Maggio Giugno 2013 v. 5 # 3
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Speciale
Se lo sport fa bene alla salute
Con gli occhi delle donne
La libertà è una lampada frontale Parola di X.RUNNERs
E tu per chi corri? 18/04/2013 12.25.46
X.RUN
Storie di corsa
2013 maggio / giugno [v. 05 # 03] volume 5, numero 3
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La ricerca della felicità
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« TROVARE UN ATTIMO PERFETTO IN CUI SIAMO AL CENTRO DELLA NOSTRA VITA »
i hanno chiesto quale senso abbia continuare a pubblicare un oggetto come il nostro X.RUN. Me lo ha chiesto un amico, non c’era polemica né animosità. È una persona che vive nel mondo dell’editoria e conosce i meccanismi della crisi che sta portando tante prestigiose riviste a chiudere i battenti o a cercare una nuova vita digitale. Gli ho risposto che noi abbiamo un compito (il marketing direbbe una mission) dare voce ad una comunità che esiste trasversalmente alla nostra società: il popolo dei corridori. Sono molte le persone che una o più volte alla settimana si allacciano le scarpette ed escono. Sono spinte da mille motivi diversi. Lo fanno all’alba o dopo il tramonto, da soli o in compagnia, in città o in natura, ma tutti hanno un unico scopo finale: la ricerca della felicità. Correre può servire a modellare il proprio corpo o la propria volontà. Correre è un modo di socializzare. Correre è un modo di esprimersi. Correre è un modo di ritagliare del tempo per se stessi. Correre è un modo per perseguire il proprio benessere, che è la felicità del momento. Un filosofo potrebbe eccepire. La Felicità è molto di più, un concetto alto, fatto di valori universali cui dedicare la vita. Ma noi che combattiamo ogni giorno in ufficio, a casa, nel traffico, abbiamo un’idea più semplice della felicità. Per noi la felicità è una bolla in cui le pressioni esterne svaniscono, il rumore si attenua, e troviamo un attimo perfetto in cui siamo al centro della nostra vita. E la corsa può essere tutto questo: stare bene; godersi un momento di serenità; la sospensione delle pressioni. Allora al mio amico che chiedeva come mai non ci fosse una rubrica con i consigli del tecnico, una sezione che parlasse di come iniziare, una pagina con le avvertenze del medico, ho risposto che non abbiamo nulla da insegnare. Siamo il sistema nervoso attraverso il quale il popolo che corre scambia FRANZ ROSSI sensazioni, consigli, emozioni, dolori, piaceri. Editore X.RUN E noi di X.RUN siamo orgogliosi di questo nostro ruolo.
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X.RUN La rivista è edita da Tribù Astratte s.c.ar.l. Sede legale: via Dante, 7 - 34122 - Trieste Redazione: via Viganò, 8 - 20124 - Milano Direttore responsabile Franco Faggiani
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4 La testata è stata registrata presso il Tribunale di Trieste nr. 1179 del 14/08/2008
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Stampa: INTIGRAF Senna Comasco (CO)
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INDICE
L’Editoriale 3 Editoriale La ricerca della felicità
COVER 10 Mettiamoci una X sopra di Franco Faggiani Dopo la prima timida apparizione nel 2010 gli X.RUNNERs si stanno trasformando in una bella realtà. Sono un gruppo trasversale, una specie di flash mob nel mondo dei corridori. E sono ben motivati a continuare a farlo... 6
22 PhotoGallery: X.RUN maggio / giugno 2013
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La strada della Felicità di Anna Montalbetti La nostra inviata fotografa alla Milano City Marathon ha colto una serie di attimi prima, durante e dopo la gara: eccoli rappresentati nella nostra photogallery.
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28 Unesco Cities Marathon: viaggio nel Tempo e nello Spazio di Franz Rossi Sempre tra gli X.RUNNERs, ma in una prima edizione della maratona che unisce Aquileia, Palmanova e Cividale del Friuli. Un viaggio speciale inseguendo il concetto di bellezza.
RUNNING 36 La corsa silenziosa dei ragazzi della luna di Franco Faggiani Incontriamo l’ideatore di un progetto che propone lo sport come modo di uscire dalla malattia. È l’esperimento di Nicola Pintus, psicologo specializzato nell’autismo.
42 Quando per esplorare il limite non è necessario correre le ultra di Jennifer Isella Jennifer ci trasmette l’entusiasmo che la porta a cercare di sconfiggere il proprio record superando tutti gli ostacoli, anche il diabete.
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48 Lo sport fa bene alla salute:
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Project D serve a dimostrarlo di Ivan Ferrario Lo sport inserito nella terapia di una delle più comuni alterazioni metaboliche dei nostri tempi: il diabete.
52 Una maratona andata e ritorno: sabato in kayak, domenica a piedi di Filippo Castiglia Solo ad un appassionato canoista poteva venire in mente di cimentarsi in questa sorta di duathlon fai-da-te. D’altronde aveva un motivo speciale per farlo....
58 Dalla Francia alla Slovenia, in bici attraverso l’Italia di Franz Rossi La storia di un record del mondo. Roberto Trotta, in bicicletta, attraversa l’Italia del Nord e già pensa a farlo nell’altro senso.
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66 Il trail è una cosa meravigliosa: una storia d’amore a lieto fine di Andrea Palma Andrea si cimenta nell’ultra trail e sceglie una gara di casa: il Marathon trail del lago di Como.
74 La peggiore 24ore della mia vita di Giorgio Cambiano Non tutte le ciambelle riescono con il buco. Così Giorgio dopo una serie di gare ritenta la 24-ore ma lo attendono una serie di problemi.
86 Là dove si infrangono i sogni di Mauro Ghirlanda È la cronaca di un ritiro. Con le cicatrici che lascia, nella consapevolezza di aver fatto la cosa giusta.
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92 Fuori dall’Uscio / Colonia:
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Ed in mezzo scorre il fiume di Stefano Medici Corriamo lungo una delle più antiche vie d’acqua europee. Il fascino tedesco di Colonia e dei suoi monumenti.
LOGOS 104 Anche gli atleti meditano… seppur “di corsa” di Andrea Busato Intervista a Maria Cristina Savoldi Bellavitis e Selene Calloni Williams, due dei quattro autori di Anche gli atleti meditano… seppur “di corsa”
108 Con gli occhi delle donne: Libertà è una lampada frontale di Stefania Visentini Zampini Dopo il primo articolo pubblicato nello scorso numero, Stefania trova la sua collocazione naturale nella sezione LOGOS con la sua rubrica fissa.
116 Instamatic Ficuzza Trail di Filippo Castiglia Ancora flash ma questa volta in forma poetica dal cuore della Sicilia.
118 Il cannolo
112 Il lessico del podista di Mauro Creatini Continua il nostro personale dizionario di termini “normali” imprestati al podismo e liberamente reinterpretati per noi da Mauro Creatini.
128 Recensioni 132 Autori 140 Photo Credits 141 Pagine Motivazionali
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V Indice
di Paolo Valenti Un altro racconto, questa volta decisamente surreale, di Paolo Valenti alle prese, questa volta, con le allucinazioni gastroculinarie in una 24 ore in pista.
mettiamoci sopra una
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Dal 2010 un gruppo colorato di corridori percorre le strade d’Italia e del mondo. Sono gli X.RUNNERs e propongono un modo diverso di fare comunità. Correre per gli altri oltre che per se stessi, correre per stare bene fisicamente e moralmente, correre per testimoniare che nella corsa c’è molto di più. 13
Scrivere storie di luoghi, cose e persone è, di fatto, il mio mestiere. Poi, quando si tratta di scrivere qualcosa, anche breve, che mi riguarda, vado in confusione (comunque, niente paura: non parlerò di me). Qui è un po’ la stessa cosa: scrivere degli X.RUNNERs, che sono ormai i componenti della mia “famiglia sportiva”, è mica facile. Da dove cominciare? Come concentrare tutto di tutti? Chi sentire? E se lascio fuori qualcuno? E se salto qualche passaggio cronologico? Il tutto poi, con l’elevato rischio di fare autocelebrazione, che è sempre una pessima cosa. Allora niente nomi (magari dimentico quelli importanti), date (non le ricordo tutte), prestazioni (sono tante). Eppoi perché gli X.RUNNERsnon sono una squadra né un club, con le loro regole. Anzi,
molti di loro fanno già parte di formazioni e di club veri e consolidati di cui sono spesso pure fondatori e presidenti. Ma poi si ritrovano anche a “correre”, in tutti i sensi, per i nostri colori. Così danno vitalità e carica, come detto, a una specie di famiglia, per quanto decisamente elastica, allargata, porte e finestre sempre spalancate, entrata (e uscita) libera. Sono ormai, in una parola del momento assai abusata, un movimento. Davvero senza guru, tesorieri, tessere e regole severe. Anzi, proprio senza neanche una regola. Un movimento non solo di gambe. Anche di cervelli. Di idee che a volte sembrano schizzare in giro freneticamente come le biglie d’acciaio del flipper ma che molte volte finiscono, per fortuna, col concretizzarsi. In promozione della corsa, certo, ma soprattutto con lo scopo di favorire lo stare insieme
C Mettiamoci una croce sopra...
testo di Franco Faggiani foto di Anna Montalbetti
“ IL CUORE DEL MARATONETA BATTE PIÙ FORTE Franz Rossi
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C Mettiamoci una croce sopra...
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X.RUN maggio / giugno 2013 L’ATTESA [WWW.XRUN.EU]
Nei momenti che precedono il via, è importante stare qualche attimo soli con se stessi, per ritrovare un equilibrio prima della maratona.
LO SPETTACOLO [WWW.XRUN.EU]
C Photo Gallery: la strada della felicità
La maratona è uno spettacolo. Per chi corre, per chi assiste, per chi all’interno della gara offre uno spettacolo nello spettacolo.
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X.RUN maggio / giugno 2013 FOCUS [WWW.XRUN.EU]
Per i Top Runner la gara è l’occasione per mettersi in mostra e dare una svolta alla propria vita professionale. Essere concentrati è fondamentale.
Photo Gallery di Anna Montalbetti
La strada della felicità
testo di Franz Rossi foto di Anna Montalbetti
42.195 mt ti separano dall’ obbiettivo E c’è una sola cosa da fare, quella per cui tutto è iniziato: correre
C Photo Gallery: la strada della felicità
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a maratona è la nostra strada verso la felicità. Lastricata di sogni, di buone intenzioni, di qualche lacrima e di tanta fatica. Decine di serate, dopo l’ufficio, passate ad allenarsi. Centinaia di chilometri corsi nella nebbia, con il freddo o la pioggia, rubando tempo alla famiglia o al sonno. Una tabella di allenamenti che diventa il tuo incubo e la tua mappa. Poi finalmente arriva il giorno della maratona e tutto finisce. Ci sono solo 42.195 metri che ti separano dal traguardo. E l’unica cosa che puoi fare è quella che ti riesce meglio, quella per la quale tutto è iniziato: correre. Intorno a te c’è una grande festa. È un momento di gioia pura, di voglia di stare insieme. Alla partenza c’è ancora qualche residuo di tensione, soprattutto per chi tenta il personale o per chi affronta la distanza per la prima volta. Entrambi sanno di dover sfidare l’ignoto. Entrambi cercano il proprio limite. Entrambi sono consapevoli che pagheranno un prezzo per quel traguardo. Ma possono attingere forza da chi li circonda. Dall’esperienza di quelli che vestono una maglia di una vecchia maratona e hanno il passo sicuro di chi c’è già stato. Dall’allegria di chi correrà solamente una parte della maratona e non ha altro pensiero che divertirsi. Dalla consapevolezza dei professionisti che sono qui oggi per guadagnarsi il pane. La felicità è a portata di mano. Che spari il cannone. Che il viaggio cominci.
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X.RUN maggio / giugno 2013 LA GIOIA DURANTE [WWW.XRUN.EU]
Se si vuole gioire durante la gara bisogna dimenticare il cronometro e godersi ogni passo. Fare festa con la gente e con i corridori...
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C Photo Gallery: la strada della felicità
LA GIOIA DOPO [WWW.XRUN.EU]
Chi ha un obbiettivo cronometrico riuscirà a godere solo dopo la gara. Il tempo tra la partenza e l’arrivo sarà una sofferenza dimenticata presto
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Parliamo di sport e malattia, iniziamo con i ragazzi della luna per arrivare a tre storie diverse di diabete e sport. La sezione Running continua con Roberto Trotta e il suo record mondiale. Poi tre aspetti diversi delle ultra distanze, il Marathon Trail del lago di Como, la 24 ore del Sole di Palermo e la cronaca di un ritiro al Morenic Trail
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“ C’È UNA CURA PER OGNI MALE, L’ACQUA SALATA: SUDORE, LACRIME O IL MARE Isak Dinesen
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R Una maratona andata e ritorno...
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“ CORRI SPESSO E A LUNGO, MA NON ANDARE MAI OLTRE LA TUA GIOIA DI CORRERE Julie Isphording
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in collaborazione con COMUNE DI MORGEX
COMUNE DI LA SALLE SEZIONI DI MORGEX E LA SALLE
tutte le associazioni sportive e di volontariato presenti sul territorio
2000 D+
Record 2012:
01:24:17.40
Il Licony Trail di 25 Km con il Granta Parey Tour di 39 km (Rhêmes-Notre-Dame, 22 giugno 2013) costituiscono il challenge:
“Le défi en amitié”
25 km 1300 D+
MORGEX 12-13 LUGLIO 2013
Per iscrizioni, regolamento e ulteriori informazioni:
www.comune.morgex.ao.it www.prolocomorgex.it infoline: 393.9308231
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“ SE VUOI UNA VITA FELICE DEDICALA AD UN OBBIETTIVO NON ALLE COSE O ALLA GENTE Albert Einstein 84
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Da oggi trovate in questa sezione Dal punto di vista delle donne, l’articolo di Stefania Visentini Zampini che diventerà un appuntamento fisso. Il cannolo, un racconto surreale di Paolo Valenti e l’intervista di Andrea Busato a due dei quattro autori del libro Anche gli atleti meditano completano l’offerta letteraria del mese.
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Intervista a Savoldi Bellavitis e Calloni Williams
Anche gli atleti meditano ...seppur “di corsa”
testo di Andrea Busato foto di Autori Vari
Vi chiedo intanto di aiutarmi a presentarvi. Maria Cristina, tu che nel libro costruisci il quadro narrativo, risulti un’organizzatrice di eventi, ma anche gemmologa e grande viaggiatrice. La corsa dici di averla scoperta “dopo” e il posto che ha preso nella tua vita dipende non dalle prestazioni ma dal vissuto che stai elaborando. La corsa è diventata parte di un tuo percorso di meditazione. Ho detto bene? Ci aiuti a capire meglio? Come scrivo nel libro, faccio sport da sempre, ma mi sono avvicinata alla corsa
Incontriamo due delle quattro persone che hanno contributo alla stesura del libro
L Intervista due per quattro
Porta ben tre firme, ma alla lettura i coautori si rivelano essere perfino quattro, una recente pubblicazione delle Edizioni Mediterranee che non mancherà di interessare i nostri lettori, inclini a cogliere dell’esperienza della corsa più l’aspetto motivazionale e interiore che il risultato inteso come prestazione. Anche gli atleti meditano… seppur “di corsa” è di fatto la confessione che Maria Cristina Savoldi Bellavitis ci offre sul suo accostamento alla pratica del running, accompagnata nel racconto dai contributi dei tre illustri compagni di viaggio Selene Calloni Williams, Andrea Re e, di fatto, anche Maurizio Dallocchio. Accettano il mio invito a presentarci brevemente la loro esperienza podistica ed editoriale le due “ragazze” del gruppo, aiutandomi a colmare almeno in parte il mio colpevole vuoto di “genere” dei numeri scorsi.
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“ 10 RIPETUTE IN SALITA
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-10. Buffi rivoli di acqua scendono a bordo strada -9. Le foglie rese viscide dalla pioggia non danno appoggi sicuri al piede -8. Un gruppo di ragazzini dalle rosse divise corre e chiacchiera -7. Il passo degli amici, sempre dietro all'inizio, sempre davanti alla fine -6. Freddo. Le gambe sembrano intorpidite -5. PerchĂŠ la luce del lampione sembra non illuminare il segno dei 100 metri? -4. Al ritorno non basta il tempo per rifiatare -3. Le mani adesso sono bollenti -2. PerchĂŠ la testa si stanca sempre un po' dopo il corpo? -1. La doccia bollente Finito.
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Instamatic
Ficuzza Trail Ficuzza Trail, nel bosco omonimo nel cuore della Sicilia un tempo, luogo di caccia di Ferdinando di Borbone. Ora le prede piÚ ambite sono le sensazioni della corsa in natura. lama di ombra taglia fette di prato con torte odorose. schive estremità artigliate mordono frammenti di agone il sole conforta le membra immote sulla linea del via scorre all’impazzata la via in discesa fino alla strada che fu ferrata pietre sbozzate a scalpello proteggono fianchi muschiosi del bosco plantule immerse nel fango scansano impronte immobili in liquidi sentieri passi malfermi tra ombre alterne a luci trasverse e viscide radici voci di arrivi sollecitano gli ultimi sorpassi
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In Giappone esiste una forma di letteratura chiamata haiku, i componimenti poetici costituiti da tre strofe di cinque, sette e cinque sillabe. La lingua italiana meno si presta a tale sintesi estrema ed alla rigida regola, anche se illustrissimi esempi potrebbero essere facilmente citati, ma tale tipo di componimento sembra ideale per le esigenze del blog (lettura immediata, accompagnata da un’immagine). Noi ci proviamo...
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Il lessico del podista
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TECNOLOGIA, sostantivo femminile [1] Elaborazione teorica e applicazione di procedure per la trasformazione di materie prime in prodotti finiti: t. chimica, metallurgica; estens. metodo, tecnica [2] Sistema di realizzazione, specie se applicato alla produzione industriale: in Italia c'è un ritardo nella t. elettronica
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L Il lessico del podista
La Corsa, come tutti gli sport, come tutti gli aspetti della vita, è stata oggetto di una notevole evoluzione tecnologica. Ma la tecnologia serve davvero? Scarpe: tecnologia pura. Disquisiamo sulla differenza di altezza dell’intersuola tra tallone ed avampiede. Oppure pro e contro del gel rispetto ad un complesso di piastre in carbonio per ammortizzare la rullata. E la suola che sembra di polistirolo e ti ritorna più energia? Il massimo sono le scarpe “minimaliste” cioè con poco o nulla di superfluo, che portano a correre come a piedi nudi. Caro Bikila, tu che hai vinto un oro olimpico correndo scalzo, saresti rimasto fregato come testimonial, al limite avresti potuto farti tatuare il logo sul piede! Calzoncini: servirebbero pagine per descrivere la differenza tra “kenyano” sgambato e ciclista aderente; tra “pirata” a 3/4 e leggins per l’inverno. E i livelli di compressione del tessuto? Avete visto i prezzi di quelle marche giapponesi e australiane con modelli diversi per comprimere il flessore dell’anca o il gluteo? Geniali! Ma comprimere la chiappa quanti secondi al km fa guadagnare? Maglie e canotte:tra la canotta superleggera che è come non averla e la maglia ipertermica che ti rende meno duro correre a febbraio, in mezzo c’è di tutto. A me fa impazzire quella maglia che trasforma il sudore in calore: dov’è la differenza con la tuta in acrilico che usavo per fare ginnastica alle elementari? Anche allora sudavo come un cammello e avevo caldo come ai tropici… Ma quello di high-tech per runners (e non solo) che mi fa uscire di testa è la web camera che vedo indossata anche in gara. Ma ci pensate? Uno che si fa una mezza, o anche un’ultra con una fascia elastica e una telecamerina appiccicata alla fronte. Cosa penserebbe di tutto ciò uno come Krupicka, che ad inizio carriera dormiva nei bagni pubblici la notte prima della gara e che nel sito è raffigurato mentre corre con solo i calzoncini e una collana di legno?
MAURO CREATINI Da qualche tempo, complice un insopprimibile desiderio di libertà e di semplicità, vive la corsa soprattutto sul fronte emozionale, tanto che spesso la fine dell’allenamento coincide, oltre che con lo stretching e la doccia, con lo scrivere una piccola poesia, un pensiero, per provare a fissare le sensazioni che la corsa gli regala.
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Recensione
LA SOTTILE LINEA TRA VIVERE E NON
Lo aspettavamo con ansia. Kilian Jornet Burgada ci ha abituato a condividere la sua passione per la corsa e la montagna attraverso i bellissimi video promossi e sostenuti dalla Salomon (il main sponsor dell’atleta spagnolo). Quando ha annunciato il suo progetto Summit of my Life, un progetto triennale che porterà Kilian a salire in tempo record le più alte montagne dei cinque continenti, aveva anche precisato che sarebbe uscito un video per ogni anno. Purtroppo la prima delle sue imprese ha avuto un epilogo drammatico e durante una delle due traversate del Monte Bianco, il suo compagno Stéphane Brosse è rimasto coinvolto nel cedimento di una cornice di ghiaccio ed è morto. Subito Kilian ha pubblicato un messaggio di cordoglio, rivolto soprattutto alla famiglia di Sté-
phane. Ma poi era stato molto vago sull’argomento, tanto da far supporre un certo distacco. Finalmente è uscito il fil A fine line (Una linea sottile) che racconta del primo anno di attività del progetto Summit of my Life, e che celebra l’amicizia tra i due uomini.
Dante «Fatti non foste...». Ma la ricerca di che cosa? Nel film c’è una frase che è la chiave di lettura di tutto. In realtà è la frase di chiusura del trailer dell’intero progetto. Kilian si chiede cosa ci spinga e ci unisca tutti nel perseguire la felicità. E la sua risposta è illuminante (seppure esposta con un punto interrogativo alla fine, perché KiMolto più di un’amicizia In realtà Stéphane era stato il lian sa di non poter dar lezioni a mito di Kilian, quando ancora nessuno) si chiede «Cosa cerbambino teneva nel diario di chiamo? Di essere vivi?» scuola la foto del fuoriclasse francese. Quindi avere lui come E finalmente il film compagno nel suo primo af- A fine line parla poco di corsa. facciarsi ad un’impresa montana Anche se questa permea la vita di era molto più che la celebrazione Kilian (e lo si vede), il film è incentrato sull’amore per la mondi un’amicizia. Kilian Jornet è davvero bravo. tagna. Sul rispetto per la Natura. Riflette su quello che fa, aggiunge Sul difficile rapporto Uomo/Monuno spessore umano all’impresa tagna. sportiva. Racconta della sua pe- È di poco tempo fa, a seguito renne ricerca, incarnando in que- della sfortunata edizione di un sto il mito di Ulisse celebrato da trail che ha visto molti con-
A fine line, di Kilian Jornet Burgada, regia di Sébastien Montaz-Rosset
Il film (che dura in tutto poco più di 50 minuti) va goduto. Così come vanno apprezzati i contenuti extra. Le testimonianze La prima scena ci mostra Kilian durante un test del lattato. Serve ad introdurre la straordinarietà dell’atleta. Da quel momento siamo condotti nel suo mondo attraverso i racconti delle persone che gli sono vicine: la madre (una figura fondamentale per lui), la sorella, e i suoi compagni di allenamento. Kilian parla in prima persona solo per raccontare dell’amico perduto in montagna. E per dare un senso a tutto ciò.
Per tutto il resto parlano le immagini. Il regista è Sébastien Montaz-Rosset che ci ha abituato ad assistere a scene formidabili. È un esperto di sport
outdoor, ha diretto moltissimi dei corti di Kilian e con Kilian condivide la passione per le attività all’aria aperta. Il film è stato scritto da Sébastien e Kilian. Ma quest’ultimo ha voluto mettere mano anche alla fase di montaggio (nel dvd sono presenti alcuni esempi). E questo la dice lunga sulla grande curiosità di questo ragazzo poco più che 24enne, capace di vincere tutto quello che c’era da vincere sia nel trail che nello sci-alpinismo, e di andare a cercare nuove sfide sui monti. Perché, come come dice lui stesso «Qualcuno ha detto che siamo i nostri sogni, e se non sogniamo non siamo più vivi» Il dvd è disponibile solo nella versione internazionale (un mix di linguaggi sottotitolati in inglese) sul sito www.summitsofmylife.com.
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V Recensione
correnti con problemi di ipotermia, una polemica sul fatto che i corti di Kilian inneggino ad una corsa al limite della pazzia: vederlo volteggiare sui nevai del Monte Bianco, spesso in pantaloncini corti e scarpette, è spettacolare ma diseducativo. A fine line, da questo punto di vista, rimette le cose al loro posto. L’uomo Jornet viene fuori diverso. Il freddo, la fatica, gli errori, entrano nella storia a pieno diritto. Kilian e i suoi compagni devono combattere con situazioni climatiche avverse, ma il racconto non vuole accentuare l’epicità dell’impresa, ma solo essere una fedele cronaca di cosa è successo. La morte di Stéphane Brosse è un evento accettato proprio in quanto fa emergere la nostra piccolezza (anche quella di Kilian) di fronte alla forza della Natura.
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“ IO NON SONO UN PACIFISTA IO SONO CONTRO LA GUERRA Gino Strada
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V Indice
Gli autori
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X.RUN maggio / giugno 2013 Come collaborare Per scrivere per noi, basta avere un’idea, voglia di scrivere e poi contattare la redazione di X.RUN scrivendo un’email all’indirizzo: redazione@xrun.eu
GIORGIO CAMBIANO PROFESSORE ED INGEGNERE NAVALE
FILIPPO CASTIGLIA BLOGGER DEL TRAIL
Classe ’62, pordenonese. Quando da bambino gli altri lo battevano in velocità, lui la buttava sulla resistenza, e da allora gli è rimasta. Poi gli è venuta anche la passione per la musica. Alle spalle una dozzina di maratone soddisfacenti, più altre sei da pace-maker e altro e non troppo indecoroso mezzofondo. Poi una serie di acciacchi fisici lo costringono a correre di meno: per un po’ si diverte lo stesso, ma adesso che la lotta contro i chiletti di troppo si fa sempre più dura sta cercando qualcosa di meno faticoso. Avrebbe trovato un altro sport che gli piace, il golf. Ma mentre questo lo respinge, il podismo non lo rivuole indietro. Alleva con passione Elena e Nicola, nel resto del tempo fa l’insegnante nel liceo che lo aveva visto studente.
Divide il suo tempo tra i banchi di scuola e la montagna. A dispetto della sua formazione, infatti, preferisce di gran lunga le alte vette al mare. Ha la rara fortuna di vivere a Palermo in prossimità di una riserva naturale per cui potete trovarlo spesso a correre tra i boschi - a qualsiasi ora del giorno (o della notte) - in compagnia della cagnetta Luna. Nel 1999 la sua prima maratona, alla quale hanno fatto seguito una settantina di altre maratone e ultra. Ha sempre cercato di conciliare la partecipazione alle gare con l’occasione di fare turismo. Ha abbracciato la corsa sulle lunghe distanze quando, preso atto della sua estrema lentezza ma discreta resistenza, ha capito che solo nelle ultra poteva togliersi la soddisfazione di acchiappare qualche risultato dignitoso. Fino al settembre 2010 poteva vantarsi di aver terminato tutte le gare. Poi il sofferto ritiro alla prima edizione del Tor des Geants, superata grazie anche allo sfottò della moglie Loredana. Da allora vive la corsa con più consapevolezza dei propri limiti. Due peculiarietà da maniaco podista: registra scrupolosamente tutti i chilometri percorsi (è prossimo ad eguagliare la lunghezza dell’equatore terrestre) e conserva gelosamente tutti i modelli (una trentina circa) di scarpe da running.
Aggiorna quando può un blog dove senza paura e senza vergogna racconta della corsa e del tango, due passioni che si praticano preferibilmente con scarpe diverse. Il raccontare degli effetti delle scarpe sopradette attraverso il blog (felipelcid.splinder.com), lo iniziò così per fissare un po’ le sensazioni proprio in occasione delle prime corse di lunga lena. Su invito di un amico che voleva compagnia per il suo terza Passatore, nel giro di 5 mesi, da arbitro di calcio e ottocentista a tempo perso si cimentò in una progressione travolgente: prima mezza la Roma Ostia, la maratona di Roma, la 50 di Romagna, la 100 del Passatore e già che c’era la Monza Resegone. Con quella rincorsa, continua a correre su ogni superficie possibile. Tornato in Sicilia i boschi che gli danno lavoro, diventano luogo di allenamento e lui li ripaga grazie all’impegno di alcuni appassionati contribuendo trasformarli in teatro del circuito del trail siciliano generoso di ambienti estremi ed affascinanti. Dalla pista alla pietre aguzze di un sentiero di montagna è convinto che la corsa sia un mezzo e non un fine, ma meglio non averlo troppo vicino l’ultimo 400 prima dell’arrivo è spesso un pessimo cliente per via della tendenza a ricordare il finale dell’ottocentista…
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V Autori
ANDREA BUSATO PROFESSORE 49 ANNI
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MAURO CREATINI DIRIGENTE 43 ANNI
MAURIZIO CRISPI GIORNALISTA
FRANCO FAGGIANI GIORNALISTA
Sposato con due figli. Durante la settimana le uscite di allenamento sono all’alba, nei parchi della Brianza (dove vive) e nei week end sulle strade della Liguria o della Valtellina. Corre con la gloriosa maglia del Road Runners Club di Milano. Sino a pochi anni fa era solo un runner della domenica, che correva per non ingrassare. Dal 2005, grazie all’inseparabile “socio” Pietro, ha cominciato con la mezza, poi la con la maratona e con tutto il resto. Da qualche tempo, complice un insopprimibile desiderio di libertà e di semplicità, che il suo lavoro gli nega, vive la corsa soprattutto sul fronte emozionale, tanto che spesso la fine dell’allenamento coincide, oltre che con lo stretching e la doccia, con lo scrivere una piccola poesia, un pensiero, per provare a fissare le sensazioni che la corsa gli ha regalato.
Giornalista, blogger, fotografo (e, non ultimo, anche psichiatra e psicoterapeuta) Siciliano e palermitano. Sportivo da sempre, con un passato di canottiere e canoista, transitato poi alle esperienze della maratona e delle diverse tipologie di ultramaratona, con una breve incursione nel mondo del Triathlon e della Subacquea. Ha collezionato oltre 200 tra maratone e Ultramaratone concluse, oltre ad una miriade di altre gare brevi e a tappe. Le Ultra e le Maratone ce le ha nel cuore: anche se non gareggia più, queste gare continua a seguirle da fotografo e giornalista; ed ha anche creato una pagina web (in attesa di registrazione come quotidiano online), “Ultramaratone Maratone e Dintorni”. Come titolare della testata, segue molti eventi sportivi in Italia e all’estero ed è ormai da diversi anni assiduamente presente ai Campionati del Mondo IAU, dei quali fornisce una copertura giornalistica in tempo reale. Ma continua sempre a sciropparsi la sua dose giornaliera di chilometri di corsa e le sue sedute di allenamento in palestra. Da poco ha ripreso ad accarezzare il progetto di tornare da master al suo primo amore: il canottaggio. Sogno di fare almeno una volta l’esperienza del Cammino di Santiago.
Venuto al mondo a Roma da padre argentino e madre lussemburghese… un casino, insomma, fin dalla nascita. A 19 anni ha vissuto per alcune settimane in un angolo sperdutissimo della Nuova Guinea con i componenti di una tribù che avevano visto per la prima volta l’“uomo bianco” appena due mesi prima. Si sono spaventati e dopo un po’ l’hanno rispedito a casa. Con dentro il germe del fotoreportage, con il quale ha poi campato diversi anni. Fin quando suo padre, pragmatico operaio, un giorno gli chiese: “ma fai sempre quel lavoro strano o hai messo la testa a posto?” Così si è trovato un posto più stabile in diverse redazioni, affiancando alle cronache la scrittura di libri e manuali. Attualmente si occupa di giornalismo legato all’ambiente e alla campagna, con una “specializzazione” in enogastronomia. Per il lavoro che fa e per lo stomaco che ha dovrebbe pesare 150 chili. Ne pesa solo 80. Grazie allo sci da fondo in inverno, all’arrampicata in estate e, da un paio d’anni, alla corsa sui sentieri, sempre. Autore di “Correre è un po’ come volare”, l’unica biografia autorizzata di Marco Olmo, ha appena mandato in stampa la seconda edizione integrata con le ultime notizie.
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ABBONATI o RINNOVA SOSTIENI EMERGENCY Continua anche per il 2012 l’impegno di X.RUN per sostenere la Clinica Pediatrica di Bangui fondata da Emergency nella Republica Centroafricana.. Collegatevi al sito www.xrun.eu oppure scrivete ad abbonamenti@xrun.eu e vi forniremo ogni informazione necessaria. Il costo annuale dell’abbonamento a X.RUN è di soli 50 euro, riceverete 6 numeri dell’unica rivista di storie di corsa comodamente a casa vostra.
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X.RUN maggio / giugno 2013
IVAN FERRARIO MANAGER 40 ANNI
MAURO GHIRLANDA
JENNIFER ISELLA ASSICURAZIONI
Ingegnere aerospaziale un po’ atipico, poco amante del lavoro e dello studio ma molto dell’aria aperta. Uomo di mare riscopertosi anche uomo di montagna dopo essersi trapiantato a Lecco stufo di viaggiare per il mondo con la famiglia per lavoro. L’amore per l’attività fisica sboccia dopo essere diventato, 20 anni fa, diabetico insulino-dipendente. Si è avvicinato alla corsa solo cinque mesi fa come preparazione, in aggiunta al nuoto di cui non si stanca mai, ad un trail di 1000km da svolgere in un mese lungo il Cammino di Santiago. In realtà da strumento di allenamento la corsa è diventata (quasi) un piacere ma ancora sta cercando di dominarla. Per ora ne è succube ma già nutre sogni di trail running, possibilmente ultra, spinto dall’aver portato a termine la sua prima mezza maratona senza morirne. Atleta eclettico (la moglie direbbe che non cambia idea in continuazione…) non si accontenta mai di fermarsi e spazia dal nuoto alla corsa, dalla subacquea all’arrampicata sportiva, dal trekking e ultra-trekking allo sci di fondo. Il suo motto è “chi si ferma è perduto!”.
Mauro è un ligure, prima di ogni altra cosa. Poi è anche un vegetariano, un corridore, un padre felice, un amico sempre pronto... e molto ancora. Ma non per forza nell’ordine che ho citato. Corre da sempre, e forse per questo non è stato mai raggiunto dal virus dell’agonismo. Predilige le corse in natura, meglio se di notte, meglio ancora se piove o nevica... non per una malcelata pulsione masochistica, ma solo perché vuole allargare le esperienze di corsa. Ama fotografare ma, per il momento, racconta più con le parole con le immagini.
Come dice lei, è venuta su a pane ed atletica. La madre e lo zio praticavano le piste, mentre il padre e lei si rifugiavano in altri sport. La ginnastica, la pallavolo ed infine la corsa, dove è approdata solo qualche anno fa. Ma Jennifer è testarda, e ha cercato da subito di spremere questa sua nuova passione, dedicando tempo ed energie. È stata premiata da alcuni risultati ragguardevoli, ma soprattutto da un gruppo di amici con i quali condivide la sua passione.
ANNA MONTALBETTI FOTOGRAFA
ANDREA PALMA IMPIEGATO IN BANCA 42 ANNI
Bolognese, come gli spaghetti famosi in tutto il mondo, ma che a Bologna, non esistono da nessuna parte. Ha iniziato a correre nei parchi della città, per poi passare ai paesi della provincia e via oltre, dalla straBologna ai confini della terra. Porta le scarpette sempre con sé, perché ogni strada ed ogni sentiero rappresentano una potenziale pista dove correre liberamente. Ha scritto un libro, “Di corsa attorno al mondo”, flash-back e attimi, di viaggi vissuti di corsa. È convinto che il running sia una piacevole alternativa per scoprire posti e luoghi. È molto attento alla dieta, ma il giusto apporto di carboidrati non se lo fa mancare mai… spaghetti alla… bolognese.
Di Anna si sa pochissimo. Appare e scompare da dietro il suo obbiettivo, mescolandosi ad un gruppo di ragazzine che escono dalla scuola. Anche se è giovane e sembra giovanissima, in realtà sa cogliere con uno sguardo curioso le peculiarità del mondo che osserva. Essendo fidanzatissima con un runner è capitato che il mondo da osservare fosse quello delle corse. E noi di X.RUN siamo grati alla sorte che ha fatto incrociare i nostri sentieri.
Nato a Roma nel '72, annata mediocre per i vini, ma eccellente per le persone (anche se lui si piace moderatamente). Sposato, ha generato una figlia che è lui in miniatura: timida ed introversa, ma pronta ad esplodere di vita se si trova a suo agio. Vive a Milano dal 2005 e grazie ai boschi della Brianza si innamora delle non competitive prima e delle lunghe distanze poi. Debutta in maratona a Firenze 2009 e per il momento continua... Nel 2011 corre Passatore e Boa Vista Ultramarathon comprendendo chese una 42 km dà un bagaglio di emozioni, in una 100 e più km le emozioni si moltiplicano. Ama di un amore sviscerato e folle le tagliatelle, i cannelloni e le lasagne (specialmente se untissime) e spera sempre che si inventino maltodestrine e gel con quel sapore. Da sempre è stat attirato dal concetto del viaggio, ma il mondo serba per lui ancora molti luoghi con colori e sapori sconosciuti... e lui fantastica sempre di trovarsi in uno di quei posti.
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V Autori
STEFANO MEDICI RAGIONIERE
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X.RUN maggio / giugno 2013
FRANZ ROSSI MANAGER 49 ANNI
PAOLO VALENTI VENDITORE DI IDEE 61 ANNI
STEFANIA VISENTINI CASALINGA
Veneziano di nascita, triestino per buona parte della vita ed ora milanese d’adozione, è giunto alla corsa come modo di realizzarsi solo dopo aver provato alcuni altri sport. Essendosi convinto di voler correre una maratona prima del 40esimo anno di età debuttava a Milano. Il virus della maratona non l’abbandonava ed andava a testarsi nelle principali maratone italiane e straniere. Adesso punta alle 30 maratone prima dei 50. Non soddisfatto della sola corsa su strada, ha provato anche l’ebbrezza del trail, e oggi la corsa in natura occupa la maggior parte dei suoi weekend. Tra le gare fatte alcune edizioni della Monza Resegone, della Biella Monte Camino, la Dolomites SkyRace, le Porte di Pietra, la Valdigne, la CCC, il ToubkalTrail, la 100km di Seregno. E la preferita, l’ArrancaBirra... Con il peggiorare delle prestazioni ha cercato di allungare le distanze, cercando la scusa che «non sono io che sono più lento, è che c’è più strada da fare». Avendo coniugato la passione per la corsa con quella per la parola scritta, ha fondato X.RUN e ne è rimasto invischiato. E dal giornale è nata anche la costola degli X.RUNNERs i corridori per EMERGENCY di cui si onora di far parte.
Nasce a Milano e vive a Milano con saltuari soggiorni lavorativi in Africa centrale e in Centro America. Corre alcune maratone come non competitivo dall’età di 31 anni all’età di 31 anni, nel 1982. Corre di nuovo dall’agosto del 2003, questa volta con più continuità, come competitivo. Non è un gran chiacchierone e preferisce scrivere. Ha incontrato sua moglie 37 anni fa ed esattamente lo stesso giorno del primo bacio, trent’anni dopo, l’ha sposata (o lei ha sposato lui, invertendo l’ordine il risultato non cambia): in qualche modo corrono sempre assieme, perché correre è uno stato dell’anima prima che un movimento del corpo. Editoria, pubblicità, marketing, agente pubblicitario sempre con il filo conduttore del turismo e dell’editoria. Ha creato un elenco di 50 gare, “Una nella vita”, che deve riuscire a fare prima di sera.
Varesotta con origini friulane si divide tra i tre figli e le sue passioni. Con il marito Enea, vero runner della coppia, ha appena dato vita ad una nuova società sportiva amatoriale dove convogliano il loro tempo e il loro impegno. Podista per caso, non ha velleità di vittoria ma allacciarsi gli scarpini le stimola il sorriso. Non ama i pettorali se non quelli delle mezze maratone, che è la distanza che considera ideale per la sua testa e i suoi pensieri, mentre i chilometri scorrono costruisce trame e racconta storie. Infatti, l’altra sua grande passione è la scrittura: dice sempre che «se podista lo son per caso, sono assolutamente blogger per vocazione» nella speranza di diventare qualcosa di più.
Tutti gli indirizzi degli X.RUN points
Ecco dove trovate la nostra rivista Come sapete la nostra rivista è distribuita solo in abbonamento postale. Ma raccogliendo le richieste di chi voleva acquistare qualche numero singolo, di chi voleva abbonarsi ma non su internet, di chi cercava qualche vecchio numero, abbiamo iniziato a convenzionarci con alcuni negozi. Il numero va crescendo di mese in mese, ma intanto provate a scorrere l’elenco e vedere se c’è un negozio a voi vicino. Potete mandarci gli amici che vi invidiano X.RUN, potete comperare una copia da regalare a qualcuno, potete semplicemente passare e dire che siete abbonati... sono persone che condividono con noi la passione per la corsa! Elenco X.RUN POINTs d’Italia: LOMBARDIA AFFARI & SPORT via Confalonieri, 103 VILLASANTA (MB) corso Bergamo, 84 LECCO (LC) www.affariesport.com BORN TO RUN via Cagnola, 3 - MILANO (MI) www.borntorunshop.it DF SPORT SPECIALIST - via M. Teresa LISSONE (MB) - v.le Palmanova, 65 MILANO - via Portico 14/16 ORIO al SERIO (BG) - via Caduti dei lager DESENZANO (BS) - via delle industrie, 17 BEVERA SIRTORI (LC) www.df-sportspecialist.it
RUNNER STORE viale Legioni Romane, 59 MILANO - www.runnerstore.it
- via Vespucci, 9 S.MARTINO B.A. (VR) www.kmsport.it
VERDE PISELLO via Ludovico il Moro, 9 MILANO (MI) - www.verdepisellomilano.it
TERZO TEMPO via R. Baden Powell, 6 COSTABISSARA (VI) www.terzotemporunning.it
EMILIA ROMAGNA DF SPORT SPECIALIST via Emilia parmense, 25 PIACENZA (PC) www.df-sportspecialist.it
LIGURIA EMOZIONI SPORT Via G. Buffa, 84R GENOVA VOLTRI (GE) www.emozionisport.com
VENETO A.SANTI - Castello 5276 (San Lio) - VENEZIA (VE) www.santivenezia.it
PIEMONTE OUTDOOR - via XXVIII aprile, 7 CUNEO (CN) www.outdoorweb.it
KM SPORT via della Meccanica, 1/b LIBRERIA DELLO SPORT VICENZA (VI) via Carducci, 9 - MILANO (MI) - - via Verona, 8/a www.libreriadellosport.it BUSSOLENGO (VR)
VAL D’AOSTA ALPSTATION - Grand Chemin, 106 - SAINT CHRISTOPHE (AO) - www.alpstation.it
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Photo Credits Le immagini Le condizioni d’uso delle fotografie sono state concordate con i detentori dei diritti. Nel caso non fosse stato possibile, l’editore si dichiara disposto a riconoscere un giusto compenso. La foto di copertina è uno scatto di Anna Montalbetti, ed è stata raccolta il 7 aprile 2013 al secondo cambio staffetta della Milano City Marathon. 140
X.RUN maggio / giugno 2013
Le fotografie pubblicate nel numero Maggio/Giugno 2013 di X.RUN sono di: Archivio PINTUS pagina 36.
Maurizio Crispi pagine 52, 56-57 e 84-85.
Archivio TROTTA pagine 58 e 62.
Stefano Medici pagine 92, 94 e 96.
Archivio X.RUN pagine 32, 46 e 70.
Anna Montalbetti pagine 5, 10, 12, 14, 16, 18-19, 20, 22, 23, 24, 26, 27, 28, 40, 48, 64-65, 100, 112, 122, 124 e 130-131.
Pagine Motivazionali Le frasi riportate nelle pagine motivazionali sono selezionate a cura di Franz Rossi. Ringraziamo per le citazioni e le foto delle pagine motivazionali:
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V Varie
pagine 18-19 Il cuore del maratoneta batte piĂš forte motto degli X.RUNNERs, foto di Anna Montalbetti
frase di Julie Isphording, foto di Anna Montalbetti
pagine 84-85 “If you want to live a happy life, tie it to a goal, not to people or pagine 56-57 things.� The cure for anything is salt water frase di Albert Einstein, foto di - sweat, tears, or the sea Anna Montalbetti frase di Isak Dinesen, foto di Maurizio Crispi pagine 130-131 Io non sono un pacifista, io sono pagine 64-65 CONTRO la guerra Run often and run long, but never frase di Gino Strada, foto di Anna outrun your joy of running. Montalbetti
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X.RUN maggio / giugno 2013
Nuove iniziative
Gli X.RUN points crescono
Concedeteci un piccolo spazio a fine giornale per rispondere ad una domanda che molto spesso mi viene posta: “Perché non posso acquistare X.RUN in edicola?” La risposta breve è “Perché ci costerebbe troppo”. In Italia ci sono 38mila edicole. Immaginiamo per un istante di inviare 1 copia di X.RUN ad ognuna di esse... anzi diciamo pure di mandarne una ogni dieci edicole. Probabilmente qualche copia andrebbe venduta ma la stragrande maggioranza verrebbe sepolta nel mucchio dei giornali. Noi dovremmo stampare e distribuire 4 mila copie di X.RUN in più a fronte di qualche copia venduta... Il gioco non vale la candela. Una catena distributiva autonoma Però abbiamo deciso di creare una catena distributiva della nostra rivista. Stiamo convenzionandoci con una serie di negozi sportivi e di librerie che diverranno gli X.RUN POINTS (troverete un elenco sempre aggiornato sul nostro sito www.xrun.eu). Iniziamo un po’ per volta, in Lombardia, Veneto, Piemonte e Liguria. Poi ci muoveremo in altre regioni, anzi se avete dei nomi da proporre non esitate a scriverci a marketing@xrun.eu suggerendo i vostri negozi di fiducia. Cosa si trova negli X.RUN POINTS Nei nostri punti X.RUN potrete acquistare i numeri singoli della rivista a 12 euro l’uno e potrete abbonarvi alla nostra rivista. Inoltre saranno un canale privilegiato di contatto anche per gli X.RUNNERs ed organizzeremo delle iniziative per conoscerci di persona...
Gli X.RUN POINTS sono un punto di contatto tra rivista e lettori
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