week/ender
clubbing quotidiano
Numero 2 | aprile/maggio 2016
www.weekender.zone
interviste JESSIE DIAMOND/ NASTIA/GIORDANO VECCHI
Save the Date
LUCA AGNELLI
Il guerriero techno ELITA/NEXTECH/SOCIAL MUSIC CITY/SHADE/ CANNES MUSIC SUMMIT/
MUSic FeStiVal
FIERA DI BERGAMO
04 GIUGNO 2016 2pM - 4aM
in alphabetical order
CHRIS LIEBING DEWALTA ILARIO ALICANTE JANINA JOSEPH CAPRIATI MARCO FARAONE RICARDO vILLALOBOS SvEN v채TH WWW.ShadeMUSicFeStiVal.coM
FIERA DI BERGAMO-VIA LUNGA, BERGAMO-ITA INFOLINE, PREVENDITE, PULLMAN T 338 3624 803
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week/ender | aprile-maggio 2016
Indice 4_5
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Luca Agnelli, il guerriero techno
6 Jessie Diamond, best female dj 2015 7 Allo Shade va in scena la Bolgia, Giordano Vecchi 8 Headlines and Social: Akai, Resident Panorama Bar 9 Fashion and Charts: Fiori+Ableton, Alba vs Molli 10
Release yourself
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Clubbing Life: Le hit? Reggaeton/Le Strulle
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Time to Festival: Elita, Social Music City e Cannes Summit
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Nastia, una dj old style!
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Save the Date
L'EDM è potente o è dotata?
16 clubbing quotidiano
week/ender
In questo editoriale avrei voluto parlare della EDM, del suo stato di salute. Fino allo scorso anno era il top, quest’anno tutti la danno per spacciata. Al suo posto la tropical e la reggaeton. Non so, staremo a vedere. Di certo le line up dei festival di mezzo mondo sono molto EDM. Questa lotta di generi mi ha fatto riflettere su un’altra lotta, quella che si innesca nel rapporto tra potenti e dotati. I potenti hanno un ruolo di rilievo nella società, probabilmente conquistato con il duro lavoro (una volta), ma spesso vivono di rendita. Quando hanno a che fare con i dotati prima cercano di usarli per il loro tornaconto, poi se non riescono ad inquadrarli (vedi controllarli) secondo i loro canoni (vedi abitudini) si spaventano e cercano in tutti i modi di tenerli a distanza o addirittura di farli fuori dalla partita criticandoli professionalmente. Queste “schegge impazzite” dei dotati però portano spesso novità, nuove visioni che vanno al di la dei giochi politici sostenuti dai potenti. Ai dotati non interessa avere potere, ma semplicemente avere un posto a tavola dove mangiano in tanti e dimostrare di poterci stare. Spesso queste persone vengono fraintese e probabilmente è l’entusiasmo che li frega, non hanno certo l’intenzione di mancare di rispetto è che smaniano dalla voglia di fare. Quindi i potenti cosa fanno? Avendo paura di perdere la loro autorità se la auto conferiscono circondandosi di pochi fidati uomini i quali incondizionatamente li sostengono e vanno contro i dotati di turno. Tipo clan, mafia style. Se il capo dice una cosa è quella. Ciò nonostante i dotati in quanto tali continueranno dritti per la loro strada, magari non sempre con il sorriso. A questo punto mi chiedo, ma l’EDM è potente o è dotata?
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WEEK/ENDER CLUBBING QUOTIDIANO www.weekender.zone Supplemento di informazione di Radio Virgilio Reg. Trib. 02/2013 del 30/01/13 Numero 2 aprile/maggio Direttore Alessandro Tanassi / tanassi@virgilioclassics.com Redazione Anna Malagutti, Manuela Doriani, Alessandro Tanassi e Lorenzo Tiezzi Traduzione Martina Fontana Per info, segnalazioni e pubblicità weekender@virgilioclassics.com Per bootleg e demo bootleg@virgilioclassics.com WEEKENDER c/o RADIO VIRGILIO Via Fratelli Cervi, 33 Cerese di Borgo Virgilio (MN) INTERNET & SOCIAL Facebook / Virgilio24Weekender Twitter / @Virgilio24com Soundcloud / radiovirgilio Instagram / radiovirgilioweekender www.virgilioclassics.com www.weekender.zone
Alessandro/Tanassi week/ender | aprile-maggio 2016
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cover dj/Luca Agnelli
LUCA AGNELLI
Il guerriero techno Il dj più social d'Italia con il suo sound conquista la Soma Rec. Il toscano Luca Agnelli è uno di quei dj ai quali interessa realizzare buona musica e lasciare un segno importante nella scena techno mondiale. Per farlo nel 2010 Agnelli ha fondato la sua label Etruria, che utilizza non solo per promuovere se stesso ma anche per promuovere dj/producer italiani e importare giovani stranieri dalle belle speranze in console. Recentemente Agnelli è stato uno dei guest, insieme a Dubfire e Rodhad, del Nextech Festival Special di Firenze, che a settembre di quest'anno festeggerà i 10 anni di attività. Location dell'evento la bellissima Fortezza da Basso nel cuore di Firenze. Dopo la performance fiorentina lo abbiamo incontrato nel backstage
Da toscano aprire il Nextech alla Fortezza da Basso è una bella soddisfazione. Profeta in patria?
Per me è stata un'emozione incredibile. La location è stupenda, il pubblico era caldissimo sin da subito quindi mi son divertito e ho subito dato gas. Ci siamo divertiti alla grande.
Quest'anno il Nextech compie 10 anni. La tua attività va di pari passo. Infatti nel 2016 compie 10 anni la traccia “Chimera/Cassero” su Laterra di Ralf.
Non lo ricordavo nemmeno. Proprio così “Chimera/Cassero” fu la mia prima produzione sull'etichetta di Ralf, che ha segnato il mio cammino. Un po' come tutte le tracce, perchè ognuna ha un senso e un perchè. Queste prime due tracce sono state particolarmente importanti perchè appunto pubblicate sull'etichetta di Ralf che per me è ed era un'icona. Ralf è il dj per eccellenza, quindi una grande ammirazione e un grande rispetto per quello che lui ha fatto e continua a fare per il clubbing italiano.
Oggi il ruolo del dj è profondamente cambiato da quando hai iniziato, non solo saper mettere i dischi, ma anche essere un bravo producer? Può ancora esistere il dj che mette solo dischi?
Il dj e il producer secondo me sono due lavori completamente diversi. In questi anni si sono fusi ed è innegabile che oggi per fare il dj è necessario saper fare anche dischi. Ovviamente bisogna anche avere la fortuna che questi dischi vengano suonati da altrettanti dj, perchè poi è quello che serve per essere chiamato a fare le serate. Io nasco con la scuola del dj resident, del saper mettere i dischi, del saper scegliere il disco giusto al momento giusto e di creare l'atmosfera.
Però i tempi sono cambiati, quindi oggi questi due ruoli si sono uniti ed è necessario stare al passo con i tempi e saper fare bene entrambe le cose. Se tu sei bravo a fare solo il dj non è detto che sia sufficiente. Come non è sufficiente essere bravo solo a fare il produttore.
Tu ad esempio hai un equilibrio tra date nei club e ore di produzione sbilanciato rispetto a quest’ultimo aspetto. Meno date e più produzioni, giusto? Vorrei stare molto di più in studio, però sono molto contento perchè io nasco come dj. La mia passione è stare dietro la console, avere il feeling con il pubblico e sentire la loro energia perchè è quella che mi da il fuoco per trasmettere le mie sensazioni grazie ai dischi che suono. Naturale poi con gli anni che il ruolo del producer abbia sempre più spazio.
Rispetto agli altri sei stato un precursore fondando la tua label Etruria nel 2010, mentre negli ultimi anni sembra diventata una sorta di moda avere la propria label.
La mia label è nata proprio per cercare di produrre soprattutto nuovi talenti, italiani possibilmente, perchè sapendo quanto è difficile trovare determinati sbocchi su etichette straniere ho cercato di costruire la mia crew. Ho i miei ragazzi con i quali da 5 anni stiamo costruendo un percorso, una famiglia e novità di quest'anno abbiamo un booking che li gestisce. In questo modo stiamo costruendo la nostra strada, stiamo proponendo il nostro sound all'italiana.
Parlaci della tua label, a partire dal nome, chiare le origini, ma perché. Volevi far passare un concetto di legame, radici? Io sono molto legato alla mia terra. Sono
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toscano di Arezzo e il nome Etruria mi sembrava molto profondo per dare una connotazione specifica del territorio. Questo è il motivo. Mentre il sound è partito 5-6 anni fa un po' più tech house rispetto ad oggi che è decisamente più techno, ma fondamentalmente perchè stampo quello che mi piace. Il concetto di Etruria è questo.
Quali artisti vorresti pubblicassero con la tua label e qual è il lavoro tuo o di qualcun altro che sei più soddisfatto? Ci sono tanti artisti che mi piacciono, non saprei dirti un nome specifico. Ce ne sono tanti stranieri che mi piacciono, però il percorso è quello di dare spazio ai miei italiani con cui sto già lavorando da qualche anno. Magari facendoli remixare da artisti stranieri. Ad esempio a breve uscirà il remix per Diego Amura per TWR72, un altro remix per Bastinov curato da Roberto Clementi. Adesso è uscito il mio EP con il remix di 2000 And One e il giapponese Hiroaki Iizuka. Abbiamo avuto Dj Sodeyama. Avremo due remix per i Toms Due di Modena realizzati da Micol Danieli e di Nikita Zabelin della Trip di Nina Kraviz. Quindi cerchiamo di affiancare i nostri artisti con dei talenti stranieri per dargli un po' di internazionalità.
Seguendo la tua diretta del lunedì, Casa Agnelli se vogliamo, viene fuori un’ottima qualità audio/video, rarità nelle dirette su facebook, ma anche la tua voglia di rendere partecipe chi ti segue e aggiornarlo con precisione sulle nuove uscite. Come mai questa attenzione? Fondamentalmente è nato per gioco, una notte ho provato a farlo e ho capito che aveva delle grosse potenzialità. Avendo sempre avuto un rapporto diretto con i miei fan ho proseguito. Decisamente un bel mezzo per promuovere musica che ancora non c'è, per far sentire magari dei pezzi della mia etichetta o ti altre label dove uscirò e magari per dar spazio ad artisti nuovi. La cosa principale è che mi diverto, mi metto li davanti, suono un po' di dischi e vedo che il pubblico apprezza tantissimo. Un bel modo per stare insieme lunedì sera.
Parliamo di club! Com'è cambiato il club e dove ti trovi più a tuo agio? Sicuramente negli ultimi anni i locali sono meno continui, diciamo più ad evento, spesso a cadenza mensile. Le serate sono
un po' meno e anche i club sempre meno. Però secondo me il clubbing italiano non ha nulla da invidiare a quello straniero. Faccio delle serate in Italia che sono stupende per il pubblico e per gli ottimi sound system. C'è un club che amo e al quale sono legato da sempre, che è il Guendalina di Gallipoli. La mia arena dove vado da oltre 10 anni, ho un legame particolare con il pubblico e un affetto incredibile. Però ci sono tanti altri posti in Italia dove questo calore e questo affetto è molto forte. Il Bolgia di Bergamo, il Fabrique di Milano, il Mob di Palermo, lo Spazio900 di Roma, il Tinì di Cecina e tanti altri.
C’è un forte legame con la Spagna ultimamente, il Tipic di Formentera e il City Hall di Barcellona. Sta nascendo qualche nuovo progetto?
Tra maggio e giugno in effetti passerò molto tempo in Spagna, tra Palma di Maiorca e Barcellona. Poi a luglio parteciperò ad un festival spagnolo dove suoneranno tra gli altri Nicole Moudaber e Cuartero. Questi sono i frutti delle mie produzioni, probabilmente in ritardo ma meglio tardi che mai. Con la Spagna sto lavorando bene anche perchè da alcuni mesi ho cominciato a lavorare con Before Booking, agenzia spagnola molto grande. Sono molto soddisfatto.
Parliamo di produzioni. Partiamo da Bio-
sphere e poi il 30 maggio esce una tua release sulla inglese Soma Records, che tra le altre cose ha fatto esordire i Daft Punk.
Esatto, il primo album dei Daft Punk è uscito su Soma. Per quel che mi riguarda prima c'è stato un Planet Rhythm, etichetta olandese estremamente techno, e quindi sono molto contento di aver realizzato una traccia per loro. Poi Biosphere che ci sta dando grandi soddisfazioni. A fine maggio appunto il nostro Soma, che è un orgoglio per quello che la label rappresenta. L'etichetta è quella degli Slam, che adoro per la musica che hanno fatto in questi venti anni. Infine c'è un'altra sorpresa, Drumcode. Uscirà in estate questa traccia per la label di Adam Beyer, che già l'ha suonata all'Awakenings e al Time Warp.
Parliamo un po’ di colleghi. Chi sono quelli che hanno un sound più vicino al tuo. Che poi come lo definisci il tuo? Ormai definire un dj techno è troppo poco!
Techno è tutto e niente, tutti ormai son techno. Fondamentalmente mi definisco un dj techno, perchè in questo momento il mio sound è estremamente techno. Però le mie radici vengono dalla house. Ho cominciato nel '92 con Lil Louis e Master at Work. Suono quello che mi da un'emozione e ora è la techno, magari anche scura ed energica. AT
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dj del mese/Jessie Diamond
Jessie Diamond Miglior Woman Dj 2015 Agli ultimi Dance Music Awards, che si sono svolti lo scorso aprile al Richmond Cafè di Milano, ha trionfato nella categoria Miglior Woman Dj Jessie Diamond. In pratica Jessica è stata la donna dj più apprezzata e sostenuta dal pubblico, perché i DMA sono il risultato di un voto popolare. Una soddisfazione non da poco per la dj italianissima, nata a Parma, che ha iniziato la carriera di dj nel 2009 lanciata dal suo singolo “Love Is Emotion”. Grazie al suo talento e alla sua carica contagiosa in console si è affermata velocemente, suonando nei migliori club d’Italia e condividendo i piatti (o meglio i CDJ) con i migliori dj del pianeta tra i quali Bob Sinclair, Zedd e Alesso. E quest’estate oltre ad essere la resident della serata del lunedì alla Baia Imperiale suonerà al PopFest di Gallipoli.
Ciao Jessie! Partiamo dal premio. Prima di tutto complimenti e poi la domanda è d’obbligo. Ti aspettavi questa vittoria ai Dance Music Awards?
Sono molto contenta e lusingata. Non me l’aspettavo. Potrebbe sembrare una frase di circostanza, ma ti assicuro che non è così. Anche perché a differenza di altri colleghi non ho invitato nessuno a votarmi. Questo premio per me vale doppio, proprio perché è arrivato grazie ad una votazione spontanea del pubblico che è il principale fruit-
ore del nostro prodotto. Non è stato dato da addetti ai lavori ma dalla gente. I Dance Music Awards sono un’iniziativa giovane e auguro agli organizzatori di farla crescere ancora di più, non è da tutti portare 30 categorie dando riconoscimenti a tutti i ruoli che ruotano intorno al clubbing.
Visto che sarai in carica almeno per un anno come miglior donna dj ci devi dire qual è il tuo segreto in console, ossia come riesci a stabilire quel contatto fondamentale tra te e la gente per farla divertire? La formula magica non ce l’ho e poi sono una pessima attrice. Quando mi diverto davvero si vede, così come si vede quando faccio più di 2 o 3 date a settimana che non sono carica al 100%. Però nei miei dj set cerco sempre di portare tanta energia per poter coinvolgere il pubblico ed è un atteggiamento che vedo molto di più nelle donne. Personalmente la figura del dj che non alza mai la testa dal mixer non mi piace, anche se è bravo. Siamo nei club per far divertire e divertirci, quindi ci sta ballare e andare sul palco per essere più vicino al pubblico. Sicuramente trasmetti un’energia diversa.
La vittoria è arrivata probabilmente per le tue tante date nel 2015, periodo nel quale suonavi molta EDM. Genere che ora stai quasi ripudiando. Hai cambiato idea?
Ho iniziato nel 2009 con un sound molto commerciale. Poi c’è stata questa fase molto EDM, traviata dalle grandi aperture ai Magazzini Generali e dalle performance di dj come Nicky Romero, Zedd, Alesso, Hardwell. Ora sto tornando ad un genere più ballabile. Dispiace dirlo, perché è un po’ come rinnegare un figlio, ma per me l’Edm è morta. Non nego di averla proposta, ma il filone olandese che è quello più duro non fa per me. Ormai è un genere prettamente da festival o da school party.
Parliamo di quote rosa in console. Tu forse non hai di questi problemi, però se si guardano le line up le donne dj sono molto poche. Secondo te perché rispetto ai colleghi maschi sono meno preparate o perché in rapporto sono meno le donne?
Intanto ti dico che una delle dj donne che stimo di più è Juicy M, preparata tecnicamente ed è una che ci da dentro come i maschietti. Per quel che riguarda le quote rosa credo che oggi un dj non possa più essere giudicato per il sesso. Purtroppo qualche ragazza fa di tutto affinché questa disparità sia palese. Sono stata una delle prime in Italia, non ho avuto nessun maestro, non ho avuto l’appoggio di nessun dj e non ho avuto un’agenzia che mi “creasse” dal nulla per business. Quindi io ho imparato sbagliando, facendo la gavetta. Ora invece vedo bellissime ragazze, che potrebbero veramente fare le modelle e magari sarebbe anche meglio, ma che non hanno padronanza della console. Non è bello, perché sminuisce la reale fatica e l’impegno che un dj mette nella propria attività. Il mio motto è che se lo faccio io lo può far chiunque.
Tre tracce che non mancano mai nella valigetta da dj di Jessie Diamond?
Io suono solo con i CD quindi ho una bellissima Slappa bianca, una volta lo era. Mi piace molto l’ultimo di Dimitri Vegas, Like Mike & Steve Aoki vs Ummet Ozcan “Melody”. Poi spesso uso “Mantra” di Michael Feiner nella versione Axwell Cut. Infine girovagando su Soundcloud ho trovato un remix di “American Boy” e lo sto usando ad aprire ogni set perché da un po’ di carica.
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Allo Shade va in Giordano Vecchi scena la Bolgia Il 4 giugno torna alla Fiera di Bergamo lo Shade Music Festival, il One Day Event dedicato alla musica elettronica. In console si alterneranno, in ordine alfabetico, Chris Liebing, Dewalta, Ilario Alicante, Janina, Joseph Capriati, Marco Faraone, Ricardo Villalobos, Sven Väth. Una line up all’altezza dei più grandi eventi internazionali. 14 ore (dalle 14 alle 4 del mattino) attraversando tutte le sfumature del beat che fa ballare il mondo. Abbiamo incontrato Giordano Vecchi (foto sotto), l'organizzatore dello Shade e il gestore del Bolgia uno dei migliori club d'Italia.
Prima di parlare di Bolgia e Shade facciamo un passo indietro. Raccontaci Giordano
dov’è nata la tua passione per il club e il dancefloor? La passione è nata 15 anni fa con l’apertura del Bolgia, anche se il progetto risale al ’97. Non è nato direttamente da me, ma il progetto l’ho preso in mano subito dal primo anno. Diciamo che sia il Bolgia sia io stiamo invecchiando insieme, contenti e sicuri di poter dare ogni anno che passa un prodotto migliore e soddisfare sempre di più i clubber. Il nostro segreto è sempre stato
quello di essere attenti alle tendenze. In passato abbiamo lavorato anche su altri generi dell’elettronica, come l’edm. Per 5 anni abbiamo proposto il party Futurama, che era una one night mensile molto edm. Ma probabilmente l’abbiamo fatto in un momento dove eravamo precursori per l’Italia. Quello che piace a noi è riuscire a portare qualcosa di nuovo un pochino prima che arrivi a tutti. Quindi ora l’impronta del Bolgia è orientata alla techno, minimal e tech house.
ettivo minimo, per fare una prima grande edizione, ci eravamo dati almeno sette mila presenze. Abbiamo sfiorato le diecimila. Tanta soddisfazione quindi per questo nuovo progetto. Tutti mi han sempre detto di partire con calma, un passo alla volta. Invece preparando bene l’evento siamo andati oltre le aspettative subito alla prima edizione. Quest’anno abbiamo lavorato per fare
La stagione del Bolgia che si è appena conclusa. Com’è andata?
Una grande stagione con tutti i nostri colpi classici. Da Len Faki a Chris Liebing, da Joseph Capriati a Ben Klock. E poi Mano Le Tough, Pan Pot, Nina Kraviz, Alan Fitzpatrick, Sam Paganini, Ilario Alicante, tantissimi ospiti e ogni anno sempre meglio. Tanti bravi italiani, oltre Sam, mi va di ricordare Deborah De Luca, Luca Agnelli, Sasha Carassi e ovviamente Marco Faraone. Per un insieme di circostanze, un po’ fortuite e un po’ volute, con Faraone abbiamo sempre fatto i pre festivi. Due anni fa per la prima volta ad Halloween e in questa stagione Capodanno e Pasqua. Sempre una grande festa con Marco, dj in grande crescita, con il pubblico che gli vuole sempre più bene.
ancora meglio e per superarci. In questa seconda edizione la line up è per noi ancora più completa e ovviamente abbiamo sviluppato al meglio i palchi, gli allestimenti, i ledwall, le luci. Sarà un grosso festival dove i dj sono fondamentali, ma dove anche l’allestimento e il contorno hanno il loro ruolo sempre maggiore per far crescere l’immagine di Shade.
Il 4 giugno ci sarà lo Shade, il vostro festival, giunto alla seconda edizione. Un’altra grande line up, dopo il successo dello scorso anno..
I nomi ormai li conoscete. Credo che per l’Italia tutti questi guest in un giorno solo è qualcosa di grosso. Siamo entusiasti per il successo dello scorso anno. Come obbi-
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Headlines and Social HUNTER COLPISCE CON AKAI MPC TOUCH
Cover Maggio
Akai Professional, distribuito in Italia da Eko Music Group, apre un nuovo capitolo nella storia MPC presentando MPC TOUCH, un MIDI controller a pad, con interfaccia audio e schermo a colori da 7” multi-touch integrati, progettato per una perfetta ed immediata interazione con il software MPC installabile sui sistemi operativi Windows e MacOS. Per presentare il controller l’Akai ha scelto un testimonial d’eccezione, il leggendario dj e produttore house Terry Hunter. Tra le altre cose Hunter è stato il fondatore della T’s Box Records ed è stato uno dei dj più importanti della scena di Chicago negli anni ’90. Nel 2015 una delle sue produzioni, It’s your world di Jennifer Hudson feat. R. Kelly, è stata nominata ai Grammy nella categoria Best R&B Performance. Akai Pro MPC Touch mette a portata di mano e dita tutte le funzionalità del software MPC rappresentando l’approccio più naturale ed immediato alla produzione di beat con l’ausilio del computer, per consentire al musicista, produttore, DJ, o beatmaker di operare direttamente via touch sulle forme d’onda e sugli eventi MIDI, di modificare gli inviluppi, controllare il mixer, aggiungere plug-in VST, tagliare i campioni, aggiungere e manipolare gli effetti in tempo reale mediante la schermata XYFX, assegnare i controlli e programmare lo step sequencer. Il tradizionale modo di suonare in stile MPC è garantito dalla presenza dei classici 16 pad retroilluminati e sensibili alla velocity che affiancano il display touch da 7”, che si articolano su ben 8 banchi (da A a H) e sui quali è disponibile la funzione Note Repeat. 695€
Il mese di maggio è spettacolare per le cover dei magazine specializzati nel clubbing e nell’elettronica. Dj Mag Italia spiazza tutti inserendo in copertina Aluna Francis di AlunaGeorge, che a settembre pubblicheranno il loro secondo album dal titolo “I remember”. Rimaniamo in Italia con Trend che punta tutto sul robotico Steve Aoki. MixMag è sempre sul pezzo con Flume, che sarà il 21 giugno a Milano per Magnolia e Elita. Cover simpatia per Trax, che presenta lo speciale festival di domani. I francesi Apollonia campeggiano su Vicious. Mentre vanno sul sicuro Dj Mag Uk e Dj Mag Es, rispettivamente Alex Ridha
aka Boys Noize e Daniel Pearce aka Eats Everything. Infine best cover di maggio è quella
di Groove, con le dj resident del Panorama Bar Virginia e Steffi.
Il mondo dei social anche questo mese ha offerto spunti notevoli. Prima di tutto le congratulazioni d’obbligo per Adam Beyer e Ida Engberg, conviventi da tempo con figli e uniti nella label Drumcode, annunciano che si sposeranno. La location è la migliore del
mondo per una favola techno, il Berghain di Berlino. Foto da incorniciare è invece quella pubblicata da Sven Vath all’aeroporto Marconi di Bologna in compagnia di Len Faki e Solomun. Il trio era in attesa del transfer per il Music Inside Festival di Rimini. Infine ab-
biamo trovato una Nina Kraviz al secondo weekend del Coachella festival girovagare per gli stage come una clubber qualsiasi. Nina sarà domenica 5 giugno all’XL Day, progetto targato Tenax, alla Visarno Arena di Firenze.
Social,Adam e Ida sposi
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Fashion and Chart
Estate fiori e Ableton 1 NIKE AIR PRESTO 120€
Lanciata nel 2000, la scarpa unisex Nike Air Presto è stata pensata come una sorta di T-shirt da calzare, con le misure indicate in taglie dalla XXXS alla XXXL e una tomaia elastica attorno al piede. La tomaia in mesh elasticizzato assicura una calzata confortevole e l’intersuola Phylon con inserto Air-Sole integrato nel tallone presenta un'ammortizzazione ottimale. La suola Duralon con intagli flessibili garantisce resistenza, trazione e una falcata naturale.
1
2 MOA
Il DNA di MOA é rappresentato da grafiche e stampe ispirate al mondo dell'arte figurativa e ai suoi più grandi protagonisti. Una scelta di stile che rende iconici i modelli della collezione e ne sta decretando il successo presso un pubblico ampio e consapevole. I modelli più rappresentativi portano a Mondrian, principale esponente dell'astrattismo: una corrente artistica che prese forma ai primi del XX secolo e che minimalizza la realtà riducendola nei volumi della geometria.
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3 SPERRY 79,90 €
3
Sperry ha creato in esclusiva per AW LAB due modelli Uomo di Sperry Striper. Una sneaker che, indossata con o senza lacci, corre lungo la tradizione del brand, proponendosi per un utilizzo che non conosce confini, mantenendo le stupefacenti caratteristiche tecniche dei modelli iconici. Due declinazioni che riprendono il motivo del tatuaggio, simbolo di avventura e libertà, e le fantasie d’ispirazione nautica, heritage del brand: le Sperry Striper Japanese Waves e Le Sperry Striper Bandana.
4 YOUQ 34,95 $
Una traccia musicale sulla t-shirt? Ci ha pensato Youq! E ovviamente l’ha chiamata Ableton, il programma preferito per i produttori di musica.
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5 ADIDAS
Primavera/Estate 2016 per la Adidas è letteralmente fiorita. I fiori campeggiano su ogni capo, dalle t-shirt alle scarpe.
Albertino vs Molella
Questo mese spazio alla Deejay Parade di Albertino su Radio Deejay e alla Club Chart di Molella su m2o. Si avvicina l’estate e quindi Ibiza! La traccia di Mike Posner “I took a pill in Ibiza” è perfetta per le classifiche, infatti è prima su Deejay e quarta su m2o. Viaggia bene anche Michael Feiner e la sua “Mantra” (vedi Release Yourself). Clamoroso Imany, prima in Club Chart e alla posizione 14 sulla Deejay Parade. week/ender | aprile-maggio 2016
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Release Yourself bomb track of Week/Ender invia la tua demo a bootleg@virgilioclassics.com
THE MARTINEZ BROTHERS feat. MISS KITTIN STUFF IN THE TRUNK CUTTIN HEADZ
La traccia bomba di maggio è sicuramente la nuova release di Steve e Christian Martinez, meglio conosciuti come The Martinez Brothers. “Stuff in the trunk” il titolo, letteralmente “roba nel bagagliaio”. La traccia è stata scritta a sei mani, dai bro newyorchesi insieme a Caroline Hervé. Il vocal ipnotico è di Miss Kittin, vi rimarrà in testa per un bel po’. C’è anche un pezzo d’Italia in questa produzione della Cuttin Headz. Infatti l’ingegnere del suono è Maurizio Ruggiero, nato a Napoli ma trapiantato a Miami. “I Martinez sono venuti a Miami nel mio studio – ci dice Maurizio – a vedere come lavoravo in termini di mixdown. Dopo loro hanno portato dei loop registrati in studio a NY e io li ho arrangiati in Ableton assieme alla voce di Miss Kittin. Infine ho mixato il pezzo seguendo le linea delle loro produzioni precedenti”. Sound top! WILLY WILLIAM
uno dei fonici più importanti
club hit "Together" con Ax-
QUI TU ES?
in Italia, Gigi Barocco (Benny
well & Sebastian Ingrosso.
Ego Italy
Benassi).
Willy William è la voce e la mente di “Ego”. Un fenomeno mondiale e virale che continua a macinare milioni THE MELODYST
di visualizzazioni su Youtube
LOST KINGS feat. JESSAME
DJ ALADYN feat. ANIMOR
KILL MODE
e successi ai quattro angoli
BAD
FOR ELLA
del
globo.
Diplo,
R3hab,
Sony Music
Rise Records
italiano
Blasterjaxx, Felix Jaehn e
Direttamente da Los An-
"For Ella" è il nuovo singolo
continua a sorprendere con
tanti altri gli chiedono col-
geles, il duo The Lost Kings
di DJ ALADYN, scritto in col-
LOLO (SPADA REMIX)
GET DOWN TO THE MUSIC
nuove tracce che confer-
laborazioni, è stato ospite
propone il suo nuovo ep
laborazione con la cantante
NOT GONNA LET YOU WALK
Bigbull Records
mano tutta la loro creatività
internazionale al Festival di
"BAD". Il progetto, composto
svizzera
e tecnica! Che sia una traccia
Sanremo. Il suo nuovo at-
da Rob e Nick, è nato solo
nome è Romina Kalsi, gio-
Ego Italy
ricca di produzioni, quella
lenta o veloce, la sostanza
tesissimo singolo è “Qui tu
un anno fa, ma si è subito
vane cantautrice Svizzera dei
La cantante Lolo, nata e
del dj producer italiano Don
non cambia, il loro sound
es?”, direttamente dal suo
creato un hype internazion-
Rocky Wood (alt folk swiss
cresciuta in Tennessee, ha
Ray Mad. Tra le numerose
fa letteralmente esplodere
primo album “Une seule
ale molto forte che ha visto
italian band). Nell'aprile del
viaggiato tutti i continenti
tracce spicca "Get Down To
il dancefloor. Kill mode è il
vie”. L’estate non è mai stata
i responsabili delle label più
2014 è uscito il loro primo al-
per trovare il suo posto. A
The Music", appena sfornata
nuovo EP dei The Melodyst,
più vicina. Dopo l’“allez allez
importanti darsi battaglia
bum e durante uno dei loro
15 anni LOLO si trasferisce a
sulla sua etichetta Bigbull
che contiene due tracce: Kill
allez” arriva il “dis moi qui tu
per accaparrarseli. Il singolo
concerti Romina conosce un
Los Angeles, dove incontra a
Records. Prodotta a 4 mani
Mode e Not So bad.
es?”! Siamo pronti... Nous
“Bad” ha da poco superato il
amico di Dj Aladyn. Da qui
ventotto anni il produttore e
col collega Carlo Cavalli,
sommes prêts!
milione di views su youtube
parte un nuovo sound e si
DJ italiano Spada. Il risultato
"Get Down To The Music"
e i 4 milioni di streams su
concretizza "For Ella", can-
è un fantastico e potente re-
è una traccia soulful house
Spotify.
zone nata nel 2009, dedicata
mix di “Not Gonna Let You
energica, potente ma anche
al suo fedele cane Ella.
Walk Away”. Il suono tropical
molto sofisticata. Ad esplo-
e il ritmo di Spada fanno il
dere, nei quasi 8 minuti della
resto. Oro puro. You are not
'Original Mix', sono un beat
going to walk away (non ve
carico ed una interessante
ne andrete via), questo è si-
fusione tra sonorità soul e
curo.
funky ed atmosfere vocal
Traxtorm Records
Il
giovane
duo
Animor.
Il
vero
SFTN
DON RAY MAD, M. CAVALLI
AWAY
E’ una primavera 2016
COME ON TO ME BOY
SEIZO
house. Il risultato è ipno-
DanceAndLove
OH BABY
tico, evocativo e non lascia
“Come on to me boy” è una
Rise Records
A-TRAK feat. PHANTOGRAM
nuova produzione nata in
Seizo, originario della Ger-
PARALLEL LINES
PATRICK BENIFEI
Italia da un’idea del siciliano
mania, è un dei dj/producer
Ego Italy
SONO QUI
Giuseppe Musso, già autore
più promettenti degli ultimi
Nuovo singolo per A-Trak
Time Records/Undamento
e produttore di brani dance,
anni. Il suo sound spazia dai
“Parallel
featuring
“Sono Qui” è il primo sin-
che vede coinvolti Dani B e
remix per brani indie melo-
Phantogram. Il produttore
golo solista di Patrick Be-
il cantante delle Mauritius
dici, alle produzioni deep e
già nominato a un Grammy
nifei, la straordinaria voce
MICHAEL FEINER
David Seccia. Il nome del
dance per i club. A soli 20
continua a spingersi oltre.
soul che ha incantato l’Italia
MANTRA
gruppo SFTN sta per Single
anni Seizo ha firmato il suo
“Quello che preferisco della
come nuovo leader de The
Rise Records
For The Night. Il brano, ra-
primo contratto con l'et-
musica elettronica nel 2016
Bluebeaters ed il mondo
Il singolo "Mantra" è già
diofonico ma anche adatto
ichetta olandese Armada.
è che, letteralmente, non ha
con la hit internazionale
stato ribattezzato "Il disco
WHEN THE SUN GOES DOWN
per la pista, riflette il sound
"Oh Baby" contiene un sam-
confini. Non c’è bisogno di
"After The Rain" di Fedo
dello zufolo" e si conferma
Ego Italy
internazionale
ple di "I Want You Back" dei
un beat 4/4 o di un sintetiz-
Mora e Camurri. Brano pop
come il disco club della pros-
“When The Sun Goes
Jackson 5 datato 1970 ed il
zatore supersaw. Ho appena
perfetto con riferimenti che
sima estate 2016! Direttam-
Down” è un favoloso sin-
sound anni '70 è davvero
creato una canzone con
vanno da John Legend alla
ente da Axtone Records, la
golo, a cantare è Jay Sebag
contagioso in questo brano
una band alternativa, uno
tropical house di Kygo. Il
label di Axwell ecco Michael
– la voce di Martin Solveig
che strizza l'occhio alle pro-
scratch fatto con la chitarra,
brano è stato prodotto dal
Feiner, un altro svedese.
(“Rocking
duzioni di Sigala.
qualcosa su cui possiate
giovanissimo
Ceri
Classe 1971, Feiner è un pro-
tion”, “Something Better”).
ballare. Ecco, questa è la lib-
(Salmo, Coez, Fratelli Quin-
duttore, musista, cantante,
Un groove che dura tutta la
ertà che abbiamo noi DJ” ha
tale) e vede la produzione
songwriter e dj e ha collab-
notte da quando tramonta
detto A-Trak.
aggiuntiva, mix e master di
orato alla realizzazione della
il sole.
mento.
10
del
mo-
week/ender | aprile-maggio 2016
Lines”
scampo sul dancefloor.
talento
S. SARTINI feat. JAY SEBAG
Music”,
“Rejec-
Non ci sono più le hit? E il Reggaeton dove lo mettiamo? di Lorenzo Tiezzi L’altro giorno sentivo con un amico dj, Miki Garzilli, una brutta selezione di brutti brani dance anni ’90 di produzione italiana. Quando gli anni passano, non si dovrebbe riuscire a dimenticare ciò che faceva piangere e che solo il caso ci ha fatto ascoltare? Una delle tragedie musicali (solo musicali, sia chiaro, perché le tragedie vere sono altro) è anche il revival a capocchia. Come mai, parlando degli anni ’80, alla radio e nei locali non fanno mai risentire “Two Tribes” dei Frankie Goes To Hollywood (che fu una hit ed è uno dei capolavori di Trevor Horn), mentre dobbiamo sorbirci per l’ennesima volta un brano minore di Den Harrow? Boh.
Cosa c’entra questo fenomeno appena citato, il revival a capocchia con l’argomento principale di questo articolino, ovvero il reggaeton? C’entra, almeno un po’. Perché sempre di canzoni volevo scrivere, e non di tracce. Le tracce sono quei pezzi di ‘raccordo’ con cui i signori dj ormai infarciscono i loro, sempre splendidi, dj set. Tra una canzone o un brano strumentale che spacca e l’altro, in questo splendido 2016, non facciamo altro che ascoltare riempitivi e copie dalla splen-
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week/ender
dida qualità sonora e dall’assoluta povertà musicale. Qualche esempio? I brani di Kygo, uno dei maestri della tropical house, vengono copiati ogni giorno. I dj producer perdono la capacità di sperimentare e creare qualcosa di nuovo… ed il genere già muore, forse.
alladiscoteca.com E chi gode in questo momento musicale non proprio eccelso? Il reggaeton. Ovviamente parlo di quello evoluto stile Diplo / Major Lazer / J. Balvin - Ginza. Non di quello fin troppo spinto di qualche tempo fa. Questa musica non è sempre eccelsa, ma i dj che la sanno proporre e produrre, lo fanno senza quella noiosissima serietà dei “top dj”. E i party? Quali sono i party in maggiore ascesa in Italia oggi? Quelli che propongono e fanno ballare hip hop, r’n’b & reggaeton. Ad esempio, spinge forte Vida Loca, che è pieno di party girl da urlo e dj che se ne fregano di mixare ‘pulito’ (come accade da sempre nel mondo dancehall), bensì si occupano di far ballare. Ovvero si occupano dell’essenziale. In console può capitare che si alternino in 4 o 5, senza un ordine di scuderia preciso, come dovrebbe succedere sempre in un party scatenato. Si dice nell’ambiente che il reggaeton funziona solo perché piace alle ragazze, perché non vedono l’ora di muovere il sederino a tempo di questa musica ‘bastarda’… Tutto questo è, ovviamente, vero. C’è però una differenza: nei party dedicati alla musica latino americana di solito la musica è bruttina. Il sound hip hop / reggaeton di questo periodo invece infiamma il dancefloor con sonorità innovative. LT
Clubbing Life
Le Strulle,
aspettando Questo mese non parliamo di una one night, ci sfogheremo poi con l’estate. Questo mese vorrei scrivervi di tre ragazze che rappresentano uno dei progetti più interessanti e seguiti nella scena clubbing lgbt. Quando si arriva alla mia “veneranda età” e ci sono più consolle sul curriculum che calzini nel cassetto, si finisce inevitabilmente per aver visto tutto o quasi e purtroppo a non stupirsi più di niente. Quando accade, quando qualcosa ti lascia piacevolmente sorpreso tanto che ti incanti a guardarlo e pensi “cazzo, però!” vuoi che tutti lo vedano, che tutti sappiano che esiste qualcosa di figo, molto figo.
Questo qualcosa di molto figo che ho visto ultimamente, sono tre amiche che nell’ottobre del 2007 sulle rive del fiume Po, hanno dato un nome alla loro più grande passione
, fatta di musica, spettacolo, moda e tecnologia, si chiamano Le Strulle Le Strulle sono: Rose, una vocalist androgina e svampita (per sua stessa ammissione). La T una Dj rasta e iperattiva. Milla una metallara, ansiosa e antipatica (che poi antipatica non lo è per niente). Sulla loro biografia ufficiale scrivono che “nessuno è ancora riuscito a spiegare quale sia il loro segreto perché non sanno fare niente”. In realtà il loro segreto forse è proprio questo, un incredibile talento con cui giocano con grande consapevolezza, un’immagine vincente che colpisce al primo sguardo, un feeling incomparabile, una gioiosa voglia di divertirsi e far divertire ma soprattutto una grande umiltà. Nel loro curriculum ci sono numerosissimi Club e Festival, in Italia e all’estero. Cocoricò Riccione, Magazzini Generali Milano, Cicuit Festival Barcellona, Alterego Verona, Goa Club e Gay Village Roma e chissà
il Gay Village
quanti ancora ne arriveranno. Sono giovani le ragazze e sono assolutamente da tenere d’occhio. Sulla loro pagina ufficiale su Facebook ci sono tutte le date e gli eventi in cui si esibiranno nei prossimi mesi. Io ve le faccio vedere e voi poi andate a sentirle, sono certa che non vi lasceranno indifferenti. Alla prossima!
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Time to Festival www.socialmusiccity.com
Al Social techno a dirotto
Lo scorso 30 aprile Milano ha ribadito la sua centralità nel villaggio globale della musica elettronica. Infatti è tornato il Social Music City, progetto che nel 2015 ha rappresentato al meglio l’anima dance dell’Expo. Quasi 100mila persone si sono radunate negli 11 eventi SMC, che in cinque mesi hanno offerto i migliori fuoriclasse mondiali dell’elettronica: Social Music City ha dimostrato che anche in Italia i contesti metropolitani possono risultare aggreganti per giovani di tutta Europa, uniti da un unico linguaggio sonoro. Nella prima data sotto una pioggia torrenziale on stage ci sono stati i Tale Of Us, Mano Le Tough, Dj Koze, Somne e Pisetzky. Il 14 maggio sarà la volta di Loco Dice, Caleb Calloway e Enzo Siragusa. Mentre il 21 maggio
spazio ai Better Lost Than Stupid aka Davide Squillace, Matthias Tanzmann e Martin Buttrich. L'1 giugno ritorna Luciano e gli artisti di Cadenza. Il 12 giugno Ben Klock e Ben Sims. Infine il 26 giugno ci sarà Deadmau5. Ma #SMC2016 va oltre Milano (e Barcellona) e domenica 24 Luglio sarà al Campovolo di Reggio Emilia con una line-up da vero e proprio festival techno mondiale: Richie Hawtin,Loco Dice, Tale Of Us, Rødhåd, Mind Against, Wrong Assessment; tutto vero, tutti insieme per una giornata destinata a passare alla storia, e a confermare la centralità di Social Music City nel panorama internazionale degli eventi di musica elettronica. Arte, musica e diversificazione: le parole d’ordine di Social Music City 2016.
Il Music Summit a Cannes
Dopo il successo della terza edizione di St Moritz Music Summit, che quest’anno si è svolto in concomitanza con la Finale di Coppa del Mondo di Sci Alpino e la conferma della seconda edizione di Emerald Music Summit del prossimo 28-30 Luglio 2016, il format “Music Summit” sbarca in Costa Azzurra, a Cannes, dal 3 al 5 Giugno 2016 in occasione del MIDEM, il mercato internazionale della Musica che quest’anno festeggia il suo cinquantesimo anniversario. Cannes Music Summit si svolgerà in unica
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location “Annex Beach” sulla Croisette, situata di fronte al Carlton Hotel non lontano dal Palais des Festivals. Tre giorni che combineranno l'intrattenimento musicale e radiofonico diurno con le performance notturne di Dj internazionali da venerdì 3 Giugno 2016 a lunedì 6 Giugno 2016. In cartellone una serie di eventi: il party Ministry of Sound con il Dj Tim Cullen, un Sony Music Italy Showcase con i DJs Nick Corline, Paul Richard e Jacky Greco e un Su-
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preme Song Showcase. Si esibiranno inoltre Dj Mosey (Pierre Sarkozy), Michael Calfan, Dj Nello Simioli & Benny Camaro. Durante i 3 giorni ci sarà la premiazione del miglior DJ, Industry Organization o Etichetta discografica con il Cannes Music Award.
Elita bagnata... La Hivern Discs di John Talabot ha aperto il Design Week Festival a Milano
Nei giorni della Milano Design Week pullulano showcase ed eventi. A fare da cassa di risonanza per la musica elettronica c’è Elita, associazione di promozione e entertainment company, che da anni organizza il Design Week Festival. Tra gli ideatori i dj Lele Sacchi e Manfredi Romano aka DJ Tennis. L’apertura dell’edizione 2016 prevede uno spettacolare Block Party sui Navigli a due passi dall’ElitaBar, inaugurato nel 2013. I guest dello showcase sono i tre dj di punta della Hivern Discs, etichetta spagnola di Barcellona. Ad aprire lo show il nostro Enroll aka Rame. Dopo una manciata di minuti una fastidiosa pioggia disturba la performance e i curiosi di passaggio si diradano. La pioggia da tregua quando
in console arrivano il golden boy della scena elettronica ispanica Pional e l’acclamato alla scorsa edizione del Primavera Sound Marc Pinol. I due dj si sostengono in console in una sorta di B2B. Al tramonto i Navigli sono saturi. Sono le 21 quando arriva il momento della Chicago house di John Talabot. Il sound di Oriol Riverola, vero nome di JT, coinvolge il pubblico. A metà performance però torna la pioggia, questa volta più decisa. La gente non si spaventa, apre gli ombrelli e continua a ballare. Saliamo sul ponte di Via Corsico e ammiriamo le vie gremite di gente festante. Il migliore spot per Elita e per la scena elettronica italiana.
La prima volta di Dubfire al Nextech Una notte di rara bellezza quella di sabato 14 maggio alla magnifica Fortezza da Basso di Firenze per Nextech Special. L'apertura è affidata ai fiorentini Wooden Create, duo formato da Davide Rosafio e Giuseppe Gonzalez. Notevole la selezione musicale, dal dub più scuro alla techno detroitiana più profonda, peccato che la sala è deserta. Sono quasi le 23 quando arriva il momento del cavallo di razza Luca Agnelli, un altro toscano, che con la sua techno contemporanea riempie letteralmente il dancefloor. Il dj set di Agnelli è perfetto e prepara al meglio l’ingresso del primo guest internazionale: Dubfire.Il dj Ali Shirazinia, cresciuto a Washington DC ma nato in Iran, entra nella scena in punta di piedi e stabilisce subito una connessione con i clubber. Del resto per il fondatore dei Deep Dish rompere il ghiaccio è un gioco da ragazzi. Alle 2 in punto fa capolino in console Mr. testa rossa Mike Bierbach akaRødhåd. Mike saluta l’uscente Dubfire e prende possesso del nuovissimo sound system Outline Professional Audio. Il Nextech si trasforma
nella Dystopian Night, la label di Rodhad, con la tipica dub-techno mixata a groove percussivi e non molla il colpo fino a chiusura. Gli organizzatori passate le 4 accendono le luci del padiglione, il dancefloor è gremito di gente dalla consolle alle porte d’ingresso. Dopo 8 ore della miglior techno sembrano non avere nessuna intenzione di andarsene. Al coro generale di “Se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo” Rodhad regala un finale epico che trasforma la Fortezza da Basso nel paradiso della techno. Per Ali Shirazinia il Nextech di Firenze rimarrà a lungo nei suoi ricordi. Il motivo? Per la prima volta nella sua vita da dj suo padre Ahmad ha partecipato ad una sua serata. Papà Ahmad, famoso poeta e scrittore iraniano, ha seguito la performance di Ali in console e alla fine del dj set è stata inevitabile la foto ricordo. Ali si prenderà qualche giorno di pausa dal clubbing per accompagnare il padre Ahmed in giro per l’Italia a presentare “L’alba del grido”, la prima antologia in lingua italiana del poeta Shirazinia.
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djane del mese/Nastia
Nastia, una dj old style!
Una delle dj donne più rappresentative della scena techno mondiale è Nastia. Sulla scia del successo di Nina Kraviz Nastia si sta imponendo nei maggiori festival e club d’Europa. Lo scorso novembre ha partecipato al Movement di Torino, mentre ad aprile scorso è stata una delle protagoniste del Caprices Festival. Infine a luglio sarà guest del Kappa Future Festival di Torino. La particolarità di Nastia è quella di essere una dj old style, ossia non produce ma “mette” i dischi. L'abbiamo incontrata al The Lift/Qloom di Mantova.
A novembre scorso il tuo primo Movement, a Torino, mentre il primo giugno sarai al Serendipity di Foligno per Road to Movement Croatia. Cosa ne pensi del brand Movement? Lo scorso novembre ho suonato per il Movement a Torino. E’ stato il mio primo Movement e devo dire grazie al management e all’organizzazione perché è stata un’esperienza fantastica con molti amici, e ho anche incontrato alcuni nuovi DJ e persone che non avevo mai incontrato prima. Il mio set è stato strano perché per la prima volta con la testa ero esattamente dall’altra parte del mondo, il mio mondo certo, e il mio umore era davvero euforico e non ero concentrata su quello che stavo facendo ma alla fine ho suonato in modo davvero potente e mi è piaciuto proprio tanto. Penso di non aver mai suonato qualcosa nel modo in cui ho fatto a Torino, ho avuto dei risultati e ho realizzato che è stato uno dei migliori festival ai quali abbia mai suonato quest’anno.
Non ami essere paragonata a Nina Kraviz, di certo però siete le dj dell’Est Europa più importanti. Ancora una volta devo provare l’esperienza di essere paragonata a Nina Kraviz e non penso sia una bella cosa, ma capisco anche le persone perché sembriamo simili. Prima di tutto suoniamo lo stesso genere di musica e ovviamente le persone ci comparano perché lei viene dalla Russia, che è abbastanza vicina all’Ucraina. Siamo artiste dell’est Eu16
ropa ma penso che siamo troppo diverse, ma di certo sento il mio ruolo di DJ ucraina che porta all’esterno la nostra cultura e mostra quello che facciamo in Ucraina e quindi questo è quello che davvero apprezzo.
Sei spesso in tour. Come stai vivendo il difficile momento storico dell’Ucraina, in conflitto con la Russia? Penso alle serate al club russo Arma17?
Negli ultimi 2 anni ho davvero sentito un coinvolgimento riguardo alla guerra in Ucraina, e non è facile. Credo che la politica faccia schifo e faccia sentire alle persone questo profondo disappunto per gli esseri umani, il modo in cui le persone vivono con gli altri, come si sentono e come recepiscono le cose attorno, e questo è stato uno dei momenti più importanti della mia vita; quando ho realizzato che a nessuno interessa davvero se prendi parte a tutto questo casino, come ti senti. E’ meglio rimanere di buon umore e donare alle altre persone qualcosa di piacevole. Questo è quello che faccio col mio lavoro di DJ, così sono ritornata con un altro modo di fare musica e quello che è successo in Ucraina mi ha donato molta esperienza. Riguardo al club russo Arma 17 devo dire che non mi interessa dove sia il club, non è un club russo per me. Voglio dire, non associo la politica alla musica e questo è il mio club preferito e i ragazzi del club sono fantastici, mi danno ispirazione, quindi non ho nessun motivo per smettere di lavorare con loro solo a causa delle relazioni tra la Russia e l’Ucraina.
Suoni spesso nei club italiani. Cosa pensi del nostro movimento e dei club nei quali hai suonato?
Devo ammettere che l’Italia è una delle nazioni più importanti per quanto riguarda i club. C’è una cultura amplissima riguardo i club. Avete così tante feste ovunque, in una piccola città e in una grande città, dappertutto. Non penso di fare da nessun’altra parte così tante serate come in Italia e
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apprezzo le persone che danzano e sono affamate di musica, che escono tutti i week end per le feste, girano per i club e aspettano la musica dei loro dj preferiti. Questo è quello che ci manca in altre parti del mondo, quando non si ha questo genere di attività, e penso che l’Italia si stia comportando davvero bene.
La tua particolarità è quella di essere una dj old style, ossia “metti” i dischi senza produrli. O meglio produci musica con la tua etichetta ma non la tua musica. Come mai?
Credo di essere una di quelle persone che hanno costruito la propria carriera solo sul fare DJ, io non produco molto. Ho rilasciato solo una release al momento e altra musica che uscirà alla fine di quest’anno, ma bisogna capire che il lavoro del DJ e quello del produttore sono completamente diversi e non c’è nulla che li unisca. Appena mi sentirò una reale produttrice smetterò di fare la DJ così tanto e mi chiuderò in uno studio a fare quello, ma è una cosa che al momento sento solo qualche volta. Ho prodotto al massimo 2 tracce in un anno e il produttore è un mio amico che mi capisce veramente, capisce il mio suono. Non ho in progetto ancora di fare un album. Preferisco lavorare sulla mia etichetta e realizzare musica di altre persone che davvero se lo meritano.
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2/8 maggio
9/15 maggio
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16/22 maggio
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6 giugno to...
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7/8/9 JULY 2016 SALZBURGRING / AUSTRIA
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