Province zombie, le eleggono i partiti.

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VILLACORTESE NEWS 5 settembre 2014

Province zombie, le eleggono i partiti. dovevano essere abolite ma per ora stanno bene e, anzi tra un paio di settimane si vota.Senza consultare i cittadini.

Berlusconi non parla più, ha messo il pilota automatico di provenienza fiorentina. Matteo Renzi, appunto che ha messo la Costituzione in sala operatoria con l’assistenza dell'ormai ex Cavaliere, annunciando che le 64 Province italiane saranno abolite. Forse un domani ma per ora stanno bene e, anzi tra un paio di settimane, senza consultare i cittadini con relativo scrutinio notturno e le proiezioni dei sondaggisti, saranno persino rinnovate, rimpinguate. A morte le Province, viva le Province che rinascono perché a ottobre i politici si nomineranno e tra i loro simili troveranno chi diventerà consigliere provinciale e presidente della nuova area metropolitana . Nulla si crea, nulla si distrugge. Ci saranno presidenti (64), consiglieri (760); presidenti di città metropolitane (8) e consiglieri di città metropolitane (162). In totale saranno 986 i personaggi che si saranno scelti tra loro. Le Province si fanno simbolicamente più snelle (anche di democrazia) perchè il caravanserraglio è un po’ ridotto rispetto alle precedenti elezione di primo livello quando era la gente a votare. Queste elezioni del 12 ottobre che forse non verranno mai pubblicizzate sono di secondo livello e vedranno i politici votare i politici. Ci saranno sempre un presidente e un consiglio provinciale, mentre la giunta verrà sostituita dall’Assemblea dei Sindaci, che scriveranno e approveranno uno Statuto,. Daranno pareri sui bilanci e sui compiti di controllo. I papabili sono i consiglieri provinciali, i sindaci e i consiglieri comunali in carica.

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Saranno abolite per davvero? Per adesso i presidenti si prendono un mandato di 4 anni, i consiglieri s’accontentano di un biennio e sindaci, assessori e sconosciuti membri dei comuni s’apprestano a spartirsi un piccolo, desolante, eremo di potere. Tranquilli, non ci saranno manifesti, inviti televisivi al voto ma la campagna elettorale è cominciata da settimane e la novità è che questa volta non sarà faticosa per i contendenti. Niente tour in auto, incontri serali o appuntamenti alle feste di paese, ma semplici riunioni di partito per distribuirsi le poltrone con maggiore comodità. In questi giorni il lavoro ferve e al centrosinistra (cioè al Partito democratico) tanto al centrodestra (cioè a Forza Italia) non pare vero che possano dividersi la Lombardia piuttosto che la Puglia e la Toscana senza temere la bocciatura popolare. Entro il 12 ottobre dunque verranno selezionati 64 consigli e costituite 8 città metropolitane: non ci saranno gli elettori a scegliere, ma le logiche di partito e domani ci ritroveremo anora con le province e con amministratori nominati ed in più avremo il senato dei nominati e una legge elettorale tipo porcellum bis finalizzate agli interessi dei partiti e non degli elettori.. Abbiamo o ci stanno facendo rinunciare al diritto di voto? Cittadini fuori dai piedi, hanno diritto di voto i sindaci e i consiglieri comunali di tutti i Comuni del territorio. Peppino Barlocco

villacortese.net

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