VILLACORTESE NEWS 24 settembre 2014
Articolo 18, viene avanti il decretino ?
in puro stile "Enrico stai sereno"il premier cambia idea e ne fa un cavallo di battaglia della sua azione
Si sa, Matteorenzi twitta a manetta ma se pensa di raggiungere la pancia del paese in queto modo, sbaglia di grosso. Twitter è un gioco divertente che gli permette di lanciare uno slogan un giorno e quello opposto una settimana dopo, ma i problemi che riguardano la vita quotidiana di milioni di persone meritano di non essere liquidati in una battuta di 140 caratteri. Qualche mese fa, i12 agosto Matteorenzi, in un'intervista a Raitre sembrava chiudere la discussione sulla riforma dello statuto dei lavoratori. "L'articolo 18? Un simbolo. Un totem ideologico. E con questo ribadiva ciò che aveva gia detto in un'intervista a Michele Santoro (video), ironizzando contro i paladini dell'abolizione:... ...."In vita mia non ho mai incontrato un imprenditore, un singolo imprenditore straniero, che mi abbia mai detto: non investo in Italia perché c'è l'articolo 18. L'articolo 18 è soltanto un problema mediatico" (qui il video) Sta di fatto che in un solo mese, il premier è passato dal considerare inutile e stupido il dibattito sulla riforma dell'articolo 18 al farne un cavallo di battaglia della sua azione e l'argomento principe di una crociata contro la Cgil. Siamo ormai abituati, su una scia di una lunga tradizione berlusconiana a rapidi mutamenti di pensiero, al dire una cosa e negarla il giorno dopo, ma ora lo stile "Enrico stai sereno"comincia a preoccupare. In molti ritengono che il governo Renzi sia un fantoccio in mano a Bce, Fmi e falchi dell'Ue, ai quali il premier è chiamato a portare "lo scalpo" dell'articolo 18 per dimostrare di essere "figo" e soprattutto fedele alla linea del rigore.
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In contrapposizione con questa ipotesi "complottista" c'è la versione diciamo economica, per cui quando Matteorenzi parla di economia, non sa di che cosa si tratti e si affida all'esperto di turno, che attualmente è l'israeliano Yoram Getguld, una colonna della multinazionale americana McKinsey, un liberista convinto che la salvezza del mondo si ottenga privatizzando tutto il possibile e riformando alcuni diritti dei lavoratori considerati "privilegi indifendibili". Di consiglieri economici Matteorenzi ne ha cambiati 4 o 5 a partire da Zingales (scuola di Chicago) al finanziere Serra che tuttora lo glorifica ma comunque la nota è sempre la stessa: liberismo a go go,che lo ha portato in questi giorni ad affermare... ...a quei sindacati che vogliono contestarci io chiedo: dove eravate in questi anni quando si è prodotta la più grande ingiustizia, tra chi il lavoro ce l’ha e chi no, tra chi ce l’ha a tempo indeterminato e chi precario?” Insomma è colpa dei sindacati se l’esercito più numeroso d’Italia, dopo i pensionati, è quello dei precari. Una convinzione forse maturata vedendo le attività del padre che ha dribblato alla radice il problema come dice un articolo del Fatto . E ora, da premier, Renzi junior vuole adottare il Jobs act, una riforma del lavoro che secondo Cgil, Cisl e Uil cancella un paio di secoli di lotte. Sacconi esulta, Pietro Ichino gongola, Cesare Damiano borbotta e Susanna Camusso minaccia scioperi. Da anni, anzi da decenni, praticamente dalla fondazione di Forza Italia, che l’abolizione dell’articolo 18 (niente reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa nelle aziende con più di 15 dipendenti ma solo un indennizzo economico), viene evocata e sbandierata senza alcun effetto reale: eppure il centrodestra ha avuto anni a disposizione quando era in maggioranza e al governo per poter riformare le regole dei licenziamenti e non l’ha fatto. Ci voleva un premier del Pd, evidentemente, perché i leader moderati non sono stati capaci o non hanno voluto fare una cosa senza senso. Il dado è tratto, dunque e speriamo che Matteorenzi non cerchi di approvare per decreto la rottamazione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. In questo caso, il premier non potrebbe rendere pubblico il ragionamento che l'ha portato a cambiare clamorosamente idea su un argomento così delicato e importante ? Peppino Barlocco
villacortese.net
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