P R O G E T T O
D I
R E C U P E R O
D I
U N A
E X
A R E A
M I L I T A R E
D I
B O L O G N A
A B S T R A C T StaVeCo: stabilimento di veicoli da combattimento. Questo il nome di un’area, ormai dismessa di Bologna, unica per posizione, caratteristiche morfologiche e potenzialità di rigenerazione. Affidata dall’Agenzia del Demanio nel 2007 al Comune di Bologna, è stato subito chiaro quanto la Ex Staveco potesse trasformarsi in una importante risorsa per la città universitaria più antica dell’ Occidente, costantemente frequentata da studenti, docenti e ricercatori provenienti da tutto il paese e da tutto il
mondo. Situata nella zona più nobile di Bologna, la Ex Staveco offre un diretto contatto con il centro storico e con i colli al contempo: due realtà che non riescono a trovare un ponte che le connetta facilmente conferendo alla città una rapida valvola di sfogo dalla vita che si svolge all’interno del perimetro del centro storico, caratterizzata da ritmi frenetici, tipici di un capoluogo delle dimensioni di Bologna. Inserita nel PUV (Programma Unitario di Valorizzazione)
di Bologna, rappresenta, insieme alle altre aree dismesse individuate all’ interno del Comune, tra le quali altre caserme che hanno esaurito il proprio corso, un’ottima opportunità per una densificazione edilizia del centro storico, come risposta ad uno sprawl urbano che sta lentamente allargando il confine edificato, investendo le distese rurali, sempre più preziose, della città. Inaccessibile fin dal XVIII secolo per motivi di sicurezza e letteralmente sottratta dunque dalla disponibilità dei cittadini, assumerebbe il ruolo di nuova centralità
e di importante spazio pubblico per una città che ha bisogno di aree pedonali e luoghi di incontro protetti dal traffico e ossigenati dalla vegetazione, carenti in numero e in dimensioni all’ interno del centro storico. Da ricovero per militari e deposito di armi e veicoli bellici, potrebbe trasformarsi in porto sicuro per studenti e cittadini di ogni età, in isola pedonale su cui evadere dal traffico e dal frastuono quotidiani.
ANALISI STATISTICA SULLA POPOLAZIONE DI BOLOGNA MAPPATURA DEL COMUNE DI BOLOGNA SECONDO I QUARTIERI
ORTOFOTO DELL’AREA EX STAVECO IN RELAZIONE CON IL CONTESTO COLLINARE E IL COMPLESSO DI SAN MICHE IN BOSCO
9 5
Densità di popolazione residente a Bologna nei quartieri nell’anno campione 2016. Fonte: Servizio Studi e Statistica Città metropolitana e dell’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna. 4
2 c d
10 7
1
11
6
f
e
3
h
4
g
i 5
10
14
9 15 2
1
7 11
12
b
8 14
1
quartiere Barca
2
quartiere Borgo Panigale
3
quartiere Santa Viola
4
quartiere Bolognina
5
quartiere Corticella
6
quartiere Lame
7
quartiere Costa Saragozza
8
quartiere Malpighi
9
quartiere Marconi
10
quartiere Saffi
11
quartiere San Donato
12 13
6
12
Fonte: PUV BO - Area Staveco - Analisi urbanistica ed ambientale
m
a
n
I QUARTIERI DI BOLOGNA
RAPPORTO DELL’AREA EX STAVECO CON IL TERRITORIO URBANIZZATO E QUELLO COLLINARE
l
3 16
13
8 17
o p 18
q 13
a
ex area Staveco
b
ex caserma Sani
c
prati di Caprara Nord
14
quartiere Galvani
d
ex Polfer
15
quartiere Irnerio
e
prati di Caprara Ovest
16
quartiere Murri
f
prati di Caprara Sud
g
prati di Caprara Est
18
quartiere San Ruffillo
2
6
territorio urbano strutturato > ambiti storici: tessuti compatti specializzati
POC: AREE DELLA TRASFORMAZIONE
quartiere Colli
quartiere Mazzini
1
territorio urbano strutturato > ambiti storici > quartieri giardino
quartiere San Vitale
17
4
5
territorio urbano strutturato > ambiti storici > nucleo di antica formazione
attraversamento quartiere Costa Saragozza
territorio rurale > ambiti di valore naturale e ambientale
attraversamento quartiere Malpighi
territorio rurale > ambiti agricoli di rilievo paesaggistico
attraversamento quartiere Murri
attraversamento quartiere Galvani
attraversamento quartiere San Ruffillo
2
Porta Santo Stefano
3
Porta San Mamolo
4
Porta Saragozza
5
Arco Del Meloncello
6
Mulino Parisio
principali attraversamenti ciclopedonali punti di attraversamento ciclopedonale
principali attraversamenti carrabili
ANALISI STATISTICA SULLA POPOLAZIONE DI BOLOGNA
RAPPORTO DELL’AREA EX STAVECO CON IL SISTEMA DELLA MOBILITÀ NEL CENTRO DI BOLOGNA
ORTOFOTO DA SATELLITE DEL COMUNE DI BOLOGNA
Fonte: PUV BO - Area Staveco - Analisi urbanistica ed ambientale
9
b c d
f
e
7
10
h i
4
g
14 1
11
2
12 a
Fonte: Università degli studi di Bologna.
Fonte: Servizio Studi e Statistica Città metropolitana e dell’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna.
l 6
m n
Numero di studenti iscritti all’ Università di Bologna dall’A.A. 2007-2008 all’A.A. 2016-2017.
Numero di studenti iscritti all’ Università di Bologna secondo la residenza nell’A.A. campione 2015-2016.
5
aree esclusivamente pedonali
sistema della viabilità ciclabile.
classe di congesttione stradale (ora di punta mattutina): F/C 46 - 60.
viabilità ciclabile. traffico intenso che interferisce con viabilità ciclabile.
3
I PUNTI DI RIFERIMENTO 1
piazza Maggiore
13
8
o
2
le due torri
3
Giardini Margherita
4
Stazione Centrale
5
Montagnola
6
ospedale Sant’Orsola
7
ospedale Maggiore
h
Ravone
8
ospedale Rizzoli
i
ex Oma
9
canale navile
l
scuole Tempesta (ampliamento)
10
scalo ferroviario
m
ex caserma Masini
11
stadio Dall’Ara
n
scuole Carracci (ampliamento)
12
fiume Reno
o
ex caserma Mazzoni
13
parco dei Cedri
p
ex polveriera Monte Albano
14
cimitero
q
ex scuole Ferrari
p
q
Movimento anagrafico della popolazione residente a Bologna dal 2003 al 2017.
Movimento anagrafico della popolazione residente a Bologna nei quartieri nell’anno campione 2016.
Fonte: Servizio Studi e Statistica Città metropolitana e dell’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna.
Fonte: Servizio Studi e Statistica Città metropolitana e dell’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna.
TESI DI LAUREA
LAUREANDO
RELATORI
CORRELATORI
Anno accademico: 2016/2017 Sessione di Laurea: ottobre 2018
Vittorio Valentini
Prof.ssa Silvia Brunoro Prof. Roberto Di Giulio
Prof. Fausto Barbolini
classe di congestione stradale (ora di punta mattutina): F/C 61 - 80.
classe di congestione stradale (ora di punta mattutina): F/C 81 - 100.
classe di congestione stradale (ora di punta mattutina): F/C 101 - 222.
CONTENUTO DELLA TAVOLA Analisi del contesto geografico, demografico e urbanistico dell’area Ex Staveco
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
1850
1871
1886
LA STORIA DELLA EX STAVECO
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE via Chiudare
1886
QUANTIZZAZIONE DELLE DESTINAZIONI D’USO IN RELAZIONE ALLA SUL
viale XII Giugno
viale Panzacchi ovest viale Panzacchi est
Ricostruzione orientativa dello stato degli immobili. Fonti: • ”Pianta della città di Bologna” Cart. 8 n. 75; • Gabinetto Disegni e Stampe; • BCABO; • PUVBO, allegato 13, “Dossier indagine storico-architettonica”.
superficie totale edificata = 41.165m2 superficie utile lorda = 40.929m2
via Castiglione
1890
1895
1909
superficie coperta destinata a funzioni pubbliche = 3.833m2
1909
STEP 1 | definizione dell’area Ex Staveco. La superficie totale ammonta a 93.288m2, mentre la Superficie Utile Lorda a 40.929m2; l’area ha uno sviluppo nord-sud: dai corpi di fabbrica più antichi edificati in prossimità del viale Panzacchi, verso quelli più recenti, in direzione dei colli; questo favorisce la comunicazione tra due zone di Bologna, quella del centro storico e quella dei colli, finora troppo distaccate l’una dall’altra.
Ricostruzione orientativa dello stato degli immobili. Fonti: • ”Pianta della città di Bologna” Cart. 9 n. 92; • Gabinetto Disegni e Stampe; • BCABO; • PUVBO, allegato 13, “Dossier indagine storico-architettonica”.
STEP 2 | individuazione delle fasce. All’interno dell’area verranno inserite diverse destinazioni d’uso che possono essere raggruppate in tre macro-ambiti: quello pubblico, quello universitario e quello universitario aperto anche ad utenti esterni. La loro organizzazione prevede una disposizione longitudinale, un orientamento nord-sud ed una successione che favorisca il contatto tra ambiti di natura simile e la separazione di quelli diversi.
spazi commerciali = 3.833m2
superficie coperta destinata a funzioni universitarie aperte anche al pubblico = 12.470m2
1916
1939
1939
circolo sportivo + palestra + campi da gioco = 5.470m2
Ricostruzione orientativa dello stato degli immobili. Fonti: • Accertamento generale della proprietà immobiliare urbana (R.D.L. 13/04/1939) - Catasto di impianto Agenzia del territorio di Bologna; • PUVBO, allegato 13, “Dossier indagine storico-architettonica”; • Geoportale della regione EmiliaRomagna.
albergo = 3.000m2 STEP 3 | dimensionamento delle fasce. Una volta indivisuata la giusta successione longitudinale dei macro-ambiti, è necessario individuarne l’esatta superficie, in funzione degli edifici da conservare all’interno dell’area. Le funzioni inserite all’interno dei macro-ambiti universitari sono separate da quelle dei macroambiti pubblici: vengono così ad individuarsi delle zone filtro tra le une e le altre. fasce che individuano gli ambiti a vocazione prettamente pubblica
STEP 4 | distinzione degli edifici per fasce. Definiti in modo chiaro i margini dei tre macro-ambiti in successione all’interno dell’area, è necessario assegnare ad ogni edificio per cui si propone la conservazione una funzione relativa alla sua posizione. Nei macro-ambiti in cui gli edifici già esistenti non sono sufficienti per ospitare le funzioni assegnate, verranno aggiunti corpi di nuova edificazione.
fasce che individuano gli ambiti a vocazione universitaria aperta a utenti esterni
museo + spazi espositivi = 3.000m2
fasce che individuano gli ambiti a vocazione prettamente universitaria
centro interreligioso = 1.000m2 MODALITÀ DI UTILIZZO DEI MACRO-AMBITI NEL CORSO DELLA GIORNATA
2018 2018 Ricostruzione orientativa dello stato degli immobili.
superficie coperta destinata a funzioni universitarie = 24.862m2
Fonti: • PUVBO, allegato 13, “Dossier indagine storico-architettonica”; • Bing Maps.
9 - 12
15 - 18
12 - 15
studentato = 6.737m2 affollamento elevato
2028
affollamento medio
affollamento basso
residenze Istituto di Studi Superiori = 6.737m2
21 - 9
18 - 21
STRATEGIA PROGETTUALE PER L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO
mensa = 3.000m2
servizi accessori Istituto di Studi Superiori = 2.100m2
2028
centro linguistico di ateneo = 2.000m2
Proposta di intervento e criteri di conservazione
parcheggio coperto = 1.786m2
Fonti: • PUVBO, allegato E3; • D. Lgs 42/04 e.s.m.e.i.; • Art 12 D. Lgs 42/04.
STEP 1 | tracciamento dei perimetri. I manufatti da conservare, e con essi anche le linee dei propri sedimi, rappresentano i punti di riferimento da cui partire per l’organizzazione del resto dell’area; sia degli ambienti all’aperto, sia degli adifici di nuova edificazione.
TESI DI LAUREA
LAUREANDO
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Anno accademico: 2016/2017 Sessione di Laurea: ottobre 2018
Vittorio Valentini
Prof.ssa Silvia Brunoro Prof. Roberto Di Giulio
Prof. Fausto Barbolini
STEP 2 | tracciamento delle linee guida. Dagli spigoli dei perimetri tracciati si diramano le linee che, ortigonalmente e perpendicolarmente ad essi, suddividono lo spazio tra un edificio e l’altro, organizzando la superficie dell’intera area.
biblioteca Istituto di Studi Superiori = 1.632m2
STEP 2 | tracciamento delle aree verdi. Dall’intersezione delle linee guida si individuano varie porzioni di terreno: alcune di esse saranno pavimentate rappresentando il sistema di connessione tra un edificio e l’altro, altre saranno sistemate a verde.
biblioteca studentato = 870m2
CONTENUTO DELLA TAVOLA Analisi storica dell’area Ex Staveco e metaprogetto dell’intervento di recupero
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
EDIFICIO
TIPOLOGIA DI FABBRICATO/ TIPOLOGIA COSTRUTTIVA***
DESTINAZIONE D’USO NUOVA
6.703 (2.960,40 p0 - 318,00 p ammezzato - 2.754,10 p1 - 643,90 p2 81,00 p interrato)
fabbricato principale, di rappresentanza / muratura portante e copertura in legno
>piano 0 = spazi commerciali >piano 1 = mensa universitaria >piano 2 = mensa universitaria
2
6.703 p0
complesso industriale produttivo con ciminiera in muratura / muratura portante + colonne in ghisa e coperture in acciaio e legno
>3.500m 2 = residenze Istituto di Studi Superiori >3.203m 2 = spazi commerciali
3
4 5 8, 25 p0
edificio produttivo a capannone / muratura portante, capriate metalliche
servizi accessori Istituto di Studi Superiori
4
1.12 9, 52 ( 1.040,12 p0 - 89,40 p sop palco)
capannone officina manutenzione / muratura portante, capriate metalliche a shed
servizi accessori Istituto di Studi Superiori
3 46,03 p0
capannone officina manutenzione / muratura portante con lesene, capriate in legno con tiranti in acciaio
servizi accessori Istituto di Studi Superiori
1.932 ,78 p0
capannone officina / pilastri e travi reticolari in acciaio e marature portanti perimetrali, copertura a shed
parcheggio riservato personale Istuto di Studi Superiori
7
685,95 p0
capannone officina / pilastri, travi e copertura a shed in calcestruzzo armato; murature portanti perimetrali con lesene
biblioteca Istituto di Studi Superiori
8
946,4 3 p0
capannone officina / pilastri, travi e copertura a shed in calcestruzzo armato
biblioteca Istituto di Studi Superiori
1.211,03 (584,29 p0 - 550,55 p1 - 643,90 p2 - 76,19 p interrato)
edificio ad uso abitativo su due piani fuori terra e piano interrato con porticato su un fronte corto / muratura portante, solaio voltato (vela e crociera), copertura in legno
spazi espositivi studenti Alma Mater Studiorum
10
518, 33 p0
complesso di officine con un solo piano fuori terra / muratura portante, telai in calcestruzzo armato con shed
>130m 2 = spogliatoi campi da gioco >320m 2 = circolo sportivo al coperto
11
1. 272 ,90 p0
capannone officina + uffici / muratura portante e copertura in legno e eternit
palestra
12
7 76,89 p0
capannone officina + uffici / muratura portante e copertura in legno e eternit
palestra
13
616,13 p0
capannone officina + uffici / muratura portante e copertura in legno e eternit
bibliioteca Alma Mater Studiorum
14
668,80 (326,00 p0 - 297,00 p1 - 45,80 p interrato)
edificio ad uso uffici su due piani fuori terra / muratura portante e copertura in legno e coppi
bibliioteca Alma Mater Studiorum
15
792,16 (396,08 p0 - 396,08 p interrato)
fabbricato principale, di rappresentanza / muratura portante e copertura in legno
spazi commerciali
#
SUL (m 2)
1
5
6
9
16
VALORE STORICO ARCHITETTONICO*
STATO MANUTENTIVO**
edificio ad uso abitativo su due piani fuori terra / muratura portante e copertura in legno e coppi
1.513,12 (536,17 p0 - 487,02 p1 - 489,93 p interrato)
VOCAZIONE D’USO
TIPOLOGIA DI INTERVENTO
TIPOLOGIA DI INTERVENTO Corpi di fabbrica di recente realizzazione o privi di interesse testimoniale ove è possibile intervenire con un grado di libertà maggiore anche con opere dichiaratamente contemporanee e mantenimento dell’ impianto a terra.
museo Alma Mater Studiorum VALORE STORICO - ARCHITETTONICO
ambiente di modesto interesse testimoniale ove sono consentiti interventi eventuali di ristrutturazione con mantenimento dell’ impianto a terra.
seconda metà dell’ 800 tra il 1900 e il 1930
17
374,92 (193,67 edificio 1 - 45,54 edificio 2 - 135,71 edificio 3)
centrali elettriche di piccole dimensioni / muratura portante
tra il 1900 e il 1930
circolo sportivo al coperto
tra il 1900 e il 1930
ambiente di interesse testimoniale ove sono consentiti modesti interventi di ristrutturazione, caratterizzati da un alto livello di reversibilità e da un basso impatto impiantistico.
STATO MANUTENTIVO discreto
18
edifici ad uso uffici / muratura portante e copertura in legno e lamiera
243,85 p0
sufficiente scarso
spogliatoi campi da gioco
pessimo
Ambiente di particolare interesse testimoniale che ha subito manomissioni ove non sono consentiti interventi di ristrutturazione. Necessità di intervento di restauro al fine di reintegrare alcuni caratteri connotativi anche in chiave contemporanea.
VOCAZIONE D’USO
*dati ricavati da: PUV-BO, allegato 13, “indagine storico-architettonica” / rilievo a vista
**dati ricavati da: PUV-BO, allegato H, “studio di fattibilità e assistenza tecnica in fase di attuazione” / rilievo a vista
discreto
***dati ricavati da: PUV-BO, “information memorandum”
sufficiente scarso pessimo
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Anno accademico: 2016/2017 Sessione di Laurea: ottobre 2018
Vittorio Valentini
Prof.ssa Silvia Brunoro Prof. Roberto Di Giulio
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CONTENUTO DELLA TAVOLA Analisi storico-architettonica dello stato di fatto e definizione degli interventi di recupero
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
SPECIE ARBOREE
A1 - Paulownia da legno pianta da produzione di cippato, con 5 cicli di vita ogni 3 anni.
Equinozio di primavera - 21/03
5°C
Q Q Q
Solstizio d’estate - 21/06
Equinozio di autunno - 22/09
Solstizio d’inverno - 21/12
Skatepark di Pietrasanta, Marco Morigi, 2013.
“Tietgen Dormitory”, 2009, Lungaard & Tranberg, 2006.
Parco “Robert Baden Powell, lord of Gilwell”, Marco Fabbri, 2009.
Q Q Q
21°C
P1
205 m2 di superficie adibita a serre solari 15 P3
A2 - Frassino periodo di fioritura: da novembre a gennaio.
A4 P3
A1 A2
P3
14
Q
A3 - Olmo comune periodo di fioritura: da febbraio a marzo.
Q
Q
1 13
Q
10°C
A3
35°C 3
A1 12
1.070 m2 di superficie adibita a convettori solari termici.
P2 A4
A4 - Acero campestre periodo di fioritura: da aprile a maggio.
PAVIMENTAZIONI
A2 P3
Lotto destinato alla nuova edificazione dello studentato. Superficie lotto: 8.571m2. Superficie utile lorda: 6.737m2.
4
A1
A2
5 A3
P1
Lotto destinato alla nuova edificazione del centro Linguistico di Ateneo. Superficie lotto: 2.267m2. Superficie utile lorda: 2.000m2.
11
P3
A2
P3
P1 - Masselli autobloccanti ad alta permeabilità: superfici adibite a parcheggio.
A1
P3
A4
A2
A3
6 10
A4
A1
P2 - Lastricati cementizi a inerti grossi: superfici esterne dello studentato.
A1 A4 A3
2 A4
P2
8
7
9
P4 A1
P3 - calcestruzzo livellato: superfici zone pubbliche.
A2 17 A2
A1
18
P4
A4
A3
P4 - resina colorata: campi sportivi.
P3
16
P1
A3
A1 P4
P2
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Vittorio Valentini
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CONTENUTO DELLA TAVOLA Masterplan dell’area Ex Staveco
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
18
P3
Lotto destinato alla nuova edificazione di museo e spazi espositivi. Superficie lotto: 2.280m2. Superficie utile lorda: 1.487m2.
P4
16
P2
Q
Q
Q
Q
Q
Q
P4
CO2 6.370 m2 di superficie adibita a pannelli fotovoltaici 700 KWh distribuito per tutto il comparto
A2
P1
A1
CO2
A3
8.073 m2 di superficie adibita a produzione di legno per cippato
A3
P3
A4
9 Spazi espositivi Alma Mater Studiorum
A1
A2
1.211,03 m2
10
518,33 m2
A3
1
6.703 m2
2
6.703 m2
>piano 0 = spazi commerciali >piano 1 = mensa universitaria >piano 2 = mensa universitaria
>130m2 = spogliatoi campi da gioco >320m2 = circolo sportivo al coperto
11 palestra 1.272,90 m2
>3.500m2 = residenze Istituto di Studi Superiori >3.203m2 = spazi commerciali
12 palestra 776,89 m2
3
13 biblioteca Alma Mater Studiorum
Servizi accessori Istituto di Studi Superiori 458,25 m2
616,13 m2
4
14 Servizi accessori Istituto di Studi Superiori
biblioteca Alma Mater Studiorum
1.129,52 m2
668,80 m2
Intervento di nuova costruzione nuova costruzione
5 studentato
1.684,25 m2
346,03 m2
nuova costruzione
6 studentato
CO2
15 Servizi accessori Istituto di Studi Superiori
3.368,5 m2
1.932,78 m2
nuova costruzione
7
spazi commerciali 792,16 m2
16
Parcheggio riservato personale Istituto di Studi Superiori
museo Alma Mater Studiorum 1.513,12 m2
26°C O2
Q
Q
Q
Q
Q
Q
studentato
30°C
2.004,6 m2 di superficie adibita specchi d’ acqua.
7.137 m2 di superficie alberata
5.052,75 m2
685,98 m2
nuova costruzione
8
10
30
374,92 m2
50
18 spogliatoi campi da gioco
Biblioteca Istituto di Studi Superiori
studentato 5
circolo sportivo al coperto
30°C
26°C
0
17 Biblioteca Istituto di Studi Superiori
6.737 m2
243,85 m2
946,43 m2
“Sentiero di Santa Caterina”, David Closes, 2015
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Anno accademico: 2016/2017 Sessione di Laurea: ottobre 2018
Vittorio Valentini
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Prof. Fausto Barbolini
CONTENUTO DELLA TAVOLA Masterplan dell’area Ex Staveco
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
DESCRIZIONE SCHEMATICA DELLE PRIME FASI DI CONCEPT DEL PROGETTO DELLO STUDENTATO
SCHEMATIZZAZIONE ASSONOMETRICA DEI FLUSSI DI UTENZA DELLO STUDENTATO PUNTI DI RIFERIMENTO
collegamento verticale funzioni residenziali
cucina + sala da pranzo
soggiorno
collegamento verticale funzioni collettive
aula studio
terrazza
STEP 1 | separazione delle due macrofunzioni e dei due principali flussi di utenza dello studentato. Da una parte quelli prettamente domestici, dall’altra quelli collettivi, ricreativi e legati allo studio. I secondi assolvono allo scopo di filtro dagli ambienti pubblici situati verso l’asse principale dell’area Staveco, a quelli privati degli alloggi degli studenti. DESCRIZIONE SCHEMATICA DELLE FASI DI AFFINAMENTO DEL CONCEPT DEL PROGETTO DELLO STUDENTATO
STEP 2 | ridimensionamento dei due volumi nati dalla separazione delle funzioni. La loro diversa altezza deriva dalla diversa superficie utile relativa alle destinazioni inserite al loro interno: quelle secondarie universitarie, culturali e ricreative, distribuite su due piani e quella principale residenziale, distribuita su quattro piani.
STEP 3 | adattamento della forma. Lo spazio esterno di comunicazione tra i due volumi distinti diventa un portico, quindi un ambiente filtro, adiacente al piano terra, che agevola l’ingresso ai locali degli edifici e la comunicazione tra di loro, come nella maggior parte dei casi nella tipologia edilizia bolognese.
DESCRIZIONE SCHEMATICA DELLA STRATEGIA PROGETTUALE DELL’INTERVENTO EDILIZIO LA STRATEGIA PROGETTUALE 23
46 Per garantire la
12
24
sostenibilità
economica e quindi una maggiore semplicità di realizzazione dell’opera, si è pensato ad
5
10
una sua esecuzione
differita
nel
tempo ed in funzione sia della domanda 1
2
del mercato immobiliare, legato agli affitti degli studenti universitari fuori sede, sia della
disponibilità
dell’investitore,
STEP 4 | estrusione di volumi, che si aggiungono a quello principale, destinati alle zone comuni, per la consumazione dei pasti, per attività legate al tempo libero e al relax.
sia
esso
economica
pubblico
o
privato. Si è cercata una particolare
flessibilità nel numero di utenti che la struttura potesse ospitare in modo da dimensionare l’intervento edilizio in funzione di esso. Ogni
unità gode di una propria
autonomia:
sono
infatti
rispettati
PERCORSI
flussi esterni di collegamento tra i due corpi di fabbrica dello studentato e tra lo studentato e il resto del complesso Staveco
gli
standard per gli spazi delle dotazioni per un flusso interno di collegamento tra gli ambienti delle funzioni collettive
numero di 23 studenti. Ma nel momento in cui vengono assemblate, le unità riescono a
comunicare le une con le altre.
flusso interno di collegamento tra gli ambienti delle funzioni residenziali
EVOLUZIONE DELLA SUPERFICIE ADIBITA AI SERVIZI ACCESSORI IN RELAZIONE ALLE FASI EDILIZIE DELL’INTERVENTO FASE REALIZZATIVA STEP 5 | sottrazione di porzioni di volume dal quello principale, per la realizzazione di terrazze, che svolgono la funzione di punti di incontro e separazione degli ambienti interni.
69
92
36
48
15
20
3
4
NUMERO UTENTI
UNITÀ ABITATIVA 1
UNITÀ ABITATIVA 2
UNITÀ ABITATIVA 3
UNITÀ ABITATIVA 4
area inedificata
area inedificata
area inedificata
area inedificata
area inedificata
23
caffè
ufficio amministrativo
portineria
deposito biciclette
tabaccheria
ufficio amministrativo
portineria
deposito biciclette
bar
deposito biciclette
tabaccheria
ufficio amministrativo
portineria
deposito biciclette
bar
deposito biciclette
copisteria
deposito biciclette
tabaccheria
ufficio amministrativo
portineria
deposito biciclette
bar
deposito biciclette
copisteria
deposito biciclette
46
69 area inedificata
92 STEP 5 | modellazione della copertura a falde inclinate per garantire un adeguato irraggiamento dei convettori termici installati e orientati a 30° verso sud.
lavanderia self-service
deposito biciclette
DIAGRAMMA DELL’EVOLUZIONE DELLA SUPERFICIE DEDICATA AI SERVIZI ACCESSORI
TESI DI LAUREA
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Anno accademico: 2016/2017 Sessione di Laurea: ottobre 2018
Vittorio Valentini
Prof.ssa Silvia Brunoro Prof. Roberto Di Giulio
Prof. Fausto Barbolini
CONTENUTO DELLA TAVOLA Concept e metaprogetto dello studentato
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
PROSPETTO AA1 IN SCALA 1:200
1 - reception 2 - guardaroba 3 - bagno 4 - archivio 5 - ufficio amministrazione 6 - tabaccheria 7 - bagno 8 - deposito biciclette 9 - ingresso 10 - guardaroba
11 - bagno 12 - dispensa 13 - bar 14 - deposito 15 - bagno 16 - copisteria self-service 17 - lavanderia self-service 18 - deposito 19 - bagno 20 - aula studio
PLANIMETRIA IN SCALA 1:200 DEL PIANO TERRENO
PROSPETTO CC1 IN SCALA 1:200
TESI DI LAUREA
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Vittorio Valentini
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CONTENUTO DELLA TAVOLA Planimetrie e prospetti
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
PROSPETTO BB1 IN SCALA 1:200
1 - lavanderia 2 - camera singola 3 - bagno 4 - camera doppia 5 - camera singola disabile 6 - bagno disabile 7 - cucina 8 - loggia/soggiorno 1
9 - loggia/soggiorno 2 10 - loggia/soggiorno 3 11 - loggia/soggiorno 4 12 - deposito 13 - spazio multifunzionale 1 14 - spazio multifunzionale 2 15 - spazio multifunzionale 3
PLANIMETRIA IN SCALA 1:200 DEL PIANO PRIMO
PROSPETTO DD1 IN SCALA 1:200
TESI DI LAUREA
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Vittorio Valentini
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CONTENUTO DELLA TAVOLA Planimetrie e prospetti
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1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
PLANIMETRIA IN SCALA 1:200 DEL PIANO SECONDO DELLA PRIMA UNITÀ RESIDENZIALE
PLANIMETRIA IN SCALA 1:200 DEL PIANO TERZO DELLA PRIMA UNITÀ RESIDENZIALE
PLANIMETRIA IN SCALA 1:200 DELLA COPERTURA CON SOVRASTRUTTURA PERMEABILE A FALDE DI SUPPORTO DEI CONVETTORI TERMICI DELLA PRIMA UNITÀ RESIDENZIALE
SPACCATI ASSONOMETRICI DEI TRE TIPI DI CAMERE DELLO STUDENTATO
PLANIMETRIA SCHEMATICA DEL SOLAIO PORTANTE DI COPERTURA DELLA PRIMA UNITÀ RESIDENZIALE CON INDICAZIONI DEL SISTEMA DI RACCOLTA DELL’ACQUA METEORICA
VISTA PROSPETTICA SULLO SKATEPARK ESTERNO ALLO STUDENTATO
CAMERA DOPPIA
CAMERA SINGOLA DISABILE
NUMERO UNITÀ = 20
NUMERO UNITÀ = 4
CAMERA SINGOLA
NUMERO UNITÀ = 48
1
18m2
78,4m2
2
28m2
2,80m2
78,4m2
1
28m2
2,80m2
78,4m2
SEZIONE HH1 IN SCALA 1:200
SEZIONE EE1 IN SCALA 1:200
SEZIONE FF1 IN SCALA 1:200
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Vittorio Valentini
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CONTENUTO DELLA TAVOLA Planimetrie, programma funzionale e sezioni
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
PLANIMETRIA IN SCALA 1:50 DEL PIANO PRIMO DEL COMPARTO SERVIZI
PLANIMETRIA IN SCALA 1:50 DEL PIANO PRIMO DEL COMPARTO ALLOGGI
808
808
551
15
90 210
200
328 499
210 210
120
15 120
200
360
323
30
328
90 210
508
80
70
90 250
175 197
60
40
23
740
806
550
23
40
60
200 200
70
90 210 200
80
343
sala video S = 73,8m2
325
30
336 403
bagno S = 4m2
118
100 250
128
camera da letto singola S = 13,5m2
175 197
VISTA PROSPETTICA SUL VIALE INTERNO DELLO STUDENTATO E SUL COMPARTO DEDICATO AI SERVIZI
200
118
bagno S = 4m2
90 210
15
374
camera da letto singola S = 13,5m2
15
551 128
1138
336
80 280
90 250 152
551 94
90
15
200 40
90 250
90 210 147
315
80 280
camera da letto singola disabile S = 19,7m2
90 210 395
90 250
217
55
490
bagno disabile S = 6,3m2
162
80
200
115
90
561
100 250
59
508 561
343
90 250
333
144
397
140 250
115
30
470
69
328
534
195
90 210
80 280
80
177
198
60 175 197
207
200
VISTA PROSPETTICA SUL VIALE ESTERNO DELLO STUDENTATO E SULLE LOGGE
40
23
528 149
80 280
140 250
15
terrazza S = 11,1m2
cucina / sala da pranzo S = 26,7m2
561
70 280
90 280
585
190 280
60
60
110 250
100 280
403
182 150 178
477
190 280
423
241 241
32
168
90 280
20
100 280
475 170
355
205 561
359
501
462
80 280
80 280
190 280
90 280
90 280
321 374
140 250
terrazza S = 17,2m2 55
loggia / soggiorno S = 15,8m2
110 250
110 250
517
70 280
60
212
234
100 280
100 280
90 250
140 250 90 280
90 210
185
711
bagno S = 4m2
20
187
388
387
427 374
sala riunioni S = 35,6m2 477
200
118
camera da letto singola S = 13,5m2
100 250
15
551
128
336
125
537
90 250
546
90 210
30
140 493
bagno S = 4m2
195
120
15
23
90 250
40
60
175
175 197
80
70
90 210
sala musica S = 41,1m2
camera da letto doppia S = 22,6m2
70 280
210 118
374
575
140 250
90 280
200
10
360
200 336
493
136
70 280
285
90 250
262
450
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Anno accademico: 2016/2017 Sessione di Laurea: ottobre 2018
Vittorio Valentini
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CONTENUTO DELLA TAVOLA Render e planimetrie tecnologiche
0
1
2
3
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5
6
7
8
9
10
11
base = 280mm, altezza = 300mm.
base = 280mm, altezza = 300mm.
canale di gronda in alluminio con superficie inferiore forata per il 60% Prefa :
canale di gronda in alluminio con superficie inferiore forata per il 60% Prefa : diametro fori = 10mm, spessore = 6/10mm. CO2
CO2
CV1
I2 - infisso 2. 190mm X 2800mm con apertura ad anta ribalta;
I2 - infisso 2. 190mm X 2800mm con apertura ad anta ribalta;
serramento: Secco EBE75 in acciaio zincato a taglio termico con profondità 75mm;
serramento: Secco EBE75 in acciaio zincato a taglio termico con profondità 75mm;
vetro: vetrocamera Law-E, 4mm-16mm-3mm, con tenda veneziana interna da 12,5mm, Ug = 1,0W/m2K, g = 48%.
vetro: vetrocamera Law-E, 4mm-16mm-3mm, con tenda veneziana interna da 12,5mm, Ug 2% = 1,0W/m2K, g = 48%.
D
D
A
CO2
CO2
CV1
CV2
piano terzo
CV2
+10,80
2%
CO4
PO CO4
PO
PO
PO
21/12
I1 - infisso 1. 100mm X 250mm;
I1 - infisso 1. 100mm X 250mm;
serramento: Secco EBE85 in acciaio zincato a taglio termico con profondità 85mm;
serramento: Secco EBE85 in acciaio zincato a taglio termico con profondità 85mm;
vetro: doppio vetrocamera Low-E, 4mm-16mm-4mm-16mm-3mm, Ug = 0,5W/m2K, g = 39%.
vetro: doppio vetrocamera Low-E, 4mm-16mm-4mm-16mm-3mm, Ug = 0,5W/m2K, g = 39%.
PO
CO5 PO
piano primo +3,60
λ = 0,07W/mK, res. compressione = 2,03N/mm2.
λ = 0,07W/mK, res. compressione =CV1 2,03N/mm2.
tubo corrugato per drenaggio:
tubo corrugato per drenaggio:
2%
diametro = 120mm.
diametro = 120mm.
68°
CO5
CV2
+3,60
E
CV1 CO1
piano terreno 0,00
CO1
angolare in acciaio zincato di ancoraggio per sistema frangisole:
piano terreno 0,00
28 B - IPE200:
larghezza ali = 10mm, spessore = 6mm.
collegamento delle campate e sistema di controventamento dei telai. Struttura principale delle serre solari a sbalzo.
2%
CO4 - CHIUSURA ORIZZONTALE 4. Dall’interno all’esterno: • solaio portante in lamiera grecata = 50mm; • isolante termico ad alta densità in poliuretano CO2 espanso = 80mm; • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso = 70mm; I1 - infisso 1. • strato impermeabile di tenuta all’a100mm cqua = 4mm. X 280mm.
CO2
21/12
21/12
22°
22°
I1 - infisso 1. 100mm X 280mm.
CV2
CV1 - CHIUSURA VERTICALE 1. Dall’interno all’esterno: • lastra in gessofibra con barriera al vapore = 12,5mm; • lastra in gessofibra = 12,5mm; • intercapedine impiantistica riempita con isolante in lana di roccia = 260mm; PO • lastra in gessofibra = 12,5mm; • lastra in gessofibra resistente all’acqua = 12,5mm; • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso = 100m; • intercapedine ventilata = 50mm; • lastra in cemento e inerti = 13mm. CV2 - CHIUSURA VERTICALE 2. Dall’interno all’esterno: • lastra in gessofibra con barriera al vapore = 12,5mm; • lastra in gessofibra = 12,5mm; • intercapedine impiantistica riempita con Eisolante in lana di roccia = 260mm; • lastra in gessofibra = 12,5mm; • lastra inBlocco gessofibra resistente all’acqua Purenit 550MD in = 12,5mm; poliuretano ricompattato ad alta • isolante termico ad altaXdensità in poliuretano densità (183mm 100mm): espanso = 100m; • intercapedine ventilata = 50mm; λ = 0,06W/mK, • res. listellato in legno di larice = 38mm. a compressione = 6,5KN/m2. CO6 - CHIUSURA ORIZZONTALE 6. Dall’interno all’esterno: • finitura in resina poliuretanica = 3mm; • massetto livellante con canali di raccolta dell’acqua = 70mm; • strato impermeabile di tenuta all’acqua = 4mm; • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso = 100mm; • solaio portante in lamiera gracata e cls armato = 125mm; • controsoffitto impiantistico con sostegni ad altezza regolabile isolato con lana di roccia = 685mm; • doppia lastra in gessofibra = 25mm
21/06
21/06
68°
68°
C - LAMIERA GRECATA SPESSA:
PO 2%
struttura in elevazione orizzontale (solai e copertura) e orditura orizzontale secondaria.
2%
D - LAMIERA GRECATA SOTTILE:
Blocco Purenit 550MD in CO6 poliuretano ricompattato ad alta densità (183mm X 100mm):
sistema di copertura delle serre solari a sbalzo.
CO6 CV1
CV1
λ = 0,06W/mK, res. a compressione = 6,5KN/m2.
15
2%
blocco di cls cellulare Ekoru:
68°
C
C
blocco di cls cellulare Ekoru:
21/06
B
larghezza = 60mm, spessore = 3mm.
14
B
montanti e traversi in acciaio zincato di sostegno per sistema frangisole:
CO5 - CHIUSURA ORIZZONTALE 5. Dall’interno all’esterno: • finitura in resina poliuretanica = 3mm; • massetto livellante in cls = 50mm; • sistema di riscaldamento radiante a pavimento = 50mm; • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso = 80mm; • tappetino acustico per sistema di solaio galleggiante = 5mm; • solaio portante in lamiera grecata e cls armato = 125mm; • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso con rasatura esterna = 100mm.
21/06
piano primo
struttura principale in elevazione verticale (pilastri principali) e orditura orizzontale primaria (travi principali).
19
CO3
CO3
22°
2,82
2,82
22°
21/12
A - HEB280:
larghezza = 170mm, spessore = 19mm.
CO3 - CHIUSURA ORIZZONTALE 3. Dall’interno all’esterno: • finitura in resina poliuretanica = 3mm; • massetto livellante in cls = 50mm; • sistema di riscaldamento radiante a pavimento = 50mm; • isolante termico ad alta densità in poliuretano 2% espanso = 80mm; • tappetino acustico per sistema di solaio galleggiante = 5mm; • solaio portante in lamiera grecata e cls armato = 125mm; • controsoffitto per passaggio di impianto elettrico = 170mm; • lastra in gessofibra resistente all’acqia = 12,5mm • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso con rasatura esterna = 100mm.
piano terzo
+10,80
listello frangisole in legno di larice Riko :
10
diametro fori = 10mm, spessore = 6/10mm.
A
2%
5
blocco di ancoraggio in cls alleggerito:
2%
5
blocco di ancoraggio in cls alleggerito:
2%
7,
base = 60mm, 2% altezza = 80mm, Lunghezza = 500mm.
20
base = 60mm, altezza = 80mm, Lunghezza = 500mm.
5
blocchetto di zavorra e contenimento in tufo Daku :
DEFINIZIONE DEI PRINCIPALI ELEMENTI STRUTTURALI
28
blocchetto di zavorra e contenimento in tufo Daku :
CO1 - CHIUSURA ORIZZONTALE 1. Dall’interno all’esterno: • finitura in resina poliuretanica = 3mm; • massetto livellante in cls = 50mm; • sistema di riscaldamento radiante a pavimento listello frangisole in legno di larice = 50mm; : • isolante termico ad alta densitàRiko in poliuretano espanso = 120mm; larghezza = 170mm, • sistema di ventilazione con casserature a spessore = 19mm. perdere = 500mm; • magrone di sottofondazione = 150mm. montanti e traversi in acciaio CO2 - CHIUSURA ORIZZONTALE 2. zincato di sostegno per sistema Dall’interno all’esterno: frangisole: • doppia lastra in gessofibra = 25mm; larghezza 60mm, • controsoffitto per passaggio= di inpianti = 3mm. idraulico e elettricospessore isolato con lana di roccia = 685mm; zincato edicls armato • solaioangolare portantein in acciaio lamiera gracata ancoraggio per sistema livellante = 125mm; frangisole: • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso = 100mm; larghezza ali = 10mm, • strato impermeabile di tenuta all’ acqua = spessore = 6mm. 4mm; • sistema di accumulo e drenaggio dell’acqua = 80mm; • strato permeabile di separazione = 1,3mm; • strato di ghiaia = 80mm c.a.
E - SCATOLARE:
Trave rovescia in cls armato:
CO1
base maggiore = 130cm, CO1 base minore = 50cm, altezza totale = 105cm.
Trave rovescia in cls armato:
struttura secondaria in elevazione verticale (pilastri) del piano terra.
base maggiore = 130cm, base minore = 50cm, altezza totale = 105cm.
PO - PARTIZIONE ORIZZONTALE. Dall’interno all’esterno: • pavimentazione in resina poliuretanica = 3mm: • massetto livellante in cls = 50mm; • sistema di riscaldamento radiante a pavimento = 50mm: • isolante termico ad alta densità in poliuretano espanso = 80mm; • tappetino acustico per sistema di solaio galleggiante = 5mm; • solaio portante in lamiera grecata e cls armato = 125mm; • controsoffitto impiantistico con sostegni ad altezza regolabile isolato con lana di roccia = 685mm; • doppia lastra in gessofibra = 25mm.
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CONTENUTO DELLA TAVOLA Sezioni tecnologiche e concept strutturale
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