5 minute read
RIQUALIFICAZION E QUARTA REGIA
so e dell’habitat naturale circostante.
IL PROGETTO – Diversi gli ambiti attorno ai quali si sviluppa l’iniziativa dell’AdSP: l’Arena Torre Quarta Regia, l’Arena Belvedere, le Aree eventi, i percorsi e l’area ingresso con i relativi corpi servizi. Per la prima, a protezione e tutela del bene architettonico, è prevista la realizzazione di un’area pavimentata delimitata da muri bassi e concentrici che, oltre alla mera protezione dagli allagamenti, potranno essere utilizzati come sedute continue dai visitatori.
Advertisement
L’Arena belvedere, anch’essa dalla forma ovale, circondata da massi e panchine, diventerà la prima area pic-nic del lungomare cagliaritano, all’interno della quale sarà possibile degustare i prodotti del mare provenienti dai vicini allevamenti in concessione.
Il parco si integrerà perfettamente con la laguna attraverso tre piattaforme a portale, i miradouros, che, adagiandosi sugli scogli, creeranno un affaccio direttamente sull’acqua con vista su tre lati: una verso i monti di Capoterra, l’altra verso Castello e una sulle Torri di San Pacrazio e dell’Elefante.
Alle spalle del belvedere sarà, invece, realizzata un’area eventi pavimentata ed attrezzata, che consentirà l’installazione temporanea di gazebo e strutture rimovibili.
L’intero complesso sarà dotato (segue pagina 12)
(segue dalla pagina 11) di servizi, scandito da percorsi e accessibile, da via dei Calafati, attraverso una viabilità riqualificata e dotata di adeguata illuminazione ed impianti di videosorveglianza, che costeggerà il canale interno. Lungo i margini stradali sarà inserita un’area parcheggi schermata da piante di essenze autoctone. Le essenze arboree scelte - proprie dell’ambiente lagunare e marino - consentiranno di concretizzare anche un vero e proprio “restauro naturalistico” della zona, rinvigorendo alcune specie autoctone ancora presenti in misura residuale, pienamente compatibile con le esigenze di fruizione del parco.
«La riqualificazione del complesso della Quarta Regia, che entro qualche mese diventerà un vero e proprio parco urbano storico naturalistico sul mare, si aggiunge in continuità, accrescendone ulteriormente il valore, al nostro ampio e complesso processo di riqualificazione del lungomare di Cagliari, spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna.
Un compendio di particolare pregio che, una volta riqualificato, verrà restituito alla collettività per la libera fruizione e, soprattutto, per la riscoperta di un passato, conservato tra le mura della torre che ritornerà ad assumere il giusto peso nella storia e nelle tradizioni della città».
(Unioneonline/v.l.)
Conosco Salvatore Atzeni per averlo incontrato a Parigi nel lontano 1970, ma l’ho ritrovato solo nel 2018 all’occasione della sua mostra al Lazaretto di Cagliari.
Confesso che non lo riconobbi subito ma gli proposi di riornare a trovarlo per realizzare un’intervista filmata e documentare la sua esposizione particolarmente interessante che si svolse dal 2 al 17 maggio 2018. Solo quando constatai sul web che era non solo diplomato del Liceo Artistico ma anche del Conservatorio di Musica che capii che si trattava del pittore ed incisore incontrato anni prima in Francia e che suonava così bene Bach alla chitarra.
Approfittai della sua grande pratica dell’incisione e del suo torchio che construi lui stesso, per far stampare le linoleografie che avevo ripreso a produrre dopo quasi lo stesso tempo durante il quale l’avevo perso di vista.
Così quando Silvana Belvisi, presso il cui Salotto dell’Arte avevo esposto, mi propose di esporre le mie linoleografie nello spazio dell’Agenzia Onali, pretestai che non erano abbastanza per i 200 m2 che lo costituivano e gli proposi di esporre Salvatore Atzeni, come in effetti avvenne dal 2 al 14 luglio 2018.
Quasi contemporaneamente ebbi l’occasione di documentare una delle manifestazioni che organizzava nel suo terreno a Monastir, chiamate “Il Giardino dell’arte”, dove presenta- va non solo le sue opere pittoriche ma anche delle incisioni sia sue che di altri artisti quali Salvador Dali, per non citarne que uno solo tra tanti famosi della sua collezione. In seguito ci siamo frequentati assiduamente perché stampava tutte le mie produzioni lonoleografiche, ma l’epidemia ben nota mise fine a tante manifestazioni artistiche ed esposizioni.
Finalmente nel dicembre del 2021 filmai e documentai l’esposizione d’Arte Sacra che realizzò nei locali dell’associazione Remo Branca di Iglesias, Organizzando regolarmente delle mostre ad Oristano all’Arrubiu Art Gallery Cafè di Chiara Cossu, gli proposi di esporre le sue Caffettiere (segue pagina 2)
(segue dalla pagina 1)
Antropomorfe dal 16 ottobre al 13 novembre 2022. Esposizione che fu un vero successo non solo di critica ma anche di pubblico che manifestò la sua approvazione acquistando un certo numero di opere.
Ultimamente ho documentato l’esposizione delle opere realizzate per la cupola della basilica di Bonaria, mostra che realizzò nella chiesa della Madonna di Fatima dal 21 gennaio al 4 febbraio 2023 a Monastir stessa.
Nella mia ricerca di uno spazio espositivo a Cagliari, dove avrei voluto vedere finalmente presentate al pubblico cagliaritano le otto tele, che hanno come dimensioni 3,60 x 6,50 metri. e disperando di poterlo fare nella cappella sconsa- crata che si trova al n.°107 della via San Giacomo, oggi utilizzata dalla Fondazione Scuola Carlo Felice e dalla AltaFormazione e Sviluppo, struttura educativa specializzata, mi sono rivolto al Chiostro di San Domenico, dove il padre Antonio Idda, ha accolto favorevolmente la mia domanda.
Putroppo le cappelle del chiostro sono troppo piccole per poter ospitare le opere sudescritte, e così Salvatore ha proposto, in concomitanza con la Settimana Santa, di esporre alcune delle sue numerose opere di Arte Sacra, di cui alcune, e non le minori, ornano non solo la sacrestia della basilica di Bonaria a Cagliari, ma anche numerose chiese in Francia, dove ha animato per trentanove anni il “Festival de la Chouette” a Dijon.
In più delle sue abilità nonj solo pittoriche ma sopratutto incisorie, Salvatore Atzeni, che é stato inoltre docente per numerosi anni, é un eccellente musicista e con la sua chitarra suonerà durante il periodo della mostra i temi che gli sono cari, e cioé molte partizioni del ‘600 e del ‘700.
Tra i musicisti che ebbe il piacere di invitare a Dijon e con i quali si produsse, c’è anche il noto violoncellista Andrea Pettinau, già al teatro Lirico di Cagliari, oggi con l’orschestra del Teatro degli Champ Elysés di Parigi, speriamo che riesca a trovare il tempo per venire a suonare insieme al Maestro Atzeni, come lo fece al Festival de la Chouette, cosa possiamo chiedere di più? Vittorio E.Pisu e di solito per trovare la sorpresa bisogna rompere le uova di cioccolato, nel caso delle proposte pasquali di Walter Musco è sufficiente guardare le uova per rimanerne sorpresi.
Da molti anni l’ex gallerista convertitosi alla pasticceria allestisce una mostra di creazioni pasquali che si ispirano all’arte, e stavolta i punti di riferimento sono gli artisti viventi che più si avvicinano alla sua sensibilità.
Ecco allora che Musco interpreta con il cioccolato i lavori di Jeff Koons, Maurizio Cattelan, Yayoi Kusama, Takashi Murakami, Banksy, Michelangelo Pistoletto, Damien Hirst e tanti altri, dal momento che le opere prodotte (tutti pezzi unici) sono circa 50. Ma si possono mangiare questi capolavori dolci?
Volendo sì, anche se ormai chi li acquista lo fa soprattutto per collezionarli, tanto più che il pasticcere ha introdotto tra gli “ingredienti” anche alcune componenti non commestibili.
La mostra “! – impressioni dall’arte”, visitabile nella pasticceria di Largo Bompiani a Roma fino all’8 aprile, è la massima espressione della vocazione di Musco, esercitata durante tutto l’anno con autentiche delizie per il palato: preparare dolci con lo scopo di divulgare, tra chi frequenta la sua pasticceria, la conoscenza dell’arte contemporanea e non solo.
Marta Santacatterina