Rivista Vending News numero 67

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Numero 67 - Anno 2023

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L’editoriale di Fabio Russo

Nei primi 9 mesi del 2023 si è registrato un rallentamento della crescita del Settore, in termini sia di fatturato che di battute. Ciò rende sempre meno realistico l’auspicato ritorno ai numeri del 2019, diventato un po’ l’anno di riferimento per misurare l’andamento del mercato e non solo per quanto riguarda la Distribuzione Automatica. Le imprese della filiera soffrono per il perdurare di alcuni fattori contingenti: l’aumento dei costi di gestione, lo smart working che riguarda circa il 15% dei lavoratori e sembra destinato a standardizzarsi, il carovita che ha modificato le abitudini dei consumatori. A questo proposito, i dati di Settore dei primi 9 mesi del 2023, illustrati in occasione degli Stati Generali del Vending dell’8 novembre, sollecitano un’osservazione relativamente al comportamento di alcune referenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La prima riguarda “il fresco”, ovvero frutta e verdura, tramezzini, piatti pronti, tutti caratterizzati dal segno meno. È vero che se si lavora da casa, la pausa pranzo non viene consumata al distributore automatico, ma è anche vero che si è tornati all’abitudine di portarsi il pranzo da casa o di acquistarlo al supermercato, come rileva un sondaggio realizzato da Too Good To Go in collaborazione con YouGov. Secondo l’indagine, infatti, 1 italiano su 2 ha ricominciato a preparare a casa la “lunch box” della pausa pranzo principalmente per due motivi: è più economica e sostenibile. Credo che l’aspetto relativo alla Sostenibilità incida anche sul comportamento della referenza acqua minerale, che registra un -3,34%. Se è vero, infatti, che quest’anno abbiamo avuto un’estate meno calda rispetto allo scorso anno, è anche vero che sempre più persone portano con sé la propria borraccia per risparmiare, per ridurre il consumo di plastica e anche – diciamocelo – perché è diventato un comportamento trendy. Un’ultima osservazione riguarda la referenza “cracker” che cresce del 14,46%: sarà pure uno spezzafame più semplice e salutare, ma sicuramente nel segmento snack è quello più economico. Tutto questo mi spinge a pensare che, al di là dello smart working o di un cambiamento delle abitudini dei consumatori legato ad una maggiore attenzione per la salute e per l’ambiente, il carovita sia il motivo primo di certe scelte, che si ribaltano di conseguenza sul fatturato delle imprese del nostro Settore e nel fuori casa in generale. Ciò nonostante, HOST Milano, che si è svolta nel mese di ottobre, ha restituito l’immagine di un mondo, quello HoReCa, come sempre in fermento, ricco di nuove idee, pronto ad investire in tecnologia e in sostenibilità. E questo lo abbiamo appurato incontrando tanti player soprattutto del comparto caffè e macchine per il caffè. In questo numero, un’ampia fotogallery della manifestazione, corredata dai QR Code attraverso i quali fruire delle tante interviste da me realizzate presso gli stand degli espositori. Ci avviciniamo alla fine dell’anno e all’inizio di quello nuovo che porterà tante novità ai nostri lettori che ancora non anticipo. Tanti auguri a tutti voi e…stay tuned!

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L’EDITORIALE di Fabio Russo

9 STATI GENERALI DEL VENDING 2023: IL VENDING AL CENTRO 16 I DATI DI SETTORE DEI PRIMI 9 MESI 2023 18 IL PROGETTO CONFIDA PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E SOSTENIBILE 22 HOST 2023: UN’EDIZIONE AL PARI DELL MIGLIORI ANNATE 24 BIANCHI INDUSTRY A HOST 2023 25 FABER COFFEE MACHINES A HOST 2023 26 FLO SPA A HOST 2023 27 FOODNESS A HOST 2023 29 GISE CAFFÈ A HOST 2023 32 PARTNERSHIP TRA CAFFITALY SYSTEM E COSTA X 34 DA RICAMBIGARDOSI DUE NUOVE SOLUZIONI PER L’HORECA 36 CUPPY CLEAN PER UNA PAUSA CAFFÈ PLASTIC FREE IN AZIENDA 40 VENDOMAT E GEOS A HOST CON UN PROGETTO DEDICATO AI LUOGHI DELL’OSPITALITÀ 43 AROMA MACCHINE A HOST 2023 45 CAFFÈ TORALDO A HOST 2023 46 A HOST GRUPPO CELLI HA PORTATO IL TEMA “TASTE THE FUTURE” 47 CAFFÈ BARBARO A HOST 2023 48 SANDEMETRIO A HOST 2023 49 HOST 2023: UN’EDIZIONE DI SUCCESSO PER REPA E PARTS TOWN 51 RHEA A HOST: IL FUTURO DELL’AUTOMAZIONE PER L’OSPITALITÀ 52 SOPRANO E KOMETA AL CENTRO DELLA RICCA OFFERTA NECTA 54 QUABA: UN NUOVO MODO DI BERE L’ACQUA 58 TUTTE LE NOVITÀ IN CASA KAROMA TUTTI I CONTENUTI DI QUESTA RIVISTA SONO DI PROPRIETÀ DELLA FABIO RUSSO SRL - VIETATA LA RIPRODUZIONE

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I CONSUMI DI CAFFÈ E ALIMENTI SUI LUOGHI DI LAVORO

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DUOVENDING: NON C’È DUO SENZA TE!

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SANCIBO: LE POSATE EDIBILI PER I CONSUMI FUORI CASA

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LE NOVITÀ DI ARIGNANO DISTRIBUZIONE

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VENDING SOSTENIBILE: PREMIATO IL COMUNE DI VALSOLDA

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MASSIMO RENDA (CAFFÈ BORBONE) CAVALIERE DEL LAVORO

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EVOCA GROUP ADERISCE ALL’INIZIATIVA GLOBAL COMPACT

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CONSERVE ITALIA: INVESTIMENTI PER 86,6 MILIONI

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FLO SPA. GEACALIX PLUS LE NUOVE CAPSULE COMPOSTABILI AL 100%

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GRUPPO ILLIRIA PREMIATO AL SUSTAINABILITY AWARD

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LUCA CIOFFI NUOVO DG DI ESSSE CAFFÈ

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SIGEP 2024

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FIORE DI PUGLIA AD ANUGA ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ

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I RETISTI DI È ORA SI INCONTRANO PRESSO LA COVIM

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BUONRISTORO VENDING GROUP CRESCE E SI RAFFORZA

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ANGELO PANARELLA NUOVO HEAD OF ITALY IN INGENICO

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FEDERICO TESTARELLA NUOVO AD DI GRUPPO CELLI

I PRODOTTI RISO SCOTTI SNACK

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Periodico bimestrale della distribuzione automatica supplemento di www.vendingnews.it

Anno 2023 - Numero 67 Editore

Sede: Viale Antonio Gramsci, 17/b 80122 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 - ROC 22385 Tribunale di Napoli 49 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it

Tel. 0810152150 - Fax 0810152151

Direttore responsabile Fabio Russo Direttore editoriale Flora Seta Hanno collaborato: Fabio Russo - Flora Seta - Martina Basile Paola Bertini - Carlotta Bortolin - Camilla Buzzi - Cristina Carboni - Erica Ferrari - Serena Guida - Manuela Roccato - Lorena Severi - Gianluca Signaroldi - Giuseppe Francione Distribuzione Compagnie di gestione- Artigiani del vending - Centri di assistenza tecnica OCS e VendingRivendite materiale alimentare e attrezzature - Costruttori di attrezzature - Produttori di materie prime - Torrefazioni di caffè - Negozi di rivendita cialde, capsule e OCS - Agenti di commercio del settore vending e Horeca - Associazioni di categoria e a tutela dei consumatori - Buyers del segmento Retail, GDO & GDE - Ufficio acquisti di operatori dell'Horeca- Grandi aziende ed enti pubblici

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L’edizione 2023 degli Stati Generali del Vending, che si è tenuta l’8 novembre presso la sala Orlando della sede romana di ConfCommercio, è stata un grande successo, che ha visto la partecipazione di 200 imprenditori del Settore. Numerosi anche i rappresentanti delle istituzioni intervenuti: il Vice Presidente della Camera dei Deputati On. Giorgio Mulè; il Presidente della Commissione Bicamerale di Controllo degli Enti Gestori On. Alberto Bagnai; il Presidente della Commissione Affari Sociali On. Ugo Cappellacci; il Vice Presidente della Commissione Bilancio Sen. Claudio Lotito; l’On. Ylenja Lucaselli e la Sen. Raffaella Paita, rispettivamente delle Commissioni Bilancio di Parlamento e Senato; e l’On. Luca Squeri della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati. A loro si è unita con un messaggio video l’On. Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per lanciare un importante messaggio: la firma nella giornata di martedì 7 novembre dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) della distribuzione automatica, un risultato arrivato dopo un lungo lavoro di revisione del testo da parte di Confida, che ha permesso di eliminare moltissime delle criticità presenti nelle prime versioni.

ca sia il motore propulsivo per la crescita del Settore e lo strumento con il quale affrontare le sfide del futuro. Come ogni anno, ad inaugurare l’assise, il presidente di ConfCommercio Carlo Sangalli e ad aprire i lavori l’intervento del presidente di CONFIDA, Massimo Trapletti. Durante il convegno, i rappresentanti delle istituzioni presenti si sono confrontati sulle principali questioni del settore illustrate in primis dal Presidente di Confida, al quale si sono unite le voci dei Presidenti dei Gruppi Merceologici dell’associazione: Pio Lunel per il Gruppo Gestori; Roberto Pellegrini per il Gruppo Fabbricanti di Distributori Automatici e accessori; Stefano Piccinini per il Gruppo Fabbricanti Prodotti per la DA; Ernesto Piloni per il Gruppo Servizi nonché presidente di Venditalia Servizi; Roberto Pace per il Gruppo Giovani Imprenditori e dal Vicepresidente di Confida Mario Toniutti. A moderare l’assise Alessandro Sallusti, opinionista, giornalista e Direttore de Il Giornale.

Le due parole chiave degli Stati Generali 2023 sono state “Innovazione” e “Sostenibilità” due temi centrali, considerati dal punto di vista dei protagonisti della filiera della distribuzione automatica. Da qui il titolo il “Vending al Centro” con il quale viene ribadito ancora una volta come l'innovazione sostenibile e tecnologi-

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Tanti i temi al centro del convegno, riepilogati nel discorso introduttivo del presidente di CONFIDA Massimo Trapletti, di cui riportiamo di seguito i punti salienti. Per prima cosa, il presidente ha ricordato “che la distribuzione automatica è un Made in Italy, un settore in cui l’Italia è leader a livello internazionale… un prodotto della tecnologia italiana fabbricati nel nostro Paese e venduti in tutto il mondo. E come tali vanno tutelati.” Il riferimento è alla concorrenza da parte di produttori extra europei che introducono nel nostro Paese macchine che talvolta non rispettano le nostre normative, quali ad esempio l’etichettatura energetica o gli FGas. Ciò vuol dire che questi prodotti sono sottoposti a blandi controlli, al contrario di quanto avviene per i d.a. di produzione italiana, che quando esportati all’estero, sono sottoposti all’obbligo di certificazioni e controlli talvolta estenuanti. Pertanto, il presidente ai rappresentanti delle istituzioni presenti agli Stati Generali, che “il nostro Paese si faccia promotore in Europa di maggiori controlli doganali in entrata per le attrezzature e più in generale per tutte le merci che provengono dai mercati esteri” e questo perché ci sia parità di trattamento, considerato il peso degli investimenti e il costo della nostra manodopera e delle materie prime nel nostro Paese. Inoltre, in vista della discussione in Parlamento di un Disegno di Legge sul Made in Italy, Trapletti chiede che vi venga incluso anche il Settore del Vending, di cui il nostro Paese è sicuramente leader, come dimostrano la capillarità della presenza dei distributori automatici sul territorio rispetto agli altri Paesi europei e il forte richiamo della nostra fiera di Settore. Venditalia è infatti la principale manifestazione internazionale della Distribuzione Automatica che - chiede il presidente Trapletti - andrebbe sostenuta attraverso finanziamenti, in modo che cresca soprattutto a livello internazionale, e attraverso il supporto alle imprese che espongono, per far sì che anche le PMI possano cogliere l’opportunità di parteciparvi. E, a proposito di investimenti, il presidente ricorda quelli effettuati per l’innovazione tecnologica del Settore, che è stata un importante elemento dello sviluppo negli ultimi anni per “accelerare il ricambio generazionale della tecnologia e recuperare parzialmente le perdite registrate durante il Covid.” In questo contesto, molto importanti sono stati i fondi messi a disposizione per la cosiddetta “Transizione 4.0” che ha incentivato l’acquisto di distributori automatici nuovi interconnessi. Nel 2023, la riduzione del credito d’imposta al 20% ha ridotto drasticamente gli investimenti in nuove macchine e, pertanto, ci si augura che nel nuovo piano “Transizione 5.0” questo strumento venga rifinanziato, anche attraverso i fondi del PNRR. A questo proposito, Massimo Trapletti ricorda che l’Italia ha la più ampia catena distributiva automatica d’Europa con i 835 mila distributori automatici installati sul territorio, in luoghi sensibili dove svolgono un’importante funzione sociale, come ospedali, caserme, oltre a fabbriche, uffici e luoghi di transito. Queste imprese, per lo più di piccole e medie dimensioni, nonostante

stiano ancora soffrendo delle perdite registrate con il Covid e lo smart working, hanno accettato la sfida della transizione digitale e sostenibile e continuano ad investire per centrarne gli obiettivi. A questo proposito, a nome dell’associazione, il presidente chiede ai rappresentanti delle istituzioni presenti in sala un aiuto per rimuovere alcuni impedimenti che stanno rallentando la ripresa del comparto, come il decreto 179/2012 poi modificato dal DL 36/2022, che ha introdotto l’obbligo ad accettare pagamenti elettronici. “Questo decreto in questione è vecchio di oltre dieci anni e prevede come strumenti per il pagamento elettronico solo carte di credito, di debito o prepagate. Ma negli ultimi anni i pagamenti elettronici si sono dematerializzati e il mobile payment, ossia le cosiddette APP di pagamento, è il sistema che si sta diffondendo di più, anche nel nostro settore. Attualmente più del 20% dei distributori automatici installati in Italia hanno montato questo sistema. A questo proposito abbiamo presentato una proposta per ampliare gli strumenti del decreto aggiungendo quelli a spendibilità limitata, come le app del nostro settore che sono tracciate fiscalmente”. Chiede, inoltre, che si tenga conto del fatto che su alcune macchine, per condizioni tecniche, l’obbligo non può essere applicato e che quindi dovrebbero essere prese in considerazione deroghe su specifici casi. In tema di transizione sostenibile, il presidente Trapletti ha espresso le preoccupazioni del Settore per il nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi (PPWR), che presenta diversi punti critici “a partire dallo strumento normativo proposto, poiché la scelta di un Regolamento, e non di una Direttiva, penalizza specifiche peculiarità e investimenti di alcuni Stati tra cui l’Italia che, sul fronte degli imballaggi, ha già raggiunto il 74% di riciclo superando il target europeo del 65% previsto

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per il 2025”. Ricorda, quindi, che il comparto italiano della distribuzione automatica ha dato vita, unico in Europa, ad un progetto di economia circolare chiamato RiVending per il recupero e riciclo di bicchieri e bottigliette in plastica promosso da CONFIDA insieme a UNIONPLAST. Gli oltre 13mila cestini finora installati hanno permesso un risparmio di oltre 1.000 tonnellate di CO2 all’anno. Il nuovo regolamento, che punta sull’uso di contenitori riutilizzabili e sistemi di cauzione, inapplicabili nel Vending, vanificherebbe gli sforzi fin qui compiuti. Altro tema affrontato è quello delle concessioni pubbliche, per le quali i gestori pagano canoni che negli anni sono cresciuti sempre più, risultando sproporzionati rispetto al fatturato prodotto dalle stesse locazioni, a cui si aggiunge il meccanismo della doppia leva (più alto ristorno e più basso prezzo), che rende antieconomiche molte concessioni pubbliche. Per rendere i canoni concessori sostenibili, questi “devono essere proporzionati rispetto ai consumi reali consuntivati che, specie nelle strutture sanitarie, dopo

il Covid non sono più tornati al livello del 2019, mentre le pubbliche amministrazioni ancora richiedono gli stessi canoni. Oltre a questo, va eliminata la doppia leva che non permette agli attori di poter rendere redditizie le concessioni”. Al discorso introduttivo del presidente Trapletti sono seguiti gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni e dei Gruppi merceologici di CONFIDA. Uno spazio è stato riservato all’illustrazione dei dati di Settore nei primi 9 mesi del 2023 elaborati da Ipsos e quelli del piano strategico per la transizione digitale e sostenibile delle imprese di Settore, realizzato da Ernst&Young su commissione di CONFIDA e lanciato lo scorso anno proprio in occasione degli Stati Generali. Insomma, è stata un’edizione che ha lasciato nei partecipanti l’orgoglio di far parte di un settore importante per il nostro Paese e la speranza che molte delle problematiche che il comparto sta vivendo siano prese in considerazione, e soprattutto risolte, da parte delle istituzioni.


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I DATI DI SETTORE DEI PRIMI 9 MESI 2023

Andrea Alemanno di Ipsos Italia ha illustrato i dati di settore riferiti ai primi nove mesi del 2023, risultati dall'indagine commissionata ogni anno da CONFIDA.

Nei primi nove mesi del 2023 il settore della distribuzione automatica ha continuato sì a crescere ma lentamente, registrando 1,2 miliardi di fatturato (+1,8%),

e oltre 3 miliardi di consumazioni (+1,7%): ripresa più contenuta quindi rispetto allo stesso periodo del 2022 quando le consumazioni erano cresciute dell’8%. Smart working, guerre, crisi economica e delle materie prime continuano a impattare in maniera negativa il settore che, secondo le stime, nel 2023 registrerà ancora una perdita di circa il 15% rispetto al 2019.

IL CALDO Il caffè, che resta il prodotto più venduto (57% del totale delle consumazioni), registra una crescita minima del 0,33%, restando stabile rispetto al 2022. Da gennaio a settembre sono stati consumati ai distri-

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butori automatici oltre 1,7 miliardi di caffè, ben 6 milioni al giorno. Crescono invece le altre bevande calde in particolare il thè e il cioccolato. Nel complesso le bevande calde, escluso il caffè, crescono dell'11,05%.


Rispetto al 2022, quando la stagione estiva era stata più calda del solito, nei primi 9 mesi del 2023 le consumazioni di bevande fredde sono diminuite del -3,87%, complice anche un luglio particolarmente piovoso. Quasi tutte le tipologie, ad eccezione degli energy drink (+10,09%), hanno fatto registrare una contrazione (sport drink -10,85%; tè freddo -7,06%), mentre le bevande alla cola sono rimaste il linea con lo scorso anno. Le bevande alla frutta che registrano una maggiore crescita sono quelle a più alta percentuale di contenuto di frutta.

IL FREDDO

GLI SNACK

Dati positivi per il segmento snack sia dolci che salati che crescono dell'8,09% rispetto al 2022. Fa eccezione il fresco, soprattutto frutta e verdura che calano del

-4,78% forse per una minore presenza delle persone nei luoghi di lavoro a causa dello smart working. Crescono i prodotti a base di formaggio.

Da notare il calo dei consumi di wafer e barrette per il dolce e di tarallini e frutta secca per il salato. Particolare crescita del segmento confectionary con

caramelle e chewing gum a +31,41%. Cresce anche il consumo di crackers (+14,46%) e delle patatine (+10,47%).

CONCLUSIONI In sintesi, i dati dei primi 9 mesi del 2023 mostrano un settore ancora in crescita sebbene non siano stati raggiunti i numeri del 2019 che, anche in futuro, sarà dif-

ficile eguagliare. Forse però la chiusura dell'anno farà ancora recuperare qualche punto percentuale, sia in termini di erogazioni che in termini di fatturato.

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IL PROGETTO CONFIDA PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E SOSTENIBILE In occasione degli Stati Generali del Vending 2022, CONFIDA aveva comunicato il lancio di un piano strategico con l’obiettivo di accompagnare le imprese del Vending associate nella transizione digitale e sostenibile. Un piano strategico operativo, per il quale CONFIDA si è avvalsa della consulenza di Ernst&Young, della durata di 3 anni, articolato in più step, dei quali l’associazione si era impegnata a rendere conto, passo dopo passo. Dopo una prima fase di organizzazione e delineazione del contesto ed un momento di confronto con i giovani imprenditori del Settore attraverso tavoli di lavoro dedicati, agli Stati Generali 2023, Riccardo Bovetti e Roberto Giacomelli, partner di Ernst&Young, hanno illustrato in che modo il piano da allora è evoluto.

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Per quanto riguarda il tema della trasformazione digitale si è arrivati a delineare 4 temi di indagine: 1) la trasformazione dei dati in informazioni, al fine di migliorare la conoscenza del consumatore, ottimizzare la customer experience e rendere di conseguenza più efficaci le nuove vendite; 2) i pagamenti digitali, che assumono sempre più importanza; 3) gli studi di mercato e quindi l’intercettazione dei trend tecnologici all’interno della filiera; 4) la revisione del protocollo di comunicazione per dare a tutti gli attori della filiera un set minimo informativo, che possa essere condiviso, al fine di abilitare tutti gli altri elementi di trasformazione in maniera più efficace e consapevole.


Su due di questi ambiti si è già passati alla fase operativa: il positioning strategico del protocollo di comunicazione comune e l’ottimizzazione del processo di rifornimento. Per quest’ultimo punto si è già mappato il processo attuale ed evidenziate le criticità, dando avvio a un modello di autovalutazione messo a disposizione di tutti gli associati per poter fare una valutazione di tipo qualitativo del grado di efficienza del proprio modello ed individuare i punti da poter migliorare. Anche per quanto riguarda il tema della trasformazione sostenibile sono state individuate alcune linee di azione prioritarie: 1) la creazione di un report di sostenibilità di associazione, allineato ad uno standard condiviso (GRI), in cui si metta in evidenza il purpose, ovvero la storia del Settore e il valore sociale del Vending, inteso come valore che viene creato attraverso la sua attività per la comunità e il territorio; 2) il cambiamento climatico, rispetto al quale si è pensato di creare un sistema centralizzato di calcolo delle emissioni di Co2, certificato da parti terze, per accompagnare le aziende nell’individuazione della propria Carbon Footprint e di azioni che possano ridurla; 3) il progetto RiVending come progetto da potenziare attraverso l’analisi dei risultati finora ottenuti e con un’attenzione particolare per il RiVending PET, che può prefigurarsi come valida alternativa al sistema delle cauzioni, tanto caldeggiato in Europa; 4) l’intensificazione delle attività di collaborazione con istituti professionali o scuole, per accrescere l’attrattività del Vending, attraverso la partecipazione a fiere di Settore ed eventi e le testimonianze di aziende associate rispetto al proprio impegno nei diversi ambiti

della Sostenibilità, intesa a 360 gradi (ESG). Su tutti questi temi sono state raccolte le voci delle imprese associate con il particolare coinvolgimento del Gruppo Giovani che hanno dato un importante contributo nell’individuazione dei temi da sviluppare. Dal confronto si sono evidenziati in particolare due temi: 1) l’ottimizzazione della customer journey e quindi dell’interazione tra macchina e cliente via app; 2) l’aumento dell’attrattività del Settore per i giovani. In questa prima parte dei lavori, quindi, si sono definite le linee di sviluppo e le traiettorie; nei prossimi mesi bisognerà lavorare sui progetti identificati per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel piano strategico di CONFIDA entro il 2026.

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Miscela Cremosa Una miscela dalla tostatura intensa tipica Napoletana, il risultato in tazza è un espresso forte e deciso, dalla cremosità compatta e persistente. L’omaggio alla tradizione del caffè napoletano.

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UN'EDIZIONE AL PARI DELLE MIGLIORI ANNATE Un’esperienza al livello delle migliori annate, che consolida la leadership di HostMilano quale hub globale di riferimento per l’innovazione nell’ospitalità professionale, il fuoricasa e il food retail. Così si è conclusa la 43° edizione della manifestazione fieristica che ha registrato oltre 180mila visitatori professionali, con una forte incidenza di operatori internazionali provenienti da 166 Paesi (+ del 42% del totale). Oltre che da nazioni europee come Germania, Francia, Spagna, Svizzera e Regno Unito, delegazioni particolarmente numerose si sono registrate dal Nord e Sud America (1 su 10), Paesi del Golfo e Asia (circa 1 su 5). Al di là dei numeri, a colpire è stata soprattutto la qualità degli incontri di business, dovuta all’elevata profilazione degli oltre 700 hosted buyer, arrivati a Milano grazie anche alla collaborazione di ITA-ICE Agenzia, e ai visitatori spontanei, spesso rappresentati da decisori aziendali con alta capacità di spesa. PERCHÉ HOSTMILANO ATTRAE?

IL VENDING A HOST

HostMilano attrae perché è l’appuntamento dove i top player di tutto il mondo presentano in anteprima le loro nuove tecnologie al punto che, come affermano gli stessi buyer esteri, si possono trovare novità non ancora disponibili nei mercati di destinazione anche per le aziende già presenti nel Paese.

Il fatto che i consumi fuori casa vadano oltre il prodotto, che sia cibo o bevanda, e che rappresentino un mezzo attraverso il quale il consumatore vuole fruire di nuove esperienze è dimostrato dalla forte presenza della Distribuzione Automatica anche in stand di player non direttamente appartenenti al Settore. A Host il Vending è diventato così una novità per il mondo mixology e wine. Cocktail Machine, ad esempio, ha presentato la prima macchina per preparare cocktail (oltre 40), con ingredienti che vengono miscelati al momento, velocizzando così il lavoro del personale, soprattutto durante grandi eventi e banchetti. Grazie al cuore intelligente, la macchina monitora in automatico sia il numero di cocktail erogati, che i preferiti e le necessità di riordino degli ingredienti con i cocktail premiscelati.

Novità ambientate in contesti, spesso di design, che ‘raccontano’ in che modo i prodotti rispondano ai desiderata degli utenti: secondo una ricerca presentata in manifestazione da TradeLab, infatti, il 51% degli italiani è pronto a tornare a spendere nel fuoricasa (seconda voce in assoluto dopo i viaggi) e ben due terzi (il 66%) dà più importanza a un’esperienza che stimoli attese, aspettative e curiosità - ma sia al contempo rassicurante - che non al solo cibo e bevande.

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E per i wine lovers? Il mondo delle vending machine ha pensato anche a loro e proprio a HOST Enomatic ha dato prova dell’evoluzione tecnologica applicata a sistemi self use con un dispenser automatico per il vino in bottiglia, ideale per enoteche e bar in cui clienti desiderano degustare più tipologie di vino, sempre tenuto nelle condizioni ideali. Il sistema funziona con una Wine Card, ricaricabile presso il gestore. Quest’anno l’azienda ha introdotto anche la macchina per servire analogamente lo Champagne preservandone tutte le caratteristiche. Oltre alle incursioni in segmenti del fuori casa “nuovi”, la Distribuzione Automatica ha avuto un suo proprio spazio, grazie alla presenza di molti top player del comparto: dai produttori di vending machine accreditati a livello internazionale (Bianchi Industry, Evoca Group, Rhea, Nova Distributori…) ai tantissimi torrefattori, ai produttori di accessori e ricambi, oltre che di macchinari destinati alla produzione e al packaging, specifici per il comparto del caffè. Molti dei protagonisti di questa edizione hanno presentato un’offerta dedicata e/o combinata sia per il mondo del Vending che per il comparto dell’HoReCa, su cui HOST è particolarmente specializzata. Di tutto questo daremo un resoconto nel dossier che segue, in attesa della prossima edizione di HostMilano.

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Massimo Trapletti, Amministratore Delegato di Bianchi Industry SpA

Tante novità, tanti visitatori, tanti feedback positivi. È stata un’edizione 2023 di Host davvero ricca di soddisfazioni per Bianchi Industry. Il gruppo bergamasco si è presentato a Fieramilano Rho con entrambi i suoi brand, Bianchi Vending e Brasilia, e una gamma di soluzioni più che mai completa e diversificata. La cinque giorni milanese ha, infatti, confermato l’impegno di Bianchi nel rafforzare la propria presenza non solo nel settore della distribuzione automatica ma anche nei mercati OCS e Horeca. Per quanto riguarda l’offerta di prodotto targata Bianchi Vending, Host è stata l’occasione per ammirare da vicino sia le Phygital Solutions Agily e Intuity che le Coffee Station Solutions, con le tre protagoniste attuali, Gaia Style, Talia, Evia, e la nuovissima Desia, svelata in anteprima al pubblico della fiera ed attesa in produzione nel corso del 2024. Desia ha suscitato fin da subito la curiosità degli addetti ai lavori grazie alle sue caratteristiche innovative nell’ambito del Coffee Service: una macchina più easy, più bella, più digitale, pensata per soddisfare qualsiasi desiderio con le diverse versioni disponibili, di semplificare il lavoro degli operatori con la manutenzione facilitata e di offrire un’interazione uomo-macchina più che mai intuitiva e appagante. Anche sul versante Brasilia, i visitatori dello stand di Bianchi Industry sono rimasti favorevolmente colpiti dalla varietà della proposta. Occhi puntati sulle Macchine Tradizionali BL, dalle top di gamma BL-500 Light e Dark Edition alle più classiche BL-300 e BL-100, e sulle super automatiche Festa e Aurea. Ma grande interesse anche per la linea Prosumer, con la regina delle soluzioni compatte, Mini-Mighty, la macchina semi-professionale pensata per l’Home Barista che vuole gustare e condividere un prodotto di qualità anche a casa. Con circolazione termosifonica, portafiltro professionale e rubinetto proporzionale per la lancia vapore, Mini-Mighty è dotata di tutte le feature necessarie per preparare una bevanda a regola d’arte. Oltre che per la qualità dell’estrazione del caffè, la macchina si contraddistingue per il design ricercato e per la possibilità di adattarla al proprio stile scegliendo tra tre diversi colori di tendenza: i classici greige/grigio scuro satinato e grigio scuro/inox danno un tocco di eleganza allo spazio, mentre il più audace verde mare/grigio scuro satinato richiama le tonalità della natura per un ambiente calmo e sereno.

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Fabio Teti, CEO di Officine Faber Italia srl Faber Coffee Machines, azienda leader di macchine per caffè in cialda, si è ispirata a Barbie e alla sua Casa Dei Sogni per dedicare alla bambola Mattel una nuova limited edition con un design che si tinge di rosa a partire dal packaging. Per il lancio della limited edition ispirata a Barbie, avvenuto in occasione di HOST 2023, Faber ha scelto quattro nuovi modelli, tre nella versione Piccola Slot ed uno nella versione Mini Deluxe. Altra particolarità della collaborazione tra Faber e Mattel è l’inserimento nella box di una speciale bambola nella versione Barbie Fashionistas Diversity, tema centrale del mondo Mattel, sposato in pieno da Faber. Questa bambola ci ricorda che non dovremmo mai sottovalutare il potere dell’inclusione. Dettagli e finiture in rosa, la Mini Deluxe di Barbie ha nei suoi punti di forza l’eleganza unita alla potenza di una macchina professionale, studiata per i clienti più esigenti che scelgono il massimo del gusto senza rinunciare ad un design compatto unico e resistente. Per un caffè a regola d’arte con un’ergonomia funzionale e smart troviamo la Slot, il modello più venduto della gamma Faber, che indossa i colori dell’amatissima bambola. Nata per durare nel tempo e forgiata dalle mani esperte di artigiani professionisti, ha un meccanismo in grado di ottimizzare i tempi di riscaldamento dell’acqua e di erogazione di un espresso perfetto come al bar. “Il lancio della linea Barbie con Mattel è per noi un grande risultato che si inserisce nella scia di numerose collaborazioni di successo degli ultimi anni grazie al lavoro del direttore marketing Diego Di Flora. L’attenzione ai materiali 100% italiani, al design e allo sguardo sulle ultime innovazioni come il metaverso e la domotica, vengono valorizzate così dalle nostre campagne di marketing“, ha dichiarato Fabio Teti, Ceo di Faber Coffee Machines.

Barbie è da sempre in evoluzione con i tempi, così come la sua casa. Barbie acquistò la sua prima Casa dei Sogni nel 1962 e da allora ha subito numerose ristrutturazioni e aggiornamenti per riflettere le tendenze architettoniche e di interior design popolari di ogni tempo. Più di 60 anni dopo, rimane un’icona, con una Dreamhouse venduta ogni minuto e diventando, nel 2021, secondo NPD, l’articolo più venduto nella categoria bambole negli Stati Uniti. La Casa dei Sogni 2023 è la versione più completa e ricca di accessori che sia mai stata realizzata, con cui bambini e bambine potranno vivere le loro più grandi avventure!

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Flo, prima in Europa, ha presentato a HOST “Alpha” un’innovativa gamma di prodotti per alimenti (bicchieri, piatti e posate) in un materiale di origine naturale al 100%, senza plastica ed esclusivamente Made in Italy. La nuova linea è realizzata in pura cellulosa rivestita esternamente da QWARZO, un rivoluzionario coating, sviluppato dall’omonima azienda di Rovato (BS), in grado di potenziare le caratteristiche della carta a cui viene applicato, senza alterarne la riciclabilità e la compostabilità. Il trattamento è a base di silice - l’elemento più presente in natura - plastic-free e invisibile, e garantisce al prodotto eccellenti performance, rendendolo impermeabile a liquidi, oli e grassi e con elevata resistenza meccanica. La carta utilizzata, certificata PEFC e proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, risulta così impermeabile e molto resistente. I prodotti della linea Alpha sono totalmente esclusi da divieti, restrizioni e obblighi previsti dalla direttiva SUP, entrata in vigore nel 2021, che prevede il bando per piatti e posate in plastica monouso e obiettivi di riduzione dal mercato dei bicchieri contenenti plastica, oltre che, per questi ultimi, l’obbligo di marcatura su ogni bicchiere, ad indicarne la presenza.


Debora Screpanti, Responsabile Marketing di BLUPURA srl

A Host Foodness ha presentato Dropology, un'innovativa attrezzatura progettata per sferificare qualsiasi tipo di bevanda liquida. Con Dropology è possibile creare piccole drops che possono essere utilizzate per decorare cocktail, aperitivi, creme fredde e molto altro ancora. Questa attrezzatura piccola e semplice da usare è ideale sia per i professionisti del settore food & beverage che per gli appassionati di cucina che desiderano portare un tocco di creatività ai loro piatti e bevande.

Sara Lusetti, Responsabile marketing di FOODNESS SpA


Fabio Binacchi, Presidente e AD di OPEM SpA

Vittoria Percuoco, Respons. Comunicazione e Marketing di Caffè Moreno srl

Alessandro Albanese, Responsabile Commerciale Italia di ZERICA srl


Enrico Vergnano, Responsabile Horeca e Foodservice di Caffè Vergnano SpA

Federica Pellegrini, atleta e testimonial del progetto Women in Coffee

A HOST 2023 Gise Caffè ha presentato al mercato la nuova macchina AURA e la sua capsula, dotata di un sistema di riconoscimento e coperto da diversi brevetti internazionali, a cui si aggiunge la produzione delle capsule firmate Gise: 8 referenze di caffè, 10 tra solubili e istantaneo, 5 tisane Benessere in foglie in capsula e 4 in cialda. Interamente progettata e costruita in Italia, dalle forme morbide e lineari che richiamano i design eleganti degli anni '60, Aura ha a bordo nuovissime tecnologie che la rendono unica nel suo genere. Il cuore tecnologico di Aura, infatti, la differenzia dalle altre macchine per un innovativo sistema di riconoscimento, che permette di utilizzare esclusivamente capsule originali Gise Caffè, in grado di garantire la migliore qualità in tazza e la massima esperienza del gusto. Aura ha una lunga autonomia di utilizzo grazie al serbatoio d’acqua e al cassetto per capsule esauste molto ampi, oltre ad essere di facile manutenzione. Il sistema Gise Technology, inoltre, ha raggiunto un livello di altissima qualità: l’estrazione risultante, ossia il TDS* medio dei caffè Gise, è infatti decisamente superiore ai maggiori competitor sul mercato. *TDS= total dissolved solid. Valore utilizzato per indicare l’estrazione di una bevanda, maggiore è la quantità di particelle presenti nella bevanda e maggiore saranno estrazione e intensità.

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Riccardo Savini e Mimmo Manisi, CEO e Area Manager di Dynamic srl



PARTNERSHIP TRA CAFFITALY SYSTEM E COSTA X Nel corso di Host Caffitaly System S.p.A. ha annunciato la partnership strategica con Costa X, la più recente proposta business-to-business di Costa Coffee, il secondo marchio di caffè al mondo e parte di The Coca Cola Company. A rendere unica la proposta di Caffitaly è da sempre la qualità impeccabile offerta dal “Caffitaly System”: combinando perfettamente la tecnologia di macchine e capsule, questo sistema unico e innovativo è infatti in grado di offrire un’esperienza di caffè superiore. A HOST, Costa X ha svelato una nuova gamma di macchine Podio realizzate in collaborazione con il team di Ricerca & Sviluppo di Caffitaly. Progettate specificatamente per i canali OCS, hotel e leisure, queste macchine utilizzano il sistema di capsule “Flexicup” di Caffitaly per assicurare il massimo risultato qualitativo in ogni tazza. "Siamo estremamente orgogliosi di rafforzare il nostro legame con Costa X. Questa collaborazione non è solo un riconoscimento del costante impegno di Caffitaly in Ricerca & Sviluppo, ma è anche un riflesso della nostra visione condivisa di ridefinire il panorama globale del caffè. Coniugando il nostro sistema di capsule “Flexicup” con una macchina realizzata su misura esclusivamente per Costa X, miriamo a conquistare i palati degli appassionati di caffè in tutto il mondo. Questa partnership a lungo termine segna l’inizio di una nuova era di eccellenza, innovazione e passione condivisa" sottolinea Massimiliano Pogliani, CEO di Caffitaly. "Il lancio della nuova gamma Podio segna il prossimo capitolo della nostra partnership di lunga data con Caffitaly. L’expertise di Caffitaly nel design delle cap-

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sule e nella manifattura delle macchine è stato determinante nello sviluppo della gamma Podio e ha permesso di esaltare il gusto e l’aroma del nostro Costa Coffee Mocha Italia Signature Blend. Sotto la guida di Massimiliano Pogliani, CEO di Caffitaly, abbiamo estrema fiducia nella partnership con Caffitaly e nei nostri piani comuni per il futuro. Crediamo davvero che la gamma di proposte da Costa X rivoluzionerà il concetto di come e dove si possa servire un caffè buono come al bar" commenta Philippe Schaillee, CEO di Costa Coffee. Nei prossimi mesi la nuova gamma di macchine sarà disponibile nell’Europa Occidentale e Orientale, nel Regno Unito e in altri mercati internazionali.


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DA RICAMBIGARDOSI DUE NUOVE SOLUZIONI PER L'HORECA A HOST 2023, Ricambigardosi oltre all’ampia gamma di ricambi per i settori Ho.Re.Ca e OCS per i quali dispone di ben 7 differenti cataloghi, ha presentato al mercato due grandi novità sviluppate in collaborazione con Full Service Training Lab. La prima grande innovazione è un sistema brevettato: si tratta dell’evoluzione del classico pressostato elettromeccanico. Lo Smart Pressure System (SPS) è un pressostato digitale evoluto con funzioni di energy-saving compatibile con la maggior parte delle macchine nuove ed usate. Questa soluzione permette numerosi vantaggi: • Maggiore precisione di lettura della temperatura (risoluzione 0,01bar). • Regolazione dei parametri della macchina tramite una centralina dotata di connessione Bluetooth o Wi-Fi ed orologio. La configurazione dei vari parametri può avvenire tramite APP dedicata, dalla quale è possibile monitorare o controllare il dispositivo anche da remoto. • Possibilità di attuare strategie di energy-saving anche su macchine sprovviste di elettronica, migliorando inoltre la classe energetica.

La soluzione Smart Pressure System (SPS) favorisce, inoltre, l’adozione dei principi previsti dalla direttiva comunitaria nell’ambito dell’economia circolare. La seconda novità è un innovativo sistema di controllo dei parametri fondamentali della macchina da caffè quali temperatura, pressione e portata. Questo strumento, il COFFEE ANALYZER, è l'evoluzione di uno strumento che Ricambigardosi ha in commercio dal lontano 2016. Grazie ad una elettronica dedicata, è possibile rilevare i valori dei parametri sopra citati e visualizzarli su un display in free running oppure su grafico a colori. Tutti i dati rilevati posso poi essere trasferiti su pc. Questo importante strumento diventa fondamentale per controllare lo stato della macchina in tutta la sua vita: in collaudo, quando in funzione nella postazione, una volta revisionata.


Lorenzo Sarvello, AD di Brita Italia srl


Oscar Da Re AD di Nowastec srl CUPPY CLEAN

PER UNA PAUSA CAFFÈ PLASTIC FREE IN AZIENDA Il brevetto di Nowastec, start up della trevigiana Lamec Cablaggi, pone fine all’era dei bicchieri monouso. Un apparecchio innovativo che lava, sanifica, asciuga e riscalda tazze in ceramica: per un caffè come al bar, ecosostenibile, amico dell’ambiente. Presentata in anteprima a Host la “Cuppy Clean Experience”.

La pausa caffè, un’istituzione in ogni azienda, ufficio, studio professionale; un momento per riordinare i pensieri, scambiare qualche parola con i colleghi e, nel tempo di tre sorsi, corroborarsi per ripartire più carichi di energia, propositi e idee. Un rito italianissimo che ormai è un’abitudine in tutto il mondo. Quanto costa il coffee break in termini ambientali? Tonnellate di rifiuti sotto forma di bicchierini e palette di plastica monouso. Per risolvere il problema alla radice, permettendo ai lavoratori un caffè finalmente plastic free, l’azienda Lamec Cablaggi di Treviso, attraverso la sua divisione start up Nowastec, lancia Cuppy Clean: un brevetto italiano (presto mondiale) per lavare, sanificare, asciugare e preriscaldare tazzine da caffè in ceramica, il tutto grazie a una singola macchina, evitando inutili sprechi. Cuppy Clean rappresenta la prima ed unica soluzione di questo genere sul mercato ed è stata presentata in anteprima alla Fiera Host di Milano. Durante la manifestazione, i visitatori hanno potuto vivere la “Cuppy Clean Experience”, una pausa caffè

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sostenibile allo stand Nowastec, dove oltre a degustare un buon caffè, hanno potuto testare il lavaggio della tazzina nell’apposito apparecchio.


Euro di investimento, abbiamo raggiunto l’obiettivo e realizzato la prima serie di Cuppy Clean in versione definitiva. L'abbiamo presentata alla fiera Host e ci accingiamo ad iniziare la produzione di serie. La consegna delle prime macchine è prevista a inizio 2024". Cuppy Clean è studiata appositamente per essere introdotta in aziende, uffici, studi di professionisti e attività commerciali dove sia presente una macchinetta o un distributore automatico del caffè. Lo specifico set di tazzine di ceramica, firmata Tognana e personalizzabile, viene fornito insieme all’apparecchio. Cuppy Clean ha una grande valenza ambientale, ma non solo: fa svoltare anche la qualità della pausa caffè. Grazie alla sua funzione di preriscaldo, ci si può godere il piacere di un caffè in tazza calda. Proprio come al bar.

Il caffè si conferma la bevanda calda regina ai distributori automatici: nel 2022, in Italia, ne sono stati consumati più di 2,2 miliardi (dati Confida). Gran parte di essi viene bevuta in bicchieri e con agitatori di plastica e altri materiali monouso: circa 30mila tonnellate di rifiuti, di cui solo una piccolissima frazione viene poi effettivamente riciclata. L’idea di Cuppy Clean è venuta a Oscar Da Re, C.E.O. di Lamec Cablaggi, proprio durante una pausa caffè in azienda con alcuni colleghi: "Un giorno i miei occhi si sono posati sul bidone tracimante di bicchierini di plastica usati: da quel momento ho iniziato a interrogarmi su come trovare una soluzione al problema. Dopo qualche giorno avevo già in mente un’idea e l’ho subito presentata al nostro ufficio R&D, all’ing. Ottorino Vendramelli e a Luca Da Re, per capire la fattibilità. Ci siamo messi subito all’opera ed ora, dopo tre anni di ricerca e sviluppo e 1,5 milioni di

L’apparecchio non richiede allacciamenti idrici né scarichi; basta collegarla alla corrente elettrica. Si presenta come una macchinetta carrellata (ha le ruote) con un serbatoio d’acqua di 5 litri, sufficienti per circa 200 lavaggi. Il sistema automatico innovativo permette di lavare e sanificare le tazzine in ceramica in 20 secondi con un getto di vapore a 135 gradi centigradi, eliminando il disagio del lavaggio in luoghi non idonei. All’interno è presente anche un detergente sanificante che contribuisce all’igienizzazione. L'assistenza sarà garantita attraverso i partner vendor.

Lamec Cablaggi, da 40 anni nel settore dell’elettromeccanica, è specializzata in impianti elettrici per elettrodomestici. Per promuovere Cuppy Clean, è stata costituita una NewCo, Nowastec (No Waste Technology), società benefit partecipata di Lamec Cablaggi, con la mission di contribuire alla sostenibilità, creando soluzioni tecnologiche che aiutino a migliorare l’ambiente e a ridurre gli sprechi.

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Massimo Renda, Fondatore e Presidente esecutivo di Caffè Borbone srl

Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone srl

Filippo Ravazzani, Amministratore Delegato di RPE srl

Fulvio Di Santo, Direttore Commerciale di DIDIESSE srl



VENDOMAT E GEOS A HOST CON UN PROGETTO DEDICATO

AI LUOGHI DELL'OSPITALITÀ Il progetto sviluppato insieme da Vendomat e Geos, presentato in occasione di HOST 2023, non è semplicemente una soluzione, ma un vero e proprio concept pensato per le strutture ricettive con l’obiettivo di fornire agli ospiti un servizio differenziante e un momento di acquisto coinvolgente e di ultima generazione. Si tratta di una parete attrezzata, modulabile in base allo spazio comune che la struttura ha a disposizione, per offrire una pluralità di servizi, al primo posto dei quali c’è lo smart fridge, o frigorifero intelligente. Il progetto permette all’ospite, con la tessera della propria camera, di aprire il frigorifero intelligente, prelevare i prodotti che desidera e con la sola chiusura dello stesso registrare l’acquisto ed associarlo alla camera. In fase di check out, basterà verificare sul portale dedicato la spesa totale ed integrarla alla fattura della stanza.

La struttura ha piena facoltà di inserire nello smart fridge tutti i prodotti che desidera in base alle necessità che intende coprire: dai prodotti per la colazione, ai pasti pronti per pranzi o cene da consumare in loco, alle bevande di tutti i tipi, o ancora prodotti no-food utili al soggiorno. In questo modo, le strutture ricettive aumentano la redditività e riducono i costi fissi, offrendo un servizio unico, garantito H24, 7 giorni su 7, con elevati standard di sicurezza. Inoltre, in alcune situazioni lo smart fridge può essere utilizzato come sostituto del minibar. Se, oltre al frigorifero intelligente la struttura ha necessità di fornire una classe più ampia di servizi, è possibile costruire una parete allestita ipotizzando la presenza di una pratica macchina da caffè superautomatica

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Franke o Dr. Coffee per avere in tazza un caffè macinato fresco, con possibilità di agganciare diversi metodi di pagamento, vetrine a temperatura ambiente, frigo per i gelati ed altre dotazioni da valutare in fase di progettazione. Tutte le soluzioni proposte da Vendomat e Geos sono attente alla sostenibilità e garantiscono un basso impatto energetico. Affermate con solidità anche nel canale Ho.Re.Ca., Geos e Vendomat sono in grado di fornire un servizio a 360°, dalla fase di progettazione fino al post vendita e magazzini ricambi in tutto il territorio nazionale.




Aroma - azienda a conduzione femminile che progetta e produce artigianalmente macchine da caffè espresso in cialda con componenti esclusivamente made in italy - a Host ha lanciato la nuova macchina ICONICA, frutto dei progressi tecnologici raggiunti e massima espressione dell’azienda. Il nome scelto è emblema di ciò che la macchina rappresenta, la tradizione italiana dell’arte del caffè che incontra il futuro dell’espresso in cialde. L’Italia degli anni ’50, della Dolce Vita e delle prime vere dive è stata la musa ispiratrice di questo progetto, un mood che si rispecchia nelle linee morbide e sinuose della macchina. Iconica è simbolo della massima espressione tecnologica in casa Aroma, dove i migliori elementi tecnici dei modelli più performanti sono stati sviluppati attorno a nuove forme. ICONICA, progettata da Bruno Cimmino - icona nell'ambito dell'Architettura e del Design, noto per il suo inconfondibile stile essenziale e raffinato e vincitore di numerosi premi tra i quali Design Meka - è una macchina curata fin nei minimi dettagli, con inserti in legno che evocano l’artigianalità del prodotto, componenti italiane di prima qualità e full optional.

ICONICA, prodotto di punta dell’azienda, vuole quindi esprimere il forte valore del Made In Italy e del design, che da sempre caratterizzano la produzione Aroma, rappresentando l’Italia e la sua cultura per l’espresso. ICONICA è realizzata con i migliori materiali certificati, resistenti alle usure del tempo, lavorati nei minimi dettagli, selezionati per fornire la massima affidabilità e ha in dotazione le componenti più performanti a marchio Aroma e tutte le funzioni premium.

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A Host Caffè Toraldo, torrefazione napoletana presente in tanti Paesi del mondo, ha presentato le nuove cialde aromatizzate in vari gusti come cioccolato, nocciola, pistacchio, caramello e la nuova capsula compatibile Dolce Gusto dedicata alla vittoria dello scudetto della squadra del Napoli, di cui Caffè Toraldo è partner. Al centro dello stand Toraldo LENA (Leva Napoletana), la macchina da caffè professionale a leva dedicata al mondo bar, frutto di un lungo lavoro di R&S, culminato nella decisione di creare una società dedicata per un prodotto realizzato in casa. LENA è una macchina professionale estremamente compatta realizzata a mano secondo l’antica tradizione artigiana che si fonde perfettamente con le nuove tecnologie. Tutti i componenti sono rigorosamente Made in Italy, in acciaio inox, durevoli nel tempo e dal design elegante capaci di soddisfare anche il cliente più esigente che sia esso un bar, un ristorante o un hotel, nel pieno rispetto delle vigenti prescrizioni di sicurezza. Il progetto LENA è cresciuto, tanto da essere stata creata una società dedicata e la gamma si è ampliata con più modelli (a due, tre e quattro braccia), destinati ad aumentare nel tempo.

Stefania e Marco Simonetti di Caffè Toraldo T. Corporation srl

WWW.LENA.SRL


A HOST GRUPPO CELLI HA PORTATO IL TEMA “TASTE THE FUTURE” Il messaggio rappresenta la capacità di Gruppo Celli di diffondere la propria l'expertise e know-how trasversalmente a tutte le categorie di prodotto all'interno del settore delle bevande fredde, dal soft drink, alla birra fino alla granita. Il frutto di questa contaminazione è continuare il percorso verso l'innovazione. Riconfermando il proprio impegno e il proprio approccio, da sempre orientato alla sostenibilità Acqua Alma, brand del Gruppo Celli, dedicato all’acqua di rete trattata (bene), ha portato tutte le novità relative ai suoi impianti di ultima generazione tra i quali troviamo Acqua Alma Green Family, soluzione per l’erogazione di acqua da bere destinata a cambiare i consumi di acqua di milioni di famiglie che consente di avere un’acqua buona e sicura, comodamente a casa, sempre disponibile, che fa bene all’ambiente. Disponibile in due soluzioni domestiche: il modello soprabanco o il rubinetto con sottobanco, entrambe con tecnologia professionale per l’erogazione di diverse tipologie di acqua microfiltrata (naturale, frizzante, fredda, temperatura ambiente).

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Acqua Alma Green Family rende la spesa più leggera e la dispensa più libera, oltre a contribuire in maniera concreta alla riduzione dell’inquinamento da plastica, compiendo così una scelta sostenibile. Acqua Alma dispone delle migliori soluzioni per l’erogazione di acqua di rete, che si adattano perfettamente ad ogni contesto: a casa, in ufficio con gli impianti Acqua Alma Green Office, al ristorante grazie agli erogatori Acqua Alma Green Restaurant e nella propria città, Acqua Alma Green City, o condominio con Acqua Alma Green Building. Il Gruppo Celli, con il brand Acqua Alma pone al centro della propria mission un’economia green ed ecofriendly, promuovendo un modello di consumo più moderno e, con il messaggio “Don’t recycle, Refill” cerca di promuovere una conversione culturale dei consumi, orientata al superamento del contenitore monouso e offrire soluzioni avanzate per l’erogazione dell’acqua in ogni occasione di consumo: a casa, in ufficio, al ristorante.


Come ogni anno, Caffè Barbaro presenta a Host molte novità, tra le quali in particolare la capsula compatibile Vertuo, con la quale la torrefazione campana completa la gamma dei compatibili, riuscendo a coprire tutti i sistemi presenti sul mercato. Ripropone, inoltre, Barby, il progetto studiato e realizzato in casa sia per la parte software che per la parte hardware, dedicato al canale Home. Le linee delicate ed essenziali e la gamma di colori disponibili confermano che Barby è un “elettrodomestico” pensato particolarmente per le donne, a cui è solitamente demandata la scelta della macchina da caffè da inserire nell’ambiente cucina. Altro progetto, realizzato in collaborazione con Tonino Lamborghini, figlio del fondatore del marchio di lusso dell’automotive, è Diamante, fiore all’occhiello della gamma Barbaro. Una macchina progettata insieme a Tonino Lamborghini e che porta in sé non solo il concetto di caffè porzionato di qualità, ma anche il lifestyle italiano del lusso e dell’eleganza. Diamante, attraverso le sue forme, ricorda le sfaccettature della pietra preziosa che le dà il nome ed è dedicata ai consumatori più esigenti, che vogliono circondare con un’atmosfera di lusso la propria pausa caffè. La torrefazione Caffè Barbaro può essere considerata la più ricca del mercato per varietà delle miscele, ognuna studiata per un preciso target di riferimento, e per la molteplicità dei formati e dei packaging, che coprono le esigenze di tutti i canali e di tutti i mercati, sia in Italia che all’estero.

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L’opificio erboristico salentino Sandemetrio dispone di circa 120 prodotti a catalogo nei vari formati - filtri, cialde e capsule compatibili - dei quali molti sono biologici. Un catalogo che si arricchisce periodicamente con nuove referenze destinate a più canali di consumo. Una parte della produzione è dedicata ai canali HoReCa e Vending. In occasione di HOST Sandemetrio ha presentato tre novità. La prima riguarda il segmento nutraceutico. Si tratta dell'Infuso alla Melagrana e della Camomilla con Melatonina, realizzati in tutti i formati. Terza novità sono i caffè aromatizzati in più gusti, come pistacchio, ginseng, liquirizia, caramello, fino al più particolare caffè alla mandorla, meglio conosciuto come caffè leccese. I caffè aromatizzati alla nocciola, al ginseng e alla mandorla leccese sono anche disponibili in capsula di alluminio autoprotetta compatibile Nespresso.


Stefano Rocchi, Group Sales Director Italy di REPA Italia

HOST 2023: UN'EDIZIONE DI SUCCESSO PER REPA E PARTS TOWN Centri logistici automatizzati, soluzioni per i partner OEM, rete di vendita globale, webshop completi e intuitivi, customer care altamente qualificato. Questi i punti focali del servizio REPA e Parts Town, presentati a Host 2023 da un team internazionale che ha accolto oltre 1200 professionisti del settore, tra nuovi visitatori, clienti e partner OEM, in 450 metri quadrati di spazio espositivo. In un contesto che vede nella velocità di riparazione delle attrezzature un fattore cruciale per garantire la continuità del servizio, le soluzioni sviluppate da REPA e Parts Town, aziende leader nella distribuzione di ricambi per ristorazione, refrigerazione, caffè, vending, elettrodomestici a livello mondiale, consentono di trovare e ricevere il ricambio giusto in tempi rapidissimi. Questo è possibile grazie all’ampia gamma di ricambi originali sempre disponibili a magazzino, alle molteplici funzioni di ricerca dei webshop, alla logistica avanzata e ad un servizio di assistenza tecnica fortemente specializzato.

"Semplificare l’attività quotidiana di clienti e partner OEM e sostenerne la crescita, rappresenta un punto centrale della presenza di REPA e Parts Town nel mercato della ristorazione e del caffè”, afferma Alexander Wiegand, CEO di REPA, che aggiunge: “Tutte le soluzioni sviluppate sono volte ad offrire una gestione completa della gamma di ricambi originali a beneficio dei costruttori e a consentire interventi tempestivi ai tecnici di centri assistenza e catene di fast food. Con l’esposizione a Host 2023 abbiamo voluto testimoniare la nostra costante tensione all’innovazione e la presenza capillare sul territorio, nell’ambito di un network globale.”

Nei cinque giorni di fiera, i visitatori hanno potuto approfondire, con numerosi touchscreen, le partnership attive con gli OEM più importanti sul mercato e la vasta rete di vendita globale. Visori di realtà virtuale allin-one hanno consentito l’esplorazione dei centri di distribuzione altamente automatizzati di Cesena (Italia), Bergkirchen (Germania), Cannock (Regno Unito) e Addison, IL (USA), per toccare con mano il cuore del servizio di distribuzione dei ricambi.

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Andrea Pozzolini, Amministratore Delegato di RHEA Vendors Group SpA

RHEA A HOST: IL FUTURO DELL’AUTOMAZIONE PER L’OSPITALITÀ Rhea è stata anche quest’anno una dei protagonisti di HOST con soluzioni personalizzate, innovative, sostenibili e di design. Nel mondo dell'ospitalità l’automazione gioca un ruolo centrale, sia per la qualità e la replicabilità del servizio che garantisce al cliente, sia perché consente una migliore gestione delle risorse e del tempo. E proprio l’incontro tra il mondo del caffè e l’automazione per il segmento Ho.Re.Ca. è stato il racconto che Rhea ha portato a Host 2023, con uno stand che riproduceva diverse aree tipiche del settore dell’ospitalità, come una lounge, dove le soluzioni progettate da Rhea si inseriscono in modo personalizzato, ricreando ambientazioni di design, moderne e interattive, in grado di aumentare il piacere e la qualità del momento della pausa caffè. Allo stand Rhea, sia le ultime superautomatiche rhTT3 e rhTT1, arricchita dalla possibilità di offrire bevande con latte fresco o vegetale grazie alla milk machine rhMM2.v+; ma anche le free standing rhFS1 ed rhFS2. touch32, completate da moduli accessori per fornire snack o bicchieri, come esempio della potenzialità di una coffee experience tailor-made offerta da Rhea.

Host è stato anche il momento di lancio della nuova campagna di Rhea, che racconta i valori dell’azienda attraverso il prezioso incontro tra il brand e le persone, per individuare e rendere concreto l’impegno per l’innovazione, la qualità, la sostenibilità e il tailor-made. La nuova campagna ha come protagonisti volti e una tazzina che richiama il logo di Rhea, associata alla capacità di lavorare con una visione aperta al futuro, di offrire un’esperienza personalizzata, di ascoltare le urgenze del Pianeta e mirare al continuo miglioramento della qualità. Valori raccontati anche attraverso il design dello stand che ha unito allestimenti green a elementi naturali: l’utilizzo di legno riciclato, aree e lounge verdi realizzate con piante e muschio che dopo la fiera sono stati riallocati in altri luoghi secondo il principio del riciclo. Spazio dedicato alla degustazione dell’ampia offerta di caffè grazie ai diversi coffee corner presenti allo stand, ma anche di ricette di bevande e cocktail al caffè create dal coffee expert Andrea Lattuada e da Marco Poidomani, campione italiano di Coffee in Good Spirits, che hanno intrattenuto i visitatori in veri e propri momenti di show.


Andrea Bonomi, Diret. MKTG Ricerca e Sviluppo HORECA di EVOCA Group SpA

SOPRANO E KOMETA AL CENTRO DELLA RICCA OFFERTA NECTA A HOST, la free-standing SOPRANO e la table-top KOMETA sono state le punte di diamante a marchio Necta che Evoca ha messo al centro dello stand. SOPRANO si colloca nel panorama attuale del mercato, dove si va evidenziando la tendenza di macchine ad alta capacità, con un’ampia gamma di prodotti in offerta, dal design innovativo e dai consumi ridotti. Gli operatori cercano un distributore che offra una notevole capacità di produzione e configurabile in modo flessibile ed ottimizzato. Inoltre, l'elevata efficienza energetica sta diventando un elemento diversificante e vincente. Gli utenti finali, dal canto loro, sono sempre più esigenti riguardo all'esperienza offerta dai distributori automatici durante i loro momenti di pausa e non solo. Si aspettano dunque una maggiore varietà di scelta e la

possibilità di visualizzare chiaramente i prodotti disponibili, senza dimenticare la tutela ambientale. La nuova SOPRANO entra nel segmento di fascia alta del mercato Impulse e con le sue dieci spirali per vassoio si propone come la macchina più capiente della gamma Necta. Questo modello risponde alla necessità di una macchina ad alta capacità e al contempo flessibile, poiché è in grado di adattarsi a una vasta gamma di layout di prodotti. Il design, elemento cruciale per attirare gli utenti finali ed offrire loro una pausa di qualità, si ispira agli oggetti tecnologici di uso comune, come schermi TV piatti e telefoni. La porta, con finitura frameless a specchio, la tastiera capacitiva e l’ampio schermo TFT da 4,3", sono elementi eleganti che contribuiscono ad aumentare il piacere di una pausa davanti a questo


distributore. L'illuminazione LED interna garantisce la massima visibilità dei prodotti esposti, mentre il design del vano prelievo è un elemento unico e distintivo della macchina. Inoltre, SOPRANO soddisfa la crescente domanda di distributori automatici che rispettino l'ambiente e rispondano alle normative attuali relative ai gas refrigeranti. Le sue eccellenti perfomance energetiche, classe C secondo la norma Europea EN 50597, garantiscono bassi consumi, grazie all’'unità refrigerante ad alta efficienza con tecnologia R290 e al perfetto isolamento della cella. L’elettronica integrata in SOPRANO permette la compatibilità del distributore con le principali soluzioni di Newis, come Hi! e Breasy, garantendo un'ulteriore flessibilità operativa. SOPRANO è il modello che completa la ricchissima gamma di distributori del segmento Impulse Necta e riflette l’attenzione del Gruppo per l'innovazione, il design e l'efficienza energetica, che si concretizza con soluzioni di alta qualità per operatori e consumatori. L'altra novità presentata a HOST è KOMETA, la nuova superautomatica Necta. Linee morbide ed eleganti che attraggono lo sguardo, un’interfaccia touch 7'' progettata per offrire un'esperienza utente eccezionale e la cura di ogni minimo dettaglio, per raggiungere la sintesi perfetta di estetica e funzionalità. Si presenta così KOMETA, creata per farsi notare anche nelle location più raffinate e capace di spingersi, con la sua maneggevolezza e praticità d'uso, oltre i confini del mondo HoReCa, per approdare felicemente in uffici e spazi di rappresentanza. L'alto livello di personalizzazione offre un ampio menu bevande e permette di creare caffè e cappuccini in base ai gusti individuali dei consumatori. Non solo: Kometa è provvista di una ribaltina mobile, facile da rimuovere e pulire, che consente di avere altezze differenti per ottenere sempre una perfetta qualità in tazza. Per questo motivo, l'area di erogazione ospita agevolmente bicchieri fino a 20 once. Grazie alla sua intuitiva funzione di risparmio energetico, KOMETA entra automaticamente in “eco mode”,

permettendo non solo di impostare la temperatura della caldaia caffè, ma anche di attivare o disattivare i led e settare il livello di luminosità del display. In questo modo, si riducono notevolmente sia i consumi energetici sia i costi operativi. Grazie al Wi-Fi integrato e al modulo 4G opzionale, KOMETA è compatibile con i servizi di telemetria Coffeed e AmiClo. Tramite il protocollo MDB, la macchina integra perfettamente i sistemi di pagamento di ultima generazione, come i lettori di carte di credito. Design attraente e contemporaneo, risparmio energetico, connettività completa, sistemi di pagamento integrabili, menu bevande per ogni gusto e alto livello di personalizzazione: KOMETA è progettata per offrire il meglio alle strutture che richiedono il massimo.


Biosource srl è una società Benefit con la qualifica di start up innovativa che, mettendo al centro il concetto di sostenibilità, ha avviato un’attività di progettazione e produzione di dispenser per la distribuzione di acqua di rete, destinati ai canali Home, Office e HoReCa e contraddistinti dal marchio QUABA. Intuendo le potenzialità del Vending come canale per arrivare ad un più ampio target di utenti, l’azienda ha avviato una collaborazione con NOVA Distributori con l’obiettivo di metter a fattor comune il proprio know-how per poter entrare nel mercato della Distribuzione Automatica. Ce ne parla Piergiorgio Burattini, direttore commerciale dell’azienda. Come nasce l’idea Quaba? All’interno di Biosource srl, Quaba nasce come iniziativa mia e di Luca Evangelista, che è un ingegnere di comprovata esperienza. La nostra idea è stata quella di costruire una gamma di refrigeratori di acqua potabile di nuova generazione, puntando fortemente al design e all’innovazione per colmare il gap che esiste tra l’industria dell’elettrodomestico e il mondo dei dispenser, che ancora è indietro per quantitativi venduti e product awareness. Per te che provieni dal mondo dei sistemi di filtrazione dell’acqua si è trattato, quindi, di una nuova sfida! Sì, si è trattato di una sfida nuova e allettante con una start up che, sin dall’inizio, prometteva una grande flessibilità e una grande indipendenza progettuale, senza essere legata a decisioni prese in alto, come accade con le grandi aziende. In più c’era per me e per Luca la possibilità di fare di fatto gli imprenditori, con un progetto che, per quanto giovane, sta dando risultati positivi. Che tipo di azienda è Quaba? Quaba è un’azienda snella, che offre a chi vi lavora un potenziale di sviluppo libero e che si è trovata, nella sua fase di start up, in un momento storico difficile, soprattutto per la carenza di materie prime, cosa che nel 2022 ha messo in difficoltà anche le aziende più grandi e strutturate. Ciò nonostante, l’azienda è riuscita a delineare progetti e, lavorando sodo in squadra, a portarli avanti, riuscendo in pochi mesi a sviluppare una gamma di prodotti interessante, sia per il canale

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domestico che per il mondo HoReCa. A oggi, continuiamo a sviluppare nuovi progetti, come una macchina senza compressore su cui stiamo lavorando adesso e per la quale cerchiamo finanziamenti per l’industrializzazione. Siamo giovani, motivati, aperti all’innovazione e pronti a lanciarci su nuovi progetti e collaborazioni che diano risultato in termini di business. Cosa significa la parola QUABA? È stato fatto un lavoro di ricerca insieme a un’agenzia che si occupa di branding. Cercavamo una parola breve, che risuonasse come italiano, visto che uno dei nostri primi asset è proprio il made in Italy, ed è venuto fuori QUABA, che è un po’ il rimescolamento della parola “acqua” con la parola “bar”. È stato un gioco di marketing divertente per trovare un nome che soddisfacesse noi e fosse facilmente riconoscibile. Abbiamo poi registrato il marchio in circa 80 Paesi, dove contiamo pian piano di essere presenti. Qual è la vostra mission? Sicuramente la Sostenibilità e non solo del prodotto. Stiamo, infatti, intraprendendo un percorso di certificazioni legato al fatto che siamo una società Benefit che non vuole fare solo profitto, ma che vuole avere un impatto positivo sull’ambiente con l’eliminazione del monouso e della plastica, sulla governance aziendale e quindi sui collaboratori e sul territorio in cui operiamo. In buona sostanza, tutto quello che ruota intorno al tema della Sostenibilità è al centro della nostra attività.


Qual è il vostro target? Il canale domestico, il mondo Office e quello dell’HoReCa, in cui noi cerchiamo di portare una cultura green, che tenda all’eliminazione della plastica e degli sprechi. Naturalmente, ci rivolgiamo anche al settore della Distribuzione Automatica. In ognuno di questi canali, ci muoviamo con un approccio B2B, nel senso che cerchiamo partner, ovvero concessionari che distribuiscano i nostri prodotti al cliente finale. Che tipologia di dispenser producete? I nostri dispenser sono prevalentemente da banco e sono dotati di filtri posizionati all’esterno della macchina, i quali possono essere di tipologie diverse a seconda delle esigenze del cliente e soprattutto della qualità dell’acqua che andiamo a trattare. Noi lavoriamo molto con l’estero e vediamo che in ogni Paese, ma anche in ogni zona di uno stesso Paese, la composizione dell’acqua cambia. Di conseguenza, proponiamo filtri che siano adatti alle caratteristiche

specifiche dell’acqua di rete che andiamo a trattare. Siamo quindi molto flessibili. Per quando riguarda i modelli, ne abbiamo realizzati diversi, soprattutto soprabanco, che erogano acqua liscia e gasata, sono tecnologicamente avanzati, dotati di sistemi di sanificazione a Led ed esteticamente snelli ed eleganti. Le diverse cover disponibili rendono i nostri dispenser adattabili a qualsiasi ambiente. Partiamo dal modello Q1, il più semplice ed adatto al canale domestico, per passare ai modelli Q2 e Q3 destinati a locali della ristorazione, uffici, alberghi, ecc. fino al modello Tower, una vera e propria colonna in acciaio inox, robusta e al tempo stesso elegante.


Avete partecipato all’ultima edizione di HOST, dove avete annunciato una partnership con NOVA Distributori, produttore storico di vending machine. Su cosa si basa questa partnership? La partnership si basa su una sinergia crescente tra il mondo Vending, che ha come sua caratteristica principale il fatto che l’erogazione dei prodotti è legata ad un sistema di pagamento, e il mondo dell’erogazione attraverso dispenser liberi. La collaborazione ha come obiettivo la produzione di macchine che possano essere collocate in luoghi pubblici, aziende, ovvero collocazioni in cui gli utenti possono fare refill come se acquistassero una bottiglia di acqua, con la differenza che viene eliminato il contenitore monouso in plastica ed il prezzo del refill è più basso rispetto a quello della bottiglia. Secondo te, come si svilupperà questo segmento in futuro? Credo che in futuro ci sarà sempre di più, da parte delle persone, l’esigenza di riempire una borraccia di acqua nel “drink to-go”, un po’ perché cresce la tendenza a portare con sé il proprio contenitore, un po’ perché cresce il senso di responsabilità verso l’ambiente, che spinge ad evitare la plastica e a non sprecare. Noi abbiamo la mission di permettere alle persone di riempire la propria borraccia ovunque si trovino. Logicamente, è un sistema che ha un costo di gestione che può essere ammortizzato solo facendo pagare il refill, ma a un prezzo inferiore rispetto alla bottiglia d’acqua tradizionale, come dicevo prima. Su questo concetto e con questa mission si basa la nostra collaborazione con NOVA.

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I gestori sono quindi il vostro tramite per arrivare al cliente finale? Esatto, anche i gestori. Vogliamo creare una sinergia di mercato e di filiera, che spinga sempre di più il consumatore verso un uso consapevole e responsabile delle risorse.


W W W. L U CA F F E . C O M

Siamo i primi per la Natura. Da 25 anni.

Scegli l’ambiente, scegli i barattoli #Lucaffé. Gusto e rispetto per l’ambiente sono i concetti base delle nostre capsule compostabili Pulcinella. Un caffè selezionato, dal gusto intenso, tostato nella migliore tradizione napoletana. Le conserviamo in barattolo per mantenere a lungo la fragranza e la freschezza delle nostre migliori miscele di caffè.


Ludovico Cinolo, Direttore vendite Italia di Caffè KAROMA srl

TUTTE LE NOVITÀ IN CASA KAROMA L’azienda Feio srl, proprietaria del brand di caffè Karoma, nasce ad Angri in provincia di Salerno nel 1986 su un’iniziativa imprenditoriale di Salvatore Ferraioli e trova immediato riscontro nel mercato. Nel 2001 la produzione viene trasferita in un opificio industriale di 2000 mq e vengono acquistate le prime macchine confezionatrici per il caffè porzionato. Questo passaggio introdusse la Feio nel mondo del Vending e dell’OCS con il marchio Karoma e vede oggi un ulteriore sviluppo, grazie al nuovo stabilimento e ad importanti investimenti destinati all’ampliamento delle linee produttive. Tutti i dettagli nell’intervista con l’amministratore dell’azienda Salvatore Ferraioli.

Può riepilogarci quanto è accaduto in casa KAROMA negli ultimi 30 mesi? Sono tante le novità lanciate da Karoma negli ultimi 30 mesi. D’altronde, la dinamicità è l’elemento che da sempre ci caratterizza! Dopo aver completato il nuovo stabilimento, abbiamo completamente ristrutturato la vecchia sede produttiva, potendo attualmente disporre di circa 4000 mq per produzione e magazzino. Contestualmente, la nostra azienda ha intrapreso il percorso di transizione digitale investendo nell’acquisto di macchinari Industria 4.0. Abbiamo quindi ampliato il nostro parco macchine con l’introduzione di una nuova linea di confezionamento cialde, ben due nuove linee per il confezionamento di capsule ed un nuovo impianto per la tostatura. È in atto una completa rivisitazione dei processi attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali, con l'obiettivo di renderli più efficienti, in quantità e qualità. Quali vantaggi hanno apportato finora questi investimenti? Questi investimenti ci hanno sì consentito una ottimizzazione della produzione in termini quantitativi, ma soprattutto ci hanno permesso di elevare gli standard qualitativi di tutti i prodotti, dalle miscele di caffè in grani al monoporzionato in cialde e capsule. Le centinaia di coffee shop e distributori/rivenditori ed importatori esteri che continuano a scegliere i nostri prodotti ci conferma che le politiche aziendali intraprese risultano vincenti. E per quanto riguarda la parte commerciale? Stiamo potenziando la rete vendita Italia. La nostra presenza è ormai consolidata in Campania, Calabria,


Nella foto da sinistra: Luana, Carolina, Salvatore (amministratore) e Alfonso Ferraioli Sicilia e Puglia, ma siamo sempre alla ricerca di agenti per intensificare la presenza dei prodotti Karoma nelle regioni del Nord Italia. L’azienda ha dato, inoltre, una nuova spinta all’export, ampliando il proprio staff al fine di consolidare la presenza in mercati dove già operiamo da anni: UE, USA, UK, e abbiamo introdotto i nostri prodotti in nuovi mercati come Iraq, Azerbaijan, Albania, Marocco ed altri con l’obbiettivo di raddoppiare il fatturato export! Tra le tante novità di prodotto proposte al mercato, qual è quello che considerate il vostro fiore all'occhiello, quello che vi rende più orgogliosi? In realtà non abbiamo un prodotto di cui siamo più orgogliosi, ciò che ci dà maggiore soddisfazione è il fatto di aver raggiunto elevati standard qualitativi per l’intera gamma prodotti. È ovvio che alcuni prodotti funzionano di più in alcuni mercati piuttosto che in altri, ma si tratta di preferenze di consumo legate alle abitudini dei consumatori dell’area di riferimento.

A HOST avete presentato il prototipo del nuovo entusiasmante concept store KAROMA. Di cosa si tratta e a chi è rivolto? Sì, il concept store Karoma è tra i progetti a cui stiamo lavorando. È un format che intendiamo proporre a clienti o potenziali clienti, in particolar modo all’estero, interessati a creare una partnership con un brand italiano per l’apertura di caffetterie/punti vendita, luoghi in cui oltre a poter degustare un ottimo caffè espresso è possibile anche acquistare cialde o capsule Karoma Si tratta di un progetto ambizioso e ancora in fase di perfezionamento, che ci auguriamo di poter lanciare nel corso del prossimo anno.

E per il futuro a breve e medio termine, cosa avete in programma in termini di nuovi prodotti? Una delle nuove linee di confezionamento introdotte sarà dedicata al confezionamento di capsule Nespresso in alluminio. Riteniamo che questa scelta ci aiuterà nel raggiungimento dell’obiettivo di incrementare il fatturato export, visto che nei paesi esteri c’è una elevata domanda di questo tipo di prodotto. Quali i programmi per il prossimo biennio? Diciamo che contiamo di proseguire il percorso intrapreso di transizione digitale e di sostenibilità ambientale. Quest’ultimo è un aspetto a cui da sempre prestiamo particolare attenzione con l’obiettivo di ridurre al minimo possibile l’impatto ambientale delle nostre produzioni. Tra i progetti ecosostenibili, infatti, è previsto l’avvio di produzioni di capsule biodegradabili.

www.karomacaffe.com

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I CONSUMI DI CAFFÈ E ALIMENTI SUL LUOGO DI LAVORO WORKSHOP CONFIDA SUI RISULTATI DI UNA RICERCA GFK COMMISSIONATA DA EVA

Il 13 ottobre, si è tenuto a HOST il workshop “I consumi di caffè e alimenti sul luogo di lavoro e nel percorso casa-lavoro” organizzato da CONFIDA, in occasione del quale è stata presentata una ricerca GFK commissionata da EVA - European Vending & Coffee Service Association. A moderare i lavori Armando Garosci, direttore di Largo Consumo e ad illustrare i dati della ricerca Paolo Ghidotti, presidente di EVA. La ricerca ha preso a campione la cosiddetta working population, ovvero i consumatori del mondo del lavoro, nella fascia di età 18-60 anni ed ha messo al centro il consumatore finale, per capire le esigenze di

coloro che si approcciano alle macchine per il caffè e ai distributori automatici nei luoghi di lavoro per acquistare prodotti. Quattro i Paesi europei coinvolti - Italia, Francia, Spagna e Germania - scelti perché considerati principali dal punto di vista del mercato del Vending. In futuro, l’indagine potrebbe allargarsi anche ad altri Paesi, come UK, Scandinavia e Svezia, dove i trend di consumo sono molto diversi rispetto a quelli dei Paesi dell’Europa occidentale e meridionale. Un ampliamento della ricerca restituirebbe un quadro complessivo più dettagliato del comportamento dei consumatori europei nell’out-of-home.

I PRINCIPALI PUNTI DELLA RICERCA Il primo gruppo di prodotti esaminato è quello delle bevande calde e, in particolar modo, del caffè. Al campione è stato chiesto quanti caffè bevono al giorno, a che ora, dove e quali altre bevande calde consumano. Le risposte hanno delineato le differenze tra i 4 Paesi esaminati. La risposta che avvicina tutti e 4 i Paesi è: bevo caffè 2/3 volte al giorno; gli italiani sono i consumatori più accaniti (più del 50% dichiara,

infatti, di consumare almeno 2-3 caffè al giorno, fino a mostrare la media più alta di coloro che consumano più di 5 caffè al giorno). La Spagna si distacca nettamente dal gruppo, rispondendo con 1 solo caffè al giorno per il 45% del campione. Un dato che, unito a quello di coloro che non ne consumano mai, porta la Spagna ad essere il Paese meno amante del caffè.

Quanto spesso bevi il caffè sul luogo di lavoro? Italia

Francia

Germania

Spagna

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Il risultato relativo all’orario di consumo è abbastanza prevedibile: la stragrande maggioranza dice al mattino e in seconda battuta dopo pranzo. Non si consuma solo caffè e, alla domanda sul tipo di bevanda calda prescelta, emerge un dato molto interessante. Prevale, infatti, il cappuccino che, pur essendo al terzo posto in ciascun mercato, è l’unica bevanda presente in tutti e 4 i Paesi. Ciò evidenzia la

tendenza al consumo di bevande composte, di bevande premium e non solo a base di caffè, ma va anche considerato in questa risposta l’impatto delle giovani generazioni che prediligono il cappuccino rispetto al caffè nero. In Italia la stragrande maggioranza (78%) ha dichiarato di bere l’espresso, seguita dalla Francia dove si posiziona al secondo posto dopo il caffè nero lungo, scelto dal 51% degli intervistati.

Che tipo di caffè bevi sul luogo di lavoro? Italia

Francia

Germania

Spagna

“È interessante notare come il cappuccino sia in realtà diventato una vera e propria passione che valica i confini nazionali. Un fenomeno che riesce a mettere d’accordo tutti, dal 32% dei tedeschi che non può farne a meno quando è al lavoro, sino al 17% degli italiani che, come anche francesi (26%) e spagnoli (24%), lo colloca nella top 3 dei consumi. Sarà per questo che si è deciso di stabilire una giornata internazionale dedicata alla bevanda, il Cappuccino Day, l’8 novembre” Paolo Ghidotti, Presidente di EVA.

Dove prendi solitamente il caffè che bevi sul posto di lavoro? Italia

Francia

Alla domanda “dove prendi il caffè?” la maggioranza indica la macchina per il caffè, individuabile nei modelli table top soprattutto in Germania e nel distributore automatico in Italia. Non vanno trascurate alternative come il bar che portano il consumatore fuori

Germania

Spagna

dal luogo di lavoro, location a cui il Vending potrebbe togliere numeri. Per quanto riguarda le bevande fredde, l’acqua riceve un vero e proprio plebiscito di preferenze.

Quali altre bevande consumi sul posto di lavoro? Italia

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Francia

Germania

Spagna


Per quanto riguarda il Food, seppure con percentuali in alcuni casi molto diverse tra loro, i panini sono presenti in tutti e 4 i Paesi. L’Italia, che al primo posto mette i crackers salati (40%), sembra essere l’unico Paese

in cui non c’è un’evidente tendenza salutistica, come in Spagna dove si sceglie la frutta secca, in Francia le insalate e in Germania dove tra le opzioni di scelta ci sono frutta e verdura fresche.

Che tipo di cibo pronto consumi sul luogo di lavoro? Italia

Francia

Il distributore automatico non sembra essere il canale preferenziale dove si acquista per la pausa pranzo: supermercato, negozio di prossimità, da casa, ristorante/bar vicino al luogo di lavoro sono i canali di acquisto principali, con risultati più del doppio rispetto ai

Germania

Spagna

distributori automatici. Questa situazione è comune un po’ a tutti e 4 i Paesi e riflette, con ogni probabilità, la situazione attuale che, causa caro prezzi ed inflazione, spinge a scegliere il luogo di acquisto più economico o di non acquistare portandosi il pranzo da casa.

Dove acquisti solitamente il cibo che consumi sul luogo di lavoro? Supermercati, Ipermercati o Negozi

Portato da casa

Se andiamo ad esaminare gli aspetti relativi ai metodi di pagamento e alla tipologia di distributore automatico preferito (tradizionale vs. smart), vediamo che i consumatori prediligono i pagamenti digitali, ma non in maniera così evidente nel nostro Settore, dove si preferisce ancora pagare in contanti, mentre i distributori con touchscreen prevalgono nettamente su quelli tradizionali. Tutto ci dice che i consumatori si avvicinano ai distributori automatici per vivere un’esperienza di consumo

Distributore automatico sul posto di lavoro

Ristorante - Bar esterno al posto di lavoro

più accattivante e il touch screen permette non solo di avere un approccio in un certo senso ludico con la macchina ma, nel caso del distributore del caldo, anche di combinare ingredienti, per ottenere la bevanda preferita all’interno di una varietà, senza dubbio più ricca rispetto a quella proposta dal distributore automatico tradizionale. Stesso fenomeno si verifica per i distributori del food con una tendenza ancora più spinta verso il touch.

Metodo di interfaccia preferito Touchscreen

Tastiera Tradizionale

Applicazioni moderne

Altri

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Altro aspetto importante per tutti gli intervistati è la Sostenibilità, anche se con un ranking diverso a seconda delle tematiche poste dall’indagine. Sia per i distributori del caldo che per quelli del freddo,

la maggioranza si è espressa sul tema della riduzione della plastica e dell’imballaggio (+ del 50% senza differenze sostanziali tra Paese e Paese). In seconda battuta il tema della riduzione dei consumi energetici.

RISPETTO AI RISULTATI DELL’INDAGINE, SONO INTERVENUTI PIO LUNEL, PRESIDENTE GRUPPO IMPRESE DI GESTIONE DI CONFIDA E MICHELE CANNONE LAVAZZA GLOBAL BRAND DIRECTOR AWAY FROM HOME.

IL COMMENTO DI PIO LUNEL Il Vending in questi ultimi anni è totalmente cambiato perché segue i trend di consumo degli altri canali e propone un’offerta assortimentale del tutto simile a quella degli altri canali di vendita, fermo restando le difficoltà tecniche relative alla macchinabilità dei prodotti. Quindi il nostro Settore sta andando nella direzione richiesta dal consumatore finale, non è fuori dal contesto, sebbene abbia un limite oggettivo rispetto al supermercato, ovvero lo spazio disponibile all’interno del

distributore automatico che, per quantità e varietà non è paragonabile allo scaffale del supermercato ed impone al gestore di operare una selezione delle referenze da proporre. Altro tema è il prezzo. Non abbiamo alternativa se non andare verso un aumento dei prezzi, se vogliamo che le nostre aziende riescano a sostenere i costi e ad operare investimenti, come l’acquisto di distributori automatici di ultima generazione che - come ci dice l’indagine - risultano più attraenti per il consumatore. Nel prossimo futuro sarà la tecnologia a fare la differenza e la distribuzione automatica deve coglierne le opportunità per efficientare il servizio.

IL COMMENTO DI MICHELE CANNONE LA QUALITÀ DEGLI AMBIENTI IN CUI VIENE EFFETTUATA LA PAUSA Il modo in cui si fruisce l’esperienza della pausa fa la differenza e questo ci porta a considerare il ruolo del distributore automatico rispetto all’esperienza. Bisogna uscire dal paradigma che il caffè nel Vending sia una sorta di “ammortizzatore sociale”. Nel mondo (più all’estero che in Italia) ci sono sempre più consumatori disposti a spendere di più per un buon caffè, che non credono che il caffè debba essere solamente una bevanda corroborante o che debba avere un effetto shock sul palato. Credono piuttosto che il caffè si porti dietro una certa quota di piacere. Questo tipo di evoluzione del mercato la si vede ovunque nel mondo già da tempo, mentre in Italia è una tendenza che iniziamo oggi ad intravedere. Non è vero che il caffè è uguale per tutti e che ad esso non è associato alcun valore esperienziale.

Il tema non è “quanto è buono il caffè” o “che caffè di qualità”! Molto dipende da dove lo bevo, in che contesto lo bevo, come entro in contatto con questa esperienza. Questa è l’altra parte dell’ambientazione. Se facciamo una riflessione anche rispetto ai modelli evolutivi di consumo al di fuori del canale di cui stiamo parlando, mi sembra abbastanza evidente che ci sono dei fenomeni osservabili. C’è una leggera ma costante decrescita dei cosiddetti modelli tradizionali: il bar di oggi ha un significato completamente diverso rispetto al bar di 30 anni fa. Se andiamo a guardare il comportamento delle giovani generazioni, vediamo che il luogo della pausa è diventato uno strumento di “wellbeing”, è il luogo dove vivo piacevolmente alcuni momenti della


giornata, condividendoli con le persone che sono con me. Basta andare a vedere come è cambiato il momento della pausa in alcuni luoghi di lavoro in Paesi come lo UK, in cui si vede chiaramente l’influenza dei coffee shop. Un altro aspetto che andrebbe osservato è il fenomeno dell’on-the-go, poco diffuso in Italia, e dei consumi fatti nel percorso casa/lavoro. Il concetto di esperienza alla vending machine a alla macchina da caffè table top nei luoghi di lavoro sarà pertanto determinante per rivitalizzare il Settore. LA SOSTENIBILITÀ NEL CAFFÈ HA UN PREZZO Tutti considerano l’indice di sostenibilità come un elemento chiave delle scelte quotidiane, ma in realtà non è sempre riscontrabile. Un’offerta “sostenibile” viene data quasi per scontata. Nella realtà, la Sostenibilità per tutti gli attori della filiera, compreso il caffè, ha tutt’oggi delle ripercussioni negative in termini di costi produttivi. Produrre un caffè “sostenibile” significa remunerare in maniera equa tutta la filiera, avere dei processi produttivi più complessi che rispettino e tutelino maggiormente l’ambiente. Un caffè che, oltre a dover essere più costoso, dovrebbe essere anche più “buono”. Difficilmente saremo in grado di offrire un caffè sostenibile, se poi non lo assoceremo ad un valore definito, apprezzabile o facilmente riconoscibile, come può essere appunto la qualità.

Cosa si sta facendo? Si stanno migliorando le tecniche di coltivazione, si sta utilizzando meglio la Robusta (e questo spiega anche l’aumento del prezzo della Robusta) in modo da averne più quantità e poterla coltivare anche in aree a minor altitudine con conseguenti minori disagi per chi coltiva. Oltre a questi due aspetti, ce ne sono altri secondari ma non meno importanti, tra i quali gli aspetti legati al packaging che ovviamente dovrà avere sempre minor impatto ambientale. Alla luce di tutto questo, è difficile al momento ipotizzare che il caffè potrà costare meno. La buona notizia è che la gente continuerà a bere caffè e chiederà sempre di più un caffè di qualità. Bisogna, quindi, poter offrire un valore aggiunto affinché i mercati evolvano.

Cosa succederà in questa materia? Ci sono due elementi che potrebbero cambiare gli scenari nel mondo del caffè. 1) A partire dal 2025, è prevista l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo (EUDR) che prevede l’approvvigionamento di caffè verde proveniente da piantagioni che a partire dal 31 Dicembre 2020 non sono state oggetto di deforestazione. 2)L'impatto dei cambiamenti climatici e delle malattie sulle piantagioni di caffè. Oggi serviamo più o meno 3 miliardi di caffè al giorno. Le stime ci portano a dire che serviremo 5 miliardi di tazzine da qui a 20-30 anni, una quantità ad oggi non disponibile sul mercato.

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Nella foto, da sinistra Francesco Fusai, Fabrizio Dell'Erario, Paolo Melzi

Non c'è Duo senza Te!

La Duovending è una società di gestione fondata da tre amici, provenienti dalla stessa esperienza lavorativa nel Vending presso il Gruppo Supermatic, dove in 15 anni di collaborazione, hanno svolto ruoli diversi: Fabrizio Dell’Erario era responsabile di filiale su Arezzo e Siena; Francesco Fusai era il responsabile di cassa e Paolo Melzi era commerciale senior della divisione Vending. Alla fine del 2018 viene dato vita ad un progetto imprenditoriale in proprio, di cui Fabrizio Dell’Erario ci racconta l’evoluzione nell’intervista che segue. Quando nasce la Duovending? La Duovending è una società di gestione molto giovane, fondata nel novembre del 2018 da Francesco Fusai e Paolo Melzi, il cui core business era prevalentemente l’OCS. Io sono arrivato nel 2021, dopo un’esperienza come direttore commerciale in Leomatic srl, azienda senese che fa sempre parte del Gruppo Supermatic. Col mio arrivo, Duovending cambia rotta e trasferisce il core business sul Vending, ribaltando di

conseguenza anche i numeri. Il nostro progetto è partito da zero e in un periodo storico complicato dal Covid, con tutte le conseguenze che ha avuto per il nostro Settore. Ciò nonostante, siamo cresciuti in maniera esponenziale a doppia cifra, sia come numero di battute che come fatturato. E in questo ci ha sicuramente premiato il fatto che abbiamo approcciato il mercato in maniera diversa rispetto alle altre aziende del Settore. Diversa perché? La nostra Business Idea è basata su principi ben precisi: autonomia e quindi assenza di legami con qualsiasi Grande Gruppo, ovvero libertà di scelta, innovazione, sostenibilità, qualità dei prodotti e un servizio al cliente anch’esso di qualità e strutturato su misura rispetto alle sue esigenze. Questo approccio ci ha permesso di acquisire fiducia da parte di importanti aziende del territorio su cui siamo operativi, ossia le province di Arezzo e Siena e parte dell’area di Firenze. Ciò dimostra che,


anche se il mercato, come si dice, è saturo, ci sono sempre delle nicchie in cui poter collocare il proprio servizio e lo dimostra il fatto che anche quest’anno chiuderemo con una crescita a doppia cifra. Il fatto che la Duovending sia un’azienda così giovane, mi porta a pensare che il vostro parco macchine sia all’avanguardia! È così? Assolutamente sì! Il 90% delle nostre macchine sono di ultimissima generazione con telemetria a bordo e app di pagamento. Ciò ci ha permesso di intercettare una fascia di clientela medio alta, che voleva fare un passo avanti rispetto al Vending tradizionale, richiedendo tempestività, prossimità, novità, macchine tecnologicamente avanzate, prodotti di qualità e di marchi leader di mercato. Ciò vale soprattutto per il caffè in grani macinato fresco: noi utilizziamo miscele di primissima scelta delle più importanti torrefazioni nazionali, come Mokador, Kimbo, Lavazza per fare dei nomi e per l’anno prossimo stiamo sviluppando una miscela Top Quality, che porterà il nostro nome. Legare il marchio Duovending a quello di un torrefattore è un ulteriore impegno verso il cliente finale e uno stimolo e un orgoglio da conseguire e realizzare per la nostra azienda. Perché avete scelto di implementare la telemetria? La telemetria ha rappresentato prima di tutto un vantaggio in termini fiscali. Molti player l’hanno percepita come un ulteriore costo del servizio. Per noi è stata innanzitutto un investimento. Si è dimostrata il miglior alleato per effettuare operazioni, che prima costringevano alla presenza fisica di un operatore o di un tecnico e che ora, invece, possono essere svolte da remoto. Con essa è possibile ad esempio effettuare un soft reset, aumentare i prezzi, veicolare dei messaggi attraverso macchine touch screen, gestire le scorte prodotto, anticipare i vuoti macchina e cosi via. Devo però ammettere che tutto quello che era stato promesso dalla telemetria, non si è rivelato vero sul cam-

po e spiego perché. Per un’azienda giovane come la nostra, in origine la telemetria doveva produrre dati aggregati, statistiche ecc. al pari dei software di gestione normalmente usati nel Vending, ma a costi più contenuti e con dinamiche di gestione più semplici. In realtà, la telemetria - almeno quella che abbiamo usato finora - non riesce a fornire statistiche aggregate e presenta delle criticità nelle analisi temporali dei dati. Stiamo perciò valutando l’ipotesi di implementare nei nostri processi altre tipologie di telemetria, più innovative anche se meno conosciute.

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Al di là dei suoi limiti, quale maggior vantaggio avete ricavato dall’uso della telemetria? Sicuramente la gestione delle scorte, soprattutto per quello che riguarda il prodotto caffè e l’acqua in postazioni fisicamente più lontane. Gli alert generati dalla telemetria ci permettono infatti di arrivare prima che la macchina si fermi ed evitare quindi perdite di battute e insoddisfazione del cliente. Quindi, la riduzione dei tempi di fermo dei distributori, in caso di guasto. La telemetria restituisce infatti in tempo reale non solo il guasto, ma ne specifica dettagliatamente la tipologia. Cosi è più facile per noi intervenire: da

remoto, oppure con ard o tecnico. È chiaro che perché la telemetria funzioni correttamente, è necessario che il lavoro di configurazione della macchina fatto al momento dell’installazione sia accurato e preciso e che i dati di partenza corrispondano al reale layout del distributore. Il resto è solo un calcolo matematico, basato sulla logica di moltiplicatori. Tutta questa tecnologia coinvolge il cliente? Ovvero, gli viene spiegato che tra lui e il gestore vi è una sorta di comunicazione diretta attraverso il distributore? Assolutamente sì! Proprio da qui è nato (coniato da un’idea di mia moglie) il nostro slogan “Non c’è Duo senza te!” che vuol proprio indicare il fatto che per noi il cliente è un partner, col quale comunichiamo spiegandogli tutto quello che fanno le macchine e tutto quello che è possibile fare attraverso le macchine: veicolare dei messaggi sia nostri che loro; oppure porre l’attenzione su temi di comune interesse, come può essere la sostenibilità ad esempio. In sintesi, quello che cerchiamo di far capire è che la telemetria è, sì, uno strumento di controllo, ma soprattutto è un mezzo che ci permette di anticipare i fermi macchina e di personalizzare alcuni servizi, come inviare un bonus al titolare o a un collaboratore nel giorno del suo compleanno o il giorno di Natale, come anche uno sconto su una vendita combinata di prodotti, ecc. Questi, che possono sembrare dettagli del servizio, sono invece importanti per mostrare al cliente l’attenzione che il gestore ha verso di lui. È un aspetto del marketing che viene molto apprezzato, fidelizza il cliente e lo porta a parlare “bene” del suo gestore. Tant’è vero che molte delle nostre installazioni nascono proprio dal passaparola! Utilizzate anche i social media per comunicare col cliente? Certo e con apprezzabili risultati. Sono luoghi virtuali in cui il cliente magari lascia un suo commento positivo

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su di noi, che porta chi lo ha letto a contattarci. Molti contratti sono nati da lì. Attraverso i social ci arrivano anche richieste particolari del cliente a cui dobbiamo rispondere per offrire un servizio attento e personalizzato, proprio come vediamo noi il servizio Vending. Tutto questo ci porta a crescere ed innovare. Fino a che punto si spinge la personalizzazione dei vostri distributori? A prescindere dalla configurazione con prodotti adatti al target che si va a servire, le nostre postazioni non rappresentano solo noi, ma anche il nostro cliente. Mi spiego meglio. Per esempio, in tema di sostenibilità, magari ci viene richiesta una struttura in cartone piuttosto che in plastica o metallo o che ci sia una personalizzazione rispetto a tematiche care al cliente. In questo caso, la struttura riporterà sia il nostro logo che quello dell’azienda in cui è collocata, o anche riporterà un particolare messaggio che il cliente vuole trasmettere: o direttamente stampato sulla struttura o attraverso il touch screen. Questo aspetto non è importante solo ai fini del servizio, ma anche dal punto di vista economico, perché il cliente è disposto, a fronte di un servizio specifico, a pagare di più. È in definitiva una condivisione di progetti, che porta vantaggi, anche al di fuori dell’azienda di quel cliente. Mi spieghi meglio? Vedi, qui in Toscana, e in particolare nella nostra zona, le aziende con 400/500 dipendenti sono pochissime. Abbiamo il privilegio di servirne alcune. Ora, se con una di queste si riesce a portare avanti un progetto condiviso interessante, altre aziende più piccole, per una sorta di volontà di emulazione, ci chiedono le macchine e quel tipo di servizio. Questo accresce battute e fatturato. In una logica win-win. Qual è il prezzo medio di un vostro caffè? Per il caffè in grani noi non partiamo mai da un prezzo

di vendita inferiore a 40/45 fino a 50 centesimi a chiave. I 5 centesimi di differenza dipendono dalla miscela che viene inserita in macchina, poiché ne abbiamo tre: una standard, una Premium e una Top Quality. Devo dire che non siamo mai entrati in discussione con i nostri clienti in merito al prezzo, anche perché per nostra scelta non partecipiamo a bandi di gara, non stipuliamo contratti quadro con aziende presenti in più regioni, fatte salve rare eccezioni, ma siamo ben radicati nel nostro territorio. D’altra parte, un prezzo corretto è quello che ti permette di mantenere sano il conto economico, soprattutto in un momento storico come questo, caratterizzato dal continuo aumento dei prezzi e del costo del servizio. E per quanto riguarda la formazione del personale? Tutti i nostri collaboratori sono iper-responsabilizzati. I nostri operatori sono addetti al rifornimento, ma hanno anche basi tecniche per effettuare un primo soccorso alle macchine. Questo per restituire delle dinamiche di risposta al cliente in tempi brevissimi, poiché per noi un fermo macchina non può durare più di 3/4 ore al massimo, a fronte delle canoniche 8 ore richieste dalle certificazioni di settore. Credo che la formazione sia un asset fondamentale dello sviluppo del Vending nel futuro. Venendo da un grande gruppo, abbiamo imparato quanto sia importante l’aggiornamento continuo per fornire risposte immediate al cliente. Attualmente, il nostro personale è costituito da ragazzi che hanno avuto precedenti esperienze in altre aziende del Vending del territorio e quindi sono stati assunti già dotati di un bagaglio formativo pregresso. Questo ha logicamente dei vantaggi, ma anche dei limiti, nel senso che una persona che ha già per esempio 15 anni di esperienza, spesso si chiude nella sua comfort zone e in qualche modo perde interesse o stimoli verso il nuovo. Al contrario, credo che le novità debbano stimolare a saperne di più, a sfidare le proprie capacità e le proprie conoscenze. In altre parole, a crescere.

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Per questo motivo, un nostro progetto per il 2024 è di organizzare dei percorsi formativi specifici, ad esempio su modelli nuovi di macchine o su un nuovo sistema di pagamento, proprio per stimolare i nostri collaboratori e farli crescere professionalmente. Da quante persone è costituita la Duovending? Siamo un’azienda estremamente slim: 3 soci lavoratori, 4 operatori esterni addetti al rifornimento e al primo soccorso tecnico e ci avvaliamo di un’azienda esterna che si occupa dell’attività tecnica pura, ovvero preparazione ed installazione dei distributori. Infine, abbiamo dei collaboratori anch’essi esterni, che si occupano di reperire nuovi clienti. Guardando indietro nel tempo, oggi avete la stessa passione di quando avete iniziato o comincia a scricchiolare un po’ davanti a tutte le problematiche da risolvere nel quotidiano? Quando abbiamo dato vita a questo percorso imprenditoriale, eravamo convinti che la passione ci potesse portare ovunque. Poi, nella vita si affrontano i problemi che quotidianamente si presentano, con i dipendenti, con i clienti, con il mercato, e un po’ si cambia. Oggi posso dire di avere una passione più matura, più consapevole e soprattutto più vicina alla realtà. Quindi: stessa passione per quanto riguarda l’intensità del progetto, perché ci crediamo ora più di prima; diversa perché abbiamo più consapevolezza delle difficoltà da affrontare, dei periodi di tempesta dai quali bisogna uscire tutti insieme. Non a caso, per mantenere coesione di gruppo, sono determinanti le riunioni periodiche, perché abbiamo capito che confrontarsi direttamente rispetto a dubbi o divergenze di opinione, aiuta a sviluppare spirito critico, ma anche ad individuare soluzioni che mettono tutti d’accordo. E questo aiuta tanto l’azienda. A tuo parere, quali saranno gli sviluppi della Distribuzione Automatica nei prossimi anni? Personalmente, ritengo che alcune dinamiche attuali, come i pagamenti tramite carta di credito o app telefonica, appartengano già al passato, così come

credo che la telemetria non debba essere una novità per la gestione dell’attività, ma la normalità. Per il Vending del futuro, penso che sia indispensabile individuare determinati temi e farli propri, non perché sono di moda. Faccio un esempio, parlando di sostenibilità, tema a me tanto caro e per il quale Duovending è impegnata in diversi progetti con clienti partner. È facile dire mettiamo in pratica il progetto RiVending, non è altrettanto facile calarsi nelle dinamiche dell’azienda che lo richiede. Le richieste sono molteplici, ma più che farsi belli, occorre farsene carico. È indispensabile che accanto alle gestioni e ai loro clienti gli enti locali e le aziende municipalizzate si impegnino in maniera proattiva e offrano un supporto costante. La sostenibilità è un concetto abusato, che in realtà parte da lontano, da ogni singola scelta che decidiamo di intraprendere o alla quale rinunciamo. Oltre che proporre un “cestino”, un compattatore o un trituratore, un bicchiere compostabile o riciclabile, è indispensabile che ognuno di noi faccia qualcosa di concreto nel quotidiano, nei rapporti con i propri collaboratori e fornitori, con i concorrenti e ogni tipo di stakeholder in generale. Sostenibilità è attenzione verso l’ambiente, scelta accurata della materia prima e del servizio che si intende espletare ed offrire. Sostenibilità è rispetto del cliente, non solo esterno, ma anche interno. Un altro aspetto importante per il futuro riguarda la concentrazione delle società di gestione in 4/5 macro gruppi, che saranno sempre più forti sul mercato e si posizioneranno in maniera capillare sul territorio. Questa tendenza la vedo come un fatto positivo, perché favorirà sempre di più chi come noi vuole mettersi in discussione e, in concorrenza, ma su posizionamenti di clienti diversi, vorrà fare un servizio cucito su misura sul cliente e quindi erogato a prezzi più alti. Quindi, il Vending del futuro che immagino è fatto da un lato tendenzialmente di gestioni in difficoltà, incapaci di evolversi e che verranno acquistate, dall’altro di realtà virtuose, resilienti e capaci di cavalcare gli stimoli del cambiamento, che manterranno la loro autonomia e pian piano cresceranno consolidando fatturato e margine attraverso il lavoro sodo, l’innovazione, la passione e la partnership con clienti e fornitori.



LE POSATE EDIBILI PER I CONSUMI FUORI CASA Ashanka Sen è originario dell’India, nato a Calcutta e vissuto a Bombay, attuale Mumbai, dove ha studiato diventando ingegnere elettronico e dove ha lavorato in Philips e in Citibank. Nel 1995 ha deciso di venire in Italia, stabilendosi a Milano, dove si è unito ad un gruppo di connazionali che lavoravano nel settore informatico. Dopo aver conseguito l’MBA alla Bocconi, ha lavorato per 15 anni in UNICREDIT, finché l’anno scorso è andato in prepensionamento e ha potuto finalmente dedicarsi a progetti che lo appassionano, soprattutto la musica e l’ecologia. Dalla passione per i temi legati alla sostenibilità ambientale è nato il progetto delle posate edibili da utilizzare nei consumi fuori casa e la società SanCibo di cui è titolare.

Ci racconti come si è sviluppato il concept SanCibo? Tutto è iniziato quando le persone hanno cominciato a sensibilizzarsi maggiormente sul tema della riduzione della plastica e si è cominciato a studiare soluzioni che potessero risolvere quello che è un problema globale, di cui non si possono più ignorare le conseguenze che si stanno avendo e che saranno col tempo sempre più pesanti. D’altra parte, siamo tutti ben consapevoli che non si può vivere senza plastica e lo vediamo soprattutto nei consumi fuori casa dove la plastica monouso, vale a dire posate, bastoncini, palette, sono indispensabili, sebbene siano quelli che troviamo maggiormente dispersi nell’ambiente. Un oggetto che serve per pochi minuti, come la palettina per girare il caffè, continua a vivere nell’ambiente per altri 400 anni, con tutte le conseguenze che questo comporta. Poi è arrivata la Direttiva Europea che, come sappiamo, ha

dato lo stop all’utilizzo di monouso ed ha incentivato ancor di più la ricerca di materiali alternativi alla plastica, che ha portato a operare scelte a mio avviso discutibili: plastiche biodegradabili e legno. Non ritieni che siano alternative valide? Penso che tutte le plastiche, anche quelle biodegradabili, abbiano comunque al loro interno dei componenti chimici e che per produrre palette in legno si sacrificano alberi. Quindi qual è la soluzione da te proposta? Le posate commestibili SanCibo, che si utilizzano e poi si mangiano. Il cucchiaino da caffè diventa quindi bifunzionale: serve per girare il caffè ed è un biscotto per cui, una volta usato, viene mangiato e sparisce senza lasciare traccia nell’ambiente.


Avete calcolato di quanto viene ridotto l’impatto ambientale? Se consideriamo solo le palette per il caffè e quelle per il gelato vediamo che in Italia se ne consumano circa 20 milioni di pezzi al giorno, che moltiplicati per un peso medio per ciascun pezzo di 5 grammi significano 30/40 milioni di tonnellate di rifiuti plastici all’anno solo in Italia. E questa è una cosa che possiamo combattere. Dove vengono prodotte? Sono prodotte in India nello stabilimento di miei amici che hanno partecipato a questo progetto. Le esportano già negli Stati Uniti, Olanda, Germania, Spagna dove le persone hanno cominciato a capire il buon senso e l’utilità a lungo termine di questo prodotto. Soprattutto hanno capito la differenza in termini di impatto ambientale con le posate di plastica. Come ti è venuta l’idea di portare il progetto in Italia? In realtà, l’idea è venuta ai miei amici in India che mi hanno contattato dicendomi che, se il prodotto stava andando tanto bene in Paesi come gli Stati Uniti, l’Olanda ecc., avrebbe potuto funzionare anche qui. Così ho accettato la sfida. Come ti sei mosso? Sono stato in fiera a HOST, che mi sembrava una buona occasione per avviare il progetto, e ne ho parlato con tanti espositori del settore del caffè e molti lo hanno trovato interessante. Però so bene che, come per tutte le cose nuove, ci vorrà del tempo perché le

persone comprendano il valore dell’idea e cambino le loro abitudini. Che valore hanno le vostre palette biscotto nel settore dell’Office Coffee Service? In questo settore acquistano un ulteriore valore e possono incentivare i consumi, perché chi va a prendere un caffè alla macchinetta riceve un plus, una coccola, se così la possiamo chiamare, che lo invoglia a consumare di più. Parliamo di prezzo: la palette biscotto costa quanto quella in plastica o in legno? Le nostre palette commestibili costano sicuramente di più di quelle di plastica o di legno ed è giusto che queste ultime costino poco in via primaria, perché in realtà hanno poi un costo secondario, che pagheremo dopo o per lo smaltimento e il riciclo, quando va bene, o per l’ambiente in cui finiranno portando i danni che conosciamo. Tutti possono mangiare la paletta SanCibo? È un prodotto semplice, vegano, senza lattosio e quindi va bene per tutti tranne per chi è intollerante al glutine, che è un componente per il momento necessario perché garantisce idro e termo resistenza. Tuttavia, stiamo studiando un ingrediente alternativo per chi è intollerante al glutine, che sarà probabilmente il miglio. Le attuali posate si sciolgono in un caffè o in un cappuccino dopo 10/15 minuti e noi dobbiamo garantire la stessa resistenza anche alle nostre posate gluten free.


Quali tipologie di posate producete e quali varianti di gusto? Oltre a palette e cucchiaini per il caffè produciamo cucchiai, forchette, cannucce che possono essere anche aromatizzate, per esempio alla vaniglia o al cioccolato. Per quanto riguarda le confezioni ne abbiamo di diversa tipologia, dalla scatola da 10 o 20 pezzi a quella da 100 e questo dipende anche dai volumi richiesti; logicamente si possono avere anche incartate singolarmente in carta biodegradabile.

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Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, cosa ci puoi dire? Lo so che l’idea che questi prodotti siano fatti in India possa destare qualche perplessità, anche perché in India ci sono norme diverse rispetto all’Italia. Posso assicurare che la fabbrica in cui vengono lavorati è in regola con tutte le norme, segue l’HACCP; è certificata ISO; gli ingredienti che vengono utilizzati sono certificati TÜV INDIA e sono stati controllati da un laboratorio indipendente qui in Italia passando positivamente tutti i test; hanno una shelf life da 9 a 12 mesi se tenuti in un ambiente asciutto e a temperature che non superino i 40 gradi, come accade per tutti i biscotti. Inoltre, il produttore è in regola per le esportazioni in tutto il mondo ed in Italia ho già preso accordi con il trasportatore Savino Del Bene. Per quanto riguarda la distribuzione in questo paese è stata creata una società autorizzata all’importazione e commercializzazione di prodotti alimentari. Direi che siamo pronti per portare la nostra soluzione sostenibile nel mondo del caffè italiano. Cosa manca? Bisogna sensibilizzare i grandi brand del caffè affinché comprendano il valore della nostra alternativa alla plastica e al legno e la propongano ai loro clienti, facendola accettare e sensibilizzandoli a loro volta.



LE NOVITÀ DI

ARIGNANO DISTRIBUZIONE SRL - LA NUOVA MISCELA SUPREMA -

ARIGNANO Distribuzione ha ampliato la gamma delle miscele caffè a marchio La Bevanda del Re, con il lancio della nuova Miscela Suprema, che va ad affiancarsi alla Linea Classica e alla Top Selection. Si tratta di un’unica miscela composta per il 90% da Robusta di alta qualità, una scelta dettata dalla volontà dell’azienda di ottenere un risultato in tazza che rispondesse ai gusti dei consumatori del Sud Italia. È, quindi, un caffè dal carattere strong, che però, va detto, comincia a conquistare anche i coffee lovers del Centro e Nord Italia. La nuova miscela è al momento disponibile solo nel formato cialde compostabili in confezione da 150 e 50 unità, quest’ultima sia con kit che senza kit accessori. A breve, verrà lanciata anche nei compatibili Dolce Gusto, A modo mio e Nespresso. A proposito di compatibili, ARIGNANO ha ampliato la gamma arrivando a 16 linee di prodotto, a cui ad inizio del 2024 si andrà ad aggiungere anche la compatibile Nespresso Vertuo.

- LE NOVITÀ PER I NEGOZI PARTNER -

Per arricchire l’offerta dei negozi partner specializzati, ARIGNANO Distribuzione ha lanciato un’ulteriore novità: una linea di creme spalmabili in barattolo da 200 grammi disponibili in 8 gusti diversi. In vista delle festività natalizie, queste golosità sono state abbinate a un panettone, prodotto da una nota pasticceria artigianale, che il consumatore può farcire secondo i suoi gusti, spalmando su ogni fetta una delle creme disponibili. Un modo goloso per personalizzare il proprio panettone! Dopo le festività natalizie, le creme spalmabili saranno vendibili singolarmente. Per arricchire ulteriormente l’offerta dei negozi partner specializzati, ARIGNANO ha inserito una linea di liquori e di babà napoletani in barattolo di vetro. Per quanto riguarda la linea di liquori, sono state create sia creme che liquori classici, entrambi in 5 gusti diversi: cioccolato, caffè, pistacchio, melone e limone. Mentre i babà sono disponibili sia nella classica bagna al rhum che in quella più particolare al limoncello.


- UNA NUOVA SEDE IN SICILIA -

Dopo l’esperienza fieristica di Expo Vending Sud, per ARIGNANO Distribuzione è nata l’esigenza di aprire un deposito a Palermo di 500 mq per rispondere alle pressanti richieste di prodotti da parte dei rivenditori della regione. La Sicilia, infatti, rappresenta una quota importante del fatturato sviluppato dall’azienda. Sicché, nell’arco di pochi mesi e in collaborazione con Roberto De Natale, responsabile commerciale per la Sicilia di Arignano Distribuzione, nel capoluogo siciliano è stato aperto un cash&carry, funzionale rispetto alle esigenze della regione, grazie al quale viene snellita sia la logistica che i tempi di consegna dei prodotti. D’altra parte, in poco più di due anni dalla nascita, il marchio di caffè e solubili La Bevanda del Re di proprietà della ARIGNANO Distribuzione è cresciuto in maniera esponenziale a doppia cifra con una media del 30/40% mese, il che ha comportato la necessità per l’azienda di rafforzare la struttura e il nuovo deposito siciliano rientra in questa strategia.

- VENDITALIA 2024 -

ARIGNANO Distribuzione, con il suo marchio La Bevanda del Re, sarà presente per la prima volta a Venditalia 2024. L’obiettivo è di approcciare in maniera più strutturata il mercato del Nord Italia, far conoscere il proprio brand e l’ampio portafoglio prodotti a nuovi partner commerciali, anche attraverso il reclutamento di agenti e concessionari per il Centro e Nord Italia.

INFO E CONTATTI WWW.LABEVANDADELRE.IT COMMERCIALE@LABEVANDADELRE.IT Il team "La Bevanda del Re" a Expo Vending Sud 2023

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IL COMUNE DI VALSOLDA PREMIATO PER IL PROGETTO DI SOSTENIBILITÀ SOCIALE “RISTORO LA SCOLETTA” Il famoso borgo comasco si è aggiudicato la 5° edizione del premio “Vending Sostenibile” di CONFIDA per aver creato un negozio automatico h24 diventato per la comunità di Valsolda un vero e proprio punto di ritrovo e di socialità.

Valsolda, rinomato borgo situato sulla parte comasca del lago di Lugano, ha ricevuto il Premio “Vending Sostenibile” da CONFIDA per il progetto sociale “Ristoro la Scoletta” situato nella località Castello e realizzato in collaborazione con Espresso Center. Il premio, assegnato nell’ambito dei “Cresco Award Città sostenibili” organizzato da Fondazione Sodalitas e ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani, è stato consegnato all’assessore di Valsolda Massimo Pollice.

energetica e la gestione sostenibile dei rifiuti, la mobilità sostenibile, la prevenzione e tutela sanitaria, la riduzione degli sprechi alimentari o il welfare territoriale.

“Abbiamo deciso di aggiudicare il premio della quinta edizione al comune di Valsolda - commenta Michele Adt, Direttore CONFIDA - perché il “Ristoro Scoletta” è divenuto simbolo fisico e tangibile del vero fine della distribuzione automatica: creare socialità e fornire un servizio alla comunità. Il Ristoro, infatti, non è solo un negozio disponibile 24 ore su 24 in un borgo dove, da anni, non esistono più esercizi commerciali a causa dello spopolamento dovuto, anche, alla difficoltà di raggiungerlo in auto; ma è innanzitutto un punto di ritrovo sociale per gli abitanti, soprattutto anziani.” In poco tempo, il “Ristoro la Scoletta” ha riscosso un enorme successo tra i residenti di Valsolda - appena 60 - e gli stessi turisti che ogni giorno vistano il borgo e lo utilizzano come un vero e proprio bar dove fare una pausa tra una visita e l’altra. Il progetto del “Ristoro la Scoletta” è stato premiato da CONFIDA durante la 40° Assemblea Annuale dell’ANCI presso la Fiera di Genova e che ha visto protagonisti, per Cresco Award, alcuni Comuni italiani che si sono distinti sul fronte della sostenibilità con progetti per lo sviluppo dei territori in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. I progetti presi in considerazione, tra cui “Ristoro la Scoletta”, sono inerenti alle tematiche degli SDGs come, ad esempio, l’accoglienza e l’inclusione sociale, l’economia circolare e la sharing economy, l’efficienza

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Il direttore di CONFIDA Michele Adt consegna il premio all'assessore di Valsolda Massimo Pollice


MASSIMO RENDA PRESIDENTE DI CAFFÈ BORBONE NOMINATO CAVALIERE DEL LAVORO DAL PRESIDENTE MATTARELLA Massimo Renda, Presidente e Fondatore di Caffè Borbone, è tra i 25 Cavalieri del Lavoro ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze annunciate lo scorso giugno. Massimo Renda è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro distinguendosi nel settore dell’industria alimentare per aver fondato e portato al successo Caffè Borbone, azienda di torrefazione e vendita di caffè, oggi secondo marchio di caffè per consumo domestico e prima azienda per contribuzione alla crescita della categoria del caffè monoporzionato in Italia.

Tra i nuovi Cavalieri del Lavoro figura anche Carlo Pesenti, membro del CDA di Caffè Borbone e Consigliere Delegato di Italmobiliare. Fondata nel 1946 e quotata alla Borsa di Milano nel 1980, Italmobiliare è una delle principali holding di investimento italiane con un portafoglio diversificato di partecipazioni e investimenti il cui Net Asset Value supera i 2 miliardi di euro. Italmobiliare investe in aziende eccellenti del made in Italy e le accompagna in un percorso di crescita sostenibile improntato alla creazione di valore condiviso nel tempo.

“È stata una grande emozione ricevere questa onorificenza direttamente dalle mani della più alta carica dello Stato. È un riconoscimento che non va solo a me, ma all’azienda tutta e ai colleghi che rendono Caffè Borbone un fiore all’occhiello dell’industria italiana. Una realtà locale che si è evoluta in breve tempo grazie ai giusti investimenti in innovazione di prodotto e di processo e alle giuste scelte di distribuzione commerciale, nonché un’azienda nata e cresciuta all’interno di un territorio che è da sempre culla dell’industria alimentare italiana. - ha dichiarato Massimo Renda, Presidente e Fondatore di Caffè Borbone - Sono orgoglioso di essere tra gli imprenditori campani nominati Cavalieri del Lavoro, e mi auguro di rappresentare uno stimolo per tante altre realtà del Made in Italy.”

EVOCA GROUP ADERISCE ALL’INIZIATIVA GLOBAL COMPACT DELLE NAZIONI UNITE Evoca aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo, che riunisce oltre 18.000 imprese e 3.800 organizzazioni in oltre 160 paesi. Il Global Compact delle Nazioni Unite è una piattaforma di leadership volontaria che incoraggia le aziende a sviluppare, implementare e divulgare pratiche commerciali responsabili, allineando le loro strategie e azioni con dieci principi universalmente accettati nelle aree dei diritti umani, del lavoro, dell’ambiente e della lotta alla corruzione. Giusi Bonini, Chief Sustainability Officer del Gruppo Evoca, ha commentato: "La partecipazione all'iniziativa del Global Compact delle Nazioni Unite rappresenta un ulteriore passo nell'evoluzione della strategia di sostenibilità di Evoca e si allinea con l'impegno dell’azienda a sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Come gruppo, Evoca si impegna a promuovere un ambiente di lavoro sano, sostenibile e inclusivo e a svolgere un ruolo positivo contribuendo a un futuro migliore".

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ANNUNCIA INVESTIMENTI PER 86,6 MILIONI PER AFFRONTARE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE

Un piano di investimenti da 86,6 milioni di euro che interessa 7 stabilimenti italiani del Gruppo Conserve Italia più la sede, con la possibilità di intercettare fondi del PNRR e di altri stanziamenti statali, oltre ad un importante impiego di risorse proprie. Un piano costruito su alcuni asset strategici: innovazione tecnologica, aumento qualitativo dei prodotti, efficientamento dei processi, risparmio energetico, sostenibilità ambientale, digitalizzazione. È la strada per il futuro che Conserve Italia ha tracciato fino al 2026 e che ha già iniziato ad attuare con i primi interventi; un percorso di crescita e sviluppo illustrato nel corso dell’Assemblea dei Soci svoltasi il 27 ottobre nell’auditorium della sede a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. L’Assemblea dei Soci di Conserve Italia ha inoltre approvato il bilancio relativo all’esercizio 2022-23 (chiuso al 30 giugno 2023). Il fatturato consolidato del Gruppo (composto dalla società capogruppo Conserve Italia e da altre 8 società controllate) ammonta a 1,14 miliardi di euro (+18% rispetto all’esercizio precedente) e con un utile di 7,2 milioni di euro. Si attesta a 120 milioni di euro la posizione finanziaria netta consolidata, in costante miglioramento da oltre 15 anni nei quali si è ridotta di oltre 350 milioni di euro. Il risultato positivo dell’Ebitda è pari a 74 milioni di euro, in virtù di importanti interventi di razionalizzazione dei costi strutturali.

“Questo bilancio risente inevitabilmente del forte aumento di costi di tutti i fattori produttivi che ha influenzato l’aumento di fatturato e che abbiamo cercato di gestire al meglio promuovendo un’equa ripartizione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera. Con grande spirito di responsabilità, abbiamo assorbito parte di questi rincari a salvaguardia dei nostri soci produttori italiani e per tutelare il consumatore finale" – ha dichiarato nel corso del suo intervento il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini. “Il piano investimenti presenta una serie di interventi che interessano i 7 principali stabilimenti produttivi italiani (Pomposa, Barbiano, Massa Lombarda, Ravarino, Alseno, Albinia e Mesagne) e la sede di San Lazzaro, dove verrà installato un impianto fotovoltaico; le azioni previste ci porteranno a rendere più efficienti e sostenibili i nostri processi produttivi in termini di risparmio idrico e mancate emissioni atmosferiche" – ha sottolineato il DG di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti -. "Con questi investimenti, che ammontano a 86,6 milioni di euro e vanno realizzati entro il 2026, intendiamo attrezzarci al meglio per affrontare sia la transizione ecologica che la transizione digitale”.

ROBERTO SAVIOLI È IL NUOVO DIRETTORE DELLO STABILIMENTO VALFRUTTA DI BARBIANO Cambio alla guida dello stabilimento di Conserve Italia a Barbiano di Cotignola (RA) specializzato nella produzione di succhi, nettari e bevande alla frutta: dal 1° ottobre scorso il nuovo direttore di fabbrica è Roberto Savioli. Lo stabilimento di Barbiano rappresenta la “casa madre” di Valfrutta, marchio che qui è nato circa cinquant’anni fa; esteso su 292mila mq (di cui 72mila coperti), può lavorare fino a 45.000 tonnellate di frutta all’anno proveniente dalla filiera agricola locale, producendo circa 150 milioni di litri di succhi commercializzati in vari formati e confezioni con i marchi Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani. In questo stabilimento lavorano circa 300 persone tra addetti dell’azienda (fissi e stagionali) e personale esterno stabilmente impiegato nei servizi. Cinquantasei anni, romagnolo, già direttore dello stabilimento di Mesagne (BR) dedicato alla lavorazione del pomodoro lungo da pelato, Savioli ha ricevuto il testimone da Francesco Bassi che ha lasciato l’incarico per il raggiunto pensionamento dopo una lunga carriera all’interno dell’azienda.

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GEACALIX PLUS LE NUOVE CAPSULE COMPOSTABILI AL 100%

Gruppo FLO in occasione della conferenza “Single Serve Capsule”, organizzata da AMI a Barcellona, ha presentato il suo concetto di sostenibilità nel settore caffè: le capsule GEACalix Plus, compostabili e in grado di garantire prestazioni al top in termini di qualità di erogazione e di vera sostenibilità. FLO, in ottemperanza con l’European Green Deal del 2019, ha portato avanti un percorso di ricerca e sviluppo che si basa su un concetto di sostenibilità a 360°: non solo attenzione ambientale, ma anche economica e sociale. Questo ha portato l’azienda ad anticipare la “Waste framework directive” emanata recentemente e che impone la raccolta differenziata dei rifiuti organici per tutti gli stati membri dal 2024, dettando di fatto la strategia per quel packaging in cui la contaminazione del cibo è ineliminabile, come le capsule caffè e le bustine del thé. Secondo i dati presentati da AMI, nel mondo si consumano ogni anno 80 miliardi di capsule per il caffè, di cui il 34% in alluminio, il 4% in bioplastica e il rimanente 62% in plastica. Il 65% del consumo è in Europa dove sembra essere più forte la cultura del caffè - come in Italia - e dove, infatti, si concentra anche il 70% della produzione totale di capsule. Le nuove capsule FLO sono prodotte unendo PLA Ingeo (biopolimero tecnico derivante da risorse vegetali rinnovabili) e pura carta in modo da massimizzarne le performance. Il corpo della capsula è in PLA per garantire la corretta rigidità e la resistenza alle alte temperature e pressioni, mentre gli strati superiore ed inferiore sono in carta per permettere una facile perforazione; inoltre, è stato inserito un dischetto - sempre in carta - sotto la flangia, per avere una perfetta compatibilità con il parco macchine ed evitare gocciolamenti. In questa configurazione ogni materiale performa al meglio.

“Una delle sfide principali quando si parla di capsule compostabili, oltre alla realizzazione di un prodotto performante, è certamente il prezzo - ha commentato Tazio Zerbini, direttore R&D di Gruppo FLO - Occorre cioè trovare un sottile equilibro tra sostenibilità economica e alte prestazioni in termini di qualità erogata. In Flo lo abbiamo ottenuto eliminando le complessità e i costi legati alla barriera multimateriale, spostando la funzione di barriera all’ossigeno e all’umidità sul packaging secondario. Così, non solo si riducono notevolmente i costi, ma aumenta anche la shelf-life del prodotto che grazie al packaging esterno può tranquillamente arrivare fino ai due anni”. L’ultima generazione di capsule compostabili sviluppate da Flo rappresenta la sintesi che permette di garantire prestazioni al top, sia in termini di qualità di erogazione che di vera sostenibilità economica, in grado di garantire il giusto prezzo senza rinunciare ad una resa eccellente del caffè in tazza.

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PREMIO SPECIALE PER LA GOVERNANCE AL SUSTAINABILITY AWARD Per il terzo anno consecutivo Gruppo Illiria entra nelle classifiche delle eccellenze italiane sostenibili per Sustainability Award, il premio riservato alle aziende che si sono distinte per processi di innovazione coniugati a sviluppo sostenibile, responsabilità sociale e rispetto dell’ambiente. Il premio, ideato da Kon Group e organizzato insieme ad ELITE con main partner Azimut Italia e Forbes come media partner, viene assegnato sulla base di un rating ESG calcolato per ogni impresa, elaborato da Altis Advisory, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e RepRisk. L’intento è di promuovere una maggiore cultura della sostenibilità nel sistema imprenditoriale italiano assieme ad una crescita della consapevolezza delle aziende virtuose. Gruppo Illiria partecipa al Sustainability Award fin dalla sua prima edizione, migliorando ogni anno le proprie performance sostenibili e ottenendo un punteggio ESG sempre più elevato. Quest’anno Illiria è rientrata nella classifica delle 100 Aziende Top Performer e si è distinta ricevendo un riconoscimento speciale per la propria Governance. A ritirare il premio c’era Mario Toniutti, AD di Gruppo Illiria, il quale dichiara: “Partecipare al Sustainability Award è un buon modo per misurarsi al proprio interno, ma anche mettersi a confronto con importanti realtà del panorama imprenditoriale italiano che cre-

dono nello sviluppo sostenibile. Gruppo Illiria sta dimostrando la capacità di portare avanti una crescita sostenibile, predisponendo processi, sistemi e risorse in modo da poter ridurre il proprio impatto ambientale e sociale.”

LUCA CIOFFI NUOVO DIRETTORE GENERALE DI ESSSE CAFFÈ Luca Cioffi è il nuovo Direttore Generale di Essse Caffè. La storica torrefazione bolognese ha affidato il delicato ruolo a una figura di spicco e rilievo, che si inserisce nella più ampia vision dell’Azienda, sempre volta a migliorare la capacità di innovazione interna. Essse Caffè continua quindi ad investire nel futuro, mantenendo però le sue radici ben ancorate alla tradizione, ovvero la chiave di successo che le ha permesso di arrivare a ricoprire un ruolo di riferimento nel settore ho.re.ca nel corso di oltre 40 anni. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Bologna ed in possesso di un Master in Business Administration presso la Heriot Watt University di Edimburgo, Luca Cioffi vanta una pluriennale e consolidata esperienza nel mondo delle torrefazioni avendo lavorato per oltre vent’anni presso il Gruppo Coind dove, entrato con il ruolo di Export Manager nel 2002, ha occupato numerose posizioni in area commerciale sino ad assumere la responsabilità di CEO nel 2017 e di Presidente nel 2020. Come Direttore Generale di Essse Caffè, Luca Cioffi lavorerà a fianco della famiglia Segafredo con l’obiettivo di proseguire l’ambizioso progetto di sviluppo e crescita dell’Azienda.

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Si avvicina a grandi passi Sigep -The World Dolce Expo, organizzato da Italian Exhibition Group, la cui 45esima edizione si terrà dal 20 al 24 gennaio prossimi alla fiera di Rimini. L´appuntamento, riferimento per il mondo del foodservice dolce, sarà vetrina delle eccellenze legate alle filiere artigianali di gelato, pasticceria, panificazione, caffè e cioccolato. Tante le innovazioni del settore tra i padiglioni, accompagnate dalle ultime tendenze in tema di consumo e di nuovi format per i locali. La filiera del caffè è altamente rappresentata: numerose le aziende della penisola presenti in fiera, pronte a presentare le diverse miscele che tengono conto dei gusti diversi e delle tendenze del mercato. Tra i grandi gruppi italiani più prestigiosi non mancheranno Caffè Moak, Caffè Molinari, Caffè Moreno, Caffè Pascucci, Caffè Toraldo, Caffè Vergnano, Club Kavè, Essse Caffè, Kenon, Hausbrandt Trieste 1892, Illy Caffè, Luigi Lavazza, Julius Meinl, Nestlè, Nespresso, Segafre-

do Zanetti. Per quel che riguarda invece il settore legato ai macchinari e alla tecnologia saranno presenti: CBC Royal First, Bravilor, Dalla Corte, Evoca, Gruppo Cimbali, Simonelli Group, La San Marco, La Spaziale, Sanremo, Rhea, XLVI. Sigep 2024 mette al centro il tema della sostenibilità al quale si connettono gli stili di consumo che investono il mercato e che si riflettono sulle scelte delle aziende. Il caffè a Sigep è sempre più connesso agli altri settori espositivi, in particolare a quello del cioccolato. La continuità fra i padiglioni del caffè e del cioccolato vuole esprimere quest’anno l’importante dialogo tra i due settori, che fra le tante analogie di filiera, hanno in comune gli stessi Paesi produttori, come America Latina e Africa, rappresentati a Sigep. Molto attesi gli appuntamenti nella Coffee Arena, posizionata al centro del quartiere del padiglione D1 del Sigep per la sfida nelle finali dei Campionati Italiani Baristi e Caffè.

Disponibili in tempi rapidi, ad un prezzo conveniente, sono perfettamente compatibili con altri sistemi e rappresentano un elemento di valore aggiunto per i tuoi distibutori. Siamo partner, non solo fornitori: insieme troveremo la soluzione perfetta per ottimizzare le funzionalità delle tue vending machine, migliorandone le prestazioni e consolidando il risultato commerciale.


FIORE DI PUGLIA AD ANUGA ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ Dal 7 all’11 ottobre, insieme a 75.00 espositori provenienti da tutto il mondo, Fiore di Puglia ha partecipato ad ANUGA, la fiera internazionale del Food&Beverage che si tiene a Colonia, in Germania. Quest’anno il filo conduttore della manifestazione è stato il tema “Sustainable Growth” che unisce due aspetti dell’attività imprenditoriale: la sostenibilità alimentare e la crescita economica, temi ai quali sono stati dedicati eventi, meeting e congressi. Fiore di Puglia condivide da sempre la vision del salone tedesco attraverso la produzione dei suoi taralli e degli altri prodotti da forno e l’attenzione per il territorio in cui svolge la propria attività. I prodotti realizzati da Fiore di Puglia sono sostenibili perché preparati con materia prima a Km Zero, prove-

niente da coltivazioni della regione Puglia, come le farine, l’olio e molti degli aromatizzanti. Inoltre, l’azienda confeziona i suoi prodotti in packaging riciclabile e, in alcuni casi, riutilizzabile. Un esempio è il bicchierino da 400 grammi di taralli, una eco-cup in carta certificata Fsc che può essere riutilizzata o riciclata. Ad ANUGA, Fiore di Puglia ha messo in vetrina oltre 40 specialità tra snack, taralli senza glutine, biologici, taralli fatti a mano, come i Così sani, i taralli della nuova Linea Healthy di Fiore di Puglia. Ampia anche l’offerta di referenze aromatizzate, anche con gusti particolari, come i Targrissì al tartufo, salsa indiana e Za’atar con cui Fiore di Puglia è stata premiata ai Tespi Awards 2023 di Cibus di Parma come “Miglior innovazione di prodotto” nella categoria “Salati&Consumi”.


I RETISTI DI È ORA SI INCONTRANO PRESSO LA COVIM La rete composta da 25 aziende italiane sta crescendo in maniera esponenziale, ma a cosa è dovuta questa evoluzione? È Ora ha compreso che la formazione è un investimento cruciale nell’evoluzione delle aziende e dei loro membri. Nella realtà aziendale in costante cambiamento, i membri di questa rete sono ben consapevoli delle sfide in continua evoluzione e delle opportunità emergenti. Per rimanere al passo con questo scenario mutevole, è imperativo investire nella crescita delle conoscenze e delle competenze. La formazione è diventato il mezzo attraverso il quale È Ora plasma il suo futuro. Tuttavia, ciò che rende veramente unica la formazione offerta da È Ora è l’approccio innovativo adottato: la formazione viene condotta direttamente presso i fornitori. Questo non solo permette ai membri di È Ora di migliorare le proprie competenze, ma anche di acquisire una conoscenza approfondita di ciò che offrono ai propri clienti. Nel corso del 2023, sono stati organizzati ben quattro eventi formativi. Il primo si è tenuto presso Fas a Vicenza, il secondo presso Moak a Modica, il terzo da Illy a Trieste, e l’ultimo, tenutosi il 28-29 Settembre, è stato ospitato da Covim a Genova. Il presidente della rete È Ora, Gianpietro Vallorani, ha svolto un ruolo chiave in ciascuno di questi eventi formativi, arricchendo le aziende membri con importanti concetti nell’area commerciale e del marketing. Le informazioni e le strategie che sono state condivise

hanno notevolmente contribuito al successo continuo delle aziende in rete. Ma, a rendere questo evento una vera esperienza straordinaria è stata la location. Il primo giorno di formazione è stato organizzato all’Acquario di Genova, una gemma culturale e scientifica. Questo luogo unico ha trasformato l’evento in un vero e proprio fiore all’occhiello. I retisti hanno avuto l’opportunità di apprendere in un ambiente incredibile, arricchendo la propria esperienza formativa con l’osservazione di una vasta varietà di creature marine. La seconda giornata dell’evento è stata completamente dedicata a Covim, un’azienda che ha affascinato i partecipanti illustrando l’intera filiera produttiva. Questa esperienza ha permesso ai membri di È Ora di comprendere a fondo il processo di produzione del caffè, dall’inizio alla fine. L’ispezione diretta del ciclo produttivo ha offerto un’opportunità unica di apprendimento.


BUONRISTORO VENDING GROUP CRESCE E SI RAFFORZA Si è conclusa un’importante operazione di aggregazione nel settore della distribuzione automatica italiana. Gli azionisti di Sellmat S.r.l., D.A.EM. S.p.a. e Break Point S.r.l., hanno deciso di unirsi per dare vita ad un unico operatore, tra i più grandi del settore, a livello nazionale.

Gli azionisti di Sellmat S.r.l., nata nel 1963, quelli di D.A.EM. S.p.a., costituita nel 1969, e quelli di Break Point S.r.l., fondata nel 1991, hanno siglato un accordo vincolante che prevede il conferimento delle rispettive quote societarie in D.A.EM. S.p.a., che contestualmente muterà la propria ragione sociale in Buonristoro S.p.a. La nuova struttura proprietaria verrà trasferita interamente nella società di nuova costituzione S.D. Holding S.r.l. Per effetto di questi conferimenti, verrà notevolmente ampliato il perimetro operativo del Gruppo Buonristoro, che continuerà ad essere costituito da solide aziende che operano con successo, nei rispettivi territori. L’operazione consentirà di unire realtà imprenditoriali che fin dalle origini hanno condiviso la stessa visione del settore basata sull’importanza del servizio erogato, sulla sostenibilità economica, sociale ed ambientale, con una particolare predisposizione all’innovazione tecnologica. Si tratta di un’operazione che ha radici profonde. La nuova società S.D. Holding S.r.l. infatti, prende il nome proprio dalle lettere iniziali delle due realtà storiche Sellmat e D.A.EM, che da più di 50 anni operano con successo nel settore della distribuzione automatica, accompagnando le pause di milioni di lavoratori, stu-

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denti e consumatori in genere, con dedizione e professionalità. All’atto dei conferimenti, il fatturato consolidato supera i 180 milioni di Euro, con più di 40.000 clienti serviti ed oltre 100.000 distributori installati. Il Gruppo gestisce oltre 400 milioni di erogazioni annuali, con più di 1.200 tra dipendenti e collaboratori. Questo passaggio storico permetterà ad aziende già affermate sul mercato di proiettarsi verso il futuro con una nuova e più efficiente struttura societaria, in grado di interpretare al meglio le numerose ed impegnative sfide del settore. Il Gruppo manterrà la propria vocazione all’innovazione tecnologica ed ambientale, alla ricerca della soddisfazione di clienti e consumatori, con una particolare attenzione per i propri dipendenti e collaboratori. Cenni storici: Sellmat nasce nel 1963 in Piemonte quando Adriano Foglia e Franco Pavero decidono di posizionare i primi esemplari di distributore automatico per bevande calde all’interno di alcune fabbriche e realtà operative in provincia di Vercelli, curandone la gestione. Nel 1969 Adriano Foglia e Franco Pavero rilevano da FAEMA alcuni distributori automatici installati in provincia di Bologna, fondando D.A.EM. Nel 1971 iniziano la collaborazione con Ezechiele Bernasconi, che entra con loro in società. Nel 1991, in provincia di Milano, per iniziativa di Edoardo Macchi nasce Break Point. Successivamente, Adriano Foglia e Franco Pavero entrano nel Capitale Sociale.


ANGELO PANARELLA NUOVO HEAD OF ITALY EASTERN AND SOUTHEASTERN EUROPE, MIDDLE EAST

Ingenico ha nominato Angelo Panarella Head of Italy, Eastern and Southeastern Europe, Middle East. Nel suo ruolo, Angelo coordinerà tutte le relazioni commerciali con i maggiori clienti a livello italiano, nei Paesi dell’Est e Sud-Est Europa e nell’area del Medio Oriente. Angelo avrà anche il compito di guidare l’introduzione delle nuove soluzioni Ingenico, incrementando le sinergie tra le country e individuando nuove opportunità di crescita. Angelo entra in Ingenico dopo un’esperienza decennale presso Euronet Worldwide, dove ricopriva il ruolo di Country Manager per Italia e Spagna. Tra le precedenti esperienze lavorative, si contano CPP Group, Mastercard, Global Blue e Gartner. Angelo Panarella ha commentato: “Raccolgo volentieri la sfida e sono pronto a collaborare per dare nuovo impulso allo sviluppo del business e garantire la massima soddisfazione dei clienti.”

FEDERICO TESTARELLA NUOVO AD DI GRUPPO CELLI ANGELOS PAPADIMITRIOU CONTINUA COME PRESIDENTE ESECUTIVO Il Gruppo Celli ha nominato Federico Testarella come Amministratore Delegato. Angelos Papadimitriou mantiene il suo ruolo di Presidente Esecutivo del Consiglio di Amministrazione. Federico Testarella ha una significativa esperienza nella gestione di aziende manifatturiere di tecnologia avanzata, acquisita ricoprendo negli ultimi 13 anni diversi ruoli all’interno del Gruppo Coesia, leader mondiale nelle soluzioni industriali e di packaging, da ultimo come Chief Executive Officer della Divisione Consumer Market Solutions. Prima di Coesia, Federico Testarella ha lavorato in McKinsey & Company collaborando con primari clienti industriali italiani ed internazionali. Originario di Narni (TR), Testarella ha studiato Ingegneria Meccanica all’Università La Sapienza di Roma e conseguito un MBA presso l’INSEAD. Angelos Papadimitriou ha dichiarato: “Federico vanta un’esperienza pluriennale nella gestione di business industriali internazionali di cui ha saputo accelerare lo sviluppo e la crescita. La sua nomina fa parte della decisione strategica del nuovo Consiglio di Amministrazione di aprire una nuova fase di solidità e di sviluppo per Celli, confermando ulteriormente il nostro impegno verso i clienti, i fornitori e i dipendenti del Gruppo”. Federico Testarella ha dichiarato: “Sono onorato di unirmi a Celli e alla sua squadra, di investire nel gruppo e guidarne lo sviluppo. Celli è leader mondiale nel settore degli impianti per l’erogazione di bevande, che in

50 anni di storia ha fatto dell’innovazione, della qualità e della sostenibilità i suoi tratti distintivi. Insieme alla mia squadra lavoreremo per rendere il Gruppo Celli ancora più forte nei suoi mercati e per cogliere tutte le molteplici opportunità di sviluppo e crescita nei vari Paesi in cui operiamo, rendendo i nostri clienti, dipendenti e fornitori protagonisti della nostra crescita”.

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Riso Scotti Snack realizza prodotti altamente innovativi, tutti con il pregio e le valenze nutrizionali e qualitative del riso. Le sue proposte sono idonee alle pause snack “fuori pasto”, dolci e salate, variegate e con differenti contenuti nutrizionali. Dal “senza glutine” (Cannoli, Cracker, Minirisette, Croccanti, Wafer e Brownie), ai prodotti integrali e a basso contenuto calorico (Cracker di riso, anche integrali con Quinoa), ai prodotti salati, al puro cioccolato sia al latte che fondente in abbinamento al riso (Ciocco e Riso, Sandwich, New generation Crunchy e Coco Dream), ai prodotti biologici (Cracker di riso integrali con Quinoa e 100% riso), agli abbinamenti frutta secca e riso (linea croccanti) sempre senza glutine: tutte soluzioni veloci nel consumo ma di eccellente pregio organolettico, molto gratificanti ma con elevata garanzia qualitativa e nutrizionale. Il portafoglio prodotti di Riso Scotti Snack si arricchisce periodicamente di novità. Le più recenti sono tre prodotti che adatti a tutte le categorie di consumo, facilmente reperibili nei distributori automatici! Il Cannolo di Riso Dark, senza glutine e senza olio di palma, ripieno di crema al cacao dal gusto intenso e avvolgente per sole 98 Kcal, che va ad aggiungersi al Cannolo classico con crema di nocciole e al Cannolo ripieno di crema al cocco; la Gemma di Riso ai Frutti Rossi con fiocchi d’avena e farina di riso integrale, fonti di fibra, e un delicato gusto di mirtilli rossi: due frollini in ogni confezione, come già per le Gemme al cioccolato e al cocco, best seller da oltre un decennio! Infine, un irresistibile Brownie senza glutine e fonte di fibre, con farina di riso e zucchero di canna: una merenda soffice e gustosa, con gocce di cioccolato.

Salmoody è il primo snack di salmone che strizza l’occhio a grandi e piccini per uno spuntino sfizioso e leggero. Irresistibili tronchetti già porzionati e pronti al consumo del pesce più goloso del mondo. Metà salmone e metà snack, un prodotto davvero innovativo nato da un’intuizione gourmand di Gianpaolo Ghilardotti, lo chef imprenditore alla guida di Foodlab, azienda tutta italiana (ha sede nel cuore della Food Valley parmense) che, con il suo brand Fumara, da oltre vent’anni è specializzata nella lavorazione e nell’affumicatura di salmone proveniente dai freddi mari del Nord e di altre tipologie di pesce. Un’etichetta corta, anzi cortissima: pochi ingredienti, accuratamente selezionati, all’insegna della chiarezza e della trasparenza. Salmoody ne ha solo tre: 97% di Salmone (Norvegese e Selvaggio Sockeye), fibre e un pizzico di sale. Nutriente e sano per natura, il salmone è una piccola panacea alimentare. Contiene infatti proteine nobili e tutte le vitamine del gruppo B: la B1, la B6 e la B12. È inoltre ricco di folati che aiutano a mantenere in salute i denti e le ossa. E Salmoody è una conferma: 40% di proteine, Omega 3, sali minerali e vitamine. Zero conservanti e zero additivi. Salmoody può restare per 8 ore fuori dal frigo.

Müller Mini Snack è il primo yogurt da mordere in un mini formato. L’ultima novità Müller consiste infatti in dei golosi mini snack refrigerati al gusto di yogurt bianco ricoperti di cioccolato che sorprenderanno al primo assaggio, grazie ad un cuore dolce e cremoso preparato con yogurt, avvolto da un sottile e croccante strato di cioccolato. Müller Mini Snack è il primo yogurt che non ha bisogno del cucchiaino, perché in formato snack. Grazie alla comoda mini-porzione, i Müller Mini Snack sono perfetti per essere gustati in qualsiasi momento della giornata.

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Probios lancia due nuove referenze della sua linea Protein Bar, barrette ad alto contenuto di proteine vegetali 100% bio, perfette per chi ama praticare sport, per chi segue uno stile di vita dinamico o semplicemente per chi ama concedersi uno snack ricco di gusto, con un contenuto bilanciato e significativo di proteine vegetali. Le nuove Protein bar cioccolato fondente e cocco e cioccolato fondente e granella di nocciole sono ricche di fibre, senza glutine e ad alto contenuto di proteine vegetali, e contribuiscono al mantenimento e alla tonicità della massa muscolare. La copertura di cioccolato fondente abbinato a scaglie di cocco o granella di nocciole le rendono uno spuntino squisito ad ogni morso. Con il 25% di proteine, le barrette Probios sono nutrizionalmente equilibrate e in formato tascabile. Inoltre, l'azienda propone le nuove Tavolette Senza Zuccheri Aggiunti, a base di eritritolo bio, l’ultima frontiera dei dolcificanti, un ingrediente 100% naturale, estratto dal mais, che vanta molti benefici, tra cui l’assenza di calorie e l’indice glicemico pari a zero. Non solo, il suo sapore naturalmente dolce esalta il gusto autentico degli alimenti e piace non solo a coloro che non possono assumere il saccarosio, ma anche a chi vuole tenersi in forma, riducendo l’apporto di zuccheri nella dieta. Le nuove Tavolette Senza Zuccheri Aggiunti sono disponibili nella versione al latte e fondente 70%.

Il Consorzio C3 lancia la nuova linea di piatti pronti Noi&Voi. Prodotti innovativi che rispondono alle nuove abitudini ed esigenze della quotidianità. La linea di ready meals Noi&Voi, a base vegetale, rappresenta una categoria in forte crescita che premia la richiesta di prodotti sani ad alto contenuto di servizio. Ideali per diverse occasioni di consumo, dal pasto veloce a casa al pranzo in ufficio, i piatti vegetali pronti Noi&Voi sono la soluzione perfetta per velocità di preparazione, fruibilità e gusto. La linea si articola in sei referenze: Riso basmati, Riso Integrale e selvaggio, Insalata di riso, Farro alla Mediterranea, Paella di verdure, Cous Cous con verdure, in comode confezioni doypack da 220g. Cotti a vapore, senza conservanti, con l’aggiunta di olio extra vergine di oliva italiano, i ready meals possono essere gustati al momento o scaldati direttamente nella confezione al microonde per 90 secondi.

Dopo 12 anni dall’ultimo lancio di una nuova versione, arriva KitKat Hazelnut, la novità destinata a soddisfare il break degli italiani, con un croccante wafer ricoperto di cioccolato al latte al gusto di nocciola. Lanciato per la prima volta nel Regno Unito, il four finger più conosciuto in assoluto ha davvero girato il mondo. Ad oggi si contano oltre 400 gusti differenti, tra limited edition e versioni che ne hanno fatto la storia. KitKat Hazelnut utilizza fave di cacao certificate Rainforest Alliance, non ha coloranti, aromi o conservanti artificiali.

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Dopo oltre 50 anni di Tic Tac® al classico sapore di menta, fa il suo debutto Tic Tac® Menta Verde: un nuovo confetto che nasce dalle peculiarità della menta verde per offrire ai consumatori nuovi momenti di freschezza e divertimento. Tic Tac® non è solo una caramella, ma è un modo di stare insieme e condividere momenti e si distingue per il profilo gustativo fresco, ma leggermente dolce che caratterizza questa varietà di menta. Tic Tac® nasce nel 1969, originariamente con il nome refreshing mint. Ben presto, il suo cuore alla menta conquista milioni di consumatori in tutto il mondo, che ancora oggi scelgono la piacevolezza del famoso confetto. Nel tempo, il brand ha sperimentato nuovi gusti e mix per soddisfare la varietà di palati, ma la sua confezione a forma di astuccio tridimensionale è sempre rimasta invariata, diventando un’icona di design per il brand.

Fra i frutti esotici più noti e apprezzati al mondo, il mango è sicuramente quello più raffinato e ricercato, dopo banana ed ananas che sono i più consumati. Il mango è un frutto nobile dalle antichissime origini (le prime testimonianze risalgono a oltre 4.000 anni fa in India), non sempre reperibile nel corso dell’anno nel banco frutta e, soprattutto, difficile da pulire per ricavarne la polpa. Gli amanti di questo frutto dai moltissimi princìpi nutritivi possono però goderselo tutto l’anno grazie a Frullà Puro Mango. Un frullato di solo mango, ottenuto dai frutti della migliore qualità, coltivato al sole delle zone più vocate, raccolto dalla pianta al giusto grado di maturazione. Nessuna aggiunta, solo purissimo mango racchiuso nella comoda e pratica confezione “doypack”, con tappo richiudibile, per poter essere consumato al naturale in ogni momento della giornata a casa e outdoor, prima o dopo lo sport o a merenda, a scuola e in ufficio.

La Linea Verde continua a investire nella linea de Le Zuppe Fresche, lanciando due nuove referenze con l’obiettivo di intercettare le esigenze dei consumatori ed arricchire l’assortimento della marca. Quintessenza della tradizione culinaria italiana, la Pappa al Pomodoro è un piatto storico e allo stesso tempo attualissimo, semplice e gustoso, che DimmidiSì propone in una ricetta molto vicina alla tradizione e così trasversale da essere alla portata di tutti i palati. Cremosa, avvolgente e decisamente distintiva, la sapiente combinazione del pomodoro con il pane è esaltata dalla freschezza del basilico e dagli altri sapori mediterranei. La Zuppa Venere è realizzata con il pregiato Riso Venere®, la varietà di riso nero integrale prodotto in esclusiva da Riso Scotti, con cui La Linea Verde ha avviato lo scorso marzo una partnership strategica. Ricetta inedita in tutto il panorama delle zuppe, è corposa, nutriente e ricchissima, con ingredienti unici e raffinati, fra cui il cavolo nero e le rinomate lenticchie nere Beluga. Unica nella scelta degli ingredienti e nel sapore, si contraddistingue anche per l’eleganza del colore nero del packaging. A completamento di queste novità di gamma si aggiunge la revisione della ricetta della Zuppa Ligure, che è stata rinnovata per renderla ancora più cremosa e saporita. La nuova pasta rende la consistenza del piatto più facile al cucchiaio e migliora nel complesso il carattere della ricetta. Inoltre il pesto realizzato con basilico fresco mantiene la delicatezza di sempre con un profumo e un sapore più intensi. Le tre referenze che ampliano la linea de Le Zuppe Fresche sono in ciotola da 620 g (2 porzioni) microondabile, riciclabile al 100%. Il cartoncino, inoltre, è di cartone riciclato al 90% certificato FSC.

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Living in AI Digital Signage World Crediamo fortemente che l’innovazione sia la chiave per dare spazio a nuove idee e soluzioni, dove tutto è connesso anche in remoto, per diffondere la propria Messaggistica Dinamica Evoluta e poter realizzare i progetti prefissati. Nella nostra azienda, i colleghi lavorano in sinergia con le nostre factories nel far-east, condividendo le differenti competenze professionali, risolvendo le problematiche giornaliere e promuovendo la creatività digitale nel mondo dei Display & Digital Signage Solutions In che modo il touch screen e l’intelligenza artificiale influenzano la società ? Il touch screen è stata un’innovazione importante che ha rivoluzionato l’industria informatica, consentendo ai computer & display di diventare dispositivi portatili come tablet e smartphone utilizzabili da tutti. L’intelligenza artificiale (AI) è la tecnologia di base che consente di simulare i processi dell’intelligenza umana attraverso la creazione e l’applicazione di algoritmi integrati in un ambiente di calcolo dinamico. WTD realizza ogni giorno nuovi concetti & design di display & digital signage solutions per soddisfare i progetti delle industrie internazionali anche in sinergia con l’intelligenza artificiale (AI)

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