VILLACORTESE NEWS
La Ligera de Milaan. I banditi di una volta durante la rapina uno dei banditi fece il suono di un fucile che spara: «TA TA TA TA TA TA»?
Sessant’anni fa, la mattina del 27 febbraio 1958, ci fu una rapina nella zona ovest di Milano, in via Osoppo. Senza sparare un colpo, alcuni uomini assaltarono un furgone portavalori che trasportava più di 500 milioni di lire e scapparono. Al tempo lo stipendio mensile di un operaio era 50mila lire. Il Corriere scrisse: «La più sensazionale rapina che la cronaca milanese abbia mai registrato è stata compiuta nella nostra città alle 9.23 di ieri. In via Osoppo, a Porta Magenta. Una banda di “gangsters” con un organico complessivo che viene valutato a non meno di una decina di persone, ha assalito l’autofurgone blindato della Banca Popolare di Milano». In realtà nella banda c’erano sette persone, e non erano “gangsters”. Erano uomini, quasi tutti di trent’anni o poco più, che fino al giorno prima si erano arrangiati tra truffe, furti, rapine e affari loschi di vario tipo. Erano una piccola parte di quella che è ed era nota come ligera: in dialetto milanese ligera vuol dire leggera riferita certamente alla leggerezza degli atti fatti sempre fatti senza armi e senza sangue. I banditi della ligéra seguivano un codice e cercavano di rispettarlo: . . .mai fare del male a nessuno, andare in guerra contro il padrone, lo sfruttamento e la madama. Anche se, in realtà, c’era un grande rispetto tra ligéra e polizia, perché condividevano lo stesso tessuto sociale e c’era un tacito accordo di non violenza.
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