PASSIONE FINANZA: la famiglia Cardone di Azimut, il corso di trading online di Directa in Banca Ipibi, la costruzione della rendita pensionistica con Zeygos
Anno VII Numero 2 - MARZO / APRILE 2012
CONAD ADRIATICO
Bilancio in crescita aspettando l’assemblea
DINO CARDONE
Il decano dei Promotori finanziari d’Abruzzo
DARIO PILLA
Vittorio
FESTA Il vino abruzzese torna alle Origini SPECIALE VINITALY E SOL E poi Silvio Maresca del gruppo alberghiero Bluserena, l’azienda agricola della famiglia Del Proposto, i Fratelli Buccella con i materiali per le infrastrutture e l’edilizia civile, lo studio a Teramo dell’avvocato Sergio Quirino Valente, il seminario di lean thinking di Galgano e Confindustria Pescara, lo Spazio Di Paolo per la comunicazione di food, arte e design
Direttore generale del Gruppo Tercas
ROBERTO ZECCHINO
La stanza del manager
SOMMARIO
14
DIRETTORE RESPONSABILE Donato Parete VICEDIRETTORE Loris Di Giovanni CAPOREDATTORE ANDREA BEATO
30
REDAZIONE Elena Prizzi Rosella Ciampoli Daniele Marsili (grafica) Matteo Francavillese (foto)
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HANNO COLLABORATO Maurizio O. Delfino Lorenzo Dolce Roberta Villini Antonio Paolini Marzia Aquilio Paolo Belvederesi Massimo Foglia Antonio Iacone Giuseppe Fioritoni Gianni Scassa Igor Fantini Valerio Simeone Florio Corneli Generoso D’Agnese Isabella Pennoni Emanuela Scarfone Andrea Sisti
36 73
SEGRETERIA DI REDAZIONE Esilde Collini STAMPA Printer Group Italia S.r.l. Abruzzo Magazine Periodico Bimestrale Registrazione del Tribunale di Pescara n. 3 del 01/02/10 Editore VACANZECULTURA.IT Redazione, direzione, sede legale, amministrazione e abbonamenti Via Carlo Poerio n. 3 65122 Pescara Tel. 085 799 81 90 redazione@abruzzomagazine.it Anno VII Numero 2 (nuova edizione) Marzo / Aprile 2012
Editoriale 9 La responsabilità della finanza 10 Press room
Cover Story
Abruzzo Magazine è un marchio registrato di proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio. Il numero è stato chiuso in redazione il 30/03/12 e tirato in 22.300 copie.
Imprese 20 24 28 30
Buccella Rappresentanze Conad Adriatico Del Proposto Bluserena
6 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
Il punto di vista 55 Maurizio O. Delfino
Abruzzesi nel mondo 56 Rosanna Di Michele
Fiere 60 La Molisana, Faber
Prodotto
Istituzioni 62 Antonio Del Corvo
Banche 34 Dario Pilla, Tercas
Passione Finanza 36 Dino Cardone 40 Directa in Banca Ipibi 44 Zeygos, seminario a Pescara
Professionisti www.abruzzomagazine.it
L'advertising in Abruzzo 50 Spazio Di Paolo
14 Vittorio Festa, Origini
32 Confetture D'Alessandro La foto di copertina è di Matteo Francavillese
La stanza del manager 48 Roberto Zecchino, Bosch Italia
46 L'Avvocato Valente
65 66 69 70
Agricoltura 98 Il Psr Abruzzo
Marketing territoriale 100 Aeroporto d'Abruzzo
Personaggi 102 Claudio D'Amario
Abruzzo no profit 104 Iacone e Fioritoni 106 Agbe
Associazioni 110 Aidp 2020
Abruzzo e golf
Eventi
112 Lezione e agenda tornei
Valter Armellani, Ance Quale futuro per i giovani Galgano Lean thinking
114 La Griglia di Casa Nostra
L'agrosostenibilità
Speciale 73 Speciale Vinitaly 2012 93 Speciale Sol 2012
Abbiamo Cenato per voi
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vasto - Piazza Rossetti, 35 Tel. 0873/378800 teramo - P.zza Martiri della Libertà, 34 Tel. 0861/248826 giulianova - Piazza Roma, 26 Tel. 085/8004088
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EDITORIALE
La responsabilità della finanza Tutti abbiamo dovuto digerire subprime e cds, arrivando a sfiorare simpatia per Occupy Wall Street. Ma la finanza non è il male. Gestire e investire il risparmio è un dovere e una responsabilità. Abruzzo Magazine ha deciso di occuparsene in modo approfondito nell’interesse dei lettori abruzzesi... di Donato Parete
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e were soldiers once, and young. È un verso struggente che commuove. Anche l’orrore delle guerra è ripercorso con la dolcezza e la nostalgia della fugacità dell’essere stati giovani un tempo. Deve averlo pensato Spielberg che ne fece l’ispirazione per la serie militare, di successo in Usa, Band of brothers. Shakespeare come sempre in poche sillabe aveva condensato un intero moto dello spirito umano. E nell’anelito dei giovani c’è sempre il sublime. Anche nella rivolta planetaria contro la brutalità della finanza rapace, a parte il distinguo per la collusività pelosa degli irriducibili e attempati antisistema. Si chiede un mondo migliore. Ed è giusto ed è nel proprio interesse che le giovani generazioni chiedano che il futuro di tutti noi sia di non essere ”pupazzi” nelle mani delle grandi banche d’affari (“propri”, con la desinenza che sempre vi aggiungeva ironico Cuccia). “Pupazzi” (muppets) è il termine che ha usato per definire come vengono trattati i Clienti, sulla prima pagina del New York Times, Greg Smith, trader pentito della grande Goldman Sachs. È seguito terremoto mediatico internazionale sullo scandalo Wall Street, anche se un po’ ridimensionato dagli smaliziati commentatori Usa sia riguardo alla banalità delle rivelazioni di Smith, sia a minime cosiderazioni di ovvietà sui meccanismi dei mercati finanziari (è come stupirsi dell’esistenza di prostitute a Las Vegas, ha scritto qualcuno da quelle parti). In tutto questo spirare di venti, il rischio è sempre la tutt’erba un fascio, proprio in un momeno in cui, posta la indispensabilità della finanza come corretta e produttiva allocazione del denaro e del risparmio, gli scenari delle professionalità stanno cambiando, ed in meglio per il cittadino-risparmiatore. Vuoi per l’Ue, vuoi per la nuova Mifid, vuoi per l’evoluzione verso figure sempre più di Consulenza Finanziaria Indipendente piuttosto che di Collocatori di prodotti finanziari provenienti dalla propria struttura, Collocatori pagati a “retrocessione”, a “commissione”. Cioè come venditori di qualcosa, la cui commissione di vendita mal si concilia col dare priorità al vero interesse del migliore e duraturo risultato per il Cliente. Siamo pronti per cambiamenti di tale portata? Forse ancora no. Sono argomenti così vitali per ognuno dei nostri lettori che abbiamo deciso di inaugurare da questo numero una nuova rubrica, Passione Finanza, ricca
di pagine e ricca su ogni numero. Iniziamo dando la parola ad un vero decano, a pagina 36, un padre di tutti i Promotori finanziari d’Abruzzo, se è vero che Dino Cardone cominciava la sua carriera già a fine anni Sessanta a Pescara con Fideuram (ora con i suoi figli è ancora in prima linea in Azimut). Proseguiamo a pagina 40 con Banca Ipibi del gruppo Veneto Banca e con Directa, che organizzano insieme un corso a fine maggio sull’operatività diretta in Borsa e sulle tecniche di trading online. Infine a pagina 44 la consulenza finanziaria di Zeygos e l’altro evento, organizzato in collaborazione con Abruzzo Magazine, per metà giugno, con il seminario dedicato alla costruzione della propria rendita pensionistica. Una necessità, oggi, di tutti. Buona lettura.
MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 9
PRESS ROOM
Come cambiano la Fiat e i suoi operai PANORAMA INTERVISTA ANTONELLA DI NORO, ALLA SEVEL DI ATESSA (CHIETI) DA CINQUE ANNI Il mondo Fiat raccontato dal punto di vista di quattro operai di quattro diversi stabilimenti. E tra questi c’è anche Antonella Di Noro, ventinove anni di Paglieta (Chieti), due figlie e impiegata alla Sevel di Atessa (Chieti) dal 2006: «Qui in Abruzzo - dice a Panorama - si lavora a pieno ritmo, su tre turni e senza un’ora di cassa integrazione. Produciamo i furgoni Ducato (e anche i corrispettivi per Citroën e Peugeot, grazie a una joint-venture) in migliaia di versioni diverse e in centoventuno colori. Qualche anno fa ero di sinistra. Non mi sono mai iscritta a un sindacato. E, se ho un problema, vado dal capofficina. Cosi lo risolviamo insieme».
Acqua & Sapone si affida alle Veline e al Gabibbo Negli scorsi mesi Acqua & Sapone, la più grande catena della bellezza e dell’igiene, capace di offrire un servizio completo e di proprietà della famiglia Barbarossa, è stata protagonista in prima serata su Canale 5 con spot e televendite all’interno di Striscia la Notizia. Veline e Gabibbo si sono prestati per promuovere le offerte disponibili nei diversi punti vendita.
10 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
James Bond lascia Brioni. Ora il nuovo “sarto” sarà l’americano Tom Ford
Si è concluso l’accordo tra la griffe di Penne (Pescara) e l’agente segreto 007. Ora a vestirlo sarà il marchio americano Tom Ford. In tutti questi anni il sodalizio si era esclusivamente basato su un discorso di scelta qualitativa. E intanto sulla stampa nazionale ha ampio risalto la nuova campagna pubblicitaria di Brioni, che porta la firma del fotografo britannico Boo George e vede protagonista il capo dei servizi speciale della polizia di Oslo.
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PRESS ROOM
Sul Mondo Riccardo Toto, dopo Livingston, punta Valtur
Il pastificio abruzzese a lavoro DE CECCO PREPARA LA VIA ALTERNATIVA ALLA BORSA. L’INDISCREZIONE RIPORTATA DAL SOLE 24 ORE
A dicembre scorso, Riccardo Toto, figlio di Carlo, ex patron di Air One, ha comprato per un euro Livingston, compagnia area charter finita in default nell’autunno 2010. Ora ci potrebbe essere il bis, perché Toto junior vorrebbe far sua anche Valtur, storica azienda di villaggi e vacanze schiacciata dai debiti e ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.
Il congelamento dell’Ipo, prevista entro il 2012 e poi rinviata, ha creato qualche interrogativo tra i membri della famiglia De Cecco, l’impero della pasta in Abruzzo: con venti discendenti tra figli e cugini dei tre componenti del cda. Con la quotazione alcuni dei familiari puntavano a monetizzare le loro azioni. Ora, saltata la Borsa, tra i nodi da sciogliere restano i debiti per duecentosedici milioni di euro, alcuni contratti per acquisire la russa Pmk; e c’è il debito da cento milioni verso soci, non fruttifero di interessi, stretto al momento della riorganizzazione pre-Ipo.
Murphy&Nye sfida gli oceani con Giovanni Soldini per tre record mondiali
L’Università di Teramo su Italia Oggi e sul Sole 24 Ore Italia Oggi intervista Enzo Morelli, avvocato dei diritti sportivi e partner dello Studio Legale Morelli, che è anche docente a Teramo presso il corso di laurea in Management delle imprese sportive. L’università abruzzese, e in particolare la facoltà di Scienze della Comunicazione, vengono inoltre citati per il progetto Giornale in Ateneo, grazie al quale sono distribuiti gratuitamente Sole e Corriere della Sera.
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Murphy&Nye, il marchio del gruppo abruzzese Sixty, accompagna Giovanni Soldini in qualità di sponsor tecnico nell’importante conquista di tre record oceanici nel Nord Atlantico, ovvero attraversando le rotte da Cadice a San Salvador, da Miami a New York e da New York a Cap Lizard. Murphy&Nye ha selezionato tessuti e finiture più funzionali e adeguate al contesto abbinandoli ai colori più appropriati.
COVER STORY
Vittorio Festa, enologo e vicepresidente dell’associazione Origini, fotografato all’interno della bottaia di Marchesi de’ Cordano, a Loreto Aprutino (Pescara). Origini si basa su tre fondamenti: la cura della terra, della gente, condividere le risorse
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COVER STORY
IlVINO TROVAle
ORIGINI Un esempio di maturità e innovazione nel mondo vitivinicolo. Un progetto che viene dal nostro Abruzzo e vede trentadue aziende già coinvolte… di Lorenzo Dolce - foto di Matteo Francavillese
V
alorizzare i territori e in particolare i vigneti, promuovere il concetto di agricoltura ecosostenibile, la ricerca scientifica e la comunicazione, proporre strumenti dedicati alla conservazione, al restauro e al recupero degli insediamenti agricoli, con particolare attenzione alle tematiche sociali ed ambientali. È nata con questi presupposti e con questi obiettivi l’associazione Origini, che raccoglie trentadue produttori di vino, tra Abruzzo, Marche, Molise e Canada. L'associazione è stata costituita nell’aprile del 2011 per volontà di Vittorio Festa, che attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente, Donato De Simone (presidente), Giovanni De Lucia (segretario), Francesco Chiarieri, Nicola Jasci, Francesco D'Onofrio e Marenzo D'Onofrio. Enologo brillante, cono-
sciuto non solo in Italia, ma anche all'estero, è proprio Vittorio Festa uno dei protagonisti di questa avventura. «A partire dall’assunto che il territorio deve essere tutelato e salvaguardato - spiega Festa - l’attività di Origini si basa su tre fondamenti etici e politici: prendersi cura della terra, della gente, condividere le risorse. Le nostre ideologie si basano su un’etica della responsabilità, verso la natura e verso gli altri. Queste tre semplici e fondamentali regole sottolinea l’enologo - si sostengono a vicenda, l’una implicando l'altra». I principi ispiratori di Origini, d'altronde, sono i concetti di agricoltura civica - un'agricoltura basata sul coinvolgimento delle comunità locali, al fine di perseguire il bene comune - di permacoltura - un approccio che tiene in considerazione le attività e i bisogni degli esseri umani, cercando di conciliarli con quelli della natura, attraverso la costruzione di un equilibrio fra ambiente e ter-
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COVER STORY
ritori - e di agricoltura sostenibile. Un’agricoltura che sia economicamente vantaggiosa per gli agricoltori, rispettosa dell’ambiente e socialmente giusta, contribuendo a migliorare la qualità della vita degli stessi agricoltori, ma anche dell'intera società. «Chi si occupa di agricoltura sostenibile - spiega Festa - privilegia quei processi naturali che consentono di preservare l'ambiente, evitando, ad esempio, il ricorso a pratiche dannose per il suolo, a sostanze chimiche e utilizzando fonti energetiche rinnovabili. Quello dell'ecosostenibilità non è un tema che porta guadagno - prosegue - ma piuttosto una questione culturale e di finezza». Citando esempi virtuosi, come il caso emblematico di una cantina toscana totalmente ecosostenibile, Festa sottolinea che «in Abruzzo siamo gli unici a promuovere tematiche di questo tipo, da cui oggi non si può più prescindere». «Siamo convinti che sia fondamentale lavorare con la natura e non contro di essa spiega l’enologo abruzzese -. Dobbiamo compiere il minimo cambiamento per ottenere il massimo risultato, sfruttando le potenzialità di ogni singolo elemento e progettando sistemi che sfruttino le risorse presenti sul territorio». Nell’illustrare le molteplici attività dell’associazione, Festa si concentra sulle potenzialità del settore enologico, che «purtroppo - dice non è adeguato ai personaggi che ci sono in Abruzzo. Per la regione, l’agricoltura, con tutto il suo indotto, è un ambito importantissimo. Più in particolare - evidenzia - il vino e l’enologia, se ben gestiti, possono essere la locomotiva vincente per l'Abruzzo. Si parla spesso di numeri positivi in materia di export, ma le cifre attuali sono ancora minime rispetto al potenziale». Una crescita, in tal senso, potrebbe esserci anche dal punto di vista turistico, grazie alla presenza, su tutto il territorio, di strutture ad altissimo valore architettonico e storico. «Ci sono strutture meravigliose - afferma - grazie a cui è possibile anche offrire ospitalità ed accoglienza, in una logica di turismo legato all'enogastronomia». Per far capire come spesso la classe dirigente non comprenda quali siano queste potenzialità, Festa cita l'esempio di Ortona: «Si tratta di un’area che produce più di un milione di ettolitri di vino, ma quando si entra in città, in una delle rotatorie principali è stato posizionato un carro armato. In altre realtà, come ad esempio la Spagna sono stati realizzati grappoli stilizzati, con l’obiettivo di far comprendere la vocazione del territorio in questione. Siamo solo noi a far sì che il vino di-
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L’ASSOCIAZIONE ORIGINI IN SINTESI L'associazione è stata costituita nel 2011 per volontà di Vittorio Festa, Donato De Simone, Giovanni De Lucia, Francesco Chiarieri, Nicola Jasci, Francesco D'Onofrio e Marenzo D'Onofrio.
232.570 Quintali di uva prodotta (di cui biologica: 13.000 quintali) 186.056 Ettolitri di vino totale prodotto 1.789 Ettari Coltivati (di cui biologici: 100 ettari) 32 Aziende Associate
3
Aziende biologiche di cui una Carbon Footprint (impronta ecologica)
Vino imbottigliato: 35.560 ettolitri - bottiglie n°: 5.080.000 (di cui biologiche: 780.000 bottiglie) Vino commercializzato in altri formati (bag in box, pompa..): 29.440 ettolitri Vino commercializzato sfuso in cisterna: 121.056 ettolitri
venti simbolo del territorio, con le nostre forze e con i nostri soldi». A frenare la crescita e lo sviluppo, secondo Festa, contribuisce anche un’eccessiva burocrazia. Enologo da due generazioni, Vittorio Festa è ben consapevole di come il suo mestiere si sia enormemente evoluto negli anni, al fine di accompagnare le cantine in quel processo di crescita, che non deve essere solo di tipo economico, ma anche e so-
Enologo da due generazioni, Vittorio Festa è nato a Sulmona e vive attualmente a Francavilla al Mare (Chieti)
prattutto culturale. «L’enologo oggi deve avere qualcosa di più rispetto al passato: dalle competenze tecniche che consentono di andare concretamente tra le vigne, fino all’esperienza e alla professionalità in campo di marketing e di comunicazione, in modo da garantire ai produttori di vino un’assistenza completa, che li accompagni in un processo di crescita costante. Basta pensare che le cantine Jasci Donatello
COVER STORY
Nella foto di gruppo enologi e tecnici dell’associazione. Da sinistra Vittorio Festa, Luca Gaspari, Nicola Razzi, Giovanni De Lucia, Matteo Lupi e Saveria Rillo
DONATO DE SIMONE Nominato lo scorso anno alla guida dell’associazione Origini, che racchiude trentadue aziende vitivinicole
“
IL VINO E L’ENOLOGIA, SE BEN GESTITI, POSSONO ESSERE LA LOCOMOTIVA VINCENTE PER L’ABRUZZO.
IL TERRITORIO DEVE ESSERE TUTELATO E SALVAGUARDATO. L’ECOSOSTENIBILITÀ PUÒ PORTARE GUADAGNO.
VITTORIO FESTA, COME CAMBIA IL MESTIERE DELL’ENOLOGO «L’enologo oggi deve avere qualcosa di più rispetto al passato: dalle competenze tecniche che consentono di andare concretamente tra le vigne, fino all’esperienza in campo di marketing e di comunicazione». Così Vittorio Festa riassume le caratteristiche e l'evoluzione di un mestiere che per lui non rappresenta solo una professione, ma anche uno stile di vita. Enologo da due generazioni, Vittorio Festa è nato a Sulmona e vive attualmente a Francavilla al Mare
(Chieti). Suo padre era Carmine Festa, storico enologo della regione, conosciuto per aver contribuito alla creazione del movimento del vino in Abruzzo e, soprattutto, per essere stato uno dei fondatori del consorzio Citra. Fu una sua idea, ad esempio, l'iniziativa, portata avanti fino al 2001, di regalare mille bottiglie di vino all'autore del primo gol nel campionato di calcio di serie A. Tanti i calciatori premiati, tra cui Roberto Baggio e Francesco Totti. «Ho vagabondato tra diverse scuole - racconta Festa - mi sono spostato dal Piemonte alle Marche, per poi tornare in Abruzzo. Purtroppo ho perso presto mio padre, nel 1998, ma, fortunatamente, lo avevo affiancato parecchio nel lavoro, facendo una grande espe-
e Jasci & Marchesani, ovvero i più grandi produttori di biologico nel Centro-Sud Italia oggi producono 500mila bottiglie di vino, mentre al mio arrivo ne producevano 15mila. La nostra associazione non ha fini di lucro, ma opera avendo ben chiari gli obiettivi da raggiungere: solidarietà sociale e ricerca scientifica, volte alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio ambientale e culturale, con particolare attenzione alla viticoltura, al paesaggio agrario, alle tradizioni e ai mestieri contadini. Oggi più che mai, d'altronde, si sente il bisogno di abitare la natura e il pianeta in modo “leggero” e non invasivo. Non è più possibile rimandare interventi decisivi in una logica di tutela del territorio e delle sue creature. Ciò che ci ha spinto a costituire Origini è proprio l'amore per la natura e per i suoi frutti. Purtroppo, ci troviamo ogni giorno di fronte ad un mondo che necessita di essere salvato dal nostro bisogno di risorse: non possiamo continuare a produrre inquinamento, soddisfare la nostra fame di energia e materie prime al ritmo attuale. È necessario invertire la rotta». Originario di Sulmona e residente a Francavilla al Mare, Festa è figlio d'arte: suo padre, infatti, era Carmine Festa, storico enologo della regione, conosciuto per aver contribuito alla creazione del movimento del vino in Abruzzo e, soprattutto, per essere stato uno dei fondatori del consorzio Citra. Fu una sua idea, ad esempio, l'iniziativa, portata avanti fino al 2001, di regalare mille bottiglie di vino all’autore del primo gol nel campionato di calcio di serie A. Numerosi i calciatori premiati negli anni - tra gli altri anche Roberto Baggio e Francesco Totti - molti dei quali giunti perfino in Abruzzo per ritirare
rienza». Il successo arriva con una delle edizioni del Vinitaly di Verona: «Ho vinto due o tre medaglie - racconta - c'era stato un vero e proprio exploit della nostra regione. Ricordo ancora il titolo di uno degli articoli usciti sui quotidiani, “Gran Festa al Vinitaly'”». È nel 1987 che Vittorio inaugura il Centro Tecnico Enologico di Pescara, struttura che svolge attività di prova, tecnica enologica e legislativa e fornisce consulenza alle maggiori cantine abruzzesi. Nel suo tempo libero, non può fare a meno del mare, ama andare in bici e correre sulla spiaggia. «Oggi il mio soprannome ironico è “Santità” - racconta Festa perché a causa del tanto lavoro è sempre difficile rintracciarmi».
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COVER STORY
AGRICOLTURA SOSTENIBILE, CIVICA E PERMACOLTURA
Un’agricoltura che sia economicamente vantaggiosa per gli agricoltori, rispettosa dell’ambiente e socialmente giusta, contribuendo a migliorare la qualità della vita degli stessi agricoltori, ma anche dell’intera società: può essere riassunto così il concetto di agricoltura sostenibile, uno dei principi ispiratori dell’associazione Origini. Elementi che caratterizzano la filosofia dell’associazione sono anche i concetti di agricoltura civica, basata sul coinvolgimento delle comunità locali, al fine di perseguire il bene comune, e di permacoltura, un approccio che tiene in considerazione le attività e i bisogni degli esseri umani, cercando di conciliarli con quelli della natura, attraverso la costruzione di un equilibrio fra ambiente naturale e territori. «Chi si occupa di agricoltura sostenibile - spiega Vittorio Festa – privilegia tutti quei processi naturali che consentono di preservare l’ambiente, evitando, ad esempio, il ricorso a pratiche dannose per il suolo, a sostanze chimiche e utilizzando fonti energetiche rinnovabili. Quello dell’ecosostenibilità - aggiunge - non è un tema che porta guadagno immediato, ma piuttosto una questione culturale e di finezza. Se nel resto d'Italia sono diversi gli esempi di cantine virtuose, in Abruzzo siamo gli unici a promuovere tematiche di questo tipo, da cui oggi non si può più prescindere».
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Foto di gruppo al Vinitaly 2012 per parte dei produttori e dei tecnici che fanno parte dell’associazione Origini
il vino. Nel 1987 Vittorio inaugura il Centro Tecnico Enologico di Pescara, struttura che svolge attività di prova, tecnica enologica e legislativa, fornendo consulenze alle maggiori cantine abruzzesi. Il centro ha ottenuto, tra l'altro, l'accreditamento Accredia, istituto che valuta la competenza tecnica e l’idoneità professionale di laboratori e organismi, accertandone la conformità a regole obbligatorie e norme volontarie, per assicurare il valore e la credibilità delle certificazioni rilasciate. Dopo il successo ottenuto in occasione della scorsa edizione del Vinitaly di Verona, anche quest’anno l'associazione Origini ha partecipato, con grandi risultati, al Salone internazionale del vino e dei distillati, che si è svolto dal 25 al 28 marzo. Sedici in tutto le cantine presenti con il marchio dell'associazione. Il salone ha rappresentato un’occasione per far conoscere l’innovativa realtà di Origini e per stringere importanti relazioni. In particolare, l’associazione ha proposto strumenti, provvedimenti e politiche
che sostengano la viticoltura, con particolare attenzione alla produzione di vino di qualità, e l'attività agricola a basso impatto ambientale, in Abruzzo e nelle regioni limitrofe. Tra i progetti per il futuro, spiccano sicuramente la volontà di dar vita a corsi di formazione nelle scuole, al fine di trasmettere la passione per l’enologia e di far comprendere le potenzialità del settore ai più giovani. Non è da meno l’idea di creare un prodotto col marchio Origini. Intanto, vanno avanti i progetti avviati nei mesi scorsi e finalizzati alla penetrazione nei mercati esteri. L'associazione, nata grazie a poche aziende, oggi conta ben trentadue produttori, non solo nelle tre regioni di riferimento, ma anche all’estero. Fanno infatti parte di Origini due cantine canadesi: si tratta di Tenute Santarelli e della Fn Winery. Gli associati abruzzesi sono Marchesi De' Cordano di Villamagna, Cantina Sangro di Fossacesia, Azienda Agricola Belfiore di Loreto Aprutino, Fattoria Teatina di Chieti, Azienda Agricola Terzini di Toc-
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co da Casauria, Cantine Ciampoli di Ortona, Bio-Vitivinicola di Torano, La Cascina del Colle di Villamagna, Azienda Agrobiologica Jasci & Marchesani di Vasto, Società Agricola Chiarieri di Pianella, Eredi Legonziano di Lanciano, Rivomaris di Vasto, Azienda Agricola Jasci di Vasto, Cantina Bove di Avezzano, Tenuta dei Tigli di Casacanditella, Colle del Sole di Francavilla al Mare, Azienda Agricola Praesidium di Prezza, Cantine Dragani di Ortona, Vigneta Radica di Tollo, Colle Rotondo di Ofena, Azienda Agricola D'Onofrio di Villamagna, Palazzo Centofanti di Giuliano Teatino, Vini del Golfo di Vasto, Cantina Sociale di Ari, Cantina Sociale di Paglieta. Nelle Marche ci sono l’Azienda Agricola Centanni di Montefiore d'Aso (Ascoli Piceno), Tenuta Spinsanti di Camerano (Ancona), Cantine Marconi di San Marcello (Ancona) e Società Agricola Saputi di Colmurano (Macerata). In Molise, infine, c'è l'azienda Agricola Vitivinicola Cieri di Termoli (Campobasso).
Lo stand di Vittorio Festa e Origini che ha raggruppato le aziende protagoniste dell’associazione. Dalla fiera di Verona tanti contatti e un bilancio molto positivo
PRESENTI AL VINITALY 2012 Grande successo per lo stand di Vittorio Festa e Origini all’edizione 2012 del Vinitaly, che si è svolto a Verona a marzo. L'associazione abruzzese ha partecipato alla fiera con sedici cantine (Cantina Sangro, Azienda Jasci, Azienda Agricola Terzini, Marchesi de’Cordano, Cantina Ciampoli, Fattoria Teatina, Tenute Santarelli, Cantina Cieri, Palazzo Centofanti, Jasci & Marchesani, La Cascina del Colle, Cantina Bove, Azienda Marconi, Azienda Centanni, Azienda Saputi, Azienda Spinsanti). Il salone ha rappresentato un’occasione per far conoscere la realtà di Origini e per stringere importanti relazioni, anche con soggetti internazionali. In particolare, l'associazione ha proposto strumenti, provvedimenti e politiche che sostengano la viticoltura, con particolare attenzione alla produzione di vino di qualità, e l’attività agricola a basso impatto ambientale, in Abruzzo e nelle regioni limitrofe.
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IMPRESE
I top brand dell’edilizia, Buccella Rappresentanze
P
ur essendo giovanissima, nel giro di pochi mesi si è affermata notevolmente, tanto da divenire un importante punto di riferimento per moltissime imprese di costruzione, non solo in Abruzzo, ma in tutto il centro Italia. Grazie a contatti continui con le più importanti aziende operanti nel settore dell’edilizia, oggi è in grado di offrire soluzioni innovative per ogni tipo di cantiere. Questo e molto altro è Buccella Rappresentanze, ditta abruzzese che, in poco tempo, sta riuscendo a far parlare di sé, divenendo uno dei leader nel settore di riferimento. Buccella Rappresentanze nasce nel luglio del
Nell’ufficio appena inaugurato a Collecorvino, in provincia di Pescara, i materiali e le tecnologie migliori per grandi opere, edilizia infrastrutturale, edilizia civile… di Lorenzo Dolce
2010 da un’idea del titolare, Andrea Buccella, che, nonostante abbia solo trentasei anni, vanta una lunga esperienza nel campo dell’edilizia. È proprio grazie alle capacità e alla professionalità del fondatore se l’azienda è cresciuta rapidamente, offrendo i propri servizi ad ogni tipo di cliente, dalle grandi imprese impegnate
I fratelli Buccella: Andrea, titolare, e Roberta, responsabile amministrativa
nella realizzazione di imponenti infrastrutture in Italia e nel mondo, a quelle più piccole, operanti nel settore dell’edilizia residenziale. L'azienda ha sede in una moderna costruzione, in viale Italia, a Collecorvino, comune della provincia di Pescara conosciuto soprattutto per la produzione di un olio extravergine d'oliva di alta qualità. Buccella Rappresentanze, grazie anche ad una capillare rete di segnalatori e a continui contatti con le migliori aziende del settore edile in Italia e all'estero, opera non soltanto in Abruzzo, ma in tutto il centro Italia ed in particolare nel Lazio, nelle Marche, in Molise e in Umbria. Sono dodici, in tutto, i marchi rappresentati in esclusiva dall'azienda abruzzese nelle cinque regioni: Condor Group,
LA NUOVA ATTIVITÀ Buccella Rappresentanze nasce nel luglio del 2010 da un’idea del titolare, Andrea Buccella. A mandare avanti l'attività, che in pochi mesi si è affermata divenendo punto di riferimento del settore, contribuisce anche la sorella di Andrea, Roberta, che ricopre il ruolo di responsabile amministrativo. Solo dopo aver fatto una lunga esperienza, prima nella ditta di famiglia, la storica Fratelli Buccella di Collecorvino, e poi collaborando, un po' in tutta Italia, con grandi aziende, Andrea, oggi trentaseienne, decide di mettersi in proprio. Attualmente il titolare di Buccella Rappresentanze continua a collaborare anche con l'attività del padre e degli zii, una storica azienda, operante fin dagli anni '60 nel settore della produzione di manufatti per l'edilizia.
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Somma, Equiter, Tensacciai, Tesit, Teknowool, Tecna, Tecnored, Stars Stone, Kimia, Alpac e Blocchi Isotex. Per uno di essi, cioè Condor - da trent'anni uno dei protagonisti in Italia nella produzione e commercializzazione Il nuovissimo di casseforme ed impalcati ufficio di Buccella per l’edilizia - Buccella svolRappresenge attività di rappresentanza tanze in Viale non solo nelle regioni di rifeItalia 56 a Collecorvino rimento, ma in tutto il Paese. (Pescara). Dalla vendita di materiali ediTelefono li ed attrezzature innovative, 085.8208895 / Mobile quali ponteggi, casseforme, 335.5394983 puntelli, appoggi per viadotti, isolatori sismici, giunti di dilatazione, container, monoblocchi e guide, al noleggio; dalle consulenze tecniche per nuove realizzazioni ai business plan: sono molteplici i servizi offerti da Buccella Rappresentanze che riesce a soddisfare le esigenze di ogni tipo di cliente, garantendo un ottimo rapporto qualità-prezzo e offrendo un servizio innovativo e professionale. In poco più di un anno e mezzo di vita, l'azienda abruzzese è stata costantemente impegnata, non soltanto in attività relative all’edilizia privata e residenziale, ma soprattutto in lavori riguardanti grandi infrastrutture, in Italia e all'estero. Ne è esempio l'attività svolta nell'ambito della costruzione del Ponte del Mare di Pescara, che collega il lungomare Nord a quello Sud, attraversando il fiume cittadino. Aperto al pubblico nel dicem-
bre del 2009, con i suoi quattrocentosessantasei metri di lunghezza, è uno dei più grandi ponti ciclo-pedonali d'Europa. In particolare, Buccella Rappresentanze si è occupata dei ponteggi e della casseratura (il cassero è l'involucro in cui viene effettuato il getto di calcestruzzo, ndr) per la realizzazione dell'impalcato. In una logica di costante internazionalizzazione, un altro lavoro importante è stato svolto in Serbia, nell'ambito del ripristino della facciata del Parlamento di Belgrado, la cui costruzione risale agli inizi del secolo scorso. I ponteggi per la schermatura dell'imponente struttura sono stati forniti proprio dall'azienda abruzzese. Non è da meno l'attività svolta in occasione della ricostruzione del Ponte Ingotte a Campobasso, crollato, oltre vent’anni fa, a causa di una fra-
I MARCHI Sono dodici, in tutto, i marchi rappresentati da Buccella, in Abruzzo, Marche, Molise, Umbria e Lazio. Per uno di essi, inoltre, la società abruzzese svolge attività di rappresentanza in tutta Italia: si tratta della rinomata azienda Condor Group. Gli altri marchi trattati sono: Somma, Equiter, Tensacciai, Tesit, Teknowool, Tecna, Tecnored, Stars Stone, Kimia, Alpac e Blocchi Isotex.
La sede storica della Fratelli Buccella, azienda di famiglia che si trova a Collecorvino (Pescara), impegnata fin dagli anni Sessanta nella produzione di manufatti per il settore edile
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na. Buccella ha fornito i casseri per realizzare le pile e il materiale per l'isolamento sismico. Altro lavoro rilevante è stato quello svolto a Bazzano, frazione dell’Aquila, nell’ambito della realizzazione del depuratore a servizio del progetto C.a.s.e. (il piano che, predisposto in seguito al terremoto del 2009, prevede la costruzione di Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili). La ditta abruzzese ha fornito il materiale per la casseratura. Altri lavori sono stati svolti nel cantiere di Ikea a San Giovanni Teatino, nel cantiere della Metropolitana di Roma e in un tratto marchigiano dell’autostrada A14, interessato dai lavori di realizzazione della terza corsia. Sono inoltre in corso trattative per le forniture nell’ambito della ristrutturazione del Castello Sforzesco a Milano e della realizzazione di un viadotto ferroviario in Algeria. Lavora molto anche all’estero, d'altronde, Buccella rappresentanze: dall'Algeria alla Tunisia, fino agli ultimi interventi in Russia,
in particolare a Mosca, e negli Emirati Arabi Riuniti, ad Abu Dhabi. Se l'azienda abruzzese, pur essendo nata da poco, si è affermata rapidamente, è soprattutto grazie alle capacità, alle competenze e alla professionalità del titolare, Andrea Buccella. Nel 2011, a supportare Andrea, arriva anche sua sorella, Roberta, che ricopre il ruolo di responsabile amministrativo. Trentasei anni, padre di un bimbo di un anno, è dopo il diploma di geometra che, nel 1995, Buccella intraprende la sua formazione professionale. Per circa un decennio lavora nella ditta di famiglia, la Fratelli Buccella, storica azienda, operante fin dagli anni '60, sempre a Collecorvino, nel settore della produzione di manufatti per l’edilizia. «Il mio lavoro - racconta Andrea - consisteva nell’aumentare il giro d'affari. Ben presto, però, ho lasciato la ditta di mio padre e dei miei zii, con cui comunque oggi continuo a collaborare, per concentrarmi sul settore commerciale». È così che Buccella ini-
zia a lavorare come area manager prima per la Alpi di Monguelfo, in provincia di Bolzano, e poi per Condor. «Per il futuro - spiega Buccella ad Abruzzo Magazine - uno degli obiettivi è quello di prendere nuove aziende importanti da rappresentare. Contiamo anche di crescere in nuove altre regioni, creando una vera e propria rete professionale, con sub-agenti che vadano in giro nelle diverse zone del Paese». Nonostante la ditta sia nata nel pieno di una delle crisi economiche più dure che la storia ricordi, con l'edilizia abruzzese letteralmente in ginocchio, Andrea è fiducioso: «Tra infrastrutture ed edilizia civile - evidenzia - ci stiamo dando da fare e, nel complesso, stiamo reagendo positivamente, registrando un fatturato significativo. Quest'anno e l'anno prossimo saranno ancora duri, ma, se non verrà messo in discussione tutto ciò che è stato fatto dal Governo Monti, sono convinto che a partire dal 2014 il settore si riprenderà come si deve».
LE FORNITURE PER IMPORTANTI PROGETTI
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IL PONTE DEL MARE
PER IL PROGETTO CASE
Nell'ambito della costruzione dell’importante struttura pescarese che collega il lungomare Sud a quello Nord, Buccella Rappresentanze si è occupata dei ponteggi e della casseratura per la realizzazione dell’impalcato.
Buccella Rappresentanze è stata impegnata anche nella ricostruzione post terremoto dell’Aquila, fornendo il materiale per la casseratura, nell'ambito della realizzazione del depuratore di Bazzano, a servizio del progetto Case.
IL PONTE INGOTTE
IN SERBIA PER IL GOVERNO
Fornitura dei casseri per realizzare le pile e materiale per l'isolamento sismico: questo il contributo di Buccella nei lavori di ricostruzione del Ponte Ingotte a Campobasso, crollato a causa di una frana oltre vent’anni fa.
Nell'ambito del ripristino della facciata del Parlamento di Belgrado (Serbia), la cui costruzione risale agli inizi del secolo scorso, Buccella Rappresentanze si è occupata dei ponteggi per la schermatura della struttura.
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Conad Adriatico sempre più protagonista Crescono ancora fatturato (+2,9 per cento rispetto al 2010) e leadership della cooperativa (24,5 per cento in Abruzzo). Pronti anche nuovi investimenti… di Andrea Beato
C
onad Adriatico ha chiuso il 2011 con un fatturato al consumo pari a 890,7 milioni di euro, in crescita del 2,7 per cento rispetto al 2010, performance realizzata attraverso i trecentotrentanove punti vendita attivi sul territorio. Questi e altri dati sono stati presentati a Pescara il sedici marzo. Una data storica per Conad: proprio in questo giorno, quarant’anni fa, un gruppo di commercianti dava vita a questa realtà, modello cooperativo valido, che oggi sa creare le condizioni per il miglior lavoro anche di quanti verranno in futuro e formare nuovi imprenditori al proprio interno. Tornando ai dati e focalizzandoci sull’area Abruzzo e Molise, i centoquarantaquattro pdv hanno sviluppato un giro d’affari di 530,8 milioni di euro. Importanti sono state le ricadute sull’economie locali: sono duecentroquarantatre i fornitori di prodotti agroalimentari delle province dell’Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso e Isernia, dai quali, nello scorso anno, Conad Adriatico ha effettuato acquisti per 59 milioni di euro. «Questi risultati - ha tenuto a sottolineare in conferenza stampa Antonio Di Ferdinando, amministratore delegato di Conad Adriatico - dimostrano l’impegno che abbiamo messo in queste aree». E l’azione di sviluppo non si ferma qui. Per il 2012 sono previsti sette punti vendita, tra aperture e acquisizioni (un ipermercato, quattro Conad, un Conad City e un Todis), per oltre diecimila metri quadri di superficie, centonovanta posti di lavoro e un fatturato a budget di 42 milioni di euro. Il totale dell’inve-
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Da sinistra Federico Stanghetta, direttore commerciale Conad Adriatico, Maurizio Pavone e Antonio Di Ferdinando, rispettivamente presidente e amministratore delegato della cooperativa
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La conferenza stampa di presentazione dei dati Conad Adriatico a Pescara. Da sinistra Alfredo Castiglione, vicepresidente Regione Abruzzo e assessore allo Sviluppo economico, Antonio Di Ferdinando e Federico Stanghetta
Vittorio Di Carlo, Responsabile sviluppo Conad Adriatico per Abruzzo, Molise e Basilicata
NUOVO SVILUPPO NEL 2012 Nel 2012 Conad Adriatico investirà venticinque milioni di euro nello sviluppo, aumentando l’organico di circa trecentottanta collaboratori, tra acquisizioni e nuove aperture, e puntando a un fatturato di 995 milioni euro. In cantiere ci sono trentasette punti vendita, ventotto in Italia e nove in Albania, per venticinquemila metri quadrati.
stimento raggiunge quota 11,3 milioni di euro. Conad Adriatico ha acquisito dal gruppo Rewe International Ag quattro pdv Billa (ex Standa) a Roseto (Teramo), Chieti, San Benedetto dei Marsi (L’Aquila) e Pescara. Nota positiva: in accordo con le organizzazioni sindacali territoriali, Conad Adriatico ha anche garantito il mantenimento dei livelli occupazionali. Per quanto riguarda l’innovazione di servizio, sono previste le aperture di una nuova parafarmacia nell’ex Billa di Megalò (Chieti) e sempre
in Abruzzo, entro la fine dell’anno, quella del primo distributore di carburanti. Solo per fare un esempio, nello scorso anno, le due parafarmacie presenti nei supermercati di Francavilla al Mare (Chieti) e Chieti, le cinque attive negli iper di Teramo, Lanciano (Chieti), Vasto (Chieti) e L’Aquila hanno fatto risparmiare ai clienti 762 mila euro. Anche il corner Ottica Conad, in funzione a Teramo, ha registrato buoni risultati e, in pochi mesi di attività, ha prodotto un risparmio di 49 mila euro per i consumatori.
CONAD IN ITALIA E IN ABRUZZO IN ITALIA...
FATTURATO
SOCI
PDV
COLLABORATORI
8.907
287
oltre 185.000 mq
339
4.808
milioni di euro
IN ABRUZZO... INSEGNA E. Leclerc Conad Conad Superstore Conad Conad City Margherita Conad Todis L'Alimentare TOTALE
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N. PDV 4 8 27 39 23 13 10 124
MQ. 19.325 11.479 23.258 15.605 4.945 7.248 1.610 83.470
PROTAGONISTA DEL MERCATO
Nella foto
REGIONE
QUOTA DI MERCATO
Francesco Pugliese,
Marche
7,6 %
direttore generale Conad
Abruzzo
24,5 % > leader di mercato
Molise
23,6 % > leader di mercato
Basilicata
3,5 %
Puglia
6,3 %
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Del Proposto, agricoltura e allevamento
PUNTO VENDITA Il punto vendita è a Loreto Aprutino, in contrada Salmacina snc. Per info sugli orari e prenotazioni si può contattare il numero 085.8289542. Qui troverete ricotta di pecora, pecorino primo sale e stagionato e carni di pollo, papera, coniglio e agnello, uova e olio di produzione aziendale.
L’azienda dei fratelli Paolo e Gaetano vede oggi il coinvolgimento dei figli Daniela, Nicola ed Enrico. Aperto da pochissimo un punto vendita diretto e già si pensa a nuove attività da sviluppare... di Roberta Villini
V
ivere la realtà contadina è gratificante per chi lavora al suo servizio: per questo l’azienda agricola e zootecnica Fratelli Del Proposto esiste da più di cinquant’anni. E oggi, in fase di ricambio generazionale, con l’apertura, alla fine dello scorso anno, del nuovo punto vendita ha abbracciato la filosofia della filiera corta, veicolando i prodotti della campagna direttamente dal produttore al consumatore. Il titolare Paolo Del Proposto, co-fondatore, con il fratello Gaetano, dell’azienda che porta il loro nome, accoglie noi di Abruzzo Magazine
LA SEDE L’azienda dei Fratelli Del Proposto è divisa in due corpi: uno nel comune di Loreto di circa sessanta ettari (nella foto a destra un’ampia panoramica della tenuta), l’altro a Pianella, dove c'è l'allevamento ovino, che si estende su circa novantacinque ettari.
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nella sede di Loreto Aprutino. Insieme a lui ci sono sua figlia Daniela, il nipote Nicola e i collaboratori “storici”. «L’azienda nasce come allevamento di vacche da latte e bovini da carne - ci racconta - poi c’è stato un cambio di indirizzo, ci siamo dedicati alla produzione di ortaggi e, circa trent’anni fa, è iniziato l’allevamento ovino. È nato un piccolo caseificio che ha preso la strada della filiera corta per valorizzare i prodotti puntando sulla qualità. Per fare il formaggio trasformiamo solo latte di nostra produzione». «Oltre alla vendita diretta - prosegue Daniela Del Proposto - i formaggi sono distribuiti in alcuni supermercati e punti di ristorazione di
zona. La nostra ricotta e il nostro pecorino, primo sale e stagionato, sono prodotti tipici che trovano riscontro nel consumatore». L’azienda segue anche l’allevamento di vari tipi di animali da cortile: papere, oche, polli e conigli, nutriti con mangimi di produzione propria e lasciati liberi di razzolare in ampi spazi recintati all’aperto, prima di venire macellati e venduti. L’allevamento non industriale garantisce la genuinità delle uova che l’acquirente può trovare nel punto vendita. Tutt'intorno, una distesa di piante di ulivo: anche l’olio è nel novero dei prodotti. «Raccogliamo circa mille quintali di olive l’anno, di diverse tipologie tipiche della zona, ma solo una parte viene trasformata in
Paolo Del Proposto, co-fondatore dell’azienda insieme al fratello Gaetano
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LA PRODUZIONE Da circa trent'anni Del Proposto si occupa dell'allevamento ovino; col tempo è nato un piccolo caseificio che segue la strada della filiera corta. Oltre ai formaggi, venduti direttamente, la gamma dell'offerta si è ampliata con le carni macellate e confezionate sul posto e l'olio di produzione aziendale.
I formaggi olio: il resto viene venduto senza lavorazione ad altri frantoi», ci spiega il signor Paolo. «Il futuro dell'azienda sono i giovani: grazie al loro interessamento si va avanti e ci si rinnova. Amplieremo l’offerta con l’allevamento di maiali, finalizzato alla produzione di salsicce, e la coltivazione e vendita di ortaggi, freschi o lavorati e trasformati in sottoli e sottaceti, distribuiti tramite il nostro punto vendita. In passato l'ortaggio si coltivava su più vasta scala, perché era destinato al grossista, all’esportatore», aggiunge. L’azienda è divisa in due corpi: uno nel comune di Loreto di circa sessanta ettari, l’altro a Pianella, dove c’è l’allevamento ovino, di circa novantacinque ettari. Ci accompagnano
nella visita all’allevamento, a dieci minuti dalla sede principale. Parte del gregge è fuori sui pascoli; nel capannone che ospita la stalla, ci sono gli agnelli, tra cui alcuni nati in giornata. «Possediamo circa settecentocinquanta capi - ci spiegano - e rispetto allo scorso anno c’è stato un incremento. Per il periodo pasquale sono disponibili circa centocinquanta agnelli, su prenotazione, ma ce ne saranno anche per tutti i periodi dell’anno in cui c’è richiesta. Per quel che concerne i controlli, la struttura, il mattatoio e il piccolo laboratorio carni sono autorizzati e controllati dalla Asl e dal servizio veterinario, che attestano che le carni vengono allevate e macellate in azienda».
Nel caseificio adiacente al punto vendita vengono prodotti ogni giorno 20 chili di ricotta e 35-40 chilogrammi di formaggio pecorino, primo sale e stagionato
Gli ovini L'allevamento è in crescita: si è passati dai 600 capi dello scorso anno ai 750 circa di quest'anno. Gli agnelli nati sono circa 150 e disponibili su prenotazione.
L’olio La produzione di olive è di 1.000 quintali l'anno, di cui una parte viene trasformata in olio di qualità; le olive non lavorate vengono vendute ad altri frantoi.
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Le vacanze con Bluserena Club & Hotels
Silvio Maresca, amministratore unico di Bluserena
Dopo l’apertura dello scorso dicembre dell’Hotel Sansicario Majestic, in provinvia di Torino, tante le novità in programma per la prossima stagione estiva di Andrea Sisti
Bluserena in numeri
8
RESORT IN SEI REGIONI
850 MILA PRESENZE 2011
60
1 MLN
MLN
FATTURATO 2011
OBIETTIVO PRESENZE 2012
BLUSERENA ANCHE SULLA NEVE Nel dicembre 2011, Bluserena ha inaugurato l’Hotel Sansicario Majestic, un hotel 4 stelle in posizione strategica: nel comprensorio della Vialattea che con i suoi 400 km di piste di ogni livello è la meta ideale per gli amanti dello sci. L’hotel sorge a Sansicario (TO) a 1700 m. slm, a 8 km da Sestriere, a 20 km dal confine con la Francia e a 30 km dall’incantevole borgo medioevale di Briancon. L’hotel dispone di 150 camere, piscina coperta, centro wellness, palestra, miniclub, spazio spettacoli, proponendo anche in montagna la qualità e i servizi di una “vacanza Bluserena”: ricca ristorazione, una delle migliori animazioni italiane, il più bel comprensorio sciistico delle alpi, accompagnamento sulle piste, desk scuola sci e noleggio attrezzature in hotel, servizio navetta per gli impianti, assistenza e divertimento per i bimbi.
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3.200 CAMERE
1.900 ADDETTI IN STAGIONE
B
luserena Club & Hotels, nata oltre venticinque anni fa, è oggi una tra le più solide compagnie alberghiere italiane nel mercato “Mare Italia”, con otto villaggiresort quattro stelle in Sardegna, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Calabria e Piemonte. Nel 2011 ha registrato un totale di 850.000 presenze offrendo lavoro a circa 1.900 collaboratori. Oggi con 3.200 camere offre la maggiore ricettività nel settore delle vacanze Italia. Dati che rappresentano un trend di crescita particolarmente significativo in una situazione generale che vede importanti competitor risentire dell’attuale congiuntura negativa. I resort Bluserena sono in Sardegna a Maracalagonis-Villasimius (Cagliari) il Calaserena Village, in Puglia a Marina di Ginosa (Taranto) il Torreserena Village, a Torre Canne di Fasano
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ALCUNE PROPOSTE BLUSERENA
IL CALASERENA VILLAGE
SERENÈ VILLAGE
TORRESERENA VILLAGE
È un Club Vacanze a quattro stelle in Sardegna a Maracalagonis, su una delle più belle spiagge sabbiose dell’isola.
È un Club Vacanze a quattro stelle su una magnifica spiaggia del Mar Jonio, che sorge in provincia di Crotone.
Hotel Club a quattro stelle a Marina di Ginosa (Taranto), su una spiaggia di sabbia finissima, sul mar Jonio.
il Grand Hotel Serena e il complesso termale Le Terme di Torre Canne, in Sicilia a Licata (Arigento) il Serenusa Village, in Abruzzo a Montesilvano (Pescara) il Serena Majestic Hotel Residence, Hotel e Centro Congressi, in Calabria a Cassano allo Jonio (Cosenza) il Sibari Green Village, a Marinella di Cutro (Crotone), il Serenè Village e il recentissimo acquisto in Piemonte, l’Hotel Sansicario Majestic in uno dei più belli comprensori delle Alpi. I resort al mare, quattro stelle, hanno accesso diretto su ampie spiagge sabbiose ad uso esclusivo dei propri ospiti. Fondali marini sabbiosi adatti alla balneazione dei più piccoli. Sono hotel-villaggi progettati e costruiti da Bluserena a misura degli ospiti, in cui si riconoscono lo stile, i plus e gli standard del servizio Bluserena, che da sempre vuol coniugare i comfort e i servizi di un hotel quattro stelle con l’intrattenimento e l’animazione più coinvolgente. Hotel-villaggi nuovi o continuamente rinnovati e migliorati, con spazi ad hoc per ogni attività: spiagge, ristoranti, campi sportivi, aree giochi, grandi piscine, ampi parcheggi. Tutta l’energia consumata nei resort è energia pulita, prodotta nei grandi parchi fotovoltaici interni. Bluserena garantisce una delle migliori animazioni italiane, coinvolgente e divertente offre non solo divertimento, ma servizi puntuali e affidabili nello sport e nell’assistenza dei bimbi. Equipe da quaranta a cinquanta animatori, sui cui programmi e formazione l’azienda lavora da gennaio a dicembre. Inoltre
tutti i resort sono attrezzati con spazi sicuri ed equipaggiati per il divertimento dei bambini e dei ragazzi, a disposizione dei quali assistenza, servizi, e attività sono prestati da personale qualificato e formato ad hoc. Una ristorazione varia e di qualità. Tante opportunità per lo sport, il fitness e il wellness: oltre agli sport classici e ai corsi tenuti da istruttori qualificati. In tutti i resort sono allestiti grandi spazi fitness coperti: palestre attrezzate (con macchine isotoniche, spinning, step) e con assistenza di personale qualificato. Il tutto ad un rapporto qualità-prezzo fra i migliori. Da anni gli ospiti continuano a preferire Bluserena riconoscendole prezzi equilibrati e sempre competitivi. Principio in cui l’azienda crede fermamente è che l’ospite Bluserena è, è sempre stato, sarà sempre al centro delle proprie politiche e strategie, che il suo benessere ispira ogni sua attività e che ogni sua segnalazione e suggerimento mobilita tutti, da chi rende materialmente il servizio fino a chi amministra Bluserena. Il sorriso, la cortesia, la disponibilità sono i valori fondanti di Bluserena. Le novità 2012 che Bluserena propone ai propri ospiti riguardano il miglioramento dei servizi e delle strutture: al Serenè Village e al Sibari Green Village in Calabria, al Torreserena Village in Puglia e al Calaserena Village in Sardegna saranno disponibili camere comfort: elegantemente rinnovate, dotate di macchina caffè espresso e the, connessione wi-fi, tv ampio schermo con consolle web integrata e Sky, linea di cortesia
arricchita, disponibilità di un telo mare per persona. Al Serenè Village e al Sibari Green Village in Calabria, al Torreserena Village in Puglia, al Serenusa Village in Sicilia e al Calaserena Village in Sardegna saranno disponibili servizi plus in spiaggia. Altra novità il Serenino Nursery, servizio dedicato ai bimbi dai dodici ai trentasei mesi, uno spazio interamente dedicato ove le mamme possono affidare i loro bimbi ad uno staff specializzato, proposto per la stagione 2012 al Calaserena in Sardegna e al Sibari Green Village in Calabria. In tutti i resort sarà diversificata l’attività del Serenino in base alle fasce d’età, dai tre ai cinque anni, e dai sei ai dieci anni per garantire maggiore assistenza, attività e giochi. Inoltre l’attività del miniclub Bluserena, il Serenino, continuerà in tutte i resort anche dopo cena. Al Serenè Village in Calabria, sarà proposto un menu base adatto ai celiaci. Inoltre da quest’anno Bluserena fa scendere in campo i suoi giovani ospiti con i grandi del calcio e del tennis: al Serenusa Village in Sicilia, al Sibari Green Village in Calabria e al Torreserena Village in Puglia i ragazzi dai sei ai diciotto anni potranno seguire il programma di durata settimanale condotto dai tecnici della Af Fiorentina Calcio. Il camp è articolato in diversi livelli ed è aperto ai principianti, ai livelli intermedi e ai più esperti. E ancora, al Sibari Green Village in Calabria per gli amanti del tennis il Camp “Adriano Panatta”, stage di cinque giorni a cura del maestro Adriano Panatta e del suo staff.
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PRODOTTO
In sei fasi le confetture D’Alessandro
PRONTI PER IL MERCATO
LA MIGLIORE FRUTTA
Tutto nasce dalla frutta di stagione, appena raccolta e trasformata con metodi certificati e sicuri che ne esaltano le qualità
6
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Le confetture D’Alessandro vengono distribuite nel canale del dettaglio specializzato, utilizzate da forni e pasticcerie. Non solo in Italia, ma anche all’estero.
È quella che viene utilizzata, di provenienza italiana, cercando, quanto più possibile, di reperirla localmente. I frutti vengono subito puliti e lavati.
IL MAGAZZINO
LA TRASFORMAZIONE
5
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Una volta confezionato, il prodotto viene trasportato nel magazzino dell’azienda D’Alessandro. A catalogo ci sono circa venticinque diversi gusti di frutta tra cui scegliere.
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L’ETICHETTATURA Ai barattolini delle confetture viene applicata l’etichetta, a seconda della tipologia e del gusto. Tutti i prodotti D’Alessandro contengono un’alta concentrazione di frutta.
I numeri di D'Alessandro 8 DIPENDENTI 25 DIVERSI GUSTI DI FRUTTA A CATALOGO 1.000 Kg DI FRUTTA LAVORATA AL GIORNO 22.000 CONFEZIONI DA CINQUE CHILI PER PASTICCERIA PRODOTTE IN UN'ANNO
250.000 BARATTOLINI PRODOTTI IN UN ANNO Export EUROPA (GERMANIA, FRANCIA, INGHILTERRA) AUSTRALIA, CINA E CANADA
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3 L’azienda abruzzese è guidata dai tre fratelli D’Alessandro. Nella foto, seduto al centro, Maurizio (responsabile di produzione), e in piedi, da sinistra, Cinzia (responsabile amministrativa) e Sandra (responsabile Qualità)
La frutta viene messa in bacinelle di cottura, sotto vuoto, a una temperatura di cinquanta gradi. Il tempo è quello necessario per ottenere un prodotto di eccellenza.
L’IMBALLAGGIO Il prodotto viene imbottigliato ancora caldo per mantenerne inalterate tutte le caratteristiche nutritive e di conservazione. Questa è proprio una delle fasi più importanti del processo.
BANCHE
Con Pilla, da Banca “del Territorio” a Banca “Bella”
E
ntra in aula, si toglie la giacca e ripiega le maniche della camicia. Rimane in piedi per tutto il tempo del suo intervento, gesticola, non si ferma mai. Dialoga con gli studenti e sul grande schermo proietta delle slide. Una di queste riporta una celebre frase di Michael Jordan, il più forte giocatore di pallacanestro di tutti i tempi: “Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati”. Si presenta così Dario Pilla, il nuovo direttore generale di Banca Tercas.
Dario Pilla, nato a Pavia, cinquantadue anni, sposato con due figlie. Professionalmente è cresciuto in Cariplo, oggi Intesa San Paolo, fino ad arrivare ad essere il dg di Banca dell’Adriatico. La nuova sfida è nel Gruppo Tercas
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Il dg di Banca Tercas protagonista del seminario alla facoltà di Economia della d’Annunzio. Presentati il nuovo modello organizzativo, piano d’impresa e quello strategico… di Andrea Beato
Pavese, cinquantadue anni, sposato con due figlie. Professionalmente è cresciuto in Cariplo, oggi confluita in Intesa SanPaolo, fino ad arrivare ad essere il dg di Banca dell’Adriatico, istituto regionale del gruppo che copre l’area Marche, Abruzzo e Molise. Sul finire del 2011 i primi contatti con i vertici Tercas e la voglia di misurarsi con una nuova sfida. Ufficialmente ne entra a far parte da febbraio, ma è operativo già ad inizio del nuovo anno: «Per qualche settimana - dice - ho indossato i jeans e mi sono infilato nelle diverse filiali, affiancando i colleghi che vivono la quotidianità. Ho guardato e ascoltato loro e i clienti. Subito sono emersi degli spunti interessan-
BANCHE
IL GRUPPO NEL 2011
RISULTATO NETTO
-9,3 MLN di euro
PROVENTI OPERATIVI NETTI
185,1 MLN di euro
ONERI OPERATIVI
126,5 MLN di euro
La sede del Gruppo Tercas in Corso San Giorgio a Teramo
ti in termini di aree di miglioramento, che hanno poi regolato molto la costruzione del traffico per il nuovo modello organizzativo. Abbiamo dovuto puntare su una maggiore efficienza ed efficacia, un proficuo dialogo tra la direzione centrale e gli sportelli. Il precedente organigramma faceva mancare l’immediato ricongiungimento a quelle che sono le diverse aree di responsabilità. Alcuni processi pratici trovavano delle lungaggini burocratiche, delle dispersioni temporali inaccettabili. L’obiettivo è stato quello di apportare una semplificazione, ridistribuire alcune logiche e deleghe, creare una catena corta e diretta al servizio del territorio». Un assetto definito in venti giorni e applicato in dieci, un record. E la spinta di Pilla non si è fermata qui: «Fare banca in un contesto globale come questo significa anche avere una visione a lungo termine. Guardano al futuro il piano d’impresa e il piano strategico che abbiamo predisposto. Con il primo, in particolare, vogliamo raggiungere un riequilibrio graduale degli attivi, cercando di ottenere utilizzi meno concentrati sui gruppi industriali e più diffusi su piccole e medie imprese e artigiani, la vera ossatura dell’economia locale. Con il secondo abbiamo distinto il luogo del pensare, i progetti, e il luogo dell’agire, i cantieri». Con un entusiasmo coinvolgente il direttore generale presenta il primo cantiere, “labancabella”, «un laboratorio per realizzare la banca dei prossimi dieci anni, orientata soprattutto a un target giovane, under trentacinque. Una banca che vuole avere un’interazione molto forte con questa fascia, riuscendo a intercettarne le esigenze e applicando un processo di vero coinvolgimento, per generare valore e cultura con il contributo degli utenti finali. Insomma, una banca semplice, delle persone, del metodo, del fare, una banca utile. Al momento non posso dire di più - conclude Pilla - posso solo anticiparvi che c’è molta carne al fuoco ed è già pronta una piattaforma che, a breve, sarà presentata e lanciata sul mercato».
IL CONTESTO
Alfredo D’Incecco, dottore commercialista e docente di Finanza aziendale alla d’Annunzio
Il seminario con Pilla è stato organizzato da Giuseppe Mauro, ordinario di Politica economica alla d’Annunzio, e Alfredo D’Incecco, dottore commercialista e docente di Finanza aziendale presso l’ateneo pescarese. Un appuntamento importante visto il momento delicato e che può essere letto sotto un duplice punto di vista: sotto l’aspetto macroeconomico, influenzato da una restrizione creditizia senza precedenti, che nasce a monte dalla crisi del debito sovrano, e ha visto l’intervento dapprima dell’Ente Bancario Europeo (Eba), con la sollecitazione alle banche italiane di operare processi di ripatrimonializzazione, e poi della Banca Centrale Europea, che ha irrorato nel sistema circa mille miliardi di euro. Dall’altro lato il delicato momento di Banca Tercas che, dopo l’acquisizione di Caripe nel dicembre 2010, si trova in una fase di rivisitazione del proprio modello di business.
È il progetto per realizzare la banca del futuro, orientata a un target giovane, under trentacinque, sentire le sue esigenze e coinvolgerlo attivamente
LA BANCA SEMPLICE
LA BANCA DELLE PERSONE
LA BANCA DEL METODO
LA BANCA DEL FARE
LA BANCA UTILE
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PASSIONE FINANZA
Promotori finanziari in Abruzzo. Il decano Dino Cardone Finanza, risparmio, investimenti. La nuova e corposa rubrica di Abruzzo Magazine prende avvio con l'intervista appassionata ad una figura che può essere considerata il padre di tutti i promotori e i consulenti finanziari d'Abruzzo. Un pioniere che ha tanto da insegnare e che accanto ai figli Rita e Giuseppe si misura con le nuove sfide di Azimut... di Maurizio O. Delfino e Donato Parete
S Rita Cardone. La figlia di Dino Cardone guida oggi il team dei promotori finanziari di Azimut a Pescara. All'attività professionale unisce un fortissimo impegno nel sociale. In particolare con il progetto umanitario Nutrimondo
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e è vero che vi sono sempre delle esperienze che, più o meno consapevolmente, segnano per tutta la vita e danno l’impronta con cui poi si affronta qualunque cosa, quasi certamente è stato il volo a segnare per sempre questo ragazzo. E vengono i brividi anche solo a immaginare quale scena o quale scenario si doveva vedere da quel vecchio, pesante aereo americano con cui ha preso il primo brevetto civile volando per l’esame di Stato, da Pescara a Jesi, mentre non aveva compiuto neanche vent’anni, quando la Repubblica era nata da meno di 2 anni! Brividi perché probabilmente era ancora forte e rigoglioso il contrasto fra il verde della macchia mediterranea e il blu del nostro mare, in questo tratto dell’Adriatico, e brividi perché certamente le tracce della Guerra erano ancora fresche e prepotenti. Il ragazzo che abbiamo di fronte è Dino Cardone, che all’anagrafe mentre esce il giornale compie 81 anni, ma che ancora di quel giovanissimo pilota ha la tempra e il carattere. Leggero, pacato, quasi in sordina racconta sessant’anni di storia piena di cambiamenti di rotta, di quelle decisioni radicali che trascinano tutto dentro, fatte sempre nel segno di una totale dedizione, della propria soddisfazione pur nella attenta e costante verifica della posta su cui si gioca la responsabilità. Parte significativa di questa storia è anche storia dell’Abruzzo e dell’economia perché Dino Cardone può considerarsi pioniere o antesignano della promozione finanziaria. E grazie alla varietà di esperienze e di matrice culturale, il diploma in materie artistiche, l’attività nel sindacato dei minatori quando esisteva ancora questo mestiere e le sue indicibili durezze, l’insegnamento e poi l’impiego nella pubblica amministrazione, della promozione finanziaria e del suo trasformarsi e adeguarsi ai tempi, Cardone diventa anche ispiratore di novità. L’inizio, nel 1969, è una collaborazione nata per caso con Fideuram, allora
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Una storica fotografia del 1979: con Dino Cardone, che in basso a destra cerca l'equilibrio, il professor Camillo Lucianetti (facoltà di Economia della d'Annunzio), in alto a destra, il cui fratello, collega di Cardone, è stato la miccia dell'incontro con Fideuram; Giorgio Forti, teramano, in piedi con abito chiaro, primo amministratore delegato di tutta Fideuram; in piedi a sinistra la barba dissimula l'età di un giovane Bruno Presidente, attuale direttore commerciale di Banca Caripe e responsabile dell'Abi Abruzzo; con folti baffi scuri, accanto a Presidente, c'è Roberto Di Francesco, già presidente dell'ordine dei commercialisti, scomparso di recente e ricordato con commozione e autentico affetto nell'incontro di Cardone con Abruzzo Magazine
Dino Cardone. Dagli esordi in Fideuram all'arrivo a Pescara dell'innovativa rete Azimut fondata dall'ingegner Pietro Giuliani
DON DINO CARDONE Dino Cardone è nato a Penne ottantuno anni fa. Tre figli: Rita, Giuseppe e Fabio (bancario in Mps). Insegnante, pilota d'aerei, sindacalista per i minatori negli anni 50, per dieci anni è stato a Milano responsabile ufficio ragioneria dell'Inam. Lì si incuriosisce di finanza e attraverso i fratelli Lucianetti compie il salto coraggioso verso l'attività pionieristica di Promotore finanziario: dal 1969, decano insieme al professor Camillo Lucianetti, porta Fideuram a Pescara, con il suo primo Fondo Comune d'Investimento da collocare, di diritto lussemburghese. Da lì la sua carriera sarà un crescendo, con eccezionali doti di relazione che lo porteranno ai massimi successi lavorativi e a diventare in Abruzzo un vero personaggio.
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PASSIONE FINANZA
Lunga intervista negli uffici Azimut di corso Umberto a Pescara. Da sinistra Dino Cardone, Maurizio Delfino di Abruzzo Magazine e il direttore Donato Parete
AZIMUT IN ITALIA CON RISULTATI RECORD
325.728 TOTALE RICAVI
90.464
REDDITO OPERATIVO
80.444
UTILE (PERDITA) NETTA
300
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA Fonte Azimut; valori in migliaia di euro e riferiti ai dati di bilancio 2011
LA CRESCITA GLOBALE
27 MILIARDI L’obiettivo di asset under management per il 2014
GESTITO E FLUSSI NETTI
310 MILIONI La raccolta nei primi due mesi del 2012
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dell’Imi che collocava ciò che per anni è stato l’unico prodotto esistente fuori dai depositi in banca, titoli di stato e dalle poche rischiose azioni, cioè un fondo di diritto lussemburghese. “Fiduciaria Europea Americana” ricorda Cardone spiegando l’origine di questo nome che ammicca al latino, e che per oltre vent’anni è stata la palestra del nostro interlocutore che conserva netti ed evidenti i sentimenti della stima e della riconoscenza per quell’esperienza. «In America la stabilità è un’eccezione, il cambiamento è la regola» ricorda Cardone, citando uno dei tanti prestigiosi personaggi che incontravano il folto gruppo dei promotori che nel frattempo si affacciavano a questo nuovo mondo. E questo “stampo americano”, la forte impronta manageriale, gli schemi, la rete e le riunioni motivazionali (tutti modelli che dopo decenni sarebbero divenuti patrimonio comune e materie universitarie) portano a oltre 90 i promotori che si riuniscono nella sala di corso Umberto, «con periodi in cui occorreva organizzare i turni per assicurare la presenza in ufficio e accogliere i tanti clienti e i soldi che affluivano». Anni in cui si costruisce quel patrimonio di fiducia e di attenzione su cui è costruita l’attività che, nel 1981, diventa scelta definitiva a seguito della legge che impedisce la compatibilità di questo lavoro con altro impiego da dipendente. «Con 3 figli ancora piccoli e una moglie in lacrime quell’anno lasciai il lavoro all’Inam» ricorda Cardone «forte di 12 anni di esperienza di vita e di vendita maturati con Fideuram» spiega il coraggioso pilota «e ormai persuaso che la società e il mercato aveva bisogno di noi, delle nostre professionalità fondate sulla correttezza, sulla voglia di vedere risultati
e man mano sulla consulenza». Tanti gli aneddoti e i ricordi, come quando Pat Brocato, del vertice della Fideuram, chiedendo di negozio in negozio in corso Umberto se si conosceva il nome e l’attività della compagnia, sorprende gli attivissimi promotori mostrando quanto ampio e non scontato debba essere il perimetro della promozione. Così negli anni ’90, dopo una collaborazione importante con la Credit Consult del Credito Italiano, l’approdo alla Azimut, che Cardone tiene sostanzialmente a battesimo insieme all’ingegner Pietro Giuliani, che di Fideuram era stato responsabile specialisti imprese. «Uno stampo molto diverso, originale» spiega con soddisfazione Cardone «un modello orizzontale con promotori protagonisti e responsabili del proprio portafoglio». Sono gli anni della maturità che Cardone affronta recuperando lo sguardo del giovane pilota che vede il quadro d’insieme dall’alto, e che gli consente di inventare la collaborazione con la rete delle Bcc, in un disegno di compenetrazione far gli esperti delle proposte più evolute nel campo della gestione di patrimoni e le banche più prossime nel territorio. Uno sguardo che gli consente, anche in questo antesignano, di proporre in termini pratici e teorici il tema oggi centrale dei passaggi generazionali, «per non disperdere il grande patrimonio di fiducia e di rapporti costruiti, che oggi i figli proseguono senza aver lasciato nulla al caso, ed anzi in modo calibrato sulla propria storia e sulle caratteristiche personali e dei clienti». La vulcanica figlia Rita guarda e ascolta con noi, grata e ammirata, un Dino Cardone che continua a conoscere i prodotti, le aziende a cui fa consulenza, sempre pronto a uscire con una delle sue borse sotto il braccio…
PASSIONE FINANZA
Directa insegna il trading online in Banca Ipibi Sul sito www.directa.it è possibile iscriversi gratuitamente al corso del 29 e 30 Maggio presso Banca Ipibi di Pescara, in Viale Regina Elena 119... di Donato Parete
DIRECTA SIM
Directa Sim (sede centrale a Torino) è il pioniere del trading on line in Italia e uno dei primi broker a essere entrati in attività nel mondo.La sua clientela di riferimento è sempre stata quella degli investitori molto attivi che, con Directa, possono operare via Internet sulla Borsa di Milano (azioni, derivati e titoli a reddito fisso), su Nyse, Nasdaq, Amex, Cme, Otc, sull'Eurex, sul Liffe, sullo Xetra di Francoforte e sul Chi-X di Londra. Il sistema di trading on line di Directa è semplice e affidabile, così leggero da garantire un'operatività efficace da qualsiasi Pc, iPhone e iPad. Quasi ogni giorno sul Sole 24 Ore Directa è presen-
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te con la propria proposta di commissioni degressive, convenientissima per i trader molto attivi. La Sim ha stipulato accordi con 170 banche e intermediari, su tutto il territorio nazionale, per consentire ai loro clienti l'accesso ai servizi da lei forniti. In foto (docente nel corso a Pescara) c'è Davide Biocchi. Trader dal 1998, dal 2002 collabora con Directa nei corsi di formazione sui temi di finanza, mercati finanziari e piattaforme per il trading on line. È opinionista del canale televisivo finanziario Class Cnbc.
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ono stati tempi molto turbolenti per i mercati finanziari. Ma coloro che fanno trading, chi professionalmente e chi quasi per hobby, non sono stati certo fermi, e in particolare in questi ultimi mesi hanno approfittato del rimbalzo di tutte le Borse per portare a casa performance di tutto rilievo. Non è facile fare trading, tantomeno vivere di trading, se è vero che le statistiche parlano di ben l’82% che si avventura e sistematicamente ”perde”. Eppure il fascino di portare la propria sfida ai mercati finanziari, di sentirsi un financial player come i protagonisti della finanza mondiale è irresistibile. Conosciamo la materia, il nostro giornale se n’è occupato da sempre, nell’editoriale di questo numero accenniamo all’universo della gestione del risparmio, al mondo vasto e variegato della promozione finanziaria e della consulenza finanziaria. Tra queste forme il trading online avrà sempre il suo dignitoso spazio, per l’appeal che esercita ma anche per-
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BANCA IPIBI
A sinistra videata della nuova piattaforma Darwin di Directa. Sotto, la sede Banca Ipibi di Pescara, in via Regina Elena 119
ché per alcuni può diventare davvero, se non la propria attività lavorativa (questa è sempre una questione di scelte), almeno una passione e una vera fonte di reddito. Sì, perchè con il trading si può guadagnare, basta considerarlo una cosa seria. Che tradotto vuol dire dedicare tanto, tanto tempo ad impararlo, come si farebbe per qualsiasi attività professionale alla quale ci si volesse avvicinare, perché tale è il trading per chi lo svolge appunto professionalmente. Si utilizza denaro per fare denaro, e questo può essere pericolosissimo quando si è alle prime armi. È come per un neopatentato alla guida di un bolide: potrebbe mai dosare bene il piede sull’acceleratore? Così è per la scelta della quantità di denaro con la quale operare, per esempio. Un trader professionista usa sempre disponibilità moderate, ad hoc. Il neofita cade spesso nella trappola di operare con tutto ciò di cui dispone, nella errata percezione di amplificare così la portata del guadagno. In realtà l’unica cosa certa è che così amplificherà le perdite possibili. Senza parlare delle grandi ustioni che la cosiddetta leva finanziaria può
Banca Ipibi, istituto giovane e dinamico del Gruppo Veneto Banca (una delle prime dodici realtà bancarie italiane), da oltre dieci anni concentra il suo impegno nella ‘Consulenza’, che prevede un’analisi finanziaria ed un’assistenza sistematica e continuativa sulla globalità del portafoglio che il cliente ha non solo presso Banca Ipibi, ma anche presso altri istituti di credito. Banca Ipibi si presenta al Mercato deliberatamente senza prodotti propri: questo aspetto svincola il Promotore da qualunque tipo di condizionamento e consente di operare un’analisi specialistica globale davvero libera e nella piena salvaguardia dell’interesse
del cliente. I consulenti di Banca Ipibi guidano il cliente ed insieme al cliente definiscono le soluzioni più adeguate alle sue esigenze per la gestione del patrimonio nella componente professionale, personale e familiare, sempre con la discrezione professionale del private banker. Con 3 Filiali operative (Milano, Roma e Torino), 32 Uffici Promotori Associati e 7 Private Office, Banca Ipibi assiste e affianca i clienti in tutta Italia per servizi private, servizi e prodotti bancari, servizi fiduciari, online banking, gestioni patrimoniali, Unit Linked, Fondi, Sicav, Fondi pensione, Pip e Fip e consulenza finanziaria evoluta.
Aldo Marchegiani, promotore finanziario, rappresenta il team dei sette professionisti di Banca Ipibi a Pescara. Il 29 e 30 Maggio ospitano il corso Directa di trading online
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determinare, utilizzando la possibilità di impiegare addirittura denaro di cui non si dispone, parametrandosi in realtà sulla possibilità di perdita raggiungibile, sulla base della quale è come se si ricevesse del denaro virtuale in prestito. Ma così la perdita alla quale si può andare incontro, quella sì, è molto reale, e pesantissima. Allora il trading è una fonte sicura di perdite, suffragata anche dalla statistica
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Odorico Scarpone Financial advisor Banca Ipibi
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Mauro Biagelli Financial advisor Banca Ipibi
riportata prima? Può esserlo certamente, ma soltanto se ci si avventura allo sbaraglio, e purtroppo è questo quello che accade alla grande parte di chi si avvicina. Di chi si butta senza neppure le minime basi. Questi concetti sono soltanto alcuni di quelli proposti al corso dal trader professionista Davide Biocchi, esperto di Borsa e opinionista del canale finanziario Cnbc e di Radio1. Biocchi è formatore da sempre per Directa e il 29 e 30 maggio finalmente torna a Pescara per questa due giorni densa e appassionante, completamente gratuita perché occasione per Directa di presentare la propria piattaforma di trading, praticamente la più diffusa in Italia, coniderando che questa pioniera sim di Torino opera in Italia dai primordi, dal 1996, alba
Aldo Marchegiani Field manager Banca Ipibi
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Paolo Pavone Financial advisor Banca Ipibi
del trading online dopo le stagioni mitiche dei Borsini presso gli uffici delle banche. Un appuntamento importante dunque, un corso che può gettare le basi indispensabili per chi si avvicina oppure dare ai già esperti la possibilità di apprendere dai professionisti. E, non da ultimo, conoscere anche la community di chi fa trading nella nostra realtà, una community a cui Abruzzo Magazine vuole tornare a riservare una rubrica fissa sul giornale. In più il corso si svolge in una cornice prestigiosa, la sede dei consulenti finanziari di Banca Ipibi, struttura di financial advisory del gruppo Veneto Banca, altrettanto una garanzia perché espressione di uno dei principali gruppi bancari italiani. Padroni di casa, accoglienti e disponibili, saranno Aldo Marchegiani e la squadra dei consulenti Banca Ipibi che vedete raffigurati nelle foto insieme agli uffici pescaresi, la bella villa di Viale Regina Elena, 119. Iscrizioni allora su www.directa.it e arrivederci al corso.
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Anna Marinelli Financial advisor Banca Ipibi
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Luca Marchegiani Financial advisor Banca Ipibi. Nel team c'è anche Virginia Marchegiani
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Pianificare in modo consapevole la pensione futura La Consulenza Finanziaria Indipendente della Zeygos guidata da Paolo Belvederesi. Seminario a Pescara il 16 Giugno per aiutare nella costruzione della propria rendita previdenziale. In collaborazione con Abruzzo Magazine... di Paolo Belvederesi e Massimo Foglia
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el sistema previdenziale dei lavoratori italiani è in atto un’evoluzione epocale. Dopo l’istituzione, con la riforma Dini nel lontano 1995, del progressivo passaggio al sistema contributivo, la riforma del Welfare del 2007 ha portato alla nascita di un sistema di previdenza complementare accanto a quella obbligatoria, attraverso la previsione della possibilità di destinare il Tfr a tale finalità, trasformando sempre più la previdenza in una materia di studio e analisi. Più recentemente, la riforma Fornero, entrata in vigore da gennaio 2012 e dettata dall’acutezza della crisi finanziaria che ha investito l’Italia, ha determinato il passaggio immediato al sistema contributivo per tutti i lavoratori, indipendentemente dall’anzianità contributiva. Nei prossimi decenni il problema previdenziale esploderà in tutta la sua gravità per chi ha perso o non riesce a trovare un lavoro e per quei lavoratori che hanno avuto rapporti di lavoro precari e intermittenti. Chi, invece, è così fortunato da aver avuto rapporti lavorativi stabili, deve provvedere per tempo a pianificare il proprio futuro previdenziale definendo il tenore di vita desiderato per gli anni della pensione e allocando le risorse necessarie in strumenti previdenziali efficienti, considerando che il tasso di sostituzione tra ultimo reddito lavorativo e reddito pensionistico andrà a ridursi sensibilmente. La con-
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sulenza previdenziale non consiste nella proposta di una polizza vita a prescindere dalla conoscenza della situazione individuale del lavoratore e dei suoi obiettivi. La pianificazione previdenziale si compone di una serie di passi che vanno fatti insieme a professionisti preparati, per considerare tutte le variabili che entrano in gioco nella determinazione del reddito pensionistico ed evitare situazioni di criticità al tempo della pensione. LE FASI DI UNA VERA CONSULENZA PREVIDENZIALE SONO LE SEGUENTI: a) La stima della pensione obbligatoria di base; b) La stima del fabbisogno integrativo; c) L'analisi dei prodotti previdenziali già stipulati; d) La scelta delle modalità di copertura del gap e) Il costante monitoraggio del piano previdenziale
Da sinistra Tommaso Donati, bilancio familiare e previdenza, l'amministratore delegato Paolo Belvederesi, azionario e portafogli market neutral, Massimo Foglia, obbligazionario e corporate, Davide Giannini, marketing
Zeygos, grazie ad un’approfondita conoscenza delle riforme pensionistiche ed una lunga esperienza nei mercati finanziari, è in grado di offrire ai lavoratori il giusto supporto nell’individuare le soluzioni più efficienti riguardo gli aspetti più problematici della previdenza sia obbligatoria che complementare. I professionisti di Zeygos sono in grado di rispondere ai bisogni informativi dei propri clienti, progettare nuove soluzioni previdenziali e scegliere ed articolare la soluzione più adatta alle loro esigenze, con l'obiettivo di migliorarne il reddito pensionistico atteso. Ad esempio, tra gli strumenti di previdenza integrativa si annoverano prodotti radicalmente diversi sia per struttura di costi che per trasparenza e complessità tecnica: fondi pensione chiusi (negoziali) o aperti, piani individuali di previdenza (Pip/Fip), strumenti di investimento diretto nei mercati finanziari quali obbligazioni, azioni, Etf, eccetera... La selezione deve essere fatta tenendo conto dell’impatto fiscale e dell’efficienza complessiva di ciascun prodotto. Zeygos, al contrario di molti operatori attivi nella consulenza previdenziale, opera senza conflitti di interesse verso il cliente. Ciò significa che Zeygos non guadagna nulla dalla proposta di un certo prodotto finanziario attraverso le commissioni in esso incorporate, essendo remunerata esclusivamente dal cliente per il quale effettua la consulenza. Zeygos e Abruzzo Magazine organizzano in merito il seminario “La previdenza integrativa: quali le soluzioni più efficienti?”, sabato 16 giugno (pagina accanto), a Pescara nella sede della scuola d'inglese American Academy, Via Mazzini, 31. La sessione di lavoro sarà intensa e l'ingresso è rigorosamente ad inviti, per i quali invitiamo i lettori a contattare la redazione allo 085 7998190. Arrivederci al 16.
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Seminario Sabato 16 Giugno 2012 ore 09.30 - 13.00 Via Mazzini 31 - American Academy
LA PREVIDENZA INTEGRATIVA QUALI LE SOLUZIONI PIĂ™ EFFICIENTI?
Per registrazione partecipanti e informazioni 085 7998190 redazione@abruzzomagazine.it
PROFESSIONISTI
Professionista tradizional-sportivo
Intervista all’avvocato Sergio Quirino Valente, specializzato in Diritto sportivo e con una lunga carriera al fianco di tanti campioni... di Andrea Beato
I
L’avvocato Sergio Quirino Valente fotografato all’interno del suo elegante studio. È nato a Teramo il due febbraio del 1954, «un acquario vero - si definisce»
l suo studio legale, al centro di Teramo, emana un forte profumo di antico tra vecchi libri e mobili, con qualche tocco di moderna tecnologia. L’avvocato Sergio Quirino Valente ha ereditato dalla famiglia la tradizione forense che vanta più di un secolo di storia, portando una ventata di novità che l’ha condotto ad approfondire la materia “sportiva” sconosciuta ai più. L’inizio professionale è coinciso con la prematura scomparsa del padre, anch’egli avvocato, «per cui a venticinque anni sono stato costretto a dimenticare i sogni musicali per i quali avevo studiato tanto». La scintilla che ha illuminato la sua carriera è stata la conoscenza di Pietro Scibilia, il signor “Gis Gelati”, imprenditore di successo e patron di numerosi progetti nello sport, che lo volle con sé agli inizi degli anni Ottanta. Il resto è venuto in itinere, grazie a Gabriele Tarquini, “il primo pilota abruzzese”, a Nicola Larini, ad altri piloti e team italiani, francesi e inglesi di Formula Uno. È stato anche chiamato nell’organizzazione di grandi eventi, Italia ’90 su tutti. Dopo aver maturato importanti esperienze, ampliato il novero dei professionisti e le sedi operative dello studio, che oggi
L’ESSERE AVVOCATO, LA MUSICA E LA VELA L’inizio professionale dell’avvocato Sergio Quirino Valente è coinciso con la prematura scomparsa del padre, anch’egli avvocato a Teramo. La scintilla che ha illuminato la sua carriera è stato l’incontro con Pietro Scibilia, imprenditore di successo e patron di numerosi progetti nello sport (pallanuoto, ciclismo, calcio), che lo volle con sé agli inizi degli anni Ottanta. Successiva è stata la conoscenza dell’abruzzese Gabriele Tarquini, di Nicola Larini, e altri piloti e team italiani, francesi e inglesi di Formula Uno. Valente è stato anche chiamato nell’organizzazione di grandi eventi,
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come il mondiale di Italia ’90. Oggi si dedica all’attività istituzionale, come membro del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo e della Commissione tesseramenti presso la Figc di Roma. Solitamente le giornate di sabato e domenica le riserva alle sue due grandi passioni: la musica e la vela. Proprio sulla musica e sulla vela ha scritto due libri di cui va particolarmente orgoglioso. E un terzo è in fase di lavorazione. Questa volta riguarderà la sua carriera lavorativa, il racconto delle esperienze professionale e il rapporto con i tanti personaggi e campioni conosciuti.
L’avvocato Valente dedica i week end ai due più grandi hobby: musica e vela. Proprio su queste sue passioni ha pubblicato due libri ed è in fase di lavorazione un terzo, questa volta dedicato alla sua carriera
PROFESSIONISTI
CON SCIBILIA NELLO SPORT La svolta nella carriera professionale dell’avvocato Sergio Quirino Valente avviene grazie all’incontro con il commendatore Pietro Scibilia. A lui sono legati ricordi bellissimi, come i due anni in A con il Pescara Calcio, guidato da Giovanni Galeone.
Lo studio si trova in via Mazzini 6, nel centro di Teramo
TRA I CAMPIONI DELLA FORMULA 1 Nel mondo della Formula Uno Valente si affaccia grazie a Gabriele Tarquini, “il primo pilota abruzzese”, a Nicola Larini, ad altri piloti e team italiani, francesi e inglesi. Molte le stagioni passate ai box, tra i rombi dei motori, pit stop e sorpassi.
PER L'ORGANIZZAZIONE DI ITALIA 90 Grazie alle sue conoscenze in materia “sportiva”, Valente è stato anche chiamato nell’organizzazione di grandi eventi, su tutti i campionati del mondo di calcio Italia ’90, svolgendo un ruolo attivo nell’organizzazione d’incontri, conferenze, meeting…
può contare anche sui nipoti Francesco e Stefano Franchi, Valente si sta dedicando all’attività istituzionale, come membro del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo e della Commissione tesseramenti presso la Figc di Roma, partecipando ad altri organismi in linea con il credo sportivo. «Così mi fai sembrare un vecchio elefante che ha appeso la toga al chiodo in attesa della pensione...». Avvocato, lei è stato un pioniere del diritto sportivo… «Confesso che all’inizio era una vera giungla dove l’improvvisazione trionfava». Può parlarci del rapporto con i suoi assistiti? «Il mio ruolo è sempre connesso al titolo professionale, cioè avvocato, né manager o procuratore o altra figura, perché è l’unico carisma che ho e ne vado fiero». A quali ricordi è maggiormente legato? «Tanti Giri d’Italia e qualcuno ai vertici della classifica; un Tour de France; due splendidi anni in serie A con la Pescara Calcio e la vita vissuta nei box nel mondo della Formula Uno.
Ero affascinato dall’arricchimento personale e professionale». La sua città l’ha aiutata nella carriera? «Teramo è una città calma e insostituibile per la qualità della vita che offre. In passato vivevo stressato e con la valigia pronta, alternando aerei, treni e auto. Ho viaggiato tanto, di ogni città ricordo soltanto il tribunale, le sedi istituzionali, il circuito, lo stadio...». Lei parla al passato, è dunque cambiato qualcosa? «Ho cinquantotto anni per cui ho deciso di calmare i miei tempi. Nei weekend coltivo le mie passioni: musica e vela». Vogliamo parlare dell’avvocato musicista o dell’avvocato velista? «Sei venuto a conoscere il professionista. Però sono orgoglioso di aver scritto due libri, uno di vela e l’altro di musica. Se vuoi, in un’altra occasione, ti rilascerò un'intervista come “velista” o come “musicista”. Facciamo nella prossima vita? In fondo sto vivendo soltanto la prima!».
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LA STANZA DEL MANAGER
ROBERTO ZECCHINO IL TERAMANO MANAGER IN BOSCH ITALIA
TECNICA PER AUTOVEICOLI Tecnica per autoveicoli è la divisione più grande del gruppo Bosch. Ha realizzato un fatturato di
Invitato dall’Università di Teramo, Zecchino parla agli studenti del suo percorso formativo, della sua carriera, del mondo Bosch e del suo talento come portiere di calcio...
28,1 miliardi di euro nel 2010.
di Andrea Beato
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ochi sanno che a capo delle risorse umane e dell’organizzazione di Bosch Italia per il Sud Europa c’è un abruzzese. Roberto Zecchino, classe 1968, sposato con due figlie, torna nella sua Teramo per raccontarsi ai tanti ragazzi di Scienze della comunicazione. Proprio in quelle aule dove si è laureato, nel 1994, in Scienze politiche,
con il massimo dei voti. «Oggi gioco in casa - ammette con emozione e un po’ di comprensibile stanchezza dovuta al viaggio (è partito da Milano alle cinque del mattino, ndr) -». Si mostra sincero quando ricorda di aver scelto inizialmente Giurisprudenza come percorso di studi e di aver lasciato dopo il primo esame di Storia del diritto romano. Un passaggio forse decisivo per la sua carriera. «Vedevo molRoberto Zecchino, nato e laureato a Teramo. Dal 2003 è responsabile risorse umane e organizzazione in Bosch Italia
L’università di Teramo Roberto Zecchino si è laureato nel 1994 in Scienze politiche presso l’ateneo teramano. Prima aveva iniziato a frequentare il corso di Giurisprudenza, cambiando poi indirizzo.
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ta distanza tra il mondo accademico e quello produttivo», anche per questo a ventisei anni va in Svizzera per specializzarsi in Economia presso l’Università di Ginevra e perfezionare la lingua tedesca, parlata in casa fin da piccolo, grazie alla madre. Un doppio vantaggio che si rivela poi decisivo nelle diverse esperienze di lavoro. Nel 2001 entra in Autodesk, realtà americana leader nella progettazione assistita da computer (il suo prodotto più rappresentativo è AutoCad, ndr), per poi approdare in Bosch due anni più tardi. Oggi, per il gruppo tedesco, ha sotto la sua responsabilità circa seimila ri-
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La specializzazione Dopo la laurea Zecchino si è trasferito a Ginevra per specializzarsi in Economia presso la prestigiosa università svizzera. Un’occasione per migliorare la lingua tedesca.
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LA STANZA DEL MANAGER
BOSCH NEL MONDO E IN ITALIA Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi ed è costituto dall’azienda Robert Bosch GmbH e da più di trecento tra consociate e filiali in oltre sessanta paesi, centocinquanta se si includono i partner commerciali. Ogni anno il gruppo investe circa quattro miliardi di euro in ricerca e sviluppo, registrando oltre tremilaottocento brevetti in tutto il mondo.
BENI DI CONSUMO E TECNOLOGIE COSTRUTTIVE
TECNOLOGIA INDUSTRIALE
Questa divisione ha realizzato un fatturato di circa 12,5
La divisione Tecnologia industriale ha realizzato un
miliardi di euro nel 2010. Divisioni: Elettroutensili,
fatturato di 6,7 miliardi di euro nel 2010. Divisioni:
Termotecnica, Elettrodomestici, Sistemi di sicurezza.
Bosch Rexroth AG, Tecnica di Imballaggio.
A UNITE “UN TWEET CON…”
Una serie d’incontri smart, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie. È questo il fine di “Un tweet con…”, ciclo che, dopo Roberto Zecchino, ha in programma di ospitare Renato Vichi, Fiorenzo Tagliabue e Alberto Naticchioni.
47,3 MLD/€ ITALIA 2 MLD/€ DIPENDENTI: MONDIALE C.A. 283.500 ITALIA C.A. 5.400 BOSCH IN ITALIA: AZIENDE DEL GRUPPO 16 CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO 4 FATTURATO: MONDIALE
sorse, presenti in diciotto aziende e in sedici stabilimenti, non solo nel nostro paese, ma anche in Grecia, Cipro, Albania e Malta. Dorme a casa una notte su cinque, si sposta di continuo e «a pensarci bene - dice con ironia - quando ho iniziato avevo molti più capelli». Capelli a parte, la sua energia e il suo carisma riescono a catturare il giovane pubblico presente, che lo ricopre di domande e curiosità sul suo curriculum e sull’universo Bosch.
Luciano D’Amico, Preside Scienze della Comunicazione
Christian Corsi, Docente e presidente Cisrem
Headquarter a Milano Il suo ufficio è a Milano, all’interno della sede principale di Bosch Italia, ma il suo ruolo lo porta a viaggiare spesso anche all’estero: «Dormo a casa una notte su cinque».
3
Amore per il calcio Nel passato di Zecchino la carriera come portiere nelle giovanili dell’Ascoli per poi arrivare fino in nazionale. Tra i suoi ex compagni anche Conte, allenatore della Juve.
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Gli studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo hanno affollato l’aula per seguire l’incontro
Stefano Cianciotta, Responsabile relazioni esterne Cisrem
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L'ADVERTISING IN ABRUZZO
All'interno di SPAZIO DI PAOLO Mille metri quadrati di superficie, due livelli, grandi volumetrie, il bianco come elemento predominante; sale posa, uffici e un ampio ambiente all’ingresso con cucina, tavolo e camino, all’esterno un tocco di verde. Questo è Spazio Di Paolo, struttura che sorge in viale Europa 129/E a Spoltore (Pescara). Un luogo per convogliare stimoli e generare idee creative. «È dove svolgo il mio lavoro sottolinea Di Paolo - ma, allo stesso tempo, è come essere a casa. Qui posso accogliere i miei clienti, offrire un assaggio di quello che faccio. In più di un’occasione si è rivelata anche una location ideale per ospitare eventi esclusivi»
A
mpie finestre dalle quali penetra la luce naturale, cucina a isola, sul top una selezione dei migliori prodotti enogastronomici abruzzesi; al centro dell’ambiente un immenso tavolo e sullo sfondo un grande camino. Non è la descrizione di una moderna abitazione, è la prima immagine che si ha entrando in Spazio Di Paolo. «Tutti questi elementi - tiene a precisare Mario Di Paolo - li considero dei preziosi strumenti di lavoro. Così ho la possibilità di far conoscere ciò che faccio e il nostro territorio». I tanti amici e clienti che lo vengono a trovare vivono un’esperienza totalizzante. «Da qui passano imprenditori, artisti, chef e buyer internazionali. Ogni incontro può trasformarsi in un’occasione conviviale, si assaggia qualche specialità, degusta un buon vino e, nel frattempo, si fa business, nascono nuovi progetti e joint venture». Non siamo certo di fronte ad una classica agenzia: oltre alla struttura, anche organizzazione e approccio sono diversi. Fuori manca completamente qualsiasi tipo d’insegna. Impensabile trovare il desk con la segretaria pronta ad accogliere gli ospiti o l’account impegnato nella ricerca di qualche nuovo contatto commerciale. Non circolano i soliti termini anglofoni del settore (“briefing”, “brainstorming”, “positioning”…), voci roboanti e tanto
50 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
Non un semplice studio, una sede come tante altre, ma qualcosa di più. Un luogo dove far confluire idee, input dalla vita quotidiana e professionale, per trasformarli in azioni e strategie di comunicazione
“cool” che anticipano servizi preconfezionati. I ruoli superano le formali etichette, il metodo è basato su conoscenza e passione. «La creatività - continua Di Paolo - è un qualcosa che merita una visione globale. Nella vita mi sono sempre circondato di food, arte e design, tutti toccati ai massimi livelli. Aspetti, questi, che ho voluto fortemente traslare anche nella sfera professionale». Figlio d’arte (il padre Gino è stato uno dei primi veri fotografi d’Abruzzo, storico il suo sodalizio con il pubblicitario Gabriele Pomilio), Mario ha saputo far suoi i segreti del mestiere, investire nelle migliori attrezzature e tecnologie, aprire al più ampio mondo della comunicazione: «Lavoro molto sull’idea, è fondamentale. Cerco di propormi non come un semplice fornitore, ma più come un consulente di marketing e comunicazione. La fortuna di un prodotto la decreta la sua stessa anima e l’approccio al mercato. Per questo vado oltre la consueta campagna, arrivando a definire, quando posso, il “vestito”, le politiche di posizionamento, d’implementazione della rete vendita e altre strategie mirate». E le migliori aziende del territorio si affidano a Di Paolo; grandi maestri contemporanei, su tutti Ettore Spalletti, e note gallerie (Lia Rumma, Vistamare, Rizziero, Oredaria…) trovano in lui un partner fondamentale; i suoi scatti hanno immortalato l’Hotel Hassler a Roma, il Parco del Principe in Toscana, l’albergo
diffuso Sextantio a Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) e la masseria Torre Fiore a Pisticci (Matera). «Quest’ultima è una proprietà dei Giannone, famiglia molto influente a Toronto. Ralph, dopo aver visto alcune mie foto pubblicate sul New York Times mi ha chiamato, ha preso l’aereo ed è venuto a Pescara. Da allora è nata una stretta collaborazione e una grande amicizia».
L'ADVERTISING IN ABRUZZO
VIVERE la
COMUNICAZIONE La comunicazione dei prodotti enogastronomici, dei più importanti artisti contemporanei, delle più lussuose strutture alberghiere...
Mario Di Paolo, fotografo e comunicatore nel food, arte contemporanea e design
di Andrea Beato
CHI È MARIO DI PAOLO Mario Di Paolo, pescarese, trentasei anni, due figlie (Adria, cinque anni, e Maia, tre) con Cristina De Cesare, di professione disegnatrice di gioielli. Nella vita quotidiana e in quella professionale si è circondato di food, arte e design, tre ambiti fortemente legati tra loro. «Viaggio molto - dice - e quando sono fuori mi piace frequentare alberghi e ristoranti per capire cosa fanno, come strutturano i loro servizi, la provenienza dei prodotti, la carta dei vini... Ogni particolare. Fa parte del mio lavoro». Adesso è coinvolto in due progetti, uno a Londra, ambito ristorazione, e l’altro ad Amsterdam, per portarree in Olanda le eccellenze abruzzesi, ma con idee e veste nordica.
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L'ADVERTISING IN ABRUZZO
BEST WORK SPAZIO DI PAOLO FOOD
ARTE CONTEMPORANEA
DESIGN
I
A E
B
L
C
F
G
D
M H
A. AZIENDE VITIVINICOLE Comunicazione e packaging
E. ETTORE SPALLETTI Galleria Nazionale d’Arte Moderna - Roma
I. HOTEL HASSLER ROMA Servizio fotografico
B. AZIENDA AGRICOLA FRACASSA Comunicazione e packaging
F. JAN FABRE Biennale di Venezia
C. SALUMIFICIO PEPPONE Comunicazione e packaging
G. ILYA KABAKOV Galleria Lia Rumma - Milano
L. TORRE FIORE HOTEL MASSERIA PISTICCI (MATERA) Servizio fotografico
D. VELENOSI VINI Advertising
H. MUSEO D’ARTE MODERNA A LUBIANA Progetto editoriale
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M. IL PARCO DEL PRINCIPE CHIUSI (SIENA) Servizio fotografico
IL PUNTO DI VISTA
L’articolo 18, Abruzzo Magazine, la British Gas e… il Loden Troppa importanza per ciò che non ne merita (e troppo poca per ben altro... ) di Maurizio O. Delfino
Questa rubrica cerca di cogliere spunti o sfumature apparentemente secondarie o collaterali alla scena e alle vicende di cronaca, per focalizzare l’attenzione sul reale contenuto o sulla portata di certi fatti. Così abbiamo osservato la grave pecca del Censimento che poteva verificare circa la conoscenza di una lingua straniera degli italiani, che è notoriamente una grave lacuna, o ironizzato sulla superficialità con cui si è affrontato il tema del declassamento dell’Italia da parte delle società di rating. Oggi vogliamo invece soffermarci sul tema del giorno, a partire dalla nostra esperienza. I redattori e collaboratori di Abruzzo Magazine girano da anni l’Abruzzo e non solo, alla ricerca di notizie e personaggi che incarnano le iniziative, le idee, l’intrapresa economica e le sue novità, complessità, l’originalità. Francamente se ci sediamo attorno a un tavolo e, sfogliando anni di riviste, ricordiamo colloqui, convegni, visite, retroscena, non avremmo mai indicato l’articolo 18 come una delle prime 10 priorità nel mondo del lavoro o dell’economia. Nello splendido, dotto, curato convegno in Carichieti (Associazione Noi del Vico) nel 2009, moderato da Marco Panara di Affari & Finanza, con economisti e personalità di calibro internazionale, avevamo imparato - a proposito di approfondimento delle notizie - che il grave calo di produttività dell’Italia, di molto antecedente alla grande crisi, ha avuto fra le sue radici il problema dei bassi salari. Bassi salari, spiegava l’abruzzese Pierluigi Ciocca, ex vicedirettore generale della Banca d’Italia, hanni dato insieme ad altri fattori poco mordente alla classe imprenditoriale in termini di innovazione di processo e organizzazione. Così come, spiegavano gli economisti, i modi e tempi dell’amministrazione della Giustizia rappresentano una perdita di investimenti pari al minimo ad un 1% di PIL per anno (una enormità, miliardi!), stime e cifre non contestate. In queste settimane ci è sembrata molto più grande dell’art. 18, anzi enorme, gigante, immensa, la notizia della British
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Gas che ha abbandonato (forse definitivamente) il progetto di un rigassificatore in Italia. Si tratta di un tipo di attività cruciale per i paesi privi di risorse energetiche e per noi drammaticamente privo di un piano energetico nazionale di portata strategica. La British Gas se ne va dopo aver speso circa 250 milioni (ne avrebbe spese altri 800!). La stessa compagnia negli stessi giorni di 11 anni fa aveva presentato un progetto in Italia e uno in Galles: qui l’impianto è in funzione da circa 4 anni. Negli ultimi 10 anni i progetti fermi, in stallo, sono raddoppiati e superano i 300, per qualche miliardo di euro di investimenti congelati e per diverse decine di migliaia di posti di lavoro. Non abbiamo alcuna intenzione di fare ironia e men che meno polemica, perché mentre esce quest’articolo il Paese è in tensione. Autentica. Tensione umana e sociale. E lo è al tempo di un Governo rispettabile, che ha avuto e svolto un compito molto delicato. Ma alcune cose, tanta energia spesa sull’art.18, il prezzo della benzina su cui gravano accise che risalgono al 1935, il ritorno e il rafforzamento di sistemi di tassazione burocratici, incoerenti, iniqui, come l’IMU, la mancata aggressione ai meccanismi e agli sprechi della spesa pubblica corrente (altre decine di miliardi recuperabili, decine di miliardi) ci lasciano confusi, anche un po’ sbalorditi. Anzi preoccupati. Non ci interessa il tema dei “costi della politica” (anche se è stucchevole, se è vero, che in Italia ci sono 60.000 auto blu contro le circa 300 dell’ Inghilterra etc. etc. etc.), però abbiamo ormai elementi ed esperienza per sapere quali punti devono essere toccati, quali cose devono essere fatte per diventare in 5 anni un Paese modello per il mondo (o forse solo un luogo dove si possa progettare qualcosa). Per cui non dubiteremmo dell’alto profilo, della qualità della stoffa di chi guida, come nessuno dubita della qualità del loden! Ma qui sembra che prima ancora di aver deciso il modello di questo loden, si stia perdendo il poco tempo rimasto a discutere dei bottoni dei polsini…
ABRUZZESI NEL MONDO
ROSANNA DI MICHELE Con la cucina abruzzese seduco la Grande Mela Parte il progetto “Abruzzo in Tavola” per far conoscere le nostre prelibatezze enogastronomiche anche oltreoceano… di Roberta Villini
La Di Michele tra Ricardo Chiavaroli (a sinistra), consigliere regionale e membro del Cram, e il giornalista ed editore Dom Serafini
Rosanna alla conquista di New York. Non è il titolo di un romanzo, è la storia vera di una donna che, grazie ai piatti tipici della cucina abruzzese e alla sua verve, ha fatto breccia nella Grande Mela. Il ventotto marzo scorso, a Pescara, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Abruzzo in Tavola a New York”. Tra i presenti Sonia Di Massimo, direttore responsabile di abruzzonelmondo.net, Ricardo Chiavaroli, consigliere regionale e membro del Cram, Dom Serafini, giornalista ed editore italiano residente a New York, e Generoso d'Agnese, giornalista e rappresentante dell'associazione Abruzzesi nel mondo. New York è stata la “vetrina” iniziale: attraverso una serie di eventi, Rosanna ha presentato la cucina abruzzese e l'ha offerta in assaggio alla platea entusiasta. «Alla base c'è una grande passione per l'arte culinaria - confessa Rosanna Di Michele, presidente dell'associazione Abruzzo in Tavola di Vasto - i newyorkesi sono rimasti catturati dalla passione e dalle emozioni che si trasmettono attraverso il cibo». L’intento è portare l'Abruzzo nel mondo, a partire dall’enogastronomia, uno dei collanti principali tra la nostra terra e gli abruzzesi all’estero. Sponsor dell’iniziativa l'azienda vinicola Sergio Del Casale, l'azienda agricola La Selvotta, il panificio Lo Sfizio, l'azienda di prodotti gastronomici Peschetola e De Cecco. Dalla seconda metà di aprile, con l'appoggio dell'Enit, Abruzzo Week in New York toccherà varie città degli Usa facendo conoscere la nostra cucina e la dieta mediterranea.
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Rosanna Di Michele
Alcune delle specialità cucinate a New York da Rosanna Di Michele e che hanno riscosso successo. A destra Paola Del Casale, dell’azienda vinicola Sergio Del Casale, che sponsorizza l’iniziativa della conterranea vastese
FIERE
La Molisana vi aspetta al Cibus 2012
Ta-Dah! al Micam di Milano
Lo storico pastificio con sede a Campobasso, sarà protagonista, dal sette al dieci maggio prossimi, alla più importante fiera del food, il Cibus di Parma. Lo stand (padiglione 5 - Stand C 008) ospiterà tutti i giorni lo spettacolare cooking show di Nicola Vizzari, chef della Nazionale Italiani Cuochi. E l’otto maggio, nella splendida cornice dell’Antica Corte di S. Ilario d’Enza, la Molisana è pronta a festeggiare i suoi primi cento anni di storia, con la partecipazione di una grande stella del cinema italiano come madrina dell’evento.
Poloedilizia.it a Roma e Ferrara
Un convegno e uno stand dedicato all’interno di Expoedilizia nella capitale. Il Polo di Innovazione dell’Edilizia Sostenibile, Poloedilizia.it, ha voluto essere presente per cercare di costituire la rete nazionale dei Poli di Innovazione dell’Edilizia, per lavorare in modo trasversale su piattaforme comuni, fare massa per partecipare ai bandi, predisporre azioni di lobby per attivare processi di semplificazione normativa. E dopo Roma, il Polo ha promosso al Salone del Restauro di Ferrara il convegno “Restaurare e recuperare in Abruzzo”. L’incontro ha visto la partecipazione del dg del Polo, Elisabetta Palumbo, e del consigliere Flavio Di Gennaro.
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L’azienda della teramana Tania Voconi, con il suo modo divertente d’interpretare le calzature creando un micromondo sopra i nostri piedi, ha rappresentato la vera novità della fiera. Scarpe in pvc, made in Italy, dal look giovanile, che hanno attirato anche molti operatori stranieri.
Il Saral di Silvi con Faber
Al Saral, il Salone del food & beverage di Silvi Marina (Teramo), Faber è stata presente con uno stand di circa cento metriquadri. Dal 2004 l’azienda di Città Sant’Angelo (Pescara) produce sedie, poltroncine, tavoli, tavolini, divani, sofa e pareti imbottite, contraddistinti tutti da un competitivo rapporto valore/prezzo, essendo riconosciuto quale valore l’insieme costituito da tutti i fattori qualitativi di estetica, funzionalità, qualità, durata. In fiera hanno riscosso successo i nuovi divani Stromboli e La Maddalena, le sedute Bardolino e Alessio.
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ISTITUZIONI
Antonio Del Corvo, presidente della Provincia dell’Aquila: «Sul sito www. edificisicuri.it sono rendicontati i numerosi progetti per l’edilizia scolastica. Altre pianificazioni in attesa di approvazione…»
Progetto Edifici Sicuri per la Provincia dell’Aquila Intervista al presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo. Il punto della situazione negli interventi di recupero per l’edilizia scolastica… 60 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
di Elena Prizzi
P
residente, nel suo piano programmatico si parlava di “cambiamento ed innovazione”. Il progetto Edifici Sicuri è un primo risultato. Quale l’iter seguito? «L’attenzione del Governo centrale per la sicurezza delle scuole e per l’area aquilana sono state fondamentali. Nella primavera 2010 quando ci siamo insediati, il quadro normativo era definito, i fondi stanziati dal 2009, ma mancavano i progetti e le capacità organizzative. Il progetto Edifici Sicuri prevede l’adeguamento strutturale degli edifici scolastici esistenti, per raggiungere il massimo grado di sicurezza sismica. La Provincia (per volontà
ISTITUZIONI
PIÙ DI QUARANTA MILIONI PER IL PALAZZO DEL GOVERNO Il progetto di recupero del Palazzo del Governo coinvolgerà una superficie di 14.300 metri quadrati per conseguire non solo il rifacimento del Palazzo, bensì la creazione di un’area cittadina d’interesse sociale e culturale. In tal senso si prevede di utilizzare il sistema delle corti dell’edificio, nonché i suoi giardini ed i sistemi di attraversamento coperti, per la realizzazione interna di attività che animino il centro cittadino durante le ore diurne. Novità
pregevole sarà, inoltre, la creazione di un parcheggio con centocinquanta posti auto, su tre livelli in 4.000 metri quadri. La metodologia di lavoro prevederà il recupero conservativo delle originali componenti storiche del palazzo del ‘700, il suo restauro e la sostituzione innovativa di alcune aree in armonia con il contesto architettonico. Il costo complessivo dell’opera sarà di 42,7 milioni di euro, per un costo medio di 2.970 euro al metro quadro.
Mauro Fattore assessore provinciale all’Edilizia scolastica
14.364 MQ SUPERFICIE TOTALE
42,7 MLN/€ COSTO COMPLESSIVO
2.970 €/MQ COSTO MEDIO
300
DEMOLIZIONI
600
PARCHEGGI
del presidente Del Corvo, ndr) per non perdere i fondi destinati al territorio, ha chiesto di divenire diretta attuatrice dei progetti con delibera del Ministero del Tesoro. Nel febbraio 2011 è stata creata una struttura per la messa in sicurezza degli istituti superiori, si è aperto un bando per l’assunzione a tempo determinato di venticinque ingegneri, selezionati per titoli (sono giunte solo diciasette candidature, ed assunti dodici partecipanti). A giugno 2011 sono state pubblicate le gare d’appalto per i lavori e a settembre si sono aperti i cantieri. A dicembre 2011 già quattro istituti superiori sono rientrati nelle loro sedi ufficiali. Entro ottobre 2012 si concretizzeranno tutti i progetti, da 40 milioni di euro, in tempi brevissimi». Come sono state organizzate le lezioni durante il periodo di messa in sicurezza degli stabili? «Nella città dell’Aquila sono stati realizzati
quattro Musp (Moduli uso scolastico provvisorio). Nelle aree fuori cratere si sono affittati degli stabili. Solo per il liceo scientifico di Avezzano si è costruito un prefabbricato ad hoc, dati i 1.600 iscritti. È importante sottolineare che durante il periodo di messa in sicurezza delle sedi istituzionali, nessuno studente ha dovuto seguire dei doppi turni di lezione, tutti i corsi si son svolti nelle ore mattutine». Quali altri progetti sono in cantiere per la provincia dell’Aquila? «Sul sito www.edificisicuri.it sono rendicontati tutti i numerosi progetti per l’edilizia scolastica. Nel centro aquilano affianco al teatro cittadino si realizzerà il liceo musicale, nell’ex sede della Facoltà di Medicina, per creare un’area dedicata alle arti. L’ex liceo classico di Palazzo Quinzi, avrà un’altra destinazione d’uso, giacché non corrispondente ai nuovi parametri di sicurezza per gli edifici scolastici. Per la città dell’Aquila
ci sono altre pianificazioni, in attesa di approvazione del commissario per la ricostruzione. Molto rilevante sarà il progetto di recupero dell’ex Prefettura aquilana, che diverrà la sede della Provincia. È un progetto cantierabile da 55 milioni di euro, che ha richiesto dieci mesi di Conferenza dei Servizi e che prevederà il recupero del palazzo reale, degli affreschi presenti, dei chiostri e dei giardini. Per tutti i progetti d’innovazione, la Provincia si è avvalsa dell’ausilio della Rete Libere Università Italiane, che ha lo scopo di mettere in rete le diverse facoltà di Ingegneria nazionali, dando vita a dei progetti moderni, frutto di studi accademici. Inoltre è stata rilevante nel 2010 la sottoscrizione al Patto dei Sindaci, progetto europeo per la sostenibilità energetica ed ambientale. In quattordici mesi, tutti i centootto comuni, hanno portato a termine i progetti da tempo in sospeso, concludendoli entro la fine del 2011».
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VENDITA ED ASSISTENZA MACCHINE ATTREZZATURE PER L’EDILIZIA
EVENTI
PER UN GIORNO IL CUORE ABRUZZESE BATTE ALL’EX AURUM di Elena Prizzi Nella foto il dottor Valter Armellani, promotore dell’appuntamento e presidente Ance, Cardiologi del Territorio
Medici da tutta Italia per il congresso promosso dall’Ance Abruzzo e organizzato dalla società pescarese Non Solo Meeting…
I
l ventiquattro marzo presso l’Ex Aurum si è tenuto il Congresso Regionale Abruzzese dell’Associazione Nazionale Cardiologi del Territorio. Il corposo parterre de rois di medici ha animato l’intensa giornata formativa. Il presidente Valter Armellani, fervido promotore del congresso si dice «orgoglioso di essere un consigliere nazionale Ance, nutro profonda soddisfazione per il lavoro fatto e per la partecipazione di oggi». Presidente quali sono le aspettative per il convegno? «Lo scopo della giornata è mettere insieme tutte le figure mediche del territorio: medici di famiglia, internisti, geriatri, diabetologi e cardiologi. I relatori saranno professori dell’università Cattolica, dell’ospedale San Raffaele, Di Giuseppe di Bologna e Ambrosi di Perugia, nonché medici del territorio, specialisti ambulatoriali ed illustri primari. Il congresso è
un’opportunità di studio pratico, per la cura e la gestione dei pazienti, in particolare di quelli affetti da patologie cardiovascolari». Quali saranno le tematiche e gli obiettivi di oggi? «Dati i grandi progressi della medicina, si aprirà la giornata con degli importanti interventi sulle tecnologie informatiche e telematiche in cardiologia. Sentiremo quale apporto la tele cardiologia abbia dato nella cura del paziente cardiopatico ambulatoriale e come sia diventata imprescindibile. Si affronteranno poi i temi tradizionali della cardiologia, quali l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia, l’ischemia, le aritmie e in campo cardiochirurgico il trattamento dello scompenso cardiaco. Nelle cinque sessioni di approfondimento previste, si parlerà anche dell’attuale tema del farmaco generico, utile per abbattere le spese del mondo sanitario». Quale attenzione c’è nei confronti dei pazienti che devono sottoporsi ad un’operazione cardiaca? «I pazienti cardiopatici sono angosciati dall’operazione ed impressionati dall’essere curati proprio nell’organo vitale. Sono pertanto soggetti che vanno incontro ad ansie e depressioni, con forti preoccupazioni per il loro futuro. La tecnologia ed il progresso scientifico nel rendere gli interventi sempre più efficaci e meno invasivi, danno un conforto preoperatorio ed una speranza per una migliore qualità della vita».
L’associazione in breve Gli obiettivi sono l’aggiornamento culturale e scientifico dei soci. Braccio operativo dell’Ance è la Sicex, che assicura la gestione amministrativa del congresso nazionale, del centro studi con i relativi corsi intra ed extra moenia, della scuola di formazione permanente e del college di Cardiologia pratica. È inoltre editore dell’organo ufficiale di stampa dell’associazione.
Seduti al tavolo dei relatori, da sinistra, Roberto Renzetti, assessore alla Sanità Comune di Pescara, Nicolettà Verì, presidente Quinta commissione Regione Abruzzo, e Marinella Rispoli, segretario Ance Abruzzo
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EVENTI
ALLA D’ANNUNZIO: GIOVANI E FUTURO
Nel campus della d’Annunzio gli studenti hanno avuto l’opportunità di seguire l'importante convegno con rappresentanti del mondo accademico, sindacale e imprenditoriale
La finanziarizzazione dell’economia, la crisi e le parti sociali. Quale futuro per i giovani? Se n'è discusso ampiamente nell’incontro in cui sono intervenuti anche Sergio Cipolloni, amministratore delegato di Fater, e Claudio Bonasia, esperto di mercato del lavoro… di Elena Prizzi
I
l professor Riccardo Zuffo, associato di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni a Chieti, conclude il suo corso con un incontro a porte aperte tra studenti e rappresentanti del mondo del lavoro. Quale sia lo scenario economico attuale e il mondo lavorativo in cui gli studenti si inseriranno, lo ha evidenziato il direttore generale di Confindustria Pescara, Luigi Di Giosaffatte, incalzato dal pragmatismo di Sergio Cipolloni, amministratore delegato Fater. Pensiero prospettico, innovazione ed organizzazione sono i presupposti del successo per un’azienda leader come Fater. Queste vincenti realtà insegnano ai dipendenti ad essere competenti, competitivi e creativi, ascoltando i collaboratori e risolvendo i problemi. Che tipi di giovani quindi servano per il futuro, lo evidenzia con passione Claudio Bonasia, pregevole consulente di direzione. Per diventare dei giovani professionisti occorre disciplina, tenacia, costanza ed allenamento. Soprattutto occorre interessarsi al mondo, sviluppando delle opinioni, cercando la concretezza dei risultati e non la vacuità delle parole, relazionandosi con chi si ha affianco con brio e competenza. Sana curiosità, quindi, per la vita e grinta nell’affrontare il lavoro e i tanti giovani, anche stranieri, che cercano successo in Italia.
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Due dei relatori intervenuti all’incontro. Da sinistra Sergio Cipolloni, amministratore delegato di Fater, azienda leader nel settore personal care, e Claudio Bonasia, consulente di direzione ed esperto di mercato del lavoro
EVENTI
Luigi Di Giosaffatte, direttore Confindustria Pescara
Renato Galgano
LEAN ORGANIZATION: CACCIA AGLI SPRECHI AZIENDALI Renato Galgano porta nelle sede di Confindustria Pescara il Lean Thinking… di Elena Prizzi
C
onfindustria Pescara, nell’ottica di offrire nuove opportunità formative ai suoi associati, ha presentato il seminario Lean Thinking, curato da Renato Galgano, Gruppo Galgano. La Lean Organization è un approccio innovativo basato sul miglioramento rapido e continuo del sistema organizzativo d’impresa. Si basa su tre pilastri fondamentali: fare qualità perfezionando i dettagli organizzativi, migliorare l’efficienza intercettando tutti gli sprechi, innovare il metodo lavorativo ottimizzandolo. Gli strumenti più importanti d’analisi usati sono due: la settimana Kaizen e la mappa del flusso di valore. La Lean trova una proficua applicazione se la dirigenza d’impresa condivide l’approccio al cambiamento, ovvero l’importanza di imparare facendo, di coinvolgere tutto il personale a dare il proprio contributo, sia d’idee che di braccia, evidenziando gli sprechi e le opportunità di miglioramento. Lo studio attento del sistema organizzativo, l’oculato uso delle risorse al fine di limitare gli sprechi, evitare gli errori e velocizzare i processi, ha
trovato un’esemplare applicazione nel mondo Toyota. L’approccio Lean permette di aumentare la produttività spendendo meno, di ridurre i tempi di produzione e di scorte, velocizzando il time to market. Toyota insegna: la perfezione è fatta di dettagli.
CHI È GALGANO Galgano nasce a Milano nel 1962, fondata dall'ingegner Alberto Galgano, attuale presidente, e rappresenta una delle più affermate realtà di consulenza di direzione e formazione manageriale, a capitale interamente italiano. Il gruppo offre i suoi servizi alle aziende private e pubbliche di ogni settore e dimensione affinché queste possano eccellere sui mercati nazionali ed internazionali e contribuire allo sviluppo dell’economia. Oggi la società conta ottanta consulenti che operano nell'industria, nei servizi e nella pubblica amministrazione, con uffici a Milano, Madrid e Barcellona e società collegate in Belgio, Germania Stati Uniti e Russia.
LA LEAN ISPIRATA A... GALILEO GALILEI Ogni miglioramento deve essere realizzato sulla base del metodo scientifico.
SOCRATE L'empowerment del personale si ottiene con l'arte maieutica.
LEONARDO DA VINCI La progettazione guardando la natura.
MICHELANGELO BUONARROTI La perfezione è fatta di dettagli.
ARISTOTELE Quello che dobbiamo imparare lo dobbiamo imparare facendo.
GIULIO CESARE Veni, vidi, vici!
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EVENTI
LA SOSTENIBILITÀ IN AGRICOLTURA La figura dell’imprenditore agricolo deve assumere una maggiore consapevolezza nella gestione quotidiana della sua attività... Nel rispetto della natura
di Andrea Beato
"L
a sostenibilità in agricoltura, nuovi aspetti operativi”. È questo l’argomento centrale della tavola rotonda che si è tenuta a metà marzo presso la splendida cornice del Villa Maria Hotel di Francavilla al Mare (Chieti). Un incontro moderato da Alfeo Latini e al quale hanno preso parte molti produttori e tecnici del settore vitivinicolo abruzzese. Relatori Domenico D’Ascenzo, del Servizio Fitosanitario della Regione Abruzzo, l’enologo Vittorio Festa, in qualità di vicepresidente dell’associazione Origini, Antonio Mastropirro, Agriproget, e Gianpaolo Zanetti, responsabile commerciale di Manica. Un’occasione per iniziare a parlare di un nuovo modo d’intendere l’agricoltura che si sta andando sempre più a delineare e che vede la figura
dell’imprenditore agricolo chiamata a un ruolo di maggiore consapevolezza nella gestione della sua attività. Occuparsi dell’equilibrio dell’ecosistema, inteso come rispetto del suolo, acqua, aria e produzioni alimentari rispettose dell’ambiente e della salute dell’uomo, è ormai diventato un dovere etico, ancora prima che professionale. Diventa quindi fondamentale confrontarsi, discutere e approfondire i temi della sostenibilità, anche per non rimanere indietro nella competizione globale. Quello che oggi potrebbe sembrare, sopratutto per chi non riesce ad avere uno sguardo, una prospettiva di lungo termine, un ambito poco remunerativo, quasi inutile sotto certi aspetti, potrebbe invece ben presto rivelarsi un valore aggiunto, un vantaggio competitivo su cui convogliare tutti gli sforzi.
Manica è una realtà italiana, fondata nel 1948 a Borgo Sacco (Rovereto, Trento) da Ettore Manica che ha dato inizio alla produzione del solfato di rame, materia prima essenziale per la produzione della poltiglia bordolese, per la difesa della vite e di molte altre colture agricole. Oggi l’azienda ha raggiunto una posizione di leadership a livello nazionale e internazionale e guarda all’agricoltura biologica e all’interesse di migliaia di agricoltori che usano i suoi prodotti nel rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo.
Nella foto Gianpaolo Zanetti, responsabile commerciale dell’azienda Manica
Alfeo Latini, Moderatore
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Domenico D’Ascenzo, Servizio Fitosanitario Regione Abruzzo
Vittorio Festa, enologo e vicepresidente di Origini
Moser e Manica. Campioni di vite.
Grande campione e appassionato viticoltore. Francesco Moser sceglie gli agrofarmaci Manica, frutto autentico della chimica verde italiana. Una lunga esperienza, ricerca e innovazione per garantire prodotti sempre affidabili, che rispettano l’uomo e il suo ambiente. BordoflowNew è altamente efficace e immediato. La sua formulazione liquida di poltiglia bordolese ha il 50% di rame in meno e un pack in politainer con plastica ridotta del 60%, confezionato in cartone totalmente riciclabile. Massima praticità d’uso ed ottimo risparmio. Manica migliora la qualità della vite. Parola di Moser.
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“ Il mio vino non fa prigionieri... soltanto schiavi ”
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Dove gli altri si fermano, io vorrei ricominciare. Mentre gli altri producono, io vorrei ideare. All’idea ho dato un nome: PERLA NERA. È il frutto del tormento, è il nettare dell’irrequietudine, è il sogno di quell’amore assoluto che tutti desiderano ma pochi possono raggiungere.
98 45 n.
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
VINITALY 2012. Ottantasette cantine ancora una volta protagoniste L’edizione 2012 della fiera veronese raccontata attraverso gli imprenditori e le aziende del padiglione numero undici, il padiglione dell’Abruzzo… Speciale a cura di Andrea Beato (dai nostri inviati a Verona Andrea Beato, Elena Prizzi e Donato Parete - foto Matteo Francavillese)
Un Vinitaly, quello 2012, che ha inaugurato una nuova formula: quattro giornate, 25-28 marzo, da domenica a mercoledì, per cercare di rendere l’appuntamento maggiormente orientato al business. E l’intuizione ha funzionato: stand affollati, contatti mirati, imprenditori, buyer e operatori del settore impegnati a chiudere accordi e a portare a casa nuove opportunità. Per la nostra regione la vigilia della fiera è stata caratterizza-
ta dallo storico accordo per la tutela delle denominazioni Montepulciano d’Abruzzo e Vino nobile di Montepulciano. A Verona il focus si è spostato sui festeggiamenti per i quaranta anni della Doc Trebbiano d’Abruzzo, il cui disciplinare di produzione è stato riconosciuto nel 1972. Un’edizione sopra le righe per il nostro territorio e le ottantasette cantine che hanno rappresentato il meglio delle nostre produzioni.
IN QUESTO SPECIALE IL RACCONTO DEL VINITALY ABRUZZESE
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LE AZIENDE E GLI IMPRENDITORI PROTAGONISTI
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LA FIERA RACCONTATA ATTRAVERSO LE IMMAGINI
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
ECCELLENZE E PROBLEMATICHE DEL SETTORE VITIVINICOLO
CRITICO ENOGASTRONOMICO
La produzione abruzzese si afferma e distingue anche in questo Vinitaly targato 2012. Molte le attenzioni, soprattutto da parte di buyer e operatori stranieri. Un segnale positivo, anche considerando la crisi dei consumi interni… di Antonio Paolini
acme della kermesse, per chi è “paesano” abruzzese, diciamolo subito, c’è stata quando un’autentica apoteosi ha salutato l’assaggio del Trebbiano d’Abruzzo 1977 (avete letto giusto, nessun refuso) di Valentini, vino firmato da papà Edoardo, scomparso qualche anno fa, presentato a Verona con la sobria grazia che gli è propria dal figlio Francesco Paolo, e che ha chiuso in gloria una degustazione “verticale” a tema a cui la casa di Loreto Aprutino aveva già contribuito con un incredibile 1988. Uno dei degustatori presenti (e signor giornalista di settore) ha inserito quel ’77, vino pazzesco,
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di magica integrità, snellezza da etoile della Scala, complessità da pensatore mitteleuropeo, amichevolezza elegante e non imbacchettata, da vero sire di campagna (com’è stato del resto chi lo ha fatto) "tra i dieci più buoni vini mai assaggiati nella vita". Pochissimo prima, in altro stand della Fiera, c’era stato un test di Borgogna di gran classe (Gevrey-Chambertin 1º Cru e altri) firmati dal giovane, brillantissimo produttore Pacalet, considerato da alcuni addirittura l’erede possibile del “mito” Jayer: dunque, anche a caldo, il paragone non era esattamente con (per così dire) pizza e fichi… Ma la Fiera degli abruzzesi ovviamente non è stata tutta qua. E ci sarebbe, per fortuna, molto altro da raccontare: il Pecorino neonato, ad esempio, in casa Pepe, il “super bio” di Torano, uno dei più “conservativi” tra i produttori top della regione, che si cimenta con la nuova uva: di tendenza, ma che è di casa da sempre a un soffio dalla sua azienda, nelle Marche dirimpettaie, oltre Tronto. E poi il puntiglioso, nervoso pacchetto di vini presentato da Cri-
Antonio Paolini, aquilano di nascita, vive e lavora a Roma. Critico enogastronomico, per 25 anni giornalista economico al Messaggero, ha scritto per sette anni per Gambero Rosso (magazine, libri e Guide) ed è al tredicesimo anno di collaborazione con Guida Espresso, dove è membro del Comitato Esecutivo e per cui ha curato e firmato la nuovissima “Le Tavole della Birra 2011”. Ha firmato libri e Guide, tra gli altri, anche per Veronelli e De Agostini. È responsabile di area per “Vini Buoni d’Italia” (Touring) e consulente di “Linea Verde” (RaiUno).
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
QUARANTA ANNI PER IL TREBBIANO D’ABRUZZO DOC La vitivinicoltura abruzzese negli ultimi dieci anni ha cambiato la sua fisionomia, attraverso l’ampliamento ampelografico, grazie alla riscoperta di antichi vitigni e del sistema delle denominazioni, con il riconoscimento di specifiche aree produttive e con conseguente introduzione di nuovi vini e nuove tipologie. Le novità han-
no riguardato anche il Trebbiano d’Abruzzo Doc, il bianco abruzzese per eccellenza che, a quarant’anni esatti dall’approvazione del primo disciplinare di produzione avvenuta nel 1972, è oggi protagonista di una nuova giovinezza e un rinnovato interesse da parte dei viticoltori regionali che hanno sviluppato attività di ricerca
e sperimentazione inerenti sia le tecniche di coltivazione, che quelle di vinificazione e invecchiamento. Oggi, in Abruzzo, i trebbiani sono coltivati su circa il 30% della superficie vitata, pari a quasi tredicimila ettari, per una produzione complessiva media annua di centottantamila ettolitri di vino Doc.
Brindisi tra Tonino Verna (presidente Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo), la sommelier Adua Villa, Mauro Febbo (assessore regionale all’Agricoltura) e Alessandro Nicodemi (presidente Consorzio Colline Teramane Docg). Una selezione di Trebbiani. Da sinistra Nazario Pagano (presidente Consiglio regionale), Enrico Marramiero (presidente Associazione Vignaioli in Abruzzo), Italo Cucci (giornalista) e Francesco Paolo Valentini (produttore)
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
stina Tiberio. La costanza ad alto livello di Torre dei Beati. La splendida attesa che ispira il Castellum Vetus di Centorame. O il centro pieno di un altro Pecorino, quello di Camillo Montori. Ma attorno al bel lavoro (e l’ulteriormente accresciuta attenzione) riscossa dagli abruzzesi migliori (molti altri i nomi meritevoli oltre ai citati), e riverberata sull’Abruzzo da vino e del gusto in genere, girava a tutta, intanto, la giostra di quest’edizione della Fiera. Edizione piuttosto speciale, va detto subito. Segnata da un export italiano che sale in valore e volume (4,4 miliardi l’asticella toccata) ma costretta intanto a fare i conti con la crisi dei consumi interni. Sollevata dalla boccata d’ossigeno che viene dal mondo, ma obbligata a chiedersi un po’ preoccupata quali fattori di rischio e/o incoraggiamento ci siano per bissarla e ampliarla in futuro. Ci
si interroga, ad esempio, sul fatto se sia possibile e credibile promuovere nel mondo, dove il vino italiano è, e sempre più sarà “condannato” a vendere la maggior parte del prodotto (nel 2011 24 milioni di ettolitri su 44 totali, nei prossimi anni attesa e necessità sono, in percentuale, al rialzo) la pletora di denominazioni-scheggia, minuscole e inidentificabili persino per noi compatrioti, figuriamoci per un buyer americano, russo, cinese, brasiliano: e con quali forze ciascuna di esse possa pensare di fare il world tour oggi indispensabile, visto che a Verona c’erano quest’anno buyer di oltre cento Paesi. E rincara la dose delle domande (utili) sul tappeto l’altro elemento critico, ormai sempre più palese, dei mutamenti climatici da surriscaldamento (curva delle temperature appiattita in alto, meno sbalzi giorno-notte, precipitazioni violente e concentrate, sempre più lunghi e severi periodi di siccità) che sta
CANTINA TOLLO E PESCARA JAZZ INSIEME Nel corso del Vinitaly è stata presentata la partnership tra Cantina Tollo e il Pescara Jazz. «Siamo orgogliosi - ha spiegato il presidente Tonino Verna - di sostenere un evento importante come il Pescara Jazz Festival, divenuto in questi anni una manifestazione simbolo. Credo che il vino e la musica abbiano molto in comune e spero che questo sia il primo passo verso un percorso assieme». Lucio Fumo ha sottolineato che in occasione del quarantesimo compleanno, il Pescara Jazz è onorato di avere al suo fianco una realtà leader del settore vitivinicolo, con la quale condivide un percorso di eccellenza. La partnership vedrà la sua prima attivazione a Chicago dove, in una serie di eventi coordinati dalla Regione Abruzzo, saranno presentati il cartellone del festival e il vino di Cantina Tollo Montepulciano D’Abruzzo Doc della linea Colle Secco.
Nelle foto da sinistra Lucio Fumo, patron di Pescara Jazz Festival, il nuovo Rosso 409, Tonino Verna, presidente di Cantina Tollo, tra Tinto e Fede di Radio Due e il musicista Nicola Fazzini
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L’ANALISI DEI NUMERI LE GIORNATE:
25 - 28 MARZO 2012 EDIZIONE:
NUMERO 46 LUOGO:
VERONAFIERE PROSSIMA EDIZIONE:
7 - 10 APRILE 2013
SPECIALE VINITALY E SOL 2012
Quanto vale il settore nel nostro paese Il giro d’affari
Le esportazioni
I primi importatori
di euro di fatturato
I dati dell’edizione 2012
Nel mondo... 55,64% EU 16,54% Nord America 15,78% Resto dell’Europa 6,83% Asia dell’Est 3,44% Sud e Centro America 0,98% Asia Centrale 0,49% Australia e Oceania 0,31% Africa
4
ARGENTINA
2
AUSTRALIA
3
AUSTRIA
1
AZERBAIJAN
1
BRASILE
2
CANADA
3
CILE
2
CROAZIA
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FRANCIA
4
GERMANIA
3
GRAN BRETAGNA
1
MESSICO
1
MOLDOVA
2
PORTOGALLO
1
ROMANIA
1
RUSSIA
1
SAN MARINO
19
SLOVENIA
6
SPAGNA
7
STATI UNITI
1
SUD AFRICA
4
SVIZZERA
1
UCRAINA
3
UNGHERIA
1
UZBEKISTAN
Espositori Italiani
508 217
160
28
285
175
112
18 87
796 94
Sardegna
111
100
152
250
42
50
225
ILLUSTRAZIONE E INFOGRAFICA DANIELE MARSILI PER ABRUZZO MAGAZINE
Espositori Esteri
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
stravolgendo il “mesoclima” (quello decisivo localmente per le caratteristiche dei territori da vino e per la scelta di uve, metodi di allevamento e pratiche in campo e in cantina) e destabilizza ulteriormente la vecchia e nuova (e inflazionata) geografia delle denominazioni. Chi scrive ha trovato allora di particolare stimolo e interesse gli sforzi fatti (e al debutto ufficiale sul palcoscenico di questo Vinitaly) per trovare elementi trasversali di resistenza a quest’alea, e caratterizzare nuove, credibili, eno-mappe nazionali. Ad esempio la firma dell’accordo inter Consorzi tra Soave (che ne è stato un po’ il motore primo), Etna, Campi Flegrei, Gambellara, Pitigliano, Lessini Durello e Colli Euganei sotto la label Vulcania: una firma che sancisce l’idea di promuovere insieme i vini di aree diversissime, ma con in comune il fatto di avere “radici” (quelle dei vigneti) in suolo vulcanico. Fornitore di mineralità, drenaggi (dunque risorse idriche), sanità (in certe aree persino resistenza alla fillossera che ha sterminato a suo tempo il vigneto europeo originale, con sopravvivenza delle rare viti “a piede franco”, non reinnestate su piede americano). Certo: Vulcania non riguarda l’Abruzzo. Ma lo riguardano invece gli altri due fattori “resistenti” e tras-denominazione individuati (e testimoniati in apposite degustazioni) insieme al vulcano da una label di settore importante come Confagricoltura: la quota delle vigneti (più su si sta, meglio ci si difende; più si può salire, più futuro c’è: e questo riguarda molto l’Abruzzo, miniera in questo senso, si pensi solo agli areali al confine L’Aquila-Pescara dove già operano in alta collina aziende come Valle Reale o Cataldi Madonna) e l’influenza del mare (vento, sale, sabbia) che di nuovo tocca una bella fetta di produzione regionale. Idee nuove, da innestare, certo, sul puntiglioso rispetto del meglio della nostra storia enoica, ma senza arroccamenti preconcetti. A ribadire la profonda verità che senza dinamismo non c’è progresso. E che (chi l’ha detto, non a caso, è un vinnaiolo) ogni tradizione è stata, a suo tempo, un’innovazione che ha avuto successo.
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ZACCAGNINI NEL LIBRO DI CLERICI E VESPA Con una seguitissima conferenza stampa, Antonella Clerici e Bruno Vespa hanno presentato a Verona il loro nuovo libro “Vino e Cucina”. Un testo che propone cento ricette della tradizione italiana abbinate a duecento dei nostri migliori vini. E tra questi c’è anche Zaccagnini: «Marcello - si legge - è uno dei vignaiuoli ai quali siamo più affezionati perché ha saputo crescere anno dopo anno con fantasia e tanto lavoro. Fa uno splendido Montepulciano d’Abruzzo San Clemente, ma il nostro cuore va anche al Cerasuolo Myosotis, vino di poco prezzo ma di assoluta qualità, che ricorda le basi enologiche della sua terra».
Nella foto sopra, da sinistra Marcello Zaccagnini con la moglie Sonia, il medico e amico Sabatino Trotta con la consorte Marilina, il giovane figlio di Marcello, Gianluca Zaccagnini, con la fidanzata Giulia. Qui affianco il momento della stretta di mano tra Bruno Vespa e Zaccagnini
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Il vino con la farfalla.
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012 Focus Protagonisti
Valentino Di Campli è presidente del consorzio Citra Vini dallo scorso anno. Rappresenta una delle cantine italiane leader nell’export, con una rete di distribuzione che penetra in più di quaranta paesi
Da sinistra i fratelli Valentina, responsabile commerciale e marketing di Tenuta I Fauri, e Luigi Di Camillo, enologo dell’azienda. Molti i contatti nelle quattro giornate dell’appuntamento veronese
Da sinistra Franco D’Eusanio di Chiusa Grande con il giovane figlio Rocco. Per loro anche un nuovo vino: il Vino Follia Pinot Grigio, grande morbidezza associata a mineralità, con profumi floreali dolci
SGUARDO AL MONDO
MOLTE NOVITÀ
LA MULTISENSORIALITÀ
«Un bilancio più che positivo - sintetizza Valentino Di Campli, presidente Citra Vini con notevoli riscontri anche da parte degli operatori internazionali». Successo per i prodotti autoctoni, come Passerina, Malvasia, Pecorino, e crescente l’interesse per un vino desolforato, dalle caratteristiche naturali molto più incisive. «Il Vinitaly rappresenta una vetrina importante dove mostrare il lavoro e i sacrifici dei nostri cinquemila socivignaioli, la vera anima del consorzio. Sono loro che quotidianamente operano per conferire alla nostra azienda uve di primissima qualità. Queste caratteristiche, insieme a un personale specializzato e alle tecnologie più all’avanguardia ci consentono di guardare al futuro con ottimismo».
Al Vinitaly 2012 Tenuta I Fauri ha presentato una serie di novità. L’attenzione dal punto di vista produttivo si è concentrata sulla prima edizione della Passerina, annata 2011. Non si è trascurato l’aspetto comunicativo, «insieme alla qualità - dice Valentina Di Camillo, responsabile commerciale e marketing dell’azienda teatina - il vero valore aggiunto ed elemento distintivo sul quale spingere». Per questo è stato presentato il restyling dell’etichetta del Pecorino, con un’immagine molto pulita, diretta, e lanciata la collaborazione con l’artista abruzzese Pep Marchegiani. Sue le coloratissime e “Warholliane” opere riportate sulle bottiglie di Montepulciano “Sa’dor”, di Pecorino “Le Belle” e sul Cerasuolo “Itaglia”.
Entrare nello stand dell’azienda Chiusa Grande significa vivere un’esperienza, utilizzare tutti e cinque i sensi. È questa la sfida ribadita al Vinitaly da Franco D’Eusanio, il “vinosofo” proprietario di una delle cantine più certificate in Europa nel campo dell’agricoltura biologica e localizzata a Nocciano, in provincia di Pescara. Con “Diwine Jazz”, sapiente ed elegante mix tra parole, musica, letteratura e vino, orgasmo di piacere all’insegna della multisensorialità, si è fatto conoscere e apprezzare non soltanto in Italia, ma anche in estremo Oriente, negli Stati Uniti e in Canada. E adesso, prendendo spunto da questo ambizioso progetto, è pronta un’applicazione per iPhone e iPad scaricabile da App Store.
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012 Focus Protagonisti
Da sinistra Simone Binelli con la moglie Francesca Lodi, titolari di Ausonia, azienda di Atri. Per loro la prima partecipazione alla fiera di Verona. Si sono distinti per essere “il vino con la farfalla”
Da sinistra i fratelli Luca e Fabrizio Biagi fotografati all’interno dello stand al Vinitaly. Pur essendo un’azienda storica, quest’anno è stato la loro prima partecipazione a Verona come espositori
Nella foto Francesco Sorricchio, co-titolare assieme al fratello Guido di Tenute Barone di Valforte, presenta una bottiglia di Colle Sale Igp Bianco, vino leggermente strutturato e abbastanza complesso
LA PRIMA VOLTA
LA CRESCITA
LA TOP LINE
Due giovani coniugi che da Mantova e Reggio Emilia si sono trasferiti in Abruzzo. Loro sono Simone Binelli e Francesca Lodi. Quest’anno, con la prima vinificazione, sono usciti sul mercato i primi prodotti a marchio. Da qui la decisione di partecipare con un loro spazio al Vinitaly 2012. La realtà in questione si chiama Ausonia, il nome di una farfalla diurna presente sul nostro territorio regionale e, in maniera particolare, diffusa nella loro azienda ad Atri (Teramo). E anche alle bottiglie sono stati dati nomi di alcune specie autoctone: Apollo per Montepulciano, Cerasuolo e Trebbiano, Machaon per il Pecorino. «I nostri - dice Binelli - sono vini fatti con un occhio particolare alla freschezza e alla bevibilità».
Prima presenza con un proprio stand anche per i fratelli Biagi, cantina che negli scorsi anni ha sempre partecipato al concorso enologico abbinato alla fiera di Verona, ricevendo premi sin dal 2008. Quest’anno la decisione di essere protagonista, vista anche la crescita professionale e commerciale dell’azienda che si sta affermando sempre più nel mercato nazionale e affacciando sui mercati esteri, Europa soprattutto. Tanti gli operatori ai quali è stato dato appuntamento al Vinitaly e tra i prodotti va segnalato il Matteo Biagi (nome che s’ispira all’ultimo genito di Luca Biagi, ndr), collina teramana Docg del 2008, rosso di punta, massima espressione del Montepulciano d’Abruzzo, con un disciplinare molto rigido.
«Questo Vinitaly - sottolinea Francesco Sorricchio, co-titolare assieme al fratello Guido di Tenute Barone di Valforte - ha creato contatti con referenti stranieri. Si sono interessate a noi aziende svedesi, colombiane, brasiliane. Soprattutto quello dell’America Latina è un mercato dove siamo già presenti, ma che ci piacerebbe ulteriormente sviluppare. Ci sono paesi che stanno vivendo una crescita economica e legata al consumo del vino». In questi contesti potrebbe trovare spazio il Colle Sale Igp, prodotto che identifica la top line di Tenute Barone di Valforte. Siamo di fronte a un bianco a base di Trebbiano, dal colore giallo paglierino luminoso, con bouquet complesso, fresco, fruttato di mela e pesca, fiori di pesco.
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012 Focus Protagonisti
Nella foto lo staff di Dora Sarchese a Verona. Da sinistra Maurizio Palermo (cantiniere), Maria Domenica Martire (commerciale Italia), Nicola D’Auria (titolare) e Graziella Di Berardino (export manager)
Giannicola Di Carlo, titolare di Agriverde, l’azienda di Ortona (Chieti) è pronta a festeggiare i ventun’anni di attività nel campo del biologico. Un riconoscimento che poche realtà possono vantare
Presidente della cooperativa San Nicola è l’avvocato Carlo D’Agostino, in carica dal 1973, fra i più anziani d’Italia. L’azienda conta oltre cinquecento soci e mille ettari di superficie vitata.
NON SOLO VINO
BIOLOGICO AL CENTRO
L’ECCELLENZA
Nicola D’Auria si è presentato al Vinitaly con una triplice veste: quella d’imprenditore del vino con il marchio Dora Sarchese, membro, sempre con la sua cantina, dell’Associazione Vignaioli in Abruzzo e come presidente del Movimento Turismo del Vino Abruzzo. Sotto quest’ultimo cappello dice: «Non potevamo non approfittare di una vetrina come il Vinitaly, uno straordinario veicolo di promozione. Così abbiamo delineato una formula che ha permesso di conoscere e degustare alcune delle più ghiotte specialità gastronomiche abruzzesi, attraverso un percorso denominato “Viaggio nell’Abruzzo del Vino”. Assaggi di primi piatti e finger food dolci e salati abbinati ai vini delle aziende del Movimento Turismo del Vino Abruzzo».
Sicuramente uno degli stand più visitati del padiglione undici, dedicato in gran parte all’Abruzzo. Agriverde, azienda di Ortona (Chieti) si è presentata all’appuntamento del 2012 con due nuove versioni di Eikos, il vino biologico che l’anno scorso ha affiancato il team Ferrari Formula Uno nella presentazione ufficiale della 599 Hy-Kers, un modello verde non solo nel colore, anche nelle performance e nei consumi. Un prodotto frutto di assoluta tecnologia, innovazione e ricerca, «gli stessi principi - afferma Giannicola Di Carlo, titolare di Agriverde - che seguiamo anche noi. Quest’anno ci prepariamo a tagliare il traguardo dei ventun’anni di biologico, una vera passione, espressione autentica del nostro territorio».
Non uno stand dedicato, ma due ampi spazi, quello di Citra e l’area dell’Enoteca Regionale d’Abruzzo, dove poter degustare i vini San Nicola in questo Vinitaly. La perla è il Don Venanzio (il nome è preso dal bosco che si trova a Pollutri, Chieti), Montepulciano Doc di un colore rosso rubino con riflessi violacei, intensi profumi di amarena e frutti di bosco che si fondono piacevolmente con note speziate; un gusto pieno, voluminoso, con finale molto persistente, ottimo con arrosti e grigliate, ma anche bene in abbinamento con formaggi di media e lunga stagionatura. Un affinamento cinquanta per cento in acciaio e cinquanta per cento in barrique. E la chicca della produzione è il brandy Caroso, invecchiato vent’anni.
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012 Fotogallery
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1 2 Quest’anno sono state ben ottantasette le cantine che hanno rappresentato il nostro Abruzzo a Verona 1. Antonio e Luigi Ulisse con al centro il nonno Antonio. Lo stand di Tenuta Ulisse e le bottiglie di Amaranta Pecorino e Nativae Trebbiano d’Abruzzo 2. Andrea Di Fabio della Doc Tullum con il Rosso Riserva 2008 3. Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio Colline Teramane Docg e l’ampio spazio presente all’appuntamento 2012 del Vinitaly
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4. L’arte incontra l’eccellenza del vino. Le etichette dell’artista abruzzese Pep Marchegiani create in esclusiva per Tenuta I Fauri 5. Da sinistra Adriana Galasso, titolare, Fausto Albanesi, titolare, e Francesca Candeloro, collaboratrice dell’azienda Torre dei Beati 6. Lo spazio di Talamonti 7. Giulia Di Sipio, responsabile marketing di Azienda Agricola Di Sipio 8. Da sinistra Antonio Circelli, agronomo ed enologo, e Antonello Savini, co-titolare di Anfra 9. Lo stand di Cantine Galasso con le nuove linee Fiorano e Principe di Montenevoso, dedicate al canale della ristorazione
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
10. Da sinistra Angelica Bottari, titolare dell’omonima azienda, la giovane figlia Francesca, il marito Andrea Ledda, direttore commerciale, l’altro figlio Pierluigi, responsabile web, e Francesca Spiller, art director 11. Marcello Zaccagnini all’interno dello stand progettato dall’agenzia Dispenser di Vasto (Chieti) 12. L’azienda Pasetti con, da sinistra, la signora Laura, la figlia Francesca, il figlio Davide, enologo, il marito Domenico Pasetti, titolare, e Romeo Taraborrelli, enologo
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13. Lo stand di Illuminati 14. Lo spazio di Farnese Vini 15. La struttura di Vittorio Festa che raggruppa le realtà del Centro Tecnologico Enologico, di Jasci Vigne e Vini (Donatello Jasci), Marchesi De Cordano (Francesco D’Onofrio), Azienda Agricola Terzini (Roberto e Domenico Terzini), Cantine Ciampoli (Giuseppe e Antonio Ciampoli), Cantina Sangro (Donato De Simone), Fattoria Teatina (Pierluigi De Lutiis), Tenute Santarelli (Luca Gaspari) 16. Citra Vini 17. Gaudenzio D’Angelo, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Abruzzo e Molise 18. Il produttore Camillo Montori
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012 Fotogallery
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19. Stefania Pepe, Vini Pepe, quest’anno per volontà non presente con un proprio stand al Vinitaly, ma impegnata in un’indagine di mercato per capire gusti e tendenze di clienti e consumatori 20. Degustazione di vino e specialità abruzzesi con, da sinistra, Italo Cucci, giornalista sportivo, e Rocco Pasetti, titolare di Contesa 21. Enrico Marramiero, Azienda Marramiero, con una bottiglia di Inferi Montepulciano d’Abruzzo Doc annata 2006
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22. Giuseppe Antonelli, presidente della Società Cooperativa Agricola Olearia Vinicola Orsogna 23. Enzo Trulli, papà del pilota abruzzese Jarno, e lo stand di Podere Castorani 24. Alberto Tiberio di Società Agricola Podere Sette Terre 25. L’attore Alessandro Preziosi, direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo all’Aquila, ospite d’onore a Verona per la degustazione del Trebbiano 26. Il senatore Fabrizio Di Stefano 27. Lo stand di La Valentina 28. Antonio Angelucci di Azienda Agricola Angelucci 29. Lo spazio di Lidia & Amato Viticoltori, azienda di Controguerra (Teramo)
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Ancora aziende e protagonisti abruzzesi 30. Da sinistra il presidente della Camera di Commercio di Teramo, Giustino Di Carlantonio, con l’assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Mauro Febbo 31. Da sinistra Enrico Marramiero, Azienda Marramiero e presidente dell’Associazione Vignaioli in Abruzzo, Nicola D’Auria, Dora Sarchese e presidente del Movimento Turismo del Vino, Rocco Pasetti, Contesa 32. Il giornalista Massimo Di Cintio 33. Gianluca Galasso di San Lorenzo Vini
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34. Lo spazio dell’Enoteca Regionale d’Abruzzo 35. Il Matteo Biagi, collina teramana Docg del 2008, rosso di punta, massima espressione del Montepulciano d’Abruzzo 36. A destra il senatore Giovanni Legnini fotografato all’interno dello stand di Cantina Miglianico 37. Filomusi Guelfi Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo e Fonte Dei, Montepulciano Riserva 2006 38. Azienda Agricola Fracassa: da sinistra Leonardo Cianciarelli, collaboratore, Roberto Fracassa, titolare, e Luigi Fracassa, titolare 39. Bruno Vespa e Antonella Clerici 40. Carlo D'Agostino, presidente di San Nicola
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Cantina Sociale San Nicola - Via Crivella 66020 - Pollutri (Ch) - Tel. 039.0873.902606 - Fax 039.0873.921174 coopsannicola@libero.it - www.vinisannicola.com
SPECIALE VINITALY E SOL 2012
SOL 2012. Le aziende abruzzesi portano a casa preziosi riconoscimenti Ancora un’edizione del Sol, svolto in contemporanea con il Vinitaly, in cui le realtà della nostra regione si distinguono e fanno incetta di premi. Segno che l’olio abruzzese rimane un prodotto di qualità, conosciuto e considerato tra i migliori al mondo… (dai nostri inviati a Verona Andrea Beato, Elena Prizzi e Donato Parete - foto Matteo Francavillese)
Ben sei le aziende della nostra regione che si sono sapute imporre all’interno del concorso Sol d’Oro 2012. Su tutte svetta l’Azienda Agricola Fantasia di Raiano (L’Aquila), capace di conquistare il Sol di Bronzo, nella categoria fruttato leggero, con il suo olio champagne. Un design particolare e diverso per questa realtà guidata dalla giovanissima titolare Sandra Fantasia. E poi ci sono le Gran Menzioni per il Frantoio Montecchia
di Morro d’Oro (Teramo) e il Frantoio Zappacosta di Bucchianico (Chieti); quelle per l’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Chieti) e la Società Agricola Forcella di Pescara; il riconoscimento per il Frantoio Claudio Di Mercurio di Penne (Pescara). Per gli altri ventidue espositori presenti tante novità e molti contatti sviluppati nelle quattro giornate della fiera. Un bilancio estremamente positivo.
IN QUESTO SPECIALE LE AZIENDE E GLI IMPRENDITORI PROTAGONISTI
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LA FIERA RACCONTATA ATTRAVERSO LE IMMAGINI
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
OLIO D’ABRUZZO TRA I GRANDI DEL MONDO L’intero settore regionale si dimostra in forma, pronto a competere con le produzioni internazionali, merito di una costante ricerca dell’eccellenza e di una variegata tipologia delle coltivazioni
Abruzzo a Verona è stato rappresentato anche da ventotto aziende olearie all’interno del padiglione del Sol, con un ampio stand di circa cinquecento metri quadrati, che quest’anno si è ancora una volta illuminato con i premi ricevuti nell’ambito del concorso Sol d’Oro, al quale hanno partecipato circa duecentoventi olii internazionali e che ha visto le realtà della nostra regione piazzarsi ai primi posti della competizione. Un successo che è da ricercare
AZIENDE PROTAGONISTE QUALITÀ E TECNICA
IL SOL DI BRONZO
L’azienda sorge a Poggiofiorito, in provincia di Chieti, in una zona ricca di contrasti climatici e ambientali. Caratteristiche che si riscontrano nell’elevata qualità organolettica e nutrizionale del prodotto, ottenuto dalle varietà Leccino, Gentile, Frantoio e Muraiolo. Una tradizione che prosegue dal 1878, da cinque generazioni, e che oggi vede impegnati Matteo Andreassi con la moglie Marilena. L’olio viene ottenuto per sgocciolamento naturale a freddo con il metodo Sinolea. Il confezionamento immediato permette di conservarne proprietà e freschezza.
Podio per l’azienda aquilana Fantasia, di Raiano (L’Aquila), che con il suo olio ha conquistato il Sol di bronzo nella categoria oli con fruttato leggero. «Lo champagne, prodotto di qualità e simbolo di massima eleganza, ha ispirato il nostro prodotto - sottolinea Sandra Fantasia, titolare dell’azienda -. L’unicità del nostro olio e l’innovativo design si sono uniti per perseguire la via del lusso». L’azienda vanta tra l’altro la proprietà di un antico e suggestivo frantoio del 1700 riportato allo splendore iniziale per la fruibilità culturale pubblica.
All’interno del loro stand Matteo Andreassi, titolare, insieme alla moglie Marilena, dell’omonimo oleificio. Un’attività che si tramanda da cinque generazioni
Sandra Fantasia è la titolare dell’azienda. Il suo è un olio fruttato leggero, con note erbacee e sentori di pomodoro. Un prodotto molto armonico ed equilibrato
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012
nella estrema qualità dei prodotti e nella caratterizzazione del settore, estremamente variegato e di una rara ricchezza. Caratteristica che sicuramente pochi territori al mondo possono vantare. Proviamo a tracciarne un breve ma quanto più dettagliato quadro di riferimento per capirne di più. L’olivicoltura nella nostra regione conta attualmente su oltre nove milioni di piante, con più di quaranta varietà per gran parte coltivate con metodi biologici, alcune delle quali rappresentano, per qualità e quantità, la base dei circa duecento quintali di olio prodotti ogni anno, per il novanta per cento di qualità extravergine di oliva, che ne fanno la quinta regione in Italia con circa il quattro per cento. Nella provincia di Pescara a comandare è la Dritta, diffusa prevalentemente del cosiddetto “triangolo d’oro” di Loreto Aprutino, Pianella e Moscufo, mentre sulle colline della Val Pescara si coltiva la Toccolana, che prende il nome dal territorio di Tocco da Casauria, entrambe utilizzate per la Dop Aprutino Pescarese, la prima ad essere rico-
nosciuta in Europa, già nel 1996. In provincia di Chieti, dove si produce circa il sessantacinque per cento della produzione regionale, c’è invece la Dop Colline Teatine che, tra l’Adriatico e la Majella, prevede il prevalente utilizzo della cultivar Gentile di Chieti, anche in questo caso con il previsto apporto di Leccino (coltivato in tutta la regione), oltre che di Nebbio, Intosso e Cucco, tipiche delle due sottozone Frentano e Vastese. Ultimissima nata è la Dop Pretuziano Colline Teramane con le sue varietà locali Tortiglione e Castiglione e con l’apporto di Frantoio e Leccino, Che vengono coltivate lungo le colline litoranee per circa venticinque, trenta chilometri verso l’interno, quasi fin sotto il Gran Sasso. Di grande qualità, seppur limitata a causa delle quasi proibitive altitudini, è la produzione olivicola in provincia dell’Aquila, come dimostra proprio il Sol di Bronzo assegnato all’azienda Fantasia e al suo olio prodotto con la Rustica, una delle varietà più diffuse insieme a Leccino, Gentile dell’Aquila, Pendolino e Moraiolo.
GLI OLI PREMIATI • Sol Di Bronzo (cat. fruttato leggero): Azienda Agricola Fantasia di Raiano • Gran Menzione (cat. fruttato leggero): Frantoio Montecchia di Morro D'Oro e Frantonio Zappacosta di Bucchianico • Gran Menzione (cat. fruttato leggero): Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli e Società Agricola Forcella di Pescara • Gran Menzione (fruttato intenso): Frantoio Claudio Di Mercurio di Penne
MASSIMA ECCELLENZA
GIÀ GRANDE
Sorta nel 1895 sui pendii della zona collinare di Castilenti (Teramo), in un territorio davvero unico, Masseria Erasmi fonda da sempre la sua attività sulla costante ricerca della massima qualità. Fiore all’occhiello dell’azienda non può che essere l’olio Dop, ottenuto dalle olive delle varietà Leccino, Frantoio e Dritta. Puro, unico e certificato, è un olio che si presenta fruttato di media intensità con note erbacee. Piacevolmente amaro in bocca e leggermente piccante, regala al naso sensazioni delicate di mandorla lasciando la bocca dolce nel finale.
«Note di amaro e piccante, fruttato leggero con sentori di erba fresca appena tagliata». A promuovere prodotto e produttore è Silvano Ferri, presidente del Consorzio Olio Dop Aprutino Pescarese. L’olio in questione è quello di Oro di Pianella, di Michele e Walter Antonucci. In poco tempo l’azienda si sta facendo conoscere per la qualità e le forniture al Vaticano, a Castroni a Roma, a Peck a Milano, ad alcune scuole del Nord che l’hanno inserito nella mensa. Sviluppati contatti in Inghilterra e Messico e presto due punti vendita a Padova e Norimberga.
Nella foto Daniele Erasmi, titolare dell’azienda Masseria Erasmi. I suoi prodotti sono un vero scrigno di sapori autentici della secolare dieta mediterranea
Walter Antonucci, titolare con il figlio Michele dell’azienda Oro di Pianella. La produzione è dedicata al nonno Vincenzo, partito per l’America negli anni Venti
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SPECIALE VINITALY E SOL 2012 Fotogallery
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4 1. Tommaso Masciantonio con la moglie Agnese premiati con una Gran Menzione nella categoria fruttato medio 2. Lo stand di Verde Abruzzo con, da sinistra, il titolare Gianni Fragassi e Simone D’Arcangelo, export manager 3. Giovanni Sputore, La Selvotta 4. Le bottiglie di olio champagne dell’azienda Fantasia di Raiano (L’Aquila), premiata con Sol di Bronzo per la categoria fruttato leggero. Un connubio vincente tra qualità e design di prestigio
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7 5 6 5. Lo spazio di Tenuta Sant’Ilario con, da sinistra, il titolare Roberto Cerquitelli e Massimo Capuani, il responsabile commerciale 6. Massimiliano d’Addario di Marina Palusci di Pianella (Pescara) 7. I cioccolatini di Masseria Erasmi, dove la pralina di cioccolato al latte si fonde con il sapore fruttato dell’olio nascosto nel cuore 8. Da sinistra Gabriele Romano, responsabile commerciale, e Gianfranco D’Addario, presidente della cooperativa Plenilia 9. Guido Mancinelli, titolare Piacere Abruzzese 10. L’olio Forcella 11. Silvano Ferri, presidente del Consorzio Olio Dop Aprutino Pescarese
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AGRICOLTURA
ABRUZZO, TERRAdiECCELLENZE L’Abruzzo, grazie alle solide e profonde radici, è una terra di eccellenze. I nostri prodotti sono sempre più riconosciuti per la loro qualità e premiati con riconoscimenti internazionali e con importanti livelli di esportazione... Mauro Febbo, assessore nella Giunta regionale abruzzese con delega all'agricoltura
«Terra di Eccellenze», questo è il nostro slogan. L’agricoltura è un patrimonio di tutti. Vorrei diffondere questo messaggio e far capire ai cittadini quanto importante e complesso è il suo sistema. L’Italia vanta una tradizione agricola millenaria ed è da tutti considerata il paese dove il “cibo è buono”.
P
sr è l'acronimo di Programma di Sviluppo Rurale. È un documento comunitario di programmazione per lo sviluppo agricolo, agroalimentare e rurale valido per il periodo 2007-2013. Ogni Regione, sulla base delle proprie specificità territoriali predispone un proprio Psr che viene approvato in sede comunitaria. Il Psr 20072013 della Regione Abruzzo attua le strategie regionali in materia di agricoltura finanziando le imprese che operano nel mondo rurale nella realizzazione di progetti e interventi di sviluppo. Uno degli obiettivi fondamentali del Psr è quello di rendere "competitive" le aziende agricole e forestali. A tal fine vengono finanziati gli investimenti per l’ammodernamento delle strutture, per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti di qualità e per l’ingresso dei giovani in agricoltura. Oltre a ciò si migliorano le competenze degli agricoltori, si favorisce la loro adesione ai sistemi di qualità alimentare e si promuove la commercializzazione dei prodotti di qualità “Made in Abruzzo”. Oggigiorno per sopravvivere occorre saper affrontare le nuove sfide del mercato globale e al tempo stesso rispondere alle esigenze dei consumatori sempre più attenti
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IL PSR QUESTO SCONOSCIUTO alla sicurezza e alla qualità dei prodotti. In un momento di crisi economica e occupazionale, come quello che stiamo attraversando, è poi fondamentale sviluppare il potenziale umano migliorando le capacità professionali. Il Psr finanzia la formazione e la consulenza sulla gestione strategica, sul marketing, sull’innovazione e sulla conoscenza delle norme in materia ambientale e alimentare. In Abruzzo si producono “Eccellenze” nel settore agroalimentare e il Psr finanzia anche le azioni di promozione ed
informazione, come la partecipazione a Fiere internazionali (vedi Vinitaly e Sol di Verona) o a campagne pubblicitarie, dei prodotti di qualità. Vogliamo rendere consapevoli gli operatori economici della loro bontà e indurre i consumatori all’acquisto dei nostri prodotti agricoli e alimentari. Ogni intervento del Psr è finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Oltre al Feasr al finanziamento degli interventi partecipa una quota di cofinanziamento nazionale e regionale.
AGRICOLTURA
LA POLITICA AGRICOLA COMUNE
O
ltre a Psr, che sta per Programma di Sviluppo Rurale, uno degli acronimi che più circolano nel settore agricolo è Pac. All’interno dell’Unione Europea, Pac sta per Politica Agricola Comune. Tale politica si propone di conciliare: un'adeguata produzione alimentare disponibile a prezzi equi, la salvaguardia economica delle comunità rurali, dove il fenomeno dello spopolamento è sempre più visibile, una concreta risposta alle sfide ambientali come i cambiamenti climatici, la gestione delle risorse idriche, le bioenergie e la biodiversità. La Pac ebbe origine nel 1962, esattamente 50 anni fa e nacque per garantire una produzione di cibo sufficiente a sfamare un’Europa che usciva da un decennio di carestie dovute alla guerra. In un primo tempo si è basata su sussidi alla produzione e sull’ac-
quisto delle eccedenze per sostenere i prezzi; poi, attraverso varie riforme, si è cercato di favorire l'innovazione nella produzione e nella lavorazione, l’accrescimento della produttività; infine è stata introdotta una nuova priorità: la riduzione dell’impatto ambientale. Successivamente, poiché la qualità degli alimenti è emersa come una esigenza sempre più viva nei consumatori, la Pac punta a far sì che si possano offrire prodotti alimentari sicuri, di elevata qualità e in quantità sufficiente. La Pac è finalizzata anche a contribuire a uno sviluppo economico diversificato nelle zone rurali. Infine vuole che si rispettino standard molto elevati in tema di tutela dell'ambiente e benessere degli animali. La politica agricola comune, la più integrata di tutte le politiche dell'Ue, assorbe buona parte del bilancio comunitario. Negli ultimi anni i fondi a disposizione della Pac si sono ridotti. Questo calo è dovuto sia
all'estensione delle competenze dell'Ue a nuovi settori, sia ai risparmi ottenuti con le riforme, che hanno permesso di integrare nell'Ue 12 nuovi paesi membri a partire dal 2004 senza accrescere le spese agricole. L’assistenza finanziaria agli agricoltori è ancora presente, ma utilizzata in maniera molto più selettiva. Viene integrato il reddito degli agricoltori con aiuti diretti al fine di garantire loro un tenore di vita accettabile, esigendo in cambio il rispetto di certe norme riguardanti l'igiene e la sicurezza alimentare, la salute e il benessere degli animali, la biodiversità e la tutela del paesaggio. A fine 2013 ci sarà una nuova Pac e per il periodo 2014-2020 è prevista l’approvazione di una nuova serie di regolamenti il cui contenuto si sta discutendo in questi mesi e di cui ci occuperemo sul prossimo Abruzzo Magazine. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.ec.europa.eu/agricoltura.
www.psrabruzzo.it
MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 99
MARKETING TERRITORIALE
Barcellona (GRO)
Ryanair
PARTENZE prenotazioni
compagnia
volo n°
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Ryanair
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dal 30/12/2011 al 23/03/2012
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Ryanair
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Ryanair
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dal 29/03/2012 al 25/10/2012
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dal 01/04/2012 al 21/10/2012
Ryanair
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Ryanair
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dal 25/03/2012 al 25/03/2012
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Ryanair
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Ryanair
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dal 01/04/2012 al 21/10/2012
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dal 31/03/2012 al 27/10/2012
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Ryanair
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dal 25/03/2012 al 21/10/2012
Ryanair
FR4035
15.20
16.30
dal 26/03/2012 al 22/10/2012
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prenotazioni
partenza
arrivo
periodo
giorni
18.50
dal 07/01/2012 al 24/03/2012
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18.15
dal 01/11/2011 al 23/03/2012
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compagnia Ryanair Ryanair
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16.15
Bruxelles Charleroi (CRL)
------D
dal 30/12/2011 al 23/03/2012
15.05
PARTENZE
ARRIVI Ryanair
FR4015
volo n° FR5015 FR5015
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Ryanair
FR5015
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dal 25/03/2012 al 21/10/2012
Ryanair
FR5015
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dal 27/03/2012 al 27/10/2012
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Ryanair
FR5015
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dal 29/03/2012 al 25/10/2012
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Ryanair
FR5016
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dal 01/11/2011 al 22/03/2012
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Ryanair
FR5016
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dal 07/01/2011 al 24/03/2012
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Ryanair
FR5016
17.20
19.25
dal 25/03/2012 al 21/10/2012
------D
19.55
dal 27/03/2012 al 27/10/2012
-M---S-
14.10
dal 29/03/2012 al 25/10/2012
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ARRIVI
Bergamo Orio al Serio (BGY) PARTENZE prenotazioni
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Ryanair
FR4016
19.15
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dal 31/10/2011 al 23/03/2012
L-M-V--
Ryanair
FR4016
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dal 03/11/2011 al 22/03/2012
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FR4016
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dal 27/12/2011 al 20/03/2012
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Ryanair
FR4016
15.25
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dal 31/12/2011 al 24/03/2012
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Ryanair
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dal 04/11/2011 al 23/03/2012
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Ryanair
FR4018
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dal 01/01/2012 al 18/03/2012
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Ryanair
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dal 30/03/2012 al 26/10/2012
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17.10
dal 04/03/2012 al 18/03/2012
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21.00
dal 25/03/2012 al 21/10/2012
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Ryanair Ryanair
FR4018 FR4016
16.00 19.50
Ryanair
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Ryanair
FR4016
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21.10
dal 26/03/2012 al 26/10/2012
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Ryanair
FR4016
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dal 31/03/2012 al 27/10/2012
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Ryanair
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Ryanair
FR4036
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dal 28/03/2012 al 24/10/2012
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Ryanair
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Air Vallee
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dal 26/03/2012 al 24/09/2012
L------
dal 30/03/2012 al 28/09/2012
----V--
ARRIVI
Air Vallee
DO601
13.40
14.30
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
12.20
dal25/03/2012 al 24/10/2012
--M---D
23.30
dal 27/03/2012 al 23/10/2012
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Cagliari (CAG) PARTENZE prenotazioni
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14.00
dal 25/03/2012 al 24/10/2012
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dal 27/03/2012 al 23/10/2012
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periodo
giorni
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dal 19/05/2012 al 25/10/2012
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dal 03/11/2011 al 22/03/2012
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------D
07.45
dal 04/11/2011 al 23/03/2012
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dal 01/01/2012 al 18/03/2012
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10.10
11.20
dal 28/03/2012 al 24/10/2012
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dal 30/03/2012 al 26/10/2012
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ARRIVI
Ryanair
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Dusseldorf Weeze (NRN) PARTENZE prenotazioni
compagnia Ryanair
volo n° FR5528
15.00
Ryanair
FR5528
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dal 29/05/2012 al 27/10/2012
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Ryanair
FR5529
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Ryanair
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Ryanair
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22.15
dal 31/10/2011 al 23/03/2012
Ryanair
FR4015
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dal 25/03/2012 al 21/10/2012
100 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
L------
12.45
21.35
16.15
giorni
dal 26/03/2012 al 24/09/2012
FR5527
FR4015
15.05
periodo
15.30
Ryanair
Ryanair
FR4035
arrivo
12.40
---G---
-M-----
Ryanair
partenza
DO600
07.30
dal 01/11/2011 al 20/03/2012
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volo n°
Air Vallee
06.05
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FR4017
compagnia
PARTENZE
FR5526
21.25
Ryanair
12.05
Ryanair
FR4015
21.40
FR5016
dal 29/03/2012 al 25/10/2012
Ryanair
FR4015
17.50
Bucarest (OTP)
ARRIVI
Ryanair
FR5016
ARRIVI
MARKETING TERRITORIALE
Francoforte Hahn (HHN)
Oslo Torp (TRF)
PARTENZE prenotazioni
PARTENZE compagnia Ryanair
volo n° FR6727
partenza 15.20
arrivo
periodo
giorni
17.10
dal 01/11/2011 al 20/03/2012
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prenotazioni
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Ryanair
FR6727
15.25
17.15
dal 03/11/2011 al 22/03/2012
Ryanair
FR6727
18.35
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dal 07/01/2012 al 24/03/2012
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Ryanair
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dal 25/03/2012 al 26/10/2012
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Ryanair
Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair
FR6726 FR6726 FR6726 FR6726
17.35 17.40 20.50 08.40
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dal 03/11/2011 al 22/03/2012
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22.40 10.30
dal 07/01/2012 al 24/03/2012
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dal 25/03/2012 al 26/10/2012
L-M-V-D
Ryanair
FR983
partenza 13.20
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giorni
15.00
dal 02/11/2011 al 21/03/2012
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Ryanair
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dal 30/12/2011 al 23/03/2012
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Ryanair
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Ryanair
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dal 25/03/2012 al 26/10/2012
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Ryanair
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21.40
23.20
dal 30/07/2012 al 26/08/2012
-----S-
Ryanair
FR983
22.10
23.50
dal 07/08/2012 al 28/08/2012
-M-----
15.40
dal 01/08/2012 al 29/08/2012
--M--------S-
Ryanair
FR985
14.00
Ryanair
FR5622
09.55
12.50
dal 27/03/2012 al 23/10/2012
-M-----
20.30
23.25
dal 31/03/2012 al 27/10/2012
-----S-
partenza
arrivo
periodo
giorni
12.00
dal 01/11/2011 al 20/03/2012
-M-------G-S-
FR5622
compagnia
volo n° FR5011
Ryanair
FR5011
10.00
12.05
Ryanair
FR5011
15.00
17.05
dal 26/03/2012 al 26/10/2012
L-M-V--
Ryanair
FR5012
12.25
14.30
dal 01/11/2011 al 20/03/2012
-M-------G-S-
Ryanair
FR5012
12.30
14.35
dal 29/12/2011 al 24/03/2012
Ryanair
FR5012
17.30
19.35
dal 26/03/2012 al 26/10/2012
L-M-V--
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
14.40
dal 31/10/2011 al 24/03/2012
L------
12.30
dal 31/10/2011 al 24/03/2012
----V-L-M----
Tirana (TIA) PARTENZE prenotazioni
compagnia Belleair Belleair
LZ282 LZ282
12.10
Ryanair
FR982
15.25
18.50
dal 02/11/2011 al 21/03/2012
--M----
Ryanair
FR982
08.35
12.00
dal 30/12/2011 al 23/03/2012
L---V--
12.30
dal 08/01/2012 al 18/03/2012
------D
Belleair
LZ281
21.15
dal 25/03/2012 al 26/10/2012
L-MGV-D
Belleair
-----S-
Belleair
-M-----
FR982
17.50
Ryanair
FR982
17.50
21.15
dal 30/07/2012 al 26/08/2012
Ryanair
FR982
18.20
21.45
dal 07/08/2012 al 28/08/2012
13.35
dal 01/08/2012 al 29/08/2012
--M----
10.05
dal 10/03/2012 al 24/03/2012
-----S-
Ryanair
FR984 FR982
10.10 06.40
13.10 11.00
Belleair
LZ282
18.30
20.00
dal 26/03/2012 al 24/10/2012
Belleair
LZ282
11.00
12.30
dal 30/03/2012 al 26/10/2012
----V--
Belleair
LZ281
11.10
12.40
dal 31/10/2011 al 24/03/2012
L------
09.00
10.30
dal 31/10/2011 al 24/03/2012
----V--
LZ281
16.30
18.00
dal 26/03/2012 al 24/10/2012
L-M----
LZ281
09.00
10.30
dal 30/03/2012 al 26/10/2012
----V--
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni L-MGV--
L-MGV--
ARRIVI
Torino (TRN) PARTENZE prenotazioni
Milan Linate (LIN)
09.55
dal 29/12/2011 al 24/03/2012
10.30
Ryanair
compagnia Air Vallee
DO605
20.40
21.50
dal 08/011/2011 al 20/03/2012
Air Vallee
DO604
18.50
20.00
dal 08/011/2011 al 20/03/2012
ARRIVI
PARTENZE prenotazioni
20.05
FR983
Ryanair
-----S-
17.10
Ryanair
09.05
-M-----
ARRIVI
ARRIVI
FR982
09.30
FR5621
dal 10/03/2012 al 24/03/2012
Ryanair
giorni
Ryanair
Ryanair
arrivo
periodo dal 27/03/2012 al 23/10/2012
PARTENZE prenotazioni
PARTENZE volo n°
06.35
arrivo
Parigi Beauvais (BVA)
Londra Stansted (STN) compagnia
FR5621
partenza
dal 31/03/2012 al 27/10/2012
Ryanair dal 01/11/2011 al 20/03/2012
volo n°
ARRIVI
ARRIVI
prenotazioni
compagnia
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Alitalia
AZ1242 AF3705 BT5582
07.30
08.40
dal 09/01/2012 al 23/03/2012
LMMGV--
Alitalia
AZ1242 AF3705 BT5582
08.55
10.05
dal 14/01/2012 al 24/03/2012
-----S-
Alitalia
AZ1241 AF3702 BT5581
20.25
Alitalia
AZ1241 AF3702 BT5581
18.55
TABELLA VOLI AGGIORNATA AL 30 MARZO
AEROPORTO D’ABRUZZO, +19% ANCHE A MARZO 2012 Sono stati 40.160 i passeggeri registrati nel mese di marzo,
ARRIVI
+7.000 circa rispetto a marzo del 2011, con un incremento del 19%. 21.35
20.05
dal 09/01/2012 al 23/03/2012
LMMGV--
dal 14/01/2012 al 24/03/2012
-----S-
Intanto, domenica primo aprile, è partito il primo volo delle 52 rotazioni per Mostar con il vettore Livingston (famiglia Toto) che opera attraverso l’AirVallee. Il sei Aprile, sempre con la compagnia AirVallee, è in programma l’inizio del volo bisettimanale per Bucarest, al prezzo medio di 89 euro a tratta tasse incluse.
MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 101
PERSONAGGI
La facciata dell’Ospedale Civile Spirito Santo di Pescara, nei prossimi cinque anni guidato ancora dal manager Claudio D’Amario
I NUOVI OBIETTIVI DI CLAUDIO D'AMARIO PER LA ASL DI PESCARA Con la riconferma fino al 2017, il direttore generale ha la possibilità di proseguire razionalizzazione e sviluppo...
«
di Roberta Villini
Questi primi tre anni sono stati fondamentali per riprendere in mano il governo di un’azienda che aveva preso la via della deriva burocratica e amministrativa» esordisce D’Amario. «La burocrazia governava e condizionava il livello di produzione sanitaria. Sia le sedi produttivo-ospedaliere che le sedi territoriali erano svincolate
102 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
da un programma, da un piano industriale: mancavano gli obiettivi, laddove spesso per obiettivi si intendevano assegnazioni di budget economico e non invece risultati da raggiungere». Il nuovo corso prevede importanti investimenti in biotecnologie e in tecnologie sia informatiche che di modernizzazione. «Vogliamo introdurre la robotica per i trasporti orizzontali e verticali, liberando risorse uma-
ne e standardizzando nel contempo i percorsi. Robotica anche nell'ambito della gestione del farmaco». La modernizzazione prevede l’utilizzo delle alte tecnologie informatiche: occorre una sorta di dashboard aziendale per gestire i flussi amministrativi, per il controllo di gestione, i centri di costi, i centri di spesa e per gestire le piattaforme tecnologiche. La riqualificazione degli ambienti rappresenta un'altra urgenza. La sfida che più entusiasma Claudio D'Amario è quella del trapianto. «Abbiamo avuto l'ultimo parere positivo dal Ministero e dall’Istituto Superiore di Sanità: Pescara inizierà nei prossimi mesi la costruzione della fabbrica delle cellule umane. Sarà la prima cell factory puramente pubblica. Nell'immediato l’impegno è la riconversione di alcuni presidi. «Abbiamo nel nostro atto aziendale tre stabilimenti che producono salute, e li abbiamo differenziati. Pescara rimane l'ospedale del trauma complesso, salva vite, però ha bisogno che gli altri due ospedali gli facciano da backup per decongestionarlo. Abbiamo dato al presidio di Penne una vision di medicina preventiva e specialistica. Sull’ospedale di Popoli dobbiamo iniziare un lavoro di riconversione, immettendo competenze e reparti nuovi».
PERSONAGGI
Il lavoro più impegnativo e che richiederà un tempo che va oltre i tre anni è la valorizzazione del territorio. «Con la riorganizzazione degli ospedali abbiamo drasticamente razionalizzato, in base ai veri fabbisogni della popolazione, i posti letto; contestualmente è necessaria una legge regionale che ridisegni i fabbisogni delle malattie residenziali. Vogliamo implementare le residenze sanitarie assistite, l'ospedale domiciliare, come stiamo già facendo per gli ematopazienti. Dobbiamo creare le basi per una grande medicina territoriale, sociale. Si riuscirà, migliorando questo aspetto, a recuperare un 20% delle attuali risorse, riallocandole in modo corretto; avremo 250-300 milioni in più da utilizzare per potenziare strutture ogni anno, per dare occupazione, per fornire cooperative di assistenza infermieristica domiciliare. Il futuro è, secondo D'Amario, nell'integrazione pubblico/privato. «È necessario dedicarsi ora a ristrutturare il sistema - conclude - altrimenti il guadagno economico in poco tempo si perderà di nuovo, perché il sistema è debole e ancora molto ricco di inappropriatezze, che rischiano di vanificare la politica di razionalizzazione».
Claudio D'Amario
CLAUDIO D'AMARIO Cinquantaquattro anni, originario di Francavilla al Mare, Claudio D'Amario si è laureato in Medicina e chirurgia presso l'Università degli Studi di Bologna nel 1983; ricercatore presso l'Istituto di Patologia Speciale Medica del Sant'Orsola, si è specializzato in Medicina Interna nel 1988. Si è in seguito specializzato in Igiene e Medicina Preventiva, in Medicina Assicurativa e Sociale e in Patologia Clinica. Dal 2000 primario di Patologia Clinica presso la Asl di Teramo, ha ricoperto anche il ruolo di capo dipartimento della diagnostica di laboratorio dei quattro presidi provinciali. Ha frequentato numerosi corsi su problematiche gestionali e organizzative in tema di management, accreditamento istituzionale, sviluppo risorse umane e sistemi di qualità aziendali. È stato relatore e moderatore di numerosi convegni sia a livello nazionale che internazionale, nonché autore di numerose comunicazioni e pubblicazioni scientifiche. Dal 2001 è membro del Registro Europeo di Chimica Clinica della Confederazione della Comunità Europea e delegato per l'Italia Centrale. Nell'ottobre 2011 è stato nominato vicepresidente italiano dal Consiglio Nazionale della Società di Medicina di Laboratorio. Dal 2009 a oggi è direttore generale della Asl di Pescara, con incarico rinnovato dal 23 febbraio di quest'anno e valido fino al 2017.
MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 103
ABRUZZO NO PROFIT
TERAPIE INNOVATIVE:
L’IMMUNOTERAPIA ADOTTIVA DEI TUMORI E LA MEDICINA RIGENERATIVA I professori Antonio Iacone e Giuseppe Fioritoni, entrambi primari all’ospedale Santo Spirito di Pescara, spiegano l’introduzione nella pratica clinica delle terapie più efficaci ed avanzate… di Antonio Iacone e Giuseppe Fioritoni
I
I significativi progressi registrati negli ultimi anni nel campo della biologia delle cellule staminali e delle biotecnologie hanno consentito la sperimentazione e poi l’introduzione nella pratica clinica delle cosiddette terapie avanzate: di queste, l’immunoterapia antitumorale e la medicina rigenerativa meglio rappresentano l’enorme sforzo prodotto nella ricerca biomedica e l’innovazione in medicina sperimentale. In campo oncologico l’interesse degli scienziati e dei clinici verso le terapie innovative è sempre stato vivo e accanto alle terapie target sempre maggiore interesse è stato rivolto
all’immunoterapia. Con il termine di immunoterapia si definiscono tutti i trattamenti il cui scopo è l’attivazione o il potenziamento delle difese immunitarie verso una determinata patologia. Sono storicamente noti i successi che l’immunoterapia ha ottenuto nel trattamento delle patologie di tipo infettivo. Conosciamo l’impiego della immunoterapia passiva, oppure l’immunoterapia attiva, che mediante la somministrazione di vaccini anti-batterici o anti-virali ha cambiato per molti versi la storia naturale delle malattie infettive. Da alcuni anni si sperimenta un’analoga strategia nella cura dei tumori: recentemente sono
stati introdotti in onco-ematologia anticorpi monoclonali, ovvero immunoglobuline dirette contro cellule tumorali prodotte in vitro mediante tecniche di ingegneria molecolare. Il meccanismo d’azione di tali farmaci produce una risposta molto più selettiva della chemioterapia e consente allo stesso tempo di potenziare l’efficacia dei farmaci antitumorali classici. Gli anticorpi monoclonali, che appartengono alle terapie target, hanno ormai un uso consolidato e ampia applicazione nella pratica medica quotidiana. Sempre nell’intento di attivare il sistema immunitario contro le cellule tumora-
Antonio Iacone, primario del Centro trasfusionale dell’ospedale Spirito Santo Foto di gruppo per lo staff del reparto di Ematologia dell’ospedale di Pescara
104 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
Giuseppe Fioritoni, primario del reparto di Ematologia
ABRUZZO NO PROFIT
La redazione di Abruzzo Magazine ha visitato i laboratori del Centro trasfusionale. Qui si trova la Banca regionale Sangue di cordone ombelicale, dove viene fatta l’estrazione di cellule staminali da cordoni ombelicali, manipolati in ambiente controllato e poi crioconservati a temperature che vanno da meno 40 a meno 150 gradi centigradi, fino ad arrivare, nei contenitori con azoto liquido, a meno 190. Nel laboratorio di “stam cell” è avvenuta la scoperta di una nuova cellula staminale da parte di Anna Berardi
li, grande interesse si è attualmente sviluppato intorno alla terapia cellulare, ovvero ai trattamenti che utilizzano cellule vive adeguatamente addestrate a combattere le neoplasie. L’immunoterapia dei tumori ha inizio con le prime osservazioni di miglioramenti inaspettati in pazienti affetti da tumore sottoposti all’inoculazione di colture di batteri vivi o di tossine batteriche che attivavano in maniera aspecifica il sistema immunitario. Molti anni dopo questa esperienza è stata riproposta usando cellule tumorali uccise o lisati di cellule tumorali, insieme ad adiuvanti, per esaltare la risposta immunitaria contro il tumore. Più recentemente sono state impiegate molecole ad azione immunostimolante prodotte naturalmente dal sistema immunitario. L’immunoterapia adottiva antineoplastica consiste nell’inoculare ai pazienti cellule immunitarie specializzate autologhe o allogeniche, attivate ed espanse in laboratorio. Tali sperimentazioni hanno fornito risultati interessanti nella terapia di neoplasie renali, melanomi, linfomi, al prezzo di una elevata tossicità per il paziente. L’altro cardine delle terapie avanzate è la medicina rigenerativa, dove il farmaco convenzionale viene sostituito da cellule o tessuti che hanno il compito di riparare e supportare una funzione biologica mancante
o danneggiata a seguito di malattie o traumi. Tale approccio innovativo potrebbe essere utilizzato nella cura di alcune malattie congenite o degenerative che interessano diversi organi e apparati, o essere di supporto alla chirurgia ricostruttiva post-traumatica e oncologica. L’uso di biotecnologie avanzate consente di espandere e differenziare in coltura diversi tipi cellulari o di ricostruire strutture tridimensionali, grazie all’apporto dell'ingegneria tissutale, che utilizza combinandoli elementi cellulari e biomateriali ingegnerizzati con l’obiettivo di sostituire, riparare, mantenere o migliorare la funzione di tessuti o organi danneggiati. Come sorgente possono essere utilizzate cellule provenienti dallo stesso paziente (donazione autologa) oppure da un donatore (donazione allogenica), dopo opportune e selettive manipolazioni. Le cellule possono essere di tipo differenziato come le cellule ossee o cartilaginee o cellule staminali dotate della capacità di differenziarsi verso tutti i tipi cellulari. Obiettivi principali sono la ricostruzione dell’osso, della cartilagine e dei tendini, la rivascolarizzazione dei tessuti danneggiati e la rigenerazione miocardica e epatica. Un limite alla diffusione delle terapie cellulari è dato dalla complessità del macroprocesso di produzione e dal disinteresse
dell’industria farmaceutica per un settore che, pur essendo promettente, non si presta ad una diffusione su larga scala ma resta al momento confinato a strategie mirate al singolo paziente e prevalentemente su base “home made”. La legge, inoltre, impone un'assoluta equivalenza tra prodotti cellulari e farmaci tradizionali sia in termini di efficacia che di sicurezza e sia per quanto riguarda le norme ed i requisiti di buona fabbricazione che debbono essere quelli severissimi in uso presso l’industria farmaceutica. Tali condizioni possono essere ottenute solo all’interno di strutture denominate Cell factory, cioè vere officine farmaceutiche dove trattare e manipolare cellule e prodotti cellulari. In Italia le Cell factory sono numericamente ridotte ed in genere sono state impiantate all’interno di strutture ospedaliere di eccellenza, dove vengono attuati programmi e protocolli per le terapie avanzate preventivamente approvati dall’Agenzia Italiana per i Farmaci (Aifa) e dal Ministero della Salute. La complessa gestione organizzativa di una Cell factory richiede personale con specifiche competenze, risorse dedicate, un ampio bacino territoriale di riferimento e la disponibilità di investimenti adeguati a garantirne la sostenibilità nel tempo.
MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 105
ABRUZZO NO PROFIT
Massimo Parenti, presidente Agbe
COME SOSTENERE AGBE Conto corrente postale, carta di credito, assegno bancario non trasferibile intestato all'associazione, bonifico bancario. C/C POSTALE: 11800646; IBAN: UNICREDITBANCA SPA, IT 17 D 02008 15416 000010434430
AGBE, DOVE I SOGNI DIVENTANO REALTÀ… L’associazione genitori bambini emopatici nasce per dimostrare che tutto si può ottenere con la forza di volontà di Roberta Villini
I
ncontriamo Massimo Parenti, presidente di Agbe, da sempre in prima linea per dare aiuto concreto alle famiglie con un bambino leucemico. «Questa è un’associazione di genitori toccati dalla malattia dei propri figli: abbiamo pensato che il nostro aiuto sarebbe servito a migliorare la qualità della vita dei bambini». La volontà non basta da sola a ristrutturare un reparto: l'incontro con Trenta Ore per la Vita trasforma i sogni in realtà. «Nel 2002 contattai
via fax Trenta Ore per la Vita. Spedii materiale sui progetti realizzati: rimasero bene impressionati perché in soli due anni avevamo fatto molto». Da lì il primo aiuto: il dieci maggio 2003 fu inaugurata la sezione pediatrica del reparto di Oncoematologia, poi dotato di impianto di climatizzazione e di bagno in ogni stanza dei bambini. Il primo sogno era realizzato». «Il secondo sogno era ceare un punto di riferimento per le famiglie che venivano da fuori Pescara, ricompattare la famiglia. Gra-
zie a Trenta Ore è stata costruita una palazzina con sette appartamenti a disposizione gratuita delle famiglie». Anche il secondo sogno era realizzato. La struttura è sorta ex novo su disegno di Massimo Parenti e progetto di Carlo Galimberti. In totale sono circa ottocento metri quadrati calpestabili, compreso il garage e il magazzino. Gli appartamenti, accoglienti e spaziosi, sono forniti di tutto. Ognuno ha la propria cucina, ma c’è anche una sala con una cucina comune, per ricreare il calore della famiglia e mettere in relazione i genitori tra di loro per autosostenersi. Agbe si finanzia tramite donatori esterni. Nel novembre 2011 il Pescara Calcio ha donato quattordici mila euro, permettendo di assumere una psicologa a tempo pieno nella casa di accoglienza Trenta Ore a supporto degli ospiti. «Il terzo sogno realizzato è l’ostello a Farindola: il comune ce l’ha dato in gestione gratis per dieci anni e lo abbiamo ristrutturato. È utile per la deospedalizzazione. Abbiamo altri sogni da realizzare - conclude Massimo Parenti - per i quali faccio il giro dell'Abruzzo in cerca di partner».
CASA AGBE
La Casa Agbe in via Passo della Portella a Pescara, costruita grazie a Trenta Ore per la Vita
106 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
Skipper offre: animazione • wi-fi • fitness • svolto da isruttore professionale • servizio portatori di handicap solarium • area giochi • piscina bimbi • internet-point • nursery • spiaggia automatizzata Stabilimento Balneare Skipper - Vicolo Arno - 64029 Silvi Marina (Te) - Tel. 085.930184 - Cell. 333.2259090 www.provinciadigitale.it (con virtual tour dello stabilimento) - www.lidoskipper.it
ASSOCIAZIONI
DOMENICO DE MASI Sociologo appassionato di filosofia e aspetti socio-economici, è un eccelso conoscitore del mercato del lavoro e dell’organizzazione d’impresa. Ha elaborato il suo paradigma su numerose tematiche tra cui la creatività, il libero pensiero, i bisogni emergenti, i nuovi soggetti sociali e l’ozio creativo.
Il lavoro intellettuale, flessibile e creativo Domenico De Masi, invitato a Chieti da Aidp, discute con imprenditori e manager, in un dialogo tra confronto e costruttiva provocazione… di Elena Prizzi e Andrea Beato
L'
Aidp Abruzzo e Molise ha presentato il volume “HR 2020. Storia e prospettive” dei professori Domenico De Masi e Stefano Palumbo. Il testo è l’elaborazione dei risultati dell’indagine previsionale, condotta con il metodo Delphi, con quindici prestigiosi direttori del personale e promossa da Carter & Benson, S3.Studium e Bosch-Tec. Essenza dello studio sono le riflessioni affron-
tate da questi responsabili Hr sulla gestione del personale nel 2011 e la preparazione delle aziende ad accogliere le nuove generazioni. I dipendenti del 2020 avranno le menti spalancate verso il mondo, le lingue e le nuove tecnologie, con alte aspettative di crescita professionale, modelli cognitivi più elastici e confini fisici del lavoro sempre più mobili. Saranno i candidati a scegliere le aziende, a studiarne l’organizzazione interna, la cura del persona-
TUTTI I RELATORI PROTAGONISTI DELL'INCONTRO
FILIPPO ABRAMO
STEFANO PALUMBO
EVA BOLOGNESI
ROBERTO ZECCHINO
PAOLO PRIMAVERA
ENRICO MARRAMIERO
CINZIA ROSSI
presidente nazionale Aidp
direttore ricerca S3.Studium
consultant Carter & Benson
direttore Risorse umane Bosch Italia
presidente Confindustria Chieti
presidente Confindustria Pescara
amministratore unico Cross
108 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
ASSOCIAZIONI
DOVE ANDIAMO
Longevità
«Nel 2020 la popolazione mondiale sarà un miliardo più di oggi». (Massimo Livi Bacci - docente di Demografia all’Università di Firenze)
Tecnologia «Nel 2020 molte automobili andranno all’idrogeno e saranno teleguidate». (Stefano Epifani - docente di Tecnologie della comunicazione applicate all’impresa all’Università La Sapienza di Roma)
Economia «Nel 2020 il Pil pro-capite nel mondo sarà di quindicimila dollari». (Giorgio Ruffolo - presidente del Centro Europa Ricerche, saggista, editorialista di Repubblica, già Ministro dell’Ambiente)
Lavoro
«Nel 2020 i lavori manuali e quelli intellettuali ma esecutivi saranno assorbiti dalle macchine, trasferiti nei Paesi emergenti o affidati a immigrati». (Federico Butera - docente di Sociologia dell’organizzazione all’Università Bicocca di Milano)
le, l’attenzione per la qualità di vita; nonché le capacità di promuoversi e di creare un ambiente lavorativo stimolante. A supportare queste valutazioni ci saranno i social media. Ogni aspetto aziendale sarà oggetto di indagine e di opinione sui new media. «Le Hr hanno speso gli ultimi quindici anni a gestire i rapporti con i sindacati, dimenticando che la cura delle risorse umane sia l’unica chiave per vincere qualunque crisi» - spiega Filippo Abramo, presidente Nazionale di Aidp. Ad animare la presentazione bibliografica sono intervenuti numerosi dirigenti di realtà di spicco, che hanno evidenziato l’importanza del capitale umano come pilastro dell’azienda (Marcello Vinciguerra, Honda Italia), l’endogena eccellenza italiana racchiusa nelle qualità del singolo (Enrico Marramiero,
presidente Confindustria Pescara), la possibilità di cogliere nell’attuale trasformazione i veri talenti (Raffaele Credidio, presidente Aidp Abruzzo Molise), per ottimizzare le risorse umane come vantaggio competitivo (Riccardo Martorelli, Micron Italia), per programmare il cambiamento con le Hr (Cinzia Rossi, amministratore Cross) e promuovere l’esatta conoscenza Raffaele del business e dell’organizCredidio, zazione (Carlo Pettinelli, manager Micron e Fater, e Roberto Zecchino, presidente di Bosch Italia). Il 2020 non è Aidp Abruzzo lontano e molte proiezioni e Molise, intervenuto a future sono già realtà nelle portare i suoi aziende di oggi. Il cambiasaluti e il suo mento è iniziato. contributo
NICOLA PETRACCA
PAOLA PROVVISIER
RICCARDO MARTORELLI
MASSIMO PAPA
MARCELLO VINCIGUERRA
CARLO PETTINELLI
managing partner LabLaw
master principal sales consultant Oracle
fab manager Micron Technology Italia
direttore Risorse umane per l’Europa, Sud America e R.o.w. Dayco
hr manager Honda Italia Industriale
direttore del personale e organizzazione Fater
MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 109
ABRUZZO E GOLF
La
QUINTA
LEZIONE
Sui campi del Miglianico Golf Club, con il maestro Igor Fantini, continuiamo le lezioni sui fondamentali di questo sport. I segreti per un corretto follow through e finish
FOLLOW THROUGH
e FINISH
In questo appuntamento terminiamo le lezioni che abbiamo dedicato allo swing, parlando delle fasi finali: follow through e finish! Nella follow through (foto 1) vediamo che le braccia sono tutte e due distese verso l'obiettivo con una leggera sovrapposizione degli avambracci per permettere alla faccia del bastone di chiudersi attraverso l'impatto; i fianchi e le spalle sono quasi completamente girati verso l'obbiettivo, il peso del corpo è spostato in gran parte sulla gamba sinistra. Nel finish (foto 2) vediamo che la posizione del corpo è perfettamente in equilibrio sulla gamba sinistra, con il corpo rivolto verso l'obiettivo, le braccia rilassate sulla spalla sinistra, il piede destro ruotato e poggiato sulla punta.
110 ABRUZZOMAGAZINE MARZO/APRILE 2012
1
ABRUZZO E GOLF
CALENDARIO GARE 2012 MIGLIANICO GOLF & COUNTRY CLUB APRILE Dom 15
Bretagna Tour 3ª tappa
3 Categorie Stb
Dom 22
All inclusive golf challenge 30ª tappa
3 Categorie Stb
Swam Tour Trophy
3 Cat. 1 Medal - 2 e 3 Stb
2ª Style and Resort Trophy
4 Plm Stb
Mer 25 Dom 29
MAGGIO Mar 1
Doctor Glass Golf Cup 2012
3 Categorie Stb
Fai Golf Cup
3 Categorie Stb
Dom 13
Wiga e Iuris Competition
2 Categorie Stb
Dom 20
Sail and Golf (Club Nautico)
Reg. a parte
Dom 27
Cantina di Miglianico Golf Trophy
Gara Juniores
Dom 6
GIUGNO Dom 3
Il maestro IGOR FANTINI
Toni Dalli
3 Categorie Stb
Dom 10
Barbuscia Cup
2 Categorie Stb
Dom 17
3ª Lions Golg Trophy
3 Categorie Stb
Gara di Circolo
Reg. a parte
Kinder Sport Trophy
Gara Juniores
Sab 23 Dom 24
LUGLIO Dom 1
La tua vacanza Golf Trophy
Dom 8
2ª Paolucci & Capecchi Trophy
4 Plm Stb
4ª Coppa dei Maestri by Maui Jim
Reg. a parte
Dom 15
2
Sab 21 Dom 29
2 Categorie Stb
Coppa del Gestore
Greensome Stb
3ª Piramide Golf Cup
Reg. a parte
AGOSTO Dom 5
Estro Cup
Reg. a parte
Sab 11
Golf sotto le stelle
Reg. a parte
Dom 19
The Double
4 Plm Stb
Dom 26
Banca Mediolanum Golf Cup 2012
Reg. a parte
LA SECONDA PARTE DEL CALENDARIO SARÀ PUBBLICATA NEL PROSSIMO NUMERO DI ABRUZZO MAGAZINE
4 mesi di golf a 200 euro Comprensivi di cinque lezioni individuali con un maestro federale, attrezzatura e tessera FIG.
www.miglianicogolf.it
MARZO/APRILE 2012 ABRUZZOMAGAZINE 111
BLACK TIE
Dalla e l’unicità, il grande mistero, il legame con la pittura di Edolo Masci Un ricordo di Lucio Dalla attraverso le sue stesse parole, parole dedicate a Edolo Masci, artista abruzzese, con il quale instaurò un’amicizia profonda. Masci volle Dalla come suo testimone nel giorno del matrimonio con Sissi Aslan, celebrato a Ortona… di Andrea Beato
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ntervistato per la trasmissione Radio Rai “Italiani a venire”, Lucio Dalla disse: «Edolo Masci fu una delle prime persone che incontrai quando venni da ragazzo a Roma e, da provinciale, da bolognese, da giovane, da jazzista, l'incontro con un personaggio così particolare, così definito, nello stesso tempo anche enigmatico, mi colpì istantaneamente. Mi piaceva di lui il suo modo di essere, il suo modo di essere immediatamente e continuamente creativo, non
solo per quello che riguarda il mondo pittorico ma la letteratura, il melodramma che lui conosceva e soprattutto ci accomunava l’amore per il cinema. Ci son stati anni in cui non si poteva passare la sera se non si andava a vedere un film e a volte anche due... Il suo modo di usare il cappello a larghe tese e di usare il bastone mi ha convinto, dopo che scrissi Caruso, ad imitarlo. Volevo in qualche modo apparire quello che sembrava lui, cioè un uomo fuori dal tempo, un essere con dei riferimenti alla Roma della fine dell’Ottocen-
Nella foto il matrimonio tra Masci e Assan, a Ortona nel 2000, con Lucio Dalla testimone dello sposo. Negli altri scatti una delle opere di Masci preferite da Dalla (Epifania) e il cantautore ritratto nella sua casa romana
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to e primi del Novecento. Poteva sembrare un pittore nazareno, un intellettuale o un poeta inglese o un tedesco raffinato... Tutti quelli che vengono da me e guardano i vari quadri che ho, rimangono molto colpiti dall’unicità della pittura di Edolo e dal grande e sotterraneo mistero che il suo modo di essere e il suo modo di esprimersi hanno sempre avuto e la seduzione che i suoi quadri esercitano su chi li guarda. Questa è stata, in parte, la mia storia, il mio amore per la pittura di Edolo e la mia amicizia nei suoi confronti».
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Spesso rivisitare il territorio prestando attenzione “plebei”, ma gustosissimi. Seguono dei cavatelli acqua e farina, sempre alla gastronomia locale paga. È il caso della Griglia fatti in casa e conditi con cimette di rapa e scaglie di pecorino, particodi Casa Nostra, già nota in zona come posto ideale larmente gustosi nella rivisitazione degli ingredienti. La terza proposta di per banchetti nuziali, ma c’è da aggiungere: “e non primi piatti vede una tanto classica, quanto perfetta “Tajarille e faciule”, solo”. Il bel complesso, situato sulla collina di Silvi, con pasta, legumi e cotiche di maiale di produzione propria. Un ottimo che comprende ristorante, albergo, parco e piscina viMontepulciano Doc Barba barricato esalta i diversi sapori delle pietanze sta mare, la dice lunga sulla storia d’amore realizzata assaggiate. E’ la volta del secondo piatto, un cosciotto d’agnello alla gridalla famiglia Ferretti, che dal 1974 ha iniziato a traglia con contorno di patate cotte al coppo. II cosciotto, tagliato in punta sformare un terreno agricolo e un’antica casa colonica in un accogliente di coltello e condito con la salsa di cottura è squisito. Marco Ferretti ci luogo di ristorazione prima, e in un resort turistico di tutto rispetto, in tiene a dire che proviene dai propri allevamenti. Ad addolcire la serata, seguito. Ci accoglie con garbo Marco Ferretti gestore preparato e precantuccini e pizza dolce vanno giù meglio, accompagnati da un ottimo muroso della Griglia di Casa Nostra. Marco si diletta nel parlare di trapassito Clematis Zaccagnini. Contenuto il prezzo in rapporto alla quadizioni culinarie teramane, mentre ci fa strada nella sala ristorante, dove lità e alla quantità, non supera i trenta euro. Consigliata una “navigata” per riservatezza e sobrietà dell’ambiente ci si sente subito a proprio agio. sul sito della Griglia di Casa Nostra al link www.lagrigliadicasanostra. Come di consuetudine, si lascia fare al gestore, che propone alcuni piatti it. “Consultate il nostro menu per scoprire le nostre specialità”: piatti rappresentativi della ristorazione alla carta del locale. S’inizia con una variegati e invitanti attendono solo di essere assaggiati. ventricina teramana. Spesso quest’antica leccornia è un po’ pesante, data la sua natura composta di parti di maiale prevalentemente grasse e finemente trituLA GRIGLIA DI CASA NOSTRA DAL 1974 rate, ma non è così in questo caso; trattasi, infatti, di una ventricina di propria produzione sapientemente delicata e servita su pane caldo appena sfornato dalla C.da Vallescura cucina. Il pane fatto in casa all’antica è un vanto di 64028 Silvi (Te) famiglia ed è servito anche in occasione dei banchetti Strada panoramica per Silvi Alta nuziali e delle feste con grandi numeri. A ricordare Tel. 085 930754 che siamo nella provincia di Teramo e quindi sotFax 085 9351706 to il dominio incontrastato della sua cucina, Marco info@lagrigliadicasanostra.it è lieto di servire dei Mazzarelli d’agnello alla teramana, squisiti nel rispetto della tradizione. Un buon profumo di antica minestra precede l’arrivo del prossimo piatto, una zuppa di ceci sultano, provenienti da un’azienda agricola locale, e di porcini. Il piatto è ben riuscito nell’unione tra i nobili funghi e i ceci www.lagrigliadicasanostra.it
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