il Festival delle spese e i gladiatori

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VILLACORTESE NEWS 18 feb 2014

il Festival delle spese e i gladiatori Interviene la Corte dei Conti. 20,1 milioni di euro andati in fumo in sole tre edizioni

Arriva il festival di Sanremo. “Panem et circenses”, l’augusto motto romano è sempre attuale ma ci costa moltissimo. Lo spettatore è "portato" a pensare che, in questa settimana di Festival, la Rai riesca a portare a casa un bel po’ di euro in pubblicità e sponsorizzazioni. La verità è un'altra: Sanremo è una macchina mangia soldi, ormai da più di tre anni in perdita come nella peggiore tradizione delle aziende italiane. Tanto da spingere a intervenire persino la Corte dei Conti. La Magistratura contabile ha voluto guardare nei conti ( ma i politici che fanno?) ed ha scoperto che i costi del Festival sono decisamente superiori ai ricavi pubblicitari con un perdita secca per la Rai, televisione di Stato. Il costo esorbitante del cachet dei conduttori, gli ingaggi delle top star, una produzione tecnica dispendiosa e il pedaggio pagato al Comune di Sanremo – che incassa per i “diritti” ben 7 milioni di euro per un triennio – non possono più passare sotto silenzio. Ancora una volta è la magistratura contabile, in assenza della politica, a lanciare il monito e dire basta agli sprechi e ai 20,1 milioni di euro andati in fumo in sole tre edizioni. Nello specifico.. .. 7,8 milioni di perdite nel 2010, 7,5 milioni nel 2011, 4,8 nel 2012 Inutile dire chi ha pagato perchè lo avete già capito chi li ha pagati questi 20 milioni, vero? Noi contribuenti con le tasse. Tutta l’Italia esercita rigore nelle sue spese, eccetto il Festival di Sanremo e nessuno pare rendersi conto di cosa sono 20 milioni di euro.

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Qualcuno per rendere l'idea ha fatto dei calcoli valutando quanto costerebbe costruire ex novo un Colosseo, oggi: misure alla mano, calcolata la cubatura e il volume impegnato dal materiale, i laterizi per le finiture, il listino di una cava di marmo e travertino dà un costo indicativo di sei milioni di euro. Con quanto abbiamo speso per tre edizioni del Festival di Sanremo, gli imperatori romani avrebbero edificato per intero il Colosseo, il Circo Massimo, lo stadio Domiziano per le naumachie a Campo Marzio –e con i due milioni e centomila euro rimasti, allestito l’Agone per i giochi d’acqua. Certo, c’è da mettere in conto la manodopera, al netto dell’uso degli schiavi, e da stimare il tasso di conversione tra euro e sesterzio. Ma i costi sono quelli: 6 milioni di euro. Paolo Bonolis nel 2009, che per quattro giornate di lavoro incassò 1 milione tondo tondo. Fazio potrebbe incassare quest'anno circa 600 mila euro al quale andrebbero aggiunti i diritti d’immagine ma è’ doveroso ricordare, che il conduttore percepisce già 2 milioni di euro dalla tv di stato. Per la sua spalla storica, invece, il cachet potrebbe essere un po’ più basso rispetto a quello del conduttore: Luciana Littizzetto incasserebbe circa 300-350 mila euro, esattamente quanto l’anno scorso. La Corte dei conti, per quel che vale, ha detto la sua e ora tocca alla politica darsi da fare e fare andare di pari passo il "pane e divertimento", cose che devono andare insieme. altrimenti i contribuenti italiani, che per ripianare gli sprechi pubblici stanno mangiando sempre meno pane, vestiranno i panni dei gladiatori. -

Peppino Barlocco villacortese.net

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