ARCHIVIO 2013 20 aprile
Come è andata a finire
l’elezione del presidente della Repubblica, al di là delle parole
Prologo Il Parlamento in seduta comune con la partecipazione dei delegati regionali è riunito per l'elezione del Presidente della Repubblica. L'elezione ha luogo per scrutinio segreto. Nei primi tre scrutini è necessaria la maggioranza dei due terzi, pari a 672 voti, dei 1007 elettori, dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza semplice, pari a 504 voti. Dopo i primi due scrutini nei quali nessuno ha ottenuto il quorum richiesto, si procederà a una terza votazione. Atto primo PD, PdL, Scelta Civica e Lega perdono oltre 200 voti per il loro candidato, che non ottiene i due terzi. Alla notizia del mancato raggiungimento del quorum per l'elezione di Franco Marini al Quirinale, durante il primo scrutinio, i manifestanti che a piazza Montecitorio sostengono la candidatura di Stefano Rodotà sono scoppiati in un applauso e hanno ripreso a scandire in coro il nome del costituzionalista appoggiato dai Cinquestelle. In aula il voto è andato assai peggio delle previsioni. Rispetto ai 750 voti preventivati, Franco Marini, che si è fermato a quota 520 voti, ne ha presi circa 230 in meno. Colpa del M5S, che ha votato compatto Rodotà, e dei renziani, molti dei quali hanno puntato su Chiamparino. Ma anche di un certo numero di esponenti Pd, del centrodestra e di Scelta Civica ai quali la candidatura dell'ex presidente del Senato risultava sgradita. Marini ha ottenuto 521 voti, 152 sotto il quorum richiesto per l'elezione di 672 voti, pari ai due terzi dei 1007 grandi elettori. A Stefano Rodotà sono andati 243 voti, 104 le schede bianche, 41 a Sergio Chiamparino, 14 a Romano Prodi. 13 A Emma Bonino. 12 a Massimo D'Alema. Le schede risultate nulle sono 15.
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Atto secondo La seconda votazione sepolta da una pioggia di schede bianche e tanto sollievo da parte di tanti elettori per la mancata saldatura Pd-Pdl-Monti che avrebbe portato Marini sul Colle I partiti, dopo settimane e settimane, non hanno trovato una via d'uscita per dare una risposta seria e credibile alle richieste del Paese. Il Pdl, per bocca di Angelino Alfano, non si arrende, anzi. Rilancio chiaro: alla quarta elezioni ce la facciamo con 504, ha dichiarato. Poi però sarà necessario blindare Parlamento e Quirinale, per evitare l'assalto della folla seccata. E che paure hanno i grandi vecchi del Pd? ..per rifiutare Rodotà e pper evitare che alle prossime elezioni il Pd evapori come brina ai primi raggi del sole? Marini15- Rodotà 230-Chiamparino -90- Bonino 10- D’Alema 138- Prodi 14 Atto terzo Niente da fare anche stavolta. Stefano Rodotà potrebbe fare un passo indietro, lasciare il campo libero a Prodi e fare il presidente del Consiglio. Messa così ha un certo senso. È questo il rumor che circola con insistenza da qualche minuto in Transatlantico. La decisione del professore viene data per possibile nelle prossime ore da ambienti parlamentari. Non si esclude che ciò potrebbe preludere al via libera del Pd per una candidatura di Rodotà per un governo del cambiamento. Nelle prossime ore capiremo quanto queste voci possano essere vere. Schede bianche: 465- Stefano Rodotà: 250- Massimo D’Alema: 34- Romano Prodi: 22 Giorgio Napolitano: 12- Anna Maria Cancellieri: 9- Claudio Sabelli Fioretti: 8- Sergio De Caprio: 7- Franco Marini: 6- Nulle: 47 Atto quarto Marini impallinato, Prodi Il fondatore dell'Ulivo non va bene, Rodotà, il presidente dell'ex PDS non va bene... adesso che si inventa il Pd? La quarta votazione per eleggere il Presidente della Repubblica si è conclusa con un risultato inatteso e drammatico. Il candidato scelto in mattinata – all’unanimità – dai parlamentari del PD, e appoggiato anche da SEL, Romano Prodi, ha mancato di oltre cento voti, il quorum andando ben sotto le previsioni più pessimiste per lui.( 395 voti.) Il numero dei dissociati all’interno dello stesso PD è stato molto alto, e questo dà un ulteriore robusto colpo a Bersani e a tutto il gruppo dirigente. Il voto di questa sera conferma che il Pd è un partito allegramente allo sbando e che il suo segretario conta sempre meno. Alla partenza il quorum non era lontano ma i congiurati PD hanno ottenuto quello che volevano. Bruciare Prodi e mandare un altro segnale di sfratto a Bersani. Romano Prodi: 395- Stefano Rodotà: 213- Annamaria Cancellieri: 78- Massimo D’Alema: 15 Altri: 12- Schede bianche: 15 Atto quinto E' la votazione delle schede bianche dei partiti tradizionale che sono in fuga...verso il Colle. Il M5S conferma la sua linea votando Rodotà a cui danno il sostegno anche i voti di Sel. E' il fallimento completo dell'attuale classe politica che rimanda il problema appellandosi a Napolitano, autocertificando così la propria inettitudine. Berlusconi riconquista il ruolo di statista davanti alle macerie del Partito Democratico, offuscando i danni profondi arrecati all'economia e al senso civico dell'Italia negli anni di governo di centrodestra. Napolitano si prenderà un tempo discreto per decidere il da farsi. Il Pd, non conosce il suo destino e un partito siffatto sarà capace di garantire l'eventuale percorso che il Presidente uscente-entrante chiederà di rispettare come condizione principale del suo nuovo mandato? Berlusconi non vede l'ora di andare a votare, tra non più di un anno.
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A quel punto il Pd non ci sarà più o sarà ancora totalmente in fase ricostruttiva e la partita sarà tra : Grillo e Berlusconi. Votanti: 740- Schede bianche: 445 - Stefano Rodotà: 210- Giorgio Napolitano: 20- Altri: 48 Epilogo All'età di quasi 88 anni, Giorgio Napolitano succede a se stesso, dopo le quattro fumate nere dei giorni scorsi e il nulla di fatto di questa mattina, vista l'astensione del Pdl e le schede bianche del Pd, di Scelta Civica e Lega Nord. Ii leaders dei partiti si sono recati al Colle per implorare un Napolitano-bis. La sfilata al colle più alto è cominciata con Bersani, poi è stata la volta di Silvio Berlusconi accompagnato da Angelino Alfano. Poi al Quirinale sono andati i governatori delle Regioni, tra cui Maroni, Zaia e Cota. Infine è arrivato il turno di Monti. Tutti solidali e concordi nel premere per un secondo mandato firmato Napolitano. Uno strazio vedere dei bamboccioni strapagati e ormai adulti andare a chiedere aiuto ad un anziano signore Votanti: 997- Giorgio Napolitano: 738- Stefano Rodotà: 217- De Caprio: 8- Altri: 12Nulle: 12- Bianche: 10 Peppino Barlocco villacortese.net
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