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ACCADEMIA & RICERCA
IL LEGNO, MATERIALE D’AVANGUARDIA
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SENZA DI GAS SERRA IN ATMOSFERA TRA I QUALI L’ANIDRIDE CARBONICA (CO2) SULLA
QUELLA IN ECCESSO. LA CONSAPEVOLEZZA DI QUESTO PROCESSO HA SUPPORTATO LO
LIZZATE PER LA PRODUZIONE DI PANNELLI TRUCIOLARI E ANCHE PER GLI MDF. OGGI
SEMPRE DI PIÙ SI SFRUTTANO ANCHE LE MOLECOLE DERIVATE DAL LEGNO SPECIALMENTE
RAPPRESENTA IL MIGLIOR INVESTIMENTO PER UN FUTURO INDIPENDENTE DAL PETROLIO. ☐ …e in un baleno ci siamo ritrovati a fronteggiare una pandemia alla quale non eravamo preparati. Dopo decenni di onnipotenza tecnologica, la Natura ci ha ricordato che siamo esseri viventi, vulnerabili e a rischio sia come individui che come specie. Durante questo periodo buio, in cui la frenesia quotidiana è rallentata, c’è stato il tempo di pensare alle sfide del futuro e ci siamo resi conto che da ormai decenni la comunità scientifica ci ha messo di fronte alla problematica del riscaldamento globale. Ci hanno insegnato in modo semplice e inequivocabile che la causa dell’incremento della temperatura del pianeta è dovuta alla presenza di gas serra in atmosfera tra i quali i più abbondanti sono il vapore acqueo (H2O) e l’anidride carbonica (CO2). Su l’acqua possiamo fare poco: maggiore è la temperatura del pianeta, maggiore è la quantità di vapore in atmosfera. Invece sulla CO2 potremmo agire attivamente riducendone la produzione (bruciando meno combustibili) e fissando quella in eccesso (attraverso la fotosintesi). In questo contesto il legno gioca sicuramente un ruolo di primo piano per due motivi: in primo luogo perché l’albero fissa circa 1000 kg di CO2 per metro cubo di legno secco e in seconda battuta perché quella CO2 resta stoccata nel legno in ogni suo prodotto e viene rilasciata solo alla fine del suo ciclo di vita. Pertanto, quanto più a lungo riusciamo a utilizzare il legno come materiale, tanto più rallenteremo il riscaldamento globale.
Sviluppo di prodotti a base legnosa: segati, pannelli compositi, schiume di tannino e molecole derivate.
WOOD, AN AVANT-GARDE MATERIAL
The cause of the planet's temperature increase is due to the presence of greenhouse gases in the atmosphere including carbon dioxide (CO2) on which we could actively act by reducing production and fixing the excess. Awareness of this process has supported the development of new wood-based building materials such as glulam. In Italy, more and more portions of recycled wood are reused for the production of chipboard panels and also for MDF. Today, molecules derived from wood are also increasingly exploited, especially in the paper industry. The cascade exploitation of the wood material represents the best investment for a future independent of oil.
Negli ultimi anni si è sviluppata una sempre maggior consapevolezza di questo processo e questo ha supportato lo sviluppo di nuovi materiali da costruzione a base legnosa che hanno abbattuto la barriera delle dimensioni: il legno lamellare ha preso campo permettendo la costruzione di edifici a più piani con tempi di cantiere molto ridotti. Addirittura oggi esistono grattacieli in legno, come quello di Mjøstarnet in Norvegia che arrivano fino a 85,4 metri di altezza (l’edificio in legno più alto al mondo nei pressi del lago di Mjøsa in Norvegia che a questo link è ben raffigurato https://www.smallbox.no/blog/4fh7p8m9nk624y6 ejrfn3cb8ahpj88) e ne sono in costruzione altri, come il Rocket&Tigeli in Svizzera che raggiungerà addirittura i 100 metri! Tenendo presente che il legno strutturale presenta ottime performance di resistenza sismica e agli incendi, e che è più facilmente recuperabile alla fine del suo ciclo di vita, anche nel nostro Paese si cominciano a vedere sempre più spesso costruzioni in legno. Intanto anche le frazioni meno nobili del legno vengono valorizzate. In Italia, sempre maggiori porzioni di legno di riciclo vengono riutilizzate: la produzione di pannelli truciolari viene fatta quasi esclusivamente da materiale di riciclo e anche sugli MDF si cominciano a utilizzare importanti frazioni di fibra da legname di riciclo.
Un’ultima annotazione, non meno importante, è che oggi si riescono anche a sfruttare le molecole derivate dal legno: l’industria della carta oggi è sempre più spesso una vera e propria bioraffineria da cui si ottengono prodotti molto interessanti come ad esempio l’acido lattico, precursore del PLA (bioplastica per stampanti 3D…), che spesso riescono a rimpiazzare i derivati sintetici. Lo sfruttamento a cascata del materiale legno, usato in tutte le sue forme prima di essere bruciato, rappresenta il miglior investimento per un futuro indipendente dal petrolio ed è un esempio virtuoso di economia circolare nel quale il legno, ancora una volta, come sempre nella storia uomo, reciterà un ruolo da protagonista.
In alto, un dettaglio del reparto produttivo di Kampa durante la fabbricazione delle pareti a telaio. A destra, lo stabilimento di Cavenago, in provincia di Monza Brianza, il più grande e avanzato stabilimento di vertical farming in Italia e Europa progettato dallo Studio Dordoni Architetti, la realizzazione della struttura a opera di Camuna Prefabbricati s.r.l. e Wood Beton s.p.a. è contraddistinta da una quinta decorativa, con maglia reticolare, in legno lamellare di Larice. Spazio a cura del gruppo di lavoro in Tecnologia del Legno e Utilizzazioni Forestali della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (SISEF). Coordinatrice della attività Dr.ssa Paola Cetera Università di Sassari. Ha aperto questa rubrica di SISEF su IL 374/2022 Flavio Ruffinatto con il suo articolo “Identificare il legno con una lente d’ingrandimento”, segue in questo numero il contributo di Gianluca Tondi.