ERRE AL QUADRATO
TOPMEDIA EDITORE
INTONACO E DINTORNI La pelle della muratura che supera il tempo
LUGLIO/AGOSTO 2007- BIMESTRALE anno I - n째 3
PROGETTANDO Le pareti mobili ai confini fra edilizia e arredamento
DESIGN ALLE PORTE Racconti di maniglie come gioielli delle porte
Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. - D.L.353/2003 (conv. 27/02/2004 L. n.46) art.1, comma 1, DCB Milano
Novatek risolve definitivamente il problema del cedimento delle fondazioni dei fabbricati con un metodo poco invasivo che unisce la potenza consolidante delle resine espandenti alla elevata capacità portante dei minipali a presso-infissione. Il sistema è ampiamente
utilizzabile anche in tutti i casi in cui sia necessario incrementare la portanza di una pavimentazione, di una platea di fondazione o di qualsiasi altra struttura edile. La portata effettiva dei minipali a presso-infissione viene testata e certificata singolarmente. Per sopralluoghi e preventivi gratuiti in tutta Italia, chiamaci in orario di ufficio al:
Numero Verde
Consolidamento fondazioni. Piazza della Chiesa, 3 - 37021 BOSCO CHIESANUOVA (VR) - www.novatek.it
EDITORIALE Una rivista in cui investire Erre al Quadrato che qualcuno chiama “Erre due” o pronuncia “Erre alla seconda”, è una rivista che racconta in modo diverso la casa, per informare e servire l’utente a proposito dello spazio che più rappresenta ognuno di noi. Per questo spero che Erre al Quadrato - Ristrutturo Rinnovo casa stia diventando un nome familiare! Forse perché riconoscete con lo sguardo il grande logo rosso che la connota e che avete visto spuntare tra le riviste dell’edicola, dell’autogrill, oppure mentre attendevate il check-in all’aeroporto? Oppure è diventato familiare perché dalla vostra autoradio è spuntata una voce squillante e rassicurante che enunciava “Erre al Quadrato - Ristrutturo Rinnovo: la rivista per inventare e vivere lo spazio con qualità!” Magari, mentre, un po’ soprappensiero, eravate fermi al semaforo o intenti a sistemare la libreria di casa? Non so in quale modo sia arrivata a voi, ma chi sta dietro questo progetto crede che si tratti di una rivista davvero utile! Chi compra casa, spesso la ristruttura o almeno la rinnova; se invece abita una casa come affittuario dovrebbe conoscere i suoi diritti. Qualche esempio: in che modo cambierebbe la spesa delle bollette se il tipo di riscaldamento fosse più moderno? Cos’è una caldaia a condensazione? Questa rivista si pone al vostro servizio in questo senso, per questo è pensata numero dopo numero, come una raccolta che può trovar posto nella vostra libreria, un insieme di informazioni consultabili all’occorrenza per voi o un familiare, amico o conoscente che si accinge a cambiare casa. In questo numero vi raccontiamo le pareti mobili, un prodotto ai confini fra edilizia e arredamento; le caratteristiche che deve avere l’intonaco, come pelle della muratura; quali criteri utilizzare nella progettazione della serra... Insomma, molti gli argomenti legati ai metodi e ai materiali da conoscere per avere cognizione dei lavori che vorreste approntare per la vostra abitazione. Ma non solo! Chi compra casa non conosce tutte le spese. Come rivelano recenti sondaggi, gli italiani conoscono l’argomento mutui solo in modo generico. Quasi tutti sanno che i mutui sono erogati dalle banche per l’acquisto o la ristrutturazione di un immobile e che vengono pagati attraverso rate (composte da una parte di quota capitale e da una parte di quota interessi), ma pochi hanno cognizione delle garanzie da presentare al momento della sottoscrizione. E a che cosa serve l’Indicatore sintetico di costo? In questi aspetti, come in quelli legali, i consigli dei nostri esperti sono davvero utili. Secondo quanto si legge alla fine della prima settimana di giugno su tutti i quotidiani, i mutui sono diventati più costosi. La Banca centrale europea ha portato il costo del denaro dal 3,75% al 4%, a fine anno potrebbe lievitare fino al 4,25% e c’è chi ipotizza un ulteriore ritocco al 4,5%, la soglia più equilibrata per sostenere la crescita economica. Le previsioni indicano, quindi, che probabilmente le rate dei mutui a tasso variabile in essere cresceranno ancora un po’, per poi stabilizzarsi e, forse, fra 2 o 3 anni, tornare a scendere. Tuttavia, la soluzione a tasso variabile, per chi dovesse sottoscrivere oggi un mutuo, continua a essere la più conveniente. Per approfondire questo o altri argomenti siamo comunque costantemente a vostra disposizione, mentre immaginiamo voi con questa rivista sotto il braccio che vi aggirate nella vostra casa in fase di ristrutturazione e, fermi davanti al progettista o al fornitore del parquet, avete una domanda inaspettata da porre loro, frutto di una nuova consapevolezza, capire qualcosa di più di quanto accade alla vostra dimora prima che i lavori siano finiti.
Sonia Maritan
giovannonibellucci.it - ph. A. Bencini
Il vero piacere è possederla Un infisso GF: una storia di passione e di amore per la qualità, un impegno continuo nella ricerca di materiali e soluzioni innovative. Oggi potete desiderare una finestra in legno che mantenga il suo valore nel tempo oppure concedervi un infisso che abbini il fascino inimitabile del legno alla praticità dell’alluminio. Potete avere tutto questo, garantito da GF e certificato secondo le normative italiane ed europee (UNI UNI-EN) vigenti. È il momento di regalare alla vostra casa il piacere di finestre, portefinestre e persiane GF. Il vero peccato è limitarsi a sognarle.
www.gieffeinfissi.it
Passione senza fine
LUGLIO/AGOSTO 2007 NON SOLO CASA FLASH BAGNO FLASH SICUREZZA
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A CURA DI MARCELLA DE MEGLIO
LO SAPEVATE CHE...
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A CURA DELLA REDAZIONE
DALL’ESPERTO FINANZIARIO CARO VECCHIO MUTUO: ORA TI CAMBIO!
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DI P. GIORGIO RAVELLI
IN CASO DI... IL VERDE DI CONFINE
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DI STEFANO CICUTO
PROGETTANDO OLTRE IL MURO
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DI MARCELLA DE MEGLIO
PROPOSTE PARETI
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A CURA DELLA REDAZIONE
AD HOC UNA PARETE MULTIFUNZIONE
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DI ELENA SIVORI
DALL’AVVOCATO MUTAMENTO D’USO DEGLI IMMOBILI
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DI ANDREA VOGHERA E LUCA GHIRINGHELLI
DALL’ESPERTO L’ESTINTORE: UN SALVAGENTE IN CASA
34
DI ANDREA MAZZA
RINNOVO FUORI MILANO: UN RESTYLING SU MISURA
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DI SONIA MARITAN
DIRITTI E DOVERI L’IDENTIKIT DEL PRODOTTO EDILE
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DI LUCA GRASSINI
...IN PILLOLE
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A CURA DELLA REDAZIONE
ON-OFF SOGGIORNARE TRA LUCE E OMBRA
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DI EMILIA PREVOSTI
HABITAT COGLI L’INCENTIVO, AUMENTA IL COMFORT
62
DI CLAUDIO PELLANDA
INTONACI LA PELLE DELLA CASA
68
DI CINZIA RUSSO
FOCUS RIVESTIMENTI, INTONACI E FINITURE
73
A CURA DELLA REDAZIONE
RISTRUTTURO NEL CENTRO STORICO: UN’ABITAZIONE AD PERSONAM
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DI SONIA MARITAN
DOSSIER PORTE, MANIGLIE E CONTROTELAI
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A CURA DELLA REDAZIONE
DALL’ARCHITETTO TRA ESTERNO E INTERNO
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DI DAVID ZAFFARONI
INTORNO ALL’INFISSO
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A CURA DELLA REDAZIONE
INDIRIZZI
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NON_SOLO_CASA A CURA DI MARCELLA DE MEGLIO
ALLINEAMENTI CROMATICI
IL COLORE È ALLE PORTE
TEKNO DI OIKOS
APSEL DI AUDASSO
L
a porta blindata Tekno di Oikos nasce per integrarsi con naturalezza e semplicità, ma allo stesso tempo con energia e personalità, nello spazio casa. Sicurezza e design, materiali di finitura e coordinamento cromatico si integrano con gli spazi interni, caratterizzando l’ingresso in modo più armonico con il resto dell’abitazione. Tekno si coordina infatti con le finiture della casa ed entra in sintonia totale con l’ambiente grazie a una gamma di rivestimenti ampia nella scelta nei materiali di finitura (alluminio, vetro, acciaio, legno, laccati e laminam) e nei colori di tendenza. È il colore a dominare la scena, dalle tinte più vivaci (magenta, blu cobalto, arancio, verde mela, rosso mattone) alle più tenui (bianco, panna, canapa, grigio nuvola), fino all’eleganza del nero assoluto.
C
on la porta Apsel di Audasso è possibile aggiungere un tocco di colore all’ambiente dando sfogo alla creatività. Apsel può essere laccata bianco, giallo, rosso, verde, blu e in tantissimi altri colori: 300 le tinte vivaci, fresche e pulite e 10 disegni per donare allegria, per creare un’atmosfera rilassante, per trasmettere calore, per vestire e abbellire la casa secondo il proprio gusto e la propria personalità.
UN ALVEARE COME SEPARÉ EXAGON DI COIN
C
oin propone Exagon, un modulo libreria autoportante, impilabile, componibile in orizzontale e in verticale, in lamiera di acciaio verniciata, con rivestimento interno antiscivolo in feltro. Può essere accostato alla parete, mentre a centro stanza funziona anche come separé. Design Raffaella Mangiarotti (Deepdesign) con Killian Bouguen.
NON_SOLO_CASA A CURA DI MARCELLA DE MEGLIO
ALLINEAMENTI CROMATICI
IL COLORE È ALLE PORTE
TEKNO DI OIKOS
APSEL DI AUDASSO
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a porta blindata Tekno di Oikos nasce per integrarsi con naturalezza e semplicità, ma allo stesso tempo con energia e personalità, nello spazio casa. Sicurezza e design, materiali di finitura e coordinamento cromatico si integrano con gli spazi interni, caratterizzando l’ingresso in modo più armonico con il resto dell’abitazione. Tekno si coordina infatti con le finiture della casa ed entra in sintonia totale con l’ambiente grazie a una gamma di rivestimenti ampia nella scelta nei materiali di finitura (alluminio, vetro, acciaio, legno, laccati e laminam) e nei colori di tendenza. È il colore a dominare la scena, dalle tinte più vivaci (magenta, blu cobalto, arancio, verde mela, rosso mattone) alle più tenui (bianco, panna, canapa, grigio nuvola), fino all’eleganza del nero assoluto.
C
on la porta Apsel di Audasso è possibile aggiungere un tocco di colore all’ambiente dando sfogo alla creatività. Apsel può essere laccata bianco, giallo, rosso, verde, blu e in tantissimi altri colori: 300 le tinte vivaci, fresche e pulite e 10 disegni per donare allegria, per creare un’atmosfera rilassante, per trasmettere calore, per vestire e abbellire la casa secondo il proprio gusto e la propria personalità.
UN ALVEARE COME SEPARÉ EXAGON DI COIN
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oin propone Exagon, un modulo libreria autoportante, impilabile, componibile in orizzontale e in verticale, in lamiera di acciaio verniciata, con rivestimento interno antiscivolo in feltro. Può essere accostato alla parete, mentre a centro stanza funziona anche come separé. Design Raffaella Mangiarotti (Deepdesign) con Killian Bouguen.
NON_SOLO_CASA ABITARE OVUNQUE
QUANDO LO SPAZIO È SOTTILE
CASA MOBILE DI HHD
U
na casa mobile, per poter scegliere dove stare, dentro e fuori, in un’integrazione perfetta, e mai vincolante, tra casa e luogo: HHD - Holiday Home Design concretizza questa esigenza attraverso un nuovo concetto di abitare la vacanza, caratterizzato da dimore di comfort e design, da immergere nella natura. L’ubicazione è scelta in base al vento, al panoIL CONTENITORE DEI 5 SENSI rama, alla vegetazione e al CBOX DI DHOME movimento del sole. Realizzata principalmente in legno, la Box, il primo mobile contenitore della linea dHome, disegnacasa mobile HHD permette un to da Gianmarco Blini, è stato concepito per coniugare funzionaaltissimo grado di personalizlità e piacere sensoriale nel segno di un design ricercatamente zazione. Gli spazi sono orgalineare. Realizzato in acciaio tagliato al laser, è rivestito di vernizzati armonicamente con la tecnologia più avanzata: il nici bonderizzate in 6 diverse tonalità per una sensazione di immediata piacevolezza al tatto. Disponibile nella versione a uno sistema di illuminazione è o due cassetti, può essere aperto o spostato in modo silenzioso automatico e permette di congrazie all’attenta finitura dei meccanismi, alla guida telescopica trollare lo stato dell’impianto e a sfere e alle ruote piroettanti in nylon. le condizioni di sicurezza preimpostate, tutti i locali sono Disponibile anche con chiusura a chiave, grazie a uno speciale dispenser può diventare un’isola olfattiva per aromi e fragranze dotati di “sensori di presenza” in sintonia con il colore che lo caratterizza, per una sensazione di che consentono di attivare l’acbenessere fisico e psichico in ogni momento della giornata. censione e lo spegnimento di ogni punto luce. Il benessere è completato da una piacevole diffusione del calore attraverso impianti di riscaldamento a pavimento, che permettono di sfruttare al meglio lo spazio disponibile. Ogni struttura è dotata di monitor lcd, decoder e stereo. Disponibile nelle misure small, medium e large.
c
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ERGON® WOOD SERIE40 DI CELEGON
E
rgon® wood serie40 è l’innovativo meccanismo rototraslante per porte interne con cassa e anta di legno. Celegon produce oggi un meccanismo resistente ed efficace, ma ancor più sottile rispetto alle precedenti porte rototraslanti di 50 mm ed è quindi finalmente applicabile ad ante con spessore di 4 cm. Il risultato è una porta adattabile a tutti gli ambienti, in cui la bellezza sposa la funzionalità del meccanismo Ergon®. La combinazione contemporanea di rotazione e traslazione in Ergon® system riduce l’ingombro dell’anta del 50% rispetto a un movimento analogo con una porta tradizionale. Il sistema ha ottenuto la certificazione di resistenza all’apertura e alla chiusura ripetuta EN 1191/00 da parte del Catas e la certificazione ISO 9001 dall’Icila.
NON_SOLO_CASA UNA PORTA ILLUMINATA
LA FUNZIONE DIVENTA SEGNO
IL COMFORT È TECNOLOGIA
VIALED DI IMPRONTA
SNAKE DI GRUPPO GABER
S168 PARKETT HEPA DI MIELE
V
iaLED è un innovativo sistema di illuminazione automatico provvisto di un sensore di presenza a infrarossi e integrabile con il sistema di allarme o domotico applicabile a qualsiasi porta.
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a un segno istintivo e armonioso nasce Snake, disegnata da Giampaolo Allocco, supportato dalla tecnica del gruppo Gaber. La sua forma semplice ma accattivante è caratterizzata da una scocca unica stampata in materiale plastico a finitura lucida e sostenuta da una struttura in acciaio pieno. La seduta è stata pensata in versione con o senza tasca portaoggetti, in tecnopolimero o rivestita in rigenerato di 7 colori diversi. Nella versione con portaoggetti, Snake è strutturata con un’appendice che si prolunga sotto il sedile e che consente di collocare riviste, effetti personali o altri oggetti.
FORME DI LUCE MATISSE DI FABBIAN
M
atisse è una semplice intuizione: la sagoma è morbida, elegante, scandita dal cristallo trattenuto dalla semplice fascia in metallo. L’effetto luminoso si diffonde sopra e sotto la montatura. La collezione prevede apparecchi a sospensione, a parete, a soffitto e per interno. Il diffusore è in cristallo al piombo 24%, trasparente e parzialmente schermato. La montatura è metallica in cromo lucido. È prevista l’elettrificazione a tensione di rete per lampada incandescente alogena e fluorescente.
L
e scope elettriche Miele sono tutte dotate di sacchetto, per rendere ancora più facile e confortevole passare l’aspirapolvere. Al momento dell’estrazione il sacchetto si chiude automaticamente, impedendo alla polvere di uscire: quindi nessun contatto con lo sporco e massima igiene. I sacchetti Intensive Clean plus di Miele sono capienti e filtrano efficacemente l’aria in uscita, grazie allo speciale tessuto a 5 strati e alla membrana antiurto da cui sono composti. Sono inoltre estremamente resistenti: possono aspirare anche chiodi o oggetti appuntiti senza danneggiarsi. In particolare la scopa elettrica S168 Parkett Hepa è dotata di sacchetto Intensive Clean Plus, di spazzola per parquet e pavimenti pregiati e di filtro Hepa.
Consiste infatti in una fonte di luce a led da 1 watt, associata a un timer. Per attivare il ViaLED è sufficiente collegarlo alla rete elettrica. Il consumo energetico è minimo e tutta l’elettronica del sistema, che ha ottenuto il marchio CE, è studiata per garantire la massima affidabilità e sicurezza.
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NON_SOLO_CASA INTORNO ALLA PORTA
ANTICO TEAK RECUPERATO
RIGATINI DI ICM
ALEXXANDER DI FRIULPARCHET
I
CM produce una vasta gamma di componenti come stipiti, coprifili, fermavetri, kit per porte scorrevoli, battiscopa, componenti per porte a telaio e ogni altro accessorio legato al mondo delle porte, tutti rivestiti in tranciato, carta, pvc o laminatino in oltre 100 diverse finiture. Particolarmente innovativa la linea Rigatini, disponibile in 5 diverse tonalità: bianco, beige, verde, grigio e vinaccia.
LEGNO CARAMELLATO ESCURO DI FIEMME3000
A
lexxander è un parquet a pannelli decorativi che conserva intatto il fascino del passato. Di qualità elevata, grazie all’attenta selezione all’origine delle migliori materie prime, riproduce nelle diverse tipologie di pannelli decorativi i motivi che hanno dominato i pavimenti in legno delle corti settecentesche più importanti d’Europa, lasciando allo stesso tempo la possibilità di personalizzare il parquet con un proprio disegno. Per ricavare il legno di Alexxander non si abbattono alberi: il legno di teak arriva infatti da travi portanti di antichi palazzi e abitazioni delle Indie in disuso. Tutti i passaggi avvengono nel pieno rispetto della natura, secondo le tecniche e i segreti degli antichi maestri ebanisti, tanto che i listelli sono ancora incastrati a pressione a mano. Anche la finitura è rigorosamente a cera o a olio a base vegetale. Disponibili nelle versioni Soubise (Versailles), Chantilly, Prunotto, Aremberg (in fotografia) o personalizzato, con dimensioni 750x750 mm e spessore 20 mm, i pannelli decorativi possono essere posati anche su pavimenti riscaldati.
ELEGANTI ORNAMENTI
I L
a serie Escuro si distingue per lo speciale trattamento Thermowood che, attraverso una particolare tecnica che assomiglia alla caramellizzazione dello zucchero, trasforma il colore del legno chiaro in un colore scuro in tutto lo spessore della lamella superiore. Il risultato è un pavimento di legno completamente naturale che, riducendo l’umidità del legno di oltre il 40%, garantisce una particolare stabilità e resistenza nel tempo, alla quale si unisce il fascino delle tonalità scure e calde. Le plance sono costruite a 3 strati incrociati con profilatura a incastro maschio e femmina sui 4 lati e trattate con Fiemme3000 Bioplus, un processo composto di oli balsamici, cere e resine che restituisce al legno tutte le sostanze che lo proteggevano in vita e mantiene costante nel tempo la bellezza del pavimento ed elimina i rischi di rilascio graduale di formaldeide, biocidi, cariche elettrostatiche e indoor pollution. 10
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LTH 40 DI HÖRMANN
l portone con riempimento in legno massiccio LTH 40 è realizzato in dimensioni standard che variano fino a 5 m in larghezza e fino a 3 m in altezza. In abete nordico o legno hemlock, è disponibile in 15 varietà cromatiche, o su richiesta in tutte le tonalità Ral. È proposto nella versione con pannelli profilati, nella versione con cassettoni o in quella impreziosita da 5 motivi decorativi pantografati, ma può essere “disegnato” dal cliente, che può suggerire ornamenti delle più svariate tipologie. Durevole nel tempo grazie al trattamento anti-raggi UV, può essere ricoperto con velatura tek, che aumenta la resistenza agli agenti atmosferici.
Living bathrooms. Sanitari, mobili e accessori, piatti doccia e vasche in acrilico, con o senza idromassaggio. Duravit vi offre una gamma completa per l’arredamento del vostro bagno. Per maggiori informazioni contattate Duravit Italia, Tel. + 39 0544 509 711, Fax + 39 0544 501694, info@it.duravit.com.
Living bathrooms | www.duravit.it
FLASH_BAGNO ACQUA + CORRENTE
RIFLESSI CANGIANTI E DORATI
HANSACLEAR DI HANSA
RANDOM PIXEL MIRROR DI BISAZZA HOME
H
ansaclear di Hansa è trasparente come l’acqua che l’attraversa: il suo design si basa sulla trasparenza del materiale, in una forma che si armonizza con l’acqua facendone risaltare la purezza. Il prodotto è dotato da uno a tre getti che si possono cambiare con la rotellina inserita nell’impugnatura. Nella versione Hansaclear Lux, una batteria ricaricabile come quella dei cellulari evita di dover ricorrere alla corrente vicino alla doccia, mentre le luci si programmano con un pulsante nell’impugnatura creando un effetto luminoso sull’acqua. Hansaclear ha vinto il Premio Reddot Design Award all’ISH 2007.
BAGNO IN DUE DIMENSIONI H7® DI AXOLUTE
R
andom Pixel Mirror è lo specchio con cornice di legno laccato bianco con inserti in mosaico di vetro bianco, oro giallo e bianco con tessere di dimensioni 10x10 mm. Lo specchio misura 1,40 x 1,20 x 15 cm. Design Jaime Hayon per Bisazza Home.
H
is® (Horizontal Integrated Siphon, sifone integrato orizzontale) è l’invenzione/brevetto internazionale di Luca Maccagnan che elimina il sifone metallico sotto il lavabo integrandolo totalmente nel fondo dei sanitari. Non è perciò necessario realizzare intercapedini nelle pareti posteriori o laterali ai sanitari, per alloggiare il sistema di sifonatura. Drastica quindi la riduzione dello spessore dei sanitari: fino a 7 cm, da cui il nome della collezione H7® di Axolute. La riduzione delle altezze rende più semplice l’installazione dei piatti doccia a filo pavimento anche nelle abitazioni con solai particolarmente ridotti. Nonostante la ridotta profondità del lavabo l’acqua non schizza, grazie a un’impercettibile convessità del fondo. Nei piatti doccia pochi mm di rialzo del bordo garantiscono che l’acqua non trabocchi. Lavabi e piatti doccia non hanno il foro di scarico centrale, perché l’acqua defluisce lungo la microscanalatura perimetrale del fondo, questo impedisce che piccoli oggetti finiscano nello scarico e che l’acqua defluisca più rapidamente. La collezione Axolute H7® è realizzata in DuPont™ Corian® bianco con bordo bianco o colorato “in pasta”. Sono disponibili inoltre texture colorate impresse sui fondi intercambiabili dei sanitari che possono essere facilmente sostituite. Il bordo interno colorato in alternativa alla versione monocromatica bianca è disponibile nelle varianti azzurro, rosso e nero. 12
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FLASH_BAGNO MODELLARE LA LUCE
LE CURVE DELL’ACQUA
TUTTI I COLORI DEL RELAX
GIUNONE 140 M DI EDONÉ
E-MOOD DI DURAVIT
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SUNA DI EUROLEGNO
l modello Giunone 140 M di Edoné è caratterizzato da struttura e frontali in rovere laccato canapa opaco e un top in travertino black che accoglie il lavabo Virgola Sottopiano. Accompagnano il blocco del lavabo la specchiera tonda, il faretto Da Vinci, la maniglia Gauguin e la mensola anch’essa in rovere laccato canapa opaco.
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uce e colore sono un elemento fondamentale della qualità della vita e influenzano enormemente il nostro benessere. Un’ottima illuminazione deve aiutare gli occhi a vedere anche in condizioni difficili, permettere di orientarsi e infine creare sensazioni e atmosfera. Ma in bagno non sempre l’illuminazione è piacevole. Duravit vi pone rimedio con la serie di mobili emood: 7 moduli che permettono una perfetta illuminazione del bagno garantendo capienza e ordine. e-mood, governata da un’unità di comando intelligente, fornisce una luce emozionale: lampade led posizionate su 3 lati irradiano una luce blu calmante, rosso stimolante, verde rallegrante o questi colori alternati. La mensola e-board nasconde una scatola portafazzoletti e un e-box con una presa tripla in cui trovano posto i cavi per rasoio, phon e spazzolino elettrico. Nella parte inferiore, un sensore quando arriva l’oscurità attiva una piccola lucina che aiuta a orientarsi in bagno durante la notte.
B
ordeaux, grigio perla e rovere tinto grigio sono i nuovi colori di Suna, la collezione disegnata per Eurolegno dall’architetto Bruno Verdelli. Suna – sabbia in lingua giapponese – è la poesia di dedicarsi a se stessi prima e dopo la frenesia della giornata. Un programma componibile ricco e versatile, capace di rispondere a infinite soluzioni tecniche ed estetiche quali il sistema di sospensione del piano realizzato in un’unica fusione di alluminio, le armoniose curve del legno, le ante e i bordi dei mobili finemente lavorati a 45° per rendere il programma esclusivo. Il programma Suna si distingue inoltre per la sua duttilità: specchi, panche e mensole su misura integrano questa collezione dalla ricca gamma cromatica e di materiali, permettendo la personalizzazione e l’ottimizzazione di tutti gli spazi.
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FLASH_SICUREZZA INTERNET BUILDING SICUREZZA GLOBALE
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nternet Building di Mega Italia è l’innovativo servizio con cui è possibile gestire via web sicurezza, videocontrollo, comfort, illuminazione, carichi elettrici e automatismi. Il cuore del sistema è rappresentato dallo Smart Router, il server in cui risiede la logica per il collegamento dell’utente da remoto e il controllo delle tecnologie all’interno dell’appartamento. Il proprietario può accedere nella massima sicurezza login e password da qualsiasi parte del mondo al sito web della propria abitazione, e quindi controllarla e gestirla. Mega Italia Telecontrollo, l’istituto di vigilanza del Gruppo Mega Italia, vanta una delle centrali di sorveglianza tecnologicamente più avanzate, installata in appositi locali blindati, presidiata 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Gli operatori specializzati sono in grado di garantire il continuo e corretto monitoraggio dei segnali provenienti dalle abitazioni per poter attivare e gestire al meglio tutte le procedure di pronto intervento. I servizi offerti sono telecollegamento per furto, rapina, incendio, fughe di gas, allagamenti, videosorveglianza su linea telefonica per ricezione e archiviazione immagini, telesoccorso, telecollegamento e localizzazione satellitare.
GARDESA
EXIT
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xit di Gardesa è uno speciale dispositivo antipanico per la porta blindata. Il sistema è costituito da una serie di 3 o 5 barre luminose ad alta intensità collocate sul pannello interno. In caso di black out, nel sistema, in genere alimentato a corrente, entrano in funzione le batterie ricaricabili e la porta diventa l’unico punto illuminato del locale. Diverse le modalità di utilizzo, da luce notturna di segnalazione ad allarme in caso di pericolo. Le batterie danno al dispositivo un’autonomia di 16 ore. Exit può essere applicato a una vasta gamma di modelli di porte blindate Gardesa ad apertura meccanica. 14
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MY HOME SICUREZZA DA PROFESSIONISTI
M
y Home, il nuovo antifurto Bticino, è completo e professionale in tutte le sue funzioni: controllo, sensori, comandi e allarmi. L’integrazione nel sistema aumenta il livello di sicurezza grazie al videocontrollo e all’invio degli allarmi tramite il portale My Home. I servizi offerti sono: servizio di inoltro allarmi (controllo visivo della zona in allarme tramite videocitofono, ricezione del messaggio di allarme tramite SMS, e-mail e chiamata vocale), teleassistenza (l’installatore controlla, collegandosi in internet alla sua area riservata, le segnalazioni dell’impianto), gestione e supervisione dell’impianto tramite telefono cellulare o fisso e controllo visivo da remoto con personal computer, allarmi tecnici per garantire la massima sicurezza domestica. È possibile inoltre avere un’espansione radio estendendo l’impianto antifurto senza interventi strutturali. Con la garanzia estesa, Bticino offre 4 anni di garanzia sull’impianto con messa in funzione e assistenza postvendita.
MGS
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IMPRONTE DIGITALI
l sistema di sicurezza MGS sviluppato da MasterGuardian R&D – Eter Biometric Technologies, che si basa su un software molto affidabile per garantire alte prestazioni, è un sistema di allarme con attivazione tramite impronta digitale che coniuga design, sicurezza, alta tecnologia e qualità. Per comunicare con l’utente dispone di un ampio display grafico fornito di retroilluminazione azzurra e caratteri grandi per una facile lettura. L’interfaccia consente l’accesso a tutte le funzioni con 2 soli comandi. La tecnologia MasterGuardian Fingerprint (impronta digitale) offre sicurezza e facilità d’uso: si può utilizzare infatti senza memorizzare codici anche in casi estremi in cui è necessario disattivare il sistema. L’alimentatore switching garantisce sicurezza contro le scariche elettriche.
FINESTRE ISOLANTI SPI. CHIUDETE IN BELLEZZA. Una finestra isolante Spi non ha paura di niente. Perché è il frutto di una ricerca tecnologica e una qualità produttiva senza paragoni, che fanno di Spi il leader italiano del settore. Ogni finestra è un pezzo di design in grado di offrire la massima protezione e isolamento. Bellezza e resistenza eterne, che potete scoprire chiamando il Numero Verde 800 063043 o visitando www.spifinestre.it
Finestre e Persiane
LO SAPEVATE CHE...
Per le ristrutturazioni edilizie ogni regione ha la possibilità di offrire differenti agevolazioni a volte queste variano addirittura da provincia a provincia e spetta poi ai comuni definire le norme costruttive da seguire. Le agevolazioni a livello regionale o provinciale si basano su bandi di concorso e prevedono in genere contributi in conto capitale (cioè correlati al valore della casa). Ogni regione possiede un sito ufficiale di semplice consultazione a disposizione dei cittadini per qualsiasi domanda o chiarimento. Lo spirito della rubrica è di riportare in sintesi questi aggiornamenti ed esporne altri legati più in generale al risparmio domestico.
A cura della Redazione
REGIONI
Trento: rispetto di requisiti di cittadinanza, residenza, condizione economica, proprietà e rendita di altri alloggi. Bolzano: rispetto di criteri di residenza, proprietà, superficie abitativa.
FRIULI VENZIA GIULIA Contributo pari al 20% della spesa a carico del richiedente www.regione.fvg.it (in rapporto al costo dell’intervento da attivare) per la ristrutturazione, la costruzione o il recupero della prima casa. Per soggetti in condizioni di debolezza sociale o economica e per interventi in particolari zone del territorio, il contributo sale al 30%.
Richiesta da effettuare prima dell’inizio dei lavori, il contributo non potrà superare 15.500 euro e verrà erogato in rate annuali costanti per un periodo pari a 10 anni.
UMBRIA www.regione.umbria.it
Contributi diretti in conto capitale a soggetti privati che recuperano la propria abitazione.
Bandi di concorso a livello comunale valutati poi dalla regione.
BASILICATA www.regione.basilicata.it
Contributi diretti in conto capitale a soggetti privati che recuperano la propria abitazione.
Non sono specificati i criteri adottati.
Notizie soggette a variazioni data la periodicità della rivista e i tempi di stampa e diffusione (ultimo aggiornamento 06/06/2007).
…la detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie è applicabile in uguale percentuale (36%) anche all’acquisto di condizionatori. Tale detrazione di spesa (ai fini Irpef) va presentata nella dichiarazione del 2008 in 10 rate con cadenza annuale con l’applicazione dell’Iva al 10%. Il beneficio per i contribuenti di età inferiore ai 75 anni potrà essere ripartito in 10 quote annuali di uguale importo. Per chi ha invece più di 75 e meno di 80 anni le quote possono essere ripartite in 5 rate. Per chi ha superato gli 80 anni le rate saranno infine 3. www.agenziaentrate.it
| www.errealquadrato.it
CRITERI
TRENTINO ALTO ADIGE Provincia di Trento: www.regione.taa.it contributi in conto capitale per il risanamento e l’acquisto-risanamento di un’abitazione a uso privato. Provincia di Bolzano: contributo a fondo perduto erogato in un’unica soluzione.
Non è così caro stare al fresco
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TIPO DI AGEVOLAZIONE
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RTAN AND-BY TO IMPO TE DI ST …È MOL N A S L U TTRICI. IL P CHI ELE C E SEMPRE R A P GLI AP ERGIE DI TUTTI NALE EN O I Z A N CHE L’ ENTE NFERMA O C E V I A CIRCA AT ALTERN CONSUM O TI S S O R NE ONSUMA O C T A T R O B /O T IL WAT CESI. SSI KILO TRICI AC T E L E GLI STE I OLO CH PPAREC UN PICC A È I L E T G N A D LSA FARE RE IL PU SPEGNE E CI PUÒ H CO C O T N LO SPRE IME G E R R O A C T I C A EV IARE ED RISPARM SE. DI RISOR
Lo spazzacamino consiglia
na …durante la posa in opera della can rtello spo uno re fumaria è importante prevede ere a chiusura ermetica in modo da rend accessibile l'interno per la pulizia. rollata La canna fumaria va pulita e cont questo almeno una volta l'anno; i costi di intervento variano in base all'altezza del camino. della Il generatore di calore del caminettoduro ata stufa funzionerà meglio, avrà una maggiore e rispetterà l'ambiente. lie di Sono, inoltre, consigliate delle grig evitare che protezione in prossimità del foro per e il nido, gli animali selvatici possano costruir a discapito di entrambi gli utenti!
IL CALD O HA SCAD ENZE FI SSE …S
ECONDO IL DECR 192/05, C ETO LEG OME MO ISLATIV DIFICAT O DALL’8 O O DAL D TTOBRE LG 311, 2007 LE MANUTE OPERAZ NZIONE IONI DI E IL CON DELLE C TROLLO ALDAIET DEI FUM T E (CALD POTENZ I AIE MUR A AL DI S A OTTO DI PIÙ OGN 35 KW) N LI CON I ANNO, ON SARÀ MA OGN CALDAIE I 4 PER TT LE VECCHIE E NUOVE E OGN I 2 PER DI OLTRE QU A CAME RA APER 8 ANNI E PER Q ELLE UELLE TA INST ALL’INTE ALLATE RNO DEL L’ABITAZ CON L’OB IO BLIGO D I COMUN NE, AGLI EN ICAZION TI LOCA E LI. WWW.A DICONSU M.IT
A proposito del 55% …riguardo la detrazione del 55%, sarà ormai chiaro che la finanziaria agevola la detrazione fiscale per diminuire il consumo domestico generale. Mentre sono state identificate le categorie di interventi su strutture opache verticali e infissi, riguardo gli impianti solari termici e in relazione alle caldaie a condensazione, rimane qualche dubbio sul coinvolgimento di tetti e pavimenti. Invece anche questi prodotti sono stati citati nella finanziaria come superfici orizzontali e inclinate, ma non essendo queste state trattate in modo specifico è sensato per ora includerle nella riqualificazione energetica globale dell’edificio. Anche questi componenti, quando contribuiscono alla riduzione complessiva di almeno il 20% di prestazione energetica per la climatizzazione domestica, faranno quindi parte degli interventi finanziabili.
Dal f r il ris eddo parm …la io sostit uz
cong elato ione di f r ri e l appa e lor igoriferi, re o com infer cchi di c bina lasse io zion en del 2 re ad A+ i con preve ergetica 0% d ei co n d 31/12 o e n una sti so /2 detra stenu 200 e 007 per z t ione i u e uro p ntro na so er ci il I cos glia ascu ti di m assim n ap trasp appa a di pare orto recch c c e hio. smal i sost docu tim itu m nella entati, po iti, se deb ento deg li itam ssono spesa ente consi esser effett e dera uata anno ti de e qui verat traib ndi i ili. www .agen ziaen trate .it
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DALL’ESPERTO FINANZIARIO di P. Giorgio Ravelli
Che cosa avviene quando abbiamo la possibilità di estinguere un mutuo prima del previsto? E se veniamo a conoscenza di un mutuo più conveniente, magari presso un’altra banca, è possibile passare da un mutuo a un altro?
CARO VECCHIO MUTUO:
ORA TI CAMBIO! R Da febbraio la normativa riguardante le penalità da versare alla banca in caso di estinzione anticipata o di passaggio da un mutuo a un altro viene incontro al mutuatario riducendo decisamente gli oneri finanziari.
F
inalmente l’accordo. Lo scorso 2 maggio 2007, entro i termini massimi fissati, si è data attuazione al cosiddetto “secondo decreto Bersani” e tra 16 associazioni dei consumatori e l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) sono state sottoscritte le norme che regolano le penalità per anticipata estinzione o restituzione di somme per i mutui stipulati prima del 2 febbraio 2007. Come noto il decreto sancisce che i nuovi mutui stipulati dopo questa data sono esentati da tale onere. Il provvedimento tiene conto delle opposte esigenze delle parti interessate e ridefinisce le penalità incrociando la tipologia di tasso del mutuo in essere (fisso, variabile e misto) e la sua vetustà (cioè da quanti anni è stato stipulato) in relazione alle seguenti considerazioni: 1) rispetto ai tassi variabili, i tassi fissi sono più onerosi per le banche (che infatti applicavano le penalità più alte) a causa dei maggiori oneri per interessi necessari a raccogliere capitali con durata rapportata ai mutui da concedere, dei costi per tutelarsi dai rischi per le future variazioni dei tassi, ecc.; 18
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2) più ampio è il lasso di tempo già trascorso dalla concessione, minori sono i capitali residui e meno onerose le penalità applicate, favorendo una più ampia disponibilità alla loro riduzione. Le nuove possibilità offerte dall’accordo permettono quindi di rinegoziare un mutuo diventato troppo oneroso e non in linea con prodotti più favorevoli offerti ora sul mercato, ma la scelta va correttamente valutata e sfrondata da facili ottimismi che sembrano emergere dai primi commenti e dall’auspicata apertura di un nuovo ampio segmento di mercato per le banche connesso alle ristrutturazioni dei finanziamenti in essere. Infatti va sempre considerato che i teorici benefici preannunciati si potranno concretizzare solo con l’estinzione del vecchio mutuo e, pertanto, se si ha la piena disponibilità della somma richiesta o se la convenienza alla sua rinegoziazione o sostituzione è davvero marcata. ■ Mutui a tasso variabile. Il numero dei possibili interessati sembra senza dubbio ampio: dal 2000 si stima siano stati erogati in Italia oltre 3 milioni di mutui con netta
prevalenza (circa 80/90%) di quelli a tasso variabile. La tendenza già in atto di un progressivo aumento dei tassi in generale può rendere opportuna la riconversione del mutuo da tasso variabile a tasso fisso o di una sua rinegoziazione (per spread applicati, nuova durata o importo), resa ora più favorevole. ■ Mutui a tasso fisso. L’opportunità di aver beneficiato di tassi favorevoli negli ultimi anni non sembra, a una prima analisi, giustificare la rinegoziazione dei relativi mutui. Anche eventuali stipulazioni più vetuste e ancora non in linea con l’attualità dei tassi, considerato l’ammortamento intervenuto e i costi connessi all’operazione, inducono a evitare cambiamenti. ■ Oneri aggiuntivi. Va inoltre considerato che allo stato attuale vi sono ancora parecchie ombre sulla effettiva sostituzione di un mutuo da banca a banca (la così detta “portabilità”) senza oneri aggiuntivi o sulla possibilità di mantenere con il trasferimento la struttura del piano di ammortamento originario. Inoltre non è ancora definito se gli atti formali conseguenti (estinzione, stipula, annotazioni ipotecarie, ecc.) richiederanno l’intervento di un notaio e se dovranno applicare specifiche tariffe agevolate.
Riepilogo Mutui stipulati prima del 1/1/2001:
Tutti i mutui, a tasso var iabile, fisso e misto, saranno gravat i da queste penalità massime per an ticipata estinzione calcolata sul capitale residuo: 1) penale dello 0,50% in quals momento della loro durat iasi a e fino all’ultimo triennio; 2) penale dello 0,20% nel cor ter zultimo anno di durat so del a; 3) nessuna penale nel cor so degli ultimi due anni; 4) ulteriore riduzione del lo 0,2 dalle penali originarie se 0% qu erano già pari o inferiori este allo 0,50% (cosiddetta clauso la di salvaguardia).
Mutui stipulati dal 1/1 /2001 fino al 2/2/2007: a) se regolati da un ta sso fisso: 1) penale
dell’1,90% se estint prima metà della loro du i nella rata; 2) penale dell’1,50% se estinti nella seconda metà della loro durata e fino all’ultimo triennio; 3) penale dello 0,20% nel cor ter zultimo anno di durat so del a; 4) nessuna penale nel cor so degli ultimi due anni; 5) ulteriore riduzione del lo 0,2 dalle penali originarie se 5% queste erano già pari o superiori al 1,25%; 6) ulteriore riduzione del lo 0,1 dalle penali originarie se 5% qu erano già inferiori al 1,2 este 5%.
In pratica Alcuni esempi:
■ Un mutuo di 100.000 euro stipulato nel 1997 per una durata di 20 anni con fisso e rate costanti dopo tasso 10 anni presenta un capita le residuo di euro 61.960: - penale per estinzione ant icipata del 3% pari a 18 58 euro; - nuova penale massima da accordo 0,50% pari a 310 euro. Risparmio conseguito di 1548 euro. ■ Un mutuo di 100.000 euro stipulato nel 2002 per una durata di 15 anni con fisso e rate costanti dopo tasso 5 anni presenta un capita le residuo di euro 74.393: - penale per estinzione ant icipata del 4% pari a 29 75 euro; - nuova penale massima da accordo 1,90% pari a 14 13 euro. Risparmio conseguito di euro 1562. ■ Un mutuo di 100.000 euro stipulato nel 2002 per una durata di 15 anni con variabile dopo 5 anni pre tasso senta un capitale residuo di euro 74.393: - penale per estinzione ant icipata del 2% pari a 14 88 euro; - nuova penale massima da accordo 0,50% pari a 372 euro. Risparmio conseguito di 1116 euro.
b) se regolati da un ta sso variabile: 1) penale dello 0,50% in quals momento della loro durat iasi ae fino all’ultimo triennio; 2) penale dello 0,20% nel cor del ter zultimo anno di du so rata; 3) nessuna penale nel cor so degli ultimi due anni; 4) ulteriore riduzione del lo 0,2 dalle penali originarie se 0% qu erano già pari o inferiori este allo 0,50%.
c) se regolati da un ta sso misto: Sono i mutui che preved on la possibilità di scegliere o , volta per volta e per per iodi stabiliti di alcuni anni, un fisso o variabile (alle con tasso diz vigenti al momento della ioni scelta). 1) per periodi fino a 2 anni: si applicano penali di cui al punto (b) 2) per periodi oltre i 2 anni: si applicano penali di cui al punto (a)
Mutui stipulati dal 2/2 /2007
Nessuna penale. Da ricordare che le som me pagate per estinzioni anticipate effettuate nel periodo dal 2/2/07 all’entrata in vigore del presente acc ordo e non in linea con le nuove tabelle andranno rettificate e in ogni caso solo su richiesta del mu tuatario che ne chiede l’applicazione.
Come contropartita per la disponibilità mostrata dalle banche nell’accordo nonostante la diminuzione delle entrate che ne deriva, sembra probabile una rivalsa sui costi dei nuovi prodotti offerti. Approssimativamente è conveniente rinegoziare il vecchio mutuo qualora si riscontri almeno 1% di differenza fra il nuovo tasso concordato rispetto al vecchio. In attesa di ulteriori determinazioni, sembra facile prevedere, in questa prima fase, che un eventuale rinegoziazione possa incentrarsi prevalentemente su accordi specifici del singolo mutuatario, che quindi rimane di fatto vincolato a trattare con la stessa banca con cui aveva stipulato il primo mutuo.
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IN CASO DI... di Stefano Cicuto
La ristrutturazione o il rinnovo di una casa comportano spesso la riorganizzazione o il rifacimento del giardino. Ma come ci si deve comportare con il verde da piantare sul confine della proprietà?
IL VERDE DI CONFINE
R Quando i giardini confinano con altre abitazioni o strade, chi vuole piantare alberi o siepi deve osservare alcune distanze dal confine e rispettare regole di mantenimento adeguate affinché rami, foglie e frutti non invadano la proprietà altrui o le strade adiacenti e non danneggino opere di interesse pubblico. 0La distanza delle piante dal confine della proprietà è regolata da norme nazionali e comunali finalizzate a evitare che la loro crescita possa invadere proprietà o spazi limitrofi. Spesso, dimenticando queste premesse, si tende a isolare la propria abitazione con fitte bordure arredando angoli del giardino con arbusti e alberi senza tener conto, negli anni, dei tempi di crescita delle diverse specie e delle norme che regolano questa particolare porzione della proprietà abitativa.
LE REGOLE In molti casi i comuni italiani stabiliscono regolamenti specifici o si rifanno a usi locali che dispongono norme per la messa a dimora delle piante. Con ordinanze specifiche sono stabilite distanze diverse in relazione al fatto che l’abitazione si trovi all’interno o all’esterno del centro abitato, specifi20
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cando che tale distinzione si riferisce agli stabili che sono rispettivamente dentro o fuori dal cartello bianco indicante il nome del comune. In generale le distanze degli alberi dai confini sono stabilite dall’articolo 892 del Codice Civile, per le distanze da strade al di fuori del centro abitato valgono le norme del nuovo Codice della Strada (articoli 26 e 27). Laddove non esistono ordinanze specifiche, le distanze stabilite dal confine sono classificate in relazione all’altezza e al tipo di pianta che si intende mettere a dimora: ■ per gli alberi cosiddetti di alto fusto sono previsti almeno 3 metri dal confine; ■ per gli alberi non di alto fusto è previsto almeno un metro e mezzo; ■ per le siepi e le bordure si indicano distanze dal confine di almeno mezzo metro. Diversamente, per la messa a dimora di piante in prossimità di strade fuori dal centro abitato valgono le norme del nuovo Codice della Strada, come già ricordato, che prevedono le seguenti distanze minime: ■ pari all’altezza massima raggiungibile dell’albero a fine ciclo vegetativo,
dal ciglio superiore stradale con rispetto dell’angolo (in prossimità di curve e incroci) con un minimo di almeno 6 metri in relazione alla specie piantata; ■ di almeno un metro dal ciglio superiore stradale con rispetto dell’angolo (in prossimità di curve e incroci) per siepi e bordure anche con reti metalliche di altezza inferiore al metro; ■ di almeno 3 metri dal ciglio superiore stradale con rispetto dell’angolo (in prossimità di curve e incroci) per siepi, piantagioni e arbusti, comprese di eventuali recinzioni in rete metallica aventi altezza superiore al metro.
IN DETTAGLIO Benché queste indicazioni siano apparentemente chiare, l’interpretazione soggettiva di queste norme da parte dei singoli soggetti confinanti, le diverse eccezioni tecniche previste e le caratteristiche delle molteplici specie vegetali oggi impiantate possono causare tra i confinanti malumori o attriti di entità tale da dover ricorrere, in taluni casi, al parere di un giudice. Per evitare queste fastidiose e costose
situazioni è opportuno chiarire, dal punto di vista tecnico, il significato di alcune definizioni: ■ le piante di alto fusto sono gli alberi che a maturità raggiungono altezze superiori agli 8-10 metri dal livello del terreno in cui sono state piantate (anche nel caso di sviluppo monopodiale, in cui il fusto continua fino all’apice, come nel caso del pioppo cipressino e di molte conifere);
■ le piante non ad alto fusto sono alberi e arbusti che hanno fusti alti al massimo 3 metri dal livello del terreno in cui sono state piantate con diffusione dei rami fino ad altezze di 8 metri dalla base; ■ le piante arboree, anche da frutto, recise alla base a formare un arbusto che complessivamente non sono più alte di 2 metri e mezzo sono da considerarsi siepi, quindi devono essere piantate a distanze di almeno mezzo metro dal confine; specifiche restrizioni sono fatte localmente in relazione all’accrescimento vegetativo annuale e alla pericolosità della singola specie arborea; ■ le specie rampicanti (ad esempio edere) e a fusto sarmentoso (ad esempio il fusto della vite) sono da considerarsi siepi da piantare ad almeno mezzo metro dal confine, fatta eccezione per le specie a rapido accrescimento o considerate potenzialmente pericolose; ■ gli alberi vetusti di alto fusto considerati protetti e cresciuti a distanze inferiori a quelle stabilite dalle attuali norme e dalle ordinanze locali dai confini non possono essere sostituiti, se morti e/o recisi, con nuove piante senza che si osservino le distanze minime previste (è fatta eccezione per alberi facenti parte di filari confinanti).
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LA MANUTENZIONE Un argomento strettamente correlato alle distanze dal confine è quello del mantenimento del verde di confine, che comprende operazioni di taglio e pulizia che possono anch’esse essere causa di difficili vertenze. Il Codice Civile all’articolo 896 dà precise indicazioni, ma è bene precisare che: ■ le potature devono essere fatte dal proprietario del giardino su cui cresce l’albero e le siepi poste a ridosso del confine; ■ le potature devono essere fatte in modo da prevedere tagli ordinari e straordinari tali da evitare invasioni di fronde, foglie e frutti nella proprietà altrui e questo accorgimento manutentivo deve essere fatto in modo da evitare che l’albero crei situazioni di pericolo a terzi; ■ il vicino può pretendere, salvo i casi previsti dalle norme e dalle specifiche ordinanze, che le piante cresciute a distanze inferiori a quelle stabilite siano estirpate o tagliate in modo da non arrecare più disturbo o pericolo; ■ il vicino può lui stesso (anche tramite incaricati) tagliare fronde, radici e porzioni di alberi e siepi che si addentrino nella sua proprietà, a eccezione di situazioni o casi diversamente regolamentati da ordinanze e usi locali.
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GLI SPAZI COMUNI Una particolare situazione si verifica quando, per tacito accordo e/o per volontà delle parti, il verde di confine è di proprietà comune. In questi casi ci sono note importanti che specificano come ci si debba comportare: ■ i confinanti che hanno una siepe, anche arborea, in comune sono tenuti a mantenerla a spese comuni a meno che una delle parti dimostri il contrario; ■ i confinanti aventi un albero di alto fusto in comune, cioè cresciuto sulla linea di confine, non possono abbattere la pianta senza il consenso del vicino; ■ i confinanti aventi un albero di alto fusto in comune, cioè cresciuto sulla linea di confine, possono richiederne l’abbattimento su indicazione dell’autorità giudiziaria che ne riconosce la pericolosità o la convenienza; ■ la proprietà del verde posto sul confine può essere dimostrata se una recinzione di un giardino o di un fondo comprende la zona nella quale sono collocate a dimora le piante o gli alberi. Chiariti questi aspetti, le indicazioni pratiche su come effettuare i primi rilievi per la determinazione delle distanze di piante e alberi a dimora
dal proprio confine sono le seguenti: ■ la distanza dal confine va misurata dalla linea di base esterna del tronco dell’albero al momento della piantagione (che in pratica coinciderà con il centro del fusto una volta cresciuto, salvo casi di eccentricità o altri difetti morfologici); ■ è irrilevante ai fini della determinazione della distanza dal confine l’accrescimento successivo del diametro del fusto dell’albero; ■ le siepi e gli alberi posti in prossimità di muri divisori situati sul confine non sono assoggettati alle distanze minime previste dalle norme e regolamenti locali, purché non superino l’altezza del muro. Risulta evidente che nel caso esistano forti perplessità in proposito o si voglia esaminare una situazione specifica importante è meglio affidarsi a un tecnico di fiducia che, oltre a verificare gli aspetti trattati, possa anche effettuare un eventuale esame morfologico appropriato delle piante più importanti.
di Marcella De Meglio
PROGETTANDO
A
l confine tra edilizia e arredamento, le pareti mobili costituiscono un elemento intelligente e innovativo per delimitare gli spazi senza intervenire in modo definitivo o troppo invasivo sugli ambienti, poiché possono essere facilmente spostate, modificate o rimosse. Come sono fatte?
Cieche o vetrate, divisorie, attrezzate o a contenitore, modulari e manovrabili, le pareti interne mobili sono state inventate per risolvere le esigenze di flessibilità nei meccanismi distributivi e architettonici degli uffici, ma si adattano ormai anche agli ambienti domestici. Oggi infatti si assiste a un proliferare di modi di abitare direttamente proporzionale alle esigenze del singolo, così una parete più “soft” risponde a un’idea di spazio aperto in cui la comunicazione fra i diversi ambiti è maggiormente stimolata. Oltre alle tipologie disponibili sul mercato, infatti, le interpretazioni possono vertere anche su soluzioni alternative risultato di un atto creativo concepito per l’unicità di un luogo.
Opera di Serena Viola
OLTRE IL MURO
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LE CARATTERISTICHE
Opera di Serena Viola
toricamente le pareti interne mobili nascono per soddisfare le esigenze tipiche dell’ufficio: l’utilizzo nell’ambiente domestico è molto più recente. La storia delle pareti divisorie inizia infatti nei primi anni ’40 negli Stati Uniti per separare le aree aperte dagli uffici personali all’interno dell’open space (tipologia a pianta aperta). Anche per questo le caratteristiche tecniche sono tipicamente orientate alla massima razionalizzazione degli spazi.
Per definizione le pareti interne mobili sono pareti non portanti inserite in ambienti interni per delimitare spazi contigui e sono caratterizzate essenzialmente dal concetto di modularità. Sono cioè costituite da elementi che possono variare nella tipologia ma che presentano dimensioni standard e possono quindi essere sostituiti agevolmente senza richiedere modifiche al sistema nel suo complesso. Ogni singolo modulo, completamente finito prima della posa, può essere ad esempio cieco (cioè a pannelli opachi) o vetrato, può essere attrezzato (cioè presentare la predisposizione ad accogliere le attrezzature) o semplicemente divisorio, può essere con o senza capacità di contenimento (cioè sfruttare o meno la profondità per contenere armadiature e contenitori come ripiani, cassetti, ecc.), può essere costituito da una porta o da una parete chiusa. Ma al di là di tutte
queste differenze, che garantiscono un’ottima flessibilità, ogni modulo è intercambiabile con un altro dello stesso sistema, anche di tipologia differente, che presenti le stesse dimensioni, e l’intero sistema deve essere “interamente smontabile e rimontabile […] senza degrado dei componenti e senza necessità di modifica degli stessi” (UNI 10700). A causa delle dimensioni più ingombranti, le pareti attrezzate sono intrinsecamente meno modificabili di quelle divisorie, ma compensano la minore flessibilità con la razionalizzazione degli spazi. Le ultime innovazioni tecniche consentono inoltre di ospitare i condotti degli impianti di climatizzazione e di chiudere i vani con ante semplici, scorrevoli o ripiegabili o serrande avvolgibili verticali od orizzontali. Tra le pareti interne mobili propriamente dette sono in netta ascesa due tipologie di prodotto. La prima è la parete manovrabile, caratterizzata essenzialmente da isolamento acustico e scorrimento lungo una guida applicata al soffitto dall’azienda produttrice. La seconda è la parete monovetro: se il vetro prende sempre più piede tra i materiali utilizzati per le pareti divisorie, l’elemento più utilizzato per le pareti monovetro è il cristallo temperato stratificato. Questo tipo di parete interna è di applicazione molto rapida, ma essendo costituito da un unico pannello non è modulare e quindi privilegia la qualità estetica a svantaggio della ricollocabilità.
Photo Tsunagu, Mitsui Fudosan Residential
fatto che essa richieda o meno un’installazione che ne colleghi una parte al pavimento, al soffitto o alla muratura esistente. La tipologia dell’azienda produttrice influisce notevolmente sulle caratteristiche del prodotto finale. La differenza è visibile innanzitutto nel grado di serialità: alcune aziende considerano le pareti alla stregua di un qualsiasi elemento di arredo e quindi si basano su un catalogo di prodotti di serie, che possono essere eventualmente integrati con elementi speciali che si adattino alle specifiche esigenze del cliente; altre invece considerano ogni intervento come un progetto a sé e creano lotti di produzione dedicati a un singolo cliente. Un altro elemento che tende a differenziarsi secondo il tipo di produttore è la parte strutturale della parete: le pareti realizzate da aziende del settore arredo presentano una
LA TIPOLOGIA La prima domanda che bisogna porsi è se si tratta di arredamento o edilizia. Considerato che le pareti interne non sono portanti, si può affermare che se le pareti mobili rientrano nel comparto edile dipende dalla struttura di ciascuna e dal
Photo di Cinius
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Costruzione” 89/106/CEE (CPD). La responsabilità dell’affissione della Marcatura CE e della dichiarazione di conformità è di chi immette il prodotti sul mercato europeo. Le norme UNI che si riferiscono alle pareti attrezzate sono la UNI 10700 e la UNI 10820. Quella che definisce la terminologia e la classificazione relative alle pareti interne mobili e ne individua le tipologie funzionali è la UNI 10700. In essa sono forniti la descrizione morfologica delle componenti delle pareti interne mobili ed esempi delle loro composizioni e sono descritti gli elementi complementari che possono essere abbinati alla parete interna mobile. Gli elementi di partizione interna fanno riferimento alla UNI 7960, punto 3.4.
I CONSIGLI
Opera di Serena Viola
struttura tradizionale, che prevede un reticolo formato da montanti verticali, traversi orizzontali e pannelli di tamponamento agganciati ai due lati. Questa struttura richiede un dispendio di tempo maggiore per assemblare gli elementi con una perfetta ortogonalità. Il sistema strutturale delle pareti sviluppate da aziende del settore edile è concepita per snellire il montaggio e la riconfigurazione e prevede spesso solo i montanti verticali, sagomati, pressopiegati o rullati. Che si tratti di un elemento di arredo o di un componente edile, solitamente la realizzazione di una parete attrezzata costituisce un buon sistema per organizzare lo spazio e gli oggetti che diviene integrato, coordinato, modulare e compatibile.
LE REGOLE A partire dal 1 aprile 2004, le pareti interne mobili messe sul mercato in tutta Europa devono avere Marcatura CE, e cioè devono essere conformi alla Direttiva “Prodotti da 26
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Partendo dall’assunto che vede lo spazio domestico assumere diverse connotazioni, secondo la tipologia di famiglia e le esigenze di chi vive la casa, si assiste alla necessità di creare un angolo-ufficio e quindi di trasformare una parte dell’abitazione ad hoc, magari ritagliando una porzione dello spazio giorno (anche perché tendenzialmente nella zona notte gli spazi sono ridotti all’essenziale). Un modo semplice per farlo può essere quello di delimitare l’angoloufficio con un telo rigido, magari un quadro o un tendaggio particolare, anche in un materiale diverso dal classico tessuto. Una parete divisoria può così diventare anche un elemento distintivo dell’ambiente in cui è installata, enfatizzando un elemento semplice anche solo dal punto di vista cromatico. Infatti oltre alle pareti mobili fornite da aziende del settore, con un po’ di creatività, magari con l’aiuto di un architetto, è possibile destinare a quest’uso anche elementi arredativi originariamente creati per altre finalità. Anche un prodotto artistico, come un quadro double-face, un armadio che si apre sui due lati, una tenda particolare o un paravento possono fungere da parete divisoria fra gli spazi. In alternativa per rispondere alle nuove richieste esiste un ampio panorama sul mercato che propone un certo grado di flessibilità in termini di struttura, modularità e quindi personalizzazione. In definitiva la separazione tra diversi spazi assume un tono nuovo e le sfumature sono molteplici. Attraverso la composizioni di arredi, l’integrazione di cellule aperte a formare una sorta di libreria a giorno, una parete attrezzata, oppure l’installazione di porte con misure fuori standard e spesso trasparenti, che diventano protagoniste riducendo la superficie muraria, si possono creare elementi che inventano un dialogo nuovo con lo spazio, giocando con diaframmi delle tipologie più disparate.
PROPOSTE
PARETI a cura della redazione
Pareti di luce Il programma di pannelli scorrevoli di eccezionali dimensioni proposto da Rimadesio garantisce una totale affidabilità e semplicità di installazione grazie alla qualità del sistema di scorrimento brevettato. Quella disegnata da Giuseppe Bavuso è una vera e propria parete di vetro dai movimenti leggerissimi che lascia scorrere la luce da un ambiente all’altro e permette un’attiva suddivisione degli spazi domestici. I pannelli Velaria sono realizzati su misura, con altezza massima di 292,5 cm e larghezza massima di 150 cm. Possono essere montati con mono, bi o trirotaia, a parete, a soffitto o a incasso. La struttura, in estruso di alluminio anodizzato, è disponibile nella versione naturale, in nero o rivestita in legno. I vetri possono essere singoli, temperati, doppi e stratificati, nella versione trasparente o satinata in una raffinata scelta cromatica, tutti conformi alle norme UNI in materia di sicurezza per i vetri d’arredamento. Velaria di Rimadesio
Boiserie high-tech Listone Giordano presenta l’evoluzione della Boiserie con una nuova interpretazione firmata dall’architetto Massimo Iosa Ghini. Nata come parete funzionale e tecnologica, capace di diventare sor-
Una parete che scorre Il sistema di chiusura Klass, disegnato da Kairos, è costituito da porte scorrevoli allineate o sovrapposte con fissaggio a parete e soffitto e porte battenti con stipiti da fissare sul foro del muro. Pensato per la cabina armadio o per dividere l’area domestica con gusto raffinato, è caratterizzato da ante di grande dimensione con apertura scorrevole, adatte a progettare lo spazio secondo le moderne esigenze. II design formale e puro della superficie, l’ottima funzionalità e l’estrema adattabilità grazie ai tagli a misura in altezza e larghezza fanno di Klass un programma innovativo e affidabile. Il telaio è disponibile nella finitura alluminio tabacco-graffite naturale con profilo verticale dotato di gomma trasparente antiurto, mentre i pannelli sono forniti nelle finiture vetro acidato bronzato, vetri colorati, pannello wengè, rovere miele, rovere safari o laccato in diversi colori. Klass di Move gente sonora e di immagini grazie all’applicazione di attuatori acustici per la diffusione ambientale del suono e all’integrazione di sistemi audio-video evoluti come un monitor lcd 46" integrato a filo parete o il collegamento di giochi interattivi (nuova consolle della Nintendo), la Boiserie Listone Giordano è stata ulteriormente rinnovata, divenendo una parete attrezzata capace di trasformarsi in un vero e proprio elemento di arredo. Gli accessori novità sono la cassettiera con cassetti totalmente estraibili, la veletta in Corian® bianco che ospita al suo interno lampade per l’illuminazione e un telo di proiezione automatizzato e un tavolo realizzato nella stessa specie legnosa della boiserie, che può essere posizionato in prossimità della parete. La gamma comprende la versione in legno di Morado, la Boiserie Modanato in Acero Canadese Montblanc (arricchita da moduli libreria), la Boiserie Modanato con finitura laccata, nelle tonalità del rosso, e la Boiserie Luminoso nella versione Decorativo, caratterizzata da una lastra in plexiglas rivestita da uno strato di Noce Biondo naturale, ai cui lati sono situati sistemi di led che diffondono la luce in maniera uniforme su tutta la superficie, con un forte impatto visivo. Boiserie di Listone Giordano
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Linearità essenziale In Mitika di Adielle il profilo è caratterizzato da un nuovo segno, lineare e minimale. In diverse larghezze e finiture, interagisce con gli stipiti telescopici e con i pannelli per creare un corpo porta estremamente moderno. Il risultato è di grande essenzialità, una pulizia formale che valorizza l’ambiente. Mitika di Adielle
Giochi di luce
Segni di vetro Il nuovo sistema per la colorazione del vetro utilizzato da Henry glass nel Programma Colore è basato su una tecnica di vera e propria ceramizzazione che prevede la stesura sulle lastre di ossidi e polveri di vetro il cui fissaggio avviene ad altissime temperature. La colorazione così ottenuta offre caratteristiche di resistenza e durata nel tempo decisamente superiori agli standard dei tradizionali trattamenti. Le 3 tonalità corallo, verde ninfea e blu Nilo possono essere applicate a tutti i nuovi decori a incisione sabbiata della Linea Segni di Vetro e al modernissimo decoro Labirinto ideato da Alessandro Mendini. La larghezza massima delle ante è di 1025 mm per le ante a battente e di 1260 mm per le ante scorrevoli, con un’altezza delle ante massima di 2800 mm. Su richiesta sono realizzate anche misure personalizzate. Gli stipiti sono disponibili nelle laccature campione (tutte le tinte Ral), in alluminio anodizzato, in 10 tipi di legno e nel nuovo sistema brevettato Isy con stipiti in legno o in alluminio anodizzato o verniciato. Programma Colore di Henry glass
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La luminosità diventa protagonista: anche quando sono chiuse, attraverso le porte Tutto Vetro la luce si diffonde nelle stanze creando effetti scenografici. Trasparenze, giochi di luce e riflessi del vetro, materia che arreda e che si inserisce in qualsiasi ambiente con risultati sempre armoniosi. Le porte scorrevoli Tutto Vetro Eclisse sono realizzate in lastre di cristallo temperato di sicurezza dello spessore di 10 mm. Sulla superficie, che può essere trasparente o satinata, si può riprodurre un decoro attraverso una lavorazione di incisione (sabbiatura) su un lato. Per impreziosire il decoro è disponibile l’applicazione di vetrofusioni colorate. Le porte possono essere completate con una maniglia, un pomolo o un kit di chiusura in ottone cromo satinato. Tutti i vetri sono conformi alle norme vigenti sull’utilizzo nell’edilizia privata e pubblica (norma UNI 7142 e UNI 7697). Tutto Vetro di Eclisse
Un muro di libri Universo è il sistema a spalla eclettico e versatile per realizzare ogni tipo di libreria a giorno o con cassetti e ante scorrevoli e battenti. È un programma che si distingue per l’elevata qualità delle finiture sia nei legni sia nei laccati, facilmente percepibile nei bordi a forte spessore. Le finiture disponibili sono rovere naturale sbiancato, tinto wengè, ciliegio, 25 colori di laccato opaco 25 di laccato lucido e 10 colori cristallo. Universo di Nuova Galli
Leggerezza di vetro Pavilion, disegnato da Antonio Citterio, è un programma di ante fisse e scorrevoli adattabili a qualsiasi misura; un’idea architettonica per dividere e illuminare gli spazi attraverso la luce e la trasparenza. Il telaio è sempre in alluminio anodizzato naturale, mentre le ante possono essere in cristallo temperato trasparente, acidato o colorato e infine in legno canaletto tamburato o rovere bianco impiallacciato orizzontale. Dal programma Pavilion nasce la nuova variante Pavilion light, caratterizzata dall’esile ed essenziale spessore della struttura metallica di supporto, in grado di alleggerire, slanciare e ingentilire la dinamica delle grandi ante fisse o scorrevoli. Il programma affianca la più ampia libertà progettuale e un’ottimale facilità di istallazione. È previsto un diverso posizionamento dei terminali secondo le combinazioni tra pannelli fissi e ante, che possono avere senso di apertura destro o sinistro. Pavilion light di Tre-P&TrePiù
Pareti attive Lualdisystem, il brand di Lualdi che raccoglie la gamma di superfici verticali degli ambienti, si articola in 3 diversi sistemi vicendevolmente coordinabili, complementari, armonici: Night&Day, un sistema autoportante di contenitori e ripiani variamente componibili; Domino, un sistema di contenitori e pannelli coordinati nella modularità e variamente componibili; e Wall&Door, un sistema di pannelli modulari, ante e porte coordinabili per materiali e finiture, finalizzato a rendere omogenea, razionale e “attiva” la parete, come una sorta di sofisticata boiserie che ingloba, oltre alle porte, spazi di contenimento di vario genere e dimensione: armadi a muro, cabine office, cabine armadio, spogliatoi, guardaroba. Wall&Door di Lualdi
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Organizzare le distinte funzioni abitative in uno spazio può comportare la demolizione di tramezzi esistenti oppure l’edificazione di pareti fisse o smontabili. Quest’ultimo caso può essere risolutivo, ad esempio, per suddividere un loft nei diversi ambiti. Come?
AD HOC
UNA PARETE
di Elena Sivori
MULTIFUNZIONE R Un posto per i libri e uno per la tv e lo stereo, ma anche spazi contenitori e mensole per accogliere oggetti vari. Ecco come gli architetti Francesca Taliento e Paolo Alessandro hanno risolto la suddivisione di alcune delle principali funzioni all’interno della più ampia organizzazione degli spazi di un vecchio laboratorio riadattato ad abitazione e studio, identificando così il loro nuovo paesaggio domestico e di lavoro.
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’esigenza di questa giovane coppia di architetti era quella di riuscire a creare, in assenza di pareti e porte, una fruibilità e strutturazione dello spazio non più rigida e gerarchica, ma che fosse in grado di circoscrivere gli ambiti, di separare le diverse funzioni, concedendo allo stesso tempo la massima libertà di movimento. Inoltre il desiderio di lasciare inalterata la fisionomia originale dell’ambiente a disposizione, sprovvisto di muri divisori se non quelli che identificavano il servizio igienico, in perfetta sintonia con le esigenze progettuali, ha visto protagonista questa composizione di mobili che si trasformano in pareti inserendosi tra le grandi colonne rivestite di mattoni a vista. Pensato per separare la zona dello studio destinata alla rappresentanza, il luogo domestico del relax e del sociale e quello più privato che ospita la zona notte, questo arredo scandisce lo spazio e ogni cosa trova la sua giusta collocazione: elementi
accostati con semplicità ed eleganza, progettati per separare, contenere, esporre che si relazionano tra loro in modo articolato. Questo mobile è un insieme di elementi, per la maggior parte modulari, fissati su entrambi i lati di un pannello alto 2,10 m, che ne rappresenta lo scheletro. Un primo lato del mobile, quello che si affaccia sulla zona giorno antistante i due divani, è caratterizzato dalla presenza di una mensola bassa, dalla forma curva e provvista di rotelle su cui sono stati collocati tv, stereo, videoregistratore e dvd (1). Sopra di essi, in un’alternanza di elementi pieni e vuoti, sono posizionati pensili chiusi con ante battenti e mensole a giorno, pensati per risolvere il problema del contenere e del mostrare, che creano un piacevole gioco di simmetrie e proporzioni. In posizione speculare rispetto a una delle colonne che caratterizzano l’ambiente nel suo complesso, l’altra parte del mobile si affaccia sulla zona che accoglie lo studio professionale e che è caratterizzata
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3 La planimetria e i prospetti nei disegni della parete attrezzata e le fotografie della realizzazione del loft oggetto dell’intervento.
in prevalenza da elementi chiusi, atti a contenere documentazione varia, affiancati da piccole mensole che accolgono riviste (2). Simmetricamente rispetto all’asse che lo attraversa lungo tutta la sua lunghezza, il secondo lato del mobile svolge una funzione prettamente di contenitore e serve la camera da letto, anche qui con moduli chiusi da ante (3). Il rigore e la semplicità del disegno dalle geometrie essenziali si fonde con la naturalità del materiale scelto per la realizzazione, legno d’acero di colore chiaro, che ben si pone in contrasto con la prevalente finitura di mattoni a vista delle murature, con le travi di legno scuro del soffitto e con la resina di colore grigio scelta per il pavimento. 2
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DALL’AVVOCATO
Accade di sovente che il proprietario di un’unità immobiliare all’interno di un condominio, per far fronte alle proprie esigenze, si trovi nella necessità di mutarne la destinazione d’uso. È sempre possibile trasformare un’abitazione in un luogo di lavoro?
MUTAMENTO D’USO
di Andrea Voghera e Luca Ghiringhelli VGG Studio Legale in Milano
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DEGLI IMMOBILI Prima di procedere al cambiamento di destinazione d’uso, è sempre necessario consultare il regolamento condominiale, che a volte, a prescindere dalle autorizzazioni concesse dalla pubblica amministrazione, possono porre vincoli e restrizioni. e ipotesi possono essere molteplici: si pensi ad esempio al caso in cui si desideri adibire un appartamento a studio professionale (ad esempio medico) o ad altre attività, ovvero ancora si intenda rendere abitabili i locali sottotetto. A tale riguardo è il caso di rammentare che l’art. 832 c.c. prevede che «il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico». Ciò non significa tuttavia che il proprietario possa sempre liberamente e arbitrariamente mutare la destinazione d’uso della propria unità immobiliare. Infatti, proprio nell’ambito condominiale, al fine di cercare di preservare la quiete e tranquillità dello stabile ovvero la conformazione interna all’atto di costituzione dello stesso condominio, si è soliti prevedere dei divieti a particolari destinazioni e/o attività delle unità immobiliari. Occorre però sottolineare che i divieti e i limiti di destinazione d’uso delle unità immobiliari condominiali di proprietà esclusiva sono validi solo se inseriti espressamente e chiaramente in un regolamento di natura contrattuale. La natura contrattuale viene riconosciuta solo al regolamento che rispetti tre criteri: che sia approvato all’unanimità e sottoscritto da ogni condomino, che sia predispo-
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sto dall’originario costruttore venditore e accettato dai condomini e che sia predisposto dall’originario unico proprietario dell’edificio e inserito quale parte integrante nei singoli rogiti. Le clausole che limitano l’uso e il godimento della proprietà esclusiva sono del tutto valide e vincolanti anche per i successivi acquirenti delle unità immobiliari, purché il regolamento contrattuale sia stato trascritto o sia altrimenti richiamato e approvato nei singoli atti di acquisto. È pertanto buona norma, prima di realizzare qualsivoglia mutamento d’uso di una unità immobiliare di proprietà esclusiva in condominio e a prescindere dalle eventuali autorizzazioni della pubblica amministrazione, verificare l’esistenza nel regolamento di condominio di eventuali validi vincoli o restrizioni all’uso e al godimento della propria unità immobiliare. Nel caso di violazione di divieti o restrizioni legittimamente contenuti nel regolamento condominiale, il condominio potrebbe infatti chiedere la cessazione della destinazione abusiva e l’osservanza in forma specifica delle istituite limitazioni. Va però sottolineato che nella pratica le fattispecie possono essere diverse e molteplici, sicché si raccomanda di rivolgersi sempre a un professionista del settore per sottoporgli il proprio caso.
Qualche anno fa abbiamo recepito il significato di una pressante campagna di sensibilizzazione e abbiamo fatto installare nella nostra casa almeno un salvavita, un dispositivo elettrico che serve a evitare le folgorazioni. Ma contro il rischio di un incendio cosa ci salva? DALL’ESPERTO di Alberto Mazza
UN ESTINTORE UN SALVAGENTE IN CASA L’estintore rappresenta l’unico mezzo a nostra disposizione per spegnere il focolaio finché questo è delimitato e avvicinabile, e quindi l’unico “salvagente” che ci permette di intervenire quasi in tempo reale.
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a innanzitutto chiarito che proprio la rapidità con la quale un incendio cresce e si propaga e la grande quantità di fumo e di gas che sviluppa in tempo assai breve sono il pericolo maggiore degli incendi domestici. Considerato che la migliore difesa è la prevenzione, innanzitutto dovremmo avere l’impianto elettrico a regola d’arte con adeguate sezioni, messa a terra, e, oltre ad aggiungere il salvavita, sono molti gli accorgimenti che dovremmo avere, come ad esempio evitare di mettere tende in nylon vicino a una lampada al quarzo. Comunque quando un incendio si innesca bisognerebbe intervenire subito, nei primi secondi, mentre anche chiamando i Vigili del Fuoco non è possibile prevedere che arrivino in meno di 7 minuti. Invece solo agendo con la massima tempestività si può evitare il peggio; e per farlo abbiamo bisogno di un salvagente: un estintore. Gli estintori li troviamo dappertutto, in uffici, ospedali, scuole, supermercati, teatri, ma anche nel garage e nella centrale termica del nostro condominio.
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Questo non è però solitamente a disposizione nel singolo appartamento. Eppure la casa è lo scenario della massima parte degli incendi che, ogni giorno, si verificano, lasciando spesso tristi conseguenze. In casa ci sono moltissimi combustibili: mobili di legno, divani, coperte, materassi, televisori, tappeti; in cucina oli, elettrodomestici e gas; molti arredi sono facilmente infiammabili, e così le tende, i materiali plastici, i rivestimenti, i nostri stessi vestiti in fibre artificiali. In casa ci sono inoltre molti rischi di inneschi: la fiamma del gas può infiammare una tenda vicina o l’olio nella padella e in salotto può essere la brace di una sigaretta o del camino. Anche in assenza di fiamma, un televisore in stand by può surriscaldarsi e andare a fuoco, oppure il sovraccarico di tanti apparecchi innestati su un’unica presa può far surriscaldare i cavi elettrici appiccando il fuoco. Tutti gli elettrodomestici – specie quelli che hanno resistenze elettriche – e anche le lampade, sono potenzialmente pericolose.
In certe circostanze, come quando ci dedichiamo all’hobbistica con un saldatore, basta una disattenzione e il rischio può diventare alto. E quello che brucia non solo fa fiamma e genera calore, ma sprigiona fumo e gas aggressivi, soffocanti, asfissianti, a volte letali.
CHE COS’È? Un estintore è un apparecchio che contiene un estinguente che può essere proiettato e diretto su un fuoco sotto l’azione della pressione interna (All. A al D.M. 20.12.1982). È costituito da una bombola sovrastata da un’impugnatura che ha sotto una leva, uno spinotto di sicurezza, un tubo esterno che finisce in un ugello e un piccolo manometro su una scala colorata; sulla bombola appaiono diverse scritte (vedi Figura 1) e un cartellino con le annotazioni dei controlli e delle revisioni. Dentro la bombola (Figura 2) vi sono l’estinguente (una polvere) e un propellente (un gas inerte, l’azo-
Fig. 2
B. E. G. P. T. U. V. M. L. S. M. C.
Fig. 1
to) in pressione (15 bar circa); quando, levato lo spinotto, premiamo la leva, apriamo una valvola interna e il gas in pressione scarica la polvere all’esterno attraverso il tubo di pescaggio, il tubo esterno e l’ugello che la diffonde e proietta sull’incendio (Figura 3). La polvere è una miscela di sali organici che si sparge nell’aria
bombola in acciaio estinguente (polvere) gas (azoto) in pressione) Tubo pescante interno tubo esterno flessibile ugello diffusore valvola interna tra P e T maniglia di presa leva di azionamento di V spinotto di sicurezza manometro di controllo cartellino interventi
attorno al fuoco e si deposita sul materiale in fiamme; a contatto con l’alta temperatura dell’incendio, si decompone e sottrae ossigeno (il comburente) formando anidride carbonica (CO ) e acqua; azioni combinate che permettono di soffocare l’incendio. Quello descritto è il più diffuso degli estintori portatili, adatto ad 2
Levato lo spinotto S, azionando la leva L si apre la valvola V; la pressione del gas G che preme sulla polvere E la spinge nel tubo P e nel tubo T da cui esce attraverso l’ugello U per diffondersi nell’ambiente.
Fig. 3
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affrontare gli incendi più comuni, quelli della classe di fuoco A (cioè di combustibili solidi come legno, plastica, stoffa), della classe B (di liquidi come benzina o alcool) e della classe C (di gas, il metano della cucina o il gpl della bombola): è quindi un estintore a polvere di classi A, B e C. Il formato più impiegato è quello che contiene 6 kg di polvere estinguente e pesa mediamente un po’ più di 9 kg per essere maneggiato senza particolari difficoltà.
COME LO RICONOSCIAMO E COME LO IDENTIFICHIAMO? Un estintore è un presidio di sicurezza antincendio ed è quindi assoggettato a una serie di prescrizioni; ogni tipo e modello deve essere sottoposto dal produttore a diverse prove tecniche (secondo norme nazionali ed europee) da effettuare presso laboratori autorizzati e notificati per attestare le
In casa
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sue capacità di spegnimento e la sua efficienza funzionale; i risultati sono certificati e il produttore deve ottenere dal Ministero dell’Interno un’omologazione che gli consenta di costruirlo e commercializzarlo. I riferimenti di questo iter e le caratteristiche devono essere riportate sull’apparecchio secondo le indicazioni date dai disposti e illustrate in Figura 1: esse costituiscono la sua “carta di identità” insieme alla dichiarazione di conformità rilasciata del produttore, con la quale egli garantisce le caratteristiche dichiarate dell’apparecchio fornito. Sulla parte frontale sono riportati nella prima fascia il tipo di estintore, la sua capienza e la sua capacità di spegnimento; sotto le istruzioni anche visive di uso, le classi di fuoco per le quali è omologato, una serie di informazioni, consigli e accorgimenti di impiego e il codice di identificazione del produttore per l’omologazione del tipo e modello; in basso il nome e i riferimenti del produttore. Sulla parte laterale sono invece riportati in alto il riferimento della
In ufficio
norma tecnica di prova e classificazione EN 3 – 7; in basso la certificazione dell’azienda produttrice; in mezzo i riferimenti di matricola e dell’anno di produzione, le indicazioni per l’installazione, le prescrizioni di manutenzione e smaltimento e la dichiarazione di conformità.
ESTINTORE A POLVERE Ci sono estintori a polvere (e con altri estinguenti) più grandi: da 9 o 12 kg, e carrellati da 30, 50 e 100 kg ci sono anche estintori piccoli: da 1, 2 o 3 kg; la dimensione dell’estintore è commisurata alla sua potenzialità di spegnimento. Se abbiamo in casa, a portata di mano, un estintore di tipo comune, basta anche meno di un minuto per prenderlo e intervenire, e se necessario possiamo usarlo in emergenza anche direttamente sul corpo della persona.
In stazione ferroviaria
Avere un’estintore in casa significa poter interve nire entro i primi secondi dall’innesco di un incen dio e quindi il nostro consigl io è quello di acquistarlo e magari anche di propor lo per i singoli condomini.
Quando si usa un estintore si è in preda a forte emozione, non si ha l’esperienza di un Vigile del Fuoco, e perciò spesso si riesce a sfruttare solo in parte la sua capacità; dobbiamo allora essere sicuri che, anche se non utilizzato al meglio, riuscirà a estinguere il focolaio entro 2 minuti.
ESTINTORE A CO
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Nel condominio si può trovare anche un altro tipo di estintore: a biossido di carbonio o CO , che deve essere appeso alla parete e sovrastato dal suo cartello segnaletico; è un apparecchio in Classe B che contiene 2 kg di anidride carbonica ad alta pressione (quindi allo stato liquido a 26 bar circa, cioè circa 1 m³ espansa); è più piccolo di quello domestico (ce ne sono modelli da 5 kg e poi carrellati sino a 54 kg), con bombola più sfinata, non c’è il manometro e l’ugello è sostituito da un cono diffusore. 2
In stazione ferroviaria
È posto a protezione di quadri elettrici e delle apparecchiature nei locali macchina ascensore, ecc; agendo con la maniglia si apre la valvola e l’anidride carbonica si proietta all’esterno formando una nuvola gassosa e “neve” (sono fiocchi di ghiaccio secco formati dal violento abbassamento di temperatura che accompagna l’espansione del gas e fa nevicare sull’incendio) che impedisce il contatto dell’ossigeno con il fuoco e lo soffoca. È un tipo di estintore che ha portata limitata, va usato con precauzione, specie in ambienti ristretti, dato che il CO soffoca anche le persone e il ghiaccio secco può ustionare occhi, viso e parti del corpo esposte, ma è efficace. 2
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(sono prescritti ogni 6 mesi) e manutenzioni e revisioni programmate (con sostituzione della polvere ogni 3 anni, del CO ogni 5); queste operazioni devono essere (con un contratto) affidate al personale esperto e qualificato di un’azienda specialistica, che può essere la stessa presso la quale lo abbiamo acquistato. 2
DOMANDE ■ Dove si trova? Per acquistarlo è opportuno rivolgersi a centri specializzati in articoli e tecnologie antincendio (rintracciabili su pagine gialle, internet, ecc. sotto le voci estintori o antincendio). Dobbiamo avere garanzie sulle prestazioni e la qualifica del produttore. Al momento dell’acquisto è bene evitare bombolette spray e simili; un estintore deve rispondere a situazioni di emergenza e deve essere un apparecchio professionale.
■ Quanti ne servono? La singola abitazione (appartamento, porzione in multifamiliare, ecc.) non è soggetta a verifica di prevenzione incendi; applichiamo quindi una regola generale e il buon senso: un estintore a polvere da 6 kg è previsto, per una superficie di 150 m2. Considerata l’inesperienza operativa, per un’abitazione sino a 90 m2 prevediamo un estintore, oltre mettiamone due.
■ Dove tenerlo? In vista, direttamente raggiungibile dalla cucina, dal soggiorno, dalla camera da letto (quindi nel disimpegno o nel corridoio, anche a terra con un sottovaso) mai in un armadio o dietro una porta o qualsiasi elemento che lo nasconda, distante da fonti di calore. In sintesi, dove possiamo immediatamente raggiungerlo e prenderlo: dobbiamo poterlo avere in mano entro 10-20 secondi.
■ Quale manutenzione e controllo richiede? Innanzitutto dobbiamo vigilare che non presenti alterazioni e che l’ago del manometro sia stabile nel campo verde; dobbiamo quindi assicurargli controlli periodici 38
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■ Quanto costa? Il costo di un estintore a polvere da 6 kg non supera i 50 euro, la manutenzione semestrale può costare, all’anno, circa 12 euro, il controllo triennale con sostituzione dell’estinguente costa circa 26 euro. Quindi in 12 anni spendiamo meno di 240 euro; meno di 20 euro all’anno. Inoltre è possibile ottenere uno sconto sul premio assicurativo incendio dell’appartamento; se tutti i condomini lo hanno si può avere uno sconto sul premio polizza incendio fabbricato. Avere un estintore nella propria abitazione garantisce inoltre una sicurezza psicologica elevata: se si sviluppa un principio di incendio non saremo presi dal panico e non impazziremo in tentativi inutili, ma saremo pronti, sapremo cosa fare e avremo lo strumento efficace; e sarà bene che tutti, in casa, lo sappiano usare.
■ Come si usa? Si prende dalla maniglia, impugnandolo da sotto e sollevandolo. Ci si mette davanti al fuoco, si appoggia l’estintore a terra e si toglie lo spinotto. Si libera il tubo e lo si tiene ben saldo con una mano, si alza l’estintore, prendendolo sempre dalla maniglia e con la mano aperta che afferra la leva di azionamento; si protende la mano con il tubo ugello in avanti puntato verso la base delle fiamme e si avanza fin dove è possibile. Si stringe la mano tirando la leva e si inizia la scarica, tenendo ben saldo l’estintore e il tubo, che con la pressione tende a divincolarsi. Si dirige il getto (è una specie di nuvola che esce sibilando e che va gestita come se fosse un getto d’acqua) sulla fiamma, con movimenti lenti ma decisi, senza agitarlo: il getto deve “stringere” e avvolgere il focolaio. È bene non scaricare tutto l’apparecchio, lasciando una riserva. A fiamme spente è necessario controllare che non ci sia più fiamma e non si vedano braci o parti ancora ardenti. A questo punto si può appoggiare l’estintore a terra, aprire le finestre per ventilare e staccare tutte le spine di tutti gli apparecchi elettrici.
Un restyling su misura
RINNOVO
RINNOVO
Il rinnovo dell’abitazione prevede un iter progettuale più soft che lascia intatti alcuni ambienti e ne modifica totalmente altri. Qual è il risultato?
FUORI MILANO
Un restyling su misura Con la rivisitazione di questo appartamento l’architetto Cesare Miglioli restituisce allo spazio domestico un aspetto fresco e tutto l’insieme sembra godere di questo restyling e assumere una fisionomia diversa. di SONIA MARITAN photo GIORGIO PATRUNO
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Rinnovare un’abitazione con ricercatezza di dettagli e attenzione alla funzionalità è ciò che il progettista, calandosi nei panni di interior designer, ha realizzato in questa abitazione ubicata in un palazzo di recente costruzione nell’hinterland milanese. L’abitazione, di circa 80 m2 calpestabili, consta di un soggiorno, una cucina abitabile, due camere da letto, due bagni e due balconi. Gli interventi maggiori hanno coinvolto i due bagni, totalmente ristrutturati, e il disimpegno liberato dalle porte, completamente aperto e valorizzato dal controsoffitto a faretti.
LA ZONA GIORNO
STATO DI FATTO
Com’era
I BAGNI
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STATO DI PROGETTO
Com’è
Protagonista del disimpegno è diventata la libreria in wengè: una “parete di cultura” che si sviluppa per tutta la lunghezza. Il corridoio che unisce la zona giorno alla zona notte assume così, insieme alla sua funzione originaria, una valenza estetica più forte.
Anche la parete obliqua del bagno nella zona notte, che definisce la parte terminale del corridoio, e la disposizione diversa delle aperture, nel bagno come nelle camere da letto, ha reso più funzionali queste stanze. Così come l’inserimento delle porte scorrevoli nel secondo bagno e nella cucina ha aumentato la fruibilità degli spazi. Ancora, le spallette in cartongesso create nella zona giorno hanno valorizzato anche dal punto di vista estetico l’intero ambiente ampliando la visuale da un angolo all’altro dell’abitazione e creando un rapporto più immediato fra i diversi ambiti domestici. La semplicità lineare è stata mantenuta e accentuata dall’eleganza prodotta dal tocco di innovazione derivata dai cambia42
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menti di colore, dai materiali e dalle luci nel living quotidiano. La luce, in particolare, gioca un ruolo di primo piano con l’utilizzo di lampade sospese, faretti incassati a soffitto e appliques a parete, creando un’atmosfera calda e accogliente che avvolge la zona giorno, aperta sull’ingresso, da dove si accede alla cucina, alla zona notte e ai servizi. Attira subito l’attenzione la parete colorata che separa il soggiorno dal bagno, nella quale due feritoie interrompono il colore rosso, che dona vivacità alla stanza, con due aperture opacizzate che permettono di illuminare il bagno cieco. Sul corridoio che dal soggiorno immette alla zona notte si sviluppa una “parete di cultura” costituita da una libreria progettata e realizzata su misura, interamente in wengè, per tutta la
In questa pagina diversi scorci della zona giorno evidenziano i giochi di luce e colore. Protagonista la parete rossa che dialoga con il candore delle altre superfici verticali e orizzontali. La luce enfatizza questo dialogo proponendosi in diverse forme.
Ogni dettaglio è studiato su misura: ai due lati della porta d’ingresso una nicchia ospita la libreria, mentre l’altra accoglie l’lcd, il lettore dvd e ogni dispositivo high-tech legato a questo momento di relax. Altro dettaglio degno di nota sono le due feritorie che interrompono il colore rosso della parete colorata, regalando luce naturale al bagno cieco.
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In questa pagina la zona pranzo e la nicchia, studiata nel dettaglio per connotarsi con una funzione portaoggetti e insieme per denotarsi con un segno estetico. La luce gioca un ruolo determinante proponendosi in diverse forme: le lampade sospese, i faretti incassati a soffitto e le appliques a parete. Nella pagina accanto protagonista la cucina, che si propone in una nuova veste enfatizzando la zona di comunicazione con il salotto.
lunghezza del corridoio stesso, rendendolo piacevole e funzionale. In faccia alla libreria si scorge la porta della prima stanza da bagno, all’interno della quale è stato utilizzato lo stesso wengè per realizzare i mobili del lavabo e quello contenente la lavatrice. Per rivestire sia le pareti sia il pavimento è stato utilizzato unicamente il mosaico Agamennone di Bisazza, le cui sfumature di grigio donano eleganza e giochi di riflessi contrastanti con il bianco dei sanitari, il tutto accentuato dagli specchi posizionati sopra il lavabo e la vasca. La stanza da bagno è stata studiata dal progettista con particolare attenzione e ricercatezza per proporla come elemento caratterizzante del rinnovamento. Questa caratteristica ha coinvolto anche il secondo bagno dell’abitazione, trasformato a servizio esclusivo della camera da letto principale. I sanitari sono disposti con accento geometrico essenziale: da un lato water e bidet, dall’altro il lavabo, dietro al quale una parete vetrata a specchio nasconde la zona della doccia, volutamente separata e posta a un piano più elevato al quale si accede salendo tre gradini. Anche qui i materiali di rivestimento hanno le tonalità dei grigi. L’intervento di ristrutturazione, pur risultando non invasivo, ha valorizzato maggiormente le stanze senza variarne la distribuzione, soffermandosi su dettagli e particolari in grado di trasformare un appartamento ordinario in casa d’autore. 44
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Infine i due bagni: in questa pagina quello che serve direttamente la camera matrimoniale. I sanitari affiancati hanno un disegno geometrico, una parete vetrata a specchio nasconde la zona doccia posta a un piano più elevato e alla quale si accede salendo tre gradini. Come a sottolineare ulteriormente le linee essenziali dei sanitari, i materiali di rivestimento hanno le tonalità dei grigi.
Cos’è cambiato? 1. La parete del bagno nella zona notte che definisce la parte terminale del corridoio è stata inclinata; 2. L’ingresso al bagno nella zona notte è stato spostato all’interno della camera matrimoniale; 3. Le porte delle due camere da letto sono state spostate per assecondare la nuova forma che assume il bagno e avere una lunghezza utile per contenere la profondità degli armadi posti nella zona notte; 4. Entrambi i bagni sono stati totalmente ristrutturati; 5. Il disimpegno liberato dalle porte, completamente aperto, risulta rinnovato e valorizzato dal controsoffitto a faretti; 6. È stato realizzato un abbassamento con farettatura anche in una porzione del soggiorno e sono state inserite due feritoie su una parete; 7. La porta del bagno collocato nella zona notte è stata trasformata in una porta scorrevole interno muro; 8. Le spallette in cartongesso creano uno spazio ad hoc che accoglie la TV e alcune mensole a giorno; 9. Nell’ingresso della cucina una porta a battente è stata sostituita con una porta scorrevole esterno muro; 10. La colorazione del parquet prima in ciliegio tinta naturale è stata cambiata con un mordente in wengè scuro. 46
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Anche nel secondo bagno, che serve la zona giorno, è stata inserita la porta scorrevole. Nell’antibagno è stato creato uno spazio per contenere la lavatrice. Questo mobile, come gli altri, è realizzato in wengè. Infine sia le pareti sia il pavimento sono rivestiti con un mosaico le cui sfumature di grigio donano eleganza e un gioco di contrasto con il candore dei sanitari.
SCHEDA PROGETTO Arredi Mobili in wengé Luci Parquet Tavolo soggiorno Arredo Bagni Bagno cieco
Bagno camera matrimoniale
Massimo Mosca mobilia cucine e ambiente – Vimercate Martini e Delta Light Piano tavolo Quatour Tinteggiatura mordente per legno pavimento colore wengé Minotti
Sanitari Flaminia modello Link Lavabo Acqua Grande Miscelatori Gruppo Bonomi Vetro satinato stratificato con camera d’aria Lavabo Falper Rivestimento lastre in ardesia naturale
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DIRITTI E DOVERI di Luca Grassini
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Ciascuno di noi che, da privato, intraprende un’opera di ristrutturazione della propria casa si trova a dover affrontare ogni sorta di problematiche che partono dall’acquisto di materiali e componenti edili come infissi e pavimenti per arrivare alla commissione a terzi di opere edili. Come può scegliere un prodotto l’utente finale e come può conoscerne le caratteristiche?
L’IDENTIKIT DEL PRODOTTO EDILE La scheda prodotto, poco nota, è una sorta di carta d’identità del prodotto, che per legge deve accompagnare sempre il manufatto, un’indispensabile tutela nell’acquisto del prodotto per avere un riscontro diretto della sua composizione e provenienza.
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er esempio, se l’utente finale desiderasse scegliere personalmente la miglior tipologia di infisso in legno lamellare da utilizzare, quali accorgimenti dovrebbe adottare a fronte di una fornitura di prodotto di caratteristiche simili ma difformi da quelle richieste? Inizialmente è buona regola, al momento della scelta presso il fornitore, individuare correttamente la tipologia di prodotto desiderato attraverso la valutazione delle caratteristiche tecniche della cosiddetta “scheda prodotto”.
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Questo documento, introdotto con circolare del Ministero delle Attività Produttive nel 2004, in recepimento del D.M. 101/97 e richiamato dall’art. 6 del D.Lgs. 206/05 (meglio noto come Codice del Consumo), rappresenta la carta di identità del prodotto poiché riporta le specifiche di denominazione merceologica, di tipologie di materiali impiegati, dei metodi di fabbricazione, nonché i dati del produttore o del suo importatore nell’ambito della UE. La scheda prodotto deve essere, in ogni caso, sempre consultabile da parte dell’acquirente e, comunque, consegnatagli al momento della conclusione del contratto e al ritiro del prodotto stesso. Il contenuto della scheda prodotto fa fede sulle caratteristiche del prodotto ordinato e va perciò richiamato nel contratto d’ordine o di fornitura. Il committente, pertanto, potrà lamentare al proprio fornitore/venditore la difformità del prodotto rispetto alle caratteristiche descritte nella scheda prodotto, e il produttore non potrà avvalersi, nel contratto sottoscritto, di un’eventuale clausola che gli consenta di modificare unilateralmente le caratteristiche del prodotto.
Infatti normalmente non può essere consegnato un prodotto in qualche modo difforme dall’ordine inoltrato, e comunque in ogni caso con caratteristiche tecniche non conformi alla scheda tecnica. L’inefficacia di tale clausola, giuridicamente definita “vessatoria” (ossia tendente a imporre alla parte contrattuale “non professionale”, ossia il consumatore, clausole unilateralmente vincolanti), è stata recepita dal legislatore, sempre attraverso il citato Codice del Consumo, all’art. 33, lettera M.
Quindi il committente, contestate le difformità attraverso idonea raccomandata AR, potrà richiedere a sua scelta al venditore, senza spese, la riparazione o sostituzione del bene (salvo che ciò sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso) o una riduzione adeguata del prezzo. In ogni caso è sempre consigliabile, anche in caso di difformità evidenti, consultare un professionista di fiducia per evitare eventuali problematiche legate a clausole contrattuali spesso oscure.
Curiosità Cos’è una finestra di legno lamellare? È una finestra costruita in tutto il suo spessore interame nte in legno lamellare. Quest’ul timo è costituito da lunghe lam elle incollate tra loro e costitu isce una valida alternativa al legno massello, perchè il legno così ingegnerizzato è più sta bile.
SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO Ai sensi della legge 10/04/91 n. 126 “Norme per l’informazione del consumatore”, del DM 08/02/97 n. 101 “Regolamento di attuazione della legge 10/04/91 n. 126 e della circolare 3 agosto 2004 n. 1 Ministero Attività Produttive"
Per gentile concessione di Confartigianato Novara.
PULIZIA
DENOMINAZIONE LEGALE / MERCEOLOGICA
Pulire con panno morbido leggermente inumidito in acqua ed esente da prodotti contenenti solventi o prodotti abrasivi.
SERRAMENTI: FINESTRE E PORTE FINESTRE MODELLO 68 EXTRA
MANUTENZIONE
RAGIONE SOCIALE E/O MARCHIO AZIENDALE
Periodicamente rinverdire le parti strutturali del prodotto con prodotti a base di cera. Periodicamente lubrificare e registrare le ferramenta. La manutenzione straordinaria deve essere eseguita da personale qualificato.
Falegnameria PB - via Nenni, 6 - 20090 Settala – MILANO
PRECAUZIONI D’USO
TIPOLOGIA
Evitare usi impropri e non consoni al prodotto.
FINESTRA ALZANTE-SCORREVOLE
MODALITÀ DI SMALTIMENTO
EVENTUALI SOSTANZE DANNOSE ALLA SALUTE
Quando il prodotto non è più utilizzato, tutti gli accessori, componenti e quant’altro lo costituisce non vanno dispersi nell’ambiente, ma conferiti ai locali sistemi pubblici o privati di smaltimento conformi alle disposizioni normative vigenti.
Per la destinazione d’uso prevista, il prodotto non è tossico o nocivo all’uomo né agli animali o all’ambiente
COMPONENTI DEL PRODOTTO
MATERIALI IMPIEGATI
TELAIO FISSO (imbotte; stipite)
Struttura Rivestimento
LAMELLARE DI ROVERE EUROPEO
ANTA
Struttura Rivestimento
LAMELLARE DI ROVERE EUROPEO
TAMPONAMENTO PER ANTA
Struttura Rivestimento
VETROCAMERA 4+4/12/4+4 EKOPLUS
COPRIGIUNTI / COPRIFILI
Struttura Rivestimento
ROVERE EUROPEO
GOCCIOLATOIO
Struttura Rivestimento
ASSENTE
TRATTAMENTO DI IMPREGNAZIONE E/O FINITURA VERNICE ALL’ACQUA (impregnante, fondo e finitura)
SISTEMA DI CHIUSURA (serratura) MACROM SISTEMA HS 25 (PORTATA 250 KG) MOVIMENTO DELL’ANTA (cerniere) MACROM SISTEMA HS 25 (PORTATA 250 KG)
GUARNIZIONI E ALTRI ACCESSORI DEVENTER S3223a E S2586a ALTRI ELEMENTI PARTICOLARI ASSENTI
MANIGLIA / POMOLO HOLLY - MOD. POLO L101
EVENTUALE QUALIFICAZIONE DEL PRODOTTO Si tratta di prodotti costruiti con cura come quelli di alto artigianato.
PROGETTO DI / METODI E PARTICOLARITÀ COSTRUTTIVE La falegnameria è strutturata a isole con C.d.L. a Cnc e macchine speciali.
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IN PILLOLE... A CURA DELLA REDAZIONE
PRODOTTI EDILI COSA E COME DETRARRE
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rima di iniziare una ristrutturazione, una volta verificata la conformità alle normative edilizie locali, bisogna tenere presente che la detrazione Irpef dipende dai manufatti presi in considerazione e naturalmente dalle modalità e tipologia di intervento in cui sono eseguiti. Esistono infatti diverse condizioni di detraibilità che variano in funzione della tipologia abitativa e quindi a secondo che si tratti di singole unità abitative (casa indipendente) o parti condominiali (casa condominiale). Nelle sei pagine che seguono vengono quindi trattate tutte le possibili tipologie di prodotti edili coinvolte nella detrazione fiscale del 36% legate a interventi su immobili con riferimento al patrimonio edilizio esistente. Tra tutti i prodotti edili trattati implicati nella detrazione fiscale del 36%, solo gli infissi e le caldaie a condensazione sono interessate anche dalla detrazione fiscale del 55%.
...in pillole
Nuova costruzione o rifacimento con altri aventi caratteri (materiali, finiture, colori) diversi da quelli preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
Riparazione delle parti murarie, sostituzione dei parapetti e delle ringhiere conservando caratteristiche uguali.
BALCONI
CASA CONDOMINIALE
Nuova installazione o sostituzione delle grondaie; nuova formazione o rifacimento dei cornicioni con caratteristiche diverse da quelle preesistenti.
Rifacimento, riparazione o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti (materiali, dimensioni).
GRONDAIE E CORNICIONI
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
Rifacimento anche parziale modificando materiali e/o colori; applicazione di intonaci e/o tinteggiatura esterni con modifiche a materiali e/o colori.
Rifacimento, anche completo con materiali e colori uguali a quelli preesistenti, creazione di una piccola apertura per lo sfiatatoio del gas; applicazione di intonaci e/o tinteggiatura esterni conservando materiali e/o colori uguali a quelli preesistenti, applicazione di intonaci e/o tinteggiatura interni senza limitazioni di materiali e colori.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
FACCIATE
Rifacimento anche parziale delle pareti esterne modificando materiali e/o colori, nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte di una parete interna.
Rifacimento anche completo di pareti esterne con materiali e colori uguali a quelli preesistenti, riparazione o rifacimento di pareti interne anche con materiali diversi, conservando la stessa posizione.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
PARETI
TETTI
Sostituzione dell’intera copertura, modifica della pendenza delle falde con o senza aumento di volume.
Riparazione con sostituzione di una parte della struttura e dei materiali di copertura conservando le caratteristiche preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
Nuova costruzione interna o esterna o rifacimento modificando i caratteri preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
Riparazione o rifacimento interni ed esterni conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti.
CANNE FUMARIE
Sostituzione con altre di materiale e/o forma diversi da quelli preesistenti.
Sostituzione con altre uguali a quelle preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
TRAVI DEL TETTO
CASA CONDOMINIALE
TEGOLE
Sostituzioni con modifiche, sostituzione totale per la formazione di un nuovo tetto.
Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelli preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
...in pillole
Nuova realizzazione o sostituzione con altri aventi caratteristiche diverse da quelle preesistenti.
Riparazione o sostituzione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
CANCELLI E RECINZIONI
Sostituzione senza innovazioni rispetto alla situazione preesistente. Nuova installazione con o senza opere esterne.
Sostituzione di quelle preesistenti senza modificare la sagoma e/o i colori.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
INFERRIATE FISSE
Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma e colori diversi, trasformazione da finestra a portafinestra.
CASA INDIPENDENTE
LUCERNARI
Sostituzione con altre aventi gli stessi caratteri essenziali.
PORTEFINESTRE
CASA CONDOMINIALE
Nuova formazione o sostituzione con altri aventi caratteri diversi da quelli preesistenti.
Sostituzione con altri aventi gli stessi caratteri di quelli preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
Nuova installazione.
CASA INDIPENDENTE
Non sono previste detrazioni.
PORTE BLINDATE INTERNE
Nuova installazione o sostituzione con altre aventi caratteri differenti.
CASA INDIPENDENTE
PORTE INTERNE
CASA CONDOMINIALE
Sostituzione conservando i caratteri preesistenti.
PORTE BLINDATE ESTERNE
CASA CONDOMINIALE
Non sono previste detrazioni.
Allargamento con demolizioni di modesta entità o riparazioni conservando materiali, colori e dimensioni.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
Allargamento con demolizioni di modesta entità, realizzazione di aperture o chiusure esterne senza modifiche allo schema distributivo dell’edificio. Installazione o sostituzione con altre aventi caratteri diversi.
Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelli preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
PORTE ESTERNE
...in pillole
Nuova apertura o modifica di quelle preesistenti, sostituzione con altre aventi caratteristiche diverse.
CASA INDIPENDENTE
Sostituzione senza modifica della tipologia degli infissi.
FINESTRE
Nuova installazione o sostituzione di infissi esterni con altri aventi sagoma, materiali o colori diversi (solo se riguarda l’intera facciata).
Riparazione o sostituzione di infissi esterni e interni conservando i caratteri preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
PERSIANE
INFISSI
Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma, materiali e colori diversi.
Sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (sagoma e colori).
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
Nuova installazione o sostituzione di serramenti esterni con altri aventi finiture e colori diversi da quelli preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
Sostituzione di serramenti esterni o riparazione di serramenti interni con altri aventi le stesse caratteristiche.
SERRAMENTI
CASA CONDOMINIALE
Sostituzione o riparazione con innovazioni.
Riparazione senza innovazioni o con sostituzione di alcuni elementi.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
Sostituzione con altri anche di tipo diverso e riparazione o installazione di singoli elementi (se si tratta di opere finalizzate al risparmio energetico), installazione di macchinari esterni.
CASA INDIPENDENTE
Sostituzione con altri anche di tipo diverso e riparazione o installazione di singoli elementi.
CALORIFERI E CONDIZIONATORI
Sostituzione di impianti e apparecchiature, realizzazione di un servizio igienico interno.
Riparazione di apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.).
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
SCALE E GRADINI
CALDAIE
CASA CONDOMINIALE
SANITARI
Nuova installazione, rifacimento e sostituzione di scale esterne e interne, sostituzione di gradini interni ed esterni modificando i caratteri preesistenti.
Riparazione di scale esterne, riparazione o sostituzione di scale interne, sostituzione di gradini interni ed esterni sempre mantenendo caratteri uguali a quelli preesistenti.
CASA INDIPENDENTE
CASA CONDOMINIALE
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Come illuminare soggiorni e sale da pranzo? Che cosa deve essere considerato prima di procedere all’acquisto? Quando utilizzare le lampade a risparmio energetico?
SOGGIORNARE TRA ON - OFF di Emilia Prevosti
LUCE e OMBRA R In soggiorno si legge, si guarda la televisione, si conversa, si ospita e talvolta si mangia. Per ogni funzione è importante scegliere una luce adeguata.
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QUADRO
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alotti e sale da pranzo sono luoghi privilegiati per la condivisione del tempo libero con le nostre famiglie o per gustare un pasto con gli amici, senza dimenticare le serate spese davanti al televisore o in compagnia di un buon libro. È il luogo destinato al relax e all’accoglienza, queste stanze devono quindi essere predisposte ad accogliere diverse attività che non possono essere gestite con un’unica e generale fonte d’illuminazione, ma che richiedono l’utilizzo di diversi tipi di luce. Gli apparecchi di illuminazione, con caratteristiche coerenti all’uso, devono essere posizionati dove sono effettivamente necessari, evitando di sovrailluminare l’ambiente. Infatti nella godibilità di qualsiasi spazio le zone d’ombra sono importanti tanto quanto quelle di luce. L’ombra senza la luce non potrebbe esistere, ma altrettanto la luce senza l’ombra. La creazione di zone d’ombra e di zone luminose consente di tagliare e caratterizzare fortemente lo spazio. Il primo fattore da considerare è la posizione degli arredi. Non ha alcun senso collocare le lampade in modo indipendente da essi. Se, come spesso accade, la posizione dei punti luce è stata predeterminata in modo indipendente, una buona soluzione può essere data da sistemi come Orbite, prodotto da Album (pagina a fianco). Questo sistema consente di porre la fonte di luce in ogni punto dell’ambiente in cui è installato. I corpi illuminanti possono
essere posti dove effettivamente occorrono ed essere facilmente spostati dall’utente stesso garantendo la massima flessibilità. Fondamentale è illuminare in modo adeguato il tavolo da pranzo per evitare la sgradevole sensazione di non godere pienamente della vista di ciò che si mangia. Se la posizione del punto luce è decentrata rispetto al tavolo, sono oggi presenti sul mercato apparecchi come Noaxis (pagina 60), prodotto da FontanaArte, che decentrando l’asse della sorgente luminosa si pone dove la luce è richiesta senza dover ricorrere a soluzioni più drastiche. È importante non dimenticare di predisporre nei pressi del divano o di una poltrona una lampada idonea alla lettura e un apparecchio schermato, che non interferisca con il monitor del televisore ma che illumini adeguatamente un tavolino di servizio. Qualora questi locali si affaccino su piacevoli scenari o su giardini e terrazzi è indispensabile utilizzare in prossimità delle vetrate lampade schermate che non creino riflessi sui vetri che ne limiterebbero la trasparenza. Apparirà controcorrente, ma per questi ambienti le lampadine a risparmio energetico sono sconsigliabili, in quanto la luce prodotta è piuttosto fredda e impersonale: meglio destinarle alle stanze dedicate ai servizi o ai luoghi esterni e privilegiare lampade a luce calda e avvolgente, di maggior impatto e fascino per queste stanze.
ORBITE, sistema di illuminazione a bassa tensione disegnato da Pepe Tanzi per Album. È possibile scegliere i diversi componenti tra un’ampia gamma.
QUADRO, lampada a sospensione prodotta da Album e disegnata da Pepe Tanzi. Rosone quadrato che contiene il trasformatore e al quale si possono sospendere, con il proprio cavetto di alimentazione monopolare, 2 o 4 corpi illuminanti del sistema Orbite. Il rosone è disponibile in due finiture: bianco e alluminio.
MERCURY, lampada disponibile nelle versioni a sospensione e da soffitto disegnata da Ross Lovegrove e prodotta da Artemide. Disponibile nei colori alluminio satinato e cromo lucido. Emissione di luce indiretta. FARFALLA è uno dei corpi illuminanti per il Sistema Orbite di Album. Fornisce luce diretta per mezzo di una lampadina alogena bispina. La lampadina ha una parte schermata che dirige la luce verso il basso o verso l’alto.
FLORA, lampada da terra prodotta da FontanaArte e disegnata da Future Systems. Corpo in alluminio lucido stampato con tecnologia idro-formatura e diffusore in vetro soffiato bianco. La lampada può essere messa a pavimento con un perno o sorretta da un basamento in tubolare metallico curvato.
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NOAXIS, lampada a sospensione prodotta da Fontana Arte su disegno di Alessandro Pedretti, Studio Rota & Partners. Struttura in vetroresina verniciata con diffusore in vetro. Disponibile nei colori bianco, nero, grigio, grigio metallizzato e oro.
NUR SU, lampada a sospensione prodotta da Artemide su design di Ernesto Gismondi. Emissione di luce colorata indiretta per creare atmosfera nell’ambiente e bianca diretta per illuminare piani di lavoro o tavoli da pranzo. È possibile creare infinite atmosfere di luce colorata gestite da una centralina elettronica e da un telecomando a raggi infrarossi.
ARA MK3, lampada a luce fluorescente orientabile sull’asse verticale e alogena per illuminazione indiretta, disegnata da Ilaria Marelli e prodotta da Nemo.
LILY MARLENE, lampada da terra disegnata da Alberto Fraser per Luxit. Lampada con led ad alta intensità con trasmissione della luce attraverso un braccio in fibra ottica.
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Via C. Goldoni, 50 20090 Trezzano S/N Milano (ITALY) - tel. 02 48 43 50 1 - fax 02 48 43 50 51 - www.civic.it - info@civic.it
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Aumentare il comfort di vita negli edifici, risparmiare energia, inquinare meno sono obiettivi irrinunciabili. Se lo si può fare risparmiando il 55% dell’investimento diventano irresistibili. Come fare?
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COGLI L’INCENTIVO
H A B I T A T di Claudio Pellanda
AUMENTA IL COMFORT Costruire nuovi edifici confortevoli, salubri ed efficienti dal punto di vista energetico non basta per ottenere un miglioramento della situazione ambientale: è necessario aumentare comfort e performance energetiche del patrimonio edilizio esistente per registrare veri successi in termini di alta qualità dell’aria, delle acque e dei suoli. È per questo che lo stato italiano ha scelto di incentivare il retrofitting energetico degli edifici. Da quest’anno chiunque può detrarre il 55% dei costi di progettazione ed esecuzione di tali lavori dalle imposte che paga. A differenza delle precedenti incentivazioni per le ristrutturazioni edilizie (che permettevano la detrazione d’imposta ai fini Irpef del 36%) accessibili solo ai privati cittadini, la detrazione del 55% prevista dalla Finanziaria 2007 è a disposizione di ogni categoria di soggetti contribuenti che possiedano un immobile o che godano di un diritto reale sullo stesso. La detrazione del 55% convive con quella del 36% e con l’Iva al 10%.
KYOTO Da tempo si sente l’esigenza di ridurre il carico inquinante dei nostri edifici su un ambiente che rivela segni preoccupanti di stress da incuria e sfruttamento eccessivo di risorse energetiche e ambientali. In gioco c’è il nostro futuro, perciò scherzarci su o indugiare è da folli. Nel 2002 l’Europa ha emanato un ottimo documento in tal senso: la Direttiva Comunitaria n. 91 EPBD (Energy Performance Building 62
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Design), dalla quale è scaturita in Italia l’emanazione del decreto legislativo n. 192/2005, ora integrato e corretto dal n. 311/2006. Questi decreti avranno come effetto un significativo incremento del comfort abitativo degli edifici di nuova edificazione. Poiché tuttavia ogni anno si costruiscono nuovi edifici pari circa all’1% del patrimonio edilizio esistente, si dovrebbero attendere decine di anni per registrare significative diminuzioni dei consumi energetici su base nazionale. Alla fine dell’anno scorso perciò, nel comporre la legge Finanziaria per il 2007, il governo italiano ha scelto di imprimere ulteriore slancio all’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano incentivando in modo significativo ogni intervento che consegua una migliore prestazione energetica degli edifici esistenti (esclusi pertanto quelli in fase di costruzione). È previsto che ogni soggetto fiscale che investa nel miglioramento dei profili di consumo energetico per il riscaldamento di edifici possa detrarre il 55% dei relativi costi sostenuti dalle imposte che dovrà allo stato nei successivi 3 anni.
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La percentuale della spesa che entra in detrazione è piuttosto elevata: la ragione sta nelle previsioni del governo italiano circa la difficoltà del nostro paese di far fronte agli impegni presi con la ratifica del protocollo di Kyoto. A fronte di una riduzione di emissione di anidride carbonica che deve raggiungere nel 2012 il 6,5% rispetto ai valori registrati nel 1990, a oggi si registra un
Gli involucri edilizi, anche di recente realizzazione, mostrano spesso all’analisi termografica difetti di tenuta termica considerevoli, per la scarsa cultura in merito al risparmio energetico di chi li ha progettati e realizzati. In questa immagine sono evidenti i ponti termici causati dalla presenza di cassonetti di avvolgibili non coibentati, dalla collocazione di termosifoni in nicchia sotto le finestre in assenza di strati isolanti termici e dalla scarsa qualità dei telai degli infissi. A tutto questo la finanziaria permette di porre rimedio con significativi risparmi fiscali (archivio KlimArK )
aumento del 13% di quei livelli. Ciò significa che da qui al 2012 dovremo ridurre del 20% l’emissione di CO . Se ciò non sarà possibile dovremo affrontare un esborso da 1,5 a 2,5 miliardi di euro all’anno. La decisione è stata pertanto quella di stanziare in anticipo risorse economiche significative da distribuire tra i cittadini per aiutarli a migliorare gli standard di comfort degli edifici, stimolando indirettamente anche la crescita delle numerose aziende italiane che producono materiali e prodotti per un’edilizia a basso consumo energetico. Gli interventi finanziabili grazie agli incentivi della finanziaria 2007 sono quelli riguardanti l’intero involucro degli edifici quando permettano la riduzione di almeno il 20% dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (art. 344), quelli attinenti alle pareti perimetrali e alle finestre (art. 345), l’installazione di pannelli solari termici per 2
la produzione di acqua calda anche eventualmente per il riscaldamento (art. 346) e la sostituzione della caldaia con una a condensazione (art. 347). Nel caso di installazione di pannelli solari è necessario che questi siano dotati di certificazione di qualità secondo una tra le norme UNI EN 12975 o 12976, che i collettori e i bollitori siano garantiti almeno 5 anni, il resto dell’impianto per almeno 2 anni e che l’installazione dell’impianto sia condotta secondo i manuali forniti dai produttori dei sistemi. Anche per la sostituzione delle caldaie vi sono specifiche cui porre attenzione: va garantito un rendimento termico utile minimo, vanno installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica (o dispositivi equivalenti nel modulare la portata d’acqua) nel caso di impianti che impiegano il fluido riscaldante a temperature superiori a 45°C: maggiori dettagli sono forniti dai tecnici abilitati o dagli installatori.
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Curiosità
COME AGIRE Dal punto di vista operativo è necessario innanzitutto individuare un professionista in grado di dominare con buona capacità gli aspetti energetici dell’edificio. Il suo compito sarà quello di comprendere quali siano le attuali prestazioni dei vari elementi che costituiscono l’immobile (serramenti, copertura, pareti perimetrali, solai disperdenti il calore verso il basso, impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda) relazionandole con quelle che si possono ottenere con interventi economicamente convenienti. Il tecnico stilerà un elenco di tali lavori, riportandone una graduatoria secondo il rapporto tra i costi da sostenere e i benefici conseguibili. Va sottolineato che considerare come beneficio solo la riduzione dei consumi è fuorviante. In questo genere di interventi si incide significativamente anche sul benessere garantito dalle migliori condizioni microclimatiche alle persone che vivranno nell’edificio. Il confronto tra i costi degli interventi e l’importo del
di Kyoto il fatto che il protocollo una curiosa relazione con in sta % 55 i 194 del tra ra se cif pae La da parte del 55° giorno dopo la ratifica ° 90 il ore vig ponsabili in res o i rat ere è ent no tuttavia ess il vincolo che essi doveva con , ari gin ori meri ri nu tto cri dei sottos . La ricorrenza oni di gas serra mondiali issi em le del una % 55 ato il var di almeno entemente l’Unione Europea ha rec to: tes con o est qu eno in a alm rar non è così di produzione di obiettivi, entro il 2020, ano fiss che i ent dim le serie di provve di riduzione del 20% del ria con fonti rinnovabili, % 20 del a rgi il 20% dell’energia prima ene risparmio di e del conseguimento di rgetica. emissioni in atmosfera remento di efficienza ene inc di e i attraverso misur rispetto ai valori attual
gettito fiscale che annualmente il beneficiario produce potrà essere utile a definire quali lavori ipotizzati è bene condurre a termine per primi. A questo punto il tecnico avrà gli elementi per redigere la carta di identità energetica dell’edificio in analisi: l’attestato di certificazione o qualificazione energetica, un documento che sintetizza in poche cifre il consumo di energia per riscaldamento e indica le modalità esecutive per la sua progressiva riduzione. Per ognuno degli interventi che saranno eseguiti lo stesso tecnico redigerà una scheda informativa, nella quale compariranno i dati di consumo pre e post intervento, oltre a tutti i costi in detrazione. Tra questi ultimi sono compresi anche i compensi del tecnico abilitato.
ENEA I due documenti appena descritti dovranno essere spediti all’Enea con raccomandata semplice (all’indirizzo postale Enea - Dipartimento Ambiente, Cambiamenti globali e Sviluppo sostenibile Via Anguillarese 301 - 00123 Santa Maria di Galeria - Roma), specificando come riferimento: «Finanziaria 2007 riqualificazione energetica», o potranno essere compilati e inviati all’Enea sul web dal sito internet www.acs.enea.it. In tal caso si otterrà una ricevuta informatica di attestazione dell’avvenuta consegna.
Da tempo in Italia si lamentava la scarsa qualità del costruito. Ciò che tante lamentele non sono riuscite a fare lo ha prodotto il timore che si stia passando, o si sia già varcato, il limite dell’accettabile sfruttamento delle risorse ambientali. Ne è derivato un impulso alla realizzazione di edifici energeticamente efficienti che ha incentivato anche la ricerca di prodotti per l’edilizia più performanti. Nell’immagine la sezione di un telaio per finestre in cui l’aspetto dell’isolamento termico viene rinforzato con materiali appositi accostati ai più tradizionali. In altri casi il serramento si presenta alla vista in legno, ma nasconde un cuore in polistirene estruso che ne rivoluziona la prestazione. Le industrie che hanno per prime investito in ricerca e sviluppo di prodotti e materiali per edilizia più performanti sono le prime a trarre beneficio dalle detrazioni fiscali che incentivano la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. (foto archivio KlimArK )
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Sistema integrato Baxi: pannelli solari + caldaia a condensazione. Soluzioni impiantistiche come quella illustrata permettono di ottimizzare la prestazione d’impianto sia rispetto ai rendimenti energetici ottenibili che alla sostenibilità ambientale, e di sfruttare contemporaneamente più articoli della legge finanziaria per il 2007.
Queste formalità devono essere espletate entro 60 giorni dalla fine dei lavori, in ogni caso entro febbraio 2008 o entro 60 giorni dalla fine del periodo di imposta in corso al 31.12.2007 per il richiedente. In questo modo l’Enea potrà comporre una banca dati delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio italiano e delle loro evoluzioni. Tra i documenti che devono essere invece conservati dal richiedente il beneficio fiscale ci sono l’asseverazione di un tecnico che assume responsabilità sull’esecuzione di quanto progettato, conformemente alle dichiarazioni prodotte
e alla legislazione vigente, e tutta la documentazione inerente i pagamenti e le fatture. I pagamenti delle opere e delle prestazioni professionali dovran-
no eseguirsi con bonifico postale o bancario riportando: causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto a cui favore è stato fatto il bonifico. Le fatture indicheranno separatamente i costi per la manodopera e quelli relativi all’intervento. Vanno inoltre conservati per eventuali verifiche l’autorizzazione del proprietario dell’immobile all’esecuzione delle opere, qualora questi non coincida con il richiedente, la tabella di ripartizione delle spese condominiali e la copia della delibera dell’assemblea condominiale che ha autorizzato l’intervento nel caso di condomini.
La diffusione delle caldaie a condensazione ha raggiunto negli ultimi 5 anni livelli particolarmente interessanti. In particolare nel settore residenziale l’abbinamento di questi generatori di calore con sistemi di riscaldamento a pannelli radianti a bassa temperature permettono di raggiungere rendimenti d’impianto di grande rilevanza. Le aziende produttrici di questo genere di apparecchi non si sono fatte trovare impreparate: nella foto la gamma caldaie murali e a terra a condensazione Baxi (da 12 a 150 kW), che conta oltre 25 modelli.
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Risparmi per sostituzione di infissi con telaio spessore 50 mm e vetro singolo Preintervento
W/m2K 4,52
m2 infissi 15
m2 infissi 20
m2 infissi 25
m2 infissi 30
m2 infissi 35
m2 infissi 40
Uw
euro/anno
euro/anno
euro/anno
euro/anno
euro/anno
euro/anno
2,4
142,37
189,82
237,28
284,74
332,19
379,65
2,2
155,80
207,73
259,67
311,60
363,53
415,46
2
169,23
225,64
282,05
338,46
394,87
451,28
1,8
182,66
243,55
304,44
365,32
426,21
487,10
1,6
196,09
261,46
326,82
392,18
457,55
522,91
1,4
209,52
279,36
349,21
419,05
488,89
558,73
1,2
222,95
297,27
371,59
445,91
520,23
594,54
Valori di trasmittanza dell'infisso di 1,5 m2 postintervento
1
236,38
315,18
393,97
472,77
551,56
630,36
0,8
249,82
333,09
416,36
499,63
582,90
666,18
0,7
256,53
342,04
427,55
513,06
598,57
684,08
Risparmi conseguibili sui costi per riscaldamento per la sostituzione di infissi realizzati con telaio in legno di spessore 50 mm e vetro singolo con infissi a trasmittanza determinata. Al risparmio che si rileva dalla tabella vanno aggiunti i risparmi da detrazione fiscale di cui all’art. 345 della legge finanziaria per il 2007. I calcoli sono condotti per una collocazione dell'intervento in zona climatica E, località con 2386 gradi giorno.
Tipologia dell’intervento
Detrazione fiscale (%)
Limite massimo della detrazione (in euro)
Importo massimo della spesa detraibile (in euro)
Riqualificazione energetica dell’intero edificio esistente [art. 344 L. 296/2006]
55
100.000 in 3 quote annuali di pari importo
181.818,18
Interventi su strutture opache e su infissi [art. 345 L. 296/2006]
55
60.000 in 3 quote annuali di pari importo
109.090,91
Installazione di impianti solari termici [art. 346 L. 296/2006]
55
60.000 in 3 quote annuali di pari importo
109.090,91
Installazione di caldaie a condensazione [art. 347 L. 296/2006]
55
30.000 in 3 quote annuali di pari importo
54.545,45
Importi massimi della detrazione e relativi importi massimi della spesa sulla quale la detrazione si calcola. Ogni richiedente potrà ottimizzare il beneficio fiscale incrociando i dati del suo gettito fiscale con quelli della presente tabella oltre che con quelli inerenti gli interventi finanziabili al 36% spalmabile su 10 anni di imposta.
Interventi su immobili esistenti distinti per la tipologia di detrazione fiscale cui possono accedere. Detrazione del 36% 왎 manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze; 왎 manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali; 왎 restauro e risanamento conservativo; 왎 ristrutturazioni (ad esempio quelle finalizzate al risparmio energetico, alla sicurezza statica e antisismica, all’eliminazione delle barriere architettoniche, alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, alla realizzazione di parcheggi pertinenziali); 왎 interventi di bonifica dall’amianto.
Detrazione del 55% a) interventi che comportino una riduzione della trasmittanza termica U degli elementi opachi costituenti l’involucro edilizio, comprensivi delle opere provvisionali e accessorie; b) interventi che comportino una riduzione della trasmittanza termica U delle finestre comprensive degli infissi; c) interventi impiantistici concernenti la climatizzazione invernale e/o la produzione di acqua calda; d) prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi di cui alle lettere a), b) e c), comprensive della redazione dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica.
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LE DETRAZIONI Per uno stesso importo di lavori non sono cumulabili tra loro le detrazioni del 55% e quelle del 36% previste per le ristrutturazioni. Tuttavia il richiedente che esegue contemporaneamente lavori di riqualificazione energetica e altri che non incidono su tale prestazione dell’edificio ha accesso ai benefici previsti agli articoli da 344 a 347 della Finanziaria 2007 per i primi e alla detrazione del 36%, prorogata dall’art. 387 della stessa legge, accompagnata dall’Iva al 10% per gli ultimi. Se installa condizionatori con tecnologia a inverter ha anche facoltà di chiedere la detrazione del 20% dei costi secondo quanto previsto dal “decreto motori” del 19 febbraio 2007. Le detrazioni di cui al “decreto edifici”, sempre del 19 febbraio scorso, possono essere chieste da uno dei fruitori dell’immobile, anche se non ne è proprietario. È sufficiente infatti che il richiedente, se non ne è proprietario, detenga il bene o goda su esso di un diritto reale. È il caso di un usufruttuario, che potrà godere dei benefici come l’inquilino, il comodatario e i condomini nel caso di interventi su parti comuni condominiali. Anche su di un bene utilizzato in leasing si possono condurre interventi di retrofitting energetico agevolabili: gode della detrazione fiscale l’utilizzatore. A differenza della disciplina che regola l’accesso alle detrazioni del 36% delle spese sostenute per la ristrutturazione edilizia, quelle per la riqualificazione energetica non sono limitate solo alle persone fisiche, ma comprendono gli esercenti di arti o professioni, le imprese, le società, le associazioni tra professionisti, gli enti sia pubblici sia privati che non svolgano attività commerciali. Insomma ce n’è per tutti, approfittiamone: da domani respireremo un’aria migliore.
Dimmi che intonaco hai e ti dirò che muro avrai…
LA PELLE
INTONACI
DELLA CASA
di Cinzia Russo
L'intonaco è la pelle delle murature, uno strato di rivestimento murale che protegge i muri dagli agenti atmosferici e deve assolvere a una funzione estetica molto importante che deve perdurare nel tempo.
S
in dalla preistoria le strutture in legno, canne intrecciate, pietra e muratura erano rivestite con un intonaco per riparare l’edificio dal freddo, dal calore e dall’umidità e in questo modo, con tutte le varianti tecniche finalizzate ai diversi usi, per tutti i lunghi secoli della storia, l’uomo ha prodotto muri e intonaci capaci di resistere per centenni, se non millenni. L’ottenimento di questi effetti pressoché miracolosi (tenacia, flessibilità, stabilità delle murature) dipende dal tempo necessario al compimento dei processi naturali che garantiscono l’adesione indissolubile delle malte ai mattoni non solo per via meccanica, ma anche per processo chimico, cioè di compenetrazione e coesione, fino a formare un corpo unico e solido. Oggi alcune tipologie di intonaco per ottenere l’effetto compatto di una volta ricorrono a soluzioni veloci, facili ed economiche, che, se pur soddisfacenti dal punto di vista estetico, sono povere di prestazioni tecniche e reale durabilità nel tempo. Soprattutto nel restauro, alcuni degli innumerevoli prodotti in “stile antico” di tipo sintetico imitano gli effetti estetici del muro antico ma ostacolano la traspirabilità che dovrebbe essere garantita attraverso intonaci e murature. 68
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I CRITERI La scelta dell’intonaco è un argomento importante sia per i progettisti, sia per i costruttori, sia per gli utenti finali. Infatti questi ultimi si trovano ad affrontare problematiche di manutenzione più o meno gravi dovute alle scelte tecniche talvolta errate dei primi, spesso causate da una scarsa conoscenza delle caratteristiche dei materiali. Ormai per il progettista non esiste opera di qualità che esuli dalla rispondenza a determinate specifiche dei materiali e dei componenti. Nel panorama variegato della produzione e delle proposte tecniche più avanzate, il dilemma al quale il progettista si trova a rispondere è quello relativo alla scelta e ai criteri da adottare per imparare a individuare i requisiti e le tipologie giuste per ogni intervento. L'intonaco, dal punto di vista tecnico, fa parte della categoria delle malte e può contribuire all’isolamento termo-acustico dell’edificio, contribuire ad aumentare la
resistenza agli incendi e a proteggere o a risanare dall’umidità i muri prevenendo le muffe e i muschi.
I CONSIGLI Deumidificare una struttura muraria vuol dire eliminare, per evaporazione, l’acqua in eccesso ristabilendo un equilibrio igrometrico. Il risultato migliore si ha applicando direttamente sulla muratura, precedentemente bonificata, un legante di calce idraulica naturale che ha in sé le caratteristiche fisiche e chimiche per garantire il miglior risultato, evitando stratificazioni e trattamenti preliminari. Un buon intonaco isolante e una buona stesura consentono, infatti, di risolvere i ponti termici creati fra materiali di conducibilità diversa e di assorbire l’umidità che si forma per condensa, evitando che questa sgoccioli lungo i muri slavandoli e aggredendoli con muffe e muschi.
Caratteristiche fondamentali degli intonaci devono essere l’igroscopicità (la capacità di assorbire l’umidità dell’aria) e la traspirabilità, doti essenziali per una costruzione sana che faciliti l’evaporazione e prevenga l’emissione di sostanze nocive alla salute. L’intonaco è quindi paragonabile alla pelle proprio perché le pareti della casa devono fungere da protezione e filtro verso l’esterno; come tali devono riparare e riscaldare ma, soprattutto, respirare in modo naturale permettendo la traspirazione dell’umidità prodotta dalle attività interne e filtrando gli inquinanti.
selezionata generalmente non superiore ai 2 millimetri di origine calcarea o silicea, di provenienza fluviale (naturale) o derivante da macinazione. I materiali che sono classificati come “leganti” per gli intonaci devono tenere uniti i pigmenti e le cariche nonché aumentare la capacità aggrappante del materiale. È per questo che si vedono spesso facciate con vaste zone in cui gli intonaci si sono staccati dal supporto, slavati, alterati, sfogliati.
LA TECNICA LE TIPOLOGIE Le malte per intonaco sono state di recente oggetto di specifiche norme tecniche tendenti a definirne le tipologie e i requisiti fondamentali. La malta per intonaco è composta da una parte legante (indurente) che ingloba sabbia a granulometria
I pigmenti, purché inorganici (terre naturali o polveri finissime di marmi), anche se onerosi da reperire, consentono sfumature di colore di molte tonalità e intensità che non si alterano al sole né si dilavano con il tempo. Produttori a livello internazionale di intonaci sintetici cercano di ottenere queste prestazioni con macchine colorimetriche e pigmenti organici che danno origine a colori detti “solidi alla luce”, ottenendo prodotti certamente più economici, ma assolutamente sconsigliati, anche per la scarsa resistenza al fuoco delle malte da intonaco lavorate con componenti organici. Recentemente, grazie alla spinta verso la qualità promossa dalla bioedilizia, negli intonaci moderni sono usati come leganti componenti bioecologici (cellulosa, amido, fumo di silice, latte e uova). Questi sono aggiunti con lo scopo di modificare le caratteristiche dell’intonaco e in particolari formulazioni conferiscono alle miscele a base di calce aerea alte resistenze meccaniche alla compressione e resistenza alle intemperie, mantenendo le proprietà di elasticità e permeabilità al vapore.
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e cemento Portland, con prevalenza di cemento; ■ intonaco a base di gesso, in cui il legante è esclusivamente gesso.
MATERIALE IN OPERA Per comprendere perché l’intonaco rappresenta un aspetto tecnico di primaria importanza nell’edilizia, bisogna brevemente spiegare come va steso per ottenere le prestazioni migliori in ogni situazione.
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Gli intonaci si distinguono in base al legante usato: ■ intonaco a base di calce, in cui l'unico legante è la calce idraulica (o forte), chiamata anche “cemento idraulico naturale” in quanto indurisce anche a contatto dell’acqua, quindi questo tipo di intonaco può essere tranquillamente usato per costruzioni a contatto con l’acqua o nelle vicinanze di corsi d’acqua; ■ intonaco calce-cemento, in cui il legante è una miscela di calce aerea (detta anche idrata o spenta o grassello di calce) e cemento Portland, con prevalenza di calce; questi tipi di calci sono definite “grasse”, cioè sono date da calci vive molto avide di acqua che si rigonfiano fino a due volte e mezza, quindi si possono usare in prossimità di acqua solo con l’aggiunta di leganti in grado di diminuire questo assorbimento; ■ intonaco cemento-calce, in cui il legante è una miscela di calce idrata 70
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L'intonaco esterno, detto “corpo d'intonaco”, forma un rivestimento compatto composto di tre strati, ognuno con caratteristiche e funzioni diverse, che va a coprire la muratura con spessore generalmente
compreso tra 1,5 e 2 cm; in casi particolari lo spessore può raggiungere anche i 10 cm. ■ Rinzaffo. Il primo strato, molto compatto e resistente, è a contatto con la muratura, si chiama “rinzaffo” o “intonaco rustico” o “abbozzo”; esso costituisce il “ponte di adesione” tra il corpo d’intonaco e la muratura; viene applicato in maniera non uniforme fino al rivestimento del 60-80% circa della muratura. Con la sua granulometria grossolana crea zone ruvide che serviranno da aggrappante per gli strati successivi. Tra i vari strati dell’intonaco, il rinzaffo è quello che presenta le più elevate resistenze a sollecitazioni fisiche, quindi se presenta fessurazioni e umidità andrà a inficiare gli strati successivi e a creare sfaldature, crepe e rigonfiamenti.
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■ Stabilitura. Il secondo strato, molto consistente, è definito “stabilitura”, “arricciatura” o “intonaco civile”, ha una granulometria media (circa 1,5 mm di diametro massimo) e viene applicato in spessori che variano da 1,5 a 2 cm, rivestendo così il ruolo di vero e proprio scheletro di tutto il sistema intonaco. La stabilitura ha il compito di uniformare la superficie delle murature, appianandola e rendendola piena e omogenea, inoltre, dato lo spessore, funge da barriera protettiva nonché da struttura portante per gli strati successivi (intonaco di finitura o sistema collante-piastrella). La stabilitura può avere tipologie diverse: può essere in calce, in gesso, in gesso/scaiola, in cocciopesto (il procedimento di macinatura di tutti i materiali argillosi di scarto o provenienti da demolizioni come mattoni, coppi, tegole). Questo tipo di intonaco è raccomandato per la realizzazione dei piani terra o delle cantine, dove in presenza di umidità si potrà stendere l’intonaco di arriccio e quello di finitura in calce bianca o marmorino.
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■ Finitura. L’'ultimo strato, detto “rasante” o “finitura” o “stucco”, è molto fine e ha generalmente due funzioni: proteggere l’intonaco costituendo la finitura finale o il supporto per la tinteggiatura e renderlo esteticamente gradevole. Nell’antichità quest’ultimo strato era solitamente realizzato con colorante, acqua e calce, mentre oggi vi sono numerose tipologie di pitture e intonaci protettivi già rifiniti con pigmenti e lavorabili a stucco o a velatura che non richiedono un ulteriore passaggio con la pittura o le vernici. Questi intonaci permettono di realizzare anche tecniche pittoriche molto raffinate come l’affresco, spesso di difficile realizzazione a causa della velocità di presa del materiale in opera.
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ALTRI INTONACI Nel caso in cui le murature, soprattutto quelle in calcestruzzo, non abbiano una buona capacità igroscopica, si possono utilizzare intonaci idrofughi purché parzialmente traspiranti usando, magari solo per gli zoccoli inferiori degli edifici, intonaci impermeabili. Esistono infine intonaci a base di leganti idraulici (cemento e calce), denominati “monostrato” per via del loro metodo di applicazione, anche se in realtà questo intonaco viene in effetti realizzato in due “mani”, la seconda delle quali viene effettuata quando la prima è ancora fresca. L'insieme è però considerato come un unico strato, in contrapposizione agli intonaci detti “tradizionali”, eseguiti con due o tre mani scaglionate su più settimane. L’intonaco monostrato è preparato con un prodotto realizzato industrialmente e per questo detto “pronto all’uso”, in cantiere deve essere solo impastato per un determinato tempo con la quantità d’acqua 72
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indicata. L’applicazione sulla parete avviene spruzzando il prodotto tramite un apparecchio ad aria compressa, ma il procedimento può nascondere un certo numero di difficoltà. Infatti se non si procede in modo corretto si possono provocare inconvenienti legati alle proprietà meccaniche o di adesione (specifiche che sono in attesa di essere normate).
LA CALCE Dopo quasi un secolo di oblio, durante il quale sono stati compiuti danni non indifferenti alle costruzioni, viene rivalutato l’uso della calce come legante principale da utilizzare per gli intonaci, in quanto è stato compreso come le qualità naturali siano le più adeguate alla migliore qualità della vita all’interno degli edifici.
I pregiudizi infondati secondo cui la calce non sarebbe solida e resistente quanto il cemento perdono oggi di importanza e peso sulle scelte progettuali in quanto è vero esattamente il contrario. Infatti l’affinità della calce con i mattoni garantisce una solidità delle strutture superiore a quella ottenibile con il cemento, benché ci sia ancora una generale confusione sulle reali competenze e conoscenze delle sue caratteristiche. Come nel passato, ancora oggi è necessario riconoscere, per poterle distinguere, le buone calci da quelle meno buone e la vera calce naturale dai composti artificiali e successivamente ci si deve soffermare con attenzione sul metodo e la tecnica di preparazione dei leganti e dei prodotti da essi derivati, che spesso è condizionata dalla tecnica di preparazione delle miscele e dell’impasto. Quindi sia nel restauro sia nella manutenzione ordinaria è necessario conoscere la materia, non disdegnare il risparmio ma non sottovalutare per questo la qualità e la salubrità.
FOCUS
a cura della redazione
Una pelle naturale
Un aspetto antiquato
Knauf MP 3 è un intonaco di sottofondo adatto a finiture estetiche di qualsiasi natura e pregio. Premiscelato da applicare a macchina in doppio strato, può essere finito con lisciatura in tradizionale scagliola o con qualsiasi altro tipo di rasante, o anche con finitura al civile in malta fine. Knauf MP 3 è un “classico” intonaco a base gesso che assicura perfetta stabilità, costanza nel tempo e un ottimo comportamento in presenza occasionale di umidità. Applicato sulle pareti di qualsiasi ambiente crea una “pelle” naturale contro i rumori e gli sbalzi termici ed evita il rischio di propagazione degli incendi, in quanto si tratta di un materiale incombustibile (classe 0 di reazione al fuoco). Knauf MP 3 assicura inoltre un’ottima resa con il minimo spreco di materiale, elevata resistenza a urti e abrasioni, assenza di cavillature e screpolature all’infissione di chiodi e tempi di essiccazione veloci, consentendo la rapida agibilità dei locali interni. MP 3 di Knauf
Keyrev è un intonaco civile di finitura per facciate o vecchi edifici da risanare a base di calce, quarzo e inerti selezionati. Il prodotto può essere fornito con una colorazione a scelta e permette di ottenere superfici di colore non uniforme e dall’aspetto antico: e in relazione al tipo di attrezzo utilizzato l’aspetto potrà essere più o meno granuloso. Keyrev è formulato con materie prime e colorazioni tradizionali che permettono un effetto di coloritura anticata, con un’elevata traspirabilità e un’ottima protezione contro gli agenti atmosferici. Keyrev di Euwork
Un intonaco curativo Terrasan evoluzione è un intonaco da risanamento alleggerito, premiscelato a secco, per murature umide e saline, a base di leganti idraulici, inerti minerali leggeri, fibre sintetiche, inerti selezionati e additivi specifici. È un prodotto applicabile su murature umide di ogni tipo, idoneo per tutti i casi di salinità, fibrato e non richiede trattamenti preliminari. Caratterizzato da elevata stabilità dimensionale, rispetta l’equilibrio termoigrometrico del supporto e garantisce perfetta compatibilità con finiture minerali alla calce e ai silicati. Il prodotto è adatto al risanamento di vecchie murature umide e saline di qualsiasi natura e spessore, sia interne sia esterne, e di ambienti interrati purché non sottoposti a infiltrazioni di acqua e comunque aerati. Si adatta quindi al recupero nei centri storici, vecchie case, ville, cascinali, edifici di interesse storico, ecc. Può essere applicato su mattoni, tufo e murature miste, ma non su supporti in gesso o supporti deboli o sfarinanti. Terrasan evoluzione di Saint-Gobain Weber
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Oltre la moda Le Doghe di Sire sono realizzate in Klinker trafilato cotto a 1250°, un prodotto ingelivo durissimo spessorato a 13 mm. Realizzate unicamente nel formato dogato 160x490 mm, le 4 tonalità traggono ispirazione dalle più calde tonalità lignee. Un prodotto per rivestimento universale sia per versatilità d’utilizzo in interni ed esterni, sia per le peculiarità tecniche, sia per una facile pulibilità. Calde e naturalmente stonalizzate per ambienti rustici e in stile, le doghe costituiscono un uso della materia ceramica ricco di storia e personalità, per una casa che sopravviva alle mode e all’usura del tempo. Le Doghe di KlinkerSire
Il rivestimento antismog La Quarzite è il materiale più duro usato in edilizia, settimo sulla scala di Mhos, inattaccabile da acidi, agenti atmosferici, usura; i colori noti sono il giallo, il grigio e il rosa, usati per pavimenti, rivestimenti, pareti ventilate e addirittura per coperture di tetti. A questi si aggiunge oggi il color neve. Sulla quarzite (biossido di silicio) anche i nuovi trattamenti antismog con biossido di titanio danno il massimo dei risultati con costi minimi, ottenendo l’autopulitura di tetti, facciate e pavimenti, mantenendo così il colore bianco neve anche in presenza di atmosfere inquinanti. Quarzite Neve di Tirone
Riflessi naturali Le 7 nuove decorazioni Trespa Meteon traggono ispirazione dai materiali da costruzione tradizionali. 6 decorazioni fanno parte della collezione Meteon Naturals ed evocano gli effetti delle alterazioni naturali, combinando autenticità e modernità. La settima, che completa la serie Meteon Wood Decor, riflette il calore del legno naturale. Il passare del tempo lascia sui materiali da costruzione naturali effetti come erosione, ossidazione e corrosione. Le nuove decorazioni Trespa Meteon Erosion (NA05), Patina (NA06), Deep Blue (NA07), Sierra Red (NA08), Oxidation (NA09) e Titanic (NA10) evocano i processi delle alterazioni naturali, mentre la settima, English Cherry (NW10), unisce al calore del legno naturale, la durabilità dei pannelli Trespa. Trespa Meteon è un pannello omogeneo per esterni composto da resine termoindurenti rafforzate in modo uniforme con fibre di legno e prodotte in condizioni di pressione e temperature elevate, utilizzando la tecnologia brevettata EBC (Electron Beam Cured – polimerizzazione con fasci di elettroni). I pannelli sono dotati di una struttura superficiale decorativa, ideali per realizzare sistemi di facciate ventilate che combinano un’estetica innovativa con elevati valori di isolamento, contribuendo alla creazione di un ambiente sano. I pannelli sono composti per il 70% di fibre di legno e per il 30% di resine termoindurenti e sono disponibili in una vasta gamma di dimensioni e spessori, facili da installare e mantenere. Oltre che per l’aspetto gradevole, si caratterizzano per l’impermeabilità, la resistenza ai raggi ultravioletti e agli urti e l’inalterabilità dei colori nel tempo. Una volta installati, conservano immutate per anni le caratteristiche estetiche. Trespa Meteon di Inpek 74
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Una soluzione ecologica
La pietra dorata
Firstone presenta i rivestimenti in noce di cocco della linea Ekobe, che utilizzano materiali vegetali che hanno già svolto la loro funzione in natura e costituiscono quindi un prodotto ecologico che non lascia impatto sull’ambiente. Il prodotto ha una grande resistenza agli urti e resiste all’umidità senza lasciare tracce. La presenza di circa il 50% di lignina (resina vegetale naturale) nella composizione della corteccia gli conferisce una grande resistenza alla decomposizione da microrganismi, dagli attacchi di funghi e insetti, oltre a una notevole resistenza meccanica. Le finiture disponibili sono rustica, naturale, anticata, levigata e sbiancata. Il formato dei pannelli è 84x42 cm e il formato delle tessere 2x2 o 3x3 cm. Ekobe è una soluzione ecologica per progetti di architettura e design. Ekobe di Firstone
Il Giallo Dorato, la più calda e uniforme tra le Pietre di Vicenza, è una pietra naturale calcarea di origine marina formatasi milioni di anni fa nei Colli Berici e presenta il tipico colore dorato da cui trae il nome. Può essere utilizzata per tutti i rivestimenti all’interno e all’esterno, ma è particolarmente usata per l’arredamento di interni per la realizzazione di rivestimenti, contorni di porte, top cucine e bagni. Le dimensioni variano dal grande formato 80x80x2 cm o 60x60x2 cm a formati rettangolari come il 30x60x2 cm o l’80x40x2. I bordi delle marmette di rivestimento possono essere dritti, smussati o arrotondati in modo da enfatizzare il formato e dare un effetto bugnato o a punta di diamante. Giallo Dorato di Grassi Pietre
Un cappotto estetico I pannelli Habitart con faccia a pietra o mattone prefugati associano le caratteristiche ideali di coibentazione del polistirolo espanso con quelle di resistenza alla pressione e all’impatto del materiale marmoreo utilizzato per il rivestimento. Il risultato è un sistema dotato della gradevolezza estetica della pietra, con efficacia di isolamento ampiamente all’interno dei valori di normativa e doti di resistenza meccanica e di impermeabilità nettamente superiori a quella di un tradizionale cappotto. Si installa con grande rapidità direttamente sulle pareti grezze (all’esterno o all’interno) fornendo coibentazione, impermeabilizzazione e finitura mattone/pietra in un solo passaggio. Habitart di Habitart
Modernità e tradizione Le collezioni Cottovietri interpretano e reinventano la tradizione: la manualità dei maestri artigiani, l’eccezionalità delle imperfezioni create dal tratto, le sfumature cromatiche plasmano la ceramica, donandole un’anima allo stesso tempo essenziale e vivace, capace di esaltare ogni tipo di ambiente. Le irregolarità e le imperfezioni sono il segno e la garanzia di un prodotto che nasce dalla ricerca costante. La bellezza e il carattere della serie Terre colorate sono dati dall’utilizzo di un supporto completamente artigianale: non la tradizionale argilla rossa, ma una miscela di argille selezionate prive di impurità e di ossidi, un prodotto dall’aspetto moderno e tecnico ma dall’anima tradizionale per gli usi più disparati, grazie alle molteplici possibilità di colori forme e formati anche su misura. In fotografia una parete rivestita con formati vari Moresco Reverse della serie Terre Colorate di Cottovietri. Terre Colorate di Cottovietri
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Un’idea “rustica” I mattoni o listelli Copperture sono realizzati in cotto, forati o pieni, in dimensioni 25x10x5,5 cm (o, su richiesta, anche in altre sagome) e ricoperti da una foglia protettiva in rame dallo spessore minimo di 3/10 mm. Si tratta di una lavorazione di grande effetto di mattoni per l’edilizia, per prodotti che danno valore e originalità a interi edifici o piccole opere, sia in fabbricati rustici sia nell’architettura moderna. Sono disponibili con rivestimento in rame lucido, rame ox marrone, rame ox ciano, rame ox verde, rame placcato stagno, rame placcato oro, ideali per locali rustici, ma anche per una diversa architettura moderna. Dal punto di vista tecnico, vantano alta capacità agli urti ed elevata resistenza meccanica di facciata. Si tratta di un prodotto adatto per interni ed esterni, ma va ricordato che il rame, sottoposto ad agenti atmosferici esterni, tende a ossidare, quindi con il tempo può tendere a un’ossidazione ciano o verde. È possibile però richiedere uno strato protettivo che rallenta questo fenomeno. Mattoni o listelli di Copperture
Una persona, uno stile Caesar presenta Arreda, una nuova collezione di gres porcellanato che si pone come punto di partenza di ogni stile: avant-guarde, metropolitan, ethnic, pop, classic, minimal-zen. La serie si caratterizza per i pattern a intreccio e texture morbida e gradevole, l’armonia delle grafiche tono su tono, gli intrecci leggermente a contrasto, la struttura garbata ed elegante. I formati, la pulizia dei lati e le grafiche leggere si inseriscono in modo neutro nei contesti più sofisticati, per vivere gli spazi in armonia. La serie è composta da 8 colori, a spessore 11 mm, monocalibro, squadrati e rettificati: Neutra (bianco), Innova (beige), Liberty (verde chiaro), Dada (crema), Fusion (giallo), Glam (mattone), Etno (marrone scuro), Contempora (grigio); disponibili nei formati 60x60, 30x60, 14,7x60, 2,1x60 e 2,1x2,1 cm. A corredo l’innovativo profilo sagomato Zip, che con le sue forme nette e con le sue linee precise supera il tradizionale concetto di accostamento cromatico; decori Shanghai e Stripe in varie combinazioni colore composti da listelli su rete. Arreda di Caesar
Oltre la carta da parati Dall’unicità espressiva del progetto Casamood nasce Thin, la nuova collezione in gres fine porcellanato che restituisce una nuova interpretazione del concetto di carta da parati arricchita da nuove sensazioni materiche e ispirazioni provenienti da mondi diversi. Thin è un rivestimento spesso 3 mm in grado di definire un ambiente attraverso richiami artistici e culturali chiaramente riconoscibili. La collezione Thin propone Iki e Victor: due grafiche esclusive che lasciano spazio a una rilettura in chiave contemporanea di culture lontane tra loro. Le cromie black e red di Iki s’ispirano a uno stile orientale, mentre la grafica damascata di Victor rivisita la classicità vittoriana. Iki è disponibile nella lastra 50x100 cm, mentre Victor è proposta nel formato 50x50 cm. Thin di Casamood 76
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I colori della terra Con Antolini la pietra naturale ritrova il suo antico splendore e rivive in ambienti moderni creando un magico filo di armonia con i concetti che legano indissolubilmente casa, design e ambienti da vivere. L’Harlequin è un materiale proveniente dal Brasile. Per la sua durezza è considerato un granito, ma è particolarmente apprezzato per la sua struttura molto simile al marmo. Con vere e proprie pennellate d’autore, la natura crea disegni e macchie di colore davvero unici: inserti rossi, verdi chiaro e scuro si intersecano dando vita a contrastanti effetti cromatici che ricordano molto le tonalità della terra. Questa pietra è particolarmente adatta per l’impiego in ambienti interni. Harlequin di Antolini
Materia da plasmare
Gobbetto presenta la resina morbida Flexint® è una resina elastica adatta per la creazione di superfici gommose e flessibili, estremamente plasmabile. Essendo un prodotto di origine epossidica (materiale sintetico dalle forti proprietà adesive, rinforzanti e strutturali) l’elasticità è mantenuta nel tempo senza ritiri e senza mutazioni. Flexint di Gobbetto permette di reinterpretare il concetto stesso di rivestimento, dove l’innovazione è l’ingrediente fondamentale per far rivivere nuove espressioni materiche e cromatiche. Questa resina morbida è adatta soprattutto nel caso di ambienti caratterizzati da particolari esigenze, poiché, grazie alla possibilità di scelta del diverso coefficiente di elasticità, è in grado di adattarsi alle reali esigenze di utilizzo in diversi contesti strutturali. Anche il colore, nella nuova linea di resine morbide, si rivela un elemento fondamentale. È possibile infatti ottenere vari colori personalizzati e includere anche oggetti di varia natura. Per la posa del materiale si possono utilizzare i tradizionali attrezzi e tecniche indicati per pavimenti resiniferi. Flexint® di Gobbetto
Impronte originali
Il rivestimento come sistema Piz è un sistema di rivestimento innovativo, la cui struttura è posta in opera mediante fissaggio meccanico di guide in lega leggera su cui è impegnato un pannello isolante costituito da paramento in fibrocemento. Il pannello è costituito da un paramento in malta cementizia fibrorinforzata modificata accoppiata a una lastra di materiale isolante. Piz è stato sviluppato per soddisfare le esigenze di risparmio energetico e di qualificazione architettonica degli edifici ed è adatto sia alla ristrutturazione sia alle nuove costruzioni. Tutti i componenti sono di qualità certificata; il prodotto è riconosciuto con Certificazione di Prodotto secondo ICMQ e Certificazione Europea Eota. Piz di Gruppo Zecca
I pannelli Termopareti® Bubble, brevettati, sono prodotti in varie tipologie e sono progettati per essere utilizzati ovunque si vogliano ottenere effetti architettonici estremamente originali. Grazie alle sue caratteristiche, trovano vasto impiego laddove si richiede un elevato e insolito standard architettonico. Si applicano su qualsiasi progetto sia per nuove costruzioni sia per ristrutturazioni e possono essere utilizzati come pareti continue o discontinue esterne, divisori interni e controsoffitti. Possono essere applicati a strutture metalliche, calcestruzzo e legno e in posizione verticale, orizzontale o inclinata, collegati tra loro a incastro e fissati con specifici accessori. La particolarità di questi pannelli è la presenza su tutta la superficie in vista di impronte semisferiche. La vasta gamma di tipologie, materiali e colori offre ampia possibilità di scelta. Elementi di finitura o taglio termico come angoli curvi, retti, spigoli e ottavi di sfera completano le Termopareti® Bubble. Termopareti® Bubble di Elcom System
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Pareti d’oro DesignTaleStudio di Ceramiche Refin presenta la nuova collezione di Pareti d’Autore: Gold Series, grandi lastre ceramiche realizzate con un prezioso disegno dorato per una serie in edizione limitata, realizzata in soli 150 esemplari. La preziosità dell’oro 24 carati vede arte e tecnica unite in un perfetto connubio con valori e modi di un tempo intrecciati a una creatività moderna: una sfida a riconquistare la sapiente lentezza dell’artigiano. Le Pareti d’Autore, grandi lastre in grès porcellanato dal formato 60x120 cm, sono creazioni fatte a mano come in un moderno atelier d’arte, dove il grande formato unisce le elevate caratteristiche tecniche del materiale con l’eleganza del formato stesso. Pareti d’Autore di Ceramiche Refin
Superfici di pelle Tecnologia e progettualità caratterizzano il sistema di controparete Parqleather. Grazie alla naturalità e al colore vivo del cuoio, arricchisce gli spazi interni conferendo alle pareti un aspetto ricercato e una piacevole sensazione tattile. Il prodotto è ricavato dalla rigenerazione di fibre di cuoio trattato con concia esclusivamente vegetale e reimpastato con lattice di gomma naturale. Può essere posato orizzontalmente o verticalmente con giunti in alluminio a vista o a scomparsa. I pannelli sono fresati lungo i lati con un’opportuna scanalatura per permettere l’inserimento di appositi profili in alluminio che costituiscono la struttura di sostegno dei pannelli a muro. I profili sono in alluminio anodizzato argento e permettono la posa dei pannelli sia in senso orizzontale che verticale, restando a vista o a scomparsa. La parete può essere integrata con cremagliere verticali e giunti attrezzabili orizzontali che ne permettono l’attrezzabilità. Disponibile in nero, testa di moro, avorio, panna, cappuccino, cuoio, sangue di bue. Parqleather di PL Abet Group
Iridescenze metalliche Plate di Edimax è caratterizzato da iridescenze metalliche in grado di creare vibrazioni cromatiche sofisticate. I rivestimenti Plate sono disponibili in due formati per vestire ambienti di grande eleganza e due colori per interpretare la nuova idea di stile contemporaneo e rendere unici gli spazi, grazie alle linee essenziali e a un gusto estetico ricercato per soluzioni di design. Plate di Edimax 78
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Velatura annuvolata
Effetto cemento Lo Zn Cemento è una finitura bicomponente additivata che riproduce l’effetto naturale stonacato del cemento. Il prodotto, utilizzabile sia a pavimento sia a parete, è perfettamente pigmentabile con semplici paste all’acqua partendo da formule RAL o NCS. Lo Zn Cemento è il prodotto più utilizzato per la creazione di finiture da rivestimento per pareti interne in ambiente domestico in quanto conferisce alle superfici un aspetto monolitico di grande pregio tattile. La semplicità di applicazione e la buona rapidità di essiccazione lo rendono, tra l’altro, un prodotto molto versatile. Le versioni fine, medio o grezzo, secondo la consistenza della carica utilizzata, permettono di ottenere dettagli estetici più o meno evidenti. Zn Cemento di Rezina
È una velatura silossanica (le proprietà di idrorepellenza e traspirabilità della molecola silossanica donano alle superfici trattate eccellenti caratteristiche di resistenza al supporto sul quale è applicata) a elevata traspirabilità per esterni e interni, monocomponente, colorata con terre e ossidi naturali, additivata con biocidi ad azione antimuffa permanente, pigmenti stabili ai raggi UV. Permette di realizzare in modo semplice e veloce, velature colorate di impareggiabile bellezza sia in interni che in esterni. È fornito in 7 colori base. Un fusto da 4 litri permette di coprire ben 60 m2 a due mani. Velasil di Sandtex-Harpo
Decorazioni di fantasia Vivaldi Petra è una pasta di grassello di calce e raffinati marmi realizzata utilizzando antichi metodi di lavorazione che, grazie all’utilizzo di spatole brevettate dall’azienda, permette di ricreare le suggestioni delle pietre e delle loro lavorazioni. Gli 8 effetti materici (travertino, anticato, rigato, bocciardato, rullato, fiammato, spazzolato e broccato) sono colorati con la velatura Vivaldi Sospiri creando un piacevole contrasto cromatico tra le parti lisce e ruvide della finitura. È possibile realizzare oltre 240 tinte pure e brillanti che, sapientemente combinate a Vivaldi Petra e agli altri effetti decorativi della linea (stucco, marmorino e pittura a calce), permettono di liberare la fantasia. Vivaldi Petra di La Calce del Brenta
Il colore respira Fassil R 336 è un rivestimento di finitura in pasta per esterni e interni a base di silicato di potassio stabilizzato, ad altissima traspirabilità, conforme alla norma DIN 18363 (componente sintetica inferiore al 5%); i pigmenti, stabili alla luce, garantiscono una cromaticità stabile nel tempo. La natura delle materie prime impiegate consente di proteggere adeguatamente gli intonaci di fondo mantenendo la traspirabilità delle murature. Fassil R 336 è usato come rivestimento minerale protettivo e decorativo, bianco e colorato su intonaci di fondo a base di calce-cemento per esterni e interni. È particolarmente adatto quando si richiedono caratteristiche di elevatissima traspirabilità. Fassil R 336 di Fassa Bortolo
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Ecologia dell’acqua
Rivestimento al silicato
Naturalia-Bau utilizza materie prime di origine naturale per la gamma di pitture, vernici e smalti Maia, reinterpretando una tradizione antica di migliaia di anni alla luce delle più moderne tecnologie e tendenze d’arredo. Prodotti ecologici, quindi, esenti da solventi e componenti di origine chimica, facilmente diluibili con acqua, dalla composizione chiaramente indicata, biodegradabili e perciò idonei al compostaggio dopo l’utilizzo. Maia propone un programma completo di vernici, pitture murali, smalti, oli, cere e impregnanti, adatti all’utilizzo sia all’esterno che in interni, su qualsiasi tipo di superficie e con un ampio ventaglio di effetti, dalle velature alle tinte coprenti. Tutti i prodotti sono caratterizzati da una formulazione a base di materie prime totalmente naturali, e proprio per questo si accoppiano in maniera ideale a ogni supporto, consentendone la traspirazione e, quindi, contribuendo a creare ambienti perfettamente salubri e confortevoli. Senza per questo, naturalmente, limitare le possibilità espressive offerte dal colore: 13 tonalità di vernici esenti da solventi e diluibili con acqua, 10 tonalità di smalti disponibili in versione lucida e opaca, e ancora, pitture murali in 8 morbide tonalità pastello di base dall’ottimo potere coprente, consentono veramente di liberare la fantasia dell’interior designer come dell’hobbista più evoluto. Maia di Naturalia-Bau
Decorfine Sil500 e Sil900 sono rivestimenti decorativi traspiranti in pasta a base di silicati stabilizzati e idrofobizzati. La base legante è silicato purissimo additivato per migliorare la lavorabilità e la resistenza. Le granulometrie delle sabbie di quarzo sono accuratamente selezionate fino a 0,5 mm per il tipo Sil500 e fino a 1 mm per il tipo Sil900. La speciale formulazione garantisce la massima traspirabilità al vapore acqueo e la più elevata idrorepellenza già poche ore dopo l’applicazione. I rivestimenti Decorfine assicurano un’ottima resistenza agli agenti atmosferici. Possiedono un’ottima lavorabilità per essere usati anche su ampie superfici, garantiscono un’ottima adesione ai vari tipi di supporto e soprattutto l’eliminazione del vapore acqueo all’esterno. Disponibili 15 colorazioni, sono particolarmente indicati come soluzione estetica dove è necessario mantenere l’equilibrio igrometrico delle murature con un rivestimento ad alta traspirabilità e un aspetto naturale nella composizione e del colore. La pregevole finitura è ottenuta con l’utilizzo di pigmenti minerali pregiati e creano chiaroscuri e velature che si ottengono con la frattazzatura. Decorfine Sil di Index
Pasta di potassio Isolteco Rasatura Colorato Silicati è una finitura in pasta a basso spessore a base di silicati di potassio pronta all’uso (la granulometria standard è di 1 mm, ma su richiesta è disponibile anche di 2 e 3 mm). È una finitura idrorepellente e poco resistente alla diffusione del vapore acqueo, per interno ed esterno, adatta particolarmente per sistemi di risanamento di vecchi edifici e isolamento in genere. È consigliata in particolare su intonaci non lisci a base di calce-cemento, supporti a base minerale o cemento, intonaci o pitture murali a base minerale o di silicati in buono stato di compattezza, murature in pietra resistenti al gelo. Isolteco di Edilteco
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RISTRUTTURO di Sonia Maritan
SCHEDA Anno di realizzazione: 2006 Progetto architettonico e direzione lavori: Arch. Ivo Pellegri Impresa costruttrice: Edilmix
Nella ristrutturazione d’interni di un palazzo storico a Fano, l’architetto Ivo Pellegri propone una lettura moderna della classicità rinascimentale.
NEL CENTRO STORICO
Un’abitazione ad personam Per rispondere al desiderio del committente, il rinascimento italiano sopravvive attraverso un recupero degli elementi storici dell’edificio e con la riproposizione di elementi di tradizione classica, ma attraverso un linguaggio sobrio e pulito. www.errealquadrato.it |
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Il Cantiere Nelle fotografie sono evidenziati i due aspetti che caratterizzano questo intervento: la valorizzazione, attraverso il recupero, delle testimonianze storiche presenti e l’introduzione di elementi high-tech, come la scala sinusoidale dell’ingresso.
Nella ristrutturazione d’interni di un palazzo storico a Fano l’architetto Ivo Pellegri propone una lettura moderna della classicità rinascimentale. 82
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Planimetria scala 1 : 100
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arva sed apta mihi», cioè “piccola ma appropriata a me”, è scritto sulla pavimentazione della bussola d’ingresso di un’abitazione situata agli ultimi piani di Palazzo Palazzi a Fano (Pesaro e Urbino), un edificio risalente alla fine del 1500 che, grazie a un recente restauro, è tornato a occupare una posizione preminente nel tessuto edilizio del centro storico della cittadina marchigiana. La linea che ha guidato Ivo Pellegri nella progettazione e nell’arredamento di questo appartamento, di circa 500 m2 e disposto su due livelli, è tutta sintetizzata nella citazione di questa celebre frase di Ariosto o, meglio, nell’aggettivo “apta”, che però andrebbe tradotto, per esprimere con più precisione il concetto latino, con la frase “rispondente in tutto e per tutto al mio modo di vivere”.
Una casa “tagliata su misura” dunque, dove il committente, un imprenditore toscano collezionista d’arte e ammiratore, in particolare, dello scultore friulano Luciano Ceschia, potesse ritrovare quel sapore di antico che gli era congegnale per il suo abitare a Montecatini prima e a Firenze poi. L’intervento si traduce quindi nell’interpretazione in chiave moderna di questo desiderio di armonia ed eleganza tipico del Rinascimento italiano, desiderio che il progettista riesce a soddisfare da un lato grazie a una lettura attenta degli elementi storici sopravvissuti al degrado che ha interessato l’edificio – sono così stati recuperati, ad esempio, due splendidi camini di marmo – e dall’altro con la riproposizione di elementi di tradizione classica, come le modanature che impreziosiscono le pareti o incorniciano porte e finestre, gli affreschi che decorano i
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Il Cantiere Le modanature che decorano le pareti dei locali di soggiorno sono espressione della capacità d’interpretazione dimostrata dal progettista nella ristrutturazione di questo appartamento e nello stesso tempo evidenziano l’attenzione estrema per i dettagli.
UN MODELLO ANCORA PROPONIBILE Gli ideali del Rinascimento sono la chiave di partenza per una interpretazione mai eccessiva della tradizione storica. 84
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soffitti, i rivestimenti lapidei che ricoprono pavimenti e pareti. Tutto però è strettamente dosato e calibrato in modo da evitare il pericolo facile dell’ostentazione; rientra proprio in quest’ottica la scelta di adottare un linguaggio essenziale che predilige linee sobrie e pulite e che utilizza elementi hightech per riportare equilibrio quando il tono rischia di diventare troppo aulico. L’esempio più evidente di questo approccio è rappresentato dalla scenografica scala sinusoidale che accoglie il visitatore all’ingresso dell’abitazione: realizzata in acciaio corten e rivestita in marmo – lo stesso biancone locale riproposto come passe-partout nella pavimen-
tazione del primo piano – sembra destabilizzare, con la sua presenza dominante, il senso di ordine e di perfezione suggerito dalle decorazioni e dagli arredi. Non tanto per la modernità delle linee, ma piuttosto perché sfonda le limitazioni imposte dalla suddivisione rigida degli ambienti dettata dalla pianta originaria, permettendo così visioni prospettiche a sorpresa su tutto l’appartamento. Un’idea di dinamismo che potrebbe scontrarsi con la pacata classicità degli ambienti di soggiorno ma che in realtà contribuisce a creare quel giusto mix di eleganza e sobrietà che ha portato il proprietario di questa casa ad affermare: “apta mihi”.
Planimetria scala 1 : 100
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Il Progetto UN’ABITAZIONE TAGLIATA SU MISURA
Nelle stanze da bagno la ricchezza dei rivestimenti lapidei, che ripropongono gli stessi marmi utilizzati nella pavimentazione delle zone di soggiorno del primo piano, è compensata dalle linee minimali degli elementi di arredo.
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L’introduzione di elementi dall’immagine moderna e tecnologica permette di dare concretezza al progetto.
La cucina, disegnata su misura, è arredata con mobili dalle linee sobrie, che si ispirano alle antiche cristalliere inglesi, ma diventa una postazione di lavoro ben organizzata ed efficiente grazie alla presenza di sofisticati elettrodomestici.
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Il Progetto “APTA MIHI�: UN DESIDERIO SODDISFATTO
Nelle stanze di soggiorno del primo piano gli arredi di gusto classico permettono di ricevere gli ospiti in un ambiente di eleganza misurata che si allontana da facili e inutili ostentazioni.
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Vivere in un ambiente raffinato ma a misura d’uomo.
Sceglie linee piÚ moderne e meno formali la stanza di soggiorno del secondo piano, dove è possibile rilassarsi davanti a un televisore high-tech di ultima generazione.
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Il collegamento tra passato e presente: una scala dalla linea avvolgente. Il locale hobby del secondo piano gravita attorno alla scenografica scala che collega con le sue curve sinusoidali i due livelli dell’appartamento; anche in questo caso antico e moderno si fondono in un mix di raffinata sobrietà che fa vivere questo ambiente con piacevole disinvoltura.
DOSSIER
a cura della redazione
Armoniosa intimità Per coniugare il caldo sapore naturale del legno e il suo saper trasmettere all’interno degli spazi abitativi una fedele intimità e un’esigenza di eleganza dai toni pacati, alla ricerca di simmetria armoniosa ed essenziale, Acem ha creato la collezione Linea, un complemento d’arredo che, con cura artigianale, garantisce affidabilità, design e qualità. Le porte della collezione Linea sono disponibili in listellare di abete rivestito di rovere sbiancato, noce Canaletto, wengè ciliegio e noce chiaro. Sono previste dimensioni di 600, 700, 800 e 900x2150 mm. In fotografia Teta modello V5 in rovere sbiancato. Collezione Linea di Acem
Geometrie fluide Gilda, una maniglia per porta e finestra affascinante e senza tempo, è creata da forme geometriche, arricchita di curve sinuose e vanta caratteristiche ergonomiche di grande raffinatezza. Un segno fluido risolve il contrasto tra la base squadrata e il braccio sinuoso della leva. «Lo stile elegante e singolare fa di Gilda un archetipo, un prodotto senza tempo», afferma il designer Jean-Marie Massaud. Realizzata in ottone, finitura cromo e cromat. Gilda di Colombo Design
Varietà e senza fine Il programma Slim, nella sua gamma completa di sistemi scorrevoli, a scomparsa, pieghevoli a libro e a battente, forniti su misura al millimetro, permette infinite combinazioni ottenibili tra gli innumerevoli modelli, finiture, vetri e decori. Slim propone 5 diversi modelli, coordinabili nelle varie tipologie di chiusura: a vetro intero, a 2, 3 e 5 riquadri, sempre realizzati su misura in altezza e in larghezza. Ogni struttura, in legno listellare rivestito di legno, consente di ottenere ottime prestazioni di stabilità e resistenza. Le porte sono proposte nelle finiture rovere tinto wengè, rovere sbiancato, tinta ciliegio, tinta noce scuro e noce medio, laccato bianco, avorio o nella speciale laccatura alluminio Foa. I vetri, creati e prodotti da Foa, oltre a offrire garanzie di sicurezza in quanto stratificati, sono disponibili in una vasta gamma di colori e in abbinamento con decorazioni sabbiate o in vetro fuso che, scelti nelle infinite combinazioni, quantità e posizioni desiderate, rendono il prodotto unico e personalizzato. In fotografia struttura in legno tinta wengè, pannelli scorrevoli R1 con vetro stratificato opalino e applicazioni in vetro fuso con base in foglia colore argento Grecia e Atene. Programma Slim di Foa
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Arredo di stile Essenzialità e stile sono i tratti più importanti delle porte Trama di Audasso, che, grazie ai caratteristici giochi di tranciati orizzontale e verticale, sono create per caratterizzare gli ambienti della casa trasformando la classica anta liscia in un originale oggetto d’arredo. Oltre 150 le possibili combinazioni per adattarsi a ogni situazione abitativa: 7 versioni, 8 legni (tanganika scuro, chiaro e tinto ciliegio, noce nazionale, faggio, rovere, rovere sbiancato e ciliegio) e 3 differenti modelli di telaio (Regolo, Rondò e Raggio 10). Trama di Audasso
Volumi puri La collezione Grafite, disegnata da BCF Design, è costituita da maniglia con rosetta e bocchetta, martellina per finestra e drehkipp per finestra con anta e ribalta. Realizzata in metallo in vari abbinamenti di finiture, è una maniglia che vede nella scomposizione di volumi rigorosi e puri la sua caratteristica più significativa. Grafite di Rds
Colore glamour Perfetta in una casa glamour e frizzante, la nuova porta di Barausse è pensata per spezzare la monotonia di ambienti troppo seri e rigorosi. In vetro (stratificato laccato opaco nel lato interno) e VeroLegno® certificato, conferisce un’aria colorata e leggera a ogni ambiente. Gloss Glass è proposta in 4 varietà di colore: arancio (mod. Mango), verde (mod. Kiwi), fucsia (mod. Papaia) e nero (mod. Mora). È possibile abbinare a ogni vetro colorato la specie legnosa più adatta a ciascun ambiente: in fotografia la proposta del vetro colorato con il telaio in wengè, modello Papaia in versione scorrevole, proposto con profilo e telaio reversibile con coprifili piatti in wengè. A richiesta è fornito anche il battiscopa coordinato. È disponibile anche in versione battente con la serratura con scrocco in poliammide indeformabile, cerniere a perno TProgramm, design Barausse, registrabili su tre assi disponibili in versione liscia o zigrinata, nelle finiture ottone, cromo lucido e cromo opaco. Gloss Glass di Barausse
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Un tuffo nell’Ottocento Il modello 421E Nouveau di GBT Bonomi è realizzato in ottone utilizzando gli stampi originali di fine Ottocento. La maniglia per porta Nouveau è disponibile in molteplici finiture e con l’impugnatura in ebano, bakelite, wengè, noce, frassino e rosewood. Nouveau è affiancata dalla sua linea coordinata: scegliendo lo stile della maniglia per porta è possibile coordinare tutti i complementi annessi: maniglia per finestra, drehkipp, cremonesi, maniglioni, pomoli, maniglie a leva, ecc. fino a oltre 20 elementi dello stesso stile. 421E Nouveau di GBT Bonomi
L’essenza della porta LatoxLato Doors è la nuova collezione di porte filo muro della falegnameria Mirese. È la porta che assieme alle finestre LatoxLato ne esalta il minimalismo ricercato dai progettisti e designer. È il pannello porta con spessore totale di 52 mm, il telaietto perimetrale sui 3 lati dello stesso spessore dell’anta, le sofisticate cerniere a scomparsa con apertura a 180°, la serratura magnetica non a vista. È l’attuale collezione bamboo, wengè, teak, ebano, laccato oltre alla versatilità nella tinteggiatura a effetto muro. È realizzabile con pannelli fonoassorbenti e in misure fuori standard. LatoxLato Doors di Falegnameria Mirese
Come una volta In versione singola o doppia scorrevole, le porte modello 8481 sono decorate a mano con colore di base realizzato con colori naturali a base di terre, esattamente come erano realizzate nel passato. È possibile personalizzare il colore di fondo, il decoro e naturalmente le misure, sostituendo porte antiche originali, che richiedono però misure fisse e necessità di restauro, sempre a costi alti. 8481 di Bianchini & Capponi
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Eleganza discreta Profili eleganti, incisioni lineari, colori che creano un melange armonico con l’arredo per 8 nuovi modelli de I Laghi di CoopLegno, una collezione per chi ama l’eleganza discreta e raffinata di dettagli e ambienti dove i colori sono consapevolmente selezionati. Le porte presentano diversi disegni creati al pantografo su legno e sono disponibili nell’ampia gamma di laccature Ral CoopLegno per consentirne l’abbinamento tonale con gli altri arredi della casa. In particolare il modello Ciad è arricchito da tessere in vetro tirato a mano, materiale prezioso caratterizzato da effetti naturali (onde, striature, bolle casuali) che rendono unica ogni tessera. In fotografia il modello Ciad a un’anta a battente vetrino marrone, dimensione standard 80x210 cm, a sinistra in finitura laccato Ral 6015, a destra in finitura laccato bianco. I Laghi di CoopLegno
Linee rette e curve La maniglia Kalè fa parte della nuova Collezione Tendenza 2007 di Frascio. Si tratta di una serie di 20 impugnature nate dalla rivisitazione di un modello classico, reinterpretato secondo le tendenze del design contemporaneo: l’impugnatura, giocata su linee diritte e curve, è montata su una rosetta quadrata. È realizzata nelle finiture: cromo satinato, cromato e cromo satinato/cromato. Kalè è disponibile nelle varianti con rosetta e bocchetta, con rosetta, con rosetta e nottolino WC, per finestra DK. Kalè di Frascio
Le geometrie del legno Stile è la nuova collezione di porte dal design semplice e raffinato. Linee minimali, progettate all’insegna dell’armonia delle proporzioni, unite al calore del legno naturale e al fascino degli intarsi innovativi. Le venature del legno creano giochi geometrici suggestivi che distinguono i vari modelli. In fotografia il modello Quadra, disponibile nelle finiture wengè e rovere sbiancato. Stile di Cormo
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Giovane e allegra Allegra è una porta dalla linea giovane e pulita, impreziosita dal design di Ivo Pellegri. L’anta è disponibile in 4 diversi modelli: cieca in legno con venature orizzontali e tre modelli in vetro. Le porte Allegra hanno nel telaio e nell’anta inserti verticali laccati color alluminio e sono disponibili anche nelle versioni con anta pieghevole e scorrevole, sia interno, sia esterno muro. Disponibile nei colori multilaminare tinto chiaro, tinto medio, tinto scuro e versione laccata Ral 1013 bianco o perla, è certificata dal marchio di qualità VeroLegno: finitura ecologica a poro aperto. L’abbattimento acustico permette una fonoassorbenza di 28,5 decibel. Le dimensioni sono standard, ma su richiesta sono disponibili diverse misure. Allegra di Dilà by Effebiquattro
Presa solida L’immagine della maniglia 144 rimanda a un concetto di solida tecnologia: un’impugnatura leggermente arcuata per favorire la posizione della mano e una texture superficiale per agevolare una sicura presa. 144 è prodotta in alluminio fuso in conchiglia nelle finiture anodizzato argento, inox, champagne, oro e bronzo. Design: Ufficio Esperienze Ghidini. 144 di Ghidini
Giovane e audace Fourty della collezione Libera, l’ultima creata dal Door Design Studio, si distingue per l’inserimento di 4 formelle in vetro millerighe all’interno del pannello. La porta è disponibile nelle finiture bianco, noce canaletto, teak, rovere e wengè. Le formelle sono previste nelle finiture verde oliva, bianco latte, moka, rosso amaranto. Nella versione Metal la cornice è in alluminio. La combinazione di colore tra pannelli e formelle consente mix divertenti, sobri o audaci. Fourty di Door 2000
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Intagli in legno La collezione Intaglio si arricchisce con il modello Intaglio Dieci nelle versioni cieca e vetrata. Tanti sono i riquadri che risultano come effetto dell’incisione sul pannello cieco. L’altezza varia, alterna pannelli alti pochi centimetri ad altri più ampi. Le incisioni sono effettuate su legno massello (escluso per i laccati). I modelli in legno hanno il tranciato disposto a vena orizzontale. Le specie legnose disponibili sono tanganika, blond, cerysio, lati, noce nazionale, bianco, cremy, laccatura RAL. Intaglio Dieci di Ferrerolegno
Forme femminili Si lascia ispirare dalle sinuose forme di un corpo di donna Karim Rashid per questa sua nuova creazione. Sike, parola che in serbo significa seno, è studiata per ricordare con discrezione le forme armoniche di un seno femminile. Il movimento a onda che rende unica questa maniglia muove una superficie piatta per tradizione svelando nuove possibilità espressive e caricando la maniglia di significati sensuali. Sike è disponibile in diversi colori, dai più tradizionali (ottone lucido verniciato o satinato, cromo lucido o satinato, ottone nickel satinato, oro lucido e acciaio inox) ai più innovativi (lime, fucsia, lilla, antracite) destinati ad ambienti giovani e originali. Serie Sike di DND
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Sapore di mare La porta Mare, ideata e realizzata a mano da Michele Privileggi, è un originale collage plurimaterico applicato a una porta preesistente. Mare di Michele Privileggi
Il colore del vetro Over 13 della Collezione Easy di Impronta è una porta a elevato contenuto tecnologico e dal design raffinato ed essenziale, adatta per ambienti giovani e di tendenza. Stipite e anta sono trattati con una laccatura opaca di colore verde frog. Un taglio di luce verticale conferisce al manufatto ulteriore freschezza. Mentre il vetro solitamente lascia intravedere una sfumatura verde, quello impiegato per Over 13 è del tipo trasparente extrachiaro, la qualità che presenta le migliori caratteristiche di trasparenza. Le pareti del vetro sono completamente verniciate a freddo con tecniche innovative. L’effetto finale è quello di un manufatto ad alto impatto emotivo, per regalare una forte personalità agli spazi. Over 13 di Impronta
Colori e cristalli Round è l’ultimo prodotto di design firmato dallo studio milanese MrSmith per il nuovo marchio Crea® di Glass Design, che lo affianca allo storico marchio Arius® per proporre una linea di prodotti decorativi in Cristallo e VetroFreddo®. Linee di tendenza e colori contemporanei sono le caratteristiche di questa nuova impugnatura. Il colore riveste solo la parte interna ed esterna, mentre il cristallo mantiene tutta la sua trasparenza all’interno. Per la parte meccanica è ancora utilizzato il sistema brevettato dalle linee Arius®, dove la rosetta in ottone è montata separatamente dal cilindro, che è collegato all’impugnatura in cristallo, per facilitare ed evitare danni nella fase di montaggio sulla porta. Disponibile nei colori trasparente satinata, moka, opale bianco, opale bianco satinato e nella finitura ottone cromo. Round di Glass Design
Rosso lucente Dall’esperienza e dalla creatività di Giugiaro Design nasce Iki Collection di GD Dorigo, un progetto dai contenuti estetici rivoluzionari che concentra la raffinatezza e l’eleganza della tradizione orientale in segni nitidi e intensi, di grande rigore formale. Dal punto di vista tecnico l’aspetto innovativo è costituito da un impiego importante dell’alluminio, con il quale è possibile ottenere la particolare sfaccettatura degli elementi che fiancheggiano il pannello. L’alluminio si presenta nella sua lucentezza naturale accanto al legno o ai laccati creando un felice abbinamento di colori e materiali. In fotografia l’articolo 80/G in Soluzione B, caratterizzato da un vivido color laccato Shine Amaranto, tinta Ral 3013. Iki Collection di GD Dorigo
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Aperta e chiusa Così come il diaframma, aprendosi o chiudendosi, consente il passaggio di più o meno luce, anche la porta, aprendosi e chiudendosi, rappresenta un veicolo di luce. Attraverso il segno grafico di un diaframma stilizzato posto sulla superficie liscia della porta, la serie Diaphragma rappresenta la sua peculiare funzione di apertura e chiusura che avviene attraverso la maniglia, posta al centro dell’apertura del diaframma. Quest’ultimo è rappresentato da un rettangolo a sviluppo verticale, da cui si diramano le 4 lamelle costituite da 4 filetti di impiallacciatura di legno. In fotografia il modello L/D4-FL a vetro in newengè con diaframma e filetti in newrovere sbiancato. Design di Sergio Cianfarani. Diaphragma di Legnitalia porte
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Estetica high-tech Tra le soluzioni scorrevoli della linea porte Kao il modello EXTeRUS evidenzia fortemente il concetto di tecnico e visibile, mettendo in mostra tutto quello che solitamente rimane nascosto. Binario, stopper e carrelli, tutti in acciaio inox Aisi 316 lucidato a mano, sono svelati caratterizzando questo scorrevole dal design seducente, esprimendo non solo estetica, ma anche prestazioni. Caratterizzante è anche la flessibilità nell’installazione: il binario può essere montato sia sulle classiche pareti in muratura o cartongesso sia sulle più raffinate pareti in vetro e prevede numerose combinazioni di fissaggio (alle pareti o al soffitto) grazie ai molteplici accessori disponibili in acciaio inox. I carrelli regolabili in altezza e profondità sono dotati di sistema di bloccaggio di sicurezza e sono completi di cuscinetti a sfera protetti e autolubrificanti. I carrelli di EXTeRUS sono disponibili nelle versioni X, Y e V, con una portata massima di 150 kg. Gli stopper ammortizzanti rallentano la corsa dell’anta in fase d’apertura e chiusura. La porta è disponibile con il pannello in diverse specie legnose, rivestita in pelle o nelle molteplici tipologie di vetro (colorato, retrolaccato trasparente, satinato). EXTeRUS di Krona
Come il tempo che passa Total, disegnata da Rodolfo Dordoni, è come un orologio solare su una parete di luce, un oggetto familiare anche al primo impatto. Total è minimale, essenziale, rigorosa, come il tempo che passa, uguale a se stessa ma sempre sorprendente e innovativa. Total è disponibile per porta con bocchetta quadrata per cremonese e dotata del dispositivo di sicurezza DrehKipp. È realizzata in ottone nelle finiture biocromo lucido, biocromo satinato e super inox satinato. Total di Olivari
Giochi di ombre Il design di Ala (di Erik Morvan) nasce da un concetto di porta tridimensionale la cui presenza nella stanza dà la sensazione di un volume. I coprifili smussati risultano staccati dal muro creando un inconsueto gioco d’ombra sulla parete. L’anta a battente è impiallacciata in varie specie legnose o laccata opaca con inserti in acciaio inox. Ala di Lualdiporte
Un colpo d’ala Un felice incontro di poesia e ironia, tecnologia e memoria, un segno forte e leggero, un colpo d’ala, una firma, per entrare nel mondo delle favole con la leggerezza di un vecchio pennino stilografico e il linguaggio glamour dell’alluminio. Realizzata nelle finiture cromo lucido, cromo satinato e silver, Fedra è prodotta in lega di alluminio UNI 5076. È disponibile nelle versioni maniglia per porta con rosetta e bocchetta, martellina per finestra e drehkipp per finestra. Design Enrico Baleri con Margherita De Mitri. Fedra 2005 di Kleis
Estrosi riquadri... ecocompatibili My- Door è una porta che si evolve ma riesce a mantenere intatti carattere e personalità. L’armatura è perfettamente integrata con gli elementi personalizzabili. La dualità della funzione di una porta, apertura verso un ambiente e contemporaneamente chiusura dell’ambiente limitrofo, elementi immutabili e innovazione continua, consente un’estrema adattabilità e armonizzazione con il circostante, senza la necessità di ricorrere a soluzioni più ingombranti. In ognuno dei due lati della porta sono sistemati, incastonati come pietre preziose, 2 quadrati intercambiabili, che potranno, di volta in volta, a seconda dei gusti e dell’estro, essere sostituiti da specie legnose diverse, ma anche dai materiali più disparati: vetro, cuoio, acciaio, metacrilato, ecc. Nel modello in fotografia il robusto massello della struttura accoglie il teak dei quadrati consentendo a tutti i particolari, come la preziosa maniglia, di risaltare e valorizzarsi. Si tratta inoltre di una porta ecocompatibile, perché trattata con solventi ad acqua atossici, la cui laccatura riproduce un pregiato tessuto. My- Door di Letea Wood Inspiration
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Estetica senza graffi Grazie alle caratteristiche innovative del materiale, il melaminico, la nuova linea di porte interne Alma di PB Porte, oltre ad assicurare dal punto di vista estetico ottimi risultati riproducendo fedelmente il legno e garantendo una sicura uniformità del prodotto, è in grado di offrire notevoli vantaggi: forte resistenza alle abrasioni, alle graffiature, alle bruciature di sigarette, al calore secco e umido e agli sbalzi di temperatura. Particolari importanti rappresentano inoltre il telaio arrotondato e i coprifili tondi e telescopici, che contribuiscono a rendere il design delle porte della linea Alma classico e al tempo stesso moderno. Infine l’ampia scelta di modelli (liscio, bugnato, vetrato, scorrevole) e la possibilità di scegliere il colore tra tanganika naturale, tanganika noce, ciliegio, rovere sbiancato, wengè, laccato bianco rendono la linea Alma adatta per ogni tipo di arredo. In fotografia Alma modello A, cieca liscia, 80x210 cm, in melaminico colore wengè. Alma di PB Porte
La forma del vento Gli architetti Maurizio Giordano e Roberto Grossi, per Architettura Laboratorio, con Wind hanno voluto «esplorare lo spazio attraverso l’immaginazione, per scoprire scenari dove geometrie e materiali si fondono armoniosamente librandosi come bandiere al vento». Wind è una maniglia slanciata e aerodinamica, un incontro di linee che sembrano spiccare il volo garantendo comunque una piacevole e sicura impugnatura. La serie comprende: maniglia con rosetta e bocchetta tonda, maniglia con rosetta e bocchetta quadra, maniglia su placca per porta, martellina DrehKipp e cremonese per finestra. Wind è realizzata in ottone con finitura ottone lucido, ottone satinato, ottone bronzato, cromo, cromo satinato, nickel satinato. Wind di Manital
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Tra nuovo e moderno Porteindoor presenta la collezione 2007 arricchendo con nuove proposte di forma, legni e colori un catalogo ormai affermato. Canale, il nuovo modello di quest’anno, è una porta contemporanea caratterizzata da particolari modanature e da un grande taglio verticale affiancato da trasparenze circolari. Se il disegno di Canale fa eco a quello dell’architettura del periodo moderno, le sue finiture sono innovative, decise e inattese: dalle patinature scure del teak, alle venature del noce, per sorprendere con la lucentezza, quasi metallica, della foglia d’argento. Canale di Porteindoor
Inserti di qualità Eviva propone una gamma di 10 modelli con inserti. Il design delle porte è determinato, oltre che dalle caratteristiche fresate, anche da inserti realizzabili in 4 diversi materiali. In fotografia il Modello Eviva A6 (faggio o bianco), in legno di faggio evaporato. Il design di tutti i modelli Eviva è depositato e regolari test comprovano la validità della garanzia di qualità Rubner. I certificati relativi alle prove funzionali di sollecitazione documentano la qualità delle porte per interni ed esterni Rubner. Su ogni porta Rubner si trova il sigillo di qualità, garanzia di eccellenza per la funzionalità, i materiali di prima scelta, l’elevata precisione di realizzazione e il servizio di assistenza. Eviva di Rubner Türenwerk
Sinuosa classicità Il designer Mauro Ronchi torna, per Martinelli, alle linee più classiche creando un modello di maniglia destinato a durare nel tempo. Già nel nome, Appia, si nasconde la voglia di riproporre con entusiasmo uno stile classico e tradizionale. Riprendendo il nome della più famosa via dell’antica Roma, Appia ricorda il percorso di una strada che si snoda, curva dopo curva, con sinuosa eleganza, dando l’idea del movimento e accompagnando la mano che la impugna per farle compiere quella naturale rotazione già scritta tra le sue linee. Il modello, in ottone stampato a caldo, è arricchito da oltre 10 tipi di finiture diverse, tra le quali ben 8 pensate per sottolineare il classicismo dei modelli anche attraverso i nomi. Appia di Martinelli
Curve essenziali La porta Lyra scorrevole a scomparsa, ad anta tamburata con spessore 40 mm, è disponibile nelle versioni laccato bianco, tanganika tinto chiaro, tanganika tinto noce e tanganika semilavorato. Le finiture laccato bianco e tanganika tinto noce e tinto chiaro sono fornite con la predisposizione per la maniglia Kit Chiudiscrigno senza serratura. Inoltre è possibile completare la porta con un’ampia gamma di maniglie e serrature. Lyra di Scrigno
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Morbide curve Per la morbidezza delle superfici rotonde, per l’eleganza di legni quali ciliegio e noce nazionale, per i vetri in forme curve e colorate, la porta Compact conferisce all’abitazione un tocco di grande personalità. L’intelaiatura dell’anta, montanti e traversi sono realizzati in legno massiccio. Le bugne sono realizzate in MDF impiallacciato e sono di tipo liscio e una volta incastrate nei montanti e nei traversi dell’anta sono bloccate con la caratteristica cornice stondata. Sono disponibili nelle specie legnose: noce nazionale, ciliegio, rovere, faggio, tanganika, nella versione laccata, e ogni specie è disponibile in più colorazioni. La verniciatura è realizzata con una mano di macchiatura, una mano di fondo e una mano di finitura con vernici opache. Alcune specie legnose sono disponibili anche nella finitura con vernice ecologica all’acqua. Compact di Selema
Un nuovo classico La maniglia Cannes di Hoppe è stata disegnata da Giugiaro Design con l’obiettivo di proporre uno stile definito come un “nuovo classico”, tecnologico ma semplice, che potesse avere un’immediata riconoscibilità senza perdere il suo valore di eccellenza in termini di design. In questo senso risulta molto importante lo studio ergonomico alla base del prodotto: una sezione smussata all’interno facilita la prensilità della maniglia grazie alla sua particolare impronta, garantendo le caratteristiche di praticità, efficienza e modernità. La maniglia inoltre è caratterizzata da un nuovissimo sistema che permette di montarla nel giro di pochi secondi, senza il bisogno di attrezzi. La nuova serie Cannes di Hoppe ha come coordinati la martellina per la finestra e il maniglione per portoncino ed è disponibile nei colori ottone lucido, Resista®, cromo lucido e cromo satinato. Cannes di Hoppe
Contrasti di colore Cannella, la nuova porta della linea Mc Door di SinCo, è costituita da pannello tamburato in nido d’ape con montante in framirè massiccio, impiallacciata con tranciato da 6/10 a 2 fasce verticali laterali in wengè e fasce diagonali centrali in rovere, stipite in listellare impiallacciato tradizionale dritto r2, coprifili in multistrato impiallacciati piatti a chiodare da 70x10 mm. Il pannello è tinto naturale uniformato con vernice all’acqua. La porta è fornita assemblata in cassa con ferramenta di sostegno e di chiusura AGB, maniglia esclusa. Cannella Mc Door di SinCo
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Curve salvaspazio Ischia, la porta a libro con ante asimmetriche adatta per conciliare funzionalità ed estetica in spazi ridotti, è caratterizzata dal particolare telaietto curvato nel quale è possibile inserire a scelta vetri acidati di vari colori. Per questo modello sono disponibili anche porte a battente e porte scorrevoli. Ischia di Sofal
Legno e acciaio Il Programma Yod di Pba comprende maniglie, maniglioni e complementi in legno e acciaio inox Aisi 316L. Il calore del legno e la solidità dell’acciaio suscitano in chi la vede il desiderio di toccarla e usarla. Yod di Pba
Evoluzione creativa Ci sono idee che nascono dall’emozione, dalla voglia di stupire e trasmettere qualcosa che va al di là del semplice oggetto di qualità, per quanto esclusivo e raffinato. Metropolitan Life Collection nasce proprio così, con una struttura che stravolge il canone architettonico tradizionale della porta, attraverso un pannello centrale portante che sostituisce zoccolo e traverse, e un design che stupisce abbinando elementi diversi: legno e alluminio, vetro, rame, pelle, in un insieme raffinato ed esclusivo. Inoltre Xilowood®, un innovativo materiale in fibra composita, applicato sul pannello di legno impreziosisce la porta e ne garantisce la massima durata e resistenza nel tempo. Metropolitan Life Collection di Agnelli Porte
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Fluidità di movimento La struttura dei controtelai Alfa Lum offre nuove prospettive nei sistemi scorrevoli sia per anta singola sia per anta doppia, integrandosi perfettamente in tutti gli spazi. Grazie alle linee semplici e funzionali, si inseriscono perfettamente in tutti gli stili abitativi, mentre la facilità di montaggio consente un’installazione in tempi ridotti. I controtelai Alfa Lum sono disponibili sia in versione intonaco sia cartongesso, con carrello di scorrimento a 2 o 4 ruote. Il kit carrello a 4 ruote, dotato di cuscinetti a sfera, garantisce, oltre a durata e fluidità, un elevato livello di silenziosità. La portata del carrello standard è di 80 kg, ma può su richiesta raggiungere i 120 kg. La perfetta scorrevolezza del sistema è dovuta sostanzialmente alla struttura della sua guida e del carrello. Il traverso guida in acciaio zincato è autoportante, con un conseguente miglioramento della solidità della struttura e una maggiore facilità di installazione. In fotografia il modello Mirage, controtelaio per parete in muratura, disponibile nella versione anta singola e anta doppia. Mirage di Alfalum
Elettricità a scomparsa Innovativo e intelligente, il modello Luminox ospita su entrambe le pareti del controtelaio una canalina di 50x105 mm in grado di accogliere cablaggi elettrici e condutture, consentendo così l’installazione di prese, punti luce, termostati e applique sulle pareti del controtelaio a scomparsa senza nessuna limitazione. Il modello Luminox è disponibile nelle versioni anta singola e anta doppia per intonaco e cartongesso. Luminox di SA&F
Spazio senza confini Il controtelaio per interni Gold di Scrigno introduce una serie di innovazioni tecniche che consentono di ottenere un livello qualitativo elevato sotto tutti gli aspetti: facilità di installazione, qualità estetica, precisione di funzionamento, durata. Le innovazioni tecniche comprendono un nuovo sistema di scorrimento che aumenta la robustezza e riduce il gioco; un nuovo fermo di battuta regolabile che garantisce un aggancio della porta sempre perfetto; una staffa di sospensione dell’anta che permette di regolare la posizione della porta in senso trasversale, una speciale rete portaintonaco che impedisce la formazione di screpolature sul perimetro del cassonetto. Queste innovazioni tecniche si affiancano alle caratteristiche tipiche dei controtelai per interni Scrigno: la struttura in Aluzinc garantita 12 anni, i fianchi modulari per assorbire le dilatazioni, la grecatura verticale che conferisce rigidità al cassonetto e impedisce il distacco dell’intonaco, i profili superiori e inferiori realizzati in modo da facilitare l’installazione e garantire una distanza ottimale tra anta e pavimento, la pellicola protettiva che ricopre la guida. Gold di Scrigno
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Manuale o elettronico Il controtelaio PS per porta singola per pareti a intonaco è caratterizzato da controtelaio autoportante, lamiera zincata elettrosaldata, spessore 8/10 e 10/10 (montanti) ed è disponibile con e senza traversa inferiore e con misure standard e speciali. Il serramento è caratterizzato da spessore massimo 6 cm, peso fino a 160 kg e porta aperta a filo stipite o sporgente di 5 cm. Lo scorrimento può essere manuale nella versione standard ma anche elettronico. Il controtelaio aumenta lo spazio utile di un ambiente, rendendo abitabile una stanza di piccole dimensioni. PS di Vighi
Tecnica che scorre Il controtelaio per porte scorrevoli a scomparsa Mito è stato progettato e messo a punto per essere installato in modo semplice e rapido in pareti intonacabili o in cartongesso e si può applicare anche su pavimenti già esistenti, risultando una scelta ideale nelle opere di ristrutturazione. È composto da una struttura modulare in acciaio zincato per l’assorbimento delle dilatazioni strutturali degli edifici ed è fornito del carrello Mito con cuscinetto in acciaio a sfera, con portata di oltre 120 kg. Controtelaio di Mito
Spazio alla luce Luce è un controtelaio per porte scorrevoli a scomparsa dotato di un esclusivo sistema brevettato per l’inserimento di cablaggi, grazie al quale elimina soluzioni scomode e poco funzionali: punti luce, interruttori, termostati, prese telefoniche si inseriscono nella stessa parete nella quale è alloggiato il controtelaio. Nella versione Luce Unico le scatole elettriche sono 5 per lato, nella versione Luce Estensione, per due ante speculari, è possibile predisporre un solo lato o entrambi, arrivando fino a un massimo di 20 scatole elettriche inseribili. Entrambe le versioni possono essere corredate con Motorizzazione e Profilo Security. Luce Unico può comprendere Autochiusura, mentre Luce Estensione è disponibile con Sincronia per Doppia Anta e Guarnizione Salvamani. Disponibili in modelli predisposti specificamente per intonaco o per cartongesso, i controtelai Eclisse sono ideali sia per la nuova edilizia sia per ristrutturazioni, in dimensioni standard o personalizzate. Luce di Eclisse
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DALL’ARCHITETTO
Che caratteristiche deve avere una serra per ospitare persone e creare un angolo di relax aggiuntivo e adiacente all’abitazione?
TRA ESTERNO
E INTERNO
di Davide Zaffaroni
R Una serra a parete o veranda può essere eseguita con una tecnica costruttiva e una scelta oculata dei materiali che la rende più o meno confortevole, in particolare per trasformare una porzione del balcone in giardino d’inverno... e in veranda d’estate.
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mmaginate una stanza in cui la luce naturale illumini completamente l’ambiente, dove tutto intorno si possano avvertire il mutare delle giornate e il cambiamento delle stagioni e dove lo spazio esterno si confonda con quello interno. Ecco un sogno che si realizza: possedere un giardino d’inverno, uno spazio nel verde tutto da vivere, e se ben progettato, utilizzando gli adeguati accorgimenti, godere del tepore del sole invernale ed evitare la calura estiva. Ovviamente per realizzare questo volume trasparente da integrare all’ambiente domestico si deve necessariamente chiedere l’autorizzazione all’amministrazione comunale, cioè la Dia (Dichiarazione di Inizio Attività). La normativa che regola 108
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questo tipo di intervento varia leggermente da comune a comune e sarebbe quindi difficile, oltre che noioso, menzionare tutti i distinti regolamenti comunali, ma nel testo che segue vengono schematizzate le linee guida generali. Invece, attraverso lo studio di un progetto localizzato nel Comune di Milano e della sua realizzazione, viene dato un esempio concreto attraverso il quale risulterà più immediato identificare le regole a cui attenersi per la costruzione di un simile manufatto. Prenderemo quindi in considerazione, in particolare le Normative Tecniche di Attuazione del Prg (Piano Regolatore Generale) della città di Milano, cercando di semplificare il loro contenuto e focalizzando le regole fondamentali.
LE REGOLE Il regolamento definisce queste superfici destinate a serra «vani attigui a terrazzi o giardini», che
non sono considerati rilevanti ai fini del calcolo della superficie lorda complessiva di pavimento (cosiddetta Slp) quale misura degli spazi abitabili e/o agibili (cioè come somma di tutte le superfici coperte comprese entro il profilo esterno delle pareti perimetrali, ai vari piani e soppalchi di interpiano, sia fuori terra sia in sottosuolo), purché tali superfici siano adibite esclusivamente al ricovero di piante e fiori, chiuse da pareti vetrate fisse o asportabili stagionalmente e purché non eccedano il 25% della superficie del terrazzo o giardino interessato. In altre parole, sarà lecito costruire questa stanza “vetrata” senza che questa costituisca una superficie/volumetria aggiuntiva, a patto che essa sia progettata rispettando le regole del Prg. Questi vani devono avere un’altezza media inferiore ai 2,40 m e un altezza massima inferiore ai 2,70 m e la struttura vetrata deve avere una distanza minima di 1 m dal perimetro interno di confine sui lati liberi. Importante sottolineare che, sempre ai sensi del regolamento edilizio, non possono essere realizzate opere o installati impianti finalizzati alla permanenza, anche discontinua, di persone. Tali disposizioni sottintendono, in maniera implicita, la possibilità di realizzare una serra a servizio di un’abitazione senza cadere in un regime concessorio.
I CONSIGLI Sul mercato sono disponibili numerosi modelli di serre a parete, verande e tettoie, alcune addirittura disegnate apposta per balconi e giardini, con porte scorrevoli, gronde e sgocciolatoi che hanno forme ed elementi accattivanti che
le rendono accostabili a edifici sia moderni sia d’epoca. Una volta superato il primo ostacolo da parte dell’amministrazione comunale in merito all’autorizzazione e ai permessi, la difficoltà maggiore è evitare che la serra o veranda diventi veramente una serra per piante, evitare cioè che al suo interno si sviluppi il famigerato “effetto serra”, a meno che l’utilizzo finale non sia realmente quello di coltivare solamente piante e fiori. Al termine “serra”, infatti, è comunemente associata l’idea di un ambiente creato per la coltivazione delle piante; esistono vari tipi di serre, fredde o calde, temperate o a forzatura, ma è necessaria la giusta combinazione delle varie tipologie per creare un ambiente che diventi un naturale prolungamento della casa e perché il clima al suo interno permetta sia la vita delle piante sia quella delle persone e che la serra contribuisca, se ben progettata, anche al risparmio energetico sui costi del riscaldamento.
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I CRITERI I parametri da considerare implicano innanzitutto una corretta progettazione, strutturazione, posizione e scelta dei materiali (vetri, policarbonati, metalli ecc), che permettono di ottenere un prodotto valido, funzionale ed esteticamente gradevole. Partendo dalla struttura, che solitamente poggia su una base in muratura, le serre possono essere in ferro zincato, alluminio e in legno strutturale (sconsigliata la verniciatura, a meno che non sia fatta dall’azienda produttrice) e hanno pareti e tetto in materiale trasparente. Il tetto è generalmente spiovente da uno o da entrambi
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Le forme più comuni e utilizzate nella realizzazione di serre e verande, inseribili su ogni tipo di balcone o giardino.
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i lati e dotato di finestre con apertura verso l’esterno per l’aerazione, le pareti hanno aperture con porte scorrevoli o addirittura pareti removibili o raccoglibili a pacchetto, che permettono di lasciare del tutto spalancato l’ambiente nella bella stagione. L’orientamento più favorevole, per luce ed esposizione, è a est, sud od ovest, ma, essendo questi punti cardinali caratterizzati dall’irraggiamento solare, va considerato appunto il problema dell’effetto serra.
I VETRI Per ovviare a questo problema, che renderebbe utilizzabile la serra solo per la coltivazione di piante tropicali, bisogna adottare vetri particolari (nel caso di nuove costruzioni) o pellicole adesive (applicabili in un secondo momento anche su vecchie costruzioni). Nel caso di edifici nuovi è opportuno scegliere vetri coatizzati o rivestiti (vetri industriali rivestiti con depositi di composti metallici che riducono l’emissività e aumentano il controllo dell’irraggiamento solare), a bassa emissione e che riflettono l’irraggiamento del sole; si tratta di vetri ad alto potere isolante e a elevata trasmissione luminosa, che devono essere montati a vetrocamera. Per ridurre ulteriormente il coefficiente d’irraggiamento (più è basso, più la vetrata è efficace termicamente) tra le due lastre invece dell’aria (vetrocamera) è inserito un gas come l’argon, che riduce ulteriormente l’emissione. Tali vetri, quando utilizzati per realizzare serre e verande, sono spesso stratificati o temperati per ragioni di sicurezza o nel caso di rischio di “shock termico”, poiché permettono di ottenere una vetrata isolante termicamente efficace in svariate condizioni, anche se ogni caso va valutato in modo indipendente. 110
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Curiosità Un corpo che produce e disperde calore, lo fa sotto forma di radiazioni (irraggiamento), lo ced e per contatto con le molecole ambientali, solide, liquide o gassose (conduzione) o per rimescolamento continuo del fluido a contatto con il corpo (convenzione).
Per esempio, se la serra-veranda fosse esposta a sud la tipologia di vetro sarebbe differente: sempre un vetrocamera coatizzato, ma più “soft”, in una tipologia di vetro che ha alte prestazioni in trasmissione e
Planimetria progetto fuori scala
riflessione luminosa e un eccellente isolamento termico, e oltretutto può contribuire alla regolazione climatica e al comfort interno degli edifici. Esistono anche vetri misti, da impiegare in situazioni per il mantenimento del calore in inverno e del fresco in estate, che uniscono le caratteristiche dei vetri coatizzati riflettenti e dei vetri coatizzati basso-emissivi. Invece, nel caso di vecchie costruzioni o errate progettazioni da correggere, si possono utilizzare le pellicole adesive, economicamente vantaggiose, facili da installare, con un’ottima durata nel tempo e dalle elevate prestazioni, in alcuni casi nettamente superiori ai vetrocamera, poiché si tratta di materiali
nuovissimi e impiegati in numerosi settori, tra cui anche quello aerospaziale. Queste pellicole sono certificate e omologate, invisibili a occhio nudo, oscuranti, di sicurezza e decorative. Inoltre spesso possono risolvere il problema dell’irraggiamento eccessivo del sole, evitando così la necessità di aumentare l’aerazione forzata e il condizionamento, con i relativi problemi di comfort e salute, o l’impiego di barriere oscuranti che renderebbero inutile la serra, consentendo quindi anche un risparmio a livello economico. È necessario quindi fare attenzione ai vari passaggi da seguire in merito a permessi, normative e progetto per realizzare il proprio giardino d’inverno e veranda d’estate, dove ascoltare lo scroscio dell’acqua nei giorni di pioggia, guardare i nuvoloni passare e i fulmini che illuminano il cielo e godere del fresco, del sole e della brezza estiva, protetti da questo spazio luminoso, insomma una serra-veranda per tutte le stagioni.
Energia solare Irragiamento
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Riflessione
Trasmissione
Assorbimento
Riemissione e Convenzione
Riemissione e Convenzione Conduzione
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Vetro interno
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Rivestimento bassoemissivo Ambiente interno
Ambiente esterno
Aria o Gas
Vetro esterno
Vetrocamera coatizzati o rivestito
La composizione di un vetrocamera e come esso lavora sotto l’effetto dell’irraggiamento solare. A. Processo di scambio termico. B. Composizione di un vetrocamera coatizzato o stratificato.
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A fianco: Lo sviluppo dei prospetti e della copertura della serra. Sotto: La serra è progettata dando una prefigurazione dell’ambiente interno ed esterno.
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Esempio di realizzazione di una serra regolarmente denunciata al Comune della zona di competenza.
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INTORNO ALL’ INFISSO a cura della redazione
Tecnologia controtendenza Agostinigroup offre una gamma completa di scuri e persiane in fibex, un materiale composito realizzato con fibre di vetro unidirezionali non interrotte (rowing) avvolte in un tessuto a fibre pluridirezionali (mat) e impregnante con resina poliestere. Il favorevole rapporto tra prestazioni meccaniche e peso rispetto ai materiali tradizionali, non appesantito da rinforzi metallici, unito alla resistenza agli agenti atmosferici e chimici, alla totale assenza di manutenzione, all’ottimo isolamento termico e all’idrorepellenza, fanno di questo materiale la soluzione ideale per il settore degli oscuramenti esterni. Essendo un materiale inerte, il fibex non necessita di alcuna manutenzione e le pellicole di rivestimento con il quale è utilizzato negli scuri e nelle persiane sono garantite nel tempo. Grazie alla stabilità agli sbalzi termici, scuri e persiane sono garantiti contro l’indeformabilità, la stabilità e il corretto funzionamento. Infine, grazie alla bassa conducibilità termica, offrono un ottimo isolamento contribuendo al risparmio energetico e al comfort abitativo. Persiane in fibex di Agostinigroup
L’essenza della persiana Slit è una persiana ripiegabile a battente brevettata applicabile sia su serramenti già esistenti sia su quelli di nuova istallazione, che si adatta a ogni specifica esigenza e, una volta impacchettata su se stessa, occupa pochi centimetri. Realizzata con uno o più pannelli costituiti da perline verticali di legno massello, può essere assemblata in diverse soluzioni a seconda del tipo di chiusura e dello spessore del muro: fino a 4 pannelli per lato, simmetrica o asimmetrica, impacchettabile su uno o entrambi i lati (verso l’interno o l’esterno, a soffietto o a rovesciata). Disponibile in varie specie legnose, è resistente alle deformazioni causate dagli agenti atmosferici, poiché le perline che compongono le ante non sono incollate, bensì unite da una struttura in lega di ferro, alla quale sono avvitate le cerniere. Slit di Combiwood
Verso la natura La linea Continental, oltre alle finestre e portefinestre di spessore 68 mm, realizzate in varie specie legnose in massello o in legno lamellare, annovera diverse tipologie di schermi protettivi oscuranti. La persiana a stecca fissa, con griglia aperta di spessore 44 mm con il relativo montante di sezione 44x90 mm, è conforme alla EN 13659 e ha raggiunto per la resistenza al vento la classe 6 e per l’operazione di manovra la classe 2. La verniciatura utilizzata è conforme alle direttive europee e alle norme nazionali che tutelano la salute umana e garantiscono la cura dell’ambiente in quanto non presenta aggregati chimici nocivi. È una vernice all’acqua e adatta a ogni situazione ambientale, dalla pianura alla montagna, dalle zone rivierasche marine a quelle continentali interne. Continental di Bonadeo
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Minimo ingombro, massima sicurezza La persiana Ital Jolly può aprirsi, ripiegarsi o scorrere senza occupare la facciata esterna e impacchettarsi a libro nella spalletta del muro, quasi scomparendo alla vista e con un minimo ingombro. La qualità e la durata della persiana Ital Jolly nelle versioni in legno e pvc sono garantite dalla presenza invisibile dell’anima di acciaio che unisce da parte a parte ogni singolo pannello. Realizzata su misura, si adatta a ogni esigenza abitativa. Le specie legnose disponibili sono hemlock, okoumè, douglas e rovere, in svariate tinte di finitura. Ogni fornitura è accompagnata da una scheda prodotto che ne riassume le caratteristiche e le specificità, fornendo inoltre le indicazioni per una corretta manutenzione. In fotografia la persiana in legno verde chiaro. Persiane di Ital Jolly
Padovane accessoriate Le persiane alla padovana proposte da Finstral, realizzate con pannelli composti da doghe in pvc pluricamera e rinforzate, sono rivestite con pellicole coestruse nelle superfici e tonalità Finstral, compresi i nuovi colori verde scuro e rosso rubino. Disponibili nella versione con o senza telaio, possono essere corredate di zanzariera integrata. La ferramenta standard impiegata comprende le bandelle modello lungo di colore nero e la chiusura centrale a spagnoletta. Per ante montate a muro i cardini sono forniti a parte. Persiana alla padovana di Finstral
Sicurezza garantita Il prodotto di punta della collezione Kikau è la persiana brevettata serie K80 blindata a lamelle orientabili. Barre e piastre in acciaio speciale costituiscono una robusta grata completamente occultata dai profili di alluminio. La sicurezza è garantita inoltre da rostri antistrappo, gruppi di cerniere a pettine antisfilamento, serratura di sicurezza a 3 punti di chiusura. Le persiane originali Kikau sono certificate e garantite 10 anni. In fotografia la persiana in tinta verde muschio. K80 di Kikau 116
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Estetica e robustezza Icif propone 4 tipologie di persiane (paletta a stecca aperta, doppio spiovente, centro storico e mobile), 2 tipologie di antone (intelaiato e complanare), svariati modelli, fino alla personalizzazione, di antoni mix (intelaiati e complanari) e in okoumè pantografato. Ogni tipologia è stata studiata e brevettata combinando le tradizionali caratteristiche estetiche con la robustezza dello spessore 55 mm e la cura nel progetto dei particolari costruttivi: profili ampiamente arrotondati, rompigoccia nelle traverse, perlinatura degli antoni, che consente un’alta stabilità, concorrono a incrementare la naturale protezione del legno. Gli oscuranti sono testati per rispondere ai requisiti prestazionali in conformità con le nuove normative europee. In fotografia la persiana paletta americana in pino tinta noce. Persiana paletta americana di Icif
Colore e funzionalità Le persiane in alluminio Internorm sono caratterizzate da leggerezza, massima stabilità e lunga durata. La manutenzione è particolarmente facile e, grazie alla verniciatura a polveri, le superfici possono essere realizzate in tutti i colori possibili, colori che durano nel tempo. Oltre alla variante standard del tradizionale modello con stecche, vi sono molteplici possibilità di realizzazione inserendo diversi pannelli. Inoltre è possibile personalizzare la persiana inserendo cornici di inglesine o pannelli ornamentali. Le persiane con telaietto sono fornite anche con zanzariera avvolgibile integrata ed è disponibile anche la persiana con imbotte. Persiane in alluminio di Internorm
La tradizione del legno Navello propone 10 modelli di chiusure esterne, dalla persiana a stecca aperta alla persiana tipica dei centri storici con le stecche maggiorate o sagomate fino agli scuri dogati avvitati, tipici dei rustici chalet di montagna. Tutti i modelli sono disponibili in pino di Svezia, douglas, yellow pine, framirè, rovere, castagno, verniciati laccati o mordenzati tinta noce, ciliegio, verde e naturale. È possibile inoltre abbinare un’ampia gamma di accessori (traverse, sportelli alla genovese, montanti verticali, ecc.) che permette diverse personalizzazioni. In fotografia la persiana in pino mordenzato noce con serratura. Chiusure esterne di Navello
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Modernità e tradizione 45P è stato sviluppato da Aluk per soddisfare molteplici esigenze estetiche e funzionali nel rispetto delle tradizioni costruttive locali. La gamma comprende 4 versioni di persiane: Classica, Storico, Scurone e Scorrevole, recentemente riviste e rinnovate. Tutte le tipologie sono accomunate dalla totale assenza di manutenzione: la verniciatura dei profilati è in grado di garantire la massima durabilità nel tempo. Nella tabella colori Aluk sono disponibili, oltre alle classiche tonalità monocromatiche, diverse finiture legno. I materiali impiegati sono profilati estrusi in lega primaria di alluminio EN AW-6060 T5. Le tipologie disponibili sono persiane e scuri per porte e finestre, a una o più ante con stecche fisse e orientabili o completamente cieche. Inoltre è possibile la realizzazione di persiane a libro. 45P di Aluk Group
Il colore della storia Storica è la linea di persiane in alluminio senza telaio costituita da ante a lamelle fisse e orientabili, realizzabile per finestre e portefinestre. Particolarmente indicata per il recupero di edifici d’epoca per via dell’assenza di telaio e per l’uso di cardini stilizzati, fissati direttamente sul muro, la persiana Storica si caratterizza anche per la classica spagnoletta che, posta sulla facciata interna, prende il posto della maniglia per un risultato estetico elegante e sobrio. Nella versione a lamelle orientabili Storica consente anche la personalizzazione dei meccanismi di movimento, che, coordinati al colore delle ante, si inseriscono con armonia sulle facciate antiche o classiche, per un risultato di grande stile e raffinatezza. Storica di Spi
Rustica o classica Nelle persiane 800 Alu Classica e Rustica in pvc gli angoli delle ante, saldati su 4 lati, sono rinforzati da una squadretta metallica in acciaio; i rinforzi verticali e orizzontali sono collegati da un profilo in pvc saldato. Le ante hanno di serie il pannello dogato cieco o le stecche fisse, mentre le stecche orientabili, l’antello a sporgere alla genovese e la bugna bifacciale sono disponibili su richiesta. La gamma dei colori disponibili comprende il bianco e i pellicolati ciliegio, noce classico, rovere classico, douglas, mogano, verde scuro e grigio chiaro. La persiana in alluminio Alu Classic ha profili arrotondati nella parte esterna, dotati di guarnizione di colore nero su anta, telaio e stecca orientabile. Nella parte inferiore è previsto un fascione di 150 mm con spazzolino e tappi inferiori. L’oscuramento può essere a lamelle fisse o orientabili a leva. La persiana in alluminio ALU Rustica ha ferramenta di chiusura con spagnoletta e mezzi squadri del tipo rustico in acciaio regolabile di colore nero. 800 Alu Classica e Rustica di Coserplast 118
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Forme delicate Largamente utilizzato in montagna, l’antone Aosta è costituito da una consistente intelaiatura interna sulla quale sono applicate perline verticali esterne: è disponibile negli spessori 44 e 54 mm, in molteplici specie legnose massicce o lamellari e in un’ampia gamma di colori. Particolarmente gradevole risulta l’accostamento dell’antone Aosta al monoblocco Val d’Aosta, che, con le sue forme delicatamente sagomate, si adatta in maniera impeccabile alle costruzioni rustiche. Aosta e Val D’Aosta di De Danieli
Versatilità di forme Grazie alla molteplicità delle forme e alla varietà dei colori disponibili, le persiane SolDesign di Rehau, prodotte con avanzati materiali polimerici, sono un complemento d’effetto per qualsiasi tipo di abitazione e assicurano al tempo stesso funzionalità, elevata stabilità e inalterabilità termica. Estremamente resistenti alla luce del sole, non richiedono particolari manutenzioni e offrono un’ampia scelta di lamelle fisse e mobili. Versatilità nelle forme e tipi di apertura si combinano con una varietà di colori: sono disponibili in bianco, ma anche in rovere gold, verde scuro, noce e altri 29 colori personalizzati. Sol-Design di Rehau
Un prodotto su misura Selene è una persiana a stecche tradizionali realizzata su misura in pino, meranti-okoumè, castagno e rovere. Dal punto di vista tecnico è caratterizzata da sezione 54x80 mm, sezione delle staggette 12x51 mm, squadri e cardini a murare, cerniere anuba da 16 mm su telaio monoblocco e cardini a spostamento su monoblocco. È disponibile anche la ferramenta esterna. L’azienda fornisce inoltre una garanzia decennale sul prodotto. Selene di PB Group
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Tessuti protetti Compact è una tenda raffinata e discreta indicata per abitazioni con architetture moderne, condomini eleganti e in zone marine, dove la salsedine può diventare un problema per la meccanica. È infatti una tenda a scomparsa totale, che su richiesta può essere completamente automatizzata e telecomandata. Il suo contenitore piacevolmente arrotondato, di dimensioni minime e dall’aspetto accattivante, protegge totalmente tessuto e meccanica contro agenti particolarmente aggressivi come umidità, muffe, salsedine e smog. Compact di Arquati
Funzionalità e design Compacta di Suncover è la linea di tende avvolgibili oscuranti o filtranti nate per integrarsi direttamente con le ante di ogni tipo di infissi di legno, alluminio e pvc con il minimo ingombro, grazie anche alla vasta gamma di tessuti tecnici disponibili, oscuranti o filtranti, tutti ad alta protezione termica. I tessuti oscuranti Suncover sono una valida alternativa a tapparelle, persiane e scuri, capaci di creare il buio totale negli ambienti. Per la linea Oscurante, Suncover ha progettato 4 famiglie di tessuti tecnici esclusivi Black Out, tutti impermeabili alla luce, lavabili, facilmente sfilabili e sostituibili, sempre tesi anche su ante a ribalta grazie al sistema di blocco a cremagliera brevettato Suncover. 4 nuovi tessuti filtranti Suncover Screen, realizzati in fibra di vetro ricoperta in pvc permettono la regolazione in entrata di luce e calore solare e la migliore protezione termica e la tutela dei serramenti, abbattendo notevolmente l’entrata del calore e mantenendo, grazie alla trama, la visibilità verso l’esterno. I teli sono ignifughi in classe 1, sfilabili e sostituibili senza l’uso di collanti. La tenda può essere regolata con meccanismo frizionato a catenella, che permette una regolazione millimetrica del movimento, oltre che con i meccanismi di riavvolgimento a molla o a motore 24V. Compacta di Suncover
Tecnologia nei tessuti Lineacasa di Monguzzi propone Scrigno, una tenda da sole con cassonetto a protezione totale del telo e dei bracci a chiusura ermetica. Testate, piastre e contropiastre sono in fusione d’alluminio. I bracci sono movimentati su bronzine autolubrificanti e catena plurimaglia Fleyer nei gomiti. La struttura è interamente verniciata a polveri, mentre la bulloneria è tutta in acciaio inox. Il cassonetto è a “doppia camicia” per evitare ondulamenti nel tempo che ne comprometterebbero la perfetta chiusura. Omologazione resistenza Oro Assites (test resistenza al vento Classe 2, durata 3000 cicli continui e carico d’acqua Classe2). Frontale con grondaietta raccolta acqua, cuciture dei teli con filato Tenara garantito 10 anni. Motorizzazioni, accessori, struttura e tessuti sono garantiti 5 anni. Scrigno di Monguzzi
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Sicurezza e resistenza Gardesa presenta la linea GR45 di profili in alluminio per tapparelle che resiste a usura, alte temperature e tentativi di effrazione. Gli avvolgibili GR45 sono in alluminio a profilo curvo HD, ad alta densità, con anima in poliuretano espanso 5 volte più resistente della versione standard. Hanno grande resistenza meccanica a torsione, flessione e proteggono da urti, agenti atmosferici e tentativi di effrazione. Disponibili anche con l’aggiunta di catenacci, alla base e in più punti della tapparella. GR45 di Gardesa
Smalti e colori La persiana avvolgibile di Giuliano Infissi è costruita in legno di douglas, hemlock e pino di Svezia essiccato artificialmente e fornita nella versione trattata con impregnanti nelle varie sfumature (per l’elevata protezione del legno contro il sole, le muffe e gli insetti e la facilità di manutenzione), ma soprattutto nella versione smaltata, tecnicamente la più valida e funzionale. Le sue stecche di 14x46 mm sono collegate tra loro con speciali ganci zincati o tropicalizzati, che permettono di dosare il passaggio di aria e luce. È possibile l’applicazione di catenaccioli o serratura nella balza finale, il montaggio con l’avvolgimento all’esterno e la motorizzazione. Su richiesta l’azienda fornisce l’assistenza alla posa in opera. Avvolgibile in legno di Giuliano infissi
Isolare con stile ALK2S, un prodotto brevettato Verolux, si contraddistingue per la sua semplicità, razionalità, ma soprattutto per la reinterpretazione della tapparella come elemento isolante che contribuisce al contenimento energetico della costruzione. ALK2S è un profilo con bassa conducibilità termica grazie sia alla presenza di schiuma poliuretanica a espansione libera nella camera del profilo sia a una vera e propria interruzione del ponte termico, in quanto il profilo è il risultato dell’unione meccanica di due lamiere di alluminio o acciaio preverniciate distinte e agganciate meccanicamente. Il prodotto risponde anche ai più rigidi canoni di sicurezza grazie al rinforzo metallico all’interno della camera. Queste caratteristiche si coniugano al design accattivante e alla possibilità di differenziare il colore interno da quello esterno. ALK2S di Verolux
Colore nel tempo Il nuovo avvolgibile Sella Roverplastik, marcato CE secondo la norma EN 13659, è garantito 5 anni sulla tenuta del colore (Patent Pending) e ha un’alta resistenza all’imbarcamento. Interamente in pvc, robusta e funzionale, può alloggiare uno speciale rinforzo di ferro zincato e ha come principale caratteristica un’altissima tenuta del colore nel tempo con una colorazione uniforme su tutta la superficie. Scompare pertanto il caratteristico e antiestetico scoloramento a macchie. Sella di Roverplastik
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Pratico e stabile La semplicità di un soffio Con Night & Day, le automazioni universali Faac per persiane e scuri, tramite un semplice pulsante si possono azionare comodamente le persiane dall’interno della propria abitazione, una soluzione ideale soprattutto per l’apertura di persiane difficilmente accessibili perché collocate molto in alto o perché la finestra è dotata di inferriata o è posta sopra a un lavello. La versione Basic per persiane è il modello più semplice ed economico per una movimentazione automatica a pulsante mantenuto tramite il selettore apre/chiude in dotazione. Può essere utilizzato per impianti centralizzati utilizzando un timer per ciascuna automazione e può essere comandato anche da una pulsantiera radio utilizzando l’apposita ricevente disponibile come accessorio e facilmente applicabile sull’estruso in alluminio dell’automazione (lato interno). Nella versione De Luxe per persiane, porte-finestra e persiane pesanti l’automazione è completa di una ricevente integrata all’interno del profilo in alluminio; la pulsantiera radio a parete in dotazione permette di comandare le persiane limitando al massimo le predisposizioni elettriche dell’impianto. Tale peculiarità consente di fare facilmente impianti a comando centralizzato di più persiane utilizzando le relative pulsantiere radio supplementari o trasmittenti portatili. L’automazione è inoltre adatta per l’utilizzo in zone particolarmente ventose. Nella versione Limit Switch per persiane, porte-finestra e persiane pesanti l’automazione dispone di un particolare sistema di finecorsa integrato che si attiva nel momento in cui la persiana arriva sulla battuta meccanica d’apertura. Tale dispositivo evita di effettuare qualsiasi operazione di regolazione. Il commutatore apre/chiude 2 a contatto autoritenuto in dotazione permette di comandare l’automazione. Limit Switch è particolarmente adatto alle applicazioni centralizzate con persiane non in vista e per l’utilizzo con sistemi di gestione domotica. Night & Day di Faac
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Il cassonetto prefabbricato Internorm si adatta a ogni tipo di finestra, sia in pvc sia in legno e alluminio, ed è disponibile in 3 misure. Presenta ottimi valori di isolamento termico e acustico ed è praticamente esente da manutenzione. Su richiesta può essere dotato di zanzariera avvolgibile integrata o con telaietto fisso, incernierata e scorrevole. I cassonetti degli avvolgibili sono realizzati con doppia parete, sono resistenti alla torsione (nel caso di ispezioni esterne, il telaio della finestra è avvitato al cassonetto prefabbricato) e sono estremamente stabili. Cassonetto prefabbricato Internorm
Il gancio distintivo Il modello B di De Faveri, un controtelaio per il monoblocco con avvolgibile, è dotato di una guida per lo scorrimento della tapparella e di uno spazio interno per fissare l’avvolgitore, che può essere posizionato a destra o a sinistra, anche motorizzato o azionato da centino o argano. Può essere posizionato filomuro interno, nelle profondità da 145 mm in su, con avvolgitori standard; centromuro, con profondità da 115 mm, per avvolgitori ridotti tradizionali; centromuro con profondità minima di 90 mm, per avvolgitori semincasso. È disponibile nelle versioni per finestra, portafinestra e bifora, con portafinestra e finestra accostate. È fornito smontato o, su richiesta, già assemblato. Dettaglio tecnico importante è il gancio in acciaio zincato che permette di fissare con facilità il cassonetto copriavvolgibile al controtelaio, abbreviando i tempi di posa. Modello B di De Faveri
Falsotelaio con accessori Secco Sistemi presenta il falsotelaio Extra Strong con la tecnologia Overlap. Il sistema di profilati e accessori per la realizzazione di falsotelai da fissare alla muratura per l’applicazione di serramenti in luce o in battuta si compone di 17 profilati di dimensioni variabili da 36 a 65 mm dello spessore di 12/12 e/o 15/10, realizzati in acciaio zincato Sistema Sendzimir con rivestimento di zinco pari a 200 g/m2 sia interno che esterno. I profilati sono prodotti con la tecnologia esclusiva Overlap, utilizzata nella costruzione dei satelliti spaziali, che consiste in un’unione meccanica della lamiera tramite punti di pressione a incastro che, a parità di peso del profilato, assicurano una maggiore rigidità torsionale grazie al raddoppio dello spessore nella zona di ancoraggio delle viti di fissaggio del serramento e la rigidità torsionale della barra
senza l’asportazione di zinco causata dalla saldatura. Falsotelaio è un sistema conforme alla marcatura CE. Le zanche preforate, estraibili con un cacciavite e pronte per la messa in opera, riducono notevolmente i tempi di preparazione del falsotelaio. La speciale sezione frontale sciancata comprende fori ovali che consentono un fissaggio integrale dell’intonaco, evitando il formarsi di crepe visibili. Il doppio spessore della tecnologia Overlap garantisce un raddoppio dell’ancoraggio delle viti di fissaggio del serramento al falsotelaio su 24/10 e 30/10. Squadrette per l’assiemaggio degli angoli e angolari di irrigidimento angolare per fissaggio distanziale riducono sensibilmente i tempi di installazione del falsotelaio. Extra Strong di Secco Sistemi
Doppia funzione, minimo ingombro Quadra di Suncover è il nuovo sistema a incasso a cassonetto squadrato per tende a motore e ad asta. Il sistema Quadra è idoneo per le tende Filtranti, Oscuranti 100% e per la Zanzariera Suncover, siano esse manovrabili con comando a motore o ad asta con argano. La forma squadrata del profilo cassonetto in alluminio è stata progettata per facilitare l’inserimento delle tende nei vani a incasso dei serramenti con il minimo ingombro. Non solo: oltre a permettere il montaggio di tende anche di grandi dimensioni in uno spazio minimo, tale forma favorisce l’accoppiamento di diversi sistemi tenda, Filtranti, Oscuranti 100% e Zanzariere. Doppia funzione con il minimo ingombro. Le tende Oscuranti e Filtranti sono fornite con il tessuto bordato ai lati, rinforzato dalla termosaldatura e dalla presenza di stecche di acciaio per evitare strappi dovuti alle correnti d’aria. L’affidabilità e la funzionalità delle tende sono garantite dal marchio CE EN 13651 Classe 3, la massima classe di resistenza al vento per le tende. Le zanzariere, invece, sono marcate in Classe 2, il massimo livello per le zanzariere. Quadra dispone di guide laterali telescopiche secondo due tipologie, una semplice e una comprensiva del montante laterale. Quadra di Suncover
La calma è una virtù Uno dei classici problemi che riguardano le zanzariere, soprattutto quelle a chiusura laterale, ma anche quelle a movimento verticale, è la facilità con la quale possono sfuggire di mano. Questo provoca danni alla struttura della zanzariera e, purtroppo, anche a chi le aziona, a causa della velocità di chiusura generata dal meccanismo tradizionale. Rallenty è la frizione per zanzariere brevettata da Bettio che rallenta il loro riavvolgimento o la chiusura, garantendo sicurezza per le persone – nel pieno rispetto delle normative CE - e salvaguardia della struttura. Rallenty è facile da montare perché è sufficiente applicarla senza necessità di avvitamenti o forature. È già fornita di serie nei modelli a misura Betty e Rosy, mentre per i rimanenti modelli di zanzariere e nel kit è prevista come optional e distribuita in blister a parte. Sicurezza, quindi, ma anche un gradevole effetto estetico, con l’elemento in alluminio che si muove delicatamente e offre all’ambiente una componente di modernità ed efficienza. Rallenty di Bettio
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Essenziale e versatile ZigZag è una linea di zanzariere con rete plissettata, per finestre e portefinestre, disponibile nelle due versioni verticale frizionata e laterale. Il ridottissimo ingombro (27 mm) e la possibilità di raggiungere larghezze di 3 m con una sola anta ne fanno un prodotto utilizzabile quasi ovunque. I tensionatori permettono di regolare la tenuta della rete contro la forza del vento. Il sistema può anche essere incassato nei serramenti di legno. Infine la possibilità di sostituire la rete con tessuti filtranti od oscuranti trasforma il sistema in una tenda per la protezione solare. ZigZag di Gruppo Genius
Immagine di design Gaudenzi dal 1891 fornisce e realizza idee originali e creative per arredare con stile anche ciò che comunemente non dovrebbe essere notato: sulla tela tessuto unito in acciaio inox (N40 F020) per zanzariere è stata realizzata una particolare aerografia a 16,7 milioni di colori a partire da un’immagine digitale che può essere fornita dal cliente. La lavorazione può essere eseguita su uno o entrambi i lati per personalizzare interni ed esterni, senza pregiudicare l’utilità del prodotto. La zanzariera è realizzata rispettando il design e il progetto del committente per quanto riguarda dimensioni, materiali e immagini. Zanzariera aerografata Gaudenzi 124
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Agevole e maneggevole Segreta di Suncover è una zanzariera a incasso discreta e personalizzabile. Garantita 10 anni, è disponibile in un’ampia gamma di finiture cromatiche ed è dotata di profili originali di diverse dimensioni, inseribili in ogni tipo di serramento con il minimo ingombro. Segreta può essere applicata anche in orizzontale su vani posti sul soffitto, su telai con forme particolari e a scorrimento laterale, su infissi di legno. È stata studiata per offrire la massima comodità e maneggevolezza nel caso di spazi ristretti grazie all’apertura centrale meccanica ad assetto rialzato, composta da una maniglia e da due pulsanti integrati, che permette un facile azionamento one touch con una sola mano, un sistema brevettato da Suncover. È comunque disponibile un’ampia gamma di comandi manuali e automatici: a molla, a catenella, a bottone, ad argano rinviabile, a motore con diversi tipi di centraline per il controllo automatico delle aperture. Segreta di Suncover
Agile e adattabile Gamma è il modello dotato della nuova catena con sistema clic-clak, il brevetto internazionale Bettio che consente di combinare la comodità del meccanismo a catena con i vantaggi del sistema a molla. Adattabile e di alta qualità estetica, questa catena è dotata di cuffie registrabili, guide telescopiche e un elegante cassonetto raggiato da 46 mm (ingombro con le cuffie 51 mm). Il modello Gamma, realizzato con rete fibra, è prodotto nella versione standard con il comando interno a destra, ma è possibile richiedere il comando sinistro oppure il doppio comando. La richiesta del comando esterno comporta un ulteriore ingombro di circa 15 mm rispetto al cassonetto, poiché la catena esterna esce frontalmente. Gamma di Bettio
Passaggio senza ostacoli Plissè è una zanzariera laterale senza molla e priva di binario alla base studiata per portefinestre che, oltre ad avere una veste decisamente originale sul piano estetico, trasforma ogni funzione, dal montaggio all’utilizzo, in un’operazione elementare. È un sistema che sostituisce ai comuni meccanismi di movimentazione nuovi dispositivi studiati per ridurre al minimo limiti e problemi legati all’utilizzo di molle o catene. Il risultato è una soluzione che viene incontro alle esigenze dei disabili, grazie all’assenza di ostacoli all’uso e al passaggio. Inoltre è realizzabile a più ante fino a una dimensione di 540x260 cm ed è fornita a scelta con rete nera o grigia. Plissè di Zanzar Sistem
GLOSSARIO INTORNO ALL’INFISSO: Persiana: serramento esterno per finestre, costituito da una struttura perimetrale che porta al suo interno una serie di lamelle inclinate. Può essere prodotta in legno o alluminio. Persiana avvolgibile (o tapparella): persiana formata da stecche orizzontali snodate che si avvolge su un rullo collocato in un vano al di sopra della finestra. Può essere prodotta in legno, alluminio o pvc. Antone (o scuro): imposta in legno applicata esternamente rispetto alla finestra che permette di ottenere completa oscurità del vano. Solitamente è composto da un telaio perimetrale che porta al suo interno doghe o pannelli, da una struttura autoportante composta da doghe incrociate (orizzontali e verticali) oppure da una serie di doghe verticali collegate tra loro tramite una barra metallica inserita la loro interno. Lamelle: lamine inserite nelle persiane e accostate orizzontalmente a pettine, che possono essere orientabili (mobili) o fisse. Doghe: assi di legno affiancate, di solito verticalmente, che costituiscono l’antone (o scuro). Portefinestre: finestre che raggiungono la quota del pavimento e permettono quindi il passaggio di persone o cose. Solitamente la parte inferiore di questi tipi di serramento presenta più traverse accostate. Montante: componente verticale dell’anta o del telaio fisso di un serramento. Solitamente un’anta o un telaio presentano due montanti ma in casi particolari (per esempio ante molto larghe) possono essere inseriti più montanti supplementari per irrigidire la struttura o ripartire le specchiature dell’infisso. Traversa: componente orizzontale dell’anta o del telaio fisso di un serramento. Per questi elementi vale quanto già detto in merito ai montanti. Rompigoccia a baffo: Elemento sporgente (con sezione triangolare o trapezioidale) fissato esternamente alla traversa inferiore dell’ anta di un serramento e che migliora la tenuta all'acqua dell'infisso. L’uso di tale elemento caratterizza solitamente serramenti concettualmente antichi, in quanto nella moderna tecnica serramentistica è stato sostituito dai canalini in alluminio.
Canalino: elemento in alluminio fissato sulla parte superiore della traversa inferiore del telaio fisso con il compito di raccogliere e di evacuare l’acqua di caduta. In certi casi può essere ricoperto di legno per ridurne la visibiltà migliorando l’estetica del serramento.
Spagnoletta: utilizzata per chiudere le imposte, è costituita da una sottile sbarra metallica montata verticalmente, girevole e manovrabile mediante una maniglia, con alle estremità due ganci che si inseriscono in due denti di ferro posti rispettivamente sul davanzale e sull’architrave della finestra.
Perlinato: tavolato composto di perline utilizzato per rivestimenti di soffitti e pareti in costruzioni civili.
Spazzolino: spazzolino antivento che protegge la rete della zanzariera evitando che essa esca dalla guida.
Spalletta: ciascuna delle sporgenze laterali che restringono il vano di una porta, di una finestra o di un infisso in genere, su cui si fissano le imposte.
Staggetta: asta o elemento di legno (o di altro materiale) usata in coppia come sostegno di una struttura o per collegare altri elementi, con particolare riferimento alle veneziane.
Profilato: specialmente metallico, a forma di barra rettilinea con sezione costante, prodotto mediante laminazione, estrusione o trafilatura, impiegato in edilizia per travature, ringhiere e negli infissi per montanti e traverse in pvc e alluminio.
Legno lamellare: è un materiale prodotto con l’incollaggio di tavole di legno. È quindi un materiale composito, costituito essenzialmente di legno naturale di cui mantiene i pregi, ma è realizzato su scala industriale e attraverso il procedimento tecnologico annulla i difetti propri del legno massello.
Cardine: la parte della cerniera di un infisso che porta il perno ed è fissata al telaio, sulla quale si inserisce l’anta o il battente di una porta, di una finestra.
A catenella: sistema di apertura verticale di tenda o zanzariera che permette la risalita rallentata e l’arresto della tenda in qualsiasi posizione con estrema precisione grazie al blocco a cremagliera.
Cardine a murare: cardine che collega l’infisso alla muratura e va inserito nel muro. Squadra: ciascun pezzo di legno costituito da due elementi disposti in modo da formare un angolo retto, usato specialmente come rinforzo tra piani orizzontali e verticali. Cerniera: dispositivo metallico di collegamento fra due elementi rigidi, tale da consentirne l’articolazione. Cerniera anuba: cerniera avvitata direttamente sul legno tramite un gambo filettato che consente il collegamento tra due ante di un infisso permettendo l’apertura a libro. Attualmente si sta diffondendo l’uso di cerniere a più gambi, che permettono regolazioni molto precise e garantiscono una maggiore portata.
A molla: sistema di apertura orizzontale o verticale per tenda o zanzariera dotato di deceleratore per regolare l’apertura e chiusura della tenda. A rullo: tenda o zanzariera confezionata su misura, che si chiude e si apre srotolando e arrotolando il tessuto, con un sistema che occupa pochissimo spazio. A bottone: zanzariera che si chiude tramite una calamita fissata sull’estremità e non permette un’apertura parziale. Plissettata: tenda o zanzariera realizzata con un tessuto caratterizzato da pieghe meccaniche. Frizionata: tenda o zanzariera che può essere bloccata in qualsiasi posizione.
Cerniera a pettine: cerniera che garantisce una maggiore resistenza al carico, grazie anche alla possibilità di utilizzare viti di fissaggio frontali.
Argano rinviabile: piccolo meccanismo caratterizzato da un anello manovrato a mano tramite un’asta girevole, tipico delle tende da sole.
Zanca: barra metallica ricurva a un’estremità, che serve a fissare saldamente un elemento alle strutture murarie.
Guide telescopiche: binari laterali entro i quali scorre la tenda o la zanzariera.
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