JAPANIMANDO n. 2

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WEBZINE FREE DOWNLOAD by A.C. JAPANIMATION - Anno I - n. 2

NEWS COSP LAY

CULTURA MUSIC A

ANNARY SHINING - Foto di SALVATORE ALFANI

EVENTI


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EDITORIALE

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entornati! Anche questa volta abbiamo dato il massimo per offrirvi l’ennesimo, spero interessante, numero di JAPANIMANDO, la webzine realizzata come sempre grazie al vostro aiuto, carissimi fans del raduno PARCOSPLAY. Come potete vedere, purtroppo questo numero avrà alcune pagine in meno ma... cercheremo di farci perdonare molto presto! In questo mese appena trascorso siamo rimasti veramente colpiti dall’affetto e dagli elogi di stima ricevuti da parecchi ragazzi, cosplayers e non, residenti in molte parti d’Italia; inoltre, i ragazzi del nostro raduno a Catanzaro continuano a tenere alta la ban-

diera del cosplay: molti sono stati gli inviti per sostenere ed arricchire altri eventi (anche quelli non attinenti al mondo otaku) e questo perché molta gente è rimasta piacevolmente sorpresa dalla ventata di allegria che il vostro entusiasmo e la vostra arte hanno portato nella loro quotidianità. Spero tanto che questo sia solo l’inizio! Detto questo, per chi non lo sapesse, il 28 agosto 2011 festeggeremo il 2° Anniversario del raduno PARCOSPLAY di Ostia Lido: cercheremo di ricreare l’ennesima giornata di pura allegria con tantissimi nuovi giochi e, soprattutto, una ricca e piacevole gara cosplay con premi. Non mancate!!! V. D’Amico

SOMMARIO PARCOSPLAY.................................................... pag. 3 Martina Morgana Trilussa................................. “ 4 Simone Dilaghi ................................................... “ 6 Album 21° PARCOSPLAY di Ostia Lido ..... “ 8 Follie al 21° PARCOSPLAY di Ostia Lido.... “ 17 Love in cosplay................................................... “ 22 Enrico Barberi.................................................... “ 24 Erica Faini............................................................ “ 26 Album 7° PARCOSPLAY di Catanzaro ........ “ 28 La vostra arte su JAPANIMANDO............... “ 40 Situazioni da otaku: Episodio 2....................... “ 41 Recensioni Anime.............................................. “ 42 Recensioni Manga.............................................. “ 43 Anime Classics: “Jane e Micci” ....................... “ 44 Alessia in Cosplayland...................................... “ 46 Evento: “Cartoni Animali” ............................... “ 48 Libri da riscoprire: Godzilla & Gamera ........ “ 51

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- I RAGAZZI DEL RADUNO SONO I PROTAGONISTI DI QUESTA WEBZINE -

Foto: Barbara Paolangeli

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e volete essere protagonisti su JAPANIMANDO, ecco come fare: a) scaricare la Liberatoria presente nel sito: www.japanimation.it/par cosplay.html (alla fine del testo) e consegnarla compilata al raduno;

b) inviare la/le vostra/e foto preferita/e (originale/i ad alta risoluzione) scattata/e a qualsiasi PARCOSPLAY allegando un testo che parli di voi e delle vostre passioni qui: damico.cde@gmail.com Vincenzo D’Amico

Il raduno si svolge ogni mese presso il PARCO DEL CANALE DELLO STAGNO Via Mar dei Sargassi n. 68 - Ostia Lido (RM) www.insiemeperlosportostia.com

Il raduno si svolge ogni mese presso il PARCO DELLA BIODIVERSITA’ MEDITERRANEA Via Vinicio Cortese n. 1 - Catanzaro www.parco.provincia.catanzaro.it

Foto: Roberta Varano


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MARTINA MORGANA TRILUSSA

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i chiamo Martina Morgana Trilussa, ho venti anni e abito in una cittadina in provincia di Roma. Frequento abitualmente il PARCOSPLAY di Ostia Lido oramai da un anno. L’ho conosciuto per caso girovagando nel web, rimanendo subito piacevolmente colpita da questa iniziativa, trovandola molto carina, in quanto da la possibilità a persone diverse ma tutte amanti del mondo nipponico e non, di poter parlare in tranquilla libertà e di divertirsi all’interno del Parco. Mi sono subito affezionata a quest’ultimo anche per la presenza di co-

loro che ormai sono i miei amici e miei abituali compagni di cosplay e di uscite, e in particolar modo grazie anche al mio grande amico Ian che la prima volta che vi partecipai, mi ha regalato dei ricordi bellissimi collegati al parco, facendomi prendere a cuore questo posto e la gente che vi prende parte. Nonostante guardi anime da quand’ero in fasce, accompagnandomi per tutto il periodo della mia crescita, e anche tuttora, quali per fare un esempio, Creamy, Fancy Lala, Sandy dai mille colori, Magica Emi, Sailor Moon e molti altri, e legga manga ormai da anni, il primo fu

Akuma de soro (Lui il diavolo) di Mitsuba Takanashi, mi sono avvicinata al mondo del cosplay solo recentemente. L’accostarmi a questo mondo fatto di parrucche colorate e vestiti appariscenti è avvenuto grazie a mio fratello maggiore, con il quale vado d’amore e d’accordo, che mi ha sempre spinto verso questo mondo fatto di adulti che magicamente tornano bambini per vestire i panni dei loro eroi. Credo di fare cosplay proprio come altre persone, per la possibilità di poter interpretare i personaggi da me tanto amati, ma anche per la gioia che mi da l’esecu-

zione stessa del cosplay. Più che altro si tratta del senso di realizzazione che mi da vedere che il cosplay al quale ho lavorato, che il vestito che ho cucito, che la parrucca che ho acconciato sono tali e quali, o anche solo simili a quelli dell’originale, con il solo e unico scopo di essere quanto meno assomigliante al personaggio che ho scelto, per poter dire di essere stata quella persona almeno per un giorno. Tra i miei cosplay figurano personaggi quali, l’orgogliosa Asuka Soryu Langley di Neon Genesis Evangelion, primo personaggio da me interpretato, oppure la


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pasticciona Usagi Tsukino ovvero nella versione italiana Bunny di Sailor Moon, di cui ho realizzato diverse versioni, o anche la coraggiosa Utena Tenjo di La Rivoluzione di Utena, personaggio al quale sono particolarmente affezionata. Come tutti anche io ho delle preferenze per quanto riguardano i manga e gli anime, infatti in particolar modo ho un amore smisurato per Neon Genesis Evangelion di Hideaki Anno, ma anche per la Rivoluzione di Utena di Chiyo Saito, entrambi menzionati anche sopra, oppure per Dragon Ball di Akira Toriyama, con il quale sono praticamente cresciuta, poi vi è anche Excel Saga di Koshi Rikdo, GTO di Toru Fujisawa, e Code Geass di Ichiro Okochi. Poi vi sono anche i film di animazione di Hayao Miyazaki quali Il castello errante di Howl, La città incantata o Il mio vicino Totoro, che fra le sue opere sono quelli che preferisco maggiormente. In particolare ho un amore smisurato per il personaggio di Howl, arrivando anche a prendere la decisione di realizzarne il cosplay in un futuro non troppo lontano, almeno mi auguro. Con i suoi atteggiamenti, il suo modo di pensare o di comportarsi mi rispecchio moltissimo in questo personaggio. Se devo scegliere un genere in particolare pre-

diligo i seinen come Vinland Saga di Makoto Yukimura, per fare un esempio, e che sto attualmente leggendo, oppure Red Garden di Kirihito Ayamura, arrivando anche a realizzare il cosplay di Kate Ashley una delle protagoniste di questo manga, ma anche gli shojo per quanto riguardano però i vecchi classici come Caro fratello e Lady oscar entrambi di Ryoko Ikeda. La prima fiera alla quale ho preso parte nella mia vita è stata il Romics di alcuni anni fa, che mi ha praticamente segnata dentro in modo indelebile, e che mi ha spinta anche a prendere parte ad altre fiere del fumetto, sempre all’interno del territorio italiano, trasferte che faccio in compagnia dei miei due fidati e affezionati compagni di viaggio, Marika e Manuel, cui quest’ultimo grazie alla sua spiccata dote fotografica e il suo innato senso artistico, ed essendo al contempo stesso anche un bravissimo cosplayer, mi ha regalato alcuni tra gli scatti che io prediligo maggiormente. Per il futuro, ho in mente di fare moltissimi altri cosplay molti dei quali ho già in cantiere, sempre se il tempo e i fondi me lo consentono e con la speranza sempre, di fare un lavoro quanto meno accettabile. Martina Morgana Trilussa

Foto: Salvatore Alfani


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alve a tutti! Molti mi conoscono come Lupin ma per chi non mi conosce... mi presento: sono Simone Dilaghi, ho 20 anni e sono di Ostia Lido. Fin da bambino ho la passione dei cartoni animati, come ad esempio: Sailor Moon, L’Uomo Tigre, Goldrake, Mazinga, Ken il guerriero, Superkid, Astroboy, Nino il mio amico ninja,Yattaman, I predatori del tempo... insomma... sono un veterano dei cartoons anni ‘80/‘90 e dei robottoni. Dal 2005, mi piace frequentare le fiere del fumetto come il Romics (ho partecipato anche ad un Expocartoon e al Romacartoon in quell’anno), ma dal 2006 ho provato finalmente come si ci sente ad indossare un cosplay: ho fatto Rufy di One Peace e mi è talmente piaciuto che l’ho presentato per 2 anni di seguito! Dal 2009 sono diventato a tutti gli effetti un vero

“Cosplayer”; il mio cavallo di battaglia è stato Rorschach di Watchemen con cui ho spopolato al Romics ed al mio primo Lucca Comics and Games; è stata un’esperienza magnifica: ovunque stessi andando, la gente mi riempiva di fotografie! Da quando ho scoperto l’esistenza del raduno PARCOSPLAY (tramite una locandina che girava per Ostia Lido) mi sono interessato all’idea di poter fare cosplay e radunarsi, non per forza nelle fiere ma in un parco pubblico delle mie parti: mi sono interessato talmente tanto che oggi faccio parte dell’associazione JAPANIMATION. Sono una sorta di “Jolly” dando il mio contributo nell’organizzazione dei giochi da fare al parco, curando le pubbliche relazioni, facendo interviste, ecc. Tornando al cosplay, fino ad ora ho realizzato una ventina di costumi, por-

Foto: Giorgia Spoletini

SIMONE DILAGHI


Foto: Salvatore Alfani

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tandoli ai PARCOSPLAY o a vari eventi e fiere. Al Romics del 2010 ho portato Lupin III “red version” ed anche in questa occasione la gente mi fermava spesso per chiedermi una foto: ma le risate che mi sono fatto e ho fatto fare alla gente! Ho tentato (per gioco) di fare le selezioni per la gara cosplay della domenica al Romics e con mio stupore non solo sono stato accettato ma sono addirittura giunto in finale! Anche se non ho vinto, per me è stata una vittoria lo stesso: per me è stato un onore essere su quel palco dove in passato sono saliti cosplayers di fama internazionale. Sempre nel 2010, a Lucca Comics and Games ho partecipato alla gara con il cosplay del Maestro Baek Doo San di Tekken, nel gruppo cosplay “Tekken Tournament” di alcuni miei amici di un forum. Nel 2011 ho partecipato al Roma Comics and Games nel “Cosplay’s Got Talent” con il gruppo di Batman di Fabribolo: abbiamo vinto!!! Al Romacomics ho fatto un altro cosplay che ha spopolato: un cosplay femminile, Kirara di Inuyasha, versione cattiva tutta peluchosa. Altri cosplay che ho fatto sono stati: Wolverine, Batman, Joker, Clown scagnozzo del Joker, Bad

Foto: Salvatore Alfani

Santa Clause, Lupin III red, Lupin prison, Sampei, Onizuka Onibaku, Ryoehi di Reborn, Maestro Baek Doo San di Tekken, Kirara di Inuyasha, Men in Black,Vampiro, Wolfman. Grazie al PARCOSPLAY ho conosciuto tantissima gente di cui sono diventato amico. Che dire ancora? Credo che la mia recensione sia completa o... mi dimentico qualcosa? Fatemi pensare... mmhhhh... ah si... con mio carissimo amico e cosplayer straordinario (per come interpreta il Joker) Emanuele Bolognari, ho reso parte a vari eventi (alcuni dei quali col gruppo di Batman dove abbiamo spopolato e vinto) o a trasmissioni televisive come “La posta di Sonia” su Super 3, dove i cosplayer hanno fatto una sorpresa alla presentatrice del programma. Oltre a fare cosplay, ho il diploma di tecnico grafico pubblicitario e, quando posso, faccio il figurante televisivio sulla RAI e in Mediaset; ultimamente, faccio anche la comparsa cinematografica. Prima di salutarvi vi invito ad aggiungermi su FB (ho la mia Fan Page: Lupin-Cosplayer-fanclub) o contattarmi su msn: simonedilaghi@hotmail.it Ciaoooooooo!! Simone Dilaghi


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ALBUM Foto di Salvatore Alfani salvatore.alfani@tiscali.it


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FOLLIE AL 21째 PARCOSPLAY DI OSTIA LIDO - Foto di Giovanni Salerno -


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- LOVE IN COSPLAY -

LOGAN ROSENBAUM IERODULA DI AN

Foto: Erica Faini


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PER INFORMAZIONI CONTATTARE ANDREA CIRILLO DEL GRUPPO DI FACEBOOK

PARCOSPLAY - REGIONE CALABRIA


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Foto: Erica Faini

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nfanzia passata a pane e cartone animati, adolescenza passata a pane, manga e videogames ed ora la mia “maturità” a pane manga, videogames e cosplay; ovviamente, non vi preoccupate, ho anche una vita sociale! Era il 2005 quando con i miei amici vengo a conoscenza della parola “Cosplay” e da quel giorno tutto è cambiato: sogni e progetti di viaggiare per le fiere più importanti del fumetto d’Italia (ancora mai realizzati per un motivo o per un altro); gli unici cosplay fatti all’epoca erano stati in occasione del mio compleanno che cade il giorno di Halloween oppure a Carnevale. Poi un giorno apro Facebook e trovo la locandina di un “Parcosplay” che si sarebbe realizzato a Catanzaro con date mensili e gli occhi mi si fanno a cuoricino <3<3!!! Dal 23 gennaio, data del primo raduno, la mia vita è stata “rovinata”: nuove persone, nuove amicizie, nuove passioni, troppo divertimento e soprattutto una nuova famiglia!

Altro che rovinata ma “migliorata” sotto ogni punto di vista. Dal primo Parcosplay ad ora ho sempre portato cosplay differenti (spaziando in ogni manga e videogame), ovviamente tutti fatti da me; grazie a questa passione sono diventato un bravo casalingo che cuce ritaglia e stira (beata chi mi sposa). I cosplay a cui sono più affezionato sono ovviamente i 2 assassini Ezio e Altair di Assassin’s Creed, ma il meglio lo dò quando interpreto personaggi estroversi e comici come ho fatto con Kintaro Oe, Rufy versione afro ed Ace Ventura: questi tipi di personaggi rispecchiano molto la mia personalità allegra e giocherellona che, nonostante sia sul punto di compiere 24 anni, non accenna ad “asseriarsi” anzi... diventa sempre più pazza. W il Parcosplay e chi l’ha portato in Calabria, W noi ragazzi che lo rendiamo magico ma soprattutto W me!!! Un saluto e ricordatevi che.... Nulla è reale e tutto é lecito!!! Enrico Barberi

Foto: Erica Faini

ENRICO BARBERI


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Foto: Erica Faini

Foto: Erica Faini

Foto: Erica Faini

Foto: Roberta Varano


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ERICA FAINI

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nneyong! Vi sarete mai chiesti chi è l’artefice di tutte le foto più belle e divertenti del PARCOSPLAY di Catanzaro? No? Beh, sono io! Mi chiamo Erica, ho diciotto anni e per quanto i miei capelli rossi non lo rispecchino, il mio cuore è tutto asiatico. Ho conosciuto il PARCOSPLAY grazie ad Andrea Cirillo, il quale mi chiese cosa ne pensassi, e francamente il mio primo responso fu negativo. Portare un raduno cosplay in Calabria? Una passione e una cultura così lontana dalla nostra: impossibile. Oggi, sono più che felice di essermi ravveduta. Grazie all’impegno di chi ci ha creduto veramente il PARCOSPLAY non è più un raduno per pochi fan, ma un’occasione per avvicinare grandi e piccini, ragazzi “disadattati” o semplici curiosi, un

nuovo modo per socializzare. Nel mio piccolo cerco di catturare tutta la magia e la luce che emanano gli occhi dei nostri cosplayers. Fotografarli è per me come legare definitivamente il personaggio all'interprete: nella foto non vi sarà la stessa persona, ma il calore, lo sguardo e l'energia del proprio idolo. Proprio per questo preferisco tenermi in disparte e imprigionare su pellicola i momenti più significativi, emozionanti e soprattutto folli. Per quanto riguarda i miei cosplay, mi sono divertita nelle vesti dell’ambigua Ranma, personaggio che amo dall’infanzia, in quelle di Misty dei Pokèmon, di Inaho di Master Mosquiton, Nami di One Piece ma soprattutto in quelle di Yukino Miyazawa di Le Situazioni di Lui & Lei, data l’enorme somi-


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glianza caratteriale e fisica (sì, sono la numero uno della vanità!). Spero di migliorare come cosplayer e come fotografa, ma soprattutto di avere sempre la bellis-

sima possibilità di partecipare al PARCOSPLAY e di vedere i sogni dei ragazzi diventare realtà. Erica Faini

Foto: Roberta Varano


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ALBUM Foto di Erica Faini saeccho@hotmail.it


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LA VOSTRA ARTE SU JAPANIMANDO

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opere artistiche. Naturalmente questo spazio può essere condi-

Disegno:Valeria Ietti

Disegno: Luigi Ranieri

cco il nuovo angolo della webzine dedicato alle vostre

a Viterbo Disegno: Sari

viso sia dai professionisti che dai semplici amanti del disegno di qualsiasi

età: libertà totale alle vostre espressioni artistiche quindi!


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RECENSIONI ANIME KATANAGATARI Yasuri Shichika, il settimo maestro dell'arte del Kyoto Ryu (letteralmente: senza lama, senza spada), vive in esilio su un isola con sua sorella Nanami. Un giorno Shichika riceve la visita di Togame, una stratega dell'impero che chiede di aiutarla a recuperare le 12 spade leggendarie del maestro forgiatore Kiki Shikizaki. Partono così alla ricerca delle spade, lasciando l'isola dove per 20 anni ha vissuto Shichika. Incontreranno lungo il loro cammino 12 persone, che proteggeranno le loro katane. Fra ninja, scontri spettacolari e colpi di scena, riusciranno i nostri due eroi a portare a termine la loro missione? Cheerio! Produttori: Aniplex, White Fox, NIS America, Inc.L

Genere: Azione, Avventura, Arti Marziali WELCOME TO THE NHK! Satou Tatsuhiro pensa che tutto ciò che succede intorno a lui sia una cospirazione, le cui fila sono tirate dalla NHK (nota rete televisiva), e in realtà la loro sigla starebbe a significare “Nihon Hikikomori Kyokai” (Associazione Hikikomori Giapponesi, N.d.A.). In realtà lui non è altro che un NEET (“Not in Employment, Education or Training”... un disoccupato che vive a spese dei genitori insomma) che ha solamente bisogno di una cura per la sua “malattia”.Vorrebbe riuscire a tornare a vivere una vita normale, ma per lui è un'impresa anche solo uscire di casa.

Questo almeno finchè non viene scelto per un “progetto” da una misteriosa ragazza: il suo piano è aiutare gli hikikomori come lui ad affrontare la realtà. Questa serie vi farà riflettere molto sulla condizione degli hikikomori, e sul passaggio dall'età giovanile a quella adulta. Non perdetevelo! Produttori: Gonzo, FUNimation EntertainmentL Genere: Commedia, Romantico,Vita quotidiana, Psicologico BAKA TO TEST TO SHOUKANJUU Akihisa Yoshii è un idiota, un enorme idiota, che frequenta una scuola molto particolare: in essa le classi sono divise in base ai voti individuali (ad esempio, chi è bravissimo è nella A, Akihisa invece è nella F). Anche i materiali scola-

stici si adeguano ai voti: mentre infatti nella sezione A si possono trovare computer, poltrone, bar e tutti i migliori confort, nella F i tavoli sono costituiti da scatoloni e le sedie non ci sono. Nella scuola inoltre si possono evocare speciali creature per scontrarsi fra le sezioni, e Akihisa, insieme al rappresentante di classe Yuuji Sakamoto e i suoi amici, decide di lottare con le simpatiche creaturine per ottenere la supremazia della scuola. Ce la farà un idiota del calibro di Akihisa a battere i geni della sezione A? Summon! Produttori: FUNimation EntertainmentL, Silver Link Genere: Commedia, Romantico, Scolastico, Super Poteri Andrea Cirillo


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RECENSIONI MANGA BLUE EXSORCIST Rin Okumura sembra proprio un ragazzo come tutti gli altri: svogliato ma volenteroso e con una innata capacità di mettersi nei guai.Vive in un monastero insieme al suo gemello Yukio e al loro tutore, Padre Shiro Fujimoto, famigerato esorcista, che ha preso in custodia i due sin da quando sono nati. Quello che Rin non sa però, ma che scoprirà presto, è che è il figlio di Satana, Re dei Demoni. Padre Fujimoto, che ha sigillato i poteri di Rin in una spada, non riesce più a tenere nascosta la vera natura del ragazzo e soccombe dopo essere stato posseduto da Satana in persona. Dopo questi avvenimenti Rin fa una scelta singolare: diventerà l’Esorcista più potente del pianeta e sconfiggerà il suo stesso padre. Battaglie, magie e segreti per questo manga, che in Giappone è in circolazione da appena due anni

e da poco è stato edito in Italia. Editore Italiano: Panini Comics Genere: Azione, Avventura, Shonen, Sovrannaturale Autore: Katou Kazue Titolo Originale: Ao no Futsumashi BEELZEBUB Tatsumi Oga, il nostro protagonista, è un teppista e delinquente, forse il più brutale di tutti quelli che bazzicano il liceo Ishiyama. E’ forse questo aspetto del suo carattere a metterlo in una situazione impossibile. Durante una rissa, in riva a un fiume, trova un neonato abbandonato. Si tratta di uno dei figli di Satana, mandato sulla terra per sterminare l’umanità. Ovviamente il neonato non è stato mandato solo, Hildegarda è il demone designato da Satana in persona a prendersi cura di suo figlio. Quando questa cerca di riprendersi il piccolo Be-

elzebub da Oga accade qualcosa di impensabile: questi si è affezionato al ragazzo, designandolo così come suo “genitore”. Se ne vedranno delle belle in questo manga di Tamura Ryuuhei, ex assistente di quell’Iwashiro Toshiaki autore di Psyren. Tanta azione ma anche tanta comicità in un titolo da annoverare nella propria collezione. Editore Italiano: Star Comics Genere: Azione, Commedia, Shonen, Scolastico, Sovrannaturale Autore: Tamura Ryuheei Titolo Originale: Beelzebub THE BREAKER In realta questo non è un manga, ma un Mahnwa, ovvero un fumetto coreano, ma è un titolo che merita comunque di essere letto. Prima di tutto perché i disegni sono meravigliosi (e nel primo volume italiano, uscito da poco, ci sono anche le

prime pagine a colori) secondo perché la storia, che inizialmente può sembrare scontata, appassiona man mano che si legge. Shioon è il classico ragazzino gracile che viene tormentato dai bulli. La sua vita è un incubo e sarebbe rimasta tale se non si fosse imbattuto in Han ChunWoo, uno dei suoi professori. Peccato che quest’uomo non sia un vero professore, ma uno dei più grandi esperti di arti marziali del mondo, costretto a tenere un profilo basso perché ricercato. Shioon ha modo di assistere ad una momento cerca di convincerlo a insegnargli a difendersi. Ci riuscirà? Genere: Azione, Arti Marziali, Commedia, Scolastico Autori: Jeon Keuk-Jin (sceneggiatura) Park JinWhan (disegni) Titolo Originale: The Breaker Francesco Scarfone


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ANIME CLASSICS: “JANE E MICCI”

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ane (id.) e Micci (Miki) sono due ragazze accomunate dalla passione per il canto ma lontane fra loro sia sul piano caratteriale che su quello sociale. La prima vive con i genitori malati, conduce un’esistenza disagiata e bisognosa pur mantenendo un carattere docile e determinato nonostante le mille difficoltà da affrontare. Jane, infatti, sostiene come può la famiglia cantando nei locali della città e sogna, prima o poi, di riuscire a sfon-

dare nel mondo della musica. La seconda, Micci, è viziata, superficiale e altezzosa. Grazie all’appoggio economico della facoltosa famiglia, ben presto debutta in TV. Entrambe cresceranno seguendo i sogni e assecondando la propria indole. Jane riesce a superare un importante concorso canoro e la sua canzone scala presto le classifiche. Prima sotto la guida di un insegnante di musica e in seguito, grazie ad un lungo peregrinare

Titolo originale: Sasurai no taiyo (Il Sole vagabondo) Soggetto originale (manga): Keisuke Fujikawa, Maiyumi Suzuki Character designers: Yoshikazu Yasuhiko (Yas), Shinya Takahashi Direttore dell’animazione: Hayao Nobe Direttore artistico: Katsumi Handou Sceneggiature: Keisuke Fujikawa, Shunichi Yukimuro Direttore degli episodi / storyboards: Yoshiyuki Tomino Musica: Hideki Fuyuki Regia: Chikao Katsui, Katsumi Hando Produttori: Hiroshi Saito, Noboru Katano Produzione: Mushi production /Fuji TV (1971) Numero di episodi: 26

per il Giappone, Jane acquisisce sempre più, un bagaglio di esperienze, raggiungendo un certo tipo di popolarità. Un segreto coinvolge e intreccia doppiamente i destini delle giovani; mistero che, successivamente al decesso del padre di Jane, sarà svelato alla stampa da una misteriosa donna. Venute al mondo insieme e nel medesimo ospedale, le due bimbe furono scambiate nella culla dalla donna di cui sopra, infermiera, per vendicarsi del padre di Micci, a causa di una storia d’amore conclusasi infelicemente e tragicamente fra i due. Costrette a vivere, a loro insaputa, l’una la vita dell’altra, col tempo, fra le cantanti prevarrà comunque la stima che darà vita ad un’amicizia profonda, creando inoltre i presupposti per una felice conclusione della vicenda. I due nuclei familiari convivranno felicemente sotto uno stesso tetto costituendo una cosiddetta famiglia allargata. La serie arriva in Italia su varie reti locali nei primi anni ’80 e più volte replicata dato il successo soddisfacente. Doppiaggio e adattamento risultano dignitosi e le canzoni interne vengono lasciate in lingua originale. La sigla è cantata da Nico Fidenco ed è fra le più belle e ricordate dell’artista. Negli anni ‘90 l’anime viene ac-

quistato dalla Fininvest, nuovamente doppiato, stupidamente intitolato “Che segreto!” (Sasurai) e occidentalizzato su ogni versante. Jane è ribattezzata con un’improbabile Nicoletta, e Micci diventa Michela (la serie è palesemente ambientata in Giappone e qualsiasi sprovveduto si chiederebbe perché le fanciulle abbiano mantenuto di orientale solo i cognomi). I brani cantati furono anch’essi adattati in italiano ed eseguiti dalla scomparsa Paola Tovaglia. Questa discutibile operazione, fu attuata per la prevista messa in onda su Italia 1, che però non si verificò mai. Il passaggio Televisivo di questa nuova edizione avvenne su Italia 7, sprovvista sia di sigla ex novo che di quella storica di Fidenco. A dispetto di questo eccessivo processo d’italianizzazione, questa versione fa paradossalmente mostra delle sigle originali giapponesi, contrariamente alla prima edizione, più fedele all’originale nell’adattamento, ad esclusione della sigla. Nel 2004, sul canale IT riapparirà magicamente la sigla di Fidenco. Un serial piacevole e appassionante che non raggiunge vette di qualità da nessun punto di vista, costituito da soli 26 episodi (pochi se paragonati alla


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Foto: Simone Ceccano

consueta durata media delle serie di allora). Una prolissità maggiore avrebbe appesantito una trama del genere. Nota dolente è da ricercarsi nel finale che sfocia all’insegna di uno spiccato e semplicistico buonismo che andava sicuramente ridimensionato. Il soggetto, a tinte drammatiche, è tutto sommato originale, commovente e ricco di buoni sentimenti, i quali, secondo gli autori, ripagano alla fine di una generosa ricompensa tutti coloro che li seguono. L’anime gioca sul filo conduttore del segreto e dei segreti oltre che sul sentimentalismo. Nel corso della serie, infatti, verrà alla luce anche la vera identità di Fanny, un ragazzo innamoratosi di Jane. Altro valore aggiunto e inconsueto è la faida che si viene a for-

mare fra i poveri e i ricchi proponendo una visuale nuova e discutibile che ribalta i luoghi comuni presenti al principio della storia, vale a dire che i poveri siano sempre buoni ed i ricchi cattivi. L’anime induce velatamente ad una riflessione. Quanto il mondo che ci circonda e le condizioni in cui cresciamo influiscono e stimolano positivamente e negativamente i lati del nostro essere? La nobiltà d’animo e di spirito di Jane sono caratteristiche innate che avrebbe mantenuto, anche se avesse vissuto nel suo vero ambiente? Micci, vivendo in povertà, avrebbe accresciuto in ogni caso, un carattere così maligno ed egoista? Che panni avrebbero vestito nei contesti originali? Il suggestivo “Sole vagabondo” del titolo originale è un affascinate

metafora della dolce Jane, protagonista principale in Giappone. Con il suo girovagare per il paese, illuminerà, attraverso la sua melodiosa voce, la vita delle persone che incontrerà sul suo cammino. L’apporto tecnico-grafico non vanta alcuna prestanza particolare ma è al passo con il periodo. Ricordiamo il contributo di Y. Tomino (regia) e un’esordiente Yas nelle vesti di assistente ai disegni: duo che, in futuro, conoscerà la notorietà con “ Gundam”. Interessante constatare come gli anime degli anni ’70 ambientati nella realtà propria all’anno di produ-

zione, come in questo caso, possano essere, un’elementare e utile strumento di informazione degli usi, dei costumi o della moda del tempo, seppure visti e inseriti in un ottica giapponese. La linea degli abiti, gli arredi, i capelli, i microfoni, le auto o i colori adoperati manifestano graficamente “gli anni ’70”, il tutto coadiuvato dalle sonorità dell’epoca. Un mix di elementi che, osservati oggi, desta una singolare curiosità, rivestendo gradevolmente l’anime di una densa patina retro. Fabio Cassella


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ALESSIA IN COSPLAYLAND

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lessia vive a Parma con i suoi nonni e fin da piccola sogna di fare l’archeologa. Come tutte le adolescenti, frequenta la scuola, fa sport e nel tempo libero legge libri e va al cinema. Ma proprio nel momento in cui fantastica sul proprio futuro e sulle proprie aspirazioni, le viene diagnosticata l’Atassia di Friedreich, una malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso. Ha 18 anni e la prima reazione alla notizia è quella di cadere in de-

pressione e chiudersi in se stessa, vergognandosi degli sguardi e dei giudizi degli altri. Fino a quando un giorno succede qualcosa: Alessia, da sempre appassionata di fumetti e cartoni animati, entra in contatto con il mondo delle fiere e del cosplay. Proprio come l’Alice del romanzo di Carroll finisce nel Paese delle Meraviglie, Alessia scopre “Cosplayland”, un universo fatto di colori, di fantasia e anche un po’ di follia, in cui anche chi nella “realtà” si sente diverso, può trasformarsi in chiunque desideri. Così si arma di macchina da cucire e insieme a nonna Betty comincia a creare con le sue mani abiti splendidi, tanto da attirare, sfilando in costume, quegli stessi sguardi che prima evitava con timore. Alessia diventa Ryuki, una cosplayer riconosciuta e ammirata, e nel giro di pochi anni si trasforma in Lady Oscar, nella Regina Elizabeth, nella Sposa Cadavere, in Jack Sparrow e in tanti altri personaggi che interpreta di volta in volta alla perfezione. Fino a ritrovare, costume dopo costume, evento dopo evento, la propria identità per tanti anni nascosta per la paura di non essere accettata. Oggi Alessia è una cosplayer affermata, organizzatrice di eventi cosplay e


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autrice della saga fantasy "Avelion". Il libro “Alessia in Cosplayland”, autobiografia “in costume” di Alessia Mainardi, non è la storia di una ragazza e della sua malattia. È la storia di Alessia che combatte contro un destino già apparentemente segnato per ritrovare se stessa e diventare una persona che non si vergogna della propria andatura barcollante, ma che ama la vita per come è, accettandone tutte le sfumature, dalle più luminose alle più buie. È la storia vera di una ragazza che è la dimostrazione vivente di come non esistano limiti o traguardi irraggiungibili anche per chi nella vita di

tutti i giorni si sente o si è sentito “diverso”. Perché, come dice lei stessa in veste di autrice, «La volontà è ciò che rende chiunque in grado di realizzare anche l’impossibile». Il ricavato del libro sarà devoluto a favore della ricerca sulle malattie genetiche e in particolare sull’Atassia di Friedreich, tramite il progetto internazionale di BabelFamily: www.babelfamily.org/it/ Per saperne di più visitate il sito: www.ryukicosplay.com/al essia_in_cosplayland.php Chi volesse ordinare una copia del libro può farlo scrivendo una mail a ryuki@ryukicosplay.com Alessia Mainardi


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EVENTO: “CARTONI ANIMALI” - Foto di Giovanni Salerno -

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oma, 5 luglio 2011: presso l’Isola Tiberina si è svolto “CARTONI ANIMALI” ovvero uno show che ha avuto come protagonisti i più importanti disegnatori, doppiatori e musicisti di cartoons e realizzato in difesa dei diritti degli animali. Il mondo dei cartoni ha un debito storico-culturale con gli animali: da Topolino e Paperino, passando attraverso Hello Kitty, Tom & Jerry, l’Orso Yoghi o l’Ape Maia che fin da bambini ci hanno divertito e fatto sognare con le loro avventure. Noi della JAPANIMATION non potevamo perderci un occasione del genere per poter scambiare due parole con gli artisti quindi... il nostro Simone Dilaghi ha intervistato, per voi, i Raggi Fotonici e Claudio Maioli.

- RAGGI FOTONICI Com è nata l’idea di “CARTONI ANIMALI”? Se i cartoni animati ci hanno insegnato qualcosa, questo qualcosa è proprio che il Bene vince

sul Male, che l’amicizia e la lealtà sono valori imprescindibili, che la Terra e la Natura sono un bene assoluto, che i deboli vanno difesi contro i soprusi. A forza di lavorarci su, i cartoni animati ci

hanno forse dato alla testa, ma ormai crediamo davvero che avere la possibilità di fare qualcosa, anche pochissimo, e non che farlo sia un autentico delitto. Il nostro lavoro ci consente di godere di un


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minimo di credibilità in alcuni ambienti... e allora, quando è possibile, cerchiamo di portare avanti ciò in cui crediamo. CARTONI ANIMALI infatti non è il primo show e il primo cd animalista che produciamo. Per gli Animalisti Italiani e la PETA abbiamo portato in giro molti live fin dai primi anni 2000, abbiamo partecipato a manifestazioni ambientaliste e qualche anno fa abbiamo anche realizzato il brano “Vivo in una Gabbia”, colonna sonora dello spot di comunicazione sociale contro l’abbandono estivo degli animali, andato in onda sia sulla RAI che su Mediaset. Di questa canzone abbiamo anche pubblicato il CD singolo i cui proventi sono stati destinati totalmente a campagne animaliste. Da un paio di anni invece è nata una collaborazione ufficiale con la Protezione Animali (ENPA) per cui abbiamo ideato lo show

“CARTONI ANIMALI - il mondo dei cartoons a sostegno dei diritti degli animali”. Si fa una volta all’anno a Roma, solitamenti all’inizio dell’estate e ci partecipano i disegnatori e i doppiatori dei più famosi animali dei cartoons. Proprio in questi giorni “CARTONI ANIMALI” è diventato un cd, prodotto dall’etichetta Helikonia e distribuito da Cinque Lune, che raccoglie tutte le sigle di cartoni che hanno come protagonisti degli animali che i Raggi Fotonici hanno realizzato. All’interno le sigle di Hello Kitty, la sigla nuova sigle di Scooby Doo, La Pimpa, Vipo il cane volante, alcuni inediti e alcune cover in duetto con Katia Svizzero (L’Ape Maia), Douglas Meakin (dei Superobots) e Clara Serina (dei Cavalieri del Re). Tra un brano e l’altro infine ci sono i più famosi animali dei cartoons che, grazie alla voce dei loro doppiatori italiani, lanciano mes-

saggi importantissimi contro l’abbandono e il maltrattamento dei nostri amici a quattro zampe. Così a dire la loro sull’argomento sono direttamente Topolino, Titti e Silvestro, Bugs Bunny, Hello Kitty, Scooby Doo e tantissimi altri. Ovviamente i proventi del disco contribuiranno ad aiutare direttamente la Protezione Animali. Se volete contribuire alla causa: www.gentedicartoonia.it/cartonianimali Quali sono le sigle che preferisci? Non è facile rispondere a questa domanda. Ogni brano è un figlio. Ogni figlio ha una storia. Ogni storia ci ha visto spendere energie, appassionarci, metterci dei pezzi di noi; a voler buttare là una risposta azzardata e (parzialmente) ingiusta direi che quelle che più ci piace suonare sono due: “L’invincibile Dendoh” e “SuperGals, ragazze alla moda”, perché prima di essere delle sigle sono dei bei pezzi rock! Quella che più viene apprezzata dal pubblico invece è va-

riabile. Di solito quelli della vecchia guardia sono più affezionati ai brani dei nostri esordi e magari ricordano con emozione sigle come Guru Guru, mentre i più piccoli ovviamente apprezzano le sigle trasmesse nell’attualità e quindi amano Hello Kitty o le musichette che facciamo per Rai Yo Yo! In breve raccontaci la storia dei Raggi Fotonici? Come sono nati... ecc? I Raggi Fotonici nascono per caso a metà degli anni Novanta. Inizialmente suonavamo cover di sigle anni Ottanta, quelle della mia infanzia e poi abbiamo cominciato a realizzarne di originali. Inizialmente per circuiti televisivi regionali come SuperSix o Cinquestelle e


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poi per la Rai. La prima sigla andata in onda su un circuito nazionale fu proprio Superdoll Rikachan per Rai Due... del nucleo originario dei Raggi Fotonici siamo rimasti solo io (Mirko Fabbreschi) e Laura Salamone mentre, dopo un po’ di andirivieni, alla chitarra e ai cori abbiamo da qualche anno il preziosissimo Dario Sgrò. Questa infatti, è attualmente la formazione. Sono stato abbastanza breve? Per qualsiasi altra info: www.raggifotonici.it oppure: http://it..wikipedia.org/wi ki/Raggi_Fotonici

tare le musicassette “demo” di chi si proponeva come autore o come cantante e all’occorrenza organizzavo dei provini, delle registrazioni in studio. A quei tempi la RCA andava forte con le sigle dei cartoni e aveva parecchie committenze. Mi chiesero se mi andava di scrivere “Pat, la ragazza del baseball” e lo feci. Forse venne prima il testo di Loriana Lana, non ricordo. La cantarono le Mele Verdi su un bell’arrangiamento di Corrado Castellari. Accadeva nel 1983. Nello stesso anno arrangiai “La Fantastica Mimì” di Mas-

- CLAUDIO MAIOLI -

simo Cantini. Nell’86 mi proposero la sigla di “Ken il guerriero”. Qui ricordo bene che la musica venne prima. Lucio Macchiarella, paroliere già molto affermato oltre che molto bravo,

Com’é nata l’idea di creare e cantare sigle dei cartoni? Nei primi anni Ottanta frequentavo la RCA. Avevo l’incarico di ascol-

fece il testo e gli venne di getto senza intoppi. Nel cover-poster del 45 giri in vinile, il “disco che non c’era” realizzato nel 2009, c’é la riproduzione dell’originale scritto a macchina senza nessuna cancellatura. La novità per Ken fu che mi proposero di cantarla oltre che di realizzarla. Così per la prima volta nella vita cantai da solista in una registrazione. E feci tutto da me, con un sintetizzatore e una batteria elettronica. Quasi tutto, perché Massimo Cantini per amicizia accettò di doppiare la mia voce con la sua in falsetto nei ritornelli. Quali sono le sigle che preferisci? Ce ne sono tante ma una in particolare mi ha conquistato... è “Sampei”; il testo è del “mio” Macchiarella e la musica del mio collega “eroe dei cartoni” Dougie Meakin. Vorrei averla scritta io. Ci racconti in breve la storia di Claudio Maioli? Suono il pianoforte da quando ero bambino. Nel 1974 un amico, il bassista Bob Callero, mi chiese se mi andava di fare un disco con Lucio Battisti; lui l’anno prima aveva suonato il basso elettrico ne “Il nostro caro angelo”. Accettai. Allora stavo cercando di laurearmi con un certo ritardo in ingegneria. Ci sarei riuscito l’anno dopo, poco prima di essere richiamato da Lucio per l’ellepì “Lucio Battisti”.

Il contrabbasso, la batteria e... alla chitarra c’era Ivan Graziani. Facemmo amicizia e collaborai con lui nei primi dischi, sei in tutto se si considera l’album doppio “Parla tu”. Ho suonato nei dischi anche per Patty Pravo, Bruno Lauzi,Venditti e altri, con Venditti (e con Ivan) facemmo anche una tournée. Ho lavorato abbastanza anche come autore: musiche di sonorizzazione per la tv, il cinema, il teatro. Tra la metà degli Ottanta e la metà dei Duemila ho collaborato come pianista con Pierfrancesco Poggi, attore in radio, cinema e televisione, autore di sceneggiature nonché dei suoi divertentissimi testi comici. Con lui ho partecipato a due edizioni del Premio Tenco per la canzone d’autore e ad un Premio Ciampi oltre che a un bel po’ di serate in diverse parti d’Italia. Attualmente suono nei CARTOON HEROES, gruppo di siglaioli la cui idea, far portare in giro le sigle dei cartoni giapponesi dagli anni ‘70 ad oggi dagli autori medesimi e interpretate unplugged, è uscita dalla mente vivace e creativa di Mirko Fabbreschi dei Raggi Fotonici. Fuori dalla musica scrivo, traduco e insegno. In questi giorni sto ultimando un libro intorno alla figura di un grande pianista classico italiano. Simone Dilaghi


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LIBRI DA RISCOPRIRE: GODZILLA & GAMERA

GODZILLA CONTRO GAMERA Storie dall’Isola dei Mostri Libro pubblicato nel 1997 dalla Editrice PuntoZero, a cura di Michele Romagnoli Lire 28.000. Tratto dalla seconda di copertina: “Nasce cattivo, Godzilla, nel lontano 1954. Ma in lui c’era già la stoffa del mito. Quel tirannosauro anfibio dal fiato radioattivo non sarebbe stato uno dei tanti mostri dell’immaginario cinematografico: Godzilla, come Terminator-Schwarzenegger, nelle pellicole a venire avrebbe indossato i panni dell’eroe positivo, schierandosi contro i nemici della razza umana per la gioia dei suoi fan e conquistando una popolarità pari alla sua statura. Queste pagine fotografano l’indiscusso King of the monsters accanto alle altre mostruose star giapponesi, che in una girandola di match folkloristici e distruttivi hanno segnato e divertito la nostra fantasia di spettatori.”



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