Settore Giovanile e Scolastico - Programma di sviluppo territoriale
Soluzioni pratiche CONTENUTO
SPIEGAZIONE
*Prediligere uno stile di conduzione di tipo: “non direttivo” (definito anche induttivo o produttivo).
Stimolare il giocatore alla ricerca di soluzioni, regole, modelli, varianti. Per raggiungere questo obiettivo, durante la conduzione dell’attività: l’allenatore fa domande, pone problemi da risolvere, permette la ricerca di soluzioni autonome.
Fornire indicazioni tecniche in seguito all’esecuzione dell’azione.
Dare le indicazioni dopo che il giocatore ha effettuato la sua scelta permette di allenare la sua capacità di prendere decisioni in forma autonoma. Ad esempio è bene evitare la lettura di superiorità ed inferiorità numeriche: “Siamo in 2vs1, passala!” in quanto questa abitudine inibisce la possibilità di analisi autonoma.
Chiedere ai giocatori di inserire varianti alle attività tecniche proposte.
Coinvolgere i giocatori nelle attività facendogli scegliere alcune varianti permette loro di vivere in prima persona l’allenamento ed abituare alla ricerca di soluzioni utili alla propria crescita.
*Condurre la seduta cercando di rimanere “fuori campo” negli aspetti organizzativi delle esercitazioni.
Intervenire il meno possibile su aspetti organizzativi, ad esempio: il punteggio delle attività viene tenuto dai giocatori; la partenza dei turni di gioco viene data da situazioni predeterminate (si parte quando il compagno ha tirato); ecc. Il tecnico ha così più tempo per concentrarsi sull’osservazione dei comportamenti dei giocatori lasciandoli liberi di esprimersi.
Favorire giocate significative.
Gratificare, sottolineare e promuovere giocate quali: dribbling, tiro, passaggio filtrante. Questa tipologia di giocate significative permette di incentivare il giocatore alla ricerca di soluzioni creative che possono far esprimere la sua fantasia e liberarne il talento.
*Prevedere dei momenti di attività libera, anche auto-organizzati, pre/durante/post seduta.
Lasciare alcuni momenti della seduta in cui i giocatori possono svolgere attività a loro scelta con e senza la palla. Questi momenti liberi sviluppano creatività, relazioni e autonomia, inoltre permettono al tecnico di valutare come si relazionano i giocatori tra di loro senza la presenza dell’adulto.
Programmare l’attività partendo dall’osservazione delle caratteristiche e dei comportamenti dei giocatori.
Elaborare un percorso tecnico tarato sul livello della squadra, evitare il copia/incolla di esercizi e proposte senza un’elaborazione personale sulle reali necessità dei propri giocatori allena il tecnico ad essere creativo e maggiormente efficace.
Adattare le proposte in funzione delle risposte dei giocatori.
Adeguare regole, dimensioni del campo, modalità esecutive e proposte basandosi sul riscontro che danno i propri giocatori durante l’allenamento permette di metterli al centro del processo di formazione e renderne più efficace il percorso di crescita tecnica. Molto spesso le attività pensate per la seduta non danno la risposta attesa, una capacità importante per ogni allenatore è quella di saper trovare rapidamente un adeguato adattamento.
*Soluzioni pratiche approfondite nella sezione “Esempi”.
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