IL BAYER LEVERKUSEN DI XABI ALONSO
Segreti tattici di un trionfo
DI LUCIANO SPALLETTI LUCA D’AMATO
LUCA D’AMATO
IL NAPOLI
TATTICA
FOOTBALL DIGITAL TECHNOLOGIES
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L’AUTORE
Luca D’Amato
Allenatore UEFA B
Match analyst professionista FIGC
Luca D’Amato, bresciano, è allenatore UEFA B e match analyst professionista, abilitato presso il Centro tecnico di Coverciano nel 2022 con la tesi “Il passaggio evolve”, che viene premiata come una tra le migliori.
La sua carriera come mister inizia nel 2017, a soli diciannove anni. Nella stagione 2024-2025 è allenatore dell’Under 15 Elite per il Calcio Desenzano, società per la quale ricopre anche il ruolo di match analyst per le squadre agonistiche.
Per YouCoach ha pubblicato C’era una volta... il Mondiale in Qatar. Analisi tattico-statistica della Coppa del Mondo 2022 e Il Napoli di Luciano Spalletti. Analisi tattica di un successo e Gli overloads. Il sovraccarico degli spazi di fase nel calcio di ieri, di oggi e di domani.
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PREFAZIONE
Vincere giocando bene è il sogno che si fa realtà, la sublimazione del progetto tecnico.
In estate sono tanti, se non proprio tutti, a scegliere questo claim; poi però si scende in campo, ci sono le partite, si gioca. E rimanere coerenti con quanto pianificato non è affatto semplice.
Il Bayer Leverkusen c’è riuscito. Ha vinto il suo primo Meisterschale producendo bellezza, con il calcio di Xabi Alonso, un calcio armonico, offensivo, dominante. Facile celebrarlo adesso, ma la verità è che ai nastri di partenza le “Aspirine” venivano valutate al massimo con un ruolo da underdog
Dietro questo trionfo, al quale si aggiungono anche la Coppa di Germania e la finale di Europa League, si cela il lavoro certosino di un club che ha scouting sparsi in tutto il mondo e che da anni stava lavorando per emergere.
In quest’opera di Luca D’Amato, giovane eppure già apprezzato allenatore, analista e studioso di calcio, trovate i segreti più reconditi del Bayer Leverkusen dei miracoli. La squadra che ha perso una sola partita in tutta la stagione, che ha riscritto le gerarchie del calcio tedesco e di quello europeo, e che sarà tra le squadre più attese nella prossima, nuova e “super” Champions League.
Cristiano Tognoli
Collaboratore di Sky Sport e Tuttosport
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Secondo gli stereotipi troppo in voga nel mondo, i tedeschi non sono dotati di autoironia. In realtà trattasi di una notevole topica, soprattutto se consideriamo la realtà del Bayer Leverkusen. Della sua incapacità cronica di vincere le partite che contano (o meglio contavano, visti i risultati di questa stagione), della sua predisposizione ad arrivare sempre al posto d’onore, al Leverkusen ne hanno fatto un marchio registrato.
Un marchio registrato che, finalmente, possono archiviare, dopo una stagione spettacolare, vincente e, probabilmente, irripetibile.
Una sola sconfitta, quella dolorosa contro l’Atalanta in Europa League, in 53 partite disputate. Qualcosa di letteralmente straordinario.
Come sia stato possibile dal punto di vista tecnico mettere insieme un’annata del genere ve lo racconterà Luca, io posso sottolineare i meriti di allenatore e società.
Xabi Alonso ha creato una miscela perfetta tra possesso palla e velocità d’esecuzione, ha migliorato la qualità di una quantità industriale di giocatori, sia dal punto di vista tecnico che da quello caratteriale, in sostanza ha fatto divertire tutto il mondo calcistico tedesco che aveva bisogno di un po’ d’aria fresca dopo gli anni di dominanza del Bayern, una sola N in più nel nome, ma una discreta differenza in termini di titoli vinti.
La società è stata bravissima a mettere a disposizione dell’allenatore i giocatori giusti al posto giusto. La campagna acquisti è stata perfetta: Granit Xhaka ha dato una nuova dimensione al centrocampo, ha recuperato palloni su palloni e distribuito in maniera perfetta, Jonas Hofmann, arrivato dall’odiato Gladbach, ha dato mentalità vincente e imprevedibilità, Victor Boniface la potenza fisica e la profondità nel gioco (soprattutto all’andata, poi si è fatto male), Alejandro Grimaldo è stato il colpo dell’anno, arrivato a parametro zero dal Benfica, ha dato imprevedibilità, tiro da fuori e un’intesa paranormale con Florian Wirtz.
In sintesi è stata l’annata perfetta, per una squadra perfetta, allenata in modo perfetto.
Pietro Nicolodi
Giornalista Sky Sport e Telecronista Bundesliga
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CAPITOLO 4
LE STATISTICHE DI SQUADRA
4.1 POSSESSO PALLA E TOCCHI NEL TERZO DIFENSIVO
Possesso palla 63% Prima
Tocchi nel proprio terzo difensivo / 90’ 178 Ultima
Tabella 5 - Percentuali di possesso palla e tocchi nel proprio terzo difensivo del Bayer Leverkusen nella stagione 2023-2024. Fonte: fbref.com.
I dati riguardanti le percentuali di possesso palla e i tocchi nel proprio terzo difensivo sono sorprendenti poiché vanno in controtendenza rispetto allo standard riscontrato nei primi cinque campionati europei, in cui le squadre con il miglior possesso palla sono quelle che effettuano il maggior numero di tocchi nel defensive third (il Brighton in Premier League, il Nizza in Ligue 1, il Girona in Liga e Bologna, Inter e Monza in Serie A). Tuttavia, questa statistica atipica del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso si rivela perfettamente logica se si considera anche la player stat del numero dei passaggi dei centrocampisti, in cui le “Aspirine” primeggiano su tutti con la coppia Palacios-Xhaka. Ecco spiegato il motivo per cui i rossoneri non seguono il consueto schema riscontrato negli altri campionati, dove sono spesso le coppie dei centrali difensivi, come Van Hecke - Dunk per il Brighton in Premier League e Dante-Todibo per il Nizza in Ligue 1, a dominare questa particolare statistica. È sempre più chiaro il legame fra singolo e gruppo, in cui il primo influenza
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StatiStiche PoSizione riSPetto alle altre Squadre
il secondo e il secondo influenza il primo in un circolo virtuoso dove il gioco è al centro.
4.2 EXPECTED THREAT
Per Expected Threat (xT) nel calcio si intende un indicatore per valutare il contributo delle giocate che avvengono prima che una squadra vada al tiro, evidenziando l’importanza di passaggi e dribbling che potrebbero non riflettersi direttamente in gol o assist. Quante volte abbiamo visto un filtrante venir sprecato banalmente da una rifinitura mal abbozzata? In passato quel filtrante sarebbe rimasto semplicemente tale e il valore intrinseco di quella giocata si sarebbe perso nell’anonimità delle statistiche aggregate. Il modello xT viene in soccorso utilizzando dati storici per assegnare ad ogni zona di campo un valore basato sulla probabilità che il possesso di palla in quella specifica area conduca a un gol.
Come si calcola il valore xT di un singolo evento? Il valore della singola azione è la differenza tra la probabilità realizzativa della zona di arrivo e
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Fig. 13 - Possibilità percentile di gol per zona di campo. Fonte: The Athletic.
IL GIOCO PER I GIOCATORI
5.1
IL FILO CONDUTTORE
Come la stella cometa che indica costantemente la stessa direzione non facendo mai perdere la rotta, così il filo conduttore del gioco del Leverkusen rende coerente ogni azione intrapresa in campo.
Possiamo chiamare questo filo conduttore overload, in italiano sovraccarico: si riferisce alla situazione in cui la squadra di Xabi Alonso concentra un numero maggiore di giocatori in zona palla rispetto agli avversari.
Tuttavia, quello di creare una superiorità numerica in quella porzione di campo non è il fine ultimo, ma è più corretto identificarlo come uno strumento utile a raggiungere un obiettivo più efficace e ambizioso. L’aggiunta continua di giocatori in uno spazio ristretto può essere utile solo e soltanto se l’ubicazione di uno in funzione dell’altro è corretta, altrimenti non si genera alcun beneficio. Pertanto è importante sottolineare che la vera superiorità è quella posizionale.
La superiorità posizionale tanto bramata dal Leverkusen permette di trarre frutto dalla situazione di sovraccarico voluta costantemente da Xabi.
Facendo arrivare il pallone all’“uomo libero”, fuori o appena fuori dall’overload, i rossoneri ottengono quel vantaggio posizionale che non è nient’altro che una superiorità numerica temporanea, dalla quale potrebbe nascere un ulteriore sovraccarico.
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CAPITOLO 5
5.1.1 Overload laterale
Nella figura 16 viene posto in risalto l’overload laterale sulla corsia di destra, mentre nella figura 17 viene illustrato quello effettuato sulla corsia di sinistra.
Se non considerassimo “chi” fa “cosa”, potrebbero apparire due modalità identiche di sovraccaricare una zona. Infatti in entrambi i rondos temporanei sono presenti due giocatori che si dedicano all’ampiezza, due che presidiano maggiormente l’interno, un sostegno e un vertice.
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Tuttavia, pur trovandoci di fronte a due risultati uguali, gli addendi di una e l’altra somma risultano essere però ben diversi tra loro. Esaminiamoli.
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Fig.
- Overload nella corsia destra.
Fig.
- Overload nella corsia sinistra.
01
SOVRACCARICO CON TRE PORTE
MEZZO OPERATIVO
Gioco condizionato
DURATA
40 minuti
PREPARAZIONE
Area di gioco: 45×45 metri
Giocatori: 14 + 3 portieri
Numero di serie: 3 da 12 minuti con 2 minuti di recupero tra le serie
ORGANIZZAZIONE
MATERIALE
• Cinesini
• 7 casacche
• 3 porte
• Palloni
OBIETTIVI
• Superiorità numerica (attacco)
• Timing
• Smarcamento
• Presa di posizione
• Scaglionamento offensivo
• Mobilità
• Densità nel reparto
• Comportamento durante la sovrapposizione
Costruire all’interno di una metà campo un’area di gioco esagonale con lati di misure diverse: tre lati più corti lunghi quanto l’area del portiere (18,32 metri), di cui uno corrispondente all’effettiva area di porta, e tre più lunghi che misurano ciascuno 35 metri. Su ciascun lato corto deve essere presente una porta. Sia la lunghezza che la larghezza massima dell’esagono sono di 45 metri. Dividere l’esagono in tre zone con tre linee che partono dalla metà di ciascun lato lungo e arrivano al centro dell’esagono (come in figura). All’interno dell’esagono si posizionano sette giocatori per squadra e tre portieri a difesa delle porte. Al di fuori di ciascun lato lungo si collocano l’allenatore e i membri dello staff con dei palloni.
DESCRIZIONE
• La finalità dell’esercitazione è far transitare il pallone attraverso le tre zone, creando il sovraccarico e riconoscendo in quale zona sia presente, e successivamente fare gol in una delle tre porte
• L’esercitazione inizia con l’allenatore o un membro dello staff che gioca un pallone a una squadra all’interno della zona di gioco (la palla dev’essere data in una zona in cui ancora non c’è la superiorità numerica)
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REGOLE
• La squadra in possesso palla può muoversi ovunque ma deve comunque mantenere almeno un giocatore in ciascuna delle tre zone
• Se la squadra avversaria recupera palla, deve obbligatoriamente cambiare zona prima di poter fare gol
VARIANTI
1. La squadra in possesso palla può fare gol solo se durante l’azione il pallone ha attraversato tutte le tre zone
2. Se il portiere para il tiro e trattiene il pallone, può giocarlo a piacere a qualsiasi delle due squadre in qualsiasi delle tre zone
TEMI PER L’ALLENATORE
• Incitare l’occupazione dello spazio vuoto in una zona diversa
• Sottolineare che c’è sempre uno spazio da attaccare, pertanto va aggredito lo spazio più utile per lo sviluppo della squadra
• Valutare se il possessore di palla che gioca in una zona diversa lo ha fatto perché ha letto la superiorità numerica, nonché il sovraccarico, in quella determinata zona
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