TTIP: un trattato dell’altro mondo

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VILLACORTESE NEWS 24 ottobre 2014

TTIP: un trattato dell’altro mondo

l'accordo economico segreto internazionale che cambierà il mondo

Il premier Matteo Renzi lo ha definito “vitale”. Gli industriali italiani lo considerano una benedizione. Gli scettici, invece, lo descrivono come un’apocalisse. Nessuno, però, al momento sa bene cosa sia il TTIP, il Trattato transatlantico sugli investimenti che Europa e Stati Uniti stanno negoziando da diversi mesi in gran segreto e sugli accordi finora raggiunti vige infatti la massima copertura. E dunque un giorno potrebbe capitare di mangiare carne americana senza nemmeno sapere che contiene montagne di antibiotici, ormoni della crescita e per completare il ciclo, trattata coi raggi cosmici. Perché così sarà stabilito dal trattato TTIP, il Transatlantic Trade and Investment Partnership una minaccia per l’agroalimentare ora vigente in Europa. poichè i cow boy americani non vogliono regole, etichette e neanche avvisi. Il tutto per un pugno di dollari. Negli Stati Uniti nei mangimi mettono gli antibiotici e gli ormoni così le bestie crescono in un anno. Più in fretta che non quando gli si da un mangime più “sano” e dunque si riesce a fare profitto maggiore. La nostra carne è invece controllata, si fanno controlli sulle urine e nel sangue: ma cosa succede con quella che arriva dall'estero? Già oggi la carne che arriva dall'estero in sottovuoto può durare 120 giorni, come mai? Perché è trattata coi raggi gamma. Quelli di Goldrake. Fanno bene, fanno male?

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Il TTIP, con la scusa di creare un comune mercato tra Europa e Stati Uniti mira sostanzialmente ad abbattere tutte quelle regole che sono poste a difesa della produzione alimentari e dei relativi consumi, ma ciò rischia di avere un costo elevato.. ..“. poichè insieme alle barriere tariffarie salteranno anche alcune barriere non tariffarie. Vale a dire regole, controlli e standard minimi richiesti per la circolazione della merce, norme sulle sostanze chimiche tossiche, leggi sanitarie, prezzi dei farmaci, libertà di Internet e la privacy dei consumatori, l’energia, i brevetti e copyright e gli albi professionali Con le probabili nuove regole le colture OGM, gli allevamenti in cui è adoperato l’utilizzo degli antibiotici o degli ormoni, i polli trattati al cloro, l’introduzione di sostanze negli alimenti considerate di dubbia pericolosità per l’uomo, questo e tanto altro ancora sarà di possibile attuazione. Portando come esempio l’Italia, i controlli sugli allevamenti e sull’agricoltura permettono la produzione di alimenti dallo standard molto più elevato di quelli prodotti in altre parti del mondo come ad esempio negli Stati Uniti. Facendo riferimento proprio agli USA, studi frequenti riportano che una grande quantità di persone si ammala o muore per intossicazione da cibo. Sembra oltremodo evidente che con le regole derivanti dal TTIP si andrà sempre più verso la produzione di un cibo scadente, globalizzato e dai prezzi contenuti e dicendo questo come non pensare alle grandi e note catene di fast food ? Il TTIP e la conseguente eventuale globalizzazione o meglio mcdonaldizzazione del cibo rientrano, come già detto, nel processo di globalizzazione e sono parte dell’affermazione sempre maggiore del neoliberismo portato avanti da multinazionali, lobby, poteri forti e corporation. La cosa socialmente più pericolosa però è un'altra poichè il Trattato prevede l’introduzione di organismi tecnici potenzialmente molto potenti e fuori da ogni controllo da parte degli Stati e quindi dei cittadini ossia.. .. un meccanismo di protezione degli investimenti (Investor-State Dispute Settlement ISDS), che consentirebbe alle imprese italiane o USA di citare gli opposti governi qualora democraticamente introducessero normative, anche importanti per i propri cittadini, che ledessero i loro interessi passati, presenti e futuri. Le aziende citerebbero dunque gli Stati in tribunale e le vertenze non verrebbero giudicate da tribunali ordinari che ragionano in virtù di tutta la normativa vigente, come è già possibile oggi, ma da un consesso riservato di avvocati commerciali

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superspecializzati che giudicherebbero solo sulla base del trattato stesso se uno Stato – magari introducendo una regola a salvaguardia del clima, o della salute – sta creando un danno a un’impresa. Se venisse trovato colpevole, quello stato o comune, o regione, potrebbe essere costretto a ritirare il provvedimento o ad indennizzare l’impresa. Pensiamo ad un caso come quello dell’Ilva a Taranto, o della diossina a Seveso, e l’ingiustizia è servita. Nel generale silenzio e al riparo da ogni pericolo di dibattito pubblico fra le diverse sponde dell’atlantico e del pacifico, un ristretto gruppo di negoziatori governativi e un numero di gran lunga più alto di lobbisti per conto delle più potenti multinazionali stanno pianificando da almeno quattro anni i due più mastodontici trattati commerciali internazionali del ventunesimo secolo. Un enorme programma di smantellamento delle residue barriere commerciali, giuridiche e politiche tra Stati Uniti, Europa e dodici paesi delle due sponde del pacifico Il TTIP in sostanza dovrà abolire tutte le barriere tariffarie e non tariffarie nel commercio fra USA ed UE. Le barriere tariffarie (i dazi doganali) sono già ora tutto sommato modeste. Ma cosa sono le “barriere non tariffarie? Qui sta la truffa. Ecco alcuni esempi... .. negli USA la presenza di OGM non va segnalata sull’etichetta dei cibi: nell’UE sì. Negli USA è permesso somministrare ai bovini sostanze ormonali che aumentano la produzione di latte e rendono più rapido l’accrescimento: nell’UE é vietato. Negli USA l’igiene delle carni di pollo è affidata ad un lavaggio finale con la candeggina; nell’UE, durante macellazioone e lavorazione, é prescritta l’osservanza di regole che impediscono la contaminazione batterica. Ora la carne agli ormoni, gli OGM e i polli candeggiati statunitensi non hano accesso al mercato europeo. Il “mandato” ai negoziatori UE parla apertamente della necessità di rimuovere questi “ostacoli non necessari” al commercio fra USA ed UE raggiungendo “un ambizioso livello di compatibilità normativa”. Capito l'antifona? Per il presdelcons Renzi " è una scelta culturale" e anche se tutti i negoziatori europei al momento lo negano, per molti il rischio è che il Ttip possa spalancare le porte a carni trattate con ormoni e antibiotici, latte arricchito e produzioni con organismi geneticamente modificati. E a vigilare sulla corretta applicazione del Trattato ci sarebbe un tribunale internazionale privato le cui decisioni saranno superiori alle sentenze dei tribunali e alle leggi dei parlamenti nazionali.

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Vista la segretezza dei negoziati il dubbio è più che legittimo: il Ttip sarà una grande opportunità o un pericolo per le piccole imprese e i consumatori italiani? Certamente sarà una scelta culturale.. ...se poi sarà la Cultura dell'Europa ricca di storia e tradizione o la cultura dei cow boy ricca di un bel niente, lo vedremo. Peppino Barlocco

villacortese.net

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