week/ender
clubbing quotidiano
Numero 3 | maggio/giugno 2016
www.weekender.zone
interviste SAM WALKERTONE/ GIACOMO GURIOLI/ OYADI/ MOLO STREET PARADE/ IL GRIDO DI GALLIPOLI/ LIBERTA' GAY VILLAGE/
Save the Date
AUDIOHELL
Il suono del diavolo
/ASTRO FESTIVAL/MOVIELAND/ELECTRIC LOVE/KAPPA FUTURE FEST/
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week/ender | maggio-giugno 2016
Indice 4_5
AudioHell / Il suono del diavolo
6 Sam Walkertone/Una perla nella compilation m2o
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7 Giacomo Gurioli/ L'unicità della Molo Street Parade 8 Headlines and Social/ Electrochoc e Cloud Artists 9 Fashion and Charts/ 105 INDAKLUBB e Carl Cover 10
Release yourself//
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Clubbing Life/ L'Ibiza italiana? Gallipoli
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Clubbing Life/ Parola d'ordine LIBERTA' Gay Village
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Time to Festival/ Astro, Movieland, Electric Love,
Kappa Future Fest, Sonus e Tomorrowland
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Il "rimedio" house di Oyadi
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Save the Date//
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Alessandro/Tanassi
clubbing quotidiano
week/ender
Evviva il laptop e il dj concerto! In questo ultimo mese ci sono stati due eventi che hanno alimentato il dibattito su cosa voglia dire essere un dj oggi. Il primo. A Los Angeles il Club and the Cause ha vietato l’uso del laptop da parte dei dj. Da una parte i puristi del mixaggio senza ausilio del pc capitanati da Seth Troxler e dall’altra i senza frontiere digitali guidati da Richie Hawtin. I social si dividono e i dj anche. Fondamentalmente il computer è un ausilio, ma è chiaro che devi saperlo usare bene per far si che lo sia. Il dj incapace che fa finta di saper mixare può ingannare il pubblico indistintamente con o senza laptop. Quindi noi siamo più per il partito di Hawtin, a meno che non si tratti di una serata only vinyl e allora in quel caso si che ci sarebbe da divertirsi con i “cavalli” liberati da tanti. Questo evento introduce il secondo, ossia l’apertura degli Europei affidata a David Guetta sotto la Tour Eiffel a Parigi. Per Guetta centomila persone sul Campo di Marte e dirette in tutto il mondo (persino “mamma” Rai). Guetta entra nella storia e la club culture abbandona il suo status elitario e diventa ufficialmente un fenomeno che interessa tutti gli strati sociali. Fin qua tutto molto bello. L’evento però era stato presentato con un comunicato stampa che titolava “David Guetta in concerto”. Anche qui apriti cielo, con i musicisti che come al solito dichiarano guerra ai dj. “Stasera suono in discoteca” è inconcepibile per i primi, anche se l’espressione è ben assimilata e di fatto con la rivoluzione digitale un dj spesso produce anche la sua musica e quindi la suona. Ci sta. Chiaro è che un musicista per far suonare uno strumento decentemente impiega degli anni, un dj qualche mese, questa è la vera differenza. Schiacciare un bottone, come ha fatto Guetta, è ben diverso che far vibrare una corda alla stesso modo ripetutamente. La digitalizzazione globale è inarrestabile anche in campo musicale, quindi va rivoluzionato il concetto di musicista. Nel frattempo che il musicista a 360° venga assimilato da tutti (rocker compresi) abbinerei Dj alla parola concerto. “Dj concerto” potrebbe essere un buon compromesso per ora.
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WEEK/ENDER CLUBBING QUOTIDIANO www.weekender.zone Supplemento di informazione di Radio Virgilio Reg. Trib. 02/2013 del 30/01/13 Numero 3 maggio/giugno16 Direttore Alessandro Tanassi / tanassi@virgilioclassics.com Redazione Anna Malagutti, Manuela Doriani, Alessandro Tanassi e Lorenzo Tiezzi Traduzione Martina Fontana Per info, segnalazioni e pubblicità weekender@virgilioclassics.com Per bootleg e demo bootleg@virgilioclassics.com WEEKENDER c/o RADIO VIRGILIO Via Fratelli Cervi, 33 Cerese di Borgo Virgilio (MN) INTERNET & SOCIAL Facebook / Virgilio24Weekender Twitter / @Virgilio24com Soundcloud / radiovirgilio Instagram / radiovirgilioweekender www.virgilioclassics.com www.weekender.zone week/ender | maggio-giugno 2016
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cover dj/AudioHell
AUDIO HELL
In un sabato di metà maggio, molto più estivo di questo bizzarro giugno, abbiamo incontrato a Venezia il dj e producer AudioHell. Il nick è allo stesso tempo una affermazione della propria tempra e una promessa per l’ascoltatore/clubber. L’audio infernale c’è ed è techno. Il “nostro” non è nuovo della scena, anzi. Audiohell infatti è il nuovo progetto artistico del leggendario Jimithesun, dj italianissimo che ha iniziato la carriera negli anni ’90. In tempi non sospetti, nel 2005, Jimi ha fondato la sua label la Digital Traffik, a cui è seguita la booking agency che conta artisti del calibro di Basti Grub, Jose De Divina e Marco Effe. Ciliegina l’AudioHell Department, lo studio di registrazione con il meglio della tecnologia per forgiare la musica dell’inferno. In vent’anni di carriera Jimi ha prodotto e creato tanto, ma l’aspetto più sorprendente è la capacità che ha avuto di sapersi reinventare. Un po’ come Richie Hawtin, che negli anni ’90 era Plastikman e oggi è uno dei dj più pagati al mondo con il suo nome. AudioHell è dunque il nuovo capitolo di una bella storia del djing italiano e Jimi ce l’ha raccontata a un tavolino di un bar a pochi passi da Piazza San Marco con boccale di birra d’ordinanza.
Qual è la filosofia di AudioHell? In una recente intervista ad Ibiza Voice hai detto che crei musica nell’assidua ricerca del ritmo del battito cardiaco. In che senso?
Produco quello che mi piace. Nella mia etichetta non ho mai prodotto un genere pre impostato. Ho sempre portato avanti il sound che mi fa battere il cuore. A prescindere che sia deep house, techno o tech house. Probabilmente è proprio questo il segreto della Digital Traffik e del successo di colleghi che con me hanno condiviso questa avventura come Dj Sneak, Tania Vulcano e Jose De Divina.
A maggio è uscito la tua ultima release “Dreaming Parmisan” un EP in collaborazione con Malatoid. Quattro tracce. Partiamo dal titolo, come ti è venuto in mente questo ‘sognando il parmigiano’?
Prima cosa va detto che questa è la prima release di una nuova label only vinyl che ho 4
Il suono del diavolo aperto, la AudioHell Department Rec. Un progetto più eclettico, Berlin style, che ha come caratteristica quella di pubblicare solo musica in vinile. Infatti questo EP esce solo in vinile. C’è molta elettronica e molto moog, quindi un genere diverso da quello proposto su Digital Traffik. ‘Dreaming Parmisan ‘ come dicevi è letteralmente sognando il parmigiano (risata generale, ndr). Eravamo a Napoli nello studio di Lucio (Malatoid) a lavorare e ci è venuta questa voglia di formaggio ed è nato così il titolo.
Continuiamo a parlare di questo EP, a partire dalla title track. Lo stampo è quello techno, ma con il crescere della traccia arriva un campione vocale che ricorda molto l’underground degli anni ’90. C’è un ritorno alle origini musicale e di produzione?
Mi sono ispirato molto per questo EP al sound berlinese della Poker Flat Recordings, in particolare Steve Bug. Un sound molto analogico, molto vero. Infatti ci abbiamo lavorato molto su queste tracce, oltre due mesi. Tutto è suonato, compresa la batteria. Abbiamo utilizzato Stylus, rhythm machine, la Roland TR-808. L’etichetta stessa vuole tornare alle origini analogiche del suono, ma non perché adesso l’analogico è di moda. Semplicemente perché a me è sempre piaciuto, tra l’altro sono anche un collezionista di macchine analogiche. In questo momento storico, dove con Ableton un disco lo possono fare tutti, secondo me c’è proprio bisogno di ritornare all’origine dei suoni. A fare la musica come musicisti. Tante realtà, da Innervision a Get Physical, sono la comprova che questa è la strada giusta ed è quello che richiede il mercato. Inoltre il vinile sta tornando alla grande. Basti pensare che i tempi di stampa sono passati da un mese di due anni fa ai quasi tre mesi di adesso. Il bello è che anche i ragazzi hanno ricominciato a comprare il vinile ed è una cosa molto bella visto che ho cominciato negli anni ’90 con il vinile. Ovvio che fare un live set con Traktor, che io non uso, da possibilità di spaziare con più creatività. Però resto in favore del vinile ed è per questo che ho fondato la label only vinyl. Una label che parte
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dalle origini deve partire anche dalle origini del supporto e quindi i dischi.
Facciamo un passo indietro. Audiohell è un progetto recente nato nel 2014, fino a due anni fa eri Jimmithesun. Come sei arrivato a questa svolta, soprattutto dopo 17 anni di Jimmi?
Per la maggior parte rimango Jimmi. Chiaro che in 17 anni abbiamo fatto tante belle cose, tra tutte Space a Ibiza e Tresor a Berlino. Sono stato residente in belle realtà, evidentemente c’è stata la voglia di rimettersi in gioco. Il progetto è nato con Tania (Vulcano) e Jose (De Divina), per me sono la coppia perfetta in b2b in console. Hanno lo stesso sound, suonano spesso insieme. Jose l’ho conosciuto nel 2004 in un tour in Brasile ed è stato lui che poi mi ha fatto conoscere Tania, che ho remixato nella sua ultima release per la Digital. Una bella famiglia e con loro ho sviluppato il progetto dell’AudioHell Department dello studio infernale. Ad oggi è stata la scelta migliore che potessi fare, perché mi ha fatto ritornare l’energia di quando avevo venti anni.
"Il Tresor è uno dei simboli della musica elettronica! Andarci a suonare 15 anni dopo è stata un’emozione incredibile" AudioHell
Da veterano del clubbing e del djing come giudichi l’escalation del ruolo del dj? Da personaggio del club a personaggio pubblico capace di spostare le masse. Prima era il club che spostava la massa.
Non so quanto positiva sia. Sinceramente il dj è uno che mette dischi, certi dj guadagnano più delle rockstar quelle che suonano davvero. Non dimentichiamoci che noi siamo semplicemente dei ragazzi che mettono dischi. Ormai è vero che per un dj produrre è diventata un’esigenza e quindi produciamo musica, però dobbiamo sempre stare con i piedi per terra. Tutto il business che si è creato intorno ha trasformato il lavoro del dj in uno sport da ricchi. Per quel che mi riguarda rimango sempre dalla parte dell’underground.
Cosa ne pensi della moda dei dj di oggi di aprire la propria label, spesso per produrre se stessi in una sorta di autoreferenzialità? Tu la tua Digital Traffik l’hai aperta in tempi non sospetti nel 2005.
In effetti erano molto poche le label quando ho aperto la Digital. O meglio ce n’erano, ma
i dj puntavano a pubblicare su quelle che già esistevano. Per me è stata una sfida, ho sempre avuto il pallino della discografia e della produzione musicale. Per la mia esperienza aprire un’etichetta seriamente non vuol dire aprire e caricare qualche brano su Beatport. Avere una label vuol dire creare un prodotto musicale e creare un team che ci lavori. Ad esempio io sono l’owner di Digital Traffik, ma ci sono cinque persone che lavorano per la mia etichetta. Ci sono degli esempi italiani che han fatto delle belle cose, pochi ma ci sono. Guarda Luca Agnelli e la sua Etruria Beat, ha cresciuto un bel vivaio di giovani producer e sta portando avanti un bel progetto. Non basta la musica, la label va strutturata.
Parliamo di club, quali sono i locali simbolo per la tua carriera?
Lo Space Ibiza nel 2006 mi ha cambiato completamente. Sono stato residente insieme a Zenith e Roberto, i ragazzi che adesso fanno MusicOn con Carola. Poi sono tornato residente allo Space nel 2010 e nel 2011 al Cafe Ole con la crew Komitee. Lo Space è stato un club molto importante. Il Tresor di Berlino in-
vece è un club che porto sempre nel cuore. Ho collaborato per circa tre anni, sia come dj sia come managing del brand per l’Italia. Ho lavorato al Movida a Londra, tanto anche qua in Italia, ma per il top restano lo Space e il Tresor. Il club di Berlino in particolare è stata la più bella soddisfazione della mia vita. Quando avevo 18 anni andavo a ballare con gonna e zeppe alla Love Parade ed era immancabile una serata al Tresor a sentire Sven Vath, che qua in Italia non sapevano neanche chi fosse perché da noi c’era il movimento house. Dal ’96 al 2000 ricordo che fotocopiavamo i cd techno che vendevano al club. Tresor è davvero uno dei simboli della musica elettronica e il fatto di andarci a suonare dopo 15 anni è stata un’emozione incredibile. Ho avuto occasione di conoscere e entrare in rapporto con Carola Stoiber, la manager di Jeff Mills, colei che ha creato il movimento techno nel mondo. Da pelle d’oca.
Chiudiamo con l’evoluzione del tuo sound. Quest’anno sono 20 anni che sei nel mondo del clubbing. Il tuo stile può certamente esser connotato come techno, ma come hai vissuto la nascita dei vari sottogeneri?
Personalmente ho sempre fatto tech house e techno, soprattutto nelle ultime produzioni con Tania. Adesso sto cominciando a virare un po’ sull’elettronica, sempre dai connotati techno e comunque dancefloor. I miei punti di riferimento sono gli Underworld e dai Kraftwerk. Si deve tornare a sperimentare ed è quello che voglio fare con la mia nuova etichetta. Verso la fine dell’estate annunceremo la collaborazione con una grande casa. Voglio partecipare attivamente a questo ritorno di moog e di suono analogico. Questi ultimi anni sono stati molto ‘loopposi’. Massimo rispetto ovviamente perla Cadenza e Luciano, che ha iniziato questo genere con il tiro di loop e tamburello oppure con la voce spagnoleggiante. Adesso siamo ripartiti con questo nuovo sound berlinese, penso a Recondite e Solomun. La nuova elettronica mi rispedisce negli anni ’90, nella prima sperimentale che facevamo anche qui in Italia al Cocoricò, all’AlterEgo. Era psichedelia totale. La chiamavamo sperimentale e adesso sta ritornando. La musica è una ruota, anche se non avrei mai pensato ritornasse questo genere. E la cosa mi affascina parecchio ed è per questo che voglio tuffarmi in questa avventura.
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dj del mese/Sam Walkertone
Una perla nella m2o compilation
SAM WALKERTONE
Non capita spesso nelle compilation di trovare la perla, quella traccia del dj producer semi sconosciuto che ti fa sobbalzare dalla sedia. Nella compilation numero 40 di m2o, quella mixata dal Provenzano, è successo: SAM WALKERTONE feat. SAM HEZEKIAH “CHANGE YOUR MIND”. Walkertone è il nome d’arte del dj e producer 23enne Sascha Knodel di Bochum. Ha iniziato la sua carriera musicale a 15 anni e nel corso degli anni, è stato in grado di ottenere il riconoscimenti nazionale con il suo nome d'arte "Sam Walkertone". Canzoni come "Hot in Here", "Feeling liberty" e "Day of regret" con il featuring della finalista di X-Factor Germania Melissa Heiduk, sono tutte diventate hit nei club tedeschi. Artisti come D.O.N.S. e Bodybangers hanno remixato i suoi singoli. La traccia, nella versione remix di Shaun Bate, oltre nella già citata m2o compilation è finita nella Papeete Beach Compilation numero 23 e ovviamente nella Deep Sounds Vol. 5 il meglio della deep house a cura della Kontor. A fine aprile è uscito il nuovo singolo di Sam in collaborazione con Shaun Bate e il featuring di Addison Scott dal titolo “We belong together” inserito nella compilation Booom Summer 2016..
Come sei diventato un DJ producer? Quali sono le difficoltà ad affermarsi nei paesi tedeschi?
Quando avevo 15 anni, ho iniziato a produrre la mia musica. Soltanto due anni dopo, ho avuto la mia prima uscita con un’etichetta tedesca. Sono passati otto anni da quel momento. Era anche il periodo nel quale ho iniziato a fare il DJ con i vinili, che allora
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era ancora una cosa molto comune. Nell’industria della musica tedesca si dice che è una cosa comune avere successo all’estero prima che tu ti possa affermare in Germania. Infatti, c’è qualcosa di vero in questo. Il mio singolo ‘Change your mind’ è un esempio di questo fenomeno, la canzone è uscita ed è diventata popolare all‘inizio in Italia prima che raggiungesse la Germania.
Un elemento chiave, insieme al ritmo, è la voce di Sam Hezekiah. Come l’hai incontrato e coinvolto nel progetto?
Sam Hezekiah mi è stato presentato dal nostro management. Quando per la prima volta ho ascoltato la sua voce ho capito che si sarebbe inserito perfettamente nella canzone che avevo in mente. Ma poi mi ha mandato le sue idee riguardo alla canzone che hanno portato al nostro primo singolo ‘Change your mind’. Sono molto contento di lavorare con lui dato che la sua voce ha qualcosa di molto delicato, profondo e unico.
Come avevi immaginato la traccia e il suono di ‘Change your mind’?
A quel tempo, ho iniziato a suonare la chitarra, cosa che era un’esperienza completamente nuova per me. Quindi il suono finale è stato più o meno creato attraverso la sperimentazione. Ho anche pensato che il sound dell’house profonda si sarebbe inserito meglio ai suoni della chitarra e alla delicata voce di Sam.
La traccia ricorda i suoni di Robin Schulz. Ti ispiri ad un DJ in particolare? E in generale, chi sono i DJ che ami e che ti ispirano?
Mi piace provare molti generi differenti e per me la cosa più importante è creare
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qualcosa di nuovo. ‘Change your mind’ è stata la mia prima canzone di deep house, normalmente io produco house progressiva o altri generi di musica elettronica. Di sicuro alcuni artisti mi ispirano mentre produco ma credo che sia essenziale dare ad una canzone un tocco personale e una sensazione di freschezza. Robin Schulz è un grande artista, ma non è mia intenzione copiarlo.
E poi la soddisfazione di ‘Change your mind’ nella compilation italiana della più grande radio italiana di musica dance M2O, cos’è successo?
Con ‘Do it Yourself’ e ‘Mind the floor’ abbiamo trovato forti etichette musicali in Italia che ci hanno supportato fin dall’inizio. Siamo felici e colpiti dal responso positivo.
L'unicità della MOLO Street Parade Giacomo Gurioli Quinta edizione, sabato 25 giugno, della Molo Street Parade, pronta a battere ogni record, sia in termini di presenze sia di proposta musicale. Nello scenario unico del porto di Rimini si danno appuntamento 80 dj e 100 pescatori per trasformare 12 pescherecci in console galleggianti e due postazioni sul Lungomare in altrettante balere, queste ultime per gli amanti del liscio e della musica latina. Ogni peschereccio avrà la propria anima sonora, curata da uno staff artistico diverso coordinato dal Consorzio Rimini Porto, per proporre, dal tramonto a notte, i più diversi generi musicali, dalla dance al rock, dal latino al liscio, dalla house alla electro. Il porto di Rimini si trasformerà in un dancefloor open air per una momento di festa e musica unico al mondo. Le sorprese alla Molo Street Parade non mancano mai, ed i primi super ospiti annunciati non fanno che confermarlo: ci si riferisce a Klingande, Jay Santos, Lele Sacchi e Matt Nash che insieme ad altri 80 dj assicureranno una contaminazione unica di stili e tendenze musicali. L’organizzatore e direttore artistico è Giacomo Gurioli (nella foto a sinistra con Enroll aka Rame), fondatore tra le altre cose della Workshop Events e sempre in prima linea per i club Pineta+Glass e Coconuts.
Quinta edizione della Molo Street Parade, ogni anno si ha la sensazione del miracolo che compi nel mettere insieme dj, pescatori e città. Com’è andata la preparazione? L’organizzazione non è facile, ma va sempre
alla grande. La nostra unica preoccupazione è il meteo. I festeggiamenti iniziano venerdì 24 giugno fino a domenica 26 con la Molo Green parade e la Molo Extreme Beach, il clou ovviamente è sabato 25 con la Molo Street Parade. Oltre alla festa, nell’ultima edizione abbiamo registrato oltre 200mila presenze, il valore vero della Molo è dato dai pescatori che per un giorno scendono dai loro pescherecci e al loro posto salgono i dj. Quindi delle console sull’acqua per uno show incredibile.
Quest’anno il numero dei dj è aumentato esponenzialmente, 80 rispetto ai poco più di 50 della passata edizione. Volete pareggiare il numero dei pescatori?
L’anno scorso è stata un’edizione con meno artisti per problemi organizzativi, mentre quest’anno siamo tornati a pieno regime. Quindi confermati i 12 pescherecci direi che 7-8 dj per barca è il minimo partendo il pomeriggio. Poi in quella giornata i pescatori scendono dalla barca e cucinano la loro specialità, i sardoncini pescati freschi, quindi per bilanciare il peschereccio ci volevano almeno 80 dj. La cosa bella è che i pescatori sono veramente affascinati nel vedere i dj mixare sulle loro
barche, anzi per loro è una soddisfazione ospitare dj spesso internazionali.
L’immagine simbolo della Molo è sempre il Sardoncino, quest’anno la coda si trasforma in un jack audio. Ad evidenziare ancora di più la connessione tra la cultura enogastronomica di Rimini e la musica.
Il logo fu studiato nella prima edizione del 2012 in questo mix tra una barca di un peschereccio, una barca a vela, un pescatore rappresentato dal sardoncino e un dj che suona. Un connubio di immagini che poi danno
frutto al concetto di Molo Street Parade. I pescatori si sentono e sono un pilastro della Molo, senza la loro casa galleggiante non potrebbe neanche esserci l’evento. Quindi oltre al sardoncino l’altro elemento della Molo è il peschereccio che diventa una console.
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Headlines and Social
Cloud Artists, il nuovo in città
Da qualche mese ha fatto irruzione sulla scena italiana la Cloud Artists, agenzia di booking e management. Non i soliti nomi, qualche big ma tanti nuovi artisti della scena techno che tra qualche anno potrebbero essere il riferimento per i dj del domani. Tanti i dj saliti sulla nuvola creata dall’esperto Federico Secci, da 15 anni nel mondo del clubbing. Il colpo da novanta è lo spagnolo Toni Varga, che non ha certo bisogno di presentazioni. Poi Qubiko, dj originario di Bari, che ha in uscita l’8 luglio una release per la Stereo Productions. La londinese Ceri, che aprirà il 25 giugno la stagione ai Laghi di Pontestura
per Humatron. Il duo svizzero Digitaline, composto da Laurent Bovey e Gregory Poncet, che si sono esibiti al Sonar di Barcellona nello showcase della Moan Recordings. Il dj veronese Raffa FL, che il 9 luglio sarà in console allo Space di Ibiza per la serata Elrow. L’inglese Apollo84, che è anche il fondatore della Twisted Fusion. L’americano Shaded dalla etichetta SCI+TEC. E poi Gianni Sabato, Flavia Laus, Los Pastores, le Lanoire, Reda daRE, Greg Ignatovich, Simone Liberali e altri. Noi di Week/Ender a partire dal numero di luglio vi presenteremo uno per uno gli artisti della CA. Welcome!
L'Electrochoc di Garnier
Electrochoc è un libro scritto da Laurent Garnier e David Brun-Lambert, racconta la storia della musica elettronica dalla metà degli anni ’80, un racconto vero e senza filtri, dall’interno, dalla nascita dei primi rave party in Inghilterra alla Berlino degli ultimi anni, dal Mud Club di Londra alla Hacienda di Manchester, dalla scena di Parigi a Detroit, New York, Chicago e oltre. Electrochoc include contributi unici, da quelli dei pionieri della techno Detroit Jeff Mills e ‘Mad' Mike Banks, a quelli di François Kervorkian, James Murphy e David Guetta. Electrochoc è un viaggio fra i leggendari clubs, festival pionieristici e avvenimenti cruciali nella storia della musica dance. E' una storia affascinante della scena dance nonché un’autobiografia. Il libro illustra il percorso di Laurent Garnier, DJ e produttore, dalle sue prime esibizioni alla produzione di dischi pluripremiati, alla fondazione di una delle più influenti etichette discografiche fino alle esibizioni negli eventi più prestigiosi di tutto il mondo. 25€ / laurentgarnierbook.it / Edito da knm-music.com
Solo gli Europei oscurano Fedez
Da quando Fedez ha dichiarato che avrebbe lasciato la Siae per Soundreef non si è più smesso di parlare di lui, sui social soprattutto. A fine maggio c’è stato il Nameless e uno dei guest, Alesso, ha scritto ”I dj prima di me (Merk & Kremont) hanno suonato letteralmente tutte le più grandi hit degli ultimi 15 anni con il drop EDM”. Fedez che era al festival ha fatto subito brutto, non sul campo ovviamente, ma tramite twitter consigli-
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andogli di evitare di esprimere giudizi contro dj italiani quando è in Italia. Ovviamente Alesso non sapeva neanche chi fosse Fedez, avrà chiesto informazioni al tour manager italiano. Passa qualche ora e boom, Alesso ha scritto un tweet epico “davvero sei stato picchiato dal tuo vicino per la musica alta?”. Iniziano gli Europei con lo storico dj concerto di David Guetta all’ombra della Tour Eif-
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fel. A metà giugno Tigerlily ha una settimana di dayoff in Italia e risboccia l’amore nato all’Ultra di Miami con Fedez, che twitta “Fuori è magnifico si, ma tu un po’ di più”. Chissà che ne pensa Francesca Michielin? Non contento il giorno dopo annuncia che diventerà dj e produttore con il nome di Zedef, Fedez al contrario. La prima traccia è ‘Bungo’, una ediemmata in collaborazione con i Treeko. J-Ax riprenditelo!
Fashion and Chart
L'estate pastello tra sacche e cuscini 1
1/YEEZY BOOST750 350€
Dopo la prima release di successo, lanciata nel 2015, adidas Originals e Kanye West presentano la nuova versione dell’ormai iconica YEEZY BOOST 750.
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2/PILLOW KING 24,99$
Il pillowking.co propone dei cuscini imperdibili per il divano di casa di un dj. C’è la versione CDJ, il Mini Moog, la Drum Machine, l’MPC e ovviamente il Technics 1200.
3/ADIDAS PURE BOOST 120€
Che dire delle nuove adidas Pure Boost, le trovate da AW Lab. Una scarpa da running ma anche da passeggio che sembra sia stato dipinta da Van Gogh.
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4/SCHALL LA PLATA 15€
Schall La Plata è una bella realtà di Dresda di streetwear & fashion virata sulla drum’n’bass e sulla techno. Visto che è tempo di mare ecco una serie di sacche niente male per i techno raver.
5/NIKE e ADIDAS Da 75€
La dominante delle sneaker per l’estate è il pastello. Ne sono un esempio le nuove Nike Roshe Run verde acqua (75€) e le New Balance 574 violette (99€).
Otto Knows+Avicii Top Tune
Questo mese dopo Beatport, la Club Chart di Molella e la Deejay Parade di Albertino, vi proponiamo la Future Selection di Andrea Belli di 105INDAKLUBB (nella foto a sinistra insieme al socio Max Bondino, in mezzo Alan Walker). Il Top Tune della settimana per Andrea è ‘Back Where I Belong’ di Otto Knows feat. Avicii. Quella di Andrea è una selezione e non una classifica, però rende l’idea di quale sia il sound per la maggiore a 105. Singolare invece, al 18 giugno, le chart di Molella e Albertino sono concordi nella prima posizione: ‘Wanna Know’ di Alesso feat. Nico & Vinz.
Carlone Win on June cover
Best cover di giugno è sicuramente quella di MixMag dedicata alla leggenda Carl Cox, per l’ultima stagione ibizenca allo Space. Dj Mag Italia inserisce Flume, artista australiano in prima il mese scorso proprio su MixMag. Il magazine francese Trax inquadra l’idolo della techno Rodhad. Gli spagnoli di Vicious Mag scompongono Maceo Plex. Dj Mag Francia va sul classico con Kygo, mentre Dj Mag Spagna azzarda Jean Michel Jarre. In controtendenza, come spesso accade, DJ Mag Uk che celebra gli inglesi Above & Beyond come gli “eroi acustici che prendono il volo”.
TOP TUNE OF THE WEEK
OTTO KNOWS FEAT. AVICII - BACK WHERE I BELONG (CLUB) (WARNER)
FUTURE SELECTION /MICHAEL FEINER - MANTRA (SIMON DE JANO, FRAANKLYN & MADWILL REMIX) (AXTONE / TIME) /STEFANO PAIN & DANNY BERLAND FEAT. JONNY ROSE - LET IT BE (PAIN REWORK) (CR2) /GABRIELE D'ANDREA - SWEAT SUNGLASSES (A-GAIN) /19EIGHTY7 - GET IT ON (ENZO SIFFREDI'S SUNSET MIX) (D:VISION) /RUDEEJAY & BELLI VS MASTRO J FEAT. LILI - ESCAPE (EGO MUSIC) /BLACKTWINS & DAWN TALLMAN - HIGHER HEIGHTS (SAMUELE SARTINI EDIT) (GROOVEJET) /JASON PLUG - YOU ARE EXCEPTIONAL (MONE MUSIC) /MALACHI FEAT. BETH AGGETT - JUST LET IT BE (FAVOURITIZM) /LEE WALKER VS DJ DEEON - FREAK LIKE ME (SONNY FODERA REMIX) (DEFECTED) /SIMIOLI & BENNY CAMARO - SING & SHOUT (HEARTBEAT) /EDX - ROADKILL (EDX'S IBIZA SUNRISE REMIX) (SIRUP) /BOB MARLEY FEAT. LVNDSCAPE & BOLIER - IS THIS LOVE (SPINNIN' DEEP) /LOST FREQUENCIES feat. SANDRO CAVAZZA - BEAUTIFUL LIFE (TIME)
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Release Yourself bomb track of Week/Ender invia la tua demo a bootleg@virgilioclassics.com
FLYBOY e THE ONYX TWINS feat. COBY GRANT I WILL BE O.K. Tanz Dich Glucklich (Universal)
Questa traccia deep/tropical house è di grande qualità. Per capirci la release è piaciuta anche al francese Lost Frequencies, il mattatore della scorsa stagione con la sua deep house. Con una breve ricerca scopriamo che FlyBoy non è il nuovo prodigio scandinavo, ma bensì italianissimo originario della Toscana e si chiama Francesco Romei. “I Will Be Ok” è in collaborazione con gli Onyx Twins, dove li hai trovati? Gli Onyx Twins sono un duo di produttori svedesi che avevano prodotto una demo inziale della canzone coi vocal di Coby Grant, che è una cantante australiana di Perth molto conosciuta. Praticamente degli Onyx Twins è rimasta la chitarra, che non ho modificato, quindi il giro è sempre stato quello. Il resto l'ho rifatto. duttori francesi che ha già
ioni decidono di unire le loro
suonato con David Guetta,
esperienze per produrre in-
Recentemente ha anche
Dj Snake, Benny Benassi,
sieme il loro primo progetto
avuto la possibilità di essere
Carl Cox e tantissimi altri,
in vista dell’estate 2016.
il dj di supporto al "Friend-
oltre che sul palco di Tomor-
Due stili musicali a con-
rowland l’anno scorso. Ritmi
fronto, Gianni Camelia più
tropicali e percussioni mallet
vicino alle sonorità Deep
oltre 30 milioni di views!
zone Tour" dei The Chainsmokers!
Headhunterz feat. M. Taylor
ILYAN
con la favolosa voce della
House/Pop/Hip Hop e An-
FILOUS Feat. LissA
Lift Me Up
Sunshine Reggae
bellissima Shana Pearson.
ton Pars invece con un
Feel Good Inc.
Sony
Time Records
sound puramente Progres-
Sony Music
Nuovo singolo per Willem
Dietro al progetto Ilyan si
sive House/Future House/
Se non hai già familiarità
Rebergen, aka Headhunterz,
celano i noti produttori Nari
Electro House. Il confronto
con il 18enne produttore
dj/produttore olandese di
& Milani che confermano la
di questi due artisti molto
Filous, forse questo suo
musica Electro. È noto per
loro ecletticità!
diversi tra loro, ha dato vita
nuovo singolo ti aiuterà a
JADED
ad un primo progetto Dance
conoscerlo.
4000hz
Chiudiamo gli occhi e vediamo il mare...
essere stato il più famoso
Conosciutissimi nel pan-
esponente di musica hard-
orama club mondiale, sono
contaminato
style, genere che ha pro-
attualmente in promozione
tempo da altri stili musicali,
la cover del suo brano
dotto fino al 2013, anno del
con il loro nuovo singolo
in prevalenza Funky e Pop. Il
preferito dei Gorillaz, "Feel
gestisce la propria farma-
passaggio alle sonorità Elec-
insieme ad Alex Gaudino vs
singolo, intitolato "The Sum-
Good Inc."
cia), Theo (che gestisce il suo
tro house.
Nari & Milani "MangoMan"
Il nuovo singolo del talento
ma hanno deciso di sorpren-
LOST
FREQUENCIES
FEAT.
SANDRO CAVAZZA
allo
stesso
Ha
appena
pubblicato
Sony Music
Nari
(un
chimico
che
mer Is Back" è disponibile
Con il talento vocale di
ristorante italiano) e Jordan
nella versione originale e in
LissA, questa cover è stata
(che vive in studio), sono i
derci quest'estate con una
Beautiful Life
quella remix curata da Ste-
apprezzata da molti djs e
tre produttori inglesi che si
Me Up" vede al featuring il
canzone
Time Rec
fano Pain.
producers.
celano dietro lo pseudon-
bravo cantante Mike Taylor
diversa da tutte le loro pro-
che rende il brano cool e
duzioni!
olandese,
intitolato
"Lift
adatto all'airplay radio.
completamente
Felix De Laet (aka Lost Fre-
Filous ha seguito le orme di
imo JADED, progetto molto
quencies), dopo aver rag-
produttori come Felix Jaehn,
cool, dal suono elettronico
Nari & Milani, aka Ilyan,
giunto il traguardo solo in
Robin Schulz i Klangkarus-
che ricorda le icone di culto
hanno ripreso un classico
Italia di 6 Dischi di Platino
sell, nel 2015 col singolo
come Le Tigre e LCD Sound-
della musica anni '80 dei
(3 con "Are You With Me" e
"How Hard I Try" ha avuto 41
system.
Laid Back "Sunshine Raggae"
3 con "Reality"), torna per
milioni di streams su Spotify
Con
(1983) e lo ripropongono in
l'estate 2016 con un nuo-
e nel nuovo singolo, l'artista
‘4000Hz’ sono entrati nella
una chiave più attuale!
vissimo singolo "Beautiful
è stato bravo a trasformare
Top 10 della Buzz Chart al
la melodia originale neo-hip
Winter Music Conference.
Life", in collaborazione con
Nick Neblo & Manfree ft Inusa Dawuda The Crown
RUDEEJAY & BELLI VS MAS-
il cantante svedese ma di
TRO J FT. LILI
chiare origini italiane, San-
Escape
dro Cavazza, già autore ed
Ego Italy
interprete di alcuni brani per
Rudeejay è uno dei pro-
il
nuovo
singolo
hop in una ballata!
duttori più amati della scena
Axwell /\ Ingrosso.
DanceAndLove
italiana.
La magia di un viaggio,
musica e di dance fin da gio-
Appassionato
di
la brezza del vento, il sole
BASADA FT SHANA PEARSON
vanissimo, ha firmato singoli
KHARFI
dell’estate: ecco cos’è “The
Turn Up The Love
di successo ed è celebre per
Hei Bae
Crown”, la nuova traccia
Ego Italy
i suoi mash-up e bootleg.
STEVE JAMES
Ego Italy
italiana dal sapore internaz-
L’estate sta arrivando e noi
Andrea Belli è il DJ, produt-
RENAISSANCE
Classe '97 e tanto talento.
siamo già sulla spiaggia, in-
tore e anchor man di Ra-
Sony Music
La musica di Kharfi viene da
Nata dalla collaborazione
fradito e materassino sotto
dio 105, voce di InDaKlubb,
La carriera come musicista
una cameretta di un raga-
di tre producers italiani e
il braccio. Abbiamo anche la
il programma della notte
di Steve James è caratteriz-
zzo di 19 anni. La potenza
Inusa Dawuda, autore e can-
sua colonna sonora, “Turn
feat. Lunar & Sherrita
dance. Insieme a Mastro J
zata da una sincera passione
di “Hei bae” arriva nel giro
tante di origine afro già noto
Up The Love”, un mix di felic-
The Summer Is Back
e Lili firmano “Escape”, un
per la diffusione di felicità,
di due settimane a superare
in tutta Europa, “The Crown”
ità, energia e spensieratezza.
DanceAndLove
groove trascinante, un beat
determinazione e speranza.
i 150.000 play su Sound-
si prepara ad accendere l’es-
These are the sounds of the
Gianni Camelia e Anton
accattivante e un hook vo-
Il produttore di da poco
cloud, suonata da Albertino
tate 2016!
summer! Let’s turn it up!
Pars hanno alle spalle due
cale perfetto per infuocare i
maggiorenne si è creato una
su Radio Deejay e definita “il
Questo è il suono dell’estate.
lunghe
dancefloor questa estate.
fan base dal suo inizio nel
pezzo preferito per l'estate”
Alziamo il volume!
nate nelle radio negli anni
2014, grazie al suo remix di
dal blog internazionale We
’90! Dopo diverse collaboraz-
Faded per ZHU, che ha avuto
Rave You.
ionale.
Basada è un duo di pro-
10
Gianni Camelia , Anton Pars
carriere
week/ender | maggio-giugno 2016
artistiche
Clubbing Life
L'Ibiza italiana? Gallipoli! di Lorenzo Tiezzi
Gallipoli è ovviamente, l’Ibiza italiana. La cosa è più o meno nuova, per cui molti, soprattutto tra gli addetti ai lavori, così concentrati sul poco del loro orticello, non l’hanno capita. I pochi o pochissimi tra quelli che lavorano nello splendido e rutilante show business che non negano l’ovvio, spesso fanno come la volpe e l’uva. E cosa fanno? Parlano male di Gallipoli. “Ah, la gente a Gallipoli è così cafona”. Certo, invece a Ibiza o in qualsiasi luogo con migliaia di persone tutti fossero premi Nobel. E le droghe? E gli eccessi? Certo, anche a Gallipoli qualcuno viene per esagerare. Succede pure a casa mia, a Brescia, in zona via Cremona. Ma amenità robe come tampax alcolici di cui hanno scritto i giornali l’hanno scorso dopo una tragedia (la morte per problemi fisici e non per eccessi di un ragazzo in una discoteca pugliese lontana da Gallipoli) riguardano una minoranza sparuta dei frequentatori di Gallipoli. In Salento si viene a divertirsi, non è certo un posto per esagerare. Per niente.
I ragazzi invece, ovviamente, il fatto che Gallipoli è l’Ibiza italiana, se lo sentono con le orecchie. E invece di aspettare la programmazione del Cocoricò (che quest’anno sarà molto diversa, visti i problemi del locale), invece di affollare le disco della Riviera Romagnola… si dirigono in massa verso il Salento. Soprattutto, sia chiaro, verso Gallipoli. Anzi, verso Baia Verde. Perché il Samsara, epicen-
tro del divertimento pomeridiano, è qui. E quasi solo qui ci si scatena come matti ogni pomeriggio, con l’energia di vocalist folli come Fabio Marzo, Luigi Abaterusso e Max Baccano e la musica di Danilo Seclì ed altri dj davvero bravissimi. C’è il sole, c’è il mare e c’è un tramonto che fa battere il cuore… ma queste sono cose che ci sono anche in tante altre parti d’Italia. La differenza, qui, l’ha fatta anche la capacità musicale di David Cicchella, talent scout che tra mille altri ha messo sul palco un certo Sergio Sylvestre.
Oggi ha vinto Amici ma al Samsara ci canta da prima, da quando era solo un ragazzone enorme e bravissimo. A Baia Verde c’è il Parco Gondar, spazio immenso in cui grazie a Musica e Parole ed al festival Il Grido, il 9 agosto suona qui un certo Paul Kalkbrenner, mr “Sky and Sand”. E’ vero, dopo il successo del suo capolavoro, se ne sente parlare di meno, ma qui a Gallipoli sono anni che fa sempre il sold out ed il suo sound è unico, diverso dal solito. A Baia Verde c’è pure il Praja, unica grande disco italiana capace di aprire 7 notti su sette per diverse settimane con qualità musicale assoluta. E’ qui che prendono vita molti dei party del PopFest, sempre a cura di Musica e Parole, un altro festival capace di mette in console Bob Sinclar, Cristian Marchi, Deorro ed altre superstar ancora top secret. Sempre per il Popfest, al Cave, arena non lontana dal Baia Verde, arrivano Steve Aoki, per il Il Grido invece si alternano gente
come Sven Vath, Nina Kraviz e Villalobos. E a Gallipoli, questa volta piuttosto lontano da Baia Verde, su una collina, c’è pure il RioBo, super disco dal fascino classico, un luogo in cui spesso arrivano top dj super famosi… ma se non ci sono, c’è la musica selezionata da resident di qualità assoluta come Savi Vincenti. Certo, diciamolo chiaramente, Gallipoli non è (ancora) Ibiza. A Ibiza Sven Vath suona una volta la settimana, come David Guetta, che invece qui arrivano una sola volta in tutta l’estate. E Gallipoli non è certo Ibiza per quel che riguarda i prezzi: gli hotel e gli appartamenti qui non costano una follia, i prezzi delle disco sono umani (e la qualità degli show cresce) e mangiare benissimo costa niente o quasi.
Gli operatori del settore dicono che Gallipoli mancano hotel di qualità, che invece a Ibiza certo ci sono… ma forse va già benissimo così. Di destinazioni di lusso è già piena l’Europa. Se Gallipoli resterà soprattutto come oggi, ovvero un posto ‘alla buona’, in cui vivere il mare e poi bella musica, mi sa che il suo successo durerà a lungo. Alla faccia dei soliti commenti di chi ne parla male… come diceva Oscarino Wilde, l’importante è che parlino. Se parlano male, va anche me(foto Samsara Beach, Riobo Discoteca e L. Tiezzi) glio.
week/ender | maggio-giugno 2016
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Parola d'ordine LIBERTA' al Gay Village Con un’inaugurazione da 9000 persone (dentro) e quasi altrettante fuori, ha aperto le porte l’1 giugno l’isola romana della Libertà. Libertà di amare, di divertirsi, di ballare, di riflettere, di decidere…di vivere! Gay Village College, la prima scuola dell’inclusione a tinte rainbow. Descrivere il Gay Village per chi, come me, ha l’onore di viverlo ogni estate da anni dovrebbe essere semplice, in realtà non lo è affatto. Il Gay Village è magia e la magia è indefinibile. E’ troppo grande, varia e imprevedibile che non si riassume in una foto, in un disegno e men che meno nelle parole di un articolo.
perti molto divertente e utile da vivere rigorosamente con i nostri amici a 4 zampe. Vi aspetto ogni giovedì, venerdì e sabato al Parco del Ninfeo a Roma e in diretta su m2o. Alla prossima! Resterò sul tecnico e vi segnalerò i tre dancefloor di quest’anno, rinominati “Aule” per rimanere in tema college: Aula House con guest deejay come Emanuele Inglese, Harry Romero, Manuel de la Mar, Ben Menson, System of Survival e Dj Wild direttamente dal Circoloco di Ibiza. Aula Pop con i deejay di m2o Aula Hit con tutto quello che fa “caciara” come dicono a Roma, come lo spettacolo del Trio Medusa dedicato ai cartoni animati. E poi presentazione di libri a tema lgbt, interviste spettacolo con l’esplosiva e imprevedibile Preside Vladimir Luxuria, cinema, teatro, contest, concorsi e, novità di quest’anno il Dog Village, un appuntamento settimanale con nutrizionisti, comportamentisti ed es-
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week/ender | maggio-giugno 2016
SONUS LINE-UP 2016
GET YOUR TICKETS HERE: SONUS-FESTIVAL.COM
ADAM BEYER • ALEXANDRA ANDHIM • ANDY CATANA • APOLLONIA ARCHIE HAMILTON • AZIMUTE BAS IBELLINI • BELLA SARRIS • BINH BUNTE BUMMLER • CABANNE CARLO LIO • CASSY • CHRIS LIEBING DANA RUH • DEWALTA • DIXON DUBFIRE • EATS EVERYTHING ENZO SIRAGUSA • EXTRAWELT LIVE FELVER • FERNANDO COSTANTINI HOMEBOY • IAN F. • IDA ENGBERG ILIJA RUDMAN • JACKMASTER JAMIE JONES • JAN KINČL ZERO LIVE JOEY DANIEL • JOGARDE JOSEPH CAPRIATI • KAROTTE KÖLSCH • KONSTANTIN LEN FAKI • LEO AGUIAR • LEON LOCO DICE • LUCIANO • MACEO PLEX MARCO CAROLA • MARIANO MATELJAN MEAT • MIMI • MONIKA KRUSE NICK CURLY • NICOLAS LUTZ OLIVER KOLETZKI • PAN-POT PRASLESH (PRASLEA & RARESH) RECONDITE LIVE • RHADOO RICARDO VILLALOBOS • RØDHÅD SAM PAGANINI • SEDEE SETH TROXLER • SONJA MOONEAR STEFFEN DEUX • TALE OF US THE MARTINEZ BROTHERS TIJANA T • tINI VALENTINO KANZYANI • ZIP
week/ender | maggio-giugno 2016
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Time to Festival 25-26/6
Il Movieland raddoppia Visto l’enorme successo ottenuto, Movieland Music Festival: Sabato 25 Giugno 2016 (12pm-4am), l’organizzazione per la terza edizione ha deciso di ampliare da 12 a 16 ore di musica no stop, da 2 a 4 stage, e anticiperà l’evento al Sabato. Inoltre ha raddoppiato aggiungendo un giorno con “INDEPENDENT”, un Day Event che si svolgerà domenica 26 giugno dalle 12pm alle 24pm interamente dedicato alla musica Techno, Tech-house e Deep House. Il Movieland Music Festival, grazie ad una collocazione non replicabile in nessun altra location del Bel Paese, diventerà cosi un appuntamento dove trascorrere l’intero week end su una delle rive più suggestive del Lago di Garda, al pari dei più grandi palcoscenici internazionali. Movieland Park è il primo ed unico parco a tema dedicato al cinema in Italia. Da undici anni stupisce con attrazioni uniche e spettacoli mozzafiato tra i numerosi set dei film. Movieland Music Festival è il primo “Festival” che unisce le attrazioni del parco alla musica di dj star internazionali. Da due anni emoziona con un evento straordinario e animazioni speciali su tre stage dedicati. Sabato 25 giugno 2016/RADIO EDIT/12:00-04:00/LINE-UP: Redfoo, Juicy M, Gabry Ponte, Florian Picasso, Cristian Marchi, DamanteFarina, Boostedkids, We Rabbitz, 10Q, Andre WS, Ale V, Michele Pareschi, Aniram, MAMACITA stage, Metempsicosi stage, Gigi D'Agostino & many more. Domenica 26 giugno 2016/INDEPENDENT/ 17:00-00:00/LINE-UP: Ilario Alicante, Sam Paganini, Matthias Tanzmann, Davide Squillace, Cuartero, Hector Couto, Paul C & Paolo Martini, Luca Ballerini, Bimas & many more. www.movielandmusicfestival.com
Caribou brilla all'Astro Il 16 giugno è stata una giornata speciale a Ferrara. Una location suggestiva e due stage divisi tra piazza e cortile del Castello. Sul palco sei degli artisti che più hanno contribuito a livello mondiale a rendere visionario il pop contemporaneo e ad abbattere steccati stilistici, tra indie ed elettronica, tra forma-canzone e sperimentazione. Caribou, Floating Points, Junior Boys, Four Tet, Jolly Mare e Populous. Le appassionanti strutture emozionali di Caribou sono state il momento più alto del festival, nonostante qualche problema tecnico ad inizio performance Snaith e soci hanno trasmesso tutta la loro energia musicale alla piazza gremita. Da brividi l’esecuzione di una delle loro tracce più 14
importanti ‘Our Love’. Ad aprire le danze al tramonto in Piazza Castello sono stati i Floating Points con il loro noto viaggio interstellare tra territori jazz e funk, forse sarebbe stato meglio collocarli nel giardino più raccolto e adatto all’esibizione. Al giardino del Castello, primo stage a partire, c’è stato un uno due di qualità Made in Italy. Prima Andrea Mangia aka Populous ha eseguito un dj set ideale per l’inizio festival in totale open air: impossibile non appassionarsi all’incrocio musicale tra carnali futurismi afro-tropicali e sospensioni dubstep, tra world music e hip hop astratto. Sperimentazione pura, per un’artista mai troppo celebrato a casa nostra. A seguire un Jolly Mare in assetto
week/ender | maggio-giugno 2016
live eclettico ha conquistato il pubblico di Astro con la sua italo-disco rivisitata ed incredibilmente piena di spessore e rimandi. Lo stage ha chiuso con le traiettorie dei Junior Boys, da molti definite un elettro-pop 2.0 in perfetto equilibrio tra innovazione e stile. Di certo il trio canadese composto da Jeremy Greenspan, Matt Didemus e Johnny Dark ha fortissime basi rock pop e riescono a miscelare l’elettronica come per magia senza l’ascoltatore si accorga che il suono non è prodotto da uno strumento canonico. Ha chiuso l’Astro Festival in versione dj, uno dei più illuminati artisti dell'ultimo decennio, Four Tet, con un set visionario ma anche adatto per il dancefloor.
KAPPA
9-10/7
Torino capitale techno Dagli autori di Movement torna nella futuristica location di Parco Dora a Torino il Kappa FuturFestival, 9 e 10 luglio, format d'Intrattenimento Intelligente di musica elettronica e arti digitali. Nella scorsa edizione più di 40 mila spettatori hanno affollato il Kappa. Anche quest'anno un cast eccezionale su tre diversi palchi: l'immenso Kappa Stage, il Dora Stage e l'House Stage. Novità importante il prestigioso patrocinio della Commissione Europea al FuturFestival per la rilevanza culturale. La novità assoluta di questa nuova edizione è SKIN degli Skunk Anansie in un "back to back" con l'affascinante producer libano-nigeriana NICOLE MOUDABER. Non mancheranno come sempre vere e proprie leggende come l'inglese CARL COX, il re della techno tedesca SVEN VÄTH, il pioniere della Chicago House LIL' LOUIS, il padre fondatore del genere deep house KERRI CHANDLER, il trio americano KING OF HOUSE formato da David Morales,
6-9/7
Electric Love
L’amore elettrico è più vivo che mai in Austria e si conferma uno dei migliori festival d’Europa. Si parte mercoledì 6 luglio con il solo Club Circus stage e si chiude sabato 9 luglio con quattro stage (Mainstage, Q-Dance e Heineken Starclub). Gli headliner sono solo il meglio: Jack U, Hardwell, Armin Van Buren, Axwell ^ Ingrosso, Afrojack, Nicky Romero e i Chainsmokers. I co-headliner invece potrebbero tranquillamente fare serata a parte: Martin Solveig, Dvbbs, Deorro, Kshmr,
Louie Vega e Tony Humphries e il newyorkese DANNY TENAGLIA. Accanto ai pionieri del genere anche star ormai affermate come il cileno RICARDO VILLALOBOS, ad oggi è una delle figure più importanti nel panorama della minimal e BEN KLOCK e CHRIS LIEBING, due dei dj tedeschi considerati i massimi esponenti internazionali della musica Techno. Il nostro Paese è invece ben rappresentato da tre eccellenze dell'elettronica italiana nel mondo: MARCO CAROLA, DAVIDE SQUILLACE e SAM PAGANINI. Quest'anno inoltre si è deciso di dare ampio spazio alle donne dietro alla conslle, oltre a SKIN e NICOLE MOUDABER faranno ballare il pubblico del Parco Dora anche la reginetta delle Techno siberiana NINA KRAVIZ, la superstar tedesca ELLEN ALLIEN, la nuova promessa ucraina NASTIA, l'esperta MONIKA KRUSE e la giovane polacca MARGARET DYGAS. www.kappafuturfestival.it
In Austria solo amore elettrico
Sigma e Nero. Addirittura tra i “semplici “ artisti ci sono top dj come Dyro, Moti, Borgore, Sam Feldt e Will Sparks. Oltre ad avere una super line up la caratteristica dell’Electric Love è di svolgersi in una vallata ad una manciata di chilometri da Salisburgo completamente monopolizzata dal festival. I ticket sono sold out e ovviamente anche i campeggi. www.electriclove.at
week/ender | maggio-giugno 2016
15
Summer edition Sonus? del Time Warp
Finalmente svelati tutti e sessanta i nomi della line-up del Sonus 2016, che possiamo definire Time Warp summer edition. Tanti i volti nuovi di questa quarta edizione, facendo del Sonus la meta estiva perfetta per ogni amante della musica techno. Una solida artiglieria alla quale andranno ad aggiungersi artisti del calibro di Dubfire, Eats Everything, Jamie Jones, Kölsch, Cassy, Len Faki, Maceo Plex, Pan-Pot, Rødhåd, Tale Of Us: uno squadrone di tutto rispetto pronto a far ballare il pubblico del Sonus per cinque giorni e cinque notti folli. Quest’anno il festival sarà ancora più impressionante, con l’aggiunta del la talentuosa Alexandra e del duo londinese Archie Hamilton e Bas Ibellini che recentemente si sta facendo notare per le sue magnifiche selezioni musicali e i set coinvolgenti. Quenum e Cesare vs Disorder suoneranno sotto lo pseudonimo Azimute: un progetto che indaga le infinte sfumature della dance music. Sarà dei nostri anche Bella Sarris, giovanissima artista che grazie alle sue capacità è riuscita a consolidare la sua presenza tra
16
i protagonisti della scena techno mondiale. Bunte Bummler porterà sull’isola di Pag un interessante mix di sonorità deep-house mentre spetterà al boss della Rawthentic, Carlo Lio, il compito di catturare le folle con i suoi groove ipnotici. Ormai membri a tutti gli effetti della famiglia Sonus, la straordinaria Cassy e l’iraniano Dubfire saranno nuovamente in grado di stupire tutti con i loro set inconfondibili mentre Eats Everything ed Enzo Siragusa promettono vibrazioni da urlo. Eroi della scena minimal e progressiva, Extrawelt si esibiranno in un live set da brividi, ma ci sarà posto anche per le leggende croate Felver, Jan Kinčl Zero e Jogarde. Ad arricchire la lunga lista di artisti ci saranno anche Fernando Costantini, Homeboy, Mariano Mateljan e Ian F. Un atteso ritorno sarà anche quello di Jamie Jones e di Len Faki, due dei nomi più rappresentativi della scena deep e techno. Come se ciò non bastasse, vedremo esibirsi anche il nuovo talento tedesco Joey Daniel, Kölsch e Karotte, vero maestro della consolle con ben trent’anni di
week/ender | maggio-giugno 2016
21-25/8
carriera alle spalle. Leo Aguilar, proprietario dell’etichetta Deeperfect, l’italiano Leon e MEAT sono già pronti a far festa, così come Nick Curly, l’uomo che attualmente è al centro della brulicante e florida scena musicale di Mannheim. Buoni propositi attesi anche da parte del berlinese Nicolas Lutz e mentre il duo Pan-Pot ci accompagnerà in un viaggio fra le sonorità più scure della techno, Maceo Plex farà il suo debutto sulla costa adriatica. I re della RPR Soundsystem, Raresh e Rhadoo, riempiranno gli stage del Sonus con la loro incessante energia e Recondite, resident all’ENTER di Richie Hawtin, farà un gradito ritorno con quello che promette di essere uno straordinario live show ricco di visual avvincenti. Chiamati a rapporto anche Rødhåd, Sam Paganini, Sedee, Steffen Deux, il duo dell’elettronica più in voga al momento Tale Of Us e il padre della techno slovena Valentino Kanzyani. Il Sonus è riuscito in soli quattro anni a diventare il più importante festival croato. www.sonus-festival.com
Tomorrowland oltre la crisi 22-24/7
Il Tomorrowland 2016 sarà in streaming per tutti dal Main Stage come lo scorso anno, inevitabile per l’importanza del festival e visto che il Sold Out è stato registrato prima che scadessero le prime 24 ore dall’apertura del ticketing. Il Tomorrowland lo conosciamo tutti, ha il merito di aver riscritto le regole di un perfetto festival di musica elettronica, anzi ne ha praticamente inventato uno. Un format che copiano un po’ tutti. Il Tomorrowland è un villaggio elettronico con 15 stage e oltre 200 mila persone che hanno solo vogli adi ballare e divertirsi. La line up è infinato e sempre di estrema qualità. Tre giorni all’anno la piccolo cittadina belga di Boom diventa la capitale mondiale del clubbing e della musica elettronica. Il miglior evento dance del pianeta. Suonare al Tomorrowland per un dj non è solo una grande vetrina, ma è anche un onore per quello che il festival belga rappresenta. Pensate ad un dj e ci sarà, più o meno. Ricordiamo il riconoscimento ricevuto lo scorso anno dalle Nazioni Unite che hanno motivato il premio così: “Il Tomorrowland simboleggia gli stessi valori fondanti dell’Onu: dignità, rispetto, diversità e solidarietà. E’ bellissimo pensare che a fine luglio quasi 200mila giovani provenienti da ogni dove si ritroveranno per celebrare la vita ed il potere unificante della musica”. Il 2016 però ha riservato brutte sorprese per gli organizzatori del Tomorrowland con l’istanza di fallimento della SFX Entertainment e il relativo annullamento del TomorrowWorld USA. Inoltre l’attentato terroristico di marzo in Belgio, all’aeroporto di Zaventem (scalo utilizzato dalla maggior parte del popolo della terra del domani), ha indotto gli organizzatori ad installare per l’edizione 2016 dei metal detector. Quest’anno saranno Ferry Corsten, Laidback Luke e Fedde Le Grand ad aprire il MainStage del Tomorrowland. Ma prima del loro sound ci sarà quello di Adriatique, Butch, Cubicolor, Damian Lazarus, e ME, EDX, Sons Of Maria, Oliver Heldens, Julien Jabre, Ripperton, Joseph Capriati, Felix Jaehn, Rufus e molti altri. Per chi non può aspettare Just Entertainment ha pubblicato la compilation ufficiale del Tomorrowland ‘Daybreak Sessions’. www.j-e.com
week/ender | maggio-giugno 2016
17
djane del mese/Oyadi
Il "rimedio" house di Oyadi, vero nome Stefania Piangatelli, è una giovanissima dj/produttrice italiana che si è formata musicalmente fin da giovanissima attraverso molteplici influenze, dal funk alla techno, dall’afrojazz all’house, alla riscoperta delle proprie origini, creando un ponte fra Europa e Africa. ‘Remedy’, il suo primo singolo, presentato all'ultima edizione dell'IMS (International Music Summit), tenutosi ad Ibiza alcune settimana fa, ha riscontato ottimi feedback dalle label straniere. Una traccia club molto particolare che arriva ufficialmente in tutte le radio questa settimana! Nonostante la giovanissima età, Oyadi è già molto famosa nel circuito club italiano. I suoi live set, mai standard ma sempre alla di ricerca di qualcosa di nuovo, offrono un’esperienza sonora e ritmica calda come la deep house, intensa come l’house old-style, divertente come l’electro-club. L’abbiamo intervistata per il nostro radio show omonimo, soundcloud.com/radiovirgilio
trasmettesse con questo pezzo è che ognuno dovrebbe riuscire a trovare una sua strada, quindi appunto il suo sfogo. E per me è la musica. Il primo disco è un passo importante e infatti il mio è uscito a 23 anni. Sono molto contenta e orgogliosa anche perché il singolo è uscito per un’etichetta importante come la Time. Ho mandato come tanti la mia demo e sono stati loro a ricontattarmi, non ci credevo. L’importante è che siamo arrivati a ‘Remedy’.
In una vecchia intervista al Corriere della Sera-Brescia avevi detto che il tuo sogno sarebbe stato fare un dj set ai Magazzini Generali. Ce l’hai fatta?
Partiamo dal nome, molto particolare. Ovvio che Stafania non sarebbe stato di molto appeal per il clubbing, però da dove viene Oyadi?
Agli inizi della mia carriera, verso i 16-17 anni, mi facevo chiamare addirittura Lady Oyadi, perché spesso dai flyer non si capiva che fossi una dj donna. Poi con gli anni ho capito che la forza del nome d’arte era Oyadi, che poi altro non è che il cognome di mia madre. Lei ha origini nigeriane e quindi non è inventato. Io sono nata e sempre vissuta in Italia, in provincia di Brescia, però diciamo che utilizzare questo nome nel mio lavoro di dj mi ha aiutato a riscoprire le mie origini.
Venerdì 17 giugno è uscito il tuo primo singolo ‘Remedy’, come mai hai deciso di diventare anche produttrice e come sei arrivata a questa prima release?
Qualche mese fa stavo lavorando su un giro di piano e piano piano la traccia ha preso forma. Non c’è nessun messaggio particolare in ‘Remedy’, il rimedio è più uno sfogo artistico. Quello che vorrei
In realtà ai Magazzini Generali non ho suonato, però proprio qualche giorno fa ho aperto al Market Sound sempre a Milano per la Deejay Time reunion. I Magazzini erano un club simbolo di quando ero più giovane, però devo essere sincera che le soddisfazioni sono arrivate comunque da tanti altri club italiani. Un club al quale sono molto legata è il Mascara di Mantova, dove ho una residenza una volta al mese.
Fino a qualche giorno fa dunque Oyadi era solo una dj, ora sei ufficialmente anche producer. Come sei arrivata al djing?
I miei genitori sono molto appassionati di musica di tutti i generi, quindi ho avuto la fortuna di crescere in una casa piena di vinili, musicassette e cd. Questo mi ha dato l’opportunità di esplorare sonorità completamente diverse. Al djing puro ci sono arrivata a cavallo tra la terza media e il primo superiore guardando MTv. Vedevo questi super dj, i Guetta, i Sinclair, che si esibivano e notavo che la maggior parte erano uomini. Mi sono detta: “Qua manca una dj donna!”. Chiaro che non è mai mancata la dj donna, però da li ho avuto questo pallino. Tutto è poi iniziato a 15 anni quando i miei genitori mi hanno regalato una console Gemini.
Quali sono i dj e i musicisti che più ti hanno influenzato e ispirato?
I primi che mi vengono in mente sono Guetta, Skin e Swedish House Mafia. Essendo nell’ambiente da anni sono stata influenzata sicuramente dalle loro produzioni e dal loro stile. Oggi come oggi guardo molto ai Major Lazer e Solveig, ma anche a Mark Knight e Kalkbrenner. Tutti mi influenzano, ma in modi diversi. Un dj deve si avere un’identità, ma deve anche essere capace di guardare anche altri generi. 18
week/ender | maggio-giugno 2016
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13/19 giugno
27/6-3/7
11 luglio to...
20/26 giugno
4/10 luglio
week/ender | maggio-giugno 2016
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