The
Numero 3
WiNDSEEKers Magazine
PAGINA 9
ASK.FM
QUANDO LE DOMANDE LE FAI PROPRIO TU PAGINA 10
E TU, CHI DICI CHE IO SIA?
MEDITANDO LA SUA PAROLA
PAGINA 18
LA MIA STORIA
RICERCANDO LA FELICITÀ www.ADIPortici.it
Chiesa Cristiana Evangelica delle Assemblee di Dio in Italia
Protagonisti
Giovani con Cristo al proprio fianco
PAGINA 6
ORARIO!!!
CERCHIAMO IN TUTTI I MODI DI NON PENSARCI, MA È INUTILE... LE VACANZE SONO PROPRIO FINITE!
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WiNDSEEKers Magazine
PUBBLICAZIONE SENZA PERIODICITÀ A CARATTERE RELIGIOSO a cura del Gruppo Giovanile della Chiesa Cristiana Evangelica delle “Assemblee di Dio in Italia” di Portici (Na) PASTORE Aniello A. Esposito RESPONSABILE Giovanni B. Franciosa NUMERO 3 Finito di stampare nel mese di settembre 2015 HANNO PARTECIPATO A QUESTO NUMERO Jonathan Ascione, Gabriele Ascione, Nunzia Attanasio, Vincenzo Borrelli, Ylenia Capricano, Valentina Ciaravolo, Daniel D’Onofrio, Andrea Esposito, Cristina Esposito, Joshua Franciosa, Mattia Franciosa, Simone Franciosa, Nadia Labriola, Ilaria Maddaluno, Silvana Maddaluno, Sharon Marra, Daniela Morra, Samuele Nocerino, Raffaele Parentato, Daniele Petricciuolo, Ruben Pezzella, Mariacira Quercia, Emanuele Salomone, Grazia Sforza, Carmine Tammaro, Rosanna Viterbo, Giona Zefiro THE WINDSEEKERS MAGAZINE è pubblicato dal Consiglio di Chiesa della Chiesa Cristiana Evangelica delle “Assemblee di Dio in Italia” Via Marittima 32-34, 80055 Portici (Na) www.ADIPortici.it
Chiesa Cristiana Evangelica delle Assemblee di Dio in Italia
Puoi contattarci al seguente indirizzo email: WindSeekers@AdiPortici.it
Protagonisti
Giovani con Cristo al proprio fianco
04 Editoriale Sveglia!!!
05 Curiosando Il Vademecum per la felicità
06 Orario!!! È inutile girarci intorno… le vacanze sono proprio finite!
08 Curiosità Bibliche Da dove nasce il modo di dire: “Gettarsi il sale sotto i piedi”?
09 WebZone
Ask.fm... quando le domande le fai proprio tu!
10 Meditando
E tu, chi dici che io sia? Una meditazione su Matteo 16:13-16
11 Un libro alla volta
Chris Poblete
I due timori: santità e paura
12 C.C.M.
Christian Contemporary Music Dan Bremnes-Where the light is
14 Q. & A.
Questions & Answers Si può tornare indietro nel tempo?
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WindSeekers Magazine
C.C.M. ES DAN BREMN
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al mia storia .
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RICERCANDO LA FELICITÀ
IN QUESTO NUMERO 06 ! ! ! IO
R A R
The Gospel
SALE SOTTO I PIEDI
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LO SAPEVI CHE?
DO
O
16 Un film alla volta 17 Lo sapevi che? Enormi velocità
18 La mia Storia
Ricercando la felicità
20 Personaggi Biblici
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QUESTIONS & ANSWERS
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La Clessidra
CU R
IOS
AN
Abramo e Lot
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21 L’immagine La clessidra
22 Game Time 23 Tien’a mmente
La bacheca delle cose da ricordare
24 La nostra Storia WindSeekers Magazine
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SVEGLIA!!! Una parolina che è un monito, un invito, una ripromessa. Ma che è pure altro. Sveglia è anche il nome del coccodrillo che divorò la mano di James Hook, il capitano Giacomo Uncino, acerrimo nemico di Peter Pan e dei bambini sperduti dell’Isola che non c’è. Sveglia, col suo incalzante “tic tac” che viene dal fondo del mare è anche incarnazione dell’ansia, dell’allerta, del tempo che passa e che “investe” chi altrimenti non avrebbe rivali in una terra dove il tempo è immobile, dove non si può crescere o maturare, in una terra di mezzo, un limbo che ha l’aspetto del paradiso e la sostanza del nulla. A volte noi viviamo così, in un tempo sospeso dove tutto può accadere ma niente succede davvero. E la particolarità di questo modo di vivere sta nel fatto che è frutto della scelta di non scegliere di darsi una smossa, una scrollata, una sveglia. Accade quando decidiamo di subire lo scorrere del tempo, di ascoltare quel “tic tac” come se fosse una nenia, una ninna nanna rassicurante e soporifera. Ma non è così che siamo chiamati a vivere la nostra vita, le nostre giornate, le nostre ore. C’è qualcuno che, adesso, ci sta dicendo: sveglia, non c’è tempo! Qualcuno che ci sta dicendo che quest’immobilismo è deleterio, dannoso, pericoloso.
C’è una cosa che prima però dobbiamo fare per uscire dal torpore, per aprire gli occhi, alzarci e iniziare a darci una mossa per andare: regolare noi stessi il nostro orologio interiore, mettere la sveglia su “adesso”, perché come dice la Parola di Dio: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori...” (Sal. 95:8). Che Dio ci benedica!!! (nadia labriola) 4
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gio n
Il concetto di “tempo” nella Bibbia è affrontato molte volte, da molti punti di vista, ma davvero molto spesso la Parola sembra assumere il suono di quel “tic tac” che ci ricorda che questo limbo dall’aspetto del paradiso e dalla sostanza del nulla ha un “tempo”, e che quella sveglia suonerà nel momento in cui Gesù tornerà per portarci via dalla nostra Isola che non c’è.
az efir o
Qualcuno che sta caricando la molla di una sveglia il cui “tic tac” è davvero capace di farci aprire gli occhi, alzare e andare incontro al nostro destino in modo consapevole.
CURIOSANDO...
Al posto dei 2000 esercizi di algebra e delle infinite versioni di latino, ha consigliato ai propri allievi di guardare albe e tramonti, di tuffarsi nei libri, di vedere film… Insomma, di godersi la vita! Il vademecum proposto dal prof recita: “Siate allegri come il sole, indomabili come il mare” e “Leggete perché l’estate v’ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo”, e poi si inoltra in concetti più semplici, quali “Fate i bravi” e “Fate molto sport”. È tutto molto bello e incoraggiante, ma, a mio modesto parere, è troppo poco.
Il Signore ci pensa e progetta per noi “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza” (Ger. 29:11). Di un Dio accigliato e che non si interessi di te, nella Bibbia non c’è traccia. Gesù ti ama e ti ha dato anche Lui la Sua lista dei compiti per la vita! Il primo punto è questo: CREDI “perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque creda in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giov. 3:16).
nostra estate potesse durare tutto l’anno o meglio tutta la vita e l’eternità?
Il secondo punto è: PROVA “«poi mettetemi alla prova in questo», dice il Signore degli eserciti; «vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla»” (Mal. 3:10).
La Bibbia ci dice che il Signore vuole farci “spaventosamente” felici, pieni di gioia, al di là di ogni nostra immaginazione. Guarda cosa c’è scritto in Giovanni: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giov. 10:10); non un poco, ma LA VITA e in ABBONDANZA.
Il Signore ti sta aspettando e non vede l’ora di poterti accogliere e riempirti di benedizioni. La lista è molto lunga e la lascio completare a te, cosi potrai vedere e sperimentare di persona quello che abbiamo realizzato noi: un Dio che ci ama profondamente e che vuole darci la Vita vera.
Altro che due bagni a mare!
(daniel d’onofrio)
L’estate porta con sé il desiderio di libertà, di godersi pienamente la vita e soprattutto la gioventù. E se la
IL VADEMECUM PER LA FELICITÀ
A
tutti prima o dopo è capitato di imbattersi negli “amatissimi” compiti per le vacanze! Che i vostri professori siano più o meno esigenti o, come dice mia sorella, “pesanti”, questo sarà di sicuro il vostro preferito: un professore di un liceo italiano ha assegnato ai propri alunni, per i mesi estivi, una lista di compiti del tutto inusuale.
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Orario!!!
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si... sono proprio finite. Cerchiamo in tutti i modi di non pensarci, provando a goderci fino in fondo l’ultimo respiro di questa estate che è passata, ma è inutile girarci intorno… le vacanze sono proprio finite!
Ma, intanto, cosa fare? O meglio, come sfruttare al meglio queste nuove opportunità che si presentano nella nostra vita (si, perché malgrado la nostra voglia romantica di poltrire, lo studio e il lavoro sono delle grandi opportunità per crescere e migliorare nella nostra vita!)?
Per alcuni la sveglia è già suonata, per altri sta per suonare ma, per tutti, settembre sarà il mese della ripresa, il mese del ritornare all’impegno quotidiano della scuola o del lavoro, il mese nel quale dover per forza dimenticare la spiaggia, la montagna o il semplice far nulla, per sostituirli con sveglie mattutine, mezzi di trasporto, impegni e responsabilità che non si possono rimandare.
Credo che dobbiamo approfittarne, e quindi cercare di trarre il massimo dallo studio, dal lavoro, dagli impegni… e poi? È tutto finito lì? O c’è dell’altro? Probabilmente starai pensando che basta così, ma io voglio farti riflettere su una cosa: e se Gesù ti chiedesse di allargare gli orizzonti?
E la sveglia del mattino diventa la peggior nemica… specialmente quando nel sentirla suonare la consapevolezza che hai dormito poco è forte. Vorresti restare a dormire un altro po’, ma non si può. C’è l’auto che aspetta, l’autobus che passa (speriamo), il treno che non aspetta (sempre che passi) e tu non puoi restare a letto… non devi!
Hai mai pensato agli impegni, allo studio, al lavoro, non solo come ad occasioni per migliorare la tua vita, ma anche per migliorare la vita degli altri attorno a te? Mi spiego meglio: hai ma provato a guardare ai tuoi amici di scuola (quelli che già conosci ma anche quelli che conoscerai) o ai tuoi colleghi di lavoro o al tuo vicino, alla tua vicina con la stessa prospettiva con la quale li guarda Gesù?
Passerà anche questo, ti riabituerai all’impegno, ti riabituerai agli orari, sicuro che prima o poi un’altra vacanza arriverà.
La Bibbia ci aiuta a capire in che modo Gesù guardava gli altri:
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Ora ti starai chiedendo: cosa vuoi dirmi?
“Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il Vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse” (Mat. 9:35-38). Gesù ebbe compassione. Tu sei pronto ad essere una persona che esprime compassione? Sei pronto a vivere il rapporto con quanti Dio porterà sul tuo cammino non guardandoli con diffidenza, sospetto o insofferenza, ma guardandoli invece “con compassione… come pecore che non hanno pastore” e alle quali tu potrai presentare il sommo pastore Gesù
come “intestino”, “stomaco”, quasi a voler indicare quella sensazione interiore di sentirsi stringere lo stomaco nel vedere soffrire chi è nel bisogno. Questo è quello che provava Gesù per le folle. Gesù non li divideva per classi, non giudicava dall’apparenza, non si sceglieva i più simpatici, i più tosti, i più belli, quelli più “smart”… Lui li guardava tutti nello stesso modo e per tutti provava la stessa compassione. Per tutti sentiva il suo stomaco stringersi perché si rendeva conto che avevano bisogno d’aiuto. E proprio per questo disse ai suoi discepoli: “La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse”.
Cristo?
Le vacanze sono finite, si ricomincia. La sveglia già sta suonando, ma tu cosa farai?
Immagina… se Gesù si trovasse al posto tuo, al tuo rientro a scuola, o in ufficio al ritorno dalle ferie, si troverebbe davanti, come te, volti noti e sconosciuti, simpatici e non, ma cosa farebbe? Penso che continuerebbe a guardarli sempre nello stesso modo: “vedendo le folle, ne ebbe compassione”.
Tornerai a scuola o al lavoro cercando di essere uno tra i tanti, scegliendo gli amici giusti, facendo parte della giusta comitiva o del gruppo più “trendy” o sceglierai di essere uno che fa la differenza, uno degli “operai della sua mèsse”? (giovanni b. franciosa)
Sapete, in realtà la parola utilizzata nell’originale greco per “compassione” può essere tradotta WindSeekers Magazine
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CURIOSITÀ BIBLICHE
i d e i P i o t t o s e al S Da
scritto anche da Luca, “non serve né per il terreno, né per il concime”, poiché esso ne avrebbe addirittura compromesso la fertilità.
dove nasce il modo di dire: “Gettarsi il sale sotto i piedi”?
Il cloruro di sodio, il semplicissimo sale da cucina, è solo uno dei tanti composti chimici che prendono il nome di sale. Nell’antichità, prima che per insaporire le vivande venisse introdotto l’uso delle spezie, era proprio il sale l’unico condimento conosciuto e utilizzato. Al tempo di Gesù l’industria del sale era fiorente e l’indotto economico e commerciale legato a doppio filo con questo composto, si incentrava soprattutto nella città di Magdala dove il pesce subiva un processo di salagione per essere poi esportato.
Per questo il sale che non ha più il suo sapore è destinato soltanto ad essere gettato sotto i piedi e calpestato dagli uomini. Cristo ci ha riservato un ruolo importante nel mondo, siamo il sale per condire la terra e, proprio come nell’antichità, unica fonte di sapidità per questo mondo.
C’era però una parte che aveva perduto la sua salinità a causa di possibili contaminazioni con il terreno oppure in seguito ad esposizione alle piogge.
Per questo dobbiamo preservare il nostro “sapore”, lontano da possibili contaminazioni o impurità per non perdere la nostra primaria, unica e speciale funzione. Ce lo dice anche la Parola di Dio: “Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Mat. 5:13).
Questo sale non poteva riacquistare il suo sapore e, come
(silvana maddaluno)
Il sale, in particolare, veniva raccolto nelle zone del Mar Morto: da qui, una parte del materiale estratto veniva utilizzato per salare e cucinare.
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Quel sale veniva quindi raccolto e conservato nel tempio di Gerusalemme dove era sparso nei suoi cortili sui pavimenti di marmo come antiscivolo quando le piogge li rendevano sdrucciolevoli.
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Webzone Ask.fm: “Qui le domande le faccio io!” “Si ma… io chi?” È inutile che guardate per aria e fate i finti tonti, sapete benissimo cos’è Ask.fm. Ok, va bene, va bene: per chi non lo sapesse, è un social network che ha fatto molto parlare di sè negli ultimi anni. Funziona così: ti iscrivi al sito, crei il tuo profilo e aspetti che qualcuno ti faccia una domanda alla quale rispondere. E sarebbe tutto normale fin qui, se non fosse per il fatto che gli utenti possono contattarti in forma anonima e i casi di suicidio per cyberbullismo ormai non si contano più. Ovviamente Ask.fm
è solo l’esempio più famoso; esistono molti altri social e app per smartphone che consentono di interagire in forma anonima con altri utenti. Allora perché ci si iscrive a questi siti? Ammettiamolo: avere una pagina dove le persone ci fanno domande sulla nostra vita privata ci fa sentire come VIP che devono soddisfare le curiosità dei propri fan. Sembra stupido, ma è eccitante. Talmente eccitante che alcuni utenti hanno dichiarato
di essersi disconnessi da Ask.fm, perché ne erano diventati dipendenti. Forse, però, l’aspetto più attraente di questi social è l’anonimato. Alcuni parlano con sconosciuti perché si sentono soli o per fare nuove conoscenze, altri chiedono addirittura consigli a persone che non conoscono. Questo perché abbiamo paura di fare domande, su certi argomenti, a persone che conosciamo. Diciamo tra noi e noi: “Cosa penserà di me?”. Se ti senti solo, o hai consiglio su una ti vergogni, sappi che cura di te “come la
bisogno di un situazione della quale Gesù vuole prendersi chioccia fa con i suoi
pulcini”. Vuole proteggerti dai pericoli ed essere l’amico sui cui puoi contare. Vuole ascoltarti, senza giudicare, e vuole darti i consigli di cui hai bisogno per evitare che tu ti possa trovare in situazioni spiacevoli. Prega, leggi la Bibbia, e scoprirai che Dio è una Persona reale. Gesù ti darà anche delle persone con le quali poter parlare di qualsiasi cosa e che possono consigliarti secondo il Suo volere. O forse, se guardi bene, già te le ha date e non te ne sei accorto! (jonathan ascione e gabriele ascione)
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MEDITANDO...
...e tu, chi dici che io sia?
“Poi
Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente»” (Matteo 16:13-16) Quante volte a scuola durante un’interrogazione ci hanno chiesto di parlare di qualcuno o qualcosa. Domande del tipo: “Parlami di Napoleone” o “Parlami del Teorema di Pitagora”. Spesso, quando non sapevamo bene l’argomento cominciavamo a divagare prendendola alla larga o cercando di mettere insieme quante più nozioni possibili. In effetti la domanda stessa, quel “parlami”, ci autorizzava implicitamente a sputare fuori tutto quello che sapevamo (o che non sapevamo), perché è impersonale, non interessata a chi la si rivolge. Gesù un giorno interrogò i discepoli... ma la Sua domanda non fu semplicemente: “Parlate di me, dite un po’ quello che sapete”. Era ben diversa. Egli, inizialmente, la prende da lontano: “La gente chi dice che io sia?”. E qui le risposte più disparate... a una domanda diretta non si può improvvisare, e viene fuori tutto quello che non si sa. Giovanni Battista, Elia, Geremia, uno dei profeti... tutte persone che in un modo o nell’altro c’entrano con Gesù ma non sono Lui. La risposta è sbagliata! Poi Gesù arriva al dunque... “Voi chi dite che io sia?”. A Gesù interessava mettere in luce ciò che gli apostoli avevano in cuore. “Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio” fu la risposta di Pietro. La domanda di Gesù ha un effetto straordinario, una rivelazione che è il fondamento della Chiesa, come il Signore dirà poco dopo. La risposta è esatta! Gesù ti fa una domanda. Ti mette in difficoltà. Egli vuole proprio che venga fuori tutto quello che non sai, che non hai capito di Lui. Vuole che tu possa renderti conto della realtà, che ti fermi a riflettere un po’. La tua risposta è importante e accertati bene di pensare prima di rispondere; quanto più sarai onesto, tanto più Egli potrà operare in tuo favore. “... e tu chi dici che io sia?”. (vincenzo borrelli)
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UN LIBRO ALLA VOLTA
Chris Poblete - I due timori: santità e paura
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ggi la maggior parte di noi credenti afferma di amare Dio. Ma quanti di noi temono Dio? Ecco, a volte capita: a un certo punto ci dimentichiamo di chi è Dio. Egli è il Creatore, il Salvatore, Colui che controlla qualsiasi cosa. Qualsiasi, anche la nostra vita. Ma spesso mettiamo Dio da parte pensando e agendo umanamente, ed è proprio questa fiducia che riponiamo in noi stessi e nell’uomo che ci fa cadere, che ci espone alla tentazione, che ci induce anche a peccare disubbidendo a Dio.
Nel libro “I due timori Santità e paura” l’autore, Chris Poblete, attraverso il racconto della sua testimonianza e dell’analisi di alcune storie e passi biblici, spiega cos’è e qual è il giusto timore di Dio. Se sei credente, leggilo perché: oggi molti di noi credenti affermano di amare e temere Dio, ma siamo realmente consapevoli di cosa significhi temere Dio? Temere vuol dire “avere paura di qualcosa o di qualcuno”. Lo scrittore ci vuol far comprendere, attraverso la lettura, che aver timore di Dio non significa aver paura di Dio, ma riconoscere che Egli è superiore a noi. Quindi è opportuno ricordare le parole del salmista “... unisci il mio cuore al timore del tuo nome” (Sal. 86:11), affinchè possiamo realizzare ogni giorno la presenza del Signore nella nostra vita. Temere, dunque, vuol dire essere ubbidienti a Dio. Uno degli obiettivi dell’autore è quello di farci riflettere su come noi ci poniamo dinanzi al Signore. Se non sei credente, leggilo perché: questo libro può aiutarti a comprendere chi è realmente Dio, può seriamente aiutarti a smettere di vederLo come un “tiranno”, cosa che capita spesso tra noi adolescenti, una visione che forse è anche la causa per la quale non hai ancora accettato Dio nella tua vita e continui a cercare nel mondo o nell’uomo qualcosa che colmi questa assenza che c’è dentro di te. Nei vari capitoli veniamo messi davanti a domande diverse e interessanti, come: “Chi è il tuo Signore?”, “Come possiamo essere al sicuro?” e “Di chi altro hai bisogno?”. Leggilo, perché ci sono tante altre domande e la strada tracciata verso la risposta: la Parola di Dio. (ruben pezzella)
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S E N M E R S I DAN B T H G I L E H T E WHER L’autore
di questo cantico, Dan Bremnes, cantautore cristiano canadese, in questo brano racconta la sua testimonianza di “ragazzo di chiesa”, educato dagli insegnamenti del Vangelo e cresciuto con i preziosi consigli della Parola di Dio. Gli veniva inculcato che solo con Gesù l’uomo è in grado di condurre una vita felice e trovare salvezza, amore e pace. Queste parole producevano in lui una fede impavida, una sicurezza costruita su principi vissuti da altri intorno, costruita su esperienze altrui che dimostravano la veracità di tali insegnamenti. L’autore, però, credeva che una conoscenza passiva della Parola di Dio e una fede mal riposta e non vissuta bastassero a comparire dinanzi a Dio a posto e senza macchia. Il ragazzo sapeva che il mondo era un luogo difficile ed ostile, ma più viveva in esso più si rendeva conto di quanto fosse dura sopravvivere e di quanto una
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religione fosse uno scudo fragile ed inutile contro le delusioni, le incomprensioni e le sofferenze.
La sua vita si riempiva di dolori, di ingiustizie e fallimenti. Tutto non faceva che sembrargli sempre più buio e cupo aumentando il suo bisogno di luce. Ma nella sua disperazione egli gridò: ”Oh Dio, vieni in fretta! Solo tu puoi salvarmi!”. Se brancoli nel buio, se ti senti perso in un mondo confuso, se sei deluso in tutte le aspettative, sull’orlo di un precipizio, indifeso, anche tu, allora, fa’ la tua semplice preghiera! Anche tu così potrai conoscere Gesù come il Tuo Salvatore e non quello di qualcun altro. Anche tu potrai vivere quella fede viva prodotta dalla Parola di Dio che diventerà per te una luce sul tuo cammino. Gesù curerà ogni ferita, fascerà il tuo cuore spezzato, sarà con te ovunque andrai. Egli ti promette che non ti lascerà e non ti abbandonerà e potrai dire come il salmista:” Il SIGNORE è la mia ròcca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio” (Sal. 18:2). (ilaria maddaluno, andrea e cristina esposito)
This is me Grew up in church Raised on the gospel trained in the word Had a faith so fearless thought it was all I needed But life hit me hard More than I planned It knocked me down Like an avalanche On the edge of hopeless I called you from the darkness
Only You can save me And lead me where the light is There’s no hurt No scar or bruise There’s not a wound Too deep for You ‘Cause You’re everything You say you are You’re bigger than a broken heart So hear me now, hear me now, I’m calling CHOIR: God, come quickly...
CHOIR: God, come quickly Only You can save me Will You lead me where the light is God be with me Don’t know where I’m going Will You lead me where the light is I’ve been living in the dark I’ve been looking for daylight, You’re my daylight So God, come quickly
BRIDGE: When I’m lost in the night When I’m losing the fight Lead me where the light is When the tears fill my eyes When the hope’s hard to find Lead me where the light is CHOIR: God, come quickly...
Questo sono io Sono cresciuto in chiesa. Sono cresciuto col Vangelo, Addestrato nella Parola. Avevo una fede così impavida, Pensavo che bastasse questo La vita mi colpì duramente Più di quanto io avessi pianificato. Mi atterrò Come una valanga. Sull’orlo della disperazione Ti ho chiamato dall’oscurità.
Solo Tu puoi salvarmi E guidarmi dove c’è la luce! Non c’è nessun dolore Nessuna cicatrice o livido, Non c’è nessuna ferita, Troppo profonda per Te. Perché Tu sei tutto ciò Che dici di essere, Tu sei più grande di un cuore spezzato. Quindi ascoltami ora, ascoltami ora, Ti sto chiamando. CORO: …
CORO: Oh Dio, vieni in fretta! Solo Tu puoi salvarmi Mi guiderai dove c’è la luce? Dio sii con me! Non so dove sto andando! Mi guiderai dove c’è la luce? Ho vissuto nel buio, Ho cercato la luce, Tu sei la mia luce… Quindi Dio, vieni in fretta
BRIDGE: Quando sono perso nella notte Quando sto perdendo la battaglia Guidami dove c’è la luce Quando le lacrime riempiono i miei occhi Quando la speranza è difficile da trovare Guidami dove c’è la luce. CORO: …
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Q &A uestions
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è possibile ritornare
Q
o r t e i d n I
NEL TEMPO?
uante volte te lo sei chiesto e quante volte avresti voluto farlo?
Viaggiare nel tempo è uno dei sogni dell’Umanità. Tornare indietro per scoprire cosa è davvero accaduto nel nostro passato, magari cambiarlo conoscendo le conseguenze: chi non ci ha pensato almeno una volta? Alzi la mano chi non ha mai detto: “Ah, come vorrei tornare indietro” quando in seguito ad una decisone che si è poi rivelata sbagliata, abbiamo subito nefaste conseguenze perché magari agendo d’istinto non abbiamo ragionato. Sapete, (e se non lo sapete ve lo dico adesso), anche io ho avuto la vostra età e questo atteggiamento è tipico di
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questa fase della vita dove vogliamo tutto subito, senza aspettare, vogliamo bruciare le tappe e correre contro il tempo senza pensare al “dopo”. Ma questo atteggiamento è davvero sempre corretto?
il logorante desiderio di tornare indietro, e logora ancor di più la consapevolezza che “ormai è troppo tardi”, che quella è la strada che abbiamo intrapreso e non è possibile tornare indietro.
Vogliamo vedere insieme cosa dice la Bibbia a riguardo?
Accade spesso, molto più di quanto possiamo immaginare, forse anche in questo momento stai pensando e ripensando a come poter tornare indietro per non ripetere più quell’esperienza o per non subirne le conseguenze. “Quindi”, penserai, “la frittata è fatta, non posso più tornare indietro? La mia vita deve andare così?”.
“Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo” (Eccl. 3:1). Ancora una volta la semplicità della Bibbia è disarmante. “A tutto c’è un tempo”. Già questo dovrebbe bastarci, dovrebbe farci comprendere che non c’è la necessità di correre, di affrettare le cose. Quando in seguito a delle pesanti sconfitte ci ritroviamo a fermarci un attimo, ci invade
In realtà una risposta non posso dartela, perché tutto dipende da te. In che senso, dici? Leggi cosa disse Gesù a Nicodemo: “Gesù gli rispose:
«In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?»” (Giov. 3: 3, 4). In questo brano troviamo un dottore della legge di quel tempo. Nonostante la sua cultura, il suo “mestiere”, però, va da Gesù perché riconosce che nessuno può fare determinate cose se non Colui che viene da Dio. E Gesù sembra quasi dargli una risposta senza senso: “se non nasci di nuovo…”. La risposta di Nicodemo è istintiva, il ragionamento umano è logico e non fa una piega: che cosa può voler mai dire “nascere di nuovo?”. Devi in realtà chiederti: ma cosa voleva dire Gesù? Aveva già scoperto la formula per viaggiare nel tempo e tornare indietro? In un certo senso si.
nuove” (2Cor. 5:17). Ecco la soluzione! Vuoi tornare indietro nel tempo? Vuoi diventare una nuova persona e non sai come fare? La Bibbia pensa a tutto! “... «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?»... Gesù, guardatolo, l’amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va’, vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi»” (Mar. 10: 17, 21). Qui Gesù parla ad un giovane ricco il quale sa che non è necessario essere un bravo ragazzo per andare in cielo e chiede a Lui un consiglio su cosa fare. La risposta di Gesù è semplice e sembra anche provocatoria, in effetti lo è. Gesù in quel momento non si riferiva davvero alle ricchezze ma aveva guardato al cuore di quel ragazzo e aveva visto a quello a cui davvero teneva. Ora la domanda che devi porti è questa: Vuoi davvero diventare una nuova persona? Lascia tutto ai piedi di Gesù, tutto quello che pensi faccia bene alla tua vita ma che in realtà bene non fa, tutto quello a cui tieni veramente. Fai spazio a Lui, Egli trasformerà tutto, renderà tutto nuovo e tu potrai tornare indietro nel tempo, sì, indieto, e nascere di nuovo. Dio ti benedica!
Paolo scrisse: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate
(daniele petricciuolo)
QR-CODE
Quello di cui parla Gesù è un viaggio nel tempo spirituale, la nuova nascita è metafora della salvezza, della conversione, del cambiamento totale e radicale di tutto l’essere interiore. Essa ti cambia la vita e ti trasforma in una nuova persona con altri desideri, altri scopi da raggiungere.
Questo quadratino bianco e nero si chiama Qr-code, ed è una specie di codice a barre che, una volta letto con la fotocamera del nostro smartphone, ci porta ad una risorsa di internet. Per usarlo, basta scaricare una delle migliaia di app per leggere i Qr code (cercate “Qr reader” per trovarle), aprire l’applicazione e posizionare la fotocamera su questo quadratino. Se siamo connessi ad internet, l’app ci porterà direttamente alla pagina web collegata al Qr-code. Che aspettate? Provatelo! WindSeekers Magazine
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UN FILM ALLA VOLTA The Gospel è un film statunitense del 2005 scritto e diretto da Rob Hardy. I protagonisti sono Boris Kodjoe e Idris Elba che interpretano rispettivamente David Taylor e Charles Frank. Il giovane David, figlio di un pastore, e il suo migliore amico Charles sono pronti a dedicare la loro vita al Signore. Un giorno, però, in seguito ad un tragico avvenimento David decide di abbandonare la città, la chiesa e gli amici e vivere le sue esperienze nel mondo. Dopo diversi anni, in seguito ad una sconvolgente telefonata ritorna a casa. Una volta arrivato, scopre che la chiesa costruita da suo padre sta vivendo forti disagi e rischia di essere chiusa. Negli anni trascorsi nel mondo è riuscito ad intraprendere un carriera come cantante e, per senso del dovere, prende la decisione di aiutare la comunità nella quale è cresciuto, cantando nel coro e organizzando alcune esibizioni di beneficenza. Nel frattempo, a Charles viene affidato il ruolo di pastore della comunità, ma a causa di problemi familiari che lo affliggono da tempo e dal ruolo assegnatogli, dà spazio all’esaltazione personale e dimentica quella che è la visione di Dio. Il Signore però ha un piano per la loro vita. Un momento: a questo punto vi starete sicuramente chiedendo
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perché vi stiamo proponendo questo film! Ed eccovi accontentati… a volte, anche quando siamo in grado di distinguere il bene dal male, decidiamo di intraprendere una strada tutta nostra e allontanarci dalle vie del Signore fino a quando non tocchiamo il fondo e sentiamo il bisogno di ritornare a casa. La storia di questi due ragazzi ci ricorda che esistono due tipi di allontanamento, uno “palese”, che ci vede lontani non solo da Dio ma anche dalla comunità come è successo a David, e uno “nascosto” dove magari smettiamo di leggere la Bibbia, pregare e avere comunione con il Signore pur restando fra i banchi di chiesa, come accade a Charles. Il loro allontanarsi è dovuto a delle tempeste che si sono scatenate nella loro vita, ma noi, anche nella tempesta dobbiamo ricordare sempre che nulla avviene per caso e che Dio è con noi in ogni momento. E come dice la Sua Parola: “Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (Rom. 8:28). (ylenia capricano e daniela morra)
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Lo sapevi che? •
mici lettori bentornati. Oggi mi pongo l’obiettivo di impressionarvi… non preoccupatevi, non parlerò di cose complesse come nel numero precedente, ma solo di enormi velocità…
Rotazione della terra rispetto al sole 106mila km/h circa; • Rotazione della terra rispetto al centro della via lattea 792mila km/h;
Partiamo col dire che quando il mio professore di fisica del primo anno di
Vorrei rendere solo per un momento meglio
superiori ci spiegò questa curiosità, partì dicendo: “Immaginatevi un pullman spiaccicato in un muro che a sua volta si è spiaccicato in qualcos’altro, e quel qualcos’altro in qualcos’altro” (perdonate la ripetizione) e così via; in parole povere il mio professore disse semplicemente che se una di queste velocità si fosse stoppata anche per un solo attimo non ci sarebbe stata nemmeno più la polvere di noi!
l’idea di ciò che accadrebbe se la terra non girasse più sul proprio asse. Degli scienziati attraverso dei simulatori hanno scoperto che se accadesse una cosa del genere sarebbe una catastrofe… si formerebbero due enormi oceani uno al Polo Nord e uno al Polo Sud rimanendo un’enorme striscia di terra centrale… di Napoli non resterebbe che acqua!
Ovviamente fu molto confortante sapere questo (risata isterica).
Davanti a queste velocità sproporzionate Dio non si fermò…
Giusto per darvi un’idea leggermente più chiara di queste velocità vi dirò solo i loro valori: •
Rotazione della terra sul suo asse dai 1073km/h a 1670km/h (relativo a dove si misura);
In Giosuè 10:12-15 noi troviamo scritto che Dio concesse a Giosuè che il sole si fermasse e che il giorno durasse molto più del normale per vincere la battaglia, perché Dio combatteva per Israele. Dio può fare qualsiasi cosa! (joshua franciosa) WindSeekers Magazine
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la mia RstCorAiaN. . DO LA FELICITÀ
RICE I
n queste poche righe, con la guida dello Spirito Santo, vorrei poter riuscire a raccontare il grande miracolo che Gesù ha fatto nella mia vita, trasformandola radicalmente e rendendola più bella di prima.
Mi chiamo Raffaele, ho 22 anni, non sono nato in una famiglia di fede evangelica: sapevo che esisteva Dio, che Dio aveva creato tutto, ma niente di più, anche perché non ne ero interessato. Ero un ragazzo vivace ed ero innamorato del calcio: sono un ex giocatore, il mio sogno era quello di arrivare in categorie alte e di avere successo. Ero convinto di raggiungere quell’obiettivo. Così sono andato avanti per la mia strada. All’età di 10 anni mi invitarono alla scuola domenicale: è lì che ho imparato chi è Gesù, cosa ha fatto per me, che cosa fosse il peccato. La cosa che mi colpì maggiormente fu il “concetto” di salvezza, il fatto che dovessi essere salvato se avessi voluto un giorno andare in cielo. Quelle nozioni, però, rimasero pura teoria: anni dopo il Signore fece un’opera nella vita di mia mamma, trasformandola completamente mentre io al contrario decisi di non credere e di divertirmi nel mondo
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frequentando persone e coltivando amicizie che mi portarono a essere un ragazzo arrogante, presuntuoso, bugiardo, violento. Divenni schiavo di passioni smodate, mi piaceva far soffrire le ragazze, mi ero trasformato in un vero mostro. Intorno ai 17 anni andai a vivere da solo: una società di calcio di Frosinone era interessata a me. Non potete immaginare la mia felicità: il mio primo contratto, il mio primo stipendio. Il mio sogno si stava avverando, ero sulla strada giusta. Tutto andava per verso giusto, la gente mi innalzava, i giornali mi dedicavano spazio e attenzioni. Pensavo di essere felice, lo sembravo, ma l’altra faccia della medagia era questa: vivevo una vita disordinata, la sera andavo in giro per locali e ben presto cominciai ad abusare di bevande alcoliche. Desideravo sempre alle stesse cose e spendevo tutti i miei soldi nel gioco d’azzardo fino a rimanere senza risorse.
vestire, la mia vita. Ero un’altra persona e sentivo una gioia dentro di me che mi appagava e che mi faceva sentire per la prima volta veramente completo. Da lì il Signore ha messo nel mio cuore il desiderio di servirLo, di osservare i Suoi comandamenti. Oggi posso dire che la vera gioia, la vera felicità, non si trovano nel mondo: quelle sono gioie momentanee, fugaci. La vera gioia si trova in Gesù, ed è una gioia che resta sempre e per sempre, anche nei momenti difficili. A Dio sia la gloria. (raffaele parentato)
Più passava il tempo e più quella felicità che pensavo di aver costruito svaniva: avevo tutto ma niente mi rendeva veramente felice. Sentivo un grande peso dentro di me e non riuscivo a capire cosa stesse accadendo nella mia vita, così caddi in una profonda depressione che mi impediva di fare qualsiasi cosa. Qualsiasi. Smisi di giocare. Decisi di andare via di là, di fare ritorno a casa e di cercare il Signore. Cominciai a farlo con tutto il mio cuore, il Signore mi fece capire che quel peso che mi schiacciava era il peso del peccato e che Lui mi voleva liberare. Chiesi perdono per tutti i miei peccati e il Signore sentì quella preghiera salvandomi e traformando ogni cosa: i miei pensieri, i miei modi di fare, il mio modo di
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- ‘O zio Abramo, ma che è stato? Staje preoccupato? - Non ti sei accorto di niente, Lot?
PERSONAGGI DELLA BIBBIA
- ‘E che cosa, ‘o zì? Ma che me vuo’ fa capì stammattin?
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- Non vedi quello che sta succedendo tra i nostri pastori? - Uaaaaaahhh, ‘o zì, tutto ‘o blocco, se tratta ‘e nù poco ‘e disturbata pe’ l’acqua... è cosa ‘e niente, so’ cose ’e uagliune! - Non sono cose da uagliune, Lot! Non voglio che ci sia lite tra di noi, ma di questo passo finiremo con il litigare davvero! - ‘O zì, ma overo staje facenno? Ma mò che avessa fa? Famme capì, c’amma spartere? - Guarda davanti a te, Lot. Se tu andrai a sinistra, io andrò a destra. Se tu vai a destra, io andrò a sinistra. Lot alzò gli occhi e scelse per sè l’intera pianura del Giordano, fertile ed irrigata, e giunse a piantare le sue tende fino a Sodoma. Leggendo il capitolo 13 della Genesi notiamo subito che, prima di questa separazione, quando Abramo e Lot tornano dall’Egitto, Abramo si ferma a Bethel, dove egli stesso aveva in precedenza costruito un altare, e invoca il nome dell’Eterno. Perché? Perché prima di ogni scelta guidata viene sempre la preghiera. Chi teme il Signore ha “paura” di fare scelte carnali. Lot purtroppo, in questa circostanza, non cammina per fede, ma per visione (la pianura fertile e irrigata). Facendo quella scelta, rinuncia alla compagnia di un uomo di DIO e finisce con il rinunciare alla guida di DIO stesso, dimentica che, senza Abramo, non sarebbe diventato così ricco, perché DIO era con Abramo. Se ti sei messo in cammino per la pianura fertile e irrigata, non arrivare a Sodoma, perché perderai tutto come Lot: torna da Gesù. (grazia sforza e raffaele parentato)
t o L e o m a r b A
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Cles-si-dra
Antico misuratore del trascorrere del tempo, formato da un vaso contenente acqua o sabbia, che può gradatamente vuotarsi in un altro vaso identico; la valutazione del tempo trascorso si ricava dall’abbassamento del livello nel vaso superiore, oppure dalla quantità di liquido o sabbia affluita nel vaso inferiore. Al completo svuotarsi del vaso superiore corrisponde un dato intervallo di tempo e si può dare inizio a un analogo intervallo capovolgendo la clessidra. (Dizionario delle Scienze Fisiche Treccani) È sempre stato il misuratore del tempo per eccellenza, forse perché è l’unico che riesce in modo chiaro e inequivocabile a mostrare sia lo scorrere del tempo che il suo esaurirsi. Prima o poi la sabbia (o anche l’acqua) che, senza interrompersi mai, scorre dall’uno all’altro contenitore, terminerà e allora il tempo per cui essa è stata scelta quale strumento di misura sarà definitivamente esaurito e non potrà più essere recuperato. Nulla più della clessidra può aiutarci a capire quanto breve sia la nostra vita e quanto sia importante usare ogni attimo di questa nel modo migliore, cercando non solo di vivere al meglio il tempo che ci rimane ma anche preparandoci a quando essa sarà capovolta e, terminata la nostra vita terrena, inizierà quella eterna col nostro Signore. L’Ecclesiaste avverte: “Rallégrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi... Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza...” (Eccl. 12:1-3). Quanto è breve il tempo… tanto breve da durare la misura di pochi granelli di sabbia. Usiamolo nel modo giusto, onorando Dio e impegnandoci a vivere una vita consacrata a Lui. Questo ci darà la gioia, un giorno, di poter vivere con Lui per l’eternità, e nessun granello di sabbia potrà più separarci dalla Sua presenza. (simone e mattia franciosa)
L’IMMAGINE - LA CLESSIDRA
[Derivato del lat. Clepsydra, dal gr. Klepsydra, composto da klépto “portare via” e ydra “acqua”]
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GAME TIME
a cura di emanuele salomone
DEFINIZIONI 9
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2.
Straripi pure il fiume, esso non trema; rimane calmo, anche se avesse un Giordano alla gola. (Gb. 40:23)
3.
Dio non lo può fare (Num. 23:19)
4.
Lo è Dio (1Cor. 1:9)
5.
Ha dato se stesso per i nostri peccati (Gal. 1:4)
6.
Fallo con il cuore (Rom. 10:9, 10)
7.
Dobbiamo farlo anche noi, come Dio lo ha fatto per noi (Col. 3:13)
8.
Lo sarà chi avrà perseverato fino alla fine (Mt. 24:13)
9.
Dobbiamo sempre esserlo (1Tess. 5:16)
10.
“Così sia” in ebraico
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È nato per essere un fratello nella sventura (Pr. 17:17)
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Soluzione “Un versetto dei Proverbi”
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To ien’a mmente
La Bacheca delle cose da ricordare
dal 16 al 19 settembre Settimana di Culti Evangelistici domenica 20 settembre Culto di Battesimi domenica 27 settembre Culto di Santa Cena domenica 4 ottobre Culto delle Famiglie WindSeekers Magazine
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LA NOSTRA STORIA L
a storia di una comunità è la storia di ogni uomo e di ogni donna che ne fa parte. Ogni storia è una goccia di memoria, un filo nel telaio di Dio che tesse la tela del tutto. La nostra storia non è fatta di date e ricorrenze. La nostra storia è scandita da conversioni e anime portate al Signore in un percorso di luce che arriva fino a noi e che va oltre noi. Ed è per questo che per raccontare della nostra comunità abbiamo voluto tuffarci nei ricordi dei singoli, di chi ha vissuto la nascita della nostra comunità, sentendo dalla loro voce come la mano di Dio ha operato nella nostra città e nelle loro vite. Alle voci di questi fratelli e sorelle in Cristo, dal prossimo numero di questo magazine, sarà affidato il racconto de LA NOSTRA STORIA...
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