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EDITORIALE
EDITORIALE UN TEMA COMPLESSO
È curioso come la regola per affrontare le tematiche più complesse e articolate presso una parte dell’opinione pubblica e dei media sia la gazzarra, la violenza verbale e lo slogan brutale e assolutamente privo di margini di discussione. Abbiamo visto nella storia dello scorso secolo a quanti e a quali sciagure abbiano portato decisioni in cui l’arroganza si accompagnava all’ignoranza e alla mancanza del senso della realtà, in contesti provinciali e chiusi. Oggi viviamo in un villaggio globale in cui non esistono confini ma constatiamo che la mancanza di rispetto per le opinioni diverse dalle proprie e la mancanza di competenza e attenzione siano diventati merce comune e abbiano portato a rendere il mondo intero provinciale: il villaggio globale è diventato provincia globale con la relativa grettezza e ignoranza. Sul tema che attiene alla nostra testata Il Legno si riverberano i fuochi della polemica sulla sostenibilità e sull’economia circolare: lo sprezzante “Bla Bla” di Greta Thunberg o i ridicoli spot pubblicitari in cui saccenti ragazzini indicano con supponenza come risolvere i grandi problemi posti dalla presenza di miliardi di essere umani sul pianeta con semplici formulette sono i pilastri della faciloneria ecologica spinta in alto dalle misere pratiche del greenwashing a dispetto della più dolorose prese di coscienza. Non stiamo a rievocare le pesanti aggressioni che hanno colpito nei decenni l’industria forestale e quella della lavorazione del legno ma affrontiamo le problematiche attuali del settore con cognizione e studio, con buona fede e approfondimento: il legno ci darà risposte e spunti positivi quanto più sarà studiato e valorizzato.
di Pietro Ferrari
A COMPLEX ISSUE
It is curious how the rule for addressing the most complex and articulated issues in a part of public opinion and the media is the uproar, verbal violence and the brutal slogan and absolutely no room for discussion. We have seen in the history of the last century to how many and to what disasters they brought decisions in which arrogance was accompanied by ignorance and a lack of a sense of reality, in provincial and closed contexts. Today we live in a global village where there are no borders but we see that the lack of respect for opinions different from one's own and the lack of competence and attention have become common goods and have led to making the whole world provincial: the global village has become global province with its relative narrow-mindedness and ignorance. The fires of the controversy over sustainability and the circular economy reverberate on the subject of our magazine Il Legno: Greta Thunberg's contemptuous "Bla Bla" or the ridiculous commercials in which knowledgeable kids show with arrogance how to solve the great problems posed by presence of billions of human beings on the planet with simple formulas are the pillars of ecological carelessness pushed up by the poor practices of greenwashing in spite of the most painful awareness. We are not recalling the heavy aggressions that have hit the forestry and woodworking industries over the decades but we face the current problems of the sector with knowledge and study, with good faith and in-depth analysis: wood will give us answers and positive ideas as much as possible. it will be studied and valued.