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NOSUS E IS A TRUS CINEMA

TPrende il via a Cagliari mercoledì 31 maggio la terza edizione della rassegna cinematografica ‘Nosu e is atrus’: fino a novembre cinque giornate di proiezioni con ingresso gratuito che proporranno, alla presenza dei registi, cortometraggi e lungometraggi girati nelle lingue minoritarie.

La rassegna ha l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale cittadina e di promuovere lavori realizzati in Sardegna mettendo a confronto film che raccontano esperienze di vita legate alla città, ai personaggi e alla storia di Cagliari (Nosu) con altre pellicole che affrontano punti di vista simili in altri luoghi della Sardegna (is Atrus).

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La prima giornata, riservata alle scuole, si terrà mercoledì 31 maggio alle 17.30 al teatro Intrepidi Monelli di Cagliari con la proiezione del corto di animazione “Giù con Giuali” di Michela Anedda e dei cortometraggi realizzati, durante il laboratorio di cinema “Kentzeboghes Iscola”, dagli alunni della scuola dell’infanzia di Decimomannu e della scuola media di Villamassargia.

Durante la serata interverrà anche Nevina Satta (direttrice generale della fondazione Sardegna film commission).

“Il coinvolgimento delle scuole - spiega il diret- tore artistico Paolo Carboni - rappresenta uno fra i più importanti elementi che caratterizzano le attività dell’associazione Babel: la giornata del 31 maggio sarà dedicata alla presentazione dei prodotti audiovisivi realizzati dagli alunni di alcune scuole che hanno partecipato ai laboratori scolastici gratuiti Kentzeboghes Iscola.

Il valore educativo del linguaggio audiovisivo è altissimo in ambito scolastico e permette di sviluppare l’espressione artistica, la formazione culturale e la comunicazione sociale degli alunni”.

Si proseguirà il 16 giugno sempre al teatro Intrepidi Monelli di Cagliari con una serata che vedrà la proiezione dei due cortometraggi vincitori del premio Kentzeboghes 2021.

Verranno infatti proiettati i corti “Arrivano i Venusiani” di Antonello Deidda e “Ranas”(foto in alto) di Daniele Arca.

La seconda parte della rassegna si svolgerà tra ottobre e novembre: domenica 1 ottobre al teatro Massimo di Cagliari ci sarà l’anteprima dell’ottava edizione del Babel film festival con la proiezione dei cortometraggi vincitori del premio Kentzeboghes 2022: “Sonallus” di Tomaso Mannoni e “Giù con Giuali” di Michela Anedda. Grazie alla collaborazione con il teatro Massimo di Cagliari e l’associazione Jazz in https://www.sardegnareporter.it/2023/05/ cinema-a-cagliari-alvia-la-rassegna-nosu-eis-atrus/535086/ na delle sue foto più famose ritrae Maria Lai con la pistola.

Sardegna, a conclusione delle proiezioni si esibirà il cantautore tabarchino Matteo Leone nell’ambito della 43esima edizione del festival European Jazz Expo.

Le ultime due serate della rassegna si svolgeranno al cinema Odissea di Cagliari. Il 26 ottobre ci sarà la proiezione del film “Arbores – La storia perduta degli alberi della Sardegna” di Francesco Bussalai.

Il 2 novembre la proiezione dei cortometraggi “L’ultima Habanera” (2021) di Carlo Licheri, “Mammaranca” di Francesco Piras (2022), “Disco Volante” di Matteo Incollu (2016), “Ausonia“(2019) di Giulia Camba e Elisa Meloni. La rassegna si inserisce fra le attività collaterali della sesta edizione del premio Kentzeboghes che è sostenuto dalla Fondazione Banco di Sardegna, dalla Regione Autonoma della Sardegna con il patrocinio del Comune di Cagliari e della Città Metropolitana di Cagliari e con la collaborazione della Sardegna film commission.

La grandissima artista sarda con un revolver in mano. Gioco, irriverenza, imprevedibilità.

In quell’immagine è raccontato il talento di Daniela Zedda, la fotografa cagliaritana scomparsa questa mattina all’età di 64 anni.

Per Daniela il ritratto era ricerca e contatto, un’arte del racconto più attenta alla sostanza umana che alla costruzione estetica. “Osservo, parlo, aspetto”, disse in una delle sue rare apparizioni televisive.

“Aspetto il momento in cui le persone si interiorizzano, rinunciano alla maschera. E si mostrano nella loro vera essenza”. Aveva cominciato quasi per caso, giovanissima, in una Cagliari magicamente travolta dalle stelle del jazz.

Unica ragazza in un mondo maschile.

Caracollava sotto il palco con il suo pesante armamentario, pronta a cogliere come nessun altro le guance rigonfie di Miles Davis, lo sguardo potente di Miriam Makeba, le mani di Dizzie Gillespie sulla tromba. Erano scatti istantanei, realizzati durante lo spettacolo.

Ma non c’era niente di casuale in quelle immagini perché Daniela Zedda cercava le sue foto con l’ostinazione ossessiva di

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