Storia di Campo Marzio

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LUCIANO PAROLIN

STORIA DI CAMPO MARZIO Possessione comunale


vivi

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COLLANA STORIE VICENTINE Storia di Campo Marzio Prima Edizione Ottobre 2020


LUCIANO PAROLIN

STORIA DI CAMPO MARZIO Possessione comunale


LA QUERELLE


CAMPO MARZO O CAMPO MARZIO? Caro Luciano Parolin, quando ho scritto la mia in merito all’ormai antica (ma interessante) querelle (su campo Marzio o campo Marzo), ho espresso un’opinione che posso sintetizzare in due punti: 1. l’una o l’altra sono solo tesi di difficile dimostrazione, non dogmi; 2. prima della “parola”, in linguistica, viene la “cosa” e da lì, comunque, bisogna partire. La mia opinione concreta è che Marzio (erede di Martio) sia più rispondente di Marzo all’uso e alla storia, ma la questione non è chiusa. Poco mi convince, però, l’opinione più volgarizzata che Marzo deriverebbe da marso (dialetto vicentino per dire marcio) se non addirittura da smarso (altra variante dialettale per dire marcio). La sequenza linguistica marso-marcio-marzo non è provata né da documenti scritti né dalla dialettologia. La sequenza opposta, riformulata indirettamente da Giorgio Ceraso quando ipotizza che la dicitura “campo Martio” del Barbarano gli fa “sorgere il dubbio che si sia passati dal «Martio» dei documenti del 1224 e del 1227 al «Marcius» del Regestum del 1262, quindi all’italianiz-

zato «Marzo» e infine al dialettale Marso come il campo viene oggi talora chiamato” è una sequenza, contraria alla precedente, ancora più improponibile: tutto nascerebbe da Martio (cioè “marziale”, “di Marte”) attestato da uno storico del 1224 (questo è documentale), che si trasformerebbe in Marcius nel 1262, per italianizzarsi (ma quando? quando Dante ancora non era nato?) in Marzo e da qui in Marso (dialetto). I tempi e le derivate linguistiche non concordano. Il dialetto è una lingua mobile, diversificata, stratificata e con una sequenza storica nei secoli di impossibile individuazione (perché non ha documenti progressivi certi). La sequenza non regge. Potrebbe reggere, per restare in campo linguistico, che un termine attestato come Marzo (documentalmente) si fosse trasformato, dialettalmente, in Marso. Ma non c’è nessun documento né alcuna testimonianza orale rintracciabile che possa sostenere la genesi incontestabile di Marzo come nome del campo. Se si vuole sostenere la tesi di Marzo, la genesi non c’è: il termine è un eventuale derivato. Solo (eventualmente) dal dialetto. Mi convince, invece, la circostanza che per fare un po’ di luce alla questione, al di là della linguistica,



sia opportuno, come tu hai fatto, andare a scovare tutta la documentazione ufficiale rintracciabile, non limitandosi a quella presente in Biblioteca Bertoliana ma compulsando quella enorme, vastissima, presente nell’Archivio Comunale di Palazzo Trissino. Se i documenti hanno un senso è quello di rappresentare l’uso delle parole per gli eventi o i luoghi di cui trattano. Che poi l’uso fosse più o meno collegato alla complicata e contestata genesi è un altro discorso. Ma non possiamo, nel decidere la paternità o meno di una parola, scordarci dell’uso che organi ufficiali, cittadini, enti, pubblicazioni, in un certo periodo storico (più o meno l’800 e il 900) hanno ritenuto opportuno fare senza porsi nessun problema tecnico o di merito Da questo lato della questione, oggi, epoca in cui la statistica ha un peso perfino eccessivo, la stessa e la storia ci dicono che Marzio sta, documentalmente, a Marzo come 10 sta a 1. Vogliamo opinare anche su questo? Chi vuole, può farlo. Io non lo faccio. I documenti non sono carta straccia. Sono paletti della storia. E poi un’altra considerazione, per la quale devo darti atto che, forse per la tua esperienza in commissioni

comunali, sei stato illuminante. La questione non è banale. Non nasce dalle solite contrapposizioni partitiche. Nasce dal fatto che il nostro adorato (ma depresso) Campo non è un toponimo. Non esiste alcun numero civico rintracciabile in Campo Marzio, a Vicenza. Campo dei Fiori a Roma è un toponimo. Corso Palladio è un toponimo. Piazza Ferretto è un toponimo. Campo Marzio è, come tu lo definisci, una Possessione Comunale. Non e neanche una località, perché è troppo centrale alla città. Sono toponimi viale Dalmazia, via Roma, e le altre vie che lo attraversano. Ma Campo Marzio è una possessione territoriale del comune di Vicenza. Un riferimento culturale e storico. Per questo la diatriba non è vana, e non è banale. Se fosse un toponimo, attestato da giunta o consiglio comunali di qualsiasi epoca (di qualsiasi nome o regime) non ci sarebbero più dubbi. Il documento varrebbe come in catasto. Non è così e le discussioni non finiranno certamente qui. di Pino Dato, da Quaderni Vicentini n. 2


Porzione di mappa che identifica Campo di Marte e la Stazione Ferroviaria, inaugurata il 7 dicembre 1845

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LA STORIA DOCUMENTATA

Campo Marzio o di Marte è un toponimo molto diffuso in Italia.

A Roma è così definita un’area alla sinistra del Tevere adibita a suo tempo alle riunioni dei comizi centuriati, poi esercitazioni militari e sportive, ora è un rione di Roma.

Un altro toponimo, richiamandosi alle Assemblee degli antichi Franchi delle Gallie conquistate, era Campo di Marzo o di Maggio, luogo in cui si riunivano in armi all’inizio della primavera per trattare affari importanti.

Per Vicenza invece le ricerche storiche sul nome si sono fermate acius termine latino che starebbe a significare

Marcio ma anche Marzio.

Dimostrato che il prato verde non era marcio perché dal tedesco guisega contrada a prato ed eliminando eti-

mologie non documentate che, qualche cronista ancora sottoscrive, sono dell’opinione che come Roma, Trieste, Marostica, Arzignano e tante altre città che il luogo appena fuori la nostra città, fosse sede di esercitazioni e

manifestazioni militari, parate, attività sportive e pertanto il suo toponimo dovrebbe essere CAMPO MARZIO.

In questo trattato ho ricostruito 100 volte il nome che spesso in città ha dato luogo a contrapposizioni storico-toponomastiche.

A differenza di altri validi storici, la mia ricerca non si è rivolta all’etimo latino - non ho sufficienti competenze -

ma bensì alla Storia della Possessione Comunale denominata Campo Marzio che tanto ha significato per la città, per la mancata riduzione a Parco, per il collegamento con il Santuario di Monte Berico, per l’investimento di capitali pubblici che nel tempo non hanno ridato nessun beneficio ai Cittadini.

Con orgoglio, senza pregiudizi, ho comunque verificato che nessun storico vicentino, alla ricerca di documenti

su campo marzio, abbia mai preso in esame l’Archivio Storico Amministrativo del Comune di Vicenza a Palazzo Trissino, io da solo ho cercato di fare del mio meglio, offrendo a Vicenza, Città Bellissima, la Ricerca. Luciano Parolin

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IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE LA STORIA DI CAMPO MARZIO

La Storia del Campo Marzio, comincia dopo l’unità d’I-

done di Campo Marzio, la viabilità divenne più snella, il

Il territorio, in tutti gli Atti Amministrativi era descritto

genere di merci.

talia del 1866.

come possessione comunale. Su quel terreno adibito a pascolo, esistevano diverse costruzioni che il comune affittava attraverso l’emanazione di bandi e proclami.

15 febbraio 1868. Il Comune, approva la riduzione del

Campo Marzio a giardino, istituendo una Commissione composta da tre esperti: Jacopo Cabianca, Antonio Ca-

regaro Negrin, Antonio Volebele che preparerà progetti per il nuovo Campo Marzio.

Una delle costruzioni coperte più estesa era La Casara, ove si faceva e vendeva il formaggio. La prima e regolare gara d’appalto fu emanata il 31 giugno 1872.

A cavallo tra gli anni 1875/1885 grazie soprattutto alle grandi feste vicentine, convegni Internazionali, mostre,

corse all’ ippodromo, fiere, la città attirava migliaia di foresti che arrivano con la ferrovia.

Con le nuove strade come: Viale della Stazione, Viale Venezia, Via Verdi e lo splendido Viale dei Platani o Stra-

Campo Marzio si riempì di baracche per vendita di ogni Centinaia sono le richieste, tanto che il Comune ad un certo punto chiuderà la baraccopoli. Uno dei primi chioschi sarà di Antonio Piccioli concessione poi trasmessa al figlio.

Questo chiosco innescherà una lite con il Comune durata anni a causa di una servitù di passaggio.

A Piccioli seguiranno altri come i Brustolon e Tacco che dopo apriranno le loro gelaterie in centro.

Su proposta di alcuni cittadini (imprenditori) il Comune concesse la costruzione di un Circolo per le corse (Ippodromo) della lunghezza di 804 metri cioè mezzo miglio inglese (1609) come previsto dalle norme federali.

Nella costruzione, le buche del prato furono coperte

con il materiale di scarto proveniente dalla demolizione delle Carceri cittadine.

Nel 1887, nasce la scuola di Equitazione nella Cavalleriz-

za vicino al Politeama teatro Pamato poi Comunale, dal 1


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IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE 1901 Teatro Giuseppe Verdi.

torio vino e liquori. Paronesso Vittorio chiosco gelati e

manutenzione delle strade e del Campo Marzio stabi-

È di questo periodo l’installazione ad ovest del Campo

In contemporanea il Comune stipulò contratti per la lendo le regole per le concessioni di suolo pubblico.

Problematiche continue (dal 1889) per le cavalcate in

Campo Marzio, degli Ufficiali di Cavalleria del Presidio Militare, i cavalleggeri vengono multati.

Il 12/15 marzo 1891, a causa delle esercitazioni di cavalleria sono risarciti i danni ai conduttori del pascolo.

Caregaro Negrin disegna la nuova cartellonistica per Campo Marzio, con collocazione di tabelle in ferro che proibiscono il passaggio dei cavalieri.

Tale Sante De Giovanni (1892) che aveva preso in affitto

parte della Casara per fare e vendere formaggi viene segnalato dai cittadini per i formaggi puzzolenti. Si difende esclamando “sono troppo delicati”.

Le richieste per le concessioni di chioschi crescono di

numero: la signora Sgrinzi Anna maritata Gastaldon vende la baracca fronte strada (zona Stazione a Vapore) a tale Anna Marangoni Sesso per la vendita di acqua,

pane, frutta. Caleffa Teresa vendita liquori; Boaria Vit-

bibite.

Marzio di una Fabbrica Chimica di fertilizzanti per l’Agricoltura fondata dal deputato Magno Magni, consigliere

comunale a Vicenza. 1897 Francesco Fortunato ottie-

ne la concessione per la manutenzione e falcio erba in Campo Marzio.

1898. Magno Magni scrive al Sindaco per segnalare la situazione delle Basse, grande voragine provocata dalle

piene del Retrone, con acqua stagnante portatrice di malaria. Lettera allegata del 1898.

In questi anni fu Sindaco di Vicenza il conte Roberto Zi-

leri Dal Verme, il primo ad essere commissariato per i fatti del X giugno 1897.

Subentreranno Norberto Marzotto, il marchese Roi, il

conte Licinio Muzani sino alla fine della prima guerra mondiale.

19 febbraio 1897 Il Comune chiede a Venezia il rilascio del lucido di Campo Marzio per avere nuove mappe e catastare le proprietà.

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Tra la fine dell’800 e l’inizio del secolo XIX°, si aprirono in Campo Marzio numerose attività per vendita di gelati, vini, liquori e verdura. Per ottenere la concessione del suolo pubblico in Campo Marzio bisognava presentare alla Commissione dell’Ornato il progetto del locale (baracca) con cui si intendeva esporre la merce. Disegni dall’Archivio Comunale di alcuni locali proposti.

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IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE Gli uffici di Venezia non concedono il nulla osta.

gnor Fortunato. Il Comune nel maggio del 1907 spende

£ire 3383,98.

zio Ditta Paoletto Giuseppe n°piante 86. Ditta Amaglio

10 Aprile 1897. Per il Circolo delle Corse sono pagate Nel 1903 la ditta Piccioli, concessionaria di un chiosco si rivolge al Tribunale per la servitù di passaggio FTV, la causa durerà 3 lustri.

22 marzo 1906. Il comune decide di rinnovare la piantagione di Viale dei Platani costruita nel 1816 per Fran-

cesco I°deliberando l’abbattimento dei platani malati. La Società Ginnica Umberto I°avvia l’utilizzazione di Campo Marzio per i Concorsi Ginnici e altri sport come il pattinaggio a rotelle.

5 maggio 1906. Delibera Consiglio Comunale per prolungamento tombini in Campo Marzio.

9 marzo 1907. Paoletto Giuseppe vince la concessione per il giardinaggio, a scopo cauzionale deve depositare in garanzia n°25 Azioni Banca Cattolica Vicentina.

23 aprile 1907. Spese per £ire 400 per trasporto materiale residuo edificio scolastico Scuole San Felice elementari Umberto I°per riempire le buche.

24 aprile 1907. Risarcimento di £ire 241,87 al gestore si-

£ire 416,25 per piante nel nuovo parco di Campo Marpiante e concimazione £ire 250 e £ire 165.

23 marzo 1908. Appalto al signor Cerin villico per lavori di sterro £ire 402.

7 maggio 1908. Problemi di passaggio per il chiosco di Piccioli.

Maggio 1908. Il problema delle Basse, si progettò una

galleria per smaltire il materiale che rese malsana la zona. Costo £ire 402. 31 settembre 1908, costruzione della Galleria per pulire le Basse.

1 ottobre 1910. Il Comune revoca la licenza a Bonetto Rosa per il chiosco al Teatro Verdi per decoro e ordina l’immediato sgombero della baracca. Il 1° ottobre la baracca è abbattuta.

9 gennaio 1914. La richiesta di una nuova baracca presentata da Beltrame Maria Teresa è respinta.

Il comune chiude con le concessioni. La Galleria per bonificare le Basse di Campo Marzio crea problemi.

11 marzo 1915. L’industria fertilizzanti di Magno Magni 5


Sede Sindacato Ferrovieri

Sindacato Ferrovieri

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IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE che si era trasferita in Viale Mazzini (diverrà Montecati-

gricoltura offre al Comune (a pagamento) uno stock di

Milano) al prezzo base di £ire 7 al metro/quadrato e £ire

Marzio al costo di £ire 0,50 al m3 .

ni) propone al Comune la cessione del terreno (ora Viale 45.000 per l’edificio esistente e la nuova linea elettrica.

ceneri di pirite per tombaggio delle basse di Campo

In città arrivano molti militari, il Teatro Verdi è requisito

Finita la guerra ricominciò l’attività dell’Ippodromo che

Arrivano a Vicenza i profughi dell’Altopiano, si fermano

terreno lasciato libero dalla chimica ed acquistato dal-

dalle truppe che lamentano la mancanza di cessi.

in Campo Marzio con i loro animali al pascolo. Il conduttore Tullio Fortunato chiede i danni.

Al seguito delle truppe arriva anche la prostituzione, il mercimonio si pratica dietro i cespugli del Moresco.

Il 30 Agosto 1917, il Comune delibera di tagliare tutte le

siepi per motivi igienici, mettendo anche tre lampadine elettriche per illuminare la zona. 15 aprile 1919.

Numerosi i militari a Vicenza, giocano a foot-bal in Campo Marzio, il conduttore Tullio Fortunato chiede i danni al Comune.

2 luglio 1921. Il Presidente del Sindacato Ferrovieri, pro-

pone il progetto della nuova sede del Sindacato Ferrovieri Italiani di Vicenza, sul terreno delle Ferro Tramvie.

21 agosto 1919. L’industria Chimica fertilizzanti per l’A-

ebbe bisogno di riparazioni e manutenzioni, anche nel

le Ferro-Tramvie Vicentine. I lavori per il Campo Marzio impegnano 9 giornate di lavoro per la pista.

2 luglio 1921. Il Sindacato Ferrovieri presenta il progetto per la Sede di Vicenza e chiede il terreno della Chimica Magni.

5 gennaio 1922. Su rettangolo di metri 120 X 60 si gioca al calcio. Mancando uno Stadio.

29 gennaio 1923. La ditta Paronesso Benvenuto ottiene la concessione per un chiosco di bibite e gelati di super-

ficie mq 28 al canone annuale di £ire 10. Una giornata di lavoro era pagata £ire 2. 15 gennaio 1923.

In Campo Marzio arriva il Circo Krone per riparazioni al manto erboso £ire 600.

17 dicembre 1923. Il Comune, per concludere la causa 7


Campo Marzio. Il chiosco in stile baita alpina

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IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE iniziata da Antonio Piccioli padre per la servitù di

passaggio, concede al figlio Vitaliano di subentrare al defunto genitore deceduto il 1 giugno 1914.

1 maggio 1925. Si svolse a Vicenza il Concorso Ginnico Terre di San Marco promosso dalla Pro Vicenza.

29 Maggio 1925. Allo scalo merci Viale Milano, apre un Magazzino di Spedizioni ferroviarie. 26 ottobre 1925.

Paronetto Benvenuto aprì un chiosco al Cristo, si occupano anche le piazzole dei portici di Monte Berico per vendita souvenir religiosi, partecipò anche la famiglia Parolin.

25 novembre 1925. L’Associazione Culturale Il Manipolo offrì statue dell’artista Danieli per il Campo Marzio, si progettò la fontana con zampillo verso la Stazione ferroviaria.

16 dicembre 1925. L’affittanza del Campo Marzio è assegnata a tale Alessandro Marchesini.

Le Associazioni Culturali per il Campo Marzio 63

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Stradone di Campo Marzio nel 1822 - Il viale dei Platani 10


IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE Documenti Archivio Comunale.

Un primo tentativo di sistemazione di Campo

Marzio fu fatto nel 1713 da Francesco Muttoni che riprese un progetto del 1645 di Giovanni Briatti che intendeva dare degna e razionale sistema-

zione al passeggio e altre attività, utilizzando un percorso attraverso il monumentale porticato che sale a Monte. Ma non se ne fece nulla. Il Campo (Marzio) fu affittato come pascolo.

Nel 1752 il nobile Andrea Arnaldi, progettò e co-

struì la Cavallerizza nell’area boschiva del Campo Marzio.

Nel 1816, Bartolomeo Malacarne progettò il Viale

dei Platani o Stradone di Campo Marzio (mappa 1821) per la visita a Vicenza dell’ Imperatore Francesco I° d’Asburgo, il viale era in perfetta linea armonica con la strada per il Santuario di Monte Berico.

Stradone di Campo di Marzio 1821 Marzio Stradone Campo 71

1821 11


Un primo progetto per il chiosco da caffè in Campo Marzio, lo stile è turco o moresco

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IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE Nel 1823 si costruì il teatro diurno scoperto, nel 1838 su progetto di Giovanni Miglioranza aprì le porte il Caffè Moresco.

Il chiosco è in stile turco e diventerà il luogo di attrazione cittadino nella bella stagione.

Nel 1845 su ordine del podestà Gaetano Costan-

tini prese forma il progetto di Giuseppe Jappelli, presentato il 1 marzo 1846, mai realizzato per i fatti bellici del giugno 1848.

Il documento andato perduto restò un prezioso

documento utilizzato da Antonio Caregaro Negrin per la piantumazione degli alberi per il pubblico passeggio.

Restò lettera morta anche il tentativo dell’ing. Francesco Formenton del 1853 per trasformare

una porzione di Campo Marzio in un giardino di fiori.

Stradone di Campo Marzio 1821 13


DELIBERE CONSIGLIO COMUNAL£ 31 Maggio 1897 IL CAFFE’ TURCO ora MORESCO

Il consigliere conte Da Schio, discute durante una interpellanza, affermando che “il caffè Moresco

in Campo Marzo somiglia all’impero turco.

Cade a brandelli”. Raccomanda che si provveda al suo restauro e sorveglianza, essendo molto frequentato dai vicentini.

Il Sindaco conte Roberto Zileri risponde che lo

stato del Caffè Moresco è stato esaminato, ma per

far fronte ai lavori che bisognerebbe fargli non si può ricorrere che al fondo di manutenzione degli stabili comunali. Il sindaco fa osservare che ci sono lavori più importanti che quello del caffè moresco,

il quale per restauralo a dovere richiederebbe una spesa da far spaventare il consiglio. Il

consigliere

Da

Schio

replica

che

si

accontenterebbe del tetto.Il sindaco risponde che se ci accontentiamo del coperto, diventa un affare di manutenzione, allora si può fare.

Giovanni Miglioranza, architetto, nato a Vicenza, 14

21 giugno 1798, morto a Vicenza il 10 febbraio 1861. Il suo mecenate fu il conte Francesco Gualdo

che lo fece studiare a Venezia all’Accademia delle Belle Arti. La sua opera principale è lo studio sul

Teatro Berga. Fece accurate indagini, stabilendone

la esatta ubicazione, nella zona di San Giuseppe Piazza Gualdi.

Nel 1838 per il Viale dei Platani ora Campo Marzo, progettò nel 1838 il Caffè Moresco.

Agli inizi durante la guerra Italo-Turca del 1911

prese il nome di Caffè Turco, per via dei numerosi

soldati che partivano in ferrovia. Interamente distrutto per bombardamento nel 1944.

La grande distesa verde del campo marzo

con il relativo caffè era meta quotidiana delle passeggiate a cavallo ed in carrozza e lungo il viale

della Stazione. A fianco del caffè il palco per la banda cittadina che ogni domenica teneva i suoi applauditi concerti.


IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE

Luigi Veronese incisore - Campo Marzio 1901 15


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IL TEATRO VERDI TEATRO PAMATO - poi COMUNALE e poi VERDI Nel 1828 i fratelli Faggion e Carlo Scalco otten-

gno dell’ing. Dal Monte, al progetto vennero ag-

in Campo Marzio, una struttura in legno a forma

del custode.

nero la concessione dal Comune per costruire, circolare per spettacoli di variogenere.

Il teatro scoperto, smontabile a forma circolare,

aveva una platea ed una loggia, durante l’inverno

28 maggio 1915 Il teatro fu requisito dall’autorità militare.

L’occupazione militare del Teatro (già denomi-

veniva smontato e sistemato in magazzino.

nato Giuseppe Verdi morto nel 1901) ridusse in

tato dall’ing. Dalla Vecchia e costruito da Martino

approvò un altro progetto del marchese ing. Don-

Nel 1862 si costruì un teatro in muratura, proget-

Pamato. Il 26 agosto 1871, il Comune di Vicenza, mise all’asta un nuovo progetto di teatro, nonostante fosse già celebre il Teatro Eretenio, frequentato dai nobili Vicentini.

I signori Alessandro Orefice e Giovanni Fabrello si aggiudicarono la gestione del teatro e nel 1886, stipularono una convenzione con il Comune per

ristrutturarlo e coprirlo con un tetto fisso su dise-

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giunti gli spogliatoi, sale prove, ripostigli, alloggio

condizioni pietose il teatro tanto che nel 1921 si

di Dall’Orologio che prevedeva una costruzione di un corpo parallelo a Viale Roma e ingressi alla platea e logge e una nuova facciata “in stile rinascimentale”.

La costruzione leggera ed elegante arricchita

di statue, ben figurava all’ingresso della città”. Il Nuovo Teatro fu inaugurato nel 1923 e venne distrutto dai bombardamenti nel 1943.


IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE Nel 1862, il teatro Pamato già teatro diurno viene

completato ad opera dell’ing. Dalla Vecchia, diventando nel 1866 teatro coperto, denominato Teatro

Verdi nel 1901. Vicenza, doveva avere un giardino pubblico per eccellenza, per la bellezza dei panorami che la circondano.

Nel 1865, nasce la Commissione Comunale per il

Giardinaggio con il compito di sistemare il verde

urbano e ridurre il Campo Marzio. Sino alla nomina di una Commissione Comunale per la Riduzione a

Giardino del Campo Marzio avvenuta il 15 febbraio

1868 che assegnò ai componenti Jacopo Cabianca, Eugenio Volebele, Antonio Caregaro Negrin, il compito di progettare il nuovo Campo Marzio.

Scrisse Caregaro Negrin: “dal 1843 l’area ha avuto

una oltraggiosa ferita per l’impianto della Ferrovia Ferdinandea Milano-Venezia e la relativa stazione realizzata da Giovanni Milani: questa ha rotto

l’incanto dell’ armonico sistema Campo Marzio-

Monte Berico ed ha sconvolto l’ampia visione del paesaggio”.

Il Teatro distrutto dal bombardamento del 2/4/1944 foto Sandrini - Archivio Bertoliana 19


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IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE Il 24 giugno 1867 l’arch. Negrin (il più attivo del triumvirato) propone:

1- Tracciare un asse di collegamento tra l’Arco

del Revese e la Stazione dividendo il parco in due sezioni.

2- Impedire il passaggio di animali e carri rotabili creando nuove vie di Circonvallazione.

3- Liberare il Campo Marzio dagli scarichi putridi prodotti dalle attività produttive.

Respinto il suggerimento dell’ing. Maduno

d’introdurre in Campo Marzio l’acqua del Retrone perchè dopo rilievi e misurazioni, il livello dell’acqua sarebbe inferiore di ben 3 metri.

Un’opera grandiosa, che ha influito notevolmente sui percorsi dei fiumi Retrone e Bacchiglione,

fu la realizzazione del progetto dell’Ing. Beroaldi

per la separazione del corso dei fiumi, che confluivano tra loro al Ponte del Macello o alle Barche e che sovente erano la causa principale delle

Nel dopoguerra parte della grande O dell’ippodromo realizzata nella parte ovest di Via Roma fu occupata dalla stazione delle corriere

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ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE

Vicenza del 1872, opera dell’ingegnere comunale Piero Beroaldi che evidenzia il Campo Marzio fronte Stazione. Il manufatto trovasi al Museo del Risorgimento 22


stazione.

IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE alluvioni della città.

Il progetto dell’ing. Beroaldi, fu preceduto dalla

costruzione del primo plastico della Regia città di Vicenza nell’anno 1872.

Il plastico, è attualmente conservato al Museo del Risorgimento a cura del del Dr. Mauro Passarin,

che ha offerto la sua consulenza per la descrizione tecnica del lavoro.

Dal manufatto, unico nel suo genere, si evidenziano i seguenti elementi:

1- I percorsi dei fiumi Retrone e Bacchiglione e la loro confluenza.

2- La denominazione di Campo Marzio del vasto territorio fronte stazione.

3- L’esteso prato del Recinto Capra poi Giardino Querini ora Parco Querini. a sinistra Plastico della Città di Vicenza del 1872, opera dell’ingegnere comunale Piero Beroaldi che evidenzia il Campo Marzio fronte Stazione.

Guido Piovene

Guido Piovene – Scrittore – Da Vicen Guido Piovene -Iniziativa Ba

La Vicenza di allora era ricca non solo di nuovi monumenti ma anche d’ alberi, i platani di campo Marzio, gli ippocastani lungo la salita di Monte Berico; la natura a ddobbava col suo sfarzo le architetture. 10 Le pendici di Monte Berico, prossime, tutte prati e vigne, davano a quelle architetture uno sfondo veramente agreste. Non saprei assegnare una data ha una visione infantile che mi è rimasta impressa: sotto il Cristo vedo il declivio, adesso coperto di ville, ma allora un prato coperto di neve bianchissima; poi la città, con le torri e le cupole, con la sua forma intattanitidamente visibile. Guido Piovene - scrittore - da “Vicenza vecchio album” presentazione di Guido Piovene - Banca Popolare di Vicenza 1960 23


ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE 21 gennaio 1874

Gli Olmi di Campo Marzo Dal 1867 al 1870 Caregaro Negrin, architetto dei

provvedimento.

del sistema viario che dal centro di Vicenza fino a

tagliate; 158 lo dovranno essere in breve tempo,

giardini, è impegnato a Vicenza nella riorganizzazione Campo Marzio,conduce a Monte Berico, dalle Piazze di San Lorenzo a San Biagio e dell’Araceli.

Proposta

di

provvedimenti

per

migliorare

piantagioni dei viali ed adiacenze di Campo Marzio

le

Relazioni ed interventi di Battista Clementi (dottore

in Agraria) - Ing. Formenton – Conte Trissino Consigliere Nicoletti. La delibera.

I quattro filari di platani fiancheggianti il viale retto di Campo Marzio, sono ridotti in tale stato deplorevole, che manifestamente reclamano un pronto e radicale

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perché corrose e guaste, vanno continuamente deperendo.

Ne resterebbero in piedi soltanto 92 insufficienti a

Atti del Consiglio Comunale del 21 gennaio 1874 Oggetto IV - Olmi di Campo Marzo

Delle 336 piante che dovrebbero sussistere; 86 furono

mantenere le linee di un viale e meno a procurare

il beneficio dell’ombra. Guidata da questa idea, la giunta ha chiamato a se una Commissione composta dai signori: Antonio Caregaro Negrin; Antonio Fogazzaro; Antonio Casalini, per decidere quali piante da preferirsi per la sostituzione:

1°Ulmus monumentalis 2°Riododendrum Lulipifora 3° Platanus Occidentalis 4° Populus piramidalis.

L’acquisto, trasporto ed impianto di questo vivaio, con capi sceltissimi è calcolato dall’Ufficio Tecnico in Lire 2.650.


IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE

Viale Dalmazia 1955 – Costruito nel 1816 per la visita a Vicenza dell’Imperatore Francesco I°. Venne denominato Stradone di 25 Campo Ma del Platani. Con delibera del Podestà del 16 Aprile 1927, a ricordo delle terre dalmate. Lo splendido viale alberato doveva unire il Campo


LA CHIMICA IN CAMPO MARZIO 1885 -1915 Le fabbriche di Magni si trovavano tra Campo Marzio e San

che si andava sviluppando con le nuove linee per Schio-Thiene

Magni fu il pioniere dell’Industria chimica, unì nel 1908 alcune

di acido solforico, solfato di rame, acqua ossigenata tutto

Felice, nella attuale sede delle Ferrotramvie Vicentine. Magno industrie di prodotti chimici come solfato di rame, acido solforico, superfosfati che servivano in agricoltura.

Realizzò alleanze con altri produttori e con l’emergente e

industria elettrica servendosi della finanza e della Banca Commerciale Italiana e Credito Italiano, contrattò con la Montecatini alla quale nel 1920 vendette le fabbriche di

Vicenza. Nel 1895, venne eletto consigliere Comunale, si interessò ai terreni dello Scalo Merci e accesso alla Stazione

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e Treviso. Nella Fabbrica di Campo Marzio per la produzione

per sbiancare i tessuti, erano impegnati circa 250 operai. Il Magni sedendo in consiglio comunale e come deputato

ebbe relazioni con Fedele Lampertico e Antonio Fogazzaro. Per i fatti del 10 giugno 1897 andò in tribunale a difendere

Luigi Faccio. Gli intellettuali vicentini comunque non erano favorevoli alla chimica in Campo Marzio, avevano “parziale

riluttanza dell’ambiente vicentino e l’indifferenza passiva della gente.”


IL CAMPO MARZIO POSSESSIONE COMUNALE

Magno Magni

Nato da modesta famiglia a Canzo

provincia di Como il 5 ottobre 1854, morto nel 1937.

Imprenditore chimico, fondò

l’Unione Italiana fra Consumatori e

Fabbricanti di Concimi, che diresse per oltre 30 anni.

Eletto Deputato per due legislature nel Collegio di Belluno si interessò delle

Bonifiche di Santa Croce d’Alpago e del Eaj di Belluno.

Nominato Cavaliere del lavoro settore industriale 28 giugno 1903. 27


LA CHIMICA IN CAMPO MARZIO 1885 – 1915 28

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LA CHIMICA IN CAMPO MARZIO 1885 – 1915 LA CHIMICA IN CAMPO MARZIO 1885 – 1915

Stabilimento Fertilizzanti per Agricoltura di Magno Magni

Stabilimento Fertilizzanti per Agricoltura di Magno Magni 7

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Foto Cortiana 30

Foto P. Martini


IMMAGINI

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Dalmazia 1955 – Costruito 1816 la visita a Vicenzadell’Imperatore dell’Imperatore Francesco I°. Venne denominato Stradone di Campo Marzio Viale Marzio o Viale Viale DalmaziaViale 1955 – Costruito nel 1816nelper laper visita a Vicenza Francesco I°. Venne denominato Stradone di oCampo Platani. Con del Podestà del 16 Aprile 1927, a ricordodelle delle terre Lo splendido viale alberato uniredoveva il Campounire Marzioilcon i del Platani. Condeldelibera deldelibera Podestà del 16 Aprile 1927, a ricordo terredalmate. dalmate. Lo splendido viale doveva alberato Campo Marzio con i Portici di Monte Berico sino al Santuario Mariano del Colle. Portici di Monte Berico sino al Santuario Mariano del Colle. 32


Viale della Stazione, poi Viale Roma, dopo i bombardamenti del 1944. Da “Il Giornale di Vicenza” 12 Viale della Stazione, poi Viale Roma, dopo i bombardamenti del 1944. Da “Il Giornale di Vicenza”

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La fontana con zampillo costruita in Campo Marzio – Fu la prima ad installare un motore elettrico della Pellizzari di Arzignano nel 1928 La fontana con zampillo costruita in Campo Marzio – Fu la prima ad installare un motore elettrico della Pellizzari di Arzignano nel 1928 34

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Altra immagine della Stazione di Vicenza in Campo Marzio con fontana a zampillo nel 1928 Altra immagine della Stazione di Vicenza in Campo Marzio con fontana a zampillo nel 1928 14

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Il Viale dei Platani giĂ Stradone di Campo Marzio. Oggi Viale Dalmazia Il Viale dei Platani giĂ Stradone di Campo Marzio. Oggi Viale Dalmazia 36

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La splendida Villa Arrigoni, poi Carcano-Volpe, poi Roi, Brusarosco alle pendici del Colle Berico vista dal Ponte di Santa Libera in Campo Marzio

La splendida Villa Arrigoni, poi Carcano-Volpe, poi Roi, Brusarosco alle pendici del Colle Berico vista dal Ponte di Santa Libera in Campo Marzio 37


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39 scorre Il Viale dei Platani o Stradone di Campo Marzio in una foto dal Ponte di Santa Libera. A sinistra sarĂ poi costruito Viale Venezia, che attualmente parallelo alla Ferrovia


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Fine ‘800, una visione del Campo Marzio, del Santuario, dei Portici per Monte Berico 31 del Santuario, dei Portici per Monte Berico Fine ‘800, una visione del Campo Marzio, 31


1901 - Le prime giostre in Campo Marzio 1901 - Le prime giostre in Campo Marzio

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Viale della Stazione, poi Viale Roma in Campo Marzio – a sinistra l’ingresso del Teatro Verdi, toponimo del 1901, sullo sfondo l’Arco del Revese, la Viale della Stazione, poi Viale Roma in Campo Marzio – a sinistra l’ingresso del Teatro toponimo del 1901, sullo sfondo l’Arco del Revese, la linea tranviaria 1 dalla Stazione a PortaVerdi, Padova. linea tranviaria 1 dalla Stazione a Porta Padova. 44

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Fine ‘800. Nelle festività l’esedra di Campo Marzio si riempiva di spettatori per assistere ai concerti della Banda del X° Lanceri Fine ‘800. Nelle festività l’esedra di Campo Marzio si riempiva di spettatori per assistere ai concerti della Banda del X° Lanceri

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Viale dei Platani 1895 Viale dei platani - 1895 39

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L’Arco del Revese, era la porta d’ingresso del Campo Marzio. Fu demolita nel 1938.

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L’Arco del Revese, era la porta d’ingresso45 del Campo Marzio. Fu demolita nel 1938. 45


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57 Una rappresentazione bucolica del Campo Marzio in un quadro dell’800. Sullo sfondo il Manicomio e la ciminiera delle Fornaci di Via Legione Antonini.


Anno 1935 – L’autarchia e la raccolta delle patate in Campo Marzio o Viale dell’Ippodromo

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Anno 1935 – L’autarchia e la raccolta delle patate55 in Campo Marzio o Viale dell’Ippodromo 55


Quando sisipoteva senza paura in Campo Marzio Quando potevachiacchierare chiacchierare senza paura in Campo Marzio 57

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Foto di gruppo alla Stazione di Campo Marzio 60

Foto di gruppo alla Stazione di Campo Marzio

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Lapide del 1816 nel giardino del Teatro Olimpico: intitolazione del ponte di Campo di Marte Le lapide marmorea 1608 descrive il Campo di Marte

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Formenton Francesco – “I portici di Vicenza e le case malsane”, pagg. 10, 30, 11 87

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DOCUMENTI

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Mappa della Città di Vicenza datata 1803, identifica chiaramente il Campo Marzio. Biblioteca Civica Bertoliana

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7 Aprile 1856 – Manifesto dell’Amministrazione Vicentina per gli spettacoli in Campo Marzio – Archivio comunale


1 Aprile 1871 – La Fiera dei Cavalli alla Cavallerizza di Campo Marzio

Avviso municipale Festa dello Statuto Albertino trasferita da Campo Marzio a Piazza Maggiore o dei Signori

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Festeggiamenti per l’inaugurazione del Monumento a Vittorio Emanuele II – Fiaccolata con partenza dall’Arco di Campo Marzio 66

Avviso d’asta per l’affitto del Teatro (poi Verdi) in Campo Marzio 22


Fattura del Comune per lavori eseguiti in Campo Marzio nel circo delle corse, poi denominato Viale dell’Ippodromo, toponimo ancora esistente

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Anno 1917 – Prime guerra mondiale. In Campo Marzio, al Caffè Moresco, funzionavano uffici comunali per la distribuzione alla cittadinanza delle Tessere Annonarie per alimenti 25


3 Maggio 1892 – Il deputato Magno Magni scrive dal Campo Marzio

Planimetria della Guidovia della Riviera con Campo Marzio. Vicenza, Archivio Comunale 1885

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Archivio Comunale – Luglio 1872 – La Fiera Franca degli animali in Campo Marzio

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Regolamento – Delibera Comunale per la concessione di aree in Campo Marzio


2 Ottobre 1930 – Gildo Danieli offre le sue opere al Comune per il Campo Marzio. Alcune sono ora sistemate al Giardino Salvi. 50

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Dopo le proteste, il “boschetto� di Campo Marzio fu raso al suolo.

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Il documento sulla Stazione provvisoria di Campo Marzio è tratto da “Vicenza nella sua Toponomastica Stradale” di Giambattista Giarolli, curata per il Comune di Vicenza nel 1987. Dalla nota si evince che lo storico vicentino Dr. Francesco Formenton, nelle sue “Memorie Storiche della Città di Vicenza”, chiamava il prato davanti alla stazione CAMPO MARZIO 58

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Le Associazioni Culturali per il Campo Marzio

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Testata Campo Marzio 1890

Campo Marzio testo 1890

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Mappa della Città di Vicenza datata 1803, identifica chiaramente il Campo Marzio. Biblioteca Civica Bertoliana 76

7 Aprile 1856 – Manifesto dell’Amministrazione Vicentina per gli spettacoli in Campo Marzio – Archivio comunale


I Francesi, durante la loro Municipalità , dopo Campoformio 1797, eressero in Campo Marzio, un obelisco per commemorare la presa della Bastiglia a Parigi. Il prospetto architettonico fornisce anche le misure: altezza piedi 100, base piedi 82. Alla base sono rappresentate le battaglie di San Giorgio, della Corona di Lavis e di Rivoli. Sullo sfondo l'Arco d'ingresso al Campo Marzio del Revese 1608 e una panoramica su Monte Berico. 89 Tratta da VICENZA CITTA' BELLISSIMA Iconografia Vicentina a Stampa dal XV al XIX° secolo.

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MAPPE

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Dopo l’urbanizzazione di Vicenza Nova, nel 1913, nascono nuove strade, Campo Marzio resta. 69


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Mappa Turistica della cittĂ , circa 1960, in primo piano CAMPO MARZIO

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Porzione di mappa che identifica Campo di Marte e la Stazione Ferroviaria, inaugurata il 7 dicembre 1845

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Francesco Zampieri e Ing. Antonio Girotto – La Regia Città di Vicenza 1868 – 103 toponimi con Campo Marzio

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Da Biblioteca Civica Bertoliana Vicenza

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Cartina di Vicenza anni ’55 – Con il Campo Marzio, il Manicomio. Manca Viale Milano, che sarà costruito più tardi. 44

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Carmelo ContiConti – Le–Edicole religiose Vicenza Centro – conMarzio Campo Marzio Carmelo Le Edicole religiose –– Carta Carta didiVicenza del del Centro StoricoStorico – con Campo 4848


Brentari e Cainer – Guida Storica di Vicenza del 1888. 43 toponimi – primo piano Campo Marzio

Brentari e Cainer – Guida Storica di Vicenza del 52 1888. 43 toponimi – primo piano Campo Marzio 52

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1821 – Porzione–che evidenzia Campo Marzio e la Cavallerizza. Carmelo Conti – Mappa Le Edicole Carta di Vicenza del Centro Storico – con Campo Marzio Mappa 1821 –religiose Porzione che evidenzia Campo Marzio e la Cavallerizza. 48 54 54


e Cainer – Guida Storica di Vicenza delPolizia 1888. 43Locale toponimi– –Inprimo piano Campo Marzio Marzio Mappa diBrentari Vicenza Documento fornito dalla primo piano Campo Mappa di –Vicenza – Documento fornito dalla Polizia Locale – In primo piano Campo Marzio 52 56 56

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Ippodromo in Campo Marzio 1869 – Il 30 Aprile 1869 alcuni cittadini avevano costruito una Società per organizzare le corse dei cavalli. I soci

Ippodromo in Campo Marzio 1869 – Il 30 Aprile 1869 alcuni cittadini avevano costruito una Società per organizzare le corse dei cavalli. I soci indirizzavano alla Giunta Municipale un’istanza: «L’esempio delle città vicine indusse molti concittadini a formare il progetto di istituire anche in indirizzavano alla Giunta «L’esempio delleadatto città avicine indusse molti concittadini a formare il progetto di istituire questa nostra VicenzaMunicipale delle corse diun’istanza: sedili e biroccini. Unico spazio tale trattamento sarebbe il Campo Marzio, che negli anni decorsi vi si anche in questaprestò nostra delle corse di sedilie eforestieri. biroccini. Unico spazio adatto a taleatrattamento sarebbe il Campo Marzio, chealnegli anniladecorsi vi si conVicenza grande affluenza di cittadini I sottoscritti rivolgono preghiera codesta Onorevole Giunta a voler assoggettare Consiglio prestò con grande affluenza di cittadini e forestieri. I sottoscritti preghiera a codestaalOnorevole Giunta a voler assoggettare loro domanda, che venga a tale scopo assegnato uno spazio nel rivolgono Campo Marzio». La Commissione Giardinaggio composta da Jacopo Cabianca,al Consiglio la Caregaroche Negrin, Eugenio così si espresse: pel nel desiderio di fare un lavoro debba rimanere stabile ed abbia ad armonizzare coi Cabianca, loro domanda, venga a taleVolebele scopo assegnato uno«Noi, spazio Campo Marzio». La che Commissione al Giardinaggio composta da Jacopo successivi miglioramenti da introdursi in espresse: Campo Marzio, qualcosadidifare simile quello del della Valle di Padova». Il 4 abbia giugnoad 1869, la Caregaro Negrin, Eugenio Volebele così si «Noi,presenta pel desiderio unalavoro chePrato debba rimanere stabile ed armonizzare coi approvata e l’Ufficio Tecnico Comunale provvede al progetto. successivi miglioramenti da introdursi proposta in CampofuMarzio, presenta qualcosa di simile a quello del Prato della Valle di Padova». Il 4 giugno 1869, la proposta fu approvata e l’Ufficio Tecnico Comunale provvede al progetto. 61 94

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ANFITEATRO in CAMPO MARZIO secolo XVIII di Giacomo Leoni. Da Vicenza CittĂ Bellissima tabella 128. Biblioteca Civica Bertoliana.

La Giostra dell'anello in Campo Marzio

In Campo Marzio, veniva eretto un anfiteatro ligneo per la corsa dei cavalli sciolti o barbari. Gli spettatori prendevano posto in gradinate e logge attorno alla pista. Il circo veniva smontato e conservato nei Magazzini Comunali. Probabilmente il progettista del circo fu Andrea Palladio.

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Questa e seguenti figure:Incisioni Incisioniininrame ramedel del1800 1800e e1820. 1820.Percorso Percorsodal dalCampo CampoMarzio Marzioper perililSantuario Santuariodella dellaBeata BeataVergine VergineMaria. Maria.IIportici porticidi di Questa e seguenti 2 2figure: FrancescoMuttoni Muttonierano eranocompletati. completati.DiDiF.A. F.A.Disconzi. Disconzi.Notizie Notizieintorno intornoalalcelebre celebreSantuario SantuariodidiMaria MariaVergine. Vergine. Francesco 96

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Pianta di Vicenza. Incisione in rame. Anno 1838. Riporta la popolazione totale di 33.100 abitanti divisi in 15.934 maschi e 17.166 femmine. Non riporta la Stazione Ferroviaria perchÊ del 1845. Il Campo Marzio del tempo aveva un’estensione oltre San lazzaro.

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Mappa di Vicenza – Documento fornito dalla Polizia Locale – In primo piano Campo Marzio 56


Mappa ordinata Costantininel nel1844 1844– Campo – Campo Marzio in primo piano – Biblioteca Bertoliana Mappa ordinatasal salPodestà Podestà Gaetano Gaetano Costantini Marzio in primo piano – Biblioteca CivicaCivica Bertoliana 8484

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Pubblicità apparsa sul Giornale di Vicenza per l’apertura del Moresco nel dopoguerra

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Il parcheggio interrato di Viale Verdi è segnalato come Campo Marzio Il parcheggio interrato di Viale Verdi è segnalato come Campo Marzio

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Campo Marzio 1937

Campo Marzio 1937 1015

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Campo Marzio 1928

Campo Marzio 1928 106


Giovanni Da Schio

Documento del conte Giovanni Da Schio, Commissario alla toponomastica presentato alla Giunta comunale del 1914. La denominazione Campo Marzio è riportata piÚ volte nel testo Toponomastica ed ecografia a Vicenza pag. 242, edito a cura del Comune di Vicenza 1989

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Viale Dalmazia, toponimo deliberato nel 1927. 23


foto storiche

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LA STORIA DOCUMENTATA

Campo Marzio o di Marte è un toponimo molto diffuso

In questo trattato ho ricostruito 100 volte il nome che

A Roma è così definita un’area alla sinistra del Tevere adi-

co-toponomastiche.

in Italia.

bita a suo tempo alle riunioni dei comizi centuriati, poi

esercitazioni militari e sportive, ora è un rione di Roma.

Un altro toponimo, richiamandosi alle Assemblee degli antichi Franchi delle Gallie conquistate, era Campo di

Marzo o di Maggio, luogo in cui si riunivano in armi all’inizio della primavera per trattare affari importanti.

Per Vicenza invece le ricerche storiche sul nome si sono fermate acius termine latino che starebbe a significare Marcio ma anche Marzio.

spesso in città ha dato luogo a contrapposizioni stori-

A differenza di altri validi storici, la mia ricerca non si è rivolta all’etimo latino (non ho sufficienti competenze ma bensì alla Storia della Possessione Comunale denomi-

nata Campo Marzio che tanto ha significato per la città, per la mancata riduzione a Parco, per il collegamento

con il Santuario di Monte Berico, per l’investimento di

capitali pubblici che nel tempo non hanno ridato nessun beneficio ai Cittadini.

Dimostrato che il prato verde non era marcio perché dal

Con orgoglio, senza pregiudizi, ho comunque verificato

mologie non documentate che, qualche cronista ancora

su campo marzio, abbia mai preso in esame l’Archivio

tedesco guisega - contrada a prato - ed eliminando eti-

sottoscrive, sono dell’opinione che come Roma, Trieste, Marostica, Arzignano e tante altre città che il luogo

appena fuori la nostra città, fosse sede di esercitazioni e

manifestazioni militari, parate, attività sportive e pertanto il suo toponimo dovrebbe essere CAMPO MARZIO.

che nessun storico vicentino, alla ricerca di documenti

Storico Amministrativo del Comune di Vicenza a Palazzo Trissino, io da solo ho cercato di fare del mio meglio, offrendo a Vicenza, Città Bellissima, la Ricerca. Luciano Parolin

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