All’interno Speciale Formazione: Gruppo Sicurform, Cifap Formazione, Cipat Abruzzo, DR Business Plus, Artigianservice, Infobasic, Cna Chieti Anno IX Numero 5 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2014
INAZ
A PESCARA L’AGENZIA GUIDATA DA VINCENZO TROISI
SICUREZZA, ECOLOGIA E... VOLLEY
GIOVANNI LOLLI L’intervista al vicepresidente della Regione
Al centro Tommaso Lanci con i figli Andrea (a destra) e Nunzio. La famiglia è impegnata imprenditorialmente con il Gruppo Sieco Service e, in ambito sportivo, con la squadra di pallavolo Impavida Ortona
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Cos’è? Certificauto è la certificazione dello stato d’uso della vettura o del veicolo commerciale che si sta acquistando, per avere la certezza di comprare un veicolo controllato da una rete di esperti e specializzati nel valutare le condizioni d’uso del veicolo, in modo imparziale e indipendente dal venditore.
Perché certificauto?
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Certificauto serve per evitare rischi amministrativi e rischi meccanici nella compravendita tra privati, ma anche nell’acquisto da un concessionario o salonista, in quanto decidendo di far certificare la vettura prima dell’acquisto, il venditore mal intenzionato si ritirerà dalla trattativa. Non servirà più portare il proprio meccanico in giro con voi a far provare la vettura da voi scelta, ma i centri Certificauto indipendenti dai venditori, e scrupolosamente controllati dai nostri responsabili commerciali, saranno garanti del vostro acquisto.
Il contesto in cui operiamo è quello della crescente diffidenza che il consumatore finale ha prima di acquistare un veicolo usato, sia dal concessionario ed in particolare da un privato, per avere la certezza che: - la vettura non sia incidentata - la vettura abbia dei difetti meccanici o elettronici - i km letti sul cruscotto corrispondano a realtà - il veicolo non sia soggetto a fermi amministrativi che impediscano il passaggio di proprietà. Partendo dal principio che la vendita tra privati è priva di garanzia, salvo gravi vizi occultati dal venditore di turno, con Certificauto si ha la possibilità di tutelarsi da questa mancanza. Infatti, grazie alle prove effettuate si può richiedere una garanzia convenzionale con copertura dei principali organi meccanici, della durata di due anni. Servizio rivolto all’utente finale dal Network Certificauto.
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SOMMARIO
DIRETTORE RESPONSABILE Donato Parete VICEDIRETTORE Loris Di Giovanni CAPOREDATTORE ANDREA BEATO
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REDAZIONE E GRAFICA Rosella Ciampoli Antonella Villani Svieta Boyko (foto) DIRETTORE COMMERCIALE Leo Di Girolamo HANNO COLLABORATO Daniele Marsili Michele Pirro Giovanni De Benedictis Lucio Laureti Piero Righi Wolf Hardt Roberta Villini Luciana Mastrolonardo Roberto Di Gennaro Monica Di Pillo Sonia Di Massimo Raffaella Sciarra Maria Orlandi Federico Niasi Andrea Sisti Luca Di Evangelista
23 All’interno Speciale Formazione: Gruppo Sicurform, Cifap Formazione, Cipat Abruzzo, DR Business Plus, Artigianservice, Infobasic, Cna Chieti Anno IX Numero 5 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2014
INAZ
A PESCARA L’AGENZIA GUIDATA DA VINCENZO TROISI
GIOVANNI LOLLI L’intervista al vicepresidente della Regione
46 CANTINA FRENTANA RESTYLING PER LA TORRE VINARIA
SICUREZZA, ECOLOGIA E... VOLLEY
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Al centro Tommaso Lanci con i figli Andrea (a destra) e Nunzio. La famiglia è impegnata imprenditorialmente con il Gruppo Sieco Service e, in ambito sportivo, con la squadra di pallavolo Impavida Ortona
STAMPA Printer Group Italia S.r.l. Abruzzo Magazine Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Pescara n. 3 del 01/02/10
Editoriale 15 A Pescara il convegno per conoscere il trust
Editore VACANZECULTURA.IT Redazione, direzione, sede legale, amministrazione e abbonamenti Via Carlo Poerio n. 3 65122 Pescara Tel. 085 799 81 90 redazione@abruzzomagazine.it Anno IX Numero 5 (nuova edizione) Settembre / Ottobre 2014
Cover Story 16 Sieco Service
Abruzzo Magazine è un marchio registrato di proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio. Il numero è stato chiuso in redazione il 30/09/2014 e tirato in 16.300 copie.
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L'Intervista 23 Giovanni Lolli
Marketing Territoriale 62 Saga
People 28 Strange Office
Imprese La foto di copertina è di Daniele Francavillese
46 50 52 54 56 58 60
32 34 36 40
67 Un Tedesco in Abruzzo
Green
Inaz per l'Abruzzo
70 Abruzzo e mobilità
Euler Hermes Ap Raicam Lb Sollevamento
75 Adristorical Lands
42 Glocal
Europa Chiama Abruzzo
Salute 78 Gli Squaletti
45 Speciale Formazione
10 ABRUZZOMAGAZINE SETTEMBRE/OTTOBRE 2014
Abbiamo Cenato Per Voi 80 Ninì
News Dalle Aziende 82 BeWasBeen, Tenuta Sant’Ilario, Maico
EDITORIALE
A Pescara il convegno per conoscere il trust Sabato 15 Novembre 2014 convegno sul trust a Pescara all’Auditorium Petruzzi. Organizzano Adecco, Northern Fides e il nostro Abruzzo Magazine… di Donato Parete
N
ella mattinata di Sabato 15, dalle ore 9.30, all’Auditorium Petruzzi di Pescara Vecchia si terrà il convegno dal titolo “Trust, strumento per la gestione e la protezione dei patrimoni”. Organizzatori di rango: Adecco, il commercialista pescarese Aldo Marcotullio, già impegnato nella consulenza per la istituzione di trust, Northern Fides, che è il trustee professionale del gruppo finanziario inglese Orwell di Londra, e il nostro giornale, impegnato ad invitare tutti gli imprenditori e manager locali che sono i nostri abituali lettori e che possono avere molto interesse a conoscere a fondo uno strumento giuridico particolare come il trust, ancora poco diffuso dalle nostre parti ma di grande versatilità e valore. Il trust (comunque di lontana origine romanistica, è bene precisarlo…) si è diffuso in Inghilterra da mille anni, da quando come narra quella che ormai è leggenda gli uomini che andavano in guerra “affidavano” ad un “amico” degno della fiducia massima i beni che avevano, perché costui (il trustee, colui nel quale si poteva riporre una fiducia così grande) li gestisse da vero proprietario, non godendone lui però, ma facendone godere i frutti alla famiglia abbandonata da sola in patria (magari con figli ancora piccoli che di certo non sarebbero stati in grado di gestire gli averi), per riconsegnare poi tutti questi beni al precedente proprietario qualora fosse tornato vivo dalle battaglie oppure, in caso di sua morte, attendendo il momento adatto in cui i discendenti potevano finalmente essere in grado di gestire appropriatamente tutto quanto loro destinato. Dunque la fiducia nel trustee era grande, e comunque in Inghilterra si affermarono rimedi giuridici appropriati, che potessero ben vegliare sulle condotte dei trustee. Nasce il cosiddetto Tribunale dell’Equity, in qualche modo parallelo alle corti di common law, che per tradurre alla lettera potremmo definire il Tribunale di Coscienza, visto che di fiducia e di profondi rapporti personali si parla. Oltre alle guerre, i contrasti di natura fiscale con il re e i grandi feudatari e persino l’arrivo in Inghilterra dei francescani che da religiosi avevano bisogno di destinare patrimoni familiari fecero sì che via via in tutto il mondo anglosassone quasi non ci fosse patrimonio senza trust. Il resto del mondo ne prese atto, se è vero che il grande giurista inglese Paul Matthews scrisse che «il mondo si divide tra coloro che non possono fare a meno del trust e coloro che non sanno nem-
meno che esiste», e si arriva così alla Convenzione internazionale dell’Aja del 1985 perché tutti i paesi aderenti potessero riconoscere validi i trust: tra questi, con molta lungimiranza, anno 1989, altri tempi, l’Italia. Come sempre i malfattori in Italia si accorsero del valore dello strumento prima dei probi, e questo spiega la diffidenza di molti (oltre a una certa pigrizia anche degli addetti ai lavori per studiare cose nuove): purtroppo abbiamo letto dei Riva, dei Ligresti… Possiamo dire che solo oggi, finalmente, il sentire comune è in cambiamento: quando si legge degli Antinori, di Amplifon, di De Longhi (The Long E Trust, si chiama, con spiritosa inventiva anglofona), di Brunello Cucinelli, si comprende che il rapporto giuridico del trust funziona ed è lecitissimo, paradossalmente l’unico problema è rilevare che non solo questi grandi nomi, ma anche patrimoni di appena gli appartamenti di famiglia e un po’ di liquidità possono essere “separati in sicurezza”. Quello che conta è il fine vero. Non si può fare un trust per ottenere risparmi fiscali (pur se ci sono), né solo per proteggere i beni dai rischi d’impresa: un trust nobile e forte nasce per preservare l’unitarietà di un patrimonio e custodirlo e tramandarlo attraverso più generazioni. Di questo verrà a parlarci la mattina del 15 Giuseppe Lepore, tra i più grandi esperti di trust in Italia, ospite d’onore al convegno.
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SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 15
COVER STORY
Andrea Lanci
figlio minore di di Sieco Service, di È amministratore ide tra l’azienda div Si o. nzi Nu di lo Tommaso e fratel ano della Sieco pit ca v’è do , lley vo o nel famiglia e l’impegn 34 anni, è in prima Pallavolo Or tona. Service Impavida più di 600 partite re ca gio a o arrivand squadra dal 1994,
Nunzio Lanci il ruolo di amministratore di At
opre Figlio maggiore, ric attrezzature ed à che costruisce Al di Consultants, societ r conto di Sieco. pe ni zio ten nu ma Sieco esegue alcune è l’allenatore della le, na sio fes pro fuori dell’attività per la Serie A2 nta pro a, ton Or Service Impavida
COVER STORY
SIECO SERVICE SICUREZZA, ECOLOGIA, E... VOLLEY L’AZIENDA DELLA FAMIGLIA LANCI SI OCCUPA DI FORNIRE SERVIZI ECOLOGICI E DI MESSA IN SICUREZZA SU POZZI PETROLIFERI EROGANTI OLIO. IN PIÙ PORTA AVANTI LA PASSIONE PER LA PALLAVOLO, CON L’IMPAVIDA ORTONA IMPEGNATA NEL CAMPIONATO DI A2... di Andrea Beato - foto di Daniele Francavillese
P
arlare di petrolio in Abruzzo non è mai semplice: Ombrina Mare 2, la Croazia pronta a trivellare i fondali dell’Adriatico, i capodogli spiaggiati a Vasto (Chieti) e l’ipotesi dell’air-gun tra le possibili cause del loro disorientamento... Il confine tra la buona e cattiva informazione è labile. Appare necessario approfondire il tema perché la nostra regione è tra i territori più ricchi d’idrocarburi. Una risorsa ancora fondamentale, attorno alla quale è necessario costruire un dibattito sano, privo di pregiudizi, ascoltando gli operatori impegnati quotidianamente sul campo. Sieco Service, azienda di Ortona (Chieti), dal 2000 svolge servizi ecologici e di messa in sicurezza su pozzi petroliferi eroganti olio. Come background la grande competenza di Tommaso Lanci, 71 anni di grinta e autenticità. «Sono capitano superiore di macchina della Marina mercantile - tiene a precisare -. Dopo
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COVER STORY
Sieco Service, di Ortona, svolge servizi ecologici e di messa in sicurezza su pozzi petroliferi eroganti olio aver frequentato l’istituto tecnico nautico, a diciotto anni e mezzo ho preso la classica valigia con lo spago, quattro lire e sono andato a Genova a cercarmi un imbarco. In quegli anni era il miglior porto d’Europa. Dormivo in uno stanzone insieme con altre dodici persone, in una pensione di via Prè, il quartiere emblema della piccola criminalità basata su contrabbando di sigarette, prostituzione e ricettazione. La “laurea” dice accennando un sorriso - l’ho presa tra i carrugi. Passavo le mie giornate su una panchina, aspettando una chiamata del vicino ufficio di collocamento. Qualche volta, preso dallo sconforto e dalla solitudine, ho pianto, non mi vergogno di dirlo. Sembra un film, invece è la mia storia, quella di un ragazzo abruzzese con il papà muratore e la madre casalinga». Dopo un mese arriva il momento tanto atteso. «L’indisposizione di un allievo ufficiale è stata l’occasione. In trenta minuti ho raccolto le mie cose e sono salito a bordo per sostituirlo. Ho navigato per un anno e mezzo in tutto il Mediterraneo e nel Mar Nero. Sceso a terra ho dovuto assolvere l’obbligo di leva». Conclusa questa parentesi, inizia a lavorare per Exxon, una delle principali compagnie petrolifere statunitensi, quella, per intenderci, che, sul mercato europeo, opera con il marchio Esso. «Ci sono rimasto per diciotto anni, imparando molto e percorrendo i vari step di carriera. Ho visto il mondo intero: America, Oceania, Asia, fino alla proposta di trasferirmi stabilmen-
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te nel quartier generale di Florham Park, nel New Jersey. Il mio compito sarebbe stato quello di coordinare l’Energy conservation team, una squadra di specialisti incaricata di controllare il consumo degli impianti sulle navi. Ho declinato l’offerta, pensando anche a mia moglie che per fare semplicemente un po’ di spesa avrebbe dovuto prendere la station wagon e guidare per sessanta chilometri. La vita sarebbe cambiata totalmente, così Ortona è tornata a essere la nostra casa». Nella provincia teatina e in cerca di un impiego, Lanci
Le unità antipollution Soluzioni mobili (onshore e offshore) utilizzabili in molteplici occasioni. Le unità (nell'immagine sopra) sono composte da una stazione azoto 200 bar, gruppo oleodinamico e pompe, separatore trifasico, casse di stoccaggio per recupero fluidi e una fiaccola abbattitore H2s
COVER STORY
Il separatore bifasico È un’attrezzatura (nella foto grande a sinistra) idonea per la bonifica sealine, di metanodotti e oleodotti, per lo spiazzamento string nei pozzi per clean up, nell’assistenza lavori con pig e per prove di produzione
LA GRINTA DI TOMMASO LANCI Ha contribuito a portare l’industria dell’oro nero nel distretto di Ortona (Chieti): «Dove oggi ci sono le sedi di realtà multinazionali del settore, un tempo non c’era niente». Non è ingegnere, la sua “laurea” l’ha presa tra i carrugi di Genova. «Sono - afferma con orgoglio Tommaso Lanci, 71 anni, - capitano superiore di macchina della Marina mercantile». Ha lavorato per Exxon (rifiutando una mega offerta per trasferirsi in New Jersey), Ram, Beker Hughes e Geoservices. Poi l’intuizione di assemblare una serie di macchine speciali per
ridurre al minimo il rischio inquinamento per l’ambiente e le persone impiegate sul campo. Nell’avventura imprenditoriale ha coinvolto anche i suoi due figli, Nunzio e Andrea. Attualmente, in Sieco Service, si occupa di tutto il marketing tecnico e commerciale. Da anni è presidente della Impavida Pallavolo Ortona ed è stato tra i fondatori, quando la compagine era ancora una squadra di una parrocchia locale. Ora è un team vincente, in varie categorie, con l’obiettivo di fare bene nel campionato maschile di Serie A2.
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COVER STORY
La Sieco Service Impavida Ortona pronta per un nuovo campionato di Serie A2 Gli equilibri aziendali vengono inoltre riproposti nel volley. Una conduzione familiare, ma risultati da big. Sugli spalti, a dare la buona dose di tifo e incoraggiamento, il presidente Tommaso Lanci, che è stato tra i fondatori della società. I suoi due figli sono invece in campo. Nunzio, 43 anni, ex giocatore (campione d’Italia Under 16 e Under 18 con la maglia dell’Impavida) e ora primo allenatore a impartire schemi, e Andrea, 34 anni, capitano, palleggiatore, con più di 600 partite disputate. La Sieco Service Impavida Ortona è la realtà più solida di tutto il movimento pallavolistico regionale, con un’organizzazione impeccabile e un impegno su più livelli, anche in ambito femminile. In questa stagione prende parte al settantesimo campionato di Serie A2 UnipolSai. Negli ultimi due anni sono stati fatti passi da gigante. Nel 2012/2013, matricola terribile, l’Impavida ha affrontato a muso duro tutte le avversarie, chiudendo in ottavo posto in classifica e arrivando alla fase dei playoff. Nel 2013/2014, quinta posizione e semifinali
playoff. Quest’anno la squadra può migliorare e tutta la città è pronta a supportarla. La prima gara è in casa, il 19 ottobre, contro la formazione calabrese della Tonno Callipo Vibo Valentia, allenata dal mito Ferdinando Fefè De Giorgi. «Il nostro sogno - confida il presidente Lanci - oltre chiaramente a puntare al massimo campionato, è quello di poter un giorno schierare un intero sestetto formato da giocatori abruzzesi».
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Alberto Cisolla ex nazionale, è l'ultimo grande acquisto targato Sieco Service Impavida Ortona
COVER STORY
risponde a un annuncio su un giornale. A pubblicarlo è la Ram, società che sta per aprire una sede a Montesilvano (Pescara) ed è collegata alla famiglia Loro Piana, re del cashmere. La moda non c’entra, il core dell’attività è nell’oro nero. «L’ingegnere con il quale ho fatto il colloquio, ha impiegato venti minuti per assumermi». Esperienza durata fino all’89, poi il passaggio in Baker Hughes e infine l’approdo alla francese Geoservices. «Per Geoservices ho ricoperto il ruolo di country manager Italia. Le nostre squadre erano spesso in Val d’Agri (Basilicata), uno degli “oil field” più grandi del nostro continente. I ragazzi lì impegnati si lamentavano delle condizioni di pericolo in cui si trovavano ad agire. Olio che schizzava dalla testa pozzo, gas nocivi che potevano essere respirati…». È qui che Lanci ha l’intuizione giusta e porta avanti un progetto per garantire la sicurezza del personale e dell’ambiente. In sostanza l’assemblaggio di più componenti, macchine speciali per una salvaguardia completa. «Soluzione presentata ai vertici di Geoservices, ma da loro bocciata, senza mezzi termini. A quel punto mi sono rivolto all’Eni che, dopo aver visto in funzione l’unità, ha subito voluto firmare il contratto di utilizzo». I presupposti per intraprendere il percorso imprenditoriale ci sono tutti. Nell’avventura, il padre coinvolge i figli: Andrea (amministratore Sieco Service) e Nunzio (amministratore At Consul-
La Sieco Service Impavida Ortona non è la solita squadra di volley. Primo tifoso è il presidente Tommaso Lanci. I due figli Nunzio e Andrea sono, rispettivamente, allenatore e capitano
tants, società che costruisce attrezzature ed esegue alcune manutenzioni per conto di Sieco). «Abbiamo iniziato con l’antipollution (antinquinamento) e, tuttora, siamo l’unica realtà nazionale a fornire interventi di tale tipologia. Nel tempo abbiamo ampliato la gamma di servizi, includendo l’inertizzazione tank, l’ingrassaggio valvole, il monitoraggio pressione e temperatura, il pompaggio azoto e fluidi, il riscaldamento fluidi e il well testing. I dipendenti, formati sotto più profili, sono trentacinque; i clienti le maggiori aziende del settore petrolifero. Un business che non risente della crisi, con un fatturato in costante crescita e la volontà di mettere al centro sempre la prevenzione, la protezione degli addetti e del territorio». Anche avendo a che fare con il petrolio.
Sieco Service, la cui sede si trova in Contrada Sant’Elena a Ortona (Chieti), vanta nel suo curriculum la Certificazione di eccellenza. Questa racchiude la Iso 9001 per la Qualità, la Iso 14011 per l’Ambiente e la Ohsas 18001 per la Salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Un sistema di gestione integrato per garantire un servizio finalizzato alla prevenzione dell’inquinamento e alla massima soddisfazione del cliente. Una politica diffusa a tutti i livelli dell’organizzazione, portata anche all’esterno, che viene riesaminata almeno una volta l’anno.
Abbiamo iniziato con l’antipollution e, tuttora, siamo l’unica realtà nazionale a fornire questi tipi d'interventi SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 21
L’INTERVISTA
In Regione per onorare gli impegni ACCANTONATA L’IPOTESI PARLAMENTARE, GIOVANNI LOLLI RIMANE IN ABRUZZO E PARLA DELLA NECESSITÀ DI PUNTARE SUI POLI E LE RETI D’IMPRESA, DI AGEVOLARE L’ACCESSO AL CREDITO DELLE AZIENDE PER RIDARE OSSIGENO AL TESSUTO ECONOMICO di Giovanni De Benedectis e Andrea Beato
icepresidente Lolli, la sua delega alle crisi industriali implica un grande impegno in un periodo così complicato per le piccole e medie imprese abruzzesi. Cosa si sente di dire attraverso le pagine del nostro magazine, che si occupa di aziende ed economia del territorio, a quegli imprenditori che, nonostante tutto, vogliono credere nel rilancio industriale della regione? «Come avrete avuto modo di vedere c’è, da parte mia, un impegno costante e produttivo nell’essere, quanto più possibile, presente ai tavoli istituzionali che, via via, affrontano le delicate situazioni legate alle vertenze aperte. La crisi è generalizzata e lo sforzo va fatto non solo nel garantire ammortizzatori sociali ma, piuttosto, nell’individuare soluzioni e nuove politiche di rilancio per far fronte alle numerose crisi industriali e occupazionali, che interessano la nostra regione. Mi corre l’obbligo dire, però, che vi sono nella nostra regione anche aziende in salute che vogliono investire, cito ad esempio la LFoundry e la Fiamm di Avezzano (L'Aquila), il polo chimico farmaceutico abruzzese
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con le sue eccellenze aquilane e, infine, l’automotive della Val di Sangro, che rappresenta il più grande polo industriale del Centro sud. Questi li ritengo punti di forza su cui bisogna lavorare molto. Più volte ho avuto modo di affermare che questo governo regionale intende attivare un processo di trasformazione integrale che l’Abruzzo attende da tempo, destinato a impattare sulla società e sull’economia della regione a partire dalla volontà d’incentivare nuovi investimenti e progetti imprenditoriali delle piccole e medie imprese, per favorire la nascita di nuove attività e la possibile reindustrializzazione delle aree di crisi. Si lavorerà per attrarre nuovi investimenti e per incrementare quelli esistenti, attraverso strumenti innovativi come i Poli di Innovazione, le reti e le alleanze tra aziende, per aumentare il know-how e, conseguentemente, le capacità di sviluppo. Innovazione quindi di processo e di prodotto e la ricerca, punti importanti da cui ripartire per rendere competitivo il sistema regionale». Su quali elementi la Regione concentra la sua attenzione per sollecitare la produttività delle aziende, e, a questo proposito, quale ruolo potranno avere
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L’INTERVISTA
LEGNINI AL CSM, MA LOLLI RESTA IN ABRUZZO Tutto invariato ai vertici della Regione Abruzzo dopo l'elezione a vicepresidente del Csm di Giovanni Legnini (in foto con il presidente Napolitano), ex sottosegretario all'Economia con delega alla Ricostruzione dell'Aquila. In molti si aspettavano che Giovanni Lolli, primo dei non eletti, avrebbe preso il suo posto in Parlamento ma, in una conferenza stampa, ha voluto spazzare via ogni dubbio e confermare il suo impegno di vicepresidente della Regione. «Mi è stato assegnato - ha detto Lolli - un ruolo all'interno di un progetto politico e di governo del Pd abruzzese e di Luciano D'Alfonso che non intendo lasciare per uno scranno al Parlamento». i Poli di innovazione rispetto a quello che hanno avuto nel recente passato? «I Poli di Innovazione rappresentano sicuramente una scommessa su cui puntare. In questo ultimo mese li abbiamo incontrati tutti per conoscerne le caratteristiche e le problematiche, prima della convocazione della piattaforma prevista per il 16 di ottobre. In Abruzzo se ne sono costituiti 14, che la Regione finanzia con fondi europei finalizzati all’attuazione di piani industriali di filiera, alla valorizzazione dei prodotti e all’internazionalizzazione. Infine vi sono le reti d’impresa, realtà nuova e attiva, che mira a valorizzare le risorse abruzzesi in ogni settore nell’ambito dell’internazionalizzazione. Sono state create con il contributo dello Stato nell’ambito del programma Abruzzo 2015. Tali aggregazioni risultano molto efficaci, soprattutto per la crescita competitiva delle imprese, in un momento in cui le imprese si trovano a fronteggiare una difficile congiuntura economica. Sono convinto, altresì, che assume particolare importanza migliorare le condizioni per l’accesso al credito in termini di liquidità, al fine di restituire ossigeno alle imprese abruzzesi. È mio impegno costante individuare strumenti snelli e d’immediata attuazione a sostegno delle micro e piccole imprese abruzzesi, che scontano in maniera particolare
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gli effetti della crisi economica». Parlando d’industria in Abruzzo non può passare inosservato che, negli ultimi mesi, due grandi realtà come la Honda di Atessa e la Pilkington di San Salvo hanno deciso di uscire da Confindustria. Come legge lei questo fatto e quali conseguenze pensa che ciò possa avere? «Non ritengo corretto, da parte mia, entrare nel merito di vicende interne a un’organizzazione che era, e rimane per me, un’importante interlocutore». Ha suscitato molte polemiche la decisione di escludere la Marsica dai fondi europei per lo sviluppo industriale. Il presidente D'Alfonso ha voluto rassicurare gli imprenditori dell'area parlando di un “progetto Marsica”. Ci può dire in sostanza in cosa consisterà? «Va precisato, in primis, che la mappa tracciata con la Carta degli aiuti a finalità regionale per il settennio 2014/2020, che passa da 88 comuni del precedente settennio ai 35 dell’attuale, non coincide con l’accesso ai fondi europei, nazionali o di qualsiasi altra fonte. L’errore di far coincidere le due cose suscita chiaramente anche un risentimento per tutti quei territori esclusi, che va letto nelle giuste dimensioni. Nella maggior parte dei casi l’intervento nella aree 107.3.c del Tfue consente solo una maggiorazione di 5 pp rispetto alle aree al di fuori. Non mi sembra che questo possa ostacolare una politica industriale attenta alle esigenze di quei territori. Più volte ho incontrato, in questi mesi, i sindaci, gli imprenditori e le associazioni di categoria del territorio della Marsica per fare il punto sui nuovi indirizzi dettati dalla giunta regionale, in merito alla programmazione delle risorse per il 2014/2020. Sono stati incontri molto positivi, nel corso dei quali ho raccolto le legittime richieste di attenzione ai problemi del territorio marsicano provenienti dalle strutture produttive locali che mostrano forti segnali di vitalità, nonostante le innumerevoli difficoltà causate dalla crisi economica e produttiva. Le scelte operate dalla giunta regionale non vanno interpretate come un segnale di disattenzione nei confronti del sistema produttivo e non determinano certo l’esclusione della Marsica dai finanziamenti comunitari. Al contrario, ribadisco la particolare attenzione che metteremo nel seguire alcune imprese operanti nel territorio per le quali verranno usati tutti gli strumenti a disposizione, oltre ad una volontà del governo regionale di dare impulso alle iniziative volte a favorire il credito soprattutto in favore delle piccole e medie imprese. In definitiva, pensiamo di predisporre un preciso “piano di interventi per le imprese della Marsica”, attraverso la messa in campo di una serie di strumenti programmatori focalizzati sullo sviluppo delle potenzialità del tessuto economicoproduttivo dell’area, con la potenzialità di tradurre in iniziative di sviluppo e di occupazione la voglia di fare
L’INTERVISTA
e scommettere di questa terra». È di poche settimane fa la notizia del crollo di un balcone di un palazzo facente parte del Progetto Case a Cese di Preturo (L’Aquila). Portare avanti la ricostruzione è un bisogno sempre più impellente per L'Aquila e per i paesi limitrofi ma, come lei ha sostenuto, i 400 milioni stanziati dal Cipe per la zona non basteranno per coprire il 2014. Quali sono le speranze della Regione di trovare ulteriori risorse e, da aquilano, che messaggio vuole lanciare ai suoi concittadini? «Ovviamente le notizie dei crolli sono tragiche. D’altra parte stiamo parlando di case costruite in 70 giorni e costate ben 2.800 euro il metro quadro, che, alla luce di quanto sta drammaticamente succedendo, si sono rivelate una scelta disastrosa. Ricordo che all’epoca sono state presentate all’opinione pubblica come il compimento di un miracolo e, oggi, il Comune si trova a gestire, purtroppo, il disastro provocato da quel miracolo. Rimane comunque il problema delle risorse e bisogna ringraziare il governo che, anche per merito dell’impegno di Giovanni Legnini, ha stanziato ulteriori 250 milioni di euro per il 2014 e ne ha sbloccati altri 275, che erano appostati negli anni successivi, rendendoli immediatamente utilizzabili. Tuttavia rimane aperto il problema di un flusso di risorse certo e costante per il prossimo futuro in maniera da programmare i tempi e le modalità di rientro nelle case». Parlare della ricostruzione vuol dire parlare anche delle realtà imprenditoriali del cratere che, in
questi anni, hanno usufruito di agevolazioni fiscali, agevolazioni che la Commissione Europea sta ponendo sotto esame per una possibile infrazione. Gli imprenditori locali, a detta del direttore di Confindustria dell'Aquila Carlo Imperatore, temono di dover essere loro a pagare le conseguenze di questa situazione e lamentano l'assenza del governo, il cui presidente del Consiglio non si è ancora espresso sul tema, ma ha annunciato una sua prossima vita del capoluogo abruzzese. Cosa farà la Regione? «Sicuramente vi è una convergenza significativa di strategia tra il governo e la Regione di fronte alle richieste della Commissione Europea, in merito agli aiuti di Stato alle aziende del cratere e alle partite iva che hanno ottenuto contributi, a seguito dei danni causati dal terremoto del 2009. Su questa incresciosa vicenda il governo ha dimostrato ampia disponibilità ad ascoltare gli argomenti che, come Regione, abbiamo portato. Soprattutto è emersa la necessità che nella trattativa con l’Europa, più che al mero rapporto danno/compensazione, impresa per impresa, va con forza posto l’accento sul danno del sistema complessivo che le imprese aquilane hanno subito dal terremoto. Uno stravolgimento completo del mercato e della concorrenza che non ha paragoni rispetto alle altre imprese europee, che hanno operato nello stesso periodo in condizioni di normalità. Sono convinto che la richiesta sollevata dall’Europa è assurda e profondamente ingiusta, oltre ad avere effetti decisamente negativi sull’intero tessuto economico del cratere».
UNA VITA DI POLITICA Nato all’Aquila il 3 giugno del 1950, Giovanni Lolli (in foto) si dedica fin da giovane alla politica. Negli anni '70 entra a far parte della segreteria nazionale della Fgci, di cui era stato precedentemente segretario regionale in Abruzzo. Negli anni '80 viene prima eletto segretario del Pci all'Aquila, poi consigliere comunale del capoluogo abruzzese e, in seguito, segretario regionale del partito. Con la fine del Pci aderisce al Pds, nel quale diventa coordinatore della segreteria nazionale e responsabile nazionale per l’associazionismo e lo sport. Per il governo di Romano Prodi del 2007, viene scelto come sottosegretario alle Politiche giovanili e allo Sport. L'anno seguente entra nel Pd di cui è il vicecapolista alla Camera e, proprio in questa legislatura, si fa notare per il suo impegno per il terremoto aquilano. Nel 2014, con l'elezione di D'Alfonso alla presidenza della Regione Abruzzo, Lolli va a occupare il ruolo di vicepresidente e, tra le sue deleghe, quella allo sviluppo economico.
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IMPRESE
IN BREVE
NELLA FOTO IN ALTO, DA SINISTRA I CO-FOUNDER ILIO DEL TOSTO, RICCARDO CICERONE E STEFANO DIVIZIA. NELLA PAGINA A FIANCO UN'IMMAGINE DEL PALAZZO CHE OSPITA STRANGE OFFICE
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Strange Office non è il solito ufficio, è un luogo di opportunità: di passare a un livello più avanzato del proprio lavoro, allargare il proprio bacino di clienti e di partner. 24h operatività / 7 giorni su 7 12 postazioni fisse 6 postazioni spot
• Arredamenti Las Mobili • Accesso a internet • Servizio di reception • Stampante e fotocopiatrice • Plotter • Illuminazione a led
85 mq per il co-working
• Zona living
45 mq per sala riunioni
• Area cooking
PEOPLE
UNO
"STRANO UFFICIO" PER L'AQUILA
Q
uando li incontriamo all'Aquila fervono ancora gli ultimi preparativi in vista dell'imminente inaugurazione. Negli ampi e luminosi spazi al primo piano del complesso commerciale del “Palazzo del Tosto” veniamo accolti dai co-founder Riccardo Cicerone, Ilio Del Tosto e Stefano Divizia, che ci sorprendono fin da subito per la giovanissima età e il loro entusiasmo. Già dal nome capiamo
di trovarci di fronte a qualcosa di completamente diverso da un semplice ufficio: Strange Office vuole rivoluzionare il modo di lavorare in Abruzzo e, per farlo, punta tutto sul co-working. Questo “strano ufficio” è un luogo dove svolgere liberamente la propria attività e, al contempo, essere in contatto con altri profili professionali, confrontare le idee e ampliare gli orizzonti. Nel 2013 Cicerone e Daniele Proietti (anche lui ideatore di Strange Office, a Cremona per motivi professionali), hanno partecipato a una call dell'incubatore di startup H-Farm di Treviso, seconda al mondo per importanza. Proprio grazie a questa esperienza, oggi, hanno deciso di intraprendere una nuova sfida nella nostra regione. «Consci e paghi del bellissimo periodo a H-Farm - afferma Cicerone - ci siamo detti: perché non fare qualcosa del genere anche all'Aquila? Ho contattato il mio amico Ilio Del Tosto, proprietario della galleria commerciale che ora ospita Strange Office, il quale si è subito mostrato entusiasta di fronte a un progetto così innovativo». L'avventura nasce così in maniera molto spontanea: quattro amici che mettono insieme le proprie abilità per provare a fare qualcosa di grande. Anche loro, proprio come H-Farm, hanno lanciato una call per raccogliere le candidature delle persone che occuperanno le 12 postazioni, con l'intento di assortire lo
Nasce Strange Office, il primo spazio di co-working d'Abruzzo. Condivisione, innovazione e creatività per guardare al futuro di Giovanni De Benedictis
SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 ABRUZZOMAGAZINE 29
PEOPLE
Riccardo Cicerone
Ilio Del Tosto
Stefano Divizia
Daniele Proietti
Nato all'Aquila, 26 anni, studente di Economia e commercio, ha fondato nel 2011 il free magazine Facenews, che distribuiva fino a 15.000 copie nel territorio aquilano. Nel 2012 ha poi avviato la startup Toffees, sito di e-commerce geolocalizzato, selezionata per l'H-Camp 2013 di H-Farm. Nel 2104 si è trasferito a Milano dove ha lavorato come sales manager e social media manager presso Triclò, una società di ciclo logistica. Amante del calcio, ha praticato questo sport per molti anni prima di scoprire il tennistavolo (guai a chiamarlo ping pong), che pratica a livello agonistico e in cui ha vinto il campionato di categoria D2.
Aquilano, 25 anni, diplomato al liceo classico, è al momento studente di Economia e commercio. Proviene da una famiglia di imprenditori e, tra le loro proprietà, figura anche il Palazzo che ospita Strange Office. All'interno della struttura si occupa anche di gestire un negozio di abbigliamento e un bar. La sua passione per le sfide lo ha spinto a impegnarsi in questa startup, conscio di poter realizzare qualcosa di importante. Appassionato di musica, si diletta nel fare il dj. Proprio per questo ha deciso di aprire un locale dove gli aquilani potranno ballare e divertirsi.
Anche lui aquilano, 33 anni, ha vissuto e lavorato in Lombardia per alcuni anni ma, dopo il sisma, ha deciso di tornare nella sua città natale. Nella vita fa il grafico e il fotografo free-lance. Ha vissuto un'esperienza professionale presso la galleria d'arte contemporanea Lia Rumma di Milano, dove ha affinato il suo gusto estetico e la sua creatività. Ha una sua produzione artistica che contamina con varie influenze, non ultima la cultura hip-hop, suo background naturale. Pratica snowboard a livello amatoriale, sport di cui sta curando la parte comunicativa all'interno del Festival della montagna all'Aquila.
Ha 27 anni ed è romano di nascita, ma si può dire ormai a tutti gli effetti aquilano di adozione. Ha vissuto per anni nel capoluogo abruzzese insieme alla moglie, ma al momento risiede e lavora a Cremona, dove svolge la professione di programmatore e web developer a tempo pieno. Ha fondato nel 2012 insieme all'amico Riccardo Cicerone la startup Toffees con cui ha partecipato all'H-Camp 2013 organizzato dall'incubatore di startup H-Farm. Le sue più grandi passioni sono l'informatica, declinata in tutti i suoi aspetti, e il design. Si ama definire inoltre orgogliosamente un “Apple addicted”.
spazio con dei profili che siano il più possibile diversi tra loro. Creare un ambiente di condivisione dei background lavorativi di ognuno è il loro obiettivo. Tra le candidature arrivate ci sono architetti, ingegneri, web developer, designer, giornalisti, avvocati, esperti di programmazione europea, giovani e meno giovani che in questo spazio possono sfruttare al massimo le personali potenzialità. Grazie al contatto con professionisti di ambiti differenti si possono creare delle sinergie per il miglioramento del lavoro di ciascuno. Lo spazio di Strange Office non è un business center, ma qualcosa di più: con i suoi 85 metri quadri dedicati al co-working, i 40 di sala riunioni, l'accesso a internet veloce, le stampanti, il plotter e la zona living dove rilassarsi, questo open space si configura come una realtà unica nel suo genere.
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«Questo progetto - spiega Del Tosto - ci sta regalando grandi soddisfazioni perché ci troviamo a fare qualcosa che amiamo nella città che amiamo. Strange Office è un'idea tutta abruzzese, partendo da noi fondatori fino ad arrivare agli arredamenti forniti da Las Mobili di Tortoreto (Teramo). Questa è la nostra più grande fonte di orgoglio». Per il primo anno, all'interno di Strange Office, non si dovranno pagare canoni di locazione, ma solo contribuire alle spese di gestione. Ogni co-worker potrà scegliere se sfruttare la sua postazione sette giorni su sette per 24 ore o lasciarla a disposizione di altri in modo da creare un turn-over degli occupanti dell'ufficio. Come ci sottolinea Stefano Divizia: «L'obiettivo finale del progetto è quello di lasciare autonomia agli inquilini, in modo che siano essi stessi a gestire le fu-
ture richieste d'interesse e decidere chi potrà entrare a farne parte. Strange Office è uno spazio aperto a tutti, anche ai non lavoratori. Tra le iniziative dei prossimi mesi ci sarà una cooperativa universitaria che utilizzerà la sala riunioni per organizzare corsi di lingua e di preparazione universitaria». La voglia di questi ragazzi di investire sulla condivisione per abbattere i costi è un'ottima idea per contrastare l'attuale crisi economica. La sorpresa è stata nel conoscerli personalmente: Riccardo, Ilio e Stefano dimostrano, con la loro passione, di poter davvero dare una svolta al rilancio dell'Aquila. Hanno visto la possibilità di un futuro diverso e si stanno dando da fare per costruire una realtà innovativa nel cuore della loro città. Strange Office non è solo un ufficio ma una vera e propria speranza.
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Inaz: a Pescara l’agenzia per l'Abruzzo e il Molise di Andrea Beato
al 1981 è responsabile Inaz per l’intero Abruzzo e Molise. I trentatré anni di esperienza di Vincenzo Troisi hanno una spiegazione ben precisa: costante impegno nello sviluppo dell’attività, attenzione e dedizione al cliente, capacità di trasmettere e implementare i valori di competenza e innovazione della casa madre. «Sono un amministrativo con grandi capacità tecniche - sottolinea durante l’intervista concessa nella centralissima sede Inaz di Corso
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Vittorio Emanuele II a Pescara -. Prima di cominciare questa lunga parentesi ho lavorato per Olivetti, trattando apparecchiature, sistemi di calcolo e applicazioni basate sui computer di allora. Il passaggio al campo dell’amministrazione e gestione del personale è stato un qualcosa di naturale. Inaz, grazie alla costante spinta del suo fondatore Valerio Gilli, ha avuto un ruolo da precursore nel contesto italiano del software gestionale, intuendo le potenzialità della nuova tecnologia per portare le applicazioni perfino alle piccole aziende e
agli uffici». Alla realtà milanese, presente in tutta Italia, va dato un ulteriore merito: «Da “paghisti”, ci siamo progressivamente aperti all’intero mondo delle “hr” (human resources), costruendo un’offerta che va dal payroll all’archiviazione digitale, dalla direzione all’organizzazione dei turni e delle presenze dei dipendenti. Soluzioni studiate ad hoc per rispondere al meglio alle esigenze delle imprese». Così, nel tempo, anche il target di riferimento ha subito un ampliamento, prendendo in considerazione non più solo i consulenti, ma direttamente le società pubbliche e private, di piccole, medie, grandi dimensioni. «Un’evoluzione - spiega Troisi - vissuta ugualmente nel nostro territorio, dove serviamo dalle multinazionali, alle Pmi e alle micro realtà, alle pubbliche amministrazioni… In tutto circa duecento clienti, alcuni seguiti
A guidarla con successo è Vincenzo Troisi. Un punto di riferimento della società specializzata in software e soluzioni per amministrare, gestire e organizzare il lavoro
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VINCENZO TROISI È responsabile Inaz per le regioni Abruzzo e Molise. 60 anni, agente certificato di qualità, formatore e specialista nel settore Hr. Neodiplomato, ha subito lavorato nell’area sistemi informativi di Olivetti ed è approdato in Inaz nell’81. Qui ha creato e implementato le sue competenze tecniche, dando vita alla prima struttura Inaz di zona
IN BREVE... Inaz è l’azienda italiana specializzata in software e soluzioni per amministrare, gestire e organizzare il lavoro. Realtà fondata da Valerio Gilli nel 1948 e, oggi, condotta dalla figlia Linda. In tutto 49 agenzie commerciali, 32 punti assistenza e 450 addetti su tutto il territorio nazionale. Un centro studi che è polo di riferimento per i professionisti delle risorse umane e 2 centri sviluppo software a Milano e Pisa.
49
AGENZIE COMMERCIALI
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PUNTI ASSISTENZA
450 ADDETTI
fin dagli anni Ottanta e con i quali abbiamo costruito un percorso di upgrade costante, che li ha portati a servirsi di piattaforme sempre più moderne. I prodotti di punta e una solida organizzazione sono fondamentali, ma altrettanto decisivo è parlare con i nostri interlocutori, ascoltare le necessità, scoprire insieme la strada migliore da
percorrere. La completezza e la qualità del portfolio Inaz sono davvero in grado di fare la differenza. Il segreto è far convivere tecnologia, problematiche e giuste decisioni, non penalizzando mai l’etica e i rapporti umani. Perfino un’attività tecnica come la nostra, concepita nel razionale, deve dare spazio e valore al cuore».
2 mln
DIPENDENTI/MESE GESTITI CON SOFTWARE INAZ
90 mila
CEDOLINI/MESE ELABORATI IN OUTSOURCING
A PESCARA PER ABRUZZO E MOLISE
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IL PORTALE DEL DIPENDENTE La soluzione Inaz per gestire la comunicazione aziendale interna. Con il Portale, i processi vengono automatizzati e resi più rapidi. I dipendenti possono chiedere ferie e permessi, presentare giustificativi e aggiornare i propri dati attraverso un dashboard dedicato. Il responsabile può confermare o meno le variazioni richieste, inoltrandole alla gestione presenze e memorizzando il calcolo. Il lavoratore riceve un’email con l’esito della richiesta.
FIGURE SPECIALIZZATE DI STAFF
200 CLIENTI
60d% e Azien
30ule%nti d'impresa Cons
10p% ubblici Enti
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UNA POLIZZA SUI CREDITI COMMERCIALI RIDUCE IL RISCHIO DEFAULT E ASSICURA IL FUTURO DELLE AZIENDE
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opo quasi un biennio in terreno negativo, nel primo trimestre del 2014, in Abruzzo, si è assistito a un rimbalzo della produzione industriale con una crescita di quasi tre punti percentuali anno su anno. Ciò nonostante il Pil abruzzese è previsto ancora in flessione nel 2014 di oltre un punto percentuale (-4,1% nel 2013), con un valore aggiunto pro-capite superiore solo a quello del Meridione. Continuano a soffrire investimenti e consumi, non solo nei piccoli negozi, ma anche nella grande distribuzione. Variazione positiva invece (+4,4%) per l'export regionale nel primo semestre 2014, contro il -2,8% dell'Italia meridionale e insulare nello stesso periodo, grazie al settore delle automobili che rappresenta più del 18% del totale export regionale. Bene gli articoli in gomma (+14%), mentre un forte calo è
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Alessandra Simonetti, procuratore e responsabile dell’agenzia Euler Hermes per l’Abruzzo
Andrea Novelli, agente generale Euler Hermes
Euler Hermes, con la sua agenzia a Colonnella (Teramo), propone consulenza e supporto alle imprese del territorio di Giovanni De Benedictis
IMPRESE
LE SOLUZIONI EXPORT DI EULER HERMES ITALIA 1
BIZ EXPORT
COPERTURA ASSICURATIVA CONTRO I RISCHI DEL CREDITO COMMERCIALE PER I PICCOLI ESPORTATORI CHE SVILUPPANO UN FATTURATO TOTALE ALL’ESPORTAZIONE NON SUPERIORE AI 2,5 MILIONI DI EURO ANNUI. LA POLIZZA SI COMPLETA CON I SERVIZI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E RECUPERO CREDITO.
COUNTRY RISK
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COPERTURA ASSICURATIVA PER TUTTI GLI ESPORTATORI CHE SVILUPPANO UN FATTURATO TOTALE SUPERIORE A 10 MILIONI DI EURO CON LA POSSIBILITÀ DI LIMITARE LA POLIZZA ALLE ESPORTAZIONI EFFETTUATE VERSO UNO O PIÙ MERCATI. LA POLIZZA SI COMPLETA CON I SERVIZI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E RECUPERO CREDITO.
GLOBAL EXPORT
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LA COPERTURA ASSICURATIVA PER CHI HA FATTO, O VUOLE FARE, DELL’EXPORT IL VOLANO DELLA PROPRIA AZIENDA. UN PRODOTTO PERSONALIZZABILE CHE OFFRE LA POSSIBILITÀ DI PROTEGGERE I PROPRI CREDITI COMMERCIALI “WORLDWIDE”. LA POLIZZA SI COMPLETA CON I SERVIZI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO E RECUPERO CREDITO.
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CAP MULTIMARKET
COPERTURA DI SECONDO LIVELLO CHE COMPLETA LA POLIZZA EULER HERMES DI PRIMO LIVELLO QUALORA L’ASSICURATO NECESSITI DI EXTRA GARANZIE PER RISCHI SENSIBILI.
stato registrato dai computer (-51%). Complice l’accesso al credito diventato negli ultimi anni sempre più problematico, il tessuto imprenditoriale registra un aumento dei fallimenti solo parzialmente controbilanciato dalla diminuzione dei concordati preventivi. Continua la morìa di negozi (al ritmo di 100 al mese), mentre la creazione di nuove imprese presenta dati altalenanti. Euler Hermes, il leader mondiale dell’assicurazione crediti, è andato ad analizzare il fenomeno dei mancati pagamenti tra le imprese italiane (oltre 450.000 monitorate). Dall’analisi emerge che, nel primo semestre 2014, i mancati pagamenti in Italia hanno segnato un trend in decelerazione (rispetto allo stesso periodo del 2013), sia in termini di frequenza che di severità degli importi. Il calo però non va letto positivamente, in quanto il dato è frutto di un rallentamento generale dell’economia nazionale, im-
pattata dalla riduzione dei consumi e dal credit crunch, che continua a pesare sulle imprese. I livelli di rischiosità del fare impresa sono quindi ancora molto elevati, basti pensare ai livelli degli importi medi confrontati con il pre crisi (+40%). Dopo l’uscita dal mercato delle imprese più piccole e più fragili finanziariamente, il dato evidenzia uno spostamento dei debiti non onorati sulle imprese più strutturate, senza tralasciare quelle con vocazione export. L’Abruzzo segue il trend nazionale dei mancati pagamenti, rispetto allo stesso periodo del 2013 i dati sono in deciso miglioramento, ma se paragoniamo l’importo medio degli insoluti rispetto al 2007, ci si accorge che i livelli sono circa un 10% in più. A soffrire principalmente è il settore delle costruzioni e l’indotto stesso. Per cercare di superare gli ostacoli degli insoluti, Euler Hermes e la sua agenzia territoriale in Abruzzo offrono
NEL MONDO • Leader globale dell’assicurazione crediti con una quota di mercato pari al 34%. • 2,4 miliardi di euro il giro d’affari consolidato. IN ITALIA • 221 milioni di euro di fatturato consolidato. • Prima compagnia d’assicurazione crediti commerciali, con una quota di mercato pari al 48%. IN ABRUZZO • Un portafoglio clienti di circa 2 milioni di euro. • 250 le aziende visitate in media in un anno.
soluzioni su misura per le aziende che operano sul mercato interno ed estero. Il servizio si esplica attraverso la valutazione del rischio (monitoraggio di oltre 40 milioni di società nel mondo), l’assicurazione del credito contro il rischio della perdita definitiva, totale o parziale del credito, e infine il recupero crediti, effettuato da un’estesa rete di corrispondenti nazionali e internazionali. “Simplicity” è il modo più facile per entrare in contatto con i servizi offerti dall’assicurazione del credito. Ideata per le imprese fino a 5 milioni di fatturato, è un prodotto innovativo che fornisce all’imprenditore la possibilità di uscire dalla crisi ampliando i mercati di sbocco delle sue forniture avendo chiare le condizioni di assicurazione, usufruendo sia di un servizio di “prospetting” immediato sia, in caso di necessità, del servizio recupero crediti cui è abbinato un servizio di traduzioni “legali”.
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IMPRESE
Massimo Di Sipio Figlio maggiore di Nicola, ricopre il ruolo di general manager. A lui il compito di presentare alla platea il nuovo brand Ap Raicam e descrivere il Gruppo che conta tre stabilimenti in Italia e uno in Inghilterra
INDIA, BRASILE E LA BORSA PER AP RAICAM
I Nicola Di Sipio incontra la comunità finanziaria locale all’interno della sua tenuta vitivinicola. Performance e piani di sviluppo per un top player dell’automotive internazionale di Andrea Beato
l nome Raicam non passa certo inosservato ai nostri lettori, buoni intenditori del tessuto economico. Più volte abbiamo celebrato l’impresa, perché oggettivamente lo merita, sulle pagine di Abruzzo Magazine. L’ultima, nel 2012 (cfr n. luglio/ agosto, pagg. 58-59), con l’articolo intitolato “Nicola Di Sipio: automotive e vino, innovazione e tradizione”. Un racconto dettagliato di una calda serata estiva, all’interno della Tenuta a Ripa Teatina (Chieti) e alla presenza della comunità finanziaria locale. Adesso l’appuntamento si ripete. Un’occasione più formale e con molte novità. Siamo a metà settembre, esattamente qualche giorno dopo il commissariamento di CariChieti. Lo scenario bancario è mutato radicalmente rispetto a due anni fa. Di fatto, anche l’ultimo grande istituto di credito territoriale ha perso la sua autonomia. Nella sala ci sono i rappresentanti di UniCredit, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Credem, Tercas Caripe, Banca Marche e anche della Cassa di Risparmio di Chieti. Al tavolo dei relatori l’imprenditore Nicola Di Sipio, il figlio maggiore, Massimo (general manager), e Alfredo D’Incecco, dottore commercialista e advisor del Gruppo. Prima dei numeri e delle performance viene de-
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cisamente altro: «Raicam - spiega D’Incecco vive da quindici anni una crescita virtuosa, con una sana, prudente gestione/amministrazione.
PERFORMANCE
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In primo piano Nicola Di Sipio, fotografato insieme all’advisor del Gruppo, il dottore commercialista Alfredo D’Incecco. A quindici anni Di Sipio faceva il cameriere di notte e l’agricoltore di giorno e a ventinove anni vendette la sua Fiat 128 Coupé per dare vita alla prima attività: rigenerava ganasce usate da vendere alle officine meccaniche. Oggi è a capo di un’azienda globale
È stata capace di diventare il più importante player indipendente di pastiglie per freno a disco, ganasce per freno a tamburo e sistemi di frizioni destinati al mercato del ricambio e di primo impianto Oe. Il segreto? L’impegno, la dedizione costante, l’ambizione, l’attenzione maniacale ai particolari. Elementi che contraddistinguono il fondatore e, a cascata, i vertici e i dipendenti. Si è iniziato in uno scantinato per diventare oggi globali». Tocca a Massimo Di
57% Divisione Frizioni
43% Divisione Freni
Sipio annunciare la nascita del brand “Ap Raicam”. Brand che racchiude insieme la divisione frizioni (Ap), quella freni (Raicam) e porta con sé il payoff “Automotive product”. Fra i clienti le major del settore: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Iveco, Ford, Aston Martin, Jaguar, McLaren, Lotus, Porsche, Land Rover, Volvo… La Fiat 500, Panda, Punto, la New Ford Ka, la New Lancia Y, l’Iveco Daily Euro 4, la Land Rover Freelander, la McLaren My14, la Lotus Evora
DIVISIONE FRENI
DIVISIONE FRIZIONI
Stabilimenti Manoppello Scalo (Pescara) Bruzolo (Torino)
Stabilimenti Moie di Maiolati Spontini (Ancona) Kit frizione 203 dipendenti
Gamma prodotti Ganasce e pastiglie freno Totale risorse 220 dipendenti Principali clienti Alfa Romeo, Bosch, Continental, Fiat, Ford, Iveco, Knott, Lancia
Leamington Spa (Warwickshire, Uk) Kit frizione, torsional damper 128 dipendenti Principali clienti Alfa Romeo, Aston Martin, Fiat, Ford, Iveco, Jaguar, Lancia, Land Rover, Lotus, McLaren, Multicar, Porsche, Volvo
Nelle immagini una serie di modelli, delle migliori case automobilistiche, che montano componenti prodotte da Ap Raicam
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L'INVESTIMENTO A BRUZOLO E DUE NEWCO IN INDIA E BRASILE
Crescere e investire: due must per Nicola Di Sipio e Ap Raicam. Sono 3,7 i milioni di euro destinati all’ampliamento dello stabilimento di Bruzolo (Torino) per la ricerca & sviluppo (in foto). Intanto, dopo aver acquisito nel 2013 la commessa da Ford Motor Company, la società abruzzese ha dato vita a due newco in India e Brasile per produrre kit frizione (start up commercializzazione nel 2017). Nel primo caso, a Sanand, nello stato di Gujarat, saranno destinati 4 milioni per la realizzazione del complesso industriale e 3 per i macchinari e le attrezzature.
Tenuta Di Sipio, vini e architettura
Rocco Valentini Ha disegnato e pensato il concept di cantina Di Sipio. La struttura è un mix tra tradizione e modernità, arte e cultura. Presto verranno realizzate all’interno della tenuta anche 9 suite per accogliere gli ospiti
La struttura dell’incontro con la comunità finanziaria sorge all’interno della Tenuta di 66 ettari, dove si producono 120 mila bottiglie di vino l’anno. La location, parte della rete di Mas Grandi Eventi, ospita ricevimenti di matrimonio, banchetti ed eventi. La cantina è una vera e propria opera architettonica, esaltata da numerose riviste nazionali e internazionali. L’ultima, in ordine di tempo, è la canadese Prestige Design Magazine, che, nella pubblicazione di settembre 2014, dedica un ampio servizio dal titolo “L’art de marier les passions” (L’arte di sposare le passioni). E, casualmente, sulla copertina del numero è riportata una McLaren 650s Spider, auto che monta una componente prodotta proprio da Ap Raicam. Non è tutto, ultimamente anche il Corriere della Sera, nella versione on line, ha rivolto l’attenzione alla realtà di Nicola Di Sipio con un articolo a firma di Nicola Catenaro: «L’idea iniziale - si legge - era comprare la tenuta per fare seimila bottiglie di bollicine, la mia passione […] All’estero vendiamo bene a New York, Parigi, Mosca, Hong Kong e in Cina […] Parla chi, per sbarcare il lunario, a quindici anni faceva il cameriere di notte e l’agricoltore di giorno e a ventinove anni vendette la sua Fiat 128 Coupé per dare il via alla sua prima attività».
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e l’Aston Martin V8 Vantage sono solo alcuni dei modelli che montano le componenti create dalla realtà con il cuore abruzzese. Gli stabilimenti sono quattro, a partire dallo storico di Manoppello Scalo (Pescara) (con 6 milioni di ganasce l’anno), poi Bruzolo (Torino), Moie di Maiolati Spontini (Ancona) e Leamington Spa (Inghilterra). Ma la notizia è la costituzione di due newco in India e Brasile. “Plant” che produrranno kit frizione per Ford Motor Company, con lo start up della commercializzazione fissato, in entrambi i casi, per il 2017. Lo sviluppo prosegue a gonfie vele, «il fatturato - sottolinea D’Incecco - è passato dai 92, del 2011, ai 102 milioni di euro previsti per fine 2014. Le risorse umane impiegate sono 539 unità e l’elevata automazione raggiunta fa sì che il costo del lavoro sia pari a un quinto della produzione». Nella volontà di Nicola Di Sipio c’è di più: «L’obiettivo è trasformare la governance, da organo monocratico a collegiale, con un cda aperto all’ingresso di investitori istituzionali. E, nel medio termine (5 anni), vogliamo puntare al classamento in Borsa». Ap Raicam potrebbe così risultare la prima società regionale a essere quotata a Piazza Affari.
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Funi metalliche Tiranti di fune Tiranti di catena Tiranti di nastro Accessori per funi e catene
PER OGNI TIPO DI SOLLEVAMENTO C'È LB di Federico Niasi
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La forza di gravità è un peso leggero, se conosci le sue regole». In questa frase è racchiusa tutta la filosofia di Luigi Bisogno e di Lb Sollevamento. Bisogno, 58 anni, è amministratore della società. Nel suo curriculum una lunga esperienza nella Di Vincenzo Dino e una parentesi per un’importante multinazionale del settore. Nel 2001 l’idea d’intraprendere il personale percorso imprenditoriale, per offrire un servizio diretto e costruito sulle reali esigenze del cliente. Il core business incentrato su prodotti di qualità: funi d’acciaio, strallature, capicorda a testa fusa e a pressare, terminali filettati, anelli continui, tiranti con terminali a disegno… «Tutto ciò che può servire a sollevare, ancorare o tensionare - sottolinea il titolare -». La moderna sede, localizzata nell’area industriale di Chieti Scalo (Parco Paglia) e inaugurata a fine 2008, permette di disporre di un ampio magazzino e completare, all’interno, le fasi necessarie per l’assemblaggio dei materiali. «Così possiamo misurarci con competitor anche molto blasonati e fornire le nostre soluzioni a grandi player». Petrolifero, cantieristica ed edilizia, industria, agricoltura sono gli ambiti
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Luigi Bisogno, amministratore di Lb. Per lui una grande esperienza nel mondo delle tecniche e dei materiali per il sollevamento funi d’acciaio, cavi, tiranti, bilancini e tutti gli accessori relativi al settore
IMPRESE
Per diversificare e offrire nuove soluzioni, Lb Sollevamento propone un sistema “Linea Vita”. Si tratta di un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture, ai quali si agganciano gli operatori tramite imbracature e relativi cordini. La sicurezza delle persone è così messa al primo posto e vengono rispettate tutte le normative vigenti
di riferimento. Il raggio d’azione è chiaramente concentrato nel Centro Italia, ma l’operatività si estende sull’intero territorio nazionale. «Non ci occupiamo solo di sollevamento, ma anche di oleodinamica (il 25% del business). Nella tipica applicazione oleodinamica, la portata d’olio generata da una pompa all'interno di un circuito viene impiegata per muovere un martinetto o un motore idraulico a seconda che l'effetto meccanico desiderato (forza o movimento) sia lineare o rotatorio. Un classico attuatore lineare oleodinamico è il cilindro, costituito da una camicia in cui scorre un pistone, il quale spinge uno stelo che esplica il moto. Per il moto rotatorio si possono richiamare, ad esempio, le ruote delle macchine movimento terra, come gli escavatori o grandi trattori agricoli, oppure pensare agli argani. Il compartimento è in forte espansione, grazie alla capacità di gestire notevoli potenze tramite componentistica di dimensioni e pesi ridotti rispetto a tecnologie alternative». Lb Sollevamento sta iniziando a guardare con
Una produzione e una disponibilità di componenti per il sollevamento, tanto da rendere Lb la principale realtà operante in Abruzzo per il sollevamento a mezzo fune di acciaio
Lb Sollevamento ha contribuito, con i suoi prodotti, ad armare la Micoperi 61. La piattaforma del consorzio d’imprese Titan Micoperi si è rivelata fondamentale nelle operazioni di recupero della Costa Concordia all’Isola del Giglio. In particolare, la Micoperi 61 si è occupata delle caratterizzazioni e delle pianificazioni sul fondale marino ed è stata propedeutica all’avvio delle attività di ancoraggio della nave. interesse al territorio dei Balcani e dell’ex Jugoslavia: «È un’area - conclude Luigi Bisogno - in forte crescita, che offre delle opportunità di business interessanti. Il nostro know-how, le nostre competenze potrebbero presto essere lì impiegate, rimanendo, chiaramente, con il nostro headquarter sempre in Abruzzo».
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GLOCAL
Uno sportello per certificare la qualità dei cibi abruzzesi di Monica Di Pillo
Nuove opportunità di export in Canada per le aziende agroalimentari abruzzesi di Monica Di Pillo
CONFINDUSTRIA E ICE PRESENTANO LE OPPORTUNITÀ DEL MERCATO CANADESE E ILLUSTRANO LA MISSIONE ORGANIZZATA A MARZO 2015. TESTIMONIAL D’ECCEZIONE LA CANTINA ZACCAGNINI Il Canada chiama i prodotti agroalimentari made in Italy e il Ministero dello Sviluppo Economico e l'agenzia Ice (Istituto commercio estero) rispondono con il “Progetto Agroalimentare Canada”. Confindustria sta organizzando una missione commerciale in Canada, a marzo 2015, per la promozione dei prodotti tipici dell’industria alimentare di alta gamma. Un’occasione da non perdere anche per le aziende agroalimentari abruzzesi, come Cantina Zaccagnini, testimone delle concrete possibilità di crescita offerte dal mercato canadese. L'export manager Angelo Ruzzi ha spiegato che, nonostante la complessità del mercato canadese, Zaccagnini sta attuando da tempo una strategia di sviluppo nel Paese, che racchiude grandi opportunità di business. La sfida, ma anche il punto di forza per le aziende vitivinicole della nostra regione, durante la missione prevista a marzo, sarà puntare sul brand “Montepulciano d'Abruzzo”.
Potrebbero avere un alleato in più i prodotti agroalimentari abruzzesi per competere al meglio sui mercati nazionali ed internazionali: uno sportello che ne certifichi la qualità e la bontà, nel rispetto dei parametri internazionali di igiene e sicurezza alimentare. A lanciare l'idea è il re della pasta nel mondo, Filippo Antonio De Cecco (in foto), in veste di responsabile dell'Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara, che ha presentato l'iniziativa all'assessore regionale all'Agricoltura Dino Pepe. «I clienti, siano essi distributori, buyer, chef o consumatori finali - spiega De Cecco sono molto attenti, soprattutto all'estero, alla qualità certificata dei prodotti agroalimentari. Crescere e credere nel futuro per le aziende abruzzesi del food significa anche adeguarsi alle normative vigenti e investire nella certificazione che garantisca l'eccellenza dei nostri prodotti». Lo sportello, alle cui regole si lavorerebbe in equipe per apportare tutto il konw how possibile, garantirebbe la genuinità e la sicurezza di tutto ciò che esce dalle aziende abruzzesi, sempre con una grande attenzione anche verso il territorio.
I prodotti di Valle Peligna Italia Autentica per “Eataly per l'Aquila” di Andrea Sisti
Negli store di Farinetti ci saranno l'aglio rosso di Sulmona, i sott'oli e i patè dell'azienda D'Alessandro, la pasta artigianale di Masciarelli, il vino della cantina Margiotta e le tradizionali pizzelle di “Dolci e Sapori d’Abruzzo”. «Una bella soddisfazione per le nostre aziende, ma soprattutto per il nostro territorio - commentano i produttori di Valle Peligna-Italia Autentica - segno della qualità delle produzioni di questa terra».
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SPECIALE FORMAZIONE
IN QUESTO SPECIALE:
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GRUPPO SICURFORM
LA FORMAZIONE UTILE
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el consueto approfondimento, abbiamo voluto, in questo numero, esplorare da vicino il mondo della formazione. Il nostro viaggio ci ha portato a conoscere realtà di notevole interesse: da Avezzano (L’Aquila), con il Gruppo Sicurform e la società DR Business Plus, a Chieti, con Artigianservice e la Cna locale, fino a Pescara con Cifap Formazione, Cipat Abruzzo e l’istituto Infobasic, da sempre orientato all’informatica, alla grafica e al Web. Abbiamo scoperto che non esiste una sola formazione, ma diversi tipi. Ogni realtà ha la sua specializzazione, le sue peculiarità e, questo, non può che arricchire il panorama dell’offerta presente in Abruzzo. Troppo spesso la formazione viene relegata in secondo piano, non capendone fino in fondo il vero significato: non è un insieme di nozioni,
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Speciale di Abruzzo Magazine tutto dedicato alla formazione, per scoprire le realtà che nella nostra regione lavorano ogni giorno per creare figure specializzate e diffondere una sana cultura ma il risultato di piani organici, di sforzi di staff competenti che tendono a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa le persone e le aziende. È un’opportunità che, specie in una lunga fase di crisi come quella che stiamo vivendo, non può non essere presa in considerazione e giustamente valorizzata.
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CIFAP FORMAZIONE
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CIPAT ABRUZZO
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DR BUSINESS PLUS
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ARTIGIANSERVICE
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INFOBASIC
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CORSI IN ABRUZZO
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GRUPPO SICURFORM = SICUREZZA + FORMAZIONE di Roberta Villini
I SERVIZI SICUREZZA E SALUTE QUALITÀ E AMBIENTE FORMAZIONE MEDICINA DEL LAVORO MODELLI ORGANIZZATIVI 231
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rovarsi di fronte alla titolare del Gruppo Sicurform e capire che si tratta di una donna giovane e solare fa l’effetto di una ventata di freschezza e di positività. Sentirla poi parlare con competenza e un linguaggio rigorosamente tecnico, che non dà adito a fraintendimenti, è una sorpresa rivoluzionaria: significa che, con impegno e passione, ogni giovane può costruirsi il futuro che sogna, anche in tempo di crisi. L’entusiasmo di Rosa Pestilli ci contagia, mentre racconta di sé e di come ha creato la sua attività. «Sicurform nasce nell'aprile 2007, dopo la mia laurea, a novembre 2006, come Giurista d'Impresa. Avevo 21 anni». La Pestilli ha anticipato i tempi: la figura professionale dell’operatore giuridico d’impresa è di
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SPECIALE FORMAZIONE
Il lavoro di una squadra In primo piano, Rosa Pestilli, titolare del Gruppo, con parte del suo staff. In Sicurform lavorano circa 20 persone, tra dipendenti e collaboratori esterni: medici e biologi per la medicina del lavoro, ingegneri, legali e docenti. Secondo da sinistra, il marito di Rosa, Giuseppe Truono, che si occupa della parte tecnica e logistica
La mission del Gruppo Sicurform è la formazione alla sicurezza e alla salvaguardia della salute di chiunque operi sui luoghi di lavoro. Compito che richiede grande senso di responsabilità e una profonda conoscenza di norme e leggi
recente formazione, creata a seguito di eventi drammatici - in primis la tragedia della ThyssenKrupp del 2007 -. La sua volontà di formarsi e accrescere le proprie competenze la porta a specializzarsi in Tecniche di Gestione delle Imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. «Ho iniziato - spiega - a formarmi su Iso 9000, certificazioni di qualità e sicurezza sul lavoro, operando nel periodo di transizione tra la 626/94 e la 81/2008, con l’intento di essere figura di riferimento per le aziende che, in fatto di consulenze in materia, non sapevano a chi rivolgersi. All’epoca si pensava alla sicurezza sul lavoro solo in edilizia. Con l'81/2008 finalmente tutti, anche le attività commerciali, i liberi professionisti e i trasporti devono fare sicurezza». I passaggi fondamentali per fare
sicurezza sono tre: documentazione, formazione del datore di lavoro e dei dipendenti, medicina del lavoro e sorveglianza sanitaria. Sicurform opera, principalmente, in tutta la Marsica e provincia dell'Aquila: collabora con aziende agroalimentari, che fanno parte delle filiere di grandi supermercati (Conad, Eurospin, Coop) e con le aziende di trasporti a esse collegate. «Sta cambiando la cultura: le aziende che esportano all'estero devono fornire certificazioni come Global Gap e Iso 22000 per l'agroalimentare. Sono certificazioni che non si ottengono se, alla base, non c'è una sicurezza sul lavoro ad hoc». Secondo l'ultimo report, aggiornato al 2013, in Abruzzo il 47% degli infortuni è in agricoltura e il 38% in edilizia, il resto in tutti gli altri settori. «I nostri interlocutori provengono da tutti gli ambiti: edile, agroalimentare, trasporto nazionale e internazionale, piccole attività come bar, commercio e negozi. Ci rivogliamo anche all'industria». Il Gruppo si suddivide in due rami: nel primo la Pestilli opera come libero professionista, occupandosi d’infortuni mortali e di perizie tec-
Dall’1 al 3 ottobre, Milano ha ospitato l’Expo Training, la fiera della formazione: un'opportunità di sviluppo del business che mette in relazione i professionisti della formazione con i loro mercati chiave. Tra gli espositori, FondItalia, fondo interprofessionale cui il Gruppo Sicurform ha aderito e con il quale ha presentato il progetto Marsica Sicura, un corso tecnico sull’utilizzo delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale.
La sede centrale ad Avezzano (L'Aquila)
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SPECIALE FORMAZIONE
Rosa Pestilli
IL MODELLO EX D.LGS. 231/2001 Il Modello ex d.lgs. n. 231/2001, ai sensi della legge italiana, è un atto privato adottato da una persona giuridica, o associazione priva di personalità giuridica, volto a prevenire la responsabilità penale derivante dal decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231. Viene riportato nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, il Decreto Legislativo 81/2008, all'articolo 300 che prevede la possibilità di implementare i modelli 231 per i reati fiscali, contro la pubblica amministrazione, per i reati ambientali, per i reati legati alla sicurezza sul lavoro, per cui qualsiasi violazione è penale.
niche di parte e d'ufficio; nell’altro è il Gruppo Sicurform srl, dedicato a medicina del lavoro, formazione e consulenza con tutti i servizi annessi (sicurezza sul lavoro, valutazione dei rischi, certificazioni di qualità…): è un organismo in fase di accreditamento alla Regione Abruzzo. «La conclusione dell’iter ci sarà in ottobre e, a dicembre, inaugureremo una nuova sede aggiuntiva, dedicata alla formazione, sempre ad Avezzano (L’Aquila), in centro, vicino piazza Castello Orsini. 150 metri quadrati, due aule formative, due laboratori informatici e una reception all'interno. Rispecchierà lo stile degli uffici attuali, che saranno invece dedicati totalmente alla medicina del lavoro. Abbiamo già acquisito le quattro certificazioni di qualità per ogni settore, come richiesto dalla Camera di commercio: per la formazione, per la qualità (per i servizi sicurezza), per la medicina del lavoro (sorveglianza sanitaria) e per la sicurezza sul lavoro. Stiamo formando una società d’ingegneria e di architettura con docenti universitari e insegnanti di scuola superiore a Pescara, che seguono da noi corsi per essere coinvolti nel Gruppo Sicurform. Entro fine anno partirà un terzo centro proprio a Pescara, vicino all’università, dove si farà progettazione e formazione». Il 2 aprile scorso, presso il Salone della Ricostruzione all’Aquila, per conto del Collegio dei Geometri dell’Aquila,
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Largo ai giovani competenti Vulcanica e inarrestabile, Rosa Pestilli è il motore e l’anima di Sicurform. Trent’anni a dicembre, originaria di Celano (L’Aquila). Dopo la prima laurea come Giurista d’Impresa, conseguita nel 2006, inizia la propria attività come libero professionista nel 2007, anno in cui nasce Sicurform. Si forma sulla sicurezza, salute, protezione e prevenzione nei luoghi di lavoro e, nel 2013, consegue una seconda laurea in Scienze Aziendali, con indirizzo Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. Consulente tecnico e finanziario, effettua perizie tecniche di parte e d’ufficio in caso di infortuni gravi, gravissimi e mortali. Il 10 novembre conseguirà la laurea come Legale d’Impresa. Non solo studio e lavoro: la Pestilli è sposata con Giuseppe Truono, al suo fianco anche nel Gruppo Sicurform, ed è mamma di Lorenzo, cinque anni. la Pestilli ha tenuto un corso di alta formazione specialistica sul Modello organizzativo 231. Tanti i progetti per il futuro: tra i più importanti, la realizzazione, nel 2015, del campo prova per le attrezzature. Ci sarà un corso accreditato presso la Regione, si svolgerà sia al chiuso che all’aperto e sarà tra i primi nel Centro Italia.
SPECIALE FORMAZIONE
La società si è specializzata nel settore sicurezza e attrezzature con l’ingresso degli imprenditori pescaresi Piero Barbuscia e Gerardo Gigli. Il direttore, Riccardo Rocco Perna, e il coordinatore, Manuel Marini, presentano l’ampia offerta di Cifap
UNA NUOVA FASE DI SLANCIO PER CIFAP FORMAZIONE di Andrea Sisti
Riccardo Rocco Perna è il direttore di Cifap. Esperienza quarantennale nel settore e l’obiettivo di formare figure qualificate per le aziende abruzzesi
DA INIZIO 2014... OLTRE
1.000
ORE
DI FORMAZIONE EROGATE
PIÙ DI
500
ALLIEVI FORMATI
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ifap: Consorzio industriale per la formazione e l’addestramento professionale. Una realtà che nasce nel 1982, ma che, recentemente, sta vivendo una nuova fase di rilancio e crescita. Il merito è di due noti imprenditori locali: Piero Barbuscia (Gruppo Barbuscia), che ne è amministratore, e Gerardo Gigli (Edimac), che ricopre il ruolo di consigliere all’interno della società. Nella sede di via Tavo a Pescara, che si estende su una superficie di circa 240 metri quadrati, incontriamo il direttore, Riccardo Rocco Perna, e il giovane coordinatore, Manuel Marini. «Oggi Cifap Formazione - spiega Perna, una lunghissima esperienza vissuta nel settore - è un organismo accreditato presso la Regione Abruzzo. Attraverso una visione strutturata delle problematiche connesse alla crescita e all’innovazione, siamo in grado di progettare e realizzare interventi per lo sviluppo delle imprese e delle organizzazioni. L’obiettivo è la creazione di va-
SPECIALE FORMAZIONE
lore tramite lo sviluppo di figure professionali competenti e responsabili. La volontà quella di fornire ai nostri interlocutori risorse umane qualificate, dal punto di vista delle conoscenze tecniche e pratiche. La nostra specializzazione è nel settore sicurezza e attrezzature, anche grazie ai due ampi campi prova per le esercitazioni concrete. Allo stesso tempo, eroghiamo corsi a catalogo che riguardano ambiti diversi: ambiente, informatica, comunicazione, lingue… Lavoriamo indistintamente con Pmi e grandi realtà, collaboriamo con enti, fondi interprofessionali, alcune associazioni datoriali e agenzie di lavoro interinale». Il metodo va dall’insegnamento classico fino all’e-learning, mettendo inoltre a disposizione un laboratorio interno con quindici moderne postazioni connesse in Rete. «Il tutto sempre incentrato sulla massima qualità, potendo vantare anche la certificazione Iso 9001». «Dall’inizio dell’anno - sottolinea Marini - abbiamo formato oltre cinquecento persone, andando a sfiorare
CIFAP E GARANZIA GIOVANI Cifap Formazione vuole essere protagonista anche con Garanzia Giovani e sta ultimando le pratiche di accreditamento necessarie all’erogazione dei servizi. Garanzia Giovani è il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi membri, con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento al lavoro.
le mille ore di didattica. Ci avvaliamo della professionalità di una rete di docenti e consulenti, capaci di rispondere a ogni richiesta». «In più - aggiunge il direttore - abbiamo un ufficio progettazione e presto apriremo anche all’universo dell’europrogettazione. Se si vuole competere a livello globale, bisogna conoscere, a trecentosessanta gradi, le opportunità che offrono le istituzioni europee. Le aziende hanno bisogno di una guida per districarsi in un sistema abbastanza complesso. Nei progetti a lungo termine c’è anche quello di replicare il format Cifap fuori dai confini regionali ma, al momento, il nostro ambito d’interesse rimane ancora ben radicato in Abruzzo».
SICUREZZA SUL LAVORO IN PRIMO PIANO In questo delicato ambito il riferimento normativo è rappresentato dal Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (decreto legislativo 9 aprile 2008 numero 81). In più, l’accordo tra Stato, Regioni e Province autonome, stipulato il 22 febbraio 2012, ha individuato le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (gru a torre, gru mobile, gru per autocarro, carrelli elevatori semimoventi con conducente a bordo, trattori agricoli e forestali, macchine movimento terra, pompe per calcestruzzo). L’accordo ha specificato anche i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi e i requisiti minimi di validità della formazione. Cifap, essendo in possesso di determinati requisiti, può erogare questi servizi e, grazie alla sinergia con il Gruppo Barbuscia ed Edimac, mettere a disposizione, a Pescara, due ampi campi prova pratica per attrezzature specifiche.
Manuel Marini è il giovane coordinatore di Cifap Formazione: «Dall’inizio dell’anno - sottolinea abbiamo formato oltre cinquecento persone, andando a sfiorare le mille ore di didattica. Ci avvaliamo della professionalità di una rete di docenti»
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SPECIALE FORMAZIONE
CIPAT ABRUZZO GUARDA
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oberto Furlotti è in Cipat dal 1984: di progetti ne ha coordinati tanti, non solo in Abruzzo. «Questo lavoro - spiega - mi permette di girare molto: abbiamo avuto partnership con Portogallo, Spagna e Slovacchia…». Categorie svantaggiate e immigrati, ma anche giovani con un trascorso di tossicodipendenze: tutti possono contribuire alla vita sociale, grazie alle conoscenze e agli strumenti giusti che operatori e docenti mettono a loro disposizione. Cipat nasce come ente della Confederazione italiana agricoltori, specializzato
PROFUMI E AROMI... DALLA NATURA Il progetto, nato nel 2013, finanziato dal Fondo sociale europeo, è una misura riservata ai soggetti in condizione di svantaggio sociale e psicofisico. Collaborano con Cipat il Csv, la comunità terapeutica Ali D’Aquila, l’Eas e il Sert di Chieti. Dieci ragazzi si sono occupati della coltivazione delle erbe officinali utilizzandole in cosmesi e medicina.
Lo staff di Cipat Abruzzo In primo piano, Roberto Furlotti, rappresentante e direttore del centro Cipat di Pescara, di cui è presidente Domenico Falcone. Alla sua destra, Luca De Fabritiis, consulente informatico, Tiziana Vitullo, responsabile amministrativo, Massimiliano Natale, anche lui consulente informatico, e la coordinatrice Paola Mosca. Manca Federica Venditti, responsabile di segreteria, neo mamma
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SPECIALE FORMAZIONE
AL FUTURO di Roberta Villini
Nel tempo, grazie anche all’entrata in vigore dei fondi strutturali, l’attività si è diversificata. «Abbiamo iniziato a occuparci di sociale, di ragazzi diversamente abili e di tossicodipendenti; abbiamo fatto progetti per gli immigrati: grazie a programmi comunitari, tra cui Celine, abbiamo aperto un centro a Pescara, negli anni 2006-2008, nella Galleria Muzii, dove alle donne immigrate insegnavamo a creare impresa. Ci siamo occupati di cooperazione mediterranea, ci siamo interessati di energie alternative: per noi oggi la green economy è un tema centrale». Tra ottobre e novembre partirà Made in Sud, progetto che coinvolge otto regioni del sud Italia, tra cui l’Abruzzo: verranno formati i giovani sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla trasformazione alimentare del prodotto coltivato. Filiera corta,
multifunzionalità delle aziende agricole e fattorie didattiche per coinvolgere le famiglie alla scoperta dei processi di produzione e alla riscoperta dei sapori autentici. «Tramite progetti quali Cultivar e Res Tipica, ci occupiamo del tema della sicurezza alimentare, della trasformazione di prodotti tipici e del territorio e delle strategie di valorizzazione». Con il carcere di Vasto (Chieti) è nato il progetto Proserpina: «Abbiamo insegnato a 12 internati a coltivare e trasformare i prodotti agricoli. Tra qualche giorno inizieremo il progetto Proserpina 2, formeremo altri detenuti e il carcere di Vasto metterà in piedi una linea di produzione. I prodotti verranno commercializzati tramite “Mercato Contadino”, circuito dove i consumatori possono incontrare le imprese e conoscere il meglio delle realtà produttive».
IL CIPAT ABRUZZO È
Progetto è stata la parola più ricorrente, durante la nostra intervista con lo squadra di Cipat Abruzzo, nella sede pescarese. Perché progetto è sinonimo di futuro e di credere nel futuro si ha bisogno, soprattutto in un’epoca sempre più povera di prospettive
nei processi e nei percorsi di formazione alle imprese agricole. È presente in quasi tutte le regioni italiane, con 22 centri. «Quello abruzzese - dichiara con orgoglio il direttore Furlotti - è il primo Cipat in Italia per volume, fatturato e attività. Ci occupiamo in particolare della formazione dei giovani imprenditori al primo insediamento. Nel corso dell’ultima programmazione ne abbiamo formati più di 300, che si sono insediati in tutte e quattro le province abruzzesi».
FORMAZIONE SPECIALISTICA
FORMAZIONE SU SVANTAGGIO E DISABILITÀ
CONSULENZA SPECIALISTICA E ASSISTENZA TECNICA
SVILUPPO LOCALE E CORRELAZIONE
INTER-TERRITORIALE
SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DELLE CONOSCENZE
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SPECIALE FORMAZIONE
IL SUCCESSO DELLE AZIENDE PASSA DA QUI di Giovanni De Benedictis
ANCHE UN LIBRO... La passione di Maccallini per le sfide non ha limiti e all'impegno in DR Business Plus ha affiancato quello di scrittore. È infatti autore di Come creare e gestire un'azienda di successo (pubblicato in Se vuoi puoi, collana di Roberto Cerè), un libro per imparare le migliori strategie di gestione aziendale.
Domenico Maccallini
Renata Sabatini
Imprenditore, consulente, formatore e coach. Ha prestato servizio per 18 anni nel Corpo Forestale dello Stato, dove ha ricoperto ruoli di comando e di alta responsabilità. Laureato in Giurisprudenza e laureando in Diritto dell'ambiente si è specializzato nella formazione. È stato amministratore unico di Lexeco e ora di DR Business Plus. Svolge attività di coaching per imprenditori, manager, neo-laureati, atleti, team aziendali e sportivi.
Laureata in Economia e Commercio, nel 1995 inizia giovanissima la sua esperienza professionale in importanti aziende multinazionali. Durante la sua carriera lavorativa, svolge ruoli di rilievo e di crescente responsabilità, coordinando gruppi di lavoro di personale altamente qualificato nell’ambito del controllo di gestione. Si è specializzata in analisi finanziaria, predisposizione di business plan, project management e supporto a nuove attività imprenditoriali e start up.
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el nome che Domenico Maccallini e Renata Sabatini hanno scelto di dare alla loro società ci sono già i presupposti per capire la loro mission. DR Business Plus, dove le due lettere iniziali stanno a indicare i nomi dei fondatori, si vuole proporre al mercato come un business center che dia un plus ai propri clienti e che possa portare le aziende all'eccellenza. Il loro scopo è poter essere per gli imprenditori, o per quelli che vogliono diventare tali, chi li possa condurre a soddisfare tutte le proprie esigenze. Domenico Maccallini è stato per 18 anni sottoufficiale del corpo forestale dello Stato prima di fare il gran-
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de salto nel mondo della consulenza aziendale. Renata Sabatini, invece, ha avuto un'esperienza ventennale in una multinazionale con il ruolo di controller. Lui è specializzato nel coaching, nel business coaching e nel marketing, lei è esperta di time management e project management. In-
Alla scoperta di DR Business Plus che, con i suoi servizi di consulenza, coaching, formazione e marketing, è diventata ormai un punto di riferimento per gli imprenditori
SPECIALE FORMAZIONE
LE SPECIALIZZAZIONI • FORMAZIONE E COACHING • CONSULENZA AZIENDALE STRATEGICA • PROGETTAZIONE, EUROPROGETTAZIONE • MARKETING • SUPPORTO STARTUP
sieme hanno dato vita a questa collaborazione e hanno scelto come strategia quella di specializzarsi in consulenza strategica d'eccellenza e in consulenza strategica intesa come ristrutturazione aziendale. La prima consiste in una formazione a 360 gradi delle società, cercando di accompagnarle da quando nasce il progetto di un'attività fino al successo. La seconda, invece, è finalizzata ad aiutare le imprese in difficoltà a risollevarsi ed evitare il fallimento. «Ci sono tante aziende in crisi - ci dice Maccallini - che non si sono mai preoccupate di controllare i costi. Molti imprenditori si sono trovati a fare questo mestiere senza averne le minime nozioni. È un po' come se qualcuno si mettesse a guidare una barca senza sapere quale rotta seguire. La no-
stra attività di tutoraggio interviene proprio qui: quello che facciamo è aiutare gli imprenditori a diventare capitani della propria nave». Consulenza strategica, progettazione, reperimento dei fondi europei, formazione, marketing e comunicazione formano il core business di DR Business Plus. Tra i clienti ci sono piccole, medie e grandi imprese provenienti non solo dall'Abruzzo ma anche da Lazio e Campania. Vengono seguiti tutti i settori d'impresa, dalle software house alle ditte di edilizia, dalle startup alle strutture di ricezione turistica. Fondamentale per DR Business Plus è poi la formazione, suddivisa tra quella a pagamento e quella finanziata dai fondi interprofessionali. Un progetto formativo attivato di recente è “Help Aziende”, una serie di seminari gratuiti che diano input utili a capire l'importanza della formazione. C'è un plus, quindi, che Maccallini e Sabatini aggiungono, ed è la capacità di riscontrare i problemi delle società e porre attenzione alle parti che funzionano meglio. Le difficoltà degli imprenditori provengono prevalentemente dalla disattenzione ai cambi strutturali della società moderna: DR Business Plus, attraverso il business plan e il marketing strategico, li aiuta a cambiare il proprio modo di vedere il mondo, ad avere un nuovo approccio al lavoro e a costruire un'azienda di successo.
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SPECIALE FORMAZIONE
LA FORMAZIONE DI ARTIGIANSERVICE di Andrea Sisti
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’accrescimento delle competenze professionali rappresenta un’importante opportunità per riqualificarsi e aiutare le imprese a superare la crisi. È fondamentale innalzare la qualità della formazione individuale perché chi possiede professionalità ha meno difficoltà a collocarsi nel mondo del lavoro. In questo contesto s’inserisce Artigianservice, il braccio operativo di Confartigianato per tutto ciò che ruota intorno alla formazione professionale e ai servizi alle imprese. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche con percorsi formativi, anche pratici, tramite l’analisi dei fabbisogni formativi aziendali, quella delle competenze dei lavoratori, la progettazione di percorsi formativi ad hoc, corsi finanziati dal Fondo sociale europeo, corsi finanziati dai fondi interprofessionali per la formazione continua, corsi a catalogo riconosciuti dalla Regione, corsi liberi a pagamento. Artigianservice vanta l’accreditamento della Regione Abruzzo per la formazione continua e superiore, è polo didat-
Il braccio operativo di Confartigianato presenta molti corsi e novità, tra cui la scuola dell’Arte bianca, di prossima inaugurazione tico dell’Università telematica Pegaso (con più di 600 corsi a catalogo in modalità e-learning) e, da alcuni mesi, è stata accreditata, dal Ministero della Salute, in qualità di provider per l’Educazione Continua in Medicina (Ecm). Può svolgere, di conseguenza, tutti i percorsi di approfondimento rivolti alle professioni sanitarie e finalizzati al mantenimento dei requisiti necessari per le iscrizioni annuali ai rispettivi albi professionali. Confartigianato, attraverso Artigianservice, è pronta ad ampliare ulteriormente i suoi orizzonti d’intervento. A breve sarà infatti inaugurata la Confartigianato Academy, scuola dell’Arte bianca per creare figure specializzate nella panificazione, la pasticceria e l’alta cucina.
CORSI DI FORMAZIONE ANNO 2014 SULLA SICUREZZA • Svolti: 47 • Persone formate: 472 • Totale ore erogate: 5.530 FONDO SOCIALE EUROPEO • Svolti: 3 • Persone formate: 180 • Totale ore erogate: 596
Daniele Giangiulli, segretario di Confartigianato Abruzzo. Marcella Tunno è invece responsabile di Artigianservice. Nelle altre immagini alcuni corsi erogati
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FONDI INTERPROFESSIONALI • Svolti: 3 • Persone formate: 83 • Totale ore erogate: 96 RICONOSCIUTI DALLA REGIONE • Svolti: 2 (in corso di svolgimento) • Persone formate: 43 • Totale ore erogate: 2.000
SPECIALE FORMAZIONE
I PUNTI DI FORZA DI INFOBASIC
L’istituto Infobasic di Gianluca Diodati da sempre punta la sua azione formativa verso i settori più all’avanguardia: dalla grafica al Web
Nelson Mandela amava ripetere: «L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo». Durante il percorso di studi in Infobasic, gli alunni possono lavorare su progetti specifici, commissionati da aziende del settore. In questo modo hanno l’opportunità di misurarsi con strumenti reali e relazionarsi, in modo professionale, con il mondo del lavoro. Le imprese possono visionare diversi concept, idee concrete da cui attingere soluzioni produttive. Al termine dei bienni e in chiusura di ogni singolo anno di specialistica, Infobasic rilascia la qualifica professionale corrispondente. Queste qualifiche sono legalmente riconosciute dal Ministero del lavoro e codificate secondo la classificazione ufficiale Isfol. Sono spendibili in Italia e all’estero e valide anche nei concorsi pubblici.
CREATIVITÀ E INNOVAZIONE di Federico Niasi
Da sinistra l’amministratore Gianluca Diodati, fotografato all’interno della sede di Infobasic, in via Spaventa a Pescara. A partire da gennaio 2015, la struttura sarà ulteriormente ampliata per garantire spazi e servizi sempre più all’avanguardia
I
nfobasic nasce a Pescara, nel 1999, come istituto di alta formazione specializzato nel campo dell’informatica. Nel 2003 diventa un ente accreditato dalla Regione Abruzzo. Imparare facendo è la metodologia adottata dall’istituto: «È - dice il fondatore e amministratore Gianluca Diodati, - l’unico modo per stare al passo con i tempi e, spesso, anticiparli. Siamo stati tra i primi, sul territorio, a puntare sulla grafica. E oggi è la nostra punta di diamante». Oltre alla grafica i percorsi abbracciano il Web, la progettazione, il video, il networking… Nel tempo abbiamo inserito nella nostra offerta i trienni (con un biennio comune e un anno di focus), i master
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annuali e le specializzazioni: dall’animazione e grafica 3d al social media marketing e web communication, dall’interior design arrivando, perfino, allo sviluppo di app. Infobasic è stata capace di costruire, progressivamente, una rete di circa ottanta aziende, regionali e non, dove tutti gli allievi seguono un periodo di stage pratico e rappresenta uno sbocco diretto verso il mondo del lavoro. È l’unica “scuola” in Abruzzo a svolgere percorsi finalizzati al conseguimento di prestigiose certificazioni a livello internazionale (Patente europea del computer, Microsoft office specialist, Trinity certification, Adobe certified associate, Cisco, Zend, Php on MySql, Linux, Oracle database, CompTia).
TRIENNALE
DI GRAFICA
CREATIVE E MULTIMEDIA DESIGN
MASTER
TRIENNALE
DI WEB
WEB E MULTIMEDIA DESIGN
ANNUALI
MASTER ANNUALI
WEB E MULTIMEDIA GRAFICA E ANIMAZIONE 3D WEB DEVELOPER SOCIAL MEDIA E GOOLE MARKETING IDEAS, INNOVATION AND MORE
Istituto Infobasic Via S. Spaventa, 62 - 65126 Pescara (PE) www.infobasic.it - Email: info@infobasic.it - Tel. 0854549018
CON RILASCIO DI QUALIFICA PROFESSIONALE
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
SPECIALE FORMAZIONE
GLI INGREDIENTI FONDAMENTALI PER IL FUTURO DELL’AGENTE DI COMMERCIO di Maria Orlandi
Si è tenuto a metà settembre, presso la sede dell'Università di Teramo, il convegno dal titolo “Gli ingredienti fondamentali per il futuro dell'agente di commercio” organizzato da Atsc-Agenti Teramo Senza Confini e Università degli Studi di Teramo per inaugurare la seconda edizione del corso di laurea in Scienze della Comunicazione per gli agenti di commercio, ideato da Usarci Teramo in collaborazione con l'Università degli Studi di Teramo. Un connubio vincente, suggellato dai successi ottenuti dagli agenti iscritti al primo anno e confermato dall'elevato numero d’iscrizioni previste per l'anno accademico 2014/2015. Un’esperienza partita circa un anno fa con l'intento di creare un percorso formativo che incontrasse le esigenze degli agenti, attraverso due interventi: da un lato curvando su di esse parte dei programmi di alcune materie, dall'altro individuando alcune materie a scelta mirate, tra cui tecniche di vendita e diritto commerciale. Dei 52 agenti iscritti
molti provengono da fuori regione e, attraverso una piattaforma on line, possono consultare a distanza i materiali didattici in essa presenti, tra cui lezioni video, audio e test di autovalutazione. Durante l'incontro si è parlato, poi, di formazione continua e di due strumenti innovativi al servizio della professione: il gruppo Linkedin “Opportunità Agenti” e l'applicazione Sellf, ideata dalla H-Farm e da Agenti Senza Confini. «La formazione continua e la certificazione di Qualità sono tra le carte vincenti per l’agente del futuro - ha sottolineato Franco Damiani (nel tondone), presidente Atsc Agenti Teramo senza Confini -. Il convegno è stato per noi un momento d’incontro e confronto per illustrare quelli che sono gli ingredienti fondamentali per il futuro dell’agente di commercio, che non è imprevedibile, ma si può concretizzare attraverso la formazione, la tecnologia digitale, valori forti come la famiglia, le regole, il proprio background e la propria cultura».
L’OPEN DAY RED È stato Mauro Uliassi, due stelle della guida rossa Michelin, l'eccezionale testimonial che ha letteralmente incantato il pubblico che ha affollato gli spazi dell'Accademia di cucina ReD, in occasione dell'Open Day organizzato a San Vito Chietino (Chieti), per presentare l’ampio programma di corsi e master che la scuola, fondata più di due anni fa da Luigia Bucci d'Orsogna, propone per l’anno 2014/2015. Al termine dello show cooking, lo chef ha evidenziato l'importanza della formazione nella creazione dei professionisti del futuro. Brindando con un bicchiere di Montepulciano d'Abruzzo, Uliassi ha ringraziato lo staff di ReD per l'ospitalità definendo l'accademia «una realtà fantastica che l'Abruzzo ha la fortuna di ospitare e che ha il bel compito di promuovere la cultura e della cucina. Io mi auguro - ha concluso - che possa avere un grande successo».
Il cibo dei bambini
Un corso teorico pratico sulla prevenzione delle malattie in cucina
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A metà settembre, presso l’orangerie del Ristorante Ninì (nella foto Nicola Salvatorelli) a Montesilvano Colle (Pescara), si è tenuto il corso dal titolo “Il cibo dei bambini”. Molte mamme, nonne e anche rappresentanti del mondo medico e scientifico hanno assistito alla “lezione” di Elena Alquati (nel tondone), esperta di alimentazione naturale e collaboratrice, da lungo tempo, del noto professore Franco Berrino. I partecipanti sono stati condotti alla scoperta di originali zuppe, cereali, verdure da proporre ai più piccoli. Si è parlato anche di nuovi metodi di cottura: quali pentole utilizzare, l’uso corretto dell’energia del fuoco e di come il cibo interferisce sullo stato emotivo. Il Ristorante Ninì ospiterà presto dei nuovi corsi sempre dedicati al mangiare sano.
Azienda specializzata nella vendita all’ingrosso di prodotti per la scuola e per l’ufficio. Distribuisce in esclusiva per l’Abruzzo il marchio “In Linea”. I nostri articoli: Cancelleria Carte regalo, confezioni e nastri Cartotecnica Ca Scrittura e correzione Disegno tecnico Arredo ufficio Archiviazione Scuola Modulistica Macchine per ufficio Mac Spedizione e imballo
MARKETING TERRITORIALE
A COSA SERVE UN AEROPORTO? di Lucio Laureti e Piero Righi*
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tilizzare l’aereo per raggiungere la destinazione di un nostro viaggio è ormai un’esperienza comune. Sono lontani gli anni per cui solo il “jet set” prendeva l’aereo, per lo più per motivi di lavoro, ciò era considerato uno “status symbol” e il costo di un biglietto aereo era quasi pari allo stipendio di un mese. Oggi l’esigenza di mobilità è ritenuta un bisogno essenziale del cittadino, come la salute, l’istruzione e la sicurezza personale. La domanda è dunque mal posta? A ben guardare la risposta è no perché il dibattito su benefici e costi degli aeroporti è oggi più che mai aperto e investe tanto gli scali di maggiori dimensioni, in particolare in ragione del loro impatto ambientale, che gli scali minori per gli elevati costi di esercizio, spesso posti a carico della collettività. Proprio di questo ultimo effetto ci occuperemo in questo articolo. Si pensi a una regione dell’I-
talia continentale e al grado di soddisfacimento della legittima esigenza di connettività del territorio. Questa può essere assicurata con modalità diverse, per via terrestre o per via aerea. La particolare orografia dell’Italia, nonostante gli ingenti investimenti fatti nel secolo scorso per dotare il nostro paese di una moderna infrastruttura ferroviaria e autostradale, fa sì che ancora oggi l’aereo sia il sistema trasportistico i cui costi d’impianto sono i più bassi: con una semplice striscia di asfalto di 3.000 metri (la pista di volo) è possibile collegare un territorio con il resto del mondo! Ma c’è molto di più. Tempi e costi del viaggio aereo sono stati enormemente ridotti negli anni al punto che, dopo l’avvento delle cosiddette compagnie “low cost”, raggiungere l’aeroporto è spesso la parte più onerosa (in tempo e costo) del viaggio. Ci sembra che il taxi che ci porta in aeroporto costi più del biglietto aereo del volo che ci porta a Londra. Eppure non è stato
sempre così. Molti studi sono stati fatti su quale sia il valore economico generato da un aeroporto. La letteratura specializzata lo definisce e lo quantifica secondo quattro diverse dimensioni economiche: il valore generato dall’impatto diretto, il valore generato dall’impatto indiretto, il valore generato dall’impatto indotto e il valore generato dall’impatto dinamico. I primi tre sono di più facile valutazione. Corrispondono all’attività economica prodotta per la fornitura dei materiali e dei servizi, diretti e indiretti, necessari all’esercizio dello scalo e al soddisfacimento dei fabbisogni di tutti gli occupati diretti e indiretti. Si stima che a ogni occupato “on site”, cioè ad ogni lavoratore aeroportuale, corrispondano quattro occupati “off site”. Nel caso dell’Aeroporto d’Abruzzo gli occupati sono circa 300 (senza contare i reparti militari e di polizia schierati sullo scalo). Questo significa che l’impatto occupazionale complessivo è di circa
Piero Righi direttore Aeroporto Internazionale d'Abruzzo
Lucio Laureti è, da quasi tre anni, presidente di Saga, società che gestisce lo scalo di Pescara. 56 anni, bocconiano, proveniene da una famiglia d’imprenditori impegnata nel petrolifero e nel turismo. Docente di Economia internazionale all’università d’Annunzio e di Economia politica internazionale alla Lum-Jean Monnet. Qui fotografato nel suo ufficio di presidenza all’interno dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo
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1.500 unità. Il valore economico dell’impatto dinamico è più difficilmente quantificabile, ma è sicuramente maggiore dei primi tre. L’aeroporto facilita gli spostamenti delle persone per motivi di viaggio o di lavoro, promuove l’immagine del territorio, attrae imprese, favorisce il turismo, aumenta la competitività dell’area grazie ai processi d’innovazione generati dal trasporto di merci e passeggeri (“innovation effect”) e dalla diffusione di competenze (“skill effect”). Tutti questi benefici sono reali. Riprendendo l’esempio del volo per Londra, perché la capitale del Regno Unito è forse il miglior esempio dell’effetto leva che si produce sul territorio grazie al collegamento aereo e anche perché Londra è stata la prima destinazione servita da Ryanair sin dal lontano 2001. Anche quest’anno si tratta di una delle mete maggiormente apprezzate dalla clientela del nostro aeroporto. Nel corso dei mesi di luglio e agosto scorsi, quasi 23.000 passeggeri sono partiti o arrivati da Londra e il coefficiente di riempimento dei voli è stato superiore al 94%, risultato ancor più degno di nota se si pensa che, rispetto allo scorso anno, il numero dei voli è aumentato del 20%. Recenti analisi hanno anche confermato che il 60% circa del traffico si origina nel Regno Unito. Si tratta, dunque, in maggioranza di turisti o di nostri concittadini che rientrano in Italia per le vacanze, molti dei quali spendono i propri denari nel nostro territorio. Grazie a una rilevazione statistica effettuata all’interno dell’aeroporto è stato anche possibile stimare il valore economico di questa componente dell’indotto aeroportuale: si tratta di oltre 100 milioni di euro ogni anno, pari al 10% circa del fatturato turistico complessivo della regione Abruzzo. Quanto vale la promozione dell’immagine del territorio, la capacità di attrarre imprese, l’incremento di competitività che si realizzano grazie all’aeroporto? Difficile dirlo; certamente alcuni punti di Pil, ma per capire l’importanza dobbiamo per un attimo pensare cosa sarebbe l’economia della nostra regione senza l’aeroporto. E l’incremento di connettività prodotto dalla riduzione dei tempi di viaggio? Se non fosse disponibile un volo da Pescara a Londra il nostro passeggero tipo (tipicamente residente nella fascia costiera) dovrebbe sobbar-
Intervista al presidente Il prossimo dicembre saranno tre anni dall’inizio del suo incarico in Saga, la società che gestisce l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo. Il presidente Lucio Laureti, 56 anni, bocconiano, proveniente da una famiglia d’imprenditori impegnata nel petrolifero e nel turismo, docente di Economia internazionale all’università d’Annunzio e di Economia politica internazionale alla Lum-Jean Monnet, parla delle ultime novità che riguardano lo scalo. Uno scalo che, in un momento generale così complicato, tiene bene e vince il confronto con altri hub dello stesso cluster (Ancona, Rimini, Trieste…). Presidente, parliamo dell’offerta commerciale, cosa c’è di nuovo nel piano voli? «A conferma delle buone performance nel traffico passeggeri e delle prospettive di crescita dell’aeroporto, possiamo annunciare il raddoppio del volo PescaraMilano Linate e l’apertura, a partire dalla stagione estiva 2015, di un nuovo collegamento bisettimanale con Bucarest. Quest’ultimo segna l’inizio della collaborazione con la compagnia Wizz Air, il
principale operatore a basso costo dell’Europa dell’Est che, quest’anno, ha trasportato oltre 15 milioni di persone. Sulla città lombarda, invece, i trasferimenti continueranno a essere serviti da Alitalia». Proprio su Alitalia, il matrimonio con Etihad avrà delle ripercussioni su Pescara? «In positivo. Adesso, anche grazie all’aiuto della Regione Abruzzo, si va verso la chiusura di un favorevole accordo, nel quale potrebbe essere inoltre compreso il destino dell’hangar di Airone Technic. Un accordo capace di farci fare un importante salto di qualità». Qualche mese fa è stata stipulata la convenzione tra Regione e Saga per il conferimento di oltre 8 milioni di euro dei fondi Fas per gli interventi di completamento dell’aeroporto. A che punto siamo? «In primavera prossima partiranno i lavori per la manutenzione e la messa in sicurezza della pista, nonché del parcheggio aeromobili. Per quanto riguarda invece la riqualificazione dell’area “landside”, ovvero dell’ammodernamento dell’aerostazione, ci troviamo nella fase di progettazione gara. Un input considerevole che ci permetterà di potenziare le attività, rendendo l’operatività della struttura più dinamica e competitiva».
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Raddoppia Linate e la novità Bucarest A partire dal 26 ottobre 2014, al tradizionale volo Alitalia “mattino-sera” si aggiungerà un nuovo collegamento con partenza da Milano Linate alle 14 e rientro da Pescara alle 16. I voli saranno operati da Alitalia, dal lunedì al venerdì, con moderni aeromobili Embraer 175/190 da 88-100 posti. La disponibilità di questo secondo volo nella fascia oraria pomeridiana consentirà una maggiore scelta dell’orario di rientro a Pescara o di arrivo a Milano per la clientela abruzzese e l’offerta di un comodo collegamento diretto, fruibile anche dalla clientela “business” in partenza da Milano per brevi permanenze nella nostra regione. Il raddoppio della frequenza del volo consente, inoltre, di poter sfruttare, con grande facilità e a
prezzi particolarmente vantaggiosi, la disponibilità di voli in connessione presso l’aeroporto di Milano Linate per destinazioni finali quali Amsterdam, Londra Heathrow e Londra City Airport, Bruxelles, Parigi Charles de Gaulle, Parigi Orly e Francoforte. Inoltre, dal 27 luglio 2015, la compagnia aerea Wizz Air collegherà tutto l’anno le città di Pescara e Bucarest due volte a settimana, nei giorni di lunedì e venerdì, con aeromobili Airbus A320 da 180 posti. Viene così ad essere soddisfatta la richiesta di un volo diretto, sollecitata da imprenditori, operatori turistici e residenti di nazionalità rumena, interessati alle prospettive di lavoro o attenti alle opportunità di svago e vacanza offerte dal collegamento aereo con il paese danubiano. carsi un disagevole e lungo viaggio verso l’aeroporto di Fiumicino. L’allungamento del tempo di viaggio di sola andata o ritorno supererebbe le 4 ore, tenendo conto della percorrenza autostradale, della congestione del traffico nella viabilità di accesso e dei maggiori tempi di imbarco in aeroporto. Una tale penalizzazione, rapportata a una durata del volo di 2 ore e 30 minuti, potrebbe anche far desistere il nostro passeggero dalla decisione di volare a Londra. L’aeroporto consente in questo caso di evitare costi indotti molto rilevanti. Quanti sono i cittadini inglesi che, grazie al collegamento aereo, vengono regolarmente in Abruzzo (incoming) e hanno finanche acquistato qui la loro casa delle vacanze? Quanti sono i giovani abruzzesi in cerca di diverse opportunità di studio o di lavoro che, grazie alla qualità e all’economicità della tratta Pescara Londra, hanno a tal punto allargato i propri orizzonti che, ormai cittadini del mondo, prendono l’aereo come prima si prendeva il treno e tornano qui in Abruzzo ogni settimana, ogni mese o, definitivamente, per vivere nella nostra regione? Nonostante gli evidenti benefici si discute sull’utilità dell’aeroporto o, meglio, sul rapporto costi/benefici e, da più parti, si sollecita un’impossibile autosufficienza finanziaria della società di gestione. Anche la Commissione europea ha recentemente riconosciuto che i piccoli aeroporti regionali non possono coprire i costi
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di esercizio con i ricavi generati dai servizi di assistenza e dalle concessioni commerciali. È dunque necessario e opportuno, per i motivi sopra esposti, che lo Stato intervenga al fine di assicurare la continuità del servizio e lo sviluppo del traffico fino al raggiungimento della soglia di autonoma sostenibilità finanziaria dell’attività, a tutto vantaggio del territorio che è il vero “azionista” di questo bene pubblico. Alla Saga, società di gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo, resta il compito non semplice di fornire servizi di qualità (siamo il secondo aeroporto per puntualità nel network europeo Ryanair), nel rispetto di stringenti standard di sicurezza (certificazioni), obiettivi di economicità (sono stati ridotti tutti i costi e aumentato l’indice di produttività del lavoro) e favorire, con il contributo degli operatori del settore, l’incremento delle destinazioni e della connettività aerea a tutto vantaggio dell’economia, della cultura e della prospettiva futura della intera nostra regione. L’obiettivo della Regione e di Saga è il raggiungimento del numero di passeggeri su indicato: questa soglia viene generalmente indicata a un milione di passeggeri. Noi siamo molto lontani da questa soglia, ma gli obiettivi di medio termine, indicati nel piano industriale recentemente redatto, portano verso quella direzione. *Presidente e direttore Saga
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UN TEDESCO IN ABRUZZO
WTC PRENDE LE REDINI DI IRONMAN PESCARA XTERRA EUROPEAN CHAMPIONSHIP AL LAGO DI SCANNO ECO WILD EPIC PRONTO A PARTIRE Tre eventi sportivi di assoluto rilievo per garantire risonanza internazionale, anche a livello mediatico, alla regione Abruzzo
di Wolf Hardt*
* Impegnato da 25 anni nell’industria del turismo con la realizzazione di eventi internazionali, ha portato Ironman a Pescara nel 2011. Nel 2013 Xterra in Abruzzo e sta pianificando uno dei più grandi eventi del mondo di mountain bike, nel “più selvaggio giardino d’Italia”, come a lui piace definire l’Abruzzo
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icordiamo bene come quattro anni fa, nel 2011, il primo Ironman, uno dei più famosi marchi sportivi mondiali, è arrivato in Italia con la realizzazione di un festival del triathlon a Pescara. Due anni fa Xterra, straordinario marchio mondiale del multi sport, con più di 400 eventi nel mondo, è approdato per la prima volta nel cuore dell’Abruzzo, al Lago di Scanno (L’Aquila). Queste manifestazioni sportive si sono rivelate due straordinarie operazioni di marketing, promuovendo la visibilità del nostro territorio in ambito internazionale e apportando un notevole indotto economico durante il loro svolgimento. Un terzo evento è pronto a partire: l’Eco
Wild Epic, una copia della più famosa gara di mountain-bike del mondo, la Cape Epic, che si svolge in Sud Africa: otto giorni ininterrotti di gara con la partecipazione di circa 2.000 ciclisti, provenienti da ogni parte del mondo che attraverseranno l’intero territorio abruzzese, ambientata nella natura, realizzata in Italia. Per il 2015 ci saranno dei cambiamenti sia in merito all’attuale Ironman che a Xterra Abruzzo. Ironman: dopo tre anni il proprietario americano del Marchio, la Wtc (World Triatholn Corporation) con sede in Florida, ha deciso di non avvalersi più della collaborazione di Mirus, una piccolo-media agenzia di comunicazione di proprietà del pescarese Michele Russo, nell’organizzazione della gara. Dal prossimo anno, Wtc prenderà direttamente il comando collaborando con le autorità locali e utilizzando una squadra del posto. Xterra: per il lago di Scanno, “il cuore dell’Italia” (come definito da Aldo Rock di Radio Deejay Tv), si sta concretizzando l’opportunità di ospitare i campionati europei di Xterra. Dopo la realizzazione dei due eccellenti eventi nel 2013 e 2014, la titolare hawaiana del marchio, la Team Unlimited, ha avuto modo di apprezzare la nostra regione come una splendida sede per il multisport e Xterra Abruzzo è stata riconosciuta come una delle
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UN TEDESCO IN ABRUZZO
Tre momenti agonistici tratti dalle competizioni Ironman, Xterra e Cape Epic
migliori mete internazionali, collocandosi allo stesso livello dell’Asia-Pacific Championship in Australia e dell’Usa Championship in Utah. Tutto questo per l’Abruzzo significa un’ulteriore spinta verso l’internazionalizzazione. Per elevare a un livello internazionale il successo conseguito, è importante riuscire a sfruttare al meglio la fama e la diffusione nel mondo di questi marchi e, per fare ciò, è necessaria una perfetta squadra di lavoro: sinergia e cooperazione di tutte le forze per riuscire a dare il massimo. Ogni singola persona, dal più semplice collaboratore al presidente della Regione è parte di un tutto, un pezzo del mosaico che, alla fine, deve comporre assieme a tutti gli altri un bel disegno, uno scenario perfetto. E poiché ognuno di questi eventi ha bisogno di propri carattere, personalità e stile, Pescara e l’Abruzzo hanno la grande opportunità di mostrare al mondo l’inestimabile valore della diversità e, al contempo, unicità del nostro territorio. Come accennavo, per il 2015 un terzo evento è pronto a partire! La più grande gara di mountainbike del mondo, la famosa Cape Epic del Sud Africa è interessata a creare un grande evento Mtb nel territorio “più selvaggio d’Italia”, in Abruzzo. Questa sarà davvero una grande opportunità per la nostra regione, per mostrare, con un evento “all in one” per così dire, i singoli comuni, i Parchi, le province, i piccoli paesi, gli antichi borghi, il meraviglioso panorama e la campagna. Eco Wild Epic (Eco sta per ecofriendly, rispetto per la natura e l’ambiente),
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è un percorso in mountain-bike della durata di 8-10 giorni. Una gara attraverso lo sterrato (800-1.000 chilometri/12-15.000 m D+), con al seguito più di un centinaio di giornalisti e una decina di troupe televisive. I primi giri di prova sono già stati fatti. La sostenibilità di un evento di questo tipo stabilisce nuovi standard e, nella realizzazione del progetto, si creano forti opportunità, come la prospettiva della realizzazione, nel corso della prossima estate, di servizi fotografici per produttori internazionali di biciclette per la creazione di 4-5 milioni di depliant esclusivamente con le immagini della nostra terra, come base per la loro pubblicità e comunicazione. E, oltre questa, ci sono altre impagabili opportunità che concorreranno a fare conoscere la nostra regione oltre confine. Tutti hanno sentito parlare della maratona di New York, del Giro d’Italia, del torneo di tennis di Wimbledon e l’Abruzzo sembra che diventerà famoso con Xterra, Ironman e, speriamo bene, con il “all in one Eco Wild Epic”. Tutti tasselli significativi per internazionalizzare una regione come l’Abruzzo. La responsabilità di portare a buon fine un progetto di questo tipo è enorme, la speranza di realizzarlo con una gestione seria, anche più grande, per ottenere il massimo e far sì che l’Abruzzo venga considerato una meta internazionale che confermi lo slogan: “Abruzzo, always in front (sempre avanti)!”. Grazie di cuore e arrivederci al prossimo numero di Abruzzo Magazine con la rubrica "Un tedesco in Abruzzo".
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di LUCIANA MASTROLONARDO*
Abruzzo e mobilità: a che punto siamo? UN QUADRO REGIONALE FATTO DI MOLTE OMBRE, MA QUALCOSA DA SALVARE C’È. ECCO DOVE...
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ntrato prepotentemente nel lessico comune, “smart city” è uno di quei termini che vanno di moda oggi. Per molti una città è “smart” se integra la tecnologia nella vita quotidiana. In realtà il concetto è molto più ampio e focalizza la messa in rete di aria, energia, acqua, spazio, servizi, conoscenze, persone e luoghi. Il primo e più importante concetto legato a una città intelligente è quello della mobilità, strettamente connesso al problema dell’aria che respiriamo ogni giorno. Come si colloca l’Abruzzo, cuore verde d’Europa, regione di Parchi, aree protette e riserve, rispetto al problema della mobilità? Ricordiamo tutti, un anno fa, l’enorme campagna di comunicazione legata a “Bike To Coast”, il progetto di pista ciclopedonale lungo la costa abruzzese che puntava a essere la più lunga d’Italia, con 131 chilometri ciclabili, attraverso 19 comuni nelle province di Teramo, Pescara e Chieti, con partenza da Martinsicuro (Teramo) e arrivo a San Salvo (Chieti), per una spesa complessiva di 32,8 milioni di euro. Del 58% della pista ciclabile da realizzare entro due anni, poco è stato fatto. Solo in primavera si è proceduto all’acquisizione della tratta
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Pescara è la città abruzzese che, più di ogni altra, si presta a una mobilità lenta, sostenibile e basata su uno scambio tra mezzi leggeri e mezzi pubblici. Eppure affronta grosse criticità: da quella ideologica a quella strutturale
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Come si colloca l’Abruzzo, cuore verde d’Europa, regione di Parchi, rispetto al problema della mobilità? Occorrerebbero scelte forti basate sull’interscambio di diversi mezzi, pedonalizzando il più possibile i centri storici
lungo la costa dei Trabocchi: 49 chilometri lungo la ferrovia dismessa e l’inizio dei lavori è ancora da definire. Nelle città le cose non vanno meglio. Teramo, forse la più virtuosa, con ampi percorsi pedonalizzati, non ha saputo compiere scelte radicali verso una diversa mobilità. Se Chieti e L’Aquila, per questioni orografiche, non riescono a mettere in campo strategie di mobilità sostenibile di alto profilo, è per mancanza di alternative. Occorrerebbero scelte forti basate sull’interscambio di diversi mezzi, pedonalizzando il più possibile i centri storici e facendo delle scelte anche impopolari. Come la scelta fatta dalla vecchia amministrazione di Pescara, che con la pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele ha avuto una enorme quantità di critiche, salvo oggi vedere premiata la sua decisione dal fronte di coloro che non vogliono vederla di nuovo carrabile, come vorrebbe fare la nuova amministrazione di centrosinistra. Pescara è la città abruzzese che più di ogni altra si presta a una mobilità lenta, sostenibile e basata su uno scambio tra mezzi leggeri e mezzi pubblici. Eppure affronta grosse criticità. Da quella ideologica, di coloro che non vogliono rinunciare alla strada parco, in favore di una filovia nata già vecchia, a
Teramo, con percorsi pedonalizzati, non ha compiuto scelte verso una diversa mobilità. Se Chieti e L’Aquila, per questioni orografiche, non riescono a mettere in campo strategie di mobilità sostenibile è per mancanza di alternative
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*architetto e Ph.D. in Progettazione ambientale presso il dipartimento di Architettura dell’Università d’Annunzio di Pescara-Chieti. Oltre all’attività di progettazione, sviluppa ricerca su ecologia industriale e su prodotti e tecnologie locali
quelle correlate alla crisi dell’azienda Gtm del trasporto pubblico urbano, che per un minor flusso di denaro da parte del comune, ha tagliato oltre 13.000 chilometri l’anno di percorsi effettuati dagli autobus urbani, generando una sfiducia costante verso il mezzo pubblico, sempre in ritardo e sovraffollato. Le uniche buone pratiche le troviamo guardando al singolo cittadino, che fa scelte coraggiose, nonostante le difficoltà riscontrate a livello gestionale e politico. Lidia Di Russo, vicepresidente di Pescara Bici (che organizza spesso eventi di sensibilizzazione tra cui Day-bY(ke)-day lo scorso 18 settembre), insieme alla sua famiglia, ha rinunciato del tutto alla macchina e, intervistata anche da Ballarò nel 2013, ha raccontato un’esperienza fatta di scelte culturali, che in altre città europee appartengono alla maggioranza della popolazione. Recarsi al lavoro, andare in giro per servizi o acquisti, e fare un viaggio, sono azioni quotidiane effettuate con bici o mezzi pubblici, con un enorme risparmio nel bilancio familiare. Il gruppo Pescara Pattini, nel periodo estivo, attraversa la regione dalla costa alla montagna, monitorando lo stato delle piste ciclabili ed effettuando tragitti che passano anche per le strade nazionali, segnalando così le carenze di una regione che potrebbe diventare un’eccellenza dal punto di vista della mobilità e che, invece, effettua quelle scelte strategiche di cui potrebbe beneficiare anche un certo tipo di turismo.
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Il gruppo Pescara Pattini, nel periodo estivo, attraversa buona parte della regione, dalla costa alla montagna, monitorando lo stato delle piste ciclabili ed effettuando tragitti che passano anche per le strade nazionali
Pescara Bici organizza molto spesso eventi di sensibilizzazione, tra cui l’ormai famoso Day-bY(ke)day, che quest’anno ha avuto luogo lo scorso 18 settembre. Un’iniziativa di valore per cercare di diffondere una nuova cultura
EUROPA CHIAMA ABRUZZO
Storia, cultura e turismo con Adristorical Lands di Roberto Di Gennaro*
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na cooperazione interregionale, di respiro europeo, per promuovere i borghi e i piccoli centri dell'Adriatico al di là dei confini regionali e nazionali. Questo l'obiettivo principale di "Adristorical Lands - Storia, Cultura, Turismo, Arti e Artigianato Antico nel Territorio Adriatico Europeo", progetto comunitario inserito nel programma transfrontaliero Ipa-Adriatico (Instrument for Preaccession Assistance), che ha celebrato il suo atto pubblico conclusivo presso Villa Dragonetti a Paganica (L’Aquila), il 22 e 23 settembre scorsi. L'evento, ultimo “steering committee” progettuale, con relativa conferenza stampa di chiusura, ha rappresentato una concreta occasione per fare il punto della situazione sull'esperienza sin qui maturata, nonché per approfondire tematiche legate alle prospettive future di sviluppo del turismo nel quadro della strategia della Macroregione Adriatico-Ionica, con un occhio puntato, in particolare, anche sulla nuova programmazione comunitaria
2014-2020. Nel centro aquilano si sono ritrovati i diversi partner italiani e stranieri delle oltre dieci aree territoriali che hanno portato avanti questa iniziativa. Le realtà italiane coinvolte sono, segnatamente, la Regione Molise (capofila del progetto), l'Abruzzo, le Marche, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e ancora le province di Bari e Ravenna. Quelle estere comprendono la regione carsico litoranea dell'Istria slovena, l'isola di Hvar (Croazia), il Cantone Erzegovino-Narenta (Bosnia Erzegovina) e il Comune di Lezha-Alessio (Albania). Presenti all'appuntamento numerosi esponenti istituzionali e responsabili progettuali provenienti dai vari territori partner, incluso Mario Ialenti, presidente del comitato nazionale Ipa e coordinatore dell’intero progetto. Per l’Abruzzo sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e i dirigenti regionali Giancarlo Zappacosta e Paola Di Salvatore, dell'autorità di gestione del programma Ipa-Adriatico. A contraddistinguere il progetto "Adristorical Lands" vi è
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EUROPA CHIAMA ABRUZZO
All’appuntamento conclusivo di Adristorical Lands, sono intervenuti, per l’Abruzzo, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e i dirigenti regionali Giancarlo Zappacosta e Paola Di Salvatore, dell'autorità di gestione del programma Ipa-Adriatico
certamente la capacità di promuovere nuove forme di turismo sostenibile inerenti luoghi e percorsi suggestivi, e tuttavia spesso misconosciuti, del patrimonio storico-culturale delle coste adriatiche (borghi storici, città murate, palazzi, teatri…), riponendo inoltre specifica attenzione alle importanti opportunità economiche collegate. Si è inteso in particolare favorire la creazione di itinerari turistici transfrontalieri, per esaltare i punti di forza culturali e naturali dei territori coinvolti, evidenziandone nel contempo la matrice comune così come le peculiarità specifiche. Come ha avuto modo di spiegare il dirigente Giancarlo Zappacosta, il progetto guarda al turismo sostenibile con «una visione complessiva di grande pregio perché mette insieme organicamente i territori che si affacciano sull'area adriatica, quale logico preludio all'orizzonte della Macroregione Adriatico-Ionica». L'Abruzzo ha gestito direttamente una parte rilevante del budget, curando il marketing e la comunicazione complessiva di tutto il progetto, incluso la realizzazione e lo sviluppo del sito web di riferimento (www.adristoricallands.eu) e la progettazione di 20 itinerari tematici che, nell'attraversare più regioni e territori, danno origine ad un'offerta turistica nell'insieme coerente e, in taluni casi, consimile (come ad esempio la Marca adriatica MarcheAbruzzo-Molise). Suddivisi in sei categorie principali ("vie d'acqua", "i veneziani e gli ottomani", "le città murate e castelli", "i teatri storici", "le case d'artista", "la fede e la spiritualità"), i venti percorsi turistici tracciati consentono di puntare i riflettori su siti ritenuti a volte secondari, dando valore alle proposte dei piccoli centri e di quelle aree situate al di fuori dei grandi circuiti internazionali. Il cammino sostenuto da Adristorical Lands ha consentito quindi di offrire visibilità a luoghi di alto interesse storicoartistico dell'area adriatica, valorizzandoli contestualmente attraverso una serie di strumenti (mostre, educational tour, totem informativi, brochure, mappe), volti a rafforzare e diffondere le peculiarità di un patrimonio di enorme ricchezza. La prospettiva è quella di proseguirne l'azione anche nell’ambito delle strategie della nuova programmazione, con l'eventuale costruzione di un brand Adriatico-Ionico.
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* ESPERTO IN COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E GIORNALISTA PUBBLICISTA, MASTER IN PUBLIC AFFAIRS, HA MATURATO PLURIENNALE ESPERIENZA PRESSO REALTÀ MULTINAZIONALI, ENTI E SOCIETÀ DI SERVIZI, COLLABORANDO A EVENTI E PROGETTI DI RILEVANZA INTERNAZIONALE O IN AMBITO UE.
SALUTE
Genitori e bimbi tutti in vasca con gli Squaletti
di Giovanni De Benedictis
L'acquaticità come approccio naturale e gioioso alla vita: con le attività degli Squaletti i bambini scoprono come stare in acqua senza paura, crescono, giocano e rafforzano il loro rapporto con i genitori infatti permette al neonato di incrementare le sue capacità psicofisiche, cognitive, relazionali e facilita lo sviluppo dell’apparato cardiopolmonare. Fondamentali in questo processo sono gli esercizi proposti sotto forma di gioco, che apportano una stimolazione multisensoriale senza la quale il bambino impiegherebbe molto più tempo a sviluppare le sue abilità. Stando in vasca con gli altri bimbi, anche solo per imitare i coetanei, lo “squaletto” sperimenta nuovi giochi e nuove abilità, e, inoltre, cosa non meno importante, impara a socializzare. Il grande beneficio dell'acquaticità è che permette al bimbo che gioca nell'am-
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a parola acquaticità potrebbe suonare strana ad alcuni, eppure è quanto di più naturale ci possa essere per tutti gli esseri umani. Acquaticità non significa saper nuotare ma saper stare bene nell'acqua, riscoprire quel legame unico che ci lega ad essa fin da quando siamo ancora immersi nella placenta materna. È proprio del concetto di acquaticità e dell'educare i bambini a rapportarsi all'acqua in maniera spontanea e divertente che si occupa la Società Sportiva “gli Squaletti”,
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un team di esperti che guidano i bambini dai 3 mesi ai 4 anni in questo percorso. I piccoli, accompagnati dai genitori, imparano a vivere con naturalezza i primi contatti con l'acqua nelle strutture della piscina comunale di Sambuceto, nella piscina del centro “Fisicoidea” a Montesilvano, e presso lo stabilimento balneare “Onda Marina” di Pescara in estate. Antonio Biagio Maiorano, team manager, Giuliana D’Addario, psicologa e Valentina Fagnani, responsabile del settore acquaticità, coadiuvati da Francesca, Stefania, Carla, Andrea e Luana, accompagnano gli “squaletti”, questo è il soprannome che viene dato ai bambini, fin dai primi contatti con l'acqua e insegnano ai genitori a condividere con i propri figli queste emozioni. Ogni bimbo, attraverso esercizi propedeutici al nuoto e alle apnee, entra in contatto con i suoi coetanei e viene stimolato nella crescita e nell'apprendimento delle proprie capacità motorie. L'acquaticità
IL TEAM ANTONIO BIAGIO MAIORANO: TEAM MANAGER - AREA ORGANIZZATIVA GIULIANA D'ADDARIO: PSICOLOGA - AREA PSICOLOGICA VALENTINA FAGNANI: RESPONSABILE SETTORE ACQUATICITÀ - AREA SPORTIVA
Tutti i componenti del team, oltre alle proprie professionalità, sono anche istruttori nazionali di acquaticità pre e post natale, con il brevetto della prestigiosa “Apnea National School”, nonché ambasciatori della campagna nazionale di sensibilizzazione “Acquaticità e sicurezza 0-12” patrocinata dal Ministero della Salute.
SALUTE
NELLE FOTO LE SQUALOTTE
WWW.GLISQUALETTI.IT GLI SQUALETTI CHE GIOCANO IN VASCA INSIEME AI LORO GENITORI
biente acquatico di sviluppare delle capacità senso-motorie che non potrebbero svilupparsi nell’ambiente terrestre. In questo rivestono una notevole importanza le figure dei genitori che, non solo danno sostegno al proprio bambino nelle sue avventure acquatiche, ma fortificano al contempo anche il legame col proprio figlio e il loro rapporto di coppia. Dal punto di vista psicologico, infatti, l’acquaticità neonatale aiuta a rafforzare la relazione padre-figlio e madre-figlio poiché anche una sola ora a settimana in acqua con il proprio bimbo può contribuire ad accrescere la fiducia dei genitori in se stessi.
UN'ESPERIENZA UNICA ANCHE PER LE FUTURE MAMME Parallelo al progetto degli “Squaletti” c'è quello delle “SqualOtte”, ovvero l'accompagnamento delle gestanti in tutto il periodo della gravidanza, sia dentro l'acqua che fuori. Le future mamme, nelle ore che passano in acqua, iniziano a scoprire i benefici dell'acquaticità e, grazie all'aiuto di una psicologa, affrontano col sorriso ogni minima difficoltà. La gestante in piscina si trova immersa in un caldo abbraccio (l’acqua è a 32 gradi) che la avvolge e la sostiene e le permette di riappropriarsi della calma e di acquisire pazienza. Stando a stretto
contatto con altre future mamme e con il proprio compagno, si rafforza la capacità di fidarsi degli altri, una qualità che sia durante il parto che nei primi mesi con il neonato è indispensabile per una felice maternità. La relazione tra madre e figlio inizia, infatti, sin dai primi momenti della gravidanza e cresce sempre di più nei mesi successivi, anche grazie all’acqua, il loro naturale elemento di unione. Inoltre la società si prende cura delle future mamme anche fuori dall'acqua con corsi di accompagnamento alla nascita, infant massage in gravidanza, danza del ventre e tanto altro ancora... Il tutto avviene nella nuova sede di 200 metri quadrati, situata presso il centro commerciale L'Arca, la cui inaugurazione è prevista il 18 ottobre.
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ABBIAMO CENATO PER VOI
NINÌ, SAPORI D’ABRUZZO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
di Raffaella Sciarra
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adagiate su salsa di pomodori freschi. La pallotta in tal modo non assorbe ualche anno fa, dalla sinergia di Nicola Salvatorelli e Niko il sugo, ma rimane croccante fuori e morbida all’interno, mantenendo una Romito, l’uno esperto in medicina del benessere e l’altro noto pregevole leggerezza e pienezza di gusto. Seguono baccalà in tempura su chef abruzzese pluristellato, nasceva, in un luogo magico sul salsa di peperoni, baccalà mantecato su crostini di pane, assaggi delicati belvedere dell’antico borgo di Montesilvano Colle (Pescara), e saporiti al tempo stesso. I piccoli pani che vengono serviti sono fatti in il ristorante Ninì, affacciato su un panorama mozzafiato che loco, di diversi tipi: ai semi di papavero, all’uvetta, alla farina di solina già da solo vale la visita. Non solamente una mera attività imprenditoriae noci; notevoli le sottili sfoglie stese a mano, ai semi di sesamo tostato, le, ma un progetto con una mission ben precisa: unire la passione per la la cui croccantezza predispone piacevolmente al pasto. La cantina è ben buona cucina all’educazione alimentare, senza sacrificare né il gusto né fornita e annovera soprattutto vini di aziende abruzzesi, molti biologici, la tradizione. Questa idea di fondo è rimasta stabile nel tempo e perdura con qualche apertura alle bollicine del settentrione. Per noi, un corposo ancora oggi con il giovane chef Alessandro Corradetti, formatosi con Montepulciano d’Abruzzo delle colline teramane, accompagnato a un Gualtiero Marchesi presso l’Alma di Colorno, e perfezionatosi prima dal altro piatto forte, il carpaccio di vitellone servito praticamente a crudo celebre Cannavacciuolo e poi al Reale di Romito. È lui che ci accoglie, tra con un filo d’olio aromatizzato e un insolito e sorprendente gelato al pele luci soffuse e l’antico soffitto a botte, accompagnato da Piera Borrelli, corino. Come primo piatto, profumati tortelli di ricotta al limone, chiusi che gestisce la sala, la cantina e la pasticceria.Insieme a Salvatorelli, ci al momento di essere serviti, deliziosi, come il tenerissimo maialino in spiegano su quali basi si fonda il progetto del ristorante e qual è la filosofia salsa al passion fruit e confettura di albicocche, cotto in sottovuoto per ben soggiacente alla loro idea di cucina: ingredienti sani e naturali, cotture lunquarantotto ore. La cucina è leggera perché povera di grassi, ma saziante, ghe a bassa temperatura, in sottovuoto o al vapore, per mantenere meglio e a fatica riusciamo a spizzicare dal tripudio di ottimi dolci preparati da i sapori e limitare l’uso dei grassi pericolosi per la salute. I risultati sono Piera: cestino di frolla con crema chantilly e frutta fresca, crostatine alla straordinari, eccellenti, non c’è piatto che non esalti al massimo il gusto e “scrucchiata” d’uva abruzzese, meringhe, parrozzini all’aurum, cantucci, il sapore degli ingredienti impiegati. Qui il menù cambia sempre, perché neole. Terminiamo con amari e caffè e ringraziamo per la splendida cena. tutte le pietanze sono preparate con prodotti di stagione. L’offerta è sopratAnche il conto riesce ad essere leggero, se rapportato alla qualità, all’ottitutto sui piatti di terra, ma il venerdì è pesce su prenotazione, sempre con mo servizio, all’elevato livello della cucina proposta e all’accurata ricerca pescato del momento. L’attenzione al territorio è massima: sono utilizzate che si cela dietro ogni singola portata. Consigliatissimo. carni freschissime di produttori locali e prodotti abruzzesi di qualità. Le ricette della tradizione, rivisitate, danno origine a piatti dai nomi seducenti e dai sapori antichi, ma aperti all’innovazione. Nascono così, per citarne qualcuno, gli spaghettoni RISTORANTE NINÌ al latte di baccalà e bottarga, il filetto di agnello con crema inglese al pecorino, il petto d’anatra con glassa alle ciliegie o, ancora, il baccalà in crosta di pistacchi, salsa di peperoni Via Giardino degli Aranci, 1 e cipolla al lampone e il gettonatissimo stracotto, servito in Montesilvano Colle (Pescara) Tel. 085 4689174 salsa al pomodoro d’estate e al Montepulciano nei mesi più freddi. Incuriositi, iniziamo con l’assaggiare le classiche pallotte cacio e ove, presentate in nuove vesti: impanate col pecorino, senza farina, appena fritte e non ripassate, ma
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NEWS DALLE AZIENDE BeWasBeen, the irregular clothing Il primo pensiero pensando a un qualcosa di “irregolare” è l’arte. L’arte intesa come forma d’espressione della propria creatività, delle proprie passioni che, fin troppo spesso, è in netta contrapposizione con luoghi, pareri e pensieri comuni. Prendiamo in considerazione una delle rappresentazioni più elementari dell'arte: la tela. Al concetto di tela si ispira BeWasBeen, il progetto con cui Antica Sartoria, Artemoda e l'artista abruzzese Graziano Fabrizi (in foto) hanno deciso di rompere gli schemi fisici e concettuali che legano una grafica al proprio supporto. Condividere l’arte, attraverso il proprio indumento, grazie ad una tecnologia ideologicamente innovativa e mai utilizzata sino a oggi in questi specifici ambiti. Grazie alle cover art, realizzate tramite l’utilizzo di fasce di clips removibili, che vengono applicate su un ritaglio di tessuto, sarà possibile, con un semplice e intuitivo gesto, cambiare ogni giorno, in ogni momento, a seconda delle emozioni, l’immagine o il messaggio, vettore del proprio pensiero, utilizzando un’unica tecnologia. Una strategia del tutto nuova, innovativa e al tempo stesso personale e creativa. Sarà ognuno a decidere quali e quante grafiche indossare e dove indossarle. Un’unica base, infinite possibilità espressive, condivisione totale.
Grande Successo nelle piazze abruzzesi per “Nonno Ascoltami” Quasi tremila controlli: solo a Pescara ne sono stati effettuati 590. È stato un vero e proprio successo l’edizione 2014 di “Nonno Ascoltami!”, la campagna di screening gratuito dell’udito, giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Medici, audioprotesisti, professionisti del settore e volontari, in sette piazze d’Abruzzo (oltre a Pescara anche Chieti, Lanciano, Teramo, Giulianova, L’Aqui-
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la e Penne), si sono messi a disposizione dei tantissimi nonni (e non solo), che sono accorsi in piazza per un controllo dell’udito, effettuato nelle strutture mobili messe a disposizione dalla Croce Rossa e dalla Misericordia. Grande soddisfazione per gli organizzatori, a cominciare da Mauro Menzietti, vicepresidente nazionale dell’Anap, che di “Nonno Ascoltami” è l'ideatore.
L'olio in perle come il caviale: la novità di Tenuta Sant'Ilario Un nuovo grande successo per l'Abruzzo: Tenuta Sant'Ilario di Pineto (Teramo) ha presentato a Londra, in occasione della Speciality London, un prodotto innovativo che sta già conquistando chef, gourmand e che potrà costituire il futuro della gastronomia portando un po' d'Abruzzo nelle cucine di tutta il mondo. Si tratta di Sferolio, un nuovo modo di produrre olio extravergine d'oliva, che racchiude una goccia d'olio in una perla ricoperta da una membrana di gelatina naturale, insapore e incolore, capace di trattenere tutte le essenze del prodotto, senza che si mescoli ad altri ingredienti, e di dare all'olio una forma non dissimile da quella del caviale. Questa tecnica di produzione permette all'olio di sciogliersi e liberare il suo sapore una volta che la perla entra in contatto diretto con il palato e, quindi, di non confondersi con altri aromi e profumi presenti nel piatto. L'olio, che sarà commercializzato in diverse qualità di aroma (basilico, peperoncino…) potrà accompagnare piatti sia freddi che caldi, e adattarsi sia a pietanze a base di carne, che di pesce, che di latticini. Ma le novità di Tenuta Sant'Ilario non sono finite. A breve saranno introdotte anche altre forme di Sferolio che vanno dalle stelle ai cuori e che potranno permettere a tutti di dare sfogo alla propria fantasia in cucina.