L'attesa è nita, la gamma è completa! Brio e Brio Touch, le evoluzioni del best seller Necta sono pronte a soddisfare le vostre nuove esigenze.
Tutte NUOVE, tutte TOP, tutte BRIO.
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Con questo numero termina anche il 2022. Un anno in cui sono da ricordare il ritorno di Venditalia dopo 4 anni e gli STATI GENERALI DEL VENDING, svoltisi entrambi in un clima di normalità, come non accadeva da almeno 3 anni. Gli Stati Generali hanno rappresentato per tutti gli intervenuti della categoria un importante momento di ritrovo e di confronto, grazie anche ai temi discussi di fronte ai rappresentanti del nuovo governo presenti.
Tutti hanno percepito una ventata di novità con forti possibilità di accoglimento delle richieste avanzate da CONFIDA, l'Associazione Italiana della distribuzione automatica che tutela gli interessi della categoria, da parte del nuovo governo.
Proprio per questo, ho desiderato dedicare una significativa sezione di questo numero all'evento, intervistando per l'occasione il direttore dell'associazione Michele Adt, per avere un aggiornamento su tutte le numerose iniziative intraprese negli ultimi mesi da CONFIDA al fine di favorire la crescita e l'evoluzione dei player del nostro Settore.
La mia impressione, assistendo all'evento ed ascoltando gli interventi di ognuno dei 22 relatori, è che il Vending inizia a respirare una nuova aria. Lo testimonia anche e soprattutto la nuova iniziativa intrapresa da CONFIDA per il prossimo triennio, in collaborazione con la società di pubbliche relazioni Ernst & Young, che lavoreranno in modo congiunto allo sviluppo di un piano strategico, teso a supportare i gestori e le aziende di produzione nella transizione sostenibile e digitale, usufruendo anche delle agevolazioni messe a disposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Aiuti che si rivelerebbero fondamentali per supportare la sfida sostenibile e digitale che il Settore si appresta ad affrontare. Da qui il claim degli Stati Generali di quest'anno.
Il 2022 è stato anche un anno in cui la nostra struttura (e la nostra rivista) ha celebrato i 10 anni di attività. Un traguardo importante raggiunto grazie al gradimento dimostrato dai nostri lettori e follower in ambito digitale. Ciò ci stimola a fare ancora di più per questo meraviglioso settore in cui opero da oltre 35 anni. Ribadisco ancora una volta che è grazie a ognuno di voi, alla vostra collaborazione, all'apertura mentale nel suggerire nuovi temi e alla vostra disponibilità a partecipare a tutti i nostri strumenti, che resistiamo alla corrosione del tempo e anzi, continuiamo a crescere in termini di seguito e di consensi. Ci impegneremo sempre di più per soddisfare le vostre esigenze e fornirvi la migliore qualità dell'informazione con tutti i mezzi che vi offriamo ogni giorno.
A voi tutti, anche a nome di tutti i componenti del mio staff, un sentito GRAZIE.
I nostri migliori auguri ad ognuno di voi. Che il 2023 sia il vero anno della svolta!
L’EDITORIALE
di Fabio Russo
COCA-COLA HBC ITALIA. INTERVISTA CON PAOLO SAPORITI
INSALATISSIME RIO MARE. PRONTE DA GUSTARE DOVE E QUANDO SI VUOLE
EVEX-VENDCON. GRANDE SUCCESSO PER L’EVENTO EUROPEO
RPE. COMPONENTI DI QUALITA TAILOR MADE PER LE MACCHINE PROFESSIONALI DA CAFFÈ
INTERVISTA CON RICCARDO VENTURELLA
EXPO VENDING SUD 2023. INTERVISTA CON MASSIMO PENNISI
CULLIGAN. LEADER DELL’EROGAZIONE DELL’ACQUA DI RETE
INTERVISTA CON GIULIO GIAMPIERI
CONFIDA. INTERVISTA COL DIRETTORE MICHELE ADT
PARTNERSHIP CONSERVE ITALIA – ITALBEDIS
CAFFÈ BORBONE – LE NOVITÀ
ESPRESSOMAT. È LA QUALITA DEL SERVIZIO A FARE LA DIFFERENZA
INTERVISTA CON MARIO D’ANTUONO
ETHICAP DI 101CAFFE’ – LA PRIMA LINEA COMPLETA DI CAPSULE COMPOSTABILI
FLO SPA. IL PRIMO BICCHIERE VENDING IN POLISTIRENE RICICLATO DI VERSALIS
BIANCHI VENDING. FLESSY PLUS
GLI STATI GENERALI DEL VENDING 2022. LA SFIDA SOSTENIBILE E DIGITALE
L’ANDAMENTO DEL MERCATO NEI PRIMI 9 MESI 2022
IL PIANO STRATEGICO DI CONFIDA
NESPRESSO. LA CAPSULA ADATTA AL COMPOSTAGGIO DOMESTICO
NESPRESSO VERTUO POP
GOURMET
SANPELLEGRINO. NEI PRIMI 9 MESI CRESCE NEL MERCATO DEL VENDING
GRUPPO AZKOYEN ACQUISISCE VENDON
I NUOVI TREND. IL BOOM DEI LOCKER
AMTEK. LOCKER E VENDING MACHINE. NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS. INTERVISTA CON MATTEO RUGGIERI
SMARTLOCKER
BOXMAX. LA LINEA DI LOCKER DI MAGEX
LA FLESSIBILITA DEL SISTEMA LOCKER LOCKERFARM LOCKER&FOOD
FAS. IL LOCKER COME ESTENSIONE DELLA VENDING MACHINE. INTERVISTA CON LUCA ADRIANI RIVENDING. IL CALCOLO DELLA CO2 RISPARMIATA
CONFIDA E BANCO ALIMENTARE. TUTTE LE REGIONI HANNO ADERITO AL PROGETTO
Periodico bimestrale della distribuzione automatica supplemento di www.vendingnews.it
Anno 2022 - Numero 61 Editore
Sede: Viale Antonio Gramsci, 17/b 80122 Napoli - Italia
Partita IVA 06552741214
CCIAA 822695 - ROC 22385 Tribunale di Napoli 49
Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it Tel. 0810152150 - Fax 0810152151
Direttore responsabile Fabio Russo
Direttore editoriale
Flora Seta
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Fabio Russo - Flora Seta - Eveline Bassanese - Roberta Bolchini - Edoardo GocciadoroDavid Irvine - Luca Magnabosco - Federica Manna - Marzia Mariotti - Roberta RajaFrancesca Roncali - Claudio Schulte - Paolo Selafini - Jo Giuseppe Francione
Compagnie di gestione- Artigiani del vending - Centri di assistenza tecnica OCS e VendingRivendite materiale alimentare e attrezzature - Costruttori di attrezzature - Produttori di materie prime - Torrefazioni di caffè - Negozi di rivendita cialde, capsule e OCS - Agenti di commercio del settore vending e Horeca - Associazioni di categoria e a tutela dei consumatori - Buyers del segmento Retail, GDO & GDE - Ufficio acquisti di operatori dell'Horeca - Grandi aziende ed enti pubblici
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Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti www.vendingnews.it
Da marzo 2022, Paolo Saporiti ricopre il ruolo di Senior National Account Manager canale Vending in Coca-Cola HBC Italia, un canale in cui Coca-Cola, con il suo brand ei suoi prodotti è presente sin dagli anni '70. Una figura professionale chiamata a confrontarsi con le dinamiche di un mercato che, negli ultimi anni, si trova a fronteggiare momenti critici diversi: dalle chiusure legate alla pandemia e la relativa crisi dei consumi fuori casa, alle conseguenze del conflitto russo-ucraino, che stiamo vivendo da mesi.
Lei è responsabile del canale Vending da marzo di quest'anno, quando sembrava che si stesse superando la crisi dei consumi OOH dovuta alla pandemia. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha fatto esplodere nuove problematiche, con tutte le conseguenze che si vedono per le imprese ed i consumatori.Come state vivendo questo momento in Coca-Cola HBC Italia?
La guerra in Ucraina ha messo imprese e consumatori davanti a costi dell’energia sempre crescenti. In Coca-Cola HBC però non ci siamo fatti trovare impreparati, da anni infatti lavoriamo per migliorare l'efficienza energetica nei nostri stabilimenti: oltre ad acquistare la nostra energia da fonti rinnovabili ogni volta che ci è possibile, cerchiamo anche di ridurre il nostro consumo energetico attraverso misure di efficienza innovative. A questo affianchiamo poi piani di contingency per poter affrontare con maggiore serenità periodi emergenziali, come quello che stiamo vivendo.
Sul canale Vending abbiamo continuato ad investire, supportando i nostri clienti sia con un portafoglio prodotti sempre più ricco, sia lavorando insieme a loro su progetti dedicati a due temi molto rilevanti per noi e per i clienti: innovazione e sostenibilità
Non dimentichiamo la crisi della CO2, per voi fondamentale: siete autonomi da questo punto di vista?
In tutti i nostri stabilimenti in Italia abbiamo sviluppato piani di sicurezza, che ci permettono di reagire con prontez-
za ed efficacia anche in un momento così complesso. Nello stabilimento di Nogara, ad esempio, autoproduciamo l’anidride carbonica di cui abbiamo bisogno, il che si è rivelato di grande aiuto nel tenere sotto controllo questa difficoltà. Negli altri stabilimenti, invece, acquistiamo questa materia prima e, grazie al lavoro del nostro ufficio acquisti e ai continui investimenti, abbiamo consolidato con i fornitori forti partnership di lungo periodo, che ci permettono di essere maggiormente tutelati in un momento, come quello attuale, di crisi energetica.
Coca-Cola è presente in tutti i canali distributivi con strutture commerciali dedicate. Come è organizzata per il canale Vending?
In Coca-Cola HBC Italia riteniamo che le persone siano il fulcro della nostra azienda e per questo motivo vi investiamo costantemente.
Per il Canale Vending abbiamo ricreato una struttura dedicata a partire dal 2016 e, anno dopo anno, abbiamo rinforzato questo team, arrivando ad avere ora una squadra composta da 5 Key Account Manager (3 al nord, 1 al centro e 1 al sud), che seguono direttamente i principali gestori e coprono tutto il territorio Italiano, 3 Key Account customer care che si occupano di tutta la parte di back office con i nostri clienti sul canale (es. Gestione ordini, consegne, pagamenti), una persona dedicata del Trade Marketing che, insieme a me, coordina e guida la gestione del canale.
Coca-Cola HBC Italia si presenta sul mercato come un 24/7 Total Beverage Partner, con un portafoglio di prodotti in grado di coprire tutte le occasioni di consumo, dalla colazione fino al dopocena. Per ampliare la nostra offerta commerciale, dal 2018 abbiamo iniziato a distribuire anche oltre 70 referenze di Spirits di brand nazionali (es. Amaro Lucano) ed internazionali (es. Barcelo).
Nel Vending abbiamo declinato la nostra strategia con un portafoglio di prodotti dedicato, che comprende le nostre bibite gassate, che rappresentano il nostro Core Business (Coca-cola Regular e Coca-Cola Zero) in 2 formati esclusivi del canale, lattina 33cl e PET 33cl, la nostra aranciata Fanta e la nuova Fanta Limonata Zero
Nel segmento dei the freddi abbiamo la lattina 33cl di Fuze Tea dedicata per il vending e il formato PET 40, dove oltre ai gusti classici, Limone, Pesca e The Verde abbiamo introdotto anche il nuovo Fuze Tea Zero
La nostra offerta si completa poi con la nostra linea di Sport Drink, con Powerade, che nel canale Vending ha un formato dedicato con il tappo “flat”, di Energy Drink, con Monster (nei formati 355 ml e 500 ml) e Burn e infine Acqua Lilia e Sveva nella categoria delle acque minerali. Sul segmento degli Shop H24 abbiamo poi iniziato a distribuire con successo anche nuovi formati e prodotti che inizialemente distribuivamo solo sul canale Horeca.: ad esempio Coca-Cola vetro a perdere 33 cl, Lurisia Bibite e Lurisia Aperitivo
Da anni ci impegniamo ad offrire maggiori varietà di formati e nuove alternative a basso contenuto calorico e senza calorie. Innoviamo proponendo nuovi prodotti a basso, ridotto o nullo contenuto calorico (oggi in Italia sono il 71% del nostro portfolio), offrendo confezioni più piccole per aiutare le persone a scegliere la giusta porzione, e fornendo informazioni nutrizionali chiare e facilmente accessibili sulle etichette.
Oggi, infatti, Coca-Cola Original Taste, Coca-Cola Zero Zuccheri, Fanta e Sprite sono disponibili in formati diversi e nelle varianti senza zuccheri. Sempre in quest’ottica, abbiamo lanciato Coca-Cola Zero Zuccheri Zero Caffeina, una novità che ci consente di rispondere a chi preferisce un prodotto senza zuccheri e senza caffeina.
Anche nel Vending riusciamo quindi ad offrire, per ogni categoria, le nostre varianti senza zucchero, Coca-Cola Zero e Fanta Limonata Zero nelle bibite gassate, Fuze Tea Zero nei the freddi, Powerade Active negli sport drink e la linea Monster Ultra negli Energy Drink
Coca-Cola è anche molto attenta al territorio in cui opera, sia per le materie prime che adopera, sia sugli investimenti sui siti produttivi del nostro Paese. Ce ne parla? Nel tempo abbiamo costruito un forte legame col territorio e le comunità, di cui siamo parte integrante. Siamo un’azienda multinazionale di origine, ma multiterritoriale per vocazione: vogliamo comprendere ed esaltare tutte le peculiarità dei territori che ci ospitano, partecipiamo attivamente alle dinamiche di sviluppo dei territori in cui operiamo, sostenendo numerosi progetti locali e generando un impatto economico e occupazionale positivo. Infatti, secondo uno studio pubblicato dall’università Bocconi, sono oltre 870 milioni di euro (pari allo 0,05% del PIL nazionale) le risorse generate in Italia dal sistema Coca-Cola (Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg), ed oltre 22.000 i posti di lavoro creati direttamente e attraverso l’indotto.
Il nostro supporto alle comunità locali si concretizza infatti anche nella selezione di fornitori e materie prime locali. Pensiamo a Fanta, prodotto nato proprio in Italia nel 1955, da sempre realizzata con arance italiane
Le ultime importanti novità che riguardano gli investimenti nei nostri stabilimenti sono gli oltre 20 milioni di euro da poco annunicati nel sito produttivo di Oricola (AQ) per lo sviluppo della prima linea produttiva dedicata alle lattine e l’investimento di oltre 30 milioni di euro per la riapertura dello stabilimento di Gaglianico (BI), riconvertito in un innovativo impianto capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di PET all’anno in nuove preforme in 100% rPET che diventano bottiglie per le nostre bevande prodotte in Italia.
Coca-Cola HBC è attenta all'ambiente e in particolare al problema della plastica. Quali iniziative e progetti avete messo in campo in questa direzione? Oltre agli investimenti industriali nei sei siti produttivi, innoviamo gli imballaggi primari e secondari per rendere la nostra filiera sempre più sostenibile. Crediamo infatti che i materiali di packaging siano l’elemento da cui partire per creare un sistema virtuoso di economia circolare. Per gli imballaggi primari, a seguito dell’abolizione del limite del 50% di plastica riciclata (rPET) nella produzione delle confezioni, abbiamo lanciato le nuove bottiglie in 100% rPET e completamente riciclabili, oltre ad aver rimosso il colore dalle bottiglie di Fanta e Sprite, rendendone più facile il riciclo. Recentemente, per favorire ulteriormente la raccolta e il riciclo della plastica, abbiamo introdotto i nuovi tappi uniti alle bottiglie (Tethered Caps) di Fuze Tea, anticipando di 2 anni le disposizioni della direttiva EU sulle chiusure degli imballaggi in plastica per bevande. Passando agli imballaggi secondari, ovvero quelli non a contatto diretto con il prodotto, abbiamo introdotto sul mercato KeelClip™, un innovativo sistema di imballaggio, in carta FSC proveniente da filiera responsabile e 100% riciclabile, che permette di eliminare completamente l’involucro in plastica dalle confezioni multiple di lattine.
Avete sviluppato progetti sostenibili anche insieme a player della Distribuzione Automatica?
In linea con i nostri impegni di sostenibilità ambientale, collaboriamo con i nostri partner all’interno della filiera per favorire il riciclo dei nostri prodotti. Ne è un esempio il progetto “Quante vite può avere una bottiglia?”, realizzato insieme ad IVS, l’iniziativa di edutainment pensata per sensibilizzare i consumatori al corretto recupero delle bottiglie in PET. Scaricando Coffee cApp, l’applicazione ideata da IVS per pagare la pausa caffè con lo smartphone, i consumatori hanno avuto la possibilità di partecipare ad un breve quiz sul riciclo del PET e vincere uno sconto per l’acquisto di un prodotto del nostro portafoglio CocaCola in bottiglia 100% rPET
Grazie a un investimento di oltre 30 milioni di euro, il più grande del Gruppo Coca-Cola HBC che si aggiunge agli oltre 100 milioni di euro in sostenibilità investiti nel Paese solo negli ultimi 10 anni, la fabbrica di Gaglianico in Piemonte - in disuso da 8 anni - è stata recuperata e riconvertita in un innovativo impianto capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di PET all’anno in nuove preforme¹ in 100% PET riciclato, destinate all’imbottigliamento delle bevande dell’azienda. Il sito, che impiegherà 41 dipendenti, si estende su una superficie complessiva di 18.000 mq alimentata al 100% con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili; effettua 4.700 controlli qualità al giorno e dispone, tra i primi in Italia e nel mondo, di alcune tra le tecnologie ad oggi più avanzate. Il PET (polietilene tereftalato) è una delle plastiche per gli imballaggi dei prodotti alimentari riciclabile al 100% per diverse volte, che non perde le sue proprietà di base durante il riciclo e che dunque riduce la necessità di produrre ulteriore materiale plastico vergine. Inoltre, secondo uno studio commissionato dall’azienda ad IFEU (Institute for Energy and Environmental Research) e convalidato da Eco3, riferito al formato 0,66L, l’utilizzo di PET riciclato ha implicazioni positive anche in termini di emissioni di CO2. Nello specifico, la minore richiesta di energia della tecnologia installata a Gaglianico, insieme all’utilizzo di energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili, portano a una riduzione del 70% delle emissioni di CO2 nella produzione della preforma in rPET, rispetto alla produzione in altro stabilimento della stessa preforma in PET vergine.
Avete progetti e novità di prodotto in cantiere dedicati al canale?
Come azienda leader, vogliamo essere anticipatori di trend di mercato e innovatori nelle tendenze già esistenti. Sicuramente l’innovazione tecnologica e il digitale giocano un ruolo fondamentale in tutto l’Horeca e soprattutto nel Vending, dove si stanno sempre più affermando macchine di ultima generazione e app consumer-friendly. Qui le possibilità sono pressoché infinite, dall’uso del QRcode alle app dedicate per profilare ed interagire direttamente con i consumatori finali, offrendo un servizio sempre più personalizzato, con l’obiettivo di garantire la migliore esperienza quando si approcciano al mondo delle macchine vending. Per non dimenticare le smartvending, che attraverso sistemi di pagamento digitale e altri strumenti di interazione e comunicazione evoluti con i consumatori, rappresentano un’area in cui mondo dell’industria e i gestori possono collaborare per realizzare delle campagne mirate per i loro consumatori. Anche la telemetria, che offre una fotografia della macchina in tempo reale, e i BDAA (Big Data Advanced analytics), che permettono di guidare l’esecuzione sui TPV, sono 2 aree dove tutto il mondo del vending dovrà convergere rapidamente, e con cui si potranno portare numerosi vantaggi in termini di category management per tutta la filiera.
Anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale è un qualcosa a cui il consumatore guarda sempre di più e che per noi rappresenta un asset strategico che raccontiamo ormai da 18 anni nel nostro Rapporto di Sostenibilità.
In quest’ultimo periodo grandi soddisfazioni ci sono arrivate dalle attività di cross-selling, che ci hanno permesso di applicare anche al vending la nostra filosofia del Coke&Meal e che cercheremo di replicare con sempre più partner. Se pensiamo che nel canale Horeca più
del 50% dei punti vendita sono attivati con Coke&Food, l’occasione di consumo dello snacking è sempre più rilevante. Questo permette da una parte di incrementare le vendite, e dall’altra di fidelizzare sempre di più il consumatore con proposte tailor made.
Ci parla del nuovo progetto dedicato agli SHOP 24 a marchio Coca-Cola?
Nel corso degli ultimi 2 anni abbiamo assistito ad un vero e proprio fenomeno degli H24, uno spazio che offre molteplici servizi al consumatore, che può trovarvi un’offerta variegata, a prezzo contenuto, e in totale sicurezza. Non solo, questo tipo di format consente di studiare una gamma di prodotti ad hoc, garantendo così ulteriori opzioni per il consumatore.
L’anno scorso abbiamo creato una “task force” dedicata per esplorare meglio quest’opportunità ed abbiamo fatto partire un piano di attivazione di alcuni store, lavorando insieme ai nostri clienti e cercando di creare la migliore esperienza per i consumatori di questi negozi, grazie al nostro brand e alla creazione di attività e promozioni dedicate.
I primi risultati sono molto incoraggianti, per cui vogliamo continuare ad investire insieme ai nostri clienti su questo nuovo segmento all’interno del Canale Vending.
Un'ultima domanda: come vede il futuro prossimo di questo Settore?
Con la pandemia, le esigenze dei clienti e dei consumatori sono cambiate: è diventato indispensabile evolversi e ri-innovarsi velocemente per soddisfarle appieno. Sicuramente, siamo di fronte ad un aumento dei consumi nei distributori automatici, che permettono di fruire di prodotti a prezzo contenuto ma di buona qualità.
Ritengo che il canale abbia sfruttato questo periodo di difficoltà per reinventarsi e per esplorare territori nuovi e più inusuali per il Vending.
Inoltre, a fianco del Vending tradizionale - in cui rimangono fermi i capisaldi del mondo della scuola e del lavoro e tutto il settore travel - si sono affermati negli ultimi anni nuovi luoghi e occasioni di consumo per il canale Vending: penso alla grande distribuzione, ai centri commerciali, oppure alle aree di sosta in autostrada (es. nelle grandi catene) e alle aree di servizio (es. petrol station), ma anche a cinema, palestre e centri sportivi, e luoghi residenziali fortemente abitati. Si tratta di aree vending caratterizzate da un alto livello di servizio e dall’ampiez-
za dell’assortimento, che offrono una valida alternativa a proposte food&beverage già esistenti, ma rispondono a nuove esigenze (es. consumo veloce in autostrada).
Ritengo quindi che per il canale Vending siamo di fronte ad un momento storico davvero importante, in cui sarà fondamentale lavorare, mettendo sempre il consumatore al centro, investendo sull’innovazione digitale e lavorando sulla sostenibilità, ambientale e non solo.
Come Coca-Cola HBC Italia, riteniamo il Vending un canale strategico, sul quale continueremo ad investire con i nostri prodotti e i nostri marchi, in sinergia con i nostri clienti e cercando di fare sempre più sistema anche all’interno di Confida
Neronobile ®, Ca taly ®, Bialetti ®, Uno System ®, Dolce Gusto ® sono marchi di titolarità di terzi, senza alcun collegamento con KILI CAFFÈ s.r.l.Le Insalatissime Rio Mare uniscono il gusto inconfondibile di tonno Rio Mare con verdure fragranti, cereali e legumi per un pasto veloce ma equilibrato. Le Insalatissime Rio Mare dedicate al canale vending sono pronte da gustare in qualunque occasione grazie alla confezione salva sapore che ne preserva la freschezza, il gusto e le proprietà nutritive senza l’aggiunta di conservanti e la pratica forchettina.
Marine
è un’organizzazione internazionale non-profit nata per affrontare il problema della pesca non sostenibile con lo scopo di garantire l’approvvigionamento di prodotti ittici anche per il futuro. L’obiettivo è avere oceani pieni di vita oggi, domani e per le generazioni future. Un mercato ittico sostenibile è fondamentale perché questa visione diventi realtà.
Stewardship Council (MSC)TRE DELIZIOSE RICETTE DISPONIBILI NEL CANALE VENDING PER SODDISFARE I DIVERSI PALATI DEI CONSUMATORI ITALIANI E CON UNA PRATICA CONFEZIONE PER GODERSI COMODAMENTE LA PAUSA PRANZO IN UNIVERSITÀ, IN UFFICIO O AL PARCO.
A chi mangia la schiscetta sul posto di lavoro ed è “cintura nera” della più classica insalata di riso con tonno e pomodori, il pasto fuori casa più comune tra gli italiani, Rio Mare desidera rendere più speciale la pausa pranzo, un momento in cui ricaricarsi veramente con un pasto buono, nutriente e pratico.
8 italiani su 10 considerano, infatti, la pausa pranzo un rito fondamentale all’interno della giornata e in questa occasione di consumo il tonno in scatola rappresenta una vera e propria passione, nonché una delle fonti proteiche preferite .
Le Insalatissime Rio Mare uniscono il gusto inconfondibile del tonno Rio Mare con verdure fragranti, cereali e legumi per un pasto veloce ma equilibrato
Gli ingredienti freschi e colorati, con l’inconfondibile gusto del tonno Rio Mare, rendono, infatti, sfizioso il “rito della schiscetta” ovunque ci si trovi. Il pasto perfetto per coloro che scelgono di fare la pausa pranzo fuori casa!
Le Insalatissime Rio Mare rappresentano la soluzione migliore per un pasto sano tra una lezione e l’altra e sono ottime per chi è in viaggio ed è alla ricerca di un’opzione che combini praticità e gusto.
Le referenze della linea Insalatissime Rio Mare - varie e adatte a tutti i palati - sono disponibili per il canale Vending nella pratica e versatile confezione da 160g, che permette di assaporare ovunque ci si trovi un piatto completo con le proteine del pesce della migliore qualità Rio Mare (sostenibile, certificato MSC) insieme a carboidrati, fibre e vitamine
La linea di Insalatissime Rio Mare dedicata a questo canale si compone di tre referenze dal gusto unico e dalle grandi proprietà nutritive. Il pack, inoltre, permette di preservarne la freschezza e di gustarle in modo semplice e veloce grazie alla comoda forchettina.
INSALATISSIME RIO MARE MAIS
CON PISELLI, CAROTE E OLIVE per gli amanti dei sapori delicati, per un pasto dalle note più dolci.
INSALATISSIME RIO MARE ORZO E FARRO
CON CAROTE, PEPERONI E MAIS un sapore genuino, un gusto sano e leggero grazie alle verdure, all’orzo e al farro perlato conditi con olio extra vergine di oliva.
INSALATISSIME RIO MARE LENTICCHIE
CON CAROTE GIALLE E POMODORI per chi ama i gusti autentici, con il sapore unico del tonno Rio Mare esaltato da un tocco di timo, pepe e dalle verdure.
I consumatori di oggi sono costantemente alla ricerca di prodotti alimentari in grado di coniugare gusto e benessere, facendo attenzione all’aspetto salutistico e nutrizionale di ciò che comprano. Inoltre, ciò che traina le scelte di acquisto è spesso il tema della sostenibilità a tutto tondo. Il consumatore, infatti, è sempre più consapevole dell'intera filiera del prodotto, dal suo approvvigionamento al momento in cui arriva sulla sua tavola.
All’interno della dieta mediterranea il pesce riveste un ruolo fondamentale e insieme a uno stile di vita attivo può contribuire al mantenimento di un buono stato di salute. Rio Mare è guidata da questo forte senso di responsabilità e desidera promuovere una corretta alimentazione attraverso attività educational e di sensibilizzazione.
Il tonno e i prodotti Rio Mare possono essere dei veri protagonisti all’interno di una dieta sana e bilanciata, in quanto alimenti altamente proteici: 100 grammi di tonno contengono ben 25 grammi di proteine ricche di aminoacidi essenziali, un ottimo apporto di vitamine e fosforo.
Il tonno Rio Mare, inoltre, è un prodotto di alta qualità, accuratamente selezionato e sottoposto a controlli rigorosi lungo tutta la filiera. Rio Mare (Brand della Business Unit Food di Bolton Group) è da sempre alla ricerca dell’eccellenza a tutti i livelli, offrendo un’esperienza di gusto unica e inconfondibile ai consumatori, ma prestando sempre particolare attenzione anche ai temi di sostenibilità ambientale.
Il tonno della linea Insalatissime Rio Mare proviene, infatti, da pesca certificata MSC (Marine Stewardship Council), con lo scopo di garantire un approvvigionamento responsabile e mantenere sani gli oceani anche per le generazioni future.
Per scoprire di più, visita il sito WWW.RIOMARE.IT
Successo per l’evento EVEX - VendCon, organizzato dall’EVA - European Vending & Coffee Service Association, insieme all’associazione tedesca di categoria BDV.
Il Kameha Grand hotel, situato lungo il Reno a Bonn, ex capitale della Germania Ovest, si è rivelato il luogo perfetto per questo particolare evento, consentendo l’esposizione di nuovi prodotti, e contemporaneamente lo svolgimento di conferenze ed incontri annuali, sia dell’EVA che della BDV. Durante l’Assemblea Generale Annuale (AGM) dell’EVA, i membri hanno eletto un nuovo Comitato Esecutivo per il triennio 2022-2025, composto da 13 rappresentanti con Paolo Ghidotti (Evoca Group) rieletto Presidente EVA
I membri del Comitato sono Mihai Ungureanu (O’Fresh) eletto 1° Vice Presidente, Jürgen Göbel (Ingenico) come Vice Presidente e Maurits de Jong (Bravilor Bonamat) eletto ancora una volta come Tesoriere; Francesc Güell (ANEDA), Günter Maas (BDV), Michele Adt (CONFIDA) e Christian Mengus (NAVSA) sono stati eletti in rappresentanza delle rispettive associazioni nazionali; Marco Baron (FAS International) come rappresentante dei produttori di macchine e Sergio Barbarisi (BWT Water+More), Davide
Celin (Lavazza), Alberto Giavoni (Brita) e Antonio Tartaro (IVS) sono stati eletti membri dell’associazione.
EVEX-VendCon è iniziato in un’atmosfera gioviale la sera del 7 novembre, quando i partecipanti sono stati accolti in un tipico chalet in stile bavarese per socializzare e fare rete con i colleghi del settore.
Per tutto il giorno seguente, 37 espositori hanno potuto presentare le loro ultime innovazioni, esponendole all'interno di una sala dello stesso hotel.
Vivace la partecipazione agli incontri con l’attesissimo discorso di apertura di Frank Busemann, ex decatleta vincitore di medaglie olimpiche e attuale esperto di atletica leggera sulla TV tedesca. Il suo discorso divertente e motivazionale “Just do it” ha stimolato confronti tra gli alti e bassi dello sport professionistico e la vita lavorativa quotidiana. Gli aspetti su come affrontare le sfide e le battute d’arresto hanno infatti avuto alcuni utili spunti per i professionisti della distribuzione automatica, specialmente nell’attuale clima economico.
L’evento si è concluso con una cena rallegrata dalla musica di una band, che ha accompagnato la serata suonando dal vivo.
Riccardo Venturella proviene dal settore del Vending ed è Responsabile Commerciale della Business Unit Caffè di RPE, azienda specializzata nella produzione di elettrovalvole destinate a molteplici settori e applicazioni. Riccardo, insieme a Stefano Oliverio, figura commerciale con competenza tecnica in materia, si interfaccerà con i player del comparto “produzione di macchine da caffè professionali” di tutta Europa, per ascoltarne le esigenze e proporre i componenti più adatti alle finalità che intendono raggiungere. Insieme a figure tecniche specializzate nella progettazione e sviluppo di prodotti customizzati, Riccardo e Stefano formano un team dedicato al settore caffè, di cui fa parte anche la Distribuzione Automatica.
Da quanto tempo RPE è sul mercato? RPE è stata fondata 50 anni fa da Giuliano Ravazzani, Presidente e tuttora parte attiva dell’azienda, come impresa specializzata nella produzione di elettrovalvole per elettrodomestici a una via. Successivamente, sempre più fasi del ciclo produttivo sono state perfezionate e oggi RPE è un punto di riferimento nel mercato delle elettrovalvole in Italia e nel mondo. Un risultato ottenuto soprattutto concentrando la sua attività sulla produzione di valvole con corpo in plastica, core business dell’azienda.
Su quali fondamentali principi era basata la produzione? Sicuramente sul rimanere fedele al Made in Italy e realizzare prodotti customizzati sull’esigenza del cliente. Due “must” che hanno fatto sin dal principio la differenza e da cui RPE non si è mai allontanata nei 50 anni della sua storia. Oggi l’azienda, che esporta per l’80% i suoi prodotti, conta 150 dipendenti operativi nei diversi comparti, tra i quali quello della produzione, per la quale si avvale di circa 50 presse (macchinari per lo stampaggio dei componenti). RPE è un’azienda solida e sana e in grande crescita. Nell’ultimo anno ha registrato un tasso di crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Sono, inoltre, in fase di ultimazione i lavori per la costruzione di una nuova sede, limitrofa alla storica di Carbonate (CO), e che ospiterà una parte dell’area produzione, oltre agli uffici commerciali e marketing. Questo ci consentirà di incrementare notevolmente la capacità produttiva
Quali sono i punti di forza dei prodotti RPE? In primo luogo la qualità, in un giusto rapporto col prezzo e, come accennavo prima, sicuramente la customizzazione del prodotto, che implica saper ascoltare il cliente e trasformare le sue esigenze nel prodotto giusto Ulteriore punto di forza è la scelta di produrre solo valvole in plastica e non in metallo che, a contatto con le alte temperature, potrebbero rilasciare particelle nell’ambiente e nell’organismo umano se utilizzate in prodotti destinati al consumo alimentare. Con la plastica questi rischi non si corrono.
Infine, il fatto che tutta la produzione viene fatta in casa: partiamo dalla materia prima e ne lavoriamo tutti i passaggi fino ad arrivare al prodotto finito.
L’elettrovalvola è uno dei componenti essenziali sia nella distribuzione automatica che nell’HoReCa perché, se si blocca ne conseguono fermi macchina, perdite di battute e insoddisfazioni da parte degli utenti. Come risponde RPE a questa problematica?
Proprio per ridurre al minimo questi rischi, noi di RPE abbiamo realizzato un sistema di valvole a separazione di fluido. Queste valvole sono particolarmente adatte alle macchine professionali, soprattutto a quelle che lavorano col latte fresco, tendenza sempre più diffusa. Questo vuol dire che il fluido destinato alle macchine ad uso alimentare, che sia acqua, vapore, latte o caffè, una volta entrato nella valvola non va ad intaccare la camera di lavoro del nucleo della bobina, questo grazie ad un sistema a membrana che la tiene separata e protetta. Il tutto è integrato da un sistema meccanico autopulente perché, sia con il latte che con la semplice acqua calda, si possono depositare residui o calcare che andrebbero ad otturare il passaggio. Noi abbiamo invece inserito un sistema che va a pulire l’orifizio dell’o-ring ad ogni apertura e chiusura della valvola, liberandolo da eventuali depositi. Queste caratteristiche - la separazione di fluido e il sistema autopulente - fanno la differenza del nostro prodotto rispetto a quanto offre il mercato, facendo sì che le nostre elettrovalvole siano scelte dai maggiori produttori di macchine professionali alimentari.
Sono quindi molti i settori in cui siete presenti?
Indubbiamente. Per elencarne qualcuno le nostre valvole sono destinate al mercato delle bevande e della filtrazione, al settore degli elettrodomestici, al comparto dell’irrigazione, al settore medicale, nautico, della pulizia professionale e domestica e, in generale, al mondo dell’industria.
Com’è cambiato il vostro cliente in questi 50 anni?
Non direi che sia cambiato, ma che sia più esigente. La tecnologia è evoluta e con essa anche le macchine a cui sono destinati i nostri prodotti, che sono più sofisticate e questo vale sia per il mondo dell’HoReCa che per il Vending. Basti pensare che fino a poco tempo fa il latte utilizzato era solubile ed oggi, sempre di più anche nelle
macchine vending, si tende ad utilizzare latte fresco. Ciò comporta la necessità di eseguire una pulizia più frequente ed approfondita, proprio per evitare le problematiche di cui parlavamo prima, e le nostre valvole sono proprio pensate per ovviare a questi problemi.
Torniamo al discorso della customizzazione?
È sicuramente un altro importante punto di forza. Tutti i clienti, che siano nel Vending o nelle macchine da caffè professionali, vogliono differenziarsi dai competitor offrendo prodotti innovativi, che siano tecnologicamente un passo avanti.
Conoscendo il nostro expertise in questo campo i clienti ci richiedono prodotti specifici, che magari non sono ancora sul mercato. La nostra forza sta nel saperci confrontare con queste esigenze e, grazie alla flessibilità che ci contraddistingue, individuare la soluzione giusta creando prodotti ad hoc per le richieste del cliente
I costi?
Noi lavoriamo sulla qualità, il che dovrebbe comportare prezzi a listino più alti della media. Devo dire, invece, che con le nostre valvole siamo in linea con il mercato, anzi alcune volte anche più bassi rispetto a concorrenti europei.
A questo proposito, come state fronteggiando gli aumenti delle materie prime?
Come tutti, anche noi abbiamo avuto aumenti di costo e ci stiamo strutturando sotto questo aspetto. Ad esempio comprando materie prime basandoci su uno storico di due anni, il che ci dà la forza economica di poterlo fare.
Dal tuo punto di vista, come si stanno muovendo i mercati del Vending e dell’HoReCa in Italia?
Vedo che c’è molto fermento. Noi che forniamo tutti i maggiori produttori di macchine professionali notiamo che c’è una tendenza all’interscambio tra i due comparti. Ci sono produttori di macchine definite da bar che si stanno avvicinando al mondo del Vending e viceversa. Chi produce per la Distribuzione Automatica non si limita più alla macchina per il caldo o il freddo ma sta producendo, per esempio, anche distributori per l’acqua, per rispondere alle esigenze di limitazione dell’uso del Pet. Noi ci poniamo di fronte a questi cambiamenti cercando di cogliere nuove opportunità
Da qui nasceranno nuovi progetti?
Sappiamo di avere il know-how per supportare al meglio i nostri partner. Il nostro obiettivo è di rafforzare il rapporto con loro, intercettare nuovi clienti a cui proporre i nostri
prodotti e svilupparne di nuovi per loro, in base alle esigenze che dovessero avere e per le quali non trovano una risposta pronta sul mercato. Noi sappiamo di poterla dare.
Qual è il prossimo obiettivo?
Il prossimo obiettivo è di presentare i nostri nuovi prodotti ad HOST 2023, dove saremo presenti con un nostro stand. Intanto, abbiamo appena aggiunto al nostro portafoglio prodotti una novità che risponde alla normativa europea EN 1717. Abbiamo realizzato una cartuccia con doppia check valve all’interno, che mette a norma i distributori, sia vecchi che di nuova produzione, evitando il back flow dell’acqua nella rete. Questo perché la normativa vuole che si eviti che l’acqua utilizzata per uso alimentare, come può essere una macchina vending o da caffè, possa ritornare come acqua sporca nella rete idrica. La nostra cartuccia dotata di doppia valvola serve proprio ad evitare che ciò accada.
In breve, come definiresti i vostri prodotti? Dei gioielli made in Italy.
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Dopo aver dovuto necessariamente rinunciare all’edizione 2021 a causa della pandemia, dal 12 al 14 maggio 2023 torna Expo Vending Sud, l’unica fiera che si tiene nel Sud Italia, focalizzata sul Settore della Distribuzione Automatica. Un appuntamento che da 9 edizioni coinvolge soprattutto i professionisti del comparto, che operano nelle regioni più a Sud, estendendo il raggio d’interesse più in generale alle aree che si affacciano sul Mediterraneo, in particolare Malta. Sebbene abbia una sua precisa collocazione geografica, Expo Vending Sud attira espositori ed operatori di tutta la Penisola, risultando un’importante vetrina delle ultime novità lanciate sul mercato dalle aziende produttrici, di cui i visitatori potranno fruire. Ne parliamo con Massimo Pennisi, responsabile della fiera e di Asso Fiere Sicilia che ne cura l’organizzazione, che ci svela gli ultimi dettagli.
Dove si svolgerà la nona edizione di Expo Vending Sud? Dopo il successo dell’edizione 2019, raccogliendo i feedback positivi di quanti vi hanno partecipato, sia come espositori che come visitatori, abbiamo deciso di confermare la stessa location, ovvero il Centro Le Ciminiere di Catania, sede storica della fiera, che avevamo cambiato solo per alcune edizioni precedenti. Già per l’edizione 2021, se si fosse tenuta, avevamo deciso di ritornare a Le Ciminiere. Purtroppo, la pandemia ha costretto noi, come tante altre organizzazioni fieristiche in quel periodo, a rinunciare alla manifestazione. Per alcune, lo spostamento temporale è stato di un anno e quindi si sono svolte nel 2022; noi abbiamo voluto mantenere la cadenza biennale negli anni dispari, nella consueta alternanza con Venditalia, che non abbiamo voluto intaccare, e perciò torniamo nel 2023. Allo stesso modo, abbiamo
confermato il mese di maggio, perfetto per incontrarsi in Sicilia, non solo per motivi legati al business, ma anche per godere del clima e della bellezza della nostra isola.
Il format di Expo Vending Sud è ormai collaudato ed ha dimostrato negli anni di essere funzionale, rispetto alle esigenze degli operatori della Distribuzione Automatica, sotto più punti di vista. Il padiglione fieristico Le Ciminiere si trova al centro di Catania ed è dotato di tutti i confort necessari al buon svolgimento dell’evento: ottimo collegamento e vicinanza alle arterie stradali e quindi al porto e all’aeroporto; spazi interni che consentono ad ogni espositore di strutturare al meglio l’area espositiva; la possibilità di prenotare stand pre-allestiti a prezzi convenienti; tutti i servizi necessari, dal punto informazioni a quello dedicato alla ristorazione, disponibili all’interno del padiglione; un ampio parcheggio esterno che facilita le operazioni di carico e scarico e va ad aggiungersi al parcheggio coperto interamente riservato agli espositori. Insomma, questi plus che fanno parte del nostro standard e sono sempre stati molto apprezzati dai partecipanti, specialmente nell’edizione 2019, ci hanno spinto a mantenere intatta la struttura organizzativa della nostra fiera.
E per quanto riguarda gli orari? Anche per quanto riguarda gli orari abbiamo voluto mantenere quelli passati: l’inaugurazione di Expo Vending Sud si svolgerà venerdì 12 maggio alle ore 12.00 con chiusura alle 18.00; sabato 13 maggio l’orario sarà continuo dalle ore 10.00 alle 18.00, mentre l’ultimo giorno, la domenica, la chiusura sarà anticipata alle 16.00 per consentire agli espositori di smontare gli stand e prepararsi a ripartire.
Per motivi similari, il primo giorno la fiera aprirà alle 12,00 anziché alle 10,00. Abbiamo sperimentato che questo orario più comodo viene incontro agli espositori che vorranno giungere a Catania poco prima della fiera, senza essere costretti ad anticiparsi di un giorno.
Parliamo dell’esposizione fieristica vera e propria. Cosa troveranno i visitatori?
Il focus resta strettamente legato al mondo del caffè e della Distribuzione Automatica, ma la novità di quest’anno è che i visitatori troveranno anche prodotti appartenenti al mondo dell’HoReCa. Questo perché molti produttori di distributori automatici hanno ampliato l’offerta, inserendo nel loro portafoglio anche macchine da bar e, allo stesso tempo, le imprese di gestione si propongono anche al mercato dell’HoReCa, soprattutto quella che viene definitiva micro HoReCa, un segmento che comprende piccole e medie realtà dell’ospitalità e della ristorazione. In definitiva, Vending e HoReCa si stanno avvicinando sempre di più e noi vogliamo supportare questo trend, portando in fiera prodotti e servizi destinati a questo mercato. Crediamo che questo ampliamento attirerà un nuovo bacino di visitatori, rendendo Expo Vending Sud sempre più interessante.
Ciò significa che Expo Vending Su potrebbe aprirsi anche ad altri Settori?
Solo se possono essere di interesse per gli operatori del Vending. Mi spiego meglio. Se dovessero arrivarci richieste di partecipazione da parte di aziende che producono o commercializzano prodotti adatti alla vendita attraverso distributori automatici o che possono rappresentare
nuove idee di business per il nostro Settore, come sta accadendo negli ultimi anni con gli Shop automatici H24, ben vengano! Non vogliamo però aprirci a nuove categorie merceologiche, che snaturerebbero lo spirito e gli obiettivi di Expo Vending Sud.
Avete programmato una campagna di marketing per la promozione della fiera?
Sicuramente, come abbiamo sempre fatto. Partiremo a breve con la comunicazione, sia digitale che cartacea, avvalendoci di testate specializzate che, sappiamo, raggiungono direttamente i professionisti del Settore e che, quindi, ci sostengono nel raggiungere il nostro obiettivo: raccogliere gli operatori per un’occasione espositiva che darà loro anche l’opportunità di confrontarsi su tematiche di interesse comune. A questo proposito, voglio ricordare che la fiera dispone di spazi adatti per workshop e convegni. Pertanto, se ci sono argomenti sui quali sarebbe interessante aprire un confronto di idee, che possa stimolare il Settore, l’organizzazione di Expo Vending Sud è pronta a fornire il suo supporto e gli strumenti tecnici che dovessero essere necessari.
Come potremmo definire la prossima edizione di Expo Vending Sud?
La fiera si porrà come momento di incontro e confronto tra gli operatori, per presentare loro le ultime novità, stimolare nuove idee di business e dare un ulteriore contributo alla ripartenza post pandemia, soprattutto nel Sud Italia, a cui Expo Vending Sud è dedicata.
MARKETING@EXPOVENDINGSUD.ITLa recente fusione con Waterlogic è solo l’ultima di una serie di acquisizioni che hanno portato il Gruppo Culligan ad essere oggi un leader globale per la progettazione, produzione e distribuzione di soluzioni e servizi che ruotano intorno al mondo dell’acqua da bere. Dagli impianti per la filtrazione a quelli per l’erogazione di acqua di rete o a boccioni, Culligan dispone di un’ampia gamma di prodotti che le permettono di essere fornitore di riferimento per più mercati: dal canale domestico al mondo del fuoricasa, che abbraccia sia il settore HoReCa che il mondo del lavoro e dell’industria. Presente in 90 Paesi del mondo e in Italia dal 1960 con la filiale dedicata Culligan Italiana SpA, l’attività del Gruppo è guidata da una precisa mission: ottimizzare la qualità dell’acqua da bere attraverso sistemi e soluzioni innovativi e tecnologicamente all’avanguardia, che abbiano il minor impatto possibile sull’ambiente
Approfondiamo questa importante realtà nell’intervista con Giulio Giampieri, Presidente del Gruppo Culligan in Italia
Vuole ripercorrere la storia di Culligan nel nostro Paese? L’operazione con Waterlogic è solo l’ultima delle operazioni straordinarie condotte da Culligan negli ultimi anni che hanno riguardato in modo incisivo anche il mercato italiano. Nel settore dell’acqua da bere per uffici e HoReCa sono state rilevate Joog - Drink Cup, Blu Service, Water Time e H20. Nel settore dell’acqua per il residenziale è stata rilevata Teco, mentre sia per il settore Consumer che per il Commerciale il Gruppo ha acquisito Think Water. Per quanto riguarda la nostra storia, invece, l’ingresso di Culligan in Italia risale al 1960, con la nascita di una società licenziataria per la distribuzione di piccoli addolcitori domestici importati dagli States, usati, allora, specialmente per alimentare le macchine da caffè espresso. Da allora, l’Italia ha giocato un ruolo di assoluto primo piano all’interno del Gruppo Culligan, guidando l’ampliamento del business in ambito industriale con la realizzazione di un centro produttivo a Cadriano di Granarolo dell’Emilia, in provincia di Bologna, in un’area di eccellenza dell’industria meccanica made in Italy. Qui risiedono un reparto di ingegneria e R&S all’avanguardia, lo stabilimento manifatturiero - composto da carpenteria e catena di assemblaggio - e il polo logistico.
Oltre alla sede bolognese, Culligan ha una filiale di importanza strategica a Corsico (MI), dove si trovano uffici commerciali, show room e la produzione del celebre "Goccione" Culligan, business avviato negli anni '90 con
la distribuzione ed erogazione di acqua di qualità, in boccioni, per uffici e aziende di piccole e grandi dimensioni. A queste si aggiungono una decina di sedi commerciali regionali e una serie di società controllate Nel corso degli anni, lo storico know-how Culligan, unito all’abilità della manodopera meccanica locale e la vision dei tecnici italiani, ha dato vita a nuove applicazioni evolute per il trattamento dell’acqua, destinate a divenire asset strategici per la multinazionale. Nel nostro Paese, l’azienda è leader del settore e prima tra le imprese più importanti per fatturato nel comparto. Oggi l’Italia rappresenta ancora il maggior centro di produzione del Gruppo Culligan in Europa, nonché il cruciale hub distributivo dei prodotti rivolti al mercato acquedottistico e industriale dell’intera area EMEA - Europa, Medio Oriente, Africa - oltre ad alcune aree Asia/Pacific.
Acquisizioni ed importanti investimenti in tecnologia vi hanno portato ad essere presenti in molteplici settori. A chi sono destinate le vostre soluzioni?
Da sempre, Culligan propone sistemi per il trattamento dell'acqua per ogni settore di applicazione: municipale, industriale, domestico, commerciale, medicale, uffici e piscine. Con un approccio integrato verso tutte le esigenze di qualificazione dell’acqua, l'azienda copre l’intera filiera, dalla progettazione alla produzione, dalla vendita alla manutenzione di ogni genere di impianto. Le soluzioni Culligan, infatti, sono facilmente combinabili per la creazione di sistemi su misura in base alle diverse esigenze e impiegano tutte le tecnologie, sia tradizionali che all’avanguardia, per il trattamento dell’acqua: filtrazione, addolcimento, ultrafiltrazione, osmosi inversa, DEMI (demineralizzazione), EDI (elettrodeionizzazione) e MBR (Membrane BioReactor), oltre a tecnologie proprietarie brevettate.
Quali sono le vostre soluzioni destinate al canale Vending?
Le principali soluzioni destinate al canale Vending riguardano la categoria di impianti collegati alla rete idrica per uffici, che hanno l’obiettivo di sostituire le classiche macchinette che distribuiscono acqua minerale in bottiglia. In poche parole, si tratta di dispositivi di erogazione alimentati direttamente dalla rete dell’acquedotto. Disponibili in diverse varianti, possono erogare acqua a temperatura ambiente, refrigerata o calda, liscia o gassata.
Anche il trattamento dell’acqua può essere molto diverso: colonnine munite solo di frigo gasatore, che erogano acqua fresca, liscia o gassata senza intervenire sulla qualità della stessa, e dispositivi dotati di sistemi di filtrazione avanzati, che agiscono sulla qualità organolettica dell’acqua, migliorandone il sapore.
Per questo settore abbiamo grandi novità in serbo: stiamo infatti progettando una macchina specifica per l’erogazione dell’acqua a pagamento che sostituisce quelle che offrono invece acqua minerale in bottiglia.
Per il mondo degli uffici, la vostra proposta spazia dagli erogatori collegati alla rete idrica a quelli a boccione. Ci descrive la gamma?
Per tutte le situazioni in cui si preveda un consumo elevato di acqua da bere, come nel caso di scuole, uffici e aziende, Culligan propone diverse soluzioni: sia il classico boccione che una gamma di erogatori collegati alla rete idrica che filtrano, raffreddano, scaldano e gassano l’acqua da bere, con vantaggi tangibili in termini di risparmio economico e di spazio, oltre che rispetto per l’ambiente.
Il Boccione, o meglio ‘Goccione di Culligan’, che ha una capacità di 18,9 litri, ricopre un ruolo importante nella famiglia dei water coolers e si distingue per la sua realizzazione in Tritan, un polimero innovativo che offre vantaggi rispetto ai tradizionali materiali per la superiore resistenza termica e l’assenza di Bisfenolo A, un componente indesiderabile normalmente presente nel policarbonato.
I distributori d’acqua a presa diretta, più adatti per uffici e aziende, sono collegati alla rete idrica. Tra i modelli, troviamo:
• Frigogasatore Selfizz: distributore d’acqua in acciaio inox con sistema di protezione antibatterica, compatto e di design, che eroga fino a 80 litri di acqua all’ora a temperatura ambiente, refrigerata naturale e gassata di ottima qualità.
• Bio-Refresh Osmosi: erogatore al punto d’uso con tecnologia a osmosi inversa, che garantisce un’acqua affinata e leggera dal gusto ottimo. Disponibile in due versioni: con acqua naturale, a temperatura ambiente o fredda, o con acqua naturale ambiente, fredda e calda, per preparare tisane e tè.
• Bio-Refresh Culligan: erogatore al punto d’uso che riempie in un clic anche le bottiglie più capienti. La comoda pulsantiera permette di scegliere l'acqua preferita: a temperatura ambiente, fredda, frizzante, semi-frizzante o calda. Sull’impianto è possibile installare una lampada UV al punto di erogazione che impedisce la proliferazione batterica.
Bio-Refresh Touchfree: erogatore al punto d’uso che eroga acqua di qualità naturale fredda, temperatura ambiente, gassata e acqua calda in tutta sicurezza, senza toccare pulsanti, grazie alla tecnologia Capacity Proximity che attiva l’erogazione a 1,5 cm di distanza evitando il contatto diretto.
Migliorare l’acqua significa non solo migliorare la qualità dell’acqua da bere, ma anche il gusto delle bevande prodotte con l’acqua, come il caffè. Cosa propone Culligan al canale bar e ristorazione?
In un Paese dove la cultura del cibo è da sempre un valore, sono ancora in minoranza le persone che si interessano alla qualità dell’acqua impiegata per cucinare. L’acqua in cucina è, infatti, un ingrediente indispensabile per la migliore resa dei piatti, contribuisce ad esaltare al meglio il gusto naturale degli ingredienti, senza essere protagonista. Dal vapore, al caffè, fino al ghiaccio. Anche per bar e ristoranti, Culligan propone una gamma di distributori d’acqua alla spina in grado di coniugare qualità e igiene con economicità, praticità, sostenibilità e gusto. Tra questi, l’erogatore al punto d’uso AQUABAR rappresenta la soluzione ottimale per offrire un’acqua di eccellente qualità, sostituendo vantaggiosamente quella in bottiglia per una cultura sempre più plastic-free Il gestore, oltre a evitare tutti i problemi e i fastidi dell’approvvigionamento e dello stoccaggio delle bottiglie, offre ai suoi clienti un prodotto di qualità impeccabile che non ha nulla da invidiare all’acqua minerale.
La presenza di Culligan in così tanti mercati presuppone un’organizzazione commerciale, tecnica e logistica impeccabile. Come gestite questi aspetti? Sì, l’organizzazione logistica e l’assistenza tecnica sono per noi di fondamentale importanza. Ci avvaliamo del supporto di tecnici specializzati su tutto il territorio nazionale che fanno parte della nostra divisione Service. Una unit strategica trasversale che offre assistenza tecnica post-vendita su tutti i rami del business dell’azienda, riconosciuta per l’affidabilità, la capillarità e la tempestività degli interventi.Dalla messa in funzione e avviamento, alla manutenzione di routine, alla risoluzione dei problemi, fino alla sostituzione di pezzi in caso di necessità, il servizio di assistenza è un incontestabile punto di forza di Culligan. Anche per i boccioni il nostro lavoro è impeccabile con figure e tecnici specializzati in tutta Italia.
La Sostenibilità e la Salute dei consumatori sono per voi asset fondamentali. Qual è il vostro approccio rispetto a temi così sensibili?
Da sempre al centro della strategia Culligan, c’è il tema della sostenibilità ambientale: un impegno concreto che si traduce in numerose iniziative e collaborazioni che portiamo avanti con successo sull’intero territorio nazionale e regionale con associazioni e imprese.
L’azienda, infatti, rappresenta un punto di riferimento in particolare per il settore domestico, proponendo un’idea di casa sempre più green e high-tech: verde, intelligente, moderna per un futuro sostenibile, nel segno di una cultura plastic-free.
Promuoviamo anche il benessere personale e l’impatto che le nostre preferenze di consumo hanno sull’ambiente e sulla nostra salute stimolando la scelta, sempre di più, dell’acqua del rubinetto. Bere acqua a Km 0, anziché consumare quella in bottiglia, è una scelta che permette di ridurre il proprio impatto e le proprie spese, salvaguardare l’ambiente e migliorare la qualità della vita.
Qual è la sua opinione rispetto alla normativa europea che spinge verso il riutilizzo dei contenitori, anche personali, per il consumo di acqua e bevande?
Ad oggi, condividiamo pienamente le nuove normative europee che bandiscono le plastiche monouso e che invece spingono al riciclo, seguendo i principi di un’economia sempre più circolare. Culligan, infatti, promuove da sempre una cultura plastic-free incentivando l’utilizzo di acqua del rubinetto e l’adozione di sistemi di filtrazione al punto d’uso per dire addio alle bottiglie in PET. L’azienda, inoltre, contribuisce concretamente alla lotta contro l’inquinamento da plastica anche grazie al riutilizzo dei boccioni che vengono ri-riempiti: i contenitori sono riciclabili e dopo essere stati ripuliti e sanificati vengono reinseriti nel ciclo produttivo. Quella di Culligan, è quindi un’attenzione a 360°.
Culligan è leader globale in questo comparto. Quanto conta per voi il mercato Italia e quanto e in che modo può ancora crescere?
Il mercato Italia per noi conta molto e a livello globale, è uno di quelli che si espande maggiormente: il giro d’affari del Gruppo supererà, nel 2022, i 250 milioni di dollari, con una crescita del 21% rispetto al 2021 supportata da circa mille persone impiegate, 19 filiali nella Penisola, una rete vendita diretta di oltre 200 persone, 133 distributori autorizzati e un network di assistenza sul campo di oltre 100 tecnici diretti, oltre a centri assistenza autorizzati in grado di coprire l'intero territorio nazionale. Nell’ultimo anno sono stati effettuati diversi investimenti e il piano delle acquisizioni non è ancora terminato. In particolare, l'unione con Waterlogic, insieme alle ultime acquisizioni in Italia, ci consente di rafforzare ulteriormente l’impegno a fornire acqua buona, sicura e sostenibile riducendo l’impatto ambientale. Quello della gestione dell’acqua è oggi un settore strategico per tutte le prin-
cipali economie mondiali e l’Italia non è da meno. La nostra esperienza, unita alla gestione totalmente integrata della filiera, ci pone in una posizione di vantaggio rispetto ai principali competitor.
Sul finire del 2022, facciamo il punto sulle attività svolte da CONFIDA ed i progetti in cantiere per il prossimo anno nell’intervista con il Direttore Michele Adt Con l’occasione, approfondiamo alcuni dei temi che sono stati al centro degli Stati Generali, in particolare quegli aspetti legislativi, sui quali CONFIDA ha rilanciato la richiesta di un confronto con il nuovo Governo.
Quali sono i temi sui quali punterete per le attività del 2023?
Negli ultimi mesi abbiamo preparato gli Stati Generali del Vending, dedicati alla sfida sostenibile e digitale e saranno soprattutto questi i temi al centro delle attività dei prossimi tre anni di lavoro dell’associazione. Rispetto a questi temi c’è di positivo che il Settore si sta muovendo rapidamente nella direzione giusta e CONFIDA lo sta supportando attraverso diversi progetti. Per quanto riguarda la Sostenibilità, ad esempio, ricordiamo il progetto Vending Sostenibile che va avanti dal 2014; il progetto RiVending per la gestione del fine vita di
bicchieri, palette e bottiglie post consumo ai distributori automatici; ultimo, in ordine di tempo, l’accordo nazionale con Fondazione Banco Alimentare per eliminare le eccedenze del Vending, donandole a chi ne ha bisogno, attraverso le strutture regionali della Fondazione.
Negli ultimi anni, quindi, le attività di CONFIDA hanno vissuto un cambio di marcia? Direi che l’Associazione ha fatto un salto di qualità, da quando ha cominciato nel 2014 con il Vending Sostenibile, che è un progetto sostanzialmente culturale, ovvero mettere in condivisione le attività degli associati relative a questo tema, per permettere loro di confrontarsi e prendere spunto l’uno dall’altro. Il salto di qualità sta ora nel fatto che CONFIDA ha dato avvio a dei progetti in proprio, mettendoli a disposizione degli associati, affinché possano utilizzarli anche nei rapporti con i propri clienti, come appunto RiVending o l’accordo con Banco Alimentare.
Continuerete a muovervi in questa direzione? Sicuramente, nei prossimi anni amplieremo questo tipo di attività e, per farlo, abbiamo scelto come partner la società di consulenza Ernst&Young che nei prossimi tre anni ci aiuterà a sviluppare una strategia mirata a realizzare una serie di servizi e di progetti, per aiutare i nostri associati sia nella transizione sostenibile, che nella transizione digitale.
Su quali altri aspetti state lavorando? In primo luogo su aspetti che riguardano la legislazione, in riferimento a quei temi che abbiamo affrontato nel corso degli Stati Generali, tra questi la rimodulazione dei CAM dei servizi di ristoro nella Pubblica Amministrazione, che il Ministero dell’Ambiente aveva elaborato, nella prima stesura, senza alcun confronto con noi o con i produttori delle referenze che vengono erogate attraverso distributori automatici. Il risultato è stato un testo contenente linee guida per il nostro Settore completamente inadeguate al tipo di attività che rischiavano, se applicate così com’erano, di rendere difficile se non impossibile il servizio nella Pubblica Amministrazione. Siamo pertanto entrati nel tavolo di lavoro del Ministero e abbiamo apportato diverse modifiche migliorative al testo che ormai è alla sua quarta stesura. Tuttavia, ci sono ancora degli aspetti importanti che necessitano di essere modificati Il viceministro dell’Ambiente Vannia Gava, presente agli Stati Generali, ci ha promesso che riaprirà un tavolo di lavoro sul tema, consentendo nuove modifiche e questa è già un’importante vittoria per CONFIDA.
Un altro tema su cui stiamo lavorando è l’obbligo dei Pos per tutti coloro che vendono prodotti e servizi, sancito ad aprile scorso da un decreto attuativo di un precedente decreto del 2012. Inizialmente, il Vending era escluso dall’obbligo perché c’era una soglia minima di transazione, prima 30 euro e poi 5 euro al di sotto della quale l’obbligo non sussisteva. Nella versione del decreto dell’aprile scorso però è stata eliminata la soglia minima ed inserite delle sanzioni, il che comporta il rischio che il Vending venga incluso nell’obbligo. Il punto è che il Settore sta facendo grandi sforzi per inserire sistemi di pagamento elettronico sulle vending machine, tanto che ormai che il 20% del nostro parco macchine ha a bordo una app.
Tuttavia, non è possibile dotare tutte le macchine di sistemi di pagamento elettronico per diversi motivi: per oggettivi impedimenti tecnici, come la mancanza di connessione in certe postazioni, oppure per motivi economici, perché ci sono delle macchine che, incassando cifre molto basse all’anno, rendono antieconomici gli investimenti per inserire il Pos.
CONFIDA ha chiesto sia al Governo precedente sia a quello attuale che il Vending venga escluso da tale obbligo. E su questo punto sembra che ci siano buone notizie perché nella prossima legge Finanziaria dovrebbe essere presente una esclusione dalle sanzioni per le transazioni inferiori a 60 euro. In ogni caso la nostra associazione continuerà a lavorare per escludere il settore dall’obbligo.
State lavorando anche sul Codice degli Appalti? Questo è un tema delicato, perché le concessioni che il Vending paga alle Pubbliche Amministrazioni stanno diventando sempre più gravose per gli operatori del settore a causa di quel meccanismo che noi chiamiamo della “doppia leva”, ossia la richiesta del massimo rialzo del canone e del massimo ribasso dei prezzi. Questo sistema comporta spesso che il gestore vincitore della gara non ne tragga alcun beneficio economico, se non addirittura che ci rimetta. Per ovviare a questa problematica, bisogna far sì che la stazione appaltante sia consapevole del conto economico del suo appalto, come già indicano le linee guida n°9 dell’ANAC, che però considerano facoltativo questo aspetto. Noi, come associazione, vogliamo far in modo che questa pratica diventi obbligatoria e, a questo proposito abbiamo presentato delle proposte di modifica al decreto che riformerà il codice degli appalti.
E per quanto riguarda i servizi associativi?
Anche questo è un aspetto su cui l’associazione sta lavorando per ampliarne il ventaglio.
Per quanto riguarda la formazione, stiamo concludendo in queste settimane il Piano Formazione 2022, dove abbiamo sviluppato una decina di corsi gratuiti per gli associati su argomenti interessanti per il Vending, come le tematiche commerciali, amministrative, tecnologiche, di marketing ecc. È un servizio molto apprezzato, incluso nella quota associativa, che vede una grande partecipazione ai webinar
Il prossimo anno spingeremo l’acceleratore su questi corsi, con focus particolari sulla tecnologia e sulla sostenibilità, ma anche su temi di interesse per gli associati, che raccoglieremo attraverso un questionario dedicato, che invieremo tra la fine del 2022 e l’inizio del nuovo anno.
Questi corsi si tengono online. L’associazione è ripartita anche con attività sul territorio? Stanno ripartendo in presenza un po’ tutte le attività dell’associazione: dalle Commissioni ai Gruppi di lavoro, alle Delegazioni Territoriali fino alle attività del Gruppo Giovani che rappresenta i manager e gli imprenditori del Vending di domani. Con loro facciamo soprattutto attività di formazione, visite ad aziende che producono alimenti che poi vengono venduti nella Distribuzione Automatica e così via.
Una Commissione particolare, che voglio citare, è l’ultima nata, quella relativa ai negozi automatici h24, un segmento su cui abbiamo sviluppato tutta una serie di servizi.
Tra questi, un’assicurazione realizzata insieme ai gestori e col supporto di una ricerca effettuata da Ipsos, per ve-
Quali altri aspetti legislativi state affrontando?dere quali fossero gli aspetti critici da considerare nello stipulare una polizza a protezione di questo particolare tipo di attività. Ora stiamo lavorando ad un nuovo progetto, la certificazione di qualità dei negozi automatici, un percorso che abbiamo già fatto per il Vending tradizionale con la certificazione TQS Vending, che valorizza la professionalità degli imprenditori del comparto.
Ampio spazio anche al marketing e alla comunicazione! Il nostro è un Settore che ha ancora una percezione negativa da parte soprattutto di coloro che non lo conoscono, perché non usano le vending machine.
Come sappiamo, un italiano su due consuma al distributore automatico ed è colui che conosce l’offerta di prodotto, sa che può utilizzare sistemi di pagamento digitali, ne apprezza l’innovazione. L’altro 50% degli italiani, invece, non ne ha un’opinione positiva, o meglio non ha un’opinione in linea con quello che è il Vending oggi, ma è rimasto legato ad un’idea ormai vecchia, che è diventata un preconcetto
Nel 2019 avevamo fatto con la Doxa una ricerca online per sondare quello che si chiama sentiment della rete, ovvero la reputazione online del Settore e ci eravamo resi conto che la platea dei consumatori era spaccata in due: un 53% ne aveva una opinione positiva o neutra ed un 43% ne aveva una negativa. Il fatto è che in rete sono espresse molto più frequentemente le critiche rispetto ai giudizi positivi. Alla luce di tutto ciò, in questi anni abbiamo lavorato di più sulla comunicazione, soprattutto digitale. Abbiamo fatto ad esempio delle campagne che hanno toccato i principali social media, abbiamo realizzato video e avviato collaborazioni con influencer per comunicare soprattutto con i giovani. Quest’anno la nostra campagna tocca i tre principali social media, LinkedIn per quanto riguarda gli aspetti B2B, Facebook ed Instagram. La campagna si chiama “Vending la scelta intelligente”. Il tema è “perché scegliere il Vending” e, in risposta, abbiamo trovato 8 motivi, proprio per informare quel 43% di cui parlavamo prima e stimolarlo ad usare il distributore automatico.
Il primo punto è legato alla qualità del caffè che è il prodotto più venduto al distributore automatico. Ci sono molti consumatori, però, che ancora non sanno che il caffè erogato dai distributori è per l’85% in grani, conservato spesso sottovuoto e macinato nel momento in cui lo si seleziona. Inoltre, il caffè dei distributori è prodotto dai maggiori brand tra le torrefazioni italiane o anche da piccoli produttori che lavorano sulla qualità. Senza dimenticare che in molti casi il nostro caffè ha la certificazione di qualità secondo lo standard CSQA - DTP 114
Altre ragioni per cui il Vending è una scelta intelligente è perché abbiamo, oltre a quella del caffè, anche la certificazione del servizio, che si chiama TQS Vending, e dà garanzie circa l’igiene e la sanificazione delle macchine, l’etichettatura alimentare, la celerità dell’assistenza tecnica in caso di disservizi che non deve superare le 8 ore, e così via.
Ulteriore ragione è l’ampiezza dell’offerta alimentare che va dai prodotti tradizionali e di marca a quelli per particolari esigenze, i cosiddetti free from, a quelli a Km. 0, i biologici e così via.
Vi sono poi gli aspetti tecnologici: pagamenti digitali, via app, con chiave elettronica, schermi touch che accrescono l’interazione con l’utente e che gli consentono di creare bevande su misura o di leggere ingredienti e allergeni dei prodotti prima dell’acquisto.
Non mancheranno nella campagna di comunicazione riferimenti ai progetti di sostenibilità che il Vending sta portando avanti e all’italianità, quest’ultimo punto importante perché non tutti sanno che i distributori automatici
sono un’eccellenza dell’industria meccanica del nostro Paese e che li esportiamo in tutto il mondo.
L’ultimo tema di questa campagna è la capillarità delle vending machine sul nostro territorio, che fa sì che quasi un caffè su due venga consumato al distributore automatico.
In sintesi, questa è una campagna finalizzata a far conoscere gli aspetti positivi del Vending, che noi del Settore conosciamo, ma che la maggior parte dei consumatori ignora. In questo modo, proviamo a spingerli ad avvicinarsi al distributore automatico con maggiore consapevolezza e fiducia.
Considerato che si tratta di una campagna di comunicazione sui vostri social, seguiti per lo più dagli addetti ai lavori, non si corre il rischio di non riuscire a raggiungere il consumatore finale?
Logicamente ci abbiamo pensato e abbiamo fatto un preciso investimento sui tre social per una campagna di advertising, indirizzata a target di nostro interesse a seconda del messaggio che stiamo veicolando in quel preciso punto della campagna. Importante è anche il contributo dei nostri associati, ai quali chiediamo di condividere la campagna sui loro social, un invito raccolto con entusiasmo e che ci permette di raggiungere una platea ancora più ampia di followers e che, soprattutto, coinvolge tutto il Settore, facendo sì che tutti contribuiscano alla valorizzazione del Vending. Siamo più o meno a metà campagna e dal numero di visualizzazioni e di interazioni raccolte fino ad ora ci possiamo considerare pienamente soddisfatti.
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Tutte le macchine diventano totalmente controllabili e aggiornabili online grazie all’integrazione con le applicazioni più evolute del mercato, garantendo qualsiasi soluzione di pagamento, gestione e servizio.
È un accordo fortemente innovativo per l’intero settore del Vending quello tra Conserve Italia e Italbedis per la produzione delle nuove bevande alla frutta in capsule Jolly Colombani, nuova frontiera sostenibile all’interno di un mercato dinamico e pronto a importanti sfide.
Il Gruppo cooperativo leader nella produzione di succhi di frutta e l’azienda veneta punto di riferimento nella produzione di refrigeratori, hanno infatti stretto una partnership commerciale finalizzata allo sviluppo di un esclusivo elettrodomestico a capsule: basterà infatti inserirne una nell’erogatore alimentato con acqua microfiltrata eproprio come accade con il caffè - in pochi secondi il succo sarà pronto per essere consumato durante la pausa in ufficio o in qualsiasi altro momento.
A firmare questa innovazione, davvero unica nella categoria dei succhi di frutta, è Jolly Colombani, marchio storico di Conserve Italia che nel 2024 festeggerà il centenario ed è stato inserito nell’apposito Registro Speciale dei Marchi Storici d’Interesse Nazionale istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Proposte in quattro gusti (Arancia, Arancia Rossa, ACE, Ananas) e in confezioni da 16 unità, le bevande alla frutta in capsule Jolly Colombani assicurano una migliore fruibilità e velocità di preparazione, soddisfano al 100% i requisiti di sicurezza alimentare e consentono una riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera, dal packaging plastic-free alle fasi di trasporto dove sono possibili importanti azioni di efficientamento grazie agli imballi di minori dimensioni.
“Con le bevande alla frutta in capsule Jolly Colombani - spiega Roberto Fanelli, responsabile Vending di Conserve Italia - proponiamo un servizio esclusivo rivolto in particolare alle locazioni con meno di 30 dipendenti, utenze che solitamente non vengono raggiunte dal servizio dei distributori automatici. Questa innovazione è in linea con la filosofia di riduzione dell’impatto ambientale dei nostri processi produttivi, che stiamo portando avanti da tempo lungo tutta la filiera. Una confezione contenente 16 capsule Jolly Colombani pesa meno di 500 grammi ed equivale a circa 3 litri di prodotto finito. Di conseguenza,
Il Dott. Fabio Massaro, presidente del Gruppo Italbedis, azienda specializzata nella refrigerazione e produzione di erogatori di acqua, afferma:
“Il nostro è un distributore di eccellenza, che mette a disposizione dei clienti un’offerta completa di bevande fredde di marca, che viene ampliata anche dalla possibilità di erogare acqua microfiltrata a temperatura, fredda e gasata; la macchina collegata alla rete idrica offre le massime garanzie di igienicità e di qualità microbiologica, permettendo di affinare e valorizzare l’acqua rendendola gradevole al palato. L’elettrodomestico si completa con la tecnologia UV Led System, una barriera al 99,99% dei patogeni contaminanti più frequenti, compresi quelli clororesistenti”.
“La partnership esclusiva con Italbedis, - dichiara il direttore generale di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti - è una importante sfida commerciale che completa la nostra offerta, differenziando ulteriormente il portfolio Vending composto da un’ampia gamma di succhi e bevande alla frutta. Le due aziende hanno molti valori comuni, come la cultura della marca e della qualità”.
Caffè Borbone intensifica l’offerta dei prodotti dedicati ai negozi specializzati e lancia sul mercato la capsula compatibile con macchine a marchio Bialetti®*, con un metodo di confezionamento efficace in grado di combinare l’eccellenza della “Miscela Blu” e della “Miscela Dek” al sistema. L'obiettivo è di offrire ad una platea sempre più ampia di consumatori la “magica emozione” dell’espresso napoletano, trasmettendo tutto il piacere e il valore di una tradizione secolare attraverso profumi, aromi e sapori veri, raccontando l’amore per la terra di origine e la dedizione per l’eccellenza, continuando ad innovare.
Ottenuta dalla selezione di miscele per un equilibrio perfetto tra corpo, persistenza e dolcezza. La Miscela Blu si caratterizza per il suo sapore nobile, il carattere vigoroso e l’aroma intenso.
In esclusiva per i negozi specializzati e per completare la gamma delle bevande da poter preparare con la macchina a cialde, Caffè Borbone lancia “Stick Mania” la linea di solubili tascabili, pratica e veloce da preparare in ogni momento.
Le ricette sono quattro: Nocciola un cappuccino al gusto di nocciola, Ginseng impreziosito dal caffè, Superciock al sapore intenso di cioccolato, e la novità assoluta “Amorlatte” una bevanda unica al gusto di latte.
Ottenere un’ottima bevanda dalla macchina espresso a cialde è semplicissimo: basta versare il contenuto dello stick in una tazza, aggiungere 60ml di acqua calda erogata dalla macchina espresso e infine mescolare, ma per un risultato veramente cremoso si può utilizzare un piccolo frullino domestico. Per chi invece ama anche sperimentare e preferisce un gusto di caffè più intenso, c’è la versione Maxi Gusto, basta erogare e aggiungere al proprio solubile preferito una cialda Caffè Borbone.
Nasce dalla selezione delle migliori qualità di caffè e dall’attento dosaggio. È una miscela decisa, forte e corposa, per un espresso che dà la carica. Grazie a queste caratteristiche, la miscela rossa è adatta a chi cerca un espresso forte e deciso, per fare il pieno di energia.
È la giusta miscela per chi preferisce il caffè decaffeinato, marcato al palato e senza rinunciare al gusto e alla cremosità tipica del vero espresso. Grazie alla tecnologia di Caffè Borbone questa miscela conserva tutte le caratteristiche di un ottimo caffè napoletano.
Caffè Borbone si schiera contro lo spreco alimentare, siglando un accordo con Fondazione Banco Alimentare per la ridistribuzione del proprio caffè invenduto Come noto, Banco Alimentare si occupa del recupero di generi alimentari e di tutte le eccedenze della produzione agricola e industriale, ridistribuendo il cibo non consumato - ma ancora in perfetto stato - tra le strutture caritative italiane. L'obiettivo più ampio è quello di fare convivere circoli virtuosi e atti di solidarietà, appoggiando politiche antispreco. Non solo rappresenta un passo importante verso le fasce più povere della popolazione, ma anche verso l’ambiente: gli alimenti recuperati, non diventando rifiuti, consentono un risparmio di risorse energetiche, grazie all’abbattimento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Caffè Borbone, da sempre presente quando si tratta di scelte etiche, anche stavolta ha preferito non farsi trovare impreparato. La ratio è che tutti noi possiamo fare qualcosa, che sia caffè o altro, quello che fa la differenza è esserci. * Il marchio Bialetti® non appartiene a Caffè Borbone srl né ad aziende ad essa collegate
Due fratelli, Mario e Antonio D’Antuono, condividevano un sogno: creare un’impresa nel Vending, che facesse la differenza nel Settore. Il confronto era, da una parte con i cosiddetti grandi gruppi ben strutturati, dall’altra con tante piccole e medie imprese, che operano seguendo standard simili, spesso legati ad una vecchia concezione della Distribuzione Automatica.
Osservando il mercato Mario e Antonio, sviluppano un proprio modus operandi e fondano la Espressomat srl, società campana che in pochi anni è riuscita ad emergere per la qualità e la professionalità del servizio offerto. Orgoglioso dei risultati raggiunti e proiettato verso un futuro di ulteriore crescita, ci racconta tutto Mario D’Antuono, co-fondatore della Espressomat
L’azienda nasce nel 2009 dopo un’esperienza di tipo commerciale, che avevo avviato insieme a un socio, per la vendita di prodotti destinati prevalentemente al canale bar, oltre al caffè. Dopo pochi mesi, avendo una
ci. In quei mesi, però, avevo, in qualche modo, potuto avvicinarmi al settore della Distribuzione Automatica, un mondo verso il quale sia io che mio fratello eravamo attratti già da tempo. Un nostro sogno, infatti, era proprio quello di avviare un’attività di gestione, che divenisse un punto di riferimento nel mercato. Ad oggi, posso dire, che il sogno si è avverato.
Come sono stati i primi tempi?
I primi tre anni li potrei definire sabbatici nel senso che, essendo nuovi del Settore, abbiamo concentrato le nostre energie ad osservare chi si era già affermato e a studiare il mercato nel quale ci saremmo mossi. L’azienda, quindi, cominciò a strutturarsi a partire dalla fine del 2012 ed eravamo solo in 3, mentre oggi contiamo più di 30 collaboratori. In ogni caso, sin dall’inizio il nostro obiettivo è sempre stato quello di fornire un servizio che ci distinguesse dalla media del Settore e che mettesse il cliente al centro. Questo lo facciamo con una serie di attività e attraverso il know-how che abbiamo sviluppato negli anni, continuando comunque a migliorarci, per cer
Per quanto riguarda il vostro parco macchine, quali sono i vostri partner?
Abbiamo iniziato con 4 distributori automatici acquistati in una rivendita Bianchi locale, un marchio al quale siamo sempre rimasti legati e che è ancora uno dei principali fornitori per quanto riguarda le attrezzature. Per coprire altre esigenze del mercato, dove magari erano adatte macchine di diversa tipologia, ci siamo rivolti anche ad altri fornitori come Necta che, insieme a Bianchi, resta nostro fornitore storico. Oggi abbiamo più di 1000 macchine installate, prevalentemente distributori di ultima generazione e questo perché siamo convinti che lavorare con macchine di recente costruzione abbia un impatto positivo sul cliente in termini di immagine, ma anche di igiene e funzionalità. Inoltre, un parco macchine giovane impatta positivamente sull’azienda, perché permette di ottimizzare i giri dei caricatori e di ridurre gli interventi tecnici, con positivi riflessi sulla logistica e sull’ambiente: meno automezzi si muovono, meno si inquina e si consuma.
vede ripristinato il servizio velocemente; per l’azienda in termini di reputazione e risparmio dei costi; per i collaboratori che lavorano più serenamente, non dovendo coprire lunghe distanze in poco tempo, magari nel traffico ed infine per l’ambiente, per i motivi di cui dicevo prima. D’altra parte, anche la nostra sede, che è ancora quella storica, si trova strategicamente al centro della Campania, tra Napoli e Salerno, collegata ad arterie stradali che ci permettono di raggiungere facilmente anche le provincie più vicine, come Caserta e Avellino.
Siete nati dopo gli anni 2000 e, come tutti i giovani imprenditori, siete anche fortemente marketing oriented. Qual è la vostra strategia?
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Noi operiamo su tutta la Campania, Per non disperdere le attività e le energie dei nostri collaboratori, spesso li assumiamo nella stessa area in cui poi lavoreranno, oppure destiniamo automezzi ad una specifica zona geografica, in modo da averli vicini ai punti vendita e permettere loro di raggiungerli in pochi minuti. Anche questa scelta ha dei riflessi positivi sotto più punti di vista: per il cliente che
In realtà, pur essendo ben consapevoli di come oggi il marketing svolga un ruolo importante per la crescita di un’azienda, noi siamo molto tradizionalisti da questo punto di vista. Siamo un’azienda di servizi e non c’è miglior modo di comunicare col cliente se non attraverso il servizio stesso, la sua qualità, la coerenza con la quale mettiamo in atto ciò che diciamo di essere. Quindi, al di là di tutte le strategie di marketing che un’azienda possa studiare, quello che conta è ciò che facciamo ogni giorno sul campo. Per quel che ci riguarda ne è prova la bassissima percentuale di recessi dai contratti per disservizi e questo dice tantissimo. Credo perciò che la miglior strategia di marketing sia la qualità del servizio, naturalmente insieme all’attenzione per le richieste del cliente.
È vero che riuscite ad intervenire entro un’ora dalla chia
mata e, se sì, come fate?
Quanto conta la tecnologia per la vostra attività?
Il controllo della gestione è un tema principale in azienda, lo consideriamo una chiave strategica delle attività A questo proposito, noi abbiamo investito, e stiamo continuando a farlo, su tecnologie che consentano ai nostri collaboratori di essere localizzati sul territorio attraverso i loro palmari. Il responsabile dei giri e dell’assistenza riesce in tempo reale a capire dov’è geograficamente posizionato il nostro collaboratore e a mandarlo velocemente alla postazione che in quel momento ha bisogno di assistenza tecnica o di rifornimento. Questo va a tutto vantaggio del cliente e della nostra azienda, consentendoci di essere più veloci e più competitivi Investire in questo tipo di tecnologia è naturalmente costoso, ma l’impatto positivo che ha sull’intera attività ripaga completamente dell’impegno economico che si è dovuto affrontare. Voglio sottolineare che anche la tecnologia contribuisce alla sostenibilità. La telemetria, per la quale il nostro partner è Matipay, aiuta ad esempio ad impattare meno sull’ambiente, perché ci permette di collegarci da remoto col distributore ed attivare dei reset che lo rimettono in funzione, evitando di mandare un tecnico in loco e quindi risparmiando chilometri ed emissione di CO2. In questo ultimo caso, si riescono a coniugare due diversi aspetti della sostenibilità: quello economico e quello ambientale.
Cosa vi ha spinto a far parte della rete È ORA!? In realtà, siamo tra i co-fondatori della rete di imprese È ORA! la prima nel settore della Distribuzione Automatica in Italia. La filosofia della rete è molto semplice: replicare a livello nazionale lo stesso servizio che noi attori della Distribuzione Automatica diamo a livello regionale, un servizio fatto di attenzione e cura del cliente. Fare parte della rete mi ha permesso di entrare in contatto con altri imprenditori come me, con i quali è nato un rapporto di amicizia, ma anche di confronto su temi per noi importanti. Devo dire che ne sono nati nuovi stimoli per la mia attività e nuove idee condivise con il gruppo, come la nascita di una Academy, una scuola di formazione professionale per i collaboratori delle nostre aziende.
Parliamo proprio di Sostenibilità. Quanto conta per voi e che impatto ha sul cliente finale?
Premetto che oggi la Sostenibilità è un concetto abusato, di cui molti si riempiono la bocca, senza poi in realtà mettere in pratica i principi che declamano. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di svolgere attività che non riguardano solo la sostenibilità ambientale, ma anche quella sociale, senza dimenticare che per le aziende la sostenibilità che conta è quella economica. Su questi tre cardini lavoriamo quotidianamente, portando avanti azioni concrete. Ad esempio, sosteniamo alcune associazioni del nostro territorio; abbiamo installato dei pannelli solari per la autoproduzione di energia pulita sia sui tetto della nostra sede, ma anche sui vari furgoni per alimentare le celle frigo per il trasporto dei prodotti freschi; siamo una delle società di gestione campane che ha attivato il progetto RiVending, un progetto di economia circolare che ha lo scopo di riciclare i bicchieri dei nostri distributori attraverso una raccolta dedicata; utilizzo esclusivo del bicchiere Hybrid, che rappresenta una soluzione reale per l'abbattimento delle emissioni di CO2, pur conservando tutti i plus del bicchiere automatico in plastica, è infatti affidabile, igienico e riciclabile al 100%... Insomma, sono tanti gli ambiti in cui cerchiamo di portare avanti una filosofia aziendale rispettosa dell’ambiente e delle persone.
Oltre al Vending tradizionale, avete cominciato a fare sperimentazioni con altri tipi di distributori?
Abbiamo cominciato a diversificare con i negozi h24 a partire dalla fine del 2019, poco prima dell’emergenza Covid, con due punti vendita. Oggi ne abbiamo 4 e per questo ramo di attività abbiamo creato anche un nuovo brand che abbiamo chiamato Oasi 24 per connotarlo come un luogo di evasione dal caos metropolitano, dove potersi fermare per un momento di ristoro e di distacco dallo stress. All’interno abbiamo implementato altri servizi, oltre alla somministrazione vera e propria, come una nostra radio che, oltre a fare da sottofondo musicale, trasmette messaggi informativi. Abbiamo voluto distinguerci anche nello stile, rendendolo caldo e accogliente, più elegante rispetto ad altri concept dello stesso genere. Abbiamo una linea chiamata Special Vending, composta da una serie di macchine che offrono servizi specifici, come distributori automatici di DPI, PET Food, prodotti per l’igiene della persona, di piatti pronti, di spremute fresche, di gelati, erogatori di acqua di rete per rimanere fedeli al concetto di risparmio di plastica e di trasporto di bottiglie che pesa tanto sulla nostra attività. Naturalmente, abbiamo la linea OCS e quindi le piccole macchine da ufficio a cialda o capsula. A questo proposito, abbiamo avviato una collaborazione con illy come concessionari della capsula MPS6 e, devo dire, che stiamo sviluppando un ottimo lavoro, oltre ad essere felicissimi di questa collaborazione perché illy è un brand internazionale e ci dà stando ottime soddisfazioni in termini sia di riconoscibilità, che di qualità del prodotto.
Quanti dei vostri clienti pagherebbero qualche centesimo in più per avere un buon prodotto e un buon servizio? Dico subito che la stragrande maggioranza dei nostri clienti è disposta a pagare qualche centesimo in più e la prova sta nel fatto che, avendo dovuto aumentare i nostri listini per le recenti problematiche che ormai tutti conosciamo, nessuno ha dato cenno di recedere. È chiaro che gli aumenti, perché siano accettati, devono restare in linea con quello che accade nel mercato, di cui il cliente è o va messo a conoscenza. Non si possono e non si devono fare speculazioni selvagge, bisogna conservare la propria credibilità e mantenere il rapporto di fiducia che si è creato. Se i nostri clienti hanno capito le nostre ragioni, significa che negli anni abbiamo portato avanti una buona politica aziendale.
Come vedi il futuro della Espressomat per i prossimi anni?
strada, immaginandoci nel futuro come siamo adesso, con lo stesso spirito con cui siamo partiti, con la stessa filosofia e con le stesse politiche aziendali. Continueremo ad avere come prima attenzione il servizio e il cliente. È chiaro che bisognerà fare i conti con i tempi che cambiano e, sicuramente, il Vending dei prossimi anni non sarà quello dei tempi in cui siamo partiti noi. Bisognerà starci al passo, seguendo le tecnologie e le nuove idee che le aziende partner svilupperanno man mano.
Guardando al Vending del futuro, immagino un Settore composto da meno player, ma più specializzati, visto che
L’idea di offrire ai consumatori un caffè in capsula compostabile nasce in 101CAFFE’ nel 2018, dopo il lancio in via sperimentale in tutti i negozi 101CAFFE’ delle prime capsule compostabili a marchio, compatibili con le macchine Nespresso.
Ma è nell’anno successivo, il 2019, che prende corpo il progetto di un sistema macchina-capsula proprietario, sviluppato ad hoc per capsule compostabili; progetto che si è concretizzato nel 2020, con la nascita del sistema chiuso 101CAFFE', denominato ETHICAP®, dove “cap” sta per capsula ed “ethic” sta per etico. La scelta del naming non è stata casuale, bensì il risultato di una riflessione sul concetto che 101CAFFE’ intendeva veicolare attraverso il suo sistema: un caffè in capsula che fosse etico in un’accezione più ampia, mantenendo la qualità, il gusto e la cremosità a cui l’azienda ha abituato i suoi consumatori.
Le capsule sono prodotte interamente (capsula e top di chiusura) con materiali grezzi 100% vegetali, come la pianta del mais, e possono essere smaltite nella raccolta dei rifiuti organici domestici, proprio come una buccia d’arancia. Compostabilità garantita dalla certificazione OK COMPOST e TÜV Austria Si tratta di una capsula molto performante, che contiene fino a 9 grammi di caffè e dà un risultato eccezionale sia in tazzina, sia in tazza grande: si presta infatti a diversi livelli di erogazione (dal ristretto al lungo) ed è sotto molti aspetti superiore anche all’espresso del bar. Il risultato è un caffè intenso, rotondo e cremoso, un caffè di altissima qualità grazie alla tecnologia innovativa della capsula e della macchina, che lavorano in perfetta sinergia.
Altrettanta qualità nella resa per bevande come il Nocciolino, il Caramellino, il Mocaccino, la Cioccolata, l’Orzo, il Ginseng ed altre, in cui qualità, gusto ed intensità sono valorizzate al massimo grazie alla tecnologia ETHICAP® e all’elevata quantità di prodotto solubile contenuto nelle capsule, che va fino a 13-14 grammi, permettendo anche l’erogazione in tazza grande. Anche in questo caso, 101CAFFE’ ha voluto semplificare lo smaltimento della capsula, che è interamente in plastica, compreso il top di chiusura, solitamente in alluminio. Non dovendo separare la plastica dall’alluminio, il consumatore può smaltire l’intera capsula nei rifiuti plastici domestici.
Per quanto riguarda le macchine ETHICAP®, queste sono dotate di un sistema di risparmio energetico che permette di passare in condizione spenta automaticamente
dopo 15 minuti di inutilizzo. Sono disponibili in 6 modelli, quasi tutti prodotti in Italia per ridurre i costi di trasporto, e si adattano ad ogni contesto, sia in casa che in ufficio, oltre che nei luoghi del mondo HoReCa, un comparto in cui il sistema capsula è sempre più ricercato, purché garantisca qualità della materia prima, ottima resa in tazza, facilità d’uso e assistenza sulle macchine. Parametri che 101CAFFE' mette a disposizione dei clienti con il plus della Sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica, per la quale ha raggiunto un giusto equilibrio qualità/prezzo. Inoltre, per sostenere il lancio del sistema ETHICAP® l’azienda propone un prezzo competitivo, secondo il principio che il caffè buono e sostenibile non deve essere un prodotto di nicchia, ma deve essere accessibile a tutti, anche a chi in questo particolare momento di crisi, si trova in difficoltà.
Infine, intendendo la Sostenibilità come valore da applicare a tutta la sfera dell’attività, a partire da ottobre le vendite dei prodotti ETHICAP® nei negozi 101CAFFE’ sono legate a iniziative di beneficenza tramite Onlus, come l’Opera Cardinal Ferrari ed i City Angels.
Progettiamo, realizziamo e installiamo allestimenti di design, chiavi in mano, di negozi automatici H24, arredo vending da interno ed esterno.
Progetto automatico, con oltre 20 anni di esperienza, si a erma su tutto il territorio nazionale come l’unica realtà in grado di rispondere a tutte le esigenze dei gestori vending, che vogliono diversi care il loro business ampliando il loro mercato nell'extra vending.
Per i nostri negozi automatici utilizziamo prevalentemente i distributori automatici del marchio Fas di cui siamo concessionari u ciali, per esprimere al massimo la formazione e riuscire a dare un post vendita di assistenza e ricambi per il marchio che rappresentiamo oramai dal 2007.
SEDE NORD ITALIA
Via Della Pravetta, 6 21010 - Cardano al Campo(VA)
Tel. 0331-264070
commerciale@progettoautomaticogroup.com www.progettoautomatico.com
Il Gruppo Flo è la prima azienda in Europa a sviluppare bicchieri per distributori automatici e vasetti per lo yogurt contenenti fino al 30% di polistirene riciclato da materia prima seconda, realizzato con Versalis Revive® PS Land –Series Forever
Entrambi i prodotti sono termoformati, con una struttura a strati ABA dove nello strato interno è inserito l’r-PS della serie Versalis-Revive® PS ed in quello esterno PS vergine che funge da sicura barriera funzionale. I packaging sono stati testati secondo le normative europee e nazionali per l’idoneità al contatto con gli alimenti.
“In Flo siamo assolutamente convinti che non ci possa essere innovazione che non porti anche ad una riduzione dell’impatto ambientale e lo sviluppo di questo nuovo packaging ne è la prova - commenta Erika Simonazzi, Marketing Manager del Gruppo Flo - Il mondo del packaging sta cambiando radicalmente. La sostenibilità ambientale è fondamentale, e un prodotto oggi va studiato considerando tutto il suo ciclo di vita, fino alla gestione dei rifiuti post consumo. Ridurre l’utilizzo di materia prima
vergine con rPS, mantenendo inalterata la qualità del prodotto è l’obiettivo che ci siamo posti con lo sviluppo di questo progetto ed i risultati sono entusiasmanti. Abbiamo condotto test tecnologici e chimici oltre che organolettici sui prodotti, senza riscontrare alcuna differenza tra un prodotto in PS vergine e uno realizzato con rPS”.
Infine, parlando dei nuovi prodotti Simonazzi ha affermato: “Il nuovo bicchiere per il vending è un’evoluzione dell’Hybrid cup, il bicchiere a ridotte emissioni di CO², di cui diventerà la versione 3.0”.
Forte della sua esperienza di termoformatore, Flo ha così realizzato le prime linee di un’ampia serie di prodotti di nuova generazione, concepiti come soluzione per valorizzare materiali altamente riciclabili come le plastiche, riducendone al contempo gli sprechi.
Versalis Revive® PS, infatti, è la gamma sviluppata dalla società chimica di Eni, di polistireni compatti contenenti fino al 75% di materia prima seconda, proveniente da raccolta differenziata domestica o da scarti industriali.
Flessy, distributore per bevande fredde e snack, è stato il primo della gamma Phygital Solutions di Bianchi Vending presentato ufficialmente a Host 2021, seguito da Intuity e Agily, distributori automatici per bevande calde presentati a Venditalia 2022. Tre i punti di forza che li contraddistinguono: Easy Configuration, Easy Maintenance, Easy Interaction.
Con la Easy Configuration si può creare in maniera facile e veloce una macchina “su misura” grazie ai Moduli Funzionali Standard e all’innovativa piattaforma BI-Configurator, attraverso cui personalizzare la macchina.
Manutenzione più precisa e immediata con le Phygital Solutions: merito della Easy Maintenance e della nuovissima piattaforma di derivazione automotive che comanda tutte le operazioni.
Anche il consumatore si appresta a vivere una nuova esperienza attraverso la Easy Interaction, che consente massima personalizzazione delle bevande.
Di recente, il modello Flessy è stato presentato nella versione Plus con una colonna laterale aggiuntiva per aumentare la capacità di bottiglie d’acqua e liberare spazio in vetrina per i prodotti più remunerativi.
Con 34 bottigliette da 50cl o 51 lattine da 33 cl in più, il distributore automatico di snack e bevande fredde della gamma Phygital Solutions, FLESSY L Plus, offre notevoli vantaggi:
• Consente di aumentare la capacità delle bevande più richieste e ridurre i vuoti in macchina, migliorando l’appeal della vetrina.
• Consente di configurare l’offerta in maniera più variegata, aumentando la capacità di bottiglie o lattine e allo stesso tempo liberando spirali per altri prodotti.
Una versione studiata da Bianchi per garantire ai suoi clienti maggiore redditività e una gestione “easy” del proprio parco macchine.
10:30
STATI GENERALI DEL VENDING 2022
STATI GENERALI DEL VENDING 2022
Mercoledì 16 Novembre 2022
Confcommercio - Sala Orlando Piazza G.G. Belli, 2 - Roma
PROGRAMMA
Carlo Sangalli
Presidente Confcommercio
10.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
10:30 INTERVENTI ISTITUZIONALI
11:00
Massimo Trapletti Presidente CONFIDA
e i Rappresentanti delle Istituzioni:
On. Alberto Bagnai Vicepresidente Commissione Finanze
On. Giorgio Mulé
Carlo Sangalli Presidente Confcommercio
Vicepresidente Camera dei Deputati
On. Ugo Cappellacci
Presidente Commissione Affari Sociali
LA SITUAZIONE ECONOMICA E LA CRISI ENERGETICA
Mariano Bella Direttore Ufficio Studi Confcommercio
11:00 LA SITUAZIONE ECONOMICA E LA CRISI ENERGETICA
11.45
Massimo Trapletti Presidente CONFIDA On. Giorgio Mulé Vicepresidente Camera dei Deputati
Davide Tabarelli Presidente di Nomisma Energia Pio Lunel Presidente Imprese di Gestione di Distributori Automatici CONFIDA
11.45 IL VENDING E LE SFIDE DELLA TRANSIZIONE SOSTENIBILE E DIGITALE
luce dell’attualità ed illustrare quali sono le sfide che il Settore dovrà affrontare in futuro. Da quest’ultimo punto nasce il titolo degli Stati Generali di quest’anno: La Sfida Sostenibile e Digitale. I due temi sono stati al centro degli interventi dei rappresentanti del Settore e delle figure professionali e politiche che hanno partecipato al congresso. L’evento rappresenta, infatti, un’importante occasione di confronto con le istituzioni, per illustrare quali sono le problematiche che impattano sulle attività della filiera, avanzare richieste e formulare proposte. Quest’ultimo è stato un aspetto particolarmente importante degli Stati Generali 2022: per la prima volta gli esponenti politici presenti, appartenenti al neoformato Governo, hanno potuto approfondire alcuni aspetti del mondo della Distribuzione Automatica, ascoltare dalla voce degli imprenditori i motivi per i quali alcune norme legislative degli ultimi anni siano inapplicabili, fortemente penalizzanti e talvolta inutili per il Settore ed insignificanti per le casse del Governo, come nel caso della sugar tax e della plastics tax. Regole avulse dalla realtà del Vending, nate da una non conoscenza del Settore e da una forte chiusura delle istituzioni nei confronti dell’associazione di categoria, mai invitata ai tavoli di lavoro, in cui si discuteva di temi strettamente legati all’attività. Un esempio su tutti i Criteri Ambientali Minimi dei Servizi di Ristoro palesemente stabiliti nella totale ignoranza del Settore.
On. Vito De Palma Commissione Finanze
On Stefano Graziano Commissione Difesa
Sen Marco Lisei Commissione Affari Costituzionali
Commissione Finanze e Tesoro
On. Luca Squeri Commissione Attività Produttive 13.00 LUNCH
Key speaker:
Mariano Bella Direttore Ufficio Studi Confcommercio Davide Tabarelli Presidente di Nomisma Energia Pio Lunel Presidente Imprese di Gestione di Distributori Automatici CONFIDA
La stretta di mano tra il Presidente di ConfCommercio Carlo Sangalli e il giornalista Paolo Del Debbio (a dx), moderatore agli Stati Generali
PagoPA
On. Marco Osnato Presidente Commissione Finanze
CAM (CRITERI AMBIENTALI MINIMI) SERVIZI DI RISTORO
Sen. Raffaella Paita Commissione Finanze e Tesoro On. Luca Squeri Commissione Attività Produttive
14.30 INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ: LE TASK FORCE DI CONFIDA
Nel discorso introduttivo, dopo un excursus sulle cause che hanno determinato il calo di fatturato del Vending negli ultimi anni (Covid, smart working, crisi russo-ucraina, costi delle materie prime…), a proposito dei CAM il presidente di CONFIDA Massimo Trapletti spiega:
13.00 LUNCH
14.30
Massimo Trapletti Presidente CONFIDA
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ:
LE TASK FORCE DI CONFIDA
Michele Adt Direttore CONFIDA
Massimo Trapletti Presidente CONFIDA
Michele Adt Direttore CONFIDA
Riccardo Bovetti Partner Ernst & Young Roberto Giacomelli Partner Ernst & Young
15.30 CONCLUSIONI
15.30
Riccardo Bovetti Partner Ernst & Young Roberto Giacomelli Partner Ernst & Young
MODERA: Paolo Del Debbio Giornalista e conduttore televisivo
CONCLUSIONI
“Si tratta di linee guida che condizioneranno tutte le gare pubbliche relative ai servizi della distribuzione automatica e dei bar interni alle Pubbliche Amministrazioni. Il testo è stato redatto nella sua prima versione senza alcun confronto con la nostra associazione che, va detto, è l’unica che rappresenta l’intero comparto della distribuzione automatica. E non solo. Non è stata coinvolta neanche la nostra confederazione ConfCommercio e tanto meno le altre associazioni che rappresentano i produttori dei prodotti più venduti nei distributori automatici, intervenute nel gruppo di lavoro solo in un secondo momento e solo su nostra richiesta quando il testo era già realizzato. Il risultato è un testo che non tiene minimamente conto delle peculiarità del servizio della distribuzione automatica. La proposta di Criteri Ambientali Minimi, se così applicata, stravolgerebbe completamente l’attività del vending in tutti i suoi aspetti principali: dalla tipologia delle macchine (promuovendo tecnologie che non sono in uso nel settore), alla struttura del servizio (un ristoro “automatico”
MODERA: Paolo Del Debbio Giornalista e conduttore televisivo
non prevede la presenza quotidiana di un operatore) fino all’offerta alimentare (escludendo la pressoché totalità dei prodotti ad oggi distribuiti nel canale e prevedendo prodotti freschi e sfusi incompatibili col servizio).
Questo approccio renderebbe impossibile il nostro lavoro danneggiando pesantemente un settore del commercio che in Italia conta circa 3.000 imprese che danno lavoro a oltre 30 mila persone (senza considerare l’indotto) già fortemente provato dalle crisi di cui abbiamo parlato.”
Restando in tema di gare pubbliche, il presidente Trapletti solleva l’ulteriore criticità legata al Codice degli Appalti, causa di gare antieconomiche, che vanno spesso deserte, e aggiunge:
“Il tema delle concessioni rappresenta una delle principali preoccupazioni per gli operatori del comparto, in quanto, ad oggi, il costo del canone concessorio rappresenta ormai la quota più importante dell’intero costo della concessione - di fatto rendendo molte di queste antieconomiche.
Per questi motivi, riguardo al DL Riforma Codice degli Appalti, CONFIDA ha avanzato quattro richieste:
1. l’introduzione di un contratto tipo per le concessioni che valorizzi le differenze con gli appalti;
2. l’introduzione di un sistema volto alla verifica dell’anomalia dell’offerta nelle concessioni;
3. l’Introduzione, durante la fase di istruttoria e predisposizione della documentazione di gara da parte della Pubblica Amministrazione, di un sistema volto alla verifica preliminare dell’equilibrio economico e finanziario delle concessioni immesse nel mercato;
4. infine, l’abolizione della cosiddetta “doppia leva” nelle concessioni di servizi, ossia gare al massimo ribasso sul prezzo dei prodotti e al massimo rialzo dei canoni concessori.”
Altro tema caldo quello dell’obbligo dei Pos - stabilito dal DL 30 aprile 2022 n° 36, che ha reso operativo il DL n° 179 del 2012 - per i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi. A questo proposito, il presidente Trapletti spiega:
“Innanzitutto oggi parlare di POS e di carte in alcuni settori tecnologici come il nostro è un tema del tutto superato. Dall’entrata in vigore del DL 179/2012 ad oggi, infatti, la
tecnologia dei pagamenti ha subito profondi cambiamenti. I dati dell’Osservatorio Innovative Payment del Politecnico di Milano mostrano che negli ultimi anni la crescita maggiore è registrata dai pagamenti che avvengono tramite smartphone o smartwatch. Anche nel settore della distribuzione automatica, lo sviluppo dei pagamenti elettronici si muove verso la diffusione delle app di pagamento e non di Pos fisici (che sono installati solo nei distributori automatici situati nei luoghi pubblici come metropolitane, stazioni o aeroporti). Inoltre bisogna tenere conto che molte vending machine sono situate in luoghi in cui esistono oggettive difficoltà tecniche (quali ad esempio, l’assenza di connettività alla rete) che rendono impossibile il pagamento elettronico tramite Pos. Infine, i costi indiretti dei cosiddetti micro pagamenti in Italia sono troppo alti (e non penso solo alle commissioni bancarie ma al totale dei costi: costi di transazione, costi fissi, costi di connessione) e in una vending machine che incassa mediamente 2.500/3.000 euro all’anno installare un Pos talvolta può risultare anti economico. Anche su questi temi chiediamo un confronto costruttivo col nuovo Governo al fine di definire i profili di “oggettiva impossibilità tecnica” che è espressamente prevista dalla legge ma non è stata ancora definita attraverso Decreti Attuativi”.
Tornando al titolo degli Stati Generali “La Sfida Sostenibile e Digitale”, il Presidente di CONFIDA ha più volte sottolineato come le cosiddette transizioni sostenibili e digitali siano state affrontate in maniera ideologica, cosa che non solo non ha aiutato o accompagnato le imprese del settore della distribuzione automatica con incentivi o sistemi premianti, ma al contrario le ha messe in difficoltà. Anche in questo caso è mancato un confronto diretto tra le istituzioni e il Settore, che continua il suo percorso verso la Sostenibilità in maniera autonoma, lanciando e finanziando iniziative di economia circolare, come il progetto RiVending e l’accordo con Fondazione Banco Alimentare, dimostrandone la validità, senza riuscire a portarli all’attenzione delle istituzioni.
Disponibilità all’ASCOLTO e al CONFRONTO è l’espressione che riassume il senso delle richieste avanzate da CONFIDA al Governo che, a giudicare dalle parole degli esponenti politici intervenuti, sembra (finalmente) voler ascoltare e confrontarsi.
Non solo promesse. A distanza di pochi giorni dagli Stati Generali si sono avuti i primi risultati: sugar e plastics tax sono state rinviate di un anno con la prospettiva di essere definitivamente abolite; i CAM sono stati bloccati; l’obbligo dei Pos, ancora in discussione, dovrebbe veder escluso il nostro Settore, salvo novità dell'ultima ora.
Inquadrando i QrCode inseriti all'interno delle foto pubblicate in queste pagine, è possibile seguire la versione integrale degli interventi delle personalità istituzionali, presenti agli Stati Generali del Vending. Di ognuno abbiamo estrapolato e messo in evidenza la frase o il concetto che ci è apparso più significativo rispetto ai temi centrali del congresso.
A fianco, l'intervento di Mariano Bella - Direttore Ufficio Studi ConfCommercio che ha illustrato il quadro generale della situazione economica attuale, soffermandosi sulla crescita dei consumi dei primi 6 mesi del 2022, neutralizzata dall'inflazione che sta impattando negativamente sui consumi e sulla fiducia dei cittadini.
“Non disturbare chi vuole fare significa valorizzare le persone, le imprese, i settori che hanno idee, come il vostro, talenti e forze per far crescere l’Italia. Per fare questo però le norme non possono essere piatte, ma devono essere più possibile tridimensionali. Ad esempio, le linee guida sui CAM, che imporrebbero per i distributori automatici esclusivamente prodotti freschi e privi di packaging, rappresentano un chiaro esempio di disposizione piatta, che non tiene conto delle peculiarità del Settore.“
- On. Giorgio Mulé - Vicepres. Camera Dei Deputati -
“Siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa non per merito dei Governi, ma per merito degli imprenditori che hanno creduto ed hanno investito nel nostro Paese per creare economia, sviluppo, posti di lavoro. Noi quindi dobbiamo essere al fianco di questi imprenditori e difendere le nostre imprese. Bisogna dare il tempo alle imprese per attuare la riconversione e la politica deve fare la sua parte legislativa di accompagnamento.” - On. Vannia Gava - Viceministro Ambiente E Sicurezza Energetica -
È necessario che il Governo “si metta al fianco delle (vostre) imprese che vogliono guardare alle prospettive future, recuperando il calo del fatturato rispetto al 2019. Non percorsi assistenziali, ma aiuti per far passare processi che sostengano la crescita delle imprese.”
- On. Vito de Palma - Commissione Finanze -
“Chi oggi ha la forza e la volontà di fare impresa, va sostenuto e agevolato e non vessato e guardato con sospetto, perché la ricchezza la creano le imprese con i loro lavoratori, non lo Stato con editti e decreti.”
- On. Luca Squeri - Commissione Attività Produttive -
“Sfatiamo un luogo comune, secondo il quale la piccola impresa è un freno all’economia e all’innovazione. Il vostro Settore, fatto di PMI, ne è la prova evidente in termini di innovazione tecnologica, e dà un forte contributo all’esportazione, concorrendo a risanare, anziché aggravare, il principale indicatore della salute di un Paese, che è la Bilancia dei Pagamenti.”
- On. Alberto Bagnai - Vicepres. Comm.Finanze -
“La (vostra) crisi dipende dal Covid, dallo smart working, dalle chiusure; poi c’è stata la guerra… e su questo si inserisce la sfida sostenibile e digitale, le criticità dei CAM, l’obbligatorietà del Pos, la difficoltà ad interloquire con l’Agenzia delle Entrate per la trasmissione telematica dei dati… Nel mio ruolo, mi impegno a dare la disponibilità del Parlamento ad ascoltare le vostre istanze.”
- On. Marco Osnato - Pres. Comm. Finanze -
“Noi, come classe dirigente, non dobbiamo interrompere un processo di modernizzazione che è utile al Paese. Dobbiamo seguire questi processi con intelligenza, bilanciandoli con la realtà del nostro Paese, instaurando a monte un rapporto di collaborazione e scambio con le imprese.”
- On. Raffaella Paita - Commissione Finanze -
“Perché l’espressione è ‘green economy’? Perché se non c’è sostenibilità economica, non ci sarà mai green.” E sulla transizione sostenibile “lo Stato non può pensare di imporre delle regole dall’oggi al domani, che metterebbero in ginocchio le aziende. È l’impresa che fa la transizione, è l’impresa che fa il green e sono gli incentivi che aiutano a raggiungere gli obiettivi. Perciò dico ‘non disturbare chi vuole fare’”.
- Sen. Marco Lisei - Comm. Affari Costituzionali -
Negli ultimi due anni, la crisi legata alla pandemia da Covid-19 ha comportato gravi perdite per le imprese del Settore, che nel 2020 ha perso il 31,95% del fatturato rispetto all’anno precedente. Nel 2021 si è assistito ad una ripresa che non ha colmato il gap, riportando ancora risultati col segno meno (-23,70%).
Le imprese del nostro Settore hanno reagito con la consueta resilienza e capacità di reinventarsi attraverso nuove idee e nuovi progetti. Si sono quindi proiettate verso il 2022 con fiducia, nella speranza di tornare alla normalità, seppure nella consapevolezza che alcuni cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, innescati dall’emergenza sanitaria, sarebbero rimasti, incidendo ancora sui risultati. Grazie al ritorno delle persone alla normalità delle attività quotidiane (andare al lavoro, a scuola, frequentare palestre, viaggiare…) ci si era preparati ad affrontare il 2022, confidando in un ulteriore passo avanti nella ripresa dei consumi.
Ad inizio 2022, il perdurare del lavoro a distanza, che ha un impatto molto forte sulle consumazioni fuori casa, ha smorzato gli entusiasmi, come spiega il presidente di CONFIDA in un passaggio del suo discorso di apertura degli Stati Generali:
“I precedenti Governi non hanno compreso che la promozione dello smart working portava come conseguenza un danno alle nostre imprese e a tutte quelle del commercio che ruotano intorno alle attività industriali e non,
Nel 2022 continua la crescita del mercato del vending: nei primi 9 mesi dell'anno i consumi crescono dell’8,20%, rispetto allo stesso periodo del 2021. In particolare, è maggio il mese che fa registrare la crescita maggiore (+17,0459).
come bar, ristoranti e mobilità. La nostra economia, in particolare il commercio, è basata sul presupposto che le persone la mattina escano di casa per recarsi al lavoro. Non si può pensare di cambiare i modelli di vita e di lavoro delle persone senza preoccuparsi delle conseguenze che si possono generare per interi comparti come il nostro, che dà lavoro a oltre 30 mila persone, senza considerare tutto l’indotto”.
Allo stesso modo, le imprese del nostro Settore - e più in generale tutte le imprese - si sono trovate impreparate di fronte ad un evento storico difficilmente prevedibile: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha portato con sé la crisi delle materie prime e, di conseguenza la loro carenza, la difficile reperibilità di prodotti legati al mondo dell’elettronica, oltre ad una crisi energetica che non si vedeva da decenni. Da ciò gli aumenti vertiginosi dei prezzi di tutti i beni di consumo e in particolare di carburanti, elettricità e gas. Per le imprese tutto ciò ha comportato un esponenziale incremento dei costi di gestione, la conseguente difficoltà a far quadrare i bilanci, la necessità in qualche caso di ricorrere agli ammortizzatori sociali o, nel peggiore degli scenari, a tagli del personale. Tutti questi fattori comportano che, stando ai dati finora raccolti, il Vending chiuderà l’anno 2022 ancora in perdita, con un 10/15% in meno rispetto al 2019. “Una perdita - sostiene Massimo Trapletti - che non sappiamo in quanto tempo e se verrà mai colmata”.
Nonostante la sensibile crescita rispetto al 2021, non è stato del tutto recuperato il gap con gli anni pre-Covid: i mesi da gennaio a settembre 2022 hanno fatto registrare un -17,94% rispetto allo stesso periodo del 2019.
A parte i gelati che pesano poco sul totale delle consumazioni, sono gli snack la categoria che cresce di più (+22,80%). Il caffè è la categoria che cresce meno, perché era quella che negli anni precedenti aveva perso meno.
Tra le bevande fredde, le consumazioni di acqua, che pesano per il 76% sul totale della categoria, fanno registrare +15% rispetto al periodo gennaio-settembre 2021. Il the freddo, tra le categorie che pesano di più, è quella che fa registrare la crescita maggiore (+24,37%).
Anche gli snack continuano la crescita intrapresa nel 2021, facendo registrare un +22,80% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. All’interno della categoria, sono gli snack salati a far registrare la crescita maggiore (+31,4%). Seguono gli snack al cioccolato con un +28,53% rispetto ad un anno fa e il confectionery con un +23,44%.
Michele Adt, direttore di CONFIDA, illustra il progetto che l’associazione ha fortemente voluto per sostenere gli imprenditori associati nella transizione sostenibile e digitale, un piano strategico operativo che impegnerà CONFIDA per i prossimi 3 anni.
Si tratta di un progetto ambizioso, che prevede un’analisi del contesto e dei trend, nonché delle politiche a sostegno delle attività legate ai temi della Sostenibilità e della Digitalizzazione. I risultati si tradurranno in un piano di azioni concrete che verrà presentato a fine 2023. Data la complessità, CONFIDA ha deciso di avvalersi di un partner affidabile come Ernst&Young, società di consulenza particolarmente esperta di questi temi.
CONFIDA e Ernst&Young lavoreranno in sinergia attraverso due Task Force specifiche - una per il tema della Sostenibilità e una per il Digitale - di cui faranno parte anche figure professionali scelte tra gli associati, sulla base delle competenze possedute in termini di sostenibilità e digital transformation.
Verranno istituiti tavoli di lavoro che analizzeranno i dati preventivamente raccolti, elaboreranno progetti tenendo anche in conto quanto le imprese del Settore stanno già facendo in chiave green e digitale, discuteranno della loro fattibilità, stabilendo delle priorità ed individuando un percorso temporale per la realizzazione di tutte le iniziative prescelte, che faranno parte del piano strategico.
Un importante step del percorso sarà l’individuazione di tutte le forme di finanziamento - comprese quelle contenute nel PNRR - applicabili alle azioni che il piano intende perseguire, in modo da individuare le agevolazioni finanziarie praticabili, che supportino gli imprenditori nella transizione sostenibile e digitale.
Nel mese di dicembre si è avviato lo svolgimento delle analisi preliminari, che a gennaio 2023 saranno integrate con i dati raccolti attraverso la consueta survey che CONFIDA invia agli associati, in modo da ottenere ulteriori informazioni e opinioni sui temi digital e sustainability. Il periodo che va da marzo a giugno 2023 sarà dedicato alla formazione delle due task force e ai tavoli di lavoro, attraverso i quali verranno individuate le migliori iniziati-
ve da intraprendere. Queste verranno presentate agli associati in occasione dell’Assemblea CONFIDA che si terrà a metà giugno. Tra luglio e ottobre partirà la fase di scouting volta ad individuare le agevolazioni contenute nel PNRR e tutti gli strumenti finanziari che possano supportare il piano strategico, che verrà presentato a novembre 2023, in occasione degli Stati Generali
Il documento di strategia CONFIDA per rispondere alle sfide della transizione sostenibile e digitale sarà sviluppato nell’arco dei prossimi 3 anni
Dopo tre anni di ricerche e sviluppo, Nespresso ha creato una capsula a base di carta adatta al compostaggio domestico, in risposta alla crescente domanda di packaging compostabile da parte dei consumatori. La capsula è caratterizzata per diversi aspetti da una tecnologia proprietaria, tra cui la pellicola in biopolimero all’interno della capsula che protegge il caffè dall’ossidazione.
Julia Lauricella, Head of Nestlé System Technology Center, dichiara: “I nostri 40 anni di esperienza nei sistemi di caffè ci hanno permesso, insieme al Nestlé Institute of Packaging Sciences, di sviluppare una capsula a base di carta adatta al compostaggio domestico, compatibile con le macchine Nespresso Original, che incontra e supera le aspettative che i clienti hanno nei confronti di Nespresso in termini di protezione degli aromi e del gusto del caffè. Abbiamo combinato un processo di formazione di polpa di carta estremamente preciso con uno strato biodegradabile protettivo contro l’ossidazione per preservare il nostro caffè durante il trasporto, la conservazione e l’estrazione ad alta pressione nelle nostre macchine“.
La nuova capsula a base di carta è certificata per il compostaggio da TÜV Austria. Gli esperti del caffè di Nespresso hanno inoltre creato quattro nuove miscele, tra cui un caffè biologico, prodotte nell’ambito del Programma AAA Sustainable Quality™ di Nespresso, appositamente creati per combinarsi perfettamente con queste nuove capsule in carta.
L’innovazione amplierà il ventaglio di opzioni sostenibili già a disposizione dei clienti Nespresso attraverso le capsule in alluminio, materiale infinitamente riciclabile, e realizzate con l’80% di alluminio riciclato.
Huhtamaki, fornitore internazionale di soluzioni di imballaggio sostenibili, è uno dei partner coinvolti nello sviluppo di questa nuova capsula a base di carta.
La nuova gamma sarà sperimentata inizialmente in Francia e in Svizzera con il sistema Nespresso Original Entro un anno sarà lanciata anche in altri Paesi europei.
Vertuo Pop è l’ultima arrivata della gamma di macchine Nespresso per il sistema Vertuo. Minimalista, colorata, versatile e innovativa, Vertuo Pop dà un risultato in tazza di altissima qualità in quattro differenti formati, dall’espresso ai caffè più lunghi.
Vertuo Pop è compatta ed essenziale, caratteristiche che le permettono di adattarsi perfettamente ad ogni ambiente, anche i meno ampi, ed è disponibile in sei colorazioni diverse - Liquorice Black, Coconut White, Spicy Red, Mango Yellow, Aqua Mint e Pacific Blue - per permettere a ciascuno di scegliere il proprio colore preferito, ognuno adatto al proprio gusto e stile.
Grazie all’utilizzo della tecnologia CentrifusionTM, Vertuo Pop è in grado di leggere il codice a barre presente sulla capsula ed erogare il caffè, attraverso la connettività integrata. Il software di Vertuo Pop viene aggiornato automaticamente per garantire la migliore esperienza di caffè, con i migliori risultati in tazza.
L’app Nespresso diventerà un’ottima interfaccia dalla quale è possibile controllare lo stato della macchina, accedere a video tutorial e alle procedure Step-by-Step per la manutenzione. Attivando le notifiche push, sarà anche possibile ricevere i consigli degli Specialisti di Nespresso e gli avvisi per prendersi cura della macchina.
Tutte le capsule di caffè Nespresso sono prodotte utilizzando l’80% di alluminio proveniente da alluminio riciclato e possono essere riciclate grazie al progetto “Da Chicco a Chicco”. I clienti, infatti, hanno la possibilità di riconsegnare le loro capsule esauste nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale: l’alluminio viene destinato alle fonderie e trasformato in nuovi oggetti, mentre il caffè diventa il compost utilizzato in una risaia italiana per la coltivazione del riso, che Nespresso dona a Banco Alimentare della Lombardia, a Banco Alimentare del Lazio e, da quest’anno, a Banco Alimentare del Piemonte.
L’azienda bresciana presenta una gamma di Tramezzini Gourmet con l’obiettivo di migliorare il momento della pausa per il consumatore e permettere ai gestori di generare una battuta di cassa più elevata.
L’IDEA alla base del progetto è quella di portare il consumatore in un gustoso viaggio intorno al mondo, alla scoperta di ricette iconiche di diverse località. Un modo per sfuggire alla realtà e viaggiare con la mente mentre si consuma la pausa o un pranzo veloce al Distributore Automatico.
LA LINEA comprende tre referenze iniziali:
• Londra con Pollo, Bacon croccante, Uova e Maionese,
• Dallas con Pulled Pork, Salsa Bbq e Cipolle
• New York con Pastrami, Senape e Cetriolini.
Tutti i tramezzini gourmet sono caratterizzati da pane artigianale (senza alcool etilico) prodotto in uno degli stabilimenti aziendali, sono riccamente farciti a mano in camera bianca, nel più alto rispetto dei criteri igienici e di sicurezza, e si presentano nel formato da 170g
A queste referenze Fabian intende aggiungerne di nuove nei prossimi mesi componendo, tappa dopo tappa, un vero e proprio giro intorno al mondo.
Sanpellegrino cresce nel mercato della distribuzione automatica in Italia con un incremento dei volumi del 22,3% tra gennaio e settembre 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando i valori pre-pandemia Una performance estremamente positiva anche comparata all’intero comparto del vending che ha registrato una crescita del 14,2% rispetto al 20211
Sanpellegrino non solo ha recuperato i numeri pre-covid, ma ha segnato un incremento del 3,5% dei volumi rispetto al 2019, grazie all’apprezzamento di acque minerali e bibite, disponibili in un’ampia gamma di gusti che si sposano con i differenti momenti della giornata e con le diverse esigenze dei consumatori che preferiscono abbinarle a uno snack dolce o salato. Gli stili di vita e le consolidate abitudini di consumo, che tornano dopo la pandemia, trainano la ripresa e spingono le persone a scegliere i prodotti Sanpellegrino per un momento di gratificazione e in occasioni di socialità. La bottiglia in rPET riciclabile di S.Pellegrino è ideale per rendere unico anche uno spuntino veloce. Grazie al suo pH 7,9 naturale alla sorgente e al suo perfetto equilibrio minerale, Acqua Panna dona, invece, un gusto unico alla pausa pranzo o alla giornata lavorativa. Chi vuole assaporare la purezza e la forza rigenerante della natura sceglie, invece, nei distributori automatici Levissima per affrontare ogni momento della giornata. Al lavoro, in palestra o in metropolitana, preferisce il gusto dell’acqua minerale che nasce nel cuore delle Alpi Centrali, in un’area protetta e incontaminata ai margini occidentali del Parco Naturale dello Stelvio.
IL PACKAGING presenta una grafica pulita, moderna e immediatamente riconoscibile all’interno del Distributore Automatico: gli ingredienti principali compaiono chiaramente in fotografia, mentre tutte le informazioni a norma di legge sono trascritte sul retro della confezione. Non meno importante, tutti i tramezzini della linea Fabian nel Mondo hanno il pack riciclabile e presto passeranno ad una confezione composta da plastica riciclata; questo per rimarcare il grande impegno di Fabian in termini di sostenibilità.
Un vero e proprio viaggio nel gusto con prodotti dalla qualità certificata!
Disponibili nelle vending machine in un’ampia varietà di formati e gusti, i prodotti Sanpellegrino danno un tocco di qualità, raffinatezza e di stile italiano a ogni occasione. Preparate con ingredienti italiani di qualità le Bibite Sanpellegrino Naturali sono realizzate con agrumi maturati sotto il sole del Mediterraneo, accuratamente selezionati per offrire un gusto unico e rinfrescante per piacevoli pause di gusto. La crescita di Sanpellegrino nel canale vending è la conferma che i consumatori apprezzano questi prodotti, icone di italianità, preparate solo con ingredienti di qualità e selezionati con cura.
Il Gruppo Azkoyen, multinazionale spagnola che fornisce prodotti e servizi automatizzati, ha recentemente completato l’acquisizione del 100% della società lettone Vendon, parte del Gruppo Draugiem, leader nelle soluzioni di connettività e IoT per i pagamenti digitali e la telemetria in Europa centrale. Il potenziale di Vendon risiede nel suo alto livello di competenza e ricerca e sviluppo, motivo per cui sia il team dirigenziale che i dipendenti dell’azienda sono ora entrati a far parte del Gruppo Azkoyen.
L’acquisizione di Vendon consente di rafforzare la divisione Payment Technologies del Gruppo Azkoyen ed in particolare i marchi Coges e Cashlogy, grazie allo sviluppo di nuovi sistemi di pagamento integrati con soluzioni hardware ed intelligence sul Cloud.
Commentando l’acquisizione, Juan José Suárez, Presidente del Gruppo Azkoyen, ha dichiarato: “Siamo molto lieti dell’acquisizione di Vendon, non solo perché è una grande azienda dotata di una straordinaria competenza, talento ed una vasta esperienza nella ricerca e sviluppo, ma anche perché le tante sinergie generate avranno un impatto importante sui nostri piani di crescita e sui nostri ricavi nei segmenti payment, connettività e IoT, così importanti per il nostro sviluppo. Le innovazioni e le soluzioni che Vendon apporta al
Gruppo andranno a vantaggio dei nostri clienti migliorandone la redditività a breve, medio e lungo termine”.
“
La strategia di Coges negli ultimi anni è stata decisamente orientata allo sviluppo di soluzioni di pagamento integrate con il Cloud, senza trascurare i sistemi cashless tradizionali e quelli a contante. L’integrazione con Vendon nel Gruppo Azkoyen contribuirà a rafforzare ulteriormente la nostra crescita in questa direzione e saremo fieri di collaborare a questa sinergia decisiva.”
I nuovi servizi aiuteranno anche i clienti Coges ad ottimizzare il proprio business nel vending, riducendo le visite di manutenzione tramite interventi online ed ottimizzando le prestazioni dei distributori automatici grazie ad anali si delle vendite in tempo reale, al controllo delle scorte, all’utilizzo di innovativi sistemi di pagamento contactless e mobile ed al miglioramento della customer experience.
Questa acquisizione è un ulteriore passo nella strategia di crescita del Gruppo Azkoyen, che ha già dimostrato un forte impegno per sviluppare ed espandere i propri segmenti di sistemi di pagamento, connettività e IoT, i segmenti con la maggiore crescita e potenziale per il Gruppo.
Vendon introduce Remote Reboot Plug, una soluzione conveniente e facile da integrare per semplificare la gestione delle macchine e consentire da remoto una rapida risoluzione di situazioni problematiche
Il nuovo prodotto Remote Reboot Plug è un altro potente strumento sviluppato da Vendon per un controllo remoto ancora più efficiente dei distributori automatici. La sua caratteristica principale è il riavvio remoto delle macchine per gestire i problemi più semplici, che possono essere risolti con una breve interruzione di corrente e un riavvio.
Con questo prodotto, i gestori possono ridurre al minimo le visite non necessarie, risparmiare sui costi di viaggio e avere un controllo più stretto sull’alimentazione della macchina, grazie alla comoda opzione per riavviarle da remoto quando necessario.
Il plug può essere installato su qualsiasi macchina dotata del dispositivo vBox, è pienamente compatibile con la vBox2 ed è integrato con il Vendon Cloud. Associata alla piattaforma IoT e di telemetria più avanzata per distributori automatici e macchine da caffè, questa soluzione garantisce agli operatori gli strumenti completi di cui hanno bisogno per controllare la propria attività. La soluzione IoT di Vendon consente la gestione remota dei distributori automatici, oltre a fornire una panoramica completa in tempo reale del parco macchine.
Coges S.p.A. trasferisce la propria sede da Schio a Caldogno con l'obiettivo di stabilirsi in una struttura più adeguata alle attuali esigenze dell'azienda e per avvicinarsi ulteriormente alle principali arterie di traffico italiane.
Coges precisa che rimarranno invariati tutti i riferimenti relativi all’anagrafica societaria (Partita IVA, codice fiscale, sito web, indirizzi e-mail e PEC).
I locker sono degli armadietti intelligenti connessi all’IoT, molto simili a distributori automatici, nati come punti di giacenza e ritiro di un pacco, in sicurezza e secondo i tempi scelti dal destinatario
I locker sono nati per rispondere a diverse esigenze della logistica, tra le quali: raggiungere il destinatario evitando consegne mancate, ridurre le giacenze e i resi al mittente, decongestionare la movimentazione dei pacchi presso i magazzini dei corrieri, rendere la procedura di consegna sicura, lasciando al destinatario la scelta del momento in cui ritirare il suo pacco, disponibile H24. A questi vantaggi, si aggiunge per i corrieri una notevole riduzione dei costi generali del trasporto, la metà dei quali è concentrata proprio nell’ultimo passaggio, ovvero nel compimento dell’ultimo miglio
Solitamente collocati in aree di comodo o frequente accesso come centri commerciali, stazioni dei treni o aree di rifornimento di carburante, i locker sono una versione evoluta ed automatica dei cosiddetti PUDO (“Pick-up” and “drop-off points”), esercizi commerciali presenti sul territorio, come tabaccherie, cartolerie, edicole, che hanno scelto di implementare questo tipo di servizio. Il funzionamento è molto semplice: Il compratore, quando effettua l’ordine on-line, sceglie la modalità di consegna presso il locker a lui più comodo (vicino casa o al luogo di lavoro); quando l’ordine arriva al locker prescelto,
l’utente riceve una notifica con le istruzioni ed un codice da utilizzare per il ritiro; l’utente inserisce il codice nello spazio predisposto del locker, sbloccando lo sportello da cui può poi effettuare il ritiro.
Le prime a cogliere i vantaggi di questo sistema sono state le aziende che, per loro natura, devono gestire una quantità enorme di consegne: in Italia Poste Italiane, InPost, operatore polacco presente in Italia dal 2014 e Amazon, arrivata nel 2016, che con oltre 2.000 smart locker è al primo posto tra le aziende che dispongono di questo servizio.
Se ci atteniamo ai dati di un sondaggio dell’IPC (International Post Corporation) condotto su un campione di ben 35.737 consumatori in 41 Paesi, nel 2019 la maggior parte dei consumatori dichiarava di preferire la consegna al proprio domicilio (66%), mentre un 12% si mostrava ben predisposto a scegliere il locker. Il motivo è da attribuirsi alla scarsità di questi punti di ritiro sul territorio e soprattutto alla loro difficile raggiungibilità: come è emerso da un’indagine conoscitiva sui locker condotta nel 2020 dall’ACM - Autorità olandese per la tutela dei consumatori, la distanza massima accettabile per il destinatario di un pacco è di 500 metri dall’abitazione (o dal luogo di lavoro), una distanza percorribile facilmente a piedi. È questo il motivo per cui l’esperimento compiuto nel 2014 da DHL non ha avuto l’esito sperato, costringendo l’azienda a disallestire la maggior parte dei locker installati.
Lo scenario descritto fotografa la situazione fino al 2019. Lo scoppio della pandemia Covid-19 ad inizio 2020 ha comportato due criticità: l’esigenza di evitare i contatti tra le persone e l’aumento esponenziale delle vendite online. Due fattori che hanno complicato la gestione della logistica, sia per i corrieri che per i merchant.
In questo contesto, il locker ha messo in luce tutte le sue potenzialità, risultando la risposta più efficace rispetto alle neonate esigenze, tanto da spingere l’Agcom - Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il 27 aprile 2020 in pieno lockdown, ad avviare un procedimento finalizzato a promuovere una maggiore diffusione della consegna mediante i locker, aumentandone ed efficientandone la rete. A tale scopo, l’Agcom invitava ministeri, amministrazioni pubbliche e privati a formulare proposte in merito.
La risposta era stata positiva. Ad esempio, il gestore telefonico TIM aveva proposto di utilizzare le cabine telefoniche ormai in disuso, che ammontano a 37.500 unità, delle quali circa 16.000 poste su strada e la M-dis, società di
distribuzione di prodotti editoriali, aveva proposto di valorizzare le oltre 4.000 edicole già abilitate al servizio di pickup point con l’installazione di armadietti per le consegne. Il procedimento avviato dall’Agcom ad aprile 2020 non mirava però ad individuare una soluzione in risposta alla crisi sanitaria allora in atto, ma guardava oltre: “terminata l’emergenza - sosteneva l’Agenzia - è verosimile ritenere che le mutate abitudini di consumo si consolideranno e che, quindi, gli acquisti on-line assumeranno un ruolo sempre maggiore”, mettendo i corrieri nelle condizioni di dover gestire una mole sempre maggiore di consegne. Come anticipato, al fine di disporre di un quadro chiaro delle reti di locker presenti in Italia, l’Agcom aveva coinvolto produttori e titolari di reti per raccogliere informazioni su servizi offerti, costi, investimenti sostenuti e sulla geolocalizzazione degli armadietti; aveva coinvolto inoltre le amministrazioni locali per il ruolo da esse svolto nell'ambito della progettazione e della regolamentazione della logistica urbana.
I dati raccolti hanno portato l’Agcom a ritenere che il locker può rappresentare una modalità di consegna future-proof per il mercato e-commerce e per più motivi.
L'EFFETTO PANDEMIA COVID-19• Si adatta meglio alle esigenze degli utenti che, potendo scegliere quando ritirare il pacco (in alcuni casi la disponibilità è di H24 e 7 giorni su 7) con la garanzia di una maggiore riservatezza, evitano di dovere assicurare la presenza di una persona presso il domicilio.
• Si riduce/azzera il tasso delle inesitate cioè delle consegne per le quali il primo tentativo non va a buon fine, con un conseguente ingente risparmio per gli operatori dei costi legati agli ulteriori tentativi di consegna.
• L’utilizzo dei locker potrebbe avere un’incidenza significativa sulla riduzione dei costi del recapito, non solo nelle aree urbane ma anche nelle aree extra-urbane.
• È possibile accorpare più consegne destinate ad utenti diversi presso un medesimo locker.
• Nelle aree urbane la consegna può essere effettuata nelle fasce orarie di minore traffico o in cui non sono attive restrizioni al traffico urbano, come le ZTL.
• La consegna in un punto di ritiro è meno impattante sull’ambiente rispetto a quella a domicilio, in quanto determina una minore congestione del traffico ed una minore emissione di CO2. Secondo diversi studi, infatti, l’aumento delle consegne dovuto allo sviluppo dell’ecommerce (consegne B2C) ha determinato un incremento delle emissioni globali di agenti inquinanti e produce una serie di altri effetti negativi per la vivibilità urbana, soprattutto nelle grandi città (es. maggiore congestione del traffico, aumento dell’utilizzazione del suolo pubblico e della produzione di rifiuti per gli imballaggi).
Le consegne e-commerce rappresentano dunque un “costo sociale”, che non viene scaricato sul prezzo della consegna, bensì sulla collettività.
Affinché tali vantaggi siano percepiti ed efficaci è necessario che le reti di locker, sia di operatori privati che agnostiche, ovvero a disposizione di più operatori, siano capillari, in modo da essere facilmente raggiungibili e quindi convenienti per i destinatari dei beni.
Installare una rete di locker, però, significa investire ingenti capitali per produrre gli armadietti e collocarli, oltre a comportare costi fissi per il funzionamento e la manutenzione e oneri amministrativi per le autorizzazioni, quest’ultimi dipendenti dalle autorità locali.
È a questo proposito che l’Agcom rileva come, al fine di accrescere la presenza di locker sul territorio, sia necessario sostenere economicamente operatori di consegna e gestori delle reti, oltre che coordinare con essi i comportamenti di acquisto dei consumatori, che vanno incentivati ad utilizzare gli armadietti nel momento in cui effettuano acquisti on-line. E poiché la consegna presso i locker comporta indubbi vantaggi per la collettività, il ruolo di coordinamento potrebbe essere svolto proprio dalle istituzioni pubbliche. In effetti, l’installazione dei locker rientra tra le iniziative che, sfruttando l’innovazione tecnologica, mirano a promuovere la riorganizzazione delle aree urbane in chiave di una maggiore efficienza e vivibilità, che porti allo sviluppo delle cosiddette “smartcity”. È inoltre necessario elaborare un pacchetto di norme regolamentari sulle reti di locker che nessun Paese europeo possiede, ad esclusione della Grecia, neanche quelli in cui questo sistema di consegna è più sviluppato, come la Germania.
In buona sostanza, per i produttori/gestori di locker mancano aiuti economici che ne incentivino le attività e manca una disciplina giuridica specifica, cosa che rende necessario il ricorso ad altre norme assimilabili che regolano il mercato postale, trattandosi comunque di procedure di consegna analoghe.
Il procedimento avviato nel 2020 dall’Agenzia ha permesso di raccogliere dati e informazioni su questo particolare segmento della logistica e, a distanza di un anno, ad approvare ad aprile 2021 una delibera attraverso la quale l’Agcom segnala al Governo l’opportunità di interventi legislativi volti a:
• semplificare e uniformare le procedure previste dalle vigenti disposizioni a livello locale in materia di autorizzazioni amministrative per l’installazione dei locker, riducendo i termini per il rilascio e i connessi oneri amministrativi;
• prevedere a livello nazionale una normativa che disciplini l'installazione dei "locker condominiali" (ad esempio, nei condomìni di nuova costruzione, potrebbe essere previsto che - in sede di rilascio della concessione a costruire - uno spazio nell'area comune sia destinato all’installazione di locker);
• promuovere un più efficace coordinamento tra gli strumenti di pianificazione in materia di mobilità delle merci di competenza Regionale (PRMT) e Comunale (PUMS) al fine di un efficientamento dei processi logistici e di una riduzione degli impatti ambientali in termini di CO2;
• introdurre agevolazioni economiche e/o fiscali per l’installazione di:
1) locker appartenenti a reti agnostiche - che coprano anche le zone meno profittevoli e disagiate e che, al contempo, favoriscano un modello di consegna maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale;
2) locker condominiali, alleggerendo i costi di installazione e di manutenzione/gestione degli stessi a carico dei condomìni;
• prevedere strumenti per indurre gli enti territoriali e i soggetti che esercitano pubblici servizi a mettere a disposizione aree e altri spazi per installare armadietti, anche attraverso la riconversione di infrastrutture esistenti e la previsione di formule di gestione mista pubblico/privato;
• assicurare la neutralità tecnologica e l’interoperabilità degli impianti, in modo da evitare ogni possibile restrizione alla competizione tra operatori.
L’analisi condotta dall’Agcom - pubblicata sul sito www. agcom.it - fornisce un interessante punto di partenza per comprendere come negli ultimi anni il mercato delle consegne via locker abbia acquisito dinamicità e sia diventato estremamente flessibile per ciò che riguarda i campi di applicazione: da armadietti di proprietà e ad uso esclusivo di grandi strutture, come Poste Italiane o
dei benefit che le aziende mettono a disposizione dei dipendenti, tra queste in sostituzione della mensa aziendale, laddove non c’è o è stata eliminata, com’è accaduto proprio in questi ultimi anni, soprattutto in seguito al sempre maggior ricorso allo smart working.
Negli ultimi anni sono nate startup che, cogliendo le nuove opportunità offerte dal “sistema locker”, hanno sviluppato più tipologie di questi particolari distributori, finalizzandone le caratteristiche al mercato a cui sono rivolti. Allo stesso tempo, alcuni produttori di distributori automatici ne hanno realizzati di propri, mostrando lungimiranza
Pioniera nella progettazione e produzione di locker, negli ultimi anni la Amtek - che è parte del gruppo Custom - ha specializzato sempre di più le sue competenze in questa nicchia di mercato, tanto ristretta quanto in crescita, riuscendo a dotare i suoi locker di molteplici funzionalità, anche tailor made sulle esigenze del cliente
Ne parliamo con Matteo Ruggieri, founder dell’azienda, che ci racconta come il concept del locker sia evoluto nel tempo. Un racconto supportato da alcuni interessanti contributi di Maurizio Bertoldi, direttore commerciale della divisione OEM di Custom.
Come siete arrivati alla produzione di locker? La Amtek si è sempre occupata di vending on street, ossia della produzione di macchine da collocare in spazi
aperti al pubblico, principalmente per il settore delle farmacie. Poi nel 2016 abbiamo ampliato la nostra offerta, puntando su modelli come i chioschi e i locker, deviando in qualche modo dal concetto di Vending tradizionale. Dopo quattro anni, c’è stata una novità che ha cambiato un po’ le carte in tavola: in piena pandemia - era maggio del 2020 - ci è arrivata da parte di Maurizio Bertoldi la proposta di un incontro con il presidente della sua azienda, la Custom, con la quale c’erano già rapporti di collaborazione, oltre che di amicizia, facilitati dal fatto che le nostre sedi si trovano a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra. L’idea era quella di far entrare la Amtek nel gruppo Custom, rafforzando la collaborazione e mettendo a fattor comune il kow-how di ognuna per sviluppare nuovi progetti. La proposta ci è subito apparsa interessante, perché avrebbe permesso ad una piccola azienda come la nostra di entrare in una realtà imprenditoriale più grande, allargando le nostre prospettive di crescita.
Dal primo incontro alla chiusura dell’operazione quanto tempo è
Pochissimo! Il primo approccio lo abbiamo avuto il 20 maggio del 2020 e a luglio c’è stato il closing dell’operazione, che ha portato molti cambiamenti in Amte: in primo luogo il passaggio da azienda quasi artigiana ad azienda più vicina al mondo dell’industria, con una visione del business sempre più aperta verso l’Europa.
Producete tutto in casa?
Non tutto: parte della carpenteria proviene da fornitori di fiducia, selezionati sul territorio che ci circonda e con i quali abbiamo rapporti che durano da anni. Quel che nasce sicuramente in casa è il concept del prodotto, lo sviluppo progettuale e la realizzazione finale dello stesso.
Nella foto in alto Matteo Ruggieri a sinistra e Maurizio Bertoldi a destraNel progettare un nuovo prodotto, come appunto un locker, a noi piace pensare prima di tutto al suo design, ovvero che sia un oggetto bello esteticamente, che si possa collocare in qualsiasi ambiente e possa suscitare una reazione positiva in chi lo usa, già solo alla vista. Questo primo punto è per noi un must ed è il motivo per cui la nostra cura per il design e per l’estetica è maniacale. Poi, il nostro punto di forza è la piattaforma software, a cui il locker si appoggia, che è di assoluto alto livello, frutto di anni di esperienza in questa tipologia di macchine. Basta pensare che il nostro primo locker è nato nel 2015, quando la sua funzionalità e la sua finalità non erano neanche ancora comprese. Posso dire che siamo stati dei pionieri in questo e, nei 7 anni che sono passati da allora, abbiamo avuto modo di affinare la tecnologia, che sovrintende il funzionamento dei locker, rendendoli sempre più performanti. Per questo prodotto oggi abbiamo dei competitor sul mercato, ma la nostra esperienza ci conferma che in Amtek siamo sempre un passo in avanti rispetto agli altri produttori che, in ogni caso, osserviamo con attenzione con l’obiettivo di migliorare ulteriormente.
Quanto è importante il confronto con gli imprenditori della Distribuzione Automatica nello stimolare in voi nuovi progetti e nuove idee di business in questo Settore? È molto importante, se non altro, l’apporto culturale degli operatori del Vending, perché ci mettono di fronte ad esigenze a cui noi magari non pensiamo, proprio perché siamo fuori da quel Settore. È molto probabile però che, rispetto a queste esigenze, noi abbiamo già una soluzione pronta, ma non avevamo avuto modo di vederla, di pensarla come specifica risposta ad una richiesta del mercato della Distribuzione Automatica.
Questo perché finora non vi siete dedicati in maniera esplicita a questo comparto?
Diciamo che negli anni ci siamo molto raffinati su prodotti rivolti sempre a mercati verticali, come il locker per le farmacie che abbiamo corredato di tutta una serie di funzionalità specifiche per quel mondo e magari inutili per tutti gli altri settori. Oppure il locker specifico per le ferramenta, dove il cliente ha l’esigenza di noleggiare un macchinario e non solo di prelevarlo. Anche qui abbiamo sviluppato delle funzionalità in risposta a questa esigenza. Secondo il mio punto di vista è molto interessante il fatto che abbiamo sviluppato un sistema di e-commerce direttamente a bordo del locker, applicabile al mondo del Vending, al quale apre nuove opportunità di business. Quindi, tornando alla domanda, con il settore del Vending si può creare uno scambio interessante: da una parte ricevere suggerimenti per nuovi concept e, dall’altra,
proporre nostre soluzioni che migliorino la redditività per l’imprenditore della Distribuzione Automatica.
Parliamo di OCS e quindi dei kit cialde/capsule. Come possono essere gestiti via locker? È un uso del locker presentato con Trivending a Venditalia. Il gestore può utilizzare il locker come punto unico per fare ordinare il kit cialde e nel contempo usarlo per la consegna al cliente, massimizzando così la logistica e lo scambio di informazioni di ordine e consegna. Il locker può essere anche un punto di scambio delle macchine OCS, per consegnarne di nuove, per smaltire quelle esauste o per gestire le eventuali riparazioni. L’esperienza degli ultimi anni ha registrato un incremento delle esigenze logistico/organizzative portando sia il mondo B2B che quello dell’end-users a scoprire nuove soluzioni come il click&collect e le svariate opportunità legate ai locker che hanno totalmente rivoluzionato ambiti molto differenti.
Da alcuni anni state collaborando con la Trivending. Quali nuove idee ne sono nate?
Gli esempi che facevo poco fa sia sul modo della ferramenta che dell'OCS, sono nate anche grazie a loro, nel senso che era un’esigenza specifica di un loro cliente a cui hanno potuto dare una risposta attraverso una nostra soluzione. Un altro esempio, a mio avviso molto importante, è il tema della logistica all’interno di una società del Vending, ovvero la gestione dei tecnici, perché attraverso i locker si può gestire lo scambio dei componenti rotti da riparare con quelli nuovi da sostituire, che servono per gli interventi del giorno dopo. In questo caso, si tratta di
ottimizzare i tempi, come da progetto con Trivending ed una grossa compagna di gestione
Qui il tecnico, tramite app, riferisce al capo magazziniere quali sono i ricambi che gli occorrono per il giorno dopo, sapendo che al rientro in azienda li troverà già pronti nel vano del locker a lui dedicato. In tal modo, senza perdite di tempo, potrà reintegrare il kit ricambi che porta sempre con sé sul furgone. Ne risulta così una collaborazione che punta ad offrire alle società di gestione non solo nuove opportunità di business ma anche soluzioni di logistica interna per il loro cliente finale.
Non c’è il rischio che i tecnici prendano ricambi che non toccano a loro?
Assolutamente no! Ogni tecnico avrà un suo cassetto dedicato, dotato di un codice pin che è valido solo per lui Una volta utilizzato, il codice pin viene “bruciato” e non più assegnato in seguito. È un codice che cambia di volta in volta e questo è garanzia di sicurezza.
Da questi pochi esempi si evince che il concetto di locker è molto evoluto in questi anni: da semplice punto deposito a dispensatore di beni e servizi. È così?
Sicuramente, anche se le varie funzionalità dipendono dalla tipologia di attività in cui il locker è posizionato. Un esempio calzante è quello che è accaduto negli ultimi anni nel mondo farmacia. Con il Covid, infatti, l’uso dei locker all’esterno delle farmacie è letteralmente esploso, come risposta alla necessità di evitare contatti, grazie alla possibilità di gestire le ricette digitali e ritirare i farmaci direttamente dal locker. Stessa cosa per quanto riguarda gli ordini sospesi: se mi reco in farmacia per acquistare un prodotto e non è disponibile, il farmacista lo ordina e, quando arriva, lo posso ritirare direttamente al locker, negli orari in cui mi fa più comodo, senza entrare di nuovo nel negozio, fare la fila, avere contatti con altre persone e così via. Questo è solo un esempio, ma il nostro concetto è che il locker deve diventare un punto servizi, al di là del settore in cui viene utilizzato. Quindi, abbiamo cercato di unire più funzionalità nella stessa macchina.
Vogliamo illustrarne qualcuna? Partiamo proprio dall’esempio della farmacia. La farma-
cia, oltre ad avere il locker semplicemente come parcel, ha anche integrata la funzionalità dell’e-commerce Quindi l’utente può fare un ordine da casa e ritirarlo al locker senza entrare in farmacia; ha integrato il sistema di videocomunicazione con il farmacista, in modo che se si ha bisogno di una consulenza da parte del farmacista, c’è il modulo che consente di collegarsi in video con lui; ha inoltre il modulo passa farmaco notturno, dotato di vetro blindato, utilissimo quando il farmacista è di turno e deve servire un cliente in sicurezza. Inoltre, se la macchina è esterna, abbiamo aggiunto anche il controllo temperatura, e quindi il gruppo frigorifero, per una corretta conservazione dei farmaci. Passando dal mondo farmacia a quello aziendale, abbiamo implementato funzioni che ruotano intorno al concetto di welfare. Come tutti ricordiamo nel 2020, con tante attività chiuse per i lockdown, c’è stata un’esplosione di ordini sulle piattaforme di e-commerce e, di conseguenza, un’enorme quantità di pacchi da consegnare e ritirare. Noi, ad esempio, nella nostra azienda, abbiamo messo in funzione un locker dedicato alla consegna degli acquisti privati dei dipendenti, in modo che il corriere potesse lasciare i pacchi e i nostri collaboratori ritirarli senza contatto e in maniera del tutto autonoma. In questo caso, grazie al locker la nostra azienda ha messo a disposizione dei dipendenti un servizio che prima non c’era. Altra applicazione è quella del settore della logistica, dove c’è l’esigenza di razionalizzare le operazioni di ricevimento dei pacchi, lettura dei QrCode, smistamento successivo per aree, a cui si aggiunge la gestione dei resi, dei pacchi danneggiati e così via. Nella maggior parte dei casi, tutte queste operazioni sono svolte a braccio. Noi abbiamo sviluppato una soluzione che razionalizza e rende sicuri tutti questi processi.
Passando al mondo del Vending, accennavo prima alla gestione della ricambistica da parte del magazzino e dei tecnici, un sistema che può essere applicato anche ai rifornimenti per le macchine. Queste applicazioni, che noi abbiamo visto come idonee per il mondo del Vending, sono estensibili in ottica industrial, poiché la gestione della ricambistica, ad esempio, è un argomento che riguarda
tutti i settori produttivi.
Un’altra funzionalità idonea per il mondo del Vending e dei gestori, riguarda i palmari che i caricatori usano durante il giorno per sparare i Bar Code dei prodotti che inseriscono in macchina o i ricambi che i tecnici utilizzano per le riparazioni. Questi palmari, la sera, vanno messi nelle culle di ricarica e ripresi la mattina, spesso senza che vi sia una tracciabilità di queste movimentazioni. Se, invece, queste apparecchiature vengono inserite nel locker, oltre a ricaricarle, il locker registra chi le ha inserite, chi le ritira e, soprattutto, raccoglie segnalazioni di difetti di funzionamento, comunicandole via app al reparto IT, in modo che si provveda alla riparazione del palmare o alla sua sostituzione, se necessario.
Tutto questo permette di risparmiare tempo e risorse e fa del locker un punto di scambio di informazioni, oltre che una semplice postazione di ricarica dei palmari.
Può un locker sostituire un distributore automatico?
Dal mio punto di vista direi di no! Ma il locker si sposa perfettamente con la vending machine, tanto è vero che una delle soluzioni che va ora per la maggiore sono le macchine combinate, costituite da un distributore automatico e un locker, quest’ultimo di dimensioni variabili a seconda delle esigenze. Una combinazione di nostra completa produzione.
Quindi voi non producete solo locker, ma anche distributori automatici. Di quale tipologia?
Amtek nasce nel 2002 come azienda di assistenza postvendita e dal 2007 comincia a produrre vending machi-
quel che riguarda l’analisi dei dati di vendita, aiutarlo nella scelta dei prodotti da inserire in macchina, operata in base alle statistiche di gradimento da parte dei consumatori. Ciò significa configurare il distributore partendo da scelte concrete degli utenti, verificate grazie alle rilevazioni telemetriche, migliorare la performance della macchina e, di conseguenza, il business del cliente.
Qual è il vostro partner ideale nel mondo del Vending? Il partner ideale è un gestore che ricerca un valore aggiunto da dare ai propri clienti ed è consapevole che l’attuale mercato, sempre più dinamico ed esigente, ha bisogno di strategie e nuove soluzioni che possano creare nuovi vantaggi e servizi a valore aggiunto.
Per info e contatti: info@amtek.it
ne per il settore delle farmacie, in seguito all’acquisizione del ramo di azienda della Videoservice, specializzata proprio in questo comparto. Poi sono arrivati i locker. Per quanto riguarda le vending machine, ne produciamo oltre 20 modelli, tutti da esterno e destinati a nicchie di mercato, dotati di sistema a spintori che consente di inserire prodotti di diverse dimensioni. Costantemente, studiamo soluzioni che garantiscano sicurezza, dal momento che si tratta di macchine outdoor, facile bersaglio per furti e danneggiamenti.
Dal 2012 tutte le nostre macchine sono connesse e dotate di telemetria. Questo aspetto è molto importante per un monitoraggio continuo dell’attività della macchina, sul quale noi forniamo assistenza per quanto riguarda la lettura e la gestione dei dati statistici, dietro autorizzazione del nostro cliente. Avendo accesso ai suoi dati, tramite i nostri server, noi possiamo affiancare il nostro cliente per
La Smart Locker Srl si è costituita nel 2018 con l'intento di espandere il mercato dei locker in Italia, allora ancora poco sviluppato, e al contempo dare una soluzione efficace ed efficiente alla nota problematica relativa alla consegna dell'ultimo miglio.
Per raggiungere l'obiettivo è diventata sin da subito distributore esclusivo per l'Italia della Erwin Renz Metallwarenfabrik GmbH & Co KG, azienda tedesca che conta più di 1800 installazioni attive in tutta Europa.
Ad oggi, Smart Locker conta in Italia decine di installazioni, in città come Milano, Torino, Parma, Brescia, Roma, Treviso, ecc. I settori nei quali è maggiormente presente per numero di installazioni sono:
• CORPORATE: installazioni in aziende di qualsiasi dimensione che hanno la necessità di trasformare il problema della gestione dei pacchi privati dei dipendenti, segnatamente di origine e-commerce, in un'ottica di welfare aziendale. In questo modo, i dipendenti possono farsi recapitare in azienda i propri acquisti privati con alti livelli di sicurezza e privacy, mentre l'azienda evita che questo tipo di gestione diventi un aggravio di lavoro per la reception.
• RESIDENZIALE: installazioni in condomini di nuova costruzione o già esistenti che decidono di sostituire l'ormai obsoleta figura del Portiere con uno smart locker attivo 24/7, che potremmo definire "Portiere Digitale".
• RETAIL (Click & Collect): installazioni presso attività commerciali, come negozi di abbigliamento, ferramenta, colorifici, ecc. che a loro volta mettono a disposizione dei loro clienti finali lo smart locker, inteso come hub per il ritiro degli ordini effettuati 24/7.
Cogliendo le opportunità di business offerte da questo innovativo concept, aziende attive nel facility management e nella ristorazione ne hanno ampliato le funzioni: da semplice punto click & collect a punto di forza del welfare aziendale.
La Boxmax è stata lanciata da Magex nel 2020. A maggio 2022, durante la fiera Venditalia, ne è stata presentata una versione particolare, evoluzione della prima: la Boxmax refrigerata con sportelli in vetro.
Ad essa si aggiunge la versione Satellite, da accostare alla Boxmax Master per ampliare le possibilità di vendita, sia in termini di quantità e varietà dell’offerta, sia per consentire la vendita di prodotti di grandi dimensioni. La versione standard delle Boxmax non refrigerate di Magex prevede 14 sportelli per la versione Master e 16 per la versione Satellite; mentre, le Boxmax refrigerate - con sportelli in vetro - sono composte da 12 celle per la versione Satellite e 11 per la versione Master.
Ma, trattandosi di locker dotati di sportelli modulabili, è possibile unire due o più celle per creare un nuovo scomparto più grande, dove inserire prodotti voluminosi Oltre alla versione Slave, da accostare alla Boxmax Master da cui viene comandata, Satellite viene proposto anche in versione Master, dotata autonomamente di monitor touch screen da 10”, sistemi di pagamento cashless e lettore barcode/QR code.
Magex propone le sue Boxmax a chiunque voglia ampliare i propri canali di vendita di beni e servizi, senza limitazioni dovute alle dimensioni, alle forme, al materiale del packaging e alle modalità di conservazione del prodotto. In questo modo, all’interno di una Boxmax si possono inserire bottiglie di vino, bag in box, oggetti tecnologici, giocattoli, libri, abbigliamento, oggetti di ferramenta… ma anche prodotti che richiedono refrigerazione come torte, pasticcini, fiori, cibi freschi, frutta, verdura ecc. Grazie a queste caratteristiche, la Boxmax si presenta come un locker molto flessibile nelle sue funzioni, potendo essere utilizzato dal gestore/proprietario per più finalità: la vendita di prodotti, il noleggio, come punto click&collect, risultando perfetta per la collocazione all’interno dei negozi automatici.
• Vendita di prodotti di qualsiasi natura, forma e dimensione.
• Click&Collect, ovvero punto di ritiro e reso di beni pre-acquistati online.
• Noleggio di prodotti e restituzione a fine periodo concordato.
In questi ultimi due casi, il cliente acquista o ordina un prodotto su una piattaforma e-commerce, e tramite un codice e/o un QR code - che poi inserirà direttamente nel monitor o scansionerà sul lettore di QR/barcode - potrà automaticamente aprire lo sportello e ritirare o restituire il prodotto acquistato precedentemente.
Viviamo in un’epoca in cui la digitalizzazione e la tecnologia hanno preso il sopravvento, assistendoci nelle piccole attività quotidiane e aiutandoci a vivere, per la maggior parte delle volte, una vita più adagiata.
Con questa rivoluzione digitale ci siamo abituati ad avere "tutto subito" e nella forma più comoda possibile, e per questo abbiamo sentito la necessità di offrire un modo alternativo per ampliare i canali di vendita o servizi.
Abbiamo progettato le Boxmax pensando al futuro: attraverso una ricerca di mercato, abbiamo riscontrato che negli ultimi anni l'acquisto online e l'utilizzo dei punti click&collect è cresciuto esponenzialmente, ed è prevista una crescita costante. Sempre con un occhio di riguardo verso il futuro e ai nuovi trend, non ci siamo soffermati solo al classico locker, ma offriamo la possibilità di personalizzare gli scomparti e di configurarli per ottenere spazi più grandi. Inoltre, abbiamo progettato anche un locker refrigerato, sempre con la possibilità di configurare gli spazi in base alle necessità e al prodotto che si vuole inserire.
Nell'era della digitalizzazione, ci aspettiamo che la vendita di beni, che siano alimentari, che siano fiori, vino o comunque beni che richiedono una certa temperatura, crescerà nel breve periodo, così come l’importanza dell'esperienza di acquisto dei consumatori. Si tratta infatti di una spinta notevole in termini di miglioramento dell'esperienza del cliente: i servizi di click&collect si uniscono all'autonomia del compratore nell'acquistare, ordinare e ritirare i beni, riducendo le code ed evitando gli assembramenti nei punti vendita. Tema importante è anche l'impatto sull'ambiente che l'utilizzo di queste tecnologie avrà prossimamente: infatti,
pensando ai locker come punti di ritiro, il numero di consegne si riduce, andando ad avere un impatto più contenuto sull'ambiente e andando incontro alle esigenze in termini di sostenibilità. Siamo certi che questa tecnologia sarà il futuro dell'ecommerce e del noleggio, e questo ci dà motivazione ed entusiasmo nell'impegnarci ad offrire un prodotto sempre più all'avanguardia.
L'OPINIONE DI MAURO MAULE, CEO DI MAGEX SUL FUTURO DEI LOCKERL’Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli Joinfruit di Verzuolo (CN) ha avviato Joinfruit Fresh, un progetto di filiera corta agricoltore-consumatore, utilizzando smart locker, sviluppati in collaborazione con Ricoh e il suo partner tecnologico WIB. Con l’obiettivo di coprire l’ultimo anello della catena, avvicinando il produttore al consumatore, l’innovativo modello di vendita offre l’opportunità di acquistare direttamente dagli agricoltori frutta e verdura fresche e risponde a più esigenze: sperimentare nuovi canali di vendita; cogliere l’onda del boom dell’ecommerce; coprire i bisogni di quei consumatori che nell’effettuare i propri acquisti sono attenti alla salute e all’ambiente; utilizzare finanziamenti pubblici su progetti eco-sostenibili, dove eco ha una doppia valenza: economica e ambientale. Il progetto è, infatti, co-finanziato dall’Unione Europea.
Sono sempre più numerose le biblioteche che utilizzano smart locker per gestire il prestito di libri h24, 7 giorni su 7 L’utente prenota i libri direttamente al banco oppure on-line e attende la notifica che avvisa quando sono disponibili per il ritiro nello smart locker. Per poter ritirare il suo libro, all’utente basta avvicinare la tessera bibliotecaria al lettore, cliccare sull’apposito tasto, che farà aprire lo sportello in cui il volume è contenuto. Il sistema registra automaticamente il prestito. A fine lettura l’utente potrà restituire il libro, inserendolo in una delle celle dello stesso smart locker.
Molti punti vendita Würth dispongono di un Würth Locker, che permette di ritirare la merce ordinata all’esterno del punto vendita, a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno. Questa modalità di delivery risponde alle esigenze d’acquisto di quei clienti che godono di minore flessibilità oraria e garantisce un servizio di approvvigionamento efficiente, veloce e sicuro. Il consumatore può effettuare l’ordine direttamente presso il punto vendita, telefonicamente o via e-mail. Non appena la merce acquistata viene depositata all’interno del locker, riceve un sms di conferma in tempo reale con un codice per l’autorizzazione al ritiro. A questo punto, gli basterà recarsi presso il Würth Locker scelto e ritirare la merce dallo sportello in cui è stata depositata, utilizzando il codice ricevuto.
Levico Acque è un’azienda trentina che imbottiglia la sua acqua esclusivamente in vetro, con l’obiettivo di ridurre il consumo della plastica grazie ad un materiale riciclabile all’infinito, qual è il vetro. Per incentivare il consumatore, Levico ha lanciato il progetto Acqualocker, un sistema smart che permette all’utente di restituire il vetro e ricevere indietro la cauzione versata al momento dell’acquisto. Tutto il processo è gestito da una app per smartphone gratuita, con relativo sistema di QrCode e messaggistica, che autorizza l’apertura dello sportello dell’Acqualocker, registra la restituzione e accredita il rimborso delle cauzioni su un borsellino elettronico. Il progetto ha preso il via presso alcuni supermercati toscani della catena Coop.
LockerFarm, all’interno di un gruppo di aziende tra cui Francopost, che vantano anni di esperienza nella lavorazione e produzione industriale, nella commercializzazione e manutenzione di prodotti e servizi postali, e nella ricerca e sviluppo. In funzione della tipologia di prodotto, le lavorazioni vengono eseguite in stabilimenti produttivi altamente tecnologici, così come la produzione e la realizzazione della parte elettronica e del software.
Gli armadietti intelligenti LockerFarm combinano tecnologia, connettività, software, e lo spazio modulare dei locker, trovando applicazioni nei più svariati campi, quali l’archiviazione, il deposito e la ricarica di beni o dispositivi a batteria, la consegna di cibi anche freschi, il ritiro e pagamento di merci.
In sintesi, sono distributori automatici di ultima generazione che consentono il ritiro e la consegna e il deposito a breve termine di merci e documenti 24h/24, 365 giorni all’anno. La configurazione base prevede 1 colonna da 6 celle che include il pannello comandi e la telecamera con lettore QR e una seconda colonna da 8 caselle.
È possibile aggiungere anche successivamente ulteriori colonne composte da celle di dimensioni a scelta, personalizzabili in termini di colore, materiali e numero di celle, oltre che con loghi o scritte scelte dal cliente. Gli smartlocker di Lockerfarm possono essere dotati di svariate opzioni, quali un modulo di pagamento tramite smartphone, una telecamera esterna CCTV, un modulo per la SIM in caso di assenza di connessione LAN, e molto altro. Forniscono soluzioni di archiviazione scalabili che supportano l’assegnazione dinamica remota, l’accesso sicuro senza chiavi e la custodia end-to-end, fornendo report dettagliati sull’utilizzo. Grazie, infatti, alla piattaforma di gestione web - un servizio cloud managed, affidabile e performante - è possibile gestire e localizzare il o i locker della propria rete e controllare le diverse funzioni: il ritiro ed invio del pacco, il servizio di deposito a breve termine, lo scambio di oggetti p2p, l’applicazione firma di avvenuta consegna. Infinite le location in cui la collocazione di un LockerFarm fa la differenza.
Il perdurare dello smart working ha messo in crisi le aziende della ristorazione collettiva, che hanno dovuto reinventare il concetto di mensa aziendale, ricorrendo alla tecnologia.
Il locker è diventato in molti casi l'alternativa più pratica, grazie anche alla sempre maggiore inclinazione degli utenti ad utilizzare il digitale per i propri acquisti. Da qui l'evoluzione del locker in smart fridge e canteen, fino a diventare un sistema pratico per ricevere la spesa nel luogo di lavoro, recuperando tempo. Anche per gli smart worker - spesso insoddisfatti della qualità dei pasti consumati a casa tra una call e l'altra - il locker condominiale refrigerato rappresenta la soluzione perfetta per coniugare praticità e sana alimentazione.
La Smart Canteen di Ricoh permette alle aziende di offrire ai dipendenti la possibilità di ordinare od-box con piatti pronti da consumare durante la pausa pranzo oppure da portare a casa. Il processo è molto semplice: il dipendente effettua la prenota zione da pc oppure tramite un’app dedicata sca ricabile sullo smartphone. I box vengono depositati negli scomparti del locker e conservati in perfette condizioni igieniche e alla temperatura ottimale fino al momento in cui il consumatore apre lo sportello, utilizzando il badge aziendale oppure scansionando sul display del locker il QrCode ricevuto al momento dell’acquisto.
Non solo pausa pranzo: i locker sono anche la solu zione ideale per la consegna della spesa in ufficio sia per cibi freschi che surgelati - grazie all'integrazio ne tra le piattaforme di e-commerce degli operatori della GDO e i software dei lockers stessi. I dispositivi Ricoh possono anche essere integrati con applicati vi aziendali, ad esempio per addebitare gli acquisti del dipendente direttamente in cedolino o per utilizzare badge specifici per il pagamento del servizio.
Gruppo Pellegrini ha scelto i locker Ricoh e la tecnologia WIB per la pausa pranzo dei propri Clienti.
“DAW-Delivery At Work”, è il locker refrigerato ideato dall’imprenditore Flavio Amaglio che viene installato all’interno delle aziende, ad uso esclusivo dei dipendenti, per la consegna di prodotti freschi: frutta, verdura, carne, pesce, latticini, ma anche pasta e pane. Attraverso un portale dedicato, il lavoratore può fare la spesa scegliendo prodotti freschissimi da produttori locali e vederseli consegnare direttamente e gratuitamente sul luogo di lavoro, con una spesa minima di 25 euro: un codice personale inviato via mail permette di aprire i box e prelevare gli acquisti al termine del proprio orario, o in qualsiasi altro momento. Un sistema semplice che da agosto è in fase di test sul campo in due imprese della provincia di Bergamo e una della provincia di Milano.
Cirfood col progetto Qubì ha deciso di estendere il servizio mensa anche a quelle aziende medio-piccole che non hanno la possibilità di ospitare una cucina nei propri spazi.
Un servizio customizzato che tiene conto delle disponibilità di spazio del committente e punta su quattro elementi: l’app che permette ai dipendenti di ordinare in modo semplice e veloce il pasto; il locker refrigerato per la conservazione degli alimenti; il food market dove trovare pasti e snack gustosi ed equilibrati a ogni ora del giorno, senza bisogno di prenotazioni; accessori come mobili, microonde, tavoli e sedie per arredare l’area dedicata al ristoro.
Alla richiesta di maggiore flessibilità, senza dover sacrificare gusto e corretta alimentazione, Elior ha sviluppato nel tempo innovative soluzioni digitali e con la propria linea di prodottiiColti in Tavola - coniuga sicurezza e gusto, rispondendo alle nuove richieste della ristorazione collettiva. In questa ottica Elior ha ideato Food 360 Urban, il locker intelligente perfetto per la ristorazione aziendale, disponibile per tutta la giornata lavorativa grazie ad uno smart locker refrigerato che permette di fruire il pasto in qualsiasi momento, anche in orario serale o notturno. Food360 Urban è un angolo ristorazione che in soli due metri quadri offre la possibilità di scegliere piatti buoni, sani e freschi come appena fatti senza alcun vincolo di spazio e tempo, e pagarli tramite app, carta di credito o ticket elettronici. L’area di Food360 Urban è allestita con frigo/distributore, due comodi microonde ed è inoltre sempre fornita di sacchetti, posate monouso e tutto l’occorrente per agevolare la pausa flessibile e renderla sicura e piacevole anche fuori dall’azienda.
Il pranzo è servito da iColti in Tavola, un marchio Elior che basa tutta la sua offerta sui princìpi di una alimentazione nutriente e personalizzata a seconda dei bisogni di ciascun cliente. L’offerta è variegata, dai piatti leggeri a quelli tradizionali, le ricette sono tutte elaborate da nutrizionisti ed esperti dell’alimentazione, sui principi cardine di una sana dieta mediterranea.
I prodotti IColti in Tavola prevedono un sistema di confezionamento in ATP, una speciale tecnica che mantiene il cibo intatto proteggendolo dalla proliferazione batteriologica per più tempo, il cibo è al sicuro e garantisce una shelf-life di tre giorni, pur mantenendo tutte le caratteristiche nutritive e organolettiche del piatto.
La startup italiana Streeteat ha creato Delò, il locker per la pausa pranzo in ufficio che permette di scegliere il piatto che si preferisce, trovandolo in poco tempo nello scomparto assegnatogli.
Si tratta di un locker refrigerato formato da 48 scomparti che possono essere inseriti nei coworking e nelle grandi aziende per offrire al personale non solo un servizio innovativo, sicuro e comodo, ma anche un’esperienza culinaria in linea con il trend del momento. Delò permette, tramite un’app o tramite desktop, di scegliere uno dei 10 piatti offerti settimanalmente dal menu e riceverli durante la pausa pranzo alla giusta temperatura.
I piatti sono confezionati in atmosfera modificata (ATP) e sarà necessario solo scaldarli in microonde, con una durata di qualità e proprietà nutrizionali in grado di arrivare fino a 8 giorni.
Cosa sta cambiando nel rapporto tra distributore automatico ed utente?
Sta cambiando la comunicazione, l’interazione, grazie alla digitalizzazione laddove è presente nelle vending machine. Sono anni che sentiamo a ripetizione due parole: sostenibilità e digitalizzazione e credo che per l’intero Settore sia arrivato il momento di passare ai fatti L’impegno di FAS negli ultimi 5 anni è stato quello di rafforzare tutta la parte di elettronica e soprattutto la connettività delle macchine, con particolare attenzione per l’interfaccia utente, tant’è vero che il 90% delle macchine da noi vendute ha già a bordo il touch screen. Abbiamo una piattaforma hardware che nei prossimi anni ci consentirà di sviluppare tutta una serie di strumenti, che permetteranno di massimizzare le vendite ed ottimizzare tutta la parte service dei distributori. Crediamo che oggi sia importante, quindi, mettere in pratica tutto quello che stiamo sentendo da alcuni anni sulla transizione digitale e noi in FAS lo stiamo facendo. Devo, purtroppo, constatare che non tutte le aziende lo fanno e ciò comporterà sicuramente ritardi nell’importante passaggio dall’analogico al digitale nel Vending.
Grazie alla tecnologia si sta sviluppando sempre di più il mondo dei locker. Che idea ne avete in FAS?
Considero il locker più o meno alla stessa stregua di una vending machine che, invece di svilupparsi in verticale ed essere composta da dischi o spirali, si sviluppa in metri lineari con dei box più o meno refrigerati, a seconda del prodotto, che vanno ad erogare qualcosa di pre-acquistato. Per me, quindi, di fatto il confine tra e-commerce e vending non esiste, è un nostro limite mentale che ci impedisce di vedere che sta nascendo un nuovo Vending, o meglio un nuovo mercato, che ha una forma ancora indefinita, ma c’è. La scelta oggi è di farne parte o meno, di cogliere l’opportunità di questa estensione della vending machine, che è appunto il locker.
Non viene così a cadere il concetto che è alla base del Vending, ossia la vendita d’impulso? È evidente che con il locker il con cetto di vendita di impulso la scia spazio ad una vendita da remoto, ma di fatto è un automatismo che rientra nella sfera dei servizi del sistema Vending.
A breve presenterete il vostro locker. Come lo avete sviluppato?
Per il nostro locker, abbiamo utilizzato la stessa piattaforma elettronica delle vending machine e lo abbia mo dotato di tutti i vantaggi offerti dal distributore automati co. Il nostro locker è una macchina connessa, in grado di gestire multicelle; un oggetto modulare con 60 cm di profondità, che passa attraverso tutte le porte ed ha consumi energetici contenuti. Questo perché la diffusione di questi strumenti sarà direttamente proporzionale al loro costo, che non deve arrivare a cifre importanti, e alle loro dimensioni, affinché possano essere collocati negli stessi spazi in cui si installano le vending machine. Il locker FAS sarà presentato nel primo trimestre del 2023 come ulteriore realizzazione nell’ambito della nostra gamma di distributori, a cui va ad affiancarsi.
Ne produrrete di più dimensioni?
Per il momento, il nostro locker avrà un metro di lunghezza, una scelta fatta sull’osservazione di quanto oggi abbiamo sul mercato: locker di varie dimensioni, alcuni dei quali davvero troppo grandi, e quindi più adatti al mondo della distribuzione organizzata, oltre che energivori, soprattutto nella tipologia refrigerata, producendo consumi insostenibili se rapportati alla prospettiva di una diffusione capillare di questo sistema. In FAS abbiamo fatto un mix tra questa nuova esperienza e quella del Vending, pensando proprio alla capillarità dei distributori automatici che con le oltre 840.000 unità sul territorio, rappresentano un buon esempio di catena distributiva.
Si vedono in giro locker a vetrina, del tutto simili a vending machine, destinati alla vendita d’impulso. Ha senso questa versione?
Direi proprio di no, anzi snatura il concetto di locker che deve essere considerato come un punto di consegna sicuro di un oggetto pre-venduto. Avrà in futuro delle evoluzioni, ma per il momento è così.
Come vede il binomio locker e ristorazione automatica? La ristorazione automatica prevede la consegna di un alto numero di pasti e quindi vedo più adatto il distributore a dischi che, pur occupando solo un metro quadrato, riesce a servire 48 coperti. Lascerei al locker le funzioni di punto di consegna, magari anche della spesa, ma per la consegna dei pasti, FAS continuerà a puntare sulla sua divisione Food24, creata proprio per offrire questo servizio.
Nella foto il prototipo di locker Fas presentato in anteprima a Venditalia 2022
QUANTA CO² RISPARMIANO LE GESTIONI VENDING ADERENDO A RIVENDING, IL PROGETTO DI ECONOMIA CIRCOLARE PER LA RACCOLTA, IL RECUPERO E IL RICICLO DELLA PLASTICA DI BICCHIERI E PALETTE IN POLISTIROLO E DELLE BOTTIGLIE IN PET?
La risposta la fornisce uno studio indipendente condotto da eAmbiente, società che si pone l’obiettivo di ridurre e gestire gli impatti ambientali.
Partecipare al progetto RiVending, gestito operativamente da Venditalia Servizi, ha un impatto ambientale significativo per una gestione vending. Infatti, le aziende che installano a fianco dei propri distributori automatici i cestini dedicati alla raccolta dei bicchieri e palette in plastica (PS), secondo lo studio di eAmbiente, risparmiano in media circa 100 kg di CO² all’anno a cestino
Venditalia Servizi rilascerà a tutte le aziende che partecipano al progetto di economia circolare, . Tutte le compagnie di gestione che hanno attivato RiVending, hanno infatti preventivamente sottoscritto un disciplinare che impone loro di comunicare a Venditalia Servizi quanti cestini hanno posizionato, in quale comune (CAP) e qual è il consumo medio mensile di bicchieri. Grazie a questi dati è possibile calcolare con precisione l’impatto ambientale dell’iniziativa in termini di Carbon Footprint.
La Carbon Footprint rappresenta il totale delle emissioni di gas climalteranti (emissioni GHG) attribuibili alla gestione del fine vita del bicchiere in plastica utilizzati nei distributori automatici, espresso in termini di kg di CO² equivalente.
le imprese di gestione di tutte le regioni hanno aderito al progetto
Si sono conclusi gli accordi tra le Delegazioni Regionali di Confida e le sede regionali di Banco Alimentare con l’obiettivo di raccogliere le eccedenze alimentari prodotte dal settore della distribuzione automatica e, attraverso Banco Alimentare, donarle ad enti convenzionati che offrono aiuto a famiglie e persone in difficoltà. In questo modo, si avvicina l'obiettivo che le imprese del Vending si erano poste: raccogliere circa 250 tonnellate di prodotti alimentari, rispondendo a due importanti temi: la lotta contro lo spreco alimentare e il sostegno sociale.
Negli ultimi due mesi, sono stati siglati gli accordi con le seguenti
Campania Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria regioni: Marche, Umbria, Abruzzo, Molise; Puglia e Basilicata; Lazio; Campania; Toscana; Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria Umbria, Marche, Abruzzo e Molise Puglia e Basilicata Lazio ToscanaLa gamma della Baby Frog, versione mini della storica Frog prodotta da Didiesse, si amplia con la linea Baby Frog Collection
La “baby machine” che garantisce un espresso a prova di bar già dalla prima erogazione grazie al nuovo “diffusore brevettato” che amplifica aroma, gusto e corpo dell’espresso napoletano, è disponibile in sette coloratissime versioni: Procida, Disco Dance ’80, Jazz Love, Couleur, Silver, Nero Soft, Gold. Piccole, pratiche e dal design unico le Baby Collection sapranno conquistare gli amanti non solo del buon espresso ma anche del design con le accattivanti texture firmate Didiesse.
"Procida" è la texture dedicata alla “Capitale della Cultura 2022” e prende spunto dai “mille culure” di Napoli; la texture di “Jazz Love” rievoca la fluidità del genere Jazz; ancora c’è “Disco Dance anni 80” rievoca l'esplosione di suoni della Discomusic degli anni d'oro; “Couleur” è un omaggio all’artista inglese Banksy che ha consacrato la street art; "Nero Soft", perché è il colore che più di tutti rappresenta l’eleganza; "Silver", il colore della luna, che rappresenta il suo continuo cambiamento; "Gold", la Baby Frog più preziosa, una speciale idea regalo per rendere unico il Natale di chi si ama. Un buon augurio insomma, da mettere sotto l’albero.
Arriva da Doria una gustosa novità: Semplicissimi 90% Legumi, i nuovissimi snack ideali per un momento di benessere senza rinunciare al gusto. Perfetti per chi cerca genuinità e semplicità, sono gli unici con il 90% di legumi, da oggi ancora più croccanti!
Gli snack Doria sono disponibili in due sfiziose varianti:
Semplicissimi 90% Legumi con ceci, lenticchie e piselli
Semplicissimi 90% Legumi con ceci, fagioli, soia edamame
Un mix di ingredienti 100% italiani per uno snack ideale come spezzafame in ogni momento della giornata: i nuovi Semplicissimi 90% Legumi non sono fritti e hanno meno del 3% di grassi grazie al loro semplice processo di cottura senza utilizzo di oli e grassi. Sono inoltre perfetti anche per chi è intollerante al glutine
Attenti anche all’ambiente, i nuovi Semplicissimi 90% Legumi Doria hanno pochi e semplici ingredienti 100% naturali, le cui materie prime sono coltivate localmente. La produzione si avvale di risorse rinnovabili e sostenibili e la confezione è l’unica della categoria ad essere riciclabile interamente con la carta
Croccanti triangoli ricchi di fibre e proteine firmati Doria: una ricetta semplice e leggera che offre al palato un’esperienza sorprendente e appagante. Semplicissimi 90% Legumi, uno tira l’altro… dentro e fuori casa!
M&M’s®, parte della famiglia Mars Incorporated, annuncia un impegno globale per creare un mondo a cui tutti sentano di appartenere e in cui la società sia inclusiva Con questa missione, M&M’s® vuole creare una comunità inclusiva ed eterogenea, raggiungendo e coinvolgendo quante più persone nel mondo, ma per farlo è necessario tutto l’aiuto possibile: nasce così Purple, il primo nuovo personaggio a 10 anni dalla nascita dell’ultimo character, che si unisce alla famiglia M&M’s® per contribuire ad aumentare il senso di appartenenza. Purple infatti esprime se stessa in modo autentico, ha una spiccata consapevolezza di sé e una natura eccentrica, che le conferiscono una forza unica e trainante. Insieme agli altri sei personaggi, Purple incarna l’accettazione e l’autenticità, rappresentando l’identità del brand.
Sojasun presenta una novità assoluta tra le alternative vegetali allo yogurt: la gamma delle alternative vegetali senza zuccheri aggiunti, ma soprattutto senza soia. Tre le basi che compongono l’offerta: cocco, avena e farro
Tre nuove referenze BIO, 100% vegetali e vegane, in formato da 150g, che si affiancano al rinomato Bifidus Bianco Senza zuccheri aggiunti, bestseller nella categoria di riferimento.
Sojasun Cocco Bianco è preparato con latte di cocco proveniente da commercio equosolidale, senza l’aggiunta di zuccheri per esaltare la dolcezza naturale del cocco e mantenere un equilibrio nutrizionale corretto.
Sojasun Avena Bianco utilizza il 96% di avena da produzione biologica e racchiude nel formato da 150g tutti i benefici del prezioso alleato della salute. L’avena infatti contiene antiossidanti, vitamine e minerali, oltre ad essere una buona fonte sia di carboidrati complessi che di proteine e di acidi grassi essenziali. Un concentrato naturale di virtù dal gusto delicato e cremoso.
Sojasun Farro Bianco è unico sul mercato. Realizzato con l’87% di farro e senza aggiunta di zuccheri, questo prodotto puro e buono invita alla scoperta di un cereale, probabilmente il più antico che si conosca, in versione inedita. Tante le proprietà per la salute: il farro ha una buona digeribilità e un buon contenuto proteico, è privo di colesterolo, è saziante, contiene vitamine A, B e C ed è ricco di selenio. Inoltre, la sua coltivazione osserva i principi dell’agroecologia, grazie alla possibilità di coltivarlo su terreni aridi e alle radici profonde, che consentono un minore utilizzo di fertilizzanti.
Per gli amanti del caffè a cui però questa bevanda causa acidità o pesantezza nella digestione, Caffitaly ha ideato GENTILE, l’espresso decerato, altamente digeribile, ma allo stesso tempo capace di regalare un gusto pieno e ricco, proprio come un espresso tradizionale.
Questo caffè nasce da una materia prima decerata, a cui è stato sottratto il 5-idrossitriptamidi (C-5-HT), elemento presente in natura sulla parte corticale del chicco di caffè verde: il processo di deceratura a cui viene sottoposto permette di ottenere un prodotto più leggero e delicato, ideale per le persone sensibili a problematiche quali digestione e acidità di stomaco, pur senza rinunciare all’aroma, al gusto pieno e alla cremosità di un ottimo espresso.
GENTILE è la seconda referenza de I Funzionali Caffitaly System, la linea di nuovi caffè pensati per unire il piacere di un espresso cremoso dal gusto unico con quello di prendersi cura di sé, grazie a ricette esclusive che combinano pregiate miscele a vitamine e minerali per contribuire all’equilibrio di corpo e mente.
Red Bull® Winter Edition di quest'anno è al gusto di fico e mela, ma la nuova proposta sarà disponibile per un periodo di tempo limitato.
Con l’arrivo della stagione invernale, le temperature iniziano a scendere e ci si prepara alle tante attività sulla neve e alla gioia delle festività natalizie. In questa atmosfera frizzante, la sorpresa di quest’anno è la nuova Red Bull Winter Edition al gusto di fico, mela golden con un leggero sentore di caramello e note speziate invernali Red Bull Winter Edition fico e mela è disponibile in lattine color petrolio opaco da 250ml La linea di Red Bull® Energy Drink comprende da sempre l’iconica lattina a rombi blu e argento e le sue versioni Sugarfree e Zero, e da qualche anno si è arricchita con le Red Bull® Edition, che abbinano le ali di Red Bull® Energy Drink con gusti specifici: coccoaçai, dragon fruit, anguria e albicocca-fragola, a cui si aggiunge ora la nuova Winter Edition al gusto di fico e mela.
Da Eridania, azienda storica con oltre un secolo di esperienza nel mondo degli zuccheri, nasce una nuova idea golosa: Torta Subito! Una torta in vasetto monoporzione pronta in microonde in soli due minuti, aggiungendo sol tanto acqua.
Torta Subito! viene proposta come coccola da regalarsi in qualsiasi momento della giornata, come spezzafame per il break, ma anche come alleato per chi non ha molto tempo da dedicare alla cucina o come soluzio ne per chi soffre di intolleranze, essendo realizzata con farina di riso italiana. Inoltre, è priva di coloranti e con servanti artificiali.
Tre le varianti che vanno incontro a tutte le esigenze di gusto: Cioccolato - con gocce di cioccolato fondente, Carota - con gemme all’arancia, e Cocco e Banana con gocce di cioccolato bianco.
Si chiamano Spremoothies i nuovi succhi Leni’s, 100% naturali, una linea composta da 4 referenze, imbottigliati tramite la tecnologia HPP (High Pressure Processing): processo innovativo che sottopone i prodotti alimentari ad una pressione migliaia di volte superiore a quella atmosferica. Questa proposta nasce per garantire la massima qualità, freschezza e una shelf life aumentata e per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta alle innovazioni e alla ricerca di nuovi prodotti sani e buoni.
La nuova Linea Spremoothies Leni’s è realizzata con frutta accuratamente selezionata, 100% italiana, coltivata con cura e con passione.
Kiwimotto Leni’s: è una vellutata bevanda che unisce la dolcezza delle mele, il gusto agrumato del bergamotto e quello delicato del kiwi.
Kiliega Leni’s: realizzata con le rinomate Mele a polpa rossa, le Kissabel, e con le succose ciliegie della Val Venosta.
Melacocca Leni’s: il gusto dolce dell’albicocca e la bontà della mela si uniscono in uno Spremoothie avvolgente e rivitalizzante.
Bacirossi Leni’s: le deliziose Kissabel, le Mele delle Dolomiti a polpa rossa attentamente selezionate, regalano il loro unico sapore che si distingue per le note dolci di frutti di bosco.
Gli Spremoothies Leni’s sono custoditi in pratiche bottiglie da 250 ml, ideali per mantenere inalterate la freschezza del prodotto e le sue proprietà organolettiche.
La grafica pop e il mini formato rendono il prodotto accattivante sia per un pubblico adulto che giovane.
Tre nuovi gusti per ampliare e qualificare l’offerta di Yoga nel canale Vending, dove il marchio storico dei succhi di frutta italiani punta a consolidare la sua leadership, intercettando sempre di più le tendenze del mercato.
Vanno in questa direzione le novità della gamma Yoga 100% Frutta, che si allarga con tre nuovi gusti pronti a fare il debutto nelle prossime settimane all’interno di migliaia di distributori automatici presenti in tutta Italia: parliamo di ACE, Pera dell’Emilia-Romagna IGP e Pesca e Nettarina di Romagna.
L’elevata componente di frutta (e verdura, nel caso di ACE) unita alla filiera corta e tracciata per la Pera dell’Emilia-Romagna IGP e la Pesca e Nettarina di Romagna IGP, assicurano un prodotto di assoluta qualità che valorizza le coltivazioni dei soci agricoltori di Conserve Italia (il consorzio che detiene il marchio Yoga) e, in forza di una apposita certificazione, garantisce la piena tracciabilità e italianità della materia prima.
Questa novità amplia l’offerta della gamma Yoga 100% Frutta che, a fianco dei gusti Ananas e Arancia di Sicilia già presenti, può ora proporre ai clienti anche uno tra i gusti più richiesti sul mercato come ACE, e promuovere la garanzia e l’affidabilità di una filiera corta composta da aziende agricole selezionate che rispettano i disciplinari della Pera dell’Emilia-Romagna IGP e della Pesca e Nettarina della Romagna IGP.
illycaffè, azienda leader globale nel segmento del caffè di alta qualità sostenibile, presenta la macchina X9 Iperespresso, un capolavoro di design senza tempo.
Estremamente compatta, solida e facile da utilizzare, grazie al sistema in capsule e all’azionamento frontale, la macchina X9 è realizzata con materiali pregiati e nasce grazie a un complesso processo produttivo che prevede l'utilizzo di una barra di alluminio lunga 6 metri, magistralmente trasformata in un’inedita forma a ellisse.
Caratterizzata da dimensioni ridotte, che la rendono perfetta per qualsiasi angolo della casa, la macchina è dotata di scheda elettronica, illuminazione in tazza durante l’erogazione e comandi che permetto-no di memorizzare e selezionare due volumi di espresso, garantendo un risultato sempre perfetto in tazza. Uno dei punti forti della X9 è sicuramente il suo design: oltre ad essere un complemento d’arredo senza tempo, la macchina è estremamente raffinata, grazie alla scocca in alluminio cromato disponibile nella variante in inox dal tocco moderno, nell’elegantenero e nel classicorossoilly
Lanciati per la prima volta nel 1937 con il nome di Smarties Chocolate Beans, e prodotti successivamente da Nestlé, Smarties sono da sempre simbolo di positività, vivacità e innovazione. Oggi quegli stessi confettini colorati si rinnovano ancora e danno vita ad un nuovo prodotto: la Tavoletta Smarties. Gli iconici confettini nella Tavoletta Smarties sono realizzati con ingredienti di qualità e coloranti naturali, avvolti da uno strato di cioccolato al latte, con cacao approvvigionato responsabilmente, certificato Rainforest Alliance.
La confezione è realizzata interamente con carta riciclabile. Smarties, fa dunque, un ulteriore passo in avanti verso la sostenibilità, rimanendo il primo brand dolciario globale a trasformare tutti i suoi pack in carta riciclabile e approvvigionata da fonti gestite in modo responsabile. Non solo buoni e divertenti, dunque: questa nuova edizione, che si aggiunge alle attività che il brand ha messo in atto a favore della sostenibilità, è in linea con l’obiettivo Globale del Gruppo Nestlé, ovvero quello di avere il 100% dei pack riciclabili oriutilizzabili entro il 2025