MEDIA PARTNER
www.voiceovernetwork.it
Ascolta la radio su ecomagazine voiceovernetwork.it
agosto 2011
anno 1- numero 3
Ascolta la radio su
radiovoiceover.it
CARTA RICICLATA 100% Revive Pure - White Offset
MUSICA ETRURIA ECOFESTIVAL
Anatomia di un successo
CINEMA FRANCESCA MUCI Alla scoperta della Terra Santa
TV
A tu per tu con ...
VoiceOver Ma gazine: di A sso cia zione C ultura le VoiceOver, via V i l ni us snc - Ladi spol i (Rm) - COPIA OM AGGIO
ARIANNA CIAMPOLI
GUIDA SPETTACOLI All'interno tutti gli eventi di Agosto
WARNING PIANETA IN AFFANNO
Pizzo del Prete: Cronaca di una protesta
Ecostar in difesa del Pianeta
Teatro: Ecologia shakespeariana
Manuale di sopravvivenza nucleare 3^ puntata
CAFFETTERIA Yogurt – Frappé – Gelati – Granite – Thè e tisane – Cioccolate Calde BRUNCH Il tuo pranzo veloce con una vasta scelta di piatti o di insalate HAPPY HOUR TIME Apericena: Gustose ricette proposte in un buffet tutto da assaporare Aperidegò: Degustazione di salumi e formaggi RISTORANTE Vieni a gustare il nostro curioso menu nell’incantevole cornice di Piazza Risorgimento WINE-BAR Selezione dei migliori vini locali e nazionali e delle più buone birre artigianali.
LIVE MUSIC: VENERDI dalle ore 22 alle 24 concerti in acustico DOMENICA dalle 19 alle 22 piano bar Agosto
Martedì 2 agosto APERICENA PIANO E VOCE
Martedì 9 agosto APERICENA BLUES
Venerdì 19 agosto GLI OLTRE
Mercoledì 3 agosto APERICENA JAZZ
Mercoledì 10 agosto DIXIELADIES
Sabato 20 agosto SINDROME LITFIBA
Programma
da questo mese tutti fuori nel nostro comodo e suggestivo dehors!
Giovedì 4 agosto FERRAZZA TRIO - JAZZ Ore 21:30
Giovedì 11 agosto APERICENA ROCK ACUSTICO
Domenica 21 Luglio THE ZAMBRA DIXIE BAND
dalle 19.00
dalle 19.00
dalle 19.00
Dixieland/Jazz - Ore 21:30
dalle 19.00
Venerdì 12 agosto BANDA MAX
Sabato 6 agosto BROTHER’S IN MUSIC
Sabato 13 agosto JOHN B. BLUES UNPLUGGED
Domenica 7 agosto GPS ORGAN TRIO
Domenica 14 agosto ORFEO
Swing - Ore 21:30
Jazz - Ore 21:30
Cover Band Ufficiale – ore 21:30
Dixieland/Jazz – ore 21:30
Venerdì 5 agosto TOMASELLI 4ET
Canzoni Napoletane - Ore 21:30
Tributo a Baglioni – ore 21:30
Rock’n Roll - ore 21:30
Venerdì 26 agosto FERRAZZA TRIO Jazz - ore 21:30
Blues - ore 21:30
Jazz - ore 21: 30
CAFFETTERIA – RISTORANTE – WINE BAR Piazza Risorgimento, 16 00052 – Cerveteri 06.90209750 www.rendezvousbistrot.it seguici anche su Facebook Rendez-Vous Bistrot 2
SoMmaRio
4
ETRURIA ECO FESTIVAL
TV A tu per tu con...
6
... Politicamente SCORRETTO
Rubrica Per una vita
MENOAMARA
10
... Rubrica
DAGLI OCCHI DI UN 2.0enne
LA LIBERTÀ ATTACCATA A 4 FILI
... Locura MUSICFEST 2011
Cinema ... Francesca Muci
La SANTA GERUSALEMME
Il sapore
DELLA MUSICA
12
eventi
GUIDA DI AGOSTO Stacca l'inserto e portalo con te
20
Fotografia
Teatro
ECOLOGIA SHAKESPEARIANA
Arte/Design
LA POLAROID
CARRELLATE D'ARTE
... Rubrica
...
SCOUTING
ROMANZO D'APPENDICE Wj del mese
A TUTTA DANCE PALINSESTO
27
PICCOLI SCIENZIATI? NO GRAZIE
I BAMBINI DI YAKO
29
VOICEOVER ECOMAGAZINE Anno 1 – Numero 3
Direttore responsabile: Alessio Caprodossi Responsabile editoriale: Emiliano Giacinti Responsabile commerciale: Lorenzo Croci Gianfranco Marcucci, Michela Andreini, Roberto Brini, Simone Giacinti, Igor Artibani, Marco Filacchioni, Alessia Fiorani, Paolo Trucchi, Simone Bracci, Alessio Pascucci, M., Marzia Maier, Italo Gionangeli, Serena Costantini, Fabio Palumbo, Francesca Pompili, Stefano Frischigneto, S.G. il Nipote, Aldo Anchisi, Giuseppe Carella, Jack.
21
Rubrica
ANEDDOTI DEL ROCK ...
ACCADDE Oggi
Memorie d'America
STEPHEN KING
AFRICA blog ... London UNDERGROUND
www.voiceovernetwork.it
Hanno collaborato:
25
... RADIO VoiceOver
Psycover
Solidarietà
8
Sport estremi
ECOSTAR IN DIFESA DEL PIANETA
24 28
L'INCUBO DELL'INCENERITORE
IL VECCHIO e IL BAMBINO
15 /18 26
Immaginate un paese povero e quasi completamente disabitato, inserito in una regione ancora più povera, pressoché abbandonata e destinata all'oblio.
Cronaca di una giornata di protesta
Rubrica
13 23
5
di Alessio Caprodossi
I
Musica
ARIANNA CIAMPOLI
11
EDITORIALE
Fuori TEMA ... OROSCOPO agosto
30
Progetto grafico: Radici Creative Via La Spezia, 74 00055 - Ladispoli (Rm) info@radicicreative.it
Art director: Jessica Sergi Editore: Associazione Culturale VoiceOver Presidente: Matteo Forte Via Vilnius snc 00055 Ladispoli (Rm) 06 99 22 01 46 info@voiceovernetwork.it
Stampa: Tipografia Agnesotti Viterbo (Vt) Chiuso in redazione martedi 31 maggio 2011 Magazine in attesa di registrazione al Tribunale di Civitavecchia
Immaginate, pure, però, che improvvisamente questo paese si risveglia dal torpore e, grazie all'intuizione di un suo figlio, trasforma la povertà in ricchezza e la tristezza in gioia. Come? Trasformando il paese in un'oasi che produce da sola tutta l'energia di cui ha bisogno. Utilizzando solo quello che la natura gli riserva, cioè legno, rifiuti, mais e grassi vegetali, da cui si ottengono riscaldamento, gas, elettricità e carburante per le automobili. Ora pensate che tutto questo è vero ed è quello che si è verificato a Gussing, cittadina di poco meno di quattromila anime del Burgenland, la regione più povera dell'Austria, dove grazie alla centrale elettrica da 4,5 megawatt alimentata a biomasse (cioè materiali di origine animale e vegetale che non hanno subito nessun processo di fossilizzazione) e altre due centrali più piccole da 0,5 megawatt, le emissioni di biossido di carbonio sono state ridotte del 93%. Una rivoluzione che permette di guadagnare ogni anno più di 500mila euro dalla vendita alle regioni limitrofe dell'energia prodotta, la cui quantità è di molto maggiore rispetto al fabbisogno della cittadina, dove da oltre dieci anni il turismo ha subìto una clamorosa impennata, con oltre 5000 turisti che ogni anno vengono a curiosare (e imparare) i segreti di quest'economia alternativa. Facile in un paesino del genere, si può obiettare. Pochi abitanti, pochi bisogni, pochissimi problemi. E questo è indubbiamente un grosso vantaggio. Non si può pretendere, infatti, che l'Italia, intesa come paese nel suo complesso, possa diventare una Gussing ad ampio raggio e in breve tempo. Questa è pura utopia. Ma che la nostra Italia debba imitare Gussing nel concepire, elaborare e praticare una nuova mentalità, volta a preservare l'ambiente non è un auspicio bensì una necessità. Sempre più spesso si sentono snocciolare dati e termini alquanto ostici per chi non mastica la terminologia tecnica. Al proposito è illuminante la tesi descritta da Ilaria D'Aprile nel suo "Abbecedario verde". in cui si sottolinea il bisogno di creare e sviluppare una educazione sostenibile a partire dalla scuola. Cioè dai bambini. Da loro si deve cominciare, perché è alle loro fresche menti che vanno insegnati quali sono i comportamenti e le azioni da realizzare (e quelle da evitare) per salvaguardare Madre Terra. Un percorso lungo e complicato, che ormai non è più possibile rimandare.
ETRURIA ECOFESTIVAL
S
Si scaldano i motori (ovviamente solari) per la quinta edizione dell’Etruria Eco Festival, che si terrà nel Comune di Cerveteri, a cavallo fra agosto e settembre. Siamo giunti alla quinta edizione. E questo fatto, di per sé, è già un risultato enorme. Sembra un’era fa quando, durante l’occupazione contro la riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord, un gruppo di ragazzi pensò di organizzare una manifestazione musicale che mantenesse alta l’attenzione sulle tematiche dell’ambiente, quell’anno e, forse chissà, anche negli anni a venire. Non avremmo certo mai immaginato che, velocissimamente, l’Etruria Eco Festival, sarebbe diventata parte integrante delle nostre vite e, soprattutto, un appuntamento fisso prima per le nostre città, poi per il comprensorio e, alle fine, per tutto il centro Italia. Ci continuano ad arrivare mail di gente che ci dice che verrà all’evento, che ci sostiene, che ci fa i complimenti. Senza pensare che nessuno di noi avrebbe mai immaginato che ci avrebbero affidato l’ideazione e l’organizzazione del concerto di chiusura della campagna nazionale referendaria (IoVoto), né tanto meno che l’Etruria Eco Festival avrebbe vinto il premio miglior festival italiano attribuito dal MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, proprio qualche settimana fa (lo ritireremo il 23 settembre a Faenza).
in nessun modo. Ed è per questo che non siamo ancora contenti. È necessario trovare soluzioni alternative per tante cose e in primo luogo per i consumi degli impianti audio e luci, apparentemente non abbattibili. Ma, per fortuna, da qualche settimana possiamo contare sulla sapiente collaborazione del professor Livio De Santoli, Energy manager della Sapienza, già Preside della Facoltà di Architettura, che da anni sperimenta nuove tecniche per la produzione di energia ecosostenibile e che oggi è in squadra con noi. Così come è in squadra Luca Fornari, organizzatore storico del Concertone del Primo Maggio, che ci riempie di consigli, di suggerimenti e di tanti tanti contatti. Ma la nostra principale alleata è certamente la musica, che ha sempre giocato un ruolo importantissimo nel nostro festival. Abbiamo potuto contare su alcuni tra i migliori musicisti rock come Daniele Silvestri, Max Gazzé, Simone Cristicchi, Antonella Ruggiero, Modena City Ramblers, Mannarino insieme a tanti nomi della scena indie come Wogiagia, Piotta, Meganoidi, Ratti della Sabina, Underdog. Poi c’è stata tutta l’esperienza dell’Etruria
L’attenzione della stampa nazionale e le presenze dello scorso anno (più di 35.000) ci hanno gratificato enormemente, è vero. E hanno fatto sì che qualcuno scrivesse di noi definendoci “la più grande manifestazione eco musicale d’Italia”; ma, che ci crediate o no, la cosa che ci ha fatto più piacere, al di là dei numeri, è stata la continua ricerca a cui il festival ci ha “costretto”; ricerca di nuovi strumenti ecosostenibili da impiegare nell’organizzazione per abbattere i consumi, ricerca di nuovi approcci per ridurre le emissioni. E così, all’uso della carta riciclata, presente fin dal primo anno, abbiamo affiancato la distribuzione di acqua pubblica, l’utilizzo di materiali ecosostenibili negli stand, la vendita di prodotti biologici e a km zero nell’area destinata alla gastronomia, la riduzione delle necessità di approvvigionamento energetico, gli accordi con la COTRAL per la messa in funzione di navette gratuite che portassero il pubblico da Roma, la riqualificazione del patrimonio arboreo urbano e, infine, proprio lo scorso anno, la piantumazione di 65 alberi di olivo. E quest'ultimo escamotage ha compensato quella CO2 che proprio non siamo riusciti ad abbattere
ANATOMIA DI UN FESTIVAL
L’Etruria Eco Festival esiste da 5 anni. E questo fatto di per sé obbliga noi organizzatori a fermarci un attimo per girarci indietro, ad osservare le ceneri del lavoro svolto e travolto dal tempo; e nello stesso tempo risuona alle nostre coscienze come monito: cosa abbiamo fatto in questi anni? In che direzione va il lavoro effettuato? E in che maniera rimanere fedeli allo spirito originario del festival, alla sua voglia di non accettare compromessi, alla sua esigenza di manifestarsi come elemento di rottura rispetto a proposte culturali che si appiattiscono sempre più sugli schemi del facile consumo; dove alla ricerca di una verità ed un’evoluzione sostanziale si preferisce sempre e comunque un effimero “sviluppo” materiale che, alla fine dei conti, significa solo più asfalto, più case/prigioni, aria e acqua sempre più tossiche, e menti sempre più controllate dall’esterno? “L'evoluzione sociale non serve al popolo, se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero”, cantava Battiato nell 1982, e quasi trent’anni dopo ancora questa frase
do. Senza entrare nelle singole questioni, che meriterebbero una per una di essere sviscerate con grande attenzione e delicatezza, quello che continuiamo a chiederci rimane: cosa vuol dire parlare Veramente di Ecologia? Tutti ne parlano. E intanto gli stessi assistono silenziosamente (quando non in maniera complice) ai piani di un governo mondiale per il controllo artificiale del clima attraverso improbabili impianti elettromagnetici, a strane scie lasciate da aerei militari che continuano a graffiare i nostri cieli regalandoci aurore boreali in tutto il comprensorio, ad un indiscriminato utilizzo dei pochi ruscelli rimasti per gli scarichi delle fabbriche di progresso, ad inutili imballaggi e all’incentivo della cultura dell’usa-e-getta, ai massacri di bestiame torturato in incommentabili lager… ma piano sorge, flebile, una risposta: per parlare di ecologia, occorre una nuova sensibilità nel rapporto tra noi e il circostante. O forse una sensibilità antica, ormai perduta. E la citazione di Battiato torna in tutta la sua urgenza. Cosa può aiutarci a far si che tale
viene a porsi fra noi e I nostri intenti. Cosa vuol dire lavorare nell’arte? Cosa vuol dire promuovere una cultura che favorisca la nascita di un pensiero critico all’interno dell’individuo? Cosa accade quando si diventa cassa di risonanza per emozioni differenti, non più legate alla paura e all’egoismo delle quali ci nutre l’informazione standardizzata, ma vicine ad un cammino di comunione e condivisione, dove pace e sviluppo collettivo in armonia col tutto non sono più idee della mente, ma diventano il vero terreno di confronto in cui ognuno di noi è chiamato a mettersi in gioco? Possiamo forse cominciare, per conoscerci e comprenderci, dalla domanda più scottante di tutte: cosa vuol dire parlare di Ecologia? L(a) ECO infatti sembrerebbe mettere tutti d’accordo, visto che assistiamo in questi ultimi anni alla nascita di benzine ecologiche, centrali a carbone o nucleari ecologiche, disboscamenti ecologici, costruzioni in cemento ecologico, impianti ecologici per incenerire rifiuti, gallerie ecologiche ad alta velocità e via dicen-
4
Aspettando EEF5 19 20 21 agosto Piazza S. Maria Cerveteri EEF5 2 3 4 settembre Parco della Legnara Cerveteri
di Alessio Pascucci Jazz Fest (con artisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Danilo Rea, Seamus Blake, Roberto Gatto, Aires Tango, Aldo Romano), che è iniziato come un percorso a sé stante, ma che da quest’anno si unisce alla componente pop-rock per creare un’unica grande iniziativa. Poi c’è tutta la sezione dedicata ai gruppi emergenti del territorio, che da anni condividono il palcoscenico con questi grandissimi professionisti. Insomma le componenti ci sono tutte. E noi, nonostante le nuove difficoltà incontrate, siamo pronti. Mancano pochissime ore, una manciata. Vogliamo sorprendervi con il cartellone di quest’anno e contiamo sulla vostra presenza all’interno del meraviglioso Parco della Legnara. Stiamo sistemando gli ultimi dettagli e, a breve, sul nostro sito www.etruriaecofestival. it, potrete vedere le date e il programma definitivo. Vogliamo però ringraziarvi, con tutto il nostro cuore verde, per i tanti incoraggiamenti con cui ci avete sostenuto in questi anni. Quando le luci si spengono, si sentono le prime note e vediamo il pubblico che guarda verso il palco, ci sentiamo veramente a casa. E quell’emozione non ha nessun prezzo.
di M. sensibilità fiorisca o rifiorisca nelle profondità di noi stessi e di tutti coloro con cui entriamo in relazione? L'arte sembra ancora, in alcuni casi, il medium attraverso cui una tale magia possa avverarsi. La condivisione certamente ne è la condizione imprescindibile. Lo scambio di informazioni reali la condizione necessaria perché il tutto possa svilupparsi in uno stato di sincerità. Su questi pilastri dunque tenderemo ogni giorno di rifondare il nostro lavoro. L'unico strumento che avremo sarà quello di mettere ogni volta, e sempre daccapo, tutto in discussione. Per non fossilizzarci in uno schema ormai cristallizzato, per non cadere in un percorso autoreferenziale e poco utile a qualsiasi forma d'evoluzione, per non dimenticare la ricerca, perché non si spenga la fiamma dell'amore. Perché tutto non diventi, col tempo, ovvio, per tutto questo dobbiamo continuare a chiederci che cosa abbiamo fatto fin ora, e che cosa stiamo per fare. Questo, crediamo, dovrà essere lo spirito con cui affrontare la quinta edizione!
L’incubo dell’ inceneritore
Cronaca di una giornata di protesta
inforzvalcanneto@gmail.com rzvalcanneto.blogspot.com
I
In questi ultimi tempi le mie nottate non sono più serene: come nei film di fantascienza che vedevo da ragazza, mi ritrovo a sognare montagne di rifiuti e grossi ratti, tra i quali mi aggiro, e sono disperata! di Roberta Rognoni Sono una cittadina residente a Valcanneto da diciassette anni. Mi sono trasferita da Milano dove ho abitato fin dalla nascita, dal 1949 e…non pensavo a questa età di tornare sulle “barricate”! La mia, come quella di tanti, è una scelta di vita: amo la natura e il mare, il verde e le lunghe passeggiate con il cane nei boschi o sulla spiaggia d’inverno. A Milano non avevo tutto questo, ero costretta nei weekend a migrare in Liguria dove la mia mamma ha una casa per le vacanze. Ben duecento chilometri ogni settimana! Qui, invece, ho
tutto a portata di mano e lo sto perdendo tra l’assenteismo dei più, ma perché? Tutti i risparmi di una vita sono rappresentati dalla casa che, con tanto entusiasmo, io e mio marito ci siamo comprati nell’ormai lontano 1994, e andrà tutto vanificato se la presenza dell’inceneritore incomberà sul nostro centro residenziale. Il problema dei rifiuti è un problema annoso, rimandato sempre nel tempo, come se si potesse aggiustare da solo! E adesso siamo noi cittadini a subirne le conseguenze. Qui a Valcanneto sono due anni ormai che pratichiamo la raccolta differenziata porta a porta con il consenso di gran parte dei residenti. E per tutto questo il premio sarà una bella discarica con annesso ince-
qualcosa stava succedendo, anche se faceva finta di non accorgersene. Assieme ad un gruppo di cittadini benpensanti, ma molto arrabbiati, ho partecipato alla fondazione dell’Associazione “RIFIUTI ZERO VALCANNETO” per poter dare un contributo maggiore a questa causa che nessuno vuole perdere. Così stampo volantini e assieme a tanti altri li consegno porta a porta, aiuto ad attaccare i manifesti, faccio i comunicati stampa, collaboro nel fabbricare striscioni fatti con le lenzuola che ciascuno di noi riesce a reperire e poi riunioni, assemblee, manifestazioni di piazza, fiaccolate! Sballottati tra il WWF, che ci dice di non farci condizionare da falsi allarmismi, e molte correnti che ci avvertono di non abbassare la guardia, passiamo le nostre giornate ad attrezzarci. Quest’anno niente vacanze, ma pochi giorni a turno per non mancare come presenza sul comprensorio. Attualmente siamo impegnati ad organizzare un grosso coordinamento tra tutte le associazioni e i comitati presenti sul territorio che intendono unirsi al nostro gruppo e va aggiunto che ogni martedì, giorno della riunione da Don Luigi, presso la sua parrocchia de I Terzi, siamo sempre di più. E dovremo essere veramente tanti di più per quando sarà indetta la grossa manifestazione in programma a settembre nella Capitale. Purtroppo i giovani sono un po’ latenti, e questo è un peccato perché loro non lo sanno, ma sono una grande risorsa. Il futuro è solo loro, ma perché non si muovono? E purtroppo non sanno neanche che tutti uniti farebbero una forza immensa, da far tremare chi ci comanda, e allora perché DORMONO? Cos’è questo torpore che vi ovatta? Il mondo è vostro, fate vedere che ci siete anche voi e soprattutto che CONTATE!
neritore a due (2) chilometri di distanza: UNA BEFFA! Noi contribuiamo per rendere il territorio più pulito e in cambio ci prenderemo la diossina prodotta dalle polveri sottili dell’inceneritore (ha un raggio di mortalità fino a dieci chilometri e di inquinamento fino a cento), ma non i contributi della Comunità Europea, perché andranno al Comune di competenza, ovvero Fiumicino. Qualcosa non mi torna! Come molti sapranno, sono iniziate le prime manifestazioni cittadine a dimostrazione della ferma disapprovazione dell’installazione di questo mostro nel nostro comprensorio, per la precisione a Pizzo del Prete. Tutti noi pensiamo che non ci siano le condizioni per poterlo fare, dai vincoli paesaggistici, ai reperti archeologici, dal riconoscimento di prodotti agricoli di alta qualità, ad allevamenti di bestiame pregiati nutriti biologicamente. Ma tutti noi ci chiediamo: com’è che tutto questo non basta a chi ci governa? Quali strane alchimie ci devono essere in più a quanto sopraelencato? Vogliamo aggiungere che abbiamo alle spalle la discarica di Cupinoro? Che la Centrale a carbone incombe sempre? Che Malagrotta è vicina e presto ci sarà anche il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino con gli aerei che ci scaricheranno addosso il doppio di quello che abbiamo ingoiato finora? Così le mie giornate sono cambiate. Da serena e felice casalinga, in pensione da qualche anno, con impegni solo familiari e di routine, ora mi ritrovo come quando da ragazza mi unii a tanti altri giovani per occupare il palazzo della Triennale a Milano, all’interno della quale scrivere articoli per la stampa, per informare il “ventre molle” della città che
Perchè NO
all'inceneritore I cittadini di tutti i comuni del comprensorio, da Fiumicino a Cerveteri, da Ladispoli ad Anguillara, passando per Manziana, Canale Monteranno, Trevignano e dintorni, si sono uniti contro l'inceneritore che si vuole realizzare a Palidoro, previsto nella campagna di Castel Campanile (nel comune di Fiumicino). La nostra è un’area di assoluto pregio. In pochissimi chilometri troviamo la Necropoli etrusca della Banditaccia (sito UNESCO dal 2004), i castelli di Bracciano e Santa Severa, i meravigliosi borghi medievali di Sasso e Ceri, il lago di Bracciano, i monti della Tolfa, la nera spiaggia ferrosa che caratterizza l’intero litorale, Macchia Tonda, il bosco di Palo (anche sede di un’importante oasi del WWF), la palude di Torre Flavia. Senza contare le prelibatezze enogastronomiche che affiancano vino e olio, prodotti agricoli famosi in tutta la penisola, come per esempio i carciofi e le pesche. Questo paradiso continua a subire attacchi ambientali da tutte le direzioni. Non bastavano, nel raggio degli stessi pochi chilometri, la discarica e inceneritore di Malagrotta, la discarica di Cupinoro, l’aeroporto di Fiumicino e il più grande polo energetico d’Europa (Civitavecchia). Prima hanno voluto riconvertire a carbone la centrale di Torre Valdaliga Nord, poi hanno deciso di potenziare l’aeroporto e adesso vogliono una nuova discarica nel comune di Allumiere e la nuova discarica-inceneritore di Roma, proprio a Castel Campanile nei pressi di Palidoro. Non servirebbe dire che tutto ciò va contro la vigente legge del codice ambiente 152/2006, che prevede il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012, e contro le direttive della Comunità Europea. Non servirebbe ricordare che il Lazio, ad oggi, ha raggiunto appena il 16% di raccolta differenziata (e quindi interrogarsi, magari, sul perché sia ancora così effimera la percentuale…). Non servirebbe ripetere quanto importante sarebbe avviare una seria raccolta differenziata a Roma e nelle aree circostanti. Basterebbe vedere i dati scientifici che testimoniano quanto e come aumentino le patologie mortali (ma anche quelle di chi rimane colpito gravemente con danni permanenti) nelle aree in cui arrivano questi eco-mostri. Non possiamo assistere impassibili alla distruzione della nostra economia, del nostro meraviglioso paesaggio, dei prodotti agricoli che rappresentano la nostra tradizione. Non possiamo guardarli immobili mentre avvelenano l’aria e uccidono il futuro e la salute dei nostri figli. Devono sentire il nostro grido di protesta. E devono ascoltarci.
Politicamente
SCORRETTO
F
Finalmente possiamo smettere di fare la differenziata, di dividere la plastica dal vetro e il metallo dalla carta, di avere cinque secchi stipati in cucina e di doverci fare cento chilometri alla ricerca delle campane. Ora costruiranno questo super inceneritore e tutti i nostri sforzi di differenziare saranno bruciati via con un secondo. Ma, a detta di chi ci governa, questo non sarà l’unico vantaggio. Potremmo smettere di andare dal medico per le influen-
di Pascuino pascuino@voiceovermagazine.it ze o i raffreddori, visto che le patologie che ci arriveranno dalle polveri sottili renderanno quei disturbi quotidiani irrilevanti. Tutti gli agricoltori della nostra zona non dovranno più piegare la schiena sui campi perché la nube che si abbatterà sui loro prodotti li renderà invendibili. Ma il vantaggio più grande sarà il non doverci più recriminare di non aver saputo investire sul turismo: quando i fumi dell’inceneritore distruggeranno definitivamente
5
le nostre meraviglie archeologiche, sarà stato un bene il non averle sapute valorizzare. Perché ce la prendiamo tanto, allora? Perché la salute nostra e dei nostri figli non ha prezzo, perché siamo stufi che decisioni sulla nostra vita e sull’economia del nostro territorio passino sopra le nostre teste e perché dopo Cupinoro, Malagrotta e Torre Valdaliga Nord siamo saturi dei loro abusi. Per questo continueremo a lottare. Soprattutto per questo.
Tv a tu per tu con…
ARIANNA CIAMPOLI di Alessio Pascucci
E
Eclettica conduttrice televisiva e radiofonica, Arianna Ciampoli è una donna super impegnata. Fresca reduce dalla maratona di “IOVOTO”, il concerto a favore dei 4 sì ai referendum, che ha presentato a piazza del Popolo, si può ascoltare in questi giorni dal lunedì al venerdì su Radio Uno, dalle 7:30 alle 9:00 con “UN’ESTATE FA”, mentre in video è protagonista di “COMINCIAMO BENE ESTATE”, su Rai Tre dalle 10:30 alle 13:00. Ci riceve a casa sua, in un ambiente molto ospitale, pieno di colori. Alle pareti tanti quadri e fotografie e soprattutto un’infinità di opere di sua figlia Angelica, 6 anni, a cui la mamma ha permesso anche di colorare a proprio gusto una delle porte della casa. Arianna mi raggiunge sorridente, prende da una libreria zeppa di cd “Automatic for the people” dei R.E.M. e lo infila nello stereo. Partono le prime note di “Drive”: siamo pronti per iniziare la nostra chiacchierata… Arianna, la tua carriera è cominciata in una piccola radio di Pescara e, proprio in questi giorni, ritorni alla tua antica passione con una trasmissione sulla più importante emittente radiofonica italiana. Come è nata questa passione? «Ho cominciato per gioco a 15 anni. A Pescara c’erano due speaker che avevano messo su una trasmissione molto coinvolgente dove si poteva anche andare a “vedere” la radio. Erano un po’ i Fiorello e Baldini pescaresi. Un giorno mi hanno mandato in diretta senza che lo sapessi e di lì a poco mi hanno proposto di fare una rubrica tutta mia dal titolo “Filo di Arianna”. Una quindicenne che girava come una pazza per la riviera facendo domande come “il primo bacio”, “se avessi una bacchetta magica”. Era un vero e proprio gioco per me: quando non riuscivo a finire le interviste, coinvolgevo una mia amica coetanea che si spacciava per una vecchietta o qualcun altro che faceva il meridionale. Poi ho continuato a fare programmi sempre più impegnativi… ». A tal proposito, sappiamo che, proprio come capita nella nostra web-radio, anche tu facevi la parte tecnica da sola? «È vero e per me che non sono poi tanto tecnologica è una cosa strana pensare che gestivo tutte le apparecchiature della stazione, che addirittura a volte aprivo la radio o che con la matita facevo fare un mezzo giro ai nastri delle cassette (perché c’erano ancora le cassette!) per non farle smiagolare».
6
Come si concilia questa immagine che abbiamo di te, completamente immersa nella comunicazione e questa distanza dalla tecnologia che ci dici? «Io non mi sento di vivere nel mondo della comunicazione. Vivo in un mondo molto mio, a fatica, e il mio lavoro è soltanto una parte del tutto». (mentre dice questo le arriva un sms sul telefonino e, continuando a parlare, Arianna risponde velocissimamente). In realtà il telefono lo usi però? «Squilla in continuazione e credo di essere una delle persone più veloci del mondo a scrivere messaggi anche senza guardare la tastiera. Sono molto appassionata e affascinata della rete e, come vedi, a casa mia c’è sia la corrente elettrica che la televisione… però uso poco la posta elettronica, che non sento uno strumento mio… diciamo che, in piena era della comunicazione, se qualcuno mi scrive una mail importante, deve poi mandarmi un sms per avvertirmi di leggerla… ». Ma torniamo al tuo percorso: dalla radio di Pescara arrivi alla televisione nazionale. Come è successo? «Lo dicono tutti, ma nel mio caso è proprio vero: una mia amica ha risposto a un annuncio su Telemontecarlo. Lavoravo in radio da sei anni. Lei mi ha incitato a provare, ma l’ho fatto senza nessun aspettativa. Come se oggi qualcuno mi dicesse di mandare un curriculum a Hollywood perché Spielberg cerca un’attrice». E a Telemontecarlo inizia anche il tuo percorso con i giovani e i giovanissimi (con il programma “Solletico”) che poi sarà una costante di tutta la tua carriera.
«Credo di essere una delle pochissime conduttrici che ha iniziato con i grandi e che, dopo pochi mesi, ha accettato di passare ai bambini. A me i ragazzi incuriosiscono tantissimo. Ho una cuginetta diciottenne e vivo moltissimo la sua vita. Un po’ è anche perché con una parte di me sono ancora ferma a 17 anni». E quanto il mestiere che fai ti consente di mantenere questo spirito? «Lo spirito, la nostra essenza, è quella cosa che non comandi, che non domini, che puoi nutrire e che si muove e ti trascina come vuole. In realtà io sono davvero così e più cresco e più mi accorgo di avvicinarmi a quello che sono. E allo stesso tempo più mi allontano dall’idea di ciò che pensavo di dover essere. Questo lavoro tiene sempre attiva la mia curiosità e la parte di cui mi nutro, che è lo scambio di vite con gli altri che incroci sul tuo percorso. Anche non essendo ingenua, non sono una di quelle persone che crede che in questo mondo facciano tutti schifo. E sono riconoscente a tutte quelle persone che scrivono bei libri o che fanno musica su cui sogno e piango. Il mio spirito si nutre di queste cose e il lavoro mi ha dato queste opportunità». Quali sono le persone che hanno avuto un’influenza importante nella tua vita? «Non so rispondere a questa domanda. Per certo hanno avuto un ruolo fondamentale i miei amici, che sono le mie colonne portanti, e che ci sono sempre. Alla mia vita ha poi dato tantissimo Fabrizio De Andrè e mi chiedo spesso cosa direbbe di questa Italia di oggi se fosse ancora con noi...e, come lui, mi hanno dato molto artisti come Rino Gaetano, Franco Battiato e Ivano Fossati». La musica - che fa da sottofondo alla nostra intervista - sembra molto presente nella tua vita. Quanto è importante? «Posso rispondere con una frase di mia figlia. Un giorno avevamo degli amici a casa. Appena mia figlia si sveglia dice: “Accendiamo la musica, perché mia mamma non vive senza la musica”. Credo che sarò veramente finita solo quando non avrò più la musica. Quando penso alle
cose che mi spaventano di più, penso che comunque, ci sarà sempre la musica ad aiutarmi». Perché hai sostenuto così da vicino la manifestazione IOVOTO? «Ho accettato con grande entusiasmo. Questo paese fermo, immobile, mi ha messo addosso una sensazione strana. Non trovo il termine esatto, è qualcosa tra la rabbia e l’angoscia. Tutte le aperture di movimento mi appassionano, questa Italia che ha iniziato a destarsi, a scegliere. Quando i giovani hanno iniziato a muovere qualcosa, io che continuo ad amare questo Paese, io dovevo esserci. Moni Ovadia, in un’altra manifestazione, aveva detto: “Sono qui per esserci”. Per me è stato lo stesso, anche perché credo che mia figlia un giorno
7
potrebbe chiedermi: “Tu che facevi?”». Che consigli possiamo dare ai giovani che vogliono fare spettacolo? «Mi trovo in difficoltà a rispondere a questa domanda. Ho cominciato rispondendo a un annuncio in televisione per un provino. Oggi, credimi, non saprei dove trovare i provini. Anche io, che credo nella gavetta infinita, sarei disponibile ad andarli a fare, ma a volte sembra che si preferisca imporre un presentatore piuttosto che pensare a quello che può essere il migliore per quel ruolo». E che ruolo gioca la bellezza? «Per questo lavoro non ci sono codici. E poi la bellezza è una cosa così complessa. Probabilmente la domanda più difficile che mi abbia mai fatto mia figlia è stata: “Ma perché piaci a tutti?”. Come risponderle? Non puoi dirle perché sei bella, altrimenti le metti addosso un’idea e una responsabilità eccessiva. La bellezza può aiutare, ma è anche un’arma a doppio taglio che può farti giudicare troppo velocemente. Una volta, dopo una trasmissione, un esponente riconosciuto della cultura italiana mi si avvicina per farmi i complimenti e mi dice, con stupore, “però lei non è soltanto carina è anche intelligente”… ». Ci hai mostrato alcune fotografie meravigliose che hai scattato. Allora è vero che tuo nonno ti ha trasmesso questa passione per la fotografia artistica? «Ho ereditato questa passione. Quando vedo un qualcosa che mi colpisce, come un paesaggio, il mio istinto si divide equamente tra fotografarlo o dipingerlo. Non sono capacissima di fare né l’una né l’altra cosa, ma devo immortalarla. Mio nonno era ipercritico, tornata da un viaggio quando gli mostravo le mie fotografie me le scartava tutte; solo due volte nella vita mi ha detto: “Questa è da concorso” e non sai che orgoglio». Ci hai confidato che saresti disponibile a fare una rubrica sul nostro magazine. Quando inizierà? «Quando vincerò la pigrizia». Ora che la cosa è pubblica, cara Arianna, non avrai più scampo!
Per una vita
MENOAMARA
“Cara Parigi cara”
di Serena Costantini
C
Ci sono giornate in cui il lavoro che faccio mi sembra fantastico. Scrivere è sempre stato il mio sogno e negli ultimi anni ho avuto parecchie possibilità di praticare l’agognata via, intervistando persone interessanti e redigendo articoli tra l’Italia e la Francia. Insomma cosa potrei desiderare di più? Uno stipendio, credo. So bene che nel passato le migliori opere letterarie sono state create da scrittori che vivevano poveri e morivano poverissimi (talvolta pura dimenticati), mi rendo conto che Bukowski, Kerouac, Lobo Antunes, hanno veramente dormito per strada, e rispetto moltissimo la scelta di Burroughs di vivere di allucinazioni nell'interzona di Tangeri; ma io oggi, per fare la corrispondente da Parigi, ho bisogno quantomeno di un rimborso spese, di un trolley rigido di buona qualità (altrimenti a Fiumicino rischio di ritrovare solo le rotelle) e di un minimo sindacale per comprare sigarette a basso tasso di nicotina e cibi precotti ad alto tasso di colesterolo. Parigi è cara, anzi, carissima. La città dell’amore non risparmia nessuno, o meglio, non fa risparmiare. Tutto costa sempre il triplo di quanto il mio budget settimanale possa concedermi, e non c’è doppio lavoro che riesca a sollevare le mie sorti finanziarie. Come se non bastasse, durante questi soggiorni nella Ville Lumiere, tutte le persone con le quali devo rapportarmi per lavoro, hanno un tenore di vita nettamente superiore al mio. Così, per qualche avversa condizione astrale, senza nemmeno capire come, mi trovo sempre al tavolo con dei parigini radical chic sfacciatamente più ricchi di me. Mia madre sostiene che continuando a frequentare individui con un salario pari al quadruplo del mio, presto o tardi mi ritroverò a dormire in Piazza della Bastiglia avvolta in una coperta di pile con indosso una maglietta logora di Liu Jo. Il fatto è che a Parigi per parlare di lavoro, per accordare un’intervista o anche solo mantenere vive le public relations non basta l’aperitivo da 7 euro di Piazza Navona; no, i Parigini hanno bisogno delle “escargots de bourgogne” e del miglior vino bianco,
così ogni volta, non posso che adeguarmi a quel cumulo di cliché d’oltralpe e trotterellare con i miei commensali verso gli Champs-Élysées. Ma in fondo, che sarà mai? Da sempre nei gruppi di persone le cene funzionano da collante sociale, questo si sa. Quello che non sapevo era che una cena di nouvelle cuisine fosse un collante da 95 euro a testa, questo il prezzo del mio ultimo convivio parigino. Quella sera avrei dovuto intervistare Madame T., la direttrice di un famoso teatro parigino, nonché una sessantenne uterina, con la cordialità di un velociraptor. L’aggancio per avere l’intervista era stato Alfred, un interior designer amico della mia amica Emilie; non ho mai avuto una particolare simpatia per Alfred, ma lui ha sempre avuto una particolare voglia di portarsi a letto Emilie, e il favore va da sé. Sapevo che questa Madam T. per rispondere a quattro domande aveva bisogno di una cena à la carte, e così fissiamo l’appuntamento davanti al suo ristornate preferito in avenue de la Bourdonnais. Dopo quindici minuti di attesa avevo quasi deciso di andarmene, quando ahimè, ecco sbucare nell’ordine: una nuvola di fumo con dentro una Madam T. più accigliata del solito, un palloncino di gomma americana seguito da un portaborse minorenne in stile Boy George e un terzo individuo vestito da sciamano, meglio identificato come il pranoterapeuta degli artisti. «Lei deve essere l’italiana», mugugna con disprezzo Madam T., vorrei spiegarle che non sono un’immigrata clandestina venuta a rubarle la baguette, ma che anzi, grazie all’intervista della sottoscritta italiana la sua brutta faccia da strega dell’Est avrà ancora più visibilità e lustro, tuttavia non replico e mi limito a sorridere sperando di farla breve e portare a casa
8
le mie seimila battute spazi inclusi. I tre parigini prendono posto a tavola senza dire una parola, così per spezzare il clima gelido di silenzio chiedo se in questo posto si mangia bene. Il portaborse scosta il ciuffo ossigenato dalla fronte, mi fissa per un momento, poi replica sbalordito: «Ma non siamo qui per nutrirci, il viaggio nel cibo di qualità suprema arricchisce lo spirito ancora prima che il corpo». Ah, che fortuna averlo saputo solo ora che sono già seduta, penso io. Qualcosa mi dice che non potrò chiedere la pasta alla carbonara, e così, davanti alla domanda «Cosa vuoi ordinare?» rispondo con l’ultima frase che andrebbe usata in una situazione come quella: «Quello che mangiate voi!». In pochi minuti ecco arrivare delle porzioni di cibo microscopiche, servite su piatti enormi in un tripudio di colori che imita alla peggio un quadro di Pollock. La mia portata a sorpresa consiste in gelatina di barbabietola rossa con fegato d'oca su un letto di tartufi neri. Il pranoterapeuta a capotavola mi sorride: «Non è fantastica questa riscoperta del colore in cucina?». Con tutto il rispetto per il colore, credo proprio che questo piatto sarà la riscoperta della mia gastrite, penso io infilzando la palla di gelatina rossiccia nel mio piatto. Ma d’altronde si sa, la gavetta giornalistica è dura, bisogna chinare la testa e inghiottire bocconi amari.
e i p m e i r ti l’estate! Lungomare 23 Regina Elena, Ladispoli
e v i l I D E GIOV LIVE MUSIC Cocktail bar
c i t s u o c a I D R E N E V e c n a d O AT - Revival B A ACOUSTIC S RUIT BAR mmerciale and F
DJ SET co
A C I N E DOM R
HOU Y P P A H IF IT R APE sident e r J D e o b im con K
O T S O 14 AG
Y T R A P E C N A D R BIG COCKTAIL BA nto
dal tramo ! a notte fonda
dal giovedì alla domenica dalle 19 aperitif happy hour con dj resident
info: 335.7090419 / 393.9379111 www.papeetebeachbar.it Lungomare Regina Elena, 23 Ladispoli 9
Sport estremi
LA LIBERTÀ ATTACCATA A 4 FILI
Evento
Locura Music Fest 2011
di Mei Daniele/Photomei.com
V
Volare, surfare e divertirsi sull’acqua trainati da un aquilone! Di cosa stiamo parlando? Adrenalina alla portata di tutti ma non per i fai da te! È uno degli sport estremi più in uso sulle coste italiane quello che permette, grazie ad un’ala (di differenti dimensioni e tipologie) e a una tavola (freestyle o da onda), di godere della massima libertà di volo e velocità sull’acqua. Il kitesurf nasce alle Hawaii negli anni ‘90 dalla passione di Robby Naish, leggenda vivente del windsurf che, attaccato a un aquilone da trazione, se ne andava da un’isola
all’altra con i primi kitesurf. Oggi si contende con il trimarano il record di velocità a vela sull’acqua. È uno sport completamente ecofriendly in quanto ha bisogno solo di vento e acqua per poter dare emozioni ed è possibile praticarlo su tutti gli specchi d’acqua ma mai da soli. L’unica regola è sempre il buonsenso. È sempre uno sport estremo! COME E DOVE: Tantissime sono le locations dove praticarlo e la costa laziale ne è piena. A Cerenova, poi, c’è una delle più importanti Kitebeach; grazie, infatti, ai suoi venti termici in estate, questa spiaggia si
presta particolarmente ad essere frequentata dai kiters. Per iniziare, affidarsi a una scuola qualificata IKO non è un’opzione ma un obbligo! Imparare a fare kitesurf è molto semplice ma può essere anche altrettanto pericoloso. È necessario quindi seguire gli istruttori qualificati ed evitare il fai da te.
ATTREZZATURA La lista della spesa è: Ala va dai 5 ai 15 mq. Tavola da freestyle o da wave Trapezio che ci tiene attaccati all’ala Muta per freddolosi o climi freddi INFO E LINK UTILI www.kitesurfing.it il sito principale per esperti e appassionati www.sportestremi.org il portale di riferimento degli sport estremi www.ozoneitalia.com produttore e sponsor
10
L
La seconda edizione del "Locura Music Fest", festival ideato e organizzato dall’Associazione Culturale Oltretorrente, si è svolta il 2 e 3 luglio scorso presso l’area del Bosco di Palo con ottimi risultati. Anzi un vero e proprio salto di qualità, considerando che quest’anno la manifestazione ha raddoppiato l’offerta proponendo due giorni di musica, tante band e un second stage dove molti gruppi emergenti hanno avuto la possibilità di esibirsi in acustico. Anche perché quest’ultimo è uno dei tratti fondanti e ispiratori del festival, pensato per promuovere le nuove leve musicali e per far conoscere al pubblico un tipo di musica diversa, di nicchia potremmo dire, che difficilmente trova spazio nelle radio o negli altri canali commerciali. E a proposito di Radio, l’Associazione Oltretorrente ha potuto contare sulla partnership di due web-radio: VoiceOver Network e Radio Kaos Italy. Sono state, inoltre, riproposte le cosiddette attività Locura, cioè “Il confessionale” e lo stand “Viette a fa na foto”, gestito in questa edizione da Matteo Maggini, vincitore di Photobusters 2011. La risposta del pubblico è stata buona, grazie ai due headliner intervenuti, il gruppo indie - jazz “Underdog” e il duo rock romano “Bud Spencer Blues Explosion”, che hanno offerto uno spettacolo memorabile. Al loro fianco moltissimi gruppi emergenti come Kevlar Project, Sindrome di Mèniére, (presenti anche con il loro progetto alternativo, I frutti di Mario) My Radio Boy, Chaba, Astrid Hotel, Phonic Culture Club. Nel corso dell’evento c’è stato anche il gradito intervento di Valerio Aprea, attore e sceneggiatore della serie tv “Boris”, che con un suo monologo ha ispirato il titolo ed il concept di tutto il Festival. L’associazione ringrazia così le istituzioni che hanno permesso la realizzazione dell’evento, l’Assessorato al Turismo e quello alle Politiche Giovanili. Un ringraziamento va, inoltre, alla Banca del Credito Cooperativo di Roma. Per info sull’evento, l’indirizzo è www.oltretorrente.org, oppure la pagina Facebook "Oltretorrente Associazione Culturale", dove ci sono tutte le foto della due giorni.
Il vecchio e
IL BAMBINO
DAGLI OCCHI DI UN 2.0enne
S.G.: il nipote
di Matteo Forte
L
twitter.com/matteoforte - dagliocchidiunventenne.blogspot.com - facebook.com/matteoforte
Leggo. Non come leggete voi, leggo molto di più. Leggo meglio. È una questione d’attenzione. Voi, miei nipoti, siete abituati a sdraiarvi sul divano con un libro in mano che i vostri insegnanti vi costringono a leggere durante le vacanze estive. E mentre vi sforzate per concentrarvi, suona il telefonino. E la televisione passa la sigla di “Studio Sport”. E la lavatrice fa il rumore di una legione romana in avanzamento. E i vostri amici vi scrivono sul computer: «Noi annamo ar mare. Chiudi quer coso e viè co noi che alle 4 c’avemo la partita contro lo stabilimento Maria». Leggere non è una cosa sentita per voi, ma solo un’imposizione di quella impunita della professoressa. Ma come pretende che voi, invece di stare a giocare a briscola sotto la veranda dello stabilimento gustando una grattachecca all’orzata, stiate in casa a leggere “Madame Bovary”, o il mostro dell’estate di tutti i ragazzi: “Moby Dick”. Quanto apprezzerete la carta del libro dopo la scuola, nemmeno ve ne rendete conto. Io leggevo di notte. Di nascosto. La nostra camerata era di trenta persone, dieci italiani, cinque polacchi, dodici tedeschi e tre ebrei di cui non conoscevamo la nazionalità (e forse neanche loro per tutte le volte che sono stati trasferiti da un campo all’altro). La guardia passava ogni ventidue minuti esatti, minutaggio contato per permettere a noi di iniziare a tramare qualcosa, ma non portarla a termine per il poco tempo a disposizione, ed essere quindi picchiati e derisi di fronte agli altri. Io non prendevo parte a queste idee rivoluzionarie campate per aria, soprattutto perché portate avanti in tre lingue diverse e senza un minimo di organizzazione. Io avevo scelto il letto in basso e sopra di me c’era Alfredo. Eravamo una squadra organizzatissima io e lui. Appena il piantone usciva, Alfredo
mi tirava il fiammifero che nascondeva fra le mutande, io accendevo la candela, e contemporaneamente iniziavamo a leggere. Ingoiavamo parola per parola, lettera dopo lettera, con la testa immersa in quello che leggevamo. Era una sorta di psicanalisi interiore. Dieci minuti di trans cosciente in cui ci dimenticavamo di essere stati scelti dalla sorte come prigionieri di guerra. Due minuti prima che tornasse il controllo spegnevamo tutto. Alfredo leggeva tutte le opere liriche, che comprava in cambio di porzioni di patate da un sottufficiale che stava dalla nostra parte. Io, invece, leggevo l’Inno di Mameli. Avevo un taccuino su cui mio padre aveva scritto tutto l’inno della nostra patria. Questo però mandava su tutte le furie Roberto, quello del letto di fronte. Ogni volta che accendevo la candela cominciava a dire: «E sì, inneggiamola anche questa patria di merda. Ma che non vedi dove siamo finiti a forza di difenderla? Io un giorno te lo brucio quel coso…». La sigla del telegiornale mi distrae e spezza il racconto. Notizia d’apertura: «Bossi e Calderoli fanno il dito medio all’Inno italiano». Calderoli fa Roberto di nome, vuoi vedere che…
MAI PENSATO DI POTER DIVENTARE UN JEDI?
L
La nostra casa - la Terra - è in pericolo. VW (Volkswagen) si oppone a due leggi europee fondamentali per la salvaguardia del clima: innalzamento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e maggiore efficienza delle automobili.
Due leggi vitali se non vogliamo fare la fine del pianeta Alderaan (distrutto dalla Morte Nera…). Ma non tutto è perduto. Percepiamo del Bene in VW. Tutti noi, membri dell’Alleanza Ribelle, chiediamo a VW di abbandonare il Lato Oscuro della Forza e di dare al nostro pianeta una possibilità di salvezza. Questa è la prima cosa che si legge su vwdarkside.com, sito principale della nuova campagna di Greenpeace. L'Associazione questa volta ha scelto di scagliarsi contro nientepopòdimenochè Volkswagen. Il motivo? La compagnia (prima azienda automobilistica in Europa, e quindi con grande responsabilità ambientale), è accusata di non essere in linea con le decisioni di altre società (prima fra tutte Google e Ikea) di limitare le emissioni di CO2, e anzi è accusata di boicottarle. Greenpeace si è sempre distinta per l'originalità e la spettacolarità delle sue azioni, e stavolta ha pensato di rivoltare contro la VW la sua stessa idea comunicativa. Partendo dallo spot "The force" ha infatti elaborato una sorta di seguito (non autorizzato ovviamente) in cui l'alleanza dei "buoni" di Star Wars (in versione baby) fronteggia il cattivo Darth Vader (anch'esso in versione xxs). Se è vostra intenzione sostenere la campagna di Greenpeace il primo passo da fare è iscriversi al sito ed entrare così a far parte dell'alleanza ribelle: nome, cognome, email, nazione di provenienza e il gioco è fatto, si è dentro. Ogni aspirante Jedi ha una propria pagina personale dove sono indicati il nostro livello di avanzamento e i punti accumulati. Si comincia con l'essere un Piccolo Ewok e si arriva ad impersonare Yoda, passando per la Principessa Leila e C1-P8. Come si fa ad avanzare di livello? Semplicemente facendo cliccare altre persone sul proprio link o convincendole a registrarsi a loro volta al sito dalla nostra pagina personale. Lo scopo finale? Arrivare a 1.500
P.S. L’ispirazione è venuta ascoltando “Povera patria” al concerto di Franco Battiato: «Tra i governanti quanti perfetti e inutili buffoni».
Cosa vi serve? Risorse utili per capire meglio quest'articolo.
Onde evitare di scrivere link troppo lunghi, a volte utilizziamo un metodo per abbreviarli e rendervi la vita più facile. Vi promettiamo solennemente che potete fidarvi di noi. Poi, per coloro che sono veramente moderni mettiamo anche il QR code.
Sito ufficiale
www.vwdarkside.com
Spot originale Volkswagen
www.snipurl.com/27tcev (Youtube)
Spot "rivisitato" da Greenpeace
www.snipurl.com/123g88 (Youtube)
click e ricevere la t-shirt di Greenpeace in omaggio (o salvare il mondo, dipende da quanto siete materialisti). Insomma, i Jedi diffondono e difendono la causa e Greenpeace li ricompensa con una tshirt omaggio. Rapido, indolore, divertente e con un premio finale. Per questo vincente. La campagna ha avuto subito un forte successo e nel momento in cui è scritto quest'articolo sono 227.038 (ma aumentano ogni minuto che passa) i Jedi che si sono uniti all'alleanza ribelle. Vuoi essere uno di loro?
PUB - BIRRERIA - RISTORANTE
aperto tutti i giorni
pub birreria
CERVETERI (Rm) via Francesco Rosati, 23 Tel. 338.8581181 11
Cinema
Alla scoperta della
di Simone Bracci - direttore editoriale www.filmforlife.org
di Emiliano Giacinti
CINEMA
ecostar IN DIFESA DEL PIANETA
AUMENTANO GLI ATTORI CHE PROMUOVONO LA LINEA “VERDE”
S
Solamente da poco si è sentito parlare a Hollywood di ‘ecostar’, di quelle stelle del cinema, cioè, che non soccombono (del tutto) di fronte ai capricci indotti dalla fama compiendo scelte non banali nel difficile tentativo di rendere il mondo un luogo più vivibile per tutti. Leonardo Di Caprio è uno dei primi ad aver seguito (e quindi lanciato) questo trend.
A quanto pare, infatti, il protagonista di “Inception” e dell’imminente “J. Edgar” non utilizza jet privati (consumano troppo), ma vola con compagnie aeree normali, mentre ricava buona parte dell’energia per la sua casa da numerosi pannelli solari. Per muoversi, invece, alterna due mezzi: un’auto ibrida e l’inseparabile bicicletta (con cui ha visitato pure Parigi qualche tempo fa, senza però passare inosservato agli occhi, anzi ai teleobiettivi, dei paparazzi, nonostante uno dei suoi consueti travestimenti). Quanto ai suoi buoni propositi, inoltre, nel documentario che ha prodotto, scritto e narrato “The 11th hour” (ancora inedito da noi), Di Caprio spiega a chiare lettere che il riscaldamento globale è la «sfida ambientale numero uno, che tutti insieme dobbiamo fronteggiare». A guidare la schiera delle ecostar al femminile è Cate Blanchett, che insieme al marito si sta impegnando per dotare il teatro di Sydney di pannelli solari e impianti per la raccolta piovana. Tornando negli States, nel libro verde entrano anche Cameron Diaz e Robert Redford, che sono scesi in campo conducendo un talk-show sul “Sundance Channel” per sensibilizzare gli spettatori a una maggiore attenzione verso i temi ambientali. Non bisogna poi dimenticarsi di Brad Pitt, da sempre patito dell’architettura eco-sostenibile. Ma la lista delle “green star”, o se vogliamo “tree-hugger” (letteralmente “ab-
bracciatori di alberi”), si fa sempre più lunga rischiando talvolta di trasformarsi in una pericolosa moda. Non è il caso di Mischa Barton, che già da tempo si è schierata a difesa del nostro pianeta, ricordando ai suoi numerosi fan che tutti possono dare una mano attraverso semplici azioni. Tre piccoli gesti che da una star non ci aspetteremmo di vedere, ma evidentemente l’ambiente è adesso un argomento che sta molto a cuore anche a Hollywood e dintorni. Queste le principali regole: 1. Non sprecare l’acqua. 2. Utilizzare buste riciclabili o riutilizzabili per fare la spesa. 3. Utilizzare per muoversi, quando possibile, le biciclette. Meritevole di citazione, infine, la scelta di Ryan Reynolds, che si è completamente calato nel ruolo di paladino dell’ecosistema, recitando nella pellicola di prossima uscita “Green Lantern” (Lanterna Verde), un eco-film in tutto e per tutto, compresi i cinema in cui verrà proiettato negli USA. Queste sale, infatti, devono aver ricevuto il certificato “Leed Silver” e praticare il compostaggio degli avanzi di cibo; un lavoro decisamente onorevole, che rappresenta un piccolo passo per l’uomo comune, ma anche una grande azione per l’intera umanità. Prendiamone esempio.
12
TERRA SANTA
S
Santa, contesa e per questo maledetta.
Ombelico del mondo per ebrei, cristiani e musulmani, ma anche per archeologi e studiosi dei tanti lati poliedrici che nasconde in sé. Un pezzo di mondo complesso, tutt’altro che semplice da raccontare. Una di loro è Francesca Muci, regista de “La Santa Gerusalemme” (prodotto da Rai Cinema). La incontriamo per farci raccontare sensazioni, segreti e difficoltà in una terra dal genere unico. Ci sono state difficoltà nel girare il documentario? «Non abbiamo avuto alcun tipo di difficoltà al contrario di come si possa pensare. Abbiamo girato altri progetti tra Israele e territori limitrofi e non abbiamo trovato problemi né territoriali né burocratici». Ci racconti il rapporto con i due scrittori Franco Scaglia e Andrea Di Consoli? «Divertente. Abbiamo deciso di mettere in atto una formula tipo “racconto di viaggio”. È stato bello vedere la contrapposizione tra uno scrittore che ha visitato più di quaranta volte quella terra e un novizio emozionato». La città è sacra per ebrei, musulmani e cristiani, per questa ragione è considerata la patria del multiculturalismo. «Ti trovi nella terra dove sono nate le tre grandi religioni monoteiste e ti senti immerso nella storia, a prescindere da quanto sei coinvolto religiosamente. Un territorio paradossale: la culla del mondo da dove nacque tutto ma allo stesso tempo un territorio dove queste tre religioni convivono cercando però di distruggersi». Da stranieri si percepisce di essere a contatto con un popolo che ha una storia tormentata? «Sì, lo senti subito. Infatti ho voluto dedicare l’ultima parte del documentario all’olocausto, come “omaggio” doveroso a chi ha passato quel periodo storico devastante». Il documentario è un progetto sociale. È difficile far arrivare un messaggio così forte? «Per la mia esperienza, dico di no. Ho trattato un tema duro ma in maniera semplice senza troppe ricerche stilistiche. Sono convinta che più che lo stile conta l’argomento». Progetti futuri? «Stiamo finendo un altro viaggio nella terra Santa. E poi un libro in uscita a gennaio, ma non posso dirvi tutto… ».
Il
SAPORE DELLA MUSICA
PLAY LIST “The sound of sunshine” Michael Franti “I need a dollar” Aloe Blacc “Every teardrop is a waterfall” Coldplay “Give me everything” Pitbul “Rabiosa” Shakira “The edge of glory” Lady Gaga “California king bed” Rihanna “Where them girl at” David Guetta feat. Florida “Party rock” LMFAO “Friday night” Katy Perry
INGREDIENTI (4 PERSONE) 500g Spaghetti 100g Salmone 8/10 Fiori di zucca 200g Pomodorini vesuviani ½ Spicchio d’aglio ¼ di Cipolla tritata 1 Alice sott’olio
A
Arrivati ad agosto tutti abbiamo in mente solo vacanze, mare, sole e divertimento, ed è difficile concentrarsi su qualsiasi cosa, compreso pensare a preparare qualcosa da mangiare. di Marco Filacchioni Così per facilitarvi il compito e rimanere nel clima estivo assaggeremo una classifica con le canzoni dell’estate accompagnate da un piatto di spaghetti fiori di zucca e salmone. Preparate Playlist e ingredienti e quando entrambi saranno pronti schiacciate Play e si cucina. Riprendendo il protagonista del nostro ultimo appuntamento, a far da filo conduttore è ancora Jovanotti, stavolta in compagnia di Michael Franti che ci cantano “The sound of shining”;
seguendo il ritmo di questa canzone mondiamo i fiori di zucca eliminando il gambo e il pistillo interno e, dopo averli sciacquati sotto l’acqua, li tagliamo a listarelle lasciandone due interi per la decorazione finale. Arrivati a “I need dollar”, puliamo e tagliamo il salmone in grossi pezzi per poi passare a “Every tear drop” dei Coldplay per tagliare i pomodorini vesuviani prima a metà, e poi ogni metà in ulteriori quattro pezzetti. Al fine di tritare bene la cipolla, va prima pulita, quindi ci vuole ritmo e chi
meglio di PitBul può darlo! Finito con la cipolla prendete uno spicchio d’aglio, pulitelo, tagliatelo a metà e togliete il germoglio interno. Ora si afferra la padella, un bel giro d’olio e si mette a soffriggere la cipolla con un’alice tritata; quando sfrigoleranno e l’alice sarà sciolta, aggiungete lo spicchio d’aglio, fatelo dorare e toglietelo subito seguendo il ritmo di Shakira. E poi mettete in padella fiori e salmone, saltateli per qualche minuto, fate salire la temperatura, spruzzate
13
poche gocce di vino bianco e aggiungete i pomodori. A questo punto, non resta altro che mettere su la pentola con l’acqua per la pasta (se non l’avete già fatto in precedenza) e quando bolle buttate giù gli spaghetti e aspettate che siano cotti godendovi la Classifica. Quando saranno al dente, scolateli e con in sottofondo “The edge of glory”, saltateli con i fiori e il salmone, dopo di ciò gustatevi “California king bed” il vostro piatto e il resto della Playlist.
Cerveteri (RM)
Tutto quello che cerchi... In una piazza! LeTintolavanderia Roselle
Locanda sole luna
Specializzata in renne - Pellicce - Divani Tappeti - Tendaggi - Abiti da sposa Coperte da cavallo e selle
Ampio spazio esterno con giardino Qualità e convenienza Pizzeria - Carne - Pesce
06.9940793 - 349.4593326 06.9941628 Piazza Le Roselle,12/14 17 P.zza Le Roselle,
06.9940793 - 349.4593326 Piazza Le Roselle 12/14
LIBROMANIA Libreria - Cartoleria Articoli da regalo / Libreria varia
06.9940793- -enza-b@live.it 349.4593326 06.9941722 ViaP.zza Rio Le deiRoselle, Combattenti, 12/14 4
Ristorante Pizzeria
Per la casa dei tuoi sogni Liste nozze con splendidi regali agli sposi Grandi marche
06.9940793 - 349.4593326 06.9951643 Piazza P.zzaLe LeRoselle Roselle,25/26/27 12/14
Corsi ricostruzione unghie in gel, acrilico Marchi: Wella, L’oreal, Peggy Sage, Doctor Nails
06.9940793 - 349.4593326 345.1851626 / Piazza delle Roselle, 18 romina.forniture@gmail.com P.zza Le Roselle, 12/14
Particolari Pelletteria - Valigeria Calzature - Accessori
Guess / The Bridge / Vic Matié / Piero Guidi
06.9940793 - 349.4593326 06.9941591 - particolari.dm@tiscali.it Piazza Roselle12/14 4/5 P.zza LeLe Roselle,
Gli
AGOSTO
EVENTI
STACCA LA GUIDA
Inserto patrocinato da:
da non perdere a cura di Gianfranco Marcucci
Comune di Comune di Santa Marinella Ladispoli
e portala con te!
Comune di Bracciano
GUIDA COMPLETA agli spettacoli ed eventi della Capitale e del Litorale GIOVEDÌ 4 MUSICA Aida di Giuseppe Verdi (fino al 9 agosto) Roma - Terme di Caracalla - Viale Terme di Caracalla, 52, Roma ore 21:30 Opera in quattro atti, dirige Asher Fisch info: www.operaroma.it
MUSICA Notte Campana. Omaggio a Dino Campana Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Un viaggio poeticomusicale con le storie drammaticamente comiche di Carlo Monni info: www.villacelimontanajazz.com
MUSICA Ferrazza Trio Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata jazz
info: www.rendezvousbistrot.it
MUSICA Jazz in Discanto in concerto Bracciano (Rm) - Chiostro degli Agostiniani ore 20:00 Info: 06.99816262 MUSICA Marco Liotti & Fifty Fifty in concerto Bracciano (Rm) - Piazza IV Novembre - ore 21:30 Info: 06.99816262 MUSICA Reverso Ladispoli (Rm) - Malibù
Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Rock d’autore Facebook: Malibù Beach SPETTACOLO Max Giusti Fiumicino (Rm) - Via del Faro - ore 21:30 info: 06/5041647 SPETTACOLO Cabaret Live S. Marinella (Rm) - Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 info: 0766.52 801 TEATRO Paolo Borsellino essendo Stato Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Scritto e diretto da Ruggero Cappuccio. Con Claudio Di Palma info: www.fontanonestate.it TEATRO Musical “La Sirenetta” Ostia Antica (Rm) -Teatro Romano di Ostia Antica - Via dei Romagnoli, 717 - ore 21:30 info: 338.67.67.183 TEATRO Le Voci di Dentro Ladispoli (Rm) - Spazio Archeologico “La Grottaccia” - Via Rapallo ore 21:30 Ingresso gratuito. Adattamento del testo di Eduardo De Filippo. A cura dell’Ass. “La Stazione dei Piccoli Artisti”
VENERDÌ 5 CULTURA Cose, uomini e paesaggi del mondo antico S. Severa (Rm)-Museo Civico - Castello di S. Severa - ore 21:15 - A cura del GACT info: 0766.52 801
Roma - Anfiteatro “Parchi della Colombo” - via C. Colombo, 1897 - ore 21:00 info: 347.7691397
MUSICA ”Grupo Compay Segundo” da Buena Vista Social Club Civitavecchia (Rm)Piazza degli Eventi - La Marina - ore 21:00 info: www.civitavecchiainfestival.com MUSICA Serata di Discoteca BMV S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 22:00 info: 0766.52 801
TEATRO Serata del Disonore Ariccia (Rm) - Belvedere di Piazza Mazzini - ore 21:00 di e con Paolo Rossi (ingresso gratuito) info: segreteria@arteideaariccia.it
MUSICA Spettacolo di Tango Ostia Antica (Rm) Teatro Romano di Ostia Antica - Via dei Romagnoli, 717 - ore 21:30 Compagnia Argentina di Roberto Herrera info: 338.67.67.183
TEATRO Partitura per un massacro di Celine Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Un attore e un’attrice, un contrabbassista ed una danzatrice: quattro interpreti in scena, un intreccio di voci diverse per uno spettacolo teatrale nel segno di Louis-Ferdinand Céline info: www.villacelimontanajazz.com
MUSICA Tomaselli 4et Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Canzoni napoletane info: www.rendezvousbistrot.it MUSICA Carosoni in concerto Bracciano (Rm) - Piazza IV Novembre - ore 21:30 info: 06.99816262
TEATRO Cheek to Cheek Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Di e con Marco Cavallaro. Regia di Renato Sannio info: www.fontanonestate.it
MUSICA Cumbà Ladispoli (Rm) - Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Tributo a Pino Daniel Facebook: Malibù Beach
TEATRO €uro € Lira, in un Duetto D’amore Ladispoli (Rm) - Spazio Archeologico “La Grottaccia” - Via Rapallo ore 21:30 Scritto da Laura Masielli diretto da Tiziana Biscontini con Vera Beth, Raffaele Risoli e Claudia Quattrocchi. A cura
SPETTACOLO Biagio Izzo in “Guardami… Guardami” Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: www.abmanagement.it SPETTACOLO Maurizio Battista
15
dell’Ass. “I Raccogli Fiabe”. Ingresso gratuito
SABATO 6 CULTURA Cose, uomini e paesaggi del mondo antico S. Severa (Rm) - Museo Civico - Castello di S. Severa - ore 21:15 A cura del GACT info: 0766.52 801 EVENTO Festa del Cacciatore S. Marinella (Rm) Piazza Gentilucci - ore 21:00 - A cura dell’Associazione “Insieme per la caccia e del tiro al volo” info: 0766.52 801 EVENTO Festa di San Lorenzo (fino al 10 agosto) Bracciano (Rm) - Località Pisciarelli Gastronomia, musica ed intrattenimento. A cura del Comitato Festeggiamenti Pisciarelli info: 06.99816262
MUSICA Brother’s in music Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata swing info: www.rendezvousbistrot.it SPETTACOLO Greg e Lillo in “Sketch & Soda” Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adeleore 21:00 info: www.abmanagement.it SPETTACOLO Emanuela Aureli Show Civitavecchia (Rm) Piazza degli Eventi - La Marina - ore 21:00 info: www.civitavecchiainfestival.com SPETTACOLO Andrea Perroni Roma - Anfiteatro “Parchi della Colombo” - via C. Colombo, 1897 - ore 21:00 info: 347.7691397
MUSICA Pensieri Positivi Roma - Roma Vintage c/o Parco S. Sebastiano - V.le Terme di Caracalla, 55 - ore 22:30 Tribute band Jovanotti info: www.romavintage.it MUSICA Chiusura del BMV serata musicale S. Marinella (Rm) - Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 22:00 info: 0766.52 801 MUSICA La Traviata di Giuseppe Verdi Ostia Antica (Rm) Teatro Romano di Ostia Antica - Via dei Romagnoli, 717 - ore 21:30 info: www.ostiaantica.net
TEATRO Felliniana Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Di e con Ondadurtoteatro. Omaggio al grande regista italiano info: www.villacelimontanajazz.com TEATRO Ammaliata - Orchestra popolare per coro di sei voci e tre seggiole
Gli
AGOSTO
Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo-21:00 Tradizioni popolari e canti antichi per spiegare la “malìa”, la seduzione info: www.fontanonestate.it TEATRO Supertelequizzone Show Roma - Roma Vintage c/o Parco S. Sebastiano - V.le Terme di Caracalla, 55 - ore 21:30 Una serata vintage anni Ottanta con un quiz surreale demenziale su cinema musica televisione degli anni 80 info: www.romavintage.it
info: 338.67.67.183 MUSICA GPS Organ trio Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata jazz info: www.rendezvousbistrot.it TEATRO Brava con Anna Mazzamauro Civitavecchia (Rm) Piazza degli Eventi - La Marina - ore 21:00 Regia di Tommaso Paolucci, supervisione artistica di Gino Landi, musiche di Armando Trovajoli info: www.civitavecchiainfestival.com
EVENTI
da non perdere TEATRO Roma Caput Munni Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 Con Alfiero Alfieri e la sua compagnia info: 392.5939082
Asher Fisch info: www.operaroma.it
GIOVEDÌ 11
MUSICA Rock’n Roll Circus Festival (fino al 12 agosto) Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Raccontare la storia di un decennio, gli anni 50, attraverso la musica, il ballo, il burlesque info: www.villacelimontanajazz.com
MUSICA Four Vegas Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Musica anni cinquanta/ sessanta info: www.villacelimontanajazz.com
MUSICA Tiromancino in concerto Ladispoli (Rm) - Piazza Rossellini - ore 22:00 Ingresso gratuito
MUSICA Franco Califano Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: 0773.664946
EVE TEATRO La Commedia… non esiste!?!? Ladispoli (Rm) - Spazio Archeologico “La Grottaccia” - Via Rapallo ore 21:30 Libero adattamento di Gruppo Teatrale Autogestito. Commedia brillante in 2 atti. Ingresso gratuito
DOMENICA 7
MUSICA Ruggero Artale Afro Percussion Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Originale viaggio nelle culture musicali afro info: www.villacelimontanajazz.com
MUSICA Cavalleria Rusticana Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 Di Pietro Mascagni - Tenore Gianluca Zampieri info: 389.0085908
MUSICA ”Earth, Wind & Fire” feat. Al McKay All Stars Ostia Antica (Rm) Teatro Romano di Ostia Antica - Via dei Romagnoli, 717 -ore 21:30 Arriva a Roma Al McKay, uno degli artisti più innovativi e influenti della generazione black music di tutti i tempi
LUNEDÌ 8
MUSICA I Migliori Anni (Orchestra spettacolo) S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 info: 0766.52 801
TEATRO Happy Comedy: “Canta che ti passa” Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Scritto e diretto da Fabrizio Romagnoli. Esilarante commedia sul mondo degli artisti info: www.villacelimontanajazz.com TEATRO Odissea - PenelopeRoma Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Liberamente ispirato all’Odissea di Omero. Con Iaia Forte info: www.fontanonestate.it
MUSICA Summertime Boogie U.B.’ Dolls Roma - Roma Vintage c/o Parco S. Sebastiano - V.le Terme di Caracalla, 55 - ore 21:30 Band padovana, esclusivamente femminile. Musica anni cinquanta info: www.romavintage.it
MARTEDÌ 9
MUSICA Naif Herin in concerto Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 info: www.villacelimontanajazz.com
MUSICA Banda Musicale di Tarquinia S. Marinella (Rm) - Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 A cura della Proloco di S. Marinella info: 0766.52 801
MUSICA Er core de Roma (fino al 12 agosto) Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Omaggio a Gabriella Ferri info: www.fontanonestate.it
MUSICA Dixieladies Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata jazz info: www.rendezvousbistrot.it
MUSICA Park Avenue S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 Rock Supporter di Ligabue info: 0766.52 801
SPETTACOLO Maurizio Battista in “Sempre più convinto” Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: www.abmanagement.it
MUSICA Apericena Blues Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 19:00 info: www.rendezvousbistrot.it
TEATRO La Baita degli Spettri Ladispoli (Rm) - Spazio Archeologico “La Grottaccia” - Via Rapallo ore 21:30 Commedia tratta da uno spettacolo teatrale di LILLO & GREG. A cura della Compagnia Teatrale “Instabile”. Ingresso gratuito
MERCOLEDÌ 10
MUSICA Tosca di Giacomo Puccini Roma - Terme di Caracalla - Viale Terme di Caracalla, 52, Roma ore 21:30 Opera in tre atti, dirige
16
TEATRO Una Risata e Buonasera S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 Commedia della Compagnia “Percuoco” info: 0766.52 801
MUSICA Les Tambours De Brazza - I ritmi dell’Africa Civitavecchia (Rm)Piazza degli Eventi - La Marina - ore 21:00 info: www.civitavecchiainfestival.com MUSICA Apericena Rock Acustico Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 19:00 info: www.rendezvousbistrot.it
MUSICA Forever Deep in concerto Bracciano (Rm) - Traversa P. Borsellino - ore 21:30 Tributo ai Deep Purple info: 06.99816262
MUSICA Good Luck 23 Ladispoli (Rm) - Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Rock d’autore Facebook: Malibù Beach
VENERDÌ 12
CULTURA Cose, uomini e paesaggi del mondo antico S. Severa (Rm) - Museo Civico - Castello di S. Severa - ore 21:15 A cura del GACT info: 0766.52 801 MUSICA Dennis And The Jets Roma - Villa Celimontana - Piazza San Giovanni e Paolo - ore 22:00 Pazza band per un rock ritmatissmo e solare info: www.villacelimontanajazz.com MUSICA Doppio Malto Band S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 info: 0766.52 801
MUSICA Festa da Ballo sulla Spiaggia S. Severa (Rm) - Spiaggia del Castello di S.
Gli
EVENTI
AGOSTO
da non perdere Severa - ore 23:30 A cura dell’Ass. Nueva Music info: 0766.52 801 MUSICA Banda Max Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata Rock’n Roll info: www.rendezvousbistrot.it MUSICA Blues Preachers in concerto Bracciano (Rm) - Traversa P. Borsellino - ore 21:30 Tributo ai Blues Brothers info: 06.99816262
Rocking Fingers in concerto Bracciano (Rm) - Traversa P. Borsellino - ore 21:30 Tributo ai Dire Straits info: 06.99816262
DOMENICA 14 EVENTO Festa del Mare (fino al 15 agosto) S. Marinella (Rm) -Passeggiata al mare A cura del Nucleo Sommozzatori info: 0766.52 801
dell’Ass. Cult. LU.DI.CA info: 06.99816262
all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: www.abmanagement.it
LUNEDÌ 15 EVENTO Processione a mare S. Marinella (Rm) Sagrato del Porto - ore 18:00 info: 0766.52 801
Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 Di C. Goldoni con Nathalie Caldonazzo e Franco Castellano. Regia Caterina Costantini info: 06.97611491
VENERDÌ 19
EVENTO Miss e Mister Ladispoli - Finalissima Ladispoli (Rm) - Piazza Rossellini - ore 21:30 A cura di Ass. Cult. Tamà
DANZA Un Americano a Parigi e Bolero Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 Con Raffaele Paganini info: 345.7877735
MUSICA AC/HD Ladispoli (Rm) - Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 AC/DC tribute band Facebook: Malibù Beach SPETTACOLO Alessio Avitabile Show S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 Serata di Cabaret info: 0766.52 801
ENTI SPETTACOLO Area Zelig Cabaret Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: www.abmanagement.it
SABATO 13
EVENTO Miss e Mister Ladispoli - Eliminatorie Ladispoli (Rm) - Piazza Rossellini - ore 21:30 A cura di Ass. Cult. Tamà
MUSICA L’Elisir dell’amore di G. Doninzetti Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 Versione teatrale di Tito Schipa Jr info: 392.5939082
MUSICA Festa da Ballo sulla Spiaggia S. Severa (Rm) - Spiaggia del Castello di S. Severa - ore 23:30 info: 0766.52 801 MUSICA John B Blues Unplugged Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata Blues info: www.rendezvousbistrot.it MUSICA
EVENTO Miss e Mister Ladispoli - Semifinale Ladispoli (Rm) - Piazza Rossellini - ore 21:30 Con sfilata abiti di Vittorio De Marchi. A cura di Ass. Cult. Tamà MUSICA Tango de Buenos Aires Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: 0773.664946 MUSICA DANCE NIGHT FERRAGOSTO Ladispoli (Rm) - Papeete Fruit - Lungomare Regina Elena, 23 ore 22:30 info:335.7090419
MUSICA Festa da Ballo sulla Spiaggia S. Severa (Rm) - Spiaggia del Castello di S. Severa - ore 23:30 info: 0766.52 801
MUSICA Amanita Ladispoli (Rm) - Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Omaggio a Rino Gaetano Facebook: Malibù Beach
MUSICA La notte delle Chitarre Anzio (Rm)- Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 Gruppo “Custodie Cautelari” info: www.abmanagement.it
SPETTACOLO Bimbi in Festa S. Marinella (Rm) - Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 Spettacoli vari per bambini info: 0766.52 801
MUSICA Revival Band “Il Pentagramma” S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 info: 0766.52 801
GIOVEDÌ 18
MUSICA Nino D’Angelo S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 info: 0766.52 801
MARTEDÌ 16
SPETTACOLO Dario Cassini Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: 0773.664946
MUSICA Gli Oltre Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Tributo a Baglioni info: www.rendezvousbistrot.it
MUSICA Paola Canestrelli (voce) & Franco Pierucci (chitarra) in concerto Ladispoli (Rm) - Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Facebook: Malibù Beach
SABATO 20
MUSICA Orfeo Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata jazz info: www.rendezvousbistrot.it
SPETTACOLO Arlecchino e Pulcinella nel mondo delle fiabe Bracciano (Rm) - Chiostro degli Agostiniani ore 18:30 Spettacolo di animazione con burattini a cura
EVENTO Festa del SS. Salvatore Bracciano (Rm) - Piazza IV Novembre Gastronomia, musica ed intrattenimento. A cura dell’Ass. Pro Loco Bracciano info: 06.99816262
MUSICA Diarmonia Ladispoli (Rm) - Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Musica d’autore Facebook: Malibù Beach
MERCOLEDÌ 17 MUSICA Lando Fiorini e Riccardo Galopeira Angelini Anzio (Rm) - Teatro
TEATRO La Locandiera
17
CULTURA Cose, uomini e paesaggi del mondo antico S. Severa (Rm) - Museo Civico - Castello di S. Severa - ore 21:15 a cura del GACT info: 0766.52 801 MUSICA Sindrome Litfiba Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Cover Band Ufficiale info: www.rendezvousbistrot.it
TEATRO Brava - Omaggio al mondo di Garinei e Giovannini Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele - ore 21:00 info: 06.97611491
DOMENICA 21
MUSICA Revival Band “Il Pentagramma” S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 info: 0766.52 801 MUSICA The Zambra Dixie Band Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata jazz info: www.rendezvousbistrot.it TEATRO Aulularia di T.M. Plauto Anzio (Rm) - Teatro all’aperto di Villa Adele-21:00 Con Franco Oppini info: 348.9300837
LUNEDÌ 22
TEATRO Napoli è… na parola Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Con Marco Simeoli info: www.fontanonestate.it
Gli
EVENTI
AGOSTO
EVENTO Festa della Musica (fino al 28 agosto) S. Marinella (Rm) -Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 A cura dell’Ass. “La Città del Mare” info: 0766.52 801
DOMENICA 28
D’Angelo Roma - Anfiteatro “Parchi della Colombo” - via C. Colombo, 1897 - ore 21:00 info: 347.7691397
EVENTI
MARTEDÌ 23
da non perdere
EVENTO Festival Internazionale del Folklore Bracciano (Rm) - Piazza IV Novembre - ore 18:00 Sfilate, balli, canti e musica dal mondo. Direzione artistica: Ass. Cultura in Movimento info: 06.99816262 MUSICA Rapsodia S. Marinella (Rm) - Villaggio della Gioventù Parco Aurelio Saffi - ore 21:00 Orchestra musicale info: 0766.52 801
TEATRO Sopra la panca (fino al 24 agosto) Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Di Claudio Carafoli. Con Tiziano Floreani. Le panchine sono lo specchio della casualità della vita info: www.fontanonestate.it
MERCOLEDÌ 24
MUSICA Serata Vasco Rossi Ladispoli (Rm)-Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Con Stef Facebook: Malibù Beach
GIOVEDÌ 25
CINEMA Gender DocuFilm Fest (fino al 26 agosto) Roma - Gay Village Parco del Ninfeo - Via delle Tre Fontane - ore 21:00 Sette documentari da tutto il mondo per una nuova definizione dei generi info: www.gayvillage.it
EVENTO Festival Internazionale del Folklore Bracciano (Rm) - Piazza IV Novembre - ore 21:30 Concerti serali. Direzione artistica: Ass. Cultura in Movimento info: 06.99816262 TEATRO Gianfranco Phino Show Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo -ore 21:00 In un momento come questo dove tutto sembra portarci verso il baratro culturale e sociale allora serve del sano libero e giocoso intrattenimento info: www.fontanonestate.it
VENERDÌ 26
CULTURA Cose, uomini e paesaggi del mondo antico S. Severa (Rm) - Museo Civico - Castello di S. Severa - ore 21:15 A cura del GACT info: 0766.52 801
MUSICA Osvaldo Supino Live Roma - Gay Village Parco del Ninfeo - Via delle Tre Fontane - ore 23:30 L’unica web star italiana con il suo sound pop info: www.gayvillage.it MUSICA Ferrazza Trio Cerveteri (Rm) Rendez Vous - Piazza Risorgimento, 16 - ore 21:30 Serata jazz info: www.rendezvousbistrot.it
CINEMA Cyborg Film Festival (VI Ed.) Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 info: www.fontanonestate.it MUSICA Andrea Gherardi in concerto Ladispoli (Rm) - Malibù Beach - Lungomare Marina di Palo - ore 22:00 Facebook: Malibù Beach
TEATRO Dissertazione sul diametro delle bollicine del prosecco. Ovvero la liberazione del figlio doppio Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Di Elena Fanucci. Interpretazione e regia: Sergio Basile info: www.fontanonestate.it
LUNEDÌ 29
MERCOLEDÌ 31 SPETTACOLO Antonio Giuliani Show Ostia Lido (Rm) - La Spiaggetta - Lungomare Caio Duilio 32 - ore 22:30 info: www.radiorockroma.it
GIOVEDÌ 01 MUSICA Naike Rivelli Roma - Gay Village Parco del Ninfeo - Via delle Tre Fontane -ore 23:30 info: www.gayvillage.it
DANZA Gaia Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Una produzione Balletto di Spoleto con Caterina Genta info: www.fontanonestate.it
SABATO 27
EVENTO Festival Internazionale del Folklore Bracciano (Rm) - Piazza IV Novembre - ore 21:30 Concerti serali. Direzione artistica: Ass. Cultura in Movimento info: 06.99816262
EVENTO Festival Internazionale del Folklore Bracciano (Rm)-Piazza IV Novembre-18:00 Sfilate, balli, canti e musica dal mondo. Direzione artistica: Ass. Cultura in Movimento info: 06.99816262
MARTEDÌ 30
EVENTO Festa di Piazze (fino al 28 agosto) Bracciano (Rm) - Piazza delle Magnolie Musica e intrattenimento. A cura dell’Ass. Commercianti Bracciano info: 06.99816262
SPETTACOLO Ti.Fa.Rò Ridere Bracciano (Rm) - Giardino Comunale - ore 21:30 Rassegna di Cabaret. A cura dell’Ass. Fa.Rò Onlus info: 06.99816262
SPETTACOLO Giobbe Covatta Roma - Anfiteatro “Parchi della Colombo” - via C. Colombo, 1897 - ore 21:00 info: 347.7691397
TEATRO Song o not songs Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Teatro-Canzone: recital di canzoni, monologhi, varie ed eventuali tragicomiche info: www.fontanonestate.it
SPETTACOLO Enzo Salvi & Mariano
18
22:30 Sexy icona pop inglese, balzata agli onori della cronaca più recente per il suo coming-out info: www.gayvillage.it
SABATO 03 SPETTACOLO Mamma sei sempre nei miei pensieri. Spostati! Roma - Gay Village Parco del Ninfeo - Via delle Tre Fontane - ore 21:30 Spettacolo con Cinzia Leone info: www.gayvillage.it
TEATRO Il caso Emilio Salgari (fino al 2 settembre) Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Con Massimo Popolizio. A cura di Enzo Aronica info: www.fontanonestate.it
VENERDÌ 02 CULTURA Cose, uomini e paesaggi del mondo antico S. Severa (Rm) - Museo Civico - Castello di S. Severa - ore 21:15 A cura del GACT info: 0766.52 801 MUSICA Samantha Fox Roma - Gay Village Parco del Ninfeo - Via delle Tre Fontane - ore
MUSICA Cold Cave Roma - Circolo degli Artisti - Via Casilina Vecchia, 42 - ore 21:30 La formazione di Wesley Eisold arriva a Roma per presentare il nuovo “Cherish The Light Years” info: www.circoloartisti.it TEATRO L’infinito Giacomo. Vizi e virtù di Giacomo Leopardi Roma - Giardini della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo - ore 21:00 Scritto e diretto da Giuseppe Argirò, con Giuseppe Pambieri info: www.fontanonestate.it
crida
CENTRO RECUPERI INDUSTRIALI DEMOLIZIONI AUTO
C.R.I.D.A. s.a.s. è tra le aziende che operano nel settore della demolizione dei veicoli a motore del Lazio, nello specifico nell’area nord del litorale, con una presenza continua e costante. Costituita infatti da oltre 40 anni, nel corso dei quali si è sempre mantenuta all’avanguardia nel settore aggiornando sistematicamente le proprie procedure operative, gli uomini addetti ed i mezzi, alle mutate esigenze del mercato ed alle nuove norme introdotte. A testimonianza di quanto sopra, elenchiamo le nostre autorizzazioni amministrative: raccolta e trasporto di rifiuti speciali, tossici e nocivi; raccolta e trasporto di rifiuti destinati al riutilizzo; stoccaggio provvisorio di rifiuti destinati al riutilizzo e di materiali ed apparecchiature deteriorate ed obsolete; stoccaggio e trattamento di veicoli a motore e simili fuori uso. Le attività svolte con tali autorizzazioni prevedono l’utilizzo di un parco automezzi, composto da autocarri di varie portate e dal mezzo di appoggio furgonato da 3 quintali di portata. Tutti i nostri mezzi sono autorizzati alla raccolta e trasporto delle varie tipologie di rifiuti. Collaboriamo inoltre da diversi anni con alcune concessionarie autorizzate per il ritiro dei veicoli da demolire. La delicatezza del settore “Demolizione veicoli a motore rimorchi e simili” che comprende per legge tutte le attività connesse come la raccolta, il trasporto e trattamenti dei detti rifiuti, impone
obblighi ben precisi alla nostra azienda nei riguardi del proprietario del veicolo da demolire, che lo affida a noi per il corretto smaltimento, e nei riguardi delle amministrazioni delegate al controllo di tale attività. Per tale motivazione la nostra procedura di ritiro e trattamento dei veicoli da demolire è la seguente: Comunicazione al proprietario o concessionario circa la data e l’orario in cui verrà effettuato il ritiro del veicolo. Questo solo dopo aver accertato che non risultino fermi amministrativi sulla targa dell’auto. Predisposizione dei mezzi della raccolta, con istruzione degli addetti alla stessa per mezzo di nota informativa in presenza di casi particolari di veicoli da ritirare quali ad esempio veicoli danneggiati o con perdite di liquidi. Ritiro del veicolo a domicilio. Rilascio del certificato di presa incarico. Consegna al P.R.A. effettuata personalmente. Rilascio certificato dell’avvenuta cessazione della circolazione.
Acquisto rottami metallici e ferrosi Autodemolizioni autorizzata Sostituzione marmitte Consegna documenti P.R.A. Soccorso stradale
Ricambi 06.9912110 Demolizioni e acquisto rottami 06.99272064 Via Procoio di Ceri, 430 Ladispoli (Rm) e mail: cridasas@libero.it
Associati con ANIA e ADA / Adeguati con la DLGS 209/2003 Demolitori autorizzati Renault, Dacia, Nissan 19
Teatro
L’ECOLOGIA SHAKESPEARIANA
U
di Alessia Fiorani
Un palcoscenico semidistrutto, qua e là intervallato da frammenti di cose e oggetti inutilizzabili, un guscio di conchiglia, un tronco, foglie morte; predominanza di colori neutri, bianco, nero, sfumature di grigio, tessuti a brandelli. è “La Tempesta” di William Shakespeare messa in scena dal regista Daniele Salvo. La famosa isola diventa non solo “inabitabile e quasi inaccessibile”, come da copione, ma ingombra di rottami e corpi abbandonati. In questo “nuovo mondo”, un ambiente sterile e ingombro di rifiuti, approdano reduci dalla tempesta - i ben noti personaggi della commedia, ma Salvo sottolinea pure gli avanzi di mondo “civile” che sbarcano con loro e trovano corrispondenze negli abitanti dell’isola: rancore, violenza, avidità, i corollari di vite mal vissute, ragion per cui, allora, diventa lecito lasciare che l'isola diventi quasi una discarica. La cultura è solo un mucchio di libri polverosi lasciati in un angolo: non potrebbe essere altrimenti, dato che è strettamente connessa alla magia di Prospero e nega ogni possibilità di cambiamento. E Ariel, lo spirito di quest’aria immobile e appestata, simboleggia alla perfezione lo stato di rifiuto della realtà umana che pervade l’isola e i personaggi: le sue vesti sono a brandelli, è calvo, esangue, la sua carne è plastica. Sfinito dagli ordini di Prospero, Ariel vede bene la superficialità e l’incuria che lo circondano, e le
possibilità negate alla vitalità. Bellissima è la scena in cui lo spirito maneggia due pupazzi mentre è costretto a manipolare una delle conversazioni fra Miranda e Ferdinando. Il microcosmo ricreato sul palco potrebbe trovarsi in un luogo qualsiasi del globo: non a caso Daniele Salvo parla dell’ambientazione come di un “deserto umano” e mostra, con l’aiuto di artifici scenici (una cortina copre, a tratti, il palco), lo stato di cecità di quasi tutti i personaggi: chiudere gli occhi significa sprofondare nella trascuratezza fisica e mentale, regredire a uno stato di prevaricazione e asservimento, vuol dire quindi abbandonarsi ai rifiuti, fisici o psichici che siano, lasciando che tutto marcisca nell’abbandono come effettivamente accade sull’isola. In questo deserto, Caliban utilizza la lingua che ha appreso da Prospero solo per maledire, e Prospero può usare le sue immense conoscenze per realizzare i suoi scopi e asservire gli altri nel portare a compimento la sua vendetta, ignorando quasi ogni altra cosa. Nulla riesce veramente a trasformare la sce-
Per saperne di più
LA TRAMA
“La Tempesta” di Shakespeare, per la regia di Daniele Salvo, ha aperto la stagione del Globe Theatre di Roma. Prospero, legittimo duca di Milano usurpato dal fratello Antonio con l’aiuto del re di Napoli, vive in esilio su un’isola inospitale con la figlia Miranda e, grazie ai suoi poteri di mago, riesce ad asservire ai suoi voleri due creature: Ariel, un potente spirito dell’aria, e Caliban, l’abbrutito figlio di una strega. Prospero incarica Ariel di mettere in scena una tempesta, e la nave su cui viaggiano Antonio, il re di Napoli e suo figlio con il loro seguito naufraga sull’isola. Qui i personaggi prendono strade divergenti, e Prospero si serve sempre di Ariel per tessere trame che costringono i naufraghi a muoversi secondo i suoi piani di vendetta. Tuttavia, grazie a una serie di imprevisti e all’innamoramento fra il figlio del re di Napoli e Miranda, Prospero si riconcilia con il fratello Antonio, rinuncia alla magia e libera Ariel. na, a ripulirla dai rottami e darle armonia e vita, se non la comprensione finale di Prospero e la liberazione di Ariele, il simbolo dello spirito umano che riacquista finalmente sembianze umane. Allora, all’unisono, i personaggi cominciano a muoversi con una libertà e una vitalità impensabili fino a poco prima, tornano i colori, e la speranza di un discorso sull’ambiente che non sia solo libri e polvere.
TEATRO 20
O
Arte/Design
CarRellate D’ARTE
di Giuseppe Carella
Q
Quando mi sono trasferito a Ladispoli per cercare casa ho iniziato il tour delle agenzie immobiliari. Bivaccavo davanti alle bacheche studiando dettagliatamente il numero di vani, bagni, il giardino e naturalmente il prezzo. Un giorno mi sento chiamare: «Francesco» e, nel voltarmi, la signora che mi aveva toccato la spalla piomba subito in un evidente imbarazzo: «Oh mi scusi, ero certa che fosse mio fratello». Non lo ero, ma da allora sono diventato uno di famiglia. Il fratello in questione, quello vero, è Francesco Melone, creativo e graphic designer, artista a tutto tondo che negli anni ho imparato ad apprezzare e stimare. Classe 1962, Francesco da più di 20 anni compie una ricerca espressiva centrata sulla famiglia come nucleo sociale per capire e capirsi meglio. L’uso di immagini da fumetto, colori accessi e toni giocosi sono elementi peculiari della sua ricerca, che sceglie il più tradizionale dei mezzi artistici: la pittura, spesso accostata a tecniche miste e a lavorazione di materiali alternativi come la gomma e il pvc. Francesco guarda con affettuoso occhio se stesso e le sue donne, la moglie e la figlia, facendoci riflettere sul nostro mondo familiare e allo stesso tempo trasformandoci in voyeur curiosi del pettegolezzo sulla famiglia Melone. Cosa volevi fare da piccolo? «Volevo fare il pensionato per andare a pesca tutto il giorno. A parte gli scherzi, avevo tante passioni e una tra queste era il fumetto. Da che ricordo ho sempre disegnato». La cosa più deviante che hai fatto? «Dicibili, solo due. La prima a cinque anni, sono caduto da un terrazzo bello alto, sono solo svenuto, ma probabilmente dopo quella botta sono diventato molto creativo. La seconda a diciotto anni, bevvi per errore poche gocce di ammoniaca e mi ritrovai labbra e bocca ustionate, fu un vero trip di dolore». Come vivi il rapporto lavorativo tra “la Famiglia Melone” che ispira le tue opere e la vera famiglia? «È un rapporto strettissimo, ho sempre strumentalizzato la mia famiglia per creare le mie opere. Dal '90 al '94 avevo lavorato con i ritratti di mia moglie Elisabetta, poi quando mia figlia aveva un anno, ho dipinto una famiglia in mutande a grandezza naturale sagomata su legno; a parte c’erano i vestiti, rappresentati come quelli delle bambole di carta. Questo lavoro mi ha aperto a un’analisi costante sui rapporti tra società e individuo/nucleo, che ha visto rappresentata la mia Family nelle varie fasi di passaggio e che continua ancora». Quale opera avresti voluto fare? «La più importante per ogni epoca naturalmente. Ma se devo proprio scegliere, mi sarebbe piaciuto confrontarmi con un’opera complessa come la Cappella Sistina, dove idea, concept, scenografia, scultura, prospettiva e narrazione si riassumono nella pittura». Raccontami di un supporto o di uno spazio che ti ha particolarmente stimolato artisticamente. «Il lavoro fatto per una mostra curata da Pratesi per il
Comune di Roma, nel quartiere della Garbatella. Era un giardino interno di una serie di palazzine frequentato da famiglie, ideale per rappresentare un’idea che avevo da tempo, i “Legami Familiari”, ossia tre sagome della Famiglia Melone, sempre a grandezza naturale, completamente nudi, ma totalmente ricoperti di corda. I tre erano legati a dei pini presenti nel giardino, proprio come nella migliore pratica Bondage, strizzati nella loro esperienza estrema, sorridevano sfacciati agli osservatori. Un altro lavoro che mi ha stimolato è stato quello fatto per la Mini Bmw in occasione del “Festival del Cinema di Roma”, nello spazio Mini lounge dell’Auditorium della Musica, dove ho decorato il tettino di una mini clubman, durante una performance». La suoneria del tuo telefonino. «London Calling dei Clash. Mi ricorda la controcultura punk, l’istituto d’arte, gli amici di quel periodo, Frigidaire, i fumetti di Pazienza, e tutte le cose che hanno confezionato quello che sono oggi: un po' effetto nostalgia, ma Punk». Il poster che avevi in camera da adolescente e quello che metteresti oggi. «Ripetendomi, i Clash (oggi ce l’ho nel cassetto piegato), Johnny Rotten dei Sex Pistols, Jim Morrison e uno dei Motorhead costretto dagli amici metallari, poi qualche poster di fumetti di Rank xerox di Liberatore e naturalmente Pazienza. Oggi ho solo miei quadri e qualche poster originale di pubblicità d’epoca di
MARCO FERRARI Teatro
VoiceOver
Questo mese incontriamo il giovane attore di "One man sciò". Sei reduce dallo spettacolo tenuto al “Circolo degli Artisti”: che sensazioni ti ha lasciato? «Credo che ci sia ancora tanto, anzi tantissimo da lavorare per creare un vero e proprio spettacolo. Diciamo che lo show del Circolo è stato un embrione, il figlio vero e proprio deve ancora nascere. Sono comunque contento dell'apprezzamento da parte del pubblico, ma mi aspetto molto di più da me stesso». Quanto è stata dura arrivare fin qui? «Perché sono arrivato da qualche parte e non me ne sono accorto?». Bisogna inevitabilmente fare tanta gavetta: un periodo lungo e complicato. «La gavetta è importante, soprattutto per assorbire esperienze su esperienze, per migliorare, rendersi conto degli errori commessi e soprattutto creare un repertorio. Ho ancora tanto da imparare e tanta gavetta da fare». Cosa rappresenta il mondo del teatro per te? «Beh, direi che “È un mondo difficile, è vita intensa, feli-
rasoi da barba, una piccola collezione di disegni di fumettisti». Artista che amavi di più e quello che ami attualmente? «Prima citavo Andrea Pazienza che, anche se è fumettista contemporaneo, è stato un artista che ha condizionato con il suo linguaggio la generazione degli artisti degli anni Novanta. Un altro talento straordinario che amo tuttora è Norman Rockwell, illustratore americano degli anni Trenta. Poi il padre dell’arte concettuale contemporanea, quello che ha messo l’idea al centro dell’opera, Marcel Duchamp. Tra i contemporanei, sicuramente il grande Andy Warhol, il vero genio del secolo, la star per eccellenza». Come vivi il momento dell’arte nel nostro paese? «Come tutti quelli cui sono stati tagliati i fondi, l’arte fa parte di quella cultura che in Italia non ha valore. Senza fondi, come può esserci futuro per un giovane artista, quale istituzione può garantire la promozione dei suoi lavori, sia in Italia o all’estero? A parte qualche realtà, il resto è dato alla fortuna di trovare un gallerista che non abbia troppi quadri in magazzino o qualche collezionista (privato) disponibile a sostenerti. Oggi la vita dell’artista è forse più difficile che nella Parigi anni Venti dove Modigliani moriva di stenti. Oggi forse non si muore di fame ma sicuramente di depressione. Molti artisti mollano per stanchezza, anche se dotati. Personalmente da circa venti anni divido la mia attività di creativo e art director nel mondo della comunicazione, con quella di artista. Faccio mostre personali e collettive in spazi alternativi e gallerie gestite da associazioni di persone che amano l’arte, con estrema difficoltà e determinazione. Un mio amico gallerista, un giorno, davanti al mio ennesimo sfogo sulla lentezza del sistema, mi disse di stare tranquillo che tanto in Italia famosi si diventa solo a 70 anni…». In questo caso, tanti auguri… www.francescomelone.it
SCOUTING
alla ricerca di Artisti Emergenti
cità a momenti e futuro incerto”. Con le parole di Tonino Carotone si può riassumere il mondo del teatro visto con i miei giovani occhi. Il mondo del teatro è molto particolare, l'attore ad ogni spettacolo fa i conti con se stesso e con tutto ciò che lo circonda, e spesso questo regolamento di conti risulta davvero pesante, perchè scava in profondità, talvolta ferisce. Se l'artista ne esce vincitore continua e va avanti, se ne esce sconfitto si abbatte e rischia di perdersi». Quali sono i “miti” che segui? «Senza ombra di dubbio, artisticamente parlando, il mio mito è Gigi Proietti. Se, invece, parliamo di modello da imitare, quello che la mia vita vuole seguire è l'esempio di Gesù attraverso la sua parola. Credo che avere Gesù al proprio fianco significa successo, significa vita vera e il presupposto di una vita fatta d'amore. È lui la risposta vera ad ogni mia domanda, la mia forza». Sogni nel cassetto? «Il sogno è quello di sposare la mia Linda in un futuro spero non lontanissimo e formare con lei una famiglia. Questo è
21
la cosa che vorrei di più, poi ben vengano le soddisfazioni professionali, ma l'amore viene prima di ogni altra cosa. Il mio successo l'ho già raggiunto». Prossimi impegni? «Sto sviluppando il mio spettacolo “One man sciò” sarà in scena al Teatro delle Emozioni il 4 e 5 novembre. Sarà uno show sicuramente ampliato e rinnovato per regalare un'ora e mezza di puro divertimento. Quindi vi aspetto in tanti, tanti, tanti…».
La nostra attività è ricevere e ristorare persone in un ambiente naturale molto caldo ed elegante come quello di Villa Ceri. L’arte della Ricezione e Ristorazione la interpretiamo con passione e cerchiamo di trasmetterla ai nostri dipendenti e collaboratori, tutti cuochi e camerieri di livello internazionale. La ricerca della qualità gastronomica, dello stile, dell’eleganza nell’accogliere il cliente sono il nostro principale obiettivo. I rinfreschi, elaborati secondo le circostanze e le specifiche esigenze dei clienti, vengono preparati sul posto da una organizzazione che vanta un’esperienza trentennale nel settore.
Via di Ceri 16 00052 Ceri (Roma) Tel 06.9908143 - 06.7008113 Cell 389.6756950 villa.ceri@tiscali.it 22
La di Paolo Trucchi
“Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro” Piede di Corvo (1830-1890) Capo indiano dei Piedineri
H
Ho fatto un sogno. Un sogno in cui dormivo, sdraiato sul letto, e le lenzuola diventavano pesanti e calde come una cascata di piombo fuso, un sogno in cui iniziavo a divincolarmi e le mie gambe erano fusti bloccati che si agitavano convulsi, un sogno in cui il mondo era scuro, le finestre buchi aperti in un nulla senza sole, riecheggiante di un angoscioso vuoto.
Non angosciante, angoscioso. Perché era proprio quel che rimaneva dell’esistenza a tremare e rabbrividire: il Nulla. E la Terra vi sarebbe scivolata dentro. Nel sogno aprivo gli occhi e mi rendevo conto di poter parlare solo alla disperazione e alla solitudine del non essere ascoltato; una nube scura occludeva il sole e la mia mente di Morlock in trappola. Le pareti della camera erano tappezzate da fogli di giornale: il terremoto di Roma, quello devastante del Giappone un anno e mezzo dopo la prima catastrofe di Fukushima. Poi il “Big One”, quello che distaccò una buona
Manuale di sopravvivenza nucleare 3^ Puntata
mi avvolgeva. Nel buio della stanza cercavo tentoni la luce dell’abatjour, il cuore che asserragliava la gola: reprimevo le urla per non svegliare mia moglie. Poi ascoltavo quel brusio notturno, unico compagno di vita. E mi rendevo conto: lei non c’era più, l’elettricità era un mero ricordo, le comunicazioni erano saltate, non esisteva più alcun tipo d’informazione, l’oscurità avvolgeva gran parte del giorno. E quando qualche ibrido, timido, scorcio di luce riusciva a penetra-
parte della California e la affondò al largo nel Pacifico, cancellando definitivamente San Francisco, Los Angeles e San Diego; gli tsunami che sconvolsero l’Australia e decretarono la scomparsa della Nuova Zelanda, i monti dell'Asia centrale che collassarono inondando e distruggendo nazioni e vite umane. Ritagli: una mappa memoriale dei disastri che si mangiarono il mondo nel giro di pochi mesi. Le onde anomale impazzavano, i Caraibi scomparivano, milioni di persone morivano. Chiuso nel mio guscio, osservavo e ricordavo gli eventi da quei frammenti di carta stampata, muti spettatori della fine del mondo. “E io?”, mi domandavo. Quand’è che sarei stato ammesso in quell’esercito impazzito di numeri in aumento, quello del conto delle vittime? Non lo ero già comunque, nonostante riuscissi ancora a respirare? Rumori sinistri accompagnavano il mio risveglio, rumori di un mondo in trasformazione, un mondo che si ribellava all’umanità, a quella che, nonostante gli eventi, si apprestava ad assestare il colpo decisivo al proprio suicidio. Questo era il sogno, e stretto in una morsa soffocante, aprivo gli occhi: la realtà, finalmente,
PUNK Pensieri
di Gianfranco Marcucci
di Igor Artibani
re, rischiarava debolmente le pareti piene di ritagli di giornale, datati al massimo trentuno ottobre. Poi il mondo civile chiuse i battenti, non essendoci più i testimoni delle cose accadute. La Natura uccise gran parte degli uomini per riprendersi il dominio dell’esistenza. I pochi sopravvissuti, deliranti, fecero il resto. Questa è la realtà, e labile è il confine con il sogno. continua...
Anche i muri parlano, basta saperli ascoltare! Verona - Via Cappello (Casa di Giulietta) - luglio 2011
GIULIETTA, I DADI SONO STATI TRUCCATI DALL'INIZIO, IO HO SCOMMESSO E TU SEI ESPLOSA NEL MIO PETTO.
23
TRADUZIONE DA "ROMEO AND JULIET" DIRE STRAITS
Il wj del mese di radiovoiceover.it
WebRadio
WJ STOLAV di A tutta Dance
radiovoiceover.it
Alessandro Valotta
in arte Wj Stolav è la voce di "A tutta Dance" in onda su radiovoiceover.it tutti i venerdì dalle 20 alle 21
E
Emozione nel vedere quel picco di ascoltatori? «Molto emozionato, perché era il frutto di tanto lavoro e tantissima passione, di un anno di sacrifici di tutti noi wj. Avere tanti ascoltatori è una bella soddisfazione ma soprattutto è importante sapere che il progetto “VoiceOver” ha preso piede. Il picco non è mio ma di tutta la radio!». Quali sono i tuoi interessi? «Sono appassionato di informatica, di finanza, di musica dance e, ovviamente come la maggior parte dei maschietti, di calcio!». Da dove nasce la tua passione per la musica dance. «Amo gli anni '90 in generale e quindi la passione per la musica dance è un passaggio scontato. La musica accompagna sempre la nostra vita. Per me che sono nostalgico di quel decennio e rimpiango le cose più semplici che da bambini ci facevano felici, la musica dance è una maniera per rievocare quei momenti belli». Aprendo il tuo cassetto cosa troviamo? «Sicuramente tanto ma tanto disordine. A parte gli scherzi, il mio sogno è quello di tanti ragazzi della mia età: un futuro roseo che esalti le mie passioni e le mie doti. Non chiederei troppo se non mi trovassi in Italia».
Attore preferito? «Ce ne sono tre: Carlo Verdone, Lino Banfi e Silvio Muccino. Diciamo che sono un promotore del "Made in Italy"». Cantante preferito? «Difficile indicarne uno in particolare, soprattutto se si è appassionati di musica dance! Diciamo che il maestro Gigi D’Agostino è il primo nel genere». La playlist della tua giornata? «Iniziamo con un po’ di house commerciale per partire con il piede giusto: “Rock party anthem” dei LMFAO è l’ideale. Poi continuiamo con un ritmo più tranquillo, rigorosamente stile anni '90, quindi BRAN VAN 3000 con “Drinking in L.A.”. Chiusura in bellezza con una pura bomba eurodance: “Think about the way” degli ICE MC». La colonna sonora della tua infanzia? «“Come Mai” degli 883 è una canzone che mette i brividi e che evoca in me dolci ricordi radiofonici. Questo perché la mia dolce mammina, sapendo che canticchiavo questo pezzo tutti i giorni, decise nel lontano 1993 di dedicarmi radiofonicamente questa canzone e registrarla su un nastro, per i miei 6 anni. Questa cassetta la conservo ancora gelosamente».
24
/PALINSESTO e negli orari non coperti dai programmi... VoiceOver ti fa compagnia con musica h24
/Lun
15:00/17:00 20:00/21:00 21:00/22:00 22:00/23:00
Coffe Break Black Style BoysOver Amore Al Cubo
/Mar
16:00/17:00 20:00/21:00 21:00/22:00 22:00/23:00 23:00/24:00
Intervista con la città Foxy Ladies Info Lad Noi Siamo Fuori 2.0 VoiceOver Rhum
/Mer
16:00/17:00 Noi Siamo Fuori
/Gio
/Ven /Dom
20:00/21:00 21:00/22:00 22:00/23:00 23:00/24:00
Informazione Vietato l’Ascolto Allacciate le Cinture Scalo a Grado Missione Compiuta
20:00/21:00 21:00/22:00 22:00/23:00 23:00/24:00
Giovedì Gnocchi A noi piace così Maga Magò Colpa d’Alfredo
20:00/21:00 A tutta Dance 21:00/22:00 Life4music 23:00/24:00 The Rock Side 21:00/22:00 Bloody Indie 22:00/23:00 Mascelle strette
Aneddoti del Rock
OGGI
JOHN LENNON il tricheco burlone
Accadde
di Roberto "Wj Fancy" Fantini Perullo
I
I Beatles, per quel poco che sono durati (appena nove anni scarsi, lasso di tempo in cui hanno cambiato il volto della musica leggera britannica e mondiale), hanno prodotto una discografia immensa, toccando vari generi e precorrendone altri. Uno dei capolavori musicali della loro produzione, quasi tutta esclusivamente accreditata al duo Lennon-McCartney, risale alla cosiddetta era "psichedelica" ed è il brano principe di questo periodo: “I am the Walrus”, un brano assolutamente visionario e dalle sonorità ipnotiche. Un brano perlomeno bizzarro, con una genesi ancora più bizzarra. La canzone in questione, seppure a nome Lennon-McCartney, è frutto esclusivo della mente di Lennon (come altri brani erano frutto esclusivo di Paul, ma per esigenze commerciali erano sempre registrati alla coppia di autori). Il testo del brano è la sintesi di varie idee che balenavano nella fertilissima mente di John: un testo privo di senso, una filastrocca di bambini, un'ispirazione dai personaggi dei libri dello scrittore Lewis Carroll (pseudonimo del reverendo Charles L. Dodgson, quello di "Alice nel paese delle meraviglie"). Il tricheco (in inglese "the walrus"), è ripreso proprio dal racconto "Il tricheco e il carpentiere" di Carroll, inserito nel libro "Dietro lo specchio", ed è un eroe negativo, che in sintesi promette di giocare con alcune giovani ostrichine, disobbedendo agli ammonimenti di mamma ostrica, per poi invece mangiarsele. Anche gli "uomini uovo" (the Eggmen) sono personaggi di Carroll. Ma perché Lennon, che comunque era in un periodo "particolarmente psichedelico", volle produrre un brano così? La risposta a questa domanda è in una lettera che gli scrisse un ragazzino, fan dei Beatles e alunno della Quarry Bank High School di Liverpool, la stessa scuola dove andava Lennon e dal cui nome prese ispirazione per formare la sua primissima band, i Quarrymen. Il giovane informò John che a scuola (e non solo in quell'istituto) le insegnanti di letteratura inglese avevano
iniziato ad analizzare i testi delle canzoni dei Beatles, considerate un esempio di letteratura contemporanea. Lennon, che fondamentalmente era un burlone (come tutti i grandi rocker, che quando possono si divertono alle spalle di chi vorrebbero catalogarli), per tutta risposta disse «vediamo se troveranno una spiegazione per questo!» e scrisse il testo più “incasinato” e incomprensibile della storia della musica rock. Ma nulla è per caso e John Lennon, per renderlo al meglio, mise tanti ingredienti nel calderone: allusioni onomatopeiche, come “Mis-ter ci-ty police-man sitt-ing...”, frase che suona appunto come una sirena della polizia; pezzi di filastrocca come “Yellow matter custard...”, suggeritagli dal suo ex-compagno di scuola Peter Shotton; parafrasi di una canzone folk come “I am he as you are he and you are me...”, ripresa dal brano "Marching to Pretoria" (“I'm with you and you're with me...”); velate prese in giro stile Dylan, come “Element'ry penguins singin' Hare Khrishna”, nei confronti di presunti guru dell'epoca, nello specifico Allen Ginsberg, fautore delle religioni orientali; il già citato tricheco del titolo e anche gli uomini-uovo provenienti dai racconti di Carroll, che ha anche ispirato in massima parte la scrittura in forma nonsense dell'intero testo, basti pensare allo "Jabberwocky" di "Dietro lo specchio", testo pieno zeppo di frasi inventate e parole senza senso, proprio come “I am the Walrus”. E anche la partitura musicale non è da meno: per rendere il brano assolutamente ipnotico, Lennon usa in pratica solo accordi di maggiore e solo accordi naturali, dalla A (il nostro La) fino alla G (il nostro Sol), in un giro quasi infinito come un "anello di Moebius" (una figura geometrica spaziale che riproduce l'infinito) riportato in forma di musica. Risultato: “I am the Walrus”, e pure una bella lettera di risposta di Lennon al piccolo fan, datata 1 settembre 1967 (battuta all'asta da Christie's nel 1992). Per le altre storielle ci si vede su queste pagine e...Up the Rocksiders!
1 agosto 1971 - Al Madison Square Garden di New York va in scena "The Concert for Bangladesh", serata di beneficienza per uno dei più poveri paesi del globo, ideato e voluto da George Harrison, che organizza in pochi giorni il primo concerto di beneficienza con la presenza di varie rockstar. Sul palco si alternano Eric Clapton, Bob Dylan, Leon Russell, Billy Preston, Ravi Shankar e i due beatles Ringo Starr e George Harrison (ma non Paul McCartney e John Lennon, quest'ultimo irritato per il rifiuto di Harrison di esibirsi assieme alla moglie Yoko Ono). Dal concerto furono ricavati in seguito un film e il triplo album "George Harrison and Friends" che vinse un Grammy Award nel 1973 come miglior album dell'anno. 8 agosto 1969 - I Beatles attraversarono le strisce pedonali poste davanti agli studi di registrazione di Abbey Road per la celebre copertina di uno dei loro album più conosciuti e popolari in assoluto, e l'ultimo inciso in studio dal quartetto di Liverpool (il successivo "Let it be", pubblicato nel maggio del 1970 contiene brani registrati nei due anni precedenti). Tra i brani più famosi di Abbey Road spiccano "Come Togheter" di John Lennon, "Here Comes the Sun" e "Something" di George Harrison. 15 agosto 1969 - Si apre il festival che ha segnato la storia della musica rock: Woodstock. Quattro giorni di musica nel culmine della diffusione della cultura "peace&love" degli hippy presso Bethel, cittadina rurale vicino New York a 70 chilometri da Woodstock (conosciuta per le sue attività artistiche), con circa 500mila giovani accorsi da tutti i lati degli Stati Uniti per assistere alle memorabili esibizioni di oltre trenta musicisti e gruppi fra i più conosciuti dell'epoca che allungarono di un giorno la durata dell'evento (conclusosi lunedì 18 agosto). Tra i vari artisti che suonarono - mettendo un bel mattone sulla loro contemporanea e futura fama - ci furono: Joan Baez, Santana, Janis Joplin, Creedence Clearwater Revival, The Who, Jefferson Airplane, Joe Cocker, Crosby, Still, Nash & Young, Jimi Hendrix. 25 agosto 1984 - Termina la tumultuosa vita di Truman Capote, scrittore statunitense che ha segnato la letteratura degli anni '50 e '60 immortalando la figura del genio maledetto. Cresciuto senza padre e con una madre che disprezzava apertamente, Capote (che è il cognome del padrino), si impose all'attenzione popolare con i romanzi "Altre voci, altre storie" (1948), "Colazione da Tiffany" (1958) e, soprattutto, "A sangue freddo" (1966). Dopo aver frequentato i buoni salotti americani, Truman Capote fu colpito da una grave forma di epilessia e si spense mestamente a causa di una cirrosi epatica. 27 agosto 1979 - Fabrizio De André e Dori Ghezzi vengono sequestrati nel pieno della notte dall'anonima sequestri sarda, che ha fatto irruzione nella tenuta dell'Agnata, nei pressi di Tempio Pausania. La coppia è tenuta prigioniera sulle montagne di Pattada per quasi quattro mesi e solo dopo il pagamento di un riscatto pagato dal padre del cantante (si parla di circa 600 milioni delle vecchie lire) fu liberata (Dori Ghezzi la sera del 21 dicembre, Fabrizio De André la notte del 22). L'artista genovese dedicò alla dura esperienza diversi versi presenti nell'album "L'indiano", tra cui il brano "Hotel Supramonte". 31 agosto 1949 - nasce Richard Gere, da sempre uno degli attori più desiderati dal pubblico femminile per il suo sex appeal. A costruire la sua fama presso il gentil sesso sono state le pellicole "American Gigolo" (1980), "Ufficiale e gentiluomo" (1982), "Cotton Club" (1984), "Pretty Woman" (1990) e "Chicago" (2002). Con quest'ultimo film si è aggiudicato, nel 2003, il Golden Globe come miglior attore di musical e commedia.
25
Rubrica PSYCOVER
PICCOLI SCIENZIATI? NO GRAZIE. PREFERIAMO GIOCARE! a cura della Dott.ssa Francesca Cuozzo
L
L’intento delle righe che seguono è sensibilizzare e stimolare l’attenzione di insegnanti, genitori e tutti quelli che si occupano del benessere psicofisico dei bambini, cercando di rimandare loro l’importanza che un ambiente costruito a misura di "bimbo", rispettoso dei loro tempi ed esente da richieste troppo pressanti, possa rivestire per lo sviluppo di una personalità sana. Sono una psicoterapeuta dell'età evolutiva e da circa cinque anni lavoro a stretto contatto con le scuole, fornendo alle insegnanti indicazioni e consigli su come gestire situazioni difficili all'interno del contesto classe. Tale incarico mi ha consentito di entrare in prima persona all'interno della scuola, luogo dove il bambino trascorre la maggior parte del tempo e dove le esperienze che compie e gli atteggiamenti degli educatori rivestono un'importanza fondamentale nello sviluppo della sua personalità. Ed è proprio frequentando, a volte come osservatrice non partecipante, il contesto scuola che ho avuto la possibilità di conoscere una realtà difficilmente immaginabile. Chiudendo gli occhi e pensando a un’ipotetica scuola materna quello che viene subito in mente è un ambiente vivace, classi arricchite da bellissimi disegni dei bimbi, l’angolo del gioco simbolico, il sottofondo rumoroso dei loro giochi, i grembiuli sporchi di colore, piccoli banchi con altrettante piccole sedie, sopra le quali i bambini sono alle prese con costruzioni, puzzle, attività di
È importante, inoltre, porre attenzione all’originalità di ogni bambino, progettando interventi per promuoverla, considerando il gioco, come una risorsa privilegiata per l’apprendimento e non come fine a se stesso. L’attività ludica va perciò costantemente alimentata, poiché solamente attraverso una base di tipo motivazionale e affettiva, è possibile promuovere le condizioni di una partecipazione impegnata del bambino che concorre attivamente al proprio sviluppo. Attraverso il gioco il bambino esprime e crea la sua personalità, mescolando elementi magici e fantastici con altri reali, fa esperienza di persone e oggetti, arricchisce la memoria, studia causa ed effetti, riflette sui problemi, si costruisce un vocabolario, impara le sue relazioni emotive e adatta il proprio comportamento ai modelli culturali del suo gruppo sociale. Ha quindi un alto valore evolutivo, perché stimola il bambino cognitivamente, permettendo l’accesso al suo mondo interiore. Gli adulti che non attribuiscono significato al piacere del gioco limitano di fatto la possibilità di sviluppo al bambino stesso. Anche tra vari autori che durante i loro studi si sono occupati dell’infanzia viene riconosciuta l’importanza del gioco. Vygotskij, ad esempio, sostiene che esso offre al bambino grandi opportunità di compiere esperienze ricche e varie e di portare avanti il suo sviluppo intellettivo in modo efficiente. Anche lo stesso Piaget riteneva
manipolazione, attività grafiche con tanto di pennarelli, tempere, colori a dita; ma in realtà, purtroppo, ciò non è sempre vero. Vi sono alcune scuole e in particolare alcune educatrici che un po’ per narcisismo un po’ per non deludere le aspettative dei genitori tendono a sottoporre il bambino a un bombardamento di informazioni e nozioni, costringendolo all’età di quattro-cinque anni a lunghe sedute di prelettura e prescrittura, senza preoccuparsi minimamente della sua maturità interiore. Mi rivolgo, in particolare, alle educatrici della scuola materna, proprio perché tale luogo assolve per ogni bambino, forse più di ogni altro percorso scolastico, una funzione importantissima in termini di educazione, crescita, autonomia e concorre insieme alla famiglia allo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale della sua personalità. Sicuramente le educatrici devono obbligatoriamente seguire una programmazione didattica, ma questa dovrebbe essere proposta in un ambiente accogliente e motivante, escludendo impostazioni precocemente disciplinaristiche che vogliano anticipare apprendimenti per i quali il bambino ancora non è pronto. Per evitare, quindi, i pericoli dello scolasticismo, l’utilizzazione didattica delle esperienze dovrebbe essere realizzata in varie forme, piacevoli, adeguate alle capacità del bambino, capaci di stimolare con immediatezza la sua partecipazione e il suo interesse.
26
che l’attività ludica ha la capacità di orientare i piccoli verso uno sviluppo completo, giacché stimola la memoria, l’attenzione, la concentrazione, lo sviluppo di schemi percettivi, la capacità di confronto con i pari. Le attività ludiche ricoprono una grande importanza in funzione dello sviluppo successivo, in quanto promuovono l’integrazione di strategie necessarie per l’interazione con la realtà circostante e si configurano come contesti particolari in cui i bambini hanno l’opportunità di sviluppare ed esercitare abilità comportamentali specifiche che si andranno via via organizzando in sequenze più complesse. Una carenza da attività ludica comporta, allora, nel bambino gravi carenze a livello cognitivo. L’insieme di tutte queste considerazioni rende evidente il ruolo positivo del gioco in tutte le dimensioni dello sviluppo infantile anche in funzione di un apprendimento futuro. Quello che vorrei ribadire, infine, è che l’intento della scuola materna non deve essere creare ‘piccoli scienziati’, bensì stimolare le abilità cognitive del bambino, sfruttandone la loro naturale propensione all’esplorazione e al divertimento. BIBLIOGRAFIA: • D’Odorico L.,Cassibba R., Osservare per educare, Carocci Editore, 2002 • Piaget J., Lo sviluppo mentale del bambino, Einaudi, Torino, 1967 • Rivista mensile, per docenti scuola dell’infanzia, Progetto tre-sei, Gulliver, Roma, 2003
27
Una fetta di mondo chiamata:
TERRA degli UOMINI INTEGRI
E
E chi l’avrebbe mai detto. Uno spazio tutto per Yako.
di Rita Leorato Uno spazio per 30 bambini africani che ieri trascinavano la loro immobile vita - sopravvivenza - ignorati da tutti e oggi sono nel cuore di tanti, qui, a migliaia di chilometri di distanza. Sono nel mio cuore - io che ho potuto abbracciarli - sono nel cuore di chi ha incontrato i loro occhi solo in fotografia, ma è stato subito Amore. Come altro chiamare questo filo invisibile che lega ormai decine di persone qui, a Ladispoli, Cerveteri, Roma, con quei bambini? Il primo giugno sulla spiaggia di Cerenova abbiamo lanciato nel cielo 200 lanterne volanti in un’iniziativa chiamata “Accendi una stella per Yako”. Non una, ma 200 stelle si sono accese e alzate sul mare, e io ho pensato di aver suggellato un patto, di aver lanciato nell’universo la nostra promessa d’amore. Quando ho incontrato sulla mia strada i 23 bambini dell’orfanotrofio Wend Mib Tiri a Yako, un villaggio del Burkina Faso a 110 chilometri dalla capitale Ouagadougou - un incontro casuale, se vogliamo credere “solo” a un caso, che risale a febbraio dell’anno scorso - quando ho visto i loro visetti senza espressione, le loro condizioni di vita, ho capito subito che non avevo il diritto di tornare a casa e far finta di niente. Però ero terrorizzata al pensiero di come, io sola, avrei potuto cambiare le cose. C’era troppo da fare!!! Quella costruzione fatiscente parlava chiaro. Solo mura di fango e una tettoia sotto la quale passare il tempo. Niente elettricità, niente bagni, niente cucina, nessun giocatolo, nemmeno i lettini per tutti i bimbi e di zanzariere neanche a parlarne. E 23 bambini abbandonati perché “portatori di sfortuna”, come la bimba albina, i gemelli, oppure gli orfani ritenuti responsa-
28
bili della morte della mamma. Ma il “caso” ha deciso anche di mettere al mio fianco decine di persone che ora camminano accanto a me. Decine di persone che con me hanno organizzato eventi, inventato serate, creato progetti, che hanno deciso di adottare a distanza i piccoli bimbi. Oggi i bambini sono 30. E tutti hanno un “papà” o una “mamma” adottivi. A voi vorrei raccontare, mese dopo mese, la loro storia, la storia di questo orfanotrofio che piano piano si rialza dalla polvere per diventare un posto dignitoso dove vivere quel diritto all’infanzia che spetta a tutti i bambini del mondo, dove diventare grandi con l’aiuto di un’istruzione, dove crescere con dei sogni. Questo spazio è il filo diretto tra noi qui e loro laggiù. Lontani, ma pezzetti del nostro mondo. Chi l’avrebbe mai detto!! In settembre tornerò a Yako per la terza volta. Ma questa volta saremo in 11, ognuno con il proprio bagaglio di esperienza da mettere a disposizione, ognuno con la propria capacità di amare da mettere alla prova. Non sarà un viaggio facile ma sono certa che lascerà buoni semi. Ma dei nostri progetti vi parlerò la prossima volta. Ora fatemi assaporare questa felicità che sento, questa sensazione che scivola sul foglio e mi dice che insieme possiamo continuare a sognare. Grazie ragazzi per avermi regalato questo spazio!!! Oggi lo voglio dedicare a Innocent, Kasimir, Nafissata e Neimata, i 4 bambini che durante questo anno ci hanno lasciato, per sciocche malattie facilmente curabili nel nostro mondo fortunato. Perché rimangano nei nostri pensieri…e perché non succeda più! Al prossimo mese! Vi abbraccio.
MTWARA AFRICAblog
Fabio Palumbo, dal blog qualcunoerainafrica
T
INSEGNAGLI A PESCARE
Tutti conoscono il proverbio cinese “Dai un pesce a un uomo e lo sfamerai per un giorno, insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita”. Molto saggio. Noi con l'Africa stiamo facendo così: pretendiamo di insegnargli a pescare, cosa che magari in molti casi sapeva già fare, magari gli “insegniamo” la pesca a strascico, così il lago si rovina; il lago era suo, ma siccome non aveva nessun documento che lo attestava, l'abbiamo comprato a un prezzo ridicolo, cacciando via chi ci abitava attorno e ora glielo affittiamo a un prezzo che non riuscirà mai a pagare, per cui gli prestiamo i soldi che ci deve pagare per l'affitto, aggiungendoci l'interesse. In più gli affittiamo l'attrezzatura per la pesca, lei aveva la sua, ma vuoi metterla con la nostra? C'è la strada che collega Songea a Mtwara, sulla costa, che è disastrata, ci si mette una giornata per arrivare, anche di più nella stagione delle piogge, quando con una strada mediamente buona ci si metterebbero cinque ore. È uno snodo fondamentale per il commercio, se si guarda la cartina si capisce perché; Mtwara è un porto importante e Songea è malamente collegata col resto del paese. Attraverso un accordo tra il governo tanzaniano e quello americano, gli yankee stanno
pagando il lavoro per asfaltare la strada, da qualche mese una ditta francese che ha vinto l'appalto sta facendo grandi lavori ed entro l'anno prossimo la strada sarà pronta. In cambio il governo americano ha ottenuto il permesso di trasportare l'uranio su quella strada (uranio che userà nei modi che ritiene più opportuni... per sé... ovviamente...). Inutile dire che quella strada è fondamentale e che se c'è bisogno di vendere l'anima al diavolo la si vende, inutile pensare che utilizzando il proprio uranio, le proprie risorse, se ne potevano fare cento di strade così; parlandone con la gente del villaggio c'è stato chi mi ha detto che sono degli stupidi, chi mi ha detto che in fondo loro non lo sanno usare l'uranio, tanto vale prendersi la strada. Va a capire dove sta la ragione. Poi ti capita di andare in un villaggio sperduto sui monti, ci vuole un'ora ad arrivare su una strada decisamente malandata, oltre a quella è isolato e ha un bellissimo paesaggio. Ho accompagnato una nostra formatrice a fare uno dei tanti seminari che sono stati realizzati nei villaggi attorno al centro di forma-
zione grazie al progetto per cui sto lavorando, seminari aperti a tutti i contadini. Mi piace il fatto che le attività del nostro progetto siano implementate dal personale locale, odio l'immagine dei bianchi istruiti che insegnano ai neri ignoranti, io mi sono seduto sotto gli alberi insieme al centinaio di persone venute per ascoltare il seminario, anziani, donne, gente che ha lavorato la terra tutta la vita. Non hanno certo bisogno di sentirsi dire come fare i contadini, ma vero è che il mercato ha introdotto dei prodotti come fertilizzanti, pesticidi, medicine specifiche per le piante, che vengono acquistati senza conoscerne l'utilizzo appropriato e questo indebolisce la produzione. Vedere questi anziani che ascoltano attentamente e che con ordine fanno le loro domande, con un'umiltà difficile da trovare dalle nostre parti, mi fa stare bene; partecipare a tutto questo, essere accolto come un ospite gradito, sono sensazioni positive e anche se il mondo evidentemente sta girando da tutt'altra parte, mi fa pensare che c'è ancora un po' di speranza.
London
UNDERGROUND
L
di Arianna Mariani
Le unghie curate picchiettano nervose sul tavolo imbandito da pochi strumenti necessari alla messa in scena della notte che sta per arrivare, lunga, nera, scattosa e al sapore di nicotina. L'hai già fatto mille sere fa e per mille sere ancora lo farai e per mille giorni ancora disimparerai a vivere. Un pomeriggio di quasi inverno invece, un vento umido di scirocco e una strana notizia arrivata dal nord ti spettinano tutta e decidi di vivere mille notti e mille giorni lontana da salotti, cucine, macchine, soffitte, seminterrati e terrazze dove il tavolo imbandito cambia solo forma. Pensi alla mamma e sei a Ciampino. Pensi alla mamma, quando ormai ci sei caduta dentro. London Town. Un Oyster card con almeno 4 pounds accreditati e sei padrone del quartiere. Guardi fuori dalla tua finestra e pensi che Mary Poppins sia esistita veramente, come esitono branchi di volpi (iene) senza necessità di vizi al posto delle gattare, off license al sapor di curry sparsi sulle high streets, gli autobus rossi a due piani, l’underground, la Regina, la sua erba, i parchi, la ruota panoramica, e signore senza denti, i bambini biondi a piedi nudi, i burgers, la chilly sauce, i fiori, la paura, gli amici, la moquette, le scale strette, la musica, la felicità, la geografia, il Tamigi. Oggi no! Non impazzisci più di felicità fumando una sigaretta sul tetto della casa dove vivi oppure non ti esalti se uno scoiattolo saltella sul tuo balcone o se hai dormito con qualcuno che tutta la sera ha cercato di comunicare con te in una lingua sconosciuta (ingles, frances o american?), ma passeggi sotto alberi imponenti mentre vai a lavorare, saluti la gente con "Hi There", sorridi anche ai cespugli, adori il tuo look, vai dal dentista in centro, capiti ad un party, chiami un cab e torni a casa. Magari fai colazione con qualcuno e non siedi attorno ad un tavolo imbandito, stai a gambe incrociate sul tappeto della tua stanza e bevi un orange juice. Pensi alla mamma. Ti manca il profumo dei panni stesi, lo scirocco dal mare e il camioncino dei meloni zuccarina sotto il sole cocente di luglio.
c o n s o r z i o
Pellicano
cc oo n n ss oo rr zz ii oo
Impianto Raccolta Differenziata
Gestione servizi di Raccolta e Trasporto Rifiuti Differenziati Impianto di selezione e riduzione volumetrica rifiuti provenienti da Raccolta Differenziata
in collaborazione con
Progettazione e ottimizzazione sistemi R.D. Noleggio container scarrabili di varie capacità per raccolta e trasporto rifiuti
Visitateci su Facebook
Noleggio compattatori per la raccolta di carta e cartone Noleggio presse per carta e cartone per utenze commerciali Isole ecologiche modulari Servizio di Raccolta Rifiuti plastici provenienti dall’agricoltura
Direzione: Via Verdi, 2 Chiomonte (TO) Tel 0122.744299 Fax 0122.54498 nsj@pec.it
Concessionaria attrezzature per raccolta differenziata
Impianto raccolta differenziata e compostaggio - Sede e Impianto: Località Olivastro s.n.c. - 01016 Tarquinia (VT) Tel. 0766/84.12.70 - Fax 0766/84.16.35 www.consorziopellicano.it - etruriaambiente@gmail.com - info@consorziopellicano.it
29
Agosto
FuoriTema (Caro Jean) Compiuti i quaranta ogni cosa acquista un sapore di regalo.
Beninteso, accertato come superfluo e atetico piangersi addosso - é un giro di boa che ad alcuni potrebbe apparire per così dire mignon - ci si chiede: che sono i quaranta? Un confine, un segnale o una minaccia? Per me sono tutto, o meglio sono stati tutto, e se di confine si tratta deve trattarsi di un confine ampio e incerto quanto inesorabile. Altro che cinquanta. Altro che fughe a Santo Domingo in cerca di un tabaccaio aperto. Ben più devastante, la zona d'ombra in cui si entra, inesperti e inadatti, in quella metamorfosi dell'enta in anta. Schiaffeggiato dalla vita trascorsa (spesso la consapevolezza della sua pochezza rende a taluno insopportabile il rito, a me certi giorni sì), beffeggiato e preso in giro dal cosiddetto avvenire, che a-venire non è già più e da oggi in poi correrà a velocità inimmaginabili contro di te ad avvinghiarsi, attraversarti, divorarti per lasciarti stremato sul ciglio - ma sul ciglio di che se non hai fatto in tempo a vedere neanche la strada, figurati il ciglio - che un ciglio lo vorresti per riposarti un attimo, ma un attimo dopo la scena è già cambiata, gli alberi scorrono veloci e contarli fa venire il mal di testa e d'occhi, il futuro è presente per un battito di quel ciglio, poi passato e poi addirittura più. Quaranta. E poi? E poi inseguiremo gli enta, e gli enti e chissà quant'altro negli occhi di qualcun altro, di qualcun'altra di cui non conosciamo niente per non aver paura, di niente. Lo inseguiremo negli occhi di chi ancora naviga lontano da quella boa, di chi non ha visto ancora se stesso allo specchio in questo specchio così poco deformato da terrorizzarci sempre. Sempre più giovane, sempre più attaccato/a alla vita, a curarci di contrappasso quasi un farmaco dell’anima quando l’anima è stanca. Ma la paura, credimi Jean, quella resta. Perchè dopo il giro di boa la strada è una sola, tornare alla linea di traguardo, e non ci sono alternative, non ci sono santi. Ma solo vento forte, quando è contro, da maledire, quando è a favore, a temerlo.
Caro Jean, caro me stesso,
non c’è alternativa: vivere è fatica, come diceva qualcuno finito male. Ma non vivere è peggio, quindi impariamo il percorso, e le sue boe non ci siano di intralcio o preoccupazione ma semmai - semmai - di conforto,
di Jack
Ariete
non ossessioni ma solo pensieri, riflessioni di tappa.
«È IL MESE DELL’AMORE. Venere, in aspetto sontuoso, vi rende speciali e calorosi. Nel mese del solleone, la vostra forza si sprigionerà con tutto l'entusiasmo e l'energia di cui siete capaci, rendendovi irresistibili. Basta riunioni politiche e sbattimenti burocratici… sarà il festival del sole in faccia!».
Rovistando tra le carte (virtuali), gli appunti sparsi dei mille progetti abortiti e dei pochi intrapresi negli ultimi dieci anni, trovo questo stralcio di lettera datata 20/11/2001 (18.33, per gli amanti della precisione). Non ne ricordo niente, ne riconosco però ovviamente la paternità e l’imprinting. I pensieri sono quelli che caratterizzarono gli anni del mio giro di boa dei quaranta, ora sono invece gli anni della seconda virata importante, e molti dicono che ora, a ogni decennio, una nuova brusca sterzata si imporrà fino alla definizione e alla sigla finale: ma così, senza steps intermedi significativi o ridondanza di appuntamenti annuali, invece fifties, seventies eccetera. Chissà se è vero. È un nuovo giro di boa, e qualcuno sa quanto lo sia per davvero per chi scrive, e quanto il sottoscritto si senta immerso, a tratti sommerso, costantemente nella linea d’ombra. Tipico - per una stagione che vuole essere Estate. E chissà perché ora impacchetto questo frammento di tempi che furono e ve lo propino sotto gli ombrelloni, nel numero estivo di una magazine giovane, quando l’unica cosa sopra i quaranta saranno forse i gradi centigradi di contorno alla lettura con bibita in un weekend ladispolano. Mah. Credo che la decisione abbia a che fare con il sentimento che mi colpisce rileggendo il mio alter ego letterario in uno squarcio di passato, e poter così scrutare quanto l’anima cambi ma in fondo resti sempre la stessa; oppure é la considerazione che sono le occasioni della vita a costituire i più significativi giri di boa, e non necessariamente le tappe anagrafiche. E comunque, sfortunatamente, non nella vita di tutti. E quasi mai nella vita di chi se lo meriterebbe. Io nel pieno della mia virata, oggi 21 luglio 2011, una di quelle toste, con i cambi di murata da eseguire bene e l’equipaggio alle manovre con competenza, muscoli e tendini forti. Io, come tanti, in pieno brusco cambio di direzione, mi chiedo una volta di più se avrò ancora la forza. Poi sento il maestro Guccini, penso che probabilmente ce la farò, soprattutto che non sono solo, che esistono mille porti lungo le rotte sconosciute; e penso ancora che i tempi cambiano ma i tempi ritornano, che il Jean in ciascuno di noi ha ancora qualcosa da dire e da ascoltare. E che anche in piena estate, un pensiero più profondo anche sotto un ombrellone proprio male non ci sta. Buone vacanze.
Gemelli «GIOCOLERIA. Un mese istrionico ed eclettico. Si allarga a dismisura la cerchia di amici, corteggiatori, ammiratori. Aumenta in maniera esponenziale la tendenza a dilagare nel circostante, il fascino è esagerato. La salute è scoppiettante...insomma ottimo così...».
Leone «UNTO DI CREMA SOLARE. Bellezza a profusione e desideri di protagonismo sono da soddisfare. Le spiagge sono come delle passerelle, con il cuore che batte forte. Come voi nessuno mai. Si insinuerà forse qualche sottile inquietudine, ma camminare a testa alta nel sole vi fa più belli e Agosto è il vostro mese».
Bilancia «COL CUORE E CON LA PANCIA. È un mese importante per le nuove conoscenze, il movimento, le relazioni interpersonali, all'insegna di una piacevolissima leggerezza. Ne avevate proprio bisogno…curate le persone che amate, piccole e grandi, ma soprattutto voi…la forma inizia a tornare e anche qualche chiletto in più che non stona».
Sagittario «FITNESS SOTTO L’OMBRELLONE. Agosto sarà come piace a voi: avventuroso e pieno di brio. Nessun cuore sarà così lontano da non poter essere raggiunto, nessun luogo inaccessibile e una formidabile energia si sprigionerà con un'enfasi tale da lasciare sbalorditi, non perdete l’occasione di provare tutti gli sport possibili e immaginabili… uno che farà per voi lo troverete».
Acquario «KRAMER CONTRO KRAMER. È possibile l'innescarsi di dinamiche di potere all'interno della coppia, con voi che fuggite a gambe levate davanti al partner, che mette qualche paletto di troppo, o, viceversa, con un ribaltamento di situazione, che vi vedrà rincorrere chi si trincera dietro questioni di principio. La vita all'aria aperta cancellerà la preoccupazione dal vostro viso. Sono ottime le discipline introspettive, come lo yoga o il tai chi».
30
Toro
OROSCOPO
C
OROSCOPO
di Aldo Anchisi
«È IL MOMENTO DI TROVARE UN PARTNER. La prima decade è audace e dinamica, è proibito però rifugiarsi in qualche pineta silenziosa, il mondo vi reclama. È vero, gli abiti li preferite comodi, ma, per una volta, provate anche l'ebbrezza di un paio di tacchi: stupirete tutti con effetti speciali… Soprattutto qualcuno che troverete tra le lenzuola... vi aiuterà ad essere più rilassati!».
Cancro
«CASA DOLCE CASA. Siete un segno estivo e amate trascorrere il periodo vacanziero con chi amate, godendo della compagnia dei vostri cari, come voi meno oberati dai doveri quotidiani…Carrello della spesa, passeggino e ombrellone sono e saranno il vostro sorriso».
Vergine
«CALMA E SANGUE FREDDO. Dai dai dai…la stanchezza passerà!!...le ferie arriveranno per tutti…il sole c’è per riaccendere l'entusiasmo, per incrementare il livello energetico…un pizzico di audacia e determinazione spingono in una nuova avventura e fanno riapparire una forma smagliante».
Scorpione
«STRESS STRESS. Le vie dello stress sembrano infinite. Nubi nere si addensano all’orizzonte…ma non perdete fiducia ed entusiasmo, prima o poi il sole sorge e allora le soddisfazioni arriveranno e con loro anche una casetta che sembra nuova. Agosto è il mese giusto per ripartire..con qualche pausa sotto l’ombrellone.».
Capricorno
«AMORE IN DOWN. Qualche possibile incomprensione nell'ambito della vita di coppia potrà essere egregiamente stemperata dalla vitalità…Sono ottimi gli ultimi dieci giorni del mese per intraprendere qualche viaggio con chi amate si raccomanda prudenza nelle attività sportive e nell'alimentazione, non vorrete che…».
Pesci
«NEL MEZZO DEL CAMMIN... È ora di tornare in pista...riprendere obiettivi e sentimenti comuni…camminare con il sole in faccia e qualche consapevolezza nelle tasche. Qualche rischio calcolato farà crescere un po’ l’autostima. Buttate via la calcolatrice, qualcuno farà i conti per voi e riaprite la mente alla fantasia...È ora».