FRANCESCO PELLEGRINI
APPROCCIO METODOLOGICO PER UN MODELLO INTEGRATO NEL CALCIO Teoria e pratica per un allenamento efficace
TATTICA
Mettere la tecnologia al servizio della metodologia. Questa è la mission di YouCoach, un servizio pensato dagli allenatori per gli allenatori. Crediamo nella ricerca, nello studio e nel confronto e lavoriamo per accrescere la cultura calcistica di chi si approccia al mestiere di allenatore. Grazie al nostro team di esperti rendiamo fruibili e condividiamo esercizi e contenuti di qualità per tutte le categorie. Dal 2013 abbiamo deciso di affrontare l’affascinante sfida di portare sul web tutto ciò che fino ad allora era presente solo su supporti cartacei supporti cartacei: i contenuti e gli strumenti di cui gli allenatori di calcio hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro quotidiano. La nostra ampia offerta di prodotti digitali, che comprende e-Book, e-Video e Webinar e le collaborazioni con diverse società professionistiche di rilievo nel panorama nazionale, ha reso YouCoach.it un punto di riferimento per tutti gli appassionati che sono alla costante ricerca di nuove idee e che vogliono tenersi aggiornati sulle nuove metodologie di allenamento. Abbiamo inoltre sviluppato YouCoachApp, un’applicazione accessibile via web da ogni dispositivo che permette di semplificare il lavoro di allenatori e società di calcio dentro e fuori dal campo, supportandoli nelle più comuni attività: raccolta di esercitazioni, programmazione e condivisione delle sessioni di allenamento, analisi di statistiche dettagliate su partite e giocatori. YouCoachApp è l’assistente digitale che aiuta l’allenatore a risparmiare tempo prezioso consentendogli di monitorare in ogni istante il proprio lavoro. Grazie per aver scelto uno dei nostri prodotti, buona lettura! Il team di YouCoach Continua a seguirci su www.youcoach.it
APPROCCIO METODOLOGICO PER UN MODELLO INTEGRATO NEL CALCIO
L’AUTORE
Francesco Pellegrini Allenatore UEFA B Preparatore fisico professionista
Francesco Pellegrini, laureato in Scienze motorie, è allenatore UEFA B, kinesiologo professionale e preparatore fisico professionista con abilitazione conseguita presso il Centro Federale di Coverciano. Docente di Scienze motorie dal 2000 al 2015, nel corso della sua carriera ha lavorato come allenatore e preparatore fisico presso varie società sia dilettantistiche che professionistiche tra cui Brescia Calcio, AC Montichiari, FC Carpenedolo (dagli Allievi Nazionali alla Prima Squadra), Women Hellas Verona, Brescia Calcio Femminile, Milan Academy Sidney e Feralpi Salò (dove allena gli Allievi Nazionali professionisti). Ha collaborato con Andrea Bonatti alla SS Lazio, alla US Triestina e attualmente è preparatore fisico presso l’US Fiorenzuola.
9
APPROCCIO METODOLOGICO PER UN MODELLO INTEGRATO NEL CALCIO
dalla successiva ricerca di equilibrio si trovano le basi del comportamento motorio e dei percorsi neuronali associati. Possedere o non possedere conoscenze fa la differenza in termini di comportamento psico-motorio atto a produrre un risultato, nel nostro caso la performance del calciatore. Conoscere, fare esperienze, per poi apprendere. L’apprendimento, argomento di cui parleremo in seguito, è il processo di acquisizione di conoscenze, abilità, valori e attitudini, reso possibile attraverso lo studio, l’insegnamento e l’applicazione. La conoscenza perciò rappresenta la materia di studio e la ripetizione permetterà di trasformarla in apprendimento. Infine, è possibile potenziare la conoscenza attraverso l’emozione, elemento cruciale per garantire un apprendimento, in quanto ne costituisce l’aspetto distintivo per eccellenza. Creare situazioni di gioco e/o ambienti che differiscono dal contesto vero e proprio che il giocatore si troverà ad affrontare in gara o in partita non crea le condizioni “emotive” necessarie ad acquisire delle conoscenze dall’alto valore di specificità, fondamentali nell’evoluzione del calciatore. Anche il contesto emotivo in cui si allena deve quindi rispecchiare quello specifico della partita, al fine di favorire un apprendimento e di conseguenza l’acquisizione di un bagaglio di conoscenze attinenti al contesto specifico della gara che possano essere riutilizzate. Attraverso l’esplorazione iniziale di nuove conoscenze e poi la loro applicazione in un contesto ambientale che ricerchi alta specificità (partita), il calciatore si troverà a possedere gli strumenti utili alla risoluzione di problemi tattici ritrovabili nella gara, il tutto partendo da un assunto molto semplice: nulla è separabile.
18
CAPITOLO 2
IL PRINCIPIO DI NON SEPARABILITÀ
“Non esiste separazione definitiva finché c’è il ricordo”. Isabel Allende
Il dogma di una metodologia integrata è che nulla è separabile. Talvolta si osservano allenamenti in cui i giocatori si trovano immersi in contesti per nulla riscontrabili in una gara, dalla semplice corsa attorno al campo per arrivare a esercizi tecnici completamente privi di un contesto decisionale. Nella metodologia integrata non è possibile allenare il giocatore di calcio isolandolo dal contesto di gioco, ambito nel quale esprime le sue competenze, non si può proporre nulla che non sia riscontrabile in partita. L’allenamento tradizionale è prettamente analitico e meccanico, vuole curare nei minimi dettagli tutti gli aspetti fisiologici dei calciatori separando tutte le componenti tecniche, tattiche ed atletiche, quindi vengono allenati in maniera specifica tutti gli aspetti condizionali quali forza, resistenza e velocità. La parte tecnica viene strutturata su esercitazioni prettamente analitiche e la parte tattica ha come priorità lo schema. L’evoluzione del calcio moderno ha trasformato questo sport in una vera e propria scienza, con un’ampia varietà di metodi per l’allenamento. La programmazione della stagione avviene attraverso macrocicli, mesocicli e microcicli in cui si vanno ad allenare le varie componenti. Per sostituire il lavoro a secco, nell’allenamento integrato sono stati introdotti lavori con la palla progettati per stimolare le capacità condizionali e non per risolvere problemi di natura tattica. Nel corso degli anni si è poi arrivati all’allenamento strutturato di stampo 19
APPROCCIO METODOLOGICO PER UN MODELLO INTEGRATO NEL CALCIO
GIORNO 1 Costruzione contro 4-3-3
Apprendimento situazionale
Costruzione bassa
Apprendimento gestuale
Ricezione orientata
PREATTIVAZIONE
Obiettivo principale
Messa in azione psico-motoria, coordinazione e prevenzione
Gestualità cognitiva
Attività propedeutiche
15 minuti
Gestualità coordinativa
10 minuti
Gestualità cognitiva
10 minuti
Attività che si svolgono in contemporanea: • Costruzione bassa • Attacco a una difesa 4 + 1
2 da 3 minuti
ATTIVITÀ
Ausilio integrato - variante resistenza
Attività frattali
Attività globali
Defaticamento
44
Gioco costruzione bassa (su due campi in contemporanea oppure suddivisione in due gruppi: mentre un gruppo gioca l’altro esegue gestualità)
2 da 4 minuti
Partita da 2 contro 1 nei settori
2 da 4 minuti
Partita contro un 4-3-1-2 che diventa 4-3-3
2 da 4 minuti
Partita contro difesa di posizione
2 da 4 minuti
Esercizi di compensazione
5 minuti
11. MEZZI DI LAVORO
GIORNO 2 Sviluppo contro 4-3-3
Apprendimento situazionale
Costruzione alta
Apprendimento gestuale
Orientamento posturale
PREATTIVAZIONE
Obiettivo principale
Messa in azione psico-motoria, coordinazione e prevenzione
Gestualità cognitiva
ATTIVITÀ
Attività propedeutiche
Blocco forza
15 minuti
Gestualità coordinativa
10 minuti
Gestualità cognitiva
10 minuti
Attività che si svolgono in contemporanea: • Sviluppo 4 contro 3 dopo ingresso • Gioco in area di rigore
2 da 3 minuti
Ausilio integrato - variante forza Attività frattali
Attività globali
Defaticamento
Gioco con costruzione alta (su due campi in contemporanea)
2 da 4 minuti
Partita da ingresso
2 da 4 minuti
Partita da vantaggio posizionale
2 da 4 minuti
Partita da attacco della linea difensiva
2 da 4 minuti
Esercizi di compensazione
5 minuti
45
02
GESTUALITÀ COGNITIVA 1
MEZZO OPERATIVO
Situazione semplificata
DURATA
10 minuti
PREPARAZIONE
MATERIALE • • • •
9 cinesini 6 coni Casacche Palloni
OBIETTIVI • • • •
Controllo orientato Capacità sensopercettive Capacità visive Capacità cognitive
Area di gioco: 30×10 metri Giocatori: tutta la squadra Numero di serie: 3 da 3 minuti con 20 secondi di recupero tra le serie
ORGANIZZAZIONE
All’interno di tre spazi di 10×10 metri formare tre stazioni. Nelle due stazioni esterne formare un quadrato composto da tre coni e un cinesino, dove si collocano l’attaccante e il difendente (giocatore rosso). Collocare un altro cinesino in diagonale rispetto al quadrato. Nella stazione centrale collocare tre cinesini in fila (come in figura). Suddividere i giocatori nelle tre stazioni.
DESCRIZIONE
• Nelle esercitazioni esterne l’attaccante bianco deve effettuare una ricezione orientata verso lo spazio lasciato libero dal difendente rosso • Nell’esercitazione centrale il giocatore al centro effettua un movimento incontro per ricevere il passaggio del compagno e, mentre lo esegue, deve nominare il colore del cinesino alzato dall’altro compagno situato alle sue spalle • La rotazione dei giocatori avviene verso la zona dove si gioca palla e l’ultimo giocatore che prende il pallone si sposta nella zona di inizio azione
52
REGOLE
• Il giocatore difendente (rosso in figura) deve effettuare la corsa per occupare uno spazio nell’esatto momento in cui inizia la trasmissione della palla, in modo da permettere al ricevente di prendere informazioni durante il tragitto del pallone
VARIANTI
1. A fantasia dell’allenatore
TEMI PER L’ALLENATORE • Prestare attenzione all’orientamento visivo e posturale del ricevente • La trasmissione della palla dev’essere eseguita a una velocità coerente con una situazione di gioco che si svolge durante la partita • Le distanze di gioco devono essere il più possibile coerenti con le distanze che si possono riprodurre nel contesto gara
53