ERRE AL QUADRATO
ERRE AL QUADRATO BIMESTRALE DICEMBRE-GENNAIO 2014 N° 26
DICEMBRE-GENNAIO 2014 - BIMESTRALE anno VII - n° 26
€ 3,50
PROTEZIONE
SICUREZZA WEB RISTRUTTURO Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. - D.L.353/2003 (conv. LO/CONV/113/2013) art.1, comma 1, DCB Milano
PLOUM divano. Design: Ronan & Erwan Bouroullec. Catalogo: www.ligne-roset.it
A.D. ph. Michele Poli
the way you are furniture for 24h lifestyle
sistema parete CROSSING TEKA, poltrona ERMES, tavolini HILL design M. Lipparini - divano ANTIBES design F. Laviani
editoriale DI Sonia Maritan
Tutti i volti della protezione a protezione per la casa può avere molte facce, perché il luogo nel quale abitiamo deve essere riparato dal freddo con un adeguato ‘cappotto’; ma la protezione riguarda anche la sicurezza dell’ambito domestico, in cui ogni cosa che lo connota è preziosa. L’esigenza di protezione cambia e si evolve continuamente, e lo fa all’insegna della semplicità. Gradualmente, infatti, il concetto di sicurezza da ‘dimensione interna’ si è ampliato alle aree limitrofe, come il giardino, il terrazzo, il garage, divenendo alla portata di tutti, con la gestione telefonica degli impianti prima e del web poi. La sicurezza ormai è un ‘sistema aperto’, dove si moltiplicano le opportunità che permettono a diverse apparecchiature di soddisfare una complessità di bisogni. L’antintrusione integrata, prevede ad esempio un progetto di protezione con un punto di gestione unico, a touch screen, capace di governare tutte le apparecchiature afferenti sia all’antintrusione che alla domotica. L’apporto del web amplia e potenzia la gestione e l’informazione, valorizzandoli attraverso l’integrazione e l’interazione. Così – come ha sottolineato Christian Carbognin, in un convegno dedicato alla domotica per la sicurezza, a cura della Fondazione Giacomo Rumor – Centro Produttività Veneto (CPV) –, un buon impianto antintrusione e, per estensione, domotico, parte dalla scelta attenta della centrale, che recepisce le informazioni e garantisce una comunicazione efficace e biunivoca con l’utente. Nel mondo della sicurezza odierna, in definitiva, sono le stesse tecnologie, flessibili e modulari, che si adattano all’utente e alle esigenze dell’installatore. Ne derivano due benefici: la flessibilità e la modularità. La flessibilità dei sistemi che si integrano con gli apparecchi esistenti e un ‘sistema scalabile’ in funzione delle necessità dell’utente, capace di evolversi nel corso del tempo senza onerosi interventi ma con la sola aggiunta, di moduli opzionali, appunto modulari. In effetti, se la nuova frontiera è di rendere la nostra casa più sicura ed efficiente la domotica è già presente, grazie all’interazione e l’integrazione tra i sistemi elettrici ed elettronici. L’efficienza ci porta al secondo volto della protezione domestica, perché è sempre più frequente pensare all’isolamento termico delle nostre case, al fine di ridurre al minimo gli sprechi energetici nella stagione fredda (ma anche in quella estiva). In ossequio alla normativa è necessario che l’edilizia abitativa italiana si impegni in opere di isolamento perimetrale sempre più efficaci e razionali. I sistemi di isolamento cosiddetti ‘a cappotto’, ad esempio, sono molto validi, e si rivelano molto vantaggiosi per la facilità e rapidità di realizzazione, oltre che per il ridotto impegno economico. Consentendo la coibentazione di edifici finiti e già abitati senza la necessità di allontanarsi dall’immobile da parte delle persone che lo occupano, essi si adattano particolarmente alle ristrutturazioni. Sinteticamente, come ci ricorda Mara Martini in un Manuale curato per Anit — in questo numero un’intervista, a pagina 50, all’Architetto Daniela Petrone, vice presidente dell’Associazione —, la ‘cappottatura’ consiste nel rivestire le facce interne o esterne delle pareti di uno stabile, meglio se entrambe, con pannelli isolanti di diverso materiale. Il sistema sembra perciò quasi ‘blindato’, a prova di fessurazioni e ‘ponti termici’, cioè i punti con diverso indice termografico rispetto al resto della struttura, che segnalano una dispersione di calore. Si stima, infatti, che un cappotto termico (ben fatto) interno ed esterno, permetta di tagliare del 50-60% le spese di riscaldamento per unità abitativa; a fronte di una maggiorazione dei costi di costruzione non superiore al 10%. Inoltre, i materiali utilizzati per il rivestimento sono anche degli ottimi fonoassorbenti, e contribuiscono così a un miglioramento generale della qualità della vita domestica. Solo con una corretta posa in opera però, nel rispetto di certi criteri, il sistema sarà garantito e meritevole di certificazione energetica. Infine, le porte d’ingresso, per questo numero interamente dedicato alla protezione, l’elemento che anche simbolicamente più richiama questo concetto: barriera protettiva per la sicurezza, e contro i rumori e gli agenti atmosferici. Un ingresso, che si è vestito di design, emozione di un passaggio nella dimensione intima della casa, la quale raffigura, e con le porte di oggi diventa, un’oasi di sicurezza per eccellenza!
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soniamaritan@virgilioeditore.it
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dicembre-gennaio 2014 LOOK IMBOTTITO
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DI SONIA MARITAN
R2 IN MOSTRA Art carpets
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DI SONIA MARITAN
R2 IN VETRINA Maligno
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DI OLGA CARLINI
R2 IN VETRINA ThyssenKrupp Encasa
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DI MICHELA VASSENA
DALL’ASSOCIAZIONE Missione Architetto
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DI SONIA MARITAN
R2 ON OFF
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DI DONATELLA RAVIZZA
DALL’ESPERTA Anit
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DI SONIA MARITAN
FOCUS ISOLANTI
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DI AMELIO BONFANTE
R2 RISTRUTTURO in montagna DI SONIA MARITAN - PHOTO CARLO BARONI
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GUIDA D’INGRESSO
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DI MARIO KOSMA
DOSSIER PORTE D'INGRESSO
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DI AMELIO BONFANTE
R2 RISTRUTTURO in campagna DI SONIA MARITAN - PHOTO FABRIZIO GINI
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ZOOM DOMOTICA
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DI AMELIO BONFANTE
GUIDA WIRELESS
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DI MARIO KOSMA
SPOT SISTEMI D’ALLARME
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DI AMELIO BONFANTE
COLOPHON
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COVER: IN COPERTINA, FOTOGRAFIA DI CARLO BARONI, DEL PROGETTO DELL’APPARTAMENTO MP, A VALCANOVER, PERGINE VALSUGANA, (TRENTO) - PROGETTO DI BURNAZZI FELTRIN ARCHITETTI – 2010/2012 (WWW.BURNAZZI-FELTRIN.IT). L’ARTICOLO DI COPERTINA, RISTRUTTURO MONTAGNA, A PAGINA 60, SI INTITOLA ‘RIFLESSI LIGNEI TRA I MONTI'
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IMBOTTITO STILE INTRAMONTABILE
di Sonia Maritan
ARMCHAIR 400 DI ALVAR AALTO PER ARTEK.fi ’intramontabile Armchair 400 è un progetto del 1936. Alvar Aalto, riconosciuto come uno tra i maggiori pionieri del Modernismo organico, sperimentò tutte le potenzialità del legno curvato, suo materiale prediletto, e si concentrò sulle sue caratteristiche che permettevano di ottenere superfici sinuose, morbide e antropomorfe. La struttura di Armchair 400 in multistrato di betulla curvato, laccata colore naturale, seduta e schienale in poliuretano, viene proposta con il rivestimento in diversi tipi di tessuti e colori. Disponibile anche con rivestimento in pelle. Distribuita in Italia da Rapsel.it.
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POETICA SCOCCA HUG DI ROSSELLA PUGLIATTI PER GIORGETTI.eu ug ha un’anima in legno massello accostato al tessuto, alla continua ricerca della sintesi tra design esclusivo, lavorazione artigianale e cura dei dettagli. Hug è una poltrona con la struttura in massiccio di noce canaletto. Il sedile e lo schienale dispongono di una struttura in profilato di acciaio e l’imbottitura è in poliuretano espanso schiumato a freddo rivestito in fibra. Il rivestimento, non sfoderabile, è in tessuto o pelle. Materia plasmata con amore che produce un disegno espressivamente ricco.
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ABBRACCIO DI LEGNO HAMPER DI ARTURO MONTANELLI + EZIO RIVA PER PASSONINATURE.com enessere a tutto tondo che proviene da prodotti a basso impatto ambientale, procedimenti e materiali di qualità per ambienti sani ed eleganti. Il legno massello è infatti il protagonista di questa proposta che si ispira allo stile del Nord Europa. La struttura a vista è composta da quattordici doghe in legno massello che si susseguono parallele e ricordano la forma di un cesto. Al suo interno sono accolti gli elementi imbottiti di seduta, schienale e braccioli. È così che la natura del legno abbraccia il comfort in una soluzione di design dal forte impatto estetico.
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GIACIGLIO APERTO CLOUD LOUNGE BED DI MERIDIANI.it a collezione indoor/outdoor è caratterizzata da un design minimale e morbidi cuscini in poliuretano e fibra poliestere. Elementi d’arredo disegnati per poter vivere in un interno cittadino ma anche in un giardino d’inverno, un patio o una terrazza. La collezione, realizzata in massello di iroko sbiancato, comprende un divano, un sistema di sedute modulare, una poltroncina e due lettini, elementi sfoderabili anche componibili. Una nuova gamma di tessuti per esterni si aggiunge all’ampia scelta già disponibile per gli interni, realizzabile anche con tessuto tecnico totalmente impermeabile.
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IMBOTTITO
ICONA ANNI ‘50 SIR DI ARFLEX.com oltrona simbolo degli anni ‘50, Sir è un pezzo rappresentativo degli archivi storici di Arflex e interpreta un perfetto connubio tra design, comfort ed eleganza. I materiali utilizzati, il nastro Cord e la gommapiuma, sono stati sperimentati con grande successo per altri importanti pezzi. Sir è fatta da più elementi poi assemblati separatamente, utilizzando due materiali sintetici accoppiati. Il basamento può essere color nero, alluminio o dorato così da renderla più versatile negli abbinamenti con altri prodotti.
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DISARTICOLATE MORBIDEZZE SFATTO DI FRANCESCO BINFARÉ PER EDRA.com a poltrona Sfatto è un trionfo di disarticolate morbidezze che, in realtà, contengono e sostengono il corpo in modo del tutto inaspettato grazie un’ingegnerizzazione non esibita, ma assai complessa, frutto del know how di Edra. La poltrona Sfatto propone un’aria elegantemente ‘usata’, come se portasse i segni delle passioni e delle vite che si sono svolte intorno ad essa e ‘su di essa’. Francesco Binfaré sa, infatti, gestire un concetto di comodità tanto intrigante quanto totalmente inedito.
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GEOMETRIE MUTEVOLI INKAS DI MANZONI - TAPINASSI PER ARKETIPO.com nkas è un divano che permette di creare il proprio stile unico e irripetibile, un gioco di incastri infinito tra sedute e braccioli/schienali. Le composizioni hanno un disegno irregolare, a volte il taglio delle sedute e degli schienali – che hanno altezze variabili – non coincide: l’effetto che si ottiene è quello di un vero e proprio incastro di volumi morbidi e geometrici che conferiscono una sensazione di ritmo e vivacità. Tutti gli elementi sono in piuma. La base che fa da struttura portante per lo schienale/bracciolo è disponibile verniciata marrone micaceo o bianca.
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UNA PAUSA ‘LAVORATA A MAGLIA’ SMILE DI FRANCESCO ROTA PER PAOLALENTI.com a poltroncina Smile da interno, realizzata in poliuretano è completamente sfoderabile e rivestita con Sailor, un nuovo tessuto lavorato a maglia, espressamente sagomato per adattarsi a questo modello. Le suggestioni cromatiche evocano in sé mondi e sensazioni, e per l’interno i colori accesi e le texture mélange dei nuovi tessuti declinati su forme essenziali, ergonomiche e confortevoli moltiplicano all’infinito le possibilità di espressione degli arredi. Sedute che nascono da un fortunato incontro fra materia, colore e forma.
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IMBOTTITO MORBIDO CAPITONNÉ’ ALCIDE DI OTTO MOON PER PORADA.it lcide tondo nasce da un’evoluzione del formato quadrato, qui rivisitato in una nuova forma e in dimensioni extra large, ma sempre dalla lavorazione capitonné e proposto nei tessuti della collezione. È un pouf in grado di rinnovarsi continuamente in forme e misure, oltre ai modelli quadrati con lato 43 e 93cm e a quello rettangolare, con la versione rotonda: diametro di 50, 90 e 125 cm. Per ogni modello è possibile scegliere tra le diverse categorie di rivestimenti presenti a campionario, disponibili in tessuto, alcantara, pelle o ecopelle.
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CONSISTENZA SOLIDA BETTY PUOF DI TERRY DWAN PER RIVA1920.it l Pouf Betty vuole essere un complemento per la produzione Riva 1920, una seduta in pelle che si abbina facilmente alla produzione di tavoli o scrivanie in legno. La forma morbida ed affusolata e la realizzazione artigianale accurata, caratterizzata da doppie cuciture angolari, lo rendono un prodotto semplice ma ricercato.La nuova versione “Betty Small” è più squadrata perché ridotta in altezza, permette di inserire il pouf anche in zone lounge, ed abbinarsi perfettamente sia a piccoli tavoli che a divani.
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REMAKE ANNI ’50 CARPE DIEM DI UMBERTO ASNAGO PER BUSNELLI.it a storia del mobile imbottito può portare a una proposta elegante, ricercata e completa come Carpe Diem, connubio fra design e comfort, felice remake di un divano anni ’50. Il divano si caratterizza per un tubolare con finitura black nichel o cromo lucido, che crea la struttura e accoglie l’intera scocca costituita da morbidi cuscini di seduta e schienale. Completano il progetto una poltrona molto elegante, il pouf e un tavolino. Nella sua unicità, questo elemento raffinato dialoga istintivamente con il suo intorno.
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PERSONALITÀ GIOVANE HUSK DI PATRICIA URQUIOLA PER BEBITALIA.com Chi guarda una poltrona deve percepire con l’occhio un senso di comfort mentale e non solo fisico”. La designer ha trasferito alla seduta Husk questa sua convinzione, disegnando una scocca rigida in Hirek® che contiene una cuscinatura soffice suddivisa in porzioni che sembrano sottolineare la sua ergonomicità. Ha lo spirito delle personalità originali, capace di armonizzarsi con ogni stile. Tre le tipologie del cuscino: standard, di dimensioni più generose, oppure con poggiatesta. È Husk di B&B.
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IMBOTTITO SAGOME SFACCETTATE AREA DI ANYA SEBTON PER LAMMHULTS.se a poltrona Area è un sistema modulare composto da diverse unità: parte destra, sinistra, centrale, giunti d’angolo e pouf. Ciascun elemento, grazie al suo equilibrio tra linee moderne e comfort, può essere usato singolarmente oppure può combinarsi agli altri per creare configurazioni interessanti. I pouf, con le loro linee asimmetriche, possono essere uniti per realizzare una lunga fila di sgabelli oppure, se inseriti tra gli altri moduli, possono diventare dei tavolini. La parte centrale, invece, può essere impiegata anche come sedia indépendant.
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COME UN CAMBIO D’ABITO CATIFA DI LIEVORE ALTHERR MOLINA PER ARPER.com ra Catifa 46 e 53 possono essere personalizzate e ravvivate con i nuovi rivestimenti in tessuto sfoderabile e lavabile dotati di cerniera, che si accoppiano perfettamente con le scocche in polipropilene. Disponibili nei tessuti Kvadrat a catalogo, i rivestimenti, impreziositi da fantasie realizzate con cuciture a contrasto, conferiscono comfort e calore alla seduta. Fodere che come abiti ampliano le possibilità di inserimento negli ambienti e nelle situazioni più diverse, per sottolineare differenti aspetti della personalità.
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LEGGERA COMODITÀ BRUCE DI LUDOVICA+ROBERTO PALOMBA PER ZANOTTA.it l divano Bruce riformula l’idea di divano borghese comprendendo divani monoblocco o componibili in un’infinita varietà di soluzioni. Il sistema è caratterizzato da una doppia cuscineria e da piedini in lega d’alluminio lucidato o nichelato nero lucido. La struttura è d’acciaio con molleggio su nastri elastici, l’imbottitura in poliuretano a densità differenziata Dacron/Du Pont per i cuscini della seduta e lo schienale in piuma d’oca 100% vergine. Il rivestimento è sfoderabile e disponibile in stoffa o pelle. La collezione comprende inoltre divani componibili, pouf e rulli poggiareni.
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ACCOGLIENTI NARRAZIONI RAWI DI ALFRED KLEENE + GABRIELE ASSMANN PER COR.de awi si presenta come un mobile imbottito molto confortevole con una silhoutte completa; comprende divani, poltrone e sedie. A seconda delle preferenze di stile, o in funzione dell’ambiente, le intelaiture sono in pregiato metallo o in legno. La sedia, disponibile con o senza braccioli, ha uno schienale alto e molto accogliente. La variante più elegante è offerta come cantilever con un pattino metallico, ma l’esecuzione in legno ha un aspetto ancora più gradevole. Tutti i modelli sono disponibili con rivestimenti in stoffa o cuoio.
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IMBOTTITO
COMPOSIZIONI LIBERE BLO US DI ROBERTO GOBBO PER DÉSIRÉE ersatile e informale, Blo us riprende un best seller di Désirée e lo rivisita in chiave giovanile e contemporanea creando composizioni da combinare con creatività. Flessibilità compositiva, diverse profondità dei moduli di seduta e facilità nello sfoderare il rivestimento sono le peculiarità del sistema. Le parti imbottite sono rimovibili dalla struttura metallica e grazie al peso contenuto degli elementi, facilmente trasportabili. Elegante fodera di rivestimento double-face su richiesta. (www.gruppoeuromobili.com)
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FORME FEMMINILI SUITE 1910 DI LORENA D'ILIO E STUDIO MAMO PER MATTEOGRASSI.it a collezione Suite 1910 è priva di spigoli, il divano dalle forme femminili e avvolgenti con le sue linee morbide accoglie come un caldo abbraccio. La collezione comprende la poltrona, la dormeuse e i divani imbottiti, rivestiti in tessuto o pelle. La struttura portante è in legno e l’imbottitura in poliuretano espanso a quote differenziate e multibill con rivestimento in fibre ovattate accoppiate. I piedini sono realizzati in materiale plastico.
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LINEA FLUIDA OCEAN DRIVE DI CHRISTOPHE PILLET PER LEMAMOBILI.com l divano Ocean drive nasce dal disegno di un’unica linea fluida che corre dai braccioli, allo schienale, alle sedute, come racconta il suo ideatore. La struttura elastica che lo sostiene poi, lo rende particolarmente comodo e nello stesso tempo accogliente. Il designer nel suo primo pensiero progettuale lo immagina con proporzioni sorprendenti, che a colpo d’occhio, lo fanno pensare adatto soprattutto a grandi spazi. Invece per le sue dimensioni si rivela ideale anche per ambienti raccolti.
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CHESTERFIELD SOFÀ DUSE DI NATUZZI.it use è un chester rivisitato in chiave contemporanea che ha dimensioni contenute ma conserva un aspetto lussuoso, grazie anche alla leggera trapuntatura della spalliera che richiama la lavorazione capitonné e alla forma a pozzetto della struttura. Queste caratteristiche ne fanno un prodotto perfetto da posizionare anche a centro stanza con il suo stile vagamente retrò. Questo modello interpretato con un nuovo tessuto di altissima qualità, disponibile solo in tre tonalità di grigi e di blu, recupera gli elementi iconici dell’eleganza sartoriale italiana. La sensazione è di toccare un prodotto taylor made.
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IMBOTTITO FASCINO RETRÒ DENNY DI RODOLFO DORDONI PER MINOTTI.com ella poltrona Denny, le linee flessuose e le proporzioni misurate sono rivisitate in chiave contemporanea. Il richiamo alla tradizione si manifesta nella tecnica costruttiva da scuola di alta tappezzeria, che consente di realizzare una struttura particolarmente elastica grazie alla presenza di molle nella seduta o alla linea di demarcazione tra la base imbottita e il sovrastante cuscino di seduta, resa più evidente dalla cucitura. Forme che riportano a uno stile retrò fanno da contraltare a piedini che elogiano la tecnologia contemporanea, un dettaglio elegante e ricercato che aggiunge valore al prodotto.
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ATMOSFERA RAFFINATA DRAGONFLY DI ROBERTO LAZZERONI PER FLEXFORM.it a poltrona Dragonfly racconta storie di stile domestico che vanno oltre il tempo, in case e luoghi diversi, per chi ha la capacità di comprenderle, amarle, renderle proprie. Ambienti dove riscoprire il piacere dell’eleganza, la poetica del lusso, l’atmosfera informale. La poltrona ha struttura in legno massello e diversi colori ed essenze fra i quali scegliere. Il sedile, come lo schienale, sono in legno con imbottitura in poliuretano rivestito in tessuto protettivo accoppiato e il rivestimento in tessuto o pelle. La base è in legno massello di frassino tinto naturale, wengè o ebano.
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SOGNI IN CORNICE TREND DI ALESSIO BASSAN + SILVANO PIERDONÀ PER CAPODOPERA.it l letto matrimoniale, con pannello testiera imbottito e sommier rivestito con tessuto Kvadrat ecrù, ha testiera che poggia su un pannello boiserie che diventa l’elemento caratterizzante della collezione Trend. Il Cottage con texture abete cromo lucido qui raffigurata è solo una delle innumerevoli texture con cui il pannello boiserie può essere personalizzato: foglia oro e argento, laccature lucide e opache in vari colori, sabbiature, incisioni su disegni particolari, resine e tante altre finiture e colori.
I ANIMA A STRATI SIMPLE DI GERVASONI1882.com areti rivestite con carte da parati coloratissima fanno da sfondo per contrappunto a un letto tessile dalle forme pulite, girevole e movibile. È Simple, un letto imbottito sfoderabile con giroletto smontabile. Ha piedini in plastica e ruote su richiesta. Il piano letto è in legno multistrato con supporto materasso in memory foam e rivestimento in finitura velcrata. Sono piccoli spazi attorniati da oggetti che assecondano spontaneamente diversi modi di essere mostrando la loro morbida e bellissima anima a strati.
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IMBOTTITO PRINCIPE DEL SALOTTO SPRING DI BERNHARDT & VELLA PER POTOCCO.it pring, un nome che celebra la stagione più romantica dell’anno, per un divano che avvolge come in un abbraccio. Una linea nella quale emerge con forza l’importanza dei materiali di qualità accompagnati da un design innovativo e coinvolgente, in cui il divano abbandona le forme più classiche a cui siamo abituati e viene presentato come principe del salotto. Ha struttura in faggio e con le sue forme sinuose e morbide, si presenta con un’immagine accogliente e si presta ad essere rivestito con colori accesi e vivaci che ne sdrammatizzano l’immagine solo apparentemente compunta.
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PIEGHE CALEIDOSCOPICHE PERSEO DI PHILIPPE BESTENHEIDER PER FRAG.it a collezione di pouf Perseo gioca sull’accostamento di volumi morbidi e geometrie sfaccettate. Presentato in tre diverse altezze e dimensioni, il top di ognuno di essi è caratterizzato da una forma esagonale mentre il corpo sottostante vuole esprimere in modo controllato la deformazione che avviene quando i pouf sono in uso e il peso li comprime. Rivestiti interamente in pelle o nella versione di pelle abbinata al panno, questi pouf indagano le potenzialità dei materiali che, grazie ai loro delicati effetti di ombre e pieghe, aggiungono intriganti simmetrie mutevoli e caleidoscopiche.
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DISEGN AMORFO BUBBLE ROCK DI PIERO LISSONI PER LIVING DIVANI.it utti gli elementi che compongono Bubble Rock sono disponibili anche per l’esterno. La struttura del sedile e dello schienale sono in legno di pioppo e d’abete tamburato. Molleggio a nastri elastici in caucciù rivestito e piedini in PVC nero con regolabili. L’imbottitura in poliuretano espanso a densità differenziata e la foderina realizzata con fibre acriliche accoppiate con supporto di vellutino poliammidico. Il rivestimento può essere in pelle o in tessuto. La versione in tessuto è interamente sfoderabile.
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MORBIDI LINEAMENTI BETIBÙ DI DARIO DELPIN PER CHAIRSANDMORE.it alla semplicità delle linee, mai disgiunte dall’affermazione del comfort in ogni sua forma, e dall’accuratezza delle finiture, siano queste della struttura portante o dei rivestimenti, nasce lo stile contemporaneo di questo brand giovane. Sedie, poltroncine e poltrone dalle forme sinuose e accoglienti che ricordano quelle della prima e affascinante ‘eroina sexy’ dei cartoni animati; la collezione Betibù si presenta con una gamma di sedute adatte ad apporre un accento allegro e originale negli ambienti domestici come negli spazi contract, con cartelle colori ricche di tessuti e suggestioni.
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per tutte le maniglie e martelline
Design moderno, senza tempo La nostra nuova serie Los Angeles è caratterizzata dall’armonia delle linee. Elementi moderni dai profili squadrati si combinano alle classiche linee arrotondate, creando una serie senza tempo dal fascino irresistibile e aggiungendo un tocco d’effetto a ogni porta e ogni finestra. Il materiale utilizzato è il completamento perfetto per questo design accattivante. Il pregiato ottone cromato o cromato satinato rende l’impugnatura gradevole al tatto e sottolinea l’eleganza delle forme. Inoltre, i prodotti della serie Los Angeles sono coperti da Resista®, la garanzia di 10 anni sulla superficie. HOPPE S.p.A. · Via del Giovo, 16 · I-39010 S. Martino i. P. (BZ) · Tel. 0473 640111 · Fax 0473 641359 · www.hoppe.com · info.it@hoppe.com
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IMBOTTITO INCLINAZIONE GIOCOSA COCOTTE DI ILARIA MARELLI PER COROITALIA.it orbida e divertente, la collezione da esterni Cocotte, ha un rivestimento bicolore che ne accentua l’aspetto giocoso e si caratterizza per la sua flessibilità modulare: bottoni e cordoncini elastici si trasformano da decorazione ad aggancio dei vari moduli tra loro a formare un sistema di sedute, in modo facile e spiritoso. Singolo o declinato nella versione divanetto è il complemento perfetto per esterni, colorato e resistente grazie all’uso di tessuti tecnici idrorepellenti. Il rivestimento sfoderabile è disponibile in diversi colori e texture.
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CONFEZIONI RELAX CHE PAKKO DI MARCANTONIO RAIMONDI MALERBA PER MOGG.it ncuriosiscono sempre gli oggetti che ricordano una cosa che non ha a che fare con la loro funzione, Che pakko è il risultato di questa ricerca, un comodo pouf che sembra un pacco dal contenuto misterioso, o per meglio dire un pacco dal contenuto comodo. Da Che pakko nasce spontaneamente Contropakko, così più pouf, ruotati e affiancati, creano comode poltrone. I pouf/poltrona sono imbottiti e rivestiti in lino 100% con corde decorative. Il pouf è disponibile in 4 varianti colore.
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MANIFESTO DELLA ‘FASE’ REM STONES DI STUDIO V7 PER NOCTIS.it simmetrica contemporaneità per il letto Stones, frutto della ricerca continua sul design più innovativo e avanzato - che non trascura gli aspetti funzionali ben espressi nella versione con pratico contenitore - e sulla qualità dei più pregiati materiali e tessuti. In questo progetto iconico dal carattere esclusivo, capace di diventare un nuovo oggetto cult, la testata irregolare e scultorea, unica nel suo genere, racchiude un’anima fusion e diviene morbida decorazione per la parete.
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DORMEUSE INFORMALE CANNES DI FERRUCCIO LAVIANI PER MISURAEMME.it ivano informale dalle dimensioni generose, Cannes è composto da una famiglia di elementi aggregabili tra di loro che permettono la realizzazione di composizioni individuali. La scelta tra due terminali offre il modo di realizzare, nel caso del bracciolo imbottito, un assetto più classico e definito; mentre, utilizzando il terminale aperto con o senza l’elemento d’appoggio, si possono realizzare composizioni più libere e articolate. Struttura portante in legno con cinghie elastiche, ricoperta con poliuretano espanso e materassina in piuma sulla seduta e schienale.
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FOLIAGE DI PATRICIA URQUIOLA PER KARTELL.it ialogo tra realtà naturale e artificiale, Foliage è una famiglia di sedute create appositamente per un uso residenziale. Una serie di pezzi che sembrano cresciuti ‘naturalmente’ in plastica, le cui foglie formano una chioma che si appoggia sulla struttura composta da rami virtuali formando una seduta. Divano due posti, di grande personalità e caratterizzato da una morbida seduta con ricamo a impuntura, che corre lungo tutta la superficie, per un effetto di massima esaltazione estetica, visibile a tutto tondo.
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LOOK ARMONICO NOE DI LIEVORE ALTHERR MOLINA PER VERZELLONI.it l versatile sistema componibile Noe si arricchisce della variante con la particolare cucitura a ‘punto cavallo’, impuntura molto decorativa tono su tono o a contrasto, disponibile in più varianti di colore, così da potersi sbizzarrire a scegliere la propria combinazione preferita. La collezione, realizzata in multistrato con imbottitura in poliuretano rigido e autoportante e piedini in faggio laccati di colore nero, comprende numerosi elementi che, facilmente e liberamente combinabili, lasciano spazio alla fantasia, offrendo innumerevoli configurazioni.
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FORGIANTE NATURA EL CAREGOON DE QUERCIA DI CADORINGROUP.it n divano che nasce da pezzi di legno, plasmati e segnati dall’usura del tempo, modellati dalle abili mani dei falegnami. Il suo nome ripreso dal dialetto veneto locale, sottolinea la genuinità del materiale e lo stretto legame con il territorio. Così due tavole di legno di quercia, di 4 metri per oltre 1 metro di larghezza e uno spessore di 8 centimetri, formano la base di questo sofà ad angolo, un po’ country e un po’ romantico, quasi provenzale. Personalizzabile sia nella forma che nella dimensione e nella tipologia di legno, così come nelle finiture e nel rivestimento sfoderabile in tessuto (lino naturale al 100% slavato) o pelle.
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SENZA CONFINI MIAMI DI FRANCESCO LUCCHESE PER SWANITALY.com iami, con base tonda girevole, è una seduta senza confini il cui ritmo geometrico della struttura a fasce disegna una grafica accattivante e dona alla poltroncina un aspetto scenografico che racconta un nuovo modo di vivere il relax, tra rigore strutturale e libertà. La sua cifra progettuale si fonda su intrecci grafici, sull’unione di pieni e di vuoti, sul gioco di proporzioni fra comfort e sostegno: la morbida matericità della seduta e la leggerezza della struttura di schienale, resistente, avvolgente e confortevole.
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IMBOTTITO
DECLINAZIONI DA VIVERE BLOCKS DI LUDOVICA + ROBERTO PALOMBA PER DRIADE.com nnanzitutto un basamento che giunge praticamente sino a terra, continuo e teso. Sopra la morbidezza degli elementi di seduta e di schienale, ulteriormente arricchiti da cuscini volanti. Se da un lato ‘Blocks’ fa riferimento a un periodo in cui il divano non era considerato un ‘oggetto da disegnare’ quanto piuttosto una parte dell’arredo fisso, dall’altro lato trae dalla moda e dal costume preziosi dettagli sartoriali per quanto concerne cuciture e finiture in generale. Ne deriva un progetto chiaro, facilmente raccontabile e utilizzabile in contesti diversi.
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ESPLORAZIONE DEI SENSI LOV DI SIMONE MICHELI PER ADRENALINA.it a sua forma simbolica ed evocatrice si ispira all’amore, quasi a voler sottolineare una ricerca dell’amore nelle pieghe di una quotidianità sempre più aggressiva. La poltrona Lov ha una forma complessa ma anche più ‘raccolta’ ed è realizzata in schiumato a freddo, una tecnica che, grazie alla presenza dello stampo, permette di approcciare forme più complesse e ottenere una maggiore precisione. Rivestita in neoprene, un bel tessuto bielastico e perciò fasciante e aderente alla forma.
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SOGNI ANCESTRALI ECLIPSE DI VM DESIGN PER VGNEWTREND.it ’eclissi, il maestoso spettacolo offerto dal cielo, la sospensione grandiosa del ritmo ordinario della vita quotidiana alla quale abbandonarsi con incuriosita fiducia. Un affascinante gioco di ruolo fra luce e buio che danzano scenograficamente insieme. E fermarsi a guardarli così, senz’altro scopo che quello di un’infantile meraviglia; dinnanzi a due forze della natura che si alternano come protagonisti sul palcoscenico del cielo. È da questo spettacolo che nasce Eclipse: una seduta girevole, adatta ad essere collocata in spazi sia interni che esterni.
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EVOCAZIONE FASHION TALMA DI BENJAMIN HUBERT PER MOROSO.it alma prende il nome da un tipo di mantello che descrive la costruzione della sedia: un tessuto morbidamente imbottito avvolge la leggera struttura in metallo, imitando il modo in cui un mantello avvolge il corpo. La seduta è realizzata con una struttura in acciaio piegato, che disegna la forma della sedia con cinghie di supporto imbottite. Il rivestimento è fissato mediante una serie di cerniere e due chiusure nella parte anteriore della sedia. Questa combinazione tra struttura metallica e tessuto imbottito permette alla sedia di utilizzare una quantità minima di poliuretano.
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Nelle pi첫 belle case del mondo.
in mostra
DI Sonia Maritan
Ogni creazione Moret è un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e tecnologia per proporre tappeti che sono opere d’arte, portatori di armonia e poesia
Arte da camminare
rt Carpets di Cleto Munari and Friends è il titolo della nuova collezione Moret che corona tre anni di ricerca e lavoro, cui è stata dedicata una mostra nello spazio Ventura in occasione dell’ultimo fuori salone e pubblicato un libro edito da Skira. Moret ha affidato a Cleto Munari, icona storica del design italiano, la scelta dei protagonisti e la regia dell’ultima collezione. I nomi degli autori dei nuovi tappeti – realizzati in edizione limitata a 29 esemplari per ciascun modello – da soli bastano a comunicare la qualità e l’intensità di significati di cui gli Art Carpets sono portatori. Firmano la nuova collezione, infatti, Cleto Munari stesso; il poeta e pittore statunitense Lawrence
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Da sinistra, Lawrence Ferlighetti, Dario Fo, Cleto Munari, Alessandro Mendini, Ettore Mochetti
Da sinistra, Mario Botta, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Javier Mariscal, Deisa Centazzo
In apertura "Anatolia" di Mario Botta e sotto "Faces" di Sandro Chia. Nella scacchiera della pagina a fianco, dall'alto verso il basso, da sinistra a destra, i tappeti della collezione Art Carpets: "El Che" di Lawrence Ferlighetti, "Johan Padan II" di Dario Fo, "After Paul Klee" di Cleto Munari, "Milky Way" di Alessandro Mendini, "Corals II" di Ettore Mochetti, "Anatolia" di Mario Botta, "Faces" di Sandro Chia, "Floating Presences" di Mimmo Paladino, "Manchas" di Javier Mariscal, "Artdeisa" di Deisa Centazzo
Ferlinghetti; Dario Fo, drammaturgo, attore, scenografo nonché premio Nobel per la letteratura nel 1997; Alessandro Mendini, riferimento del design italiano dagli anni Settanta, vincitore del premio Compasso d’Oro negli anni 1979 e 1981, direttore, tra le altre, delle riviste Domus e Casabella; Mario Botta, star dell’architettura internazionale; Sandro Chia e Mimmo Paladino, entrambi esponenti della Transavanguardia italiana, le cui opere sono entrate a far parte delle collezioni dei maggiori musei internazionali come il MoMA di New York, la Tate Gallery di Londra e il Castello di Rivoli a Torino; il poliedrico grafico e designer spagnolo Javier Mariscal; l’architetto, designer e urbanista Ettore Mocchetti che affianca all’attività professionale la direzione della rivista AD Architectural Digest dal 1980 e infine, a rappresentare l’apertura al futuro, Deisa Centazzo, giovane artista/designer impegnata in progetti ecosostenibili. In Scozia i grandi poeti sono da sempre chiamati ‘makar’, una definizione che viene dalla stessa radice del verbo ‘to make’ (fare), per ribadire la sostanza artigianale di quest’arte, la fattiva volontà di produrre qualcosa, non qualcosa di fumoso e sfuggente come tanti intendono la poesia, ma un vero e proprio oggetto che possa rimanere nel tempo, solido e significativo 32
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per le generazioni a venire. Cleto Munari e Moret hanno condiviso questo comune obiettivo. Con questo intento Cleto Munari ha scelto gli autori dei tappeti, amici, compagni di vita e lavoro, uomini e donne ‘makar’ capaci di trasferire la propria poesia in un oggetto, in un tappeto in questo caso, fatto per durare nel tempo. «Quando Cleto Munari ha deciso di mettere a nostra disposizione la sua quarantennale esperienza nel campo del design e del Bello, – spiega Moret – una nuova linea di tappeti e di protagonisti è uscita allo scoperto come per incanto. Questi oggetti riescono a unire artigianalità, tecniche avanzate di lavorazione e toccanti varietà cromatiche. L’estetica del risultato finale, ovviamente, si avvale delle competenze da noi acquisite nel campo dell’interior design, delle tecniche di lavorazione/colorazione, ma anche della forza dei motivi che ogni designer/artista ha scelto di mettere in campo nei nostri tappeti. L’anima di questo lavoro non è mai stata di natura commerciale, ma si è ispirata al desiderio e all’ambizione di realizzare oggetti unici legati ad autori unici, i singolari inventori del Bello, coloro che sanno, ogni volta, stupirci per idee e innovazione...» Nella pagina a sinistra "El Che" di Lawrence Ferlighetti, sotto "Johan Padan II" di Dario Fo, in questa pagina "After Paul Klee" di Cleto Munari, sotto "Milky Way" di Alessandro Mendini
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Moret è un marchio italiano attivo dal 2000 nel settore del tappeto contemporaneo con sedi a Vicenza, Milano e Istanbul. Sviluppa e rinnova la solida tradizione costruita in oltre vent’anni d’attività dalla Galleria Pashà di Vicenza che, fondata da Hasan Pashamoglu, ospita pregiati tappeti antichi e moderni provenienti, oltre che dalla Turchia, da quelle parti del mondo in cui l’arte del tappeto costituisce un’eccellenza come, ad esempio, Cina, India e Francia. Anni di ricerca e la continua collaborazione con architetti e designer italiani nel creare tappeti ad hoc adatti a esigenze
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e spazi particolari in abitazioni, hotel, yacht e centri congressi in tutto il mondo hanno stimolato la nascita della nuova concezione di tappeto che oggi Moret propone al pubblico internazionale. Se tradizionalmente esprimeva l’evolvere e il mutare di sentimenti nel complesso mondo femminile delle tessitrici, oggi il tappeto contemporaneo, secondo Moret, può ampliare i propri orizzonti e farsi portatore d’idee e sogni, universali e condivisi, trasformandosi così da complemento d’arredo in oggetto di design e d’arte.
Questo è forse uno degli ultimi lavori artigianali sopravvissuti al mondo: un metro quadrato di tappeto contiene circa 84.000 nodi, e tutto questo avviene grazie all’opera delle mani delle tessitrici, dell’attenzione dei loro occhi, di un ritmo assolutamente orchestrale che deve mantenere una cadenza perfetta fino al suo compimento. «In questi tappeti, – continua Moret – come in un quadro, la cromaticità invoca il suo ruolo principe. Anche se la tattilità del tappeto dona a questo un pregio speciale e ne fa un oggetto appetibile e ambito, è l’impatto visivo ciò su cui abbiamo scommesso fin dall’inizio di questo progetto. L’arte doveva stare, potentemente, in primo piano, sia quella di artisti innovatori come Chia e Paladino, sia quella ‘poetica’ di Ferlinghetti e Fo, o quella più razionale e progettistica di Botta, postmoderna di Mendini, surreale e provocatoria di Mariscal e Mocchetti, naive di Centazzo, e singolarmente giocosa di Cleto Munari». Nella pagina a sinistra "Corals II" di Ettore Mochetti, sotto "Floating Presences" di Mimmo Paladino, in questa pagina "Manchas" di Javier Mariscal, sotto "Artdeisa" di Deisa Centazzo
Crediti fotografici: Udo Koehler per le ambientazioni Pierantonio Tanzola per i ritratti I tappeti sono prodotti da moret.it
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DI Olga Carlini
in vetrina Maligno
Un ‘gioco’ di squadra Tre aziende per una Rete d’Impresa di successo: Maligno Industria Arredamenti, Peirano, realtà attiva nella produzione di infissi in legno, e Ambiente Luce, light contractor.Tutto grazie a un ‘metodo’ e al ‘fattore umano’… Il progetto Unity nasce ‘fra amici’ tornando da un cantiere, proprio come l’avventura che diventa. Si tratta di una rete di imprese con epicentro in Piemonte, per l’esattezza a Cuneo e provincia. Ne fanno parte tre realtà – Maligno, Peirano e Ambiente Luce –, già legate da 30 anni di collaborazione, in grado di unire creatività e competenze: Maligno Industria Arredamenti, storica ebanisteria completamente custom made; Peirano, realtà attiva nella produzione di infissi in legno e relativi semilavorati, e Ambiente Luce, light contractor in grado di fornire corpi illuminanti e competenza illuminotecnica. Per raccontare il progetto è stato messo on line un sito, www.unity-group.eu, piattaforma che funge da ponte verso i mercati di tutto il mondo, per esportare il ‘made in Cuneo’, ovvero una certa cultura artigiana, un certo metodo di lavoro e una particolare attenzione al fattore umano. Un modo per valorizzare un territorio, le sue competenze, la sua storia, offrendo eccellenze a km zero. Maligno, Peirano e Ambiente Luce hanno dunque dato vita a una Rete d’Impresa, la prima nel cuneese,
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che è anche e soprattutto una 'rete umana'. Non è infatti possibile inventarsi una 'rete' che duri e funzioni, senza prima un reale rapporto umano e professionale. Questa è la lezione di Unity, realtà che, proprio grazie al Contratto di Rete, ha non solo giustificato ma, prima di tutto, tutelato, lo stretto rapporto di fiducia e collaborazione preesistente tra le tre aziende. Non ci sono state fusioni né acquisizioni, ogni realtà ha mantenuto la sua identità e la voglia di tenere alto il nome della propria azienda. È stato stilato un vero e proprio statuto, un vademecum comune per gestire i rapporti con i clienti, che in questo modo non solo sono rassicurati, ma percepiscono chiaramente anche il risparmio economico. La vera novità di Unity però sta nell’aver elaborato un metodo comune di lavoro grazie al quale ogni azienda non è sola nell’affrontare il cliente, come un unico ufficio per gestire i progetti in squadra. Unity ha già all’attivo vari progetti, realizzati in collaborazione con i più importanti studi di architettura al mondo. www.unity-group.eu
Sopra, Sophia Country Club ad Antibes in Francia. In questa foto,Heydar Aliyev Centre a Baku in Azerbaijan
in vetrina ThyssenKrupp Encasa
DI Michela Vassena
Miniascensore o poltroncina montascale? ThyssenKrupp Encasa, specializzato nella tecnologia per le piattaforme elevatrici, evidenzia un’opportunità da cogliere. E in effetti, questo momento, prorogate le agevolazioni per ristrutturazioni e riqualificazione energetica con la Legge di Stabilità 2014, è quello giusto per aggiungere ‘comodità’ all’abitazione È finalmente entrata in vigore, con il 1 gennaio 2014, la nuova Legge di stabilità che prevede il mantenimento delle agevolazioni per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche. In particolare per quest’ultimo caso, il cosiddetto ecobonus, la detrazione sarà del 65% fino al 31 dicembre 2014 e del 50% per il 2015. Per le ristrutturazioni edilizie, è possibile accedere alla detrazione al 50% per il 2014, mentre l’agevolazione scenderà al 40% nel 2015 e ritornerà definitivamente al 36% dal 2016, sempre mantenendo il tetto di spesa sotto i 96.000 Euro per unità abitativa. Oltre che per i privati, la detrazione è prevista anche per i condomini, quindi questo è sicuramente il momento ideale per l’installazione di un miniascensore o di un
montascale. È importante sapere che la detrazione spetta a chi sostiene la spesa, non solo quindi i proprietari degli immobili, ma anche i locatari o i comodatari. Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche quelle per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse richieste dal tipo di intervento. ThyssenKrupp Encasa riserva la possibilità di richiedere una visita gratuita di un consulente per avere maggiori informazioni e la piattaforma virtuale encasaexperts.com è una guida all’acquisto, dove trovare suggerimenti, testimonianze e farsi un’idea del prodotto migliore per le proprie esigenze. Il nuovo miniascensore HE 3 con le sue caratteristiche, come le porte scorrevoli e la chiamata a ritenuta, è assimilabile a un vero e proprio ascensore tradizionale, il montascale a piattaforma o a poltroncina rientra fra i beni su cui è possibile portare in detrazione la spesa. ThyssenKrupp Encasa è specializzato nella tecnologia per le piattaforme elevatrici, per i montascale a pedana e per le poltroncine montascale, ma anche per soluzioni di ciascun prodotto realizzate su misura. L’azienda, con 900 sedi in tutto il mondo, ha un network di vendita e assistenza molto capillare ed è oggi una realtà che combina il design e l’implementazione di soluzioni personalizzate con oltre 49.000 dipendenti altamente specializzati, offrendo prodotti innovativi ed efficienti dal punto di vista energetico, progettati per rispondere alle esigenze individuali dei consumatori. Per maggiori: www.encasa.it
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LA CASA
DALL’ASSOCIAZIONE
VIRTUOSA
di Sonia Maritan
R La Casa eco domotica presso lo showroom Lops, Via Cellini 2/A a Trezzano sul Naviglio
Come si connota Missione Architetto? Che cosa si propone di fare e a chi si rivolge? Quale territorio abbraccia e dove si trova?
Missione Architetto, un’Associazione no profit, è un sistema operativo nato per divulgare e sviluppare Architettura Virtuosa. Opera a livello nazionale e internazionale sia tramite rete internet che utilizzando location fisiche. Tutto però inizia nei dintorni di Milano… per combattere la corruzione e la cattiva architettura, obbrobri abusivi o eco-mostri. Un ‘ponte’ virtuoso e un unico idioma per costruire il bello
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Il primo spazio Missione Architetto: Polo divulgativo Milano Ovest in Via F.lli Cervi a Trezzano sul Naviglio
issione Architetto, il cui Polo divulgativo è a Milano Ovest, in via Fratelli Cervi, 7 a Trezzano sul Naviglio, nasce per sostenere l’architettura virtuosa intesa come arte e tecnica del progettare e del costruire nel rispetto dell’ambiente, del territorio e per il benessere psico-fisico delle persone. Il Manifesto dell’Associazione nasce con l’espressa volontà di promuovere, comunicare e diffondere: ▪ Un metodo progettuale finalizzato allo sviluppo di architetture pubbliche e private realizzate con principi di: Ecosostenibilità, Domotica, Arte e Design, Benessere, Emozionalità, Personalizzazione e Risparmio; ▪ Un processo di intervento sul territorio volto al recupero della qualità artistico, architettonica e urbanistica per il
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miglioramento ambientale; ▪ Iniziative per contrastare qualsiasi forma di prevaricazione normativa e burocratica che neghi al progetto d’architettura la propria autonomia e libertà espressiva e artistica (nel rispetto delle persone, dell’ambiente e del territorio); ▪ Azioni atte a far conoscere i principi di deontologia professionale di Missione Architetto affinché si valorizzi e consolidi una continuità nella qualità della produzione costruttiva secondo i valori proposti dall’Associazione; ▪ Iniziative di altre associazioni no profit che sviluppano iniziative analoghe o complementari. Quattro sono i livelli operativi di Missione Architetto: il network di professionisti della progettazione, le aziende, gli utenti finali e le istituzioni.
FORMAT
Missione Architetto interagisce con 4Bild, il primo franchising nel panorama della distribuzione di materiali edili, perché hanno in comune lo stesso desiderio: creare il format per uno showroom innovativo, dove emozionalità e progettazione si possano combinare per rispondere al meglio alle esigenze del cliente finale, offrendo come risultato architettura d’interni di qualità e risparmio. Ecco quindi l’idea di realizzare all’interno di showroom d’arredo uno Spazio MIA con un architetto a completa disposizione del cliente, in grado di guidarlo nelle scelte e nella creazione di suggestioni
emozionali, dando voce alle sue necessità specifiche e proponendo soluzioni personalizzate in armonia con i suoi gusti e la sua personalità. Progettualità ed emozionalità sono quindi i cardini su cui si basa questa nuova proposta. Si tratta di riqualificare la propria casa attraverso 8 principi: Domotica, Eco-sostenibilità, Benessere, Arte&Design, Personalità, Emozionalità, Risparmio, Luce e Colore. Da un lato verranno valorizzate le scelte progettuali attraverso una campionatura in grado di ispirare le idee e le soluzioni per un progetto su misura; dall’altro invece si realizzerà una visualizzazione 3D che sappia coinvolgere il cliente, aumentando in lui la percezione di completezza del progetto finale. Il modello per lo sviluppo di ristrutturazioni e nuove costruzioni pensato da 4Bild e Missione Architetto prevede il coinvolgimento di più par-
tner in modo da funzionare rispetto al cliente come una rete di impresa, assicurando notevoli vantaggi di risparmio in relazione alla riduzione di filiera e di qualità. Lo studio di architettura diventa perciò il tramite tra aziende e clienti per realizzare ristrutturazioni virtuose. Si tratta di un nuovo format che ‘porta’ la ristrutturazione negli show room d’arredo, di finitura della casa, di materiali edili, un modo regolato di proporre un progetto su misura, anche secondo il budget (4 le soluzioni possibili). Il costo dell’architetto, il 10% sull'importo dei lavori, viene assorbito dall’impresa come previsto dal format. Il cliente per l’architetto è quindi l’impresa ma l’interlocutore del cliente finale è il progettista. Un progetto ‘chiavi in mano’ secondo un modello condiviso. Ecco quindi ristrutturazioni complete, nel rispetto del budget del cliente e del suo
benessere psicofisico, declinato dalla creatività dell’architetto progettista della ristrutturazione. Tramite gli Spazi MIA Ristrutturazioni realizzati all’interno degli showroom di arredo, il cliente avrà insomma la garanzia di un pacchetto di qualità e di una notevole semplificazione. Saranno gli architetti a pensare a tutto, presentando il progetto completo nei dettagli compreso di capitolato, predisponendo il Contract Ristrutturazione e il Contract Arredo e i preventivi dei vari fornitori necessari, appoggiandosi inoltre a un’impresa edile affidabile e di qualità che segua i lavori. Per il cliente non resta che godere dei benefici di un unico interlocutore e di un progetto ben strutturato in sintonia con la sua personalità. In queste immagini, l’inaugurazione di uno Spazio Mia a Trezzano sul Naviglio
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In alto, a sinistra, l'architetto Andrea Riva di Ytong, a destra, l'architetto Francesco Freri di 4Bild. Sotto, a sinistra, l’architetto Walter Zaninelli vicepresidente di Missione Architetto, a destra, l’architetto Andrea Cazzaniga e l'Interior designer Eleonora Arcidiacono presentano il progetto Smart Suite per Expo 2015
MODELLO
La casa eco domotica, visibile nello showroom Lops, in via Cellini a Trezzano sul Naviglio è un esempio concreto di casa virtuosa. Infatti, Missione Architetto è nata sull’esperienza della costruzione della casa eco domotica dimostrativa realizzata pres42
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so Lops e nell’incontro di architetti che di quella costruzione hanno condiviso il senso profondo, ossia la necessità oggi di costruire in modo diverso, più attento all’ambiente e al benessere psicofisico delle persone. È attraverso questo prototipo che l’Associazione ha classificato il modo di costruire architetture, innanzitutto tramite le otto tematiche principali (Domotica, Eco-sostenibilità, Benessere, Arte&Design, Personalità, Emozionalità, Risparmio, Luce e Colore) che sono basilari per valu-
tare in modo oggettivo la metodologia progettuale e poterla definire tramite parametri di virtuosità. Così il ‘modello’ ha preso forma, con un prototipo esistente inserito in uno showroom d’arredo, una modalità progettuale, e un format personalizzabile. È stato applicato il modello alla realtà e sperimentarlo concretamente nella sua messa in atto. Considerando le esperienze di interattività e condivisione emozionale realizzate negli ultimi anni a livello televisivo e mediatico, con trasmissio-
ni come il Grande Fratello, Missione Architetto ritiene possibile proporre un’architettura che divenga sintesi e fulcro generativo di conoscenza applicata alla vita di tutti i giorni tramite un approccio di questo tipo utilizzando la rete internet. Una vera casa laboratorio che dimostri l’assioma: una casa virtuosa si paga con l’uso.
MEETING
Il primo convegno aperto a tutti si è tenuto l’8 novembre 2013. È stata una giornata ricca e intensa, parola d’ordine: Ristrutturare. Per tutta la giornata moltissimi professionisti di settore si sono confrontati nello Spazio MIA Milano 1 di Trezzano sul Naviglio, in un’agorà delle idee unica nel suo genere. Durante la giornata: l’Architetto Fabio Vicamini (Presidente di Missione Architetto); l’Architetto Francesco Freri
(4Bild); Umberto Panza (APP Broker Allianz); le Dott.sse Elena Gambogi, Cristina Lorefice ed Elisa Demattè (Studio DGL) e poi ancora, l’Architetto Simona Cattoli; Georg Fisher e Simona Pirovano (Area Manager GF+); il Dottor Fabio Martino (Amministratore delegato di Porcelanosa Lombardia) seguito dall’Architetto Andrea Cazzaniga e dall’Interior Designer Eleonora Arcidiacono. Un interscambio fra le varie competenze, che ha approfondito le tematiche di ristrutturazione e si è addentrato nell’incredibile mondo del condominio virtuoso. Gli Associati di Missione Architetto hanno approfondito svariate tematiche innovative e di grande interesse, fra queste citiamo la curiosa iniziativa della Smart Suite, raccontata dagli Architetti Guglielmo Toscano e Silvia Presbiterio che hanno parlato di appartamenti riqualificati che divengono fonte di guadagno. Interessante anche il Progetto Spazio MIA Ristrutturazioni. Ancora, il fotovoltaico, il cappotto energetico, la sicurezza, la riqualificazione energetica e come dirimere le controversie condominia-
li, gli argomenti della seconda parte della giornata. A prendere la parola sono stati Fortunato Di Genova (NWG); gli Architetti Andrea Riva e Romolo Pugliese (Ytong); l’Avvocato Anna Mangione (Studio Legale MAFE); l’Architetto Alessandro Pasetti Bombardella e Lorenzo Pallaver (Rover Plastik); Michele Florese e il Geometra Marco Tallinucci (Lago Serramenti) e infine Sabatino Faraone (titolare di Faraone). Inoltre è stato lanciato l’Homelight Design Contest 2013-2014, concorso di design dal tema ‘Declina la luce: flessibilità a LED per lo spazio domestico’ promosso da Relco e da Missione Architetto. Un appuntamento ricco di contenuti e un esempio virtuoso che indica la strada per superare la crisi attuale, rimboccarsi le maniche, costruire ma soprattutto …Ristrutturare!
La sala del convegno, tenutosi l’8 novembre 2013, presso la sede di Missione Architetto nello Spazio Mia Milano 1 a Trezzano sul Naviglio
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Quali sono i tipi di lampade da tavolo che offre il mercato? Quali sono i modelli e con quale criterio sceglierli? Come valorizzare la loro presenza?
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LA LAMPADA
GUIDA ON-OFF di Donatella Ravizza
È SUL TAVOLO R
Questi apparecchi da appoggio di facile installazione a qualsiasi presa, possono essere oniriche presenze per luce d’atmosfera se dotate di paralume e diffusore, o lampade tecniche ‘da scrivania’ dalla proiezione luminosa ben definita
Come un origami
La collezione IN-EI, progetto di Issey Miyake con Reality Lab del 2012 per Artemide, prende spunto dalle lanterne di carta della tradizione giapponese. ‘In-ei’ in giapponese significa ombra, ombreggiatura, sfumatura. Sono lampade pieghevoli, plissettate e lavorate con tecniche simili a quelle dell’origami. Le forme sono ideate al computer, tagliate e compresse per eliminarne l’ingombro, basta poi estenderle. Sono realizzate in materiale riciclato, derivato da bottiglie di PET
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uando parliamo di lampade da tavolo in generale, pensiamo a quelle per la lettura o lo studio, ma in realtà a questo gruppo appartengono anche altre tipologie: dai mai dimenticati abajour, con tutte le innumerevoli variazioni e interpretazioni, agli apparecchi da appoggio a luce diffusa, capaci di dare un’aurea particolare agli ambienti, fino alle più minute luci da comodino. Apprezzate per la facile installazione a qualsiasi presa, le lampade da tavolo possono essere oniriche presenze per luce d’atmosfera se dotate di paralume e diffusore, o lampade tecniche ‘da scrivania’ dalla proiezione luminosa ben definita. Queste ultime, dalla nascita degli archetipi tipologici negli ambienti ufficio, rappresentano la soluzione più efficiente per illuminare molto e bene il piano di lavoro. Che sia per lo studio, per un angolo lettura o per la zona relax, i modelli sono moltissimi: dagli evergreen progettati da noti designer ai tipi di ultima
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generazione ‘autoproducibili’, la scelta non è mai semplice. Il design dell’apparecchio ha ‘valore’ non solo come oggetto dalle più o meno alte valenze estetiche ma anche per la sua capacità di dare forma al flusso luminoso, assicurare una distribuzione adatta, per qualità e quantità, all’uso desiderato.
Effetto opalino
La lampada da tavolo Miss Sissi, progetto di Philippe Starck del 1991 per Flos, ripensa il classico abat-jour in chiave contemporanea. Le dimensioni ridotte e i colori brillanti consentono di inserirsi agevolmente in ogni ambiente. Corpo e diffusore sono in policarbonato stampato a iniezione, materiale traslucido che la illumina omogeneamente
Variazioni sul tema
Lampada da tavolo a luce diffusa Globall, progetto di Jasper Morrison del 1998 per Flos, minimalista per semplicità della forma ed essenzialità dei componenti, è costituita da un diffusore in vetro opalino incamiciato, soffiato a bocca, con finitura esterna acidata, che dà vita a una luce particolarmente morbida e diffusa. Il dimmer elettronico sul cavo permette di modulare l’intensità luminosa
PER CREARE L’ATMOSFERA
Gli apparecchi da tavolo di taglio più decorativo puntano spesso su riflessioni e rifrazioni per creare atmosfere suggestive. Per restituire all’ambiente un’illuminazione morbida, ridurre la luminanza delle sorgenti e aumentare la componente diffusa della luce, usano materiali dif-
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Leggerezza anni 30
Tolomeo, progetto di Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina del 1987 per Artemide, è una rilettura in chiave moderna delle lampade da scrivania degli anni 30, con bracci e testa orientabili in tutte le direzioni. La molla, nascosta, si estende all’interno del braccio per tutta la sua lunghezza, tenuta in tensione dal tirante esterno. Tale sistema, che gioca sulla misteriosità del meccanismo, consente di guadagnare in leggerezza. È prodotta in tre dimensioni e in vari colori, superando il limite tipologico del ‘nero o alluminio’
LUMINOSE PRECAUZIONI PER FACILITARE LA CONCENTRAZIONE La luce sulla scrivania deve essere direzionata sulla superficie da illuminare e posizionata in modo da evitare le ombre: la luce deve provenire dal lato opposto della mano che scrive. Dove il compito visivo richiede una particolare concentrazione, il campo visivo non deve essere disturbato da segnali luminosi non connessi con l’attività da svolgere; gli occhi non rimangono, infatti, mai ‘incollati’ sulle pagine da leggere o sulla mano che scrive ma, volontariamente o no, verificano costantemente l’ambiente, perciò qualsiasi punto più luminoso può fare calare la concentrazione dal proprio lavoro.
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fondenti come vetro opalino, plastiche traslucenti, o anche carte di riso, pergamene, stoffe. Diffusori e abatjour collocati nei punti strategici delle case, appoggiati su tavoli, tavolini e cassettoni, rappresentano un’ottima illuminazione secondaria e sono utili per creare un ambiente ricco di contrasti luminosi e suggestioni. L’atmosfera giusta può essere creata intensificando la luce dedicata alle diverse zone d’uso: l’abatjour a fianco dei divani per dare una luce discreta alla conversazione; la luce orientabile accanto alla poltrona preferita per le letture private; la lampada snodabile accesa sopra lo scrittoio per facilitare i compiti. La moltiplicazione dei punti luce, il loro utilizzo contemporaneo o in alternativa, consente di
Disegni in rete
Nata intorno al LED
sviluppare atmosfere diversificate secondo le circostanze o l’umore, aumentando le qualità funzionali ed estetiche dei locali. Per rendere più flessibile l’illuminazione, può essere utile avere sistemi d’illuminazione in grado di calibrare le intensità luminose, tramite ‘dimmer’ o varialuce: semplice dispositivo integrato nel singolo apparecchio o nell’interruttore elettrico del locale.
Ottowatt, progetto di Alberto Meda e Paolo Rizzatto del 2011 per Luceplan, è caratterizzata da una precisa geometria formale, nata intorno al modulo LED. Le alette laterali svolgono la funzione di dissipare il calore prodotto dalla sorgente, consentendo nel contempo l’impugnatura sicura e un agile orientamento del fascio luminoso a 360°. Il LED (8 watt) è dimmerabile e, tramite la rotazione di un anello, permette di regolare a piacere la temperatura colore da 2400 a 3500 K, fornendo luce calda, più adatta ai momenti di relax, e fredda, più adatta per attività di precisione
TinkerLamp è una lampada fabbricabile digitalmente. È stata progettata, dallo studio Habits per essere facilmente realizzata: un unico foglio di legno include tutti i pezzi da montare a incastro, senza bisogno di colle. Senza la necessità di particolari nozioni tecniche o elettroniche, è possibile aggiungere funzionamento illuminotecnico e interazione usando il Tinkerkit, una raccolta di sensori e attuatori concepita per rendere la prototipazione immediata. Sviluppata per essere condivisa, i disegni per il taglio laser sono open source, disponibili online (all’indirizzo dello studio www.habts.it), scaricabili, implementabili e migliorabili da ogni singolo utente
PER LEGGERE E STUDIARE
La luce localizzata dove si svolgono i principali compiti visivi, ha lo scopo di rinforzare e aumentare il livello di illuminamento (lux), esattamente dove occorre – scrivanie, scrittoi e tavoli da lavoro – e di agevolare la concentrazione sull’attività in svolgimento.
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È bene scegliere lampade tecniche capaci di controllare il fascio luminoso attraverso ottiche calibrate, dotate di braccio inclinabile e riflettore orientabile. Grazie alla distanza minima tra sorgente luminosa e superficie illuminata, il flusso luminoso arriva con alta intensità esattamente dove richiesto, evitando di stancare la vista con dispersioni indesiderate. Fondamentale è il posiziona-
OnOFF, progetto di Alberto Meda, Franco Raggi e Denis Santachiara del 1988 per Luceplan, sfruttando un interruttore a gravità brevettato, può accendersi o spegnersi, con un semplice gesto, inclinando la lampada. Il materiale, poliuretano termoplastico, morbido e infrangibile, diffonde un’illuminazione discreta. Un LED verde segnala la sua presenza al buio
mento del punto luce, che deve essere tale da non proiettare le ombre della mano o del capo ma, nello stesso tempo, deve essere in grado di sfruttare al meglio il fascio concentrato dell’apparecchio, al fine di ottenere un livello d’illuminamento sufficientemente elevato sul compito visivo (le pagine del libro, il quaderno, la tastiera del computer). La lampada da scrivania è tema di ricerca dai primi decenni del Novecento. Dalle riletture delle lampade da lavoro con meccanismo di autobilanciamento ‘a molle’, con lunghi bracci e testa orientabile in tutte le direzioni, a quelle a pantografo con tiran-
La lampada morbida
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ti, più ridotte e alleggerite nelle parti, fino alle più recenti nate intorno ai LED, il sistema degli snodi per un’agevole regolazione in ogni posizione è uno dei punti cruciali. Potere traslare e avvicinare la luce, garantire il gesto minimo, un movimento facile e fluido per portare la luce sul tavolo, è uno degli obiettivi sui quali i designers si stanno impegnando.
PER LA BUONANOTTE
Particolarmente compatte e discrete sono le lampade destinate all’illuminazione del comodino; indispensabili, non devono creare problemi ad altre persone che occupano la stessa stanza, devono pertanto essere più che mai individuali, con fascio ben orientabile, facilmente identificabile anche al buio e con
funzione di accensione-spegnimento semplificata. È bene evitare apparecchi fragili o instabili, sono invece da preferire quelli facilmente manovrabili, afferrabili, piacevoli al tatto, meglio se in materiale morbido o gommoso, più che in vetro (fragile) o in metallo (freddo).
B.L.O, progetto di Marcel Wanders del 2001 per Flos, è un tributo poetico alla candela. Si accende e si spegne come per ‘magia elettronica’ con un soffio sulla lampadina a forma di fiamma, dietro la quale è nascosto un sensore
Come una candela
La evergreen Eclisse, progetto di Vico Magistretti del 1965 per Artemide, è una lampada da comodino in metallo verniciato, che grazie alla sua composizione, costituita da due semisfere – guscio esterno e schermo mobile –, permette una modulazione della luce semplice e intuitiva. Utilizza una tecnologia non esasperata e un’estetica basata su forme primarie.
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DI Sonia Maritan
dall’esperta
Una ‘calda coperta’
Una costruzione con un buon isolamento termico vanta: scarsissima dispersione dell’energia con conseguente contenimento dei consumi, evita problemi di infiltrazioni e quindi di umidità. Abbiamo chiesto all’Architetto Daniela Petrone, vice presidente ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico, di spiegarci come riconoscere una costruzione ben isolata e che garantisce un buon risparmio energetico, rispetto a un edificio non costruito secondo i parametri dell’efficienza energetica. Cerchiamo di capire, quali sono le tecnologie e i materiali che oggi rendono le case delle vere e proprie strutture ad alta efficienza energetica. Cosa si intende per isolamento termico dell’edificio? Quali le soluzioni tecnologiche da preferire? Per isolamento termico di un edificio si intende il ricorso a soluzioni tecnologiche e costruttive tali da ridurre le perdite di calore verso l’esterno durante l’inverno e l’ingresso del calore in casa durante l’estate. La progettazione e realizzazione delle strut50
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ture opache che formano e definiscono l’edificio o involucro va fatta accuratamente con particolare attenzione alla scelta e associazione dei materiali, poiché le loro caratteristiche, e la loro collocazione ha un’incidenza dal punto di vista energetico. Bisogna pensare l’edificio come una ‘scatola chiusa ma non sigillata’ che deve mantenere all’interno sempre la stessa temperatura di comfort facendosi condizionare il meno possibile dalle differenze di temperatura che ci sono all’esterno, questo è possibile solo isolando più possibile la scatola in modo da evitare perdite. Isolando inoltre si contribuisce alla riduzione delle emissioni di sostanze nocive e inquinanti riducendo sensibilmente i consumi di combustibile da fonte fossile. Costruire le proprie abitazioni in maniera attenta e responsabile permette di partecipare concretamente alla protezione del nostro pianeta.
Ci spiega come riconoscere tecnicamente una costruzione ben isolata? L’isolamento termico significa, anche intuitivamente, meno dispendio di energia e quindi, realmente meno costi in bolletta per chi vive in casa? Una casa ben isolata è una casa che ha: n il massimo comfort abitativo dove ci sono le migliori condizioni di soggiorno. L’isolamento termico dell’edificio (che c’è, ma non si vede!) permette di mantenere all’interno degli ambienti condizioni di benessere termico, impedisce al calore di disperdersi verso l’esterno durante l’inverno o di entrare durante l’esterno, mantiene la temperatura interna costante e omogenea. Le soluzioni costruttive corrette di pareti, coperture e solai evitano fenomeni di condensa sulle pareti evitando muffe e aria insalubre che potrebbe dare luogo a vere e proprie malattie. n un risparmio di ordine economico in bolletta. Una casa isolata ha dispersioni termiche ridotte e di conseguenza anche dell'importo delle bollette per il riscaldamento e condizionamento. I consumi energetici degli edifici si possono ridurre fino al 70-80% isolando le pareti esterne dell’edificio e le coperture. Gli interventi di isolamento termico dell’immobile sono i più convenienti poiché le spese di manutenzione sono praticamente assenti e si possono ottenere interessanti incentivi.
prio perché la struttura è tutta ‘calda’ e più difficilmente raggiunge temperature pari a quella di rugiada; n proteggere le strutture edilizie dagli sbalzi termici demandando all’isolante l’assorbimento dello sbalzo termico; n garantire una uniformità di temperatura all’interno dell’ambiente, per cui il salto tra la temperatura al centro del locale e quella superficiale della parete è di pochi gradi evitando il fenomeno della ‘parete fredda’; n aumentare la capacità della parete di accumulare calore. I muri si scaldano, accumulano il calore e lentamente lo rilasciano nei locali quando si spegne l’impianto. In quale modo una copertura impermeabilizzante preserva la nostra casa da infiltrazioni e chiazze da umidità? Il problema dell’umidità in copertura è strettamente legato alle infiltrazioni dovute a una scorretta o datata impermeabilizzazione. La corretta progettazione soprattutto dei tetti piani richiede particolare attenzione nel proteggere l’isolante dall’umidità e dall’acqua, il sistema costruttivo più diffuso è quello del tetto caldo ma nella prassi costruttiva si distinguono: n tetto caldo
Che cos’è l’isolamento a cappotto e qual è il vantaggio di un’applicazione del genere? L’isolamento a cappotto consiste nell’incollare all’esterno i pannelli di isolante sulla struttura edilizia preesistente, facendo attenzione a che il posizionamento delle lastre isolanti sia fatto a giunti sfalsati, anche in corrispondenza degli spigoli, staccandosi da terra con un profilo di partenza. Sui pannelli viene applicato il rasante e annegata la rete portaintonaco per eseguire la finitura. È importante che la posa in opera sia eseguita da personale specializzato, scegliendo aziende che forniscono l’intero ‘sistema a cappotto’, dove la scelta delle colle e del rasante sia compatibile con il materiale stesso. Questo tipo di sistemi è dotato anche di garanzia. Infatti, la corretta posa in opera del sistema cappotto garantisce la stabilità nel tempo del rivestimento eliminando crepe e lesioni che costituiscono le ragioni del degrado delle facciate. Isolare dall’esterno comporta molti vantaggi, tra cui: n ridurre i ponti termici: infatti, l’isolante costituisce l’ultimo strato della parete coprendo uniformemente tutti gli elementi strutturali, quali pilastri e travi; n evitare fenomeni di condensa sia superficiale sia interstiziale ed evitare la formazione di muffe, pro-
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n tetto freddo o rovescio La distinzione è relativa alla posizione che l’impermeabilizzante ha rispetto all’isolante, nel tetto caldo l’impermeabilizzante è posto sopra l’isolante proteggendolo dalle acque meteoriche, nel tetto freddo o rovescio l’impermeabilizzante è posto sotto l’isolante. I materiali utilizzati per le coperture piane sono:
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sughero lana di legno EPS XPS PUR vetro cellulare
Nella sezione relativa all’isolamento termico vengono evidenziati i materiali isolanti più idonei per la partizione selezionata, i consigli relativa alla scelta del prodotto vengono dati sul portale ISOLA ON-LINE, uno strumento realizzato da ANIT, secondo il tipo di applicazione
di cui però per il tetto rovescio o freddo sono solo XPS, vetro cellulare e PUR, proprio per la maggiore resistenza all’umidità.
Il parametro più importante che caratterizza e definisce un materiale isolante è la sua conducibilità termicadetta l. Il valore di l inferiore a 0,065 [W/mK] distingue quelli che vengono definiti materiali isolanti da tutti i restanti materiali da costruzione. Più è basso il valore di conducibilità più il materiale isola. Altri fattori determinanti per la scelta di un materiale sono la resistenza alla diffusione del vapore acqueo, l'impermeabilità, la durata, la resistenza al fuoco. Molti sono i tipi di isolanti presenti sul mercato e la loro scelta va fatta innanzitutto in base alle loro caratteristiche tecniche, ma anche in base al rapporto costo/prestazione. Non esiste il miglior materiale isolante, ma certamente è a disposizione il materiale isolante più idoneo per le diverse applicazioni. Ciascun materiale presenta dei ‘pro’ e dei ‘contro’ e si presta a risolvere problemi specifici, che vanno analizzati di caso in caso.
Quali sono i migliori materiali per isolare una casa? L’elemento termico che più contribuisce alla riduzione del passaggio di calore attraverso le pareti e i solai è l’isolante, le sue caratteristiche sono tali da proteggere le abitazioni dal caldo, dal freddo e dai rumori.
Ringraziamo l ’Architetto Daniela Petrone e anticipiamo che sul prossimo numero, l ’Anit sarà ancora protagonista, questa volta il tema è inerente all ’isolamento acustico e l ’intervista la faremo all ’Ingegner Matteo Borghi.
ANIT raccoglie, verifica e diffonde le informazioni scientifiche tecniche e statistiche relative all'isolamento termico e acustico e promuove ricerche e studi di carattere tecnico, normativo, economico e di mercato; assicura i collegamenti con le personalità e gli organismi italiani ed esteri interessati alle problematiche di energetica e acustica edilizia e infine, realizza e sviluppa strumenti di lavoro per il mondo professionale quali software applicativi, manuali, banche dati. ANIT è l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico, per la scelta di materiali e sistemi per l’isolamento degli edifici. Nata nel 1984, ha come obiettivi generali la diffusione, la promozione e lo sviluppo dell'isolamento termico e acustico nell'edilizia e nell'industria come mezzo per salvaguardare l'ambiente e il benessere delle persone. ANIT promuove la normativa legislativa e tecnica partecipando attivamente ai principali comitati e Gruppi di Lavoro del settore: □ Commissione edilizia UNI; □ Commissione ambiente UNI; Per maggiori informazioni www.anit.it □ Commissione acustica UNI; □ Comitato Termotecnico Italiano; □ Commissione antincendio.
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DI Amelio Bonfante
Traspirante coibentazione 3therm presenta Wall 140, pannello in fibra di legno monostrato, omogeneo, rigido, intonacabile e idrofugo, caratterizzato da un eccellente valore di conducibilità termica e prodotto ‘a secco’. Ideale per la realizzazione di sistemi di coibentazione a cappotto per pareti esterne e interne, grazie alla resistenza all’acqua e all’elevata resistenza agli urti. Wall 140 permette la realizzazione di un sistema cappotto totalmente traspirante, che non ostacola la naturale migrazione del vapore e offre ottime prestazioni in termini di sfasamento termico estivo e isolamento acustico. Grazie alla resistenza alla compressione di 100 kPa (10.000kg/mq), la resistenza all’urto è garantita. Molteplici i vantaggi dei prodotti Wall 140 disponibili in spessori da 40 a 220 mm in monostrato, a partire dalla semplicità di taglio e di posa, all’elevata resistenza a compressione, l’ottimo valore lambda (0.040 W/mK), lo sfasamento termico eccellente. Certificato NaturePlus, naturale e atossico. Wall 140 di 3therm.it
L’evoluzione della specie L’Isolante è un’azienda specializzata nella produzione di polistirene espanso sinterizzato per il comparto edile. Isoray Performa, realizzata con Neopor di Basf, è una lastra detensionata ad alte prestazioni di isolamento termico, adatta per applicazioni verticali. La particolare conformazione delle celle conferita dal processo produttivo controllato e appositamente studiato, garantisce alla lastra massima stabilità dimensionale, perfetta planarità e incollaggio sicuro anche durante il massimo irraggiamento solare. L’utilizzo di un’unica materia prima, senza accoppiamenti o miscele con materiali di differente consistenza, garantisce il rispetto dei valori di isolamento termico dichiarati nel tempo su tutto lo spessore delle lastre, a vantaggio anche di una corretta progettazione e impiego finale. L’assenza di lavorazioni sulla superficie inoltre, assicura massima omogeneità nella rasatura del cappotto annullando il rischio di infiltrazioni di rasante che, nel tempo, potrebbero essere causa di cavillature e difettosità sulla facciata. Isoray Performa di lisolante.it
‘Indossare’ il comfort Celenit propone soluzioni di isolamento ecocompatibile per un comfort a 360° che assicura un eccellente isolamento termico invernale e ottime condizioni di benessere estivo assicurate dallo sfasamento dell’onda termica mediamente superiore alle 12 ore, grazie all’impiego di materiali naturali che possiedono una buona conduttività, un elevato calore specifico e notevole massa volumica. Per l’isolamento a cappotto esterno, sia di partizioni tradizionali in muratura che negli edifici in legno a struttura continua in compensato di tavole, l’azienda propone l’applicazione di un pannello composito, Celenit F2/C in lana di legno mineralizzata e legata cemento Portland accoppiato a un pannello in fibra di legno (disponibile anche con lana di roccia – Celenit L2/C) direttamente incollato e tassellato alla muratura e successivamente rivestito da uno spessore di finitura. Ne risulta una superficie dalle elevate prestazioni termo-acustiche, soprattutto nel caso di riqualificazione edilizia, tale applicazione conferisce al sistema una durata illimitata ed elevata resistenza meccanica. Celenit F2/C di celenit.com
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Termo-intonaco in una soluzione Diathonite di Diasen è un innovativo intonaco premiscelato, un composto esclusivamente naturale, e quindi del tutto ecocompatibile, che contiene materiali pregiati e naturali: argilla, sughero, polveri diatomeiche, ovvero particolari minerali fossili, e pura calce idraulica naturale NHL 3.5. Un intonaco che, in un’unica soluzione, coniuga 3 importanti caratteristiche. Elevata capacità di isolamento termico, grazie al lambda di 0,045 W/mK che in combinazione con l’elevata massa permette di isolare in maniera ottimale sia dal caldo sia dal freddo. In secondo luogo le elevate capacità deumidificanti e di risanamento, con una percentuale di porosità superiore al 70% e un valore di traspirabilità pari a 4, che equivale per un metro quadrato d’intonaco a uno smaltimento fino a 1 litro di acqua ogni ora. La presenza della calce idraulica naturale impedisce inoltre la formazione di salnitrazioni ed efflorescenze. Infine, le elevate capacità di isolamento acustico e fono assorbimento, per un materiale che riesce ad assorbire e dissipare il 70% dell’onda sonora incidente. Diathonite di diasen.com
Buono per ogni stagione Fassatherm® è una scelta all’insegna dell’efficienza, del risparmio, e del rispetto per l’ambiente, che, come gli altri prodotti Fassa Bortolo, ha ottenuto l’ETA (Benestare Tecnico Europeo), che ne attesta l’idoneità all’impiego per l’utilizzo negli interventi di isolamento termico dall’esterno. Nato dalla consapevolezza che gli edifici non sono tutti uguali, così come le esigenze di chi vi abita o lavora, è un sistema a cappotto applicabile su edifici di nuova costruzione, ma adatto soprattutto a edifici esistenti, in cui genera un migliore comfort abitativo, ne protegge l’integrità e ne prolunga la vita. Comprende lastre di tipologie differenti, realizzabile in tre soluzioni: un sistema base, Fassatherm® Classic, un sistema più evoluto, il Plus, per ottenere maggiori protezioni e infine l’Eco, un sistema naturale, per chi si preoccupa in modo particolare della tutela dell’ambiente. Le tre tipologie di Sistema Cappotto sono corredate da una vasta scelta di collanti, rasanti, accessori e rivestimenti in varie tonalità cromatiche. Fassatherm® di fassabortolo.com
Sottili intercapedini ‘riflettenti’ Polimuro Alu e Polimuro Reflex di Isolmant by Tecnasfalti, sono i nuovi sistemi termoriflettenti della gamma ‘Radiant Heat Gain’ per l’isolamento termo-acustico in intercapedini di basso spessore. Grazie alle loro superfici basso emissive e alto riflettenti i prodotti Isolmant riducono la quantità di calore trasferita per irraggiamento permettendo di guadagnare efficienza e migliorare il comfort abitativo. I sistemi termoriflettenti sono utilizzati negli edifici, in intercapedine, sia sulle pareti che sulle coperture, per ridurre il flusso di calore radiante in entrata durante l’estate – per irraggiamento solare – e in uscita in inverno – per dispersione termica – permettendo di incrementare del 75% la resistenza termica di una intercapedine verticale. Grazie alle caratteristiche alto riflettenti/basso emissive delle lamine di puro alluminio di cui sono composti i nuovi prodotti Polimuro Alu e Reflex, è possibile avere un guadagno di calore radiante riducendo del 95% l’energia trasmessa per irraggiamento da una superficie all’altra dell’intercapedine. Polimuro Alu e Reflex di isolmant.it
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Benessere climatico indoor TecTem® Insulation Board Indoor di Kanuf è un sistema di isolamento interno, ideale per gli edifici nei quali non è possibile modificare la facciata o per la ristrutturazione di appartamenti all’interno di palazzi. Costituito da un materiale naturale a base di Perlite, privo di fibre, dalle prestazioni eccezionali, di classe A1, ignifugo, presenta eccezionali proprietà termiche e garantisce un ambiente sano: grazie alla possibilità di regolare l’umidità e al valore del pH alcalino pari a 10, il pannello isolante minerale è idoneo alla prevenzione della muffa, garantendo al contempo un perfetto isolamento. Inoltre, assorbe la condensa, rilasciandola in un momento successivo e contemporaneamente vengono ‘addolcite’ le punte di umidità dell’aria, mentre la temperatura superficiale della parete aumenta. Grazie alla sua efficacia, l’isolamento TecTem® rappresenta una soluzione sicura per un’edilizia ecologica responsabile. Il risultato garantisce un perfetto isolamento e un clima sano e gradevole per il massimo del benessere. Tec Tem® by Knauf distribuito da tophaus.com
Sistema isolante integrato
Dalla ristrutturazione al restauro Termointonaco di Laterlite è un prodotto premiscelato in sacco per la formazione di intonaci termoisolanti e resistenti al fuoco a base di vetro espanso riciclato. Grazie alle caratteristiche dell’aggregato leggero, vetro espanso, e alla specifica formulazione, applicato su murature nuove o esistenti – sia in interni che in esterni – contribuisce al miglioramento della prestazione termica del divisorio verticale e orizzontale, qualora posto a soffitto. Prodotto in due varianti, base cemento indicato in edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni di murature esistenti, e base calce idraulica naturale NHL 3.5, ideale negli interventi di recupero di edifici storici e restauri conservativi (certificato AnabIcea per la Bioedilizia), Termointonaco abbina il basso coefficiente di conducibilità termico certificato (λ = 0,086 W/mK) all’elevata resistenza meccanica (superiore a 1,3 N/mm2). Veloce e sicuro nell’applicazione, non necessita, infatti, di trattamenti consolidanti superficiali ma della sola rasatura tradizionale. Termointonaco di laterlite.com
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Bioclima Zero18p di Lecablocco è un sistema di blocchi per murature con alte prestazioni di isolamento e inerzia termica. Il nuovo elemento della famiglia, idoneo alla realizzazione di pareti perimetrali esterne e verso ambienti non riscaldati (portanti o di tamponamento), è costituito da una parte interna in calcestruzzo di argilla espansa Leca di 24,5 cm, un pannello isolante in polistirene espanso con grafite di 13,5 cm e una parte esterna a protezione del pannello isolante di 6 cm. Il processo produttivo permette, quindi, di realizzare un manufatto pre-accoppiato per pareti a posa singola che in 44 cm assicura una trasmittanza termica U di 0,18 W/m2K con intonaci tradizionali su ambo i lati. Come per ogni elemento della gamma Bioclima Zero, la posa con la striscia isolante adesiva permette di correggere il ponte termico che si verrebbe altrimenti a creare in corrispondenza del giunto orizzontale di malta; incollata in ogni corso in corrispondenza del polistirene espanso con grafite permette il mantenimento del taglio termico. Bioclima Zero18p di lecablocco.it
‘Foderato’ di natura Da una filiera agro-industriale a basso impatto ambientale nasce Naturtherm CA di Manifattura Maiano, composto per oltre il 90% da fibre di canapa, un pannello riciclabile al 100%. La coltivazione della canapa ha una lunga tradizione in Italia e in Europa ed è totalmente ecologica: richiede ridotte quantità di acqua, non necessita di pesticidi e contribuisce al corretto sfruttamento delle risorse naturali. Naturtherm CA è quindi un isolante ecosostenibile per l'isolamento termico e acustico di tutte le tipologie edilizie, con eccellenti prestazioni sia contro il freddo, grazie alla bassa conduttività termica, sia contro il caldo, grazie al suo elevato calore specifico (c = 1700 J/kgK) e a una bassa diffusività, che fa sì che il calore all’interno del materiale si estingua rapidamente favorendo il raffrescamento estivo. È indicato particolarmente in ambienti molto umidi. Infatti, la canapa ha il vantaggio di assorbire l’umidità e rilasciarla nel tempo. Le sue proprietà traspiranti evitano l'insorgere di condensa interstiziale, creando ambienti abitativi salubri, privi di batteri, muffe e microbi. Naturtherm CA di maiano.it
EPS grigio is the original Nel settore dell’isolamento la tipica tonalità grigia del Neopor® di Basf è diventata sinonimo di qualità. Il Neopor® è un polistirene espandibile con minuscole particelle di grafite incapsulate al suo interno, che ne determinano il particolare colore e che, grazie alle loro proprietà, garantiscono prestazioni superiori. Queste particelle di grafite infatti assorbono e riflettono gli infrarossi neutralizzando l’effetto dovuto all’irraggiamento del calore che influenza negativamente la conducibilità termica. Grazie alla grafite, quindi, la capacità isolante supera anche del 20% le prestazioni del tradizionale EPS bianco. Le straordinarie prestazioni energetiche rimangono inalterate con il trascorrere del tempo, perché il materiale è indeformabile, duraturo e resistente, e incrementa il valore dell’immobile senza richiedere costosi lavori di manutenzione. I sistemi di isolamento a cappotto realizzati con le lastre grigie in Neopor® rappresentano quindi una soluzione d’eccellenza nell’isolamento delle facciate. Neopor® di Basf - neopor.it
Un sandwich di soluzioni Class SK di Stiferite è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito in velo di vetro saturato su entrambe le facce, specifico per le applicazioni dall’esterno grazie alle sue ottime caratteristiche di stabilità dimensionale e di compatibilità, e garanzia di adesione a rasanti, intonaci e collanti. Class SK é utilizzato quindi per le applicazioni a cappotto sotto intonaco sottile, per la correzione di ponti termici e per l’isolamento di primi solai dall’esterno (sottoporticati), ha dimensioni standard di 600x1200 mm con spessori da 30 a 140 mm. Il sistema detto ‘a cappotto’, che ha ottenuto il Benestare Tecnico Europeo (ETA), consiste nell’isolamento esterno delle pareti perimetrali protette da intonaco opportunamente armate con rete, e garantisce: buone caratteristiche meccaniche, termiche, adesione ai supporti, stabilità dimensionale e alle alte temperature di esercizio e un buon contributo all’isolamento acustico della facciata. Class SK di stiferite.com
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Senza limiti di spessore Le particolari doti di ignifughità e facilità di applicazione rendono il TRH888 di Tecnored ottimale oltre che per l’utilizzo classico del rivestimento a capotto esterno anche per quello delle pareti interne. Tale soluzione permette di risolvere efficacemente tutte le problematiche di isolamento degli edifici ‘faccia a vista’ e quelle degli edifici condominiali in mancanza dei consensi assembleari necessari. Il TRH888 è un intonaco premiscelato termoisolante a base di calci idrauliche naturali, inerti vetrosi cavi, silicati purissimi e fibre naturali per facilitarne l’applicazione anche per ingenti spessori, ed evita la creazione di ponti termici con la conseguente eliminazione della formazione di muschi, funghi e/o licheni. Le notevolissime doti di resistenza alla compressione, traspirabilità e inerzia al fuoco, ottenute con materiali naturali ed ecologici, lo rendono ideale sia in tutti gli interventi di isolamento nella ‘bioedilizia’ che in quelli di recupero e adeguamento alle nuove normative. TRH888 di tecnored.eu
Un cappotto ecologico Corkpan è il pannello di sughero tostato, 100% naturale, ideale per realizzare cappotti termici interni/esterni nel massimo rispetto delle direttive CE e della sostenibilità ambientale. Il pannello abbina alle eccezionali prestazioni come isolante termo-acustico, con 0,040 W/mK (λd), la naturalità del prodotto, un’elevata traspirabilità del pannello e l’impermeabilità delle singole cellule. Il tutto, a garanzia del massimo comfort abitativo e della stabilità dimensionale del cappotto anche in caso di contatto con acqua e umidità. Non contenendo collanti chimici, Corkpan non rilascia alcuna sostanza nociva alla salute (quale formaldeide, acetaldeide, etc.) e può essere utilizzato anche per realizzare cappotti interni. La realizzazione del cappotto con Corkpan prevede le seguenti fasi: posa e fissaggio dei pannelli, stesura della rete e rasatura. In alternativa, il pannello Corkpan MD Facciata permette di essere posato e lasciato a vista, senza la necessità di ulteriori lavorazioni o finiture. I pannelli sono disponibili nel formato 100x50 cm con spessore da 10 a 300 mm. Corkpan distribuito da tecnosugheri.it
La massima libertà espressiva I sistemi ‘a cappotto’ sono la soluzione ideale per progettare e costruire edifici a elevata efficienza energetica. Le soluzioni più diffuse di questa tecnologia, tuttavia, sono caratterizzate da vincoli costruttivi – pannello in adesione a sottofondo e rivestimento, finiture e decorazioni esclusivamente a base sintetica – che ne limitano la possibilità espressiva dal punto di vista formale. Weber.therm Robusto supera e risolve queste problematiche garantendo robustezza e durabilità a un sistema di isolamento declinabile secondo qualunque alternativa estetica, dalle più tradizionali (finiture minerali) a quelle di maggior tendenza (rivestimenti in pietra, ceramica e laterizio). La possibilità di abbinare un pannello isolante minerale e prodotti di finitura – intonaci, rasanti e rivestimenti decorativi – anch’essi a base minerale, permette di ottenere le migliori prestazioni di traspirabilità, isolamento acustico e reazione al fuoco dell’intero sistema e consente la massima libertà di scelta nelle finiture. Weber.therm Robusto di e-weber.it
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La protezione …dal basso Scudo System di Winkler impermeabilizza le fondazioni e le strutture interrate proteggendo in maniera efficace e duratura muri controterra dall’aggressione di acqua e umidità, con un’elevata resistenza a deformazioni, fessurazioni e punzonamento grazie alla sua elevata elasticità. Gli interventi sull’edilizia esistente sono spesso molto più impegnativi rispetto alle opere di nuova realizzazione. Errori progettuali ed esecutivi, scelta di soluzioni non idonee o, più semplicemente, il naturale trascorrere del tempo possono determinare ammaloramenti anche di importante entità, e per alcune opere edili – come nel caso delle impermeabilizzazioni – non sempre facili da individuare e risolvere. Scudo System è un impermeabilizzante in pasta a base di resine elastomeriche in emulsione acquosa, che presenta un’elevata durabilità nel tempo grazie a speciali cariche in gomma che lo rendono particolarmente elastico. Questa caratteristica assicura la totale impermeabilità e quindi la completa eliminazione delle infiltrazioni d’acqua in ogni riqualificazione. Scudo System di winklerchimica.com
Rivestimento ‘a gradi’
Isolamento sostenibile Ytong è un sistema costruttivo composto da elementi in calcestruzzo aerato autoclavato, noto come calcestruzzo cellulare, che, grazie alle ottime caratteristiche fisiche, meccaniche e di lavorabilità, è ideale per l’impiego in edilizia, anche in zona sismica. I blocchi Ytong, con la loro struttura porosa, offrono un’elevata leggerezza aumentando allo stesso tempo anche le prestazioni di isolamento termico e acustico, garantendo inoltre un’eccellente solidità e resistenza. Il pannello isolante minerale Multipor costituisce un’integrazione naturale del sistema costruttivo in blocchi e lastre Ytong. Si tratta di un isolante termico non fibroso, ignifugo con una classificazione di reazione al fuoco A1 e un’elevata resistenza meccanica. Multipor è ideale per sistemi a cappotto, isolamento interno, di solai freddi e tetti, e correzione dei ponti termici. Ytong e Multipor sono composti da materie prime completamente naturali come sabbia, calce, cemento e acqua contribuendo in modo rilevante allo sviluppo sostenibile in edilizia. Ytong e Multipor di Xella - ytong.it
Il sistema Piz, pannelli isolanti by Zecca, è un innovato sistema per il rivestimento di edifici, che nel caso di ristrutturazione non rende necessaria alcuna preparazione particolare o pulizia della parete-supporto. La posa consiste nel fissaggio alla parete, mediante sistemi di ancoraggio, di appositi profilati in cui si applicano i pannelli e il montaggio si esegue con semplici operazioni meccaniche. Il vasto assortimento di colori e finiture permette di individuare sempre la soluzione per caratterizzare al meglio l’edificio secondo le esigenze specifiche, così anche per le finiture disponibili, quattro: liscio, sabbiato, granigliato e rigato. Il pannello è costituito da un paramento in malta cementizia fibrorinforzata modificata, accoppiata a una lastra di materiale isolante. L’elemento cementizio presenta sui bordi superiori e inferiori una scanalatura idonea ad accogliere i profili di montaggio. Il sistema Piz per il rivestimento delle facciate, oltre che riqualificare esteticamente gli edifici, ha come funzione primaria l’isolamento termico nelle costruzioni. Sistema Piz di Zecca - piz.it
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RISTRUTTURO di SONIA MARITAN
montagna
Architetti BURNAZZI - FELTRIN photo CARLO BARONI disegni ELENA SIVORI
architetti
www.burnazzi-feltrin.it
RIFLESSI LIGNEI
tra i monti
prima
dopo
L’appartamento nasce per godere appieno del paesaggio offerto dal lago di Caldonazzo, a Valcanover, nei pressi di Pergine Valsugana in provincia di Trento, un luogo tradizionalmente considerato il ‘lido di Trento’. L’edificio, si sviluppa su tre livelli oltre al piano interrato, è circondato da orti e frutteti e ha una stupenda vista sul lago. La sua facciata principale è rivolta a sud, così da sfruttare al massimo i benefici offerti dal soleggiamento invernale, un progetto a matrice lignea che si ispira al paesaggio montano trentino che lo circonda, anche nella scelta dei materiali con i quali si realizza
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OPERE DI FALEGNAMERIA: boiserie e arredo su misura Per gli arredi su misura vengono impiegati materiali naturali di tipo vegetale e minerale, quali il legno di Rovere in doghe, e l’intonaco di calce, in grado entrambi di essere pratici, ma allo stesso tempo molto confortevoli. Nella zona giorno, la progettazione si è concentrata con particolare attenzione su un mobile centrale, una sorta di totem, che separa lo spazio unico in diverse attività: la cucina con la parete rivestita in doghe di Rovere, la zona colazione, il pranzo, la tv e il relax, un mobile che divenuto perno funzionale accoglie il camino, ma è anche un mobile utile e versatile. L’integrazione dei mobili contenitori a parete ha riguardato anche i piani superiori, una scelta progettuale che ha ‘svuotato’ gli spazi e li ha resi più funzionali. In corrispondenza delle pareti attrezzate, il legno costituisce il materiale dal quale nascono i vani contenitori, chiusi o aperti, a costituire una boiserie funzionale.
I
l progetto a matrice lignea, che si evidenzia nei rivestimenti verticali e orizzontali dentro e fuori i confini domestici, si ispira al paesaggio montano trentino che lo circonda: arredi e finiture in rovere sbiancato, serramenti in abete laccato, ogni elemento è realizzato con diverse specie legnose per vestire in modo raffinato, funzionale e moderno questa dimora, progettata da Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, che hanno fondato lo studio Burnazzi-Feltrin nel 2003 e che connotano le loro realizzazioni applicando criteri di alto risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. L’appartamento nasce per godere appieno del paesaggio offerto dal lago di Caldonazzo, nei pressi del paese di Valcanover, a Pergine Valsugana in provincia di Trento, un luogo tradizionalmente considerato il ‘lido di Trento’ ed è circondato da orti e frutteti con una stupenda vista sul lago.
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Zona giorno
OUTDOOR: arredi lignei e rivestimenti esterni Materiali vegetali e minerali si ritrovano anche in giardino: il legno della essenza Ipè è utilizzato come rivestimento nella pavimentazione e sulla pergola che ombreggia il barbecue, mentre il Levocell caratterizza sia il marciapiede dâ&#x20AC;&#x2122;ingresso sia il vaso-panca.
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PIANO TERRA
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L’edificio è sviluppato su tre livelli, oltre all’interrato: al piano terra si trova la zona giorno, al piano primo l’area notte, e in soffitta la parte studio e relax. La facciata principale è rivolta a sud, sfruttando al massimo i benefici offerti dal soleggiamento invernale. Una grande pergola su questo lato, che si allunga anche sulla facciata ovest, crea un dehor, ampliamento spaziale del living interno. Come il piano terra, il sottotetto è formato da un unico grande spazio coronato sul lato ovest da un terrazzo che gli corre intorno a offrire un ampio solarium. All’interno un piano d’appoggio lineare e alcune sedute affiorano sulla scenografia lignea, pochi elementi che diventano interpreti nella loro solennità di un rifugio caldo, luminoso e accogliente dove le pareti diventano contenitori e librerie ricavate nel legno, il parquet, una pianura da camminare a piedi nudi e il soffitto mansardato mette in mostra le grandi travi connotando fortemente la morfologia spaziale d’insieme, irregolare, inattesa e avvolgente. In apertura e in queste prime pagine, l’esterno della casa e la zona giorno, uno spazio unico quest’ultimo, con il volume centrale, una sorta di totem, che moltiplica in molti ambiti differenti, definendoli, le molteplici funzioni del living. A sinistra in alto la planimetria del piano prima dell’intervento
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RIVESTIMENTI: orizzontali e verticali Il parquet riveste tutti i livelli dell’abitazione come filo conduttore di tutti i rivestimenti orizzontali. Il legno di Rovere sbiancato, con verniciatura gloss 0, è utilizzato come rivestimento oltre che per le pareti e l’arredo su misura, anche per i pavimenti. Le doghe sono di lunghezza variabile e di larghezza 190 mm, senza bisello, mentre lo spessore è 19 mm, prodotti, forniti e posati dall’azienda Ardesia S.r.l.
In queste pagine e in quelle successive, altre immagini del piano terra con la zona giorno: luminosa, ampia e confortevole. Le mensole in legno come il tavolo della zona pranzo, sono rivestite nelle stesse doghe in Rovere del pavimento, che caratterizza tutti gli ambienti dell’abitazione. Nella pagina successiva la planimetria del piano terra al termine della ristrutturazione
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PIANO TERRA
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Il progetto d’arredo parte dall’osservazione del paesaggio circostante e dall’analisi delle azioni che vi si svolgono; il lago appunto, nel quale si specchia una corona di montagne ricche di boschi, capace di evocare sia immagini di grande libertà, come la pratica dello sport all’aria aperta, lo svago, ma anche la sospensione dagli impegni, la protezione, il giusto riposo. Alla zona notte in particolare è dedicato il primo piano con due camere da letto e due bagni oltre a una spaziosa cabina armadi. Anch’esso, coronato dal terrazzo sul lato ovest, è invaso dalla luce che fluisce dalle grandi finestre e illumina il disegno razionale degli ambienti dove le armadiature, le librerie e i vani contenitori sono integrati nelle pareti lignee, a formare una boiserie contemporanea lineare che assolve alla funzione principale di una casa, quella del riporre. Una scelta anche estetica che svuota gli spazi rendendo protagonisti pochi arredi che comunque assecondano la limpidezza del disegno complessivo.
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Così funzionalità ed estetica si mescolano nel segno progettuale, calibrato e raffinato. Gli arredi, con il loro susseguirsi di pieno, il tempo occupato, e vuoto, il tempo libero, evocano proprio l’esigenza di trovare un nuovo equilibrio tra opposti, per rigenerare il corpo e la mente. Vengono impiegati materiali naturali di tipo vegetale e minerale, quali il legno di Rovere in doghe, declinato come rivestimento per pavimenti e pareti, e l’intonaco di calce, in grado entrambi di essere pratici, ma allo stesso tempo estremamente confortevoli.
SEZIONE DI PROGETTO
Qui, le sezioni del progetto e nella pagina a destra i bagni, ampi e luminosi, resi più intimi dal parquet in Rovere che si prolunga anche in questi spazi. L’assonometria del primo piano introduce alla zona notte
SEZIONE DI PROGETTO
IDENTIKIT PROGETTISTI Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, uniti nel lavoro come nella vita, sono animati da una grande passione per l’architettura come atto creativo. Dopo aver collaborato con importanti studi di architettura, nel 2003 hanno fondato lo studio Burnazzi Feltrin Architetti (sedi a Rimini e Trento) che opera nell’ambito della progettazione architettonica applicata a diverse scale e settori, per committenti pubblici, privati, associazioni e imprese. Qualificatisi nel 2004 Progettisti Esperti CasaClima, Elisa Burnazzi e Davide Feltrin, applicano ai progetti criteri di alto risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. Benché giovane, la firma Burnazzi Feltrin Architetti ha già ottenuto importanti riconoscimenti, nazionali e internazionali (2010 finalisti del Premio Fondazione Renzo Piano a un giovane talento, 2011 vincitori a pari merito di Linea GiArch - Progetti di Giovani Architetti Italiani), e i loro lavori sono pubblicati su libri e riviste prestigiose. Nel 2012 lo studio Burnazzi Feltrin Architetti ha partecipato alla Biennale di Venezia – 13° Mostra Internazionale di Architettura, esponendo presso il Padiglione Italia il progetto Edificio unifamiliare PF. www.burnazzi-feltrin.it
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Zona notte
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Materiali vegetali e minerali che si ritrovano in giardino, divenuto il luogo in cui paesaggio selvatico e paesaggio domestico si incontrano; il legno è utilizzato come rivestimento, nella pavimentazione e sulla pergola che ombreggia il barbecue, il Levocell caratterizza sia il marciapiede dâ&#x20AC;&#x2122;ingresso, che il vaso-panca, il verde si incunea, con siepi, tappezzanti e prato fin quasi dentro la zona giorno.
comâ&#x20AC;&#x2122;era SCALA 1:200
PIANO PRIMO
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PIANO PRIMO
In queste pagine la zona notte, con la planimetria del piano prima dell’intervento a sinistra e, sopra, a colori e più grande, la planimetria dello stesso primo piano come si presenta a ‘fine lavori’. Le terrazze permettono di rendere molto luminoso anche questo livello e il parquet di Rovere resta il filo conduttore del progetto e nella camera matrimoniale ‘sale’ sulla parete di fondo, divenendo boiserie
SERRAMENTI: porte e finestre I serramenti da 88 mm sono in Abete laccato bianco con triplo vetro e sono stati prodotti, forniti e posati dall’azienda Aprire S.r.l. Le caratteristiche di trasmittanza del serramento e del vetro sono per quanto riguarda la prima U infissi = 1.1/1.3 W/m2k e per quanto riguarda la seconda U vetro 0.6 W/m2k. Un elemento particolare utilizzato praticamente in anteprima è stato il canalino plastico fermavetro, nome commerciale Superface. Gli elementi che in qualche modo contraddistinguono questo intervento e che hanno impegnato maggiormente progettisti e artigiani sono stati la posa dei vetri fissi a tutta altezza incassati nel pavimento, il vetro che separa la cucina interna da quella esterna e l’adattamento dei profili alle esigenze di progetto. I vetri fissi a tutta altezza sono incassati nel pavimento; l’elemento di difficoltà in questo caso era garantire la tenuta all’acqua. Il vetro che separa la cucina interna da quella esterna è stato complicato principalmente per ragioni estetiche, infatti, non c’è giunzione tra i due vetri temperati, e il collegamento tra le lastre è costituito da una linea bianca. I nodi dei telai in legno, di produzione base, sono stati modificati per adattarsi allo stato di fatto e alle prerogative del progetto, garantendo la continuità tra spalla esterna e profilo incassato. Questo lavoro ha riguardato sia le parti fisse del telaio sia la giunzione di parti fisse e apribili. Esternamente al telaio vi sono delle lamelle frangisole in lamiera piegata di alluminio con scorrimento su guida, di colore bianco.
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PIANO SOTTOTETTO Nella zona giorno, la progettazione si è concentrata con particolare attenzione; uno spazio unico, grazie a un mobile centrale, una sorta di totem, che si moltiplica in molti spazi differenti, dando la possibilità agli utenti di svolgere allo stesso tempo diverse attività, pur rimanendo assieme. C’è la cucina, la zona colazione, il pranzo, la tv e il relax; il mobile centrale, divenuto perno funzionale accoglie il camino, ma è anche un mobile utile e versatile, quasi si trattasse del gavone di una barca, come quelle che nelle belle giornate di sole punteggiano il lago.
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In queste pagine il sottotetto con la planimetria del piano prima dell’intervento a sinistra e, sotto, a colori e più grande, la planimetria dello stesso ultimo livello al termine della ristrutturazione. La zona dell’ultimo piano mansardata è dedicata allo studio e al relax, aperta e ‘vestita’ anch’essa, completamente in legno
Zona studio e relax
com’è
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D GUIDA D’INGRESSO
Quali caratteristiche deve avere la porta d’ingresso? Che cosa è importante sapere in termini di sicurezza? Quale rivestimento estetico scegliere? È possibile coordinarlo all’ambiente?
L’EMOZIONE DI
di Mario Kosma
‘aprire’ casa
In apertura, Synergy Out di Dierre. Nella pagina a destra, Wing Shell di Alias, proposta in due diversi rivestimenti, secondo il contesto abitativo e che valorizza la porta d’ingresso creando due spalle ‘decorative’
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La porta d’ingresso deve soddisfare i requisiti di sicurezza cui è preposta come stabilito dalla normaiva di riferimento, e nel contempo deve costituire una barriera performante contro rumori e agenti atmosferici. Oggi però può essere anche bella…
a porta d’ingresso come emozione di un passaggio, ingresso in un altro ambito, nella dimensione intima della propria casa. Immaginiamo la nostra nuova porta d’ingresso. Classica o moderna, che si sposi con eleganza all'arredamento di casa o si distingua con carattere. Una porta d’ingresso è molto più che una porta. È la prima protezione fra noi e il mondo. Ma è anche un elemento di design che completa gli interni e parla della nostra personalità. Ogni porta d’ingresso può essere ‘vestita’ con pannelli di legno, alluminio o pcv, possibilità di inserti in vetro e accessori diversi, ormai non ci sono limitazioni alla personalizzazione di questo prodotto, ed è possibile lasciare libera la fantasia. Sono molti i produttori specializzati nella fornitura e installazione di porta d’ingresso, volti ad aumentare la sicurezza passiva del privato ma anche dell'azienda, vista la necessità oggi di rendere quanto più sicura la propria abitazione o i propri uffici.
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LA SCELTA
Occorre premettere che la porta d’ingresso blindata o corazzata, è più sicura della porta ‘semiblindata’, perché quest'ultima ‘rafforza’ semplicemente una porta già esistente mantenendo però i punti deboli relativi al telaio originale in legno, con cerniere non idonee e serrature in appoggio poco performanti. La porta blindata invece è composta da un’anta con una o due
lastre di acciaio, rivestite da pannelli esterni in diversi materiali, incernierata a un telaio interamente metallico avvitato a un controtelaio sempre di acciaio, assicurato al muro con cemento o tassello chimico. Per completare la funzione antieffrazione e garantire la sicurezza, una porta d’ingresso deve essere dotata di una serratura con cilindro di sicurezza a profilo europeo protetta con un defender, lamiere interne ed esterne di adeguato spessore anche a protezione della zona serratura, rostri antistrappo, controtelaio con zanche incassate nella muratura o con barre filettate fissate con resina chimica.
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Per soddisfare esigenze estetiche e di gusto, oggi le porte d’ingresso possono sviluppare il linguaggio dei materiali, ad esempio con le marcate venature di una tipologia di legno, la luminosità dell’acciaio o la trasparenza del vetro. I pannelli di rivestimento possono quindi essere realizzati con materiali molto diversi, in legno massello o multistrato marino, mordenzato o laccato, oppure essere composti da parti miste con vetro blindato antiproiettile, inserti in metallo e svariate texture; ferma restando la struttura del telaio e del controtelaio, in acciaio, l'unico materiale a garantirne la sicurezza. La versatilità progettuale del prodotto poi dipende dalla efficace collaborazione fra progettista e produttore di porte d’ingresso, questo sodalizio può fare davvero la differenza nel risultato finale.
In questa pagina Monolite di Bauxt, in alto in rovere laccato a poro aperto e sotto laccato bianco con pannello inciso in orizzontale. Disponibile fino alla più alta Classe di Antieffrazione, la Classe 5
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LA SICUREZZA
La normativa italiana è stata allineata a quella europea nel 1999. La normativa europea è costituita da quattro norme: UNI ENV 1627, UNI ENV 1628, UNI ENV 1629, UNI ENV 1630, che definiscono per le chiusure antieffrazione, la
classificazione, i requisiti e i metodi di prova. Lo scopo è di stabilire precise norme tecniche per la costruzione e posa in opera di porte d’ingresso in grado di dimostrare secondo criteri oggettivi e universali il livello di sicurezza del prodotto. I test di prova, realizzabili in forma riproducibile per tutti i costruttori, sono lo strumento fondamentale per garantire la qualità che il produttore ha il dovere di dare al consumatore. Le vecchie norme UNI 9569, gradualmente sostituite dalle nuove normative europee UNI ENV 1627/30, sono state e sono l’espressione di questo concetto. Le norme UNI ENV 1627/30 stabiliscono che una porta blindata per essere certificata deve essere sottoposta a prove di resistenza del tipo ‘convenzionale’ e ‘reale’. Le convenzionali verificano che la porta blindata sottoposta al test sia in grado di resistere a una serie di carichi statici e dinamici, mettendo spesso in luce le carenze progettuali delle strutture sottodimensionate. Le reali, secondo la norma ENV 1627, che fissa 6 livelli di resistenza all’effrazione, vengono determinate in base
allo svolgimento e al superamento di prove che simulano reali tentativi di attacco che un ladro potrebbe compiere sulla porta blindata. Le porte d’ingresso di classe 1 e 2 sono consigliate per appartamenti all’interno di condomini, quelle di classe 3 e 4 per le villette isolate mentre, quelle di classe 5 e 6 sono utilizzate solitamente per banche, gioiellerie e uffici con documentazioni confidenziali. Le porte d’ingresso vengono quindi suddivise in sei classi di sicurezza che ne certificano, in base alla norma UNI ENV 1627 e in ordine crescente, il grado di ‘antieffrazione’:
In questa pagina Elettra in versione Detector di Dierre, la versione domotica della porta d'ingresso, in alto con rivestimento interno Savini laccato e sotto con rivestimento liscio laccato
uno scassinatore che utilizza cacciaviti e piede di porco ▪ Classe 4 indica la resistenza a uno scassinatore esperto che utilizza in aggiunta seghe, martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria; ▪ Classe 5 indica la resistenza a uno scassinatore esperto che utilizza in aggiunta attrezzi elettrici, ad esempio trapani, seghe a sciabola, mole ad angolo con disco max. di 125 mm di diametro; ▪ Classe 6 indica la resistenza a uno scassinatore esperto che utilizza attrezzi elettrici ad alta potenza e mole ad angolo con un disco max. di 230 mm di diametro. Le porte d’ingresso vengono poi certificate in base al superamento di rigide prove anche relative alla resistenza al carico del vento, all'acqua e all'isolamento acustico (Norma EN 14351-1 per la marcatura CE di porte esterne pedonali obbligatoria dal 2 febbraio 2010).
▪ Classe 1 indica la resistenza a uno scassinatore che impiega solo forza fisica ▪ Classe 2 indica la resistenza a uno scassinatore che utilizza attrezzi semplici ▪ Classe 3 indica la resistenza a
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DI Amelio Bonfante
Vestire la sicurezza Vega Security Doors propone porte blindate interamente made in Italy, con fianchi-luce e sopra-luce con vetri blindati, a una e due ante, certificate CE antieffrazione. Il dispositivo per effettuare i test sulle prestazioni di porte, finestre e rispettivi accessori, come vetrate blindate, chiusure tamponate o di altro genere, è in grado di constatare il progresso del progetto, dei materiali e del loro assemblaggio. Nascono così, prodotti che uniscono gusto e affidabilità. La continua ricerca e sviluppo di oltre 34 anni nel campo delle lamiere lavorate ha portato, infatti, al perfezionamento delle porte, che assicurano protezione e privacy senza tralasciare stile ed eleganza, design e personalizzazione. La vasta gamma di rivestimenti consente di esprimere il proprio stile: dalle pelli e dai tessuti de lux, ai gres porcellanati, passando per altre innumerevoli soluzioni. Porta blindata di VEGA securitydoors.it
Forte come l ’acciaio Purezza materica. Perfezione di forme. Tecnologia evoluta. Con Synua di Oikos il blindato va oltre il concetto di prestazione e sicurezza e abbraccia il design divenendo un elemento distintivo di arredo. Porta d’ingresso di grandi dimensioni a bilico verticale, senza cerniere o viti a vista grazie al nuovo profilo in alluminio, Synua è qui montata complanare interno, con 7 settori orizzontali in acciaio inox. Synua può raggiungere ragguardevoli dimensioni con un massimo di 2,2 metri di larghezza per 3 di altezza in una sola anta. Garantisce la classe 3 di serie per l’antieffrazione, i 38 dB di isolamento acustico e un nuovo e più prestante valore di isolamento termico pari a 1,6 innalzabile a 1.2 su richiesta. Synua di oikos.it
La porta che arreda Versatilità, estetica e soluzioni personalizzate sono le caratteristiche che contraddistinguono la nuova linea di produzione della Omi Italia. Nata dal bisogno del design contemporaneo la Linea Élite soddisfa le esigenze più disparate. Il moderno concetto di porta blindata va oltre i confini della tradizione, e dà vita a forme nuove di abitare e di intendere la sicurezza. Colori e materiali si combinano per creare porte uniche, così il concetto di porta blindata si evolve: non più semplice ingresso di un’abitazione ma vero e proprio componente d’arredo. Essenzialità e linearità sono le basi da cui è nata la porta blindata con cerniere a scomparsa, dove elementi costruttivi di base, come appunto le cerniere, divengono invisibili a porta chiusa. La porta di ingresso diviene parte integrante dell’abitazione, un vero e proprio componente d’arredo di stile. In foto il modello Filo Telaio. Filo Telaio della Linea Èlite di omiitalia.it
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Abito di ‘stagione’ Visual di DI.BI. è la nuova collezione di rivestimenti per porte blindate con inserti materici. La collezione ‘Guarda, Tocca, Vivi’ si apprezza grazie ai sensi, come evidenziato dal suo nome: la vista e il tatto, vissuti insieme ma anche singolarmente; ed evoca la teoria dei cinque elementi naturali secondo la filosofia cinese: acqua, terra, fuoco, legno e metallo. Gli elementi sono anche definiti il Ch'i delle stagioni: il legno (Yang) è il ch'i della primavera, il fuoco (HYang) dell'estate, il metallo (Yin) dell'autunno, l'acqua (Yin) dell'inverno. La terra è il potere centrale. Il nome del modello Visual deriva dai disegni dei 14 modelli della collezione, realizzati con degli inserti che, grazie alla loro trama in rilievo, creano giochi di luce e ombre molto dinamici e regalano una piacevole sensazione tattile. Proposti in una gamma di colori pastello che ricordano l'elemento terra, i rivestimenti nelle 54 varianti cromatiche dei polimerici possono essere scelti sia per uso interno sia per uso esterno nella porta d’ingresso, purché al riparo dagli agenti atmosferici. DibiVisual di dibigroup.com
La blindata che parla
Risposta contemporanea Wing di Alias è la risposta a chi cerca una porta blindata di design ma al tempo stessa moderna e funzionale, in grado di soddisfare le esigenze abitative dell’abitare contemporaneo. Grazie alla molteplicità di versioni disponibili Wing interpreta e coniuga le più disparate esigenze estetiche e funzionali. Infatti, la porta Wing si inserisce perfettamente negli atri più eleganti e lascia la possibilità di personalizzare il proprio spazio, creando nell’esterno dell’ingresso un elegante boiserie lasciando il muro nella parte interna dell’ingresso oppure pensando a una boiserie sia all’interno che all’esterno dell’abitazione, così, da poter offrire anche all’esterno l’eleganza e la raffinatezza della boiserie. Certificata con la massima sicurezza in Classe 3 (Uni Env 1627-30), 1,4 W/m2k per l’solamento termico (Uni Eni Iso 10077-2) e 34 dB per l'abbattimento acustico (Uni Eni Iso 140-3/ Iso 717-1). Wing di aliasblindate.com
Sen.T.In.El (Sensational Technology Into Elegance) è un allarme acustico integrato nella porta blindata di Gardesa che ne rende attiva la sicurezza. Eventuali tentativi di effrazione (colpi violenti, azioni di foratura del battente col trapano, tentativi di rimozione del sistema di protezione dalla serratura a cilindro di sicurezza europeo) fanno, infatti, scattare un allarme intenso della durata di 60 secondi che mette in fuga i malintenzionati, agendo prima che lo scasso abbia luogo. Il sistema antieffrazione è invisibile e si applica all’interno della porta blindata. Sen.T.In.El è totalmente senza fili e utilizza pile di comune reperibilità, quindi funziona anche in caso di blackout. L’attivazione è automatica e avviene con la chiusura della porta. La disattivazione risulta altrettanto semplice: aprendo la porta con la chiave un segnale acustico di screto assicura l’avvenuto disinserimento. Sen.T.In.El di gardesa.com
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Antieffrazione all ’avanguardia Il nuovo primato tecnologico di Bauxt riguarda Monolite, la prima porta blindata con cerniere a scomparsa certificata in Classe Antieffrazione 5, il massimo della sicurezza abitativa. Il risultato è la massima certificazione della sicurezza per blindate che si inseriscono nella fascia più alta della qualità oggi presente sul mercato italiano per funzionalità, performance e design; proseguendo sia il percorso creativo ed estetico della progettazione, sia quello tecnico e tecnologico. Presentata nel 2006, da allora, Monolite è la punta di diamante della collezione Bauxt per tecnologia e innovazione: grazie al sistema cerniere brevettato a scomparsa Rondò, è una porta d'ingresso complanare con apertura a 180°. Monolite in Classe 5 di bauxt.com
Eleganza in luce La nuova serie per porte a taglio termico AluK 77ID è nata per soddisfare le richieste di un mercato sempre più esigente a livello di prestazioni, design e cura dei particolari. La 77ID con profondità del telaio di 77 mm ha trasmittanza termica Ud pari a 1,0 W/m2K, e si differenzia per la mancanza delle fasce degli zoccoli: infatti, è il telaio che gira perimetralmente a 45° anche nella parte inferiore, donando al serramento una linea pulita e semplice, capace di inserirsi in modo armonioso in qualsiasi tipo di ambiente. La 77ID è proposta con i profili classici o in una soluzione complanare. Con la nuova serie si possono realizzare tutte le tipologie di apertura interna ed esterna, a un’anta o due ante, con o senza sopraluce. Molte le combinazioni di colore dei vetri e dei profili in alluminio, dai colori RAL agli effetti legno. 77ID di aluk.it
Tecnologia wireless Elettra di Dierre è la nuova porta blindata che non utilizza chiavi ma un avanzato sistema Keyless con tessera a microchip per gestire tutte le funzioni del serramento. Una tecnologia interamente made in Italy che rende l’ingresso di casa praticamente inattaccabile e ottimizza la gestione degli accessi con grande semplicità. Per aprire Elettra, infatti, basta avvicinare la propria tessera personale alla porta, facendo così scattare la serratura elettronica. A ogni carta con microchip delle dimensioni di una normale carta di credito- viene assegnato un codice univoco, scelto tra miliardi di possibili combinazioni e quindi impossibile da clonare. Disponibile su misura e in numerose versioni Elettra è dotata di un particolare rivestimento ‘new termicoline’ che garantisce elevati valori di isolamento termico e rispetta i requisiti normativi per il risparmio energetico che danno diritto alla detrazione fiscale del 55% sulle spese sostenute. Elettra di dierre.com
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Configurazioni double face Forme moderne e un design lineare fanno delle porte della seria Elite di Finstral un accattivante elemento di ingresso. L'impatto visivo è dominato dall'anta, resa a scomparsa dai pannelli applicati. Il lato esterno dell'anta viene, infatti, rivestito da una lastra in resina sintetica di 6 mm, mentre il lato interno è impreziosito con un pannello in alluminio di 4 mm. Questa configurazione assicura al portoncino buone caratteristiche di stabilità, di resistenza alla torsione e la sua corretta funzionalità nel tempo, consentendo al contempo di raggiungere proprietà molto buone di isolamento termico, con un valore Up fino a 0,6 W/m2K. I numerosi modelli, corredati di lastra liscia in resina sintetica, sono disponibili in molteplici colori e superfici e possono essere ornati con svariati inserti in vetro. La colorazione diversa dei due lati trasforma il portoncino in un vero e proprio elemento di design. Elite di finstral.com
Un primato …termico ThermoCarbon di Hörmann stabilisce nuovi standard tecnologici nella coibentazione termica che raggiunge un valore di trasmittanza termica fino a 0,47 W/m²K, delineando così un nuovo primato tra le porte d'ingresso. Una soluzione ideale per le case passive e a bilancio energetico positivo che producono più energia di quanta ne utilizzino. Tale performance d’eccezione è resa possibile dal battente in alluminio a filo della superficie spesso 100 mm, dotato di un pannello di riempimento in schiuma rigida in poliuretano a piena superficie e di un profilo composito alloggiato all'interno. Realizzata in alluminio e carbonio è dotata di una serratura di sicurezza a nove punti. Innumerevoli motivi e colori e un battente in alluminio a filo della superficie permettono alla porta di soddisfare i più attuali requisiti architettonici. ThermoCarbon di hörmann.it
Comfort ambientale La porta d’ingresso Confort 09 Plus di Torterolo & Re nuova versione (certificazione Classe 3, trasmittanza termica U=0,9 W/m²K e abbattimento acustico Rw 43 dB), presenta caratteristiche innovative grazie al nuovo telaio ad alta prestazione energetica accoppiato alle cerniere nascoste. Il rivoluzionario telaio ad alta prestazione energetica assolve una doppia funzione: la parte esterna, in acciaio, è concepita per resistere ai tentativi di effrazione; quella interna, in polimero estruso, studiata per interrompere il ponte termico, permette un notevole innalzamento della temperatura superficiale e una riduzione del 40% della formazione di condensa. Agli elevati contenuti tecnici si abbina un’estetica ricercata e ampiamente personalizzabile grazie alle cerniere nascoste e alla vastissima scelta di coprifili e rivestimenti. La serratura è azionata da un cilindro a profilo europeo e la chiave attiva due deviatori laterali a un perno, posti uno in alto e l’altro in basso. Confort 09 Plus di torteroloere.it
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La porta intelligente
Ingressi tecnologici
La porta blindata Hibry di Dierre unisce l’affidabilità delle tradizionali serrature meccaniche alla comodità di un’apertura automatica con chiave elettronica. Una soluzione che offre il meglio di due diverse tecnologie, estendendo a ogni tipo di abitazione – al costo di una normale porta di sicurezza – l’utilizzo delle chiusure di ultima generazione. Per aprire Hibry, infatti, basta avvicinare alla porta la speciale Easy Key, un dispositivo di derivazione automobilistica che integra nello stesso oggetto una chiave tradizionale e un trasmettitore automatico (transponder) che sblocca i catenacci. A questo punto, per aprire completamente l’anta, è sufficiente ruotare la maniglia azionando il cosiddetto ‘scrocco’. Sul lato interno di Hibry, un display touch screen permette l’apertura con un semplice tocco, regola i parametri della porta e la gestione delle chiavi elettroniche. Hibry di dierre.com
La porta pedonale inserita nel portone del garage permette di entrare nell’abitazione con grande facilità e senza dover attendere l’apertura completa del portone. Breda, l’ha introdotta sull’intera gamma, provvedendo anche a inserire speciali accorgimenti legati alla sicurezza. Come la serratura con quattro punti di chiusura che si compone del catenaccio tradizionale al quale si aggiungono tre catenacci rotanti a gancio disposti lungo tutta l’altezza. È sufficiente una leggera azione sulla maniglia della porta pedonale per attivare l’intero sistema di ganci che entrano e si fissano nei pannelli del portone, aumentando robustezza e aderenza della chiusura. La stessa azione sulla maniglia, ma nel verso opposto, provvede allo sgancio immediato. Il sistema che aziona la chiusura è integrato all’interno del portone e quindi invisibile. Serratura con quattro punti chiusura di bredasys.com
La classe 'più alta' Il costante percorso verso l’innovazione dei laboratori Ricerca&Sviluppo di Bauxt fa segnare un nuovo traguardo fondamentale nella tecnologia della sicurezza ottenendo la certificazione in Classe Antieffrazione 5 per due dei più importanti modelli della collezione Bauxt, Monolite ed Elite. In Classe Antieffrazione 5, la porta resiste a scassinatori esperti e attacchi ripetuti con attrezzi elettrici, trapani, seghe, mole. Così, Monolite, con il sistema cerniere brevettato a scomparsa è una blindata complanare ‘inattaccabile’, ed Elite con le sue infinite varianti per materiali e finiture, può avere, in Classe 5, anche il massimo della sicurezza abitativa. Monolite ed Elite in Classe 5 di bauxt.com
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st u d io mira n d ola. e u
Wendy
Dormeuse / cm H.89 x L.178 x P.69 / struttura in faggio massello intagliato / finitura in foglia argento e vernice a resistenza speciale / rivestimento in vera pelle bovina dipinta a mano, nella versione verniciata lucida o opaca / Imbottitura in poliuretano espanso indeformabile su molle in acciaio.
www.david-style.com
RISTRUTTURO di SONIA MARITAN
campagna
Architetto NISI MAGNONI Geometra GIANLUCA MOSCA Photo FABRIZIO GINI disegni ELENA SIVORI
architetto
info@nm-architetti.it
“FRANTUMARE”
la scatola
La ristrutturazione di un’abitazione in Brianza che si sviluppa su unico livello mantiene la disposizione originale degli ambienti, sia nella parte giorno sia nella zona notte, ma l’aspetto della casa cambia completamente. La bussola circolare dell’ingresso insieme alla sauna e la cabina armadio, nella zona notte, connotano in modo nuovo la morfologia di questa casa, ‘muovendola’, donandole un tocco dinamico e un carattere ‘colorato’
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utto nasce dalla richiesta del committente. Un uomo intorno ai quarant’anni, single, con richieste precise come quella di un ampio spazio, intorno al quale tutto gravitasse. Una richiesta che diventa il fulcro del progetto per l’architetto e uno stimolo alla sua creatività. Anche più raffinate le esigenze personali del fruitore della domesticità in questione, a cominciare con la singolare richiesta di un ingresso capace di accogliere le calzature mediante gli appositi vani per chiunque entrasse in casa, una casa da vivere solo a piedi scalzi sul magnifico parquet antico in teck, recuperato in India da case coloniche in disfacimento, un legno antico con una storia di almeno 150 anni di stagionatura. Questa ristrutturazione, riguarda un’abitazione brianzola, che si sviluppa su un unico livello di circa 100 metri quadrati, mantenendo la disposizione originale degli ambienti: rispetto l’ingresso a sinistra si sviluppa la parte giorno e a destra, a una quota leggermente maggiore, la zona notte.
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In queste pagine alcune visuali della zona giorno, la particolarità di questo progetto è rappresentata dalla ‘bussola’ cilindrica posta appena all’ingresso dell’abitazione, con funzione di vera ‘anticamera’ che presenta, sulla parete semicircolare, delle nicchie metalliche utilizzate come vani portascarpe, e accompagna, attraverso differenti setti divisori, verso le varie zone della casa. In apertura una vista dell'esterno e del living aperto e alcuni dettagli della bussola semicircolare
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L'ampio soggiorno, che si affaccia direttamente sul mare, è stato idealmente suddiviso in zone rimarcate da un suggestivo sistema di illuminazione nel controsoffitto. Due ampie portefinestre garantiscono l'accesso al terrazzo che raddoppia, di fatto, la superficie utilizzabile
Eppure l’aspetto degli ambienti cambia completamente carattere perché il concept di questa casa, fuori da ogni schema convenzionale, nasce da una scrupolosa attenzione nell’interpretare le esigenze della committenza; da cui emerge una forte personalità, che l’estro del progettista sa leggere e interpretare in modo originale. Da qui la progettazione prende il via, cambiando totalmente la morfologia del luogo, nella zona giorno grazie a una bussola circolare i cui setti aprono agli ambiti del living e della cucina. Nella parte notte l’idea viene riproposta, attraverso un vivace gioco di volumi ruotati che racchiudono la sauna e la cabina armadio, e che con l’inclinazione diversa delle pareti rispetto quelle perimetrali e ortogonali, rendono molto dinamiche anche le camere, infatti, le ‘scatole del sonno’ con le quali si intersecano i ‘cubi fuori asse' assumono di conseguenza una morfologia irregolare. 90
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La planimetria della casa diventa unica, dalla ‘bussola’ tonda d’ingresso, da cui si generano disordinati raggi che ‘tagliano’ con totale libertà la scatola muraria, il segno si espande, distribuendo nel libero spazio delle micro-architetture come il bagno turco, la cabina armadio, l’ampia doccia a forma organica, e così via. L’ambito del giorno è open, con una splendida cucina a vista in acciaio inox disegnata da Antonio Citterio così come il divano, dello stesso architetto. Pochi mobili d’arredo etnico Javanesi, e il lampadario sul tavolo, protagonista per dimensioni e colore, che costituisce l’unico corpo illuminotecnico, responsabile di un’ulteriore proiezione di energia verso questo spazio estremamente vitale: un fascio luminoso che si interfaccia col rapporto cromatico della casa dichiarandone ‘peso-presenza’ formale. Per il resto la casa è quasi totalmente illuminata con corpi a incasso, la negazione dell’oggetto illuminotecnico che regala solo la sua funzione, facendo luce senza ostentare il suo valore formale, luce che si sprigiona dall’architettura, e da corpi illuminanti ‘molto discreti’ in acciaio inox e vetro opale-satinato.
La zona giorno è strutturata come un open space: da un lato la zona conversazione e relax, posta di fronte alla bussola d’entrata, con i divani di Zanotta e il volume essenziale del camino, e sulla parete il grande schermo al plasma con impianto home cinema, dotato di un sistema audio distribuito in tutta la casa. Sul lato opposto dello spazio è collocata la zona pranzo, con il tavolo e la cucina a vista in acciaio inox di Arc Linea, sopra il tavolo, il lampadario di Oluce. Una casa da vivere a piedi scalzi sul magnifico parquet antico in teak
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In queste pagine ancora alcuni dettagli delle nicchie metalliche create all’interno della bussola d’entrata, cuore della casa, che in basso a destra si evidenzia nella sua sagoma cilindrica così come il camino: volumi che risaltano anche cromaticamente. A sinistra la planimetria dell’appartamento prima dell’intervento e nelle pagine successive al termine della ristrutturazione
Il camino che fa parte del progetto architettonico, rappresenta un volume da sottolineare, così come la bussola circolare, tingendolo di un acceso color arancio. Anche allo schermo 42 pollici viene data una collocazione precisa, in fase progettuale, per enfatizzare la sua funzione: godersi film e spettacoli audio visivi grazie a un home theatre altamente tecnologico, completato da un sistema audio a filodiffusione, distribuito in tutta la domesticità, che pone grande attenzione al comfort anche in questo senso. Il setto murario ‘double face’ accoglie così da una parte lo schermo televisivo e insieme, dall’altra parte, crea il disimpegno che porta alla parte notte. Un dettaglio, questo, in armonia con il suo intorno: un volume aperto eppure connotato, schiuso e mosso dai due setti murari che lo definiscono e dai due gradini rivestiti in ardesia indiana ossidata di forma irregolare.
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Per entrare, nella parte notte, posta su di un piano leggermente più alto rispetto al resto dell’abitazione,va quindi superato questo dislivello dall’apparenza irregolare, poi lo spazio si apre come ambito studio con una scrivania disegnata su misura. A seguire, i cinquanta metri quadri dell’area notte, con l’accesso a una piccola camera ospiti e al bagno turco, rivestito in mosaico con una cupola illuminata da 600 fibre ottiche e una vasca in sasso per sciacquarsi con acqua fresca. Dalla camera principale invece, quella matrimoniale, si accede alla cabina armadio a tutta altezza, per il cambio stagione e al bagno con l’ampia doccia a forma di chiocciola che ha un diametro di un metro e quaranta, rivestita in mosaico a forma di ciottoli di fiume in porcellana bianca. Indubbiamente uno spazio che si caratterizza per la forma della doccia, ma anche per il lavabo d’appoggio lungo un metro. Le particolari porte, sia a battente che a scomparsa, hanno la peculiarità di essere alte due metri e novanta ed effimere, essendo in vetro acidato, anch’esse portano la firma di Antonio Citterio. Questi serramenti contribuiscono a caratterizzare la forma irregolare di ogni stanza, proprio perché si aprono completamente e rendendo possibile l’apertura a 96
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Si accede alla zona notte tramite alcuni gradini rivestiti in ardesia: lungo il corridoio di accesso alla camera padronale, si trova il bagno turco. Nella camera, con la parete di fondo arancione, si affacciano la cabina armadio e il bagno, con doccia a forma organica, rivestita in mosaico a forma di ciottoli di fiume
tutta altezza, danno lâ&#x20AC;&#x2122;illusione di disgiungere lâ&#x20AC;&#x2122;architettura attraverso setti totalmente aperti tra i muri, da pavimento a plafone, enfatizzando la lettura tridimensionale del progetto, la disgregazione tra i volumi, quella scelta stilistica denunciata nel lay out planimetrico, che definisce la â&#x20AC;&#x2DC;rotturaâ&#x20AC;&#x2122; della scatola.
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Così anche l’ambito del riposo, che richiede una suddivisione più razionale degli spazi, risponde allo stesso ‘richiamo progettuale’, vivace e dinamico del disegno complessivo. Una casa che riesce in modo inconsueto a gestire spazialità e funzione, grazie anche allo spazio di cui dispone, creando un buon binomio tra moderno e arcaico, tra colore e matericità, tra sofisticato e semplice.
IDENTIKIT PROGETTO • PROGETTO: Nisi Magnoni con la collaborazione del Geometra Gianluca Mosca • SANITARI E RUBINETTERIE: Porcellane Ceramica Flaminia serie Link per i sanitari e Acquagrande nero grafite per il lavabo largo 1 metro - Rubinetteria di Dornbracht serie Tara satinata • RIVESTIMENTO BAGNO TURCO: mosaico Opus di Bisazza • CUCINA: Arclinea • ARREDI DI SERIE: Divano Zanotta • PORTE: Tre-P • ILLUMINAZIONE: Corpi a incasso di Kreon - Corpi illuminanti Oluce serie Diamante - lampadario zona pranzo Oluce
Il bagno turco, rivestito in mosaico con una cupola illuminata da 600 fibre ottiche e una vasca in sasso per sciacquarsi con acqua fresca. Uno dei ‘cubi fuori asse', nel vivace gioco di volumi ruotati che caratterizza la zona notte, racchiude proprio questa sauna
DI Amelio Bonfante
Design sottile Il sistema videocitofonico JO di Aiphone, equipaggiato con l’esclusiva telecamera a 525 linee a garanzia di immagini ad altissima definizione e postazione interna con monitor da 7” dal design contemporaneo ed estremamente accessibile, rappresenta per la casa giapponese il prodotto di punta per le applicazioni in ambito residenziale. Accanto all’ampio schermo LCD sono posizionati i sei pulsanti touch, con cui attivare in modo semplice e intuitivo tutte le funzioni del dispositivo. L’unicità delle videocamere, in grado di riprendere anche con grandangolo da 170° orizzontale e 100° verticale, permettono l’installazione delle postazioni esterne anche su muretti bassi, garantendo la fruibilità da parte di bambini e persone diversamente abili. Serie Jo di aiphone.it
Integrazione sonora Mitho XL E è il terminale multifunzione da incasso firmato BPT per un controllo della casa ancora più intuitivo. Consente di supervisionare in qualsiasi momento ciò che accade tra le mura domestiche e di gestire in modo semplice e centralizzato, con pochi tocchi, la propria abitazione. Dispone di un ampio display LCD a colori touch screen da 7’’ ed è in grado di integrarsi in qualsiasi contesto abitativo, qualunque sia lo stile d’arredo, grazie all’elegante cornice orizzontale disponibile nella versione in alluminio spazzolato o anodizzato, bianco o nero. Mitho XL E affianca alle tradizionali funzioni domotiche l’integrazione della diffusione sonora nelle diverse stanze, scegliendo per ogni luogo della casa sorgente, volume e amplificazione del suono, così da creare la giusta atmosfera. Mitho XL E di BPT. it
Entertainment domestico Semplice, intuitivo e multimediale, My Home Screen 10’ è il nuovo touch screen BTicino che opportunamente inserito nel sistema My Home Bticino permette di governare con facilità la casa e l’impianto domotico, senza dimenticare il piacere dell’entertainment domestico. Come una vera e propria stazione multimediale, My Home Screen 10’ consente di attivare l’allarme, regolare la temperatura, accendere o spegnere le luci, gestire gli scenari. Inoltre, se connesso al sistema videocitofonico è in grado di controllare le chiamate, aprire la porta e monitorare le telecamere interne ed esterne all’abitazione. Un dispositivo evoluto che grazie alla nuova interfaccia grafica, più semplice e intuitiva, permette di personalizzare lo sfondo secondo il proprio gusto. My home screen 10’ di BTicino.it
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Applicazioni accessibili Il sistema MyHesa permette di gestire, mediante le applicazioni gratuite iPhone e Android e il webserver integrato, centrali di qualsiasi marca e modello senza dover sostituire quanto già installato o esistente, garantendo comodità, risparmio e la sicurezza del protocollo di comunicazione SSL, lo stesso usato dai circuiti bancari. Di facile utilizzo e installazione, MyHesa sfrutta le potenzialità della tecnologia TCP/IP di tipo stand-alone e consente all’utente di controllare da remoto le funzionalità dell’impianto e del sistema antintrusione con notifiche push e con la gestione fino a 4 telecamere IP. Può essere utilizzato sia per il controllo accessi che per l’automazione, il tutto senza dover installare alcun software aggiuntivo ma semplicemente da applicazione. MyHesa di hesa.com
Building automation Il modulo PX-Evoknx è l’interfaccia Konnex per centrali Digiplex EVO192. Si avvale di KNX, il primo standard di building automation aperto, e permette all’utente di integrare e di gestire da remoto sistemi antintrusione, videosorveglianza e domotica: controllo dell’illuminazione, gestione dell’impianto di riscaldamento/ventilazione, gestione energia ed elettricità/gas, gestione di impianti audio e video. Il modulo PX-Evoknx consente, tramite programmazione, di associare tutti gli stati degli ingressi, delle uscite, delle aree e del sistema a indirizzi Konnex. La centrale deve essere programmata per abilitare le richieste provenienti dai dispositivi Konnex, per inviare gli eventuali allarmi e per ricevere i comandi dai dispositivi stessi. PX-Evoknx dias.it
Cuore pensante Con il navigatore d’impianto del sistema domotico Chorus, tutta la casa è sotto controllo in ogni momento. Master ICE è il nuovo cuore pensante delle abitazioni contemporanee, il fulcro di tutti i dispositivi d’impianto che permettono di governare lo spazio domestico. Con il pannello touch screen Master ICE è possibile controllare, da un unico punto, tutte le funzioni della casa: punti luce, tapparelle, impianto di climatizzazione, irrigazione, dispositivi d’allarme, videocitofonico e videocontrollo. Con un semplice click, anche da remoto, via internet, oltre a ricevere segnalazioni dal telefono portatile via SMS, si potranno eseguire comandi e ricevere le immagini provenienti dalle videocamere. Master ICE di gewiss.com
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Geometrie touch Il nuovo Multimedia video touch da 10” va ad arricchire la gamma di dispositivi domotici Eikon Evo. Caratterizzato da uno schermo ultrapiatto e a filo cornice abbina eleganti geometrie a un’ottima qualità visiva regalando un’immagine perfetta di tutto ciò che accade dentro e fuori l’edificio. Questo dispositivo consente di vivere la casa nel massimo comfort. Qualora sia integrato con il Web Server a guida DIN, il dispositivo può controllare l’intero sistema domotico By-me mediante delle pagine di supervisione estremamente semplici e personalizzabili, che rendono intuitiva l’intera gestione dell’abitazione, utilizzando dispositivi mobili come laptop, smartphone e tablet di ultima generazione. Il tutto in modo sicuro, tramite una connessione protetta e crittografata. Eikon Evo di vimar.com
Potenzialità wireless I nuovi termostati ambiente wireless, completamente made in Italy, utilizzano un sistema senza fili che consente prestazioni eccellenti con un’ottimizzazione dei tempi e degli spazi d’installazione: non è necessario, infatti, predisporre le canaline per i cablaggi, andando così a creare la soluzione ideale per le ristrutturazioni e le costruzioni dove la ripartizione degli spazi interni cambia di frequente. La massima funzionalità è garantita dall’ampio schermo LCD, con retroilluminazione blu, che permette di vedere in maniera chiara tutti i dati dell’impianto e le impostazioni di funzionamento, i comodi e gli intuitivi tasti consentono poi di programmare in modo veloce il controllo delle temperature. Inoltre, dal pannello frontale è possibile sostituire comodamente le batterie. Inkas di seitron.it
Domotica semplice TaHoma esprime un nuovo concetto di domotica: semplice, intuitivo, per tutti. Permette il controllo e la gestione della propria casa ovunque ci si trovi. Grazie all’interfaccia TaHoma box è possibile mettersi in relazione con la propria abitazione da uno smartphone, tablet o computer collegati a internet, con notevoli vantaggi in termini di comfort, sicurezza e risparmio energetico. Ovunque ci si trovi. TaHoma è una soluzione flessibile che non necessita di opere murarie e può essere implementata nel tempo sulla base di nuove esigenze: nuove applicazioni della casa possono essere integrate in qualunque momento. Risulta quindi particolarmente adatto non solo per le nuove costruzioni ma anche in caso di ristrutturazione o ampliamento. TaHoma di somfy.it
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LA CASA
GUIDA WIRELESS di Mario Kosma
INTELLIGENTE R
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Che cosa si intende per casa domotica? Come si sta evolvendo la domotica? Che cosa significa avere un’abitazione domotizzata?
Si tratta di un’insieme di dispositivi elettronici che automatizzano la casa, controllando parti dell’appartamento e gestendoli in modo ‘intelligente’. La casa, un bene così durevole da richiedere soluzioni intelligenti, capaci di evolvere nel tempo, in modo facile e immediato, insieme alle esigenze di chi la casa la vive. Per questo molte aziende propongono un nuovo modo di abitare, attuale anche per le prossime generazioni, nella ricerca profonda del benessere abitativo
er tutto quanto concerne il campo tecnologico è davvero difficile immaginare quali frontiere si potranno raggiungere ancora, anche rispetto il breve periodo. La casa che abitiamo non si sottrae a questa opportunità e diventa intelligente, domotica, interattiva. L’obiettivo è sviluppare soluzioni in grado di apportare un rilevante contributo all’efficienza energetica di un’abitazione: grazie ai sistemi d’automazione, è possibile risparmiare in modo significativo sui costi di riscaldamento e climatizzazione. Il movimento automatico di tapparelle e tende consente di mantenere una temperatura costante, senza dispersioni termiche, e in estate l’utilizzo di tende da sole automatizzate mantiene la temperatura all’interno della casa minore anche di 9°C rispetto a quella esterna. Isolamento dinamico, gestione della luce naturale e ventilazione naturale sono i tre fattori decisi-
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vi. Le protezioni solari automatizzate, reagendo in tempo reale alle variazioni climatiche, consentono di gestire gli scambi multipli tra esterno e interno in facciata, con notevoli vantaggi per quanto
riguarda l’impatto energetico e ambientale. Soluzioni che permettono quindi di aumentare la consapevolezza riguardo ai propri consumi sia dal punto di vista economico sia ecologico.
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IL MERCATO
La progettazione, produzione e commercializzazione di motori e sistemi di controllo automatico per l’apertura e chiusura di tutte le applicazioni in ambito residenziale rientra oggi nel mondo costruito, anzi definisce e assolve a funzioni un tempo impensabili. Significa integrare l’automazione all’edilizia attraverso lo studio di soluzioni semplici da installare e utilizzare, che garantiscano alto valore aggiunto nel tempo. 104
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In queste pagine i sistemi domotici Somfy per la gestione automatizzata dei sistemi di chiusura, delle protezioni solari interne ed esterne e la conseguente coordinazione della luce e della ventilazione
Questo equivale ad anticipare i bisogni degli utenti finali in termini di comfort, sicurezza e risparmio energetico, sviluppando soluzioni innovative e affidabili in cui la tecnologia è concepita a servizio del benessere per creare ambienti in cui vivere e lavorare sia il più piacevole e facile possibile, offrendo prodotti innovativi ma di facile utilizzo. L’applicazione più richiesta è senz’altro la sicurezza, l’integrazione con l’allarme della propria casa diventa massima proprio tramite la domotica che può essere gestita, ma anche le applicazioni relative al comfort ambientale sono sempre più invocate, in virtù del risparmio energetico che ne deriva (consentono un risparmio sui costi energetici che sfiora il 30-35%). Normalmente una villa di medie dimensioni possiede quattro o cinque applicazioni, fra le quali la sicurezza antintrusione, il controllo ambientale, il controllo della temperatura su più zone, il controllo di alcune luci (in alcuni casi telecamere integrate con il videocitofono) oltre alla gestione
remota dell’intero impianto. Ma è possibile valorizzare l’abitazione anche con soluzioni domotiche di base come la videocitofonia, il controllo dell’illuminazione e del clima. Il bisogno più frequente è la semplicità di utilizzo. Sia per quanto concerne la gestione da remoto dell’impianto che la creazione
personalizzazione di ogni cliente. Ormai è indispensabile raggiungere una maggior interoperatività tra i vari sistemi, conseguibile tramite un collegamento che sfrutta la rete locale, questo comporta lo sviluppo di reti locali all’interno delle abitazioni collegate a internet costantemente - in modo che sia possibile la
degli scenari. In pratica, l’utente chiede, ad esempio, di poter alzare e abbassare le tapparelle, accendere e spegnere le luci, inserire e disinserire il sistema di allarme attraverso un unico comando. Troppe interfacce da gestire disorientano e si prediligono interfacce semplici come l’utilizzo di touch-screen, che offrono la possibilità di dare comandi direttamente sugli scenari che visualizza il video e attivare in modo immediato una serie di funzioni. Il sistema più è facilmente programmabile, maggiormente si adatta alle esigenze di
fornitura di servizi, la comunicazione tra sistemi, sotto-sistemi e componenti, oltre alla comunicazione via Web. In questa direzione opera anche il Consorzio Homelab Open World, nato nel 2011, che ha sviluppato un nuovo linguaggio che consente a prodotti, quali lavatrici, frigoriferi, caldaie, cappe, minipiscine e altro di interagire e interoperare con gli altri oggetti della casa domotica. Un progetto che permetta di offrire ai consumatori non un semplice sistema di home automation ma un’esperienza flessibile, in costante evo-
luzione, adattabile ai bisogni di ognuno e allo specifico contesto. Tutti i dispositivi che fanno parte della casa potranno scambiarsi informazioni e creando un ecosistema condiviso essere sempre raggiungibili, grazie al controllo locale o remoto, gestibile, ad esempio, attraverso tablet, smart phone o altro.
LE FUNZIONI
La domotica permette l’interazione di tutti gli impianti presenti in casa. Questo consente a tutti gli elementi che li compongono di dialogare tra loro svolgendo funzioni programmate dall’utente ma anche funzioni svolte in parziale o piena autonomia. La domotica consente di ottene-
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re un notevole incremento delle prestazioni e delle possibilità offerte dai diversi impianti presenti nell’abitazione, ottimizzando i consumi e permettendo l'integrazione di diverse funzioni quali controllo comfort, sicurezza, risparmio energetico e comunicazione. Un sistema domotico consente, infatti, di realizzare la gestione coordinata di tutte queste funzioni. In un impianto tradizionale le funzioni si attivano tramite normali dispositivi (interruttori, regolatori, cronotermostati, videocitofoni, etc.) che non sono in grado di interagire tra loro e che quindi non possono essere governati da un unico punto di supervisione e programmazione. Grazie alla domotica ci troviamo così di fronte a una ‘casa intelligente’, intendendo con questo termine un ambiente che mette a disposizione di chi lo vive impianti che vanno ben oltre quello tradizionale. Accensione delle luci, apertura di porte e tapparelle, gestione della climatizzazione, sistemi di sicurezza e sistemi di comunicazione dialogano all’interno o verso l’esterno, anche attraverso telefoni cellulari, smartphone e rete internet. Una 106
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sinergia in grado di aumentare comfort, risparmio energetico, sicurezza e connettività con le reti di comunicazione. Davvero ampio è il ventaglio di soluzioni offerte, con l’enorme vantaggio che queste possono essere incrementate nel tempo per assecondare le esigenze in continuo divenire. Un impianto domotico, infatti, può essere realizzato inizialmente con funzioni minime per poi aggiungerne di nuove, in
base alle sopravvenute necessità. Una volta predisposto il cavo al quale collegare i dispositivi, in ogni momento sarà, infatti, possibile aggiungerne di nuovi senza dover intervenire con altre opere murarie. La domotica comprende moltissimi ambiti di applicazione, dalla motorizzazione di tende da sole e tapparelle fino a offrire una gamma articolata di operatori, comandi e automatismi destinati alle abitazioni private: ▪ Accensione e spegnimento di riscaldamento/aria condizionata e termoregolazione: regolazione per fasce orarie in ogni stanza o zona della casa ▪ Accensione della luce del giardino o di determinate zone ▪ Telecamere interne a circuito chiuso per controllo in assenza/presenza ▪ Videocitofonia: immagini su centrale, sequenza aperture, segreteria ▪ Sistemi di chiusura: tapparelle, persiane, frangisoli: movimento singolo o simultaneo, sensori vento e pioggia ▪ Protezioni solari: tende interne
ed esterne, screen ▪ Copertura e arredamento delle finestre interne: tende scorrevoli, a pacchetto, a caduta verticale, veneziane ▪ Soluzioni per la sicurezza: controlli automatizzati di tutte le aperture e le chiusure ▪ Antintrusione per cancelli e porte per garage, accessi residenziali: sistema con telecamere, sensori, avvisatori locali e a distanza ▪ Rilevazione acqua: segnalazione in caso di principio di allagamento ▪ Attivazione degli elettrodomestici e controllo carichi: distacco prioritario elettrodomestici per assorbimenti eccessivi ▪ Diffusione sonora: associabile a scenari, diffusione differenziata nelle stanze a seconda degli orari ▪ Rivelazione gas: segnalazione in caso di fughe Le soluzioni sono progettate per garantire il massimo comfort attraverso l’ottimizzazione della luce, della temperatura e della sicurezza garantendo quindi una migliore gestione energetica dell’edificio. Lo sviluppo della tecnologia radio e della comunicazione wireless con i principali marchi mondiali del mercato delle costruzioni, garantiscono il funzionamento di ogni dispositivo. Lo stesso dispositivo può svolgere funzioni diverse, ad esempio un sensore di presenza può accendere la luce o segnalare una indebita intrusione, secondo il momento e lo scopo per cui è stato programmato. La presenza di un’unica interfaccia utente poi, semplifica il dialogo con i vari dispositivi che possono essere controllati da un unico punto di supervisione, come il touch screen, e grazie a interfacce sempre più intuitive la domotica è diventata assolutamente user-friendly.
Una recente innovazione Somfy, è stata recentemente premiata a Parigi nel corso della manifestazione fieristica Interclima+Elec, la nuova soluzione di ‘light balancing’, nata dalla collaborazione fra Somfy e Philips, in un concorso che premia l’innovazione di prodotto nel mercato dell’edilizia. Un sistema intelligente per la sinergia tra luce naturale e artificiale che riduce i consumi energetici. Il bilanciamento della luce ottimizza l'energia solare per regolare e preservare il livello di illuminazione artificiale. Quando una stanza è occupata, il sistema massimizza i guadagni solari, evita l'abbagliamento e regola il livello di illuminazione artificiale così da garantire il massimo comfort visivo e termico, riducendo al minimo il consumo di energia. Quando una stanza è vuota, le protezioni solari sono gestite in base alle esigenze termiche dell'edificio e la luce si spegne dando priorità al minimo consumo energetico.
Ringraziamo somfy.it per le immagini a corredo dell’articolo
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DI Amelio Bonfante
Sicurezza wireless Estremamente affidabile, la nuova centrale antintrusione ProxinetW offre la semplicità d’installazione tipica dei sistemi via radio e rappresenta la soluzione ideale per la protezione degli ambienti senza ricorrere a interventi strutturali. La centrale, che dialoga in modalità bidirezionale Dual Band con tutti i dispositivi della gamma radio, prevede tastiera e display utilizzabili per la gestione dell’impianto da parte dell’utente e per la programmazione dei parametri funzionali. Incorpora, inoltre, una sirena per interni e un lettore per chiave a transponder che permette, tramite apposita chiave elettronica, l’inserimento, il disinserimento e la parzializzazione dell’impianto. Sono presenti poi 4 uscite programmabili, abbinabili a eventi di centrale e attivabili tramite programmatore orario, oppure da remoto. La centrale è completa di un programmatore orario giornaliero che permette di gestire le varie funzioni della centrale in modo automatico a orari prestabiliti. ProxinetW di bpt.it
Protezione attiva Came offre a tutta la casa sicurezza e protezione da possibili intrusioni con la nuova centrale radio wireless Ermet. Il dispositivo, costituito da una tastiera con tasti a sfioramento, da un comunicatore telefonico, da una sirena interna e da un lettore di chiave elettronica, consente di salvaguardare l’abitazione da possibili intrusioni e di avvisare, in caso di pericolo, le forze dell’ordine. Con Ermet, è possibile controllare e gestire il sistema antintrusione in modo completamente innovativo garantendo la massima connettività dell’impianto con il sistema domotico Hei di Came. Il sistema di sicurezza permette, infatti, di controllare ogni accesso e ogni locale dell’abitazione, di avvisare in caso di allarme precisi recapiti telefonici indicati dal padrone di casa e controllare le varie funzioni da remoto, tramite semplici SMS. Ermet di came.com
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Dispositivo ergonomico Classe 100 di BTicino è il nuovo videocitofono adatto a ogni contesto abitativo. Il videocitofono è oggi indispensabile per garantire la sicurezza dell'abitazione e dei suoi occupanti: il vivavoce Classe 100 è progettato per rispondere alle esigenze di chi necessita di dispositivi semplici e funzionali senza rinunciare a un design moderno ed essenziale. Spesso solo 27 mm e dotato di un ampio display a colori da 3,5”, è un prodotto estremamente intuitivo che permette di gestire le principali funzioni videocitofoniche attraverso solo 4 tasti ergonomici dotati di icone di facile comprensione. La collaudata tecnologia 2 fili BTicino garantisce non solo una estrema versatilità e affidabilità, ma anche una rapida e facile installazione da parte del tecnico in caso di sostituzione di precedenti impianti audio e video, senza invasivi interventi sulle pareti. Classe 100 di bticino.it
Allarme a colori La nuova tastiera TM50 touchscreen distribuita da Dias è dotata di un ampio schermo ad alta risoluzione di 5 pollici e di una forma sottile ed elegante. Disponibile in 7 colori, consente di gestire l’impianto di allarme in modo intuitivo grazie al menu guidato e permette all’utente di caricare foto a colori e planimetrie dei locali protetti e di visualizzare al loro interno ogni porta, finestra o rivelatore di movimento attivi. Può essere impiegata anche per attivare e disattivare fino a otto dispositivi domestici. La tastiera TM50, che può essere utilizzata anche come cornice digitale, è compatibile con tutte le centrali Paradox Digiplex Evo, Magellan MG5000/5050 e serie Spectra SP. Dias si occupa della distribuzione di prodotti e sistemi per la sicurezza quotidiana. Tastiera TM50 di Paradox distribuita da dias.it
Dissuasione progressiva Ideata per la massima protezione residenziale, la nuova linea Daitem e-nova garantisce una sicurezza personalizzata, in base alle diverse esigenze. Dal design elegante e totalmente senza fili, è molto semplice da utilizzare e gestire anche a distanza via internet o con l’APP dedicata. La particolarità di e-nova è la Dissuasione Progressiva e Localizzata (DPL), unica nel panorama dei Sistemi di Sicurezza che ha il grande vantaggio di avvisare con modalità graduale eventuali intrusioni già dai punti più esterni dell’abitazione. Daitem e-nova utilizza le tecnologie più evolute e affidabili per proteggere, controllare a distanza e automatizzare i diversi sistemi della casa. La funzione on-demand garantisce all’utente di poter richiedere, quando lo desidera, le immagini della propria casa e riceverle sul proprio dispositivo via MMS o email. e-nova di daitem.fr
Fruibile in un 'clic' Vedo di Comelit, si distingue per la possibilità di avere davvero sotto controllo la propria casa quando si è lontani: la situazione di allarme viene ‘fotografata’ dalla centrale e, oltre a rimanere in memoria, viene subito trasmessa all’utente via MMS, grazie al sistema Video Verification. Vedo può funzionare anche tramite sistema radio. Affidabile, sicuro, permette di proteggere senza rompere muri e sporcare. L’interfaccia di comando full touch Safe Touch è facilmente fruibile grazie all’impiego di icone grafiche e personalizzabili per la massima semplicità d’uso. Il controllo e il comando della centrale possono inoltre essere gestiti con semplicità dall’utente anche in remoto, da mobile, tablet o PC. La tecnologia evoluta e intelligente di Vedo discrimina gli animali domestici ed evita di fare scattare segnali di allarme. Vedo di comelitvedo.com
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Concentrato di hi tech GT 13.9 è un allarme per abitazioni progettato e realizzato completamente in Italia da Getronic, l’azienda che con i marchi GT Auto Alarm, GT Sat System e GT Moto Alarm, protegge con grandissima affidabilità veicoli e case. Un sistema di sicurezza radiocomandato dalle dimensioni ridottissime (13x9cm). Un concentrato di tecnologia in grado di potenziare le tipiche funzioni di protezione di questi sistemi, quella volumetrica dell’ambiente (sensore subsonico), della porta d’ingresso e della persona con richiesta di SOS via radiocomando e notifica SMS, interazione e dialogo con il sistema attraverso smartphone, tablet e PC. È possibile, infatti, inviare alla centrale dei comandi oppure gestirne le funzionalità, come ad esempio prevedere l’inserimento totale del sistema o anche solo prevederne uno parziale, proteggendo alcune zone della casa ed escludendone altre. GT 13.9 di gtalarm.it
Tecnologia ibrida
Sensori elettronici Gesco persegue obiettivi di qualità e affidabilità nella progettazione e produzione di apparecchiature per la sicurezza elettronica. Come ad esempio i nuovi sensori: piccoli, belli e intelligenti, concepiti per la protezione perimetrale di porte e finestre, con la funzionalità antisfondamento ottenuta tramite un accelerometro digitale. Alta tecnologia in soli 62x36x18 mm, con una batteria al litio a lunga autonomia e il collegamento radio bidirezionale con la ricerca dinamica del canale libero. La stessa tecnologia è utilizzata anche nei comodissimi radiocomandi a 9 funzioni, predisposti per allarme panico, rapina, apertura serrande e attivazioni elettriche. I sistemi d’allarme sono indispensabili apparecchiature elettroniche che segnalano l'intrusione e possono evitarne le conseguenze, ma solo se installate correttamente e sottoposte a regolare manutenzione periodica. Sensori di gesco.it
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Gewiss presenta il nuovo sistema antintrusione combinato filare/radiofrequenza per il controllo completo dell’abitazione, in grado di unire la sicurezza della tecnologia filare alla versatilità di quella in radiofrequenza. Un sistema studiato per rispondere alle specifiche esigenze delle applicazioni residenziali, di semplice utilizzo e rapida installazione che offre una protezione volumetrica e perimetrale. L’offerta si articola in una centrale di comando dal design moderno, installabile sia a parete sia a incasso, una tastiera touch, dotata di schermo a colori da 4,3” orientabile, una serie di dispositivi a radiofrequenza, che consentono di estendere il sistema anche laddove risulti difficile utilizzare la tecnologia filare, un telecomando bidirezionale, con feedback visivo di conferma di ricezione del comando e dotato di funzione antipanico e una sirena da esterno per la segnalazione acustica e visiva dell’allarme. Sistema antintrusione di gewiss.com
Sistema in relazione Il sistema domotico ETH di Kblue è composto da una serie di componenti hardware e software che comunicano tra loro grazie all’utilizzo dello standard Ethernet TCP/IP. La compatibilità tra il sistema domotico Kblue e i diversi brand della sicurezza presenti sul mercato è una delle prerogative dell’azienda e assicura una fruizione di tutte le funzionalità di base di un sistema integrato: ad esempio, con impianto di allarme disinserito, il sensore di presenza usato come rivelatore antintrusione può essere deputato alla funzione di accensione/spegnimento automatico delle luci, o ancora la possibilità di spegnere automaticamente l’impianto di riscaldamento/climatizzazione negli ambienti lasciati involontariamente aperti verso l’esterno. La tastiera multifunzione ETH-Ktast funge da tastiera d’allarme del sistema antintrusione Kblue, per un’integrazione sempre più completa ed efficiente. ETH di kblue.eu
Controllo interattivo Genesy di Wolf Safety è una centrale di allarme per ambienti residenziali interamente contenuta nelle dimensioni compatte di una tastiera; con la massima discrezione e invisibilità, gestisce un intero sistema di allarme da 1 a 99 linee combinate via filo o radio in doppia frequenza. Genesy è anche in grado di gestire funzioni di domotica come apertura di cancelli, tapparelle, attivazione di telecamere TVcc, comando riscaldamento, accensione luci, e ora anche direttamente da remoto con il proprio smartphone o tablet. Una centrale intuitiva con una semplice connessione: nessun combinatore telefonico o pagina Web, ma il telefono segnala l’allarme e porge l’accesso alla centrale. L’installazione di una semplice connessione IP Wi-Fi e Wolf Casa Mia, la nuova App di Wolf Safety, consente all’utente di gestire da qualsiasi luogo la sua centrale Genesy. Genesy di wolfsafety.it
Un futuro sicuro Dalle forme contenute e dal design lineare, il sistema We.R si adatta a ogni ambiente e non richiede alcuna opera invasiva per l’installazione. Consente all’utente di gestire da remoto, in modo semplice e intuitivo, sia l’impianto di sicurezza che il controllo delle automazioni domestiche, il tutto tramite il proprio Smartphone, Tablet o PC. Grazie a una potente piattaforma, il sistema è in grado di offrire soluzioni personalizzate che si avvalgono della tecnologia senza fili più avanzata e di una vasta gamma di sensori e accessori per le diverse applicazioni. In caso di allarme, invia e-mail e notifiche push all’utente, che può visualizzare il filmato degli eventi e gestire il sistema ovunque si trovi. Queste prestazioni rendono We.R la soluzione più innovativa per la sicurezza residenziale, in grado di rispondere alle esigenze di comfort e sicurezza della nostra società. Sistema We.R di hesa.com
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p colophon GRAFICA E IMPAGINAZIONE PUBBLICITÀ E STRATEGIE Anno VIII – N. 26 DICEMBRE-GENNAIO 2014 DI VENDITALiliana Nori www.errealquadrato.it EDITORIALE DIRETTORE EDITORIALE DIRETTORE Vanni Bellini Vanni Bellini direzione@virgilioeditore.it direzione@virgilioeditore.it DIRETTORE RESPONSABILE DIRETTORE Sonia Maritan RESPONSABILE soniamaritan@virgilioeditore.it Sonia Maritan STAFF CREATIVO: soniamaritan@virgilioeditore.it ESPERTO IN STUFE
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DIREZIONE AMMINISTRATIVA ELABORAZIONE DISEGNI amministrazione@virgilioeditore.it Elena Sivori ABBONAMENTI FEDELTÀ ADV E TESSEREPROGETTO info@virgilioeditore.it PREVENZIONE E SICUREZZA
RICHIESTEAndrea E FILOGuzzo DIRETTO andrea@guzzo.it info@virgilioeditore.it PROGETTO SITO
E CAMINI Soar e About Blank Paolo Masolini STAFF CREATIVO: info@edilmasolini.it ESPERTO IN STUFE HANNO COLLABORATO ESPERTO CAMINI DIEARCHITETTURA LIGNEA Laura Allievi, Eleonora Arcidiacono, DIREZIONE, PaoloAllocca Masolini Thomas Camillo Baldoni, Luciana Bartezaghi, AMMINISTRAZIONE, thomasallocca@live.it info@edilmasolini.it Luca Beligni, Ilaria Benecchi, Dario TRAFFICO E PUBBLICITÀ ESPERTO DI NORMATIVA Bonacina, Amelio Bonfante, Alessandra VIRGILIO S.r.l. TECNICA ESPERTO Corso VittorioBosaglia, EmanueleLuciano 112-D Calafà, Christian Antonio Cardellini DI ARCHITETTURA LIGNEA 37069 - Villafranca (VR) mg2005@alice.it Carbognin, Olga Carlini, Sara Casini, P .IVA 04127910232 Thomas Allocca INVIATO SPECIALE Simona Cattoli, Andrea Cazzaniga, Laura Tel. 045 6300896 thomasallocca@live.it Bruno Maffeis Fax: 045 4854333 Chini, Barbara Cignolini, Federica Cogliati, brunomaffeis@libero.it info@virgilioeditore.it Anna Comparetti, Chiara Consumi, ESPERTO DIDATTICO www.virgilioeditore.it ARCHITETTO Federica Cozzani, Andrea Dell'Orto, Donatella Ravizza DI NORMATIVA TECNICA PIERONI DISTRIBUZIONE S.R.L. Elisa Demattè, Caterina Delvecchio, ravizza.d@gmaiil.com Fortunato Gendolavigna Viale VittorioAlberica Veneto, 28 Di Carpegna, Fortunato Di DIDATTICO BIOARCHITETTO fortunatogendolavigna@gmail.com 20124 Milano (MI) Cinzia Russo Genova, Roberta D’Urso, Sabatino Tel. 02 632461 cinziarusso64@hotmail.it Fax 02 63246232 Faraone, Cinzia Ferrari, Georg Fisher, INVIATO SPECIALE CULTORI DEI LUOGHI Michele Florese, Francesco Freri, Michela Bruno Maffeis ANTROPICI STAMPA Fumagalli, Elena Gambogi, Fabrizio Gini, Ivana Vio – Fabio Fidone XXXX brunomaffeis@libero.it ivana.vio@uno.it Alessandro Goitan, Granolla, Carolina xxxxx f.fidone@awn.it xxxxxx Grassi, Alessandra Gucci, Lisa Knappich, ARCHITETTO DIDATTICO xxxxxxx REDAZIONE DINAMICA Mario Kosma, Giulia Lazzeri, Cristina Donatella Ravizza x Gilda Ciaruffoli Lorefice, Nisi Magnoni, Anna Mangione, xxx ravizza.d@gmaiil.com gildaciaruffoli@alice.it xxxxxx Mara Martini, Fabio Martino, Alessia PROGETTO GRAFICO Mora, Gianluca Mosca, Lorenzo Pallaver, BIOARCHITETTO DIDATTICOPeriodico Bimestrale Luigi Naro Umberto Cinzia Anno VII – Numero 25 Panza, Alessandro Pasetti LAY OUT Russo GRAFICO settembre-ottobre 2013 Soar: le forme del pensiero Bombardella, Daniela Petrone, Amina cinziarusso64@hotmail.it Una copia: euro 3.50 Simona Pirovano, Silvia GRAFICA E IMPAGINAZIONE Piciotti, Reg. Tribunale di Milano n. 53 Liliana Nori CANTIERE SICUREZZA del 30/01/07 Presbiterio, Romolo Pugliese, Monica aleteo3@alice.it
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