Theun Mares - 3 - Le Nebbie della Tradizione del Drago - cap. 11

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LE NEBBIE DELLA TRADIZIONE DEL DRAGO - CAPITOLO UNDICI Theun Mares

I Ventun Gioielli LE CHIAVI PER IL MONDO DI STREGONI CONSISTONO IN VENTUNO GIOIELLI CHE RIFLETTONO UNA LUCE LETALE PER L' IGNORANTE. MA CHIUNQUE ABBIA IL POTERE DI TENERE QUESTE CHIAVI È PADRONE DEL MONDO DEGLI STREGONI E POTRÀ ENTRARE E USCIRE DA QUEL MONDO IN SICUREZZA E A SUA VOLONTÀ. Nel considerare le quattro direzioni in termini di consapevolezza abbiamo diverse opzioni a nostra disposizione, a seconda di dove abbiamo scelto di porre l'attenzione. Per i nostri scopi attuali adotterò il metodo che viene utilizzato per spiegare agli apprendisti che cosa comprende il loro ruolo specifico all'interno di una unità tolteca, sebbene questo metodo lasci aperte molte questioni, è comunque anche molto più facile da seguire se relazionato alle quattro direzioni. Col tempo tutte le domande avranno una risposta, ma per ragioni di semplicità dobbiamo prima di tutto scegliere il metodo più semplice. L'unità Tolteca si basa sulle leggi dell'evoluzione, le quali sono leggi che sono state concepite dagli uomini, ma leggi che sono state scoperte dai veggenti Toltechi generazione dopo generazione. Faccio questo punto qui, perché nella sezione che segue ho semplicemente fatto una dichiarazione dopo l'altra senza alcun tentativo di cercare di giustificare queste affermazioni, ma se vogliamo raggiungere la chiarezza su questo materiale, allora i dettagli devono necessariamente venire esposti solo più tardi. Se cercassi di spiegare ogni dichiarazione, il lettore si sentirà così confuso e perso nel dettaglio, da non distinguere l'essenziale dai dettagli. Osservando l'unità Tolteca, vediamo che il modo in cui il potere l'ha creato sta abbastanza impressionante nelle sue implicazioni. Prima di tutto, rendetevi conto che tutte le unità sono composte da uomini e donne, e che tutti gli uomini e le donne naturalmente, rientrano in quattro gruppi ben definiti. In altre parole, anche se ogni individuo di per se è unico, in fin dei conti ci sono solo quattro tipi di di uomini e quattro tipi di donne, corrispondenti al quadruplo scopo dell'Inesprimibile. Come risultato, questi quattro tipi di uomini e di donne vengono assegnati anche alle quattro direzioni. In relazione a quanto sopra, è importante ricordare che il maschile è positivo in relazione al femminile, (Grido dell'Aquila), e che in pratica, questo significa che il maschile viene equiparato al conosciuto, mentre il femminile viene equiparato all'ignoto. Inoltre tenete a mente che lo scopo del maschio assicurare la conoscenza, il che significa che è il maschio che deve fare la conoscenza pratica all'interno della vita sul piano fisico. Lo scopo della femmina, d'altra parte, è quello di aiutare il maschio a mappare lo sconosciuto portando avanti frammenti dello sconosciuto che lei reputa necessari per il contesto di un particolare sforzo. Come abbiamo visto ne il Grido dell'Aquila, ciò necessita l'atto di intelligente cooperazione tra maschio e femmina, che naturalmente, implica e produce l'elemento dell'inclusività. Quindi anche se è la donna che prende l'iniziativa di entrare nello sconosciuto, è tuttavia il maschio che prende il comando sul piano fisico, aprendo il cuore, non solo in modo che la cooperazione intelligente possa avvenire, ma anche in modo che l'elemento dell'inclusività possa nascere, perché senza l'inclusività non è possibile incorporare l'ignoto nel conosciuto. Di conseguenza ognuna delle quattro direzioni all'interno dell'unità Tolteca ha un maschio e la sua metà femmina, il cui scopo è la cooperazione intelligente portando avanti l'inclusività. Il modo in cui i guerrieri, maschi e femmine, sono posti all'interno di una unità Tolteca non è difficile da afferrare una volta che abbiamo capito ciò che sono i quattro tipi di uomini e quattro tipi di donne. In questa fase non spiegherò i quattro diversi tipi, se non per dire che i quattro tipi si distinguono a causa della naturale predilezione per una delle quattro direzioni da parte di tutti gli


uomini e tutte le donne. Tuttavia, tale predilezione non è qualcosa che viene scelto a caso dal singolo, ma è invece determinato in primo luogo dal destino, e in secondo luogo dal fato. Quindi non è una questione del singolo di decidere di per se stessa a quale direzione vorrebbe appartenere, e nemmeno, allo stesso modo, è il nagal chi decide questo. Il ruolo del nagal qui è semplicemente di usare la sua abilità di veggente nel porre l'attenzione su quali sono le rispettive direzioni e funzioni degli apprendisti, che col tempo diventeranno i guerrieri della sua unità. Un altro punto che va ribadito è che l'ignoto è femminile in relazione al conosciuto, e poiché la femmina ha una duplice natura, cioè madre e donna, ognuna delle direzioni femminili all'interno dell'unità Tolteca rifletterà anche questa dualità. Di conseguenza, ciascuna delle direzioni femminili è composta da due donne, una canalizza il potere della madre, e l'altra il potere della donna. Per capire come funziona, è importante sapere che tutti gli uomini e le donne hanno anche una predilezione naturale sia per l'arte di sognare, nel qual caso essi sono chiamati sognatori, sia per l'arte dell'agguato, nel qual caso essi sono chiamati cacciatori. I sognatori sono uomini e donne naturalmente introspettivi, e, pertanto, tendono ad essere relativamente tranquilli e ritirati. I cacciatori, invece, sono uomini e donne naturalmente estroversi, e quindi che tendono a essere relativamente autoritari e socievoli. Nel caso delle donne, questa predilezione si manifesta in modo tale che la sognatrice sarà colei che del tutto naturalmente canalizzerà il potere della donna, mentre la cacciatrice canalizzerà naturalmente il potere della madre. Di conseguenza i cacciatori saranno sempre gli autoritari, mentre i sognatori sono quelli più tranquilli e introversi. Prima di esaminare la struttura attuale del gruppo Tolteco, lasciatemi prima di tutto elencare i quattro tipi di uomini e i quattro tipi di donne. Ci si riferisce tradizionalmente ai tipi di donne sono nei termini dei quattro venti principali, le caratteristiche dei quali ricordano esattamente quelle qualità della consapevolezza che contraddistingue le quattro direzioni. Di conseguenza abbiamo le donne dell'Est, alla quali facciamo riferimento semplicemente come l'Est, che sono quelle donne che hanno un naturale predilezione per la sobrietà. Di conseguenza queste donne hanno la tendenza ad essere leggere e ariose, e così vengono paragonate alla brezza mattutina. Poi abbiamo il Nord, con la loro naturale predilezione per la forza, e che sono quindi paragonate al vento del Nord, dal momento che quando il vento del Nord in realtà soffia, verso mezzogiorno, può avere una forza e una categoricità tale da prendere il massimo del pedaggio. L'Ovest è pura sensazione (feeling), dal momento che il tormentato vento del pomeriggio proviene da ovest, le donne dell'Ovest tendono ad essere meditabonde e malinconiche. Infine abbiamo il Sud, che, avendo una predilezione per il calore e il nutrimento, vengono anche paragonate al vento caldo della notte che soffia da sud. Ci si riferisce tradizionalmente ai quattro tipi di uomini secondo la loro predilezione naturale. Di conseguenza, all'Est abbiamo lo Studioso che si occupa della sobrietà e quindi della Padronanza della Consapevolezza. Al Nord abbiamo l'Uomo d'Azione, e come dice il suo nome, quest'uomo si occupa di azione e quindi anche della materializzazione. All'Ovest abbiamo l'Uomo Dietro le Quinte, dal momento che principalmente si occupa di cancellare la storia personale, quindi delle sensazioni (feeling) e infine della Padronanza dell'Intento. Dopo avremo il Corriere, che, non avendo una direzione specifica come tale, può essere collegato ad una qualsiasi direzione del maschio o della femmina. Per capire cosa comporta il quarto tipo di uomo, cioè il Corriere, va ricordato che la direzione a cui un individuo appartiene è una questione di destino, e quindi non cambia mai. In altre parole, se il destino è essere uno Studioso in una incarnazione maschile, o una donna del Nord, in una incarnazione femminile, allora ogni volta che ti incarni come maschio sarai automaticamente uno Studioso, e ogni volta che ti incarni come una femmina, sarai una donna del Nord. Tuttavia, poiché lo scopo dell'incarnazione è quello di evolvere la consapevolezza, sarebbe stato estremamente limitante potersi sempre e solo incarnare o come Studioso o come una donna del Nord. Il modo in cui il potere ha stabilito come noi possiamo superare questo problema, è stabilire la possibilità di incarnarci anche come Corriere a causa del fatto che un Corriere per sua natura non ha una direzione specifica. Ciò significa che un Corriere è molto simile a una wild card, e poiché può essere collegato ad una qualsiasi direzione maschile o femminile, è possibile per noi acquisire esperienza e conoscenza in una delle posizioni maschili o femminili di tutte e quattro le


direzioni. Pertanto il Corriere è al servizio di ciascuna delle direzioni maschili e femminili, e la sua posizione esatta è ancora una volta determinata dal fato. Quindi, se vi incarnate come un Corriere, allora la direzione alla quale apparterrete dipende da che cosa dovete imparare in questa vita. Per esempio, se avete bisogno di conoscere la forza femminile, graviterete verso il femminile del Nord, ma se avete bisogno di conoscere l'azione maschile, allora in un modo o nell'altro, vi troverete a lavorare con un Uomo d'Azione. La faccenda verrà ripresentata esaminandola più in dettaglio, ma qui porgo questo particolare esempio solo per aiutare a chiarire la natura del Corriere, e in questo senso, un ultimo punto deve essere menzionato. Sebbene il Corriere è prevalentemente uno dei quattro tipi di uomini, ci sono rarissimi casi in cui un Corriere possa anche incarnarsi come donna. Sebbene questo si distacchi notevolmente dai nostri scopi attuali, faccio però notare questo fatto perché corrieri femminile esistono. Dopo aver considerato i quattro tipi di uomini, il lettore avrà notato che, poiché il Corriere non ha direzione specifica, il maschio del Sud sembra essere vacante. La ragione di questo è che l'uomo del Sud, il posto del calore, del nutrimento e del potere, viene sempre occupato da un nagal, quel tipo di uomo che, a causa della sua configurazione energetica peculiare, può svolgere il ruolo di qualsiasi uomo e, una volta completamente addestrato, anche il ruolo di una qualsiasi delle quattro femmine. Di conseguenza un nagal non è un tipo di uomo come tale, dal momento che, in un certo senso più esoterico, è un misto di tutti i maschi e le femmine. Come risultato questo dovrebbe essere il motivo per cui dovrebbe essere un Nagal ad assumere il comando sia per lo scopo che per la direzione dell'unità Tolteca, poiché il suo dovere principale è in primo luogo, addestrare gli apprendisti che nel tempo diventeranno la sua unità di guerrieri e, secondo, di portare tale unità alla libertà. Oltre all'uomo nagal, c'è anche una donna nagal, che ha quasi la stessa configurazione di energia dell'uomo Nagal, tranne che contiene in sé le caratteristiche di uno solo dei quattro tipi di donna. A causa di questa profonda differenza nella loro costituzione, la formazione di una donna nagal differisce da quello del maschio, in quanto non è suo dovere insegnare, o condurre, ma invece deve aiutare il nagal alla guida della unità Tolteca verso la libertà. Per rendere chiaro questo punto io uso sempre la seguente analogia. Raffiguratevi l'unità Tolteca come come una nave, presidiata dai guerrieri che compongono tale unità, e il capitano è il nagal. L'obiettivo del capitano, il nagal, è quello di condurre la sua nave verso la libertà attraverso l'oscurità dell'ignoto sull'oceano della vita. Tuttavia, essendo a bordo della nave in mezzo alle tenebre dell'ignoto, è difficile per il capitano vedere tutti i pericoli nascosti dentro l'ignoto, e che appaiono come spuntoni di roccia appena sotto le onde nel mare della vita. Al fine di aiutarlo a dirigere la nave in sicurezza, il nagal si avvale quindi dei servizi della donna nagal, che non è a bordo della nave stessa, ma si trova in una piccola scialuppa tutta sua che può condurre con facilità e abilità tra gli infidi scogli invisibili per coloro a bordo della nave. In questo modo la donna nagal precede la nave, e nell'evidenziare al nagal dove si trova il pericolo più grande, lei assiste il nagal nella mappare la miglior rotta da prendere per la nave. Da questa analogia risulta chiaro che la donna nagal è parte dell'unità di guerrieri del nagal, ma a causa della natura dei suoi doveri, è anche oltre alla stessa unità, non fisicamente, ma in termini di consapevolezza. Di conseguenza la donna nagal non è soggetta ad una direzione particolare, a differenza delle altre donne, ma a causa della sua predilezione per il potere e la libertà, e per la sua stretta associazione con il nagal, lei è sicuramente attaccata al Sud. Avendo per lo più descritto questo siamo ora in grado di considerare ciascuna delle quattro direzioni in termini di consapevolezza, che ci porta a scontrarci con i ventun gioielli di consapevolezza. Tuttavia, una parola di cautela si impone qui, sebbene stiamo per esaminare la consapevolezza nei termini dei ventuno gioielli, ci si deve rendere conto che, nonostante il fatto ogni individuo abbia la sua predilezione per aspetti specifici della consapevolezza, comunque tutti possediamo i ventuno aspetti della consapevolezza all'interno della nostra costituzione. Qualsiasi predilezione è solo nella natura dell'approccio, e quindi ciò non implica che altri aspetti della consapevolezza vengono ignorati, o esclusi in alcun modo.


La predilezione per uno degli aspetti della consapevolezza è, tecnicamente parlando, un approccio specializzato al grande intero da parte dell'individuo che, ovviamente, è la quarta dimensione. Inoltre, nella definire le quattro direzioni entro i termini di quegli aspetti della consapevolezza che le costituiscono, ci atterremo al flusso del potere come si verifica durante la manifestazione, piuttosto che all'interno della manifestazione. Il motivo di ciò è che il flusso del potere durante la manifestazione è più facile da mettere in relazione, in termini di cercare di arrivare a capire, con la quarta dimensione, mentre il flusso di potere all'interno della manifestazione si riferisce all'evoluzione della consapevolezza entro il processo della vita sul piano fisico. Un ulteriore punto dovrebbe essere trattato brevemente qui se vogliamo capire cosa si intende con i ventuno gioielli della consapevolezza. Questo punto riguarda ciò che viene conosciuta come la scienza della numerologia. La scienza della numerologia comprende, tra le altre cose, il fatto che i numeri indicano allineamenti specifici di percezione, ma il perché certi numeri dovrebbero essere assegnati ad alcuni allineamenti è troppo complesso da spiegare a questo punto. Per ora è sufficiente notare che, sebbene i veggenti Toltechi hanno accuratamente rivelato le leggi di questa scienza tramite molte generazioni di ricercatori, le leggi che governano questa scienza non sono state formulate dai Toltechi, ma sono invece basate su leggi e principi universali che sono molto più precisi di qualsiasi cosa l'uomo avrebbe potuto inventare o calcolare. Pertanto, guardando la struttura dell'unità Tolteca, noteremo che all'Est, il luogo del sole nascente, troveremo lo Studioso, e dato che quest'uomo è si occupa prevalentemente della sobrietà, questo aspetto della consapevolezza, o questo gioiello di consapevolezza che è al centro del suo approccio all'evoluzione della consapevolezza è il gioiello chiamato conoscenza, a cui è assegnato il numero 14. Allegata alla posizione di quest'uomo all'interno dell'unità Tolteca vi è un Corriere, conosciuto semplicemente come Corriere dello Studioso, e la cui predilezione è per quel gioiello chiamato discriminazione, al quale viene assegnato il numero 17. Ora, quando questi due uomini lavorano insieme, cioè, se cooperano in modo intelligente l'uno con l'altro, l'effetto del loro sforzo comune è uguale alla somma dei loro gioielli. In altre parole, se lo Studioso e il suo Corriere praticassero la cooperazione intelligente tra loro, il risultato sarebbe la conoscenza più la discriminazione, cioè l'acquisizione di nuove conoscenze attraverso l'atto di discriminazione. Rendetevi conto, però, che le nuove conoscenze possono sorgere solo quando c'è la volontà, in primo luogo, di sviluppare le nostre conoscenze precedenti; e in secondo luogo, di abbandonare il nostro precedente livello di percezione. Tuttavia, il rinunciare a un livello di percezione è un atto che implica la morte del vecchio, per la semplice ragione che ogni nuova conoscenza deve necessariamente comprendere un nuovo livello di percezione. In questo particolare caso è chiaro che la nuova conoscenza viene apportata tramite la discriminazione basata sulla conoscenza esistente, e questo ovviamente risulta nella morte del vecchio. Nei termini numerologici esprimiamo questo come 17 + 14 = 13. Per capire questo strano aspetto della matematica, si deve rilevare che, secondo le leggi della numerologia, nel calcolare i numeri da aggiungere la prima regola impone di ridurli sommando le cifre che li compongono, e solo allora sommare le singole cifre. Se il totale finale della somma è maggiore di 33, allora verrà ridotto ulteriormente sommandone le cifre finché il numero non superi 33. Quindi in questo esempio particolare, l'intero processo è il seguente: 17 + 14 = (1 + 7) + (1 + 4) = 8 + 5 = 13. Se la somma totale è superiore a 33, diciamo per esempio, 67, il totale dovrebbe essere ulteriormente ridotto, vale a dire, 67 = 6 + 7 = 13. Questo è vero anche se il numero fosse stato, per esempio, 96875, nel qual caso la riduzione sarebbe stata la seguente: 96875 = 9 + 6 + 8 + 7 + 5 = 35 = 3 + 5 = 8. A questo punto è opportuno fare una piccola digressione per sottolineare che i Corrieri, come tutti i maschi, possono essere sia sognatori che cacciatori, e che non importa quale dei due sono. A questo proposito è solo la direzione femminile che deve avere una sognatrice e una cacciatrice in ciascuna delle le direzioni, e quindi non può averne due dello stesso tipo nella stessa direzione. Anche il nagal, come gli altri maschi, potrà essere sia un sognatore che un cacciatore, e la donna nagal, in virtù del fatto che lei è l'unica donna nel suo ruolo, e perché in un certo senso non fa


parte dell'unità, potrà anch'essa essere una sognatrice o una cacciatrice. I Corrieri femminili possono anch'esse essere sia sognatrici che cacciatrici, perché il Corriere femmina non influisce sulla qualità del femminile di una direzione. Tornando ora all'unità Tolteca, vediamo che l'uomo dell'Est produce nuova conoscenza tramite la discriminazione, e che questo provoca la morte del vecchio. Tuttavia, nella numerologia un numero doppio è il prodotto della relazione tra le due sue cifre. Quindi la conoscenza, cioè il gioiello 14, è una vibrazione particolarmente specifica della consapevolezza che è unica nella sua configurazione, cioè 1 e 4. Si noti che io ho affermato 1 e 4, e non 1 più 4 che ha un significato diverso. Ci possono essere, naturalmente, un grande numero di tipi diversi di conoscenza, ma questi altri tipi di conoscenza non vengono considerati come il gioiello definito conoscenza, per la semplice ragione che non hanno la stessa configurazione del gioiello 14. Per comprendere questo punto, realizzate che il gioiello 14 è essenzialmente il risultato del rapporto tra 1 e 4, e quel 14 è in realtà 10 + 4, a differenza, ad esempio, di 7 + 7 o 3 + 6 + 5, che anch'essi totalizzano 14. Tuttavia, il 14 composto da 7 + 7, e il 14 composto da 3 + 6 + 5, hanno configurazioni energetiche diverse del 14 composto da 10 + 4, anche se tutti e tre possono essere visti come conoscenza. Inoltre, 10 è di per sé un numero doppio, il che significa che 10 è in realtà il prodotto del rapporto tra fluidità (1) e libertà assoluta (0). L'implicazione numerologica di questo è che 10, che è il gioiello impeccabilità, può essere raggiunto solo tramite la fluidità inserita nel contesto della libertà assoluta. In termini più precisi questo significa che dove non c'è fluidità di percezione nel contesto di una completa libertà dal condizionamento sociale, l'impeccabilità sarà per forza distorta. Da quanto sopra dovrebbe essere chiaro che, sebbene ogni 14 è il risultato tra fluidità e stabilità, non sono la stessa cosa del gioiello 14, che ha la sua base in 10 + 4. Le implicazioni inerenti al gioiello 14 sono che quando la percezione è fluida, e ancora stabile a dispetto di quella fluidità, allora la vera conoscenza ne è il risultato, ma la fluidità richiesta dovrà essere quella acquisita tramite l'impeccabilità nella vita sul piano fisico, perché non va dimenticato che il piano fisico è il decimo mondo e il mezzo tramite il quale il gioiello impeccabilità dovrà evolversi. In altre parole, la vera conoscenza, o potere personale, è in realtà impeccabilità (10), più stabilità (4). Inoltre, ci si renda conto che la vera conoscenza (14), vale a dire, il potere personale acquisito attraverso l'esperienza pratica, condurrà sempre alla libertà e al cambiamento (5), per il semplice motivo che 1 + 4 = 5. Discriminazione, il gioiello 17, è anche il prodotto del rapporto tra fluidità (1) e guida (7), ma come per tutti i numeri doppi, quella fluidità deve essere fondata sull'impeccabilità (10) nel contesto della vita sul piano fisico. In termini più semplici questo significa che l'impeccabilità (10) più la guida (7) produce discriminazione. Pertanto il gioiello discriminazione implica essere abbastanza fluido per ricevere la guida inerente le sfide poste dalla vita sul piano fisico, e in questo senso, la vera discriminazione apporterà sempre armonia ed equilibrio (8), dal momento che 1 + 7 = 8, a differenza, per esempio, della discriminazione razziale che ha il suo fondamento nella configurazione 1 + 25. In relazione a quanto sopra, vorrei utilizzare l'esempio di discriminare contro al fine di dimostrare come gli aspetti della consapevolezza sono in grado di interagire nei termini delle quattro direzioni per produrre non solo i risultati positivi che chiamiamo gioielli, ma anche quei risultati negativi come la discriminazione razziale. Quindi in caso di discriminazione razziale, che si basa sulla natura separativa della mente razionale, vediamo che correttamente appartiene all'Est, in virtù del fatto che essa appartiene alla sobrietà, anche se è il lato negativo della sobrietà. Il motivo per cui questa negatività avviene è perché, in primo luogo, la consapevolezza è centrata all'Est e in secondo luogo, abbiamo fluidità (1) pura che, non essendosi ancora basata sull'impeccabilità conseguita tramite l'esperienza della vita, tende a manifestarsi in termini individualistici non avendo il necessario potere personale per pensare e per decidere per se stessi. Di conseguenza, una tale persona dimostrerà la sua fluidità semplicemente "seguendo la corrente"di quello che sembra essere un assunto molto logico. Inoltre, non avendo ancora acquisito l'impeccabilità, quella persona non accetterà le sfide


della vita nei termini di ricevere la guida (7), ma sarà invece tentato di evitare queste sfide in modo da manifestare l'oscuro gioiello della tentazione (25). In altre parole, nel discriminare contro, sia che si tratti di discriminazione razziale o di qualsiasi altra forma di discriminazione nei confronti di, l'individuo sta praticando una forma di discriminazione che ha il suo fondamento nella fluidità del pazzo (1) accoppiata con la tentazione (25). Come risultato, sebbene il 25 si possa ridurre a 7, quel 7, dal momento che la sua origine è 25, si manifesterà nella sua forma negativa, cioè, la necessità di una guida, e quindi l'equazione totale verrà letta, “il risultato del rapporto tra la fluidità e la necessità di guida ", vale a dire 1 + (-7) = (-6). La forma negativa del gioiello 6 è la necessità di scegliere tra il vecchio e il nuovo, che si manifesta come una forma di discriminazione, anche se tale discriminazione ovviamente non può portare all'armonia e all'equilibrio (8). Nell'esempio qui sopra, vediamo anche chiaramente che nel ridurre i numeri a una singola cifra, dovremmo anche fare attenzione a cambiare il segno dal momento che i numeri doppi compresi nella serie dal 22 fino al 32, per questi numeri particolari, che, tecnicamente parlando, sono conosciuti come gli oscuri gioielli, sono numerologicamente positivi solo nella loro forma a due cifre. Nota che ho affermato "numerologicamente positivi", dal momento che, in sostanza, i gioielli oscuri non si manifestano mai in senso positivo, tranne nel contesto del tutto intero di cui fanno anche parte. In altre parole, all'interno del processo della vita nel suo complesso, i gioielli oscuri forniscono l'attrito necessario che rende possibile l'evoluzione della consapevolezza, e in tal senso sono considerati positivi. Allo stesso modo, all'interno della vita dell'individuo, è a causa del rapporto tra i gioielli luminosi e i gioielli oscuri che il nostro lato oscuro viene alla luce, e dal momento che le nostre ombre sono i nostri difetti, e poiché i nostri difetti sono il nostro biglietto per la libertà e il nostro passaggio al potere, gli oscuri gioielli, ancora una volta rendono l'evoluzione della consapevolezza possibile. Quando esaminiamo il gioiello 13, la morte del vecchio, non si deve dimenticare che facciamo riferimento quell'aspetto della consapevolezza che causa la morte del vecchio, e non alla morte nei termini della forza universale. Pertanto il gioiello 13 implica che la morte del vecchio sia il risultato del rapporto tra fluidità e abbondanza eterogenea. Tuttavia, ricorda che, poiché questo è un numero doppio, possiamo ugualmente dire che l'impeccabilità (10) più abbondanza eterogenea conduce alla morte del vecchio. Le implicazioni sono che la morte del vecchio dovrebbe essere una giudiziosa "potatura", o l'eliminazione giudiziosa delle cose indesiderabili nel contesto dell'abbondanza eterogenea. Inoltre, ci si renda conto che ogni volta che vi è una tale eliminazione giudiziosa delle cose indesiderabili, necessaria quando si tratta di abbondanza eterogenea, il risultato sarà sempre stabilità (4), da 1 + 3 = 4. Da tutto ciò che abbiamo imparato finora riguardo l'uomo dell'Est, dovrebbe essere molto più chiaro come la nuova conoscenza si acquisisce per mezzo della discriminazione, e che cosa questo in realtà comporta. Inoltre, è anche chiaro che la morte del vecchio nell'Est avviene come risultante di una cooperazione intelligente tra lo Studioso e il suo Corriere, una collaborazione che produce libertà e cambiamento (5), più armonia ed equilibrio (8), due qualità che sono in perfetta sincronia con la qualità della giudiziosa eliminazione di tutto ciò che è indesiderabile. Da tutto ciò dovrebbe ora essere anche più facile capire come il guerriero maschio dell'Est usi la sua predilezione per i suoi particolari gioielli sia per l'acquisizione della sobrietà, così come per la sua continua evoluzione. A questo proposito non va dimenticato che il compito di un guerriero, non è solo dispiegare la sua piena potenzialità, ma anche ricercare ed evolvere quel potenziale secondo i dettami del suo fato.


Dal punto di vista dell'Est femminile abbiamo la Sognatrice dell'Est, la Cacciatrice dell'Est e il Corriere aggregato all'Est. La predilezione della sognatrice dell'Est è il gioiello 13, la morte del vecchio. Tuttavia, come abbiamo già appreso in precedenza, perché questo è l'Est, questa donna raggiunge il suo pieno potenziale tramite l'acquisizione di una fluidità fondata sull'impeccabilità. Poi per far si che tale fluidità sia in relazione con l'abbondanza eterogenea (3), lei elimina giudiziosamente tutto ciò che è indesiderabile nell'abbondanza eterogenea, in modo da realizzare la qualità della stabilità (4) attraverso la morte del vecchio (13). La Cacciatrice dell'Est, d'altra parte, essendo prevalentemente interessata all'evoluzione della consapevolezza tramite il mezzo della vita sul piano fisico, ha una naturale predilezione per gioiello 12, tolleranza. La vera tolleranza è il prodotto del rapporto tra fluidità e destino. Le implicazioni qui sono davvero sottili, dal momento che il 2 non è solo il numero del destino, ma anche il numero di umiltà e comprensione. In altre parole, è solo dopo aver acquisito sia l'umiltà che la comprensione che la forza del destino può venire dispiegata coscientemente e impeccabilmente. Inoltre, poiché 12 è un numero doppio, possiamo, anche giustamente, dire che la tolleranza (12) è la somma dell'impeccabilità e della forza del destino, o, in alternativa, la somma dell'impeccabilità e dell'umiltà e comprensione. Tuttavia, rendetevi conto che la vera tolleranza (12), vale a dire, impeccabilità più la forza del destino, condurrà invariabilmente alla creatività e alla gioia (3), e dove vi è la creatività e la gioia, il risultato finale sarà sempre un' abbondanza eterogenea (3). Il Corriere dell'Est ha una naturale predilezione per il gioiello 2, per questo l'uomo la forza del destino è di fondamentale importanza, come dal momento che è la qualità dell'umiltà e della comprensione. Essendo un numero singolo, il gioiello 2 non sembra avere la complessità dei numeri doppi, ma questo è solo un altro esempio del fatto che il mondo non è quello che sembra essere. Al fine di cogliere le implicazioni del gioiello 2, rendetevi conto che all'interno del numero 2 giace il dualismo di base del nagal e tonal, il che implica che la forza del destino è inestricabilmente intrecciata con questa dualità. Il gioiello 2 riguarda il rapporto tra il nagal e il tonal, ed è quindi l'essenza stessa della cooperazione intelligente. Quando questi tre guerrieri dell'Est cooperano in modo intelligente, il risultato è ancora una volta la somma dei loro gioielli, e cioè: 2 + 12 + 13 = 9. Le implicazioni sono che quando la forza del destino, la tolleranza e la morte del vecchio si combinano nell'Est, il completamento ne è il risultato. Tuttavia, il gioiello 9, come tutti i numeri singoli, non è così semplice come sembra essere, dal momento che correlata a questo gioiello vi è la riconciliazione di due qualità che sembrano essere diametralmente opposte l'una dall'altra, ossia la stabilità (4), più la libertà e il cambiamento (5). Non è fattibile, nell'ambito di questo libro, spiegare i numeri singoli in tutta la loro profondità, ma lasciatemi dire che tutti i numeri singoli riguardano la consapevolezza del nagal, cioè la consapevolezza intrinseca, mentre tutti i numeri doppi riguardano la consapevolezza del sognatore, cioè la consapevolezza in evoluzione. Tutti gli altri numeri sono semplicemente complesse permutazioni che interessano la vita sul piano fisico, vale a dire, il sognato. Quindi nel considerare il gioiello 9, che è il completamento, diventa evidente che quel 9 in qualche modo definisce i parametri esterni in un senso più peculiare della consapevolezza intrinseca, ed in effetti lo fa, dal momento che ricordiamo che il 9 segna quel particolare clustering di frequenza vibrazionale conosciuta come Il Mondo degli Stregoni e che, come abbiamo già imparato, è in realtà l'espressione del quadruplice scopo dell'Inesprimibile, e quindi anche l'espressione delle sue potenzialità in questa attuale manifestazione. È soprattutto a causa di questo fatto che la materializzazione, che in sostanza è la stabilità (4), tende sempre all'inerzia e deve essere costantemente contrastata con la forza della libertà e del cambiamento (5). Come risultato, il gioiello 9 è quindi in un senso più esoterico l'espressione primordiale del non-fare, e come sappiamo dal capitolo precedente, è questo primordiale non-fare che dà luogo alla quarta dimensione. Quindi, in ultima analisi, vediamo che la somma dei gioielli dell'Est produce una resistenza


alla forza di inerzia in modo che lo scopo dell'Inesprimibile possa essere portato a totale compimento, e non solo parzialmente. Come risultato, la parte femminile dell'Est ha la generale qualità della spinta verso il compimento tramite l'umiltà e la comprensione generata dalla tolleranza e dalla morte del vecchio. Quando la parte maschile dell'Est collabora in modo intelligente con la parte femminile dell'Est, il risultato sarà la somma dei rispettivi totali, e cioè: (14 + 17) + (2 + 12 +13) = 13 + 9 = 13. In altre parole, la qualità predominante che emerge nell'Est è la morte del vecchio eseguita da quella morte del vecchio concepita dall'uomo dell'Est in risposta alla spinta di completamento portata avanti dalla parte femminile dell'Est. In poche parole ciò equivale alla tecnica della ricapitolazione, ed è per questo motivo che l'Est eccelle sempre in sobrietà. Inoltre, dal momento che l'Est è anche l'origine del tempo, è utile far notare che i guerrieri dell'Est sono costantemente occupati in un modo o nell'altro dalle implicazioni più profonde del tempo e, di conseguenza, vengono tradizionalmente e collettivamente chiamati i cacciatori del tempo, a prescindere dal fatto che alcuni sono cacciatori ed altri sognatori. Anche se qui non è possibile spiegare questo punto, viene menzionato solo per completare questa sezione degli insegnamenti.

Nel seguire il flusso del potere come avviene durante la manifestazione, veniamo ora all'Ovest, il luogo della morte e del sole al tramonto. Qui troviamo l'Uomo Dietro le Quinte, che ha una naturale predilezione per lavorare con la forza dell'intento, e quindi è attratto dal gioiello 16, conosciuto come la liberazione attraverso il potere dell'intento. Il Corriere di quest'uomo, d'altra parte, ha più o meno la sua stessa disposizione, e quindi si sentirà più a suo agio nel buio dell'ignoto. Di conseguenza, il Corriere dell'Uomo Dietro le Quinte ama lavorare con il gioiello 15, vale a dire, la luce attraverso l'oscurità. Essendo sullo stesso asse, dell'Est, e poiché l'Ovest è anche il luogo della morte, non c'è da stupirsi che la collaborazione intelligente tra questi due uomini dovrebbe anche condurre alla morte del vecchio, vale a dire: 15 + 16 = 13. Tuttavia, le implicazioni dell'Ovest sono molto diverse da quelle dell'Est, proprio come dovrebbero essere, dal momento che l'Ovest è, dopo tutto l'opposto polare dell'Est. Prima di tutto, nel guardare il gioiello dell'Uomo Dietro le Quinte, vediamo che il 16 è in realtà 10 + 6, il che significa che la somma dell'impeccabilità (10) e l'atto di scegliere tra il vecchio e il nuovo (6), conducono alla liberazione attraverso il potere dell'intento (16). In alternativa, possiamo anche vedere che la liberazione tramite il potere dell'intento è il prodotto del rapporto tra fluidità (1) e l'atto di scegliere tra il vecchio e il nuovo (6), tenendo presente, naturalmente, che la fluidità qui citata deve fondarsi sull'impeccabilità. L'implicazione di tutto questo è che la scelta tra il vecchio e il nuovo è strettamente connessa alla discriminazione, in quanto tale scelta deve essere fatta con giudizio, o in maniera impeccabile. La ragione di questo è che il 6 non è solo un aspetto della consapevolezza intrinseca, in quanto è un numero di una sola cifra, ma denota anche la dualità della femminile. In altre parole, il 6 è l'espressione primordiale della discriminazione, in quanto riguarda l'atto di vitale importanza di discriminare con ispirazione divina tra la madre e la donna, entrambe necessarie ai fini dell'evoluzione. In termini Toltechi la madre è quell'aspetto della mente che si presta alla forza di inerzia, in quanto la sua tendenza è verso la conservazione, l'unità e la stabilità. La donna, invece, è quell'aspetto della mente che si presta alla forza della separatività, nel senso che vuole dividere e separare il conosciuto dallo sconosciuto a sostegno della finalità del maschio, vale a dire, in


sostegno del fatto che prima che l'ignoto possa essere incorporato nel conosciuto in modo intelligente e significativo, devono prima essere separati in due polarità. Da quanto sopra dovrebbe essere chiaro che la frase Tolteca "discriminare con l'ispirazione divina", implica che nella scelta tra il vecchio, cioè la madre, e il nuovo, cioè la donna, il guerriero non può basare tale discriminazione su qualsiasi forma di pregiudizio o di assunzione casuale, ma invece ha bisogno di contare sull'ispirazione divina, un termine usato per evidenziare l'atto di ascoltare il cuore. Qui risiede il motivo per cui il gioiello 16 ha insita in sé la qualità di guida, dal momento che 1 + 6 è infatti pari a 7. Inoltre, da questo è anche ovvio perché il sentire (feeling) dovrebbe assegnato all'Ovest, sia per l'uomo che per le donne dell'Ovest, ascoltare il cuore è di vitale importante nel sentire la propria via nel buio dell'ignoto - lo sconosciuto contrassegnato dal sole al tramonto, in contrasto con il conosciuto contrassegnato dal sole che sorge. Di conseguenza, l'Uomo Dietro le Quinte è l'uomo che lavora direttamente con il cuore e con il sentire, in contrapposizione al suo polo opposto, lo Studioso, il quale lavora direttamente con la mente e con la sobrietà. Il Corriere dell'Uomo Dietro le Quinte è prevalentemente interessato nel mappare l'ignoto, e quindi la sua predilezione sarà per il gioiello chiamato luce attraverso l'oscurità. Il gioiello 15 è il risultato del rapporto tra fluidità (1) e la libertà e il cambiamento (5), o in alternativa la somma di impeccabilità (10) e la libertà e il cambiamento (5), perché non si deve mai dimenticare che facendo riferimento alla fluidità derivata dal 10, si implica quel tipo di fluidità che deriva dall'esperienza della vita sul piano fisico, e che, in ultima analisi, è la stessa impeccabilità. Pertanto la luce attraverso l'oscurità può emergere solo quando la libertà e il cambiamento vengono esercitati nel contesto dell'impeccabilità. L'implicazione di quanto sopra è che la luce non potrà emergere dal buio di una sfida, se ci sforziamo di liberarci da questa sfida cercando di evitarla, o se tentiamo di cambiare il nostro fato in qualche modo. Ci potrà essere la luce attraverso l'oscurità solo affrontando le nostre sfide lealmente e onestamente. La vera libertà e cambiamento è la libertà dai vincoli debilitanti del condizionamento sociale e un conseguente cambiamento nella nostra immagine di sé. Inutile dire che, da questo è molto facile vedere che la luce attraverso l'oscurità (15) deve condurre alla capacità di scegliere tra il vecchio e il nuovo (6), vale a dire 1 + 5 = 6. Vediamo dunque che l'enfasi prevalente nell'uomo dell'Ovest è quello di promuovere la stabilità (4) all'interno del regno dello sconosciuto irrazionale iniziando dalla morte del vecchio (13) per mezzo della liberazione tramite il potere dell'intento (16), associato all'acquisizione della luce attraverso l'oscurità (15). Ciò si ottiene attraverso il mezzo di quella guida (7 da 16) ricevuta ascoltando il cuore, in collaborazione con la capacità acquisita di ricevere l'ispirazione divina nel scegliere tra il vecchio e il nuovo (6 da 15), ancora una volta tramite l'ascolto del cuore.

La parte femminile dell'Ovest, essendo composta interamente da gioielli formati da numeri ad una sola cifra, non ha la tranquilla stabilità che si trova nelle altre tre direzioni femminili, le quali possiedono tutte una maggioranza di numeri a due cifre. Di conseguenza, le donne dell'Ovest, compresa la loro Corriere, vengono affettuosamente denominate dai loro compagni guerrieri pazze. A questo proposito gli uomini dell'Ovest sono occupati per la maggior parte del loro tempo nel contenere le donne dell'Ovest, dal momento che ogni volta che queste donne entrano in una loro fase di "follia", il che avviene spesso, il loro Corriere, la cui predilezione è per l'abbondanza eterogenea, tende a unirsi a loro, con il risultato che si scatena l'inferno! Eppure, come questa faccenda dimostra, ancora una volta si vede la necessità della polarità, per molti versi è la focosa "follia" delle donne dell'Ovest, insieme alla cupa introversione dell'uomo dell'Ovest, che tende a


bilanciare la sobrietà collettiva piuttosto fredda e distaccata dell'Est. La Sognatrice dell'Ovest è la più “pazza” delle due donne, nel senso che non avendo molta pazienza con le assunzioni logiche, la sua naturale predilezione è per la pura fluidità (1). Essendo prevalentemente coinvolta con il Potere Unico (One Power), questa donna non si potrà occupare di tutte le pignolerie così diffuse nel mondo dell'umanità, e quindi ha la più sorprendente capacità di andare direttamente al cuore di ogni sfida tagliando fuori tutte le meschinità. Essendo così molto fluida nella sua naturale avversione verso la meschinità umana, la Sognatrice dell'Ovest può "far ricadere" su di se le difficoltà incontrate sulla strada attraverso la vita in caso di necessità, perché essa stessa non ha alcuna considerazione per qualsiasi forma di importanza di se, e tanto meno di autocommiserazione, entrambi i quali tendono a frapporsi lungo la via per dispiegare e di raggiungere il Potere Unico (One Power) (1). Avendo una tale predisposizione, la Sognatrice dell'Ovest inoltre non ha alcun riguardo per il senso dell'importanza di se o autocommiserazione degli altri. Di conseguenza, a meno che non venga controllata, questa donna può letteralmente ribaltare un'intera nazione quando all'improvviso balza nella sua testa di andare su tutte le furie contro tutto ciò che ostacola la libertà nell'acquisire l'eredità divina dell'uomo. A questo proposito è interessante notare che la maggior parte delle cosiddette donne martiri, come ad esempio Giovanna d'Arco, fossero Sognatrici dell'Ovest. In relazione a quanto sopra, si deve realizzare che quel gioiello 1, è un aspetto della consapevolezza intrinseca, avendo una tendenza naturale verso la progressione lineare. Quindi a meno che la fluidità pura non venga controllata, nel senso di essere fondata sull'impeccabilità raggiunta attraverso l'esperienza pratica all'interno della vita sul piano fisico, ritornerà sempre alla sua naturale tendenza a tirare dritto nonostante tutto. Ciò non implica che la sognatrice dell'Ovest non sia impeccabile nelle sue azioni. Al contrario, quando lei viene colta dalla "follia" della sua visione, la comprensione del vero scopo dell'Unica Vita è estremamente impeccabile, in quanto completamente scevra da ogni senso di importanza di se e autocommiserazione. Tuttavia, non avendo alcun senso di importanza di se, a questa signora, inoltre, non importa un fico secco di ciò che gli altri possono o non possono pensare delle sue azioni, e quindi a meno che non sia controllata e diretta quando colta dalla "follia", perseguirà semplicemente il suo scopo con quelle che sembrano spesso essere le azioni di una pazza, o di un pagliaccio, a causa del suo totale disprezzo per le opinioni degli altri. La Cacciatrice dell'Ovest, d'altra parte, essendo molto più interessata agli aspetti pratici della vita sul piano fisico della Sognatrice, è un po' meno "pazza" della sua controparte, e tuttavia, avendo una predilezione per il gioiello 5, questa signora ha anche la tendenza ad andare in missione per una vendetta. Il gioiello 5 è, naturalmente, la libertà e il cambiamento, e a prescindere da ciò che abbiamo già imparato a conoscere su questo gioiello, rendetevi conto che è anche un aspetto della consapevolezza intrinseca, e strettamente collegato al gioiello 1, per costituzione intrinseca all'interno del 5 vi è il Potere Unico e la sua quadruplice espressione, cioè, la sobrietà, la forza, il sentire e il calore. Come risultato, ogni volta che la cacciatrice dell'Ovest entra in una dei suoi momenti di "follia" di solito verrà a trovarsi in una miscela piuttosto strana di tutte e quattro le espressioni del Potere Unico, e quindi c'è sempre un chiarezza incredibile nell'apparente "pazzia" della Cacciatrice dell'Ovest - una chiarezza che si mostrerà con un calore e una forza che purtroppo troppo spesso vengono esercitati stranamente come la "benigna" azione di un bulldozer impazzito che spazza via tutto ciò che gli si para davanti con la "buona" intenzione di imprimere un più prezioso, anche se veemente, sentire. Ogni guerriero potrà testimoniare il fatto che se mai si dovrebbe essere in difficoltà ad imparare il vero significato di libertà e di cambiamento, allora la persona alla quale ci si dovrebbe rivolgere sarebbe la Cacciatrice dell'Ovest. Questa signora semplicemente senza tante cerimonie abbatterebbe la maggior parte dalla vostra visione del mondo, e se dopo di questo ancora non sapete che cosa costituisce la libertà, vi dimostrerà il cambiamento, cambiando la vostra immagine del se senza mezzi termini, e probabilmente lo farà in modo tale da lasciarvi con poco spazio per dubitare che lei vi consideri un idiota assolutamente senza cervello. Dopo una tale lezione nel definire chiaramente gli svantaggi della vanità, questa donna, senza dubbio, vi abbraccerà con tutto l'amore


e il calore della proverbiale matrona, vi darà un colpetto sulla testa come all'animale domestico preferito, e se non siete abbastanza veloci nel riuscire a trovare una via di scampo, si preparerà immediatamente a tendervi l'agguato nella prossima lezione! Sebbene sia vero che subire l'agguato dalla Cacciatrice dell'Est significa sapere senza ombra di dubbio che lo hai ricevuto, subire l'agguato dalla Cacciatrice dell'Ovest comporta il chiedersi se forse non si è stati gravemente manipolati! Eppure, nonostante tutto ciò che abbiamo descritto sulle due donne dell'Ovest fino ad ora, queste due signore in realtà sono il cuore e l'anima dell'unità Tolteca in un senso molto letterale. Sebbene anche i loro compagni guerrieri all'interno dell'unità Tolteca debbano imparare, tramite molte ardue prove, e molti dolorosi errori, ad apprezzare completamente le donne dell'Ovest, una volta che la loro apparente "pazzia" viene compresa per quello che realmente è, queste due signore appaiono essere il cuore in persona! Spietate all'ennesima potenza nella loro naturale tendenza di tirare dritto, e assolutamente senza paura nel loro profondo senso di semplicità senza complicazioni, queste due signore sono veramente avversari formidabili in ogni battaglia. Inoltre, a causa della loro totale incapacità di essere influenzate, il il coraggio delle due donne dell'Ovest è tale che il loro senso di fedeltà alla causa, e quindi anche la loro lealtà verso i compagni guerrieri, è qualcosa che non è solo insuperabile, ma anche straziantemente bella da vedere. A questo proposito, nessuna di queste due signore batte ciglio sacrificando se stessa nel difendere un compagno guerriero, ma, sta pur certo, non lo farà senza dare quel guerriero una lavata di capo a piena voce. E tuttavia, anche se l'abuso verbale verrà progettato in modo da fare a fettine l'ego, verrà anche sempre riempito da un tale significato e amarezza profonda che invariabilmente sgorgheranno spontaneamente le lacrime dagli occhi del testimone. Questa è la vera bellezza interiore di queste due specialissime donne - una bellezza interiore che deriva da un altruismo intrinseco, e che è di gran lunga la loro caratteristica peculiare. Collabora con le due donne il Corriere dell'Ovest che, come abbiamo già notato, ha una predilezione per l'abbondanza eterogenea. La triplicità fondamentale dell'universo manifesto è inerente al gioiello 3. Di conseguenza è nel 3 che incontriamo il rapporto tra la consapevolezza intrinseca e la consapevolezza in evoluzione, ma nel contesto della finalità dell'Inesprimibile. Pertanto il gioiello 3 riguarda principalmente il modo migliore per nutrire e mantenere intatto il risultato dell'interazione tra la progressione lineare della consapevolezza intrinseca e la circolare inclusione che si realizza a seguito della consapevolezza in evoluzione essendo fissata al suo centro. I risultati di questa interazione, poiché riguardano sia la consapevolezza intrinseca che quella in evoluzione sono, naturalmente, ciò che viene denominata come abbondanza eterogenea. Tuttavia, il gioiello 3 viene anche indicato come gioia e creatività, dal momento che inerente a questo gioiello è il candore infantile, in opposizione alla puerilità infantile, che mostra il desiderio di circondarsi di abbondanza eterogenea per la pura gioia di non solo di raccogliere, ma anche di poter creare qualcosa dai pezzi raccolti, indipendentemente dal fatto che queste siano cose materiali, o semplicemente pezzettini di informazioni interessanti. In questo senso siamo tutti familiari su come ogni bambino sia perfettamente in grado di piangere, e subito dopo di ridere; di costruire un castello di sabbia con gioia, e di distruggerlo con la stessa gioia dopo averlo completato; di raccogliere conchiglie con grande entusiasmo, per poi dimenticarle completamente nel perseguimento altrettanto entusiasta di un nuovo improvviso interesse. Da quanto sopra è ovvio che il Corriere dell'Ovest, dal momento che il suo gioiello è composto da una singola cifra, avrà quindi una tendenza naturale verso la consapevolezza intrinseca, è molto più incline verso l'avanzare davanti dritto che cercare di mettere ordine all'interno dell'abbondanza eterogenea. Il risultato finale è che il Corriere dell'Ovest è proprio il miglior collezionista, perché nel suo amore nel procedere spedito nel contesto dell'abbondanza eterogenea, raccoglie quasi letteralmente tutto ciò che in vista, a prescindere dal fatto che siano pettegolezzi, oggetti d'arte, strumenti musicali, poesie, libri, fotografie e, in breve, tutto ciò che possa o non possa essere utile. Tuttavia, anche se il talento di quest'uomo per la gioiosa creatività non smette mai di stupire, il suo entusiasmo infantile per la vita gli permette di indugiare su qualsiasi libro abbastanza a lungo per finirne la lettura, anche se a onor del vero, la sua spontanea


apertura di cuore normalmente gli permette di coglierne intuitivamente i contenuti, anche se non l'ha mai letto completamente. Allo stesso modo non trova troppo tempo per imparare a padroneggiare uno qualsiasi degli strumenti musicali che possono essere stati collezionati, anche se ancora una volta, la sua comprensione intuitiva di qualsiasi cosa è tale che normalmente ha una straordinaria capacità di improvvisare superbamente con qualsiasi strumento musicale. Quando questi tre guerrieri della parte femminile dell'Ovest cooperano intelligentemente, vediamo ancora una volta che il risultato è la somma totale dei loro rispettivi gioielli, e cioè: 1 + 5 + 3 = 9. Il significato è che nella parte femminile dell'Ovest la completezza (9) viene ottenuta per mezzo della pura fluidità (1) accoppiata con la libertà e il cambiamento (5) nella ricerca di quella creatività e gioia (3) infantile che produce abbondanza eterogenea (3). Questo tipo di completezza non può che essere molto diversa da quel tipo di completezza generata nell'Est, vale a dire, la spinta verso la completezza tramite l'umiltà e la comprensione generata dalla tolleranza e dalla morte del vecchio. La completezza all'Est, come ci si può aspettare dai dettami della sobrietà, significa essere finito nel senso che tutto è stato risolto e non rimane niente in sospeso di cui ci si dovrà occupare. Pertanto l'Est ha da sempre la qualità di essere immacolato, pulito e curato, ordinato, e tutto corrisponde perfettamente. Ma il più delle volte la completezza all'Ovest non avrà mai la qualità di essere finito nel vero senso della parola, ma mostrerà piuttosto la caratteristica di cose di ogni sorta ordinate piuttosto alla rinfusa, piacevole e veramente infantile, che può solo essere definita come ispirata dal caos! In relazione alla parte femminile dell'Ovest il lettore troverà interessante a questo punto una divagazione al fine di dimostrare l'universalità dell'Unica Verità. L'esempio che vorrei utilizzare è quello narrato nella bibbia Cristiana, cioè il famoso episodio in cui Cristo tornato da un viaggio trova i suoi discepoli che pescano su una barca nel Mare di Galilea. Dopo essere stato informato dai suoi discepoli che per tutta la notte non avevano avuto fortuna, Cristo li istruì a issare la rete da pesca per gettarla dall'altra parte della barca. Anche se tale ingiunzione non aveva alcun senso per i discepoli, comunque obbedirono, e quando la rete fu issata dopo essere stato gettata dall'altra parte come da istruzioni, videro un miracolo, perché conteneva 153 pesci. Questo episodio è uno degli esempi più belli di irrazionalità vs razionalità, per chiarezza, se non c'erano pesci da un lato della barca, allora perché esattamente nello stesso posto ci sarebbero stati dei pesci sull'altro lato della barca? Eppure, ciò che Cristo ha insegnato ai suoi discepoli, in quel giorno è stata l'importanza di spostare l'attenzione in modo da non diventare ossessionati da una assunzione razionale. Inoltre, chiedendo loro di gettare la rete dall'altro (9) lato della barca, Cristo stava indicando ai suoi discepoli l'importanza di allineare il Mondo degli Stregoni e, così facendo, divennero capaci di compiere un miracolo. In questo esempio particolare, Cristo mostrò ai suoi discepoli come allineare il Mondo degli Stregoni, da un lato, spostando l'attenzione, e in secondo luogo, essendo fluidi (1) abbastanza da cambiare (5) la loro visione del il mondo, così come la loro immagine di sé, acquisendo così la libertà (5) necessaria per diventare veramente creativi (3). Il risultato, come già sappiamo, era la loro gioia (3) quando hanno di nuovo tirato su la rete e vi hanno trovato un sacco di pesci - 153 per l'esattezza - 153 - i gioielli assegnati alla parte femminile dell'Ovest, 1, 5 e 3. Più tardi daremo di nuovo un'occhiata a come impostare l'allineamento verso il Mondo degli Stregoni, ma ho voluto dare questo esempio semplicemente perché è molto appropriato per dimostrare il fatto che dove c'è vera conoscenza c'è solo l'Unica Verità. Ciò che separa e divide, ciò che causa a una persona di essere sospettosa nei confronti di un altro, e ciò che fa si che una setta religiosa ne condanni un altra, si riduce sempre ad una mancanza di vera conoscenza e a una visione ristrettamente limitata e troppo spesso inaccuratamente rinchiusa dal presupposto razionale. Per tornare ora al nostro esame dell'Ovest, troviamo che quando i guerrieri della parte maschile dell'Ovest cooperano in modo intelligente con i guerrieri della parte femminile dell'Ovest, il risultato è, come sempre, la somma dei loro rispettivi totali, vale a dire: (15 + 16) + (1 + 5 + 3) = 13 + 9 = 13. Le implicazioni sono qui ancora una volta molto diverse da quelle dell'Est, anche se il


risultato finale è ancora la stabilità (4) ottenuta tramite la morte del vecchio (13), va ricordato che, secondo le leggi della numerologia, questi due tipi di stabilità sono completamente diversi in virtù dei loro diversi costituenti. Quindi la stabilità dell'Ovest si basa sul puro sentire, ed è quindi del tutto irrazionale, laddove la stabilità dell'Est si basa interamente sulla sobrietà, ed è quindi la magnifica personificazione di quella bella chiarezza sobria nata dall'uso impeccabile della mente razionale. Di conseguenza abbiamo da un lato l'Est, stabile per aver apportato la morte del vecchio per mezzo della sobrietà, e dall'altra parte abbiamo l'Ovest, anch'esso stabile per avere cagionato la morte del vecchio tramite il sentire. Questo è l'asse orizzontale contrassegnato da uomo in piedi con le braccia aperte lateralmente, abbracciando sia il sole che sorge che quello che tramonta, l'Est e l'Ovest. In questo abbraccio, l'uomo incorpora nella sua essenza non solo il conosciuto e l'ignoto, ma anche il significato e lo scopo della vita sull'asse orizzontale, cioè la vita sul piano fisico. Abbracciando sia l'Est che l'Ovest allo stesso modo, si abbracciano entrambe le polarità della vita sul piano fisico, cioè il sorgere del sole, la vita, e il tramonto del sole, la morte, l'uomo acquista la vera stabilità apportando la morte del vecchio, o la morte di tutto ciò che ostacola il suo progresso lungo il Sentiero della Libertà, e questo lo fa sia con la sobrietà che il sentire, con la mente e con il cuore. Infine, poiché i guerrieri dell'Ovest sia maschi che femmine si occupano prevalentemente del sentire in un modo o nell'altro, sono, a causa di quella apertura del cuore, anche sempre acutamente consapevoli del compito del guerriero di contribuire a realizzare lo scopo dell'Inesprimibile. A causa di ciò, e tenendo in mente che lo spazio viene definito come il prodotto del percepire lo scopo della vita, i guerrieri dell'Ovest sono tradizionalmente e collettivamente denominati sognatori nello spazio. Pertanto sull'asse orizzontale o nella vita sul piano fisico, si vede la necessità di, in primo luogo, utilizzare l'arte dell'agguato nella Padronanza della Consapevolezza, e in secondo luogo, l'arte di sognare nella Padronanza dell'Intento. Come accennato in precedenza, ciò non implica che tutti i guerrieri dell'Est siano cacciatori, e che tutti i guerrieri dell'Ovest siano sognatori, ma implica che lavorare con la sobrietà è di vitale importanza per tendere costantemente l'agguato alla nostra percezione, mentre nel lavorare con il sentire dobbiamo coltivare un'apertura di cuore che può essere acquisita solamente tramite il sognare.

Il prossimo nella sequenza è il Sud, che, come ci si ricorda da Il Grido Dell'Aquila è conosciuto come la porta d'ingresso al mondo del nagal. Di conseguenza nella parte maschile del Sud maschile sia il nagal che e il suo Corriere. Il nagal, non essendo un tipo di uomo specifico, a differenza di tutti gli altri, non ha una particolare predilezione per un qualsiasi gioiello, a causa dei suoi compiti come nagal si richiede da lui una eguale efficienza con tutti i gioielli, maschili e femminili, così come con quei gioielli noti come i gioielli oscuri o gioielli proibiti. Ciononostante, a causa di ciò che viene a lui richiesto in termini di guidare gli altri verso la libertà, il gioiello che viene normalmente assegnato al destino del nagal è il 18, che è principalmente centrato sul significato del coraggio. Coraggio significa molte cose per molte persone, ma nella sostanza è il prodotto del rapporto tra la fluidità (1) e armonia ed equilibrio (8), che è uguale alla somma dell'impeccabilità (10) e di armonia ed equilibrio (8). Tuttavia, peculiare al gioiello 8 è l'armonioso equilibrio esistente tra il decimo e il nono mondo, cioè tra il denso mondo fisico e il Mondo degli Stregoni. Questo equilibrio, si basa e viene mantenuto dall'armonia, ed è per sua stessa natura estremamente fragile e quindi può venire facilmente scombussolato. Inoltre, poiché ogni armonia dipende dalla interrelazione della vita, è sempre l'uomo che tende a sconvolgere l'equilibrio in un modo o


nell'altro attraverso le sue azioni, fisiche, emozionali o mentali ogni volta che ne ignora le sue interrelazioni. Di conseguenza è ovvio che non potrà esserci vera libertà laddove manchi l'armonia e l'equilibrio tra il nono e il decimo mondo, dal momento che il nono mondo non è solo il progetto del decimo mondo, ma è anche lo specchio in cui si riflette lo scopo dell'Inesprimibile. Pertanto ogni qual volta che l'equilibrio tra il nono e il decimo mondo viene disturbato, la risultante disarmonia riflessa nel Mondo degli Stregoni distorce tutta la vita sul denso piano fisico. Da quanto sopra ne consegue che il vero significato del coraggio è quello di cercare di ristabilire e di mantenere sia l'armonia che l'equilibrio, un compito che, a causa dell'ignoranza generale dell'umanità verso le interrelazioni della vita, è veramente formidabile, nel migliore delle ipotesi, e per il resto quasi impossibile. E tuttavia, nonostante questo, ciò che viene richiesto al nagal in ogni momento, è la speranza al di la delle probabilità, e la persistenza anche se si viene costantemente sconfitti. Per continuare a sperare quando tutto sembra senza speranza, e per mantenere la persistenza, quando ci sembra di non vedere mai la luce alla fine del tunnel, serve un tipo di coraggio che è impossibile da verbalizzare. Eppure, ci si renda conto che se il nagal rinunciasse alla speranza e smettesse di cercare, quale speranza ci sarebbe per coloro che, secondo i suoi compiti, dovrebbe condurre alla libertà? L'unico modo in cui ogni Nagal possa sperare di realizzare il suo fato è quello di conciliare i due aspetti della consapevolezza che costituiscono il suo gioiello. In altre parole, il nagal si sforza di conciliare la fluidità (1) con l'armonia ed equilibrio (8) - due aspetti che per loro stessa natura sono per fortuna molto compatibili. Questo, in effetti, si riduce a: il nagal è colui che deve fare ogni tentativo nell'essere così assolutamente impeccabile nella propria percezione per trovare modi e mezzi con cui, almeno un certo grado di libertà possa essere raggiunta in mezzo all'agitazione costante e alla turbolenza generata dall'umanità all'interno sia del nono che del decimo mondo. Ogni volta che un nagal ne realizza anche solo un piccola parte, una minuscola porzione dello scopo dell'Inesprimibile viene concretizzata tramite il completamento, per cui realizzate che il coraggio tende al completamento, nel senso che 1 + 8 = 9. Ad assistere il nagal nel suo compito erculeo vi è la donna nagal. A questo punto vorrei spiegare il ruolo della donna nagal, anche se tecnicamente parlando non fa parte del resto dell'unità, tuttavia, a causa della sua associazione estremamente stretta con il nagal, lei fa parte della parte maschile del Sud, piuttosto che della parte femminile. Il gioiello della donna Nagal è il 9, il completamento, un fatto che la dice lunga all'apprendista percettivo. Non solo tutte e quattro le direzioni femminili all'interno dell'unità Tolteca assommano a 9, ma è anche il gioiello della donna nagal 9 – il che non deve sorprendere se si ricorda che la donna nagal possiede le caratteristiche di tutti i quattro tipi di donne. Tuttavia, inerente al gioiello 9 troviamo uno dei più grandi paradossi esistenti negli insegnamenti Toltechi, vale a dire la riconciliazione dei gioielli 4 e 5, dal momento che 9 è, secondo le leggi della numerologia, 4 + 5. Perché dovrebbero essere 4 + 5, a differenza, ad esempio 6 + 3, oppure 2 + 7, o anche 3 + 3 + 3, non rientra nell'ambito di applicazione di questo libro, ma ci basti per ora semplicemente sottolineare l'importanza di questo fatto. Ricordate che lo scopo dell'Indescrivibile è quello di incorporare l'ignoto nel conosciuto, ma che questo si può solo fare tramite l'esperienza pratica acquisita nella vita sul piano fisico, indipendentemente dal fatto che questo sia il denso piano fisico o meno. Ora, come già sappiamo, la realizzazione di questo scopo è ciò che noi chiamiamo materializzazione, ma dal momento che tutti la materializzazione tende naturalmente all'inerzia, c'è sempre il pericolo che il processo di evoluzione possa essere arrestato prima che il vero completamento dello scopo dell'Indescrivibile sia stato raggiunto. Inoltre, realizzate che, in ultima analisi, la forza di inerzia è la manifestazione negativa della forza stessa alla quale ci riferiamo come stabilità (4). Questo è necessariamente così, affinché ogni atto sia davvero significativo, come l'inserimento dello sconosciuto all'interno del conosciuto, tale atto deve fondarsi sulla stabilità, ed è, ovviamente, esattamente qui che giace il pericolo già citato. Quindi a contrastare la forza d'inerzia (-4), che è insita nella stabilità (+4), è quell'aspetto


della consapevolezza definito la libertà e il cambiamento (5), ed è in questo che giace il paradosso, per chiarezza (-4) + 5 = 1, e non 9. Questo paradosso si basa sulla questione di come un completamento possa essere raggiunto se tutto viene mantenuto in uno stato di perenne fluidità (1). Abbiamo in realtà già in parte risposto a questa questione nel capitolo precedente, quando abbiamo dato un breve sguardo alla natura della quarta dimensione e, nel farlo, abbiamo visto che il centro della sfera dell'essere è in costante movimento, cioè, in uno stato di perpetua fluidità (1). Come risulta evidente da ciò che abbiamo imparato, questa fluidità (1) del centro della sfera dell'essere avviene a causa del fatto che la libertà e il cambiamento (5) si contrappongono alla forza d'inerzia (-4). Tuttavia, rendetevi anche conto che a dispetto della tendenza naturale della materializzazione verso l'inerzia, materializzazione può solamente avvenire perché la stabilità (+4) insita nel MEST stesso rende possibile per l'Indescrivibile adempiere il suo scopo. In altre parole, da un lato abbiamo la somma della stabilità (4) di MEST e della spinta verso la libertà e il cambiamento (5) che determina il completamento (9), e d'altra parte, abbiamo la somma della forza di inerzia (-4) e la spinta verso la libertà e il cambiamento (5) che apportano la fluidità (1) perpetua della materializzazione. Tuttavia, la straordinaria 'intelligenza in tutto questo, è il fatto che la forza di inerzia e la stabilità non sono due forze separate, ma sono invece un'unica forza, che simultaneamente manifesta i suoi due aspetti diversi, ma entrambi lavorano insieme in perfetta armonia con la libertà e la cambiamento. Il risultato di questo strano paradosso è che, sebbene lo scopo dell'Indescrivibile viene continuamente materializzato, questa materializzazione viene mantenuto in uno stato di fluidità perpetua in modo che una precoce stagnazione non sia mai possibile. È per questo motivo che si afferma che il Mondo degli Stregoni è il mondo del completamento, dal momento che si ripiega costantemente su se stesso per diventare Qualsiasi-Altra cosa. In ultima analisi, rendetevi che siamo alla ricerca di uno dei fenomeni più suggestivi dell'universo, vale a dire, come è infatti possibile arrivare ad un completamento che in la realtà non cessa mai di continuare a venire a compimento. È anche all'interno di questo impressionante fenomeno che giace la vera natura dell'eterno adesso, dal momento che nel Mondo degli Stregoni, quindi inerente al gioiello 9, passato, presente e futuro coesistono come un potenziale. Ogni aspetto di questo potenziale è in grado di essere materializzato, ma mediante l'essere tenuto in uno stato di perenne fluidità una volta materializzato, non ha né inizio né fine, non ha né un passato né un futuro, dal momento che entro il regno del potenziale, ciò che era, è e può essere, co-esistere come un tutto interrelazionato, le parti del quale sono non solo completamente interdipendenti, ma interagiscono costantemente in modo tale che ogni momento è adesso, e entro questo adesso ogni evento è un completamento. Pertanto, da quanto detto sopra si può ora vedere che, avendo una predilezione per il gioiello 9, la donna nagal, in un maggior senso esoterico, incarna in sé la natura e lo scopo del Mondo degli Stregoni. Inoltre, poiché tutte le direzioni femminile assommano a 9, non è poi così difficile da capire perché la donna nagal deve possedere le caratteristiche di tutti e quattro i tipi di donne. Inoltre, poiché la donna nagal incarna dentro di sé la natura e lo scopo del Mondo degli Stregoni, il nagal completamente addestrato non ha alcuna difficoltà ad essere in grado di "leggere" nell'essenza della donna Nagal il riflesso causato dalle azioni dell'umanità all'interno del Mondo degli Stregoni. È per questo motivo che si dice che la donna nagal donna aiuta il nagal ad trovare dove si trova la più grande minaccia o di pericolo al momento, e per la sua capacità di fare questo, la donna nagal viene tradizionalmente citata come il faro con cui il nagal naviga la nave che è la sua unità di guerrieri. La collaborazione intelligente tra il nagal e la donna nagal è la somma dei loro gioielli, e cioè: 18 + 9 = 18. Le implicazioni sono qui che la donna Nagal è al massimo del suo coraggio, e anche veramente completa quando sta compiendo il suo destino lavorando con un nagal, e quindi18 si riduce a 9. Al contrario, come si vede dall'equazione sopra, il nagal raddoppia il coraggio tramite la collaborazione con la donna nagal, e poiché il coraggio a lui richiesto è molto più grande di quello


che l'essere umano medio è in grado di presentare, questo surplus di coraggio è qualcosa che ogni nagual custodisce sopra ogni altra cosa il mondo. Insieme, questi due esseri si fanno coraggio l'un l'altro, e insieme lottano per il completamento, ma nel profondo dei loro cuori sanno che nessuno dei due potrà mai veramente vincere. La donna nagal può nella migliore delle ipotesi, come il suo progenitore il Mondo degli Stregoni, continuare a girare su se stessa in continuo divenire Ogni- altra Cosa in adempimento delle finalità dell'Inesprimibile. Il nagal potrà al massimo continuare a sperare che, con ogni piccolo pezzo della libertà raggiunta, i suoi sforzi di cercare di ripristinare e mantenere armonia ed equilibrio non siano vani, anche se ancora e ancora una volta affronta la sconfitta in ogni momento di ogni giorno. Eppure tale è la natura di questi due esseri, e tale è la loro predilezione, che non saranno mai veramente felici e soddisfatti se non stanno lottando per trovare un modo in cui rovesciare una battaglia impossibile in una battaglia che si può vincere, anche se solo in piccola parte. Questo ci porta dunque al Corriere del nagal, un uomo la cui predilezione è in modo appropriato rivolta al gioiello 20, vale a dire, l'onore, poiché realizzate che alla fine della fiera è l'onore che si ritrova nel centro del cuore di ogni guerriero. Eppure, come abbiamo discusso molte volte prima, il senso dell'onore del guerriero è molto diverso da quella di un uomo o di una donna media. Il vero onore è il prodotto del il rapporto tra umiltà e comprensione (2) e assoluta libertà (0). Anche se abbiamo già affrontato questi due gioielli, cioè, 2 e 0, sarà a notevole beneficio del lettore espandere un po' di più le implicazioni più profonde di quel gioiello misterioso che non ha numero, anche se assegnando il numero zero a questo gioiello, le implicazioni sono che è nulla, cioè, Nessuna-Cosa. Da quanto sopra è subito chiaro che cercare di rendere giustizia al gioiello 0 è quasi impossibile farlo in questo libro, dal momento che se dovessimo dire la verità, molti volumi potrebbero essere dedicati solo a questo unico gioiello, e ancora il lettore probabilmente si sentirà come se non ne avesse mai saputo nulla, perché come si fa a spiegare quella cosa che per sua natura è nessuna-cosa. Pertanto è sufficiente per i nostri scopi attuali dire semplicemente che il gioiello 0, siccome è nessuna-cosa, è l'origine di tutti i gioielli, così come li pervade tutti. Come il suo progenitore, lo spirito dell'uomo, ovvero il nagal, il gioiello 0 è il vuoto che contiene ogni cosa, per quanto paradossale ciò possa sembrare, il vuoto è il massimo in termini di consapevolezza, dal momento che all'interno di quel vuoto la natura, il significato e lo scopo di tutto, si rivela in un eterno adesso. Da dentro il vuoto, vale a dire, all'interno di questo aspetto della consapevolezza al quale non è assegnato alcun numero, non ci sono domande, perché non c'è nessuna cosa da capire. Allo stesso modo, dentro il vuoto, non c'è libertà, perché non c'è nessuna cosa da cui poter essere liberi, ed quindi ci si riferisce come libertà assoluta. Tuttavia occorre prestare attenzione a non prendere queste affermazioni alla lettera, dal momento che nessuna-cosa non implica il nulla. Il fatto che il vuoto è nessuna-cosa significa semplicemente che non siamo in grado di verbalizzare il contenuto, che in sostanza è l'ineffabile, l'Inesprimibile. Da quanto abbiamo imparato, dovrebbe essere chiaro che il vero onore è il prodotto del rapporto tra umiltà e la comprensione (2) e il vuoto (0). Le implicazioni qui sono così vaste che la loro verbalizzazione è estremamente difficile, ma sarà di aiuto pensare in termini di ciò che furono, probabilmente, le parole più profonde mai pronunciate dal filosofo Socrate, quando disse: "Io sono l'uomo più saggio del mondo intero, dal momento che so solo di non sapere". In questa affermazione veramente brillante, Socrate fece del suo meglio per verbalizzare la vera natura dell'onore, e per il guerriero tolteco, che è perfettamente versato per le proprietà delle parole, quelle poche parole sono efficacemente eloquenti. Tuttavia, ci vogliono una buona dose di spiegazioni al fine di delineare le sfumature di queste parole e, a questo proposito, io personalmente sono sempre stato enormemente invidioso di Socrate, anche se coloro che sono perfettamente addestrati nella proprietà delle parole possono verbalizzare tutto ciò che deve essere verbalizzato, il problema è che gli apprendisti non giungono alla Via del Guerriero completamente eruditi. Tuttavia, a giudicare dagli insegnamenti di Socrate, i suoi studenti erano tutti completamente eruditi quando arrivavano a lui! Tuttavia, ci si renda conto che l'importazione complessiva di questa dichiarazione di Socrate


è per lo più una dichiarazione di umiltà, nel senso che Socrate capì abbastanza della vita per sapere che, in relazione alla vita in generale noi siamo delle unità, e nessuno di noi ne sa molto a riguardo. È solo lo stolto ignorante che vive nel piccolo bozzolo della sua visione del mondo che è portato a pensare che la sua mente razionale sia in grado di fornire le risposte a tutto. Perciò quando Socrate ha detto di non sapere nulla, fece in realtà un passo indietro per abbassare la testa in assoluta umiltà, perché egli era pienamente disposto ad ammettere che anche tutta la sua sapienza come filosofo era nulla rispetto a tutto quello che ancora non conosceva. Avere tale comprensione che conduce automaticamente all'umiltà, è l'indice di un uomo veramente saggio. Inoltre, nel fare riferimento a se stesso come "io so solo", Socrate si riferiva a io, il tutto-uno, cioè la totalità del sé, e nel dire che "io solo so", stava in realtà dicendo "Io, il tutto-uno so". E 'ovvio che l'unica vera conoscenza che ci possa essere, è la conoscenza del sé, che è, la conoscenza della totalità del sé - il tutto-uno - e quando quella conoscenza è pienamente cosciente, si può infatti dire "io, il tutto-uno so", o, in alternativa, "Io conosco il tutto-uno (che sono io) ". Tuttavia, Socrate non sta solo indicando di conoscere la totalità di sé, perché continua a dire "io solo so che", il che significa "Io, il tutto-uno conosco questo". Che cosa è questo? Socrate stesso risponde dicendo "niente", che significa nessuna-cosa, quell'aspetto della consapevolezza chiamato il vuoto. Tuttavia, egli sottolinea il fatto che questa conoscenza del vuoto è consapevole, dal momento che fa precedere la risposta con "Io so (niente)". In altre parole, quello che in effetti Socrate sta dicendo qui, è "Mi conosco come il tutto-uno che sa quello che viene definito nessuna-cosa, ma sono pienamente cosciente di quello che so ". Con una tale conoscenza, e con l'umiltà proveniente dalla mancata comprensione di ciò che lui sa, Socrate ha tutto il diritto di proclamarsi un uomo saggio. Inoltre, poiché egli pone la sua saggezza saldamente in prospettiva dicendo "l'intero mondo ", nel senso che capisce molto bene che esiste una sola vita, e quindi anche solo una totalità di sé, egli è infatti l'uomo più saggio, perché solo il più saggio dei saggi ha l'onore necessario per non cercare di arrogarsi la conoscenza per il sé personale. Pertanto in questa brillante affermazione, Socrate non solo descrive la relazione tra l'identità individuale, la totalità di sé e il vuoto, ma anche definisce molto bene il vero senso dell'onore nel contesto delle interrelazioni dell'unica vita. Questo è quasi il massimo che posso fare per impartire almeno qualche sensazione di ciò che è implica l'onore. Se dovessi descriverlo in poche parole, direi che l'onore vero è quell'umiltà che sopraffa un guerriero nel momento in cui arriva a comprendere le implicazioni più profonde di ciò che è la libertà assoluta. Conoscere se stessi come uno con tutti i sé, buoni, cattivi e indifferenti, è comprendere il significato di ciò che vuol dire essere umili, e ergersi liberi dalla necessità di giudicare, e di essere giudicati, è la vera libertà. In questa libertà assoluta c'è nessuna-cosa al di la di un totale senso di esistenza, e, in ultima analisi, che altro può essere l'onore se non condizione di essere? Quando il nagal e il suo Corriere cooperano in modo intelligente il risultato è il seguente: 18 + 20 = 11. In altre parole, il rapporto tra il nagal e il suo Corriere produce forza, una qualità che entrambi hanno bisogno per adempiere ai rispettivi compiti. Da quello che abbiamo già imparato sulla numerologia, è chiaro che la forza di cui parliamo è in realtà la somma di impeccabilità e fluidità allo stato puro. Le implicazioni della cosa sono enormi, ma basti dire perché, in senso esoterico, il nagal rappresenta il Nagal, cioè lo spirito dell'uomo, e per la natura delle sue funzioni, il nagal ha bisogno spesso di agire con una fluidità assoluta che non è ancora stato provata e sperimentata all'interno della vita sul piano fisico. Questo, naturalmente, equivale a dover improvvisare sul momento e, di conseguenza, il nagal si trova spesso a camminare su una linea molto sottile tra condurre gli altri alla libertà ed essere completamente pazzo. Naturalmente, nella suo stretta associazione con il nagal, il Corriere del nagal corre un simile rischio, come in effetti la donna nagal, con il risultato che la collaborazione intelligente tra questi tre esseri è ancora la forza: 18 + 20 + 9 = 11.


Tenendo presente che il Sud è la porta verso il mondo del nagal, non è affatto sorprendente scoprire che nella parte femminile del Sud abbiamo i tre gioielli, impeccabilità (10), vitalità (19), e guida (7). La Sognatrice del Sud, essendo una guerriera che è principalmente interessata a nutrire lo scopo dell'unità Tolteca, ha una predilezione naturale per gioiello 10, perché senza questa impeccabilità non sarebbe in grado di discriminare con ogni sapienza tra ciò che dovrebbe essere alimentato e ciò che dovrebbe essere eliminato. Per comprendere completamente la cosa, ricordate che il 10 è in realtà il prodotto del rapporto tra la pura fluidità (1) e la libertà assoluta (0), e che l'implicazione è che dove non c'è fluidità di percezione nel contesto di una completa libertà dal condizionamento sociale, l'impeccabilità verrà per forza distorta. Inoltre, da ciò che abbiamo già imparato sulla libertà assoluta, vediamo che la Sognatrice del Sud è anche profondamente occupata con la pura fluidità in relazione al vuoto, ma in un modo molto più diretto rispetto a tutti gli altri guerrieri che hanno gioielli con il numero a due cifre, per la semplice ragione che il suo gioiello è il 10. A proposito di quanto sopra, devo far notare al lettore che spetta a lui o lei a prendere le informazioni impartite in questo capitolo, e anche nel resto dei libri, per compilare i suoi appunti su ciascuno dei gioielli della consapevolezza. Non mi è possibile continuare a ripetere tutto quanto affermato al fine di portare tutte le dichiarazioni in un'unica cosa. Ci si aspetta che ogni apprendista faccia tali correlazioni da sé, perché solo in questo modo riuscirà ad afferrare gli insegnamenti, e solo in questo modo è possibile per il nagal esplorare nuovi territori senza l'inutile spreco di tempo nel dover seguire l'apprendista mentre fa i "compiti a casa". Detto questo, non vi è alcun bisogno di esporre qualsiasi ulteriore argomento sul gioiello 10. La Cacciatrice del Sud ha una predilezione per il gioiello 19, dal momento che non va dimenticato che il Sud è il luogo del potere personale, e la vitalità che è un aspetto dell'energia che è il prodotto del potere personale. Inoltre, poiché tutte le cacciatrici sono principalmente interessate alla vita sul piano fisico, questa signora è perfettamente a conoscenza del fatto che la vera vitalità è la somma dell'impeccabilità (10) e del completamento (9), poiché la vitalità nasce da un lavoro completato impeccabilmente. In altre parole, una sciatta prestazione tende a drenare la propria vitalità, mentre l'impeccabilità tende a rivitalizzarla, in quanto rifornisce di potere personale. Come risulta fin troppo chiaramente da questo gioiello, il prodotto del rapporto tra fluidità (1) e il completamento (9), è l'impeccabilità (10), il che implica che per portare qualcosa ad un completamento impeccabile è necessario essere fluidi.

Nell'ultima frase del paragrafo precedente ho scelto le mie parole più specificamente in modo da dimostrare un punto che, per il gusto della semplicità, non ho ancora detto, ma che dovrebbe essere menzionato qui, dal momento che l'apprendista distratto, troppo spesso, tende trascurare questo importante punto. Rendetevi conto che parte dell'utilità della numerologia è che, in primo luogo, tutti i numeri in una equazione possono essere trattati allo stesso modo come in matematica, in qual caso danno definizioni utili e, dall'altro, dove numeri non sono equiparati, ma solo relativi, questi numeri possono essere scambiati senza inficiare la validità del loro rapporto, nel


qual caso possiamo vedere chiaramente l'interdipendenza delle qualità rappresentate da questi numeri. Nel guardare l'esempio precedente, vediamo che 19 è il gioiello prodotto del rapporto tra fluidità (1) e il completamento (9), ma, come già sappiamo, bisogna fare attenzione a tenere a mente che il tipo di fluidità alla quale facciamo riferimento è quella fluidità della percezione nel contesto di una completa libertà dal condizionamento sociale che, in ultima analisi, costituisce l'impeccabilità (10). Quindi ha lo stesso senso dire che il gioiello 19 è anche la somma di impeccabilità (10) e completamento (9). Ora, occupandoci dell'equazione attuale, vediamo che impeccabilità più completamento è pari a vitalità: 10 + 9 = 19. In altre parole, abbiamo immediatamente una definizione utile di cosa si intende per vitalità. Tuttavia, da questa equazione è anche facile capire che l'impeccabilità è uguale a vitalità meno completamento, (10 = 19 - 9), un'equazione che evidenzia una implicazione molto sottile, ma comunque estremamente importante, cioè, che un guerriero per essere impeccabile, deve avere vitalità sufficiente per completare tutto ciò che gli viene richiesto. Non avere abbastanza vitalità vorrebbe dire che il guerriero corre in deficit, nel qual caso egli si impoverisce e non è di aiuto a nessuno, men che meno a se stesso, o, in alternativa, dovrà solo rinunciare senza aver portato a termine il compito. Inutile dire che, da questa equazione si ottiene anche un'altra definizione di impeccabilità. Possiamo anche vedere che quel completamento è pari a vitalità meno impeccabilità, (9 = 19 - 10), il che significa che per portare qualcosa a completamento, il guerriero deve avere vitalità sufficiente per sostenere l'impeccabilità, poiché è ovvio che se il guerriero non ha sufficiente vitalità, le sue azioni, fisiche, emotive e mentali saranno meno impeccabili, e quindi il completamento sarebbe scarso in termini di qualità. A questo proposito, realizzate che un'equazione di questo tipo non consente tutto ciò che non è esatto. In altre parole, questa equazione può essere vera solo quando 9 = 19 - 10, perché se fosse, diciamo 9 = 18,999-10, o 9 = 18,999 - 9,25, non sarebbe vera, e se invece fosse, diciamo 9 = 20 - 11, allora sarebbe vera, ma non staremmo parlando di completamento in relazione all'impeccabilità e alla vitalità. Ancora una volta questa equazione ci dà una buona definizione delle implicazioni più profonde insite all'interno del completamento. Se ora consideriamo la relazione esistente tra le cifre del gioiello 19, diventa evidente che la vitalità avviene ogni volta che siamo abbastanza fluidi nella nostra percezione per portarla alla sua naturale conclusione, cioè al suo completamento. Inoltre, al fine di portare qualcosa a compimento abbiamo bisogno di essere abbastanza fluidi nella nostra percezione per acquisire la necessaria vitalità. Allo stesso modo, per essere fluidi nella nostra percezione, è necessario avere vitalità sufficiente per portare tale percezione al completamento, nel senso che non consideriamo semplicemente la percezione nel suo significato letterale per poi lasciare le cose come stanno. In relazione a quanto detto sopra, e come una esercitazione per imparare a lavorare con la numerologia, il lettore dovrebbe cercare di elaborare da solo le implicazioni e le definizioni che possono essere ricavate dalle tante e diverse equazioni che si possono configurare usando gli aspetti di consapevolezza. A questo proposito è importante sapere che ovunque ci sia una mancanza di qualcosa essa viene indicata con un segno negativo. Per esempio, quale sarebbe la qualità del prodotto finale, se un individuo non gestisce un compito impeccabilmente? In questo caso, in presenza di una mancanza di impeccabilità, ma laddove volessimo conoscere la qualità del prodotto finale, vale a dire il completamento, dobbiamo semplicemente esporre la mancanza di impeccabilità (-10), più il completamento (9), e quindi completare l'equazione per avere la risposta. Pertanto l'equazione verrebbe letta come: -10 + 9 = - 1. L'implicazione è che un compito affrontato con una mancanza di impeccabilità, ma costretto ad essere completato, avrà come risultante fluidità negativa, il che significa che il prodotto finale non sarà né qui né là, nel senso che non avrà una chiara definizione, non avrà uno scopo preciso, e quindi nessun valore reale.


Dopo aver discusso delle due donne del Sud, dobbiamo ancora considerare il Corriere del Sud, che ha una predilezione per il gioiello 7, vale a dire, la guida. Al fine di cogliere le più profonde implicazioni inerenti a questo numero di una singola cifra, è importante sapere che il 7 riguarda il rapporto tra la triplicità del sognatore e le quattro parti del sognato. Questo è in verità uno dei soggetti più astrusi che va ben oltre l'ambito di questo libro, per cui basti semplicemente per ora dire che nel 7 vi è l'essenza stessa della cooperazione intelligente, nel senso che qualsiasi incarnazione per avere reale significato e uno scopo, avrà bisogno di una piena cooperazione intelligente tra il sognatore e il sognato. In realtà, il sognatore deve sempre collaborare completamente e in modo intelligente con il sognato, ma lo stesso non si può sempre dire del sognato. Pertanto ciò che è implicito nella guida è che il sognato deve essere disposto ad accettare le sfide propostegli all'interno della vita sul piano fisico dal sognatore, perché solo in questo modo ci può essere una cooperazione completamente intelligente tra il sognato e il sognatore. Tenendo presente il risultato, non sarebbe scorretto dire che il 7 è anche il numero della cooperazione intelligente. Quando tutti e tre i guerrieri della parte femminile del Sud cooperano intelligentemente con gli altri, il risultato è: 10 + 19 + 7 = 9. Questa volta vediamo che, sebbene la parte femminile del Sud conduca anche al completamento, questo completamento è la somma di impeccabilità, vitalità e di guida; un totale che parla da sé. Laddove ci siano impeccabilità e vitalità, insieme alla volontà di assumere la guida dal sognatore, qualsiasi cosa potrà essere risolta, cioè, ogni sfida potrà essere portata a compimento. Pertanto ora sarà chiaro il motivo per cui il Sud dovrebbe essere definito la porta d'accesso al mondo del nagal, poiché come abbiamo già notato, il nagal non ha bisogno solo di forza (11) dentro di sé, ma allo stesso tempo richiede forza dalla sua unità di guerrieri, nel senso che tutte le sfide devono essere portate a compimento (9). Quando tutti i guerrieri, sia del lato maschile che del lato femminile del Sud cooperano in modo intelligente, il risultato è: (18 + 20) + (10 + 19 + 7) = 11 + 9 = 11. Ancora una volta le implicazioni sono così semplici che parlano da sé, perché è evidente che nel momento in cui alla forza (11) della parte maschile del Sud si somma il completamento (9) della parte femminile del Sud, vale a dire, impeccabilità e vitalità, insieme alla volontà di assumere la guida dal sognatore, ci potrà essere un solo risultato possibile, vale a dire, una forza che ha il potenziale di spostare le montagne. Ora aggiungendo a questa forza il gioiello della donna nagal, che è il completamento, vediamo che la forza diventa sempre più forte. Eppure, se si considera di nuovo la somma dei gioielli del Sud: coraggio, onore, impeccabilità, vitalità e guida, non è difficile capire perché la qualità del calore dovrebbe essere assegnato a questo quadrante, il luogo del nutrimento, e se aggiungiamo a questo calore e nutrimento il completamento apportato dalla donna nagal, non è difficile capire perché questo dovrebbe essere il luogo del potere.


Infine veniamo al Nord, il luogo della materializzazione e quel luogo mistico in cui si fusero le Nebbie del Drago Lore. Questo è il centro stesso del mondo, conosciuto anche come il perno dei tre anelli, il luogo dell'azione, e il campo di battaglia del guerriero. Ci si aspetta di trovare nella parte maschile del Nord, L'Uomo di Azione, la cui naturale predilezione è per il gioiello 6, vale a dire, la scelta tra il vecchio e il nuovo. Dal momento che abbiamo già esaminato il significato di questo numero a una cifra non abbiamo bisogno di di soffermarsi su di esso ulteriormente, oltre a sottolineare che tutti le azioni, per poter essere vere azioni, piuttosto che reazioni, devono basarsi su un atto di discriminazione. Se così non fosse, allora tutte le azioni sarebbero inutili, sarebbero solo follia. Solo se vi è stata una accurata scelta tra ciò che serve allo scopo, e ciò che ora è necessario fare, l'azione potrà essere follia controllata. Di conseguenza l'uomo di azione è a buon motivo considerato il maestro della follia controllata, ed a causa dell'umorismo insito nella follia, quest'uomo può sempre trovare qualcosa su cui ridere, non importa in quale situazione si trovi. Di conseguenza, l'uomo di azione viene tradizionalmente chiamato Il Clown tra i suoi compagni guerrieri, perché anche quando tutto il resto va a rotoli, nel senso innato di quest'uomo l'umorismo non manca mai. Inoltre, dal momento che il compito principale del nagal è quello di guidare il suo gruppo di guerrieri verso la libertà, è ovviamente costantemente alla ricerca di ciò che costituisce la necessità impellente dell'unità e, di conseguenza, c'è sempre un legame molto stretto tra il nagal e L'Uomo di Azione. Quel legame è la somma dei loro gioielli, e cioè: 18 + 6 = 15. Il coraggio e l'abilità di scegliere tra il vecchio e il nuovo mandano spesso questi due uomini in profondità verso l'ignoto, per ricercarvi la luce che deve attraversare le tenebre insite in qualsiasi sfida. In momenti come questi, è ancora una volta l'umorismo dell'Uomo d'Azione che renderanno la sfida più seria tale da farla sembrare estremamente divertente, e tramite quella rara capacità di vedere il lato più leggero della vita, la luce potrà infatti sempre venire trovata. In aiuto all'Uomo d'Azione vi è il suo Corriere. A causa della sua stretta associazione con l'Uomo d'Azione, la cui predilezione è la scelta tra il vecchio e il nuovo, quest'uomo, come si può prevedere, ha una predilezione per il gioiello 8, armonia ed equilibrio. Ancora una volta non abbiamo bisogno di insistere su questo gioiello, perché ne abbiamo già trattato il suo significato. L'intelligente collaborazione tra questi due guerrieri apporta la conoscenza, cioè, nuova conoscenza (14): 6 + 8 = 14. Dal momento che abbiamo già discusso le implicazioni insite all'interno di questo concetto, abbiamo solo bisogno di sottolineare come la qualità della conoscenza apportata in questo caso sia molto diversa dalla conoscenza dello studioso. La ragione di questo è evidente, dal momento che, chiaramente, i componenti sono completamente diversi, ma adesso daremo un'occhiata molto più da vicino alle più profonde implicazioni di questo fatto. Naturalmente, poiché il Corriere dell'Uomo d'Azione ha una predilezione per il gioiello 8, questo favorisce anche la sua stretta associazione con il nagal, con il risultato che non c'è solo uno stretto legame tra il nagal e L'Uomo d'Azione, ma anche tra i loro rispettivi Corrieri. Ancora una volta questo legame è la somma dei gioielli: 18 + 20 + 6 + 8 = 16. In altre parole, dove ci sono coraggio, onore, capacità di scegliere tra il vecchio e il nuovo, così come armonia ed equilibrio, la liberazione attraverso il potere dell'intento (16) è l'inevitabile risultato.


Nell'esaminare la parte femminile del Nord questa volta prenderemo in esame la Cacciatrice. Questa signora ha una predilezione per il gioiello 4, vale a dire, la stabilità. Anche questo è un numero composto da una cifra del quale abbiamo già discusso, ma in connessione con la Cacciatrice del Nord è importante sapere che, oltre a tutto quello che abbiamo già evidenziato, questo numero è quello più direttamente coinvolto con il quadruplice scopo dell'Indescrivibile, e quindi con Il Mondo degli Stregoni. Di conseguenza, questa signora si impegna a scoprire, per quanto le sia possibile, come questo scopo tenda a manifestarsi in termini di potenziale all'interno della vita sul piano fisico. In altre parole, la Cacciatrice del Nord è la guerriera all'interno dell'unità Tolteca che è in effetti la più abile a lavorare con le tensioni all'interno della rete della vita. Tuttavia, essendo pienamente consapevole del fatto che il suo gioiello possiede la duplice qualità della stabilità e dell'inerzia, la Cacciatrice del Nord lavora con la tensione, nel senso di mantenere quella tensione il più stabile possibile, perché, per quanto paradossale possa sembrare, è solo in questo modo che l'inerzia può venire compensata. Non è per niente facile comprendere appieno questa faccenda, ma torna utile pensare in termini di movimento. Realizzate che ogni azione nasce dalla tensione. Quindi se guardiamo qualcosa come il pendolo di un orologio, vediamo che il movimento perpetuo di quel pendolo dipende dalla tensione della molla che spinge il pendolo. Chiaramente, a meno che la tensione all'interno della molla venga mantenuta, il movimento del pendolo tenderà verso l'inerzia. Anche se questo esempio è eccessivamente semplicistico per quanto riguarda la realtà del lavorare con le tensioni all'interno della rete della vita, serve comunque abbastanza bene per i nostri scopi attuali. Molto più avanti negli insegnamenti, quando ritorneremo ancora una volta al concetto di tensione, saremo in grado osservare questo concetto in modo più dettagliato. Da quanto sopra si vede chiaramente che la Cacciatrice del Nord, lavorando così direttamente con le tensioni, non solo tende a dirigerle con le sue abilità nel tendere l'agguato, ma anche il più delle volte tende ad alimentarle! Questa occupazione ha fatto si che la Cacciatrice del Nord si sia guadagnata il tradizionale soprannome di Il Cucchiaio, perché in effetti passa la maggior parte del suo tempo a mescolare! Anche la Sognatrice del Nord è altamente sensibile alla tensione, ma poiché la sua predilezione è per la forza, gioiello 11, tende a esplorare le tensioni molto di più dal punto di vista di come possono essere usate nel mettere l'uno contro l'altro. Allo scopo di afferrare cogliere questo punto, rendetevi conto che 11 è in realtà la somma di impeccabilità (10) e pura fluidità (1). In altre parole, questa signora è principalmente interessata a come far conciliare impeccabilità e pura fluidità delle tensioni esistenti all'interno della rete della vita. Si tratta di un atto che richiede una notevole abilità nel riuscire a negoziare un linea sottile tra rimanere impeccabile, ed essere un "assoluto idiota", come la Sognatrice del Nord appartenente alla mia unità si definisce spesso. Ad avere questa predilezione a negoziare un linea sottile, questo signora ha per lo più una naturale attitudine per la politica, e quindi se la sua controparte è Il Cucchiaio, allora tradizionalmente questa signora è Il Calderone. Pertanto tra la Cacciatrice del Nord che mescola, la Sognatrice del Nord che cucina i complotti, il Nord, come ogni campo di battaglia, è infido per non dire altro! Inoltre realizzate anche che, proprio come ci vuole potere per incontrare il potere, per cui serve slealtà per sopravvivere agli stratagemmi dello spirito. Ad assistere le due signore del Nord è il loro corriere, un uomo che non ci si aspetterebbe di trovare in compagnia di queste due signore, dal momento che la sua predilezione è per il gioiello 21, vale a dire, la pace. Eppure, ancora una volta questo è un ottimo esempio dell'importanza di non prendere le parole per il loro valore nominale. La vera pace è in realtà onore (20), più pura fluidità (1), e da quello che abbiamo notato in connessione con la Sognatrice del Nord è chiaro che questo uomo ha anche un amore naturale per pericolo. Per riconciliare l'onore e la pura fluidità, cioè, una fluidità che non è ancora stato provata e testata all'interno della vita sul piano fisico, è come negoziare una linea molto sottile davvero, eppure è facile vedere come ogni successo conquistato in un operazione pericolosa non può che portare la pace alla persona interessata. Non c'è niente di più soddisfacente che sapere che, sebbene


si possa cadere in totale disgrazia, il successo ti fornirà ancora più onore, o almeno, per il momento. La prossima volta, chi lo sa? Potrebbe essere molto diversa, ma per ora c'è solo la dolcezza di quella pace che deriva dal sapere che uno è sopravvissuto un lavoro pericoloso ben fatto. La cooperazione intelligente tra i tre guerrieri della parte femminile del Nord è il seguente: 4 + 11 + 21 = 9. Da ciò che abbiamo già imparato da quanto sopra, è chiaro a vedere che il completamento del Nord è ancora una volta del tutto diverso in termini di qualità a quello di uno qualsiasi degli altri tre quadranti. Qui, nel luogo dell'azione, il completamento è un affare rischioso, dal momento che per sua stessa natura, si basa su un sottile e delicato set-up - un set-up che può forse venire meglio descritto come una fragile tregua. Con la presenza della duplice natura della stabilità, le incertezze politiche inerenti alla forza, e il dubbio futuro di pace e successo, il completamento del Nord può al massimo essere considerato un trampolino di lancio che in ogni modo si può paragonare solo con la calma prima della tempesta. La materializzazione deve essere mantenuta fluida, dal momento che il centro del mondo non potrà mai diventare inerte, perché se lo facesse, la quarta dimensione crollerebbe su se stessa e l'evoluzione della consapevolezza cesserebbe. Quindi ad ogni passo fatto il precedente trampolino di lancio si scioglie all'interno del flusso della vita. Questo è il modo in cui il potere lo ha creato, e quindi a questi tre guerrieri della parte femminile del Nord, non solo il pericolo è il nome del gioco che giocano, ma lo è altrettanto l'amore per il pericolo nelle loro più profonde predilezione. La pura audacia di questi tre guerrieri è tale che non esiteranno ad entrare laddove gli angeli hanno paura. L'intelligente collaborazione tra i guerrieri della parte maschile e di quella femminile del Nord è la seguente: (6 + 8) + (4 + 11 +21) = 14. Le implicazioni qui sono tali che possiamo scegliere di renderle così complicate o semplici a piacere. La mia particolare preferenza è per la semplicità, perché quando si è impegnati nella lotta per la sopravvivenza sul campo di battaglia della vita, sono sempre le cose della vita più semplici che diventano le più profonde, e che trasmettono il significato più intenso. Pertanto, dal mio punto di vista, il miglior modo per entrare in battaglia è con conoscenza, con audacia e, naturalmente, con umorismo. Nonostante le probabilità a favore fossero poche, abbiamo avuto la possibilità di esaminare tutte i 21 e, di fatto, tutti i 22 aspetti della consapevolezza, e abbiamo anche visto come queste interagiscono l'una con l'altra. Così dovrebbe essere relativamente chiaro come il guerriero utilizzi i diversi aspetti della consapevolezza nel suo perseguimento del potere e della libertà, sebbene abbiamo preso in considerazione gli aspetti di consapevolezza in relazione alle unità Tolteca, difettiamo del senso dell'umorismo? Non avere senso dell'umorismo vorrebbe dire che ci stiamo prendendo troppo sul serio, nel qual caso le probabilità sono contro di noi sono tali che un senso travolgente di apatia ci schiaccerà ancora prima di scendere in battaglia. D'altro canto, conservare il senso dell'umorismo di fronte a tutte le probabilità avverse, vuol dire che non ci stiamo prendendo sul serio, ma che entriamo e diamo il meglio di noi stessi. Quando ci sentiamo come se non avessimo più nulla da dare, allora ricordiamo che l'unico fallimento nella vita è mancare di combattere. In quel momento l'impeccabilità dello spirito del guerriero emerge a spronarci in un rinnovato sforzo, e ci ispira con uno scopo grandemente rafforzato. Pertanto, prendere noi stessi sul serio equivale a soccombere alla nostra follia e che non prendere noi stessi seriamente equivale a sapere con ogni fibra del nostro essere che tutto ciò possiamo fare è controllare la nostra follia. NOI NON CONTROLLIAMO LA VITA. POSSIAMO TUTT'AL PIÙ CONTROLLARE IL MODO IN CUI SCIVOLIAMO SULLE ONDE DEL MARE DELLA VITA. Se andiamo in battaglia con conoscenza, con audacia e con umorismo, e diamo tutto ciò che abbiamo, allora a prescindere se vinciamo la battaglia o meno, ne usciremo dall'altra parte avendo imparato molto. Quindi ancora una volta acquisiremo nuove conoscenze tramite l'esperienza pratica, e quel potere sarà nostro e verrà mantenuto - il potere personale che il guerriero usa per rivendicare


la sua libertà, dal momento che, ricordatelo sempre, il 14 si riduce a 5.

Avendo esaminato tutte i 21 e, di fatto, tutti i 22 aspetti di consapevolezza, abbiamo anche visto come queste interagiscono l'uno con l'altro. Così dovrebbe essere relativamente chiaro come il guerriero utilizzi i diversi aspetti della consapevolezza nella suo perseguimento del potere e della libertà, poiché, anche se abbiamo preso in considerazione gli aspetti di consapevolezza in relazione alle unità Tolteca, rendetevi conto che l'unità Tolteco è solo un modello sul piano fisico del vero uomo - quella creatura magica dell'universo che è essenzialmente un essere a quattro dimensioni. Di conseguenza, quando osserviamo il risultato di una cooperazione intelligente tra tutti i guerrieri all'interno di un'unità tolteco, vediamo che questo risultato è, come ci si può aspettare, la somma dei totali di ogni direzione, e cioè: 13 + 13 + 11 + 14 = 15. L'implicazione è che attraverso i loro sforzi congiunti, l'unità di guerrieri Toltechi apporta la luce attraverso l'oscurità, che, in ultima analisi, si riduce alla capacità di scegliere tra il vecchio e il nuovo, poiché rendetevi conto che il 15 si riduce a 6. Questo è lo scopo del vero uomo, in posizione eretta lungo l'asse verticale, Nord-Sud, e con le braccia aperte lateralmente lungo l'asse orizzontale Est-Ovest. Abbracciando sia la vita che morte allo stesso modo, l'uomo unisce le facoltà della mente e del cuore per giungere ad una stabilità acquisita tramite la morte del vecchio. Poi "fondando" quella stabilità sulla forza acquisita tramite la sua predilezione per il calore, per il nutrimento e per potere, egli trionfa nel raggiungere la conoscenza attraverso la sua azione audace che gli permette di trasmutare l'oscurità in luce – una conoscenza che è vero potere, e una conoscenza che lo colloca saldamente nel regno delle creature magiche. Tale è la natura del vero uomo, e tale è il suo destino divino. Avendo la possibilità di raccogliere il potere insito in ognuno dei 21 aspetti della consapevolezza, l'uomo è il padrone del Mondo degli stregoni - un mondo in cui si sente a casa come lo è sul denso piano fisico e come lo è nella sua naturale dimora definita MEST. In base a quanto detto sopra abbiamo almeno raggiunto una certa prospettiva su come l'uomo cerchi di utilizzare le 21 chiavi del Mondo degli Stregoni, e quali sono i risultati nel fare uso di tali chiavi. Se guardiamo con attenzione tutto quello che abbiamo imparato finora, vediamo che le quattro direzioni femminili, rappresentate nella donna nagal, raggiungono tutte il completamento, il gioiello 9. Tuttavia, quando questo completamento viene aggiunto a una delle direzioni maschili, la qualità di quella particolare direzione maschile non viene modificata in alcun modo, cioè, la qualità rimane intatta, anche se, chiaramente, viene migliorata con l'aggiunta del completamento. Tale è la vera natura del completamento, e allo stesso modo è la natura del Mondo degli Stregoni, perché in sostanza è il mondo di completamento. Se non sei già uno stregone, allora Il Mondo degli Stregoni è niente! E poiché è niente non può fare di te uno stregone. Diventare uno stregone per poter accedere al Mondo degli Stregoni è un errore fatale, dal momento che farlo non ti consentirà mai di imparare l'uso delle 21 chiavi necessarie per entrare e uscire da quel mondo. Queste chiavi potranno infatti essere padroneggiate solo percorrendo il Sentiero della Libertà, ed entrare nel Mondo degli Stregoni senza di esse è un'impresa da pazzi – un'avventura dalla quale non si ritornerà per raccontarne storia. Di tanto in tanto mi viene richiesto il perché non è possibile accedere al Mondo degli Stregoni in tutta sicurezza senza le 21 chiavi, e di volta in volta sono costretto a scuotere la mia testa in silenzio, poiché come si fa a verbalizzare l'ineffabile? L'unica cosa che posso fare è sottolineare più e più volte che il Mondo degli Stregoni è una fantasia che non è una fantasia, per


sottolineare che si tratta di un potenziale che è più reale del reale a causa della sua non materialità; per sottolineare che è il quadruplice scopo dell'Indescrivibile che non ha né inizio né fine, né definizione né sostanza in termini di definizione e sostanza umana. Entrare in tale mondo senza quelle importanti chiavi che ti permettono di restare indenne al contatto con il potere di quel mondo, equivale a perdersi in un labirinto senza fine o senza inizio, dipende da dove scegliamo di posizionare la focalizzazione. Eppure, una volta che i 21 aspetti di consapevolezza vengono padroneggiati, ogni guerriero può tranquillamente entrare e uscire dal Mondo degli Stregoni a volontà, tramite le suddette chiavi è padrone delle quattro direzioni, e con quattro direzioni a sua portata di mano, nessun guerriero può mai perdersi, nemmeno in cotal ingannevole labirinto che costituisce il Mondo degli Stregoni. A questo proposito, ricordate che Il Mondo degli Stregoni, come tutte i mondi, esiste in quattro dimensioni diverse, denominati collettivamente MEST, la quarta dimensione. Tuttavia, poiché ogni espressione del MEST è una particolare espressione del quadruplice scopo dell'Indescrivibile, è ovvio che il Mondo degli Stregoni è un posto molto diverso al suo interno, diciamo tempo, invece di, dire energia. Anche se questo è vero per tutti e dieci i mondi, è particolarmente pertinente per quanto riguarda il Mondo degli Stregoni, che essendo il riflesso del quadruplice scopo, dell'Inesprimibile, è impossibile distinguere in quale dimensione ci troviamo una volta entrati in questo mondo. Eppure, ancora una volta, è solo grazie all'abilità di utilizzare le 21 chiavi con competenza che si potrà trovare la propria strada all'interno e, soprattutto, per uscire dal Mondo degli Stregoni. Verrà il tempo, quando sarà possibile fornire la Spiegazione degli Stregoni, quanto detto sopra dovrebbe fare molto più senso di quanto non lo faccia forse in questo momento. E ancora, tu come lettore, ti sono già state date informazioni più che sufficienti per iniziare a lavorare per "collezionare" le ventuno chiavi del Mondo degli Stregoni, e per iniziare ad imparare come di utilizzare queste chiavi con abilità, poiché per ogni abilità padroneggiata, è in effetti l'inizio per allineare Il Mondo degli Stregoni consapevolmente. In conclusione, ricorda che con tutto ciò che hai imparato in questo libro, hai intrapreso i primi passi per cominciare a fonderti con le nebbie di ciò che nel tempo diventerà il Drago Lore - la capacità divina dell'uomo di evocare, e di elaborare vera magia - la magia della vita. Da questo punto di vista, allineare Il Mondo degli Stregoni è solo uno di questi passi. Già in questo libro, e nei precedenti due libri, avete imparato un sacco di cose. Avere messo quei passi in pratica e avere cominciato a camminare, questo sta a voi. Se i vostri passi diventano una corsa anche questo sta a voi. E se guadagnate abbastanza slancio da far si che i vostri passi vi facciano volare, anche questo dipende molto da voi. Che possiate trovare la strada, e nel trovare la strada, prendere volo, è il mio desiderio più profondo per tutti voi, dal momento che alla fine della fiera, non c'è gioia più grande di quando si scende in campo, per dare il tutto, proprio tutto! Ricordate sempre questo, nel percorrere il Sentiero del Guerriero le probabilità contrarie sono veramente astronomiche. Dico questo, non perché voglio costernarvi, o per scoraggiarvi, ma per farvi notare che spesso anche un apprendista di grande talento si allontanerà dal Cammino del Guerriero solo perché ha ceduto alla sua follia. In momenti come questo, in cui ci si sente sopraffatti per andare avanti, o quando si pensa di non farcela, allora ricorda le mie parole: COME GUERRIERI ENTRIAMO E FAREMO TUTTO IL NOSTRO MEGLIO. E QUANDO CI SENTIAMO COME SE NON AVESSIMO PIÙ NULLA DA DARE, ALLORA RICORDIAMO CHE L'UNICO FALLIMENTO NEL LA VITA È IL FALLIMENTO NEL LOTTARE. IN QUEL MOMENTO L'IMPECCABILITÀ DELLO SPIRITO DEL GUERRIERO AFFIORA PER STIMOLARCI IN UN RINNOVATO IMPEGNO, E DI ISPIRARCI UNA FORZA DI VOLONTÀ PIÙ GRANDE CHE MAI.



I Gioielli Oscuri della Consapevolezza e le Debolezze che ne Derivano da un articolo di Theun Mares Ciò che i Toltechi chiamano i gioielli oscuri della consapevolezza non vengono considerati come il male in quanto tale. Nell'ambito del processo della vita nel suo complesso, e secondo gli insegnamenti Toltechi, i gioielli oscuri forniscono l'attrito necessario che rende possibile l'evoluzione della consapevolezza, e in questo senso vengono considerati positivi. Allo stesso modo, all'interno della vita dell'individuo, è attraverso la relazione tra i gioielli di luce e i gioielli oscuri che il nostro lato ombra viene alla luce. In termini di insegnamenti Toltechi le nostre ombre sono i nostri difetti e le nostre debolezze vengono viste come il nostro biglietto per la libertà e il nostro passaggio al potere. Pertanto, come individui lavoriamo con i gioielli oscuri tramite il loro riflesso, vale a dire, le rispettivi debolezze, i gioielli oscuri ancora una volta rendono possibile l'evoluzione della consapevolezza. A questo proposito, va sottolineato che i veri Toltechi non lavorano mai direttamente con i gioielli oscuri, ma solo con i difetti che ne conseguono. Molte persone sono spesso confusi su cosa costituisca una debolezza in contrapposizione ad un modello di comportamento. Di seguito è riportato un elenco dei Gioielli Oscuri e le debolezze che ne derivano, così come ALCUNI dei possibili schemi di comportamento. Lavorando con questa lista aiuterà a rendervi conto che il Gioiello Oscuro, l'Egoismo (Gioiello 22) è in ogni modo un nocciolo o seme che da origine a tutti gli altri Gioielli Oscuri. In altre parole, i Gioielli Oscuri sgorgano dall'egoismo ad un livello sempre maggiore di negatività o di un potenziale di vita distruttivo. Il Gioiello Oscuro Egoismo ha due polarità, vale a dire l'importanza personale e l'autocommiserazione, che sono il polo attivo e passivo di questo gioiello. Un rapporto simile si rispecchia per il resto dei Gioielli Oscuri. A questo proposito, secondo gli insegnamenti Toltechi, il polo attivo deve essere considerato come quello che infliggete al mondo che vi circonda, e il polo passivo, come ciò che vi infliggete da soli, o permettere ad altri di infliggere su di voi. Tuttavia, è bene tenere a mente che definire qualcosa è un'arma a doppio taglio. Per motivi di chiarezza le definizioni sono necessarie, ma nel definire qualcosa l'abbiamo resa più grossolana, o meno pura, cioè meno vera. Pertanto è indispensabile che non si rimanga agganciati alle parole effettivamente utilizzate, o vederli isolati gli uni dagli altri. Ricordate che, in relazione agli insegnamenti Toltechi, le parole servono da trampolino di lancio (punto di partenza) verso l'Ignoto. Se non si adotta questo approccio le parole si limiteranno a diventare una trappola che servirà a ridurre in schiavitù e distorcere la tua percezione. Questa lista vi sarà utile solo se vista come un continuum interconnesso, nel senso che ogni Gioiello Oscuro, e ogni difetto che nasce da loro, così come le manifestazioni di queste carenze, cioè i comportamenti, sono tutti completamente INTERCONNESSI, INTERATTIVI e quindi INTERDIPENDENTI! In altre parole, i Toltechi sostengono che se sei distruttivo in una zona della vostra vita, questo verrà portato avanti in ogni altra area della vostra vita. Nell'elenco che segue sono state indicate solo alcune delle principali manifestazioni di ogni difetto, ma va ricordato che i modelli di comportamento possibili derivanti da eventuali carenze particolari sono davvero infinite, e le permutazioni non sono quantificabili! Quindi fate si che sia il vostro cuore a guidarvi. Non farlo renderebbe questo elenco INUSABILE! I Gioielli Oscuri, Debolezze e Comportamenti come descritti dagli Insegnamenti Toltechi Egoismo – (Gioiello 22) Debolezza Attiva: Importanza di Se. Comportamento: Autostima, arrogante, egocentrico, pomposo, migliore-di-te, prolisso.


Debolezza Passiva: Autocommiserazione. Comportamento: Vittima/martire, difficile da fare, non apprezzato, paura di esporsi, paura di sbagliare, paura delle critiche. Distruzione – (Gioiello 23) Debolezza Attiva: Prepotenza Comportamento: Esigente, arrogante, prepotente, intimidatore. Debolezza Passiva: Servilismo. Comportamento: Servile, richiesta di approvazione, paraculo, accondiscendente. Paura – (Gioiello 24) Debolezza Attiva: Ossessionato nell'avere il controllo Comportamento: Appiccicoso, esigente, che vuole avere ragione, preoccupante, essere dispregiativo, volubile, sulla difensiva. Debolezza Passiva: Evasione dalla realtà. Comportamento: Insicuro, sfuggente, prendere niente sul serio, morbilità, indecisione, la disonestà, l'instabilità, la timidezza, la mancanza di fiducia in se stessi. Tentazione – (Gioiello 25) Debolezza Attiva: Disprezzo. Comportamento: Non ascoltare, ribelle, chiuso, giustificando Debolezza Passiva: Sottomissione. Comportamento: Lo farò MA sotto costrizione, covare risentimento, io soffrirò, ma TU la pagherai. Illusione – (Gioiello 26) Debolezza Attiva: Altruismo. Comportamento: Gentilezza di cuore, mettere qualcuno su un piedistallo, fede cieca. Debolezza Passiva: Dabbenaggine Comportamento: Dare il beneficio del dubbio, rifiutare la responsabilità, vuol fare del bene. Resistenza – (Gioiello 27) Debolezza Attiva: Testardaggine. Comportamento: Testardo, inflessibile, come un cane-con-un-osso, aggressivo, irriverente, irrispettoso, sviante, sulla difensiva. Debolezza Passiva: Ostinazione Comportamento: Non ascoltare, vuole la vita adatta a sé, insolenza, che non risponde, lo stoicismo, la procrastinazione, la negazione. Abuso di Potere – (Gioiello 28) Debolezza Attiva: Crudeltà. Comportamento: Che impone, insensibile, sadico, al vetriolo, aggressivo, sarcastico. Debolezza Passiva: Abnegazione Comportamento: Disumano, freddo, insensibile, duro. Abuso Generalizzato – (Gioiello 29) Debolezza Attiva: Oppressione Comportamento: Prepotente, avido, coercitivo, aggressivo, giocando il gioco di incolpare. Debolezza Passiva: Fissazione Comportamento: Infatuazione, il romanticismo, il fanatismo, grettezza. Manipolazione – (Gioiello 30) Debolezza Attiva: Brama di ...


Comportamento: Manipolazione sessuale, cupidigia, lascivia, fame di potere, amore per gli intrighi. Debolezza Passiva: Corruttibile. Comportamento: Facilmente sedotto, fraudolento, degenerato, depravato, decadente, perverso. Ragione/Logica – (Gioiello 31) Debolezza Attiva: Bigottismo. Comportamento: Dogmatico, incredulo, intollerante, assumere di aver compreso, percezione selettiva. Debolezza Passiva: Pregiudizio. Comportamento: Discriminare, nutrire preconcetti, distorcere la verità , indulgere. Disarmonia – (Gioiello 32) Debolezza Attiva: Inerzia Comportamento: Anarchia, nichilismo, screditare, calunniare, spettegolare, interrompere. Debolezza Passiva: Entropia. Comportamento: Apatia, indifferenza, incuria, negligenza, ignavia, confusionario, pigrizia.


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