week/ender clubbing quotidiano
Numero 5 | luglio/agosto 2016
interviste LORENZO BARTOLETTI/ HENRIK SCHWARZ/ ROBIN EBINGER/ PEGGY GOU/
www.weekender.zone
ELEVA/ADE/ MTV DIGITAL DAYS/ LINECHECK/WISH/
rewievs SONUS/HOME FESTIVAL/
Save the Date
MARCO FARAONE Le notti in Piramide
/XOXO/CLOUD ARTISTS/INCISO/MATADOR/LASCIA UNA TRACCIA/
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Indice 4_5
Cover dj/Marco Faraone-Le notti in Piramide
6 Dj del mese/Henrik Schwarz-L'orchestra elettronica 7
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Techno Import Export-Robin Ebinger
8 Headlines and Social/ XOXO - Lascia una traccia 9 Fashion and Charts/ Inciso - Mathias on the Moon 10
Release yourself// Matador - Ructions Remix EP1
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Clubbing Life/ Club? Comunicate please!
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Cloud Artists/No sPain No Gain-Lorenzo Bartoletti
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Goers/ Sonus Mundi-L'isola delle disco
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Festival Review/La club culture vince all'Home
16_17 Time to Festival/ Wish-Linecheck-Eleva-MTv Digital 18
Djane del mese/Peggy Gou-How dj you do?
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Save the Date//
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Alessandro/Tanassi
clubbing quotidiano
Il tema principale dell’estate 2016 è stata la chiusura dello Space di Ibiza e il relativo stop in console di Carl Cox. Almeno fino al 24 agosto quando la terra ha tremato nel centro Italia. Purtroppo il Bel Paese è a rischio sismico, si sa. Quattro anni fa l’Emilia Romagna, nel 2009 toccò all’Aquila. Davanti ai morti, tanti, è inutile parlare di quello che si sarebbe potuto fare e dio ci scampi dalle inutili polemiche tra tende e alberghi. Ognuno deve fare quello che può. Penso a Riccardo Sada che ha lanciato l’iniziativa ‘Lascia una traccia’ per raccogliere i fondi da destinare ai terremotati attraverso la musica (articolo a pagina 8). Oppure al capo della Do It Yourself Max Moroldo (primo a destra) che attraverso ‘Operativi al Massimo’ ha raccolto beni di prima necessità e roulotte, che a tempo di record sono già state consegnate ai terremotati rimasti senza casa. Pelle d’oca. Questi sono solo due esempi che nel momento del bisogno gli italiani, anche del nostro mondo, ci sono. Speriamo che i nostri rappresentanti a Roma capiscano che la vita ha la precedenza sul potere e sull’arricchirsi. Un’altra grande manifestazione di solidarietà c’è stata sul caso del Fabric di Londra. Oltre 130 mila persone hanno firmato la petizione online per salvare il Fabric dalla chiusura. Quasi una sommossa popolare dei clubber, ma anche dei dj tra i quali Jamie Jones e Eats Everything, che ha spinto il sindaco di Londra Sadiq Khan a schierarsi a favore del club. Non c’è stato nulla da fare. Nella notte di martedì 6 settembre il consiglio municipale di Islington, dove ha sede il locale, ha revocato la licenza al Fabric a tempo indeterminato a causa della morte per droga nel club di due persone nei mesi scorsi. Decisione drastica e inutile, come la chiusura temporanea del Cocoricò dello scorso anno. Lapidari i rappresentanti del Fabric a MixMag dopo la decisione: “La chiusura del club non è la risposta ai problemi legati alla droga”. Amarezza, tanta, ed è per questo che anche noi di Weekender continuiamo a sostenere il Fabric con il logo del club londinese in copertina. Don’t stop, #savefabric ! Il terremoto e la chiusura del Fabric non sono neanche lontanamente comparabili, ma dimostrano che molto spesso il volere popolare è soverchiato dai poteri forti e dalla gestione ottusa e scellerata delle amministrazioni pubbliche. La nota positiva, bisogna sempre trovarne una, è che la maggior parte della gente non ha perso l’umanità e sa ancora riconoscere le battaglie da fare.
week/ender
La solidarietà vince! WEEK/ENDER CLUBBING QUOTIDIANO www.weekender.zone Supplemento di informazione di Radio Virgilio Reg. Trib. 02/2013 del 30/01/13 Numero 5 luglio-agosto 16 Direttore Alessandro Tanassi / tanassi@virgilioclassics.com Redazione Anna Malagutti, Manuela Doriani, Alessandro Tanassi e Lorenzo Tiezzi Traduzione Martina Fontana Per info, segnalazioni e pubblicità weekender@virgilioclassics.com Per bootleg e demo bootleg@virgilioclassics.com WEEKENDER c/o RADIO VIRGILIO Via Fratelli Cervi, 33 Cerese di Borgo Virgilio (MN) INTERNET & SOCIAL Facebook / Weekender Twitter / @Virgilio24com Soundcloud / radiovirgilio Instagram / radiovirgilioweekender www.virgilioclassics.com www.weekender.zone week/ender | luglio-agosto 2016
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cover dj/Marco Faraone
LE NOTTI IN PIRAMIDE MARCO FARAONE
A fine agosto il Tenax di Firenze ha festeggiato i suoi 35 anni di attività nella ‘Isla Grande’, il portabandiera è stato Marco Faraone (insieme ad Alex Neri, ndr). Il Tenax è stato il primo club europeo ad entrare a Cuba e per Faraone un’esperienza indimenticabile e di grande ispirazione. E’ stata un’estate molto intensa per il dj e producer toscano, nato a Lucca classe ’88. Non c’è tempo neanche di rifiatare perché il settembre è già full con il primo sabato del mese in Piramide al Cocoricò, il luogo ideale per Faraone, poi il The Social in UK, il Bee Festival in Alto Adige e la riapertura del Tenax. L’estate è iniziata da protagonista con una doppia performance allo Shade Music Festival di Bergamo suonando prima di Ricardo Villalobos in fiera e poi all’after party al Bolgia insieme agli Octave One. Al quale è seguita la performance al Sonar OFF a Barcellona con la Drumcode. Tra una data al Tipic di Formentera e una serata Music On di Marco Carola all’Amnesia Faraone ha avuto il tempo anche per una diretta per Dj Mag Uk dal Kumharas di Ibiza per la sezione Sunset Sessions Live. Esibizione che fa il paio con quella che c’è stata a fine giugno al The Lab di New York per MixMag. Inevitabile la Croazia, con una doppia puntata prima il Movement a luglio e poi c’è stato il Barrakud ad agosto, ma anche Stati Uniti, Argentina, Uruguay, Perù, Belgio e Olanda. Nonostante l’overbooking Faraone è stato attivissimo anche nelle produzioni. Nel 2015 aveva aperto la sua label, la Uncage, geolocalizzata tra Firenze e Berlino. Tra gli artisti a sostegno della label ci sono Radio Slave e Markus Suckut. A luglio c’è stato lo showcase della label al Terraza Club di Atene ed in contemporanea c’è stata l’anteprima della terza release della Uncage dal titolo V1, che sta per Various Artist. Tra le tracce si distingue ‘What you want’ del tedesco Modig, techno pura con vocal sovraccarico. Inoltre Faraone ha pub-
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blicato sulla Ovum Recordings di Josh Wink il primo EP di una serie dal titolo ‘Raw Jamsessions’ per gli amanti del vinile. Un progetto concepito nella ricerca del suono analogico, infatti l’intero EP è stato prodotto e registrato live su nastro. Il 9 settembre il label manager di Uncage sarà nella contea di Kent in UK per il The Social Festival, nato da un’idea di Nic Fanciulli. Nell’avvicinamento all’evento Faraone è stato a Londra, al mitico negozio di dischi Phonica, dove ha suonato con l’amico Mark Fanciulli (fratello di Nic, ndr).
Certo Marco non capita spesso una data a Cuba. Com’è andata?
Ho passato giorni intensi all'Avana e fatto una grande festa alla ‘Fabrica de arte cubano’ per i 35 anni del mio club, il Tenax. È stato un vero piacere andare a Cuba e avere questa opportunità. Una settimana di vera ispirazione in uno dei luoghi più interessanti del mondo. Esperienza dove sono stato profondamente ispirato dalla cultura, dai musicisti, dai suoni e dal grande calore delle persone. Non vedo l'ora di tornare in studio e creare qualcosa di nuovo.
La tua estate è iniziata con lo Shade di Bergamo, un sodalizio sempre più stretto quello con gli organizzatori e gestori del Bolgia!
Il rapporto con Giordano Vecchi e il Boglia si sta intensificando sempre di più. Loro sono stati tra i primi a credere in me in Lombardia. Ci sono voluti anni e anni di lavoro per entrare a far parte di questo genere di manifestazioni e credo non ci sia cosa più bella per un dj in crescita come sono io aver la possibilità di far parte di un evento come lo Shade tra due grandi artisti come Ilario (Alicante, ndr) e Ricardo Villalobos. Un grande onore è stato poi per me condividere la console all’after party con gli Octave One, che sono tra i miei artisti preferiti. Sono già diversi anni che suono al Bolgia ed è secondo me
in questo momento in Italia uno dei club più preparati. Basta guardare la programmazione con artisti da tutto il mondo. Il festival è il raggiungimento di un obiettivo molto importante per il Bolgia, che è un club ormai solido e affermato. Lo Shade diciamo è il next level per il club. In Italia si sta aprendo un po’ la visione ai grandi eventi. Il giorno dopo Bergamo ad esempio ho suonato all’XL Day con Nina Kraviz e The Martinez Brothers. Per il nostro settore è un segnale importante. Il clubbing italiano non ha da invidiare niente a nessuno. Ci sono locali preparatissimi riconosciuti in tutto il mondo per la loro programmazione, struttura, impianti. E poi c’è il nostro pubblico unico, caloroso e esplosivo. Sono fiero di rappresentare l’Italia.
che piaccia questo 12 inch, tanto quanto a noi. Il vinile ha sempre il suo fascino e penso che quando una label stampa un disco in vinile sta investendo sulla release e sull’artista, quindi vuol dire che ci crede. Caricare un calderone di tracce su Beatport diciamo che non da il giusto valore alla musica. Nel mio piccolo quindi cerco di sostenere e dare importanza al vinile.
Quest’estate ti sei esibito per la prima volta allo Space, nella serata Elrow! Emozionante?
La tua Uncage prende sempre più quota. Dopo le prime due release, la prima tua e la seconda firmata da Eduardo De La Calle, arriva il primo various artists?
Quando ho deciso di aprire la mia nuova label UNCAGE, ho pensato che uno degli obiettivi principali del progetto sarebbe stato quello di dare spazio a nuovi producer della scena, accompagnati da release o remix di artisti internazionali. Già dal nome della label (letteralmente ‘Senza Gabbia’, ndr) si intuisce l’intento di avere libertà di espressione. Cerco di rispondere a tutte le proposte che arrivano, anche se non è facile, perché mi ricordo quando ero agli inizi alla ricerca della mia possibilità con i demo in mano. Era da tanto che aspettavo questa uscita, il nostro primo Various Artist, disponibile in Vinile in sole 300 copie. 4 Tracks, 4 nuovi artisti. La traccia A1 ‘Journey in Beyond’ è del duo parigino Kas:st, resident del Concrete, meraviglioso viaggio della mente. La A2 ‘What you Want’ è del berlinese Modig ed è per lui la prima release su vinile, un pezzo techno che farà sudare i corpi dei clubber in ogni serata. Poi il duo fiorentino Hertz Collision con la B1 ‘Plagede’, traccia che appena l’abbiamo sentita abbiamo voluto pubblicarla. Infine, ma non ultima, la B2 ‘Future Line’ curata da Black Stone, ragazzo misterioso da una remota area d’Italia. Spero
Una delle migliori performance di tutta la mia vita. Non posso descrivere con le parole, le emozioni. Dopo il mio set in main room il mio amico Eats Everything mi ha invitato a suonare con lui nella leggendaria terrazza, per la prima e probabilmente ultima volta, visto che purtroppo lo Space chiuderà. Grazie a tutti coloro che sono venuti e hanno danzato con noi fino alla fine di questa fantastica serata e la famiglia Elrow per essere sempre così speciale.
Si può parlare Marco di un movimento techno toscano?
In Toscana in effetti ci sono tantissimi artisti riconosciuti nel mondo. Dopo che anni fa si è creato un gruppo di dj techno di Napoli, che portano avanti una leadership importante nel mondo del clubbing, anche noi toscani ci stiamo ricavando il nostro spazio. Sono convinto che faremo sempre meglio.
‘Strange Neighbors’ su Moon Harbour è stata la release spartiacque tra quello che era un hobby ad una concreta carriera da dj. Qual è il tuo approccio alla professione?
Diciamo che sono sempre stato versatile, sia nei dj set dove alterno vinile e digitale sia nelle produzioni. Ad esempio nella performance allo Shade sono partito più duro per seguire il filone di Alicante e poi ho cercato di portare più rispetto possibile a un maestro come Villalobos e alla fine del set sono sceso. E’ una cosa che mi viene naturale
quella di adattare il mio set alle varie situazioni, dai grandi festival a club più intimi. Non preparo mai il set prima ed è per questo che non ho mai fatto un live set mio. A me piace un po’ uscire dagli schemi, prendendo qualche disco del passato o mixare techno con house. Lo stesso nelle produzioni. Ho prodotto house e tech house. Ora con la Drumcode ovviamente techno.
In una precedente intervista di diversi anni fa avevi dichiarato di voler lavorare con Adam Beyer. Ce l’hai fatta
Il primo disco su Drumcode ‘Uncompromised Mood’ è uscito più di tre anni fa sulla Limited only vinyl, quindi senza una esposizione mediatica importante. Poi ad inizio 2016 ho pubblicato ‘Climax’, per me molto importante perché mi ha consentito di entrare ufficialmente nella storica label della techno. C’è voluto ovviamente tanto lavoro, uscite su altre label come Desolat, Moon Harbour, e tanta determinazione. E non bisogna mai mollare. A settembre ad esempio è in uscita un mio nuovo EP ‘Replace’ su Inmotion Music, con cinque tracce di cui due remix di Jonas Kopp e Untidy.
Una domanda che facciamo spesso, che è più una constatazione. Anni fa era il club che muoveva le masse, oggi sono i dj.
Amici e colleghi di vecchia guardia mi hanno raccontato che una volta i dj neanche si vedevano nei locali, erano collocati all’interno di vere e proprie cabine e si ascoltava solo la musica. Oggi sento spesso dire “Vado a vedere quel dj”. Secondo me andare a vedere è diverso da andare ad ascoltare. Questo perché ormai il dj è diventato una figura di spettacolo e poi con i social network è cambiata la percezione del pubblico nei confronti di chi mixa. Prima di tutto bisogna ascoltare, soprattutto se vuoi fare il dj. Le nuove generazioni dovrebbero ascoltare tanta musica creandosi un background. W/E
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dj del mese/Henrik Schwarz
L'ORCHESTRA ELETTRONICA
Quest'anno l’Amsterdam Dance Event (ADE) si aprirà con 'Scripted Orkestra', progetto nato da una collaborazione tra l'acclamato produttore compositore/esecutore Henrik Schwarz e la migliore orchestra non classica riconosciuta a livello mondiale la Metropole Orkest. L'evento si svolgerà all Melkweg il 19 ottobre. Questa è la prima volta per la Metropole Orkest all’Ade, un'iniziativa di Buma, ma non è la prima volta che si avvicinano al mondo della dance music. Nel passato hanno lavorato con Basement Jaxx, Junkie XL e più recentemente con Squarepusher. Schwarz al contrario è un abitudinario dell’Ade. Nel corso degli ultimi anni ha suonato sul palco del Concertgebouw, Q & A'd al Sonos Studio ed si è esibito al Muziekgebouw con Dan Berglund e Bugge Wesseltoft. Henrik Schwarz ha già lavorato con altre orchestre prima, ma da questo progetto ci si aspetta una esperienza molto diversa e particolare. "Finora ho lavorato solo con i gruppi – dice Schwarz – che per lo più suonano musica classica. Metropole Orkest suona jazz e pop e sono sicuro che sarà anche in grado di riprodurre la techno e la musica elettronica di ispirazione. E' importante che i musicisti siano preparati nella riproduzione di musica tipicamente sincopata". Henrik Schwarz comporrà un'ora di musica inedita per il progetto. Il capo della Metropole Orkest Jules Buckley sarà il suo braccio destro e aiuterà Schwarz nella realizzazione di questa visione musicale attraverso la cor-
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retta punteggiatura d’orchestra. "Il nostro primo incontro è stato in un bar a Berlino – ha detto Buckley – principalmente per trovare un terreno comune per fare qualcosa di nuovo insieme. Non l’avevo mai incontrato prima, ma so che la sua musica è piuttosto apprezzata. Con il suo album ‘Instruments’ ha creato diversi consensi tra un pubblico molto ampio e questo mi ha incuriosito. Schwarz aggiunge: "Le fonti per gli stru-
Il risultato finale sarà una vera e propria collaborazione, invece di un'orchestra che suona musica dance. Schwarz conclude: "Se si ascolta quello che Metropole Orkest ha realizzato prima, si può ascoltare un’apertura mentale che è assolutamente necessario quando si vuole creare qualcosa di nuovo". Buckley aggiunge: "Sia Henrik e sia la Metropole Orkest sono impegnati a forzare i confini in tutto ciò che stiamo facendo. Siamo
menti erano tracce elettroniche che ho fatto negli anni. Questa volta sarà tutto una nuova musica scritta solo per questo progetto. Jules mi ha incoraggiato a sfidare realmente l'orchestra, e lui è aperto a tutto. Sa perfettamente di come si lavora con un’orchestra, ma sa anche molto di dance music, che è il mio settore".
entusiasti di lavorare con Henrik, il suo approccio schietto e aperto a fare nuova musica rende la collaborazione perfetta ". Non rimane che aspettare l’apertura dell’Ade.
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www.amsterdam-dance-event.nl
TECHNO IMPORT EXPORT ROBIN EBINGER
Finalmente un po’ di meritate ferie per Robin Ebinger, la mente e ceo di Cosmopop. Tradotto è l’organizzatore dei festival techno più importanti del pianeta: Time Warp, Love Family Park, Semf e Sonus. Ha iniziato nella sua patria, la Germania, e poi ha esportato il verbo techno in tutto il mondo. Robin ha appena archiviato l’edizione 2016 del Sonus nell’Isola di Pag in Croazia (articolo a pagina 14). Cinque giorni tra party open air giorno e notte, after party e boat party. Il tutto con 60 dj da gestire sui tre stage/club. Abbiamo approfittato per ripercorrere la stagione con Robin, che è già al lavoro per la decima edizione dello Stuttgart Electronic Music Festival SEMF.
Con la 21° edizione del Love Family Park ha preso il via la tua estate Robin! Un altro grande traguardo!
Quest’anno è stata una edizione speciale Italo-Tedesca (ride, ndr) visto che in contemporanea c’era il quarto di finale dell’Europeo tra le due nazioni. In quel giorno abbiamo avuto il pubblico da tutta Europa al LFP che ha confermato che la musica è una lingua universale che costruisce ponti. Ho apprezzato molto l’atmosfera rilassata e allegra.
Siamo abituati ormai all’alta qualità dei tuoi eventi, ma come è possibile organizzare in poco più di un mese un festival di tanti giorni come il Sonus?
Noi crediamo in quello che facciamo, quindi abbiamo sempre voglia di dare il 100%, siamo tedeschi e diamo attenzione ad ogni più piccolo dettaglio. Naturalmente, non scendiamo a compromessi nel sound, come non lo facciamo per gli stage. Con tutto ciò che facciamo, vogliamo creare un ambiente piacevole dove i nostri ospiti si sentano bene, dove gli artisti siano a proprio agio. Tutto questo per fornire il miglior spettacolo possibile. Oltre ad offrire uno show perfetto per il nostro pubblico dobbiamo soddisfare una vasta gamma di obblighi: la sicurezza, il rumore, le persone residenti che vivono vicino, infrastrutture, traffico, ecc. Nonostante il meteo avverso nella prima parte abbiamo avuto 5 giorni e 5 notti di divertimento e musica con un pubblico veramente gioioso e internazionale.
assistendo ad un lento spostamento della scena da Ibiza verso la Croazia. Ci hai visto lungo!
Non so se la scena si stia spostando. Le cose si devono sviluppare ulteriormente. Di certo la Croazia è un nuovo punto musicale, che arricchisce le location dei festival internazionali. La diversità è sempre un bene per una scena. Anche se, ho l'impressione che ci sono troppi festival in Croazia quest'anno. Il troppo poi diventa controproducente perché rende il mercato saturo. Vedremo cosa ci riserva il futuro. Noi ci concentriamo sulle nostre idee e la nostra visione. Facciamo ciò in cui crediamo. Quando i nostri partner croati ci hanno avvicinato, siamo stati immediatamente attratti dall'idea di portare la nostra proposta musicale sull'isola di Pag. E questo è ciò che facciamo dal 2013. Il fatto che attira molti visitatori ogni anno, che gli artisti vogliano rimanere più a lungo, non solo per le loro performance, mostra che i fan apprezzano il nostro festival e si godono la speciale e accogliente atmosfera.
Organizzi eventi e festival di musica elettronica da oltre 20 anni, cosa ti spinge? La musica rimane il tuo primo amore?
Quando ho avuto il primo contatto con la musica elettronica nei primi anni '90 mi ha subito incantato l'energia di questo nuovo suono. La passione per l’elettronica mia e dei miei partner, Frank e Steffen, ci ha guidato per avviare l'organizzazione di eventi che poi è diventata la Cosmopop. Veniamo dal dancefloor, eravamo raver, abbiamo iniziato a fare gli spettacoli e lo facciamo a memoria e quindi siamo amici con tutti gli artisti, con la scena stessa. Amiamo quello che facciamo
e questo fa la differenza, credo. Ai tempi di Ludwigshafen era tutto molto turbolento. E' stato molto divertente e a volte caotico (ride, ndr). Si doveva improvvisare molto. E’ stato un periodo molto eccitante e nessuno avrebbe potuto immaginare che l’elettronica sarebbe diventata un fenomeno globale enorme.
Le presenze italiane ai tuoi eventi sono sempre elevate, insieme a tedeschi e olandesi, come ti spieghi questo forte legame? A proposito tornerà mai in Italia un party TW?
Abbiamo un sacco di fan nel Regno Unito, Svizzera, Austria, Francia, Romania e molti altri paesi. Time Warp e Sonus sono marchi molto internazionali, questo è un ingrediente che attira e rende l'atmosfera speciale. La nostra connessione con l'Italia è speciale. E' iniziato con il nostro buon amico e promotore in Italia, Randy di RND Promotion, che ha contribuito a costruire i fan italiani in due decenni. Fin dal primo Time Warp, abbiamo avuto pubblico dall’Italia, principalmente dal nord del paese. Gli italiani sono i clubber più fedeli ed entusiasti, in altre parole il pubblico migliore che si può sognare. Quando abbiamo fatto Time Warp Italia nel 2011 e nel 2012 c'erano altri grandi eventi e ora altri eventi si stanno sviluppando in Italia. Il che è un bene da un lato. Tuttavia, vedo anche la minaccia di un eccesso di saturazione del mercato. Al momento non abbiamo piani per TW IT. Ma mai dire mai (ride, ndr). Nel frattempo, siamo felici di collaborare con tante belle persone in Italia che aiutano a diffondere il messaggio dei nostri eventi. W/E
La prima edizione del Sonus si è svolta nel 2013, quando in pochi ancora credevano in quella location. Quattro anni dopo stiamo
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XOSI XOSI
Headlines and Social
A fine agosto su Netflix è uscito in anteprima il film ‘XOXO’ per la regia di Christopher Louie, famoso per aver diretto diversi video musicali. La storia racconta la pazzesca giornata del giovane dj e producer Ethan Shaw, il quale nello stesso giorno raggiunge il milione di visualizzazioni del suo singolo ‘All I ever wanted’ e si esibisce all’XOXO, una sorta di Tomorrowland all’americana. Il festival ovviamente non esiste e nei titoli di coda si precisa che non c’è nessun legame con lo XOXO Festival di Portland, che per inciso non è un evento musicale. Dopo ‘We are your friends’ ecco un altro film che va ad aggiungersi alla filmografia del genere EDM, ricca di documentari ma molto povera di fiction. Il film è godibile, ma non va oltre il teen movie e quindi un passo indietro rispetto al film con Zac Efron. Si fondono i cliché del clubbing e di certo cinema americano, a partire dal protagonista. L’attore che interpreta Ethan Shaw ricorda molto Martin Garrix e la storia è quella li. Un ragazzino sforna hit di successo nella cameretta e viene improvvisamente catapultato nel gotha della dance, però alla fine lo rifiuta perché preferisce restare a fianco del suo amico/manager Tariq e si esibisce nel main stage. Molto consolatorio e poco realistico. Tra le tante altre storie parallele che racconta XOXO Louie, che ha anche scritto la sceneggiatura, non risparmia una stoccata alla house. Uno degli impiegati del negozio di dischi, che sta chiudendo i battenti, si rivolge al titolare dicendo “sono stufo di questa robaccia anni ’90. Non mi meraviglio che stiamo chiudendo”. Altro luogo comune, quello delle conoscenze. Al festival Ethan tenta più volte di accedere al backstage per preparare il suo set, ma la sicurezza non lo fa passare perché sprovvisto di pass. D’improvviso passa il manager della guest star del festival Avilo, interpretato da un attore che ricorda molto Calvin Harris, che lo lascia entrare. Il momento più alto del film è l’omaggio alla mitica scena del bagno con Ewan McGregor in Trainspotting, ad infilarsi nel bagno (chimico) questa volta è Tariq dopo aver preso involontariamente un acido. Tramite il personaggio dell’organizzatore del festival, il Pasquale Rotella della situazione, il regista Louie svela la filosofia EDM: “Ethan cosa fai bloccato qui nella zona vip con questi buffoni? Non sai che c’è una grande festa in corso? Se tu andassi a ballare molte cose sarebbero più chiare, è questa la magia. E’ per questo che ho creato questo festival, perché ballare è importante”. Più verità che luogo comune le parole di Avilo mentre cerca di confortare Ethan, dopo la pessima esibizione: “Non preoccuparti per prima, qui decido io cosa piace e tu piacerai alla gente. Non è romantico, lo so, ma questo è il business”. Il supervisore musicale del film è Pete Tong, che ovviamente ha confezionato una super colonna sonora.
Una delle più belle iniziative legate alla solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto in centro Italia è sicuramente ‘Lascia una Traccia per il Centro Italia’, curata da Riccardo Sada. L’idea è semplice, ma efficace. E’ stato lanciato un invito a tutti i producer di inviare tracce inedite, che verranno poi pubblicate e vendute negli store digitali. I proventi verranno poi consegnati a sostegno dei terremotati. Una vera e propria pioggia di tracce c’è stata, con oltre 150. Attualmente le tracce selezionate e accettate sono 27. Tra i producer segnaliamo Gooty One, Matteo Marini, Manu The Beat, SDG, Ferraro, Kerry Reeve e Valerio Reali. Inoltre hanno aderito all’iniziativa cinque etichette: Hitaly Muzik, Royal Supreme, Royal Supremacy, Luv4Luv, Smilax e Fresca. Il genere elettronico che più ha partecipato è l’EDM big room, a seguire la deep house e infine la tech-house. L’uscita prevista della raccolta è a metà ottobre, prima dell’Ade a Amsterdam. C’è ancora tempo per partecipare quindi. Se invece non sei un producer puoi sostenere l’iniziativa acquistando la t-shirt ufficiale su shop. spreadshirt.it/riccardosada .
IL LUNGO ADDIO
Ad agosto sui social ha tenuto banco il lungo addio di Avicii alla carriera da dj, a favore di quella in studio. Il 31 agosto il dj svedese ha postato sulla sua pagina di facebook una foto del sul ultimo show all’Ushuaia di Ibiza con tutto lo staff che lo ha seguito in questi anni. This is the end? C’è chi giura di no e anche secondo noi rivedremo Tim Ber-
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gling dietro una console. / Altra bad news dai social riguarda il primo post ufficiale del Fabric London dopo la revoca della licenza. Poche righe per esprimere l’enorme disappunto per questa decisione che di fatto fa perdere il lavoro a oltre 200 persone. Nel finale il Fabric comunica di aver dato il via a Resident Advisor per il rimborso dei bigli-
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etti venduti per i prossimi eventi. A meno di un miracolo sembra veramente finita! / Ultima, ma non ultima, è la foto di Fedez aka Zedef in compagnia di uno spaesato Martin Garrix. L’ormai ex rapper sembra sia andato all’Home Festival di Treviso esclusivamente per incontrare il dj prodigio. Una collaborazione con Garrix sdoganerebbe di certo Zedef come producer, ma a giudicare dallo sguardo di Martin difficile ci possano essere spiragli. Della serie, vorrei ma meglio di no!
Fashion and Chart
Technics 1200, Re-Bello e Pony 1/Dj Technics Turntable Retro Phone Case iPhones $ 17,95
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Se sei un dj non può mancare la cover per il tuo iPhone con il simbolo dei piatti per dj. Su gmtarena.net
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3/adidas NMD Runner 140 €
adidas Originals presenta per la FW16 la nuova NMD Runner, questa silhouette è il risultato di un update della NMD OG ed è stata realizzata in due nuove varianti colore: bianca con i tab bianco/azzurro e rossa con i tab nero/rosso. NMD Runner è caratterizzata dalla tomaia in mesh elasticizzata con le 3 strisce termosaldate, dai rinforzi sul tallone, dalla linguetta in TPU e dalla suola rigorosamente bianca dotata di tecnologia BOOST.
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4/Re-Bello Collezione
Re-Bello è il primo fashion brand Made in Italy a coniugare stile, design, moda e sostenibilità. La nuova collezione è disegnata da Ivana Omazic.
5/Pony Slum Dunk
La storica marca Pony delle scarpe streetware ripropone il modello Slam Dunk, che riprende la classica silhouette delle scarpe da basket più diffuse sui parquet negli anni 80 in stile vintage.
Quest’estate è nato Inciso, un gruppo di dj e un promoter con lo scopo di creare una piattaforma di condivisione musicale dove far confluire diversi background, stili, ispirazioni e modi di vivere la musica e la notte. Tutto ciò immaginandosi un percorso fatto di progetti (one-night, extra-date, label, collaborazioni) la cui matrice sonora sia fortemente riconoscibile. I dj del progetto provengono da diverse parti dell'Italia, est Europa e Francia e sono basati per lo più a Milano. La loro musica si contraddistingue per ricerca, trasversalità di generi, un occhio verso l'underground e uno verso il suoni più pop, andando a comporre una palette di suoni colorata che si rispecchia in un approccio al party carico di positività e di sfrenata energia vitale. Tutto lo squadrone di Inciso ha una residenza al party Telescope presso il TOM e ogni dj spesso è guest all'interno di diversi eventi in tutta Italia. La pagina facebook di Inciso, oltre a proporre e condividere la ricerca musicale, comunica le attività, i party e tutto il mondo dei vari dj visto da una mirror ball che brilla sempre e non si ferma mai.
La ripartenza dei magazine non è per nulla scontata. Solo Dj Mag Italia come previsto ha messo in copertina Carl Cox nel doppio numero agosto/settembre, cover doverosa visto che l’Italia per Carlone è un po’ una seconda casa. La best cover è sicuramente quella di Dj Mag Espana che dedica la copertina a Mr. Moon Harbour Matthias Tanzmann. Non è da meno un’altra testata spagnola, Vicious Magazine, con una cover in bianco e nero tutta per Kolsch, fresco protagonista del Sonus. Dj Mag Olanda guarda in casa propria e lascia spazio agli Yellow Claw, che saranno ai Magazzini Generali di Milano il 12 ottobre prossimo. Il trio Cash Cash invece è in prima su Dj Times, da noi praticamente sconosciuti mentre in USA sono degli idoli; attendiamo di scoprirli. I francesi di Trax dedicano il numero 195 a Teki Latex, ma non solo, lo stesso Latex ha assunto il ruolo del caporedattore per questo numero. Francesi sempre all’avanguardia quando vogliono. Tradizionali i colleghi di Groove, per il numero doppio settembre/ottobre c’è Roman Flugel. Infine MixMag che va sul sicuro pescando il tuttofare Jackmaster, dj perfetto anche se poco prolifico.
MATTHIAS ON THE MOON
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Release Yourself bomb track of Week/Ender invia la tua demo a bootleg@virgilioclassics.com
MATADOR Ructions Remix EP1. Rukus
Matador pubblica la prima serie di remix dall'album. Questa prima raccolta, attentamente curata, è un'esplorazione dinamica del suono sulla scena mondiale e celebra l'arte di alcuni dei migliori produttori di musica di oggi. David Sidley (WHYT NOYZ) ha remixato la dark ‘Strings for Life’ con la percussione spacca timpani dominante ad inizio traccia, ma poi sospesa in un’ambientazione industriale rarefatta. Segue ‘Klout & Bones’ remixata dal duo venezuelano Fur Coat, che la trasformano in una adrenalinica colonna sonora di un futuristico Blade Runner 2.0. La terza rivisitazione è a cura della dj ucraina Nastia, perfetta per un open air con la struttura ritmica a tratti minimal ambient con puntate new age. Infine Oliver Huntemann con ‘Drifting’ che la ripropone scura e con ritmica incessante, perfetta per il club ma anche per il festival. anche al dancefloor..
Il nuovo singolo che ci pro-
mosfere rarefatte e lamenti
pone Bakermat si intitola
che la rendono ancora più
"Living" ed è cantato da Alex
cupa. Segue “Travel Time”,
Clare, artista londinese che
cassa dritta e via andare. In-
agli inizi della sua carriera si
cisiva e ipnotica allo stesso
interessa al drum’n’bass e al
tempo. Infine “Again” una
garage iniziando a suonare
cavalcata ossessiva di bassi,
IMANY
SIMIOLI+CAMARO
MICCOLI+RAVAIOLI
la batteria e la tromba. Un
ancora e ancora. La strada è
Silver Lining
New Vision (Triple1 Re-work)
Make Me High EP
mix di elettronica, deep e
quella giusta.
Time Records
Juicy Traxx
Danirava Records
La super star francese Im-
Nello Simioli e Benny Ca-
L’EP
any è pronta a tornare il 30
maro, dj producer campani,
quattro
Settembre con il suo nuovo
che lavorano sempre più
prima, “OriginalMix” - realiz-
progetto discografico, l’al-
spesso in coppia pubbli-
zata da Antonio Miccoli – si è
Questo nuovo progetto na-
bum
"The Wrong Kind of
cano "New Vision", traccia
scelto di utilizzare i suoni cri-
sce dalla collaborazione tra
War".
"Silver Lining (Clap
tech house potente e piena
stallini impiegati per le pro-
l'Autore/Produttore/Musi-
Your Hands)" è il primo sin-
di stile ed esce nella ver-
duzioni deephouse, house e
cista Marco Gollini aka Rev-
golo estratto dal nuovo al-
sione rework a firma del trio
progressive, mentre nelle al-
erenceed il Produttore/Mu-
KLINGANDE feat. M22
bum. Siamo già in trepida
partenopeo Triple1 niente-
tre tre, “Club Mix”, “Dubstep
sicista e DJ italiano di base a
Somewhere New
attesa dei remix.
meno che su Juicy Traxx, et-
Mix” e “House-Dance”, si è
New York Raffa Scoccia aka
Ego Italy
ichetta riconducibile al mito
puntato a soddisfare i DJ che
Moon Rocket; con la parteci-
ALAN FITZPATRICK
del clubbing americano Rob-
selezionano questi generi
pazione del giovane talentu-
We Do what We Want
melodica, Cédric Steinmy-
bie Rivera.
musicali. In particolare, la
oso cantante Francesco Pizzi
We Are The Brave
ller
versione “House-Dance” - di
aka Pix..
Alan è tornato con una
come Klingande – ha por-
Antonio Miccoli Feat. Da-
nuova release, per l’esat-
tato nuova linfa e vita alla
niele Ravaioli - è un mix di
tezza è la prima traccia uf-
musica elettronica con le
pura Dance destinato ad en-
ficiale
dello
sue produzioni impeccabili
trare prepotentemente nelle
stesso Patrick la We Are
e positive, consolidando la
KIRBY
classifiche dei dischi più bal-
The Brave. La traccia parte
sua reputazione come uno
The Way She
lati dell’anno.
molto techno, poi lentam-
dei produttori più freschi
ente si trasforma in electro
e originali dell’attuale pan-
per arrivare alla house anni
orama musicale. Le mel-
viene
REVERENCE & Moon Rocket
proposto
versioni.
in
Nella
Around The Sun Mum
maniera minimalista e con influenze jazz e soul.
Time Records
Ego Italy
Kirkby è davvero una rar-
tropical house, prodotta in
CHAMBE & BERRY
dell’etichetta
Numero uno della house –
meglio
conosciuto
ità nel mondo della musica.
Andalusia
PHEELER
’90 sia come sonorità e sia
odie di Klingande hanno
Pochi artisti hanno la sua
Time Records
My Path EP
come vocal. Impossibile non
fatto innamorare non solo
abilità di combinare un as-
Antoine Chambe ed Otter
Resopal
ballarla.
noi, ma anche pesi massimi
petto esteriore così deciso
Berry sono due dj/produt-
Pheeler è il nuovo progetto
e duro e una voce così sen-
tori francesi che si stanno
techno di Filippo Milazzo, in
Schulz
sibile e dolce che ricorda
facendo
nella
precedenza MR FIX DJ. Il suo
giusto per nominarne qual-
artisti come Michael Jackson
nuova scena francese per le
primo Ep è composto da tre
cuno.
and Justin Timberlake. Con
loro produzioni, remix, boot-
POLINA
tracce e una bonus track, un
Nessuno poteva prevedere
un suono unico che unisce
leg ed insieme hanno realiz-
Little Babylon
viaggio musicale che ti estra-
l’enorme successo di “Jubel”,
pop alternativo alle melodie
zato "Andalusia". Un brano
Sony Music
nea dai pensieri e tormenti
seguito da “Riva” e “Losing
sensuali dell’R&B contem-
caratterizzato da un giro di
Polina vive a Los Angeles,
del nostro quotidiano.
U”. Un nuovo piccolo cap-
poraneo, Kirkby ci regala
tromba ipnotico, dal sapore
ha lavorato con i produttori
STEPHAN KRUS
olavoro è in arrivo, “Some-
un approccio davvero unico
gitano che ci porta con l'im-
più
Unlimited Space EP
where New” feat. M-22.
e creativo. “The Way She”,
maginazione in Spagna, per
eta ed è stata premiata col
Wake Music Recordings
scritta e cantata da Kirkby,
l'appunto
"Andalusia".
Grammy award. Un' artista
Nuovo EP di Stephan Krus,
in uscita con solidi remix di
Hi-Ly aka Aurélie Lilly è la
versatile, ha lavorato con
dopo “Horsehead” su Black
Spada e ådå.
giovanissima cantante orig-
Steve Aoki, Tiesto e Todd
and White Records. Sempre
inaria di Lione. Un pezzo
Terry. Il nuovo singolo "Little
meglio! Il nuovo Ep contiene
molto estivo, uscito forse
Babylon" inizia morbido, con
tre tracce Apre la title track
tardi.
solo una chitarra, improv-
BAKERMAT feat. Alex Clare
con grande energia delle
visamente, però prende vita,
Living
percussioni e dei sintetizza-
diventando un brano adatto
Sony Music
tori, mentre si insinuano at-
10
conoscere
in
importanti
week/ender | luglio-agosto 2016
del
pian-
come Kygo, Bakermat, Robin e
Klangkarussel,
La vostra nuova colonna sonora, gioiosa e magnetica, è servita.
Clubbing Life
CLUB?!
COMUNICATE PLEASE! di Lorenzo Tiezzi Sono i primi di settembre, pomeriggio ed ovviamente, come tutti gli anni, non riesco mica a trovare informazioni sui party di ottobre. Sto ascoltando un po’ di chill out, incattivito da troppo ritmo e dal caldo che non vuol mica scemare. Tra l’altro, in quest’ambito musicale consiglio due bellissime compilation, “Balearic” della serie Nightgrooves e “SALE” a cura di Savi Vincenti. Roba chic, più reggae oriented la prima, più etno - salentina la seconda. Ma torniamo a bomba al punto. Ovvero, come mai oggi che settembre è già iniziato da tempo non riesco a sapere assolutamente niente di ciò che proporranno i top club italiani a ottobre? Voglio dire, manca un mese e mezzo. Sia chiaro, molti manco dicono che cappero faranno il 15 settembre. Facciamo qualche esempio concreto tralasciando i club di Ibiza che sono a fine stagione e che comunque, come tutti sappiamo, ci dicono mesi prima cosa propongono in ogni data d’apertura, col risultato che Ibiza è da anni è il centro del clubbing mondiale. Green Valley, top club brasiliano al secondo posto della Top 100 Clubs, chart in cui votano i lettori di Dj Mag, ci fa sapere che il 22 ottobre dalle loro parti per un party c’è Kaskade. Il 29 ottobre c’è il party HallowGreen. L’Octagon di Seoul (quinto posto) non fa sapere niente, lo Zouk di Singapore pubblica tutto ciò che accade fino al 30 settembre. La stessa scelta (pubblicare mese per mese) la fa da sempre anche il Berghain di Berlino, techno mecca. Il Cocoricò di Riccione invece non va oltre il 10 settembre, il Bolgia di Bergamo (club a cui voglio un bene dell’anima, sia chiaro) almeno ci dice che il 17 lo staff parteciperà dell’Alter Ego di Verona. E il Tenax? Ad oggi ci
dice solo che il 17 settembre riapre ma non ci dice chi suona. Diciamo per l’apertura stagionale un po’ di mistero potrebbe anche essere giusto, siamo d’accordo, ma sappiamo tutti che lo standard è non comunicare per mille paure. Qualche piacevole eccezione c’è, ad esempio Gallipoli. Musicaeparole, il RioBo, il Samsara e tutti i club del Salento, compreso il Guendalina comunicano con anticipo ciò che fanno. Non voglio dire che sia uno dei motivi fondamentali del successo di Gallipoli, ma un pochino non ha aiutato la perla dello Jonio il fatto che si sappia che ci suonano un po’ tutti i dj. Un’altra bella eccezione è l’Amnesia di Milano, che arriva quasi fino ad Halloween e mette in fila (con Social Music City e Fabrique) tanti super dj tra cui Capriati, Liebing, Faraone, Ame…
Ovviamente quella di non comunicare per tempo, non è mica la scelta dei super dj, quelli che davvero fanno la differenza nel mondo. Se i club devono pagare i loro super cachet, il bello e il cattivo tempo lo fanno loro, le star del clubbing, che infatti comu-
nicano, mica dormono sulle loro ’strategie’ (che spesso sono solo disorganizzazione e copiature del vicino). David Guetta su Facebook scrive che il 21 ottobre è ad Hasselts, in Belgio e la sera prima a Dusseldorf in Germania. Steve Aoki ci dice che il 29 dicembre è all’Hakkasan di Las Vegas... Già è definito da tempo poi il programma di un altro evento importantissimo per addetti ai lavori ed aspiranti tali, l’Amsterdam Dance Event, che infatti è un festival ed i festival (vedi Sonar, vedi mille altri esempi) infatti comunicano per tempo. Solo le disco non lo fanno, e, secondo me, perdono e sbagliano. Pensate un po’ al sistema moda. Come facciamo a sapere che Giorgio Armani fa le cose e non le copia? Perché con le sfilate ci fa conoscere i suoi modelli… e poi la fast fashion copia tutto. E il rock? Non sappiamo da mesi e mesi che Ben Harper il 7 ottobre al Forum di Milano? Il biglietto costa un botto (46 euro più prevendita) ma l’evento c’è ed è comunicato da tempo. Certo, la differenza tra Ben Harper e Sven Vath è che quest’ultimo nel Nord Italia, ogni anno, ci suona almeno 5 volte. Più precisamente, Vath ha suonato a Bergamo, allo Shade Music Festival, il 4 giugno 2016 e risuona a Milano il 3 settembre per Social Music City, un altro techno festival. Ben Harper invece è una vita che a Milano non suona. Forse il problema non è solo la comunicazione delle disco, ma dei pochi nomi che fanno davvero la differenza in ambito edm & elettronica. Ma questa è un’altra storia. Restiamo alla comunicazione: fateci sapere per tempo, cari gestori italiani, cosa proponete. Balleremo di più.
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Cloud Artists
No sPain No Gain In Spagna c’è un ragazzo toscano, Lorenzo Bartoletti, che ha la residenza al Club4 di Barcellona. Uno dei club più importanti spagnoli, fondato tra gli altri da Marco Carola e Paco Osuna. E’ stato proprio Osuna a tendere la mano a Bartoletti nel 2010 con la sua Mindshake. Il trasferimento a Barcellona però è arrivato solo un anno fa. Nel frattempo Lorenzo ha fondato con l’amico Marzio Aricò (aka Prudo) gli Alfa Romero e la Alfa Romero Recordings, con la quale da spazio a talenti emergenti.
Lorenzo chiuderai la stagione estiva il 29 settembre al Club4 a Barcellona, dove hai la residenza. Come sta andando?
Sono resident da Novembre scorso e non c’è una sola serata che io non porti con me ogni giorno. Ho avuto il piacere di suonare con artisti come Josh Wink, Nick Curly, Popof, Joris Voorn, Cuartero, Toni Varga, Fer Br e per ben due volte con l’amico e connazionale Fabio Florido. Chiuderó la stagione estiva con un altro resident, Pablo Luque, spero e credo che sarà un’altra notte memorabile come la altre. Mi sento a casa qua e il supporto del pubblico è sempre importante.
delle release di cui vado più orgoglioso è sicuramente “Sweet Love” del mio socio Prudo e Davide Squillace, la 002 sul catalogo. Avere Davide con noi è stato un vero e proprio onore e privilegio di cui ne andiamo molto fieri. Sono inoltre molto orgoglioso di un nostro giovanissimo artista, Greeko, che quest’estate è stato protagonista ad Ibiza con la sua residenza al Blue Marlin. Bravo Claudio!
Nel clubbing sono sempre di più i duo, com’è nato e come procede Alfa Romero come duo con Prudo aka Marzio Aricò?
Il nostro progetto è nato circa 6 anni fa. Un amico comune (Andrea Guzzoletti, nostro attuale socio e Label Manager in Alfa Romero Recordings) ci ha fatti incontrare e
LORENZO BARTOLETTI
suoi fraseggi colora e completa la pièce, unendo note romantiche e riflessive all’appeal elettronico dello spettacolo. Saremo a Saronno a Teatro Giuditta Pasta il 22 Ottobre e al Teatro Vascello di Roma dal 29 Novembre al 04 Dicembre.
Sono 10 anni che produci musica. Com’è cambiato il tuo sound rispetto alle prime produzioni, penso all’Ep Imagine per la label tedesca Rentner o Love Nature per la colombiana Attary?
In 10 anni sono cambiate tantissime cose, e soprattutto la mia musica. Ho viaggiato molto, ho ascoltato, ho avuto il piacere di suonare in moltissimi paesi e mi sono inevitabilmente confrontato con colleghi e persone
Poi si riparte con la Alfa Romero Recordings, una realtà che dal 2013 ad oggi ha permesso a diversi producer di emergere.
L’ultimo è Charles Blossfeldt. Cosa puoi svelarci delle nuove produzioni?
Charles Blossfeldt è l’alter ego di un nostro amico, fidato collaboratore e talentuoso artista di nome Luca Gasperoni. Una release di notevole spessore e qualità della quale siamo orgogliosi e felici di averci “scommesso”. Nei prossimi mesi avremo il piacere di vedere il ritorno di due amici e artisti che abbiamo già pubblicato in passato, Betoko e Lancaster. I loro Ep saranno composti da un Original, un Remix e un video promo. Una 12
dopo qualche piccola collaborazione è nata l’idea da parte di Marzio di propormi di far parte del suo progetto Alfa Romero, dato che il suo socio al tempo aveva mollato. Ne fui ovviamente entusiasta visto che ero, oltretutto, un follower del progetto da qualche anno. Abbiamo fatto molte cose insieme, e tutt’ora pur vivendo in paesi diversi siamo super attivi sul fronte Alfa Romero.. prossimamente avremo il nostro Ep su Sci+Tec di Dubfire, torneremo ovviamente sulla nostra label Alfa Romero Recordings e saremo in tour in teatro con uno spettacolo per il quale abbiamo composto le musiche. Alessandro Haber interpreta, recita, canta ma soprattutto vive i testi e le poesie originali di Charles Bukowski accompagnato dalla nostra musica prettamente elettronica e da un visual ideato da Manuel Bozzi (altro nostro socio nel progetto Alfa Romero Recordings) in una continua interazione con il pubblico. Un’esperienza sonora e visiva molto coinvolgente. La tromba di Andrea Guzzoletti, con i
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provenienti da tutto il mondo. Tutto questo insieme di cose sono fattori che incidono sul mio modo di lavorare e su quello che produco. Hai citato i miei primissimi lavori, ero ancora “acerbo” sotto molti punti di vista ma sono stati i primi passi nel mondo discografico. Rentner era più una piattaforma che pubblicava lavori in free download mentre Attary era ed è tutt’ora una buona label con la quale rilasciai il mio primo vero Ep. La mia filosofia è quella di cercare sempre di unire qualità e una buona dose di energia, credo che non basti solo un buon groove, ci vogliono personalizzazione e “musica” per tracciare un segno che vada al di là di una traccia pronta solo al consumo della pista.
Nel 2011 l’incontro con Paco Osuna e la sua Mindshake, che per te è stata una svolta. Com’è stato il rapporto con Paco?
Qui devo correggerti, è stato il 2010 l’anno in cui ho incontrato Paco per la prima volta. Era esattamente l’agosto del 2010. Alla fine di una serata in cui suonavamo entrambi gli
chiesi la sua mail per inoltrargli un mio remix che stava per uscire per avere un suo feedback. Pochi giorni dopo ricevetti la sua risposta che oltre a supportarmi mi chiedeva di inviare demo per la sua Mindshake Records con la quale stava per ripartire con grandi propositi e ottimi nuovi artisti. Nel 2011 uscì la mia prima traccia per Mindshake Records: “Absolutely”. Fu seguita poi da altri 3 Ep, un remix, una traccia in collaborazione con John Lagora per un Various Artists a scopo benefico per Unicef e attualmente sto lavorando al mio nuovo Ep. Il rapporto con Paco è stato ed è tutt’ora un ottimo rapporto in cui non esiste solo il rapporto lavorativo ma è nata una bellissima amicizia. La Spagna è stata fondamentale per me ed è anche per questo che ho deciso di trasferirmi a Barcellona, qua c’è la mia agenzia di booking, B4 Bookings, con la quale sono in esclusiva worldwide, ho la mia residenza mensile al
Club4 e sono fiero ed orgoglioso di poter chiamare casa un club che ho sempre considerato uno dei migliori in cui abbia mai suonato.
Adesso vuoi tornare ad essere più presente in Italia, anche grazie alla Cloud Artist?
Qualche mese fa ho incontrato Federico Secci e da una piacevole chiacchierata è nata l’idea di una collaborazione tra B4 Bookings e Cloud Artists per i miei bookings sul territorio italiano. Credo che potrà essere una buona collaborazione e che porterà buonissimi risultati per entrambe le parti. Amo il mio paese e anche se risiedo a Barcellona da quasi un anno sono e sarò sempre orgoglioso di essere italiano e sarà sempre un piacere portare la mia musica nei club nostrani.
Qual è la tua traccia che senti più riuscita e più ti rappresenta?
Una delle tracce alle quali sono più legato è “Smokey Job”, rilasciata sulla mia label Alfa
Romero Recordings circa 2 anni fa. Ricordo sempre con piacere i grandi consensi che ha ricevuto e di questo ne vado fiero. E’ stata la mia prima traccia uscita sulla mia label, questo è uno dei motivi per cui ci sono molto legato. “Smokey Job” è tutt’ora presente in molti dei miei dj-set.
Dicci quali saranno le tre tracce che non mancheranno nella tua borsa/usb per la prossima stagione?
Per la prossima stagione ancora non saprei dirti con esattezza ma posso dirti quali sono le 3 tracce che apprezzo e che sto supportando maggiormente in questo periodo: Lorenzo Bartoletti - Move On (unreleased), è una mia nuova produzione sulla quale potrò darvi notizie molto presto; Dj Deep - Stressed (Deeply Rooted House); Patrice Baumel - Dum Dum (Kompakt - Speicher 89). W/E
MEGAPOLIS RADIO MOSCOW SHOWCASE presented by
WORLD PARTY TRAVEL & CLOUDS ARTISTS GLANCE OFF. FLAVIA LAUS. PAOLO CECCHETTO. ALEXANDER PROKHOROV. ARTEM FINE. YASHA F. Palazzo Lombardia / via Melchiorre Gioia 35 - King Room 14 Settembre - h 23.00
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SONUS MUNDI
Goers
#2 Quando un festival non dista più di 1000 km le quattroruote sono il mezzo ideale per entrare nel mood del festival. Sono giorni infernali sulle autostrade italiane, specialmente la domenica di agosto, ma il dio della dance ci bacia e fino al confine tutto ok. La Slovenia passa via in pochi minuti. D’improvviso la Croazia con la strada costellata da baracchini del cambio euro/kuna. Il paesaggio è brullo, ma affascinante. Arriviamo a Novaglia, cuore turistico dell’isola di Pag, nel tardo pomeriggio dopo circa sette ore di viaggio. Inevitabile prima di tutto e rigorosamente in ordine il check in all’appartamento, una doccia, un salto al bancomat e poi finalmente Zrce Beach location del Sonus Festival. Noi abbiamo in testa il Time Warp, gli organizzatori sono gli stessi, ma non sappiamo cosa aspettarci. La line up fa paura. Appena arrivati sulla passeggiata di Zrce ci fermiamo giusto il tempo per il pass e ci fiondiamo allo stage Aquarius per Len Faki. Non potete capire il disorientamento quando alle 21 ci cacciano e chiudono gli stage. Proviamo a capire con tanto di brochure del festival in mano e ci spiegano che non ci sono stage o floor al festival, ma discoteche, alcune delle quali nella Top 100 Club di DJ Mag. Abituati alla Maimarkthalle di Mannheim abbiamo proprio bisogno di bere qualcosa per ambientarci. L’Aquarius e il Papaya sono attaccate, poi a due passi c’è il Noa Beach Club che però non fa parte del Sonus, infine dall’altra parte della spiaggia c’è il Kalypso. In mezzo un lungomare di circa un chilometro pieno di patatari, locali e ambulanti con il merchandising dei vari club. Un occhio alla timetable, la musica riprende alle 23. La pausa di due ore spezza molto il ritmo, ma tant’è. Nel frattempo si alza un vento molto forte. Entriamo nel Kalypso, club suggestivo con un albero ai bordi del floor. In console Tijana T invece di Ida Engberg. Chiudiamo il Day1 con Cassy e Joey Daniel. Nel Day 2 ci concediamo una mattinata al mare, gelido, nel porto di Novaglia. Fare il bagno è da brividi, da blocco intestinale, tonifica dicono. Il centro è schiacciato sul porto della cittadina, dove trovi principalmente bar, ristoranti e bancomat. Dai social arriva una brutta notizia, Monika Kruse non ci sarà. Questa defezione però genera una carambola di modifiche e ritroviamo nel pomeriggio Marco Carola al Kalypso e in contemporanea Joseph Capriati al Papaya. Napoli comanda a Pag. Nel mezzo sotto una pioggia battente Oliver Koletzki, Andhim, Recondite e DeWalta. Mare di mattina, techno pomeriggio e sera. Sembra funzionare, anche se cinque giorni sono tanti. Nel Day3 andiamo a Metajna, un paesino dall’altra parte di Zrce con un golfo stupendo. Il vento fa increspare il mare, dove ad ogni soffio ci finisce dentro un cappello o un asciugamano. Insomma ci vuole spirito d’adattamento, di certo non è la riviera romagnola. Nel pomeriggio sound good con Chris Liebing, Nick Curly e Butch. Poi però la dannata pausa è come una trappola per topi e a cena crolliamo. Amen. Fare la tipica colazione all’italiana, cappuccio e brioche, in Croazia non è facilissimo. Infatti nel Day4 scopriamo che non tutti i bar vendono i cornetti. Dopo il tour dei bar azzardiamo una (dolorosissima) passeggiata in infradito sul lungomare di sassi alla ricerca di una spiaggetta per fare il bagno. Peccato che ad un certo punto il lungomare è chiuso per il Campeggio Strasko. Tornati indietro ci fermiamo alla Main Beach, molto frequentata dai clubber del Sonus già con birra in mano. Nel pomeriggio è un’infilata di buona techno: Carlo Lio, Dubfire, Dana Ruh, Seth Troxler e Pan-Pot. 14
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L'ISOLA delle DISCO
Finalmente al Day5 ci siamo ambientati, peccato sia finita. Per l’occasione raggiungiamo la punta Nord dell’isola, precisamente arriviamo a Tovrnele. La strada è piena di uliveti e il mare è stupendo. Nell’ultimo giorno ci godiamo il Bella Sarris, Azimute, tINI and the gang, The Martinez Brothers e gran finale con il nostro Sam Paganini. Sulla strada di casa ci rendiamo conto che il Sonus è un festival diverso, dove non c’è l’immersione completa come in altri festival, ma ti permette di scegliere e di ascoltare chi vuoi di giorno o di notte, in discoteca o sul mare. E non è poco.
Time to Festival
LA CLUB CULTURE VINCE ALL' HOME di Miss Matilda/Francy Fuser L’home Festival di Treviso, nasce 7 anni fa da un idea di Amedeo Lombardi, titolare dell’Home Bar di Treviso. Da Anima Rock, Il festival ha poi abbracciato l’elettronica e quest’anno all’Home vince la Club Culture. Che il Veneto fosse una regione attiva sotto il profilo “Entertainment” era risaputo, ma ora si aggiunge una nuova stellina, un nuovo riconoscimento a Treviso divenuto durante la settimana dell’Home Festival, una “Travel Festival Destination” registrando il tutto esaurito su hotel, B&B, Agriturismi, Ristoranti. Oltre 80.000 persone si sono riversate nei 4 giorni dell’Home Festival. Un scenario “small” rispetto ai più grandi come “Glastonbury” ma con un organizzazione degna di rispetto e ammirazione. Sono stati giorni in cui oltre 300 artisti si sono alternati tra gli 8 stages: Clipper ( Mainstage), Circus, Jack Daniels, Tent, Heineken Dome ( The Dj Room), Rock Bar, Redbull Bus Tour, Pittarello. Tra le esibizioni più apprezzate nella prima serata i 2manyDjs, gli Editors e i DarDust, a vincere la serata del venerdi sera I Prodigy che confermano il loro sound chiamando a se oltre 24.000 anime della Break-beat, ma la serata più sentita è stata quella del Sabato sera: nel mainstage la situazione EDM di Garrix e nel Tent la situazione Techno di Alicante. E’ stata una sorta di sfida per i promoter dei
2 diversi generi musicali ma a vincere in tutto ciò è stato l’Home registrando oltre 30.000 presenze nella sola terza serata. Grande successo anche per L’Heineken Dome, lo stage che ospitava la Club Culture con Donato D.Deejay & Friends, grande presenza di Marco Bellini e di Frankie HI NRG. Ma Home Festival non è solo Musica, è Spettacolo, è Arte, è Danza, E’ colore. Spostandosi da uno Stage all’altro si poteva incontrare un trampoliere, mangiare tra i vari Food Truck, guardare un esibizione di Break Dance o saltare con lo Skateboard. La sicurezza era ga-
rantita e la pulizia regnava sovrana. La polvere che si alzava del terreno battuto della Dogana non ha rallentato il divertimento, anzi per alcuni è stata la particolarità che ha identificato il maxi evento. Non sono mancati i Festival dei Colori come il Color Splash e l’Holi Festival, quest’ultimo durante la giornata finale della Domenica ribattezzata “Family Day”. Per coloro che invece seguono l’arte l’ ex sede israa, in pieno centro Treviso, ospitava Obey Exhibition con una ventina di opere di Shepard Fairey, molto apprezzata anche l’esposizione delle chitarre. W/E
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IL DESIDERIO SI AVVERA
La prima edizione italiana, che si terrà sabato 10 settembre 2016 al Visarno Arena di Firenze, presenta una line up di assoluto prestigio con star internazionali come Dimitri Vegas & Like Mike, Steve Aoki, Zedd. I fratelli belgi Dimitri Thivaios (Dimitri Vegas) e Michael Thivaios (Like Mike) sono i campioni in carica per antonomasia; i numeri uno in carica della Top 100 della rivista Dj Mag. Protagonisti sui palchi di tutti i più importanti festival mondiali (Tomorrowland in primis), quest’estate sono resident all’Amnesia di Ibiza con la loro serata House of Madness. Smash The House è il nome della loro etichetta discografica e del loro radio show, trasmesso in tutto il mondo. Autentico showman, Steve Aoki vanta nomination ai Grammy Awards e con la sua label Dim Mak ha da poco superato le 500 release; come artista vanta il ragguardevole primato di 250 serate l’anno; il suo ultimo album vanta collaborazioni con Linkin Park, NERVO e persino J.J. Abrams. Definito dal New York Times un talento straordinario, Zedd è uno dei dj e produttori più rispettati al mondo; il suo ultimo album, ‘True Colors’ ha scalato tutte le classifiche di vendita (numero 3 negli Stati Uniti); nel 2014 si è aggiudicato i Grammy Awards nella categoria Best Dance Recordings. La line up di WiSH Outdoor Festival si completa con Ummet Ozcan, Merk & Kremont, Jay Hardway, Juicy M, Martin Jensen, Edx, Pep & Rash, Redondo, Bougenvilla, Bolier, White Puzzle, Gabri Hell, Lucas & Steve, Shaun Frank, Provenzano, Prezioso, Renèe Pétrova, Paolo Bolognesi, Dj Ross.
JACKMASTER si ELEVA
Torna puntuale anche quest'anno l'appuntamento con Eleva Advanced Music Meetings, che arrivato alla quarta edizione guarda al passato con la stessa importanza con cui pensa al futuro. Un festival che ha fatto della sperimentazione il suo punto forte deve anche essere in grado di riconoscere ciò che va mantenuto da ciò che invece va inesorabilmente mutato per stare al passo con il tempo che scorre, sempre troppo veloce. Riconfermate le 4 location in 3 diverse date nell' arco di una settimana. Sabato 10, Mercoledì 14 e Sabato 17 Settembre (+ aftershow): è così che il pubblico di ELEVA può seguire tutto il festival, ma senza mai stancarsene. Le location, grande punto di forze di Eleva, sono, in ordine cronologico: Chiostri di San Pietro, Ex mangimificio Caffarri e Centro Loris Malaguzzi. Forse è proprio nella proposta artistica il cambiamento più grande di questa edizione, che affianca ai djset un numero sempre maggiore di esibizioni live, di cantati, di strumenti, di suoni più facilmente pomeridiani, soprattutto nelle prime ore dei vari meeting. Come nelle precedenti edizioni si inizia dal MEETING VERDE, che avrà luogo Sabato 10 Settembre ai Chiostri di San Pietro, in pieno 16
centro storico. Qui, a partire dalle 19, si alterneranno numerosissime esibizioni live, le più attese sono senza dubbio quelle di Cosmo (IT), a chiudere troviamo Pillowtalk (US), anche loro indipendenti da ogni genere, fondono melodie pop, classici R&B, soul e boogie. Si continua con il MEETING GIALLO Mercoledì 14 Settembre. E' il turno dell' ex Mangimificio Caffarri. Nel bel mezzo di un centro abitato, poco fuori dalle mura urbane, si erge questo vecchio stabile abbandonato. Qui a fare da padroni di casa troveremo KLUNE (IT), un trio che di italiano ha solo “(IT)” dopo il nome, tra Chet Faker e Bonobo e poi a chiudere Silvie Loto (IT), sempre italiana, sempre talentuosa. La lunga giornata finale avrà luogo Sabato 17 Settembre ed inizierà con il MEETING ROSSO, a partire dalle 14.00 presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi. All'interno della struttura troveranno spazio i diversi workshop di Eleva Academy, alcuni a pagamento ed altri gratuiti. Una lunga line up si alternerà sui due Stage dalle 16:00 alle 2:00 spaziando per tutti i generi dell'elettronica, più pop e cantata nel pomeriggio con Novamerica(IT) e Yombe(IT) e sempre più club con il tramontare del sole,
week/ender | luglio-agosto 2016
quando sul Main Stage vedremo salire artisti di un certo calibro. Marvin&Guy(IT) sono un duo italianissimo partito da Parma e finito alla fine della sua corsa sotto l' ala di John Talabot, Keita Sano(J) è un ragazzo prodigio che arriva direttamente da Okayama e sta facendo parlare parecchio bene di sé in giro, a chiudere due certezze, prima Jeremy Underground(FR) dalla Francia con la sua collezione infinita di vinili ed infine Jackmaster(UK), produttore e DJ di Glasgow, ribelle e imprevedibile, sa sempre come rendere un djset difficile da dimenticare. Quando le luci si spengono sul grande prato del Centro Loris Malaguzzi è già tempo di volare all' aftershow, a poche centinaia di metri. Come da tradizione, anche questa edizione di Eleva Festival si concluderà con il MEETING BLU, che avrà luogo al Circolo Arci Tunnel di Reggio Emilia a partire dalle due di notte e proseguirà fino al mattino successivo. A chiudere l'evento e il festival ci penserà Bassa Clan (IT), duo bolognese composto da Dino Angioletti e Fabrizio Maurizi, due facce della stessa medaglia, il clubbing italiano. www.elevafestival.com.
LINECHECK C'E' LINECHECK C'E' Il party ufficiale del Future Vintage Festival è anche il Warm Up diLinecheck - Music Meeting and Festival a Milano curato da Elita, la crew milanese che ha introdotto la nuova dimensione dell’intrattenimento in Italia. “NEW FACE OF ITALIAN DISCO”, Jolly Mare è il personaggio perfetto per interpretare il “Future Vintage” dell’intero festival, con un set che incorpora elementi presi dagli anni ’80 in chiave dance ed electro, il funk, l’house, il jazz in stile Sun Ra e la musica di Pino Daniele, il tutto fuso in una veste sonora che riesce a essere magicamente senza tempo. L’evento si svolgerà sabato 10 settembre al Q-bar di Padova. L’apertura ufficiale di Linecheck sarà martedì 13 Settembre al Circolo Magnolia con Prince Rama. Cresciute in una comune Hare Krishna, si sono formate in una scuola d’arte in quel di Boston e infine son diventate quello che sono a New York. Scoperte da Avey Tare degli Animal Collective, saliranno sul palco del Circolo Magnolia per presentare il nuovo album "Xtreme Now" nato da un pop che "celebra l'effimero della vita, ballare ai margini del sorriso dorato della morte." All’Auditorium San Fedele il doppio opening mercoledì 14 settembre con due anteprime assolute: Moritz Von Osvald & Gianluca Petrella, collaborazione su commissione di Italian Quality Music Festivals, rete nazionale dei festival, e Opus 3000, progetto commissionato dall’associazione elita milano – Enjoy Living Italy. Da quest’anno Linecheck attiverà anche l’accademy con quattro progetti italiani: Birthh, Inude, LELAND DID IT, Nularse, ¬ segnalati da Rockit.it tra i migliori artisti emergenti del 2016, vivranno due giorni di full immersion, il 15 e 16 settembre, in cui potranno acquisire, attraverso l’accesso a tutto il meeting e alla partecipazione a workshop dedicati, strumenti utili a migliorare la qualità e il posizionamento del loro progetto musicale. Gli artisti saranno impegnati inoltre in 4 showcase pomeridiani al Circolo Filologico Milanese, headquarter di Linecheck.
Il 16 settembre tanti gli eventi. Al Santeria Social Club si esibirà il multi-strumentista, produttore, dj e metà dei DARKSIDE con Nicolas Jaar,Dave Harrington; il quale si è ricavato uno spazio tutto suo nel panorama musicale internazionale, in cui techno, free jazz ed elettronica convivono pacificamente in una dimensione unica dove le qualità chitarristiche di Dave creano tappeti sonori impeccabili. Al BASE Milano ci sarà il parigino di nascita e originario della Martinica Christophe Chassol, che è unanimamente considerato uno tra i pianisti e compositori più estrosi e interessanti d’Europa, inventore degli ultra-scores, un metodo di composizione che rielabora i suoni della natura e della vita quotidiana, armonizzati in una rappresentazione musicale del mondo; e Ryan Lee West, l’uomo dietro il moniker Rival Consoles, un progetto attraverso il quale il musicista inglese rende la musica elettronica più umana e atmosferica. Mentre al Fabrique ci sarà Kristian Matsson, in arte The Tallest Man On Earth, ha condiviso il palco con Bon Iver ed è stato paragonato a Bob Dylan per la sua abilità nel comporre canzoni e per lo stile vocale, fatto di musica e poesia. Dark Bird Is Home, uscito lo scorso 12 maggio per la Dead Oceans, è il suo quarto e più intenso disco Sabato 17 settembre ci sarà una giornata di musica elettronica al Mare Culturale Urbano. Mentre al DUde Club ci sarà Manfredi aka Dj Tennis per la prima delle tre esibizioni annuali. Per l’occasione verrà presentata la sua release "Convex" su Omnidisc, la label del suo primo ospite: DANNY DAZE. In contemporanea al Wall Milano ci saranno Adriatique e Richard Merq. Infine domenica 18 settembre il Closing party al Wall di Linecheck Festival vi porta alcuni dei migliori artisti della scena disco contemporanea: Dj Koze, boss della Pampa Records, e Red Axes, per la prima volta in Italia con un progetto live, sono gli headliner scelti insieme a Mass Prod, presentato da Jägermeister e Signal Hills - m2o.
AOKI guest degli MTv Digital Days
Tornano alla Reggia di Venaria gli MTv Digital Days. Venerdì 9 settembre il momento culminante della serata sarà affidato a STEVE AOKI, il DJ e producer peso massimo della Electro-House. Prima di lui, a scaldare il pubblico ci penseranno MERK & KREMONT, il duo di DJ/producer italiano composto da Federico Mercuri e Giordano Cremona, arrivati al successo giovanissimi. A precederli ci sarà KHARFI, uno dei DJ/producer italiani più promettenti nella scena bass/edm, che nelle sue produzioni osa e sperimenta, mentre il compito di aprire la prima serata della due giorni a suon di musica sarà affidato a BECKO, la nuova scoperta della scena elettronica made in Italy, un DJ producer che nei propri brani canta e che ha appena pubblicato il suo primo EP di 7 tracce, intitolato “New Odissea” (Warner Music). Sabato 10 settembre, invece, GESAFFELSTEIN, produttore francese classe 1985 che ha saputo farsi notare fin dai suoi esordi dalle platee europee e oggi è ormai una star su scala planetaria, sarà l’headliner della serata, preceduto dal dj set di EROL ALKAN. Prima di lui l’esibizione di WAXLIFE, nome dietro al quale si cela Simone Lanza, mentre a DJ RILLS, il compito di accendere la seconda serata di musica degli MTV Digital Days con un djset molto eclettico sempre sospeso tra techno e house. Per prepararsi al meglio al mood dell’evento, inoltre, è possibile votare artisti, dj, webstar, app, videogame e film degli MTV Digital Days 2016 fino al 9 settembre, giorno in cui verranno svelati i vincitori, su http://digitaldays.mtv.it. week/ender | luglio-agosto 2016
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PEGGY
GOU
Da qualche mese circola insistentemente nella scena il nome di Peggy Gou. Dj e producer coreana, formatasi a Londra e stabilitasi a Berlino. Ad inizio anno ha pubblicato un EP per la Rekids, label di Radio Slave. A maggio il doppio debutto con la premiere di 'Troop' sul soundcloud di MixMag e sul canale YouTube di Boiler Room. A luglio ha registrato un mix only vinyl per la Phonica Records. A scoprire la dj coreana è stato Jackmaster in un club di Bristol. Ad ottobre Peggy sarà ospite proprio del dj scozzese alla serata Mastermix all'SWG3 di Glasgow. Avrebbe anche dovuto esordire al Fabric di Londra nello stesso mese, ma purtroppo al locale è stata revocata la licenza. Peggy però ha anche un illustre collega italiano che “garantisce” per lei: Enroll aka Rame. Ad inizio agosto Peggy ha avuto occasione di esibirsi al Naomi Beach Festival di Ancona insieme a Ben Klock e appunto Rame. Quest'ultimo conosceva bene i precedenti lavori della nostra Peggy e così sarà lei l'11 settembre, sulle frequenze di m2o, a riaprire con un suo mix la stagione di Signal Hills. Il caso ha voluto che fosse la puntata numero 100. Abbiamo incontrato Peggy Gou al Qloom in da Wood di Mantova, dove si è presentata con berretto stile baseball e tshirt XL amaranto, tutto l'outfit griffato con il suo logo (www. stereo-shop.com): una Peggy Sue 2.0 con cappello alla rovescia e tra le mani un vinile.
djane del mese
HOW DJ
E' stata un'esperienza bellissima. Rame, che so essere una leggenda, mi ha accolto splendidamente. E' stato un onore per me esibirmi con Rame. Una delle migliori serate per me. Mi ha raccontato storie bellissime di dj leggendari come Frankie Knuckles. Rame crede molto in me e so che è un dj e non è il suo lavoro curare altri artisti ma sento che ci tiene alla mia musica. Infatti molto presto uscirà un mio mix su Signal Hills.
Sei giovanissima, come è nata la passione per i giradischi?
Ho sempre amato la musica fin da quando ero bambina e mi ha sempre affascinato il ruolo del dj. Poi a Londra ho scoperto la house e la techno e ho iniziato a lavorare con Ableton. Ero in una crew con la quale suonavamo a dei party. Poi ho iniziato a lavorare in un negozio di dischi e la passione si è accesa. Collezionavo dischi e suonavo sempre di più. A quel tempo mi mantenevo come fashion girl e ho realizzato che volevo fare la dj. Suonare, diventare una dj e produrre musica era ed è il mio motto.
Quali sono i club di riferimento del tuo paese di origine, la Corea?
La Corea è molto famosa per l'EDM, la techno non è il genere più in voga. Il miglior club è il Vurt, pazzesco! Una sorta di piccolo Berghain. All'inizio non ci andava molta gente, perchè i coreani andavano ai concerti di Steve Aoki o Skrillex. Poi hanno iniziato Ben tornata in Italia Peggy. Ad agosto ti ad ospitare dj veramente cool della scena abbiamo vista ad Ancona condividere la mondiale come Dasha Rush. Segno che ci console con una leggenda del clubbing tengono a portare la cultura techno, lo apnostrano come Rame! prezzo molto.
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YOU DO?
Lo scorso luglio hai realizzato un mix per Phonica, come l'hai preparato?
Ho sempre mixato con i cd, non mi sono mai applicata molto con i vinili. Quando i ragazzi di Phonica mi hanno contattato e mi hanno detto che il mix doveva essere fatto solo con i vinili. Così ho trovato i vinili dei miei artisti preferiti, in particolare dalla scena di Detroit, e con un registratore digitale Korg 16 ho registrato il mix nella mia casa di Berlino.
Il tuo sound è in costante evoluzione e sempre più apprezzato, ad esempio la release 'Troop' è stata inserita sul canale di Boiler Room come debutto.
Le mie prime tre release sono tutte di genere house. La mia prossima release uscirà ad ottobre su Technicolour, sub label di Ninja Tune. Ho provato a realizzare un sound diverso rispetto ai miei precedenti lavori, più techno diciamo. Si chiamerà 'Seek for Maktoop' una sorta di guardando il destino e conterrà tre tracce.
Ad ottobre per la prima volta sarai alla serata Mastermix Numbers & Jackmaster a Glasgow, è stato proprio il dj scozzese a scoprirti?
Sarà la mia prima volta a Glasgow e devo dire grazie a Jackmaster che da quando mi ha scoperto in un locale di Bristol mi ha sempre supportato. La sua visita è stata una vera sorpresa per me. Apprezzo molto il suo supporto. All'SWG3 di Glasgow oltre me ci saranno tanti altri artisti pazzeschi come Skream e Artwork. Non vedo l'ora di suonare a questo party.
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