Abruzzo Magazine Luglio Agosto 2013

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Anno VIII Numero 4 - LUGLIO / AGOSTO 2013

SAN STEF.AR

Nuovo corso e centri d’eccellenza LUCIANO DI RENZO è amministratore di Progetto Sport, società che gestisce Le Naiadi e la Piscina di Francavilla

BTE BANK IL BARTER AZIENDALE DIVENTA LOCAL

GIUSEPPE CERZA

Il credito estero esiste

DOSSIER

Le banche per il nostro territorio



FISIOTER, L’ECCELLENZA DELLA FISIOTERAPIA E DELLA RIABILITAZIONE

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SOMMARIO

16

DIRETTORE RESPONSABILE Donato Parete VICEDIRETTORE Loris Di Giovanni CAPOREDATTORE ANDREA BEATO

24

REDAZIONE Rosella Ciampoli Valeria Radiconcini Daniele Marsili (grafica) Svieta Boyko (foto) DIRETTORE COMMERCIALE Leo Di Girolamo

32

HANNO COLLABORATO Maurizio O. Delfino Lorenzo Dolce Monica Di Pillo Roberta Villini Giuseppe Cerza Matteo Francavillese Ida Pagnottella Monica Di Fabio Fabrizio Santamaita Raffaella Sciarra Daniele Litterio Alessandro Maturo Daniela Centorame Valeria Serino Andrea Sisti Luca Di Evangelista

42

51

SEGRETERIA DI REDAZIONE Wivian Iacobucci Michele Pirro Emanuela Scarfone

15 Internazzionalizzazione e finanza

Abruzzo Magazine Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Pescara n. 3 del 01/02/10

16 Progetto Sport

Editore VACANZECULTURA.IT Redazione, direzione, sede legale, amministrazione e abbonamenti Via Carlo Poerio n. 3 65122 Pescara Tel. 085 799 81 90 redazione@abruzzomagazine.it Anno VIII Numero 4 (nuova edizione) Luglio / Agosto 2013 La foto di copertina è di Matteo Francavillese Abruzzo Magazine è un marchio registrato di proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio. Il numero è stato chiuso in redazione il 28/06/13 e tirato in 18.800 copie.

www.abruzzomagazine.it

10 ABRUZZOMAGAZINE LUGLIO/AGOSTO 2013

Personaggi

Editoriale

STAMPA Printer Group Italia S.r.l.

51 Rodolfo De Laurentiis

Dossier

Cover Story

Passione Finanza 23 24 29 30

Giuseppe Cerza Trading Room Pescara UniBroker Bte Bank

52 57 58 60

San Stef.Ar.Abruzzo Monaco Sistemi Ambientali Hotel Rigopiano Oro Art La Molisana Italsav Gaudium Loris Camicie Fal.Co.

Black Tie

Gruppo Credem Banca Mediolanum Gruppo Azimut Banca Generali

82 Vittorio Verderosa

Eventi

DAVID REMIGIO PER IL SOCIALE A pagina 41 del numero maggio/giugno 2013 di Abruzzo Magazine abbiamo parlato dello Starboard Gemini, windsurf tandem, che il maestro Remigio vorrebbe acquistare con l'aiuto di uno sponsor. Aggiungiamo, come precisazione, che il progetto è completamente di natura no profit, finalizzato all'impiego della tavola per utenti portatori di handicap.

63 Associazione San Benedetto 64 Giornate Adriatiche Dermatologia

Imprese 32 34 36 38 40 42 45 46 49

Speciale 76 Estate Made in Abruzzo

AM Con Sale 67 S.a.l.e.

Associazioni 68 Crealavorogiovani

Coaching 73 Daniele Litterio 75 Success Strategies

MODULSÍ E CONFINDUSTRIA Sempre sullo scorso numero, a pagina 88, abbiamo erroneamento attribuito il riconoscimento di Confindustria Abruzzo a Modulsì. In realtà, l'azienda di Montesilvano (Pescara) ha solo partecipato al Premio Green, edizione 2012, organizzato dall'Unione degli Industriali. Ci scusiamo con i lettori e i diretti interessati.





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EDITORIALE

Internazionalizzazione e finanza per le imprese Temi intorno ai quali organizzare seminari e incontri con consulenti che propongano concrete opportunità. Tra le imprese coinvolte sta nascendo il network di Abruzzo Magazine: in scaletta investimenti con Sace, finanza d'impresa, trading e credito estero... di Donato Parete

N

on solo Brics. È il pensiero, che andremo ad approfondire, di un famoso e stimato commercialista pescarese, tra quelli che Abruzzo Magazine sta coinvolgendo per organizzare seminari, incontri, servizi concreti per le imprese, in poche parole per costruire un network utile ai tanti che vediamo sfogliare, interessati, il nostro giornale. Cerchiamo di considerare le imprese intorno non solo come l'oggetto dei nostri racconti (o nella migliore delle ipotesi, per noi, come inserzionisti che ci permettono, con l'investimento che di certo gli risulta efficace, di diffondere le quasi 20.000 copie), ma come ormai una rete di partner, con i quali guardare insieme a opportunità e bisogni. Così pure è stato per l'affollato primo convegno sulla tutela patrimoniale (ce n'è ancora ampia traccia online e presto annunceremo la seconda edizione), per il seminario sull'uso professionale dei social network (ormai una necessità, ne parliamo a pagina 57), per il corso sul trading e l'operatività diretta sui mercati finanziari nato dalla collaborazione tra la neonata Trading Room Pescara, Trading Room Roma e Abruzzo Magazine (ampio servizio da pagina 24), un intenso programma di cinque intere giornate previste ogni sabato dal prossimo 28 settembre, che con il titolo Professione Trader intende presentare la negoziazione diretta sulle Borse, sul mercato delle valute o negli altri strumenti finanziari come una presa di consapevolezza delle possibili, e più o meno proficue, destinazioni del proprio risparmio (per alcuni) oppure (per qualcun altro) indicare nel trading una appassionante attività lavorativa (per la maggior parte di costoro, all'inizio tutti, magari part time, accanto al principale impegno professionale). Il sogno di un lavoro indipendente, padroni di se stessi, in cui ci si misura solitari con i mercati finanziari mondiali è sovente una chimera che chiede oboli pesanti e presto ributta, per di più alleggeriti, nella realtà ordinaria di prima. Ma per alcuni, pochi tenaci, la strada della disciplina e del metodo può portare al risultato. Trading Room Pescara rappresenta questa scuola, luogo di lavoro, di confronto e di crescita quotidiani, per questo l'abbiamo sposata. Il telefono è 0857998058, la pagina dove seguirla Facebook.com/TradingRoomPescara. Altro tema di prossimo seminario di Abruzzo Magazine è l'internazionalizzazione, e “non solo Brics” del commercialista è l'invito a scriverci (donatoparete@abruzzomagazine.it) per approfondire schede paese desiderate. Gli Usa, l'Europa

(anche non del tutto) sono affollati, ma l'Est lascia ancora possibilità, tutto il Medio Oriente, il Sud e Centro America, l'Africa, l'Indonesia. Difficili? Al seminario porteremo professionisti in gamba e prove che i finanziamenti si possono trovare. Strumenti esistono, da impiegare già in Italia, per nuovi magazzini, nuove macchine (un giovane e brillante manager Sace verrà a metterci la faccia). Un portale in cinese (e davvero China based) è un progetto abruzzese che sta vedendo la luce, ne parleremo sul prossimo numero. E infine, a proposito di finanziamenti che, se proprio proprio, in questo buio tunnel si posson trovare, e sul metterci la faccia, vi invitiamo a leggere Cerza a pagina 23. Con tenacia spasmodica sta battendo la strada dei finanziamenti esteri. Con risultati. Provate a seguirlo e a scrivergli a g.cerza@tin.it.

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LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 15


LA SOCIETÀ DI LUCIANO DI RENZO HA IN GESTIONE LE NAIADI DI PESCARA E LA PISCINA DI FRANCAVILLA AL MARE (CHIETI)

C

inque piscine, nove palestre, due campi di calcio, un centro benessere, un baby parking, un bar ristorante, un parco e un teatro. Da molti, in città, è considerato non soltanto come un semplice centro sportivo, ma, piuttosto, “il centro sportivo” per eccellenza. Con i suoi 2.900 metri quadrati di acqua, una delle maggiori superfici esistenti in Europa, Le Naiadi, gestito dalla società Progetto Sport, è oggi uno dei grandi centri sportivi italiani, sia per gli impianti di cui dispone che per la moltitudine di servizi offerti. Da quando, nel 2007, è subentrata Progetto Sport, la società è la stessa che gestisce la piscina comunale di Francavilla al Mare (Chieti), il complesso Le Naiadi, di proprietà della Regione Abruzzo, è cresciuto notevolmente ed è diventato un polo all'avanguardia, grazie a una radicale trasformazione dell'impostazione di base e della proposta diretta al pubblico. «C'è stato un vero e proprio cambiamento radicale - racconta ad Abruzzo Magazine l'amministratore di Progetto Sport, Luciano Di Renzo -. Prima Le

PROGETTO SPORT

D I LORE NZO D OLC E

FITNESS & WELLNESS


FOTO MATTEO FRANCAVILLESE

LUCIANO DI RENZO, AMMINISTRATORE DELLA SOCIETÀ PROGETTO SPORT. ALLE SUE SPALLE LA PISCINA OLIMPIONICA DELLE NAIADI


COVER STORY

Naiadi erano solo acqua, oggi sono acqua e terra. Disponiamo sì un volume d'acqua enorme, uno dei più grandi d'Europa - evidenzia -, ma non abbiamo soltanto questo. L'obiettivo del nostro lavoro quotidiano è quello di regalare un sorriso e, soprattutto, benessere ad ogni tipo di utente. Benessere, infatti, non vuol dire soltanto wellness, ma vuol dire anche attirare individui che vengono solo per incontrarsi e passare del tempo. In tal senso, questa struttura inizia ad avere un significativo valore sociale. Basti pensare che ci sono persone di una certa età che ogni mattina si incontrano qui solo per fare colazione insieme. Abbiamo rivoluzionato il concept del centro: più siamo grandi - sottolinea - e più riusciamo a guardare al piccolo. Il benessere inteso a trecentosessanta gradi, d'altronde, altro non è che un percorso per trovare la propria identità». Sono circa 550 mila gli accessi annuali alla struttura. Il target è trasversale: dai bambini agli adulti, fino agli anziani e a coloro che hanno bisogno di prestazioni fisioterapiche. I corsi offerti, d'altronde, sono decine e decine: non solo le scuole nuoto di ogni tipo e livello e tutto ciò che riguarda il mondo dell'acqua, ma anche, solo per fare alcuni esempi, la psicomotricità, il pilates, lo yoga, la ginnastica in tutte le sue forme,

PRIMA...

DOPO...

LE NAIADI PRIMA...

DOPO...

PISCINA DI FRANCAVILLA

DALL’ABBANDONO A STRUTTURE MODERNE… QUANDO LA SOCIETÀ PROGETTO SPORT HA PRESO IN GESTIONE NEL 2000 LA PISCINA COMUNALE DI FRANCAVILLA AL MARE (CHIETI) E NEL 2007 IL CENTRO SPORTIVO LE NAIADI DI PESCARA, LE STRUTTURE ERANO ENTRAMBE IN UNO STATO DI ABBANDONO. CON LA NUOVA GESTIONE I COMPLESSI SONO COMPLETAMENTE RISORTI, DIVENENDO DEI CENTRI ALL'AVANGUARDIA.

IL PRIMO OBIETTIVO DEL NOSTRO LAVORO QUOTIDIANO È QUELLO DI REGALARE UN SORRISO E, SOPRATTUTTO, BENESSERE AD OGNI TIPO DI UTENTE


COVER STORY

il burlesque, lo zumba, il samba fit, il karate, la breakdance, il group cycling, la tonificazione, l'arrampicata… La struttura, che si estende su 25 mila metri quadrati e conta ben ottantasette collaboratori, racchiude un centro medico, un centro fisioterapico ed un centro estetico. Ospita, inoltre, più di venti società sportive di ogni tipo, tra cui alcune realtà importanti, come la nazionale italiana, quella sudafricana, quella svedese e quella finlandese di nuoto. Al suo interno vi sono attrezzature, strumenti e macchinari innovativi e d'avanguardia. La Technogym, da oltre venticinque anni leader nella produzione di attrezzature da palestra per fitness e wellness, ha realizzato qui, nell'ambito di un investimento significativo, il suo primo laboratorio dedicato d'Italia. Ma Le Naiadi sono anche sede di eventi ed avvenimenti importanti: dai Giochi del Mediterraneo del 2009, che hanno fatto registrare circa settemila presenze al giorno, fino a tornei, gare, competizioni, saggi e spettacoli di ogni genere. Persona dinamica, brillante e piena di idee, è proprio Luciano Di Renzo la mente ed il volto delle Naiadi. «Questo è un nucleo di interesse - dice Di Renzo mentre è impegnato ad illustrare le pisci-

LO SPORT E I SUOI SANI VALORI SEMPRE AL CENTRO PERSONA DINAMICA, BRILLANTE, INNOVATIVA. È LUCIANO DI RENZO (SOPRA IN UNO SCATTO DA RAGAZZO E IN UNO PIÙ RECENTE), AMMINISTRATORE DI PROGETTO SPORT. UN VULCANO DI IDEE, NON FACILE DA BLOCCARE ANCHE SOLO PER UN’INTERVISTA SEDUTI ALLA SCRIVANIA. NELLA CARRIERA SPORTIVA DA GIOCATORE E ALLENATORE DI

PALLANUOTO, PER DUE VOLTE È RISALITO DALLA SERIE D ALLA SERIE A1. DI RENZO OGGI OFFRE CONSULENZA TECNICA ANCHE AD ALTRI CENTRI SPORTIVI ITALIANI. LA SUA PROSSIMA SFIDA È GIÀ IN PROGRAMMA: PARTECIPARE, A LUGLIO, ALL’IRONMAN EUROPEAN CHAMPIONSHIP DI FRANCOFORTE (GERMANIA), LA GARA DI TRIATHLON PER ECCELLENZA.

LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 19


COVER STORY

LE NAIADI SPORT CENTER Superficie 25.000 mq Presenze annue 550.000 Numero collaboratori 87 • 5 piscine (vasca olimpionica, vasca 25x10, vasca 25x16, Palapallanuoto, swimming jungle) • 7 sale (4 per corsi, sala personal trainer, palestra atleti, group cycling, isocardio) • Palestra di arrampicata • Centro di fisioterapia • Centro benessere • Baby parking • Bar ristorante • Zona parco • Zona teatro • Campi da calcetto • Pro-shop

Corsi

Scuola nuoto adulti / Scuola nuoto bambini / Scuola nuoto adolescenti / Nuoto premaster / Nuoto master / Nuoto libero / Acquaticità neonatale (0-36 mesi) / Psicomotricità 3-5 anni / Nuoto sincronizzato / Nuoto agonistico / Triathlon / Pilates / Acqua pilates / Burlesque / Samba fit / Zumba / Ginnastica a corpo libero / Ashtanga yoga / Ginnastica posturale / Pump / Walking / Group cycling / Fit & boxe / Ginnastica dolce / Danza / Karate / Ritmica / Judo / Breakdance / Kickboxing / Acquagym / Acqua bike / Jumping bar / Tonificazione / Funzionale / Stretching / Gestanti / Sub / Apnea / Arrampicata /

SERVIZI

Centro medico / Centro di fisioterapia / Centro estetico / Personal trainer e programma dimagrimento / Bar ristorante / Baby club / Negozio di articoli sportivi / Sede di alcuni corsi per l'Università d'Annunzio / Sede di organizzazione per stage tecnici (organizzazione interna) / Sede per campus estivi (organizzazione interna) / Centro organizzazione eventi sportivi e culturali /

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ne, gli impianti e le palestre presenti - un cuore importante che potrebbe consentire agli imprenditori di aprire collegamenti tra di loro. Ho in mente, ad esempio, un progetto che prevede uno scambio di servizi tra operatori di settori diversi. Dobbiamo stimolare le realtà presenti sul territorio, dobbiamo offrire positività». Considerando che la struttura è di proprietà della Regione, Di Renzo coglie anche l'occasione per lanciare un invito alle istituzioni. «Abbiamo portato qui tantissimi servizi e siamo tra i primi nel nostro paese in

proporzione alla popolazione del territorio - dice l'amministratore di Progetto Sport -. È però necessario che venga effettuata la manutenzione straordinaria, perché dobbiamo far fronte ad una crescita dei costi energetici non dovuta all'aumento dei costi del gas, ma alla dispersione conseguente a problemi strutturali, e non possiamo anticipare somme relative a spese che non siamo in grado di affrontare». Progetto Sport non è soltanto l'anima delle Naiadi. La società gestisce, ormai da tredici anni, anche la piscina comunale di Francavilla al Mare (Chieti). La sede, una piscina, due sale


COVER STORY

PISCINA DI FRANCAVILLA Superficie 12.000 mq Presenze annue 185.000 Numero collaboratori 47 • Piscina (vasca 25x12,5) • 2 sale corsi (fitness, walking, group cycling) • 2 palestre isocardio per 300 mq • Centro benessere • Bar ristorante • Zona parco

Corsi

Scuola nuoto adulti / Scuola nuoto bambini / Scuola nuoto adolescenti / Scuola pallanuoto / Nuoto master / Nuoto libero / Corso personal trainer in acqua / Acquaticità neonatale (0-36 mesi) / Psicomotricità (3-5 anni) / Nuoto agonistico / Triathlon / Pilates / Samba fit / Zumba / Ginnastica a corpo libero / Ginnastica posturale in sala e in acqua / Yoga / Pump / Walking / Group cycling / Fit & boxe / Ginnastica dolce / Acquagym / Acqua bike / Jumping bar / Tonificazione / Funzionale / Stretching / Gestanti / Sub Apnea /

SERVIZI

CHI SI ALLENA NELLE STRUTTURE...

Centro benessere / Bar ristorante / Personal trainer e programma dimagrimento / Sede per campus estivi (organizzazione interna) / Centro organizzazione eventi sportivi e culturali /

PROGETTO SPORT SRL / ASD PROGETTO ACQUA / ASD SIMPLY SPORT / PAPEROTTA SRL / DINAMICA SRL / FIT PROGRAM PODISTICA / FIT PROGRAM TRIATHLON / PESCARA CALCIO / PONZIO PESCARA / AMATORI BASKET PESCARA / GOLLUM CLIMBING CENTER / WAC / KAI YAMA ARASHI JUDO / ASD CIPS KARATE / BUSTINO / PESCARA PALLANUOTO / NAZIONALE ITALIANA DI NUOTO / NAZIONALE SUDAFRICANA DI NUOTO / NAZIONALE SVEDESE DI NUOTO / NAZIONALE FINLANDESE DI NUOTO / UNIVERSITÀ D’ANNUNZIO /

corsi, due palestre, un centro benessere, un bar ristorante e un parco, si estende su circa 12 mila metri quadrati, conta quarantasette collaboratori e fa registrare circa 185 mila presenze l'anno. Anch'essa offre servizi e corsi di ogni tipo, tutti orientati alla logica del benessere. «Nel suo piccolo, il centro sportivo di Francavilla, così come Le Naiadi, è considerato un'eccellenza. Nessuna delle due strutture, al nostro arrivo, era agibile - conclude Luciano Di Renzo -, ma entrambe, oggi, sono risorte dalle proprie macerie, divenendo degli esempi, dei modelli da seguire».

LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 21



PASSIONE FINANZA

ell’attuale situazione finanziaria del nostro Paese, un luogo dove il sistema del credito ha smesso di funzionare (ammesso averne mai avuto uno funzionante), l’unica cosa che restava da fare a un operatore economico che, negli ultimi anni, aveva stipulato preliminari per l’acquisto di aree e beni immobili (per somme importanti) o che aveva importanti progetti imprenditoriali, ma che per la loro definizione necessitava dell’intervento di finanziamenti bancari, era quella di cercare altrove validi strumenti finanziari o istituti che potessero permettere la conclusione di ciò che si era iniziato o la realizzazione dei propri progetti imprenditoriali. Dico questo perché penso di non essere l’unico operatore economico in seria difficoltà, nel periodo della bolla finanziaria e immobiliare, “incagliato” in quello che stava per accadere. Sono personalmente a conoscenza di molte situazioni nelle quali “l’errore” è stato quello di investire sul proprio know - how e, in seguito al crollo finanziario del sistema, trovarsi a fare i conti con uno “sconosciuto padrone di casa”. In due anni di ricerca ho contattato oltre cento mediatori creditizi e oltre trenta istituti finanziari:

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GIUSEPPE CERZA

Il credito estero esiste Abruzzo Magazine ospita il commercialista Giuseppe Cerza: racconto appassionato di un'esperienza in prima persona e, forse, opportunità per molti... di Giuseppe Cerza

fondi, trust, fondazioni, banche di diritto estero di stati quali: Inghilterra, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Spagna, Slovenia, Croazia, Slovacchia, Romania, Ungheria e Stati Uniti. Le informazioni iniziali, in forza delle quali ho iniziato il mio percorso, si riferivano all’esistenza di istituti finanziari che, sulla base di un comprovante e convincente business plan nonché di un imprenditore che avesse il necessario know -how, erano in grado di finanziare operazioni industriali o commerciali. Non è questa la sede per illustrare tutti gli strumenti che ho incontrato sul “mercato”, ma oggi posso dichiarare che la possibilità di accedere al credito alternativo a quello ormai inesistente sul nostro mercato, è possibile. È vero che l’accesso a tali strumenti alternativi va soggettivamente individuato (bisogna cioè “cucire vestiti su misura” secondo le diverse necessità aziendali), ma ho potuto accertare che esistono soluzioni finanziarie per ogni tipologia di problema. In effetti dopo aver operato una scrematura dei mediatori creditizi che si sono specializzati sull’accesso al credito estero (volto a finanziare progetti in Italia), gli operatori affidabili rimasti sono pochi, ma ce ne sono. Gli strumenti indispensabili che l’operatore economico “in difficoltà” deve avere: 1. il know - how sul progetto da finanziare, ovvero essere un esperto del settore per il quale si chiede il finanziamento; 2. un business plan valido, credibile, comprovabile, rigoroso. Diversamente dal sistema italiano tradizionale, dove per la maggior parte dei casi se non si hanno proprietà immobiliari da offrire a garanzia, l’accesso al credito è precluso, il mercato al quale faccio riferimento non è supportato da garanzie reali o personali, ma dal knowhow dell’imprenditore e dal progetto d’impresa. Ricordo che un dirigente di una banca svizzera mi ha detto che in Italia un vero e proprio sistema del credito non è mai esistito, piuttosto lo definiva un “baratto sconveniente”, aggiungendo

che in Italia se un imprenditore redigesse un valido progetto per la costruzione di un’autovettura senza ruote, in assenza di garanzie reali e personali, non verrebbe mai letto da nessuno… Mentre nel mercato finanziario estero a fronte di un imprenditore che sia in possesso dei due requisiti sopra descritti, l’istituto finanziatore a volte chiede la sottoscrizione di atti d’obbligo sulle proprietà finanziate, a volte il pegno delle quote sociali delle aziende finanziate, altre volte la sottoscrizione di polizze fideiussorie (molto diffuse sono oggi quelle di assicurazioni svizzere o inglesi) che garantiscono l’erogante. Le risorse finanziarie alle quali è possibile fare ricorso sono di una gamma amplissima, a conferma di ciò tempo fa è stato pubblicato un articolo su Il Sole 24 Ore che faceva riferimento all’attività dell’Agenzia delle Entrate che riprendeva a tassazione l’imposta sostitutiva presumibilmente evasa in occasione della stipula di finanziamento all’estero, per assenza di territorialità. L’Agenzia delle Entrate, considerando tali prestiti come concessi in Italia, recuperava l’imposta sostitutiva non pagata, un piccolo tributo sostenibile, considerando la portata del vantaggio finanziario ricevuto, ma che dimostra il massiccio ricorso a tali strumenti di finanziamento. Con questo mio breve intervento voglio, quindi, attestare la concreta possibilità che istituti esteri finanzino, palesemente e legalmente, imprenditori italiani per progetti da realizzare in Italia. Certamente è un mercato difficile, dove si incappa in una miriade di veri e propri truffatori che dichiarano di essere supportati da banche o istituti in genere, ma che alle spalle hanno solo una valigetta e un’autovettura. Personalmente sto cercando di creare una fattiva collaborazione con gli attuali validi broker individuati. Sono disponibile a incontrare chi fosse interessato a percorrere la strada del finanziamento estero. La mia mail è g.cerza@tin.it.

LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 23


PASSIONE FINANZA

Primi appuntamenti in Trading Room Pescara Apertura in giugno, incontro con i trader Biocchi e Bolgia di Directa, primo corso in settembre. Titolo: Professione Trader... di Donato Parete

IN SETTEMBRE IL PRIMO CORSO PROFESSIONE TRADER, CINQUE GIORNATE FULL IMMERSION CON DOCENTI DI FAMA E SESSIONI DI COACHING A MERCATI APERTI

naugurazione e primi corsi per i trader che da giugno hanno iniziato a popolare la neonata trading room abruzzese: finalmente Trading Room Pescara ha aperto i battenti, in pieno centro al civico 155 di via Nicola Fabrizi, in attesa del primo corso completo che partirà in settembre (informazioni sulla pagina Facebook. com/TradingRoomPescara, sul sito e allo 0857998058), realizzato insieme ai docenti della “sorella maggiore”, la storica Trading Room Roma di Piazza di Spagna. Le foto di queste pagine mostrano intanto i primi appuntamenti, a cominciare dall'inaugurazione ufficiale di sabato 1 giugno 2013, con taglio del nastro e conferenza stampa affollata. Massimo Mandolesi, ex direttore di banca di primo piano, e attualmente manager in un gruppo finanziario internazionale, è il trader appassionato che ha riunito il gruppo di “colleghi” per promuovere la nascita della locale “trading

I

Massimo Mandolesi, manager e trader, di Tortoreto in provincia di Teramo, responsabile della formazione in Trading Room Pescara: per il primo corso di fine settembre ha scelto i temi dell'operatività sui mercati finanziari, delle piattaforme di trading e differenti book di negoziazione, le entrate in posizione e gestione secondo le regole di money management, la costruzione del portafoglio di investimento, l'analisi delle strategie e dello stile di trading in funzione del tempo da dedicare, le analisi macroeconomica e intermarket

24 ABRUZZOMAGAZINE LUGLIO/AGOSTO 2013

room”, votata soprattutto alla formazione e dotata di postazioni e uffici a disposizione di chi, con il proprio denaro e mantenendo la propria banca e il proprio broker, vuole trovare il “luogo di lavoro” dove andare ad effettuare i propri investimenti sui mercati finanziari di tutto il mondo. Investimenti che possono essere quelli di allocazione di parte delle proprie risorse, in ottica di breve e medio periodo, attendendo che il valore delle scelte fatte cresca nel tempo, oppure possono essere gli investimenti lampo dei “day trader”: il guadagno ottenibile dalle oscillazioni di valore di un titolo finanziario all'interno della stessa giornata o poco più, intravvedendone il trend rialzista o ribassista e seguendolo. Quest'ultima è mera speculazione improduttiva? È improprio considerare il trading un lavoro? È facile imparare il trading online e guadagnare soldi? Trading Room Pescara può aiutare a rispondere no a tutte e tre le domande. I mercati finanziari, al di là della focalizzazione su alcune loro distorsioni, non sono altro che il luogo di incontro della domanda e dell'offerta tra chi ha denaro da impiegare (cioè i risparmi di noi comuni


PASSIONE FINANZA

PARTNER DI TRADING ROOM ROMA Al centro, nella foto sotto, Massimo Mandolesi. A destra Donato Parete, direttore di Abruzzo Magazine, autore di quest'articolo ed egli stesso trader, oltre che giornalista finanziario. Insieme, Mandolesi e Parete hanno chiamato a raccolta i trader abruzzesi per costruire un luogo di lavoro comune e di formazione, ispirandosi al modello di Trading Room Roma. A sinistra nella foto c'è Edoardo Liuni, trader noto e giornalista finanziario, fondatore di Trading Room Roma insieme ai conosciutissimi colleghi Guido Gennaccari e Antonio Landolfi. Il primo corso, da fine settembre, li vedrà docenti e Pescara, e molte delle iniziative verranno portate avanti insieme.

mortali, raccolti in strumenti finanziari più o meno capaci di performance, oltre agli avanzi delle imprese) e chi ha bisogno di capitali per operare (imprese e stati). Il piccolo trader come il grande fondo, come pure il vituperato hedge fund, contribuiscono alla inevitabile, indispensabile e positiva “calmierazione” dei prezzi, persino negli equilibri valutari. Che poi il trading possa essere un lavoro, e qui veniamo insieme alla seconda e alla terza domanda, il contro è rappresentato soltanto da quella notissima statistica di quasi il 90% di trader che perdono soldi quando si siedono davanti a un computer ad operare. Niente di meglio allora delle parole esilaranti di Riccardo Bolgia, che insieme al notissimo Davide Biocchi ha tenuto il primo corso a cura di Directa Sim, a inizio giugno, dentro Trading Room Pescara. Ha preparato la parafrasi di una martellante pubblicità di trading sul forex, che attraverso invitanti banner recita così: «Salve sono Michele e faccio il pilota. Oggi in dieci minuti, nella pausa pranzo, ho guadagnato 4.000 euro facendo il trader». La versione di Riccardo, con tanto di bozzetto pubblicitario, era

Postazioni con grandi monitor, ma soprattutto formazione e relazioni fra colleghi

questa: «Salve sono Alfredo e faccio l'arredatore. Oggi in dieci minuti, nella pausa pranzo, ho guadagnato 6.000 euro facendo il dentista. Il segreto è stato farsi pagare prima». Perché nel frattempo il paziente è morto. Tra le risate della sala pescarese la morale era chiara, ma non sempre la teniamo ben presente. Ed è esattamente la mission di Trading Room Pescara. Le postazioni con tanti monitor sono affascinanti e sono strumenti che aiutano nel lavoro, ma l'essenza vera della trading room è l'atmosfera che trasmette. Il trading si può imparare, si può non perdere (anzi, il concetto giusto non è “non perdere”, ma contenere le perdite, che sono un risvolto inevitabile, e lasciar correre i profitti quan-

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PASSIONE FINANZA

Momenti dell'inaugurazione e del corso di Directa. Nella foto grande a sinistra, seduti in prima fila, da destra, subito accanto a Massimo Mandolesi, ci sono Gaetano Di Girolamo e Mario Michini, manager locali di Banca Carim che collabora alla presenza in Abruzzo di Directa Sim. Nelle foto sotto ospiti e brindisi tra i primissimi trader di Trading Room Pescara: da sinistra Donato Parete, Massimo Capodicasa, Massimo Mandolesi, Giuseppe Ricci

Riccardo Bolgia, trentino, passato da dirigente bancario, oggi trader e formatore ufficiale per Directa Sim. La sim torinese è al primo posto in Italia per quantità di trader che usano la sua piattaforma online. Ci sono poi le sim delle grandi banche, Iw Bank (Ubi), We Bank (Bpm), Fineco (Unicredit), Banca Sella e alcune nuove proposte come la genovese Unica Sim

Davide Biocchi, milanese di stanza fra la Liguria e Torino, volto simbolo di Directa, è un trader ormai conosciuto a livello internazionale, spesso protagonista delle competizioni fra trader. Impegno onorevole di Directa è anche nelle Universiadi del Trading, per avvicinare i giovanissimi e con Trading Room Pescara non mancherà il coinvolgimento dell'Università d'Annunzio

DIRECTA IN ABRUZZO SEMPRE PIÙ SPESSO Trading Room Pescara ospiterà due volte l'anno i corsi di Directa, la Sim di Torino pioniera del trading online in Italia, che presenta la propria piattaforma di negoziazione Darwin e insegna il corretto approccio al trading con due esperti di fama, Davide Biocchi e Riccardo Bolgia. A Pescara già venivano ogni anno e una sintesi dei loro precedenti appuntamenti la trovate nella rassegna degli articoli di Abruzzo Magazine sulla pagina Facebook

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di Trading Room Pescara. Biocchi (anche operando live a mercati aperti, mostrando “sul campo” quel che spiega) e Bolgia hanno ribadito alcuni concetti chiave, dei veri mantra: basilare è “il prezzo sconta tutto”, spesso è inutile rimanere schiacciati dal sovraccarico delle informazioni economiche e finanziarie, chiedersi il perché di certe situazioni o ancor peggio aspettarsi conseguenze prevedibili dalla pubblicazione di un certo dato o di una certa notizia. Molto meglio “comprare quando il prezzo sale, vendere quando il prezzo scende”. Siamo portati a fare l'esatto contrario. E infatti la maggioranza di chi fa trading perde. Chi vive di trading destina inoltre all'operatività somme contenute, spesso i neofiti usano somme sproporzionate alla loro capacità di controllo.

do si presentano), ma va intrapreso un percorso vero di formazione, adeguatamente lungo e completo, durante il quale si opera “in demo” e non ancora con il proprio denaro (finché non si è pronti, l'emotività e la frenesia di fare cancellano in un baleno ogni lucidità e metodologia appresa). Sintetizzando, e tornando al paradosso di Bolgia, come per ogni professione a cui ci si vuole avvicinare, sono necessari fermezza nella decisione assunta, serietà, tempo, studio, metodo, disponibilità e apertura ad apprendere. E, naturalmente, una strada da continuare e continuare a percorrere, piena anche di temporanei fallimenti ed errori. Il corso di settembre, come tutti i successivi, spiegherà money management, analisi tecnica e dati macroeconomici, ma soprattutto farà nascere delle relazioni “fra colleghi”, pronti ad una vita di aggiornamento permanente, nella sede dove andranno a svolgere la loro professione.




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UniBroker: come nasce una società di brokeraggio assicurativo Abruzzo Magazine prosegue nella presentazione del broker: in cosa si caratterizza e perché può costituire un'opportunità... di Donato Parete

el numero scorso di Abruzzo Magazine abbiamo iniziato a conoscere la storia di UniBroker, la più giovane società di brokeraggio assicurativo della nostra regione. Il 3 giugno 2013 UniBroker ha compiuto due anni dall’inizio della sua attività di intermediazione. Poco tempo è passato, ma strada già ne hanno percorsa i protagonisti di questa realtà interessante, Emidio Valeri e Riccardo Guercioni, insieme con il loro efficace staff operativo. Ripercorriamo allora le fasi principali. Dopo le prime riunioni progettuali di fine 2010, si è deciso, come a loro piace dire, di andare controcorrente, di rischiare, di abbandonare vecchi modelli per intraprendere nuove sfide, per riuscire ad offrire soluzioni innovative ai clienti reali e potenziali. Per diverse settimane cercarono di individuare il nome che meglio descrivesse quello che avevano in mente, e che al tempo stesso desse certezze di professionalità. Alla fine, tra le varie idee, scelsero UniBroker. Persino il logo (la lettera U all’interno della B) è frutto di questa ricerca: rappresenta una sorta di innesto, in cui competenze e figure diverse si fondono, per dare vita ad una nuova realtà. In quella prima fase cercarono di acquisire informazioni tecniche e preparare l'adeguamento a tutte le normative. Gli aspetti organizzativi e operativi furono tutti analizzati fin nei dettagli, sotto la guida del più esperto tra i due nel settore specifico, Emidio Valeri. Quarantasei anni, abruzzese, è attualmente l'amministratore e responsabile dell’intermediazione. Insieme decisero di andare direttamente a visitare la sede dell’Isvap a Roma, al fine di chiarire tutti gli aspetti necessari all'ottenimento dell’autorizzazione per l'esercizio dell’attività di brokeraggio. Anche l’adesione all’Aiba, la più importante

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associazione fra i broker, fu decisa fin da subito, per dare alla loro UniBroker la maggiore qualità e credibilità possibili, attraverso un supporto costante in tema di aggiornamento normativo e formazione. S'arriva poi alla seconda fase, quella della ricerca delle compagnie con le quali iniziare il rapporto di collaborazione. Naturalmente si cercarono i primari gruppi assicurativi nazionali, per aver modo di offrire valide soluzioni in tutti i rami, e broker grossisti, così da accedere anche ai mercati internazionali, come con i Lloyd’s, specializzati in alcune coperture, come ad esempio la polizza R.C. Professionale. Si giunge finalmente alla fase di start up, e siamo nel giugno del 2011. Certo non sono mancate difficoltà, all'inizio, i timori per la scelta intrapresa. Il mondo assicurativo è affastellato da una pesante burocrazia che, a detta della quasi totalità degli intermediari, ruba molto tempo all’attività propriamente assicurativa e allo sviluppo della clientela. Ma a quanto pare queste problematiche, da loro, sono state superate anche grazie all’entusiasmo che la rete dei collaboratori ha dimostrato di avere. UniBroker si è avvalsa in questi due anni di un autonomo sistema interno di organizzazione e gestione amministrativa, frutto del lavoro preparatorio di cui abbiamo detto, e capace di gestire con estrema cura le scadenze della propria clientela, consistente principalmente in piccole e medie imprese, enti no profit, professionisti e anche famiglie. Ma come esattamente si svolge l’attività di UniBroker? Innanzitutto col sostenere il cliente nel

cosiddetto “risk assessment” e nella configurazione delle soluzioni assicurative più idonee alle esigenze. Ecco le fasi in cui questa attività si attua: 1) partendo da una determinata esigenza del proprio cliente (già coperta oppure da coprire ex novo) UniBroker elabora una proposta che viene inviata ad una o più compagnie; 2) le compagnie predispongono possibili soluzioni attraverso prodotti assicurativi caratterizzati da garanzie e/o massimali; 3) UniBroker esamina tali proposte e sottopone al cliente quella che presenta la migliore combinazione di costi e garanzie; 4) ricevuta l’approvazione del cliente, UniBroker richiede alla compagnia prescelta l’emissione della copertura. UniBroker è nata, dicevamo, dall’intuizione dei suoi due soci che, partendo dalle loro personali esperienze, prevedevano di poter offrire un servizio migliore, alla propria clientela. di quel che c'era in giro. E la realtà ha dimostrato che questa valutazione era fondata. Andando controcorrente, hanno trovato ciò che il mercato appunto cercava, e chi è diventato loro cliente ha potuto sperimentare i vantaggi di questo particolare approccio al mondo assicurativo.

EMIDIO VALERI

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PASSIONE FINANZA

l titolo è provocatorio come il libro da cui trae ispirazione, “Fine della Finanza - Da dove viene la crisi e come uscirne”. In realtà, più che provocare, l’evento che a inizio giugno ha visto ospiti a Pescara due dei più importanti studiosi della finanza complementare a livello europeo, è stato un evento nato per informare e aprire nuove vie al complesso stallo attuale. L’incontro è stato anche il primo passo in tal senso fatto dalla BteBank.com, la Banca Italiana del Baratto, costituitasi in Abruzzo e con sede a Pescara, ma già presente in varie regioni italiane, per creare una rete che veda nel sistema del “barter” un nuovo modo per far circolare lavoro, idee, economia. Nella rete “barter” di BteBank si condivide un moderno metodo di pagamento fra aziende e non solo. Un vero evento senza precedenti in Abruzzo, quello ospitato dalla Sala dei Marmi della Provincia di Pescara e patrocinato dall’ente, perché a parlare di finanza complementare, di moneta sostitutiva, di applicazioni pratiche di baratto multilaterale, sono arrivati Luca Fantacci e Massimo Amato, entrambi professori alla Bocconi, il primo docente di Storia e scenari economici internazionali, il secondo, filosofo e professore di Storia delle crisi finanziarie, che è

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COME FUNZIONA La rete BteBank (www.btebank.com) funziona esattamente come una camera di compensazione dove le aziende aderenti (pmi, ma anche privati cittadini ed enti locali) possono acquistare e vendere i propri beni e servizi senza alcun esborso monetario, solo con un piccolo affidamento a tasso zero e senza insoluti. Btebank opera avvalendosi dell’ausilio di importanti compagnie assicurative e di analisti leader in tutto il continente europeo. Effettua, per ogni azienda che intende aderire, una istruttoria orientata a misurare la capacità che l’aderente possiede, per onorare i propri impegni commerciali nei confronti dell’intera rete e dei soggetti che ne fanno attivamente parte. Ogni attività iscritta al circuito viene tutelata da eventuali sofferenze o sopravvenienti stati di insolvenza, assicurando al cento per cento i crediti derivanti dalle transazioni, al fine di operare con la massima tranquillità.

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Bte Bank, il circuito di cambio merci che parte dall’Abruzzo Crescono le adesioni al corporate barter. A Pescara il primo evento con la partecipazione dei Fantacci e Amato della Bocconi di Monica Di Fabio

stato incaricato da Francoise Hollande di studiare un’applicazione del sistema nel paese, a Nantes, cittadina dove praticamente vive lunghi periodi. «Abbiamo voluto presentare i loro saperi perché superano i confini territoriali italiani». Va dritto al sodo Rudy D’Amico, presidente di BteBank.com. «Il nome Bte deriva dalla sigla anglo americana “barter trade exchange”, scam-

Lo staff di Bte Bank, circuito che nasce in Abruzzo ma con respiro nazionale. Da sinistra il giovane Mattia Matteucci, web master, Rudy D’Amico, il presidente, Luigi Albicocco, informatico e vicepresidente, e Carlos Catucci, sviluppatore di software. Nell’immagine più piccola il presidente D’Amico con Simona Giordano (a sinistra) e Monica Di Fabio, entrambe responsabili della comunicazione di Bte Bank


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Il pubblico durante l’incontro di Bte Bank nella Provincia di Pescara. Massimi relatori dell’incontro sono stati due professori dell’Università Bocconi di Milano. 1. Luca Fantacci, docente di Storia e scenari economici internazionali 2. Massimo Amato, filosofo e professore di Storia delle crisi finanziarie, che è stato incaricato da presidente francese Francoise Hollande di studiare un’applicazione del sistema nel paese, a Nantes

bio commerciale di baratto - spiega D’Amico -. BteBank è una rete tutta abruzzese, strutturata con un proprio “business model” per il territorio locale, nazionale ed estero. Abbiamo aperto dei back office in Puglia, Marche e Lombardia, ci stanno strizzando l’occhio importanti soggetti finanziari, come la Banca di Credito Cooperativo di Cappelle sul Tavo, Banca Etica, di cui sia-

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mo soci, sigle e associazioni di categoria come Api, Coface, Cna. Puntiamo a coinvolgere le pmi, privati ed enti pubblici». I professori Fantacci e Amato hanno spiegato come questo sia possibile semplicemente mettendosi all’opera e facendo circolare lavoro nel circuito o “camera di compensazione”, che è l’unità di riferimento del sistema barter. Non bisogna convincere degli scettici, ma informare sul metodo, sostiene lo staff della BteBank.com, che è motivatissimo e che sta pensando ad altre iniziative per allargare la comunicazione sul territorio. Oltre a Rudy D’Amico c’è Luigi Albicocco, informatico e vice presidente: «È nostra intenzione dimostrare come un sistema complementare alla moneta possa muovere mercato, merci e lavoro. Circuito che fonda su una solida piattaforma web (www.btebank.com) la sua sfida maggiore e su tre importanti compagni di viaggio di BteBank. com: Vittorio Franconi, il grafico, Carlos Catucci, sviluppatore di software, oggi alle prese con l’usabilità delle interfacce utente e il problem solving. Poi c’è Mattia Matteucci, web master e informatico che si occupa di tutto ciò che può rendere più fruibile la rete: «Abbiamo lavorato

IL CONVEGNO “La moneta complementare come strumento di politica economica, creditizia e sociale”, ha spiegato Luca Fantacci, esorcizzando il rischio di essere catalogati come eretici della finanza: «Potrebbe essere più semplice considerare il metodo un’eresia, metodo che rischia di suonare come insolito o addirittura un ritorno al passato. In realtà si basa su di un principio che parte dall’idea che le imprese possano pagarsi fra di loro usando ciò che producono». Il progetto della “Monnaie de Nantes: principi e metodi”, questo invece il titolo della relazione di Massimo Amato: «Non si tratta di fare guerra alla finanza - ha spiegato il professore -. È un esperimento di un’altra finanza, che essendo pur rispettosa delle economie e regole di mercato, con tutti i criteri di concorrenza e competitività in essa contenute, è realmente a servizio della stessa economia di mercato. Esperimento che è in grado di mutare il quadro complessivo del mondo finanziario, nella misura in cui le banche dovrebbero fare i conti con strumenti con cui sono messe in concorrenza».

sul back end delle transazioni e sulla camera di compensazione per circa un anno ed effettuato dei test sull’efficacia e il controllo delle transazioni da ben oltre - spiegano Catucci e Matteucci - in modo da garantire dei monitoraggi giornalieri su ogni tipo di operazione effettuata nel nostro portale. Per il futuro c'è già in cantiere la BteCard, oltre allo sbarco di BteBank sul mobile».

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IMPRESE

Nuovo corso per San Stef.Ar. Abruzzo a nuova società, subentrata ad un’attività trentennale, può contare sulla forza professionale altamente specializzata e su quella di penetrazione territoriale, con sedici strutture in tutto Abruzzo: sette tra Chieti e provincia, cinque nel teramano, due su Pescara e Montesilvano, altre due a L'Aquila e Castel di Sangro. I centri sono accreditati dal Sistema Sanitario Nazionale per l'erogazione delle prestazioni. La dottoressa Loredana Fraccalaglio, direttore sanitario del complesso di Pescara, in funzione dal marzo e inaugurato lo scorso 28 giugno, illustra le principali ca-

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Sopra l’esterno del centro di Pescara, in Piazza Garibaldi. Nel laboratorio di psicomotricità infantile i bambini sono trattati da soli o in piccoli gruppi per favorire la socializzazione. Alcune tra le patologie più trattate sono autismo, paralisi infantile, dislessia, traumi infantili, Dsa. Il laboratorio di logopedia lavora sul recupero della lettura e della letto-scrittura

ratteristiche: «Trattiamo pazienti che afferiscono all'ex articolo 26, Legge 833/78. Persone diversamente abili o con patologie di ordine neurologico od ortopedico, o nella sfera dell'età evolutiva, per esempio bambini con diverse disabilità, o con disturbi specifici dell'apprendimento, tra cui, molto frequente, la dislessia, elencati dalla Legge 170 del 2010». Terapie di tipo neuromotorio per pazienti ortopedici, riabilitazione delle protesi dell'anca, del ginocchio, di protesi della spalla, di pazienti con deficit

MODELLO A PESCARA LOREDANA FRACCALAGLIO, direttore sanitario del centro di Pescara

I centri del gruppo San Stef.Ar. saranno ristrutturati seguendo il modello-prototipo di Pescara. La struttura, priva di barriere architettoniche, è di settecento metri quadri circa e si sviluppa su due piani; il primo ospita la reception, il secondo è il luogo per le terapie. Dispone di due grandi spazi adibiti a palestre attrezzate, una per il training deambulatorio e una per l'esercizio terapeutico conoscitivo; box dedicati al linfodrenaggio e alle terapie con i macchinari; un settore per l'età evolutiva, con stanze per la logopedia, per la terapia cognitiva e la psicomotricità dei bambini. Il centro tratta circa trecento pazienti l'anno.

TUTTI I CENTRI SAN STEF.AR. ABRUZZO SONO ACCREDITATI DAL SISTEMA 32 ABRUZZOMAGAZINE LUGLIO/AGOSTO 2013


IMPRESE

La proprietà punta decista sul rinnovamento: ristrutturazione dei centri, nuove attrezzature all'avanguardia e formazione del personale… di Roberta Villini

di deambulazione, per recuperare al meglio le abilità personali. La base operativa del personale, nella sede pescarese, è costituita da circa venticinque fisioterapisti per i trattamenti dei pazienti, sia ambulatoriali che domiciliari; in tutta l'azienda sono circa centonovanta, affiancati da specialisti nelle diverse branche, quali neurologi, ortopedici, psicologi e neuropsichiatri infantili. Le nuove attrezzature facilitano e riducono i carichi di lavoro dei terapisti, mentre in alcuni casi affiancano e potenziano le procedure terapeutiche convenzionali. «La Human Tecar, ad esempio, è un particolare macchinario che aiuta il paziente nel recupero delle sue disabilità, di ordine ortopedico, neurologico, o nella riduzione di edemi agli arti inferiori - spiega la dottoressa - mentre per la terapia strumentale abbiamo un laser Hilt (hilterapia), che cura patologie infiammatorie, una magnetoterapia total body di ultima generazione e macchinari di elettroterapia antalgica, macchine multifunzioni utilizzate per la riduzione del dolore, e un

16 301 10 300

CENTRI IN TUTTO ABRUZZO DIPENDENTI MILIONI DI FATTURATO MILA PRESTAZIONI EROGATE IN UN ANNO

ALCUNI SERVIZI...

RIABILITAZIONE

NEUROLOGICA / ORTOPEDICA / RESPIRATORIA / ETA' EVOLUTIVA /

TERAPIA STRUMENTALE

HUMAN TECAR / LASER YAG / MAGNETOTERAPIA TOTAL BODY / ELETTROTERAPIA ANTALGICA / ULTRASUONO TERAPIA / macchinario per ultrasuonoterapia». Non solo rinnovamento degli ambienti, ma anche delle risorse umane. I corsi di formazione, con rilascio di crediti formativi Ecm per alcune professioni sanitarie, che si sono svolti nei mesi di febbraio, marzo e aprile, hanno avuto come argomento varie tipologie di disturbi: dell'apprendimento in età evolutiva, del linguaggio in età precoce e dello sviluppo motorio in età evolutiva. Per l'autunno è già in programma un incontro sul tema dei disturbi dello spettro autistico.

Due ampie palestre attrezzate: una per il training deambulatorio, che comprende spalliere, scale mediche, parallele, tapis roulant e una per l'esercizio terapeutico conoscitivo. Un servizio navetta, in funzione al mattino, prende in carico e riconsegna a domicilio i pazienti adulti con difficoltà deambulatorie. Il Comune di Pescara ha garantito l'accessibilità alla zona a traffico limitato per attenuare il disagio di tutte le persone che devono raggiungere il centro con mezzi di trasporto propri

SANITARIO NAZIONALE PER L'EROGAZIONE DELLE DIVERSE PRESTAZIONI LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 33


TANTI SERVIZI, UN’UNICA AZIENDA

PER ESSERE SEMPRE AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE Monaco Sistemi Ambientali è specializzata in più ambiti e offre servizi per il risanamento e la conservazione ambientale di Andrea Beato

el futuro più prossimo di questa azienda ci sono tre progetti ben chiari: una rete di imprese per creare un’isola ecologica nella provincia di Pescara, un piano d’investimento per entrare a far parte di una società che si occupa di trasporto rifiuti conto terzi (aumentando e completando così la varietà di prestazioni, ndr), l’acquisizione di box compattatori di ultima generazione per la raccolta differenziata, da proporre alle amministrazioni e ad altri soggetti presenti sul territorio. «Chi non investe durante un periodo di crisi come questo - afferma con chiarezza Michelangelo Monaco, amministratore di Monaco Sistemi Ambientali - rischia di rimanere indietro e di non trovarsi pronto per affrontare le nuove sfide, una volta che ci sarà la ripartenza». Una ripartenza che, si spera, avvenga il più in fretta possibile perché «anche noi siamo penalizzati dalla grave situazione generale che è in atto. Nonostante la congiuntura sfavorevole, ci rimbocchiamo le maniche, ci impegniamo, cerchiamo di fare rete, ma soprattutto continuiamo a credere nella tutela, salvaguardia dell’ecosistema e facciamo il massimo per rispettare e implementare tutte le norme che ci vengono costantemente imposte». Michelangelo Monaco, abruzzese, trentadue anni, è geometra e fin da giovanissimo ha iniziato a lavorare per la Petroltecnica di Rimini, operando nella raffineria Eni di Livorno,

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Michelangelo Monaco è amministratore di Monaco Sistemi Ambientali. L’azienda ha sede nel comune di Rosciano (Pescara). Opera però in tutta Italia, isole comprese, e punta ad esportare il suo modello di lavoro anche all’estero

I RIVESTIMENTI… Quella dei rivestimenti poliuretanici è solo una delle ultime specializzazioni di Monaco Sistemi Ambientali, che è diventato fornitore qualificato Basf, marchio leader del settore. Da qualche anno si è diffusa in Italia, non solo in ambito industriale, ma poi anche nel settore edile civile, l’utilizzo della Polyurea. Si tratta di una resina bi-componente, autocatalizzata che solidifica in pochi secondi. È priva di solventi, possiede un’ottima aderenza su diversi tipi di materiali, ha un’alta resistenza agli agenti chimici e atmosferici. Un altro prodotto simile è il poliuretano espanso.


IMPRESE

TUTTE LE DIVERSE SPECIALIZZAZIONI DI MONACO

LA QUALITÁ L’attività è da sempre attenta alle problematiche legate alla sicurezza. Considerate le delicatissime fasi lavorative di cui si occupa, si è dotata di un aggiornato Sistema di gestione della sicurezza aziendale. Monaco ha ricevuto anche la Certificazione Qualità Iso 9001, rilasciata dall’ente certificatore Rina, tra i più conosciuti e affermati in ambito internazionale.

BONIFICA SERBATOI

SABBIATURA

L’operazione consiste nella pulizia del serbatoio, nelle

Procedura specifica attraverso la quale si pulisce a fondo

diverse tipologie esistenti, fino alla completa rimozione

la superficie interna di un serbatoio o di un pozzetto,

di ogni residuo di prodotto al suo intorno. Tutto è ese-

tramite abrasione, per mezzo di un getto d’aria e sab-

guito nel pieno rispetto delle vigenti norme di sicurez-

bia sparata ad alta pressione. Il fine è quello di pulire

za sul lavoro e rispetto dell’ambiente.

a fondo e rendere più porosa la parete.

TRASFORMAZIONE

VETRIFICAZIONE SERBATOI

La particolarissima tecnica consiste nel creare una

Consiste nella completa pulizia del serbatoio e nel

doppia parete all’interno del serbatoio di carburante

successivo rivestimento delle pareti interne con ma-

con intercapedine che, una volta completata, viene

teriali specifici e idonei, come possono essere la re-

messa in depressione e monitorata costantemente da

sina e il tessuto in fibra. Prima ancora di procedere

una centralina, la quale rileva la perdita di pressione.

al lavoro, viene effettuata la bonifica del contenitore.

PLASTIFICAZIONE POZZETTI

BONIFICA E SMONTAGGIO

La plastificazione avviene attraverso il risanamento e

Si parla, per la precisione, di bonifica e smontaggio di

l’impermeabilizzazione dei pozzetti di carburante, e

impianti industriali per recupero e dismissione. Diverse

non, per evitare infiltrazioni d’acqua al loro interno pro-

sono le tipologie di bonifica utilizzabili, le quali vengo-

venienti dal sottosuolo o, nella peggiore delle ipotesi,

no accuratamente scelte in base alla valutazione del

perdite di prodotto accumulate nel pozzetto.

rischio e al tipo di prodotto trattato.

poi per la Ecopetrol di Civitaquana (Pescara) e, infine, per una importante realtà di Bolzano. «Tutte esperienze - ricorda Monaco - che mi hanno permesso di crescere professionalmente, seguendo costantemente corsi di formazione e specializzazione, fino ad assumere un ruolo strategico». Nel 2005 matura la decisione di dare vita a un personale percorso imprenditoriale, con sede legale e magazzino nel comune di Rosciano (Pescara). «In origine ci occupavamo di bonifiche e vetrificazioni, progressivamente abbiamo ampliato la gamma d’interventi: pulizia e plastificazione di pozzetti, trasformazione da mono a doppia parete di serbatoi di carburante, prove di tenuta non distruttive dei serbatoi, rilievi spessimetrici con ultrasuoni, consulenza rischio amianto, risanamento e smontaggio di impianti industriali per dismissione o recupero, impermeabilizzazioni e rivestimenti poliuretanici… Garantiamo l’impiego di squadre e mezzi altamente qualificati. L’obiettivo è quello di raggiungere il migliore risultato, tenendo in fortissima considerazione i parametri della qualità e della sicurezza. I nostri clienti sono, per lo più, player del settore chimico, petrolifero e alimentare, ai quali possiamo offrire un servizio completo, chiavi in mano. Interveniamo in tutta Italia, isole comprese, ed è in fase di valutazione l’opportunità di superare i confini nazionali e portare il “know-how” di Monaco Sistemi Ambientali ugualmente all’estero, soprattutto Nord Africa, Algeria, e paesi dell’America Latina».

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IMPRESE

ALCUNI DEGLI ELEGANTI AMBIENTI DEL RESORT IN UN’ATMOSFERA DAVVERO UNICA

IL RESORT DEL GRAN SASSO el Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a milleduecentosessanta metri di altitudine, il mare all’orizzonte, un rifugio alpino nato dopo la prima guerra mondiale è oggi un albergo con un importante centro benessere proiettato verso la natura, grazie a una vetrata di diciotto metri di larghezza. Il resort è stata recentemente ristrutturato in chiave bioarchitettonica. Un percorso tra mattonelle e specchiere, che ripercorrono l’arte del Seicento delle maioliche di Castelli, introduce alle quarantacinque camere, ognuna con un motivo diverso. Il ristorante interno, Il Vate, dedicato a d’Annunzio, offre piatti tipici della tradizione e materie prime a chilometro zero, come l’eccezionale pecorino di Farindola. La cantina interrata propone una selezione di vini pregiati delle migliori canti-

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È a Farindola (Pescara), immerso nel verde. Albergo, ristorante, spa, sale meeting e tante nuove iniziative per l’estate... di Andrea Sisti

ne. Il Gransasso Spa & Beauty è caratterizzato da due piscine riscaldate, una interna e l’altra esterna, comunicanti tra loro, e si avvale dell’esperienza trentennale del gruppo Intergree. La zona comprende un esclusivo hammam rivestito in mosaico e oro, che può ospitare fino a sedici persone, bagno turco, sauna finlandese, kelosauna, frigidarium, percorso kneipp, docce emozionali e circolari, thermalia massage, tre vasche idromassaggio tematiche con oli essenziali e tepidarium. Infine la beauty farm è composta da tredici cabine per trattamenti di estetica

specialistica. La formula “Sparty” permette di riservare interamente l’area Spa per organizzare indimenticabili feste private. A completare il tutto tre sale meeting di diverse capienze. Per l’estate i clienti possono scegliere anche tra “The Mountain Grill”, per delle sane grigliate, e il “Fruit Garden”, per freschi cocktail, aperitivi, gelati… In più la possibilità di programmare sedute di “nature fitness” ed escursioni a piedi o in bici. Lo staff, per filosofia aziendale selezionato giovane e proveniente dal territorio locale, è pronto ad accogliervi.



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ECCO IL VERO VOLTO DEL PAPA UNA NUOVA MASCHERA D’ARGENTO, CHE RASSOMIGLI DI PIÙ AL VOLTO CON CUI I CONTEMPORANEI CONOBBERO CELESTINO. ALLO SCULTORE MARIO DI PROSPERO È STATO ASSEGNATO IL COMPITO DI LAVORARE IL METALLO PER DAR VITA ALLE SEMBIANZE E SOSTITUIRE COSÌ IL CALCO IN CERA CHE RITRAEVA IL CARDINALE CONFALONIERI (ARCIVESCOVO DELL'AQUILA DAL 1941 AL 1950). A RENDERE POSSIBILE IL LAVORO DI RICOSTRUZIONE DELLE FATTEZZE DEL SANTO PONTEFICE È STATO IL LAVORO DI RICOGNIZIONE DELL’ANATOMOPATOLOGO LUCA VENTURA, IN PARTICOLARE GRAZIE ALLA SUA ANALISI DELLE OSSA DEL CRANIO E DELLA SUA TIPOLOGIA GEOMETRICA.

l corpo del Papa tanto caro agli abruzzesi torna nella Basilica di Collemaggio, rinnovato negli abiti, nel volto, che riproduce ora le sue vere fattezze, e nei monili tipici della dignità papale opera dell’orafa aquilana Laura Caliendo. Con il marchio Oro Art, Laura Caliendo lavora nel capoluogo abruzzese sin dal 1990, prima nel laboratorio orafo in via Roma e poi in quello di via dell’Arcivescovato, a due passi dal duomo. Quando è arrivata la richiesta di realizzare gli ornamenti per Celestino, la Caliendo sapeva di dover affrontare un doppio impegno: artistico, richiamando la sua esperienza nell’alta oreficeria, e di ricerca storica, per dare un profilo filologicamente corretto alle sue opere. «Quando si è aperta l’urna per la ricognizione del corpo - racconta - bisognava prendere le misure dei precedenti

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I SIMBOLI PAPALI L’ANELLO DEL PESCATORE, CHE TRADIZIONALMENTE RAFFIGURA PIETRO CHE GETTA LE RETI NEL LAGO DI TIBERIADE. IL PONTEFICE INDOSSA L’ANELLO ALL’ANULARE DESTRO E, FINO AL 1842, CON ESSO IMPRIMEVA IL SIGILLO SUI DOCUMENTI BREVI O DI NATURA PRIVATA. «IN QUESTO GIOIELLO - ILLUSTRA CALIENDO - SI NOTANO SUL BORDO GLI STRATI SOVRAPPOSTI VOLUTAMENTE NON LEVIGATI, COME PENSATO È L’EFFETTO “NON FINITO” DELLA SCRITTA DEL NOME DEL PONTEFICE E DELLA FIGURA DEL PESCATORE». OLTRE ALLA TECNICA SI È BADATO ALLA SCELTA DELLE PIETRE, CHE

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VENT’ANNI DI ARTE ORAFA Laura Caliendo, aquilana doc, ha scoperto la passione per l’oreficeria da giovanissima, già negli anni dell’istituto d’arte. Nemmeno ventenne è stata scelta per un seminario creativo per giovani designer patrocinato dal Centro Diamanti De Beers. Dopo gli anni di specializzazione all’Istituto Europeo di Design a Roma, torna all’Aquila per dedicarsi alla realizzazione di pezzi unici di alto valore artistico e creativo. Dal 1997 la sua storia personale s’incrocia con quella della Perdonanza Celestiniana, con la creazione dei primi gioielli ad essa dedicati e poi quelli ispirati agli stemmi dei quartieri cittadini. Dal 2000 inizia poi la tradizione di donare la croce pettorale per il cardinale che viene ad aprire la Porta Santa. Anche per il laboratorio Oro Art il 6 aprile 2009 è stato un trauma. «Ma ci siamo riorganizzati e il 17 aprile 2010 abbiamo riaperto qui nel centro Polifunzionale Pegaso di Scoppito». La Camera di Commercio di Milano nel 2011 ha premiato infatti Oro Art proprio per le innovazioni tecnologiche e per la progettualità del nuovo laboratorio post terremoto.

Laura Caliendo Maestra orafa con Oro Art

La maestria orafa per Celestino V e la Perdonanza ornamenti per poter rispettare le proporzioni. Trovarsi così vicino a Celestino è stata un’esperienza forte e il lavoro creativo è stato sospinto e aiutato dall’emozione che ancora custodisco». Si è partiti studiando la tradizione iconografica e stilistica degli orafi di più di sette secoli fa, che lavoravano con tecniche diverse e, soprattutto, in un contesto culturale molto differente da quello attuale, il Medioevo delle crociate e dell’Imperatore Federico

di Svevia, dei mercanti e della lotta alle eresie di San Domenico. «Per un progetto simile bisogna ricostruire alcuni attrezzi e in alcuni casi mutuare tecniche non più correnti oggi. Nell’ambito della tecnica a cera persa, per esempio, scegliendo di utilizzare una tecnica bizantina siamo andati a sovrapporre il metallo strato per strato anzi che lavorare, creando un modello simile a un negativo fotografico come normalmente si fa oggi».

di Valeria Radiconcini

PORTANO CON SÉ SIGNIFICATI SIMBOLICI CHE AGLI ORAFI MEDIEVALI NON SFUGGIVANO. LA CROCE, PROFILATA DA UN BORDO A CORDONCINO CHE RICHIAMA LE CORNICI MARCAPIANO TIPICHE DELLE CHIESE AQUILANE, È ORNATA DI GRANATI E PERLE. IL GRANATO, COME PIETRA DI CARATTERISTICA DUREZZA, SI PRESTA A SIMBOLEGGIARE CAPACITÀ DI RESISTERE ALLE AVVERSITÀ E QUINDI LA FORZA DELLA CHIESA DI PERDURARE NEI SECOLI, MA ANCHE LA CAPACITÀ DI TRASCENDENZA. IL SUO COLORE ROSSO RICHIAMA LA CARITÀ, CHE NELL’ICONOGRAFIA ANTICA ERA RAPPRESENTATA DA UNA DONNA VESTITA APPUNTO DI ROSSO. LA PERLA PORTA CON SÉ MOLTI SIGNIFICATI: UMILTÀ E

TIMOR DI DIO E NEL MEDIO EVO I LETTERATI CONIANO LA SIMBOLOGIA DEL CRISTO COME PERLA SPIRITUALE. NON CASUALE QUINDI LA SCELTA DI INCASTONARE I GRANATI E DI APPOGGIARE INVECE LE PERLE COME SE FOSSERO OSTIE SU PATENE, I PICCOLI PIATTI CIRCOLARI CHE ACCOLGONO LE OSTIE DURANTE LE CELEBRAZIONI. A COMPLETARE IL CORREDO CI SONO LE ACICULE, REALIZZATE IN ORO E ORNATE CON GRANATI. SI TRATTA DI SPILLONI CHE SERVONO A TENERE FERMO IL PALLIO, UN’INSEGNA LITURGICA USATA DI CERTO DAL V SECOLO DOPO CRISTO DAI PAPI E DAI SUOI VESCOVI, IN LANA VERGINE E D’AGNELLO CON RICAMATE CINQUE CROCI, TANTE QUANTE LE PIAGHE DI CRISTO.

I paramenti papali di Celestino sono stati realizzati dal laboratorio Laus di Santarcangelo di Romagna (Rimini)

La croce, gli spilloni del pallio e l’anello del pescatore, i simboli del romano pontefice, i simboli restituiti al santo eremita divenuto Papa…

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La Molisana non si ferma Pastificio e molino a Campobasso, a pochi metri l’uno dall’altro

Performance da record, importanti progetti futuri e la recente novità dello Spaghetto Quadrato di Andrea Sisti

a Molisana continua il suo cammino di crescita attestando il trend al 148,2% (vendite in valore riferite all’anno 2012 e al canale iper+super+lsp dati Symphony Iri Group). L'azienda pastaia consolida il suo assetto e guarda al futuro con entusiasmo. Va ricordato che Il pastificio è stato acquisito nel marzo 2011 dalla famiglia Ferro, già proprietaria dell’omonimo molino. Oggi La Molisana gestisce l’intera filiera: dal chicco di grano alla tavola. Nel molino vengono selezionate e macinate le varietà di grano più pregiate. La miscela di diverse qualità e

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Giuseppe Ferro, amministratore delegato del gruppo molisano. Il pastificio è stato acquisito nel mese di marzo 2011

l’arte dei maestri mugnai porta alla definizione dei migliori “blend”. Così nasce pasta La Molisana, caratterizzata dall’inconfondibile colore giallo dorato, da un intenso aroma di grano, da un elevato valore proteico, mai inferiore al 14%, e da una elevata tenacità. Giuseppe Ferro, amministratore delegato del gruppo, afferma: «Siamo in una fase di sviluppo per il mercato italiano: il valore della distribuzione ponderata è passato da 31 punti di gennaio 2012 a 52 di gennaio 2013 e la proiezione per dicembre di quest'anno si aggira su 65 punti. La quota di mercato a volume è passata dallo 0,3% di aprile 2011, anno in cui abbiamo rile-

vato, al 4,0% di febbraio 2013. L’obiettivo del 2014 è di lavorare per consolidare il risultato. Per l’estero i risultati raggiunti sono premianti: abbiamo chiuso il 2012 con un +75%, passando da trenta a cinquanta il numero dei paesi export. In particolare Giappone, Usa e Brasile, Sud Africa, Russia, paesi Baltici. Durante la scorsa edizione di TuttoFood a Milano, La Molisana ha lanciato un’interessante novità di prodotto: lo Spaghetto Quadrato, un’eccellenza “elevata al quadrato”, una referenza che contraddistinguerà lo storico pastificio molisano e che sarà, sicuramente, un cavallo di battaglia per l’azienda.

I SEGRETI CHE RENDONO LA MOLISANA UNICA Quali sono le caratteristiche che rendono pasta La Molisana un prodotto di altissima eccellenza? • GARANZIA DI QUALITÀ TRACCIABILE GRAZIE ALLA FILIERA INTEGRATA • VALORE PROTEICO SUPERIORE AL 14% • TRAFILATURA AL BRONZO • ESSICCATURA LENTA E A BASSE TEMPERATURA • ELEVATA TENACITÀ


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IL RUM RON CANEY

il rum invecchiato Top di gamma è sicuramente e robustezza zza cate deli di dodici anni, mix

di Andrea Beato

L’INCONTRO CON FIDEL

Berto Savina ha incontrato Castro nel 1996, in occasione di una delle ultime visite del leader a Roma. Da allora i rapporti con il governo caraibico proseguono senza sosta

uando lo incontriamo è appena tornato da L’Avana. Sull’isola caraibica trascorre ormai un’intera settimana al mese. Lui è Berto Savina che, con la sua Italsav, è uno degli imprenditori italiani più conosciuti a Cuba. Tutto ha inizio nei primi anni Novanta, con una semplice vacanza nella patria di Fidel: «Amo questo paese e la sua gente. Dopo la caduta del muro di Berlino - sottolinea - il clima è completamente cambiato e l’embargo ha avuto effetti ancora più devastanti». Da qui l’idea di inaugurare il primo “Todo por uno”, negozio dove, a prezzi accessibili, è possibile portare a casa articoli per l’igiene personale, per la casa, complementi d’arredo… In poco tempo, un aiuto concreto per la popolazione si è trasformato in una vera e propria catena che oggi arriva a contare circa duecento punti vendita in

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tutta la Repubblica, una sessantina solo nella capitale. «Da Avezzano (dove sono presenti uffici e magazzini dell’azienda, ndr) - precisa Savina - facciamo partire un centinaio di container ogni trenta giorni». Anche marchi come Benetton, Si-

Italsav è, da diverso tempo, partner commerciale per l’isola cubana di alcuni importanti brand italiani conosciuti in tutto il mondo: Benetton, Sisley, Luxottica…


IMPORT ED EXPORT

LA FAMIGLIA

CU

BACLUB Da sinistra Valentina S avina (diret foto con il tore genera padre Berto le CubaClu (presidente b) in e imprendi tore con Ital sav) sley e Luxottica si affidano alla realtà marsicana per commercializzare i propri prodotti e superare il “bloqueo”. E non è tutto. Italsav ha confezionato migliaia di bandierine, copricapo, gadget e souvenir per festeggiare i maggiori eventi nazionali. I rapporti con il governo, ora presieduto da Raúl Castro, proseguono a gonfie vele. «Recente è la richiesta di collaborazione per far conoscere il famoso rum Ron Caney in Europa, Asia e Africa». Il nome del progetto è CubaClub e vede impegnati in prima linea, oltre a Berto Savina (presidente), la figlia Valentina (direttore generale), Giuseppe Muscella (direttore commerciale) e Antonio Di Lorenzo (brand ambassador). «Al momento abbiamo importato ventimila bottiglie, quantità destinata sicuramente a crescere di molto. Il canale è quello horeca (alberghi, ristoranti, bar, locali della notte…). Il liquore viene miscelato o degustato in purezza, l’imbottigliamento all’origine e il processo artigianale sono sinonimi di assoluta qualità». Non resta che aggiungere: «Hasta la victoria siempre!».

L’azienda abruzzese ha confezionato migliaia di bandierine e gadget per festeggiare i grandi eventi degli ultimi anni, come i 50 anni della Rivoluzione

Non solo la grande sede di Avezzano (L’Aquila), che sorge su un’area di quindicimila metri quadrati e conta venticinque dipendenti. A questa va infatti aggiunta quella a Cuba, dove lavorano quindici collaboratori. Il rapporto di import/export con la patria della Rivoluzione si è arricchito recentemente di un nuovo tassello: la distribuzione in Europa, Asia e Africa del tipico rum Ron Caney



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Vino, birra, leccornie in un godimento di sapori unici Bottega con l’offerta di prodotti tipici e ristorante che impiega materie prime di eccellenza. Tutto questo e molto altro è Gaudium, locale gestito dalla famiglia Masciovecchio

NELLA FOTO DA SINISTRA ARNALDO MASCIOVECCHIO

INSIEME CON IL PAPÀ MASSIMO

di Andrea Beato

audium! Il nome non poteva essere più azzeccato per questa attività che si trova a Pescara Portanuova, in via Benedetto Croce. Qui siamo di fronte a un vero e proprio godimento per gli occhi, ma soprattutto per il palato. Varcata la soglia d’ingresso si è rapiti da un mix di colori, profumi e sapori, un’oasi che riassume al meglio la nostra regione. La particolarità è la compresenza in un unico ambiente dello spazio bottega e di quello ristorante. Il primo interamente dedicato alla vendita di prodotti, l’altro creato per degustare in loco le tante prelibatezze proposte. La conduzione dell’attività è affidata al signor Massimo Masciovecchio, con lui il giovane figlio Arnaldo. Originaria del territorio aquilano, la famiglia ha già gestito a Fossa “L’osteria del melograno”, locale segnalato dalla Guida L’Espresso e da Osterie d’Italia di Gambero Rosso. «La bella esperienza - ricordano - si è conclusa nel 2009 con il terribile terremoto. Dopo esserci trasferiti nella città dannunziana, abbiamo rilevato quello che

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originariamente si presentava come un punto vendita di Cantina Tollo. Progressivamente l’offerta è stata ampliata, accostando al mondo del vino quello della birra artigianale e internazionale, dello spumante, dello champagne e dei liquori. E, per non farci mancare nulla, introdotto piccole nicchie del food: dalla pasta di Campofilone ai salumi nostrani, dai legumi allo zafferano della Piana di Navelli, dai sott’oli al miele di Tornareccio… Materie prime, soprattutto a chilometro zero e con un occhio di riguardo al biologico, utilizzate nella nostra cucina e sapientemente amalgamate dalla chef Mascia Catapano. Il cliente può scegliere se sorseggiare un bicchiere, abbinandolo a qualche stuzzichino, o articolare un pasto completo. Su quest’ultimo aspetto, l’idea è di riproporre la tradizione delle vecchie osterie con piatti come gnocchi, trippa, baccalà o menù particolari esaltando, ad esempio, la trota e il gambero di fiume che fanno parte di una tradizione gastronomica abruzzese». Non mancano serate tematiche e appuntamenti particolari. Per questa estate sono già in programma una serie di eventi e, per scoprirli, non resta che fare un salto da Gaudium.

Per quanto riguarda il vino, continua il rapporto con la pluripremiata Cantina Tollo e con altre piccole cantine del territorio, come la doc Tullum

Birre artigianali locali, ma provenienti anche da altre zone d’Italia e dal mercato internazionale: Regno Unito, Germania, Francia, Paesi Bassi, Svezia

Chicche sono rappresentate dalle selezioni di spumanti e champagne dalla difficile reperibilità. In più si possono trovare liquori e rum d’eccellenza

Nelle altre immagini alcuni particolari della bottega e del ristorante Gaudium. Trentacinque posti che possono essere estesi fino a cinquanta coperti. Ai fornelli l’esperienza di Mascia Catapano, con l’impiego di ingredienti come la pasta di Campofilone

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COME NASCE UNA CAMICIA

LA MATERIA PRIMA

LE PRIME FASI

La selezione di tessuti di qualità, creati totalmente in Italia, è il primo step per garantire un prodotto di eccellenza. Loris Camicie vanta un magazzino assortito e brand come Ferno, Canclini, Albini, Testa che rappresentano il top di gamma.

Dopo aver preso le misure si passa al disegno e a dare una prima forma al tessuto. Ogni cliente può specificare le personali esigenze e concordare con Lucio Savini ed Elena Nasuti il modello che più si avvicina ai gusti e al personale stile di vita.

Il su misura di Loris Camicie e tutta la sua eccellenza Capi per uomo, donna e bambino, realizzati con metodo artigianale e l’attenzione per il più piccolo particolare. I plus un servizio di sartoria a domicilio e uno di riparazione… di Andrea Beato

è chi nasce con la camicia e chi ne indossa una per sembrare qualcuno. Se però si tratta di un capo firmato “Loris Camicie” quello che conta è l’assoluta qualità. Entriamo a conoscere un vero laboratorio a conduzione familiare, che si trova a Villareia di Cepagatti (Pescara) a pochi metri dal centro commerciale Megalò. I protagonisti sono moglie e marito: Elena Nasuti, titolare, e

C'

ATTIVITÁ DI FAMIGLIA All’interno del laboratorio artigianale Loris Camicie: Lucio Savini con Elena Nasuti. Marito e moglie sono fotografati insieme ai loro due figli, Loris e il piccolo Luca

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LE CUCITURE

LA CURA DEI DETTAGLI

Osservare da vicino come la propria camicia prende forma. Cambiano i passaggi di lavorazione, ma rimane intatta la cura, l’attenzione, l’approccio che Loris Camicie infonde nel realizzare pezzi unici, prodotti artigianali dal taglio sartoriale.

Tutto viene seguito fino al minimo particolare. È questo il segreto, la nota capace di fare la differenza. La chicca finale è il ricamo, fatto rigorosamente a mano, delle proprie iniziali. Un ulteriore tocco di personalizzazione della camicia.

Lucio Savini, figura prettamente tecnica. Proprio quest’ultimo ha maturato una significativa esperienza in aziende come Industria Adriatica Confezioni, brand Rodrigo, e Il Saio a Lanciano (Chieti). A metà anni Novanta la parentesi con l’avvio di un’attività conto terzi. «Avevamo - ricorda Savini - circa venti collaboratori e realizzavamo quattrocentocinquanta, cinquecento pezzi al giorno». Poi il ridimensionamento e il posizionamento su un mercato di nicchia. «La nostra è oggi un’opera artigianale, che punta all’eccellenza. Eccellenza in pri-

mis nella scelta delle stoffe, al cento per cento made in Italy. Ferno, Canclini, Albini, Testa sono sinonimi di totale garanzia». La ricerca della perfezione si estende ai tessuti di pregio doppi ritorti con filati di alto titolo, all’ampia scelta nei modelli dei colli, dei polsini… «Tutto viene fatto su misura e curato nel dettaglio. Vestiamo indifferentemente uomo, donna e bambino. I clienti sono, perlopiù, residenti nella zona vestina. Professionisti, manager, imprenditori, personalità locali che si rivolgono a noi per portare a casa qualcosa di esclusivo.

Ogni persona che entra in sede viene seguita fin dal primo momento e guidata nella scelta. Le loro richieste unite alle conoscenze accumulate in questi anni di lavoro portano a un risultato unico. Chi vuole può vedere da vicino le diverse fasi di realizzazione della camicia. Mettiamo inoltre a disposizione un servizio di sartoria a domicilio e uno di riparazione. Il passaparola ci sta aiutando a crescere e speriamo che, anche grazie a internet, il marchio Loris cominci presto a essere conosciuto fuori dai confini regionali e all’estero».

CAMICIE SU MISURA Prodotti realizzati con materie prime cento per cento italiane. Loris Camicie è a Villareia di Cepagatti (Pescara). Si può contattare ai numeri 339.4092642 e 085.9700531

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DALLO STUZZICADENTI ALLA CASA COMPLETA La Falegnameria Falco di Ari (Chieti) propone prodotti totalmente italiani, in un giusto mix tra tradizione e innovazione… di Andrea Sisti

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l manifatturiero è in fortissima crisi. Un tratto distintivo del nostro modello industriale rischia di andare perduto per sempre. Fortunatamente ci sono ancora realtà che basano la loro opera sul puro “made in Italy”. Ne è un esempio Fal.Co. (Falegnameria Costantini), localizzata ad Ari (Chieti). Il titolare è il giovane Mauro Costantini, che porta avanti con passione l’attività di famiglia fondata da papà Antonio. «Si tratta - ci spiega - di un laboratorio artigianale dove, da circa tredici anni, unisco tradizione e innovazione nella lavorazione del legno. Realizziamo e restauriamo soprattutto ciò che ha a che fare con l’ambiente domestico: spazi, infissi, mobili, scale, arredamenti… Tutto viene fatto su misura e con una buona dose di manualità». Pur essendo un settore molto tradizionale, non manca una sana vena di creatività. «Ho brevettato, ad esempio, un particolare sistema di porta luminosa (si veda il box in basso dedicato, ndr) e costruito una tipologia di cucina per portatori di handicap, senza nessun ostacolo e pensili fissati ad una corretta altezza. Come spesso ripeto, qui riusciamo a produrre dal semplice stuzzicadenti fino alla casa completa». I clienti sono per circa il sessanta per cento privati e, per la restante parte, locali commerciali e aziende. «Molti ci contattano dalle zone circostanti, ma abbiamo eseguito prestazioni anche fuori, principalmente a Roma e Milano». Nel futuro ci sono importanti novità in programma: ampliare e ammodernare la sede, magari aprendo anche un’area showroom, assumere nuovo personale qualificato e investire su macchinari di ultima generazione per agevolare le diverse operazioni. Alcune delle realizzazioni: spazi, infissi, mobili, scale, arredamenti dal tocco artigianale e su misura

Mauro Costantini, titolare di Fal.Co., attività iniziata negli anni Settanta dal papà Antonio, oggi ancora in azienda

PORTA LIGHT Pensate ai bambini che hanno bisogno di un punto di riferimento per addormentarsi la notte, oppure alle situazioni in cui un segnale può salvare la vita. Quello di Mauro Costantini è un brevetto unico: arricchisce la porta di un’ulteriore funzione, quella dell’illuminazione d’arredo e, in alcuni casi, della segnaletica luminosa di informazione e sicurezza. Volendo si può optare per un sistema al led, che garantisce un maggiore risparmio nei consumi.

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CONCESSIONARIO UFFICIALE


PERSONAGGI

Il microcredito può diventare leva strategica per il rilancio dell'economia regionale Per ridare ossigeno alle imprese abruzzesi e sostenere l'occupazione, l'onorevole Rodolfo De Laurentiis, consigliere d'amministrazione Rai, punta sul potenziamento del microcredito nel convegno dell'Ance svolto all’Aquila di Monica Di Pillo

dati diffusi dall'Eurostat dimostrano, relativamente al periodo compreso tra ottobre 2012 e marzo 2013, che, tra tutti i paesi dell'Eurozona, in Spagna e Italia è aumentata da parte delle piccole e medie imprese la richiesta di accesso al credito, mentre si è registrata, di contro, una diminuzione nell'erogazione dei prestiti da parte delle banche. Quale potrebbe essere un rimedio per le nostre aziende? «Una delle piaghe che maggiormente affliggono la nostra regione - dice De Laurentiis - è proprio la difficoltà dell’accesso al credito da parte delle nostre piccole e medie imprese. In Abruzzo ci sono grandi banche che seguono un profilo di sostegno consolidato per le aziende già strutturate, ma da questo sistema restano fuori le micro imprese, che in questo momento storico potrebbero invece dare comunque buoni risultati occupazionali per il territorio. Ecco perché bisogna puntare ad incrementare il sistema del microcredito, dove con l'erogazione, tanto per fare un esempio, di una cifra fino a cinquanta mila euro di credito vengono applicati tassi di interessi praticamente inesistenti, senza tutta quella serie di lacci e laccioli previsti dalle dinamiche bancarie. Il microcredito, proprio perché più snello, ha dunque una duplice valenza: consente lo sviluppo delle micro imprese e, contemporaneamente, rappresenta una vera e propria boccata d'ossigeno per le aziende soprattutto nella fase di start up, in cui le risorse sono necessarie per definire la propria presenza nel mercato. Due fattori che, inevitabilmente, consentono una crescita in termini occupazionali, fondamentale in questo delicatissimo momento storico». Quali le best practice in fatto di microcredito da esportare? «All’Aquila, a fronte di cinque milioni di euro di fondi stanziati per il microcredito, grazie all'effetto moltiplicativo, sono stai erogati tredici milioni di euro alle imprese, che hanno sostenuto la produzione e sviluppato l'occupazione del territorio. C'è inoltre un dato da rilevare importantissimo, sul versante del microcredito i casi d’insolvenza sono quasi inesistenti. La sfida per il futuro sarà ora lavorare in sinergia per rafforzare questo validissimo strumento operativo, che potrebbe migliorare l'offerta occupazionale dell'intero Abruzzo». Oltre al valido sostegno che potrebbe arrivare dal microcredito, quali sono le potenzialità su cui la nostra regione deve investire? «Il punto di partenza per il rilancio economico è rappresentato sicuramente dallo studio di un piano strategico chiaro e articolato su quello che dovrà

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essere l’Abruzzo fra dieci anni, in cui il ruolo chiave delle istituzioni dovrà essere la riqualificazione della spesa pubblica, poiché buona parte delle risorse allocate non costituiscono dei moltiplicatori ma servono solo al mantenimento di uno status quo. È necessario investire risorse su degli asset strategici per lo sviluppo dell'Abruzzo, ripensando anche il rapporto con l’Unione europea. La ricetta, in tal senso, consiste nella capacità di condividere la crescita con le altre regioni, facendo lobby e puntando a sostenere una rete infrastrutturale che agevoli la cooperazione logistica tra i diversi territori, finanziando progetti concreti e cantierabili. Occorre farlo impiegando i fondi europei, buona parte dei quali sono stati utilizzati per finanziare la cassa integrazione. Sarebbe auspicabile, infatti, uscire dalla logica assistenziale, seppur necessaria in alcuni casi per evitare uno squilibro sociale, per alleviare la pressione fiscale che grava sulle casse delle imprese e sulle tasche dei cittadini, tagliare l’Irpef e l’Irap, puntare sui giovani, restituendo loro dignità, attraverso contratti di lavoro flessibili ma che consentano parallelamente di guardare con serenità al futuro».

Abruzzese, l’onorevole Rodolfo De Laurentiis

è membro del consiglio di amministrazione della Rai

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BANCHE

I vitigni autoctoni della nostra regione Con Credem (Credito Emiliano), esperti e produttori si confrontano sull’importanza delle coltivazioni specifiche del nostro territorio… di Andrea Beato

Il pubblico intervenuto nella sala Eden del Comune di Ortona (Chieti). Gli argomenti trattatti hanno riguardato anche la vitivinicoltura abruzzese nel nuovo scenario mondiale, la competitività e i percorsi di sviluppo per migliorare l’internazionalizzazione

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opo il successo ottenuto al Vinitaly di Verona (vedi Abruzzo Magazine anno VIII numero 3 maggio/giugno 2013), il mondo del vino abruzzese si riunisce a Ortona (Chieti) per un pomeriggio di riflessione sui vitigni autoctoni. L’evento è organizzato da Credem (Credito Emiliano), con il patrocinio del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Nella nostra regione il gruppo bancario è presente con quat-

Vanni Ferrari, Ufficio studi nazionale di Credem dedicato al vino, ha aperto il convegno a Ortona

tro filiali all’Aquila, Pescara e Chieti, è attivo con un centro imprese corporate con sede nel capoluogo adriatico, la rete di promozione finanziaria, gli agenti finanziari Creacasa, gli specialisti di Credemleasing e Credemfactor, gli agenti qualificati nella cessione del quinto dello stipendio. «Il vitivinicolo - sottolinea in apertura d’incontro Vanni Ferrari, Ufficio studi nazionale di Credem dedicato al vino - conta solo in quest’area ventimila operatori. I trionfi

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DOSSIER

Gli uomini Credem. In Abruzzo il gruppo bancario è presente con quattro filiali all’Aquila, Pescara e Chieti, è attivo con un centro imprese corporate, la rete di promozione finanziaria, gli agenti finanziari Creacasa, gli specialisti di Credemleasing e Credemfactor

del Montepulciano confermano la crescita di un intero comparto». Il problema non è più la qualità del prodotto, che ha raggiunto ormai vette d’eccellenza. Sono altre le variabili sulle quali lavorare. Ne è consapevole Attilio Scienza, professore ordinario di Viticoltura all’Università di Milano, presente all’appuntamento: «Non si può infatti amare ciò che non si conosce - afferma il docente -. Bisogna, al più presto, andare verso una mappatura di tutti i vitigni autoctoni e/o antichi d’Italia, per capirne le caratteristiche, le potenzialità e per valorizzarli unitamente al territorio che li ha espressi. Così come per gli internazionali sono già stati fatti studi approfonditi, è arrivato il momento di mettere i nostri sotto osservazione, fatta eccezione per Sangiovese, Nebbiolo, Barbera… Una volta individuato questo elenco ragionato (con storia, peculiarità, vinificazione, abbinamento gastronomico e altro) si

Silvia Zucconi, di Nomisma Wine Monitor, che ha snocciolato dati e statistiche sui trend in corso

deve decidere quali coltivazioni possono avere un futuro produttivo e quali invece devono essere protette e legate alla zona d’origine». Ad allargare gli orizzonti ci pensano Silvia Zucconi e Fabio Piccoli, di Nomisma Wine Monitor, che completano il panel dei relatori e affrontano i temi dei nuovi scenari mondiali, della competitività e dei percorsi di sviluppo per una maggiore internazionalizzazione. È chiaro che la geografia del consumo del nettare di bacco sta cambiando e diventando molto più complessa. L’ambito interno continua a subire una contrazione delle vendite. Anche da qui nasce l’esigenza di affacciarsi verso stati emergenti e nuovi target. Si tratta però di un’opportunità e non di una scelta obbligata. Proprio per questo motivo, se scelta la strada dell’export va predisposta un’azione sistemica, concentrata e ben progettata all’origine, capace di portare sicuri benefici per l’intero settore.

NUOVO REGIONAL MANAGER Duccio Marconi, responsabile commerciale promozione finanziaria Credem

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redem, Credito Emiliano, rafforza la rete di promozione finanziaria coordinata a livello nazionale dal direttore commerciale Duccio Marconi, con l’inserimento di un nuovo regional manager per Abruzzo e Marche. Si tratta in particolare di Giuseppe Rossi, sessantuno anni, proveniente da Allianz Bank, che vanta una consolidata esperienza nel settore maturata nel corso di una lunga carriera professionale che lo ha portato a diventare manager nelle reti di promozione finanziaria di Bnl prima e di Allianz poi, già a partire dal 1997. Nel dettaglio Rossi coordinerà venti promotori finanziari che operano in otto punti vendita (L’Aquila, San Benedetto del Tronto, Pesaro, Senigallia, Chieti, Ancona, Jesi, Civitanova Marche). Per il 2013 e 2014, l’obiettivo della rete di promotori Credem nelle Marche e in Abruzzo è reclutare ulteriori dieci promotori finanziari.

Fabio Piccoli, di Nomisma Wine Monitor, ha parlato di nuovi mercati e delle possibilità collegate LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 55



BANCHE

ssere “social” oggi è un must. Prendete Facebook ad esempio: nel nostro paese gli iscritti sono ormai quasi ventiquattro milioni e quindici quelli che si collegano in un giorno medio. Un dato impressionante se si pensa che la popolazione che accede a internet si attesta sui trentuno milioni. L’efficacia e la ricettività dei mezzi tradizionali è in declino, i new media sono ormai una certezza, uno tsunami da cavalcare. Questo e molto altro emerge dall’incontro organizzato da Mediolanum Corporate University (istituto educativo creato per diffondere la cultura finanziaria e d’impresa) e dai family banker pescaresi, in collaborazione con Abruzzo Magazine. Relatore della serata all’Auditorium Petruzzi è Umberto Macchi, training & learning manager di Banca Mediolanum. «Sono arrivato sul web quattro anni e mezzo fa per seguire quello che facevano le mie figlie - dice con una sottile vena ironica Macchi -. Ma come si riescono a gestire al meglio le aree di opportunità e criticità che la rete riserva? E come posso utilizzare il tutto anche da un punto di vista commerciale?». L’e-

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Condividere il sapere dei social network Banca Mediolanum e Abruzzo Magazine protagonisti di #Sharing, incontro rivolto a imprenditori e manager locali… di Donato Parete

ALCUNI MOMENTI DELL’INCONTRO. DA SINISTRA L’APERITIVO, IL RELATORE UMBERTO MACCHI, TRAINING & LEARNING MANAGER DI BANCA MEDIOLANUM, PIER PAOLO ZOPPI, DIVISIONAL MANAGER MARCHE, ABRUZZO E MOLISE DI BANCA MEDIOLANUM E IL NUMEROSO PUBBLICO INTERVENUTO

sperto propone alla platea case history significative, piccoli segreti e consigli per interpretare nel migliore dei modi i social network. «L’uomo vuole condividere, oggi le aziende possono trovare il proprio cliente ideale su Facebook. Il mercato sarà sempre più “virtuale” e gli utenti avranno la bacchetta magica. Per questo non bisogna farsi trovare impreparati e guardare al futuro con sospetto e diffidenza. I muri sono fatti per essere abbattuti».

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DOSSIER

Azimut forma le Bcc locali Incontro a Pescara sulla pianificazione patrimoniale della famiglia con Roberto Zoia, Andrea Milesio e Rita Cardone di Andrea Sisti

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n Abruzzo e Molise, il gruppo Azimut vanta un consolidato rapporto di collaborazione con la Federazione di Banche di Credito Cooperativo e proprio per gli istituti appartenenti al sistema è stato organizzato a Pescara l’incontro dal titolo “La pianificazione patrimoniale della famiglia”. L’evento voluto dalla struttura locale di Azimut Consulenza, che ha sede nella città dannunziana in Corso Umberto, è stato un momento formativo molto importante per gli operatori “Area finanza” delle banche, chiamati a fornire alla clientela una risposta sempre più professionale e qualificata. I lavori sono stati curati dalla direzione Istitutional & Business Partner di Azimut: nella prima parte Roberto Zoia ha illustrato l’attuale situazione macro economica dei mercati finanziari, Andrea Milesio ha poi approfondito i temi più specifici della giornata formativa. In particolare, gli argomenti trattati sono stati: pianificare e redigere correttamente il bilancio familiare, scegliere le forme d’investimento finanziarie e previdenziali più adatte, valutare la migliore fiscalità, predisporre una

successione attraverso strumenti finanziari adeguati. L’attenzione è stata posta sull’importanza della consulenza qualificata di supporto al cliente, per aiutarlo a razionalizzare il proprio livello di rischio e le relative aspettative. «La famiglia italiana - ha sottolineato Milesio - ha iniziato il 2013 in presenza di una congiuntura economica che vede i mercati azionari e obbligazionari condizionati da forte volatilità. Sbagliare l’allocazione dei propri risparmi può essere assai dannoso, soprattutto se il fine ultimo è quello di incrementare il proprio portafoglio in un’ottica di breve periodo».

RITA CARDONE ORGANIZZATRICE DELL’EVENTO E RESPONSABILE DI AZIMUT CONSULENZA PESCARA. ALLA SUA DESTRA ANDREA MILESIO E A SINISTRA ROBERTO ZOIA DELLA DIREZIONE INSTITUTIONAL & BUSINESS PARTNER DI AZIMUT CHE HANNO GESTITO LA GIORNATA DI FORMAZIONE

LA GESTIONE PROFESSIONALE DEL RISPARMIO Azimut è la più grande realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano. Conta oltre 160 mila clienti assistiti da più di 1.400 financial partner e oltre 20 miliardi di euro di patrimonio gestito. Il modello di servizio, ottimizzato e implementato sulle reti di promotori del gruppo, è stato adattato e tarato sulle esigenze delle

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banche locali, in particolar modo sulle banche di credito cooperativo. Attraverso la direzione Institutional & Business Partner, Azimut supporta quasi cento istituti bancari locali e oltre trenta clienti istituzionali nello sviluppo dell’attività consulenziale, offrendo concreti strumenti per un maggior livello di servizio sul cliente.

DINO CARDONE, IN AZIMUT IN ABRUZZO DOPO UNA CARRIERA DA PIONIERE DEI PROMOTORI FINANZIARI DELLA NOSTRA REGIONE



DOSSIER Da sinistra Leonardo De Gregoriis e Giancarlo Ferretti,

district manager Abruzzo e Molise di Banca Generali

el bellissimo Sb Forum di Porto d’Ascoli (Ascoli Piceno), all’interno della sala conferenze di Banca Generali, si parla di “Opportunità dei mercati globali”. A organizzare l’incontro i promotori finanziari dell'area teramana Leonardo De Gregoriis, Tiziano Capece e Antonio Bellanova. Relatore d’eccezione è invece Andrea Aurilia, vicepresidente Jp Morgan Asset Management. «Cosa stanno facendo i governi - chiede Aurilia - per agevolare la ripresa? Negli Stati Uniti la Federal Reserve si è dimostrata tempestiva, intervenendo sui consumi, stimolando il comparto del lavoro e quello immobiliare. Il Giappone ha favorito l’export attraverso la svalutazione strutturale dello yen. In Europa la scelta di una politica di austerity risulta, invece, un errore clamoroso». In questo scenario, un investitore

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Nella foto Andrea Aurilia, vicepresidente Jp Morgan Asset Management e relatore dell’incontro finanziario

L’aperitivo finanziario di Banca Generali Le opportunità dei mercati, la visione del mondo, le soluzioni concrete. Questi i temi dell’incontro con Jp Morgan Am di Donato Parete

come può approcciarsi ai mercati? Qual è il giusto “market timing” (tempo di entrata, ndr)? Una verità assoluta non esiste, «certo - continua Aurilia - la visione deve essere globale. Può essere interessante acquistare obbligazioni corporate e “credere” nei paesi emergenti. Non va nemmeno sottovalutato un prodotto “global income”: una selezione di titoli che mira a individuare quelli più attraenti, sui quali si ripongono forti convinzioni in base alla loro capacità di generare un flusso periodico di reddito e all’essere convenienti rispetto agli standard storici. La gestione

è condotta con un metodo dinamico. In un contesto dominato da bassi rendimenti nominali, dove è l’alpha a creare la differenza e dove la scelta degli asset è il fattore più rilevante, questo criterio diventa una necessità imprescindibile».

"LA GENTE PENSA DI EVITARE IL RISCHIO RESTANDO FUORI DAI MERCATI. LA VERITÀ È CHE IL PROPRIO DENARO CORRE UN RISCHIO MAGGIORE SE ESCE DAI MERCATI QUANDO NON SI GUADAGNA" DAVID KELLY, CHIEF GLOBAL STRATEGIEST, JP MORGAN FUNDS

10 ABRUZZOMAGAZINE LUGLIO/AGOSTO 2013



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EVENTI

L’apertura del convegno

Brunello Cucinelli Imprenditore umbro

Massimo Folador Scrittore

Notker Wolf Primate dei benedettini

Stimoli dalla Regola benedettina i è volato alto all’auditorium dell’Università d’Annunzio di Chieti, dove si è tenuto il convegno “Economia e valori - stimoli dalla Regola di San Benedetto”, organizzato dall’associazione culturale San Benedetto di Pescara. L’elenco dei relatori comprendeva, tra gli altri, il primate dei benedettini padre Notker Wolf, l’imprenditore umbro Brunello Cucinelli e il manager Fiat Paolo Pierangelo. A moderare l’incontro c’era lo scrittore Massimo Folador. «In questa crisi - ha esordito Wolf - c’è una grande chance: non guardare ai soldi, ma mettere l’uomo al centro poiché ogni individuo ha un valore. Per uscire da questa situazione ci vuole un cambio di mentalità: è così importante avere tanti cellulari e tante automobili? Se cerchiamo solo il lusso consumistico non saremo mai contenti. Dobbiamo ritrovare la gioia di stare con gli altri». L’abate si è poi soffermato sull’importanza del lavoro: «Abbiamo bisogno del lavoro per sapere chi siamo. Il lavoro non cade dal cielo ma occorre essere flessibili, se uno non lavora diventa pigro e pensa cosa vacue. San Benedetto ha scandito la Regola per ogni ora della giornata». Cucinelli ha citato i suoi modelli: «Marco Aurelio, San Francesco, San Benedetto: sono partito da queste basi e le ho integrate con lunghe chiacchierate al bar del paese, dove

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L’appuntamento per le imprese è stato organizzato dall’associazione San Benedetto, presieduta da Gianfranco Di Blasio… di Fabrizio Santamaita

si discuteva di tutto. Il risultato è un’azienda nella quale si sta bene innanzitutto da un punto di vista estetico, perché lavorare in un bel posto aiuta a stare meglio. E poi alle 17.30 tutti a casa, perché bisogna passare del tempo in famiglia». Sulla contingenza attuale l’imprenditore umbro ha affermato: «La crisi di oggi è una crisi di civiltà: bisogna ridare dignità economica e morale al lavoro, rallentare le nostre vite, ritrovare tempo per noi stessi e creare una nuova forma di capitalismo, fatto non solo di studi scientifici ma anche di umanesimo». Pierangelo ha sottolineato che «la pressione in un’azienda come Fiat è forte e talvolta emerge il contrasto tra la passione per il lavoro e le leggi crudeli del profitto. Da noi ci sono centomila dipendenti, in un posto così ogni lavoratore può essere sostituito senza problemi. Per motivare gli individui in un contesto simile ci

vogliono l’umiltà di ascoltare tutti - perché ogni idea ha un suo valore - e la voglia di valorizzare le persone, perché ognuno ha un talento. E poi tanta fiducia in ciascuno e la responsabilità di delegare ad altri». Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di padre Natale Brescianini (priore dell’eremo di Monte Giove), padre Cassian Folsom (priore del monastero San Benedetto di Norcia), Alfredo Castiglione (assessore regionale allo Sviluppo economico), Umberto Coccia (segretario regionale della Cisl), Giuseppe D’Alessandro (vicepresidente regionale di Confcooperative), Luigi Di Giosaffatte (direttore generale di Confindustria Pescara), Ernesto Petricca (direttore dell’Api per Pescara e Chieti) e Giuseppe Ranalli (imprenditore e presidente Cdo Abruzzo Molise). «Con questo convegno - ha spiegato Gianfranco Di Blasio, presidente dell’associazione San Benedetto - abbiamo voluto proporre testimonianze di imprenditori e operatori finanziari che hanno realizzato e supportato imprese di successo, anche in tempi di crisi economica, utilizzando i principi e i valori della Regola benedettina, a dimostrazione dell’efficacia e sostenibilità; inoltre abbiamo inteso fornire ai giovani modelli imprenditoriali positivi, centrati sulla cura e lo sviluppo delle risorse umane, vere protagoniste del progresso e del successo economico delle imprese».

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EVENTI

LE GIORNATE ADRIATICHE DI DERMATOLOGIA Psoriasi e melanoma, due dei principali temi al centro dell’incontro che ha visto la partecipazione di professori e studiosi italiani e stranieri. La Clinica e l’Università d’Annunzio sono sempre più punto di riferimento per la dermatologia di Roberta Villini

revenzione e confronto interdisciplinare: queste le parole chiave delle tre giornate adriatiche dedicate alla dermatologia e alle patologie correlate. Il 6, 7, 8 giugno la sede teatina dell’università ha ospitato illustri studiosi di fama nazionale e internazionale. A organizzare l’incontro, con il contributo di Non Solo Meeting, società pescarese specializzata nell’organizzazione di congressi e convegni, il professor Paolo Amerio, direttore della Clinica Dermatologica presso l'Università d’Annunzio. Tra le patologie più dibattute, la psoriasi e il melanoma. L'iniziativa ha potuto contare sul supporto di Nicoletta Verì, presidente della V Commissione Consiliare permanente, che ha definito la tre giorni «un contributo alla conoscenza, prevenzione e cura di tutte le patologie dermatologiche». Riuscire a organizzare eventi di studio come questo, con la partecipazione di esperti di fama mondiale, rappresenta un beneficio sociale e sanitario importante per la nostra regione, come ha sottolineato il rettore Carmine Di Ilio. La clinica dermatologica di Chieti è senz'altro un punto di riferimento, di eccellenza: per curarsi qui giungono pazienti anche da altre

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Nella foto il professore Paolo Amerio, direttore della Clinica Dermatologica di Chieti, promotore dell’iniziativa che si ripete da anni e che riesce a portare e raccogliere in Abruzzo numerosi esperti, anche di fama internazionale. A organizzare il convegno Non Solo Meeting, azienda che opera da moto tempo nel settore eventi


EVENTI

regioni. «Prevenire significa vivere e, in un momento in cui si parla di risparmio, di piani di rientro, è un capitolo di grande rilevanza ha puntualizzato la Verì -». «La psoriasi - ha spiegato Amerio - è una malattia che riguarda il 3% della popolazione e con un forte impatto sociale. I pazienti psoriasici sono più a rischio obesità, infarto del miocardio ed eventi trombo-embolici: vanno trattati a trecentosessanta gradi, non solo dal punto di vista della pelle». La presenza, tra i relatori, di Mario Fulcheri, ordinario di Psicologia Clinica alla d'Annunzio, è dovuta al dibattito sull'impatto psicologico della malattia: è stato dimostrato che i pazienti con psoriasi, per una buona percentuale, sono colpiti anche da depressione e da ansia, che inducono un aggravamento della malattia. Per quanto riguarda le cure, Amerio ha parlato di importanti novità: «Le nuove terapie vanno utilizzate in maniera cronica per evitare la recidiva. I farmaci biologici, in particolare, hanno rivoluzionato l'approccio medico al paziente affetto da psoriasi». Il melanoma è invece uno dei tumori più importanti in assoluto: il secondo nell'uomo e il terzo nella donna. Nonostante rappresenti il 4% di tutti i tumori della pelle, è causa del 75% di mortalità, con un impatto sociale, economico e sanitario rilevante. «La parola d'ordine rimane sempre prevenzione. È importante - ha sottolineato il professore Amerio - rendersi conto che il sole preso in una certa maniera fa male, che l'abbronzatura è un “must” sociale da evitare. Fondamentale è l'autocontrollo: il melanoma insorge su zone visibili, può essere preso in tempo tenendo d'occhio le modificazioni di forma, colore, dimensioni, asimmetrie dei bordi dei nei».

Sopra un’immagine dell’apertura dei lavori. Da sinistra, fotografati insieme, il professore Paolo Amerio, direttore della Clinica Dermatologica di Chieti, Carmine Di Ilio, rettore dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, e Nicoletta Verì, presidente della V Commissione Consiliare Regionale permanente. Ai loro interventi sono succedute le relazioni tecniche di medici ed esperti di dermatologia provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Riuscire a organizzare e ospitare eventi di studio come questo rappresenta sicuramente un beneficio sociale e sanitario importante per la nostra intera regione

PREVENIRE SIGNIFICA PRIMA DI TUTTO VIVERE E IN UN MOMENTO COME QUESTO È UN CAPITOLO DI GRANDE RILEVANZA LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 65



ABRUZZO MAGAZINE CON SALE

S.a.l.e. fa decollare Pasta Planet

Filiberto Mastrangelo, medico e odontoiatra e produttore vitivinicolo, è alla guida di S.a.l.e. acronimo di sviluppo, ambiente, lavoro ed etica. L’associazione è un vivo incubatore di idee e progetti

È in programma dal 26 al 28 luglio, a Pescara, l’evento ideato dall’associazione. Un percorso di scoperta di una vera e propria nostra eccellenza agroalimentare... di Monica Di Pillo

rimi nel mondo! Un’esortazione, una speranza, una vocazione... In questo caso una bella realtà. È così che la zelante associazione S.a.l.e., guidata da Filiberto Mastrangelo, medico e odontoiatra e produttore vitivinicolo, da vero e proprio laboratorio di idee è riuscita a donare al territorio abruzzese quello che già si preannuncia essere un grande evento: il Pasta Planet. Una tre giorni, che da venerdì 26 a domenica 28 luglio, allieterà nel Porto Turistico Marina di Pescara, nello spazio espositivo del padiglione ex Cofa, tutti i partecipanti guidandoli in un percorso sensoriale affascinante e innovativo. «L’evento, che - spiega Mastrangelo - quest’anno debutta con l’edizione zero, è inserito nell’ambito della rassegna Mediterranea, ed è un format donato da S.a.l.e. al territorio, grazie al sostegno e alla collaborazione preziosa di tanti partner che ci hanno creduto e hanno deciso di investirci: in primis la Camera di Commercio di Pescara e il Polo dello sviluppo agroalimentare Agire, sponsor della manifestazione». Il carnet degli eventi è ampio e spazia dalla tavola rotonda “Le sfide della filiera del

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grano e della pasta in Italia e nel mondo”, fino al Pasta Kids, dove mamme e bambini si diletteranno alla scoperta di tutta la filiera del grano sotto la sapiente guida di numerosi chef ed esperti dell’agroalimentare. Ma il momento clou è sicuramente rappresentato dagli ShowCooking, che terranno banco dalle ore venti fino alla mezzanotte, quando il calore dei fornelli infiammerà gli spettatori, i cui palati potranno esse deliziati con degustazioni a tema, create al momento dai più grandi nomi della cucina italiana. «I dati raccolti nel terzo Rapporto Eurispes - continua Mastrangelo - mostrano un’Italia fatta di eccellenze che il mondo ci invidia e bisogna ripartire proprio da qui, chiedendoci in cosa siamo bravi. Scopriremo così, che tutto il mondo invidia i nostri paesaggi, l’arte, la moda, il made in Italy, in una parola: la nostra qualità della vita. Possiamo creare finalmente un brand “Abruzzo Quality of Life”, con cui veicolare il nostro territorio fatto di eccellenze. Ripartiamo, quindi, dalla pasta, vero patrimonio ancora incontaminato della nostra regione, simbolo internazionale del made in Italy e della dieta mediterranea nel mondo e facciamolo divenire la autentica locomotiva d’Abruzzo».

L’abruzzo esporta in tutto il mondo la qualitá della pasta con marchi conosciuti ovunque e mai veramente legati al territorio LUGLIO/AGOSTO 2013 ABRUZZOMAGAZINE 13


ASSOCIAZIONI

ILLUSTRAZIONE DANIELE MARSILI - ABRUZZO MAGAZINE

Per i giovani si puó davvero fare qualcosa Da tre anni l’associazione Crealavorogiovani è riferimento per le nuove generazioni: incontri, percorsi formativi, laboratori e molte altre iniziative… di Andrea Beato

l tasso di disoccupazione per il target 15-24 anni ha raggiunto livelli record. Da più parti si levano voci a favore di un celere intervento per porre rimedio al problema. In realtà poco si sta facendo fino a questo momento. Qualcosa invece si muove in ambito locale e no profit. L’associazione Crealavorogiovani, proprio nel mese di giugno, ha tagliato il traguardo del suo terzo anno di vita. Incontriamo il presidente Claudio Bonasia per un resoconto delle attività portate avanti fino adesso e capire quali sono, invece, le novità che bollono in pentola. «Nelle prime fasi, su-

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CLAUDIO BONASIA, PRESIDENTE E TRA I FONDATORI DI CREALAVOROGIOVANI

bito dopo la costituzione - afferma Bonasia - ci siamo concentrati sulla divulgazione e visibilità del mercato del lavoro e delle sue prospettive. Sono stati organizzati numerosi appuntamenti, oltre una trentina, con gli studenti delle scuole superiori in tutta la regione. La logica è stata quella della testimonianza in aula d’imprenditori, manager, quadri e professional che hanno suscitato coinvolgimento e interesse nei ragazzi, raccontando i propri inizi, le difficoltà, le modalità per superarle… Lo step successivo ha visto aggiungersi i cicli di formazione, iniziati con il professore Mario Collevecchio, e l’avvio del laboratorio di valutazione del potenziale con

CONTRIBUTO CORALE

FLORIO CORNELI, VICEPRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE CREALAVOROGIOVANI

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Nel nome di Crealavorogiovani è già riassunta la sua mission. La realtà ha visto crescere, con regolarità, le adesioni. «Un grazie - commenta il presidente Claudio Bonasia - va a tutti gli associati, alle persone che hanno messo a disposizione il loro tempo, ai ragazzi, alle istituzioni con le quali è stato possibile costruire progetti concreti. Un riconoscimento particolare va a Tina Di Scisciola, che ha saputo svolgere il ruolo di tesoriere con precisione e puntualità, e alle figure che si sono avvicendate nella segreteria, in particolare Giorgia Mazzotta. L’ospitalità, il sostegno e il supporto di Federmanager Abruzzo e Molise, del suo presidente Florio Corneli, sono risultati decisivi per lo svolgimento delle attività. Infine gratitudine ad Antonella Allegrino, che ci ha ospitato nella sua trasmissione in onda sull’emittente Tvq».




ASSOCIAZIONI

Federica Nobilio e altri psicologi volontari». Di pari passo sono stati sviluppati corsi per riparatori di computer (con i docenti Kishore Varghese e Luca Gentile) e per venditori (affidato a Damiano De Cristofaro). Come costante del triennio considerato, va citato il progetto “Impresa in accademia”, in partnership con Confindustria Pescara: «Per gli universitari è stato impostato il workshop “Realizza i tuoi

sogni” e il laboratorio “Life project”. Non è mai mancato lo sviluppo di pubbliche relazioni con le istituzioni presenti sul territorio, partecipando a iniziative della Provincia di Pescara e dei centri per l’impiego. Abbiamo potenziato la presenza su web e social network. Il nostro gruppo su Linkedin conta diversi iscritti e la pagina Facebook viene costantemente aggiornata. Adesso - continua il presidente - sono in

fase di lancio nuovi percorsi: sicuramente uno sul turismo, uno per operatori logistici con Vinicio Labricciosa e Mauro Di Domizio dell’azienda Fater e, infine, uno per lo sviluppo delle abilità personali (comunicazione, memoring, lettura veloce, tecniche di creatività…). Siamo una goccia nell’oceano - chiosa Bonasia - ma cerchiamo di tenere accesa una fiammella importante in una notte buia».

DOCENTI E RAGAZZI A CONFRONTO

APRIRE UNA PORTA SUL COMPLESSO MONDO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, CONOSCIUTO POCO SOPRATTUTTO DAI PIÙ GIOVANI

Mario Collevecchio, una lunga esperienza nella pubblica amministrazione con ruoli di alto profilo, è il docente del corso sulle attività amministrative degli enti locali. Dedicato a diplomandi delle scuole superiori, le lezioni vengono tenute in aula e si affrontano aspetti teorici ma, soprattutto, pratici. Giochi, quiz sono sottoposti ai ragazzi come formule di apprendimento.

PASSIONE, UMILTÀ E DETERMINAZIONE SONO I TRE PRINCIPALI FATTORI ALLA BASE PER POTER RAGGIUNGERE QUALSIASI OBIETTIVO

Luca Gentile, responsabile informatico di Citra Vini, e Kishore Varghese, planning manager di Bentel Security, sono i responsabili del corso per riparatori di computer. Un programma molto orientato sul “learning by doing” (imparare facendo, ndr), che abbraccia non solo l’aspetto hardware, ma anche quello software dei pc. Formare dei piccoli imprenditori è lo scopo finale.

L’ENERGIA VIENE DAI CORSISTI, IN UN PROCESSO DI OSMOSI DOVE AVVIENE UNO SCAMBIO ALLA PARI TRA DOCENTI E RAGAZZI

Damiano De Cristofaro, coach, trainer, consulente di direzione, è alla guida del corso per venditori. Quest’ultima è una figura professionale essenziale per qualsiasi azienda, spesso non presa nella giusta considerazione. Occorre una formazione mirata per apprendere determinate tecniche che possono fare la differenza e risultare determinanti in una trattativa commerciale.

Da sinistra Ludovica Domenicone e Francesca Recchia, studentesse dell’istituto Tito Acerbo di Pescara

Da sinistra Alessandro Turris e Loris Sorrentino, due dei partecipanti al corso per riparatori di computer

Da sinistra Umberto Di Fabio, Marco Savini e Marco Sottanella che hanno frequentato il corso per venditori

«Duecentocinquanta slide distribuite, lezioni interessanti, esercitazione divertenti e utili per assimilare le nozioni. L’esame finale, prova che ci ha permesso di conseguire l’attestato».

«Questi progetti rappresentano una vera possibilità di aprirsi una nuova strada, trovare un lavoro gratificante, andando magari ad assecondare una passione che ci accompagna fin da bambini».

«Non solo un percorso per imparare ad essere venditori, in realtà molto di più. Gli incontri hanno saputo tirare fuori il meglio di ognuno di noi, aumentare le nostre potenzialità e capacità».

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COACHING

IN UNA SQUADRA È LA SOMMA CHE FA LA DIFFERENZA Costruire un team davvero produttivo è un’operazione molto complessa, che deve seguire regole ben precise. Ecco quali… di Daniele Litterio

opo aver preso consapevolezza, nei precedenti numeri di Abruzzo Magazine, di quanto il lavoro in team possa incidere positivamente sulla produttività, il mondo aziendale ormai da anni studia e si rivolge al mondo sportivo per acquisire metodi e criteri per incrementare la capacità di lavorare in squadra delle risorse umane a propria disposizione, tant’è che ormai costituisce requisito preferenziale nei curriculum aver praticato sport di squadra. Questo perché la predisposizione alla collaborazione, al confronto, al conseguimento di obiettivi comuni è una forma mentis che si costruisce col tempo e l’esperienza sportiva regala un’abilità eccellente in questo senso. In particolare, i vantaggi del lavoro in team risultano essere: proposte creative; la condivisione delle decisioni aumenta il livello di fiducia interpersonale; l’apporto di competenze distinte risulta vincente nell’affrontare problemi apparentemente insuperabili; incrementa il flusso di comunicazione e di collaborazione all’interno dell’azienda; attiva nuovi sistemi di comunicazione che influenzano un processo continuo di problem solving. Come si costruisce un team efficace? È necessario innanzitutto avere consapevolezza chiara di cosa si intende per team: un gruppo ristretto di persone con competenze complementari, le quali si impegnano per raggiungere uno scopo comune rispetto al quale si ritengono mutualmente responsabili. Per completare la loro mission si appoggiano gli uni agli altri; il team prende decisioni che riflettono il know-how e l’esperienza individuali. Superata la vecchia concezione dopolavoristica che un team funzionale lo si costruisce con cene, feste

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e calcetti aziendali, risulta assolutamente efficace costruire un percorso basato sui seguenti valori: fiducia, confronto, mutua responsabilità, impegno, risultato. Ognuno di questi passaggi, sia chiaro, richiede investimento di tempo, ossia va costruito con attenzione. L’errore più grave è ritenere che sia sufficiente mettere insieme le persone ed elencar loro tali valori e l’obiettivo perché il team possa risultare produttivo. Occorre ricordare che dentro ogni membro c’è una persona e che ogni persona va coinvolta nel progetto. Un team leader, o ancor meglio un coach, sono indispensabili nella fase di formazione del team e ne determinano l’efficacia. Tenendo ben presenti questi parametri è possibile anche analizzare e individuare dove può nascere una disfunzione; ossia controllare costantemente tali parametri per individuare l’anello debole. Tutto ciò ricordando che l’anello debole può anche essere rappresentato dal team leader o da uno dei componenti e che, in estrema ratio, essi possono e devono essere sostituiti. Rimane sottinteso che l’abilità maggiore del team leader e del coach che accompagnano il percorso di costruzione è quella di far emergere le migliori risorse individuali e di attenuare le caratteristiche che possono generare conflitto.

Nella foto Daniele Litterio, abruzzese, esperto coach professionista con certificazione Master practitioner Pnl, rilasciata da Nlp Italy, l’unica scuola per coach italiana ad essere abilitata Pnl (Programmazione neurolinguistica) direttamente dal suo creatore Richard Bandler. Ha conseguito, tra gli altri, master in Coaching sportivo presso la Ekis e master in Allenamento mentale per gli sportivi alla Hrd. Info@coachabruzzo.it

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NALE GALGAN OD AZIO AN

TÀ QUALI LA EL

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Il Gruppo Galgano presenta

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25ª CAMPAGNA NAZIONALE QUALITÀ E INNOVAZIONE “NOI CI SIAMO” nell’ambito della Diciannovesima Settimana Europea della Qualità novembre 2013 e invita Aziende Pubbliche e Private ad aderire alla Campagna Nazionale per testimoniare il ruolo strategico di Qualità e Innovazione a beneficio del Sistema Paese

Perché

celebrare insieme

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COACHING

Alessandro Maturo fotografato insieme a Jack Canfield

CHI È MATURO Alessandro Maturo è avvocato e fondatore della società di formazione Success Strategies, dove è ceo, trainer e coach del successo. È certificato a livello internazionale come trainer di Pnl dalla Society of Nlp di Richard Bandler (cocreatore della Pnl) e John LaValle; Success Trainer, dal Canfield Training Group di Jack Canfield; Universal Tao Instructor, dall’Universal Tao Center del Maestro Mantak Chia. Success Strategies forma aziende, professionisti e privati su principi e strategie di successo, apprendimento rapido Pnl., vendita, marketing, creatività.

SCOPO, VISIONE E VALORI. I SEGRETI DELLE PERSONE CHE CONOSCONO IL SUCCESSO L’obiettivo è avere una vision chiara nella propria vita e portarla alla completa realizzazione... di Alessandro Maturo

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egli anni in cui ho studiato negli Usa ho avuto modo di frequentare alcune tra le maggiori personalità di successo nel campo della formazione. Tra queste spicca Jack Canfield, autore di più di ottanta libri, che hanno venduto cinquecento milioni di copie in tutto il mondo. Mi ha colpito molto una sua frase: «Tutti abbiamo uno scopo nella vita. Riconoscere, identificare e onorare questo scopo è l’operazione più importante che le persone di successo compiono». Lo scopo di Jack è aiutare le persone a vivere con successo il proprio scopo, in un contesto di amore e gioia. La prima domanda che mi è venuta è stata allora: qual è il mio scopo? Ho sempre avuto una passione, la crescita personale, sviluppare il pieno potenziale umano. Molte persone pensano che la vita non abbia scopo. Tutti hanno presente il bambino piccolo che gioca a calcio con i grandi, dribbla tutti e fa goal. Un talento naturale. Non esistono due fiori uguali, non esistono due esseri umani uguali. Ogni persona che esiste è unica e irripetibile. Ogni persona che esiste ha uno scopo nella vita, riconoscerlo e onorarlo è l’operazione più importante che le persone di successo compiono. Se le per-

sone o le aziende non conoscono i propri valori e il proprio scopo, non sanno dove stanno andando. Bill Gates ha scoperto presto il suo scopo e con questo in mente ha sviluppato la sua vision: un computer su ogni scrivania, in ogni casa, con un software Microsoft in ciascuno. Quella visione si è realizzata. Sono stato nel campo legale per quattordici anni (due come praticante, tre come dottorando di ricerca, nove come avvocato). Scoperto il mio vero scopo e ottenuti ottimi successi e soddisfazioni dalla professione, ho deciso di seguire la mia passione. Ho fondato la società di formazione Success Strategies, Strategie per il Successo (www.strategieperilsuccesso.com). Aiutiamo le persone e le aziende a comprendere lo scopo della propria vita, a stabilire e realizzare gli obiettivi e a lavorare in armonia, pace e autenticità. Lo scopo della vita è vivere una vita nello scopo, dice Jack Canfield. Quando viviamo nello scopo, siamo felici: il nostro sistema di guida interno è la gioia. Quando proviamo gioia siamo sulla strada giusta, quando non proviamo gioia, non siamo nel nostro scopo. Quando siamo nel nostro scopo, sembra che tutti i punti della nostra vita si ricongiungano e abbiano un ordine, costruendo un disegno. Prima di allora, sono

solo punti. Come disse Steve Jobs in un famoso discorso tenuto all’Università di Stanford: «Puoi ricollegare i puntini solo dopo aver vissuto, non prima». Chiarire il proprio scopo e vivere in esso è l’operazione più importante che le persone e le aziende di successo compiono ed è il segreto della vera felicità e del successo nella nostra vita. ®

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CORSI BASE ED AVANZATI PER ADULTI E BAMBINI

WINDSURFING Trovare l’equilibrio sulla tavola. Orientare la vela nella giusta direzione. Sfruttare la forza propulsiva del vento e assaporare la brezza marina. Sensazioni ed emozioni che solo questo sport può offrire. Uno sport accessibile a tutti, divertente, dinamico e fondamentale per la coordinazione.

NUOTO Vivere senza segreti il mare, affrontarlo in totale sicurezza grazie ad una preparazione completa e professionale. Solo così è possibile godere delle meraviglie che offre il mondo acquatico, sia in superficie che alle varie profondità. Valutare i rischi presenti, avere il pieno controllo del proprio corpo.

APNEA Ritrovarsi a contatto con il mare, sfruttando solo le proprie risorse fisiche e mentali. Un tornare alle origini attraverso una profonda riscoperta personale.

SUP Stand up paddling, ovvero pagaiare in piedi sulla tavola, con la possibilità di praticare questa disciplina in qualsiasi specchio d’acqua. Surfando onde anche piccole o facendo cruising lungo la costa, rappresenta il migliore allenamento per mantenersi in forma e rinforzarsi in modo armonico.

*Per i corsisti e i genitori prova gratuita con il Sup. Costi personalizzati e orari flessibili. LEGA NAVALE ITALIANA

ISTRUTTORE FEDERALE FIV ISTRUTTORE DI NUOTO - ISTRUTTORE DI APNEA E SUBACQUEA (C.M.A.S.) DAVID REMIGIO • TELEFONO 335.1368762 • INFO@DAVIDREMIGIO.IT

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SPECIALE ESTATE MADE IN ABRUZZO 2013

Continuare a tenersi in forma in estate grazie alla nuova linea a cavi liberi Physiocable per allenamento funzionale, sviluppata dall’azienda Teca di Ortona (Chieti). Otto multistazioni a ingombro ridotto, che consentono un doppio e simultaneo training e una varietà illimitata di movimento, per migliorare capacità

di coordinamento e resistenza muscolare. Physiocable offre totale libertà e versatilità, permettendo innumerevoli varianti di allenamento ed esercizi multipli e assicurando un lavoro completo su tutta la muscolatura. È disponibile nelle PER ESCURSIONI AL SOLE E ALL’ARIA APERTA LA GENIO GREEN SPARK È IL MEZZO GIUSTO. BICI ELETTRICA CON PEDALATA ASSISTITA, PIEGHEVOLE, IN LEGA SPECIALE DI ALLUMINIO, È DISTRIBUITA LOCALMENTE DA ECOCITYCAR, AZIENDA

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3 versioni Fit, Med e Sport e riesce a rispondere a tutte le esigenze di centri fitness, studi di personal training, centri di fisioterapia e di preparazione atletica. (www.tecafitness.com)

DI SAN GIOVANNI TEATINO (CHIETI), SPECIALIZZATA NELL’ECOMOBILITÀ. (WWW.ECOCITYCAR.IT)


BARCHE A VELA - BARCHE A MOTORE - CATAMARANI

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Your Best Days Ever


SPECIALE ESTATE MADE IN ABRUZZO 2013

Un processo artigianale per una bevanda che si esalta con il gran caldo. Andiamo nel teramano, nel comune di Notaresco, con il microbirrificio Opperbacco e la sua 4punto7. Un prodotto che non ti stanca mai, dal colore oro carico, caratterizzato dall’impiego del malto monaco e dei luppoli aromatici americani ed europei. Regala all’assaggio numerose sfumature che permangono in bocca per molti minuti. Adatto per ogni occasione, è come la musica Blues: ti emoziona con pochi e semplici accordi. (www.opperbacco.it)

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6 Forse è il cibo più consumato in estate. Per chi è amante della buona pizza non può non fare un salto da Don Franchino, a Castelnuovo Vomano (Teramo). Tantissime specialità e varietà preparate dal maestro Franco Cardelli, apprezzato anche dal critico Vittorio Sgarbi e dallo chef Heinz Beck. (www.donfranchino.it)

Il Pecorino Feudo Antico 2012 è un vino di grande carattere, che si distingue per la struttura gustativa, elegante, con delicate note speziate e la buona longevità. Ideale per essere degustato nel corso di una leggera cena estiva, ha appena vinto la medaglia d’oro al concorso Sélections Mondiales des Vins Canada. (www.feudoantico.it)

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Non solo paesaggi, anche edifici, monumenti e strutture inserite nella bellezza della natura

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lassificare la pittura del maestro Vittorio Verderosa, inglobarla all’interno di confini e canoni precisi, ricercare eventuali influenze, assonanze, è un esercizio che in questo caso può essere omesso. L’artista, irpino di nascita ma ormai residente da molti anni a Pescara, ha trovato un suo personale e originale percorso, composto di coerenza esemplare, impegno assoluto e forte indipendenza. Alla base un linguaggio le cui radici trovano continua linfa in un vero e proprio nutrimento culturale. Quando deve prepararsi per una mostra, è capace di lavorare fino a quindici ore al giorno. Questo ne fa capire la coscienza e serietà di grande artista-lavoratore. La sua azione si compie nell’area della rivelazione, attraverso gli strumenti e i mezzi tradizionali dell’immagine, ma con aspetti e significati nuovi e avvolgenti. I paesaggi racchiusi in un’atmosfera tipicamente mediterranea, la squisitezza e vivacità dei voli di colore, la capacità di catturare la luce in tutti i suoi frammenti di tempo e introdurla, quasi materializzandola, nei dipinti, con accordi e vibrazioni magistralmente mixati, lo pongono su un prestigioso e unico scranno della pittura moderna.

L’ARTE DI VITTORIO VERDEROSA Il maestro Vittorio Verderosa

Gli oggetti sono raccontati con colori e sfumature cromatiche, a seconda della sensibilità dell’artista

Scopriamo lo stile e le opere del pittore, pescarese di adozione, molto stimato da pubblico e critica… di Andrea Beato



C HI HA DETTO CHE SE NASCI TONDO

NON PUOI DIVENTARE QUADRATO

Diventa tester dello Spaghetto Quadrato

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