lid numero
51 frammenti per Lorenzo Calogero
43
Ottobre 2010
Gelide parvenze
Gelide parvenze, la vita acre dei segni conosco. Non è finito lo spazio. Io mi corrompo. Non so l’aurora quale il ladro del tempo rapido senza scampo. È murmure il suo sonno a una risposta a sommo di una tomba nascosta che ti trasporta, e, di trasporto in trasporto, è il suono dell’essere felice, gioia non tersa calma nel suo fondo. E se nel suo velo un corpo dietro un passo senza peso vede, triste io ti domando. I cieli sono sciupati, emersi dentro un raggio. Nell’isola che li contiene è una rondine felice.
Lorenzo Calogero, da Come in Dittici, 1954 - 56
gel 2010 2011
100 anni dalla nascita
50 anni dalla morte
Lorenzo Calogero
Celebrazioni dell’anno Calogeriano
Gelide parvenze
“Quaderni di Villanuccia”
Un progetto a cura di Nino Cannatà Testo dall’opera “Come in Dittici”, Maia Ed. 1956 Immagine foto-pittorica: Nino Cannatà Musica: Girolamo Deraco Supervisione multimedia: Simone Carrai Sviluppo grafico ed editing: Vitoria Muzi In redazione: Andrea Civinini, Valentina Dugo Produzione: Villanuccia e Progetti Digitali _2010