JAPANIMANDO n. 5

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WEBZINE FREE DOWNLOAD by A.C. JAPANIMATION - Anno I - n. 5

NEWS COSP LAY

CULTURA MUSIC A

ROBERTA VARANO - Foto di ERICA FAINI

EVENTI


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EDITORIALE

A

nche questo mese ce l’abbiamo messa tutta! Finalmente i contenuti di questa webzine stanno man mano diventando ancor più variegati, grazie a tutti coloro che ci seguono con affetto nonché ai nostri nuovi fans che hanno preso a cuore questo nostro progetto non profit. La nostra speranza è quella di rendere i nostri lettori sempre più partecipi e sempre meno passivi a questo nostro progetto non profit, contribuendo affinché tutti insieme si possa offrire una sempre più degna vetrina a tutti gli operatori del settore che per hobby o per professione dedicano il loro tempo a questa spettacolare cultura, nonché far tra-

scorrere un’ora di piacevole ed accattivante lettura a tutti voi. Questo mese abbiamo voluto dare spazio anche al mondo dell’horror ed a quello del fantasy, in attesa di ulteriori new entry; inoltre non sono mancati divertenti incontri culturali di cui parlare nonché nuovi artisti da presentare ed approfondimenti relativi al mondo del fantastico nipponico, dagli anime ai mitici telefilms tokusatsu. E poi? E poi.... non ve lo dico, sennò che gusto c’è leggere una cosa conoscendone già i contenuti? Eh!! Piuttosto... se avete amici, conoscenti e quant’altro che vogliano “utilizzare” questa webzine invitateli tutti... che al resto pensiamo noi! V. D’Amico

SOMMARIO PARCOSPLAY.................................................... pag. L’artista del mese: Alessia Coppola............... “ Teke Editori: Collana “YAOI” ......................... “ L’amico fumettaio: Cosmicomics................... “ Telefilms Tokusatsu: “Nippon Sci-Fi” in TV .. “ Jar Edizioni: Benvenuti a Becchinia! ............... “ Libreria Libra presenta: Manga Caffé ............ “ Fabio Bartoli: “Vado, Tokyo e torno” ............ “ Evento: “Videogames - La Storia”.................. “ Horror Corner by “Scheletri” ....................... “ Collezionismo: Il modellismo robotico ........ “ Il Fantastico: una cultura millenaria ............... “ La Grotta Fatata: l’incanto è quì! ................... “ Jack Kirby: l’inverno del Re! ............................ “ Robot 80: Un party in onore dei miti........... “ Anime Classics: “Temple e Tam Tam”............ “ Guida di sopravvivenza alle fiere del fumetto “ Contest delle Tetsubasa: I Vincitori................ “ Situazioni da otaku: Episodio 5....................... “ Metal & Fantasy ................................................. “ Games & Cosplay.............................................. “ Recensioni Anime.............................................. “ Recensioni Manga.............................................. “ Igor Eusepi .......................................................... “ Federica Latini.................................................... “ Album 24° PARCOSPLAY di Ostia Lido ..... “ Giuseppe Vazzana .............................................. “ Francesca De Gaetano..................................... “ Album 10° PARCOSPLAY di Catanzaro...... “ Vincere Medusamente ..................................... “

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- I RAGAZZI DEL RADUNO SONO I PROTAGONISTI DI QUESTA WEBZINE -

Foto: Barbara Paolangeli

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e volete essere protagonisti su JAPANIMANDO, ecco come fare: a) scaricare la Liberatoria presente nel sito: www.japanimation.it/par cosplay.html (alla fine del testo) e consegnarla compilata al raduno;

b) inviare la/le vostra/e foto preferita/e (originale/i ad alta risoluzione) scattata/e a qualsiasi PARCOSPLAY allegando un testo che parli di voi e delle vostre passioni qui: damico.cde@gmail.com Vincenzo D’Amico

Il raduno si svolge ogni mese presso il PARCO DEL CANALE DELLO STAGNO Via Mar dei Sargassi n. 68 - Ostia Lido (RM) www.insiemeperlosportostia.com

Il raduno si svolge ogni mese presso il PARCO DELLA BIODIVERSITA’ MEDITERRANEA Via Vinicio Cortese n. 1 - Catanzaro www.parco.provincia.catanzaro.it

Foto: Roberta Varano


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L’ARTISTA DEL MESE:ALESSIA COPPOLA www.alessiacoppolart.altervista.org - www.acportfolio.altervista.org

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lessia Valentina Coppola, nasce a Brindisi il 19 Ottobre del 1984. Sin dalla prima infanzia, manifesta un’attenzione rivolta alle arti ed una propensione verso la let-

tura e la scrittura. Comincia a scrivere e a disegnare all'età di sei anni, per non smettere mai. Alessia ha frequentato il liceo artistico della sua città, dopo il quale ha

proseguito gli studi di Beni Culturali. Frequenta anche l’istituto d'arte e sviluppa la sua passione per l’illustrazione. Nel 2005 viene alla luce la sua prima raccolta di poesie “Pensieri nel Vento” edita da Kiemrik Edizioni. Fanno seguito altre pubblicazioni in antologie di autori contemporanei. Nel frattempo continua a dedicarsi alla pittura, conseguendo successi e partecipando a numerose esposizioni. Nel 2009 è la volta della sua seconda importante pubblicazione: “Canto di

Te” edito da Edizioni Damiano, casa editrice per la quale l'artista realizza illustrazioni, fiabe per bambini e romanzi fantasy. Il sogno e la fantasia, sono le dimensioni entro le quali si muove il suo mando. Fate e folletti, animano le sue illustrazioni, talvolta dipinte a mano, talvolta, esportate in digitale. Per esprimere se stessa, Alessia userebbe un’espressione di William Shakespeare: “sono fatta, della stessa materia di cui sono fatti i sogni...” Alessia Coppola alessiacoppola84@libero.it


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RICONOSCIMENTI Attività di scrittrice

Attività di pittrice

2001 - Premiazione presso il Salone della Provincia di Brindisi con l’“Oscar del Salento”come migliore nuova proposta giovanile nel campo della poesia; 2001 - Premiazione alla III° Rassegna Del Premio San Teodoro e S. Lorenzo in omaggio a Giuseppe Verdi; 2001 - Menzione speciale come migliore poesia dedicata all’Arma dei Carabinieri in occasione del centenario dalla loro nascita; 2006 - Presentazione del libro “Pensieri nel Vento” alla Fiera del libro di Torino; 2007 - Menzione speciale per “Il Racconto nel Cassetto”, Concorso Letterario Nazionale promosso dalla Casa Editrice Cento Autori S.R.L.; 2007 - Inserzione nella Collana “I Grandi Classici Della Poesia Italiana”, divulgato dall’Associazione Letteraria Italiana “Penna D’Autore”; 2007 - Lettura di alcune poesie nel Salone dei Congressi di Roma EUR; 2008 - Lettura di alcune poesie alla Giornata Mondiale della Poesia a Varese; 2008 - Menzione speciale del premio “Racconto illustrato Arca 2000”.

2000 - Mostra collettiva presso “Casa del Turista”, Brindisi; 2002 - Mostra collettiva presso “Le Colonne”, Brindisi; 2005 - Mostra Collettiva di pittura del Gruppo GranollersBarcellona; 2006 - Inserimento negli Annali d’Arte Contemporanea “Virtù Art”; 2006 - Inserimento nel Dizionario Enciclopedico Internazionale D’Arte Moderna e Contemporanea; 2006 - Invito alla Collettiva “Arte e Teatro” al Teatro Flaiano di Roma; 2006 - Invito alla Personale “Immagini Spazio Arte” a Cremona; 2006 - Invito ad esporre a Palazzo Doria d'Agri di Napoli; 2006 - Invito ad esporre nella Galleria d’Arte Contemporanea Sekanina di Ferrara; 2006 - Invito alla Mostra Collettiva nella Galleria d’Arte Barna a Barcellona; 2006 - Invito alla Personale d’Arte Moderna a Barcellona; 2006 - Invito alla Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea “ARTEPADOVA” a Padova; 2006 - Invito alla Quinta Edizione Premio Nazionale “Messina Città d’Arte”; 2007 - Invito alla Mostra D’Arte Contemporanea “ARTEGENOVA” a Genova; 2007 - Invito alla Mostra Collettiva “EAT Nutrirsi d’Arte” città di Torino; 2008 - Invito alla Mostra “Colori d’Italia” Pittura Italiana Contemporanea a Espace Arsinoe Montmartre -Parigi. 2008 - Invito all’esposizione ad ArteTorino; 2008 - Realizzazione del dipinto raffigurante il ritratto del Santo Padre, in occasione della Sua visita a Brindisi, su commissione dell’Apostolato del Mare e della Capitaneria di Porto; 2008 - Inserimento di un racconto illustrato nel catalogo mostre “Arca 2000”; 2008 - Invito alla Collettiva di Illustratori per il premio “Sentimenti animali”; 2009 - Intervista su N.O.I.R issue 6 Nocturna Obscura, Fantasy Magazine; 2010 - Realizzazione della copertina del libro “I Segreti di Iseut” di Michela Onedei; 2011 - Realizzazione della copertina del libro “XANDRA e la guerra del Tempo” di Rossella Bacchiocchi. 2011 - Realizzazione di diverse copertine per conto di Wip Edizioni.

---------------------------Pubblicazioni 2005 - Pubblicazione della prima raccolta di poesie “Pensieri nel vento” edita da Kimerik Edizioni; 2006 -Pubblicazione di una poesia in “Sensazioni d’Autore”, Antologia di poesie italiane contemporanee edita da Kimerik Edizioni; 2006 - Pubblicazione di tre poesie in “Gli Artigianali”, Collana di miniantologie poetiche edita da Edizioni Progetto Cultura 2003; 2007 - Pubblicazione di una poesia in “Granelli di Parole”, Antologia di Autori italiani edita da Kimerik Edizioni; 2007 - Pubblicazione di tre poesie su “I Premi di Pagine”, Rivista di Pagine Edizioni; 2008 - Pubblicazione del racconto “La bambina fortunata” e delle due illustrazioni da esso tratte, nel catalogo mostre “Arca 2000” Edizioni Bompiani; 2009 - Pubblicazione della raccolta di poesie “Canto di Te”, Damiano Edizioni; 2011 - Pubblicazione del libro “Fiabe dalla Terra di Liantha”, Edizioni Damiano.


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TEKE EDITORI: COLLANA “YAOI” www.tekeditori.com

SHIRAI KARASU di Looze (storia) - Hana (disegni)

Una Tokyo infestata dai demoni, un perverso uomo d'affari e il suo silenzioso assistente. Karasu è affascinante, misterioso e malvagio: i suoi occhi sono neri come la pece, nasconde segreti che non appartengono al mondo terreno e comanda entità sovrumane. Seek è un ragazzo senza passato e senza memoria, l'ombra di Karasu, la sua guardia del corpo e il suo aiutante. Il padrone ed il suo schiavo? Due amanti? Due ragazzi logorati da sentimenti che ancora non sono in grado di comprendere, legati da un contratto che mai potrà esser sciolto.

------------------------------Prima Edizione: Luglio 2011 (per un pubblico adulto) Numero di pagine: 150 Prezzo: € 8,50


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L’AMICO FUMETTAIO: COSMICOMICS - info@cosmic-comics.it -

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venne un giorno diverso dagli altri... ma forse nemmeno così tanto diverso. Dopo un lungo flusso di eventi di scarsa importanza in questa sede, ho aperto da poco una fumetteria, Cosmicomics, a Carugo in provincia di Como. A breve ci sarà il primo compleanno, chi l’avrebbe mai detto? Il posto è piccolo ma grazioso, con librerie cariche di fumetti e libri; dalle loro foto alle pareti Marilyn Monroe ed

Audrey Hepburn sorridono, Brando e Pacino un po’ meno, mentre gira nell’aria un disco dei Dead Kennedys, oppure di Miles Davis (ovviamente dipende dall’umore)... Tanto per capirci: niente atmosfera da megastore, che è proprio quello che vorrei evitare. La fumetteria nel mio immaginario è un posto accogliente e rilassato, una specie di bottega d’altri tempi, se mi passate il paragone.

In fin dei conti scegliersi una buon fumetto è un piacere che va gustato senza ansia attorno. Anche i libri non mancano; lasciando da parte le letture mainstream (che ci interessano sì, ma fino ad un certo punto), la selezione è ampia per temi e tipologie (dalla musica al cyberpunk passando tra cinema e controculture, saggi e romanzi) ,varia e soprattutto indipendente. Insomma, largo all’editoria “underground”. Che poi tanto underground non è, vista la qualità dei libri sfornati dagli editori indipendenti che spesso e volentieri surclassa quella degli editori più blasonati. Fine della polemica. Il lavoro è piacevole, e mi permette di conoscere

un’ampia gamma di persone: interessanti, divertenti, logorroiche, propositive, bizzarre, asociali, iperattive, spassose, sagaci, riservate… In pratica il lavoro perfetto per fare people watching. Spero che diventi un punto di ritrovo (e tutto sommato lo sta già diventando) e bla bla bla… Sì, lo so che lo dicono tutti i fumettari, ma è proprio così, non servono tanti giri di parole. Grazie mille per la disponibilità e per lo spazio concessomi! Enjoy!! Federico Di Benedetto -------------------------------Su Facebook: Fumetteria Cosmicomics Tel & fax: 031/762242 Via Toti, 46 – Carugo (Co)


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TELEFILMS TOKUSATSU: “NIPPON SCI-FI” IN TV Clicca su:Tokusatsu Forum

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on il termine “Tokusatsu” vengono classificate tutte quelle serie di telefilm nipponici che hanno per protagonisti uno od un gruppo di super eroi a difesa della Terra. Dagli anni ‘60 ad oggi ne sono stati ideati a centinaia: in alcuni casi gli eroi in questione possono essere personaggi estrapolati dalle leggende del Sol Levante, quali ninja e samurai con poteri magici alle prese con guerrieri e demoni delle loro tradizioni mentre in altri casi possono raccontare di avventure fantascientifiche in cui uno o più eroi dovevano vedersela con minacce provenienti dallo spazio o da gruppi criminali segreti terrestri. In Italia, dal 1979 in poi (con l’avvento di “Spectreman” in TV), sono state trasmesse solamente una ventina di queste opere e, come al

solito, ne sono stati alterati i dialoghi per poterli rendere comprensibili ai più piccoli. Oggi molte di queste serie ci sembrano grottesche o ridicole: questo perché ormai siamo abituati ad un uso sconsiderato degli effetti speciali computerizzati (e non solo) e non riusciamo più a comprenderne la grandezza creativa di chi li ha prodotti “artigianalmente”. All’epoca per produrre gli episodi veniva utilizzato un cocktail di tecniche scenografiche e di ripresa alquanto efficace e visivamente coinvolgente, sostenuto da una colonna sonora che ne accentuava la drammaticità e l’attenzione alla visione; enormi plastici paesaggistici, modellini in scala di astronavi e mostri, maschere e costumi da mostro combattente dotato di armi quali mis-

sili e raggi multicolore, esplosioni effettuate con tecniche pirotecniche dosate ad hoc: un’alternanza di rapide zoomate, riprese angolari ad effetto ed un montaggio oculato rendevano il prodotto unico nel suo genere... un genere che attualmente si è notevolmente evoluto ma che in Italia ancora non viene proposto, preferendo la storica co-produzione multi-saga dei “Power Rangers”. Inoltre, alcune serie univano l’animazione alle riprese dal vero: in Italia ne

sono giunte tre intitolate “Born Free”, “I-Zenborg” e “Tansor Five” in cui i personaggi erano dei cartoons e tutto il resto era realizzato con le tecniche di cui sopra. Questa è creatività! Nei prossimi numeri vi faremo conoscere o riscoprire (ai più grandicelli) queste meravigliose produzioni... sia le classiche che le nuove, sia le conosciute che le inedite. Alla prossima!! Vincenzo D’Amico Sebastiano Lombardo


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JAR EDIZIONI: BENVENUTI A BECCHINIA! www.jaredizioni.com

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ecchinia: un titolo che significa già da solo molte cose. Mario Bellina attraverso un linguaggio assolutamente ironico descrive una città a misura d’uomo morto ma anche in stato di morte apparente o di un parente. Una tappa obbligata per morti e moribondi, che offre al defunto la possibilità di godersi il meritato eterno riposo, ma che sa concedere ai trapassati che guardano al futuro occasioni per uscire dal mortorio quotidiano regalando emozioni da infarto e divertimenti da far uscire gli occhi dalle orbite (magari tramite soffocamento). Un libro che si legge tutto d’un fiato e che porta a conoscere stili di vita o di morte, luoghi, folklore e abitudini che altrimenti rimarrebbero sconosciuti. E’ una

prosa precisa e gustosa, quella di Bellina. Il libro vuole essere una vera e propria guida che descrive la vita sociale e indica luoghi storici, di ristoro e di accoglienza lungo un itinerario immaginario. Becchinia è anche uno spaccato della società moderna descritta con toni allegri e leggeri che non nascondono però la profondità dei temi trattati. Mario Bellina è un autore che può permettersi di parlare di qualunque dramma, rendendo la narrazione ironica e scorrevole. Grazie al suo modo di scrivere così vivo e reale trasforma Becchinia in un progetto ad ampio respiro, concepito non solo come romanzo ma come un work in progress che raccoglie gli epitaffi e i pensieri dei lettori. Ad impreziosire le pagine il romanzo, disegni

e tavole che rappresentano i protagonisti delle vicende, disegnate dalla matita di Zazza. L’Autore Mario Bellina è nato Palermo nel 1979. Autore televisivo e radiofonico specializzato in programmi per ragazzi, umoristici e d’animazione, attualmente scrive L’albero Azzurro (Rai2) e cura la regia dei servizi di Fratelli d’Italia (Rai2). Ha scritto e condotto per la Rai L33t (Rai2) e Versione Beta (Radio2). Ha lavorato per RaiEducational, RaiFutura, Canale5 ed è stato autore

per la DeAgostini del programma Identikids (DeaKids). Filmaker e autore teatrale, collabora con varie case di produzione specializzate in animazione come autore e sceneggiatore, con agenzie pubblicitarie e case editrici. E’ uno degli autori dei libri di Geronimo Stilton, dirige la collana Jarring della casa editrice Jar di Bologna e ha pubblicato numerosi lavori di narrativa per l’infanzia, umoristica e di critica cinematografica. Condoglianze a tutti voi! Jar Edizioni


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LIBRERIA LIBRA presenta: MANGA CAFE’ www.librerialibra.it

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omenica 8 ottobre u.s., in Via San Michele 63 a Morlupo (RM) è stato inaugurato il Manga Café della Libreria Libra, un nuovo fantastico e paradisiaco angolo di mondo specialmente dedicato a tutti coloro i quali amano immergersi nella lettura di un buon libro ed acquistare prodotti alimentari del circuito equo e solidale, oggetti e bigiotteria artigianali, abbigliamento vintage e... d’ora in poi, anche accessori per cosplay art!!! Infatti il progetto originario, frutto della proficua e professionale collaborazione tra le due socie ed imprenditrici Monica Maggi & Viviana Scarinci “In Associazione Poetica”, si è recentemente arricchito ed è stato valorizzato dalle formidabili idee e dallo spirito di iniziativa del nostro prode amico Flavio “Flippy Cosplay” Alessandrini, per tutti “Alvaro di Fantazoo”, ma adesso anche il mega-robottone King Star di Calendar Man. Sarà proprio il prode Flavio, negli ariosi e coloratissimi spazi della rinnovata Libreria Libra, ad occuparsi della gestione del primo “Manga Cafè” tutto italiano, dove gli appassionati di cosplay, anime, manga, fumetti ed altro ancora saranno accompagnati e seguiti da un team di esperti, nella

ricerca e nell’acquisto di tutto quanto concerne i loro “Eroi di Carta” preferiti! Proprio in tema con il suddetto evento, noi dell’Ass. Cult. JAPANIMATION non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di accorrere in massa nella ridente località alle porte di Roma Nord, per festeggiare in compagnia dei nostri più cari & bravi “Brothers in Cosplay” il nuovo successo di Flavio, con una serie di gentili

omaggi per lui e per le signore offerti dalla premiata fumetteria di Anzio centro “Comix & Company” di Gina MoroniSorio, inossidabile “punto fermo” per gli otaku di zona! Alla presentazione del primo “Morlupo Cosplay Contest” hanno egregiamente pensato gli animatori / presentatori Emanuele “Raoul” Ingrassia, Gianluca “Snow” Troiani e la valletta Jessica “Misa” Di Muro”; come

fonico / Dj della sezione canto & karaoke si è prestato il simpaticissimo P.R. Simone “Lupin” Dilaghi, per l’occasione in veste di Kirara di Inuyasha; foto e filmati a cura di Anita Blake, Lorenzo Giannini e del sempre imbattibile Giovanni “Milord” Salerno... ehi un momento... stavamo dimenticando il fulcro del nostro universo in Giuria, il “Presidentissimo” Vincenzo D’amico !!! Momenti clou dello show sono stati la vittoria finale al Contest (“Flawless Victory” è davvero il caso di scriverlo!) dell’infallibile Leon Chiro nel suo perfetto costume artigianale da Kung Lao di Mortal Combat e le splendide canzoni, dalle colonne sonore di vari videogames e da Vocaloid, interpretate magistralmente dalla magica voce della “Super


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Singer” Olimpia Pagni, new entry tra i nostri migliori animatori. A degna conclusione di una giornata così esaltante, vi è stata la presentazione del bel libro “Vado, Tokyo e Torno” del noto scrittore, giornalista e regista Dott. Fabio Bar-

toli, intervistato da un Maurizio Crozza / Gigi Marzullo davvero comicissimo e sensazionale! Crediamo fermamente sia stata una piacevole e gradita sorpresa per tutti i presenti all’evento della Libreria Libra, cosplayers e non, aspettarsi una pre-

sentazione letteraria moderata in stile tradizionale, a toni “seriosi” e con tutti i crismi del caso e trovarsi invece di fronte, all’improvviso e con tanto di mise in tema, il cosplay di Maurizio Crozza / Gigi Marzullo dalla seguitissima

trasmissione “Crozza Italia Live”, attualmente ancora in replica sui palinsesti dell’emittente La 7! Questa la scena che ha visto il Dr. Fabio Bartoli novello protagonista della “Morlupo & Dintorni”, a volte “Ostaggio Comico” ed altre “Esempio Caricaturale” di un Marzullo che ha spaziato dalle critiche al Premier ed al suo Governo, alle constatazioni sui tempi che cambiano; dalle “cene promiscue” dei “soliti noti”, alle secolari abitudini dei Figli del Sol Levante; dalle battutacce sui cartoons anni’80, alle dolci melanconie riecheggianti un’Italia che ormai purtroppo va scomparendo... ma sempre “poco-poco & pianopiano” come piace a tutti voi!!!


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Invero, la “presentazione ufficiale” del libro è stata curata personalmente da una delle due patron della Libra, la sig.ra Monica Maggi, la quale ha saputo valorizzare alla perfezione un personaggio dall’elevato spessore culturale e morale quale il Dott. Bartoli che, in un viaggio semi-serio dall’Italia al Giappone e ritorno, ci regala con il suo bellissimo e godibile testo tantissime perle di sapienza e moltissime

preziose gocce di esperienza vissuta. Sono compiutamente queste descrizioni, impressionistiche e veraci al contempo, che permettono ad ogni singolo lettore di ritrovare e ritrovarsi con un po’ del proprio Io ed in pace con il mondo. Arrivederci alla prossima! Mariodonato “Donny” Lombardini

VADO,TOKYO E TORNO di Fabio Bartoli - Ed.Tunué - € 9,70 Dalle mirabilie di Tokyo allo splendore del Fujiyama, le rutilanti mode giovanili si mescolano a una grazia senza tempo. Fugaci impressioni, peculiarità indefinibili e intuizioni fulminee sono gli ingredienti di un diario di viaggio semiserio scritto con passione e amore per la terra nipponica e la sua cultura.


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EVENTO:VIDEOGAMES - LA STORIA www.gamesearch.it

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videogame sono un fenomeno che sicuramente conoscono molto bene anche i tanti lettori di JAPANIMANDO. Da poco più di un anno a questa parte,

dovete sapere che esiste un nuovo portale web (www.gamesearch.it) che ha iniziato a girare la Lombardia (facendo tappa nel lodigiano, nel bresciano e nel milanese)

con una serie di eventi chiamati “VideoGames – la Storia: dagli anni ‘40 ad oggi”. Emanuele Cabrini, fondatore del sito, ci spiega che l’obiettivo è mostrare come sono nati e come si sono evoluti i videogame nel corso dei decenni, in modo da poter meglio comprendere la natura artistica e culturale di questo fenomeno di massa. Da venerdì 7 Ottobre a Sabato 15 si è svolta a Brugherio (cittadina di circa 30.000 abitanti in provincia di Monza) proprio la quinta edizione dell’evento ideato da GameSearch. Le gallerie espositive di Palazzo Ghirlanda hanno ospitato un interessante ed immediato percorso storico (fatto di cartelli esplicativi, filmati d’epoca e vetrine contenenti le

console più importanti degli anni ’70, ’80 e ’90), impreziosito da alcune postazioni gioco che hanno permesso ai visitatori di provare con mano capolavori del passato del calibro di Super Mario Bros., Sonic The Hedgehog, Street Fighter II: The World Warrior, Kid Icarus e tantissimi altri (che nostalgia!) Inoltre l’evento è stato impreziosito da una serie di pannelli (offerti dalla Fondazione Franco Fossati e dal Museo Spazio Fumetto di Milano) raffiguranti la storia di Topolino. GameSearch ha quindi integrato il tutto mettendo in prova alcuni videogame dell’epoca 16-bit (ad esempio Castle of Illusion e The Magical Quest) aventi come protagonista proprio il simpatico personaggio ideato da Walt Disney. Lo staff di GameSearch ha concluso la quinta tappa di “VideoGames – la Storia: dagli anni ‘40 ad oggi” tenendo un interessante dibattito nel quale il pubblico è potuto intervenire e ha potuto scoprire nel dettaglio le origini dei videogames. Arrivederci ai prossimi eventi di www.gamesearch.it! E. C.


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HORROR CORNER by “SCHELETRI” www.scheletri.com

ACACIA Titolo originale: Akasia Regia: Park Gi-Hyeong Cast: Shim Hye-jin, Kim Jin-geun, Moon Woo-bin, Park Woong, Jeong Na-yun, Lee Young-hee, Min Hye-ryeong Nazione: Corea del Sud Anno: 2003 Durata: 104 minuti

- HORROR MOVIE -

ACACIA

TRAMA Mi-sook vive con suo marito Do-il e il padre di lui. Il suo più grosso cruccio è di non riuscire ad avere figli, motivo per cui i due decidono per un’adozione. Mi-sook si innamora dei disegni di Jin-sun, uno dei ragazzi dell’orfanatrofio, e sceglie di adottarlo. Dopo poco tempo scopre che il ragazzino è ossessionato dagli alberi e che passa il suo tempo sotto la

grande acacia nel giardino di casa. La situazione si complicherà quando la donna darà inaspettatamente alla luce un figlio. RECENSIONE L’orrore, quello vero senza bisogno di mostri o di eccessi di emoglobina, è sempre inquietante. Spesso ambientato tra le pareti di casa, a negazione del fallace sentimento di sicurezza che esse solitamente evocano, risulta ancora più disturbante. E se c’è qualcosa che può peggiorare la già dolorosa sensazione di essere testimoni di un abuso, di sicuro è il fatto che a subirlo sia un bambino, cosa che rende al limite del sostenibile l'intera esperienza. Jin-sun è un ragazzino gracile e amante degli alberi. Passa il tempo sotto i rami spogli di un’acacia e ne abbraccia il tronco con una fame d’affetto che fa male all’anima di chi lo guarda. I suoi genitori adottivi sono premurosi e attenti ai suoi


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sentimenti. Cercano di farlo sentire a casa, anche quando arriva un indesiderato fratellino. Ma qualcosa va storto e il ragazzino sparisce. La famiglia a mano a mano si sgretola. La madre lentamente sprofonda nell’ossessione. Il padre nell’aggressività immotivata. E i nonni hanno degli strani incidenti. L’albero di acacia fiorisce per la prima volta dopo molti anni. E la bambina dei vicini, unica amica di Jin-sun si comincia a sedere sotto il tronco. “Acacia” è un horror dal taglio essenziale. La regia limpida, senza sottolineature insinua una blanda inquietudine nello spettatore, il quale viene presto catturato dai dettagli lasciati cadere qua e là che

sottintendono più che indicare una realtà altra, opposta a quella inizialmente dichiarata. Il senso ultimo di raccontare una storia che in definitiva parla di sentimenti negati e di follia è da ricercarsi nella modalità originalissima di rappresentazione del dolore. Con il solo espediente di sovrapporre gli attori di oggi al dramma del momento passato in cui tutto si è compiuto, la regia crea una intrigante confusione di ruoli, che fino a pochi istanti dalla fine non lascia mai presagire l’effettivo coinvolgimento di tutti gli attori nei fatti rappresentati. La fotografia accurata riesce nel difficile compito di rendere ansiogena la sola vista di un albero, fil-

- HORROR BOOK -

I VERMI CONQUISTATORI

mato in luminose sequenze oniriche le quali accrescono la magia sottintesa al racconto, aumentando la sensazione dello spettatore di essere capitato in una favola, ma di quelle nere. Shim Hye-jin, già in “Ginko Bed” e in quel piccolo gioiello di “Green Fish”, riesce a rendere ambigua l’anima di una madre senza mai strafare, usando a volte la sola piega dello sguardo che, a seconda dell'inquadratura può essere amorevole e minacciosa in un attimo. Mentre Kim Jin-geun, successivamente nel bellissimo “The scarlet letter”, rivela insospettate capacità di rappresentazione di una follia tanto più letale quanto inaspettata. Ma quello che resta nel

cuore dello spettatore è il volto del piccolo Mun oh-bin, perfettamente in bilico tra il dolore della perdita e la scelta della fuga di fronte al rifiuto altrui. Proprio come se per i bambini come lui non ci fosse mai una possibilità di lieto fine. E purtroppo non ci sarà neanche questa volta.

I VERMI CONQUISTATORI di Brian Keene - pagine 309 euro 15,00 - Edizioni XII Dopo quarantuno giorni di pioggia incessante la Terra è completamente sommersa. A parte le cime montuose, tutto ciò che che si trovava lungo le coste o in zone poco elevate si trova ora sotto decine di metri di acqua. Mentre le istituzioni, i governi, le città e la stessa razza umana sono ormai estinte qualcuno è riuscito a salvarsi. Infatti grazie alla propria cocciutaggine e alla posizione elevata sui monti del West Virginia il vecchio Teddy Garnett è ancora vivo e vegeto ma un bel mattino (di pioggia naturalmente) scopre che ci sono cose ben più pericolose dell'inondazioni, cose striscianti e fameliche che provengono non dall’acqua ma dalle profondità della terra... Finalmente è arrivato in Italia l’autore horror più desiderato

del momento, colui che ha fatto sbavare per anni tutti quei lettori appassionati che, per pigrizia o per ignoranza linguistica (io compreso), non hanno potuto leggerlo in lingua originale. Brian Keene adesso è con noi! “I vermi conquistatori” non ha deluso le mie aspettative. Quella di Keene è una storia horror genuina e senza tanti fronzoli e che richiama alla memoria vecchi film di fantascienza o piccoli cult come “Tremors”. Inoltre il proseguimento della lettura riserverà gradite sorprese a tutti gli amanti di Lovecraft! Quindi non lasciatevi sfuggire quest’opera, 300 pagine di adrenalina e puro intrattenimento confezionate con il consueto stile impeccabile e professionale da Edizioni XII, con la speranza che traduca altri titoli di Keene.

Anna Maria Pelella

Alessandro Balestra


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COLLEZIONISMO: IL MODELLISMO ROBOTICO Su Facebook: L’Alabarda Spaziale - Modellismo Robotico FB Italia

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ONNICHIWA agli amici di JAPANIMANDO! Mi chiamo Robb, ho 34 anni e sono l'admin della pagina Facebook “L’Alabarda Spaziale – Modellismo Robotico FB Italia” dove noi appassionati condividiamo le nostre idee, pubblichiamo le foto delle nostre collezioni e organizziamo dibattiti, sondaggi e iniziative.

Ad esempio, visto che siamo nel periodo giusto, alcuni di noi si incontreranno a Lucca Comics and Games, per girare tra i padiglioni, confrontare modelli e prezzi, darsi consigli tecnici e alla fine acchiappare l’affarone!! Mi ritrovo quindi ad inaugurare con piacere questo nuovo spazio, dedicato al modellismo robotico ispirato all’animazione giapponese. In questo modo gli appassionati possono finalmente avere una loro pagina, e i neofiti possono avvicinarsi a questo affascinante hobby. Cosa mi ha spinto a dedicarmi a questo passatempo? La pura e semplice passione! Crescendo negli anni ‘80, a pane e cartoni animati giapponesi, oggi vedo il modellismo robotico come un giusto tributo ai miei eroi dell’infanzia. Ho iniziato con uno, così per

curiosità, e dopo aver apprezzato la fedeltà, i particolari e il loro valore, non sono più riuscito a smettere! Adoro vederli lì, esposti nella mia vetrinetta, e pensando alle aste dove ho lottato per averli, ai sacrifici e alla soddisfazione nell'ottenerli, mi riempio di orgoglio!! E’ una sensazione tutta particolare: I modelli “di nuova generazione” mi emozionano per i dettagli così fedeli, per la varietà degli accessori e delle armi, per i materiali di qualità. Quelli “di una volta” mi ricordano la mia infanzia e i personaggi che ho tanto amato da bambino, e anche se non sono ai livelli dei modellini odierni, hanno un valore aggiunto per la loro rarità, in quanto di difficile reperibilità sul mercato. Ed è davvero affascinante cercarli nei mercatini,

battersi per ottenerli al miglior prezzo possibile sulle aste, o magari andando a rovistare in cantina o in solaio, sperando di trovare qualche vecchio robot della nostra infanzia... da ripulire dalla polvere ed esporre come cimelio nella nostra vetrinetta! Ma vediamo nel particolare le due principali tipologie di modellismo: statico e dinamico. IL MODELLISMO STATICO Fanno parte di questa grossa famiglia i modelli realizzati principalmente in materiale plastico (PVC, ABS o resina). Si suddividono in tre sottocategorie: precolorato e preassemblato (statue), kit precolorato da assemblare e kit “grezzo” da lavorare, assemblare e colorare. Molto spesso, se il modellista è esperto e pratico dei “trucchi del mestiere” il risultato finale è un prodotto con particolari e sfumature difficilmente raggiungibili in un modello dinamico. Hanno comunque un costo più contenuto, perchè non hanno parti eccessivamente complicate come snodi, perni o attacchi per accessori, o parti in lega pressofusa, PVC o ABS.

Tutte le foto sono di Riccardo Fracchia


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Tra le marche più importanti possiamo citare Kotobukiya,Volks, Musashiya e Kurushima. IL MODELLISMO DINAMICO Questa categoria è più diffusa rispetto al modellismo statico, anche se i costi sono spesso più alti. Questo tipo di modelli, al contrario dei loro colleghi “statici” offrono varianti di movimento, alta posabilità, accessori, armi o parti intercambiabili. I materiali utilizzati sono principalmente due: materiale plastico (ABS e PVC) e lega metallica pressofusa, conosciuta come “Die Cast” o “Zamak” che prende il nome dagli elementi dalla

quale è composta: Zinco (Z), Alluminio (A), Magnesio (MA) e Rame (K). Per queste caratteristiche il loro prezzo è più elevato, e vengono spesso considerati come dei veri e propri “gioielli da collezione”. Mentre i modelli dinamici prodotti in materiale plastico raffigurano personaggi umani, robot, creature fantastiche o veicoli fantascentifici, quelli in Die-Cast sono esclusivamente dedicati nella stragrande maggioranza a modelli robotici. La loro denominazione giapponese è “Gokin” (lega metallica) e ogni casa produttrice lo utilizza per indicare i loro modelli robotici prodotti con questo tipo di materiale. In questo campo domina indiscussa la giapponese Bandai, leader nel campo dei giocattoli, dei gadget e degli articoli da collezionisti, con la famosissima serie “Soul of Chogokin” (anima di su-

perlega metallica). Sono da ricordare anche la Kayodo (con la loro fortunata e snodatissima serie “Revoltech”), Aoshima, Max Factory, CM’S, Half Eye Studio e le storiche Popy e Takatoku. Roberto Morello


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IL FANTASTICO: UNA CULTURA MILLENARIA Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!

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inutile nasconderlo... il Fantastico non gode buona fama! In tutte le sue accezioni è considerato un “genere” di seconda categoria destinato all’uso e al consumo dei bambini e degli “sciocchi sognatori”. Cercare di dimostrare che le cose non stanno esattamente così è un lavoro sporco che qualcuno deve pur fare... proviamoci! Partiamo dall’etimologia della parola: “fantastico” deriva, ovviamente, da “fantasia”, termine con il quale i Greci indicavano genericamente una “apparizione”. Purtroppo, però, già negli Atti degli Apostoli, assume un connotato di negatività diventando “una finta immagine delle cose” (uno spettro), fino ad essere

etichettata come “frutto dell’inganno malefico del demonio”! Se si pensa a quella che è stata l’influenza del Cattolicesimo sulla cultura occidentale, questa è una pessima carta da visita. Eppure, il Fantastico nasce con l’uomo e lo accompagna attraverso i millenni fin dalle prime raffigurazioni pittoriche rupestri. Non a caso, il primo documento letterario dell’umanità, rinvenuto in Mesopotamia, è proprio “L’Epopea di Gilgamesh”in cui si celebra lo straordinario viaggio del re di Uruk alla ricerca dell’immortalità. Un’opera di incredibile modernità confermata dalle continue rivisitazioni successive (ne esiste, persino una versione a fumetti realizzata da Robin

Wood e Lucho Olivera!). E non è forse vero che tutte le religioni antiche, da quelle “animistiche” a quella egizia, passando per le triadi etrusche e per la cosmogonia guerriera di Asgard, fino ad arrivare all’Induismo sono intrise fino al midollo di elementi fantastici? Senza forzare troppo la mano, gli dei del complesso Pantheon grecoromano spesso sembrano vivere vicende scritte in perfetto stile hollywoodiano. E, se vogliamo dare una dignità letteraria a questi miti come non citare l’“Iliade” e l’“Odissea”? Gli elementi fantastici accennati nel primo, esplodono in maniera perentoria nel secondo poema omerico in cui sono presenti, praticamente, tutti gli archetipi del Fantastico, dal viaggio nell’ignoto alla “damigella in pericolo”, dalla “Magia” al “Mostro”... e se volete gli Alieni non avete che da cercare: Luciano di Samosata, nel suo “La Storia vera” ci porta a conoscere i Seleniti!! E uscendo dal mondo greco citerei, a braccio, “Il libro di Arda Viraf”, “Il Mahabharatha” o lo “Xiyou Ji” senza dimenticare che la stessa “Bibbia” è stracolma di “contaminazioni fantastiche”. Passando a volo d’uccello su “Le Mille e una Notte”, sul “Beowulf” e su “Roland” ap-

prodiamo in una Italia in cui un certo Dante elabora uno dei più grandi affreschi tra l’Horror e il Fantasy che un essere umano abbia mai concepito, raccontandoci un allucinato viaggio oltre la vita. E i cavalli alati e il senno perduto di Orlando, le terrorifiche tradizioni popolari che si strutturano e diventano fiabe, le meravigliose avventure di Alice e i sorprendenti viaggi di Gulliver vogliamo buttarli via? O vogliamo dire che Pinocchio è un raccontino per bambini e che il talento visionario di Verne è solo il frutto di una mente bacata? E se, in una sfida contro gli altri generi letterari, scendesse in campo una squadra con Tolkien, Lovecraft, Wells, Stoker, Asimov, Howard, Poe, Orwell, Dick, Bradbury e Bierce, siamo sicuri che questi signori uscirebbero sconfitti? Ovviamente questo breve testo non può e non deve avere nessuna pretesa particolare; nei prossimi mesi, se avrete la bontà di seguirci, cercheremo magari di scendere più nei dettagli, analizzando, di volta in volta, uno dei tanti aspetti sotto cui si presenta il Fantastico. Nel frattempo, tenete sempre accesa la lampadina della fantasia!! Pietro Zerella


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LA GROTTA FATATA: L’INCANTO E’ QUI’! www.reteimprese.it/lagrottafatata

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redi nelle fate? Noi sì, e se sei capitato a La Grotta Fatata è perché il tuo cuore è puro e sei ancora capace di sentire l’anima della natura. Nel nostro negozio le creature del piccolo popolo ti incanteranno con la loro magia, troverai fate bellissime o misteriose, folletti stravaganti e gnomi dallo sguardo saggio, streghe ed elfi. Abbiamo marchi in esclusiva per il litorale, fate firmate d’autore e siamo Les Alpes point. Ma La Grotta Fatata vuole farti immergere in ogni aspetto magico della natura. Per questo propone anche pietre e cristalli per equilibrare i chakra, druse per energizzare l’ambiente, e manuali spe-

cifici, e con il nostro diploma in cristalloterapia e la nostra esperienza, sapremo cosa consigliarti. Anche le fontane, dal suono cristallino e rilassante, sono in pietra dura: bellissimi oggetti che arredano e danno luce, come le lampade di

salgemma capaci di neutralizzare umidità e inquinamento elettromagnetico. Qualche marchio: Les Alpes, Fate dal Mondo, Fatine e folletti dei boschi, Erboristeria Magentina, Helan, Lepo, L’Erboristica gold, Il ma-

gico mondo dei Carillon, FreeTree Greeting, Edizioni Eremon, Edizioni sintesis. Non potevano mancare linee naturali e bioecologiche per il benessere e la gioia del corpo, oli essenziali purissimi, oli da massaggio, shampoo, creme… Tra i nostri marchi troverete Erboristeria Magentina, Helan, Lepo. E poiché a La Grotta Fatata ogni cosa è magica, troverete anche rune, pendolini, tarocchi e libri di spiritualità e mistero, cd di musica celtica e per meditazione, e tante altre cose per profumare la vostra casa o semplicemente per renderla incantevole! Ogni cosa è scelta con amore, per darti la qualità al miglior prezzo. E se ci verrai a trovare nel mese di novembre, per i lettori di JAPANIMANDO uno sconto del 10% su molte linee Les Alpes point, Fate dal mondo, e “Le Fatine”. La Grotta Fatata è piena di magia e si ispira alla natura, e per questo siamo sicure che ogni animo sognante troverà qualcosa di incantato da regalare e regalarsi... e tutto è scelto con amore, per darvi la migliore qualità al miglior prezzo! Vi aspettiamo quindi ad Ostia Lido (Roma), in Via delle Aleutine n. 123. Sabrina e Marina


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JACK KIRBY: L’INVERNO DEL RE

Gruppo su Facebook: I FUMETTI SONO UNA COSA SERIA!

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ella vita di ogni uomo esiste un tempo finale, una stagione che preannuncia la fine e che, comunque la si viva, è pervasa da una sottile malinconia. Come fu l’inverno del “Re”? Come passò gli ultimi anni su questo pianeta il ragazzo di di Suffolk Street che era nato Kurtzberg e morì Kirby? Era il 1981 e Jack, dopo una fugace ma remunerativa esperienza nell’animazione e nella produzione televisiva era tornato a fare quello che aveva fatto per tutta la vita: disegnare fumetti! Fuori dalle strategie di mercato della Marvel, accettò di

lavorare per editori alternativi come la Pacific e la Eclipse Comics, due realtà editoriali dalle buone intenzioni ma fragili ed effimere che potevano usare il nome di Kirby per lanciare nuovi prodotti ma non avevano abbastanza mezzi economici per sostenerli adeguatamente. Per la Pacific di San Diego, Kirby riciclò un suo vecchio progetto e diede vita a “Captain Victory and the Galactic Rangers, (serie durata 13 numeri tra l’ottobre del 1981 e il gennaio 1984 oltre allo Speciale “The Space Musketeers del 1983). Il protagonista (che era la copia sputata di Ikaris degli Eterni) era un eroico uomo di legge a capo di una squadra di Rangers interstellari in una sorta di risposta in stile Kirby a “Guerre Stellari”. Sempre per la Pacific uscì la miniserie “Silver Star” (6 numeri tra febbraio 1983 e gennaio 1984) che narrava le vicissitudini di Morgan Miller. Dopo essere diventato un mutante genetico (l’Homo Geneticus) in seguito ad un esperimento del padre, lo scienziato Bradford Miller, il nuovo eroe si vede affidato dalle Autorità governative il compito di combattere i nemici sovrumani. Nello stesso periodo, la Eclipse Comics metteva

sul mercato la stravagante “Anatra cacciatorpediniere” (Destroyer Duck, 7 numeri tra il maggio 1982 e il maggio 1984). Si trattava di un progetto nato per sostenere la battaglia legale che lo sceneggiatore Steve Gerber aveva scatenato contro la Marvel per il possesso dei diritti di “Howard the Duck” al quale, oltre a Jack, avevano aderito artisti del calibro di Steve Ditko, Neal Adams e Sergio Aragonés. Non si trattava di capolavori... come sempre Kirby aveva mille idee ma

non possedeva la capacità di metterle su carta in maniera ragionata. La sua sfrenata fantasia avrebbe avuto bisogno di uno scrittore vero che tirasse le redini e desse ordine ad una trattazione impetuosa ma confusa. Se poi si aggiunge il fatto che gli furono affiancati inchiostratori non eccelsi come Mike Royer, Michael Thibodeaux e Alfredo Alcala, si può spiegare lo scarso “appeal” che queste opere ebbero sui lettori. Incredibilmente, però, anche la DC tornò a bussare alle porte di casa


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nata esplosione di talento ma, disgraziatamente, tutte le testate ebbero una vita breve e poco lusinghiera. Questi insuccessi editoriali, però, non scalfirono il mito e Jack passava di “convention in convention” a stringere mani e a ricevere premi tra gli applausi scroscianti dei colleghi e stuoli adoranti di fans. Eppure, qualcosa nel fisico minuto del “Re” si era incrinato: gli occhi gli davano grandi problemi e una paralisi al braccio destro lo metteva in difficoltà persino nel firmare gli autografi. La leggenda vuole che nel corso di una di queste “convention”venne fe-

Kirby, chiedendogli di realizzare un “graphic novel” che chiudesse le trame rimaste in sospeso nella Saga del Quarto Mondo. Arrivò così il mediocre “Hunger Dogs” che poco o nulla aggiunse all’epopea dei Nuovi Dei, rivelandosi un flop privo dell’epicità necessaria per un “Gran Finale”. Sullo sfondo, iniziava la battaglia legale contro la Marvel del vecchio “amico” Stan Lee per la restituzione delle tavole originali ma questo è un argomento talmente ingarbugliato da meritare una trattazione a parte. Nel frattempo, la Topps,

leader mondiale nel mercato delle “cards” da collezione, pensò al vecchio sovrano per il suo ingresso nel mondo dei Comics. Numerose testate nacquero sulla base di antichi progetti “Kirbyani”. Ci furono titoli come “The Power and the Glory”, Jack Kirby’s Secret City saga”, “TeenAgents”, “Night Glider”, “Satan’s Six”, “Bombast”, “Captain Glory” e la ripresa di “Silver Star” e “Captain Victory”. Un intero universo narrativo, definito pomposamente “Kirbyverse” raccoglieva questa impressionante e disordi-

steggiato con una grandissima torta. Le mani tremolanti di Jack non riuscivano a tagliare la prima fetta e dovette intervenire in suo aiuto la moglie Roz. Fu proprio Rosalind “Roz” Goldstein, la donna che aveva sposato il 23 maggio 1942 a trovarlo privo di sensi nella sua casa. Il 6 febbraio 1994, una domenica, Jack Kirby se ne andò per sempre. Aveva 77 anni. Era alto solo un metro e sessantatre ma era entrato nella storia del fumetto come un gigante e non ne era più uscito. Il “Re” è morto... Lunga vita al “Re”! Pietro Zerella


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ROBOT 80: UN PARTY IN ONORE DEI MITI www.starshopostia.it - http://80vogliadirobot.it

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abato 15 Ottobre 2011, si è svolto presso la fumetteria “Star Shop Ostia”, l’originale evento “Robot 80″, un doveroso tributo alla “robot-mania anni ‘80”. Al simpatico show non poteva certo mancare “80vogliadirobot”, con la sua esposizione di robot anni 80 fatti a mano e diorama. Durante l’evento, oltre alla presentazione ufficiale dei ragazzi dello staff della suddetta fumetteria (che per l’occasione erano vestiti da Cyborg 009 e Maria Grazia Fleed) c’è stata la premiazione del “II° Concorso di disegno” che ha avuto come tema “Il lato oscuro”, con la partecipazione di Alessandro Bottero che ha potuto premiare i 3 vincitori: 1° posto a Martina Polidori, 2° posto ad

Andrea Corsi e 3° posto per Lorenzo Ferrarotti. Ampio spazio è stato dedicato ai Cosplayers fans di Star Shop Ostia: tutti gli appassionati sono stati piacevolmente sorpresi per la bellezza dei costumi (tutti artigianali) e per la loro fedeltà agli anime. Simone Dilaghi ha presentato la sua versione di SuperKid, Annary Shining

era Nanà Supergirl mentre i “mitici robot” sono stati Daniele Sforza ed Alessio Billeci nei panni del Getter Robot e di quello rosso, nonché Giorgio D’Andrea in una fantastica versione di God Sigma... un cosplay realizzato in 3 mesi utilizzando solo cartone e carta adesiva plastificata: un vero capolavoro da ammirare!!

Durante l’evento, “80vogliadirobot” ha colto l’occasione per presentare ai giovani appassionati, il proprio sito dedicato, appunto, ai modellini dei robot anni ‘80: un sito facilmente navigabile, pensato per favorire al massimo l’interazione con i visitatori attraverso il guestbook, il blog “Blogbot” ed i Sondaggi settimanali.


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“80vogliadirobot” desidera differenziarsi dagli altri siti di modellismo robotico anni ‘80, sia per la qualità dei modellini progettati dai propri appassionati, sia per l’originalità delle foto scattate. Inoltre, nonostante la giovane età (un mese circa), il nuovo sito web si trova molto ben posizionato su Google: digitando la keyword “modellini robot anni 80”, lo si trova già in prima pagina! Il prossimo step sarà lo scambio di link con siti del settore e non (compresi quelli sul tema “Cosplay”), per stringere nuove partnership e per far decollare ancora di più il sito. Naturalmente tutti sono invitati ad in-

viare le foto delle proprie creazioni robotiche, che troveranno un posto speciale in questo nuovo “hangar virtuale”! Cos’altro aggiungere su

“Robot 80”? E’ stato un evento semplice e divertente, come vuole la “tradizione” di questa mitica fumetteria del litorale romano, dove passione e

professionalità procedono da sempre a braccetto! Elio Castellana Simone Dilaghi Foto: Dario Germani


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ANIME CLASSICS: “TEMPLE E TAM TAM”

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ra le Alpi, nella ridente cittadina di Erbaverde, vive felicemente con i suoi genitori Temple, una buffa e allegra bambina dai capelli biondi. L’abitazione della piccola è sempre rallegrata dalla musica e il sogno di Temple è quello di diventare majorette. Una sera, nella sua stanza, fa la conoscenza di Fatty, uno spirito buono dalle sembianze di una nuvoletta, che la invita a fare un giro sulla sua mongolfiera. Durante il volo si scatena una terribile bu-

fera che scaraventa il pallone in un luogo sconosciuto e isolato. Sulla terraferma, Temple è in salvo all’interno della mongolfiera, ma l’indomani si risveglia disperata, lontana dalla sua famiglia e dalla sua casa. Qualche istante dopo, sopraggiunge di corsa un bambino di nome Tamtam che chiede asilo a Temple. Il nuovo arrivato è un orfano, accompagnato da un’orchestrina di amici animali parlanti: il gatto Doro, l’anatra Geppi e il topino Chuppi. Il simpatico e anomalo

Titolo originale: Fusen shojo Temple chan (La piccola Temple della mongolfiera) Autore:Tatsuo Yoshida Produttore: Masatsugu Nagai Direttore artistico: Mitsuki Nakamura Character designer:Akiko Shinomoto Musica: Nobuyoshi Koshibe Regia: Shotaro Hara Produzione: Tatsunoko / Fuji TV (1977) Numero di episodi: 26

quartetto vagabondava per sfuggire a un circo che li sfruttava, come attrazione negli spettacoli ambulanti senza ripagarli in alcun modo. Tamtam è, infatti, un ottimo tamburino (chiamato così per via della grancassa che porta sempre al collo), Chuppi suona un piffero formato da un filo di paglia, Doro adopera i suoi baffi da gatto come fossero corde di una chitarra, mentre Geppi impiega il suo becco come una tromba. Dopo aver confortato Temple con un numero musicale del loro repertorio, Tamtam prende a cuore la situazione della bimba decidendo con i suoi amici di scortarla fino a casa. Il nuovo gruppo, così formato, si mette in viaggio sulla mongolfiera di Fatty alla ricerca della strada per Erbaverde. Durante la lunga trasvolata, mille traversie e disagi attendono la banda, la quale, tuttavia, riuscirà sempre ad avere la meglio e ad allietare e rincuorare chiunque incrocerà sul suo cammino grazie all’ottimismo derivante dalla musica. “Fusen shojo Temple chan” (1978), è fra le migliori serie dedicate ai bambini in quegli anni. Realizzata su soggetto del grande Tatsuo Yoshida, fondatore della casa di

produzione Tatsunoko, ne rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello della sua epoca d’oro. Confezionato interamente a misura di bambino, dove i vari avvenimenti di ogni episodio sono dispiegati e condotti da una calda voce narrante, l’anime palesa, inoltre, delicate tinte pastello e un delizioso character designer “kawaii”. Personaggi minuti e caricaturali da sembrare prototipi dei futuri SD, provvisti di caratteri estremamente accattivanti. La regia è frizzante e dinamica, scandita anche dal contributo della colonna sonora che si manifesta al momento giusto e nel migliore dei modi. Piacevoli e colorate le avventure di Temple e co., che non temono brevi momenti malinconici o piccoli inserti drammatici. Situazioni prontamente mitigate da una verve allegra e spensierata che è la base dell’anime coadiuvata dallo spirito dei personaggi e dalla musica che improvvisamente eseguono, danzando, e cantando. La serie arriva a noi nel 1980 riscuotendo un buon esito, il merchandising italiano genererà diversi fumetti e giocattoli. Il doppiaggio nostrano appare riuscitissimo e la sigla è ancora fra le più ricordate.


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tenti pedagogici quasi nulli che mira, principalmente, ad intrattenere e divertire lo spettatore. Un cartone semplicemente fantasioso e “pastellato”, disegnato con garbo, innocuo e immediato, dalla morale espressa sempre in ma-

Le diverse avventure scaturite dal vagabondare della banda, le difficoltà quotidiane con conseguente accumulo di esperienze, adducono al proverbiale messaggio: “L’unione fa la forza” e che pertanto si procede e si migliora con il sostegno degli amici e della musica, messa in prima piano come valvola di sfogo e punto di partenza. La musica è vista, infatti, come terapeutica, fattore di sollievo e incoraggiamento.

Non ultima la metafora del viaggio. Da bimba viziata inizialmente, Temple tornerà a casa cresciuta e responsabile. Nessuno di questi elementi emerge mai in maniera rimarcata, causando, probabilmente, una nota di demerito o di merito, secondo i punti di vista. “Temple e Tamtam”, se si escludono le vicissitudini giornaliere degli episodi, è un anime con un filo conduttore dai moderati messaggi e dagli in-

niera contenuta (se si vuole rinvenirla). Un tipo di programma che manca alla tv dei più piccoli dove l’intento didattico-moralistico è spesso ridondante e ostentato. Fabio Cassella

SIGLA TV ITALIANA -------------------------Edizione: Meeting Music Interpreti: Tam Tam (I piccoli cantori di Milano) Testo:Andrea Lo Vecchio Musica e arrangiamento:Vito Tommaso Durata:: 3’12” Data di prima pubblicazione: Autunno 1979

TESTO: Ecco, la banda che in marcia se ne va canta e balla ti dà felicità cani e gatti insieme stanno già perchè non si può resistere a Temple e Tam Tam Un girotondo intorno al mondo vieni anche tu con noi Il mondo e' bello basta volerlo e so che lo vorrai Ecco, che in cielo la mongolfiera va fiori, colori su tutta la città gente che ride e che problemi più non ha perchè non si può resistere a Temple e Tam Tam Il mondo è bello basta volerlo

e so che lo vorrai Un girotondo intorno al mondo vieni anche tu con noi Il mondo è bello basta volerlo e so che lo vorrai Ecco, la banda che in marcia se ne va canta e balla ti da' felicità cani e gatti insieme stanno già perchè non si può resistere a Temple e Tam Tam Il mondo è bello basta volerlo e so che lo vorrai LALLALLALALLA... Perchè non si può resistere a Temple e Tam Tam


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BESTELLER GUIDA DI SOPRAVVIVENZA ALLE FIERE DEL FUMETTO Testi e disegni di: Alessandro Alecci (www.acidi.biz) Silvia Tumminello (www.montonepecoragnello.it) Alberto Turturici (www.shockdom.com/albo/) Edito da: Shockdome Editore (www.shockdom.com) Prezzo: € 8,00 Sei mai stato a una fiera del fumetto? Che la tua risposta sia affermativa o negativa, devi comunque acquistare questa guida! Chi conosce le manifestazioni dedicate alla nona arte avrà modo di ritrovarsi in tanti dei personaggi presentati dall’esimio Prof. Oswald Mc Balloon. Chi non è mai stato a un evento del genere riderà credendo che quanto viene qui raccontato sia un’esagerazione ironica della realtà. Autori di fumetti, editor, cosplayer, cartoon cover band, giocatori di ruolo, espositori, organizzatori: qui ce n’è per tutti! Un fumetto unico nel suo genere, sia per il tema trattato, sia per la realizzazione a più mani contemporaneamente.

ASSOCIATO A.C. JAPANIMATION


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CONTEST DELLE “TETSUBASA”: I VINCITORI

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uesto mese, diamo spazio ai primi tre classifi-

cati di un contest on-line per giovani disegnatori, ovvero il “Contest delle

Tetsubasa”. La nostra associazione ringrazia Edda Selene Margio per averci

permesso di dare un pizzico di visibilità a questi giovani talenti.

1° Classificato: Daisy Cuccaro

2° Classificato: Jasmine Mascoli

3° Classificato: Carla Orrù


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METAL & FANTASY www.mef-online.it

GAMES & COSPLAY www.ivdconf.it

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anti credono che il genere horror e quello fantasy vengano rappresentati solo attraverso i film, la letteratura e talvolta la musica ma... si sbagliano di grosso, ovviamente. Oggi è possibile acquistare anche giochi, abbigliamento, scarpe ed oggettistica rigorosamente “tematici” grazie a questo negozio on-line per appassionati veri. Visitando il sito, infatti, ci si potrà accorgere di una lunga lista di articoli ad hoc per i più esigenti: stivali, anfibi, scarpe, sandali,

T-Shirt, abiti, top, smanicati, minigonne, corsetti, stringivita, manica lunga e felpe, giacche, cappotti, gonne medio-lunghe, pantaloni, camicie, intimo, accessori; per quanto concerne l’oggettistica si possono trovare ciondoli, anelli, orecchini e bracciali “Alchemy” nonché borchie. I giochi in scatola sono fantasy, classici per famiglia, sportivi e originali. Tantissimi i giochi di carte, i puzzle e gli accessori. Da non perdere! Robert & Warren

orna l’IVDC: Italian Videogame Developers Conference! Ospiti d’onore: il creatore di Heavy Rain e il producer di Angry Birds. E’ la prima manifestazione nazionale interamente dedicata allo sviluppo di videogiochi, organizzata da AIOMI per promuovere e difendere questo nuovo mezzo di comunicazione. Giunta alla sua quarta edizione, l’IVDC negli anni ha ospitato nomi del calibro di Peter Molyneux, il geniale game designer nonché papà di Fable, e Andrea Pessino il creatore di God of War: Chains of Olympus e Ghost of Sparta. L’IVDC PREVIEW si svolgerà dal 29 novembre al 1 dicembre presso l’Aula Magna P. Gismondi, Facoltà di Scienze MMFFNN, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Ma il grande appuntamento è fissato

per giovedì 1 dicembre 2011, in cui parlerà nientemeno che David Cage, creatore del capolavoro Heavy Rain e di Fahrenheit. E a seguire, Kaille Kaivola, producer del gioco che ha spopolato in ogni piattaforma digitale, Angry Birds. L’invito è esteso anche a tutti voi cosplayers, per portare colore anche nell’Università e festeggiare con stile il videogioco! È possibile consultare il programma dettagliato dell’evento sul sito ufficiale (in alto ed a pagina 31). Ma non è finita qui! La seconda parte del programma, l’IVDC 2012, si svolgerà nel mese di marzo a Rapallo, all’interno di Cartoons on the Bay, il festival della RAI interamente dedicato all’animazione. Che cosa aspettate allora? L’appuntamento è fissato per il 1 dicembre 2011! Vi aspettiamo numerosi. Staff AIOMI


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RECENSIONI ANIME PARANOIA AGENT Un ragazzino delle elementari, chiamato da tutti "Shounen Bat", va in giro su dei rollerblade attaccando le persone con una mazza da baseball dorata. Due investigatori indagheranno su come fermarlo, ma scopriranno presto che il caso che hanno tra le mani è molto più inquietante di quanto avessero previsto. Produzione: Madhouse Studios, Touhouku Shinsha Genere: Mistero, Drammatico, Fantascienza, Sovrannaturale, Poliziesco, Psicologico, Thriller

HANASAKU IROHA Quando sua madre decide di scappare con il fidanzato per scappare dagli esattori, la giovane e grintosa Ohana viene mandata a vivere da sua nonna, che gestisce una pensione termale. La nonna acconsente a tenerla, a patto che lei lavori per ripagare le sue spese. ohana, inizialmente infelice della situazione venuta a crearsi, decide comunque di darsi da fare per lavorare sodo e migliorare la sua situazione. Inizia così per Ohana una vita ricca di divertimento, malizia a dramma!

Produzione: P.A. Works Genere: Commedia, Drammatico,Vita Quotidiana, Seinen GUNSLINGER GIRL Nel cuore dell'Italia, l'Agenzia Welfare salva giovani ragazze da situazioni mediche critiche e permettendo loro di avere una seconda possibilità, utilizzando le più recenti innovazioni della cybernetica. Alle ragazze, dotate di nuovi corpi artificiali, viene fatto il lavaggio del cervello e addestrate a diventare delle assassine per svolgere il lavoro sporco del Governo italiano.

Nonostante tutto però, rimangono delle bambine, che cercano di lottare per ottenere il riconoscimento da coloro che amano, anche se sanno perfettamente che anche questo loro amore è stato impiantato. Questa tragedia narra di queste ragazze alle prese con le loro emozioni in un'agenzia che le tratta semplicemente come strumenti per uccidere. Produzione: Madhouse Studios, Marvelous Entertainment, FUNimation EntertainmentL Genere: Azione, Drammatico, Fantascienza Andrea Cirillo


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RECENSIONI MANGA

Se avete suggerimenti: scarfofra@gmail.com ULTIMO Mettete insieme Hiroyuki Takei, creatore di Shaman King, e Stan Lee, che di certo non ha bisogno di presentazioni, e fateli lavorare su di un manga. Il risultato? Ultimo, manga che focalizza la propria attenzione sull’eterna lotta tra il bene e il male, ma che allo stesso tempo vuole provare a trasmettere di più del solito scontro tra esseri dotati di poteri oltre l’immaginabile. Un manga che regge il mito dei suoi due autori, per la forte caratterizzazione dei personaggi, anche secondari, e per l’ottima qualità di disegni e storia. Un titolo da pochissimo arrivato in Italia ma che merita di trovare un piccolo spazio nelle vostre librerie, perlomeno anche solo per dire che avete un manga firmato Stan Lee. Genere: Azione, Sci-fi Editore Italiano: Panini Comics

Autore: Stan Lee (storia), Hiroyuki Takei (Storia e disegni) Titolo originale: Karakuri Doji Ultimo THERMAE ROMAE Forse non tutti sanno due cose: la prima è che può esistere un manga su tutto, anche sulle terme; la seconda è che i giapponesi e gli antichi romani sono le due culture che hanno dato, e danno tutt’ora nel caso dei nipponici, grande importanza al rituale del bagno e, di conseguenza, alle terme. Per omaggiare dunque il nostro popolo progenitore e il loro amore per i bagni ecco quindi che Mari Yamazaki presenta questo manga. La storia è molto semplice, parla di Lucio, un architetto dell’Antica Roma specializzato in terme, e di come, grazie a visite insolite nel giappone moderno, riesce a trovare nuove idee per migliorare il sistema termale romano. Comicità,

pezzi di storia e disegni che rendono alla perfezione la differenza tra Roma e il Giappone, è impossibile non dare uno sguardo a questo titolo che in giappone è arrivato Terzo al Premio Taisho, considerando anche che al momento è in promozione ad € 1,90! Genere: Storico, Commedia, Seinen Editore Italiano: Star Comics Autore: Yamazaki Mari Titolo originale: Terumae Romae HAYATE NO GOTOKU! Conosciuto anche come Hayate the Combat Butler questo manga, ancora inedito in Italia (e non so per quale strano motivo) deve per forza essere letto in qualche modo, specie se già seguite Black Butler (Kuroshisuji). Le differenze con quest’ultimo saltano subito all’occhio, ma sono con-

vinto che Hayate batta Sebastian di 300 punti perché: 1) Hayate è umano e fa cose fuori dall’ordinario, mentre Sebastian è demone e fa cose ordinare; 2) Il clima di questo manga non è dark e non è ambientato in un anacronistico ottocento, ma ha un sacco di comicità che non farà altro che farvi appassionare di più; 3) c’è una tigre che parla e non vado oltre. Scherzi a parte i due titoli sono ovviamente diversi e non possono essere paragonati, ma sia per storia che per disegni, Hayate no Gotoku è una serie che va seguita e spero che presto possa arrivare in Italia. Genere: Azione, Commedia, Shonen, Romantico Editore: Shogakukan Autore: Kenjiro Hata Titolo originale: Hayate no Gotoku! Francesco Scarfone


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IGOR EUSEPI

Foto: Lorenzo Divecchio

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alve, mi chiamo Igor Eusepi. Ho cominciato a frequentare il PARCOSPLAY di Ostia Lido da Marzo 2011 e mi sono trovato molto bene, perché tutte le persone sono simpatiche. Sono un appassionato di fumetti e

Foto: Gianluca Joima

videgiochi e la mia voglia di fare il cosplay è nata proprio per questo; poi tramite amici ho saputo di questo raduno mensile e ne sono rimasto molto soddisfatto. All’inizio mi vergognavo molto di questa mia passione perché

venivo preso in giro da tanti, ma adesso le cose per me sono cambiate. I miei migliori amici del raduno sono Andrea Pipitone, Giorgio Cremisini, Federica Di Pietrantonio, Annary Ciacone e Michela Cucchiella e spero di conoscerne meglio tanti altri ancora con cui condividere al meglio questa ed altre passioni. I cosplay che ho fatto sono stati L e Kira dell’anime “Death Note” e Ghost di “Call of Duty Modern Warfare 2” che ho portato al Romics di quest’anno. Il mio prossimo cosplay da fare sarà Ash dei “Pokemon” e YuGi-Oh, anche se ne ho ancora molti altri da realizzare. Il cosplay che preferisco è quello di L, perché è l’unico personaggio che mi rispecchia molto nel carattere e

anche perché mi piace molto camminare a piedi scalzi. Una delle cose che mi divertono di più è ballare la Caramelldansen: alla fine posso dire che sembriamo dei “conigli pazzi” quando la balliamo. Il bello del PARCOSPLAY è anche questo: ci divertiamo tutti insieme (anche se qualche volta esageratamente), e passiamo delle giornate veramente indimenticabili; magari talvolta senza fare chissà cosa di eccezzionale ma questo è il bello: riuscire a divertirsi sempre e comunque a prescindere da tutto. Spero di continuare questa mia passione per molti anni, soprattutto insieme alle persone del raduno a cui voglio più bene! Ci si vede al parco! Igor Eusepi

Foto: Luigi Tranchina


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AMNESY - C.so Europa n. 16 Lainate - Milano


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Foto: Mauro Montagna

alve a tutti! Sono Federica Latini e oramai faccio cosplay da sei anni. Ho iniziato quasi per gioco dicendomi “Cosa ci vorrà mai a mettersi un costume e ad assomigliare per un giorno ad un personaggio del fantastico?”... così ho iniziato nel 2005, andando al Romics, la mia carriera da cosplayer. Ora cucio i miei abiti da sola con fatica e tanta fantasia ottenendo poi il risultato migliore e più simile possibile per assomigliare sempre di più alle mie eroine di manga, anime e fumetti. Dopo molto tempo sono riuscita a capire cosa veramente deve rappresentare un Cosplay. Un cosplay, per me, non significa indossare

Foto: Salvatore Alfani

FEDERICA LATINI

una parrucca e fare baccano oppure comperare un vestito tanto per farsi fare due foto e diventare noti per un giorno su Facebook o su YouTube; per me il vero Cosplay è divertirsi ed impegnarsi nella creazione del proprio costume (che non significa assolutamente non acquistare qualche particolare che da soli non si riesce proprio a fare), essere fieri di assomigliare ai propri “eroi” per qualche giorno, immedesimarsi in loro e sentirsi qualcosa di più.

Sentirsi un pò vanitosi davanti a chi ti chiede “Ti fai una foto con me?” e regalare qualche sorriso in più, magari in fiera, a chi ti guarda con occhi stupiti di meraviglia anche mentre mangi. Questo è per me il cosplay e ringrazio l’associazione culturale JAPANIMATION per aver ideato il PARCOSPLAY, ovvero un’opportunità in più per poter incontrare i miei amici e condividere questa passione con loro. Federica Latini

Foto: Lorenzo Giannini


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ALBUM Foto di Lorenzo Giannini & Co. Grazie a chi ha collaborato!


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Foto: Lorenzo Divecchio


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Foto: Anna Bruno

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Foto: Anna Bruno


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Foto: Lorenzo Divecchio


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Foto: Lorenzo Battaglia


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Foto: Lorenz o Divecchio

Foto: Anna Bruno

o Divecchio Foto: Lorenz

Foto: Anna Bruno


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Foto: Lorenz o Divecchio

Foto: Lorenzo Divecchio

Foto: Lorenzo Divecchio


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GIUSEPPE VAZZANA

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alve a tutti i cosplayer d’Italia (o almeno saluto i fortunati che leggeranno questa bella rivista), mi chiamo Panda e sono uno di voi! No aspettate, mi chiamo Giuseppe Vazzana, un ragazzo di ventitre anni che vive nella gioviale cittadina di Reggio Calabria (Panda è un soprannome che mi hanno affidato da anni e che lentamente sta prendendo il posto del mio nome reale). Partecipo al PARCOSPLAY di Catanzaro solo da Aprile di quest’anno e, con molta tristezza, mi

Foto: Erica Faini

Foto: Matteo Riso

pento di aver perso gli incontri iniziali avendo trovato negli incontri mensili delle persone a dir poco fantastiche. Cosplay: la mia passione per questo fenomeno è cominciata in modo particolare. Prima dei diciotto anni mi limitavo a leggere manga e guardare anime ignorando completamente l’esistenza di persone che si travestivano per imitare o perfezio-

nare il proprio personaggio preferito: vedevo nelle fiere del fumetto soltanto una nuova opportunità per rifornire la mia libreria di manga. La mia idea cambiò nel 2006: la prima volta che andai a Lucca. Era il quarantesimo anniversario e, se ben ricordo, era una delle prime volte che la fiera era stata spostata per le strade della città. Girovagando, mi ritrovai


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circondato da cosplayers di ogni tipo e quasi mi divertivo a cercare di riconoscere gli eroi che mi avevano accompagnato per anni. Ero travolto da un’atmosfera a dir poco magica: videogiochi, duelli di spada, manga ovunque... sembrava il “mio mondo”. Non riuscivo però a distogliere lo sguardo dai ragazzi in costume e promisi a me stesso che un giorno avrei provato ad indossare anche io la mia bella maschera e far parte di quell’universo tanto affascinante. Ho visitato il Lucca Comics and Games per altri due anni senza riuscire a mantenere la mia promessa: un pò perchè non ne ero capace un pò perchè mi facevo complessi per il mio fisico. Temevo di essere giudicato, di essere preso in giro a causa del mio fisico parecchio robusto. Riuscii a vincere questo mio disagio con la seconda edizione del Lamezia Comics & Co.: convinsi due miei amici e ci presentammo sul palco con un gruppo di “Mortal Kombat”: Scorpion, Sub Zero (Io), e Liu Kang (che per l’occasione venne ri-

battezzato Jet Li, Sandokan, Red Ranger). Portammo anche una piccola rappresentazione che riuscì a far ridere il pubblico. Vedere quelle persone, sentire le loro risate per qualcosa che avevamo creato noi e la nostra fantasia mi riempii di orgoglio. Riportai l’azzurro ninja anche a Cospladya e al Romics. Quanti bei ricordi, alcuni anche inquietanti.

Dopo il Romics del 2010 dovetti aspettare l’aprile dell’anno successivo per potermi cimentarei ancora una volta in quest’arte. Prima di continuare a scrivere, vorrei ringraziare i Ragazzi Calabresi per le emozioni che regalano ad ogni incontro. Ringrazio anche Andrea Cirillo per aver dato l’opportunità a me e ai miei compagni Reggini di par-

Foto: Matteo Riso

tecipare ai raduni mensili organizzando un pullman che parte ogni mese dalla nostra città. Non mi sarei sentito a posto con la coscienza se non avessi ringraziato. Comunque, questa è la strada che mi ha portato a diventare Cosplayer: un percorso che mi ha fatto superare il disagio riguardo al mio corpo, mi ha fatto smettere di preoccuparmi per quello che pensano gli altri e mi ha fatto divertire. Ho tanti bei ricordi con i cosplay che ho portato ma non perchè erano “chissà quale bellezza” o perché erano complicati... semplicemente mi divertivo a interpretare e giocare con il personaggio che stavo interpretando. Quindi poco importa se non sarò uguale o se le persone criticheranno me o il mio costume: finchè potrò divertirmi con amici, finchè potrò conoscere nuove persone che condividono il mio stesso pensiero, sarò felice. E dopo avervi annoiato con questa mole di parole, chiudo. Un “Pandoso” saluto, Ja ne! Giuseppe Vazzana


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FRANCESCA DE GAETANO Foto: Auri Shirou

curiosità, perché infondo, il finale dell’anime me l’ero visto già e quella serie mi ispirava parecchio. E poi arrivò “Tsubasa” e le “CLAMP” e di questa fase è meglio che non ve ne parli proprio, anche perché qui dobbiamo parlare di cosplay no?! La mia passione per il cosplay comincia dopo tre anni di manga, in terza media; iniziai ad interessarmi ma solo nel 2010 feci il mio vero cosplay come Corea di “Hetalia”

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alve ragazzi! Mi chiamo Francesca, ma la maggior parte dei miei amici amano inventare sempre nuovi nomi per me, legati al mondo del roleplay, degli anime, dei manga e chi più ne ha più ne metta! Quindi perché non inventarvi un nome di vostro gusto anche voi? Non mi dispiacerebbe di certo, sarebbe divertente sapere da dove li tirereste fuori! I più favoriti sono di certo Auri e Korga, il primo derivato da quello che volevo fosse il mio secondo nome il secondo da una fusione abbastanza stramba, Corea e Norvegia (Norge in norvegese appunto), ma non mi dilungo di più su certe piccolezze altrimenti vi annoierei. Sono una cosplayer reggina... da dove è nata que-

al Lamezia Comics&Co..splay. Bé, dal momento che “Hetalia” era iniziato da qualche mese come anime e Corea lì non c’era, nessuno mi riconobbe, tranne qualcuno sporadicamente e qualcun altro che mi ha scambiato per Italia per via del colore della parrucca! Ho iniziato il PARCOSPLAY come Izako/Izayako (Izaya da “Durarara!!” versione donna ndt), senza conoscere bene il personaggio

sta mia passione e come ho conosciuto il cosplay? Bé, non saprei dirvi esattamente, ovviamente il tutto cominciò il giorno in cui comprai il mio primo manga, ovvero “Mirmo” volume 11. Ora, sicuramente vi chiederete il perché di questa scelta. Semplicemente: volevo sapere il finale di Miro poiché quando c’era l’ultimo episodio su Italia 1, io ero in un centro commerciale, vicino casa sì, ma.. vidi nelle televisioni che c’era, bé.. la sigla finale. Potete immaginare la mia delusione dopo che Mediaset ometteva sempre l’ultima puntata di ogni anime che mandava: ora che la trasmetteva io me l’ero persa! E da lì arriviamo ai manga, il secondo che comprai fu “Mew Mew” a la mode, stavolta solo per

Foto: Jun


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(sì sono una persona orribile, ma l’anime non mi è piaciuto granché; basti dire che ho tolto due volte il primo episodio e in seguito l’ho visto a saltare quando se la guardava mia sorella); gli altri al seguito sono stati: Boxer (versione maschile di Panty da “Panty & Stocking with Garterbelt”); il gijinka (versione umana) di Leafeon (di cui ho amato il risultato in particolar modo) e all’ultimo PARCOSPLAY a cui sono andata, ho fatto Norvegia da “Hetalia” in versione casual (senza bandiera, per cui sono stata scambiata per svariati personaggi, citandone uno: Honey-senpai da “Ouran High School Host Club”, ma questo anche per via del coniglietto rosa con cui giravo). Ho partecipato anche all’evento esterno al PARCOSPLAY realizzato dalla Japanimation, “JAPANIMANDO Live!” in cui ho fatto coppia con una mia amica impersonando Green dei “Pokémon” (Gary, il rivale se vi fosse più facile capire!) mentre lei faceva Red

(Rosso protagonista dei giochi e no, non Ash). In seguito ho partecipato anche all’edizione di quest’anno del Lamezia Comics & Co...splay, portando Syo Kurusu da “Uta no☆Prince-sama♪ Maji Love 1000%” (sì me li scelgo per lo più uke, biondi e tsundere. Ma non lo faccio di proposito!). Per il resto ho continuato la mia passione per i manga e il cosplay fino a tutt’oggi, solo che ho il tremendo vizio di fare cosplay che nessuno conosce; però stranamente anche quando questi anime spopolano per il fandom sul web, quando li faccio dal vivo nessuno sa chi io sia lo stesso! Ma io persisto nel mio percorso: in fondo il cosplay lo si fa per divertimento, non per le foto, né per essere riconosciuti (anche se fa piacere, ovviamente!) e soprattutto perché piace quel determinato personaggio! Con questo concludo e non mi dilungo, non vorrei annoiarvi troppo...! Francesca De Gaetano

Foto: Jun

ASSOCIATO A.C. JAPANIMATION


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ALBUM Foto di Erica Faini saeccho@hotmail.it


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VINCERE MEDUSAMENTE

Foto: Francesca Emma

Foto: Andrea Girelli

Foto: Carolina Nicoletti

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alve a tutti! L’Associazione Culturale JAPANIMATION e l’Associazione Onlus SM.A.C.K - Smile and Cosplay sono orgogliose di aver avuto tra i campioni del cosplay contest al Lucca Comics and Games 2011, la nostra “rappresentante” Angela Palaia, rispettivamente coordinatrice del PARCOSPLAY di Catanzaro nonché Presidente della suddetta Onlus. Eccola nelle vesti di “Medusa”, con cui si è aggiudicata il premio come “Miglior Singolo Videogioco”. Complimentissimi!!



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