma SELFBLUE, il sistema di eCommerce e borsellino elettronico per il vending. Lavorando come di consueto con focus group di consumatori, gestori e produttori, Peachwire ha dotato l’app di SELFBLUE di una nuova veste grafica e di una nuova esperienza utente di grandissima fluidità. Sul fronte “partnership con i gestori” Peachwire ha poi realizzato una versione di SELFBLUE per Rhea Vendors battezzata RHEAMOTE. Con questa, oltre a pagare le consumazioni, si seleziona il prodotto direttamente dall’app, grazie a una grafica che riproduce quella dello specifico distributore Rhea. Questa funzionalità, rilasciata in tempi di Covid per rendere sicura la pausa caffè, sta incontrando il favore dei consumatori anche per la sua straordinaria praticità. Altro esempio è la realizzazione, insieme a DIA Vending, del modulo SPEAK che, attraverso l’app, informa

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i consumatori sulle qualità dei prodotti: composizione, scadenza, calorie,... Il punto di forza di SELFBLUE rimane naturalmente la piattaforma in cloud attraverso cui è possibile mettere in campo una vera strategia eCommerce con un ampissimo set di promozioni e interazioni social: premi in denaro, carte fedeltà, novità in vendita, scambio di denaro, comunicazioni con il gestore e così via. È inoltre in corso di progettazione l’estrazione dei dati di sell-out, che possono dare un boost all’assortimento e alle vendite attraverso la collaborazione tra gli attori della filiera, dai leader di categoria dell’Industria di Marca fino ai Gestori. Infine è imminente il lancio delle versioni “Master” e “Telemetria” di SELFBLUE. Il nuovo dispositivo funzionerà da master Executive/MDB con telemetria opzionale. Il sistema master avrà incorporato il borsellino SELFBLUE e presenterà novità assolute per il vending che Peachwire svelerà al momento del lancio.


LA TRADIZIONE DEL

BENESSERE CIALDE DI CAFFÈ E ORZO AROMATIZZATI

La miscela intensa del Caffè e quella naturale dell' Orzo aromatizzate ai gusti Caramello, Liquirizia, Ginseng, Cioccolato, Pistacchio e Nocciola. SANDEMETRIOSRL.IT


Thomas Reuter nuovo DG di Nespresso Italiana Nespresso ha nominato Thomas Reuter nuovo Direttore Generale per l’Italia. In questo ruolo, Reuter avrà il compito di guidare la direzione strategica dell’azienda leader nel mercato del caffè porzionato - che conta oggi in Italia oltre 800 dipendenti - continuando a generare valore in un mercato strategico per il gruppo come quello italiano, mantenendo il proprio ruolo di pioniere in tema di qualità, sostenibilità e innovazione che caratterizzano Nespresso. In qualità di Direttore Generale, Reuter subentra a Stefano Goglio, in carica dal giugno 2017, che in Nespresso continua oggi la sua carriera di respiro internazionale entrando a far parte del Nespresso Leadership Team presso l’headquarter di Losanna. Nato nel 1969 a Bruxelles, Reuter è laureato in Economia al Trinity College di Hartford (USA) e ha iniziato la sua carriera in Philip Morris Svizzera, dove ha ricoperto varie posizioni in ambito marketing. Entrato in Nespresso nel 2002 come Marketing Manager per la Svizzera, negli anni ha ricoperto diversi ruoli in azienda, sia all’interno dei singoli mercati che dell’intera zona. Tra questi, quello di New Business Manager presso la sede di Losanna, con il compito di seguire l’apertura di nuovi importanti mercati come Portogallo, Russia e Norvegia. È nel 2011, che ricopre, sempre presso l’headquarter di Losanna, il ruolo di International Brand Communication Manager, guidando campagne globali e la strategia di comunicazione digitale dell’azienda. Nel 2015, assume la carica di Regional Marketing Manager Zone Europe di Nespresso, dove è stato determinante nel guidare i mercati e nel sostenerli nello sviluppo di campagne di marketing locali, per poi approdare nel 2016 in Spagna dove, in qualità di Direttore Generale, ha saputo portare

a termine un piano di crescita sostenibile e difendere la leadership di Nespresso nel mercato del caffè porzionato in uno scenario altamente competitivo. Sotto la sua guida, Nespresso è stata in grado di accelerare la sua roadmap per la sostenibilità e la digitalizzazione della clientela nel mercato spagnolo, migliorando l’esperienza del cliente. Con la nomina di Thomas Reuter, Nespresso conferma i suoi obiettivi di crescita in Italia e la volontà di continuare a generare valore positivo nel Paese, continuando a portare la straordinaria esperienza di degustazione che contraddistingue i caffè Nespresso a tutti i consumatori italiani a casa, in ufficio, in hotel, caffè o ristoranti. Un focus costante sarà la valorizzazione dell’esperienza in Boutique - oltre 70 in Italia - e lo sviluppo di strategie omnicanale per rispondere efficacemente alle abitudini e alle modalità di acquisto dei consumatori, con un approccio fortemente orientato alla sostenibilità e all’innovazione.

Prestigiosa nomina in Mondelēz International per l’italiano Massimiliano Di Domenico A partire da Gennaio 2022, Massimiliano Di Domenico ha assunto il ruolo di Vice President Corporate Communications and Government Affairs per Mondelēz International. Nel suo ruolo, Massimiliano guida lo sviluppo della strategia di comunicazione e relazioni istituzionali per l’azienda in Europa. Dopo una laurea in Scienze Statistiche ed Economiche presso l’Università di Palermo, Massimiliano ha maturato un’esperienza internazionale ventennale nell’ambito dei Goverment Affairs e della Comunicazione Corporate presso multinazionali di rilevanza assoluta. Nel 2001 entra in British American Tobacco dove ricopre cariche di crescente rilevanza in numerosi paesi europei, fino ad assumere il ruolo di Director of Institutional Relations in Francia. Dal 2014 è in GSK come Head of Government Affairs & Communications in Italia per poi occupare dal 2018 la carica di Vice President Communications, Goverment Affairs e Market Access per l’Europa.

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Caffè MORENO entra in CSC – Caffè Speciali Certificati Un nuovo socio si è unito a CSC - Caffè Speciali Certificati, che da più di 25 anni promuove la diffusione e la cultura del caffè di qualità: Caffè Moreno. Una torrefazione “fieramente napoletana”, fondata nel 1962 da Ferdinando Percuoco, al quale sono subentrati i figli Umberto, Maurizio, Claudio e Laura e ora vede l’ingresso dei rappresentanti della terza generazione: Vittoria, responsabile marketing & comunicazione, Marco, ai suoi primi passi al controllo qualità e Ferdinando, al commerciale. “È stato un cliente coreano a dare il “la” al nostro incontro con l’Associazione, quando ci ha chiesto se tra i nostri caffè ce ne fossero di certificati CSC - racconta Vittoria Percuoco -. Quando abbiamo preso contatto con i suoi rappresentanti, ci siamo resi conto che, in realtà, era molto di più di un marchio di qualità: abbiamo incontrato nomi importanti del panorama caffeicolo italiano, con i quali ci siamo confrontati in modo aperto e costruttivo. Avevamo dato da poco il via a un rinnovamento della nostra offerta e questo incontro ci ha dato lo spunto per realizzare una svolta ancora più radicale. Siamo molto contenti di essere i primi in Campania a sposare la filosofia CSC. A breve presenteremo una miscela con il suo bollino”. Caffè Moreno, ambasciatrice della cultura e della tradizione del caffè napoletano, ha dato il via di recente a una revisione della filiera produttiva e all’inserimento di una scuola di formazione con la consulenza di due professionisti del settore quali Andrea Matarangolo ed Ermanno Perotti. Tutto ciò al fine di offrire un prodotto sempre più di qualità e di favorire un cambiamento in atto nel bar napoletano, in cui fanno il loro ingresso nuovi metodi di estrazione e caffè più complessi e aromatici: una tendenza alla quale Caffè Moreno potrà

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rispondere al meglio con i caffè di CSC. “Stiamo presentando il nostro progetto ai titolari di alcuni locali-pilota che hanno assaggiato dei campioni dei nuovi caffè - riprende Vittoria Percuoco - si sono detti soddisfatti di potere proporre prodotti nuovi e diversi, in grado di rendere ancora più pregiata e diversificata la loro offerta”. L’arrivo di una nuova torrefazione, con il suo patrimonio di esperienza, è una ricchezza e una soddisfazione per Caffè Speciali Certificati, come dichiara la sua presidente, Paola Goppion: “Siamo molto contenti di avere con noi la Torrefazione Moreno, così grande e nota nel territorio campano e oltre frontiera. Ritengo che, insieme alla qualità certificata dal nostro bollino, la tracciabilità di tutta la filiera sarà un importante punto di forza per Moreno nei confronti di un barista sempre più in cerca di una qualità provata e da raccontare ai sui clienti“.



Con Breasy, la mobile app di EVOCA Group, gli operatori offrono ai propri clienti

un programma personale di Loyalty Arriva una grande novità per tutti gli operatori della distribuzione automatica: grazie a Breasy, l’app gratuita powered by Newis per le macchine dotate di sistema di pagamento cashless Hi!, è possibile lanciare in totale autonomia e da remoto promozioni e programmi fedeltà che premiano i propri clienti con importi cashback. Per accedere al Programma Loyalty di Breasy e ottenere il rimborso previsto, l’utente deve solo dare il consenso a ricevere promozioni e sconti, e in seguito abilitare le notifiche push, che gli segnaleranno la durata della promozione e l’accredito effettivo del cashback. Questa nuova funzionalità conferma come Breasy sia un’app particolarmente “smart” e con una marcia in più dal punto di vista tecnologico, perché offre un’esperienza d’acquisto completamente digitale in modo semplice, sicuro e, da oggi, anche conveniente. Ricordiamo che, con Breasy, tutto il processo di selezione del prodotto, personalizzazione e acquisto dai distributori automatici può avvenire direttamente dallo smartphone in modalità touchless, senza toccare la

macchina. Inoltre, con la funzione “Controlla la coda”, si può verificare in qualsiasi momento quante persone sono in attesa davanti al distributore, garantendo maggiore sicurezza sanitaria e distanziamento sociale. Breasy by Newis, il marchio che raggruppa le soluzioni digitali e i sistemi di pagamento del gruppo EVOCA, e si integra in un’ampia gamma di offerta che consente agli operatori di gestire il proprio parco macchine da remoto, ottenendo importanti efficienze operative.

Breasy

È stato di recente lanciato sul mercato un nuovo snack che coniuga più aspetti: il piacere del palato, la sana alimentazione, la territorialità del prodotto. È stato battezzato col nome di Zoscar derivato da quello del titolare della Zerbinati Agricoltura - Oscar Zerbinati ed è uno snack in chips di zucca, o meglio della varietà Delica prodotta nelle Valli del basso mantovano. Si tratta di una zucca coltivata secondo i parametri della sostenibilità ambientale, certificata SQNPI, sistema qualità nazionale di produzione integrata, e trattata seSimple. Fast. Secure.

Breasy Simple. Fast. Secure.

condo metodi naturali. Una volta raccolta, la Delica viene trasportata in un laboratorio artigianale che la lavora e la frigge manualmente, ricavandone deliziose chips. La confezione è del tutto simile a quella delle classiche patatine nel formato da 70 grammi e in tre diverse varianti: la classica, aromatizzata alla salvia e rosmarino e aromatizzata alla paprika per chi ama i gusti forti.



PLASTICA RICICLATA PER IL PACKAGING DELLE LAY’S Dopo l’introduzione di PepsiCo Positive, la trasformazione strategica end-to-end dell’azienda che pone al centro la sostenibilità, PepsiCo Europe ha annunciato che entro il 2030 eliminerà la plastica vergine a base fossile in tutti i suoi sacchetti di patatine. Questo obiettivo si applicherà a marchi come Walkers, Doritos e Lay’s e si concretizzerà con l’utilizzo del 100% di plastica riciclata o rinnovabile nei suoi pacchetti. Il materiale riciclato nei pacchetti sarà derivato dalla plastica utilizzata in precedenza, mentre quello rinnovabile proverrà da sottoprodotti di piante come l’olio da cucina usato o gli scarti della pasta di carta. PepsiCo, grazie al passaggio ai materiali vergini fossilfree, stima di poter ottenere fino al 40% di riduzione delle emissioni di gas serra ogni tonnellata di materiale di imballaggio. PepsiCo utilizza plastica flessibile per i suoi imballaggi di patatine - l’involucro morbido utilizzato per realizzare i suoi sacchetti contenenti patatine è leggero rispetto agli imballaggi alternativi e quindi ha una bassa impronta di carbonio. È anche molto efficace nel mantenere il cibo fresco, riducendo così gli sprechi alimentari. Tuttavia, PepsiCo riconosce che è necessario un cambiamento per ridurre la quantità di plastica vergine a base fossile che viene utilizzata e guidare la circolarità negli imballaggi flessibili. Oltre al passaggio ai materiali rinnovabili e riciclati, PepsiCo ha sviluppato il suo programma “Making Bags Better“, che si concentrerà su una serie di investimenti e innovazioni in modo che più plastica flessibile venga riciclata e riutilizzata in Europa.

PepsiCo si impegna a investire in infrastrutture per dare agli imballaggi flessibili la possibilità di una seconda vita e nel sostenere cambiamenti delle normative che lo renderanno possibile. PepsiCo sta anche investendo in tecnologie per scalare e migliorare ulteriormente la cernita e il riciclo, sperimentando imballaggi intelligenti su diversi marchi nel 2022 in Germania e Francia. Oltre alla sperimentazione pianificata di quest’anno sulla plastica riciclata, l’azienda sta anche continuando a esplorare nuove possibilità di vita per i suoi sacchetti di patatine. Mentre l’obiettivo di PepsiCo è la circolarità bag-tobag, che è adatta per gli imballaggi alimentari, è chiaro che la raccolta, la cernita avanzata e il riciclaggio di film flessibili per produrre prodotti preziosi e durevoli, sia un primo importante passo verso un futuro circolare per gli imballaggi flessibili.

Coca-Cola Hbc Italia e Sibeg, le due aziende che producono, imbottigliano e distribuiscono i prodotti a marchio Coca-Cola in Italia, entrano in Coripet, il consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo.

gliere almeno il 77% di bottiglie in Pet post consumo e il 90% nel 2030. Contestualmente, chi utilizza questi contenitori per vendere i propri prodotti avrà l’obbligo di produrli con almeno il 25% di Pet riciclato entro il 2025 e il 30% nel 2030.

Da ricordare che la Direttiva Sup (Single Use Plastic), entrata in vigore lo scorso 14 gennaio 2022, oltre a mettere al bando gli oggetti monouso, disciplina proprio il fine vita della bottigliette in Pet; per la prima volta, vengono indicati sia gli obiettivi di raccolta che di utilizzo dell’rPet nella produzione di nuove bottiglie. Guardando al futuro sono due gli obiettivi sfidanti per il sistema Italia: entro il 2025 i territori dovranno racco-

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A FLO SPA 6,5 MILIONI DI INCENTIVI PER LA RICONVERSIONE PRODUTTIVA DA PLASTICA A CARTA Il Fondo GID, gestito da Invitalia e promosso dal Mise, ha stanziato 6,5 milioni di euro di incentivi alla FLO Spa di Fontanellato (Parma), leader europeo nel settore vending, stoviglie e bicchieri monouso. Il finanziamento è destinato all’investimento verso una nuova linea produttiva di bicchieri in carta ed il relativo capitale circolante, accelerando così la transizione ecologica già intrapresa da Flo verso l’utilizzo di materiali sostenibili, nel pieno rispetto dagli interventi previsti nel PNRR. Grazie a questo finanziamento, l’azienda nonostante l’emergenza economica dovuta alla pandemia ancora in corso, potrà finanziare investimenti volti ad attuare un processo di conversione da plastica a carta per gran parte dei prodotti dedicati al retail e al vending, oltre ad sviluppare ulteriormente il settore capsule caffè compostabili dotandolo di tecnologie innovative che permettono la lavorazione di materiali ecosostenibili.

• sfruttare il trend di sviluppo del mercato delle capsule compostabili accelerando l’inserimento della nuova offerta; • pianificare di investimenti funzionali a sostenere la crescita della capacità produttiva, in particolare nel segmento dei bicchieri in carta. Il settore della plastica monouso, come molti altri, ha subito l’impatto della pandemia, dalla crescita dei prezzi delle materie prime e dell’energia, nonché dalla normativa SUP, pertanto, questo prestito permette di investire in nuovi materiali sostenibili e linee produttive e, non ultimo, sostenere il capitale circolante che ha visto i costi di acquisto raddoppiare.

Il Piano industriale presentato da Flo Spa a Invitalia, Agenzia per lo sviluppo che gestisce il Fondo promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, si poggia sulle seguenti linee guida principali: • accelerare il riposizionamento dell’offerta di stoviglie e bicchieri da plastica a carta: gli investimenti in questa direzione, già avviati nel 2020, hanno subito importanti rallentamenti dettati dalla contingente situazione degli esosi aumenti di costo delle materie prime e dell’energia elettrica causa COVID; Il Fondo GID è l’incentivo rivolto alle grandi imprese che si trovano in temporanea difficoltà finanziaria a seguito dell’emergenza Covid-19 e punta a sostenere la ripresa o la continuità dell’attività, nell’ambito di piani realistici di rilancio dell’impresa o di un suo asset. Promosso dal Ministero dello sviluppo economico e gestito da Invitalia, ha una dotazione di 400 milioni di euro. L’ammissione deve avvenire entro il 30 giugno 2022. Il Fondo opera attraverso la concessione di prestiti quinquennali a tasso agevolato e le domande possono essere presentate esclusivamente in forma elettronica fino alle ore 12.00 del 29 aprile 2022.

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Neronobile ®, Caffitaly ®, Bialetti ®, Uno System ®, Dolce Gusto ® sono marchi di titolarità di terzi, senza alcun collegamento con KILI CAFFÈ s.r.l.


Studiata da Veroni in collaborazione con la nutrizionista Gigliola Braga, BrioBrain è la colazione salata, completa ed equilibrata che offre l’energia e i nutrienti necessari per iniziare la giornata con slancio. Vero e proprio sprint per la mente, i quattro kit BrioBrain sono composti da una selezione di salumi Veroni, fonte di proteine e poveri di grassi, insieme a una brioche integrale salata con semi di chia, lino e canapa, o un gnocchino preparato con lievito madre e solo olio extra vergine di oliva, e formaggi come l’Asiago Dop e la provola dolce.

Completano i kit una confezione di mandorle sgusciate Mister Nut e due tisane bio Valverbe. I salumi Veroni prescelti per farcire la “merenda” sono prosciutto cotto, prosciutto crudo, fesa di tacchino e, ultima selezionata la nuova mortadella Veroni con il 40% in meno di grassi e il 30% in meno di sale e calorie rispetto alla mortadella Bologna Igp. Oltre che salutari, i kit BrioBrain sono anche sostenibili: tutti i materiali che compongono il kit possono essere riciclati nella carta e l’astuccio esterno è prodotto con carta certificata Fsc.

Tratti distintivi di Ritter Sport sono la passione e lo spirito di innovazione che da sempre il brand riversa nella creazione di prodotti buonissimi, di qualità premium e realizzati approvvigionando cacao 100% certificato sostenibile, sin dal 2018. Anche per queste ragioni, Ritter Sport ha fatto un passo in più, rispetto al classico cioccolato fondente privo di latte e dunque di lattosio: le tavolette Latte Senza Lattosio* e Nocciole Intere Senza Lattosio*. Finissimo cioccolato al latte ottenuto da pregiato cacao

del Perù per la prima, croccanti nocciole intere, ricoperte di cioccolato al latte per la seconda, per chi ama il cioccolato al latte ma non lo può mangiare. In entrambe le varianti resta inalterato il sapore autentico di un gustoso cioccolato al latte. La filosofia che ha guidato l’azienda nella creazione delle varianti “senza” è quella dell’inclusività: senza lattosio e senza glutine, per offrire a tutti il gusto e la qualità del cioccolato Ritter Sport!

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*Lattosio inferiore a 0,1g per 100g.



Caffitaly, l’azienda che con il suo sistema unico, innovativo e sostenibile combina la tecnologia di macchina e capsule, presenta una novità rivoluzionaria nel mercato single-serve. Da innovazione continua, estrema attenzione alla qualità e ascolto costante dei consumatori nasce infatti DIFESA, il primo caffè Caffitaly arricchito di Zinco, Vitamina B6 e Wellmune® - un ingrediente clinicamente testato a base di Beta-glucani - che contribuiscono a mantenere il sistema immunitario forte e sano. Basta infatti una sola tazzina di DIFESA al giorno, nell’ambito di una dieta sana e di uno stile di vita equilibrato, per dare un aiuto in più alle nostre difese immunitarie - beneficio quanto mai importante soprattutto in questa stagione fredda. Il tutto senza rinunciare al gusto unico e all’altissima qualità che da sempre contraddistinguono Caffitaly. Ed ecco così che la pausa caffè diventa un momento di puro piacere in cui prendersi cura del proprio benessere. DIFESA è il primo prodotto della nuova linea I Funzionali Caffitaly System, che offre, insieme al piacere di un caffè cremoso dal gusto unico, un aiuto per il benessere quotidiano, e nei prossimi mesi vedrà il lancio di nuovi caffè con ricette esclusive che combinano pregiate miscele a vitamine e minerali per contribuire all’equilibrio di corpo e mente.

Dalla partnership tra Caffitaly e Foodness arrivano sei nuove bevande Alta qualità, innovazione continua, ascolto dei consumatori e attenzione per l’ambiente: sono molteplici i valori condivisi su cui si fonda la nuova partnership tra Caffitaly e Foodness - la prima azienda italiana ad introdurre il concetto di Wellness nel settore Ho.re.ca. con bevande senza glutine, senza lattosio, NO OGM, senza grassi idrogenati e senza zuccheri aggiunti.

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Caffè al Ginseng Classico, Caffè al Ginseng Amaro, Ginseng & Matcha, Bevanda d’Orzo Bio, e le tisane gusto Zenzero & Limone e Melograno & Mirtillo: queste le sei bevande Foodness protagoniste della collaborazione - già disponibili sull’e-commerce di Caffitaly, negli oltre 100 monomarca e nella rete di oltre 1.000 negozi multimarca specializzati su tutto il territorio italiano -, che vanno ora ad affiancarsi ai caffè (a marchio Caffitaly e dei torrefattori partner Caffè Cagliari, Chicco d’Oro, Kimbo), ai caffè aromatizzati e alle altre bevande calde (a marchio Caffitaly e dei partner Ricola e Twinings) della vasta proposta di Caffitaly.


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Leader mondiale della lavorazione della mela, nato dalla virtuosa esperienza di VOG Products, Leni’s si conferma, ancora una volta, come il principale player nella creazione di prodotti a base di mela 100% italiana. Le mele della regione Trentino Alto Adige sono trasformate with Liebe da Leni’s in spremute, puree e spicchi che arrivano sulle tavole di tutta Italia e del mondo. E da oggi anche in formato doypack! Leni’s, attenta alle esigenze del consumatore e da sempre pronta ad esplorare l’innovazione, propone una squisita novità, pratica e conveniente. Leni’s Doypack è una leggera confezione da 200 ml, ideale per chi trascorre le giornate in movimento, una merenda fresca e naturale a base di un unico ingrediente: la spremuta di mela! Perfetta per una pausa golosa à-porter. In grado di conservare tutta la freschezza delle spremute firmate Leni’s, realizzate con le migliori mele del Trentino Alto Adige, 100% naturali e senza zuccheri aggiunti, Leni’s Doypack è una novità gustosa e salutare. Thomas Dalsant, Key Account Manager dei prodotti finiti spiega: “Con Leni’s Doypack entriamo in un segmento, in un certo senso, nuovo per Leni’s, quello del consumo di bevande fuoricasa e lo facciamo con un formato divertente e squeezy, in grado di intrattenere grandi e piccini, affiancandoli in un’alimentazione sana e naturale, in un momento importante della loro giornata, quale è la merenda. Altrettanto interessante ci è parsa l’opportunità di proporre al canale Vending il formato doypack, ideale per essere erogato dai distributori automatici presenti nelle scuole e nelle palestre. Il nuovo prodotto Leni’s Doypack conferma, quindi, la nostra visione rivoluzionaria di intendere la Spremuta di Mela, una bevanda salutare e fresca da introdurre nella dieta fin dalla tenera età.” Bastoncini di Salame 100% italiano o bastoncini con Prosciutto Cotto, grissini croccanti e frutta, l’“Happy Hour” dei bambini proposto da Citterio diventa realtà. Il classico aperitivo si trasforma, coinvolgendo una fetta di consumatori mai toccata prima d’ora: ovvero i più piccoli. Citterio ha da sempre pensato al benessere dei bambini e allo stesso tempo ai genitori, creando uno spuntino completo, goloso e a portata di mano come UnDueTris Merenda. Proprio per rispondere alla nuova ed emergente occasione di consumo, quale l’Happy Hour, questo snack è perfetto anche come kit per aperitivo a misura di bambino, da gustare ovunque.

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Il kit per aperitivo si può definire completo perché composto da una parte croccante come i grissini, da una parte gustosa come i bastoncini di salame 100% italiano o bastoncini con prosciutto cotto e da una parte dissetante come frutta, preparata senza conservanti. Allo stesso tempo ha il giusto apporto di energia: è realizzato secondo le indicazioni di esperti nutrizionisti e pensato appositamente per le esigenze alimentari dei bambini, dai 3 agli 8 anni per la variante con i bastoncini di cotto e dai nove anni in su per quella col salame, in un gustoso mix di proteine, vitamine e carboidrati.



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