ERRE AL QUADRATO
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COLORI vernici e finiture per esterni
MAGGIO/GIUGNO 2009 - BIMESTRALE anno III - n° 14
come scegliere il CONDIZIONATORE più adatto alla propria abitazione
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EDITORIALE
Approvare al più presto il piano casa
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el nostro paese la casa è un bene particolarmente apprezzato ed è per questo che, tra le misure di rilancio previste dal governo, il piano casa è quella che catalizza l’interesse di numerose famiglie italiane. L’intesa sul piano casa si divide in due momenti: un decreto legge che ci auguriamo venga approvato dal governo al più presto e che semplifica le competenze dello stato, e le leggi di ogni singola regione in materia di edilizia e urbanistica. Nelle leggi regionali ci saranno le norme che liberalizzano gli ampliamenti aumentando del 20% la cubatura per le palazzine di volumetria fino a 1000 metri cubi e per le abitazioni uni-bifamiliari. Ad esempio chi è proprietario di una villetta di 150/200 metri circa circondata da un piccolo giardino potrebbe, usufruendo di questo decreto, costruire una veranda, un nuovo bagno, un locale rimessa per l’auto. Restano esclusi i condomini, le aree sottoposte a vincolo, i beni culturali, le zone di particolare pregio paesaggistico o di inedificabilità assoluta, gli edifici abusivi e i centri storici. La cubatura potrà essere aumentata fino al 35% solo a chi installerà impianti per il risparmio energetico e a chi, dopo aver demolito il proprio edificio, lo ricostruirà nel pieno rispetto delle norme antisismiche. E dopo quanto è successo in Abruzzo credo sia indispensabile soprattutto per quelle zone d’Italia a maggiore rischio sismico. Il governo sta varando altre possibili forme di agevolazione per chi intende mettere in sicurezza le proprie abitazioni utilizzando le nuove regole più tecniche e più severe delle precedenti. A finanziare parzialmente questi interventi ci potrebbe essere uno sgravio Irpef del 55% anche questo concesso per il momento solo a chi attua interventi di risparmio energetico. Nel prossimo numero di R2 RISTRUTTURO RINNOVO CASA parleremo più ampiamente di quanto verrà definito in merito al piano casa e daremo regione per regione le relative norme territoriali per la presentazione dei progetti di ampliamento. Questi ampliamenti, queste ristrutturazioni mi auguro portino al rilancio dell’edilizia, migliorino la condizione abitativa di molti pur mantenendo un adeguato livello estetico del patrimonio architettonico, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle regole urbanistiche, restando in linea con stile e gusto del contesto in cui l’immobile si inserisce.
L’editore Maurizio Garavelli
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MAGGIO/GIUGNO
NON SOLO CASA FLASH YELLOW STYLE FLASH AMERICAN STYLE
2009
6 14 18
A CURA DI OLGA MUNINI
ITINERA
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A CURA DI MICHELA LORENZINI
LO SAPEVATE CHE...
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A CURA DI LAURA FOGAGNOLO
DALL’AVVOCATO COMPRARE CASA
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DI ANDREA VOGHERA E LUCA GHIRINGHELLI
SKIN WALL DECOR
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DI CINZIA RUSSO
...ISTRUZIONI DI CASA
32
DI ALBERTO MAZZA
INDOOR IL LUOGO CHE INTRODUCE
34
DI CINZIA RUSSO
ON-OFF ILLUMINARE IL VERDE
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DI DONATELLA RAVIZZA
RIUSO LOOK SOLARE
41
DI SONIA MARITAN
GUIDA CLIMA CLIMA DI CASA
54
DI LAURA FOGAGNOLO
FOCUS CLIMATIZZATORI
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A CURA DI LAURA FOGAGNOLO
SU MISURA PEDANE PER L’ARREDO
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DI ALESSANDRO VILLA
GUIDA FINITURE COLORI FUNZIONALI
67
DI ANNA PERCHINUNNO
DOSSIER FINITURE PER ESTERNI
72
A CURA DI OLGA MUNINI
DALL’ARCHITETTO RECUPERARE IL SOTTOTETTO
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DI SONIA MARITAN
...PARQUET IN LIBERTÀ
82
DI MATTEO BERTI
RECUPERO FUCINA D’ISPIRAZIONE
85
DI OLGA MUNINI
AD HOC BAGNO PROTAGONISTA
92
DI ELENA SIVORI
GUIDA LED LUCCICHII COLORATI
96
DI DONATELLA RAVIZZA
BUILD UP LA FACCIATA VENTILATA
100
DI DAVID ZAFFARONI
RISTRUTTURO CONTRASTI DI LUCE
104
DI SONIA MARITAN
ZOOM RECINZIONI
112
A CURA DI OLGA MUNINI
OLTRE LA CASA
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A CURA DI OLGA MUNINI
INDIRIZZI
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NON_SOLO_CASA A CURA DI OLGA MUNINI
TOCCO PREZIOSO AXOLUTE DIAMOND DI BTICINO
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ticino insieme a Graniti Fiandre crea Axolute Diamond, un interruttore elegante e raffinato. La placca impreziosita da micro inserzioni di metallo fa da cornice al comando soft touch che si aziona con un semplice sfioramento, silenzioso e impercettibile.
PIOGGIA LIBERA STILLA DI CEA DESIGN
S
tilla è la colonna doccia per esterno in acciaio inox AISI 316 con getto a miscelazione idroprogressivo e deviatore per getto a pioggia e a cascata. Disponibile con finitura satinata o lucida. Disegnata da Giorgio Parise per Cea Design è alta 245 cm.
MAXI LUCENTEZZA DOCCIABELLA DI CERAMICA GLOBO
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occiabella di Ceramica Globo è una linea di piatti doccia caratterizzati da un design minimal, accostamenti opaco/lucido e un look grintoso. Realizzati in 12 misure differenti in ceramica o pietraluce® (in foto il piatto in pietraluce® 80x200 cm).
MORBIDE TONALITÀ SEATTLE DI ARTE TAPPETI
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eattle è un morbido tappeto di Arte Tappeti nel quale gusto estetico e versatilità si abbinano alle esclusive materie prime e all’ottima lavorazione. La scelta delle tonalità spazia dalle sfumature neutre e delicate ai toni più vivaci dalla forte personalità, infinita varietà anche per quanto riguarda le forme.
NON_SOLO_CASA SCATOLE D’ARREDO WALLBOX DI FLORIDA FAMILY
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all Box è un sistema costituito da elementi modulari flessibile ed essenziale dalle potenzialità estetiche e funzionali praticamente infinite. La composizione in foto ha una struttura in laccato bianco lucido con casellario verticale e frontali dei pensili sospesi in laccato blu avio lucido.
SOMMELIER CASALINGHI CANTINETTA RV DI TEKA
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onservare e servire il vino alla giusta temperatura è fondamentale per gustarlo al meglio, a questo scopo Teka propone la Cantinetta RV con maniglia in acciaio inox, temperatura regolabile, luce interna e ripiani in legno. Disponibile in 2 misure con capacità da 26 o 51 bottiglie.
ISPIRAZIONE ORIENTALE ELLE DI DUPONT™ CORIAN®
E
lle è un tavolo di forma rettangolare ispirato all’essenzialità degli arredi orientali. La consistenza naturale del legno wengé della struttura portante si accosta con eleganza al top in DuPont™ Corian®, un connubio raffinato tra materiali organici e ricerca tecnologica.
BABY STYLE JULIUS DI GEORG JENSEN
L’
orsetto Julius creato da Finn Næss-Schmidt per Georg Jensen accompagna i più piccoli nei primi approcci alla tavola. Un set completo in acciaio stainless con finitura opaca.
NON_SOLO_CASA BIG OBLÒ ALISÈ DI CANDY
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lisè è la lava asciuga di Candy, piccola, compatta e funzionale di classe A. In soli 60 cm lava e asciuga fino a 6 kg di bucato e ne lava fino a 9 kg. Ergonomica e pratica ha un oblò più grande e più alto del normale e inoltre è dotata di un display digitale per regolare i diversi programmi di lavaggio e di asciugatura.
DIMENSIONE ARABEGGIANTE HAREM DI D.A.S.
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inee diritte e rigorose si intrecciano a formare una griglia, quasi un separé e caratterizzano il radiatore Harem di D.A.S. Disponibile in versione elettrica, idrica con arredovalvole (in foto) e mista.
COMODA LEGGEREZZA CARIOCA DI DIMENSIONE DISEGNO
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imensione Disegno presenta Carioca, una chaise longue dal design innovativo e accattivante. Leggera, impilabile, comoda e colorata trova facilmente posto in giardini, terrazze e ai bordi di una piscina. La struttura è in tubo d’alluminio anodizzato e la seduta in un particolare tessuto che non sbiadisce al sole (Design: Lucidi e Pevere).
COMFORT NEWYORKESE MANHATTAN DI DEMA
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spirato allo stile del distretto più famoso di New York, di cui porta il nome, Manhattan è il pouf disegnato da Leonardo Dainelli per Dema. Modulabile, rivestito in tessuto o pelle, totalmente sfoderabile e con piedini in acciaio spazzolato. 8
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NON_SOLO_CASA L’ARTE DEL LEGNO ORIENTE DI BERTI
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LINEE PURE
erti propone un nuovo modo di concepire il pavimento di legno: alta tecnologia, estetica ricercata e forte ispirazione orientale si fondono per dar vita a un’opera d’arte più che a un semplice parquet. Il legno assume forme insolite e colorazioni innovative da vivere e ammirare.
LAMIERE CRUDE DI MEMPHIS
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a materia perde inutili ornamenti e rifiuta superflui orpelli per presentarsi nella sua essenza più intima enfatizzando le sue linee più pure. Tutto questo è Lamiere Crude, la collezione di Raffaello Biagetti di cui fa parte anche la libreria in foto.
IL BECCO DEL RISPARMIO DUCK DI RUBINETTERIE TEOREMA
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uck è il miscelatore a becco d’anatra disegnato da Silvia Suardi e Sezgin Aksu, caratterizzato da una linea morbida e armonica. Il suo particolare getto a cascata consente un risparmio sul consumo d’acqua di oltre il 40%. Disponibile con finitura cromo, bianca o nera (in foto).
GEOMETRIA DINAMICA PIOPIO DI DIAMANTINI & DOMENICONI
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n tavolino/comodino in ferro plasmato da Antonino Sciortino per Diamantini & Domeniconi. Piopio si basa sull’idea del movimento delle forme del singolo oggetto e sulla possibilità di creare geometrie insospettabili che trasformano un oggetto d’arredo in scultura.
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NON_SOLO_CASA PROTEZIONE CONFORTEVOLE CONFORT DI TORTEROLO & RE
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onfort di Torterolo & Re è la porta blindata che protegge la casa anche dall’intrusione di rumore, caldo e freddo. La sua trasmittanza termica, infatti, va da 1,5 W/m2K a 0,9 W/m2K, in base al modello, e il suo isolamento acustico da 41 Db fino a 43 Db. Disponibile in una varietà di rivestimenti molto ampia è dotata di un sistema di chiusura con serratura di sicurezza.
ARMONIA DI ELEMENTI W+W DI ROCA
W
+W, ideato da Gabriele e Oscar Buratti, di Roca unisce i 2 elementi fondamentali del bagno: il lavabo e il water. Permette di ottimizzare lo spazio e risparmiare acqua, grazie alla tecnologia del riutilizzo: l’acqua adoperata nel lavabo viene sfruttata per riempire la cisterna del water. Un sistema di pulizia automatico previene la formazione di batteri e cattivi odori.
SUPERFICIE DA VIVERE RELAZZO DI REHAU
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urata nel tempo, comfort, resistenza alle sollecitazioni e agli agenti atmosferici, sicurezza antiscivolo, eco-compatibilità, minima manutenzione e semplice posa sono le caratteristiche del pavimento da esterni Relazzo di Rehau, ideale per chi non vuole rinunciare nemmeno all’estetica!
TANDEM DI SAPORI COSMOPAN DI RISOLÌ
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osmopan di Risolì è un accessorio da cucina totalmente made in Italy, una proposta utile e divertente che abbina la normale padella a una griglia per consentire 2 cotture diverse contemporaneamente permettendo così un’alta versatilità e praticità il tutto corredato da un elegante manico in legno.
NON_SOLO_CASA ESTRO ARCAICO STARCK 1 DI DURAVIT
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asce 15 anni fa dall’estro di Philippe Starck la serie di accessori da bagno ispirata a forme arcaiche come il catino, il secchio, la pompa e il chiodo. Oggi la famosa base sottolavabo conica si veste di nuove finiture laccate lucide o impiallacciate in vero legno, offrendo sempre più spazio al suo interno.
LUCE FLUIDA MELT MEEE DI ANDROMEDA
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elt Meee, onirica e sofisticata dalle forme fluide, combina gli aspetti più raffinati della lavorazione manuale del vetro con un’estetica visionaria, dalla grande presenza scenica e dal delicato aspetto giocoso. La collezione si compone di 4 modelli (a 3, 8, 16 e 24 luci), in 7 colori.
IL TRIONFO DEL COLORE LA PRIMAVERA DENTRO CASA ESSENZE DI MILLEFIORI
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redici profumazioni fresche e delicate per trasformare gli ambienti domestici in spazi aperti e naturali: è questa la proposta di Millefiori che, grazie alla sapiente combinazione di essenze fruttate e fiorite, porta la bella stagione in casa e regala atmosfere accoglienti e rilassanti.
PLANA REFLEX DI VIMAR
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razie a Plana Reflex di Vimar le placche diventano un colorato accessorio glamour per la casa. Tramite il sistema PlakClack possono essere facilmente sostituite con un semplice gesto, disponibili in numerosissime tonalità, hanno linee pulite e morbide, forme essenziali ed eleganti per una totale libertà di abbinamenti.
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NON_SOLO_CASA FUOCO D’ACCIAIO
GUSTO LIGHT
FOGO DI JOLLY MEC
VAPORIERA LIGHT DI TERMOZETA
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e forme arrotondate e i laterali interamente in acciaio fanno di Fogo, la termostufa firmata Jolly Mec, una soluzione all’avanguardia ideale per ogni zona della casa. Un vero e proprio sistema di riscaldamento ad aria e ad acqua capace di garantire una combustione controllata, prolungata e rispettosa dell’ambiente.
er una cucina leggera ma gustosa è arrivata Vaporiera Light di Termozeta, ideale per una cottura al vapore dietetica, senza grassi e ricca di vitamine e minerali. I suoi 2 contenitori trasparenti impilabili permettono di cucinare in poco tempo e senza sforzo.
DESIGN BAROCCO CHAPEAU DI BERTOLOTTO PORTE
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tto mani di verniciatura, lucidatura e spazzolatura per garantire l’eccellente effetto a specchio e la cornice scolpita a mano, stile barocco in noce nazionale verniciata in argento a foglia per impreziosire la Porta Chapeau di Bertolotto Porte. Design BC&I.
FORMA INTRAMONTABILE CREDENZA GINGERBREAD DI LANDO
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na credenza capiente e funzionale adatta a differenti contesti è quella disegnata da Paola Navone per la collezione Gingerbread di Lando. In rovere massello sabbiato finito a cera è dotata di doppia anta e interni colorati blu cobalto. (Misure: 140x45x240 cm di altezza).
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ARTE FLOREALE VASI KEITH DI LINEASETTE CERAMICHE
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i ispirano ad alcuni famosi disegni dell’artista Keith Haring, dal quale prendono anche il nome, i vasi con gambe di Lineasette ceramiche disponibili in 3 versioni. Ideali per piccole colture di piante grasse. Design Giuseppe Bucco e Angelo Spagnolo.
CANDIDO PRISMA CHIQUITO DI BUSSOLARI CORNICI
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hiquito è il comodino con 2 cassetti di Bussolari laccato bianco opaco. Caratterizzato da linee essenziali e da un design ricercato è stato creato da Studio Fair e misura 46x46 cm con un’altezza di 60 cm.
BENESSERE ELETTRONICO E.TAP DI EQUA
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qua presenta e.TAP, il rubinetto termostatico elettronico che non si comanda attraverso una leva ma tramite pulsanti o touch screen. Alla base vi è un corpo termostatico dove, attraverso 2 motori comandati elettronicamente, è possibile selezionare il flusso e la temperatura desiderati. È integrabile nel sistema domotico della casa.
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FLASH_YELLOW_STYLE A CURA DI OLGA MUNINI
CALORE INTELLIGENTE NICOLETTA DI PALAZZETTI
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a raffinata stufa a pellet Nicoletta di Palazzetti, altamente tecnologica e affidabile, permette di riscaldare la casa in armonia con la natura. La sua struttura è in metallo verniciato con fianchi disponibili in 3 versioni: legno wengè, teak o laccato giallo. Dotata di pannello digitale lcd, portina in vetro, cassetto per la cenere estraibile e ventilatore centrifugo.
STAR DA TOILETTE KALÌ-KOLOR DI BLUBLEU
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alì-Kolor è la vasca di BluBleu in resina con poggiatesta e comando digitale. Totalmente personalizzabile può diventare la protagonista indiscussa del bagno. Disponibile a isola, penisola, angolo o nicchia è estremamente resistente, facile da pulire e da mantenere.
SOLIDA LEGGEREZZA MISTRAL DI FARAONE
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i chiama Mistral ed è la nuova scala per interni firmata Faraone e progettata dal designer Matteo Paolini. Sintesi di solidità e leggerezza estetica, viene proposta in legno colorato e alluminio con ringhiera in tinta argento per soddisfare differenti gusti e molteplici esigenze d’arredo.
G^fjVa^Ã XVo^dcZ :cZg\Zi^XV :Y^Ã X^ SOLE IN TRASPARENZA GIARA E PALATINA DI BORMIOLI ROCCO
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na tavola allegra, brillante e solare quella di Bormioli Rocco con la bottiglia Giara da un litro con tappo, ideale per acqua e bibite e l’insalatiera Palatina in vetro decorato.
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TONALITÀ DI FREDDO F32 DI SMEG
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meg propone un frigorifero dal design razionale, disponibile in una gamma di 4 vivaci colori laminati (verde lime, arancione, giallo e rosso) e 3 sobrie tonalità su vetro acidato (bianco, nero e antracite). Senza maniglie, con fianchi in silver e di classe A+, è ideale per dare personalità alla cucina!
PROGRAMMA SEDUTA ALGOR DI ARPER
A
lgor, abbreviazione di algoritmo che significa metodo per la soluzione di un problema tramite un programma, è la poltroncina di Arper disegnata da Lievore, Altherr, Molina. Una serie completa di sedute di differenti tipologie e colori adatte a diversi contesti.
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razie ad Artisan® di KitchenAid oggi in cucina si possono ottenere risultati eccellenti e quasi professionali. Questo robot caratterizzato da design vintage e prestazioni elevate, è dotato di 10 velocità, 3 fruste e una grande ciotola con una capacità di quasi 5 litri, con manico ergonomico e coperchio antispruzzo.
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onserva la classica forma della bottiglia del latte, che rende semplice l'introduzione dei cubetti di ghiaccio. La chiusura è a prova di goccia e la cover in neoprene contribuisce a mantenere una temperatura ottimale, tutto questo è la caraffa frigo di Evasolo.
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ello spazio di un letto, un capiente guardaroba 7060 Boxercollection è la cameretta di Dearkids che permette una gestione funzionale e razionale degli spazi con un occhio di riguardo ai materiali e alla personalità del bambino che la vivrà.
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a cura di Michela Lorenzini
FIERE
Carpe diem! Da mesi siamo quotidianamente bombardati dai massmedia che ci riportano notizie sulla crisi che l’economia mondiale sta attraversando: non una solita crisi, ma un po’ più grave e immorale perché fa scontare a intere popolazioni le deviazioni di un sistema finanziario drogato. È la prima, vera, storica crisi strutturale del mercato globale, in cui tutti gli equilibri precedenti vengono sconvolti, ma proprio per questa ragione non può essere duratura. Ognuno di noi ha il compito preciso di non lasciarsi invischiare da questo turbinio di cattive notizie, ma di cercare nel proprio piccolo di valutare quanto di positivo c’è intorno a noi, di cercare nelle innumerevoli opportunità di risparmio, e quindi di guadagno, che il momento propone, quelle più vantaggiose e adeguate all’economia di casa propria. In questo clima di difficoltà il nostro Governo ci sta porgendo una mano con incentivi e agevolazioni. A oggi infatti sono state confermate e prorogate al 2010, le disposizioni previste dal Comma 17 della finanziaria 2008, concernenti le agevolazioni tributarie in materia di recupero del patrimonio edilizio, consistenti nella detrazione IRPEF del 36% delle spese relative a interventi di ristrutturazione. Dopo un lungo dibattito sono state riconfermate le detrazioni del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti (sostituzione di infissi o impianti termici, coibentazione di pareti, solai e coperture, installazione di pannelli solari, ecc). Inoltre secondo il piano casa 2009 gli ampliamenti saranno possibili per edifici abitativi uni-bifamiliari ma anche per palazzine di volume inferiore ai 1000 metri cubi; ampliamenti e demolizioni-ricostruzioni saranno possibili anche per edifici diversi da quelli residenziali, come industriali e commerciali. Ecco quindi che in questo settore si apre un panorama di possibilità per semplificare e per risparmiare riqualificando operazioni che spesso risultano troppo gravose. E quale occasione migliore per aprire i vostri orizzonti in materia di ristrutturazione e rinnovo se non il calendario fieristico che Itinera anche questo mese vi offre?
Dal 7 al 9 maggio - Verona Greenbuilding Verona Fiere Viale del Lavoro 8 www.greenbuidingexpo.eu
Architettura sostenibile, efficienza energetica negli impianti tecnologici, sostenibilità del ciclo dell’acqua negli edifici e poi ancora progettazione, consulenza, servizi, ricerca e sviluppo, sono le aree tematiche in cui si divide Greenbuilding.
Dal 9 al 10 maggio - Baganzola (PR) Bagarre: Gran mercato dei mercati di collezionismo e antichità Fiera di Parma Via Rizzi 67/a www.fiereparma.it
Bagarre è la grande kermesse dedicata a collezionismo e mercato dell’antico, ricco di mobili, quadri, gioielli, stampe, tessuti, tappeti preziosi e antichi.
Dal 11 al 13 maggio - Napoli Edilmet: Salone internazionale dell’edilizia Mostra d’Oltremare P.le Tecchio 52 www.mostradoltremare.it
L’ampia vetrina espositiva darà spazio a materiali, forniture, rivestimenti, impianti di condizionamento e riscaldamento, sistemi di isolamento termico e acustico, oltre a macchinari edili e servizi per il settore, offrendo una vasta scelta di articoli specializzati.
Dal 13 al 17 maggio - Napoli Exposugarden: fiera florvivaistica, delle attrezzature e dell’arredamento per terrazze e giardini Mostra d’Oltremare P.le Tecchio 52 www.exposugarden.it
Exposugarden è il vivace e innovativo appuntamento che la fiera d’Oltremare propone al grande pubblico interessato alla florvivaistica, al giardinaggio e all’arredo degli spazi esterni.
Dal 16 al 17 maggio - Pievesestina di Cesena (FC) C’era una volta… antiquariato Fiera di Cesena Via Dismano 3845 www.cesenafiera.com
Manifestazione che propone i classici dell’antiquariato, tra cui mobili, arredi, ceramiche e libri, accanto a oggetti più piccoli e originali.
Dal 16 al 17 maggio - Segrate (MI) Mercatini di Novegro: Gran Mercato dell’Antico Parco esposizioni Novegro Via Novegro www.parcoesposizioninovegro.it
Centinaia di espositori assolutamente liberi e quindi in grado di ospitare al meglio la maggiore quantità possibile delle singole mercanzie. Si va dai mobili di varie epoche, ai quadri e agli arredi di ogni tipo, vetri antichi insieme a porcellane e argenterie, e poi tappeti, pizzi, cineserie d’epoca e molto altro ancora.
Dal 16 al 24 maggio - Padova La Fiera Campionaria: International Trade Fair Padova Fiere Via Tommaseo 59 www.campionaria.it
Tra i mille settori d’interesse la vetrina espositiva di questa Campionaria propone un’ampia scelta anche su artigianato, prodotti e tessuti per la casa e per il giardino.
Dal 22 al 24 maggio - Portici (NA) Giardini Mostra Mercato Orto botanico della facoltà di agraria Via Università 100 www.mediterraneoedintorni.com
Un’inusuale vetrina dal mondo del verde, un’esposizione di piante insolite ma anche tanti articoli per il giardinaggio in genere.
Dal 26 al 30 maggio - Milano Livinluce: Una Nuova Intel Fiera Milano Tech Via Gattamelata 34 www.livinluce.com www.fieramilanotech.it
Una manifestazione interamente dedicata al mondo delle tecnologie per gli edifici, con una serie di prodotti quali materiali da installazione, videocitofonia, ups e sicurezza.
Dal 28 al 31 maggio - Rimini Spazio: salone italiano del mobile Quartiere Fieristico Rimini Via Emilia 155 www.expospazio.com
Un’occasione per passeggiare tra mobili classici e moderni, camere da letto, cucine, complementi d’arredo, ma anche attrezzature e prodotti per il giardinaggio e l’arredamento esterno.
Dall’11 al 21 giugno - Napoli Fiera della casa Mostra d’Oltremare P.le Tecchio 52 www.mostradoltremare.it
Una delle fiere “consumer” di maggiore attrazione del Mezzogiorno, sia perché dedicata alla casa, nella specificità di tutti i suoi settori, sia perché costituisce un importante momento aggregativo di svago e tempo libero per cittadini e turisti.
Dal 4 al 26 luglio - Pennabilli (PU) Mostra Mercato Nazionale Palazzo Olivieri Piazza Montefeltro Salita Valentini 1 www.pennabilliantiquariato.net
Sotto un caldo sole estivo Pennabilli propone mobili, dipinti, ceramiche, arredi e oggetti di tutte le epoche e gli stili con prevalenza di alto antiquariato.
Attenzione, la descrizione e le date dell’evento sono tratte dai siti ufficiali delle singole regioni o dell’ente organizzatore e sono soggette a possibili variazioni.
LO SAPEVATE CHE...
a cura di Laura Fogagnolo
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STENDE FACILE RE
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DALL’AVVOCATO di Andrea Voghera e Luca Ghiringhelli VGG Studio Legale in Milano
Quali sono e come devono essere gestite eventuali clausole o penali in caso di ritardata o mancata consegna di un’abitazione compravenduta?
COMPRARE CASA R Una problematica di grande attualità è quella relativa ai diritti che l’acquirente di un immobile può far valere, nel caso in cui si verifichi un ritardo nella consegna da parte del venditore.
n un contratto di compravendita vengono a formarsi tre tipi di obbligazioni, per quanto riguarda il venditore: ■ il primo consiste nella consegna della cosa (in questo caso specifico dell’abitazione); ■ il secondo è quello di far acquistare la proprietà all’acquirente; ■ il terzo è il dovere di garantire il compratore dai vizi della cosa e da eventuali pretese di terzi sulla cosa venduta. Occorre sottolineare che, ai sensi dell’art. 1453 c.c., nei contratti con prestazioni corrispettive, tra cui è compresa anche la compravendita, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l’altro può a sua scelta chiedere l’adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno, che comprende sia la perdita subita sia il mancato guadagno, e del quale però occorre fornire la prova che sia conseguenza immediata e diretta.
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In questo caso ci troviamo di fronte a una responsabilità contrattuale, in quanto il venditore non ha adempiuto alle obbligazioni del contratto (o per avervi inesattamente adempiuto, come può essere nel caso del ritardo nella consegna). La preesistenza del vincolo (derivante dal contratto) delimita l’area di responsabilità del contraente (venditore), nei limiti dello sforzo esigibile, per eseguire correttamente la prestazione dovuta. Tale responsabilità (per mancata o difettosa esecuzione) si esclude solo con la prova dell’impossibilità oggettiva derivante da causa non imputabile al contraente-debitore, come sancisce l’art. 1218 c.c. In ossequio al principio dell’autonomia contrattuale, sancito dall’art. 1322 c.c., le parti hanno anche la facoltà di predeterminare, con una clausola, l’entità del risarcimento, sia per l’ipotesi di inadempimento sia per quella di ritardo nell’adempimento, nonché, cumulativamente, per entrambe, con la conseguenza che l’effetto proprio della clausola non può operare se non con riferimento all’ipotesi prevista dalle stesse parti. Molto diffusa è dunque la “clau-
sola penale” ex art. 1382 c.c., con cui si conviene che, in caso d’inadempimento o di ritardo nell’adempimento, uno dei contraenti è tenuto a una determinata prestazione. Tale clausola è un patto accessorio del contratto, con funzione sia di coercizione all’adempimento sia di predeterminazione della misura del risarcimento in caso di inadempimento, e trova applicazione sia nell’ipotesi che il contraente chieda la risoluzione del contratto, sia in quella che egli proponga domanda volta a conseguire l’esecuzione coatta del negozio, e vale unicamente come liquidazione convenzionale del danno fissata antecedentemente dalle parti. Dunque, con la clausola penale i contraenti disciplinano gli effetti dell’inadempimento in modo diverso da quello stabilito dalla legge; quest’ultima si configura come mezzo di rafforzamento del vincolo contrattuale sul diverso e successivo piano degli effetti dell’eventuale inadempimento, concordando una preventiva e convenzionale liquidazione del danno, indipendentemente dalla prova della sua effettiva esistenza. Infatti il creditore, per conseguire la penale pattuita per il ritardo nell’adempimento, deve dare la prova della fonte negoziale del suo diritto e del termine di scadenza, mentre non deve fornire la prova dell’esistenza del danno e del suo ammontare (prova che invece deve essere puntualmente fornita in mancanza di tale clausola): sarà il debitore a dover fornire la prova dell’avvenuto adempimento entro il termine di scadenza, ovvero della circostanza che il ritardo nell’adempimento, cui accede la clausola penale, sia stato determi-
nato dall’impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile. La pattuizione di una penale non sottrae il rapporto obbligatorio alla disciplina generale delle obbligazioni, per cui deve escludersi la responsabilità del debitore non soltanto quando costui prova che l’inadempimento o il ritardo dell’adempimento dell’obbligazione, cui accede la clausola penale, sia determinato dall’impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, ma anche quando risulti, comunque, giustificato, in relazione all’exceptio inadempleti contractus, dall’inadempienza dell’altra parte. La clausola penale non ha natura e finalità sanzionatoria o punitiva, ma assolve, come gia specificato, alla funzione di rafforzare il vincolo contrattuale e di liquidare preventivamente la prestazione risarcitoria, tant’è che se l’ammontare fissato nella clausola penale venga a configurare, secondo l’apprezzamento discrezionale del giu-
dice, un abuso o uno sconfinamento dell’autonomia privata oltre determinati limiti di equilibrio contrattuale, può essere equamente ridotta. Nelle compravendite immobiliari, la clausola penale viene usualmente inserita in caso di differimento nella consegna dell’immobile da parte del venditore. Infatti, mentre per gli immobili vuoti e non abitati, è normale che la consegna avvenga “al rogito”, non così avviene per la compravendita di quegli immobili dove il venditore ancora ci vive con la famiglia, magari in attesa di trasloco dopo la stipula di un successivo atto di acquisto con i c.d. “benefici prima casa”. Pertanto, proprio per stimolare il venditore al perfetto adempimento della consegna dell’immobile e, di contro, per ovviare al problema della prova da parte dell’acquirente di aver subito un danno in caso di inadempimento e/o adempimento ritardato da parte del venditore, può essere prevista (nel rogito, ovvero ancor prima nel contratto preliminare) un’apposita clausola penale, che indichi una data fissa entro e non oltre la quale l’immobile venduto (o promesso in vendita) debba inderogabilmente essere consegnato, pena la corresponsione di una certa somma di denaro – predeterminata nella clausola penale – che dovrà essere pagata dall’inadempiente per ogni giorno di ritardo nella consegna. Da ultimo, non può comunque non essere sottolineato che, nella pratica, le clausole accessorie a un contratto possono essere talmente diverse e molteplici, che si raccomanda di rivolgersi sempre a un professionista del settore per sottoporre allo stesso lo specifico caso.
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Fra i decori murali come pittura, carta da parati, trompe-l’oeil o boiserie, quali combinazioni si possono creare? La predominanza cromatica o quella decorativa di un particolare quanto influiscono sulla parete che si vuole enfatizzare?
SKIN di Cinzia Russo
WALL DECOR R È davvero sorprendente come una stanza possa cambiare, sembrare luminosa, fresca, moderna oppure classica e calda, variando semplicemente il colore di una parete rispetto a quello delle altre, creando effetti pittorici o decorativi, o anche inserendo su di essa un particolare elemento d’arredo. si adattano ad ambienti Icunecolori particolari, a certi temi e ad alcombinazioni cromatiche, e, gli stessi colori, possono dare un tocco di tranquillità o di vivacità a tutta la casa. Le attuali tendenze nell’HomeDecor vedono il colore come uno dei fattori predominanti nella decorazione della casa per cui non sono più di moda le soluzioni troppo elaborate e nemmeno l’effetto coordinato a tutti i costi. I colori
influiscono l’uno sull’altro e, quindi, anche il tipo di accostamento può modificarne la percezione. Ad esempio, un giallo canarino che da solo può sembrare fresco e semplice accostato a un particolare nero sembrerà più aggressivo e deciso, mentre con un rosso sembrerà più caldo. Noi percepiamo “fisicamente” i colori e di fronte a essi reagiamo psicologicamente e, quasi tutti, nello stesso modo, per cui i colori creano cambiamenti d’umore che sono più o meno universali. In linea generale, il giallo dà allegria, il nero deprime come il marrone e il viola, il rosso provoca una reazione forte e dà vigore, il verde è riposante, l’azzurro induce alla meditazione e alla tranquillità ma l’abbinamento di colori di genere opposto (scuri/mascolini chiari/femminili) può cambiare queste percezioni. Il color tabacco abbinato al rosa o disegni geometrici maschili appaiati al rosa, oppure disegni floreali femminili accostati al verde
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Confronto fra la testata bianca e quella in seta sullo sfondo prugna della parete.
tabacco prettamente maschile, si possono alternare con raffinatezza modificando i connotati psicologici consueti e rendendo più dinamico uno spazio.
TESTATA PROTAGONISTA Nella camera da letto dell’immagine, al grigio bianco delle pareti che, nel contesto non appariva molto riposante, è stato opposto un prugna bruciato che contrasta la testata di seta preziosa del letto creando una maggiore profondità. È difficile abbinare con successo colori insoliti, il segreto è quello di riuscire a creare un equilibrio tra gli elementi di colore, tonalità e sfumature, come pure l’utilizzo di tecniche pittoriche differenti. La semplice pittura lavabile accostata, per esempio, a un marmo30
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rino in grassello di calce riesce a dare importanza all’elemento che si vuole rendere predominante senza appesantire troppo l’ambiente soprattutto quando gli arredi non hanno una pregnanza stilistica precisa. In altre parole, non si tratta tanto di verificare se il blu sta bene con il verde o il violetto con il giallo, quanto di stabilire quale sfumatura di blu si accompagna a una determinata sfumatura di verde, quale sfumatura di violetto con una determinata sfumatura di giallo e in quale percentuale ciascuna di esse deve comparire nello schema complessivo.
ta di enorme quadro che in realtà è una libreria sospesa con i ripiani e il fondo dello stesso colore della parete e una cornice decorata a foglia oro: con l’effetto creato i libri sembrano quasi fluttuare sospesi nel vuoto (pagina successiva in alto). Le pareti della casa tornano ad essere simbolo della personalità di chi le abita, non più superficie neutra ma spazio emozionale da interpretare a seconda delle esigenze e del momento, privilegiando l’aspetto decorativo piuttosto che quello pratico.
TROMPE-L’OEIL LIBRERIA SOSPESA Un impatto decorativo accattivante è stato ottenuto creando una sor-
Decisamente interessante la tecnica trompe-l’oeil che può permettere anche agli amanti del fai da te di ricreare, ad esempio, una
boiserie di inizio ’900. In questo caso è stata riprodotta a matita una cornice in cui diversi toni di grigio si alternano in modo da ricreare l’effetto tridimensionale della boiserie come si può vedere nella serie di immagini in basso. Ovviamente è importante sdrammatizzare il tutto con degli arredi molto semplici. Un’altra tendenza dell’Home-Decor è quella di rivestire le pareti con materiali alternativi quali la pelle o le carte da parati viniliche che riproducono effetti mosaico e che possono essere utilizzate anche in ambienti umidi quali il bagno. Questo permette di poter cambiare in maniera creativa la finitura delle pareti e avere ambienti diversi senza dover ricorrere a piastrellisti. Anche l’uso degli stencil è sicuramente accattivante anche perché si riescono a ottenere effetti artistici davvero interessanti o addirittura tridimensionali grazie agli stencil adesivi.
I CONSIGLI Quando si vuole spostare il punto focale di una stanza basterà attirare l’attenzione sulla forma di un oggetto, per cui un solo oggetto di colore molto vivace in uno schema decorativo monocromatico attirerà l’attenzione sia sul colore sia sulla forma. Maggiore è il contrasto tra il colore di base e l’oggetto su cui si vuole far porre l’attenzione, più evidente sarà l’effetto. In una parete con una nicchia se si vorrà porre attenzione su un oggetto posto al suo interno, il colore di fondo dovrà essere neutro; se al contrario l’oggetto è molto decorato bisognerà smorzare l’effetto usando colori non troppo neutri ma che ammorbidiscano l’abbinamento. Piccoli dettagli, espedienti poco vistosi permettono di rendere una
banale parete un punto di forza dell’ambiente focalizzando l’attenzione su quello che si vuole rendere importante.
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di Alberto Mazza
...istruzioni di casa
Un edificio, sia esso una casa singola o un grattacielo, è basato su un progetto; tecnici abilitati ne definiscono la struttura, la calcolano e la dimensionano; progettano gli impianti, le protezioni dal caldo e dal freddo, dall’acqua e dall’aria; scelgono i serramenti, i pavimenti e così via fino all’indicazione dettagliata della costruzione dell’opera che dovrà soddisfare le esigenze di chi la andrà a occupare. Il progetto complessivo, dato dalla somma dei progetti atti a realizzare a regola d’arte i pilastri, i muri, l’impianto idrico, quello di riscaldamento ed elettrico e a mettere in opera porte, finestre e pavimenti è una guida per le imprese ed è il testimone di riferimento per i controlli, le manutenzioni, le verifiche e i collaudi.
Per i lavori di ristrutturazione la procedura deve sempre avere come riferimento il progetto originale; perché è indispensabile avere un quadro delle opere da attuare nelle fasi di demolizione, ricostruzione e finitura, anche quando la ri-
strutturazione riguarda un singolo ambiente. È necessario avere lo schema dell’impianto idrico, sapere quali tubi saranno impiegati, dove passeranno, quali raccordi si useranno, quale rubinetteria e che apparecchi igienici si utilizzeranno.
Il progetto dell’impianto elettrico è altrettanto importante per sapere dove passeranno i conduttori, dove saranno le scatole di derivazione, i “frutti” delle prese, gli interruttori, i punti luce e gli elettrodomestici. A maggior ragione se si vuole integrare a tale impianto la tecnologia domotica. Invece, purtroppo,capita quando si acquista un appartamento, che tutto questo non venga portato a conoscenza del futuro proprietario. Dovrebbe essere di prassi fornire all’acquirente una copia del progetto, almeno per quanto riguarda gli impianti, idrico, di riscaldamento, elettrico con la sua “messa a terra”, delle antenne TV e, specie per i sistemi autonomi, quello di controllo e distribuzione del gas. Esistono disposizioni in materia di
attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici secondo le quali devono essere rispettati particolari norme e requisiti. Spesso non vengono forniti nemmeno i dati relativi all’isolamento termico e a quello acustico dell’edificio, eppure esistono leggi che indicano quali disposti devono essere osservati in merito ai requisiti essenziali indicati dalla direttiva Prodotti da Costruzione; per le ristrutturazioni ci sono anche incentivi economici, ma i “vantaggi prestazionali” devono essere dimostrati. Tutto questo deve essere “garantito” dall’edificio, nel suo complesso e per i materiali e i prodotti impiegati: dalle pareti agli infissi, dagli impianti ai pavimenti, alle tinteggiature che, ad esempio, non devono emettere esalazioni nocive e garantire sicurezza contro gli incendi. Spesso, invece, non si hanno dati o informazioni sulle chiusure motorizzate di cancelli e por-
toni di garage, sugli ascensori, su eventuali impianti di ventilazione, la presenza di centrali termiche e porte tagliafuoco, di estintori e allarmi antincendio. È fondamentale conoscere il proprio edificio e tutto quello che lo costituisce. Servono i progetti, le specifiche di marcatura e qualificazione dei prodotti, le certificazioni e le dichiarazioni di installazione e di collaudo; le indicazioni di uso e di mantenimento. Avere sottomano e in conoscenza lo schema dell’impianto elettrico è essenziale non solo per eventuali interventi di manutenzione, ma, soprattutto, per una sicurezza quotidiana: sapere quale carico massimo sopporta una presa (spine multiple e ciabatte caricano facilmente le prese oltre la loro capacità, il risultato è un surriscaldamento con rischio di innesco di incendio), sapere dove passano i cavi, dove sono le scatole di derivazione quando si va a mettere un tas-
sello nel muro o si deve effettuare una modifica è importante. Lo stesso vale per gli impianti e le tubazioni metalliche o in plastica nelle quali scorrono l’acqua e il gas; ma naturalmente anche i condotti e le canne fumarie della cucina, del caminetto e della caldaia. Tutto questo è da intendersi non solo per il singolo appartamento, ma per l’intero stabile comprensivo di parti comuni, quali colonne di scarico dei liquami, collettori e allacciamenti alle fognature; impermeabilizzazioni delle coperture e dei locali inferiori, raccolta, conduzione e scarico delle acque piovane e, ovviamente, impianti comuni di illuminazione e riscaldamento, relativi al garage e alle cantine. Vivere in sicurezza la propria abitazione significa conoscerla davvero a fondo e i “libretti di istruzioni” di impianti e parti comuni, di strutture ed elementi edili sono davvero una componente essenziale.
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INDOOR
L’ingresso, un ambiente carico di valenze simboliche, come si è evoluto? Quali sono gli accorgimenti più semplici per rinnovarlo?
IL LUOGO CHE
di Cinzia Russo
INTRODUCE
R Alcuni interventi che hanno mutato il volto dell’ingresso, di cui vengono descritti i criteri e dove la scelta di materiali e luci, e lo studio di colori e superfici, lo fanno apparire oggi molto diverso.
uando si entra in una residenQ za privata la prima impressione ci viene fornita dall’ingres-
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so: piccolo e semplice o ampio e spazioso, ci rivela immediatamente le caratteristiche dell'intera casa, l'individualità e le preferenze stilistiche di chi vi abita. Nelle case degli antichi romani patrizi, l'ingresso era ampio e ospitale in contrapposizione alle case dei plebei, che avevano spazi essenziali e ridottissimi. In età moderna questo ambiente domestico era del tutto inesistente: una volta entrati in una casa agreste, ma anche in un appartamento urbano, si individuava una grande stanza, già arredata di elementi utili al momento conviviale e perfino al riposo, dato che, talvolta, non c'era distinzione tra ambienti diurni e notturni. Al contrario le ville aristocratiche presentavano ampi ingressi introduttivi usati come ambiente di accoglienza. Nel secolo scorso, negli anni del dopoguerra, gli ingressi erano costruiti in modo molto essenziale. Le abitazioni borghesi degli anni ‘60 e ‘70 prevedevano un ingres-
so ampio quanto una camera e arredato con armadi, appendiabiti, portaombrelli, i cosiddetti mobili da ingresso, nonché ospitali divanetti e poltroncine. Negli anni ‘80 e ‘90 l’influenza dello stile americano, porta all’eliminazione degli ingressi “tradizionali”, a favore di aperture su saloni living più o meno ampi, con o senza cucina a vista, sostituendo, così, le soluzioni in uso nei decenni scorsi. Oggi le abitazioni sono più pratiche e organizzate entro spazi alquanto ridotti, dove si rinuncia al superfluo. La soluzione tradizionale della stanza d'ingresso è presente, comunque, soprattutto nelle residenze dei centri storici delle città: arredata in modo elegante e minuzioso denota un’abitazione ricca di comfort, di particolari, di gusto per il dettaglio; arredata in modo essenziale e semplice, esprime un gusto più pratico e introduce a un'abitazione nella quale lo spazio è maggiormente valorizzato rispetto agli oggetti. L’ingresso, quindi, è ancora oggi il luogo della casa che introduce la
personalità di chi vi abita e “sbagliare” approccio rende vani interventi stilistici anche prestigiosi. Il progetto L’appartamento milanese oggetto dell’intervento risale agli anni ’90, l’ingresso si presentava come uno spazio aperto direttamente sul soggiorno, con tre porte affacciate su, cucina, studio, e un corridoio piuttosto stretto che conduceva alla zona notte. Quando l’ingresso è piccolo, con le porte che occupano le pareti, è difficile trovare una sistemazione logica anche agli elementi più indispensabili. I progettisti hanno voluto mantenere l’apertura sulla zona giorno ma hanno introdotto elementi stilistici, nella fattispecie un finto pilastro, che nasconde sapienti tagli di luce, accese simultaneamente o separatamente a seconda dell’atmosfera che si vuole creare. In questo modo la luce naturale che arriva dalle ampie porte-finestre del soggiorno non è stata sacrificata ma sono state fortemente connotate la zona dell’ospitalità e la zona della convivialità.
Le porte, in rovere, sono state sostituite da due porte scorrevoli, a sipario e a tutta altezza, in vetro satinato. La scelta è stata dettata dalla volontà di “alzare” virtualmente il soffitto che come la maggior parte degli appartamenti residenziali moderni, è piuttosto basso, andando contro la normale tendenza di ribassare il soffitto dell’ingresso proponendo, così, un’interessante alternativa stilistica. Anche le altre due porte, quella che conduce alla zona notte e quella del guardaroba per gli ospiti, sono a tutta altezza e raso muro in modo da “nascondere” la funzione vera e propria della porta e creare un gioco visivo interessante. Il profilo in acciaio delle porte filo muro crea un fil-rouge con i tagli di luce del pilastro che nel retro nasconde delle nicchie illuminate. Le porte a tutta altezza in vetro permettono di schermare gli ambienti filtrando, ma senza eliminare, la fonte di luce naturale delle finestre delle stanze attigue all’ingresso rendendolo estrema-
Com’era
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mente luminoso tanto da non necessitare di alcun punto luce centrale sul soffitto. Le fonti luminose sono dimmerabili e il colore, scelto su una scala cromatica calda, rende più “profonda” la parete che sembra “sfondare” il passaggio alla zona notte. Il trattamento superficiale delle pareti ha assunto una forte importanza. I progettisti hanno scelto una finitura a grassello di calce tirato fine con pigmenti naturali grigio tortora ottenendo un effetto “mano pesca” per le pareti perimetrali e pigmenti prugna/marrone intenso sfumati con il grigio per la parete che conduce al disimpegno della zona notte. La tinteggiatura è stata particolarmente curata, il colore particolare, insolito, molto intenso sottolinea un carattere “deciso” dei padroni di casa. In questo progetto rimangono fissi alcuni stilemi classici dell’ingresso, come l’apertura sul soggiorno, le porte, il guardaroba, ma tutto con grande sensibilità e attenzione all’armonia dei colori e degli elementi stilistici.
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ON - OFF di Donatella Ravizza
Qual è il modo più consono per illuminare giardini e terrazzi? Che importanza ha l’illuminazione negli spazi esterni? Quali sono le funzioni delle sorgenti luminose nell’outdoor privato?
ILLUMINARE
IL VERDE
R L’illuminazione artificiale diventa essenziale per dilatare le possibilità d’uso degli spazi esterni e permettere di goderne nelle ore più fresche della giornata, quelle della sera. La luce valorizza l’estetica di piante e fiori, la natura diviene una sorta di scenografia esterna, di cui compiacersi anche nei mesi più freddi, dall’interno della propria abitazione.
a tendenza attuale è quella di vivere sempre di più gli amL bienti outdoor, siano essi articola-
Illuminazione dal basso verso l’alto con D27 incassato nel terreno di Ing. Castaldi.
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ti parchi, piccoli giardini, pergolati, terrazzi o balconi urbani. Sentiti come estensioni degli spazi interni, cooptati all’hobby del giardinaggio, alla socialità e al relax, sono preziosissimi nelle soluzioni abitative più diffuse fatte di interni ridotti. In tutto ciò l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale. L’illuminazione del giardino svolge innanzitutto una funzione di sicurezza, permette il controllo dell’ambiente, rende visibili e quindi agibili le varie aree, non solo rischiarando i percorsi ed evidenziando gli ostacoli ma anche permettendoci di vedere cosa accade intorno, accrescendo quindi il senso di protezione da intrusioni indesiderate. L’illuminazione ha inoltre una funzione scenografica,
Quando si illumin a dal basso una pianta biso gna evitare di utilizzare so rgenti ad alta potenza o tr oppo vicine; infatti la superf icie inferiore delle foglie è molto sensibile perchè no n è abituata a ricevere lu ce e calore diretti.
Plano di Simes è un apparecchio a incasso filoterreno, sottolinea il ritmo architettonico del porticato con discrezione.
evidenzia forme e colori, sottolinea la scelta delle essenze, il portamento degli alberi e i loro allineamenti. Con un attento posizionamento dei punti luce si possono creare effetti suggestivi e ambientazioni di grande impatto visivo anche in piccoli giardini o semplici balconi. La luce non deve essere mai eccessiva, ne basta poca ma ben collocata. Usata con moderazione serve a drammatizzare la scena e a enfatizzare la prospettiva, mostrando solo alcuni particolari: una fioriera, un albero o una siepe. Con l’illuminazione d’accento, che lascia nella penombra intere parti, si evidenzia la bellezza e la diversità dell’ambiente naturale; rischiarare tutto nell’identico modo annulla la profondità e l’articolazione delle masse verdi, rendendo vano l’impianto scenografico del migliore giardiniere.
GLI EFFETTI LUMINOSI Un’illuminazione suggestiva è quella che mette in rilievo con diverse intensità e tipologie luminose la vegetazione, rispettandone ed esaltandone le caratteristiche e la conformazione. 첸 Per il prato si può optare per un’illuminazione di bassa intensità diffusa su tutto il manto erboso, ottenibile con apparecchi su palo, di altezza contenuta, con ottica a fascio largo. 첸 Le aiuole e i cespugli si possono illuminare con piccoli proiettori interrati: si ottiene così un’illuminazione dall’interno, in cui si vede la luce ma non la sua fonte. 첸Le aiuole fiorite richiedono lam-
pade che rendano i diversi colori nel modo migliore, cosa garantita, per esempio, dalle lampade alogene (meglio se di basso voltaggio). 첸 Siepi e quinte rampicanti possono essere illuminate frontalmente con una luce uniformemente distribuita, data da apparecchi con ottica asimmetrica, per sottolineare la loro funzione delimitativa. 첸 Gli alberi possono essere messi in evidenza con luce concentrata di maggiore intensità, data da proiettori orientabili con ottica a fascio stretto o da apparecchi incassati nel terreno. L’illuminazione dal basso verso l’alto può essere diretta a valorizzare il tronco oppure la chioma. La potenza della sorgente luminosa deve essere sufficiente a dare luce alla parte voluta dell’albero, ma nello stesso tempo non deve emettere un eccessivo calore sul fogliame o disperdere la luce verso il cielo, per evitare il cosiddetto inquinamento luminoso. La luce dal basso crea ombre allungate, opposte a quelle a cui siamo abituati, di grande resa scenografica.
Attenzione La legge contro l’inquinamento luminoso vieta di orientare i fasci di luce verso il cielo.
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I percorsi pedonali e i vialetti possono essere illuminati con apparecchi a stelo, di altezza contenuta, con apparecchi incassati nei muretti perimetrali o a terra, preferibilmente dotati di lampade fluorescenti e vetri diffusori per non abbagliare o di led, piccole luci segnaletiche adatte ad accompagnare i passi nel buio. Per sottolineare un ingresso o un portico si possono disporre a distanza regolare dei punti luce a parete, magari applique o plafoniere a luce diffusa.
GLI APPARECCHI Gli apparecchi per esterni devono essere a tenuta stagna e avere il corretto grado di protezione (IP). Tra i dispositivi che meglio si adattano a illuminare i giardini troviamo quelli a palo di altezza con-
SolarBud di Luceplan (design Ross Lovegrove) è equipaggiato da led alimentati da batteria a luce solare. La sua durata a piena carica è compresa tra le 13 e le 15 ore. Il tempo di esposizione al sole, necessario è di circa 5 ore.
tenuta, i proiettori e gli apparecchi a incasso. I paletti convogliano i raggi verso il basso e permettono di illuminare uniformemente il cammino. Le versioni dotate di picchetto con-
LightDisc di Luceplan (design: A. Meda P. Rizzato) realizzato in policarbonato di forma circolare e sottile, monta lampadine a fluorescenza. Lo spessore minimo, consente all’apparecchio di confondersi lungo la superficie delle pareti.
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sentono un facile fissaggio nel terreno e vengono utilizzati anche per l’illuminazione della vegetazione e del manto erboso. Gli apparecchi da incasso a terra sono particolarmente adatti per segnalare tracciati pedonali, scale, rampe e cambiamenti di quota ma trovano utilizzo anche per creare effetti scenografici con coni di luce capaci di mettere in rilievo le alberature e i riflessi del fogliame. Permettono la percezione dell’apparecchio solo attraverso la luce emessa, evitando il loro impatto visivo nell’ambiente. La sorgente luminosa resta nascosta alla vista, gli effetti luminosi sembrano ottenuti come per magia. Devono garantire adeguata resistenza meccanica ed essere calpestabili o carrabili, a seconda deltati di picGli apparecchi do un facile chetto consentono eno e sono fissaggio nel terr plicazioni molto indicati in ap su prato e terra.
te circostante e secondo la soglia prefissata si accendono al calare della notte. Attivano l’illuminazione solo quando è necessaria e permettono di creare un ambiente esterno “abitato” anche in nostra assenza, facendo da deterrente a intrusioni esterne. I rilevatori di movimento, invece, registrano ogni improvviso movimento nel buio, nell’ambito del proprio campo di rilevazione, accendendosi. Non solo provvedono a illuminare il nostro passaggio al rientro notturno e i luoghi bui - senza dover cercare l’interruttore ma segnalano anche i visitatori che vanno e vengono, incrementando comfort e sicurezza. Miami di Antonangeli (design: Giordana Arcesilai) è il classico paralume per interni rivisitato per gli spazi esterni, particolarmente adatto per la tavola sulla terrazza o sotto il gazebo.
Gli apparecchi so lari, per permettere la com pleta ricarica delle batterie, de vono essere preferibilmente es posti al sole per buona parte della giornata, in zone prive di om bra.
l’applicazione, per sopportare il peso delle persone o delle macchine in transito senza venire danneggiati. I proiettori utilizzati negli outdoor privati sono in genere di dimensioni ridotte, per meglio mimetizzarsi nel verde; la loro orientabilità garantisce il libero posizionamento in base al dettaglio che si vuole illuminare. ■ L’energia dal sole Non sempre il giardino o la terrazza sono dotati di un proprio impianto di illuminazione e non sempre i percorsi delle linee elettriche sono predisposti dove li desideriamo. In questo caso si può ricorrere oltre all’illuminazione gene-
rata da candele e lanterne, sicuramente d’effetto ma spesso insufficiente, agli apparecchi a energia solare. Le lampade a energia solare permettono l’illuminazione laddove non esiste la possibilità di accedere alla corrente elettrica (e non ci lasciano al buio in caso di blackout). Durante il giorno, grazie a piccoli pannelli solari, immagazzinano in una batteria interna l’energia del sole per poi utilizzarla al tramonto accendendosi automaticamente. Molte lampade fotovoltaiche montano sorgenti led caratterizzate da un basso consumo energetico, una lunga durata e un’ottima resa dei colori. ■ I rilevatori di controllo Sono sempre più diffusi gli apparecchi corredati di sistemi di controllo automatici. Le lampade dotate di sensore crepuscolare si accendono al tramonto e si spengono all’alba. I dispositivi si basano su fotosensori integrati che registrano la luminosità dell’ambien-
■ Le lampade Le tradizionali lampade a incandescenza (la lampadina che tutti abbiamo in casa) e le alogene sono poco adatte per l’illuminazione generale degli esterni per la loro scarsa durata e la loro bassa efficienza: consumano molto, illuminano poco e producono molto calore. Le incandescenti in particolare esaltando soprattutto i toni caldi, rendono il verde meno brillante di altre lampade, conferendo così, anche a un prato ben curato, un colore giallo-verde poco gradito. Le alogene di piccola potenza sono utilizzate talvolta per la loro brillantezza e ottima resa dei colori, per l’illuminazione d’accento e di aiuole multicolore. Una buona soluzione per l’illuminazione esterna è rappresentata dalle sorgenti fluorescenti compatte, comunemente dette “a risparmio energetico” e dai led, per la loro efficienza, lunga durata e ridotta emissione di calore. I led, contrariamen te alle altre lampade, non attir ano zanzare o altri noiosi insett i.
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NIAGARA MIRROR Design Team Design
nel cuore della
luce
SIL.LUX srl - 30020 Quarto d’Altino (VE) Italy - Via Giovanni Pascoli, 35/A - Tel. +39.0422.824756 - Fax +39.0422.824777 - www.sillux.com - info@sillux.com
RIUSO L’albergo Bellavista costruito nella prima metà del secolo scorso viene ristrutturato negli anni ’90 con cambio di destinazione d’uso diventando una palazzina residenziale. Dieci anni dopo i nuovi proprietari rinnovano l’appartamento ripristinando il soppalco usato come locale di sgombero. di SONIA MARITAN Foto FABRIZIO GINI
Look solare
A Gavirate in provincia di Varese, l’appartamento con soppalco e ampia terrazza viene rianimato dalla recente ristrutturazione grazie al progetto dell’architetto Piervanni Falchi che inverte l’ubicazione originaria di alcuni spazi abitativi rendendo più funzionali le diverse zone, e collocando la cucina nella zona soppalco. L’abitazione si trova all’ultimo piano di una palazzina, posta in posizione panoramica sulla dorsale che, costeggiando il Campo dei Fiori, la Prealpe di Varese, porta verso il capoluogo di provincia. Rimasto chiuso per anni, l’edificio
è stato totalmente ristrutturato, ed è stato trasformato in una palazzina a uso residenziale. I proprietari hanno acquistato l’appartamento con la distribuzione degli spazi già effettuata e con la consulenza del progettista, hanno apportato delle modifiche sostanziali all’abitazione che ne hanno stravolto l’impianto originario. Nella zona giorno, ottenendo un risultato originale e gradevole, sono state infatti invertite l’ubicazione della cucina/soggiorno con la zona conversazione, originariamente dislocata sotto il soppalco, ottenendo un ambiente cucina e un soggiorno separati. Il disegno del progetto originario presentava una distribuzione abitativa semplice (un corridoio a L distribuiva a partire dall’ingresso, il soggiorno a destra, la cucina con terrazza an-
Com’era
Piano principale - Scala 1:100
Com’è
Piano principale - Scala 1:100
In apertura, nella pagina precedente e in queste, alcuni scorci del soggiorno: la scala in legno e ferro che porta al piano soppalco, un’inquadratura sull’ingresso con la porta gialla, una vista verso lo studio caratterizzato dalle pareti vestite a libreria e un primo piano di queste.
nessa in posizione frontale rispetto l’ingresso, due bagni e due camere) e sviluppata solo sul piano d’ingresso condominiale e il soppalco eseguito originariamente con un’esile struttura in legno era utile solo come locale di sgombero e come accesso al terrazzo. Dopo circa 10 anni i nuovi proprietari sono intervenuti dando un nuovo look all’alloggio, essenzialmente spostando la cucina nel soppalco (rinforzato con travi in ferro) inglobando la scaletta di accesso diretta al terrazzo di utilizzo estivo, rifacendo la scala di accesso dal soggiorno e rinnovando le finiture originarie piutto44
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Piano Primo della villa - Scala 1:100
La zona notte è giocata sui toni del blu, questo il colore della parete su cui poggia il letto matrimoniale, la stessa che delimita anche le due cabine armadio. Piastrelle quadrate cerulee di diverse dimensioni connotano anche i rivestimenti dei piani verticali e orizzontali del bagno padronale.
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sto semplici e commerciali. In sostituzione alla vecchia cucina hanno trovato posto una libreria capiente e una mini palestra con cyclette e spalliera. E nonostante l’impianto planimetrico ricalchi quello originario, la suddivisione netta di alcuni ambiti, come il luogo destinato alla cucina, consentono uno sfruttamento degli spazi abitativi più caratteristico e funzionale. Il disegno attuale prevede l’accesso all’abitazione direttamente dal soggiorno, ampio e luminoso, in cui la componente cromatica dominante è il giallo, arredato con alcuni pezzi di design e arredi hi-tech, che presenta, nell’angolo contrapposto alla scala a vista, un minuscolo, ma ben attrezzato studio, con librerie a tutta altezza, che funge da filtro con un piccolo ambiente destinato a palestra/sala giochi per la bimba di casa. La zona notte è distribuita simmetricamente lungo un breve corridoio, posto perpendicolar-
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Com’era
Soppalco con terrazza - Scala 1:100
Com’è
Soppalco con terrazza - Scala 1:100 48
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I colori solari tornano nel soppalco occupato interamente dalla cucina e punto di collegamento al terrazzo.
mente al soggiorno, ed è costituita da un bagno e da due camere, di cui la padronale con cabina armadio ricavata in un’intercapedine posta dietro la parete dove è addossato il letto, e da un locale di servizio. Ma la zona più interessante è sicuramente la cucina, a cui si accede tramite la scala a vista in acciaio e legno dalla linea essenziale posta nel soggiorno: i mobili, realizzati su misura, si incastrano perfettamente negli spazi ricavati nel soppalco, posizionato sotto gli spioventi del tetto a vista, con delle soluzioni inconsuete, permettendo di avere una cucina ampiamente vivibile in uno spazio ridotto. Accorgimenti progettuali come il tavolo “retrattile”che, quando non utilizzato, può essere spinto dentro a un vano sotto la scala che porta al terrazzo, o l’utilizzo degli spazi ricavati sotto ai gradini per l’inserimento di cassetti o mobiletti estraibili ottimizzano spazi e funzioni rendendo l’ambiente
La cucina sembra rallegrata dai colori ma anche dai dislivelli e soprattutto dalla scala, sintesi di più funzioni.
pratico e decisamente ben congegnato. Naturale estensione all’aperto della cucina durante la bella stagione, è il terrazzo, grande quasi quanto l’appartamento, a cui si accede tramite la scala posta al lato del tavolo da pranzo: è attrezzato con angolo barbecue e zona relax con lettini, al centro del quale si trova una pergola in legno con copertura trasparente, dove è organizzata una zona pranzo all’aperto, da cui si può godere di una splendida vista sul lago sottostante e le verdi colline, fino alla corona delle Alpi con il Monte Rosa in primo piano. Un panorama mosso e solare come quello che si percepisce anche all’interno, grazie al movimento ottenuto dai 3 livelli distinti di terrazza, cucina e abitazione. Scorci dinamici e giocosi,
Dependance - Scala 1:100
La terrazza, grande quasi come l’appartamento, rappresenta nella stagione calda un luogo di relax aggiuntivo.
a partire dalla porta d’ingresso gialla e il controsoffitto del soppalco scandito dallo stesso colore, fino ad arrivare alla parete di fondo della mini palestra. Movimento sottolineato dai gradini della scala, del soppalco oltre che dai dislivelli creati nel bagno e ricorrenti anche in oggetti e arredi che arricchiscono e connotano ogni angolo: la parete ricoperta di CD, la libreria adorna di libri, le pareti rivestite di piastrelle quadrate di dimensioni e tonalità diverse che connotano i diversi piani orizzontali del bagno. Anche dall’alto la cucina vive del riflesso giallo delle pareti sottostanti, un luogo sospeso che gode della luce solare del terrazzo, suo naturale prolungamento; un ambiente vivacizzato dal soffitto irregolare, i mobili inseriti sotto la sua pendenza diagonale e la scala contenitore che diventa un gioco di scatole cinesi, e insieme snodo, passaggio e connessione tra esterno e interno. Un fuori dal quale il progettista sembra avere raccolto raggi di sole per trasferirne calore e colore anche all’interno dell’abitazione.
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Cos’è importante sapere prima di acquistare un condizionatore per la propria abitazione? Quali caratteristiche deve avere per soddisfare le diverse esigenze? Che tipo di tipologie esistono sul mercato?
GUIDA CLIMA di Laura Fogagnolo
CLIMA DI CASA R Esistono apparecchiature che rinfrescano, riscaldano, deumidificano e purificano l’aria con requisiti differenti, pertanto prima di comprare un condizionatore è bene conoscerne le caratteristiche tecniche, le funzioni e soprattutto che tipo di prestazioni può offrire: potenza frigorifera, potenza elettrica, funzioni, silenziosità, presenza di filtri d’aria, ecc. Sul mercato esistono diverse apparecchiature in grado di rinfrescare e climatizzare le abitazioni. Prima di acquistare un climatizzatore è importante conoscerne sia le caratteristiche tecniche sia le prestazioni in modo da sfruttare al meglio il loro funzionamento. I condizionatori, a seconda della tipologia di funzionamento si posso dividere in 2 categorie: ■ condizionatori solo freddo, generano esclusivamente flussi di aria fresca e deumidificata; ■ condizionatori a pompa di calore, oltre a raffrescare e acclimatare gli ambienti nelle giornate estive e afose, creano nei mesi più freddi, un ciclo di riscaldamento semplicemente invertendo il loro funzionamento. Entrambe le tipologie possono essere divise in 2 gruppi, questa volta in base alla loro alimentazione e al loro funzionamento. ■ I climatizzatori con tecnologia tradizionale (ON/OFF) si attivano alla massima potenza e, una volta raggiunta la temperatura im-
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postata si spengono per poi riaccendersi. ■ I climatizzatori con tecnologia Inverter modulano sia la potenza sia la velocità di areazione in base a diversi fattori quali la temperatura esterna e i gradi impostati sul termostato, evitando continui accensioni/spegnimenti con maggiore risparmio energetico. La maggior parte dei climatizzatori oltre a deumidificare l’aria, grazie a particolari sistemi filtranti la rendono anche pulita e salubre. Durante la fase d’acquisto è opportuno informarsi sul tipo di fildal enerata la g a d d u re L’aria f atore si accum to n e io u q s condiz to; per quann e im v sul pa importante, è narlo motivo posizio lla , e l i b i e s do pos te più alta d o r a p m to od nella in ques uperà lo o S . parete a occ ffrescat nza. a r ia r l’a sta e della il volum
Condizionatore MB Silver di Samsung.
tri che monta il condizionatore, e soprattutto chiedere al personale specializzato dove sono posizionati, come rimuoverli e con che frequenza pulirli. È utile conoscere anche le funzioni che caratterizzano un prodotto, esistono infatti impostazioni particolari che, una volta inserite e impostate, consentono ad esempio: ulteriore silenziosità di ventilazione durante il riposo notturno; mantenimento della temperatura, alternando la funzione aria condizionata con la funzione deumidificazione; funzione eco per ulteriori risparmi energetici; funzione ionizzatore; timer per la programmazione di accendimento/spegnimento; mantenimento dell’umidità ideale. Sugli apparecchi, come da direttiva della Comunità Europea, viene indicata dal costruttore la classe energetica di appartenenza. Se i condizionatori hanno la pompa di calore è spesso indicata sia la classe energetica della macchina in fase di raffrescamento (EER) sia quella generata in fase di riscaldamento (COP). Esistono diverse certificazioni che garanti-
Un solo elemento posizionato ad esempio lung o un corridoio non raffresc a le stanze attigue; per ra ffrescare più stanze è bene posizionare in ognuna un a singola unità interna.
scono sicurezza e qualità del prodotto, ad esempio il marchio Eurovent certifica l’attendibilità dei dati tecnici dichiarati dall’azienda. Molte case costruttrici in fase progettuale pongono particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente prevedendo l’utilizzo di gas ecologici e cercando di produrre macchine a basso consumo energetico.
IL MONTAGGIO I climatizzatori più utilizzati sono composti generalmente da due macchine: l’unità esterna (detta anche motore) e l’unità interna che, a seconda della tipologia può esse-
re: a parete (split), a pavimento, a soffitto, a incasso, ecc. Oltre a condizionatori portatili e mobili, che sono monoblocco, oggi in commercio esistono anche climatizzatori fissi con motore incorporato che vengono posizionati su una parete perimetrale del locale. Per quanto riguarda il montaggio è consigliato affidarsi a un installatore esperto, in modo che la messa in opera sia eseguita in maniera corretta e che i materiali impiegati siano adatti per assicurare un ottimo funzionamento del prodotto. Sono da sfatare luoghi comuni che parlano di interventi “invasivi” per il montaggio dei condizionatori. Un metodo molto diffuso, che non prevede grandi opere di muratura e nessun disagio (se eseguito da personale specializzato) è la posa in cui, tramite un foro di collegamento sulla stessa parete perimetrale dell’abitazione, viene appoggiato, nella parte interna l’elemento raffrescante a parete e, nella parte esterna il motore. In fase di costruzione o ristrutturazione è buona cosa prevedere già nel progetto il posizionamento degli elementi refrigeranti valutando la tipologia di unità interna che più si addice alle vostre esigenze e soprattutto prevedere il posizionamento delle unità esterne. In molte abitazioni di recente costruzione o ristrutturazione viene già predisposto l’impianto per il collegamento di unità esterne e interne; in questo modo è possibile, nella maggior parte dei casi posizionare ad esempio tre split in tre stanze differenti collegate a una sola unità esterna (sistema multisplit) posizionata magari su un terrazzo. Questo metodo consente un collegamento “pulito” dal punto di vista estetico, nascondendo alla vista fori, tubazioni e canaline di collegamento tra le due unità.
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a cura di laura fogagnolo
FOCUS
Italian design I climatizzatori Diloc DC Inverter dal design tutto italiano, sono stati progettati per garantire efficienza e risparmio ma anche per essere inseriti facilmente in diversi contesti arredandoli. Il compressore giapponese consente di risparmiare energia (classe A) ottimizzando anche le prestazioni e l’affidabilità del climatizzatore. Un sistema deflettore permette di indirizzare il flusso dell’aria garantendone un’efficiente distribuzione sia in fase di raffrescamento sia in fase di riscaldamento (pompa di calore); il gas ecologico R410A utilizzato garantisce la salvaguardia dell’ambiente. Garanzia prevista: 5 anni. Prezzo: € 750 (Iva inclusa) Monosplit D9000 INV Diloc by Naicon
Aria a 360° De’ Longhi presenta Kyoto: la linea di climatizzatori domestici fissi in doppia classe A. Il comfort a 360° è garantito dalla funzione Supersilent, dalla funzione I-comfort che mantiene invariate le caratteristiche climatiche impostate, e dalla funzione Wellness che unisce alla pulizia dell’aria la funzione ionizzante. Le impostazioni azionate tramite il telecomando a infrarossi sono visibili sul display a scomparsa nella parte frontale dell’apparecchio. Studiato per climatizzare gli ambienti in ogni stagione, Kyoto Inverter è anche in grado di condizionare, in caso di necessità, nella stagione invernale. Prezzo: € 1.000 (Iva inclusa) per il modello PLK 130 Kyoto di De’ Longhi
Solido silenzioso Progettato per una rapida installazione e integrazione nell’impianto, il ventilconvettore Silence di Emmeti, è caratterizzato da un piacevole design che facilmente si adatta a ogni tipo di ambiente. Disponibile in 10 versioni, tutte provviste di filtro d’aria e di bacinella di raccolta condensa, con 8 grandezze differenti. Questo prodotto è disponibile per le varie tipologie d’installazione: a incasso verticale od orizzontale, a parete o a soffitto e con la predisposizione di un collegamento rapido e sicuro dei diversi accessori disponibili. L’azienda produttrice ha posto particolare attenzione al contenimento del livello sonoro, senza penalizzare la prestazione termica. Prezzo: da rivenditore Silence di Emmeti
Cornice a colori I climatizzatori Fusion di Riello dal design elegante e armonico sono disponibili in 2 raffinate varianti di colore: bianco con cornice argentata e beige con cornice chocolate (in foto). La tecnologia Inverterin abbinata al compressore Scrolle e all’utilizzo del gas refrigerante R410A, permette di raggiungere ottimi livelli di resa con un’efficienza energetica AA sia in raffreddamento sia in riscaldamento. L’unità interna a 4 velocità di ventilazione permette di raggiungere livelli di silenziosità elevati e, grazie al termostato Hi-Sensitive, è possibile regolare la temperatura evitando sprechi. Dotato di un sistema di filtraggio all’avanguardia e di un sistema di ionizzazione evoluto che aumenta la ricettività dei filtri. Prezzo: € 1.565 (Iva inclusa) Fusion di Riello
Unità di comfort Dual 21 è il sistema di condizionamento di Rex Electrolux composto da 2 unità interne (RM 9 , RM 12) e una unità esterna (RM 912). È dotato di pompa di calore e di un sistema integrato di trattamento dell’aria (filtri anti polvere, filtro elettrostatici a carboni attivi e Bio e ionizzatore). Il display digitale visualizza la temperatura e le funzioni impostate dal telecomando a raggi infrarossi quali ventilazione, livello di raffrescamento e riscaldamento e funzione Dry ed Economy. Questo sistema di condizionamento può essere impostato giornalmente, un timer ne determina l’ora di accensione e spegnimento. Prezzo: € 1.000 (Iva inclusa)
Dual 21 di Rex Electrolux
Profumo di tradizione La Linea Split System di Galletti con tecnologia Dc Inverter risponde su misura a ogni esigenza abitativa: sono infatti disponibili, per la linea residenziale, mono e multi split per unità interne, previste per montaggio a parete. Oltre al pratico telecomando a infrarossi con display lcd che consente di gestire ionizzazione, ventilazione, flusso d’aria e timer, le macchine sono equipaggiate di fluido refrigerante ecologico R410A, filtro a tripla azione foto catalitico, che filtra, deodora e purifica l’aria e fa da ionizzatore. Il tutto in efficienza energetica doppia classe A. Prezzo: € 550 Linea Split System di Galletti
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Brezza compatta Rhoss presenta Artemio Fly, il climatizzaore mono o multi-split a parete dotato di pompa di calore. Il design compatto e le dimensioni ridotte ne fanno un elemento di facile installazione anche dove gli spazi sono ristretti. Silenziosa e compatta, l’unità esterna può essere installata sia a parete sia su mensole su terrazze o balconi. Per smaltire la condensa dell’unità interna è possibile montare una micropompa di scarico forzato. Nella versione mono e dual Inverter viene utilizzato il gas ecologico R410 che garantisce alta efficienza e qualità dell’aria. Prezzo: a partire da € 693,60 (Iva inclusa) Artemio Fly di Rhoss
Atmosfera pulita Multi Ururu è il sistema multiattacco di Daikin che combina funzioni di raffreddamento, ventilazione, umidificazione e riscaldamento e che garantisce un controllo ottimale del clima e della qualità dell’aria interna. La tecnologia Inverter PAM riduce i consumi energetici; il processo di umidificazione non comporta la necessità di allacciamento alla rete idrica e permette di mantenere un livello di umidità ideale. La funzione ventilazione e purificazione consente il ricambio e l’introduzione di aria purificata all’interno degli ambienti senza dover aprire le finestre. L’unità esterna può essere collegata sia con un’unità interna a parete sia a pavimento (entrambe in foto). Prezzo: a partire da € 2.699 (Iva inclusa) Multi Ururu di Daikin
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Benessere in classe A DLX è la serie di climatizzatori a parete Samsung con tecnologia S-Inverter in classe A per applicazioni residenziali destinate a una clientela che cerca comfort e benessere. Il dispositivo MPI attraverso atomi di idrogeno attivo e ioni d’ossigeno contribuisce a una purificazione efficiente dell’aria. Questo sistema viene potenziato dal filtro deodorante, dal filtro alla catechina e dal trattamento antibatterico silver-nano. Una spia luminosa posta sull’unità interna segnala se è necessario effettuare operazioni di pulizia ai filtri. La finitura bianca lucida del pannello rende il design pulito ed elegante. Prezzo: a partire da € 799 (Iva inclusa) DLX di Samsung
Linea sottile I climatizzatori residenziali Panasonic Etherea presentano un design moderno e raffinato caratterizzato da una linea affusolata che ne sottolinea il ridotto spessore. Sono dotati di un sistema che effettua simultaneamente 2 operazioni nell’ambiente: il controllo della temperatura e la purificazione dell’aria. Il sensore Patrol Sensor monitora di continuo la qualità dell’aria e attiva il sistema di purificazione non appena viene superata la soglia impostata di concentrazione di impurità. Grazie alla tecnologia Inverter e alla funzione Quiet risultano estremamente silenziosi. Prezzo: € 1.099 per il modello KIT-XE12-JKE (Iva inclusa) Etherea di Panasonic
Ioni in equilibrio Sharp presenta la serie Air Guide: i climatizzatori Monosplit Hi-Wall dotati del sistema di controllo dell’aria Air Guide Technology che produce un flusso ampio ed esteso al fine di generare ottimo comfort in tempi brevi. Le alette orizzontali sono state sostituite da un lungo pannello di 23 cm all’interno del quale si muove una guida di controllo che regola in modo uniforme l’emissione dell’aria. Il flusso viene distribuito in modo omogeneo nell’ambiente senza essere diretto contro le persone (Effetto Coanda). L’unità interna è caratterizzata da 2 generatori di ioni Plasmacluster che neutralizzano acari, batteri, virus, pollini e muffe. Aria fresca, purificata ed estremamente salubre, grazie all’equilibrio ionico ricreato. Prezzo: su richiesta Monosplit Hi-Wall Air Guide di Sharp
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Microclima ecologico Ariston amplia la gamma di climatizzatori con A-Cool, il climatizzatore a pompa di calore che rappresenta una buona soluzione per generare un clima sano ed ecologico grazie ai filtri alla vitamina C, allo ionizzatore e alla classe energetica A. La funzione AutoRestart mantiene le impostazioni iniziali dopo il riavvio in caso di black-out elettrico; la silenziosità del compressore e la funzione Sleep garantiscono comfort anche durante le ore notturne, mentre il defrosting assicura la continuità della fornitura di aria calda anche in caso di temperature esterne rigide. Il display Led e il telecomando multifunzione completano le dotazioni della gamma. Prezzo: a partire da € 450 A-Cool di Ariston
Contrasti d’atmosfera Argo lancia sul mercato A8, un climatizzatore in pompa di calore basato sulla tecnologia Full Dc Inverter. Nato per essere un componente d’arredo (a parete o a muro) è disponibile nella variante bianco satinato o nero con texture in carbonio. 5 le funzioni operative gestibili tramite il telecomando: raffescamento, riscaldamento, deumidificazione, ventilazione e filtrazione. Il display lcd permette di impostare timer, rilevazione e regolazione della temperatura, velocità dei ventilatori, oscillazione flap, funzione notturna e risparmio energetico. Grazie al sistema Multi è possibile controllare e personalizzare le funzioni fino a 4 unità nello stesso ambiente. Tecnologia e design tutti italiani. Prezzo: a partire da € 1.099 (Iva inclusa) A8 di Argo by Argoclima
Clima certicato Il sistema Vortice Climaticum Dual Combinato Inverter è caratterizzato da un’unità esterna abbinabile a 2 unità interne. Attraverso la tecnologia Dc Inverter e la classe energetica A e all’utilizzo del gas R 410 è garantita, oltre al raffreddamento ecologico, una superiore efficienza con un minor dispendio energetico. Attraverso il telecomando con display a cristalli liquidi è possibile regolare le 3 velocità di areazione, attivare diverse funzioni quali Timer, la funzione Sleep, la pompa di calore e la funzione Turbo. I 2 filtri antipolvere facilmente accessibili e lavabili eliminano dall’aria le polveri e le impurità. Le unità interne sono dotate inoltre di un filtro elettrostatico ai carboni attivi contro i cattivi odori. Il prodotto è certificato Eurtovent. Prezzo: a partire da € 3.270 (Iva inclusa) Vortice Climaticum Combinato Inverter Dual di Vortice 60
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Benessere camaleontico Olimpia Splendid presenta Mimetico Inverter il sistema di climatizzatore con l’unità esterna dalla nuova morfologia: priva della griglia frontale con ventola a vista ma dotata di un pannello frontale chiuso che rende la superficie totalmente personalizzabile e quindi mimetizzabile. La mandata dell’aria a differenza delle tradizionali unità esterne è verticale, prende l’aria dal basso e la espelle dall’alto permettendo un fissaggio direttamente al muro senza l’utilizzo di ingombranti staffe. L’unità interna dall’estetica elegante è firmata anch’essa dai designer King&Miranda. Raffresca, riscalda e purifica l’aria in classe A. Prezzo: da rivenditore Mimetico Inverter di Olimpia Splendid
Morbido design Kimo è la linea di climatizzatori da parete di Orieme progettata con sistema di controllo Inverter per offrire il miglior comfort con minimo dispendio energetico. Il design elegante e originale è caratterizzato da un display a colori e da linee morbide che alleggeriscono la struttura esterna. In estate raffredda e deumidifica mentre in inverno funzionando in modalità pompa di calore, riscalda l’ambiente fino a una temperatura esterna di -15°C. Sono disponibili diverse versioni monosplit e multisplit adatte per il collegamento di più unità interne, in momenti successivi anche differenti tra loro, a una sola unità esterna. Prezzo: a partire da € 1.110 per la serie Kimo Inverter DC Kimo di Orieme I prezzi sono indicativi. Iva esclusa.
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SU MISURA
Come nasce la necessità di un progetto su misura? A quali necessità possono ovviare gradini e pedane? Come vengono strutturati? Esistono norme di sicurezza che regolano la loro costruzione?
PEDANE
di Alessandro Villa
PER L’ARREDO R La necessità di un progetto su misura può nascere come superamento di un problema funzionale: le superfici standard delle abitazioni sono sempre più ridotte, o qualitativo: la mancanza di luce, l’esposizione o gli affacci. Allora ritornano sulla scena dell’interior design pedane e gradini molto in voga negli anni ’60 e ’70 che spesso però seguono anche un particolare gusto estetico.
desiderio di una casa più coè lo stimolo migliore per Ila lmoda ricerca di soluzioni personaliz-
La pietra d’Istria sabbiata del pavimento e il rovere sbiancato della pedana assumono, grazie alle lavorazioni, il medesimo colore.
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zate e non convenzionali - su misura - a partire dalla ristrutturazione degli spazi. Un modo interessante può derivare dall’inserimento di gradini e pedane. Nel passato, soprattutto negli anni ’70, era molto frequente articolare lo spazio delle abitazioni con salti di livello, a cui corrispondevano diverse zone funzionali. In molti appartamenti era diffusa la moda di distinguere all’interno del soggiorno la zona pranzo collocando il tavolo e le sedie su una pedana. Non di rado i divani del soggiorno venivano realizzati con cuscini appoggiati su supporti rialzati appositamente sagomati e rivestiti in moquette come i pavimenti. Analogamente venivano molto apprezzate le nicchie scavate attorno ai camini, che sugge-
rivano un senso di raccoglimento attorno al fuoco-focolare, riletto in chiave moderna. Oggi il ritorno a questo tipo di soluzioni è spinto da un modo sempre meno convenzionale di arredare le abitazioni, spesso rinunciando ai mobili veri e propri, cui vengono preferite soluzioni a metà tra l’arredo e l’abitacolo. La pedana come palco, non solo per creare uno spazio raccolto, come avviene con i controsoffitti, ma anche per esibire una zona della casa e creare un punto di osservazione sopraelevato. Con le pedane si può creare una sorta di separazione delle funzioni senza ricorrere a pareti; per esempio, per articolare le zone di un soggiorno, delimitare un angolo lettura, creare un piano rialzato come base d’appoggio per un materasso futon in camera da letto, o per incassare una vasca da bagno.
La pedana introduce una distinzione tra pranzo e soggiorno, ma senza creare una separazione netta. In questo caso la pedana si fonde con il primo gradino della scala diretta al piano superiore dell’abitazione.
In molte costruzioni la presenza di dislivelli è un dato di fatto poco modificabile. È questo il caso di molte abitazioni di campagna ricavate da edifici rustici situati su terreni in pendenza. Il pregio di queste case deriva proprio dalla pittoresca articolazione degli spazi, che non conviene tentare di eliminare. Anzi, in questi casi i materiali dovrebbero contribuire a enfatizzare la presenza di gradini e dislivelli. A livello di arredo, l’utilizzo delle pedane può anche essere funzionale a un migliore sfruttamento dello spazio in altezza. Per esempio, per nascondere cassetti, letti estraibili o contenitori coperti da botole di ispirazione nautica. Nelle camerette per ragazzi queste soluzioni vengono spesso impiegate per introdurre piani di lavoro scorrevoli e spazi di ripostiglio rialzati sotto ai letti. La praticità reale di queste soluzioni è da verificare a seconda dei casi, anche se le possibilità di gioco sono di sicuro effetto sui bambini.
LA REALIZZAZIONE La scelta di costruire una pedana non può prescindere dalle caratteristiche dell’ambiente in cui viene inserita, non solo a livello funzionale ma anche di materiali e sistema costruttivo. Se la soletta esistente è in grado di sostenerne il peso e si desidera realizzare una pedana permanente, allora questa potrà tranquillamente essere costruita in muricci di mattoni e tavelloni forati sopra ai quali viene steso uno strato di cemento di qualche centimetro che funge da piano di posa per il pavimento vero e proprio. In alcuni casi particolari lo spessore del rialzo può essere costruito con casseri modulari in polipropilene riciclato - detti igloo che vengono annegati a perdere nel nuovo sottofondo e permettono inoltre di isolare il pavimento e aerare la pedana; è una soluzione che si usa in genere per realizzare i vespai, da tenere in considerazione negli edifici rustici. Se invece il gradino da realizzare non è molto alto, si può anche ri-
correre direttamente alla gettata di un sottofondo alleggerito da riempimento. Alternativamente si possono impiegare semplici putrelle in acciaio montate su una struttura in laterizio e rivestite in lamiera. Questa può essere ricoperta da uno strato di calcestruzzo o rimanere a vista. In tali casi sono da preferire lamiere trattate o lavorate in superficie. La soluzione maggiormente assimilabile a un intervento di arredo
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consiste nel realizzare la pedana interamente in legno, con adeguato riempimento della parte interna in lana di vetro per evitare, nei limiti del possibile, fastidiosi effetti di rimbombo. Il rialzo viene realizzato con travetti in legno sui quali vengono inchiodate tavole di legno massello, a vista o rivestite. Le pedane “leggere” in metallo o legno sono indicate negli appartamenti, dove l’altezza dei soffitti non consente grandi dislivelli. Per quanto riguarda le finiture non vi sono particolari limitazioni, anche se bisogna tenere conto del supporto strutturale. Negli anni passati veniva preferita, in assoluto,
la moquette, materiale che oggi spesso viene scartato a priori. Lo stesso effetto di continuità può essere ottenuto con la resina che permette di rivestire senza difficoltà qualsiasi forma. In presenza di gradini, occorre prestare attenzione agli spigoli, un punto delicato perchè soggetto alle sollecitazioni meccaniche dovute al passaggio. Alcuni materiali, come la resina, potrebbero richiedere l'applicazione di bordi protettivi in metallo, a scapito dell’estetica. Altri materiali più resistenti, coma la pietra naturale e il legno massello, permettono di mantenere la perfetta uniformità, combi-
Le pedane sono utili per creare intercapedini tra la soletta e il pavimento con vantaggi in termini di isolamento e passaggio di impianti. Oggi l’utilizzo dei cosiddetti pa-
Per rinforzare lo spigolo del gradino, le assi del parquet sono state modificate con abile maestria artigiana, inserendo un massello nella testa della doga (Paral, Milano). In questo modo si evita di applicare un bordo di diverso materiale. Lo stesso passo irregolare delle doghe del parquet è ripreso nell’alzata del gradino.
vimenti flottanti trova la sua massima applicazione nel settore ufficio, dove vengono impiegati, senza particolari obiettivi estetici e architettonici, semplicemente per alloggiare gli impianti, i cavi elettrici e le reti di connessione dei computer. Nelle abitazioni il ricorso alle pedane si rivela di grande utilità soprattutto nelle ristrut-
nando necessità pratiche e immagine. Con le piastrelle il problema degli spigoli potrebbe essere risolto con appositi pezzi speciali.
I VANTAGGI
L’alzata del grad ino può ospitare una luce ar tificiale, con il vantaggio di se gnalare il dislivello. Una so luzione molto in voga negli an ni scorsi, ma ancora valida, co nsiste nel realizzare le alza te in vetrocemento con retros tante sistema illuminante. Le luci devono però essere in qual che modo ispezionabili e dota te di un vano adeguato per ev itare il surriscaldamento de l corpo illuminante. Oggi, con i sottili tubi al neon o con le lu ci a led, opportunamente sche rmate, il problema si risolve facilmente.
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L’alzata del grad ino può essere oggetto di de corazioni particolari, con mat eriali che spezzano la monot onia del pavimento. Le famos e scalinate di Caltagirone, in Sicilia, rivestite con maioliche dipinte possono essere una suggestiva fonte di ispirazione.
La pedana identifica lo spazio della vasca idromassaggio. La scelta dei materiali gioca sul contrasto tra il calore del legno di larice e le piastrelle smaltate di gusto mediterraneo (Fornace della Cava), collocate nella zona più vicina all’acqua.
tane dalle colonne degli scarichi. La creazione di un gradino permette quindi di raccordare i nuovi impianti agli scarichi esistenti, garantendo alle tubature la pendenza minima necessaria per il deflusso. Negli edifici storici pedane e intercapedini possono essere concepite come una sorta di seconda pelle orizzontale nel rispetto delle strutture e dei manufatti esistenti.
turazioni, in cui il taglio degli alloggi viene modificato per essere adeguato agli standard attuali e alle esigenze del mercato. In molti casi è indispensabile incrementare il numero dei bagni che spesso vengono di necessità collocati in zone della costruzione lonanzato della speLo stadio più av i rappresentato da rimentazione è ati, non più ram pavimenti inclin e tra livelli, ma pe di connession stare. Ma si trat pendii in cui so i, ic rventi episod ta ancora di inte hé proposti dai interessanti perc ovani. progettisti più gi
SICUREZZA E NORMATIVA Il principale ostacolo alla costruzione di una pedana, ma forse più in generale all’articolazione su diversi piani delle superfici orizzontali, è da imputare a una normativa per molti versi legittima e auspicabile, ma per altri eccessivamente rigida e vincolante, nonché a una frequente carenza di spazio. Infatti, la presenza di gradini costituisce una barriera architettonica per i portatori di handicap, che non viene considerata tollerabile nelle moderne abitazioni. Non
sempre è possibile ovviare al problema dell’accessibilità con rampe, anche di ridotte dimensioni, che richiedono una notevole quantità di spazio per avere una pendenza accettabile, che, per legge, non deve superare l’8%. Qualora vengano invece realizzati dei gradini per superare un dislivello è importante verificarne l’altezza, per un corretto rapporto tra pedata e alzata. Le pedane, intese come elemento di arredo fisso e non come opera muraria, consentono di superare i problemi normativi, fermo restando i generali requisiti di sicurezza. Inoltre, se si desidera caratterizzare zone particolari con la costruzione di un piano rialzato, una struttura leggera è evidentemente l’unico intervento realizzabile nelle costruzioni esistenti, non essendo in linea di massima possibile modificare il livello della soletta. Non sono neppure da trascurare i casi in cui la costruzione di una pedana consente di abbassare l’altezza di uno spazio o di elevare il piano di calpestio rispetto alle finestre. Teniamo presente che quest’ultima possibilità deve tenere conto della sicurezza e delle altezze minime stabilite per i parapetti dal regolamento edilizio (110 cm), in assenza di altre protezioni. Infatti se sopraeleviamo il pavimento in presenza di finestre dobbiamo provvedere anche alla sostituzione del vetro con uno rinforzato, se queste non sono apribili, o meglio ancora prevedere una ringhiera.
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GUIDA FINITURE di Anna Perchinunno
Quali sono le tipologie di prodotti vernicianti utili per facciate, componenti edili e arredi esterni? Quali i possibili supporti in termini di materiali e di caratteristiche importanti da conoscere?
COLORI
FUNZIONALI
R Molteplici le finiture a disposizione per le facciate delle case, le persiane, le finestre o i mobili da esterno e prioritaria l’analisi del supporto ligneo, ferroso o murario per poter scegliere il prodotto piĂš adatto per la loro manutenzione o rinnovo. Le finiture di una casa, compresi persiane, finestre e mobili da giardino, oltre le facciate della stessa, necessitano di una costante manutenzione per conservarsi al meglio e per essere protetti da agenti atmosferici e microrganismi che possono danneggiarli irreparabilmente. Ăˆ importante quindi sapere come mantenerli in buono stato. Le finiture utilizzate possono avere 3 differenti scopi o funzioni: decorativo decorativo/protettivo protettivo
I PRODOTTI I prodotti vernicianti vengono suddivisi in: vernici, smalti, pitture, finiture e intonaci murali plastici. Vernice: adatta per legno, pietre naturali, cemento armato a vi-
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Bisogna diffidare dei prodotti per la cura e la protezione del legno ch e contengono pesticidi. So no inutili ai fini che perseg uiamo e dannosi per l’ambi ente.
Persiana in legno.
sta, ecc. Disponibile a solvente o ad acqua. 첸 Pittura: porosa, opaca o semilucida, esistono le idropitture, i fondi antiruggine per ferro, i fondi riempitivi per legno, gli impregnanti, ecc. 첸 Smalto: il meno brillante ma il più compatto e duro, a solvente o ad acqua. 첸 Intonaci murali plastici: servono a ripristinare le superfici murarie. 첸 Finiture: ultima mano prevista dopo l’impregnazione o il pre-trattamento, il fondo o l’intermedio. Un’ulteriore suddivisione è rappresentata dalla composizione di tali prodotti: 첸 ad acqua; 첸 a solvente o sintetici. I prodotti all’acqua riducono l’as68
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sorbimento di umidità e la radiazione solare proteggendo i supporti contro l’attacco di funghi, garantiscono vantaggi in termini di resistenza all’esterno e di riduzione delle emissioni inquinanti. La durata dei supporti trattati con vernici all’acqua all’esterno è doppia rispetto ai prodotti sintetici, infatti, conservano nel tempo un elevato grado di elasticità a differenza dei prodotti a solvente che, a causa delle radiazioni ultraviolette, si irrigidiscono nel tempo fino a spezzarsi. L’emissione di solventi nell’atmosfera si riduce del 95%. I prodotti all’acqua non sono infiammabili e si diluiscono con acqua di rete. È vero però che rispetto ai prodotti all’acqua, quelli sintetici offrono migliori condizioni applicative, una maggiore resistenza al gelo, ai funghi e ai batteri, una brillantezza iniziale, re-
Vasi multicolore da esterno di Pircher.
sistenza chimica, ridotto sollevamento della vena, sono applicabili su tutte le specie legnose e hanno un minor prezzo.
I SUPPORTI È fondamentale anche conoscere le caratteristiche dei supporti sui quali ci si accinge a usare i prodotti vernicianti, in quanto, a seconda del supporto, la preparazione e i metodi di stesura sono diversi. I supporti vengono suddivisi in: legni, metalli ferrosi e non e agglomerati edili (svariati e complessi). È indispensabile conoscerne la costituzione, le caratteristiche e la preparazione richiesta prima dell’applicazione, diversa ad esempio tra un supporto nuovo e uno già trattato o vecchio. ■ Il legno La verniciatura periodica del legno, il supporto più usuale per mo-
bili da giardino, persiane e serramenti, riveste una cruciale importanza. I prodotti migliori sono gli impregnanti colorati. Non sono difficili da reperire né da stendere e danno ottimi risultati. La cosa più importante da fare è leggerne l’etichetta prima di procedere all’acquisto: alcuni sono a base d’acqua, altri a base di solventi, alcuni possono essere usati anche all’interno, altri esclusivamente all’esterno. Una volta acquistato quello che fa al caso nostro, è bene leggere attentamente il libretto di istruzioni e successivamente procedere alla verniciatura. È bene fare questi lavori all’aperto, a una temperatura compresa fra i 10°C e i 25°C: se fa troppo caldo il prodotto tende a diventare troppo liquido, riducendo la sua resa. È fondamentale ricordare che il legno è sensibile alle variazioni atmosferiche e soprattutto all’umidità e può essere esposto all’attacco di muffe e funghi. I prodotti per il legno, quindi, per essere efficaci, devono: 첸 essere anti-umidità; 첸contenere pigmenti adatti a proteggere il legno dalla luce solare; 첸 essere di colore chiaro o di co-
Cancellata in acciaio.
Lanterna antica in ferro battuto.
lorazione intermedia. Più il tono è scuro, più assorbe calore surriscaldando, di conseguenza, anche il legno; 첸 contenere un fungicida, in particolare per i legni meno resistenti quali abete e pino utilizzati per i serramenti esterni. ■ L’acciaio Un altro supporto è l’acciaio: i prodotti normalmente usati sono la ghisa, gli acciai comuni e gli acciai speciali inox. Per questo tipo di supporto è fondamentale utilizzare vernici sintetiche applicabili a rullo, pennello o spruzzo, in
quanto sono caratterizzate da un’ottima aderenza e brillantezza garantendo un’efficace protezione ai graffi e alla corrosione. L’acciaio, se esposto all’esterno con elevata umidità, è un prodotto decomponibile con un processo lento ma inesorabile. Si rende indispensabile prima della pulizia e della verniciatura carteggiare le superfici per trattare la ruggine che poi verrà asportata mediante spazzolatura. I prodotti in commercio utilizzati per l’acciaio o per il ferro si dividono in sintetici e all’acqua ma comunque gli smalti sono i più indicati. Le caratteristiche cambiano in quanto il materiale non è vivo per cui al posto degli impregnanti avremo pre-trattamenti che riguarderanno la ruggine, maggior nemico dei supporti ferrosi che li corrode nel tempo, ed è causata dalle piogge acide e dall’umidità atmosferica. Se il supporto è nuovo basterà lavarlo con diluente da lavaggio o nitro, procedere con una mano diluita di antiruggine e poi una seconda mano e di seguito due mani di smalto sintetico o all’acqua. Se il ferro è già stato verniciato e comincia a manifestare tracce di ruggine si può intervenire asportandola con spazzola o carta vetrata o anche meccanicamente applicando un trasformatore di ruggine, oppure si può procedere all’applicazione di una vernice antiruggine con un buon potere bagnante; se questa non è invasiva si possono fare dei semplici ritocchi dove necessario, prima strofinando uno straccio o un pennello imbevuti di diluente da lavaggio o nitro dopo aver carteggiato superficialmente per aprire i pori dello smalto sottostante, e poi 2 mani come di norma. Bisogna stare estremamente attenti alle temperature: il ferro ha microporosità e tende a incamerare acqua, per questo motivo bisogna evitare interventi durante le stagioni più fredde. Si dovrebbe lavorare
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con temperature tra gli 8°C e i 10°C al mattino, e 20°C circa nelle ore più calde in modo che, a sera il prodotto sarà quasi completamente asciutto, anche perché altrimenti lo smalto potrebbe opacizzarsi. ■ Gli agglomerati edili Il trattamento superficiale per il ripristino degli intonaci murari è un argomento molto vasto da trattare. Anche in questo caso le categorie merceologiche vedono pitture e vernici naturali e sintetiche per trattare i supporti ammalorati dal tempo o da agenti esterni non naturali (incendi, allagamenti, ecc), con l’aggiunta di trattamenti chimici specifici per combattere situazioni limite come i graffiti o l’inquinamento. Le vernici saranno diverse a seconda del supporto da trattare: mattoni, cemento, superfici trattate a calce e tutte pre70
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vedono un pre-trattamento della superficie per garantire un’ottima aderenza e durabilità.
LE TECNICHE I prodotti a base di solvente si stendono più facilmente rispetto a quelli a base d’acqua, possono essere stesi in varie modalità e sono adatti a ogni tipo di supporto: legno, acciaio o ferro. ■ Spray: il prodotto viene vaporizzato sulle superfici da trattare, con una particolare pistola se si vogliono riverniciare e trattare solai, mentre se si vuole trattare la staccionata del giardino è meglio scegliere un prodotto a base d’ac-
qua e nebulizzarlo con un semplice spruzzatore da giardino. ■ Pennello: è il metodo più usato. Il pennello deve picchiettare le superfici, soprattutto del legno per far entrare bene il prodotto nelle sue fessure e garantire un’ottima protezione. ■ Bagno: si tratta del sistema più efficace, soprattutto per trattare il legno da esterni. La preparazione del bagno è un’operazione che richiede spazio e un’attrezzatura adeguata. Si deve infatti creare una piccola piscina con un foglio di politene fermato da mattoni. Qui vi si immerge il legno con l’impregnante e si lascia agire una notte. Se fosse impossibile, soprattutto per trattare i paletti di una staccionata, si può provvedere a trattare solo la parte che andrà conficcata nel terreno, immergendo le punte in un secchio o bidone sufficientemente profondo per lo scopo.
a CURA di Olga Munini
DOSSIER
Colori di Sardegna In una particolare location quale il parco Seu vicino a Tarros in Sardegna, troviamo l’applicazione dello smalto colorato Auro 250 di Eco-habitat. Disponibile in 8 tonalità differenti, applicabile all’interno e all’esterno prodotto in totale rispetto dell’ambiente è particolarmente adatto per dipingere e proteggere superfici in legno come questi serramenti. Prezzo: € 66 per confezione da 2,5 l Auro 250 di Eco-habitat
Effetti antichi La finitura Velature del Colorificio San Marco impiega la tecnologia silossanica per offrire ottima traspirabilità, idrorepellenza e resistenza agli agenti atmosferici e inquinanti per gli esterni e gli interni con un effetto decorativo antichizzato che riproduce l’aspetto tipico dei vecchi intonaci, perfetto per le ristrutturazioni. Garantisce un’ottima resa e una facile applicazione. Prezzo: da rivenditore Velature di Colorificio San Marco
Protezione preventiva La finitura ArteMURI di Fornaci Calce Grigolin, grazie alla sua elevata idrorepellenza e alla miscela di principi attivi fornisce un’efficace protezione e prevenzione contro la proliferazione di muffe, funghi e alghe. Aderisce perfettamente alle superfici evitando i fenomeni dello spogliamento, facile da applicare, resiste allo sfregamento, al lavaggio, agli agenti atmosferici e ai raggi solari. Prezzo: € 110 per confezione da 15 l ArteMURI di Fornaci Calce Grigolin
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Pittura duratura PS 403 è un’idropittura al quarzo fine per interni ed esterni con caratteristiche di elevata traspirabilità e ottima idrorepellenza. Viene impiegata come pittura protettiva e decorativa bianca o colorata, su intonaci di finitura e garantisce una durata nel tempo molto elevata. Adatta per applicazioni su qualsiasi tipo di intonaco previene la formazione di muffe. Prezzo: da rivenditore PS 403 di Fassa Bortolo
Naturalezza completa Oikos Paint propone Novalis Ferromicaceo e Legno Protettivo. Il primo è uno speciale smalto altamente decorativo che dona alle superfici l’aspetto di ferro battuto anticato in un’ampia gamma di colorazioni, perfetto per cancellate e ringhiere. Il secondo è una vernice acrilica a basso impatto ambientale per legno, disponibile nella versione lucida e opaca, in una vasta gamma di colori, impedisce la penetrazione dell’acqua e l’attacco di acari e muffe, esaltando la naturale bellezza del legno. Prezzo: rispettivamente € 16,85 e € 13,35 per confezione da 0,750 l Novalis Ferromicaceo e Legno Protettivo di Oikos Paint
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Azione respingente Soldalit-ME di Keimfarben è una pittura per esterni a base di sol di silice, dall’effetto fotocatalitico. Per le sue caratteristiche facilita un’omogenea azione respingente nei confronti degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera, responsabili del rapido degrado e deterioramento delle facciate. È consigliata sia nelle ristrutturazioni, direttamente sui tinteggi preesistenti sia per la finitura di nuovi edifici. Prezzo: su richiesta Soldalit-ME di Keimfarben
Ventaglio di finiture Maia di Naturalia-BAU è una gamma completa di vernici, pitture murali, smalti, oli, cere e impregnanti, adatti all’utilizzo sia esterno sia interno, su qualsiasi tipo di superficie e con un ampio ventaglio di effetti, dalle velature alle tinte coprenti. I prodotti e i loro componenti sono completamente naturali ma comunque caratterizzati da un’alta tecnologia. Prezzo: su richiesta Maia di Naturalia-BAU
Superfici velate Colorgras è una pittura antica, totalmente naturale, composta da grassello di calce e terre colorate, indicata per ottenere superfici dall’aspetto velato e ombreggiato. Adatta al recupero dei centri storici o per la tinteggiatura di vecchi intonaci, assicura un’eccellente traspirabilità esercitando anche un’azione disinfettante contro la formazione di muffe e batteri. Prezzo: € 50 ca per secchio da 20 kg Colorgras di Gras Calce
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Terre pregiate Antiche Patine di Novacolor è una colorazione formata da terre e pigmenti coloranti a base di ossidi e terre naturali predisperse, formulata in pasta liquida, per velature e patinature di pregio. Permette di ottenere colorazioni diverse, più o meno intense, trasparenze, velature e patinature per interni ed esterni. È disponibile in 16 differenti tonalità. Prezzo: € 17,61 per confezione da 0,5 kg Antiche Patine di Novacolor
Lunga vita al legno Klima® di Ilva è un prodotto adatto per la protezione degli infissi in legno. Difende e protegge le superfici dall’attacco di sole, smog e acqua, previene e combatte la formazione di funghi e muffe e lo sgretolamento dei supporti sui quali viene applicato. Garantisce una lunga vita ai serramenti mantenendoli belli e intatti per un tempo maggiore. Prezzo: su preventivo Klima® di Ilva
Colori coprenti Renocryl 500 è un rivestimento per esterni semispesso, opaco, ai copolimeri acrilici in fase acquosa dall’aspetto satinato. Ha una formula molto coprente, nasconde le microcavillature e offre una protezione delle facciate a lunga durata. Disponibile in 186 tinte, applicabile a rullo o a spruzzo. Prezzo: da rivenditore Renocryl 500 di Colori di Tollens Bravo
I prezzi sono indicativi. Iva esclusa.
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Cosa si intende per recupero a fini abitativi dei sottotetti? Quali sono i volumi sovrastanti l’ultimo piano degli edifici? In che misura i sottotetti sono potenziali “risparmiatori” del territorio? In che modo favoriscono il contenimento dei consumi energetici?
DALL’ARCHITETTO di Sonia Maritan
RECUPERARE IL
SOTTOTETTO
R Con il recupero dei sottotetti si ricavano spazi aggiuntivi senza creare nuove volumetrie, limitando il consumo del suolo, sfruttando l’allacciamento alle reti esistenti e contribuendo al risparmio energetico. Questi sono costituiti proprio dal volume posto all’ultimo piano dell’edificio e identificano il solaio collocato sotto la copertura.
Foto: Simone Reggiori
l fascino di un appartamento riIil gusto cavato nel sottotetto pervade di molti. Importante sapere anche come nasce questa tendenza, per quale motivo e a quali vantaggi porta. Partendo dal presupposto che nel territorio italiano il recupero del patrimonio esistente rappresenta una quota di mercato importante, la legge Regionale del 15 luglio 1996 varata in Lombardia aveva come finalità il contenimento del consumo di nuovo territorio e quello dei consumi energetici e quindi l’ottimizzazione delle risorse esistenti. Seguendo questo esempio molte altre regioni del nostro Paese promulgarono la stessa legge. Sfruttare il patrimonio edilizio esistente, soprattutto nelle grandi città e recuperare anche l’ultimo pia-
Foto: Simone Reggiori
no fra gli appartamenti dei numerosi edifici che costellano i centri storici italiani, significa dar risalto al patrimonio edilizio esistente sfruttando gli allacciamenti alla fognatura, al gas e all’acqua, traendone anche un vantaggio economico. Ristrutturare il piano sottotetto equivale a valorizzare l’intero condominio quando l’intervento complessivo incorpora il ripristino del solaio e della copertura ammodernando così una componente strutturale dell’immobile che ha l’importante funzione di regolare, insieme ai muri perimetrali e al solaio del basamento, i flussi energetici in entrata e in uscita, garantendo il comfort abitativo, con prestazioni migliori che equivalgono anche a costi minori delle bollette domestiche.
REGOLE E APPLICAZIONI Per capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi nel recupero abitativo del sottotetto è indispensabile indagare quali siano stati i presupposti etici e giuridici della nuova normativa. La Legge Regionale n°12 dell’11 marzo 2005, riprendendo la Legge Regione n°15 del 15 luglio 1996, ribadisce la legittimazione del recupero dei sottotetti nel contenimento del consumo di nuovo territorio e nel risparmio dei consumi energetici e prescrive l’esistenza delle urbanizzazioni primarie, ovvero l’impegno a realizzarle, nonché il rispetto di tutte le prescrizioni igienico-sanitarie, e fa un passo avanti verso una definizione di recupero che tenga conto sia delle motivazioni etiche sia di quelle interpretative, definendo
un riferimento temporale rispetto il termine “esistente”. Infatti, il recupero dei sottotetti può avvenire unicamente negli edifici esistenti al 31 dicembre 2005 oppure ponendosi il problema dei sottotetti costruiti in futuro per le mutate esigenze familiari, viene stabilito che devono decorrere 5 anni dalla data di conseguimento dell’agibilità. Questo comporta l’impossibilità di applicare la disciplina alle nuove costruzioni, mediante variante in corso di esecuzione dei lavori, sulla base della sola verifica dell’avvenuta esecuzione al rustico del fabbricato e del completamento della copertura. Inoltre viene fissato esplicitamente il divieto a modificare la destinazione d’uso dei sottotetti, nei dieci anni successi-
vi al conseguimento dell’agibilità. Queste restrizioni sono dovute a una serie di speculazioni avvenute con la prima promulgazione della legge nel 1996, da parte di imprenditori e immobiliari che acquistavano praticamente a costo zero i sottotetti degli edifici, per poi immetterli sul mercato a prezzi esorbitanti.
LE REGIONI ITALIANE Nove le regioni all’avanguardia nelle norme che facilitano il recupero dei sottotetti a scopo abi-
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tativo: al nord il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, al sud la Basilicata, la Campania, la Calabria e la Sicilia. Facilitazioni anche in altre due regioni nel settentrione, Val d’Aosta e Friuli, che pure non hanno varato leggi specifiche per i sottotetti. Centro Italia e Sardegna, invece, sono i grandi assenti, benché progetti di legge giacciano da tempo all’esame dei consigli regionali in Toscana, Lazio e Puglia. Le facilitazioni consisterebbero nell’ammorbidire le regole esistenti a livello nazionale. Esse impongono che un locale, perchè possa ottenere l’abitabilità, abbia 2,70 metri di “altezza media ponderale”. Si tratta del rapporto tra il volume interno del locale e la superficie calpestabile del pavimento. Calcolare l’altezza media è facile se il locale ha un soffitto piano, ma è naturalmente più complicato se invece è spiovente, come capita ai sottotetti. La misura di 2,70 metri è ridotta a 2,40 metri per bagni e corridoi, e a 2,55 metri per gli edifici in località a più di 1000 metri di altitudine. Infine, per le leggi nazionali, oc-
Sezione 1 Esempio di vano illuminato da lucernario.
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Pianta che evidenzia l’area abitabile e quella esclusa perché di altezza inferiore a 1,50 m.
corre garantire un rapporto aeroilluminante pari a 1/8, per avere l’abitabilità dei locali. Finestre e lucernari debbono avere una superficie vetrata apribile pari a 1/8 dell’area del pavimento, che consenta sia alla luce sia all’aria di penetrare nel locale. Le leggi regionali, per rendere più facile il recupero, hanno ridotto la misura dei 2,70 metri, che scende da un minimo di 2 metri in Sicilia a un massimo di 2,55 metri in Val d’Aosta, ma solo nei comuni sotto i 400 metri di altitudine. Accor-
ciate anche le altezze dei servizi pari, per esempio a 2 metri in Friuli e Sicilia. Abbassati inoltre i limiti per le abitazioni montane, dai 2 metri in Calabria fino a un massimo di 2,40 metri in Basilicata e in Val d’Aosta. Considerando il fatto che in molte regioni sono giudicati montani comuni a un’altitudine ben inferiore ai 1100 metri. Infine, più raramente, si e concesso anche un rapporto aereoilluminante meno rigido come in Basilicata, Calabria, Friuli, Emilia Romagna, Liguria e Val d’Aosta.
Sezione 2 Esempio di zona giorno illuninata da cappuccina.
L’ALTEZZA MEDIA PONDERALE In molti sottotetti il soffitto tocca le pareti che circondano il locale quasi all’altezza del pavimento. È chiaro che, preservando così lo spazio dei locali, sarebbe praticamente impossibile raggiungere l’altezza prescritta, che è grosso modo una media tra il punto più alto e quello più basso (salvo nicchie e parti a pendenza diversa del plafone). La soluzione sta nel chiudere una parte degli spazi (quelli troppo bassi), magari trasformandoli in armadietti a muro. Così, ai fini del calcolo delle altezze, si terrà conto solo del volume del locale effettivamente abitabile, trascurando i ripostigli che sono stati creati. Molte leggi regionali, perciò, prescrivono anche quali sono le altezze minime a cui praticare le chiusure, che possono variare da 1 a 1,80 metri. Il recupero abitativo dei sottotetti è consentito purché sia assicurata per ogni singola unità immo-
biliare l’altezza media ponderale di 2,40 metri, ulteriormente ridotta a 2,10 metri per i comuni posti a quote superiori a 1000 metri di altitudine sul livello del mare, (tale altezza viene calcolata escludendo dal computo le zone del sottotetto con altezza inferiore a 1,50 metri) dividendo il volume della parte di sottotetto la cui altezza superi 1,50 metri per la superficie relativa. Questo, secondo i parametri della Regione Lombardia, utile per fare un esempio per il calcolo dell’altezza media ponderale e rendere immediata la comprensione del procedimento. Consideriamo quindi l’arredo fisso a un’altezza di 1,50 metri e proviamo a immaginare un tipico condominio urbano storico caratterizzato da una copertura a due falde, queste coprono una vasta area rettangolare e la linea di gronda si proietta longitudinalmente al centro: il punto di massima altezza raggiunge 3,30 metri. Il volume immaginato in sezione avrà l’altezza massima di 3,30 metri e quella minima di 1,50 metri, dividendo la somma per due otteniamo la media ponderale: 3,30+1,50 = 4,80:2=2,40 metri.
Sezione 3 Esempio di armadiatura posta nella parte più bassa.
L’altezza media è da ponderare sull’intera unità immobiliare dovendosi garantire, per i locali di abitazione, quali camere da letto, soggiorni, cucine e sale da pranzo, il rispetto dell’altezza media ponderale minima pari a 2,40 metri. L’attività di progettazione per questo tipo di intervento si articola in più fasi di lavoro che vanno dall’analisi dello stato di fatto, allo studio del progetto di massima, alla presentazione in 3D, dallo sviluppo del progetto esecutivo particolareggiato dei singoli elementi e degli spazi da realizzare, alla pratica da consegnare in Comune per avere i relativi permessi.
LE ALTEZZE MODIFICABILI Le due regioni all’avanguardia nella deregulation sono Lombardia e Liguria, perchè sono le uniche in cui è consentito l’innalzamento della falda del tetto per raggiungere le misure minime. Garantendo l’equilibrio statico dell’edificio,
Sezione 4 Esempio di lucernario posto nell’antibagno.
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che il sottotetto sia accessibile da una scala esistente, anche a botola, e che sia già censito catastalmente. Diviene per esempio possibile accedere ai solai ricavati anche da scale ripide e da passaggi stretti e ricavare terrazzini e balconi. Quasi tutte le norme regionali prevedono che siano recuperabili solo i sottotetti che erano esistenti alla data della loro entrata in vigore. Se non fosse così i costruttori avrebbero una scappatoia per aggirare le norme urbanistiche, che impongono una certa densità edilizia (cioè un rapporto tra i metri quadrati del terreno edificabile e i metri cubi di costruzione abitabile realizzata). Infatti, normalmente dai metri cubi abitabili sono escluse cantine,
Foto: Simone Reggiori
qualsiasi soffitta, anche la più angusta, diviene potenzialmente abitabile. Sono concesse infatti deroghe alle leggi sulle distanze minime e sull’abbattimento delle barriere architettoniche, come chiarito nella Legge R.L. 12/2005 modificata dalla L.R. 27 dicembre 2005, n.20. Anche se ogni comune ha chiarito la definizione di sottotetto “recuperabile”; ad esempio a Milano non si accettano progetti di recupero abitativo di sottotetti che siano costituiti da mere intercapedini, intendendosi come tali gli spazi sotto la copertura di altezza massima (distanza verticale massima misurabile tra il piano del pavimento e l’intradosso della copertura) inferiore a 1,80 metri, in altri comuni viene chiesto
soffitte e altri spazi non adatti alla permanenza di persone. Basterebbe quindi ai costruttori realizzare soffitte non abitabili, per trasformarle in seguito in abitabili, magari alzando il tetto.
L’ILLUMINAZIONE I locali o spazi di abitazione devono avere illuminazione naturale diretta, a mezzo di superficie finestrata verticale o di superficie finestrata inclinata, posta a un’altezza dal pavimento compresa fra 1 e 2 metri, in misura non inferiore a 1/8 (1/10 per particolari zone climatiche) della superficie in pianta del locale; per i casi di porta-finestra, si applicano le disposizioni del Regolamento Locale d’Igiene regionale. L’illuminazione zenitale è consentita quale sistema integrativo, in misura comunque non maggiore del 30%, per il raggiungimento del requisito minimo di illuminazione richiesto. In questo caso la superficie finestrata può essere posta anche a un’altezza dal pavimento maggiore di 2 purché i lucernari siano comandati elettricamente con telecomando. Questo spazio contraddistinto da un volume irregolare ospita anche infissi diversi da quelli standard, in particolare i lucernari e le cappuccine, dette anche abbaini. ■L’abbaino o cappuccina è una sopraelevazione del tetto, costruita in modo da sporgere al di sopra delle coperture di quanto è necessario per consentire l’apertura di un vano verticale destinato all’illuminazione dello stesso sottotetto, divenendo parte della facciata dell’edificio e costituendone il coronamento.
LA MORFOLOGIA L’apprezzamento che deriva da questa tipologia di intervento è indubbiamente anche di ordine estetico. Quando quel solaio ricolmo di oggetti dimenticati, congestionato di polvere e oppresso dal buio,
viene liberato, ripulito e progettato per accogliere uno o più appartamenti si da vita a uno spazio tradizionalmente trasandato e si da nuovo pregio all’intero edificio che pare completarsi, da cima e fondo, in un disegno unitario che sembrava esser rimasto incompiuto. L’ultima rampa che porta alle nuove abitazioni viene lucidata e la scala nella sua interezza illumina il percorso, spesso completata dall’inserimento di un ascensore che all’epoca della costruzione il palazzo non aveva accorpato, oppure con il rinnovo di quello esistente che allunga la sua corsa. L’ultimo piano tradizionalmente adibito a soffitta per essere reso abitabile deve innanzitutto dotarsi di aperture, per questo gli interventi edilizi finalizzati al recupero dei sottotetti possono comportare l’apertura di finestre, lucernari, abbaini e terrazzi per assicurare l’osservanza dei requisiti di aeroilluminazione e comportare modificazioni delle altezze di colmo e di gronda e delle linee di pendenza delle falde, purché nei limiti dell’altezza massima degli edifici posti dallo strumento urbanistico. Questa agevolazione è stata introdotta anche per assicurare i parametri relativi all’altezza media. Infatti, l’altezza media dei locali abitabili, secondo la latitudine, è fissata in misure determinate per le abitazioni standard, ma nel caso del sottotetto l’altezza ponderale minima fissata è inferiore proprio per la sua morfologia. Generalmente questo spazio viene realizzato con mobili su misura in
Foto: Simone Reggiori
■La terrazza ricavata nel tetto volta a dare luce e aria, e perfino una discreta abitabilità esterna è una sorta di tasca effettuata sulla copertura, un vero e proprio spazio racchiuso da pareti alte quanto il bordo della falda intercettata dall’apertura. ■ Il lucernario apribile è un’apertura che insiste sulla falda stessa e a essa parallela. Questi componenti edili, disponibili sul mercato in molteplici varianti, sono elementi indispensabili alla corretta areoilluminazione dei vani. In particolare gli abbaini necessitano di un’attenzione particolare, poiché costituendo una vera e propria sporgenza dal piano della falda, richiedono un’adeguata struttura portante e una perfetta coibentazione perché diventano parte del pacchetto isolante della copertura. Indubbiamente in quanto corpi emergenti, ovvero elementi fortemente caratterizzati e caratterizzanti, gli abbaini alterano inequivocabilmente l’aspetto architettonico della facciata e per questo il loro posizionamento deve coordinarsi severamente alla stessa allineandosi il più possibile alle aperture sottostanti. I regolamenti comunali poi prediligono la disposizione degli abbaini sul prospetto che affaccia su strada e l’inserimento di terrazze in falda sul fronte che guarda il cortile interno.
prossimità delle linee di gronda dove l’altezza è minima e le funzioni vengono concentrate verso la linea di colmo, dove l’altezza è massima. Il fascino del progetto a intervento ultimato è duplice perché nel tetto dentro e fuori scorre luce nuova. All’interno la forma stessa delle cappuccine muove e accentua ulteriormente la forma irregolare del tetto. Gli abbaini che sporgono come periscopi sulle coperture e le terrazze ricavate come tasche nelle falde del tetto si accordano alle configurazioni complesse e alle geometrie dinamiche dei tetti, garantendo profili suggestivi della città. D’altra parte molto tempo fa fu J. H. Mansard a restituire dignità alla soffitta abitabile contribuendo a rendere particolarmente pittorici gli sky lines dei palazzi parigini.
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di Matteo Berti
...parquet in libertà
Il legno è un materiale naturale di grande fascino che, in virtù della componente estetica e del calore che trasmette, arricchisce e dà carattere a qualsiasi ambiente, utilizzato non solo per la realizzazione dei pavimenti, ma anche dei rivestimenti a parete. Ampiamente impiegato in ogni area della casa, da qualche tempo il parquet viene utilizzato anche in quelle zone tradizionalmente considerate inadatte al-
l’uso del legno, come bagni e cucine. L’umidità che si crea negli ambienti di servizio, le attività che vi si svolgono e il quotidiano impiego di acqua e prodotti liquidi potrebbero minacciare le superfici lignee che, però oggi vengono sottoposte a particolari trattamenti che ne proteggono la superficie dagli effetti dell’umidità e dalle macchie e ampliano notevolmente i campi di applicazione del parquet.
LE TIPOLOGIE Sul mercato, oltre i tradizionali pavimenti di legno massiccio, sono disponibili anche i prefiniti, che offrono soluzioni immediate, semplici e veloci, garantendo comunque ottime prestazioni e un’estetica eccellente. Il prefinito risulta una scelta ottimale e decisamente funzionale quando le condizioni di cantiere impongono limiti oggettivi agli interventi da eseguire per la predisposizione dei sottofondi e la tempistica dei lavori esige tempi rapidi. Infatti, l’utilizzo dei prefiniti lascia all’architetto la massima libertà progettuale eliminando nel contempo molte problematiche legate alla posa del parquet soprattutto per quanto riguarda le ristrutturazioni. Disponibili a 2 o 3 strati, i prefiniti multistrato sono costituiti da un livello superiore calpestabile con uno spessore importante di legno pregiato e uno di supporto che garantisce stabilità e indeformabilità al parquet. Resistenti e robusti, assicurano prestazioni elevate; la particolare finitura superficiale garantisce durezza e soli82
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Parquet in bagno, collezione Prefiniti di Berti.
dità nel tempo e un’ottima idrorepellenza ai liquidi, caratteristica che li rende adatti a essere impiegati in qualsiasi ambiente, compresi bagni e cucine.
La scelta della specie legnosa più adatta al caso non deve essere impostata esclusivamente sulla base dei canoni estetici, piuttosto deve guardare anche alla destinazione d’uso.
Per esempio, in ambienti come il bagno e la cucina, in linea di massima è consigliabile l’uso di legni di media durezza con una buona stabilità, anche se comunque tutte le tipologie di legno possono essere posate, ma con qualche accortezza e attenzione alle finiture (trattamenti di superficie).
Parquet in cucina, noce finitura opaca.
IL MICROCLIMA Il consumatore finale ha spesso ancora molti dubbi riguardo l’utilizzo del parquet in ambienti di servizio con un elevato tasso di umidità, ma, come detto, se il legno è trattato in maniera adeguata la sua applicazione può avvenire senza riserve. Per non incorrere in spiacevoli sorprese è bene comunque prendere qualche accorgimento ed è importante prestare molta attenzione nella scelta del prodotto più adatto. Infatti, Il legno è un materiale vivo e può subire l’influenza del “clima” in cui si trova. La troppa umidità, ad esempio, potrebbe gonfiare il legno, come il troppo secco potrebbe favorire il formarsi di fessurazioni tra i listoni. In questo senso il legno funziona anche come “termometro” del microclima domestico. La temperatura ottimale per il mantenimento di un parquet è di 20-22° con un’umidità relativa nel-
l’aria del 60-65%; un clima salubre sia per il pavimento di legno sia per l’uomo. Se la temperatura o il tasso di umidità subiscono variazioni incisive, a seguito di un lungo utilizzo o di un significativo lasso di tempo di non utilizzo, è consigliabile arieggiare il locale, diminuire o alzare il riscaldamento in modo da ristabilire il clima ottimale.
POSAEMANUTENZIONE Le tecniche di posa in opera seguono le specifiche previste per la tipologia di parquet impiegata, tradizionale o prefinito. È possibile quindi spaziare dalla posa incollata, a tolda di nave, a mosaico, con finitura a fascia e bindello a cassero regolare, a spina di pesce
e galleggiante o flottante, ecc. Per maggior sicurezza, e come ulteriore precauzione, nel caso di posa in ambiente particolarmente umido, è consigliabile impiegare un prodotto sigillante da stendere sul pavimento a fine posa, tenendo presente che tale operazione deve essere svolta da un professionista esperto. Gli accorgimenti da seguire nell’uso del parquet si rifanno al buon senso dell’utilizzatore: enormi quantità d’acqua stagnante sul pavimento di legno sicuramente potranno creare notevoli problemi ma come anche a qualsiasi altra superficie. Per la manutenzione del parquet del bagno e della cucina valgono le stesse regole applicate al resto della casa; se il pavimento di legno è verniciato l’uso di un panno umido al fine di rimuovere lo sporco è sufficiente. In aggiunta si consiglia l’utilizzo di ravvivanti e di detergenti igienizzanti facilmente reperibili in commercio.
La diffusione del parquet è stata largamente favorita anche dall’ampia scelta concessa dalla varietà delle specie legnose presenti sul mercato. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le esigenze: dal rovere al teak, dal doussiè all’iroko, specie legnose della tradizione, dall’acero, al faggio, al larice, per citare solo alcune delle essenze che rientrano nel novero delle nuove tendenze. Ogni specie legnosa ha una propria colorazione e una caratteristica tessitura, ogni singola fornitura ha un aspetto estetico unico e originale che varia anche in relazione all’area di approvvigionamento della materia prima. Ciascun consumatore potrà scegliere il pavimento di legno più adatto al proprio gusto sia che preferisca le soluzioni dal forte impatto cromatico sia che ami calpestare una superficie omogenea ed esteticamente “tranquilla”. In più potrà giocare su disegni e finiture: dai classici listoni di piccola o grande dimensione, anche nella versione oversize ora tanto di moda, passando attraverso diverse soluzioni - tolda di nave, cassero regolare, spina di pesce, fascia e bindello, spina ungherese, posa, a quadri, ecc. - per arrivare alle raffinate esecuzioni a mosaico.
RECUPERO di Olga Munini Foto Michele Stellatelli
Fucina D’ISPIRAZIONE
L’importanza di trarre ispirazione dal passato per costruire il futuro secondo i dettami del presente, seguendo gusti, inclinazioni ed esigenze ogni volta diverse osservando solo una semplice regola: mai distruggere ciò che è stato.
O
ggi più che mai molte persone sono alla ricerca di open space, sia per abitazioni, sia per studi e uffici. Spazi aperti più o meno grandi che non prevedono nette divisioni fra le diverse stanze ma che si declinano in grandi scatole, contenitori da riempire a proprio piacimento, da suddividere con leggere partizioni in vetro o cartongesso e da ritmare con scale e soppalchi per sottolineare la personalità del luogo in cui si vive
Il grande spazio unico, un’ex cereria di inizio ’900, in cui si legge ancora dopo la trasformazione, l’estensione planimetrica e altimetrica. Un open space che diventa studio, dove i due livelli si ottengono con la scala e le passerelle in larice, un segno moderno che rende comunque leggibile il volume originario che rimane intatto.
o lavora in stretto rapporto con noi stessi. Questi luoghi si ritrovano principalmente negli ex opifici che non sono mai collocati troppo distanti dal centro delle città, al massimo alle porte di queste. Vecchie industrie ormai in disuso perchè troppo piccole e circondate dalle case che rappresentano lo sviluppo dell’urbanizzazione degli ultimi cento anni. Spazi molto vasti da poter suddividere in maniere differenti sfruttando anche la loro elevata
altezza e godendo di tutta quella luce che solo le ampie finestre degli stabilimenti industriali possono offrire. Questo progetto è una dimostrazione tangibile dell’importanza affidata alle pareti che ci circondano cariche di valori aggiunti e significati intrinseci e non più semplice perimetro che ci separa e protegge dall’esterno. Un progetto ormai datato che ha già subito un ulteriore cambio di destinazione d’uso, eppure ancora così attuale e contemporaneo da destare grande curiosità e interesse. Lo scenario di questo recupero è l’ex Cereria Cappelli di Borgomanero a Novara, una fabbrica di candele ubicata nel centro della cittadina nel contesto di un immobile di inizio ’900 trasformata in uno studio di architettura. Fonte di ispirazione ed elemento dominante mantenuto ed enfatizzato è la vecchia ciminiera in mattoni fatti a mano che è stata chiusa nella parte superiore con un lucernario in metacrilato trasparente.
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Il volume preesistente si adatta perfettamente alle nuove esigenze: mobili funzionali alle destinazioni d’uso ma anche opere artistiche circolari che vestono ed enfatizzano i due livelli e dove ciminiera, capriate e mattoni antichi assumono nuovi significati.
Il progettista e interior designer Marco Preti ha voluto conservare la struttura preesistente riadattandola alle nuove esigenze con estro creativo e moderno. La parete in mattoni e le capriate in legno a soffitto sono, assieme al camino, gli elementi originali. Le altre pareti sono state isolate e rivestite con blocchetti di cemento tinteggiati successivamente di colore bianco, in netto contrasto con il laterizio grezzo e scuro. È stato modificato anche il rivestimento interno della copertura, realizzato con listelli di abete trattati a cera, nel quale sono stati ricavati dei lucernari per illuminare l’ambiente dall’alto come una cascata di luce che si rifrange sulle superfici in mattoni quasi a risvegliare un passato ancora protagonista. I serramenti, in ferro trattato a effetto ossidato, sono stati rifatti completamente. I pavimenti del locale sono costituiti da listelli in larice posati a correre. Se la ciminiera è il fulcro del passato recuperato, è la scala la protagonista del presente ricostruito. Per 88
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motivi funzionali l’ampio locale è stato suddiviso in due livelli, al piano terra trovano posto i servizi igienici (di fianco al camino), l’archivio, la sala riunioni e un ufficio, mentre nella zona soppalcata sono state posizionate 3 zone di lavoro. La scala è in ferro ossidato con gradini e passerelle di collega-
mento in legno di larice. Ha una struttura stabile, ma decisamente leggera, per non sovraccaricare il contesto in cui è inserita e soprattutto per accompagnare in maniera quasi impalpabile il pesante camino della ciminiera che dal piano terra sale imponente fino al soffitto.
L’unico tocco di colore è rappresentato dalle opere di forma circolare di Sergio Floriani appese alle pareti, macchie cromatiche che sembrano indicare i diversi ambiti con fogge e tinte in netto contrasto ma comunque in piena armonia con l’ambiente circostante.
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Capriata semplice o composta (detta anche capriata palladiana) è una struttura reticolare, costituita da elementi di legno, ferro o calcestruzzo, che serve come sostegno di tetti a falde inclinate. In uso già nell’architettura antica per risolvere il problema della copertura di grandi spazi, è composta da due legni inclinati (puntoni), da una trave orizzontale (catena) e da un elemento verticale (monaco) che si incastra alla sommità dei puntoni.
La particolare geometria a tr iangolo della ca ta fa si che sulle priamurature veng ano trasmessi li carichi vert soicali. Questo fo ndamentale co cetto ha consen ntito l’impiego della capriata al nostro secolo sino . Lo schema st atico di una ca ta semplice è qu priaello di un triang olo con due la inclinati denom ti inati puntoni e un lato orizzont le chiamato ca atena. Il carico verticale, trasm so dal pacchett eso di copertura nel vertice (incr cio dei due lati oinclinati) indurr ebbe quest’ultim a traslare verso o il basso, ma qu esto viene impe to dalla catena di.
“semplila capriata sa u si i i) si tr e oa7m a 15 metr giori (fino Per luci fin g a rin, m a e n a zz mpie all’itali ce”, per a lladiana” o ana g p e “ ll o c ta a , e ri ap oni) ch tt e a (s adotta la c li a n is imped co due diago onaco, ne m il forzata da n o c a ni di fald do i punto capriaamento. rv utilizza la u c si i tr e no l’in m 5 2 rzata da zze fino ai ferro, rinfo e o n Per ampie g nle i d i falda (co nceau”, i puntoni d a ta “di Polo li aa ri n p o a g c o etri la nti ort fino ai 40 m ferro. Nedue monta e zz ie p m a per te in traffissi), e interamen ano realizzata , ” priate form se a c le g le in to a ta “ rm a . to te cemen portan gli edifici in dale con la struttura li so e m un insie
LA CAPRIATA ALL’ITALIANA
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È possibile creare un bagno in più in casa ricavandone lo spazio da un ambiente preesistente o da un terrazzo? Esiste una soluzione che non preveda particolari lavori di muratura?
AD HOC di ELENA SIVORI
BAGNO
PROTAGONISTA
R Particolari esigenze abitative hanno portato a due differenti progetti per aggiungere un locale di servizio. Il primo suggerisce la collocazione del bagno in uno sgabuzzino adottando l’installazione del sistema Sanitrit. Il secondo invece prevede la costruzione di un nuovo locale ricavato da un balcone con interventi consistenti di muratura.
PRIMO PROGETTO
Bagno con impianto Sanitrit di SFA.
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A Milano, in una zona prossima al centro, un appartamento in una palazzina del secolo scorso, ha subito una ristrutturazione parziale caratterizzata dall’aggiunta di un nuovo bagno. L’appartamento era composto da una zona giorno aperta sull’ingresso e una cucina a vista frontale rispetto a questo, aveva un solo bagno, due camere e un corridoio centrale rispetto a queste, che veniva utilizzato nella sua parte finale come ripostiglio e chiuso da un a tenda. Per i proprietari, la necessità di avere un secondo servizio igienico era imprescindibile. L’intervento tradizio-
L’INSTALLAZIONE È fondamentale che l’installazione sia eseguita a regola d’arte da un professionista per garantire un appropriato funzionamento, perchè se non rispetta certe regole ne risentirà l’impianto in generale e l’apparecchio non opererà nella maniera adeguata.
Vista sull’ingresso del nuovo bagno ricavato chiudendo con una parete in cartongesso il corridoio cieco preesistente (progetto dell’archigiano Giacomo Foresti).
nale che avrebbe previsto la creazione di una pedana per collegarsi alle colonne degli scarichi esistenti e che avrebbe comportato problematiche e demolizioni significative, in questo caso non era
possibile. Così il bagno è stato realizzato chiudendo lo spazio cieco utilizzato come sgabuzzino con una parete in cartongesso e una porta scorrevole, creando quindi un nuovo locale nel quale sono stati inse-
Wc con tecnologia Sanicompact di SFA. In primo piano il pulsante atto a far scorrere l’acqua che si aziona con un semplice sfioro e la presa di corrente che consente l’utilizzo dell’impianto.
riti due apparecchi atti a raccogliere gli scarichi di wc e lavabo: il Sanicompact luxe e della doccia: il Sanishower e in grado di spingerli verso l’apparato fognario, attraverso dei tubi più piccoli di quelli usati normalmente: il sistema Sanitrit. Una soluzione eccellente quando si vuole creare un bagno e lo scarico fognario non è in prossimità di questo. Questa scelta ha consentito di raggiungere il tubo principale di scarico e di farlo in tempi rapidi e con pochi lavori di muratura. Il vantaggio è dato dalla dimensione ridotta del diametro dei tubi richiesti che risultando meno invasivi (massimo 32 mm) passano agevolmente nel muro, salgono in verticale, superano la distanza con tratti orizzontali (32/40 mm) e raggiungono lo scarico originario senza problemi. Il Sanicompact (wc in ceramica con trituratore/pompa in-
Pedana apribile che nasconde perfettamente la pompa Sanishower dell’impianto SFA.
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LA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO La stazione di sollevamento è un apparecchio più grande di un trituratore che viene posizionato in un locale tecnico, in un box o in una stanza separata da bagno e cucina e serve per raccogliere e spingere fuori dall’abitazione tutte le acque di scarico, siano esse grigie o nere. Convoglia gli scarichi di più bagni, lavanderie e cucine, anche di appartamenti diversi e ha un’elevata potenza, doppio motore e sistema di allarme integrato. Si utilizza quando vi sono evidenti difficoltà di più utenze nel raggiungere lo scarico fognario.
corporato) sminuzza i rifiuti organici e li spinge insieme alle acque che riceve dal lavabo collegato nell’impianto di scarico. In questo caso è stata installata anche una pompa in pvc, Sanishower, che serve la doccia, (eventualmente collegabile anche a lavabo e bidet) che è stata inserita in una piccola pedana apribile rivestita poi con le stesse piastrelle in grès arancio scelte per il bagno, l’impianto infatti all’occorrenza deve essere ispezionabile. La pompa può comunque essere posta anche all’interno di un mobiletto o sotto il piatto doccia, che in questo caso viene rialzato di 18 cm per permettere di avere la pendenza giusta per lo scarico, con un sistema a botola sempre ricoperto con le piastrelle. Questo metodo ormai ampiamente collaudato permette di ricavare un bagno ulteriore in una camera da letto, in un sottoscala, in uno sgabuzzino, o come in questo caso, nella parte finale di un corridoio, collocandolo ovunque grazie alla combinazione del wc in ceramica con trituratore incorporato e della pompa. Il wc in ceramica nasconde al suo interno sia il trituratore sia il meccanismo di risciacquo con il doppio vantaggio 94
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di non avere nulla di spiacevole in vista e poter risparmiare spazio. Infatti, per quanto piccolo, un bagno deve essere bello e non dare la sensazione di provvisorio e qui il risultato è stato raggiunto: gli ingombri sono stati razionalizzati ed è stato trovato lo spazio per il wc, la doccia e il lavabo. La pompa di dimensioni contenute ha permesso di ottenere un bagno esteticamente perfetto ma funzionante e silenzioso. La scelta del pavimento arancio e le piastrelle a mosaico con richiami della stessa tinta lo rendono gradevole e il piccolo gradino “tecnico” uniformato al contesto diventa un elemento connotativo del piccolo bagno.
SECONDO PROGETTO A Varallo, città d’arte dell’alta Val Sesia in Piemonte, una palazzina di proprietà di una famiglia milanese che qui trascorre molti fine settimana e gran parte delle vacanze estive è stata oggetto di un modesto intervento edilizio per la realizzazione di un nuovo servizio igienico. L’immobile, negli anni ‘50, aveva già subito un primo ampliamento, con la creazione di un nuovo piano, rispetto all’edificio così come si presentava a metà del secolo scorso. Come per gli appartamenti che trovano posto al piano terra e al primo, anche quello che occupa il secondo, così com’era stato realizzato, non prevedeva l’esistenza di un vano toilette. Attualmente ne esistono due dotati di wc e lavamani, ma entrambi accessibili solamente dal ballatoio che si affaccia sul cortile interno e per tale motivo alquanto disagevoli. Proprio l’esigenza dei
proprietari di usufruire di un bagno direttamente collegato all’alloggio è stato lo spunto dal quale ha preso corpo il progetto qui illustrato. Non volendo ritagliare all’interno dell’appartamento, già di ridotte dimensioni, la porzione di spazio sufficiente da destinare a tale utilizzo, si è scelto di sfruttare una piccola porzione di balcone, più esattamente quella finale che risultava inutilizzata, inglobandola con la superficie propriamente residenziale. Le Norme Tecniche di Attuazione vigenti in questo comune ne hanno agevolato la realizzazione in quanto un articolo di tale normativa prevede la possibilità di operare modesti ampliamenti (inferiori al 20%) anche in mancanza di superficie ancora disponibile. La collocazione del nuovo bagno è stata in un certo qual modo vincolata anche dalla presenza della colonna di scarico che serve i servizi igienici esistenti ai piani inferiori. La soluzione ha previsto la formazione di una pedana per reaVista dell’ingresso del bagno con la pedana costruita per consentire la pendenza adeguata alle tubature.
lizzare al suo interno la gombro del battente, la pendenza utile al colleporta è stata scelta del gamento con la braga tipo a scorrere interno esistente. Il pavimento muro a scomparsa. Sulrisulta quindi sopraelela parete di fronte alla vato di una decina di porta di accesso, trovacentimetri circa necesno posto i due sanitari, sari al contenimento delalle spalle dei quali è stale tubature degli scarito realizzato un muretchi. All’esterno, il nuoto di altezza pari a 110 vo volume viene percecm con una doppia funpito come prosecuzione zione, quella di contenedi quello realizzato al re e nascondere la caspiano sottostante con il setta di scarico del wc quale crea una certa e quella di fungere da continuità dal punto di piano d’appoggio in asvista prospettico, amsenza di mobili contenipliando verticalmente tori. questa sporgenza fino al La scelta di non piatetto dell’edificio. La sua strellare l’intero locale copertura, pensata anha portato a posizionach’essa come una norre delle piastrelle in grès male continuazione di porcellanato a riproduquella dell’edificio esizione della pietra esclustente, è stata realizza- I sanitari sono appoggiati a un muretto che contiene la cassetta sivamente in corrisponta con tegole marsiglie- di scarico e funge da piano d’appoggio. denza del vano doccia, si, uguali a quelle esidel bidet e del lavabo. stenti, attribuendole una Questa scelta progetpendenza quanto più simile a quel- ampio per accogliere, oltre a un tuale ha una valenza estetica, rapla della falda a copertura della pa- lavabo e due sanitari, anche una presentata dal motivo decorativo, lazzina. All’interno, attraverso un doccia il cui piatto di forma semi- e una funzionale, quella di proantibagno collegato a sua volta al- circolare è stato scelto per au- teggere il muro dall’acqua in prosl’ingrèsso dell’alloggio, si accede mentare lo spazio utile all’interno al nuovo vano, sufficientemente del locale. Per evitare l’in-
Com’era
Com’è
simità dei punti più delicati. Il pavimento del bagno è stato realizzato, come già tutto l’appartamento, in rovere sbiancato e ha subito un trattamento a olio per renderlo idrorepellente.
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GUIDA LED di Donatella Ravizza
Cosa sono i led? Quali sono i suoi campi di utilizzo ottimali? I led possono sostituire le lampadine di uso domestico comune? Quali sono gli effetti che questa fonte luminosa permette di creare?
LUCCICHII
COLORATI
R Durata elevata, efficienza luminosa in progresso continuo, alimentazione in bassissima tensione di sicurezza e dimensioni miniaturizzate sono le caratteristiche principali dei led, una tecnologia che sta rivoluzionando il campo dell’illuminazione interna ed esterna e consente di ottenere luce sia bianca sia colorata, configurandosi come la soluzione ideale per la luce dinamica. led sono presenti nelle nostre Ile “spie” abitazioni da decenni, sono quelluminose che segnalano
Foto piccola in alto: Led Table Star è un apparecchio da tavolo equipaggiato con led Osram da 8 watt, formato da una lastra in alluminio anodizzato. Foto sopra: parete divisoria in vetro E-screen, di Duravit, diffonde una colorata luce d’atmosfera, grazie ai led integrati alla base del vetro.
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se il televisore è in stand-by, se il computer è acceso, se gli elettrodomestici sono in funzione. Grandi solamente pochi millimetri, garantiscono bassi consumi, alta durata, ridotte esigenze di manutenzione e massima personalizzazione nell’effetto colore. Grazie ai progressi compiuti in termini di rendimento, potenza e gamma di tonalità sono diventati una concreta possibilità nell’illuminazione funzionale, anche domestica. Previsioni credibili dicono che soppianteranno nei prossimi anni, insieme alle sorgenti fluorescenti compatte (le propagandatissime lampade a risparmio energetico), le lampadine tradizionali a incandescenza, sia per imposizioni di legge (la Commissione Europea ne
Il modello RGB si basa sui tre colori primari: ross o (red), verde (green) e blu (b lue), dai quali prende il nome RG B. Questi colori base miscelati tra loro danno tutto lo spettro de i colori visibili.
prevede la messa al bando nei prossimi anni) sia per i reali vantaggi che comportano.
LE PROPRIETÀ Il led, acronimo di Light Emettine Diode (diodo a emissione di luce) è un dispositivo semiconduttore (diodo) che, al passaggio della corrente elettrica attraverso una giunzione di silicio, emette luce visibile monocromatica: la lunghezza d’onda dell’emissione e il colore della luce dipendono dal materiale utilizzato. Ha un basso consumo di energia, in quanto trasforma l’energia elettrica assorbita principalmente in “luce visibile” (contrariamente alle lampade a incandescenza che trasformano l’energia assorbita soprattutto in calore e solo in minima parte - il 10% in quelle al tugsteno in luce). È infatti detto “a luce fredda” proprio perché ha una trascurabile generazione (e quindi dispersione) di calore. Il led è una sorgente luminosa di dimensioni estremamente ridotte (pochi millimetri), priva di filamento interno e bulbo in vetro, particolarità costruttiva che gli conferisce una durata e un’affidabilità maggiori, non avendo alcun elemento fragile. È un sistema alternativo alla luce a incandescenza, alogena o a fluorescenza, che la continua ricerca tecnologica rende sempre più vantaggioso.
Il sistema E-Mood di Duravit (design: Andreas Struppler) comprende una serie di mobili e specchi con integrati sistemi di illuminazione a led a luce colorata variabile.
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GLI APPARECCHI I led hanno una durata molto elevata, 50 mila ore circa (contro le 1000 e 3000 ore di incandescenti e alogene) ed efficienza luminosa in continuo aumento che si attesta intorno a 60 lumen/watt, per arrivare nei prodotti più performanti fino a 100 lm/w. Come termine di paragone basti pensare che la lampada a incandescenza ha efficienza energetica di 10 lm/w e l’alogena non supera i 30 lm/w. L’emissione monocromatica gene-
ra livelli di saturazione del colore più elevati di quelli ottenuti da altre sorgenti, dallo spettro più complesso, e assicura colori brillanti. L’ampio numero di tonalità disponibili (rosso, arancio, giallo, verde, blu e bianco) e la loro mescolanza, secondo il modello RGB, consentono di produrre innumerevoli sfumature cromatiche della luce emessa: dal viola al rosa, dall’arancio al ciano, dal blu intenso al celeste, ecc. L’assenza di emissioni di infrarossi e ultravioletti li rende adatti anche per l’illuminazione di oggetti sensibili. Contrariamente alle fluorescenti, i led non contengono alcuna percentuale di mercurio. I led possono essere montati in strisce, profili e moduli circolari di po-
chi millimetri di spessore. Le piastrine possono essere flessibili o rigide, composte da più diodi monocromatici o RGB (rosso, verde e blu) per effetto cambiacolore. In alluminio, plexiglas o policarbonato, alcune strip hanno il lato posteriore adesivo per una più facile installazione in superfici curve o complesse. Per le loro dimensioni ridotte sono la soluzione ideale nell’illuminazione integrata e nella retroilluminazione di superfici trasparenti e diffondenti. Pratici da installare vengono integrati all’interno dei pannelli di mobili e mensole, nei sottopensili della cucina e del bagno, in vetrate, paraventi e lastre che irradiano attraverso superfici più o meno traslucide auree luminose e giochi di colore. Le piccole luci sono facilmente occultabili, rimane, come per magia, la luce emanata a dare risalto e colore allo spazio. La flessibilità d’allacciamento consente di creare catene di luci e dare luogo a configurazioni luminose suggestive, adatte a sottolineare le geometrie il inosa, è m lu a z n minoL’efficie il flusso lu m), a r t o t r o p (l rap in lumen o t a r u s i e e la so m a sorgent n u a d o s ata, emes a consum ic r t t le e a potenz ). in watt (w misurata
Linearlight di Osram, nei 3 colori RGB con trasformatore elettronico per un effetto cambiacolore.
Ledplus di iGuzzini, tuttovetro di forma circolare o quadrata applicabili a parete e a pavimento.
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Torcia Ytis equipaggiata con 24 led Osram.
Lampade Decospot® Led di Osram, possono essere facilmente utilizzate in qualsiasi apparecchio di illuminazione standard, disponibili in vari colori e nella versione cambiacolore.
dell’architettura o a essere facilmente inserite nelle intercapedini strutturali e nell’arredo. Per sostituire facilmente, negli apparecchi di casa, le incandescenti tradizionali e gli spot alogeni, da qualche tempo sono state lanciate sul mercato lampadine contenenti led, sia con bulbo e attacco a vite standard (E27 e E14) sia faretti con riflettore integrato (spot) e attacco GU10. Caratterizzate da basse potenze di pochi watt, sono formate generalmente dall’aggregazione di più diodi. Emettono una luce simile a quella prodotta dalle normali lampade, sono disponibili nei colori bianco freddo, cool white, (5.000K) e bianco caldo, warm white, (3.500K), quest’ultimo (in realtà è più vicino al bianco brillante delle alogene che al bianco caldo delle incandescenti) è particolarmente raccomandato per gli interni domestici. Numerose sono anche le lampadine a led colorati, per soddisfare ogni specifica esigenza di illuminazione decorativa. La variante cambiacolore, color changing, grazie alla presenza dei tre diversi chip -rosso, verde e blu- consente un graduale e ciclico cambiamento di tonalità e di colore.
LEPERSONALIZZAZIONI La bassissima tensione e la tenuta stagna degli apparecchi ne permette l’installazione anche a contatto dell’acqua, sotto una pioggia battente o in totale immersione (IP68), con effetti scenografici prima impensabili. Possono quindi illuminare senza problema prati e giardini, essere integrati in vasi e fioriere, illumi-
Torcia Ytis equipaggiata con 24 led Osram. Dispone di una base a ricarica e autonoma utilizzabile all’interno o all’esterno.
nare piscine, fontane o semplici vasche da bagno. L’illuminazione dell’acqua è una delle applicazioni più apprezzate. Nel bagno di casa possono essere tranquillamente incassati nel box doccia, nel pavimento, anche perché la loro superficie non arriva mai a temperature elevate, evitando così il rischio scottature in un ambiente percorso sovente a piedi nudi. Oltre agli apparecchi funzionali si stanno diffondendo anche piccoli oggetti portatili alimentati da diodi luminosi, sfere galleggianti, piccole torce a ventosa da installare in ogni angolo dove sia necessario, vasi portafiori e cornici luminose. Innocui e colorati a volte più che illuminare accompagnano i momenti di relax e con i loro luccichii variabili, rendono meno grigio e statico lo scenario domestico. Disponibili in versioni a più chip connessi in serie, con o senza ottiche integrate, godibili in una vasta scala di colori, i led offrono soluzioni dinamiche, flessibili e di lunga durata, permettono la regolazione dell’intensità luminosa e consentono di creare atmosfere ed effetti particolari e personalizzabili.
Per la m an di calor canza di dispe e le lam rsione pa fascio luminos de a led con o conc sono un ent ’o una luc ttima soluzio rato ne per e di ogge d’accento d’ eff tt per le la i a breve dist etto anza e mpade da lettu ra.
Con un trasformatore e una centralina è possibile pilotare gli apparecchi predisposti per la gestione del cambiacolore. Con un sistema facile da installare e di minimo ingombro, in qualunque momento è possibile calibrare l’intensità della luce, ottenere una colorazione particolare o semplicemente miscelare la luce bianca dalle tonalità più fredde a quelle più calde, solamente premendo un bottone o azionando un telecomando. La centralina può essere alloggiata in una normale scatola da incasso a parete e consente di visualizzare la sequenza tramite sistema RGB posizionato al suo interno. Gli affascinanti effetti ricavabili, propongono la visione di un futuristico ma realistico ambiente domestico dove la luce è sempre più protagonista.
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D
BUILD UP di David Zaffaroni
Che cos’è una facciata ventilata esterna? Quali sono gli elementi che la compongono e i suoi diversi rivestimenti? Che benefici comporta?
LA FACCIATA
VENTILATA
R La facciata ventilata è diventata oggi una filosofia costruttiva e viene considerata espressione dell’edilizia moderna con l’obiettivo principale di costruire ermeticamente, ventilando nel modo giusto e tenendo in particolare considerazione il risparmio energetico. a facciata ventilata esterna coL stituisce la più sicura e funzionale soluzione tecnologica a bas-
Complesso residenziale a Rovellasca. Materiale di rivestimento: trani bocciardato di Aderma.
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sa dispersione termica nel campo delle costruzioni, specialmente nel contesto delle ristrutturazioni e riqualificazioni di vecchi edifici, dove maggiormente si riscontrano questi fenomeni. Il calore, sotto forma di flusso, migra e viene assorbito per compensazione, dalle zone fredde e mai il contrario, quindi il suo naturale fluire dall’interno verso l’esterno, o viceversa, è spesso portatore di condense, che con il tempo si trasformano in efflorescenze e muffe sulle pareti. Questa conseguenza è dovuta alla cattiva progettazione e costruzione di un edificio, o meglio, è causata dalla disomogeneità dell’isolamento che, soggetto alle dilatazioni termiche stagionali, crea interstizi o micro fratture in corrispondenza dei collegamenti fra tavolati, travi e pilastri, che a loro volta determinano i ponti termici. Una drastica riduzione di questi ponti termici si può ottenere esclu-
sivamente con l’aggiunta di un paramento esterno, la facciata ventilata, che crei un’integrale “cappottatura” dell’edificio, distanziata dalla struttura portante, in modo tale da consentire, sia una buona coibentazione esterna, sia la formazione di un’intercapedine per lo scorrimento dell’aria, creando il cosiddetto “effetto camino”. Il flusso d’aria che si crea da questo “effetto camino”, corre dal basso verso l’alto, continuando ad asportare ogni eventuale ristagno
di condensa e mantenendo assolutamente asciutta la parte di isolamento termico.
LA COMPOSIZIONE RIVESTIMENTO ESTERNO ISOLAMENTO A CAPPOTTO PARETE LATEROCEMENTO PARETE
PARETE
INTERPIANO
MONTANTE PER SOTTOSTRUTTURA
ANCORAGGIO ISOLAMENTO A CAPPOTTO STAFFA DISTANZIATRICE PER SOTTOSTRUTTURA
Dettaglio di un ancoraggio a parete visto in sezione.
Una facciata ventilata (o parete ventilata), non è altro che un elemento stratificato che funziona grazie all’interazione che si crea tra i suoi vari elementi, essenzialmente 3. ■ Il paramento esterno, oltre a rivestire l’edificio dal punto di vista architettonico, erige una barriera contro l’irraggiamento solare nel periodo estivo, evitando quindi il surriscaldamento della parte esterna dell’edificio. Contrariamente, in inverno assume l’importante funzione di barriera contro il freddo e le intemperie. ■ L’isolamento a cappotto annulla tutti i ponti termici, formando un’efficace barriera alla dispersione del calore che, in inverno, a causa del suo naturale fluire dall’interno verso l’esterno, tende a disperdersi; la “cappottatura”, pur non essendo fisicamente integrata nella facciata ventilata, è considerata parte integrante della stessa. ■ L’intercapedine tra il cappotto e il rivestimento è finalizzata a consentire la circolazione del flusso d’aria, dal basso verso l’alto, creando l’effetto camino, allo scopo di mantenere completamente asciutto l’isolamento termico grazie alla dispersione della condensa e, in estate, agevolando la migrazione del calore filtrato attraverso il paramento esterno. Possiamo quindi comprendere come la facciata ventilata offra un ottimo beneficio termico sia in estate sia in inverno.
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INTERCAPEDINE MONTANTE SOTTOSTRUTTURA CON SEZIONE CAVA (C o U).
INTERCAPEDINE
B
A
PARETE
STRATO ISOLANTE
PARETE CON ISOLAMENTO
I COSTI
EFFETTO CAMINO
EFFETTO CAMINO
PARETE
PARETE
C D Tipologie di ancoraggio: A sistema di ancoraggio puntiforme sul calcestruzzo; B sistema di ancoraggio su sottostruttura metallica; C e D soluzioni d’angolo in facciata per l’ancoraggio dei pannelli.
■ la distanza del rivestimento dal rustico.
L’INSTALLAZIONE Per una corretta realizzazione e installazione di un sistema a facciata ventilata, vanno tenuti in considerazioni 4 fattori determinanti dell’edificio: ■ la tipologia della struttura di tamponamento; ■ la complanarità verticale e a piombo; ■ l’eventuale esistenza e spessore di una coibentazione termica; 102
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per tutti gli altri casi (i più diffusi) il secondo sistema di ancoraggio è l’unico adottabile. Questi sistemi di ancoraggio si dividono a loro volta in altre categorie che differiscono solo nel sistema di fissaggio delle lastre, mentre per entrambi è importante che tutte le spinte, sia verticali sia orizzontali, siano poste a carico della struttura portante dell’edificio.
Constatata l’esistenza e il rispetto di questi 4 fattori si può quindi decidere la tipologia di ancoraggio tra 2 possibilità: ■ sistema di ancoraggio puntiforme sul calcestruzzo; ■ sistema di ancoraggio su sottostruttura metallica. Il primo è utilizzabile esclusivamente nel caso di edifici con tamponamenti in calcestruzzo e una buona complanarità verticale, ovvero quando il rustico è perfettamente a piombo e ben squadrato, in mancanza di questi requisiti e
Economicamente il costo di costruzione è piuttosto elevato anche se rientra nei cosiddetti “investimenti differenziali”, ovvero quelli che, propedeutici al successivo risparmio energetico, godono del beneficio delle detrazioni fiscali annesse. Il maggior pregio architettonico è dato dall’aspetto tecnologico/funzionale conferito all’edificio, il tutto unito a una quasi totale assenza di manutenzione nel tempo, che garantisce un ammortamento certo della maggiore spesa iniziale. Si può facilmente arguire, quindi, come il costo di una facciata ventilata sia direttamente proporzionale alla qualità dell'opera, sia sotto l’aspetto architettonico sia tecnologico.
I RIVESTIMENTI Esistono svariate tipologie di rivestimenti con caratteristiche prestazionali e cromatiche differenti. Il più diffuso e utilizzato è la pie-
tra, ma troviamo anche facciate in cotto, in conglomerati cementizi, in mattoni paramano (laterizi ancora poco diffusi), in ceramica o granito ceramico, in pannelli di vetro o in metallo come zinco, titanio, alluminio e acciaio porcellanato. Dal punto di vista architettonico, le facciate in pietra sono le più diffuse e prestigiose, per via della disomogeneità delle venature e il cromatismo che naturalmente si riscontra nei vari blocchi. Le facciate in pietra hanno infinite possibilità di accostamenti e un fascino difficilmente riscontrabile in altri tipi di rivestimento. Ad esempio i marmi e i graniti, da un punto di vista architettonico, costituiscono certamente il rispetto della tradizione e molto spesso delle risorse locali, ma non si può negare che il loro continuo utilizzo sia legato anche al gusto e al fascino naturale. Tutte le altre tipologie di materiali utilizzabili costituiscono, comunque, una valida alternativa alle facciate in pietra naturale. Infatti, trattandosi di prodotti industriali impiegati in molte costruzioni, si prestano a garantire numerose caratteristiche di fon-
SOTTOSTRUTTURA SECONDARIA CAPPOTTO TERMICO SOTTOSTRUTTURA PRIMARIA LASTRA PORTANTE RIVESTIMENTO: PIETRA, VETRO, ACCIAIO, ECC.
Assonometria dei diversi strati che formano un sistema ventilato in facciata.
Struttura di tamponamento: parte di muratura che serve a riempire e completare le zone vuote tra le strutture dell'edificio, ovvero tutte le pareti in mattoni, laterizi, cartongessi, ecc. dando pienezza all’edificio. Complanarità verticale: quando una parete o una facciata sono completamente complanari alla direzione in cui si sviluppano e la superficie non presenta difformità, sporgenze o interruzioni. Complanarità a piombo: indica la linearità in senso verticale che può essere verificata e misurata tramite un filo al quale è legato un piombo che viene calato lungo una parete senza mai arrivare a terra. Rustico: situazione di un cantiere o di una stanza strutturalmente realizzata ma priva dell'ingombro del rivestimento finale, ovvero del massetto e della pavimentazione, delle rasature e dei rivestimenti in genere. È importante la differenza tra le misure “al rustico” e quelle “al finito”. Mattone paramano: un mattone uguale a quello tradizionale per forma e colore, ma con una struttura interna forata e quindi ventilabile, adatto soprattutto per le pareti faccia a vista, non necessita di ulteriori trattamenti e invecchiando raggiunge un maggior equilibrio estetico.
damentale importanza, come ad esempio l’assoluta uniformità cromatica, i grandi formati, la leggerezza del materiale (dovuta all’esiguo spessore) e la modellabilità. In termini di costo e posa in opera, non si evidenziano differenze
sostanziali rispetto alle facciate in materiali naturali come pietra o cotto e, dal punto di vista architettonico, tutti questi materiali industriali presentano qualità di finitura eccezionali difficilmente raggiungibile da altri. Dal punto di vista tecnologico e prestazionale, trattandosi di facciate ventilate, questi materiali migliorano ancora di più quando vengono accoppiati tra loro, formando i cosiddetti pannelli “sandwich”, due lastre con interposto il materiale isolante. Questo tipo di applicazione viene ormai utilizzata per tutti i tipi di costruzioni, sia ex novo, sia in sede di recupero e riqualificazione di vecchi edifici, sia nell'edilizia residenziale, sia in quella industriale, sia in quella civile, sia in quella pubblica. La facciata ventilata è dunque l’espressione massima dell’architettura moderna, intesa sia come bellezza sia come soluzione tecnologica.
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RISTRUTTURO di Sonia Maritan Foto Stefano Mariga
Contrasti DI LUCE Un’abitazione inserita nel contesto di un palazzo signorile si sviluppa su due livelli di oltre 200 m2 complessivi progettati dallo studio Carpinelli. La rilettura del secondo livello a open space, con la scala di collegamento, la zona ingresso/soggiorno e la cucina rappresenta l’aspetto significativo dell’intervento.
L
a residenza privata oggetto dell’intervento è situata a Seregno in provincia di Milano. L’esigenza dei proprietari, a partire da due unità immobiliari indipendenti sovrapposte, è stata quella di realizzare un’unica abitazione di oltre 200 m2 su due livelli, utilizzando il piano mansarda come zona living e il piano sottostante come spazio notte. Nella prima fase progettuale, sono stati affrontati i problemi tecnici per l’inserimento ex novo di una scala interna di collegamento, sia da un punto di vista strutturale sia impiantistico, poiché il piano mansarda è riscaldato con pannelli radianti a pavimento.
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scala 1 : 100
Com’era In apertura e in queste pagine alcune immagini dell’open space e in particolare la scala con il suo sbarco che fronteggia la zona pranzo ritagliata in un suo spazio.
Valutando la disposizione dei circuiti idraulici in opera e delle travi del solaio è stata individuata una posizione non invasiva in prossimità dell’ingresso a ridosso del perimetro interno. Risolti i vincoli tecnici si è passati alla fase di distribuzione degli spazi. Nel livello superiore sono state demolite le pareti esistenti creando un open space costituito da salotto e sala da pranzo con ampia cucina abitabile indipendente. Nel livello inferiore (inizialmente costituito anch’esso da una zona living e camere) è stata mantenuta il più possibile la suddivisione esistente per salvaguardare la pavimentazione che la proprietà non voleva rimuovere, aggiungendo
Com’è
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In queste pagine altri scorci dell’open space; il divano che guarda sull’ampia terrazza, una vista della zona pranzo verso la scala dove si evidenzia l’andamento inclinato del soffitto e infine il tavolo da pranzo che definisce insieme agli arredi circostanti il percorso verso l’ampia cucina caratterizzata dalla grande quinta scorrevole.
una camera matrimoniale con bagno padronale e uno spazio relax. La zona notte è quindi attualmente composta da una camera matrimoniale con bagno padronale, una cameretta con studio, un servizio igienico, una lavanderia e uno spazio relax aperto. L’intervento fondamentale però ha riguardato il secondo livello che originariamente era un appartamento indipendente, dotato di tutte le partizioni interne atte a distribuire i singoli ambienti: soggiorno con angolo cottura, ripostiglio, lavanderia, bagno e due camere da letto.
Nella sua veste finale questo piano è ora composto da soggiorno con camino e zona pranzo, servizio igienico e cucina con locale dispensa: un unico ampio spazio aperto dove una porta scorrevole ispirata a una quinta teatrale separa all’occorrenza la cucina e nel quale solo il bagno è vissuto come ambito a sé stante. La seconda fase progettuale ha visto la definizione degli elementi più strettamente architettonici ed estetici, ossia l’ideazione della tipologia della scala interna e la scelta delle finiture in sintonia con gli arredi delle zone ingresso, soggiorno e cucina.
La scala interna di collegamento è costituita da lamiere di ferro tagliate su misura a disegno, saldate e verniciate in grigio antracite. Il volume ideato accentua la verticalità data dagli spazi di sviluppo molto ridotti delle rampe. I cosciali d’arrivo al piano mansarda sono due lame nere che sottolineano il taglio della soletta e si prolungano su un lato in uno schienale d’arredo in metallo per il contenimento del salotto. L’effetto dato dalla lamiera scura sul fondale chiaro è quello di un elemento scultoreo dinamico a sviluppo ortogonale. Nell’ingresso e nella zona giorno la mansarda preesistente era già caratterizzata dalla verniciatura completamente bianca dell’intradosso di copertura e dei serramenti, un segno distintivo dell’ambiente pienamente colto dal progettista che ha scelto di rafforzare l’effetto luminoso complessivo creando un open space con pavimentazione in grès bianco e arredi laccati bianchi con elementi di contrappunto in wengè. La stessa cifra luminosa è mantenuta anche nella zona cucina, comunicante con la sala da pranzo grazie a un’ampia porta scorrevole. 110
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Anche i locali accessori all’open space mantengono lo stesso stile e trattamento cromatico, la cucina acquisisce così un’impronta moderna e nel bagno si accentua il design minimalista.
La forma del locale, molto allungata, crea prospettive rigorose e scorci volumetrici che valorizzano il soffitto mansardato con travi a vista. Il forte contrasto fra le finiture chiare e gli arredi scuri è ulteriormente sottolineato dalle sorgenti luminose naturali che filtrano dagli ampi serramenti creando un’atmosfera davvero stimolante e sicuramente elegante. La morfologia di questo spazio diventa netta e precisa attraverso la definizione di ogni suo singolo componente: l’assito e le travi a soffitto che emergono unicamente per la loro forma, come il pavimento che si racconta solo attraverso il suo chiarore e i pilastri o le pareti bianche che assecondano il disegno irregolare della copertura creando, nell’incrocio fra piani orizzontali, verticali e obliqui, una scatola pura e neutra. Un volume pulito e incolore dove la luce, come un fluido cangiante, riveste ogni parte rischiarando gli arredi neri e coinvolgendoli in un ambiente ricettivo al trascorrere del giorno, nel quale i contrasti luminosi danno vita a un incessante dinamismo.
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a cura di Olga Munini
ZOOM
Intimità di pregio La recinzione Privacy è una produzione puramente artigianale, interamente realizzata in ferro pieno. La verniciatura, fatta a mano, rende unico ogni pannello, dando all’opera un effetto ineguagliabile e di altissimo pregio. Questa tipologia di recinzione è dedicata a un cliente molto esigente e che vuole rendere unica la propria dimora. Prezzo: € 650 al m2 Privacy di Metalstyle
Semplicità in verde Un classico moderno, facile da contestualizzare perfetto per diversi tipi di casa, è la cancellata Lario di Recinzioni Lario. È proposta in pannelli di colore verde di differenti misure a seconda della tipologia ma tutti dotati di pali a scelta tra tondi, quadri o a T. Zincati a caldo, fosfatati allo zinco e plasticati in poliestere vengono forniti con piastrine di fissaggio e viti autoperforanti. Prezzo: su richiesta Lario di Recinzioni Lario
Archi protettivi Progettato prevalentemente per la protezione di case e giardini, il sistema di recinzione in pannelli decorativi Bekafor Prestige si caratterizza per robustezza e resistenza al logorio. In risposta alle attuali esigenze estetiche, unisce un design raffinato impreziosito dagli originali motivi ad archi. È costituito da pannelli elettrosaldati ed è disponibile in verde e antracite. Prezzo: a partire da € 44,91 a pannello Bekafor Prestige di Betafence 112
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Lance rigorose CMD propone la recinzione Altea, caratterizzata dall’applicazione di lance nella parte superiore dei montanti verticali; zincata a caldo, e a richiesta verniciata. Semplice, rigorosa, con un design moderno adatto a svariati contesti abitativi. Prezzo: a partire da € 40 al m2 Altea di CMD Grigliati
Elegante demarcazione Semplicità e linearità insieme per una recinzione elegante, adatta a ogni tipo di spazio verde o per delimitare piccoli angoli del giardino, tutto questo è Tonale de Il Ceppo. La recinzione si compone dei moduli base, estensione e d’angolo. Il palo portante è in acciaio trattato e la verniciatura è epossidica a polvere. Prezzo: da rivenditore Tonale de Il Ceppo
Atmosfere campagnole Railing di Pircher Oberland è una recinzione ispirata alle staccionate di una volta, semplice, dal sapore antico, genuino e agreste è in legno massello impregnato disponibile in 4 differenti tonalità, grigio (in foto), naturale, cappuccino e castagno. Prezzo: su richiesta Railing di Pircher Oberland
Semplice unicità Officine d’Amico propone Itria, la classica recinzione in rete elettrosaldata zincata e verniciata. La sua installazione risulta molto agevole e veloce ed è disponibile in diversi colori e con cancellate in coordinato. La piantana (palo tra i pannelli rettificati) ha 3 scanalature differenti che la rendono unica sia per i vari sviluppi rettilineo, ad angolo, con piano d’appoggio obliquo o in presenza di scalini. Prezzo: € 34 al m2 Itria di Officine d’Amico
Foglie forgiate Recinzione in ferro battuto con lavorazione alternata da un verticale martellato con pomello centrale caratterizzata da una greca floreale realizzata con foglie forgiate, dotata di ancoraggi laterali per il fissaggio disponibile nel colore canna di fucile. Prezzo: € 300 al ml Recinzione di Ferro Battuto di Prinzio
Sicurezza in coni Amatea è una recinzione formata da pannelli standard, disponibili in 4 altezze, composti da profili tubolari verticali la cui estremità è rastremata a forma di cono. Le piantane sono dotate di apposite staffe per il fissaggio dei pannelli mediante bulloni in acciaio inox neri. È disponibile in colore grigio opaco e completata da cancelli a una o più ante. Prezzo: su richiesta Amatea di Orsogrill 114
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Stile palizzata Dalla linea morbida e articolata, solida e duratura, la recinzione Sarno di Lo Scoiattolo delimita con eleganza e stile gli spazi esterni. Realizzata in perline di pino è composta da moduli che hanno una lunghezza pari a 171,5 cm e un’altezza di 93 cm. Disponibili anche i cancelli in coordinato. Prezzo: € 70,47 a modulo Sarno di Lo Scoiattolo
Confine in luce Elevata qualità funzionale ed estetica, rapida e facile installazione sono le peculiarità della recinzione per esterni in acciaio inox di Expo Inox. Grazie alla semplicità delle linee, al design e alla scelta di materiali di altissima qualità, insieme alle tecniche innovative impegnate per la sua realizzazione, può essere inserita in svariati contesti e non richiede manutenzione. Prezzo: a partire da € 45 al m2 Recinzione di Expo Inox
Raffinatezza d’incastri New Age di Toniato è una recinzione composta da un pannello modulare con elementi verticali in tubolare d’acciaio. L’assemblaggio del pannello alla piantana avviene mediante incasso su appositi attacchi saldati su essa senza l’utilizzo di alcuna bulloneria. Gli elementi verticali sono provvisti di copritesta in acciaio tornito, disponibili più colorazioni. Prezzo: € 207 a pannello New Age di Toniato
I prezzi sono indicativi. Iva esclusa.
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a cura di Olga Munini
Oltre la casa Estetica intelligente KomFort è la finestra tecnologica per un piacere sicuro dell’abitare di FBS. Ricerche sui materiali e soluzioni tecniche hanno portato alla creazione di un infisso blindato antieffrazione. Il design e l’estetica che la contraddistinguono sono accompagnati da garanzie all’isolamento dall’acqua, dal vento, dal caldo e dal freddo. Il sistema di apertura a dreh-kipp, inoltre, permette di avere nei locali un’aerazione naturale associata comunque a un elevato grado di sicurezza. KomFort di FBS
Sotto copertura Onduline Italia presenta Isolgrey, la lastra ondulata sottotegola coibentata con listellatura in pvc pre-installata che permette una copertura ventilata e impermeabilizzata. È disponibile in diversi spessori e misure e consente di ridurre drasticamente i tempi di posa. Può essere applicata su tutti i supporti e abbinata a tutti i tipi di tegole in laterizio o cemento. Isolgrey di Onduline Italia
Cristallo antiscivolo CriSamar® STEP di Sevasa è un cristallo innovativo antiscivolo di alta qualità e sicurezza, che può essere impiegato esternamente anche in zone umide, proprio per le sue caratteristiche antisdruciolevoli. È caratterizzato da linee attentamente disegnate che consentono di realizzare ambienti unici, luminosi, di facile pulizia e durevoli nel tempo. CriSamar® STEP di Sevasa 116
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Comfort sottovetro Internorm propone la doppia finestra in legno e alluminio senza telaio con ferramenta nascosta Varion4 con effetto “tutto vetro” che offre notevoli valori di isolamento termico e acustico e anche un sistema oscurante e di protezione dagli sguardi indiscreti integrato e quindi protetto. Le sue caratteristiche tecniche contribuiscono a migliorare il bilancio energetico dell’edificio e a ridurre le spese di riscaldamento. Varion4 di Internorm
Cavi invisibili Metal Line è il battiscopa di Profilpas in alluminio anodizzato e acciaio, adatto a pavimentazioni flottanti e abbinabile a diversi tipi di finiture. Può variare di dimensione e permette il passaggio di cavi di qualsiasi genere, evitando, specialmente in caso di ristrutturazioni, la necessità di creare nuove tracce per il passaggio delle canaline. Posa e montaggio sono estremamente facili e risolvono il problema della creazione di angoli interni, esterni, giunzioni e terminali con la dotazione di tutti gli elementi. Metal Line di Profilpas
Spazio di manovra I portoni sezionali per garage di Hörmann allargano il varco d’ingresso e creano più spazio davanti e dentro il box, grazie al telaio che non sporge (se non solo minimamente) nel transito netto. È possibile sostituire i vecchi portoni con questi dotati anche di sensibili dispositivi di sicurezza, di telecomando e sistemi di bloccaggio, guadagnando spazio e tranquillità. Portoni sezionali di Hörmann
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Sistema versatile GessoFibra di Knauf è un sistema costruttivo a secco dagli elevati livelli prestazionali. Resistenza ai carichi, stabilità, isolamento termoacustico e protezione dal fuoco, oltre al pieno rispetto dei criteri di biocompatibilità, rendono questo sistema ideale per la realizzazione di pareti, rivestimenti, sottofondi a secco e pavimenti sopraelevati. GessoFibra di Knauf
Linee d’isolamento Realizzati in rau-pvc completamente riciclabile, i profili Rehau garantiscono un elevato comfort abitativo e contribuiscono in modo sostanziale al risparmio energetico ed economico, sia nelle nuove costruzioni sia nelle ristrutturazioni. Vantano un’ottimale struttura delle camere interne che permette di ottenere alti livelli di isolamento termico e acustico. Camere e guarnizioni permettono infatti di mantenere il calore all’interno dell’edificio riducendo le dispersioni e godono di un’ottima insonorizzazione. Profili per finestre di Rehau
Sole in ogni tempo Jodo di Atag Italia è un collettore solare piano ad assorbimento selettivo con un’elevata capacità di assorbimento della radiazione solare e una buona resa termica anche in periodi di ridotta insolazione. Sono disponibili 2 modelli per installazione in diverse combinazioni. Il telaio di sostegno è realizzato in profili di alluminio pesante con giunti angolari e fondo in lamiera zincata con ottime caratteristiche di resistenza a condizioni climatiche avverse come umidità e zone saline. Jodo di Atag Italia 118
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Luce senza confini L’alzante scorrevole Novecento di Navello è un serramento che consente la realizzazione di porte e finestre con ampia superficie vetrata. Si aprono e chiudono con straordinaria facilità per mezzo della maniglia di manovra. L’anta mobile si può abbassare e arrestare in qualsiasi punto della corsa. Realizzabile su misura, disponibile in 6 differenti specie legnose garantisce ottime prestazioni tecniche. Novecento di Navello
Percorsi liberi I montascale Otolift si integrano perfettamente all’ambiente domestico e permettono di vivere la casa in totale libertà: sicuri e facili da utilizzare si installano rapidamente senza bisogno di opere murarie. Sono caratterizzati da un’estetica elegante e in linea con qualunque tipo di arredo, grazie anche a una vasta scelta di rivestimenti. Sono garantiti 3 anni. In foto Zaffiro per scale con curve sia interne sia esterne e Onix per scale dritte esterne. Zaffiro e Onix di Otolift
Sole invisibile Qualità dei materiali impiegati e attenta selezione dei componenti, permettono al pannello solare di Super Solar una durata di 25 anni. Il bollitore costruito in acciaio inox di altissima qualità, garantisce un’ottima resistenza alla corrosione ed è perfettamente idoneo al trattamento di acqua sanitaria. Le colorazioni coppo o ardesia sono studiate per ridurre l’impatto visivo del bollitore sul tetto. Impianto solare di Super Solar
Nylon indeformabile MQL di Mungo è un tassello in nylon prolungato multiespansione che può essere utilizzato in maniera universale su tutti i tipi di supporto. È caratterizzato da un’eccezionale capacità di espandersi e attorcigliarsi, inoltre una scanalatura nel collare a forma di spirale permette al gambo di contrarsi in fase di serraggio senza provocare deformazioni o rotture del colletto. MQL di Mungo
Estetica da sottofondo Vimas Therm Bioedile è il massetto autolivellante per sistemi radianti a pavimento di Villaga Calce. È caratterizzato da un ridottissimo ritiro idraulico e consente di realizzare massetti continui di grandi dimensioni con notevole miglioramento dell’estetica e riduzione della manutenzione, mentre la capacità termica permette di ottimizzare il funzionamento degli impianti radianti, riducendone l’inerzia termica e consentendo un migliore sfruttamento delle fonti di energia alternativa. Vimas Therm Bioedile di Villaga Calce 120
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Combinazione silenziosa L’unità murale per la produzione combinata di riscaldamento, acqua calda sanitaria ed energia elettrica, Ecogen di Baxi in sostituzione alla tradizionale caldaia a gas, impiega un motore Stirling a pistone libero per l’applicazione domestica, in grado di operare silenziosamente e senza vibrazioni con un bruciatore supplementare a condensazione. I vantaggi in termini di risparmio crescono proporzionalmente all’utilizzo dell’apparecchio. Ecogen di Baxi
VIVER Giardino DA VIVERE Giardinaggio DA LEGGERE Giardinaggio è la rivista per gli appassionati del verde. Offre consigli e indicazioni pratiche per progettare e arredare il giardino e gli spazi verdi della tua casa. Tutti i mesi puntualmente a casa tua.
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Off assoluto EasyOFF è un dispositivo che permette di spegnere le “lucine rosse” dello stand-by del televisore e degli apparecchi elettronici in genere, eliminando pericoli di corto circuito e permettendo un taglio dei costi energetici. Assicura un risparmio del 15% circa del costo annuo della bolletta elettrica. È totalmente autonomo e facile da installare. Si collega alla multipresa che raccoglie l’alimentazione di tutti gli elettrodomestici installati e permette di spegnerli completamente. EasyOFF di Easyliving
Edifici antifiamma TRF/MU è l’intonaco protettivo ignifugo e atossico di Tassullo che protegge passivamente murature, solai e pilastri dal fuoco. È in grado di prolungare il mantenimento delle caratteristiche meccaniche e di garantire stabilità dimensionale, tenuta ai gas e ai fumi, nonché isolamento termico agli edifici. In caso di incendio, il contatto dell’acqua ad alta temperatura non produce crepe o distacchi pericolosi. TRF/MU di Tassullo
Pareti asciutte Risanare e recuperare le murature umide è un problema frequente di fronte al quale ci si trova durante una ristrutturazione. Ambrosio Edilizia propone l’intonaco Termit, un prodotto macroporoso e bio-compatibile destinato al risanamento e alla deumidificazione dei muri, con problemi di umidità da risalita capillare, che innesca un processo di assorbimento dell’umidità delle murature, grazie alla forte azione traspirante, consentendo di ristabilire il naturale equilibrio del muro. Termit di Ambrosio Edilizia 122
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La valvola del risparmio La valvola termostatica Herz di Klimit consente di impostare e regolare in modo indipendente le temperature dei diversi ambienti, a seconda delle necessità, senza che vi sia un inutile dispendio di energie. Le valvole sono veloci da installare e richiedono un basso investimento di tempo e denaro se si considera che generano un risparmio pari a circa il 20% rispetto ai costi dell’impianto già esistente. Herz di Klimit
Argilla di supporto PaviLeca è la soluzione Laterlite per l’esecuzione di sottofondi pronti a ricevere la posa a secco dei pavimenti. La sua specificità consiste nella particolare granulometria di argilla espansa, caratterizzata da un mix accurato fra aggregati tondi e frantumati, al fine di ottimizzare la compattezza del sottofondo stesso; il risultato è un supporto stabile, veloce da realizzare, leggero e con ottime proprietà di isolamento termico. PaviLeca di Laterlite
Tettoia energetica Enereco e Sun Net propongono un impianto fotovoltaico chiavi in mano da 2,8kWp di potenza, atto a produrre una parte dell’energia annualmente consumata. Semplicità, cura dei particolari, ricerca delle massime prestazioni, installazione a regola d’arte con un occhio all’economicità sono le caratteristiche di questo sistema installato su una tettoia appositamente costruita. Impianto fotovoltaico di Enereco e Sun Net
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Doppia funzione Due prestazioni in un solo prodotto: con Bond Cement, Winkler propone un adesivo che permette, in una mano unica, sia di incollare piastrelle di ceramica e materiali lapidei, sia di impermeabilizzare il supporto, riducendo i tempi di lavorazione sia per la posa in nuove costruzioni sia per la sovrapposizione a pavimenti esistenti. È resistente allo scivolamento e può essere applicato su superfici orizzontali o verticali. Bond Cement di Winkler
Voce protettiva Bosch Security Systems ha progettato un sistema che permette di proteggere le abitazioni in modo semplice e pratico. La centralina d’allarme Easy Series comunica direttamente con il comando vocale. Il sistema dice chiaramente quello che occorre fare e fornisce le informazioni sullo stato del sistema. Può essere gestito da telefono fisso o cellulare. Il pannello è dotato di microfono e altoparlante integrati. Permette di proteggere anche da un possibile incendio con l’installazione di un rivelatore di fumo collegato. Easy Series di Bosch Security Systems 124
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CON QUESTO MODULO SOTTOSCRIVO S L’ABBONAMENTO ALLA RIVISTA R
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In conformità conformità alla Legge 196/03 196/03 Le segnaliamo se egnaliamo che che i dati dati che che Lei ci comunicherà comunicherà sono raccolti olti esclusivamente esclusivamente ai fini connessi connessi con l’esecuzione l’esecuzione del contratto di abbonamento. abbon namento. A tal tal proposito La informiamo informiamo che che i Suoi Suoi dati dati t personali personali saranno saranno da noi comunicati comunicati alla alla Società distributrice distributrice degli abbonamenti abbonament m i alla nostra rivista, rivista, che che ne farà farà uso esclusivamente esclusivamen nte ai fini della gestione degli abbona abbonamenti menti medesimi. medesimi. In qualsiasi qualssiasi momento momento Lei potrà chiederme chiederme la correzione, la modifica odifica ed integrazione integrazione o la cancellazione cancellazione (alla fine fine dell’abbonamento), dell’abbonament m o), scrivendo a TopMedia TopMedia S.r.l. S.r.l. all’attenzione del Responsabile R Respon sabile Dati. Acconsento che che i dati dati da voi raccolti raccolti t vengano vengano messi messi a disposizione disposizione anche anche di altre Società Società e avrò avrò quindi l’opportunità di ricevere ricevere ulteriori ulteriori vantaggiose vantaggiose offerte offferte e informazioni informazioni commerciali. commerciali.
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collezione 2007 (5 ( copie) collezione 2008
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